Anno XXVII Numero 88 Settembre 2008 IMQ, via Quintiliano 43 - MI Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - 70% DCB_Milano 88 IO E LA RADIO Intervista a Renzo Arbore TANTO RUMORE PER NULLA Italia e inquinamento acustico SENTIRE BENE PER SENTIRSI MEGLIO I consigli dell’otorino UN ABBRACCIO LIQUIDO A scuola di diving DENTRO LA SCATOLA MAGICA Una giornata dietro le quinte di radio R101 PRIMO PIANO STORIE DI QUALITÀ PRODOTTI DI QUALITÀ • Telecomunicazioni e media: cosa succede nell’era della comunicazione digitale • L’altra faccia della medaglia: i rischi dell’eccesso di informazioni • Chi la radio la fa di mestiere • Storia della radio in pillole • Le radio universitarie • Pannelli isolanti e fonoassorbenti • Te lo misuro io il rumore I L M A G A Z I N E P E R U N A V I T A D I Q U A L I T À E S I C U R E Z Z A SOMMARIO UN MODELLO DA SCOPRIRE PRIMO PIANO: TELECOMUNICAZIONI E MEDIA 3 “E’ L’ERA DEL DIGITALE, BELLEZZA!” Cosa succede in una società così ricca di mezzi di comunicazione? Di Giancarlo Zappa Numero 88 Chi la pensava sepolta dalle nuove tecnologie, chi la pensava un prodotto ormai 8 NELL’ERA DELL’INTERNET 2.0 Ovvero la nuova generazione dell’Internet fatto dagli utenti obsoleto, chi riteneva non avesse più nulla da dire. E invece no, la radio è li, viva, 10 TV ON DEMAND. Quando il palinsesto lo decide l’utente forte e in continua crescita, come confermano anche i dati degli investimenti 11 TV SATELLITARE O DIGITALE TERRESTRE? Quello che c’è da sapere pubblicitari che rappresentano il 6-7% del mercato pubblicitario complessivo. Un 12 LA RADIO DIGITALE. I vantaggi di un segnale continuo, sicuro e di costo limitato Direttore Responsabile Giancarlo Zappa 6 6 COMUNICAZIONE: MELIUS ABUNDARE QUAM DEFICIERE? Il rovescio della medaglia: come reagisce la mente umana a fronte di un sovraccarico di informazioni e di stimoli? 10/11 Capo redattore Roberta Gramatica Art direction Antonio Fortarezza Coordinamento grafico Fortarezza & Harvey prodotto che giornalmente richiama 38 milioni di ascoltatori e il cui successo non è dato solo da una bella voce che parla al microfono o dalla buona programmazione musicale. Se si trattasse solo di questo, allora forse sì che la radio avrebbe potuto risentire [email protected] della concorrenza degli ultimi prodotti dell’evoluzione tecnologica, come gli MP3 Hanno collaborato o la musica da scaricare attraverso Internet. Dietro ad essa invece c’è molto di più Federico Cerrato e soprattutto c’è un mondo di professionisti, specializzati nei diversi settori, in Alessandra Cicalini Chiara Corsi grado di trasformare le idee in realtà e di creare una comunicazione mirata con il Eliana de Giacomi Pierini proprio pubblico, fruibile su tutto il territorio nazionale. Gioele Grisetti Walter Molino Direzione, Redazione, Amministrazione Quello che sarà il futuro della radio - in digitale, sul web o in versione radiovisione STORIE DI QUALITÀ: LA RADIO 28 STORIA DELLA RADIO Una storia tutta Italiana che parte con Marconi 30 I GRANDI PROTAGONISTI DELLA RADIO: RENZO ARBORE Intervista all’uomo che ha “re-inventato” la Radio 34 LA VOCE DEGLI STUDENTI Le radio universitarie 36 OGGI IL PALINSESTO RADIO ME LO FACCIO IO Le irresistibili opportunità della radio sul Web - in questo contesto credo che sia di interesse relativo: ciò su cui invece ritengo importante soffermarmi è l’esempio che la radio sta continuando a darci e cioè PRODOTTI DI QUALITÀ: PER DIFENDERSI DAL RUMORE Via Quintiliano 43 quello di un prodotto con la capacità di reinventarsi, unendo tecnologia a creati- 38 TANTO RUMORE PER NULLA Inquinamento acustico: cosa sentono gli italiani? 20138 Milano vità, informazione a divertimento, professionalità a fantasia. Requisiti che con IMQ, Istituto Italiano del Marchio di Qualità tel. 0250731 - fax 0250991500 [email protected] - www.imq.it molta probabilità rappresentano la vera chiave di successo di molti altri prodotti. 14 14 DENTRO LA SCATOLA MAGICA DI RADIO R101 Come nasce e come funziona una radio? Il dietro le quinte di R101 con le interviste ai conduttori e a tutte le principali figure professionali che contribuiscono a fare di una radio una radio di qualità 40 VIA, VIA, VIENI VIA DA QUI Pannelli isolanti e fonoassorbenti per isolare la casa 42 TE LO MISURO IO L’ISOLAMENTO Come si misura l’efficienza dei materiali isolanti 30 38 Lasciando a ciascuno il gusto di scoprire e di approfondire i numerosi e interessanti altri temi affrontati in questo numero, auguro una buona lettura. QUALITÀ DELLA VITA 44 SPORT: SCUOLE DI DIVING Tutte le informazioni qui pubblicate possono essere liberamente riprese citando la fonte IMQ Notizie, trimestrale d'informazione sui problemi della sicurezza e della certificazione. Via Quintiliano 43 20138 Milano tel. 0250731 Direttore responsabile: Giancarlo Zappa Autor. Tribunale Milano n. 17 del 17/1/1981 48 SALUTE: SENTIRE MEGLIO CON I CONSIGLI DELL’OTORINO 50 HOBBY: COLLEZIONARE RADIO D’EPOCA 48 54 LIBRI E VIDEO: CONSIGLI E RECENSIONI 56 VIAGGI E MUSICA: A PARIGI, CAPITALE EUROPEA DEL JAZZ Stampa: Mediaprint - Milano In conformità a quanto previsto dal D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), e fatti salvi i diritti dell'interessato ex ate. 7 del suddetto decreto, l'invio di IMQ Notizie autorizza I'Istituto Italiano del Marchio di Qualità stesso al trattamento dei dati personali ai fini della spedizione di questo notiziario. RUBRICHE 58 Panorama News 56 60 Brevi IMQ 65 Curiosità IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 1 Primo Piano: Telecomunicazioni e Media “E’ L’ERA DEL DIGITALE, BELLEZZA!” “E’ l’era del digitale, bellezza!” avrebbe commentato Humphrey Bogart. Ma cosa succede in questa società nella quale si telefona con il computer, si ascolta la musica con il televisore e si guardano i film col telefono cellulare? 2 IMQ NOTIZIE N. 88 Non c’è mai stata nella storia dell’umanità un’epoca così ricca di mezzi di comunicazione. Ciascuno di noi ne dispositivo elettronico, spesso comunicando con interlocutori che possono trovarsi ovunque. È l'epoca del digitale, nuovi mezzi di informazione e comunicazione, ma la disponibilità di una rete mondiale e di facile utilizzo, come ha a disposizione una gamma che au- il quale, trasformando qualsiasi infor- quella offerta da Internet, ha moltipli- menta ogni giorno di più, come efficacemente testimoniato dalle vetrine dei negozi di elettronica, ma ancora di mazione in una sequenza di segnali elettrici, la rende facilmente trasportabile a prezzi che tendono a zero. cato quelle opportunità per una fattore esponenziale. Nel frattempo, tutte le forme di espressione - dai più dalla scena che si può osservare all'interno di un qualsiasi vagone Eurostar, nel quale i viaggiatori sempre di più si intrattengono con ogni sorta di Già la diffusione dei PC, negli anni '80 e quindi l’applicazione dell’informatica alle telecomunicazioni, ci avevano fatto intuire le enormi potenzialità dei testi, alla musica, al cinema - hanno potuto essere rielaborate e immagazzinate in supporti sempre più piccoli ed inviate a distanza, a velocità sem- Settembre 2008 3 Primo Piano: Telecomunicazioni e Media pre maggiori. Tale facilità ha anche modificato profondamente il concetto di proprietà intellettuale, e i consumatori si sono presi delle libertà prima inimmaginabili, in maniera che non è ardito giudicare irreversibile, rispetto alla riproduzione e al riutilizzo dei contenuti delle suddette forme espressive. Il Web stesso si è molto trasformato, a soli 15 anni dalla sua comparsa, dimostrando la sua vera natura, che non è tanto quella di connettere tra loro i computer, quanto di mettere in comunicazione le persone, in una dimensione di "conversazione" permanente che si manifesta in forme quali le interazioni tra i blog personali, la partecipazione alle "reti sociali", i sistemi di elaborazione collettiva della conoscenza come i “wiki”. Ma il Web non può essere considerato come la più autentica e l’unica frontiera della comunicazione digitale. È sotto gli occhi di tutti, ad esempio, la trasformazione del telefono cellulare, da semplice strumento per parlare, a dispositivo in grado di garantire intrattenimento a 360 gradi, dalla fotografia all'ascolto di musica, alla navigazione Web. La disponibilità di reti mobili ad alta velocità, come l'Hsdpa, High Speed Downlink Packet Access, combinata con le più recenti politiche degli operatori che propongono tariffe per la navigazione Internet a prezzi ormai popolari, ha già portato circa 3 milioni di italiani a navigare su Internet col cellulare almeno una volta, e si accinge ad introdurre una nuova rivoluzione nei modi di approcciarsi all'informazione ed alla comunicazione, senza più alcun vincolo di spazio e di tempo. Descrivendo questo fenomeno, si è parlato di "informatica continua", per dire che la nostra capacità di relazionarci con mezzi informatici, e conseguentemente con Internet, è ormai senza interruzione: sia che ci troviamo a casa che in ufficio, in auto o in un parco, abbiamo sempre a disposizione un mezzo elettronico, che ci consente non solo di accedere alle risorse presenti in rete, ma anche di contribuire personalmente alla creazione dei contenuti, magari inviando una foto o un intervento sul blog. Possiamo inoltre mantenerci in contatto costante con gli altri membri delle "communities" che ci siamo scelti, come rappresentative dei nostri interessi, idee, bisogni. Addirittura pos- 4 siamo sapere in tempo reale, e in ogni momento, dove si trovano e cosa stanno facendo queste persone, in una dimensione di controllo reciproco che è talmente pervasiva da risultare, talvolta, persino fastidiosa. La banda larga - cioè la capacità delle reti di trasportare dati ad alta velocità - ha avuto un ruolo primario in questo processo. Una tecnologia come l’Adsl, in particolare, ha consentito di installare collegamenti ad alte prestazioni all’interno delle case, sfruttando le infrastrutture telefoniche esistenti, cioè senza bisogno di aspettare che le reti tradizionali fossero gradualmente sostituite dalle costose fibre ottiche. L’introduzione dell’Adsl nelle famiglie ha modificato in profondità le modalità di accesso alla rete. La disponibilità di abbonamenti “flat”, con buone prestazioni e dal facile utilizzo, ha fatto aumentare il numero degli utilizzatori e ha provocato interesse per la fruizione di contenuti multimediali tramite il computer, prima la musica, poi i programmi televisivi un lato, crescono i rischi, a causa delle accresciute capacità dei consumatori di aggirare le protezioni sulle copie imposte dai produttori, come è già successo per la musica. Dall’altro, però, aumentano enormemente le opportunità, perché i film, ormai, si possono vedere dappertutto: oltre che al cinema (anche’esso in via di transizione verso il digitale) e in TV, sul computer, sul lettori DVD portatili, e sui terminali mobili. Anche sul lato della produzione, le tecnologie digitali facilitano molto le cose, permettendo di spostare molti degli oneri alla più economica e rapida fase di post-produzione. Un altro cambiamento importante sta per avvenire, grazie all’introduzione, prevista in Italia per la prossima estate, della tecnologia WiMax, la quale consente di ottenere collegamenti Internet senza fili a banda larga anche in territori privi di reti per la telefonia fissa. La rivoluzione della banda larga arriverà perciò ovunque, ma questo permetterà anche un doppio incrocio di tec- il televisore e si guardano i film col telefono cellulare? Il fenomeno, da tempo oggetto si studio, si chiama “convergenza” e ha molte conseguenze, sia sul lato dell’offerta sia della domanda. Per gli operatori, soprattutto della telefonia, si aprono nuove opportunità: oltre alla telefonia fissa, a quella mobile e ad Internet, essi oggi possono offrire anche la TV e combinare i vari media in molti modi diversi. Per i consumatori, cambiano le relazioni con gli oggetti tecnologici e con i contenuti. Ogni oggetto è in grado di fare sempre più cose, come certe “console” di videogiochi, che sanno anche riprodurre film su DVD, navigare su Internet e fungere da canali di accesso a reti sociali specializzate. Gli oggetti che sanno fare tante cose, però, come il coltellino milleusi, non sanno fare tutto bene, e se si rompono, i guai sono e infine i film. Anche la telefonia è entrata dentro il computer, grazie ad un’altra tec- nologie, perché si potrà telefonare tramite Internet sul cellulare, grazie alla combina- nologia, il VoIP, e ad un’applicazione geniale come Skype, che ha annullato le distanze zione di VoIP e WiMax. Se l’efficienza del WiMax sarà buona, i cellulari consentiranno tra gli amici, i colleghi, le famiglie i cui membri vivono in Paesi tra loro lontani. anche di ricevere contenuti video, provenienti sia dal mondo della televisione che da Ma ancora di più cambia il rapporto dell’utente con i contenuti, che diventano fruibili in molte forme e canali diversi. Bisogna Il cinema è in questo momento il settore che subisce le maggiori conseguenze dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione. Da quello del cinema Ma cosa succede quando si telefona con il computer, si ascolta la musica con però imparare ancora più di prima a scegliere e discernere. Per mettere i media al nostro servizio e non esserne sopraffatti. IMQ NOTIZIE N. 88 moltiplicati. Settembre 2008 5 Primo Piano: Telecomunicazioni e Media Nell’era della comunicazione globale non fa male un po’ di controcanto. Ovvero, è tutto oro quel che riluce nel largo impiego delle tecnologie digitali? E, a fronte di un sovraccarico di stimoli e di contenuti, come reagisce l’attenzione umana? Comunicazione: MELIUS ABUNDARE QUAM DEFICIERE? 6 Di certo computer e cellulari ci facilitano la vita, e per molte attività non potremo più farne a meno. Gli esempi si spre- cacia, non finirà per essere anche un po’ dannosa? Come ha scritto di recente Khoi Vinh mondo che ci circonda in simboli ed elementi interattivi che a volte perdiamo la capacità di vedere il mondo senza me- Post ha chiesto a molti ricercatori se le giovani generazioni, abituate fin da su- questa fase si mette al lavoro il corpo striato, che è invece la sezione cerebrale un caso che le strategie di business delle multinazionali siano oggi particolar- bito al multitasking, stiano sviluppando dedicata alle azioni ripetitive. In so- mente attente alla cosiddetta economia cano: dal Web check-in ai biglietti del treno, dai bonifici on line alle prenota- web designer del New York Times “passiamo la maggior parte della nostra vita diazioni”. Da una parte, dunque, il mondo “fil- zioni teatrali, finanche a qualche servizio on line della Pubblica Amministrazione. Ma la crescente abi- seduti davanti allo schermo di un computer che ci trasmette a getto continuo dati da valutare e da elaborare. Anche trato”, dall’altra la concentrazione distribuita in mille rivoli: un occhio all'e-mail, l'altro al cellulare, il giornale un cervello diverso dal nostro. Risposte certe non ce ne sono ancora, ma di sicuro nel medio-lungo termine questo stanza è come se sbriciolassimo le nostre energie: "tutte le attività rimangono in superficie mentre la co- dell’attenzione. In un mondo digitale che produce un sovraccarico di stimoli e di contenuti, la scarsità dell’attenzione frammentare e distribuire l'attenzione potrebbe avere conseguenze sull'abilità noscenza sta in profondità. Uno può saltare da un posto all'altro e avere sapore umana è il fattore critico per la creazione del valore, la chiave che orienta le tudine a sottoporsi contemporanea- quando non stiamo lavorando, vo- sulla scrivania e il power point da rive- mente a diverse sollecitazioni operative e comportamentali (“multitasking”), quella che gli studiosi chiamano “atten- gliamo schermi ovunque. Aggiungiamo complicazioni digitali a oggetti semplici come il tostapane o il frigorifero e siamo dere, un orecchio alla radio, il telefono fisso, magari il Blackberry che ci ricorda un meeting. Il nostro cervello, dicono gli di focalizzare e sviluppare capacità critiche. Secondo il neuro scienziato Jordan di tutto. Può essere molto abile nella ginnastica cognitiva, avere un bello slan- masse di utenza verso la fruizione di informazioni, l’utilizzo di servizi, il con- Grafman esiste una parte del nostro cervello, l'ippocampo, dedicata a immagaz- cio e gesto atletico nel saltare tra computer, tv, palmare, posta elettronica, sumo di prodotti. Una “cyber economy” in cui è consigliabile restare coi piedi zione parziale continua”, cioè il tentativo di allargare al massimo i confini della nostra concentrazione nella speranza, spesso vana, di aumentarne l'effi- sicuri che una buona interfaccia sia la soluzione per tutto”. Vinh, che di mestiere fa il designer, aggiunge che “siamo così concentrati a tradurre il studiosi, non era abituato a tutte queste attività contemporanee, eppure sta rapidamente trasformando le sue funzionalità. Poco tempo fa il Washington zinare e raccogliere dati, che si attiva quando la conoscenza procede gradualmente e che si ferma quando en- lettore Mp3, blog e quant'altro, può esercitare la mente e ricavarne divertimento, ma non è detto che sia in grado ben piantati per terra: per riaffermare la distanza tra uomo e macchina varrebbe la pena spegnere il cellulare, almeno triamo in modalità multitasking. In di produrre nuove conoscenze”. Non è ogni tanto. IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 7 Primo Piano: Telecomunicazioni e Media NELL’ERA DELL’INTERNET 2.0 Cliccare. Leggere, navigare, scaricare, scrivere e-mail, chattare. Neanche il tempo di prenderci l’abitudine che è già tutto cambiato. Siamo nella nuova era dell’”User Generated Content”! Così ci hanno spiegato non è che un nuovo modo di “fare” l’Internet, in cui gli utenti – le centinaia di quando, senza sapere che eravamo al Web 1.0, siamo precipitati nel mondo milioni di utenti nel mondo – non sono più (solo) interessati ma passivi spetta- del Web 2.0, ovvero dell’Internet fatta davvero dagli utenti, da tutti gli utenti. tori di quel che passa la rete, ma diventano protagonisti, produttori e attori di I “PRINCIPI” DEL WEB 2.0 Alla fine, c’è ben poco di complicato: quando la rete c’è cascata tra capo e contenuti multimediali originali, rielaborati, potenzialmente condivisi ed La saggezza degli utenti: con questa definizione si pensa al funziona- collo, poco più di una decina d’anni fa, sembrava già straordinario che ci po- emendabili da milioni di persone. YouTube, Facebook, Wikipedia, il mondo dei mento di Digg.com, in cui il successo di un articolo è deciso dagli utenti che tessimo scambiare un’e-mail con l’amico o il collega di un’altra città, a blog, Flickr, aNobi, eBay, Digg, Second Life: sono alcuni tra i più diffusi spazi lo votano. Il Web inteso come piattaforma: se- costo zero e in tempo reale. E l’Internet sembrava così piena di contenuti, soprattutto parole scritte, che con le vec- Web in cui la creatività e il protagonismo degli utenti si è più manifestato negli ultimi anni. Non è un caso che uno condo Tim O’Really significa mettere a disposizione un servizio che non po- chie connessioni a 56 kb c’era poco da dei giornali più famosi del mondo, trebbe vivere senza il Web. Partecipazione degli utenti: questo sperimentare. Poi, dopo la bolla speculativa e il crollo l’americano Time, nel gennaio 2007 abbia dedicato la sua tradizionale copertina di “uomo dell’anno” al monitor a è il punto fondamentale che divide i vecchi siti dai nuovi servizi Web come YouTube e Flickr in cui gli utenti sono della new economy che sembrava specchio di un computer, così da riflet- anche gli autori. poter bandire la parola Internet dai consigli d’amministrazione di una qualsiasi azienda seria, si è capito che l’esplo- tere l’immagine del lettore, con la scritta “You”. E proseguiva: “Si, tu. Tu controlli l’era dell’informazione. Benve- Usare il Web come è stato ideato: Paul Graham riferisce di un incremento nell’usabilità che è stata raggiunta at- sione della rete sarebbe dovuta necessariamente passare dal potenziamento nuto nel tuo mondo”. traverso un buon design, grazie a tec- delle infrastrutture, leggasi banda larga. Da allora – a parte qualche eccezione – è successo tutto molto in fretta: per dire, Internet continua la sua evoluzione trasformandosi da rete in “social network”, una piattaforma di relazioni che ha uno dei più accesi dibattiti delle prima- cambiato profondamente la sua stessa rie democratiche negli USA tra Hillary Clinton e Barack Obama è stato tra- missione. Se prima l’uso del Web era essenzialmente di consultazione, oggi la smesso solo in diretta Web e ha raggiunto quasi cento milioni di cittadini. rete è un ambiente di relazione che permette nuove forme di contatto e di espressione della propria personalità. Le Come è potuto accadere? Tutto merito della banda larga? Non esattamente. nuove applicazioni favoriscono la diffusione di contenuti multimediali (testi, Come ogni contenitore, anche la rete aumenta il suo valore in rapporto al immagini e suoni) prodotti dagli stessi utenti, e tutte le informazioni di questo Questa tabella è la traduzione sintetica contenuto. E soprattutto, come ogni fenomeno, è tanto più contagioso tipo possono essere facilmente rielaborate, condivise, commentate. Il Web 2.0 è pointouch.com” del giornalista inglese quanto più le persone - le persone comuni, gli utenti - sono in grado di alimentarlo, di contribuirne alla crescita. dunque una rete sociale, costituita da un gruppo di persone connesse da interessi comuni, opinioni simili e/o divergenti, interessate a interagire e facilitate da una partecipazione a costo zero. principali: “What is Web 2.0” di Tim Siamo al punto, dunque. Il Web 2.0 altro 8 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 nologie semplici e anche perché è stato permesso agli utenti di organizzare le loro informazioni liberamente (si veda Flickr e del.icio.us). Nulla: molti asseriscono che il Web 2.0 non esiste, ma è innegabile che esso rappresenta una rivoluzione nei nuovi siti. Il Web 2.0 è ancora una espressione giovane. Ci rendiamo conto di cosa sia, ma non riusciamo ancora a definirne i contorni. di quella pubblicata dal blog “www.twoIan Delaneye prende spunto da tre fonti O’Reilly, “Web 2.0” di Paul Graham e “User Survey” di Jason Fried. 9 Primo Piano: Telecomunicazioni e Media TV ETV SATELLITARE DIGITALE TERRESTRE: ON DEMAND OVVERO QUANDO IL PALINSESTO LO DECIDE L’UTENTE A voler fare della filosofia, la “tv on demand” è il contrario esatto del principio di comunicazione televisiva: non è più il provider a stabilire il palinsesto ma è l’utente COSA C’È DA SAPERE chia antenna da tetto o da balcone, da qualche anno le nostre città sono “arredate” da poco discrete (almeno alla vista) parabole satellitari. Si tratta, per lo più, dei 4,4 milioni di abbonati Sky, semi-monopolista in Italia per la tv trasmessa via satellite. Come la tv a decidere quali programmi vedere e, soprattutto, quando. L’unico limite resta il tradizionale, anche quella satellitare è diffusa tramite onde radio, con la differenza “bouquet”, ovvero l’offerta di programmi (intrattenimento, film, sport, documentari che nel primo caso le onde radio sono emesse da ripetitori posti sulla superficie etc) tra cui scegliere. Tecnicamente è una rivoluzione: nella tv tradizionale l’emit- terrestre, nel secondo i trasmettitori sono posizionati su satelliti per telecomunicazioni geostazionari. La televisione satellitare è tente trasmette comunque il programma, decidendo quando mandarlo in onda, e lo ormai quasi del tutto digitale, anche se il spettatore può scegliere se vederlo, sia che si tratti di tv gratuita (per esempio le reti commerciali Mediaset e La7), sia che passaggio dall’analogico è stato abbastanza laborioso, visto che le immagini in movimento della televisione necessitano di debba pagare un canone annuo (come nel grandi quantità di informazione elettronica caso della Rai), sia che si tratti di pay-tv (vedi Sky: tramite abbonamenti ai vari pacchetti o pay-peer-view). Nel caso della tv digitale (e si può parlare di tv digitale solo quando questa riguarda tutte le componenti della trasmissione). on demand, invece, il programma è tra- La tv digitale terrestre, che si sta lentamente diffondendo in Italia, ha il grande vantaggio, smesso solo se l’utente lo richiede, e non è immesso nell’etere ma in un canale di comunicazione riservato tra editore e rispetto alla tv tradizionale, di essere trasmessa tramite un'onda elettromagnetica che trasporta un flusso di dati binari, che spettatore. Questa modalità one-to-one, per garantire un segnale televisivo di qua- rappresenta lità, necessita naturalmente la disponibilità e l’uso di tecnologie potenti e innovative. Non è un caso che le più evolute applica- fedelmente, istante per istante, il segnale video originale. Mentre il segnale analogico può subire deterioramenti durante la trasmissione, il segnale digitale non subisce alcuna distorsione. Non solo, ma nel pacchetto di dati trasmessi, in- zione di tv on demand siano sviluppate sulle reti per telecomunicazioni proprie della televisione via cavo (scarsamente dif- sieme a immagini e suoni, possono essere incorporati altri dati come software, imma- fusa in Italia ma largamente adottata negli USA) e di Internet. Nel caso della trasmissione via Web, il minimo necessario è una gini fisse, comandi, arricchendo la modalità di fruizione degli utenti con un livello di in- linea a banda larga in fibra ottica (come Fastweb) o su cavo ADSL (connessione of- terattività paragonabile a quella di un personal computer. In sostanza, mentre con le ferta dai principali operatori di telecomunicazione). Un esempio ormai trasmissioni analogiche gli impianti funzionano da semplici ricevitori, con le trasmis- abbastanza diffuso di tecnologia televisiva in grado di fornire il video on demand, in sioni digitali è possibile interagire con l'emittente attraverso un ricevitore, consentendo al pubblico, ad esempio, di partecipare a quiz, rispondere a domande e Italia, è l’ IPTV (Internet Protocol Television), sistema che utilizza l'infrastruttura di trasporto dei dati Web per veicolare contenuti televisivi in formato digitale. 10 Tv satellitare, digitale terrestre, cavi, parabole: proviamo a fare ordine. Oltre alla vec- sondaggi, fruire di servizi del proprio Comune o eseguire operazioni bancarie. IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 11 Primo Piano: Telecomunicazioni e Media LA RADIO DIGITALE L’idea di trasmettere in digitale risale ai primi anni ‘80, nell’ambito del progetto europeo “Eureka 147” che ha definito il protocollo DAB (Digital Audio Broadcasting) per le trasmissioni digitali e ha gettato le basi per gli ulteriori sviluppi e integrazioni nazionali. 12 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 A sancire la fine del quasi trentennale stallo sperimentale è la nascita a Roma, ranno sullo schermo della radio: immagini, notizie aggiornate, i titoli delle a marzo di quest’anno, dell’Associazione per la radiofonia digitale in Italia, canzoni in onda, i nomi degli interpreti o, ad esempio, la copertina del cd o fondata da Rai Way, Areati-Corallo e RNA (Radio Nazionali Associate), con il l’ultima foto che ritrae il cantante in concerto. Un vero salto di qualità ri- preciso scopo di promuovere e stimolare l’avvio della tecnologia radiofonica spetto all’attuale funzione RDS (Radio Data System), associata alla radio ana- digitale garantendone il pluralismo. Fino ad oggi, infatti, le trasmissioni ra- logica, che fornisce poche e generiche informazioni. Altro vantaggio del si- diofoniche, realizzate sia con sistemi digitali che analogici, diffondono comunque il segnale nell’etere, in for- stema digitale consiste nel non dover effettuare ricerche di programmi e sintonizzare l’apparecchio, la memo- mato analogico, riservando l’utilizzo rizzazione viene effettuata dal ricevi- esclusivamente in digitale solo allo streaming via Internet. In Italia esistono infatti pochi operatori che già tore stesso nel momento in cui “aggancia” il segnale. Quasi tutti i produttori di impianti hi-fi affiancano il digitale alla trasmissione e lettori multimediali hanno già ora in in FM: Radio Rai, Club Dab Italia, ed Euro Dab sono le principali e trasmettono vari programmi inseriti in un pac- catalogo apparecchi in grado di leggere il segnale digitale. Rispetto all’Italia, infatti, altri paesi europei hanno già chetto o bouquet. sviluppato la trasmissione del segnale La grande rivoluzione digitale rimane quindi il passaggio a un protocollo di trasmissione coerente con le attuali tecniche di produzione, una soluzione digitale; nel Regno Unito, ad esempio, viene già coperta la maggior parte del territorio con segnali digitali. In questo paese le vendite di ricevitori digitali su- che permetta di trasportare in un sin- perano ormai quelle delle “vecchie” golo canale più programmi radiofonici veicolati . radio FM. Tra gli altri vantaggi del sistema com- Quali saranno in concreto i vantaggi di pletamente digitale, come dimostrato una trasmissione radio completamente digitale? Dal punto di vista della qualità di ricezione il sistema digitale dall’esperienza inglese, il costo limitato per l’infrastruttura tecnologica, a tutto vantaggio delle radio locali che, garantisce un segnale continuo e sicuro, privo di interferenze e effetti ne- con limitati investimenti, possono trasmettere in aree limitate, garanten- gativi dovuti a ostacoli sul percorso. Questo poiché l’onda sonora viene dosi una raccolta pubblicitaria sia di aziende nazionali che delle numerose scomposta, inviata sotto forma di pacchetti dati e poi ricomposta a destina- piccole aziende e commercianti locali consapevoli di raggiungere diretta- zione. Questo consente, come nella telefonia cellulare, un segnale co- mente il proprio target. Sembra quindi che anche la radio sia stante e pulito, con una qualità equiparabile al CD. pronta per un salto di qualità che, se correttamente gestito, le permetterà La possibilità di inviare più dati nella stessa frequenza permetterà poi di di colmare il gap esistente tra radio tradizionale e online, rinnovando il trasmettere più programmi per ogni canale, corredandoli con l’invio di informazioni aggiuntive che compari- rapporto interpersonale che da sempre ha caratterizzato questo mezzo. 13 Storie di Qualità: Radio R101 DENTRO LA SCATOLA MAGICA 14 “La radio e' un modo per rendere felici gli altri”, diceva Lupo Solitario, il mitico discjockey americano Wolfman Jack; “io ho salvato tanta gente dalla solitudine e dalla depressione, ma soprattutto ho fatto innamorare tante coppie con le mie dediche”. Che meraviglia: conoscete un lavoro più bello di uno che ti permette di rendere felici le persone? Forse non ce ne sono molti. E visto che non capita tutti i giorni e con tutti i mestieri, abbiamo deciso di andare a scoprire cosa succede dietro le quinte di questa scatola magica che regala serenità e compagnia. In particolare siamo andati a R101, una radio alla sua terza vita che in soli 3 anni dalla sua rinascita ha quasi triplicato gli ascolti e ha fatto della tecnologia, dell’informazione e dell’elegante spensieratezza i suoi cavalli di battaglia. E come colonna sonora ha scelto la musica degli anni 80, 90 e di oggi. IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 15 Storie di Qualità: Radio R101 L’APPARENTE LEGGEREZZA DI ESSERE DIVERTENTI Qual è il loro segreto? Quello di lavo- sala registrazione e inizia la sua pun- rare divertendosi. E infatti il clima, in tata giornaliera on air, con la stessa na- siasmo. E non solo perché appena dentro ti apparenza, è quello di quando eravamo al liceo, sempre tutti pronti alla battuta, allo sfottò, allo scherzo. Ma turalezza con la quale noi potremmo chiedere un caffè al bar. O se Serena, una delle autrici, risponde può capitare di trovarti di fronte a Sergio Si- dietro a tutto ciò c’è molto studio e tanta preparazione, tutta quella pale- al telefono delle chiamate in diretta con una gentilezza che ti verrebbe da roni o a Lester che ti salutano con una battuta stra che ti fa essere pronto a qualsiasi imprevisto. chiamarla tutti i giorni per avere consigli e aiuto, ma nello stesso tempo ti che ti fa iniziare la giornata sorridendo. Cam- Un po’ come succede nella musica jazz: per poter improvvisare devi avere spiega con professionalità e precisione che cosa sta succedendo nei 3 schermi minando lungo il corridoio che porta allo stu- una solida base di teoria e tecnica musicale; poi, puoi permetterti tutti i virtuosismi che ti vengono in mente. In collocati davanti al conduttore in onda. E di nuovo ti sorprende la naturalezza di quelli che lavorano in radio, radio è lo stesso, perché l’improvvisa- ma capisci anche che la radio deve es- zione, la gestione dell’imprevisto e del tempo sono tra le principali doti richieste. E allora non ti puoi stupire se sere così, come una ballerina: agile, fresca e snella, capace di volteggiare con grande facilità. Ma come dietro a Marco Balestri rimane a parlare tranquillamente con te fino a 10 secondi prima dall’inizio del suo programma e poi, con tutta calma, si accomoda in una pirouette perfetta ci sono ore e ore di esercizio e di tecnica, così dietro a una radio c’è tecnologia, tanto studio e molta programmazione. La prima cosa che ti colpisce quando entri negli studi di via Ventura 3 di Milano è l’entu- dio di registrazione, se dai una sbirciatina negli uffici, incontri i volti di persone soddisfatte, attente e serie davanti ai loro computer, ma con quella luce negli occhi che ti fa capire che stanno facendo qualcosa di bello. 16 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 17 Storie di Qualità: Radio R101 FARE IL CONDUTTORE? SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE Paolo Cavallone Sergio Sironi Paolo Dini Lester Max Novaresi Tamara Dona’ Marco Balestri Iniziai a lavorare in radio perché spendevo tutti i miei soldi nell’acquisto di dischi. Poi qualcuno mi suggerì che se avessi lavorato in radio avrei potuto duplicarmi tutta la musica che volevo gratuitamente. Da allora presi a divertirmi come un matto, riuscendo anche a risparmiare i soldi per uscire a cena con gli amici. Il microfono non è una maschera dietro cui noi ci nascondiamo. E’ il nostro modo di esprimerci. C’è chi vive per essere riconosciuto per strada. A noi appaga il fatto che la nostra voce serva per descriverci. La potenza delle parole è incredibile: se sai usarle bene, è devastante. E’ proprio vero che “La radio è il teatro della mente”. Quando entro in trasmissione non so mai con cosa inizierò e con cosa finirò. Ho una trentina di spunti, preparati con gli autori, ma tra questi non so quali userò. E’ il bello della radio: una volta che hai preparato tutto nei minimi particolari, puoi divertirti a smontare per poi ricostruire a seconda della tua improvvisazione. La radio chiede molto, ma offre anche tanto. Dietro a uno schermo TV invece è tutto più facile perché l’immagine ti aiuta a riempire i tempi ed eventuali vuoti di contenuto. In radio no: qui sei tu, il microfono e gli ascoltatori. Non è consentito barare. Devi per forza essere te stessa e offrire sempre degli stimoli. Sono molto interessato alle persone e la radio è un modo per poterle conoscere. Per questo nei miei programmi ho cercato anche di usare un tono diverso da quello a cui spesso si è abituati in radio. Ho privilegiato un tono più personale, più confidenziale, che desse insomma fiducia alla persone e desiderio di confidarsi. Il giovane Holden si chiedeva dove andassero a finire le anatre di Cen- stesso. Ma comunque sia la genesi, l’importante è che tutto risulti sempre Quando ho conosciuto la mia futura suocera, la Una delle prime volte in cui mi sono esibito dal tral Park quando il lago si ghiacciava. Noi ci chiedevamo dove spontaneo e immediato, mai artefatto. E per riuscire il segreto è di continuare prima cosa che mi chiese fu “che lavoro vivo, a fine spettacolo sono stato avvicinato andassero a finire i conduttori una volta terminata la loro diretta. Ora a divertirsi e giocare insieme. Perché, come tutti noi spesso usiamo dire, fare fai?”. Risposi “lavoro in radio”. Allora lei replicò da uno spettatore che mi ha detto “lei è un lo sappiamo: i conduttori si mettono attorno a un tavolo con il gli autori e il conduttore radio è decisamente meglio che andare a lavorare”. “ok, seriamente: che lavoro fai?” comico mica da ridere!”. Sono stato depresso per molti mesi… preparano le puntate del giorno dopo. Il che vuol dire predisporre delle sorte di canovacci degli argomenti da trattare, spesso selezionati sulla base dei temi di attualità e delle notizie che ininterrottamente arrivano dalle agenzie stampa. Ma finché non si entra in trasmissione nulla è definitivo: all’ultimo momento, per una notizia, un evento o un intervento telefonico da parte dei radioascoltatori, tutto potrebbe cambiare; e così, anche durante la diretta, gli autori devono garantire la loro presenza e essere pronti ad adattare testi e scalette agli imprevisti. Entrando nelle competenze specifiche, quali caratteristiche sono richiesta a un Il conduttore, allora, non è necessariamente autore di se stesso o al l’importanza delle pause. Ci vuole creatività, preparazione, formazione, prontezza, spirito. Ma soprattutto tempismo” dice Sironi. contrario portavoce di testi altrui? “Molti conduttori“ ci ha risposto Paolo Cavallone “potrebbero lavorare anche da soli, sui testi scritti direttamente da loro. Ma in radio, forse più che in altri ambienti, ‘l’unione fa la forza’ o, meglio, ‘fa l’immaginazione’. Perché è proprio l’unione delle idee degli autori con le nostre che permette al pro- conduttore Radio? “Il senso dei tempi e “Il ruolo del conduttore radio negli anni è cambiato” prosegue Paolo Dini “inizialmente erano degli speaker che annunciavano le canzoni, poi divennero dj e ora sono veri e propri conduttori in carne e voce. Per iniziare a lavorare in radio, fino a una ventina di anni fa bastava avere una bella voce, una grande passione per la musica e la disponi- infrastrutture necessarie invece in televi- ascoltare. Deve avere la sensibilità di capire cosa piace all’ascoltatore e avere l’umiltà di mediare tra quello che piace a lui e quello sione”. Anche Tamara Dona’ non è arrivata alla radio partendo dalla musica, ma dal teatro che invece piace agli ascoltatori. Il condut- “poi ebbi l’opportunità di fare un lavoro con tore deve essere curioso, motivato, entusiasta coinvolgente e deve farsi sentire partecipe e interessato a tutto quello che un’emittente radiofonica e mi innamorai di questo mezzo che per me è stata una palestra di vita importante. Davanti a un microfono non puoi nasconderti, davanti a un può coinvolgere il radioascoltatore”. microfono devi sforzarti in tutti i modi di esMa tutti i conduttori radio nascono anzitutto con una grande passione per la sere te stessa, perché solo così, dall’altra parte, gli ascoltatori riescono a sentirsi coin- musica? “No, assolutamente” ci dice Marco Balestri “io avevo una laurea in filosofia e un volti e interessati”. Essere se stessi non è sempre facile. E anche ai conduttori può capitare di posto in università; entrai in contatto con la Rai per caso e mi consigliarono di mettere a gramma di essere sempre divertente, fresco, mai ripetitivo”. bilità a impegnarsi gratuitamente o con compensi inconsistenti. Oggi il conduttore “Lo stesso valga per i personaggi di fantasia e le caricature di quelli reali” deve sapere anzitutto offrire contenuti.” “E devo saper controllare i tempi di atten- aggiunge Sergio Sironi “i bisticci di parole del Luca Giurato proposto da Mas- zione dell’ascoltatore che segue lo stesso percorso sinusoidale della radio” aggiunge meraviglioso mondo che è la radio. E visto che parlavamo di caratteristiche richieste al conduttore, aggiungo, a quanto già detto, simo Lopez (per dare “pane al cane e vino al pino”); le gaffes del ‘presenta- Lester. “Per cui a momenti intensi devono seguire momenti più leggeri e spensierati. che secondo me la qualità principale di chi fa il nostro lavoro è quella di avere idee e di sa- altro? “La radio è taumaturgica” ci dice Lester “è come una bacchetta magica che tore number 1 Mike Bongiorno’, o personaggi come Lele Mosina, il poeta Luis Pinga, Gina Dailan guru della Congrega dei Marroni, nascono sia a tavolino, sia Anche la voce deve alternarsi tra alta e bassa. Così come le musiche. Il conduttore deve perle mettere in pratica. La radio ti consente di poter realizzare tutto quello che vuoi: essere capace di seguire queste onde, deve essere capace di divertire, far pensare, intrattenere, anche consolare, ma soprattutto semplicemente stimolando la fantasia con la tua voce, con i suoni, con le musiche. Il tutto senza dover pagare l’ingombro delle offre così tanta intensità che quando entri in studio riesci a dimenticare tutto il resto. La bacchetta si muove e tu vieni portato in un’oasi di pace. E a tutto il resto ci pensi dall’improvvisazione del conduttore 18 LE VOCI SENZA VOLTO IN UN’OASI DI PACE frutto la mia bella voce e la dizione impostata. Seguii il loro consiglio e scoprii questo IMQ NOTIZIE N. 88 avere i giorni no o dei problemi personali. In questi casi sono il mestiere e la professionalità che consente loro di entrare in sala registrazione con la stessa brillantezza di sempre, lasciando i problemi personali fuori dalla porta, o c’è quando esci”. Settembre 2008 19 Storie di Qualità: Radio R101 I “CYRANO” DELL’ETERE Andrea Amato I dati Audiradio dicono se un personaggio piace o non piace, alla fine. Ma tra il nostro lavoro quotidiano e la consacrazione degli ascolti passano mesi. Il segreto è saper coniugare al meglio intuizione e pianificazione, la conoscenza del linguaggio radiofonico e gli spunti che ci vengono dall'interazione con gli ascoltatori. 20 Ma gli autori e i battutisti, quelli che aiutano i conduttori a elaborare spunti e brevi. Ogni intervento deve avere un contenuto e non può essere fatto di sole parole. idee, non sentono un po’ sacrificato il loro ruolo che non ha voce se non per Tutti i testi, prima di andare in onda vengono supervisionati: questo per garantire la linea interposta persona? Sembra per niente. E ci teniamo a fare una premessa. Gli autori e i editoriale scelta dalla Radio ma anche per accertare le tonalità che devono essere in sin- redattori di R101 costituiscono un gruppo di giovani ragazzi e ragazze tutti di aspetto così tonia con quella dei conduttori e per assicurare il mantenimento della linea espres- piacevole che starebbero benissimo davanti a una telecamera. Eppure in loro non sembra siva scelta dalla Radio che nel caso di R101 è di una radio informale, ma mai sgarbata o esserci bisogno di questa visibilità. Sono in 15 e si dividono tra autori, redattori e polemica o volgare. E anche l’ironia, la parodia di alcuni personaggi, è sempre calibrata battutisti, quest’ultimi più sensibili all’intrattenimento comico. A coordinarli Andrea Amato, un giovane professionista dal curri- per divertire e mai per fare del sarcasmo pungente, offensivo e fine a se stesso”. Ma gli autori non si limitano a scrivere. La culum già molto consistente fatto di giorna- loro attività richiede anche competenze lismo, conduzione e ideazione programmi. Quali sono le caratteristiche richieste a un buon autore? “Anzitutto la capacità di redazionali, il che in pratica cosa significa? “In caso di programmi di interazione con gli ascoltatori (ad esempio Sportello Cen- leggere una notizia da una prospettiva di- tounico, Mitico, Molto Personale) al redattore versa o insolita. Tutti i nostri autori arrivano da percorsi differenti, da scuole di comunicazione ma anche dalla facoltà di legge. E tutti è richiesto di filtrare le telefonate, accertarsi della sincerità e dell’attendibilità degli interlocutori, scegliere tra i numerosi messaggi sms sono legati dal comune denominatore di saper cogliere e filtrare le informazioni e di o di posta elettronica i più pertinenti e significativi con l’argomento trattato, per poi con- saper tradurre il tutto in un linguaggio chiaro, semplice e sintetico, ma nello stesso tempo caldo. In radio il tempo è breve e bisogna sa- tattare i mittenti e istruirli sulla messa in onda in diretta e, contemporaneamente, dare indicazioni, tramite computer, al conduttore perlo ottimizzare nei miglior dei modi. Scrivere un testo per la radio significa scrivere per l’orecchio e non per l’occhio. Il linguaggio deve essere colloquiale e deve utilizzare frasi sul profilo e il motivo della telefonate del radioascoltatore con il quale sta per entrare in conversazione. Il tutto ovviamente sempre in una manciata di secondi”. IMQ NOTIZIE N. 88 I PROFESSIONISTI DELL’”ULTIMO MINUTO” A R101 ogni ora scatta il minuto di informazione. E se uno ci fa bene attenzione Una tensione che farebbe tremare i polsi a chiunque, ma non a loro, gli esperti dell’ul- è incredibile il numero di notizie che si possono dire, se scritte a regola d’arte, timo minuto che l’ansia e l’imprevisto hanno imparato a gestirli con efficienza e noncha- in solo 60 secondi. Ma come ci si riesce? “Il giornalista deve essere bravo ad indivi- lance. Parlando con i giornalisti ci è stato inevitabile duare anzitutto le notizie più importanti tra le infinite che arrivano via Internet, dalle pensare a un famoso giornalista dello schermo: il Dentone di Alberto Sordi. Un pro- agenzie stampe a dalle redazioni dei tg con i quali R101 lavora” ci dice Aldo Preda respon- fessionista preparatissimo, ma osteggiato nella carriera televisiva a causa di una denta- sabile del gruppo di 8 giornalisti che lavorano in R101. “Quando necessario, deve verificare tura ingombrante. Succede lo stesso in radio? Un bravo giornalista potrebbe la notizia alla fonte ed eventualmente provvedere a un’intervista che deve registrare, ottimizzare e montare da solo attraverso ap- fare radio se la sua voce fosse gracchiante o spiacevole? Salvo eccezioni Aldo ci ha detto di no, ma non dimentichiamo positi software di produzione. A quel punto che Jovanotti nonostante la “s” capricciosa è può finalmente passare alla stesura della notizia, che deve essere comunicata con un linguaggio immediato, simile a quello parlato stato uno dei più noti DJ e che una voce roca come quella di Sandro Ciotti fu una delle migliori tra i radiocronisti sportivi. per semplicità, ma molto più sintetico e preciso e sempre tenendo ben presente il target di riferimento. Proibiti dunque gli aggettivi inutili e pomposi, vivamente consi- Aldo Preda “Le notizie in un minuto”, il formato scelto da R101, si è rilevato essere una formula vincente. I radioascoltatori apprezzano la sintesi e l’essenzialità delle notizie fornite e l’aggiornamento continuo disponibile ogni ora. Il nostro lavoro è dare le informazioni, ma all’interno dei nostri radiogiornali siamo gliati invece i periodi brevi, i termini molto precisi e concreti. Il tutto fatto non certo riusciti a guadagnarci anche momenti di approfondimento nei nella calma più assoluta visto che ogni ora si va in onda e una nuova notizia può arrivare anche 10 secondi prima della diretta”. quali riusciamo ad offrire agli ascoltatori notizie curiose o nuove prospettive di riflessione, Settembre 2008 21 Storie di Qualità: Radio R101 METTIAMO UN PO’ DI MUSICA Paolo “Ravasi” Bellomi La musica, è il primo motivo di sintonizzazione su R101. Una programmazione musicale che lavora sulle canzoni che hanno emozionato, senza dimenticare la musica di oggi. Considero una grossa sfida selezionare ogni giorno la musica che i nostri ascoltatori si aspettano di ritrovare sulla nostra radio, tanto da sceglierci come la loro preferita. 22 LÀ DOVE LE IDEE SI TRASFORMANO IN SUONO Nella specializzazione ed evoluzione dei diversi ruoli in radio, il program- una grande passione: la Musica. Il mio è forse il ruolo professionale che in Una figura forse meno conosciuta, ma fondamentale in ogni radio, è quella tempo assai determinata. “Il responsabile di produzione” ci racconta matore musicale può essere un po’ considerato come il nipotino dei vec- radio è stato maggiormente influenzato dall’evoluzione tecnologica. Se una volta del responsabile di produzione. Senza di lui (anzi, senza di lei dovremmo dire visto Anna “lavora da una parte per i clienti della radio (gli investitori pubblicitari) dall’altra chi DJ? “In realtà direi il contrario, più che la scaletta musicale si affidava a carta che in R101 il responsabile è una signora) la per rispondere alle esigenze interne dalla il nipotino la mamma” ci dice Paolo “Ravasi” Bellomi responsabile della programmazione musicale di R101 “il mio compito penna, oggi tutto viene inserito in un software di indicizzazione che oltre a consentire di archiviare tutti i brani musicali, radio ci sarebbe, andrebbe in onda, ma probabilmente in maniera un po’ caotica e senza la possibilità di valorizzare se stessa. La radio stesso. Per i clienti si adopera per realizzare gli interventi promozionali in maniera tale che il risultato finale privilegi il messag- consiste nel selezionare tutta la musica che compone la programmazione musi- permette di programmarli già nella successione della messa in onda. Ai tecnici di radio sarebbe insomma come una bella donna sorpresa appena alzata dal letto, in ca- gio del cliente, ma nello stesso tempo, rientri nelle corde e nella linea editoriale cale della radio in base al format e al pubblico al quale ci si rivolge. Ovviamente poi la programmazione varia a seconda della regia non rimane altro che controllare la corretta programmazione e l’intervento in diretta per eventuali effetti sonori o con- micia da notte e bigodini, senza trucco, senza vestito e senza agenda. E invece fortunatamente non è così. Il responsabile di radiofonica. Per la radio in sé, la stazione, il produttore diventa la persona in grado di trasformare le idee in musica. Nell’ideazione fascia oraria, del programma nel quale si tributi audio. La professionalità del pro- produzione di una radio è colui che pianifica di un nuovo programma, ad esempio, la va a collocare, del target principale. Per quanto riguarda R101, il format è quello delle “canzoni degli anni 80, 90 e di oggi": grammatore consiste, oltre che nella grande conoscenza musicale, nella capacità di mantenersi obiettivo rispetto ai gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a realizzare la produzione e gestisce il tutto dal punto di vista sia operativo sia delle ri- produzione si occupa di realizzare le nuove sigle, di ideare jingle e stacchetti pubblicitari, di creare annunci di lancio di un nuovo una formula esclusiva che ci rende unici e propri gusti musicali e sufficientemente sorse necessarie. programma piuttosto che promo vari, di fortemente distintivi nel panorama radiofonico italiano. Un giusto posizionamento che ha portato R101 ad essere apprezzata in distaccato dalle eventuali pressioni delle case discografiche”. Al responsabile di produzione sono richieste abilità nella pianificazione e nel coordinamento nonché piglio al selezionare le voci per annunci istituzionali o di fare il casting per eventi speciali, magari collaterali e a supporto della radio. Un lavoro poco tempo”. comando: requisiti che sulla carta che richiede molta forza e molto dinami- Quali caratteristiche deve avere il programmatore musicale? “Al programmatore musicale viene chiesto di avere una grande conoscenza di sembrerebbero avere una declinazione maggiormente maschile, ma che invece, in R101, hanno trovato espressione nei panni di Anna Lodetti, una giovane donna, ben organizzata e smo, ma soprattutto una grande capacità di reagire all’imprevisto e una visione logica e organizzata delle situazioni. Tutto in radio deve incastrarsi alla perfezione, per fare in modo di ottimizzare i tempi di registrazione tutto il panorama musicale, di seguire tutte le novità non solo musicali ed avere dotata di una bacchetta del comando dolce e persuasiva, ma nello stesso e valorizzare il lavoro di ognuno dei professionisti”. IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 Anna Lodetti Il mio compito consiste nel dare suono alle idee e fare in modo che il linguaggio musicale crei emozioni offrendo i giusti suoni. La mia sfida quotidiana è con il tempo e gli imprevisti. Ma ho imparato che si può essere comandanti di brigata anche con il sorriso, e che l’entusiasmo, la passione e il rispetto del lavoro altrui, consentono di superare qualsiasi difficoltà. 23 Storie di Qualità: Radio R101 R101, LO STATION MANAGER? UNA RADIO STUDIATA, PROGRAMMATA, DEFINITA IN OGNI MINIMO DETTAGLIO FRANCESCO PERILLI La giornata tipo In radio dalle 09,00 alle 20,00. Entrare nel det- tanto nel 2005, con un mercato in crescita ma con forti segnali di maturità. taglio è molto complesso. Le attività sono molteplici. La parte creativa legata al palinse- Abbiamo scelto prima di tutto un posizionamento abbastanza distintivo e coerente sto la affronto nelle ore notturne oppure durante il fine settimana, perché solo in questi con la missione della capogruppo Mondadori. Abbiamo poi investito in ricerche e se- momenti trovo la giusta concentrazione. lezione del personale, diffusione del segnale e comunicazione. Il resto è arrivato con un Come si diventa station manager? Dopo aver provato tutto quello che c’è da duro e meticoloso lavoro quotidiano, soprattutto nell’affinamento del prodotto provare nel mondo della radio. Nel corso di una ventina d’anni ho lavorato come disc jockey, conduttore, copy, voce pubblicitaria, editoriale. giornalista, fonico, tecnico di alta e bassa di R101? frequenza; ho addirittura venduto la pubblicità. Le realtà in cui ho operato, dalle radio regionali ai grandi network, mi hanno inse- All’Amministratore Delegato rispondono lo Station Manager, il Direttore Tecnico e il Direttore Marketing. Ogni struttura ha dei ri- gnato più o meno tutte le lingue del mondo radiofonico. Per questo capisco al porti. Si va dal singolo della direzione marketing ai quattro riporti del manager di volo le esigenze dei ragazzi che lavorano con me e mi risulta abbastanza facile orga- stazione: redazione, autori, produzione, programmazione e messa in onda. nizzare le attività quotidiane, perché so come devono essere svolte. E poi ag- Il restyling del 2005: l’adult contempo- giungo, come ultimo elemento, un grande amore per il mezzo radiofonico. Solo chi ama questo media può svolgere seria- rary e le prossime evoluzioni previste per R101 Il progetto di Adult contemporary radio mente e serenamente la professione dello per R101 è stato scelto da Mondadori coe- station manager. rentemente con le strategie di sviluppo e di sinergia con le altre attività di gruppo. Dopo il restyling del 2005 il format della Cosa c’è dietro la qualità e il successo di R101? Non è mai facile organizzare una produzione di qualità: comporta notevoli sforzi in termini di ricerca e investimento. R101 si è affacciata al mondo della radiofonia sol- 24 Qual è la struttura organizzativa radio è stato costantemente perfezionato: non si tratta di un'evoluzione quindi, ma di un costante lavoro di miglioramento di un progetto che continua a convincere. Come è cambiata la radio e il suo modo di comunicare? La radio, pur essendo un mezzo piuttosto maturo, sicuramente più maturo della tv, è in continua evoluzione. Prima di tutto le radio sono diventate aziende a tutti gli effetti: nell’organizzazione e nei numeri. Questo ha consentito ad ogni radio di fare investimenti in più direzioni. Da qui la crescita e l’ulteriore affermazione dei singoli e di tutto il comparto. La comunicazione, invece, è cresciuta di pari Fabrizio Savorani direttore marketing Monradio, ci racconta la nascita di R101. sull'aspetto tecnico, creando da subito l’affinamento di alcune programmazioni - un'emittente completamente digitale e potenziando il segnale, con l'acquisto di nuovi impianti e frequenze, per penetrare tipo quelle serali che vedono cali di ascolto fisiologici del target 30-50 anni - per aprirle alle fasce un po’ più giovani, quelle su tutto il territorio nazionale. Fu un grande lavoro di equipe, che coinvolse il dei 25enni”. In sintesi, chiediamo a Fabrizio, quali sono i punti chiavi che “Quando nel 2005 fummo chiamati a ripensare questa radio, ci fu data la pos- marketing, lo station manager e il direttore tecnico. I risultati arrivarono in fretta stanno contribuendo al successo di R101? "Qualità degli uomini a parte, anzi- sibilità di iniziare un progetto da zero. Con un’unica esigenza: creare un pro- e diedero ragione alle nostre analisi”. Ora, raggiunta la soglia dei 2 milioni di tutto la solida struttura che abbiamo alle spalle e che ci ha consentito di individuare passo con l’evoluzione tecnologica. Il digitale ha cambiato il contatto col pubblico e l’organizzazione del lavoro. Prima si faceva dotto che fosse coerente con l’impostazione Mondadori, ovvero un prodotto che ascoltatori al giorno, l’obiettivo di R101 è di raggiungere con l’anno prossimo i 3 milioni. “Sarà un traguardo più la programmazione più coerente con l'editore e con il mercato di riferimento; quindi le tecnologie utilizzate e la capilla- difficile dei 2 milioni” prosegue Fabrizio. rità delle frequenze sul territorio nazio- “Gli ascoltatori radio sono molto fedeli alle loro emittenti. Sono affezionati anzitutto alla loro radio del cuore, poi ai loro con- nale, infine le scelte commerciali. R101 risulta essere la radio con la durata di ascolto più alta. Questo significa che du- tutto col telefono e col fax, oggi c’è anche la posta elettronica e l’sms. Il contatto tra chi fa la radio e chi l’ascolta è più diretto, più caldo. E la magia della radio è rimasta intatta. Questa è la vera forza del mezzo. Numeri che ascoltano Secondo Audiradio Radio R101 è passata da 698 mila ascoltatori nel giorno medio e 5,3 milioni nei sette giorni (aprile 2005) a oltre 2 milioni nel giorno medio e 8,4 milioni nei sette giorni (primo bimestre 2008), portandosi tra le prime dieci radio più ascoltate in Italia. Rispetto al primo bimestre 2007, R101 è stata la radio che, nello stesso periodo del 2008, ha registrato una delle migliori performance di tutto il mercato, con una crescita nel giorno medio del 17,2%. Ottimi risultati anche sul fronte pubblicitario con una raccolta che nei primi due mesi del 2008 è in crescita di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. IMQ NOTIZIE N. 88 fornisse anzitutto dei contenuti e che potesse essere commercialmente interessante e usufruire dei canali di vendita già presenti nel gruppo editoriale. Iniziammo dunque con una solida ricerca di mercato, con il monitoraggio della concorrenza e duttori. Non è sufficiente prendere con- rante gli stacchi pubblicitari, spesso il no- con l’analisi del target. Ne risultò che c’era una fascia non ancora fidelizzata a una radio, un target compreso tra i 30 e i 50 duttori da altre emittenti per garantirsi automaticamente le loro quota di ascolto. I tempi di reazione al cambiamento sono stro ascoltatore non cambia sintonia. Un risultato a cui siamo arrivati anche attraverso una programmazione dei cluster in- anni, in particolare di sesso femminile. Un molto più lenti in radio ma ci sono. Le sta- telligente. Rispettosa non solo degli mercato commercialmente molto interessante perché identificativo dei responsabili d’acquisto. Individuato il target si tistiche dicono in generale che per il 75% degli ascoltatori il primo motivo di ascolto di una radio, piuttosto che di un'altra, è determinato dalla scelta musicale. Se ri- accordi UPA contro il sovraffollamento, ma attenta alle durate e al posizionamento. E lo dimostra una recente indagine Ipsos, dalla quale risulta che la nostra mani fedele alla tua programmazione strategia di posizionamento pubblicitario musicale hai buone speranze di poter mantenere i tuoi ascoltatori. Per acquistarne di nuovi, invece, non puoi è più efficace di quella di altre radio. A vantaggio dei radioascoltatori ma anche degli inserzionisti che vedono valorizzati i loro né sperare sugli errori di programmazione delle altre radio, né stravolgere il tuo palinsesto. Si procede allora con interventi precisi, focalizzati ad esempio al- spot commerciali, perché non sommersi tra mille altri mandati in onda”. iniziò a studiare una programmazione che potesse coinvolgerlo. Fu definito anzitutto il genere musicale, pop, degli anni 80, 90 e contemporaneo. Poi iniziammo a ragionare su contenuti di informazione e intrattenimento intelligenti e brillanti, sempre in linea con le esigenze del target. Vennero definiti i programmi e individuati i conduttori idonei. Si lavorò molto anche Settembre 2008 25 Storie di Qualità: Radio R101 ESPERTI IN ANTENNE Monradio della vecchia emittente Radio Milano International nei primi mesi del 2005, essa utilizzava circa 150 impianti FM per diffondere le sue trasmissioni. Il primo obiettivo di cui mi sono fatto carico è stato quello di avviare l’acquisizione delle INTERVISTA A LORENZO MINNIELLI, DIRETTORE TECNICO Qual è il ruolo del direttore tecnico? Volendo semplificare è quello di garantire consente di poter accedere ad una numerosa e variegata piattaforma di carrier. Sicu- l’ascolto delle trasmissioni prodotte dal maggior numero di ascoltatori e con minori ramente il più utilizzato è al momento il satellite; le trasmissioni vengono trasportate disservizi possibili. Più nel dettaglio il Direttore Tecnico deve sul nostro tetto in fibra ottica e da qui, con un apparato connesso ad una antenna pa- avere anche precise conoscenze nel settore giuridico/legale, necessarie per i rapporti rabolica dedicata, portiamo su satellite di servizio (non ricevibile quindi dagli utenti) i quotidiani con il ministero competente che gestisce e vigila gli editori in possesso di con- nostri segnali, che ricevuti dai trasmettitori FM, distribuiti sul territorio nazionale, li ali- cessione per esercire il diritto a trasmettere, con gli enti pubblici che gestiscono gli aspetti edilizi strutturali e di vigilanza sulle menta consentendo di far arrivare alle radio le nostre voci e le nostre canzoni in tempo reale. Abbiamo poi dei carrier alternativi che emissioni radioelettriche e con gli editori per differenziano i percorsi per avere delle ri- questioni interferenziali derivanti dalla mancanza di pianificazione delle frequenze in banda FM. serve e per raggiungere facilmente altri utenti: reti di ponti terrestri alternativi al satellite che si ramificano da vari centri stella e con molti salti punto; un secondo satellite 26 Parliamo della tecnologia utilizzata, cominciando dalla bassa frequenza In R101 ci siamo dotati delle apparecchiature ricevibile dagli utenti che hanno in casa la ricezione con parabola senza alcun costo o abbonamento; la distribuzione attraverso la più performanti sul mercato. I microfoni rete Internet in streaming, utilizzabile con rappresentano forse l’ultimo strumento che ancora può ricordare le vecchie radio, solo che la loro qualità ha raggiunto livelli elevatissimi, mentre l’aspetto rimane simile a tutte le modalità informatiche oggi esistenti. quello storico. Nel settore broadcast radiofonico tutti co- risorse mancanti per ottenere un copertura del territorio nazionale adeguata. Oggi dopo un’impegnativa attività di individuazione, trattativa ed acquisto impianti, siamo in possesso di circa 400 trasmettitori FM e possiamo gareggiare alla pari con i nostri maggiori competitor. Abbiamo a seconda dell’importanza e delle possibili aree servibili tarato i nostri impianti al meglio, nel rispetto della documentazione che, in possesso del Ministero competente e dei suoi organi di vigilanza locali, identifica nel dettaglio le apparecchiature in concessione. Utilizziamo I dischi, i nastri ed i cd invece sono ormai stati soppiantati completamente da fonti sonore digitali prodotte, immagazzinate e noscono il sito di Valcava, senza tema di smentita è la locazione in grado di diffondere il segnale sull’area più ampia e densa- gestite da hardware e software condivisi con mente popolata d’Italia. Una irradiazione il mondo informatico. Tutto viene quindi convogliato a degli hard disk molto evoluti e protetti che possono garantire una messa sufficientemente potente e protetta da interferenze di altri trasmettitori è in grado di essere fruibile per circa 9 milioni di ascolta- in onda perfetta e da una qualsiasi delle regie a disposizione dei nostri operatori. tori. Le trasmissioni vengono garantite da un apparato di alta potenza operante con mo- E per quanto riguarda la tecnologia dalità mosfet concepito a moduli ridondati e sostituibili a caldo senza interruzioni sulle dell’alta frequenza? L’ultimo scalino della bassa frequenza di- emissioni. Abbiamo installato, per superare eventuali disservizi causati da mancanza di venta in effetti la rampa di lancio per i nostri segnali che con più modalità devono poter essere ricevuti dagli utenti sul territorio. Il passaggio a dei segnali in modalità digitale alimentazione elettrica, un gruppo elettrogeno in grado di fornire alimentazione agli impianti per diversi giorni ed a monte di questo, per eliminare anche il breve lasso di Il 10 marzo 1975 Angelo Borra fonda Radio Milano International, destinata a diventare la prima grande emittente privata italiana: nel 1986 si tempo necessario all’avvio del gruppo trasmettitori di recente creazione per la trasformerà in una syndication e due anni dopo prenderà il nome di stesso, una grosso parco batterie gestito da un gruppo di continuità pilotato da logiche elettroniche avanzatissime. maggioranza operanti in modalità transistorizzata.Siamo ora in una fase più evoluta, quella della gestione ed ottimizzazione delle 101 Network. Quali sono le strategie operative in risorse. Come tutte le altre entità radiofoniche nazionali siamo nella condizione di uti- caso di black out? Come per la postazione di Valcava, abbiamo dovuto prevedere, a maggior ragione, per la nostra sede di via Ventura, quanto necessario per la eventuale insorgenza di un black out. Il cuore delle trasmissioni oggi è costituito da hardware informatico, quindi estremamente sensibile alla improvvisa mancanza di alimentazione. Per questo motivo abbiamo installato un considerevole gruppo di continuità al fine di proteggere i nostri delicati apparati dal trauma di im- Entriamo nel dettaglio di uno dei vostri impianti, quello di Valcava TUTTO COMINCIÒ CON RADIO MILANO INTERNATIONAL provvisa mancanza di elettricità. Con lo scopo di consentire autonomia adeguata abbiamo installato un grosso gruppo elettrogeno, per interruzioni anche molto lunghe, che entra in funzione automaticamente, a monte del gruppo di continuità. lizzare strutture non di proprietà che ospitano le nostre apparecchiature; tali strutture possono essere paragonate a dei condomini con spazi condivisi e spazi dedi- Nel 1995 101 Network è la prima emittente italiana ad assicurarsi la diffusione via satellite e a attivare un sito Internet. Nel 1999 il nome verrà corretto in Radio 101 One O One. Nel settembre 2003 la radio vive il suo momento più difficile, per la seconda volta rischia la chiusura (la prima era stata nel 1978 dopo il fallimento dell’esperimento di Tele Milano International). cati e questo in alcuni casi non facilità gestione e controllo degli apparati. Ci siamo Le difficoltà uniscono ancora di più lo staff della radio, i collaboratori organizzati, quindi, affidando a delle ditte specializzate locali il controllo e la manutenzione dei nostri apparati. Abbiamo infine sti- Il 10 maggio 2005 Radio 101 festeggia il suo trentesimo compleanno. E’ lato, per poter mantenere la necessaria vigilanza dei nostri impianti, un contratto di servizio con una ditta che, attraverso la installazione di apparecchiature di monito- non possono fare altro che attendere l’evolversi della situazione. la data in cui viene ufficializzata la fine del tormentato periodo di crisi per l'emittente e il definitivo passaggio di proprietà dai fratelli Borra alla Mondadori. Dal 6 giugno vi è la modifica del nome in R101, ed ha il motto: “più la ascolti, più la senti”. L’emittente cambia logo, programmazione e punta raggio diffuse sul territorio nazionale, ci può informare sulla funzionalità degli apparati in un target di 25-45 anni, lavora per l’acquisizione di frequenze su tutto il tempo reale ed inviare messaggi in tutte le modalità possibili (sms, e-mail o fax) in caso cesco Perilli, il ritorno di Gerry Scotti come presidente della radio stessa, di avaria. territorio nazionale. E in soli 3 anni, sotto la guida dell’insostituibile Franma anche come conduttore, raggiunge i lusinghieri risultati di oggi. Poiché le possibili cause di avarie non si limitano al black out elettrico, ci siamo attrezzati per la quasi totalità di potenziali cause di fermi delle trasmissioni: ridondanza dei server e degli hard disk che gestiscono i file sonori, regie che correttamente indirizzate possono essere usate come messa in onda, mixer modulari tutti uguali ed anch’essi con possibilità di interventi manutentivi a caldo. CI può fare una breve panoramica degli impianti utilizzati da R101? Nel momento dell’acquisto da parte della IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 27 Storie di Qualità: la Storia della Radio Marconi, UNA STORIA TUTTA ITALIANA partire dal fratello Alfonso che gli segnalava l’avvenuta ricezione dei segnali telegrafici, segnò la “nascita della radio”. Qualche anno più tardi lo scienziato italiano trasmise il primo collegamento radiotelegrafico attraverso l’Atlantico: fu l’inizio di una nuova era. Le forti intuizioni del grande genio, diventarono realtà: nessun ostacolo poté Pontecchio Villa Griffone, vicino a Bologna, fra il 1894 e il 1895. Marconi si era dedicato Si schiaccia un bottone e ad una serie di esperimenti per dimostrare, parte la voce, la musica, il suono. Un gesto scontato, in contrasto con le teorie dell’epoca, che servendosi delle onde hertziane era possibile inviare messaggi intellegibili a distanza per noi oggi, ma che è frutto attraverso lo spazio, oltrepassando anche ostacoli di una certa consistenza e addirittura superando la curvatura della terra. Creò poi un piccolo apparecchio, composto da un generatore elettrico collegato ad una ru- di una grande invenzione e dimentale antenna, che altro non era che di una grande mente: quella un filo di materiale conduttore isolato nell’aria. Nei primi esperimenti si limitò ad inviare segnali nella soffitta a distanza di pochi di Guglielmo Marconi. metri, successivamente la distanza venne aumentata. Nella primavera del 1895 trasferì gli esperimenti al Giardino, sulla Collina dei Celestini. E fu qui che nell’estate dello stesso anno, Marconi trasmise i tre punti corrispondenti alla lettera “S” dell’alfabeto Morse ad una distanza di un chilometro e mezzo, e con un’alta collina in mezzo fra l’antenna del suo trasmettitore e quella del ricevitore. Questo esperimento storico, concluso col famoso colpo di fucile fatto 28 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 - Il 6 ottobre del 1924 va in onda la prima trasmissione radiofonica in Italia. - Nel corso degli anni ‘30 e sino al 1943, la radio è lo strumento di comunicazione di massa preferito dal Regime. - Radio Londra trasmette informazione libera dalla censura fascista. - Con la fine della guerra la radio subisce profonde trasformazioni. - Nei primi anni ‘60, nascono i primi programmi radiofonici di intrattenimento come Bandiera Gialla e Alto Gradimento. - La nascita e la diffusione della televisione costringe la radio a nuove mo- più fermare il diffondersi delle difiche sia nelle tecniche di conduzione sia nella programmazione. onde elettromagnetiche! Gu- - Si diffondono i trasmettitori CB, pre- glielmo Marconi ebbe subito la Chi ha inventato la Radio? Guglielo Marconi. E dove la inventò? Nel suo laboratorio a STORIA DELLA RADIO IN PILLOLE consapevolezza delle potenzialità dell’invenzione che aveva ludio delle radio libere. - Negli anni ‘70 si diffondono centinaia di radio private le quali, senza coordinazione, sovrappongono fre- realizzato. Nel 1930 scriveva: “Le grandi conquiste già fatte ci permettono tuttavia di as- quenze una sull’altra. “Sono gli anni serire oramai con certezza che, per mezzo delle onde elettriche, l’umanità non solo ha a sua disposizione un nuovo e potente - Nel 1981 il Governo concede alla RAI il servizio di radiodiffusione su scala mezzo di ricerca scientifica, ma sta conqui- - Il 6 dicembre 1984 un Decreto legge legittima le trasmissioni nazionali di stando una nuova forza e utilizzando una nuova arma di civiltà e di progresso che non conosce frontiere… Questa nuova forza, la quale sta prendendo una parte sempre più decisiva nella evoluzione della civiltà umana, è certo destinata al bene generale col promuovere la reciproca conoscenza tra i po- del Far West dell’etere” nazionale. circuiti privati purché in differita. - Nel 1990 la legge Mammì sancisce la fine del monopolio RAI consentendo la radio diffusione privata a livello nazionale. poli, favorendo in tal modo la pace, permettendoci di sempre più soddisfare un - Nascono le prime radio in streaming desiderio essenzialmente umano, quello, cioè, di poter comunicare fra di noi con facilità e rapidità, annientando quell’elemento - Dal 2000 si diffonde la nuova tecno- potente di separazione che si chiama di- terrestre. La radio digitale DAB o TDMB (Terrestrial-Digital Multimedia stanza”. Mai parole furono più profetiche. Quando Marconi morì, nel 1937, tutte le stazioni radio interruppero le trasmissioni per due minuti: per un breve lasso di tempo il mondo ebbe modo di ricordare quanto silenzio regnasse soltanto fino a quaranta anni prima. via Internet. logia DAB (Digital Audio Broadcasting) ovvero la radio digitale Broadcasting) non è però l'unica opzione per il futuro della radio analogica FM (o AM). Esistono almeno altre due tecnologie che si candidano a fornire lo stesso servizio ma con mezzi di trasmissione diversi: la radio su Internet e la radio via satellite. 29 Storie di Qualità: Grandi Protgonisti della Radio Renzo Arbore. Se pensi alla radio non puoi non fare i conti con lui e con i suoi pro- però capì subito che quel tono era molto più diretto. Era nuovo, appropriato e gra- grammi. Meglio: con le sue idee. Se gli chiedi della radio non puoi non vedere una devole. Fummo rivoluzionari anche nelle scelte musicali, infrangendo molte regole luce che sprigiona dai suoi occhi, con la gioia delle cose care e importanti. della vecchia Radio. Esisteva allora in azienda una sorta di "par condicio" fra tutti Renzo Arbore, l'eterno compagno di scuola con quella voce un po' così che riconosce- i cantanti: insomma dovevi trasmettere tante volte Mina quante un cantante, di- resti fra milioni, con quella erre che pone, lui pugliese di Foggia, a metà strada fra il ciamo, periferico. Abbiamo rotto queste catene folli e inventato il disc-jokey. Ci por- nobile napoletano e lo scugnizzo dei quartieri spagnoli. Artista a trecentosessanta gradi, inventore tavamo i dischi da casa, roba che in Radio ancora non c'era. Ero abbonato a una celebre rivista americana "Billboard" che ogni di comunicazione, che ha riempito una vita settimana mi mandava i dieci 45 giri entrati di musica, di spettacolo, di divertimento, che ha rivoluzionato la radio, segnandone la storia, e portato al trionfo la televisione. nella classifica degli "hot cento", i cento dischi più venduti; e li proponevo a "Bandiera gialla. Renzo Arbore. Che ti racconta di sé e della sua vita con un leggero sorriso che sta a IO E LA RADIO tasia inventando quello che oggi si chiama il “cazzeggio”. Il termine, lo so, non è molto elegante però non ce n'é un altro che renda altrettanto bene l'idea. Significa parlare un po' a vanvera, di quelle cose frivole e scherzose di cui si parla a cena, quando si chiacchiera tra amici dopo un'abbondante libagione. Da allora, il “cazzeggio” é stato adottato da tutte le radio. Due maschietti che fanno gli stupidi e pur avendo un certo metà fra la soddisfazione per il già fatto e lo backround si divertono a fare i “pierini”. Ma anche il “cazzeggio” non sarebbe bastato: lo accompagnammo al "climax". Soprat- stupore per quanto ancora lo attende. E’ proprio la radio il suo primo grande tutto in "Alto gradimento", accendendo la radio, la gente intuiva che c'era un clima di amore. Fa il record di ascolti con “Bandiera gialla”, “Per voi giovani”, “Alto gradimento”: allegria, di simpatica confusione. Si divertiva perché noi ci divertivamo. Eppoi, gli stac- programmi senza copione, apparentemente basati sull’improvvisazione, ma in chetti musicali, i cosiddetti "jingles" che allora usavano poche radio, Radiomontecarlo realtà con una grande preparazione e un amore sconfinato per la musica. Un suc- ad esempio. Noi ne abbiamo fatti tanti, ed anche le sigle, le siglette... Una cosa più che cesso il suo che dura da oltre quarant’anni. "Bandiera gialla" e "Alto gradimento" – rac- nuova, diciamo inattesa è stata quella di raccogliere le voci di personaggi noti e in- conta – furono due programmi fortemente innovativi, rivoluzionari. Innanzi trodurle nei nostri programmi avulse dal loro contesto originario. Risultavano così ri- tutto per il linguaggio. Fino ad allora gli annunciatori usavano una lingua, attenta, misurata, quasi perfetta. Un italiano dicole, molto ridicole. Insomma era formidabile sentire le voci di Fanfani o del mitico corrispondente dall'America, Ruggero Or- completo, preciso, ma naturalmente spersonalizzato e spersonalizzante. Boncompa- lando, che s’inserivano nel “cazzeggio”.... dentro di noi, con quella semplicità intelligente e scanzonata, dai toni goliardici, che quel mezzo, pur prodigioso, ancora non conosceva. gni ed io parlavamo per la prima volta come nella vita, tant'é che lui veniva criticato per- Un po’ quello che fa ora Fiorello? Fiorello ha certamente adottato il “climax”, ché parlava troppo veloce e con accento toscano, io con quello napoletano. La gente l’allegria, il divertimento. Qualcuno dice che è “Alto gradimento” ma non è così. SE MARCONI L'HA INVENTATA, LA RADIO, LUI, UNA SESSANTINA DI ANNI PIÙ TARDI, L'HA REINVENTATA, DANDOLE COLORE E CALORE. Fino ad allora l’invenzione di Marconi entrava nelle nostre case, nelle nostre macchine, nei nostri luoghi di lavoro, lui completò il miracolo e la fece entrare Intervista a Renzo Arbore 30 Ma in realtà come faceste quella rivoluzione? Abbiamo soprattutto fatto muovere la fan- IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 31 Storie di Qualità: Grandi Protgonisti della Radio Curiosità • Il 6 Ottobre del 1924 nasce in Italia la prima trasmissione radiofonica. 32 Fiorello si basa molto sull’attualità, la prende in giro, fa gossip, noi lavoravamo Parlava del linguaggio. Com’è cambiato? di fantasia, con personaggi del tutto inventati: il colonnello Buttiglione, l’astro- Il linguaggio deve essere sì disinvolto e naturale ma anche esemplare. Ora è troppo nauta spagnolo. Fiorello imita personaggi reali. Se dovessi cercare l’eredità di “Alto disinvolto. Sono state sdoganate, mi passi il termine anche se brutto, troppe paro- gradimento”, la troverei piuttosto in “6uno0” di Greg e Lillo. Non molto cono- lacce. Eppure ci sono programmi che hanno successo proprio per questo ger- sciuti, ma eredi di quella nostra formula. gaccio. Io non mi diverto più, può andar bene per un periodo della vita, poi diventa Le innovazioni, allora furono tante.... Sì, moltissime. Anche nella pubblicità: passammo dai noiosissimi slogan ai tormen- volgare. toni di nostra invenzione. Insomma quei Il difetto principale è di natura tecnica, mi programmi sono entrati nella storia perché erano molto nuovi e, soprattutto, molto forti in un periodo in cui la radio era troppo riferisco al cambio di frequenze in ogni regione, ma credo che con il digitale il problema sarà superato. Fra i pregi penso che tradizionale. Noi abbiamo fatto davvero si debba ricordare che ce ne sono tante e una rivoluzione: “Bandiera Gialla” era anche osteggiata da un pubblico, diciamo così, anziano che si lamentava “ma che vogliono a carattere tematico, così da accontentare tutti. La tv è generalista, la radio è tematica: c’è quella per gli appassionati di mu- quelli lì con quella musicaccia africana”. Noi sica, quella per i cattolici oltranzisti o quella rappresentavano veramente la rottura con il passato. Mi sono portato in radio il mio jazz, mi sono inventato la fascia musicale giornaliera “Per voi giovani” dal ’66 al ’70: finanziaria. La radio ha fatto tre grandi scelte: l’informazione, la cultura, la famiglia. E’ anche un veicolo promozionale per la musica popolare che non hai pazienza di tutte cose rivoluzionarie. “Alto gradi- ascoltare a casa e che la tv non propone. E mento” lo è stato così come, nel cinema, “Helzapoppin”, primo film con un umorismo totalmente pazzo, assolutamente infine è una grande palestra per chi vuole fare spettacolo. Quasi tutti i volti nuovi della tv, da Fiorello a Jerry Scotti, da Mira- non razionale. “Bandiera gialla” ebbe una grande importanza per il mercato discografico. fece poi con tanta grazia, come lo fa Jerry Scotti ora, che il pericolo di sembrare uno sfottò a gente indifesa è stato sventato. In- La voce è quella di Maria Luisa Bon- somma, non è mai stato crudele come avrebbe potuto essere. Alcuni format radiofonici possono essere passati alla tv ma è difficile. “Alto gradimento” non l’ho mai voluto in televisione. Non mi piacciono in operistica, da camera e da con- compagni. E' un programma ancora scarno, composto di musica certo, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa. • Tra i programmi radio diventati poi grandi successi televisivi, ne linea di massima i programmi tv nati dal successo radiofonico e viceversa. Rischiano di diventare dei sottoprodotti. segnaliamo due in particolare: Il festival di Sanremo (le prime edizioni del Festival, da quella del 1951 a quella del 1954, erano trasmesse Pregi e difetti della radio oggi” Quando non c’era l’Auditel quali erano gli strumenti per misurare il gradimento del pubblico? C’era il servizio opinioni, un sottoprodotto esclusivamente per radio dal Casinò dell’Auditel, un po’ meno preciso e meno attendibile. Penso però che se allora ci fosse stato l’Auditel molti programmi non si sarebbero fatti perché, e parlo dei miei, il servizio opinioni valutava per loro un Corrida di Corrado (ovvero dilet- ascolto bassissimo. “L’altra domenica” in tv all’inizio aveva 800 mila ascolti poi è salito a 3-4 milioni. Un record che lo ha fatto rite- visivo). Ai giorni nostri la radio è ri- di Sanremo; successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo) e la tanti allo sbaraglio, un programma ideato dallo stesso Corrado che lo condusse su Radio 2 dal 1968 al 1979 e che dal 1986 divenne anche teletornata in TV (e forse viceversa) con Viva Radio 2 il programma in onda su Radio 2. nere poi il miglior programma della storia della Rai. Anche “Alto gradimento” all’inizio, proprio perché era un programma innovativo, non aveva molto ascolto. Insomma l’Auditel è un giustiziere impla- • Nel 1984, Renzo Arbore con il programma "Cari amici, vicini e lontani", riuscì a coinvolgere Radio e Televisione in un matrimonio sem- cabile oggi ed io rispetto i suoi dati, dico brato fino ad allora difficile, se non bella a Linus, sono nati nelle radio. E’, come che sono attendibili ma non li condivido. impossibile. Mitiche voci radiofoni- ho detto, una palestra importante anche se poi per avere successo devi avere l’allure, bucare il video… Il programma che ci vorrebbe o vor- Da alloro furono in molti i condut- rebbe inventare: insomma, il sogno tori che dalla radio passarono alla Come sono oggi i rapporti fra la radio e l’industria del disco? televisione: Linus, Amadeus, Plati- Il futuro della radio… La radio continua ad essere un veicolo straordinario per il lancio dei dischi. Purtroppo E’ luminoso perché la radio è uno strumento ancor più moderno di internet. Vi- nel cassetto? Ne ho tanti, grazie a Dio, ma rimangono segreti professionali e non glieli posso dire. Certo mi piacerebbe creare un pro- per nominarne alcuni. però oggi c’è una grande omologazione. Mi spiego: soprattutto i network mandano vendo in un mondo veloce la radio ti sta appresso, la senti quando vuoi, è agile, è in onda quello che l’industria discografica vuole. Noi facevano il contrario, eravamo ovunque, trasmette musica e parole. dei veri e propri talent scout. Loro ci proponevano il disco noi sceglievamo il pezzo. Programmi radiofonici che sono diventati televisivi. Come sono cambiati Abbiamo così contribuito al lancio di canzoni che l’industria discografica non aveva e come ha vissuto questo passaggio? Faccio un solo esempio perché il discorso previsto che diventassero dei successi. Così feci, per esempio, con “A chi” di Fausto Leali, che era stato un pezzo totalmente sarebbe troppo lungo: “La Corrida”. Era un format che arrivava dalla Spagna ed era stato pensato per la tv. Corrado però rite- ignorato. Ora i disc-jockey sono solo disc, annunciatori di dischi e niente jockey. neva che il dilettante allo sbaraglio si potesse sfottere in radio, mentre mostrarlo Tranne qualcuno. in tv finisse per fare pena. Devo dire che lo che furono portate in televisione. nette, Gerry Scotti, Fiorello, Anna Pettinelli, Serena Dandini… solo gramma di vera satira della televisione, nuovamente rivoluzionario. “Indietro tutta” era un programma di vera satira degli Anni Ottanta. Oggi una cosa così non c’è. E anche per la radio so quello che manca, quello che non c’è ma non le dico cos’é… IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 33 Storie di Qualità: la Radio LA VOCE DEGLI STUDENTI Le radio universitarie, fenomeno nato con le trasmissioni ECCO LE PRINCIPALI RADIO UNIVERSITARIE DELLA PENISOLA: sperimentali nei college americani, vivono oggi una seconda giovinezza sulla spinta dello streaming in Internet che permette di trasmettere nonostante budget striminziti. 34 In America, una delle prime radio universitarie a trasmettere è stata non sembra così lontano un futuro che veda una radio per ogni ateneo. WKCR-FM, emittente della Columbia University di New York che, secondo A riprova della vivacità e del valore di questi progetti anche il mondo della il CURC (Columbia University Radio Club), trasmise i primi comunicati pubblicità si sta avvicinando a queste realtà. Oltre alla lungimiranza di ma- sperimentali intorno al 1936. La radio tuttoggi si vanta di essere “The Ori- nager sensibili all’argomento, quello che attrae i “brands” è la possibilità di ginal FM” questo perché poté collaborare con il Maggiore Armstrong, sbarcare su media giovani, facilmente identificabili come target e interessi, inventore della Frequenza Modulata. Passando da laboratorio di trasmis- con un investimento irrisorio rispetto alle radio nazionali o locali. sione sperimentale a vera e propria radio commerciale, WKCR mantenne un tratto editoriale incentrato sulla Come nasce una radio universitaria moderna? Per poter trasmettere diffusione di notiziari culturali, eventi sono necessari alcuni investimenti, universitari e musica classica. Gli anni ‘60 e gli eventi che li connotarono mutarono molto il palinsesto della innanzitutto per pagare la SIAE e l'SCF che rilasciano le autorizzazioni necessarie per garantire il rispetto dei diritti radio trasformandola da voce del- d’autore. Il secondo elemento fon- l’istituzione a voce degli studenti, con trasmissioni Jazz e dibattiti. Cambiamento che culmina con il damentale è l’acquisto di una banda Web sulla quale trasmettere, ostacolo che spesso viene aggirato utilizzando nuovo slogan “The Alternative”, mantenuto ancora oggi. direttamente il sito Web dell’ateneo, che spesso si rende disponibile a W i RadUni Il fenomeno Internet e le opportunità date dalla moderna tecnologia, unite al fondamentale supporto di ospitare le frequenze. Una volta trovati i finanziamenti, subentra la fase dell’organizzazione e divisione dei docenti, studenti e appassionati, compiti. Gli studenti, impegnati in la- hanno permesso lo sviluppo delle radio d’ateneo anche in Italia. Il boratori o semplicemente volontari, curano per intero sia la parte tecnica primo esempio di radio d'ateneo italiana risale infatti al 1999 con “Facoltà di frequenza” a Siena, dove, sia la parte di “speakeraggio”, la redazione dei testi e la moderazione nei forum, spesso motore tematico della non a caso, cinque anni prima era nato il primo corso di laurea in radio. Come nelle radio commerciali, i palinsesti sono molto variegati e a Scienze della Comunicazione. Oggi, a nove anni dalla nascita della prima seconda delle scelte fatte dagli studenti prediligono, musica, informa- emittente universitaria, il panorama italiano è mutato profondamente e zione, dibattito e intrattenimento. Il rapido sviluppo delle radio universitarie ha portato, nel 2006, alla creazione di RadUni, associazione culturale che si propone di sostenere le radio universitarie esistenti favorendo la sperimentazione e la nascita di nuove realtà. A consolidare ulteriormente l’importanza della presenza di emittenti radiofoniche in ateneo è il successo della seconda edizione del FRU (Festival Radio Universitarie) tenutosi per la sua seconda edizione a Catania il 29-30 Maggio scorso. Evento sul mondo dei media universitari e sulle radio d'ateneo, che ha visto quest'anno la partecipazione di oltre trenta emittenti accademiche da ogni parte d'Italia, ospitate dall'associazione RadUni e da Radio Zammù, la radio dell'Ateneo catanese, con il sostegno di Telecom Italia e di Radio Rai. IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 ABRUZZO - Radio Frequenza: radio dell’Università di Teramo CALABRIA - Ponte radio: radio dell'Università della Calabria CAMPANIA - Radio F2: radio della Federico II di Napoli - Unis@und: radio dell'Università di Salerno FRIULI VENEZIA GIULIA - Dr.Jekill&Mr.Pod: il podcast del giornale del Master in Comunicazione della Scienza, Sissa - Wru: Web-radio dell'Università degli Studi di Udine LAZIO - Radio Sapienza: radio della famosa Università romana - Radio Roma 3: radio dell'Università degli Studi di Roma Tre - Radio Luiss: radio della Libera Università degli Studi Sociali - Radio Tor Vergata: radio dell'Università degli Studi di Tor Vergata LIGURIA - EffervScienze: il podcast della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Genova LOMBARDIA - Pavia Live U: programma radio dell'Università di Pavia - B-radio: radio degli studenti dell'Università Bicocca di Milano - Lab Iulm: radiogiornale della Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano - Facoltà in Onda: radio dell'Università di Milano - Poli.Radio: radio del Politecnico di Milano - RadioLiuc: radio dell'Università Carlo Cattaneo PIEMONTE - Radio 6023: radio dell'Università del Piemonte Orientale - Radio 110: radio dell'Università degli Studi di Torino - Radio Onde Quadre: radio del Politecnico di Torino PUGLIA - Radio Campus Village: radio dell'Università di Foggia - Fuori Frequenza: radio dell'Università di Bari SARDEGNA - ReportersOnLine: radio dell'Università di Sassari - UnicaRadio.it: radio degli studenti universitari di Cagliari SICILIA - Radio Zammù: radio dell'Università di Catania - Libertà di Frequenza: radio dell'Università degli Studi di Palermo TOSCANA - Facoltà di Frequenza: radio dell'Università degli Studi di Siena TRENTINO ALTO ADIGE - Fuori Corso: programma radio dell'Università di Trento VENETO - FuoriAula Network: radio dell'Università degli Studi di Verona - Radio Bue: radio dell'Università degli Studi di Padova - Radio Ca Foscari: radio dell'Università Ca' Foscari di Venezia 35 Qualità in Rete: Radio sul Web OGGI IL PALINSESTO RADIO ME LO FACCIO IO LE IRRESISTIBILI OPPORTUNITÀ DELLE RADIO SUL WEB C’era una volta Woodstock, che nel corso dei suoi «tre giorni di pace, amore e mu- sica fino alle sue particelle primarie”. Il Project utilizza più di 400 diversi parametri per sintonizza, dopo essere stati riconosciuti dal sistema, si può partire da una radio sica» affermò in via definitiva l’idea dell’ascolto musicale come azione collettiva, descrivere i singoli brani: ritmo, tonalità principale, melodia, strumenti principali, creata da ascoltatori con gusti omogenei, o dal nome di un’artista, o semplicemente come atto di ribellione ed affermazione di un ordine alternativo. Pochi giorni dopo la eccetera. Tale analisi consente di stabilire analogie tra brani in modo automatico. Su da una parola qualsiasi. Anche qui si possono indicare i brani preferiti e quelli ban- fine del festival, nell’agosto 1969, Janis Joplin, che ne espresse con convinzione questa base, la radio on line Pandora.com è in grado di “suggerire” continuamente diti, e ciascun nostro atto influenzerà le scelte per gli altri che ascolano cose simili l’anima più blues, disse: «Quattrocentomila persone insieme e nessun capo. Noi non brani all’utente, a partire da una canzone o da un musicista prescelto inizialmente. alle nostre. Peculiarità di Last.fm è di basarsi sull’attribuzione di “tag” (etichette), abbiamo bisogno di leader, noi ci teniamo l’un l’altro». Quasi quarant’anni dopo, quella visione, ha ottenuto la sua definitiva L’utente stesso può affinare il sistema sempre di più, indicando, per ogni brano, il proprio eventuale gradimento. Il risul- cioè parole chiave che gli utenti utilizzano liberamente per classificare i brani, magari per genere (“punk rock”) o stato d’animo consacrazione in Internet. In rete la mu- tato è la radio conforme al cento per (“chill”) o caratteristiche dell’artista (“so- sica non si ascolta da soli, né viene imposta da alcuno. L’ascolto musicale è una delle espressioni di quell’”intelligenza col- cento ai suoi gusti, la quale, peraltro, gli propone artisti fino a quel momento sconosciuti, in una dimensione di esplora- prano”) o quello che si vuole (“per viaggiare in auto”). L’etichettatura (“tagging”) è attualmente l’espressione massima del lettiva” che la rete stessa ha fatto emer- zione. La stessa che anima i sistemi di file potere degli utenti in rete. Grazie ad essa, gere. Internet ha cominciato a dare nuovo potere ai consumatori, un potere che ha trovato la sua apoteosi nel file sharing (o sharing. Ma il punto d’arrivo (per ora) è Last.fm, la radio su Internet che “raccomanda” i brani i contenuti possono essere catalogati in modo molto più efficace di qualsiasi classificazione a priori. È finita dunque l’era peer-to-peer), un sistema dove le indica- sulla base di criteri non meccanici, poiché delle etichette discografiche. Inizia quella zioni di cosa ascoltare le persone se le danno da sole. Una repubblica libera dal copyright che non ha smesso mai di crescere. Tanto che è stato stimato (Big- si fonda, da un lato, su ciò che l’utente stesso già ascolta per conto proprio sul PC e, dall’altro, su ciò che ascoltano gli altri utenti che hanno gusti simili. Quando ci si delle etichette che ci pare. In quanto a consumi musicali, «non abbiamo bisogno di leader». Champagne) che in un mese vengono scambiati tramite file sharing più di un miliardo di brani musicali, a fronte dei due miliardi di canzoni venduti in tutto finora dall’iTunes Music Store di Apple, che detiene il 70% del mercato. E’ così che si è fatta strada la radio su Internet. Non si intende qui l’uso del Web come veicolo di trasmissione, che ormai è patrimonio di tutte le radio del mondo. Ma la radio personalizzata al cento per cento. La quintessenza di questo tipo di radio è Pandora, un servizio creato nell’ambito del Music Genome Project, con l’obiettivo di “catturare l’essenza della mu- 36 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 IL NUOVO MODO DI ASCOLTARE MUSICA IN RETE • più che gli album, si ascoltano i singoli brani; • si ascolta la “vecchia” musica quanto la nuova; • si ascoltano anche gli artisti più sconosciuti; • l’ascolto non é più massificato, ma individualizzato; • il consumo di musica è guidato sempre meno dall’industria e sempre più dagli altri consumatori. Link utili: iTunes Music Store: www.apple.com/it/itunes/store/ Last.fm: www.last.fm MySpace: Pandora: www.myspace.com www.pandora.com 37 Prodotti di Qualità: difendersi dal rumore TANTO RUMORE PER NULLA INQUINAMENTO ACUSTICO: COSA SENTONO GLI ITALIANI? 38 IMQ NOTIZIE N. 88 La scoperta dell’udito risale a un'epoca caratterizzata dal silenzio della natura incontaminata, quando la sua e 45 dB(A) di notte. Gli interventi sono rappresentati da bonifica dal rumore con creazione di apposite barriere funzione era solo quella di permettere all'uomo primordiale di riconoscere in anticipo eventuali pericoli o (naturali o artificiali) e posa di fondo stradale in materiale fonoassorbente oltre al rinnovamento di tratte di individuare prede. In presenza di rumori forti, oggi come allora, la pressione sanguigna aumenta e l'orga- tram e treni con eventuale costruzione di barriere specifiche. nismo si prepara, modificando i parametri fisici, per la lotta o la fuga; questo, secernendo adrenalina e ormoni L’Italia dei rumori dello stress. Ormai non viviamo più in un ambiente silenzioso, ma il Secondo i dati Istat pubblicati nell’annuario delle statistiche ambientali 2007, il 37,8% delle famiglie nostro udito e il nostro organismo reagiscono ancora allo stesso modo. Il rumore causato da automobili, tram, treni e aerei è per noi fonte di stress, anche se italiane segnala problemi dovuti all’inquinamento acustico. Nelle principali città di Campania (50,8%), Puglia (45,9%) e Lazio (44,6%) quasi una famiglia su due ormai abbiamo imparato che, nella maggior parte dei segnala, infatti, disturbi derivanti dall’eccessivo rumore. casi, non segnala un pericolo imminente. Sono oltre 100 milioni le persone in tutta Europa colpite dagli effetti nocivi di una continua e in- Gli interventi contro l’inquinamento acustico sono, ad oggi, effettuati mettendo innanzitutto in atto la cosiddetta zonizzazione acustica, ossia la classificazione cessante esposizione al rumore. Vari studi commis- del territorio comunale in zone per ognuna delle quali sionati sia dall’OMS che dalla Comunità Europea hanno rivelato che l'effetto dell'esposizione del corpo umano al rumore è un fattore che non dovrebbe essere sot- sono definiti specifici limiti di accettabilità di livelli di rumore definiti a norma di legge. Un processo in lenta crescita. A fine 2006, riporta Istat, la classificazione era tovalutato. Ad esempio, nello studio dell’OMS è stato stata effettuata solamente sul 56% dei 103 capoluoghi stimato che il rischio per un uomo di avere un infarto aumenta del 30% se vive in un'area dove il rumore del traffico supera costantemente i 65 dB per periodi di tempo prolungati. E poiché non possiamo chiudere le di provincia italiani, di cui il 66,7% nel centro Italia, il 63% nel Nord, mentre solo il 34,1% dei capoluoghi del sud si sono attivati per classificare e aree di maggior inquinamento acustico. Sempre nel 2006 risultano solo 5 i orecchie, non ci è possibile sottrarci ai disturbi acustici, capoluoghi di provincia che hanno attuato e concluso né di giorno né di notte. Il nostro sistema uditivo però non si abitua a questo costante bombardamento uditivo, non s’irrobustisce e, contrariamente a quanto si nello stesso anno interventi di bonifica acustica (Firenze, Napoli, Torino, Venezia e Verona). Il passo successivo alla zonizzazione consiste nel mo- potrebbe pensare, non diventa immune al rumore. nitoraggio costante dei livelli di inquinamento Le conseguenze sulla salute di una costante sollecitazione uditiva sono più di quanto immaginiamo: disturbi del sonno, problemi digestivi, ipertensione, in- acustico. Anche qui i risultati sono piuttosto deludenti. Nel 2006 sono appena 10 i comuni dotati di centraline fisse per il monitoraggio dell’inquinamento acustico: farto, depressione, aggressività e difficoltà di comunicazione sono le patologie più frequenti legate all’eccesso Varese, la città giardino, è il più virtuoso con 11,0 centraline fisse per 100 km2 di superficie comunale, segue di rumore. Il bombardamento acustico cui siamo esposti tutti i giorni, quindi, non causa solamente un dan- Bolzano (7,6), Bologna (6,4), Napoli (6,0) Sondrio (4,9), Palermo (4,4), Catania (3,9), Foggia (1,2), Verona (1,0), e Brindisi (0,6). Ci sono poi altri 31 comuni che effettuano neggiamento dell'udito, ma condiziona soprattutto il nostro umore e i nostri stati d'animo, con ripercussioni indirette anche sugli organi interni. Facciamo silenzio! Le principali fonti di rumore in città sono il traffico automobilistico e su rotaia. Per questo la comunità Europea, in previsione di un aumento del traffico nelle città ha, già dal 1995, istituito varie commissioni sia per studiare il fenomeno sia per contrastarlo. Seguendo la Direttiva europea sul rumore ambientale (2002/49/EC), grandi e piccole città devono contrastare alti livelli di rumore, combattendo su due fronti: con- Settembre 2008 il monitoraggio servendosi di centraline mobili, in parte per coprire zone non monitorate da centraline fisse in parte per supplire alla loro mancanza. In tal senso, le città più attive risultano Siena con 37 campagne di monitoraggio per 100 mila abitanti, Modena (28.3), Bolzano (25,3), Pescara (16,3), Parma (8,5), Venezia (7,0) e Torino (3,9). Gli indicatori analizzati mostrano come il problema del controllo e della riduzione del rumore in città certare gli sforzi per prevenirli o per ridurli. L'obiettivo è quello di ridurre il rumore del traffico stradale e fer- e comuni sia affrontato da poco più di un terzo dei comuni capoluogo di provincia: questo a causa della scarsa concertazione e sistematicità degli interventi, spesso effettuati più dalla mobilitazione cittadina roviario rientrando nei limiti suggeriti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: 55 dB(A) durante il giorno e dalle incessanti e pressanti richieste da parte dei cittadini esasperati, che dalle amministrazioni. 39 Prodotti di Qualità: difendersi dal rumore VIA, VIA, VIENI VIA DA QUI COME ISOLARCI DENTRO A CASA Si propaga nell’aria, attraverso le pareti, modifica la sua velocità, ma sempre, inesorabilmente arriva al nostro orec- appositi materiali che assorbono e smorzano il suono. Anche i pavimenti, soprattutto nei con- chio. Tra le principali fonti di rumore vi sono i suoni aerei provenienti dall’esterno che si diffondono nelle nostre domini, sono una delle principali fonti di rumore e il loro isolamento aiuta a eliminare rumori di calpestio e vibrazioni abitazioni e i rumori interni alle abitazioni, creati dal calpestio o dal movi- date dagli elettrodomestici. Per quanto riguarda pavimenti già esistenti sono in mento dei vicini oppure causati dagli impianti presenti in casa: riscaldamento, commercio sistemi che consentono, attraverso la posa di speciali pannelli o tubature, sanitari. Sono molteplici quindi gli accorgimenti pellicole di materiale fonoisolante di diminuire il rumore di diversi decibel. In da prendere se si vuole evitare che suoni e rumori fastidiosi penetrino dall’ambiente esterno nelle nostre abita- locali costruiti con soffitti molto alti è poi possibile ricorrere alla soluzione del pavimento galleggiante, che consiste zioni. nella posa di un materiale elastico e am- Per ottenere un buon isolamento acustico dall’esterno è necessario innanzitutto che i vetri siano dotati di camera mortizzato su cui realizzare un nuovo strato di cemento su cui infine incollare il nuovo pavimento. Il metodo rende il d’aria dove il suono, riflettendosi, perda nuovo pavimento indipendente dal la propria intensità. Per ottenere un risultato ideale, però, è necessario intervenire anche sul corretto isolamento di precedente e quindi non gli permette di trasmettere le vibrazioni sonore al solaio e alle pareti circostanti abbat- altri elementi della facciata; anche il serramento, il cassonetto della tapparella, il tendo considerevolmente il rumore. Altro sistema che consente di non in- sottofinestra ed eventuali bocchette di aerazione devono avere un potere fonoassorbente adeguato. Per quanto ri- tervenire sul pavimento è l’intervento al soffitto, che una volta isolato, intercetta il rumore aereo smorzandone l’inten- guarda i vetri, quello ideale da installare sità. Consiste nella realizzazione di una è il multistrato che difende sia dai rumori sia dal freddo. Relativamente agli controsoffittatura riempita con materiale fibroso o poroso che assorbe le infissi invece, la maggior parte di quelli in commercio, sottoposti a test che ne certificano la qualità, riportano eti- onde sonore evitando che questo si trasformi in cassa armonica amplificando i suoni. chette indicanti il loro potere fonoassorbente che va dall’1 al 4. I muri sono un altro elemento che aiuta ad assorbire e smorzare i rumori; le pareti infatti isolano dal rumore in due modi: con il loro peso e spessore e con il loro effetto smorzante. A differenza degli infissi che possono essere sostituiti, le pareti possono solamente essere rivestite con “sistemi leggeri” ovvero pannelli di materiale isolante che vengono incollati all’esi- dono su linee vecchie e infiniti lavori di manutenzione, fanno salire i decibel costringendoci a correre ai ripari al fine di garantirci un ambiente domestico che sia un rifugio dal caos esterno. 40 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 dBSPL* Sorgente 250 All'interno di un tornado 180 Motore di un missile a 30 m 150 140 Motore di un jet a 30 m Colpo di fucile a 1 m 130 Soglia del dolore stente. 120 110 Concerto Rock; Discoteca Motosega a 1 metro Quando invece i rumori provengono 100 90 Martello pneumatico a 2 m Camion pesante a 1 m dall’interno dell’abitazione il discorso si fa più complesso. Il principale responsa- Il rumore ci circonda: aeroporti, strade trafficate, tram che stri- Rumore in Decibel 80 Aspirapolvere a 1 m bile di fastidi è infatti l’eco, nient’altro che rumore riflesso da una superficie. 70 Traffico intenso a 5 m; radio ad alto volume Soprattutto in ambienti chiusi e ampi, il rumore rimbalza da una parete all’altra 60 50 generando un sottofondo fastidioso. Per attenuare l’eco è necessario smorzare l’onda sonora che rimbalza sulla superficie piana. È possibile quindi abbattere la riflessione delle onde rive- 40 30 10 0 Ufficio rumoroso, radio Ambiente domestico; teatro a 10 m Quartiere abitato di notte Sussurri a 5 m Respiro umano a 3 m Soglia dell'udibile (uomo con udito sano) stendo opportunamente le pareti con * SPL Livello di pressione sonora 41 Prodotti di Qualità: difendersi dal rumore Partiamo anzitutto da una definizione. I materiali con elevato potere fonoisolante sono quelli in grado di far oltrepassare il minor rumore di assorbire il suono e dunque non rifletterlo. La bontà di questi prodotti dipende dalla loro efficienza che si misura in coefficente fonoisolante i requisiti sull’inquinamento acustico previsti dalle leggi, possibile. Quelli fonoassorbenti sono quelli in grado di far riverberare nell’ambiente il minor suono possibile. e coefficiente fonoassorbente. Le misure necessarie per rilevare tali coefficienti vengono svolte in apposite camere riverberanti, deve poter contare su materiali di qualità con capacità I primi sono costituti per lo più da strutture rigide e spesse, che grazie alla loro consistenza ovvero fonoassorbenti e cioè strutturate in modo che il rumore venga diffuso in maniera isolanti e fonoassorbenti corrispondenti al vero. Pro- sono in grado di ridurre la trasmissione di energia sonora che li attra- uniforme, nel tempo e nello spazio. Per i materiali isolanti, il laboratorio viene diviso vandone l’efficienza in laboratorio affidabili come quello versa. I secondi sono costituiti in due vani attraverso un muro costruito con il materiale in prova. Da una stanza, attraverso un di acustica del CSI, società del Gruppo IMQ. da materiali fibrosi (ovatta, gommapiuma, lana minerale) in grado sistema informatizzato si emette un suono a banda larga di livello elevato, superiore a 100 dB(A). Nell’altra stanza, con dei microfoni colle- Quanto isola quella controparete? Quanto rumore assorbe quel pannello? Domande curiose, forse, per noi, ma fondamentali per un costruttore che, per rispettare gati a un software in grado di analizzare lo spettro del suono, viene registrato e misurato il suono oltrepassato. Il potere isolante, che viene espresso in dB, è dato dalla differenza tra l’energia sonora incidente e l’energia sonora trasmessa. Le misure relative all’indice fonoassorbente avvengono invece in una stanza unica, molto ampia e dunque con riverbero (eco) molto lungo. Qui, dopo aver emesso un sono, si misura la differenza di riverbero tra la camera senza niente e con il materiale fonoassorbente: da questa differenza si ricava l'assorbimento acustico del prodotto, ovvero il coefficiente di assorbimento dei materiali che è dato appunto dal rapporto tra energia sonora incidente e energia sonora assorbita. Rombo a prova di decibel Il rombo di un motore è musica per un motociclista. E i produttori di moto lo sanno. Ma, gusti del mercato a parte, le aziende produttrici devono fare i conti anche con i vincoli di legge che limitano l’emissione rumorosa a 80 dB(A) massimo. Per progettare e produrre moto “confortevolmente” rumorose, esistono prove e laboratori di prova come quello NVH (noise, vibration and harshness) del CSI del Gruppo IMQ. In questo laboratorio, con sofisticate apparecchiature viene misurato il rumore emesso dalle moto, ma soprattutto vengono identificate le condizioni di marcia in cui il rumore va oltre i limiti consentiti: il che permette ai progettisti di capire come e perché succede e dunque di poter intervenire là dove il rumore duole. 42 TE LO MISURO IO L’ISOLAMENTO IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 43 Qualità della Vita: hobby e sport UN ABBRACCIO LIQUIDO Esplorare un mondo sinora sconosciuto, imparare a rispettarlo, farsi avvolgere dal mistero dei fondali e godersi il vero lusso del nostro tempo – il silenzio – perché sott’acqua non si può parlare. 44 IMQ NOTIZIE N. 88 La classica vacanza in una località di Dove imparare e lo stato delle attrezzature. mare può offrire l’opportunità di In Italia ci sono varie “didattiche certificate”, Qualunque didattica sceglierete, il passa- un’esperienza indimenticabile che magari non avete ancora considerato: perché non tuffarsi sotto le così sono chiamati i modelli d’insegnamento, il cui brevetto è riconosciuto nei diving di tutto il mondo. porto per il mare è comunque il Corso Open Water Diver (OWD) nel quale l’istruttore v’insegnerà ad affrontare un’im- onde del mare e imparare a fare immersioni? Sicuramente vi sarà capi- Le più presenti sul territorio sono SSI (www.ssi-italy.org), NASE (www.nasei- mersione utilizzando il sistema di coppia (di cui si dirà nel capitolo sicurezza) a una pro- tato di infilare pinne e maschera per scoprire i fondali marini, inconsape- talia.it), PADI.(www.padi.com) e scuole Federali FIPSAS. Qualsiasi centro sceglie- fondità massima di 18 metri in acque libere (mare, ma anche lago). Il corso OWD si di- volmente non avete fatto altro che praticare lo snorkeling. Immergersi è rete per iniziare a praticare attività subacquee, esso vi metterà a disposizione un vide in teoria e pratica. Nelle ore di lezione teorica si apprendono le nozioni necessarie però tutta un’altra storia, regala il mare in un’altra prospettiva forse più affascinante e coinvolgente, ma è istruttore, certificato dalla didattica cui è affiliato, che vi fornirà il metodo e le conoscenze necessarie per andare sott’ac- per affrontare un’immersione in totale sicurezza diventando un subacqueo responsabile (nozioni di anatomia e su come il uno sport che non va sottovalutato e qua. istruttore corpo reagisce all’acqua, cenni di fisica, il che va affrontato con la necessaria preparazione. Ecco alcune semplici indicazioni per chi vuole provare l’ebbrezza dell’immersione. qualificato che sappia mettervi a vostro agio è fondamentale nella scelta della scuola più adatta a voi, ma non sottovalutate anche le condizioni del centro stesso funzionamento dell’attrezzatura, come rispettare il mare), mentre nelle lezioni di pratica si comincia a prendere dimestichezza con l’attrezzatura e con l’acqua. Settembre 2008 La presenza di un 45 Qualità della Vita: hobby e sport 46 A corso ultimato verrà rilasciato un diploma, che attesta la vostra abilità ed il brevetto tura subacquea potrà noleggiarla presso i diving con cui deciderà di affrontare il natore comune della passione per l’acqua e partecipare alle gite che spesso ven- che permette di partecipare ad attività subacquee e noleggiare bombole presso mare. gono organizzate dall’associazione stessa, siano esse immersioni singole o qualsiasi diving attrezzato. Diving o non diving? Una volta scoperta l’emozione di trovarsi full-day, un’intera giornata in barca con la possibilità di immergersi due volte (ci sa- Con il brevetto e un buon numero di immersioni ed esperienza si potrà poi acce- a contatto con la natura in modo completamente nuovo, potrete guardare al- ranno quindi bombole sufficienti per tutti i sub presenti) con una guida preparata e dere ai corsi successivi: • Advanced OWD, in cui verrete adde- l’Italia come un vastissimo catalogo d’immersioni. Sul nostro territorio, ricco pranzo a bordo. Infine, se l’acqua vi è entrata nel sangue, strati ad affrontare immersioni ad una profondità massima di 39 metri, imparerete ad orientarvi sott’acqua con l’ausilio di magnifici fondali da scoprire, ci sono numerosi centri - diving - organizzati per portare i clienti nei punti d’immersione da provare almeno una volta una crociera diving dove si vive una settimana itinerante in barca immergendosi nei punti della bussola, ma anche prendendo rife- più belli. Il diving center infatti è un vero più affascinanti del luogo. Magari in rimenti sul fondale e ad immergervi di notte e dalla barca. • Rescue diver, in cui imparerete ad af- e proprio punto d’appoggio per i subacquei, specialmente se appena brevettati. Qui si può affittare l’equipaggiamento Egitto, un vero e proprio paradiso per i sub. frontare le eventuali emergenze, interve- necessario, se ancora non l’avete acqui- In acqua, ma in sicurezza nire in caso di incidente, ma soprattutto ad evitare qualsiasi condizione di pericolo ed immergervi in completa sicurezza. stato o se volete prima provare vari modelli in previsione dell’acquisto, fornisce le bombole cariche (di aria) grazie al com- Per la propria sicurezza ci sono alcune regole da tenere bene a mente quando ci si immerge: pressore di cui è sempre dotato, orga- • rispettare sempre la profondità per la Che cosa mi metto? Non essendo l’acqua il nostro elemento avrete bisogno di aiuto tecnico per poter praticare immersioni ricreative. Stiamo nizza un servizio “navetta” verso i punti d’immersione a cui spesso si accede solo tramite barca ed una guida in grado di accompagnarvi e spiegarvi l’immersione quale il vostro brevetto vi abilita. Considerando che tante belle immersioni ed i relitti si trovano oltre i 18 metri, frequentare il corso successivo all’OWD che vi parlando dell’attrezzatura che oltre alle (breafing) in modo da scendere sott’ac- preparerà proprio ad affrontare maggiori pinne, la maschera e il boccaglio che usate per fare snorkeling, consiste in: • una muta che insieme a guanti, calzari qua consapevoli del grado di difficoltà e di cosa si potrà ammirare una volta immersi. profondità con consapevolezza; • saper riconoscere se non si è in condizione di affrontare un’immersione. Se e cappuccio protegga dalla dispersione Un buon diving center si riconosce dal avete un brutto raffreddore, rimandate: termica (il corpo in acqua disperde il calore più velocemente) • un giubbetto ad assetto variabile (Gav) grado di manutenzione dell’attrezzatura, ma anche dalla presenza di staff efficiente e disponibile in grado di assistere il in acqua non si scherza; • utilizzare il sistema di coppia. Per la propria sicurezza ci si immerge sempre con che regola la galleggiabilità permettendo di mantenere un assetto costante indi- subacqueo. La logistica (se è vicino al punto d’imbarco, se è fornito di zone ve- un compagno. Insieme si controllerà che l’attrezzatura sia assemblata corretta- pendentemente dalle variazioni di quota • gli erogatori collegati alla bombola che stizione e docce), la sua vicinanza ai punti d’immersione e i mezzi utilizzati per rag- mente e che nulla sia stato dimenticato ed insieme si affronterà l’immersione. Un forniscono l’aria necessaria per respirare • un manometro che indica quanta aria giungerli (barca, gommone, gozzo) sono altri elementi che distinguono un buon compagno può aiutarvi in caso di difficoltà in acqua, se è necessario, e anche c’è nella bombola • un computer subacqueo che indica la diving center da uno scadente. solo l’idea di non essere solo può aiutare un sub a mantenere sotto controllo lo profondità, il tempo d’immersione e la velocità di risalita Dove andare più giu! L’Italia, con i suoi chilometri di coste è un stress; • rispettare sempre le tabelle (tempo e • una cintura di zavorra per l’assetto neutro (la condizione di rimanere fermi sot- paradiso per chi intende scoprire il piacere dell’immersione. Da non perdere la profondità) e la velocità di risalita; • rispettare sempre la natura. Non toc- t’acqua). L’attrezzatura, necessaria e fondamentale per la sicurezza del subacqueo, non solo Sardegna con il suo mare cristallino, Lampedusa, la costa ligure che per gran parte è riserva naturale, la Toscana e l’Elba e cate niente e non appoggiatevi al fondale. Ricordatevi che siete ospiti e che il subacqueo dopo di voi deve poter go- deve essere sottoposta a manutenzione costante per verificarne lo stato ed il suo perché no, con l’esperienza, si potrà considerare anche l’ebbrezza di un’immer- dere della stessa meraviglia. funzionamento, ma deve essere sciacquata ogni volta con acqua dolce e riti- sione al lago o al fiume. Esistono poi numerose associazioni subacquee, spe- E ora non ci resta che augrarvi, buone bolle! rata con cura. Chi non volesse sostenere la spesa per l’acquisto di tutta l’attrezza- cialmente nelle città, cui affiliarsi per stringere nuove amicizie con il denomi- IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 47 Qualità della Vita: salute SENTIRE BENE PER SENTIRSI MEGLIO I CONSIGLI DELL’ESPERTA L’udito è una delle tante meraviglie del corpo umano e spesso non viene apprezzato come dovrebbe fino a quando, come accade per molte cose della vita, non si inizia a perderlo. E sono migliaia le persone che vivono in un mondo di silenzio dove non giungono rumori, suoni, voci. Una barriera, dalla quale non filtra nulla, li separa dagli altri. Per prevenire questo rischio ecco i consigli della dottoressa Lucia Piccioni, otorinolaringoiatra dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. 48 “Le cause della sordità”, spiega la dottoressa Piccioni ”sono molteplici e di vario tipo: dalle troviamo davanti per una corretta di eventuali protettivi, soprattutto le protesi acu- più semplici, frequenti e temporanee come il tappo di cerume, alle otiti causate da un stiche. raffreddore, a quelle più serie, dette otiti croniche, con tutta una serie di compli- A proposito di protesi quando se ne parla ci viene in mente il nonno… canze: le perforazioni della membrana timpanica, il colesteatoma, la timpanosclerosi. “Le protesi in questi anni hanno fatto passi giganteschi, non sono più quelle del nonno Altre ancora dipendono da fattori genetici o dall’assunzione eccessiva di farmaci, altre da di cui ci si vergognava e non devono essere un problema. L’orecchio è uno degli organi infezioni virali. Infine vanno considerati i disturbi più gravi come l’invecchiamento del più sensibili alla condizione della salute e sentire bene è una sentinella del benessere. nervo, i tumori dell’acustico, la malattia di Meniere”. Sentire bene è importante tanto quanto vedere bene. La protesi va considerata come un paio di occhiali e come gli occhiali hanno Studi recenti affermano che la sordità ormai varie forme e colori: sono oggetti è in aumento. Perché? “Sì, è vero, Bisogna però sottolineare che il lievitare della percentuale è dovuto non quasi da design, digitali, frutto di una tecnologia d’avanguardia. Ultimamente sono uscite quelle retroauricolari, molto piccole tanto ad un incremento effettivo bensì ad ma molto efficaci. Vanno utilizzate ogni- un miglioramento delle capacità di diagnosi e di riconoscimento delle varie sindromi. Anche la prevenzione in gravidanza ha ri- qualvolta vi sia un’indicazione di perdita di udito anche se non importante. Per le persone che soffrono di normoacusia, ossia dotto l’incidenza della sordità infantile. E’ altrettanto vero che alcuni disturbi uditivi sentono solo da un orecchio, esistono delle protesi ancorabili all’osso, applicate dietro sono aumentati per l’esposizione a rumori intensi, come il traffico stradale o l'eccessivo volume della musica”. l’orecchio totalmente invisibili ed utilissime. La protesi è importantissima perché sentire bene mantiene la testa allenata: i suoni mantengono attive le vie centrali e lei sa cosa Come si valuta l’udito di una persona? “Il più semplice è l’esame audiometrico: vuol dire avere cervello allenato, la testa in esercizio…”. viene eseguito per accertare precocemente una eventuale sordità, ma può essere effettuato anche in tutti gli altri casi di Ci può dare dei consigli per conservare un udito sano? problemi d'udito. Al paziente vengono fatte indossare delle cuffie in cui vengono “Non trascurare i minimi segnali: se non si sente bene da un orecchio e si avvertono trasmessi suoni di diversa intensità e frequenza. Quando percepisce il suono il pa- ronzii e fischi non riconducibili a malattie preesistenti, è bene farsi visitare da uno spe- ziente lo segnala premendo un tasto. Nell’esame audiometrico vocale viene in- cialista. Non trascurare le otiti e, importantissimo, mantenere l’orecchio pulito. Fare vece misurata non solo la capacità di sentire i suoni ma anche quella di interpretare attenzione ai rumori intensi, soprattutto nell’ambiente del lavoro. Rischi gravi ven- le parole. Sono esami che valutano non soltanto la parte periferica dell’udito ma gono corsi dai giovani che non devono ascoltare la musica ad altissimo volume, con anche quella centrale. E’ evidente l’importanza di capire bene a che tipo di sordità ci gli auricolari al massimo. I rumori ad alta intensità infieriscono sulle delicate strutture dell’orecchio e a lungo andare deteriorano pericolosamente l’udito. La musica è bella anche se non è assordante”. IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 49 Qualità della Vita: hobby QUELLI CHE LE COLLEZIONANO Cosa caratterizza i collezionisti di radio? Anzitutto un misto di amarcord per i bei tempi andati e di passione dal sapore ingegneristico. E poi, più in generale, “l'impulso di raccogliere cose, che è un atteggiamento profondamente radicato nell'animo umano” come riporta www.radiomuseum.org, un sito di origine tedesca che si propone come “il più grande museo virtuale di radio”. Patrizia Pispola, titolare del primo sito italiano dedicato alla vendita di componenti per la riparazione e il restauro delle radio d'epoca (www.pispola.com) ci spiega che “Il collezionismo delle radio d'epoca abbraccia un periodo storico che va dagli anni '20 fino agli anni '70, per cui interessa una folta schiera di appassionati che collezionano un solo oggetto o più”. Alcuni mirano a una marca specifica, altri a un determinato periodo, altri ancora ricercano solo le radio in bachelite o le radio a valvole in generale. La passione per le componenti pre-avvento dei transistor, a sua volta, si suddivide tra i collezionisti di valvole colorate e di quelli che ne prediligono solo di alcune forme particolari. Ad alcuni piacciono poi le radio “Catalina”, una mini-radio americana degli anni Quaranta; oppure le “Novelty”, dai disegn originali passati e presenti, o ancora le “Geloso”, raffinati apparecchi a valvole prodotti a Milano negli anni Trenta da un industriale che sfondò anche fuori dai confini nazionali. Infine, come fa anche Patrizia Pispola, c'è chi colleziona un po' di tutto, compreso il materiale pubblici- Sopra, in successione cronologica, modelli di radio: da quelle in legno e valvole degli anni 30 a quelle in bachelite colorata anni 50. tario, le riviste e i libri di settore d'epoca. Come fare per saperne di più? Il metodo più semplice è frequentare le fiere di settore. Tra le più importanti si ricorda "Radiant" di Novegro, nata nel '91 come luogo di ritrovo dei radioamatori di tutta Italia con una sezione dedicata alle radio d'epoca. Nel corso del tempo la fiera si è ampliata e oggi è una delle più accreditate anche all'estero. Chi fosse lontano dalla Lombardia non di- 50 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 speri: praticamente in ogni regione d'Italia c'è una fiera. Per sapere qual è la più vicina a casa propria, basta cliccare su www.ari.it, ossia il sito dei radioamatori d'Italia e cercare sotto il link "notizie" l’area dedicata alle fiere. Per informazion su radio d’epoca consigliamo anche il sito www.vecchiaradio.com. 51 Qualità della Vita: hobby Bella la mia radio da comodino... ma non funziona! Siete appena tornati a casa con la vostra Jaka del 1954, una magnifica radio da comodino. L'avete pagata una discreta somma, ma non v'importa: vi hanno assicurato che è stata rimessa a nuovo da un esperto artigiano. L'accendete e... niente, nessun segno di vita. Cocenti delusioni come questa sono frequente nel collezionismo di radio: come evitarle? Intanto, prima di fidarsi del primo “bancarellaro”, sarà bene farsi un'idea dell'ambiente dei restauratori, navigando un po' sul Web. Per esempio, si può cliccare su www.aireradio.org, l'associazione dei collezionisti radio antiche che rimanda ad altri siti all'apparenza sicuri. Se non vi fidate ancora, continuate a girare su Internet: dopo un po' ci si rende conto che i collezionisti seri si conoscono un po' tutti, tanto da linkarsi a vicenda. Un buon metodo, insomma, per evitare nuove fregature è il passaparola virtuale. Tra i più famosi collezionisti-riparatori vi sono gli animatori del sito http://www.depoi.net, dall'aspetto molto professionale; più casalingo ma altrettanto serio è il sito http://www.riparadio.com/index.html, voluto da Sergio Rossi, un radiotecnico innamorato delle radio sin dalla più tenera infanzia. Dove comprare radio e valvole sul Web Ebay ha stracciato tutti, ma nel mondo del collezionismo di radio la possibilità di acquistare modelli, anche di pregio, e singoli pezzi, dalle valvole ai telai numerati, è data anche da molti altri portali di e-commerce. Vediamone alcuni: - www.leradiodisophie.it ha una ricchissima bancarella che spazia dalla documentazione Geloso ai mobili vuoti, le scale parlanti e altri pezzi di radio d'epoca. - www.oldradioland.it offre una collezione di 400 radio, dagli anni Venti ai Cinquanta. - www.dlaudio.it/modelli_disp_1.htm e è invece specializzato nella vendita di radio d'epoca restaurate e garantite per due anni. ONDE DI DESIGN LA RADIO COME OGGETTO D’ARTE 52 attestano velocemente tra i capisaldi del design internazionale grazie anche al dell’intramontabilità del design dell’epoca. In particolare due modelli che entrambe disegnate da Marco Zanuso e Richard Sapper negli anni ’60 e oggi ri- supporto creativo dei più noti e innovativi hanno fatto del marchio Italiano un lea- proposti conservando inalterata la loro designer dell’epoca. La radio TS 207 di Bonetto del 1961 è infatti una delle prime radio transistor portatili a cui fa seguito la der mondiale e degno ambasciatore del made in Italy: il “cubo” e il “grattacielo”, originaria bellezza, ma incorporando nella scocca 40 anni di evoluzione tecnologica. Ripensare al cammino fatto dalla radio 1915 il contenitore è di legno ed è stret- recchi nostrani iniziano a colorarsi e a sotto il profilo del design, significa anche riassumere oltre un secolo di cultura industriale, economica e sociale del nostro tamente strumentale alla funzione. Dal '15 al '25 accanto al legno compare il metallo e i supporti e i contenitori sono a “modernizzarsi”. Sono gli anni del “Kennedy K240” o del “Ducati RR1350” e del “Supergioiello “ della CGE. Paese, attraverso un oggetto diventato cassetta con i primi collegamenti dei vari Dal '55 al '65 assistiamo alla convivenza in tutti i sensi “testimone del tempo”. L'evoluzione del messaggio radiofonico, da voce del regime a voce del Paese libe- pezzi. Dal '25 al '35 accanto al legno e al metallo compare la bakelite e il contenitore diventa unico, prevalentemente ver- della radio tradizionale - a valvole - di linea essenziale, spigolosa, spesso con piccoli tasti per la preselezione delle sintonie, e rato, da fonte d’informazione e intrattenimento a strumento di servizio, si ticale con la tipica forma “a chiesetta”. Nel primo dopoguerra accanto alla bake- le versioni ulteriormente miniaturizzate a transistor. sano Marco Zanuso e Richard Sapper, che hanno cominciato a collaborare con mostra infatti fortemente connessa al cambiamento della funzione d'uso dell'apparecchio radiofonico (da mobile di lite si vedono i primi inserti di plastica mentre la forma diventa orizzontale, a parallelepipedo con spigoli arrotondati. Sono gli anni del fermento culturale, ma anche gli anni del boom economico. La nuova aria portata dai tumultuosi venti l’azienda già 1961 e hanno disegnato diversi modelli cult tra cui la famosissima TS arredamento ad oggetto portatile), delle Sono gli anni in cui la radio diventa un og- della protesta del 1968 invade anche la sue forme e dei materiali (dal legno alla bachelite, al metallo e alla nuove materie plastiche), delle tecnologie di trasmis- getto di utilizzo di massa. La miniaturizzazione delle valvole permette la realizzazione di apparecchi di dimensioni radiodiffusione: cambia il pubblico, si affermano nuovi generi e la radio cambia forme e utilizzo. sione e ricezione (dalla radio a galena ai sempre più ridotte. Poche le varianti allo In quegli anni un’azienda italiana, la Brion- circuiti integrati miniaturizzati). Prendendo la cadenza dei decenni possiamo osservare i due mutamenti (quello stile “orizzontale” che domina stilisticamente la produzione. Gli Usa, da sempre tecnologicamente più evoluti, esportano vega, individuava nel design la chiave d’interpretazione delle tecnologie a disposizione e in poco tempo inizia ad af- tecnico e quello del design): dal 1895 al nuovi canoni estetici, ma anche gli appa- fermare una collezione di oggetti che si IMQ NOTIZIE N. 88 TS 208 l’anno successivo. Negli stessi anni in casa Brionvega pas- 502, radio portatile a forma cubica; mentre Achille e Piergiacomo Castiglioni nel 1965 hanno progettato l’innovativo radiofonografo RR 126, robot musicale mobile e componibile che ha conosciuto un’eccezionale fama per facilità d’uso, sobrietà e rigore dei dettagli, diventando un classico in quegli anni. Alcuni modelli di “radio di design” sono ritornati oggi sul mercato a testimonianza Settembre 2008 53 Qualità della Vita: Libri&video Libri & Video Film Libri Musicofilia Oliver Sacks Adelphi, 2008 Un giorno, a New York, Oliver Sacks partecipa all'incontro or- Disc Jockey. (Non) lavorare a ritmo di musica Francesco Perilli ganizzato da un batterista con una trentina di persone affette dalla sindrome di Tourette: "Tutti, in quella stanza, sembravano in balia dei loro tic: tic ciascuno con il suo tempo. Vedevo i tic erompere Sonda, 2002 e diffondersi per contagio". Poi il batterista inizia a suo- Per la maggior parte della nare, e tutti in cerchio lo se- gente il Disc Jockey non è un guono con i loro tamburi: lavoro ma un gioco, un passa- come per incanto i tic scom- tempo, uno strano stile di vita paiono, e il gruppo si fonde in che appartiene a dei tizi fuori una perfetta sincronia ritmica. di testa amanti della musica e Questo stupefacente esem- della vita notturna. Gli stessi pio, spiega Sacks, è solo una genitori, dopo anni di rim- particolare variante del prodi- brotti, alla fine smettono di ri- gio di "neurogamia", che si ve- petere al figlio la fatidica rifica ogniqualvolta il nostro raccomandazione: "Metti la sistema nervoso "si sposa" a testa a posto e cercati un la- quello di chi ci sta accanto at- voro serio!" e scelgono un di- traverso il medium della mu- gnitoso L'unica sica. Presentando questo e risposta valida che il dj può molti altri casi con la consueta silenzio. fornire ai propri detrattori sta nei fatti. capacità di immedesimazione, Sacks esplora la "straordinaria forza neurale" della musica e i suoi nessi con le funzioni e disfunzioni del cervello. Horror Pleni. La (in)civiltà del rumore Radio Days I cento passi 1987, USA di Woody Allen 2000, Italia di Marco Tullio Giordana La storia di una vivace famiglia Storia di un giovane siciliano American Graffiti ebraica della piccola borghesia che denuncia i malaffari della e quella di una sigaraia che mafia con sarcasmo attraverso vuole diventare una star. Te- una radio libera, Radio out, re- 1973, USA nero omaggio, quasi una di- almente esistita. di George Lucas chiarazione d'amore, ai tempi Gillo Dorfles Castelvecchi, 2008 Viviamo, volenti o nolenti, in una "civiltà del rumore". Ovviamente, una certa quantità di rumore, di scoria in eccesso, è tipica di qualunque comunicazione, anche sana. Il problema è che oggi la scoria, la prevalenza del corto-circuito massmediatico, ha completamente soppiantato le attività culturali. La moltiplicazione inarrestabile ingenui e fantasiosi della radio: La storia di Lupo Solitario, fi- un mosaico nostalgico di gura ispirata a uno speaker re- amori, illusioni, speranze, fan- almente tasie con brividi di malinconia esistito, Wolfman Jack, che trasmetteva da una radio pirata dal Messico. degli oggetti, delle informazioni, delle sollecitazioni sensoriali - visive, auditive, tattili - ci fa parlare di Horror Pleni. Un qualche tipo di "rifiuto", seguendo Gillo Dorfles nelle sue esplorazioni sul contemporaneo, nelle sue scorribande tra Radio America ambienti, mode, culture, stili di 2006, USA di Robert Altman vita? Gli appunti di questo taccuino critico partono dal concetto di bellezza oggi e dai vari linguaggi, dialetti, stili, gesti, per arrivare ai videogames e al pulcino Tamagochi, ai piercing e alla moda della moda, fino all'informazione-spettacolo e alla pornografia. Una giornata particolare 1977, Italia Good morning Vietnam 1987, USA Di Barry Levinson di Ettore Scola Il racconto di ciò che accade dietro le quinte di uno dei più importanti show radiofonici andato in onda in America a partire dal 1974, che nel film viene improvvisamente cancellato. Ispirato a un personaggio vero La radio come strumento per diffondere i cerimoniali della propaganda fascista. (Adrian Cronauer), è la storia di un disc-jockey, arrivato a Saigon nel 1965, che con le sue trasmissioni radiofoniche divertenti e irriverenti tiene alto il morale delle truppe 54 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 55 Qualità della Vita: viaggi e musica VIVE LA MUSIQUE! Oh, Jesus ! Non occorre attendere dicembre per ascoltare del gospel a Parigi. Quasi tutte Teatri e sale da concerto Acquisti di cd le domeniche dell’anno una o più chiese A parte i grandi magazzini ove è possibile trovare spiritual. 58, rue des Lombards Occorre sempre tenere d’occhio la programma- dei soddisfacenti reparti jazz (Virgin e Fnac) indi- Tra le chiese dove è possibile recarsi: Ritrovo frequentato da “nottambuli e giovani musicisti. Per chi zione di questi teatri. E’ possibile che program- chiamo alcuni piccoli negozi specializzati e carat- - La Cathédrale Américane (8e) ha voglia di cimentarsi ogni lunedì sera sono organizzate jam mino concerti jazz con artisti di grande richiamo teristici, sempre più rari, meta degli appassionati. Jazz Club Baiser salé (1er) I tre indirizzi da non perdere: session aperte a tutti. Concerti tutte le sere. Olympia (9e) Duc des Lombards (1er) 28, boulevard des Capucines 42, rue des Lombards Croco Jazz (5e) 64, rue de la Montagne-Saint-Geneviève Locale storico per il jazz Parigi, in particolare a partire dagli anni 60. Salle Pleyel (8e) Piccolo negozio in cima a una caratteristica stra- Nel 2007 è stato completamente ristrutturato e rimodernato. 252, rue du Faubourg Saint-Honoré dina in salita. Si possono trovare cd rari. Locale con una buonissima acustica e più di cento posti a sedere. Concerti tutte le sere Da non perdere per gli appassionati dell’Hard Maison de la Radio – Radio France (16e) aprono le loro porte a cori e gruppi di 23, avenue George-V - L’Eglise Saint-Julien-le-Pauvre (5e) 1, rue Saint-Julien-le-Pauvre - L’Eglise Réformée des Batignolles (17e) 44, boulevard des Batignolles - L’Eglise Américane de Paris (7e) 65 Quai d’Orsay Bop. 116, avenue du Président Kennedy Sunset/Sunside (1er) Paris Jazz Corner et Jazz Ensuite (5e) 60, rue des Lombards Cité de la Musique (19e) 5, rue de Navarre Due jazz club in uno. Il primo, a piano terra, dedicato al jazz acu- 221, avenue Jean-Jaurès Si possono trovare sia registrazioni rare sia del stico e il secondo, nel piano interrato, dedicato al jazz elettrico e buon usato da collezione. Negozio amato dai alle proposte più innovative. collezionisti. Concerti tutte le sere. La domenica generalmente dedicata alle proposte vocali. Le Caveau de la Huchette (4e) I Festival Jussieu Jazz (5e) A Parigi si svolgono numerosi festival durante 5, rue Guy-de-la-Brosse tutti i periodi dell’anno. Ecco i principali: A duecento metri dal negozio precedente. Si trovano solo cd usati e d’occasione. La ricerca è un 5, rue de la Huchette Locale storico del Quartiere Latino, con più di 200 posti a dispo- La Fête des Jazz – Jazz à la Foire de Paris lunga in quanto non vi sono classificazioni di sizione. Non vi suonano più i migliori jazzisti contemporanei, ma (15e) Parc des Expositions sorta. rimane un luogo folkloristico. fine aprile Le Caveau des Oubliettes (4e) Paris Jazz Festival 52, rue Galande (Vincennes) Parc Floral de Paris Jazz-club minore. Sono frequenti le jam session. da maggio a luglio Café Universel (5e) La Défense Jazz Festival seggiare nel quartiere di Pigalle (reu de Douai, rue 267, rue St-Jacques Esplanade de la Défense Victor-Massé, etc….) o di cercare indirizzi precisi Locale da 50/70 posti, simpatico e cosmopolita. Solo per piccole giugno a seconda dello strumento che vi interessa. Strumenti musicali Sono numerosi i negozi di strumenti di Parigi, la lista sarebbe troppo lunga. Vi consigliamo di pas- Facciamo una dovuta eccezione per la Ferrari formazioni (trio, quartetto, quintetto). Vi suonano giovani musicisti locali. Concerti dal lunedì al sabato. La Villette degli strumenti musicali a fiato: Cité de la Musique Petit Journal Saint-Michel (5e) settembre SELMER - www.selmer.fr Selmer, la fabbrica di strumenti a fiato di riferi- 71, boulevard Saint-Michel L’unico locale esclusivamente dedicato al jazz tradizionale. Con- JVC Festival – in diversi luoghi della città mento da più di un secolo, in particolare per i sax. certi tutte le sere. ottobre Azienda storica con sede a Parigi dove potete vi- New Morning (10e) IRMA – Centre d’Information du Jazz (20e) taine au Roi), sia la fabbrica in periferia (28, route 7, rue des Petites-Ecuries 22, rue Soleillet de Houdan – Mantes-la-ville) su appuntamento. Da più di 25 anni è un locale di riferimento (non solo per il jazz, E’ aperto tutti i giorni della settimana (dalle Il mitico modello Mark VI, prodotto dal 1954 al ma anche per proposte afro, world, blues). Offre una costante h.14 alle h.18). Potrete ricevere qualsiasi tipo 1973, è ancora lo strumento più suonato e ricer- buona programmazione. E’ una via di mezzo tra il jazz club e la di informazione e suggerimento: dai concerti cato dai jazzisti di tutto il mondo, spesso prefe- sala da concerti. presenti in città alle bibliotece dove recarsi rito anche ai nuovi modelli Selmer. Un esemplare per approfondimenti e partiture, dai corsi di usato può arrivare a quotazioni impensabili. sitare sia lo show-room, in città (18, rue de la Fon- E per ascoltare buona musica, dove potremmo andare? Vi proponiamo un’insolita Parigi, in versione musicale. Perché forse non tutti sanno che proprio la capitale francese è anche la capitale storica del jazz in Europa. Ecco allora tutto quello che bisogna sapere per orientarsi 56 Utopia (14e) strumento ai seminari teorici. tra i principali locali, negozi, e istituzioni: per chi vuole 79, rue de l’Ouest ascoltare, suonare, capire, imparare o semplicemente Uno più vecchi ritrovi di Parigi per il jazz-blues, ma che ultima- perdersi tra le note. Concerti tutte le sere con jam session la domenica. mente ha spostato la programmazione verso proposte rock. IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 57 Panorama News Panorama News CEI Nuovo Decreto Ministeriale per il riordino della sicurezza impianti E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 61 del 12/03/2008 l’atteso Decreto Ministeriale “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici” (Decreto 22 gennaio 2008, n. 37) entrato in vigore il 27/03/2008. Il CEI, che ha dato un significativo contributo alla stesura di questo DM, ha subito adeguato i propri programmi e le proprie attività editoriali, in particolare quelli relativi ai Convegni Istituzionali 2008 organizzati gratuitamente su tutto il territorio per gli operatori del settore, specie di progettisti e installatori, coinvolti in prima persona dalle nuove disposizioni legislative. Il programma dei Convegni è: “Nuovo Decreto 37/08 (ex Ll. 46/90). Novita’ normativa impiantistica negli edifici” • presentazione del nuovo Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008 e delle principali novità introdotte dal Decreto. • impianti di emergenza: approfondimenti circa le tipologie dei circuiti di sicurezza e delle sorgenti di alimentazione di sicurezza, i criteri per la scelta delle apparecchiature in tali impianti, le disposizioni legislative e regole tecniche vigenti in materia. • video-presentazione dei servizi informatici per gli utilizzatori delle Norme CEI • approfondimenti sugli impianti in locali di ricarica batterie classificati come luoghi con pericolo di esplosione • individuazione delle tipologie di cavi da utilizzare in condizioni particolari • edilizia residenziale e predisposizione delle infrastrutture per impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni negli edifici. Gli appuntamenti sono: • CAGLIARI – 24 settembre • PADOVA – 9 ottobre • TORINO – 22 ottobre • CATANIA – 5 novembre Nel corso delle giornate ampio spazio verrà riservato ai quesiti del pubblico presente che avrà a disposizione molte occasioni di interagire con gli esperti del CEI. Progex 3: nuova edizione del software CEI dedicato alla classificazione dei luoghi con pericolo d’esplosione Il programma ProgEx, fin dalla pubblicazione della prima edizione della Guida CEI 31-35, è stato un importante sussidio al progettista ed è stato il primo software realizzato sull'argomento, facendo da scuola per altri programmi successivamente realizzati. La tipologia della costruzione elettrica da adottare, in tutti i luoghi ove vengono trattate sostanze pericolose, dipende dalla probabilità di presenza dell’atmosfera esplosiva: la classificazione dei luoghi ha l’obiettivo di identificare e delimitare le zone ove può formarsi un’atmosfera esplosiva assegnando a ciascuna di esse una 58 probabilità maggiore o minore di esistenza e di permanenza dell’atmosfera esplosiva stessa. La Norma CEI EN 60079-10 identifica tre tipi di zone: • zona 0: dove l’atmosfera esplosiva è presente continuamente o per lunghi periodi; • zona 1: dove è possibile sia presente l’atmosfera esplosiva durante il funzionamento normale; • zona 2: dove non è presente l’atmosfera esplosiva durante il funzionamento normale o, se ciò avviene, è presente poco frequentemente e per brevi periodi. La nuova edizione del programma, denominata Progex 3, è stata completamente riscritta, adeguandola alla recente 3a edizione della Guida CEI 31-35 e potenziando notevolmente le capacità del software che oggi permette la gestione di più sorgenti di emissione contemporanee e scrive in modo del tutto automatico una esauriente relazione tecnica. Per ulteriori informazioni: CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano Comunicazione e Promozione Silvia Berri Tel. 0221006207/231 - [email protected] ANIE Una smart card per risolvere il problema dell’accesso al servizio pubblico televisivo su piattaforma digitale I produttori di apparecchi di elettronica di consumo segnalano l’attuale criticità in tema di accesso al servizio televisivo pubblico Distribuire, come già avvenuto in altri Paesi Europei, una smart card che permetta di codificare i canali nazionali trasmessi su piattaforma digitale consentirà di restituire ai consumatori il diritto, fino ad oggi negato, di libera scelta e visione gratuita del servizio pubblico su tutte le piattaforme trasmissive. Questa la proposta proveniente dall’industria dei produttori di apparecchi di Elettronica di Consumo - rappresentata in ANIE dall’Associazione Nazionale Telecomunicazioni, Informatica ed Elettronica di Consumo – sollecitata dalle ripetute denunce dei consumatori rappresentati da Adiconsum (Associazione difesa Consumatori e Ambiente), per il permanere di una situazione di “mancato servizio”, in piena inosservanza del contratto di servizio RAI. Sono circa 1 milione le famiglie che risiedendo in zone non raggiungibili dal segnale televisivo terrestre, non fruiscono della completa programmazione dei canali del servizio pubblico. Per sopperire a tale mancanza, molti di questi cittadini meno fortunati si sono dotati di un impianto di ricezione satellitare. Tale soluzione tuttavia non elimina del tutto il problema in quanto, ricevendo le trasmissioni attraverso la piattaforma satellitare, nonostante il pagamento regolare del canone RAI, non viene loro consentito l’accesso a tutte quelle trasmissioni coperte da diritti internazionali (eventi sportivi, produzioni cinematografiche) e pertanto criptate. IMQ NOTIZIE N. 88 L’utente che desiderasse accedere a tali trasmissioni deve infatti acquistare il servizio dalle tv commerciali a pagamento, con un ulteriore onere che ci si augura verrà meno a fronte dell’impegno, già assunto dai vertici RAI nel nuovo contratto di servizio, volto ad assicurare a tutti i consumatori l’accesso gratuito all’intera programmazione. La situazione è destinata a cambiare ulteriormente con l’imminente transizione al digitale che, a causa di una minore capacità di penetrazione del segnale, aumenterà il numero dei consumatori penalizzati. L’Associazione Nazionale Telecomunicazioni, Informatica ed Elettronica di Consumo, che continua comunque a guardare con favore alla transizione verso la televisione digitale come tappa fondamentale nel processo di innovazione di una nazione, auspica che le forze politiche si adoperino affinché venga definito un piano nazionale che preveda precise modalità e tempistiche certe. Solo così si potranno porre le autorità regionali, i broadcaster, l’industria, la distribuzione, e gli stessi consumatori, nelle condizioni di poter sostenere il complesso quanto delicato percorso verso la realizzazione di un sistema televisivo più moderno, e in grado di soddisfare i bisogni dell’utenza. Tecnologie italiane in tutto il mondo con un click: nasce ItalianTech.com, la business directory ANIE Le tecnologie italiane varcano i confini nazionali con www.italiantech.com, la business directory vetrina dell’eccellenza produttiva made in Italy, realizzato da Federazione ANIE. Promuovere in Europa e nel mondo la tecnologia italiana; affermare all’estero la qualità italiana dei settori elettrotecnico ed elettronico; posizionare il sistema ANIE in un contesto internazionale e globalizzato; favorire il business e lo scambio commerciale tra le imprese italiane ed estere. Questi gli obiettivi che Federazione ANIE ha inteso perseguire con la realizzazione del portale. L’iniziativa si inquadra nel percorso - da tempo avviato - di progressiva internazionalizzazione delle opportunità e delle condizioni di mercato in cui operano le aziende rappresentate in ANIE, in modo particolare le PMI. Tradotto in due lingue (inglese, francese) ed entro l’anno in altre quattro (spagnolo, tedesco, russo e cinese), la directory contiene una descrizione esaustiva e sempre aggiornata dei prodotti e delle tecnologie offerte dalle imprese associate ad ANIE. Per ogni azienda è disponibile uno spazio Web dedicato comprensivo di: • profilo anagrafico; • unità produttive sul territorio; • informazioni economiche (fatturato; percentuale fatturato esportato; numero addetti); • marchi; • profilo merceologico completo di schede tecniche La navigazione è facile ed immediata, con tre diverse chiavi di ricerca all’interno della banca dati delle oltre 700 aziende ANIE: • navigazione della merceologia per settore merceologico; • navigazione della merceologia per area di applicazione (Citta e infrastrutture, Casa e domotica, Impresa e beni strumentali, Tra- Settembre 2008 sporti, Energia, Alta tecnologia); • navigazione con ricerca a testo libero sulla ragione sociale dell’azienda. “Il tema dell’internazionalizzazione delle imprese italiane è da tempo tra i più discussi, con il consueto corollario di ostacoli e oggettive criticità che ne rendono difficile l’effettiva applicazione.“ afferma Umberto Sampieri, Vice Presidente ANIE per gli affari Internazionali “Ritengo che il processo di estensione verso mercati esterni ormai globalizzati sia una esigenza improrogabile per l’impresa che intenda restare competitiva: gioco di squadra, meccanismi di delega, massa critica devono supportare – in ogni azienda – gli sforzi in tal senso. Federazione ANIE ha interpretato la valenza strategica del tema, promuovendo una serie di iniziative tra cui la business directory ItalianTech.com. Due gli obiettivi principali cui contribuirà il sito:” conclude Sampieri “l’individuazione per gli operatori stranieri delle opportunità offerte dalle imprese italiane e - tra i Soci ANIE - un fattivo scambio di know how ed esperienze”. Per ulteriori informazioni: Servizio Comunicazione e Immagine ANIE Tel. 023264211 - 818 - [email protected] ANIE SERVIZI INTEGRATI Bandi di gara a portata di mano Rinnovata la convenzione ANIE Servizi Integrati e IMQ per la promozione del servizio di segnalazione di bandi di gara. Avviare la posta elettronica e trovare una mail con la segnalazione di tutte le gare di appalto pubblicate sugli organi ufficiali nazionali ed internazionali, per lavori, forniture e servizi? Non male vero? E’ questo il “servizio di segnalazione gare” di Anie Servizi Integrati, che ora, grazie alla rinnovata convenzione con IMQ, viene riproposto anche ai clienti IMQ a condizioni agevolate. Il servizio segnala quotidianamente, via e-mail, le gare d’appalto a livello nazionale, comunitario e internazionale per lavori, forniture e servizi. Grazie ad un’approfondita conoscenza dei settori elettronico, high-tech e settori contigui, il servizio è in grado di fornire un’informazione specifica ma soprattutto mirata, grazie a un sistema sofisticato di profilazione dell’utente che consente di segnalare solo i bandi di interesse. L’abbonamento comprende, oltre all’invio quotidiano dei bandi, una serie di servizi a valore aggiunto gratuiti. In partcolare: • Sportello Appalti: risposta via e-mail a quesiti sulla partecipazione alla gara • Corsi di formazione sugli appalti • Newsletter “Appalti Oggi”: bollettino mensile, on line, di informazione e aggiornamento Il Servizio offre, a chiunque sia interessato, un periodo di prova assolutamente gratuito della durata di un mese, al termine del quale può decidere o meno di sottoscrivere l’abbonamento. Nel mese di prova si avrà diritto, oltre al servizio di invio dei bandi, anche alla possibilità di usufruire di tutti i servizi a valore aggiunto. Per ulteriori informazioni: Assistenza commerciale Tel. 02.32.64.290 - [email protected] 59 Brevi IMQ Brevi IMQ IMQ E GLI IMMOBILI A PROVA DI dB(A) IMQ VERIFICA “VULCANO” IL PIANO DI COTTURA DA GUINNESS DEI PRIMATI Da recenti ricerche risulta che un edificio silenzioso deve essere sicuro. Per questo Nardi, viene economicamente valutato il 10-15% in più rispetto l’azienda italiana che per festeggiare i a uno rumoroso, a fronte di un costo di costruzione mag- suoi primi 50 anni di attività ha realiz- giore del 5-10%. zato un piano di cottura da Guinness dei Il rispetto di precisi limiti di rumorosità oltre ad essere Primati, il primo al mondo dotato di 50 un requisito di legge, sta diventando dunque un’impor- fuochi, ha chiesto a IMQ di verificarne la tante componente commerciale e di valorizzazione degli sicurezza. Anche un piano di cottura da record IMQ ha sottoposto l’apparecchio a tutti immobili. i test necessari per verificare la confor- Ma partiamo dalla legge. I testi di riferimento sono es- mità ai requisiti essenziali di sicurezza senzialmente tre: la Legge quadro sull'inquinamento previsti dalla direttiva europea per i pro- acustico, Legge 447 del 26-10-1995, che definisce i prin- dotti a gas (90/396/CEE). Tra le principali cipi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente verifiche è stata controllata l’integrità esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acu- strutturale, la sicurezza in caso di spari- stico, e due DPCM attuativi (rispettivamente il 14-11-1997 zione della fiamma, la qualità della com- e il 5-12-1997) che definiscono i limiti di rumore generato bustione, la tenuta del circuito gas, dalle sorgenti sonore e i valori (minimi o massimi) che de- l’efficienza della combustione, la tem- vono possedere gli edifici in merito a: peratura dei componenti e dell’as- • Isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari sieme, l’influenza di correnti d’aria sulla • Isolamento dai rumori esterni combustione. • Isolamento dai rumori di calpestio Al termine di tutti i controlli, il piano di • Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento cottura Nardi è risultato conforme alla continuo e discontinuo. direttiva europea e potrà pertanto ricevere l’attestazione di più grande piano Per supportare i costruttori e gli operatori del settore di cottura a gas del mondo… sicuro. nella progettazione di edifici conformi ai requisiti di leggi e attenti alle caratteristiche di comfort, IMQ offre i se- IMQ CERTIFICA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA BUSINESS CONTINUITY guenti servizi: • misure del coefficiente di isolamento e fonoassorbente (tramite CSI) • indagine acustica: per caratterizzare i livelli acustici del sito di realizzazione dell’immobile • simulazione acustica: per la verifica dell'impatto delle sorgenti di rumore che si prevede di installare nell’immobile • verifica normativa: sulla rispondenza dei livelli acustici Garantire la continuità operativa della stimati agli standard definiti dalla normativa italiana propria organizzazione, non è più solo • certificazione dei requisiti acustici. un’esigenza interna, ma sta diventando, e lo sarà sempre di più, un requisito ri- Per informazioni: [email protected] 60 chiesto dalle associazioni, dai clienti, o IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 61 Brevi IMQ aziendale (SGSSL), così da permettere al- Già conosciuto nel settore degli apparec- l’organizzazione di controllare i propri ri- chi di illuminazione, il marchio ENEC è schi stato di recente esteso a nuove categorie e di ottimizzare le proprie performance. di prodotto, arrivando ad oggi a com- La Certificazione ai sensi di tale norma prendere i seguenti settori: supporta le organizzazioni nella formula- • apparecchi di illuminazione e zione di obiettivi e politiche a favore della componenti sicurezza e della salute dei lavoratori, te- • elettrodomestici nendo conto della presenza di pericoli e • apparecchiature per la tecnologia rischi effettivi e potenziali sui posti di la- dell’informazione voro ed in conformità con quanto previ- • trasformatori di sicurezza sto dalle norme vigenti. • dispositivi di connessione L’accresciuta sensibilità alle problematiche • dispositivi di controllo, del lavoro, l’evoluzione della legislazione interruttori dedicata e, soprattutto, la convenienza economica di scelte che limitino la rischiosità operativa rendono la certificazione BS OHSAS 18001 una grande opportunità per qualsiasi realtà aziendale. Per informazioni: [email protected] • trasformatori, filtri IMQ ANCHE PER IL SETTORE AEROSPAZIALE MARCHIO ENEC ANCHE PER GLI ELETTRODOMESTICI Le aziende clienti di IMQ che operano in Nato come marchio destinato principalmente al settore illuminazione, il marchio europeo ENEC è oggi esteso a nuove categorie di prodotto e in particolare agli elettrodomestici. qualità di system integrator o di fornitori nel IMQ CERTIFICA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE settore aerospaziale, possono richiedere a IMQ anche la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità in conformità alla norma EN 9100 (Aviation and Space Industry Standard). Una possibilità offerta grazie a un accordo firmato con ICIM, ente accreditato per la norma EN 9100, che consente i requisiti di un Sistema di Gestione della Re- alle aziende interessate di mantenere come Anche i produttori di elettrodomestici da sponsabilità Sociale che un’organizzazione interlocutore IMQ. oggi possono richiedere l’ENEC, il marchio mento eticamente corretto verso i propri la- Per informazioni: [email protected] offerti dal marchio ENEC? Anzitutto le facilitazioni per l'esportazione. ENEC è infatti un marchio riconosciuto in tutta Europa come equivalente ai singoli Lo standard internazionale SA 8000 definisce può adottare per dimostrare un comporta- Ma quali sono in pratica i vantaggi europeo che dimostra la conformità dei prodotti alle norme europee di sicurezza. marchi e dunque con un accesso privilegiato nel mercato. E' un marchio che garantisce la conformità alle norme europee. Offre una garanzia sul mantenimento nel tempo dello standard qualitativo del prodotto, grazie alla sorveglianza periodica alla quale sono sottoposti tutti i prodotti marchiati ENEC. Rappresenta un efficace strumento di difesa contro le istanze da responsabilità dei prodotti. Offre visibilità alle aziende certificate grazie voratori. I principi su cui si basa sono la tutela a una banca dati pubblicata su sito contro lo sfruttamento dei minori, il lavoro www.enec.com. obbligato e la discriminazione; la salute e la dalla collettività a tutte le organizzazioni strategiche a livello nazionale (Telecomunicazioni, Finanza, Trasporti, Energia, Salute, ecc.) per dimostrare la propria capacità di affrontare gli incidenti o i disastri recependo le direttive di riferimento. A supporto di tali aziende IMQ offre la certificazione secondo la norma BS 25999-2. UNA CERTIFICAZIONE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO sicurezza nell’ambiente di lavoro; le proce- Il Marchio ENEC viene rilasciato solo da Enti dure disciplinari, l’orario e la retribuzione; il di Certificazione europei indipendenti e rispetto della libertà di associazione e il di- accreditati, come IMQ (numero identifica- ritto alla contrattazione collettiva. La certifi- tivo 03). cazione etica rappresenta uno strumento di Le prove sul prodotto vengono effettuate gestione aziendale in grado di apportare alle in laboratori di prova accreditati localizzati imprese notevoli vantaggi, sia in termini di in tutto il mondo. Il successo del marchio miglioramento dell’immagine aziendale e di ENEC è già testimoniato dalle oltre 14.000 supporto nella strategia di comunicazione, certificazioni rilasciate, corrispondenti a sia a livello di accesso a nuovi mercati e mag- circa 32.000 prodotti. giore fidelizzazione di clienti interni ed 62 Per informazioni: La BS OHSAS 18001:2007 fissa gli standard [email protected] internazionali - applicabili ad aziende/enti esterni. Per maggiori informazioni: [email protected] di qualunque comparto - inerenti ai re- Per informazioni: quisiti del relativo sistema di gestione [email protected] [email protected] IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 63 Brevi IMQ SICUREZZA DOMESTICA IN 6 LINGUE rumeno, cinese e arabo. Di facile e immediata consultazione, l’opu- Una guida alla sicurezza multilingue, che scolo è strutturato in schede staccabili nasce anche dall'analisi delle statistiche suddivise in tre sezioni: “cosa devi sapere”, degli incidenti domestici che vedono “cosa devi fare”, “se senti odore di….”. E’ dedicato a gli stranieri residenti in Italia, il nuovo opuscolo IMQ che raccoglie i principali consigli per prevenire incidenti in casa. Tradotto in 6 lingue e disponibile gratuitamente, è distribuito su tutto il territorio nazionale grazie anche a un accordo con Caritas Italiana. nazionalità estera. “Paese che vai sicurezza che trovi” Una situazione dovuta sia alla mancanza è disponibile gratuitamente. di informazioni di base sull'impiantistica Per richiederlo: [email protected] tel. 025073281 Si intitola “Paese che vai sicurezza che utilizzare, senza alcun rischio, apparec- Sono stati insigniti di ben due premi Agorà trovi” il nuovo libretto IMQ dedicato alla chiature e impianti elettrici e a gas pre- per il miglior comunicato radio, gli spot sicurezza domestica e tradotto nelle 6 lin- senti nelle nostre case e conoscere i IMQ ideati e realizzati dall’Agenzia di Co- gue maggiormente diffuse nel nostro principali requisiti di legge che regolano municazione ADV Activa di Milano. paese, ossia inglese, francese, spagnolo, la sicurezza domestica. sempre più coinvolti donne e uomini di Tu piccola scatola, che ho tenuto stretto mentre fuggivo perché le tue valvole non si spaccassero, che ho portato dalla casa alla nave e dalla nave al treno, perché i miei nemici potessero ancora parlarmi accanto al mio letto, alla mia pena, l'ultima cosa alla sera, la prima alla mattina, delle loro vittorie e delle mie ansie, promettimi di non tacere all'improvviso. esistente in Italia, sia alle condizioni di precarietà nelle quali a volte gli stranieri si trovano a vivere (appartamenti sovraffollati, impianti non a regola, elettrodomestici recuperati o di scarsa qualità). IMQ, SPOT RADIO DA PREMIO Ecco allora questa raccolta di consigli per Il premio Agorà, la cui prima edizione risale al 1985, è uno dei più prestigiosi premi pubblicitari in Italia, creato dal Club Dirigenti Marketing con lo scopo di valorizzare ed incentivare la migliore comunicazione pubblicitaria; oggi è considerato un festival unico nel panorama italiano che premia non solo la creatività delle agenzie, ma anche delle aziende committenti. Agli spot IMQ è stato assegnato il primo premio assoluto “Oro nazionale Agorà” e il premio d’argento per il miglior spot radio a livello nazionale. La giuria, composta da 16 esperti e tecnici del settore, appartenenti alle più importanti associazioni di categoria, ha spiegato l’assegnazione dei premi con la seguente motivazione: “l’utilizzo ottimale della radio Bertold Brecht consente di creare un’atmosfera emozionale che cattura l’attenzione facendo risultare simpatica la comunicazione su una certificazione di qualità”. Palermo. Salvatore Limuti Presidente del Premio Agorà consegna i premi 64 IMQ NOTIZIE N. 88 Settembre 2008 65