Anno XXVII
Numero 88
Settembre 2008
IMQ, via Quintiliano 43 - MI
Poste Italiane S.p.A.
Spedizione in A.P. - 70%
DCB_Milano
88
IO E LA
RADIO
Intervista
a Renzo Arbore
TANTO
RUMORE
PER NULLA
Italia e inquinamento
acustico
SENTIRE BENE
PER SENTIRSI
MEGLIO
I consigli dell’otorino
UN ABBRACCIO
LIQUIDO
A scuola di diving
DENTRO LA SCATOLA MAGICA
Una giornata dietro le quinte
di radio R101
PRIMO PIANO
STORIE DI QUALITÀ
PRODOTTI DI QUALITÀ
• Telecomunicazioni e media: cosa succede
nell’era della comunicazione digitale
• L’altra faccia della medaglia: i rischi
dell’eccesso di informazioni
• Chi la radio la fa di mestiere
• Storia della radio in pillole
• Le radio universitarie
• Pannelli isolanti e fonoassorbenti
• Te lo misuro io il rumore
I L
M A G A Z I N E
P E R
U N A
V I T A
D I
Q U A L I T À
E
S I C U R E Z Z A
SOMMARIO
UN MODELLO
DA SCOPRIRE
PRIMO PIANO: TELECOMUNICAZIONI E MEDIA
3 “E’ L’ERA DEL DIGITALE, BELLEZZA!”
Cosa succede in una società così ricca di mezzi di comunicazione?
Di Giancarlo Zappa
Numero 88
Chi la pensava sepolta dalle nuove tecnologie, chi la pensava un prodotto ormai
8 NELL’ERA DELL’INTERNET 2.0
Ovvero la nuova generazione dell’Internet fatto dagli utenti
obsoleto, chi riteneva non avesse più nulla da dire. E invece no, la radio è li, viva,
10 TV ON DEMAND. Quando il palinsesto lo decide l’utente
forte e in continua crescita, come confermano anche i dati degli investimenti
11 TV SATELLITARE O DIGITALE TERRESTRE? Quello che c’è da sapere
pubblicitari che rappresentano il 6-7% del mercato pubblicitario complessivo. Un
12 LA RADIO DIGITALE. I vantaggi di un segnale continuo, sicuro e di costo limitato
Direttore Responsabile
Giancarlo Zappa
6
6 COMUNICAZIONE: MELIUS ABUNDARE QUAM DEFICIERE?
Il rovescio della medaglia: come reagisce la mente umana a fronte
di un sovraccarico di informazioni e di stimoli?
10/11
Capo redattore
Roberta Gramatica
Art direction
Antonio Fortarezza
Coordinamento grafico
Fortarezza & Harvey
prodotto che giornalmente richiama 38 milioni di ascoltatori e il cui successo non
è dato solo da una bella voce che parla al microfono o dalla buona programmazione musicale.
Se si trattasse solo di questo, allora forse sì che la radio avrebbe potuto risentire
[email protected]
della concorrenza degli ultimi prodotti dell’evoluzione tecnologica, come gli MP3
Hanno collaborato
o la musica da scaricare attraverso Internet. Dietro ad essa invece c’è molto di più
Federico Cerrato
e soprattutto c’è un mondo di professionisti, specializzati nei diversi settori, in
Alessandra Cicalini
Chiara Corsi
grado di trasformare le idee in realtà e di creare una comunicazione mirata con il
Eliana de Giacomi Pierini
proprio pubblico, fruibile su tutto il territorio nazionale.
Gioele Grisetti
Walter Molino
Direzione, Redazione, Amministrazione
Quello che sarà il futuro della radio - in digitale, sul web o in versione radiovisione
STORIE DI QUALITÀ: LA RADIO
28 STORIA DELLA RADIO
Una storia tutta Italiana che parte con Marconi
30 I GRANDI PROTAGONISTI DELLA RADIO: RENZO ARBORE
Intervista all’uomo che ha “re-inventato” la Radio
34 LA VOCE DEGLI STUDENTI
Le radio universitarie
36 OGGI IL PALINSESTO RADIO ME LO FACCIO IO
Le irresistibili opportunità della radio sul Web
- in questo contesto credo che sia di interesse relativo: ciò su cui invece ritengo
importante soffermarmi è l’esempio che la radio sta continuando a darci e cioè
PRODOTTI DI QUALITÀ: PER DIFENDERSI DAL RUMORE
Via Quintiliano 43
quello di un prodotto con la capacità di reinventarsi, unendo tecnologia a creati-
38 TANTO RUMORE PER NULLA
Inquinamento acustico: cosa sentono gli italiani?
20138 Milano
vità, informazione a divertimento, professionalità a fantasia. Requisiti che con
IMQ, Istituto Italiano
del Marchio di Qualità
tel. 0250731 - fax 0250991500
[email protected] - www.imq.it
molta probabilità rappresentano la vera chiave di successo di molti altri prodotti.
14
14 DENTRO LA SCATOLA MAGICA DI RADIO R101
Come nasce e come funziona una radio? Il dietro le quinte di R101
con le interviste ai conduttori e a tutte le principali figure professionali
che contribuiscono a fare di una radio una radio di qualità
40 VIA, VIA, VIENI VIA DA QUI
Pannelli isolanti e fonoassorbenti per isolare la casa
42 TE LO MISURO IO L’ISOLAMENTO
Come si misura l’efficienza dei materiali isolanti
30
38
Lasciando a ciascuno il gusto di scoprire e di approfondire i numerosi e interessanti altri temi affrontati in questo numero, auguro una buona lettura.
QUALITÀ DELLA VITA
44 SPORT: SCUOLE DI DIVING
Tutte le informazioni qui pubblicate possono
essere liberamente riprese citando la fonte
IMQ Notizie, trimestrale d'informazione sui
problemi della sicurezza e della certificazione.
Via Quintiliano 43 20138 Milano tel. 0250731
Direttore responsabile: Giancarlo Zappa
Autor. Tribunale Milano n. 17 del 17/1/1981
48 SALUTE: SENTIRE MEGLIO CON I CONSIGLI DELL’OTORINO
50 HOBBY: COLLEZIONARE RADIO D’EPOCA
48
54 LIBRI E VIDEO: CONSIGLI E RECENSIONI
56 VIAGGI E MUSICA: A PARIGI, CAPITALE EUROPEA DEL JAZZ
Stampa: Mediaprint - Milano
In conformità a quanto previsto dal D.lgs. 30 giugno 2003
n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali),
e fatti salvi i diritti dell'interessato ex ate. 7 del suddetto
decreto, l'invio di IMQ Notizie autorizza I'Istituto Italiano
del Marchio di Qualità stesso al trattamento dei dati personali ai fini della spedizione di questo notiziario.
RUBRICHE
58 Panorama News
56
60 Brevi IMQ
65 Curiosità
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
1
Primo Piano: Telecomunicazioni e Media
“E’ L’ERA DEL DIGITALE,
BELLEZZA!”
“E’ l’era del digitale, bellezza!” avrebbe commentato Humphrey Bogart. Ma cosa succede in questa società nella
quale si telefona con il computer, si ascolta la musica con
il televisore e si guardano i film col telefono cellulare?
2
IMQ NOTIZIE N. 88
Non c’è mai stata nella storia dell’umanità un’epoca così ricca di mezzi
di comunicazione. Ciascuno di noi ne
dispositivo elettronico, spesso comunicando con interlocutori che possono
trovarsi ovunque. È l'epoca del digitale,
nuovi mezzi di informazione e comunicazione, ma la disponibilità di una
rete mondiale e di facile utilizzo, come
ha a disposizione una gamma che au-
il quale, trasformando qualsiasi infor-
quella offerta da Internet, ha moltipli-
menta ogni giorno di più, come efficacemente testimoniato dalle vetrine
dei negozi di elettronica, ma ancora di
mazione in una sequenza di segnali
elettrici, la rende facilmente trasportabile a prezzi che tendono a zero.
cato quelle opportunità per una fattore esponenziale. Nel frattempo,
tutte le forme di espressione - dai
più dalla scena che si può osservare all'interno di un qualsiasi vagone Eurostar, nel quale i viaggiatori sempre di
più si intrattengono con ogni sorta di
Già la diffusione dei PC, negli anni '80 e
quindi l’applicazione dell’informatica
alle telecomunicazioni, ci avevano
fatto intuire le enormi potenzialità dei
testi, alla musica, al cinema - hanno
potuto essere rielaborate e immagazzinate in supporti sempre più piccoli
ed inviate a distanza, a velocità sem-
Settembre 2008
3
Primo Piano: Telecomunicazioni e Media
pre maggiori. Tale facilità ha anche modificato profondamente il concetto di proprietà intellettuale, e i consumatori si sono
presi delle libertà prima inimmaginabili, in
maniera che non è ardito giudicare irreversibile, rispetto alla riproduzione e al riutilizzo dei contenuti delle suddette forme
espressive.
Il Web stesso si è molto trasformato, a soli
15 anni dalla sua comparsa, dimostrando la
sua vera natura, che non è tanto quella di
connettere tra loro i computer, quanto di
mettere in comunicazione le persone, in
una dimensione di "conversazione" permanente che si manifesta in forme quali le interazioni tra i blog personali, la
partecipazione alle "reti sociali", i sistemi di
elaborazione collettiva della conoscenza
come i “wiki”.
Ma il Web non può essere considerato
come la più autentica e l’unica frontiera
della comunicazione digitale. È sotto gli
occhi di tutti, ad esempio, la trasformazione
del telefono cellulare, da semplice strumento per parlare, a dispositivo in grado di
garantire intrattenimento a 360 gradi, dalla
fotografia all'ascolto di musica, alla navigazione Web. La disponibilità di reti mobili ad
alta velocità, come l'Hsdpa, High Speed
Downlink Packet Access, combinata con le
più recenti politiche degli operatori che
propongono tariffe per la navigazione Internet a prezzi ormai popolari, ha già portato circa 3 milioni di italiani a navigare su
Internet col cellulare almeno una volta, e si
accinge ad introdurre una nuova rivoluzione nei modi di approcciarsi all'informazione ed alla comunicazione, senza più
alcun vincolo di spazio e di tempo.
Descrivendo questo fenomeno, si è parlato
di "informatica continua", per dire che la
nostra capacità di relazionarci con mezzi informatici, e conseguentemente con Internet, è ormai senza interruzione: sia che ci
troviamo a casa che in ufficio, in auto o in
un parco, abbiamo sempre a disposizione
un mezzo elettronico, che ci consente non
solo di accedere alle risorse presenti in rete,
ma anche di contribuire personalmente alla
creazione dei contenuti, magari inviando
una foto o un intervento sul blog. Possiamo
inoltre mantenerci in contatto costante con
gli altri membri delle "communities" che ci
siamo scelti, come rappresentative dei nostri interessi, idee, bisogni. Addirittura pos-
4
siamo sapere in tempo reale, e in ogni momento, dove si trovano e cosa stanno facendo queste persone, in una dimensione
di controllo reciproco che è talmente pervasiva da risultare, talvolta, persino fastidiosa.
La banda larga - cioè la capacità delle reti di
trasportare dati ad alta velocità - ha avuto
un ruolo primario in questo processo. Una
tecnologia come l’Adsl, in particolare, ha
consentito di installare collegamenti ad alte
prestazioni all’interno delle case, sfruttando
le infrastrutture telefoniche esistenti, cioè
senza bisogno di aspettare che le reti tradizionali fossero gradualmente sostituite dalle
costose fibre ottiche. L’introduzione dell’Adsl nelle famiglie ha modificato in profondità le modalità di accesso alla rete. La
disponibilità di abbonamenti “flat”, con
buone prestazioni e dal facile utilizzo, ha
fatto aumentare il numero degli utilizzatori
e ha provocato interesse per la fruizione di
contenuti multimediali tramite il computer,
prima la musica, poi i programmi televisivi
un lato, crescono i rischi, a causa delle accresciute capacità dei consumatori di aggirare le protezioni sulle copie imposte dai
produttori, come è già successo per la musica. Dall’altro, però, aumentano enormemente le opportunità, perché i film, ormai,
si possono vedere dappertutto: oltre che al
cinema (anche’esso in via di transizione
verso il digitale) e in TV, sul computer, sul lettori DVD portatili, e sui terminali mobili.
Anche sul lato della produzione, le tecnologie digitali facilitano molto le cose, permettendo di spostare molti degli oneri alla più
economica e rapida fase di post-produzione.
Un altro cambiamento importante sta per
avvenire, grazie all’introduzione, prevista in
Italia per la prossima estate, della tecnologia WiMax, la quale consente di ottenere
collegamenti Internet senza fili a banda
larga anche in territori privi di reti per la telefonia fissa. La rivoluzione della banda larga
arriverà perciò ovunque, ma questo permetterà anche un doppio incrocio di tec-
il televisore e si
guardano i film col
telefono cellulare? Il
fenomeno, da tempo
oggetto si studio, si
chiama “convergenza” e
ha molte conseguenze, sia
sul lato dell’offerta sia della
domanda. Per gli operatori,
soprattutto della telefonia, si
aprono nuove opportunità:
oltre alla telefonia fissa, a quella
mobile e ad Internet, essi oggi
possono offrire anche la TV e
combinare i vari media in molti
modi diversi. Per i consumatori,
cambiano le relazioni con gli oggetti
tecnologici e con i contenuti. Ogni oggetto è in grado di fare sempre più
cose, come certe “console” di videogiochi, che sanno anche riprodurre film su
DVD, navigare su Internet e fungere da canali di accesso a reti sociali specializzate. Gli
oggetti che sanno fare tante cose, però,
come il coltellino milleusi, non sanno fare
tutto bene, e se si rompono, i guai sono
e infine i film. Anche la telefonia è entrata
dentro il computer, grazie ad un’altra tec-
nologie, perché si potrà telefonare tramite
Internet sul cellulare, grazie alla combina-
nologia, il VoIP, e ad un’applicazione geniale
come Skype, che ha annullato le distanze
zione di VoIP e WiMax. Se l’efficienza del
WiMax sarà buona, i cellulari consentiranno
tra gli amici, i colleghi, le famiglie i cui membri vivono in Paesi tra loro lontani.
anche di ricevere contenuti video, provenienti sia dal mondo della televisione che da
Ma ancora di più cambia il rapporto dell’utente con i contenuti, che diventano fruibili in molte forme e canali diversi. Bisogna
Il cinema è in questo momento il settore
che subisce le maggiori conseguenze dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione. Da
quello del cinema
Ma cosa succede quando si telefona
con il computer, si ascolta la musica con
però imparare ancora più di prima a scegliere e discernere. Per mettere i media al
nostro servizio e non esserne sopraffatti.
IMQ NOTIZIE N. 88
moltiplicati.
Settembre 2008
5
Primo Piano: Telecomunicazioni e Media
Nell’era della comunicazione globale non fa
male un po’ di controcanto. Ovvero, è tutto
oro quel che riluce nel largo impiego delle tecnologie digitali? E, a fronte di un sovraccarico
di stimoli e di contenuti, come reagisce l’attenzione umana?
Comunicazione:
MELIUS ABUNDARE
QUAM DEFICIERE?
6
Di certo computer e cellulari ci facilitano
la vita, e per molte attività non potremo
più farne a meno. Gli esempi si spre-
cacia, non finirà per essere anche un po’
dannosa?
Come ha scritto di recente Khoi Vinh
mondo che ci circonda in simboli ed elementi interattivi che a volte perdiamo la
capacità di vedere il mondo senza me-
Post ha chiesto a molti ricercatori se le
giovani generazioni, abituate fin da su-
questa fase si mette al lavoro il corpo
striato, che è invece la sezione cerebrale
un caso che le strategie di business delle
multinazionali siano oggi particolar-
bito al multitasking, stiano sviluppando
dedicata alle azioni ripetitive. In so-
mente attente alla cosiddetta economia
cano: dal Web check-in ai biglietti del
treno, dai bonifici on line alle prenota-
web designer del New York Times “passiamo la maggior parte della nostra vita
diazioni”.
Da una parte, dunque, il mondo “fil-
zioni teatrali, finanche a qualche servizio
on
line
della
Pubblica
Amministrazione. Ma la crescente abi-
seduti davanti allo schermo di un computer che ci trasmette a getto continuo
dati da valutare e da elaborare. Anche
trato”, dall’altra la concentrazione distribuita in mille rivoli: un occhio
all'e-mail, l'altro al cellulare, il giornale
un cervello diverso dal nostro. Risposte
certe non ce ne sono ancora, ma di sicuro nel medio-lungo termine questo
stanza è come se sbriciolassimo le nostre energie: "tutte le attività
rimangono in superficie mentre la co-
dell’attenzione. In un mondo digitale
che produce un sovraccarico di stimoli e
di contenuti, la scarsità dell’attenzione
frammentare e distribuire l'attenzione
potrebbe avere conseguenze sull'abilità
noscenza sta in profondità. Uno può saltare da un posto all'altro e avere sapore
umana è il fattore critico per la creazione del valore, la chiave che orienta le
tudine a sottoporsi contemporanea-
quando non stiamo lavorando, vo-
sulla scrivania e il power point da rive-
mente a diverse sollecitazioni operative
e comportamentali (“multitasking”),
quella che gli studiosi chiamano “atten-
gliamo schermi ovunque. Aggiungiamo
complicazioni digitali a oggetti semplici
come il tostapane o il frigorifero e siamo
dere, un orecchio alla radio, il telefono
fisso, magari il Blackberry che ci ricorda
un meeting. Il nostro cervello, dicono gli
di focalizzare e sviluppare capacità critiche. Secondo il neuro scienziato Jordan
di tutto. Può essere molto abile nella
ginnastica cognitiva, avere un bello slan-
masse di utenza verso la fruizione di informazioni, l’utilizzo di servizi, il con-
Grafman esiste una parte del nostro cervello, l'ippocampo, dedicata a immagaz-
cio e gesto atletico nel saltare tra computer, tv, palmare, posta elettronica,
sumo di prodotti. Una “cyber economy”
in cui è consigliabile restare coi piedi
zione parziale continua”, cioè il tentativo di allargare al massimo i confini
della nostra concentrazione nella speranza, spesso vana, di aumentarne l'effi-
sicuri che una buona interfaccia sia la
soluzione per tutto”. Vinh, che di mestiere fa il designer, aggiunge che
“siamo così concentrati a tradurre il
studiosi, non era abituato a tutte queste attività contemporanee, eppure sta
rapidamente trasformando le sue funzionalità. Poco tempo fa il Washington
zinare e raccogliere dati, che si attiva
quando la conoscenza procede gradualmente e che si ferma quando en-
lettore Mp3, blog e quant'altro, può
esercitare la mente e ricavarne divertimento, ma non è detto che sia in grado
ben piantati per terra: per riaffermare la
distanza tra uomo e macchina varrebbe
la pena spegnere il cellulare, almeno
triamo in modalità multitasking. In
di produrre nuove conoscenze”. Non è
ogni tanto.
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
7
Primo Piano: Telecomunicazioni e Media
NELL’ERA
DELL’INTERNET
2.0
Cliccare. Leggere, navigare, scaricare, scrivere e-mail, chattare. Neanche il tempo di prenderci l’abitudine
che è già tutto cambiato.
Siamo nella nuova era dell’”User Generated Content”! Così ci hanno spiegato
non è che un nuovo modo di “fare” l’Internet, in cui gli utenti – le centinaia di
quando, senza sapere che eravamo al
Web 1.0, siamo precipitati nel mondo
milioni di utenti nel mondo – non sono
più (solo) interessati ma passivi spetta-
del Web 2.0, ovvero dell’Internet fatta
davvero dagli utenti, da tutti gli utenti.
tori di quel che passa la rete, ma diventano protagonisti, produttori e attori di
I “PRINCIPI”
DEL WEB 2.0
Alla fine, c’è ben poco di complicato:
quando la rete c’è cascata tra capo e
contenuti multimediali originali, rielaborati, potenzialmente condivisi ed
La saggezza degli utenti: con questa definizione si pensa al funziona-
collo, poco più di una decina d’anni fa,
sembrava già straordinario che ci po-
emendabili da milioni di persone. YouTube, Facebook, Wikipedia, il mondo dei
mento di Digg.com, in cui il successo
di un articolo è deciso dagli utenti che
tessimo scambiare un’e-mail con
l’amico o il collega di un’altra città, a
blog, Flickr, aNobi, eBay, Digg, Second
Life: sono alcuni tra i più diffusi spazi
lo votano.
Il Web inteso come piattaforma: se-
costo zero e in tempo reale. E l’Internet
sembrava così piena di contenuti, soprattutto parole scritte, che con le vec-
Web in cui la creatività e il protagonismo degli utenti si è più manifestato
negli ultimi anni. Non è un caso che uno
condo Tim O’Really significa mettere a
disposizione un servizio che non po-
chie connessioni a 56 kb c’era poco da
dei giornali più famosi del mondo,
trebbe vivere senza il Web.
Partecipazione degli utenti: questo
sperimentare.
Poi, dopo la bolla speculativa e il crollo
l’americano Time, nel gennaio 2007
abbia dedicato la sua tradizionale copertina di “uomo dell’anno” al monitor a
è il punto fondamentale che divide i
vecchi siti dai nuovi servizi Web come
YouTube e Flickr in cui gli utenti sono
della new economy che sembrava
specchio di un computer, così da riflet-
anche gli autori.
poter bandire la parola Internet dai consigli d’amministrazione di una qualsiasi
azienda seria, si è capito che l’esplo-
tere l’immagine del lettore, con la
scritta “You”. E proseguiva: “Si, tu. Tu
controlli l’era dell’informazione. Benve-
Usare il Web come è stato ideato:
Paul Graham riferisce di un incremento
nell’usabilità che è stata raggiunta at-
sione della rete sarebbe dovuta necessariamente passare dal potenziamento
nuto nel tuo mondo”.
traverso un buon design, grazie a tec-
delle infrastrutture, leggasi banda larga.
Da allora – a parte qualche eccezione – è
successo tutto molto in fretta: per dire,
Internet continua la sua evoluzione trasformandosi da rete in “social network”,
una piattaforma di relazioni che ha
uno dei più accesi dibattiti delle prima-
cambiato profondamente la sua stessa
rie democratiche negli USA tra Hillary
Clinton e Barack Obama è stato tra-
missione. Se prima l’uso del Web era essenzialmente di consultazione, oggi la
smesso solo in diretta Web e ha raggiunto quasi cento milioni di cittadini.
rete è un ambiente di relazione che permette nuove forme di contatto e di
espressione della propria personalità. Le
Come è potuto accadere? Tutto merito
della banda larga? Non esattamente.
nuove applicazioni favoriscono la diffusione di contenuti multimediali (testi,
Come ogni contenitore, anche la rete
aumenta il suo valore in rapporto al
immagini e suoni) prodotti dagli stessi
utenti, e tutte le informazioni di questo
Questa tabella è la traduzione sintetica
contenuto. E soprattutto, come ogni
fenomeno, è tanto più contagioso
tipo possono essere facilmente rielaborate, condivise, commentate. Il Web 2.0 è
pointouch.com” del giornalista inglese
quanto più le persone - le persone comuni, gli utenti - sono in grado di alimentarlo, di contribuirne alla crescita.
dunque una rete sociale, costituita da
un gruppo di persone connesse da interessi comuni, opinioni simili e/o divergenti, interessate a interagire e facilitate
da una partecipazione a costo zero.
principali: “What is Web 2.0” di Tim
Siamo al punto, dunque. Il Web 2.0 altro
8
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
nologie semplici e anche perché è
stato permesso agli utenti di organizzare le loro informazioni liberamente
(si veda Flickr e del.icio.us).
Nulla: molti asseriscono che il Web 2.0
non esiste, ma è innegabile che esso
rappresenta una rivoluzione nei nuovi
siti. Il Web 2.0 è ancora una espressione giovane. Ci rendiamo conto di
cosa sia, ma non riusciamo ancora a
definirne i contorni.
di quella pubblicata dal blog “www.twoIan Delaneye prende spunto da tre fonti
O’Reilly, “Web 2.0” di Paul Graham e “User
Survey” di Jason Fried.
9
Primo Piano: Telecomunicazioni e Media
TV ETV
SATELLITARE
DIGITALE TERRESTRE:
ON DEMAND
OVVERO QUANDO IL PALINSESTO LO DECIDE L’UTENTE
A voler fare della filosofia, la “tv on demand” è il contrario esatto del principio di
comunicazione televisiva: non è più il provider a stabilire il palinsesto ma è l’utente
COSA C’È
DA SAPERE
chia antenna da tetto o da balcone, da
qualche anno le nostre città sono “arredate”
da poco discrete (almeno alla vista) parabole
satellitari. Si tratta, per lo più, dei 4,4 milioni
di abbonati Sky, semi-monopolista in Italia
per la tv trasmessa via satellite. Come la tv
a decidere quali programmi vedere e, soprattutto, quando. L’unico limite resta il
tradizionale, anche quella satellitare è diffusa tramite onde radio, con la differenza
“bouquet”, ovvero l’offerta di programmi
(intrattenimento, film, sport, documentari
che nel primo caso le onde radio sono
emesse da ripetitori posti sulla superficie
etc) tra cui scegliere. Tecnicamente è una
rivoluzione: nella tv tradizionale l’emit-
terrestre, nel secondo i trasmettitori sono
posizionati su satelliti per telecomunicazioni
geostazionari. La televisione satellitare è
tente trasmette comunque il programma,
decidendo quando mandarlo in onda, e lo
ormai quasi del tutto digitale, anche se il
spettatore può scegliere se vederlo, sia
che si tratti di tv gratuita (per esempio le
reti commerciali Mediaset e La7), sia che
passaggio dall’analogico è stato abbastanza
laborioso, visto che le immagini in movimento della televisione necessitano di
debba pagare un canone annuo (come nel
grandi quantità di informazione elettronica
caso della Rai), sia che si tratti di pay-tv
(vedi Sky: tramite abbonamenti ai vari pacchetti o pay-peer-view). Nel caso della tv
digitale (e si può parlare di tv digitale solo
quando questa riguarda tutte le componenti della trasmissione).
on demand, invece, il programma è tra-
La tv digitale terrestre, che si sta lentamente
diffondendo in Italia, ha il grande vantaggio,
smesso solo se l’utente lo richiede, e non
è immesso nell’etere ma in un canale di
comunicazione riservato tra editore e
rispetto alla tv tradizionale, di essere trasmessa tramite un'onda elettromagnetica
che trasporta un flusso di dati binari, che
spettatore. Questa modalità one-to-one,
per garantire un segnale televisivo di qua-
rappresenta
lità, necessita naturalmente la disponibilità
e l’uso di tecnologie potenti e innovative.
Non è un caso che le più evolute applica-
fedelmente,
istante
per
istante, il segnale video originale. Mentre il
segnale analogico può subire deterioramenti durante la trasmissione, il segnale digitale non subisce alcuna distorsione. Non
solo, ma nel pacchetto di dati trasmessi, in-
zione di tv on demand siano sviluppate
sulle reti per telecomunicazioni proprie
della televisione via cavo (scarsamente dif-
sieme a immagini e suoni, possono essere
incorporati altri dati come software, imma-
fusa in Italia ma largamente adottata negli
USA) e di Internet. Nel caso della trasmissione via Web, il minimo necessario è una
gini fisse, comandi, arricchendo la modalità
di fruizione degli utenti con un livello di in-
linea a banda larga in fibra ottica (come Fastweb) o su cavo ADSL (connessione of-
terattività paragonabile a quella di un personal computer. In sostanza, mentre con le
ferta dai principali operatori di
telecomunicazione). Un esempio ormai
trasmissioni analogiche gli impianti funzionano da semplici ricevitori, con le trasmis-
abbastanza diffuso di tecnologia televisiva
in grado di fornire il video on demand, in
sioni digitali è possibile interagire con
l'emittente attraverso un ricevitore, consentendo al pubblico, ad esempio, di partecipare a quiz, rispondere a domande e
Italia, è l’ IPTV (Internet Protocol Television), sistema che utilizza l'infrastruttura
di trasporto dei dati Web per veicolare
contenuti televisivi in formato digitale.
10
Tv satellitare, digitale terrestre, cavi, parabole: proviamo a fare ordine. Oltre alla vec-
sondaggi, fruire di servizi del proprio
Comune o eseguire operazioni bancarie.
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
11
Primo Piano: Telecomunicazioni e Media
LA RADIO DIGITALE
L’idea di trasmettere in
digitale risale ai primi
anni ‘80, nell’ambito del
progetto europeo “Eureka 147” che ha definito
il protocollo DAB (Digital
Audio Broadcasting) per
le trasmissioni digitali e
ha gettato le basi per gli
ulteriori sviluppi e integrazioni nazionali.
12
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
A sancire la fine del quasi trentennale
stallo sperimentale è la nascita a Roma,
ranno sullo schermo della radio: immagini, notizie aggiornate, i titoli delle
a marzo di quest’anno, dell’Associazione per la radiofonia digitale in Italia,
canzoni in onda, i nomi degli interpreti
o, ad esempio, la copertina del cd o
fondata da Rai Way, Areati-Corallo e
RNA (Radio Nazionali Associate), con il
l’ultima foto che ritrae il cantante in
concerto. Un vero salto di qualità ri-
preciso scopo di promuovere e stimolare l’avvio della tecnologia radiofonica
spetto all’attuale funzione RDS (Radio
Data System), associata alla radio ana-
digitale garantendone il pluralismo.
Fino ad oggi, infatti, le trasmissioni ra-
logica, che fornisce poche e generiche
informazioni. Altro vantaggio del si-
diofoniche, realizzate sia con sistemi
digitali che analogici, diffondono comunque il segnale nell’etere, in for-
stema digitale consiste nel non dover
effettuare ricerche di programmi e
sintonizzare l’apparecchio, la memo-
mato analogico, riservando l’utilizzo
rizzazione viene effettuata dal ricevi-
esclusivamente in digitale solo allo
streaming via Internet. In Italia esistono infatti pochi operatori che già
tore stesso nel momento in cui
“aggancia” il segnale.
Quasi tutti i produttori di impianti hi-fi
affiancano il digitale alla trasmissione
e lettori multimediali hanno già ora in
in FM: Radio Rai, Club Dab Italia, ed
Euro Dab sono le principali e trasmettono vari programmi inseriti in un pac-
catalogo apparecchi in grado di leggere il segnale digitale. Rispetto all’Italia, infatti, altri paesi europei hanno già
chetto o bouquet.
sviluppato la trasmissione del segnale
La grande rivoluzione digitale rimane
quindi il passaggio a un protocollo di
trasmissione coerente con le attuali
tecniche di produzione, una soluzione
digitale; nel Regno Unito, ad esempio,
viene già coperta la maggior parte del
territorio con segnali digitali. In questo
paese le vendite di ricevitori digitali su-
che permetta di trasportare in un sin-
perano ormai quelle delle “vecchie”
golo canale più programmi radiofonici
veicolati .
radio FM.
Tra gli altri vantaggi del sistema com-
Quali saranno in concreto i vantaggi di
pletamente digitale, come dimostrato
una trasmissione radio completamente digitale? Dal punto di vista della
qualità di ricezione il sistema digitale
dall’esperienza inglese, il costo limitato per l’infrastruttura tecnologica, a
tutto vantaggio delle radio locali che,
garantisce un segnale continuo e sicuro, privo di interferenze e effetti ne-
con limitati investimenti, possono trasmettere in aree limitate, garanten-
gativi dovuti a ostacoli sul percorso.
Questo poiché l’onda sonora viene
dosi una raccolta pubblicitaria sia di
aziende nazionali che delle numerose
scomposta, inviata sotto forma di pacchetti dati e poi ricomposta a destina-
piccole aziende e commercianti locali
consapevoli di raggiungere diretta-
zione. Questo consente, come nella
telefonia cellulare, un segnale co-
mente il proprio target.
Sembra quindi che anche la radio sia
stante e pulito, con una qualità equiparabile al CD.
pronta per un salto di qualità che, se
correttamente gestito, le permetterà
La possibilità di inviare più dati nella
stessa frequenza permetterà poi di
di colmare il gap esistente tra radio
tradizionale e online, rinnovando il
trasmettere più programmi per ogni
canale, corredandoli con l’invio di informazioni aggiuntive che compari-
rapporto interpersonale che da sempre ha caratterizzato questo mezzo.
13
Storie di Qualità: Radio R101
DENTRO
LA SCATOLA MAGICA
14
“La radio e' un modo per rendere felici gli
altri”, diceva Lupo Solitario, il mitico discjockey americano Wolfman Jack; “io ho salvato
tanta
gente
dalla
solitudine
e
dalla
depressione, ma soprattutto ho fatto innamorare
tante coppie con le mie dediche”. Che meraviglia:
conoscete un lavoro più bello di uno che ti permette di rendere felici le persone? Forse non ce ne
sono molti. E visto che non capita tutti i giorni e con
tutti i mestieri, abbiamo deciso di andare a scoprire
cosa succede dietro le quinte di questa scatola magica che regala serenità e compagnia. In particolare siamo andati a R101, una radio alla sua terza
vita che in soli 3 anni dalla sua rinascita ha quasi triplicato gli ascolti e ha fatto della tecnologia, dell’informazione e dell’elegante spensieratezza i suoi
cavalli di battaglia. E come colonna sonora ha
scelto la musica degli anni 80, 90 e di oggi.
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
15
Storie di Qualità: Radio R101
L’APPARENTE LEGGEREZZA
DI ESSERE DIVERTENTI
Qual è il loro segreto? Quello di lavo-
sala registrazione e inizia la sua pun-
rare divertendosi. E infatti il clima, in
tata giornaliera on air, con la stessa na-
siasmo. E non solo perché appena dentro ti
apparenza, è quello di quando eravamo al liceo, sempre tutti pronti alla
battuta, allo sfottò, allo scherzo. Ma
turalezza con la quale noi potremmo
chiedere un caffè al bar.
O se Serena, una delle autrici, risponde
può capitare di trovarti di fronte a Sergio Si-
dietro a tutto ciò c’è molto studio e
tanta preparazione, tutta quella pale-
al telefono delle chiamate in diretta
con una gentilezza che ti verrebbe da
roni o a Lester che ti salutano con una battuta
stra che ti fa essere pronto a qualsiasi
imprevisto.
chiamarla tutti i giorni per avere consigli e aiuto, ma nello stesso tempo ti
che ti fa iniziare la giornata sorridendo. Cam-
Un po’ come succede nella musica
jazz: per poter improvvisare devi avere
spiega con professionalità e precisione
che cosa sta succedendo nei 3 schermi
minando lungo il corridoio che porta allo stu-
una solida base di teoria e tecnica musicale; poi, puoi permetterti tutti i virtuosismi che ti vengono in mente. In
collocati davanti al conduttore in
onda. E di nuovo ti sorprende la naturalezza di quelli che lavorano in radio,
radio è lo stesso, perché l’improvvisa-
ma capisci anche che la radio deve es-
zione, la gestione dell’imprevisto e del
tempo sono tra le principali doti richieste. E allora non ti puoi stupire se
sere così, come una ballerina: agile,
fresca e snella, capace di volteggiare
con grande facilità. Ma come dietro a
Marco Balestri rimane a parlare tranquillamente con te fino a 10 secondi
prima dall’inizio del suo programma e
poi, con tutta calma, si accomoda in
una pirouette perfetta ci sono ore e
ore di esercizio e di tecnica, così dietro a una radio c’è tecnologia, tanto
studio e molta programmazione.
La prima cosa che ti colpisce quando entri
negli studi di via Ventura 3 di Milano è l’entu-
dio di registrazione, se dai una sbirciatina negli
uffici, incontri i volti di persone soddisfatte, attente e serie davanti ai loro computer, ma con
quella luce negli occhi che ti fa capire che
stanno facendo qualcosa di bello.
16
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
17
Storie di Qualità: Radio R101
FARE IL
CONDUTTORE?
SEMPRE MEGLIO
CHE LAVORARE
Paolo Cavallone
Sergio Sironi
Paolo Dini
Lester
Max Novaresi
Tamara Dona’
Marco Balestri
Iniziai a lavorare in radio
perché spendevo tutti i
miei soldi nell’acquisto di
dischi. Poi qualcuno mi
suggerì che se avessi lavorato in radio avrei potuto
duplicarmi tutta la musica
che volevo gratuitamente. Da allora presi a
divertirmi
come
un
matto, riuscendo anche a
risparmiare i soldi per
uscire a cena con gli amici.
Il microfono non è una
maschera dietro cui noi ci
nascondiamo. E’ il nostro
modo di esprimerci. C’è
chi vive per essere riconosciuto per strada. A noi appaga il fatto che la nostra
voce serva per descriverci.
La potenza delle parole è
incredibile: se sai usarle
bene, è devastante. E’
proprio vero che “La radio
è il teatro della mente”.
Quando entro in trasmissione non so mai con cosa
inizierò e con cosa finirò.
Ho una trentina di spunti,
preparati con gli autori,
ma tra questi non so quali
userò. E’ il bello della
radio: una volta che hai
preparato tutto nei minimi particolari, puoi divertirti a smontare per poi
ricostruire a seconda della
tua improvvisazione.
La radio chiede molto, ma
offre anche tanto. Dietro
a uno schermo TV invece
è tutto più facile perché
l’immagine ti aiuta a riempire i tempi ed eventuali
vuoti di contenuto. In
radio no: qui sei tu, il microfono e gli ascoltatori.
Non è consentito barare.
Devi per forza essere te
stessa e offrire sempre
degli stimoli.
Sono molto interessato
alle persone e la radio è un
modo per poterle conoscere. Per questo nei miei
programmi ho cercato
anche di usare un tono diverso da quello a cui
spesso si è abituati in radio.
Ho privilegiato un tono più
personale, più confidenziale, che desse insomma
fiducia alla persone e desiderio di confidarsi.
Il giovane Holden si chiedeva dove
andassero a finire le anatre di Cen-
stesso. Ma comunque sia la genesi,
l’importante è che tutto risulti sempre
Quando ho conosciuto
la mia futura suocera, la
Una delle prime volte in
cui mi sono esibito dal
tral Park quando il lago si ghiacciava. Noi ci chiedevamo dove
spontaneo e immediato, mai artefatto.
E per riuscire il segreto è di continuare
prima cosa che mi
chiese fu “che lavoro
vivo, a fine spettacolo
sono stato avvicinato
andassero a finire i conduttori una
volta terminata la loro diretta. Ora
a divertirsi e giocare insieme. Perché,
come tutti noi spesso usiamo dire, fare
fai?”. Risposi “lavoro in
radio”. Allora lei replicò
da uno spettatore che
mi ha detto “lei è un
lo sappiamo: i conduttori si mettono
attorno a un tavolo con il gli autori e
il conduttore radio è decisamente meglio che andare a lavorare”.
“ok, seriamente: che lavoro fai?”
comico mica da ridere!”.
Sono stato depresso
per molti mesi…
preparano le puntate del giorno dopo.
Il che vuol dire predisporre delle sorte
di canovacci degli argomenti da trattare, spesso selezionati sulla base dei
temi di attualità e delle notizie che ininterrottamente arrivano dalle agenzie
stampa. Ma finché non si entra in trasmissione nulla è definitivo: all’ultimo
momento, per una notizia, un evento
o un intervento telefonico da parte dei
radioascoltatori, tutto potrebbe cambiare; e così, anche durante la diretta,
gli autori devono garantire la loro presenza e essere pronti ad adattare testi
e scalette agli imprevisti.
Entrando nelle competenze specifiche,
quali caratteristiche sono richiesta a un
Il conduttore, allora, non è necessariamente autore di se stesso o al
l’importanza delle pause. Ci vuole creatività,
preparazione, formazione, prontezza, spirito. Ma soprattutto tempismo” dice Sironi.
contrario portavoce di testi altrui?
“Molti conduttori“ ci ha risposto Paolo
Cavallone “potrebbero lavorare anche
da soli, sui testi scritti direttamente da
loro. Ma in radio, forse più che in altri
ambienti, ‘l’unione fa la forza’ o, meglio, ‘fa l’immaginazione’. Perché è
proprio l’unione delle idee degli autori
con le nostre che permette al pro-
conduttore Radio? “Il senso dei tempi e
“Il ruolo del conduttore radio negli anni è
cambiato” prosegue Paolo Dini “inizialmente erano degli speaker che annunciavano le canzoni, poi divennero dj e ora sono
veri e propri conduttori in carne e voce. Per
iniziare a lavorare in radio, fino a una ventina
di anni fa bastava avere una bella voce, una
grande passione per la musica e la disponi-
infrastrutture necessarie invece in televi-
ascoltare. Deve avere la sensibilità di capire
cosa piace all’ascoltatore e avere l’umiltà di
mediare tra quello che piace a lui e quello
sione”.
Anche Tamara Dona’ non è arrivata alla
radio partendo dalla musica, ma dal teatro
che invece piace agli ascoltatori. Il condut-
“poi ebbi l’opportunità di fare un lavoro con
tore deve essere curioso, motivato, entusiasta coinvolgente e deve farsi sentire
partecipe e interessato a tutto quello che
un’emittente radiofonica e mi innamorai di
questo mezzo che per me è stata una palestra di vita importante. Davanti a un microfono non puoi nasconderti, davanti a un
può coinvolgere il radioascoltatore”.
microfono devi sforzarti in tutti i modi di esMa tutti i conduttori radio nascono anzitutto con una grande passione per la
sere te stessa, perché solo così, dall’altra
parte, gli ascoltatori riescono a sentirsi coin-
musica? “No, assolutamente” ci dice Marco
Balestri “io avevo una laurea in filosofia e un
volti e interessati”.
Essere se stessi non è sempre facile. E
anche ai conduttori può capitare di
posto in università; entrai in contatto con la
Rai per caso e mi consigliarono di mettere a
gramma di essere sempre divertente,
fresco, mai ripetitivo”.
bilità a impegnarsi gratuitamente o con
compensi inconsistenti. Oggi il conduttore
“Lo stesso valga per i personaggi di
fantasia e le caricature di quelli reali”
deve sapere anzitutto offrire contenuti.”
“E devo saper controllare i tempi di atten-
aggiunge Sergio Sironi “i bisticci di parole del Luca Giurato proposto da Mas-
zione dell’ascoltatore che segue lo stesso
percorso sinusoidale della radio” aggiunge
meraviglioso mondo che è la radio. E visto
che parlavamo di caratteristiche richieste al
conduttore, aggiungo, a quanto già detto,
simo Lopez (per dare “pane al cane e
vino al pino”); le gaffes del ‘presenta-
Lester. “Per cui a momenti intensi devono
seguire momenti più leggeri e spensierati.
che secondo me la qualità principale di chi fa
il nostro lavoro è quella di avere idee e di sa-
altro? “La radio è taumaturgica” ci dice Lester “è come una bacchetta magica che
tore number 1 Mike Bongiorno’, o personaggi come Lele Mosina, il poeta Luis
Pinga, Gina Dailan guru della Congrega
dei Marroni, nascono sia a tavolino, sia
Anche la voce deve alternarsi tra alta e bassa.
Così come le musiche. Il conduttore deve
perle mettere in pratica. La radio ti consente
di poter realizzare tutto quello che vuoi:
essere capace di seguire queste onde, deve
essere capace di divertire, far pensare, intrattenere, anche consolare, ma soprattutto
semplicemente stimolando la fantasia con
la tua voce, con i suoni, con le musiche. Il
tutto senza dover pagare l’ingombro delle
offre così tanta intensità che quando entri
in studio riesci a dimenticare tutto il resto.
La bacchetta si muove e tu vieni portato in
un’oasi di pace. E a tutto il resto ci pensi
dall’improvvisazione del conduttore
18
LE VOCI SENZA VOLTO
IN UN’OASI DI PACE
frutto la mia bella voce e la dizione impostata. Seguii il loro consiglio e scoprii questo
IMQ NOTIZIE N. 88
avere i giorni no o dei problemi personali. In questi casi sono il mestiere e la
professionalità che consente loro di entrare in sala registrazione con la stessa
brillantezza di sempre, lasciando i problemi personali fuori dalla porta, o c’è
quando esci”.
Settembre 2008
19
Storie di Qualità: Radio R101
I “CYRANO” DELL’ETERE
Andrea Amato
I dati Audiradio dicono se un personaggio piace o non piace, alla
fine. Ma tra il nostro lavoro quotidiano e la consacrazione degli
ascolti passano mesi. Il segreto è
saper coniugare al meglio intuizione e pianificazione, la conoscenza del linguaggio radiofonico
e gli spunti che ci vengono dall'interazione con gli ascoltatori.
20
Ma gli autori e i battutisti, quelli che aiutano i conduttori a elaborare spunti e
brevi. Ogni intervento deve avere un contenuto e non può essere fatto di sole parole.
idee, non sentono un po’ sacrificato il
loro ruolo che non ha voce se non per
Tutti i testi, prima di andare in onda vengono
supervisionati: questo per garantire la linea
interposta persona? Sembra per niente. E
ci teniamo a fare una premessa. Gli autori e i
editoriale scelta dalla Radio ma anche per accertare le tonalità che devono essere in sin-
redattori di R101 costituiscono un gruppo di
giovani ragazzi e ragazze tutti di aspetto così
tonia con quella dei conduttori e per
assicurare il mantenimento della linea espres-
piacevole che starebbero benissimo davanti a
una telecamera. Eppure in loro non sembra
siva scelta dalla Radio che nel caso di R101 è
di una radio informale, ma mai sgarbata o
esserci bisogno di questa visibilità.
Sono in 15 e si dividono tra autori, redattori e
polemica o volgare. E anche l’ironia, la parodia di alcuni personaggi, è sempre calibrata
battutisti, quest’ultimi più sensibili all’intrattenimento comico. A coordinarli Andrea
Amato, un giovane professionista dal curri-
per divertire e mai per fare del sarcasmo
pungente, offensivo e fine a se stesso”.
Ma gli autori non si limitano a scrivere. La
culum già molto consistente fatto di giorna-
loro attività richiede anche competenze
lismo, conduzione e ideazione programmi.
Quali sono le caratteristiche richieste a
un buon autore? “Anzitutto la capacità di
redazionali, il che in pratica cosa significa? “In caso di programmi di interazione
con gli ascoltatori (ad esempio Sportello Cen-
leggere una notizia da una prospettiva di-
tounico, Mitico, Molto Personale) al redattore
versa o insolita. Tutti i nostri autori arrivano da
percorsi differenti, da scuole di comunicazione ma anche dalla facoltà di legge. E tutti
è richiesto di filtrare le telefonate, accertarsi
della sincerità e dell’attendibilità degli interlocutori, scegliere tra i numerosi messaggi sms
sono legati dal comune denominatore di
saper cogliere e filtrare le informazioni e di
o di posta elettronica i più pertinenti e significativi con l’argomento trattato, per poi con-
saper tradurre il tutto in un linguaggio chiaro,
semplice e sintetico, ma nello stesso tempo
caldo. In radio il tempo è breve e bisogna sa-
tattare i mittenti e istruirli sulla messa in onda
in diretta e, contemporaneamente, dare indicazioni, tramite computer, al conduttore
perlo ottimizzare nei miglior dei modi. Scrivere un testo per la radio significa scrivere per
l’orecchio e non per l’occhio. Il linguaggio
deve essere colloquiale e deve utilizzare frasi
sul profilo e il motivo della telefonate del radioascoltatore con il quale sta per entrare in
conversazione. Il tutto ovviamente sempre in
una manciata di secondi”.
IMQ NOTIZIE N. 88
I PROFESSIONISTI
DELL’”ULTIMO MINUTO”
A R101 ogni ora scatta il minuto di informazione. E se uno ci fa bene attenzione
Una tensione che farebbe tremare i polsi a
chiunque, ma non a loro, gli esperti dell’ul-
è incredibile il numero di notizie che si
possono dire, se scritte a regola d’arte,
timo minuto che l’ansia e l’imprevisto hanno
imparato a gestirli con efficienza e noncha-
in solo 60 secondi. Ma come ci si riesce?
“Il giornalista deve essere bravo ad indivi-
lance.
Parlando con i giornalisti ci è stato inevitabile
duare anzitutto le notizie più importanti tra
le infinite che arrivano via Internet, dalle
pensare a un famoso giornalista dello
schermo: il Dentone di Alberto Sordi. Un pro-
agenzie stampe a dalle redazioni dei tg con i
quali R101 lavora” ci dice Aldo Preda respon-
fessionista preparatissimo, ma osteggiato
nella carriera televisiva a causa di una denta-
sabile del gruppo di 8 giornalisti che lavorano
in R101. “Quando necessario, deve verificare
tura ingombrante. Succede lo stesso in
radio? Un bravo giornalista potrebbe
la notizia alla fonte ed eventualmente provvedere a un’intervista che deve registrare,
ottimizzare e montare da solo attraverso ap-
fare radio se la sua voce fosse gracchiante o spiacevole? Salvo eccezioni Aldo
ci ha detto di no, ma non dimentichiamo
positi software di produzione. A quel punto
che Jovanotti nonostante la “s” capricciosa è
può finalmente passare alla stesura della notizia, che deve essere comunicata con un linguaggio immediato, simile a quello parlato
stato uno dei più noti DJ e che una voce roca
come quella di Sandro Ciotti fu una delle migliori tra i radiocronisti sportivi.
per semplicità, ma molto più sintetico e preciso e sempre tenendo ben presente il target di riferimento. Proibiti dunque gli
aggettivi inutili e pomposi, vivamente consi-
Aldo Preda
“Le notizie in un minuto”, il formato scelto da R101, si è rilevato essere una formula vincente.
I radioascoltatori apprezzano la sintesi e l’essenzialità delle notizie fornite e l’aggiornamento continuo
disponibile ogni ora. Il nostro lavoro
è dare le informazioni, ma all’interno dei nostri radiogiornali siamo
gliati invece i periodi brevi, i termini molto
precisi e concreti. Il tutto fatto non certo
riusciti a guadagnarci anche momenti di approfondimento nei
nella calma più assoluta visto che ogni ora si
va in onda e una nuova notizia può arrivare
anche 10 secondi prima della diretta”.
quali riusciamo ad offrire agli ascoltatori notizie curiose o nuove prospettive di riflessione,
Settembre 2008
21
Storie di Qualità: Radio R101
METTIAMO
UN PO’ DI MUSICA
Paolo “Ravasi” Bellomi
La musica, è il primo motivo di sintonizzazione su R101. Una programmazione musicale che lavora
sulle canzoni che hanno emozionato, senza dimenticare la musica di oggi. Considero una grossa
sfida selezionare ogni giorno la
musica che i nostri ascoltatori si
aspettano di ritrovare sulla nostra radio, tanto da sceglierci
come la loro preferita.
22
LÀ DOVE LE IDEE SI TRASFORMANO IN SUONO
Nella specializzazione ed evoluzione
dei diversi ruoli in radio, il program-
una grande passione: la Musica.
Il mio è forse il ruolo professionale che in
Una figura forse meno conosciuta, ma
fondamentale in ogni radio, è quella
tempo assai determinata.
“Il responsabile di produzione” ci racconta
matore musicale può essere un po’
considerato come il nipotino dei vec-
radio è stato maggiormente influenzato
dall’evoluzione tecnologica. Se una volta
del responsabile di produzione. Senza
di lui (anzi, senza di lei dovremmo dire visto
Anna “lavora da una parte per i clienti della
radio (gli investitori pubblicitari) dall’altra
chi DJ? “In realtà direi il contrario, più che
la scaletta musicale si affidava a carta
che in R101 il responsabile è una signora) la
per rispondere alle esigenze interne dalla
il nipotino la mamma” ci dice Paolo “Ravasi” Bellomi responsabile della programmazione musicale di R101 “il mio compito
penna, oggi tutto viene inserito in un software di indicizzazione che oltre a consentire di archiviare tutti i brani musicali,
radio ci sarebbe, andrebbe in onda, ma probabilmente in maniera un po’ caotica e
senza la possibilità di valorizzare se stessa. La
radio stesso. Per i clienti si adopera per realizzare gli interventi promozionali in maniera
tale che il risultato finale privilegi il messag-
consiste nel selezionare tutta la musica
che compone la programmazione musi-
permette di programmarli già nella successione della messa in onda. Ai tecnici di
radio sarebbe insomma come una bella
donna sorpresa appena alzata dal letto, in ca-
gio del cliente, ma nello stesso tempo, rientri nelle corde e nella linea editoriale
cale della radio in base al format e al pubblico al quale ci si rivolge. Ovviamente poi
la programmazione varia a seconda della
regia non rimane altro che controllare la
corretta programmazione e l’intervento in
diretta per eventuali effetti sonori o con-
micia da notte e bigodini, senza trucco,
senza vestito e senza agenda. E invece fortunatamente non è così. Il responsabile di
radiofonica. Per la radio in sé, la stazione, il
produttore diventa la persona in grado di
trasformare le idee in musica. Nell’ideazione
fascia oraria, del programma nel quale si
tributi audio. La professionalità del pro-
produzione di una radio è colui che pianifica
di un nuovo programma, ad esempio, la
va a collocare, del target principale. Per
quanto riguarda R101, il format è quello
delle “canzoni degli anni 80, 90 e di oggi":
grammatore consiste, oltre che nella
grande conoscenza musicale, nella capacità di mantenersi obiettivo rispetto ai
gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie
a realizzare la produzione e gestisce il tutto
dal punto di vista sia operativo sia delle ri-
produzione si occupa di realizzare le nuove
sigle, di ideare jingle e stacchetti pubblicitari, di creare annunci di lancio di un nuovo
una formula esclusiva che ci rende unici e
propri gusti musicali e sufficientemente
sorse necessarie.
programma piuttosto che promo vari, di
fortemente distintivi nel panorama radiofonico italiano. Un giusto posizionamento che
ha portato R101 ad essere apprezzata in
distaccato dalle eventuali pressioni delle
case discografiche”.
Al responsabile di produzione sono richieste abilità nella pianificazione e
nel coordinamento nonché piglio al
selezionare le voci per annunci istituzionali o
di fare il casting per eventi speciali, magari
collaterali e a supporto della radio. Un lavoro
poco tempo”.
comando: requisiti che sulla carta
che richiede molta forza e molto dinami-
Quali caratteristiche deve avere il programmatore musicale?
“Al programmatore musicale viene chiesto di avere una grande conoscenza di
sembrerebbero avere una declinazione maggiormente maschile, ma
che invece, in R101, hanno trovato
espressione nei panni di Anna Lodetti,
una giovane donna, ben organizzata e
smo, ma soprattutto una grande capacità
di reagire all’imprevisto e una visione logica
e organizzata delle situazioni. Tutto in radio
deve incastrarsi alla perfezione, per fare in
modo di ottimizzare i tempi di registrazione
tutto il panorama musicale, di seguire
tutte le novità non solo musicali ed avere
dotata di una bacchetta del comando
dolce e persuasiva, ma nello stesso
e valorizzare il lavoro di ognuno dei professionisti”.
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
Anna Lodetti
Il mio compito consiste nel dare
suono alle idee e fare in modo che
il linguaggio musicale crei emozioni offrendo i giusti suoni. La mia
sfida quotidiana è con il tempo e
gli imprevisti. Ma ho imparato che
si può essere comandanti di brigata anche con il sorriso, e che l’entusiasmo, la passione e il rispetto
del lavoro altrui, consentono di superare qualsiasi difficoltà.
23
Storie di Qualità: Radio R101
R101,
LO STATION
MANAGER?
UNA RADIO
STUDIATA,
PROGRAMMATA,
DEFINITA
IN OGNI MINIMO
DETTAGLIO
FRANCESCO
PERILLI
La giornata tipo
In radio dalle 09,00 alle 20,00. Entrare nel det-
tanto nel 2005, con un mercato in
crescita ma con forti segnali di maturità.
taglio è molto complesso. Le attività sono
molteplici. La parte creativa legata al palinse-
Abbiamo scelto prima di tutto un posizionamento abbastanza distintivo e coerente
sto la affronto nelle ore notturne oppure durante il fine settimana, perché solo in questi
con la missione della capogruppo Mondadori. Abbiamo poi investito in ricerche e se-
momenti trovo la giusta concentrazione.
lezione del personale, diffusione del segnale
e comunicazione. Il resto è arrivato con un
Come si diventa station manager?
Dopo aver provato tutto quello che c’è da
duro e meticoloso lavoro quotidiano, soprattutto nell’affinamento del prodotto
provare nel mondo della radio. Nel corso di
una ventina d’anni ho lavorato come disc
jockey, conduttore, copy, voce pubblicitaria,
editoriale.
giornalista, fonico, tecnico di alta e bassa
di R101?
frequenza; ho addirittura venduto la pubblicità. Le realtà in cui ho operato, dalle radio
regionali ai grandi network, mi hanno inse-
All’Amministratore Delegato rispondono lo
Station Manager, il Direttore Tecnico e il Direttore Marketing. Ogni struttura ha dei ri-
gnato più o meno tutte le lingue del
mondo radiofonico. Per questo capisco al
porti. Si va dal singolo della direzione
marketing ai quattro riporti del manager di
volo le esigenze dei ragazzi che lavorano
con me e mi risulta abbastanza facile orga-
stazione: redazione, autori, produzione,
programmazione e messa in onda.
nizzare le attività quotidiane, perché so
come devono essere svolte. E poi ag-
Il restyling del 2005: l’adult contempo-
giungo, come ultimo elemento, un grande
amore per il mezzo radiofonico. Solo chi
ama questo media può svolgere seria-
rary e le prossime evoluzioni previste
per R101
Il progetto di Adult contemporary radio
mente e serenamente la professione dello
per R101 è stato scelto da Mondadori coe-
station manager.
rentemente con le strategie di sviluppo e
di sinergia con le altre attività di gruppo.
Dopo il restyling del 2005 il format della
Cosa c’è dietro la qualità
e il successo di R101?
Non è mai facile organizzare una produzione di qualità: comporta notevoli sforzi in
termini di ricerca e investimento. R101 si è
affacciata al mondo della radiofonia sol-
24
Qual è la struttura organizzativa
radio è stato costantemente perfezionato: non si tratta di un'evoluzione quindi,
ma di un costante lavoro di miglioramento di un progetto che continua a convincere.
Come è cambiata la radio
e il suo modo di comunicare?
La radio, pur essendo un mezzo piuttosto
maturo, sicuramente più maturo della tv, è
in continua evoluzione. Prima di tutto le
radio sono diventate aziende a tutti gli effetti: nell’organizzazione e nei numeri. Questo ha consentito ad ogni radio di fare
investimenti in più direzioni. Da qui la crescita e l’ulteriore affermazione dei singoli e
di tutto il comparto.
La comunicazione, invece, è cresciuta di pari
Fabrizio Savorani direttore marketing Monradio, ci racconta la nascita
di R101.
sull'aspetto tecnico, creando da subito
l’affinamento di alcune programmazioni -
un'emittente completamente digitale e
potenziando il segnale, con l'acquisto di
nuovi impianti e frequenze, per penetrare
tipo quelle serali che vedono cali di ascolto
fisiologici del target 30-50 anni - per
aprirle alle fasce un po’ più giovani, quelle
su tutto il territorio nazionale. Fu un
grande lavoro di equipe, che coinvolse il
dei 25enni”. In sintesi, chiediamo a Fabrizio, quali sono i punti chiavi che
“Quando nel 2005 fummo chiamati a ripensare questa radio, ci fu data la pos-
marketing, lo station manager e il direttore tecnico. I risultati arrivarono in fretta
stanno contribuendo al successo di
R101? "Qualità degli uomini a parte, anzi-
sibilità di iniziare un progetto da zero.
Con un’unica esigenza: creare un pro-
e diedero ragione alle nostre analisi”. Ora,
raggiunta la soglia dei 2 milioni di
tutto la solida struttura che abbiamo alle
spalle e che ci ha consentito di individuare
passo con l’evoluzione tecnologica. Il digitale ha cambiato il contatto col pubblico e
l’organizzazione del lavoro. Prima si faceva
dotto che fosse coerente con l’impostazione Mondadori, ovvero un prodotto che
ascoltatori al giorno, l’obiettivo di
R101 è di raggiungere con l’anno prossimo i 3 milioni. “Sarà un traguardo più
la programmazione più coerente con
l'editore e con il mercato di riferimento;
quindi le tecnologie utilizzate e la capilla-
difficile dei 2 milioni” prosegue Fabrizio.
rità delle frequenze sul territorio nazio-
“Gli ascoltatori radio sono molto fedeli alle
loro emittenti. Sono affezionati anzitutto
alla loro radio del cuore, poi ai loro con-
nale, infine le scelte commerciali.
R101 risulta essere la radio con la durata di
ascolto più alta. Questo significa che du-
tutto col telefono e col fax, oggi c’è anche
la posta elettronica e l’sms. Il contatto tra
chi fa la radio e chi l’ascolta è più diretto, più
caldo. E la magia della radio è rimasta intatta. Questa è la vera forza del mezzo.
Numeri che ascoltano
Secondo Audiradio Radio R101 è passata
da 698 mila ascoltatori nel giorno medio e
5,3 milioni nei sette giorni (aprile 2005) a
oltre 2 milioni nel giorno medio e 8,4 milioni nei sette giorni (primo bimestre
2008), portandosi tra le prime dieci radio
più ascoltate in Italia. Rispetto al primo bimestre 2007, R101 è stata la radio che,
nello stesso periodo del 2008, ha registrato
una delle migliori performance di tutto il
mercato, con una crescita nel giorno
medio del 17,2%. Ottimi risultati anche sul
fronte pubblicitario con una raccolta che
nei primi due mesi del 2008 è in crescita di
oltre il 60% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente.
IMQ NOTIZIE N. 88
fornisse anzitutto dei contenuti e che potesse essere commercialmente interessante e usufruire dei canali di vendita già
presenti nel gruppo editoriale. Iniziammo
dunque con una solida ricerca di mercato,
con il monitoraggio della concorrenza e
duttori. Non è sufficiente prendere con-
rante gli stacchi pubblicitari, spesso il no-
con l’analisi del target. Ne risultò che c’era
una fascia non ancora fidelizzata a una
radio, un target compreso tra i 30 e i 50
duttori da altre emittenti per garantirsi
automaticamente le loro quota di ascolto.
I tempi di reazione al cambiamento sono
stro ascoltatore non cambia sintonia. Un
risultato a cui siamo arrivati anche attraverso una programmazione dei cluster in-
anni, in particolare di sesso femminile. Un
molto più lenti in radio ma ci sono. Le sta-
telligente. Rispettosa non solo degli
mercato commercialmente molto interessante perché identificativo dei responsabili d’acquisto. Individuato il target si
tistiche dicono in generale che per il 75%
degli ascoltatori il primo motivo di ascolto
di una radio, piuttosto che di un'altra, è
determinato dalla scelta musicale. Se ri-
accordi UPA contro il sovraffollamento,
ma attenta alle durate e al posizionamento. E lo dimostra una recente indagine Ipsos, dalla quale risulta che la nostra
mani fedele alla tua programmazione
strategia di posizionamento pubblicitario
musicale hai buone speranze di poter
mantenere i tuoi ascoltatori. Per acquistarne di nuovi, invece, non puoi
è più efficace di quella di altre radio. A vantaggio dei radioascoltatori ma anche degli
inserzionisti che vedono valorizzati i loro
né sperare sugli errori di programmazione delle altre radio, né stravolgere
il tuo palinsesto. Si procede allora con interventi precisi, focalizzati ad esempio al-
spot commerciali, perché non sommersi
tra mille altri mandati in onda”.
iniziò a studiare una programmazione che
potesse coinvolgerlo. Fu definito anzitutto il genere musicale, pop, degli anni
80, 90 e contemporaneo. Poi iniziammo a
ragionare su contenuti di informazione e
intrattenimento intelligenti e brillanti,
sempre in linea con le esigenze del target.
Vennero definiti i programmi e individuati
i conduttori idonei. Si lavorò molto anche
Settembre 2008
25
Storie di Qualità: Radio R101
ESPERTI
IN ANTENNE
Monradio della vecchia emittente Radio Milano International nei primi mesi del 2005,
essa utilizzava circa 150 impianti FM per diffondere le sue trasmissioni.
Il primo obiettivo di cui mi sono fatto carico
è stato quello di avviare l’acquisizione delle
INTERVISTA
A LORENZO MINNIELLI,
DIRETTORE TECNICO
Qual è il ruolo del direttore tecnico?
Volendo semplificare è quello di garantire
consente di poter accedere ad una numerosa e variegata piattaforma di carrier. Sicu-
l’ascolto delle trasmissioni prodotte dal
maggior numero di ascoltatori e con minori
ramente il più utilizzato è al momento il
satellite; le trasmissioni vengono trasportate
disservizi possibili.
Più nel dettaglio il Direttore Tecnico deve
sul nostro tetto in fibra ottica e da qui, con
un apparato connesso ad una antenna pa-
avere anche precise conoscenze nel settore
giuridico/legale, necessarie per i rapporti
rabolica dedicata, portiamo su satellite di
servizio (non ricevibile quindi dagli utenti) i
quotidiani con il ministero competente che
gestisce e vigila gli editori in possesso di con-
nostri segnali, che ricevuti dai trasmettitori
FM, distribuiti sul territorio nazionale, li ali-
cessione per esercire il diritto a trasmettere,
con gli enti pubblici che gestiscono gli
aspetti edilizi strutturali e di vigilanza sulle
menta consentendo di far arrivare alle radio
le nostre voci e le nostre canzoni in tempo
reale. Abbiamo poi dei carrier alternativi che
emissioni radioelettriche e con gli editori per
differenziano i percorsi per avere delle ri-
questioni interferenziali derivanti dalla mancanza di pianificazione delle frequenze in
banda FM.
serve e per raggiungere facilmente altri
utenti: reti di ponti terrestri alternativi al satellite che si ramificano da vari centri stella e
con molti salti punto; un secondo satellite
26
Parliamo della tecnologia utilizzata, cominciando dalla bassa frequenza
In R101 ci siamo dotati delle apparecchiature
ricevibile dagli utenti che hanno in casa la ricezione con parabola senza alcun costo o
abbonamento; la distribuzione attraverso la
più performanti sul mercato. I microfoni
rete Internet in streaming, utilizzabile con
rappresentano forse l’ultimo strumento che
ancora può ricordare le vecchie radio, solo
che la loro qualità ha raggiunto livelli elevatissimi, mentre l’aspetto rimane simile a
tutte le modalità informatiche oggi esistenti.
quello storico.
Nel settore broadcast radiofonico tutti co-
risorse mancanti per ottenere un copertura
del territorio nazionale adeguata. Oggi dopo
un’impegnativa attività di individuazione,
trattativa ed acquisto impianti, siamo in possesso di circa 400 trasmettitori FM e possiamo gareggiare alla pari con i nostri
maggiori competitor. Abbiamo a seconda
dell’importanza e delle possibili aree servibili
tarato i nostri impianti al meglio, nel rispetto
della documentazione che, in possesso del
Ministero competente e dei suoi organi di
vigilanza locali, identifica nel dettaglio le apparecchiature in concessione. Utilizziamo
I dischi, i nastri ed i cd invece sono ormai
stati soppiantati completamente da fonti
sonore digitali prodotte, immagazzinate e
noscono il sito di Valcava, senza tema di
smentita è la locazione in grado di diffondere il segnale sull’area più ampia e densa-
gestite da hardware e software condivisi con
mente popolata d’Italia. Una irradiazione
il mondo informatico. Tutto viene quindi
convogliato a degli hard disk molto evoluti e
protetti che possono garantire una messa
sufficientemente potente e protetta da interferenze di altri trasmettitori è in grado di
essere fruibile per circa 9 milioni di ascolta-
in onda perfetta e da una qualsiasi delle
regie a disposizione dei nostri operatori.
tori. Le trasmissioni vengono garantite da un
apparato di alta potenza operante con mo-
E per quanto riguarda la tecnologia
dalità mosfet concepito a moduli ridondati e
sostituibili a caldo senza interruzioni sulle
dell’alta frequenza?
L’ultimo scalino della bassa frequenza di-
emissioni. Abbiamo installato, per superare
eventuali disservizi causati da mancanza di
venta in effetti la rampa di lancio per i nostri
segnali che con più modalità devono poter
essere ricevuti dagli utenti sul territorio. Il
passaggio a dei segnali in modalità digitale
alimentazione elettrica, un gruppo elettrogeno in grado di fornire alimentazione agli
impianti per diversi giorni ed a monte di
questo, per eliminare anche il breve lasso di
Il 10 marzo 1975 Angelo Borra fonda Radio Milano International, destinata a diventare la prima grande emittente privata italiana: nel 1986 si
tempo necessario all’avvio del gruppo
trasmettitori di recente creazione per la
trasformerà in una syndication e due anni dopo prenderà il nome di
stesso, una grosso parco batterie gestito da
un gruppo di continuità pilotato da logiche
elettroniche avanzatissime.
maggioranza operanti in modalità transistorizzata.Siamo ora in una fase più evoluta,
quella della gestione ed ottimizzazione delle
101 Network.
Quali sono le strategie operative in
risorse. Come tutte le altre entità radiofoniche nazionali siamo nella condizione di uti-
caso di black out?
Come per la postazione di Valcava, abbiamo
dovuto prevedere, a maggior ragione, per
la nostra sede di via Ventura, quanto necessario per la eventuale insorgenza di un black
out. Il cuore delle trasmissioni oggi è costituito da hardware informatico, quindi estremamente
sensibile
alla
improvvisa
mancanza di alimentazione. Per questo motivo abbiamo installato un considerevole
gruppo di continuità al fine di proteggere i
nostri delicati apparati dal trauma di im-
Entriamo nel dettaglio di uno dei vostri
impianti, quello di Valcava
TUTTO COMINCIÒ
CON RADIO
MILANO
INTERNATIONAL
provvisa mancanza di elettricità. Con lo
scopo di consentire autonomia adeguata
abbiamo installato un grosso gruppo elettrogeno, per interruzioni anche molto lunghe,
che
entra
in
funzione
automaticamente, a monte del gruppo di
continuità.
lizzare strutture non di proprietà che
ospitano le nostre apparecchiature; tali
strutture possono essere paragonate a dei
condomini con spazi condivisi e spazi dedi-
Nel 1995 101 Network è la prima emittente italiana ad assicurarsi la diffusione via satellite e a attivare un sito Internet.
Nel 1999 il nome verrà corretto in Radio 101 One O One.
Nel settembre 2003 la radio vive il suo momento più difficile, per la seconda volta rischia la chiusura (la prima era stata nel 1978 dopo il fallimento dell’esperimento di Tele Milano International).
cati e questo in alcuni casi non facilità gestione e controllo degli apparati. Ci siamo
Le difficoltà uniscono ancora di più lo staff della radio, i collaboratori
organizzati, quindi, affidando a delle ditte
specializzate locali il controllo e la manutenzione dei nostri apparati. Abbiamo infine sti-
Il 10 maggio 2005 Radio 101 festeggia il suo trentesimo compleanno. E’
lato, per poter mantenere la necessaria
vigilanza dei nostri impianti, un contratto di
servizio con una ditta che, attraverso la installazione di apparecchiature di monito-
non possono fare altro che attendere l’evolversi della situazione.
la data in cui viene ufficializzata la fine del tormentato periodo di crisi
per l'emittente e il definitivo passaggio di proprietà dai fratelli Borra
alla Mondadori.
Dal 6 giugno vi è la modifica del nome in R101, ed ha il motto: “più la
ascolti, più la senti”. L’emittente cambia logo, programmazione e punta
raggio diffuse sul territorio nazionale, ci può
informare sulla funzionalità degli apparati in
un target di 25-45 anni, lavora per l’acquisizione di frequenze su tutto il
tempo reale ed inviare messaggi in tutte le
modalità possibili (sms, e-mail o fax) in caso
cesco Perilli, il ritorno di Gerry Scotti come presidente della radio stessa,
di avaria.
territorio nazionale. E in soli 3 anni, sotto la guida dell’insostituibile Franma anche come conduttore, raggiunge i lusinghieri risultati di oggi.
Poiché le possibili cause di avarie non si limitano al black out elettrico, ci siamo attrezzati per la quasi totalità di potenziali cause di
fermi delle trasmissioni: ridondanza dei server e degli hard disk che gestiscono i file sonori, regie che correttamente indirizzate
possono essere usate come messa in onda,
mixer modulari tutti uguali ed anch’essi con
possibilità di interventi manutentivi a caldo.
CI può fare una breve panoramica degli
impianti utilizzati da R101?
Nel momento dell’acquisto da parte della
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
27
Storie di Qualità: la Storia della Radio
Marconi,
UNA STORIA
TUTTA
ITALIANA
partire dal fratello
Alfonso che gli segnalava l’avvenuta
ricezione dei segnali telegrafici,
segnò la “nascita
della radio”. Qualche anno più tardi
lo scienziato italiano trasmise il
primo
collegamento radiotelegrafico attraverso
l’Atlantico: fu l’inizio di una nuova
era. Le forti intuizioni del grande
genio,
diventarono realtà: nessun ostacolo poté
Pontecchio Villa Griffone, vicino a Bologna,
fra il 1894 e il 1895. Marconi si era dedicato
Si schiaccia un bottone e
ad una serie di esperimenti per dimostrare,
parte la voce, la musica, il
suono. Un gesto scontato,
in contrasto con le teorie dell’epoca, che
servendosi delle onde hertziane era possibile inviare messaggi intellegibili a distanza
per noi oggi, ma che è frutto
attraverso lo spazio, oltrepassando anche
ostacoli di una certa consistenza e addirittura superando la curvatura della terra. Creò
poi un piccolo apparecchio, composto da
un generatore elettrico collegato ad una ru-
di una grande invenzione e
dimentale antenna, che altro non era che
di una grande mente: quella
un filo di materiale conduttore isolato nell’aria. Nei primi esperimenti si limitò ad inviare segnali nella soffitta a distanza di pochi
di Guglielmo Marconi.
metri, successivamente la distanza venne
aumentata. Nella primavera del 1895 trasferì gli esperimenti al Giardino, sulla Collina
dei Celestini. E fu qui che nell’estate dello
stesso anno, Marconi trasmise i tre punti
corrispondenti alla lettera “S” dell’alfabeto
Morse ad una distanza di un chilometro e
mezzo, e con un’alta collina in mezzo fra
l’antenna del suo trasmettitore e quella del
ricevitore. Questo esperimento storico,
concluso col famoso colpo di fucile fatto
28
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
- Il 6 ottobre del 1924 va in onda la
prima trasmissione radiofonica in Italia.
- Nel corso degli anni ‘30 e sino al 1943,
la radio è lo strumento di comunicazione di massa preferito dal Regime.
- Radio Londra trasmette informazione libera dalla censura fascista.
- Con la fine della guerra la radio subisce profonde trasformazioni.
- Nei primi anni ‘60, nascono i primi
programmi radiofonici di intrattenimento come Bandiera Gialla e Alto
Gradimento.
- La nascita e la diffusione della televisione costringe la radio a nuove mo-
più fermare il diffondersi
delle
difiche sia nelle tecniche di
conduzione sia nella programmazione.
onde elettromagnetiche!
Gu-
- Si diffondono i trasmettitori CB, pre-
glielmo Marconi
ebbe subito la
Chi ha inventato la Radio? Guglielo Marconi.
E dove la inventò? Nel suo laboratorio a
STORIA
DELLA RADIO
IN PILLOLE
consapevolezza
delle potenzialità dell’invenzione che aveva
ludio delle radio libere.
- Negli anni ‘70 si diffondono centinaia
di radio private le quali, senza coordinazione, sovrappongono fre-
realizzato. Nel 1930 scriveva: “Le grandi conquiste già fatte ci permettono tuttavia di as-
quenze una sull’altra. “Sono gli anni
serire oramai con certezza che, per mezzo
delle onde elettriche, l’umanità non solo ha
a sua disposizione un nuovo e potente
- Nel 1981 il Governo concede alla RAI il
servizio di radiodiffusione su scala
mezzo di ricerca scientifica, ma sta conqui-
- Il 6 dicembre 1984 un Decreto legge
legittima le trasmissioni nazionali di
stando una nuova forza e utilizzando una
nuova arma di civiltà e di progresso che non
conosce frontiere… Questa nuova forza, la
quale sta prendendo una parte sempre più
decisiva nella evoluzione della civiltà umana,
è certo destinata al bene generale col promuovere la reciproca conoscenza tra i po-
del Far West dell’etere”
nazionale.
circuiti privati purché in differita.
- Nel 1990 la legge Mammì sancisce la
fine del monopolio RAI consentendo
la radio diffusione privata a livello nazionale.
poli, favorendo in tal modo la pace,
permettendoci di sempre più soddisfare un
- Nascono le prime radio in streaming
desiderio essenzialmente umano, quello,
cioè, di poter comunicare fra di noi con facilità e rapidità, annientando quell’elemento
- Dal 2000 si diffonde la nuova tecno-
potente di separazione che si chiama di-
terrestre. La radio digitale DAB o TDMB (Terrestrial-Digital Multimedia
stanza”. Mai parole furono più profetiche.
Quando Marconi morì, nel 1937, tutte le
stazioni radio interruppero le trasmissioni
per due minuti: per un breve lasso di tempo
il mondo ebbe modo di ricordare quanto
silenzio regnasse soltanto fino a quaranta
anni prima.
via Internet.
logia DAB (Digital Audio Broadcasting) ovvero la radio digitale
Broadcasting) non è però l'unica opzione per il futuro della radio analogica FM (o AM). Esistono almeno altre
due tecnologie che si candidano a
fornire lo stesso servizio ma con
mezzi di trasmissione diversi: la radio
su Internet e la radio via satellite.
29
Storie di Qualità: Grandi Protgonisti della Radio
Renzo Arbore. Se pensi alla radio non puoi
non fare i conti con lui e con i suoi pro-
però capì subito che quel tono era molto
più diretto. Era nuovo, appropriato e gra-
grammi. Meglio: con le sue idee. Se gli
chiedi della radio non puoi non vedere una
devole. Fummo rivoluzionari anche nelle
scelte musicali, infrangendo molte regole
luce che sprigiona dai suoi occhi, con la
gioia delle cose care e importanti.
della vecchia Radio. Esisteva allora in
azienda una sorta di "par condicio" fra tutti
Renzo Arbore, l'eterno compagno di scuola
con quella voce un po' così che riconosce-
i cantanti: insomma dovevi trasmettere
tante volte Mina quante un cantante, di-
resti fra milioni, con quella erre che pone,
lui pugliese di Foggia, a metà strada fra il
ciamo, periferico. Abbiamo rotto queste
catene folli e inventato il disc-jokey. Ci por-
nobile napoletano e lo scugnizzo dei quartieri spagnoli.
Artista a trecentosessanta gradi, inventore
tavamo i dischi da casa, roba che in Radio
ancora non c'era. Ero abbonato a una celebre rivista americana "Billboard" che ogni
di comunicazione, che ha riempito una vita
settimana mi mandava i dieci 45 giri entrati
di musica, di spettacolo, di divertimento,
che ha rivoluzionato la radio, segnandone
la storia, e portato al trionfo la televisione.
nella classifica degli "hot cento", i cento dischi più venduti; e li proponevo a "Bandiera
gialla.
Renzo Arbore. Che ti racconta di sé e della
sua vita con un leggero sorriso che sta a
IO E LA RADIO
tasia inventando quello che oggi si chiama
il “cazzeggio”. Il termine, lo so, non è molto
elegante però non ce n'é un altro che
renda altrettanto bene l'idea. Significa parlare un po' a vanvera, di quelle cose frivole
e scherzose di cui si parla a cena, quando si
chiacchiera tra amici dopo un'abbondante
libagione. Da allora, il “cazzeggio” é stato
adottato da tutte le radio. Due maschietti
che fanno gli stupidi e pur avendo un certo
metà fra la soddisfazione per il già fatto e lo
backround si divertono a fare i “pierini”. Ma
anche il “cazzeggio” non sarebbe bastato:
lo accompagnammo al "climax". Soprat-
stupore per quanto ancora lo attende.
E’ proprio la radio il suo primo grande
tutto in "Alto gradimento", accendendo la
radio, la gente intuiva che c'era un clima di
amore. Fa il record di ascolti con “Bandiera
gialla”, “Per voi giovani”, “Alto gradimento”:
allegria, di simpatica confusione. Si divertiva
perché noi ci divertivamo. Eppoi, gli stac-
programmi senza copione, apparentemente basati sull’improvvisazione, ma in
chetti musicali, i cosiddetti "jingles" che allora usavano poche radio, Radiomontecarlo
realtà con una grande preparazione e un
amore sconfinato per la musica. Un suc-
ad esempio. Noi ne abbiamo fatti tanti, ed
anche le sigle, le siglette... Una cosa più che
cesso il suo che dura da oltre quarant’anni.
"Bandiera gialla" e "Alto gradimento" – rac-
nuova, diciamo inattesa è stata quella di
raccogliere le voci di personaggi noti e in-
conta – furono due programmi fortemente innovativi, rivoluzionari. Innanzi
trodurle nei nostri programmi avulse dal
loro contesto originario. Risultavano così ri-
tutto per il linguaggio. Fino ad allora gli annunciatori usavano una lingua, attenta, misurata, quasi perfetta. Un italiano
dicole, molto ridicole. Insomma era formidabile sentire le voci di Fanfani o del mitico
corrispondente dall'America, Ruggero Or-
completo, preciso, ma naturalmente spersonalizzato e spersonalizzante. Boncompa-
lando, che s’inserivano nel “cazzeggio”....
dentro di noi, con quella semplicità intelligente e scanzonata, dai toni goliardici,
che quel mezzo, pur prodigioso, ancora non conosceva.
gni ed io parlavamo per la prima volta come
nella vita, tant'é che lui veniva criticato per-
Un po’ quello che fa ora Fiorello?
Fiorello ha certamente adottato il “climax”,
ché parlava troppo veloce e con accento
toscano, io con quello napoletano. La gente
l’allegria, il divertimento. Qualcuno dice che
è “Alto gradimento” ma non è così.
SE MARCONI L'HA INVENTATA, LA RADIO,
LUI, UNA SESSANTINA DI ANNI PIÙ TARDI,
L'HA REINVENTATA, DANDOLE COLORE E CALORE.
Fino ad allora l’invenzione di Marconi entrava nelle nostre case, nelle nostre
macchine, nei nostri luoghi di lavoro, lui completò il miracolo e la fece entrare
Intervista a Renzo Arbore
30
Ma in realtà come faceste quella rivoluzione?
Abbiamo soprattutto fatto muovere la fan-
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
31
Storie di Qualità: Grandi Protgonisti della Radio
Curiosità
• Il 6 Ottobre del 1924 nasce in Italia
la prima trasmissione radiofonica.
32
Fiorello si basa molto sull’attualità, la
prende in giro, fa gossip, noi lavoravamo
Parlava del linguaggio. Com’è cambiato?
di fantasia, con personaggi del tutto inventati: il colonnello Buttiglione, l’astro-
Il linguaggio deve essere sì disinvolto e naturale ma anche esemplare. Ora è troppo
nauta spagnolo. Fiorello imita personaggi
reali. Se dovessi cercare l’eredità di “Alto
disinvolto. Sono state sdoganate, mi passi
il termine anche se brutto, troppe paro-
gradimento”, la troverei piuttosto in
“6uno0” di Greg e Lillo. Non molto cono-
lacce. Eppure ci sono programmi che
hanno successo proprio per questo ger-
sciuti, ma eredi di quella nostra formula.
gaccio. Io non mi diverto più, può andar
bene per un periodo della vita, poi diventa
Le innovazioni, allora furono tante....
Sì, moltissime. Anche nella pubblicità: passammo dai noiosissimi slogan ai tormen-
volgare.
toni di nostra invenzione. Insomma quei
Il difetto principale è di natura tecnica, mi
programmi sono entrati nella storia perché
erano molto nuovi e, soprattutto, molto
forti in un periodo in cui la radio era troppo
riferisco al cambio di frequenze in ogni regione, ma credo che con il digitale il problema sarà superato. Fra i pregi penso che
tradizionale. Noi abbiamo fatto davvero
si debba ricordare che ce ne sono tante e
una rivoluzione: “Bandiera Gialla” era anche
osteggiata da un pubblico, diciamo così,
anziano che si lamentava “ma che vogliono
a carattere tematico, così da accontentare
tutti. La tv è generalista, la radio è tematica: c’è quella per gli appassionati di mu-
quelli lì con quella musicaccia africana”. Noi
sica, quella per i cattolici oltranzisti o quella
rappresentavano veramente la rottura con
il passato. Mi sono portato in radio il mio
jazz, mi sono inventato la fascia musicale
giornaliera “Per voi giovani” dal ’66 al ’70:
finanziaria. La radio ha fatto tre grandi
scelte: l’informazione, la cultura, la famiglia. E’ anche un veicolo promozionale per
la musica popolare che non hai pazienza di
tutte cose rivoluzionarie. “Alto gradi-
ascoltare a casa e che la tv non propone. E
mento” lo è stato così come, nel cinema,
“Helzapoppin”, primo film con un umorismo totalmente pazzo, assolutamente
infine è una grande palestra per chi vuole
fare spettacolo. Quasi tutti i volti nuovi
della tv, da Fiorello a Jerry Scotti, da Mira-
non razionale.
“Bandiera gialla” ebbe una grande importanza per il mercato discografico.
fece poi con tanta grazia, come lo fa Jerry
Scotti ora, che il pericolo di sembrare uno
sfottò a gente indifesa è stato sventato. In-
La voce è quella di Maria Luisa Bon-
somma, non è mai stato crudele come
avrebbe potuto essere. Alcuni format radiofonici possono essere passati alla tv ma
è difficile. “Alto gradimento” non l’ho mai
voluto in televisione. Non mi piacciono in
operistica, da camera e da con-
compagni. E' un programma ancora scarno, composto di musica
certo, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa.
• Tra i programmi radio diventati
poi grandi successi televisivi, ne
linea di massima i programmi tv nati dal
successo radiofonico e viceversa. Rischiano
di diventare dei sottoprodotti.
segnaliamo due in particolare: Il
festival di Sanremo (le prime edizioni del Festival, da quella del 1951
a quella del 1954, erano trasmesse
Pregi e difetti della radio oggi”
Quando non c’era l’Auditel quali erano
gli strumenti per misurare il gradimento del pubblico?
C’era il servizio opinioni, un sottoprodotto
esclusivamente per radio dal Casinò
dell’Auditel, un po’ meno preciso e meno
attendibile. Penso però che se allora ci
fosse stato l’Auditel molti programmi non
si sarebbero fatti perché, e parlo dei miei,
il servizio opinioni valutava per loro un
Corrida di Corrado (ovvero dilet-
ascolto bassissimo. “L’altra domenica” in tv
all’inizio aveva 800 mila ascolti poi è salito a
3-4 milioni. Un record che lo ha fatto rite-
visivo). Ai giorni nostri la radio è ri-
di Sanremo; successivamente la
manifestazione divenne principalmente un evento televisivo) e la
tanti allo sbaraglio, un programma
ideato dallo stesso Corrado che lo
condusse su Radio 2 dal 1968 al 1979
e che dal 1986 divenne anche teletornata in TV (e forse viceversa) con
Viva Radio 2 il programma in onda
su Radio 2.
nere poi il miglior programma della storia
della Rai. Anche “Alto gradimento” all’inizio, proprio perché era un programma innovativo, non aveva molto ascolto.
Insomma l’Auditel è un giustiziere impla-
• Nel 1984, Renzo Arbore con il programma "Cari amici, vicini e lontani", riuscì a coinvolgere Radio e
Televisione in un matrimonio sem-
cabile oggi ed io rispetto i suoi dati, dico
brato fino ad allora difficile, se non
bella a Linus, sono nati nelle radio. E’, come
che sono attendibili ma non li condivido.
impossibile. Mitiche voci radiofoni-
ho detto, una palestra importante anche
se poi per avere successo devi avere l’allure, bucare il video…
Il programma che ci vorrebbe o vor-
Da alloro furono in molti i condut-
rebbe inventare: insomma, il sogno
tori che dalla radio passarono alla
Come sono oggi i rapporti fra la radio
e l’industria del disco?
televisione: Linus, Amadeus, Plati-
Il futuro della radio…
La radio continua ad essere un veicolo straordinario per il lancio dei dischi. Purtroppo
E’ luminoso perché la radio è uno strumento ancor più moderno di internet. Vi-
nel cassetto?
Ne ho tanti, grazie a Dio, ma rimangono
segreti professionali e non glieli posso dire.
Certo mi piacerebbe creare un pro-
per nominarne alcuni.
però oggi c’è una grande omologazione.
Mi spiego: soprattutto i network mandano
vendo in un mondo veloce la radio ti sta
appresso, la senti quando vuoi, è agile, è
in onda quello che l’industria discografica
vuole. Noi facevano il contrario, eravamo
ovunque, trasmette musica e parole.
dei veri e propri talent scout. Loro ci proponevano il disco noi sceglievamo il pezzo.
Programmi radiofonici che sono diventati televisivi. Come sono cambiati
Abbiamo così contribuito al lancio di canzoni che l’industria discografica non aveva
e come ha vissuto questo passaggio?
Faccio un solo esempio perché il discorso
previsto che diventassero dei successi. Così
feci, per esempio, con “A chi” di Fausto
Leali, che era stato un pezzo totalmente
sarebbe troppo lungo: “La Corrida”. Era un
format che arrivava dalla Spagna ed era
stato pensato per la tv. Corrado però rite-
ignorato. Ora i disc-jockey sono solo disc,
annunciatori di dischi e niente jockey.
neva che il dilettante allo sbaraglio si potesse sfottere in radio, mentre mostrarlo
Tranne qualcuno.
in tv finisse per fare pena. Devo dire che lo
che furono portate in televisione.
nette, Gerry Scotti, Fiorello, Anna
Pettinelli, Serena Dandini… solo
gramma di vera satira della televisione,
nuovamente rivoluzionario. “Indietro
tutta” era un programma di vera satira
degli Anni Ottanta. Oggi una cosa così non
c’è. E anche per la radio so quello che
manca, quello che non c’è ma non le dico
cos’é…
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
33
Storie di Qualità: la Radio
LA VOCE DEGLI STUDENTI
Le radio universitarie, fenomeno nato con le trasmissioni
ECCO LE PRINCIPALI RADIO
UNIVERSITARIE DELLA PENISOLA:
sperimentali nei college americani, vivono oggi una seconda
giovinezza sulla spinta dello streaming in Internet che permette di trasmettere nonostante budget striminziti.
34
In America, una delle prime radio
universitarie a trasmettere è stata
non sembra così lontano un futuro
che veda una radio per ogni ateneo.
WKCR-FM, emittente della Columbia
University di New York che, secondo
A riprova della vivacità e del valore di
questi progetti anche il mondo della
il CURC (Columbia University Radio
Club), trasmise i primi comunicati
pubblicità si sta avvicinando a queste
realtà. Oltre alla lungimiranza di ma-
sperimentali intorno al 1936. La radio
tuttoggi si vanta di essere “The Ori-
nager sensibili all’argomento, quello
che attrae i “brands” è la possibilità di
ginal FM” questo perché poté collaborare con il Maggiore Armstrong,
sbarcare su media giovani, facilmente
identificabili come target e interessi,
inventore della Frequenza Modulata.
Passando da laboratorio di trasmis-
con un investimento irrisorio rispetto
alle radio nazionali o locali.
sione sperimentale a vera e propria
radio commerciale, WKCR mantenne
un tratto editoriale incentrato sulla
Come nasce una radio universitaria moderna? Per poter trasmettere
diffusione di notiziari culturali, eventi
sono necessari alcuni investimenti,
universitari e musica classica. Gli anni
‘60 e gli eventi che li connotarono
mutarono molto il palinsesto della
innanzitutto per pagare la SIAE e l'SCF
che rilasciano le autorizzazioni necessarie per garantire il rispetto dei diritti
radio trasformandola da voce del-
d’autore. Il secondo elemento fon-
l’istituzione a voce degli studenti,
con trasmissioni Jazz e dibattiti.
Cambiamento che culmina con il
damentale è l’acquisto di una banda
Web sulla quale trasmettere, ostacolo
che spesso viene aggirato utilizzando
nuovo slogan “The Alternative”,
mantenuto ancora oggi.
direttamente il sito Web dell’ateneo,
che spesso si rende disponibile a
W i RadUni
Il fenomeno Internet e le opportunità date dalla moderna tecnologia,
unite al fondamentale supporto di
ospitare le frequenze. Una volta trovati i finanziamenti, subentra la fase
dell’organizzazione e divisione dei
docenti, studenti e appassionati,
compiti. Gli studenti, impegnati in la-
hanno permesso lo sviluppo delle
radio d’ateneo anche in Italia. Il
boratori o semplicemente volontari,
curano per intero sia la parte tecnica
primo esempio di radio d'ateneo italiana risale infatti al 1999 con “Facoltà di frequenza” a Siena, dove,
sia la parte di “speakeraggio”, la redazione dei testi e la moderazione nei
forum, spesso motore tematico della
non a caso, cinque anni prima era
nato il primo corso di laurea in
radio. Come nelle radio commerciali,
i palinsesti sono molto variegati e a
Scienze della Comunicazione. Oggi,
a nove anni dalla nascita della prima
seconda delle scelte fatte dagli studenti prediligono, musica, informa-
emittente universitaria, il panorama
italiano è mutato profondamente e
zione, dibattito e intrattenimento.
Il rapido sviluppo delle radio universitarie ha
portato, nel 2006, alla creazione di RadUni,
associazione culturale che si propone di sostenere le radio universitarie esistenti favorendo la sperimentazione e la nascita di
nuove realtà. A consolidare ulteriormente
l’importanza della presenza di emittenti radiofoniche in ateneo è il successo della seconda edizione del FRU (Festival Radio
Universitarie) tenutosi per la sua seconda
edizione a Catania il 29-30 Maggio scorso.
Evento sul mondo dei media universitari e
sulle radio d'ateneo, che ha visto quest'anno
la partecipazione di oltre trenta emittenti accademiche da ogni parte d'Italia, ospitate
dall'associazione RadUni e da Radio Zammù,
la radio dell'Ateneo catanese, con il sostegno di Telecom Italia e di Radio Rai.
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
ABRUZZO
- Radio Frequenza: radio dell’Università di Teramo
CALABRIA
- Ponte radio: radio dell'Università della Calabria
CAMPANIA
- Radio F2: radio della Federico II di Napoli
- Unis@und: radio dell'Università di Salerno
FRIULI VENEZIA GIULIA
- Dr.Jekill&Mr.Pod: il podcast del giornale del Master in Comunicazione della Scienza, Sissa
- Wru: Web-radio dell'Università degli Studi di Udine
LAZIO
- Radio Sapienza: radio della famosa Università romana
- Radio Roma 3: radio dell'Università degli Studi di Roma Tre
- Radio Luiss: radio della Libera Università degli Studi Sociali
- Radio Tor Vergata: radio dell'Università degli Studi di Tor Vergata
LIGURIA
- EffervScienze: il podcast della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Genova
LOMBARDIA
- Pavia Live U: programma radio dell'Università di Pavia
- B-radio: radio degli studenti dell'Università Bicocca di Milano
- Lab Iulm: radiogiornale della Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano
- Facoltà in Onda: radio dell'Università di Milano
- Poli.Radio: radio del Politecnico di Milano
- RadioLiuc: radio dell'Università Carlo Cattaneo
PIEMONTE
- Radio 6023: radio dell'Università del Piemonte Orientale
- Radio 110: radio dell'Università degli Studi di Torino
- Radio Onde Quadre: radio del Politecnico di Torino
PUGLIA
- Radio Campus Village: radio dell'Università di Foggia
- Fuori Frequenza: radio dell'Università di Bari
SARDEGNA
- ReportersOnLine: radio dell'Università di Sassari
- UnicaRadio.it: radio degli studenti universitari di Cagliari
SICILIA
- Radio Zammù: radio dell'Università di Catania
- Libertà di Frequenza: radio dell'Università degli Studi di Palermo
TOSCANA
- Facoltà di Frequenza: radio dell'Università degli Studi di Siena
TRENTINO ALTO ADIGE
- Fuori Corso: programma radio dell'Università di Trento
VENETO
- FuoriAula Network: radio dell'Università degli Studi di Verona
- Radio Bue: radio dell'Università degli Studi di Padova
- Radio Ca Foscari: radio dell'Università Ca' Foscari di Venezia
35
Qualità in Rete: Radio sul Web
OGGI IL PALINSESTO
RADIO ME LO FACCIO IO
LE IRRESISTIBILI
OPPORTUNITÀ
DELLE RADIO
SUL WEB
C’era una volta Woodstock, che nel corso
dei suoi «tre giorni di pace, amore e mu-
sica fino alle sue particelle primarie”. Il Project utilizza più di 400 diversi parametri per
sintonizza, dopo essere stati riconosciuti
dal sistema, si può partire da una radio
sica» affermò in via definitiva l’idea dell’ascolto musicale come azione collettiva,
descrivere i singoli brani: ritmo, tonalità
principale, melodia, strumenti principali,
creata da ascoltatori con gusti omogenei,
o dal nome di un’artista, o semplicemente
come atto di ribellione ed affermazione di
un ordine alternativo. Pochi giorni dopo la
eccetera. Tale analisi consente di stabilire
analogie tra brani in modo automatico. Su
da una parola qualsiasi. Anche qui si possono indicare i brani preferiti e quelli ban-
fine del festival, nell’agosto 1969, Janis Joplin, che ne espresse con convinzione
questa base, la radio on line Pandora.com
è in grado di “suggerire” continuamente
diti, e ciascun nostro atto influenzerà le
scelte per gli altri che ascolano cose simili
l’anima più blues, disse: «Quattrocentomila
persone insieme e nessun capo. Noi non
brani all’utente, a partire da una canzone
o da un musicista prescelto inizialmente.
alle nostre. Peculiarità di Last.fm è di basarsi sull’attribuzione di “tag” (etichette),
abbiamo bisogno di leader, noi ci teniamo
l’un l’altro». Quasi quarant’anni dopo,
quella visione, ha ottenuto la sua definitiva
L’utente stesso può affinare il sistema
sempre di più, indicando, per ogni brano,
il proprio eventuale gradimento. Il risul-
cioè parole chiave che gli utenti utilizzano
liberamente per classificare i brani, magari
per genere (“punk rock”) o stato d’animo
consacrazione in Internet. In rete la mu-
tato è la radio conforme al cento per
(“chill”) o caratteristiche dell’artista (“so-
sica non si ascolta da soli, né viene imposta da alcuno. L’ascolto musicale è una
delle espressioni di quell’”intelligenza col-
cento ai suoi gusti, la quale, peraltro, gli
propone artisti fino a quel momento sconosciuti, in una dimensione di esplora-
prano”) o quello che si vuole (“per viaggiare in auto”). L’etichettatura (“tagging”)
è attualmente l’espressione massima del
lettiva” che la rete stessa ha fatto emer-
zione. La stessa che anima i sistemi di file
potere degli utenti in rete. Grazie ad essa,
gere. Internet ha cominciato a dare nuovo
potere ai consumatori, un potere che ha
trovato la sua apoteosi nel file sharing (o
sharing.
Ma il punto d’arrivo (per ora) è Last.fm, la
radio su Internet che “raccomanda” i brani
i contenuti possono essere catalogati in
modo molto più efficace di qualsiasi classificazione a priori. È finita dunque l’era
peer-to-peer), un sistema dove le indica-
sulla base di criteri non meccanici, poiché
delle etichette discografiche. Inizia quella
zioni di cosa ascoltare le persone se le
danno da sole. Una repubblica libera dal
copyright che non ha smesso mai di crescere. Tanto che è stato stimato (Big-
si fonda, da un lato, su ciò che l’utente
stesso già ascolta per conto proprio sul PC
e, dall’altro, su ciò che ascoltano gli altri
utenti che hanno gusti simili. Quando ci si
delle etichette che ci pare. In quanto a
consumi musicali, «non abbiamo bisogno
di leader».
Champagne) che in un mese vengono
scambiati tramite file sharing più di un miliardo di brani musicali, a fronte dei due
miliardi di canzoni venduti in tutto finora
dall’iTunes Music Store di Apple, che detiene il 70% del mercato.
E’ così che si è fatta strada la radio su Internet. Non si intende qui l’uso del Web
come veicolo di trasmissione, che ormai è
patrimonio di tutte le radio del mondo.
Ma la radio personalizzata al cento per
cento. La quintessenza di questo tipo di
radio è Pandora, un servizio creato nell’ambito del Music Genome Project, con
l’obiettivo di “catturare l’essenza della mu-
36
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
IL NUOVO MODO DI ASCOLTARE MUSICA IN RETE
• più che gli album, si ascoltano i singoli brani;
• si ascolta la “vecchia” musica quanto la nuova;
• si ascoltano anche gli artisti più sconosciuti;
• l’ascolto non é più massificato, ma individualizzato;
• il consumo di musica è guidato sempre meno dall’industria e sempre più
dagli altri consumatori.
Link utili:
iTunes Music Store: www.apple.com/it/itunes/store/
Last.fm:
www.last.fm
MySpace:
Pandora:
www.myspace.com
www.pandora.com
37
Prodotti di Qualità: difendersi dal rumore
TANTO
RUMORE
PER NULLA
INQUINAMENTO
ACUSTICO:
COSA SENTONO
GLI ITALIANI?
38
IMQ NOTIZIE N. 88
La scoperta dell’udito risale a un'epoca caratterizzata
dal silenzio della natura incontaminata, quando la sua
e 45 dB(A) di notte. Gli interventi sono rappresentati da
bonifica dal rumore con creazione di apposite barriere
funzione era solo quella di permettere all'uomo primordiale di riconoscere in anticipo eventuali pericoli o
(naturali o artificiali) e posa di fondo stradale in materiale fonoassorbente oltre al rinnovamento di tratte di
individuare prede. In presenza di rumori forti, oggi
come allora, la pressione sanguigna aumenta e l'orga-
tram e treni con eventuale costruzione di barriere specifiche.
nismo si prepara, modificando i parametri fisici, per la
lotta o la fuga; questo, secernendo adrenalina e ormoni
L’Italia dei rumori
dello stress.
Ormai non viviamo più in un ambiente silenzioso, ma il
Secondo i dati Istat pubblicati nell’annuario delle
statistiche ambientali 2007, il 37,8% delle famiglie
nostro udito e il nostro organismo reagiscono ancora
allo stesso modo. Il rumore causato da automobili,
tram, treni e aerei è per noi fonte di stress, anche se
italiane segnala problemi dovuti all’inquinamento
acustico. Nelle principali città di Campania (50,8%), Puglia (45,9%) e Lazio (44,6%) quasi una famiglia su due
ormai abbiamo imparato che, nella maggior parte dei
segnala, infatti, disturbi derivanti dall’eccessivo rumore.
casi, non segnala un pericolo imminente.
Sono oltre 100 milioni le persone in tutta Europa
colpite dagli effetti nocivi di una continua e in-
Gli interventi contro l’inquinamento acustico sono, ad
oggi, effettuati mettendo innanzitutto in atto la cosiddetta zonizzazione acustica, ossia la classificazione
cessante esposizione al rumore. Vari studi commis-
del territorio comunale in zone per ognuna delle quali
sionati sia dall’OMS che dalla Comunità Europea hanno
rivelato che l'effetto dell'esposizione del corpo umano
al rumore è un fattore che non dovrebbe essere sot-
sono definiti specifici limiti di accettabilità di livelli di rumore definiti a norma di legge. Un processo in lenta
crescita. A fine 2006, riporta Istat, la classificazione era
tovalutato. Ad esempio, nello studio dell’OMS è stato
stata effettuata solamente sul 56% dei 103 capoluoghi
stimato che il rischio per un uomo di avere un infarto
aumenta del 30% se vive in un'area dove il rumore del
traffico supera costantemente i 65 dB per periodi di
tempo prolungati. E poiché non possiamo chiudere le
di provincia italiani, di cui il 66,7% nel centro Italia, il 63%
nel Nord, mentre solo il 34,1% dei capoluoghi del sud
si sono attivati per classificare e aree di maggior inquinamento acustico. Sempre nel 2006 risultano solo 5 i
orecchie, non ci è possibile sottrarci ai disturbi acustici,
capoluoghi di provincia che hanno attuato e concluso
né di giorno né di notte. Il nostro sistema uditivo però
non si abitua a questo costante bombardamento uditivo, non s’irrobustisce e, contrariamente a quanto si
nello stesso anno interventi di bonifica acustica (Firenze, Napoli, Torino, Venezia e Verona).
Il passo successivo alla zonizzazione consiste nel mo-
potrebbe pensare, non diventa immune al rumore.
nitoraggio costante dei livelli di inquinamento
Le conseguenze sulla salute di una costante sollecitazione uditiva sono più di quanto immaginiamo:
disturbi del sonno, problemi digestivi, ipertensione, in-
acustico. Anche qui i risultati sono piuttosto deludenti.
Nel 2006 sono appena 10 i comuni dotati di centraline
fisse per il monitoraggio dell’inquinamento acustico:
farto, depressione, aggressività e difficoltà di comunicazione sono le patologie più frequenti legate all’eccesso
Varese, la città giardino, è il più virtuoso con 11,0 centraline fisse per 100 km2 di superficie comunale, segue
di rumore. Il bombardamento acustico cui siamo esposti tutti i giorni, quindi, non causa solamente un dan-
Bolzano (7,6), Bologna (6,4), Napoli (6,0) Sondrio (4,9),
Palermo (4,4), Catania (3,9), Foggia (1,2), Verona (1,0), e
Brindisi (0,6). Ci sono poi altri 31 comuni che effettuano
neggiamento dell'udito, ma condiziona soprattutto il
nostro umore e i nostri stati d'animo, con ripercussioni
indirette anche sugli organi interni.
Facciamo silenzio!
Le principali fonti di rumore in città sono il traffico automobilistico e su rotaia. Per questo la comunità Europea, in previsione di un aumento del traffico nelle città
ha, già dal 1995, istituito varie commissioni sia per studiare il fenomeno sia per contrastarlo.
Seguendo la Direttiva europea sul rumore ambientale
(2002/49/EC), grandi e piccole città devono contrastare
alti livelli di rumore, combattendo su due fronti: con-
Settembre 2008
il monitoraggio servendosi di centraline mobili, in parte
per coprire zone non monitorate da centraline fisse in
parte per supplire alla loro mancanza. In tal senso, le
città più attive risultano Siena con 37 campagne di monitoraggio per 100 mila abitanti, Modena (28.3), Bolzano (25,3), Pescara (16,3), Parma (8,5), Venezia (7,0) e
Torino (3,9).
Gli indicatori analizzati mostrano come il problema
del controllo e della riduzione del rumore in città
certare gli sforzi per prevenirli o per ridurli. L'obiettivo
è quello di ridurre il rumore del traffico stradale e fer-
e comuni sia affrontato da poco più di un terzo
dei comuni capoluogo di provincia: questo a causa
della scarsa concertazione e sistematicità degli interventi, spesso effettuati più dalla mobilitazione cittadina
roviario rientrando nei limiti suggeriti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: 55 dB(A) durante il giorno
e dalle incessanti e pressanti richieste da parte dei cittadini esasperati, che dalle amministrazioni.
39
Prodotti di Qualità: difendersi dal rumore
VIA, VIA,
VIENI VIA
DA QUI
COME ISOLARCI
DENTRO A CASA
Si propaga nell’aria, attraverso le pareti,
modifica la sua velocità, ma sempre,
inesorabilmente arriva al nostro orec-
appositi materiali che assorbono e
smorzano il suono.
Anche i pavimenti, soprattutto nei con-
chio. Tra le principali fonti di rumore vi
sono i suoni aerei provenienti dall’esterno che si diffondono nelle nostre
domini, sono una delle principali fonti di
rumore e il loro isolamento aiuta a eliminare rumori di calpestio e vibrazioni
abitazioni e i rumori interni alle abitazioni, creati dal calpestio o dal movi-
date dagli elettrodomestici. Per quanto
riguarda pavimenti già esistenti sono in
mento dei vicini oppure causati dagli
impianti presenti in casa: riscaldamento,
commercio sistemi che consentono, attraverso la posa di speciali pannelli o
tubature, sanitari.
Sono molteplici quindi gli accorgimenti
pellicole di materiale fonoisolante di diminuire il rumore di diversi decibel. In
da prendere se si vuole evitare che
suoni e rumori fastidiosi penetrino dall’ambiente esterno nelle nostre abita-
locali costruiti con soffitti molto alti è
poi possibile ricorrere alla soluzione del
pavimento galleggiante, che consiste
zioni.
nella posa di un materiale elastico e am-
Per ottenere un buon isolamento acustico dall’esterno è necessario innanzitutto che i vetri siano dotati di camera
mortizzato su cui realizzare un nuovo
strato di cemento su cui infine incollare
il nuovo pavimento. Il metodo rende il
d’aria dove il suono, riflettendosi, perda
nuovo pavimento indipendente dal
la propria intensità. Per ottenere un risultato ideale, però, è necessario intervenire anche sul corretto isolamento di
precedente e quindi non gli permette
di trasmettere le vibrazioni sonore al
solaio e alle pareti circostanti abbat-
altri elementi della facciata; anche il serramento, il cassonetto della tapparella, il
tendo considerevolmente il rumore.
Altro sistema che consente di non in-
sottofinestra ed eventuali bocchette di
aerazione devono avere un potere fonoassorbente adeguato. Per quanto ri-
tervenire sul pavimento è l’intervento al
soffitto, che una volta isolato, intercetta
il rumore aereo smorzandone l’inten-
guarda i vetri, quello ideale da installare
sità. Consiste nella realizzazione di una
è il multistrato che difende sia dai rumori sia dal freddo. Relativamente agli
controsoffittatura riempita con materiale fibroso o poroso che assorbe le
infissi invece, la maggior parte di quelli
in commercio, sottoposti a test che ne
certificano la qualità, riportano eti-
onde sonore evitando che questo si trasformi in cassa armonica amplificando i
suoni.
chette indicanti il loro potere fonoassorbente che va dall’1 al 4.
I muri sono un altro elemento che aiuta
ad assorbire e smorzare i rumori; le pareti infatti isolano dal rumore in due
modi: con il loro peso e spessore e con
il loro effetto smorzante.
A differenza degli infissi che possono
essere sostituiti, le pareti possono solamente essere rivestite con “sistemi leggeri” ovvero pannelli di materiale
isolante che vengono incollati all’esi-
dono su linee vecchie e infiniti lavori di manutenzione, fanno salire i decibel costringendoci a correre ai ripari al fine di garantirci
un ambiente domestico che sia un rifugio dal caos esterno.
40
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
dBSPL* Sorgente
250
All'interno di un tornado
180
Motore di un missile a 30 m
150
140
Motore di un jet a 30 m
Colpo di fucile a 1 m
130
Soglia del dolore
stente.
120
110
Concerto Rock; Discoteca
Motosega a 1 metro
Quando invece i rumori provengono
100
90
Martello pneumatico a 2 m
Camion pesante a 1 m
dall’interno dell’abitazione il discorso si
fa più complesso. Il principale responsa-
Il rumore ci circonda: aeroporti, strade trafficate, tram che stri-
Rumore
in Decibel
80
Aspirapolvere a 1 m
bile di fastidi è infatti l’eco, nient’altro
che rumore riflesso da una superficie.
70
Traffico intenso a 5 m;
radio ad alto volume
Soprattutto in ambienti chiusi e ampi, il
rumore rimbalza da una parete all’altra
60
50
generando un sottofondo fastidioso.
Per attenuare l’eco è necessario smorzare l’onda sonora che rimbalza sulla
superficie piana. È possibile quindi abbattere la riflessione delle onde rive-
40
30
10
0
Ufficio rumoroso, radio
Ambiente domestico;
teatro a 10 m
Quartiere abitato di notte
Sussurri a 5 m
Respiro umano a 3 m
Soglia dell'udibile (uomo
con udito sano)
stendo opportunamente le pareti con
* SPL Livello di pressione sonora
41
Prodotti di Qualità: difendersi dal rumore
Partiamo anzitutto da una definizione. I materiali con elevato potere fonoisolante sono quelli
in grado di far oltrepassare il minor rumore
di assorbire il suono e dunque non rifletterlo.
La bontà di questi prodotti dipende dalla loro efficienza che si misura in coefficente fonoisolante
i requisiti sull’inquinamento acustico previsti dalle leggi,
possibile. Quelli fonoassorbenti sono quelli in
grado di far riverberare nell’ambiente il minor
suono possibile.
e coefficiente fonoassorbente.
Le misure necessarie per rilevare tali coefficienti
vengono svolte in apposite camere riverberanti,
deve poter contare su materiali di qualità con capacità
I primi sono costituti per lo più da strutture rigide e spesse, che grazie alla loro consistenza
ovvero fonoassorbenti e cioè strutturate in
modo che il rumore venga diffuso in maniera
isolanti e fonoassorbenti corrispondenti al vero. Pro-
sono in grado di ridurre la trasmissione di energia sonora che li attra-
uniforme, nel tempo e nello spazio.
Per i materiali isolanti, il laboratorio viene diviso
vandone l’efficienza in laboratorio affidabili come quello
versa.
I secondi sono costituiti
in due vani attraverso un muro costruito con il
materiale in prova. Da una stanza, attraverso un
di acustica del CSI, società del Gruppo IMQ.
da materiali fibrosi
(ovatta, gommapiuma,
lana minerale) in grado
sistema informatizzato si emette un suono a
banda larga di livello elevato, superiore a 100
dB(A). Nell’altra stanza, con dei microfoni colle-
Quanto isola quella controparete? Quanto rumore assorbe quel pannello? Domande curiose, forse, per noi,
ma fondamentali per un costruttore che, per rispettare
gati a un software in grado di analizzare lo
spettro del suono, viene registrato e misurato
il suono oltrepassato. Il potere isolante, che
viene espresso in dB, è dato dalla differenza tra
l’energia sonora incidente e l’energia sonora
trasmessa.
Le misure relative all’indice fonoassorbente avvengono invece in una stanza unica, molto
ampia e dunque con riverbero (eco) molto
lungo. Qui, dopo aver emesso un sono, si misura la differenza di riverbero tra la camera
senza niente e con il materiale fonoassorbente:
da questa differenza si ricava l'assorbimento
acustico del prodotto, ovvero il coefficiente di
assorbimento dei materiali che è dato appunto
dal rapporto tra energia sonora incidente e
energia sonora assorbita.
Rombo a prova di decibel
Il rombo di un motore è musica per un motociclista. E i produttori di moto lo sanno. Ma, gusti del
mercato a parte, le aziende produttrici devono fare i conti anche con i vincoli di legge che limitano
l’emissione rumorosa a 80 dB(A) massimo. Per progettare e produrre moto “confortevolmente” rumorose, esistono prove e laboratori di prova come quello NVH (noise, vibration and harshness) del
CSI del Gruppo IMQ.
In questo laboratorio, con sofisticate apparecchiature viene misurato il rumore emesso dalle moto,
ma soprattutto vengono identificate le condizioni di marcia in cui il rumore va oltre i limiti consentiti: il che permette ai progettisti di capire come e perché succede e dunque di poter intervenire là
dove il rumore duole.
42
TE LO
MISURO
IO L’ISOLAMENTO
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
43
Qualità della Vita: hobby e sport
UN
ABBRACCIO
LIQUIDO
Esplorare un mondo sinora sconosciuto, imparare a rispettarlo, farsi
avvolgere dal mistero dei fondali e godersi il vero lusso del nostro tempo
– il silenzio – perché sott’acqua non si può parlare.
44
IMQ NOTIZIE N. 88
La classica vacanza in una località di
Dove imparare
e lo stato delle attrezzature.
mare può offrire l’opportunità di
In Italia ci sono varie “didattiche certificate”,
Qualunque didattica sceglierete, il passa-
un’esperienza indimenticabile che
magari non avete ancora considerato: perché non tuffarsi sotto le
così sono chiamati i modelli d’insegnamento, il cui brevetto è riconosciuto nei
diving di tutto il mondo.
porto per il mare è comunque il Corso
Open Water Diver (OWD) nel quale
l’istruttore v’insegnerà ad affrontare un’im-
onde del mare e imparare a fare immersioni? Sicuramente vi sarà capi-
Le più presenti sul territorio sono SSI
(www.ssi-italy.org), NASE (www.nasei-
mersione utilizzando il sistema di coppia (di
cui si dirà nel capitolo sicurezza) a una pro-
tato di infilare pinne e maschera per
scoprire i fondali marini, inconsape-
talia.it), PADI.(www.padi.com) e scuole
Federali FIPSAS. Qualsiasi centro sceglie-
fondità massima di 18 metri in acque libere
(mare, ma anche lago). Il corso OWD si di-
volmente non avete fatto altro che
praticare lo snorkeling. Immergersi è
rete per iniziare a praticare attività subacquee, esso vi metterà a disposizione un
vide in teoria e pratica. Nelle ore di lezione
teorica si apprendono le nozioni necessarie
però tutta un’altra storia, regala il
mare in un’altra prospettiva forse più
affascinante e coinvolgente, ma è
istruttore, certificato dalla didattica cui è
affiliato, che vi fornirà il metodo e le conoscenze necessarie per andare sott’ac-
per affrontare un’immersione in totale sicurezza diventando un subacqueo responsabile (nozioni di anatomia e su come il
uno sport che non va sottovalutato e
qua.
istruttore
corpo reagisce all’acqua, cenni di fisica, il
che va affrontato con la necessaria
preparazione. Ecco alcune semplici
indicazioni per chi vuole provare l’ebbrezza dell’immersione.
qualificato che sappia mettervi a vostro
agio è fondamentale nella scelta della
scuola più adatta a voi, ma non sottovalutate anche le condizioni del centro stesso
funzionamento dell’attrezzatura, come rispettare il mare), mentre nelle lezioni di
pratica si comincia a prendere dimestichezza con l’attrezzatura e con l’acqua.
Settembre 2008
La
presenza
di
un
45
Qualità della Vita: hobby e sport
46
A corso ultimato verrà rilasciato un diploma,
che attesta la vostra abilità ed il brevetto
tura subacquea potrà noleggiarla presso
i diving con cui deciderà di affrontare il
natore comune della passione per l’acqua
e partecipare alle gite che spesso ven-
che permette di partecipare ad attività
subacquee e noleggiare bombole presso
mare.
gono organizzate dall’associazione
stessa, siano esse immersioni singole o
qualsiasi diving attrezzato.
Diving o non diving?
Una volta scoperta l’emozione di trovarsi
full-day, un’intera giornata in barca con la
possibilità di immergersi due volte (ci sa-
Con il brevetto e un buon numero di immersioni ed esperienza si potrà poi acce-
a contatto con la natura in modo completamente nuovo, potrete guardare al-
ranno quindi bombole sufficienti per tutti
i sub presenti) con una guida preparata e
dere ai corsi successivi:
• Advanced OWD, in cui verrete adde-
l’Italia come un vastissimo catalogo
d’immersioni. Sul nostro territorio, ricco
pranzo a bordo.
Infine, se l’acqua vi è entrata nel sangue,
strati ad affrontare immersioni ad una
profondità massima di 39 metri, imparerete ad orientarvi sott’acqua con l’ausilio
di magnifici fondali da scoprire, ci sono
numerosi centri - diving - organizzati per
portare i clienti nei punti d’immersione
da provare almeno una volta una crociera
diving dove si vive una settimana itinerante in barca immergendosi nei punti
della bussola, ma anche prendendo rife-
più belli. Il diving center infatti è un vero
più affascinanti del luogo. Magari in
rimenti sul fondale e ad immergervi di
notte e dalla barca.
• Rescue diver, in cui imparerete ad af-
e proprio punto d’appoggio per i subacquei, specialmente se appena brevettati.
Qui si può affittare l’equipaggiamento
Egitto, un vero e proprio paradiso per i
sub.
frontare le eventuali emergenze, interve-
necessario, se ancora non l’avete acqui-
In acqua, ma in sicurezza
nire in caso di incidente, ma soprattutto
ad evitare qualsiasi condizione di pericolo
ed immergervi in completa sicurezza.
stato o se volete prima provare vari modelli in previsione dell’acquisto, fornisce
le bombole cariche (di aria) grazie al com-
Per la propria sicurezza ci sono alcune regole da tenere bene a mente quando ci si
immerge:
pressore di cui è sempre dotato, orga-
• rispettare sempre la profondità per la
Che cosa mi metto?
Non essendo l’acqua il nostro elemento
avrete bisogno di aiuto tecnico per poter
praticare immersioni ricreative. Stiamo
nizza un servizio “navetta” verso i punti
d’immersione a cui spesso si accede solo
tramite barca ed una guida in grado di accompagnarvi e spiegarvi l’immersione
quale il vostro brevetto vi abilita. Considerando che tante belle immersioni ed i
relitti si trovano oltre i 18 metri, frequentare il corso successivo all’OWD che vi
parlando dell’attrezzatura che oltre alle
(breafing) in modo da scendere sott’ac-
preparerà proprio ad affrontare maggiori
pinne, la maschera e il boccaglio che
usate per fare snorkeling, consiste in:
• una muta che insieme a guanti, calzari
qua consapevoli del grado di difficoltà e
di cosa si potrà ammirare una volta immersi.
profondità con consapevolezza;
• saper riconoscere se non si è in condizione di affrontare un’immersione. Se
e cappuccio protegga dalla dispersione
Un buon diving center si riconosce dal
avete un brutto raffreddore, rimandate:
termica (il corpo in acqua disperde il calore più velocemente)
• un giubbetto ad assetto variabile (Gav)
grado di manutenzione dell’attrezzatura,
ma anche dalla presenza di staff efficiente e disponibile in grado di assistere il
in acqua non si scherza;
• utilizzare il sistema di coppia. Per la propria sicurezza ci si immerge sempre con
che regola la galleggiabilità permettendo
di mantenere un assetto costante indi-
subacqueo. La logistica (se è vicino al
punto d’imbarco, se è fornito di zone ve-
un compagno. Insieme si controllerà che
l’attrezzatura sia assemblata corretta-
pendentemente dalle variazioni di quota
• gli erogatori collegati alla bombola che
stizione e docce), la sua vicinanza ai punti
d’immersione e i mezzi utilizzati per rag-
mente e che nulla sia stato dimenticato
ed insieme si affronterà l’immersione. Un
forniscono l’aria necessaria per respirare
• un manometro che indica quanta aria
giungerli (barca, gommone, gozzo) sono
altri elementi che distinguono un buon
compagno può aiutarvi in caso di difficoltà in acqua, se è necessario, e anche
c’è nella bombola
• un computer subacqueo che indica la
diving center da uno scadente.
solo l’idea di non essere solo può aiutare
un sub a mantenere sotto controllo lo
profondità, il tempo d’immersione e la
velocità di risalita
Dove andare più giu!
L’Italia, con i suoi chilometri di coste è un
stress;
• rispettare sempre le tabelle (tempo e
• una cintura di zavorra per l’assetto neutro (la condizione di rimanere fermi sot-
paradiso per chi intende scoprire il piacere dell’immersione. Da non perdere la
profondità) e la velocità di risalita;
• rispettare sempre la natura. Non toc-
t’acqua).
L’attrezzatura, necessaria e fondamentale
per la sicurezza del subacqueo, non solo
Sardegna con il suo mare cristallino, Lampedusa, la costa ligure che per gran parte
è riserva naturale, la Toscana e l’Elba e
cate niente e non appoggiatevi al fondale. Ricordatevi che siete ospiti e che il
subacqueo dopo di voi deve poter go-
deve essere sottoposta a manutenzione
costante per verificarne lo stato ed il suo
perché no, con l’esperienza, si potrà considerare anche l’ebbrezza di un’immer-
dere della stessa meraviglia.
funzionamento, ma deve essere sciacquata ogni volta con acqua dolce e riti-
sione al lago o al fiume. Esistono poi
numerose associazioni subacquee, spe-
E ora non ci resta che augrarvi, buone
bolle!
rata con cura. Chi non volesse sostenere
la spesa per l’acquisto di tutta l’attrezza-
cialmente nelle città, cui affiliarsi per
stringere nuove amicizie con il denomi-
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
47
Qualità della Vita: salute
SENTIRE BENE
PER SENTIRSI
MEGLIO
I CONSIGLI DELL’ESPERTA
L’udito è una delle tante
meraviglie del corpo
umano e spesso non
viene apprezzato come
dovrebbe fino a quando,
come accade per molte
cose della vita, non si inizia
a perderlo. E sono migliaia
le persone che vivono in
un mondo di silenzio dove
non giungono rumori,
suoni, voci. Una barriera,
dalla quale non filtra nulla,
li separa dagli altri.
Per prevenire questo rischio ecco i consigli della
dottoressa Lucia Piccioni,
otorinolaringoiatra dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di
Milano.
48
“Le cause della sordità”, spiega la dottoressa
Piccioni ”sono molteplici e di vario tipo: dalle
troviamo davanti per una corretta di eventuali protettivi, soprattutto le protesi acu-
più semplici, frequenti e temporanee come
il tappo di cerume, alle otiti causate da un
stiche.
raffreddore, a quelle più serie, dette otiti
croniche, con tutta una serie di compli-
A proposito di protesi quando se ne
parla ci viene in mente il nonno…
canze: le perforazioni della membrana timpanica, il colesteatoma, la timpanosclerosi.
“Le protesi in questi anni hanno fatto passi
giganteschi, non sono più quelle del nonno
Altre ancora dipendono da fattori genetici o
dall’assunzione eccessiva di farmaci, altre da
di cui ci si vergognava e non devono essere
un problema. L’orecchio è uno degli organi
infezioni virali. Infine vanno considerati i disturbi più gravi come l’invecchiamento del
più sensibili alla condizione della salute e
sentire bene è una sentinella del benessere.
nervo, i tumori dell’acustico, la malattia di
Meniere”.
Sentire bene è importante tanto quanto vedere bene. La protesi va considerata come
un paio di occhiali e come gli occhiali hanno
Studi recenti affermano che la sordità
ormai varie forme e colori: sono oggetti
è in aumento. Perché?
“Sì, è vero, Bisogna però sottolineare che il
lievitare della percentuale è dovuto non
quasi da design, digitali, frutto di una tecnologia d’avanguardia. Ultimamente sono
uscite quelle retroauricolari, molto piccole
tanto ad un incremento effettivo bensì ad
ma molto efficaci. Vanno utilizzate ogni-
un miglioramento delle capacità di diagnosi
e di riconoscimento delle varie sindromi.
Anche la prevenzione in gravidanza ha ri-
qualvolta vi sia un’indicazione di perdita di
udito anche se non importante. Per le persone che soffrono di normoacusia, ossia
dotto l’incidenza della sordità infantile. E’ altrettanto vero che alcuni disturbi uditivi
sentono solo da un orecchio, esistono delle
protesi ancorabili all’osso, applicate dietro
sono aumentati per l’esposizione a rumori
intensi, come il traffico stradale o l'eccessivo
volume della musica”.
l’orecchio totalmente invisibili ed utilissime.
La protesi è importantissima perché sentire
bene mantiene la testa allenata: i suoni mantengono attive le vie centrali e lei sa cosa
Come si valuta l’udito di una persona?
“Il più semplice è l’esame audiometrico:
vuol dire avere cervello allenato, la testa in
esercizio…”.
viene eseguito per accertare precocemente una eventuale sordità, ma può essere effettuato anche in tutti gli altri casi di
Ci può dare dei consigli per conservare
un udito sano?
problemi d'udito. Al paziente vengono
fatte indossare delle cuffie in cui vengono
“Non trascurare i minimi segnali: se non si
sente bene da un orecchio e si avvertono
trasmessi suoni di diversa intensità e frequenza. Quando percepisce il suono il pa-
ronzii e fischi non riconducibili a malattie
preesistenti, è bene farsi visitare da uno spe-
ziente lo segnala premendo un tasto.
Nell’esame audiometrico vocale viene in-
cialista. Non trascurare le otiti e, importantissimo, mantenere l’orecchio pulito. Fare
vece misurata non solo la capacità di sentire i suoni ma anche quella di interpretare
attenzione ai rumori intensi, soprattutto
nell’ambiente del lavoro. Rischi gravi ven-
le parole. Sono esami che valutano non
soltanto la parte periferica dell’udito ma
gono corsi dai giovani che non devono
ascoltare la musica ad altissimo volume, con
anche quella centrale. E’ evidente l’importanza di capire bene a che tipo di sordità ci
gli auricolari al massimo. I rumori ad alta intensità infieriscono sulle delicate strutture
dell’orecchio e a lungo andare deteriorano
pericolosamente l’udito. La musica è bella
anche se non è assordante”.
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
49
Qualità della Vita: hobby
QUELLI CHE LE
COLLEZIONANO
Cosa caratterizza i collezionisti di radio? Anzitutto un misto di amarcord per i bei tempi
andati e di passione dal sapore ingegneristico. E poi, più in generale, “l'impulso di
raccogliere cose, che è un atteggiamento
profondamente
radicato
nell'animo
umano” come riporta www.radiomuseum.org, un sito di origine tedesca che si
propone come “il più grande museo virtuale di radio”.
Patrizia Pispola, titolare del primo sito italiano dedicato alla vendita di componenti
per la riparazione e il restauro delle radio
d'epoca (www.pispola.com) ci spiega che “Il
collezionismo delle radio d'epoca abbraccia
un periodo storico che va dagli anni '20
fino agli anni '70, per cui interessa una folta
schiera di appassionati che collezionano un
solo oggetto o più”.
Alcuni mirano a una marca specifica, altri a
un determinato periodo, altri ancora ricercano solo le radio in bachelite o le radio a
valvole in generale. La passione per le componenti pre-avvento dei transistor, a sua
volta, si suddivide tra i collezionisti di valvole
colorate e di quelli che ne prediligono solo
di alcune forme particolari. Ad alcuni piacciono poi le radio “Catalina”, una mini-radio
americana degli anni Quaranta; oppure le
“Novelty”, dai disegn originali passati e presenti, o ancora le “Geloso”, raffinati apparecchi a valvole prodotti a Milano negli anni
Trenta da un industriale che sfondò anche
fuori dai confini nazionali. Infine, come fa
anche Patrizia Pispola, c'è chi colleziona un
po' di tutto, compreso il materiale pubblici-
Sopra, in successione cronologica, modelli di radio:
da quelle in legno e valvole degli anni 30 a quelle in
bachelite colorata anni 50.
tario, le riviste e i libri di settore d'epoca.
Come fare per saperne di più? Il metodo
più semplice è frequentare le fiere di settore. Tra le più importanti si ricorda "Radiant" di Novegro, nata nel '91 come luogo
di ritrovo dei radioamatori di tutta Italia con
una sezione dedicata alle radio d'epoca. Nel
corso del tempo la fiera si è ampliata e oggi
è una delle più accreditate anche all'estero.
Chi fosse lontano dalla Lombardia non di-
50
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
speri: praticamente in ogni regione d'Italia
c'è una fiera.
Per sapere qual è la più vicina a casa propria,
basta cliccare su www.ari.it, ossia il sito dei
radioamatori d'Italia e cercare sotto il link
"notizie" l’area dedicata alle fiere. Per informazion su radio d’epoca consigliamo anche
il sito www.vecchiaradio.com.
51
Qualità della Vita: hobby
Bella la mia radio da comodino...
ma non funziona!
Siete appena tornati a casa con la vostra Jaka del 1954, una magnifica radio da comodino. L'avete pagata una discreta
somma, ma non v'importa: vi hanno assicurato che è stata rimessa a nuovo da un esperto artigiano. L'accendete e...
niente, nessun segno di vita.
Cocenti delusioni come questa sono frequente nel collezionismo di radio: come evitarle?
Intanto, prima di fidarsi del primo “bancarellaro”, sarà bene farsi un'idea dell'ambiente dei restauratori, navigando un
po' sul Web. Per esempio, si può cliccare su www.aireradio.org, l'associazione dei collezionisti radio antiche che rimanda ad altri siti all'apparenza sicuri. Se non vi fidate ancora, continuate a girare su Internet: dopo un po' ci si rende
conto che i collezionisti seri si conoscono un po' tutti, tanto da linkarsi a vicenda. Un buon metodo, insomma, per evitare nuove fregature è il passaparola virtuale.
Tra i più famosi collezionisti-riparatori vi sono gli animatori del sito http://www.depoi.net, dall'aspetto molto professionale; più casalingo ma altrettanto serio è il sito http://www.riparadio.com/index.html, voluto da Sergio Rossi, un
radiotecnico innamorato delle radio sin dalla più tenera infanzia.
Dove comprare radio
e valvole sul Web
Ebay ha stracciato tutti, ma nel mondo del collezionismo
di radio la possibilità di acquistare modelli, anche di pregio, e singoli pezzi, dalle valvole ai telai numerati, è data
anche da molti altri portali di e-commerce. Vediamone
alcuni:
- www.leradiodisophie.it ha una ricchissima bancarella
che spazia dalla documentazione Geloso ai mobili vuoti,
le scale parlanti e altri pezzi di radio d'epoca.
- www.oldradioland.it offre una collezione di 400 radio,
dagli anni Venti ai Cinquanta.
- www.dlaudio.it/modelli_disp_1.htm e è invece specializzato nella vendita di radio d'epoca restaurate e garantite per due anni.
ONDE DI DESIGN
LA RADIO COME OGGETTO D’ARTE
52
attestano velocemente tra i capisaldi del
design internazionale grazie anche al
dell’intramontabilità del design dell’epoca. In particolare due modelli che
entrambe disegnate da Marco Zanuso e
Richard Sapper negli anni ’60 e oggi ri-
supporto creativo dei più noti e innovativi
hanno fatto del marchio Italiano un lea-
proposti conservando inalterata la loro
designer dell’epoca. La radio TS 207 di Bonetto del 1961 è infatti una delle prime
radio transistor portatili a cui fa seguito la
der mondiale e degno ambasciatore del
made in Italy: il “cubo” e il “grattacielo”,
originaria bellezza, ma incorporando nella
scocca 40 anni di evoluzione tecnologica.
Ripensare al cammino fatto dalla radio
1915 il contenitore è di legno ed è stret-
recchi nostrani iniziano a colorarsi e a
sotto il profilo del design, significa anche
riassumere oltre un secolo di cultura industriale, economica e sociale del nostro
tamente strumentale alla funzione.
Dal '15 al '25 accanto al legno compare il
metallo e i supporti e i contenitori sono a
“modernizzarsi”. Sono gli anni del “Kennedy K240” o del “Ducati RR1350” e del
“Supergioiello “ della CGE.
Paese, attraverso un oggetto diventato
cassetta con i primi collegamenti dei vari
Dal '55 al '65 assistiamo alla convivenza
in tutti i sensi “testimone del tempo”.
L'evoluzione del messaggio radiofonico,
da voce del regime a voce del Paese libe-
pezzi. Dal '25 al '35 accanto al legno e al
metallo compare la bakelite e il contenitore diventa unico, prevalentemente ver-
della radio tradizionale - a valvole - di linea
essenziale, spigolosa, spesso con piccoli
tasti per la preselezione delle sintonie, e
rato, da fonte d’informazione e intrattenimento a strumento di servizio, si
ticale con la tipica forma “a chiesetta”.
Nel primo dopoguerra accanto alla bake-
le versioni ulteriormente miniaturizzate a
transistor.
sano Marco Zanuso e Richard Sapper, che
hanno cominciato a collaborare con
mostra infatti fortemente connessa al
cambiamento della funzione d'uso dell'apparecchio radiofonico (da mobile di
lite si vedono i primi inserti di plastica
mentre la forma diventa orizzontale, a
parallelepipedo con spigoli arrotondati.
Sono gli anni del fermento culturale, ma
anche gli anni del boom economico. La
nuova aria portata dai tumultuosi venti
l’azienda già 1961 e hanno disegnato diversi modelli cult tra cui la famosissima TS
arredamento ad oggetto portatile), delle
Sono gli anni in cui la radio diventa un og-
della protesta del 1968 invade anche la
sue forme e dei materiali (dal legno alla
bachelite, al metallo e alla nuove materie
plastiche), delle tecnologie di trasmis-
getto di utilizzo di massa. La miniaturizzazione delle valvole permette la
realizzazione di apparecchi di dimensioni
radiodiffusione: cambia il pubblico, si affermano nuovi generi e la radio cambia
forme e utilizzo.
sione e ricezione (dalla radio a galena ai
sempre più ridotte. Poche le varianti allo
In quegli anni un’azienda italiana, la Brion-
circuiti integrati miniaturizzati).
Prendendo la cadenza dei decenni possiamo osservare i due mutamenti (quello
stile “orizzontale” che domina stilisticamente la produzione. Gli Usa, da sempre
tecnologicamente più evoluti, esportano
vega, individuava nel design la chiave
d’interpretazione delle tecnologie a disposizione e in poco tempo inizia ad af-
tecnico e quello del design): dal 1895 al
nuovi canoni estetici, ma anche gli appa-
fermare una collezione di oggetti che si
IMQ NOTIZIE N. 88
TS 208 l’anno successivo.
Negli stessi anni in casa Brionvega pas-
502, radio portatile a forma cubica; mentre Achille e Piergiacomo Castiglioni nel
1965 hanno progettato l’innovativo radiofonografo RR 126, robot musicale
mobile e componibile che ha conosciuto
un’eccezionale fama per facilità d’uso,
sobrietà e rigore dei dettagli, diventando
un classico in quegli anni.
Alcuni modelli di “radio di design” sono ritornati oggi sul mercato a testimonianza
Settembre 2008
53
Qualità della Vita: Libri&video
Libri & Video
Film
Libri
Musicofilia
Oliver Sacks
Adelphi, 2008
Un giorno, a New York, Oliver
Sacks partecipa all'incontro or-
Disc Jockey.
(Non) lavorare
a ritmo
di musica
Francesco Perilli
ganizzato da un batterista con
una trentina di persone affette dalla sindrome di Tourette: "Tutti, in quella stanza,
sembravano in balia dei loro
tic: tic ciascuno con il suo
tempo. Vedevo i tic erompere
Sonda, 2002
e diffondersi per contagio".
Poi il batterista inizia a suo-
Per la maggior parte della
nare, e tutti in cerchio lo se-
gente il Disc Jockey non è un
guono con i loro tamburi:
lavoro ma un gioco, un passa-
come per incanto i tic scom-
tempo, uno strano stile di vita
paiono, e il gruppo si fonde in
che appartiene a dei tizi fuori
una perfetta sincronia ritmica.
di testa amanti della musica e
Questo stupefacente esem-
della vita notturna. Gli stessi
pio, spiega Sacks, è solo una
genitori, dopo anni di rim-
particolare variante del prodi-
brotti, alla fine smettono di ri-
gio di "neurogamia", che si ve-
petere al figlio la fatidica
rifica ogniqualvolta il nostro
raccomandazione: "Metti la
sistema nervoso "si sposa" a
testa a posto e cercati un la-
quello di chi ci sta accanto at-
voro serio!" e scelgono un di-
traverso il medium della mu-
gnitoso
L'unica
sica. Presentando questo e
risposta valida che il dj può
molti altri casi con la consueta
silenzio.
fornire ai propri detrattori sta
nei fatti.
capacità di immedesimazione,
Sacks esplora la "straordinaria
forza neurale" della musica e i
suoi nessi con le funzioni e disfunzioni del cervello.
Horror Pleni.
La (in)civiltà
del rumore
Radio Days
I cento passi
1987, USA
di Woody Allen
2000, Italia
di Marco Tullio Giordana
La storia di una vivace famiglia
Storia di un giovane siciliano
American
Graffiti
ebraica della piccola borghesia
che denuncia i malaffari della
e quella di una sigaraia che
mafia con sarcasmo attraverso
vuole diventare una star. Te-
una radio libera, Radio out, re-
1973, USA
nero omaggio, quasi una di-
almente esistita.
di George Lucas
chiarazione d'amore, ai tempi
Gillo Dorfles
Castelvecchi, 2008
Viviamo, volenti o nolenti, in
una "civiltà del rumore". Ovviamente, una certa quantità di
rumore, di scoria in eccesso, è
tipica di qualunque comunicazione, anche sana. Il problema
è che oggi la scoria, la prevalenza del corto-circuito massmediatico, ha completamente
soppiantato le attività culturali.
La moltiplicazione inarrestabile
ingenui e fantasiosi della radio:
La storia di Lupo Solitario, fi-
un mosaico nostalgico di
gura ispirata a uno speaker re-
amori, illusioni, speranze, fan-
almente
tasie con brividi di malinconia
esistito,
Wolfman
Jack, che trasmetteva da una
radio pirata dal Messico.
degli oggetti, delle informazioni, delle sollecitazioni sensoriali - visive, auditive, tattili - ci
fa parlare di Horror Pleni. Un
qualche tipo di "rifiuto", seguendo Gillo Dorfles nelle sue
esplorazioni sul contemporaneo, nelle sue scorribande tra
Radio America
ambienti, mode, culture, stili di
2006, USA
di Robert Altman
vita? Gli appunti di questo taccuino critico partono dal concetto di bellezza oggi e dai vari
linguaggi, dialetti, stili, gesti,
per arrivare ai videogames e al
pulcino Tamagochi, ai piercing
e alla moda della moda, fino all'informazione-spettacolo e alla
pornografia.
Una giornata
particolare
1977, Italia
Good
morning
Vietnam
1987, USA
Di Barry Levinson
di Ettore Scola
Il racconto di ciò che accade
dietro le quinte di uno dei più
importanti show radiofonici
andato in onda in America a
partire dal 1974, che nel film
viene improvvisamente cancellato.
Ispirato a un personaggio vero
La radio come strumento per
diffondere i cerimoniali della
propaganda fascista.
(Adrian Cronauer), è la storia di
un disc-jockey, arrivato a Saigon nel 1965, che con le sue
trasmissioni radiofoniche divertenti e irriverenti tiene alto
il morale delle truppe
54
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
55
Qualità della Vita: viaggi e musica
VIVE LA MUSIQUE!
Oh, Jesus !
Non occorre attendere dicembre per
ascoltare del gospel a Parigi. Quasi tutte
Teatri e
sale da concerto
Acquisti di cd
le domeniche dell’anno una o più chiese
A parte i grandi magazzini ove è possibile trovare
spiritual.
58, rue des Lombards
Occorre sempre tenere d’occhio la programma-
dei soddisfacenti reparti jazz (Virgin e Fnac) indi-
Tra le chiese dove è possibile recarsi:
Ritrovo frequentato da “nottambuli e giovani musicisti. Per chi
zione di questi teatri. E’ possibile che program-
chiamo alcuni piccoli negozi specializzati e carat-
- La Cathédrale Américane (8e)
ha voglia di cimentarsi ogni lunedì sera sono organizzate jam
mino concerti jazz con artisti di grande richiamo
teristici, sempre più rari, meta degli appassionati.
Jazz Club
Baiser salé (1er)
I tre indirizzi da non perdere:
session aperte a tutti. Concerti tutte le sere.
Olympia (9e)
Duc des Lombards (1er)
28, boulevard des Capucines
42, rue des Lombards
Croco Jazz (5e)
64, rue de la Montagne-Saint-Geneviève
Locale storico per il jazz Parigi, in particolare a partire dagli anni 60.
Salle Pleyel (8e)
Piccolo negozio in cima a una caratteristica stra-
Nel 2007 è stato completamente ristrutturato e rimodernato.
252, rue du Faubourg Saint-Honoré
dina in salita. Si possono trovare cd rari.
Locale con una buonissima acustica e più di cento posti a sedere.
Concerti tutte le sere
Da non perdere per gli appassionati dell’Hard
Maison de la Radio – Radio France (16e)
aprono le loro porte a cori e gruppi di
23, avenue George-V
- L’Eglise Saint-Julien-le-Pauvre (5e)
1, rue Saint-Julien-le-Pauvre
- L’Eglise Réformée des Batignolles (17e)
44, boulevard des Batignolles
- L’Eglise Américane de Paris (7e)
65 Quai d’Orsay
Bop.
116, avenue du Président Kennedy
Sunset/Sunside (1er)
Paris Jazz Corner et Jazz Ensuite (5e)
60, rue des Lombards
Cité de la Musique (19e)
5, rue de Navarre
Due jazz club in uno. Il primo, a piano terra, dedicato al jazz acu-
221, avenue Jean-Jaurès
Si possono trovare sia registrazioni rare sia del
stico e il secondo, nel piano interrato, dedicato al jazz elettrico e
buon usato da collezione. Negozio amato dai
alle proposte più innovative.
collezionisti.
Concerti tutte le sere. La domenica generalmente dedicata alle
proposte vocali.
Le Caveau de la Huchette (4e)
I Festival
Jussieu Jazz (5e)
A Parigi si svolgono numerosi festival durante
5, rue Guy-de-la-Brosse
tutti i periodi dell’anno. Ecco i principali:
A duecento metri dal negozio precedente. Si trovano solo cd usati e d’occasione. La ricerca è un
5, rue de la Huchette
Locale storico del Quartiere Latino, con più di 200 posti a dispo-
La Fête des Jazz – Jazz à la Foire de Paris
lunga in quanto non vi sono classificazioni di
sizione. Non vi suonano più i migliori jazzisti contemporanei, ma
(15e) Parc des Expositions
sorta.
rimane un luogo folkloristico.
fine aprile
Le Caveau des Oubliettes (4e)
Paris Jazz Festival
52, rue Galande
(Vincennes) Parc Floral de Paris
Jazz-club minore. Sono frequenti le jam session.
da maggio a luglio
Café Universel (5e)
La Défense Jazz Festival
seggiare nel quartiere di Pigalle (reu de Douai, rue
267, rue St-Jacques
Esplanade de la Défense
Victor-Massé, etc….) o di cercare indirizzi precisi
Locale da 50/70 posti, simpatico e cosmopolita. Solo per piccole
giugno
a seconda dello strumento che vi interessa.
Strumenti musicali
Sono numerosi i negozi di strumenti di Parigi, la
lista sarebbe troppo lunga. Vi consigliamo di pas-
Facciamo una dovuta eccezione per la Ferrari
formazioni (trio, quartetto, quintetto). Vi suonano giovani musicisti locali. Concerti dal lunedì al sabato.
La Villette
degli strumenti musicali a fiato:
Cité de la Musique
Petit Journal Saint-Michel (5e)
settembre
SELMER - www.selmer.fr
Selmer, la fabbrica di strumenti a fiato di riferi-
71, boulevard Saint-Michel
L’unico locale esclusivamente dedicato al jazz tradizionale. Con-
JVC Festival – in diversi luoghi della città
mento da più di un secolo, in particolare per i sax.
certi tutte le sere.
ottobre
Azienda storica con sede a Parigi dove potete vi-
New Morning (10e)
IRMA – Centre d’Information du Jazz (20e)
taine au Roi), sia la fabbrica in periferia (28, route
7, rue des Petites-Ecuries
22, rue Soleillet
de Houdan – Mantes-la-ville) su appuntamento.
Da più di 25 anni è un locale di riferimento (non solo per il jazz,
E’ aperto tutti i giorni della settimana (dalle
Il mitico modello Mark VI, prodotto dal 1954 al
ma anche per proposte afro, world, blues). Offre una costante
h.14 alle h.18). Potrete ricevere qualsiasi tipo
1973, è ancora lo strumento più suonato e ricer-
buona programmazione. E’ una via di mezzo tra il jazz club e la
di informazione e suggerimento: dai concerti
cato dai jazzisti di tutto il mondo, spesso prefe-
sala da concerti.
presenti in città alle bibliotece dove recarsi
rito anche ai nuovi modelli Selmer. Un esemplare
per approfondimenti e partiture, dai corsi di
usato può arrivare a quotazioni impensabili.
sitare sia lo show-room, in città (18, rue de la Fon-
E per ascoltare buona musica, dove potremmo andare?
Vi proponiamo un’insolita Parigi, in versione musicale.
Perché forse non tutti sanno che proprio la capitale francese è anche la capitale storica del jazz in Europa.
Ecco allora tutto quello che bisogna sapere per orientarsi
56
Utopia (14e)
strumento ai seminari teorici.
tra i principali locali, negozi, e istituzioni: per chi vuole
79, rue de l’Ouest
ascoltare, suonare, capire, imparare o semplicemente
Uno più vecchi ritrovi di Parigi per il jazz-blues, ma che ultima-
perdersi tra le note.
Concerti tutte le sere con jam session la domenica.
mente ha spostato la programmazione verso proposte rock.
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
57
Panorama News
Panorama News
CEI
Nuovo Decreto Ministeriale
per il riordino della
sicurezza impianti
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 61 del 12/03/2008 l’atteso Decreto Ministeriale “Regolamento concernente l'attuazione
dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.
248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici”
(Decreto 22 gennaio 2008, n. 37) entrato in vigore il 27/03/2008.
Il CEI, che ha dato un significativo contributo alla stesura di questo
DM, ha subito adeguato i propri programmi e le proprie attività editoriali, in particolare quelli relativi ai Convegni Istituzionali 2008 organizzati gratuitamente su tutto il territorio per gli operatori del
settore, specie di progettisti e installatori, coinvolti in prima persona
dalle nuove disposizioni legislative.
Il programma dei Convegni è:
“Nuovo Decreto 37/08 (ex Ll. 46/90). Novita’ normativa impiantistica negli edifici”
• presentazione del nuovo Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008 e delle principali novità introdotte dal Decreto.
• impianti di emergenza: approfondimenti circa le tipologie dei
circuiti di sicurezza e delle sorgenti di alimentazione di sicurezza,
i criteri per la scelta delle apparecchiature in tali impianti, le disposizioni legislative e regole tecniche vigenti in materia.
• video-presentazione dei servizi informatici per gli utilizzatori delle
Norme CEI
• approfondimenti sugli impianti in locali di ricarica batterie classificati come luoghi con pericolo di esplosione
• individuazione delle tipologie di cavi da utilizzare in condizioni
particolari
• edilizia residenziale e predisposizione delle infrastrutture per impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni negli edifici.
Gli appuntamenti sono:
• CAGLIARI – 24 settembre
• PADOVA – 9 ottobre
• TORINO – 22 ottobre
• CATANIA – 5 novembre
Nel corso delle giornate ampio spazio verrà riservato ai quesiti del
pubblico presente che avrà a disposizione molte occasioni di interagire con gli esperti del CEI.
Progex 3: nuova edizione
del software CEI dedicato
alla classificazione dei luoghi
con pericolo d’esplosione
Il programma ProgEx, fin dalla pubblicazione della prima edizione
della Guida CEI 31-35, è stato un importante sussidio al progettista
ed è stato il primo software realizzato sull'argomento, facendo da
scuola per altri programmi successivamente realizzati.
La tipologia della costruzione elettrica da adottare, in tutti i luoghi
ove vengono trattate sostanze pericolose, dipende dalla probabilità di presenza dell’atmosfera esplosiva: la classificazione dei luoghi ha l’obiettivo di identificare e delimitare le zone ove può
formarsi un’atmosfera esplosiva assegnando a ciascuna di esse una
58
probabilità maggiore o minore di esistenza e di permanenza dell’atmosfera esplosiva stessa.
La Norma CEI EN 60079-10 identifica tre tipi di zone:
• zona 0: dove l’atmosfera esplosiva è presente continuamente o
per lunghi periodi;
• zona 1: dove è possibile sia presente l’atmosfera esplosiva durante il funzionamento normale;
• zona 2: dove non è presente l’atmosfera esplosiva durante il funzionamento normale o, se ciò avviene, è presente poco frequentemente e per brevi periodi.
La nuova edizione del programma, denominata Progex 3, è stata
completamente riscritta, adeguandola alla recente 3a edizione della
Guida CEI 31-35 e potenziando notevolmente le capacità del software che oggi permette la gestione di più sorgenti di emissione
contemporanee e scrive in modo del tutto automatico una esauriente relazione tecnica.
Per ulteriori informazioni:
CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano
Comunicazione e Promozione
Silvia Berri
Tel. 0221006207/231 - [email protected]
ANIE
Una smart card
per risolvere il problema
dell’accesso al servizio
pubblico televisivo
su piattaforma digitale
I produttori di apparecchi
di elettronica di consumo segnalano
l’attuale criticità in tema di accesso
al servizio televisivo pubblico
Distribuire, come già avvenuto in altri Paesi Europei, una smart card
che permetta di codificare i canali nazionali trasmessi su piattaforma
digitale consentirà di restituire ai consumatori il diritto, fino ad oggi
negato, di libera scelta e visione gratuita del servizio pubblico su
tutte le piattaforme trasmissive.
Questa la proposta proveniente dall’industria dei produttori di apparecchi di Elettronica di Consumo - rappresentata in ANIE dall’Associazione Nazionale Telecomunicazioni, Informatica ed Elettronica
di Consumo – sollecitata dalle ripetute denunce dei consumatori
rappresentati da Adiconsum (Associazione difesa Consumatori e
Ambiente), per il permanere di una situazione di “mancato servizio”, in piena inosservanza del contratto di servizio RAI.
Sono circa 1 milione le famiglie che risiedendo in zone non raggiungibili dal segnale televisivo terrestre, non fruiscono della completa programmazione dei canali del servizio pubblico.
Per sopperire a tale mancanza, molti di questi cittadini meno fortunati si sono dotati di un impianto di ricezione satellitare.
Tale soluzione tuttavia non elimina del tutto il problema in quanto,
ricevendo le trasmissioni attraverso la piattaforma satellitare, nonostante il pagamento regolare del canone RAI, non viene loro consentito l’accesso a tutte quelle trasmissioni coperte da diritti
internazionali (eventi sportivi, produzioni cinematografiche) e pertanto criptate.
IMQ NOTIZIE N. 88
L’utente che desiderasse accedere a tali trasmissioni deve infatti acquistare il servizio dalle tv commerciali a pagamento, con un ulteriore onere che ci si augura verrà meno a fronte dell’impegno, già
assunto dai vertici RAI nel nuovo contratto di servizio, volto ad assicurare a tutti i consumatori l’accesso gratuito all’intera programmazione.
La situazione è destinata a cambiare ulteriormente con l’imminente
transizione al digitale che, a causa di una minore capacità di penetrazione del segnale, aumenterà il numero dei consumatori penalizzati.
L’Associazione Nazionale Telecomunicazioni, Informatica ed Elettronica di Consumo, che continua comunque a guardare con favore alla transizione verso la televisione digitale come tappa
fondamentale nel processo di innovazione di una nazione, auspica
che le forze politiche si adoperino affinché venga definito un piano
nazionale che preveda precise modalità e tempistiche certe. Solo
così si potranno porre le autorità regionali, i broadcaster, l’industria,
la distribuzione, e gli stessi consumatori, nelle condizioni di poter
sostenere il complesso quanto delicato percorso verso la realizzazione di un sistema televisivo più moderno, e in grado di soddisfare
i bisogni dell’utenza.
Tecnologie italiane in tutto
il mondo con un click:
nasce ItalianTech.com,
la business directory ANIE
Le tecnologie italiane varcano i confini nazionali
con www.italiantech.com, la business directory
vetrina dell’eccellenza produttiva made in Italy,
realizzato da Federazione ANIE.
Promuovere in Europa e nel mondo la tecnologia italiana; affermare
all’estero la qualità italiana dei settori elettrotecnico ed elettronico;
posizionare il sistema ANIE in un contesto internazionale e globalizzato; favorire il business e lo scambio commerciale tra le imprese
italiane ed estere. Questi gli obiettivi che Federazione ANIE ha inteso
perseguire con la realizzazione del portale. L’iniziativa si inquadra nel
percorso - da tempo avviato - di progressiva internazionalizzazione
delle opportunità e delle condizioni di mercato in cui operano le
aziende rappresentate in ANIE, in modo particolare le PMI.
Tradotto in due lingue (inglese, francese) ed entro l’anno in altre
quattro (spagnolo, tedesco, russo e cinese), la directory contiene
una descrizione esaustiva e sempre aggiornata dei prodotti e delle
tecnologie offerte dalle imprese associate ad ANIE.
Per ogni azienda è disponibile uno spazio Web dedicato comprensivo di:
• profilo anagrafico;
• unità produttive sul territorio;
• informazioni economiche (fatturato; percentuale fatturato
esportato; numero addetti);
• marchi;
• profilo merceologico completo di schede tecniche
La navigazione è facile ed immediata, con tre diverse chiavi di ricerca all’interno della banca dati delle oltre 700 aziende ANIE:
• navigazione della merceologia per settore merceologico;
• navigazione della merceologia per area di applicazione (Citta e
infrastrutture, Casa e domotica, Impresa e beni strumentali, Tra-
Settembre 2008
sporti, Energia, Alta tecnologia);
• navigazione con ricerca a testo libero sulla ragione sociale dell’azienda.
“Il tema dell’internazionalizzazione delle imprese italiane è da tempo
tra i più discussi, con il consueto corollario di ostacoli e oggettive criticità che ne rendono difficile l’effettiva applicazione.“ afferma Umberto Sampieri, Vice Presidente ANIE per gli affari Internazionali
“Ritengo che il processo di estensione verso mercati esterni ormai
globalizzati sia una esigenza improrogabile per l’impresa che intenda restare competitiva: gioco di squadra, meccanismi di delega,
massa critica devono supportare – in ogni azienda – gli sforzi in tal
senso. Federazione ANIE ha interpretato la valenza strategica del
tema, promuovendo una serie di iniziative tra cui la business directory ItalianTech.com. Due gli obiettivi principali cui contribuirà il sito:”
conclude Sampieri “l’individuazione per gli operatori stranieri delle
opportunità offerte dalle imprese italiane e - tra i Soci ANIE - un fattivo scambio di know how ed esperienze”.
Per ulteriori informazioni:
Servizio Comunicazione e Immagine ANIE
Tel. 023264211 - 818 - [email protected]
ANIE SERVIZI INTEGRATI
Bandi di gara a portata di mano
Rinnovata la convenzione ANIE Servizi Integrati
e IMQ per la promozione del servizio
di segnalazione di bandi di gara.
Avviare la posta elettronica e trovare una mail con la segnalazione
di tutte le gare di appalto pubblicate sugli organi ufficiali nazionali ed
internazionali, per lavori, forniture e servizi? Non male vero? E’ questo il “servizio di segnalazione gare” di Anie Servizi Integrati, che
ora, grazie alla rinnovata convenzione con IMQ, viene riproposto
anche ai clienti IMQ a condizioni agevolate.
Il servizio segnala quotidianamente, via e-mail, le gare d’appalto a livello nazionale, comunitario e internazionale per lavori, forniture e
servizi. Grazie ad un’approfondita conoscenza dei settori elettronico, high-tech e settori contigui, il servizio è in grado di fornire
un’informazione specifica ma soprattutto mirata, grazie a un sistema sofisticato di profilazione dell’utente che consente di segnalare solo i bandi di interesse.
L’abbonamento comprende, oltre all’invio quotidiano dei bandi, una
serie di servizi a valore aggiunto gratuiti. In partcolare:
• Sportello Appalti: risposta via e-mail a quesiti sulla partecipazione
alla gara
• Corsi di formazione sugli appalti
• Newsletter “Appalti Oggi”: bollettino mensile, on line, di informazione e aggiornamento
Il Servizio offre, a chiunque sia interessato, un periodo di prova assolutamente gratuito della durata di un mese, al termine del quale
può decidere o meno di sottoscrivere l’abbonamento.
Nel mese di prova si avrà diritto, oltre al servizio di invio dei bandi,
anche alla possibilità di usufruire di tutti i servizi a valore aggiunto.
Per ulteriori informazioni:
Assistenza commerciale
Tel. 02.32.64.290 - [email protected]
59
Brevi IMQ
Brevi IMQ
IMQ E GLI IMMOBILI
A PROVA DI dB(A)
IMQ VERIFICA
“VULCANO” IL
PIANO DI COTTURA
DA GUINNESS
DEI PRIMATI
Da recenti ricerche risulta che un edificio silenzioso
deve essere sicuro. Per questo Nardi,
viene economicamente valutato il 10-15% in più rispetto
l’azienda italiana che per festeggiare i
a uno rumoroso, a fronte di un costo di costruzione mag-
suoi primi 50 anni di attività ha realiz-
giore del 5-10%.
zato un piano di cottura da Guinness dei
Il rispetto di precisi limiti di rumorosità oltre ad essere
Primati, il primo al mondo dotato di 50
un requisito di legge, sta diventando dunque un’impor-
fuochi, ha chiesto a IMQ di verificarne la
tante componente commerciale e di valorizzazione degli
sicurezza.
Anche un piano di cottura da record
IMQ ha sottoposto l’apparecchio a tutti
immobili.
i test necessari per verificare la confor-
Ma partiamo dalla legge. I testi di riferimento sono es-
mità ai requisiti essenziali di sicurezza
senzialmente tre: la Legge quadro sull'inquinamento
previsti dalla direttiva europea per i pro-
acustico, Legge 447 del 26-10-1995, che definisce i prin-
dotti a gas (90/396/CEE). Tra le principali
cipi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente
verifiche è stata controllata l’integrità
esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acu-
strutturale, la sicurezza in caso di spari-
stico, e due DPCM attuativi (rispettivamente il 14-11-1997
zione della fiamma, la qualità della com-
e il 5-12-1997) che definiscono i limiti di rumore generato
bustione, la tenuta del circuito gas,
dalle sorgenti sonore e i valori (minimi o massimi) che de-
l’efficienza della combustione, la tem-
vono possedere gli edifici in merito a:
peratura dei componenti e dell’as-
• Isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari
sieme, l’influenza di correnti d’aria sulla
• Isolamento dai rumori esterni
combustione.
• Isolamento dai rumori di calpestio
Al termine di tutti i controlli, il piano di
• Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento
cottura Nardi è risultato conforme alla
continuo e discontinuo.
direttiva europea e potrà pertanto ricevere l’attestazione di più grande piano
Per supportare i costruttori e gli operatori del settore
di cottura a gas del mondo… sicuro.
nella progettazione di edifici conformi ai requisiti di leggi
e attenti alle caratteristiche di comfort, IMQ offre i se-
IMQ CERTIFICA
I SISTEMI
DI GESTIONE
DELLA BUSINESS
CONTINUITY
guenti servizi:
• misure del coefficiente di isolamento e fonoassorbente (tramite CSI)
• indagine acustica: per caratterizzare i livelli acustici del
sito di realizzazione dell’immobile
• simulazione acustica: per la verifica dell'impatto delle
sorgenti di rumore che si prevede di installare nell’immobile
• verifica normativa: sulla rispondenza dei livelli acustici
Garantire la continuità operativa della
stimati agli standard definiti dalla normativa italiana
propria organizzazione, non è più solo
• certificazione dei requisiti acustici.
un’esigenza interna, ma sta diventando,
e lo sarà sempre di più, un requisito ri-
Per informazioni: [email protected]
60
chiesto dalle associazioni, dai clienti, o
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
61
Brevi IMQ
aziendale (SGSSL), così da permettere al-
Già conosciuto nel settore degli apparec-
l’organizzazione di controllare i propri ri-
chi di illuminazione, il marchio ENEC è
schi
stato di recente esteso a nuove categorie
e
di
ottimizzare
le
proprie
performance.
di prodotto, arrivando ad oggi a com-
La Certificazione ai sensi di tale norma
prendere i seguenti settori:
supporta le organizzazioni nella formula-
• apparecchi di illuminazione e
zione di obiettivi e politiche a favore della
componenti
sicurezza e della salute dei lavoratori, te-
• elettrodomestici
nendo conto della presenza di pericoli e
• apparecchiature per la tecnologia
rischi effettivi e potenziali sui posti di la-
dell’informazione
voro ed in conformità con quanto previ-
• trasformatori di sicurezza
sto dalle norme vigenti.
• dispositivi di connessione
L’accresciuta sensibilità alle problematiche
• dispositivi di controllo,
del lavoro, l’evoluzione della legislazione
interruttori
dedicata e, soprattutto, la convenienza
economica di scelte che limitino la rischiosità operativa rendono la certificazione BS OHSAS 18001 una grande
opportunità per qualsiasi realtà aziendale.
Per informazioni:
[email protected]
• trasformatori, filtri
IMQ ANCHE
PER IL SETTORE
AEROSPAZIALE
MARCHIO ENEC
ANCHE PER GLI
ELETTRODOMESTICI
Le aziende clienti di IMQ che operano in
Nato come marchio destinato
principalmente al settore illuminazione, il marchio europeo ENEC è oggi esteso a
nuove categorie di prodotto
e in particolare agli elettrodomestici.
qualità di system integrator o di fornitori nel
IMQ CERTIFICA
LA RESPONSABILITÀ
SOCIALE
settore aerospaziale, possono richiedere a
IMQ anche la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità in conformità alla
norma EN 9100 (Aviation and Space Industry Standard). Una possibilità offerta grazie
a un accordo firmato con ICIM, ente accreditato per la norma EN 9100, che consente
i requisiti di un Sistema di Gestione della Re-
alle aziende interessate di mantenere come
Anche i produttori di elettrodomestici da
sponsabilità Sociale che un’organizzazione
interlocutore IMQ.
oggi possono richiedere l’ENEC, il marchio
mento eticamente corretto verso i propri la-
Per informazioni:
[email protected]
offerti dal marchio ENEC?
Anzitutto le facilitazioni per l'esportazione.
ENEC è infatti un marchio riconosciuto in
tutta Europa come equivalente ai singoli
Lo standard internazionale SA 8000 definisce
può adottare per dimostrare un comporta-
Ma quali sono in pratica i vantaggi
europeo che dimostra la conformità dei
prodotti alle norme europee di sicurezza.
marchi e dunque con un accesso privilegiato nel mercato.
E' un marchio che garantisce la conformità alle norme europee.
Offre una garanzia sul mantenimento nel
tempo dello standard qualitativo del prodotto, grazie alla sorveglianza periodica
alla quale sono sottoposti tutti i prodotti
marchiati ENEC.
Rappresenta un efficace strumento di difesa contro le istanze da responsabilità dei
prodotti.
Offre visibilità alle aziende certificate grazie
voratori. I principi su cui si basa sono la tutela
a una banca dati pubblicata su sito
contro lo sfruttamento dei minori, il lavoro
www.enec.com.
obbligato e la discriminazione; la salute e la
dalla collettività a tutte le organizzazioni
strategiche a livello nazionale (Telecomunicazioni, Finanza, Trasporti, Energia, Salute, ecc.) per dimostrare la propria
capacità di affrontare gli incidenti o i disastri recependo le direttive di riferimento.
A supporto di tali aziende IMQ offre la certificazione secondo la norma BS 25999-2.
UNA
CERTIFICAZIONE
PER LA SALUTE E
LA SICUREZZA NEI
LUOGHI DI LAVORO
sicurezza nell’ambiente di lavoro; le proce-
Il Marchio ENEC viene rilasciato solo da Enti
dure disciplinari, l’orario e la retribuzione; il
di Certificazione europei indipendenti e
rispetto della libertà di associazione e il di-
accreditati, come IMQ (numero identifica-
ritto alla contrattazione collettiva. La certifi-
tivo 03).
cazione etica rappresenta uno strumento di
Le prove sul prodotto vengono effettuate
gestione aziendale in grado di apportare alle
in laboratori di prova accreditati localizzati
imprese notevoli vantaggi, sia in termini di
in tutto il mondo. Il successo del marchio
miglioramento dell’immagine aziendale e di
ENEC è già testimoniato dalle oltre 14.000
supporto nella strategia di comunicazione,
certificazioni rilasciate, corrispondenti a
sia a livello di accesso a nuovi mercati e mag-
circa 32.000 prodotti.
giore fidelizzazione di clienti interni ed
62
Per informazioni:
La BS OHSAS 18001:2007 fissa gli standard
[email protected]
internazionali - applicabili ad aziende/enti
esterni.
Per maggiori informazioni:
[email protected]
di qualunque comparto - inerenti ai re-
Per informazioni:
quisiti del relativo sistema di gestione
[email protected]
[email protected]
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
63
Brevi IMQ
SICUREZZA
DOMESTICA
IN 6 LINGUE
rumeno, cinese e arabo.
Di facile e immediata consultazione, l’opu-
Una guida alla sicurezza multilingue, che
scolo è strutturato in schede staccabili
nasce anche dall'analisi delle statistiche
suddivise in tre sezioni: “cosa devi sapere”,
degli incidenti domestici che vedono
“cosa devi fare”, “se senti odore di….”.
E’ dedicato a gli stranieri residenti
in Italia, il nuovo opuscolo IMQ che
raccoglie i principali consigli per
prevenire incidenti in casa.
Tradotto in 6 lingue e disponibile
gratuitamente, è distribuito su
tutto il territorio nazionale grazie
anche a un accordo con Caritas
Italiana.
nazionalità estera.
“Paese che vai sicurezza che trovi”
Una situazione dovuta sia alla mancanza
è disponibile gratuitamente.
di informazioni di base sull'impiantistica
Per richiederlo: [email protected] tel. 025073281
Si intitola “Paese che vai sicurezza che
utilizzare, senza alcun rischio, apparec-
Sono stati insigniti di ben due premi Agorà
trovi” il nuovo libretto IMQ dedicato alla
chiature e impianti elettrici e a gas pre-
per il miglior comunicato radio, gli spot
sicurezza domestica e tradotto nelle 6 lin-
senti nelle nostre case e conoscere i
IMQ ideati e realizzati dall’Agenzia di Co-
gue maggiormente diffuse nel nostro
principali requisiti di legge che regolano
municazione ADV Activa di Milano.
paese, ossia inglese, francese, spagnolo,
la sicurezza domestica.
sempre più coinvolti donne e uomini di
Tu piccola scatola,
che ho tenuto stretto mentre fuggivo
perché le tue valvole non si spaccassero,
che ho portato dalla casa alla nave
e dalla nave al treno,
perché i miei nemici
potessero ancora parlarmi
accanto al mio letto, alla mia pena,
l'ultima cosa alla sera,
la prima alla mattina,
delle loro vittorie e delle mie ansie,
promettimi di non tacere all'improvviso.
esistente in Italia, sia alle condizioni di precarietà nelle quali a volte gli stranieri si
trovano a vivere (appartamenti sovraffollati, impianti non a regola, elettrodomestici recuperati o di scarsa qualità).
IMQ, SPOT RADIO
DA PREMIO
Ecco allora questa raccolta di consigli per
Il premio Agorà, la cui prima edizione risale al 1985, è uno dei più prestigiosi premi
pubblicitari in Italia, creato dal Club Dirigenti Marketing con lo scopo di valorizzare
ed incentivare la migliore comunicazione
pubblicitaria; oggi è considerato un festival unico nel panorama italiano che premia
non solo la creatività delle agenzie, ma
anche delle aziende committenti.
Agli spot IMQ è stato assegnato il primo
premio assoluto “Oro nazionale Agorà” e il
premio d’argento per il miglior spot radio
a livello nazionale.
La giuria, composta da 16 esperti e tecnici
del settore, appartenenti alle più importanti associazioni di categoria, ha spiegato
l’assegnazione dei premi con la seguente
motivazione: “l’utilizzo ottimale della radio
Bertold Brecht
consente di creare un’atmosfera emozionale che cattura l’attenzione facendo risultare simpatica la comunicazione su una
certificazione di qualità”.
Palermo.
Salvatore Limuti Presidente
del Premio Agorà consegna i premi
64
IMQ NOTIZIE N. 88
Settembre 2008
65
Scarica

IMQ Notizie