Convitto Nazionale ‘Canopoleno’
Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116
SASSARI
Piano triennale
offerta formativa
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Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale” del Convitto Nazionale Canopoleno
La sua funzione fondamentale è quella di:
1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;
2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette
in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;
3) orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine
di esso.
Il piano dell’offerta formativa scaturisce dalla convergenza delle linee distintive del Liceo.
Nel documento fondamentale che ne definisce l’articolazione l’identità della scuola è
ripensata e riscritta:
1) in conformità alla Legge n.107 del 13.07.2015;
2) sulla scorta degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di
amministrazione definiti dal Dirigente scolastico, vedi atto di indirizzo;
3) alla luce dei dati e delle istanze che emergono dal RAV;
4) con il supporto progettuale dei dipartimenti;
5) in seguito al raccordo con funzioni strumentali e referenti;
6) in raccordo con il Piano annuale dell’offerta formativa e in continuità con il POF degli
ultimi anni;
7) tenendo conto dell’analisi dei bisogni formativi degli alunni;
8) richiamandosi ad una storia di valori condivisi e di esperienze consolidate;
9) sulla base di una struttura curricolare che evidenzia la specificità degli indirizzi di studio;
10) in riferimento alle finalità che orientano l’azione didattico-educativa e lo svolgimento
delle funzioni dei vari organi;
11) nella prospettiva di una feconda sinergia con le istituzioni del territorio;
12) nell’esigenza di ampliare lo spettro delle possibilità di opzione offerte agli studenti e
alle famiglie nell’ambito della progettazione extracurricolare
Sintesi di una pluralità di fattori che non si riducono alla sfera delle procedure standard, il
piano unisce alla sistematicità e alla coerenza dell’impianto programmatico di base un
approccio flessibile alla situazione dinamica del mondo della scuola. Di qui la volontà di
non blindare la progettazione, onde poter cogliere ed incorporare stimoli, opportunità,
risorse non previste e nuovi apporti in un processo di confronto costante con una realtà in
fieri. Per tale motivo le modalità di azione e i progetti definiti nel documento non sono
cristallizzati in una forma statica ma soggetti ad un’ opera di rilettura, aggiustamento,
revisione, trasformazione, integrazione, necessaria per fornire risposte adeguate ai bisogni
dei singoli e alle caratteristiche del territorio. Dal momento che la scuola è una struttura
organizzativa gestita da persone impegnate nella cura educativa di altre persone, il suo
funzionamento non può essere misurato solo in base al criterio della corrispondenza al
piano formalizzato: le relazioni e le situazioni umane che si configurano all’interno della
comunità educante non possono entrare completamente in schemi predefiniti. Il piano
formale costituito dall’insieme delle linee guida che normano la vita della scuola dovrà
pertanto interagire con il piano materiale ossia con il contesto concreto della prassi di
attuazione.
D’altro canto priorità e traguardi connessi alla mission formativa del liceo debbono essere
esplicitati con chiarezza affinché le varie attività – didattiche e gestionali - non siano
segmenti isolati ed autoreferenziali, ma espressioni di un’unica strategia. La
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consapevolezza di operare nel quadro di una visione d’insieme seguendo direttrici comuni,
oltre a rafforzare la collaborazione tra le componenti della scuola e a rendere
intercomunicanti i settori, integra e razionalizza i processi, in modo tale che contenuti e
finalità specifiche dei progetti, compiti e competenze dei soggetti coinvolti, modalità
operative e strumenti di verifica siano articolazioni coerenti di un piano unitario
Breve storia dell’Istituto
Il Convitto “Canopoleno” fu fondato come Collegio dal prelato sassarese Antonio Canopolo
(arcivescovo di Oristano dal 1588 al 1621) l’8 dicembre 1611 ma fu inaugurato solamente
otto anni dopo, il 18 gennaio 1619. Il Seminario (o Casa Professa come originariamente
chiamata) fu affidato dal 1627 ai Gesuiti che, primo rettore padre Diego Pinto, per circa
due secoli ospitarono i seminaristi finché, nel 1773 chiuse i battenti per l’abolizione
dell’ordine gesuitico da parte di Clemente XIV. Fu riaperto quindici anni dopo, nel 1788,
per ordine del sovrano Vittorio Amedeo III e affidato al preside del Collegio prof. Giuseppe
Pinna. Nel 1824 i Padri Gesuiti, grazie alla Bolla pontificia di Pio VIII, ricostituirono l’ordine
e tornarono a governare la scuola. I locali del “Canopoleno” furono allora restaurati ed
ampliati e venne esteso anche il programma di insegnamento. In seguito a queste
innovazioni che interessarono sia i regolamenti scolastici che quelli amministrativi, il
Convento fu trasformato da seminario religioso a Collegio dello Stato riservato quasi
esclusivamente ai figli della ricca borghesia di Sassari e del circondario. Per questo
motivo, sotto il Re Carlo Felice, assunse il titolo di “Real Convitto Canopoleno dei Nobili” e
vi si poteva accedere pagando rette molto care, che solo le famiglie più agiate e facoltose
erano in grado di sostenere.
Nel 1848, con il definitivo allontanamento dei Gesuiti, a seguito delle leggi Siccardi, il
Convitto fu chiuso un’altra volta, per riaprire a dicembre dello stesso anno. Nel 1852 venne
inserito nel piano dei collegi “Convitti Nazionali” come Torino, Genova, Nizza, Novara ed
altri.
Fu infine riconosciuto ufficialmente Convitto Nazionale con Regio Decreto del 10 marzo
1860. Nel maggio 1865 venne istituito nei locali del piano terra dello stabile, il LiceoGinnasio “Domenico Alberto Azuni” che vi fu ospitato fino alla costruzione di un edificio
inaugurato nel 1933.
Divenne “Regio Convitto Nazionale Canopoleno”. Poco dopo fu creato un Liceo-Ginnasio
annesso al Convitto per consentire agli studenti di poter frequentare le scuole senza dover
uscire dal Collegio stesso.
Agli inizi degli anni Settanta il Convitto Nazionale “Canopoleno”, vista l’impossibilità di
poter procedere ad una qualsiasi ristrutturazione del vecchio edificio, sempre più
disastrato, grazie anche alla caparbia volontà del rettore di allora Giovanni Aliseo, si
trasferì con le scuole annesse nella nuova sede di via Luna e Sole, la cui realizzazione è
stata resa possibile, dopo venti anni di attesa, grazie alla donazione dei terreni dell’ex
convittore comm. Giacomo Poddighe.
Nelle vicende del “Canopoleno”, importanti perché aiutano a capire e a inquadrare i circuiti
di formazione della classe dirigente isolana, si affacciano e fanno da sfondo gli
avvenimenti più significativi della storia sarda del Novecento, con protagonisti di rilievo
della memoria collettiva: da Palmiro Togliatti (ex convittore) e figlio di un economo ad
Antonio Segni, Camillo Bellieni, Enrico Berlinguer, Francesco Cossiga, Antonio Pigliaru e
Salvatore Mereu. E’ un mondo vivo quello della Sassari del secondo dopoguerra che
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gravita intorno al “Canopoleno”, popolato da tanti interessanti personaggi, come il “mitico”
Barore Coradduzza, insegnante di latino e greco, il rettore leccese Domenico Cucchiara
“Zanfretta”, il vice rettore cagliaritano Antonio Fadda, l’atleta – poeta Dino Siddi, sportivo di
razza e il notissimo giornalista sassarese Aldo Cesaraccio (“Frumentario”).
Descrizione della scuola
Il Convitto Nazionale “Canopoleno” è un’istituzione educativa pubblica, dotata di
personalità giuridica e di autonomia amministrativa.
Esso concorre al perseguimento degli obiettivi di sistema di istruzione e formazione
nazionale, mediante l’organizzazione flessibile delle attività educative e la gestione unitaria
delle scuole annesse.
Tutto il personale che vi lavora è dipendente statale.
Il “Canopoleno” è un complesso edilizio modernamente concepito che insiste su un’area
di circa tre ettari ed è strutturato in edifici diversi che comprendono il Convitto vero e
proprio, la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di 1° grado e la Secondaria di 2°,
articolata in Liceo Classico, Liceo Classico Europeo, Liceo Scientifico Sportivo.
E’ presente la tipologia organizzativa del semiconvitto che prevede l’estensione delle
attività educative fino al pomeriggio per tutti gli ordini di scuole.
A partire dall’a. s. 2010/11 è stata estesa anche alla scuola secondaria di secondo grado
una formula innovativa di campus – studio, il PROGETTO CAMPUS. In un ambiente loro
dedicato, dotato di moderni sussidi informatici, gli studenti hanno la possibilità di
trascorrere il pomeriggio, di usufruire del servizio mensa, dell’assistenza di un educatore e
del sostegno di docenti qualificati, utilizzando il materiale didattico necessario alle attività
programmate. Il piano educativo prevede, in particolare, un supporto generalizzato ed
individualizzato per i principali insegnamenti calibrato sulle necessità della classe e del
singolo studente. Gli studenti che aderiscono al Campus sono monitorati con continuità
nelle attività e partecipano alle iniziative del Convitto, come i giochi sportivi delle
Convittiadi.
Il pasto può essere consumato in mensa oppure si può uscire regolarmente alle 13,30 per
rientrare a scuola alle 14,30, ora di inizio delle attività di studio e culturali.
Quest’anno inoltre, è stato inaugurato il nuovo centro residenza per studenti che può
ospitare fino a 35 ragazzi.
Il nostro sistema educativo, quindi, che comprende sia l’attività scolastica vera e propria,
sia quella educativo – convittuale, ha la funzione ed il compito di educare e di formare “di
più e meglio” gli studenti, opponendosi ad ogni forma di lassismo e di relativismo culturale
e nichilista nel quale tutti gli stili di vita hanno un identico valore e le idee sono sostituite da
sensazioni ed immagini che hanno l’effetto di colpire e stordire, ma non quello di motivare
lo sviluppo della pluralità delle intelligenze attraverso l’apprendere a riflettere, pensare,
ragionare, inventare, creare.
Vuole, pertanto, assolvere al duplice compito di far sentire l'adolescente a proprio agio in
modo da utilizzare il gruppo dei pari come situazione in cui esprimere il proprio Sé
autentico e, nello stesso tempo, di guidarlo al progressivo riconoscimento di un mondo
esterno con cui confrontarsi, vissuto come occasione di esplorazione e conoscenza.
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Gli interventi educativi e didattici sono curati dal personale docente delle scuole annesse e
dagli educatori, integrati in un unico piano di attività che vede in questo P.T O. F. il
documento di sintesi.
I locali sono ampi e spaziosi, immersi in parco verde, hanno una disposizione moderna e
funzionale che rende la struttura un Campus a tutti gli effetti.
Sono presenti:
- un’ampia e spaziosa sala mensa, che può ospitare circa 340 alunni;
- moderne cucine, appena ristrutturate, una lavanderia e una “zona infermeria;
- ludoteca, un’aula multimediale, tavoli da ping pong e calciobalilla e sala scacchi;
- una grande Aula Magna provvista di palcoscenico dotato di impianto luci e audio,
sipario, schermo di proiezione motorizzato a scomparsa e impianto di videoproiezione,
- laboratori di fisica e di chimica;
- palestra coperta con campo regolamentare per pallacanestro, pallavolo e pallamano;
- palestrina coperta;
- campo di calcio regolamentare e campi polivalenti per le attività di pallacanestro,
pallavolo, calcetto,pallamano e tennis;
- piscina coperta da 50metri;
- una Biblioteca, estesa su una superficie di 200 mq, che conserva un fondo antico di 28
cinquecentine, 88 edizioni del 1600, 1107edizioni del 1700 e quattro manoscritti e un
fondo “moderno” ordinato secondo lo standard internazionale che comprende 9940
volumi, un considerevole numero di supporti audiovisivi.
Le nostre aule sono tutte “aumentate” dalla tecnologia: ogni classe, infatti, ha a
disposizione una LIM con videoproiettore e un computer, grazie ai quali i docenti possono
anche integrare le proprie lezioni con risorse multimediali: presentazioni per le lezioni,
materiali audiovideo reperibili in rete o autoprodotti.
Tutti gli spazi sono cablati e raggiunti dal Wireless.
Contesto Territoriale di riferimento
Il territorio su cui insite la scuola ha una vocazione prettamente terziaria commerciale e dei
servizi, con buone possibilità di sviluppo in ambito turistico. Sono presenti alcune industrie
medio piccole, di trasformazione nel settore agroalimentare. La crisi economica ha
notevolmente influito sulle possibilità di sviluppo e da alcuni anni il contesto economico è
notevolmente impoverito e frammentato.
Non sono presenti grandi opportunità per la scuola e le risorse provenienti dagli enti
pubblici sono sempre più esigue e quelle dei privati quasi inesistenti.
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Priorità e traguardi
Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il
potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento
dell'offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle priorità d'intervento per il
raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere da
quanto formulato nel RAV dell’istituto.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera
l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si
avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi
organizzativi e didattici messi in atto.
La priorità su cui la scuola ha deciso di concentrarsi riguarda gli esiti scolastici raggiunti
dagli alunni in merito ai risultati delle prove standardizzate; è finalizzata a migliorare il
successo formativo degli studenti e l'acquisizione di competenze funzionali al contesto
territoriale di riferimento in funzione di un proficuo inserimento nel mondo del lavoro.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve
periodo.
ESITI DEGLI STUDENTI
Priorità

Migliorare
gli
esiti
dell'area
scientifica/matematica per tutti gli
ordini di scuola
Descrizione del traguardo

Allinearsi al dato nazionale nell’area
matematica
RISULTATI A DISTANZA
Costituire una banca dati che dia la Aumentare la raccolta sistematica dei dati
possibilità di raccogliere dati sistemici riferiti per avviare una pianificazione sistemica.
ad alcune annualità.
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OBIETTIVI DI PROCESSO
DESCRIZIONE
PROCESSO
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO,
VALUTAZIONE
PROGETTAZIONE,


DELL’OBIETTIVO
DI
Potenziare ed innovare gli aspetti
metodologici nella didattica,curando
ICT e didattica laboratoriale.
Migliorare le capacità progettuali
nell'ambito
dei
bandi
europei,soprattutto nell'area scambi
e stage.
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Migliorare
le
strutture
e
dell'ambiente di apprendimento,
utilizzando se possibile risorse
provenienti dai bandi europei
/convitto.
CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO

Implementare le azioni di continuità
nel primo ciclo.
STRATEGICO E
DELLA SCUOLA
ORGANIZZAZIONE
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE
RISORSE UMANE
INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Le strategie che la scuola intende mettere in atto per migliorare la performance dei propri
alunni non possono prescindere da uno studio sul curricolo che sia funzionale a ciò che il
mondo del lavoro chiede ed alla figura professionale in uscita. La scuola intende
programmare il proprio intervento formativo tenendo conto dei risultati degli scrutini e di
quelli restituiti dall'INVALSI per migliorare il successo formativo dei propri alunni agendo
sull'ambiente di apprendimento che tenga sempre più presente le esigenze di un'utenza
che predilige la multimedialità e che impara meglio se posta in situazione di contesto.
Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV
sono:
- migliorare la progettazione didattica attraverso l’utilizzo di una didattica innovativa e
laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella
progettazione didattica la diversificazione degli stimoli per l’apprendimento, delle
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consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento ai
bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze; infatti, solo migliorando la
metodologia didattica attraverso una progettazione più vicina agli stili di apprendimento
degli studenti avrà come conseguenza il miglioramento degli esiti.
- aumentare le attività e azioni finalizzate a promuovere negli alunni la conoscenza critica
dell’Europa attraverso scambi e stage.
Pertanto, in relazione a quanto esposto, per la programmazione di interventi mirati al
miglioramento dell'offerta formativa, vengono individuati in ordine di preferenza i campi di
potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati:
- Potenziamento scientifico.
- Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali
- Potenziamento competenze trasversali (lingue e ITC).
Ambienti per l’apprendimento
I nostri studenti trascorrono molte ore delle loro giornate all’interno della scuola perciò gli
spazi devono essere accoglienti, moderni, attrezzati per migliorare, con il loro
coinvolgimento, il livello dei loro apprendimenti. Ambienti rinnovati, flessibili, arricchiti dagli
strumenti e dai materiali che caratterizzano la disciplina che si sta studiando sono la
condizione per un apprendimento attivo e laboratoriale.
A questo scopo si perseguono due obiettivi per il prossimo triennio:
- rinnovare gli arredi in alcune aule: banchi mobili, sedie con le ruote, scaffali carrellati;
- rinnovare le aule scientifiche per esperimenti condotti dal docente e dagli studenti.
Per incrementare le risorse necessarie a questo scopo, la scuola continuerà a partecipare
ai nuovi bandi (FSE, PON, regionali e nazionali) e utilizzerà gli strumenti offerti dai
protocolli in rete con aziende e società private messi a disposizione dal MIUR.
Piano di Miglioramento
In allegato il Piano di Miglioramento, piano attraverso il quale:
- si è chiamati a riflettere sui punti di forza e di debolezza emersi dai documenti di
valutazione e di autovalutazione;
- si ha la possibilità di elaborare progetti finalizzati al miglioramento della qualità della
propria offerta formativa, garantendo ai propri studenti un’ampia gamma di attività
aggiuntive per l’innalzamento delle competenze curriculari, per il raggiungimento
dell’equità degli esiti, coinvolgendo al contempo i docenti e tutti gli operatori della scuola
ad impegnarsi nella scelta, nella condivisione e nell’attuazione di metodologie e di
strategie didattico-educative innovative e alternative.
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Obiettivi formativi prioritari
L’elaborazione del PTOF dovrà svilupparsi in maniera coerente con le azioni di
miglioramento declinate nel PDM per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati
come prioritari tra i seguenti di cui all’art.1, comma 7 della Legge 107/2015:
OBIETTIVI FORMATIVI
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SCUOLA
SECONDARIA SECONDARIA DI II
DI I GRADO
GRADO
a)Valorizzazione
e
potenziamento
delle
competenze
linguistiche,
con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua
inglese e ad altre lingue
dell'Unione europea, anche
mediante
l'utilizzo della
metodologia
Content
language
integrated
learning;
Progettazione di
un
curricolo
verticale
di
italiano
e
matematica
scuola primaria
e secondaria di
primo grado
Progettazione
di un curricolo
verticale
di
italiano
e
matematica
scuola
primaria
e
secondaria di
primo grado
Potenziare
l’aspetto
comunicativo
della
lingua italiana e delle
lingue
straniere
(inglese,
francese,
spagnolo e tedesco)
anche attraverso la
metodologia CLIL.
b)Potenziamento
delle
competenze
matematicologiche e scientifiche;
Migliorare i risultati dei
test
INVALSI
attraverso
una
didattica
improntata
allo
sviluppo
di
competenze
in
situazioni di contesto.
d)
sviluppo
delle
competenze in materia di
cittadinanza
attiva
e
democratica attraverso la
valorizzazione
dell'educazione
interculturale e alla pace, il
rispetto delle differenze e il
dialogo tra le culture, il
sostegno dell'assunzione di
responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei
beni
comuni
e
della
consapevolezza dei diritti e
dei doveri; potenziamento
delle conoscenze in materia
giuridica ed economicofinanziaria e di educazione
all'auto imprenditorialità;
Potenziare i percorsi
di educazione alla
coesione sociale e al
multiculturalismo
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g)
potenziamento
delle
discipline motorie e sviluppo
di comportamenti ispirati a
uno stile di vita sano, con
particolare
riferimento
all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo
sport, e attenzione alla
tutela del diritto allo studio
degli
studenti
praticanti
attività sportiva agonistica;
Potenziare esperienze
di attività motoria e
sportiva,
di
espressione
di
relazione, in funzione
della formazione di
una
personalità
equilibrata e stabile.
h)Sviluppo
delle
competenze digitali degli
studenti,
con particolare
riguardo
al
pensiero
computazionale, all'utilizzo
critico e consapevole dei
social network e dei media
nonché alla produzione e ai
legami con il mondo del
lavoro;
Potenziare l’uso delle
nuove tecnologie e del
linguaggio informatico,
matematico
e
scientifico
nel
processo
di
insegnamentoapprendimento;
i)Potenziamento
delle
metodologie laboratoriali e
delle attività di laboratorio;
Progettare
competenze
l)Prevenzione e contrasto
della dispersione scolastica,
di
ogni
forma
di
discriminazione
e
del
bullismo, anche informatico;
potenziamento
dell'inclusione scolastica e
del diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi
individualizzati e con il
supporto e la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed
educativi del territorio e delle
associazioni di settore
o)
Incremento
dell'alternanza scuola-lavoro
nel secondo ciclo
di
istruzione;
per
Valorizzare
una
didattica
personalizzata
a
favore dei soggetti con
particolare svantaggio
socio-culturale,
ivi
compresi i BES ed i
DSA attraverso una
didattica laboratoriale
Implementare
le
risorse ministeriali con
risorse PON e POR
per attivare percorsi di
alternanza dalle classi
III.
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q)Individuazione di percorsi
e di sistemi funzionali alla
premialità
e
alla
valorizzazione del merito
degli alunni e degli studenti;
Valorizzare
le
eccellenze
con
progetti
a
respiro
nazionale ed europeo
(stage linguistici e
aziendali
all’estero,
attraverso
finanziamenti PON e
POR,
gare
e
competizioni);
s)Definizione di un sistema
di orientamento
Valorizzare la valenza
orientativa
della
didattica in maniera
trasversale per tutte le
discipline
Progettazione curriculare, extracurriculare ed organizzativa
Alla luce delle istanze della civiltà contemporanea, generalmente confermate dalle
richieste dei genitori, onde favorire la partecipazione attiva alla società e facilitare la
prosecuzione degli studi, nonché cercar di rimuovere i possibili ostacoli al successo
formativo, L’Istituto promuove progetti di potenziamento nelle seguenti aree:




Linguistica
Scientifica-matematica
Artistica-umanistica
Informatico –digitale
Propone inoltre iniziative volte a facilitare l’inserimento e il recupero, a promuovere il
benessere a scuola e l’orientamento in entrata e in uscita:
 Continuità e orientamento
 Educazione alla salute
 DSA-BES
 Corsi di recupero e potenziamento
 Attività sportive
 Alternanza scuola-lavoro
Il dettaglio dei singoli progetti costituisce l’allegato 2
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Si riassumono nella seguente tabella le attività principali sulle quali la scuola è impegnata:
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
TITOLO PROGETTO
REFERENTE
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE
ESTERNE
Docenti di lingua straniera
MUNSIMULAZIONI ONU
SIMULAZIONI DEL
PARLAMENTO EUROPEO
“ FAHRENHEIT 451-PROGETTO
LETTURA”(
A.S. 2015/16; 2016/17; 2017/18
FONTI DI FINANZIAMENTO
A CARICO DELLE FAMIGLIE
Docenti di lingua straniera
A CARICO DELLE FAMIGLIE
Prof. CANNEDDU,
SCUOLA
BORSA DI STUDIO “MARTA
MAMELI”- CONCORSO
LETTERARIO”
A.S. 2015/16; 2016/17; 2017/18
Prof.ssa CABRAS
FAMIGLIA MAMELI ASSOCIAZIONE
ALBERODIMARTA
“TRA PALCO E REALTÀSCUOLE APERTE”-PROGETTO
PER UN LABORATORIO
TEATRALE
A.S. 2015/16; 2016/17; 2017/18
Prof.ssa CANNEDDU,
SCUOLA/ALTRI
Prof.ssa COLAGROSSI
SCUOLA
Prof.sse PIRINO-TANCA
SCUOLA
Prof.sse PIRINO-TANCA
SCUOLA
PROGETTO LAUREE
SCIENTIFICHE (AREA
MATEMATICA)
Prof.sse PIRINO-TANCA
SCUOLA
PROGETTO LAUREE
SCIENTIFICHE -CHIMICA
Prof.sse M. CARBONI-PES
SCUOLA
PROGETTO SUMMERS
SCHOOL
Prof. RENNA- PIRINOTANCA – CANNEDDUPULINO
MIUR
PROGETTO I“COL@
Prof aree interessate
RAS
DOCENTI DI
STORIA/DIRITTO
A CARICO DELLE FAMIGLIE
MONUMENTI APERTI
TUTTI PER UNO, UNO PER
TUTTI (AREA FISICA)
TUTTI PER UNO, UNO PER
TUTTI (AREA MATEMATICA)
“DEMOCRACY”
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
Prof.ssa BORRUTO
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EDUCAZIONE FINANZIARIA
(FISCO E SCUOLA)
Prof.ssa BORRUTO
IL NAVIGATORE: PROGETTO
ORIENTAMENTO
A.S. 2015/16; 2016/17; 2017/18
Prof.SCUDINO
ORIENTAMENTO IN USCITA
Prof.sse M. CARBONI VALLEBELLA
PERCORSI PER ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PROGETTO DI
SENSIBILIZZAZIONE
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
SCUOLA
Prof.ssa I. MORETTI
SCUOLA
Prof.ssa I. MORETTI
Prof. P.P. CARBONI
ASL/ALTRI
Prof.ssa RENNA e Prof.
PULINO
MIUR/SCUOLA
Prof.ssa S. MORETTI-DORE
FONDI EUROPEI
Prof.ssa SORO
MIUR/SCUOLA
Prof.ssa S. MORETTI-DORE
A CARICO DELLE FAMIGLIE
TITOLO PROGETTO
REFERENTE
FONTI DI FINANZIAMENTO
SPORT DI CLASSE
Dott.ssa ANTONELLA
CAREDDU
Docenti ANTONELLA
CAREDDU
SCUOLA
NO LITTERING
Docenti ANTONELLA
CAREDDU
SCUOLA
MAMMA TERRA
Dott.ssa ANNA MOCCI
SCUOLA
VERSO UNA EDUCAZIONE DEL
GUSTO
ARCHEOLOGIA
Dott.ssa ANNA MOCCI
SCUOLA
Dott.ssa ANNA MOCCI
SCUOLA
VEDO E PREVEDO….A SCUOLA
CON IL METEO
Dott.ssa ANTONELLA
LANGIU
SCUOLA
LA SALUTE VIEN MANGIANDO
Dott.ssa ANTONELLA
LANGIU
SCUOLA
PROGETTO ORIENTAMENTO E
CONTINUITA’
Dott.ssa ANTONELLA
LANGIU
SCUOLA
A SCUOLA CON LO SPORT
ERASMUS PLUS
ALTERNANZA SCUOLA
LAVORO
STAGE LINGUISTICO
SCUOLA PRIMARIA
MUSICA - D.M. N° 8 /2011
SCUOLA
13
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TITOLO PROGETTO
REFERENTE
LA BANDA DELLA SCUOLA
Prof.ssa Annamaria Pirisi
“PARLIAMO DI…TALASSEMIA”
“NO LITTERING”
FONTI DI FINANZIAMENTO
MIUR
Docenti della scuola
Docenti della scuola
COMUNE DI SASSARI
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire
eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. In esito a tali rapporti, si
riassumono le istanze rappresentate:
UTENTI
GENITORI SCUOLA PRIMARIA
DOCENTI
PROPOSTE
MODIFICA DEL QUADRO ORARIO PER LE
CLASSI
DELLA
PRIMARIA
CON
UN’ARTICOLAZIONE CURRICOLARE SU 5
GIORNI
E
IL
SABATO
DEDICATO
ESCLUSIVAMENTE
ALLE
ATTIVITA’
EDUCATIVE DEL CONVITTO.
DISPONIBILITA’ DI SPAZI DEDICATI ALLA
PROGETTAZIONE E AL LAVORO IN EQUIPE;
AGGIORNAMENTO
DEI
TECNOLOGICI IN USO;
DISPOSITIVI
UTILIZZO, MESSA A DISPOSIZIONE E
VALORIZZAZIONE
DEL
PATRIMONIO
BIBLIOTECARIO DELLA SCUOLA ;
SOCIETA’ SPORTIVE
DISPONIBILITA’ DI SPAZI NEGLI ORARI NON
DEDICATI ALL’ATTIVITA’ SCOLASTICA ANCHE
CON PROGETTI CHE COINVOLGANO IL
QUARTIERE.
14
IL CONVITTO
Seguendo il modello della boarding school, diffuso tra le istituzioni educative europee e già
approvato dagli OO.CC e dal proprio Consiglio di Amministrazione, il Convitto Nazionale
"Canopoleno", disponendo di rinnovata capacità residenziale e di personale idoneo, si
candida all’accoglienza di studenti che abitano lontano dalle rispettive sedi scolastiche.
L’offerta che il Convitto Nazionale rivolge alle famiglie degli studenti fuori sede delle
Scuole Superiori è così strutturata:

personale educativo composto da Educatori e Educatrici, docenti con competenze
socio-psico-pedagogiche, che accoglie in Convitto gli studenti e studentesse fuori sede
frequentanti le scuole superiori interne od esterne, dalla domenica sera al sabato mattina;

pasti (colazione, pranzo, merenda e cena) preparati dai cuochi del Convitto, in
modalità a scorrimento ovvero a servizio di buffet, secondo menù equilibrati e di qualità;

servizio di custodia e portineria 24 ore su 24 ;

servizio di guardaroba, per i cambi di biancheria e indumenti;

Servizio di infermeria e di primo soccorso;

spazi ricreativi a disposizione degli studenti convittori: campo di calcio e campi
polivalenti, quando non utilizzati dalle scuole interne o la società polisportiva operante
all'interno, palestra, sala motoria, sala comune per relax/studi/tv, Aula Magna
relativamente ad attività progettuali o ricreative (visione di film o programmi in streaming)
in presenza dell'educatore o gli educatori di turno;

studio, con il supporto e l’ausilio del personale educativo, svolto in camera, negli
spazi disponibili o nella sala multimediale o di informatica a seconda delle esigenze;

camera confortevole e bagno con doccia, ad uso esclusivo ogni due stanze.
Predisposizione per tv digitale terrestre e satellitare, internet wi-fi con accesso a tempo
regolamentato con modalità hotspot, letto e comodino, armadio libreria e scrivania. Le
camere sono singole e doppie situate su due piani, un'ala dedicata alle convittrici ed il
resto dedicato ai convittori. Alcune camere doppie sono dotate di bagno ad uso esclusivo

convenzione con il gestore esterno degli impianti natatori del Convitto per la
fruizione del servizio di piscina e sala fitness con quote contenute

possibilità di effettuare attività sportiva (calcio) presso il gestore esterno
"Polisportiva Canopoleno", previa iscrizione a prezzi contenuti.

partecipazione, previa preparazione e selezione, alla delegazione del Convitto per
le "Convittiadi", manifestazione a cadenza annuale, organizzato dall'ANIES, con discipline
sportive ed artistiche.

partecipazione al giornalino "Canopolando"

adesione al progetto “Quotidiano in classe”
Attività giornaliere del Convitto
All'apertura del Convitto, alla domenica sera, o ogni qualvolta rientrino dopo essere stati
assenti e presso le famiglie o per partecipare a gare sportive, I convittori e le convittrici
sono tenuti a presentarsi all'educatore in servizio, firmare il registro di presenza alla voce
"rientro in convitto". La riapertura è prevista per le 21,00 e non è prevista la cena. Nel
periodo successivo ovvero nel periodo dopo la cena nei giorni feriali i convittori e le
convittrici possono raccogliersi negli spazi comuni: sala comune, cortile interno o campi
polivalenti, sempre alla presenza del personale. Vi è la possibilità di sostare nella propria
stanza, per eventuale studio o relax. In ogni caso è vietato ai convittori recarsi e stazionare
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nell'ala o nelle stanze riservate alle convittrici e viceversa.
All’ora concordata ciascuno si ritira nella propria camera, con la vigilanza del personale
educativo presente durante la notte. Oltre le 23,30 non sono consentite attività in stanza e
dovrà essere osservato il silenzio. Alle ore 24 il segnale tv cesserà. Al mattino, ci si alza
per sveglia, si provvede alla pulizia personale e si riassetta la stanza avendo cura di
lasciarla in ordine per permettere un'accurata e celere pulizia delle stanze. All'orario
prestabilito ci si reca a colazione attraverso l'ingresso diretto a mensa, e si fa ritorno in
stanza in tempo per ultimare la pulizia personale e l'uscita per il puntuale ingresso a
scuola. I Convittori e le convittrici che devono recarsi presso le scuole esterne devono
regolare l'uscita dal Convitto in tempo utile per prendere i mezzi pubblici ed arrivare in
orario alla propria scuola di appartenenza.
L'educatore in turno notturno, provvederà, prima della fine del servizio, ad annotare
sull'apposito registro giornale i convittori assenti e quelli eventualmente ammalati. Sarà
cura del collega in servizio al mattino, coordinatore o facente funzioni, predisporre
l'apposito modulo presenze per la cucina. Dovrà essere inoltre annotato, in caso di
convittori ammalati, se sia necessario fornire il pasto in camera o meno e se vi siano
prescrizioni dietetiche per il pasto.
Durante le ore del mattino dei giorni feriali, non è consentito ai convittori di sostare nelle
proprie stanze, salvo autorizzazione per stati di malessere o esigenze temporanee sempre
vagliate dal personale in servizio. In caso di sciopero o manifestazioni tutti i Convittori sia
interni che esterni sono tenuti a rientrare in convitto ed essere eventualmente autorizzati
dai genitori a poter uscire o recarsi alla manifestazione.
Al rientro per pranzo, i convittori frequentanti il Liceo Classico Europeo, e quelli
frequentanti il Liceo Scientifico ad Indirizzo Sportivo limitatamente al giorno di rientro
pomeridiano, si recheranno direttamente a mensa con la relativa classe di appartenenza
alle ore 13,30. In tutti gli altri casi devono rientrare in Convitto, avvisare l'educatore in
servizio per poi recarsi in refettorio alle 14,15 , passando per l'ingresso principale.
Successivamente, è prevista una piccola ricreazione sino al momento dello studio
obbligatorio. In quel momento è consentito sostare in stanza, oppure negli spazi aperti o
negli spazi comuni. Da ribadire che , vista la possibile presenza in contemporanea di
alunni semiconvittori della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, il
comportamento degli alunni convittori verso il colleghi più piccoli dovrà essere rispettoso
della loro giovane età.
Il Convitto è un'istituzione educativa che promuove, fra l'altro, una vita improntata alla
salute ed all'equilibrio di corpo e mente, vuole scoraggiare il fumo. In ogni caso fumare in
luoghi non consentiti sarà oggetto di sanzione (stanze, spazi comuni, ingresso, a ridosso
di finestre o zone non consentite). Entro il termine della ricreazione i convittori devono
prepararsi per lo studio in tempo utile per rendere proficuo il momento dello stesso. Si può
studiare in stanza, con la vigilanza del personale educativo preposto, oppure in spazi che
saranno di volta in volta individuati a seconda delle esigenze, anche in piccoli gruppi. Gli
alunni convittori che frequentano il liceo Coreutico e Musicale, avendo particolari esigenze
di studio e di attività con lo strumento musicale, devono rappresentare per tempo la
necessità di usufruire di spazi idonei, così da poter organizzare al meglio il lavoro
pomeridiano. Gli alunni interessati da rientro pomeridiano, si recheranno a scuola firmando
l'uscita e il successivo rientro nell'apposito spazio "rientro scuola/permessi" del registro
che regolamenta le uscite, sito nei pressi della in portineria. Si raccomanda la massima
cura nell'uso del registro. Eventuali negligenze saranno oggetto di sanzione. Al termine
dello studio obbligatorio è consentita, agli alunni minori autorizzati, la libera uscita. I
convittori sono tenuti a conoscere gli orari dei mezzi pubblici per recarsi al centro e fare
ritorno in orario. In caso di ritardo fortuito del rientro dalla libera uscita i convittori sono
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tenuti ad informare immediatamente il personale educativo in turno di servizio e i propri
genitori.
Gli alunni convittori che partecipano ad attività sportive presso le società esterne
usciranno dal convitto con le modalità stabilite e con autorizzazione dei genitori, e
dovranno fare rientro all'orario prestabilito. Ogni ritardo non giustificato sarà oggetto di
sanzione.
L'ingresso per la cena è previsto dalla porta di comunicazione tra il convitto ed il refettorio.
La cena sarà servita in modalità buffet. Eventuali ritardi a cena saranno previsti ed i
convittori ritardatari troveranno quanto serve al loro arrivo.
In presenza di permesso o attività contemporanea all'orario del pasto serale, si dovrà
comunicare per tempo all'educatore in servizio se non si intende cenare ovvero usufruire
del pasto in orario diverso. In modo analogo l'eventuale intenzione di non consumare il
pasto previsto in convitto deve sempre essere rappresentata per tempo all'educatore in
turno di servizio che provvederà ad avvisare la cucina della variazione. Il tutto per evitare
sprechi di vivande e rendere il servizio migliore possibile.
Il momento successivo alla cena prevede ricreazione e/o attività di studio volontario, per
chi ritenesse necessario approfondire lo studio, oppure in caso di rientro a scuola o in
caso di attività o permesso pomeridiano. Gli spazi consentiti saranno: la propria stanza
(stesse modalità precedentemente enunciate), gli spazi comuni e quelli attigui al convitto.
Per esigenze diverse, quali partitella nei campi polivalenti, piscina, o altre attività similari,
dovranno essere rappresentate agli educatori in turno di servizio che autorizzeranno e
predisporranno l'attività. Analogamente, in caso di svolgimento di attività progettuali serali
(p.es.: musicali, artistiche, preparazione convittiadi) i diretti interessati rappresenteranno
l'esigenza all'educatore.
Gli alunni convittori maggiorenni, potranno uscire dal Convitto anche dopo cena,
osservando però l'orario massimo consentito per il rientro, entro e non oltre l'inizio del
riposo notturno. Eventuali esigenze a carattere saltuario ed eccezionale saranno
rappresentate all'educatore in servizio. Fatto saldo il principio che sancisce quanto segue:
L'utilizzo del Convitto è legittimato dallo status di alunno. Per gestirlo al meglio occorre
osservare il periodo di riposo notturno previsto da una condotta di vita salutare e ordinata.
Per questo il Convitto non può consentire ad alcuno il rientro in orario oltre gli orari
massimi prestabiliti.
Al termine della ricreazione serale i convittori si ritireranno nelle proprie stanze. Non è
consentito sostare nelle stanze altrui, soprattutto in assenza dei titolari. Per qualsiasi
necessità è sempre necessario rivolgersi all'educatore in servizio.
Durante la notte non è consentito l'uso di apparecchiature elettroniche e va mantenuto
l'assoluto silenzio, nel rispetto del sonno degli altri ospiti.
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ORARI CONVITTO
MATTINO
ORE 07.00
SVEGLIA
ORE 07.30
COLAZIONE
ORE 08.00
SCUOLA (07:50 per gli esterni)
POMERIGGIO
ORE 14.15
PRANZO (13:30 per rientri del Liceo EuropeoE. e Liceo Sportivo)
ORE 14.45
RELAX
ORE 15.30
STUDIO
ORE 17.45
RICREAZIONE E LIBERA USCITA – ATT. SPORTIVE ATLETI
ORE 19.30
RELAX - attività progettuali
ORE 20.00
CENA
ORE 20.30
RELAX – studio volontario – uscita per i maggiorenni sino alle 22:30
ORE 22.45
IN CAMERA
ORE 23.30
SILENZIO E RIPOSO NOTTURNO.
SALVO PERMESSI PARTICOLARI NON E' PERMESSO:

L’INGRESSO NELLE CAMERE DALLE ORE 08.20 ALLE ORE 13.30;

L’INGRESSO NELLE CAMERE ALTRUI, SPECIALMENTE IN ASSENZA DEI
TITOLARI DELLA STANZA.

FUMARE NELLE CAMERE, NEGLI SPAZI COMUNI, IN SALA TV, NEI BAGNI E
ALL'ESTERNO A RIDOSSO DELLA STRUTTURA SOPRATTUTTO SE IN PRESENZA
DI ALUNNI SEMICONVITTORI DELLE SCUOLE PRIMARIE E MEDIA.

AL RIENTRO DAL PERMESSO SETTIMANALE ED IN QUALSIASI ALTRA
OCCASIONE I CONVITTORI SONO TENUTI A PRESENTARSI ALL’EDUCATORE DI
SERVIZIO QUALUNQUE SIA IL LORO ORARIO DI ARRIVO.
Rapporti con le famiglie e assenze
I rapporti del Convitto e del personale educativo con le famiglie degli studenti e docenti
degli allievi interessati saranno costanti, improntati alla massima collaborazione e
finalizzati a mettere lo studente nelle migliori condizioni possibili per seguire gli studi.
Le assenze degli alunni convittori che si trattengono in famiglia dovranno essere
giustificate alle rispettive scuole direttamente dalla famiglia. Per quanto riguarda le
assenze da scuola durante il periodo di permanenza in convitto, dovranno essere
giustificate dall'educatore. Allo scopo, le famiglie forniranno apposita delega .
Il rapporto con le scuole esterne è parimenti improntato alla comunicazione continua fra il
Convitto e Istituto scolastico. E' opportuno prendere contatto con gli uffici interessati, per
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regolare tali comunicazioni. Se si rendessero necessarie sanzioni disciplinari gravi quali
l'allontanamento temporaneo o definitivo dal Convitto, è necessario darne comunicazione
a scuola con apposito modulo.
Le sanzioni, così come previste dal regolamento vigente, saranno applicate
immediatamente. Le sanzioni hanno valenza educativa e mirano ad accrescere il senso di
responsabilità dell'alunno, così come previsto dallo statuto degli studenti e dal
regolamento interno del convitto e dal regolamento generale del Canopoleno.
Logistica
All'interno della palazzina alloggi, sono stati ristrutturati totalmente il piano terra e il piano
primo per un totale di 22 camere di cui 4 singole e 18 doppie.
Sanzioni
Per quanto riguarda le sanzioni, come citato dal regolamento del Convitto, ci si rifà a
quanto stabilito dal regolamento generale in conformità con quanto previsto dallo Statuto
delle studentesse e degli studenti. Va aggiunta alla griglia sanzioni la possibilità di
precludere la libera uscita del convittore da parte dell'educatore di turno, qualora vi siano
comportamenti da sanzionare immediatamente. Va comunque deprecato l'uso reiterato
della privazione della libera uscita in quanto controproducente, in caso di abuso. Le
sanzioni comminate vanno registrate nell'apposito registro in ufficio, per poter essere
eventualmente valutate, ove serva, in caso di mancanze gravi.
Commissione disciplinare
La Commissione disciplinare del Convitto sarà costituita così come previsto dal
regolamento ed opererà immediatamente, non appena si presenti la necessità. Esaminerà
fatti di rilevanza, provvedendo ad elaborare la sanzione, nei modi e con le procedure
previste dalle normative e dallo statuto degli studenti. Nei casi più gravi e come previsto
dal codice civile, la sanzione verrà comminata immediatamente dal Dirigente scolastico in
via cautelativa, per poi essere ratificata dalla commissione disciplinare. I provvedimenti
presi dovranno essere comunicati per iscritto alle famiglie dal referente e, per conoscenza,
al consiglio di classe della scuola di appartenenza.
In caso di allontanamento temporaneo dal Convitto, informata immediatamente la famiglia,
l'alunno interessato dovrà lasciare il Convitto entro le 24 ore successive alla sanzione.
Resta inteso che in ogni caso, disposte le regole generali, la commissione esaminerà i fatti
e prenderà le proprie decisioni caso per caso, con attenzione e tenendo conto della
valenza educativa delle sanzioni che verranno decise.
Il personale in servizio
Personale Educativo
Le mansioni e le competenze del personale educativo sono definite dal profilo
professionale del personale educativo, fatte salve le indicazioni contenute nel regio
decreto del 1° settembre 1925, n° 2009. L'educatore opera come previsto dal regolamento
del convitto. I turni di servizio coprono tutti i momenti della vita convittuale, 24 ore su 24.
Gli Educatori Coordinatori
Come previsto dalla norma transitoria del regolamento del Convitto, art. 1/bis, per l'anno
scolastico in corso, si mantiene in figura unica sotto il profilo organizzativo. Ha compiti
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organizzativi ed è preposto al funzionamento dell'attività e al coordinamento del lavoro dei
colleghi educatori. Svolge il proprio orario al mattino, di concerto con il Collaboratore
vicario responsabile del servizio educativo, oltre a fare i propri turni di servizio come
educatore. Riceve l'incarico di coordinamento dal Rettore/Dirigente Scolastico, sentita la
proposta del collegio educatori. Per l'anno scolastico 2015/2016 sarà affiancato da una
collega referente per le alunne convittrici e da un collega referente per gli aspetti educativi
e per l'orientamento. Sarà a cura del Coordinatore predisporre i servizi e la modulistica
necessaria per l'espletamento dei servizi di Convitto, predispone i servizi di cassa del
convitto e verifica le informazioni relative alle presenze in Convitto e a mensa degli alunni
Convittori. Presiede, in assenza del dirigente, i collegi ristretti al gruppo degli educatori che
prestano servizio in convitto. Per effetto della norma transitoria collabora con l’Educatore
didattico e con la referente della convittualità femminile circa i rapporti di tipo educativo
con le famiglie e con le scuole interne ed esterne, e si interfaccerà con l'educatrice
referente per le alunne convittrici, che rapporterà le esigenze delle alunne.
Dinamicità del funzionamento del Convitto
E' opportuno ribadire che, essendo questo l'anno di partenza dei servizi residenziali dopo
42 anni di assenza, tutto ciò che è espresso in questo piano di attività, nella sua
attuazione verrà costantemente monitorato, e, se necessario, saranno apportate le
opportune e tempestive modifiche. Per questo ci si riserva, periodicamente, di fare il punto
della situazione con la Direzione, per valutare quali e quanti modifiche e miglioramenti
apportare al servizio globale offerto. L'obiettivo rimane la soddisfazione e la serenità
dell'utenza e la fruizione dei servizi al meglio possibile.
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IL SEMICONVITTO
Il semiconvitto è situato nei locali del corpo centrale del convitto ed è dislocato su tre piani.
Offre una serie di servizi integrati, in continuità con l'attività didattica svolta a scuola, che
rispondono ai bisogni specifici degli alunni e alle esigenze delle famiglie.
I tempi sono strutturati in base a un regolamento interno che stabilisce orari precisi per il
pranzo, la ricreazione e lo studio.
Ogni educatore e ogni educatrice è titolare di una classe ma in alcuni casi sono stati
attivati con successo dei moduli educativi che prevedono l'alternanza di due educatori.
Dal corrente anno scolastico 2015/2016 è possibile, per le prime e le seconde classi
della scuola primaria, fruire della settimana corta con il servizio educativo al sabato.
Accoglienza
Dal lunedì al venerdì funziona un servizio di accoglienza gratuito degli alunni dalle
ore 7.30 alle ore 8.20.
Il pranzo
Ogni educatore accompagna gli alunni al pranzo che viene servito a partire dalle ore 13,20
nella accogliente sala mensa del convitto, recentemente rinnovata, con il sistema del selfservice, attivo dalla prima elementare.
Vengono preparati menù specifici per gli alunni con intolleranze e/o allergie, mentre i pasti
senza glutine e senza lattosio vengono forniti da una ditta esterna.
Il pranzo è anche un momento di socializzazione e condivisione dove l'intervento
educativo mira al rispetto delle regole per stare a tavola, a sviluppare il gusto , ad
accrescere la consapevolezza del valore nutritivo degli alimenti e a educare al rispetto del
cibo e all'autonomia.
Lo studio
Gli educatori, nel promuovere lo sviluppo e la crescita degli alunni, offrono un supporto
all'organizzazione dello studio, propongono diverse metodologie in base alle esigenze di
ciascuno e in sinergia con i docenti.
Le attività di potenziamento vengono svolte in aule dedicate per facilitare l'apprendimento
e migliorare l'attenzione.
Attività ricreative
A conclusione delle ore di studio previste iniziano le attività ricreative che possono essere
strutturate o meno e si svolgono in classe o nei luoghi dedicati ma che privilegiano il gioco
libero all'aria aperta e i giochi di gruppo.
La merenda
E' fornita dal convitto e varia ogni giorno, si consuma a conclusione dello studio o in base
alle attività sportive degli alunni.
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I progetti
Il semiconvitto porta avanti da tanti anni vari servizi e progetti svolti tutti all'interno
dell'orario pomeridiano
TITOLO PROGETTO
REFERENTE
UTENTI
SERVIZIO
ACCOGLIENZA
ORE 7,30 – 8,20
DAL
LUNEDI'
VENERDI'
EDUCATORI
SILVIO CARRU
RITA SABATINO
ALUNNI /E
SERVIZIO
GRATUITO
SCUOLA PRIMARIA
SVOLTO DAGLI EDUCATORI
SCUOLA SEC. 1°
GRADO
AL
GIORNALINO
SCOLASTICO
CONVITTO:
“CANOPOLANDO”
DEL EDUCATORE
MARIO FENU
CONVITTIADI
EDUCATORE
IVANO MASTINO
FONTI DI FINANZIAMENTO
ALUNNI /E DELLE FONDI DEL CONVITTO
SCUOLE ANNESSE
AL CONVITTO
ALUNNI/E
FONDI DEL CONVITTO
BIENNIO SC. SEC. 1° FAMIGLIE
GR.
ALUNNI PARTECIPANTI
BIENNIO SC. SEC. 2°
GR.
E
ATTIVITA'
SPORTIVE: LE
SOCIETA'
NUOTO,
ATLETICA, TITOLARI
DELLA
PALLAVOLO, BASKET, CONVENZIONE
CALCIO, SCHERMA.
ALUNNI/E
FONDI DEL CONVITTO E
SCUOLA PRIMARIA
FAMIGLIE
ALUNNI
SCUOLA SEC. 1° PARTECIPANTI
GRADO
INGLESE
DOCENTI ESTERNI
ALUNNI/E
SCUOLA PRIMARIA
FONDI DEL CONVITTO
MUSICA
DOCENTI ESTERNI
ALUNNI/E
SCUOLA PRIMARIA
MIUR/SCUOLA
TEATRO
EDUCATORE
LIVIO SULIS
ALUNNI/E
SCUOLA PRIMARIA
FONDI DEL CONVITTO
I NONNI RACCONTANO EDUCATRICE
MARIANTONIETTA
DERIU
ALUNNI/E
SCUOLA PRIMARIA
FONDI DEL CONVITTO
ANIMAZIONE
LETTURA
ALLA EDUCATRICI
MARIANTONIETTA
DERIU
DANIELA SCANO
ALUNNI/E
SCUOLA PRIMARIA
-
LA EDUCATRICI
MARIANTONIETTA
DERIU
DANIELA SCANO
ALUNNI/E
SCUOLA PRIMARIA
-
ASCOLTIAMO
MUSICA CLASSICA
Gli orari del semiconvitto variano per i diversi ordini di scuola:
CLASSI SCUOLA PRIMARIA
CLASSI
GRADO
CAMPUS
SCUOLA
SEC.
DAL LUNEDI' AL VENERDI'
ORE 13,00 – 17,30
IL SABATO
ORE 13,00 – 14,30
1° DAL LUNEDI' AL VENERDI'
ORE 13,30 – 18,00
IL SABATO
ORE 13,00 – 15,00
DAL LUNEDI' AL VENERDI'
ORE 13,30 – 18,00
-
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SCUOLA PRIMARIA
L’edificio della Scuola Primaria è composto da 10 aule su due livelli separati,
ognuna con l’accesso diretto al giardino circostante; la maggior parte delle aule è dotata
di lavagna interattiva multimediale.
Sono inoltre presenti un ufficio con due computer, un’aula polifunzionale
dotata di diversi PC portatili, un’aula dove vengono custoditi i libri della biblioteca e i
vari sussidi didattici. Esiste, inoltre, un piccolo spazio per il personale ausiliario.
La scuola primaria è dotata dei principali sussidi audiovisivi.
Le attività motorie vengono svolte in una nuova palestra / sala multimediale, utilizzata
dalle classi del primo ciclo di istruzione. Si trova inoltre uno spazio esterno con
pavimentazione antitrauma per le attività motorie all'aperto.
Obiettivi generali dell’attività educativa
La nostra istituzione scolastica, tenendo presente l’importanza del rispetto dei diritti
fondamentali del fanciullo, sanciti nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, si propone di
promuovere la personalità dell’alunno nelle sue dimensioni affettiva, sociale e cognitiva.
I docenti riconoscono l’importanza di “superare una visione sommatoria e
frammentaria della persona e del processo di apprendimento”, quindi si propongono di
prestare attenzione non solo al curriculum delle programmazioni disciplinari, ma anche
alle modalità di insegnamento-apprendimento, curando la dimensione affettivo relazionale.
L’ambiente di apprendimento è favorevole e motivante, con la creazione di un clima
di rispetto reciproco, di cooperazione e fiducia. Si instaura un rapporto di dialogo con gli
alunni, partendo dalle loro esperienze e da situazioni concrete e significative. In genere,
ogni argomento viene affrontato in modo problematico, così che i bambini siano spinti a un
lavoro attivo di ricerca e siano avviati all’acquisizione di metodologie di lavoro
scientificamente corrette. Si da spazio ad attività che sollecitino l’iniziativa dell’alunno e
favoriscano il rafforzarsi delle sue capacità cognitive, affettive e relazionali.
Obiettivi specifici dell’attività didattica
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del settembre 2012 della scuola
dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione riportano la definizione delle competenze
chiave, secondo la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del
18/12/2006 che sono alla base del profilo dello studente al temine del primo ciclo di
istruzione.
Programmazione delle attività didattiche
La nostra Istituzione, facendo riferimento alle suddette competenze, progetta le
attività annuali, adottando diverse modalità di programmazione, sia per obiettivi, sia per
Unità di Apprendimento. In quest'ultima modalità viene specificato anche il percorso di
insegnamento/apprendimento aperto, circolare, centrato su nuclei significativi e vi si trova
la narrazione dello svolgimento del lavoro nelle diverse fasi, considerando la
partecipazione degli alunni, la cooperazione, l’autonomia e, in conclusione, la valutazione,
con verifiche di tipo autentico e con la partecipazione degli alunni alla valutazione stessa.
23
L’azione didattica, di conseguenza, parte dall’esperienza, dalle preconoscenze dei
bambini, e si sviluppa favorendo l’emergere di dissonanze, di problemi, e la formulazione
di ipotesi e delle strategie utili alla loro verifica.
La nostra scuola, in linea con i contenuti sull'ambiente di apprendimento descritti
nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, tende verso la costruzione di un clima sereno
nelle classi così da favorire la valorizzazione delle diversità, delle esperienze, la capacità
di cooperazione e le abilità metacognitive dei bambini.
Organizzazione del servizio
La scuola primaria annessa al Convitto adotta il modulo delle 27 ore, connesso
strettamente alle attività semiconvittuali.
L’orario scolastico delle classi, a partire dall’a.s. 2016/17 sarà così articolato:
-
Classi prime e seconde: orario su cinque giorni con un rientro pomeridiano e
l’attività del sabato dedicata esclusivamente al Convitto.
-
Classi terze, quarte e quinte: dalle 8,30 alle 13,00, tutti i giorni, dal lunedì al sabato.
-
Per le classi terze, quarte e quinte sarà possibile la scelta orario su cinque giorni
esclusivamente se tutti i genitori della classe sono d’accordo.
Ove lo consenta l’organico di istituto, durante le ore di compresenza vengono svolte
attività per il recupero delle abilità cognitive di base.
Azioni di accoglienza
Per favorire un sereno approccio dei bambini delle prime classi al mondo della scuola
ed un passaggio non traumatico da un ordine ad un altro, i docenti programmano attività
da svolgere i primi giorni dell’anno scolastico. Gli interventi prevedono momenti di
accoglienza degli alunni e dei genitori, con lo scopo di stabilire, sin dall’inizio, buoni
rapporti di collaborazione, fondamentali per la formazione globale degli alunni. I primi
incontri con le famiglie risultano utili al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie
sui bambini per programmare le attività didattiche tenendo conto dei singoli bisogni.
Azioni di continuità
Fin dai primi giorni dell’anno scolastico vengono stabiliti incontri tra i docenti delle
varie classi per la predisposizione della programmazione annuale delle attività didattiche.
La stesura della programmazione disciplinare, realizzata secondo la modalità delle Unità
di Apprendimento, avviene nel pieno rispetto delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo.
Nel percorso didattico delineato dai docenti rientrano anche tutte le attività di
sperimentazione finanziate in seguito a presentazione di progetti a livello comunale,
provinciale e/o regionale.
Particolare attenzione viene prestata alle modalità di intervento per il recupero delle
abilità di base negli alunni che presentano difficoltà o disturbi specifici dell’apprendimento.
Durante l’anno scolastico sono stabiliti gli incontri per la programmazione di tutte le
attività che vedono il coinvolgimento unitario di docenti ed educatori
I docenti concordano inoltre nell’affermare la necessità di un raccordo tra i vari ordini
di scuola, in modo tale da promuovere lo sviluppo dell’alunno in tutte le sue dimensioni, in
vista del raggiungimento del successo formativo.
24
I docenti delle classi finali della scuola primaria in genere si occupano
dell’organizzazione di attività volte alla realizzazione della continuità tra la nostra scuola, la
scuola secondaria di primo grado annessa al convitto e le scuole materne presenti nel
quartiere della scuola, in particolar modo la scuola dell'infanzia paritaria presente nelle
strutture del convitto, garantendo un concreto avvio verso una reale e proficua continuità
educativa.
Azioni di sostegno e recupero
Recentemente il MIUR ha integrato la normativa relativa agli alunni con bisogni
educativi speciali (DSA, ADHD, disabilità varie) per mezzo di circolari che danno ai
docenti indicazioni precise riguardo alle metodologie pedagogiche e didattiche da
adottare nelle classi.
Gli insegnanti di classe e gli insegnanti di sostegno programmano unitariamente,
mediante la redazione del Piano Educativo Individualizzato, le attività destinate agli alunni
con disabilità e le realizzano con la collaborazione delle famiglie al fine di favorire una
piena integrazione dei bambini nelle classi di appartenenza. Gli insegnanti sono inoltre
tenuti a predisporre i piani didattici personalizzati per gli alunni con disturbi specifici
dell'apprendimento.
Relativamente alle azioni di recupero, i docenti predispongono le varie attività sulla
base delle difficoltà riscontrate, mediante piccoli progetti da realizzare durante l’orario
curricolare. Nella scuola presta servizio una insegnante laureata in Pedagogia e
Perfezionata in Psicopatologia dell’Apprendimento, la quale offre la propria disponibilità, al
di fuori dell’orario di servizio di classe , a valutare le abilità cognitive degli alunni con
difficoltà di apprendimento ed a fornire agli altri docenti la propria collaborazione per il
trattamento delle difficoltà e/o dei disturbi dell’apprendimento degli alunni.
I docenti della scuola primaria, affinché possano svolgere proficuamente il proprio
ruolo e quindi guidare i bambini verso la costruzione consapevole della propria persona,
ritengono indispensabile stabilire costanti e continui rapporti di collaborazione con le
famiglie degli alunni. Nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo viene dato grande rilievo
all’impegno che la scuola deve mantenere nelle relazioni con la famiglia, con la quale
condivide le stesse finalità educative.
Per il raggiungimento di tali finalità, durante l’anno scolastico sono stabiliti diversi
incontri periodici tra insegnanti e genitori. Il primo di tali incontri ha lo scopo di presentare
il piano dell’offerta formativa della scuola ed i percorsi di lavoro programmati per le singole
classi. Costituisce, inoltre, un primo contatto tra i genitori dei nuovi iscritti e i docenti, i
quali possono acquisire informazioni preziose per una più approfondita conoscenza della
personalità del singolo alunno.
Altre assemblee sono indette, in genere, contemporaneamente allo svolgimento dei
colloqui bimestrali individuali oppure ogni qualvolta gli insegnanti delle diverse classi lo
ritengano necessario.
Le famiglie degli alunni hanno la possibilità di chiedere assemblee sia senza sia con
la presenza dei docenti interessati e, se necessario, con il dirigente scolastico.
Eventuali ulteriori contatti tra scuola e famiglia vengono concordati tramite
comunicazione scritta, qualora si verifichi l’esigenza sia da parte dell’una che dell’altra
agenzia educativa. Non va dimenticato infine il ruolo dei rappresentanti dei genitori che
partecipano ai consigli di interclasse.
25
Valutazione
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola primaria ricordano che “la
valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Assume una preminente
funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo.
La nostra scuola, pertanto, si impegna a promuovere tutte le strategie didattiche che
possano favorire l’apprendimento inteso non come mera acquisizione di nozioni ma come
acquisizione di un corretto metodo di indagine della realtà in tutti i suoi aspetti. Le
discipline, in tale approccio, costituiscono non il fine ma il mezzo per poter effettuare tale
indagine.
La valutazione in itinere e finale degli apprendimenti ha lo scopo di fornire agli
insegnanti dati sulla crescita dei singoli alunni, sullo sviluppo delle capacità di affrontare di
volta in volta i problemi che sorgono durante il percorso scolastico, affinché i docenti
possano, sulla base dei dati raccolti, adottare eventuali nuove strategie di insegnamento
per agevolare l’apprendimento.
In base alla recente normativa emanata dal MIUR, riguardante l'istituzione del
Sistema Nazionale di Valutazione, le singole istituzioni scolastiche hanno, tra i vari
compiti, anche quello di realizzare l'autovalutazione e la valutazione degli apprendimenti
per favorire il miglioramento dell'offerta formativa.
Modalità e criteri per la valutazione degli alunni
La valutazione degli alunni avviene per mezzo di osservazioni e prove svolte durante
il percorso di insegnamento/apprendimento. Parte dall’analisi della situazione iniziale dei
singoli alunni effettuata attraverso lo svolgimento di prove d’ingresso e attraverso le
osservazioni effettuate dalle insegnanti in classe.
Nel corso dell’anno scolastico, le insegnanti annotano, per ciascun alunno, sul
Giornale dell’Insegnante, i giudizi relativi agli obiettivi di apprendimento secondo i
traguardi previsti dalle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012”.
Le insegnanti registrano, infine, sul Documento di Valutazione dell’alunno, per
ciascuna disciplina e per il comportamento, i giudizi finali relativi al primo ed al secondo
quadrimestre.
La legge 169/2008 prevede che sul documento di valutazione dell’alunno siano
registrate valutazioni periodiche e finali espresse in numeri. In seguito a tale legge, il
Collegio dei Docenti della nostra Scuola ha stabilito che le valutazioni, al di fuori del
Documento di Valutazione, possano essere espresse ancora con vecchi giudizi (ottimo,
distinto, buono, sufficiente, non sufficiente) e che, rispetto agli obiettivi formativi stabiliti
nelle Unità di Apprendimento predisposte dai singoli docenti, la valenza dei giudizi
numerici sarà la seguente:
•
•
•
•
•
5 = livello di competenze insufficiente
6 = livello di competenze parziale
7 = livello di competenze fondamentale (di base)
8 = livello di competenze adeguato; utilizzo delle competenze in situazioni simili a
quelle di apprendimento
9 = livello di competenze elevato; capacità di utilizzo delle competenze in situazioni
diverse da quelle di apprendimento; creatività
26
•
10 = livello di competenze ottimo; utilizzo consapevole delle competenze in situazioni
diverse da quelle di apprendimento; creatività e originalità.
In relazione alla valutazione del “comportamento”, si tiene conto del livello di
competenza raggiunto rispetto alle seguenti componenti:
•
•
•
•
•
•
Rispetto delle regole del vivere e del convivere
Autonomia nelle scelte
Impegno nel lavoro
Atteggiamenti cooperativi e collaborativi
Responsabilità (scegliere e agire in modo consapevole)
Autocontrollo
In allegato i quadri delle competenze riferite alle Indicazioni Nazionali
27
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
REALTA’ SOCIALE
La Scuola Secondaria di 1° grado assume sempre più la caratteristica di Scuola – Servizio
che deve rispondere ad esigenze molto diversificate:
1)
compatibilità con l’orario di lavoro dei genitori;
2)
aspettative culturali rispetto al tipo di offerta specifica (scuola più semiconvitto);
3)
alternativa alla strada o a situazioni di rischio;
4)
necessità di rafforzamento dell’istruzione in casi di carenze anche gravi;
5)
soluzione di problemi familiari in situazioni difficili.
La Scuola garantisce l’integrazione degli alunni attraverso attività di recupero e di
socializzazione, coinvolgendoli in diverse attività progettuali che mirano a valorizzare e a
potenziare le capacità di ciascuno.
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
In considerazione del particolare contesto in cui opera la scuola, si garantisce alle famiglie
un servizio adeguato alle loro esigenze.
L’insegnante collabora il più strettamente possibile con i genitori sul piano educativo e si
impegna a favorire la comunicazione, formale ed informale, al fine di sviluppare un clima
costruttivo tra famiglia e scuola. Egli espone chiaramente ai genitori gli obiettivi educativi e
culturali, rende conto dei risultati dell’alunno/a, favorisce il confronto e considera
attentamente i problemi che gli vengono presentati.
Genitori, docenti ed educatori sono coinvolti in un rapporto finalizzato alla valorizzazione
delle risorse di ciascun alunno e della scuola attraverso:
1)
colloqui a scadenze regolari calendarizzati all’inizio dell’anno scolastico;
2)
assemblee di classe proposte dai Docenti, Educatori e Genitori ed eventualmente
anche alunni;
3)
comunicazioni costanti tramite diario, telefono ed altre forme da concordare in base
alle esigenze dell’utenza;
4)
efficienza del Collegio dei Docenti per realizzare le attività programmate;
5)
adeguamento e flessibilità dell’orario delle lezioni;
6)
corsi di recupero;
7)
potenziamento;
8)
progetti;
9)
viaggi d’istruzione;
10)
visite guidate;
11)
partecipazione ad iniziative culturali (mostre, concerti, spettacoli teatrali);
12)
partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi, alle Convittiadi.
RAPPORTI DELLA SCUOLA CON ALTRI ORGANISMI
1)
Adesione ad iniziative culturali proposte alla Scuola da parte di Enti Pubblici ed
organismi privati;
2)
realizzazione di progetti con associazioni ambientaliste;
3)
partecipazione a concorsi, convegni, tavole rotonde;
4)
intervento di esperti per lo sviluppo di progetti e l’approfondimento di determinate
tematiche
28
ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA
L’unità oraria è di 60 minuti dal lunedì al sabato.
ore 8,25/8,30 ingresso degli alunni in aula, accolti dai Professori;
9,30
1a ora di lezione;
dalle ore 9,30 alle ore 10,20
2a ora di lezione;
dalle ore 10,20 alle ore 10,30
ricreazione
dalle ore 10,30 alle ore 11,30
3a ora di lezione;
dalle ore 11,30 alle ore 12,30
4a ora di lezione;
dalle ore 12,30 alle ore 13,30
5a ora di lezione;
dalle ore 8,30 alle ore
alle ore 13,30 gli Educatori accompagnano gli alunni alla mensa;
dalle ore 13,30 alle ore 14,20
pausa pranzo;
dalle ore 14,20 alle ore 15,00 prima ricreazione;
dalle ore 15,00 alle ore 17,00
attività di studio;
dalle ore 17,00 alle ore 18,00 merenda e seconda ricreazione;
alle ore 18,00
uscita.
ORE SETTIMANALI PER DISCIPLINA
Discipline
ITALIANO
Ore settimanali
6 +1
STORIA
2
GEOGRAFIA
1
MATEMATICA
4
SCIENZE
2
TECNOLOGIA E INFORMATICA
2
INGLESE
3
FRANCESE o SPAGNOLO
2
ARTE E IMMAGINE
2
MUSICA
2
STRUMENTO (SOLO INDIRIZZO MUSICALE)
4+2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
2
RELIGIONE CATTOLICA/MATERIA ALTERNATIVA
1
TOTALE CORSO ORDINARIO
30 ORE
TOTALE INDIRIZZO MUSICALE
36 ORE
29
CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE
Dall’anno scolastico 2015/2016 è attivo, presso la nostra scuola, un corso ad indirizzo
musicale nel quale lo studio di uno strumento, scelto fra i quattro proposti dalla scuola
(pianoforte, chitarra, violino, oboe), diventa curricolare.
In linea con le finalità della scuola, l’insegnamento strumentale promuove la formazione
globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale più completa, occasioni
di maturazione logica, espressiva e comunicativa. Integra unitamente alla dimensione
cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva,
offre all’alunno ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e gli
consente di maturare una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al
sociale. Inoltre fornisce occasioni di integrazione e di crescita per gli alunni in situazione di
svantaggio.
Il Corso è opzionale e la volontà di frequentarlo deve essere espressa al momento
dell’iscrizione alla classe prima. Vi si accede dopo aver sostenuto un test orientativoattitudinale per il quale non è richiesta alcuna esperienza musicale pregressa da parte del
candidato.
La commissione esaminatrice è formata dai docenti di Strumento ed eventualmente dal
docente di Musica. Al termine della prova, ad ogni candidato viene attribuito un punteggio
in base al quale si stila una graduatoria d’idoneità degli studenti che frequenteranno il
Corso.
L’Indirizzo Musicale non è però da intendere come potenziamento didattico nell’ambito
della Musica ma si configura come specifica offerta formativa organizzata con le modalità
previste dal D.M. 201/99. La disciplina “Strumento musicale” è, quindi, curricolare a tutti gli
effetti, ha durata triennale ed è parte integrante del piano di studi dello studente nonché
materia degli Esami di Stato al termine del primo ciclo d’istruzione. Pertanto la frequenza
alle lezioni è obbligatoria e l’esito viene riportato nella pagella scolastica.
Le classi ad Indirizzo Musicale sono assegnate alla sezione B che ha come seconda
lingua comunitaria il Francese.
Il collegio docenti della scuola ha deciso di assegnare agli alunni del corso sei ore
settimanali così suddivise: due ore per la musica d’insieme e teoria e lettura della musica
e quattro ore per le lezioni individuali. Il Corso è propedeutico all'ammissione ai Licei
Musicali di recente istituzione.
RACCORDO SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La conclusione del ciclo elementare e l’inserimento nel ciclo successivo assumono le
caratteristiche di una situazione di transizione psico-sociale, come l’inserimento in un
ambiente nuovo, interruzioni di relazioni importanti con gli altri compagni, conoscenza e
confronto, con nuove regole di organizzazione, adattamento delle nuove abitudini con un
nuovo metodo di studio. Tutto questo può causare nell’alunno un disorientamento nella
prosecuzione del processo formativo. Assume quindi particolare importanza il rapporto tra
la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado.
La particolare struttura verticalizzata dell’Istituto garantisce:
1.
la facilitazione di rapporti attraverso il confronto diretto tra gli insegnanti della classe
quinta della Scuola Primaria e gli insegnanti della prima classe della Secondaria di Primo
30
Grado, con la immediata valutazione delle classi interessate e lo scambio di proposte di
intervento sugli alunni per una continuità più proficua dal punto di vista formativo;
2.
il coordinamento e la realizzazione di diverse attività di supporto per il recupero
delle abilità;
3.
l’attuazione di Progetti nei diversi ordini di scuola;
4.
la presentazione della Scuola alle famiglie e agli alunni;
5.
la creazione di uno sportello informativo, tra Gennaio e Febbraio, per un colloquio
immediato tra gli insegnanti della Scuola Secondaria di Primo Grado e i Genitori.
Un valido contributo educativo viene anche fornito dagli Educatori che lavorano in
collaborazione con gli Insegnanti partecipando ai Consigli di Classe e alla realizzazione di
alcuni Progetti.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME
La formazione delle classi prime avviene secondo i seguenti criteri stabiliti dal Collegio dei
Docenti insieme al Dirigente Scolastico:
formazione di classi omogenee tra loro ed eterogenee all’interno di ciascuna;
informazioni raccolte negli incontri con gli Insegnanti della Scuola Primaria;
livello di apprendimento di ciascuno dei ragazzi;
numero dei maschi e delle femmine;
equa ripartizione degli alunni disabili;
ripetente (gli alunni ripetenti vengono inseriti nelle stessa sezione dell’anno
precedente);
richieste formulate dalle famiglie per piccoli raggruppamenti al fine di migliorare la
socializzazione;
inserimento nella stessa sezione –salvo diversa richiesta da parte delle famiglie- di
alunni che hanno fratelli frequentanti al momento dell’iscrizione;
L’eventuale spostamento in sezioni diverse è concesso dal Dirigente Scolastico dopo aver
valutato le motivazioni del Consiglio di Classe o dei Genitori.
FINALITÁ GENERALI
Creazione di un rapporto costruttivo con l’alunno, fondato sul dialogo, sulla partecipazione
e responsabilizzazione attraverso:

attività curricolari finalizzate alla formazione integrale della persona;

conoscenza e utilizzo delle risorse della scuola;

inserimento della Scuola nella più vasta realtà circostante;

elaborazione di strumenti idonei a favorire la continuità tra Scuola Primaria –
Secondaria di Primo Grado – Secondaria di Secondo Grado;

formazione delle classi in base ai criteri deliberati dal Collegio dei Docenti;

garanzie di adeguate condizioni igieniche nell’ambiente scolastico;

sviluppo delle capacità di orientamento attraverso la valorizzazione delle risorse
personali dell’alunno, la percezione di sé e l’autostima, la percezione dell’altro e del
contesto sociale;

attività di recupero e di potenziamento;

visite guidate;

viaggi d’istruzione;

avviamento alla pratica sportiva;
31

avviamento all’attività musicale, tecnico-operativa e teatrale.
OBIETTIVI DELL’AREA NON COGNITIVA
1)
2)
3)
4)
5)








Comportamento
acquisire capacità di autocontrollo
maturare maggior senso di responsabilità
acquisire rispetto per le persone, l’ambiente, le regole
migliorare la consapevolezza dell’utilità delle regole
rinforzare i comportamenti responsabili
Socializzazione
potenziare le forme di collaborazione/di inserimento nella classe
sviluppare atteggiamenti di solidarietà e tolleranza
accrescere le capacità relazionali
abituare al lavoro di gruppo
Interesse
rafforzare la motivazione allo studio
potenziare la partecipazione alle attività scolastiche
stimolare il desiderio di intervenire nel lavoro scolastico
potenziare le abilità attentive
Impegno
favorire maggiore applicazione, costanza e coinvolgimento nel lavoro in classe e a

casa

attivare modalità di lavoro produttivo ed efficace

favorire il superamento delle eventuali difficoltà
Metodo di studio

acquisire sicurezza/autonomia nello studio

saper progettare il proprio lavoro

essere puntuale nell’esecuzione dei compiti assegnati

tenere in ordine il materiale scolastico

saper procedere secondo le indicazioni ricevute
Orientamento

migliorare il grado di autonomia nelle scelte

sviluppare capacità di prendere decisioni

accrescere la fiducia in sé

acquisire la consapevolezza delle proprie capacità e attitudini e dei propri limiti

saper affrontare situazioni nuove
LA METODOLOGIA
La scelta della metodologia dovrà ricadere su quella che risulta più efficace e produttiva ai
fini sia dell’apprendimento sia del processo di formazione della personalità dei ragazzi.
Essa sarà centrata sulle competenze iniziali e sui ritmi di apprendimento degli alunni e
varierà a seconda delle discipline e degli argomenti trattati.
Di seguito vengono elencati alcuni metodi e strategie:
metodo induttivo–sperimentale, metodo logico-deduttivo, discussione guidata, problem
solving, strategie individualizzate e collettive (schede di recupero, di potenziamento e di
32
esercizio, brain-storming, lezione frontale, lezione partecipata, lavori di gruppo, mappe
concettuali).
CRITERI METODOLOGICI
 Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;
 Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;
 Favorire l’esplorazione e la scoperta;
 Incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
 Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di imparare ad
apprendere;
 Realizzare percorsi in forma di laboratorio.
I MEZZI E GLI STRUMENTI
I mezzi andranno utilizzati come supporti alla lezione orale o al testo scritto.
Essi possono essere classificati in:
a) Mezzi a stampa
b) Mezzi visivi
c) Mezzi sonori
libri di testo
film
CD
monografie
videocassette/DVD
dizionari
fotografie
enciclopedie
lucidi
giornali e riviste
illustrazioni
registratore
documenti
d) Mezzi audiovisivi
e) Mezzi interattivi
Tv color
tecnologie multimediali (pc, LIM)
videoregistratore
ATTIVITÀ E PROGETTI OFFERTI DALLA SCUOLA
 Attività musicali: tali attività sono destinate a gruppi di studenti particolarmente motivati
ed interessati alla pratica musicale; attualmente è in attesa di finanziamento il progetto “La
Banda della Scuola”;
 Attività sportive: il Convitto promuove numerose attività sportive che si tengono nelle
proprie strutture (Nuoto, Atletica, Calcio, Basket, Scherma);
 Canopolando: attività finalizzate alla creazione del Giornalino del Convitto Nazionale;
 Certificazioni Trinity: gli studenti particolarmente motivati possono partecipare alle attività
propedeutiche al conseguimento dei diversi livelli delle certificazioni Trinity e partecipare
agli esami. La nostra scuola è infatti un Centro Trinity accreditato;
 Convittiadi: si tratta delle Olimpiadi dei Convitti Nazionali: gli studenti selezionati si
cimentano, in numerose discipline sportive, gare e attività teatrali e musicali. Le Convittiadi
si svolgono in diverse località italiane;
33
 Educazione alla Salute: sono previste attività relative all’educazione alimentare,
all’educazione affettiva e alla prevenzione (educazione sessuale, educazione alimentare,
zoonosi, Talassemia, acuità visiva e controllo scoliosi);
 Educazione ambientale: i principali temi affrontati riguardano la raccolta differenziata, il
riciclo e il rispetto nei confronti dell’ambiente (progetto “No littering”);
 Orientamento: attività di accompagnamento ad una scelta consapevole dei percorsi
scolastici;
 Scacchi al Canopoleno: introduzione al gioco degli scacchi;
 Recupero e potenziamento.
ALTRI SERVIZI OFFERTI
 Accoglienza: il servizio mira a rispondere all’esigenza di quelle famiglie che hanno
necessità di affidare i propri figli alla scuola tra le ore 7,30 e le ore 8,30 del mattino.
L’affidamento degli alunni deve avvenire entro le ore 8,15.
 Semiconvitto: gli studenti frequentano il Convitto dalle ore 13,30 alle ore 18,00. E’
operativo il servizio mensa con pasti preparati in loco. Alle ore 17,00 è prevista la
merenda.
PROGRAMMAZIONE PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Premessa
La recente normativa (Direttiva Ministeriale del 27/12 /2012 e Circolare Ministeriale 8 del 6
marzo 2013) ha ridefinito e completato il tradizionale approccio all’integrazione/inclusione
scolastica estendendolo all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).
L’inclusione scolastica si deve intendere come un processo volto a rimuovere ostacoli e
impedimenti in modo tale che ciascun individuo possa essere valorizzato, trovandosi ad
operare nelle condizioni più adeguate per esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali propri di tutti quegli alunni
che presentano, anche transitoriamente, difficoltà nell’apprendimento e nello sviluppo,
richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi
medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà rispetto alle quali è
necessario che la scuola offra adeguata e personalizzata risposta, impegnando e
coinvolgendo tutti i docenti e i componenti della comunità scolastica per promuovere e
favorire la cultura dell’inclusione.
Nella definizione di BES rientrano le seguenti sotto-categorie:
1) Disabilità (legge 104/92)
2) Disturbi Evolutivi Specifici: disturbi specifici dell’apprendimento (DSA legge 170/2010),
deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione
e dell’iperattività
3) Svantaggio (socio-economico, socio-linguistico, socio-culturale).
Per le prime due categorie (alunni certificati e alunni con diagnosi DSA) la nostra scuola
condivide e applica da diversi anni la normativa esistente; dall’anno scolastico 2013-2014
si è provveduto ad individuare e gestire gli studenti non appartenenti alle prime due
categorie.
34
L'inserimento degli alunni nelle classi è finalizzato a consentire il pieno sviluppo delle
potenzialità di ognuno e la piena inclusione, rendendo il percorso educativo funzionale alle
effettive esigenze dei singoli ed offrendo loro ogni possibile opportunità formativa.
L’inclusione è un processo globale, sistemico, che coinvolge tutti e deve attuarsi su più
piani, prevedendo non unicamente l’aspetto didattico-educativo, ma anche quello affettivorelazionale. La condizione indispensabile affinchè l’alunno sia realmente integrato è
costituita da una rete di relazioni riguardanti, innanzitutto, l’ambito dell’affettività. La
scuola, quindi, attribuisce importanza prioritaria al creare condizioni di relazioni efficaci sia
con i compagni che con il corpo docente e il personale scolastico in genere. In linea con
tale orientamento, viene curato in modo attento l’approccio iniziale con l’istituzione
scolastica (accoglienza) poiché esso rappresenta una novità fatta di spazi fisici e regole
non conosciute. Inoltre, gli insegnanti della scuola si assumono l’impegno di attivare una
pedagogia dell'ascolto e dell'accettazione basata su reali opportunità di confronto e di
comprensione reciproca con e fra gli alunni, di costruire e mantenere nella classe un clima
positivo e aperto alla collaborazione, di prevenire situazioni di isolamento e/o
comportamenti negativi, evitando, per quanto possibile, esperienze frustranti.
La scuola si propone di attuare l’inclusione in modo tale da promuovere, in risposta ai
bisogni speciali dei singoli alunni, la realizzazione dei seguenti obiettivi generali:
Crescita nell'autonomia;
Crescita nella socializzazione;
Crescita nella capacità di comunicazione;
Crescita negli apprendimenti;
Crescita nella realizzazione delle relazioni interpersonali.
Sulla base di queste premesse, il team docente programma tutti i facilitatori possibili per
rimuovere le barriere che contribuiscono ad ostacolare l’apprendimento e attiva un dialogo
costante e una proficua collaborazione con la famiglia e con gli operatori dei servizi
specialistici, per poter acquisire ulteriori informazioni in merito all’alunno e condividere il
suo percorso di crescita nel rispetto delle competenze reciproche nei propri ambiti. La
scuola ha predisposto un PAI (Piano Annuale per l’Inclusione) nel quale sono raccolte in
un quadro organico tutte le azioni didattico educative per garantire il pieno successo
formativo ai nostri alunni. Si tratta di un documento previsto dalla normativa, finalizzato
all’auto-conoscenza e alla pianificazione della propria offerta formativa in senso inclusivo.
Inclusione degli alunni con disabilità (DVA - legge 104/92)
Gli alunni diversamente abili, una volta inseriti nelle classi, sono seguiti dagli insegnanti
specializzati, che operano in stretta collaborazione con gli insegnanti curricolari, in sinergia
e con univocità di intenti. L’azione di sostegno è svolta in maniera flessibile in riferimento
agli spazi: si utilizzano momenti di uscita dalla classe ma è prevalente, presso la scuola, la
scelta di far svolgere agli alunni le lezioni all’interno del gruppo classe, dove le dinamiche
di rapporti e di interazioni rappresentano occasione di maturazione per tutti e
contribuiscono a conoscere la diversità nella sua dimensione essenziale e non come
caratteristica emarginante.
Al fine di ottenere risultati veramente concreti, si individuano le attività rispondenti alle reali
possibilità di sviluppo e di apprendimento dei singoli alunni per garantire a ciascuno di essi
supporti didattici adeguati alle effettive possibilità di integrazione nella comunità scolastica,
di inserimento sociale e di sviluppo di tutte le potenzialità comportamentali, costruttive e
creative, grandi o piccole che siano.
35
Gli interventi che i docenti attivano nel quadro della programmazione educativa e didattica,
mirano a promuovere il massimo di autonomia, di acquisizione di competenze, di abilità
espressive e comunicative e, commisuratamente alla tipologia e alla gravità del deficit, il
possesso dei basilari strumenti linguistici e matematici.
Per tali alunni viene redatto un Piano Educativo Individualizzato (PEI) che, prima di essere
messo in atto, viene illustrato ai genitori e sottoscritto da essi.
Per la stesura del PEI si attua un’attenta indagine conoscitiva dell’alunno nella sua
specificità. Oltre al raccordo scuola – famiglia – servizi specialistici, i docenti si avvalgono
della documentazione che si trova agli atti degli uffici amministrativi della scuola. In
particolare, è indispensabile visionare la Diagnosi Funzionale che consente di avere un
quadro dettagliato delle problematiche fisiologiche, psicologiche e psico - affettive
dell’allievo. Contemporaneamente, nelle prime settimane di scuola, si avvia
un’osservazione sistematica dell’alunno, sia durante il lavoro che nei momenti ricreativi,
che consente di completare la conoscenza e fare il punto della situazione in merito a
potenzialità, abilità e bisogni soggettivi.
Sulla base delle informazioni acquisite, della programmazione di classe e delle
programmazioni per materia, l’insegnante di sostegno e tutti gli altri docenti del Consiglio
di Classe elaborano il PEI, documento che contiene la programmazione didattica ed
educativa dell’alunno diversamente abile. In esso sono esplicitati gli obiettivi, le
metodologie e le strategie che si vogliono adottare per valorizzare le risorse dell’allievo; vi
sono specificati inoltre gli ausili e i materiali didattici da utilizzare e le modalità di verifica e
valutazione. Il PEI, nel corso dell’anno, è sottoposto a costante verifica e può, se
necessario, essere aggiornato in itinere o modificato.
Inclusione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA - legge
170/2010)
I Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) interessano uno specifico dominio di abilità
(lettura, scrittura, calcolo) e determinano difficoltà a volte molto rilevanti nell’acquisizione
delle abilità scolastiche, in una situazione in cui lo sviluppo intellettivo è nella norma e non
sono presenti deficit sensoriali.
È possibile distinguere i DSA in:
Dislessia: disturbo che ostacola il normale processo di interpretazione dei segni grafici
con cui si presentano per iscritto le parole. E’ un disturbo che riguarda la trasformazione
dei segni in suoni e viene messo in evidenza attraverso la lettura a voce alta.
Disortografia: difficoltà ortografiche. Si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando
tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche
(accenti, apostrofi, forme verbali etc.).
Disgrafia: difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la
riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare.
Discalculia: difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numero.
Questi disturbi possono manifestarsi tutti insieme oppure comparire isolatamente.
36
La compromissione più o meno grave di queste abilità, per il carattere di elevata
trasversalità che esse ricoprono nei processi di apprendimento, ha una forte ricaduta su
ogni area/disciplina scolastica.
La scuola, quindi, è il luogo in cui il problema affiora maggiormente e, per questo motivo, il
suo intervento è determinante.
Facendo riferimento alla normativa vigente, la nostra scuola predispone le condizioni per
una reale e soddisfacente partecipazione scolastica di questi alunni, mettendo in atto
strategie metodologiche adeguate ai loro ritmi/modalità di apprendimento.
Per tali alunni i Consigli di Classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Il PDP, in base alla certificazione, formalizza il percorso didattico, l’utilizzo degli strumenti
compensativi, l’adozione di misure dispensative e le modalità delle verifiche in corso
d’anno, nei diversi ambiti e discipline di studio.
Il PDP è uno strumento funzionale al successo formativo degli alunni e alla continuità
didattica. Esso è condiviso e sottoscritto dai genitori, in accordo anche con eventuali
esperienze educative e riabilitative extrascolastiche.
Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali che non rientrano nelle due
precedenti categorie (BES)
Rientrano in questa categoria tutti quegli studenti che si rilevano in situazione di difficoltà
di apprendimento, anche temporanea e/o non diagnosticata, esposti ad insuccesso,
demotivazione scolastica e relazionale che conseguono a cause personali, culturali, sociali
ecc. In base al tipo di bisogno gli insegnanti elaborano un percorso personalizzato che si
integra nella programmazione didattica prevista per la classe.
Anche per questi alunni i Consigli di Classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato
(PDP) la cui finalità è l’inclusione scolastica degli stessi e il relativo successo formativo.
Il PDP serve ai docenti come strumento di lavoro in itinere e ha anche la funzione di
documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Esso è condiviso e
sottoscritto dai genitori, in raccordo anche con eventuali esperienze educative e
riabilitative extrascolastiche.
Il PDP può essere modificato ogni qualvolta sia segnalato un cambiamento nei bisogni o
difficoltà dell’alunno e può essere utilizzato fino a quando le difficoltà e i bisogni dello
studente non siano risolti (es. patologie temporanee, momentanea situazione familiare,
alunni stranieri appena arrivati in Italia, ecc.).
PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO (ADEGUAMENTO ALLE NUOVE INDICAZIONI
NAZIONALI DEL 5/2/2013)
“Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia
scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità
dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e
organizzano la ricerca e l’innovazione educativa”.
In conformità alle suddette Indicazioni Nazionali, nella Scuola sono operativi due
Dipartimenti, uno che raggruppa le discipline dell’area linguistico-espressiva e sociale
(lettere, lingue straniere, arte e immagine, musica, religione cattolica), l’altro relativo
37
all’area matematico-scientifico-tecnologica (scienze matematiche, tecnologia, educazione
motoria).
All’interno di questi Dipartimenti prendono forma le condizioni organizzative, pedagogiche
e didattiche che guidano l’insegnamento delle varie discipline, all’insegna della
trasversalità, dell’integrazione e dell’unitarietà.
ORIENTAMENTO
L’orientamento è una dimensione fondamentale del comportamento umano, prende avvio
con la vita dell’individuo e si protrae per l’intero arco dell’esistenza. La capacità di
orientarsi non è innata ma si apprende all’interno di una relazione con una figura adulta; è
un processo decisionale che implica capacità introspettive, esame della realtà, capacità di
superare l’incertezza relativa ad una scelta. L’attività di orientamento si sviluppa fin dalla
scuola dell’infanzia, “accompagna” l’alunno e si concretizza nella proposta di percorsi
personalizzati di apprendimento. La scuola secondaria di primo grado assume un ruolo
centrale nella formazione scolastica con azioni volte alla valorizzazione e promozione di
diversi tipi di attitudini e interessi nonché alla scelta dell’indirizzo scolastico successivo.
Nella nostra scuola già da diversi anni si porta avanti un “Progetto Orientamento” con la
finalità di favorire il più possibile il passaggio da un ordine di scuola all’altro, attraverso
indicazioni e percorsi orientativi.
Il progetto si articola in azioni di orientamento “in entrata” e “in uscita”, rivolte
rispettivamente agli alunni delle classi terminali dei due diversi ordini di scuola: Primaria e
Secondaria di I Grado.
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
Destinatari
Genitori e alunni provenienti dalle classi quinte della scuola primaria.
Attività
- “Open day”: giornate di apertura della scuola nei mesi di gennaio e di febbraio, durante le
quali dirigente, docenti, educatori ed alunni accolgono genitori e alunni delle classi quinte,
presentano gli spazi e le attività della scuola.
- Sportello informativo: è un servizio attivo nei mesi di gennaio e di febbraio, in orario
scolastico e pomeridiano, attraverso cui la Scuola offre l’occasione ai genitori e agli alunni
delle classi quinte di porre domande e ottenere risposte adeguate sull’organizzazione e le
strutture della scuola nonchè di ricevere un supporto per le iscrizioni on-line;
- Consegna di brochure con informazioni estratte dal POF;
- Attività di accoglienza rivolta alle classi quinte con visita dei locali della scuola e
partecipazione in aula a lezioni disciplinari e/o attività laboratoriali;
- Incontri con i docenti delle classi quinte per la condivisione dei curricoli e lo scambio di
notizie utili per l’inserimento dei singoli nel gruppo classe;
- Predisposizione/compilazione di schede valutative che specifichino il livello di
competenza raggiunto dai singoli nelle diverse aree.
38
ORIENTAMENTO IN USCITA
Premessa
Nella Scuola Secondaria di primo grado, l’orientamento ha lo scopo di accompagnare gli
studenti nel loro percorso di crescita e di orientarli nel momento della scelta della Scuola
Secondaria di secondo grado. In tale ottica, le attività orientative impegnano tutto il
percorso triennale della Scuola Secondaria di primo grado, in quanto parte integrante del
processo formativo e oggetto del progetto educativo e didattico di ogni classe. La scelta
del percorso di studi successivo si colloca quindi a conclusione di percorsi didattici
attraverso i quali gli alunni pervengono ad una più consapevole conoscenza di sé, delle
proprie attitudini, capacità ed interessi, raggiungono una più attenta capacità di
autovalutazione e una maggiore conoscenza del mondo in cui vivono.
Su tali basi, l’orientamento cura parallelamente due aspetti:
- formativo, che interessa il triennio, poiché fin dalla prima classe offre all’alunno
occasioni di sviluppo della sua personalità, nel proprio contesto socio-economico e
culturale, mettendolo nelle condizioni di operare scelte ragionate nell’immediato e nel
futuro e di riflettere più consapevolmente sul suo progetto di vita.
- informativo, per gli alunni delle classi terze, in quanto attraverso una corretta
informazione offre allo studente l’opportunità di conoscere i percorsi di istruzione
superiore, i vari indirizzi e piani di studio e di maturare una scelta nel rispetto delle proprie
potenzialità.
Destinatari dell’orientamento informativo.
Alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado.
Attività
- Orientamento in classe: informativa relativa ai vari percorsi scolastici superiori e profili
professionali, discussione rispetto all’idea o alla scelta individuata dall’alunno;
- Organizzazione di incontri in sede con docenti e alunni di istituti superiori per una
conoscenza più puntuale delle scuole presenti nel territorio e della loro offerta formativa;
- Visite/partecipazione ad attività presso Istituti superiori della città;
- Distribuzione di opuscoli guida delle scuole superiori;
- Informazioni relative ad open day, incontri e iniziative organizzati dalle scuole;
- Consiglio orientativo redatto dal Consiglio di Classe.
orientamento in uscita alunni dva (L.104/92).
Nell’ultimo anno della scuola secondaria di I grado, dopo attenta valutazione da parte dei
docenti, della famiglia e degli specialisti che seguono l’alunno/a, l’insegnante di sostegno
prende i primi contatti con il referente della scuola superiore individuata, per un primo
scambio di informazioni.
Successivamente si concordano i seguenti incontri:
- incontro tra docente di sostegno della scuola media e insegnante della scuola superiore;
- passaggio di informazioni alla famiglia ed eventuale visita della stessa alla scuola
superiore;
39
- visita dell’alunno/a alla scuola per conoscere il futuro ambiente scolastico.
Qualora lo si ritenga necessario, previo consenso della famiglia, si potrà elaborare un
progetto-ponte che preveda la frequenza da parte dell’alunno/a di alcune ore di lezione
nell’istituto scelto.
Il progetto implica una serie di operazioni, accordi, definizioni di strumenti, tempi, che
saranno di volta in volta adattati alle specifiche situazioni individuali.
ACCOGLIENZA
Come già detto più sopra, questo servizio risponde all’esigenza di quelle famiglie che
hanno necessità di affidare i propri figli alla scuola tra le ore 7,30 e le ore 8,30 del mattino.
L’accoglienza ha però anche un valore educativo e formativo in quanto persegue i
seguenti obiettivi:
 Accogliere gli allievi facendoli sentire a loro agio nella scuola.
 Conoscere gli allievi nella loro vita sociale e favorire la loro conoscenza reciproca.
 Favorire l’integrazione e lo sviluppo dello spirito di gruppo.
 Sviluppare la capacità di sostenere le proprie convinzioni attraverso le regole della
comunicazione.
LA VALUTAZIONE
Le attività organizzate e finalizzate, compiute da insegnanti e alunni hanno necessità di
essere monitorate per verificarne il processo e i risultati.
Valutare significa:
assegnare un valore agli eventi apprendimento-insegnamento;
rilevare i prodotti rappresentativi e metterli a confronto con: gli obiettivi prefissati, le
possibilità dell’alunno, i ritmi e i metodi di un apprendimento significativo;
esprimere il grado di apprendimento rispetto all’obiettivo.
La valutazione è una raccolta sistematica e continuativa di informazioni, che riguardano il
modo in cui gli alunni accedono e procedono nell’apprendimento. È finalizzata alla
regolazione, al cambiamento, alla crescita e allo sviluppo.
La disponibilità di tali indicazioni permette di assumere una rapida ristrutturazione del
percorso formativo. In tal modo, è possibile soddisfare le necessità di ciascun allievo,
differenziando la proposta educativa in base alle esigenze didattiche, all’orientamento e
alla formazione della persona. La valutazione assume un ruolo compensativo, volto a
modificare opportunamente l’assetto strutturale e organizzativo della progettazione
didattica. A tal punto, diviene formativa, ma anche processuale, in quanto provvede
continuamente ad adeguare le attività di insegnamento-apprendimento. Tale attività è
necessaria per rimuovere eventuali difficoltà e ostacoli che ritardano o impediscono
l’acquisizione delle competenze previste.
Alle scadenze quadrimestrali, la valutazione è sommativa poiché indica un bilancio
consuntivo della progettazione didattica. Ha la funzione di esprimere il profitto finale
dell’alunno considerando la situazione di partenza e i traguardi attesi.
La valutazione investe il processo di sviluppo relativo all’ambito comportamentale,
cognitivo e di maturazione dell’alunno e sarà attuata attraverso vari momenti:
40
La valutazione d’ingresso, con la scelta di prove oggettive o soggettive per accertare la
situazione iniziale, in ordine alle abilità possedute dagli allievi. Le prove saranno strutturate
in continuità con la Scuola Primaria.
Valutazione intermedia, attraverso prove soggettive ed oggettive, per verificare il grado di
apprendimento durante il percorso didattico ed introdurre eventuali rinforzi e modifiche.
Valutazione sommativa, attraverso prove finali oggettive e soggettive per accertare i
risultati ottenuti con vari itinerari didattici.
La scheda quadrimestrale di valutazione rappresenta un collettore dei diversi interventi
osservativi e misurativi.
I voti saranno espressi in decimi, come da normativa vigente. Il Collegio dei Docenti ha
anche stabilito di non esprimere valutazione inferiori a 4 poiché si ritiene improbabile la
situazione di non apprendimento in senso assoluto.
I docenti hanno definito il significato da attribuire al 5 in comportamento che, per legge,
blocca il passaggio dell'alunno alla classe successiva anche in presenza di valutazioni
positive negli apprendimenti delle varie discipline. La valutazione del comportamento
inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale,
infatti, comporta automaticamente la non ammissione al successivo anno di corso o
all’esame conclusivo del ciclo di studi (cfr: D.L. 1° settembre 2008, n. 137 coordinato con
la legge di conversione n. 169 del 30 ottobre 2008, recante: «Disposizioni urgenti in
materia di istruzione e università»).
VALUTAZIONE D’ISTITUTO
La valutazione non riguarderà solo gli studenti ma anche l’efficacia e la qualità dell’azione
educativa della scuola, dell’incisività delle proposte formative e dei piani di lavoro e
percorsi curricolari elaborati.
Tale valutazione sarà svolta attraverso il monitoraggio dei risultati conseguiti dagli alunni
nelle prove per discipline, in quelle comuni per competenze, opportunamente strutturate
dai docenti nei diversi dipartimenti, e in quelle nazionali.
Un questionario somministrato ai docenti ed alle famiglie potrà consentire, inoltre, di
rilevare il grado di soddisfazione dei soggetti coinvolti ed individuare punti di forza ed
eventuali fragilità della scuola.
L’analisi dei risultati così ottenuti consentirà di stilare un piano di miglioramento dell’offerta
formativa e contribuirà a rendere più sereni e produttivi i rapporti scuola-famiglia.
AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
L’aggiornamento dei docenti rappresenta una risorsa indispensabile per affrontare in modo
più adeguato le esigenze degli studenti e per elevare la qualità dell’offerta formativa.
Attraverso le attività di formazione e aggiornamento si intende perseguire le seguenti
finalità:
- approfondimento delle conoscenze;
- sviluppo professionale;
- ricerca e innovazione didattica.
41
Partendo dall’analisi dei bisogni di alunni e docenti si ritiene importante sviluppare le
competenze professionali in relazione alle seguenti tematiche:
rinnovamento metodologico-didattico (applicazione della multimedialità alla
didattica, miglioramento delle competenze relative all’organizzazione dell’apprendimento,
alla progettualità, alla gestione di gruppi ed alla conduzione di rapporti produttivi con i
diversi soggetti che agiscono nella scuola)
approfondimento inerente gli alunni BES (problematiche e strategie didattiche da
adottare)
valutazione / autovalutazione
continuità educativa
conoscenza di una lingua straniera comunitaria
La formazione si svolgerà attraverso le seguenti modalità:
- formazione/aggiornamento attraverso le offerte delle agenzie territoriali;
- autoformazione;
- formazione in servizio attraverso corsi su tematiche specifiche.
42
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO: I LICEI
Il curricolo
Il curricolo descrive il percorso formativo che lo studente compie, nel quale si intrecciano e
si fondano i processi cognitivi e relazionali.
Esso è il risultato dell’integrazione delle esigenze che la scuola ha saputo far emergere nel
dialogo con la realtà di appartenenza e le richieste che la comunità nazionale esprime.
La nostra scuola ha inteso costruire un curricolo finalizzato allo sviluppo delle competenze
legate alla specificità delle discipline.
La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica spetta ai docenti che,
nei Dipartimenti per assi o per aree definiscono le conoscenze e le competenze da
raggiungere al termine di ogni anno scolastico, i criteri di valutazione per accertare il livello
delle stesse.
Organizzazione didattica
 Riunioni per aree disciplinari affini e/o per aree disciplinari differenti. Sono
preliminari rispetto ai successivi tempi della programmazione e si svolgono quindi
tra settembre e ottobre.
L’organizzazione didattica prevede la centralità dei Dipartimenti divisi secondo i quattro
assi culturali:
- Asse dei linguaggi.
- Asse matematico.
- Asse scientifico-tecnologico.
- Asse storico-sociale.
Compito dei dipartimenti è quello di:
 concordare scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattico metodologiche di un preciso sapere disciplinare
 Definizione del valore formativo delle discipline
 Definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze abilità e
competenze
 Definizione dei contenuti imprescindibili e standard minimi di ciascuna disciplina,
da scandire all'interno del curriculum
 Definizione delle modalità attuative dei piani di lavoro disciplinari
 Progettare e coordinare la definizione di prove comuni
 Progettare gli interventi di recupero , le modalità di verifica dei debiti e protocolli di
accoglienza per gli studenti in mobilità
- Concordare e proporre strategie di insegnamento in grado di mobilitare l’interesse
degli studenti
- Definire nelle varie classi conoscenze e abilità irrinunciabili comuni da mettere in
campo;
- Definire per le classi successive obiettivi in termini di competenze valutati secondo
quanto definito nel quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente
(EQF) con certificazione delle competenze in uscita per gli studenti della seconda.
- Concordare metodi di valutazione coerenti e condivisi
43
Metodologia e innovazione didattica
La programmazione per competenze presuppone la necessità ineludibile di trasformare la
metodologia didattica; essa richiede lo sviluppo di schemi logici di mobilitazione delle
conoscenze. Tali schemi logici si acquisiscono non con la semplice assimilazione di
conoscenze, ma attraverso la pratica. La costruzione di competenze è dunque
inseparabile dalla costruzione di schemi di mobilitazione intenzionale di conoscenze, in
tempo reale, messe al servizio di un’azione efficace: si apprende a fare ciò che non si sa
fare facendolo.
Sulla base di queste considerazione la metodologia di base è quella dell’apprendistato
cognitivo nelle sue strategie fondamentali:
1) modeling: l’apprendista (l’alunno) osserva la competenza esperta al lavoro (il docente) e
poi la imita;
2) coaching: il docente assiste l’apprendista, interviene secondo le necessità e fornisce i
dovuti feedback;
3) scaffolding: il docente fornisce all’apprendista un sostegno in termini di stimoli e di
risorse; il docente diminuisce progressivamente il suo supporto per lasciare gradualmente
maggiore autonomia e spazio di responsabilità a chi apprende. In questo modo anche lo
studente più debole si mette alla prova e sperimenta progressivamente la propria
autoefficacia.
4) tutoring fra pari: è una metodologia che favorisce l'incontro e il dialogo interculturale fra
gli studenti all’interno del gruppo classe. Prevede, inoltre, di valorizzare le competenze
degli studenti che ottengono migliori risultati in alcuni ambiti disciplinari a favore dei loro
compagni, in un’ottica di sostegno reciproco. Allo stesso tempo i ragazzi coinvolti possono
avere occasioni di crescita, di assunzione di responsabilità, di consapevolezza delle
proprie abilità e competenze.
Gli obiettivi specifici e trasversali fissati per la valutazione dei risultati di apprendimento
attesi, espressi tramite i descrittori europei dei titoli di studio, sono così declinati:
- Conoscenza e capacità di comprensione;
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione;
- Autonomia di giudizio;
- Abilità comunicative;
- Abilità di apprendimento.
Fondamentale è il lavoro del Collegio Docenti per una riflessione sulle modalità operative
dell’azione didattica sui seguenti aspetti:
- strategie appropriate per l’interazione disciplinare per superare la frammentazione
dei saperi negli attuali curricoli
- approfondimento degli aspetti fondanti degli assi culturali su cui si definiscono le
competenze chiave per la cittadinanza attiva
- organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimenti per competenze da
articolare coerentemente con il PTOF
- flessibilità curricolare e organizzativa.
Individuazione degli obiettivi inerenti la didattica:
-
realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
anche attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo
44
-
settore e imprese, nel rispetto dell’obiettivo di cui al comma 7, lettera h della legge
107/15;
potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la
formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale
per l’insegnamento,l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative,
cognitive e sociali degli studenti.
Compiti dei Consigli di Classe
 Elaborare la programmazione educativa e didattica di classe, che individua i
percorsi formativi da seguire nel corso dell'anno scolastico e le ragioni, le
possibilità, le modalità (tempi, strumenti) della loro realizzazione, le tipologie delle
prove di verifica Tale programmazione si traduce concretamente nel documento del
Consiglio di Classe che descrive il percorso formativo stabilito.
 Il Collegio dei Docenti stabilisce che, sin dall'inizio dell'anno scolastico i Consigli di
Classe si adoperino per armonizzare le attività delle singole discipline affinché gli
alunni non solo acquisiscano conoscenze ma gradualmente vengano resi capaci di
collegare le conoscenze stesse e le competenze acquisite.
 Elaborazione dei piani di lavoro individuali da parte dei singoli docenti.
 Sulla base di quanto stabilito dalle riunioni suddette i docenti approntano i rispettivi
piani di lavoro annuali in un documento che descrive il percorso formativo
disciplinare della classe.
 Commissioni/gruppi di lavoro
Attraverso esse e le loro specifiche competenze la scuola integra, caratterizza, qualifica l'
"offerta formativa". Si tratta di momenti della vita organizzativa della scuola a cui tutti sono
chiamati, ciascuno secondo le proprie attitudini, competenze, interessi. Il Liceo ha istituito
ha individuato le seguenti aree presidiate da gruppi di lavoro o commissioni:
- PTOF
- Orientamento
- Valutazione e Autovalutazione d’istituto
- Inclusione e disabilita’
- Educazione alla salute
Verifica della programmazione
La Programmazione Educativa e Didattica viene sottoposta con regolarità a momenti di
verifica, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative (recupero,
consolidamento, approfondimento) emergenti in itinere sia della classe che dei singoli
alunni. Le risultanze di tali verifiche improntanano l’azione didattica e determinano tutti gli
eventuali aggiustamenti e/o modifiche ritenuti opportuni.
Valutazione
I dipartimenti e il Collegio dei docenti hanno concordato un protocollo di valutazione
sufficientemente condiviso ( si rimanda all’allegato) sia per gli aspetti relativi alle discipline
sia per quelli più squisitamente legati al comportamento e alla partecipazione alle attività
45
didattiche. Sono in via di definizione protocolli standard di verifica dei debiti e di
accoglienza degli studenti al rientro dalle mobilità.
Gli indirizzi di studio
Il Convitto Nazionale Canopoleno aperto alle nuove esigenze della società moderna
assicura un modello d’istruzione con ampio spettro orario e tendenzialmente di qualità.
Propone con i suoi tre indirizzi (classico tradizionale, europeo, sportivo), un’offerta
formativa rinnovata, pensata per rispondere con efficacia alle scelte di ogni studente e
punta, prima di tutto, allo sviluppo delle competenze di base necessarie ad un inserimento
altamente qualificato nel mondo del lavoro
1. Il Liceo classico “tradizionale ” si propone essenzialmente come finalità quella della
la formazione della persona, come individuo e cittadino, intesa nel suo più ampio
significato, ed è diretto a curare la preparazione relativa ad abilità, competenze e
conoscenze, anche in vista della prosecuzione degli studi.
A conclusione del quinquennio di studio gli allievi, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comuni, dovranno:





aver interiorizzato la conoscenza di aspetti fondanti della nostra civiltà;
aver maturato consapevolezza del valore della tradizione, ponte per una lettura
attenta e critica della contemporaneità, attraverso l’analisi di significative opere
letterarie, storiche, artistiche, filosofiche, scientifiche;
aver acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione
dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche
(morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti utili alla loro analisi
stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della
lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico;
aver maturato una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e
di risolvere diverse tipologie di problemi;
aver acquisito una dimensione interdisciplinare del sapere che consenta una
riflessione critica sia in ambito scientifico che umanistico.
L'attività didattica sarà finalizzata all'acquisizione delle sotto elencate competenze di cittadinanza
con l'apporto di ogni sapere disciplinare.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
IMPARARE AD IMPARARE
PROGETTARE
COMUNICARE
COLLABORARE E PARTECIPARE
AGIRE IN MODO AUTNOMO E RESPONSABILE
RISOLVERE PROBLEMI
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE
Le competenze che vengono perseguite negli assi culturali devono contenere dimensioni proprie
delle competenze chiave di cittadinanza e ad esse debbono tendere.
46
I consigli di classe declinano le otto competenze chiave di cittadinanza attraverso i seguenti
descrittori, operativi e verificabili.
IMPARARE AD IMPARARE





Prendere nota degli impegni scolastici
Tenere in ordine il proprio quaderno di lavoro
Leggere attentamente tutta la consegna prima di iniziare un compito in classe,
un’attività, ecc.
Individuare elementi e parole chiave di un testo.
Chiedere chiarimenti sugli errori compiuti nello svolgimento delle attività
PROGETTARE



Rispettare le indicazioni della consegna (ad es. sulle modalità di esecuzione di un
lavoro, sui materiali e gli strumenti che si possono usare, sui tempi di restituzione).
Saper individuare e mettere in atto in modo ordinato i passaggi necessari
all'esecuzione di un compito.
Attivarsi per rimediare ai brutti voti o per aumentare la propria media scolastica (ad
es. partecipando ai corsi di recupero o chiedendo una verifica supplementare,
organizzando gruppi di studio).
COMUNICARE



Esprimersi correttamente in italiano
Rispettare le regole dei codici della comunicazione orale (verbale e non)
adeguandole alla situazione
Utilizzare una grafia leggibile e una impaginazione ordinata nella presentazione dei
compiti
COLLABORARE E PARTECIPARE







Comportarsi in modo corretto con gli altri
Partecipare alle attività proposte
Aspettare il proprio turno di conversazione (ad es. alzando la mano).
Coinvolgere i compagni nelle discussioni durante lo svolgimento di attività di
gruppo.
Comportarsi in modo corretto con gli altri ( restare in silenzio durante la
spiegazione, non disturbare durante un compito, ecc.)
Condividere le informazioni con gli altri in situazioni di lavoro di gruppo
Partecipare alle attività proposte (ad es. lezioni in classe, lavori o discussioni di
gruppo, laboratori).
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE


Rispettare le regole stabilite (sia quelle definite nel Regolamento d’Istituto sia quelle
concordate con il singolo docente).
Arrivare puntuale (all’ingresso, al rientro dall’intervallo, in tutte le situazioni in cui ci
sia un orario da rispettare).
47




Adoperarsi perché il materiale personale, quello scolastico e le aule siano sempre
in buono stato.
Portare tutto il materiale necessario per svolgere le attività didattiche.
Lavorare in autonomia nei compiti individuali.
Svolgere i compiti assegnati, sottoporsi alle verifiche orali e scritte, nella
consapevolezza che si tratta di momenti costitutivi del processo di insegnamento
apprendimento
RISOLVERE PROBLEMI


Accostarsi in modo positivo alle situazioni nuove da affrontare nella vita scolastica.
Affrontare le situazioni nuove ricercando e prospettando soluzioni adeguate.
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI



Mettere in relazione gli apprendimenti conseguiti in ambiti disciplinari diversi.
Individuare somiglianze e differenze,persistenze e mutamenti, cause ed effetti ecc.
nei fenomeni studiati.
Collegare i contenuti di una materia con l’attualità.
ACQUISIRE ED INTERPRETARE LE INFORMAZIONI



Informarsi sulle attività svolte quando si è stati assenti, procurarsi i materiali prodotti
e rispettare le consegne date dal docente.
Informarsi su avvisi e comunicazioni della scuola e trasmetterli ai genitori.
Chiedere chiarimenti sui contenuti della lezione, sulla consegna, sull’attività da
svolgere.
48
QUADRO ORARIO
Per il biennio del liceo classico è possibile un’articolazione su cinque giorni (dal
lunedì al venerdì)con un rientro pomeridiano
Primo biennio
MATERIE
Classe I
Secondo biennio
Quinto
anno
Classe II
Classe III
Classe IV
Classe V
Lingua e Letteratura 4
Italiana
4
4
4
4
Lingua
Latina
e
Cultura 5
5
4
4
4
Lingua
Greca
e
Cultura 4
4
3
3
3
Lingua e Cultura 3
Straniera (inglese)
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
-
-
-
Storia
-
-
3
3
3
Filosofia
-
-
3
3
3
Matematica
3
3
2
2
2
Fisica
-
-
2
2
2
Scienze Naturali
2
2
2
2
2
Storia dell’Arte
-
-
2
2
2
Scienze Motorie
2
2
2
2
2
Religione Cattolica
1
1
1
1
1
Totale
27
27
31
31
31
2. Il Liceo scientifico ad indirizzo sportivo. Il corso di studi è volto all’approfondimento
delle scienze motorie e di una o più discipline sportive all’interno di un quadro
culturale che favorisce, in particolare, l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi
propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali e dell’economia e del diritto.
Guida lo studente a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le
competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere,
l’attività motoria e sportiva e la cultura propria dello sport, assicurando la
padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative.
Il Liceo Scientifico Sportivo è rivolto a giovani interessati alla pratica sportiva che
intendano condividere un serio approfondimento del percorso educativo-sportivo, pur non
avendo una specifica storia di pratica agonistica consolidata. Oppure giovani che abbiano
già fatto una scelta di attività sportiva a livello agonistico e, avendo anche già raggiunto
risultati, sono interessati a una realtà scolastica che li possa accompagnare con maggiore
attenzione nel loro percorso di formazione generale.
49
Il Liceo Scientifico Sportivo, in un contesto funzionale di strutture didattiche ed impianti
sportivi, si propone di utilizzare l’attività motoria sia come supporto educativo per rendere i
sistemi di formazione più attraenti, e quindi per accrescere il coinvolgimento dei giovani;
sia per promuovere, proprio in riferimento ai sani principi dello sport, i valori e le virtù
dell’autodisciplina e della stima di sé, aiutando in tal modo i giovani a identificare le proprie
capacità ed i propri limiti, a superare le difficoltà della vita quotidiana, e a raggiungere i
propri obiettivi e la propria autonomia.
La preparazione e il tipo di formazione che verranno acquisite permetteranno di proseguire
con successo in qualunque indirizzo universitario, oltre che nei corsi di laurea di settore
(Scienze Motorie, Sport e Salute; Scienza, tecnica e didattica dello sport; Scienza
dell'attività fisica per il benessere; Scienze e Tecnologie del Fitness e dei prodotti della
Salute), e in particolare in tutti i corsi di laurea ad indirizzo medico, paramedico, scientifico
e tecnologico.
L’indirizzo offre inoltre molteplici opportunità nel “management dello sport”, nel giornalismo
sportivo e nel diritto dello sport.
Alla fine del percorso liceale gli alunni dovranno:

saper applicare i metodi della pratica sportiva in diversi ambiti;

saper elaborare l’analisi critica dei fenomeni sportivi, la riflessione metodologica sullo
sport e sulle procedure sperimentali ad esso inerenti;

essere in grado di ricercare strategie atte a favorire la scoperta del ruolo
pluridisciplinare e sociale dello sport;

saper approfondire la conoscenza e la pratica delle diverse discipline sportive;

essere in grado di orientarsi nell’ambito socio- economico del territorio e nella rete di
interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria realtà territoriale con contesti
nazionali ed internazionali.
INDICAZIONI NAZIONALI RIGUARDANTI GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Area linguistica e comunicativa
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

dominare la scrittura in italiano (ortografia e morfologia; sintassi complessa,
precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico) nei diversi contesti e
scopi comunicativi;

saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le
implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la
tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti;

aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze
comunicative;

saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre
lingue moderne e antiche.
Area storico umanistica

Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche,
sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i
diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
50

Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi
più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità
sino ai giorni nostri.

Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale),
concetti (territorio, regione, localizzazione,scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione,
senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini,
dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per
l’analisi della società contemporanea.

Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria,
artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli
autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per
confrontarli con altre tradizioni e culture.

Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico,
architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa
economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e
della conservazione.

Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo
spettacolo, la musica, le arti visive.

Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di
cui si studiano le lingue.
Area scientifica, matematica e tecnologica

Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle
attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica
dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e
nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di
indagine, anche per orientarsi nelle scienze applicate.

Comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanzadel linguaggio logico-formale; usarle in
particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura.
Area epistemologica

Comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione
storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze
sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico.
51
QUADRO ORARIO (articolato su cinque giorni settimanali)
Classe1
Classe 2
Classe 3
Classe 4
Classe 5
Materia
Ore settimanali
ITALIANO
4
4
4
4
4
LINGUA E CULTURA STRANIERA
3
3
3
3
3
STORIA E GEOGRAFIA
3
3
STORIA
2
2
2
FILOSOFIA
2
2
2
MATEMATICA*
5
5
4
4
4
FISICA
2
2
3
3
3
SCIENZE NATURALI
3
3
3
3
3
3
3
3
DIRITTO ED ECONOMIA DELLO
SPORT
3
3
3
3
3
3
3
2
2
2
RELIGIONE
1
1
1
1
1
TOTALE
27
27
30
30
30
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DISCIPLINE
SPORTIVE
MOTORIE
E
3 Il Liceo Classico Europeo
Il progetto di “Liceo Europeo” si ispira agli articoli 126-127-128 del trattato di Maastricht in
cui si auspica una dimensione “europea” dell’insegnamento e la diffusione delle Lingue
degli stati membri per il miglioramento della conoscenza della cultura e della storia dei
popoli europei.
Il Liceo Classico Europeo è una Scuola secondaria di secondo grado, è quinquennale ed
opera secondo gli ordinamenti della Scuola di Stato italiana. Al termine del quinquennio
rilascia il diploma di maturità classica.
I riferimenti culturali del Liceo Classico Europeo sono la tradizione umanistica e linguistica,
lo sviluppo scientifico, l’espressione artistica e l’attenzione alle scienze giuridicoeconomiche e alle loro interconnessioni.
52
Il Liceo Classico Europeo è pertanto un corso sperimentale che consente di conseguire un
diploma di indirizzo classico-umanistico, con un potenziamento di due lingue straniere
curricolari.
Le materie di studio e soprattutto la metodologia dell’insegnamento, ispirata
all’innovazione, promuovono il raggiungimento delle seguenti
finalità specifiche:
- individuare i tratti comuni e le specificità nazionali che costituiscono l’identità europea per
diventare consapevoli, attraverso lo studio delle lingue classiche, dell’origine e del
fondamento comuni dell’Europa
- acquisire la conoscenza di due lingue moderne, presupposto per il dialogo e l’interazione
tra giovani europei delle Scuole Secondarie, anche attraverso l’insegnamento di alcune
discipline curricolari in Lingua straniera da parte di Docenti madrelingua
- ottenere una preparazione scientifico-matematica secondo gli standard previsti nei
principali Paesi dell’Unione Europea
- acquisire la conoscenza di fondamentali nozioni di carattere economico-sociale mediante
l’insegnamento di “Diritto ed Economia”
- utilizzare le esperienze di scambio culturale per sviluppare una rete di relazioni
europee ed extraeuropee.
In linea con le indicazioni del DM 139 del 22 agosto 2007, con le raccomandazioni del
Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo (trattato di Lisbona 2007), il Liceo Classico
Europeo, grazie anche alla molteplicità delle discipline impartite ed alle materie veicolate
in lingua straniera, si propone di promuovere negli studenti il raggiungimento delle
seguenti competenze chiave:
 Comunicazione nella madre lingua
 Comunicazione nelle lingue straniere
 Competenze matematiche e competenze di base in scienze e tecnologie
 Competenza digitale
 Imparare ad imparare
 Competenze sociali e civiche
 Consapevolezza ed espressione culturale
Per facilitare il raggiungimento di tali obiettivi, vengono organizzati dei percorsi culturali
che coinvolgono discipline appartenenti al medesimo asse disciplinare (asse dei linguaggi,
asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale).
L’organizzazione interdisciplinare dell’insegnamento è volta alla realizzazione di percorsi
culturali coerenti, organici, che permettano allo studente di apprendere e sviluppare,
sempre nella prospettiva europea, le sue conoscenze, abilità e competenze.
Peculiarità del curricolo europeo
Accorpamento del Greco e del Latino in un’unica materia (Lingue e letterature classiche);
studio di due lingue straniere (Inglese e Spagnolo/Francese/tedesco)
studio dell’economia e del diritto;
studio della geografia per tutto il quinquennio;
studio della storia dell’arte per tutto il quinquennio
materie curricolari veicolate nella seconda lingua
metodologia clil (biennio)
materia curricolare veicolata nella seconda lingua (triennio)
53
Struttura convittuale
Il Liceo Classico europeo necessita per la sua attuazione della struttura convittuale, che
consente di ampliare il tempo-scuola (38/42 ore settimanali) e di ricondurre in parte lo
studio individuale degli alunni alla guida dei docenti e degli educatori.
La struttura del Convitto, infatti, consente le seguenti possibilità di scelta:
 il convitto che prevede ospitalità con vitto, alloggi e servizi;
 il semiconvitto che comprende il pranzo e le attività pomeridiane dal lunedì al
venerdì fino alle ore 18:00.
Educatori
La figura dell’educatore collabora per le attività extracurricolare e ,qualora il docente lo
ritenga opportuno, può essere coinvolto anche per lo svolgimento delle attività di
laboratorio.
Modalità e processi di apprendimento
Un elemento di originalità del progetto è costituito dal particolare processo di
apprendimento e dalla conseguente impostazione del tempo-scuola, che prevede per
tutte le discipline distintamente "lezioni frontali" ed "attività di laboratorio culturale";
Questa impostazione corrisponde all’esigenza di rendere più efficace l’azione didattica e
più proficuo l’apprendimento degli allievi.
Laboratorio culturale
Il Laboratorio Culturale è una delle peculiarità più significative del Progetto del Liceo
Classico Europeo: attore principale è lo studente che, guidato dal docente e con la
collaborazione dell’educatore, ripercorre l’itinerario tracciato nella lezione, verifica le
soluzioni proposte dal docente attraverso idonee esperienze guidate, mette a frutto il
supporto della documentazione, amplia e approfondisce le informazioni che gli sono
state offerte, sistema, riassume e riproduce il complesso delle acquisizioni. Le attività
che l’allievo svolge nelle ore del laboratorio gli consentono di acquisire gli strumenti
idonei a valutare il proprio percorso di apprendimento. Il laboratorio è il luogo adatto alla
proficua realizzazione delle attività di sostegno e recupero per gli allievi con difficoltà di
apprendimento o per il potenziamento delle abilità degli allievi eccellenti.
Ciascuna delle discipline impartite prevede sempre ore di Laboratorio Culturale oltre alle
lezioni frontali: questo significa che ciascun docente deve programmare le proprie
attività prevedendo esercitazioni, rielaborazioni, ricerche.
Docenti di conversazione (lettori)
I docenti di conversazione inglese, spagnola, francese e tedesca sono preposti alla
attività di conversazione con e tra gli alunni, in compresenza col docente di lingua
straniera, sia nelle attività curricolari che in quelle integrative del curricolo. Collaborano
nella programmazione, nello svolgimento delle lezioni, nel laboratorio culturale, nelle
attività di recupero, nella somministrazione delle prove. La lezione di lingua straniera è
pertanto gestita da due docenti in compresenza.
CLIL
Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è l’apprendimento integrato di
lingua e contenuti: tale modalità è applicata alle discipline non linguistiche e prevede
che si impari una lingua mentre si impara un contenuto, nella convinzione che non sia
tanto imparare una lingua, ma imparare ad usare una lingua a garantire un
apprendimento efficace.
54
Si prevede la somministrazione di moduli flessibili in CLIL: tali moduli sono articolati
come percorsi interdisciplinari e si focalizzano su tematiche di particolare rilievo.
In particolare:
I Anno: piccoli moduli CLIL di geografia in lingua inglese
II Anno: moduli clil di diritto in inglese e di storia dell’arte nella seconda lingua
Materie veicolate in lingua straniera (seconda lingua)
Docenti: Docenti di madre lingua
Materie: Diritto, Storia
A partire dal triennio una disciplina del curricolo verrà interamente veicolate in lingua
straniera: i contenuti disciplinari verranno insegnati e appresi integralmente in lingua
insegnata e appresa anche per mezzo dei contenuti disciplinari.
Laboratori
Gli alunni del Liceo Classico Europeo utilizzano tutte le strutture disponibili nella scuola.
Ciascun alunno ha anche a disposizione uno spazio personale dove depositare i propri
libri e altro materiale.
Sono in via di attivazione e perfezionamento aule speciali per i laboratori culturali. Si
tratta di aule dotate di postazioni PC e connessione internet per favorire al meglio le
attività del laboratorio culturale.
I laboratori di fisica e scienze sono in attesa di ristrutturazione
Aule e strutture
Le aule hanno ad oggi un setting tradizionale con la lim e connessione internet.
È in progettazione il riordino del setting, mediante acquisto di banchi modulari per
favorire le attività laboratoriali
Attività previste
 Viaggio di istruzione nel paese della seconda lingua (primo anno)
 Stages di lingua inglese (II Anno)
 Erasmus plus
Certificazioni
 Conclusione Primo biennio
 Conclusione secondo biennio
Curricolo e Tempo scuola
Ore da 60: La peculiarità di questo indirizzo di studi è costituita dalla ricchezza della
struttura curricolare e quindi dall’elevato monte ore settimanale di lezioni che si
distribuisce su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, con attività didattica anche pomeridiana
secondo un orario da 60 minuti.
Tempo scuola da 50 minuti: Nasce nell’ottica di garantire uno snellimento dell’orario
pomeridiano affinché gli studenti abbiano il tempo necessario per la rielaborazione e
riflessione autonoma.
Le eccedenze verranno utilizzate per attività di rinforzo, recupero e ampliamento del
curricolo (eventuali uscite sul territorio).
Scansione modulare del curricolo
Ai fini di una più efficace e snella organizzazione didattica, volta a ottimizzare i tempi e i
ritmi di apprendimento, si prevede un’articolazione compattata per blocchi con
conseguente cadenza periodica nell’alternanza di alcune discipline.
55
QUADRO ORARIO
CLASSE
CLASSE
CLASSE
LEZ
LAB
LEZ
LAB
LEZ
ITALIANO
3
2
3
2
3
1
3
1
3
1
LINGUE E LETTERATURE CLASSICHE
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
LINGUA E CULTURA INGLESE
2
2
3
1
3
1
3
1
3
1
LINGUA E CULTURA
3
2
3
1
3
1
3
1
3
1
GEOGRAFIA
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
STORIA
2
1
2
1
1
1
1
1
2
1
2
1
2
1
3
1
3
1
3
1
3
1
2
1
2
1
2
1
LICEO CLASSICO EUROPEO
FILOSOFIA
MATEMATICA
2
2
3
2
FISICA
CLASSE CLASSE
LAB LEZ LAB LEZ LAB
SCIENZE NATURALI
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
STORIA DELL’ARTE
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
DIRITTO ED ECONOMIA
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
RELIGIONE
1
TOTALE ORE LEZIONI +LABORATORI
22
TOTALE ORE SETTIMANALI
1
16
38
1
25
14
39
1
26
14
40
1
26
14
40
28
14
42
* A partire dall’anno scolastico 2016/17 l’articolazione oraria prevederà unità di 50 minuti
56
AZIONI DI SOSTEGNO E RECUPERO DISCIPLINARE
Il sostegno è realizzato come previsto dalla vigente normativa e si articola in tre distinti
momenti:
1) Sostegno in entrata, realizzato in particolare per gli studenti delle prime classi, al fine di
riallineare quegli studenti che, in ingresso al liceo, manifestino carenze, soprattutto nel
settore delle competenze di base necessarie per affrontare il ciclo di studi. Questi
interventi si svolgono nel mese di ottobre, nelle modalità della sospensione dell’attività
didattica ordinaria, ovvero del corso di sostegno a seconda del numero di studenti
interessati e delle risorse disponibili.
2) Sostegno alla fine del primo periodo. In sede di bilancio di fine periodo vengono
programmati degli interventi volti a riprendere gli aspetti contenutistici e di competenza
relativamente alle discipline in cui lo studente abbia mostrato maggiori difficoltà. In genere
questi interventi, che si riferiscono alle materie per le quali è essenziale l’acquisizione di
abilità specifiche (latino, greco, matematica, lingua straniera) sono realizzati nella forma
del corso pomeridiano di recupero o laboratori tematici, mentre prevedono una modalità di
recupero autonomo- studio guidato per le altre discipline; hanno luogo nei mesi di gennaio
febbraio e si concludono con una prova comune di verifica del recupero delle insufficienze
organizzata dai singoli dipartimenti.
3) Sostegno a fine anno per gli studenti che abbiano avuto lo scrutinio sospeso in quanto
carenti in alcune materie. Questi interventi si collocano normalmente nei mesi di giugnoluglio e si realizzano nella forma del corso o dello studio guidato.
Compatibilmente con le risorse è prevista anche l’attivazione di uno sportello pomeridiano.
STRATEGIE PER L’INCLUSIONE
“Una scuola per tutti e per ciascuno”: questo il senso del Piano Annuale per l’Inclusività
(PAI), col quale la scuola relaziona sul processo di inclusività sviluppato, sugli interventi
inclusivi attivati in itinere e inoltre presenta una proiezione globale di miglioramento che
essa intende realizzare attraverso tutte le specifiche risorse che possiede.
Il Liceo ha elaborato un protocollo per la gestione degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali (BES) per i quali, come prevede la normativa, vengono applicati gli strumenti
compensativi e i metodi dispensativi indicati dalla legge 170 e dalle Linee guida (DM
12/7/2011).
La procedura del Liceo prevede che all'atto dell'iscrizione la famiglia indichi la presenza di
una certificazione di diagnosi di Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA), una
disabilità o altre situazioni particolari. La situazione viene protocollata e inserita nel
fascicolo riservata allo studente in segreteria didattica.
Entro il mese di novembre viene predisposto per ogni alunno DSA-BES un fascicolo
contenente :
 la certificazione di diagnosi, presente solo nei casi certificati dall'esperto;
 il PEI o il PDP redatto dal CdC in accordo con la famiglia, firmato dalla famiglia, dal
Dirigente, dai docenti, dallo studente (ed eventualmente dal docente di sostegno);
57
 verbale dei colloqui effettuati con i genitori e con lo studente;
 eventuali comunicazioni da parte della famiglia inviate al Referente o a CdC.
La redazione del PEI o PDP rappresenta un momento importantissimo nel processo di
inclusione, in quanto i docenti si impegnano a:
 supportare la famiglia nel delicato passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla
scuola secondaria di II grado;
 diffondere la conoscenza e l’uso degli strumenti compensativi;
 diffondere la conoscenza e l’uso del libro digitale;
 supportare l’alunno/a nell’acquisizione del metodo di studio, nell’elaborazione e uso
di mappe concettuali, nell’acquisizione delle tecnologie informatiche;
 facilitare la famiglia nei contatti con i centri dislessia presenti sul territorio
Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisto
periodicamente, sulla base delle esperienze sviluppate. La didattica inclusiva si propone di
coinvolgere tutti gli alunni, al massimo grado possibile, nell’apprendimento e nella
partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe: tutte le
differenze, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un disturbo
specifico. La normativa prevede infatti che il Consiglio di Classe (CdC) possa attivare un
PDP con una didattica individualizzata e personalizzata , anche in assenza di
certificazione, nei casi in cui lo ritenga necessario per il successo formativo degli alunni. In
particolare sono stati attivati PDP in presenza di gravi problemi familiari, di disturbi emotivi
e della condotta.
VALORIZZAZIONE DEL MERITO
Il Liceo, da sempre, ha posto una attenzione particolare alle iniziative dirette alla
valorizzazione del merito scolastico, dei talenti, delle pari opportunità, sviluppandole sia
all’interno della scuola sia con collaborazioni esterne.
Si possono citare numerosi esempi: concorso letterario organizzato dal nostro Istituto per
tutti igli studenti interni alla scuola, partecipazione a certamina, a concorsi esterni quali
Olimpiadi di Matematica, di chimica, di gare sportive, English Kangourou.Il Liceo invia
classi o piccoli gruppi di allievi a svolgere stage di apprendimento e/o di ricerca.
Nel prossimo triennio potenzieremo queste iniziative migliorando la loro comunicazione
per ottenere un più ampio coinvolgimento e un più capillare radicamento.
VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI
La valutazione investe il processo di sviluppo relativo all’ambito comportamentale,
cognitivo e di maturazione dell’alunno e sarà attuata attraverso vari momenti:
 La valutazione d’ingresso, con la scelta di prove oggettive o soggettive per
accertare la situazione iniziale, in ordine alle abilità possedute dagli allievi. Nelle
scuole del comprensivo le prove sono di solito strutturate in continuità tra la
Primaria e secondaria di primo grado.
58
 Valutazione intermedia, attraverso prove soggettive ed oggettive, per verificare il
grado di apprendimento durante il percorso didattico ed introdurre eventuali
rinforzi e modifiche.
 Valutazione sommativa, attraverso prove finali oggettive e soggettive per
accertare i risultati ottenuti con vari itinerari didattici.
La scuola inoltre si prefigge di assicurare il successo formativo di tutti favorendo nel
contempo le eccellenze, ma senza trascurare gli alunni BES o DSA. In vista di questi
risultati intende inserire criteri di valutazione organici e sistematici e non solo occasionali
delle attività curriculari ed extracurriculari in cui gli alunni sono coinvolti a pieno titolo. In
questo processo la scuola intende avvalersi di risorse interne alla scuola, ma anche
esterne, nonché di input provenienti dal territorio.
A conclusione dell’anno scolastico, secondo la normativa vigente D. P. R 122/09, occorre
che lo studente riporti la sufficienza (voto sei) in tutte le materie al fine di essere
promosso. Tuttavia il collegio dei docenti “definisce modalità e criteri per assicurare
omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di
insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta
formativa” (art. 1 co. 5). Nell’ambito di tale facoltà viene stabilito quanto segue per tutte le
classi escluse le terminali:
1) Se si ha scostamento di 1 punto dalla media del 6 in una qualsiasi materia, ciascun
Consiglio di classe valuterà caso per caso se procedere alla promozione per voto di
consiglio o alla sospensione del giudizio.
2) Se si ha scostamento fino a 5 punti in tre materie o di 4 punti in quattro materie si
procede alla sospensione del giudizio.
3) A partire dallo scostamento di 6 punti si procede alla non ammissione alla classe
successiva.
Per quanto riguarda le classi terminali i Consigli di Classe si atterranno alla normativa
vigente, che prevede l'ammissione all'esame per gli studenti che abbiano conseguito la
sufficienza in tutte le discipline; si stabilisce altresì che sarà prerogativa dei Consigli di
Classe valutare, secondo criteri comuni a tutte le classi, la possibilità per lo studente di
affrontare l'esame, pur segnalando, in un quadro sufficiente, le eventuali fragilità in alcune
discipline.
Nella valutazione rientra anche la partecipazione e presenza alle lezioni, in coerenza con
quanto stabilito dal comma 7 dell’art. 14 D.P.R. 122/2009 e come riportato nel
Regolamento del Convitto nazionale “Canopoleno”.(in allegato al PTOF)
PERIODO DI EFFETTUZIONE DELLE OPERAZIONI DI SCRUTINIO FINALE PER GLI
STUDENTI CON IL GIUDIZIO SOSPESO E IDONEITA’
Gli studenti con lo scrutino sospeso seguiranno i corsi organizzati dalla scuola o
provvederanno alla preparazione con lo studio individuale nel periodo tra il 10 giugno e il
15 luglio. Nel periodo immediatamente successivo si terranno gli esami per il recupero.
Gli esami preliminari per i candidati esterni, funzionali alla partecipazione all’Esame di
Stato, si terranno nel mese di maggio. Quelli di idoneità si terranno di norma nella prima
quindicina di settembre.
59
TABELLE DI VALUTAZIONE DEI VOTI DI MERITO
I voti di merito sono attribuiti su scala decimale come previsto dalle norme vigenti. A
ciascun voto corrisponde una valutazione motivata.
Le tabelle di valutazione per tutte le prove (scritte, orali, pratiche, test, questionari, ecc,)
sono concordate ed approvate dai singoli Dipartimenti disciplinari e sono parte integrante
delle Programmazioni degli stessi, oltre che delle Programmazioni di ciascun docente. Per
la loro consultazione si rimanda, pertanto, alle Programmazioni disciplinari dei
Dipartimenti.
LE VERIFICHE
Le verifiche sono effettuate all’interno del processo educativo per valutarne l’andamento
e, alla fine, per controllarne i risultati; sono costituite da prove orali, e (ove contemplate)
scritte e pratiche.
Le prove orali possono essere affiancate da test, questionari, schede e relazioni, in
considerazione della necessità di valutare con un adeguato numero di prove diversificate.
I Docenti di discipline affini concordano eventuali prove di verifica comuni, di norma alla
fine delle classi prima e quarta.
Le prove scritte, scaglionate opportunamente, saranno effettuate con adeguato preavviso
di cui la classe dovrà essere informata. I risultati saranno mostrati tempestivamente e
comunque prima della successiva prova scritta. Non vi potrà essere, di norma, più di una
prova scritta nella stessa giornata.
La prova scritta di italiano avrà una durata di max. tre ore nel primo biennio e di max.
quattro ore nel secondo biennio e nel quinto anno, in vista dell’Esame di Stato. Le prove
scritte di latino e greco avranno una durata di due ore in tutte le classi.
Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.
Gli alunni saranno informati sui criteri di valutazione utilizzati in sede di valutazione
formale. Dopo ogni verifica formalmente registrata, l’alunno sarà informato dell’esito della
stessa con esplicitazione dei descrittori e indicatori utilizzati.
LA VALUTAZIONE
La valutazione nel suo complesso non può essere solo quella degli studenti. Anche la
scuola è tenuta a valutare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dalla sua azione
educativa.
In questo senso i Licei annessi al Convitto “Canopoleno” recepiscono la Direttiva
Nazionale del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 11 del 18 settembre
2014 – Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici
2014/15, 2015/16 e 2016/17 e si impegnano a promuovere azioni mirate a realizzare a
pieno i diversi momenti della funzione valutativa così come riassunti nello schema
successivo:
60
VALUTAZIONE DI
SISTEMA DELLE
CONOSCENZE E
ABILITÀDEGLI
ALUNNI
(Italiano, Matematica)
cl. 2^-5^ Primaria
Competenza
INVALSI
cl. 3^ Secondaria 1°grado
cl. 2^ Secondaria 2° grado
AUTOVALUTAZIONE DI
ISTITUTO
1. Efficacia ed efficienza dell’azione
complessiva dell’Istituto
2. Efficacia dei diversi piani di
lavoro
3. Qualità dell’insegnamento e della
Nuclei di
valutazione
proposta offerta
4. Soddisfazione delle
famiglie/territorio
VALUTAZIONE APPRENDIMENTI
E COMPORTAMENTI ALUNNI
1° Quadrimestre 
Competenza
dei Docenti
di classe
SCHEDA
2° Quadrimestre 
Diagnostica (iniziale)
Formativa (in itinere)
Sommativa (finale)

61
COLLABORAZIONI E RETI
La nostra Istituzione fa parte delle seguenti reti:
- “Rete valore scuola” per la formazione del personale docente. Scuola capofila L.S.
“Mossa” di Olbia. Scuole partecipanti: I.T.G.C “Oggiano” di Siniscola - L.C.
“Gramsci” di Olbia – Liceo “Dettori” di Tempio – L. S. “Alberti” di Cagliari – I.I.S.
“Brotzu” di Quartu S. Elena – Comprensivo N. 3 di Quartu S. Elena – I.S.I.S.
“Mossa” di Oristano.
- Rete A.N.I.E.S. dei Convitti Nazionali e degli Educandati dello Stato.
- Rete “CLIL network”. Scuola capofila L.C. “Siotto Pintor” di Cagliari. Scuole
partecipanti: I.I.S. “Baccaredda –Atzeni” di cagliari – L.S. “Pacinotti” di Cagliari –
L.C. “Gramsci” di Olbia – Liceo “Piga” di Villacidro.
- Rete Orientamento “UNISSLICEI”. Scuole partecipanti: il L.C. “Azuni” di Sassari –
L.S. “Spano” di Sassari.
COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE
La collaborazione con le famiglie è ritenuta di fondamentale importanza per la rilevazione
di eventuali difficoltà, per l’elaborazione di strategie d’intervento quanto più possibile
efficaci, per la condivisione di scelte. Ai genitori è, infatti, garantito un ruolo partecipe ed
attivo all’interno degli organismi istituzionali:
Consigli di classe, Assemblee dei genitori.
I docenti comunicano con le famiglie, oltre che nel corso dei colloqui pomeridiani stabiliti in
sede di programmazione collegiale, anche durante incontri individuali che si svolgono in
orario mattutino, in giorni ed ore stabiliti e resi noti e ogni qual volta che i docenti ed i
genitori ravvisino la necessità di un incontro. Tali incontri individuali vengono sospesi un
mese prima dello scrutinio definitivo.
Ad ogni alunno viene consegnato ad inizio d’anno scolastico un Libretto su cui i genitori
devono giustificare le assenze, richiedere permessi di uscita anticipata o entrata in ritardo:
sarà cura dei genitori controllare periodicamente tale libretto al fine di avere una situazione
aggiornata circa la frequenza scolastica dei figli.
A partire dall’anno scolastico 2015/16 tutti i docenti utilizzano il registro elettronico su cui
allegano programmazioni individuali e di dipartimento, trascrivono i voti delle verifiche, le
assenze, le note disciplinari, le date dei compiti in classe, le valutazioni di fine trimestre e
pentamestre ed ogni altra comunicazione utile ad informare le famiglie, (provviste di
password), sull’andamento scolastico dello studente.
DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
La novità introdotta dalla L. 107/2015 coinvolge per la prima volta, come obbligo di legge,
il sistema dei Licei nella progettazione di percorsi di alternanza Scuola-Lavoro, inserendo
organicamente questa strategia didattica nell’Offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio,
come parte integrante dei percorsi di Istruzione. Nello specifico i nostri studenti, anche per
la peculiarità dell’indirizzo di studio, vedono in prospettiva lontana l’inserimento nel mondo
del lavoro, di cui non hanno una conoscenza approfondita e fondata e, prospettando il loro
futuro professionale, sono mossi da criteri di scelta non sostenuti da elementi adeguati.
L’opportunità offerta dai percorsi di Alternanza può dunque sostenere l’orientamento e
soprattutto favorire la conoscenza della realtà socio-economica in cui gli studenti si
trovano a vivere. Il Nord Ovest della Sardegna è un territorio povero di attività e
62
progettualità imprenditoriale, soggetto a calo demografico e allo spopolamento delle aree
extraurbane e lontane da centri di medie dimensioni,caratterizzato da un alto tasso di
disoccupazione generale e specificamente giovanile, con un sempre più elevato tasso di
emigrazione, sia nella penisola italiana sia all’estero.
L’attività formativa legata all’Alternanza può favorire la promozione di un’identità
territoriale, attraverso lo sviluppo e il potenziamento di competenze da spendere
prioritariamente nella propria realtà (comunale, provinciale, regionale), in modo da
modificare in un prossimo futuro la tendenza all’emigrazione in favore di una nuova
imprenditorialità attestata sul territorio ma nel contempo aperta all’estero.
A regime si prevede che tutte le classi seconde dedichino 20 ore di curricolo scolastico all'
"orientamento al lavoro". Tale monte ore dovrà comprendere
 interventi in tema di sicurezza, incontri con rappresentanti ed esperti del mondo del
lavoro (professionisti, sindacalisti, imprenditori, lavoratori, sociologi, psicologi,
economisti);
 visite a realtà produttive di tipo diverso (aziende, esercizi commerciali, enti pubblici);
partecipazione a "saloni del lavoro";
 formazione sui diritti e doveri del mondo civile e nello specifico del mondo del lavoro
(conoscenza delle norme giuridiche, dei diritti e doveri dei lavoratori).
Si attuerà una informazione capillare,tramite riunioni ufficiali calendarizzate (consigli di
classe) a studenti, famiglie, docenti, sul contesto normativo, sulle finalità e le attività
previste dall’alternanza scuola-lavoro.
La commissione Alternanza Scuola-Lavoro nel frattempo prenderà contatti con agenzie
ministeriali preposte alla progettazione dell’alternanza; contatti con enti, aziende, soggetti
del territorio, compresi quelli del Terzo Settore,Ordini professionali, Associazioni di
Categoria e Società sportive riconosciute dal CONI, per stipula di convenzioni e accordi di
partenariato.
A tutte le classi terze verrà somministrato un questionario per evidenziare gli orientamenti
degli studenti rispetto all’alternanza (motivazioni, aspettative, preferenze dei settori e degli
ambiti lavorativi in cui eventualmente essere inseriti).
A partire da tutte le classi terze: progettazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Azione di tutoraggio nei confronti degli studenti impegnati nelle attività lavorative. Azione di
monitoraggio in itinere del processo in atto. Valutazione delle attività e del processo.
La scuola offre la possibilità di diversi percorsi formativi, sulla base del fabbisogno del
territorio e delle indicazioni degli studenti: alternanza attraverso Impresa simulata
(eventualmente finalizzata alla creazione di startup), stage lavorativi presso Centri di
ricerca, Istituzioni Accademiche, Enti e/o aziende pubbliche e private, compreso il Terzo
settore, studi professionali e liberi professionisti. L’attività può essere svolta anche durante
la sospensione delle attività didattica e all’estero, in quest’ultimo caso attraverso i progetti
Erasmus Plus(KA1), finalizzati anche al conseguimento dell’Europass Mobilità e dell’Ecvet
(European Credit system for Vocational Education and Training).
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di
apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti
della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove
generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge
107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di:
63
 migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso
consapevole delle stesse;
 implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli
strumenti didattici e laboratori ali ivi presenti;
 favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini
dell’innovazione didattica;
 individuare un animatore digitale;
 partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative
Piano di formazione PNSD (piano nazionale scuola digitale)
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le
scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della
Scuola approvata quest’anno (legge 107/2015 ).
Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole,
a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il
concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.
Premesso che:
- rimane determinante la relazione tra docente e discente perché è importante la
capacità che il docente ha di assumersi il bisogno formativo del ragazzo e di
provocare in esso il proporsi della persona
-
qualsiasi tecnologia e metodologia non deve mai essere sganciata dalla domanda
sulla natura della conoscenza
la nostra scuola aderisce al PNSD per raggiungere il seguente obiettivo:
- far acquisire ai ragazzi e ai docenti la consapevolezza delle grandi opportunità
offerte dalle tecnologie, dai cambiamenti che esse stanno portando, dai rischi
connessi al loro utilizzo ai fini di assumere un comportamento attivo e critico.
Risorse
Il documento prevede il coinvolgimento della dirigenza, i docenti, gli studenti, il personale
tecnico
Strumenti
- Nuove metodologie didattiche inserite nei curricula
-
Dotazioni hardware e software
-
Spazi innovativi
Azioni coerenti
Si pensa ad una gestione diversa della didattica attraverso:
- Formazione del personale docente per un uso migliore degli ampliamenti digitali dei
testi in adozione
- Costruzione di curricula verticali per la costruzione di competenze digitali,
trasversali calati nelle discipline
- Formazione per gli studenti e per le famiglie sulla cittadinanza digitale
-
Formazione di potenziamento del sito web della scuola anche per favorire il
processo di dialogo tra la scuola e la famiglia
64
-
Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni
successivi
Tempi
Le attività di formazione sono permanenti perché sia gli insegnanti che gli studenti
possono partecipare ai corsi di formazione e ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.
Le attività didattiche e le verifiche si avranno almeno alla fine del triennio.
IL NUCLEO DIGITALE è composto dal Dirigente Scolastico, dall'animatore digitale e dallo
Staff
In allegato il Piano Triennale redatto dall’Animatore Digitale
65
FABBISOGNO DI ORGANICO
In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni
“L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR
prot. n. 2805 del 11.12.2015:
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA PRIMARIA
Annualità
Scuola
primaria
Fabbisogno
triennio
per
Posto
comune
a.s. 2016-17: 11
n.
Posto
sostegno
7
a.s. 2017-18: 11
n.
7
a.s. 2018-19: 12
n.
7
il Motivazione: indicare il piano delle
sezioni
previste
e
le
loro
caratteristiche (tempo pieno e
normale, pluriclassi….)
di
Si prevedono per l’a.s 2016/2017 2
classi prime, due seconde, due terze,
una quarta e due quinte per un totale
di nove classi. Non è possibile al
momento indicare quanti alunni
diversamente abili frequenteranno la
scuola, poiché le iscrizioni non sono
ancora aperte. Si indica il numero dei
docenti di sostegno previsti con i
bambini presenti al momento – Si
dovrà in seguito indicare la quota
degli eventuali nuovi iscritti.
Per l’a.s. 2017/18 sono previste 9
classi. Non è possibile al momento
indicare quanti alunni diversamente
abili frequenteranno la scuola, poiché
le iscrizioni non sono ancora aperte.
Si indica il numero dei docenti di
sostegno previsti con i bambini
presenti al momento – Si dovrà in
seguito indicare la quota degli
eventuali nuovi iscritti
Per l’a.s. 2018/19 sono previste 10
classi. Non è possibile al momento
indicare quanti alunni diversamente
abili frequenteranno la scuola, poiché
le iscrizioni non sono ancora aperte.
Si indica il numero dei docenti di
sostegno previsti con i bambini
presenti al momento – Si dovrà in
seguito indicare la quota degli
eventuali nuovi iscritti
66
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe
di a.s. 2016-17
concorso/sost
egno
3 CATTEDRE
43/A
+
ITALIANO/STOR 6 ORE
IA/GEOGRAFIA
APPROF.
59/A
MATEM/SCIEN
ZE
45/A
INGLESE
45/A
SPAGNOLO
45/A
FRANCESE
2 cattedre
33/A
TECNOLOGIA
28/A
a.s.
18
2017- a.s. 2018- Motivazione:
indicare
il
19
piano delle classi previste e
le loro caratteristiche
3
3
Sono
previste
CATTEDRE CATTEDR complessivamente 6 classi
+
E
6 ORE
+
6 ORE
2 cattedre
2 cattedre Sono
previste
complessivamente 6 classi
1 cattedra
1 cattedra
1 cattedra
6 ore
6 ore
6 ore
6 ORE
6 ORE
6 ORE
12 ORE
12 ORE
12 ORE
12 ORE
12 ORE
12 ORE
30/A
12
12
12
Sono
previste
complessivamente 6 classi
32/A
MUSICA
RELIGIONE
CATT.
77/A VIOLINO
12
12
12
6
6
6
6
12
18
77/A OBOE
6
12
18
77/A
PIANOFORTE
77/A
CHITARRA
SOSTEGNO
6
12
18
6
12
18
2 cattedre
2 cattedre
2 cattedre
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
L’indicazione
prende
in
considerazione gli studenti
attualmente frequentanti – non
è possibile prevedere un
numero di disabili per i nuovi
iscritti
ARTE
IMMAGINE
SCIENZE
MOTORIE
E
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
Sono
previste
complessivamente 6 classi
67
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
PREVISIONE ORGANICO 2016-17
LETT
LAT
A051
EUROPEO
SPORTIVO
CLASSICO
BIENNIO
CLASSICO
TRIENNIO
LETT CL
A052
91
MAT
FIS
A049
30
35
64
12
32
ST FIL
A037
5*
4
SCIEN
A060
15
15
ARTE
A061
12
8
ED FIS
A029
12
29
DIR
A019
12*
3
8
INGL
SPAGN
A046
A046
24
17
15
FRANC TEDESCO CINESE
A046
A046
4
4
5
CONV
ING
C032
24
CONV
SP
C032
17
CONV CONV
FR
CINESE
C032
4
5
12
40
48
32
48
16
16
16
ORE TOTALI
72
203
109
57
54
28
65
15
75
17
4
4
5
24
17
4
N DOCENTI
ORE RESIDUE
4
0
11
5
6
1
3
3*
3
0
1
10
3
11
0
15*
4
3
1
0
0
4
0
4
0
5
1
6
1
0
0
4
IPOTESI A051 ORE ITALIANO+ 2 CLASSI DI LATINO
IPOTESI PRIME EUROPEO: 1 CLASSE SPAGNOLO E 1 CLASSE CINESE
IPOTESI
I
II
III
IV
V
EUROPEO
2
3
1
SPORTIVO
2
2
1
CLASSICO
TOTALI
TOTALI CLASSI
CONV DETRARRE
TED
CLIL
C032
4
-2
-2
24
4
0
0
0
4
TOT
6
5
2
2
2
3
3
12
6
23
7
4
3
3
23
Posti su sostegno: 4 L’indicazione prende in considerazione gli studenti attualmente frequentanti – non è possibile prevedere un
numero di disabili per i nuovi iscritti
* DISCIPLINA CON LINGUA VEICOLARE STRANIERA
68
PREVISIONE ORGANICO 2017-18
LETT
LAT
A051
LETT
CL
A052
108
MAT
FIS
A049
58
49
12
ST FIL
A037
20*
12
SCIEN
A060
18
20
8
ARTE ED FIS
A061 A029
16
16
39
8
DIR
A019
16*
9
INGL SPAGN FRANC TEDESCO
A046 A046
A046
A046
32
21
4
4
21
12
CINESE
9
CONV ING CONV SP
C032
C032
32
21
EUROPEO
SPORTIVO
CLASSICO BIENNIO
40
CLASSICO TRIENNIO
36
41
28
42
14
14
14
ORE TOTALI
76
213
147
74
60
30
77
25
86
21
4
4
9
32
N DOCENTI
ORE RESIDUE
4
4
12
8
3
4
2*
3
6
1
12
4
5
1
7*
4
14
1
3
0
4
0
4
0
9
1
14
64
IPOTESI A051 ORE ITALIANO+ 2 CLASSI DI LATINO
IPOTESI PRIME EUROPEO: 1 CLASSE SPAGNOLO E 1 CLASSE CINESE
IPOTESI
I
II
III
IV
V
EUROPEO
2
2
3
1
SPORTIVO
2
2
2
1
CLASSICO
TOTALI
TOTALI CLASSI
CONV
FR
C032
CONV
TED
C032
CONV
CIN
DETRARRE
CLIL
4
4
9
21
4
4
9
1
3
0
4
0
4
0
9
-8
-8
21
TOT
8
7
2
2
2
2
3
11
6
26
6
7
4
3
26
Posti su sostegno: 4 L’indicazione prende in considerazione gli studenti attualmente frequentanti – non è possibile prevedere un
numero di disabili per i nuovi iscritti
* DISCIPLINA CON LINGUA VEICOLARE STRANIERA
69
PREVISIONE ORGANICO 2018-19
LETT LAT
A051
LETT
CL
MAT FIS ST FIL SCIEN ARTE ED FIS DIR INGL SPAGN FRANC TEDESCO
A052
A049
A037 A060 A061 A029 A019 A046 A046
A046
A046
130
60
32*
22
20
20 20*
40
25
4
4
63
18
27
49
15
27
64
12
8
8
12
CINESE
13
CONV ING CONV SP
C032
C032
40
25
CONV
FR
C032
4
CONV
TED
C032
4
CONV
CIN
13
EUROPEO
SPORTIVO
CLASSICO BIENNIO
48
CLASSICO TRIENNIO
32
34
24
36
12
12
12
ORE TOTALI
80
228
159
86
69
32
89
35
97
25
4
4
13
40
25
4
4
13
N DOCENTI
ORE RESIDUE
4
8
12
12
9
4
14*
4
1
14
5
1
17*
5
7
1
7
0
4
0
4
0
13
2
4
1
7
0
4
0
4
0
13
IPOTESI A051 ORE ITALIANO+ 2 CLASSI DI LATINO
IPOTESI PRIME EUROPEO: 1 CLASSE SPAGNOLO E 1 CLASSE CINESE
IPOTESI
I
II
III
IV
V
EUROPEO
2
2
2
3
SPORTIVO
2
2
2
2
CLASSICO
2
2
2
2
TOTALI
6
6
6
7
TOTALI CLASSI
29
1
1
2
4
DETRARRE
CLIL
-12
-12
18
TOT
10
9
10
29
Posti su sostegno: 4 L’indicazione prende in considerazione gli studenti attualmente frequentanti – non è possibile prevedere un
numero di disabili per i nuovi iscritti
* DISCIPLINA CON LINGUA VEICOLARE STRANIERA
70
PERSONALE
EDUCATIVO
PER
PER SEMI
CONVITTORI CONVITTORI
473
42
TOTALE
21 POSTI
27 POSTI
6 POSTI
b. Posti per il potenziamento
Tipologia (es. posto comune n.
primaria, classe di concorso docenti
scuola
secondaria,
sostegno…)*
Primaria posto comune
2
Motivazione (con riferimento alle priorità
strategiche al capo I e alla progettazione del capo
III)
Scuola media + Primaria
Docente specialista di musica
Scuola sec. di primo grado
Classe di concorso 59A
Supporto progetto D.M. 8/11
Supporto progetto la banda della scuola
1
1
Scuola sec. di primo grado
1
Classe di concorso 43/A
Scuola secondaria di secondo 2
grado classe di concorso
A049
Scuola secondaria di secondo 2
grado classe di concorso
A052
Scuola secondaria di secondo 1
grado classe di concorso C32
o 346A- INGLESE
Scuola secondaria di secondo 1
grado classe di concorso
A037
Miglioramento delle competenze di
supporto alle difficoltà di apprendimento
base
/
Miglioramento delle competenze matematica
Supporto al semiconvitto
Miglioramento delle competenze di base area
linguistica
Miglioramento competenze di matematica –
Eventuale sostituzione del docente Animatore
digitale e di un collaboratore del DS
Supporto alle attività di semiconvitto
Sportelli didattici
Progetti area scientifica
Supporto competenze area lingue classiche
Sportelli a sostegno di difficoltà e attività di
approfondimento.
Supporto alle attività semiconvittuali
Eventuale sostituzione di docente collaboratore
e/o referente alternanza
Supporto al progetto IBI/BEI
Supporto
ai
progetti
di
simulazione
ONU/Parlamento Europeo
Miglioramento delle competenze in L”
Certificazioni Linguistiche
Supporto ai progetti di educazione
cittadinanza
Sportelli e laboratori di approfondimento
7
1
alla
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti
e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia
Assistente amministrativo
n.
11
Collaboratore scolastico
42
Assistente tecnico e relativo profilo (solo 1
scuole superiori)
Cuochi
4
Guardarobieri
Infermieri
4
1
7
2
Le risorse umane sono così organizzate:
ORGANIGRAMMA INCLUSIONE
GLI – RESPONSABILE D’ISTITUTO DOTT.SSA ANNA MOCCI
SCUOLA PRIMARIA
GLI
GLH
ANNA MOCCI/DS
DOTT.SSA MONICA PISANO
GENITORE
DOTT.SSA ANNA MOCCI
REFERENTE COMUNE
MAMMA ALUNNO A.M. CLASSE
1^
REFERENTE ASL
REFERENTE ASL
REFERENTE COMUNE
SIG. RA ANGELA GIAU
SCUOLA MEDIA
PROF.SSA F.SPANU/DS
PROF.SSA SANNIO
REFERENTE COMUNE
REFERENTE COMUNE
REFERENTE ASL
REFERENTE ASL
GENITORE
GENITORE
CLASSE 2^
ALUNNO
DOCENTE 2
LICEI
PROF.SSA MORETTI I.
PROF.SSA SANTONI
GENITORE ALUNNO
PROF.SSA
PROF.SSA
LOSITO- REFERENTE USR
CABIZZA-SECHI
REFERENTE USR
REFERENTE ASL
SIG. RA ANGELA GIAU
7
3
A.B.
ORGANIGRAMMA AREA ORGANIZZATIVA
CONVITTO E SEMICONVITTO
RESPONSABILITA’
FUNZIONALE
RESPONSABILE
SERVIZI EDUCATIVI
SEMICONVITTO
EDUCATORE
RESPONSABILITA’ NELLE PROCEDURE
(schema sintetico)
EDUCATORE
ANTONIO MORITTU
Collabora con il Ds nell’organizzazione delle
attività del semiconvitto
Sostituisce il Ds in caso di assenza
Predispone le sostituzioni del personale educativo,
i recuperi, gestisce le richieste di permesso;
Gestisce le problematiche relative al semiconvitto
al fine di assicurare efficacia ed efficienza
dell’azione educativa;
Partecipa alle riunioni di staff
EDUCATORE
MASTINO
IVANO
EDUCATRICE
RESPONSABILE
DANIELA SCANO
SERVIZI EDUCATIVI
CONVITTO
Collaborano con il Ds nell’organizzazione delle
attività del Convitto
Predispongono
educativo;
le
sostituzioni
del
personale
Gestiscono le problematiche relative al convitto al
fine di assicurare efficacia ed efficienza dell’azione
educativa;
Sono referenti con le famiglie
RESPONSABILE
STRUTTURE
PATRIMONIO
MANUTENZIONI
SICUREZZA
EDUCATORE
PIERPAOLO NIEDDU
E
–
E
Collabora con il DS nell’individuazione delle
eventuali criticità relative alle strutture e agli
impianti;
Coordina il settore manutenzioni;
Individua i settori su cui è necessario intervenire
segnalandoli all’Ente preposto, all’RSPP e al DS .
7
4
SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO
Collabora con il dirigente scolastico
ed è il
referente per tutte le problematiche del proprio
ordine di scuola;
Predispone le sostituzioni del personale docente
assente e gestisce gli eventuali recuperi e/o
richieste di permesso;
DOTT.SSA
ANNA MOCCI
RESPONSABILE
SCUOLA PRIMARIA
Collabora al fine di
migliorare efficacia ed
efficienza dell'attivita' scolastica ;
Gestisce i rapporti con le famiglie;
Predispone le circolari interne e il piano delle
attività del la scuola primaria.
Sostituisce il Ds in caso di assenza
Collabora con il dirigente scolastico
ed è il
referente per tutte le problematiche del proprio
ordine di scuola ;
PROF.SSA
ANNA MARIA PIRISI
RESPONSABILE
SCUOLA SEC. DI
PRIMO GRADO
Predispone le sostituzioni del personale docente
assente e gestisce gli eventuali recuperi e/o
richieste di permesso;
Collabora al fine di
migliorare efficacia ed
efficienza dell'attivita' scolastica;
Gestisce i rapporti con le famiglie;
Predispone le circolari interne e il piano delle
attività del la scuola secondaria di primo grado.
Sostituisce il Ds in caso di assenza
Collaborano con il dirigente scolastico e sono i
referenti per tutte le problematiche del proprio
ordine di scuola ;
PROF.SSA
RESPONSABILI
ADELAIDE SORO
LICEI
Predispongono le sostituzioni del personale
docente assente e gestiscono gli eventuali recuperi
e/o richieste di permesso;
Collaborano al fine di migliorare efficacia ed
efficienza dell'attività scolastica;
Gestiscono i rapporti con le famiglie;
PROF.SSA
TANCA
MILENA Predispongono le circolari interne e il piano delle
attività della scuola secondaria di secondo grado;.
Partecipano alle riunioni di staff.
Sostituiscono il Ds in caso di assenza
7
5
REFERENTE RETE
D’ISTITUTO
RESPONSABILE
SITO WEB
DOTT. A. MORITTU
Supporta nella gestione della rete d’istituto,
suggerendo modalità operative che ottimizzino gli
impatti della rete.
DOTT. A. MORITTU
Coordinamento delle informazioni provenienti dalle
scuole e dal Convitto;
DOTT.SSA
RUZZU
SABRINA
Implementazione e aggiornamento del sito e sua
gestione.
AREA DIDATTICA
RESPONSABILE
GLI
RESPONSABILI
GLH
DOTT.SSA
MOCCI
ANNA
Gestisce i rapporti con le famiglie, con gli enti, la
ASL
PROF.SSE
Coordinano l’organizzazione e la gestione delle
attività /incontri legati ai GLH/GLHO.
SANTONI
SANNIO
Gestiscono i rapporti con le famiglie, con gli enti, la
ASL
PISANU
ANIMATORE
DIGITALE
Coordina e organizza le attivita’ relative all’area
dell’inclusione;
PROF.SSA
PIRINO
GRAZIA Implementa, coordina e gestisce le azioni del
PNSD
PROF.SSE
Coordinano e gestiscono tutte le azioni legate alla
valutazione a autovalutazione d’istituto.
MARCELLA CABRAS
N.I.V
GRAZIA PIRINO
Predispongono il piano di miglioramento ;
MILENA TANCA
Curano il coordinamento del PTOF
FABIANA BULLA
Gestiscono l’organizzazione delle prove INVALSI
PAOLA PONDI
ANTONELLA
CAREDDU
7
6
FUNZIONI STRUMENTALI
PROF.SSE
VALUTAZIONE
E MARCELLA CABRAS
AUTOVALUTAZIONE
GRAZIA PIRINO
- LICEI
ORIENTAMENTO
SERVIZI
STUDENTI
EDUCAZIONE
SALUTE
Coordinano e gestiscono tutte le azioni legate alla
valutazione a autovalutazione
per la scuola
secondaria di secondo grado
MILENA TANCA
Hanno la responsabilità della
organizzazione delle prove INVALSI
PROF.
Coordina e gestisce tutte
all’orientamento in entrata
MARZIO SCUDINO
AGLI
–
PROF. PIERPAOLO
ALLA
CARBONI
le
gestione
azioni
e
legate
Coordina e gestisce tutte le azioni legate all’
educazione alla salute e ai servizi agli studenti.
7
7
PROFF.RI
ALTERNANZA
Hanno la responsabilità nell’organizzazione delle
SORO-SATTA
– attività di alternanza scuola - lavoro
LIONETTI – SATTA S.
– MORETTI –DORECARBONI P.P - PAPA ARRU
Coordina e gestisce tutte le azioni legate alla
valutazione e autovalutazione
per la scuola
primaria
VALUTAZIONE
E DOTT.SSA
AUTOVALUTAZION ANTONELLA
E - INNOVAZIONE CAREDDU
DIDATTICA
SCUOLA
PRIMARIA
Ha
la
responsabilità
della
gestione
organizzazione delle prove INVALSI
e
Individua le azioni che favoriscano l’innovazione
didattica e le propone all’attenzione del Collegio.
ORIENTAMENTO E
CONTINUITA’
DOTT.SSA
SCUOLA
ANTONELLA LANGIU
PRIMARIA
EDUCAZIONE ALLA PROF.SSA
SALUTE SCUOLA BARROCCU
SEC.
DI
PRIMO
GRADO
Coordina e gestisce tutte le azioni legate
continuità tra gli ordini di scuola
alla
Propone le azioni orientamento in entrata e uscita
.
Coordina e gestisce tutte le azioni legate all’
educazione alla salute e ai servizi agli studenti
nella scuola secondaria di primo grado.
FIGURE DI COORDINAMENTO
COORDINATORI DI CLASSE
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO
COORDINATORI LICEO EUROPEO
Proff.ri Cossu e Carboni
COORDINATORE LICEO SPORTIVO
Prof. Pulino
COORDINAMENTO DIDATTICO CONVITTO
Educatori Ledda e Scano
COMUNICAZIONE
Educatori Ledda - Morittu
7
8
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle
seguenti attività formative:
Attività formativa
Personale coinvolto
Approfondimento
Personale docente
degli
aspetti
metodologici-didattici
e cognitivi comuni alle
diverse discipline, non
disgiungendo
gli
aspetti relazionali da
quelli
di
apprendimento
Priorità strategica correlata
Sviluppo
delle Personale docente
competenze
linguistiche/ CLIL
Sviluppo
delle Personale docente
competenze
digitali amministrativo
nella didattica e
nell’amministrazione.
Innovazione nella P.A.
Formazione relativa Personale docente
ad aspetti culturali e
metodologico
didattici
disciplinari,
interdisciplinari,
multidisciplinari
all’handicap e alle
difficoltà
di
apprendimento DSA e
BES
e
Corso di formazione Personale docente
in materia di sicurezza amministrativo
sul lavoro ai sensi del
D. Lgs 81/08
e
7
9

Migliorare
gli
esiti
dell'area
scientifica/matematica per tutti gli
ordini di scuola

Creare competenze del personale
nell’utilizzo delle tecnologie
informatiche e loro ricaduta nell’attività
didattica

Acquisizione
delle
competenze
necessarie per la programmazione di
moduli CLIL

Sviluppare una didattica inclusiva che
si propone di coinvolgere tutti gli
alunni, al massimo grado possibile,
nell’apprendimento
e
nella
partecipazione sociale, valorizzando
le differenze presenti nel gruppo
classe

Conoscere ed essere consapevoli dei
rischi connessi all’attività lavorativa
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Infrastruttura/
attrezzatura
Motivazione, in riferimento alle
Fonti di finanziamento
priorità strategiche del capo I e
alla progettazione del capo III
Potenziamento,
Rendere più fruibile l’uso delle PON/POR/MIUR/CONVITTO
ampliamento
o nuove tecnologie e nel processo di
adeguamento
delle insegnamento-apprendimento
infrastrutture di rete
LAN/WLAN
Potenziamento
e
creazione laboratori di
istituto ed in rete
(Laboratori Territoriali
per l’Occupabilità)
Rinnovamento
degli
arredi in alcune aule:
banchi mobili, sedie
con le ruote, scaffali
carrellati;
Rinnovamento
delle
aule scientifiche (fisicachimica)
Sviluppo delle competenze digitali PON/POR/MIUR/CONVITTO
degli
studenti, con particolare
riguardo
al
pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e
consapevole dei social network e
dei media nonché alla produzione e
ai legami con il mondo del lavoro
Il miglioramento delle strutture e FSE, PON regionali e nazionali,
degli ambienti di apprendimento con MIUR.
l’utilizzo di aule modulari e
metodologie
laboratoriali
favoriscono il miglioramento degli
esiti dei risultati di apprendimento.
Il miglioramento delle strutture e FSE, PON regionali e nazionali,
degli ambienti di apprendimento con MIUR.
l’utilizzo di aule modulari e
metodologie
laboratoriali
favoriscono il miglioramento degli
esiti dei risultati di apprendimento.
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla
concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle
risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.
Allegati
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Piano di Miglioramento
Schede progetto
Piano Triennale dell’Animatore Digitale
Piano di Inclusione
Regolamento d'Istituto
Curricoli per discipline Scuola Secondaria di primo grado
Profilo delle competenze Scuola Primaria
8
0
Convitto Nazionale ‘Canopoleno’
Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116
SASSARI
Piano di
Miglioramento
Visualizza il RAV
ALLEGATO 1 AL PTOF
8
1
Indice
Introduzione
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo, i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le
modalità di misurazione dei risultati
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone anche i possibili effetti negativi e positivi nel medio e nel
lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e le risorse strumentali Passo 2 - Definire i tempi
di attuazione delle attività
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di
processo
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Passo 2 - Descrivere i
processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione
scolastica.
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Autovalutazione
Introduzione
Il presente Piano di Miglioramento si articola in 4sezioni:
1.
Scegliere gli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del
RAV.
2.
3.
4.
Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti.
Pianificare gli obiettivi di processo individuati.
Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo Interno di Valutazione.
8
2
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di processo
E’ connesso alle priorità…
Obiettivi di processo
1
Curricolo,
progettazione e
valutazione
1 Potenziare ed innovare gli aspetti metodologici nella Migliorare gli esiti dell'area
didattica. Curare ICT e didattica laboratoriale.
scientifica per tutti gli ordini di
scuola,in linea o leggermente
più basso al dato nazionale in
matematica
2 Miglioramento delle capacità progettuali nell'ambito Migliorare gli esiti dell'area
della progettazione europea, partecipazione ai bandi scientifica per tutti gli ordini di
europei, Scambi e stage.
scuola,in linea o leggermente
più basso al dato nazionale in
matematica
Ambiente di
apprendimento
1 Miglioramento delle strutture e dell'ambiente di Migliorare gli esiti dell'area
apprendimento,
utilizzando
se
possibile
risorse scientifica per tutti gli ordini di
provenienti dai bandi europei /convitto.
scuola, in linea o leggermente
più basso al dato nazionale in
matematica.
Inclusione e
differenziazione
Continuità e
orientamento
1 Finalizzato all’orientamento in ingresso dalla primaria Migliorare gli esiti dell'area
alla secondaria di primo grado: Progettazione di un scientifica per tutti gli ordini di
curricolo verticale di italiano e matematica scuola scuola,in linea o leggermente
primaria e secondaria di primo grado
più basso al dato nazionale in
matematica
Orientamento
strategico e
organizzazione della
scuola
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Integrazione con il
territorio e rapporti con le
famiglie
8
3
2
Gli obiettivi e i traguardi sono connessi fra loro, infatti:
-
-
la progettazione di curricola per competenze e di prove comuni concorrono al rafforzamento delle capacità di
comprensione e di riflessione degli alunni che consenta loro di compiere scelte consapevoli, autonome e
responsabili. Il non rimanere vincolati al proprio ambiente, vivere nuove esperienze e nuove forme di didattica,
conoscere e comprendere il valore delle diversità culturali e linguistiche aiuta i giovani ad acquisire competenze
di base necessarie allo sviluppo dell’individuo e contribuisce alla crescita della consapevolezza di sè, della
propria cultura e di quella dei paesi ospitanti attraverso un confronto diretto con i coetanei. L’opportunità di un
costruttivo arricchimento culturale sui vari aspetti della vita scolastica e quotidiana rende gli allievi più
consapevoli e abili nel risolvere autonomamente problemi di ogni genere e sviluppa le loro competenze anche in
ambito scientifico.
Anche il miglioramento delle strutture e degli ambienti di apprendimento con l’utilizzo di aule modulari e
metodologie laboratoriali favoriscono il miglioramento degli esiti dei risultati di apprendimento.
La scelta consapevole del corso di studi grazie ad un orientamento a misura di studente aiuta a ridurre il
numero di insuccessi in ambito scolastico, e di conseguenza, un miglioramento delle performance, soprattutto
nell’ambito scientifico, spesso più ostico per i ragazzi.
8
4
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una stima della loro fattibilità. Ad ogni
obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità e uno di impatto, determinando una scala di rilevanza.
La stima dell’ impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine perseguire
l’obiettivo descritto.
La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle
risorse umane e finanziarie a disposizione.
Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto.
La scelta della scuola di individuare un numero limitato di obiettivi dipende dalla volontà di concentrare le risorse a
disposizione e poterli così realizzare tutti.
TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Impatto (da
1 a 5)
Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell’intervento
3
5
15
3
4
12
Miglioramento delle strutture e
dell'ambiente
di
apprendimento, utilizzando se
possibile risorse provenienti
dai bandi europei /convitto.
2
4
8
Implementare le azioni di
continuità nel primo ciclo:
Progettazione di un curricolo
verticale
di
italiano
e
matematica scuola primaria e
secondaria di primo grado
4
4
16
Obiettivo di
processo elencati
1
2
3
4
Potenziare ed innovare gli
aspetti
metodologici
nella
didattica.
Curare
ICT
e
didattica laboratoriale.
Miglioramento delle capacità
progettuali nell'ambito della
progettazione
europea,
partecipazione
ai
bandi
europei, Scambi e stage.
Fattibilità
(da 1 a 5)
1= nullo
2= poco
3=
4=molto
abbastanza
5= del tutto
8
5
Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di
monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati
Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio
Risultati attesi
Obiettivo di processo
in via di attuazione
1
Potenziare ed innovare gli
aspetti metodologici nella
didattica. Curare ICT e
didattica laboratoriale.
Indicatori di monitoraggio
-Incremento del numero di
docenti che utilizzano la didattica
laboratoriale e per competenze.
- Serie storiche dei docenti
che
progettano
per
competenze
- Diffusione ed uso della didattica
- Serie storiche dei docenti che
lavorano per competenze e
didattica laboratoriale.
per competenze e laboratoriale
l’acquisizione
di
competenze di problem solving
degli studenti
Favorire il successo formativo
degli studenti.
- Ridurre la varianza fra classi
parallele nelle prove strutturate
comuni di competenza realizzate
dalla Scuola
- Favorire
-
-Aumento degli alunni ammessi
alla
classe
successiva
con
risultati positivi in matematica.
- Miglioramento degli esiti delle
prove INVALSI.
- Conseguire risultati nelle prove
invalsi in linea con gli standard
di riferimento
Modalità di
rilevazione
- Questionari ai
docenti
- Esiti delle prove per
-Numero di ore di attività di -
progettazione
-Inserimento di UdA nelle
programmazioni disciplinari
- Percentuale dei quesiti risolti
nelle prove per competenze
- Percentuale
risolti
nelle
competenze
competenze.
Materiali prodotti
Registri
Scrutini I trimestre
Scrutinio finale
- Esiti delle prove
comuni
- Esiti delle prove
INVALSI
- Verbali riunioni
dei problemi
prove
per
Percentuale
di
partecipazione ai corsi di
recupero e alle attività di
potenziamento.
Percentuale
dei
debiti
formativi nel primo trimestre
rispetto all’anno precedente
- Percentuale dei non ammessi
alla classe successiva rispetto
all’anno precedente
-Valutazione collettiva delle
prove comuni con l’utilizzo di
rubriche
di
valutazione
adottate dai dipartimenti.
-Numero prove comuni
2
Miglioramento
delle
capacità
progettuali
nell'ambito
della
progettazione
europea,
partecipazione ai bandi
europei, Scambi e stage.
-Favorire
la
motivazione
all’apprendimento della lingua
straniera e per la cultura del
paese ospitante.
- Rafforzamento del senso di
responsabilità personale e la
capacità decisionale.
-Confronto tra le valutazioni
del periodo precedente e
successivo al soggiorno
-Giudizio
delle
famiglie
ospitanti
al
termine
del
soggiorno all’estero
- Disponibilità a mettersi in gioco
- N. dei docenti responsabili
dei
contatti
con
realtà
scolastiche estere.
Favorire
il
socializzazione
- N docenti formati
progettazione europea
processo
di
- Ambientare la formazione in un
contesto esperienziale
- Affinare il rispetto per gli altri
in un’ottica di collaborazione
- Sviluppo di nuove competenze
all’interno del corpo docente
8
6
alla
- Esiti delle prove
- Questionari alle
famiglie ospitanti
Questionari
di
gradimento
dei
genitori dei nostri
alunni.
-Materiali
all’estero.
prodotti
- Incontri/seminari
informativi/formativi
- Investimento
risorse
- Incontri
genitori
con
- Verbali riunioni
di
i
3
5
Miglioramento
delle
strutture e dell'ambiente
di
apprendimento, - Realizzazione di un ambiente di
utilizzando se possibile
apprendimento confortevole,
risorse provenienti dai
accogliente, ben attrezzati, sicuri
bandi europei /convitto.
e senza barriere architettoniche.
- Valorizzazione del ruolo del
docente in funzione
dell’innovazione
- Sviluppo della personalizzazione
degli interventi formativi.
- Potenziamento della
collaborazione fra pari
- Creazione di ambienti di lavoro
accattivanti e stimolanti al fine di
generare negli alunni
apprendimenti significativi
veicolati dall’utilizzo di linguaggi
diversi nelle discipline.
Implementare le azioni di
continuità nel primo ciclo
- Curricolo verticale condiviso di
italiano e matematica
8
7
- Numeri dei bandi europei a
cui ha partecipato la scuola
- Numero delle aule con spazi
rimodulabili,
- Numero degli interventi atti a
ridurre gli spazi privi di
barriere architettoniche
- Miglioramento degli esiti
- Numero dei docenti
hanno
potenziato
competenze laboratoriali.
- incontri tra docenti
Formulari
partecipazione
bandi europei.
di
a
- Ordini dei materiali
effettuati
Questionari
gradi mento
di
- Esiti delle prove.
che
le
- Incontri/seminari
informativi/formativi
griglie
osservazione
di
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a
lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Effetti positivi all’interno
Effetti negativi
Effetti positivi
Effetti negativi
della scuola a medio
all’interno della scuola all’interno della scuola all’interno della
termine
a medio termine
a lungo termine
scuola a lungo
termine
Azione prevista
Organizzazione
dei - Omogeneità nei contenuti -Attriti
all’interno
dei -Miglioramenti degli esiti
dipartimenti
per
la delle varie discipline nelle dipartimenti
per nelle prove interne ed
progettazione di curricola diverse classi
resistenza dei docenti ai esterne alla scuola
cambiamenti
basata su didattica per
- Uniformità di valutazione in
- Maggiore relazione tra
competenze:
tutto l’Istituto
-Malumori all’interno del prassi didattiche e prove
-accordi sui curricola
corpo docente per il valutative
Aumento
della dover rinunciare ad una
- dare chiare consegne collaborazione e condivisione totale autonomia nella
rispetto ai nuclei fondanti
dei materiali didattici
gestione della didattica
- Scambio di buone
stabilire
percorsi
di
-Riluttanza
ad
un pratiche per un’azione
insegnamento
ulteriore
aggravio
di didattica più incisiva e
condivisa
apprendimento efficaci per Produzione e raccolta di lavoro
didattici
da
far sì che ogni studente materiali
diventi
consapevole
del condividere e incrementare
proprio apprendimento e sia
autonomo
nell’implementarlo;
Conseguimento
di -Difficoltà
di -Miglioramenti degli esiti
competenze
omogenee
nelle
delle
prove
organizzazione
interna
- realizzazione delle rubriche
varie discipline.
standardizzate
di valutazione condivise
- Scarsa disponibilità dei
-Uniformità di valutazione docenti
interni
a - Maggiore disponibilità
delle prove.
dei docenti a lavorare in
collaborare
team
Progettazione di nuove prove
-Miglioramenti positivi delle
comuni per competenze:
prove standardizzate
- Difficoltà a realizzare
Preparazione delle prove
incontri
su
eventuali
discordanze
- Stabilire conoscenze e
metodologiche
e
abilità imprescindibili nello
sviluppo della competenza
valutative in momenti
diversi
da
quelli
-Stabilire i pesi dei nuclei
calendarizzati dal piano
fondanti e i valori da dare
annuale delle attività.
alle
competenze
da
esercitare.
- Stabilire il giorno
prova comune;
della
-utilizzare
rubriche
valutazione condivise
di
Comparazione dei risultati
8
8
-Rivalità fra colleghi
Chiusura
e
conseguente
riduzione di una
disponibilità ad uno
scambio
reciproco
di idee e proposte
- Diminuzione di un
buon
clima
tra
docenti della stessa
materia
Aumento
del
malumore da parte
dei
docenti
per
l’aggravio del lavoro
non gratificato da
un punto di vista
finanziario e sociale
Effetti positivi all’interno
Effetti negativi
Effetti positivi
Effetti negativi
della scuola a medio
all’interno della scuola all’interno della scuola all’interno della
Azione prevista
termine
a medio termine
a lungo termine
scuola a lungo
termine
(Miglioramento delle capacità -Scambio di buone pratiche Nessun effetto negativo Miglioramento
della Nessun
effetto
progettuali nell'ambito della
qualità e dell’efficacia negativo
Consolidamento
degli
progettazione
europea, dell’istruzione
e
della
professionali
tra
formazione
partecipazione
ai
bandi scambi
docenti di scuole europee
europei, Scambi e stage)
- Sviluppo di paternariati
- Perfezionamento
da
parte
del
personale
docente della qualità e
della dimensione europea
della propria formazione
- Interventi individualizzati - Miglioramento dei livelli di
per aggiornamento e auto- conoscenza e di competenza
aggiornamento dei docenti dei giovani
(apprendimento
linguistico/CLIL) e per lo - Educazione all’intercultura
sviluppo delle
progettuali
competenze
- Partecipazione
europei
ai
- Rafforzamento dei rapporti
interpersonali
-Apprendimento
permanente degli alunni
e dei docenti.
bandi
- Partecipazione dei ragazzi a
progetti per i quali si sentono
Partecipazione
degli motivati e ai quali aderiscono
studenti a esperienze di attivamente
scambio
- Sviluppo della coesione
all’interno del gruppo classe e
della
capacità
di
corporazione, integrazione e
accoglienza dell’altro.
- Accogliere le richieste delle
famiglie di fornire ai nostri
studenti
un
profilo
internazionale di più ampio
respiro
(Miglioramento
delle Lavorare in un ambiente di Eventuale
iniziale Valorizzazione del ruolo
strutture e dell'ambiente di apprendimento confortevole, sottovalutazione
del del docente in funzione
apprendimento,
utilizzando accogliente, ben attrezzato, lavoro da svolgere da dell’innovazione
se
possibile
risorse sicuro
e
senza
barriere parte degli alunni
-Apprendimento
provenienti dai bandi europei architettoniche.
permanente degli alunni
/convitto).
e dei docenti.
Sviluppo
della
personalizzazione
degli
-Miglioramenti degli esiti
interventi formativi.
nelle prove interne ed
Individuazione
di
esterne alla scuola
finanziamenti
e Potenziamento
della
partecipazione ai bandi
collaborazione fra pari
Svolgimento delle attività
didattiche
in
ambienti
accattivanti e stimolanti che
generano
negli
alunni
apprendimenti significativi.
Progettazione di un curricolo Avere una visione unitaria Non rilevati
verticale
di
italiano
e delle competenze; favorire
matematica scuola primaria un naturale passaggio dalla
e secondaria di primo grado scuola
primaria
alla
secondaria di primo grado
Consentire alla scuola di Non rilevati
definire
la
propria
identità; diffondere un
clima di serenità fra
alunni e genitori.
Riferimento
ad
un
curricolo condiviso che
contempli
tutte
le
competenze in uscita.
Adeguare
la
progettazione alle Nuove
Indicazioni Nazionali.
8
9
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno sul raggiungimento di obiettivi a breve termine, ma soprattutto se
rappresenteranno un’occasione per avviare un profondo processo di innovazione e cambiamento della scuola.
Le azioni che s’intendono attivare vengono quindi messe in relazione con il quadro di riferimento che emerge dal lavoro che INDIRE
svolge con le scuole delle Avanguardie Educative e si collega fortemente a quanto previsto dalla Legge 107/15 nota come “Buona
Scuola”.
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Connessione con il quadro di riferimento di cui
in Appendice A e B
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Potenziare ed innovare gli aspetti metodologici nella didattica. Curare Appendice A:
ICT e didattica laboratoriale.
- Punto b: potenziamento delle
matematico-logiche e scientifiche;
competenze
- Progettazione di curricola basata su didattica per competenze per - Punto h sviluppo delle competenze digitali degli
tutti gli ordini di scuola
studenti;
- Progettazione di nuove prove comuni per competenze.
- Raccordo delle didattiche – metodologiche nei vari corsi dell’Istituto
-Innovazione della prassi educativa con ricadute dirette sugli esiti.
- Punto i: potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di laboratorio;
Punto k: valorizzazione della scuola intesa come
comunità attiva, aperta al territorio;
Punto l: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione
del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con
potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione
del monte orario;
- Punto n: valorizzazione di percorsi formativi
individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
Appendice B:
Trasformare il modello trasmissivo dellascuola
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere evalutare
Creare nuovi spazi per l’apprendimento
Riorganizzare il tempo del fare scuola
Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della
società della conoscenza
Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti
(dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento
tra pari, scuola/azienda, ...)
Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e
trasferibile
10
Appendice A:
Miglioramento
delle
capacità
progettuali
nell'ambito
della
progettazione europea, partecipazione ai bandi europei, Scambi e
Punto
a:
valorizzazione delle competenze
stage
linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;
- Punto d: sviluppo delle competenze in materia di
Promozione di stage e scambi per supportare e facilitare i processi di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
insegnamento –apprendimento al fine di migliorare gli esiti degli valorizzazione dell’educazione interculturale e alla
studenti
pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità,
l’educazione all’autoimprenditorialità;
- Punto k: valorizzazione della scuola intesa come
comunità attiva, aperta al territorio
- Punto n: valorizzazione di percorsi formativi
individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
- Punto o: individuazione di percorsi funzionali alla
premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni;
Appendice B:
- Punto 1: Trasformare il modello trasmissivo della
scuola
- Punto 5: Riconnettere i saperi della scuola e i saperi
della società della conoscenza
- Punto 6: Investire sul “capitale umano” ripensando i
(dentro/fuori,
insegnamento
rapporti
frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda,)
11
Miglioramento delle strutture e dell'ambiente di apprendimento, Appendice A:
utilizzando se possibile risorse provenienti dai bandi europei /convitto
- Punto h sviluppo delle competenze digitali degli
studenti;
Promozione di setting tecnologici per la gestione dei processi di - Punto i: potenziamento delle metodologie
apprendimento/insegnamento
laboratoriali e delle attività di laboratorio;
Punto l: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione
del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con
potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione
del monte orario;
- Punto n: valorizzazione di percorsi formativi
individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
Appendice B:
- Trasformare il modello trasmissivo dellascuola
- Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere evalutare
- Creare nuovi spazi per l’apprendimento
- Riorganizzare il tempo del fare scuola
- Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della
società della conoscenza
- Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti
(dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento
tra pari, scuola/azienda, ...)
- Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e
trasferibile
Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola Legge 107/15 Art.1 comma 7 lettera a, prima parte
primaria e secondaria di primo grado
(valorizzazione e potenziamento delle competenze
linguistiche, con particolare riferimento all'italiano) e
lettera
b
(potenziamento
delle
competenze
matematico- logico-scientifiche)
Si sottolinea il diritto degli alunni ad un percorso formativo organico
completo, dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado.
Creare una comunità di apprendimento.
12
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Prof.ssa Vanna Contini Dirigente
Ore
aggiuntive
presunte
Tipologia di
attività
Supervisor
Costo
previsto
/
FIS
1050
FIS
Stage 20
350
FIS
Stage 20
350
FIS
1400
FIS
1225
FIS
2625
FIS
600
1400
FIS
FIS
Fabiana Bulla - Docente
Referente
progetti
laboratoriali
area
Nucleo di Valutazione
15
263
FIS
Paola Pondi
Nucleo di Valutazione
15
263
FIS
Antonella Careddu
F.
S.
Valutazione
di 30
600
FIS
Sabrina Ruzzu Docente
Master Teachers
20
600
FIS
sito 30
700
FIS
90
FIS
625
FIS
Marcella Cabras -Docente
F.
S.
Valutazione
Loredana Dore - Docente
Responsabili
all'estero
Sabrina Moretti - Docente
Responsabili
all'estero
Grazia Pirino - Docente
F.
S.
Valutazione
Nucleo
Nucleo
di 60
Fonte
finanziari a
di 80
Animatore Digitale
Master Teachers
Referente
progetto
innovazione ambienti di
apprendimento
Adelaide Soro - Docente
Marzio Scudino e
Commissione – Docenti
Referente
progetti 70
Alternanza scuola/lavoro
F.S. Orientamento
150
Antonella Langiu – Scuola
Primaria
Milena Tanca - Docente
F.
S.
Valutazione
Nucleo
80
di 30
Master Teachers
Referente
progetto
innovazione ambienti di
apprendimento
Tonino Morittu Educatore
Docenti coordinatori dei
vari dipartimenti
Personale ATA
Responsabile
dell'Istituto
Responsabile
dell'Istituto
Responsabili
Dipartimento
Nucleo
sito
di 5
50
13
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte
finanziaria
21.000 EURO IN TRE ANNI
Formatori
FONDI PROPRI
MIUR
Consulenti
Attrezzature
4000
FONDI PROPRI /PON
Servizi
1000
FIS
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara
dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione, per questo motivo, si configura come una vera e propria “tabella di
marcia” da aggiornare in ogni momento, monitorando costantemente l’andamento del processo di miglioramento.
1
Tabella 8 - Tempistica delle attività
Attività
Pianificazione delle attività
Organizzazione
dei dipartimenti
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
per:
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Individuare
all'interno
dei
Dipartimenti
dei
tutor
per
coordinare
le
attività
di
programmazione e
la
progettazione
delle attività
Accordi
sui
curricola
e
sui
nuclei fondanti
X
X
X
X
X
Definizione
dei
percorsi
di
insegnamento/
apprendimento
X
X
X
X
Realizzazione delle
rubriche
di
valutazione
condivise
X
X
X
X
14
Giugno
Attività
Pianificazione delle attività
Progettazione di
nuove
prove
comuni
per Settembre Ottobre Novembre Dicembre
competenze
Stabilire
conoscenze
e
abilità
imprescindibili
nello sviluppo della
competenza
X
Stabilire i pesi dei
nuclei fondanti e i
valori da dare alle
competenze
da
esercitare.
X
Gennaio
Realizzazione della
prova comune;
Febbraio
Marzo
Aprile
Giugno
X
Somministrazione
della prova
X
utilizzare rubriche
di
valutazione
condivise
X
Comparazione dei
risultati
X
X
Attività
Pianificazione delle attività
Interventi
individualizzati per
aggiornamento
e
autoaggiornamento dei
docenti
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
(apprendimento
linguistico/CLIL) e
per lo sviluppo delle
competenze
progettuali
Individuazione
referente
formazione
docenti
Maggio
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
X
X
X
X
X
X
X
della
dei
Individuazione
dei
bisogni formativi dei
docenti
X
Individuazione
percorsi
autoformazione
di
di
X
X
Individuazione
formatori
di
X
X
Formazione docenti
X
X
15
Attività
Pianificazione delle attività
Partecipazione
ai bandi europei
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Individuazione
figura responsabile
della
partecipazione ai
bandi europei
X
Attività di ricerca
dei bandi
X
Partecipazioni
bandi
X
X
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
X
X
X
X
X
X
X
ai
Monitoraggio
dell'attività
X
Attività
Pianificazione delle attività
Partecipazione
degli studenti a
esperienze
di Settembre Ottobre Novembre Dicembre
scambio
Individuazione
Referente
stage/scambi
X
Preparazione
progetti
stage/scambi
X
Partecipazioni
ragazzi
dei
X
Gennaio
Febbraio
Marzo
X
X
X
Azioni
di
monitoraggio per
valutare
l'esperienza svolta
16
X
X
Aprile
Maggio
Giugno
Attività
Pianificazione delle attività
Individuazione
di finanziamenti
e partecipazione
ai
bandi
per
nuovi
ambienti Settembre Ottobre Novembre Dicembre
apprendimento
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Individuazione
figura responsabile
della
partecipazione ai
bandi
X
Attività di ricerca
dei bandi
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Partecipazioni
ai
bandi
(in
riferimento
alla
scadenza
del
bando)
Monitoraggio
dell'attività
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
(a metà e alla fine
dell'attività)
Attività
Pianificazione delle attività
Progettazione di
un
curricolo
verticale
di
italiano
e
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
matematica
scuola primaria
e secondaria di
primo grado
Corso formazione
sulle
Nuove
indicazioni
nazionali e sulla
progettazione per
competenze.
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
X
X
X
Giugno
X
Incontri
docenti
per
stesura
curricolo verticale
Realizzazione
curricolo verticale
di
italiano
e
matematica
X
17
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell’obiettivo di processo
La scuola è invitata a mettere in atto operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di avanzamento e dei risultati raggiunti. Tali
indicatori devono consentire una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto.
Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola è invitata a riflettere sui dati e ad individuare le eventuali necessità di modifica del
piano.
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori
monitoraggio
processo
di
del
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
(Potenziare
ed
Questionari
ai
innovare gli aspetti
docenti
metodologici
nella - Numero incontri docenti nelle
Prove
per
didattica. Curare ICT e riunioni di dipartimento
competenze.
didattica laboratoriale)
-Numero di ore di attività di
progettazione dei docenti
- Materiali prodotti
-Presenza
di
UdA
nelle - Registri
programmazioni disciplinari
- Scrutini I trimestre
- - Esiti delle prove ,di tutti gli
- Verbali riunioni
studenti
Dicembre
- Percentuale dei quesiti risolti
nelle prove per competenze
Marzo
Maggio
- Percentuale
risolti
nelle
competenze
dei problemi
prove
per
- Percentuale di partecipazione
degli studenti ai corsi di
recupero e alle attività di
potenziamento.
Percentuale
dei
debiti
formativi nel primo trimestre
rispetto all’anno precedente
(Miglioramento
delle - Numero incontri docenti nelle - Verbali riunioni
capacità
progettuali riunioni di progettazione
- Materiali prodotti
nell'ambito
della
-Numero di ore di attività di
progettazione
- Registri attività
progettazione dei docenti
europea,
partecipazione
ai
Questionari
bandi europei, Scambi -N di alunni partecipanti docenti
agli/stage
e stage)
ai
Questionari
- grado di soddisfazione degli famiglie
alunni e delle famiglie
alle
Questionari
studenti
agli
Maggio
(Progettazione di un
Questionario
ai
curricolo verticale di
docenti
italiano e matematica
- Report degli incontri
scuola
primaria
e
secondaria di primo - Numero incontri docenti nelle
riunioni di progettazione
grado)
-Numero di ore di attività di
progettazione dei docenti
Febbraio
18
Progressi
rilevati
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati bisogna svogere una valutazione sull’andamento complessivo del
Piano di Miglioramento con frequenza annuale, evitando di rimandare il controllo verso la conclusione del percorso. Una
valutazione periodica in itinere, infatti, permette di capire se la pianificazione è efficace o se invece occorre introdurre modifiche
o/e integrazioni per raggiungere i traguardi triennali
Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l’andamento del Piano di Miglioramento per ciascuna delle priorità
individuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 delRAV).
Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Esiti degli
studenti
(dalla sez. 5
del RAV)
Traguardo
(dalla sez. 5
del RAV)
Data rileva
-zione
Indicatori
scelti
Migliorare gli esiti Allinearsi al dato - 5 maggio 2016: Prova Invalsi
dell'area
nazionale
prova di Matematica
scientifica/matem nell'area
(II e V primaria) e
atica per tutti gli matematica.
Questionario
studente
(V
ordini di scuola.
primaria);
- 12 maggio 2016:
prova
d’Italiano,
prova di Matematica
e
Questionario
studente
(II
secondaria
di
secondo grado);
- 17 giugno 2016:
prova
d’Italiano,
prova di Matematica
(III secondaria di
primo grado – Prova
nazionale all’interno
dell’esame di Stato)
19
Risultat i
attesi
Dimezzare lo
scarto
percentuale
attuale
rispetto
alla
media
nazionale
ogni anno.
Risultati
riscontrat i
Differenza
Considerazio
-ni critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate.
Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di
condivisione
interna
Persone coinvolte
Considerazioni nate
dalla condivisione
Strumenti
- Condivisione delle attività Tutti i docenti della Scuola in -Numero di incontri
programmate, nei Consigli di relazione alle attività svolte:
-Questionari
classe e nelle riunioni di
-gruppi dei progetti
dipartimento.
- Check list
- Lavoro partecipato in Team -referenti dei singoli progetti
-Condivisione on-line
- Diffusione dei percorsi e -referenti NIV
- Comunicazioni scritte
degli esiti nei Collegi dei
Animatore
Digitale
docenti
- Pubblicazione dei percorsi e -Studenti
degli
esiti
attraverso
la
bacheca
del
registro
elettronico.
Monitoraggio
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno sia all’esterno
dell’organizzazione scolastica.
Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del Piano di Miglioramento siano
condivisi all’interno e all’esterno della scuola con tutti gli stakeholders che potrebbero essere interessati alla vita della comunità
scolastica.
Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla
scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti
Analisi degli esiti delle prove comuni
Destinatari
Consigli di classe
Riunioni di dipartimento
Restituzione esiti delle prove comuni Consigli di classe
strutturate interne
Gli studenti
Restituzione
esiti
delle
prove Tutti i docenti della scuola
strutturate esterne
Gli studenti
Condivisione di materiali prodotti
Consigli di classe
Tempi
In itinere e nella fase finale dell’anno
scolastico
In itinere e ex post
Ex post
In itinere e ex post
Riunioni di dipartimento
Spazi On line condivisi
Presentazione e condivisione di modelli Consigli di classe
e di materiali prodotti per le prove
strutturate interne e/o esterne, per la Riunioni di dipartimento
valutazione
On line condivisi
Monitoraggio e analisi dei risultati
Collegi
docenti
NIV
e staff
della Dirigenza
20
In itinere e ex post
In itinere e ex post
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti
Destinatari delle azioni
- Materiali e modelli prodotti in formato Convitto “Canopoleno”
digitale
attraverso
il
registro
Scuole del territorio
elettronico,sito web, social media.
- Pubblicazione su "Scuola in Chiaro"
Tempi
Per annualità
Famiglie
Studenti
Seminario tenuto dalla Dirigente per la Scuole del territorio
restituzione dell’esperienza partecipata
sul miglioramento degli esiti e delle Università
competenze dei nostri studenti.
Famiglie
Per annualità
Istituzioni locali
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione
Nome
Ruolo
Contini Giovanna Antonia
Dirigente Scolastico
Bulla Fabiana
Docente scuola di I grado
Cabras Marcella
Docente scuola di II grado F.S. del PdM
Careddu Antonella
Docente scuola primaria F.S. del PdM
Pirino Grazia
Docente scuola di II grado F.S. del PdM
Pondi Paola
Docente scuola di I grado F.S. del PdM
Tanca Milena
Docente scuola di II grado Staff della Direzione e F.S.
del PdM
21
F.S. del PdM
Format 15 - Caratteristiche del percorso svolto
15.1.
Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del Piano di
Miglioramento? (collegata a 15.2)
□
15.2
15.3
No
Se sì chi è stato coinvolto?
□
X Genitori
□
X Studenti (di che classi): Tutte
□
Altri membri della comunità scolastica (specificare quale): Docenti
La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? (collegata a 15.4)
□
15.4
XSì
Sì
X No
Se sì da parte di chi?
□
INDIRE
□
Università (specificarequale):……………………………….
□
Enti di Ricerca (specificare quale):……………………………….
□
Associazioni culturali e professionali (specificare quale):……………………………….
□ Altro(specificare):………………………………..
15.5
Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento?
X Sì □ No
15.6.
Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?
X Sì
□ No
22
Convitto Nazionale ‘Canopoleno’
Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116
SASSARI
Schede Progetti
ALLEGATO AL PTOF
1
SCHEDE PROGETTO SCUOLA PRIMARIA
Denominazione progetto
Musica, D.M. N° 88 /2011
Priorità cui si riferisce
Il laboratorio di musica si configura come un momento di aggregazione e orientamento.
Traguardo di risultato (event.)
Funzione formativa dell'apprendimento della musica:
-cognitivo-culturale
-linguistico-comunicativa
-emotivo-affettiva
-identitaria e interculturale
-relazionale
-critico-estetica
Obiettivo di processo (event.)
Educare ad un ascolto consapevole, in una prospettiva di crescita che va dal riconoscimento
di suoni e timbri diversi alla percezione di elementi formali.
Sviluppare la cretività attraverso l'educazione della voce e l'uso di strumenti ritmici e/o
melodici.
Avviare alla conoscenza e all'uso della notazione musicale tradizionale.
Avviare alla partecipazione attiva alla realizzazione di esperienze musicali.
Altre priorità (eventuale)
Creare una continuità musicale tra la scuola primaria e secondaria di primo grado
Situazione su cui interviene
Nella scuola primaria i docenti non sono specializzati nell'insegnamento della musica,
pertanto la presenza di un docente esperto offre l'opportunità agli studenti di acquisire
competenze musicali.
Attività previste
Lezioni collettive, studio di brani vocali e strumentali, pratica di uno strumento.
Risorse finanziarie necessarie
Non sono previste ulteriori risorse economiche in quanto si attingerà all'organico di
potenziamento.
Risorse umane (ore) / area
Un docente di musica dell'organico di potenziamento. Un'ora alla settimana per ciascuna
classe della scuola primaria.
Altre risorse necessarie
Aula di musica della scuola secondaria di primo grado .
Indicatori utilizzati
Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie
Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali
Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso
sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali
Il laboratorio di musica durerà per tutto il triennio ed oltre.
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
•
•
•
Ci si aspetta che tutti gli alunni partecipino attivamente e che vengano attivati processi di
cooperazione e socializzazione e si sviluppi il senso di appartenenza a una comunità.
2
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
Obiettivo di processo (event.)
Situazione su cui interviene
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
SPORT DI CLASSE
Potenziamento delle competenze motorie
•
•
Coinvolgere tutti gli alunni nell'attività sportiva
Sperimenta l'importanza di stare in un gruppo e di dover stabilire e rispettare delle
regole
L'attività sportiva favorisce l'integrazione, la socializzazione e lo sviluppo del senso civico.
Promuove l'adozione di stili di vita corretti.
Si tratta di un progetto finanziato dal MIUR
Tutor sportivo che affianca il docente di educazione fisica.
Altre risorse necessarie
Palestra e campi esterni della scuola.
Indicatori utilizzati
•
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
•
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
•
Il gioco, lo sport, le regole
•
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
Il progetto riguarda tutte le classi della cuola primaria e viene finanziato annualmente dal
Miur. La scuola intende aderire per tutto il trienno del PTOF al progetto.
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Ci si attende che gli alunni
-acquisiscano consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e posturali
-sperimentino una pluralità di esperienze che gli permettano di maturare competenze di
giocosport
-agiscano rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri e che trasferiscano tale
competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico
-sperimentino l'importanza di essere una squadra e di collaborare
Denominazione progetto
NO LITTERING
Priorità cui si riferisce
Sensibilizzare i bambini alla salvaguardia dell’ambiente con particolare riguardo al littering e
al decoro urbano
Obiettivo di processo
Sviluppare spirito critico e consapevolezza nei confronti dell’ambiente
Formare cittadini r responsabili e consapevoli.
Conoscere il tempo di degrado dei rifiuti
Sensibilizzare ad una corretta raccolta differenziata
Trovare soluzioni per contrastare il littering
Il progetto riguarda le classi 3^ - 4^A – 4^B. Dagli anni scorsi è stato avviato un lavoro di
sensibilizzazione alla raccolta differenziata al fine di modificare i comportamenti che non
rispettano l’ambiente. Per littering si intende l’abitudinei incivile di gettare piccoli rifiuti dove
capita senza rendersi conto del danno per l’ambiente. Inoltre si sottovaluta il fatto che tali
comportamenti compromettano anche il decoro e l’igiene urbana.
Situazione su cui interviene
Attività previste
Due incontri in aula con una esperta e due incontri fuori dall’aula.
Esperimenti con i bambini per osservare e descrivere i tempi di degrado dei diversi materiali
che vengono quotidianamente gettati per terra.
Compilazione di schede di osservazione.
Al termine delle attività invenzione di una storia sul littering
Risorse finanziarie necessarie
Finanziato dal Comune di Sassari
Risorse umane (ore) / area
Un’esperta per 8 ore e la docente curricolare di scienze.
Altre risorse necessarie
Scuolabus per uscite
Valori / situazione attesi
Contribuire a formare cittadini responsabili e consapevoli
Saper utilizzare tali competenze nei vari contesti
3
Denominazione progetto
MAMMA TERRA
Priorità cui si riferisce
Consapevolezza e rispetto della natura del terreno e delle specie animali e vegetali che vi
coabitano
Obiettivo di processo (event.)
Sviluppare e/o potenziare la capacità di collaborare con gli altri
Partecipare alla costruzione ed alla cura di un orto sinergico
Sperimentare la messa a dimora di semi di piante non note
Scoprire le funzioni di alcune varietà di piante “amiche” (le consociazioni)
Approfondire la conoscenza della stagionalità dei prodotti orticoli
Attività previste
Far propri alcuni principi dell’agricoltura naturale
L’entusiasmo, l’impegno ed i conseguenti risultati delle attività relative al progetto avviato da
alcuni anni ci inducono a proporre, per il quarto anno consecutivo, l’iniziativa che ha visto la
partecipazione dei bambini e delle famiglie nella realizzazione e nella cura di un orto
sinergico.
Un esperto di agricoltura naturale lavorerà in collaborazione con la docente di scienze nelle
classi 4^ A e 4^ B. Le attività riguarderanno: la raccolta degli ultimi frutti e la ripulitura del
terreno dalle erbe; la messa a dimora di piantine di ortaggi; altre consociazioni, tenendo conto
della stagionalità dei vari ortaggi, legumi e cereali; il monitoraggio e la cura dell’orto. La
raccolta ed il consumo dei frutti da parte dei bambini concluderanno i diversi momenti del
lavoro agricolo. I semi dei frutti saranno quindi custoditi per l’anno successivo.
Risorse finanziarie necessarie
Fondi interni alla scuola
Risorse umane (ore) / area
Esperto esterno - N. 10 ore
Insegnanti di classe
Indicatori utilizzati
Capacità dei bambini di modificare il comportamento nei confronti del problema alimentazione
e del rispetto dell'ambiente
Valori / situazione attesi
Atteggiamento responsabile da parte degli alunni verso le problematiche affrontate, in
contesti diversi rispetto a quello scolastico
Situazione su cui interviene
4
Denominazione progetto
VERSO UNA EDUCAZIONE DEL GUSTO
Priorità cui si riferisce
Comprendere quali siano i cibi “buoni e sani” e, di conseguenza, giudicare consapevolmente
la bontà di ciò che mangiano.
Potenziare la capacità di collaborare con il gruppo
Avviarsi verso l’acquisizione del metodo di indagine scientifica
Analizzare un alimento ed esprimere le proprie sensazioni utilizzando il lessico specifico
Sperimentare la degustazione di un cibo individuando la specificità di ciascun organo di
senso
Confrontare con i compagni le sensazioni sperimentate
Acquisire gradualmente, mediante esperienze concrete, la capacità di apprezzare il profumo
e il gusto di un cibo “sano” e “pulito”
Operare confronti tra prodotti gastronomici simili ottenuti mediante procedimenti differenti
Avviarsi gradualmente verso la scoperta dell’importanza di un’alimentazione sana e naturale
Le attività progettuali, avviate lo scorso anno scolastico, hanno ottenuto buoni risultati sia da
parte degli alunni sia da parte delle famiglie.
Obiettivo di processo
Situazione su cui interviene
Attività previste
Le attività con gli alunni (classi 4^ A – 4^B) saranno svolte durante l’orario curricolare
destinato alle scienze, con la collaborazione di un esperto in Comunicazione
enogastronomica.
L’esperto e l’insegnante di scienze proseguiranno il percorso di educazione del gusto che
vedrà la scoperta di altri semplici prodotti tipici della tradizione isolana mediante l’analisi
sensoriale degli stessi. Una parte degli interventi dell'esperto sarà destinata ancora alle
attività con i genitori degli alunni.
Risorse finanziarie necessarie
Fondi interni alla scuola
Risorse umane (ore) / area
Esperto esterno - N. 15 ore
Insegnanti di classe
Altre risorse necessarie
Acquisto di alimenti da analizzare
Indicatori utilizzati
Sviluppo delle capacità dei bambini di giudicare le qualità di un alimento
Valori / situazione attesi
Trasferimento in contesti diversi delle competenze acquisite a scuola
Denominazione progetto
ARCHEOLOGIA
Priorità cui si riferisce
Attività previste
Acquisizione di un metodo di indagine storiografica
Analisi di alcune fonti materiali relative al Neolitico e all'Eneolitico in Sardegna
Ricavare informazioni dall'analisi di una fonte storiografica
Scoprire alcuni aspetti di vita degli uomini nei periodi oggetto di ricerca
Gli alunni delle classi interessate (4^A - 4^B) hanno svolto in precedenza alcune attività di
scoperta della professione dell'archeologo ed hanno avviato con l'insegnante di Storia un
percorso di ricerca storiografica iniziato con l'analisi di fonti del Paleolitico in Sardegna.
Intervento di un archeologo che integrerà il lavoro curricolare
Risorse finanziarie necessarie
Fondi interni alla scuola
Risorse umane (ore) / area
Esperto esterno - N. 8 ore
Insegnanti di classe
Indicatori utilizzati
Partecipazione attiva degli alunni alle attività laboratoriali
Valori / situazione attesi
Incremento della motivazione ad apprendere e potenziamento delle competenze nell'ambito
storico-archeologico
Obiettivo di processo (event.)
Situazione su cui interviene
5
SCHEDE PROGETTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Denominazione progetto
LA BANDA DELLA SCUOLA
(in collaborazione con l’Associazione Blue Note Orchestra)
Priorità cui si riferisce
L’attività musicale permette ai ragazzi di crescere insieme, scoprendo potenzialità ed
interessi: in tal modo si realizza una crescita personale che porta ad una maggiore autostima
ed alla consapevolezza dei propri mezzi e può orientare nelle scelte future.
Il presente progetto, rivolto agli alunni della Secondaria di Primo Grado, agli ex alunni, agli
alunni delle quinte classi della Scuola Primaria e ai ragazzi del quartiere, consentirebbe alla
nostra scuola di configurarsi come centro di aggregazione per bambini e preadolescenti.
La Banda diventerebbe, così, non solo un elemento caratterizzante della nostra Scuola ma
un ponte fra gli alunni del Canopoleno e i loro coetanei del quartiere.
Traguardo di risultato (event.)
Funzione formativa e sociale dell’apprendimento e della pratica musicale:
I.
far percepire, ad alunni e ragazzi del quartiere, l'ambiente scolastico come luogo
accogliente in cui è possibile manifestare i propri interessi e sviluppare le proprie
potenzialità;
II.
creare nei ragazzi un senso di appartenenza alla scuola che favorisca la
partecipazione attiva al dialogo educativo con ricadute positive anche sulle attività
in orario curricolare;
III.
prevenire il disagio e la dispersione scolastica anche con l'apertura della scuola
oltre l'orario curricolare;
IV.
favorire la diversificazione dell’offerta formativa, sotto il profilo dell’insegnamento
della musica, in risposta alle richieste ed agli interessi specifici manifestati in
questo campo dai ragazzi;
V.
fornire maggiori opportunità per la realizzazione di attività musicali collettive;
VI.
favorire la formazione di un gruppo musicale stabile all’interno della Scuola anche
con il coinvolgimento degli allievi del corso ad indirizzo musicale;
VII.
favorire l’orientamento musicale e culturale degli alunni;
VIII.
sviluppare la capacità di lavorare in gruppo;
IX.
potenziare l’autostima, l’autonomia e la creatività di ciascuno.
Obiettivo di processo (event.)
Area 1: vocalità e canto.
Le attività di quest'area saranno prioritariamente rivolte agli alunni della scuola primaria
coinvolti nel progetto, con i seguenti obiettivi:



esplorare le proprie potenzialità vocali;
scoprire gli elementi musicali presenti nel parlato (esempi: elementi prosodici;
correlazione fra altezze dei suoni e intenzione espressiva);
scoprire le strutture ritmico-metriche attraverso le filastrocche.
Area 2: la pratica dello strumento musicale e la musica d'insieme:
Acquisire/consolidare la capacità di decodificare ed utilizzare la notazione musicale;
acquisire competenze tecniche relative allo strumento scelto;
acquisire/consolidare la capacità di eseguire in modo espressivo brani musicali di
differenti epoche e stili;
acquisire la capacità di prendere parte in modo costruttivo all’esecuzione collettiva di
brani musicali;
acquisire la capacità di intervenire in modo creativo su materiali musicali dati.
Area 3: ascolto attivo.


Sviluppare l'orecchio musicale;

acquisire la capacità di valutare e correggere autonomamente la qualità della
propria performance musicale.
acquisire la capacità di riconoscere elementi stilistici e formali appartenenti a
epoche e culture differenti;
Area 4: integrazione della musica con altri linguaggi.
Acquisire la capacità di ideare e realizzare messaggi musicali e sonorizzazioni di brevi testi
6
letterari o teatrali, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di
elaborazione collettiva.
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Mantenere, nel primo ciclo di istruzione, la continuità nella pratica musicale ed estenderla alla
scuola secondaria di secondo grado, realizzando, di fatto, un curricolo verticale fra i tre ordini
di scuola.
L'interesse per la pratica musicale da sempre manifestato dai ragazzi della nostra scuola ha
portato negli anni alla partecipazione di gruppi strumentali/vocali e di gruppi teatrali/musicali a
Rassegne Musicali e alle Convittiadi.
Da quest'anno scolastico, inoltre, nella scuola secondaria di primo grado è stato attivato un
corso ad indirizzo musicale mentre la scuola primaria del nostro Istituto è stata inserita, già
dallo scorso anno, nell'elenco delle scuole del D.M. 8/2011.
Sempre lo scorso anno è stata finanziata dal Comune di Sassari la prima fase di un progetto
per restituire alla Scuola la sua Banda Musicale, della cui presenza in passato sono testimoni
alcuni strumenti e degli spartiti ritrovati nella biblioteca dell'Istituto.
A questa prima fase, rivolta inizialmente solo agli alunni delle prime classi della scuola
secondaria di primo grado, nelle intenzioni della responsabile deve seguire una seconda
fase nella quale saranno coinvolte tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, gli
ex alunni, gli alunni delle classi conclusive della scuola primaria e i ragazzi del quartiere.
Questa seconda fase costituisce l'oggetto del presente progetto.
Come per la prima, anche per questa seconda fasele attività previste saranno realizzate in
collaborazione con la prestigiosa Associazione Blue Note Orchestra.
Lezioni -concerto per la presentazione degli strumenti proposti (sax contralto, corno,
clarinetto, tromba, percussioni).
Lezioni di strumento individuali e per piccoli gruppi .
Musica d’insieme.
Saggi degli allievi.
Lezioni-concerto con guida all’ascolto.
E’ previsto che il progetto si svolga per un triennio: pertanto la richiesta di finanziamento
presentata al Miur è di 73.500€ che comprendono l’acquisto di strumenti, la retribuzione dei
docenti e le altre voci di spesa
Docenti di strumento e personale tecnico e ausiliario della scuola con un numero di ore da
quantificare in base all’entità del finanziamento eventualmente concesso.
Altre risorse necessarie
Aule per le lezioni individuali o per piccoli gruppi, Aula Magna per prove d’insieme e concerti,
strumenti, materiale di facile consumo, fotocopiatore, ecc.
Indicatori utilizzati
Livelli di competenze specifiche raggiunti dai partecipanti in termini di: tecnica strumentale,
capacità di lettura, capacità di ascolto e comprensione del linguaggio musicale , capacità di
autovalutare e correggere la qualità della propria performance individuale o collettiva.
Regolarità nella frequenza delle lezioni.
Primo anno: acquisizione delle nozioni fondamentali di teoria musicale, di nozioni elementari
di forma, di elementi fondamentali della tecnica dello strumento scelto.
Secondo anno: consolidamento delle abilità e competenze acquisite; sviluppo della capacità
di prendere parte correttamente all’esecuzione collettiva di un brano.
Terzo anno: potenziamento delle abilità e competenze acquisite; consolidamento
dell’autonomia esecutiva.
Formazione di un gruppo bandistico del Canopoleno che comprenda alunni dei tre ordini di
scuola e del quartiere; apertura della scuola al territorio; sviluppo di un senso di
appartenenza alla comunità scolastica; miglioramento della conoscenza di sé, aumento
dell’autostima, acquisizione della capacità di lavorare in gruppo, orientamento.
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
7
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato (event.)
Obiettivo di processo (event.)
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Progetto “Parliamo di…Talassemia”
proposto dalla ASL di Sassari
La Talassemia o Anemia Mediterranea è una patologia molto diffusa nell’area del
Mediterraneo. Tra i principali interventi sanitari nei confronti di questa malattia vi è la
prevenzione. L’educazione sanitaria rappresenta uno strumento fondamentale per operare
una prevenzione primaria dei difetti congeniti e delle malattie genetiche attraverso una
corretta informazione nonché la promozione di stili di vita e comportamenti adeguati alla
procreazione cosciente e responsabile.
- Acquisire conoscenze e competenze in tema di malattie genetiche
- Promuovere la cultura della prevenzione per ridurre l’incidenza delle malattie genetiche
- Favorire lo sviluppo del senso di responsabilità personale
- Acquisire il concetto di malattia sociale e genetica;
- Migliorare le conoscenze sull'ereditarietà;
- Combattere i pregiudizi e la disinformazione;
- Considerare la necessità di conoscere l'eventuale stato di portatore sano;
- Riflettere sull'importanza della donazione volontaria di sangue;
- Poter trasmettere l'informazione alle famiglie.
- Maturare comportamenti responsabili e consapevoli
Il progetto è proposto ai ragazzi delle classi terze, per sensibilizzarli sul tema della tutela della
salute.
È importante guidare i ragazzi a comprendere che la prevenzione è, in molti casi, la sola
arma realmente efficace per contrastare la diffusione di alcune malattie.
Utilizzo di strumenti quali opuscoli e poster. Lezioni interattive da parte di un esperto su:
definizione e cenni storici delle talassemie, aspetti pratici e divulgativi della genetica formale
delle talassemie, epidemiologia, cenni clinici, strategia di prevenzione.
Nessuna
Risorse umane (ore) / area
Esperti responsabili del progetto. Docente di Scienze. Durata complessiva: due incontri di 1
ora per classe.
Altre risorse necessarie
Videoproiettore o LIM.
Indicatori utilizzati
Somministrazione di questionari, osservazione del grado di interesse e coinvolgimento degli
studenti.
Stati di avanzamento
Il progetto si svolge tutti gli anni.
Valori / situazione attesi
Favorire l’acquisizione di comportamenti attenti e corretti e prevenire di quelli a rischio per la
salute.
8
Denominazione progetto
Progetto “No Littering”
proposto dall'Assessorato alle Politiche Agroalimentari e Verde Pubblico del Comune
di Sassari
Priorità cui si riferisce
Senso civico e rispetto per l'ambiente.
Traguardo di risultato (event.)
Con il presente progetto ci si propone di contrastare il diffuso fenomeno dell'abbandono dei
piccoli rifiuti di ogni genere, i cosiddetti "litter", gettati per strada senza curarsi dell’ambiente e
del decoro della città.
Ci si propone di condurre i ragazzi a:
- Conoscere e adottare comportamenti corretti nel rispetto dell’ambiente
- Sviluppare spirito critico e consapevolezza rispetto a importanti questioni ambientali
Obiettivo di processo (event.)
In particolare la scuola può intervenire per:
- far riflettere sulle conseguenze che ogni nostra azione produce sull’ambiente non solo nel
presente ma anche nel futuro
- educare al rispetto dell’ambiente domestico, scolastico, urbano e naturale
- far assumere atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili verso l’ambiente
che ci circonda
Altre priorità (eventuale)
- Formare cittadini responsabili e consapevoli
Situazione su cui interviene
Il progetto è proposto ai ragazzi di una classe terza, per sensibilizzarli sul tema della
salvaguardia ambientale.
È importante guidare i ragazzi a comprendere che l'azione di tanti può diffondere
un’importante sensibilità verso comportamenti più responsabili.
Questo è fondamentale sia per aiutare le istituzioni nella gestione dei rifiuti, sia per
combattere i comportamenti di abbandono illecito dei rifiuti, che spesso porta con sé impatti
devastanti in campo ambientale.
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
1o Incontro classe:
- presentazione
- attività di brainstorming + compilazione di un cartellone
- presentazione in powerpoint
2o Incontro classe/campo:
- preparazione intervista e mappatura del quartiere
- uscita vicinanze scuola per intervista e simulazione comportamento scorretto con ripresa
video
3o Incontro /campo:
- uscita in esterno
4o Incontro classe:
- riflessione/discussione sui materiali prodotti e conclusione progetto
Sono a carico della scuola soltanto gli oneri per le attività sul campo.
Risorse umane (ore) / area
Esperti responsabili del progetto. Docente di Scienze. Durata complessiva 8 ore.
Altre risorse necessarie
Videoproiettore
Indicatori utilizzati
Monitoraggio in itinere dell’attività, questionari e materiali prodotti dagli alunni.
Stati di avanzamento
Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 e si articolerà in 4 incontri, tra
dicembre e maggio.
Valori / situazione attesi
Acquisizione di comportamenti attenti e corretti nei confronti dell’ambiente
9
SCHEDE PROGETTO LICEI
Denominazione
progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE ESTERNE ED INTERNE*
Inglese- Francese-Tedesco
La certificazione linguistica è un attestato formale, con valore internazionale, del livello di conoscenza di
una lingua, rilasciato da un ente certificatore riconosciuto. Costituisce quindi lo strumento di identificazione
e di riconoscimento ufficiale delle competenze d’uso di una lingua straniera, che stabilisce in maniera
univoca che cosa una persona “sa fare” in quella lingua.
La certificazione linguistica è utilizzata da chi, per motivi di lavoro o di studio desidera ottenere una
dichiarazione ufficiale e garantita della sua competenza linguistica in una determinata lingua.
In ambito lavorativo la certificazione linguistica contribuisce ad arricchire il curriculum e a favorire
l’inserimento nel mondo del lavoro e l’aggiornamento professionale in un contesto internazionale.
In ambito scolastico e universitario essa costituisce un valore aggiunto per gli studenti, perché agevola chi
intende proseguire gli studi all’estero (in particolare per l’iscrizione nelle varie università europee è previsto
un determinato livello di competenza linguistica certificato) e in quanto le università italiane riconoscono
CFU a fronte del conseguimento di certificazioni linguistiche e in alcuni casi richiedono di attestare
competenze linguistiche ai fini del conseguimento del titolo finale.
Conseguire le seguenti certificazioni:
INGLESE
Alunni di tutti i corsi
Obiettivo di processo
(event.)
Situazione su cui
interviene
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Enti
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione
attesi
SPAGNOLO
FRANCESE
TEDESCO
Alunni Liceo
Alunni Liceo Classico
Alunni Liceo
Classico
Europeo
Classico Europeo
Europeo
Cambridge di livello P.E.T
D.E.L.E.
DELF A 2 (Classi
FIT IN DEUTSCH 1* (Classi
A2/ B1 Escolar
Seconde Terze)
(Classi Seconde)
Prime)
Cambridge First Certificate (Classe 1)
DELF B1(CLASSE
FIT IN DEUTSCH 2* (Classi
QUARTA)
A2/B1 Escolar
(classi quarte/quinte)
Seconde e Terze)
DELF B2 (CLASSE
ZERTIFIKAT B1 (Classi
(classe 2)
QUINTA)
B1 (Classe 3)
Quarte e Quinte)
B2(classe 4)
C1 (Classe 5 a
discrezione
dell’insegnante)
Incentivare la motivazione all’apprendimento della lingua straniera.
Conoscere la tipologia delle prove di esame orali e scritte
Rafforzare
il
senso
di
responsabilità personale
e
la capacità decisionale.
Acquisire le competenze linguistiche richieste per poter sostenere con successo le prove di esame.
Potenziare le competenze linguistiche orali di comprensione e produzione.
Sviluppare interesse per la cultura del paese del quale si studia la lingua.
Studenti del Liceo Classico Europeo, Liceo Classico n.o., e Liceo Sportivo non bilingui per motivarli allo
studio ed al miglioramento della conoscenza delle lingue straniere
in orario extracurricolare n. 15/20 h di corso di lingua inglese specifico per la preparazione dell'esame con
insegnante madrelingua per alunni liceo tradizionale e sportivo.
in orario extracurricolare n. 15/20 h di corso di lingua tedesco e francese specifico per la preparazione
dell'esame con insegnante della materia per alunni liceo Europeo.
selezione candidati con test ingresso. (Per Inglese la soglia di ammissione è fissata a 85/100)
simulazione esame circa un mese prima dell'iscrizione
convocazione genitori per accordi pre-esame
iscrizione all'esame 2 mesi prima (o secondo i tempi indicati dall’ente certificatore)
esami da sostenersi all’interno della scuola* o presso l'ente certificatore.
Sessione suppletiva per gli alunni non idonei/non promossi alla prima sessione
Costi per libri di testo specifici alla preparazione – fotocopie ;
Docenti di madrelingua o della materia per corsi intensivi per la preparazione specifica delle prove
d’esame.
Iscrizione e partecipazione all’esame ( a cura delle famiglie )
Ente Certificatore internazionali:
Scuola English Center
Alliance française
Goethe- Institut
Docenti di madrelingua o della materia
Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER),
Progettazione per il biennio 2015-2016; 2017-2018;2018-2019.
Potenziamento della lingua straniera;
Conseguimento delle certificazioni.
10
Denominazione progetto
“ Fahrenheit 451-Progetto lettura”(a.s. 2015/16; 2016/17; 2017/18)
Priorità cui si riferisce
Avvicinare gli studenti alla lettura di testi in poesia e in prosa.
Migliorare il livello di competenza linguistica (competenza
trasversale)
L’ impegno come “Giuria Giovani” in un Concorso poetico internazionale costituisce una
prova di competenza autentica e coinvolge ragazzi appartenenti a classi diverse
dell’Istituto.
Traguardo di risultato
-Educazione ai valori della cultura scritta.
-Potenziamento delle competenze comunicative scritte e orali.
-Collegare tematiche letterarie a fenomeni della contemporaneità.
Sviluppare negli allievi competenze relative alle abilità di ascolto e oralità:
potenziare le capacità espressive
utilizzare consapevolmente le caratteristiche strutturali e testuali del parlato.
Sviluppare negli allievi competenze relative alle abilità di lettura, scrittura e sintesi
Compiere letture diversificate in rapporto a scopi diversi;
Comprendere e interpretare i testi attraverso l’individuazione delle strutture proprie dei diversi
tipi di testo;
Sviluppare creatività
Ampliare il patrimonio culturale degli alunni
Obiettivo di processo
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene
Attività previste
I ragazzi del nostro Istituto da sette anni sono impegnati nel progetto come “Giuria Giovani” .
I ragazzi sviluppano competenze specifiche, esercitano la loro creatività, diventano
consapevoli della vitalità della poesia e della letteratura.
I nostri studenti hanno avuto dagli organizzatori del Concorso Internazionale “Città di
Sassari” la medaglia del Presidente della Repubblica quale riconoscimento del loro
entusiasmo, impegno originalità.
A partire da Settembre 2015
Ottobre in Poesia
Prima Fase
Riunioni organizzative per definire le modalità del lavoro. Creazione del gruppo di lavoro.
Seconda Fase
-Partecipazione al Concorso Internazionale di Poesia “L’Isola dei Versi” (Ottobre in Poesia
2015) come Giuria Scuole.
-Incontri di lettura dei libri di diversi poeti; discussione, votazione, attribuzione e stesura della
motivazione del premio.
-Incontro con la Giuria degli Esperti e con i Poeti;
-Preparazione di lettura espressiva di poesie con accompagnamento musicale;
- Preparazione di un filmato e/o della drammatizzazione di un testo;
- Lettura della motivazione-Premiazione (24/10/2015)
Totale n. 20 ore (Settembre/ 24 Ottobre 2015
Eventuale partecipazione a concorsi letterari regionali, nazionali o internazionali
Incontri con scrittori o poeti, qualora se ne dovesse presentare l’occasione
(Novembre 2015 /Maggio 2016)
Risorse finanziarie necessarie
-I docenti del gruppo di progetto saranno retribuiti con i fondi del F.I.S., secondo
contrattazione;
-Euro 100 circa per realizzazione di un filmato, fotocopie e materiale di facile consumo
Risorse umane (ore) / area
6 Docenti della scuola (5 dell’ area umanistica, 1 esperto informatico)
Altre risorse necessarie
Aula Magna
Aule scolastiche con Lim
Fotocopiatore
PC
Riproduttore CD
Lettore DVD
Tablet
-Numero di studenti partecipanti al progetto;
-Numero di presenze/assenze per alunno;
-Test da svolgere a fine corso.
Il progetto verrebbe replicato con la stessa formula nei tre anni previsti dal PTOF.
Il gruppo degli studenti partecipanti si modificherebbe nel tempo in una fisiologica alternanza
di nuovi allievi, seguiti e aiutati nel percorso laboratoriale dai più esperti.
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Come risultato finale ci si attende che un elevato numero di studenti coinvolti nel progetto
(circa 50) sviluppi consapevolezza dell’importanza della lettura intesa come percorso di
crescita interiore.
11
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato (event.)
Obiettivo di processo
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Borsa di studio “Marta Mameli”- Concorso letterario” (a.s. 2015/16; 2016/17; 2017/18) *
* Finanziata dalla famiglia della studentessa e dal comitato ALBERODIMARTA (per le borse
di studio destinate agli studenti).
Favorire l’apertura della scuola ai genitori e al territorio.
Migliorare il livello di competenza linguistica (competenza trasversale).
Promuovere valori e costruire percorsi di senso.
Il concorso costituisce una prova di competenza autentica e coinvolge studenti
appartenenti a classi diverse del nostro Istituto.
Potenziare il rapporto con le famiglie.
Mantenere costante il numero dei partecipanti al concorso. Ciò al fine di:
Potenziare capacità individuali di comprensione e di interpretazione.
Alimentare la passione e il desiderio per la poesia, l’arte e la letteratura.
Sviluppare la capacità di visione della realtà.
Accrescere la capacità degli alunni di mettersi in gioco e di confrontarsi con gli altri,
sviluppando sensibilità nei confronti di testi di varia tipologia.
Stimolare all’interno della scuola la realizzazione di percorsi di riflessione che portino alla
elaborazione culturale del tema proposto dal bando.
Favorire Il processo formativo e di crescita degli alunni.
Creare percorsi che sollecitino l'autonomia di pensiero e di giudizio.
Attivare processi che sviluppino autostima e creatività.
Compiere esperienze diversificate.
Nella nostra scuola da tre anni si bandisce un concorso letterario (con la collaborazione della
famiglia Mameli), per ricordare Marta, che alcuni anni fa, quando ne aveva solo quindici, è
scomparsa in un incidente stradale. La madre Enza e il padre Mariano hanno fatto del dolore
per la sua perdita un propellente per aiutare tutti gli studenti del Liceo della figlia a crescere, a
trovare la loro direzione, a scoprire quello che a volte non sanno di avere dentro. Perché
ricordino a se stessi che sono unici.
Il concorso intitolato a Marta Mameli è un momento importante della vita del Liceo
“Canopoleno”. Si riflette su temi sempre nuovi, si studia, ci si misura in una gara letteraria
sempre diversa, che propone ogni volta stimoli differenti.
Gli studenti che partecipano al concorso costituiscono circa il 20% del numero totale degli
alunni del Liceo.
A partire da Novembre 2015
Prima Fase
Riunioni organizzative con la commissione, i genitori Mameli ed Esperti Esterni per definire il
bando e le modalità del lavoro.
Totale ore n. 5 (Novembre/ Dicembre)
Seconda Fase
Lezioni organizzate in orario curriculare da ciascun docente, in base all’approfondimento
richiesto dal bando e integrate alle specifiche esigenze della varie classi (per tutti coloro che
decideranno di aderire).
Eventuale seminario con Esperti Esterni invitati di concerto con la famiglia Mameli.
Totale n. 4 ore per il seminario (Gennaio/ Marzo 2016)
Terza Fase
Lettura da parte di ciascun membro della commissione di tutti gli elaborati.
Incontri della commissione per la correzione collegiale degli elaborati.
Totale n. ore 30 (Aprile /Maggio 2016)
Quarta fase
Incontri al pomeriggio con gli studenti per organizzare letture, immagini e/o filmati da
presentare il giorno della premiazione.
Totale n. ore 20/25 ( Maggio)
I docenti del gruppo di progetto saranno retribuiti con i fondi del F.I.S., secondo
contrattazione.
Sono previste spese per la:
realizzazione di fotocopie, fogli protocollo, buste, attestati e materiale di facile consumo;
realizzazione di video e/o e-book;
realizzazione e organizzazione della giornata della premiazione ( letture scene e/o immagini
video a cura dei ragazzi del Canopoleno).
N. 5 Docenti della scuola (4 dell’area umanistica, 1 esperto informatico), n. 2 Esperti Esterni, i
genitori Enza e Mariano Mameli, personale ATA.
Altre risorse necessarie
Aula Magna ;Aule scolastiche con Lim; Fotocopiatore; PC; Videoproiettori; Videocamera;
Riproduttore CD; Cellulari; Tablet
Indicatori utilizzati
Numero degli alunni partecipanti
Materiali prodotti
Stati di avanzamento
Il miglioramento atteso al termine del primo anno è un incremento del 5% della
partecipazione degli studenti rispetto alle edizioni precedenti.
Il progetto verrebbe replicato con la stessa formula nei tre anni previsti dal PTOF.
Il gruppo degli studenti partecipanti si modificherebbe nel tempo in una fisiologica alternanza
di nuovi allievi e allievi più esperti.
Il valore di partenza è di circa il 20% degli studenti, essenzialmente del Liceo tradizionale.
Ci si propone di coinvolgere sempre più, anche gli alunni dei Licei Europeo e Sportivo, fino ad
un coinvolgimento al termine del triennio, del 15% in più degli allievi di tutto l’Istituto. Ci si
aspetta inoltre una ricaduta positiva sugli studenti: si auspica uno sviluppo delle loro capacità
di costruire con consapevolezza e pienezza un percorso di vita.
Valori / situazione attesi
12
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato (event.)
Obiettivo di processo (event.)
“Tra palco e realtà-Scuole Aperte”-progetto per un Laboratorio Teatrale (anni
scolastici 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018).
Conseguimento di competenze trasversali quali la socializzazione, l’assunzione di
responsabilità, l'interazione e la collaborazione tra alunni delle diverse classi dell’Istituto
Apertura al territorio e collaborazione tra alunni provenienti da realtà scolastiche differenti
La messa in scena costituisce una prova di competenza autentica e coinvolgerebbe ragazzi
appartenenti a classi diverse dell’Istituto ad altre Scuole del territorio e all’Università.
Attraverso esercizi di decondizionamento, la scelta attiva del testo da mettere in scena, la
creazione di musiche e la documentazione del percorso laboratoriale con mezzi informatici, ci
si propone di:
- Educare gli studenti ai linguaggi teatrali;
-Favorire la collaborazione all’interno del gruppo di lavoro;
-Sviluppare autostima e creatività;
L’apertura al territorio e la presenza all’interno del laboratorio di allievi di altri Istituti Superiori
della città e dell’Università offre una preziosa e formativa possibilità di confronto.
L’utilità del progetto non è solo negli aspetti puramente tecnici, ma anche nel suo valore
educativo: il meccanismo teatrale spinge i più timidi a superare in parte lo scoglio
dell’approccio diretto con gli altri e aiuta a stabilire un rapporto costruttivo con il gruppo. Con il
lavoro laboratoriale ci si propone di:
-Esplorare e utilizzare spazio, tempo, corpo, suoni, oggetti in contesti teatrali;
-Comprendere, riconoscere e creare messaggi con linguaggi teatrali e musicali;
-Permettere agli studenti di esprimere le loro potenzialità in diversi campi: preparazione di
musiche, scene e costumi, documentazione tramite filmati, podcast e foto;
-Utilizzare e sviluppare modalità di ascolto, collaborazione e cooperazione;
-Potenziare le competenze comunicative;
-Sviluppare autostima e creatività;
-Ampliare il proprio patrimonio culturale.
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Il nostro Istituto è da nove anni capofila per l’educazione teatrale del progetto “Scuole
Aperte”, cofinanziato dal Comune di Sassari: esso cura la realizzazione di un laboratorio
aperto a studenti delle diverse scuole superiori cittadine e dell’Università. I ragazzi sviluppano
non solo competenze specifiche, ma anche un senso di appartenenza più ampio, legato non
al singolo Istituto, ma alla propria città.
La nostra scuola è fortemente interessata all’attività teatrale, sperimentata con successo dal
1998, grazie alla quale ha ottenuto riconoscimenti a livello regionale, nazionale e
internazionale.
Il tempo di attuazione del progetto è di 4/5 mesi. (dicembre/gennaio-aprile. N. 130 h)
Prima Fase: totale h 40
-Riunioni organizzative con esperti esterni per definire le modalità del lavoro.
-Diffusione del progetto e creazione del gruppo di lavoro.
-Studio di testi da proporre per il percorso laboratoriale; eventuale lavoro di traduzione,
riduzione e adattamento dell’ opera da mettere in scena. La scelta del testo è parte integrante
dell’attività del Laboratorio.
Seconda Fase: totale h 90
-almeno 35 incontri di 2 ore ciascuno per la preparazione della messa in scena.
-7 incontri di 2 ore ciascuno per la preparazione di scene e costumi, musiche, video, podcast.
-2/3 rappresentazioni precedute da prove.
Il progetto prevede l’eventuale partecipazione a concorsi e/o manifestazioni teatrali.
Il progetto richiede un investimento di 9.000 euro circa per:
- risorse umane
- acquisto di materiale per costumi e scene
-realizzazione di locandine
-realizzazione di video
Il gruppo di progetto, composto da 4 docenti della scuola (di cui tre dell’area letteraria e uno
esperto informatico) affiancherà 1 esperto esterno (regista teatrale) da reperire con regolare
bando. Si prevede il coinvolgimento del personale A.T.A. (collaboratori scolastici e personale
di segreteria) , quantificabili in 6 unità. Tot. 4 docenti+ 1 regista+ 3 collaboratori scolastici+
3 unità personale di segreteria = 10 dipendenti della scuola e 1 esperto esterno
-Aula Magna-Teatro; -Fotocopiatore; -Aula dotata di Lim; -Tablet; -Videoproiettore;
-Casse acustiche; -PC
-Numero di studenti iscritti al laboratorio;
-Numero di presenze-/assenze per iscritto;
-Numero di spettatori presenti alla messa in scena e successive repliche;
-Test da svolgere a fine corso
Il progetto verrebbe replicato con la stessa formula nei tre anni previsti dal PTOF. Il gruppo
degli studenti partecipanti si modificherebbe nel tempo in una fisiologica alternanza di nuovi
allievi, seguiti e aiutati nel percorso laboratoriale dai più esperti.
Per ogni anno di attività ci si attende che partecipino con assiduità, ricoprendo i vari ruoli
previsti dal Laboratorio, circa 40 ragazzi, e che assistano alla messa in scena e successive
repliche circa 400 spettatori. Ci si aspetta anche una ricaduta positiva in termini di sviluppo
delle capacità comunicative, dell’autostima dei ragazzi, e della loro disponibilità a “mettersi in
gioco”.
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MONUMENTI APERTI
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
Orientamento in uscita, conoscenza delle proprie potenzialità, conoscenza delle ricchezze
storico-artistiche del proprie territorio.
Traguardo di risultato (event.)
Competenze chiave di cittadinanza: comunicazione nella madre lingua, comunicazione nelle
lingue straniere (inglese), competenze sociali e civiche, spirito organizzativo e di iniziativa,
consapevolezza ed espressione culturale.
Competenze trasversali: competenze di relazione, collaborazione, organizzazione,
comunicazione.
Competenze operative: gestione processi di informazione turistica nel settore storicoculturale, assunzione responsabilità dirette.
Competenze disciplinari: conoscenza delle testimonianze storico-artistiche del proprio
territorio, attivazione di un interesse responsabile nei confronti del patrimonio artistico locale,
consapevolezza dell’importanza della tutela, della conservazione e del restauro e sviluppo
della sensibilità estetica riguardo gli aspetti visivi della realtà e dell’ambiente.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, conoscenza ed integrazione con il territorio.
Obiettivo di processo (event.)
Altre priorità (eventuale)
Attività previste
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Favorire la relazione tra singolo studente e compagni, e tra docente e studenti, acquisire
consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità e rafforzare il personale convincimento
di tradurle in un progetto professionale, imparare a gestire situazioni critiche, operative e
relazionali.
Il Liceo Canopoleno aderisce ogni anno all’iniziativa promossa dall’Assessorato alle Politiche
Culturali e Marketing Turistico del Comune di Sassari della manifestazione “Monumenti
aperti”.
L’adesione dell’Istituto a tale iniziativa è auspicabile in virtù delle finalità della stessa:

stabilire una collaborazione con le Istituzioni e le associazioni che operano nel
settore della salvaguardia e della promozione dell’ambiente e del patrimonio
culturale;

conoscere la realtà storica e culturale del proprio territorio;

operare nel settore dell’informazione turistica in siti storico-artistici e archeologici.
I destinatari del progetto sono alunni frequentanti le classi quarte e quinte del Liceo
dell’Istituto. L’impianto del progetto prevede una prima fase volta alla registrazione delle
adesioni , alla assegnazione dei siti artistici cittadini ai gruppi di alunni partecipanti e alla
formazione degli alunni attraverso lezioni- sovralluoghi sugli stessi siti ed una seconda fase
di applicazione delle conoscenze acquisite che si concretizza con la partecipazione alla
manifestazione “Monumenti aperti”.
Docente referente del progetto (con compiti di organizzazione, formazione e assistenza degli
alunni presso i siti), docenti interni coinvolti (con compiti di coadiuvazione del docente
referente nell’attività di formazione ed assistenza).
LIM, fotocopiatore.
Gli indicatori utilizzati per valutare la riuscita e l’efficacia del progetto saranno:

numero degli alunni partecipanti

numero delle visite guidate effettuate

qualità ed efficacia delle prestazioni fornite

gradimento dell’utenza
I^ fase - mese di febbraio: incontro organizzativo con l’Assessore alla Cultura e
assegnazione alla scuola dei siti artistici;
mese di marzo: registrazione adesione alunni partecipanti e loro assegnazione ai
siti artistici ;
mese di aprile: reperimento, gestione, distribuzione materiale informativo sui siti e
svolgimento dei sovralluoghi presso gli stessi con formazione degli alunni e simulazione
delle visite guidate.
II^ fase- mese di maggio : svolgimento di attività di guide da parte degli alunni partecipanti
presso i siti loro assegnati, raccolta e consegna dei risultati all’Assessorato Politiche
Culturali e Marketing Turistico di Sassari.
Attraverso l’integrazione di scuola-territorio, favorire modalità di apprendimento legate
all’esperienza pratica; sviluppare il senso di responsabilità e di rispetto degli impegni assunti;
sviluppare competenze espressive, comunicative e relazionali; valorizzare attitudini e
interessi; potenziare l’autostima derivante dallo svolgimento di un’attività operativa autonoma;
acquisire consapevolezza del valore del patrimonio storico-artistico-culturale del proprio
territorio.
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Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI (AREA FISICA)
Migliorare gli esiti dell'area scientifica per tutti gli ordini di scuola.
Costruire un’immagine della fisica coinvolgente e collegata con le altre discipline e con il
mondo che ci circonda;
Innalzare il livello di apprendimento attraverso processi educativi efficaci e ridurre il fenomeno
dell'insuccesso e della dispersione scolastica
Ridurre il numero degli insuccessi (debiti formativi) del 30%
Obiettivo di processo
Progettazione di curricola basata su didattica per competenze e laboratoriale.
Progettazione di nuove prove comuni per competenze.
Altre priorità
Potenziamento delle competenze scientifiche e cura delle eccellenze
Situazione su cui si interviene
Attualmente circa il 30% degli studenti presenta un debito formativo in fisica alla fine del
primo periodo.
Attività previste
Laboratorio che prevede la realizzazione di piccoli esperimenti, a tema, con materiale povero,
costruiti interamente dai ragazzi e corredati di scheda tecnica.
Nei laboratori gli alunni saranno suddivisi in piccoli gruppi in modo da rendere il
coinvolgimento attivo e personalizzato e favorire il recupero delle competenze
Utilizzo del cooperative learning al fine del miglioramento delle abilità cognitive,comunicative
e relazionali;
Strategie di problem solving per sviluppare le abilità logiche ed arrivare alla comprensione
dell’apparato concettuale dei problemi;
Realizzazione ed utilizzo sistematico di schede tecniche;
Tutoraggio nei gruppi da parte degli allievi “avanzati” in qualità di facilitatori
dell’apprendimento;
Attivazione di strategie metacognitive ed autovalutative per coinvolgere gli allievi nel percorso
di insegnamento/apprendimento, per controllare i propri processi cognitivi, rafforzare
l’autostima e la motivazione;
Partecipazione alla manifestazione “La scienza in Piazza”.
Risorse finanziarie necessarie
€ 4.000 per tre corsi di 15 ore ciascuno, 10 ore di progettazione e l’acquisto di materiale di
facile consumo.
Risorse umane (ore) / area
I docenti referenti del progetto ideeranno le attività da svolgere e assieme al docente
dell’organico di potenziamento, A049, le realizzeranno con gli studenti. Impegno orario totale
previsto: 10 ore di progettazione e 45 ore di laboratorio.
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
LIM per le attività (già disponibile), aula-laboratorio rimodulabile, notebook, collegamento a
internet, software didattici e materiale cartaceo, materiali vari per la realizzazione degli
esperimenti.
La percentuale di debiti formativi per classe in fisica
Stati di avanzamento
Al termine dell’anno scolastico non più del 5% di alunni con debito formativo in fisica.
Valori / situazione attesi
Il valore attuale dei debiti formativi in fisica alla fine del primo periodo è di circa il 30%; quello
atteso a fine anno scolastico è di circa il 5%.
15
Denominazione progetto
TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI (AREA MATEMATICA)
Priorità cui si riferisce
Migliorare gli esiti dell'area scientifica per tutti gli ordini di scuola,in linea o leggermente più
basso al dato nazionale in matematica
Traguardo di risultato
Dimezzare lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale ogni anno.
Obiettivo di processo
Progettazione di curricola basata su didattica per competenze per tutti gli ordini di scuola.
Progettazione di nuove prove comuni per competenze.
Altre priorità
Potenziamento delle competenze matematiche e cura delle eccellenze
Situazione su cui interviene
Gli studenti si collocano circa 1,5 punti in meno rispetto alla media nazionale e 9,4 punti in
meno rispetto a classi/scuole con background familiare simile.
Attività previste
Laboratori con suddivisione degli alunni in piccoli gruppi per il recupero delle abilità di base
logico matematiche che prevedono l’individualizzazione
dell’apprendimento e
dell’insegnamento;
Coinvolgimento attivo degli studenti mediante il cooperative learning al fine del miglioramento
delle abilità cognitive,comunicative e relazionali;
Strategie di problem solving per sviluppare le abilità logiche ed arrivare alla comprensione
dell’apparato concettuale dei problemi;
Realizzazione ed utilizzo sistematico di mappe concettuali;
Tutoraggio nei gruppi da parte degli allievi “avanzati” in qualità di facilitatori
dell’apprendimento;
Giochi di ruolo su compiti di realtà;
Attivazione di strategie metacognitive ed autovalutative per coinvolgere gli allievi nel percorso
di insegnamento/apprendimento, per controllare i propri processi cognitivi, rafforzare
l’autostima e la motivazione;
Realizzazione di gare logico-matematiche anche a squadre per studenti delle scuole di
differenti ordini, di livello misto.
Risorse finanziarie necessarie
€ 3.500 per due corsi di 20 ore ciascuno (articolati in 10 incontri di due ore ciascuno), 10 ore
di progettazione e l’acquisto di materiale di facile consumo.
Risorse umane (ore) / area
I docenti referenti del progetto ideeranno le attività da svolgere e il docente dell’organico di
potenziamento, A049, le realizzerà con gli studenti. Impegno orario totale previsto: 10 ore di
progettazione e 40 ore di laboratorio.
Altre risorse necessarie
LIM per le attività (già disponibile), aula-laboratorio rimodulabile, notebook, software didattici
e materiale cartaceo.
Indicatori utilizzati
Le prove standardizzate annuali di Matematica e le prove comuni per classi parallele, per
competenze, progettate dal dipartimento di matematica e programmate per il mese di aprile.
Stati di avanzamento
Raggiungere e/o superare il dato nazionale per lo stesso background in tutte le classi in tre
anni (circa tre punti percentuali all’anno di miglioramento)
Valori / situazione attesi
Il valore di partenza è del 41,5% degli studenti nei tre livelli superiori; quello atteso finale del
50,1% a maggio 2018.
16
Denominazione progetto
PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE (AREA MATEMATICA)
Priorità cui si riferisce
Migliorare gli esiti dell'area matematica ,in linea o leggermente più basso al dato nazionale in
matematica.
Traguardo di risultato
Dimezzare lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale ogni anno.
Obiettivo di processo
Progettazione di curricola basata su didattica per competenze per tutti gli ordini di scuola.
Progettazione di nuove prove comuni per competenze.
Altre priorità
Potenziamento delle competenze matematiche e cura delle eccellenze.
Situazione su cui interviene
Gli studenti si collocano circa 1,5 punti in meno rispetto alla media nazionale e 9,4 punti in
meno rispetto a classi/scuole con background familiare simile.
Attività previste
Laboratori PLS, Laboratori di orientamento ed avanzati. I laboratori (12-16h) saranno
coprogettati dai docenti del Dipartimento di matematica dell’Università di Cagliari e dai
docenti della scuola.Gli studenti dovranno partecipare attivamente ed elaborare una relazione
finale.
Al termine sarà proposto un questionario di autovalutazione anche in funzione dei test di
accesso ai corsi di laurea scientifici.
Seminari e laboratori inerenti ad alcuni aspetti della Matematica, al formalismo matematico e
ai relativi esperimenti
Co-progettazione e tavole rotonde per sviluppare una didattica moderna e condivisa, anche
attraverso laboratori, apps multimediali e esperimenti.
Progetto finanziato dal MIUR, a costo zero per la scuola. Sono previsti circa € 1.000 per il
viaggio a Cagliari degli alunni e dei docenti coinvolti.
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
I docenti referenti del progetto e i docenti dell’Università di Cagliari per circa 16/18 ore
Altre risorse necessarie
LIM per le attività (già disponibile), aula-laboratorio rimodulabile, notebook, software didattici
e materiale cartaceo. Aule e laboratori dell’Università di Cagliari (Dipartimento di
matematica).
Le prove standardizzate annuali di Matematica e le prove comuni per classi parallele, per
competenze, progettate dal dipartimento di matematica e programmate per il mese di aprile.
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Raggiungere e/o superare il dato nazionale per lo stesso background in tutte le classi in tre
anni (circa tre punti percentuali all’anno di miglioramento)
Valori / situazione attesi
Il valore di partenza è del 41,5% degli studenti nei tre livelli superiori; quello atteso finale del
50,1% a maggio 2018.
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Denominazione progetto
Progetto Lauree Scientifiche -Chimica
Priorità cui si riferisce
Miglioramento delle competenze chimico-scientifiche degli alunni del 4°-5° anno
Traguardo di risultato (event.)
Conoscenza di tecniche laboratoriali difficilmente riproducibili nel nostro Istituto vista
la mancanza di un laboratorio di chimica adeguatamente attrezzato e conforme alla
normativa di legge.
Obiettivo di processo (event.)
Migliorare la conoscenza e la percezione delle discipline scientifiche nella nostra Scuola
offrendo agli studenti degli ultimi due anni di partecipare ad attività di laboratorio curriculari ed
extra curriculari interessanti e coinvolgenti.
Favorire l'allineamento e l'ottimizzazione dei percorsi formativi dalla Scuola all'Università e
nell'Università per il mondo del lavoro, potenziando eincentivando attività di stage e tirocinio
presso Università, Enti di ricerca pubblici e privati, Imprese impegnate in ricerca e Sviluppo.”
Altre priorità (eventuale)
Avviare un processo di crescita professionale dei docenti di materie scientifiche in servizio
nella Scuola a partire dal lavoro congiunto tra Scuola e Università per la progettazione,
realizzazione, documentazione e valutazione dei laboratori sopra indicati
Situazione su cui interviene
Vista la mancanza di un laboratorio di chimica adeguatamente attrezzato e conforme
alla normativa di legge nella nostra scuola, si vogliono fornire ai ragazzi piùmotivati e
orientati ad un percorso formativo di tipo scientifico,l’ opportunità di acquisire conoscenze,
abilità e competenze nel campo della chimica laboratoriale
I nostri studenti raggiungono nel loro insieme, nei crediti universitari conseguiti nell’area
scientifica, una percentuale inferiore di 4 punti rispetto alla media nazionale delle scuole
comparabili (anche se di un punto superiore nella media regionale) (dati RAV 2010-2011)
Attività previste
Svolgimento di esercitazioni e seminari direttamente nei laboratori universitari. (Si lamenta,
ormai da tempo ,la mancanza di un laboratorio perciò si è costretti ad utilizzare le
attrezzature e le competenze laboratoriali esterne dell’Università). Le esercitazioni svolte
saranno quelle di volta in volta proposte dallo staff di docenti e ricercatori universitari
coinvolti nel progetto
Risorse finanziarie necessarie
300 € per acquisti di materiali da laboratorio (camici e guanti monouso e occhiali).Nessun
costo relativo a viaggi o rimborsi.
Risorse umane (ore) / area
Due docenti dell’organico di istituto , classe di concorso A060,prof.sse Carboni e Pes, che
dovranno accompagnare e seguire i ragazzi durante le attività, oltre che partecipare alle
riunioni con i docenti universitari coinvolti nel progetto e preparazione delle schede di lavoro:
totali ore previste 30.h/uomo
Altre risorse necessarie
Materiali necessari durante le attività ( carta, fotocopie)
Indicatori utilizzati
Si rileveranno:
Le ore di presenza dei ragazzi che dovranno essere di almeno il 75% delle ore totali,
L’impegno e l’interesse profuso durante le attività e la correttezza durante l’esecuzione delle
prove,
Il monitoraggio sulla ricaduta scolastica( attraverso prove di verifica strutturate )
Il monitoraggio sulle iscrizioni al 1° anno universitario nelle facoltà scientifiche
Tali indicatori saranno utilizzati alla fine dell’annoper l’assegnazione di crediti formativi e di un
attestato di partecipazione da parte dell’Università
Stati di avanzamento
Progettazione per il triennio 2015/16, 16/17, 17/18.
Alla fine del primo anno ci si aspetta unmiglioramento sulle conoscenze e competenze
acquisite nel campo scientifico valutabile dall’aumento del credito scolastico medio e di un
miglioramento di almeno 2 punti percentuali dei CFU per i ragazzi iscritti nei primi due anni
universitari.
Valori / situazione attesi
Attestato di Partecipazionee crediti formativi scolastici
Il valore di partenza è del 31,3%CFU , quello atteso finale a maggio 2018 del 35,7% (
raggiungimento del dato nazionale)
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Iniziative volte a facilitare l’inserimento e il recupero, a promuovere il benessere a
scuola e l’orientamento in entrata e in uscita:
Denominazione progetto
IL navigatore: progetto orientamento
( anni scolastici 2015 – 2016, 2016-2017, 2017-2018).
Priorità cui si riferisce
Continuità tra ordini di scuola differenti (in particolare tra la scuola Media inferiore e i Licei annessi
al Convitto Canopoleno) che non si traduca esclusivamente in uno scambio di informazioni basato
sulla collaborazione tra docenti ad inizio anno scolastico.
Continuità tra scuola superiore di II grado e Università in ambito di orientamento in uscita per far sì
che gli studenti abbiano un’informazione completa che non si limiti solo ed esclusivamente ad
incontri con docenti universitari in orario curricolare.
Continuità didattica fondata sulla relazione tra prerequisiti in ingresso, abilità e competenze.
Necessità di un curricolo verticale dei vari ordini di Scuola, basato fondamentalmente sul concetto di
motivazione e sulla condivisione di metodi didattici e strategie educative.
Traguardo di risultato
•Diminuire il disagio del passaggio tra scuole medie di primo e di secondo grado;
•Attivare strategie di motivazione;
•Dare gli strumenti necessari per superare momenti critici legati alla scelta;
•Sviluppare autonomia e capacità di compiere scelte consapevoli
Obiettivo di processo
Situazione su cui interviene
Attività previste
In generale, l’Istituto si propone di scambiare informazioni complete e quanto più esaurienti possibile
per stimolare motivazione, consapevolezza e senso di responsabilità di studenti e famiglie nella
scelta del percorso scolastico/universitario.
• Scambiare informazioni complete e quanto più esaurienti possibile tramite incontri con le scuole
medie e visite programmate presso la nostra sede;
• Aiutare a conoscere la scuola come ambiente scolastico (locali, regolamento d’Istituto, attività
curriculari ed extra curriculari);
• Stimolare la motivazione e la consapevolezza nella scelta del proprio percorso formativo seguendo
interessi e inclinazioni;
• Guidare gli studenti nella scoperta dei propri punti di forza e di debolezza per orientarli all’interno
della vasta e variegata offerta formativa universitaria .
• Favorire l’interscambio culturale e l’interazione fra differenti realtà studentesche
L’orientamento in entrata del Liceo si svolge attraverso incontri programmati presso le scuole
secondarie di I grado della città e dei paesi vicini, con la finalità di illustrare caratteristiche e
peculiarità del percorso di studi dei Licei annessi al Convitto. Viene attivato anche uno sportello
informativo al pomeriggio. L’attività di orientamento si conclude con l’Open day, a cui partecipano
docenti, studenti e genitori, durante il quale viene presentata l’offerta formativa della scuola.
L’orientamento in uscita è rivolto agli studenti delle ultime due classi e mira ad illustrare il panorama
dei diversi percorsi universitari, in collegamento con le Facoltà della città e di tutto il Paese. Vengono
dunque organizzati incontri diretti con i referenti per l’orientamento dei corsi di laurea dell’Università
di Sassari e di alcune Università della penisola.
Il Progetto “IL navigatore” coinvolge Docenti, Genitori ed Alunni, parte essenziale dell’azione
educativa della nostra scuola.
Il Progetto per l’Orientamento sarà articolato secondo due direttrici:
Orientamento “in ingresso” e Orientamento “in uscita”.
L’orientamento “in ingresso” mira ad offrire un supporto agli alunni di seconda e terza media e alle
loro famiglie nella scelta della scuola secondaria di secondo grado e a favorire i contatti con le scuole
medie viciniori in modo da migliorare l’integrazione fra gli studenti ed instaurare un dialogo fra i due
ordini di scuola per un reale coordinamento verticale.
Attività previste:
• Aggiornamento del dépliant informativo sulla scuola e sulla sua offerta formativa da distribuire a
genitori e alunni delle Scuole Medie di primo grado.
• Revisione e aggiornamento del filmato di presentazione dell’Istituto.
• Contatti con le scuole medie mediante accordi programmatici dei responsabili del progetto per
stabilire le linee operative (modalità e tempi).
• Visite dei docenti della Commissione Orientamento del Liceo “Canopoleno” alle scuole medie
cittadine e ad alcune del territorio circostante.
• Lezioni sulle civiltà classiche agli studenti delle scuole medie
• Sportello pomeridiano “Scuola – Famiglia” .
• Riunioni periodiche tra i responsabili del progetto.
L’orientamento “in uscita”prevede:
•Contatti con i Centri Orientamento delle Università degli Studi di Sassari e Cagliari.
•Partecipazione al Progetto “Unisco”.
•Incontri nella nostra scuola con i referenti di alcune Università della penisola
Nello specifico:
Novembre/Dicembre 2015: visite illustrative presso scuole medie della città e dei dintorni.
Gennaio 2016 (mese dell’Orientamento):
-1 lezione di un’ora e mezzo sulle civiltà classiche rivolta agli studenti delle classi III medie. La
medesima lezione verrà svolta in due incontri differenti al fine di garantire un’ampia partecipazione.
-Open day
-Sportello pomeridiano di orientamento
- Visita illustrativa presso scuole medie della città e della provincia
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Tali attività verranno riproposte nell’ambito della programmazione triennale dell’orientamento in
entrata del PTOF e saranno integrate da:
-1 lezione di un’ora e mezzo sulle civiltà classiche rivolta agli studenti delle classi II medie (da
tenersi nel mese di marzo 2016). La medesima lezione verrà svolta in due incontri differenti al fine di
garantire un’ampia partecipazione.
-un blocco di cinque ore distribuite in tre incontri destinate agli alunni delle III medie finalizzato
all’illustrazione di elementi di civiltà classica e di analisi logica e del periodo italiana (da tenersi nei
mesi di novembre / dicembre a partire dall’a.s. 2016-2017).
-1 lezione di un’ora e mezzo di civiltà classica e primi rudimenti di lingue classiche, rivolta ai genitori
interessati, da tenersi nel mese di gennaio di ogni anno.
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Con l’ Orientamento “in uscita” si vuole proseguire un’attività che ha come fine ultimo quello di
“aiutare” gli studenti a scegliere il corso di studi universitario più confacente ai loro interessi e alla
predisposizione individuale di ciascuno.
Attività previste:
- Organizzazione di iniziative di orientamento universitario e professionale e visite presso le
università
- Progetto “Orienta con lo Sport ” organizzato dal CUS Sassari. L’iniziativa è volta ad avvicinare
attraverso la pratica sportiva gli alunni del triennio delle scuole superiori ai ragazzi che frequentano il
primo e il secondo anno dell’università di Sassari (fase di Istituto e interscolastica di basket 3 contro
3, pallavolo mista, calcio a 5).
- Progetto “Unisco”. Il Progetto UNISCO favorisce il rapporto tra Scuola e Università, attraverso
un’integrazione tra le attività formative scolastiche e le attività di base dei primi anni dei corsi di
laurea universitari; per l’anno accademico 2015/2016 l’Università di Sassari organizza due tipologie
di corsi:
1. Corsi “standard” a carattere introduttivo con i quali lo studente dovrebbe riuscire ad
individuare se un percorso di studio risponde alle sue aspettative ed è adatto alla sua
preparazione di base.
I corsi “standard” possono essere progettati come:
 corsi di introduzione alle singole discipline
 corsi organizzati in moduli per presentare i diversi aspetti di ogni particolare disciplina
 corsi monografici
2. Corsi di preparazione ai test d’ingresso ai Corsi di laurea a numero programmato
nazionale (articolati su più moduli).
I corsi vengono suddivisi in due macro aree: Area Scientifica e Area Umanistica. Nel mese di
aprile 2016 sono previste due sessioni d’ esame che consentono di acquisire 2 CFU per corso
(attività a libera scelta nei corsi di laurea della Macro Area di riferimento).
- Contatti con i Centri Orientamento delle principali Università della penisola.
- Visite al Salone dello Studente di Sassari e di Cagliari.
- Incontro con Referenti dell’Università “Bocconi” di Milano e di altre Università della penisola.
- Eventuale iscrizione degli studenti interessati alle Prove simulate per l’accesso alle Facoltà a
numero chiuso dell’Università di Sassari.
- Distribuzione di dépliant e materiale informativo.
- Eventuale preparazione e invio “curricula studii” per gli alunni delle II Liceo interessati alla
partecipazione alle Scuole Estive di Orientamento della Scuola Superiore Sant’Anna e della Scuola
Normale di Pisa.
Costi previsti per materiali, viaggi, abbonamenti o qualunque altra attività che richieda pagamenti o
rimborsi.
Team di docenti (compreso organico funzionale) per incontri nelle scuole medie secondarie di I
grado, per sportello informativo, per incontri con le Università, per Open day, per la preparazione e lo
svolgimento delle lezioni di civiltà classiche, quantificabili in quindici unità.
Laboratori, aule con Lim, Aula magna, videoproiettori, pc, videocamera, tablet.
Monitoraggio iscrizioni;
Dispersione primo anno di Liceo e primo anno di Università;
Monitoraggio tramite Sidi e Eduscopio;
Alla fine di ciascun anno verrà verificato il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso il
monitoraggio in itinere.
Ci si propone di mantenere stabili il numero di indirizzi liceali, il numero delle classi, di migliorare il
rapporto di continuità con Scuole Medie Inferiori (in particolare quella annessa al Convitto
Canopoleno) e l’ Università
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Denominazione progetto
ORIENTAMENTO IN USCITA
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato (event.)
Obiettivo di processo (event.)
Altre priorità (eventuale)
Situazione su cui interviene
Attraverso l'organizzazione delle attività di orientamento in uscita, si pone l'obiettivo di
supportare lo studente nella complessa scelta del percorso universitario e/o nell'inserimento
nel mondo del lavoro.
Migliorare gli esiti a distanza degli studenti diplomati della scuola.

Mantenere alto il numero di studenti della nostra scuola immatricolati nel primo
anno universitario.

Ridurre la percentuale di studenti iscritti in facoltà dell’area sanitaria che non hanno
conseguito crediti formativi

Aumentare la media dei crediti conseguiti nei primi due anni di corso soprattutto
per i ragazzi iscritti nelle facoltà dell’area scientifica e sanitaria

Favorire l’acquisizione degli strumenti necessari alla conoscenza di se e
all’autovalutazione.

Fornire migliori strumenti d’informazione agli studenti del quarto/ quinto anno circa
le opportunità e le difficoltà rappresentate dai diversi percorsi .

Sviluppare o consolidare in modo mirato la loro preparazione in settori specifici.
Migliorare e consolidare il rapporto e gli scambi della Scuola con l’Università e il mondo del
lavoro.



Attività previste








Il numero d’immatricolati all’università della nostra scuola è molto superiore sia alla
media nazionale che a quella provinciale e regionale,(che vede una percentuale
dell’ 83,3% contro il 45,3% delle altre scuole di Sassari, il 46,8% del dato regionale
e il 50,5% di quello nazionale)
I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all’università sono buoni per le facoltà
dell’area sanitaria e scientifica (anche se la % di studenti che non hanno raggiunto
nessun credito formativo nell’area sanitaria è superiore alla media regionale e
nazionale) e molto buoni per le facoltà dell’area sociale e umanistica (la mediana
dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 o 2 anni di università è superiore a 40 su
60)
Poiché si tratta di un liceo classico il numero di occupati è molto basso perché la
quasi totalità è iscritta all’università. In ogni caso chi sceglie di intraprendere la
strada del mondo del lavoro lo fa in ambito commerciale o dei servizi.
Fornire materiale informativo ordinato secondo le aree che interessanoVagliare le proposte che giungono dalle diverse Università.
Organizzare uno o più incontri di presentazione delle Facoltà.
Simulazioni di test di ingresso alle varie facoltà.
Visite in loco alle Università, per quanto possibile
Partecipazione a corsi o stage presso facoltà universitarie, Atenei o altre istituzioni
(segnatamente, UNISCO -Università degli Studi di Sassari)
Giornate di incontri con ex-studenti, ora universitari dei primi anni, per divulgare
informazioni su esperienze concrete, sia di studio che di vita " fuori di casa "
Incontri con esperti di vari ambiti, che illustrino le possibilità di lavoro e i vari profili
di figure professionali nuove ed emergenti, le competenze richieste dalle varie
professioni, i settori in via di sviluppo
Risorse finanziarie necessarie
Gli incontri formativi / informativi saranno tenuti a titolo gratuito per gentile concessione dei
dipartimenti coinvolti.
Risorse umane (ore) / area
Due docenti referenti orientamento in uscita (classe concorso A060 e AO52), prof.sse
Vallebella e Carboni M.A, con un impegno orario intorno alle 70/90 ore/persona al di fuori
dell’orario di servizio
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola (carta , fotocopie, Lim,
computer…. ).
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Crediti conseguiti nel corso dei primi due anni da parte degli studenti diplomati che s’iscrivono
all’università.
Stati di avanzamento
Progettazione per il triennio 2015/16, 16/17, 17/18.
Al termine del primo anno dovrà diminuire del 50% la % di studenti iscritti all’università
nell’area scientifica-sanitaria che non abbiano riportato alcun credito.
Valori / situazione attesi
Al termine del secondo anno accademico (febbraio 2018), la % di studenti dell’area
scientifica-sanitaria che non hanno raggiunto alcun credito dovranno attestarsi sui valori
percentuali nazionali.
La media dei crediti conseguiti non inferiore a 40 su 60 CFU/anno
21
Denominazione progetto
Percorsi per alunni con bisogni educativi speciali
Priorità cui si riferisce
Potenziare l’inclusione e la differenziazione
Traguardo di risultato (event.)
Sensibilizzazione del corpo docente nei confronti delle problematiche BES.
Obiettivo di processo (event.)
Attività previste
Formazione del personale docente sulla caratterizzazione dei Bisogni Educativi Speciali e
sulle norme che ne regolano la gestione .
Chiarimenti sulla programmazione semplificata (per obiettivi minimi) e differenziata.
Metodologie didattiche per gli alunni con DSA
È necessario fornire al corpo docente una formazione adeguata riguardo la definizione delle
problematiche che sono comprese nella categoria dei Bisogni Educativi Speciali. È infatti
importante evidenziare come l’area dello svantaggio scolastico non riguardi esclusivamente
gli alunni che presentano un deficit specifico, ma che le ragioni che possono portare a ad
adottare misure “speciali” sono molteplici. Al fine di favorire la messa in atto di tali misure è
fondamentale un’adeguata conoscenza delle norme previste.
Lezione / conferenza sui BES
Risorse finanziarie necessarie
Solo spese di personale
Risorse umane (ore) / area
Un esperto nell’area della didattica per gli alunni con BES
Altre risorse necessarie
Aula magna
Indicatori utilizzati
Questionario di fine corso
Situazione su cui interviene
Stati di avanzamento


Anno scolastico 2015-2016: conoscenza delle normative relative ai BES e
consapevolezza del concetto di obiettivo minimo
Anno scolastico 2016-2017: approfondimento delle metodologie didattiche per gli
alunni con DSA
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
SEI UNO DI NOI
Attività per favorire l'inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Attivare strategie di inclusione nel gruppo classe
Altre priorità (eventuale)
Portare il gruppo classe alla riflessione sulle proprie difficoltà e sui propri punti di forza .
Situazione su cui interviene
Inserimento in una classe prima di un ragazzo con disturbi dello spettro autistico. Difficoltà in
ambito relazionale .
Attività previste
Svolgimento di un'attività di sensibilizzazione attuata da un esperto esterno sul gruppo
classe, che si baserà sull'informazione, su esperienze di simulazione
e momenti di
discussioni e riflessione.
Risorse finanziarie necessarie
Il progetto non prevede oneri per la scuola , finanziato dalla L.R.162 tramite cooperativa
"Insieme per Crescere"
Risorse umane (ore) / area
Sono previste 6 ore, suddivise in incontri settimanali di 2 ore ciascuno da svolgere durante l'
orario curricolare.
Altre risorse necessarie
Presenza dell'esperto e degli insegnanti curricolari coinvolti in orario .
Le normali dotazioni didattiche presenti nella scuola
Indicatori utilizzati
Verifica dei contenuti appresi
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Favorire un clima di collaborazione e un atteggiamento adeguatamente empatico.
22
Denominazione progetto
Progetto di sensibilizzazione
Priorità cui si riferisce
introdurre i ragazzi al concetto della diversità,
Traguardo di risultato
Sensibilizzazione del gruppo classe alle problematiche legate alla disabilità
Obiettivo di processo
promuovere nei ragazzi comportamenti di accoglienza, vicinanza, comprensione, empatia e
stimolo nei confronti di ciascun compagno, con particolare attenzione ai ragazzi con bisogni
speciali.
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Inserimento nella classe 2Asportivo di un ragazzo con disturbi dello spettro autistico.
Difficoltà in ambito relazionale .
Il PROGETTO si articolerà in tre fasi
1. Visione del film “Stelle sulla terra”
2.
lavoro di sensibilizzazione nelle classe a partire da esperienze pratiche, con
giochi che indurranno la riflessione sulla “diversità”,per un maggiore e più
consapevole “avvicinamento” alla realtà della diversità, sia a livello cognitivo che
emotivo.
3.
osservazione da parte degli insegnanti delle eventuali ricadute positive sulla vita di
relazione della classe e successivo confronto tra loro e gli operatori del progetto;
Il progetto non prevede oneri per la scuola , finanziato dalla L.R.162 tramite Centro RNM
Sono previste 6 ore, suddivise in 3 incontri di un ora e mezzo a cadenza settimanale da
svolgere durante l' orario curricolare.
Presenza dell'esperto e degli insegnanti curricolari coinvolti in orario
Le normali dotazioni didattiche presenti nella scuola
griglia di osservazione che fornirà dei punti di riflessione sulle auspicabili ricadute positive
del lavoro svolto
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Favorire un clima di collaborazione e un atteggiamento adeguatamente empatico.
23
Denominazione progetto
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Priorità cui si riferisce
Il Progetto ha come obiettivo generale quello di definire linee di indirizzo che supportino
adeguatamente il corretto approccio, dal punto di vista scientifico e operativo, di
problematiche di salute ritenute prioritarie all’interno dei percorsi scolastici, coerentemente
con i principali obiettivi contenuti sia nella Costituzione Italiana (art. 32) che nella normativa
europea (WHO, ecc) e nazionale (Piano Sanitario Nazionale, Piano Sanitario Regionale).
Questi principi evidenziano le dimensioni del concetto di salute inteso come benessere
della persona dal punto di vista fisico, mentale, affettivo, cognitivo, economico, sociale e
culturale. La scuola rappresenta, infatti, un luogo di confronto imprescindibile per qualunque
serio e reale programma sanitario che voglia conseguire un vasto e positivo impatto sulla
salute di tutto il paese in quanto, più di qualsiasi altra istituzione, può aiutare a vivere in
modo più sano, soddisfacente e produttivo contribuendo a far acquisire le conoscenze e le
abilità necessarie ad evitare comportamenti a rischio, quali un’alimentazione non salutare,
un’attività fisica inadeguata, un consumo non appropriato di alcol, di tabacco o di altre
sostanze, una sessualità non consapevole, ecc. La scuola può, inoltre, permettere lo
sviluppo dell’autonomia e dei processi di empowerment aiutando nell’apprendimento di
capacità quali il saper prendere decisioni, comunicare in modo efficace e resistere alle
influenze esterne facendo compiere scelte comportamentali salutari.
Traguardo di risultato (event.)
In particolare la scuola può:
– promuovere la conoscenza dei comportamenti che hanno rilevanza per la salute
– intervenire sulle variabili psicologiche, relazionali, sociali, culturali e ambientali che
influenzano i comportamenti a rischio e che rendono difficile l’acquisizione di comportamenti
sani
– rimuovere i comportamenti a rischio per la salute, favorendo l’acquisizione di nuove
conoscenze, atteggiamenti e capacità operative attinenti a stili di vita sani
– stimolare ad analizzare negli individui gli atteggiamenti, i valori e i comportamenti che
consentano loro di sviluppare capacità di valutazione e di autonomia.
Obiettivo di processo
Situazione su cui interviene
Attività previste
1.
Stimolare gli studenti, attraverso una corretta informazione, alla riflessione sulle
tematiche legate alla salute, al rispetto di se stessi e del proprio corpo, affinché
acquisiscano corretti stili di vita al fine di mantenere il benessere psico-fisico e
prevenire i disordini;
2. Stimolare e promuovere la consapevolezza e la capacità di scelta dei giovani
riguardo ai temi legati all’affettività, alla sessualità, all’identità sessuale e ai
problemi delle dipendenze;
3. Avvicinare gli allievi al mondo della solidarietà e coinvolgerli in esperienze di
volontariato;
4. Migliorare l’efficacia dell’azione educativa promuovendo e sollecitando un clima
di benessere in tutte le componenti del mondo scolastico;
La crescente e preoccupante diffusione di malattie croniche legate, in buona parte, a
comportamenti dannosi acquisiti in età giovanile, la persistente emergenza connessa al
fenomeno delle dipendenze patologiche, in particolare al consumo ed all’abuso di sostanze
legali ed illegali, la diffusione di atteggiamenti negativi e distruttivi in ambito affettivorelazionale hanno evidenziato la necessità di una alleanza specifica tra il mondo della
salute e quello della scuola, finalizzata alla definizione di un programma di intervento a
carattere nazionale che consenta di delineare proposte operative per la scuola italiana e di
definire ruoli, funzioni, obiettivi e progetti per configurare l’educazione alla salute come
proposta pedagogica stabile per i ragazzi che ne rappresentano i destinatari, ma anche i
principali protagonisti.
Il Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Salute e il Ministero Pubblica Istruzione, firmato il
5 gennaio 2007, ha stabilito la necessità che, nei limiti delle rispettive competenze, vengano
definite strategie comuni tra salute e scuola e vengano realizzati interventi che impegnino il
sistema scolastico e il sistema sanitario a promuovere una cultura condivisa in materia di
promozione della salute, per la prevenzione di patologie croniche e per il contrasto di
fenomeni tipici dell’età giovanile.
Il nostro Istituto adotta gli obiettivi e le linee programmatiche elaborate dalla ASL N°1 di
Sassari - Unità Operativa di Coordinamento di Educazione Sanitaria, Prevenzione e
Promozione
della
Salute
Dipartimento Prevenzione - e pubblicate nel volume “L’Officina della salute”,
consultabile sul sito web www.aslsassari.it.
Servizio C.I.C. (Centro di informazione e consulenza)
Il CIC è un servizio attivato all'interno delle scuole secondarie di secondo grado, in base
all'art. 106 della Legge n. 162 del 26 Giugno 1990, e regolamentato dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il Centro è coordinato da operatori esterni della ASL n°1 di Sassari, specializzati sui
problemi del disagio giovanile, della prevenzione, dell’educazione sanitaria ed ambientale.
L’attività educativa proposta si basa su una diversa gamma di interventi: individuali, di
gruppo classe ed assembleari che, di volta in volta, vengono articolati a seconda del
contesto e delle richieste.
Gli operatori che gestiscono lo sportello, ascoltano le richieste e i bisogni dei ragazzi,
offrono consulenza e fanno eventualmente da tramite con i servizi del territorio.
24
Il CIC ha come obiettivo il benessere degli studenti e svolge le seguenti attività:
 Sportello di ascolto: Consulenza psicologica individuale o di gruppo; Attenzione
al disagio scolastico e socio-relazionale; Promozione della salute e del benessere
individuale e collettivo. Si tratta di uno sportello di consulenza, gestito dagli
esperti della ASL n°1 di Sassari, su problemi personali degli studenti, volto ad
accogliere e decodificare il disagio, a prevenire i comportamenti a rischio, a
sostenere sintomi di ansia e di stress. La richiesta dell’intervento da parte degli
studenti è assolutamente individuale ed autonoma, nel pieno rispetto della
riservatezza e della privacy.
 Incontri tematici con i gruppi classe: Promozione della salute e del benessere
individuale e collettivo; Consulenza psicologica di gruppo. Gli interventi in classe,
a forte valenza educativa e gestiti dagli esperti della ASL n°1 di Sassari, sono
volti a far riflettere i ragazzi su se stessi e sulla relazione con l’esterno; forniscono
informazioni sul problematiche relative alla salute e al benessere individuale e
collettivo.
Per il primo biennio, gli ambiti di intervento riguarderanno le dipendenze e la
prevenzione; gestione dei rapporti interpersonali, definizione e gestione degli stati
ansiosi; educazione alimentare; educazione alla non violenza. Educazione alle
diversità. Pronto soccorso. Sicurezza stradale. Bullismo e cyber-bullismo.
Per il secondo biennio e quinto anno, gli ambiti di intervento riguarderanno l’educazione
alla effettività e alla sessualità; l’educazione alle diversità; l’educazione alimentare;
definizione e gestione degli stati ansiosi; educazione alla non violenza. Pronto
soccorso. Sicurezza stradale. Bullismo e cyber-bullismo.
In relazione a tutti gli indirizzi di studio e a tutte le classi del biennio e del triennio, si precisa
quanto segue:

Potranno essere accolte altre richieste specifiche provenienti dai gruppi classe, a
sostegno dei loro bisogni formativi ed educativi.

Si prevede inoltre la partecipazione a conferenze, dibattiti, concorsi ed eventi
teatrali e cinematografici legati a temi di interesse.
Risorse finanziarie necessarie
Risorse interne alla scuola
Risorse umane








Studenti
Geniori /famiglie
Personale docente
educatori
Personale ATA
Dirigente scolastico
Specialisti asl
Professionisti Enti esterni
Altre risorse


Locali dell’istituto
Spazi esterni
Indicatori utilizzati
Incontri specifici di valutazione sia durante che alla fine dell’anno scolastico, confrontata
con gli obbiettivi specifici stabiliti nel progetto. Relazione al Collegio docenti. Eventuali
questionari di verifica
Sato di avanzamento
Il progetto ha carattere continuativo all’interno dell’Istituto
Valori / situazione attesi
Gli interventi di educazione alla salute devono prevedere azioni volte ad affrontare le
diverse variabili che incidono sui fattori di rischio, che siano in grado di stimolare le risorse
cognitive ed emotive e di potenziare la scelta di atteggiamenti e di comportamenti
“propositivi” per la salute e il benessere sociale.
25
Denominazione progetto
A SCUOLA CON LO SPORT
Priorità cui si riferisce
Miglioramento delle competenze e conoscenze motorie.
Conoscenza e pratica degli sport individuali e di squadra.
Obiettivo di processo (event.)
Garantire e sviluppare la socializzazione degli studenti mediante forme di aggregazione nuove e
diverse rispetto a quelle delle attività curriculari.
Favorire un affinamento delle abilità tecnico-motorie e tecnico-tattiche nelle discipline
maggiormente praticate nel nostro territorio.
Sviluppare autonomia e responsabilità coinvolgendo gli allievi nella organizzazione e gestione
di manifestazioni sportive.
4 Coinvolgere gli alunni diversamente abili attraverso la realizzazione di un apposito
programma.
Tali obiettivi di ordine generale sottendono il raggiungimento di obiettivi più specifici quali:
Migliore conoscenza del proprio corpo e delle sue capacità espressive.
Maggiore conoscenza dei regolamenti tecnici sportivi.
Capacità di collaborare, all’interno di una squadra, con i propri compagni al raggiungimento di
uno scopo comune.
Capacità di vivere serenamente il risultato del proprio impegno, senza esaltazione in caso di
vittoria, senza umiliazioni in caso di sconfitta, quindi capacità di vivere il piacere del gioco.
E’ ormai unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i
giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre
che fisica. E’ crescente infatti la preoccupazione per l’adozione di non corretti stili di vita sempre
più sedentari e per una cattiva alimentazione, che determinano un aumento considerevole di casi
di obesità e delle malattie ad essa collegate. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in
gioco in modo totale e lo stimola a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le
proprie difficoltà.
Allo sport scolastico pomeridiano l’Istituto affida il compito di sviluppare una nuova cultura
sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli alunni, migliorare l’aggregazione,
l’integrazione e la socializzazione.
L’attività sportiva pomeridiana si concretizza come momento di verifica in itinere di un lavoro
svolto con continuità dai docenti di scienze motorie nelle ore curricolari. Questa continuità è
perseguita tendenzialmente nei confronti di tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, nei
confronti dei quali va anzi posta una particolare attenzione in ragione del notevole contributo che
l’attività sportiva può portare ad una piena integrazione scolastica degli stessi nonché alla loro
crescita umana.
Nell’avviamento alla pratica sportiva degli studenti, tutte le discipline hanno pari dignità, senza
scelte precostituite imposte dall’alto.
L’avviamento della pratica sportiva scolastica viene proposta a tutti gli alunni del Liceo Classico,
del Liceo Europeo e del Liceo Scientifico ad indirizzo Sportivo del “Canopoleno”, la
partecipazione alle attività sportive interne all’istituto attraverso l’attività “Promozionale” e ai
campionati studenteschi relativamente alle seguenti discipline: corsa campestre maschile e
femminile, pallacanestro maschile e femminile pallavolo maschile e femminile,, tennis – tavolo,
badminton, atletica maschile e femminile, nuoto. E’ di grande importanza inoltre la
partecipazione dei nostri alunni al progetto “Orienta con lo sport” ideato dal Centro Universitario
Sportivo di Sassari. L’attività è riservata agli alunni frequentanti le classi terze, quarte e quinte
del Liceo che si confronteranno in tre diverse attività: calcio a 5, Basket 3x3 misto, pallavolo
mista. Le squadre vincenti incontreranno le vincenti del campionato Universitario.
Per la realizzazione di quanto sopra si utilizzerà il materiale già in dotazione all’Istituto, tenendo
conto che gran parte di questo è soggetto ad usura, di conseguenza si renderà necessario
l’acquisto di nuova attrezzatura.
Si prevede una spesa ripartita nel triennio di almeno 5000,00 euro.
Un Docente dell’organico di potenziamento classe di concorso A029 , in funzione del fatto che in
questa Istituzione scolastica è presente anche il Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo.
I nostri alunni oltre che all’attività curricolare ed extracurricolare pomeridiana , partecipano anche
alle Convittiadi ( manifestazione Nazionale sportiva di tutti i Convitti e gli Educandati d’Italia).
Situazione su cui interviene
Attività previste
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
L’attività programmata prevederà l’utilizzo di impianti esterni alla Scuola( stadio dei pini e
palestre.
Indicatori utilizzati
Sono i test motori (indicatori di prestazione) che forniscono un parametro oggettivo di
misurazione e un’indicazione circa alcune variabili della performance attraverso delle rilevazioni
quali:
a. Rilevazione quantitativa : (quanto fai)
฀ risultato raggiunto in una determinata prova
b. Rilevazione qualitativa : (come lo fai)
฀ giusto/sbagliato
฀ livello del comportamento atteso (tassonomia del comportamento osservabile)
c. Rilevazione mista (quanto e come)
d. Rilevazione dei progressi: (quanto migliori)
Oltre all’aspetto puramente tecnico-sportivo, il lavoro sarà orientato verso il coinvolgimento di un
sempre maggior numero di alunni per ogni anno scolastico.
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Avere consapevolezza delle proprie attitudini nell’attività motoria e sportiva. Trasferire e
applicare autonomamente metodi di allenamento con autovalutazione ed elaborazione dei
risultati testati.
26
Denominazione progetto
ERASMUS PLUS
Priorità cui si riferisce
Erasmus+ è il Programma dell'UE nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e
dello sport per il periodo 2014-2020. I settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e
dello sport possono fornire un prezioso contributo per aiutare ad affrontare i cambiamenti socioeconomici, ovvero le sfide chiave di cui l'Europa si sta già occupando e che la attendono nel
prossimo decennio e per sostenere l'attuazione della strategia Europa 2020 per la crescita,
l'occupazione, l'equità e l'inclusione sociale.
Il Programma Erasmus+ è concepito per sostenere gli sforzi dei paesi aderenti al Programma
volti a utilizzare in maniera efficiente il potenziale del capitale umano e sociale europeo e
conferma il principio dell'apprendimento permanente mettendo in relazione il sostegno
all'apprendimento formale, non formale e informale nei settori dell'istruzione, della formazione e
della gioventù, attraverso programmate azioni di mobilità pressoi paesi dell’UE.
In generale, il Programma sostiene le azioni, la cooperazione e gli strumenti coerenti con gli
obiettivi della strategia Europa 2020 e le sue iniziative faro, come Youth on the Move (Gioventù in
movimento) e l'agenda per nuove competenze e per l'occupazione. Attraverso i metodi aperti di
coordinamento il Programma contribuisce altresì a raggiungere gli obiettivi stabiliti dal quadro
strategico per la cooperazione europea nei settori dell'istruzione e della formazione e dalla
strategia europea per la gioventù. Questo investimento in conoscenza, abilità e competenze
porterà benefici ai singoli, alle istituzioni, alle organizzazioni e alla società nel suo complesso
contribuendo alla crescita e garantendo la prosperità e l'inclusione sociale in Europa e in altri
paesi.
Traguardo di risultato



Obiettivo di processo (event.)


Migliorare l'apprendimento delle lingue e promuovere l'ampia diversità linguistica
dell'UE e la consapevolezza interculturale.
Sostenere gli studenti nell'acquisizione di competenze (conoscenze, abilità e attitudini)
in modo da migliorare il loro sviluppo personale e la loro occupabilità nel mercato del
lavoro europeo e al di fuori di esso;
Eventuale acquisizione di certificazioni linguistiche

Sviluppare e realizzare processi di alternanza scuola-lavoro

Altre priorità
Situazione su cui interviene
Migliorare il livello delle competenze e delle abilità chiave dei giovani, compresi quelli
con minori opportunità, nonché promuovere la loro partecipazione alla vita democratica
in Europa e al mercato del lavoro, la cittadinanza attiva, il dialogo interculturale,
l'inclusione sociale e la solidarietà, in particolare mediante maggiori opportunità di
mobilità a fini dell'apprendimento per i giovani.
Aumentare la consapevolezza e la comprensione dei partecipanti riguardo altre culture
e altri paesi, offrendo loro l'opportunità di costruire reti di contatti internazionali, per
partecipare attivamente alla società e sviluppare un senso di cittadinanza e identità
europea;
Acquisizione EURO-PASS
Dall’anno scolastico 2014-2015 il nostro Istituto ha attivato Il Liceo Classico Europeocome
progetto ministeriale assistito di maxisperimentazione, innestato sul Liceo Classico, e che si
riconduce ai contenuti di alcuni articoli del Trattato di Maastricht (1992),in cui si auspica una
dimensione “europea” dell’insegnamento e la diffusione delle Lingue degli stati membri per il
miglioramento della conoscenza della cultura e della storia dei popoli europei.I riferimenti culturali
del Liceo Classico Europeo sono la tradizione umanistica e linguistica, lo sviluppo scientifico,
l’espressione artistica e l’attenzione alle scienze giuridico-economiche e alle loro
interconnessioni.
L’utenza è istituzionalmente multinazionale: ciò consente di creare le condizioni per un modello di
convivenza fondato sulla collaborazione e agevola l’apprendimento e lo scambio linguistico.
Si tratta di un indirizzo che consente di conseguire un diploma di indirizzo classico-umanistico,
con un potenziamento di due lingue straniere curricolari: l’inglese come prima lingua e a scelta fra
spagnolo, francese e tedesca come seconda lingua. Allo stato attuale abbiamo due corsi di
spagnolo e uno mistilingue francese/tedesco.
Con la legge 107/2015 si norma inoltre la pratica della alternanza scuola-lavoro che intende
fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie a inserirsi nel
mercato del lavoro, alternando le ore di studio a ore di formazione in aula e ore trascorse
all’interno delle aziende, per garantire loro esperienza “sul campo” e superare il gap “formativo”
tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione: uno
scollamento che spesso caratterizza il sistema italiano e rende difficile l’inserimento lavorativo
una volta terminato il ciclo di studi.
Il progetto Erasmus +, con i suoi obiettivi di processo, i traguardi di risultato e le attività previste,
si presenta come straordinaria possibilità per attendere positivamente agli obiettivi generali
previsti dal nostropiano di studi,tra indirizzo classico, europeo e sportivo, in armonia con le recenti
norme governative.
27
Attività previste
Mobilità degli studenti in uno dei paesi europei di cui sia attivato l’insegnamento linguistico nel
nostro istituto (Inghilterra, Francia, Spagna, Germania)

corso intensivo di lingua straniera (inglese, spagnolo, francese, tedesco)

tirocinio (collocamento) all'estero presso un'impresa o altro posto di lavoro di interesse .
Per assicurare l'alta qualità delle attività di mobilità con il massimo impatto sugli
studenti, l'attività di mobilità deve essere compatibile con l'apprendimento in relazione
al corso di studio e le necessità di sviluppo personale dello studente.
Mobilità del personale:

periodo di formazione: questa attività sostiene lo sviluppo professionale del personale
docente e non docente di istituti d'istruzione superiore nella forma di eventi di
formazione all'estero (escluse conferenze) e periodi di Job Shadowing/periodi di
osservazione/formazione presso un istituto d'istruzione superiore partner, o altra
organizzazione di interesse all'estero.
Risorse finanziarie necessarie
Enti
Indicatori utilizzati

Finanziamenti europei





Istituzioni scolastiche (partenariato)
Enti professionali
Enti culturali
Enti istituzionali
Enti privati

Programma dell'UE nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello
sport per il periodo 2014-2020.
REGOLAMENTO (UE) n. 1288/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11
dicembre 2013 (istituzione Erasmus+)

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi
Progettazione per il biennio 2016-2017; 2017-2018
Erasmus + può contribuire a fornire ai nostri studenti le competenze richieste dal mercato del
lavoro e dall'economia, consentendo loro al contempo di svolgere un ruolo attivo nella società e
di raggiungere la soddisfazione personale che superi il particolarismo nazionale di appartenenza
a favore di una formazione internazionale, sostenuta dall’apprendimento e dalla pratica delle
lingue straniere.
Un'altra sfida è quella collegata allo sviluppo del capitale sociale fra i giovani, all'emancipazione
dei giovani e alla loro capacità di partecipare attivamente alla società, in linea con le disposizioni
del trattato di Lisbona finalizzate a "incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita
democratica dell'Europa". Questo obiettivo può essere raggiunto anche con attività di
apprendimento non formale, in contesti lavorativi o in situazioni di tirocinio attivo presso gli enti
ospitanti.
28
Denominazione progetto
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Priorità cui si riferisce
Orientamento in uscita, formazione globale, conoscenza delle proprie potenzialità, conoscenza
del mondo del lavoro, delle sue norme e prerogative, conoscenza della realtà socio-economica
specifica del proprio territorio e delle prospettive occupazionali,
Traguardo di risultato
Competenze chiave di cittadinanza: comunicazione nella madre lingua; • comunicazione nelle
lingue straniere; • competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; •
competenza digitale; • imparare ad imparare; • competenze sociali e civiche; • spirito di iniziativa
e imprenditorialità; • consapevolezza ed espressione culturale.
Obiettivo di processo
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Attività previste
Competenze trasversali: Competenze di relazione, collaborazione, organizzazione,
comunicazione efficace e ascolto
- Competenze operative: spirito d’iniziativa; ricerca delle informazioni; assunzione di
responsabilità; orientamento ai risultati.
- Competenze di valutazione delle proprie conoscenze e del contesto lavorativo-professionale
Cittadinanza attiva. Orientamento strategico e organizzazione. Sviluppo e valorizzazione delle
risorse umane. Integrazione con il territorio
Favorire l’integrazione del singolo studente col gruppo classe e nel più ampio gruppo
scuola; migliorare le proprie capacità di relazione; acquisire consapevolezza del proprio
progetto professionale e rafforzare le personali motivazioni; sperimentare il ruolo
professionale; scoprire le regole generali che presiedono una struttura lavorativa quale
sistema organizzato; imparare a gestire le situazioni critiche, operative e relazionali;
imparare a gestire le proprie attività in relazione ad una precisa programmazione
temporale; sviluppare capacità di problem solving.
La novità introdotta dalla L. 107/2015 coinvolge per la prima volta, come obbligo di legge, il
sistema dei Licei nella progettazione di percorsi di alternanza Scuola-Lavoro, inserendo
organicamente questa strategia didattica nell’Offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio, come
parte integrante dei percorsi di Istruzione. Nello specifico i nostri studenti, anche per la
peculiarità dell’indirizzo di studio, vedono in prospettiva lontana l’inserimento nel mondo del
lavoro, di cui non hanno una conoscenza approfondita e fondata e, prospettando il loro futuro
professionale, sono mossi da criteri di scelta non sostenuti da elementi adeguati. L’opportunità
offerta dai percorsi di Alternanza può dunque sostenere l’orientamento e soprattutto favorire la
conoscenza della realtà socio-economica in cui gli studenti si trovano a vivere. Il Nord Ovest
della Sardegna è un territorio povero di attività e progettualità imprenditoriale, soggetto a calo
demografico e allo spopolamento delle aree extraurbane e lontane da centri di medie dimensioni,
caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione generale e specificamente giovanile, con un
sempre più elevato tasso di emigrazione, sia nella penisola italiana sia all’estero.
L’attività formativa legata all’Alternanza può favorire la promozione di un’identità territoriale,
attraverso lo sviluppo e il potenziamento di competenze da spendere prioritariamente nella
propria realtà (comunale, provinciale, regionale), in modo da modificare in un prossimo futuro la
tendenza all’emigrazione in favore di una nuova imprenditorialità attestata sul territorio ma nel
contempo aperta all’estero.
A regime si prevede che tutte le classi seconde dedichino 20 ore di curricolo scolastico all'
"orientamento al lavoro". Tale monte ore dovrà comprendere

interventi in tema di sicurezza, incontri con rappresentanti ed esperti del mondo del
lavoro (professionisti, sindacalisti, imprenditori, lavoratori, sociologi, psicologi,
economisti);

visite a realtà produttive di tipo diverso (aziende, esercizi commerciali, enti pubblici);
partecipazione a "saloni del lavoro";

formazione sui diritti e doveri del mondo civile e nello specifico del mondo del lavoro
(conoscenza delle norme giuridiche, dei diritti e doveri dei lavoratori).
Si attuerà una informazione capillare, tramite riunioni ufficiali calendarizzate (consigli di classe) a
studenti, famiglie, docenti, sul contesto normativo, sulle finalità e le attività previste
dall’alternanza scuola-lavoro.
La commissione Alternanza Scuola-Lavoro nel frattempo prenderà contatti con agenzie
ministeriali preposte alla progettazione dell’alternanza; contatti con enti, aziende, soggetti del
territorio, compresi quelli del Terzo Settore, Ordini professionali, Associazioni di Categoria e
Società sportive riconosciute dal CONI, per stipula di convenzioni e accordi di partenariato.
A tutte le classi terze verrà somministrato un questionario per evidenziare gli orientamenti degli
studenti rispetto all’alternanza (motivazioni, aspettative, preferenze dei settori e degli ambiti
lavorativi in cui eventualmente essere inseriti).
A partire da tutte le classi terze: progettazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Azione di tutoraggio nei confronti degli studenti impegnati nelle attività lavorative. Azione di
monitoraggio in itinere del processo in atto. Valutazione delle attività e del processo.
La scuola offre la possibilità di diversi percorsi formativi, sulla base del fabbisogno del territorio e
delle indicazioni degli studenti: alternanza attraverso Impresa simulata (eventualmente finalizzata
alla creazione di startup), stage lavorativi presso Centri di ricerca, Istituzioni Accademiche, Enti
e/o aziende pubbliche e private, compreso il Terzo settore, studi professionali e liberi
professionisti. L’attività può essere svolta anche durante la sospensione delle attività didattica e
all’estero, in quest’ultimo caso attraverso i progetti Erasmus Plus (KA1), finalizzati anche al
conseguimento dell’Europass Mobilità e dell’Ecvet (European Credit system for Vocational
Education and Training).
29
Risorse finanziarie necessarie
Spese di iscrizione alla piattaforma Confao nel caso dell’Impresa Simulata, qualora si opti per
questa soluzione.
Retribuzione esperti esterni per la formazione della Sicurezza.
Eventuali spese di trasporto per gli studenti.
Risorse umane (ore) / area
Dirigente, Docente Funzione Strumentale, docenti della Commissione Alternanza Scuola-Lavoro,
coordinatori di Classe, docenti dei Consigli di Classe coinvolti, docenti dell’Organico di
Potenziamento. Tutor scolastico (con compiti di assistenza degli studenti in tutte le fasi di
orientamento, motivazione, sensibilizzazione, inserimento nelle realtà aziendali e presso gli enti
di ricerca) e Tutor aziendali (con compiti di assistenza degli studenti in tutte le fasi d’inserimento
presso le realtà aziendali e presso gli enti di ricerca; orientamento tecnico-scientifico-pratico nelle
attività ivi svolte).
Laboratori multimediali, LIM, fotocopiatori…
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
In base alla tipologia di percorso attuato, gli indicatori verranno individuati attraverso
1. test autovalutativi da parte degli studenti;
2. valutazione dei risultati da parte del Consiglio di Classe, declinata anche sulla base
delle discipline scolastiche svolte;
3. valutazione dei risultati da parte del tutor aziendale.
Gli indicatori si desumono dalla Guida operativa per l’alternanza scuola-lavoro, fatto salvo il
riferimento all’EQF.
Stati di avanzamento
Poiché il progetto si sviluppa nell’arco di un triennio, il punto di sviluppo intermedio atteso alla
fine di ciascun anno verrà stabilito in base alla tipologia di percorso formativo che verrà attuato.
Valori / situazione attesi
Attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo,
rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in
aula con l'esperienza pratica. Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi
con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. Favorire l'orientamento
dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento
individuali. Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con ogni possibile
interlocutore circa le possibilità formative presenti nella società civile. Integrare scuola e territorio
per dare risposte significative ai bisogni culturali e sociali con il concorso di tutti gli operatori
coinvolti nel sistema formativo. Sviluppare il senso di responsabilità e di rispetto degli impegni
assunti. Promuovere il lavoro cooperativo; potenziare la capacità di interagire con il territorio;
sviluppare competenze specifiche di orientamento pre-professionale; sviluppare competenze
espressive, comunicative e relazionali; sviluppare competenze di analisi dei bisogni; sviluppare
competenze documentative, organizzative ed operative. Consolidare la padronanza degli
strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa. Gestire
la relazione insegnamento-apprendimento in una classe.
30
Denominazione
progetto
STAGE LINGUISTICO
A taste of England
Priorità cui si riferisce
Obiettivo
(event.)
Situazione
interviene
di
processo
su
cui
Attività previste
Risorse
necessarie
finanziarie
Enti
Indicatori utilizzati
Lo stage linguistico all’estero, è un soggiorno – di 1 settimana - in full immersion nel paese di cui i nostri
allievi studiano la lingua.
Lo scopo dello stage linguistico durante l’anno scolastico, è quello di dare la possibilità ai ragazzi di
approfondire lo studio della lingua straniera grazie alla partecipazione ad un corso di lingua intensivo e
mirato, tenuto da insegnanti madrelingua qualificati.
Gli studenti durante il soggiorno alloggeranno in famiglia ed avranno così la possibilità di continuare ad
esercitarsi nell’apprendimento della lingua e conoscere tradizioni e abitudini del Paese. Tutte le famiglie
sono altamente qualificate e scelte dai personalmente dai corrispondenti in loco.
Lo stage è arricchito da un programma di attività ed escursioni che permettono di usare la lingua in contesti
diversi e di conoscere e scoprire la cultura e del Paese ospitante.

Incentivare la motivazione all’apprendimento della lingua straniera.

Rafforzare
il
senso
di
responsabilità personale
e
la capacità decisionale.

Potenziare le competenze linguistiche orali di comprensione e produzione.

Sviluppare interesse per la cultura del paese del quale si studia la lingua.

acquisizione / approfondimento di conoscenze geografiche, storiche e socioculturali relative
al luogo visitato.

studio delle diversità del vivere quotidiano tramite la “lettura” dell’ambiente e degli usi e costumi
circostanti.

Studenti delle classi terze Liceo Classico n.o., e studenti della classe seconda del Liceo Europeo

Comunicazioni studenti /famiglie relative alle attività proposte

contatti con scuola di lingua in loco

contatti con agenzia viaggio

n. 15 h di corso di lingua inglese

alloggio presso famiglie del posto

escursioni guidate presso luoghi di interesse storico culturale
Stage e Spese Viaggio Studenti: A Cura Delle Famiglie
Spese Viaggio docenti: A cura della scuola
inlingua Cheltenham, Rodney Lodge, Rodney Road, Cheltenham, Gloucestershire, GL50 1HX Tel: +44
1242 250493
agenzia viaggio: L' ISOLA DELLE VACANZE - 17, Viale Mancini Pasquale - Sassari
Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER),
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi

Progettazione per il biennio 2015-2016; 2017-2018;2018-2019.

Potenziamento della lingua straniera;
31
Convitto Nazionale ‘Canopoleno’
Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116
SASSARI
PROGETTO TRIENNALE
DI INTERVENTO
DELL’ANIMATORE DIGITALE
ALLEGATO AL PTOF
1
Liceo Classico, Classico Europeo,
Scientifico ad Indirizzo Sportivo
CANOPOLENO
Sassari
PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE
DIGITALE PER IL PTOF
Animatore Digitale
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le
scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della
Scuola approvata quest’anno (legge 107/2015).
La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta
Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire I seguenti
obiettivi:
 Potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione
e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche.
 Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la
trasparenza e la condivisione di dati.
 Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale.
 Sviluppo delle competenze digitali degli studenti.
 Formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella
amministrazione.
 Potenziamento delle infrastrutture di rete.
Si tratta di un’opportunità di rinnovare ed innovare la scuola, adeguando non solo le
strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione,
ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
Nasce così la figura dell’Animatore Digitale, docente individuato in ogni scuola, che avrà il
compito di “favorire il processo di digitalizzazione nonché diffondere le politiche legate
all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio
2
del Piano Nazionale Scuola Digitale”. “Sarà formato attraverso un percorso dedicato (a
valere sulle risorse del DM n. 435/2015), su tutti i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale”.
Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di supporto tecnico, che ha un ruolo
strategico nell’ “ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale”.
Ambiti di intervento dell’Animatore Digitale
(da “PNSD - avviso pubblico per l'acquisizione e selezione di progetti tesi a fornire
formazione agli animatori digitali – Prot. MIUR.AOODRLO.R.U.17270 del 27 novembre
2015 – Allegato 2: Tabella Aree tematiche)
Stimolare la formazione interna alla scuola negli
ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di
laboratori
formativi
(senza
essere
necessariamente un formatore), favorendo
l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative, come
ad esempio quelle organizzate attraverso gli
snodi formativi.
FORMAZIONE INTERNA
Favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione
di
workshop
e
altre attività,
anche
strutturate,
sui
temi del PNSD, anche
attraverso momenti formativi aperti alle famiglie
e ad altri attori del territorio, per la realizzazione
di una cultura digitale condivisa.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA
Individuare
soluzioni
metodologiche
e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno
degli ambienti della scuola (es. uso di particolari
strumenti per la didattica di cui la scuola si è
dotata; la pratica di una metodologia comune;
informazione su innovazioni esistenti in altre
scuole; un laboratorio di coding per tutti gli
studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni
della scuola stessa, anche in sinergia con
attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
3
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), in qualità di animatore
digitale dell’istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento suddiviso nel
triennio e coordinato con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Piano d’intervento
AMBITO
FORMAZIONE
INTERNA
INTERVENTI A.S. 2015-2016 FASE PRELIMINARE
(febbraio/giugno 2016)
 Formazione specifica per Animatore Digitale e partecipazione a
comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la
rete nazionale.
 Formazione del personale della scuola alle nuove esigenze del
PNSD.
 Formazione per un migliore utilizzo del registro elettronico.
 Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente,
dall’animatore digitale, da altri docenti e dalle figure di sistema.
 Somministrazione di un questionario di rilevazione delle esigenze di
formazione.
COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE
 Elaborazione degli esiti dell'indagine conoscitiva e relative
considerazioni sulle azioni successive da attuare, pubblicazione sul
sito della scuola.
 Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per la
familiarizzazione al PNSD d’istituto.
 Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo
docente.
 Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati
mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del
Progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettata dal
MIUR.
 Ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nella scuola.
4
AMBITO
INTERVENTI A.S. 2016/2017
 Formazione specifica dell’Animatore Digitale
 Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio
e con la rete nazionale.
 Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale e
didattica innovativa.
FORMAZIONE
INTERNA
 Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già
presenti a scuola.
 Formazione base all’uso delle Google Apps for Education per
l’organizzazione e per la didattica.
 Formazione per un migliore utilizzo dei testi digitali in adozione.
 Formazione per l’uso di applicativi utili per l’inclusione.
 Monitoraggio attività e rilevazione del livelli di competenze digitali
acquisite.
 Creazione di uno sportello tecnico permanente di assistenza.
 Coordinamento del gruppo di lavoro con coloro che sono disponibili a
mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita
condivisa con i colleghi.
 Creazione di piccoli staff di collaboratori in ciascuna sede (primaria,
secondaria di primo e secondo grado, convitto)..
COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA
 Utilizzo di un cloud d’istituto per la condivisione di attività e la diffusione
delle buone pratiche.
 Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni
sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network,
educazione ai media, cyberbullismo).
 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche
attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti Associazioni
/ Università.
 Miglioramento della dotazione tecnologica istituto o /e con fondi specifici di
pertinenza o/e con quelli scolastici rilevati da scelte strategiche prioritarie.
 Ricerca finanziamenti pubblici e privati per adeguamento strutture PNSD.
 Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree
tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE
 Selezione di siti dedicati, software e cloud per la didattica.
 Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti,
forum, blog e classi virtuali.
 Favorire, supportare e accompagnare le sperimentazioni dei docenti
attraverso canali di comunicazione che permettano l’interazione reciproca.
 Educazione ai media e social network.
5
AMBITO
INTERVENTI A.S. 2017/2018
 Formazione specifica dell’Animatore Digitale
 Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio
e con la rete nazionale.
 Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale e
didattica innovativa.
 Formazione avanzata all’uso delle Google Apps for Education per
l’organizzazione e per la didattica.
FORMAZIONE
INTERNA
 Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale e uso del coding nella didattica.
 Formazione di base sugli strumenti del Web 2.0 come supporto alle attività
didattiche e sull’individuazione di risorse disciplinari da utilizzare nelle
attività didattiche.
 Formazione di base sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica
digitale integrata.
 Formazione sull’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD).
 Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e
aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
 Monitoraggio attività e rilevazione del livelli di competenze digitali
acquisite.
 Mantenimento di uno sportello tecnico permanente di assistenza.
COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA





Coordinamento con il gruppo di lavoro.
Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.
Implementazione di un cloud d’istituto.
Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni.
Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e
alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.
 Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni
sui temi del PNSD (vedi prima annualità).
 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche
attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche, enti, associazioni
e università.
 Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area computazionale degli
alunni.
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE




Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica.
Individuare soluzioni per realizzare attività di recupero a distanza.
Selezione di siti dedicati, software e cloud per la didattica.
Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti,
forum, blog e classi virtuali.
 Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti
e/o selezionati a cura dei docenti.
 Costruire curricola verticali per lo sviluppo di competenze digitali degli
studenti.
 Classe capovolta (flipped classroom).
 Ricerca finanziamenti pubblici e privati per adeguamento strutture PNSD.
6
AMBITO
INTERVENTI A.S. 2018/2019
 Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale e uso del coding nella didattica.
 Formazione avanzata sugli strumenti del Web 2.0 come supporto alle
attività didattiche e sull’individuazione di risorse disciplinari da utilizzare
nelle attività didattiche.
 Formazione avanzata sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica
FORMAZIONE
INTERNA
digitale integrata.
 Formazione avanzata sull’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD).
 Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e
aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
 Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui
formarsi per gli anni successivi.
 Monitoraggio attività e rilevazione del livelli di competenze digitali
acquisite.
 Mantenimento di uno sportello tecnico permanente di assistenza.
COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA






Coordinamento con il gruppo di lavoro.
Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.
Implementazione di un cloud d’istituto.
Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività.
Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni.
Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e
alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.
 Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di
studenti, docenti, famiglie, comunità.
 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche
attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche, enti, associazioni
e università.
 Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati.
 Utilizzo di classi virtuali.
 Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare
riferimento agli alunni BES.
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE
 Implementare soluzioni per realizzare attività di recupero a distanza.
 Implementazione di repository disciplinari di video per la didattica autoprodotti e/o selezionati a cura dei docenti.




Introduzione alla robotica educativa.
Educare al saper fare: making, creatività e manualità.
Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.
Ricerca finanziamenti pubblici e privati per adeguamento strutture PNSD.
Il piano proposto, essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni
o venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica degli
alunni e del territorio in cui si opera.
7
Convitto Nazionale ‘Canopoleno’
Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116
SASSARI
Piano di
Inclusione
ALLEGATO AL PTOF
1
INTRODUZIONE
Il Liceo Canopoleno, in merito all’ambito dell’inclusività, si attiene a quanto indicato nella
Direttiva Ministeriale del 27-12-12 e nella Circolare Ministeriale del 06-03-2013: “Gli alunni
con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, dove la
discriminante tradizionale - alunni con disabilità / alunni senza disabilità - non rispecchia
pienamente la complessa realtà delle nostre classi. Anzi, è opportuno assumere un
approccio decisamente educativo, per il quale l’identificazione degli alunni con disabilità
non avviene sulla base della eventuale certificazione, che certamente mantiene utilità per
una serie di benefici e di garanzie, ma allo stesso tempo rischia di chiuderli in una cornice
ristretta. A questo riguardo è rilevante l’apporto, anche sul piano culturale, del modello
diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la
persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di
funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni
Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni.
In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare
Bisogni Educativi
Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali,
rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.
Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento
delle relative
competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte
le componenti della
comunità educante.”
L’area dello svantaggio scolastico non riguarda esclusivamente gli alunni che presentano
un deficit specifico, ma in ogni classe le ragioni che portano alla richiesta di speciale
attenzione sono molteplici: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza
della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Anche
nell’ambito della nostra scuola questa complessità diviene sempre più evidente.
Alla luce di questa nuova visione l’area dello svantaggio scolastico nella sua completezza,
viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special
2
Educational Needs) nella quale sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della
disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico,
linguistico, culturale.
Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento,
anche i deficit del
linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la
comune origine
nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento
intellettivo limite
può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico.
Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non
vengono certificate ai sensi della legge 104/92 e,quindi, non danno diritto alle misure
previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno.
La legge 170/2010, a tal punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso
canale di cura educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di
studio enunciati nella legge 53/2003,
nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente
curricolare e di
tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno.
1.1 Alunni con disabilità certificata con la legge 104/92
La legge 104 “detta i principi dell’ordinamento in materia di diritti, integrazione sociale e
assistenza della persona handicappata… È persona handicappata colui che presenta una
minorazione fisica, psichica e sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di
difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare
un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.”
1.2 Alunni con disturbi specifici
“Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che – per specifici
problemi - possono
incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare pienamente le loro
potenzialità. Fra essi,
3
alunni e studenti con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) sono stati oggetto di
importanti
interventi normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad
assicurare il loro
diritto allo studio.
Tuttavia, è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge
170/2010, danno diritto
ad usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto presentano problematiche specifiche
in presenza di
competenze intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche
problematiche
nell’area del linguaggio (disturbi specifici del linguaggio o – più in generale- presenza di
bassa intelligenza
verbale associata ad alta intelligenza non verbale) o, al contrario, nelle aree non verbali
(come nel caso del
disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, del disturbo non-verbale o – più in
generale - di bassa
intelligenza non verbale associata ad alta intelligenza verbale, qualora però queste
condizioni compromettano
sostanzialmente la realizzazione delle potenzialità dell’alunno) o di altre problematiche
severe che possono
compromettere il percorso scolastico (come per es. un disturbo dello spettro autistico
lieve, qualora non
rientri nelle casistiche previste dalla legge 104).”
Nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente, l’approccio educativo,
nei riguardi di queste problematiche, non dovrebbe essere di tipo esclusivamente clinico,
ma dovrebbe portare alla ricerca di strategie e metodologie di intervento adeguate alle
esigenze educative speciali. Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010
costituiscono norme primarie di riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere
con questi casi.
1.3 Alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività
“Un discorso particolare si deve fare a proposito di alunni e studenti con problemi di
controllo attentivo e/o
4
dell’attività, spesso definiti con l’acronimo A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity
Disorder),
corrispondente all’acronimo che si usava per l’Italiano di D.D.A.I. – Deficit da disturbo
dell’attenzione e
dell’iperattività.
L’ADHD si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA o ad altre problematiche,
ha una causa
neurobiologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione
con i coetanei.
Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età evolutiva:
disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza; disturbi specifici
dell'apprendimento;
disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc.. In alcuni casi, quando il quadro clinico è
particolarmente grave, è necessaria l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come
previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione
della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma hanno pari
diritto a veder tutelato il loro successo formativo.
Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le
misure previste dalla
Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento.”
La sinergia fra famiglia, scuola e clinica è essenziale per la progettazione e la
realizzazione di un percorso finalizzato alla presa in carico del ragazzo con ADHD. In
questo senso le informazioni fornite dagli insegnanti hanno una parte rilevante per il
completamento della diagnosi.
1.4 Funzionamento cognitivo limite
Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le
espressioni di funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (o borderline), richiedono
particolare considerazione.
Per alcuni di loro il ritardo può essere legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in
comorbilità con altri disturbi. Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre ed
anche in questi casi un’importanza fondamentale.
5
1.5 Adozione di strategie di intervento per i BES
Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, la necessità di elaborare un
percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi
speciali, anche attraverso la
redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti gli alunni
della classe con
BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed
abbia la funzione di
documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Tale documento ha lo
scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale,
corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione
degli apprendimenti.
In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere
inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con
DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni
didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.
La Direttiva ben chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro
dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.
Secondo quanto riportato dalla Nota Ministeriale del 22-11-2013, infatti “Si ribadisce che,
anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno
dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA', il Consiglio di classe è autonomo nel
decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato avendo cura di
verbalizzare le motivazioni della decisione.
E` quindi peculiare facoltà dei Consigli di classe o dei team docenti individuare eventualmente anche sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti - casi
specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati,
formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato, la cui validità rimane comunque circoscritta
all’anno scolastico di riferimento.
6
1) ANALISI DELL’ISTITUTO RELATIVA ALL’ANNO SCOLASTICO 2015/16 PER
L’INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ (sulla base dei dati
rilevati dal PAI –Piano annuale per l’Inclusività- dell’anno scolastico 20152016
RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI:
Alunni con BES
Numero
Disabilità (legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 e DPCM 185/2006):
6
Disturbi evolutivi specifici

DSA certificati secondo la legge 170/10
6
Svantaggio
0
Numero totale alunni BES
12
Numero totale alunni della scuola
PIANI EDUCATIVI DIDATTICI:
PEI/PEP redatti per gli alunni disabili
6
PDP redatti per gli alunni con certificazione
6
PDP redatti per gli alunni senza certificazione
0
7
STRUMENTI UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE DEI BES:
SI
NO
Scheda di osservazione basata sul modello ICF
X
Altre schede di osservazione
X
Diagnosi fornite dagli specialisti
X
RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE
SI
Docenti di sostegno
4
NO
X
Assistenti educativi culturali
X
Assistenti alla comunicazione
X
Referenti di istituto
Per l’inclusione (referente del GLI)
X
Per la disabilità (referente del GLHI)
Altre figure
X
Per i DSA
X
Funzioni strumentali
X
Referenti e commissioni
X
Psicopedagogisti e affini esterni e interni
X
Docenti tutor/mentor
X
Altro
Formazione docenti
X
Strategie e metodologie educativo-didattiche / X
gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo- X
didattici a prevalente tematica inclusiva
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva X
(compresi i DSA, ADHD, ecc.)
Didattica interculturale / italiano L2
8
X
Su specifiche disabilità (autismo, ADHD, X
disabilità intellettive, sensoriali)
Altro
n. tot. docenti della scuola
X
Docenti curricolari
Docenti di sostegno specializzati
Docenti di sostegno non specializzati
RISORSE STRUMENTALI
Legenda: 0= per niente; 1= poco; 2= abbastanza; 3= molto
Spazi
0
1
Accessibilità e agibilità degli spazi della
2
3
X
scuola
Aule polifunzionali (attività per classi aperte,
X
laboratori protetti)
Laboratori con postazioni PC dedicate
X
Altro
Strumenti
Hardware tecnologici dedicati
X
Software dedicati
X
Altro
COINVOLGIMENTO PERSONALE A.T.A.
SI
Collaboratori scolastici
Assistenza di base alunni disabili
Coinvolti in progetti di inclusione
X
X
Altro
Personale di segreteria
Coinvolto nella gestione dei dati sensibili
X
Formalmente incaricato
X
9
NO
COINVOLGIMENTO FAMIGLIE
SI
Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
X
Coinvolgimento in progetti di inclusione
X
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
X
NO
Altro
RAPPORTI CON SERVIZI SOCIOSANITARI TERRITORIALI E ISTITUZIONI PREPOSTE.
RAPPORTI CON CTS/CTI
SI
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
X
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
X
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
X
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
X
Progetti territoriali integrati
X
Progetti integrati a livello di singola scuola
X
Rapporti con CTS/CTI
X
NO
Altro
RAPPORTI CON PRIVATO SOCIALE E VOLONTARIATO
SI
Progetti territoriali integrati
X
Progetti integrati a livello di singola scuola
X
Progetti a livello di reti di scuole
X
Altro
10
NO
2) VALUTAZIONE DELL’INCLUSIVITA’
STRUMENTI UTILIZZATI
SI
Index per l’inclusione
A regime: ciclo completo di autovalutazione e auto
NO
X
miglioramento (utilizzato da almeno 2 anni)
In fase di completamento dell’intero ciclo (2° anno di
X
utilizzo)
Quadis
In fase di approccio (1° anno di utilizzo)
X
In rete con altre scuole
X
Utilizzato da almeno 1 anno
X
In fase di approccio
X
In rete con altre scuole
Altro
X
Valutazione interna
X
Valutazione esterna
X
In rete con altre scuole
X
11
SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ RILEVATI
Legenda: 0=per niente; 1=poco; 2=abbastanza; 3=molto
0
1
2
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
inclusivo
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno
della scuola
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno
della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione
di percorsi formativi inclusivi
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
inclusive
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative
X
Valorizzazione delle risorse esistenti
3
X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi
ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
X
X
Altro
3) OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ
1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Dirigenza: nomina referenti, rapporti con le famiglie

GLI e GLH: incontri più frequenti

Docente-pedagogista: prosecuzione di attività di trattamento con alunni DSA ed eventuale
incremento ore da destinare agli incontri con le famiglie degli alunni

Referenti delle varie commissioni: gestione della documentazione, organizzazione degli
incontri, rapporti con enti esterni
2. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
I docenti specializzati e curricolari condividono i PEI ed i PDP attivandosi per la conoscenza e la
condivisione e, di conseguenza, per l’attuazione di quanto progettato
12
3. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti
Incremento dei livelli di collaborazione tra docenti, educatori e personale specializzato esterno
(psicomotricisti, pedagogisti ecc…), che presta servizio anche nella nostra Istituzione
4. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi

Incremento della messa in atto di strategie, anche metacognitive, nell’aiuto ai bambini con
disturbi del comportamento

Incremento dell’attenzione verso gli stili di apprendimento degli alunni

Incremento delle attività di recupero curricolari ed extracurricolari

Incremento di attività laboratoriali di cooperazione
5. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Adozione di criteri di valutazione comuni fra i docenti

Attuazione di prove trasversali condivise
6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Maggior coinvolgimento delle famiglie di tutti gli alunni dell’Istituto attraverso incontri periodici
ed assemblee
7. Valorizzazione delle risorse esistenti
Valorizzazione delle competenze delle risorse professionali interne
8. Possibilità di strutturare percorsi specifici
di formazione e aggiornamento degli
insegnanti

Corsi di formazione sulla gestione degli alunni con disturbi dello spettro autistico

Progetto di affiancamento dei docenti da parte di una equipe di esperti nella gestione delle
classi con alunni con disturbi del comportamento
9. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo
Incontri periodici della Commissione Continuità per la progettazione di attività comuni per gli
alunni disabili, sia in entrata che in uscita
13
PROGETTO DI FORMAZIONE SUI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Denominazione progetto
Percorsi per alunni con bisogni educativi speciali
Priorità cui si riferisce
Pote ziare l’i clusio e e la differe ziazio e
Traguardo di risultato (event.)
Sensibilizzazione del corpo docente nei confronti delle problematiche BES.
Obiettivo di processo (event.)
Attività previste
Formazione del personale docente sulla caratterizzazione dei Bisogni
Educativi Speciali e sulle norme che ne regolano la gestione .
Chiarimenti sulla programmazione semplificata (per obiettivi minimi) e
differenziata.
Metodologie didattiche per gli alunni con DSA
È necessario fornire al corpo docente una formazione adeguata riguardo
la definizione delle problematiche che sono comprese nella categoria dei
Bisog i Educativi “peciali. È i fatti i porta te evide ziare co e l’area
dello svantaggio scolastico non riguardi esclusivamente gli alunni che
presentano un deficit specifico, ma che le ragioni che possono portare a
ad adottare isure speciali so o olteplici. Al fi e di favorire la essa
i atto di tali isure è fo da e tale u ’adeguata conoscenza delle norme
previste.
Lezione / conferenza sui BES
Risorse finanziarie necessarie
Solo spese di personale
Risorse umane (ore) / area
U esperto ell’area della didattica per gli alu
Altre risorse necessarie
Aula magna
Indicatori utilizzati
Questionario di fine corso
Situazione su cui interviene
Stati di avanzamento


i co BE“
Anno scolastico 2015-2016: conoscenza delle normative relative ai
BES e consapevolezza del concetto di obiettivo minimo
Anno scolastico 2016-2017: approfondimento delle metodologie
didattiche per gli alunni con DSA
14
Denominazione progetto
Progetto di sensibilizzazione
Priorità cui si riferisce
introdurre i ragazzi al concetto della diversità,
Traguardo di risultato
Sensibilizzazione del gruppo classe alle problematiche legate alla disabilità
Obiettivo di processo
promuovere nei ragazzi comportamenti di accoglienza, vicinanza,
comprensione, empatia e stimolo nei confronti di ciascun compagno, con
particolare attenzione ai ragazzi con bisogni speciali.
Altre priorità
Situazione su cui interviene
Attività previste
Inserimento nella classe 2Asportivo di un ragazzo con disturbi dello
spettro autistico. Difficoltà in ambito relazionale .
Il PROGETTO si articolerà in tre fasi
4. Visio e del fil “telle sulla terra
5.
lavoro di sensibilizzazione nelle classe a partire da esperienze
pratiche, con giochi che indurranno
la riflessione sulla
diversità ,per u
aggiore e più co sapevole avvici a e to
alla realtà della diversità, sia a livello cognitivo che emotivo.
6. osservazione da parte degli insegnanti delle eventuali ricadute
positive sulla vita di relazione della classe e successivo confronto
tra loro e gli operatori del progetto;
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Il progetto non prevede oneri per la scuola , finanziato dalla L.R.162
tramite Centro RNM
Sono previste 6 ore, suddivise in 3 incontri di un ora e mezzo a cadenza
settimanale da svolgere durante l' orario curricolare.
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Presenza dell'esperto e degli insegnanti curricolari coinvolti in orario
Le normali dotazioni didattiche presenti nella scuola
griglia di osservazione che fornirà dei punti di riflessione sulle auspicabili
ricadute positive del lavoro svolto
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Favorire un clima di collaborazione e un atteggiamento adeguatamente
empatico.
15
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
SEI UNO DI NOI
Attività per favorire l'inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei
pari
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Attivare strategie di inclusione nel gruppo classe
Altre priorità (eventuale)
Portare il gruppo classe alla riflessione sulle proprie difficoltà e sui propri
punti di forza .
Situazione su cui interviene
Attività previste
Inserimento in una classe prima di un ragazzo con disturbi dello spettro
autistico. Difficoltà in ambito relazionale .
Svolgimento di un'attività di sensibilizzazione attuata da un esperto
esterno sul gruppo classe, che si baserà sull'informazione, su esperienze di
simulazione e momenti di discussioni e riflessione.
Risorse finanziarie necessarie
Risorse umane (ore) / area
Il progetto non prevede oneri per la scuola , finanziato dalla L.R.162
tramite cooperativa "Insieme per Crescere"
Sono previste 6 ore, suddivise in incontri settimanali di 2 ore ciascuno da
svolgere durante l' orario curricolare.
Altre risorse necessarie
Presenza dell'esperto e degli insegnanti curricolari coinvolti in orario .
Le normali dotazioni didattiche presenti nella scuola
Indicatori utilizzati
Verifica dei contenuti appresi
Stati di avanzamento
Valori / situazione attesi
Favorire un clima di collaborazione e un atteggiamento adeguatamente
empatico.
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Convitto Nazionale ‘Canopoleno’
Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116
SASSARI
Regolamento
d'Istituto
ALLEGATO AL PTOF
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SASSARI
REGOLAMENTO CONVITTO NAZIONALE CANOPOLENO
PREMESSA
Il Regolamento d’Istituto si pone il fine di realizzare una partecipazione effettiva nella gestione della
scuola all’interno della quale ciascun componente, nel rispetto dell’autonomia garantita dalla legge
esprime la propria attività e opera in forma coordinata con gli Organi Collegiali.
Il regolamento è stato redatto nella consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola,
ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente
impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla costituzione della
Repubblica Italiana. Il presente regolamento viene emanato nel pieno rispetto dei:
- DPR 275/99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai
sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59
- D.P.R: n.249 del 24/6/98 recante lo “Statuto delle studentesse e degli studenti delle scuola
secondaria” che è parte integrante del presente atto, come modificato dal DPR 235/07
-La legge 584/75
-La direttiva 14/12/2005
-Il DLGS 626/94
-La sentenza della Corte costituzionale 339/96
-L’art. 51 L. 3/2003
-Il D.L.vo n.297/1994
-Il D.P.R. n. 249/98 e successive modificazioni nel DPR n. 235/2007
-La direttiva del 30/11/2007
-Il DPR 22 giugno 2009 n.122
Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno
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SASSARI
TITOLO I
Comportamento degli alunni
regolamentazione di ritardi, uscite, assenze e giustificazioni
Art. 1 NORME GENERALI
1. Tutti gli studenti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento di carattere
generale valide all'interno degli ambienti scolastici:
a. mantenere, nel rispetto della reciprocità, sempre un comportamento educato e rispettoso nei
confronti di tutti i soggetti della comunità scolastica;
b. mantenere puliti ed in buono stato d’uso tutti i locali, gli spazi esterni e le attrezzature
dell’Istituto; in particolare sono vietate le scritte sui muri, fatti salvi eventuali spazi autorizzati.
c. rispettare i principi di un corretto comportamento e gli orari di ingresso e di uscita dall’Istituto;
2. Tutti i soggetti della comunità scolastica e tutte le persone che si trovano nei locali della
scuola sono tenuti ad osservare rigorosamente il divieto di fumo all’interno di tutti i locali
dell’Istituto e negli spazi antistanti di pertinenza dello stesso. Ciò vale come norma di buona
condotta e di civile convivenza, come prassi igienica raccomandata e come norma di legge.
Pertanto, coloro i quali dovessero rilevare inadempienze a questa norma da parte di chiunque,
sono tenuti a darne comunicazione alle autorità scolastiche competenti.
3. In applicazione della normativa vigente in materia di divieto di fumo il Dirigente Scolastico cura:
a. la più ampia diffusione degli appositi cartelli di divieto di fumo;
b. nomina il preposto incaricato alla vigilanza e al rispetto del divieto del fumo (D.L. 104/ 12
settembre 2013).
Art. 2 ENTRATE
1. L'inizio delle lezioni è stabilito alle ore 8.30.
2. Gli studenti devono trovarsi in aula alle ore 8.25, ora in cui è prevista anche la presenza del
docente.
3. Considerato che le lezioni cominciano al suono della campana, di cui al precedente comma 1,
eventuali ritardi successivi consentiranno, comunque, l’ingresso in aula ma devono essere
giustificati.
4. Dopo 5 ritardi all'interno di ciascun quadrimestre lo studente viene ammonito, al 4° ritardo viene
informata la famiglia relativamente all’influenza dei reiterati ritardi sul voto di condotta.
5. Superato il limite di dieci ritardi (seconda ammonizione), lo studente verrà penalizzato sul voto
di condotta che non potrà essere superiore al 7.
Art. 3 USCITE
Non è consentito lasciare l’edificio scolastico prima del termine delle lezioni; eventuali esigenze di
uscite anticipate devono essere manifestate e richieste, con adeguata motivazione, firmate dal
genitore (anche per gli alunni maggiorenni) e preventivamente (almeno un giorno prima). Esse devono
essere segnalate sul registro di classe. La richiesta di uscita anticipata presentata in giornata,
adeguatamente motivata, può essere accolta esclusivamente in presenza del genitore. Gli studenti
minorenni possono lasciare l’istituto solo nel caso siano accompagnati dal genitore.
1. Nel corso dell'ultimo mese di lezione le richieste di entrate posticipate e uscite anticipate
devono essere inoltrate preventivamente alla Dirigenza e verranno autorizzate solo in
casi di gravi e documentati motivi.
2. Durante le lezioni non è consentito lasciare l’aula a meno di giustificati motivi e solo
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dopo espressa autorizzazione del docente.
3. Non è consentito l'utilizzo dei distributori di bevande e snack durante l'orario di lezione, il
loro utilizzo è infatti presvisto durante l’ora della ricreazione.
4.
I docenti potranno autorizzare l'uscita dall'aula di un solo studente per volta.
5. Art. 4 ASSENZE
1. Per la riammissione in classe dopo le assenze gli alunni dovranno attenersi alle seguenti norme:
a. tutte le assenze saranno giustificate dal docente della prima ora di lezione; i docenti, al
momento della presentazione del libretto personale, dovranno esigere e verificare la completa
e corretta compilazione delle caselle sia in riferimento al motivo dell’assenza, sia all’autenticità
della firma dei genitori;
b. le assenze superiori a 5 giorni (compresa la domenica o i giorni festivi) dovranno essere
giustificate oltre che nel libretto anche con la presentazione del certificato medico;
c. assenze non dovute a malattia superiori ai cinque giorni devono essere comunicate alla
Dirigenza o al coordinatore di classe preventivamente dalla famiglia e ne deve essere
riportata nota sul registro di classe.
2. Gli studenti sprovvisti della giustificazione potranno essere ammessi in classe, con riserva, dal
docente della prima ora; l’ammissione con riserva va annotata nel diario di classe e viene sciolta
il giorno immediatamente successivo.
3. In caso di mancata giustificazione scritta si procede come segue:
a. il secondo giorno lo studente viene trattenuto in classe e lo si informa che l'indomani potrà
essere ammesso solo previa presentazione della giustificazione; se ne riporta annotazione sul
registro di classe;
4. gli studenti sprovvisti di giustificazione per la terza volta verranno ammoniti .e sono convocati i
genitori.
5. I docenti avranno cura di segnalare al coordinatore di classe i nominativi degli studenti che
registrano assenze prolungate o numerose; il coordinatore dovrà inoltre avvertire le famiglie.
Art. 5 RICREAZIONE
La ricreazione è regolamentata in base alle proposte dei Collegi dei Docenti dei singoli ordini
scolastici e precisamente dalle ore 11.20 alle ore 11.30 nelle scuola superiore di secondo grado, dalle
ore 10.20 alle ore 10.30 nella scuola superiore di primo grado e dalle ore 10.30 alle 10.50 nella
primaria.
1.
Alle ore 11.35 tutti gli i docenti e gli alunni del Liceo dovranno dovranno trovarsi nelle rispettive
aule e riprendere le lezioni, alle 10.35 lo stesso deve accadere nella scuola media.
2.
In caso di reiterato ritardo (superiori ai tre) lo studente verrà ammonito e ne sarà data nota nel
registro di classe.
Art. 6 ALUNNI PENDOLARI
Gli alunni pendolari che hanno difficoltà a rispettare l’orario delle lezioni perché domiciliati in
zone non sufficientemente servite dai mezzi pubblici, possono essere autorizzati per tutto l’anno
scolastico (o soltanto temporaneamente in relazione alle esigenze) all’ingresso in deroga
rispetto alle disposizioni di cui ai precedente articoli, presentando apposita domanda al Dirigente
Scolastico.
Art. 7 ASSEMBLEA DI CLASSE
1.
L’Assemblea di classe viene autorizzata dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato a seguito
di richiesta presentata almeno 5 giorni prima della data prevista e deve contenere l’assenso dei
docenti delle ore richieste.
2.
Gli alunni dovranno redigere il verbale rispettando i punti all’ordine del giorno e consegnarlo al
Dirigente Scolastico.
Art. 8 ASSEMBLEA D’ISTITUTO
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SASSARI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Le assemblee di istituto rappresentano un’occasione di crescita democratica e culturale;
pertanto, gli studenti debbono parteciparvi in modo attivo e disciplinato.
Il Dirigente Scolastico consente lo svolgimento di un’assemblea al mese, per la durata massima
dell’orario di lezione.
Altra assemblea mensile può essere concessa in orario extracurriculare, subordinatamente alla
disponibilità dei locali e alle urgenze esplicitati nella richiesta.
Alle assemblee d’istituto può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali,
culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire
nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.
Su richiesta degli studenti le assemblee d’istituto possono essere utilizzate per seminari e altre
attività culturali precedentemente programmate.
L'assemblea d'istituto dovrà avere un dettato regolamentare redatto dalla rappresentanza
studentesca.
Art. 9 UTILIZZO DEL TELEFONO E DEL CELLULARE
1. E’ fatto divieto assoluto a docenti e studenti di utilizzare il telefono cellulare e altri dispositivi
elettronici durante le ore di lezione. Casi particolari di utilizzo dei dispositivi a scopo didattico
potranno essere espressamente indicati e autorizzati dai docenti.
2. Qualora gli studenti avessero necessità di comunicare con i familiari, previa autorizzazione del
docente presente in classe, potranno recarsi in bidelleria dove usufruiranno del centralino della
scuola.
TITOLO II
Uso degli spazi e delle strutture scolastiche
Art. 10 UTILIZZO DEGLI SPAZI E DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE
1.
Il personale dell’Istituto ha diritto di riunirsi nei locali del medesimo per motivi didattici, culturali e
sindacali.
2.
Gli studenti, per finalità culturali, possono ugualmente utilizzare i locali dell’istituto, previa
autorizzazione della Dirigenza.
3.
La scuola dispone di appositi spazi per l’affissione di comunicati e documenti.
4.
Di tutto il materiale affisso e/o diffuso devono essere sempre individuabili i responsabili.Non
possono essere affissi manifesti senza il timbro della scuola e firmati dal DS.
5.
Nelle aule scolastiche si ha diritto ad affiggere materiale didattico e a utilizzare gli armadi per
custodire ciò che è in relazione con l’attività didattica.
Art. 11 DISCIPLINA RELATIVA AL FUNZIONAMENTO ED ALL’IMPIEGO DELLE STRUTTURE
SCOLASTICHE
1.
Per quanto riguarda il funzionamento e l’impiego delle strutture scolastiche di seguito elencate,
sono pienamente valide le norme di disciplina generali di cui all’art.1, integrate dalle norme
comuni e se del caso, da quelle particolari che sono affisse in ciascuna delle strutture indicate:
 aula magna
 aule didattiche e aule speciali
 laboratori scientifici
 biblioteca
 segreteria
 servizi igienici
 spazi interni ed esterni
 palestra e campi sportivi: La palestra è l'aula più grande e frequentata della scuola ed in essa
si alternano settimanalmente tutti gli alunni del Convitto per le attività motorie.
Non è consentito :
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- l'accesso alla palestra e ai campi sportivi in assenza dell'insegnante
- utilizzare gli attrezzi in modo scorretto e pericoloso per se e per gli altri
- stazionare negli spogliatoi
- consumare cibi e bevande in palestra e negli spogliatoi
- fumare
2.
Norme Comuni
a. gli studenti devono osservare le seguenti norme di comportamento:

tenere sempre un comportamento rispettoso nei confronti dei compagni e di chiunque
sia presente nella scuola;

in attesa del Docente e/o durante il cambio di Docente tra le varie ore di lezione, gli
studenti dovranno rimanere in classe, mantenendo un comportamento corretto;

usare un tono e un volume di voce consono ad un ambiente scolastico e tale da non
disturbare i colleghi delle aule adiacenti;

rispettare gli orari e le eventuali prescrizioni relative alle uscite brevi preventivamente
autorizzate dal Docente presente in aula;

al fine di evitare una presenza eccessiva di studenti fuori dalle aule durante le ore di
lezione, le uscite dall’aula riguarderanno un solo studente alla volta e dovranno essere
preventivamente autorizzate dal docente;

usare con rispetto gli arredi e le attrezzature presenti nei locali.
Art. 12 AULA MAGNA
1.
Costituisce un’importante risorsa strutturale per l’Istituto; viene utilizzata prioritariamente dal
personale docente, non docente e dagli studenti che ne facciano richiesta scritta al Dirigente
Scolastico, o ad un suo delegato, con adeguato anticipo per ovvi motivi organizzativi.
Art. 13 AULE DIDATTICHE E AULE SPECIALI
1.
Le aule didattiche sono i luoghi nei quali si svolge la maggior parte dell’attività scolastica. Quelle
aule speciali sono dotate di sussidi didattici mirati alla specificità di determinate attività
didattiche.
Art. 14 LABORATORI
1.
I laboratori sono aule speciali particolari in quanto dotati di strumentazioni talvolta delicate e
costose e, in essi risalta più che in altri luoghi l’esigenza di tutelare la sicurezza e l’incolumità
degli studenti e del personale. Pertanto, il comportamento degli alunni deve essere irreprensibile
e improntato ad una autodisciplina personale e collettiva .
Art. 15 BIBLIOTECA
1.
L’Istituto possiede una biblioteca che contiene un cospicuo numero di volumi e riviste anche di
notevole importanza storica.
2.
Tutti i volumi sono catalogati per argomento e registrati al computer perciò è possibile una più
facile ricerca. Essi sono a disposizione degli studenti, dei docenti e di tutto il personale della
scuola per consultazione o prestito, previa richiesta al personale incaricato e nel rispetto delle
norme particolari affisse all’interno della biblioteca stessa.
3.
L'utilizzo della stessa è subordinato alla disponibilità delle risorse.
Art. 16 SERVIZI IGIENICI
1.
I servizi igienici disponibili per gli studenti sono localizzati su ciascun piano.
2.
nei servizi igienici si deve osservare un comportamento rispettoso delle norme d’igiene e di
buona educazione, in particolare:
a. è vietato fumare
b. è vietato sporcare i muri, i pavimenti e le suppellettili
c. è obbligatorio lasciare puliti i servizi così come si desidera trovarli;
Coloro i quali dovessero arrecare danni saranno obbligati al risarcimento delle spese.
Art.17 CORTILE E SPAZI
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1.
2.
3.
Gli spazi esterni rendono più vivibile la scuola e sono perciò affidati alla manutenzione degli
operatori addetti e, soprattutto, al buon senso di chi li frequenta.
Il parcheggio è riservato al personale dell’Istituto. Gli studenti possono solo parcheggiare
ciclomotori a due ruote, negli spazi delimitati e nel rispetto degli orari fissati.
L'uso del parcheggio è disciplinato da un regolamento che tutti gli operatori e gli utenti devono
rispettare.
TITOLO III
Sanzioni disciplinari
Art.18 SANZIONI DISCIPLINARI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
6.
7.
Gli studenti sono i beneficiari di tutti i servizi della “scuola” e, in base ai principi di democrazia,
hanno il dovere di rispettare le regole stabilite assumendosi, in caso contrario, la piena
responsabilità delle conseguenze derivanti.
Le sanzioni disciplinari si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della
comunità scolastica
Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravita' del comportamento
e delle conseguenze che da esso derivano.
Allo studente e' sempre offerta la possibilita' di convertirle in attivita' in favore della comunita'
scolastica.
Per quanto possibile, le sanzioni si ispirano al principio della riparazione del danno. La
riparazione non estingue la mancanza.
La responsabilità disciplinare è personale; la sanzione è pubblica.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione
di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della personalità altrui.
Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunita' scolastica sono
adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici
giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto (Commissario).
L'allontanamento dalle lezioni, salvo il caso di recidiva, può prevedere l'obbligo della frequenza.
Il consiglio di classe, per un valido motivo, può, quindi, convertire condizionalmente la sanzione
in attività a favore della comunità scolastica (DPR 235/2007); la sanzione verrà invece scontata
in caso di recidiva.
Ai fini della recidiva, si tiene conto solo delle sanzioni disciplinari inflitte nel corso dell’anno
scolastico. Per recidiva s'intende la reiterazione della violazione dei doveri.
Art.19 SANZIONI
1.
Considerati i principi e i criteri di cui ai commi precedenti, l’organo competente dovrà riferirsi e
fare propri i seguenti provvedimenti disciplinari in corrispondenza delle relative infrazioni come
da repertorio:
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SASSARI
Repertorio delle sanzioni per condotta non conforme ai criteri di correttezza
(comportamenti scorretti gravi e non gravi, e occasionali e non)
Art.20 REPERTORIO DELLE SANZIONI PER COMPORTAMENTI OCCASIONALI E/O NON GRAVI
Comportamenti occasionali e non gravi anche segnalati dal personale ausiliario relativi a scarsa
diligenza e puntualità, disturbo occasionale durante le lezioni, atteggiamenti poco corretti nei confronti
dei compagni, abbigliamento non consono all'istituzione scolastica potranno essere soggetti a
richiamo verbale. Il richiamo verbale potrà costituire un precedente per la comminazione di una
sanzione in forma di ammonizione scritta qualora vi sia scarsa attenzione nei confronti del richiamo e
reiterazione del comportamento.
– COMPETENZA
INFRAZIONE
REPERTORIO DI
PROVVEDIMENTI
Ritardi
L’alunno è ammonito al QUINTO ritardo. Di Dirigente scolastico o suo
norma dopo QUINTO ritardo la famiglia viene delegato,
Consiglio
di
informata perché intervenga ed eviti il reiterarsi classe.
del comportamento scorretto.
Uscite anticipate
Fine primo e secondo quadrimestre (maggio) non Dirigente scolastico o suo
sono concessi permessi se non autorizzati delegato
anticipatamente dal dirigente scolastico e
segnalati (in anticipo) nel registro di classe.
Non giustificazione
assenze
POSSIBILI
SANZIONI
delle L’alunno è ammonito se dopo 3 richieste persiste Consiglio di classe, Dirigente
nel non portare la giustificazione. La famiglia o un suo delegato
deve essere avvertita se tale atteggiamento
persiste nonostante i richiami.
Docente
Disturbo reiterato durante le Nota sul registro *
lezioni
Docente
Disturbo persistente anche Nota sul registro,* segnalazione alla famiglia e
Dirigente
dopo la segnalazione sul eventuale allontanamento (nei casi reiterati e
gravi)
registro di classe
Consiglio di classe
Annotazione sul registro di classe *
Non
rispetto
Docente
della
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SASSARI
separazione dei servizi
igienici o utilizzo servizi non
destinati agli studenti
Dirigente
Rimanere in bagno per un
tempo ritenuto eccessivo
dal docente
N.B ci si reca in bagno 1
alla volta eccetto in casi
eccezionali
e
solo
autorizzati dal docente
Docente
Divieto di stazionare senza
autorizzazione nei corridoi
o nelle scale soprattutto al
cambio dell’ora , durante gli
spostamenti
dalle
aule
speciali, palestre etc.
Annotazione sul registro di classe *
Dirigente
Divieto
di
stazionare
davanti
ai
distributori
automatici di bevande e
cibo durante le ore di
lezione
Docente
Mancato
rispetto
dei
regolamenti
interni
dei
laboratori e della palestra, e Annotazione sul registro di classe *
delle istruzioni ivi impartite
dal
docente
o
dagli
assistenti
Dirigente
Docente
Non portare a
attrezzature
e
adeguati
Turpiloquio
scuola
sussidi Annotazione sul registro di classe
Annotazione sul registro di
ammonizione nei casi più gravi
Dirigente
classe
*
e/o Docente
Dirigente
(*): dopo la terza annotazione(nota) sul registro di classe, l’alunno verrà ammesso a scuola solo se
accompagnato dal genitore o da chi ne fa le veci. Nei casi più gravi la Dirigente su segnalazione del
docente potrà intervenire con l’ammonizione anche nel caso di episodi singoli.
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SASSARI
REPERTORIO DELLE SANZIONI PER GRAVE COMPORTAMENTO SCORRETTO
Mancanze gravi relative a: assenze dalla scuola, offesa alle persone dei docenti, degli ausiliari, dei
compagni e loro famiglie, mancanza di rispetto delle norme sulla sicurezza, danni a persone e cose,
costituiscono occasione per l’immediato richiamo scritto e possibile allontanamento dalla scuola anche
senza obbligo di frequenza. Qualora si tratti solo di danni materiali, fermo il riconoscimento del danno,
possono essere proposte forme di recupero definite in sede di riunione dell’Organo deliberante la
sanzione.
Il richiamo scritto (diario, quaderno, registro di classe) costituirà un precedente di cui si terrà conto per
altre eventuali segnalazioni di comportamento scorretto. In ogni caso le famiglie saranno
tempestivamente contattate e messe al corrente degli episodi accaduti.
COMPORTAMENTO
Falsificazione della firma
genitori
REPERTORIO
SANZIONI
dei
Manipolazione del registro di
classe o di documenti ufficiali
DI
POSSIBILI
COMPETENZA
Annotazione sul registro di classe
segnalazione alla famiglia e
eventuale
allontanamento
(
eventuale sospensione)
Docente
Ammonizione
scritta
–
Convocazione della famiglia
Allontanamento
(eventuale
sospensione)
Docente- Dirigente - Cdc -
Dirigente
Consiglio di classe
Denuncia all’autorità giudiziaria
Sanzioni penali secondo gravità
Utilizzo improprio e scorretto di
telefoni
cellulari
e
altri
dispositivi elettronici all’interno
dell’Istituto e durante le attività
didattiche
Reiterato uso e ammonizione
per lo stesso motivo
Ammonizione scritta –
Docente
Ritiro temporaneo dei dispositivi
elettronici durante le ore di lezione
che verranno riconsegnati dal
dirigente o dal suo collaboratore a
un genitore.
Dirigente
–
ritiro
del
allontanamento
sospensione)
corrispondente
dispositivo
e
(eventuale
o
sanzione
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
disciplinari
Fare fotografie, registrazioni
non autorizzate
Consiglio di classe
Ritiro del dispositivo elettronico Allontanamento
(eventuale
sospensione)
Docente
Dirigente – C.d.C.
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SASSARI
Sanzione amministrativa/pecuniaria
da €3.000 a €30.000 .
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
disciplinari
Fumare all’interno dei locali
scolastici
Eventuale
allontanamento
sospensione.
Garante della Privacy
Docente
o
Dirigente – C.d.C.-Preposto per il
rispetto del divieto di fumo.
Sanzione amministrativa/pecuniaria
secondo disposizione vigente .
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
disciplinari
Assumere Alcolici – utilizzo di
Sostanze Stupefacenti
Mancata osservazione delle
norme di sicurezza – creare
situazioni pericolose per sé e
per gli altri
Docente
Allontanamento (sospensione)
Segnalazione
competenti
alle
autorità
Dirigente – C.d.C.
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
disciplinari
Docente
Allontanamento (sospensione)
Dirigente – C.d.C.
Denuncia
presso
competenti
le
autorità
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SASSARI
Offese alle persone anche in
relazione in relazione al
credo religioso, all’ideologia
politica, alla disabilità, alla
parentela, alla malattia ,
all’etnia,
all’orientamento
sessuale.
Violenza
fisica
(verso
persone, animali e cose)
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
disciplinari
Docente
Allontanamento e/o sospensione
eventuale esclusione dallo scrutinio
finale
Dirigente – C.d.C
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
disciplinari
Docente
Allontanamento –
Aggressioni verbali, minacce
e intimidazioni.
eventuale esclusione dallo scrutinio
finale
Dirigente – C.d.C
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
disciplinari
Docente
Allontanamento –
Comportamenti
scorretti
durante le gite o viaggi di
istruzione:
allontanamento
non autorizzato dal gruppo e
dai docenti, danni arrecati a
beni mobili e immobili e/o ai
mezzi di trasporto usati
eventuale esclusione dallo scrutinio
finale
Dirigente – C.d.C
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
disciplinari
Docente
Allontanamento (sospensione)
Dirigente – C.d.C.
Denuncia
presso
Competenti
gli
Organi
Risarcimento danni
Uscite non autorizzate dai
cancelli dell’istituto durante la
ricreazione e/o durante le
pause didattiche
Recare danni ai beni mobili
Annotazione sul registro di classe ,
eventuale
allontanamento
o
sospensione.
Docente, Collaboratore DS
Annotazione nel registro con
relativa richiesta di provvedimenti
Docente
Cdc
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e/o immobili facenti parte del
complesso scolastico o delle
aree
prossime
sia
pertinenziali che esterne
(autoveicoli compresi)-Furti
disciplinari
Allontanamento e/o sospensione
Denuncia
presso
Competenti
gli
Dirigente – C.d.C.
Organi
Risarcimento danni
Abbandono:lasciare
arbitrariamente l’istituto
Appropriarsi senza permesso
anche
solo
temporaneamente delle cose
altrui, danneggiarle ovvero
occultarle dolosamente
Assenze
di
massa
arbitrarie non giustificate .
–
Annotazione sul registro di classe
Docente /Docente coordinatore di
classe
segnalazione
alla
famiglia
e
eventuale
allontanamento
e/o
sospensione.
Dirigente
Annotazione sul registro di classe
Docente /Docente coordinatore di
classe
segnalazione
alla
famiglia
e
eventuale
allontanamento
e/o
sospensione.
Tali assenze influiscono sulla
valutazione degli studenti e in
maniera
importante
sull’organizzazione
complessiva
delle attività didattiche.
Ammonizione , sospensione altro
provvedimento .
Consiglio di classe
Dirigente
Consiglio di classe
Docente/Coordinatore di classe
Dirigente e/o CdC
Tutte le componenti.
Episodi gravissimi e/o con
rilevanza
penale
che
comportino la messa in
pericolo dell’incolumità e
sicurezza di cose e persone.
Allontanamento
immediato,
denuncia alle autorità competenti,
richiesta allontanamento per oltre
15 gg.
Consiglio Istituto
N.B Per le entrate e uscite dall’istituto si deve utilizzare l’ingresso principale. Non è consentito
l’uso delle uscite di sicurezza nelle situazioni normali così come è proibito sostare nelle scale e
nei ripiani antistante le uscite di emergenza.
Di norma gli allontanamenti dalle attività didattiche che comprendano o meno l’obbligo di frequenza
sono definiti in sede collegiale nella riunione del Consiglio di Classe.
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SASSARI
Per quanto concerne la reiterazione di comportamenti sanzionabili, si tiene conto del comportamento
dell’intero anno scolastico.
DEFINIZIONE DI AMMONIZIONE E NOTA
Le note sono segnalazioni riportate sul registro di classe ad opera dei docenti per mancanze gravi o
lievi. Dopo 3 note viene, di norma, comminata un’ammonizione.
-
Sono segnalate con una nota mancanze lievi, quali per esempio:
1. Un ritardo al rientro dalla ricreazione
2. Disturbo durante l’ora di lezione
3. Non rispetto delle consegne assegnate (compiti, materiali, attrezzature ecc.)
-
Sono sanzionati con una ammonizione:
4. Reiterati ritardi all’ingresso (dopo il terzo ritardo )
5. Non giustificazione delle assenze e dei ritardi (dopo la terza volta)
6. Reiterati ritardi al rientro dalla ricreazione
7. Non rispetto delle attrezzature, dell’ambiente, e del personale della scuola.
L’ammonizione e la richiesta di provvedimenti può ovviamente scaturire anche da un unico
episodio, di rilevante gravità.
-
-
Le ammonizioni sono prerogativa del Dirigente o dei suoi collaboratori su segnalazione del
singolo docente o del Consiglio di Classe. In casi particolari anche il docente può comminare
un’ammonizione. In sede di Consiglio i docenti, valutati i richiami presenti nel registro,
possono segnalare al Dirigente i casi di particolare rilievo.
Dopo 3 ammonizioni, se se ne rileva l’opportunità, il Dirigente Scolastico può proporre al
Consiglio di Classe l’allontanamento temporaneo dello studente dalle lezioni.
Tutte le sanzioni da comminare per cattivi comportamenti tenuti sia al mattino che al
pomeriggio sono essere proposte ad un unico organo che tenga conto di tutte le
componenti scolastiche, compresi gli educatori, affinchè ci sia una continuità di
collaborazione tra tutti anche in materia di disciplina.
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SASSARI
Art. 21- SOSTITUZIONE DELLE SANZIONI Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni con altri
provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o altre
attività con finalità scolasticamente utili che possano costituire una riparazione ed un ammonimento.
Il Consiglio di classe darà indicazioni di studio allo studente per evitare che l’allontanamento dalle
lezioni danneggi l’allievo. Nelle sospensioni senza obbligo di frequenza il Consiglio di Classe manterrà
il contatto con lo studente e la famiglia in modo da facilitare il rientro nella normale attività della
scuola.
.
Art.22 ORGANI COMPETENTI AD IRROGARE LE SANZIONI
1.
L'insegnante è competente per le segnalazioni di cui alle tabelle precedenti
2.
Il Dirigente Scolastico o suo delegato è competente per le ammonizioni e le sanzioni che non
prevedono l'allontanamento dalla scuola.
3.
Il Consiglio di classe decide sulle sanzioni che prevedono l'allontanamento dalla scuola per un
periodo pari o inferiore a 15 giorni.
4.
Il Consiglio di Istituto (Collegio docenti nei Convitti) decide sulle sanzioni che comportano un
allontanamento superiore a 15 giorni, ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle lezioni o
con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso
di studi.
5.
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte
dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
6.
La contestazione può avvenire anche verbalmente, per le sanzioni lievi e, in forma scritta, per
quelle più gravi. La contestazione può essere inviata dal Dirigente Scolastico.
Art.23 ORGANO DI GARANZIA
È composto dal Dirigente scolastico che lo presiede, da un docente designato dal collegio docenti, da
un genitore eletto annualmente dal comitato dei genitori e da uno studente eletto dal comitato degli
studenti.
Gli organi competenti a designare i componenti dell’Organo di Garanzia provvedono altresì a
designare i sostituti, per i casi di incompatibilità o surroga. L’Organo di Garanzia, con tutte le sue
componenti, ha durata annuale. Per quanto riguarda il funzionamento, per la validità delle
deliberazioni, è necessario che siano presenti almeno 3 dei 4 membri di cui l’organo è composto.
In caso di parità di voti prevale il voto del presidente.
Art.24 ORGANO DI GARANZIA REGIONALE
Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale decide in via definitiva, coadiuvato dall’Organo di Garanzia
Regionale, su violazioni dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse nel caso degli studenti della
scuola secondaria .
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SASSARI
Art. 25 GESTIONE DELLA DISCIPLINA
1. Tutto il personale della Scuola è tenuto ad uniformarsi allo spirito educativo del presente
regolamento e al metodo scelto per la sua applicazione, al fine di creare una sostanziale unità di
atteggiamento degli operatori scolastici e di evitare contraddizioni negli allievi.
2. Il presente regolamento dovrà essere oggetto di discussione e di verifica da parte degli alunni e
delle loro famiglie, che potranno proporre modifiche o integrazioni attraverso i propri rappresentanti in
seno agli Organi Collegiali.
ART.26
1. I casi di comportamento che compromettano lo sviluppo e la maturazione sia del singolo allievo che
della classe dovranno possibilmente essere risolti nell’ambito del Consiglio di Classe, la cui azione
dovrà tendere a comprendere i motivi dei comportamenti giudicati negativi e ad eliminarne le cause,
prima di proporre sanzioni disciplinari.
2. Si potrà, a seconda dei casi, coinvolgere tutti gli allievi nella ricerca delle soluzioni con opportune
discussioni in classe.
3. Dovranno particolarmente curarsi i rapporti con i genitori interessati e, se necessario, si potranno
convocare assemblee di tutti i genitori della classe.
ART.27
1. Nessuna sanzione disciplinare può essere irrogata senza che l’alunno incolpato possa aver esposto
le proprie giustificazioni o aver ascoltato eventuali testimoni a suo discarico.
2. In casi di urgenza ed in particolare per fatti accaduti al di fuori del diretto controllo degli insegnanti, il
Dirigente può assumere provvedimenti immediati di cui dà notizia al Consiglio di Classe.
h. esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’Esame di Stato.
ART.28
1. L’irrogazione delle sanzioni della precedente tabella articolo spetta al Dirigente ed al Consiglio di
Classe o Interclasse convocato d’urgenza e con la presenza dell’Istitutore responsabile del gruppo,
dei rappresentanti dei genitori e, per la Scuola Secondaria di Secondo Grado, del rappresentante
degli studenti.
ART.29
1. L’allontanamento o l’espulsione dal Convitto, indipendentemente dalla frequenza della Scuola, è
decisa, per fatti gravi o per incompatibilità con la vita convittuale, dal Rettore-Dirigente Scolastico,
sentito il parere del Collegio degli Educatori.
2. In mancanza di pagamento della retta, il Rettore decide autonomamente, secondo legge. Art.16
1. Il Rettore-Dirigente Scolastico può disporre la sospensione cautelare dell’allievo in attesa della
convocazione del Consiglio di Classe o di Interclasse o del Collegio degli Educatori
2. La sospensione cautelare non può comunque superare i cinque giorni.
ART.30
1. In caso di recidiva si irroga la sanzione superiore.
ART.31
1. E’ prevista la richiesta, se opportuna, di un intervento esterno competente in campo socio-psicopedagogico.
ART.32
1. La sanzione irrogata diventa subito esecutiva ma può essere sospesa, a discrezione del Dirigente
Scolastico, in seguito a ricorso all’organo di garanzia e ridiventa efficace dopo un’eventuale convalida
da questo emessa.
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SASSARI
ART.33
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della
irrogazione, all’Organo di Garanzia dell’Istituto.
ART.34
1. L’Organo di Garanzia (D.P.R. n°249 del 24/06/1998, art.5) è nominato dal Dirigente Scolastico su
designazione del Consiglio di Istituto.
2. Esso dura in carica un anno ed è costituito, per la Scuola Secondaria di Primo
Grado da:
a. un docente, nominato dal Consiglio di Istituto;
b. due rappresentanti eletti dai genitori;
c. un educatore designato dal Collegio degli Educatori;
3. Per la Scuola Secondaria di Secondo Grado da:
a. un docente nominato dal Consiglio di Istituto;
b. un rappresentante eletto dai genitori;
c. un rappresentante eletto dagli studenti
4. Entrambi i collegi, presieduti dal Rettore-Dirigente Scolastico o da un suo delegato, deliberano
validamente se sono presenti la metà più uno dei suoi componenti, debitamente convocati a termini di
legge.
5. Ogni voto vale per uno (compreso quello del Dirigente) e si delibera a maggioranza semplice dei
presenti.
6. In sede di prima riunione, entro 15 giorni dalla nomina, il Presidente designa il Segretario
verbalizzante.
7. Contestualmente alle designazioni o elezioni dei componenti titolari del Collegio, si designeranno
ed eleggeranno anche i membri supplenti, che subentreranno in caso di assenza giustificata dei
titolari.
ART.35
1. I ricorsi all’Organo di Garanzia, indirizzati al Dirigente, devono essere prodotti in carta semplice
entro 15 giorni dalla notifica della sanzione e presentati in Segreteria o inviati a mezzo raccomandata.
2. Essi dovranno contenere le generalità del ricorrente, la descrizione dei fatti, il motivo per cui si
ricorre, la sanzione che è stata irrogata e la motivazione.
3. L’Organo di Garanzia si riunisce entro 10 giorni dalla data di presentazione del ricorso (per le
raccomandate fa fede il timbro postale) con ordine di servizio del Dirigente.
ART.36
1. Il procedimento si chiuderà necessariamente con le seguenti soluzioni:
a. annullamento;
b. conferma della sanzione;
c. maggiorazione della sanzione;
d. riduzione della sanzione;
e. trasformazione della sanzione in attività a favore della comunità scolastica,
se richiesto dal ricorrente.
2. In ogni caso la decisione deve essere comunicata per iscritto al ricorrente con le motivazioni.
3. Qualora l’Organo di Garanzia non si esprima entro il termine previsto, la sanzione non potrà che
ritenersi confermata ed il ricorrente potrà avvalersi, entro 15 giorni, di ulteriore fase impugnatoria di
competenza del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale che presiede un Organo di Garanzia
Regionale.
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ART.37
1. L’accertamento di eventuali danni e la loro quantificazione per l’inderogabile risarcimento spetta al
Dirigente Scolastico.
2. Gli allievi potranno rivolgersi al Capo d’Istituto per esporre le loro rimostranze o denunce.
ART.38
1. Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale decide in via definitiva, coadiuvato dall’Organo di
Garanzia Regionale, su violazioni dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola
Secondaria (D.P.R. n°249 del 24/06/1998 e D.P.R.
235/2007)
TITOLO IV
NORME ESSENZIALI DI COMPORTAMENTO E GESTIONE DELLE CRITICITA’
1. E’opportuno che durante le ore di lezione ogni docente consenta che gli alunni che ne hanno
necessità escano dall’aula uno alla volta: non è ammesso che gli alunni si intrattengano negli androni
o negli anditi o che si allontanino dalla Scuola.
2. L’uso dei servizi igienici è consentito a qualsiasi ora, purché giustificato da effettivo bisogno.
ART.39
1. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni.
2. Alla giustificazione delle assenze provvederà quotidianamente l’insegnante della prima ora.
3. Gli alunni sprovvisti di giustificazione potranno essere ammessi in classe con riserva per un
massimo di tre volte; i predetti provvedimenti saranno registrati sul diario di classe e sul cartellino che
gli interessati ritireranno in tempo utile presso il collaboratore scolastico della Scuola.
4. Dopo l’ammissione per tre volte con riserva, necessariamente l’alunno dovrà essere accompagnato
dal genitore per la giustificazione.
5. Per assenze pari o superiori a 5 giorni è obbligatorio, per la riammissione in classe, apposito
certificato medico. L’omessa presentazione di tale certificato comporterà la non ammissione a scuola.
ART.40
1. Nel caso in cui l’alunno dovesse accusare un malessere, gli insegnanti informeranno
telefonicamente i familiari. A tal fine è indispensabile che le segreterie siano in possesso di più recapiti
telefonici (domicilio, luogo di lavoro, ecc.)
2. In caso di malessere grave o infortunio sarà attivato l’ufficio di Direzione che provvederà ad
avvertire la famiglia ed a predisporre i mezzi di soccorso più idonei, se è il caso chiamando il 118.
3. Il docente o l’educatore interessato sono tenuti a redigere tempestivamente una relazione
dettagliata sull’accaduto indirizzata al Dirigente Scolastico.
ART.41
1. Gli alunni dovranno consegnare ai genitori e riportare firmata ogni eventuale comunicazione
riguardante l’attività scolastica o convittuale.
ART.42
1. Durante la ricreazione il personale docente è tenuto alla massima sorveglianza, gli studenti devono
tenere un comportamento corretto.
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ART.43
1. E’ vietato l’accesso alla palestra e ai campi agli alunni non accompagnati e che non calzino scarpe
da ginnastica con suola in gomma.
2. A pena di gravi sanzioni, la disciplina è massimamente richiesta all’interno degli spogliatoi.
E’ auspicabile che gli studenti si portino appresso un ricambio, sia per igiene e rispetto verso gli altri,
sia per salvaguardare la propria salute.
Art.44
1. Durante il cambio d’insegnante gli alunni dovranno aspettare in classe.
2. Compatibilmente con le reali possibilità, gli insegnanti effettueranno il cambio delle classi con la
massima rapidità, evitando di lasciare incustoditi gli alunni in caso di ritardo o assenza del collega
subentrante.
3. A tal fine si ricorda che in caso di necessità gli alunni possono essere affidati al personale ausiliario,
cui spetta anche il compito di sorvegliare gli anditi, gli androni e le vie di accesso alla aule, sulla base
dell’ordine di servizio disposto dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi.
ART.45
1. L’uso degli spazi interni per posteggiare i veicoli è regolato da un proprio Regolamento.
2. Dovrà essere in ogni caso evitato il transito con autoveicoli nei periodi di ingresso, di uscita e di
ricreazione degli alunni; quando ciò sia inevitabile e si userà la massima prudenza.
3. Per ragioni di sicurezza ed opportunità, il Rettore-Dirigente Scolastico potrà vietare in tutto o in
parte il transito ed il parcheggio dei veicoli.
4. In tal caso i cancelli resteranno chiusi per tutti.
5. Il personale ausiliario sarà allora autorizzato ad aprire i cancelli solo per i fornitori del Convitto, delle
Scuole, della Polisportiva e della Piscina, per i diversamente abili e per eventuali mezzi di soccorso.
ART.46
1. E’ vietato posteggiare di fronte alle gradinate e alle vie d’accesso della Scuola e dell’Aula Magna.
ART.47
1. Il Convitto non assume la custodia dei veicoli posteggiati né risponde di oggetti o di valori lasciati
incustoditi all’interno dell’Istituto.
.
TITOLO V
NORME PARTICOLARI PER IL SEMICONVITTO.
ART.48
1. L’attività del semiconvitto è organizzata in gruppi di bambini o ragazzi, sotto la responsabilità, di
regola, di un Istitutore o Istitutrice.
2. Nel caso si applichino i moduli, la responsabilità è degli Istitutori presenti al momento.
ART.49
1. All’interno di tutto il Convitto e fuori dal Convitto, nel caso di uscita per studio o escursioni
didattiche, ci si muove per gruppi, in ordine e senza alcun chiasso.
ART.50
1. Il pranzo è fissato alle ore 13.20 per la Scuola Primaria e alle ore 14.00 per la Scuola Secondaria di
primo Grado.
ART.51
1. Qualche tempo prima di tale ora ci si prepara individualmente ed a turno con le necessarie pratiche
igieniche.
2. Altrettanto si fa alla fine del pranzo, particolarmente per quel che riguarda l’igiene orale.
3. A tale scopo ciascuno deve essere obbligatoriamente fornito di spazzolino, sapone, salviette e di
tutto l’occorrente.
ART.52
1. A tavola si sta composti e per quanto possibile in silenzio.
2. L’alunno sarà responsabile di eventuali danni arrecati alle suppellettili, alle stoviglie o alle tovaglie
del refettorio.
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SASSARI
ART.53
1. Dopo il pranzo si prevede in genere un breve periodo di libertà e gioco, a discrezione dell’Istitutore.
2. In ogni caso, dalle ore 15.00 per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di Primo Grado è
tassativo il rispetto del silenzio nei corridoi, per non disturbare le attività di studio.
ART.54
1. Le ore di studio o altra attività possono variare a seconda della programmazione e delle indicazioni
del singolo Istitutore ma fino alle ore 17.00 per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di Primo
Grado si dovrà mantenere il silenzio.
ART.55
1. Gli alunni devono essere forniti ogni giorno del materiale e dei libri indispensabili allo studio.
2. E’ assolutamente deprecabile andare in ora di studio alla ricerca dell’occorrente e così disturbare
l’attività dei compagni.
ART.56
1. L’alunno semiconvittore che in maniera continua tenga un comportamento scorretto tale da
disturbare in qualunque modo le attività convittuali collettive, in particolare lo studio, dovrà essere
allontanato dalla classe e portato dal Rettore o da un suo delegato per risponderne in termini
disciplinari.
2. Ciò anche al fine di tutelare il buon diritto di tutti ad un servizio qualitativamente valido.
3. L’Istitutore dovrà redigere una relazione scritta sull’accaduto.
ART.57
1. Se vi è necessità di fare fotocopie o di procurarsi vocabolari o enciclopedie per ricerche o altro
ancora, è opportuno che ciò si faccia prima delle ore di studio.
2. E’ prevista comunque una certa elasticità.
ART.58
1. E’ fatto divieto di praticare il gioco del calcio in spazi non idonei e soprattutto nei corridoi, così come
sono vietati giochi pericolosi o che arrechino eccessivo disturbo.
ART.59
1. Nei locali del Convitto non sono ammessi estranei, se non in caso eccezionale, dietro preciso invito
o autorizzazione di chi ne ha la competenza.
ART.60
1. Gli Educatori riceveranno a colloquio i genitori degli alunni periodicamente, secondo il calendario
fissato all’inizio dell’anno scolastico dal Collegio.
2. Potranno essere promossi incontri per analizzare situazioni particolari ma di norma non durante le
ore di studio o altre attività frontali.
ART.61
1. L’uscita dal Semiconvitto è prevista alle ore 17.30 per la Scuola Primaria e alle ore 18.00 per la
Scuola Secondaria di Primo Grado, nell’androne del Convitto.
2. Nei giorni di rientro pomeridiano a Scuola per il completamento delle ore curriculari, l’uscita degli
alunni sarà effettuata al portone d’ingresso delle scuole, sotto la responsabilità degli insegnanti e degli
educatori.
3. I figli di genitori eventualmente in ritardo potranno essere consegnati al Collaboratore del Rettore o
agli Educatori incaricati e rimanere nell’androne del Convitto.
ART.62
1. Gli alunni minorenni potranno uscire:
a. accompagnati da genitori o da persone esercitanti la patria potestà;
b. accompagnati da persona delegata da genitori con richiesta scritta e depositata in copia in vice
direzione;
c. da soli, con richiesta scritta dei genitori e depositata in copia in vice direzione;
d. eccezionalmente con permesso scritto del Rettore o di un suo delegato.
Ogni educatore avrà cura di custodire in un apposito raccoglitore i permessi degli alunni della classe
affidatagli, anche al fine di agevolare il lavoro di eventuali sostituti temporanei
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ART.63
1. Nel caso in cui l’alunno non venga ritirato entro l’orario previsto, l’Istitutore lo consegnerà al Rettore
o ad un suo delegato che provvederà secondo la sua competenza.
E’ a
essa deroga i caso di occasio i culturali didattica e te formative di cui il docente
proponente sia venuto a conoscenza in tempi successivi alla presentazione della programmazione.
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SASSARI
TITOLO VI
Visite guidate e viaggi di istruzione
Art. 64 VISITE GUIDATE
1.
2.
3.
4.
Il Consiglio di Classe, nel rispetto del principio dell’autonomia organizzativa e didattica,
organizza le visite guidate nel territorio, la partecipazione agli spettacoli cinematografici e/o
teatrali, sulla scorta di un’apposita programmazione predisposta all’inizio dell’anno scolastico.
È consentita la realizzazione delle attività di cui al comma precedente solo nel caso in cui tutta
la classe aderisca.
Nel caso l'attività abbia un costo e vi siano studenti che non intendano aderire, il limite è quello
dei due terzi.
Per le procedure relative alle autorizzazioni previste per le visite guidate, il docente proponente
deve curare tutti gli adempimenti necessari con la segreteria didattica e con la segreteria
amministrativa.
Art. 65 VIAGGI D’ISTRUZIONE
1.
2.
3.
Il Consiglio di Classe, nel rispetto del principio dell’autonomia organizzativa e didattica,
programma sulla scorta della programmazione didattica ed in riferimento alle attività delle aree di
progetto ed organizza i viaggi d’istruzione, di norma, per un periodo di tempo non superiore a
gg. 5.
È consentita, di norma, la realizzazione delle attività di cui al comma precedente solo nel caso in
cui almeno i 2/3 degli studenti iscritti e frequentanti la classe aderisca e partecipi con il contributo
finanziario richiesto. I viaggi di istruzione si svolgono secondo i tempi previsti da ogni consiglio di
classe.
Per le procedure relative alle autorizzazioni previste per i viaggi di istruzione, il docente
proponente/o responsabile dell’attività deve curare tutti gli adempimenti necessari con la
segreteria didattica e con la segreteria amministrativa.
Art.66 ESPERIENZE DI STUDIO ALL’ESTERO
1. Gli studenti che intendono effettuare esperienze di studio all’estero hanno l’obbligo di chiedere il
parere al consigli di classe.
2. Il consiglio di classe concede il nullaosta dopo aver valutato le competenze acquisite dagli
studenti richiedenti e la partecipazione alla vita della scuola; in nessun caso può essere
concesso nullaosta per gli studenti che hanno debiti formativi degli anni scolastici precedenti
non risolti;
3. Lo studente richiedente deve indicare la tipologia di scuola estera che intende frequentare e
deve allegare il piano di studi della medesima scuola, il consiglio di classe delibera le materie
che lo studente deve integrare al suo rientro e i docenti delle discipline interessate forniscono
allo studente in partenza un piano di lavoro individuale sul quale al suo rientro sarà valutato
attraverso una prova colloquio.
4. Lo studente al suo rientro deve certificare con apposita documentazione rilasciata dalla scuola
ospitante il percorso effettuato e la valutazione ottenuta; il consiglio di classe, convalida il
certificato di valutazione esibito, individua le discipline oggetto d'integrazione e, attraverso una
prova colloquio, definisce la valutazione da attribuire allo studente..
5 Nessun onere può essere richiesto a carico della scuola per le esperienze di scolarizzazione; è
compito delle famiglie affrontare e risolvere tutte le questioni organizzative ed economiche
connesse all’esperienza oggetto del presente articolo.
Eventuali altre forme di scolarizzazione saranno valutate dagli Organi Collegiali competenti. :
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SASSARI
TITOLO VII
Norme finali
Art.67 NORME FINALI
Il presente regolamento interno fa parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa (POF).
Eventuali modificazioni sono deliberate a maggioranza assoluta del Consiglio di
Amministrazione, anche su proposta e previa consultazione degli organi collegiali rappresentativi
delle varie componenti e, comunque, sentito il parere del Collegio dei Docenti.
3.
Eventuali situazioni particolari relative all’applicazione del presente regolamento vengono
esaminate e risolte dal Dirigente Scolastico o suo delegato.
Dei contenuti del presente regolamento, unitamente al Piano dell’Offerta Formativa (POF), sono
informati gli studenti e i genitori all'atto dell'iscrizione in forma chiara, efficace e completa.
Al presente regolamento sono allegate le tabelle che definiscono i parametri per l’assegnazione del
voto di condotta, quelle relative alle deroghe nel numero delle assenze che determinano la validità
dell’ anno scolastico e le tabelle relative all’attribuzione del credito scolastico.
1.
2.
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SASSARI
PARAMETRI CHE DEFINISCONO IL VOTO DI CONDOTTA
VOTO CONDOTTA
10 – 9
Per il 10 il rispetto di
tutti i punti; per il 9 il
rispetto di almeno 4
punti. Il primo punto
è imprescindibile.
CRITERI




[Solo tre punti 8]
Assiduità nella frequenza (assenze non superiori al 10% del totale
delle ore di lezione svolte)
Puntuale rispetto delle consegne (porta regolarmente i libri,
l’attrezzatura didattica, ha cura del materiale, non rifiuta le verifiche
ecc.)
Assenza di ammonizioni e/o richiami gravi
Comportamento corretto, irreprensibile e rispettoso delle regole di
civile co vive za e del Regola e to d’Istituto, rispetto delle figure
istituzionali e del personale docente e non docente

Partecipazione costruttiva, presenza positiva; esempio e stimolo per i
compagni, disponibilità a collaborare in modo costruttivo.

Attenzione costante alle lezioni.
N.B. Per gli ultimi due punti, tali atteggiamenti sono rilevati anche dai
verbali del Consiglio di Classe e /o in sede di scrutinio)
8–7

Per l’8 il rispetto di
tutti i punti; [per il 7
il rispetto di almeno
3 punti.]



[solo 2 punti 6]

Frequenza regolare (assenze non superiori al 15% del totale delle ore
di lezione svolte)
Ammonizioni disciplinari personali nei limiti di 2
Puntuale rispetto delle consegne (porta regolarmente i libri,
l’attrezzatura didattica, ha cura del ateriale ecc.)
Comportamento corretto, rispetto delle regole del vivere civile, del
Regola e to d’Istituto e delle figure istituzio ali e del perso ale
docente e non docente
Attenzione costante alle lezioni.
7 in presenza del
punto 2 e in assenza N.B. Per gli ultimi due punti, tali atteggiamenti sono rilevati anche dai
verbali del Consiglio di Classe e /o in sede di scrutinio)
degli ultimi 2 punti
6
in presenza di
almeno 3 punti



Frequenza non regolare – assenze superiori al 15% del totale delle
ore di lezione svolte.
Comportamento ai limiti della correttezza; non sempre evidenzia
rispetto del Regola e to d’Istituto,
Presenza di 5 o più ammonizioni
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5


Presenza di provvedimenti di allontanamento non gravi
Frequenti inosservanze delle consegne

Definito dalla norma
Il numero delle assenze determina il posizionamento nella banda
CREDITO SCOLASTICO
PARAMETRI DI INSERIMENTO NELLE FASCE DI CREDITO
I seguenti parametri posizionano lo studente nelle fasce di credito
VALUTAZIONI MEDIE INFERIORI A 8
FASCIA BASSA
1. Media dei voti tra il numero intero e lo 0,4 – (ad esempio da 6 a
6,4)
2. Sospensione del giudizio
FASCIA ALTA*
1. Promozione senza sospensione del giudizio
2. Media dei voti tra lo 0,5 – e il numero intero più alto (ad esempio
da 6,5 a 7)
3. Media dei voti tra lo 6,1 e 6,4 e presenza di crediti formativi
4. Partecipazione alle attività /laboratori/progetti della scuola che
abbiano richiesto un impegno minimo di 20 ore.
Per l’attribuzione del credito formativo sono prese in considerazione le seguenti
attività

Attività Sportive certificate da: attestazione rilasciata da Federazioni, Enti,
Associazioni e Società Sportive a firma del Presidente che certifichi la partecipazione
alle attività agonistiche dell'alunno/a come atleta e/o come giudice di gara.


Corsi o certificazioni di Lingue Straniere
Corsi (minimo 20 ore) che siano correlati con il curricolo del liceo
Attività culturali, artistiche e di volontariato come previste dal DM 24/02/2000, n.49
che abbiano richiesto un impegno minimo di 20 ore

Tali crediti formativi devono essere conseguiti nell’anno scolastico di riferimento e la relativa
documentazione deve essere presentata alla scuola, che si riserva di valutarla, entro il 15
maggio.
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REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL LIMITE DELLE ASSENZE PER LA VALIDITA’
DELL’ANNO SCOLASTICO
Ai sensi del D.P.R. n. 122/2009, art. 14, c.7, si delibera quanto segue:
art. 1 – Gli studenti, secondo quanto previsto dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti
“sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere agli impegni di studio”.
art. 2 – Per l’accesso alla valutazione finale di ogni studente è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.
Il mancato conseguimento del limite di frequenza, comprensivo delle deroghe
riconosciute ai sensi del successivo art. 3 comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non
ammissione alla classe successiva o all’esame di stato.
art. 3 – Sono ammesse alla deroga le seguenti assenze:
- assenze per malattia, pari o superiori a 5 giorni, adeguatamente documentate con
certificato medico. Periodi di assenza più lunghi richiedono che scuola e famiglia
concordino un percorso di supporto scolastico allo studente;
- assenze per gravi ragioni di famiglia e/o di salute debitamente motivate; (gravi
patologie dei componenti del nucleo famiglia, lutto di famiglia, trasferimento;
- assenze anche di singoli giorni ricollegabili ad un grave quadro di salute già
documentato;
- donazioni di sangue;
- partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal C.O.N.I.;
- adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che
considerano il sabato come giorno di riposo.
- ulteriori gravi motivazioni documentate e concordate con la dirigenza che avrà cura di
comunicarle al consiglio di classe senza necessariamente esplicitarne le motivazioni
nel caso di situazioni particolari.
-partecipazione a concorsi per l’ingresso nelle Accademie, Università , Corsi post
Diploma documentati e certificati dalle autorità competenti, compresi i giorni
necessari per raggiungere la sede d’esame.
Le deroghe di cui ai precedenti punti verranno fatte valere a condizione che le assenze
complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.
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Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata)
effettuata durante l’anno scolastico verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione
nello scrutinio finale.
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Profilo delle
competenze Scuola
Primaria
ALLEGATO AL PTOF
1
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad
affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età,
riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i
sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta
le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le
proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da
solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e
testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in
lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita
quotidiana, in una seconda lingua europea.
Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e
fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da
altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla
base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano
questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed
interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel
mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di
ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti
anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e
la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali
partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non
formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta,
2
azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori
ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità
e gli imprevisti.
3
Le stesse Indicazioni stabiliscono i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative alle
discipline, da raggiungere al termine della scuola primaria:
Italiano -Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche
dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in
lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni
di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del
lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni
comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principali connettivi.
Lingua inglese - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria per la lingua inglese
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
per le lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera.
4
Storia - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e
comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto
con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano
d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Geografia - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie
digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline,
laghi, mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi
europei e di altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul
paesaggio naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
5
Matematica - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina
misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti
di misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di
soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative,
che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili
per operare nella realtà.
Scienze - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano
a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi,
identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche
e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
6
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi
organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi
ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e
apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni
sui problemi che lo interessano.
Musica - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia
informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare
tecniche e materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e
culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella
pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
Arte e immagine - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare
in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte,
fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip,
ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e
artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
Educazione fisica - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili
spaziali e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati
d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e
7
coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di
giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che
nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla
cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di
sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
Tecnologia - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia,
e del relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo
etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a
seconda delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando
elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia
attuale.
Da Integrazioni alle indicazioni nazionali relative all’insegnamento della religione
cattolica (DPR 11 febbraio 2010) - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al
termine della scuola primaria
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa
collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui
vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per
interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale
della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre
religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi
accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria
esperienza. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della
proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento;
coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei
cristiani.
8
Al termine della scuola primaria le competenze acquisite dagli alunni sono certificate
in seguito alle osservazioni e valutazioni fatte nel corso del quinquennio.Comunicazione
scuola-famiglia
9
a.
b.
Convitto Nazionale ‘Canopoleno’
Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116
SASSARI
Curricoli per
discipline
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Allegato al PTOF
1
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Curricolo di Italiano - classe prima
Competenze
Ascoltare
Descrittori di competenza
Descrittori minimi
1. Presta attenzione per il tempo
necessario alla situazione di
ascolto
1.
Presta
attenzione durante
la lettura o la
spiegazione
per
un
tempo
progressivamente
sempre più lungo
2. Appunta alcune parole chiave
o nodi tematici essenziali
durante l’ascolto, anche con la
guida dell’insegnante
2.
Coglie
il
significato globale
di
una
comunicazione
orale.
3. Coglie il significato globale di
una comunicazione orale
4. Identifica lo scopo di una
comunicazione.
1. Stabilisce relazioni tra le
informazioni nuove e quelle già
possedute
Parlare
2. Comunica spontaneamente
idee ed esperienze.
1. Comunica
spontaneamente e
in modo semplice,
ma comprensibile
idee
ed
esperienze
3. Interviene
in
una
conversazione attenendosi al
tema
e
sa
rispondere
adeguatamente alle domande.
4. Si esprime in forma corretta
dal punto di vista morfologico e
sintattico e usa un lessico
adeguato alla situazione.
Leggere
e
Comprendere
testi scritti
1. Sa
leggere
in
modo
espressivo e tecnicamente
corretto.
1. Sa
leggere
correttamente
2. Comprende
il
significato globale
di un testo
2. Coglie l’idea centrale.
3. Identifica il genere e ne
riconosce i principali elementi
caratterizzanti.
4. Coglie
lo
scopo
2
I Testi
Il
Testo
narrativo
Il
poema
Epico
Il
Testo
poetico
(Caratteristiche
strutturali
e
Uso creativo ed
espressivo del
linguaggio
poetico (verso,
strofa,
rime;
figure di suono
e di significato)
Tematiche
portanti
· Favola-Fiaba
· Mito- Leggenda
·
Il
vissuto
personale
· L’ambiente
· La famiglia
·
La Riflessione
sulla lingua
comunicativo.
1. Sa compiere operazioni sul
testo:
1. Sa compiere
operazioni
sul
testo: strutturare
in
modo
sufficiente
una
risposta ad una
domanda
di
comprensione del
testo
strutturare
correttamente
una
risposta
ad
una
domanda di comprensione
del testo
sintetizzare testi secondo
criteri dati
2. Arricchisce
progressivamente
il proprio lessico.
ampliare un testo minimo
effettuare la parafrasi
riscrivere testi
criteri diversi
3. Migliora la
competenza
ortografica
secondo
2.
Sa
organizzare
idee,
esperienze,
informazioni
diverse tratte anche da testi.
Scrivere
3. Ricava da un testo la mappa
concettuale e/o costruisce
testi a partire da mappe
concettuali.
4. Consolida la competenza
ortografica.
5. Arricchisce progressivamente
il proprio lessico.
6. Sviluppa la
morfosintattica:
competenza
evita ripetizioni
usa
adeguatamente
pronomi
i
usa
adeguatamente
preposizioni, congiunzioni,
altre
espressioni
di
collegamento.
Riflettere sulla
lingua
1. Riconosce e analizza le
diverse parti del discorso e le
usa in modo corretto.
1.
Conosce
il
significato delle
parole
2. Riconosce gli
elementi
morfologici
essenziali
della lingua.
Le
parti
discorso
del
Articolo
Nome
Aggettivo
Verbo - Pronomi
Classe seconda
3
Competenze
Ascoltare
Descrittori di competenza
Descrittori minimi
1. Ascolta in modo selettivo
e finalizzato la spiegazione
o la lettura dell’insegnante
1.Consolida
la
propria capacità di
attenzione
in
contesti
comunicativi diversi.
2. Stabilisce relazioni tra le
informazioni
nuove
e
quelle già possedute
3. Usa
strategie
di
memorizzazione durante
l’ascolto e si serve di
supporti
(scaletta,
appunti…)
2. Sa distinguere le
informazioni
principali
e
secondarie.
I Testi
Testi narrativi
di
genere
diverso
Testo
emotivoriflessivo
(Lettera, Diario)
Testo
descrittivo
Testo Poetico
Letteratura
Italiana
1. Interviene
in
modo
appropriato contribuendo
con proposte logiche e
coerenti.
Parlare
2. Si esprime con chiarezza
attenendosi al tema, ai
tempi e alle modalità della
situazione comunicativa;
1. Espone un testo
con
sufficiente chiarezza
2. Interviene in modo
appropriato
3. Usa in modo funzionale
le
strutture
morfosintattiche.
4. Arricchisce il proprio
lessico di termini specifici
delle varie discipline.
5. Sa narrare, ricostruire
racconti, variare.
1. Perfeziona la lettura
espressiva a voce alta.
Leggere
e comprendere
2. Distingue gli elementi
caratteristici di un testo.
3. Riconosce diverse
tipologie
1. Consolida la
tecnica di lettura a
voce alta
2. Individua le
informazioni
principali e
secondarie di
testo.
4. Si avvia all’analisi di testi
di vario genere secondo la
metodologia
specifica
4
un
Tematiche
portanti
L’amicizia
L’ambiente
La ricerca della
propria identità
L’avventura
della disciplina.
1. Sa compiere operazioni
sul testo:
strutturare
correttamente
una
risposta
ad
una
domanda
anche
complessa
di
comprensione del testo
sintetizzare
testi
secondo criteri dati
ampliare
minimo
un
testo
effettuare la parafrasi
di testi di vario genere
Scrivere
riscrivere testi secondo
criteri diversi
prendere
adeguatamente appunti.
1. Sa strutturare una
risposta ad una
domanda
di
comprensione del
testo
2. Sa sintetizzare
testi secondo criteri
3. Sa organizzare
idee, esperienze,
informazioni
diverse
tratte
anche da testi dati
4. Consolida la
competenza
ortografica.
5. Arricchisce
progressivamente il
proprio lessico.
2. Sa strutturare testi di
vario genere:
organizzare
una
mappa concettuale del
tema preso in esame
organizzare
idee,
esperienze,
informazioni
diverse
tratte anche da testi
revisionare un proprio
testo.
3.Sviluppa la competenza
morfosintattica:
evita ripetizioni
usa adeguatamente i
pronomi
usa
adeguatamente
preposizioni,
congiunzioni,
altre
espressioni
di
collegamento
utilizza periodi via via
sintatticamente
più
complessi
5
Riflettere
lingua
sulla
1. Riconosce con sicurezza
gli elementi sintattici delle
lingua e la struttura logica
della frase.
1)
Riconosce
gli
elementi sintattici
essenziali
della
lingua
Analisi logica
La struttura della frase semplice
soggetto
predicato (verbale e nominale)
il complemento oggetto
i principali complementi indiretti
classe terza
Competenze
Ascoltare
Descrittori di competenza
Descrittori minimi
1. Potenzia forme di
attenzione consapevole e
inferenziale: ascolta, fa
osservazioni, generalizza,
confronta, valuta.
1.
Comprende
il
senso generale di
quanto comunicato
2. In un messaggio orale
anche
complesso,
sa
individuare il tema trattato.
Testo
espositivo
Guerra e Pace
Letteratura
Italiana
1. Partecipa con
interventi
e
domande pertinenti.
2. Utilizza schemi e appunti
per le sue esposizioni
nelle quali dà informazioni
complete, è ordinato e
coerente e fa scelte
lessicali adeguate.
2. Risponde in modo
soddisfacente
a
domande.
3. Sa sostenere o confutare
una tesi.
4.
Affina
la
propria
competenza lessicale.
1. Perfeziona la lettura
espressiva a voce alta.
L’adolescenza
Testo poetico
1. Espone un testo in modo
logico,
consequenziale,
coerente
1. Migliora la lettura
espressiva
6
Tematiche
portanti
Testo
narrativo
di
genere diverso
Testo
Argomentativo
3. Presta attenzione a
spiegazioni più articolate
prendendo appunti, che
riutilizza per la produzione
di testi riepilogativi orali e
scritti.
Parlare
I Testi
Problematiche
socio-ambientali
del
mondo
contemporaneo
Leggere
e comprendere
2.
Sa
selezionare
e
scegliere le informazioni,
gerarchizza, costruisce
schemi e tabelle.
3. Riconosce
diverse
tipologie
testuali
e
individua
gli
elementi
strutturali
e
tutte
le
informazioni in testi d’uso
e letterari.
2. Sa selezionare e
scegliere
le
informazioni,
3. Individua
e
intenzioni
comunicative
dell’autore.
le
4. Individua e interpreta le
intenzioni
comunicative
dell’autore.
1. Produce testi di vario
tipo, organici, pertinenti e
sintatticamente corretti.
Scrivere
Riflettere
lingua
sulla
2. Sa revisionare
proprio testo.
un
3.
Sa
strutturare
ipertesto
un
1. Riconosce e analizza i
rapporti logici tra le frasi e
usarli correttamente.
1.
Scrive
testi
semplici,
comprensibili
e
pertinenti
all’argomento.
1.
Riconoscere
proposizioni
principali
subordinate.
le
e
Analisi del periodo
La struttura della frase complessa
Coordinazione
Subordinazione
Curricolo di Storia
Classe
Competenze
Conoscenza
degli
eventi storici
1°
Descrittori
competenza
di
Riconosce gli elementi
e la struttura degli
eventi, dei personaggi
e
delle
istituzioni
caratterizzanti la storia
del Medioevo.
Descrittori
Concettualizzazioni
minimi
Conosce
globalmente
e
descrive gli aspetti
e le caratteristiche
generali
della
società medievale.
7
Diritto barbarico
Islam
Monachesimo
Sistema feudale
Vassallo, vassallaggio
Cavalleria
urbanesimo
eresia
nazione
carestia
epidemia
Tematiche
portanti
IL MEDIOEVO
.
Le
grandi
migrazioni
di
popoli
.
L’impero
d’Oriente
. La civiltà araba
.
il ruolo della
Chiesa
e
l’emergere
del
Papato
. Carlo Magno e il
Sacro Romano
Impero
.
Il
sistema
Feudale
.
La
nobiltà
feudale
e
l’economia
curtense
.
Le
trasformazioni
dopo l’anno Mille
. Le crociate
. La rinascita delle
città e l’economia
mercantile
. I Comuni
Capacità di
stabilire
relazioni fra
fatti storici
Colloca gli eventi nello
spazio, nel tempo e
all’interno delquadro
storico sociale
analizzato.
Riconosce le relazioni
di causa-effetto
Comprensione
dei fondamenti e
delle istituzioni
della vita sociale
Sa collocare in una
linea del tempo
alcuni
eventi
fondamentali
del
periodo e individua
semplici
relazioni
tra fatti storici.
Costruisce “quadri di
civiltà” in base a
indicatori
di
tipo
fisicogeografico,
sociale,
economico,
tecnologico, culturale
e religioso selezionati
autonomamente
nel
testo.
Costruisce in modo
guidato
semplici
“quadri di civiltà” in
base a indicatori di
tipo
fisicogeografico,
sociale, culturale e
religioso.
Scopre le specifiche
radici storiche nella
realtà
locale
e
regionale
Inizia a scoprire le
specifiche
radici
storiche nella realtà
locale e regionale.
8
Comprension
ee
uso dei
linguaggi
e degli
strumenti
specifici
Classe
2°/3°
Competenze
Conoscenza
degli
eventi storici
Capacità di
stabilire
relazioni fra
fatti storici
Costruisce
discorsi, sia orali
sia
scritti,
utilizzando
più
termini specifici e
collegandoli
tra loro in modo
appropriato.
Sa
comprendere e
utilizzare i più
comuni termini
specifici.
Descrittori
competenza
Descrittori
Distingue
e
Utilizza
seleziona
autonomamente
alcuni tipi di
gli
fonti storiche e
strumenti specifici sa
ricavare
della
semplici
disciplina
informazioni.
di
Riconosce gli elementi
e la struttura degli
eventi, dei personaggi
e delle istituzioni
caratterizzanti l'età
moderna.
Colloca gli eventi nello
spazio, nel tempo e
all’interno del quadro
storico
sociale
analizzato.
Riconosce le relazioni
di causa-effetto
Concettualizzazioni
Tematiche portanti
minimi
Conosce
globalmente
e
descrive
gli
aspetti
e
le
caratteristiche
generali
del
periodo
analizzato.
Sa collocare in
una
linea
del
tempo
alcuni
eventi
fondamentali del
periodo
e
individua semplici
relazioni tra fatti
storici.
9
Umanesimo
Corte e cortigiano .
stampa
colonizzazione
Culto
Tolleranza e
intolleranza
Guerra di religione
Rivoluzione
scientifica
Assolutismo
Parlamentarismo
Rivoluzione
Illuminismo
La formazione delle
Monarchie nazionali
e degli Stati regionali.
Umanesimo
Rinascimento
e
Scoperta
esplorazione
nuove terre
ed
di
Conquista
sfruttamento
dell’America
e
Riforma
e
protestante
Controriforma
cattolica
Lo scontro fra le
potenze
europee
(conflitti di potere e
guerre di religione)
La Spagna di Filippo
II e l’Inghilterra di
Elisabetta I
La
Rivoluzione
scientifica e Galileo
Galilei
Il Seicento e
dominazione
spagnola in Italia
Classe
2°/3°
Competenze
Comprensione
dei
fondamenti e
delle istituzioni
della vita sociale
Descrittori
competenza
di
- Costruisce “quadri di
civiltà” in base a
indicatori di tipo
fisicogeografico,
sociale, economico,
tecnologico,
culturale e religioso
selezionati
autonomamente nel
testo.
- Riconosce e analizza
alcuni aspetti storici
della realtà locale e
regionale.
Descrittori
Concettualizzazioni
la
Tematiche portanti
minimi
continuazione
Costruisce
in
modo
guidato
semplici “quadri di
civiltà” in
base a indicatori
di
tipo
fisicogeografico,
sociale, culturale
e
religioso.
La
assoluta
monarchia
La
rivoluzione
inglese
e
la
monarchia
parlamentare
Il
Settecento;
l’Illuminismo
La
Rivoluzione
Americana
La
Rivoluzione
Francese
La
Rivoluzione
industriale
Napoleone
Bonaparte
10
Sa comprendere
e utilizzare i più
comuni
termini
specifici.
Comprensione e
uso
dei
linguaggi
e
degli
strumenti
specifici
- Costruisce discorsi,
sia orali sia scritti,
utilizzando più termini
specifici e collegandoli
tra loro in modo
appropriato.
Utilizza
autonomamente
gli
strumenti
specifici
della
disciplina
(immagini,
testi,
documenti,
carte,
grafici) e sa ricavare le
informazioni principali,
facendo
eventuali
collegamenti.
Classe
2°/3°
Competenze
Descrittori
competenza
Descrittori
CLASSE TERZA
CLASSE TERZA
Conoscenza
degli
eventi storici
di
Ha una conoscenza
completa
e
approfondita
degli
eventi,
dei
personaggi e delle
istituzioni
caratterizzanti l'età
contemporanea
Distingue
e
seleziona alcuni
tipi
di
fonti
storiche
e
sa
ricavare semplici
informazioni.
Concettualizzazioni
Tematiche portanti
CLASSE TERZA
CLASSE TERZA
minimi
CLASSE TERZA
Ha
una
conoscenza
essenziale
dei
principali fatti e
personaggi relativi
alla
storia
contemporanea.
11
. Restaurazione
. Libertà, Liberismo,
. Liberalismo
. Capitalismo
. Proletariato
. Risorgimento
.
Questione
meridionale
Emigrazione
. Destra e Sinistra
storiche
. Lotta di classe
. Socialismo
. Colonialismo e
Imperialismo
. Nazionalismo
. Militarismo
. Società di massa
. Neutralismo,
Interventismo,
. Irredentismo
. Guerra mondiale
.Totalitarismo,
Fascismo,
Nazismo
. Antifascismo,
Resistenza
. Olocausto
. Guerra fredda
. Non violenza
. Disgelo
La Restaurazione e i
moti liberali.
Il Risorgimento.
Espansione
industriale
e
questione
sociale
nella seconda
metà dell’800.
Destra e sinistra al
governo.
I problemi dell’Italia
unita.
Gli Stati Uniti e la
loro potenza.
IL Colonialismo.
. Razzismo
. Democrazia
. Decolonizzazione
. Globalizzazione
Le
armi
della
conquista
e
le
conquiste
della
scienza.
I movimenti operai.
L’Italia
secolo.
d’inizio
La Grande Guerra.
La Rivoluzione russa.
Il
dopoguerra
Italia.
in
Il Fascismo.
Stalinismo
Nazismo.
e
Gli U.S.A. e la
grande depressione.
La
guerra
spagnola.
civile
La Seconda guerra
mondiale.
L’Italia repubblicana.
Dalla “guerra fredda”
al disgelo.
Gli Stati Uniti.
Il Terzo Mondo.
12
Il Mondo attuale.
Classe
2°/3°
Competenze
Capacità di
stabilire
relazioni fra
fatti storici
Comprensione
dei fondamenti e
delle istituzioni
della vita sociale
Descrittori
competenza
di
Descrittori
Concettualizzazioni
Tematiche portanti
minimi
Colloca gli eventi nello
spazio e nel tempo,
selezionando
autonomamente i dati
necessari.
Riconosce le relazioni
di causa-effetto.
Rielabora
operando
collegamenti
e
costruisce
quadri
conoscitivi più ampi.
Sa collocare in
una
linea
del
tempo
alcuni
eventi
fondamentali del
periodo
e
individua semplici
relazioni
tra fatti storici
Usa le conoscenze
apprese per riflettere
ed esprimere giudizi
critici sulle tematiche
affrontate.
Comprende le più
importanti
problematiche
affrontate.
Comprende i principi e
i valori della nostra
Costituzione
repubblicana;
Comprende
i
principi
fondamentali della
nostra
Costituzione.
Costruisce
discorsi,
sia orali che scritti,
utilizzando più termini
specifici e collegandoli
tra loro in modo
Sa comprendere
e utilizzare i più
comuni
termini
specifici.
13
. Diritti e doveri.
. Costituzione.
La
Costituzione
Italiana
Comprensione e
uso
dei
linguaggi e
degli strumenti
specifici
appropriato.
Utilizza
autonomamente
gli
strumenti
specifici
della
disciplina
(immagini,
testo,
documenti,
carte,
grafici) e sa ricavare le
informazioni principali,
operando
eventuali
collegamenti.
Sa
ricavare
informazioni
da
alcuni documenti
storici.
Curricolo di Geografia
Classe
1°
Competenze
Descrittori
competenza
di
· Sa orientarsi nella
realtà circostante e la
riconosce su una carta
Descrittori minimi
Concettualizzazioni
Tematiche
portanti
· Conosce alcuni
elementi
fisici
e
antropici italiani
Geografia
Gli strumenti della
geografia
Orientamento
Carta geografica
1. Conoscenza
dell’ambiente
· Conosce i paesaggi
italiani ed europei e le
loro
caratteristiche
fisiche e antropiche
Scala
Carta tematica
Grafico
Paesaggio
·
Conosce
le
caratteristiche
delle
regioni amministrative
italiane
2. Uso degli
strumenti
propri
della
disciplina
3.
Comprensione
delle relazioni
tra situazione
ambientale
e
culturale
· Interpreta e produce
carte, tabelle, grafici
·
Usa
in
modo
autonomo l'atlante e il
libro di testo per lo
studio degli ambienti
· Sa cogliere le
modificazioni
avvenute nel tempo,
sia
nell’ambiente
vicino
che
negli
ambienti
lontani
studiati
Ambiente
Territorio
· Individua alcuni
elementi
fisici
e
antropici sulle carte
geografiche.
· Disegna semplici
carte
Coglie, con l’aiuto
dell’insegnante
semplici relazioni.
· Sa classificare le
modificazioni in base
ai
criteri
fisico,
14
Clima
Settori produttivi
Europa e Italia:
.profilo
fisico
.climi
.popolazione
.dimensione
economicapolitica
e
culturale.
Le regioni italiane
climatico, antropico
4.
Comprensione
e
uso
del
linguaggio
specifico
· Riconosce i termini
specifici e si esprime
con un linguaggio
specifico appropriato
Riconosce
alcuni
termini specifici e si
esprime
con
un
linguaggio semplice
Classe
2°
Competenze
Descrittori
competenza
Descrittori minimi
Concettualizzazioni
Tematiche
portanti
Conosce
alcuni
elementi fisici
e
antropici dei paesi
europei
Demografia
Europa
Stati
europei
Unione Europea
di
Comprende e conosce
l’ambiente fisico e
umano
dei
Paesi
Europei.
Urbanizzazione
Emigrazione
Stato e nazione
1. Conoscenza
dell’ambiente
fisico e umano
Sistema economico
Indicatori
culturali
socio-
Comunità europea
2. Uso degli
strumenti
3.
Comprensione
delle relazioni
tra situazioni
ambientali,
culturali,
sociopolitiche,
economiche
Interpreta e produce
carte, tabelle, grafici,
schemi,
utilizzando
consapevolmente
punti cardinali, scale,
coordinate
geografiche,
simbologia
Individua
alcuni
elementi
fisici
e
antropici sulle carte
geografiche.
Disegna
semplici
carte
Coglie il rapporto di
interdipendenza
tra
aspetti
socio-politici,
economici e culturali.
Coglie, con l’aiuto
dell’insegnante
semplici relazioni tra
uomo e ambiente.
15
4.
Comprensione
e
uso
dei
linguaggi
specifici
Conosce e utilizza la
terminologia specifica
e il linguaggio dei
simboli.
Riconosce e utilizza
alcuni
termini
geografici di uso
comune e riconosce i
simboli
Classe
3°
Competenze
Descrittori
competenza
Descrittori minimi
Concettualizzazioni
Tematiche
portanti
Conosce i principali
aspetti
fisici
e
antropici del mondo
e dei paesi extraeuropei.
Globalizzazione
La
deriva
continenti
di
Conosce
paesaggi,
ambienti, climi del
mondo, composizione
e
dinamiche
della
popolazione mondiale.
1.
Conoscenza
dell’ambiente
2.
Uso
degli
strumenti
3.
Comprensione
delle relazioni
tra situazioni
ambientali,
culturali,
sociopolitiche,
economiche
Conosce per ogni
insieme geopolitico: gli
elementi
del
paesaggio e del clima,
le
principali
caratteristiche
della
popolazione e delle
attività produttive nei
tre settori.
Utilizza
schemi
di
sintesi, carte di vario
tipo, grafici, immagini
per presentare un
tema o problema del
mondo di oggi.
Individua connessioni
con situazioni storiche,
economiche
e
politiche.
Conosce e comprende
i tratti peculiari delle
aree
di
povertà,
analizzando
e
mettendo in relazione i
fattori che li hanno
determinati.
Ambiente
I movimenti della
terra
Inquinamento
sviluppo sostenibile
biodiversità
immigrazione
sottosviluppo
Individua
alcuni
elementi
fisici
e
antropici sulle carte
geografiche.
Disegna
carte
semplici
Coglie, con l’aiuto
dell’insegnante
semplici relazioni tra
uomo e ambiente.
16
Sud
conflitti etnici
La
morfologia
terrestre
I climi
ambienti
antropizzazione
Nord e
mondo
dei
del
e
Popolazione
mondiale:
dinamiche
distribuzione
gli
e
Problematiche
ambientali
Le
attività
produttive
La
globalizzazione
economica
4.
Comprensione
e
uso
dei
linguaggi
specifici
Conosce e utilizza la
terminologia specifica
e il linguaggio dei
simboli.
Riconosce e utilizza
alcuni
termini
geografici di uso
comune e riconosce i
simboli
17
Curricolo di Matematica - classe prima
Competenze
Abilità
Abilità di base
Assumere
un
atteggiamento positivo
rispetto alla matematica
Eseguire
addizioni
sottrazioni moltiplicazioni
e divisioni e confronti tra i
numeri conosciuti numeri
naturali, numeri interi e
frazioni,quando possibile
a
mente
oppure
utilizzando gli algoritmi
scritti, le calcolatrici, e
valutando di volta in volta
quale strumento può
essere
opportuno
a
seconda delle situazioni e
degli obiettivi.
Eseguire le quattro
operazioni tra numeri
naturali,
interi
e
frazionari e saperli
confrontare.
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare
nella
vita
quotidiana
Percepire, descrivere e
operare
su forme,
relazioni e strutture che
si trovano in natura o
create dall’uomo
Consolidare conoscenze
teoriche e confrontarsi
grazie anche ad attività
laboratoriali,
nella
discussione
e nella
manipolazione
di
modelli.
Rispettare punti di vista
diversi
dal
proprio,
esponendo le proprie
convinzioni.
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
e saperne spiegare il
procedimento
giustificandone
il
risultato.
Confrontare
procedimenti diversi
Conoscenze
Scrittura dei numeri
La scrittura del numero, non solo
nella
forma
decimale
e
posizionale, ma anche in altre
forme,
come
la
notazione
esponenziale,
l'ordine
di
grandezza o la fattorizzazione.
Ampliamenti numerici
L'insieme N, le quattro operazioni
in N e la potenza: analisi del
diverso significato delle operazioni
dirette e inverse, al fine di
riflettere sui risultati e intravedere
la necessità dei successivi
ampliamenti numerici
Dare stime approssimate
per il risultato di una
operazione,
anche
per
controllare la plausibilità di
un calcolo già fatto.
Analogie strutturali
Rappresentare i numeri
conosciuti
sulla
retta
utilizzare scale graduate in
contesti significativi per
scienze e tecnica
Utilizzare
equivalenti
frazioni
Rappresentare
numeri sulla retta.
i
Individuare
multipli
e
divisori di un numero
naturale e multipli e divisori
comuni a più numeri.
Comprendere il significato
e l’utilità del multiplo
comune più piccolo e del
divisore
comune più
grande anche in situazioni
concrete.
18
Individuare multipli e
divisori di un numero
naturale e multipli e
divisori comuni a più
numeri
Le proprietà formali delle quattro
operazioni e delle
potenze: si evidenzieranno le
specificità e le analogie strutturali
fra le proprietà di diverse
operazioni.
Lo
studio
delle
proprietà va seguito con cura,
poiché ritornano nei successivi
ampliamenti numerici e saranno
fondamentali per l'apprendimento
del calcolo letterale.
Competenze
Abilità
Abilità di base
Conoscenze
Relazioni e corrispondenze.
Scomporre numeri naturali
in fattori primi e conoscere
l’utilità
di
tale
scomposizione per diversi
fini.
Assumere
un
atteggiamento positivo
rispetto alla matematica
Utilizzare
la
notazione
usuale per le potenze con
esponente intero positivo
acquisendo
consapevolezza del suo
significato.
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare
nella
vita
quotidiana
Scomporre
numeri
naturali
in
fattori
primi.
Le relazioni tra insiemi per
passare al concetto di numero e
per rappresentare tutti gli insiemi
numerici; le relazioni fra numeri e
punti della retta numerica e fra
numeri e punti nel piano
cartesiano, le relazioni fra numeri
e luoghi; le relazioni fra i termini
delle operazioni di moltiplicazione
e di divisione; frazione intesa
come operatore; la
relazione tra frazioni equivalenti.
Usare le proprietà delle
potenze anche per
Percepire, descrivere e
operare
su forme,
relazioni e strutture che
si trovano in natura o
create dall’uomo
semplificare
notazioni
calcoli
e
Eseguire
mentalmente
semplici calcoli utilizzando
le proprietà associativa, e
distributiva per raggruppare
e
semplificare
le
operazioni.
Consolidare conoscenze
teoriche e confrontarsi
grazie anche ad attività
laboratoriali,
nella
discussione
e nella
manipolazione
di
modelli.
Eseguire
semplici
espressioni di calcolo con i
numeri conosciuti, essendo
consapevoli del significato
delle parentesi e delle
convenzioni
sulla
precedenza
delle
operazioni.
Rispettare punti di vista
diversi
dal
proprio,
esponendo le proprie
convinzioni.
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
e saperne spiegare il .i.
procedimento
.ii.
giustificandone
il .iii.
risultato.
.iv.
.v.
Confrontare
procedimenti diversi
Soluzioni del problema
I diversi metodi (schematico,
grafico,
con
espressioni
numeriche, con diagramma a
blocchi, ...) per la risoluzione dei
problemi tenendo conto dei diversi
tipi di problema (problemi con
dati, con scelte, di statistica.
b.vi.
ii.
Usare le proprietà
delle potenze anche
per
semplificare
calcoli.
Eseguire
semplici
espressioni
di
calcolo.
Spazio e figure.
Riprodurre figure e
disegni geometrici
utilizzando in modo
appropriato
19
Descrizione dello spazio
La descrizione dello spazio a
zero, a una e a due dimensioni: gli
enti fondamentali, punti, segmenti,
rette e angoli nel piano, gli
elementi delle figure
piane:
triangoli, quadrilateri e poligoni in
generale
Competenze
Abilità
opportuni strumenti
(riga
squadra
compasso software
di geometria).
Assumere
un
atteggiamento positivo
rispetto alla matematica.
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare
nella
vita
quotidiana.
Percepire, descrivere e
operare
su forme,
relazioni e strutture che
si trovano in natura o
create dall’uomo.
Abilità di base
Misurare nel piano
L'operazione di misura nel piano:
misure di segmenti, lati e
perimetro di figure piane, misure
di angoli.
Conoscere definizioni e
proprietà significative dei
triangoli.
Costruzione di formule
La costruzione di formule per il
calcolo della misura di angoli, lati
e perimetro dei poligoni.
Riprodurre figure e disegni
geometrici in base ad una
descrizione e codificazione
fatta da altri.
Relazioni di posizione
Lo studio delle relazioni di
posizione di enti fondamentali
nello spazio a due dimensioni;
relazioni tra elementi simmetrici;,
tra elementi della stessa
figura, elementi varianti ed
invarianti nei quadrilateri, e tra
figure distinte, con i criteri di
congruenza dei triangoli
iii.
Consolidare conoscenze
teoriche e confrontarsi
grazie anche ad attività
laboratoriali,
nella
discussione
e nella
manipolazione
di
modelli.
Rispettare punti di vista
diversi
dal
proprio,
esponendo le proprie
convinzioni.
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
e saperne spiegare il
procedimento
giustificandone
il
risultato.
Relazioni
e
Funzioni.
Costruire, interpretare e
trasformare formule che
contengono lettere per
esprimere
in
forma
generale
relazioni
e
proprietà.
Misure dati e previsioni.
Rappresentare insiemi di
dati, anche facendo uso di
un foglio elettronico
Acquisire la capacità di
confrontare dati per trarne
conclusioni.
Confrontare
procedimenti diversi.
20
Conoscenze
Riprodurre figure e
disegni
geometrici
utilizzando in modo
appropriato opportuni
strumenti.
Relazioni quantitative
Individuazione di
relazioni
quantitative tra le misure di lati,
perimetri, angoli interni ed esterni
di figure piane, in particolare
triangoli e quadrilateri.
Competenze
Abilità
Abilità di base
Conoscenze
Saper rappresentare
dati e misure.
classe seconda
Competenze
Assumere
un
atteggiamento
positivo
rispetto alla matematica
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare nella realtà
Percepire, descrivere e
operare
forme
relativamente
complesse, relazioni e
strutture che si trovano in
natura o che sono create
dall’uomo
Abilità
Abilità di base
b.ix.
b.x.
Numeri
.xi.
Eseguire addizioni,
sottrazioni, moltiplicazioni
e divisioni e confronti trai i
numeri
naturali,
interi,
frazionari
e
numeri
irrazionali,
quando
possibile a mente oppure
utilizzando gli algoritmi
scritti, le calcolatrici, e
valutando di volta in volta
quale
strumento
può
essere
opportuno
a
seconda delle situazioni e
degli obiettivi.
Il concetto di frazione
come operatore
Conoscenze
Ampliamenti numerici
L'ampliamento
numerico
dall'insieme N all'insieme Q e
dall’insieme Q all’insieme R
Il
concetto
di
variabile
e
di
funzione
come
legame
tra
due
variabili
Analogie strutturali
Dare stime approssimate
per il risultato di una
operazione, anche per
controllare la plausibilità di
un calcolo gia fatto.
Consolidare conoscenze
teoriche e argomentare
anche
con
attività
laboratoriali,
alla
discussione
e alla
manipolazione di modelli
costruiti con i compagni
Rappresentare i numeri
conosciuti sulla retta e
utilizzare scale graduate in
contesti significativi per
scienze e tecnica
Rispettare punti di vista
diversi
dal
proprio,
esponendo le proprie
Utilizzare
frazioni
equivalenti
e
numeri
decimali per denotare uno
Le
proprietà
formali
delle
operazioni in Q e le analogie
strutturali
con le proprietà
nell'insieme N. Si osserveranno
in particolare

21

la proprietà invariantiva che si
ripropone nella costruzione
del numero razionale, dei
rapporti e delle proporzioni;
le proprietà delle potenze che
si traducono in proprietà delle
radici.
Competenze
Abilità
convinzioni
stesso numero razionale in
diversi modi
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
spiegando
il
procedimento
seguito
anche in forma scritta e
controllando
sia
il
processo risolutivo che i
risultati.
Relazioni tra due insiemi di valori
assunti da due grandezze;
relazioni fra grandezze omogenee
e non omogenee; rapporti;
proporzioni; relazioni fra numeri di
una coppia di variabili; relazioni
tra coppie di numeri e punti nel
piano cartesiano.
Calcolare percentuali
Interpretare un aumento
percentuale
di
una
quantità data come una
moltiplicazione
per
un
numero maggiore di 1
Il
concetto
di
proporzione e il suo
utilizzo
come
modello di soluzione
di problemi.
Utilizzare
la
notazione
usuale per le potenze con
esponente
intero
consapevoli del significato
Assumere
un
atteggiamento
positivo
rispetto alla matematica
Usare le proprietà delle
potenze
anche
per
semplificare
calcoli
e
notazioni
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare nella realtà
Conoscenze
Relazioni e corrispondenze.
Descrivere
rapporti
e
quozienti mediante frazioni
Confrontare
procedimenti diversi
Il
calcolo
percentuale.
Scrittura dei numeri
La scrittura del numero mediante
fattorizzazione; la scrittura del
numero in forma decimale o
frazionaria, passaggio dall'una
all'altra forma; valore posizionale
delle cifre, i criteri di scelta della
approssimazione
Soluzioni del problema
Metodi per la risoluzione dei
problemi: con frazioni come
operatore, con l’uso di termini
frazionari;
con
rapporti,
proporzioni, percentuali.
Dare stime della radice
quadrata utilizzando solo la
moltiplicazione
Percepire, descrivere e
operare
forme
relativamente
complesse, relazioni e
strutture che si trovano in
natura o che sono create
dall’uomo
Eseguire
semplici
espressioni di calcolo con i
numeri conosciuti, essendo
consapevoli del significato
delle parentesi e delle
convenzioni
sulla
precedenza
delle
operazioni
Consolidare conoscenze
teoriche e argomentare
anche
con
attività
laboratoriali,
alla
discussione
e alla
manipolazione di modelli
costruiti con i compagni
Descrizione dello spazio
.xii.
.xiii.
Rispettare punti di vista
Abilità di base
Spazio e figure
Riprodurre figure e disegni
22
La descrizione dello spazio a due
dimensioni: la circonferenza e il
cerchio.
La
descrizione
delle
trasformazioni geometriche in
funzione
della
presenza
di
Competenze
Abilità
diversi
dal
proprio,
esponendo le proprie
convinzioni
geometrici utilizzando in
modo appropriato opportuni
strumenti (riga squadra
compasso
software
di
geometria)
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
spiegando
il
procedimento
seguito
anche in forma scritta e
controllando
sia
il
processo risolutivo che i
risultati.
Confrontare
procedimenti diversi
Assumere
un
atteggiamento
positivo
rispetto alla matematica
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare nella realtà
Percepire, descrivere e
operare
forme
relativamente
complesse, relazioni e
strutture che si trovano in
natura o che sono create
dall’uomo
Consolidare conoscenze
teoriche e argomentare
anche
con
attività
laboratoriali,
alla
discussione
e alla
manipolazione di modelli
costruiti con i compagni
Abilità di base
le
proprietà invarianti.
Misurare nello spazio
Conoscere definizioni e
proprietà significative delle
principali
figure
piane
(triangoli,
quadrilateri,
poligoni regolari)
L'operazione di misurare nello
spazio a due dimensioni: per
arrivare al calcolo dell'area di
triangoli, quadrilateri e altri
poligoni, regolari e irregolari, a
partire da quella del rettangolo
Descrivere figure e disegni
geometrici in base a una
descrizione e codificazione
fatta da altri.
Costruzione di formule
Riconoscere
figure e
disegni geometrici in vari
contesti e riprodurre in
scala una figura assegnata.
L’operazione
misura nel piano
Conoscere il Teorema di
Pitagora
e
le
sue
applicazioni in matematica
e in situazioni concrete
di
La costruzione delle formule
dirette per il calcolo dell'area delle
figure piane e la derivazione delle
formule inverse.
Costruzione
del
modello
geometrico del problema che
permette di utilizzare le formule
per la soluzione.
(calcolo delle aree).
Calcolare l’area di semplici
figure
piane
scomponendole in figure
elementari
Risolvere
problemi
utilizzando le proprietà
geometriche delle figure
Relazioni di posizione
Lo
studio
reciproche
delle
relazioni
tra
gli
elementi
di
una
circonferenza e di un cerchio;
posizioni reciproche fra una
circonferenza e un punto o una
retta, o un’altra circonferenza o un
poligono.
Altre relazioni di posizione si
osserveranno tra figure che si
Rispettare punti di vista
diversi dal proprio,
esponendo
Conoscenze
proprie
23
Competenze
Abilità
Abilità di base
convinzioni
Conoscenze
corrispondono
mediante
trasformazioni geometriche, in
particolare isometriche.
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
Relazioni
e
spiegando
ilb.xiv.
Funzioni
procedimento
seguito
Costruire
,
anche in forma scritta e .xv.
interpretare
e
trasformare
controllando
sia
il
formule che contengono
processo risolutivo che i
lettere per esprimere in
risultati.
forma generale relazioni e
proprietà.
Confrontare
Esprimere la relazione di
procedimenti diversi
proporzionalità con una
uguaglianza di frazioni e
viceversa
.xvi.
Misure
dati
previsioni
Acquisire la capacità
confrontare dati.
e
di
Saper applicare il Teorema
di Pitagora ai vari poligoni
24
Relazioni quantitative
Relazioni quantitative fra elementi
di figure piane;
Risolvere
semplici
problemi utilizzando
le
proprietà
geometriche
delle
figure
Teorema di Pitagora e
applicazioni ai vari poligoni
sue
Competenze
Abilità
Abilità di base
Conoscenze
Misure dati
Rappresentare
insiemi di dati
Saper applicare
Teorema
il
di
Pitagora
al
triangolo rettangolo
classe terza
Competenze
Abilità
Abilità di base
Assumere
un
atteggiamento
positivo
rispetto alla matematica
Eseguire
addizioni
sottrazioni moltiplicazioni e
divisioni e confronti con i
numeri
reali,
quando
possibile a mente oppure
utilizzando gli algoritmi
scritti, le calcolatrici, e
valutando di volta in volta
quale
strumento
può
essere
opportuno
a
seconda delle situazioni e
degli obiettivi.
Il concetto e le
applicazioni
del
numero relativo.
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare
nella
vita
quotidiana
Percepire, descrivere e
operare
su forme,
relazioni e strutture che
si trovano in natura o
create dall’uomo
Dare stime approssimate
per il risultato di una
operazione,
anche
per
controllare la plausibilità di
un calcolo già fatto.
25
Conoscenze
Ampliamenti numerici.
L'ultimo ampliamento numerico
con l'insieme R dei numeri reali
relativi. Il percorso si chiude per il
momento con l'annotazione che
sarà necessario costruire un
nuovo ampliamento per introdurre
la radice quadrata dei numeri
negativi.
Analogie strutturali
Le
proprietà
formali
delle
operazioni in R; le proprietà
applicate al calcolo letterale come
sistema per eseguire operazioni
fra monomi e polinomi;
lo studio delle strutture algebriche
mediante il quale si richiamano
tutte quelle analogie strutturali
Competenze
Consolidare conoscenze
teoriche e confrontarsi
grazie anche ad attività
laboratoriali,
nella
discussione
e nella
manipolazione di modelli.
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
e saperne spiegare il
procedimento
giustificandone
il
risultato.
Rispettare
nelle
discussioni punti di vista
diversi
dal
proprio,
sostenere
le
proprie
convinzioni
portando
esempi e contro-esempi
adeguati.
Abilità
Abilità di base
Rappresentare i numeri
conosciuti
sulla
retta.
utilizzare scale graduate in
contesti
significativi
per
scienze e tecnica
Conoscenze
incontrate nel corso del triennio,
passando
attraverso
gli
ampliamenti numerici e giungendo
ad una visione complessiva della
matematica studiata.
Il
sistema
riferimento
cartesiano
di
Relazioni e corrispondenze.
Utilizzare frazioni equivalenti
e numeri decimali per
denotare uno stesso numero
razionale in diversi modi,
essendo consapevoli di
vantaggi e svantaggi che le
diverse
rappresentazioni
danno a seconda degli
obiettivi
Descrivere
rapporti
e
quozienti mediante frazioni
Il
concetto
incertezza
matematica
di
Relazioni tra insiemi di valori che
rappresentano casi favorevoli e
casi possibili nella probabilità di
un evento; tra insiemi di valori
rilevati in una indagine statistica;
tra proposizioni e valori di verità;
tra numeri e punti della retta
numerica e tra coppie di numeri e
punti nel piano cartesiano, tra
relazioni numeriche e luoghi di
punti.
Calcolare percentuali
Confrontare procedimenti
diversi.
Interpretare un aumento
percentuale di una quantità
data
come
una
moltiplicazione
per
un
numero maggiore di 1
Scrittura dei numeri
La scrittura del numero relativo
con e senza parentesi.
La scrittura del numero, delle
operazioni
e
delle
relative
proprietà in forma letterale
Utilizzare la notazione usuale
per le potenze sia con
esponente intero positivo che
negativo
consapevoli del
significato
Assumere
un
atteggiamento
positivo
rispetto alla matematica
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare
nella
vita
quotidiana
Usare le proprietà delle
potenze
anche
per
semplificare
calcoli
e
notazioni
Dare stime della radice
quadrata utilizzando solo la
moltiplicazione
Percepire, descrivere e
26
Soluzioni del problema
La scrittura della espressione
letterale per la soluzione del
problema ; uso di equazioni per la
soluzione di classi di problemi con
una o tante soluzioni; i metodi
della statistica per la risoluzione di
problemi in cui si devono
raccogliere ed elaborare tanti dati;
uso della probabilità per problemi
di incertezza e previsione.
Competenze
Abilità
Abilità di base
operare
su forme,
relazioni e strutture che
si trovano in natura o
create dall’uomo
Sapere che non si può
trovareuna frazione o un
numero
decimale
che
elevato al quadrato dia due
Consolidare conoscenze
teoriche e confrontarsi
grazie anche ad attività
laboratoriali,
nella
discussione
e nella
manipolazione di modelli.
Eseguire
espressioni di
calcolo
con
i
numeri
conosciuti,
essendo
consapevoli del significato
delle parentesi e delle
convenzioni
sulla
precedenza delle operazioni
.xvii.
Riconoscere e risolvere iii.
problemi di vario genere .xix.
e saperne spiegare il .xx.
procedimento
.xxi.
giustificandone
il.xxii.
risultato.
iii.
iv.
.xxv.
Rispettare
nelle vi.
discussioni punti di vista vii.
diversi
dal
proprio,
sostenere
le
proprie
Spazio e figure
convinzioni
portando iii.
Conoscere
il numero π, ad
esempi e contro-esempi
esempio
come
area del
adeguati.
cerchio di raggio di 1, ed
alcuni
modi
per
approssimarlo.
Confrontare procedimenti
diversi.
Conoscere le formule per
trovare l’area del cerchio e la
lunghezza
della
circonferenza conoscendo il
raggio.
Assumere
un
atteggiamento
positivo
rispetto alla matematica
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare
nella
vita
quotidiana
Percepire, descrivere e
operare
su forme,
Rappresentare oggetti e
figure tridimensionali
a
partire
da
rappresentazioni
bidimensionali.
Calcolare il volume delle
figure tridimensionali più
comuni e dare stime di
quello degli oggetti della vita
27
Conoscenze
Descrizione dello spazio
La descrizione dello spazio a tre
dimensioni; lo studio degli enti
fondamentali e degli elementi che
formano
una
figura
tridimensionale.
Misurare nello spazio
L'operazione di misurare nello
spazio a tre dimensioni: per
arrivare al calcolo delle superfici
e del volume dei solidi.
Costruzione di formule
La costruzione di formule dirette e
inverse per la misura della
circonferenza e del cerchio, delle
superfici e del volume di poliedri e
solidi di rotazione a partire delle
formule relative al parallelepipedo.
Relazioni di posizione
Lo
studio
delle
posizioni
reciproche di enti fondamentali
nello spazio a tre dimensioni;
tra elementi della stessa figura;
Competenze
Abilità
relazioni e strutture che
si trovano in natura o
create dall’uomo
quotidiana
Consolidare conoscenze
teoriche e confrontarsi
grazie anche ad attività
laboratoriali,
nella
discussione
e nella
manipolazione di modelli.
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
e saperne spiegare il
procedimento
giustificandone
il
risultato.
Abilità di base
Conoscenze
tra elementi di una figura piana e
quelli della figura solida da questa
generata.
Risolvere
problemi
utilizzando le proprietà delle
figure
ix.
Relazioni quantitative
Le relazioni quantitative tra gli
elementi della circonferenza e del
cerchio;
tra gli elementi di una stessa
figura solida e tra solidi diversi;
Relazioni
e
Funzioni
Costruire, interpretare e
trasformare formule che
contengono
lettere
per
esprimere in forma generale
relazioni e proprietà
relazione tra le dimensioni di una
figura piana che origina un solido
di rotazione e le dimensioni del
solido generato.
L’equazione come espressione di
tutte queste relazioni .
Eventi certi,
impossibili.
Esprimere la relazione di
proporzionalità
con
una
uguaglianza di frazioni
Rispettare
nelle
discussioni punti di vista
diversi
dal
proprio,
sostenere
le
proprie
convinzioni
portando
esempi e contro-esempi
adeguati.
Usare il piano cartesiano per
rappresentare relazioni e
funzioni e conoscere in
particolare le funzioni del
2
tipo y = ax y = a/y y = ax e
y = 2n e i loro grafici.
Confrontare procedimenti
diversi.
Collegare funzioni del tipo y
= ax y = a/y al concetto di
Proporzionalità
Esplorare
e
risolvere
problemi
utilizzando
equazioni di I grado.
.xxx.
Misure,
dati
e
previsioni
Assumere
un
atteggiamento
positivo
Rappresentare insiemi di
rispetto alla matematica
dati, anche facendo uso d un
28
probabili
e
Eventi compatibili e incompatibili.
Descrizione
spazio
a
dimensioni
dello
tre
Costruzione di tabelle e grafici.
Applicazione della probabilità
statistica a quesiti scientifici.
Interpretazione di grafici.
La
misura
volume.
del
e
Competenze
Abilità
Abilità di base
Conoscenze
foglio elettronico.
Capire che gli strumenti
matematici sono utili in
molte
situazioni
per
operare nella vita
quotidiana
Percepire, descrivere e
operare
su forme,
relazioni e strutture che
si trovano in natura o
create dall’uomo
Consolidare conoscenze
teoriche e confrontarsi
grazie anche ad attività
laboratoriali,
nella
discussione
e nella
manipolazione di modelli.
In situazioni significative ,
confrontare dati al fine di
prendere
decisioni,
utilizzando la distribuzione di
frequenza, e delle frequenze
relative, e le nozioni di media
aritmetica e mediana.
Piano cartesiano e
funzioni
In
semplici
situazioni
aleatorie
individuare
gli
elementi
fondamentali,
discutere
i
modi
per
assegnare ad essi una
probabilità,
calcolare
la
probabilità
di
qualche
evento, decomponendolo in
eventi elementari disgiunti.
Riconoscere coppie di eventi
complementari, incompatibili,
indipendenti
Riconoscere e risolvere
problemi di vario genere
e saperne spiegare il
procedimento
giustificandone
il
risultato.
Rispettare
nelle
discussioni punti di vista
diversi
dal
proprio,
sostenere
le
proprie
convinzioni
portando
esempi e contro-esempi
adeguati.
Confrontare procedimenti
diversi.
Probabilità
statistica.
29
e
Curricolo di Scienze - classe prima
Competenze
Descrittori
Descrittori minimi
Tematiche
portanti
L’alunno acquisisce padronanza sia
nelle tecniche di sperimentazione,
raccolta e analisi, sia in fase di
osservazione e monitoraggio sia
infine in situazioni controllate in
laboratorio.
Fisica e Chimica
Conoscere concetti fisici
quali:
densità,
concentrazione, energia,
temperatura e calore,
raccogliendo e correlando
dati con strumenti di
misura
FISICA
E
CHIMICA
Materia
ed
energia
Temperatura e
calore
Lo studente utilizza in contesti
diversi uno stesso strumento
matematico o informatico e più
strumenti insieme in un o stesso
contesto.
È in grado di esplicitare , affrontare
e risolvere situazioni problematiche
sia di carattere scolastico che della
vita quotidiana
Sa interpretare lo svolgersi di
fenomeni
ambientali
o
sperimentalmente controllati. Sa
decomporre
e
ricomporre
la
complessità di contesto in elementi,
relazioni e sottostrutture pertinenti a
diversi campi disciplinari pensando
e interagendo per relazioni e per
analogie, formali e/o fattuali.
Sa
sviluppare
semplici
schematizzazioni, modellizzazioni,
formalizzazioni
logiche
e
matematiche dei fatti e fenomeni,
applicandoli anche ad aspetti della
vita quotidiana.
È in grado di riflettere sul percorso
di esperienza e di apprendimento
compiuto, sulle competenze in via
di acquisizione, sulle strategie
messe in atto, sulle scelte effettuate
e su quelle da compiere.
Ha una visione organica del proprio
corpo come identità giocata tra
permanenza e cambiamento, tra
livelli macroscopici e microscopici,
tra potenzialità e limiti.
Ha una visione dell’ambiente di
vita, locale e globale, come sistema
dinamico di specie viventi che
interagiscono fra loro, rispettando i
Affrontare
concetti
fisici
quali:densità,
concentrazione,
energia,
temperatura
e
calore,
effettuando esperimenti e
comparazioni, raccogliendo e
correlando dati con strumenti
di misura e costruendo reti e
modelli
concettuali
e
rappresentazioni formali di
tipo diverso.
ASTRONOMIA
E
SCIENZE
DELLA TERRA
Astronomia e Scienze della
Terra
Conoscere i meccanismi
fondamentali
dei
cambiamenti
globali
nei
sistemi naturali e nel sistema
terra nel suo complesso e il
ruolo dell’intervento umano
nella trasformazione degli
stessi.
Considerare il suolo come
ecosistema,
come
una
risorsa e comprendere altresì
che la sua formazione è il
risultato dei climi e della vita
sulla terra e dei processi di
erosione-trasportosedimentazione.
Correlare le conoscenze sul
suolo alle valutazioni sul
rischio geomorfologico e
idrogeologico e comprendere
la
conseguente
pianificazione
della
protezione da questo rischio.
Biologia
Individuare la rete di relazioni
e i processi di cambiamento
del vivente introducendo il
concetto di organizzazione
microscopica a livello di
cellula
(per
esempio:
respirazione
cellulare,
alimentazione,
fotosintesi;
crescita
e
sviluppo;
30
Conoscere i meccanismi
fondamentali
dei
cambiamenti globali nei
sistemi naturali e nel
sistema Terra.
Terra
ambiente
Aria acqua
suolo
e
e
Considerare il suolo come
ecosistema, come una
risorsa e comprendere
altresì
che
la
sua
formazione è il risultato
dei climi e della vita sulla
terra e dei processi di
erosione-trasportosedimentazione
Conoscere il concetto di
organizzazione
microscopica a livello di
cellula
(per
esempio:
respirazione
cellulare,
alimentazione, fotosintesi;
crescita e sviluppo).
Individuare l’unità e la
diversità dei viventi
I VIVENTI
La varietà dei
viventi
Organizzazione
dei
viventi
Classificazione
dei viventi
vincoli che regolano le strutture del
mondo inorganico; comprende il
ruolo della comunità umana nel
sistema e adotta atteggiamenti
responsabili verso
coevoluzione tra specie).
Competenze
Descrittori
i modi di vita e l’uso delle risorse.
scuola, in laboratorio, sul
campo e in musei scientificonaturalistici Comprendere il
senso
delle
grandi
classificazioni Condurre a un
primo livello l’analisi dei rischi
ambientali
e
di
scelte
sostenibili
(nell’agricoltura,
nello
smaltimento dei rifiuti e nello
stile di vita) Comprendere la
funzione fondamentale della
biodiversità
nei
sistemi
ambientali
Conosce i principali problemi legati
all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo tecnologico ed è
disposto
a
confrontarsi
con
curiosità ed interesse.
Comprendere il senso
delle grandi classificazioni
Individuare l’unità e la
diversità
dei
viventi,
effettuando attività a
Descrittori minimi
Tematiche
portanti
Tematiche
portanti
classe seconda
Competenze
Descrittori
Descrittori minimi
L’alunno acquisisce padronanza sia
nelle tecniche di sperimentazione,
raccolta e analisi, sia in fase di
osservazione e monitoraggio sia
infine in situazioni controllate in
laboratorio.
Fisica e Chimica
Affrontare concetti fisici quali:
velocità, forze, pressione,
effettuando esperimenti e
comparazioni, raccogliendo
e
correlando
dati
con
strumenti di misura.
Conoscere i concetti fisici
quali:
velocità,
forze,
pressione, raccogliendo e
correlando
dati
con
strumenti di misura.
Lo studente utilizza in contesti
diversi uno stesso strumento
matematico o informatico e più
strumenti insieme in un o stesso
contesto.
È in grado di esplicitare , affrontare
e risolvere situazioni problematiche
sia di carattere scolastico che della
vita quotidiana
Sa interpretare lo svolgersi
fenomeni
ambientali
sperimentalmente controllati.
di
o
Sa decomporre e ricomporre la
Proseguire la costruzione del
concetto di trasformazione
chimica,
effettuando
esperienze
pratiche
diversificate,
utilizzando
alcuni indicatori ponendo
l’attenzione
anche
sulle
sostanze di uso domestico
(reazioni dio acidi e basi con
metalli,
soluzione
di
carbonato di calcio, alcune
reazioni di neutralizzazione,
combustione di materiali
diversi)
31
Proseguire la costruzione
del
concetto
di
trasformazione chimica,
ponendo
l’attenzione
anche sulle sostanze di
uso domestico (reazioni di
acidi e basi con metalli,
soluzione di carbonato di
calcio, alcune reazioni di
neutralizzazione,
combustione di materiali
diversi)
FISICA
CHIMICA
Materia
energia
E
ed
Movimento forze
ed equilibrio
Sostanze
chimiche:
elementi
composti
e
Chimica organica
ed inorganica
ASTRONOMIA E
SCIENZE DELLA
TERRA
complessità di contesto in elementi,
relazioni e sottostrutture pertinenti a
diversi campi disciplinari pensando
e interagendo per relazioni e per
analogie, formali e/o fattuali.
Sa
sviluppare
semplici
schematizzazioni, modellizzazioni,
formalizzazioni
logiche
e
matematiche dei fatti e fenomeni,
applicandoli anche ad aspetti della
vita quotidiana.
È in grado di riflettere sul percorso
di
La composizione
della Terra
Astronomia e Scienze della
Terra
Continuare ad approfondire
la conoscenza sul campo e
con esperienze concrete, di
rocce, minerali, fossili, per
comprendere
la
storia
geologica ed elaborare idee
e modelli interpretativi della
struttura terrestre
Completare la conoscenza
del
Fenomeni
endogeni
l’interno
Terra
e
della
Tematiche
portanti
Descrittori minimi
Descrittori
Competenze
esperienza e di apprendimento
compiuto, sulle competenze in via
di
acquisizione, sulle strategie messe
in atto, sulle scelte effettuate e su
quelle da compiere.
Ha una visione organica del proprio
corpo come identità giocata tra
permanenza e cambiamento, tra
livelli macroscopici e microscopici,
tra potenzialità e limiti.
Ha una visione dell’ambiente di
vita, locale e globale, come sistema
dinamico di specie viventi che
interagiscono fra loro, rispettando i
vincoli che regolano le strutture del
mondo inorganico; comprende il
ruolo della comunità umana nel
sistema e adotta atteggiamenti
responsabili verso i modi di vita e
l’uso delle risorse.
Conosce i principali problemi legati
all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo tecnologico ed è
disposto
a
confrontarsi
con
curiosità ed interesse.
suolo con lo studio di vulcani
e terremoti
Correlare queste conoscenze
alle valutazioni sul rischio
vulcanico e sismico della
propria
regione
e
comprendere la conseguente
pianificazione
della
protezione da questo rischio
Biologia
Riconoscere gli adattamenti
e la dimensione storica della
vita, intrecciata con la storia
della terra e dell’uomo
Individuare la rete di relazioni
e i processi di cambiamento
del vivente introducendo il
concetto di alimentazione,
crescita e sviluppo.
Apprendere una gestione
corretta del proprio corpo.
Attuare scelte per affrontare i
rischi connessi con una
cattiva alimentazione, con il
fumo, con le droghe.
Riconoscere
gli
adattamenti
e
la
dimensione storica della
vita, intrecciata con la
storia
della
terra
e
dell’uomo
Apprendere una gestione
corretta del proprio corpo.
Attuare
scelte
per
affrontare i rischi connessi
con
una
cattiva
alimentazione,
con
il
fumo, con le droghe.
BIOLOGIA\
Organizzazione
del corpo umano
Tessuti,
organi,
apparati e sistemi.
Controllo
e
regolazione
Comprendere il senso
delle grandi classificazioni
Interpretare lo stato di
benessere e malessere che
può derivare dalle sue
alterazioni
classe terza
Competenze
Descrittori
Descrittori minimi
32
Tematiche
portanti
L’alunno acquisisce padronanza sia
nelle tecniche di sperimentazione,
raccolta e analisi, sia in fase di
osservazione e monitoraggio sia
infine in situazioni controllate in
laboratorio.
Lo studente utilizza in contesti
diversi uno stesso strumento
matematico o informatico e più
strumenti insieme in un o stesso
contesto.
È in grado di esplicitare , affrontare
e risolvere situazioni problematiche
sia di carattere scolastico che della
vita quotidiana
Competenze
Sa interpretare lo svolgersi di
fenomeni
ambientali
o
sperimentalmente controllati. Sa
decomporre
e
ricomporre
la
complessità di contesto in elementi,
relazioni e sottostrutture pertinenti a
diversi campi disciplinari pensando
e interagendo per relazioni e per
analogie, formali e/o fattuali.
Sa
sviluppare
semplici
schematizzazioni, modellizzazioni,
formalizzazioni
logiche
e
matematiche dei fatti e fenomeni,
applicandoli anche ad aspetti della
vita quotidiana.
È in grado di riflettere sul percorso
di esperienza e di apprendimento
compiuto, sulle competenze in via
di acquisizione, sulle strategie
messe in atto, sulle scelte effettuate
e su quelle da compiere.
Ha una visione organica del proprio
corpo come identità giocata tra
permanenza e cambiamento, tra
livelli macroscopici e microscopici,
tra potenzialità e limiti.
Ha una visione dell’ambiente di
vita, locale e globale, come sistema
dinamico di specie viventi che
interagiscono fra loro, rispettando i
vincoli che regolano le strutture del
mondo inorganico; comprende il
ruolo della comunità umana nel
sistema e adotta atteggiamenti
responsabili verso i modi di vita e
Fisica e Chimica
Affrontare concetti fisici
quali energia, elettricità,
magnetismo,
effettuando
esperimenti
e
comparazioni, raccogliendo
e correlando dati con
strumenti di misura e
costruendo reti e modelli
concettuali
e
rappresentazioni formali di
tipo diverso (fino a quelle
geometriche- algebriche)
Descrittori
FISICA E CHIMICA
Conoscere
concetti
elementari
relativi
all’energia,
elettricità,
magnetismo.
Descrittori minimi
Completare la costruzione
del
concetto
di
trasformazione
chimica,
effettuando
esperienze
pratiche
diversificate,utilizzando
alcuni indicatori ponendo
l’attenzione anche sulle
sostanze di uso domestico
(reazioni di acidi e basi con
metalli,
soluzione
di
carbonato di calcio, alcune
reazioni di neutralizzazione,
combustione di materiali
diversi)
Astronomia e Scienze
della Terra
Precisare l’osservabilità e
l’interpretazione
di
latitudine e longitudine,
punti cardinali, sistemi di
riferimento e movimenti
della Terra, durata del dì e
della notte, eclissi, visibilità
e moti osservati di pianeti
Proseguire l’elaborazione di
idee e modelli interpretativi
dei più evidenti fenomeni
celesti
attraverso
l’osservazione del cielo
diurno e notturno nel corso
dell’anno
Continuare ad approfondire
la conoscenza sul campo e
con esperienze concrete, di
33
Eseguire
esperimenti
sostanze
domestico.
Elettricità
magnetismo
e
Lavoro ed energia
Tematiche
portanti
semplici
utilizzando
di
uso
Conoscere
i
punti
cardinali, i sistemi di
riferimento, i movimenti
della Terra, durata del dì
e della notte, eclissi.
ASTRONOMIA E
SCIENZE DELLA
TERRA
La
storia
Terra
della
L’uomo
l’ambiente
Il sistema solare
Semplici esperienze sul
campo
per
la
conoscenza di rocce,
minerali e fossili
e
l’uso delle risorse.
Conosce i principali problemi legati
all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo tecnologico ed è
disposto
a
confrontarsi
con
curiosità ed interesse
rocce, minerali, fossili, per
comprendere
la
storia
geologica ed elaborare idee
e modelli interpretativi della
struttura terrestre
Completare la conoscenza
del suolo con lo studio di
vulcani e terremoti
Correlare
queste
conoscenze alle valutazioni
sul rischio vulcanico e
sismico
della
propria
regione e comprendere la
conseguente pianificazione
della protezione da questo
rischio
Conoscere i
fondamentali
cambiamenti
Competenze
meccanismi
dei
Conoscere la Terra e
sue
trasformazioni:
vulcani e terremoti
Conoscere
i
cambiamenti nei sistemi
naturali e nel
Descrittori
Descrittori minimi
globali nei sistemi naturali e
nel sistema terra nel suo
complesso e il ruolo
dell’intervento umano nella
trasformazione degli stessi.
sistema terra nel suo
complesso
Tematiche
portanti
BIOLOGIA
Biologia
Riconoscere gli adattamenti
e la dimensione storica
della vita, intrecciata con la
storia
della
Terra
e
dell’uomo.
Comparare le idee di storia
naturale e di storia umana.
Apprendere una gestione
corretta del proprio corpo;
interpretare lo stato di
benessere e di malessere
che può derivare dalle sue
alterazioni;
vivere
la
sessualità
in
modo
equilibrato; attuare scelte
per affrontare i rischi
connessi con una cattiva
alimentazione, con il fumo,
con le droghe.
Condurre ad un primo
livello l’analisi di rischi
34
Varietà dei viventi
Riproduzione
genetica
Comparare le idee di
storia naturale e di storia
umana.
Apprendere
una
gestione corretta del
proprio
corpo;
interpretare lo stato di
benessere
e
di
malessere
che
può
derivare
dalle
sue
alterazioni; vivere la
sessualità
in
modo
equilibrato;
attuare
scelte per affrontare i
rischi connessi con una
cattiva
alimentazione,
con il fumo, con le
e
ambientali e di scelte
sostenibili (per esempio nei
trasporti,
nell’organizzazione
delle
città,
nell’agricoltura,
nell’industria,
nello
smaltimento dei rifiuti e
nello stile di vita).
Comprendere la funzione
fondamentale
della
biodiversità nei sistemi
ambientali
droghe.
Condurre ad un primo
livello l’analisi di rischi
ambientali e di scelte
sostenibili (per esempio
nei
trasporti,
nell’organizzazione delle
città,
nell’agricoltura,
nell’industria,
nello
smaltimento dei rifiuti e
nello stile di vita).
Comprendere
la
funzione fondamentale
della biodiversità nei
sistemi ambientali
Curricolo di Tecnologia
COMPETENZE
Conoscere i metodi di
rappresentazione
grafica, riconoscendo il
disegno come strumento
di comunicazione visiva
ABILITA’
Classe prima
-Conoscere gli strumenti per il
disegno geometrico e usarli in
modo appropriato;
-Saper risolvere graficamente
problemi di geometria piana
- saper misurare;
-Riconoscere
le
entità
geometriche e le figure piane
e
saperle
rappresentare
applicando i procedimenti
specifici
-Saper
eseguire
disegni
decorativi sulla base della
struttura portante delle figure
geometriche
ABILITA’ DI BASE
CONTENUTI
-Saper
usare
gli
strumenti per il disegno
geometrico;
-Saper misurare;
-Conoscere
e
rappresentare
le
principali
entità
geometriche e le figure
piane più importanti,
applicando i procedimenti
specifici
-Saper individuare la
struttura portante delle
principali
figure
geometriche sulla base di
schede semplificate.
Disegno geometrico
-Rappresentazione
di
entità geometriche
-Rappresentazione grafica
di figure geometriche piane
-Misurazione
-Costruzione
di
motivi
decorativi e simmetrici
sulla base della struttura
portante
delle
figure
geometriche piane
Conoscere le relazioni
forma/funzione/materiali
attraverso
semplici
esperienze personali di
progettazione
e - Rilevare le proprietà dei -Conoscere le principali Tecnologia
35
materiali e il ciclo produttivo
con cui sono ottenuti
- Riconoscere e analizzare il
settore
produttivo
di
provenienza degli oggetti
presi in esame
-Riflettere
sui
contesti,
Saper
comunicare coglierne l’evoluzione nel
l’esperienze con l’uso tempo, i vantaggi e gli
del linguaggio tecnico- eventuali problemi ecologici
scientifico
Classe seconda
proprietà dei materiali
-Conoscere il legame fra
storia dell’uomo, metodi
di lavorazione e uso dei
materiali
-Conoscere le possibilità
del
riciclaggio
dei
materiali
- Usare il disegno tecnico,
seguire le regole delle
proiezioni ortogonali nella
progettazione di semplici
oggetti, eventualmente da
realizzare con materiali di
facile reperibilità
Rappresentare
opportunamente in scala
disegni geometrici e/o
eseguire rilievi in ambito
scolastico o sulla propria
abitazione
- Saper sviluppare motivi
decorativi
utilizzando
opportunamente
figure
geometriche piane, e/o
realizzare
oggetti
in
cartoncino
-Sapere rappresentare in
proiezioni
ortogonali
semplici figure solide
Saper
effettuare
ingrandimenti e riduzioni
di disegni geometrici
realizzazione
Saper
adottare
un
comportamento
consapevole
e
responsabile nell’utilizzo
delle risorse e valutare
le conseguenze di scelte
relative
a
situazioni
problematiche
COMPETENZE
Conoscere i metodi di
rappresentazione
grafica, riconoscendo il
disegno come strumento
di comunicazione visiva
Conoscere le relazioni
forma/funzione/materiali
attraverso
semplici
esperienze personali di
progettazione
e
realizzazione
- Riflettere sui contesti e
i processi di produzione
in cui trovano impiego
utensili e macchine, con
particolare
riferimento
alla
produzione
alimentare e l’edilizia
-Proprietà, ciclo produttivo
e impieghi dei principali
materiali
-Settori della produzione
Disegno geometrico e
tecnico
Motivi
decorativi
complessi
- Le proiezioni ortogonali
- Scale di proporzione
- Conoscere le possibilità
del
riciclaggio
dei
materiali in relazione
all’esauribilità
delle
risorse materiali
- Acquisire il rapporto fra
alimentazione e salute e
conoscere i nutrienti
Riconoscere
gli
- Coglierne l’evoluzione nel elementi
del
territorio
e
i
tempo nonché i vantaggi e gli
vari
insediamenti
eventuali problemi ecologici
Tecnologia
Materiali,
riciclo
e
smaltimento
-Utensili e macchine per i
processi della produzione
alimentare e/o per l’edilizia
- Relazioni tra uomo e
ambiente
artificiale
e
l’evoluzione
storica
di
alcuni ambiti tecnologici
ABILITA’
ABILITA’ DI BASE
CONTENUTI
- Saper applicare il
metodo delle proiezioni
assonometriche
per
disegnare semplici solidi
geometrici,
eventualmente
da
realizzare con materiali di
facile reperibilità
- Applicare le regole dello
sviluppo dei solidi per la
loro
realizzazione
in
cartoncino
- Saper classificare le
risorse energetiche
- Conoscere i vari tipi di
inquinamento
conseguenti
all’uso
dell’energia
- Conoscere le principali
Disegno tecnico
-Proiezioni assonometriche
di solidi semplici, composti
e oggetti
-Sviluppo dei solidi
-Scale di proporzione
-Quotatura dei disegni
Classe terza
- Conoscere i metodi di
rappresentazione grafica
- Saper rappresentare solidi
e oggetti con le regole delle
proiezioni assonometriche
- Applicare le regole dello
sviluppo dei solidi per la loro
realizzazione in cartoncino
- Applicare le regole della
scala di proporzione e di
quotatura
- Iniziare a comprendere i
legami riferiti alla produzione
Saper
comunicare di energia, i benefici e i
l’esperienze con l’uso problemi
economici
ed
del linguaggio tecnico- ecologici legati alle varie
scientifico
forme
e
modalità
di
produzione
36
Tecnologia
-Forme e fonti di energia
-Distribuzione,
utilizzazione
e
trasformazioni dell’energia
-Problemi ecologici
-Problemi economici
norme che regolano il
rapporto di lavoro e lo
Statuto dei Lavoratori
Saper
adottare
un
comportamento
consapevole
e
responsabile nell’utilizzo
delle risorse e valutare
le conseguenze di scelte
relative
a
situazioni
problematiche
37
Curricolo di Lingua Straniera 1 e 2.
1^ e 2^ anno
COMPETENZE
COMPRENSIONE ORALE
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
CONOSCENZE
Identità personale
Comprendere
espressioni di uso
quotidiano finalizzate
alla soddisfazione di
bisogni elementari
Gestire
semplici
scambi comunicativi
Comprendere il significato
globale di un messaggio
Ricavare le informazioni
principali
Individuare
comprendere
linguistici noti
Eseguire
quanto
richiesto
purché
espresso in modo lento
e chiaro
Famiglia e amici
Casa e scuola
Cibo e bevande
Routine
Comprendere
alcuni
elementi significativi di
un messaggio
e
elementi
Tempo libero
Salute
Tempo atmosferico
Comprendere elementi
linguistici
riferiti
ad
alcuni ambiti noti
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
1^ e 2^ anno
COMPETENZE
PRODUZIONE ORALE 2
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
Esprimersi con pronuncia
chiara, in modo semplice,
utilizzando
lessico
e
strutture/funzioni
grammaticali appropriati
Produrre
messaggi
chiari e comprensibili
su argomenti noti
Utilizzare modelli testuali
esercitati
CONOSCENZE
Identità personale
Famiglia e amici
Esprimersi con qualche
esitazione
e
con
imprecisioni lessicali e/o
grammaticali che non
compromettano
il
significato
Casa e scuola
Cibo e bevande
Routine
Tempo libero
Professioni
Riportare con ordine le
informazioni servendosi di
supporti
(
scalette,
appunti, illustrazioni…)
Utilizzare
espressioni
memorizzate
semplici
Salute
Tempo atmosferico
Esperienze passate
Programmi
Città
trasporti Vacanze
38
e
1^ e 2^ anno
COMPETENZE
INTERAZIONE ORALE
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
CONOSCENZE
Identità personale
Famiglia e amici
Casa e scuola
Cibo e bevande
Routine
Chiedere
e
dare
informazioni
su
argomenti
familiari
riguardanti
la
vita
quotidiana e le attività
consuete
Saper utilizzare modalità
di ascolto attivo
Esprimersi con pronuncia
chiara, in modo semplice
utilizzando
lessico
e
strutture/funzioni
grammaticali appropriati
1^ e 2^ anno
COMPETENZE
Saper utilizzare modalità
di ascolto attivo
Esprimersi con qualche
esitazione
e
con
imprecisioni lessicali e/o
grammaticali che non
compromettano
il
significato
del
messaggio
Tempo libero
Salute
Tempo atmosferico
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
COMPRENSIONE SCRITTA
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
CONOSCENZE
Identità personale
Famiglia e amici
Comprendere semplici
testi per:
- seguire istruzioni
-
acquisire
informazioni
- individuare i punti
salienti
Comprendere il significato
globale di un testo
Ricavare
specifiche
informazioni
Riordinare le sequenze di
un brano
Riconoscere le parole
chiave
Casa e scuola
Cibo e bevande
Cogliere alcune semplici
informazioni
per
completare schemi e
tabelle
Routine
Tempo libero
Salute
Tempo atmosferico
Comprendere
alcuni
elementi significativi di
un testo
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
39
1^ e 2^ anno
COMPETENZE
PRODUZIONE SCRITTA
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
Completare
tabelle, brevi
dialoghi aperti;
costruire
traccia;
Produrre
semplici
testi su argomenti noti
Identità personale
moduli,
testi e
dialoghi
su
scrivere lettere, e-mail e
descrivere semplici eventi
utilizzando
lessico
e
strutture/funzioni
grammaticali appropriati
CONOSCENZE
Famiglia e amici
Produrre semplici testi
comprensibili, pur con
imprecisioni lessicali e
grammaticali
Casa e scuola
Cibo e bevande
Routine
Tempo libero
Scrivere un semplice
testo
seguendo
un
modello esercitato
Salute
Tempo atmosferico
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
3^ anno
COMPETENZE
COMPRENSIONE ORALE
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
CONOSCENZE
Identità personale
Famiglia e amici
Casa e scuola
Comprendere
un
messaggio
su
argomenti inerenti la
famiglia, la scuola, il
tempo libero e il
proprio vissuto
Saper utilizzare modalità
di
ascolto
finalizzato
(prendere
appunti,
completare tabelle…)
Comprendere
i
essenziali
di
messaggio
punti
un
Cibo e bevande
Interessi
Ricavare le informazioni
principali
Comprendere richieste e
istruzioni
Routine
Tempo libero
Professioni
Salute
Tempo atmosferico
Individuare le informazioni
specifiche
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
La città e il territorio
40
Viaggi
Musica e sport
L’ambiente
Progettare il futuro
3^ anno
COMPETENZE
PRODUZIONE ORALE
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
CONOSCENZE
Identità personale
Famiglia e amici
Casa e scuola
Cibo e bevande
Interessi
Descrivere
e
presentare in modo
semplice
persone,
routine, interessi…ecc
Riferire
i
contenuti
rispettando l’ordine logico
e cronologico
Esprimersi con pronuncia
chiara, utilizzando lessico
e
funzioni/strutture
grammaticali appropriati
Riferire un argomento
con l’aiuto di appunti e/o
immagini
Esprimersi in modo
semplice,
pur
con
esitazioni e imprecisioni
lessicali e grammaticali
che
però
non
compromettano
la
comprensibilità
del
messaggio
Routine
Tempo libero
Professioni
Salute
Tempo atmosferico
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
La città e il territorio
Viaggi
Musica e sport
L’ambiente
Progettare il futuro
3^ anno
INTERAZIONE ORALE
COMPETENZE
ABILITA'
Interagire in scambi
dialogici su argomenti
familiari e in situazioni
quotidiane
Utilizzare
modalità
ascolto attivo
ABILITA' DI BASE
di
Utilizzare modalità
ascolto attivo
CONOSCENZE
di
Identità personale
Famiglia e amici
Casa e scuola
Esprimersi con pronuncia
chiara, utilizzando lessico
Esprimersi
pur
con
qualche esitazione e
41
Cibo e bevande
e
funzioni/strutture
grammaticali appropriati
imprecisione
Interessi
lessicali
e/o
grammaticali che però
non compromettano il
significato
Routine
Tempo libero
Professioni
Salute
Tempo atmosferico
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
La città e il territorio
Viaggi
Musica e sport
L’ambiente
Progettare il futuro
3^ anno
COMPETENZE
PRODUZIONE SCRITTA
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
CONOSCENZE
Identità personale
Famiglia e amici
Scrivere
un
testo
rispettando l’ordine logico
e cronologico
Produrre testi scritti di
varia
tipologia,
attinenti alla sfera
personale
e
alla
quotidianità
Scrivere lettere personali,
dialoghi su traccia e/o
guidati che si avvalgano
di lessico e strutture
grammaticali appropriati
Realizzare
progettata
un’attività
Casa e scuola
Comporre
un
testo
seguendo un modello
esercitato
Cibo e bevande
Interessi
Routine
Tempo libero
Scrivere
un
testo
coerente,
pur
con
imprecisioni lessicali e
grammaticali che però
non compromettano il
significato
Professioni
Salute
Tempo atmosferico
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
La città e il territorio
42
Viaggi
Musica e sport
L’ambiente
Progettare il futuro
3^ anno
COMPETENZE
COMPRENSIONE SCRITTA
ABILITA'
ABILITA' DI BASE
CONOSCENZE
Identità personale
Famiglia e amici
Casa e scuola
Riconoscere il tipo di testo
Individuare
generale
Leggere e individuare
informazioni
in
semplici testi di uso
quotidiano (annuncio,
menù, orario..)
Leggere e individuare
informazioni relative
ai propri interessi
l’argomento
Ricavare le informazioni
specifiche
Ricavare
implicite
informazioni
Distinguere
le
informazioni essenziali dai
dettagli
Cibo e bevande
Riconoscere il tipo di
testo
Individuare
chiave
le
parole
Interessi
Routine
Tempo libero
Professioni
Salute
Individuare l’argomento
principale
Ricavare
alcune
informazioni esplicite
Tempo atmosferico
Esperienze passate
Programmi
Città e trasporti
Vacanze
La città e il territorio
Viaggi
Individuare le informazioni
significative
Musica e sport
L’ambiente
Progettare il futuro
SYLLABUS DI LINGUA
INGLESE CLASSE
LESSICO
FUNZIONI COMUNICATIVE
STRUTTURE
GRAMMATICALI
Salutare e congedarsi
PRIMA
Numeri
Presentarsi
Pronomi personali soggetto
Paesi e nazionalità
Presentare altre persone
Articoli
43
determinativi
e
Colori
Chiedere e dire il nome
indeterminativi
Famiglia
Chiedere e dire l’età
Present simple di to be
Casa e arredamento
Chiedere e dire la nazionalità
Risposte brevi
Giorni
settimana
Chiedere e dire il luogo di
provenienza
Posizione dell’aggettivo
della
Materie scolastiche
Identificare persone e oggetti
Attività giornaliere
Parlare della famiglia
Cibi e bevande
Descrivere qualcuno
Attività
libero
del
tempo
Plurale dei nomi
Aggettivi possessivi
Genitivo sassone
Parlare di ciò che si possiede
Aggettivi
dimostrativi
Dare istruzioni
Question words
Parlare di ciò che c’è o non c’è
Present simple di to have got
Descrivere la casa
Imperativo
Chiedere e dire l’ora
There is / there are
Parlare delle materie scolastiche
Preposizioni di stato in luogo
Parlare di orari
Present simple dei verbi
Parlare delle attività giornaliere
Avverbi di frequenza
Offrire,
accettare,
qualcosa
Sostantivi numerabili e non
numerabili
rifiutare
e
pronomi
Parlare di quantità
Some / any
Parlare di abilità
How much / how many
Can
Parlare al telefono
Mesi e stagioni
La data
Numeri ordinali
Il tempo atmosferico
Professioni
SECONDA
La salute
Abbigliamento
Acquisti
Chiedere, accordare, rifiutare un
permesso
Can
Parlare di azioni in svolgimento
Present continuous
Parlare di professioni
Past simple di to be e to have
got
Parlare della salute
Fare una richiesta
Chiedere e dire i prezzi
Mezzi di trasporto
Parlare di eventi e situazioni del
passato
chiedere/dare
indicazioni stradali
Parlare di azioni in corso nel
passato
l mondo naturale
Preposizioni di luogo
Parlare del tempo atmosferico
Confrontare persone e cose
TERZA
Preposizioni di tempo
Chiedere e parlare di intenzioni
44
Past simple dei verbi regolari
e irregolari
Connettivi temporali:
after that, then ,finally
Past continuous
Comparativi e superlativi
Pronomi possessivi
first,
Ambienti naturali
Musica,
sport
spettacolo
future
e
Viaggi
Parlare di obblighi, proibizioni e
dell’assenza di necessità
Al ristorante
Vari
tipi
negozi/Shopping
Parlare di cose che stanno per
accadere
di
Chiedere e dire a chi appartiene
qualcosa
Parlare
di
programmati
progetti
futuri
Verbo can(abilità /permesso e
richieste)/could (possibilità)
Indefiniti composti
Verbo get
I 3 tipi di futuro: Present
continuous,Be going to future
simple
Infinito di scopo
Must, mustn’t
Formulare inviti
Have to
Suggerire alternative
Present Perfect
Fare previsioni
Parlare di obblighi e divieti
Parlare di eventi del passato
recente
Ever/Never, Just/already/ yet
For/Since
So/Neither
Esprimere accordo/disaccordo
Pronomi relativi
parlare di azioni abituali nel
passato
Whose
Used to
Curricolo di Musica
Traguardi
per
lo
sviluppo
delle
competenze
al
termine della scuola
secondaria di primo
grado
Obiettivi
di
apprendimento al
termine
della
classe terza della
scuola secondaria
di primo grado
1) L’alunno partecipa
in modo attivo alla
realizzazione
di
esperienze
musicali
attraverso l’esecuzione
e l’interpretazione di
brani strumentali e
vocali appartenenti a
generi
e
culture
differenti.
1)Eseguire in modo
espressivo,
collettivamente ed
individualmente,
brani
vocali
e
strumentali
di
diversi generi e
stili,
anche
avvalendosi
di
strumentazioni
Competenze
CLASSE PRIMA
specifiche
abilità essenziali
1)Acquisire
le
tecniche di base
degli strumenti d’uso
scolastico
(flauto
dolce,
tastiera,
chitarra e strumenti
similari).
Flauto dolce: esegue
correttamente le note
del registro grave e
medio
dello
strumento ed è in
grado di eseguire
autonomamente una
semplice melodia.
Elementi di tecnica dei
diversi
strumenti;
esercizi; brani musicali
di differenti epoche e
stili.
Tastiera:
rispettando
Accordi
maggiori,
minori e di settima.
45
esegue,
la
Contenuti essenziali
Scale
minori.
maggiori
e
2) Usa diversi sistemi
di notazione funzionali
alla lettura, all’analisi e
alla produzione di brani
musicali.
elettroniche.
diteggiatura indicata,
esercizi
a
mani
separate e a mani
unite
per
moto
parallelo.
2)Decodificare
e
utilizzare
la
notazione musicale
tradizionale e altri
sistemi di scrittura.
Chitarra e strumenti
similari: si orienta
sulla tastiera dello
strumento;
esegue
semplici melodie.
2)Acquisire i primi
rudimenti di tecnica
vocale.
Esegue
per
imitazione semplici
brani vocali.
Postura, respirazione,
emissione del suono;
3)Comprende
Sa
eseguire
per
lettura e trascrivere
sotto
dettatura
semplici
strutture
ritmiche
Elementi fondamentali
di
Riconosce strutture
formali elementari.
Nozioni elementari di
forma.
Riconosce e descrive
alcuni dei più comuni
strumenti musicali
Cenni di storia della
musica occidentale
re
il
rapporto
suono/segno
3)Comprende e valuta
eventi, materiali, opere
musicali
riconoscendone
i
significati, anche in
relazione alla propria
esperienza musicale e
ai
diversi
contesti
storico-culturali.
4)Integra
con
altri
saperi e altre pratiche
artistiche le proprie
esperienze
musicali,
servendosi anche di
appropriati codici e
sistemi di codifica.
3)Riconoscere
e
classificare anche
stilisticamente i più
importanti elementi
costitutivi
del
linguaggio
musicale.
4)Conoscere,
descrivere
e
interpretare
in
modo critico opere
d’arte musicali e
progettare/realizzar
e eventi sonori che
integrino
altre
forme
artistiche,
quali danza, teatro,
arti
visive
e
multimediali.
Patterns ritmici.
4)Conoscere
e
riconoscere strutture
formali elementari.
5)Conoscere
le
tappe fondamentali
della storia della
musica occidentale.
6)Conoscere alcuni
dei più significativi
brani del patrimonio
musicale
occidentale.
7)Conoscere
e
riconoscere
all’ascolto
i
più
comuni
strumenti
musicali
8)Saper collegare la
musica a disegni,
racconti, movimenti.
46
Riconosce e descrive
le
caratteristiche
essenziali del suono
Collega la musica a
semplici movimenti
intervalli;
canti
monodici e polifonici;
canoni; classificazione
delle voci.
notazione musicale.
L’intavolatura ((tab) per
chitarra e strumenti
sim.
Produzione
caratteristiche
suono
e
del
Classificazione
degli
strumenti musicali
Brani
tratti
dal
repertorio della musica
colta,
leggera
e
popolare.
5) E’ in grado di ideare
e realizzare, anche
attraverso
l’improvvisazione
o
partecipando
a
processi
di
elaborazione collettiva,
messaggi musicali e
multimediali,
nel
confronto critico con
modelli appartenenti al
patrimonio
musicale,
utilizzando
anche
sistemi informatici.
5)Orientare
la
costruzione
della
propria
identità
musicale,
ampliandone
l’orizzonte
valorizzando
le
proprie esperienze,
il percorso svolto e
le
opportunità
offerte
dal
contesto.
9)Rielaborare
in
modo
personale
materiali sonori
10)Riconoscere
le
funzioni della musica
Sa autovalutare e
correggere la qualità
della sua esecuzione
vocale o strumentale.
Interviene
sulla
struttura ritmica di un
brano
Obiettivi
di
apprendimento al
termine
della
classe terza della
scuola secondaria
di primo grado
1) L’alunno partecipa
in modo attivo alla
realizzazione
di
esperienze
musicali
attraverso l’esecuzione
e l’interpretazione di
brani strumentali e
vocali appartenenti a
generi
e
culture
differenti.
1)Eseguire in modo
espressivo,
collettivamente ed
individualmente,
brani
vocali
e
strumentali
di
diversi generi e stili,
anche avvalendosi
di
strumentazioni
elettroniche.
2) Usa diversi sistemi
di notazione funzionali
alla lettura, all’analisi e
alla produzione
di
brani musicali.
2)Decodificare
e
utilizzare
la
notazione musicale
tradizionale e altri
sistemi di scrittura.
Evoluzione
di
paesaggio musicale e
modalità di ascolto nel
tempo.
La
musica
popolare
sarda.
Musiche e strumenti
extraeuropei.
Colonne sonore.
Utilizzo di software per
la scrittura musicale e
la
formazione
dell’orecchio.
6)Accedere
alle
risorse
musicali
presenti in rete e
utilizzare software
specifici
per
elaborazioni sonore
e musicali
Traguardi
per
lo
sviluppo
delle
competenze
al
termine della scuola
secondaria di primo
grado
Ruoli vocali nell’opera
Competenze
CLASSE SECONDA
specifiche
abilità essenziali
1)Acquisire
le
tecniche di base
degli strumenti d’uso
scolastico
(flauto
dolce,
tastiera,
chitarra e strumenti
similari).
Flauto dolce: esegue
correttamente anche
le note del registro
acuto
dello
strumento ed è in
grado di eseguire
autonomamente
la
propria parte in un
gruppo strumentale
Tastiera:
esegue
correttamente
semplici esercizi a
mani unite nelle due
chiavi.
Contenuti essenziali
Elementi di tecnica dei
diversi
strumenti;
esercizi; brani musicali
di differenti epoche e
stili.
Scale
minori.
maggiori
e
Accordi
maggiori,
minori e di settima.
Patterns ritmici.
Chitarra e strumenti
similari:
esegue
correttamente i più
comuni giri di accordi
utilizzando posizioni
semplificate.
2)Acquisire i primi
rudimenti di tecnica
47
Partecipa alle attività
Postura, respirazione,
vocale.
corali della classe.
emissione del suono;
intervalli;
canti
monodici e polifonici;
canoni; classificazione
delle voci.
re
il
rapporto
suono/segno
Sa
eseguire
per
lettura e trascrivere
sotto
dettatura
strutture ritmiche di
media difficoltà.
Elementi fondamentali
di notazione musicale.
4)Conoscere
e
riconoscere strutture
formali elementari.
Riconosce all’ascolto
eventi
sonori
differenti.
Nozioni elementari di
forma.
5)Conoscere
le
tappe fondamentali
della storia della
musica occidentale.
Riconosce
alcune
delle più comuni
forme musicali
3)Comprende
3)Comprende e valuta
eventi, materiali, opere
musicali
riconoscendone
i
significati, anche in
relazione alla propria
esperienza musicale e
ai
diversi
contesti
storico-culturali.
4)Integra
con
altri
saperi e altre pratiche
artistiche le proprie
esperienze musicali,
servendosi anche di
appropriati codici e
sistemi di codifica.
3)Riconoscere
e
classificare anche
stilisticamente i più
importanti elementi
costitutivi
del
linguaggio
musicale.
4)Conoscere,
descrivere
e
interpretare
in
modo critico opere
d’arte musicali e
progettare/realizzar
e eventi sonori che
integrino
altre
forme
artistiche,
quali danza, teatro,
arti
visive
e
multimediali.
6)Conoscere alcuni
dei più significativi
brani del patrimonio
musicale
occidentale.
7)Conoscere
e
riconoscere
all’ascolto
i
più
comuni
strumenti
musicali
Conosce
i
tratti
essenziali della storia
della musica barocca
e classica
L’intavolatura
((tab)
per chitarra e strumenti
sim.
Cenni di storia della
musica occidentale
Produzione
caratteristiche
suono
e
del
Classificazione
degli
strumenti musicali
Utilizza
in
modo
semplice ma corretto
il linguaggio specifico
Brani
tratti
dal
repertorio della musica
colta,
leggera
e
popolare.
Interviene
sull’aspetto dinamico
e agogico di un
brano;
improvvisa
semplici
accompagnamenti
ritmici.
Ruoli vocali nell’opera
8)Saper collegare la
musica a disegni,
racconti, movimenti.
5) E’ in grado di ideare
e realizzare, anche
attraverso
l’improvvisazione
o
partecipando
a
processi
di
elaborazione collettiva,
messaggi musicali e
multimediali,
nel
confronto critico con
modelli appartenenti al
patrimonio musicale,
utilizzando
anche
sistemi informatici.
5)Orientare
la
costruzione
della
propria
identità
musicale,
ampliandone
l’orizzonte
valorizzando
le
proprie esperienze,
il percorso svolto e
le
opportunità
offerte dal contesto.
9)Rielaborare
in
modo
personale
materiali sonori
10)Riconoscere
le
funzioni della musica
Evoluzione
di
paesaggio musicale e
modalità di ascolto nel
tempo. La musica
popolare
sarda.
Musiche e strumenti
extraeuropei.
Colonne sonore.
Utilizzo di software per
la scrittura musicale e
la
formazione
dell’orecchio.
6)Accedere
alle
risorse
musicali
presenti in rete e
utilizzare software
specifici
per
elaborazioni sonore
e musicali
48
Traguardi
per
lo
sviluppo
delle
competenze
al
termine della scuola
secondaria di primo
grado
Obiettivi
di
apprendimento
al
termine della classe
terza della scuola
secondaria di primo
grado
1) L’alunno partecipa
in modo attivo alla
realizzazione
di
esperienze
musicali
attraverso
l’esecuzione
e
l’interpretazione
di
brani strumentali e
vocali appartenenti a
generi
e
culture
differenti.
1)Eseguire in modo
espressivo,
collettivamente
ed
individualmente, brani
vocali e strumentali di
diversi generi e stili,
anche avvalendosi di
strumentazioni
elettroniche.
2) Usa diversi sistemi
di notazione funzionali
alla lettura, all’analisi e
alla produzione di
brani musicali.
Competenze
CLASSE TERZA
specifiche
abilità essenziali
1)Acquisire
le
tecniche di base
degli
strumenti
d’uso
scolastico
(flauto
dolce,
tastiera, chitarra e
strumenti similari).
Flauto
dolce:
controlla la qualità
del suono ed esegue
correttamente le note
alterate del registro
grave e medio dello
strumento.
Tastiera: è in grado
di
eseguire
un
semplice
accompagnamento
anche per lettura.
2)Decodificare
e
utilizzare la notazione
musicale tradizionale
e altri sistemi di
scrittura.
4)Integra con altri
saperi e altre pratiche
artistiche le proprie
esperienze musicali,
servendosi anche di
appropriati codici e
sistemi di codifica.
3)Riconoscere
e
classificare
anche
stilisticamente i più
importanti
elementi
costitutivi
del
linguaggio musicale.
4)Conoscere,
descrivere
e
interpretare in modo
critico opere d’arte
musicali
e
progettare/realizzare
eventi sonori che
integrino altre forme
artistiche,
quali
danza, teatro, arti
visive e multimediali.
Elementi di tecnica dei
diversi
strumenti;
esercizi; brani musicali
di differenti epoche e
stili.
Scale
minori.
maggiori
e
Accordi
maggiori,
minori e di settima.
Patterns ritmici.
Chitarra e strumenti
similari: è in grado di
eseguire un semplice
accompagnamento in
modo autonomo.
2)Acquisire i primi
rudimenti di tecnica
vocale.
Prende
parte
in
maniera costruttiva
all’esecuzione
di
semplici brani a una
o più voci
Postura, respirazione,
emissione del suono;
3)Comprende
Sa
eseguire
per
lettura e trascrivere
sotto
dettatura
semplici
strutture
melodiche
Elementi fondamentali
di notazione musicale.
Comprende il legame
con la realtà storicoculturale
a
cui
appartiene un brano
musicale
Nozioni elementari di
forma.
Utilizza
in
modo
corretto il linguaggio
specifico
Produzione
caratteristiche
suono
re
il
rapporto
suono/segno
3)Comprende e valuta
eventi,
materiali,
opere
musicali
riconoscendone
i
significati, anche in
relazione alla propria
esperienza musicale e
ai diversi contesti
storico-culturali.
Contenuti essenziali
4)Conoscere
e
riconoscere
strutture
formali
elementari.
5)Conoscere
le
tappe fondamentali
della storia della
musica occidentale.
6)Conoscere alcuni
dei più significativi
brani del patrimonio
musicale
occidentale.
7)Conoscere
e
riconoscere
all’ascolto i più
comuni
strumenti
49
intervalli;
canti
monodici e polifonici;
canoni; classificazione
delle voci.
L’intavolatura
((tab)
per chitarra e strumenti
sim.
Cenni di storia della
musica occidentale
e
del
Classificazione
degli
strumenti musicali
Brani
tratti
dal
repertorio della musica
colta,
leggera
e
popolare.
musicali
8)Saper collegare
la musica a disegni,
racconti, movimenti.
5) E’ in grado di ideare
e realizzare, anche
attraverso
l’improvvisazione
o
partecipando
a
processi
di
elaborazione
collettiva,
messaggi
musicali
e
multimediali,
nel
confronto critico con
modelli appartenenti al
patrimonio musicale,
utilizzando
anche
sistemi informatici.
5)Orientare
la
costruzione
della
propria
identità
musicale,
ampliandone
l’orizzonte
valorizzando
le
proprie esperienze, il
percorso svolto e le
opportunità offerte dal
contesto.
9)Rielaborare
in
modo
personale
materiali sonori
10)Riconoscere le
funzioni
della
musica
Riconosce e descrive
le
principali
caratteristiche
e
funzioni di alcuni
Ruoli vocali nell’opera
Evoluzione
di
paesaggio musicale e
modalità di ascolto nel
tempo. La musica
popolare
sarda.
Musiche e strumenti
extraeuropei.
Colonne sonore.
Utilizzo di software per
la scrittura musicale e
la
formazione
dell’orecchio.
6)Accedere
alle
risorse
musicali
presenti in rete e
utilizzare
software
specifici
per
elaborazioni sonore e
musicali
50
L'ambiente di apprendimento
(indicazioni nazionali)
Modalità di realizzazione Modalità di realizzazione Attività correlate
(fase iniziale)
(seconda fase)
1)Valorizzare l'esperienza e le Si parte sempre dalle
conoscenze degli alunni, per competenze
eventualmente
acquisite
ancorarvi nuovi contenuti
dai ragazzi alla scuola
primaria e/o nei precedenti
anni scolastici e se ne
analizzano punti di forza da
implementare ed eventuali
carenze da colmare.
Si
creano
situazioni Pratica
strumentale
e/o
gratificanti che consentano vocale;
lettura;
dettato
ai più motivati ed a quelli in ritmico e/o melodico.
possesso di un più alto
livello
di
abilità
di
esprimere
al
meglio
potenzialità e competenze.
Si organizzano attività di
recupero per consentire a
tutti il conseguimento dei
livelli
essenziali
di
competenze.
2)Attuare interventi adeguati nei Si procede all'osservazione
riguardi delle diversità per fare in delle difficoltà e delle
modo
che
non
diventino potenzialità dell'alunno.
disuguaglianze.
Si
provvede,
se
necessario, a semplificare
le attività proposte.
Si fa ricorso a mezzi che
consentano un più facile
orientamento sullo spartito
e sullo strumento
(es.:
quaderni
pentagrammati
con spaziatura più ampia,
riferimenti visivi sui tasti
degli strumenti).
3)Favorire l'esplorazione e la
scoperta al fine di promuovere il
gusto per la ricerca di nuove
conoscenze
Si forniscono elementi e
tracce di ricerca sulla
forma, la storia della
musica europea, la musica
extraeuropea,
l'organologia.
4)Incoraggiare
collaborativo
Si orientano i ragazzi nella
ricerca di elementi di
analogie/contrasto fra i
temi affrontati nello studio
delle altre discipline e quelli
proposti.
Li si guida all'ascolto attivo.
Studio della storia
musica.
Osservazione
classificazione
strumenti musicali.
Ascolto guidato
della
e
degli
l'apprendimento Si divide la classe per All'interno
dei
gruppi Pratica vocale/strumentale;
gruppi
in
base
allo strumentali si incoraggia la ascolto guidato; attività di
strumento
collaborazione fra i ragazzi. ricerca.
51
5)Promuovere
la Si guidano i ragazzi nella
consapevolezza
del proprio comprensione del compito
modo di apprendere, al fine di assegnato e si insegna loro
imparare ad apprendere
a riconoscere e superare
gli
ostacoli
che
ne
impediscono
la
realizzazione,
per
migliorarne l'autonomia e
la qualità dell'esecuzione
nella pratica strumentale e
vocale
Modalità di verifica
Quantità
minima per
quadrimestre
Si osservano le difficoltà
dei ragazzi; si rilevano la
qualità della partecipazione
alle attività e dell'impegno
personale e la motivazione
all'apprendimento.
Traguardi
Obiettivi
Riflessione sulla qualità dei
risultati,
sui
progressi
ottenuti, sul percorso da
affrontare.
Proposta
di
esercizi
mirati
per
il
superamento delle difficoltà
tecniche.
Interventi individualizzati di
recupero e consolidamento.
Semplificazione/schematizza
zione di argomenti.
Ambiente
Competenze apprendiment
o
Esecuzione individuale 1
dei brani strumentali
1,2
1,2
1,3,9
1,2,4,5.6
Esecuzione collettiva di 1
brani vocali/strumentali
1,2,5
1,2
1,2,3
1,2,4,5,6
Dettato
ritmico
melodico
2
2
3,4
1,2
Questionari
e/o 1
compilazione di schemi
e tabelle riassuntive
2,3,4,
2,3,4,
4,5,7,10
3,4,5
Attività
di
ricerca, 1
ascolto
ed
approfondimento
3,4,5
3,4,5,6
5,6,7,8,9,10
4,5
e/o 1
52
6)Realizzare attività didattiche in Sin dall'inizio dell'anno le
forma di laboratorio
attività
proposte
si
configurano come attività di
laboratorio e prevedono
l'utilizzo di uno spazio
attrezzato
Modalità di verifica
Quantità
minima per
quadrimestre
Nel corso dell'anno la Pratica vocale/strumentale.
necessità di preparare
programmi
per
saggi
musicali
o
per
la
partecipazione
alla
Rassegna
Teatrale
e
Musicale e alle Convittiadi
rende
necessaria
l'individuazione di gruppi
strumentali ai quali viene
poi proposta un'ulteriore
attività laboratoriale, a volte
in collaborazione con la
Scuola Primaria Annessa e
col locale Conservatorio di
Musica
Traguardi
Obiettivi
Ambiente
Competenze apprendiment
o
Esecuzione individuale 1
dei brani strumentali
1,2
1,2
1,3,9
1,2,4,5.6
Esecuzione collettiva di 1
brani vocali/strumentali
1,2,5
1,2
1,2,3
1,2,4,5,6
Dettato ritmico
melodico
2
2
3,4
1,2
Questionari
e/o 1
compilazione di schemi
e tabelle riassuntive
2,3,4,
2,3,4,
4,5,7,10
3,4,5
Attività
3,4,5
3,4,5,6
5,6,7,8,9,10
4,5
di
e/o 1
ricerca, 1
CURRICOLO DI STRUMENTO
Premessa
L’introduzione dello strumento musicale nella Scuola Media Statale da diversi anni è stata determinante
nella formazione complessiva dell’alunno: ha fornito strumenti per meglio comprendere un mondo
fortemente caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di espressione e di comunicazione.
53
L'esperienza della musica, sia come pratica personale sia come ascolto, va occupando uno spazio sempre
più esteso nella vita degli individui e delle comunità. Patrimonio storico della nostra civiltà, la musica è oggi
una componente immancabile nel sempre più complesso universo dei mezzi di comunicazione e delle nuove
tecnologie, che ne fanno una realtà centrale nella vita privata di ciascuno e del gruppo. All'abbondanza
dell'offerta, raramente corrisponde nel cittadino un'adeguata preparazione alla fruizione critica. Il cittadino
resta facilmente esposto al condizionamento da parte dell'esperto della comunicazione musicale, privo
com'è di mezzi di orientamento: di filtri cognitivi da una parte, di capacità operative dall'altra (produzione
personale, con la voce, con gli strumenti). La pratica attiva della musica è un aspetto nevralgico
dell'educazione musicale, sia per la ricaduta sul piano cognitivo, sia per il suo agire come veicolo di
benessere fisico e psichico, di autoespressione creativa e di aggregazione sociale. La più grande fascia del
pubblico limita la propria disponibilità ai generi della cultura di massa. Ma anche qui si tratta di una
disponibilità circoscritta ai generi spinti dall'industria della canzone. L'importanza e l'estensione
dell'esperienza musicale nella vita contemporanea spiega la necessità che gli alunni e le alunne siano
adeguatamente educati alla fruizione attiva e consapevole del linguaggio musicale, nelle forme più varie del
suo vasto e articolato universo, e spiega la conseguente opportunità, da parte delle pubbliche
amministrazioni, di promuovere e sostenere le istituzioni che vi sono preposte.
Tale progetto educativo è stato recepito dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto determinante
ricondurre l’insegnamento di strumento musicale ad ordinamento come integrazione interdisciplinare ed
arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale (art.165 del decreto legislativo
16.04.94 n.297) nell’ambito della programmazione educativo-didattica dei consigli di classe e del collegio dei
docenti, in sintonia con la premessa dei programmi della scuola media. La forte collaborazione del consiglio
di classe ha consentito, quindi, lo sviluppo di un’azione didattica interdisciplinare e multidisciplinare di
consistente spessore dove largo spazio è stato dato anche allo strumento. L’insegnamento strumentale
promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale resa più completa
dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa. Integra unitamente
alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva.
Inoltre offre all’alunno ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e una più
avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale. L’essenziale aspetto formativo della pratica
strumentale porta alla consapevolezza della dimensione peculiare e pubblica dell’evento musicale stesso,
fornendo un efficace contributo al senso di appartenenza sociale, inoltre fornisce occasioni di integrazione e
di crescita per gli alunni in situazione di svantaggio.
L’intento degli insegnanti di strumento musicale è quello di:
1. individuare e garantire un “pacchetto” di conoscenze minimo ed indispensabile concordato e condiviso
dalle varie materie
2. progettare e programmare attività e produzioni di natura sia prettamente musicale che a carattere
interdisciplinare che possano coinvolgere anche gli alunni appartenenti alla varie classi della Scuola
3. proficuo inserimento delle attività all’ interno del POF.
Struttura organizzativa del corso
Le materie del Corso ad indirizzo Musicale sono le seguenti:
• Pianoforte
• Chitarra
• Violino
• Oboe
L’organizzazione del corso ad Indirizzo Musicale vede gli alunni dei quattro strumenti distribuiti su un unico
corso: il corso B. Il collegio docenti della scuola ha deciso nel corso dell’anno scolastico 2015\2016 di
assegnare agli alunni del corso ad Ind. Mus. sei ore settimanali così suddivise: due ore per la musica
d’insieme e teoria e lettura della musica e quattro ore per le lezioni individuali. L'approccio individuale della
lezione di strumento permette di elaborare percorsi educativi e didattici più aderenti alla realtà cognitiva e
socio-affettiva dei singoli allievi, con la conseguente possibilità di osservare e verificare i loro risultati con più
attenzione e di predisporre eventuali modifiche degli obiettivi prefissati.
54
Il corso di Teoria e Lettura della Musica prevede una frequenza di un’ora alla settimana e una suddivisione
degli alunni iscritti all’Indirizzo Musicale per specialità strumentale. Ogni docente di strumento seguirà
pertanto un gruppo di ragazzi. L’ora di Teoria e Lettura della musica verrà svolta nello stesso giorno e, dove
possibile, in orario coincidente per tutti e quattro i gruppi. Questa soluzione consente di seguire i ragazzi in
maniera adeguata e, all’occorrenza, di riunirli in gruppi diversi e/o più ampi anche sulla base di attività
comuni per loro programmate dagli insegnanti.
Particolare rilevanza avrà la musica d’insieme. A tal proposito si sottolinea che il D.M. 6/8/1999 prevede
lezioni individuali e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell’anno scolastico: se attuata, tale modalità
costringe a dover talora ritoccare l’orario di frequenza rispetto a quello stabilito ma rende reale per ciascuno
la possibilità di prendere parte a progetti di musica d’insieme e laboratori. Ogni eventuale variazione
dell’orario verrà comunicata con largo anticipo alle famiglie tramite avviso scritto.
Principi e finalità del corso
Il corso si intende finalizzato a:
reative
-fisico e ad una equilibrata cooperazione di organi fisici e facoltà mentali
ena vita di classe
OBIETTIVI SPECIFICI PIANOFORTE
sviluppare il controllo e l'indipendenza delle dita
dinamica, del fraseggio e dell' agogica
guire brani a quattro mani e/o con altri strumenti
musicale), attraverso attività con lo strumento.
Valutazione PIANOFORTE
La valutazione sull’attività svolta con lo strumento deriva:
55
livello collettivo, e di esporre con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati;
e sia a
coltà incontrate;
percorso
formativo e agli obiettivi fissati;
onfronto alla classe.
OBIETTIVI SPECIFICI : CHITARRA
con lo strumento;
di ogni parte del corpo
interessata all'esecuzione;
uoni simultanei;
Valutazione CHITARRA
La valutazione sull’attività svolta con lo strumento deriva:
livello collettivo, e di esporre con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati;
uità e dell’interesse;
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formativo e agli obiettivi fissati;
OBIETTIVI SPECIFICI: OBOE
» Abilità manuale, autocontrollo, superamento dell’emotività.
» Acquisizione graduale della consapevolezza corporea nell'ambito di un contatto il più possibile naturale
con lo strumento;
» Acquisizione della corretta respirazione;
» Acquisizione della consapevolezza sulla qualità del proprio suono;
» Saper utilizzare con consapevolezza le diteggiature;
» Saper memorizzare brevi incisi di un brano musicale;
Valutazione OBOE
La valutazione sull’attività svolta con lo strumento deriva:
livello collettivo, e di esporre con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati;
dell’interesse;
formativo e agli obiettivi fissati;
OBIETTIVI SPECIFICI : VIOLINO
Competenze specifiche da acquisire
L’insegnante di violino conduce l’allievo, attraverso l’integrazione con l’educazione musicale:
tradizione
scritta o orale;
57
rganizzazione dell’attività senso-motoria.
Nello studio personale:
• Saper migliorare gradualmente con l’attività giornaliera di pratica e studio, sia il proprio suono che le
capacità ritmiche ed espressive.
• Acquisire la consapevolezza del corpo con esercizi di rilassamento e respirazione per una corretta postura
e un approccio rilassato sullo strumento.
• Saper ascoltare l’insegnante nei suggerimenti tendenti ai miglioramenti in generale.
• Conoscere la struttura dello strumento ed alcuni cenni storici.
• Acquisire una corretta presa dell’arco attraverso esercizi di flessibilità del polso e delle dita con la mano
destra.
Nella pratica di gruppo:
• Saper suonare insieme agli altri (musica d’insieme):
• Saper percepire l’intonazione del proprio strumento rispetto agli altri e osservare con scrupolo le dinamiche
espressive e ritmiche.
• Saper ascoltare gli altri strumenti oltre al proprio.
• Saper osservare con cognizione i momenti predisposti ai respiri nell’esecuzione di un brano d’insieme e/o
solistico, al fine di valorizzarne il fraseggio musicale
• Saper tenere in ordine il proprio strumento.
Valutazione VIOLINO
La valutazione sull’attività svolta con lo strumento deriva:
mpegno personale nelle singole unità didattiche;
livello collettivo, e di esporre con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati;
tà di lettura;
volontà dell’alunno di misurarsi con la classe;
formativo e agli obiettivi fissati;
lle capacità di invenzione ed elaborazione personale;
TEORIA E LETTURA DELLA MUSICA.
58
Saranno proposte attività relative ai seguenti aspetti della materia:
1. lettura della notazione
2. conoscenza della Teoria della Musica
3. discriminazione ritmica
4. canto e lettura intonata
Obiettivi di apprendimento specifici della disciplina
a) relativi alla Teoria e Lettura della musica:
• riconoscimento e descrizione degli elementi fondamentali della sintassi musicale;
• riconoscimento e descrizione di generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive;
• capacità di collocare in ambito storico-stilistico gli eventi musicali praticati;
• lettura ritmica e/o intonata;
b) relativi alla Pratica Strumentale individuale e di gruppo:
– gesto – suono;
ividuale e collettiva, con riferimento al controllo della
postura e al corretto sviluppo senso-motorio nell’acquisizione delle tecniche specifiche;
alla interiorizzazione degli aspetti sintattico-grammaticali dei testi musicali e degli eventuali rimandi
semantico-simbolici;
Nuclei fondanti
La disciplina strumentale, in condivisione con l’insegnamento di Educazione Musicale, si distingue per i
seguenti nuclei fondanti:
• Ascolto
• Interpretazione ed analisi
• Performance strumentale solistica e/o di insieme
• Improvvisazione e rielaborazione creativa
Contenuti
a e Lettura della musica)
ritmo), i valori musicali, il tono e il semitono, il
metro, l’agogica, la dinamica, il punto di valore, il legato e lo staccato, la legatura di valore, la corona.
produzione e/o riproduzione di melodie attraverso la voce con il supporto della lettura ritmica e intonata.
strumentale di base (inglobata nei brani scelti, tenendo in considerazione il
livello di competenza strumentale raggiunto dal singolo alunno);
diteggiature, il metodo di studio appropriato, e la collocazione storica, lo stile e il significato.
59
Le attività didattiche (acquisizione di capacità di esecuzione e ascolto della pratica individuale e collettiva)
saranno centrate su repertori strumentali diversificati, così da offrire un ampio ventaglio di proposte atte a
soddisfare i gusti e le aspettative dei singoli alunni e, nel contempo, ad offrire loro un panorama quanto più
ampio possibile della cultura musicale storica e contemporanea, senza discriminazione di generi, stili ed
epoche.
VERIFICHE COMUNI
Periodicamente saranno proposti dettati ritmici e melodici, mentre si svolgeranno verifiche scritte con prove
oggettive per gli aspetti relativi alla notazione ed alla conoscenza della Teoria musicale.
Le consegne svolte per casa dagli alunni, saranno puntualmente corrette per lo più in maniera collettiva.
La verifica si basa sull’accertamento di una consapevole e corretta produzione dell’evento musicale rispetto
ai suoi parametri costitutivi, tenendo conto delle attitudini musicali, della versatilità verso lo strumento e delle
capacità d’apprendimento di ogni singolo alunno.
Premesso che l’insegnamento di tipo individuale consente una verifica costante dei livelli di apprendimento
anche senza che si rendano sempre necessarie prove “ufficiali” come interrogazioni e verifiche scritte, il
percorso della valutazione seguirà i seguenti momenti:
» iniziale con lo scopo di raccogliere informazioni circa i prerequisiti per lo svolgimento di ogni singola unità
didattica;
» in itinere per accertare in qualsiasi momento l’efficacia degli itinerari di apprendimento programmati ed
apportare le eventuali modifiche al processo in corso;
» finale o sommativa per consentire, al termine del quadrimestre, di accertare il livello raggiunto dall’alunno
nell’acquisizione delle conoscenze ed abilità
VALUTAZIONE COMUNE
Tenendo conto di quanto emerso dalle verifiche, dei progressi di ciascuno, nonché dell'impegno durante le
attività in classe e a casa, si formulerà una valutazione indicativa che insieme alle valutazioni relative
all’attività svolta con il proprio strumento, fornirà gli elementi per la formulazione del giudizio quadrimestrale
da riportare sulla scheda di valutazione.
Le verifiche avverranno costantemente e saranno di natura personale e collettiva (analisi tramite riascolto o
visione dell’ elaborato personale o collettivo).
Terranno, inoltre conto dei seguenti obiettivi specifici:
SUSSIDI DIDATTICI
Strumenti laboratorio musicale, LIM
Leggio, Metronomo,
60
Televisore, Videoregistratore, Impianto HI-FI, Registratore audio, CD, DVD
Computer, Supporti multimediali
Amplificatore, Microfoni
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
I rapporti con le famiglie verranno mantenuti mediante l’ora di ricevimento mensile, gli incontri scuolafamiglia e, qualora si evidenziassero situazioni particolari, mediante comunicazione scritta sul diario degli
alunni.
ATTIVITA’ DEL CORSO
-lezione
regionali e nazionali)
culari ed extra-curriculari.
Curricolo di Arte e Immagine
OBIETTIVI GENERALI
Gli obiettivi suggeriti dalle Indicazioni Ministeriali sono relativi all’acquisizione di capacità e
conoscenze di carattere generale, che possono essere sviluppate nel seguente modo:
Esprimersi e comunicare
1-Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell’arte e
della comunicazione visiva.
2-Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole
della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo
personale.
3-Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi
per produrre nuove immagini.
4-Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità
operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline.
Osservare e leggere le immagini
61
1-Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi
formali ed estetici di un contesto reale.
2-Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento
dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore.
3-Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte e nelle immagini della
comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi
ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione, spettacolo).
Comprendere e apprezzare le opere d’arte
1-Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del
contesto storico e culturale a cui appartiene.
2-Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici
del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali di-versi dal
proprio.
3-Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio sapendone
leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.
4-Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.
Le nuove Indicazioni Nazionali (D.M. n.254 del 16 novembre 2012), individuano i seguenti traguardi
per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado:
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
1-L'alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale
tecniche e materiali differenti anche con l'integrazione di piu' media e codici espressivi.
2-Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
3-Legge le opere piu' significative prodotte nell'arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi
dal proprio.
METODOLOGIA
I vari metodi dovranno valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti,
facendo evolvere l’esperienza espressiva spontanea verso forme sempre più consapevoli e strutturate di
comunicazione.
Nel processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite
fuori dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si
presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica dovrà
opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso a
quello che va imparando.” – “Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Imparare non è solo un processo
62
individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono
le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte (dall’aiuto reciproco
all’apprendimento cooperativo, all’apprendimento tra pari), sia all’interno della classe, sia attraverso la
formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse. A questo scopo risulta molto efficace
l’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove
conoscenze, ad esempio attraverso ricerche sul web e per corrispondere con coetanei anche di altri paesi.”
La scelta delle metodologie dovrà riconoscere, valorizzare e ordinare conoscenze ed esperienze acquisite
dall’alunno nel campo espressivo e multimediale anche fuori dalla scuola, come elementi utili al processo di
formazione della capacità di riflessione critica.”
La metodologia didattica potrebbe comprendere, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, i seguenti
criteri:
- accettare inizialmente le espressioni spontanee, anche se povere e convenzionali
- esperienze che muovono dalla realtà visiva del preadolescente
- indicazione di precisi criteri di lavoro
- sperimentazione di più tecniche
-analisi di opere artistiche
-ricerca progettuale relativa al design
-ricerca storico-artistica legata all’ambiente
-ricerca e raccolta di dati e informazioni
-attività grafica e cromatica relativa alle varie tecniche
-visite guidate a siti archeologici,laboratori artistici e musei
-alternanza di esperienze espressivo - creative con altre fruitive - critiche
-continua verifica dei livelli di apprendimento e dei progressi compiuti nell’arco dell’anno e del triennio.
Per gli interventi individualizzati di consolidamento, potenziamento e recupero si farà ricorso al lavoro di
gruppo, in cui parteciperanno studenti con diversi livelli di preparazione e al lavoro individuale guidato. Per
gli alunni DSA e BES si individueranno percorsi individualizzati in base alle loro difficoltà di apprendimento.
CONTENUTI
Classe Prima-
LE OPERE, GLI STILI, GLI ARTISTI: Mondo Antico,Mondo Greco,Mondo Romano.
I CODICI: Il Punto, la Linea, il Colore, la Superficie.
Le Tecniche: Matita, Matite colorate, Pennarelli.
Osservare la realtà: Il Disegno, gli oggetti, gli ambienti.
Classe Seconda-
LE OPERE, GLI STILI, GLI ARTISTI: Il Romanico, il Gotico, il Quattrocento, il Cinquecento
I CODICI: La luce e l’ombra, lo Spazio, La Composizione
Le Tecniche : Matita, Matite colorate, Pennarelli,
63
Classe Terza-
LE OPERE, GLI STILI, GLI ARTISTI: Dal Barocco, Neoclassicismo al Realismo, Impressionismo, PostImpressionismo,
Primo Novecento, Secondo Novecento.
I CODICI- Forme della comunicazione:La Fotografia,Il Cinema,Il Fumetto,La Grafica
Le Tecniche: Matita, Matite colorate, Pennarelli.
Osservare la realtà: Il paesaggio, Il volto, La figura umana.
RECUPERO E POTENZIAMENTO
Le attività di recupero e potenziamento verranno attuate in parallelo all’interno dell’orario del mattino, sulla
base delle risultanze dell’attività didattica e del processo di valutazione. Gli alunni verranno suddivisi in fasce
di livello differenziate per lo stile d’apprendimento: recupero, consolidamento, potenziamento.
Al primo livello verranno svolte attività che consentano, mediante esercitazioni inerenti alle modalità
operative, ai contenuti e ai linguaggi specifici della disciplina, l’acquisizione e il consolidamento dei
prerequisiti, quali elementi primari indispensabili per lo sviluppo delle conoscenze.
Al secondo livello verranno svolte attività che favoriscano, mediante esercitazioni mirate (problemi tecnici,
indagini, ricerche, relazioni motivate), l’acquisizione delle capacità di analizzare e di correlare in modo logico
e scientifico elementi e principi di fenomeni e processi tecnici, unitamente alle capacità di rilevare,
confrontare, elaborare dati e formulare ipotesi, come passo successivo alla fase degli apprendimenti
elementari.
Al terzo livello le esercitazioni e i compiti saranno assegnati per favorire l’applicazione delle conoscenze e
delle capacità acquisite in ambiti di maggiore complessità, comprese le attività di sperimentazione,
progettazione, realizzazione di modelli.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione costituiscono uno dei momenti più significativi del percorso didattico.La
valutazione, pertanto, non sarà intesa come un giudizio sanzionatorio ma come un processo di formazione
che da un lato serve a valutare le competenze, le abilità, la maturazione e la formazione dell’alunno,
dall’altro tende a verificare la validità dell’azione didattica del docente. Si baserà, oltre che sul controllo
costante del lavoro assegnato, su osservazioni sistematiche durante il lavoro in classe e su un complesso di
prove di verifica riferito agli indicatori/criteri di valutazione consistenti in prove scritte, grafiche, orali e nella
somministrazione di test oggettivi.
Le prove di verifica, verranno calibrate sulle reali possibilità della classe, tenderanno ad accertare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati tenendo conto dei livelli di partenza di ciascun alunno.
ARTICOLAZIONE DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI DIDATTICI ANNUALI
Individuano le competenze e i rispettivi contenuti che verranno diversificati in livelli di acquisizione in
relazione all’anno di corso.
Classe Prima conoscere, descrivere, creare, usare in modo corretto i codici del linguaggio visivo, acquisire il
concetto di bene storico artistico dalla preistoria all’arte romana saper rappresentare alcuni aspetti della
realtà.
Classe Seconda dimostrare padronanza nelle tecniche sperimentate nell’anno precedente e acquisirne di
nuove saper applicare un metodo di lettura alle immagini approfondire le capacità di osservazione ,saper
64
applicare gli elementi del linguaggio visivo (punto, linea, colore, luce, spazio) conoscere le principali
espressioni artistiche del passato (paleocristiana, romanica, gotico, rinascimento, seicento) interpretazione
delle tematiche affrontate relative allo studio della figura umana, del paesaggio e della natura morta.
Classe Terza conoscere le strutture del linguaggio visivo saper applicare un corretto metodo di lettura ad un
testo visivo Rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e
parole per produrre immagini creative. conoscenza delle correnti artistiche fondamentali dell’arte dell’800 e
deI 900.
INDICATORI DI LIVELLO DEGLI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO
Criteri di valutazione secondo le indicazioni del nuovo curricolo
(Tutte le classi)
Obiettivo - A
Livello
Descrittore
Esprimersi e comunicare.
10
1-Ideare
e
progettare
elaborati
ricercando soluzioni creative originali,
ispirate anche dallo studio dell’arte e
della comunicazione visiva.
Sa ideare, progettare, rielaborare e produrre in modo
autonomo, originale e creativo messaggi visivi
9
Sa produrre e rielabora autonomamente messaggi visivi in
modo personale
8
Produce e rielabora autonomamente e con completezza,
messaggi visivi
7
Sa produrre messaggi visivi in modo chiaro e corretto
6
Riesce a produrre e rielaborare semplici messaggi visivi
5
Non sempre produce e rielabora in modo corretto i
messaggi visivi, non rielabora personalmente.
4-3
Non riesce a produrre messaggi visivi in modo adeguato.
Non partecipa alle attività proposte
Obiettivo -B
Livello
Descrittori
Osservare e leggere le immagini.
10
Sa leggere, interpretare e riconoscere i codici in modo
autonomo e personale, con linguaggio appropriato i
messaggi visivi dell’epoca studiata
1-Utilizzare
diverse
tecniche
osservative per descrivere, con un
linguaggio verbale appropriato, gli
elementi formali ed estetici di un
contesto reale.
9
Conosce e sa leggere le varie caratteristiche dei messaggi
visivi dell’epoca studiata
8
Conosce e descrive esaurientemente i messaggi visivi
dell’epoca studiata
2-Leggere e interpretare un’immagine
7
Conosce e descrive i messaggi visivi dell’epoca studiata in
2-Utilizzare
consapevolmente gli
strumenti,
le
tecniche
figurative
(grafiche, pittoriche e plastiche) e le
regole della rappresentazione visiva per
una produzione creativa che rispecchi le
preferenze e lo stile espressivo
personale.
3-Rielaborare creativamente materiali
di uso comune, immagini fotografiche,
scritte, elementi iconici e visivi per
produrre nuove immagini.
4-Scegliere le tecniche e i linguaggi
più adeguati per realizzare prodotti visivi
seguendo una precisa finalità operativa
o comunicativa, anche integrando più
codici e
facendo riferimento ad altre discipline.
65
o un’opera d’arte utilizzando gradi
progressivi
di
approfondimento
dell’analisi del testo per comprenderne il
significato e cogliere le scelte creative e
stilistiche dell’autore.
3-Riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle opere d’arte
e nelle immagini della comunicazione
multimediale
per
individuarne
la
funzione simbolica, espressiva e
comunicativa nei diversi ambiti di
appartenenza
(arte,
pubblicità,
informazione, spettacolo).
modo soddisfacente
6
Conosce e descrive in modo essenziale i messaggi visivi
dell’epoca studiata
5
Conosce in modo superficiale i messaggi visivi dell’epoca
studiata
4-3
Conosce in modo frammentario i messaggi visivi
dell’epoca studiata-Non sa riconoscere i messaggi visivi
dell’epoca studiata. Non partecipa alle attività proposte.
Obiettivo -C
Livello
Descrittori
Comprendere e apprezzare le opere
d’arte-
10
Sa leggere e commentare criticamente un’opera d’arte,
rielabora autonomamente messaggi visivi in modo
personale.
9
Sa leggere e commentare criticamente un’opera d’arte
8
Sa leggere
e rielaborare autonomamente e con
completezza, messaggi visivi
7
Possiede
una buona conoscenza
fondamentali della produzione artistica
6
Possiede una conoscenza elementare delle linee
fondamentali della produzione artistica
5
Conosce in modo superficiale e frammentario le
tipologie del patrimonio ambientale, storico- artistico.
4-3
Non riesce a
leggere e commentare criticamente
un’opera d’arte. Non partecipa alle attività proposte.
1-Leggere e commentare criticamente
un’opera d’arte mettendola in relazione
con gli elementi essenziali del contesto
storico e culturale a cui appartiene.
2-Possedere una conoscenza delle
linee fondamentali della produzione
artistica dei principali periodi storici del
passato
e
dell’arte
moderna
e
contemporanea, anche appartenenti a
contesti culturali diversi dal proprio.
3-Conoscere
le
tipologie
del
patrimonio ambientale, storico- artistico
e museale del territorio sapendone
leggere i significati e i valori estetici,
storici e sociali.
delle
linee
4-Ipotizzare strategie di intervento per
la tutela, la conservazione e la
valorizzazione dei beni culturali.
Certificazione delle CompetenzeCompetenze al termine della scuola secondaria di primo gradoL’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale,
applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e
materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini
statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole
collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere
e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
66
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è
sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e
multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
Curricolo di Educazione Fisica
PREREQUISITI
1) Prerequisiti fisici. Idoneità alla pratica sportiva
2) Integrità delle funzioni senso percettive
3) Capacità motorie individuali: capacità condizionali (forza, velocità, resistenza, mobilità
articolare) e capacità coordinative, generali e speciali, adeguate alla fase evolutiva.
CLASSI PRIME
Adeguato sviluppo degli schemi motori di base: rotolare, strisciare, capovolgersi, arrampicarsi, camminare in
tutte le direzioni, correre in tutte le direzioni, saltare piccoli ostacoli a piedi pari avanti e lateralmente anche in
combinazione con la corsa, lanciare e afferrare la palla, colpire un bersaglio.
CLASSI SECONDE
Aver raggiunto un sufficiente sviluppo della motricità, delle abilità e delle competenze sia pratiche che
teoriche, rispetto agli obiettivi programmati per le classi prime.
CLASSI TERZE
Aver raggiunto un sufficiente sviluppo della motricità, delle abilità e delle competenze sia pratiche che
teoriche, rispetto agli obiettivi programmati per le classi seconde.
PROVE DI INGRESSO
Nei mesi di settembre e ottobre saranno effettuate, a discrezione di ciascun insegnante, prove di ingresso in
forma di test motori, per valutare le capacità motorie (condizionali e coordinative) in entrata dei singoli alunni,
in riferimento alle differenti fasce di età.
Esempi:
Forza: salto in alto da fermo, in lungo da fermo, lancio della palla da minibasket da seduti.
Resistenza: Cooper ridotto o test dei 1000 metri.
Velocità: 30m, 40 m a spola , 20 m A\R
I test sulle abilità dei giochi sportivi e sulle capacità coordinative saranno effettuati e scelti in base alle
differenti attività svolte dalle classi.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il corpo e le funzioni senso-percettive
67
- Rilevare i principali cambiamenti morfologici del corpo
- Migliorare le capacità condizionali (forza, resistenza, velocità e mobilità articolare)
Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
- Sviluppare le capacità coordinative (coordinazione dinamica generale, combinazione e differenziazione dei
movimenti, orientamento spazio-tempo)
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo espressiva
- Sviluppare le capacità espressive mediante il linguaggio motorio
- Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento dei giochi sportivi.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
- Partecipare in forma originale e creativa ai giochi
- Conoscere e applicare le regole dei principali giochi sportivi
- Rispettare le regole e accettare la sconfitta nelle situazioni competitive
Sicurezza e prevenzione, salute e benessere
- Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti conseguenti all’attività motoria
- Saper applicare semplici metodiche di allenamento per mantenere un buono stato di salute
METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE
Per far si che le scelte metodologiche siano funzionali ai contenuti si intende
 prendere spunto dall’osservazione e dall’analisi dell’alunno per stabilire il reale livello psicomotorio
raggiunto
 tendere a rendere l’alunno protagonista del suo progetto educativo
 fare in modo che la successione dei carichi di lavoro corrisponda a leggi fisiologiche
 garantire a ciascun alunno, anche svantaggiato, la possibilità di partecipare pienamente e trarre
giovamento dalle attività motorie in tutte le forme
 utilizzare attività gradite agli alunni e idonee a facilitarne i processi di apprendimento.
Sarà utilizzato il gioco in tutte le sue forme. Qualunque sia il metodo utilizzato si partirà dal semplice per
arrivare al complesso, dal facile al difficile. Verrà utilizzata l’alternanza dei metodi globale analitico globale
per strutturare gli apprendimenti ma verrà dato ampio spazio:
 al metodo della scoperta guidata e alla libera esplorazione (contribuiscono alla crescita
intellettiva dell’alunno)
 alla soluzione di problemi (favorisce la creatività)
 all’assegnazione di compiti per potenziare la motivazione all’apprendimento degli alunni.
68
CONTENUTI IRRINUNCIABILI
Classi prime, seconde e terze
Conoscenza del valore formativo delle attività motorie nello sviluppo psicofisico e della personalità;
costruzione della motricità; conoscenza delle parti del corpo e delle possibilità di movimento nello spazio e
nel tempo; motricità espressiva il linguaggio del corpo; costruzione delle abilità sportive e motorie;
costruzione di azioni di attacco e difesa nei giochi sportivi di squadra; organizzazione di gare individuali e di
squadra, il ruolo dell’arbitro; regolamenti degli sport praticati; conoscenza dei principali apparati in funzione
dell’allenamento delle capacità motorie; norme di pronto soccorso: traumatologia dello sport; educazione alla
salute: corrette abitudini di vita e pratica sportiva; norme di sicurezza in palestra.
AREE TEMATICHE SUSCETTIBILI DI APPORTI INTERDISCIPLINARI
Corpo umano e acquisizione di corrette abitudini di vita (scienze, tecnologia e religione). Le regole del gioco
e della società (educazione civica e religione). La storia e la cultura dello sport (lettere, storia, geografia,
tecnologia, musica e arte).
Nel corso di ogni singolo anno e del triennio, si ritornerà ciclicamente sulle diverse attività per consolidare gli
apprendimenti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E RELATIVI INDICATORI DI LIVELLO
Obiettivi di apprendimento
Indicatori di livello
1) Il corpo e le funzioni senso-percettive
10/10: ha sviluppato in modo ottimale le proprie capacità
condizionali
8-9/10: ha sviluppato in modo adeguato le proprie
capacità condizionali
1. Riconoscere e utilizzare la propria velocità
e la propria rapidità di esecuzione
2. Riconoscere e utilizzare la propria forza
3. Riconoscere e utilizzare la propria
resistenza
4. Riconoscere e utilizzare la propria mobilità
articolare
7/10: ha sviluppato in modo apprezzabile le proprie
capacità condizionali
6/10: ha sviluppato sufficientemente le proprie capacità
condizionali
3-5/10: Insufficiente lo sviluppo delle proprie capacità
condizionali
10/10: ha pieno controllo delle capacità coordinative in
situazioni note e nuove
2) Il movimento del corpo e la sua
con lo spazio e il tempo
relazione
Migliorare la coordinazione dinamica generale
Migliorare la combinazione e differenziazione
dei movimenti
Migliorare l’orientamento spazio-tempo
3) Il linguaggio del corpo come modalità
comunicativo espressiva
8-9/10: ha un efficace controllo
coordinative in situazioni note e nuove
delle
capacità
7/10: ha un buon controllo delle capacità coordinative in
situazioni note e nuove
6/10: ha un sufficiente controllo
coordinative in situazioni note
delle
capacità
3-5/10: ha uno scarso controllo
coordinative anche in situazioni note
delle
capacità
10/10: riconosce e utilizza in modo appropriato il
linguaggio corporeo
69
Favorire le capacità espressive mediante il
linguaggio motorio
Comprendere i gesti arbitrali
8-9/10: riconosce e utilizza in modo adeguato il
linguaggio corporeo
7/10: riconosce e utilizza in modo apprezzabile il
linguaggio corporeo
6/10: riconosce e utilizza in modo accettabile il
linguaggio corporeo
3-5/10: Insufficiente il riconoscimento e l’uso del
linguaggio corporeo
10/10: è pienamente consapevole dell’importanza delle
regole dei giochi e le sa utilizzare e variare
4) Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
1)
2)
3)
Partecipare in forma originale e creativa ai
giochi
Conoscere e applicare le regole dei
principali giochi sportivi
Rispettare le regole e accettare la sconfitta
nelle situazioni competitive
8-9/10: è consapevole dell’importanza delle regole dei
giochi e le sa utilizzare e variare
7/10: ha una buona conoscenza delle regole e le sa
utilizzare
6/10: ha una sufficiente conoscenza delle regole e le sa
utilizzare
3-5/10:
ha
difficoltà
nel
nell’applicazione delle regole
riconoscimento
e
10/10: riconosce le principali funzioni fisiologiche e sa
utilizzare semplici metodiche di allenamento in modo
appropriato
5) Sicurezza e prevenzione, salute e benessere
1)
2)
Acquisire consapevolezza delle funzioni
fisiologiche e dei loro cambiamenti
conseguenti all’attività motoria
Saper applicare semplici metodiche di
allenamento per mantenere un buono stato
di salute
8-9/10: riconosce le principali funzioni fisiologiche e sa
utilizzare semplici metodiche di allenamento in modo
adeguato
7/10: riconosce le principali funzioni fisiologiche e sa
utilizzare semplici metodiche di allenamento in modo
apprezzabile
6/10: riconosce le principali funzioni fisiologiche e sa
utilizzare semplici metodiche di allenamento in modo
accettabile
3-5/10: insufficiente il riconoscimento delle principali
funzioni fisiologiche e l’utilizzo di semplici metodiche di
allenamento
70
Curricolo di Religione
CLASSI PRIME
CONOSCENZE
(Sapere)
- Conoscere l’importanza educativa della riflessione religiosa .
- Conoscere gli avvenimenti principali della storia di Israele e l’importanza della Bibbia.
- Conoscere gli insegnamenti, le opere, l’identità storica e messianica di Gesù..
ABILITÁ - COMPETENZE
(Saper fare)
- Essere persone motivate , consapevoli e aperte alla riflessione religiosa.
- Saper essere persone capaci di dialogare con l’Ebraismo e con altre culture religiose.
- Saper essere persone capaci di un confronto personale con la figura di Gesù.
CLASSI SECONDE
CONOSCENZE
(Sapere)
- Conoscere le modalità della nascita della Chiesa; conoscere l’episodio della Pentecoste.
- Conoscere la vita delle prime comunità cristiane.
-Conoscere l’azione missionaria della Chiesa dagli inizi ai nostri giorni.
ABILITÁ - COMPETENZE
(Saper fare)
- Sa ricostruire le tappe fondamentali della nascita della Chiesa..
- Saper essere persone capaci di testimoniare con convinzione i propri valori..
- Saper essere persone costruttrici di pace, di solidarietà e di dialogo.
CLASSI TERZE
CONOSCENZE
(Sapere)
- Conoscere la storia e la religiosità dell'Islam, dell'Induismo, del Buddismo e di altre religioni orientali.
-Conoscere i principi della dottrina sociale della Chiesa.
-Conoscere i rischi legati alla crescita e alla ricerca di autonomia.
71
ABILITÁ - COMPETENZE
(Saper fare)
- Saper evidenziare i messaggi universali provenienti dalle religioni principali.
-Saper motivare le risposte del Cristianesimo.
- Saper individuare nella proposta cristiana un aiuto per la propria crescita.
Attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica (a.s. 2014/15)
Il corso propone lo studio della storia della Sardegna a partire dalle epoche più antiche (preistoria e
protostoria) fino all’età medievale.
Le lezioni teoriche proposte all’alunno si avvarranno dell’ausilio di una presentazione power point
predisposta dall’insegnante, libri di argomento specifico, articoli scientifici, internet ecc.. Verranno fatti
continui riferimenti ad un territorio proposto dall’alunno e ad altre località e regioni storiche della Sardegna;
ciò diventa occasione, per l’alunno, di conoscere la regione in cui vive anche dal punto di vista geografico,
spesso poco nota ai giovani.
L’alunno sarà impegnato a realizzare una sorta di “giornalino” digitale o cartaceo nel quale inserirà le sue
ricerche e i suoi lavori (carta di distribuzione dei siti di interesse storico-archeologico, schede descrittive dei
monumenti di particolare interesse, fotografie ecc.) che avranno come oggetto il territorio comunale da lui
scelto.
OBIETTIVI FORMATIVI
b.xxxi.
Obiettivi non cognitivi
- Adeguata motivazione all’apprendimento
- Diligenza e cura negli impegni
- Ordine nel metodo di lavoro
- Conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità
b.xxxii.
Obiettivi cognitivi
- Sviluppare e/o potenziare le capacità di osservazione, ascolto, comprensione, scrittura, comunicazione
- Sviluppare e/o potenziare le capacità logico – operative
- Acquisire gradualmente un produttivo metodo di lavoro
- Ampliare le proprie conoscenze in relazione alla cultura locale
- Arricchire il lessico
- Acquisire e usare i linguaggi specifici
- Acquisire ed usare concetti cronologici, spazio-temporali, causa-effetto, di relazione
- Acquisire la capacità di manipolare testi specifici
-Acquisire la capacità di servirsi di programmi informatici (word, power point, pdf, google earth)
OBIETTIVI SPECIFICI
- conoscere le caratteristiche degli elementi fisici, naturali e antropici della Sardegna;
- capire le relazioni che intercorrono tra fattori fisici, demografici, economici, storici, sociologici e culturali;
- conoscere gli eventi storici e le caratteristiche significative delle epoche considerate
72
- conoscere il territorio dal punto vista archeologico;
- stabilire relazioni e confronti tra civiltà;
- conoscere ed esporre i contenuti mettendo in relazione cause e conseguenze;
- comprendere globalmente e analiticamente il contenuto di un testo letto o ascoltato;
- esporre oralmente e/o per iscritto il contenuto di quanto letto o ascoltato;
- produrre un testo specifico sugli argomenti trattati.
ATTIVITA’
- consultazione dell’atlante per ricavarne informazioni;
- ascolto di lezioni frontali svolte mediante l’ausilio di presentazioni power point predisposte;
- ricerca sul web e su testi specifici degli argomenti trattati;
-esposizione orale e/o scritta dei contenuti appresi;
-produzione di un “giornale” con la sintesi degli argomenti trattati e l’indagine svolta su un territorio scelto
dell’alunno
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Piano triennale offerta formativa