Edizione speciale 08 di „Caritas Aiutare“ Nr. 03 2014 I.R. Caritas6 tu Periodico per volontari e collaboratori dei gruppi parrocchiali della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone 01/febbraio 2015 Io rinuncio Sinodo Mendicanti youngCaritas Caritas6tu 01/2015 1 Editoriale Storia di copertina Care lettrici cari lettori, Nella liturgia del Mercoledì delle Ceneri, con cui comincia il periodo della Quaresima, sentiamo ripetere una frase: “Convertitevi e credete al Vangelo”. Da dove vengono quelle parole e che cosa ci vogliono dire? L’evangelista Marco racconta che “dopo che Giovanni (Battista) fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo». Queste parole sono una vera e propria chiamata per tutti noi. In primo luogo ci viene chiesto di prendere il posto di Giovanni: essere voce di chi non ha voce e preparare la strada al Signore. In secondo luogo ci viene chiesto di farlo adesso (“Il tempo è compiuto…”), nella vita di tutti i giorni, in mezzo agli altri uomini, oppure in quelle che papa Francesco chiama “periferie esistenziali” (la Galilea). Poi siamo chiamati a “convertirci”, cioè a riscoprire le cose davvero importanti e a metterle al centro della nostra vita. Infine l’ultimo passo: credere al Vangelo. Il Vangelo è una “buona notizia”: Dio è amore e ci chiama all’amore (caritas = amore gratuito per il prossimo). La chiamata per tutti, e in particolare per chi si mette al servizio del prossimo, è questa: credere nell’amore, perché solo l’amore dà senso alla vita nostra e a quella degli altri. Paolo Valente Direttore Caritas e responsabile del servizio Volontariato e Caritas parrocchiali “Da persona a persona” Brevi messaggi della Caritas per “Io rinuncio 2015” “Da persona a persona”: così è stata chiamata l’iniziativa con cui Caritas parteciperà all’azione quaresimale “Io rinuncio 2015”. Uomini e donne che vivono ai margini della società saranno i protagonisti di quest’anno. I loro desideri e pensieri saranno inviati tramite sms o e-mail a tutti coloro che vorranno partecipare all’azione. Indice Storia di copertina Da persona a persona...................................................2-3 Sinodo Cristiani al servizio del bene comune................................ 4 Speciale Caritas parrocchiali Aiutare chi ha debiti.......................................................... 5 Attualità Caritas Vita di un mendicante....................................................6-7 youngCaritas Servizio volontario europeo.............................................. 8 100.000 chilometri, una telefonata.................................... 9 Visite di solidarietà............................................................ 9 Vetrina Una estate al mare......................................................... 10 Furgone per l‘INFO-POINT Vipiteno................................ 10 Missio............................................................................. 10 Cambiamenti alla Caritas................................................ 11 Volontari consulenti dell’energia...................................... 11 Lichtenburg.................................................................... 11 Appuntamenti.............................................................. 12 2 Caritas6tu 01/2015 “Le persone che si trovano a vivere situazioni di grave difficoltà, malate o che devono vivere in una condizione particolare, rimangono spesso invisibili alla società, vivendo ai margini. Anche loro hanno però desideri e, cosa fondamentale che non possiamo né dobbiamo dimenticarci, la loro dignità non può dipendere dalle circostanze in cui vivono”, spiegano così i due direttori della Caritas Paolo Valente e Heiner Schweigkofler il senso dell’azione che la Caritas altoatesina promuoverà nel periodo quaresimale. Un’azione che viene proposta per il terzo anno e che cresce costantemente di popolarità. Se la prima volta ha raggiunto con i suoi brevi messaggi 2.700 persone, l’ultimo anno sono state circa 4.900 le persone che in qualche modo sono state coinvolte nell’iniziativa. I 20 messaggi saranno inviati tramite sms ed e-mail, postati su facebook e trasmessi da Radio Sacra Famiglia. L’azione quaresimale della Caritas partirà il 18 febbraio e terminerà il 3 aprile. “Vogliamo provare a migliorare le relazioni tra le persone e contemporaneamente rendere cosciente ogni essere umano che siamo tutti persone con la stessa dignità e gli stessi desideri”, sottolineano Valente e Foto di copertina panthermedia.net_Maximilian Boschi Foto panthermedia.net_Design Pics Adesioni all’azione della Caritas Chi fosse interessato a ricevere durante la quaresima i 20 brevi messaggi della Caritas può iscriversi all’iniziativa inviando un SMS al tel. 340 14 01 285 o una e-mail a [email protected] , scrivendo la parola chiave “Persona”. I messaggi saranno anche pubblicati sulla pagina facebook della Caritas altoatesina www.facebook. com.caritas.bz.it. Schweigkofler. “Abbiamo tutti gli stessi bisogni e le stesse speranze, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Un senzatetto desidera come noi tutti un tetto sopra la testa, un malato psichico giorni sereni e spensierati, un rifugiato un posto dove sentirsi a casa anziché in un Paese straniero. Questi sono solo alcuni dei messaggi delle persone che accompagniamo e che vogliamo trasmettere alla gente”. Per queste persone la sensazione di non essere ascoltati e la percezione di “non appartenenza” è spesso più dolorosa che la condizione stessa di grave difficoltà in cui si trovano. Il titolo pensato, “Da persona a persona”, in questo caso è da intendere anche in senso letterale: i messaggi, infatti, sono tutti pensieri e citazioni di persone incontrate nei diversi servizi della Caritas, dall’assistenza per i senzatetto, all’accompagnamento ai malati psichici o di Aids, dal sostegno alle persone indebitate alla cura dei malati di demenza, solo per citare alcuni esempi. “In tutti i nostri servizi cerchiamo di rispondere ai problemi delle persone nella loro complessità. Hanno sicuramente bisogno di sostegno e aiuto economico, ma tutto questo non è sufficiente. Spesso quello che serve è qualcuno che li ascolti, li incoraggi, e li accompagni per un pezzo della loro vita. L’essere conside- rati, il rispetto e l’attenzione nei confronti dell’altro sono importanti almeno quanto il sostegno materiale”, sottolineano Valente e Schweigkofler. Se l’anno scorso la Caritas ha richiamato la popolazione alle “Buone maniere per una società migliore”, quest’anno invece farà parlare e darà voce alle persone accompagnate. L’azione quaresimale della Caritas è un’iniziativa che fa parte dell’azione “Io rinuncio”, di cui la Caritas fin dall’inizio è stata tra i promotori e che quest’anno si svolgerà per l’undicesima volta. Il fulcro dell’azione sarà nuovamente la domanda “Abbiamo bisogno di ciò che abbiamo, abbiamo ciò di cui abbiamo bisogno?”, il cui scopo è interrogare ognuno di noi circa le proprie abitudini e i modelli di comportamento al fine di poterli modificare. Tutto ciò in relazione non solo al consumo ma anche al mondo dei valori personali. I sostenitori che contribuiscono all’azione sono oltre 50. Le organizzazioni che sin dall’inizio sono state promotrici dell’azione sono il Forum Prevenzione, la Caritas, il Katholischer Familienverband, l’Intendenza scolastica tedesca e ladina e la Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste. pla Caritas6tu 01/2015 3 Foto Georg Hofer Sinodo Cristiani al servizio del bene comune I lavori della Commissione 6 La Commissione sinodale numero 6 ha lavorato per diversi mesi e con un incarico non facile: esprimere visioni e obiettivi su una notevole varietà di temi. La domanda di fondo era: “Come si impegna la nostra Chiesa in questioni sociali, politiche ed economiche?” Si trattava di ragionare, oltre che su questi argomenti, anche sul rispetto dell’ambiente, sul ruolo della donna nella società, sulla pacifica convivenza tra i gruppi linguistici e sull’importanza della domenica. Dunque veramente molta carne al fuoco. La Commissione ha dapprima raccolto le opinioni dei propri membri e poi si è aperta al contributo di alcuni esperti. Don Josef Stricker (Responsabile diocesano per Problemi sociali e lavoro) ha offerto una descrizione sintetica dell’attuale situazione socio-politica in Alto Adige, don Michele Tomasi (Vicario generale e docente di Dottrina sociale della Chiesa ed Etica sociale) ha spiegato i valori e principi del pensiero sociale della Chiesa e Günther Reifer (Istituto Terra) ha illustrato le caratteristiche della cosiddetta “economia del bene comune”. Successivamente la Commissione si è suddivisa in gruppi di lavoro tematici e infine ha presentato il suo documento programmatico, partendo dalla premessa che la fede cristiana e la responsabilità per la società sono inscindibili. In merito alla salvaguardia del creato si afferma che i cristiani s’impegnano in prima persona per la tutela dell’ambiente e orientano le proprie scelte ad un futuro sostenibile e rispettoso della vita di tutti. A riguardo della presenza dei cristiani nel sociale si sottolinea la centralità della persona umana. Il grado di umanità di una società si misura sulla capacità di essere attenta soprattutto alla situazione dei più deboli. Le buone relazioni tra le persone rappresentano un aiuto fondamentale nella prevenzione e nella soluzione di situazioni problematiche. Il volontariato va promosso come segno di 4 Caritas6tu 01/2015 gratuità nelle relazioni. La politica va esercitata come servizio al bene comune. Già papa Paolo VI scriveva che la politica è “una maniera esigente” “di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri” (Octogesima adveniens, n. 46). È importante che “i cristiani si impegnino nella politica seguendo una logica di servizio e non di potere”. Rispetto alla convivenza tra i gruppi si ricorda che “la nostra terra si trova sul confine tra lingue e culture. Le differenze sono un’opportunità da vivere nell’ottica dell’apertura all’Europa e al mondo”. “La nostra terra è chiamata a superare le barriere e a costruire ponti, come testimonianza per quei popoli che non riescono a trovare la via della pacifica convivenza”. Inoltre: “Abbiamo tra noi molti ‘nuovi cittadini’, con le loro lingue e culture. Questa presenza consente di vedere le diversità in un’ottica di mutuo scambio, anziché di contrapposizione”. La Commissione sottolinea ancora l’importanza di valorizzare fino in fondo il ruolo della donna nella società e nella Chiesa, di lavorare affinché economia ed etica camminino insieme, soprattutto nell’amministrazione dei beni della Chiesa e delle organizzazioni d’ispirazione cristiana, di salvaguardare la domenica, come giorno di riposo, nell’ottica di una migliore qualità della vita per tutti. pv Forum del Sinodo Sabato 21 marzo, alla Fiera di Bolzano sono tutti invitati al Forum del Sinodo (ore 9.00-17.30). Ci sarà la possibilità di fare proposte per tradurre in pratica le visioni emerse dal Sinodo. Speciale caritas parrocchiali Aiutare chi ha debiti Foto Georg Hofer In campo anche le Caritas parrocchiali Sempre più spesso i volontari e le volontarie delle Caritas parrocchiali accompagnano anche persone con difficoltà economiche. Non sempre è però facile capire come aiutare nel modo migliore chi ha problemi finanziari. Bisogna dare del denaro in contanti alla persona che chiede aiuto o è meglio farsi prima un’idea della situazione debitoria complessiva della famiglia, in modo da iniziare con il piede giusto un percorso di sdebitamento? Posso permettermi di domandare a chi mi chiede aiuto di mostrarmi i suoi estratti conto o risulto in questo modo troppo invadente? Se pago la bolletta della luce o del gas risolvo davvero il problema? Per rispondere insieme a queste domande e ad altre simili, la collaborazione tra le Caritas parrocchiali e la Consulenza debitori dovrà essere intensificata. La Consulenza debitori della Caritas ha dimostrato e dimostra continuamente grande dimestichezza con le problematiche finanziarie e debitorie; proprio per questo ha deciso di mettere a disposizione le proprie competenze nei confronti delle Caritas parrocchiali sia in forma di incontri e scambi di esperienze sia come collaborazione nell’accompagnamento delle persone in cerca di aiuto e sostegno in situazioni di difficoltà finanziarie. In questo modo, i volontari e le volontarie delle Caritas parrocchiali potranno usufruire di un concreto sostegno, ottenere tutte le informazioni necessarie e quindi una maggior sicurezza riguardo le decisioni da prendere nell’accompagnamento delle persone bisognose di aiuto finanziario. I collaboratori della Consulenza debitori della Caritas sono attivi su tutto il territorio della nostra provincia. Il loro compito specifico è fornire consulenza a privati in situazioni debitorie anche gravi, considerandone non solo gli aspetti finanziari e legali, ma anche quelli socio-pedagogici. L’obiettivo è elaborare insieme alla persona in difficoltà nuove prospettive di vita, assicurando il minimo vitale e raggiungendo una stabilizzazione delle sue condizioni sociali ed economiche. La consulenza non si limita dunque alla trasmissione di informazioni specifiche di natura legale o finanziaria, ma guarda anche con attenzione agli aspetti psichici e sociali della situazione debitoria. Inoltre fornisce un sostegno per quanto concerne la pianificazione economica, la contrattazione con i creditori, la ristrutturazione e/o il ridimensionamento del carico debitorio. I consulenti cercano, insieme agli utenti, di elaborare una panoramica completa della situazione debitoria e di dare tutte le informazioni per le possibili soluzioni (dalla pianificazione del bilancio delle entrate e delle uscite fino al contatto con i creditori). Viene sempre offerta inoltre la possibilità di un aiuto all’auto-aiuto lasciando intervenire il consulente solo dove la persona interessata ha effettivamente bisogno e soltanto secondo i suoi desideri. Le informazioni e i dati vengono sempre trattati con la dovuta riservatezza. I consulenti sono obbligati alla massima discrezione e alla lealtà sia nei confronti del debitore che del creditore, cercando sempre di raggiungere un accordo nell’interesse di entrambe le parti. Essi collaborano in rete con gli altri servizi sociali, privati e pubblici, alla ricerca di soluzioni sostenibili e durevoli. Sia la consulenza che l’accompagnamento sono forniti gratuitamente. Indirizzi della Consulenza debitori della Caritas: Bolzano, via Cassa di Risparmio 1, tel. 0471 304 380, sb@caritas. bz.it. Merano, via delle Corse 52, tel. 0473 495 630, cbw@caritas. bz.it. Bressanone, piazza Parrocchia 4 tel. 0472 205 927, cbx@ caritas.bz.it. Brunico, via Paul-von-Sternbach 6, tel. 0474 413 977, [email protected]. pp Caritas6tu Caritas6tu01/2015 01/201555 Attualità Caritas “È Dio il padrone della vita” Storia di Eugene, mendicante a Bolzano Da diversi mesi il suo largo sorriso, che fa capolino da sotto il berretto e il cappuccio ben stretti a difesa dal freddo, fa parte della quotidianità di chi frequenta regolarmente la zona tra via Talvera, via dei Vanga e via Museo. Non molti conoscono il suo nome, ma a Eugene Aibangbee, giovane mendicante nigeriano, sembra non importare. Giorno dopo giorno si dà da fare segnalando agli automobilisti gli spazi disponibili nel parcheggio pubblico a pagamento e offrendo a tutti i passanti un caloroso buongiorno. Quando gli chiedo, in inglese, se posso intervistarlo per i lettori del Caritas6tu, acconsente immediatamente, sorridendo. Il Caffè Iris, dove spesso incontro Eugene, è chiuso per ferie, gli propongo così di far colazione insieme al bar della Cassa di Risparmio. Di solito lì non c’è troppa confusione e potremo rimanere seduti e parlare con tranquillità. Gli spiego che avremo bisogno di un’ora circa per la nostra intervista e gli chiedo quanto guadagna in media in un’ora. “E’ difficile a dirsi” risponde “a volte niente, a volte anche 10 Euro, non si sa mai cosa succede, chi passa, chi ti darà qualcosa”. Eugene nasce 38 anni fa a Benin City, in Nigeria. E’ il primo nato nella sua famiglia, ha tre fratelli e quattro sorelle, due delle quali gemelle. Dopo le scuole elementari inizia a dare una mano nel lavoro dei campi. La sua famiglia è costretta a trasferirsi più volte da un villaggio ad un altro a causa della guerra. “E’ bruttissima la guerra, l’unica è scappare” dice senza rabbia né odio, ma con una specie di rassegnazione, come se la guerra fosse una calamità naturale. A circa vent’anni Eugene si trasferisce a Benin City, dove trova lavoro in una segheria. Ma riesce a malapena a pagarsi un alloggio e quello che guadagna non è sufficiente a mantenere i 6 Caritas6tu 01/2015 Eugene è in Italia da circa cinque anni. Si guadagna da vivere chiedendo l’elemosina. Spera ogni giorno di trovare un lavoro vero. fratelli e a farli studiare. Il padre di Eugene infatti si è ammalato e presto viene a mancare. Eugene sogna di migliorare le condizioni di vita sue e della sua famiglia, e quando si presenta l’occasione si trasferisce in Libia, dove ha la fortuna di trovare lavoro come autista. “Era un buon lavoro” mi spiega “riuscivo finalmente a mandare soldi alla mia famiglia e a vivere dignitosamente, ero contento. Ma poi anche in Libia è arrivata la guerra. C’erano tante persone che venivano uccise. Così sono fuggito, insieme ad altri, verso il mare, verso l’Europa. Andare in Europa era stato il mio sogno da ragazzino, per me rappresentava la speranza”. Ma il viaggio in mare dura 3 giorni e due notti ed Eugene vede morire diverse persone di caldo e di sete, prima di arrivare, stremato, a Lampedusa. E’ il 10 di agosto 2010. Da Lampedusa viene inviato a Belluno in un campo di accoglienza. Un anno dopo, riceve finalmente l’agognato permesso di soggiorno e si trasferisce a Verona, dove trova, per un affitto di 250 euro mensili, una stanza in un appartamento che condivide con altri profughi. “Ogni mattina presto prendo il treno e vengo a Bolzano” spiega mentre mi mostra tutto fiero la tessera dell’abbonamento per il Foto Francesca Boccotti Mendicare in Alto Adige Veneto e l’Alto Adige Pass. “A Verona non è possibile chiedere l’elemosina senza litigare continuamente e alcuni amici mi hanno suggerito di provare qui a Bolzano. All’inizio anche qui era difficile, trovavo sempre qualcuno che mi mandava via; a me non piacciono le discussioni e le liti. Poi ho trovato questo posto, non passa tanta gente e quindi si guadagna meno, ma in compenso mi lasciano tranquillo. A me piace essere gentile con tutti, sia con chi mi vuole dare qualcosa che con chi non dà nulla. All’inizio la polizia veniva a controllare e mi mandava via, ma piano piano si sono accorti che sono una brava persona, che non disturbo e non creo problemi. Se qualcuno si dimentica di chiudere la macchina, gli corro dietro e l’avviso, faccio un piccolo servizio così, no? Così adesso mi lasciano stare qui.” Sorride di nuovo Eugene, e mi racconta di essere diventato papà il 24 novembre scorso. “La mia fidanzata l’ho conosciuta a Verona, circa un anno fa. Si chiama Faith, ha 30 anni. Quando è rimasta incinta, eravamo preoccupati, la situazione non è certo delle migliori. Ma è Dio il padrone della vita, siamo nelle sue mani e la piccola Rejoice, anche se piange la notte e non ci lascia dormire, è sana e bellissima. La Caritas della Diocesi di Bolzano-Bressanone ha preso posizione in merito alla discussione intorno al divieto di accattonaggio a Bolzano pubblicando un documento. Gli interessati possono trovarlo sul sito web della Caritas www.caritas.bz.it sotto la sezione “temi”. La diocesi di Bolzano-Bressanone ha anche elaborato su questo argomento un foglio informativo, un aiuto per andare incontro ai mendicanti in modo cristiano. L’opuscolo è disponibile per il download sul sito della Diocesi di Bolzano-Bressanone www.bz-bx.net. La mia famiglia, in Africa, quando racconto le mie difficoltà, non riesce quasi a credermi. Mi consigliano di tornare a casa, ma laggiù ho cercato lavoro a lungo, inutilmente… qui ho ancora qualche speranza. Il mio sogno è di trovare un lavoro come autista. So già guidare, ma devo fare la patente, e per farla devo imparare bene l’italiano. Spero di riuscirci, un po’ alla volta. Forse anche Faith, che ha studiato più di me, troverà un lavoro appena la bimba sarà un po’ più grande. Ogni giorno, questa è la nostra preghiera: trovare un lavoro”. fb Caritas6tu 01/2015 7 Servizio volontario europeo Foto youngCaritas Un anno ricco di esperienze Il servizio volontario europeo dà la possibilità ai giovani di fare un’esperienza di volontariato in una struttura di tipo sociale in un Paese europeo. youngCaritas Alto Adige è da anni ormai uno degli enti di accoglienza per questi giovani volontari. Sono molte le candidature ricevute ogni anno, due le ragazze attualmente impegnate a fianco del Team: una originaria della Spagna e l’altra della Germania. Qui le loro esperienze, raccontate per Caritas6tu. “Mi chiamo Tabea (nella foto a sinistra), ho 20 anni e vengo da Solingen, in Renania. A settembre ho iniziato a svolgere un anno di Servizio volontario europeo presso la youngCaritas altoatesina. La mia motivazione di partenza è stata l’idea di poter aiutare gli altri. Nei miei primi mesi di permanenza presso la youngCaritas era difficile spiegare e raccontare ad amici e parenti che cosa facessi esattamente e quali fossero i miei compiti, data la grandissima varietà di attività e sfide che si affrontano ogni giorno. La mia settimana prevede la collaborazione in lavori di ufficio, escluso il martedì, giorno in cui mi reco a Merano presso il servizio Caritas Integra, per dare una mano nell’organizzazione del tempo libero a ragazzi diversamente abili. L’esperienza a Merano è stata per me completamente nuova e mi ha permesso di riflettere ed avere nuovi punti di vista. In ufficio affianco i collaboratori youngCaritas in molte attività. Nello specifico sono ormai famosa per la mia passione per il bricolage, che esercito e metto in pratica nella decorazione della sala d’ingresso della sede centrale della Caritas, per la creazione di materiali da utilizzare durante i laboratori e la realizzazione di scatti fotografici. Un’altra attività che svolgo è l’affiancamento dei collaboratori youngCaritas durante i laboratori nelle scuole, dove informiamo sui progetti Caritas o facciamo riflettere, in maniera interattiva e giocosa, su grandi temi quali lo spreco alimentare, la sostenibilità degli stili di vita e la convivenza. Finora ho conosciuto già molte persone e mi incuriosisce quante ancora potrei conoscerne!” tk 8 Caritas6tu 01/2015 “Mi chiamo Teresa (nella foto a destra), vengo da Logroño, capoluogo della regione La Rioja, nel nord della Spagna. Sono in Alto Adige da marzo 2014, dove vivo e svolgo il mio servizio di volontariato europeo (SVE) presso la Caritas di Bolzano. Non è facile per me vivere in un posto in cui nessuna delle tre lingue ufficiali corrisponde alla mia, ma al tempo stesso si tratta per me di una grande opportunità. Dell’Alto Adige apprezzo la grande offerta culturale presente sul territorio e le molteplici possibilità che la cittadinanza ha di attivarsi nell’ambito culturale e sociale. La città e i paesaggi intorno ad essa sono incantevoli. Ho lavorato come giornalista nel mio Paese e le motivazioni che mi hanno spinta a partecipare a un progetto di SVE sono molteplici, una di queste in particolare è la possibilità di conoscere una nuova realtà lavorativa e poter aiutare in qualche modo il prossimo. I miei compiti spaziano dall’affiancamento in attività di ufficio, alle attività svolte in altre strutture Caritas, come Casa Margaret, Casa Freinademetz e Binario 7. È davvero molto interessante vedere come si lavora in questi contesti, si tratta per me infatti di un ambito di lavoro del tutto nuovo. Stimolante è inoltre creare rapporti sia con i collaboratori Caritas che con gli utenti dei servizi, ognuno dei quali mi offre un punto di vista differente. Sono molto soddisfatta e grata di poter fare questa esperienza in Caritas. Il mio anno di SVE giunge ormai al termine. Il tempo è trascorso in gran fretta, è stato ricco di esperienze e nuove amicizie e sono sicura che ricorderò sempre Bolzano come una seconda casa, come del resto è già accaduto per tutti gli altri luoghi in cui ho vissuto”. tl Foto youngCaritas youngCaritas in azione 100.000 chilometri, una telefonata Ci chiediamo mai da dove vengano i nuovi cellulari che compriamo o riceviamo in regalo? Dove finiscono quando non ci servono più, si rompono o li buttiamo via? E cosa c’entra il mio cellulare con la guerra in Congo e con il Tantal, lavorato fino a diventare Coltan, presente nelle batterie di ogni cellulare? A queste, e ad altre domande, youngCaritas cerca di rispondere con un laboratorio per classi e gruppi. Il nostro cellulare percorre migliaia di chilometri prima di arrivare a noi, in un viaggio di raccolta di 60 minerali, provenienti da diverse parti del mondo. Nel laboratorio organizzato dai collaboratori di youngCaritas verrà ricreato il lungo viaggio che porta alla realizzazione finale di un cellulare, con le tappe intermedie di estrazione, lavorazione dei metalli e poi assemblaggio. Il focus verrà posto sulle conseguenze che le estrazioni e la lavorazione hanno sull’ambiente e sulle persone coinvolte: sfruttamento del lavoro minorile, lavoro sottopagato e in condizioni disumane, guerre civili per assicurarsi la supremazia dei traffici di diamanti, oro e Tantal sono solo alcuni degli esempi. Il viaggio dei materiali che compongono il nostro cellulare prosegue alla volta dei laboratori di assemblaggio in Cina, dove le garanzie di sicurezza e i diritti sul posto di lavoro sono pressoché inesistenti. Il prodotto finito viene poi smistato nei grandi mercati, giungendo ai rivenditori dove noi lo acquistiamo; di lì a poco la nostra prima telefonata, il nostro primo messaggio. Passa in media un anno dall’acquisto di un cellulare al momento in cui decidiamo di buttarlo, (nel migliore dei casi lo consegniamo al centro di riciclaggio più vicino), alla ricerca del modello più nuovo, dal design più accattivante. Ma dove finisce il “vecchio” cellulare? Inizia un nuovo viaggio, tornando in Cina o in Africa, come rifiuto elettronico. Nel peggiore dei casi il cellulare rimane nei nostri cassetti, insieme ad esso i suoi preziosi materiali. Quali sono le soluzioni migliori e quali potrebbero essere i comportamenti responsabili nelle nostre scelte di acquisto per influenzare anche positivamente l’andamento delle economie e i diritti nei diversi Paesi? A queste domande e ad altre cercherà di rispondere il laboratorio di youngCaritas per classi e gruppi. Maggiori informazioni e prenotazioni del laboratorio presso i collaboratori youngCaritas allo 0471 304 333 o [email protected]. tk Visite di solidarietà Trascorrere alcuni mesi all’estero, conoscere nuove culture e nuova gente, mettersi in gioco all’interno di un progetto di tipo sociale: questo e molto altro è racchiuso in un viaggio di solidarietà. Impegnarsi per gli altri e attivarsi con le proprie risorse è per molti di noi importante ed è questa la motivazione che porta molti giovani a presentarsi in youngCaritas per un viaggio di solidarietà. I viaggi di solidarietà sono un progetto di youngCaritas, Oew e Missio. Sono circa 30 i ragazzi che ogni anno partono alla volta di un asilo, di una scuola o di un’altra struttura sociale all’estero. I volontari aiutano dove possono, “non si tratta di rivoluzionare la vita delle persone che s’incontrano o di esportare schemi sociali ed economici propri della nostra realtà” dice Sabrina Eberhöfer, coordinatrice per youngCaritas dei viaggi di solidarietà, “quanto piuttosto di fare esperienze, che i volontari stessi spesso definiscono come decisive nella loro vita”. I volontari sono maggiorenni e la durata minima di un viaggio di solidarietà è tre mesi. Fondamentale per i coordinatori dei viaggi di solidarietà è che i volontari vengano preparati bene alla loro esperienza. Per questo sono organizzati, a cadenza fissa, dei seminari di preparazione in cui si cerca di discernere le motivazioni che spingono i ragazzi ad intraprendere il viaggio e prepararli ad eventuali situazioni particolari che potrebbero trovare nel Paese in cui si recano. Nei seminari si riflette e si discute inoltre sui possibili motivi del mancato sviluppo di alcuni Paesi e di come ognuno di noi sia coinvolto e possa influenzare questi processi. Un’ulteriore preparazione dei volontari consiste nello svolgimento di alcune ore di volontariato in Alto Adige e nella raccolta di informazioni sul Paese che si andrà a visitare. E’ inoltre richiesta prima di partire una minima conoscenza della lingua parlata; lingua che è possibile apprendere seguendo uno dei numerosi corsi presenti sul territorio altoatesino e tramite il contatto con persone che provengono dal Paese scelto dal volontario come destinazione. Per maggiori informazioni o la richiesta di un colloquio conoscitivo rivolgersi a Sabrina Eberhöfer, tel. 0471 304333, e-mail: sabrina. [email protected]. se Caritas6tu 01/2015 9 Foto Archiv Caritas Sole, mare e spiaggia. Nonostante le temperature siano ancora ben lontane da quelle estive, la fondazione Odar ha dato il via alle iscrizioni per la magica Colonia 12 Stelle a Cesenatico. Sono quattro i turni di vacanza organizzati presso la struttura per bambini e adolescenti dai 6 ai 15 anni. Personale qualificato accoglierà durante l’estate oltre 1000 ragazzini e ragazzine, per una vacanza a misura di bambino. I punti di raccolta sul territorio provinciale per la riconsegna dei documenti per l’iscrizione sono quattro: Bolzano, Merano, Laives e Ortisei. Vetrina Colonia 12 Stelle: aperte le iscrizioni! Un posto adatto alle esigenze di ogni bambino, dove sarà possibile divertirsi, giocare, fare sport e riposarsi, perché no, in spiaggia o in piscina. La Colonia 12 Stelle di Cesenatico ha da poco aperto le iscrizioni per la stagione estiva 2015 e invita i genitori interessati a fare presto! “E’ una vacanza a dimensione di bambino – spiega la responsabile Lucia Galli – e nella struttura garantiamo la presenza di circa 50 collaboratori appositamente formati”. I genitori possono quindi stare tranquilli: i bambini e le bambine saranno seguiti accuratamente durante tutto il soggiorno. Sono circa 280 i posti messi a disposizione per ognuno dei quattro turni di due settimane. Al costo contenuto di 295 euro è garantita una vacanza costruita su misura per le esigenze educative di ogni bambino. I bambini e gli adolescenti dai 6 ai 15 anni riceveranno un trattamento in pensione completa. La quota è comprensiva del trasporto in pullman con partenza e arrivo al Palaonda di Bolzano, animazione, servizio infermieristico e medico, spiaggia privata, piscina, impianti sportivi e assicurazione. Per l’iscrizione alla Colonia 12 Stelle di Cesenatico basta chiamare il numero 0471 067 412 o scrivere una mail di richiesta modulo d’iscrizione all’indirizzo di posta elettronica [email protected] . Sarà possibile iscrivere i bambini nati dall’ 01/01/2000 al 31/12/2009. mb Un furgone per l’INFO-POINT di Vipiteno L’INFO-POINT-CARITAS di Vipiteno si tova presso l’oratorio “Maria Schutz” in via Santa Margherita 5. Le porte sono aperte ogni martedì e venerdì dalle 14.30 alle 17 per accogliere persone bisognose. Si tratta di un punto d’ascolto al quale ogni persona bisognosa di ascolto può rivolgersi per trovare una parola, un conforto e un aiuto nel cammino della vita. È una porta aperta che vuole cercare di aiutare le persone a non perdere la speranza. Per aiutare queste persone i volontari dell’NFO-POINT raccolgono generi alimentari in vari supermercati e presso il Banco Alimentare di Trento e per fare ciò hanno bisogno di un furgone, visto che per ora cercano di arrangiarsi con le macchine private e con l’aiuto di persone che impre- stano loro i mezzi. Per comprare questo furgone manca però il finanziamento. I collaboratori dell’ INFO-POINT di Vipiteno saranno grati a chiunque volesse offrire il proprio contributo per acquistarlo. Per ulteriori informazioni sulle attività dell’INFO-POINT contattare Gianfranco Ferri, raggiungibile negli orari d‘apertura allo 331 1662354. mw Aiuti dall’Alto Adige per i terremotati di Haiti Foto Missio Bozen-Brixen Sono passati cinque anni da quando il 12 gennaio 2010 il terribile terremoto di Haiti provocò la morte di circa 220.000 persone. Almeno altrettante persone vennero ferite, 246.000 case distrutte e un terzo dei dieci milioni di abitanti si ritrovarono improvvisamente senza un tetto. L’epicentro del terremoto di magnitudo 7,0 si trovava a 25 Km da Port au Prince, vicino a Leogane. Il direttore dell’Ufficio Missionario Wolfgang Penn e la giornalista del “Katholisches Sonntagsblatt” Maria Lobis si sono recati a Haiti poco prima di Natale 2014 per vedere sul campo cosa è stato realizzato con le offerte provenienti 10 Caritas6tu 01/2015 dall’Alto Adige. La popolazione altoatesina dopo il terremoto del 2010 ha dimostrato ancora una volta grande generosità. Ha inviato, infatti, quasi 2,2 milioni di euro. I primi 892.000 euro sono serviti a sopperire all’emergenza iniziale, il resto è stato usato per la ricostruzione, per la sanità e le scuole. Nella Diocesi di Gressier sono state ricostruite 428 case, a Croix de Bouquet un orfanotrofio per 150 ragazze e una scuola per 127 bambini, a Port de Paix una scuola professionale ha ricevuto aiuti economici e a Port-auPrince è in costruzione una casa di cura per sacerdoti anziani. missio Foto Archiv Caritas Vetrina Heiner Schweigkofler lascerà a giugno la direzione Cambio alla Caritas Quest’anno al vertice della Caritas ci sarà un cambiamento: a giugno, infatti, Heiner Schweigkofler lascerà l’incarico di direttore, che ricopre da 13 anni. La decisione è stata presa per motivi personali e per il desiderio di orientare in modo nuovo la sua vita professionale. “Prendere questa decisione non è stato per me facile. Il fatto che la Caritas si sia rafforzata internamente e goda all’ester- no di una ottima reputazione mi ha reso però più semplice questa scelta” spiega Schweigkofler. Il lavoro nella e per la Caritas è stato da lui sempre affrontato con entusiasmo e gli ha portato anche molta gioia. “Il mio obiettivo è sempre stato quello di rafforzare la solidarietà nei confronti dei più deboli della nostra società. La carità e la gratuità sono una predisposizione del cuore: più si vivono concretamente e si mettono in atto, migliore sarà la società”, spiega convinto Schweigkofler. “La decisione di Heiner Schweigkofler, di lasciare la guida della Caritas, mi ha onestamente sorpreso. Ma la accetto e la rispetto”, dice il vescovo Ivo Muser. Il suo successore non è ancora stato designato, entro maggio verrà presa tale decisione. pla Volontari consulenti dell’energia Foto Lichtenburg Si chiama SPIRIT il progetto che vuole aiutare le famiglie a tenere sotto controllo le spese di elettricità, riscaldamento e acqua. Verranno promossi semplici misure tecniche e comportamenti più attenti, attraverso i quali sarà possibile risparmiare fino al 30% dei costi dell’energia. Al progetto è possibile collaborare come volontari e si cercano ancora persone interessate a farlo. I volontari matureranno esperienze nella consulenza energetica, aiutando le famiglie a risparmiare. Riceveranno, infatti, una formazione sul tema del risparmio energetico in ambito residenziale e svolgeranno poi visite di consu- Il Centro di Formazione Lichtenburg di Nalles si presenta con una pagina web totalmente rinnovata. La nuova grafica è stata progettata per rendere più fruibili e chiari gli eventi. Il nuovo programma per la primavera 2015 è stato organizzato dalle pedago- lenza nelle famiglie, sia accompagnati da esperti del settore che in autonomia. Le due giornate di formazione, necessarie per diventare “consulenti dell’energia”, comprendono lezioni su: fondamenti di comunicazione e consulenza, semplice analisi di dati sul consumo domestico di energia; consumo di elettricità, calore ed acqua; misure di risparmio energetico, consigli di comportamenti eco-efficienti. Alla formazione seguirà la messa in pratica. Una volta portate a termine un numero di consulenze energetiche nelle famiglie, i volontari riceveranno un certificato. Il progetto viene svolto dall’Ecoistituto Alto Adige in collaborazione con la Caritas. Il coordinamento dei volontari avverrà tramite l’istituto. L’annuncio è rivolto soprattutto a coloro che desiderano svolgere un’attività di volontariato che possa aiutare le famiglie, con interesse nel campo dell’energia e capacità di trasmissione delle informazioni. Per ulteriori dettagli gli interessati possono contattare i collaboratori dell’Ecoistituto Alto Adige: Andrea Seeber (seeber@ ecoistituto.it, tel. 0471 057 304) oppure Benjamin Auer ([email protected], tel. 0471 057 318). ba Lichtenburg: nuovo programma 2015 giste coinvolgendo docenti importanti e qualificati. Il punto centrale del programma è rappresentato dalla formazione continua, di particolare interesse e importanza sono i corsi di “Traning antiviolenza per trainers”, di “Fundraising” e i corsi in Programmazione NeuroLinguistica (PNL). Inoltre il centro offre corsi di preparazione al matrimonio (in lingua tedesca) e diversi corsi per gli hobby e il tempo libero: come distillare a casa le erbe officinali, biodanza, corsi di fotografia, di pittura, per intrecciare vimini e così via. Per quanto riguarda l’ambito musicale quest’anno saranno offerte le “settimane musicali” e un corso di tamburi africani. La novità di quest’anno è l’organizzazione di giornate per persone con handicap e/o malattie croniche e familiari. Il centro di formazione Lichtenburg è accreditato per l’assegnazione di punti ECM ed ECS per il personale della Sanità e gli assistenti sociali. Il numero di corsi di formazione in lingua italiana o in forma bilingue è inoltre stato aumentato. Per informazioni: www.lichtenburg.it. Per iscrizioni: tel. 0471 057 100, iscrizioni@ lichtenburg.it. dp Caritas6tu 01/2015 11 Cosa, dove, quando... 21.02 Corso di formazione per volontari Parte il 21 febbraio, con il primo incontro, il corso di formazione (“Ti accompagno”) per volontari interessati ad acccompagnare le persone in difficoltà. Il relatore della mattinata sarà Paolo Valente. Informazioni: Volontariato e Caritas parrocchiali, via Cassa di Risparmio 1, tel. 0471 304 332, [email protected]. 25.02 Sulle tracce dell’amore gratuito Il quarto incontro della formazione “Ti accompagno - Ascoltare e accompagnare le persone in difficoltà” (in lingua tedesca) si svolgerà la sera del 25 febbraio a Merano. I relatori sono Don Michele Tomasi e Paolo Valente. Informazioni: tel. 0473 495 632, [email protected]. 7.03 21.02 Animazione delle comunità alla carità La seconda parte della formazione per persone che operano o desiderano operare nei centri d’ascolto si terrà il pomeriggio del 21 febbraio. Volontari della Caritas parrocchiale di Udine parleranno delle loro esperienze. Informazioni: tel. 0471 304 332 o [email protected]. 25.02 Il colloquio di consulenza La sera del 25 febbraio, anche a Bolzano si terrà un incontro per volontari che frequentano il corso “Ti accompagno”. I referenti sono Stefan Plaikner e Sandro Tognolo. Informazioni: tel. 0471 304 332 o francesca.boccotti@caritas. bz.it. Il team di aiuto Sabato 7 marzo si svolgerà il penultimo incontro del corso di Merano (in lingua tedesca). Il contenuto della mattinata sarà “Il team di aiuto - decidere insieme”. I referenti sono Karin Tolpeit e Francesca Boccotti. Informazioni: Tel. 0473 495 632, [email protected]. Colophon Il “Caritas6tu“ è l‘edizione speciale 08 della rivista di Caritas, „Aiutare“, nr. 03 novembre 2014. Dal 19 aprile 2001 il periodico “Aiutare“ è iscritto nel Registro Nazionale della Stampa con il numero p. 11180 sotto il nome “Caritas info“. Editore: Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, Volontariato e Caritas parrocchiali, Via Cassa di Risparmio 1, Bolzano, Tel. 0471 304 330, volontariato@ caritas.bz.it 12 Caritas6tu 01/2015 Direttrice responsabile: Renata Plattner Redazione: Benjamin Auer (ba), Matteo Battistella (mb), Francesca Boccotti (fb), Isabella Distefano (id), Sabrina Eberhöfer (se), Missio Bozen-Brixen (missio), Tabea Küther (tk), Teresa Lapresa (tl), Daniela Paganini (dp), Renata Plattner (pla), Petra Priller (pp), Sabine Raffin (sr), Paolo Valente (pv), Margreth Weber (mw). Foto: Archiv Caritas, Francesca Boccotti, Diözese BozenBrixen, Fotolia, Georg Hofer, Missio, panthermedia. net_Design Pics, panthermedia.net_Maximilian Boschi, Sabine Raffin, Tabea Küther, youngCaritas.