Anno VIII Febbraio 2015 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA” 2 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 PARLIAMO DI... EDITORIALE N ell’ultimo periodo è aumentata tra la gente la paura di subire un furto. Una sensazione non casuale, ma che scaturisce dal senso di impotenza, di rassegnazione, quando quotidianamente si viene a conoscenza di furti avvenuti nelle abitazioni. Le forze dell’Ordine, a cui va il nostro genuino ringraziamento, si stanno impegnando al massimo delle loro forze sia fisiche che investigative, per cercare di controllare adeguatamente Il Direttore il territorio, ma diventa penalizzante, per raggiungere questo obiettivo, la ristrettezza di risorse, uomini e Massimo mezzi, che ogni giorno devono affrontare. Lo Stato Italiano ha l’obbligo di investire risorse economiche sulla Mancini sicurezza del cittadino. Si tratta di un diritto fondamentale per la persona e questo va tutelato. Noi come Orizzonti cerchiamo di dare voce al disagio di decine di persone che hanno subito un furto, un atto vandalico, una violenza “psicologica”. Il problema esiste e soprattutto le persone lo sentono come una emergenza. Non siamo fortunatamente ai livelli delle città medio e grandi, ma ugualmente il disagio è evidente. In questo numero, in accordo con le caserme dei Carabinieri di Lamporecchio e Larciano, pubblichiamo un serie di utili consigli, da seguire in fase di prevenzione del furto e che ci indicano come muoversi nelle ore successive. Si tratta di un piccolo ma interessante contributo e vi invito a leggerlo con molta attenzione (articoli a pag.12/13 e 14/15 ). Un’altra questione da parlare riguarda la contrarietà alla chiusura dell’ufficio postale a San Baronto. Nella frazione si stanno raccogliendo centinaia firme contro questa ipotesi e diversi esponenti politici stanno prendendo una chiara posizione contro questa chiusura. Sarebbe di una miopia imprenditoriale incredibile, chiudere un ufficio postale, un presidio in una zona, dove nel periodo che va aprile a ottobre si riempie di turisti, senza parlare della popolazione cha abita sulla collina. L’invito di Orizzonti è di recarvi a firmare la petizione. Facciamo sentire alle autorità competenti tutta la nostra forza. IN COPERTINA: il gruppo musicale degli “Wofhead” vincitori del Winter Music Contest di Lamporecchio da sinistra Alessandro Sartoni, Melissa Bruschi, Emilio Lucchesi, Giulio Beneforti ed Emiliano Burchi. Articolo a pag. 6/7 - Foto di Luca Secchioni© IN QUESTO NUMERO: Parliamo di: • pag. 2 - 14 Rosso Larciano *** La Bottega dei Sogni Lamporecchio • pag. 3 - L’Editoriale del Direttore Massimo Mancini *** Sommario • pag. 4 - Rubrica: “Invito a Teatro” - a cura di Mario Favilla • pag. 5 - La Meridiana Agenzia Immobiliare • pag. 6/7 - “Winter Music Contest… una scommessa vinta” - a cura del Comitato organizzatore • pag. 8/9/10 - L’Agenda di Orizzonti 10) “Commovente l’ultimo saluto a Marco Lari” 10) “...quando a lamporecchio venne Berlinguer” • pag. 11 - “Parliamo seriamente di assicurazioni” - di Marco Bartolozzi • pag. 12/13 - “Adolescenti e vandalismo” di Selma Ferrali • pag. 14/15 - “112 Chiama con fiducia i Carabinieri! Possiamo aiutarvi” - a cura del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pistoia *** 15) Centro Benessere Simoa - Larciano • pag. 16 - “Viaggiare che passione”. Rubrica a cura di Stefania Tielli • pag. 17 - “EHS” - di Tommaso Rubino • pag. 18/19 - La Rubrica del Riciclo: “Rifiuti: olio esausto e pannolini per bambini, cosa è cambiato nei nostri comuni” - a cura di Maria Valentina Luccioli • pag. 20/21 - Rubrica: La voce della luna (a cura di EcceBombo Cineclub). «Il naufragio dello Spirito. Riflessioni sul film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini» - di Roberto Aureli *** 21) «Il piccolo principe: un piccolo, grande libro» - di Valentina Fiorineschi • pag. 22 - Agraria Montalbano: “Benvenuta Primavera” - a cura di Dario Bechini • pag. 23 - Rubrica a cura dello “Studio Legale Fagni”: “Tassi usurari di mutui e finanziamenti: la Cassazione contro le banche *** Il Mestolo Lam- porecchio • pag. 24/25 - “Il ritorno del lupo” - di Michela Del Negro • pag. 26/27 - “Attualità dell’8 marzo. Le testimonianze di alcune donne di successo del nostro territorio” - di Franca Capecchi • pag. 28 - Bartolozzi Assicurazioni • pag. 29 - Rubrica: “Libri e dintorni”, a cura di Marzia Buonamici. “Agguato a Montechiaro” di Ilic e Roberto Aiardi *** Hotel Bellavista: “Ricordi passati...progetti futuri” - di Rachele Dami • pag. 30 - “La mia fine è il mio inizio …- seconda parte” - di Maddalena Mirandi • pag. 31 - “La musica nel cuore - III parte di Sabrina Bizzarri ---------------------------------------------------Lamporecchio: • pag. 32/33 - L’amministrazione comunale informa • pag. 33 -“Notizie dalla tu@ biblioteca: Il lettore gourmet – Seconda parte” - a cura di Serena Marradi, bibliotecaria (Promocultura) • pag. 34/35 - “Enrico Coturri: medico, storico locale e lamporecchiano d’adozione” - di Michela Cammilli • pag. 36 - “Stiamo ricostruendo il Partito Comunista Italiano” - di Romano Frullini *** La Posta di Orizzonti: la voce dei lettori *** “Un importante riconoscimento accademico a Raissa Ancillotti” R.d.O. • pag. 37 - L’Istituto comprensivo di Lamporecchio presenta: «Nel mondo del web: Una giornata entusiasmante tra carta e cartiere» • pag. 38/39 - «Banda “G. Puccini”. Ritrovato lo Statuto del 1893» - di Stefano Ferrali *** 39) Linea Estetica Paola Lamporecchio • pag. 40 - Rubrica “L’angolo della solidarietà”: “La forza dell’aggregazione e della comunità fa raggiungere risultati che da soli sarebbero impensabili” - a cura di Mara Fadanelli • pag. 41 - Parrocchia di S. Stefano: “Il restauro della chiesa di Santo Stefano a Lamporecchio” - di De- siderio Desideri --- “I festeggiamenti per il restauro della chiesa di Lamporecchio” di Massimo Mancini • pag. 42/43 - “Saluti da Lamporecchio” - a cura della Redazione di Orizzonti • pag. 44 - “Un nuovo pulmino per la Croce Verde di Lamporecchio” - R.d.O. *** -Ai cento campi. Ristorante, pizzeria, rosticceria. Larciano • pag. 45 - “«C’era una volta a “Maestromarco”» a cura di Stefano Ferrali *** Autosalone F.lli Caruso Lamporecchio ----------------------------------------------------Larciano: • pag. 46/47 -“Quando la chiusura lascia un vuoto. Con la scomparsa di Graziano Del Rosso, il centro di Larciano ha perso un importantissimo punto di riferimento” - di Mariangela Ferrari • pag. 48 - “L’amministrazione comunale informa: “Musica, comicità e buon cibo per una serata all’insegna della solidarietà” - a cura di Rita Squittieri Assessore alle Pari Opportunità e Attività Produttive” • pag. 49 - “Zero in condotta… pensa prima di sprecare! Spinelli Tommaso vince il contest fotografico promosso dal CCN Larciano durante le festività natalizie” - R.d.O. • pag. 50 - “Sant’Anna di Stazzema e il parco della memoria” - di Lisa Amidei (Assessore Politiche Sociali) • pag. 51 - “Metello Maccioni ... una persona speciale!” di Luigi Donati *** “Spettacolare tramonto dal Montalbano” - di Fabrizio Fedi • pag. 52 - “Fuori la scuola, dentro la scuola… Lo sfogo di un’insegnante” - di Mariangela Ferrari • pag. 53 - “Corsi che mania!!” - R.d.O. *** Monti Lepanto Larciano- -------------------------------------------------Sport, Salute & Società • pag. 54 - “Il marchio Nibali sulle maglie del GS Mastromarco” - di Massimo Mancini • pag. 55 - TATU Tasting Tuscany Ristorante Lounge Bar Larciano Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Foto Alex” - Larciano Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029 e.mail: [email protected] ** [email protected] acebook: Orizzonti - Associazione culturale Stampa e Grafica: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno VIII - Febbraio 2015 Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 3 PARLIAMO DI... N ell’ultimo mese sono andati in scena ben tre spettacoli teatrali, e stanno già per accendersi le luci sul prossimo, sabato prossimo. Non si può dire che chi ama il teatro non trovi pane per i propri denti, sottocasa. Complimenti all’Ammistrazione Comunale e all’assessore alla cultura Monica Cetraro, che stanno valorizzando al meglio il nostro teatro, rendendolo più accessibile per le Compagnie e più fruibile per il pubblico e promuovendo appieno la sua funzione di centro di aggregazione e crescita culturale, nel segno della qualità e della varietà. Come al solito vi propongo una breve recensione degli eventi recenti, per poi passare a quello che ci aspetta nelle prossime settimane. Il 24 gennaio abbiamo riso di gusto con “Carmela e Paolino - Varietà sopraffino”. Gennaro Cannavacciuolo e Edi Angelillo ci hanno regalato momenti di vero spasso e di grande avanspettacolo, sia pure in un contesto di amare riflessioni sul dramma della guerra. La grande professionalità (Cannavacciuolo è uno degli ultimi grandi della scuola di Eduardo de Filippo) fa la differenza e lascia il segno. Dopo una settimana “I Malerbi” ci hanno offerto una bella serata di divertimento con “La panacea di tutti i mali”, un classico della commedia vernacolare, mentre l’8 febbraio è stata la volta di una grande signora del teatro, Monica Guerritore, che ci ha dato un saggio della propria arte. Il confronto serrato, che culmina in un vero e proprio scontro finale, fra la grande attrice affermata nel pieno della sua maturità artistica (ma avviata al declino) e la sua giovane allieva in ascesa che le ruba non 4 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 solo la scena ma addirittura frammenti dei suoi ricordi e della sua stessa vita, ha creato una serata indimenticabile. Come accennavo all’inizio, sabato 28 febbraio ci aspetta un vero cavallo di battaglia della “Compagnia Sganzisgatto”: “FIRENZE SOGNA… E CANTA”, vincitore dei premi Miglior Spettacolo e Miglior Attrice protagonista (che altri non è che la nostra beniamina: Benedetta Bruno!) al Concorso per il Teatro del Popolo di Castelfiorentino (foto 1). Si tratta di uno spettacolo originale adatto a grandi e piccoli: una romantica storia d’amore, un viaggio nel tempo e nello spa2 zio di una delle città più belle del mondo, guidato come in un sogno dalla canzone popolare fiorentina. Le musiche sono suonate dal vivo da un trio di artisti (pianoforte, clarinetto, chitarra) e cantate dal vivo, mentre le piazze, i paesaggi, i monumenti di Firenze vengono dipinti in tempo reale dalle mani di esperti pittori. Sabato 7 marzo, infine, sale sul palco un’altra bella realtà del teatro amatoriale locale, la “Compagnia dell’Unicorno” di Vinci, che presenta una brillante commedia degli equivoci dal titolo “DA GIOVEDI’ A GIOVEDI” in cui un gioco innocente e privo di malizia dà il via a una serie incontrollata di bizzarri malintesi, che precipiteranno in un finale decisamente inaspettato (foto 2). L’energia, il ritmo serrato e la concatenazione degli eventi fanno di questa commedia uno spettacolo gradevole e brioso (io l’ho vista recentemente a Vinci e non esito a raccomandarvela). Mi fermo qui, per non stancarvi e per lasciare spazio a un paio di belle foto. BUON TEATRO A TUTTI! 1 PARLIAMO DI... Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 5 PARLIAMO DI... WINTER MUSIC CONTEST … una scommessa vinta I l Partito Democratico di Lamporecchio, durante la prima edizione della Festa de L’Unità d’Inverno, ha organizzato il Winter Music Contest, una gara musicale tra band emergenti del nostro territorio. Il Contest si è sviluppato in tre serate, due semifinali e la finale ed ha riscosso un grande successo anche inaspettato da parte degli organizzatori. L’idea è nata durante le numerose segreterie del Partito, dalla voglia di proporre qualcosa di nuovo che coinvolgesse i giovani e cercasse di ridare visibilità a chi suona musica dal vivo. Con questi buoni propositi sono stati coinvolti numerosi musicisti e appassionati di Lamporecchio, che si sono prestati con entusiasmo all’organizzazione dell’evento mettendo a disposizione la propria esperienza maturata sul campo in anni di esibizioni live. Il risultato è stato assolutamente strabiliante; nelle tre serate del Contest la Taverna ‘04, luogo dell’evento, si è vista sempre più gremita di pubblico a sostegno delle band concorrenti. La prima semifinale del Contest si è svolta venerdì 16 gennaio, dove si sono esibite 5 band: Rocket Lizard, Ranienzo Lorieri, Many Ru:tz, Wolfhead e Luci Alterne. La gara si è rivelata subito essere avvincente e le band si sono susseguite sul palco mantenendo sempre vivo il calore del pubblico. A vincere la prima serata sono stati i Wolfhead, band che ha proposto un repertorio prevalentemente trash/ progressive metal alternando cover e brani inediti; ad accedere alla finale come secondi classificati la band di Ranienzo Lorieri, nome d’arte di Lorenzo Ranieri, che ha fatto conoscere agli spettatori la sua spiccata vena cantautoriale. La seconda semifinale del Contest si è svolta sabato 17 gennaio dove si sono esibite 4 band: Thunders, Paranoia nel Bosco, Dream Project e Corporain. Il pubblico è stato ancora più numeroso rispetto alla serata 6 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 di apertura e a classificarsi per primi sono stati i giovanissimi Thunders che hanno scaldato la platea con grandi classici del rock; secondi classificati della serata i Corporain, che hanno eseguito un repertorio integralmente composto da brani inediti di genere heavy metal. Dopo una settimana di fremente attesa è finalmente arrivato il giorno della finalissima; sabato 24 gennaio il pubblico del Winter Music Contest è quello delle grandi occasioni, sala gremita e tavoli presi d’assalto dai “supporters”. La serata è stata inaugurata dai Leencry The Docs & Co. Band storico gruppo di Lamporecchio, che si è detto onorato di poter prendere parte ad una manifestazione che ha tra i suoi principali scopi quello di dare visibilità ai ragazzi che coltivano una grande passione. La finalissima ha avuto un inizio di grande impatto con l’esibizione dei Corporain, band dei dintorni di San Miniato, che si è subito rivelata essere carica di una grande energia e che si è contraddistinta dalla particolarità di avere addirittura tre musicisti alternati come voce solista. I membri del gruppo sono: Andrea Singulti (voce e chitarra), Iacopo Campinoti (voce e basso), Edoardo Giacomelli (voce e tastiera) e Mirco Tersigni (batteria). A ruota è salita sul palco la band di Ranienzo Lorieri, che con la sua ironia ha saputo interpretare in modo molto originale brani famosi della musica italiana oltre alle proprie composizioni. I membri del gruppo sono: Lorenzo Ranieri (voce e chitarra), Gabriele Marzico (tastiere), Simone Tamburini (basso), Lorenzo Bertocci (batteria), Giusi Marrandino (voce e cori). La terza band a salire sul palco sono stati i Thunders che, come per le semifinali, hanno riproposto i cavalli di battaglia di storiche rock band e si sono cimentati nell’esecuzione di due interessanti brani inediti. I membri del gruppo sono: Viola Pierozzi (voce), Alessio Bar- PARLIAMO DI... bini (chitarra), Francesco Paolini (chitarra), Mattia Dugheri (basso), Mirko Diolaiuti (batteria) e Giulia Tesi (tastiera). L’ultima band a esibirsi sono stati i Wolfhead che hanno mostrato fin dalla prima canzone di avere una notevole capacità tecnica nell’esecuzione dei brani ed un grande affiatamento tra i componenti. I membri del gruppo sono: Emiliano Burchi (batteria), Giulio Beneforti (basso), Melissa Bruschi (voce), Emilio Lucchesi (chitarra) e Sandro Sartoni (chitarra). Il Winter Music Contest di Lamporecchio, con la collaborazione di Musik Farm, Mix Studio e Oreficeria Giannoni, ha messo a disposizione di band e musicisti numerosi premi, tra i quali la possibilità di registrare una demo in studio, l’opportunità di suonare in sale prove organizzate nonché l’occasione di esibirsi live in prossimi eventi a Lamporecchio; inoltre sono state offerte “targhe trofeo” per i singoli membri delle band che si sono contraddistinti durante il Contest. Dopo una breve ma intensa attesa del verdetto finale, nella quale è stata effettuata la conta dei voti provenienti sia dalla giuria tecnica che dal pubblico, sono stati decretati i vincitori assoluti della prima edizione del Winter Music Contest di Lamporecchio, i Wolfhead! (N.d.R. nella foto di copertina) La band dei Corporain e di Ranienzo Lorieri si sono classificati rispettivamente secondi e terzi, mentre i premi assegnati singolarmente sono andati a Viola Pierozzi dei Thunders (Miglior Cantante), Iacopo Campinoti dei Corporain (Miglior Musicista) e Ranienzo Lorieri (Premio della Critica). (N.d.R. Nella foto sopra i tre vincitori dei premi singoli in ordine di citazione) L’organizzazione del Winter Music Contest di Lamporecchio, visto il grande successo riscosso al debutto della manifestazione, è orgogliosa di essere riuscita a riunire così tante persone grazie ad un evento creato quasi “per caso” e si auspica di riuscire a ripresentare l’idea cercando ogni volta di rinnovare la proposta e di darle una nuova veste. Un grazie speciale va a Vito Cappiello, Marco Giovannetti, Benedetta Bruno, Emiliano Iuliano, Emiliano Pasquetti, Francesco Bacci, Filippo Dorandi, Cristiano Giraldi e Stefano Ferrali per aver allestito il palco, messo a disposizione le attrezzature musicali e per aver appassionatamente svolto il ruolo di giurati in tutte le serate, a Rudi Caldesi che ha curato egregiamente la parte fonica, a Carlotta Dorandi per aver presentato con ironia e disinvoltura le tre serate del Contest, a Simone Innocenti, segretario del Partito Democratico di Lamporecchio, per aver scommesso ed investito su questo progetto e sulle persone che ne fanno parte ed a tutti i volontari che ogni sera si sono messi a disposizione per garantire l’ottima riuscita della manifestazione. Un grazie a tutti voi per aver partecipato! LE FOTO SONO DI LUCA SECCHIONI© Winter Music Contest Lamporecchio - Organizzazione Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 7 PARLIAMO DI... L’AGENDA DI ORIZZONTI Il primo compleanno di Noemi Boldrini Auguri Lamporecchio - Il 3 Febbraio scorso Andrea Martini ha compiuto 4 anni!!! Tantissimi auguri di Buon Compleanno da mamma Veronica, babbo Massimo, nonni e zii Tantissimi Auguri anche da tutta la nostra Redazione. Lamporecchio Il 25 gennaio scorso la piccola Noemi Boldrini ha spento la sua prima candelina! Tanti Auguri da parte dei genitori Alessio e Francesca, dai nonni Graziella, Roberto, Luisella e Giovanni, dagli zii e dalla cugina Emma. Tanti auguri anche dalla nostra Redazione. Due candeline per Emma Marchisella Il 20 Febbraio scorso Emma Marchisella ha spento due candeline!! Tantissimi auguri alla principessa di casa da mamma Simona, babbo Pietro, nonna Anna, zia Cinzia, zio Valerio e dal resto della famiglia! Tanti auguri anche dalla nostra Redazione. Doppio fiocco azzurro in casa Gamenoni !! Lamporecchio - Auguri e complimenti ai neo-genitori Manuele e Elena ed ai loro gemellini Leonardo e Lorenzo, venuti alla luce il 19 gennaio, da parte dei bisnonni, dei nonni, degli zii, dei cugini, delle nipotine e dei tantissimi amici. Felicitazioni anche da parte della redazione di Orizzonti. Buona vita, piccolini !!! (FOTO ALEX©) È nata Celeste Bonaccorsi La Redazione di Orizzonti è felicissima di annunciare l’arrivo di una nuova lettrice ... in fasce: lo scorso 7 febbraio è nata Celeste Bonaccorsi! RI a Tutti noi ci uniamo in un coro di AUGU San mamma Valentina Luccioli e a babbo ri di dro Bonaccorsi, due preziosi collaborato è un Orizzonti. Adesso anche il piccolo Giulio fratello maggiore! Quattro volte Auguri ad Andrea Martini 102 anni per nonna Leontina!!!! Lamporecchio - Il giorno 31 gennaio Leontina Ferroni ha festeggiato il traguardo dei 102 anni. Per lei è stata organizzata una bella festa. Un’occasione per fare gli auguri da parte di Rita Ferroni, Licia Andreotti, Luciana Caseti, Anna Convertini, Mirco, Elena, Romina e Antonio, da Fernando, da tutti i parenti, gli amici e dalla Redazione di Orizzonti. 8 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 PARLIAMO DI... Tanti auguri a Martina e alla mamma Michela Larciano - Doppi auguri di buon compleanno nelle famiglie Tonini/ Franosi. Grande festa per Martina che il 2 dicembre 2014 ha compiuto il suo primo anno di vita. Festeggiamenti anche per la mamma Michela, la quale, il 2 febbraio ha compiuto 39 anni. Tantissimi auguri dal fratellino Marco, dal babbo e marito Alberto, dai nonni Marino, Morena, Carlo, Giuseppina, dalla zia Elena e dalla Redazione del nostro giornale. 7 volte Auguri Mattia! Larciano - Il giorno 30 gennaio Mattia Rapi ha compiuto sette anni. Al festeggiato tanti auguri dal babbo Fabrizio, la mamma Sonia, i nonni Graziella, Enza e Giuseppe, gli zii Gianluca, Cinzia ed Enrico, la cugina Michelle, gli amici e dalla Redazione di Orizzonti. È festa nella famiglia di Franco Nalli Lamporecchio - Il giorno 21 febbraio è stata organizzata una grande festa nella casa di Franco Nalli. La figlia Simonetta in dicembre aveva compiuto 40 anni e Franco Nalli insieme alla figlia Simonetta la nipote Elisabetta Cesare, il giorno 18 febbraElisabetta Cesare io ha raggiunto i 18 anni di vita. Tanti auguri ad entrambe da parte di Marisa, Alessio, Andrea, Fabio, la famiglia Cesare, i parenti, gli amici e dalla nostra Redazione. 8 candeline per Sara e 6 candeline per Andrea Lamporecchio - il 16 Febbraio scorso Sara Bernardini ha compiuto 8 anni, mentre il 27 Febbraio Andrea Bernardini compie 6 anni !!! Tantissimi AUGURI ai nostri AMORI da babbo Nicola, mamma Serena dai nonni Franco, Maura, Cocca e Derna e dallo zio Riccardo. Tantissimi Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti 9 candeline per Damiano Mancin i Lamporecchio - Il 31 gennaio sco rso Damiano Mancini ha compiuto 9 anni. A Damiano tanti auguri dal babbo Massimo, dalla mamma Mara, dal fratello Francesco, dai nonni Tullio ed Elena, dagli zii, i cugini e dalla Redazione di Orizzonti. Un palermitano a Lamporecchio!!!! Lamporecchio - Eccolo qua è Rosario ... è partito da Palermo per Firenze due anni fa per problemi di salute, è stato forte e coraggioso come un leone. poi ……..finalmente ……. a Lamporecchio!!!! Il 23 febbraio compie 7 anni. Auguri di Buon Compleanno da: Catiuscia e Michela. Tanti Auguri dalla Redazione di Orizzonti. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 9 PARLIAMO DI... Il traguardo dei 100 anni!! Lamporecchio - Il 5 gennaio scorso, Venturini Maria Meri Andreina è stata festeggiata per aver tagliato il bellissimo traguardo dei 100 anni! Il sindaco di Lamporecchio Alessio Torrigiani è venuto personalmente a trovarla e l’ha premiata con una pergamena (nella foto). Alla festa erano presenti il figlio Luigi, la nuora Liana, le nipoti Angela e Lucia, i bisnipoti Serena, Giulia, Giovanni e Francesco, tutti i parenti insieme all’ultima arrivata ... la piccola Nicole di 4 anni. COMMOVENTE L’ ULTIMO SALUTO A MARCO LARI U na nuova ... ennesima brutta notizia ha colpito la comunità di Lamporecchio. Martedì 10 febbraio scorso Marco Lari, ci ha lasciato. Dipendente della filiale di Montelupo Fiorentino della Cassa di risparmio di San Miniato, era stimato e apprezzato da tutti. Padre di due bambine, viveva con la famiglia a Borgano; era sposato con Annalisa Bracali, direttrice dell’Agenzia Formativa Co&so di Empoli. Con grande altruismo, la famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi, un ultimo gesto di amore di un ragazzo speciale. Alla famiglia giungano le condoglianze di tutta la Redazione di Orizzonti. Finalmente ci siamo! Come Orizzonti aveva annunciato, il prossimo 25 aprile, nel Teatro Comunale di Lamporecchio, andrà in scena la rappresentazione teatrale “ ... quando a Lamporecchio venne Berlinguer” L ’attesa sta per finire! Il prossimo 25 aprile, nel teatro comunale di Lamporecchio verrà messa in scena una rappresentazione teatrale per ricordare quel 26 aprile 1981, la data in cui a Lamporecchio venne Enrico Berlinguer, allora segretario del PCI. Un giorno di pioggia in cui tutto il paese fu completamente invaso da un mare di persone provenienti da tutta la Toscana, un giorno che è rimasto nella mente e nel cuore di chi c’era, ma anche nell’immaginario di chi non c’era perché era troppo piccolo o addirittura doveva ancora nascere. Tanta gente ha contribuito a portare testimonianze, filmati, materiale fotografico e di ogni genere, a dimostrazione di quanto interesse e amore ancora oggi, a 31 anni dalla sua morte (N.d.R. avvenuta l’11 giugno 1984 a Padova), la figura di Berlinguer susciti nella nostra gente, un sentimento che sicuramente va oltre le proprie convinzioni politiche. Per essere sempre aggiornati sull’evento, è stata aperta una pagina facebook, vi invitiamo a visitarla cercando: Quando a Lamporecchio Venne Berlinguer. Il prossimo mese, troverete comunque su Orizzonti indicazioni precise per come assistere ad uno spettacolo che certamente avrà un grande successo di pubblico. Lo spettacolo sarà un mix di parti recitate da attori e testimonianze dirette di chi ha vissuto quel giorno in prima persona, intervallate da musica e filmati dell’epoca ... sicuramente anche questo 25 aprile 2015 diventerà un giorno da ricordare! “...qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona!” - Giorgio Gaber 10 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 PARLIAMO DI... PARLIAMO SERIAMENTE DI ASSICURAZIONI di Marco Bartolozzi È con molto piacere che mi accingo nuovamente a scrivere su “ORIZZONTI” a distanza di alcuni mesi e ringrazio fin d’ora tutta la Redazione per l’ospitalità nonché i suoi lettori. In ogni numero andrò a far luce su alcune questioni assicurative atte all’informazione e alla trasparenza nei confronti dei lettori in modo che gli stessi possano conoscere determinate dinamiche riguardo ad opzioni contrattuali, normative e tutto quanto a ciò connesso per poter essere consapevolmente tutelati nelle scelte assicurative. Di fatto fornirò informazioni di massima che potranno poi essere approfondite in sede di eventuale colloquio presso i ns. uffici di Lamporecchio e Monsummano Terme. La conoscenza di determinate dinamiche, prima della stipula di un contratto assicurativo, è fondamentale perché ogni Persona/Famiglia/Azienda possa poi decidere in maniera consapevole e responsabile. La nostra società di brokeraggio assicurativo, la Bartolozzi Assicurazioni Broker Srl, pone al primo piano le tematiche già descritte in precedenza; riteniamo, infatti, che il primo e vero servizio che dobbiamo offrire al cliente sia una consulenza a 360° sulle tematiche che lo riguardano e che potranno, a seconda delle scelte fatte, determinare positivamente o meno le sue tutele. Il Broker assicurativo, ai giorni nostri, diventa la soluzione essenziale per poter gestire al meglio la propria posizione assicurativa in quanto, contrariamente alle Agenzie tradizionali, riceve l’incarico direttamente dal cliente con la conseguenza dell’obbligo deontologico di privilegiarne la corretta tutela rispetto agli obiettivi delle Compagnie. Di fatto il broker propone e consiglia senza nessun vincolo di marchio per la scelta di soluzioni più convenienti, avendo la possibilità di poter operare con svariate Compagnie contemporaneamente e in merito a qualsiasi rischio o tutela richiesta. Tutto questo perché essere assicurati non basta, occorre anche sapere come siamo assicurati sia in termini di condizioni che di costo. Questo determinerà in caso di evento sinistro di avere la migliore soddisfazione delle nostre aspettative. Un’attenta analisi delle reali necessità assicurative è condizione essenziale per una proposta mirata alla loro soluzione; il secondo passaggio consiste nell’individuare il prodotto più adeguato disponibile sul “mercato assicurativo” e conseguentemente, a parità di condizioni, il miglior prezzo. Penso che la figura del Broker Assicurativo, per la sua preparazione professionale determinata da una rigida formazione continuamente aggiornata e per quanto sopra asserito, sia la più idonea ad essere scelta come tutor in un percorso di coperture assicurative. I migliori saluti………… e al prossimo numero! www.bartolozziassicurazioni.com Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 11 PARLIAMO DI... ADOLESCENTI E VANDALISMO S di Selma Ferrali spinge alla trasgressione. In particoempre più spesso, i media raccontano episodi di lare, l’atto vandalico presuppone, da violenze e di atti vandalici i cui autori sono adoleun punto di vista psicologico, il rifiuto scenti e ciò non solo nelle città più grandi ma andi tutto ciò che rappresenta il mondo che nei piccoli paesi: e così perfino Lamporecchio non adulto, la società, la famiglia, la scuoè mancato all’onore delle cronache locali per alcuni epila. Gli oggetti ed i valori socialmente sodi di vandalismo che sono stati attribuiti ad adolescenti condivisi non sono riconosciuti come tali dal giovane del luogo. che anzi vuole allontanarsi il più possibile da essi fino Se si vanno ad analizzare questi atti definiti “vandalici”, a distruggerli. L’adolescenza è l’età in cui molti ragaznotiamo che, pur compiuti in realtà territoriali diverse e zi vogliono provare forti emozioni: tale ricerca li spinge distanti, presentano dei denominatori comuni quali per spesso a compiere azioni che mettono a repentaglio la esempio la distruzione o il deturpamento di un bene loro vita ma anche quella altrui (oltre agli atti di vandalipubblico appartenente alla comunità, l’agire d’impulso, smo si possono ricordare, ad esempio, azioni quali il bere con leggerezza, sottovalutandone o non considerandone alcolici e assumere psicofarmaci o le conseguenze, non solo a livello droghe e mettersi poi alla guida di emotivo per i familiari, ma anche scooter o automobili). Siamo ormai a livello giudiziario. Inoltre, nelabituati a riflettere sulla complessila maggioranza dei casi, questi atti tà dell’età adolescenziale, a vederne vengono compiuti non dal singolo le difficoltà intrinseche ingigantite individuo ma da giovani riuniti in dall’attuale momento storico fonte piccoli gruppi: è infatti noto che di profonde insicurezze: insicurezza comportamenti incontrollati, spesdi affetti, mancanza di idee guida, di so aggressivi e violenti trovino la “maestri” e di “testimoni” a cui rispinta iniziale proprio nel gruppo (o ferirsi, incertezza sul futuro (studiomeglio nel “branco”). Se è vero che lavoro-occupazione, ecc.). appartenere ad un gruppo di per sé L’adolescenza è inoltre un’età in cui non è un male, lo diventa se il sogl’insicurezza può far perdere fiducia getto all’interno, non esercita più il nelle proprie potenzialità e risorse senso critico bensì cerca solo l’apcon esiti, a volte, drammatici. Molti provazione degli altri appartenenti. comportamenti trasgressivi che acNel nostro tentativo di volersi dare, cadono durante l’età adolescenziale nell’immediato, delle spiegazioni (non solo gli atti di vandalismo ma sui comportamenti aggressivi, si anche azioni più gravi quali aggrestende spesso a ritenere che di solisioni rivolte ad altri, ecc) sono infatti to i gruppi di “adolescenti violenda attribuire al processo mentale di ti” siano composti da chi ha storie esplorazione delle alternative dispopersonali e/o familiari traumatiche: nibili su “chi si potrebbe o vorrebbe separazioni precoci dai genitori, abI cassonetti incendiati davanti alle scuole bandoni, abusi e maltrattamenti e ri- elementari di Lamporecchio lo scorso dicembre essere”, processo che ogni giovane compie e che conduce alla formamaniamo sorpresi quando invece si zione dell’identità personale. Si può viene a sapere che non sono esenti dunque dire che, nel ragazzo, esiste un legame stretto tra da tali comportamenti anche i “rampolli” delle così dette insicurezza (bisogno di sicurezza) da un lato, e rischio/ famiglie “bene”, adolescenti quindi apparentemente senpericolo (e ricerca del rischio) dall’altro. Ed ecco perché za problemi. Ci sconvolge anche venire a scoprire che gli atteggiamenti e i comportamenti degli adolescenti nei spesso le azioni vandaliche sono premeditate: i giovani confronti del rischio e del pericolo sono ambivalenti: da addirittura si premurano di videoregistrarle e poi diffonun lato c’è attrazione (attrazione che è anche una spinderle sul Web! Ed allora davanti agli atti vandalici che, ta propulsiva al cambiamento personale) ma, allo stesso di volta in volta, riempiono le pagine di cronaca dei giortempo, insicurezza e paura, perché implica l’affacciarsi nali, la domanda che, soprattutto noi adulti, ci poniamo su territori ancora sconosciuti. Ed in questa incertezza con tristezza è: com’è possibile che, in un’età in cui tutto può giocare un ruolo il “gruppo” (o “gruppo dei pari”), dovrebbe essere vissuto con spensieratezza e gioia, non come luogo in cui un giovane può “nascondere” le sue si trovi di meglio da fare che distruggere oggetti apparfragilità e andare alla ricerca di un equilibrio, di un punto tenenti a tutti, alla comunità civile in cui viviamo, utili di incontro tra il suo mondo interiore ed il mondo estera tutti e quindi anche agli stessi che si sono impegnati no: tale tensione interna può, in presenza di un processo a distruggerli? E diventa addirittura inquietante fermarsi mentale inadeguato e se non viene convenientemente supa riflettere su questi aspetti in quanto ci rendiamo conto portata sul piano psicologico, sfociare in comportamenti di quanta violenza appartiene oggi al mondo degli adoaggressivi . L’importanza che la nostra società dà all’aplescenti, violenza che si trasforma in aggressività spesso parire si mostra anche in questo contesto: l’adolescente dovuta alla noia, a non trovar nulla di meglio da fare per vuole lasciare un segno di sé a qualcosa che appartiene impiegare le proprie energie ed il proprio tempo. alla società e ancora più al suo mondo, come la scuoÈ a tutti noto come l’adolescenza sia il periodo di vita in la. Ecco che l’elenco delle azioni vandaliche compiute cui è prorompente il bisogno di trasgredire le regole, detin questi ultimi anni si fa molto esteso: registri strappati tate dalla società, sentite (e/o vissute) come particolaro bruciati, banchi e sedie rotti, lavagne rovinate, scritte mente restrittive e di conseguenza forte è lo stimolo che 12 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 PARLIAMO DI... oscene su muri e lavagne, vasi, piante , strumenti per la didattica distrutti... Dunque, che fare? Dobbiamo intervenire e non solo con azioni repressive, ma (e qui si scopre l’acqua calda!) con azioni di prevenzione … Per prevenire bisogna conoscere e per conoscere bisogna interagire, “addomesticarsi”, comprendersi pur nella differenza di registri comunicativi usati. Certo una persona anziana come me viene sollecitata da spettacoli quotidiani che non riesce ad accettare facilmente, anche se in essi non c’è nulla di illecito, e anche se i loro protagonisti non sentono nessun bisogno di spiegarli a qualcuno. Uno di questi spettacoli lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, nei mesi di funzionamento delle scuole: ragazzi maschi e femmine che escono dal loro istituto con gli zaini sulle spalle ed entrambe le mani impegnate a usare telefonini, incuranti di tutto il resto, “padroni” assoluti della strada senza o quasi alcuna forma di dialogo fra loro (foto a lato). A fronte di una maggiore conoscenza mi sembra utile riportare alcune considerazioni scaturite a margine di un’indagine esplorativa sui giovani di alcune Scuole Pistoiesi effettuata circa un anno e mezzo fa dal Centro Famiglia S. Anna di Pistoia: non era una ricerca che riportava i soliti numeri, ma il risultato di colloqui a seguito di incontri in cui il curatore dell’indagine, Giovanni Paci, e i giovani si erano messi in gioco fra loro nel raccontare. Ne emerge un quadro desolante sulle “colpe” da attribuire a noi adulti rispetto alle “macerie” che abbiamo lasciato a disposizione dei giovani. Dai discorsi dei ragazzi vengono fuori alcune considerazioni davvero interessanti e che ci interpellano da vicino in merito alla famiglia, alla scuola, al tempo libero. I giovani ci dicono ad esempio che la famiglia è oggi un luogo poco conflittuale. “Nelle famiglie di oggi nelle loro varie declinazioni, nelle loro varie complessità, -afferma Giovanni Paci- la conflittualità più che negata […] non è esplicitata, è aggirata in vari modi, ma non è che non sia presente, non è che non ci sia un contrasto fra la visione dei giovani e quella degli adulti, ma […] all’interno della dimensione familiare ci sono possibilità di costruirsi spazi di autonomia molto maggiori, quindi si sta in famiglia, ma si può stare anche soli in famiglia, si possono costruire anche spazi di solitudine in famiglia; non necessariamente siamo sempre in relazione: gli orari, gli spazi permettono un modo di stare in famiglia che non è sempre sollecitante”. Da qui si deduce di fatto la “non presenza” della famiglia accanto al giovane che cresce e di questo dobbiamo fare mea culpa in primis come genitori e come adulti . Veniamo alla scuola: i ragazzi la sentono - prosegue G. Paci – “…un luogo di contenimento più che un luogo di promozione dell’autonomia e della libertà delle persone”. A scuola i giovani vivono di continuo la strategia volta a difendersi da un contesto molto conformista. La scuola è al pari di altre, una struttura creata dagli adulti, in cui i giovani si trovano ad essere, pertanto appare “un po’ difficile chiedere ad un giovane di non essere conformista laddove i suoi spazi di manovra sono molto limitati” . In definitiva agli educatori, agli insegnanti viene oggi richiesto di strutturare, pensare, fare la scuola non come un laboratorio per formare persone che si adeguano al sistema, ma come una palestra in qualche modo di “ribellione”, ovvero formata da persone che pensano in maniera diversa, creativa, personale. Veniamo poi al “tempo libero”: esso dovrebbe essere, soprattutto per un giovane, il tempo non della scuola, non della famiglia, ma sostanzialmente a disposizione per viverlo ognuno secondo le possibilità, i contesti, la creatività l’autoaffermazione, l’auto-educazione, per sperimentare forme non strutturate di crescita ecc. Invece oggi è compresso dalla scuola (es. compiti) o da altri elementi (sport, musica, arte) che da espressioni libere, si sono trasformate in strutturate, vengono svolte in luoghi definiti che richiedono regole e ruoli precisi. Ed ecco allora che l’aspirazione dei giovani per impiegare il poco tempo libero sembra essere quella di dormire, di poltrire, di riposare: non si può imputare questo desiderio a problemi fisici perché stiamo parlando di giovani nel pieno delle forze e del vigore, ed allora? Si tratta di una fuga dalle pressioni esterne: andare a letto , riposarsi significa crearsi un proprio spazio libero non invaso da nessun ruolo. Appare chiaro che parlare dei ragazzi mette in crisi noi adulti, mette in crisi i modelli che abbiamo costruito, ci fa sentire fortemente l’esigenza di un ripensamento generale di questa nostra società ricordando che i giovani non possono che essere figli delle possibilità che noi abbiamo dato loro: ricordiamo anche che i campanelli di allarme, il farsi male, il far male alle cose e alle strutture è un richiamo, un attirare l’attenzione su di sé per dire “io esisto” perché spesso noi corriamo talmente che scivoliamo senza aderire , ma -ci dicono i nostri ragazzi- se mi faccio male ve ne rendete conto ed allora vi fermate e mi amate. L’invito è riuscire a fermarsi per condividere il tempo, condividere sentimenti ed emozioni e provare a trovare il tempo di ascoltare e di camminare insieme: occorre un vero e proprio “rinascimento morale” in cui genitori, insegnanti e società devono fornire esempi “sani” alle nuove generazioni. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 13 PARLIAMO DI... 112 Chiama con fiducia i Carabinieri! POSSIAMO AIUTARVI a cura del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pistoia ATTENZIONE: molti reati sono favoriti dalla distrazione! Poche semplici regole da rispettare 1. Fai installare da ditte di fiducia mezzi di difesa passiva alla tua casa (a seconda delle situazioni: porta blindata, recinzione, inferriate, fari, telecamere, sistema di allarme ecc.). I vicini di casa possono dare un contributo prezioso nella vigilanza reciproca alle abitazioni. Ricorda: le luci e i rumori sono nemici dei ladri! 2. Fai fotografare tutti i quadri, i mobili e gli oggetti di valore, custodendo le foto ed i negativi. 3. Se sei solo in casa tieni la luce in due o più stanze per simulare la presenza di più persone. Non aprire portone o cancello, con l’impianto automatico, se non sei certo di chi vuole entrare. Contro truffe ad anziani o persone sole. 4. Nessun ente chiede più pagamenti in contanti, perciò, non fidarti di coloro che chiedono soldi come dipendenti di uffici vari (Enel, Poste, Gas, Telefoni, Inps) e se indossano divise o ti mostrano distintivi, nei casi dubbi, contatta telefonicamente l’ente di appartenenza o il 112. 5. Non ritirare pacchi che non hai ordinato. Stai attento a ciò che firmi. In caso di contratti firmati a domicilio, per strada o fuori dai locali commerciali è bene conoscere il “diritto di recesso”, per annullare l’ordine sottoscritto entro 7 giorni dalla firma. 6. Diffida di chi ti telefona a casa comunicando che hai vinto un omaggio o una vacanza: c’è sotto qualche imbroglio. Nessuno ti fa regali! 7. Ricorda che i mercati, le fiere, gli autobus ed i luoghi affollati sono ideali per incontrare borseggiatori e scippatori. I borseggiatori spesso agiscono in due: uno ti distrae (con una spinta o fingendo di chiedere informazioni) e l’altro ti deruba. 8. Non lasciare in auto o sui ciclomotori oggetti di valore (borse, telefoni, pellicce, abiti, ecc.), neppure in vista sulla plancia dell’auto, qualcuno potrebbe rompere il vetro e derubarti anche mentre sei fermo al semaforo. 9. Quando sei a piedi usa una borsa a tracolla, cammina a sinistra e tieni borse o borselli sul davanti e con la chiusura rivolta verso di te. Anche in bicicletta tieni la borsa a tracolla e sul davanti. 10. Se temi di essere oggetto dell’attenzione di malintenzionati, fermati in qualche esercizio pubblico o altro luogo affollato e richiedi l’intervento delle Forze dell’Ordine 112/113. Proteggi i tuoi bambini. Contro i furti in casa. Contro scippi o borseggi. 11. Fai in modo che i tuoi bambini: - abbiano un dialogo franco e sincero con i genitori: è molto importante! - non accettino di incontrare persone conosciute su Internet (fai installare qualche filtro famiglia); - rifiutino i passaggi in auto o moto offerti da sconosciuti; - non accettino dolci, caramelle, figurine o bevandeda sconosciuti; - prima di andare a casa di amici lascino sempre l’indirizzo e il numero di telefono e una volta arrivati chiamino i genitori per la conferma. 14 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 PARLIAMO DI... • Se assisti ad un reato non aver paura o vergogna di attirare l’attenzione ad alta voce: la tua reazione sarà di grande aiuto. • Segnala la presenza di persone sospette nei pressi di scuole o giardini pubblici. • Se noti persone o veicoli sospetti, segnala subito le principali caratteristiche degli individui e dei veicoli, targa, tipo e colore. Possiamo aiutarti. ACCORCIA LE DISTANZE entra nella STAZIONE CC WEB Utilizzando questo servizio potrai avviare l’iter per sporgere una denuncia di smarrimento o di furto ad opera di ignoti. Risparmia tempo! Presentandoti presso la Stazione da te scelta troverai una corsia preferenziale. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 15 PARLIAMO DI... 16 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 PARLIAMO DI... EHS P di Tommaso Rubino arlare di EHS ai più che non sono del ramo può non voler dire niente, perché si tratta di un acronimo in cui le singole parole prese per intero si leggono Erection Hardness Scale che significa… UDITE …UDITE!!! Misura del grado di durezza in erezione vale a dire è un dispositivo palpatorio che indica quanto a uno in quei momenti lì… può venirgli duro… Spiegare in teoria com’è fatto sarebbe troppo complicato per cui ve lo racconto mentre vi faccio vedere la foto: In pratica si tratta di quattro cilindri di gomma in cui il grado di maggiore o minore durezza della plastica che li costituisce viene figurativamente indicato con una maggiore o minore intensità di colore e … poiché si tratta di un gadget pubblicizzato dalla casa farmaceutica Pfizer, che è quella che produce il Viagra - pillola classicamente blu - la maggiore o minore funzionalità viene espressa con tonalità che vanno dall’azzurro chiaro al blu intenso. Chiaramente essendo una scala di autovalutazione da riferire poi al medico, il paziente dovrebbe constatare da sé - proprio in quei momenti… interrompendo quindi l’atto… - a quale cilindro corrisponde il proprio amico del cuore… Ora se uno ha qualche problema psicologico in tal senso e deve fare verifiche di tal genere, queste penso comportino la sicura accentuazione del problema stesso. Io però nella mia ENORME PERFIDIA sottopongo random - cioè a caso - il test invece alle mogli, chiedendo a quale cilindro secondo loro possa essere paragonato il proprio marito e … credetemi non ce n’è una che non dichiari con fierezza che il “lillo del su’ omo” è proprio di un bel blu intenso, il che è senza dubbio statisticamente improbabile ma … ogni scarrafone è bello a mamma soja.. C’è addirittura la Maria (il nome è fittizio per la privacy…) che sottoposta al test all’età di 81 anni, mi ha dichiarato che suo marito - che non c’è più - smise a 85 anni dopo l’intervento di ernia, che “… da quel punto di vista lo rovinarono…” e che fino ad allora lo aveva meravigliosamente a norma e non sentiva seghe perché la cercava due volte al giorno, prima di andare nel campo e poi anche al ritorno… ALTRI TEMPI… Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 17 PARLIAMO DI... LA RUBRICA DEL RICICLO a cura di Maria Valentina Luccioli Rifiuti: olio esausto e pannolini per bambini cosa è cambiato nei nostri comuni N on so se qualcuno di voi l’ha notato, ma il deposito di Lamporecchio di via Volta non è più attivo per la raccolta di olio esausto e pannolini per bambini. Ho sempre ritenuto fosse una buona soluzione perché permetteva di rispettare l’ambiente senza grossi dispendi di energia nonché economici. Mi sono documentata con Publiambiente - sempre con la collaborazione della dott.ssa Mori che si presta instancabilmente a rispondere alle mie mail cercando di darmi più informazioni e particolari possibili - e ho scoperto, che oltre a questo, ci sono parecchie novità e differenze sostanziali tra il Comune di Larciano e quello di Lamporecchio! Il comune di Lamporecchio ha adottato la tariffa puntuale mentre Larciano no e questo già dallo scorso anno. Il comune di Lamporecchio ha deciso di dismettere il servizio raccolta pannolini presso il cantiere di Via Volta e di dare la possibilità alle famiglie con bambini fino a tre anni di conferirli nel contenitore grigio (quello del giovedì) senza che sia previsto un addebito dello svuotamento. Per quelli di voi che hanno avuto per tempo questa informazione ma che poi si sono trovati a ricevere una bolletta di Publiambiente con tutti gli addebiti degli svuotamenti... una spiegazione c’è! Nella prima delibera del Comune (aprile 2014) quest’articolo non c’era, è stato inserito successivamente con un’integrazione a fine luglio. Di conseguenza, pur valendo dall’inizio dell’anno, quest’agevolazione non è stata inserita nell’acconto del primo quadrimestre e l’azienda, commettendo un errore, non l’ha inserita nel secondo. Publiambiente comunica di aver contattato telefonicamente tutti gli utenti dicendo di non pagare e che sarebbe stato fatto un conguaglio che risulta essere stato emesso in data 11 novembre con scadenza 13 dicembre 18 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 2014. Ovviamente questo discorso è riferito agli utenti che hanno richiesto l’agevolazione per i pannolini per bambini. E mi permetto di aprire una parentesi. Ma se una famiglia abita nel comune di Lamporecchio e va a registrare un nuovo nato, non potrebbe essere automatica la comunicazione a Publiambiente? Non potrebbe essere il comune a fornire il relativo bollino da mettere sul bidone? Non sarebbe più semplice? Quindi le famiglie con bambini piccoli saranno obbligate a mettere fuori il bidone ogni giovedì perché avendo un neonato in casa, non c’è veramente alternativa! Piuttosto credo che chi non ha posto fuori o non ha il terrazzo, abbia serie difficoltà a tenere il bidone una settimana intera ... (è comunque possibile anche portarli gratuitamente al Centro di Raccolta). Relativamente alla commistione tra rifiuti grigi e pannolini, l’aspetto non crea alcun problema poiché si tratta di dover utilizzare lo stesso bidone. E ovviamente non genera una maggiorazione di prezzo. Per quanto riguarda l’olio esausto, ahimè, deve essere conferito al più vicino centro di raccolta quindi questo significa per noi Mercatale! Personalmente mi dispiace molto, perché temo nella dispersione del rifiuto! Avevo notato che c’erano parecchie famiglie che si recavano a portare l’olio. La prossima volta dovrò documentarmi sulla quantità raccolta in passato e come sta andando adesso. Però... ho letto su “L’Informatore” una bella novità che spero sia a breve presente anche nel nostro comune: l’apertura a Firenze nei pressi del supermercato di piazza Leopoldo, di via Carlo del Prete e di via Petrosa a Sesto Fiorentino di Olly (foto sopra), il bidoncino giallo per il conferimento dell’olio vegetale domestico. Ubicato in corrispondenza di un PARLIAMO DI... nostro supermercato, sarebbe davvero perfetto! Invece, per il Comune di Larciano, si sono attenuti letteralmente alla nuova normativa sulla TARI deliberando una tassa che viene pagata in base ai metri quadrati e al numero dei componenti del nucleo familiare. Nel regolamento non sono previste riduzioni relative alla raccolta differenziata per le utenze domestiche, quindi lo svuotamento del contenitore grigio non influisce sull’importo da pagare. In sostanza, a Larciano, una famiglia può mettere fuori il grigio ogni settimana senza che in bolletta ci siano variazioni, indipendentemente che abbiano figli piccoli o meno. Domande e risposte per la dott.ssa Mori: • Salve, vorrei sapere dove devo buttare i cartoni della pizza se sporchi di pizza! I cartoni, o la carta in generale, venuta a contatto con materiale organico, si conferisce assieme ai residui organici. Questo vale per i cartoni della pizza, per i fazzoletti di carta, tovagliolini o carta assorbente utilizzata comunemente in cucina. Tutti i prodotti derivati dalla cellulosa possono essere sia riciclati come carta, che recuperati tra i residui organici per produrre il compost, essendo un materiale biodegradabile e compostabile. • Un’altra domanda... mi spiega come mai noi cittadini dobbiamo fare tanta attenzione alla raccolta differenziata e, personalmente, anche ad evitare di acquistare beni che poi saranno a breve termine diretti nella raccolta indifferenziata e poi mi devo trovare ad acquistare 50 centesimi di schiacciata in un qualsiasi negozio o supermercato al banco gastronomia che mi viene imballata in una busta di carta (foto sopra). Ma se leggi cosa c’è scritto, vedi PLASTICA/CARTA e l’indicazione della destinazione una volta terminato la “sua vita” (praticamente in media 30 minuti) è INDIFFERENZIATO. Quindi per mangiare un boccone di schiacciata, si inquina il mondo per sempre? Non si potrebbe pretendere che i centri commerciali non immettessero sul mercato questo tipo di imballaggi? Purtroppo a questa domanda non ho una risposta cer- ta, ma posso provare a fare, assieme ai lettori, che sono certamente consumatori attenti, qualche riflessione. Forse esistono norme che riguardano la conservazione e l’igiene degli alimenti che obbligano ad usare questo tipo di imballaggio. Forse è una scelta dettata da semplici esigenze di vendita che intende tutelare il consumatore dall’eventuale contaminazione dell’olio con altri alimenti o altri oggetti inseriti nella borsa della spesa. Altrimenti potremo azzardare che semplicemente non ci hanno pensato. Personalmente e professionalmente non mi sento di esprimere giudizi o condanne su argomenti che non conosco. So quanto è difficile la gestione dei rifiuti e conosco le articolazioni, a volte contorte della normativa, per cui anche una scelta banale o semplice agli occhi del cittadino, non è praticabile da parte del gestore. Per questo non voglio aprioristicamente azzardare soluzioni semplici che poi magari non sono praticabili a livello normativo. Coop, tra l’altro, ha sempre dimostrato una certa sensibilità verso le tematiche ambientali, facendo scelte di marketing orientate in questa direzione. A mio avviso, a questo punto, la cosa più semplice sarebbe chiedere direttamente a loro. Da cittadina, se mi posso permettere, sono perfettamente d’accordo sul fatto che dovrebbe essere fatta una seria riflessione, a livello nazionale, sulla produzione ed immissione sul mercato di imballaggi “troppo ingombranti” o “inutili”, che servono solo al marketing (ad esempio, non potrebbero vendere il tubetto di dentifricio senza la scatola di cartone?? È davvero necessario che la preforma in plastica dove è contenuto un semplice cavetto per PC sia così grande? Per non parlare dell’imballo di alcuni giocattoli ….), o che poi non sono compatibili con gli impianti di trattamento esistenti sui territori. Partendo da una semplice (si fa per dire) busta di schiacciata, si può aprire un mondo, spesso pieno di contraddizioni e di materiali inutilmente inquinanti. Non credo che la soluzione sia arrendersi alla realtà, credo piuttosto sia prendere piena coscienza della realtà, in tutta la sua complessità, per poi proporre normative mirate ad eliminare il problema alla radice. Non è semplice, ma intanto Coop potrebbe darci una prima risposta, piccolo tassello da cui partire …. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 19 PARLIAMO DI... LA VOCE DELLA LUNA (a cura di EcceBombo Cineclub) Il naufragio dello Spirito riflessioni sul film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini. di Roberto Aureli socio EcceBombo Cineclub “….Il naufragio a cui l’umanità è avviata consiste appunto nell’avvento di un mondo senza Spirito, un mondo cioè di individui non più formati dalla memoria di tradizioni e culture anteriori, e perciò in totale balìa della immediatezza degli eventi, senza una identità sociale e struttura morale a cui riferirli. Un mondo di degradazione estrema dei vincoli umani.” Massimo Bontempelli , Nichilismo, Verità Storia. Un manifesto filosofico della fine del XX secolo. Q TRAMA: uattro signori, notabili della repubblica Sociale Italiana, di cui rappresentano tutti i poteri, il Duca (potere di casta), il monsignore (potere ecclesiastico), Sua Eccellenza il Presidente della Corte d’Appello (potere giudiziario), e il presidente della Banca Centrale (potere economico), dopo aver fatto razziare tra le famiglie dei partigiani e degli antifascisti una schiera di ragazzi e di ragazze e averli selezionati in base ai loro requisiti fisici, si chiudono con loro in una sontuosa villa di campagna, tappezzata di capolavori d’arte moderna e presieduta da repubblichini ed SS. Aiutati da quattro vecchie Megere già esperte meretrici di bordello, instaurano nella villa, per 120 giorni e 120 notti, una dittatura sessuale regolamentata nei minimi dettagli da un ferreo codice disciplinare. Secondo il codice, i Signori si autorizzano a disporre a loro piacimento dei corpi e della volontà delle giovani vittime, che dovranno tenere nei loro confronti un comportamento di assoluta e cieca obbedienza. Qualsiasi forma di insubordinazione, di inadempienza ai dettami del codice e perfino qualsiasi pratica religiosa, prevede, al termine della giornata la pena di morte. In quattro capitoli dalla struttura infernale dantesca, un Antinferno e tre Gironi, si assiste ad una giostra sempre più esasperata di nefandezze e crudeltà praticate sui corpi inermi di ragazze e ragazzi. Le Megere, tre nel ruolo di narratrici, la quarta che le accompagna al piano, hanno il compito di guidare le giornate raccontando le proprie specialità e perversioni sessuali in una sala deputata denominata “La Sala delle Orge”, con il duplice scopo di eccitare sessualmente i Signori ed educare i ragazzi all’esecuzione pratica degli atti libidinosi, e metterli in grado di soddisfare gli appetiti più perversi dei loro despoti. Nell’Antinferno i Signori sottoscrivono le norme del Codice con un patto di sangue, sposando ciascuno la figlia di un altro, quindi suddividono le giovani prede in quattro gruppi: vittime, soldati, collaborazionisti, servitù. Nel Girone delle manie, i Signori, eccitati dai racconti feticistici di una delle megere, la signora Vaccari; seviziano ripetutamente i ragazzi fino a farli stare nudi a quattro zampe, latranti come cani, dando loro in pasto polenta riempita di chiodi. Nel Girone della merda, affidato alle perversioni anali della signora Maggi, le vittime apprendono l’arte di farsi sodomizzare con gratitudine partecipando ad un pantagruelico pranzo la cui portata principale è costituita dalle proprie feci. Nel Girone del sangue, instillando un meccanismo di mutua delazione tra i ragazzi, i Signori designano le vittime dello strazio finale. In un’orgia di efferatezze e riti profani, tra torture e sevizie, amputazioni ed uccisioni, perpetrate sulla base di una sorta di dantesca pena del contrappasso, Signori e collaborazionisti si cimentano in balletti isterici ed atti di sesso necrofilo. Mentre la carneficina finale è in corso, due giovani guardie, sulle note d’una canzonetta trasmessa dalla radio, accennano timidamente a qualche passo di valzer, parlano del mondo di fuori, delle ragazze che li aspettano, della vita. 20 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 S PARLIAMO DI... alò rappresenta il testamento culsmisurato rappresentato dal trionfo delle turale di Pier Paolo Pasolini è inmerci che detta i ritmi di un consumo infatti l’ultimo film da lui scritto e dividualistico ove viene meno qualsiasi diretto, nel 1975, prima della sua tragica comunità solidale riducendo le persone scomparsa. Il film, secondo le intenzioni a homo comsumens. A rappresentare poi dell’autore e regista risulta inguardabile l’essenza dell’oggi, così come splendidaed osceno perché inguardabile ed oscena mente intuito da Pasolini nel 1975, sono è la società degradata e disgregata che due scene del suo capolavoro cinematoesso rappresenta, in preda com’è al deligrafico. Nella prima il giovane che prima rio nichilistico della morte di Dio ovvero di essere crivellato di colpi di pistola alza della scomparsa di qualsivoglia valore ed il pugno chiuso, nella seconda una ragazautorità morale. Pasolini prende a simboza, immersa in una vasca di escrementi, lo il potere fascista-repubblichino di Salò pronuncia il passo evangelico “Dio, Dio ma in realtà intende riferirsi al potere in perché ci hai abbandonati”. Attravergenerale ovvero la primordiale e cieca so queste due scene macabre Pasolini Il regista Pier Paolo Pasolini violenza dei forti contro i deboli e degli evidenzia con impareggiabile potenza sfruttatori contro gli sfruttati, con riferiespressiva la morte oscena dei due granmento a ciò che stava accadendo intorno a lui nel 1975 e di ideali (quello comunista e quello cristiano) capaci di che egli percepiva, Cassandra inascoltata, come l’inizio conferire un senso alle esistenze degli individui nel secodi quella caduta verticale dei valori con l’imposizione di lo passato consentendo di agire in nome di un orizzonte miti consumistici e la conseguente omologazione sociale più entusiasmante rispetto alla miseria presente. e culturale sullo sfondo di una democrazia solo formalOggi, infatti, come sembra suggerire la scena finale del mente tale, orchestrata da quel potere perverso che inifilm, viviamo ammaliati dal diversivo suadente e nulliziava a tritare le coscienze. ficante fatto di immagini e parole della televisione e dei “Tutto è buono quando eccessivo” proclama, in una delsocial network, con cui viene attutito il forte rumore di le scene iniziali del film, il monsignore rendendo così niente dell’orrore economico imperante. esplicita la norma fondamentale di questa oscena società Bibliografia dei consumi esaltando quel godimento illimitato e autoDiego Fusaro, Il Futuro è nostro. Filosofia dell’Azione. referenziale, oramai privo di qualsivoglia limite e misuBompiani editore. Enciclopedia del Cinema (2004) ra, in grado di tradursi in pulsione di morte. Godimento IL PICCOLO PRINCIPE: un “piccolo, grande libro” di Valentina Fiorineschi “Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano. Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita. Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l’arte dei piccoli passi”. uesta citazione, tratta dal libro, condensa quello sfuggono, finiscono per passare inosservate. Il fanciullino che è il significato morale del libro; un libro che dai capelli d’oro è il bambino che continua a vivere in nella sua piccolezza contiene delle verità umane noi: una presenza invisibile e costante che simboleggia universali. Il Piccolo principe (1943) è come un Pinocverità e responsabilità, nonché il bisogno di andare oltre chio, un testo che scavalca i limiti cronologici sia perla superficie delle cose per attingere alla loro interiorità. ché, facendo parte dell’universo Arte, comunica ad ogni Sarà la volpe ad insegnare al piccolo principe il valore generazione e in ogni tempo, ma anche perché può esdell’amicizia che rende unico ciò che altrimenti resterebbe sere letto ed interpretato da persone di qualsiasi età. È indifferenziato e indifferente, e che necessita di un lento un libro magico sia per le parole che per le illustrazioni e paziente percorso verso la conoscenza e la comprensioe oltre ciò perché contiene al suo interno ne dell’altro, la volontà di donare, il senso precetti, insegnamenti che fanno bene al di responsabilità e sacrificio. Il principe si cuore, che ci portano a riflettere anche su prenderà cura anche di una rosa di cui s’incos’è la Vita e il suo significato. Il Picconamora e che, sebbene essa sia vanitosa e lo Principe, nella sua saggezza innocente, tiranna, sarà lo strumento attraverso il quachiede che siano esauditi i suoi bisogni non le egli riuscirà a donare se stesso. Sarà la i suoi desideri: questo testimonia la granvolpe a svelargli il suo grande segreto condezza di un animo che riesce a trovare nel fidandogli che “non si vede bene che col necessario la bellezza dell’esistenza. Sono cuore” e che “l’essenziale è invisibile agli davvero “ i piccoli passi “ che ci portano occhi”. Questo tipo di conoscenza intuitilontano, le piccole azioni che diventeranno va e profonda si scontra con quella logica un giorno GRANDI. Il segreto della Vita e calcolatrice del mondo adulto abitato da allora risiede davvero nella sua pochezza personaggi che credono solo alle cifre, alle e non ci scandalizziamo se questa parola dimostrazioni e alla propria potenza. Ma viene usata: oggi tutti volgiamo tanto, esigiamo il di più, questo spirito spontaneo e naturale può e deve sopravviil bello, il benessere, perdendo di vista che dentro il poco vere anche all’età adulta. Il Piccolo principe diventa così c’è il tanto e che quel principe, seppur piccolo, ha un aniprincipe dell’infanzia, di quell’asteroide della meraviglia, mo magnanimo e grande. Ciò ci invita a soffermarci sulle di un rapporto primitivo e spontaneo col mondo, privo di piccole realtà della VITA che, indaffarati ed esigenti, ci logica eppur profondo, da conservare nel tempo. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 21 Q AGRARIA MONTALBANO DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE «Benvenuta Primavera!!» Vita quotidiana in campagna Febbraio: PATATE RIFATTE Ingredienti per 4 persone: 1 Kg. Di patate, 3 spicchi d’aglio, salvia, 1 cucchiaio di pomarola, olio, sale e pepe. E’ un altro piatto povero. Prendiamo un tegame, facciamoci il soffritto, con olio, salvia, aglio e aggiungiamo il cucchiaio di pomarola quando l’aglio appare rosolato. Intanto, si sbucciano le patate. Falle a spicchi grossi, lavale e mettile nel tegame grondanti. Sale e pepe. Fuoco basso. Giriamo con il mestolo di legno. Dopo 20 minuti il pasto riempi-stomaco da pochi soldi, è pronto. Se le patate sono le vostre, è meglio; se l’olio è extravergine, sicuramente ancora di più. Le Buone Pratiche: PREPARARE IL PANE IN CASA Bastano acqua, farina bio, poco olio e lievito madre. Occorre anche amore per le cose semplici, pazienza nel far crescere l’impasto (con la pasta madre almeno 12 ore) e curiosità: ma quando vedrete nel forno la vostra pagnotta… PROVERBIO: “L’occasione e la fortuna, bisogna saperle afferrare..” Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in via P. Togliatti, 334 - Mastromarco Lamporecchio (PT) 22 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 LAMPORECCHIO PARLIAMO DI... I CONSIGLI DELL’AVVOCATO - RUBRICA A CURA DELLO STUDIO LEGALE “NICOLIN-FAGNI” Tassi usurari di mutui e finanziamenti: la Cassazione contro le banche C a cura dell’Avvocato Alessandro Fagni L’avv. Alessandro Fagni ome con l’anatocismo (ovvero la prassi bancaria ma: da un verso, ha, infatti, affermato che, per la determidi calcolare gli interessi a debito su somme già nazione del tasso usurario deve aversi riguardo non solo comprensive di interessi), la sentenza n. 350 del al cosiddetto TAG (tasso effettivo globale), ma anche a 2013 della Cassazione è probabilmente tutte le somme addebitate dalla banca tra destinata a entrare nella storia del diritto spese, commissioni e penali il cui costo è bancario ed ancora una volta a vantaggio spesso molto consistente. Dall’altra parte, di utenti e consumatori. La Prima Sezione ha statuito che anche gli interessi moratoha ribadito alcuni concetti già noti alla giuri (quelli cioè che si applicano quando le risprudenza ma l’ha fatto con ancora più rate sono pagate in ritardo e non pagate) decisione, tanto che si assiste già ad una concorrono alla determinazione del tasso pioggia di contestazioni e ricorso contro usuraio, anche quando sono solo previsti e gli istituti bancari. Ad entrare nel mirino mai applicati. E se il tasso viene dichiarato della Cassazione, questa volta, sono stati usurario, la conseguenza è apocalittica per da www.legaconsumatori.it i tassi a debito praticati dalle banche per la banca: il consumatore potrà far annullaconcedere mutui e finanziamenti e la sore la clausola del contratto di mutuo e non glia di usura che spesso viene oltrepassata. È noto, per pagare più gli interessi per la restante parte del mutuo, coloro che hanno contratto un mutuo o un prestito non oltre a ottenere il rimborso di quelli già pagati. Particolaipotecario con un istituto di credito, che le Banche fissare attenzione deve prestarsi ai mutui contratti prima no tassi di interesse a debito molto alti ma stando sempre del 2003 i cui tassi sono spesso usurari. Ovviamente, attenti a non oltrepassare la soglia che ogni anno viene per determinare se il tasso supera la soglia legale, il confissata dal Governo, oltre la quale un tasso d’interesse sumatore dovrà effettuare un preciso calcolo matematico viene definito usurario. Orbene, la Cassazione, con due mediante ricorso ad un esperto del settore (contabile o statuizioni rischia di mettere in ginocchio questo sistecommercialista). Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 23 PARLIAMO DI ... IL RITORNO DEL LUPO di Michela Del Negro I l ciclo di incontri “NonSoloPadule”, tenuti a Castelmartini presso il Centro Visite della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, ha di recente ospitato la ricercatrice Francesca Ciuti, impegnata attivamente nel progetto di monitoraggio e studio del lupo nella Provincia di Pistoia. Ad affiancarla il fotografo Gian Luca Gavazzi, testimone di diversi avvistamenti nel Pistoiese. Dove? Non lo rivelerebbe nemmeno sotto tortura! Obiettivo principale del progetto è l’approfondimento e la conoscenza della presenza di questa specie nell’ambito del nostro territorio provinciale. Le tecniche di monitoraggio utilizzate sono il “foto-video trappolaggio”, che prevede l’istallazione di apparecchi fotografici in punti ritenuti ad alta probabilità di passaggi, il “wolf howling”, definita anche tecnica dell’ululato indotto, per la quale si ricorre all’uso di richiami registrati e infine la raccolta di campioni biologici, come ciuffi di pelo o escrementi, per l’analisi genetica. Il Canis Lupus è un carnivoro della famiglia dei Canidi ed è un progenitore del cane domestico. Si trova all’apice della catena alimentare e per questo costituisce un fattore selettivo e regolatore per il buon funzionamento di tutto l’ecosistema, basta pensare che ad esempio è l’unico predatore naturale diretto degli ungulati (cervi, daini, cinghiali, etc… ) Agli inizi degli anni ’70 è stato sull’orlo dell’estinzione a causa delle uccisioni indiscriminate (basta ricordare i cosiddetti “lupari”) e dei profondi cambiamenti subiti dal suo habitat naturale. Gli esemplari si erano ridotti a circa un centinaio, rifugiati nelle zone montuose più remote dell’Italia centro-meridionale. Oggi per fortuna stiamo assistendo al ritorno del lupo. L’espandersi del suo aerale è dovuto al fenomeno naturale della “dispersione” e non come erroneamente si crede a “reintroduzioni” forzate. Giocano a suo favore una grande capacità di adattamento e l’aumento del numero di prede (lo spopolamento di montagne e colline ha infatti causato il ridursi delle superfici coltivate, a vantaggio di quelle boschive e naturali, habitat ideali per ungulati e conseguentemente per i loro predatori). Anche l’aspetto normativo ha avuto, e sta avendo tuttora, un ruolo fondamentale ai fini della tutela della specie: se fino al 1970 il lupo era considerato una specie “nociva”, quindi cacciabile, nel 1971 viene dichiarato con decreto ministeriale non cacciabile e poi negli anni susseguenti specie protetta, sia a livello nazionale che comunitario. In Europa ci sono 10.000 lupi, in Italia ne esistono circa 1.000, di questi 100-120 vivono sulle Alpi, il resto sulla catena Appenninica, dalla Liguria alla Calabria. In Toscana sono 300 gli esemplari stimati (circa 70 nuclei familiari); le loro tracce sono state Esemplare di lupo adulto (foto di Gian Luca Gavazzi) © 24 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 PARLIAMO DI... rinvenute oltre che sull’Appennino, anche nelle province di Pisa, Siena e Grosseto. Riconoscereste un lupo? Ha una morfologia particolare: orecchie corte triangolari con punta nera, la tipica mascherina facciale, bande scure sugli arti ed è nera anche la punta della coda. Il peso di un adulto è di soli 4045 Kg . . . molto più leggero del lupo siberiano! È una specie altamente sociale, con una vita di branco definita da precise gerarchie. Il branco è formato dai genitori, gli unici che hanno la possibilità di accoppiarsi e considerati dominanti (individui alpha) e dalla prole. Gli accoppiamenti avvengono una volta l’anno, tra febbraio e marzo; dopo una gestazione di 63 giorni, di solito a maggio, nascono in media 3-4 cuccioli che vivono nella tana per un paio di settimane. Raggiunta la maturità intorno ai 22 mesi, i giovani possono decidere di lasciare il nucleo familiare ed entrare in “dispersione”, arrivando a percor- Lupo, foto di Gian Luca Gavazzi © rere persino centinaia di chilometri alla ricerca di un compagno/a e creare un nuovo branco, stabilendosi in un territorio libero. Ogni territorio ha una superficie variabile che dipende da vari fattori (numero di prede, dimensioni del branco, presenza di branchi confinanti). In Appenino è stimato intorno a 100 km2. Il territorio viene poi marcato da segnali odorosi e dagli ululati, veri e propri segnali di comunicazione tra individui dello stesso branco e tra branchi diversi. Un rischio a cui la specie è soggetta è rappresentato dall’ibridazione, l’incrocio cioè con il cane (lupoXcane), una vera minaccia al suo patrimonio genetico. Una sostanziale differenza è data dalla confidenza innata che il cane ha con l’uomo, cosa che invece non caratterizza il lupo, schivo per sua natura. La ricercatrice Francesca Ciuti durante la conferenza La sfida di oggi è far comprendere la possibilità di una pacifica convivenza con una specie in crescita e allo stesso tempo, per certi aspetti, problematica. Non la lotta! Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 25 PARLIAMO DI ... ATTUALITÀ DELL’8 MARZO Le testimonianze di alcune donne di successo del nostro territorio U na festa che non va dimenticata. Ha insegnato alle donne ad avere coraggio. Molti progressi sono stati fatti nella promozione delle donne nelle fasi iniziali della carriera. Ma poi spesso tante donne pur coraggiose e volenterose si fermano. Molto a che fare con i modelli culturali, con l’imparare ad osare e ad acquistare fiducia in se stesse. Ma c’è anche una minore capacità delle donne ad organizzarsi, a competere, e questo avviene perché il più delle volte tante lavoratrici sono tagliate fuori da centinaia di sottili e invisibili meccanismi che le spingono ai margini di quell’insieme di relazioni informali che favoriscono l’affermazione nel mondo del lavoro. Eppure in quasi tutte le culture, le donne, abilissime nell’imparare e riparare, laddove c’è “filo da tessere”esse sono in prima fila nel sapere cosa fare. Lo dimostrano con i loro percorsi esistenziali alcune figure femminili, madri, mogli e imprenditrici della Valdinievole. Larciano In una suggestiva discesa di ulivi alternati a piante di limoni e aranci, più di 30 anni fa la signora Giuliana Bardelli, con felice intuizione, avviò la cura e la produzione, fino all’imbottigliamento di olio extra vergine d’oliva I.g.p. al “Casolar de no’Altri”. Questo il nome che la signora Giuliana ha dato all’azienda, coadiuvata nella produzione di eccellenze gastronomiche, come marmellate e confetture di frutta con sciroppo d’agave per diabetici, dal figlio dottor Andrea Pieraccini che con identico slancio offre ai visitatori, italiani e stranieri, accoglienza e buona cucina di tradizione toscana. Situato su una collinetta che sovrasta la vallata, il “Casolare de no’ altri” in una splendida terrazza naturale, profumata di fiori, all’ombra degli ulivi, è dive- 26 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 di Franca Capecchi nuto nel tempo un punto di riferimento per viaggiatori desiderosi di coniugare paesaggio, buona cucina e... emozioni culturali. Sì, perché la signora Giuliana da quando ha ricevuto il riconoscimento ufficiale per il suo olio, come uno dei migliori extra vergine d’oliva del Mediterraneo, in seguito alla partecipazione di tanti concorsi, ha avviato corsi di degustazione dell’olio, assistita dalla figlia dottoressa Lucia Pieraccini, assaggiatrice ufficiale dell’olio. «Infine - ha affermato con soddisfazione e impareggiabile entusiasmo - visto che la nostra veranda è frequentatissima da amici e turisti italiani e stranieri abbiamo pensato di istruire corsi di inglese e tedesco, seminari per l’individuazione e utilizzo delle piante officinali per curare asma, allergie e altri disturbi di stagione». Monsummano Giovanna Pazzini ex insegnante di lettere e imprenditrice di successo, con un forte legame con il territorio e le diverse realtà locali come la scuola, la parrocchia, il volontariato, le associazioni sportive, cura da anni un grande supermercato a Cintolese. «Come recita un proverbio popolare dice ridendo - di necessità virtù! Così è stato per me, quando, per motivi familiari ho dovuto lasciare un lavoro che amavo per immergermi nella gestione, che in seguito mi ha appassionato e assorbito del supermercato di famiglia, assieme a mio marito Giuseppe». Ma Giovanna, come tutti a Cintolese la chiamano e la amano per le sue doti umanitarie, non si è persa d’animo e ha rivelato con il tempo doti imprenditoriali eccellenti trasformando la frazione monsummanese in un centro commerciale, di ritrovo, di socializzazione e punto di riferimento per manifestazioni e iniziative sotto il profilo sociale e culturale che ne fanno una “vetrina” PARLIAMO DI... unica nel territorio. «Ma la cosa più importante - aggiunge Giovanna - almeno per quanto mi riguarda, è il sapere di essere seguita con rispetto e partecipazione nei miei progetti, non solo da tanti concittadini ma anche e soprattutto dai miei meravigliosi collaboratori che io e mio marito Silvano sentiamo vicini alle nostre iniziative. Una fra tutte: garantire a tutti un futuro sereno attraverso il nostro lavoro». (N.d.R. Nella foto sotto: Giovanna Pazzini insieme ai “suoi” dipendenti del Conad Cintolese) Vinci Atmosfera antica all’azienda agricola di “Gremigneto” nella campagna del genio Leonardo che di Vinci ha imposto al mondo la visione del suo paese natale. Fiori e ulivi profumano e “dipingono” le strade e le piazza del paese orgogliosamente arrampicato con il suo castello in pietra su un colle. Persi nel verde incontaminato in un luogo di pace in cui la natura si erge rigogliosa attorno al borgo medievale sorge l’azienda agricola Gremigneto, dove la signora Filomena Coletta produce olio extra vergine di oliva biologico e aromatizzato e miele profumato al tartufo, al cioccolato, al peperoncino eccetera. Una produzione che è valsa alla signora Filomena e suo marito Luigi Perisi uno speciale riconoscimento come unici produttori di miele aromatizzato eccellente, alla prestigiosa fiera “Specialità food” di Londra lo scorso settembre e che li ha convinti a partecipare all’Expo di Milano 2015. La signora Coletta cura oltre 3.000 olivi, segue la raccolta delle olive, la frangitura a freddo con macina a pietra. «Come si usava in epoche passate - conferma - e tutto questo è molto apprezzato dai turisti italiani e stranieri che in estate usufruiscono della nostra ospitalità per vacanze, cerimonie ed eventi». Lamporecchio Maria Grazia Giardi, titolare “MG moda agenzia staff” risiede da tempo lungo il crinale di uno dei più belli scenari paesaggistici di Lamporecchio e precisamente nel “Green” di San Baronto. Perché l’imprenditrice Maria Grazia, di bellezza e fascino se ne intende molto bene, avendo alle spalle una significativa esperienza nei concorsi nazionali di bellezza. Passerelle e set fotografici sono il suo lavoro quotidiano, così come la selezione delle aspiranti miss, che organizza in collaborazione con il suo staff, prevalentemente al femminile, istruendo con quest’ultimo corsi di moda, di portamento e fotografia in giro per la Toscana. «San Baronto - dice, durante i lavori per la seconda edizione di “Toscana per miss del Garda 2015” in programma per questo mese al Gambrinus Cafè di Montecatini - è il mio buon ritiro toscano, scelto per la bellezza del luogo e la vicinanza alle locations più suggestive per miei corsi e concorsi. A San Baronto risiedono diversi artisti che come me appartengono al mondo dello spettacolo, con molte strutture turistiche ben attrezzate che possono essere utilizzate come palcoscenici naturali». Inoltre per tutto il mese di febbraio, ogni domenica dalle 16,30 in poi, Maria Grazia con il suo staff di collaboratori, sempre al Gambrinus cafè di Montecatini, ospita il “Tè letterario” con numerosi ospiti provenienti da varie università e circoli culturali della Toscana, dipanando i diversi argomenti inseriti nel calendario degli incontri. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 27 PARLIAMO DI ... 28 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 PARLIAMO DI... LIBRI E DINTORNI RECENSIONI LIBRARIE a cura di Marzia Buonamici Titolo: Agguato a Montechiaro Autore: Ilic e Roberto Aiardi - Editore: Centro Documentazione di Pistoia – Gennaio 2013 Q uesto scritto, praticamente, è la prima stesura di un libro ben più “robusto” sulle vicende del comandante partigiano Silvano Fedi, della sua formazione partigiana, della sua morte che ha ancora risvolti poco chiari. In questo quaderno è riportata in particolare la parte finale della storia di Fedi: quella della gestione difficile di una banda partigiana formata in maggioranza da anarchici con presenze minori di comunisti e azionisti della campagna pistoiese e la sua morte, avvenuta il 29 luglio 1944 alla Croce di Montechiaro (tra Vinacciano e Casalguidi), in seguito ad una imboscata tedesca. Uno degli episodi più controversi e tuttora irrisolti della Resistenza a Pistoia e, forse, in tutta la Toscana (Fedi e gli anarchici avevano propri rappresentanti nel Comitato pistoiese del CLN ma aveva anche – come altri partiti, tra cui il PCI – rapporti con un personaggio che faceva il doppio e anche il triplice gioco e che rispondeva al nome di Licio Gelli). In questo opuscolo è sintetizzata la storia di Silvano e si fanno accenni anche alle polemiche riaffioranti nel corso dei decenni su responsabilità di partigiani stalinisti nel far capire al nemico come e chi colpire. In alcuni punti della narrazione, sembra un romanzo di spie. Come sicuramente, per alcuni aspetti è stata la storia della resistenza a Pistoia. Una storia che aspetta da tempo di essere scritta per intero, senza remore e con l’occhio corretto del ricercatore storico. Ma forse, è ancora presto. Non a caso, gli autori danno una risposta aperta a diverse interpretazioni. RICORDI PASSATI...PROGETTI FUTURI di Rachele Dami Q uesto progetto nasce dal ricordo di mio babbo Maurizio che creò il forno della mia Pizzeria con le sue stesse mani e dove lavorava con tanto amore e passione. Il forno è stato chiuso 20 anni fa e dopo tutto questo tempo io e mio fratello Matteo con il Grande aiuto e sostegno di mia madre Alberta abbiamo deciso di riaprirlo. Proprio come per la nostra osteria, il nostro scopo è stato ricreare la tipica pizza toscana ma da noi rivisitata scegliendo come sempre ingredienti di qualità per riportare ai nostri clienti Ph. Lorenzo Innocenti© una buona pizza, facilmente digeribile e proprio come 20 anni fa fatta con amore e passione. Siamo aperti momentaneamente dal giovedì alla domenica e nel periodo estivo tutti i giorni. Proponiamo un menù alla carta tipico toscano rivisitato dal nostro bravissimo cuoco Luca, pizza cotta a legna anche da asporto. La nostra enoteca è fornita di un’ampia scelta di vini che potete acquistare anche take away, per gustarli comodamente a casa vostra!!! Se volete potete seguirci anche su Facebook sulla pagina OSTERIA ENOTECA BELLAVISTA dove troverete le notizie sulle serate a tema che proponiamo, dove si mangia si beve e soprattutto si balla!!! Vi aspettiamo!!! Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 29 PARLIAMO DI ... La mia fine è il mio inizio … – Seconda Parte A nna Magnani (nella foto sotto) è stata una grandissima attrice italiana. Inquieta, tormentata e affascinante. Bella ma non nel senso canonico del termine: i suoi lineamenti duri e marcati erano lontani dagli stereotipi femminili delle soubrette del secondo dopoguerra. Mi piace ricordarla, al di là del suo indubbio talento, per queste due affermazioni fatte al suo truccatore: «Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care. L’importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco». Il primo capello bianco, le prime rughe sono, per molte di noi, un trauma vero e proprio. Rappresentano il decadimento fisico, la forza di gravità che avanza, la maturità non voluta. Molte si affrettano a coprire i segni del tempo con qualche iniezione, creme antirughe e strati di fondotinta. Eppure le rughe d’espressione si definiscono in questo modo perché esprimono le emozioni, i sentimenti, la crescita e la maturazione di una donna e non banalmente il tempo che passa. I volti di plastica che spesso vediamo in tv ci restituiscono un’immagine irreale, dandoci il messaggio illusorio che il tempo, per qualcuna, si ferma e che con qualche “aiutino” si può restare eternamente giovani. Ve lo ricordate il film cult degli anni Novanta “La morte ti fa bella” di una straordinaria Meryl Streep? Scoperto l’elisir dell’eterna giovinezza gioca tutta la sua vita e tutto il suo tempo a ritoccare e risistemare – come si fa con le auto in carrozzeria – il suo corpo. Corpo che, alla fine del film, si rompe in mille pezzi a causa di una caduta mentre l’anima della protagonista continua a strillare impazzita di rimetterlo insieme. Indubbiamente trash ma di grande effetto. Il rischio è proprio quello di rincorrere all’indietro il tempo perdendosi tutto ciò che si può scoprire andando avanti e le esperienze proprie di ogni età. E di avere l’onnipotenza per fermarlo in un giardino dell’Eden in cui siamo tutti giovani e belle, scambiando il corpo con l’anima. Sono molti i casi in Italia di donne morte o rimaste invalide a causa di liposuzioni andate male, di altre sfigurate dal botulino fatto “in casa”, di volti famosi completamente stravolti a causa di lifting continui. Senza parlare della mastectomia additiva, che rimane un intervento di routine per molte donne di tutte le età. Chi è che dice come deve essere il corpo femminile? La moda? La società? Gli uomini che dobbiamo conquistare? Se fosse così, mi chiedo allora dove sia e se ci sia mai stata la nostra emancipazione. Ci siamo accorciate le gonne per mostrare le gambe, abbiamo indossato i pantaloni (non solo in senso letterale!) e bruciato i 30 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 di Maddalena Mirandi reggiseni in piazza. Abbiamo rivendicato davanti al mondo la nostra necessità di autonomia e combattuto per questa… e adesso attribuiamo a quest’autonomia (ancora in bilico in realtà vista la necessità di avere organi che si occupino di pari opportunità) le modifiche coatte al nostro corpo in nome della libertà di poterlo fare. Un po’ come dire “l’utero è mio e lo gestisco io”. Siamo sovrastate dal mito dell’eterna giovinezza e da esso controllate talmente tanto da chiamare in gioco la nostra libertà pur di restare avvinghiate e avviluppate a Narciso, a un’immagine irreale di noi stesse che ci dia la certezza di essere sempiternamente giovani, belle e attraenti. In casi estremi questo porta alla rivergination, ovvero alla ricostruzione chirurgica dell’imene, buttando all’aria anni di lotte per una libertà sessuale che ancora oggi non abbiamo, trovando un modo perverso per tornare bambine inesperte e seduttive per l’uomo che ci vuole così. Care donne, il mio articolo non è un giudizio negativo su chi sceglie di modificare il proprio corpo ma una riflessione sul perché questo accada. I motivi sono diversi per ognuna di noi ma quale risposta daremmo alla domanda “perché scelgo di modificare il mio corpo?”. E soprattutto riusciremmo a dare una risposta onesta almeno a noi stesse? Nessuna di noi è libera dai condizionamenti della società e delle relazioni, sarebbe un’utopia pensarlo. Esserne consapevoli, però, ci porta certamente a fare una scelta più libera rispetto a ciò che siamo e a dove vogliamo andare. Perché, che lo vogliamo o no, il nostro corpo è lo specchio di noi stessi e l’immagine che diamo agli altri. «Ce metti una vita intera per piacerti, e poi, arrivi alla fine e te rendi conto che te piaci. Che te piaci perché sei tu, e perché per piacerti c’hai messo na vita intera: la tua. Ce metti una vita intera per accorgerti che a chi dovevi piacè, sei piaciuta e a chi no, mejo così. Ce metti na vita per contà i difetti e riderce sopra, perché so belli, perché so i tuoi. Perché senza tutti quei difetti, e chi saresti? Nessuno. Quante volte me sò guardata allo specchio e me so vista brutta, terrificante. Co sto nasone, co sti zigomi e tutto il resto. E quando la gente me diceva pe strada “Bella Annì! Anvedi quanto sei bona!” io nun capivo e tra me e me pensavo “Ma bella de che?”Eppure, dopo tanti anni li ho capiti. C’ho messo na vita intera per piacermi.E adesso, quando me sento dì “Bella Annì, quanto sei bona!”, ce rido sopra come na matta e lo dico forte, senza vergognarmi, ad alta voce “Anvedi a sto cecato!”». PARLIAMO DI... LA MUSICA NEL CUORE - III parte E di Sabrina Bizzarri ccoci ancora con le interviste ai ragazzi di “Canzonissima”, la rassegna di canzoni italiane, portata con successo nel nostro teatro di Lamporecchio e prossimamente in altri teatri della provincia di Pisa. Ecco il programma: 21 febbraio, teatro di Santa Maria a Monte – 6 marzo, teatro delle Sfide di Bientina. Sonia Lepori, 21 anni, larcianese doc, ha frequentato l’istituto alberghiero di Montecatini, attualmente è commessa in un panificio. Carattere solare, estroverso. Voce leggiadra, unica, rapisce e incanta con la sua solarità e la sua energica interpretazione delle canzoni. Anche lei, ha scoperto la sua passione per la musica nel periodo in cui frequentava la scuola elementare, fino ad arrivare all’età di 14 anni in cui ha partecipato al suo primo concorso: “50’ e dintorni”, svoltosi a Montecatini Terme, per poi continuare le sue esperienze canore partecipando ai vari e oramai ben noti concorsi canori che si svolgono ogni anno nell’area del piccolo centro commerciale “Il Poggetto”, a Biccimurri (Larciano). Sonia ha frequentato per qualche tempo un’accademia di canto per poi continuare da autodidatta. Il suo è un grande amore per la musica italiana e in particolar modo per Vasco Rossi, Jovanotti, Laura Pausini e la sua interprete e cantautrice preferita: Elisa. Sonia chiude la nostra intervista con una frase: “Circondati di persone che ti diano sempre un motivo per sorridere”. Lucia Di Sarno, 15 anni e mezzo, abita a Serravalle – Masotti ma ormai molto conosciuta anche a Lamporecchio, frequenta l’istituto Einaudi a Pistoia. Riservata e abbastanza introversa, sul palco riesce a stupire con una grinta pazzesca e una voce sorprendente. È l’ultima arrivata del gruppo ma si è già integrata benissimo. Come gli altri ragazzi del gruppo, la sua passione per la musica, ed anche per il ballo, è iniziata ai tempi della frequentazione della scuola elementare. Cantare con il karaoke e ballare erano la sua ragione di vita, tanto che, poi è riuscita a frequentare uno stage di hip hop e gli studi di canto con Antonella Canovaro. Lucia ha partecipato a vari concorsi canori: alla corrida di Casalguidi, piazzandosi in un buon 3° posto ed al Festival Voice, organizzato da Eleonora Di Miele, svoltosi a Montecatini Terme, dove è arrivata in finale. Anche Lucia ha un debole per la musica italiana, grande ammirazione per Laura Pausini, Giorgia, Jovanotti e Tiziano Ferro. Frase del cuore anche per Lucia: “Non ho bisogno che sia facile, ho bisogno che ne valga la pena”. Per chi fosse interessato a corsi di canto (anche lirico), corsi di chitarra e recitazione, vi ricordo che a Lamporecchio è nata “Filidiluna” associazione culturale. Per informazioni: www.filidiluna.jimdo.com oppure chiamare al numero: 3291748427 Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 31 LAMPORECCHIO I L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa: nformazioni sulla gestione dei cimiteri comunali (periodo 2015-2019). Il servizio è stato nuovamente affidato con una gara per la manutenzione e i servizi cimiteriali per un importo annuo di 27.006,82 €, contro il precedente affidamento che prevedeva un importo annuo di 48.749,65 €. Ne deriva un risparmio annuo sulla fiscalità generale di 21.742,83 € che consentirà la manutenzione opportuna sui nostri 4 cimiteri senza gravare ulteriormente sulla collettività. Tutte le operazioni che si svolgono all’interno dei cimiteri sono chiare e trasparenti, sia per gli aspetti economici sia per i servizi che possono essere svolti dalla ditta incaricata e per i quali quest’ultima può esigere il pagamento di un corrispettivo. Resta invariato il rapporto per quel che riguarda le operazioni da svolgersi nelle sepolture private (cappelle): i titolari possono rivolgersi anche a ditte esterne per l’esecuzione dei lavori. Il “Regolamento nazionale di Polizia mortuaria” all’art.82 prevede che l’esumazione ordinaria avvenga trascorsi dieci anni dalla sepoltura con la possibilità di dover procedere ad una nuova inumazione per mancata mineralizzazione dei resti. Abbiamo ritenuto giusto e opportuno non inserire un corrispettivo per tali prestazioni cimiteriali, lasciandolo a totale carico dell’ente, in quanto lo stesso avrebbe fatto lievitare notevolmente i costi per le famiglie. Attualmente le tariffe in vigore per i servizi previsti (comprensive di IVA) sono: • Seppellimento in campo comune anche di urna cineraria € 183,00 (incasso a carico del gestore con rilascio di documento attestante il pagamento); • Tumulazione di resti ossei o ceneri in loculo già in concessione o di cui se ne attesti la disponibilità € 183,00 (incasso a carico del gestore con rilascio di documento attestante il pagamento); • Tumulazione di resti ossei o ceneri in ossario già in concessione o di cui se ne attesti la disponibilità € 122,00 (incasso a carico del gestore con rilascio di documento attestante il pagamento); • Cremazione di resti ossei o salme provenienti da esumazioni o estumulazioni € 610,00 (tale servizio non è esclusiva della ditta che gestisce i cimiteri). Si ricorda inoltre che per ottenere la concessione di spazi cimiteriali, la cui durata è variabile e normata dal “Regolamento nazionale di Polizia mortuaria”, è previsto il pagamento, una tantum, di una quota variabile secondo la tipologia della richiesta. Per i servizi cimiteriali sopra indicati, non è dovuto altro importo né al Comune di Lamporecchio né ad altro soggetto privato operante nel settore. Chiusura Ufficio Postale di San Baronto. A seguito della comunicazione di Poste Italiane S.p.A., questa amministrazione ha intrapreso tutte quelle azioni volte alla opposizione a questo provvedimento. Il valore di questo servizio, indispensabile per la nostra comunità, non può essere messo in discussione da un mero calcolo della redditività, pratica più assimilabile ad un istituto bancario rispetto ad un servizio pubblico come quello postale. Seguiranno ulteriori azioni ed interventi per contrastare questa chiusura. 32 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 LAMPORECCHIO NOTIZIE DALLA TU@ BIBLIOTECA La biblioteca questo mese presenta ... Il lettore gourmet ovvero come dare vita ai materiali e agli spazi della biblioteca, per connetterli con il loro pubblico – Seconda parte C ome promesso nella rubrica dello scorso numero, torniamo a “rendere conto” delle tante iniziative della biblioteca volte a favorire l’incontro fra i lettori e i tanti prodotti dell’editoria moderna e contemporanea, che selezioniamo e promuoviamo con tanta cura, con l’intento di fare dei nostri utenti dei veri “lettori-gourmet”. Il 14 febbraio in biblioteca si è festeggiato San Valentino con il ritorno delle Letture animate seguite da un divertente laboratorio creativo: il ciclo comprende due incontri, a cura di PromoCultura, ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili, pensati per i piccolissimi dai 2 ai 5 anni e per le loro famiglie e si tengono nella Sezione bambini e ragazzi della biblioteca il sabato mattina (14 febbraio e 14 marzo), a partire dalle ore 10:00. A febbraio sono iniziati i laboratori riservati agli alunni della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Lamporecchio e promossi dagli Assessorati alla Pubblica Istruzione e alla Cultura: tante storie accattivanti per agevolare i bambini che hanno da poco iniziato il loro percorso di lettori e orientarli nelle tante possibilità che la biblioteca pensa “su misura” per loro. Il 5 marzo, alle ore 21:00, la biblioteca ospiterà la prima riunione del Circolo di lettura per adulti curato da Valerio Bonfanti e rivolto a tutti coloro che hanno voglia di condividere idee, opinioni e pensieri sulle storie che hanno letto. Il funzionamento è semplicissimo: i partecipanti scelgono insieme il libro da leggere, ciascuno se lo legge per conto proprio e poi, in un incontro a una data stabilita, a cadenza mensile, discutono del libro. Questi gruppi funzionano bene quando le persone esprimono la propria esperienza soggettiva di lettura, con semplicità, senza pretese di giudizi oggettivi da “critico letterario”, perciò tutti i cittadini sono invitati a partecipare: basta iscriversi presso la biblioteca oppure direttamente, il giorno del primo incontro, in cui faremo le presentazioni, approfondiremo l’argomento e sceglieremo insieme le prime proposte di lettura. Lo spettacolo Alla stessa ora il prossimo anno di Bernard Slade, con Marco Columbro e Gaia De Laurentis, in programma per martedì 24 marzo, sostituisce il previsto Modigliani et le femmes, per questo ci fa piacere aggiungere Un giorno di David Nicholls alla bibliografia dell’iniziativa La biblioteca regala il Teatro, che raccoglie testi ispirati ai temi degli spettacoli in programma al Teatro Comunale di Lamporecchio. Dal 9 al 14 marzo sarà possibile inviare una e-mail alla biblioteca con un commento ad uno dei libri proposti, e partecipare così all’estrazione dei biglietti per quest’ultima rappresentazione. Gli scaffali delle sale lettura si arricchiscono regolarmente di tante novità per bambini, ragazzi e adulti: per farvi sapere quali sono gli ultimi acquisti abbiamo creato per voi delle vetrine di novità che trovate, sempre aggiornate, sul nostro spazio web biblio.comune.pistoia.it/ library/Lamporecchio/ e, per chi non avesse ancora dimestichezza con pc, posta elettronica, cataloghi e siti, tutti strumenti ormai indispensabili per far fronte alle tante necessità quotidiane non solo letterarie e informative, stiamo organizzando qualcosa di speciale, ma... ve lo raccontiamo la prossima volta. Per adesso vi salutiamo e vi ricordiamo che tutte le iniziative sono gratuite e che per avere maggiori informazioni potete chiamare lo 0573/81281 o venire di persona, in via della Costituzione n.13, durante gli orari di apertura (martedì, mercoledì e giovedì dalle 15:00 alle 19:00 e venerdì e sabato dalle 9:00 alle 13:00), oppure scriverci a [email protected] o consultare il nostro spazio web sul portale delle biblioteche pistoiesi. Serena Marradi, bibliotecaria (Promocultura) Biblioteca comunale “Don Siro Butelli” di Lamporecchio COMUNICAZIONE IMPORTANTE Nuove disposizioni per la separazione personale fra coniugi e il divorzio Semplificate le procedure in materia di separazione e divorzio Sono state introdotte novità importanti in tema di separazione personale, di cessazione degli effetti civili e di scioglimento dei matrimoni, volte a semplificare le relative procedure, recandosi dinanzi al Sindaco o suo delegato. Decreto legge 12 settembre 2014 n. 132 “recante misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile” (convertito con modificazioni in Legge 10 novembre 2014 n. 162. Tutte le informazioni necessarie possono essere reperite sul sito del Comune di Lamporecchio: www.comune.lamporecchio.pt.it Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 33 LAMPORECCHIO 34 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 LAMPORECCHIO Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 35 LAMPORECCHIO STIAMO RICOSTRUENDO IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO V di Romano Frullini orrei rivolgermi a tutti i cittadini di Lamporecchio che negli anni ottanta erano Comunisti, (ed erano tanti) perché Lamporecchio ebbe il primato come comune più comunista d’Italia, tant’è che il 26 aprile 1981 Enrico Berlinguer venne personalmente a ringraziare tutta la cittadinanza. Da quegli anni ad oggi il P.C.I. è sparito grazie sì a tanti errori, ma anche grazie ad Achille Occhetto che lo sciolse. Oggi dopo tanti anni cerchiamo di ricostruirlo. Il 20 dicembre passato a Roma è stata costituita un’associazione per la ricostruzione del P.C.I. A quest’associazione si può aderire “on line” chiamando il Partito Comunista. Per le adesioni in loco ci stiamo organizzando. Il 21 gennaio scorso si è svolta a Livorno, in occasione dell’anniversario della nascita del P.C.I. di Gramsci e Togliatti (21 gennaio 1921), la prima manifestazione organizzata da detta associazione, alla quale ho partecipato insieme a Maurizio Sostegni. Era presieduta (fra gli altri) da Lucia Mango, segretaria regionale del P.C.d.I., dal primo segretario dell’ambasciatore di Cuba, da due membri della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista ed altri. Una seconda manifestazione si è svolta a Bologna il 24 gennaio, mentre il 31 gennaio è stata la volta di Porto San Giorgio in provincia di Ascoli Piceno, in seguito molte altre si sono susseguite in tutta Italia. Speriamo che le adesioni siano tante perché, come si può constatare, in Italia c’è bisogno di una “vera sinistra”, che costringa il governo a difendere i lavoratori di tutte le categorie. Cerchiamo di riuscire nella ricostruzione del P.C.I. entro la fine 2015 per essere pronti a partecipare ad eventuali elezioni. Perciò contiamo sulla coscienza e il sentimento di tutti coloro che in cuor suo si sentono ancora comunisti dando la loro adesione. LA POSTA DI ORIZZONTI: la voce dei lettori 1) FINALMENTE SONO STATE TOLTE LE FIORIERE ABUSIVE! - “Vorrei ringraziare l’amministrazione comunale di Lamporecchio soprattutto Matteo Venturini perché alla fine ha fatto in modo che venissero spostate le fioriere abusive dai nostri marciapiedi rendendo così fruibile il passaggio sia alle mamme con passeggini/carrozzine che ai disabili, ma soprattutto alle famiglie che possono camminare tenendosi per mano!”. - Lettera firmata 2) BASTA MEZZI PESANTI SUL SAN BARONTO - “Gentile Redazione, è tanto che si sente dire dai nostri amministratori che bisogna porre fine al traffico dei mezzi pesanti sul San Baronto. I disagi per chi deve andare al lavoro a Pistoia sono enormi, la rotonda a NELLA FOTO: TUTTO BLOCCATO Casalguidi è quasi ultimata, finita quella aspetto i fatti!”. - Lettera firmata ALLA CURVA DELLA “SANTONA” UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO accademico a Raissa Ancillotti S i è svolta martedì 3 febbraio scorso, nell’Aula Magna dell’Università di Firenze, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici. In apertura il “magnifico rettore” Alberto Tesi, originario di Lamporecchio, ha preso la parola per un breve saluto ai presenti. Successivamente ha consegnato i diplomi di professore emerito e di professore onorario. La cerimonia è poi proseguita con la consegna del diploma di laurea agli studenti migliori, che hanno conseguito il titolo nell’anno passato, con il massimo dei voti e nel minor tempo possibile (uno per ogni Facoltà). Per la facoltà di Farmacia è stata scelta Raissa Ancillotti di Lamporecchio (al centro nella foto a lato - FotoSchiassi©). A lei e alla sua famiglia, giungano le congratulazioni di tutta la Redazione di Orizzonti. 36 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 LAMPORECCHIO L’ISTITUTO COMPRENSIVO di LAMPORECCHIO PRESENTA: Nel mondo del web: “Una giornata entusiasmante tra carta e cartiere” L a nostra avventura è iniziata quando la professoressa di arte, Elisabetta Maccioni, ci ha proposto di partecipare al concorso “La carta, una storia di sviluppo”, organizzato dall’Istituto Tecnico Statale Marchi-Forti di Pescia. Abbiamo aderito a questa richiesta con grande entusiasmo perché l’argomento ci ha molto incuriosite. Ci siamo subito impegnate a raccogliere il materiale necessario con ricerche, disegni, foto, notizie di vario genere per scrivere il nostro elaborato nel quale abbiamo ricostruito la storia della carta dalla sua origine fino ad oggi. La carta per noi è un bene primario, nessuno potrebbe vivere senza, senza fazzoletti, sacchetti per il pane, scatole, scatoloni... e chi più ne ha più ne metta. Il giorno 23 Gennaio alle ore 8:30 siamo partite da Lamporecchio verso Pescia per partecipare alla festa organizzata per la premiazione dei vincitori del con- corso. Fiduciose ed emozionate siamo entrate nell’aula magna della scuola gremita di studenti, insegnanti, rappresentanti delle aziende cartarie della provincia di Pistoia e di Lucca, erano presenti anche il dirigente scolastico dell’Istituto e i rappresentanti della provincia di Pistoia e del comune di Pescia. È stata una mattinata interessantissima, sono stati proiettati video, foto, materiali prodotti dall’industria cartaria e sono stati spiegati i processi di lavorazione, dal grezzo al prodotto finito. Ma è arrivato il momento della premiazione: siamo rimaste con il fiato sospeso fino a quando è stato pronunciato il nome della nostra scuola, su quattro finalisti abbiamo guadagnato il secondo posto. Eravamo sorprese e felici di aver vinto per la scuola media “Francesco Berni” 200 euro, una chiavetta USB e una consistente fornitura di carta. Grazie alla professoressa per questa bellissima esperienza! Scritto da: Ludovica Fattacciu, Giada Frosini, Rebecca Cioci, Xhessika Mhillaj e Viola Angioini. (in ordine da sinistra nella foto a lato) Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 37 LAMPORECCHIO BANDA “G. PUCCINI” Ritrovato lo Statuto del 1893 G di Stefano Ferrali li archivi delle nostre biblioteche contengono documenti dal grande valore storico, spesso sconosciuti addirittura ai diretti interessati. Grazie alla passione e alla compenteza di Michela Cammilli, da anni preziosa componente della nostra Redazione, lo scorso novembre è stato ritrovato un libretto presso la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia (foto a lato) pubblicato nel lontano 1893, dove sono raccolti i precetti dello Statuto della Banda musicale di Lamporecchio. Un documento eccezionale che fu voluto fortemente da Laura Merrick (l’americana di Papiano). Grande appassionata di musica e principale finanziatrice del corpo musicale di Lamporecchio, fu lei che volle regolamentare la Banda con uno statuto che ne stabilisse gli scopi e lo svolgersi delle attività. In altri documenti ritrovati, si legge che quello statuto sostuiva uno precedente in vigore fino a quel momento. Da questa notizia e da altre ritrovate, si ritiene quindi che la storia della banda di Lamporecchio sia molto antica, addirittura precedente all’unità d’Italia (N.d.R 1861)! È molto interessante rileggere gli articoli che fanno parte di quel documento, alcuni, pur se scritti con il linguaggio ridondante di allora, sono testimonianza di quanto fosse importante il rigore morale, in fondo però ci fanno capire che la musica non ha né tempo né spazio, ma solo tanta passione! Le scansioni dell’originale sono gelosamente custodite nella sede del Banda, oggi presieduta da Alessandro Micheli, un simbolico passaggio di testimone con il presidente di allora che era Emilio Torrigiani, l’uomo che fece conoscere e apprezzare il nostro paese all’americana. Ai lettori di Orizzonti riportiamo in questo numero alcuni degli articoli più significativi, chi volesse leggere il documento integrale può rivolgersi alla nostra Redazione. --------------------Titolo I Articolo 1. - La Società dei Filarmonici costituita in 38 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 Lamporecchio ha l’appellativo di Società Filarmonica Municipale. Articolo 2. - La Società non solo con i suoi concerti divertirà il paese; ma, mantenendo ancora una scuola musicale diretta nella parte artistica da un maestro diplomato e nominato da un consiglio di direzione, sarà d’istruzione alla gioventù. Articolo 3. - Questa società si compone di musicanti, di soci contribuenti e benemeriti, e tutti guidati nella parte amministrativa e disciplinare da un Consiglio Direttivo nominato dai musicanti e dai soci contribuenti. TITOLO IV Articolo 9. - È musicante effettivo quello che dietro certificato del Maestro è ammesso a far parte del Corpo musicale del Consiglio di Direzione. Articolo 10. - Il musicante il quale con modi indecenti o con parole offende qualunque membro del Consiglio, o il Maestro o con altri modi si renda indegno di appartenere alla Società stessa, verrà dal Presidente sospeso per un tempo da determinarsi dal Consiglio Direttivo ed anche espulso. [.......] Sarà pure sospeso quel musicante che nel corso dell’anno avrà mancato al numero di tre prove se consecutive e al numero di dieci se saltuarie nel corso dell’anno, ovvero ad un servizio, senza giustificato motivo. Articolo 13. - Il musicante non può far parte del Consiglio Direttivo. TITOLO V Articolo 15. - Per essere ammesso come allievo musicante bisogna che l’aspirante avanzi istanza al Presidente accompagnata da una lettera del padre o della madre o del tutore per il consenso, con un certificato comprovante l’età che non dovrà esser maggiore di anni 20 né minore di anni 6 compiuti. Articolo 16. - Quell’allievo che non ha del proprio lo LAMPORECCHIO strumento dovrà dedicarsi a quello che dal Maestro, di concerto col Presidente, gli verrà destinato. Articolo 17. - L’allivo ha l’obbligo di frequentare le lezioni e imparare al più presto la musica. Quando manchi alle lezioni sarà in facoltà del Maestro il sospenderlo rendendone informata la Presidenza. TITOLO VII Articolo 22. - Il Presidente effettivo è il capo della Società e la rappresenta. Convoca il Consiglio Direttivo e l’Assemblea nei termini indicati e quante volte gli piaccia. Sanziona colla sua firma tutti gli atti sociali ed ha l’alta sorveglianza del presente Statuto. Articolo 23. - Il Presidente sospende il Maestro, gl’Inservienti, nonché il Segretario, Cassiere e Provveditore, quando questi vengano meno ai propri doveri; coll’obbligo però di riferire al Consiglio Direttivo dentro otto giorni dalla sospensione. Articolo 24. - È in piena facoltà del Presidente di disporre arbitrariamente e senza autorizzazione della somma di lire cinquanta nel corso dell’anno...... Articolo 31. - Il Cassiere è autorizzato a servirsi di tutti i mezzi necessari per far rientrare in cassa le somme dovute alla società e a vigilare le riscossioni occorrendo anche per via giuridica. Articolo 35. - Il Sindaco del Comune è di diritto il Presidente onorario di questa società. TITOLO IX Articolo 44. - Gli strumenti in massima parte appartengono alla Società e per questo il musicante od allievo che ritiene uno strumento dovrà rilasciare un’obbligazione al Consiglio Direttivo se esso musicante abbia raggiunto l’età maggiore, in caso contrario dovranno obbligarsi il padre o il suo amministratore. Articolo 45. - Il Presidente farà delle riviste agli strumenti e alle montature e quando trovi qualche oggetto non ben conservato, sarà in sua facoltà di ritirarlo e di sospendere il musicante, assegnandogli quindici giorni di tempo a rimettere a sue spese il tutto in buon ordine al che non adempiendo quel musicante verrà espulso dalla Società. Articolo 52. - Il Presidente ha la facoltà e l’autorità di ritirare dai musicanti lo strumento e la montatura in qualunque tempo gli piaccia. Articolo 53. - Vien proibito a tutti i musicanti di suonare tanto in pubblico che in privato senza il debito permesso del Presidente. Come anche vien proibito al musicante di presentarsi in un pubblico servizio senza montatura. Articolo 54. - La Società filarmonica per essere utile e piacevole al paese, si obbliga nella stagione estiva di dare dei concerti nei giorni festivi e nei luoghi più centrali del Comune ...... Articolo 56. - Il Consiglio Comunale a cui sta tanto a cuore l’onore di questa Società, rivolge in special modo ai signori musicanti la preghiera di essere studiosi, disciplinati e rispettosi verso i loro superiori, i loro colleghi e verso il pubblico, nel concetto di essere un’associazione di amorevole fratellanza e diletto per il paese, cosicché il loro contegno sia quello che più si addice alle persone disciplinate, e gentili. Lamporecchio, 12 marzo 1893 Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 39 LAMPORECCHIO L’ANGOLO DELLA SOLIDARIETÁ Rubrica a cura di Mara Fadanelli LA FORZA DELL’AGGREGAZIONE E DELLA COMUNITÀ FA RAGGIUNGERE RISULTATI CHE DA SOLI SAREBBERO IMPENSABILI pano di emergenza alimentare, del territorio che va da abato 14 febbraio, alle ore 11, all’interno delMonsummano Terme a Massa Cozzile. Nel 2014 IPEA la Sala Soci Coop del Centro Commerciale di ha raccolto 22 tonnellate di cibo aiutando circa 2.500 Montecatini, la Sezione Soci Coop della Valdipersone. nievole ha invitato le associazioni di volontariato del territorio che hanno partecipato, nel mese di dicembre 2014, all’iniziativa “Coondividiamo” promossa da Unicoop Firenze e dalla Fondazione il Cuore si scioglie. Si è trattata di una raccolta alimentare alla quale hanno aderito, in tutta la Toscana, oltre 4000 volontari e sono state raccolte, in 88 punti vendita 220 tonnellate di alimenti, che sono stati donati alle persone più bisognose. Nella Valdinievole, nei quattro punti predisposti (Coop di Montecatini, Borgo a Buggiano, Monsummano e Lamporecchio) sono state raccolte 7,572 tonnellate (di cui 1000 kg a Lamporecchio) di beni di prima necessità. In aggiunta a questa straordinaria raccolta, l’Unicoop di Firenze, ha stanziato, per tutta la regione, 100.000 euro di prodotti. Una quota di questo importo, pari a 3.600 euro, è stata data alla Valdinievole, a cui la Sezione Soci locale ha aggiunto 900 euro per un totale di 4.500 euro che sono stati così distribuiti: 1500 euro all’IPEA (che per l’occasione ha compreso le associazioni che si occupano dell’emergenza alimentare da Pieve a Nievole, Montecatini a Massa Cozzile); 1000 euro per le associazioni di Monsummano; 1000 euro per le associazioni di Tutto ciò dimostra come la forza dell’aggregazione e Borgo a Buggiano e 1000 euro per la Comunità Sodella comunità faccia raggiungere risultati che sinlidale Lamporecchio. golarmente sarebbero impensabili. Questa distribuzione di buoni spesa, che ogni associaLa Comunità Solidale Lamporecchio quest’anno si è zione poi userà autonomamente, è avvenuta durante posta come obiettivo quello di realizzare un progetto l’incontro, presieduto dalla rappresentante dell’Uniche ha intitolato “lavoro solidale”. La volontà è quella coop Firenze, Paola Birindelli. È scaturita fra le vadi attribuire dei piccoli lavori, pagandoli con il sistema rie associazioni presenti un’interessante condivisione dei voucher, a coloro che hanno perso il lavoro e che dell’esperienza. Un’iniziativa che ha dimostrato come hanno difficoltà a pagare le utenze, ad andare avanti. La sia importante in questo momento storico aggregarsi e Fondazione della Cassa di Risparmio, (che ringraziacome l’Unicoop sia sensibile, attraverso le associazioni mo) donerà 5000 euro alla CSL, per questo obiettivo, se di volontariato, alle esigenze che arrivano direttamenriusciremo a raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti te dal territorio. Nell’occasione ho appreso che nella di 15.000 euro. Per questo la CSL fa un appello alle Valdinievole esiste un’altra associazione, l’IPEA, nata ditte del territorio, agli enti a tutte le persone di buodalle ACLI della Valdinievole Don Giulio Facibeni tra na volontà: aiutateci a raggiungere questo obiettivo, il 2013-14, che aggrega altre associazioni. aiutateci a dare un po’ di speranza, di dignità. Nello specifico riunisce le associazioni, che si occu- S 40 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 LAMPORECCHIO PARROCCHIA DI S. STEFANO - LAMPORECCHIO Il restauro della chiesa di Santo Stefano a Lamporecchio L I festeggiamenti per il restauro della chiesa di Lamporecchio G ’attuale chiesa monumentale fu iornata di festa alla Parrocchia edificata dal 1900 al 1921, suldi Santo Stefano a Lamporecle rovine della vecchia pieve del chio, organizzata dal parroco 1400, disfatta per fare posto alla nuova, don Andrea Mati per la presentazione tuttavia rimase incompiuta la facciata dei lavori di restauro effettuati sull’Alper circa 20 anni. tare principale della chiesa e sulla facNel 1942 l’allora proposto don Sabatino ciata esterna. Interventi finanziati quaFerrali la terminò, su disegno dell’arsi interamente con un contributo di chitetto Bernardini di Pescia che aveva 104.000 euro dalla Fondazione Casprogettato tutto il complesso. sa di Risparmio Pistoia e Pescia. Un’occasione alla Oggi possiamo ammirare di nuovo la facciata come allora, quale non poteva mancare il Vescovo di Pistoia Fausto grazie ai lavori richiesti dall’attuale parroco don Andrea Tardelli, che ha visitato la Parrocchia di Santo Stefano Mati che ha anche permesso il recupero delle porte cenper la prima volta. Il Vescovo ha avuto parole di ringratrale e laterali con l’armatura. Queste nonostante siano in ziamento e di apprezzamento nei confronti della Fondalegno color bronzo si abbinano molto bene a parer mio alla zione Cassa di Risparmio, rappresentata da Ivano Paci, facciata. che si mostra sempre sensibile, attenta e disponibile alle Sempre il parroco, ha poi pensato di far mettere in sicurezza dalle intemperie i finestroni che si trovano in alto su necessità di ogni genere che arrivano dal territorio. In entrambi i lati della navata ponendo vetri esterni, proprio a questa situazione, il Vescovo ha sottolineato che lavoproteggere i preziosi vetri istoriati, eseguiti nel 1948 dalla rare per la sistemazione e la tutela di opere d’arte è un ditta artistica Pollastri di Firenze. importante gesto di civiltà. In assenza di tale protezione, sparirebbero dei lavori belli Alla fine della Messa ha preso parola il presidente della e ammirati da noi paesani e dai turisti che vengono per le Fondazione Ivano Paci, il quale ha avuto parole di elogio opere famosi presenti nella chiesa (altare della Robbia). nei confronti della comunità di Lamporecchio molto atAnche all’interno sono stati eseguiti i lavori di ricostruziotiva e laboriosa. Un rapporto continuo e concreto, come ne e restauro dell’altare maggiore, crollato alcuni anni fa per cause sconosciute, tuttavia è probabile che con il taglio stanno a dimostrare i numerosi interventi che la Fondadella mensa, i materiali scadenti con cui l’avevano costruzione ha svolto su questo territorio. Paci ha ricordato il ito non abbiano retto. Così oggi possiamo riammirare l’alcontributo dato per la ristrutturazione del Teatro, la Casa tare come una volta, recuperato sempre secondo i disegni della Salute, la Croce Verde e tanti altri. dell’architetto Bernardini. La festa è proseguita con l’interevento del Presidente Al centro si può osservare il della Comunità Solidale bel tempietto o tabernacolo che Mara Fadanelli, un’assosembra disegnato dal grande ciazione molto attiva per architetto del ‘500, il Borromini, abbellito da uno sportello in aiutare i più deboli e bisoargento donato nel 1946 da le gnosi e dell’architetto Mir“dame di carità” donne apparta Cappelli, che ha curato i tenenti alle famiglie più facollavori di restauro. tose del paese e che regalavano Interventi di qualità che sono suppellettili e arredi sacri alla stati realizzati e resi possibichiesa*. li grazie anche al contributo Il parroco e tutti noi sappiamo di tante persone, che si sono che rimangono ancora molte rivelate delle memorie storicose da fare per rivedere l’antiche, necessarie per riportare co splendore della nostra amata l’Altare com’era originariachiesa. Affidiamoci quindi alla mente. Obiettivo raggiunto. generosità di tutti i parrocchiani, perché rendano possibile il Infine il sindaco di Lamporecupero della nostra chiesa, recchio Alessio Torrigiani, voluta con tanto amore dai noin nome di tutta la comunistri padri. tà, ha dato il benvenuto al Voglio ringraziare di cuore e vescovo Fausto Tardelli ed con affetto Don Andrea che ha voluto e reso possibile il re- Nella foto da sinistra don Andrea Mati parroco di ha ringraziato la FondazioLamporecchio, il prof. Ivano Paci presidente della ne per il concreto sostegno stauro della nostra chiesa. fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Lucche*P.S. Le dame di carità faceva- sia, monsignor Fausto Tardelli vescovo di Pistoia economico elargito. e Alessio Torrigiani sindaco di Lamporecchio. no anche opere di beneficienza. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 41 LAMPORECCHIO 42 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 LAMPORECCHIO Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 43 LAMPORECCHIO UN NUOVO PULMINO PER LA CROCE VERDE DI LAMPORECCHIO L a Croce Verde ha un nuovo pulmino, da usare per i servizi sociali. Ieri mattina, è avvenuta l’inaugurazione ufficiale di questo nuovo mezzo, che va ad arricchire l’attrezzato parco macchine dell’Associazione. Iniziativa alla quale ha partecipato il presidente della Croce Verde Alberto Tesi, il sindaco di Lamporecchio Alessio Torrigiani e l’avvocato Giuseppe Alibrandi, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia. L’acquisto di questo mezzo è costato 47.000 euro. La Fondazione ha dato un importante contributo di 20.000 euro. Il presidente Alberto Tesi, dopo avere ringraziato tutti i partecipanti, ha parlato dell’importanza della funzione che l’Associazione Croce Verde svolge. Attività resa possibile grazie all’impegno di tanti volontari e soci. Un particolare grazie alla Fondazione, dimostratasi sempre sensibile e pronta alle richieste avanzate dalla Croce Verde. Il sindaco Alessio Torrigiani ha elogiato per il lavoro svolto dalla Cro- 44 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 ce Verde, ritenuta l’Associazione più importante e con tanta storia e tradizione del nostro territorio. Infine Giuseppe Alibrandi della Fondazione Cassa Risparmio Pistoia e Pescia ha parlato di un segnale, che con questo contributo di 20.000 euro ha voluto dare. Un modo per stare vicino al mondo del volontariato e compartecipare economicamente ad uno sforzo compiuto dall’Associazione, che grazie a questo nuovo mezzo acquistato, potrà meglio svolgere i propri servizi. La manifestazione si è conclusa con il rituale taglio del nastro, la benedizione del mezzo effettuata da Don Andrea Mati e con un ricco rinfresco. LAMPORECCHIO C’ERA UNA VOLTA A “MAESTROMARCO” Nella foto a lato: anno 1945, nell’aia a Mastromarco si suona e si canta: da sinistra Brogi Franco, Brogi Parigino e Mario Bertini. Nella foto sotto: 1960 Piero Ancillotti (detto Ciorci) in allenamento a Viareggio, si riconosce l’orologio sulla passeggiata a mare. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 45 LARCIANO QUANDO LA CHIUSURA LASCIA UN VUOTO Con la scomparsa di Graziano Del Rosso, il centro di Larciano ha perso un importantissimo punto di riferimento U di Mariangela Ferrari E allora, ricordo, insieme a Graziano c’era la sorella Lucia che sempre sorridente stava dietro quel bancone di macelleria disinvolta e cordiale. Poi la signora Loriana che di negozio era già esperta: i suoi genitori gestivano un alimentari a Mastromarco. A lei ci si poteva affidare per sapere come mettere “la ciccia in pentola!”. Ma torniamo a Graziano, uno che della bottega di macellaio ha fatto la sua vita, mi dice il figlio Carlo. In tanti anni non l’ha mai trascurata un momento. Fare il macellaio diceva deve partire dal macello, la bestia si deve conoscere per gestirla bene e sapere accuratamente che cosa offrire al cliente. La sua era una tradizione di famiglia. I Del Rosso erano macellai, il nonno, continua Carlo, era già in quella bottega e Graziano ha continuato. Certo con il passare degli anni le leggi sono cambiate, le abitudini stesse sono cambiate e per Graziano non è stato sempre facile adattarsi alle novità ma per lui il negozio era tutto. n altro punto commerciale ha chiuso nel centro del paese e quello che più rattrista, questa volta, non è crisi, ma la morte del proprietario dello storico negozio “Macelleria da Graziano” . Uno dei pochi negozi di generi alimentari che da 40-50 anni, e anche più, era riuscito a rimanere sulla breccia. Una macelleria con la M maiuscola una di quelle botteghe di paese dove la gente va non solo per comprare “la ciccia bona” ma anche per fare quattro chiacchiere, sentire le ultime senza malizia, con spirito di popolo. Una bella macelleria, come quelle di una volta: bancone alto in marmo, ceppi in legno, corde e ganci dove si attaccavano gli animali, carta gialla, fegatelli nel coccio, polli e conigli di contadino e gli affettati rigorosamente col coltello. Conta il prodotto non l’esposizione, conta quello che ti propone il macellaio: te digli come vuoi cucinarla e lui sa che pezzo darti. Proprio come nell’Artusi, vuoi fare lo stracotto … che c’è di meglio del melino o dello scannello, vuoi fare la bistecca … deve essere almeno sei/sette etti di peso e lombata di vitellone. Basta ascoltare un po’ di storia per capire … leggete Le ricette si rifanno alla tradizione popolare, trasmesse dall’uso quotidiano di generazione in generazione. Non un negozio vecchio ma antico dove non si sono persi gli ingredienti usati nel passato ma aggiustati secondo le richieste di oggi: facili da acquistare, preferiti o per tutti i gusti e le abitudini. Io ricordo i tempi in cui frequentavo la macelleria Del Rosso, tempi passati, purtroppo. Il sabato veniva anche il mio babbo a far la spesa nella macelleria da Graziano. Abitava a Pistoia e venire dal macellaio in campagna era per lui una grande soddisfazione: la genuinità, la cortesia, la qualità e, alla fine, anche il prezzo erano la prova di un mondo commerciale pulito e, prima di tutto, attento e pronto per il cliente. Graziano Del Rosso nel suo negozio a Larciano insieme alla moglie Loriana 46 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 LARCIANO sto dei cibi e l’ammasso obbligatorio di tanti alimenti di quello che mi ha scritto un altro vecchio macellaio di produzione agricola. In quel tempo a tutti i macellatori piazza Luigi Cioli: del paese fu imposta una macellazione comune tra di «La macelleria Cioli, in piazza san Rocco, risale (ricorloro, con il conferimento dell’ammasso obbligatorio di di) a mio nonno Dante Cioli. Poi gestita dai figli Magparte dei derivati della lavorazione. Fu così che mio pagiorino e Amedeo, contemporanei di Carlo Del Rosso, dre Amedeo e Carlo del Rosso, padre di Graziano, furopadre di Graziano. Ma l’attività principale di mio zio e no compagni di carcere per denuncia del Federale del di mio padre non è stata, fino agli anni settanta quella di paese, per non avere rispettato le regole della consegna macelleria. Prima di questi anni erano soprattutto comall’ammasso obbligatoria dei grassi e altre parti della mercianti e macellatori di bovini e ovini, con l’invio macellazione». di questi animali uccisi, interi o in parti, a centri più importanti come i mercati generali di Roma e Milano. Qui bisogna ricordare che tutta la Valdinievole, sino agli anni settanta, era grande fornitrice di alimenti animali, vegetali e anche vivi. Venivano inviati a Roma, Milano, Torino e diversi altri importanti centri. Ora quel tempo è lontano. La stazione ferroviaria di Montecatini Terme era un centro spedizioni importante. L’attività commerciale in piazza a San rocco era modesta, tanto è vero che in questi tempi i “macellari” di Larciano, i Cioli e i Del Rosso (anche quelli di Cecina), erano soliti avere a disposizione persone per le consegne a domicilio. Con gli anni settanta (aumento generale del benessere) questi esercizi commerciali a San rocco hanno avuto una notevole espansione. Tale periodo ha coinciso con la piena attività dei Del Rosso (ricordiamo che in quei tempi Graziano era coadiuvato non sono solo da Antonio Bargi, ma e soprattutto dalla sorella Lucia). Da allora Graziano, in piazza a San rocco, è diventato un punto di riferimento e richiamo, perché oltre ad avere un ottimo fiuto commerciale, disponeva di grande dialettica ed empatia con il pubblico, in particolare con i clienti. I rapporti tra Graziano e la famiglia Cioli sono stati buoni, anche se va riconosciuto che eravamo concorrenti. Poi con gli anni settanta i Cioli lasciarono il negozio di San Rocco al subentrante Andrea Biagiotti. Voglio raccontare un episodio significativo: sarebbe In queste due bellissime foto d’epoca, si vede Graziano bene ricordare ai posteri quello che avvenne durante Del Rosso (indicato dalla freccia) protagonista in una fiera del bee durante la macellazione di un vitello. Da notare nella prila seconda guerra mondiale, quando le leggi dell’era stiame ma foto il manifesto sul muro che pubblicizza il noto film “Via col fascista imposero la tessera annonaria per l’acqui- vento”, uscito in Italia nel 1949. (Foto fornite da Carlo Del Rosso) Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 47 LARCIANO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa: Medaglia d’Oro al Merito Civile Musica, comicità e buon cibo per una serata all’insegna della solidarietà a cura di Rita Squittieri Assessore alle Pari Opportunità e Attività Produttive S abato 13 dicembre 2014, presso la sala polivalente “Il Progresso”, si è svolta una serata di cabaret, danza e spettacolo con raccolta fondi a favore di “365giornialfemminile”. L’evento, la cui apertura è stata allietata da un fantastico aperitivo à la carte reso possibile grazie alla partecipazione di alcune attività del territorio, ha lasciato poi spazio a momenti comici nati dall’arte e dall’estro di un eterogeneo gruppo artistico “I Soliti Soggetti”. Nel corso della serata non sono però mancati dei momenti di riflessione durante i quali la Vice-presidente dell’Associazione valdinievolina, ha potuto presentare il centro Antiviolenza e le sue attività sul territorio. Il lavoro svolto dal centro è senza dubbio esemplare. La passione e la volontà di coloro che ne fanno parte, sono luci di speranza in un percorso che spesso si rivela tortuoso e all’apparenza irrisolvibile. Lo scopo della serata non era “semplicemente” quello di raccogliere fondi o passare una serata in compagnia. La speranza dell’associazione e dell’Amministrazione comunale, è quella di sensibilizzare quanto più possibile circa certe tematiche che purtroppo non sono a noi così lontane. Seppur non numerosissimi, i cittadini intervenuti hanno fatto tanto. Il contributo economico ricavato tramite l’aperitivo o tramite l’acquisto diretto di prodotti del centro presenti in sala, è solo uno degli aspetti fondamentali. Si ringraziano vivamente tutti coloro che hanno partecipato attivamente, tutti coloro che hanno dato il proprio contributo pur non potendo partecipare fisicamente, le attività che hanno somministrato cibo, bevande e sorrisi come sempre, gli artisti che hanno veicolato un messaggio di Antiviolenza mediante la comicità, i ragazzi che si sono impegnati nell’organizzazione del tutto dandomi un forte aiuto e, ovviamente, l’associazione “365giornialfemminile”, in particolare nella persona di Donella 48 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 Baronti (vice-presidente) per la continua disponibilità e propositività dimostrate. «L’associazione “365giornialfemminile” onlus - commentano la presidente e la vice - opera da dieci anni ed è formata da un gruppo di donne specializzate sulle problematiche della violenza di genere. Sviluppa progetti e servizi rivolti alle donne per contrastare la violenza sulle donne; attiva una formazione continua sul territorio, coinvolgendo soggetti pubblici e privati per rispondere in modo rapido ed in rete, alle donne e ai loro figli minori coinvolti nelle diverse forme di violenza. Proprio in questo spirito l’associazione prevede annualmente un itinerario di iniziative nei comuni della provincia. Così il 13 dicembre 2014 l’associazione, grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale di Larciano e soprattutto alla volontà e alla partecipazione attiva dell’assessore alle Pari Opportunità Rita Squittieri, ha partecipato alla serata “Cabaret... e Danza”. La serata è stata l’occasione per l’associazione di presentare il centro antiviolenza “Liberetutte” e gli altri servizi correlati, ma anche quello di raccogliere fondi necessari alla sua stessa sussistenza. Infatti, anche se Liberetutte percepisce fondi pubblici e privati, questi non sono mai sufficienti al mantenimento di un servizio di qualità ed essenziale per il nostro territorio, quale in effetti è. Un luogo fatto di professioniste, educatrici, psicologhe, avvocate e altre figure formate ad affrontare l’emergenza e le progettualità di nuovi percorsi di vita di quelle donne che chiedono un aiuto per uscire dalla violenza. Il servizio è gratuito e vi si può accedere facendo il numero 3406850751. Per conosce meglio l’associazione potete visitare il sito www.365giornialfemminile.org Rinnoviamo il nostro grazie a tutta l’amministrazione di Larciano, che collabora ormai da tempo con l’associazione e che ha scelto di diventarne Socia, quale esempio di partecipazione attiva». L’amministrazione ringrazia nuovamente tutti coloro che hanno preso parte alla serata, nella piena convinzione che con un piccolo gesto si possa far tanto. ZERO IN CONDOTTA… PENSA PRIMA DI SPRECARE ! S LARCIANO Spinelli Tommaso vince il contest fotografico promosso dal CCN Larciano durante le festività natalizie. pinelli Tommaso della classe II B è il vincitore del concorso fotografico “ZERO IN CONDOTTA PENSA PRIMA DI SPRECARE” promosso e organizzato dal CCN Larciano di Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Statale “Ferrucci”, Comune di Larciano e Publiambiente. La fotografia – dal titolo “Quando lasci un rubinetto aperto pensa che in Africa i bambini non hanno acqua” – ha ottenuto il maggior numero di voti tra le venti immagini finaliste esposte presso i negozi aderenti al Centro Commerciale Naturale nel periodo delle festività di Dicembre. Obiettivo del concorso è stato quello di sollecitare i giovani studenti a interessarsi – in immagini e in concreto – alla tutela delle risorse che compongono il mondo che li circonda. re la dirigente Beneforti Roberta, le docenti interessate dal progetto e il Sindaco di Larciano Antonio Pappalardo con gli Assessori. Fondamentale la collaborazione dell’Agenzia di Montecatini Terme della Vittoria Assicurazioni per il contributo concesso all’iniziativa così come il ruolo di Publiambiente nella condivisione del tema. Il Direttivo del CCN Larciano di Confcommercio è già al lavoro per la programmazione delle prossime iniziative da svolgersi nel corso dell’anno 2015. Al concorso hanno partecipato in una fase iniziale più di sessanta fotografie, realizzate dagli alunni delle classi di II media del “Ferrucci”, tra queste – durante l’evento “Natale a Larciano” – ne sono stati selezionate venti che sono state esposte nei negozi aderenti al CCN e sottoposte alle votazioni della clientela durante il mese di dicembre. Ricco il carnet di premi per il vincitore: • una macchina fotografica digitale che sarà molto utile per coltivare l’abilità visiva dimostrata dal giovane artista • un buono per una polizza offerto da Vittoria Assicurazioni Agenzia di Montecatini Terme • un libro • un dono tecnologico da parte di Publiambiente • un attestato Premiata dalle aziende del CCN Larciano anche la Scuola, con una fornitura di chiavette USB per completare le dotazioni tecnologiche dell’Istituto. Le aziende del CCN Larciano di Confcommercio, ringraziano l’Istituto Comprensivo “Ferrucci” in particola- Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 49 LARCIANO SANT’ANNA DI STAZZEMA E IL PARCO DELLA MEMORIA S di Lisa Amidei (Assessore Politiche Sociali) ulle propaggini delle Alpi Apuane si trova un paesino di poche anime, dove il tempo pare essersi fermato a 70 anni fa. Tutti conoscono la triste storia che coinvolse Sant’Anna frazione di Stazzema. Nella calda mattina del 12 agosto 1944 due reggimenti tedeschi, uno che saliva le montagne ed un altro che le scendeva da Nord si incontrarono in questo paese e sconvolsero la vita ed il destino di centinaia di abitanti. Crudele e feroce fu la barbarie consumata in quel luogo; non furono risparmiati vecchi, donne e bambini (gli uomini erano da diversi giorni nascosti nei boschi per paura di essere deportati). Tutti coloro che furono trovati a quell’ora del mattino in casa immersi nel tepore dell’affetto familiare od intenti nelle normali faccende domestiche furono uccisi sul posto o perlopiù sradicati dalle case e barbaramente uccisi nella piccola piazza davanti la Chiesa. Non fu risparmiato neppure Padre Innocenzo, il Parroco del paese che cercando con coraggio di difendere i propri parrocchiani fu trucidato assieme a loro. Sono ormai molti anni che il giorno dell’anniversario della strage il Paese rivive ad agosto una giornata in memoria di quei fatti e di tutte quelle persone uccise. Il 12 agosto diventa un consueto appuntamento per tante amministrazioni, associazioni e scuole per partecipare a quel ricordo. La prima domenica dopo l’Epifania però, da qualche anno Sant’Anna di Stazzema dedica un pomeriggio al ricordo di quei tragici fatti in maniera più intima e semplice. Quest’anno ho avuto il piacere e l’onore di parteciparvi. In un freddo e piovigginoso pomeriggio salire quella strada panoramica ed arrivare nella Piazza principale del Paese, varcare la porta della Chiesa dove ad accoglierci ci sono le foto ed i nomi di coloro che persero la vita quel 12 agosto non ha avuto prezzo. La calma e la tranquillità della messa mi hanno fatto immaginare la stessa pacatezza delle ore precedenti la tragedia, quando le mamme allattavano 50 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 i propri bambini ed i vecchi si apprestavano a fare colazione, quando ad Evelina iniziarono i primi dolori del parto e trovandosi sola in casa uscì per andare dalla levatrice. Dopo la messa uscire in quella piazza e calpestare quel suolo dove furono prima uccisi e poi bruciati i corpi di quegli sciagurati sembra quasi un sacrilegio ed alzare lo sguardo e vedere sul promontorio svettare quel mausoleo che altro non è che il santuario di quei corpi chiamato l’«Ossario». Poco prima di entrare in Sant’Anna quasi ad accogliere chi arriva lassù c’è una piccola cappella, un altro modo per ricordare una delle vittime, in quel caso la più piccola, Anna Pardini, una bambina di 20 giorni al quale non fu risparmiata quella fine tremenda e la cui unica colpa fu quella di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato. Vicino alla piazza, di recente costruzione c’è un edificio costruito con finanziamenti europei che servirà ad accogliere studenti provenienti da tutte le parti del mondo per visitare quello che è stato dichiarato il Parco della Memoria. All’interno della struttura ci sono le foto dei superstiti con le loro testimonianze: quella del signore che vide la mamma con la sorellina in braccio alle quali veniva sparato in fronte, o quella del figlio che fu salvato perché nel cadere la madre gli fece scudo col proprio corpo o quella di chi vide la donna col piccolo in collo scagliare lo zoccolo contro il soldato tedesco prima di essere colpita. Fra le tante testimonianze, le tante frasi scritte ce n’è una che mi ha particolarmente colpito e credo resterà indelebile nella mia testa: …la strage di Stazzema rappresenta una delle pagine più brutte della storia del nazismo. Un oltraggio ai danni della dignità umana. Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa ed al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati! I morti hanno il diritto di perdonare, i vivi hanno quello di ricordare! LARCIANO METELLO MACCIONI ... una persona speciale! M etello Maccioni (nella foto sotto). Mi è stato chiesto di scrivere di lui. Sono state le sue amiche Marzia e Paola ed io lo faccio con enorme piacere per due motivi. Metello lo merita e l’amicizia che mi lega a sua moglie Carla e suo figlio Giancarlo. Mentre scrivo sembra Metello stesso a dettarmi le parole e questo mi porta ad una considerazione: tutto potrà scomparire, ma lui no. È stato l’impiegato postale di Mastromarco, appassionato di sport e di calcio in particolare, assiduo lettore e abbonato al nostro mensile Orizzonti. Marzia, la sua amica del bar “Il Poggetto” mi racconta che aspettava la pubblicazione del mensile sempre con impazienza e appena ne entrava in possesso iniziava a sfogliarla immediatamente mentre consumava la sua abituale colazione. Innamorato della sua famiglia, è stato l’espressione più veritiera di un grande appassionato di calcio. Fondatore nel 1990 dell’Unione Montalbano calcioassieme a Raffaello Vescovi, giocatore della nazionale e del Cagliari, al di Luigi Donati non dimenticato portiere della Lazio Idilio Cei, al dottor Silvio Galli, a Spinelli Piero ed altri amici. La società è nata dopo la scissione delle giovanili della Lampo e della Larcianese e che ancora oggi è importante sede di preparazione di giovani calciatori. Sempre attento frequentatore dello stadio “Idilio Cei” per seguire la sua Larcianese. Gli amici a lui più vicini ricordano che usava incitare i propri beniamini con la frase “Vai che è buona!”. Al termine delle partite, incamminandosi verso l’uscita, commentava la prova della squadra con espressioni efficaci ma sempre improntate a quella intelligente ironia che lo contraddistingueva. Come dicevo all’inizio, tutto ciò di cui lui era innamorato lo considerava un eccezionale dono della vita che forse un giorno potrà essere dimenticato. Lui non si dimentica. Il suo sottile umorismo, talvolta un poco stravagante, rimane un emozionante simbolo delle nostre giornate. Spettacolare tramonto dal Montalbano I di Fabrizio Fedi l 10 Dicembre scorso si è verificato questo spettacolare fenomeno naturale che molti hanno visto. Questo è quello che si vedeva da casa mia a Cecina. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 51 LARCIANO FUORI LA SCUOLA, DENTRO LA SCUOLA… Lo sfogo di un’insegnante C ome si fa a star fuori della scuola, quando la scuola insieme alla famiglia è stata il tuo scopo di vita? Non è facile sorvolare la lettura o non ascoltare le notizie che si rincorrono, specie ad ogni inizio anno scolastico. Il calendario è fissato sin dall’anno precedente, ma l’inizio è sempre caotico. Gli insegnanti lamentano la mancanza del posto fisso, le classi lamentano la mancanza degli insegnanti stabili. La scuola è aperta ma arranca. Le riforme risultano fragili rispetto alle necessità, l’autonomia della scuola pubblica non si è tradotta in autonomia di spesa. Questa non consente a quei dirigenti volenterosi e volitivi di integrare i curricoli e di fare crescere. Non è, comunque, solo una questione di fondi. La scuola italiana è una scuola che paga poco e offre poco in termini di carriera. I docenti vengono scelti prima per anzianità poi, per competenza; dopo una sfibrante iniziazione fatta di precariato e di resistenza più che di aggiornamento, la carriera è piatta e demotivante. Così finisce che gli alunni non sono soddisfatti della scuola che frequentano. Troppo spesso alunni e insegnanti non s’incontrano e, allora, il risultato è che molti si perdono per strada. Nella mia ultima esperienza all’interno di una scuola privata per recupero degli anni scolastici ho toccato con mano questa realtà: pochi i rifiuti alla scuola media, svariate invece le situazioni a livello di scuola superiore. Le cause? La scelta d’indirizzo, lo smarrimento nel nuovo ambiente, la mancanza di organizzazione e di un proficuo metodo di studio, l’occhio di certi insegnanti rivolto solo agli alunni e non alla persona, la mancanza di autostima e l’assenza di strategie utili al recupero, il rapporto sbagliato fra scuola e famiglia, le classi numerose, la mancanza di continuità nell’insegnamento e chi più ce ne ha più ce ne metta!!! E poi ci sono i precari!! I precari, bella storia! Forse per loro ci sarà il regalo di Natale se veramente verrà riconosciuto, come sembra, che l’incarico a tempo determinato non può durare una vita!!! Il comune di Larciano è sempre stato un comune attento alla scuola a tutti i livelli, ma anche la nostra scuola ha in parte sofferto e soffre dell’andirivieni dei docenti. Quando anch’io cominciai ad insegnare, la scelsi perché abitavo a Larciano, ma ricordo che durante le nomine Larciano era considerato un posto di frontiera e, quindi, scomodo. Nonostante questo, a Larciano la fortuna ha 52 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 di Mariangela Ferrari girato a favore, non solo per interesse sempre mostrato dall’amministrazione comunale, ma anche per la dirigenza. Chi non ricorda o non ha conosciuto il preside Prof Siro Mancini, ha fatto storia. E anche i successori non sono stati da meno e, ora siamo al top con la dirigente Prof. Beneforti Roberta che di Larciano conosce vita morte e miracoli e, in fatto di conduzione, organizzazione ed esperienza ne ha sicuramente da vendere. Investire nelle risorse oggi è fondamentale e, allora, bisogna ingegnarsi a pensare cosa fare perché la scuola sia capace di dare ai ragazzi le competenze necessarie per districarsi nel mondo. Se gli studenti sono preparati, il mondo del lavoro li accoglie prima o poi. Uno dei punti deboli del nostro sistema d’istruzione è la mancanza di collegamento tra medie e superiori e fra queste e il mondo del lavoro o l’università. Allora cerchiamo di potenziare il primo anno di passaggio specie nelle materie che poi saranno d’indirizzo. Ragazzini di quattordici, quindici anni che vengono da piccole realtà di paese si ritrovano catapultati in un istituto con maggiori dimensioni, studenti di quarta e quinta hanno bisogno del giusto assaggio di ciò che li aspetta. Ma al di la dell’organizzazione, la vera forza della scuola sono i docenti. Una scuola è di qualità per tutti se i professori sono in pianta stabile ed è garantita la continuità didattica. Senza la girandola dei prof, nessun ragazzo (… o pochi) rimane indietro. Mi sono lasciata prendere dalla mano, tanto che qualcuno penserà “ma a te che te ne importa ormai ne sei fuori?” ed io rispondo che “ne son fuori fisicamente ma non con la testa”! Intorno a me ci sono giovani che vanno a scuola, insegnanti che ci lavorano, non è possibile non condividere esperienze, problemi, soluzioni, ipotesi che mirino al bene della scuola. E poi, alla fine, ci sono le notizie fresche di giornale che ti fanno star male, quando capisci che alla scuola ci si mette mano quasi sempre per ridurre la spesa e non per aggiornare un sistema che non è più al passo con i tempi. Leggo: “Commissione interna o esterna per gli esami di stato”? Proposta: “Commissione interna per risparmiare i costi della trasferta”! I compiti delle vacanze che dramma!! Compiti a casa sì … no … quale dilemma. Bulli dentro e fuori la scuola; vittime ossessionate; figure di rispetto prese a sberleffi; registri camuffati … materiale didattico arraffato … e alla fine soffitti che crollano! C CORSI CHE MANIA!! orsi di cucina, corsi di bon ton, corsi di lingua estera, corsi di cucito, corsi di fitness, corsi di composizioni floreali… insomma impazza la moda dei corsi. In un periodo di crisi economica e morale la gente ha voglia di imparare qualcosa di nuovo, di cimentarsi con ciò che è diverso e mai sperimentato oppure di ritrovare cose del passato che risalgono alla nostra infanzia per risvegliare quel bambino sopito in noi. Uno dei corsi più nuovi che ha debuttato a Larciano sabato 31 gennaio scorso è stato il “corso di bella calligrafia”. Al giorno d’oggi anche scrivere è diventato un problema quasi una perdita di tempo, ormai hanno preso campo computer e telefoni che ci fanno risparmiare tempo sia nella calligrafia che nella correzione degli “orrori” ortografici. Il pennino e l’inchiostro diventano oggetti che i nostri bambini non conosceranno mai. Claudia è una grafica per mestiere con una grandissima passione per tutto ciò che appartiene al mondo della scrittura. Nel tempo libero organizza corsi di bella calligrafia. Arriva con la sua valigia piena di penne, carta, inchiostri dal sapore vintage, quaderni personalizzati per LARCIANO le allieve, lance e pennini anche difficili da trovare e per due ore e mezzo ti immerge nel favoloso mondo delle lettere eleganti, dei romantici riccioli e delle linee dal sapore retrò. Per chi ha voglia ogni tanto di scrivere un biglietto, una partecipazione, un invito a mano con una bella calligrafia anziché usarne una simile ai nostri amici starnazzanti del cortile o a quella più caratteristica ma illeggibile dei nostri cari dottori, Claudia ti dà mille suggerimenti utili. Claudia spiega tante cose, come è nata questa sua passione, come si tiene la penna in mano in maniera corretta come evidenziare alcuni tratti per renderli più belli insomma anche scrivere diventa un’arte; l’importante è non calcare troppo la mano altrimenti si rischia di rompere la punta del pennino e poi quanto sono interessanti quelle “patacche” di inchiostro che macchiano il foglio e le mani quando meno te lo aspetti. Inoltre fare un corso del genere diventa un modo per stare insieme, per socializzare trascorrendo un pomeriggio con amici o conoscenti intorno ad un tavolo magari sorseggiando anche un tè con due pasticcini. Per informazioni telefonare al n. 0573/838633. Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 53 SPORT & SOCIETÀ IL MARCHIO NIBALI sulle maglie del GS Mastromarco di Massimo Mancini to Toscano. Il presidente Carlo Franceschi, dopo avere ricordato la figura del vecchio presidente Bruno Malucchi, recentemente scomparso, ha ringraziato tutti i presenti e gli sponsor che permettono al Mastromarco di essere una delle società sportive di ciclismo più importanti della Toscana. Chiaramente ha parlato di Vincenzo Nibali e del rapporto bellissimo che esiste tra loro. Alla serata, sono intervenuti il sindaco di Lamporecchio Alessio Torrigiani, il questore di Pistoia Salvatore La Porta e il presidente della Federazione ciclistica Toscana Giacomo Bacci e molti altri ospiti. La manifestazione si è chiusa con un ricco e gustoso buffet. Ricordiamo che la GS Mastromarco gareggia in categoria unica (élite e under 23). Carlo Franceschi è il presidente, mentre i DS sono Gabriele Balducci, Flavio Vanin e Leonardo Gigli. 10 sono gli atleti confermati: Francesco Bettini, Marco Corrà, Matteo Natali, Niccolò Pacinotti, Daniele Trentin, Matteo Trippi, Mirko Trosino, Alex Turrin, Stefano Verona e Luca Zullo. Sono 5 invece i nuovi innesti: Vincenzo Albanese, Michele Corradini, Lorenzo Fortunato, Lorenzo Friscia e Rocco Fuggiano. A ll’interno dei locali del 1 ristorante TaTu a Castelmartini è avvenuta la presentazione ufficiale della squadra dilettanti di ciclismo del Gruppo Sportivo Mastromarco. Ospite d’onore e più volte applaudito è stato Vincenzo Nibali, vincitore dell’ultimo Tour de France. Il campione delle due ruote sarà uno degli sponsor della squadra. Sulle nuove maglie é stato riportato il simbolo dello squalo e il suo nome. “È la prima volta - ha detto Nibali - che spon2 sorizzo una squadra. Una scelta che ho fatto volentieri. L’idea della sponsorizzazione è nata, durante una serata, mentre ero a Mastromarco e parlavo con il presidente del team Franceschi. A questa squadra, a questo paese - continua Nibali - devo molto sotto ogni aspetto. Qui sono cresciuto come uomo e come corridore. L’affetto e la riconoscenza che nutro per queste persone e per Franceschi è davvero grande e durerà per sempre. Questa per me non è una squadra, è una famiglia. La mia carriera è partita da queste strade, la festa che ho fatto qui a Mastromarco dopo la vittoria al Tour è stata un momento straordinario. A questo gruppo devo tantissimo, so quello che fanno per i giovani e per il ciclismo e proprio per questo si meritano tutto il mio aiuto”. A Vincenzo Nibali è stato consegnato un premio dal Panathlon di Montecatini, dalle mani di Elena Baldi. Un premio simbolico, che indica Nibali un uomo di sport autentico e soprattutto un personaggio che riesce a mantenere, nonostante i grandi successi ottenuti, umiltà e i cosiddetti “piedi per terra” . Alla serata il giornalista Antonio Mannori ha presentato tutti i corridori che compongono la squadra del Mastromarco. Società blasonata che avrà, quasi sicuramente, il piacere di organizzare a Lamporecchio il Campiona- 3 Foto 1: Vincenzo Nibali mostra la nuova maglia del GS Mastromarco. Foto 2: Antonio Mannori (La Nazione) intervista il presidente Carlo Franceschi. Foto 3: La squadra al completo con al centro il campione messinese vincitore dell’ultimo Tour de France. 54 - Orizzonti - n. 70 - Febbraio 2015 SPORT & SOCIETÀ Febbraio 2015 - n. 70 - Orizzonti - 55 www.sel-electric.com SEL s.p.a. - Via Amendola 51035 Lamporecchio (PT) Tel. 0573 80051 Fax 0573 803110