9. Approccio alla Gestione del Caso Silvia Exenberger In questo capitolo, ci accingiamo a descrivere il metodo di Gestione del Caso (per i casi singoli) nel modo in cui è stato elaborato e attuato in parte all’interno del progetto Join In. Abbiamo intenzionalmente citato la Gestione del Caso come uno dei numerosi metodi, in quanto non vi è alcuna idea universale della Gestione del Caso in quanto tale. La Gestione del Caso viene infatti recepita in modo diverso a seconda dell’area di lavoro. La sintesi di questo metodo, come rilevato nella teoria e in pratica, è che si tratta di una serie di azioni (le cosiddette fasi o pilastri) che vengono attuate consecutivamente (cfr. capitolo 5.6). Quindi, ci accingiamo a descrivere gli obiettivi, e il gruppo target della Gestione del Caso all’interno del metodo Join In. Saranno inoltre analizzati in dettaglio tutti i pilastri della Gestione del Caso all’interno degli Strumenti di Lavoro Join In a Job! elaborati in modo tale da permettere ai consulenti provenienti da diversi centri di orientamento professionale la loro applicazione all’interno della Gestione del Caso o come strumenti separati. Gli strumenti non sono stati creati per ogni pilastro, in quanto non vi sono Case Manager adatti. Alla fine del capitolo, vi è l’analisi e la discussione riguardante l’attuazione e l’ergonomia del metodo nella pratica attuale dell’orientamento professionale. 9.1. Gruppo Target e obiettivo della Gestione del Caso Gruppo Target Il metodo della Gestione del Caso è diretto ai migranti dai 15 ai 25 anni, che, in base ai risultati del colloquio approfondito mostrano il bisogno di un’assistenza intensiva per entrare nel mercato del lavoro. Ciò è dovuto al fatto che essi hanno difficoltà non solo in ambito lavorativo, ma anche in altre aree di vita. Obiettivo Lo scopo di questo metodo è di raggiungere la stabilizzazione della situazione sociale del candidato che crea un ostacolo all’integrazione nel mercato del lavoro. 9.2. I cinque fondamenti della Gestione del Caso Ci si riferisce ai cinque fondamenti basati sulla teoria di Wolf Rainer Wendt (1991). Il diagramma seguente illustra i cinque pilastri. I blocchi grigio e bianco mostrano gli strumenti elaborati nell’ambito del progetto Join In. I due evidenziati in grigio indicano che per queste due fasi ci sono set completi di strumenti che tengono conto dei giovani migranti. Essi sono stati attuati e valutati nel corso del progetto. Il fondamento contrassegnato con strisce bianche e grigie indica che esiste anche uno strumento basato sul passato dei giovani migranti, ma non è stato valutato e non può essere pienamente attuato in questa fase. è stato impossibile elaborare uno strumento per l’ultimo pilastro l’unico in bianco, dato che il controllo si riferisce a sostenere la messa in pratica, che in realtà è svolta dalla maggior parte delle istituzioni del nostro gruppo. Nonostante ciò, si mostra come condurre questa fase. Per l’ultimo pilastro bianco (Valutazione), ci sono le checklist per la formazione iniziale e il colloquio approfondito che mostrano la loro corretta applicazione. Il loro scopo è quello di garantire una corretta qualità. 07.05.2010 1 Gestione del Caso Selezione/ Valutazione Piano di assistenza Selezione Colloquio valutativo iniziale Piano di assistenza Valutazione Colloquio valutativo approfondito ricerca di un obiettivo diritti e doveri Realizzazione / coordinazione degli aiuti Banca dati Tyrol’s Compass of an Immigrant Monitoraggio Valutazione Checklist Colloquio valutativo approfondito Figure 18: Gestione del Caso – I cinque pilastri e gli strumenti Sebbene ciascuno dei cinque pilastri possa essere attuato separatamente, essi sono interconnessi e, se utilizzati insieme, creano una catena di servizi. Se il collegamento viene utilizzato per raggiungere un determinato obiettivo, la parte Selezione/ Valutazione costituisce un fondamento che permette la creazione di un piano di aiuto e di sostegno. Quando l’assistenza è in corso, la sua influenza sulla situazione di vita di un candidato. Quasi allo stesso tempo, i consulenti verificano se l’assistenza viene fornita nel modo prescelto. Questo è il momento in cui va eseguita la seconda valutazione. Questa avviene quando viene esaminata per l’ultima volta la situazione del candidato. Quando l’intero processo è stato attuato, si può chiamare Gestione del Caso. Questa breve descrizione dimostra che l’intero processo può essere effettuato solo dai Case Manager o dai consulenti delle istituzioni che praticano l’orientamento professionale istituzioni, non dai consulenti di un qualsiasi centro di orientamento professionale. Tuttavia, tali consulenti sono in grado di attuare in parte la Gestione del Caso. Inoltre, gli strumenti che abbiamo elaborato sono assegnati a particolari pilastri, in modo che sia possibile vedere il potenziale di collegamento tra loro. Alcune proposte particolari forniscono ai consulenti una descrizione di come effettuare una valutazione e controllare il processo di assistenza. Gli strumenti che sono stati preparati per i pilastri Selezione / Valutazione e Piano di Assistenza possono essere utilizzati direttamente durante l’attuazione della Gestione del Caso all’interno della fase in cui si propongono i posti di lavoro. I restanti pilastri saranno brevemente descritti. Alla fine del capitolo, ogni fase del processo verrà descritta con riferimento a Reis e altri (2003b), in modo da rendere possibile il ripasso delle affermazioni legate alla Gestione del Caso all’interno del metodo Join In a Job!. Funzione, rispettando l’intero processo Interazione particolare tra candidati e consulenti, o candidati e istituzioni esterne che forniscono servizi, 07.05.2010 2 Il problema di base che disturba la data fase Fattori che influenzano e determinano l’effettività delle fasi del processo (fattori critici che intercorrono verso il successo). 9.2.1. Selezione/valutazione: colloquio iniziale/ colloquio approfondito Colloquio iniziale - Selezione In caso di colloquio iniziale, il candidato predispone e organizza la propria situazione con i consulenti. Viene concordato un piano di intervento il cui scopo è quello di mantenere la struttura elaborata. Durante questo processo, non ci sono “regole di comportamento”, che si dovrebbero applicare al candidato o ai consulenti. Si suppone che il candidato risponda alle domande dei consulenti e che presenti la sua attuale situazione, in modo che quest’ultimo possa farsene un’idea. In ogni caso, questo è ciò che costituisce il fondamento per la fase successiva, vale a dire colloquio approfondito. Se il candidato non desidera ricevere o non necessita di ulteriori consigli dopo che il colloquio iniziale è stato effettuato, vuol dire che esso ha adempiuto al suo ruolo di approccio generale al problema. Una descrizione dettagliata del colloquio iniziale e la sua attuazione è esposta nel capitolo 6. Colloquio approfondito il colloquio approfondito fa un’analisi più dettagliata delle zone che si sono rivelate problematiche nel colloquio iniziale. In tali casi viene esaminato solo il tipo di Gestione del Caso necessaria che sia possibile da attuare. Proprio come Reis e altri (2003b, 38), siamo decisamente contro una diagnosi estensiva all’inizio del processo “nel caso in cui”. Siamo a favore di una diagnosi che accompagni la Gestione del Caso e corrisponda a quanto è necessario. La Gestione del Caso nel colloquio approfondito tratta di: Comprensione delle particolari difficoltà, problemi, inibizioni e deficienze. È importante anche stabilire le risorse del candidato e i punti di forza in modo da poterli utilizzare durante la Gestione del Caso per facilitare l’auto-assistenza. Rendere i consulenti consapevoli di tutte le manchevolezze istituzionali e i problemi che portano il candidato a rivolgersi alla Gestione del Caso. Devono essere inoltre valutate la discrezione istituzionale, le possibilità e le risorse di un particolare sistema di assistenza, in modo da poterle attivare. La descrizione dettagliata del colloquio approfondito si trova nel capitolo 7. La complessità di tutto il processo diagnostico (selezione e valutazione) viene stabilita a seconda dei dettagli di un caso particolare. Proprio come il colloquio iniziale, il colloquio approfondito può essere condotto come una fase indipendente del processo. Indipendentemente dal futuro lavoro da svolgere col candidato, è importante e utile registrare e documentare gli elementi diagnostici, in particolare nel caso di processi complessi e protratti nel tempo. Alla fine del colloquio approfondito il consulente stabilisce un piano di assistenza col candidato. Quando il colloquio approfondito è attuato entro il metodo di Gestione del Caso lo considereremo una fase del processo come si mostra in seguito. 07.05.2010 3 9.2.2. Pianificazione dell’aiuto: piano di assistenza nel colloquio approfondito La questione che si pone nella Gestione del Caso è il modo di documentare le esigenze raccolte durante il colloquio iniziale e approfondito (selezione o di valutazione) e come esse possano influenzare il processo di pianificazione di aiuto. In tali casi, è importante per i candidati e Case Manager negoziare e concordare gli obiettivi che devono essere raggiunti. Negoziazione degli obiettivi durante la pianificazione dell’assistenza nella Gestione del Caso Se gli obiettivi sono da considerarsi importanti durante la risoluzione dei problemi, essi devono essere esposti e accettati da entrambe le parti (il candidato e il consulente). Ciò significa che è necessario prendere in considerazione gli obiettivi delle varie parti e le priorità al fine di stabilire gli obiettivi realizzabili che devono essere raggiunti entro un termine stabilito. Gli obiettivi devono essere chiari e verificabili, e realizzabili in un breve periodo di tempo. La cosa più importante durante l’impostazione degli obiettivi è quella di soddisfare i bisogni primari dei candidati e di arrestare il deterioramento della loro situazione (c.f.r. Pantucek 2000). Gli obiettivi devono essere controllati e regolati. Sono stati scelti gli obiettivi corretti? Sono stati formulati correttamente? La regolazione degli obiettivi può comprenderne la riduzione, l’ampliamento o il cambiamento mediante l’attuazione di misure di transizione o la modifica della sequenza di obiettivi. In situazioni meno complesse e relativamente prevedibili, è possibile progettare obiettivi a lungo termine in modo migliore, viceversa, in situazioni complesse e caotiche gli obiettivi dovrebbero essere basati sulla situazione attuale del candidato. Ci sono tre tipi di intervento sociale e la divisione è basata sulla gravità dei problemi del candidato (c.f.r. Reis et al. 2003b): Tipo 1 – Il benessere lavorativo va di pari passo con lo stile di vita del candidato. L’integrazione nel mercato del lavoro corrisponde allo stile di vita del candidato. Il giovane è disoccupato e percepisce questa sua condizione come una mancanza. L’integrazione nel mercato del lavoro è auspicabile. Tipo 2 – Il benessere lavorativo è in conflitto con lo stile di vita del candidato. Nel caso di questi candidati, l’integrazione nel mercato del lavoro comporta una variazione dello stile di vita. Ad esempio, essere madre può interferire con la vita professionale. La rivalutazione e il ri-orientamento sono necessari se si vuole raggiungere l’integrazione nel mercato del lavoro. Tipo 3 – Il benessere lavorativo contrasta con lo stile di vita del candidato. L’integrazione nel mercato del lavoro richiede un significativo passo avanti nello stile di vita del candidato essendo questi abituato a uno stile di vita che considera valori e modelli di comportamento diversi da quelli presenti nella società. A seconda del Tipo di intervento sociale applicato, i candidati possono presentare vari gradi di resistenza mentre negoziano gli obiettivi. Pianificazione dell’intervento come singolo caso o pianificazione dell’intervento come uno dei pilastri delle Gestione del Caso Come abbiamo già detto, la pianificazione dell’intervento all’interno del metodo Join in a Job! è una parte del colloquio approfondito. i consulenti e il candidato lavorano insieme per risolvere i problemi. Alla fine del colloquio approfondito, le informazioni sono registrate in materia di istituzioni o persone alle quali il candidato si fa riferimento. È l’unico obiettivo che può essere realizzato insieme da consulenti e candidato, in quanto i consulenti, contrariamente 07.05.2010 4 ai Case Manager, accompagnano il candidato fino a raggiungere il suo obiettivo principale. Va sottolineato che quanto sopra non si applica ai consulenti che lavorano in istituzioni di orientamento professionale che guidano il candidato per tutto il percorso (“case-work1“). Se la pianificazione dell’intervento è stato attuata nell’ambito del metodo di Gestione del Caso, i consulenti sono responsabili anche del coordinamento. Nel caso di obiettivi parziali, se questa sembra la cosa giusta da fare, i consulenti stabiliscono dove inviare il candidato in modo che possa raggiungere il suo obiettivo principale. Il candidato riceve il piano di assistenza, che costituisce il principale strumento che si suppone sostenga la sua integrazione nel mercato del lavoro. Il compito particolare della preparazione del piano di aiuto è stato descritto in modo dettagliato nel capitolo 7. La realizzazione degli obiettivi si traduce in una nuova forma di azioni, vale a dire “l’attuazione o il coordinamento di aiuto”. 9.2.3. Attuazione/coordinamento di aiuto: Tiroler MigrantInnenkompass (Bussola del Migrante in Tirolo) La fase “attuazione di aiuto” comprende la realizzazione di proposte pianificate che devono essere coordinate. Mentre si coordina l’assistenza si mettono in atto le opzioni che sono state pianificate col candidato. L’accento è spostato dall’analisi del singolo caso al collegamento tra le reti assistenziali. Mentre la pianificazione dell’assistenza inizia con un’analisi delle esigenze e la presentazione delle proposte, l’attuazione è simile, ma l’importante è trasformare le proposte in aiuto tangibile e concreto. Secondo Reis (2003b), il coordinamento dell’assistenza ha due facce: da un lato, il rapporto tra consulenti e candidati diventa vincolante, in quanto ciascuna delle loro azioni è effettuata entro determinati obiettivi. In secondo luogo, oltre a interagire con i candidati, i consulenti sono anche responsabili dell’organizzazione stessa. L’attuazione e il coordinamento dell’assistenza è una parte della più ampia Gestione del Caso, che fonde elementi di selezione / valutazione e pianificazione di aiuto. Per coordinare l’assistenza sono necessari i Case Manager professionisti. Tuttavia, non ce ne sono abbastanza negli enti preposti. La banca dati Tiroler MigrantInnenkompass è stata creata per sostenere il coordinamento dell’aiuto. Tiroler MigrantInnenkompass Il coordinamento dell’assistenza costituisce l’ultimo passo attivo del colloquio approfondito, a parte la mediazione e il rinvio2. Nella Tiroler MigrantInnenkompass, le istituzioni sociali del Tirolo sono legate a particolari aree tematiche del processo di valutazione. Purtroppo, varie questioni riguardanti i candidati possono essere analizzati solo in pochi istituti di orientamento professionale. In tali casi, quando un centro di orientamento professionale offre diversi aspetti di orientamento professionale, la banca dati permette di coordinare i servizi a disposizione del candidato. Al fine di attuare gli obiettivi parziali e le fasi transitorie al candidato viene indicato dove andare a raggiungere il suo obiettivo principale, vale a dire l’integrazione nel mercato del lavoro. Come strumento di mediazione e per assicurare un buon coordinamento di aiuto, la banca dati è in forma elettronica e contiene 193 voci. I dati sono stati raccolti dalle seguenti fonti: 1 Tecnica di lavoro individuale usata nel servizio sociale che deriva dalla teoria psicoanalitica. Questa tecnica nacque in America come modalità di aiuto in cui si utilizzava la relazione con la persona ed il controllo delle sue dinamiche psichiche allo scopo di migliorare l' adattamento sociale (N.d.T.) 2 Weitervermittlung 07.05.2010 5 Integrationsportal (http://www.integrationsportal.at): Questa pagina web austriaca a livello nazionale contiene informazioni per le organizzazioni (dipartimenti, le ONG, ecc) che lavorano con i migranti, i rifugiati e le persone in cerca di rifugio. Oltre a numerosi ed importanti pezzi di informazioni, si occupa anche di temi tipici del gruppo target, come il lavoro, rifugio, l’istruzione, l’acquisizione della cittadinanza, l’ingresso, l’immigrazione, il soggiorno, la salute, l’integrazione, il razzismo, la lingua, le condizioni di alloggio, ecc. MigrantInnenwegweiser – Referat Integration, Land Tirol (2006): L’obiettivo di questo opuscolo, elaborato dal Dipartimento per l’Integrazione, è quello di rendere più facile l’accesso alle informazioni per le società. Esso comprende informazioni pratiche sull’Austria (ad esempio la politica, la cultura) e gli aspetti relativi al soggiorno, al lavoro, alla situazione abitativa, come imparare il tedesco, l’istruzione, la sanità, il sistema sociale, la famiglia, le donne incinte, le informazioni e il supporto per vari gruppi (ad esempio le donne, le ragazze, i giovani), il tempo libero, cultura e sport. L’opuscolo fornisce una breve descrizione e contiene gli indirizzi che possono essere utili. A parte le istituzioni è particolarmente importante per i migranti, vi è anche un elenco di istituzioni pubbliche che si occupano di stranieri. L’opuscolo è stato pubblicato nel mese di maggio o giugno 2007. Brochure „Ratlos …” (http://www.jugendweb.at/ratlos) – JUFF – Jugendreferat des Landes Tirol: contiene un elenco di centri di orientamento professionale per il candidato, che si occupano di temi come la famiglia, i genitori, il partenariato, la sessualità, il lavoro, la legislazione, la salute, le condizioni di alloggio, tempo libero, gli altri centri di orientamento professionale, numero di telefono di emergenza e di crisi di intervento. L’opuscolo “Ratlos” viene continuamente aggiornato. L’ultima ristampa è del 2007. Fremd? Heimat Tirol: Anche questo opuscolo è stato pubblicato dal Dipartimento per l’Integrazione del Tirolo. Si tratta del risultato della collaborazione di varie istituzioni e ONG che si occupano di immigrazione e integrazione. A parte le altre cose, contiene un elenco di indirizzi di Innsbruck, con informazioni utili per i migranti in materia di istituzioni pubbliche e organizzazioni che forniscono orientamento professionale, iniziative culturali, lingua, risorse educative, asili nido, centri giovanili e istituzioni religiose. Ricerca delle informazioni online: La maggior parte delle istituzioni e le loro filiali sono state registrate sulla base degli indirizzi sopra citati. Per rendere la banca dati completa, sono state effettuate ulteriori ricerche su Internet per trovare nuove istituzioni già esistenti o aggiornare gli indirizzi. Tutte le informazioni raccolte sono state incluse nel database della “Tiroler MigrantInnenkompass”. Nome dell’istituto Informazioni aggiuntive Informazione Indirizzo Via C.A.P. Città / paese Telefono Nome completo dell’istituto compreso il suo acronimo ufficiale (tra parentesi) Se il nome stesso non fornisce informazioni circa il tipo di ente (ad esempio Chill Out) vanno aggiunte delle spiegazioni che ne aiutino comprendere la natura Dati riguardanti grandi enti (ad esempio Caritas) se non ci sono altre descrizioni specifiche 07.05.2010 6 Fax e-mail Internet Orario Orientamento professionale telefonico Per chi è indicato? Che cosa offre? Offerte che possono essere di particolare interesse per i migranti Documenti e aspetti legali Situazione abitativa Istruzione e capacità Immigrazione / vita in Austria gruppo target offerte ad esempio interprete / traduttore Collegamento con gli argomenti del colloquio iniziale e approfondito Lavoro Situazione finanziaria Salute Relazioni sociali Orientamento professionale Istituti che trattano gli argomenti appena menzionati multi tematico Indirizzi degli uffici Indirizzo Tavola 15: Database di Tiroler MigrantInnenkompass Il motore di ricerca è utile ai consulenti per trovare gli istituti che trattano situazioni particolari. Il database può essere consultato su http://www.join-in.at, o sul CD-ROM allegato. 9.2.4. Monitoraggio Il monitoraggio inizia quando tutti gli strumenti concepiti per garantire il soddisfacimento dei bisogni materiali di base e per inibire il candidato sono stati messi in pratica. Vuol dire che il candidato ha un posto per vivere, riceve un sostegno sociale e frequenta le classi in una organizzazione per gli immigrati nel suo tempo libero. Un Case Manager dovrebbe assicurarsi che, su base regolare, questa assistenza sia fornita secondo il piano. Lui o lei può chiamare il fornitore di servizi o parlare al candidato. La prossima funzione del monitoraggio è quella di analizzare le lacune nell’offerta, vale a dire stabilire quali tipi di domanda non può essere soddisfatta. Monitoraggio all’interno del progetto Join In Il monitoraggio applicato all’interno di Join in a Job! non è uno strumento molto esteso, poiché i consulenti accompagnano il candidato solo fino a quando non lo inviano ad un altro istituto (la fase finale del colloquio approfondito). Questa fase deve essere controllata dai consulenti (si richiedono ulteriori informazioni all’istituto dove è stato inviato il candidato). Essi dovrebbero anche chiamare il candidato per sapere se l’assistenza ricevuta è stata risolutiva. In caso contrario, essi dovrebbero raccomandare il candidato ad un altro ente. 9.2.5. Valutazione Nella Gestione del Caso, la valutazione si applica a tutto il processo di assistenza. I check-up forniscono informazioni circa la qualità di selezione / valutazione, la pianificazione dell’aiuto e dell’assistenza. I processi di valutazione devono essere documentati (ad esempio mediante la creazione di un equilibrio di transizione), come tutte le ulteriori nuove proposte. La scopo 07.05.2010 7 della valutazione non è quello di giudicare il candidato, piuttosto quello di valutare le prestazioni di tutte le parti interessate. Nella Gestione del Caso, il tempo e il tipo di valutazione sono stabiliti nel piano di aiuto. Ri-valutazione La ri-valutazione è l’ultima analisi della situazione del candidato. Essa si applica se, durante la valutazione del piano di aiuto, si scopre di aver preteso troppo (o non abbastanza) o, per altre ragioni, di non essere stati realistici. In una tale situazione, i Case Manager tengono conto delle esigenze del candidato e della situazione per creare un nuovo piano di aiuto (cfr Wende 2003). Se è stato creato un nuovo piano di aiuto , i consulenti e i candidati elaborano nuovi obiettivi parziali e compiti. Essi possono anche trovare una sorta di scala per misurare la loro riuscita. Sarebbe opportuno tirare delle conclusioni personali e istituzionali se si verifica una situazione di questo tipo. La ri-valutazione dovrebbe essere effettuata finché non può essere effettuata l’analisi finale che fornisce una valutazione generale dei candidati e della loro situazione. Secondo Wende (2003, 6), “lo scopo della valutazione è: Giudicare i risultati in base ai criteri precedentemente stabiliti, Valutare il lavoro dei partecipanti (anche la collaborazione dei candidati), Identificare le lacune e le carenze nelle proposte, dedurre punti di forza e di debolezza dei partecipanti, Utilizzare le informazioni sulle carenze per utilizzare programmi adeguati e innovativi volti a migliorare le tecniche di pianificazione.” Valutazione nel progetto Join In - checklist La valutazione delle fasi del processo di Gestione del Caso all’interno del progetto Join In si applica per creare strumenti e la loro attuazione. Per consentire una valutazione effettiva di tutta il processo di Gestione del Caso, sono state create delle checklist per i seguenti strumenti o per quelli equivalenti o parziali dei pilastri: Colloquio iniziale/approfondito (selezione/valutazione) Piano assistenziale – colloquio approfondito (pianificazione dell’assistenza) Le checklist si trovano nel CD-ROM allegato. 9.2.6. Un profilo dell’approccio della Gestione del Caso Il seguente schema fornisce una breve sintesi delle fasi della Gestione del Caso all’interno del metodo Join In a Job!. La descrizione si basa sulla teoria di Reis e altri (2003b). Da un lato, lo schema mostra la funzione di ogni singola fase del processo e descrive l’interazione tra un candidato e un consulente. D’altro canto, essa presenta i problemi fondamentali della Gestione del Caso e delle possibili soluzioni. I fattori cruciali che influenzano il successo di una particolare fase sono descritti nel settore “fattore decisivo che determina il successo”. 07.05.2010 8 Fase Funzione Problema base Interazione Diagnosi iniziale Selezione Creare trasparenza per l’intero processo Creazione di un “legame lavorativo” Valutazion e Comprensione mutuale del caso È diritto del consulente chiedere. “dovere rispondere” Riscontro interazione discutibile di Creare obiettivi adatti e trasparenti Pianificazi one dell’aiuto Realizzazi one/coordi namento degli aiuti Lavorare sul modo di ottenerli Realizzazione degli obiettivi attraverso compiti particolari Delegare una volta pianificato il tipo di aiuto (database in “Tiroler MigrantInnenkompa ss”) Attuale comportamento del candidato derivante dal timore di sanzioni Giudizio frettoloso da parte del consulente Decisione sulle azioni da fare Diagnosi più approfondita dei problemi e delle risorse incentrata sugli obiettivi di Diverse prospettive interpretazione Resistenza candidato / del Obiettivi diversi da quello centrale Stabilire un unico obiettivo guida Valutazione non realistica del problema, delle risorse e del possibile aiuto Proposte mancanti o in ritardo “legame lavorativo” tra il consulente e i fornitori di servizi esterni Il candidato di solito non torna presso un centro di orientamento professionale che ha già visitato Soluzione Fattore decisivo che determina il successo Creare trasparenza Motivazione candidato Abbandono sanzioni delle Analisi resistenza: utilizza conoscere problema della la si per il Analizzare stabilità obiettivi la degli Controllare i piani di assistenza Ri- valutazione se il candidato torna dal consulente Pianificazione ottimizzata delle proposte del Struttura generale del problema Quadro diverso dei problemi e delle risorse incentrato sugli obiettivi Impostare obiettivi gli Un piano realistico che riunisca risorse proposte e obiettivi Resistenza motivazione candidato e del Documentazione incompleta Monitorag gio Valutazion e Acquisire informazioni su altri referenti in modo da agire tempestivamente Controllo delle prestazioni con riferimento ai fornitori di servizi e al candidato controllare se gli strumenti sono stati messi in atto correttamente acquisire informazioni sulla posizione del candidato e i futuri referenti Risorse mancanti di tempo – è impossibile rimanere in contatto con il candidato che è stato mandato ad altri istituti Sistema di documentazione sopraistituzionale Esame e feedback di ritorno sui referenti Valutazione aggiornata situazione candidato sui Accordo adeguato col candidato Ri-valutazione Risorse che mancano di tempo Informazioni aggiornate referenti della del Motivazione del candidato per realizzare il paino di aiuto Tavola 16: Fasi della Gestione del Caso all’interno di Join In a Job! 07.05.2010 9 9.3. Realizzazione e utilità della Gestione del Caso nella pratica attuale dell’orientamento professionale Lo scopo di tutte le attività del progetto Join In a Job! è quello di raggiungere l’obiettivo finale, vale a dire l’integrazione del candidato nel mercato del lavoro. Nel caso di qualche candidato, è un obiettivo molto lontano, in quanto la situazione è molto complessa e caotica. Sembra addirittura avere una dinamica autonoma. In tal caso, è più importante raggiungere l’integrazione sociale prima di occuparsi dell’integrazione nel mercato del lavoro. La Gestione del Caso ci sembrava un approccio adeguato e innovativo, volto a favorire l’integrazione sociale e il rafforzamento della posizione del candidato nella società. È utile anche durante la creazione degli strumenti necessari a fornire un’assistenza adeguata. Naturalmente, eravamo anche consapevoli del fatto che l’intero processo di Gestione del Caso può essere portato avanti solo dai Case Manager che al momento sono pochi in Austria . Tuttavia, abbiamo deciso di elaborare l’approccio della Gestione del Caso per sostenere l’occupazione dei giovani migranti in modo da poterla realizzare successivamente attraverso i consulenti provenienti da vari istituti di orientamento professionale. Aspetti innovativi del metodo Gestione del Caso Le prime due fasi della Gestione del Caso, cioè selezione / valutazione e pianificazione dell’assistenza, possono essere attuate completamente per mezzo di strumenti adeguati (colloquio iniziale e approfondito, piano assistenziale). Ogni centro di orientamento professionale è in grado di attuare il colloquio iniziale e approfondito, indipendentemente dall’aspetto dell’orientamento professionale che trattano dato che questi strumenti tengono conto più o meno di tutte le aree di vita. Un altro aspetto importante di questo metodo è il fatto che esso non solo tiene conto delle risorse particolari durante l’analisi del passato da migrante ma addirittura le enfatizza. Le informazioni raccolte durante la diagnosi sociale tornano utili quando si crea un piano assistenziale individuale. Gli strumenti elaborati aiutano a rendere il lavoro di orientamento sociale e professionale più trasparente sia per i consulenti che per i candidati. Difficoltà nella realizzazione della Gestione del Caso Le difficoltà che si verificano durante la fase di attuazione della Gestione del Caso derivano dal fatto che le conoscenze professionali di un Case Manager sono di importanza cruciale quando la pianificazione dell’assistenza deve essere effettuata in un modo particolare. Per compensare la mancanza di risorse, i consulenti devono fare riferimento ad altre istituzioni dove inviare il candidato, come indicato nella banca dati “Tiroler MigrantInnenkompass”, così come ri-controllare il piano di aiuto. Mentre si discute del piano assistenziale, i consulenti devono tener conto della comprensibilità del piano per il candidato. Alla fine, essi dovrebbero essere in grado di utilizzarlo autonomamente. La discussione può essere considerata una valutazione, dato che nell’impostazione attuale non vi sarà alcuna nuova valutazione. Proprio come la valutazione, il monitoraggio non può essere effettuato in modo estensivo. Esso dovrebbe essere incentrato sul controllo dell’invio del candidato ad altri istituti di orientamento professionale. La descrizione della Gestione del Caso all’interno di Join In mostra chiaramente che sarebbe necessaria una rivoluzione politica e sociale, per la sua attuazione specifica. È inoltre visibile anche il fatto che un determinato problema e la sua complessità possono essere più facilmente identificabili quando sono percepiti come un tutt’uno. Le difficoltà derivanti dalla disoccupazione sono molto spesso insignificanti, anche se la sicurezza finanziaria potrebbe 07.05.2010 10 diminuire molti altri problemi. Nel prossimo capitolo, analizzeremo le condizioni necessarie per una completa attuazione della Gestione del Caso. 07.05.2010 11