Provincia di Catania PIANO ATTUATIVO INTERAZIENDALE Area metropolitana anno 2015 Schede di sintesi degli interventi e degli obiettivi Proposta Documento 9 Febbraio 2015 Copertura territoriale dell’area provinciale e metropolitana di Catania(al 31/12/2013) Randazzo Linguaglossa Biancavilla A.O. Cannizzaro A.R.N.A.S. Garibaldi A.O.U. Policlinico VE Ramacca Mineo Militello VdC Grammichele Vizzini 2 CAPITOLO 1 Assistenza Collettiva e negli Ambienti di Vita e di Lavoro Punteggio del Capitolo: 8 per ASP, 1 per AO/AOU VETERINARIA: La situazione epidemiologicadel territorio di questa ASP al 2014conferma i dati rilevati nel 2013, estratti dal Sistema Informativo Veterinario del Ministero della Salute. Situazione AS IS Situazione TO BE IGIENE: Nell’anno 2014 lo screening del tumore della cervice uterina ha registrato un’adesione pari al 26,7% (compresi gli esami effettuati presso strutture accreditate ed Aziende Ospedaliere) a fronte del 77% di popolazione target invitata; lo screening mammografico adesione al 52,8% ed inviti pari al 21%; colon retto adesione pari al 6% ed estensione al 37,8%. In attuazione al D.A. 29/04/2010, sono stati raggiunti il 100% degli obiettivi indicati effettuando 432 sopralluoghi presso i cantieri edili su 600 previsti (72%) e 71 sopralluoghi presso aziende agricole su 100 previsti (71%). Sono state effettuate4834 verifiche su 5043 pari al 95,8% e sono state effettuate tutte le procedure previste dal D.M. 11/04/11 (e successive modifiche ed integrazioni tra cui il D.M. 23/11/12), entrato in vigore il 30/11/12 e dal D.A. 773/12 per le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro di cui all’Allegato VII del D.Lgs. n. 81/08. Vaccinazioni: MPR 79,57% per la 1 dose(coorte 2012) e 57,15 % per la 2 dose (coorte 1997). ESAVALENTE 88,78% coorte 2012. Sono stati realizzati gli interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Piano di Prevenzione come da DA 3020 del 30/12/2010 VETERINARIA: • Brucellosi bovina: si deve completare l’attività di eradicazione degli allevamenti infetti di brucellosi e pertanto per il c.a. l’obiettivo principale da raggiungere, in tutto il territorio aziendale, è quello di rispettare perentoriamente i tempi di ricontrollo (21 gg. dal prelievo precedente) nelle aziende infette, che in ogni caso non dovrà superare i 30 giorni dal prelievo precedente. Tale termine dovrà essere rispettato tassativamente, in deroga a ciò, per documentate ed evidenti motivazioni trasmesse per iscritto immediatamente al direttore del servizio, potrà essere posticipata in aziende con problemi non sanitari. Inoltre nelle aziende bovine/bufaline da riproduzione ,con qualifica ufficialmente indenne entro il mese di novembre ,dovranno essere sottoposte a due controlli sierologici su tutti gli animali superiori a 12 mesi di età, con un intervallo non inferiore a 3 mesi e non superiore a 6 mesi al fine di mantenere la qualifica UI. Le aziende con qualifica “ultimo controllo 2° negativo” saranno sottoposte a controllo sierologico alla prima data utile per l’attribuzione della qualifica U.I. • Brucellosi ovicaprina: l’obiettivo principale da raggiungere, in tutto il territorio aziendale, sarà quello di rispettare perentoriamente i tempi di ricontrollo (21 gg. dal prelievo precedente) delle aziende infette, che in ogni caso non dovrà superare i 30 giorni sempre dal prelievo precedente. Tale termine dovrà essere rispettato tassativamente, in deroga a ciò, per documentate ed evidenti motivazioni trasmesse per iscritto immediatamente al direttore del servizio, potrà essere posticipata in aziende con problemi non sanitari. Inoltre nelle aziende ovine e caprine da riproduzione ,con qualifica ufficialmente indenne, entro il mese di novembre ,dovranno essere sottoposte ad un controllo sierologico su tutti gli animali superiori a 6 mesi di età, al fine di mantenere la qualifica UI. Le aziende con qualifica “ultimo controllo 2° negativo” saranno sottoposte a controllo sierologico alla prima data utile per l’attribuzione della qualifica U.I. (3-6 mesi). • Tubercolosi bovina: l’obiettivo principale da raggiungere, in tutto il territorio aziendale, sarà quello di rispettare perentoriamente i tempi di ricontrollo (45 gg. dal controllo precedente) nelle aziende infette, che in ogni caso non dovrà superare i 65 giorni sempre dal controllo precedente. Tale termine dovrà essere rispettato tassativamente, in deroga a ciò, per documentate ed evidenti motivazioni trasmesse per iscritto immediatamente al direttore del servizio, potrà essere posticipata in aziende con problemi non sanitari. Inoltre nelle aziende bovine/bufaline da riproduzione ,con qualifica ufficialmente indenne entro il mese di novembre ,dovranno essere sottoposte a due controlli sierologici su tutti gli animali superiori a 12 mesi di età, con un intervallo non inferiore a 3 mesi e non superiore a 6 mesi al fine di mantenere la qualifica UI. Le aziende con qualifica “ultimo controllo 2° negativo” saranno sottoposte a controllo sierologico alla prima data utile per l’attribuzione della qualifica U.I. tutti i bovini/bufalini degli allevamenti da riproduzione, esistenti nel territorio di competenza, di età superiore a 6 settimane debbano essere sottoposti durante l’anno, entro il mese di novembre, ad una prova diagnostica mediante intradermotubercolinizzazione. • Leucosi bovina enzootica Si deve tenere conto che questa provincia è stata riconosciuta territorio ufficialmente indenne di LEB, pertanto l’obiettivo principale da raggiungere, in tutto il territorio aziendale è il mantenimento di tale risultato. Si precisa che anche per il 2013 l’attività deve essere associata al primo ingresso in stalla per il risanamento degli allevamenti dalla Brucellosi e Tubercolosi. In caso di focolaio l’obiettivo sarà quello di rispettare perentoriamente i tempi di ricontrollo (entro 120 gg. dal prelievo precedente) delle aziende infette che in ogni caso non dovrà superare i 65 giorni; in questi casi al fine di garantire il mantenimento dello status di provincia Ufficialmente Indenne da LEB sarà utile ricorrere anche allo stamping out. 3 IGIENE: Nel corso dell’anno 2015 per la Promozione screening cervico-carcinoma della cervice uterina si dovrebbe invitare, come da Programma Operativo di consolidamento e sviluppo 2013/2015, il 100% della popolazione target ed incrementare l’adesione al 40%; per lo Screening mammografico invitare il 100% della popolazione target e adesione al 45%; per la Promozione screening colon retto inviti previsti dal POCS 2013/2015 riguarderebbero il 100% e si dovrebbe testare il 30% della popolazione target. Ma a causa del ritardo per l’aggiudicazione della gara per la postalizzazione degli inviti nonché le criticità relative alla carenza di risorse umane i parametri attesi sono difficilmente raggiungibili. Per l’anno 2015, avendo raggiunto l’obiettivo assegnato dal D.A. 29/04/2010. e in mancanza di ulteriori obiettivi dalla regione, si prevede di mantenere lo standard di sopralluoghi effettuati nel 2014 pari all’70%. Relativamente al MALPRPF, verranno elaborate e trattate il 100% delle denunce pervenute. Attuazione di tutte le procedure previste dal D.M. 11/04/11 (e successive modifiche ed integrazioni tra cui il D.M. 23/11/12), entrato in vigore il 30/11/12 e dal D.A. 773/12 per le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro di cui all’Allegato VII del D.Lgs. n. 81/08. Verrà garantita la prevenzione delle malattie infettive tramite la copertura vaccinale sia dei vaccini obbligatori che raccomandati. Verranno realizzate tutte le linee del PRP non esplicitate e monitorate con schede di monitoraggio allegate al DA 3020 del 30/12/2010, stante le criticità riportate in attesa della declinazione del PRP 2014 - 2020. Peso interventi previsti intervento (tot. 100%) 1 – Sanità Pubblica veterinaria 10% Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato Valore obiettivo al 31.12.2015 1,2 1A Controllo della popolazione bovina nei confronti della TBC N. Aziende bovine controllate per TBC / N. Aziende bovine controllabili per TBC 100 % 1,2 1B Controllo della popolazione bovina nei confronti della brucellosi N. Aziende bovine controllate per BRC / N. Aziende bovine controllabili per BRC 100 % 1,2 1C Controllo della popolazione bovina nei confronti della leucosi N. Aziende bovine controllate per LEB / N. Aziende bovine controllabili per LEB 100 % 3,0 1D Controllo della popolazione ovi-caprina nei confronti della brucellosi N. Aziende ovi-caprine controllate per BROC / N. Aziende ovi-caprine controllabili per BROC 100 % 1,2 1E Controllo anagrafico delle aziende bovine 1,2 1F Controllo anagrafico delle aziende ovi-caprine 2,0 1G Tempo medio di rientro nei focolai di brucellosi Numero medio di giorni tra un intervento ed il successivo in tutti i focolai di Brucellosi 21 - 30 giorni 2,0 1H Tempo medio di rientro nei focolai di tubercolosi Numero medio di giorni tra un intervento ed il successivo in tutti i focolai di tubercolosi 42 - 65 giorni N. Aziende bovine controllate anagraficamente / N. Aziende bovine controllabili N. Aziende ovi-caprine controllate anagraficamente / N. Aziende ovicaprine controllabili Aggiornamenti 5% 3% 4 1,0 1,0 1,0 1,0 2 – Sicurezza alimentare 2A Ispezioni presso le rivendite, i locali di deposito, gli esercizi di vendita, i depositi di stoccaggio delle ditte che vendono fitofarmaci e loro coadiuvanti all'utilizzatore finale 2B Ispezioni presso Aziende agricoleagrumicole e vitivinicole 2CCampionamenti di alimenti previsti dal piano priss 2015 sui controlli microbiologici 2D Analisi melissopalinologica sul miele per svelare l’origine botanica e la provenienza 40%= 36 % Ditte autorizzate ispezionate % Aziende registrate ispezionate n° campioni previsti/n° campioni eseguiti n° campioni miele previsti/n° ricerche melissopalinologiche eseguite 45% rispetto al n. di operatori autorizzati al 31.12.14 0.5%= • Agrumicole 7 • Vitivinicole 6 • Orticole 6 • Frutticole 4 231 100% 1,0 2E Campioni di alimenti destinati ad una alimentazione particolare n° campioni > 30 1,0 2F Campioni di integratori n° campioni > 30 data, completezza e correttezza (indicatore quali-quantitativo) 30-apr-15 10% Invio corretto e completo, entro la data prevista, dei dati relativi ai cointrolli ufficiali effettuati sulle acque destinate al consumo umano (portale acque) 2G Esecuzione Audit su Osa previsti dal priss 1,0 Audit sugli Stabilimenti riconosciuti che producono latte o prodotti a base di latte 2L Caricamento dati controlli ufficiali su sistema NSIS e gestione informatizzata delle allerte N.audit previsti/n. audit eseguiti 100% > 30% con priorità per quelli ad alto rischio n. allerte /n.allerte gestite informaticamente 100% - N° soggetti invitati/popolazione target 6,0 3 – Screeening oncologici Inviti 100% 3A Promozione screening cervico-carcinoma Adesione 40%50% - N° soggetti testati/popolazione invitati 30% 6,0 3B Promozione screening mammografico Inviti 100% Adesione 45%60% 5 6,0 3C Promozione screening colon retto 2,0 3D Promozione screening uditivo neonatale 3E promozione screening neonatale metabolico allargato (solo AUO Policlinico CT) 4A Campagne di sensibilizzazione Inviti 100% Adesione 30%50% N° soggetti testati / N° neonati 100% N° soggetti testati / N° neonati 100% Documentazione attestante l’avvio della campagna Si Esavalente: 95% Antipneumococco 13 valente (24 mesi): 95% Anti-rotavirus : 70% 4B Aumento coperture vaccinali nel pieno rispetto del “calendario vaccinale per la vita” e introduzione di nuove vaccinazioni; documentare tutte le strategie adoperate per il raggiungimento degli obiettivi per il raggiungimento di valori medi regionali 4 – Aumento delle vaccinazioni obbligatorie e non obbligatorie 14% 12,0 N° soggetti vaccinati / popolazione target residente Antipneumococco 13 valente/23 valente (coorte al 65° anno): 95% Antimeningococco C ( 1° e 2° dose) : 80% MPR ( 1°e 2° dose) : 95% Varicella ( 1°e 2° dose) : 95% HPV ciclo completo : Coorti 1996–2001:70% Coorte 2002: 80% Coorte 2003 95% Vaccinazione antinfluenzale soggetti > 65 anni: 75% Avvio della vaccinazione antimeningococco B; 6 Zoster (coorti 65-75 anni) e HPV negli adolescenti di sesso maschile 4C: Pianificare la comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui vaccini e sulle malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione Predisposizione di un programma di comunicazione Al 31 Dicembre 2015 : basato sulla evidence per la SI gestione della corretta informazione sui vaccini ai fini della adesione consapevole n° Distretti informatizzati/n° Distretti da Informatizzare 8,0 2.0 2.0 4D: Implementazione dell’Anagrafe Vaccinale 5A: Notifica dei casi di morbillo, rosolia e rosolia congenita in tempo utile per effettuare gli accertamenti di laboratorio 2.0 registrazione nel cruscotto regionale delle vaccinazione effettuate negli anni 20052015 Casi di morbillo, rosolia e rosolia congenita con isolamento virale 100% entro il 30 Giugno 2015 100% entro il 31 Dicembre 2015 > dell'80% al 31/12/2015 5B: Genotipizzazione Virale Individuazione di focolai di morbillo, rosolia e rosolia congenita mediante l'identificazione del genotipo virale isolato 100% - al 31/12/2015 5C: Notifica delle malattie infettive Notifiche di malattie infettive su numero di casi di malattie infettive rilevati con le SDO (Morbillo, Rosolia, 70% - al 31/12/2015 5 – Sorveglianza Malattie Infettive 10% registrazione nel cruscotto regionale delle vaccinazione effettuate negli anni 20122014 100% entro il 30 Giugno 2015 7 Tubercolosi, e Malattie Batteriche invasive) 2.0 2.0 5E: Ridurre i rischi di trasmissione da malattie infettive croniche o di lunga durata (TBC, HIV) Proporzione di casi MIB con diagnosi eziologica sul numero di casi MIB rilevati con le SDO 70% - al 31/12/ 2015 Proporzione dei casi di TBC polmonare e infezione tubercolare latente che sono stati persi al follow-up 31 Dicembre 2015 : -50% Proporzione di nuove diagnosi di HIV late presenter (CD4<350/ìL indipendentemente dal numero di CD4)/ soggetti con nuova diagnosi di HIV 31 Dicembre 2015 : -50% Proporzione di strutture ospedaliere, appartenenti ad aziende sanitarie e aziende ospedaliere, aderenti alla Circolare “Sorveglianza e controllo delle infezioni da batteri produttori di carbapenemasi (CPE)” del 26/02/2013, sul totale delle strutture ospedaliere 100% - al 31 Dicembre 2015 2,0 6 A: Verifiche sulle condizioni igienico sanitarie delle carceri N° Verifiche Case Circondariali / N° totale Case Circondariali 100% al 31/12/2015 2,0 6 B: Verifica condizioni igienico sanitarie delle scuole di ogni ordine e grado N° Scuole verificate / N° Totale Scuole 2.0 6 – Sorveglianza ambientale 5D: Proporzione di casi di malattia batterica invasiva notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio e per i quali esista una diagnosi etiologica 8% 5F: Migliorare la qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da Enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE) 40% Al 31.12.2015 8 2,0 2,0 1,0 1,0 6 C: Acque di balneazione 6 D: Interventi di sanità pubblica su segnalazioni di inconvenienti igienicosanitari 6E: Corsi di formazione per MMG per f informazione dei fattori di rischio negli ambienti indoor e outdoor ed effetti sulla salute umana 6F: Controlli su ambulatori e studi odontoiatrici, verifica attrezzatura radiologica e contestuale ricerca di legionella 6G: Controlli su strutture di radiologia e verifica di attrezzatura radiologica 6H: Controlli su strutture riabilitative 7 – Prevenzione e tutela salute nei luoghi di lavoro in attuazione dei Piani regionali di 10% Definizione profili delle acque di balneazione 100% al 31/12/2015 Definizione Linee di Costa 100% al 30/06/2015 N° Esposti su inconvenienti igienico-sanitari esitati / N° esposti pervenuti 100% Al 31.12.2015 N. corsi 2 n. ambulatori odontoiatrici controllati/n. strutture esistenti 30% n. strutture di radiologia controllate/n. strutture esistenti 40% n. strutture riabilitative controllate/n. strutture esistenti 50% 2,0 7A Controlli nelle aziende agricole e cantieri edili per il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi previsti dai Piani regionali straordinari edilizia, agricoltura e mal prof. N° di unità controllate/totale da controllare >=70% > =85% 2,0 7B Attuazione procedure previste dal D.M. 11/04/2011 (Verifiche periodiche attrezzature di cui all’art. 71 d.lgs 81/08). e relative circolari assessoriali N. verifiche effettuate/N. richieste di verifiche pervenute >=60% > =70% 2,0 7C Potenziamento dei servizi dell’Area “tutela della salute e sicurezza sul lavoro ed implemento delle procedure per dotazione organica SPreSAL e SIA 50% di quanto previsto dalla circolare assessoriale 1274/10 >=50% 1,0 7D Controlli nei cantieri bonifica amianto Numero di controlli / Piani di Lavoro presentati > =40% > =25% 9 Prevenzione 1,0 1,0 7F Partecipazione alla attuazione del Progetto formativo denominato “Sicilia in … Sicurezza” – Piano Formativo Straordinario della formazione per la sicurezza sul lavoro, previsto dall’art. 11 c. 7 del D.Lgs 81/08 – finanziato secondo l’Accordo Stato Regione del 20/11/2008 – D.M. Lavoro e Politiche sociali prot. 22228 del 18/12/2009 e approvato con D.A. n. 02521/13 del 31/12/2013 dall’Assessorato Regionale della Salute. 2,0 8A Avvio Attività di ricerca con università di Catania – Prima fase progettuale e presentazione al DASOE della seconda fase progettuale - Realizzazione Seminario provinciale di apertura previsto dal progetto e avvio di almeno un'iniziativa per la raccolta delle adesioni ad un corso di formazione entro il 31 dicembre 2014. SI/NO % 100% 1,0 8C Attività prevenzione gioco di azzardo: Formazione aziendale a cascata 2,0 8D Sorveglianza e controllo malattie croniche (POCS cap. 3141) operatività Sistema PASSI Indicatori e obiettivi previsti dal piano di prevenzione e/o nei Decreti citati 1,0 Sorveglianza malformazioni congenite per tutte le ASP) 8ERealizzazione del nuovo piano di prevenzione 2014-2020 punto 2.1 “ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili SI - Presentazione dei progetti didattici per i corsi di formazione previsti dal Progetto regionale "Sicilia in sicurezza" entro il 30 giugno 2014 Indicatori e obiettivi previsti dal piano di prevenzione e/o nei Decreti citati Indicatori e obiettivi previsti dal piano di prevenzione e/o nei Decreti citati 8% 8 – Rimanenti linee del Piano Regionale di Prevenzione 7E Progetto “Rischi di caduta dall’alto- sicurezza nei lavori sulle coperture”. Partecipazione a formazione di 1° livello (CEFPAS) e sviluppo formazione di 2° livello come previsto dal progetto FED (D.A. 02507/2013) Promozione della salute a favore di soggetti a rischio MCNT Attivazione rete FED Integrato con LEA G2 punto3: attività educative su nutrizione, educazione al gusto ed educazione motoria in età scolare G3 punto 3: interventi di promozione di stili di vita salutari diretti a gruppi target LEA 10 G3 punto 1: avvio counseling nutrizionale diretto alle famiglie per la prevenzione dell’obesità infantile G5 punto 2: condivisione di linee di indirizzo per favorire il consumo di alimenti salutari presso le mense scolastiche G7 punto 1 Valutazione dell’adeguatezza nutrizionale dei menù proposti dalle mense scolastiche G7 punto 2: valutazione sulla scelta delle materie prime utilizzate 1,0 CAPITOLO 2 Situazione AS IS Situazione TO BE 8F Realizzazione di tutte le linee del Piano di Prevenzione non esplicitate negli interventi precedenti In attesa di declinazione operativa del nuovo piano Assistenza Territoriale e Continuità Assistenziale Punteggio del Capitolo: 5 per ASP, 1 per AO/AOU TERRITORIO: L’ASP di Catania ha già attivato n. 7 PTA (Giarre, Acireale, Catania-Librino, Paternò, Vizzini, Gravina e Bronte) nei quali sono già operativi i servizi orientati al miglioramento dei servizi territoriali con la presa in carico dei pazienti cronici in particolare diabetici e cardiopatici. Nel corso del 2014 sono stati altresì avviate le procedure per l’attivazione di altri 2 PTA. Farmaceutica: Si continua ad allineare i consumi per classi terapeutiche ai valori medi nazionali misurati in DDD/1000 ab attraverso azione comuni con AA.OO.: controllo spesa farmaceutica Farmaci PHT in distribuzione per conto, in conseguenza della nuova modalità distributiva sensibilizzazione dei medici ospedalieri ad evitare l’uso dei ricettari bianchi a favore delle ricette rosse ulteriore monitoraggio ricettari assegnati dalle AA.OO CURE DOMICILIARI: In atto l’ASP di Catania nell’anno 2014 ha raggiunto l’obiettivo di assistere in cure domiciliari il 4 % dei casi over 64 anni rispetto alla popolazione target. Si ritiene opportuno potenziare gli strumenti di monitoraggio atti a facilitare l’integrazione tra Servizi e consentire il mantenimento del valore percentuale raggiunto. Permane la criticità del non completo utilizzo dello strumento informatico in rete da parte di tutte le UVM Distrettuali. TERRITORIO : L’obiettivo per il 2015 è il consolidamento operativo e l’aggiornamento tecnico del percorso d’integrazione con le Az. Ospedaliere della Provincia di Catania per la gestione condivisa dei pazienti cronici. E’ prevista altresì l’attivazione di altri 2 PTA entro il 31-12-2015 ad Adrano e Catania S. Luigi. Farmaceutica: L’obiettivo è il completamento del programma di attivazione già avviato e per il quale si è raggiunto solo in parte la trasmissione dei flussi F ed H da parte delle AA.OO., al fine di approssimarsi ad un significativo allineamento delle DDD/1000 abitanti ai valori medi nazionali. Verrà altresì un’ analisi di monitoraggio dei farmaci che prescrivono in file F gli specialisti delle AA.OO. per l’artrite reumatoide. 11 Sarà ulteriormente potenziata l’azione di monitoraggio verso tutti i medici specialisti per l’utilizzo del ricettario SSN. CURE DOMICILIARI: Allo stato di avanzamento riguardante il software “EFESTO CD” si ritiene opportuno, attraverso adeguate azioni di monitoraggio, verificare che tutti gli operatori coinvolti nel processo di cure domiciliari, utilizzino in modo appropriato il sistema. Si ritiene importante adottare opportuni piani di miglioramento del processo di valutazione multidimensionale (VMD) nell’ambito delle cure domiciliari, sulla base dell’audit effettuato. Utile la regolamentazione delle attività e delle relazioni che le UVM/UVP Distrettuali hanno con gli Uffici Aziendali. Al fine di semplificare e velocizzare le procedure di valutazione domiciliare e della corretta e contestuale alimentazione del sistema informatico in rete, sarebbe utile fornire alle UVM/UVP Distrettuali pc portatili da utilizzare al domicilio dei pazienti. Si tenderà al raggiungimento dello standard nazionale del 4% dei casi over 64 trattati in cure domiciliari come previsto dal POCS 2013/2015. interventi previsti Peso intervento (tot. 100%) Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato Valore obiettivo al 31.12.2015 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti 12 Adeguamento strutturale e tecnologico 2.1.A Adeguamento strutturale e tecnologico degli stabili per i PTA 2.1.B Gestione nel territorio dei pazienti cronici con personale specialistico e parasanitario 2.1 – Attivazione PTA di Catania San Luigi e Adrano 10% N. PTA Attivati / N. PTA programmati nel 2015 2/2 2.1.C Piena operatività del Punto Unico di Accesso Adeguamento tecnologico 2.1.D Gestione dello Sportello per Pazienti Cronici 2.2 – Sviluppo operativo delle procedure di intervento dei PPI e PPIP 2.3 – Sviluppo operativo della gestione integrata AGI (diabete mellito e scompenso cardiaco) 5% 2.2.A Sviluppo operativo del "percorso condiviso" tra il P.S. ed il PPI 2.2.B Sviluppo operativo del "percorso condiviso" tra il P.S. ed il PPIP 2.2.C Monitoraggio 2.3.A Consolidamento operativo dei percorsi assistenziali integrati P.O. – Territorio per il Diabete Mellito 5% 2.3.B Consolidamento operativo dei percorsi assistenziali integrati P.O. – Territorio per Scompenso Cardiaco 2.3.C Monitoraggio mensile Assunzione personale dedicato Adeguamento tecnologico Report di monitoraggio Applicazione del percorso clinico condiviso P.O. – Territorio per ambulatori a gestione integrata N. di pazienti presi in carico in gestione integrata (n. piani di cura) /n.pazienti del registro Report di monitoraggio mensile 2 Report Report 12 2 N. 2 report N. 2 reportcon percentuale N. di pazienti presi in carico in gestione integrata (n. piani di cura) /n. pazienti del registro 12 13 2.4 – Sviluppo operativo dell’attività degli ambulatori di servizio infermieristico 2.5 – Consolidamento operativo con le Az. Ospedaliere percorso di dimissione facilitata per diabete mellito e per scompenso cardiaco e per la presa in carico presso i PTA 2.6 –Consolidamento operativo del modello a rete tra ambulatori specialistici territoriali ed ospedalieri almeno per due target prioritari (scompenso cardiaco e diabete mellito) distinti in primo livello (territorio), secondo livello (territorio – P.O.), terzo livello (Az. Ospedaliere) 10% 2.4.AApplicazione operativadel percorso condiviso tra Ambulatori di Gestione Integrata e Servizio Infermieristico 2.4.B Presa in carico di pazienti diabetici da parte del Servizio Infermieristico 2.5.A Miglioramento della gestione nel territorio di pazienti diabetici 5% 2.5.B Miglioramento della gestione nel territorio di pazienti cardiopatici 2.5.C Elaborazione software di gestione per pazienti in dimissione facilitata 2.6.A Sviluppo operativo del "percorso condiviso" tra Ambulatori di I, II e III livello di Diabetologia Report di attività Report di attività di n. pz presi in carico/N. pazienti in gestione integrata N. pz con scompenso cardiaco o con diabete mellito di tipo 2 con dimissione facilitata 2014 / N. pz dimessi 2014 con prima diagnosi di scompenso cardiaco o diabete mellito di tipo 22a livello provinciale Report di attività su applicazione procedura Diabetologia n. pz che rispettano le indicazioni del piano relativamente all’appropriatezza del setting con adeguamento alle classi di rete Rilevazione 1 2 2 60% Adeguamento tecnologico Adeguamento alle classi di rete per il 40% 1 Adeguamento alle classi di rete per il 40% 1 5% 2.6.B Sviluppo operativo "percorso condiviso" tra Ambulatori di I, II e III livello di Cardiologia, in linea con quanto definito dalla rete interaziendale dello scompenso cardiaco Report di attività su applicazione procedura Cardiologia n. pz che rispettano le indicazioni del piano relativamente all’appropriatezza del setting 14 2.7- Potenziamento del CUP Provinciale 10% Attivazione di accessi informatici al CUP nelle Farmacie convenzionate 2.8.A Consolidamento dell’applicazione del protocollo di intesa con le AAOO della provincia di Ct con - implementazione di procedure di altre categorie di farmaciad alto costo - implementazione dell’utilizzo dei ricettari SSN da parte dei medici ospedalieri sia dei PP.OO. della ASP sia delle AA.OO. -andamento prescrittivo primo ciclo terapeutico 2.8 - Azioni atte a contenere la spesa farmaceutica 10% 2.8B Consolidamento delle azioni previste dal DA 569/2013 per il raggiungimento degli obiettivi previsti nello stesso. Individuazione delle inappropriatezze prescrittive e relativa contestazione ai medici prescrittori da parte dei competenti distretti . 2.8.C Analisi del documento di farmaco economia sui farmaci utilizzati nella Artrite reumatoide n. di Farmacie con accessi informatici al CUP / n. Farmacie convenzionate Rispetto dell’applicazione del Protocollo di intesa rilevato dal monitoraggio quadrimestrale del Dipartimento del Farmaco dell’ASP N. Medici MMG di cui viene individuato il Budget/totale medici MMG della provincia di Catania N. medici contestati/N. medici iperprescrittori selezionati 30% Si 100% 100% SI Documento di analisi 15 2.9 - Mantenere il valore standard nazionale del rapporto n° di assistiti >64 anni in assistenza domiciliare/popolazione target. 2.10 Miglioramento dei percorsi assistenziali per Utenti in Cure Domiciliari 2.11 Attivazione SUAP 2.9.A Monitoraggio del processo assistenziale in cure domiciliari attraverso lo strumento informatico in rete. 10% 2.10.A Analisi delle criticità rilevate con l’audit delle procedure di valutazione per l’inserimento dei pazienti in Cure domiciliari, pianificazione ed implementazione piano di miglioramento 10% 10% 2.10.B Regolamento delle attività e delle relazioni delle UVM/UVP Distrettuali 2.11.A Attivazione SUAP (Speciali unità accoglienza permanente) previa autorizzazione regionale ad arruolamento personale ed acquisizione eventuale tecnologia (*) n° di assistiti >64 anni in ass. domic/popolazione target 4 % (n. 8.133) (n. tot. >64 anni residenti (203.320 alla data dell’0101-2014. Dato tratto dal sito: http://demo.is tat.it) Piano di miglioramento 1 Redazione regolamento 1 n. P.L. attivati 20 4,04% 7.820 assistiti SI E’ stato completato il report di monitoraggio. (*) Obiettivo vincolato alla autorizzazione regionale al completamento dell’organico del personale infermieristico 16 Assistenza Ospedaliera Punteggio del Capitolo: 5 per ASP, 1 per AO/AOU CAPITOLO 3 Situazione AS IS Con lo sviluppo dei Piani Attuativi interaziendali le aziende sanitarie della provincia di Catania hanno avviato percorsi condivisi finalizzati a ricercare l’appropriatezza delle prestazioni, a ridurre il tasso di ospedalizzazione, oltre che alla complessiva razionalizzazione e rimodulazione della rete ospedaliera provinciale. A tal proposito occorre rilevare come si è proceduto, in linea con le direttive nazionali e regionali, a ridurre progressivamente il tasso di ospedalizzazione, passato, su base provinciale, da 192,8 per mille del 2009 a 158,0 per mille dell’anno 2013. Anche se ancora permane critica la condizione collegata fenomeno della mobilità sanitaria passiva extraregionale , comune peraltro all’intera regione, è da rilevarsi che nel corso degli ultimi anni si è registrato un progressivo calo dei ricoveri in strutture di altre regioni di residenti in provincia di Catania, passati dagli 8432 del 2011 ai 7381 del 2013 con una corrispondente riduzione dei costi passati dai 33.301.000 € del 2011 ai 30.022.000 € del 2013. In relazione agli obiettivi 2014 si rappresentano i seguenti risultati ottenuti su base provinciale: Il conseguimento degli obiettivi 2014 di riduzione dei dh diagnostici, riduzione dei ricoveri ordinari medici 0-2 giorni, riduzione dei ricoveri ordinari 0-1 giorno, contenimento dei ricoveri ripetuti potrà essere valutato con la definitiva validazione dei flussi da parte di competenti Uffici dell’Assessorato Regionale della salute. Dati parziali evidenziano su base provinciale il possibile conseguimento degli obiettivi relativi a riduzione dei ricoveri ordinari medici 0-2 giorni (18,54%), riduzione dei ricoveri ordinari 0-1 giorno (5 %), contenimento dei ricoveri ripetuti (2,94%) Per il 2015 si prevede di attuare i seguenti obiettivi: 1 2 Situazione TO BE 3 4 5 6 7 8 9 interventi previsti 3.1 Piena attuazione DA 957/2013 Day Service DA Proseguire nella piena attuazione DA 957/2013 Day Service DA attraverso il rispetto delle soglie percentuali previste dal DA 957/2013; Mantenere l’attività del tavolo tecnico tra Aziende sanitarie Pubbliche e Private accreditate con negoziazione sulle prestazioni da erogarsi da parte di tutte le strutture ospedaliere pubbliche e private della provincia; Aggiornare il Piano di Contenimento della mobilità passiva e attivare azioni per la riduzione del 3% della mobilità passiva (2015 vs 2014) ;; Applicazione dei decreti assessoriali in tema di drg ari; Applicazione dei decreti assessoriali in tema di controlli analitici dei ricoveri; Mantenimento/riduzione dei dh diagnostici (valore atteso ≤20%): mantenimento del valore 2014 per le strutture che lo hanno già raggiunto e diminuzione al 20% per quelle che nel 2014 hanno fatto registrare un valore superiore; Mantenimento/riduzione dei ricoveri medici ordinari di 0-2 giorni (valore atteso ≤ 20%): mantenimento del valore 2014 per le strutture che lo hanno già raggiunto e diminuzione al 20% per quelle che nel 2014 hanno fatto registrare un valore superiore; Mantenimento/riduzione dei ricoveri ordinari di 0-1 giorno (valore atteso ≤ 5%): mantenimento del valore 2014 per le strutture che lo hanno già raggiunto e diminuzione al 5% per quelle che nel 2014 hanno fatto registrare un valore superiore; Mantenimento dei ricoveri ripetuti sotto la soglia del 5%. Peso intervento (tot. 100%) Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato 3.1.A Messa a regime del DA 957/2013 al fine dell’appropriato utilizzo del Day Service 20% 3.1.B Confronto semestrale fra le Direzioni Sanitarie delle Aziende provinciali per la valutazione interaziendale dei dati Rispetto delle soglie percentuali previste dal DA 957/2013 Valore obiettivo al 31.12.2015 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti SI 17 3.2 Definizione percorsi assistenziali comuni tra Aziende sanitarie Pubbliche e Private accreditate 10% 3.2.A Mantenimento dell’attivitàdel tavolo tecnico permanente istituito con i rappresentanti dell’ospedalità Pubblica e Privata accreditata 3.3.A Aggiornamento del piano di contenimento della mobilità passiva per l’anno 2015 sulla base dei dati del 2014 . Proposta di negoziazione di prestazioni ospedaliere legate alla complessità ed alla peculiarità delle strutture sanitarie Riduzione del 3% su base annua dei ricoveri in mobilità sanitaria passiva (anno 2014 vs 2015) 3.3 Contenimento della mobilità sanitaria passiva 10% 3.4 Piena attuazione D.A. 2533/2013 drg ari e s.m.i. 10% 3.4.A Messa a regime dei provvedimenti assessoriali per il rispetto del corretto setting assistenziale Rispetto delle soglie percentuali previste SI 3.5 Piena attuazione D.A. 13.3.13 e s.m.i. 10% 3.5.A Messa a regime dei provvedimenti assessoriali sull’appropriatezza dei ricoveri attraverso i controlli analitici sulle cartelle cliniche da parte dei Noc Rispetto del numero di controlli previsti SI dh medici con finalità diagnostica/totale dh medici ≤ 20% ricoveri medici ordinari di 0-2 giorni /totale ricoveri ordinari medici ≤ 20% 3.6 Riduzione/mante nimento dei dh medici con finalità diagnostica 3.7 Riduzione/mante nimento dei ricoveri medici ordinari di 0-2 giorni 3.3 B Azioni mirate ad incrementare i primi cinque DRG in mobilità rilevati dai dati relativi all’anno 2014 10% 10% 3.6.A Comunicazione dei dati alla ASP di Catania per report su base provinciale 3.6.B Riunione fra Direzione Sanitaria e UU.OO. per la valutazione dei casi oltre soglia (per le AA.OO.) 3.6.C Riunione fra Direzione Sanitaria e direttori medici di presidio per la valutazione dei casi oltre soglia (per l’Asp) 3.7.A Comunicazione dei dati alla ASP di Catania per report su base provinciale 3.7.B Riunione fra Direzione Sanitaria e UU.OO. per la valutazione dei casi oltre soglia (per le AA.OO.) 3.7.C Riunione fra Direzione Sanitaria e direttori medici di presidio per la valutazione dei casi oltre soglia (per l’Asp) Incremento dell’offerta dei primi 5 DRG per mobilità passiva SI Non sono previsti costi ulteriori Non sono previsti costi ulteriori 18 3.8 Riduzione dei ricoveri ordinari di 0-1 giorni 3.9Mantenimento dei ricoveri ripetuti al di sotto della soglia del 5% 10% 10% 3.8.A Comunicazione dei dati alla ASP di Catania per report su base provinciale 3.8.B Riunione fra Direzione Sanitaria e UU.OO. per la valutazione dei casi oltre soglia (per le AA.OO.) 3.8.C Riunione fra Direzione Sanitaria e direttori medici di presidio per la valutazione dei casi oltre soglia (per l’Asp) 3.9.A Comunicazione dei dati alla ASP di Catania per report su base provinciale 3.9.B Riunione fra Direzione Sanitaria e UU.OO. per la valutazione dei casi oltre soglia (per le AA.OO.) 3.9.C Riunione fra Direzione Sanitaria e direttori medici di presidio per la valutazione dei casi oltre soglia (per l’Asp) ricoveri ordinari di 0-1 giorno /totale ricoveri ordinari ≤ 5% Non sono previsti costi ulteriori ricoveri ripetuti /totale dei ricoveri ordinari ≤ 5% Non sono previsti costi ulteriori 19 Integrazione Socio Sanitaria Punteggio del Capitolo: 3 per ASP, 1 per AO/AOU CAPITOLO 4 Situazione AS IS Situazione TO BE interventi previsti 4.1 Dare attuazione alla L. 381/91 “Disciplina delle cooperative sociali” e s.m.i. per favorire l’Integrazione sociale dei cittadini portatori di Handicap Dal monitoraggio sulla corretta applicazione delle Procedure di Dimissioni Protette, già condivise dalle Aziende Ospedaliere della Provincia di Catania e dai PP.OO. della ASP Catania, per la presa in carico dei pazienti nei servizi territoriali (Cure Domiciliari – RSA)ed utilizzate già dal mese di settembre 2010, è emersa la necessità di realizzare un documento di sintesi delle azioni svolte dagli attori coinvolti. In atto sono stati condivisi protocolli di intesa per l’ADI tra l’ASP di Catania ed i Comuni di Catania e Caltagirone. Nel Territorio dell’ASP Catania, sono presenti n. 11 strutture R.S.A. private accreditate e contrattualizzate con la ASP di Catania per n. 421 p/l (due delle quali contrattualizzate a dicembre 2012, utilizzando n. 40 posti letto resisi disponibili a seguito della risoluzione del rapporto convenzionale con la RSA CASA Serena con sede in Caltagirone). Insistono inoltre n. 3 strutture R.S.A. pubbliche nei Distretti Sanitari di Bronte, Caltagirone e Palagonia. Immigrazione: L’Asp ha attivato n. 7 ambulatori distrettuali offrendo un adeguato livello di assistenza sanitaria alla popolazione immigrata Si ritiene opportuno potenziare l’azione di integrazione tra ospedale e territorio ai fini della “presa in carico” dei casi “complessi”, l’integrazione tra i servizi presenti nel Distretto Sanitario e l’integrazione socio-sanitaria per l’ADI per la formalizzazione di appositi protocolli di intesa con i Comuni, laddove non ancora presenti. Si prevede di effettuare il monitoraggio della qualità dell’assistenza ad utenti in ADI integrata. Si prevede di realizzare un regolamento operativo di applicazione delle procedure di Dimissioni protette già condivise. Si punterà, inoltre, a favorire la “partecipazione civica” condividendo la “Carta dei servizi delle Cure Domiciliari e delle Cure Palliative Domiciliari” con le organizzazioni di rappresentanza del cittadino e dei malati. Si prevede di realizzare un regolamento operativo di applicazione delle procedure di Dimissioni protette già condivise Si prevede di effettuare il monitoraggio della qualità dell’assistenza ad utenti in ADI integrata. Immigrazione Si predisporrà una proposta operativa di costituzione di un Gruppo di Coordinamento Provinciale nel rispetto del D.A. 2183/12 ai fini della organizzazione integrata ospedale/territorio Peso intervento (tot. 100%) 30% Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento 4.1.A Conferimento di appalti alle cooperative che svolgono le attività di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b) Indicatore di risultato N° appalti conferiti a cooperative di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b)/N° totale appalti conferiti Valore obiettivo al 31.12.2015 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti 2% 20 4.2 Integrazione dei percorsi condivisi tra territorio ed ospedale 4.3 Monitoraggio del funzionamento dei Protocolli di Intesa per l’ADI. 4.4 Strutturazione della rete dei servizi di cure domiciliari in collegamento con il PUA delle cure domiciliari 4.2.A Analisi delle criticità rilevate con l’audit delle procedure di valutazione per l’inserimento dei pazienti in RSA, pianificazione ed implementazione piano di miglioramento Piano di miglioramento 1 4.2.B Regolamento delle attività e delle relazioni delle UVM/UVP Distrettuali Redazione regolamento 1 4.3.A Analisi del report delle verifiche a campione al domicilio dei pazienti in ADI integrata. Documento di proposte di miglioramento 1 4.3.B Verifiche a campione al domicilio dei pazienti in ADI integrata. Numero di verifiche/numero totale di casi in ADI integrata 10 % Report di monitoraggio 1 10% 10% 5% 4.4.A Monitoraggio applicazione del documento “PROPOSTA OPERATIVA PER L’INTEGRAZIONE TRA IL PUA TERRITORIALE E IL DISTRETTO SOCIO – SANITARIO (NEI PERCORSI SOCIO-SANITARI DELLE CURE DOMICILIARI)” 21 4.5 Coinvolgimento del cittadino alla “partecipazione civica” 5% 4.5.A Revisione ed eventuale aggiornamento della “Carta dei Servizi delle Cure Domiciliari e delle Cure Palliative Domiciliari” da condividere con una organizzazione di rappresentanza dei cittadini/utenti (Comitato Consultivo Aziendale ASP di Catania) 44.6 Miglioramento della applicazione delle procedure già condivise e deliberate tra ASP CT e AA.OO. della provincia di Catania del percorso di continuità assistenziale ospedalità pubblica e privata verso le RSA 20% 4.6.A Incremento Tasso di occupazione post-acuzie RSA pubbliche 4.7.A Predisposizione di una proposta operativa di costituzione di un Gruppo di Coordinamento Provinciale nel rispetto del D.A. 2183/12 ai fini della organizzazione integrata ospedale/territorio 4.7- Miglioramento della erogazione di servizi sanitari agli stranieri 20% 4.7.B Migliorare l’accesso all’assistenza: completamento delle procedura per l’attivazione del servizio di mediazione culturale nei Pronto Soccorsi di tutte le az. sanitarie della provincia di Catania 4.7.C avviare corsi di formazione per gli operatori del servizio di mediazione culturale Numero di documenti condivisi % Tasso di occupazione RSA pubbliche 1 Tendente all’80% Proposta di delibera SI Formalizzazione degli elenchi dei mediatori linguistico – culturali / interculturali. SI n. operatori formati/n. operatori inseriti nell’elenco 80% 22 Salute della donna, del bambino e dell’età giovanile Punteggio del Capitolo; 3 per ASP, AO/AOU APITOLO 5 Situazione AS IS Situazione TO BE Percorsi assistenziali area materno- infantile e proposta di rimodulazione della rete Percorso Nascita Procedendo a rimodulare la rete degli Ospedali Percorso Nascita si realizzerà la promozione dell’attività Ambulatoriale e Day Surgery nell’Ospedale dove viene chiuso il Punto Nascita In ambito provinciale verrà attivata una rete tra i PP. OO. con Punto Nascita attivo e PP. OO. dove il Punto Nascita viene rimodulato con espletamento di attività ambulatoriale che consenta un percorso condiviso anche con i CC .FF. per garantire un adeguato livello assistenziale. Risultati attesi dall’intervento interventi previsti 5.1 – Allineamento al D.A. 2 dicembre 2011 “Riordino e razionalizzazione Punti Nascita” e successive integrazioni 5.2 Potenziamento attività consultoriale e del Percorso Nascita: Implementare i percorsi assistenziali di gestione della gravidanza, differenziandoli per livello di rischio Peso intervento (tot. 100%) Descrizione e articolazione dell’intervento 15% 5.1.A Rispetto del cronoprogramma previsto nel Piano di intervento condiviso anche con i CC FF finalizzato al riordino e razionalizzazione dei Punti Nascita, ai sensi del D.A. 2 dicembre 2011, garantendo un adeguato livello assistenziale in ambito ambulatoriale Indicatore di risultato 5.2.A Implementazione Ambulatori GRAVIDANZA A TERMINE (dalla 37^W) c/o i punti nascita Rispetto del cronoprogramma con tempi di attuazione e di verifica N. gravide a basso rischio prima della 36^W prese in carico c/o gli ambulatori dei punti nascita/N. totale di gravide prese in carico c/o gli ambulatori dei punti nascita Valore obiettivo al 31.12.2015 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’interve nto Aggiornamenti SI <5 % 20% 5.2.B Implementazione Ambulatori GRAVIDANZA RISCHIO c/o i punti nascita ≥90% 23 5.3 - Incrementare l’integrazione tra servizi materno infantili territoriali (CF) ed ospedalieri (ASP/AO) per la gestione delle gravidanze 5.4 –5.4 – Mantenimentomigliorament o dell’organizzazione di corsi di accompagnamento alla nascita 20% 10% 5.3.A Prima valutazione del livello di rischio delle gestanti nei C.F. Presa in carico della gravidanza a basso rischio e a alto rischio adottando il protocollo 02 “Gestione della gravidanza a basso rischio” ed eventuale revisione dello stesso 5.4.A Mantenere l’organizzazione dei corsi di accompagnamento alla nascita (CAN) programmati in modo condiviso tra Ginecologo, Psicologo, Assistente Sociale e Ostetrica, integrato con il Punto Nascita di riferimento ed eventuale revisione dello stesso 5.4 individuazione di modalità uniformi di realizzazione (requisiti di qualità) dei corsi di accompagnamento alla nascita nella ASP 5.5 -Promuovere l’allattamento al seno e Riduzione della mortalità per SIDS Applicare il Protocollo 02 “Gestione della gravidanza a basso rischio” per tutte le gravide prese in carico nei CC FF della Provinciaindicando il N. gravide basso rischio prese in carico c/o i consultori fino alla 37W/ N. parti SI Applicazione di procedura approvata condivisa in tutti i CC.FF. Elaborazione delle linee di indirizzo per standardizzazione dei corsi SI Documento formalizzato n. donne che allattano al seno alla dimissione dai P. Nascita /n . donne hanno partorito (dato provinciale) 5.5.A Realizzare corsi formativi sull’allattamentoper gli operatori dei Punti Nascita e dei CCFF, seguendo il percorso del “Progetto Unicef” 10% 5.5.B Promozione allattamento al seno n. donne che allatta al seno a 6 mesi dalla nascita /n . donne che allatta al seno alla dimissione dal punto nascita Costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio e la distribuzione del volantino per la SIDS rimodulare Valore assoluto ≥ 80% 10% in più rispetto al 2013 ≥ 50% SI 24 5.6 -incrementare l’offerta di counselling preconcezionale e contraccettivo presso i CCFF 5.6.A Incrementare il N. di donne/coppie cui viene offerto counselling preconcezionale e contraccettivo presso i CCFF. 10% 5.6.B Incrementare il N. di donne/coppie cui viene offerto counselling contraccettivo presso i CCFF 5.6.C Predisporre opuscoli informativi e distribuzione nei C F e nelle UOC di Ostetricia previa fornitura di azienda farmaceutica dell’opuscolo approvato dalla SIGO 5.7 Implementazione del Quaderno Regionale della Gravidanza miglioramento della continuità assistenziale nel percorso nascita attraverso l’uso del Quaderno regionale di Gravidanza 5.7APromozione e divulgazione del Quaderno della Gravidanza incremento dell’uso del Quaderno di Gravidanza 15% N. donne a cui viene offerto il counselling preconcezionale c/o CC.FF./ N. donne in età fertile afferenti ai CCFF(definire la fascia d’età) 5.6B N. donne in età fertile cui viene offerto il counseling contraccettivo presso i CC.FF. /N. donne in età fertile afferite nei consultori (definire la fascia d’età) Distribuzione opuscoli N. gravide cui è stato consegnato dal consultorio il Quaderno di gravidanza /N. donne che partoriscono N. di gravide che esibiscono ai Punti Nascita il Quaderno di gravidanza / N. donne afferenti ai Punti Nascita (dato provinciale) ≥ 60% ≥ 60% ≥60% =>50% N. di gravide che esibiscono al Punto Nascita il Quaderno di gravidanza con modulo di invio esaustivamente compilato nella parte anamnestica/ N. totale di Quaderni 25 esibiti agli Ambulatori GR a termine =>50% 26 Oncologia Punteggio del Capitolo: 1 per ASP, 4 per AO/AOU CAPITOLO 6 Situazione AS IS Situazione TO BE Assenza di azione coordinata e integrazione operativa fra le strutture oncologiche, aziendali e private accreditate, della Provincia di Catania. Assenza di protocolli diagnostici condivisi. Assenza di casistica di chirurgia oncologica relativa alla provincia di Catania necessaria per sviluppare un sistema di monitoraggio per la valutazione della migrazione sanitaria in oncologia. Espletamento di 2 corsi interaziendali di formazione del personale addetto alla preparazione, al trasporto ed alla somministrazione dei farmaci antiblastici ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n 81, e successive modifiche e integrazioni. Formulazione Linee Guida sull’impiego degli esami di diagnostica strumentale per pazienti con Carcinoma della Mammella, Carcinoma del Colon-Retto, Carcinoma del Polmone e Carcinoma della Prostata. Creazione sito web DIPO. Raccolta casistica di chirurgia oncologica della Provincia di Catania relativa al biennio 2012-2013 Peso intervento (tot. 100%) 6.1 – Formazione del Personale addetto alla preparazione, al trasporto ed alla somministrazion e dei farmaci antiblastici 6.2 Ottimizzare e uniformare l’assistenza al paziente oncologico tramite l’adozione di protocolli diagnosticoterapeutici condivisi 30 % 30 % Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento 6.1.A Espletamento di 2 corsi interaziendali di formazione del personale addetto alla preparazione, al trasporto ed alla somministrazione dei farmaci antiblastici ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n 81, e successive modifiche e integrazioni 6.2.A Definizione del livello di appropriatezza degli esami di diagnostica strumentale per i pazienti con Carcinoma della Mammella, Carcinoma del Colon-Retto, Carcinoma del Polmone e Carcinoma della Prostata. Indicatore di risultato Valore obiettivo al 31.12.2015 Espletamento dei corsi interaziendali SI Formulazione Linee Guida sull’impiego degli esami di diagnostica strumentale per i pazienti con Carcinoma della Mammella, Carcinoma del Colon-Retto, Carcinoma del Polmone e Carcinoma della Prostata. Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti SI 27 6.3 – Promozione DIPO 6.4 Censimento chirurgia oncologica 20% 6.3.A Creazione sito web per il DIPO 20% 6.4.A Raccolta casistica di chirurgia oncologica della Provincia di Catania del biennio 20122013 relativa al Carcinoma della Mammella e del Colon-Retto. Creazione sito web DIPO Raccolta casistica Si Si 28 Cure palliative e terapia del dolore Punteggio del Capitolo: 2 per ASP, AO/AOU CAPITOLO 7 Situazione AS IS Situazione TO BE In atto: Sono attivi n. 2 ambulatori per la terapia del dolore nei P.O. di Caltagirone e P.O. di Acireale; É stato aggiornato il Comitato Ospedale-Territorio Senza Dolore dell’ASP di Catania; Sono stati nominati i Responsabile degli ambulatori di terapia del dolore; È tato approvato il regolamento interno del COTSD. É opportuno prevedere l’ulteriore aggiornamento dei componenti del COTSD. In osservanza delle disposizioni normative saranno realizzati i corsi la gestione del dolore. Si intende procedere con la redazione e approvazione “Piano pluriennale implementazione Ospedale –Territorio Senza Dolore”. Si procederà per l’attivazione degli ulteriori n. 2 ambulatori di terapia del dolore nell’ASP di Catania. Risultati attesi dall’intervento interventi previsti Peso intervento (tot. 100%) Descrizione e articolazione dell’intervento 7.1 - Aggiornamento componenti Comitato Ospedale-Territorio Senza Dolore dell’ASP di Catania 10% 7.1.A Stesura proposta di atto deliberativo 7.2 - Corso di formazione per la diffusione della cultura al rilievo del dolore nell’ASP di Catania 10% 7.2.A Eventi formativi: formazione di base, formazione operatori area chirurgica, formazione operatori area medica, formazione operatori area MMG 7.3 - Miglioramento dei percorsi assistenziali in cure palliative domiciliari 10% 7.3.A Analisi delle criticità rilevate con l’audit delle procedure di valutazione per l’inserimento dei pazienti in cure palliative domiciliari, pianificazione ed implementazione piano di miglioramento 7.3.B Regolamento delle attività e delle relazioni delle UVM/UVP Distrettuali Indicatore di risultato Valore obiettivo al 31.12.2015 Proposta 1 Realizzazione eventi formativi 4 Piano di miglioramento 1 Redazione regolamento 1 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti . 29 7.4.A Redazione e approvazione “Piano pluriennale implementazione Ospedale –Territorio Senza Dolore” Approvazione documento 1 7.4 - Ambulatori di Terapia del Dolore 40% 7.4.B Attivazione ambulatori dei Terapia del Dolore nei PP. OO. dell’ASP di Catania 7.5 – Miglioramento integrazione ospedale / territorio 10% N. di ambulatori di Terapia del Dolore attivati nei PP. OO. dell’ASP di Catania 7.5.A Approvazione protocollo operativo Hospice/Territorio per miglioramento percorso assistenziale Documento di approvazione 7.5.B Incontri informativi/formativi presso i PP.OO., AA. SS. Case di Cura accreditate e contrattualizzate con l’ASP cdi Catania per migliorare il percorso di dimissione protetta in cure palliative domiciliari Incontri informativi/fo rmativi 2 1 5 7.6 Attivazione n° 10 posti letto Hospice presso distretto di Caltagirone entro dicembre 2015 20% 7.6.A Completamento lavori di adeguamento dello stabile individuato secondo quanto previsto dal DA N° posti letto 10 Già previsti dal SSR per i p.l. Costi per O.S.A e assistente spirituale in convenzione 30 Cardiologia Punteggio del Capitolo: 3 per ASP, 4 per AO/AOU CAPITOLO 8 Situazione AS IS Situazione TO BE interventi previsti Nel 2014 si è inteso implementare la rete dell’infarto già delineata da provvedimenti regionali; sono state definite e condivise le proposte di RETE per il trattamento delle aritmie, dello scompenso cardiaco, delle Cardiochirurgie secondo livelli. Sono stati definiti i Team multidisciplinari per particolari pratiche cardiologiche e cardiochirurgiche (aneurismi e valvole). Sono stati elaborati, condivisi ed approvati i PDTA relativi alle reti dell’infarto, delle aritmie, dello scompenso cardiaco, delle Cardiochirurgie (corretto indirizzo dei paziente con sindromi coronariche acute, candidati a BAC; candidati a impianto di protesi, candidati a sistemi di assistenza ventricolari), al trattamento percutaneo della valvulopatia mitralica (Mitral clip) ed aortica (TAVI) e al trattamento endovascolare degli aneurismi aortici toracici ed addominali . Nel 2015 si intende verificare, aggiornare e diffondere le attività avviate nel corso del 2014 con la formalizzazione regionale delle proposte di Rete già definite e condivise. Si intende individuare per ogni punto delle Reti un referente per una migliore articolazione delle stesse e organizzare corsi di formazione ECM Aziendali per la presentazione, diffusione ed implementazione dei PDTA già condivisi e per un coinvolgimento reale e motivazionale dei Dirigenti Medici alla riorganizzazione e valorizzazione del lavoro in Rete. Si intendono confermare i Team multidisciplinari per particolari pratiche cardiologiche/cardiochirurgiche (aneurismi e valvole) ) e definire i criteri appropriati per la scelta procedurale e le modalità pratiche di presentazione ed invio dei pazienti. Si intende attivare ed implementare ambulatori dedicati (per lo scompenso cardiaco ed aritmie, specificatamente per pz. con fibrillazione atriale) Peso intervento (tot. 100%) Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato 8.1.A interazione con il Comitato di Macroarea per revisione ed implementazione delle determinazioni del Comitato di Macroarea dopo la recente individuazione dei Centri definiti Hub e Spoke e unità di rete. 8.1 Rendere pienamente operativa la Rete IMA 35% Valore obiettivo al 31.12.2015 8.1.B revisione ed aggiornamento dei percorsi diagnostico terapeutici della rete IMA che sono state definitivamente acquisite nel settembre 2013. 8.1.C riunione con i componenti delle Unità di Rete per implementazione ed adeguamento protocolli terapeutici i alle varie 8.1.D Monitoraggio sul funzionamento della Rete, individuazione delle criticità e delle azioni di miglioramento 8.1.E Conferma percentuale di pazienti STEMI trattati con Relazione incontro con Referente della Macroarea Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti SI entro 30/03/2015 Documento condiviso SI entro 30/04/2015 Relazione incontro Report di monitoraggio e crono programma per macroarea; SI entro 31/05/2015 SI % di pz STEMI trattati con PTCA primaria/tot pz STEMI nei 90-120’ > 90% 31 PTCA primaria/totale pazienti STEMI nei 90-120’ > 90% 8.3 Realizzazione percorsi sullo scompenso cardiaco Relazione Attribuzione livello SI entro 30/03/2015 8.2.B Conferma di Cardiologo Referente per ogni sede del percorso Rete Aritmie. Lista Cardiologi referenti SI entro 30/03/2015 Incontro fissato il 14/04/2015 SI Documento condiviso SI Relazione della procedura condivisa SI 8.2.C Presentazione ed implementazione del PDTA aggiornato sulle aritmie a tutti gli attori responsabili dei vari centri aritmologici di I, II e III 8.2 Aggiornamento e applicazione PDTA per la Gestione delle Aritmie a livello Provinciale 8.2.A Conferma degli standard per l’attribuzione del livello (I-II e III livello) dei Centri Aritmologici (ultima rilevazione effettuata nel 2013 10% 8.2.D Elaborazione e diffusione di procedure e di istruzioni operative condivise per il trattamento delle aritmie 8.2.E Coordinamento tra i Centri aritmologici di II e III livello e gli ambulatori Cardiologici dedicati alla scompenso per la terapia elettrica delle aritmie e dello scompenso cardiaco (impianti ICD o CRT-D o CRT-P). Elaborazione procedure di indicazioni ed invio dei pazienti dagli ambulatori dello scompenso ai Centri aritmologici 15% 8.2.F Organizzazione istituzionale o, almeno funzionale, di Ambulatori Aritmologici (presso i Centri di II e III Livello). Relazione su numero di ambulatori istituiti o funzionalmente organizzati e sulla attività svolta 8.3.A Conferma per ogni sede del percorso Rete dello scompenso, di un Cardiologo Referente Lista referenti SI SI entro 30/03/2015 8.3.B Conferma dei referenti responsabili per gli 32 ambulatori cardiologici di I, II e III livello dedicati allo scompenso 8.3.C Presentazione PDTA aggiornato integrato Ospedale – Territorio con score clinico condiviso 8.3.D Incremento numero Centri che effettuano le dimissioni facilitate pazienti con scompenso 8.3.E incremento N° dimissioni facilitate per scompenso /pazienti dimessi per scompenso >10% rispetto al 2014 8.3.F Potenziamento ambulatori scompenso ospedalieri e territoriali. 8.4.A Sensibilizzazione degli operatori per migliorare ’informazione ai pazienti target; 8.4 Incrementare l’offerta riabilitativa cardiologica non degenziale 15% 8.4.B Potenziamento ambulatori x la riabilitazione cardiologica; 8.4.C Avvio Centri Residenziali o Ambulatoriali non ancora accreditati o Ambulatori di Riabilitazione attivabili presso i Presidi Ospedalieri (Caltagirone) e le Aziende (Cannizzaro, Poli - VE). Lista referenti: SI entro 30/03/2015 Incontro effettuato SI entro 14/04/2015 Avvio nel 100/100% dei Centri della Provincia delle Dimissioni facilitate SI entro 30/05/2015 Incremento N° dimissioni facilitate per scompenso Incremento n° pazienti seguiti presso gli ambulatori rispetto al 2014 Corsi di sensibilizzazione; > 10 % > 15 % N° 2 corsi entro 30/04/15 Analisi fabbisogno e avvio adeguamento; SI entro il 30/03/2015 Numero di Centri attivati nel 2015. 3 Incremento pz trattati il ≥ 10% rispetto al 2014 8.4.D Incremento attività di riabilitazione. 33 8.5.A Conferma per ogni punto del percorso Rete assistenza Cardiochirurgica, di un Cardiologo Referente 8.5.B Presentazione protocollo Diagnostico- terapeutico Assistenziali (PDTA) Interaziendale aggiornato e condiviso sul corretto indirizzo dei pazienti con sindromi coronariche acute, candidati a BAC; candidati a impianto di protesi, candidati a sistemi di assistenza ventricolari 8.5 Assistenza cardiochirurgica: Definizione della rete delle cardiochirurgie (aneurismi e valvole) 8.5.C Conferma dei nominativi dei componenti dei TEAM Multidisciplinari per il trattamento percutaneo delle valvulopatie e degli aneurismi toraco-addominali Lista Referenti SI entro il 30/04/2015. Incontro 05/05/2015 SI Lista Referenti SI entro il 30/04/2015. Lista Referenti SI entro il 30/04/2015. Incontro 05/05/2015 SI entro il 05/05/2015 Report semestrale su n° e tipo di casi trattati e relativi indicatori di esito 2 10% 8.5.D Conferma per ogni punto del percorso Rete del trattamento impianto transcatetere di protesi aortica, trattamento percutaneo dell‘insufficienza mitralica e degli aneurismi toraco–addominali, di un Medico Referente 8.5.E Presentazione protocollo Diagnostico-terapeutico Assistenziali (PDTA) Interaziendale aggiornato su impianto transcatetere di protesi aortica, trattamento percutaneo dell‘insufficienza mitralica, il trattamento endovascolare degli aneurismi toraco – addominali 8.5.D Verifica semestrale dell'implementazione della rete cardiochirurgie 34 8.6.A Sensibilizzazione degli operatori per migliorare l’informazione ai pazienti target; 8.6 Incrementare l’offerta riabilitativa cardiologica degenziale 15% 8.6.B Potenziamento degli ambulatori x la riabilitazione cardiologica e delle Strutture di degenza; Corsi di sensibilizzazione; N° 2 corsi entro il 30.04.15 Analisi fabbisogno e avvio adeguamento; SI entro il 30.03.15 Numero di Centri attivati 8.6.C Avvio Centri Residenziali non ancora accreditati o con requisiti idonei nel 2015. Incremento pz trattati 8.6.D Incremento attività di riabilitazione 3 ≥ 10% rispetto al 2014 35 CAPITOLO 9 Neuroscienza Punteggio del Capitolo: 1 per ASP, 4 per AO/AOU Situazione AS IS L’offerta nell’area neurologica in ambito provinciale ormai da tempo rappresenta un polo di attrazione rispetto alle Province limitrofe, in particolare nell’area dell’emergenza urgenza. In atto insistono UU.OO. di Neurologia, Neurochirurgia ed Unità Spinale Unipolare, la cui sinergia lavorativa in un clima di collaborazione , si è sempre più consolidata nel corso del 2014, potenziando sempre di più la Stroke UNIT, istituita presso l’AO Cannizzaro. É da rilevare che la Stroke Unit ha il ruolo di centro HUB con un migliore coordinamento con i centri SPOKE, sia della provincia di Catania, sia con intensificazione dei centri SPOKE della provincia di Siracusa, Ragusa ed Enna. A tal fine nel corso del 2014 si è costituita una rete per l’emergenza neurologica e la gestione post-acuzie, ottimizzando la collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche e convenzionate. Infine, data la crescente richiesta del trattamento di patologie neurologiche croniche e la necessita del trattamento di alcune patologie neurologiche rare, risulta indispensabile attenzionare i centri di riferimento sia per le malattie neurologiche rare, sia per quelle croniche. Situazione TO BE Miglioramento dei percorsi diagnostico-assistenziali per la rete relativa allo stroke ed alle malattie degenerative croniche. Attivazione e/o potenziamento dei centri di riferimento ambulatoriali per il trattamento delle malattie neurologiche croniche e per le patologie neurologiche rare. interventi previsti Peso intervento (tot. 100%) Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento 9.1 – Consolidamento della rete dell’emergenza neurologica (stroke unit) 15% 9.1.A Incontri semestrali delle unità di emergenza neurologica e con il 118 (Centri Hub e centri Spoke) per un aggiornamento ai fini di una migliore armonizzazione della rete. 9.2 15% 9.2.A Monitoraggio quadrimestrale dell’utilizzo della rete 9.3 – Miglioramento percorso diagnostico 20% 9.3.Amonitoraggio quadrimestrale del numero di utenti candidati ala trombolisi (arteriosa e venosa) Indicatore di risultato Valore obiettivo al 31.12.2015 Verbali di incontri 2 n. report 3 n. report 3 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti 36 9.4 –Attivazione e/o potenziamento dei centri di riferimento ambulatoriali per le patologie neurologiche croniche 10% 9.5 – Estensione utenza 10% 9.6 - Attivazione e/o potenziamento dei centri di riferimento ambulatoriali per le patologie neurologiche rare 30% 9.4.A individuazione dei centri di riferimento; studio di fattibilità Relazione dello studio di fattibilità relazione 9.5.A Coinvolgimento e miglioramento del rapporto con le associazioni laiche dei pazienti nel percorso assistenziale nelle malattie croniche con la possibilità di una loro collaborazione presso i centri ospedalieri N. associazioni laiche coinvolte/n. associazioni laiche interessate 100% 9.6.A individuazione dei centri di riferimento; studio di fattibilità Relazione dello studio di fattibilità relazione 37 CAPITOLO 10 Gestione del poli-traumatizzato Punteggio del Capitolo: 1 per ASP, 3 per AO/AOU Situazione AS IS Nell’ambito del PAA 2014 della provincia metropolitana di Catania, il tavolo tecnico allo scopo costituito ha continuato e completato il lavoro di “censimento” delle risorse strumentali, di specialisti e di competenze presenti negli ospedali individuati dalla Regione quali facenti parte delle Rete (A.O. Cannizzaro, Policlinico- Vittorio Emanuele, ARNASGaribaldi, ASP 3: Ospedali di Caltagirone, Biancavilla e Bronte). E’ stato stilato un documento comprendente i protocolli diagnostico-terapeutici riguardanti le tipologie di trauma di più frequente riscontro. Situazione TO BE Considerato che da parte dell’Assessorato è stato approvato con D.A. il Piano di riordino della rete ospedaliera siciliana, sarà necessario analizzare le risorse e le competenze presenti negli ospedali che saranno inseriti nella rete del Politrauma. Saranno inoltre completati i protocolli e le procedure di trasferimento interaziendale che non erano stati compresi nel precedente documento redatto. interventi previsti Peso intervento (tot. 100%) 10.1 Condivisione dei protocolli interaziendali 15% 10.2 Condivisione protocolli interaziendali con centri specialistici SIAT non traumacenter 15% 10.3 Formazione BLS- T e ATLS 15% Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato 10.1.A Protocolli interaziendali su transito pazienti politraumatizzati fra HUB e SPOKE della rete del trauma in sinergia con il servizio 118. 10.2.A Protocolli interaziendali per specifici percorsi relativi a pazienti con patologie traumatiche da trattare in centri specialistici del SIAT in sinergia con il servizio 118. 10.3.A Attivazione dei corsi di formazione per il personale delle aree di emergenza dei presidi ospedalieri in accordo con il CEFPAS Valore obiettivo al 31.12.2015 Condivisione protocolli SI Si Condivisione protocolli Si Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti N. Personale medico in formazione/totale personale medico delle aree di emergenza N. Personale infermieristico in formazione/totale personale infermieristico delle aree di emergenza 100% 38 10.4 Implementazion e attività post acuzie 10.5 – implementazion e del registro provinciale POLITRAUMI 30% 10.4.A Definizione e applicazione del PDTA per la riabilitazione post- trauma mediante accordi tra le Aziende del SIAT o anche inter-provinciali 25% 10.5.A implementazione del registro del POLITRAUMA comprendente tutte le informazioni necessarie dal momento dell’evento alla dimissione e sua implementazione nell’ambito provinciale PDTA e Protocollo di intesa con le Aziende implementazione Registro Politraumi SI/NO SI SI 39 Trapianti e Piano sangue Punteggio del Capitolo: 1 per ASP, 5 per AO/AOU CAPITOLO 11 Situazione AS IS Situazione TO BE TRAPIANTI : dalla relazione del CRT Sicilia si evince che in Sicilia la % di trapianti da donatore vivente è inferiore alla media nazionale, che si ha un tasso di importazione di cornee da altre banche nazionali particolarmente elevato e che il numero di donatori procurati è inferiore alla media nazionale PIANO SANGUE: In atto sono presenti nella provincia di Catania 5 Servizi Trasfusionali, di cui tre presso le Aziende Ospedaliere e due presso i P.O. dell’ASP. Si conferma lo stato di non autosufficienza in ambito provinciale relativamente al fabbisogno di sangue richiesto dalle strutture sanitarie. Non esistono dati sul funzionamento dei COBUS, sullo sviluppo di documenti condivisi per le indicazioni all’appropriatezza trasfusionale né sulle azioni intraprese per la prevenzione dell’errore trasfusionale AB0. Sono stati emanati decreti di accreditamento, con interventi correttivi entro 120 giorni, per i SIMT delle Aziende Ospedaliere. I SIMT dell’ASP non sono al momento accreditati. L’assistenza trasfusionale dei presidi ASP di Acireale e Giarre è a carico del SIMT AOU Policlinico-Vittorio Emanuele TRAPIANTI L’attività sarà orientata ad incrementare il numero di trapianti da donatore vivente, ridurre il tasso di opposizione alla donazione, incrementare il prelievo di cornee. PIANO SANGUE Accreditamento di tutti i servizi trasfusionali della Provincia. Trasferimento delle competenze trasfusionali dei Presidi dell’ASP ai rispettivi SIMT di Paternò e Caltagirone Incremento dei volumi di raccolta del sangue e plasma al fine di ridurre gradualmente l’ancora ampio gap registrato rispetto agli obiettivi previsti dal Piano Regionale Sangue e Plasma. Sviluppo o adozione di documenti condivisi per le indicazioni di appropriatezza delle prestazioni trasfusionali Sviluppo o adozione di procedure per la prevenzione dell’errore trasfusionale AB0. Risultati attesi dall’intervento interventi previsti 11.1 Progetto team metropolitano di procurement di organi Peso intervento (tot. 100%) 20% Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato 11.1.A Costituire un team interaziendale multidisciplinare per l’intervento di prelievo di organi e per l’accertamento della morte con metodo neurologico Numero di donatori procurati Valore obiettivo al 31.12.2015 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti + 20% rispetto al valore del 2014 per come certificato dal CRT Sicilia 40 11.2 Progetto team metropolitano di procurement di cornee 11.3 Progetto informazione sul trapianto da vivente 11.4- Mantenimento ell’accreditamento nei SIMT per i quali sono previsti interventi correttivi a 120 giorni. ttenimento dell’accreditamento per i SIMT al momento non accreditati 1.4 Adeguamento strutture trasfusionali 15% 11.2.A Costituire un team interaziendale per l’intervento di prelievo di cornee 5% 11.3.A Ciclo di incontri in/formativi in collaborazione con il CRT Sicilia e con il team di trapianti del Policlinico di Catania presso i centri di dialisi dell’area metropolitana per informare il personale sanitario e i pazienti sui vantaggi del trapianto da vivente rispetto a quello da donatore deceduto 11.4.A –Effettuazione di un audit interni nei SIMT che non hanno ottenuto l’accreditamento entro il 15 febbraio. 11.4.B -Comunicazione al DASOE delle risultanze dell’audit e dichiarazione di disponibilità dell’azienda alla verifica ispettiva 11.4.A Correzione delle non conformità osservate dal team di valutazione in corso di verifica ispettiva Numero di cornee prelevate Numero di coppie studiate per il trapianto da vivente Numero di audit da effettuare/ numero di audit effettuati + 50% rispetto al valore del 2014 per come certificato dal CRT Sicilia + 20% di trapianti da donatore vivente rispetto al 2014 100% Numero di audit da trasmettere/ numero di audit trasmessi. 11.4.A Produzione, nei tempi indicati, delle Azioni Correttive occorrenti 100% SI/NO 50% 11.4.C -Risoluzione delle non conformità residuali nei SIMT con provvedimento temporaneo di accreditamento 11.4.B – Autorizzazione e Accreditamento delle Strutture Trasfusionali Numero di Non conformità residuali/numero di Non conformità risolte Numero di SIMT da accreditare/ numero di SIMT accreditati 11.4.B Acquisizione del Decreto di Autorizzazione e Accreditamento. 100% 100% SI/NO 41 11.5 Rete Emoglobinopatie 11.6 – Sviluppo/Adozione di ocumenti condivisi con le UU.OO e approvate dal COBUS per le indicazioni dei criteri di appropriatezza alla terapia trasfusionale. Divulgazione della procedura regionale per la prevenzione dell’errore trasfusionale da incompatibilità AB0 10% 11.4C - Autorizzazione/Accreditamento delle UdR associative collegate alle Strutture Trasfusionali 11.4C Supporto in quota parte per la correzione delle Non Conformità rilevate dal team divalutazione in corso di verifica ispettiva. 11.5.A - Implementazione attività svolte dai Centri Spoke di secondo livello Report attività delle equipes multidisciplinari 11.5.B – Implementazione delle attività svolte dai Centri Spoke di secondo livello SI/NO Formazione degli operatori 11.6.A Costituzione del gruppo di lavoro fra i Servizi Trasfusionali della Provincia e rappresentanti degli uffici qualità aziendale 11.6.B Analisi dello stato attuale e valutazione dei vari documenti adottati (se disponibili) 20% 11.6.C Sviluppo/adozione di documenti per le indicazioni di appropriatezza trasfusionale e per la prevenzione dell’errore trasfusionale da incompatibilità AB0. Adozione del documento condiviso in tutte le Aziende SI 11.6.D Piano di formazione intraziendale per la divulgazione dei contenuti dei documenti sviluppati/adottati 11.6.E Report conclusivo sull’attività svolta 42 Salute mentale e dipendenza Punteggio del Capitolo: 5 per ASP, 1 per AO/AOU CAPITOLO 12 Situazione AS IS Il percorso compiuto nel settore della tutela della Salute Mentale in Sicilia in questi anni ha comportato l’aggiornamento del Progetto Obiettivo Regionale attraverso il Piano Strategico per la Salute Mentale, previsto nello stesso Piano Sanitario Regionale “Piano per la Salute 2011-2013”, entrato in vigore col Decreto Presidenziale 18 luglio 2011. In attuazione del percorso metodologico indicato, si è attivato il percorso per la elaborazione del PIANO di AZIONE LOCALE per le tre aree specialistiche (S.M. adulti – Np.I. e Adolescenza – Dipendenze Patologiche). Relativamente a specifiche problematiche sanitarie, sono emersi nuovi bisogni, con dimensione rilevante nella richiesta formulata ai Servizi, richiedendo maggiore chiarezza per i rapporti di integrazione operativa con le patologie di confine, i Distretti sanitari e Ospedalieri, sistema delle cure primarie gli Enti Locali. Attraverso il D.S.M. ASP CT, è già stata data parziale attuazione al Piano Strategico per la Salute Mentale riguardante la psichiatria adulti, la neuropsichiatria infantile e le dipendenze patologiche. In particolare sono state implementate le metodiche di Governance clinica mediante il consolidamento dei Sistemi Informativi Dipartimentali, (Flussi S.I.S.M., flusso S.I.N.D. e, sperimentalmente, per la NpIA), come base conoscitiva e valutativa evidence based per il Piano di Azione Locale (PAL) e i Piani Terapeutici Individualizzati (PTI). Si è avviata la rifunzionalizzazione della rete di abilitazione e riabilitazione e inclusione sociale in ambito residenziale, semiresidenziale e territoriale. E’ stata implementata la prevenzione primaria e secondaria in ambito comunitario e scolastico e avviate sperimentazioni innovative guidate per ambiti specialistici e target specifici, sui quali agire con la metodologia di valutazione d’impatto sulla salute e sociale (HIA – VIS) mediante adozione di idonei protocolli integrati con le agenzie co-interessate e aventi come riferimento la progettualità del Comitato Zonale e Comitato Dipartimentale per i bacini sub-provinciali, favorita dall’approvazione dei relativi Regolamenti di istituzione e funzionamento. Situazione TO BE Si proseguirà l’attività intrapresa, sviluppando le tematiche principali del Piano Strategico regionale per la Salute Mentale con la cornice di riferimento del Progetti Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale - TSMEA-DGPC – Tutela della Salute Mentale in Età Adulta – Disturbi Gravi Persistenti e Complessi recepiti nel “Programma Regionale ed Interaziendale di Implementazione delle azioni di tutela della salute mentale in età adulta programmate dal PANSM per l’Area di Bisogni prioritaria: Disturbi Gravi Persistenti e Complessi”. L’Assessorato alla Salute Regione Sicilia ha finanziato tutti i Dipartimenti di Salute Mentale con un progetto che mira a mettere in azione attività per l’attuazione del Piano Strategico Salute Mentale ed in particolare favorire la partecipazione e lo sviluppo delle associazione degli utenti e dei familiari ai programmi di salute mentale. Il progetto è già stato accreditato a tutte le Aziende Sanitarie Provinciali della Sicilia. Tale progettualità dovrà trovare concreto riscontro e corroborazione significativa nel Piano di Azione Locale (articolato nei bacini sub-provinciali) integrato per le tre aree specialistiche e con la rete delle Agenzie Pubbliche e del privato organizzato cointeressate alla problematica. interventi previsti Peso interve nto (tot. 100%) 12.1 – Attuazione del Piano Strategico Salute Mentale per il Dipartimento Integrato attraverso 7.5% Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato 12.1.A Definizione dei percorsi clinici a livello territoriale per differenziare l’offerta di cura nei servizi dei DSM in relazione al bisogno dell’utente, attraverso la Presa in carico e il trattamento integrato (con PTI e case manager) Un Programma operativo per ogni obiettivo proposto dal Comitato di Dipartimento, discusso col Eventuali costi previsti per lo Valore obiettivo al 31.12.2015 sviluppo dell’intervento n. 10 Programmi redatti, Budget per progetti Aggiornamenti 43 sub obiettivi 12.2 Flussi informativi 12.3 Piano Regionale Prevenzione 7.5% 12.1.B Presa in carico integrata e comunitaria dei pazienti ad elevata complessità di problematiche sanitarie, sociali e/o legali/giudiziarie attraverso la collaborazione delle diverse risorse del servizio pubblico (SerT, NPI, SSM, Ospedali, ecc.) e del privato sociale (comunità residenziali, diurne, comunità-alloggio, strutture a "bassa soglia", ecc.). 7.5% 12.1.C Coinvolgimento delle Associazioni degli Utenti e dei Familiari nei PTI, nella Presa in Carico, nella Consulta Dipartimentale e nei Piani d’Azione Locale. 7.5% 12.1.D Concertazione Locale e Formazione dei dirigenti e degli operatori chiamati all’applicazione della norma sull’Amministrazione di Sostegno. 7.5% 12.1.E Implementazione delle raccomandazioni nazionali su TSO, intesa con i MMG. Sostegno processo di dimissioni e progressivo superamento dell’OPG. 7.5% 12.1.F Inclusione Socio-Lavorativa. Sviluppare modelli di buona pratica di Lavoro di Rete Dipartimentale valorizzando le risorse locali. 7.5% 12.1.G Neuropsichiatria Infantile, Servizi per l’Adolescenza nelle fasi del ciclo di vita. 7.5% 12.1.H Dipendenze patologiche, doppia diagnosi e aree di confine, nuove dipendenze e D.A.S.. 7.5% 12.1.I Implementazione del Sistema informativo e del Sistema Qualità per la Governance Clinica. 7.5% 12.1.L Collegamento con l’Università e gli Istituti di Ricerca, Tirocini e Formazione per i sistemi di cura. 20% 5% 12.2.A Trasmissione flusso SISM e SIND nei tempi richiesti e con la dovuta qualità 5.1 Svolgimento della Formazione Aziendale sul Gioco d’Azzardo Patologico nell’ambito del PRP 2014/2020 Comitato Zonale, approvato da Direzione Dipartimento, condiviso dall’Alta Direzione Aziendale approvati e avviati secondo il piano azione e il cronoprogramma SSN o già finanziati dal SSR: Risorse professionali integrative e\o aggiuntive Hardware e software di governo (acquisto e\o canoni) Invio corretto flusso SISM entro il tempo richiesto Qualità flusso SIND: riduzione % codice sostanza d’uso 99= <10% 100% Indicatori e obiettivi previsti dal PRP 2014/2020 e/o nei Decreti citati 44 CAPITOLO 13 Qualità, governo clinico e sicurezza pazienti Punteggio del Capitolo: 5 per ASP, AO/AOU Situazione AS IS Azione attuate nell’anno 2014: 1. Sono stati avviati contatti con il segretario regionale dell’AOGOI per pianificare lo sviluppo di un percorso finalizzato all’adozione di criteri di appropriatezza sul ricorso al parto cesareo, condivisi e basati sulle evidenze. 2. Un gruppo di lavoro composto dalle UU.OO. per la Qualità, dalle Funzioni Aziendali per il Rischio Clinico e dai direttori dei SIMT della Provincia, coordinato dal responsabile del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Presidio Ospedaliero Vittorio, ha provveduto ad elaborare un manuale, adattamento delle linee guida della Società italiana di Medicina Trasfusionale, nel quale sono definiti i criteri di appropriatezza dell’utilizzo di sangue ed emoderivati. 3. La bozza è stata distribuita, per la definitiva approvazione, a tutti i responsabili dei servizi trasfusionali delle Aziende Sanitarie ed ospedaliere della provincia di Catania. 4. Tutte le aziende stanno effettuando gli adempimenti previsti dal Piano Annuale dei Controlli Analitici; in relazione al cronoprogramma previsto dall’Assessorato Regionale della Salute, vengono eseguiti controlli relativi al 2014 che si completeranno nel corso nell’aprile p.v. 5. È stata effettuata una analisi sui dati SDO consolidati del 2012 (allegato 2) e sono state sviluppate apposite schede per il monitoraggio della sepsi (allegato 3) allo scopo di raccogliere dati finalizzati alla realizzazione di una procedura interaziendale di gestione del paziente adulto con sepsi severa e shock settico. 6. Tutte le aziende della provincia di Catania hanno autonomamente sviluppato una propria procedura per la segnalazione e gestione degli eventi sentinella che si adatta alla organizzazione delle singole aziende. 7. Tutte le Aziende Ospedaliere e Sanitarie della provincia d Catania hanno effettuato nei tempi stabiliti il monitoraggio relativo alla implementazione delle raccomandazioni ministeriali per la sicurezza dei pazienti. 8. In relazione alla richiesta pervenuta dall’Assessorato Regionale della Salute – Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico- le Aziende Ospedaliere e Sanitarie della provincia di Catania hanno proceduto al monitoraggio, attraverso osservazione diretta, dell’uso della check list di sala operatoria. I dati sono stati inseriti nell’apposita piattaforma informatica all’indirizzo www. www.qualitasiciliassr.it. 9. In atto tutte le Aziende hanno intrapreso il programma di implementazione del modello di governo clinico integrato U.F.A.-ONCO-EMA. 10. Le aziende hanno proceduto autonomamente ad avviare le procedure per il conferimento dei privileges nei settori previsti dal decreto del 26/06/2012 (Approvazione dei criteri per l’attribuzione dei privileges nei settori professionali di medicina d’urgenza, cardiologia, ostetricia e ginecologia), promulgato dall’Assessore per la Salute della Regione Siciliana, e pubblicato in G.U.R.S., n. 29 del 20/07/2012. 11. È stata condivisa una modulistica finalizzata a raccogliere le informazioni circa le competenze acquisite dai professionisti delle discipline selezionate dall’Assessorato Regionale della Salute. 12. Presso il CUP condiviso fra AOU Policlinico-Vittorio Emanuele e ASP gli operatori provvedono a registrare il dato relativo alla garanzia dei tempi massimi di attesa. 13. Presso l’ARNAS Garibaldi, la Direzione si è attivata con la Software House e, in atto, si è in attesa dell’attivazione del flag. 14. I report di monitoraggio semestrali dell’attività istituzionale sono stati inviati all’Assessorato, mentre quelli di monitoraggio dell’attività intramoenia sono stati caricati sul sito Age.Na.S, nei termini previsti dalla norma. 15. Nel corso dell’anno 2014 l’ASP di Catania, l’ARNAS Garibaldi e l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro hanno realizzato corsi di formazione in tema di RCA. (allegato 17) Relativamente all’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Vittorio Emanuele il centro aziendale ECM e l’Unità Operativa per la qualità hanno definito un programma formativo che è stato trasmesso al Direttore Generale per l’autorizzazione e il relativo impegno di spesa. 16. Nel corso dell’anno 2014 l’ASP CT di Catania, l’ARNAS Garibaldi e l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro hanno realizzato corsi di formazione in tema di audit clinico e PNE. Relativamente all’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Vittorio Emanuele il centro aziendale ECM e l’Unità Operativa per la qualità hanno definito un programma formativo che è stato trasmesso al Direttore Generale per l’autorizzazione e il relativo impegno di spesa. 17. In riferimento all’obiettivo rappresentato dall’alimentazione del data base regionale contenente i questionari per la qualità percepita si rappresenta che tutte le aziende stanno procedendo alla alimentazione del data base con i questionari raccolti presso le Unità Operative di degenza e gli ambulatori. 18. In attesa disposizioni uffici regionali 19. Relativamente alla gestione del dolore cronico in relazione al cronoprogramma previsto dal DG 2488 del 27/12/2013 si rappresenta che tutte le aziende in relaziona alla nota DASOE/5 n° 89250 hanno provveduto a trasmettere i dati relativi all’attività attraverso l’apposita piattaforma informatica al sito www.qualitasiciliassr.it 45 Situazione TO BE AREA Azione da attuarsi nell’anno 2015: 1. Supportare le UU.OO. di Ostetricia e Ginecologia nel definire criteri di appropriatezza del parto cesareo di elezione condivisi nell’ambito provinciale; 2. Supportare i centri trasfusionali nella definizione di criteri di appropriatezza all’utilizzo dal sangue e degli emoderivati; 3. Migliorare la modalità di gestione della sepsi; 4. Realizzazione di tre cicli di Audit sul tema della gestione del dolore cronico con riferimento in coerenza al cronoprogramma previsto dal DG 2488 del 27/12/2013 Peso intervento (tot. 100%) Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato Monitoraggio degli eventi sentinella e dell`attuazione delle azioni correttive inserite nei piani di miglioramento Sarà valutata:1) la segnalazione della totalità degli eventi sentinella rispetto a quelli conosciuti (SIMES), 2) la coerenza rispetto al protocollo nazionale (SIMES) 3) il monitoraggio dell’effettiva implementazione delle azioni correttive (Report su piattaforma Qualitasicilia SSR) Valore obiettivo al 31.12.2015 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti SI SI SI 13.1 Sicurezza dei Pazienti SI 25% Implementazione delle raccomandazioni ministeriali . Valutazione con Report semestrali secondo la metodologia Agenas valutazione e produzione di report semestrali su piattaforma Agenas 46 Programma di implementazione e monitoraggio della Raccomandazione per la sicurezza nella terapia oncologica ed aderenza al cronoprogramma attività allegato al D.A. 1914/13 s.m.i. di approvazione del programma regionale per la sicurezza, appropriatezza e gestione complessiva della terapia antitumorale Svolgimento delle azioni previste nel cronoprogramma come da indicazioni dell’Assessorato 100% delle azioni programmate 1) SI Monitoraggio sulla corretta applicazione della checklist di sala operatoria secondo le indicazioni regionali 1) Report secondo schema disponibile supiattaforma Qualitasicilia SSR 2) svolgimento di almeno 10 osservazioni dirette per azienda sanitaria 2) 100% SI Sviluppo organizzativo del Percorso Nascita. Autovalutazione dei Punti Nascita (pubblici e privati) sulla base della checklist predisposta dai professionisti Realizzazione autovalutazione su piattaforma Qualitasicilia SSR 47 SI 20% Appropriatezza del parto cesareo 13.2.A Costituzione gruppo di lavoro interaziendale che comprenda le discipline e le professioni coinvolte nella gestione del parto 13.2.B identificazione di una linea guida di riferimento (AGREE) 13.2.C elaborazione di un documento provinciale che definisca i criteri di appropriatezza del parto cesareo di elezione nelle classi I-II-III-IV di Robson 13.2.D divulgazione del documento ai professioni coinvolti 13.2.E verifica semestrale dei criteri di appropriatezza del parto cesareo di elezione nelle classi I-II-III-IV di Robson 13.2.F elaborazione di un report semestrale Predisposizione di un documento provinciale che definisca i criteri di appropriatezza del parto cesareo di elezione nelle classi I-II-III-IV di Robson Predisposizione report semestrale SI 13.2 % parti cesarei di elezione nelle classi I-II-III-IV di Robson al < 20% Appropriatezza Definizione di criteri di appropriatezza all’utilizzo dal sangue e degli emoderivati 13.2.G Costituzione gruppo di lavoro interaziendale che comprenda le discipline e le professioni coinvolte nella gestione del sangue e degli emoderivati 13.2.H identificazione di una linea guida di riferimento (AGREE) 13.1.I elaborazione di un documento provinciale che definisca i criteri di appropriatezza all’utilizzo dal sangue e degli emoderivati 13.2.L divulgazione del documento ai professioni coinvolti 13.2.M verifica semestrale dei criteri di appropriatezza all’utilizzo dal sangue e degli emoderivati 13.2.N elaborazione di un report semestrale Migliorare la modalità di gestione della sepsi 13.2.P Costituzione gruppo di lavoro interaziendale che comprenda le discipline e le professioni coinvolte nella gestione della sepsi Elaborazione di un documento provinciale che definisca i criteri di appropriatezza all’utilizzo dal sangue e degli emoderivati Elaborazione di un report semestrale Elaborazione di un documento provinciale che definisca le modalità di gestione della sepsi < 20% SI SI SI SI < 35% 48 13.2.Q identificazione di una linea guida di riferimento (AGREE) 13.2.R elaborazione di un documento provinciale che definisca le modalità di gestione della sepsi 13.2.S divulgazione del documento ai professioni coinvolti 13.2.T verifica semestrale della mortalità per sepsi 13.2.U elaborazione di un report semestrale Elaborazione di un report semestrale 13.2.V Adempimenti obiettivi regionali previsti dal Piano annuale dei controlli analitici (PACA) Rispetto degli adempimenti previsti 13.3. A Sistema regionale qualità percepita Misurazione della qualità percepita sulle attività di ricovero e ambulatoriali e aderenza rispetto alle indicazioni regionali 13.3 Umanizzazione Mortalità 1. Report sulla qualità percepita, da pubblicare sul web, con i dati relativi alle singole UU.OO. relativi ai reparti e agli ambulatori aziendali e comprensivi dei piani di miglioramento 20% 2. Caricamento dei questionari nella piattaforma regionale 3. Analisi e individuazione delle azioni di miglioramento SI SI SI SI 13.3. B Migliorare la relazione medico paziente Attività di implementazione (recepimento, diffusione, comunicazione e formazione) dei documenti per la relazione medico paziente prodotti dal Comitato di Bioetica Regionale secondo le indicazioni regionali 13.3. C Realizzazione di tre cicli di Audit sul tema della gestione del dolore cronico con riferimento in coerenza al cronoprogramma previsto dal DG 2488 del 27/12/2013 Report secondo schema disponibile su piattaforma Qualitasicilia SSR SI Report annuale su piattaforma Qualitasicilia SSR SI 49 Partecipazione ai programmi formativi promossi dall’Assessorato per lo sviluppo delle competenze a partire dai privileges Formazione dei professionisti Svolgimento dei corsi formativi previsti secondo le indicazioni regionali SI Report secondo schema su piattaforma disponibile Qualitasicilia SSR 10% Completamento del programma formativo su RCA (dA 2712/2013) Report secondo schema disponibile su piattaforma Qualitasicilia SSR Completamento attività formativa avviata nel 2014: 1 medico e 1 infermiere per ogni UOC (numero delle UOC formate / totale UOC Aziendale) Sviluppo di un programma formativo Audit Clinico e PNE (D.A. 2712 / 2013) 25% Istituzione del Gruppo interaziendale per il governo delle liste di attesa ai sensi dell’art. 1 del D.A. 439/2015 SI 100% delle UOC per ciascuna cuna Azienda con un medico e un infermiere formato (Anni 2014 e 2015) Report secondo schema disponibile su piattaforma Qualitasicilia SSR Completamento attività formativa avviata nel 2014: 1 medico e 1 infermiere per ogni UOC (numero delle UOC formate / totale UOC Aziendale) Monitoraggio dei Tempi di Attesa SI Formalizzazione condivisa di: Protocollo di intesa tra tutte le aziende sanitarie e ospedaliere che ricadono nell’area SI 100% delle UOC per ciascuna cuna Azienda con un medico e un infermiere formato (Anni 2014 e 2015) SI 50 metropolitana/provinciale di Catania, Enna, Messina, Palermo Delibere aziendali per le ASP Attivazione del Gruppo Interaziendale per il governo delle liste di attesa dell’art 2 del D.A. 439 / 2015: a)Monitoraggio e analisi dei dati derivanti dai flussi informativi dei tempi di attesa delle strutture erogatrici pubbliche e private accreditate ricadenti nell’area metropolitane e/o provinciale di competenza; b)Analisi delle cause profonde dei fattori favorenti le criticità locali; c)Individuazione e pianificazione di soluzioni condivise, anche attraverso la formalizzazione di accordi interaziendali e/o interprovinciali; d)Pianificazione e realizzazione dei programmi formativi aziendali per il governo delle liste di attesa in coerenza alle indicazioni della Cabina di Regia Regionale di cui all’art. 3 ; Report Annuale sui punti a,b,c,d di cui all’art. 2 del D.A. 439 / 2015 da pubblicare su web aziendale Registrazione da parte degli operatori CUP del dato riferito alla garanzia dei tempi massimi di attesa (accettazione / non accettazione della prima data di prenotazione assegnata dal CUP) e della data di richiesta di prenotazione da parte del pazientee trasferimento di questi dati nel flusso ex art 50 Valorizzazione dei campi“garanzia dei tempi massimi e “data di richiesta di prenotazione” da parte del paziente 100% Monitoraggio ex post attraverso il flusso ex art. 50 legge 326/2003 e piano di adeguamento 1. Completa alimentazione del flusso con valori non inferiori al 90% per i 5 campi del monitoraggio dei tempi di attesa 2. Monitoraggio puntuale delle attività prescrittive 1.>=90% 3.Interventi correttivi nei casi di comportamenti non conformi Analisi campi flusso SDO SDO risultato atteso(report semestrale che analizzi tutti i campi del flusso SDO e livelli di garanzia n. campi compilati (data prenotazione, classe di priorità)/ n. campi da compilare SI 2.Si in caso di mancato raggiungimento soglia 3.Si in caso di comportamenti non conformi >= 90% 51 Monitoraggio ex ante (report periodico) Produzione reportistica semestrale del monitoraggio ex –ante istituzionale ed ex- ante ALPI secondo i disciplinari ministeriali con puntuale registrazione e controllo di gestione informatizzata dei punti erogatori attività ALPI e codifica delle relative prestazioni erogate Report semestrali inviati in conformità alle procedure definite a livello ministeriale / regionale(piattaforma Qualitasicilia SSR) Piani di adeguamento Predisposizione piano di adeguamento per il superamento dei mancati limiti di garanzia (piattaforma Qualitasicilia SSR) Si SI 52 Rete formativa, comunicazione e rete civica Punteggio del Capitolo: 3 per ASP, AO/AOU CAPITOLO 14 Situazione AS IS Situazione TO BE Tutte le Aziende hanno predisposto il Piano formativo annuale. Le aziende non hanno una adeguata strutturazione delle UU.OO. Comunicazione. Nel 2015 sarà potenziato l’Ufficio Formazione in aderenza alle disposizioni di cui al D.A. n.1771/2012 sotto il profilo organizzativo e di assegnazione di risorse. Saranno quindi assegnate risorse umane e budget coerenti con la normativa vigente e congruenti con le esigenze di bilancio fermo rest ando che il budget economico per le attività formative deve essere pari ad almeno l’1% del monte salari delle aree contrattuali come previsto dalla direttiva della Funzione Pubblica n.14/95. La partecipazione attiva dei Responsabili agli incontri della Rete Formativa regionale sarà finalizzata all’individuazione di percorsi formativi a supporto dei PAA o sui temi dell’etica e della legalità. Nella individuazione delle azioni formative andrà privilegiato un meccanismo operativo bottom-up che tenga quindi conto delle reali esigenze formative del personale. Ampliamento della proposta formativa – Analisi dei bisogni formativi comune (ASP di Catania, AOU Policlinico-Vittorio Emanuele, ARNAS Garibaldi, AO Cannizzaro). Programmazione dell’attività formativa finalizzata a: ) sicurezza del paziente, 2) acquisizione delle più recenti linee guida internazionali. Strutturazione UU.OO. di Comunicazione e potenziamento della comunicazione e della rete civica. interventi previsti 14.1 partecipazione del responsabile della formazione ai lavori della rete regionale dei Peso intervento (tot. 100%) 5% Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato 14.1.A Partecipazione agli incontri della rete da parte del responsabile o di un suo delegato (delega scritta con potere di voto). la delega deve essere conferita a un componente della propria u.o. formazione o ad altro componente della rete N di incontri della rete cui il responsabile ha partecipato/ N di incontri della rete programmati Valore obiettivo al 31.12.2015 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti ≥ al 80% 53 responsabili della formazione 14.2 Attivazione Gruppi di lavoro in base all’appartenenza territoriale all’interno della rete dei responsabili della formazione, per definire dei percorsi comuni su aree trasversali, in primis derivanti dal PAA. 14.3 Attuazione d.a. 1771 del 07.09.2012 14.4 Piano di comunicazione aziendale secondo le linee guida regionali ATTIVAZIONE DEI GRUPPI 14.2.A ATTIVAZIONE ed integrazione DEI GRUPPI di lavoro interaziendali area metropolitana 5% 14.2.B Analisi del bisogno formativo interaziendale 14.2.C Approvazione comitato scientifico e direzione strategica ed analisi sostenibilità economica 25% 10% 14.3.A Assegnazione risorse alla struttura formazione aziendale ai sensi del d.a. 1771/2012 (artt. 6 e 7) N di incontri del gruppo interaziendale di area metropolitana cui il responsabile ha partecipato/ N di incontri programmati Attivazione CTS Risorse umane attribuite/risorse umane previste (art. 6 d.a. 1771/2012) Risorse economiche (budget) assegnate (art. 7 d.a. 1771/2012) 14.4.A Stesura del piano di comunicazione aziendale 2016 secondo le linee guida regionali (da n. 02511/13) in condivisione con i CCA. Predisposizione piano 14.4.B adozione piano 2016 Delibera di adozione del piano Delibera costituzione gruppi => 80% Delibera costituzione CTS ≥ al 80% 100% SI SI 54 14.5.A Verifica della effettiva attivazione delle U.O. di Comunicazione Istituzionale come previsto dalle disposizioni normative vigenti 14.5 Organizzazione strategica della comunicazione 14.5.B Attivazione delle U.O. di Comunicazione Istituzionale ove non presenti 14.6.A Verifica dello stato di attuazione del modello RCS 14.6 Interventi previsti 1. Potenziamento Uffici Formazione (DA 1771/12) 1 30% 14.5.C Verifica, formazione e potenziamento del personale afferente all'Ufficio Stampa e agli UU.RR.PP secondo i criteri qualitativi e quantitativi previsti dalla legge. Potenziamento rete civica della salute Report di verifica 25% 14.6.B Coinvolgimento delle città metropolitane e dei liberi consorzi di comuni attraverso specifiche convenzioni e accordi Peso intervento (tot. 100%) 20% Descrizione e articolazione dell’intervento n. U.O. Comunicazione attivate /previste 1 Report di verifica Report di verifica Stipula convenzione 1 SI Risultati attesi dall’intervento Indicatore di risultato Assegnazione risorse alla struttura formazione aziendale (artt. 6,7 DA 1771/12 ) 100% Valore obiettivo al 31.12.2015 a) Risorse umane a) ≥ 80% attribuite/risorse umane previste (art. 6 DA 1771/12) b) ≥ 20% b) Incremento budget 2016 vs 2015 Avanzamento 55 2. Realizzazione corsi aziendali/ interaziendali a supporto del PAA 3. Potenziamento URP 4. Informatizzazione URP per gestione reclami e segnalazioni 5. Sviluppo RCS secondo Direttiva Assessoriale e 20% 10% 15% a) Analisi e individuazione priorità b) Corsi programmati c) Corsi realizzati a) Report entro 30.06 b) n. 2 entro 31.07 c) Almeno 1 al 31.12 Azioni realizzate/azioni previste ≥ 80% Attuazione del progetto “Informatizzazione Gestione URP” (Prot. Area Int. 7 n. 0098055 del23.12.2014) Rispetto del cronoprogramma ≥ 80% a) Stipula accordi di collaborazione con i Partner a) numero di accordi stipulati con pianificazione degli impegni assunti b1) numero eventi organizzati in collaborazione con i Partner b2) numero RC reclutati a) ≥ 8 20% b) Individuazione e reclutamento Riferimenti Civici della Salute (RC) Report Gruppi di Lavoro Cefpas (prot. 0002185 25.02.2015) a) Analisi fabbisogno format. a supporto del PAA b) Programmazione corsi aziendali/interaziendali Realizzazione di miglioramento a c) Realizzazionedei corsipiani aziendali/interaziendali seguito dell’autovalutazione effettuata del c) Verifica avvio RCS b1) ≥ 1 con ciascun Partner b2) secondo minimi per provincia previsti dal report I° Gruppo di Lavoro Cefpas c1) almeno 50 per c1) contatti caricati nel data base ciascun RC accreditato per ciascun RC accreditato (indirizzi email attivi) c2) secondo tabella c2) n. di cittadini raggiunti in report I° GdL; ambito provinciale d) Sì 6 – Piano di Comunicazione aziendale secondo le linee guida regionali 15% d) Utilizzo fondi PSN 2013 Linea 8.4 uniforme a liv. regionale, secondo indicazioni a) Realizzazione azioni PdC 2015 Area Interd. a) 7 b) Redazione PdC 2016 secondo Linee Guida regionali condiviso con il CCA c) Adozione Piano 2016 d) Sì/No a) Azioni realizzate/azioni previste b) Predisposizione Piano 2016 a) ≥ 50% b) Sì entro il 31.10 c) Delibera adozione Piano 2016 c) Sì entro il 31.12 (DA 02511/13) 56 Partecipazione a Programmi sviluppo e innovazione Punteggio del Capitolo: 3 per ASP, AO/AOU CAPITOLO 15 Situazione AS IS Situazione TO BE interventi previsti 15.1 – Presentazione di progetti aziendali, interaziendali, in partnership, su bandi regionali, nazionali, internazionali. Nel corso dell’anno 2013 tutte le Aziende della Provincia di Catania hanno provveduto alla istituzione all’interno delle proprie Aziende dei “Nuclei di Progettazione aziendale”, ratificati con appositi atti deliberativi. Nel corso del 2014 tutte le Aziende hanno partecipato ai programmi di formazione coordinati dall’Area Interdipartimentale 6 “Progetti, ricerca e innovazione” del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Sicilia, nonché ai Laboratori di Assistenza Tecnica per la Programmazione e Gestione dei Progetti di Sanità e Ricerca che si tengono a Palermo presso il DASOE con la collaborazione del Formez PA, nonché al “Corso Politiche e relazioni sanitarie europee ed internazionali nell’ambito del progetto Mattone Internazionale”. . Tutte le Aziende hanno elaborato dei progetti partecipando a bandi nazionali europei ed internazionali. L’ASP di Catania e l’Azienda Cannizzaro nell’anno 2014 si sono iscritte alla Rete ERRIN su proposta dell’Azienda Policlinico Giaccone consorziandosi in RASS. Tutte le aziende si sono dotate, all’interno del proprio sito web aziendale, di uno spazio specifico dedicato alla pubblicizzazione di bandi e progetti regionali, nazionali ed internazionali e di un forum interattivo che consente a tutti gli operatori, che volessero avanzare delle proposte progettuali, di poterle realizzare con l’ausilio dei nuclei di progettazione per facilitarne la realizzazione. Nel corso del 2014 è stato realizzato nel sito delle singole aziende un apposito spazio dedicato alla Telemedicina. Tutte le Aziende hanno inoltre alimentato la banca dati appositamente predisposta dall’Assessorato regionale alla Salute dei ricercatori aziendali e dei progetti presentati. Tutte le Aziende hanno formalizzato l’istituzione del team multidisciplinare HTA aziendale. Alcune Aziende hanno adottato il Regolamento aziendale dell’HTA ed alcuni team multidisciplinari sono già funzionanti. Le Aziende intendono continuare sulla via intrapresa nel corso degli anni precedenti dal 2011 al 2014, incrementando il coinvolgimento del personale dipendente nella formazione professionale per la realizzazione di progetti su bandi regionali, nazionali ed internazionali; sperimentandosi nella progettazione di partecipazione a bandi di ricerca nazionali europei ed internazionali; implementando la banca dati regionale con i propri ricercatori e con i nuovi progetti che si andranno a realizzare. Al fine di implementare queste attività le Aziende propongono di istituire dei veri e propri gruppi di lavoro/Uffici/strutture preposti istituzionalmente alla realizzazione di progetti di ricerca. Le Aziende dell’Area metropolitana di Catania su proposta della Rete delle Aziende Sanitarie Siciliane (RASS) pensano di iscriversi tutte per l’anno 2015 alla Rete ERRIN, considerandola una grande opportunità per il rafforzamento del settore della ricerca in Sicilia. Le Aziende, inoltre, prevedono di implementare la partecipazione al network regionale di telemedicina, implementando le sperimentazioni di Telemedicina trasmesse con apposita Check List all’Assessorato, continueranno a garantire la partecipazione qualificata ai laboratori in materia di HTA organizzati con il POAT Salute 2007-2013 in partnership con AGENAS, daranno attuazione al Piano Regionale di sviluppo dell’HTA formalizzando i Regolamenti aziendali, ove non formalizzati, avviando l’attività dei gruppi multidisciplinari aziendali dell’HTA. Peso intervento (tot. 100%) Risultati attesi dall’intervento Descrizione e articolazione dell’intervento Indicatore di risultato 15.1.ACostituzione del Servizio di internazionalizzazione e ricerca sanitaria (SIRS) in attuazione della direttiva assessoriale prot.n.15730 del 23.02.2015 15.1.A Delibera aziendale di costituzione del SIRS Valore obiettivo al 31.12.2015 Eventuali costi previsti per lo sviluppo dell’intervento Aggiornamenti SI/No 35% 15.1.A15.1BElaborazione e presentazione di progetti su bandi Regionali, Nazionali ed Internazionali. Particolare attenzione sarà posta a progetti con forte valenza innovativa nell’ambito della ricerca traslazionale finalizzata alla individuazione di nuove procedure diagnostiche e di prevenzione del rischio 15.1BNumero progetti elaborati Dieci 57 per la salute. 15.1.BCImplementazione della banca dati dei ricercatori e dei progetti dell’Assessorato dellaSalute Invio dei dati di rilevazione delle attività di ricerca, promossa dal DASOE in attuazione art.2, comma 1lett.d) LR n.7/2014 15.2.A Implementazione della mappatura aziendale 15.2 – Mappature aziendali e Formazione del Personale 15.2.B Partecipazione del personale a incontri formativi in materia di progettazione e di ricerca 25% 15.2 C Due incontri annuali aziendali del Nucleo con i ricercatori. 15. 2.D Sezione web dedicata a “Ricerca e Internazionalizzazione” sul sito aziendale 15.1.C a)Numero di progetti inseriti/numero progetti presentati 100% 15.1.C b)Numero ricercatori inseriti/ numero ricercatori arruolati 100% Miglioramento ed aggiornamentodella mappatura aziendale Si Numero unità di personale che partecipano a laboratori formativi Report incontri Implementazione e miglioramento della pagine web Almeno due per Azienda 2 report Si 58 15.3.A Adozione atto aziendale di formalizzazione Delibera di adozione Gruppo di lavoro/Ufficio/Struttura dedicata alla REFUSO PAA 2014??? realizzazione di progetti di ricerca. 15.3.A Adozione e implementazione Atto di indirizzo aziendale telemedicina (Direttiva n° 95822 del 20.12.2013) 15.3.A Atto di indirizzo aziendale adottato (AO Cannizzaro, ARNAS Garibaldi) Utilizzo Check list progetti di telemedicina 15.3 – Partecipazione qualificata a Network, progetti e laboratori Regionali e Nazionali per la telemedicina e l’HTA 40% Delibera adottata Delibera/nota aziendale per obbligo utilizzo e invio CHECK LIST (AO Cannizzaro, ARNAS Garibaldi) n. CHECK LIST inviate = n. progetti di telemedicina attivi Almeno 90% incontri partecipati 15.3.B Partecipazione alle attività di implementazione del network regionale di Telemedicina TELENEURES ed ai laboratori di Telemedicina N. di riunioni e incontri partecipati / N. riunioni e incontri regionali organizzati 15.3.C Utilizzo sistemi di teleconsulto già operativi (SETT-Teleradiologia). Incremento delle attività di consulenza SO SETT 2014/2013 = di second opinion (SETT) x SSP 40%Incremento >= % Incremento richieste 30% richieste SO SETT 2013 Percentuale SO entro le 24 h. (SETT) x CRIF SO entro 24 h > 80 % 15.3.DPartecipazione agli incontri / corsi formativi per la Rete regionale HTA N. di riunioni e incontri partecipati / N. riunioni e incontri regionali organizzati Almeno 90% partecipati 15.3.E Operatività del referente e del Team Aziendale Sezione web dedicata HTA su sito aziendale SI Adozione Regolamento aziendale (ASP Catania e AO Cannizzaro) Atto deliberativo 59 Avvio dell’attività aziendale di HTA. Almeno 3 verbali Organizzazione HTA Day Aziendale 1 evento Popolamento/aggiornamento sulla piattaforma dropbox a supporto della Rete regionale HTA n. Inserimenti pari al n. di avvio e conclusioni dei prodotti di valutazione, nonché Programma/Resocon to lavori dell’HTA Day 60