Rotta a Ponente www.edoardorixi.com L’Ospedale di Sestri Ponente a rischio chiusura nonostante quanto dichiarato dalla candidata del centro sinistra. Marta Vincenzi sembra l’assessore regionale Claudio Montaldo (il padre della ristrutturazione sanitaria, il “vate” che vuole liquidare i presidi sanitari a ponente) quando continua a ripetere stancamente che l’ospedale di Sestri non chiude, ma “si riconverte”. Continua ad offendere l’intelligenza dei Sestresi. La giunta Burlando (che è diessina come la signora Vincenzi) ha già chiuso il reparto di chirurgia generale e attuando la politica del carciofo vuole eliminare o trasferire la cardiologia con l’Unità Cardiologica di terapia intensiva, la neurologia, l’otorinolaringoiatria e l’oculistica; si comincerà con l’abolizione del Pronto Soccorso notturno e poi la struttura sarà chiusa per tutta la giornata. I democratici di sinistra continuano la litania: “Ci sarà la medicina ad indirizzo oncologico (ma esiste già da 20 anni e quindi nulla di nuovo!), come continuerà ad esistere la Day Surgery (interventi di lieve entità da effettuarsi in giornata)”. Di nuovo avremo soltanto un reparto a pagamento per chi se lo potrà permettere: la famosa “Casa della salute” dove i medici in libera professione effettueranno interventi “intramoenia”: ecco un'altra operazione a favore del ponente operaio. CORSIE GIALLE: IL DEPURATORE DI CORNIGLIANO l’inferno a Ponente un impegno regolarmente disatteso. Le famigerate “strisce gialle” hanno ormai messo definitivamente in ginocchio la già critica circolazione del Ponente cittadino. Il Comune ha infatti imposto nuove corsie per i bus costringendo ogni mattina i cittadini ad ore di coda per andare al lavoro. In sostanza chi vive nel Ponente impiega meno tempo per recarsi ad Ovada che a Genova centro! Non si vuole porre in discussione la necessità di migliorare il servizio pubblico, ma creare corsie preferenziali nei punti in cui le carreggiate sono strette (e la frequenza degli autobus resta comunque bassa malgrado il rincaro dei pedaggio e il millantato miglioramento del servizio), costringere i pendolari a lunghe attese e a tragitti da sopportare “come sardine in scatola”, obbligare, nel contempo, gli automobilisti e i motociclisti a code estenuanti da sopportare osservando, al loro fianco, una corsia preferenziale perversamente vuota, ci è sembrato un provvedimento demenziale. Appare certo che il Comune è riuscito, in questo modo, ad attuare una “par condicio” in negativo, dispensando disagio e sofferenza per tutti coloro che devono spostarsi, nel nome di un miglioramento del trasporto pubblico che invece è rimasto a livelli di assoluta mediocrità e insufficienza. Soltanto le numerose proteste e le manifestazioni organizzate hanno portato ad una riduzione degli orari di divieto ed alla eliminazione delle corsie in alcuni punti particolarmente critici (ad esempio a Multedo e all’entrata autostradale di Pegli). Si dovrà riprendere la nostra protesta? Dovremo ancora subire le decisioni di Merella? Il Comitato anti strisce gialle a Ponente Nonostante gli interventi fatti in consiglio comunale permane il problema del depuratore di Cornigliano . E’ ormai trascorso un anno da quando per la prima volta l’argomento era approdato al consiglio comunale grazie ad una interrogazione urgente del consigliere Rixi. Alla prima hanno fatto seguito altre quattro interrogazioni grazie alle quali sono ripresi i lavori per sistemare l‘impianto. Purtroppo gli assessori Seggi e Guerello, che si erano impegnati a risolvere il problema entro lo scorso febbraio, non hanno ancora una volta mantenuto la parola. Siamo a maggio e la situazione è ancora critica: si dovrà tornare in piazza? Maurizio Amorfini Resp. Comitato Vivibilità di Cornigliano I L P RO G E T TO WAT E F RO N T: le spiagge di Pegli sono a rischio. Alcune riflessioni sull’incontro pubblico di lunedì 26 marzo 2007 con il Presidente della Provincia Alessandro Repetto (cofirmatario del Progetto Waterfront), tenutosi a Pegli. Che il porto di Genova si sia sviluppato a spese del Ponente cittadino è innegabile. Con la nascita del "Porto Antico" come luogo turistico, si può probabilmente identificare il momento in cui venne deciso di regalare al Centro di Genova il mare sottratto al Ponente. Questa “generosità” verso il Centro si è però tradotta in un accanimento sul Ponente, divenuto luogo preferenziale di installazione di ogni attività ovunque indesiderata. Se fino ad oggi Pegli, ha evitato la rovina di Cornigliano, Pra' e Sestri, è evidente l'attuale stato di assedio poiché il perimetro del quartiere è già stato violato dal Porto Petroli e dal petrolchimico a Multedo, dal VTE a lambire il Lido e dalle attività della Val Varenna. Il progetto “Waterfront”, impudentemente spacciato per risarcimento del Ponente, si prospetta come un “colpo di grazia”: l’ampliamento del Porto Petroli a Multedo ed il mantenimento delle attività ad esso legate, non può essere considerato risarcimento. Come il nuovo terminal container, progettato sull'attuale pista aeroportuale del Cristoforo Colombo, non è una “miglioria” per la cittadinanza e neanche per il nascente porticciolo turistico di Sestri. (nessun cenno al porticciolo di Pegli... sic!!). Inoltre il continuo tentativo di unire il porto di Voltri con quello di Sampierdarena rischia di togliere a Pegli le ultime spiagge. Qualcuno, tre anni fà, non aveva promesso di spostare il Porto Petroli da Multedo, finire la passeggiata a mare e risanare le Alex Bazzigalupi spiagge? Meditate gente meditate.. Rotta a Ponente L’ e d i t o r i a l e INCENERITORE? No, grazie! di Edoardo Rixi Tursi fa business sulla pelle del Ponente. Da anni, stanno distruggendo il nostri quartieri: prima il litorale per costruire le fabbriche, quindi le colline. Molti confidavano che con la dismissione dell’industria pesante il Ponente avrebbe potuto ritrovare i suoi spazi e rinascere, ma ormai sappiamo che i rischi sono altri. Nuove speculazioni si preparano agli Erzelli mentre sulle ex aree ILVA fioriscono progetti che nulla hanno a che fare con il nostro rilancio economico ed ambientale ma che servono a tutelare gli interessi dei pochi “amici” di una classe politica compiacente e sempre piú bisognosa di soldi per foraggiare dispendiose campagne elettorali. Mancano i soldi? Bene, a Ponente si chiudono gli ospedali, diminuiscono i mezzi pubblici, aumentano l’ICI e la tassa sui rifiuti mentre a Scarpino si vuole costruire uno degli inceneritori piú grandi del paese per aiutare i compagni (Bassolino e D’Alema) a risolvere i problemi delle discariche sature del mezzogiorno ed a Cornigliano si vorrebbe dare il via alla quarta moschea d’Italia. Chi vive a Ponente si sente abbandonato dal Comune (qui il Sindaco non viene mai!), dai politici locali e dagli stessi partiti di sinistra (se così ancora li possiamo definire) che qui continuano a raccogliere un immeritato consenso. In questi anni ho cercato di fare il possibile per il Ponente contrastando i progetti che lo vogliono ulteriormente penalizzare e dialogando sui problemi concreti prima coi cittadini e solo dopo con politici ed istituzioni. Sono stato protagonista di duri scontri verbali col Sindaco e gli assessori creandomi molti nemici nel palazzo e qualche amico fuori. Se vogliamo che i nostri quartieri tornino ad essere vivibili bisogna pensare meno alle ideologie e più alla concretezza. Con questo opuscolo informativo non sono solo a chiedere un voto affinché il Ponente possa avere ancora una voce libera che lo rappresenti a palazzo Tursi, vorrei di piú: vorrei far aprire gli occhi a chi in questi anni è stato ingannato con false promesse. Il 27 luglio 2006 la maggioranza di centro-sinistra che governa in Comune e Provincia e che tanto ama il ponente genovese ha approvato la realizzazione dell’inceneritore nonostante le proteste degli abitanti di Sestri, Borzoli e della Val Polcevera. La decisione dei “politicanti” di Tursi, sul progetto del termovalorizzatore non ha tenuto conto delle decine di migliaia di cittadini che subiranno gli effetti dell’inceneritore che si vuole fare a Scarpino, sulle alture di Ponente, alle spalle di Sestri. I numeri: 9.000 metri quadrati, 400 mila tonnellate l’anno di rifiuti da smaltire, 209 milioni di euro. Oltre a tutti i danni alla salute che un impianto del genere potrebbe causare è importante evidenziare come (per aiutare gli amici) il progetto dell’impianto è stato sottratto alla gara di appalto internazionale e dato in affidamento diretto ad AMIU i cui vertici, essendo S.p.A. comunale, vengono nominati dal Sindaco in persona. Chi finanziarà l’impianto? Naturalmente i genovesi grazie all’inasprimento della tariffa sui rifiuti. Si tratta di un business colossale, per chi lo andrà a gestire. Vogliono far diventare Genova “la capitale della rumenta”: l‘impianto infatti risulta essere sovradimensionato di almeno un 60% rispetto alle necessità della nostra città. Ciò consentirà di raccogliere anche i rifiuti di regioni come la Campania (emergenza Napoli) che non sono in grado di smaltirli in proprio. La Giunta Pericu, a meno di un anno dalla sua scadenza, non ne ha voluto sapere di passare la palla alla popolazione ma ha tirato dritto sul progetto che prevede l‘aumento del numero di camion diretti a Scarpino e nuove servitù per il Ponente. Oggi il Comune di Genova non ragEdoardo Rixi, nato a Sestri Ponente l'8 giugno 1974, dottore in economia, alpinista, vive a Pegli. Fondatore dei movimenti per l'autonomia delle delegazioni da Tursi, aveva presentato una richiesta alla Regione per l'autonomia di Pegli. Da sempre attivo nei comitati del Ponente, attento alle problematiche dei quartieri, è stato eletto consigliere comunale nel 2002 per la Lega Nord. In questi anni è stato strenuo oppositore della costruzione della Moschea a Cornigliano e dell'inceneritore a Scarpino. Ha piú volte fermato la cementificazione del litorale di Pegli. Ultimamente si è occupato, unico consigliere, del Depuratore di Cornigliano, degli sgomberi dei nomadi a Voltri, del porticciolo di Pegli e di molto altro ancora. giunge neppure il 17% della raccolta differenziata mentre avrebbe dovuto superare il 40%: tutto questo con le prossime elezioni può cambiare. Le decisioni prese possono e devono essere riviste ma per far questo è necessario dare fiducia alle persone che si sono sempre battute contro l’inceneritore a Scarpino. Marzo 2007 NOMADI A VOLTRI Un presidio della Lega Nord organizzato a Voltri per la sicurezza e la vivibilità. Il servizio a pagina 2 Il Ponente continua a chiedere sicurezza Non passa giorno in cui non si verifichi un fatto criminoso a Ponente e i cittadini davvero non ne possono piú. Sono centinaia le segnalazioni che abbiamo ricevuto sia dagli ormai esasperati operatori commerciali che dalla gente comune che vive frustrata dalla paura di subire lo scippo, il clone del bancomat piuttosto che la violenza fisica. Davide Rossi Pericu e la Moschea Il servizio a pagina 2 Rotta a Ponente Rotta a Ponente www.edoardorixi.com www.edoardorixi.com PERICU E LA MOSCHEA TASSE COMUNALI: UN ALTRO SALASSO! Una decisione discussa presa dal comune di Genova senza interpellare i cittadini. Domande chiare e risposte ambigue In questo ultimo anno le tasse sulla prima casa, sui rifiuti e l’addizionale IRPEF sono aumentate in maniera vertiginosa. Vi proponiamo un paragone con le altre città. La licenza edilizia per la costruzione della moschea in Via Coronata doveva essere tenuta nascosta agli abitanti di Cornigliano, che hanno già pagato prezzi elevati per lo sviluppo economico della città. La questione doveva restare segreta almeno fino a quando i lavori non sarebbero stati conclusi. Ma le cose sono andate diversamente: il consigliere Rixi, nell’estate del 2003, accertò che il procedimento edilizio per realizzare la moschea aveva già avuto il benestare di quasi tutti gli uffici comunali. La mancanza di trasparenza da parte di chi governa palazzo Tursi non fa ben sperare per il futuro. La sensazione diffusa è che dopo la bocciatura del primo progetto e la ferma opposizione della Lega e dei cittadini al secondo, la sinistra abbia messo la moschea nel ”frigorifero” in attesa della fine della campagna elettorale. Il rischio è che si voglia mettere il Ponente, come solitamente accade, di fronte al fatto compiuto, magari approfittando dei mesi estivi. D’altra parte è un fatto che alla presentazione delle primarie dell’Ulivo a Palazzo Ducale, la Vincenzi (DS), Sanguinetti (PRC) e Zara (Margherita) si siano espressi favorevolmente alla realizzazione L’aumento ha colpito principalmente i redditi “medio bassi” ed è stato provocato da tre fattori fermamente voluti dalla maggioranza che governa Genova: della Moschea a Ponente. I problemi legati al progetto sono molti e qui è solo possibile sintetizzarli: 1 - la sua collocazione provocherebbe enormi problemi di viabilità e oltretutto l’edificio (dove sono previsti: box, moschea ed esercizi commerciali) confina con una scuola ed un ricovero per anziani; 2 - sorgerebbero problemi di sicurezza ed ordine pubblico poiché l’ente che ha comprato lo stabile è legata all’U.C.O.I.I., associazione fra le piú discusse a livello internazionale per i suoi rapporti stretti con il fondamentalismo islamico (è un’associazione al centro delle indagini sul terrorismo internazionale che piú volte si è rifiutata di firmare accordi con il governo italiano. “Corriere della Sera” Magdi Allam); 3 - la dimensione del centro islamico che convoglierebbe a Cornigliano circa 3000-4000 mussulmani causerebbe ulteriori tensioni fra le comunità immigrate ed i residenti. Ritenendo legittimo proteggere noi, i nostri figli, le tradizioni e le nostre regole di vita, chiediamo ai cittadini di sostenere alle elezioni comunali del 27 e 28 maggio chi ha combattuto contro la costruzione della moschea: dobbiamo far capire a tutti che non siamo più disposti a subire. Comitato per la vivibilità di Cornigliano Cornigliano. Via Coronata dove è prevista la realizzazione della Moschea QUARTIERI POPOLARI DIMENTICATI Comune e Regione legiferano a favore esclusivamente di chi ha solo diritti e nessun dovere. Che il 70% di quanto il Comune spende in servizi sociali venga dato agli extracomunitari è noto a tutti e la situazione si aggraverà con la nuova legge sull’immigrazione approvata in Regione il 20 febbraio, che prevede l’equiparazione degli immigrati clandestini con i regolari, la priorità per essi nell’assegnazione di case popolari, l’esenzione sui ticket sanitari e altri diritti: dal lavoro alla salute sino alla elargizione di un massimo di 3000 euro a persona qualora, in caso di decesso, venga deciso di far seppellire la salma nel paese di origine. E’quanto accade in una regione che ha abbandonato chi vive nei quartieri popolari e si trova spesso costretto a supplire alle mancanze del Comune arrangiandosi come può. Strade mai concluse, scarsa manutenzione, totale assenza dei servizi essenziali (eppure ARTE ed ASTER prendono molti soldi dal Comune e dalla Regione). Qui vivono persone che si sono sempre sacrificate per lo sviluppo di Genova e meriterebbero un pò di rispetto! 1 - Diminuzione delle detrazioni sulla prima casa (ridotta a 104,00 euro) I NOMADI A VOLTRI 2 - Revisioni degli estimi catastali Venerdì 16 Marzo 2007 si è tenuto un presidio della Lega Nord a Voltri contro l’invasione dei nomadi che occupavano abusivamente alcuni immobili della delegazione rendendo invivibile il quartiere. In una sola giornata abbiamo ottenuto oltre 400 firme (altre 1400 sono state raccolte dagli esercenti). A queste iniziative si era aggiunta la volontà dei voltresi di bloccare la gara ciclistica Milano-Sanremo. Le proteste hanno indotto le autorità nei giorni successivi ad affettuare gli sgomberi. Purtroppo grazie all’amministrazione comunale compiacente e ad una Circoscrizione “inconcludente” a poco piú di un mese di distanza la situazione sta nuovamente peggiorando: li volete davvero votare ancora? 3 - Mantenimento delle aliquote piú elevate (aliquota abitazione principale 6 per mille - alquota ordinaria 7 per mille). Davide Andreani Pubblichiamo la lettera di un voltrese ricevuta in data 5 marzo 2007 Ormai chiamiamo la polizia tre volte al giorno e abbiamo anche fatto un esposto ai carabinieri. Di fronte al supermarket della Pam, ogni giorno stazionano decine di nomadi che si avvicinano ai clienti per chiedere qualche spicciolo con toni non proprio gentili. Alcuni di loro hanno trovato un altro escamotage per raggrannellare un po' di euro: fiondarsi in mezzo alla strada davanti alla Pam per farsi investire dalle auto chiedendo poi il risarcimento danni. La gente non fa mistero del proprio disappunto, mentre l'esasperazione cresce anche tra i negozianti. In via Cialdini, a due passi dal centro, la situazione ha toccato i livelli di guardia: le «visite» dei nomadi non si contano piú... Di fronte alla Pam il ritornello è sempre lo stesso: appena varchiamo il supermercato siamo avvicinati dai rumeni che dicono "mi dia il carrello, mi dia il carrello". Se non lo fai, iniziano a insultarti e guardarti in modo minaccioso. Il problema è che agiscono in tanti, soprattutto nelle ore serali. Insomma fanno paura e non ci sentiamo tutelati. In una giornata qualunque, può capitare di imbattersi in sei, sette rom di fronte all'ingresso del supermercato, mentre un altro gruppo bivacca nei giardinetti della piazza. Lettera firmata Queste “scelte” hanno determinato un incremento medio dell’ICI “reale” valutato ad oltre il 40% rispetto all’anno precedente. ANNO 2006 - Famiglia con imponibile Irpef 20.000 Euro - Casa di proprietà 100.000 Euro __________________________________________________________________________________________ Città ICI IRPEF TARSU/TIA TOTALE Rispetto a GE __________________________________________________________________________________________ BOLOGNA 451,21 80,00 196,00 727 13,2% FIRENZE 496,71 60,00 156,63 713 15,4% GENOVA 496,00 94,00 233,11 823 MILANO 366,00 0,00 228,00 594 38,6% ROMA 356,71 40,00 246,96 644 27,9% TORINO 405,00 60,00 194,00 659 24,9% __________________________________________________________________________________________ Il prospetto indica quanto paga in piú una famiglia genovese rispetto ad una analoga famiglia residente in altre città. ANNO 2006 - Famiglia con imponibile Irpef 40.000 Euro - Casa di proprietà 200.000 Euro __________________________________________________________________________________________ Città ICI IRPEF TARSU/TIA TOTALE Rispetto a GE __________________________________________________________________________________________ BOLOGNA 1.021,21 160,00 294,00 1.475 10,7% FIRENZE 1.096,71 120,00 231,77 1.448 12,8% GENOVA 1.096,00 188,00 349,66 1.654 MILANO 836,00 0,00 342,00 1.178 38,7% ROMA 816,71 80,00 359,19 1.256 30,1% TORINO 930,00 120,00 291,00 1.341 21,8% __________________________________________________________________________________________ Il prospetto indica quanto paga in piú una famiglia genovese rispetto ad una analoga famiglia residente in altre città. Sergio Castellaneta: un commiato e un consiglio lismo, soprattutto quello fiscale, è ancora la Lega Nord tra mille difficoltà, sempre evocate dai partiti centralisti, che non hanno nessuna intenzione di allentare i cordini della borsa e le redini del potere. Per questi motivi è necessario che i genovesi continuino alle prossime amministrative a sostenere adeguatamente la Lega ed il suo giovane rappresentante in Comune Edoardo Rixi, al quale riconosco un grande impegno negli ultimi cinque anni di attività consiliare. Sergio Castellaneta Ricordo con intensa nostalgia la campagna elettorale della primavera del 1990, quando mi presentai per il Consiglio comunale per la Lega Nord: era la prima volta che il movimento politico di Bossi compariva sulla scena politica genovese. Tanto entusiasmo, tantissima speranza nel promuovere il federalismo, che avrebbe dovuto e potuto liberarci da un centralismo ossessivo ed insopportabile. Tante vicende sono passate da allora, tra soddisfazioni e delusioni, siamo tuttora convinti della bontà delle tesi sostenute: purtroppo siamo ancora in attesa che le ri-chieste della Lega, allora da tutti respinte ed oggi da tutti accettate, accolte ed inserite nei vari programmi, vengano finalmente attuate. Purtroppo l’unica formazione politica che continua a sostenere il federa- S C H E D A Elezioni Amministrative domenica 27 - lunedì 28 maggio VOTACOSI’! A Z Z U R R A G I A L L A RENATA OLIVERI C O N S I G L I O C O M U N A L E R i x i✍ RIXI scrivi ENRICO MUSSO S C H E D A - - C O N S I G L I O P R OV I N C I A L E IL NOME DEL CANDIDATO DELLA LEGA E’ GIA’ STAMPATO SULLA SCHEDA