Periodico di: Attualità, Informazione, Politica, Eventi e Cultura Aprile 2010 – Anno 3 n.4 Aut. Trib. Palermo n. 45 del 04/11/2008 RAIMONDO VIANELLO CI HA LASCIATI Non sappiamo se lui stesso ne fosse consapevole, ma se la memoria o qualcos’altro, gli avesse mai sottratto l’immediatezza della battuta, sarebbe stato sufficiente esibire la sua faccia da stralunato per offrirci comunque la sua comicità. Raimondo Vianello era uno di quei rari comici che - come Walter Chiari – bastava guardarlo in faccia perchè ti facesse ridere. Con quella bocca smorfiosa, il suo sguardo profondo, “calvo dalla nascita” (mai puntuale la mattina, infatti, perchè “ho più faccia da lavare”), con quell’aplomb da vero signore che fa la differenza nel bene e nel male, con quella voce e quella pronuncia inconfondibile ed eloquente e con la sua spontaneità, egli ha impersonato una figura unica nel mondo dello spettacolo. Comico (dignitoso e decisivo anche da “spalla”), abile presentatore (Studio Uno, Il tappabuchi, Noi no, Sanremo 1998 e non solo), opinionista sportivo e bravo calciatore fino a quasi ottant’anni, Raimondo espresse così tutta la sua umanità che si completò con l’avere adottato, insieme a Sandra, una famiglia intera per non avere avuto figli. La collocazione della figura di Raimondo, non va vista nella sola prospettiva dello spettacolo (dove ha spaziato tra teatro, cinema e tv) ma, pur ispirata all’umiltà tipica dei grandi, abbiamo il dovere di ricordarlo anche nel vasto scenario dell’attività calcistica nazionale, non solo per avere ricoperto un singolare ruolo di opinionista …….. Direttore responsabile: Frncesco Siino FARMACIA COMUNALE CHIUSA PER MANCANZA DI PERSONALE Da almeno 20 giorni la Farmacia comunale è chiusa. Da quanto appreso in Consiglio comunale, dall’Assessore al Ramo, la motivazione risiede nel fatto che il medico della Farmacia, unico medico presente, giustamente “non ce la faceva più” e pertanto gli sono state autorizzate le ferie. La spiacevole situazione, che determinerà l’ennesimo disservizio per la Cittadinanza, era d’altronde facilmente prevedibile e della stessa non possono che ritenersi esclusivi responsabili i nostri cari Amministratori; infatti, il Medico che sta godendo del meritato riposo, si è ritrovato ad essere l’unico a seguito del pensionamento della coordinatrice della farmacia e dopo che alla dottoressa che prestava servizio quale collaboratrice è scaduto il contratto. Ebbene l’Amministrazione Comunale, con a capo il Sindaco Benedetto Salvino, a seguito della mutata situazione non ha avuto la prudenza di adottare alcun provvedimento. E dire che i consiglieri di minoranza avevano suggerito di stipulare un contratto di collaborazione con un dottore, per aiutare l’unico medico rimasto nella nostra farmacia. Oggi, a quanto pare, visto che il Comune ha sforato ampiamente il patto di stabilità interno, risulta impossibile incaricare qualsiasi medico esterno per collaborare e quindi appena l’unico medico rimasto in Farmacia si assenta per qualsiasi motivo, l’importante servizio improvvisamente viene interrotto !!!!! Ciò comporta, inesorabilmente, oltre alla perdita di fiducia da parte della clientela (stanca di dovere e potere solo sperare di trovare aperta la farmacia) anche una grossa perdita di denaro per le casse del Comune, continua a pag. 3 E-mail: [email protected] nel programma televisivo “Pressing” (tra il 1991 ed il 1999), ma per il modo garbato e “pacifista” con cui l’ha fatto: garbato e pacifista, due modi insoliti per il calcio italiano spesso intriso di collera e veleni. Garbato al punto da non volere inimicarsi con nessuno. Nonostante la sua dichiarata passione interista, infatti, quando occorreva la moderazione, affermava di essere tifoso del Venezia! Ed era vero: i suoi pathos calcistici spaziavano davvero tra Venezia ed Ancona. Inoltre aveva anche il dono del bravo calciatore: il Palermo, nel ’46 lo voleva ingaggiare, ma lui rifiutò per la passione artistica, nonostante lo stipendio calcistico fosse più allettante. Si limitò a giocare nella “Squadra del Cuore” ed a fondare una Sociètà di Terza Categoria: la SaMo, dedicata a Sandra Mondani e che, manco a dirlo, porta le iniziali del suo nome… Di più. Quando il cancro si accanì su “Casa Vianello”, quella vera, (a cinquant’anni fu operato per un tumore al rene), egli divenne insieme a Sandra testimonial della lotta contro i tumori partecipando ad efficaci campagne di sensibilizzazione a sostegno dell’Airc e riscuotendo stima ed autorevoli consensi (tra cui quello di Umberto Veronesi) nell’ambito di questa battaglia. Ma i più lo ricordiamo come attore. Giustamente. E lo immaginiamo accanto ai grandi come Macario, Bramieri, Wanda Osiris, Carlo Dapporto, Ugo Tognazzi, e Totò, scomparso il 15 aprile del 1967, quarantatrè anni esatti prima di lui… Ma come si fa a parlare di Raimondo senza parlare di Sandra? Nonostante i fiumi di parole spesi per argomentare questa unione storica, noi non possiamo tacere il grande sentimento che li univa nella vita, divenuto sodalizio completo nel lavoro e che ha generato un’identificazione collettiva degli italiani nel loro talk-show, “Casa Vianello”. Lui, finto play boy e lei finta gelosa; lui finto disinteressato alla donna, che nella vita vera ama, ma con l’inseparabile Gazzetta a letto e lei scalciando sotto le lenzuola, che barba che noia, incollavano alla tivvù anche telespettatori di passaggio!!! Si erano conosciuti nel ’59 sul set di “Noi siamo due evasi” e sicuramente, per cinquant’anni, non hanno passato molti giorni senza stare insieme. Da ciò, la crisi di pianto di Sandra, non appena ha appreso la notizia. Da ciò le manifestazioni d’affetto dei familiari (adottati, ma come fossero veri), e degli amici più cari, alla cerimonia funebre, in primis Berlusconi. Quello che non volevamo avvenisse, era il lasciarci prendere dalla tentazione di impantanarci nella politica in occasioni di lutti e di lutti come questo, tentazione a cui non ha saputo resistere un articolo di Repubblica dell’indomani: “Il suo outing quasi senile in favore di Berlusconi preludeva a una sorta di prepensionamento artistico”. “Vianello è stato quel grande “satirico di destra…” “Di destra per quel cinismo sorridente, per quella ilare sfiducia nel progresso umano, nell’impegno sociale, che costituiscono il grumo più nobile della grande cultura di destra: il pessimismo”. La destra, scusateci la parentesi che, ahinoi, siamo costretti ad aprire, riteniamo non abbia nulla a che vedere col pessimismo, basta osservare le espressioni tipicamente sorridenti di certi loro leader… E quello che non vorremmo è parlare di eredi. Non attribuiamo a nessuno l’eredità di Mike Buongiorno o di Raimondo Vianello, perchè gli eredi sono bravissimi ma i padri eccellenti, anche in casi di consanguineità. Ciao Edoardo. Adesso Tu sei lì, tra i pascoli celesti, a sghignazzare con i tuoi vecchi compagni, ad ammirare il cielo e noi qui, poveretti, a guardare le virgole! Salutaceli tutti i tuoi amici, da Ugo a Gino, da Walter a Vittorio, Marcello, Mike e Totò, ma dài per noi un abbraccio particolare a quelli che furono i vostri veri maestri, coordinatori e talent scout Pietro (Garinei) e Sandro (Giovannini) e perchè no ad Aroldo, Aroldo Tieri, altro signore del teatro e del teatro della vita, come Te. FRANCESCO SIINO E-mail: [email protected] proprio in un momento, quale quello attuale, in cui l’Ente versa in una situazione economica disastrosa. Forse per l’Amministrazione la perdita dell’incasso della farmacia non rappresenta un problema di cui curarsi??? Forse l’Amministrazione pensa di sopperire al mancato guadagno aumentando, ancora una volta, l’ennesima, le tasse alla cittadinanza??? E dire che hanno avuto il coraggio di accusare la precedente gestione. Eppure tutti ricordano come proprio durante la precedente legislatura il servizio di farmacia comunale costituisse un fiore all’occhiello per il Comune di Capaci: ubicata in un bene sequestrato alla mafia era capace di servire l’intero comprensorio !!! Questo è, invece, quello che hanno saputo fare gli attuali governanti: causare (prima) ed assistere impotenti ed inerti (poi) alla chiusura della farmacia per mancanza di personale !!! Ma consolatevi cari concittadini: ci saranno altri servizi che cesseranno di funzionare o funzioneranno male e tasse, sempre più tasse, ad aggravare il periodo di crisi economica in cui si versa !!! MICHELE GUASTELLA Capaci: i Thesauroi del territorio Nel mese precedente abbiamo pubblicato una lettera, a cura delle ACLI, che invitava l’Amministrazione comunale a sospendere il progetto: “Thesauroi del territorio”, volto alla valorizzazione del territorio di Capaci dal punto di vista archeologico e storico-antropologico, in quanto vi erano errori nel bando di selezione pubblicato. Visto che ad oggi non sono pervenute determinazioni da parte dell’Amministrazione in tal senso pubblichiamo un’interpellanza del Consigliere Siino Sebastiano in merito: Al Sig. Sindaco Al Presidente del Consiglio Al Responsabile Area I-“ Servizi Generali” Al Segretario Generale OGGETTO: Progetto “Capaci: i Thesauroi del territorio”, volto alla valorizzazione del territorio di Capaci dal punto di vista archeologico e storicoantropologico. INTERPELLANZA Con riferimento al bando di selezione divulgato dal Comune di Capaci che prevedeva il reclutamento di n. 10 allievi per lo svolgimento del progetto, con candidature da presentare anche tramite e-mail (domanda di partecipazione ed un curriculum vitae) da tutti gli interessati in possesso dei requisiti previsti per la partecipazione al corso di formazione della durata di 120 ore, lo scrivente ha raccolto, inaspettatamente, delle lamentele da parte di alcuni nostri concittadini. Infatti, secondo quanto riferitomi, alcune candidature non sono mai pervenute al supervisore del Progetto (Centro Internazionale di Etnostoria di Palermo), a causa di un errore di trascrizione dell’indirizzo e-mail presente nel citato bando – redatto a cura della Amministrazione comunale – in cui si legge: [email protected], anziché [email protected]. Tale errore ha, di conseguenza, proibito ad alcuni partecipanti di godere del diritto di selezione attraverso un colloquio allo scopo indetto. Considerato che venuta ufficialmente a conoscenza del disguido, per tramite della nota dell’ACLI di Capaci, l’Amministrazione Comunale non è intervenuta affinché fossero riaperte le selezioni ed indetti nuovi colloqui, per assicurare quindi pari opportunità tra tutti gli interessati. Preso atto che è stato dato ugualmente inizio al corso in questione. Si chiede al ns. Sindaco di conoscere come intende risolvere la vicenda sopra narrata e quali rimedi intende intraprendere, anche al fine di recuperare la fiducia nei confronti della nostra istituzione locale da parte chi indebitamente estromesso e leso nel proprio diritto di partecipazione. CAPACI li 13/04/2010 Il Consigliere Comunale (ing. Sebastiano SIINO) L’angolo dell’ecologia e ambiente Lo sapevate che in Italia, attualmente viene riciclato il 15% dei rifiuti industriali e solo il 7% di quelli domestici? La spazzatura domestica, formata da un miscuglio di materiali, nel nostro paese è composta in media: Carta e cartone 28% Materie plastiche 16% Tessili e legno 4% Vetro 8% Metalli vari 4% Materie organiche 29% Polveri/ceneri 11% E-mail: [email protected] Ai fini del riciclaggio, ognuna di queste frazioni ha un proprio valore e deve essere, perciò, separata dalle altre. Negli altri paesi i rifiuti sono considerati la nuova ricchezza, infatti da una tonnellata di rifiuti solidi urbani conferiti in discarica è possibile recuperare: • • • I palermitani stanno iniziando a percorrere questa nuova strada (si fa per dire, al nord sono ormai anni che si fa la differenziata), e non sarà facile, anche perché la gente incivile è ovunque, ma questo passo si doveva pur fare, ci stanno provando, E NOI?? Euro 77,47 di alluminio; Euro 5,16 di carta; Euro 7,23 di acciaio. A cura di PUCCIO PIETRO RACCOLTA DIFFERENZIATA: A PALERMO E’ REALTA’… NOI COS’ASPETTIAMO?!? Nell’ultimo numero de “L’INFORMATORE” ho parlato dell’importanza della Raccolta Differenziata e della necessità di essa, visto le condizioni pessime che abbiamo passato in questi primi mesi del 2010. Noi cittadini di Capaci costretti a vivere ai limiti della sicurezza sanitaria e dell’indecenza umana. Montagne di rifiuti ed odore insopportabile, insomma un habitat ideale per i topi (e se ne sono visti a passeggio per il paese…!!!). Ultimamente la situazione sembra leggermente migliorata, apparentemente, ma questo non deve farci dimenticare ciò che abbiamo vissuto, anche perché questa situazione purtroppo potrebbe ripresentarsi. Il comune di Palermo ha voluto dare un forte impulso alla tutela della salute dei suoi cittadini e della salvaguardia dell’ambiente, tutto questo con un’iniziativa di Raccolta Differenziata porta a porta. Un progettoun’iniziativa di Raccolta Differenziata porta a porta. Un progetto iniziato in alcuni quartieri della città ma che a breve andrà ad estendersi per tutto il comune di Palermo. Come funziona?? Niente di più semplice, il comune di Palermo fornisce un kit con sacchetti e bidoni contrassegnati (carta, plastica, organico), il calendario per la raccolta ed un opuscolo informativo. In pratica, i cittadini separano, mettendo la carta nel sacchetto contrassegnato ad essa, lo stesso con la plastica e l’organico, e gli addetti del comune verranno tutti i giorni per ritirarli. Questi rifiuti verranno poi riciclati ed utilizzati per nuove produzioni. Quindi una maggiore tutela ambientale, ma soprattutto, e qui la novità, più benessere e gioia per i nostri occhi, nel senso che con la differenziata porta a porta VERRANNO TOLTI I VECCHI CASSONETTI STRADALI, immaginate, non vedremo più quei cassonetti stracolmi e soprattutto tutto il contorno di rifiuti attorno ad essi, naturalmente avremo strade e marciapiedi più puliti e percorribili ma anche più spazio per i parcheggi, il che non guasta. COS’ASPETTIAMO??? Il nostro paese, pur essendo più piccolo di Palermo non è capace di organizzarsi?? O tanto meno provarci?? Ad esempio iniziare dai grandi condomini, grazie alla collaborazione dei loro amministratori, per passare agli edifici pubblici e quindi alle scuole elementari e medie, in più si da una corretta educazione ai bambini sulla tutela dell’ambiente…..già immagino un bambino che rimprovera la madre che sta per buttare una bottiglietta d’acqua dentro il sacchetto della carta….!!! E’ UN PASSO TROPPO LUNGO E AVVENTATO PER LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE?? Speriamo di no anche perché la pulizia del nostro paese dev’essere all’ordine del giorno per il Sindaco e Consiglio comunale, altrimenti qualcosa deve cambiare perché LA STORIA DEL NOSTRO PAESE, LA SUA NOBILTA’ E DIGNITA’ NON PUO’ ESSERE SOMMERSA DA MONTAGNE DI RIFIUTI !!! PROVENZA ANTONINO LETTERA DI UNA MAMMA DI CAPACI Vi scrivo per informarvi di alcune situazioni spiacevoli che si sono venute a creare presso l'asilo nido, denominato "IL CUCCIOLO" e sito in via degli Oleandri, in cui mio figlio è iscritto. - A Maggio 2009 iscrivo mio figlio all'asilo Nido comunale di Capaci, dove mi informano che l'ammissione è subordinata ad una graduatoria ed al pagamento di una retta mensile proporzionale ad un reddito ISEE (nel mio caso questa retta equivale a 160,00€). All'inizio di Settembre, avvisata dall'Assistente sociale del Comune che mio figlio è stato ammesso, mi reco a visitare l’asilo per dei chiarimenti e mi viene comunicato che il servizio di mensa (dalla preparazione alla consumazione) viene effettuato all'interno della struttura e che la spesa E-mail: [email protected] viene fatta giornalmente in proporzione al numero dei bimbi presenti. - A fine Settembre, veniva indetta una riunione con tutti i genitori in cui la Dott.ssa Rizzo (Funzionario Responsabile) comunicava che, a seguito di un’ ispezione ASL, in cui era stata riscontrata l'inadeguatezza della cappa aspirante, la cucina non poteva essere utilizzata e, di conseguenza, il servizio mensa con cucina interna avrebbe subito uno stop, venendo sostituito da una ditta esterna di catering. La stessa Dott.ssa Rizzo ci assicurava inoltre che si trattava solo di un problema momentaneo di 15-30 giorni (max 2 mesi), respingendo le richieste di sospensione/riduzione della retta. - A metà Ottobre circa venivo chiamata per l'inserimento di mio figlio. - Dalla fine di Novembre io ed altri genitori abbiamo ripetutamente sollecitato la Dr.ssa Rizzo(funzionario responsabile) affinché risolvesse il problema mensa visto che ci aveva assicurato che la preparazione dei pasti all'interno della struttura poteva al massimo ritardare di 2 mesi. La Dott.ssa prima ci risponde che ci sono dei ritardi con i lavori; poi che si deve montare solo una porta; in seguito, dopo ulteriori nostre sollecitazioni, risponde che è tutto pronto ad eccezione della solita porta da montare e della visita della ausl per il collaudo o approvazione dell'adeguatezza della struttura. Si arriva così a fine Dicembre !!!! L'asilo nido riapre dopo le festività natalizie. - Verso il 27/28 Gennaio ci viene comunicato che giorno 29 Gennaio 2010, le due insegnati precarie cesseranno il loro lavoro, in quanto il Comune, per problemi di bilancio, non è più in grado di sostenere la loro spesa e, pertanto, il servizio di asilo verrà garantito solo per i primi 12 bambini che si presenteranno all'asilo (6 per ogni insegnante, come da regolamento). Il lunedì successivo una delegazione di genitori (di cui facevo parte) si reca dal Sindaco per avere chiarimenti. Il Sindaco ci risponde che il Comune ha grossi problemi finanziari e non può permettersi di pagare altro personale e, non potendo quindi in nessun modo ripristinare il contratto alle due insegnanti, ci propone come educatrice sostitutiva una dipendente comunale in servizio presso l'ufficio dell'assistenza sociale. Inoltre, in assenza di quest'ultima, si poteva contare su una seconda dipendente. Nostro malgrado accettiamo questa soluzione anche perché l'inserimento presso un'altra struttura avrebbe creato ancora più disagio ai bimbi (anche per il cambio di compagni). A tal proposito tengo a precisare che per alcuni bambini, tra cui mio figlio, il cambio dell'educatrice non è stato facile nonostante la buona volontà della stessa. - Giorno 18/3 viene comunicato verbalmente che giorno 19/3, l'asilo nido avrebbe chiuso poichè essendo sospese tutte le attività scolastiche con mensa (scuola materna ed elementare) , solo per l'asilo nido non si riusciva a provvedere con il catering esterno (anche se non capisco bene il motivo). Ancora una volta, nostro malgrado, accettiamo tutti e d’altronde, pur volendo, io non avrei avuto neanche il tempo di lamentarmi visto che la decisione mi era stata comunicata solo il giorno prima. -sempre il 18/3 mi viene detto che la nuova insegnante si sarebbe assentata il lunedì successivo e pertanto veniva chiesto a noi genitori di tenere i bambini a casa, in quanto non c'erano abbastanza insegnanti per assicurare il servizio a tutti i bambini. - Giorno 23/3 mi reco ad accompagnare il bambino a scuola ma essendo ancora assente l'insegnante ho dovuto riportare a casa il bambino. Mi reco dalla Dott.ssa Rizzo per avere chiarimenti, visto che il Sindaco in persona aveva assicurato la sostituzione dell'insegnante in caso di assenza, ma la Dott.ssa mi risponde che non può farci nulla e anzi mi consiglia di ritirare il bambino (non avrebbero applicato la penale, vedi regolamento) e di portarlo in altri istituti!!!! Premesso che io non intendo cambiare istituto, provocando altrimenti altri disagi a mio figlio (cambio insegnante per la seconda volta, cambio struttura e compagni), in ogni caso ad anno scolastico inoltrato dove avrei potuto trovare posto??? - Giorno 26/3 le insegnati mi comunicano che il lunedì successivo l'insegnate si sarebbe assentata nuovamente e visto che l'ammissione dei bambini seguiva la graduatoria, (prima precedenza ai genitori entrambi occupati, poi secondo graduatoria di ingresso) l'unico modo per sapere se c'era posto, era quello di presentarsi in loco alle 09:00 per constatare se ci fosse il "posto". Non mi sono recata quel giorno all'asilo alle 09:00 perché avevo degli impegni personali alle 08:30 ed ho provveduto a portare mio figlio per quel giorno a mia madre. Siamo arrivati al 2 di Aprile: spero che non si ripeta più di portare i bambini a casa per assenza di personale e attendo insieme a tanti altri genitori che sia ripristinata la preparazione dei pasti della mensa all'interno della struttura. Noi genitori siamo indignati per la superficialità con cui il Comune di Capaci tratta i cittadini e ritratta degli accordi riguardanti dei bambini al di sotto dei 3 anni!!!! E-mail: [email protected] Rizzo Antonella Pasqua: tempo di Misericordia Il giorno della Resurrezione c’è un gran correre di persone: Maria Maddalena corre per andare ad avvisare Pietro e l’altro discepolo (Giovanni). Anche questi due corrono per recarsi al sepolcro. La Resurrezione, da subito, mise in moto i discepoli. Ma sapevano dove andavano? Perché correvano? Senz’altro tutti si muovono a motivo di Gesù e non, semplicemente per un cadavere. Per Maddalena, in effetti, la salma scomparsa è ancora “il mio Signore” (hanno portato via il mio Signore). Anche il correre dei due discepoli manifesta un’agitazione che apparirebbe esagerata se si trattasse solamente della preoccupazione per il trafugamento di un corpo. Non c’era già, in loro, la segreta speranza che la loro storia con Gesù non fosse davvero finita lì? Che si riapriva uno spiraglio di futuro con lui? Questa debole fiammella di speranza presto sarebbe divenuta un fuoco ardente capace di trasformarli in apostoli coraggiosi, fino al martirio. Il “correre” verso una meta divenne, per l’apostolo Paolo, una metafora della vita cristiana in toto. Nella lettera ai Filippesi scrive: “non ho certo raggiunto la meta, non sono arrivato alla perfezione, ma mi sforzo di correre per conquistarla dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso chi mi sta di fronte, corro verso la meta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù”. La Risurrezione di Cristo infonde negli uomini la speranza di raggiungere una meta, la speranza che il loro correre non è senza senso. Non più solamente mete parziali e intermedie, o peggio illusorie, ma la speranza di una meta definitiva: “lo sguardo Misericordioso di Cristo seduto alla destra del Padre”. La speranza cristiana non è una semplice aspettativa (mi aspetto di raggiungere Cristo in cielo, chissà, forse, magari). No, una speranza così non potrebbe sostenere nessuna santità! La speranza cristiana è partecipare già, grazie allo Spirito di Dio che è in noi, della Risurrezione “siete risorti con Cristo”, per questo si può dire che la speranza cristiana è “una speranza certa”: è avere già il cuore nella meta da raggiungere; vivere nella storia, ma con il cuore già in cielo. Questa realtà è inscindibile dall’essere già “morti con Cristo agli elementi del mondo”, ossia dall’essere liberi dalle preoccupazioni per le cose della terra e confidare solo nella grazia di Cristo. Il cuore in cielo attinge una forza capace di sostenere un concreto rinnovamento dei propri comportamenti e perfino dei propri sentimenti: “fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria…”; “rivestitevi invece di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità….” Gioiamo dunque, perché oggi, Cristo nostra Pasqua è Risorto e con la sua Risurrezione ha aperto a noi le porte del cielo, ci ha ricolmati della Sua Misericordia, ci ha riconciliati con il Padre ci ha dato la speranza certa che dove è Lui saremo anche noi. La pagina di spiritualità è redatta a cura di: ROCCO BATTAGLIA NOMINA COMPONENTI NUCLEO DI VALUTAZIONE ANNO 2009/2010 Il Sindaco Salvino con determina n.87 del 31/12/2009 ha nominato i componenti del Nucleo di valutazione per l’anno 2010. Tale organo ha il compito di procedere alla valutazione dei risultati conseguiti dai dirigenti o dai titolari di posizione organizzativa nei Comuni privi di personale con qualifica dirigenziale. I componenti scelti sono: Erasmo Vassallo Presidente, Ettore Falcone componente ed Eleonora Rizzo componente. Il compenso spettante annuo ad ogni componente è di Euro 3.000,00 al lordo. Auguriamo buon lavoro ai componenti del nucleo in attesa di poter prendere atto delle valutazioni del collegio nei confronti dei dirigenti del nostro comune tenuto conto anche delle dichiarazioni fatte sul funzionamento della macchina burocratica, in campagna elettorale, dall’allora candidato sindaco Vassallo oggi presidente del nucleo. LA REDAZIONE E-mail: [email protected] CITTADINI, UDITE!!! UDITE!!! UDITE!!! UDITE!!! UDITE!!! L'Amministrazione Salvino oltre a tentare l'aumento della T.A.R.S.U. sta tentando di far pagare anche parte dell'abbonamento dell'autobus e del treno agli studenti in base al reddito. (alla faccia del diritto allo studio). Infatti, in barba a quanto previsto nel programma elettorale diffuso durante la campagna elettorale dove sta scritto che avrebbero potenziato il servizio di trasporto urbano ed extraurbano (AST e TRENITALIA) in favore degli studenti ed avrebbero erogato anche un contributo per le spese di trasporto sostenute dagli studenti universitari, nel Consiglio comunale che si terrà giorno 22 Aprile alle ore 20.00 presso il palazzo Pilo, verrà affrontata la proposta di un regolamento che all'articolo 8 prevede: il trasporto scolastico e' assicurato su richiesta e con la partecipazione al costo mensile del servizio da parte degli utenti fruitori in ragione dei limiti di reddito di cui alla seguente tabella: FASCE DI REDDITO SERVIZIO SCUOLABUS USO MEZZO AST RIMBORSO SPESA FF.SS. DA 0 A E. 7.000 DA E. 7.001 A E. 15.000 DA E. 15.001 A E. 30.000 OLTRE E. 30.000 ESENTE E. 10.000 E. 20.000 E. 30.000 ESENTE 30% 40% 60% 100% 70% 60% 40% nel caso in cui nel nucleo familiare vi siano tre o più figli la quota di partecipazione verrà ridotta al 50%. Insomma l’A.C., già sorda alle lamentele degli studenti relative allo scadente livello del servizio erogato, fa adesso questo “regalo” ai giovani ed alle famiglie, adesso costrette anche a pagare. Ma evidentemente l’A.C. ha deciso di “spennare” la Cittadinanza, infatti, se il Consiglio comunale, giorno 22 Aprile dovesse approvare i regolamenti in questione, sia quello riguardante l'aumento della T.A.R.S.U. sia quello riguardante il contributo che le famiglie dovranno pagare per mandare i figli a scuola (per la prima volta si verificherebbe una cosa del genere a Capaci !!!), l'Amministrazione Salvino passerebbe alla storia come quell'Amministrazione che ha aumentato la pressione fiscale alle famiglie in un momento di crisi economica mondiale. E dire che il nostro Sindaco e' molto religioso e dovrebbe seguire le intenzioni del Papa che predica sempre di attuare politiche a sostegno delle famiglie!!! Noi ci auguriamo che durante i lavori del Consiglio sia discussa attentamente questa problematica e sia messo in risalto il fatto che le famiglie non potrebbero mai sopportare né l'aumento della T.A.R.S.U. né la quota di partecipazione per mandare i figli a scuola. Ci auguriamo pertanto che il Consiglio comunale dimostri una maggiore vicinanza ai problemi della gente rispetto a quanto fatto dalla Giunta Salvino che, dopo le bugie, “bastona economicamente” i capacioti. Pertanto speriamo vivamente che l’Assise Cittadina bocci questi regolamenti. E il programma elettorale??? Carta straccia, ma del resto già lo sapevamo. Ricorderete: dimezzamento indennità ??? L'Amministrazione Salvino, visti i risultati raggiunti ha approvato una delibera con la quale gli Amministratori percepiscono l'intera indennità prevista dalla legge. Eppure con quei 120.00 euro all'anno che il Sindaco Salvino doveva risparmiare grazie al dimezzamento delle indennità, avrebbe potuto coprire le spese di trasporto degli studenti!!! I risultati ve li daremo nel prossimo numero dell’Informatore. Speriamo solo che anche il diritto allo studio per i ragazzi di Capaci non debba diventare un lusso accessibile a pochi!!! MICHELE GUASTELLA E-mail: [email protected] CAMBIA L’AVVOCATO MA IL SOTTOPASSO RIMANE ANCORA CHIUSO LA STRATEGIA DEL VICESINDACO RISULTA ANCORA FALLIMENTARE ENNESIMA BOCCIATURA DEL TRIBUNALE La vicenda della riapertura del sottopasso di via degli Oleandri è stata un altro “cavallo di battaglia” utilizzato dall’Amministrazione Salvino per carpire il consenso dei Cittadini che, in buona fede, hanno creduto alle tante “bufale” raccontate dall’attuale maggioranza. Qualche “sapientone” della Maggioranza accusava l’Amministrazione Longo di non essere né in condizione né in grado di poter ottenere il dissequestro del sottopasso affermando che in caso di vittoria avrebbero riaperto il sottopasso in appena due giorni !!! Ma dopo ventidue mesi di Amministrazione Salvino, il sottopasso è ancora chiuso!!!!! Ci accingiamo a trascorrere ancora un’altra estate con il sottopasso chiuso con ulteriori danni all’economia del Paese e soprattutto delle attività commerciali che a stento riescono a sopravvivere. Da alcuni giorni è arrivato l’ennesimo diniego di riapertura del sottopasso da parte del Tribunale. Si proprio così, l’amministrazione dopo aver sostituito l’avvocato Lo Bello con il Presidente dell’ordine degli avvocati di Palermo avvocato Sanseverino sperava di riuscire ad avere risultati migliori ma a quanto sembra cambiando l’avvocato il risultato è rimasto lo stesso: SOTTOPASO CHIUSO. Forse allora bisognava cambiare strategia e non avvocato!!! Del resto le strategie adottate sono state tutte fallimentari. Ricorderete il primo progetto di messa in sicurezza presentato dal vicesindaco e ritenuto da tutti insufficiente? Hanno avuto ragione i consiglieri sia di minoranza che di maggioranza che fin dal primo momento hanno ritenuto fallimentare la strategia dell’amministrazione. Ricorderete anche l’ennesima trovata del Vicesindaco che con delibera n.100 del 30 ci auguriamo, come tutti i cittadini di Capaci, che il sottopasso venga riaperto. Inoltre ci auguriamo che l’amministrazione con le sue iniziative legali non pregiudichi il risultato dell’istanza di dissequestro presentata dalle Ferrovie per eseguire i lavori per la realizzazione del passante ferroviario. Anzi ci auguriamo che l’amministrazione affianchi le Ferrovie nella richiesta di dissequestro come già da tempo ha suggerito il Consiglio comunale ed anche il precedente legale. Giugno 2009, avente ad oggetto: “Dissequestro… sottopasso di via degli Oleandri – probabilità degli eventi atmosferici –indagini statistiche”, ha dato incarico professionale - per un costo pari a Euro 12.000.00 - al fine di acquisire uno studio teso a redigere un’analisi sulle probabilità di accadimento dell’evento meteorico dell’11 Settembre 2006. Tale studio mirava a dimostrare, statisticamente, le scarse probabilità con cui tale evento possa ripetersi. Come già saprete anche tale istanza è stata rigettata dal Giudice dichiarando, di fatto, il fallimento anche di questa seconda strategia intrapresa dal Vicesindaco. Morale della favola: soldi persi. E i cittadini pagano!!! Noi del movimento AmaCapaci E-mail: [email protected] M.GUASTELLA / N. SPECIALE MOSAICANDO Domenica 18 Aprile in Chiesa Madre a Capaci alle ore 18.30 si è svolta una cerimonia per la “Giornata dell’amore” dedicata al laboratorio MOSAICANDO. Mosaicando è un laboratorio insegnato a tutti che”l’amore è l’unica cosa che vale e che non si può essere cristiani se non si mette alla base di tutta la vita l’amore”. Durante la cerimonia del 18 aprile, celebrata da Monsignor Giovambattista Vassallo e animata dalla “Schola Cantorum”, educatori e bambini sono stati presentati alla comunità e hanno sfilato in processione offertoriale i simboli del loro cammino di fede ,ricevendo alla fine della funzione uno scapolare distintivo del gruppo. Il laboratorio Mosaicando già dal mese di Ottobre è impegnato nella realizzazione del progetto “Oltre l’orizzonte”. Incontrarsi nelle differenze, attraverso il quale ha sviluppato il tema dell’accettazione dal punto di vista etnico-razziale e non solo e a tale scopo il laboratorio si è avvalso della collaborazione di delegazioni provenienti da vari paesi del mondo. Con i manufatti prodotti dai bambini durante le attività di laboratorio in occasione della festa di San Valentino abbiamo organizzato un mercatino di beneficenza dal titolo “ AMARSI OLTRE L’ORIZZONTE”. artistico-creativo che si rivolge ai ragazzi dai 6 ai 13 anni con lo scopo di educare ai valori civili e religiosi, attraverso la realizzazione di un progetto, che si rinnova tutti gli anni e che si avvale di vari laboratori artistici e creativi quali: laboratorio di danza, canto e recitazione, laboratorio di decoupage, pasta di sale, perlin-deko, bamboline multi-etniche di lana e laboratorio di cucina. Il laboratorio Mosaicando nasce nell’anno 2008-2009 nell’ambito dell’Associazione Madre Teresa Cortimiglia e prende spunto dal Carisma della Madre Venerabile, fondatrice dell’Istituto delle suore francescane di S.Chiara, una suora nata a Corleone che ha dedicato la sua vita ai sofferenti, ai bisognosi e all’educazione dei giovani. Mosaicando si ispira anche alla spiritualità di Chiara Lubich fondatrice del movimento dei focolari “una vita spesa ad amare il suo Dio e il prossimo, con un amore profondo per ogni persona”. Cittadina onoraria di Palermo ha A Mosaicando ogni bambino è indispensabile alla realizzazione del progetto come ogni tassello in un grande mosaico ed è unito agli altri componenti, da legami affettivi che nascono durante il percorso educativo. Noi dello staff: Monsignor Giovambattista Vassallo, Suor Helda Maria Alvarez, Giusy Careri, Giulia Cannova, Vito Longo, Giovanna Monte. Per info: Giusy Careri tel 3397456563 (Responsabile del progetto). E-mail: [email protected] MOSAICANDO NORD SUD note di giusto di lorenzo NEW YORK CAPACI Con orgoglio mio padre si sarebbe rivisto in abito coi suoi di Capaci “metropolitani d’America”, allora ed ancora nell’abitudinario vezzo a perdersi di scambiarsi abiti per soldi, al punto d’illudersi sin nell’interscambiabilità dell’abito mentale d’internazionali, a proposito dei piccoli Terroni provinciali. Più terra terra in questione basandosi, vieni percorrendo automobilmente la distanza dalla metropoli a due passi di gittata, allorché fuori dai classici ingorghi a noia, dei rossi libero vai ci sei sul volo finita, oh! ripiombarsi addosso all’ultimo insospettabile mozzicone velenoso, al ritmo più morto dell’altra “via Libertà”, alias corso principale lungo alla piazza di Capaci Palermo-2 Proibitivo il sabato pomeriggio in tilt, senz’alt ai semafori a strisce bianche, vai per sfrecciarsi su solida macchina sprint, più un pezzo di riserva di motorazzo per cranio o su due ruotanti, in giro girovagando frementi bellimbusti a sgomiti, calma! daccapo si tornerà sul naso imbottigliati del punto centrale, nei dintorni di partenza… arrivati, comodamente nevrastenici in gabbia, fuori e in fondo tutti contenti. Là navigati al posto fresco… di posteggio, dove dislocate ci stanno in fiera girandole d’offerte delle moltiplicate cento vendite, non di solo pane certo a spendersi o molto più a pesci e contorni pure al salato, prova a ventose col miele d’ogni sorta di ben di Dio del mondo del voluttuario appetibile, a doppiaggi o al triplo dell’inservibile di negozio un pezzo fatto omaggio, lo sfizio ormai che non ci possiamo più permettere, neppure nella Capaci degli spendi lords spandi. Donde s’alimenti questo giro del piccolo grand’affare, con presunta manna di compratori danarosi…, misteriosi se te li scopri a mezzodì sfaccendati, giacché oro non è tutto che luccica di sfarzi, durante l’anno ad attendiste commesse con luminarie fisse o risplendenti a lussi dell’estate di vetrine e veline, buone per tutti i benvenuti figli di donna. La bella stagione dei prezzi zucche a crema salgono alle stelle dei matti, da centro city d’alto centro, che s’esporta in marcia di massa da Palermo “bene o male”, per te se n’acquisti quanto e più brutta merce, Capacioto scioccato new Capacense. Aprono i negozi e molti chiudono i battenti, a giro non v’è quasi chi non tentata una buona volta la sua carta di danari, industriarsi nell’arte tradizionalmente rimastaci d’impasticciatori, ormai senza granché alternativi burattini esterni (per “vinnituri”), peraltro coi nuovi benvenuti abitanti bravi apprendisti concorrenziali, se non meglio streganti “stranieri” gli s’affidano i clienti Capacioti d.o.c.. Con una percentuale mista d’assoluto record dei commercianti, ripieganti generici Capacensi che non s’arrendono col nulla a vita d’aggirarsi disperati, tutt’intorno al deserto del vago territorio stretto economicamente senza…, sensali soli di case o più moderne immobiliari dei terreni super-prezzati, di quanti possidenti d’area per acquirenti fortunati. Se si può costruire… palazzi e le ville o villette, ponti d’oro in auge da mezzo secolo bagnato, sfondato della grande Capaci dell’inurbamento. È il grand’abitativo frammisto a freddo già tutto cucinato, sino all’osso … l’alimento spolpato cercasi di undicimila anime, dalla parte degli autoctoni spenti apolidi (cinquemila) con l’altro mezzo porco d’esteri a frotte arrivati spaesati, in rocambolesco rimescolamento “l’inevitabile” senza patrie interland. Sull’onda unica più forte della modernità travolgente tutti, insieme confusi… fusi e anonimi spersi a casati, stiamo e non siamo manco dappoco i new Capacensi. Men che mai i Capacensi d’adesso non saranno tradizionali paesani… Torrettesi o Carinesi e Isolani resistenti, sì al top evoluti si danno dei Signori a teste d’antico metropolitane, fuori del miserabile pensiero d’un piccolo campagnolo o marinaro d’attaccaticce radici, con le semplici opportunità strutturali locali, ci si vuol altro o niente regna qui… Tanto siamo di Palermo… un salto salvi su in solida, liquidi del resto a farsi tosto metropolitani e mediamente all’avanguardia senza freni, s’è detto dell’ostentazione lussuosa dei blasonati a ridursi squattrinati, avanti al completo richiamo coniuganti modernamente del costume lussureggiante spopolante, sexy appeal niente di che un giro di coppia supernormalmente di scoppiati. Londinesamente qui in palese… il nudo non è anonimato. Belli e belle di giorno spiazzano al sole del piacere aggiornato sempre verde, prima di quel che dopo arrivato l’estivo riminese, meglio è focoso new Capacense. E-mail: [email protected] La contraddistinguente appariscenza multitinta variegata non si creda solo Capacense d’importazione “straniera”, allor mescolandosi proverbialmente già allignava nel rigoglioso orgoglio globale di libera uscita delle “Capaciote” (navi) sull’aperto Mediterraneo nei secoli, saltandosi alla spavalderia d’arrembaggio novecentesco degli eredi naviganti celeri a somministrare il “pacco”, colonie dei Napoletani coemuli nel vecchio e nuovo mondo... della luna. Allorquando dal cielo nei sessanta e settanta finalmente non piovve, benedetta l’ingegnosità notoria al soldo… del pane, almeno per una centina del mestiere la fortuna venezuelana, delle scarpe per signora… a provarsi, comodamente con la posizione fatta a vita di un quarto di famiglie, casa di proprietà e giardini, aree e liquidi di fucina a vista di pozzo dell’edilizia. I nuovi my lords Venezuela come i “Napoletani” pionieri Capacioti e con tutti i vecchi “burgisi”, così furono riveriti e per umana invidia dei circonvicini avventori “viddani” o marinari, certo a confronto fieramente vanterosi dei nostri allora in buon arnese e le teste da sempre libere pensanti, ognuno “chi t’interessa a te” far per sé e tre, comunque con soldi ed ai comodi non porci ancora d’allineati al buon tempo antico. Gli ex valenti “burgisi” via via saremo a venir quando spiantati e impenitenti, allorché dai quattro venti forzati a scalare… prezzo di frutto misto, mica male dei solidi villeggianti o professionisti acquartieranti in tranquilla periferia, in uscita di città inesorabilmente ad affluenza dei vari senza cerca piazze e fortuna, per quanti ancora di più largo mondo all’avventura in porto franco di transizione convenuti, nuovi con vecchi abitanti ripiantati alla rinfusa ed assiemati certo dal moderno verbo fai da te, l’unico di quest’ultima New York Capaci s’è, l’Americana di mio padre più non è. Ti fai una ragione di tutto l’apparire e niente che si quaglia, delle mille contraddizioni al vetriolo del vitaloro strafare con vivacchiare in fragile equilibrio d’evaporanti Capacensi, dalle foghe abbaglianti dei corpi di spiaggia esaltati con metropolite menti esagitate, a serate gongolanti di roba varia, mentre la piazza ancora languirà in leggero dormiveglia dell’infinito grigiore scontato dell’inverno, né carne spaesanato né pesci all’estate. Lo scenario francamente illuminante è di una grande potenzialità di ricchezza, che non se ne fa granché pane o di mollicucce a male, dei figuranti ibridi uomini d’un malconcio vivere socialmente in bilico plumbeo, tra mezzo genio svagato e sregolatezza sciatta, del fumoso lusso con sfiancati poveri proliferanti e pazzi, nella modernità delle apparenze al vento di disaggreganze di velleitari Newyorkesi, d’un piccolo borgo grande decadente. Non saprei di Capaci se dirsi l’immagine riflettono i suoi politici, o meglio… peggio a farsene la speculare realtà disguidata, dai tanti da qualche decennio a ruota di ribassanti protagonismi amministrativi, all’ultimo appello ormai senza rispondenze, di un Comune a macchina di base burocratica sfasciata. Senza le mani per l’ordinario, per ordinare il tortuoso territorio civile manca la testa…. Si cominciasse da cosa, quale è il predetto esemplare a corona…, s’aprire la seconda a Quattrovanelle di stralcio dell’intasatissima Nazionale. Ma bisogna progettare prima… l’ufficio di progettazione, dai non dispereremo mai all’ottimismo. Bene sempre, ora solo se io nel frangente e tu dovunque o da chiunque ci si mettesse in piccolo a riprogettare… il grande, sai di stile ai due staccati fili potenziali di fieri paesani come “Palermitani” veri, chissà si ripartirà per New York antica Capaci futura. PROF. GIUSTO DI LORENZO LA SEZIONE DI CAPACI DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINEIRI AL XX RADUNO Il 18 aprile 2010 sul lungomare di Reggio Calabria, alla presenza di migliaia di persone, si è concluso il xx raduno dell’associazione nazionale carabinieri. a sfilare oltre 30 mila carabinieri in congedo alla presenza del comandante generale dell’Arma, del Presidente nazionale dell’Associazione, dei prefetti di Reggio Calabria e Messina e del Presidente della regione Calabria. Alla manifestazione ha partecipato una folta rappresentanza della nostra attiva sezione, sfilando con lo striscione riportante i loghi della stessa associazione e quello della nostra città. Si allega foto della manifestazione con la presenza anche delle “benemerite” moglie dei soci medesimi ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI. E-mail: [email protected] SALVATE IL SOLDATO RYAN E SALUTIAMO IL SACRIFICIO DEL PARTIGIANO SALVINO, CADUTO PER LA LIBERTA’ Ricordate la sceneggiatura del famoso film americano “SALVATE IL SOLDATO RYAN”, la cui storia è ambientata nell’ambito dell’operazione militare dello sbarco in Normandia, nel corso della seconda guerra mondiale, in cui una piccola famiglia della borghesia americana vive la drammatica tragedia della guerra, in analogia una vicenda del genere si è vissuta nel nostro Paese dalla famiglia Salvino ma per fortuna con un epilogo non così tragico. Ritornando al film, la vicenda dallo stesso descritta s’incentra e si sviluppa sulla tragedia che colpisce una madre che aveva in guerra ben cinque figli impegnati in vari campi di battaglia europei ed asiatici. Infatti, dopo che ben quattro dei suoi cinque figli risultano caduti durante i combattimenti, lo Stato Maggiore degli Stati Uniti d’America decide di salvare a tutti i costi l’unico figlio ancora superstite, che era anche il fratello più piccolo dei cinque, impegnato proprio nello sbarco in Normandia. I fratelli Salvino, figli di mamma Maria, in guerra erano pure cinque , ma per fortuna, contrariamente al film, ben quattro fecero ritorno a casa, mentre proprio il figlio minore, Salvatore fu l’unico a morire, durante un combattimento tenutosi a Parma nel corso della guerra di Liberazione. Epilogo questo che seppur drammatico, in pieno rispetto all’immenso dolore di mamma Maria per la perdita del figlio Salvatore, è risultato più clemente e meno tragico rispetto alla vicenda cinematografica della famiglia “Ryan”. Ritengo doveroso ricordare i membri della famiglia Salvino, figli della nostra terra di Capaci valorosamente impegnati per servire la propria patria : PIETRO ( SUPERSTITE), classe 1913, soldato del 5° Reggimento di Fanteria, impegnato in operazioni di guerra nel Mediterraneo. GIROLAMO ( SUPERSTITE), classe 1915, caporalmaggiore del 386° Battaglione-Plotone Comando, impegnato in operazioni di guerra nelle città di Pola e Zara – Ex Jugoslavia. ANTONINO (SUPERSTITE), classe 1918, soldato e poi transitato nei Carabinieri, impegnato con la famosa Divisione “Acqui” in operazioni di guerra a Corfù in Grecia, e miracolosamente scampato alla tragedia di Cefalonia dopo l’ 08/09/1943, all’eccidio dei soldati italiani da parte dei soldati di Hitler nostri alleati. GIOVANNI (SUPERSTITE ed INVALIDO DI GUERRA), classe 1920, soldato del 46° Reggimento di Artiglieria Motorizzata, impegnato in operazioni di guerra svoltesi in Africa Settentrionale ( Tripoli). SALVATORE (CADUTO IN GUERRA), classe 1923, soldato artigliere che dopo l’armistizio del 08/09/1943 è transitato nella 178° Brigata SAP ( Squadra d’azione partigiana) impegnato in operazioni di liberazione sul territorio emiliano, è caduto nella città di Parma il 26/04/1945, vittima di un conflitto a fuoco per mano di un franco tiratore della guerriglia nazi-fascista, durante i festeggiamenti della liberazione. Giova ricordare ed onorare, durante il 65° Anniversario della Festa di Liberazione che ricorre il 25 aprile ( 19452010), il sacrificio di vita del nostro concittadino Salvatore Salvino, “Turiddu” come salutato dalla Gazzetta di Parma in un articolo del 31/07/1945, che morì da partigiano nell’ambito della guerra di civiltà messa in atto per liberare l’Italia dall’oppressione nazi-fascista e che è stato molto apprezzato ed amato dai suoi compagni di lotta per la sua bontà e generosità d’animo. Concludendo da dove siamo partiti, ossia dal film “SALVATE IL SOLDATO RYAN”, un doveroso pensiero, in questo giorno di festa per la storia democratica d’Italia, va al dolore ed al dramma di mamma Maria Siino in Salvino che, insieme al proprio marito Benedetto, aveva cercato durante la guerra di far rimpatriare, in virtù della circolare ministeriale del Regio Esercito nr. 40001 del 03/03/1941, i propri figli tutti impegnati in battaglia ed in particolare il figlio Antonino il più esposto sul fronte di guerra, ma per esigenze belliche dello Stato italiano ciò non fu possibile. M.LLO BENDETTO SALVINO ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI IN CONGEDO – SEZ. CAPACI E-mail: [email protected] CANONE DI DEPURAZIONE: l’Amministrazione non vuole rimborsare Tempo fa, in un articolo relativo alla tassa del canone di depurazione, chiedevamo il rimborso a favore dei cittadini in quanto il servizio non era stato erogato. Infatti la sentenza n°335/2008 del 10 Ottobre della Corte Costituzionale aveva dichiarato incostituzionale la Legge n°36 del 1994 ed il decreto legislativo 152/2006 nella parte in cui questi prevedevano che il pagamento della tariffa riferita al servizio di depurazione delle acque reflue fosse dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”. Nella fattispecie la Corte ha stabilito che le norme incriminate violavano l’art. 3 della Costituzione, andando a discriminare quanti pagavano la tariffa senza ricevere in cambio il servizio. Nel nostro Paese il depuratore ha cominciato a funzionare nell’anno 2004 e quindi, visto che la sentenza produce effetti retroattivi, gli utenti che sino al mese di Giugno 2004 non hanno ancora pagato, non dovrebbero più pagare ed il Comune non potrà richiedergli nulla. Invece, relativamente agli utenti che hanno pagato quanto fatturato, si profila la possibilità di chiedere il rimborso relativo agli anni 1998, 1999, 2000, 2001,2002, 2003 ed ai primi sei mesi del 2004. Dunque tutti gli utenti del servizio idrico possono richiedere la restituzione delle somme ingiustamente versate ma noi del MOVIMENTO AMACAPACI ci auguriamo che il Comune, una volta accertate le somme riscosse, provveda, con un’iniziativa propria, alla restituzione delle stesse, anche senza la necessità di un’apposita richiesta presentata dagli utenti interessati. Questo è, per sommi capi, quanto scrivevamo nell’Informatore di Novembre 2008. Il 9 di Aprile c.a. nel corso del Consiglio Comunale Sebastiano Siino rivolgendosi alla A.C. chiedeva se nella redazione del prossimo bilancio fosse stato previsto un capitolo a parte per il rimborso di questa tassa. Questo in virtù di un Decreto Ministeriale del 08 Febbraio 2010 che obbliga i Comuni al rimborso. Per l’Amministrazione rispondeva l’Assessore Pietro Puccio affermando che secondo lui bisognava leggere bene il decreto. Infatti l’iter procedurale è complesso e si presta ad interpretazioni certe volte di convenienza: 3 le ipotesi in cui gli utenti possono chiedere il rimborso: 1. La prima, per il rimborso totale della tassa: ne fanno parte gli utenti dei Comuni che non hanno né impianti di depurazione, né attività di progettazione né realizzazione o completamento. 2. La seconda, relativa agli utenti non serviti da depuratori attivi per i quali sia comunque in corso attività di progettazione o realizzazione delle strutture. 3. La terza, infine, riferita ai soggetti non serviti in quanto gli impianti esistenti risultano temporaneamente inattivi. Questi due ultimi gruppi di utenti hanno diritto non ad un rimborso totale della quota, bensì parziale. Poi bisogna considerare, per amor del vero, anche la durata della prescrizione che, in mancanza di riferimenti espressi nel dispositivo del decreto, pare, per l’orientamento prevalente, sia pari a cinque anni. Tuttavia, il suddetto orientamento dei giudici contabili, nonostante il decreto ministeriale lo consideri maggioritario, non risulterebbe tale se si considera che a fronte della delibera n°25/2009 della regione Lombardia ci si è espressi in maniera diversa, optando per la prescrizione decennale. Come anche le delibere della Regione del Molise e del Veneto, antecedenti la Legge n° 13/ 2009 e quelle della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, ad esse successive. Ecco perché prima parlavo di interpretazione di convenienza….D’altronde il nostro Comune, come sappiamo, in questo momento si trova in grosse difficoltà finanziarie al punto da non poter neanche fare il bilancio 2010!!! E’ di questi giorni ( precisamente del 9 Aprile) una proposta di delibera per aumentare la T.A.R.S.U e voci di corridoio parlano di un aumento del 100% della tassa. Attualmente il Comune di Capaci incassa circa il 52% della spesa per la raccolta della nettezza urbana ed il restante 48% lo si vorrebbe recuperare raddoppiando la bolletta. Noi del Movimento AmaCapaci siamo contrari ad aumentare (anzi raddoppiare) la T.A.R.S.U. in un momento di grosse difficoltà economica per i Cittadini. La ricetta che noi proponiamo è che bisogna attivare la differenziata, da subito si deve creare l’isola ecologica e già da tanto tempo lo diciamo. Con la differenziata i Cittadini virtuosi potrebbero risparmiare nella bolletta e il Comune abbassare i costi di gestione; costi che attualmente si aggirano intorno ai 160 mila euro mensili, per un totale di circa due milioni di euro annui. Secondo Noi in questo modo possiamo recuperare buona parte di quel 48% che manca per pagare il costo per la raccolta dei rifiuti. Ma come dicevo prima sono voci di piazza e speriamo che restino tali….differentemente, oltre al danno (il comune rimborserà il canone di depurazione?) vi sarebbe la beffa (raddoppierà la bolletta?)(già, peraltro, quest’anno aumentata del 10% !!!!). Insomma chi vivrà vedrà. Una buona Amministrazione si distingue in momenti come questi; una buona Amministrazione sa come operare nella difficoltà per il bene della comunità. E-mail: [email protected] CICCIO BOLOGNA IL RIMORIMENTO Stanco da morire, mi buttai sul letto, cercando di non pensare a niente ma mi passò per la mente Berlusconi mentre mi rimbombava nella testa la voce di mia madre quando, bambino, mi rincuorava dopo un brutto sogno:< < ‘Un’è nenti, ‘un’ è nenti!>>. Capii in un niente e partorii queste tre tesi ed una antitesi su Berlusconi fondate sul niente, nella speranza che di esse possiate dire: <<Niente male, proprio niente!>>. Se, invece, non dovessero essere di vostro gradimento, non ve la prendete, un’è nenti, un’è nenti! Prima tesi: BERLUSCONI ‘UN’ E’ NENTI Nessuno mai, infatti, è riuscito ad ……………….accertare la sua esistenza, ad ……………….intravedere nemmeno un lembo ………………della sua anima, autenticamente ……………...umana ed umanamente consapevole ………………dell’esistenza di altri esseri animati ………………sul pianeta. donne e bambini palestinesi per ventiquattro giorni consecutivi, nell’operazione piombo fuso, definita dall’O.N.U. CRIMINE DI GUERRA! (E poi racconta le barzellette!) Egli è il nostro non aver ancora fatto i conti col machiavellismo, l’individualismo, l’arrivismo, il furbismo, il servilismo, il signorilismo, il gallismo, il materialismo, il consumismo, il retoricismo, il trionfalismo, il populismo, l’infantilismo, il maghismo, il fascismo; egli è la mancanza di rossore di una nazione che dopo aver donato al mondo il Rinascimento, offre il triste spettacolo del suo rimorimento al ritmo d’un gracchiar di corvi in doppiopetto. Ma perché quella faccia? Alzate gli occhi! Non è il niente che riempie i vostri occhi e la vostra anima, ma lo splendore del sole nell’immenso cielo azzurro. SALVO RICCOBONO Seconda tesi: PURU CA FUSSI, ‘UN FUSSI ………………..CANUSCIBILI E come potrebbe, così spiaccicato a terra, poverino, da una valanga di leggi ad personam e devastato da un ghigno di gradi 360 virgola qualcosa? Terza tesi: E PURU CA FUSSI CANUSCIBILI ………………‘UN FUSSI CUMUNICABILI Uno così a chi lo comunichi? Ad uno ……………....così si sta vicino, come chiede la ………………moglie Veronica. Antitesi EPPURE EGLI E’ ESSERE DEL NON ESSERE Egli è il vuoto non colmato, la fallita trasformazione della crisalide in farfalla, l’assenza di peli nelle orecchie, le pause di Celentano senza Celentano, la mancanza d’un panino al formaggio ed al sole sotto un libero carrubo azzurro della montagna Zercate nel pomeriggio d’uno svagato agosto; egli è l’illusione della colomba che ritiene di poter volare più in alto senza il fastidio dell’aria da spostare, delle regole, dei giornali, dei Sindacati, dei Giudici, del Parlamento, di Napolitano, dell’intera Costituzione, della Chiesa, delle mogli, della morale, della logica, della serietà; egli è la cupa, densa cappa di nauseante silenzio sull’orrendo massacro da parte dell’esercito israeliano di uomini, E-mail: [email protected] BULLISMO Tutti ne parlano, i telegiornali sono affollati di notizie sul tema, molti bambini ne sono spesso vittime, ma chi sa davvero cosa sia il bullismo? La definizione di bullo in Italia ha un’accezione che stempera la gravità della violenza e sopraffazione che vuole denunciare. Il bullo, nel senso comune, è il gradasso, quello che si dà delle arie, ma che non necessariamente prevarica gli altri, anzi spesso il termine “bullo, bulletto” ha una valenza positiva, di affettuosa presa in giro. E’ però necessario mettere da parte questo significato per comprendere piccole e grandi tragedie ormai quotidianamente. Infatti la la cronaca è piena di episodi di bullismo nell’ambiente scolastico e ci si chiede come mai gli insegnanti non riescano a porre un rimedio, a vigilare più severamente; l’errore ricorrente è quello di punire il bullo. Per tale soggetto la punizione è segno tangibile del proprio potere sulle persone che lo circondano, la soluzione più consona sarebbe quella di cercare le radici di tale comportamento e di aiutare il ragazzo dal punto di vista psicologico. Che cosa si nasconde dietro il fenomeno dell'aumento del bullismo? Perché così tanti ragazzi si comportano come belve insensibili? Per rispondere a questa domanda è necessario scavare più a fondo e non fermarsi a giudizi superficiali. La sempre maggiore diffusione del bullismo ha certamente le sue radici in una tendenza al relativismo morale che, negli ultimi anni, sta influenzando negativamente l'educazione dei giovani. Viviamo, sempre più, in un'epoca in cui il bene si confonde con il male e in cui i giovani non hanno punti di riferimento moralmente validi. Quindi è inutile mostrare espressioni di ribrezzo davanti alle tristi storie di bullismo narrate quotidianamente dai telegiornali. Ognuno di noi, genitori, fratelli, insegnanti o educatrici deve chiedersi quale peso abbiano le proprie azioni nel comportamento dei giovani che li circondano. MARIA RICCOBONO il problema: il bullo è un ragazzo o una ragazza che compie degli atti di prepotenza verso un proprio pari sfruttando il fatto di essergli in qualche modo superiore, queste prepotenze non sono occasionali, ma si ripetono nel tempo, configurandosi come una vera e propria persecuzione. Possiamo rintracciare nella figura del bullo dei tratti dominanti come l’eccessiva aggressività, la consapevolezza della propria capacità di incutere timore e l’indifferenza verso i sentimenti altrui. Andando oltre la patina che tale soggetto si costruisce, possiamo scovare una persona estremamente insicura, che cerca conferme della propria personalità attraverso il dominio sulla propria vittima; una persona in cerca di attenzioni, che le ottiene mediante atti di violenza inaudita; una persona con forte incapacità relazionale, che attira il consenso degli altri con metodi poco idonei. È triste costatare che ormai si possono verificare episodi di bullismo in tutti gli ambienti in cui sono presenti gruppi di giovani: a scuola, in discoteca, nel cortile, sulla spiaggia, in palestra o nei luoghi in cui si pratica sport. Ne sono protagonisti ragazzi sempre più giovani, che si divertono ad esercitare una specie di oscuro potere nei confronti degli altri, attraverso differenti forme di violenza fisica o verbale. Ma ciò che preoccupa è l’ambiente scolastico, il luogo per eccellenza di educazione che vede consumarsi E-mail: [email protected] E-mail: [email protected]