Aree a rischio - pianificazione
AREE A RISCHIO IDRAULICO
•Aree a rischio elevato – molto elevato (scenario ricorrente)
•Aree a rischio medio (scenario straordinario)
•Punti critici
•Punti di osservazione
Aree a rischio - pianificazione
AREE A RISCHIO IDRAULICO
Pericolosità idraulica
MOLTO ELEVATA-ELEVATA
MEDIA
Pianificazione rischio idraulico
11
Zone A
B7
B6
Zone B
Punti critici
A6
12
13
Presidio punto di
osservazione
Aree a rischio - pianificazione
AREE A RISCHIO IDRAULICO – logistica
Per le zone A-B dovranno essere individuate dei percorsi per
l'allontanamento in sicurezza delle persone e dei punti di
interdizione dell'accesso all'area a rischio (cancelli).
Potrebbe essere utile predisporre in loco dei sistemi di
segnaletica e chiusura forzata tramite transenne, indicatori
luminosi etc..
Andranno inoltre previste delle aree di stoccaggio per le vetture
da individuarsi in zone sicure dal punto di vista del rischio
idraulico e in connessione con la viabilità principale. Anche i
cassonetti, nelle situazioni in cui possano costituire pericolo per
le persone o ostacolare il deflusso, dovranno prevedere delle
zone di stoccaggio temporaneo.
Aree a rischio - pianificazione
AREE A RISCHIO GEOMORFOLOGICO
•Interazione diretta con edifici
•Rischio percorribilità di strade
•Rischio isolamento
Aree a rischio - pianificazione
AREE A RISCHIO GEOMORFOLOGICO
F11
F10
I3 - Badia
Aree a rischio - pianificazione
Attivazioni
CRITICITA’
MODERATA
(attenzione)
In caso di emissione di Avviso che preveda Criticità Moderata
per rischio idrogeologico per la zona A1
 Il COC deve garantire reperibilità H24 e sorveglianza
strumentale del fenomeno per tutto il periodo di
vaidità, predisporre una turnazione per l’eventuale
apertura del presidio per almeno 48h.
 Preavvisare i responsabili di funzione
 Preavvisare il referente volontariato
 Preavvisare il referente TLC
 Altre attività
Zone A
 Rimozione di autovetture e cassonetti
 Preavviso alla popolazione circa la possibilità concreta
di evacuazione
Zone B
 Preavviso alla popolazione circa l’allerta in corso e di
prestare attenzione agli aggiornamenti e alle
informazioni fornite dalle autorità
Zone F
 Evacuazione preventiva
 Chiusura al transito notturna delle viabilità più a rischio
 Informazione alla popolazione per massima attenzione
alla guida
Zone I
 Preavviso alla popolazione circa la possibilità concreta
di isolamento
 Predisporre un minimo presidio sanitario e di
comunicazione radio presso ogni frazione a rischio
isolamento
 Verificare la presenza di persone con esigenze
patologie che necessitino di assistenza specifica, ed
eventualmente predisporre la sistemazione in zone non
a rischio di isolamento
Aree a rischio - pianificazione
Attivazioni
CRITICITA’ ELEVATA
(preallarme)
In caso di emissione di Avviso che preveda Criticità Elevata
per rischio idrogeologico per la zona A1:
OLTRE A TUTTE LE ATTIVITA’ DI CRITICITA MODERATA:
 Il COC deve garantire un presidio H24 delle funzioni
essenziali per tutto il periodo di vaidità ponendo
particolare attenzione a valutare costantemente
l’evoluzione dell’evento.
Zone A
 Rimozione di autovetture e cassonetti
 Evacuazione preventiva della popolazione
Zone B
 Preavviso alla popolazione circa la possibilità concreta
di evacuazione e di prestare attenzione agli
aggiornamenti e alle informazioni fornite dalle autorità
Zone F
 Evacuazione preventiva della popolazione con
sistemazione temporanea
 Chisura al transito di tutti i tratti di viabilità a rischio
Zone I
 Preavviso alla popolazione circa la possibilità concreta
di isolamento
 Predisporre un presidio sanitario e di comunicazione
radio presso ogni frazione a rischio isolamento
 Verificare la presenza di persone con esigenze
patologie che necessitino di assistenza specifica, ed
eventualmente predisporre la sistemazione in zone non
a rischio di isolamento.
Aree a rischio - pianificazione
Attivazioni
dirette
Condizioni
LIV 0 (attivazione)
Santa Giustina >
Ponte Magra >
Soliera >
Calamazza >
LIV 1 (preallarme)
Santa Giustina >
Ponte Magra >
Soliera >
Calamazza >
LIV 2 (allarme)
Ponte Magra >
Soliera >
Calamazza >
Attività
 Attivazione Centro Operativo con le funzioni essenziali
(vedere dopo Funzioni N. 1-2-4)
 Attivazione contatto periodico con Cesi-Prov.MS per
aggiornamento situazione e valutazione congiunta dei
possibili scenari previsti
 Attivazione misure preparatorie
 Verifica condizioni punti critici
 Verifica attività particolari
 Stanby operativo per strutture volontariato e presidii
dei punti di osservazione
 Verifica della disponibilità effettiva delle risorse
 Attivazione comunicazioni potazioni TLC
 Attivazione completa Centro Operativo
 Attivazione presidii punti di osservazione
 Valutazione zone di possibile evacuazione/interdizione
 Attivazione punti di controllo accessi e
regolamentazione della viabilità
 Predisposizione strutture per sistemazione temporanea
della popolazione
 Attivazione comunicazione di preavviso alla
popolazione per possibile evacuazione
 Attuazione e verifica della procedura di evacuazione e
sistemazione della popolazione
 Rientro di tutti gli operatori dalle zone a rischio alle
aree in sicurezza.
Evacuazione
La procedura di evacuazione si rende necessaria quando la
probabilità di accadimento di un un evento alluvionale in una data
zona è concreta.
Prevedere il periodo massimo della fase critica
Durante questo periodo è probabile che vi possano essere delle
interruzioni dell'erogzione di energia elettrica, acqua gas.
Valutare se le persone al di sopra del 2° piano potrebbero voler
rimanere in casa, purchè siano autonomi per almeno XX ore per
acqua/pila (non candela!)/cibo
Evacuazione
ESEMPIO…
● Informazione preventiva possibile evacuazione, messa in sicurezza
delle auto e dei cassonetti.
● Informazione alle strutture che presuppongono ammassamento di
persone (uffici, negozi, supermercati, luoghi ricreativi, etc)
● Informazione definitiva dell'ordine di evacuazione e verifica per i
piani interessati
● Attivazione messa in sicurezza delle persone spontanea e assistita
fino a 30 minuti prima del momento in cui la zona si immagina sia non
più sicura. (verifica porta a porta?),
● predisposizione sistemazione temporanea in zona limitrofa
● Interdizione totale del transito, messa in sicurezza anche degli
operatori di protezione civile.
Sistemazione alloggiativa
Nel piano devono essere previste l’individuazione delle
strutture per la sistemazione:
temporanea : strutture per il ricovero immediato in
sicurezza (es. edifici pubblici)
per alcuni giorni: strutture per l’alloggio vero e proprio
(strutture ricettive).
Informazione alla popolazione
in tempo di pace:
● Creazione di opuscoli informativi sulle fonti dell'informazione
(numeri, pannelli, sirene, etc), sui messaggio tipo, sulle zone a rischio e
sui comportamenti corretti di auto protezione. Il materiale dovrebbe
essere consegnato ai cittadini interessati, scaricabile dal sito del
Comune e comunque visibile in forma riassuntiva nei luoghi di
aggregzione.
● Programmazione almeno annuale di momenti informativi pubblici,
esercitazioni con coinvolgimento della popolazione.
● Formazione di tutti gli operatori e di quelle figure di
riferimento che in emergenza costituiranno dei vettori dell’informazione
come dipendenti pubblici,personale scolastico,volontariato, gestori di
strutture ricettive/ricreative.
Informazione alla popolazione
nella fase di gestione dell’evento:
● Comunicazione dell’emissione e il periodo di validità dell’allerta
attraverso radio e tv locali e attraverso la segnaletica ripetendo le
misure di comportamento da tenere, i possibili disagi e i riferimenti
informativi a cui deve far riferimento la popolazione.
● Preavviso dell’eventuale possibilità di evacuazione per alcune
zone, indicando le misure individuali preparatorie, le modalità con cui
verranno comunicate le comunicazioni successive, la tempistica
prevista al momento.
● Comunicazione della decisione di evecuazione con indicazione
delle zone sicure e della tempistica prevista per il completamento delle
operazioni. Indicazione del periodo in cui è vietato spostarsi.Prevedere
una comunicazione diretta tramite messaggi registrati, pannelli, sirene,
etc. e una verifica dell’effettivo allontanamento
● Comunicazione del cessato allerta/pericolo
Informazione e comportamenti
Sedi Operative
Centro Situazioni
Le attività di Centro Situazioni devono essere garantite 24h/24h
365giorni all’anno e sono costituite da
• Reperibilità H24
• Ricezione e verifica delle segnalazioni(tramite numero
pubblico)
• Valutazione circa l’evoluzione dell’evento e segnalazione
criticità alla Provincia
• Ricezione allerta e attivazione di tutte le attività
conseguenti(preallertamento strutture operative, strutture
tecniche comunali e del volontariato, informazione alla
popolazione, predisposizione misure di prevenzione)
• Monitoraggio strumentale di pluviometri/idrometri sul sito
CFR
• Controllo continuo dei monitoraggio sul sito CFR
• Preallertamento dei responsabili delle funzioni di Centro
Operativo
• Attivazione del Centro Operativo
Sedi Operative
Sede Centro Operativo:
Individuare una sede SICURA rispetto ad ogni tipo di rischio, di facile accesso
attraverso una viabilità percorribile sia in caso di evento idrogeologico(possibili
frane o interruzione per attravesamenti idraulici) sia in caso di evento sismico.
Per la sede deve essere garantinto:
● Locali e postazioni PC per funzioni di supporto
● Sala riunioni in cui fare riunioni di il coordiamento e riunire se necessario
l’Unità di Crisi
● Ufficio protezionecivile con stampa delle risorse del piano
(CARTOGRAFIA, ELENCO RISORSE )
● Alimentazione tramite GRUPPO ELETTROGENO e disponibilità di
carburante
● Postazione Radio RETE REGIONALE e postazione VOLONTARIATO TLC
● Connessione ad INTERNET
● Postrazione videoconferenza
● Verifica positiva di vulnerabilità sismica del’edificio, antincendio, impianto
elettrico.
Sedi Operative
Unità di Crisi Comunale
Il regolamento regionale sull’organizzazione prevede anche
l’attivazione di un organismo decisionale denominato Unità di Crisi.
L’unità di Crisi è composta dal Sindaco, dai responsabili delle Funzioni
e dagli altri Responsabili delle Strutture coinvolte dall’emergenza.
L’Unità di Crisi durante la gestione di un evento di norma si riunisce su
richiesta del Sindaco per dare gli indirizzi strategici e raccordare le
varie attività. Il Sindaco può decidere di convocare l’Unità di Crisi anche
in forma parziale a seconda del tipo di evento e delle necessità reali.
Il piano deve prevedere l’elenco dei nomintativi e riferimenti dei
componenti dell’Unità di Crisi
…parzialmente corrisponderanno ai Responsabili di Funzione.
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