Rotta a Ponente
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L’Ospedale di Sestri Ponente a rischio chiusura
nonostante quanto dichiarato dalla candidata del centro sinistra.
Marta Vincenzi sembra l’assessore regionale Claudio Montaldo (il padre della ristrutturazione sanitaria, il “vate” che vuole liquidare i presidi sanitari a ponente) quando continua a ripetere stancamente che l’ospedale di Sestri non chiude, ma “si riconverte”. Continua ad
offendere l’intelligenza dei Sestresi. La giunta Burlando (che è diessina come la signora Vincenzi) ha già chiuso il reparto di chirurgia
generale e attuando la politica del carciofo vuole eliminare o trasferire la cardiologia con l’Unità Cardiologica di terapia intensiva, la neurologia, l’otorinolaringoiatria e l’oculistica; si comincerà con l’abolizione del Pronto Soccorso notturno e poi la struttura sarà chiusa per
tutta la giornata. I democratici di sinistra continuano la litania: “Ci sarà la medicina ad indirizzo oncologico (ma esiste già da 20 anni e
quindi nulla di nuovo!), come continuerà ad esistere la Day Surgery (interventi di lieve entità da effettuarsi in giornata)”. Di nuovo avremo soltanto un reparto a pagamento per chi se lo potrà permettere: la famosa “Casa della salute” dove i medici in libera professione
effettueranno interventi “intramoenia”: ecco un'altra operazione a favore del ponente operaio.
CORSIE GIALLE: IL DEPURATORE DI CORNIGLIANO
l’inferno a Ponente un impegno regolarmente disatteso.
Le famigerate “strisce gialle”
hanno ormai messo definitivamente in
ginocchio la già critica circolazione del
Ponente cittadino.
Il Comune ha infatti imposto
nuove corsie per i bus costringendo ogni
mattina i cittadini ad ore di coda per andare
al lavoro.
In sostanza chi vive nel Ponente
impiega meno tempo per recarsi ad Ovada
che a Genova centro!
Non si vuole porre in discussione
la necessità di migliorare il servizio pubblico, ma creare corsie preferenziali nei punti
in cui le carreggiate sono strette (e la frequenza degli autobus resta comunque bassa
malgrado il rincaro dei pedaggio e il millantato miglioramento del servizio),
costringere i pendolari a lunghe attese e a
tragitti da sopportare “come sardine in scatola”, obbligare, nel contempo, gli automobilisti e i motociclisti a code estenuanti da
sopportare osservando, al loro fianco, una
corsia preferenziale perversamente vuota,
ci è sembrato un provvedimento demenziale.
Appare certo che il Comune è
riuscito, in questo modo, ad attuare una
“par condicio” in negativo, dispensando
disagio e sofferenza per tutti coloro che
devono spostarsi, nel nome di un miglioramento del trasporto pubblico che invece è
rimasto a livelli di assoluta mediocrità e
insufficienza.
Soltanto le numerose proteste e le
manifestazioni organizzate hanno portato
ad una riduzione degli orari di divieto ed
alla eliminazione delle corsie in alcuni
punti particolarmente critici (ad esempio a
Multedo e all’entrata autostradale di Pegli).
Si dovrà riprendere la nostra
protesta?
Dovremo ancora subire le decisioni di Merella?
Il Comitato anti strisce gialle a Ponente
Nonostante gli interventi fatti in consiglio comunale permane il problema del depuratore di Cornigliano .
E’ ormai trascorso un anno da quando per la prima volta l’argomento era approdato al consiglio comunale grazie ad una interrogazione urgente del consigliere Rixi.
Alla prima hanno fatto seguito altre
quattro interrogazioni grazie alle quali sono
ripresi i lavori per sistemare l‘impianto.
Purtroppo gli assessori Seggi e
Guerello, che si erano impegnati a risolvere il
problema entro lo scorso febbraio, non hanno
ancora una volta mantenuto la parola.
Siamo a maggio e la situazione è
ancora critica: si dovrà tornare in piazza?
Maurizio Amorfini
Resp. Comitato Vivibilità di Cornigliano
I L P RO G E T TO WAT E F RO N T:
le spiagge di Pegli sono a rischio.
Alcune riflessioni sull’incontro pubblico di lunedì 26 marzo 2007 con il Presidente della
Provincia Alessandro Repetto (cofirmatario del Progetto Waterfront), tenutosi a Pegli. Che il
porto di Genova si sia sviluppato a spese del Ponente cittadino è innegabile. Con la nascita del
"Porto Antico" come luogo turistico, si può probabilmente identificare il momento in cui
venne deciso di regalare al Centro di Genova il mare sottratto al Ponente. Questa “generosità” verso il Centro si è però tradotta in un accanimento sul Ponente, divenuto luogo
preferenziale di installazione di ogni attività ovunque indesiderata. Se fino ad oggi Pegli, ha
evitato la rovina di Cornigliano, Pra' e Sestri, è evidente l'attuale stato di assedio poiché il
perimetro del quartiere è già stato violato dal Porto Petroli e dal petrolchimico a Multedo,
dal VTE a lambire il Lido e dalle attività della Val Varenna. Il progetto “Waterfront”, impudentemente spacciato per risarcimento del Ponente, si prospetta come un “colpo di grazia”:
l’ampliamento del Porto Petroli a Multedo ed il mantenimento delle attività ad esso legate,
non può essere considerato risarcimento. Come il nuovo terminal container, progettato sull'attuale pista aeroportuale del Cristoforo Colombo, non è una “miglioria” per la cittadinanza e neanche per il nascente porticciolo turistico di Sestri. (nessun cenno al porticciolo di
Pegli... sic!!). Inoltre il continuo tentativo di unire il porto di Voltri con quello di
Sampierdarena rischia di togliere a Pegli le ultime spiagge. Qualcuno, tre anni fà, non aveva
promesso di spostare il Porto Petroli da Multedo, finire la passeggiata a mare e risanare le
Alex Bazzigalupi
spiagge? Meditate gente meditate..
Rotta a Ponente
L’ e d i t o r i a l e INCENERITORE? No, grazie!
di Edoardo Rixi Tursi fa business sulla pelle del Ponente.
Da anni, stanno distruggendo il
nostri quartieri: prima il litorale per costruire
le fabbriche, quindi le colline.
Molti confidavano che con la dismissione dell’industria pesante il Ponente
avrebbe potuto ritrovare i suoi spazi e
rinascere, ma ormai sappiamo che i rischi
sono altri.
Nuove speculazioni si preparano
agli Erzelli mentre sulle ex aree ILVA fioriscono progetti che nulla hanno a che fare con
il nostro rilancio economico ed ambientale ma
che servono a tutelare gli interessi dei pochi
“amici” di una classe politica compiacente e
sempre piú bisognosa di soldi per foraggiare
dispendiose campagne elettorali.
Mancano i soldi? Bene, a Ponente
si chiudono gli ospedali, diminuiscono i mezzi
pubblici, aumentano l’ICI e la tassa sui rifiuti mentre a Scarpino si vuole costruire uno
degli inceneritori piú grandi del paese per
aiutare i compagni (Bassolino e D’Alema) a
risolvere i problemi delle discariche sature del
mezzogiorno ed a Cornigliano si vorrebbe
dare il via alla quarta moschea d’Italia.
Chi vive a Ponente si sente abbandonato dal Comune (qui il Sindaco non viene
mai!), dai politici locali e dagli stessi partiti di
sinistra (se così ancora li possiamo definire)
che qui continuano a raccogliere un immeritato consenso.
In questi anni ho cercato di fare il
possibile per il Ponente contrastando i progetti che lo vogliono ulteriormente penalizzare e
dialogando sui problemi concreti prima coi
cittadini e solo dopo con politici ed istituzioni.
Sono stato protagonista di duri scontri verbali col Sindaco e gli assessori creandomi molti nemici nel palazzo e qualche amico
fuori. Se vogliamo che i nostri quartieri tornino ad essere vivibili bisogna pensare meno
alle ideologie e più alla concretezza.
Con questo opuscolo informativo
non sono solo a chiedere un voto affinché il
Ponente possa avere ancora una voce libera
che lo rappresenti a palazzo Tursi, vorrei di
piú: vorrei far aprire gli occhi a chi in questi
anni è stato ingannato con false promesse.
Il 27 luglio 2006 la maggioranza di
centro-sinistra che governa in Comune e
Provincia e che tanto ama il ponente genovese ha approvato la realizzazione dell’inceneritore nonostante le proteste degli
abitanti di Sestri, Borzoli e della Val
Polcevera.
La decisione dei “politicanti” di
Tursi, sul progetto del termovalorizzatore
non ha tenuto conto delle decine di migliaia
di cittadini che subiranno gli effetti dell’inceneritore che si vuole fare a Scarpino,
sulle alture di Ponente, alle spalle di Sestri.
I numeri: 9.000 metri quadrati, 400
mila tonnellate l’anno di rifiuti da smaltire,
209 milioni di euro.
Oltre a tutti i danni alla salute che
un impianto del genere potrebbe causare è
importante evidenziare come (per aiutare gli
amici) il progetto dell’impianto è stato sottratto alla gara di appalto internazionale e
dato in affidamento diretto ad AMIU i cui
vertici, essendo S.p.A. comunale, vengono
nominati dal Sindaco in persona.
Chi finanziarà l’impianto? Naturalmente i genovesi grazie all’inasprimento
della tariffa sui rifiuti. Si tratta di un business
colossale, per chi lo andrà a gestire. Vogliono
far diventare Genova “la capitale della
rumenta”: l‘impianto infatti risulta essere
sovradimensionato di almeno un 60% rispetto alle necessità della nostra città. Ciò consentirà di raccogliere anche i rifiuti di regioni
come la Campania (emergenza Napoli) che
non sono in grado di smaltirli in proprio.
La Giunta Pericu, a meno di un
anno dalla sua scadenza, non ne ha voluto
sapere di passare la palla alla popolazione ma
ha tirato dritto sul progetto che prevede
l‘aumento del numero di camion diretti a
Scarpino e nuove servitù per il Ponente.
Oggi il Comune di Genova non ragEdoardo Rixi, nato a Sestri Ponente l'8 giugno 1974, dottore in economia, alpinista, vive
a Pegli. Fondatore dei movimenti per l'autonomia delle delegazioni da Tursi, aveva presentato una richiesta alla Regione per l'autonomia
di Pegli. Da sempre attivo nei comitati del
Ponente, attento alle problematiche dei
quartieri, è stato eletto consigliere comunale
nel 2002 per la Lega Nord. In questi anni è
stato strenuo oppositore della costruzione
della Moschea a Cornigliano e dell'inceneritore a Scarpino. Ha piú volte fermato la
cementificazione del litorale di Pegli.
Ultimamente si è occupato, unico consigliere,
del Depuratore di Cornigliano, degli sgomberi
dei nomadi a Voltri, del porticciolo di Pegli e di
molto altro ancora.
giunge neppure il 17% della raccolta differenziata mentre avrebbe dovuto superare il
40%: tutto questo con le prossime elezioni
può cambiare.
Le decisioni prese possono e
devono essere riviste ma per far questo è necessario dare fiducia alle persone che si sono
sempre battute contro l’inceneritore a
Scarpino.
Marzo 2007
NOMADI A VOLTRI
Un presidio della Lega Nord organizzato a
Voltri per la sicurezza e la vivibilità.
Il servizio a pagina 2
Il Ponente continua
a chiedere sicurezza
Non passa giorno in cui non si verifichi un fatto criminoso a Ponente e i cittadini davvero non ne possono piú.
Sono centinaia le segnalazioni che
abbiamo ricevuto sia dagli ormai esasperati
operatori commerciali che dalla gente
comune che vive frustrata dalla paura di
subire lo scippo, il clone del bancomat piuttosto che la violenza fisica.
Davide Rossi
Pericu e la Moschea
Il servizio a pagina 2
Rotta a Ponente
Rotta a Ponente
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PERICU E LA MOSCHEA
TASSE COMUNALI: UN ALTRO SALASSO!
Una decisione discussa presa dal comune di Genova senza
interpellare i cittadini. Domande chiare e risposte ambigue
In questo ultimo anno le tasse sulla prima casa, sui rifiuti e l’addizionale IRPEF sono
aumentate in maniera vertiginosa. Vi proponiamo un paragone con le altre città.
La licenza edilizia per la costruzione della moschea in Via Coronata doveva
essere tenuta nascosta agli abitanti di
Cornigliano, che hanno già pagato prezzi
elevati per lo sviluppo economico della città.
La questione doveva restare segreta
almeno fino a quando i lavori non sarebbero
stati conclusi.
Ma le cose sono andate diversamente: il consigliere Rixi, nell’estate del
2003, accertò che il procedimento edilizio
per realizzare la moschea aveva già avuto il
benestare di quasi tutti gli uffici comunali.
La mancanza di trasparenza da
parte di chi governa palazzo Tursi non fa
ben sperare per il futuro.
La sensazione diffusa è che dopo la
bocciatura del primo progetto e la ferma
opposizione della Lega e dei cittadini al secondo, la sinistra abbia messo la moschea
nel ”frigorifero” in attesa della fine della
campagna elettorale.
Il rischio è che si voglia mettere il
Ponente, come solitamente accade, di fronte
al fatto compiuto, magari approfittando dei
mesi estivi.
D’altra parte è un fatto che alla
presentazione delle primarie dell’Ulivo a
Palazzo Ducale, la Vincenzi (DS), Sanguinetti (PRC) e Zara (Margherita) si siano
espressi favorevolmente alla realizzazione
L’aumento ha colpito principalmente i redditi “medio bassi” ed è stato
provocato da tre fattori fermamente voluti
dalla maggioranza che governa Genova:
della Moschea a Ponente.
I problemi legati al progetto sono
molti e qui è solo possibile sintetizzarli:
1 - la sua collocazione provocherebbe enormi problemi di viabilità e oltretutto l’edificio
(dove sono previsti: box, moschea ed esercizi
commerciali) confina con una scuola ed un
ricovero per anziani;
2 - sorgerebbero problemi di sicurezza ed
ordine pubblico poiché l’ente che ha comprato lo stabile è legata all’U.C.O.I.I., associazione fra le piú discusse a livello internazionale per i suoi rapporti stretti con il fondamentalismo islamico (è un’associazione al
centro delle indagini sul terrorismo internazionale che piú volte si è rifiutata di firmare accordi con il governo italiano.
“Corriere della Sera” Magdi Allam);
3 - la dimensione del centro islamico che convoglierebbe a Cornigliano circa 3000-4000
mussulmani causerebbe ulteriori tensioni fra
le comunità immigrate ed i residenti.
Ritenendo legittimo proteggere noi,
i nostri figli, le tradizioni e le nostre regole di
vita, chiediamo ai cittadini di sostenere alle
elezioni comunali del 27 e 28 maggio chi ha
combattuto contro la costruzione della
moschea: dobbiamo far capire a tutti che non
siamo più disposti a subire.
Comitato per la vivibilità di Cornigliano
Cornigliano. Via Coronata dove è
prevista la realizzazione della Moschea
QUARTIERI POPOLARI DIMENTICATI
Comune e Regione legiferano a favore esclusivamente di chi ha solo diritti e nessun dovere.
Che il 70% di quanto il Comune spende in servizi sociali venga dato agli extracomunitari è
noto a tutti e la situazione si aggraverà con la nuova legge sull’immigrazione approvata in
Regione il 20 febbraio, che prevede l’equiparazione degli immigrati clandestini con i regolari,
la priorità per essi nell’assegnazione di case popolari, l’esenzione sui ticket sanitari e altri
diritti: dal lavoro alla salute sino alla elargizione di un massimo di 3000 euro a persona
qualora, in caso di decesso, venga deciso di far seppellire la salma nel paese di origine.
E’quanto accade in una regione che ha abbandonato chi vive nei quartieri popolari e si trova
spesso costretto a supplire alle mancanze del Comune arrangiandosi come può. Strade mai
concluse, scarsa manutenzione, totale assenza dei servizi essenziali (eppure ARTE ed ASTER
prendono molti soldi dal Comune e dalla Regione). Qui vivono persone che si sono sempre
sacrificate per lo sviluppo di Genova e meriterebbero un pò di rispetto!
1 - Diminuzione delle detrazioni
sulla prima casa (ridotta a 104,00 euro)
I NOMADI A VOLTRI
2 - Revisioni degli estimi catastali
Venerdì 16 Marzo 2007 si è tenuto un presidio
della Lega Nord a Voltri contro l’invasione dei
nomadi che occupavano abusivamente alcuni
immobili della delegazione rendendo invivibile il quartiere. In una sola giornata abbiamo
ottenuto oltre 400 firme (altre 1400 sono state
raccolte dagli esercenti).
A queste iniziative si era aggiunta la volontà
dei voltresi di bloccare la gara ciclistica
Milano-Sanremo. Le proteste hanno indotto le
autorità nei giorni successivi ad affettuare gli
sgomberi. Purtroppo grazie all’amministrazione comunale compiacente e ad una
Circoscrizione “inconcludente” a poco piú di
un mese di distanza la situazione sta nuovamente peggiorando: li volete davvero votare
ancora?
3 - Mantenimento delle aliquote
piú elevate (aliquota abitazione principale 6 per mille - alquota ordinaria 7 per
mille).
Davide Andreani
Pubblichiamo la lettera di un voltrese
ricevuta in data 5 marzo 2007
Ormai chiamiamo la polizia tre volte
al giorno e abbiamo anche fatto un esposto ai
carabinieri. Di fronte al supermarket della
Pam, ogni giorno stazionano decine di nomadi che si avvicinano ai clienti per chiedere
qualche spicciolo con toni non proprio gentili.
Alcuni di loro hanno trovato un altro escamotage per raggrannellare un po' di euro: fiondarsi in mezzo alla strada davanti alla Pam
per farsi investire dalle auto chiedendo poi il
risarcimento danni. La gente non fa mistero
del proprio disappunto, mentre l'esasperazione cresce anche tra i negozianti.
In via Cialdini, a due passi dal centro, la situazione ha toccato i livelli di
guardia: le «visite» dei nomadi non si contano
piú... Di fronte alla Pam il ritornello è sempre
lo stesso: appena varchiamo il supermercato
siamo avvicinati dai rumeni che dicono "mi
dia il carrello, mi dia il carrello". Se non lo fai,
iniziano a insultarti e guardarti in modo
minaccioso. Il problema è che agiscono in
tanti, soprattutto nelle ore serali. Insomma
fanno paura e non ci sentiamo tutelati. In una
giornata qualunque, può capitare di imbattersi in sei, sette rom di fronte all'ingresso del
supermercato, mentre un altro gruppo bivacca
nei giardinetti della piazza.
Lettera firmata
Queste “scelte” hanno determinato un incremento medio dell’ICI “reale”
valutato ad oltre il 40% rispetto all’anno
precedente.
ANNO
2006 - Famiglia con imponibile Irpef 20.000 Euro - Casa di proprietà 100.000 Euro
__________________________________________________________________________________________
Città
ICI
IRPEF
TARSU/TIA
TOTALE
Rispetto a GE
__________________________________________________________________________________________
BOLOGNA
451,21
80,00
196,00
727
13,2%
FIRENZE
496,71
60,00
156,63
713
15,4%
GENOVA
496,00
94,00
233,11
823
MILANO
366,00
0,00
228,00
594
38,6%
ROMA
356,71
40,00
246,96
644
27,9%
TORINO
405,00
60,00
194,00
659
24,9%
__________________________________________________________________________________________
Il prospetto indica quanto paga in piú una famiglia genovese rispetto ad una analoga famiglia residente in altre città.
ANNO
2006 - Famiglia con imponibile Irpef 40.000 Euro - Casa di proprietà 200.000 Euro
__________________________________________________________________________________________
Città
ICI
IRPEF
TARSU/TIA
TOTALE
Rispetto a GE
__________________________________________________________________________________________
BOLOGNA
1.021,21
160,00
294,00
1.475
10,7%
FIRENZE
1.096,71
120,00
231,77
1.448
12,8%
GENOVA
1.096,00
188,00
349,66
1.654
MILANO
836,00
0,00
342,00
1.178
38,7%
ROMA
816,71
80,00
359,19
1.256
30,1%
TORINO
930,00
120,00
291,00
1.341
21,8%
__________________________________________________________________________________________
Il prospetto indica quanto paga in piú una famiglia genovese rispetto ad una analoga famiglia residente in altre città.
Sergio Castellaneta: un commiato e un consiglio
lismo, soprattutto quello fiscale, è ancora
la Lega Nord tra mille difficoltà, sempre
evocate dai partiti centralisti, che non
hanno nessuna intenzione di allentare i
cordini della borsa e le redini del potere.
Per questi motivi è necessario che
i genovesi continuino alle prossime amministrative a sostenere adeguatamente la
Lega ed il suo giovane rappresentante in
Comune Edoardo Rixi, al quale riconosco
un grande impegno negli ultimi cinque anni
di attività consiliare.
Sergio Castellaneta
Ricordo con intensa nostalgia la
campagna elettorale della primavera del
1990, quando mi presentai per il Consiglio
comunale per la Lega Nord: era la prima
volta che il movimento politico di Bossi
compariva sulla scena politica genovese.
Tanto entusiasmo, tantissima speranza nel promuovere il federalismo, che
avrebbe dovuto e potuto liberarci da un
centralismo ossessivo ed insopportabile.
Tante vicende sono passate da
allora, tra soddisfazioni e delusioni, siamo
tuttora convinti della bontà delle tesi
sostenute: purtroppo siamo ancora in attesa
che le ri-chieste della Lega, allora da tutti
respinte ed oggi da tutti accettate, accolte
ed inserite nei vari programmi, vengano
finalmente attuate.
Purtroppo l’unica formazione
politica che continua a sostenere il federa-
S C H E D A
Elezioni Amministrative
domenica 27 - lunedì 28 maggio
VOTACOSI’!
A Z Z U R R A
G I A L L A
RENATA OLIVERI
C O N S I G L I O
C O M U N A L E
R i x i✍
RIXI
scrivi
ENRICO MUSSO
S C H E D A
-
-
C O N S I G L I O
P R OV I N C I A L E
IL NOME DEL CANDIDATO
DELLA LEGA E’ GIA’
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