Ministero dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA ISTITUTO COMPRENSIVO GRAGNANO 3-STAGLIE-P.CO IMPERIALE Via Castellammare, 200 80054 Gragnano (Na) Tel. 081 8711454 Fax: 081 8711454 C.F. 90081860638 C.M. NAIC8E6001 [email protected]@pec.istruzione.itwww.terzocdgragnano.it REGOLAMENTO D’ISTITUTO 2013 - 2014 1 INDICE PARTE I: GLI ORGANI COLLEGIALI Art. 1. Consiglio d’intersezione, d’interclasse e di classe Art. 2. Rappresentante dei genitori Art. 3. Collegio docenti Art. 4. Il Consiglio d’istituto Art. 4.1 Composizione Art. 4.2 Convocazione Art. 4.3 Sedute Art. 4.4 Presidente e il Consiglio d’Istituto Art. 4.5 Commissioni Art. 4.6 Competenze del Consiglio d’Istituto Art. 4.7 Decadenza Art. 5. Giunta esecutiva Art. 5.1 Composizione Art. 5.2 Convocazione Art. 5.3 Competenze Art. 6. Assemblee dei genitori Art. 6.1 Assemblea di sezione o di classe PARTE II: CRITERI DI ISCRIZIONE ALLA SCUOLA Art. 7. Criteri di ammissione Art. 7.1 Ammissione alla scuola dell’infanzia Art. 7.2 Ammissione alla scuola Primaria Art. 7.3 Ammissione alla scuola Secondaria di Primo Grado Art. 8. Criteri formazioni classi Art. 8.1 Scuola dell’infanzia Art. 8.2 Scuola primaria Art. 8.3 Scuola secondaria di primo grado Art. 9. Criteri di assegnazione docenti alle classi PARTE III: NORME COMPORTAMENTALI Art. 10. Orari scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado Art. 11. Entrate Art. 12. Uscite Art. 13. Intervallo Art. 14. Permessi Art. 14.1 Entrate Art. 14.2 Uscite Art. 14.3 Formazione delle classi Art. 14.4 Assegnazione dei docenti alle classi Art. 14.5 Partecipazione delle famiglie Art. 14.6 Colloqui individuali extra-istituzionali con i docenti Art. 15. Abbigliamento Art. 16. Alimenti consentiti Art. 17. Linee guida prevenzione pediculosi Art. 18. Assenze Art. 19. Osservanza delle regole di comportamento Art. 20. Imprevisti Art. 20.1 Scioperi Art. 20.2 Pericolo Art. 20.3 Ritardo o assenza imprevista degli insegnanti Art. 20.4 Infortuni PARTE IV: USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE Art. 21. Materiale didattico e sportivo Art. 22. Uso dei locali da parte di enti esterni Art. 23. Uso dei locali da parte di enti interni Art. 24. Uso dei locali da parte degli organi collegiali Art. 25. Raccolta dei fondi all’interno dell’Istituto Art. 26. Informazioni, propaganda e spazi per affissioni 2 Art. 26.1 Informazione Art. 26.2 Spazi per affissioni e comunicazioni Art. 26.3 Propaganda Art. 27 Uso della biblioteca Art. 27.1 Finalità Art. 27.2 Funzione della biblioteca Art. 27.3 Organizzazione interna Art. 27.4 Modalità del servizio Art. 27.5 Tutela del materiale Art. 27.6 Monitoraggio e valutazione de servizio Art. 27.7 Regolamento per gli alunni Art. 27.8 Decorrenza e diffusione PARTE V: VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE (C.M. 291 DEL 14/10/92) Art.28. Viaggi d’istruzione – Definizione Art. 28.1 Preparazione, programmazione Art. 28.2 Partecipazione Art. 28.3 Destinazione Art. 28.4 Periodo Art. 28.5 Viaggi d’istruzione – Autorizzazioni Art. 28.6 Uscite di breve durata nel territorio comunale Art. 28.7 Visite d’istruzione non definite nel POF PARTE VI: CRITERI GENERALI SULLA PROGRAMMAZIONE Art. 29. Programmazione Educativa Art. 30. Programmazione Didattica PARTE VII: ACCESSO AI DOCUMENTI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE (LEGGE N. 241/90) Art. 31. Oggetto Art. 32. Modalità Art. 33. Diritto di accesso Art. 34. Procedura Art. 35. Presa visione PARTE VIII: FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI Art. 36. Segreteria Art. 36.1 Orari Art. 36.2 Rilascio documentazione e certificati Art. 36.3 Raccordo con i plessi staccati Art. 37. Direzione Didattica PARTE IX: PROCEDURA DEI RECLAMI Art. 38. Reclami ALLEGATI 1. Istanza di accesso formale ad atti della Pubblica Amministrazione; 2. Reclami 3 PREMESSA Il Collegio dei Docenti, per meglio determinare i diritti, doveri e le forme di partecipazione di tutte le componenti scolastiche, ha adottato il Regolamento interno di Istituto che ne definisce, attraverso una serie di norme, le modalità organizzative ed operative. I Principi che ispirano il presente documento fanno riferimento agli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana: • equità e uguaglianza nella erogazione del servizio con esclusione di qualsiasi tipo di discriminazione riguardo a sesso, razza, etnia lingua, religione, opinione politica, condizione psicofisica e socia- economica; • regolarità e continuità nell’impostazione del servizio e delle attività. Il regolamento, approvato a maggioranza assoluta dal Consiglio di Istituto, può essere modificato dal Consiglio stesso validamente convocato. PARTE I GLI ORGANI COLLEGIALI Art. 1. Consiglio di intersezione di interclasse e di classe Fanno parte del Consiglio di intersezione nella scuola dell’infanzia e di interclasse nella scuola primaria, oltre ai docenti, un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti a ciascuna sezione o classe. Nella scuola secondaria di primo grado, oltre ai docenti, fanno parte del Consiglio di classe quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni di ciascuna classe. Il Consiglio d’intersezione /d’interclasse/di classe è convocato dal Presidente o dalla metà dei suoi membri almeno ogni due mesi in base ai criteri deliberati dal Collegio Docenti e alle necessità che si verificheranno nel corso dell’anno scolastico. L’avviso di convocazione deve essere notificato almeno 5 giorni prima della data della riunione indicando gli argomenti da trattare. Il verbale sarà consegnato in direzione entro cinque giorni dalla seduta. Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario di lezione, dopo aver considerato le esigenze dei componenti. Il Consiglio ha il compito di: formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa didattica, a iniziative di sperimentazione e integrazione diversamente abili ed extracomunitari; agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni; promuovere il coordinamento didattico, i rapporti interdisciplinari, nonché la verifica dell’andamento generale dell’attività educativa; esprimere con la sola presenza dei docenti un conforme parere per’ammissione o meno di un alunno alla classe successiva, previa motivata relazione dell’insegnante o degli insegnanti di classe; elaborare e proporre iniziative condivise e finanziate dal Comitato. Per problematiche generali può essere convocata l’assemblea dei genitori di classe o d’interclasse. Art. 2. Rappresentante dei genitori I rappresentanti dei genitori sono eletti con votazione a scrutinio segreto tra i genitori di ciascuna classe riuniti in assemblea, entro il mese di Ottobre di ogni anno scolastico nella data stabilita dal Consiglio di Istituto. Hanno funzioni di coordinamento e di raccolta delle proposte e delle problematiche d’interesse generale tra i genitori della classe e di raccordo con la componente docente e il Dirigente Scolastico. Possono richiedere la convocazione dell’assemblea di classe. Art. 3. Collegio Docenti Il Collegio Docenti è composto dai docenti dell’Istituto e presieduto dal Dirigente scolastico. Si riunisce su convocazione del Dirigente scolastico o su richiesta di un terzo dei suoi componenti almeno una volta il trimestre o il quadrimestre. Ha in particolare le seguenti funzioni: programmazione dell’azione educativa e didattica, adeguando i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali; formula proposte al Dirigente scolastico circa la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio d’ Istituto; provvede all’adozione dei libri di testo; promuove iniziative di aggiornamento dei docenti; programma e attua le iniziative di sostegno degli alunni diversamente abili. Art. 4. Il Consiglio d’Istituto Art. 4. 1 Composizione Il Consiglio d’Istituto nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 membri, così suddivisi: N. 8 rappresentanti del personale insegnante; N. 8 rappresentanti dei genitori degli alunni; N. 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario; Il Dirigente scolastico. E’ presieduto da uno dei membri, eletto a maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori. Può essere eletto anche un vicepresidente. Art. 4. 2 Convocazione Il Consiglio è convocato dal Presidente e si riunisce su richiesta del: Dirigente scolastico Giunta esecutiva Presidente del Consiglio di Istituto almeno un terzo degli eletti del Consiglio di Istituto. La giunta esecutiva deciderà sulla competenza del Consiglio in merito agli argomenti da trattare. 4 La convocazione deve avvenire in forma scritta almeno 5 giorni prima della data fissata per la riunione. In presenza di motivi di necessità e/o urgenza tale termine è ridotto a 1 giorno. L’avviso di convocazione, affinché sia valida la discussione e le relative delibere, deve contenere gli argomenti all’O.d.g. con la relativa documentazione allegata. Gli avvisi di convocazione devono essere affissi in ogni plesso in appositi spazi e comunicati per iscritto alle famiglie per il tramite degli insegnanti o con fono dagli Uffici di Segreteria. Art. 4. 3 Sedute Le sedute si tengono in orario extrascolastico, compatibilmente con le esigenze delle varie componenti. Si ritengono validamente costituite con la presenza della maggioranza dei membri eletti. Le delibere sono valide se votate a maggioranza assoluta dei presenti. La durata di ogni riunione sarà al massimo di 2 (due) ore; nel caso non si termini la discussione, la seduta sarà aggiornata in data concordata dai componenti del C. di I. Le riunioni sono pubbliche senza diritto di parola agli intervenuti (art. 5 L.748/77). Non è ammessa la partecipazione del pubblico nel caso in cui gli argomenti all’ordine del giorno coinvolgano singole persone. Per l’esame di problemi specifici possono essere invitati a partecipare con diritto di parola i delegati di classe, i rappresentanti del Comitato dei genitori, delle varie Commissioni ed enti o forze operanti a livello d’istituto. Possono altresì partecipare ai lavori, con funzione consultiva, esperti rappresentanti di enti locali e di quartiere, di forze sociali e culturali. La funzione di segretario e la conseguente verbalizzazione viene svolta da uno dei membri individuato tra i componenti il C. di I. Gli interventi, le proposte e le deliberazioni devono essere verbalizzate in modo sintetico, ma chiaro. L’avente diritto che desideri la verbalizzazione completa del suo intervento, dovrà consegnarlo per iscritto al segretario prima della fine della seduta. Le sedute possono essere aperte con diritto di parola, ma non di voto, ai delegati di classe – sezione, appositamente invitati dal presidente del Consiglio d’Istituto, qualora gli argomenti dell’ordine del giorno siano di particolare rilevanza. All’atto della dichiarazione di voto il delegato deve abbandonare l’emiciclo riservato ai componenti. Art. 4. 4 Presidente del Consiglio d’Istituto Il Presidente del Consiglio d’Istituto resta in carica per la durata prevista dall’organo stesso. Decade, con possibilità di rielezione, se nel frattempo sono cambiati più di un terzo dei membri. La revoca del Presidente può essere richiesta, per gravi motivi, da 1/3 dei consiglieri che richiederanno la convocazione del Consiglio di Istituto in seduta straordinaria non pubblica con il solo punto all’ordine del giorno. Il Presidente sarà revocato se, da votazione palese, risulterà sfiduciato da una maggioranza qualificata dei 2/3 del Consiglio stesso. Il Presidente svolge le seguenti funzioni: convoca, presiede e coordina il Consiglio; autentica, con la propria firma, i verbali delle adunanze redatti dal segretario su un registro a pagine precedentemente numerate; verifica, periodicamente, l’attuazione degli interventi operativi decisi nella/e seduta/e precedente/i e delle evasioni delle richieste di competenza dell’Istituto provenienti dagli altri Organi collegiali. Art. 4. 5 Commissioni Il Consiglio d’Istituto può istituire alcune commissioni con il compito di esaminare particolari materie e relazionarle al Consiglio per la successiva discussione e deliberazione. Le Commissioni sono composte almeno da un rappresentante per ogni componente dell’Istituto e allargate ad altre persone e/o esperti per le materie di rispettiva competenza, tenuto conto delle esigenze di funzionalità delle commissioni stesse. La composizione delle commissioni può essere rinnovata ogni anno e si ritengono costituite fino ad esaurimento della delega loro assegnata. Art. 4. 6 Le Competenze del Consiglio d’Istituto Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento; approva il bilancio preventivo, il conto consuntivo e dispone dell’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto. Ha inoltre potere deliberante, fatte salve le competenze degli altri organi collegiali, su: adozione del regolamento interno dell’Istituto; acquisto, rinnovo, conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici e acquisto di materiale di consumo; adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali e locali; criteri generali per la programmazione educativa; criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, extrascolastiche, interscolastiche, a visite guidate e a viaggi di istruzione; criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei singoli docenti ad esse; adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle specifiche attività ambientali; criteri generali relativi al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione e di interclasse; iniziative dirette alla promozione e alla difesa della salute. Art. 4. 7 Decadenza I membri eletti che non intervengono, senza giustificati motivi a tre sedute consecutive, decadono dalla carica e vengono sostituiti sulla base della graduatoria dei non eletti. Per giustificato motivo si intende comunicazione scritta, verbale o telefonica rivolta agli uffici di direzione o al Presidente del Consiglio d’Istituto prima della riunione stessa. Decadono automaticamente dalla carica con decorrenza 1 settembre i genitori che nell’anno scolastico successivo alla suddetta data non abbiano figli che frequentano scuole dell’Istituto. Art. 5. 5 Giunta Esecutiva Art. 5. 1 Composizione La Giunta Esecutiva è composta da rappresentanti di tutte le componenti ovvero: dal Dirigente Scolastico che ne è di diritto il presidente ed ha la rappresentanza dell’Istituto; dal Direttore dei servizi Generali ed Amministrativi; da 1 docente designato nell’ambito dei docenti facenti parte del Consiglio di Istituto; da 2 genitori designati nell’ambito dei genitori facenti parte del Consiglio di Istituto; da 1 persona facente parte del personale ATA, designato nell’ambito degli eletti al Consiglio d’ Istituto. Art. 5. 2 Convocazione La Giunta esecutiva è convocata dal Presidente almeno 2 giorni prima della data fissata per la riunione. Si intende validamente costituita con la presenza della maggioranza dei componenti. Art. 5. 3 Competenze La Giunta esecutiva: predispone il programma annuale e il conto consuntivo; decide sulla competenza del Consiglio d’ Istituto in relazione agli argomenti da inserire all’ordine del giorno. Art. 6. Assemblee dei genitori Art. 6. 1 Assemblea di sezione o di classe Il delegato di classe può richiedere al Dirigente Scolastico la convocazione di un’assemblea dei genitori della sezione o della classe da svolgersi nei locali dell’Istituto, concordando con la Direzione stessa la data, l’orario e gli argomenti da trattare. L’assemblea sarà presieduta dal delegato stesso e si terrà fuori dall’orario delle lezioni. Il dirigente scolastico autorizza la convocazione sentita la giunta esecutiva. Della riunione sarà redatto apposito verbale a cura del delegato di classe che lo consegnerà in Direzione entro 7 giorni. L’assemblea che riunisca i genitori è da svolgersi nei locali dell’Istituto,ed è convocata su richiesta scritta alla Direzione Didattica da parte di 200 genitori. L’assemblea deve tenersi al di fuori dell’orario di lezione e la richiesta deve indicare la data, il luogo e gli argomenti da trattare. L’assemblea si ritiene validamente costituita con la presenza di almeno 100 genitori. E’ presieduta da un genitore eletto nella prima riunione che, durante l’anno scolastico in corso, può richiedere l convocazione di altre riunioni. Il Dirigente scolastico autorizza la convocazione sentita la giunta esecutiva. Della riunione sarà redatto apposito verbale che sarà consegnato in Direzione entro 7giorni. L’assemblea è aperta a tutte le componenti con diritto di parola. 6 PARTE II CRITERI DI ISCRIZIONE ALLA SCUOLA Il Dirigente Scolastico può indire annualmente assemblee informative/orientative per i genitori che si apprestano ad iscrivere i propri figli alle scuole dell’ Istituto. Art. 7. Criteri di Ammissione La famiglia ha facoltà di scegliere fra le diverse istituzioni che erogano il servizio scolastico sul territorio. Art. 7.1 Ammissione alla scuola dell’Infanzia Particolari segnalazioni di operatori sociosanitari. Precedenza ai bambini della fascia di età superiore (prima 5 anni, poi 4 e infine3 anni). In caso di eccedenza si darà la precedenza rispettivamente: ai residenti e ai domiciliati nel Comune; ad alunni con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative; ad alunni con fratelli frequentanti classi dell’ Istituto/plesso; a bambini appartenenti a famiglia numerosa (5 o più congiunti). Art. 7. 2 Ammissione alla scuola Primaria In caso di disponibilità di posti, verranno accettate tutte le richieste di iscrizione In caso di eccedenza si darà la precedenza rispettivamente: ai residenti e ai domiciliati nel Comune; ad alunni con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative; ad alunni con fratelli frequentanti classi dell’ Istituto/plesso. Art. 7. 3 Ammissione alla scuola secondaria di primo grado In caso di disponibilità di posti, verranno accettate tutte le richieste di iscrizione. In caso di eccedenza si darà la precedenza rispettivamente: ai residenti e ai domiciliati nel Comune; ad alunni con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative; ad alunni con fratelli frequentanti classi dell’ Istituto /plesso. Art. 8. Criteri formazione classi Alla formazione delle classi provvede il Dirigente Scolastico (art. 122 D.lg. 16/04/94)alla presenza di un rappresentante di ogni componente della scuola sulla base dei seguenti criteri generali: Art. 8. 1 Scuola dell’Infanzia Favorire l’inserimento degli alunni diversamente abili, secondo le disposizioni di legge; favorire l’inserimento degli alunni con particolari difficoltà, riducendo, quando possibile, il numero degli alunni delle classi interessate; equilibrio tra le età; eventuali richieste scritte dei genitori compatibilmente con i criteri suddetti (motivi di amicizia, parentela, vicinanza di residenza o per altro motivo); Art. 8. 2 Scuola Primaria Alla formazione delle classi provvede il Dirigente scolastico (art. 122 D.lg. 16/04/94) alla presenza di un rappresentante di ogni componente della scuola sulla base dei seguenti criteri generali: mirare all’omogeneità delle classi; tener conto in linea di massima delle indicazioni della scuola dell’infanzia su: ritmi di apprendimento caratteristiche del comportamento attenzione incompatibilità tra bambini favorire l’inserimento degli alunni diversamente abili, secondo le disposizioni di legge; favorire l’inserimento degli alunni con particolari difficoltà, riducendo quando possibile, il numero degli alunni delle classi interessate; eventuali richieste scritte dei genitori compatibilmente con i criteri suddetti (motivi di amicizia, parentela, vicinanza di residenza o per altro motivo); Art. 8.3 Scuola secondaria di primo grado Alla formazione delle classi provvede il Dirigente scolastico (art. 122 D.lg. 16/04/94) alla presenza di un rappresentante di ogni componente della scuola sulla base dei seguenti criteri generali: particolari segnalazioni dei docenti della scuola primaria; eterogeneità dei livelli di apprendimento; eventuali situazioni di difficoltà degli alunni (diversamente abili, stranieri….); eventuali richieste scritte dei genitori compatibilmente con i criteri suddetti (motivi di amicizia, parentela, vicinanza di residenza o per altro motivo); alunni provenienti da altri comuni se il numero complessivo lo consente. Scuola dell’Infanzia- Scuola Primaria- Scuola Secondaria di primo grado Delle indicazioni del genitore non si tiene conto, se le preferenze espresse siano più di tre alunni da raggruppare e se tali squilibrino criteri dei presenti articoli. 7 Il Dirigente Scolastico nell’inserimento di un alunno in classe – sezione può tenere conto di riservate situazioni particolari presentate dal genitore, purché di natura strettamente personale. Art. 9. Criteri di assegnazione docenti alle classi L’assegnazione dei docenti alle classi e sezioni spetta al dirigente scolastico, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Contratto decentrato, dal Consiglio d’Istituto e dalle proposte del Collegio docenti (art. 396 L 16/4/94 n 97), ma se ne può scostare dandone espressa motivazione. I criteri generali possono essere così sintetizzati: perseguimento della continuità didattica; presenza di almeno un insegnante di ruolo in ogni classe o sezione nelle classi o sezioni di nuova formazione. 8 PARTE III NORME COMPORTAMENTALI Art. 10. Orari Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di primo grado L’orario è stabilito di anno in anno, previa: proposta Collegio Docenti; proposta Genitori; delibera Consiglio di Istituto. Gli orari di lezione in vigore nell’Istituto per il corrente anno scolastico sono i seguenti: SCUOLA DELL’INFANZIA L’orario per la scuola dell’Infanzia è di 40 ore settimanali distribuite su 5 gg.( dal lunedì al venerdì) Gli orari di lezione in vigore nel Istituto sono i seguenti: 5 giorni/settimana dal lunedì al venerdì Dal 16 settembre al 20 settembre ENTRATA ore 08,30 USCITA ore12,30 Dal 23 settembre 2013,fino all’inizio della refezione, le sezioni dei bambini di 4 e di 5 anni osserveranno il seguente orario ,dal lunedì al venerdì, ENTRATA ore 8,15/ore9.15 USCITA ore 12,45/ore13,15. Le sezioni dei bambini di 3 anni inizieranno la scuola mercoledì 18 settembre,con orario flessibile per tutto il mese di settembre definito nel progetto accoglienza,poi osserveranno l’orario delle altre sezioni. La flessibilità oraria potrà essere protratta fino a dicembre in caso di particolari difficoltà di adattamento. L’orario definitivo per tutte le sezioni inizierà con la mensa in data 7 ottobre 2013: per il servizio accoglienza ,tutti i plessi escluso il plesso Via C/Mare, dalle ore 8,00 alle ore 16,15. per il solo plesso Via C/Mare, dalle ore 8,00 alle ore 16,15. Nei giorni: venerdì 20 dicembre 2013( Natale) venerdì 28 febbraio 2014 (Carnevale) mercoledì 16 aprile 2014( Pasqua) (con delibera Commissario straordinario) si effettuerà il solo turno antimeridiano, senza refezione e con la compresenza delle docenti per consentire lo svolgimento di attività opportunamente programmate inerenti alle imminenti festività SCUOLA PRIMARIA Per il corrente anno scolastico,l’orario è: - di 28 ore settimanali su 5 giorni,( dal lunedì al venerdì)per tutte le classi Dal 16 al 20 settembre 2013: dalle ore 8,30 alle ore 12,30. Dal 23 settembre al 31 ottobre orario provvisorio : dalle ore 8,15 alle ore 13,30. Dal 4 novembre orario definitivo : dalle ore 8.15 alle ore 13.30(tutti i giorni ) dalle ore 8.15 alle ore 15,15 il giovedì (giorno di prolungamento) Le classi prime anticipano l’uscita di 10 minuti. Ai genitori richiedenti ,la scuola offre un servizio di accoglienza anticipando l’ingresso degli alunni al mattino alle ore 8,00 . SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Per il corrente anno scolastico,l’orario è di 30 ore settimanali su 5 giorni,( dal lunedì al venerdì)per tutte le classi: dal 16 settembre 2013 al 20 settembre 2013 orario compattato: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,15 alle ore 12,15. dal 23 settembre 2013 al 31 ottobre 2013 orario compattato: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 13,00 (6 ore di 50 minuti). dal 4 novembre 2013 orario definitivo classi: dal lunedì a venerdì dalle ore 8,00 alle ore 14,00. Da delibera commissario straordinario considerato il pericoloso intasamento che si crea in caso di pioggia in prossimità delle entrate degli edifici scolastici, al fine di agevolare il sereno defluire degli alunni all’uscita, in caso di pioggia, è prevista l’uscita anticipata di 15 minuti . Art. 11. Entrate Ogni insegnante è responsabile della propria classe e cura l’ordinato ingresso degli alunni in aula. Come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, l’insegnante è tenuto a trovarsi a scuola almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. Gli insegnanti della scuola dell’infanzia accoglieranno gli alunni accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci o dal personale addetto alla sorveglianza. Nella scuola primaria gli insegnanti attenderanno gli alunni in classe o nell’atrio della scuola a seconda della struttura dell’edificio. Nella scuola secondaria di primo grado gli insegnanti attenderanno gli alunni in classe. Art. 12. Uscite Ogni insegnante è tenuto a sorvegliare, con l’ausilio dei Collaboratori Scolastici,l’uscita degli alunni dalla propria classe e dall’edificio scolastico. Le uscite degli alunni della scuola primaria saranno regolate a secondo delle caratteristiche strutturali dei singoli plessi. I bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria devono essere consegnati nelle mani del genitore o di chi espressamente autorizzato dal genitore stesso mediante dichiarazione di responsabilità. 9 I genitori devono comunicare per iscritto in Direzione all’atto della prima iscrizione alla scuola dell’infanzia o alla prima classe della scuola primaria o secondaria di primo grado, le generalità di altre persone autorizzate al ritiro del bambino. Sarà cura del genitore stesso informare per iscritto le successive variazioni. Art. 13. Intervallo Ogni insegnante è responsabile della propria classe, nonché del regolare svolgimento dell’intervallo, per tutta la durata dell’orario scolastico. Durante l’intervallo gli insegnanti vigileranno costantemente i propri alunni perché il loro comportamento non arrechi pregiudizio alle persone e alle cose . Gli intervalli nella scuola secondaria di primo grado sono fissati: il primo dalle 9.55 alle 10.05, il secondo dalle 12.55 alle 13.05; agli alunni è consentito di andare in bagno due volte nell’ arco della giornata. Nella prima e nell’ultima ora di lezione è fatto divieto agli alunni di uscire dall’aula, per recarsi ai servizi se non in caso di urgenza, come anche l’uscita in una qualsiasi ora di lezione, per usufruire del bagno può avvenire esclusivamente in caso di assoluta necessità. Qualora vi sia un problema di salute che comporti l’uso più frequente del bagno, tale richiesta deve essere supportata da opportuna certificazione medica. Art. 14. Permessi Art. 14. 1 Entrate In caso di ritardo motivato l’alunno sarà accolto dai collaboratori scolastici ed accompagnato in classe senza bisogno di alcuna autorizzazione. Nel caso in cui l’alunno necessiti di entrare oltre l’orario stabilito in modo continuativo, il genitore dovrà darne comunicazione motivata alla Direzione che provvederà ad informare gli insegnanti. Nella scuola secondaria di primo grado eventuali ritardi vanno giustificati il giorno stesso o, al massimo il giorno successivo, e per iscritto da un genitore o da chi ne fa le veci. Art. 14. 2 Uscite I permessi di uscita sia essi permanenti che giornalieri e/o sporadici, devono essere autorizzati, dal D.S. o da un suo delegato. L’insegnante o i collaboratori scolastici consegneranno l’alunno al genitore o a persona debitamente autorizzata. In caso di indisposizione di un alunno durante le ore di lezione, verrà avvisata la famiglia che provvederà al ritiro anticipato dell’alunno stesso. Art. 14. 3 Formazione delle classi Per la formazione delle sezioni della scuola dell’infanzia, si rispetta il criterio della data di nascita:sezioni di alunni di anni 3, di anni 4 e di anni 5, sezioni miste nei plessi di una e due sezioni. Per la formazione delle classi prime, si segue il criterio stabilito dal Consiglio di Istituto. La formazione delle classi prime della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado sarà effettuata tenendo conto delle schede informative fornite rispettivamente dagli insegnanti della scuola dell’infanzia e dagli insegnanti della scuola primaria negli incontri di continuità. Fatto salvo il criterio della eterogeneità in ciascuna classe, dovranno essere presenti, in adeguate percentuali, tutti i gradi di maturità cognitiva – sociale - relazionale e comportamentale raggiunti da ciascun alunno. Art. 14. 4 Assegnazione dei docenti alle classi Nel rispetto della competenza e responsabilità del Capo d’Istituto, i criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi sono definiti nel contratto decentrato . Art. 14. 5 Partecipazione delle famiglie La famiglia entra nella scuola in quanto istituzione fondamentale nella vita degli alunni e come tale partecipa al processo educativo condividendo con la scuola responsabilità ed impegni, nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. (Patto formativo scuola famiglia) La scuola fornisce alle famiglie l’informazione relativa a: i principali cambiamenti posti in atto nella scuola offrendo strumenti di lettura e comprensione delle proposte educative e didattiche; le iniziative d’arricchimento dell’offerta formativa obbligatorie ed opzionali; la maturazione cognitiva, affettiva e sociale l’acquisizione di abilità, competenze e conoscenze; le eventuali manifestazioni di disagio e di difficoltà. La famiglia partecipa al processo educativo impegnandosi a: intervenire alle riunioni ed alle assemblee indette in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo; sostenere i bambini nel mantenimento degli impegni assunti; cooperare affinché a casa e a scuola l’alunno trovi atteggiamenti educativi analoghi. L'istituto per facilitare la comunicazione con le famiglie, pubblica sul sito della scuola www.terzocdgragnano.it la versione integrale del POF, del Regolamento d'istituto e di disciplina degli alunni e del Patto di corresponsabilità. Sono da favorire tutte le occasioni che migliorano la comunicazione scuola-famiglia mediante i seguenti incontri a carattere istituzionale con i docenti: assemblee di interclasse o intersezione (almeno due assemblee per anno scolastico con la presenza dei rappresentanti dei genitori; assemblee di classe (almeno due assemblee per anno scolastico); colloqui individuali relativi alla valutazione così stabiliti: due incontri di informazione alle famiglie (alla metà di ogni quadrimestre); due incontri per la comunicazione dei risultati della valutazione (al termine di ogni quadrimestre); incontri mensili, comunicazioni scuola-famiglia. Per la scuola secondaria di primo grado i rapporti fra scuola e famiglia hanno luogo secondo le seguenti modalità: nell’ora di ricevimento settimanale che i docenti mettono a disposizione per i genitori, stabilito con previo accordo e su richiesta delle parti, attraverso comunicazioni scritte sul diario personale o altro per chiarimenti vari, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa e di favorire una buona relazione tra docenti e famiglia; negli incontri scuola famiglia (al termine di ogni quadrimestre); negli incontri con i rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe, i quali comunicheranno alle famiglie quanto appreso in tali incontri e quali misure adottare per il benessere della classe. 10 Art. 14. 6 Colloqui individuali extra-istituzionali con i docenti Tali incontri potranno avvenire: • su convocazione della famiglia da parte dell'insegnante; • su convocazione della famiglia da parte del Dirigente; • a richiesta della famiglia su appuntamento. Le comunicazioni saltuarie tra genitori ed insegnanti, per motivi di sicurezza e per non disturbare lo svolgimento delle attività, non possono avvenire durante l'orario delle lezioni. Art. 15. Abbigliamento Gli alunni sono tenuti ad indossare il grembiule (bianco nella scuola dell’infanzia –blu per i maschi e bianco per le femmine nella scuola primaria).Nei periodi più caldi (giugno-settembre ), secondo le indicazioni delle docenti , è consentito indossare la divisa (pantaloni blu , maglietta bianca). Le femminucce avranno cura di portare i capelli raccolti. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado non indossano alcun tipo di divisa, ma sono tenuti ad avere un abbigliamento consono al contesto scolastico confacente con le regole del decoro e del buon gusto. Art.16 Alimenti consentiti Scuola dell’Infanzia Quando non c’è, il servizio refezione è previsto nell’arco della mattinata una breve interruzione delle attività didattiche durante la quale gli alunni potranno consumare una merenda (piccolo snack). Si sconsiglia l’uso di alimenti grassi,bibite gasate,ed alimenti in genere non adatti ad una corretta alimentazione del bambino. Gli alunni dovranno essere forniti di tutto l’occorrente per l’igiene personale(disinfettante per le mani, fazzoletti, tovaglietta). Quando ha inizio il servizio di refezione i bambini non faranno più merenda. Scuola Primaria Si prevede una breve interruzione delle attività didattiche in orario antimeridiano ( 10.30- 10.40) durante la quale gli alunni potranno consumare una merenda (piccolo snack). Nel giorno di prolungamento, è previsto una pausa mensa (13.00/ 13.30)durante la quale gli alunni consumeranno in classe un pasto fornito dai genitori( panino ,frutta tagliata,acqua,succo di frutta in brik) . I genitori sono tenuti a provvedere per la mensa fin dal mattino. Non è permesso fornire il pasto durante le ore di lezione o al momento della mensa. Si sconsiglia l’uso di alimenti grassi, bibite gasate, ed alimenti in genere non adatti ad una corretta alimentazione del bambino. Gli alunni dovranno essere forniti di tutto l’occorrente per l’igiene personale (disinfettante per le mani, fazzoletti, tovaglietta). Scuola Secondaria di primo grado Si prevede una breve interruzione delle attività didattiche in orario antimeridiano (9. 55, 10.05) durante la quale gli alunni potranno consumare una merenda (piccolo snack). Scuola dell’Infanzia- Scuola Primaria- Scuola Secondaria di primo grado In caso di festeggiamenti è consentito esclusivamente l’introduzione di alimenti confezionati e/ o acquistati presso esercizi commerciali preposti alla vendita. Art.17 Linee guida per la prevenzione e la gestione della pediculosi nella scuola. Molti dei problemi associati alla pediculosi del capo sono dovuti all’ingiustificato allarme sociale piuttosto che al parassita stesso: la pediculosi, infatti, non rappresenta un serio problema sanitario. La scuola rappresenta solo uno dei luoghi dove avviene il contagio, ma l’ambito familiare rimane fondamentale per la prevenzione. Sorveglianza della famiglia La sorveglianza si esercita anzitutto in famiglia: l’ispezione del cuoio capelluto,alla ricerca di eventuali parassiti e uova (lendini), deve essere regolarmente effettuata dalla famiglia. Naturalmente è importante che la famiglia informi tempestivamente i docenti anche in forma anonima e richieda il supporto degli operatori del Servizio Sanitario o del medico curante. Collaborazione degli insegnanti E’ fondamentale la collaborazione degli insegnanti, che sono tenuti a fornire informazioni ai genitori, regolarmente, senza attendere occasioni di allarme,anche mediante la distribuzione di opuscoli informativi. Nei casi accertati di pediculosi, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico,gli insegnanti inviteranno i genitori a contattare il medico curante oil Servizio Sanitario per il controllo del proprio figlio. Si fa presente,inoltre, che l’infestazione da pediculosi non è incompatibile con la frequenza scolastica. Nell’ottica della collaborazione scuola-famiglia è stata elaborata un’informativa degli eventuali casi di pediculosi. Art.18 Assenze Scuola dell’Infanzia Le assenze per malattia dovranno essere comunque giustificate con comunicazione scritta agli insegnanti e con presentazione di certificato medico se superiori a cinque giorni (compresi il sabato e la Domenica e i periodi di sospensione delle lezioni). In caso di assenze superiori a 5 giorni per cause non dipendenti da malattia, i genitori sono tenuti a darne preventiva comunicazione agli insegnanti. Nel caso in cui l’assenza si prolungasse, la Direzione convocherà i genitori per conoscere le motivazioni e fornire gli opportuni chiarimenti. Scuola Primaria- Scuola Secondaria di primo grado Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado per la giustificazione delle assenze si usa l’apposito libretto, da ritirare presso la segreteria all’ inizio dell’ anno scolastico, che dovrà essere firmato da un genitore. In caso di assenze superiori a 5 giorni per cause non dipendenti 11 da malattia, i genitori sono tenuti a darne preventiva comunicazione agli insegnanti. Nel caso in cui l’assenza si prolungasse, la Direzione convocherà i genitori per conoscere le motivazioni e fornire gli opportuni chiarimenti. Per assenze per malattia superiori a 5 giorni la giustificazione deve essere accompagnata da un certificato medico che attesti la possibilità di ripresa delle lezioni da parte dell’alunno. ART. 19 OSSERVANZA DELLE REGOLE DI COMPORTAMENTO All’interno della comunità scolastica esistono specifiche regole di comportamento e ogni componente che ne fa parte deve osservarle rigorosamente per garantire il benessere proprio e altrui, al fine di creare una positiva e proficua convivenza civile. Tali norme sono descritte nel Patto di corresponsabilità scuola-famiglia e nel regolamento di disciplina degli alunni. (Allegatidel POF n. 1 e n. 2 Scuola Primaria - n. 3 e n. 4Scuola Secondaria di primo grado). Art. 20 IMPREVISTI Art. 20. 1 Scioperi In caso di scioperi sarà cura della Direzione avvisare le famiglie con congruo anticipo avvertendole della possibilità di un irregolare svolgimento delle lezioni. Sarà comunque cura della scuola assicurare la vigilanza sugli alunni. In questo caso, le assenze non devono essere giustificate Art. 20. 2 Pericolo In caso di pericolo si agirà secondo le norme previste dal piano di evacuazione(legge 626/94). Art. 20. 3 Ritardo o assenza imprevista degli insegnanti In caso di ritardo, di impedimento o di momentanea assenza di un insegnante,il personale ausiliario collabora temporaneamente con i docenti (in particolare il vicino di aula o il collaboratore o uno degli insegnanti in compresenza al plesso) alla sorveglianza degli alunni rimasti senza custodia. Art20. 4 Infortuni Onde evitare spiacevoli inconvenienti e possibili contenziosi, si ritiene opportuno ricordare il comportamento che il Docente e/o il Fiduciario di Plesso deve assumere in caso di infortunio di un bambino: 1. soccorrere, nei limiti del possibile e, per quanto di competenza, immediatamente il bambino; 2. avvisare il responsabile della sicurezza; 3. provvedere al trasporto dell’infortunato, interessando il soccorso pubblico (118) ad accompagnare il bambino all’ospedale più vicino alla scuola; 3. far dare immediata comunicazione dell’accaduto ai genitori e alla Direzione; 4. annotare l’incidente nel registro degli infortuni in dotazione al plesso; 5. relazionare (a cura degli insegnanti presenti all’incidente) per iscritto alla Direzione sui fatti, sulle circostanze, nonché sui danni provocati dall’incidente; 6. consegnare, possibilmente entro lo stesso giorno e comunque non oltre quello successivo, alla direzione : a)- relazione di cui al punto 5; b)- referto medico ospedaliero rilasciato dalla struttura pubblica che ha accolto il bambino; c)- fotocopia della carta d’identità dell’insegnante presente all’infortunio; d)- modello dell’assicurazione debitamente compilato in ogni sua parte e firmato dal genitore del bambino, tale modello, insieme con la documentazione sopra richiamata,sarà inviata, a cura della Direzione, agli Enti interessati. Successivamente alla comunicazione di infortunio, dovrà essere inviata, sempre a cura della direzione, tutta la documentazione relativa alle spese mediche, nonché il certificato di avvenuta guarigione redatto dal medico curante. qualora alla scadenza della prognosi iniziale, stabilita dal curante, la guarigione non fosse ancora avvenuta, dovranno essere inoltrati periodici certificati medici di prolungamento. 12 PARTE IV USO DEI LOCALI E DELLE ATTEZZATURE SCOLASTICHE Art. 21. Materiale didattico e sportivo Il materiale didattico e sportivo non consumabile deve essere conservato in appositi locali e/o in appositi armadi debitamente chiusi. Se il materiale costituisce parte di un laboratorio, responsabile sarà un insegnante subconsegnatario del laboratorio appositamente designato dal Collegio Docenti. Il subconsegnatario dovrà redigere apposito inventario di presa consegna al momento dell’assegnazione dell’incarico e verbale di scarico al momento della cessazione. Presso ogni laboratorio sarà istituito un registro di entrata e di uscita da sottoscrivere dall’insegnante della classe che lo ha utilizzato. Art. 22 Uso dei locali da parte di enti esterni La temporanea concessione dei locali e delle attrezzature, in orario extrascolastico adenti esterni alla scuola, spetta al Comune previo assenso del Consiglio d’istituto. Sono comunque escluse da tale concessione le attività non coerenti coi fini propri della scuola, e in particolare quelle a fine di lucro. La richiesta per un uso continuativo dei locali scolastici e delle attrezzature devono riferirsi ad un periodo non eccedente l’anno scolastico e devono essere inoltrate prima dell’inizio delle attività didattiche alla Amministrazione Comunale anche tramite il Dirigente scolastico, ed al Consiglio d’istituto. Nella richiesta si devono dichiarare di assicurare il corretto utilizzo delle strutture e di provvedere per il riordino e la pulizia. Nella richiesta devono essere altresì indicate le persone responsabili a cui riferirsi. Art. 23. Uso dei locali da parte di enti interni Il Dirigente Scolastico autorizza, se l’attività svolta è coerente con le finalità istituzionali della scuola, l’uso degli spazi della scuola in orario extrascolastico a singoli o gruppi interni alla scuola che ne facciano richiesta. Nella richiesta devono essere indicati gli argomenti che verranno discussi. Art. 24. Uso dei locali da parte degli organi collegiali Le riunioni degli organi collegiali si svolgono nei locali della scuola concordando preventivamente con la Direzione la data, l’ora e gli argomenti da trattare. Col consenso dei partecipanti si possono svolgere anche all’esterno dei locali scolastici,ma in questo caso deve essere prodotto comunque verbale in Direzione Didattica nei termini previsti. Art. 25. Raccolta dei fondi all’interno dell’istituto E’ espressamente vietata la raccolta di fondi fuori bilancio all’interno dell’istituto. Solo in casi eccezionali, motivati da esigenze di solidarietà, su parere favorevole del Consiglio di Istituto, saranno consentite raccolte in denaro all’interno della scuola(adesione progetto UNICEF). Art. 26. Informazione, propaganda e spazi per affissioni Art. 2 6. 1 Informazione Ciascun plesso deve assicurare spazi ben visibili adibiti all’informazione ed in particolare: tabella dell’orario di lavoro dei docenti, del personale amministrativo ed ausiliario; organigramma degli uffici (Dirigente scolastico, Vicario, collaboratori e responsabili di plesso); organigramma degli organi collegiali; organico del personale docente; albo di Istituto. Art. 2 6. 2 Spazi per affissioni e comunicazioni Sono disponibili presso ciascun plesso spazi per: bacheca sindacale; bacheca per le comunicazioni della Direzione Didattica; bacheca per il consiglio di Istituto. Art. 2 6. 3 Propaganda Previa autorizzazione del Dirigente scolastico potranno essere distribuiti all’interno della scuola avvisi e stampati di carattere culturale. Per ogni altro tipo di propaganda e pubblicità sarà necessaria l’autorizzazione del Consiglio d’Istituto. E’ in ogni caso escluso materiale di propaganda politica. 13 Art .27 Uso della biblioteca Art . 27.1 Finalità La nostra Istituzione, al fine di incentivare il gusto e l’abitudine alla lettura e alla consultazione di opere editoriali, nonché di favorire la diffusione della cultura e di arricchire le attività didattiche ordinari, prevede l’inserimento organico della biblioteca scolastica all’interno delle varie attività d’Istituto. Art . 27.2 Funzione della biblioteca La nostra biblioteca ha lo scopo di conservare e mettere a disposizione dell’utenza ,attraverso il docente ,il materiale bibliografico e documentario necessario all’attività di lettura ,di studio e di ricerca. Art .27.3 Organizzazione interna Il responsabile della biblioteca di plesso :formula le linee gestionali generali cura l’efficienza e la funzionalità del servizio aggiorna il materiale proponendo nuove acquisizioni in base al budget e alle indicazioni dell’utenza risponde dell’andamento della biblioteca al Dirigente Scolastico. Art .27.4 Modalità del servizio Il docente di classe richiede il prestito al responsabile della biblioteca che nell’apposito registro dove si trascrivono i dati essenziali del volume, fa apporre la firma nella colonna” PRESTITI“. All’atto della restituzione l’interessato deve apporre la propria firma sullo stesso registro nella colonna “RESTITUZIONE”. Art . 27.5 Tutela del materiale Chi riceve i libri in prestito si impegna a conservarli con cura e a restituirli nello stato in cui li ha ricevuti , entro il tempo stabilito e senza danneggiamenti. Art .27 .6 Monitoraggio e valutazione del servizio Il responsabile della biblioteca annualmente elaborerà dati statistici quantitativi e qualitativi per fornire un quadro descrittivo dell’utenza e delle sue richieste per valutare il servizio e proporre eventuali modifiche sulla base delle necessità espresse dall’utenza. Art . 27.7 Regolamento per gli alunni 1. Prendere in prestito un solo libro per volta. 2. La durata del prestito viene stabilita dall’insegnante. 3. Apponendo la propria firma nell’apposita casella del registro di classe dei prestiti, ciascun alunno si impegna a : prender in custodia il libro; non cederlo a nessun altro per tutta la durata del prestito ; restituirlo nei termini previsti; trattarlo con cura:non scrivere sul libro,non piegare ne’ strappare le pagine, in modo da restituirlo nel modo in cui è stato ricevuto; consegnare alla biblioteca una nuova copia del medesimo libro (o libro di eguale valore )in caso di smarrimento. Art . 27.8 Decorrenza e diffusione Il presente regolamento è affisso nelle biblioteche dei vari plessi dell’ Istituto. 14 PARTE V VIAGGI di ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE (C.M. 291 del 14/10/92) Art. 28. Viaggi di Istruzione – Definizione Per viaggio di istruzione si intende il viaggio di uno o più giorni con finalità diverse,anche connesse con attività sportive, ma pur sempre di carattere didattico, mentre le visite guidate sono di un solo giorno per recarsi presso complessi aziendali,monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico, artistico, parchi naturali e per assistere a mostre ,spettacoli teatrali, spettacoli cinematografici, ecc.… Art. 28. 1 Preparazione, programmazione Le visite ed i viaggi di istruzione dovranno rientrare nella programmazione generale di inizio anno adottata dagli Organi Collegiali, rispondere alle finalità ed agli obiettivi culturali e formativi indicati dal Collegio Docenti e rispettare gli ambiti didattici di attuazione indicati dallo stesso Collegio. La programmazione delle visite e dei viaggi sarà quindi inserita nel POF ogni anno scolastico. La programmazione deve essere accurata e prevedere in modo particolareggiato le attività della giornata, i luoghi di sosta, di escursione, di gioco o altro, in modo da garantire ogni forma di sicurezza e di disciplina sul piano organizzativo e logistico. Sono possibili visite occasionali a musei, mostre unità produttive, spettacoli teatrali e cinematografici anche se non inserite nella programmazione preliminare. Art. 28. 2 Partecipazione La partecipazione ai viaggi di istruzione e delle visite guidate è limitata agli alunni della scuola e al relativo personale, per gli alunni diversamente abili, gravi, è consentita la partecipazione del genitore. Può essere prevista la partecipazione di esperti in funzione delle finalità che si intendono perseguire con il viaggio. Considerate le finalità didattiche e l’obbligo di fornire il servizio scolastico a tutti gli alunni, sarebbe auspicabile la partecipazione dell’intera classe/sezione. Sarà possibile effettuare la visita guidata o il viaggio di istruzione se vi partecipal’80% degli alunni della classe/sezione ed in ogni caso deve essere comunque garantita un’attività alternativa per lo/gli alunni che non volessero o non potessero parteciparvi. Il Consiglio d’istituto cercherà di garantire la partecipazione degli alunni con difficoltà economiche attraverso un contributo. La valutazione del caso è delegata al Dirigente Scolastico, che relazionerà in Consiglio d’istituto, senza citare il cognome e nome del bambino, e non entrando nello specifico della situazione di familiare. Art. 28. 3 Destinazione Per tutte le classi della scuola Primaria la destinazione deve essere nei limiti di 250Km, salvaguardando adeguate condizioni di benessere ed un corretto rapporto tempo/viaggio – tempo/soggiorno ed età del bambino; il suddetto limite è derogabile nel caso di viaggi di più giorni, fino al limite di 350 Km. In casi e solo per viaggi che favoriscano gemellaggi e/o scambi di esperienze didattiche e educative, con altre scuole, si possono superare i 350 Km, unicamente per le classi quinte. Per la scuola dell’infanzia la destinazione deve essere nei limiti del territorio provinciale sempre salvaguardando adeguate condizioni di benessere ed un corretto rapporto tempo/viaggio – tempo/soggiorno ed età del bambino. Art. 28. 4 Periodo Visite guidate e viaggi di istruzione potranno svolgersi da settembre a maggio. Art. 28.5 Viaggi di Istruzione Autorizzazioni La programmazione annuale dei viaggi di istruzione o visite guidate è sottoposta al Consiglio d’istituto, che approva il piano nel suo complesso. Gli insegnanti avranno altresì cura di raccogliere l’autorizzazione scritta del genitore odi chi ne fa le veci utilizzando il modulo predisposto. Art. 28.6 Uscite di breve durata nel territorio comunale Le uscite nell’ambito del Comune dovranno essere inserite nella programmazione didattica e per la loro effettuazione sarà sufficiente un’autorizzazione scritta dei genitori valida per tutto l’anno scolastico. Ogni uscita deve essere programmata e comunicata comunque alle famiglie e al Dirigente scolastico con congruo anticipo almeno 2 giorni prima della effettuazione. Art.28.7 Visite d’istruzione non definite nel POF Nel corso dell’anno scolastico, possono essere considerate eventuali richieste di visite di istruzione di particolare rilevanza educativo/formativa non inserite nel POF. Per tali iniziative è obbligatorio rispettare le procedure stabilite per le visite di istruzione inserite nel POF e si richiede la delibera del collegio dei docenti e del consiglio di Istituto. 15 PARTE VI CRITERI GENERALI SULLA PROGRAMMAZIONE Art. 29 Programmazione Educativa La programmazione educativa, elaborata dal collegio docenti, pianifica i percorsi riguardanti la formazione dell’alunno in funzione degli obiettivi e delle finalità delineate nelle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Al fine di armonizzare l’attività dei consigli di intersezione, di interclasse e di classe individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e valutazione dei percorsi didattici. La programmazione educativa è contenuta nel POF che è redatto all’inizio di ogni anno scolastico con copia depositata in Segreteria. Chi ne volesse un duplicato deve richiederlo per iscritto secondo le vigenti modalità. La segreteria consegnerà quanto richiesto entro 5 giorni. Art. 30 Programmazione Didattica La programmazione didattica-educativa è elaborata dal consiglio di intersezione, di interclasse e di classe delinea il percorso didattico da seguire dalla classe o dal singolo alunno per raggiungere gli obiettivi prefissati di ogni disciplina e gli obiettivi educativi indicati dal Collegio Docenti. E’ sottoposta a momenti di verifica e valutazione dei risultati allo scopo di adeguare l’azione didattica alle nuove esigenze che si vengono a creare durante l’anno. 16 PARTE VII ACCESSO AI DOCUMENTI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE (Legge N. 241/90) Art. 31. Oggetto La disciplina del suddetto titolo si riferisce ad atti o documenti che, normalmente non divulgati, possano servire a tutelare l’interesse del singolo che ha quindi tutti i diritti divenirne a conoscenza. Sono invece esclusi, in quanto autonomamente divulgabili, gli atti di cui la legge prevede già forme di pubblicizzazione e/o relativi al funzionamento della scuola (ad esempio la carta dei servizi). Art. 32. Modalità La richiesta deve essere fatta per iscritto (allegato n.1) alla Direzione e deve essere debitamente motivata. La Direzione risponde solo di documenti che ha prodotto o che detiene stabilmente. Art. 33. Diritto di accesso La legge riconosce il diritto di accesso solo a coloro che siano titolari di un interesse giuridicamente rilevante. Non sono consentite richieste finalizzate a semplice desiderio di conoscenza. Deve essere salvaguardata la riservatezza di terzi, persone o gruppi. Art. 34. Procedura La Direzione didattica accerta che il richiedente sia effettivamente il titolare del diritto e che le motivazioni addotte siano valide. Qualora un documento si riferisca a più persone l’accesso è consentito limitatamente alla parte del documento che si riferisce al soggetto richiedente. La Segreteria rilascia ricevuta con timbro datario. In caso di richiesta pervenuta per posta fa fede il timbro postale. Da dette date decorrono 30 giorni per concludere il procedimento. Art. 35. Presa visione E’ comunque garantita ai richiedenti la visione degli atti la cui conoscenza sia necessaria per curare o difendere i loro interessi giuridici. 17 PARTE VIII FUNZIONAMENTO dei SERVIZI AMMINISTRATIVI Art. 36. Segreteria Art. 36. 1 Orari L’orario di apertura è così stabilito: lunedì,mercoledì e venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00 martedì e giovedì orario prolungato dalle ore 8.00 alle14.00- dalle ore 14.30 alle ore 17.30 . orario di ricevimento segreteria : lunedì,mercoledì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 martedì e giovedì dalle 15,00 alle 16,00. In particolari situazioni (iscrizioni, docenti di valutazione) tale orario potrà subire variazioni che verranno comunicate tramite affissione all’albo di ogni plesso scolastico. Richieste urgenti dovranno prima essere concordate telefonicamente. Durante tale orario almeno un addetto di segreteria sarà a disposizione del pubblico per ogni tipo di richiesta e pratica. Per rendere maggiormente funzionali tali orari, sarà periodicamente predisposta un’indagine tra l’utenza. E’ garantita all’utenza la possibilità di comunicazioni telefoniche. Le modalità di risposta devono comprendere l’identificazione dell’ Istituto e del plesso, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona e l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. Art. 36. 2 Rilascio documentazione e certificati Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni dalla richiesta o di cinque giorni se il certificato contiene voti o giudizi. Tutta la documentazione dovrà essere consegnata direttamente alle persone interessate. Le comunicazioni tra scuola e famiglia fatte pervenire ai genitori tramite i loro figli dovranno essere tempestivamente consegnate a cura degli insegnanti. Art. 36. 3 Raccordo con i plessi staccati Per evitare disguidi, disfunzioni e prolungamento dei tempi di attesa, in presenza di documentazione diretta ai plessi staccati, un addetto della segreteria dovrà assicurarsi che pervenga in tempi rapidi tramite il personale insegnante o i collaboratori scolastici. Art. 37. Direzione Didattica Il Dirigente scolastico riceve: Il mercoledì e venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30 Il martedì e il giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 Ricevimenti in ore diverse, si effettuano eventualmente su appuntamento telefonico. 18 PARTE IX PROCEDURA dei RECLAMI Art. 38. Reclami I reclami, anche se preceduti da relazione orale e/o contatto telefonico, devono essere inoltrati alla Direzione in forma scritta utilizzando l’allegato modulo. (allegato n.2) Devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. Non sono in alcun caso accettati reclami anonimi. Il Dirigente scolastico, dopo avere svolto ogni possibile indagine in merito, risponde informa scritta entro 15 giorni, attivandosi se lo ritiene giusto per rimuovere le cause che l’ hanno provocato ed in ogni caso fornendo le opportune spiegazioni al proponente. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente scolastico, lo stesso deve fornire indicazioni circa il corretto destinatario. Il Dirigente scolastico porterà a conoscenza della Giunta esecutiva per l’eventuale inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio di Istituto ogni reclamo ricevuto e, a fine anno scolastico, formulerà per il Consiglio di Istituto una relazione sui reclami e sui successivi provvedimenti adottati ALLEGATI AL REGOLAMENTO DI ISTITUTO GRAGNANO 3-STAGLIE-P.CO IMPERIALE 1. Istanza di accesso formale ad atti della Pubblica Amministrazione; 2. Reclami 19 ALLEGATO NR.1 ISTANZA DI ACCESSO FORMALE AD ATTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Al Dirigente Scolastico Oggetto : RICHIESTA ACCESSO FORMALE AD ATTI DI CODESTO ISTITUTO PER IL SEGUENTE MOTIVO: ___________________________________________ ___l___ sottoscritt________________________________________________ nat___ a ______________________________________________ (_____) il ________________, residente in ____________________________(_____) alla Via _______________________________ nr.______ munito del seguente documento di identificazione : Tipo: _________________________ nr. _______________________ Rilasciato da________________________________ in data ______________ CHIEDE in qualità di _____________________________________________________ di prendere visione e/o estrarre copia dei seguenti documenti : 1. __________________________________________________________ 2. __________________________________________________________ 3. __________________________________________________________ Allega la documentazione atta a comprovare la propria legittimazione adesercitare il diritto di accesso di cui agli artt. 22 e seguenti della legge 7/8/90nr. 241. Data_____________ Firma leggibile_________________________ 20 ALLEGATO NR.2 RECLAMI ___l___ sottoscritt___ ____________________________________________ genitore dell’alunn___ ________________________________ frequentante la classe ____ sezione ____ del Plesso _____________________ propone reclamo per i seguenti motivi : ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ Restando in attesa di sollecita risposta, distinti saluti. Data_____________ Firma leggibile__________________________ NOTIZIE UTILI - Il presente regolamento è stato aggiornato e quindi redatto nel mese di settembre 2013 ed è stato approvato dal Collegio docenti con delibera nr.4 del 4/11/2013 -Il documento allegato al POF, sarà affisso all’albo di tutti i plessi e degli Uffici di Direzione e sarà consultabile sul sito della scuola www.terzocdgragnano.it Il regolamento è stato redatto dal seguente gruppo di lavoro: Ins. Scuola primaria: Lardaro Rosalba, Papa Mariarosaria. Ins. Scuola secondaria di primo grado: Di Nola Eleonora, Meglio Anna. 21