REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO SALUTE E SERVIZI SOCIALI SETTORE PREVENZIONE SANITA’ PUBBLICA, FASCE DEBOLI, SICUREZZA ALIMENTARE E SANITA’ ANIMALE Genova, 30 aprile 2013 Prot.n. PG/2013/69513 Class.: 2008/G14.13.8/2-2 Ai Signori SINDACI dei Comuni costieri Ai Signori Responsabili ASL - Dipartimenti di Prevenzione - U.O. Igiene Sanità Pubblica - URP All’ARPAL - Direzione Scientifica - Direttori Dipartimenti Provinciali - URP Al DISSAL Università degli studi di Genova All’URP regionale Loro rispettive sedi DOCUMENTO REGIONALE INERENTE LA GESTIONE DELL’ATTIVITÀ BALNEARE – ANNO 2013 (Pubblicato sul Portale www.liguriainformasalute.it alla pagina “Prevenzione e Fasce Deboli” – “Igiene, Prevenzione e Sanità Pubblica” – “Balneazione” – “Stagione 2013”) Al fine di proseguire nelle azioni intraprese gli scorsi anni per giungere progressivamente ad un’ampia omogeneità comportamentale a livello regionale dei diversi organismi coinvolti nella gestione della stagione balneare, sulla base di quanto prodotto in precedenza, viene redatto il presente documento che tiene conto dei contenuti del Decreto Ministeriale 30 marzo 2010 attuativo del Decreto Legislativo 116/2008 “Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità 1 delle acque di balneazione ed abrogazione della direttiva 76/160/CEE”, nonché delle esperienze operative e gestionali comuni, maturate sino ad oggi. Come prescritto dalle normative già richiamate, nei termini temporali dalle stesse fissati e nelle forme dovute, anche quest’anno, si è già provveduto a comunicare i seguenti elementi riguardanti la stagione balneare 2013 ai Ministeri della Salute e dell’Ambiente: 1) la classificazione delle acque, determinata da calcolo statistico basato sulle risultanze degli accertamenti svolti nell’ultima stagione balneare e di quelle dei tre precedenti, 2) la determinazione della durata della stagione balneare compresa all’interno della stagione di campionamento, 3) l’individuazione e la delimitazione dei tratti di acque marine destinate alla balneazione, 4) l’individuazione e la definizione degli specifici punti di campionamento da sottoporre a monitoraggio sistematico, 5) la fissazione del programma di monitoraggio con la stesura dello specifico calendario dei campionamenti (di cui al Decreto Dirigenziale numero 1036 25/02/2013). Da tutto quanto sopra esposto, scaturiscono gli elementi qualificanti di interesse regionale, che possono essere riassunti in una serie di tematiche di approfondimento, di seguito elencate e singolarmente trattate: a) definizione del campo di applicazione del documento b) qualità delle acque di balneazione c) monitoraggio d) programma di campionamento e) inquinamento microbiologico f) informazioni al pubblico g) gestione degli inquinamenti in aree omogenee h) interdizione permanente di tratti vari i) comportamenti e misure di prevenzione in presenza di Ostreopsis ovata. a) Definizione del campo di applicazione del documento Per la stagione balneare 2013 viene prevista una rete di monitoraggio comprendente 373 punti di campionamento per un’estensione di costa adibita alla balneazione pari a 366,475 Km, georeferenziati da ARPAL; il controllo sarà attuato secondo un programma di monitoraggio predefinito a disposizione di ciascun Comune per quanto riguarda il territorio di competenza. Fanno parte del sistema di monitoraggio tutte le acque di balneazione, come tali considerate, comprese quelle temporaneamente o cautelativamente interdette. Eventuali ulteriori e successivi atti regionali, potranno modificare il contenuto del presente documento, o di parte di esso. 2 b) Qualità delle acque di balneazione La valutazione della qualità delle acque di balneazione per la stagione 2013, viene effettuata sulla base dei risultati analitici dei parametri microbiologici qualificanti, relativi all’ultima stagione di campionamento (svolta dal 1/4 al 30/9/2012) ed alle tre precedenti (2009, 2010 e 2011). A seguito della valutazione dei risultati delle analisi e sulla base delle indicazioni contenute nella norma, la classificazione di ciascuna acqua di balneazione potrà pertanto risultare: “scarsa”, “sufficiente”, “buona” o “eccellente”. Per la stagione 2013 le classificazioni riguardanti le singole acque di balneazione sono indicate nel Decreto Dirigenziale n. 4342 del 29/11/2012. Si richiama a proposito quanto previsto dal D.Lgs. 116 /2008, art. 8, comma 4, lettera b): “se le acque di balneazione sono classificate di qualità scarsa per cinque anni consecutivi è disposto un divieto permanente di balneazione”. In ottemperanza al predetto disposto, a decorrere dalla stagione balneare 2015, le acque che al termine della stagione balneare 2014, dovessero continuare a mantenere la classificazione “scarsa”, verranno interdette permanentemente alla balneazione e, conseguentemente, non saranno sottoposte a monitoraggio. Per opportuna informazione si comunica che, in concomitanza con il campionamento dei parametri microbiologici (enterococchi intestinali ed escherichia coli) che soli concorrono a determinare la qualità dell’acqua e la sua idoneità alla balneazione, vengono altresì eseguite, secondo le modalità previste dal decreto ministeriale 30 marzo 2010, le seguenti rilevazioni: - temperatura dell’aria - temperatura dell’acqua - direzione ed intensità del vento - stato del mare - direzione ed intensità della corrente superficiale - condizioni meteorologiche generali - copertura nuvolosa - direzione della provenienza delle onde - stima visuale dell’altezza delle onde. Ai fini della tutela della salute pubblica, durante le operazioni di monitoraggio svolte da ARPAL, vengono inoltre osservate e segnalate a Regione, ASL competente per territorio e Comune interessato, eventuali presenze di: - cianobatteri (solo acque interne) - proliferazione di macroalghe e fitoplancton (alga Ostreopsis Ovata) - inquinanti valutabili attraverso ispezioni visive quali, ad esempio, residui bituminosi, vetro, plastica, gomma, ecc. L’ossigeno disciolto, non più ritenuto rilevante ai fini della balneabilità, dalla vigente normativa, continua ad essere monitorato laddove il medesimo può assumere e rappresentare significatività particolare, valutata sulla base delle informazioni disponibili localmente. 3 c) Monitoraggio Il Decreto Ministeriale 30 marzo 2010 definisce i criteri che concorrono a determinare, nel corso della stagione balneare, i divieti e la revoca dei medesimi, fissando i valori limite ai fini del giudizio di balneabilità. Nel caso l’accertamento analitico compiuto su un’acqua di balneazione, anche al di fuori della stagione balneare (campionamenti del mese di aprile), ne determinasse la non conformità, il Sindaco del Comune interessato ha l’obbligo di adottare provvedimento interdittivo alla balneazione e di trasmettere con immediatezza copia dello stesso al Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione – Ufficio IV ([email protected] ; [email protected]; fax 06 59943227) e per conoscenza alla Regione Liguria – Settore Prevenzione ([email protected]; fax 0105485692), alla ASL territorialmente competente e ad ARPAL; il Comune interessato adotterà analogo comportamento, anche quando emetterà il provvedimento di revoca dell’interdizione alla balneazione. Al fine di consentire la tempestiva registrazione sul portale ministeriale delle informazioni, affinché si realizzi l’allineamento in tempo reale con i portali regionali, sarà applicata la seguente modalità di comunicazione dei dati: ARPAL provvederà a comunicare via fax l’esito analitico del campionamento, prima risultato non conforme e successivamente conforme, al Ministero della Salute, alla ASL competente per territorio, alla Regione Liguria e al Comune interessato; contestualmente, a decorrere dal mese di giugno e previa comunicazione la trasmissione avverrà anche agli indirizzi PEC degli Enti sopra indicati nonché agli indirizzi e-mail segnalati dalle singole Amministrazioni. La fase sperimentale, che prevede la doppia modalità di trasmissione dei dati, si protrarrà per due mesi (giugno-luglio); la data di conclusione di detta fase verrà espressamente comunicata. Le Regioni e le Province Autonome provvedono affinché il monitoraggio dei parametri “enterococchi intestinali” (espressi in ufc/100ml) e “escherichia coli”, (espressi in mpn/100ml), siano effettuati secondo le modalità previste dalla vigente normativa. I risultati di tali monitoraggi verranno altresì utilizzati per comporre la serie di dati necessari a determinare la qualità delle singole acque di balneazione. d) Programma di campionamento Il programma di campionamento, con le relative date di effettuazione dei prelievi, definito a livello regionale d’intesa tra la Regione e l’ARPAL, è fissato preventivamente all’inizio della stagione balneare; per la stagione corrente il programma è stato approvato con Decreto Dirigenziale n. 1036 del 25/02/2013 ed è pubblicato sui portali regionali e del Ministero della Salute. Esso deve essere svolto nel rispetto dei limiti temporali fissati dalla Regione che, nello specifico, sono - per la stagione di campionamento: a decorrere dal 1° aprile con termine al 30 settembre, - per la stagione di balneazione: con inizio dal 1° maggio e conclusione al 30 settembre. 4 Relativamente alla frequenza di campionamento, è opportuno ricordare che, tra due campionamenti successivi, per la stagione balneare 2013, non possono intercorrere più di trenta giorni. Solamente in presenza di condizioni meteomarine che impediscano le uscite in mare, o determinano oggettive impossibilità anche legate alla sicurezza, ARPAL potrà avvalersi della facoltà di spostare la data di campionamento al primo giorno utile e comunque entro il quarto giorno successivo a quello di calendario; qualora dovessero trascorrere più di 4 giorni dalla data fissata, debbono scattare particolari attenzioni alle motivazioni delle cause che hanno prodotto la situazione; in ogni caso l’Ente campionatore è tenuto a fornire adeguata e circostanziata documentazione giustificativa circa le cause che hanno determinato il mancato rispetto della scadenza fissata. Intensi eventi meteorologici, che precedano la data stabilita per il campionamento, non possono essere addotti per giustificare l’eventuale rinvio dello stesso. È esclusa in ogni caso la possibilità di anticipare i campionamenti rispetto alla data prefissata. Nel caso fosse il Comune a dover emettere ordinanze di interdizione alla balneazione, durante la stagione di campionamento, per guasti e/o manutenzioni ad impianti ed apparecchiature, sversamenti inquinanti e/o contaminanti assolutamente fortuiti, conseguenti ad erosione della costa causa mareggiate, oppure per cause assolutamente imprevedibili e non programmabili che si dovessero verificare in concomitanza o immediatamente prima del campionamento a calendario, lo stesso dovrà tempestivamente e formalmente darne comunicazione ad ARPAL, Regione Liguria, ASL territorialmente competente e Ministero della Salute. In questo modo, il campionamento che comunque non potrà andare oltre i 4 giorni dalla data stabilita, potrà essere posticipato. Dopo ogni interruzione della balneazione chiesta o promossa dal Comune, la riapertura alla medesima sarà sempre e comunque subordinata ad un preventivo accertamento analitico favorevole, eseguito da ARPAL, che permetterà al Sindaco, sulla base combinata dei risultati analitici e dell’esito degli interventi manutentivi effettuati, di emettere ordinanza di riapertura con tempestiva comunicazione agli Enti interessati. Si riporta di seguito il diagramma delle informazioni in caso di esito sfavorevole di un campionamento: 5 ANALISI ROUTINARIE CAMPIONI 1volta/mese PERIODO: 1 aprile – 30 settembre 1 CAMPIONE ROUTINARIO NON FAVOREVOLE PER I PARAMETRI MICROBIOLOGICI MOD-REFE-01AR TUTTI I CAMPIONI FAVOREVOLI PER TUTTI I RARAMETRI ANALIZZATI ZONA NON CONFORME ALLA BALNEAZIONE (obbligo di emissione dell’ordinanza di divieto) CONFORME ESITO FAVOREVOLE MOD-REFE-02AR IL PUNTO E’ CONFORME (emissione ordinanza di revoca del divieto) E, SOLO PER IL PRIMO EVENTO NEL CORSO DELLA STAGIONE BALNEARE, NON SI CONTEGGIA IL CAMPIONE ROUTINARIO SFAVOREVOLE PER LA CLASSIFICAZIONE INQUINAMENTO DI BREVE DURATA DEVE ESSERE ESEGUITO UN ULTERIORE CAMPIONE SUPPLETIVO DOPO 7 GIORNI dalla data del primo suppletivo SE IL CAMPIONE A 7 GIORNI E’ NON CONFORME IL PUNTO CHIUDE NUOVAMENTE MOD-REFE-36AR (obbligo di emissione di nuova ordinanza di divieto) INQUINAMENTO NON DI BREVE DURATA CAMPIONE SUPPLETIVO ENTRO LE 72 ORE ESITO SFAVOREVOLE IL PUNTO NON E’ CONFORME MOD-REFE-03AR SI ESEGUONO CAMPIONI SUPPLETIVI OGNI 7 GIORNI CIRCA IL PUNTO E’ NUOVAMENTE CONFORME AL PRIMO CAMPIONAMENTO SUPPLETIVO FAVOREVOLE MOD-REFE-37AR (emissione ordinanza di revoca del divieto) 6 ARPAL provvede, inoltre, a comunicare agi Enti competenti l’evidenza ispettiva di inquinamento massivo (MOD-REFE-05AR) e gli esiti analitici prossimi ai limiti di legge (MOD-REFE-41AR). Valori limite per un singolo Parametri Enterococchi intestinali Escherichia coli campione Corpo Idrico Acque marine Acque marine Valore 200 n*/100 ml 500 n*/100ml (*) – vedi “Allegato A” Decreto Ministeriale 30 marzo 2010 Nel caso in cui, a seguito di un campionamento, si verifichi una non conformità dei parametri microbiologici rispetto ai limiti definiti dalla norma, il Dipartimento Provinciale di competenza territoriale dovrà inviarne comunicazione agli Enti competenti, con modulo MOD-REFE-01-AR. Con la comunicazione di esito sfavorevole il punto deve essere considerato non idoneo e sottoposto a divieto temporaneo di balneazione. Il campione suppletivo successivo al primo campionamento routinario non conforme deve essere eseguito entro le 72 ore successive. Se il campionamento eseguito entro le 72 ore successive al campione non conforme risulta entro i limiti di legge, il divieto temporaneo può essere revocato. In tal caso si provvederà a trasmettere tempestivamente agli Enti competenti l’esito delle analisi utilizzando il modulo fax MOD-REFE-02-AR. Ai fini della classificazione stagionale, per definire la qualità delle acque di balneazione in ciascun punto il primo campione routinario con esito sfavorevole nella stagione potrà non essere conteggiato, se il campione suppletivo eseguito entro le 72 ore successive risulta conforme ai limiti definiti dalla norma; ai fini della classificazione, per recuperare il campione routinario con esito sfavorevole scartato, dovrà essere eseguito un campione aggiuntivo entro 7 giorni, che dovrà risultare conforme. Tutti gli altri eventuali campioni routinari non conformi, successivi al primo, associati ad inquinamenti di breve durata, dovranno essere conteggiati per definire la classificazione stagionale. Se, invece, anche il campione suppletivo eseguito entro le 72 ore successive al campione non conforme risulta eccedente i limiti di legge: Non è confermato l’inquinamento di beve durata; Il campione routinario sfavorevole deve essere conteggiato ai fini della classificazione; Il divieto temporaneo di balneazione è confermato. Tale esito sarà comunicato tempestivamente agli Enti competenti utilizzando il modulo fax MOD-REFE-03-AR; Si procede ad ulteriori campionamenti suppletivi, distanziati di circa 7 giorni, 7 che prolungheranno il tempo di chiusura fino al primo campione con esito favorevole, che sarà comunicato come sopra utilizzando il modulo fax MOD- REFE-37-AR. In caso di ripetuti esiti sfavorevoli dei campioni suppletivi, gli stessi potranno, se richiesto, essere comunicati con modulo fax MOD-REFE-36-AR f) Informazione al pubblico Il processo di informazione al pubblico avverrà, a cura dei Comuni, attraverso la divulgazione di informazioni che dovranno essere messe a disposizione con tempestività e comunque prima dell’inizio della stagione balneare, in prossimità degli stabilimenti balneari e degli accessi alle spiagge libere. Durante l’intera stagione dovranno essere fornite informazioni all’utente in ordine agli eventuali divieti che dovessero intervenire o altre evenienze che richiedano una tempestiva ed adeguata conoscenza da parte delle persone che usufruiscono del sistema balneare comunale. Per la corrente stagione balneare 2013, essendo scattato l’obbligo dell’informazione all’utenza già a decorrere dalla precedente stagione balneare, si richiama il documento di riferimento già fornito e che si allega per comodità di consultazione; tale modello è reperibile sul portale regionale www.liguriainformasalute.it , seguendo il percorso: “prevenzione fasce deboli – igiene prevenzione sanità pubblica – balneazione – stagione 2013”. In esso, in particolare, devono essere presenti le segnaletiche relative alla qualità dell’acqua di balneazione (vedi sito http://ec.europa.eu/environment/water/waterbathing/signs.htm) omologate a livello comunitario. Più in generale, le informazioni fornite all’utenza, dovranno riguardare, per ciascuna acqua di balneazione considerata: - elementi conoscitivi da offrire all’esame ed all’attenzione del bagnante: 1. denominazione dell’acqua di balneazione; 2. classificazione dell’acqua di balneazione per tipologia di qualità (scarsa, sufficiente, buona, eccellente) utilizzando un codice grafico complessivo omologato dalla UE; 3. avviso di interdizione alla balneazione con eventuale indicazione della motivazione: tratto non adibito alla balneazione perché non controllato; tratto interdetto alla balneazione per motivi di sicurezza; tratto interdetto in quanto area portuale; …; 4. modalità di gestione messe in atto per le acque classificate di qualità scarsa e delle misure di risanamento previste (con indicazione delle scadenze temporali ipotizzate), già attuate o in corso; 5. numero di giorni nei quali la balneazione è stata vietata durante la stagione balneare 2012 (dal 1/5 al 30/9); 6. eventuali ulteriori divieti di balneazione con spiegazione delle motivazioni che li hanno determinati; 7. modalità di gestione delle acque al verificarsi di circostanze eccezionali e situazioni anomale; 8. procedure attuate per l’adozione e la comunicazione dei divieti di balneazione 8 9. elementi caratterizzanti il contenuto dei divieti di balneazione e motivazioni che ne hanno reso necessaria l’adozione; 10. fonti di informazione durante la stagione balneare e modalità di accesso alle medesime; - informazioni messe a disposizione attraverso le seguenti possibili strategie: 1. sportelli del Cittadino, infopoint, … 2. pubblicazione di opuscoli, brochure, fogli-notizia, contenenti gli elementi utili a comprendere le caratteristiche della classificazione e la descrizione dei profili, utilizzando linguaggi e terminologie semplici e comprensibili; 3. siti web da consultare durante la stagione balneare (dati, ordinanze, comportamenti, ecc.) e per gli eventuali contatti con l’autorità sanitaria competente per territorio; 4. incontri pubblici finalizzati al monitoraggio delle situazioni locali, tra Autorità, Enti Locali, portatori di interessi, Enti di Promozione, Gestori degli arenili; 5. gestione dell’informazione a mezzo stampa nelle situazioni di emergenza; - informazioni con diversi livelli di dettaglio in relazione ai destinatari: 1. tra Regione, Comuni, Aziende Sanitarie Locali, Agenzie per l’Ambiente, portatori di interesse (quali ad esempio aziende di promozione turistica, …), che dovranno assicurare la gestione ed il rispetto di quanto indicato nei punti precedentemente elencati; 2. diretta a chi fruisce del tratto di mare controllato a fini di balneazione; le informazioni dovranno essere ubicate in un luogo facilmente accessibile e comunque nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione (percorsi pedonali di accesso a spiaggia e mare, eventuale punto di informazione o ufficio turistico della spiaggia, accesso allo stabilimento balneare, …). Tutto il materiale informativo messo a disposizione ed a tal fine prodotto, è bene sia realizzato nelle lingue prevalenti dei frequentatori del territorio (esempio italiano/inglese; italiano/francese, …). Sui siti web regionali e su quello nazionale sono recuperabili, per darne doverosa informazione all’utenza, i profili sintetici di ogni punto di balneazione. Sono altresì stati elaborati e presenti sul portale ministeriale, per ciascun punto di balneazione, i profili estesi, che però sono accessibili ai soli Enti autorizzati. Il sito di ARPAL (www.arpal.gov.it) è aggiornato in tempo reale se la conformità o meno di un’area dipende dall’esito analitico ed è aggiornato anche a seguito di ordinanze comunali non appena queste siano trasmesse ufficialmente ad ARPAL. g) Gestione degli inquinamenti in aree omogenee Con la stagione 2012, la Regione Liguria, d’intesa con i Comuni, le ASL ed ARPAL, ha operato una serie di accorpamenti di aree (contigue, classificate con acque eccellenti, assoggettate a pressioni ambientali assimilabili), costituendo diverse “Aree omogenee” che, nel corso di stagione non hanno evidenziato non conformità. Tuttavia è necessario condividere una strategia comportamentale comune in caso di malaugurate situazioni di negatività che coinvolgano queste aree omogenee. 9 Con riferimento all’articolo 2, punto 4, lettera a) del Decreto Ministeriale 30 marzo 2010, in caso di campione routinario con esito sfavorevole su di un punto accorpato (area diventata omogenea) è prevista la seguente sequenza: - procedere ad emettere ordinanza sindacale di interdizione alla balneazione per tutta la zona di pertinenza - entro le 72 ore esecuzione del campione suppletivo per la definizione di inquinamento di breve durata - contestualmente al campione suppletivo previsto dalla normativa, esecuzione di due campioni “conoscitivi” alla distanza di “x” metri (indicativamente 50) a destra ed a sinistra del punto di campionamento codificato, con la finalità di limitare l’interdizione alla balneazione ad una porzione circoscritta dell’area omogenea di più ampia dimensione. Gli esiti di detti campionamenti saranno disponibili al termine dei tempi tecnici di analisi (dopo 48 ore). Per il periodo vige l’interdizione alla balneazione e sui portali l’evidenza di detta informazione. In relazione agli esiti di detti 3 ultimi campionamenti, si prospettano i seguenti quattro casi: - caso a) – esito favorevole per il campione supplettivo e per i due conoscitivi: comunicazione degli esiti e revoca dell’ordinanza di interdizione per l’intero tratto; sui portali comparirà l’informazione di zona conforme; - caso b) – esito sfavorevole per il campione supplettivo e favorevole per i due conoscitivi come sopra definiti: comunicazione degli esiti, mantenimento, per il tratto interno ai due punti conoscitivi, dell’ordinanza di interdizione e revoca della stessa per i restanti due tratti esterni ai punti dei campioni conoscitivi; prosecuzione nel tempo dei campionamenti sino ad esito favorevole; sui portali continuerà a comparire l’informazione di zona non conforme per l’intero tratto sino a soluzione del problema; - caso c) – esito sfavorevole per il campione supplettivo ed esito favorevole per uno solo dei campioni conoscitivi: comunicazione di esito sfavorevole per il campione ufficiale e mantenimento dell’ordinanza di interdizione tra i due campioni conoscitivi; per il campione conoscitivo risultato non conforme, il Comune dovrà procedere ad approfondimenti e ad indagini sulle cause di inquinamento, anche ricorrendo ad ulteriori analisi che concorrano alla fissazione di un ulteriore limite di non balneabilità; sui portali continuerà a comparire l’informazione di zona non conforme; - caso d) – esito favorevole per il campione supplettivo ed esito sfavorevole per uno o per entrambi i campioni conoscitivi: comunicazione di esito favorevole del campione suppletivo e revoca dell’interdizione; sui portali comparirà l’informazione di zona conforme; contestualmente invio di comunicazione di esito sfavorevole di campione conoscitivo con necessità, da parte del Comune, di procedere ad approfondimenti e ad indagini sulle cause di inquinamento, anche ricorrendo ad ulteriori analisi che concorrano alla fissazione di un ulteriore limite di non balneabilità; sui portali continuerà a comparire l’informazione di zona conforme. 10 - Nel caso si verificasse anche una sola non conformità nella stagione in un punto che sottende una area omogenea, i tratti accorpati si considereranno come disomogenei e l’anno successivo verranno suddivisi come erano in precedenza. h) Interdizione permanente di tratti vari Pur non essendo esplicitamente previsto dalla vigente normativa, bene è che ogni Comune provveda ad interdire alla balneazione, con apposita ordinanza, i tratti non assoggettati a controllo igienico sanitario; l’ordinanza, opportunamente dovrebbe contenere in evidenza il simbolo del divieto di balneazione e la scritta “specchio acqueo non assoggettato a controlli igienico sanitari con fini di balneabilità dell’acqua” oppure, più drasticamente, “divieto di balneazione permanente per la stagione 2013” con l’indicazione della possibile causa “scogliera”, “porto”, “…”. i) Comportamenti e misure di prevenzione in presenza di Ostreopsis ovata Il modello previsionale messo in atto per l’anno 2013, deriva dall’esperienza condotta con ottimi risultati nel corso delle stagioni 2011 e 2012. Il piano di monitoraggio è improntato sulla base dei seguenti criteri e modalità: la costa ligure è stata suddivisa in 13 aree, adottando come base la suddivisione esistente dei corpi idrici marino-costieri monitorati ai sensi del D.Lgs.152/06, accorpati secondo criteri di fattibilità; a ognuna di tali aree viene settimanalmente associata una “classe di rischio di fioritura Ostreopsis”, contraddistinta da un colore (bianco, verde, giallo, arancio) e attribuita sulla base delle condizioni meteo previste (temperatura aria, pressione atmosferica, direzione del vento). La classe di rischio “rosso” NON PREVISIONALE, si raggiunge quando oltre a tutte le condizioni della classe “arancio” si accerta anche la presenza di casi di intossicazione documentati da ASL. a validazione del sistema previsionale, per ogni area è individuato un punto di monitoraggio rappresentativo della situazione più favorevole alla proliferazione dell’Ostreopsis (si veda la tabella dei punti al paragrafo seguente) in cui eseguire indicativamente ogni quindici giorni rilievi visivi, misure in situ, prelievo di campioni di acqua e macroalghe, secondo le Linee Guida del Ministero della salute (Decreto Ministero Salute del 30/03/2010, allegato C). al raggiungimento della classe di rischio “giallo” si procede con verifiche puntuali e approfondimenti. L’attribuzione ad un’area vasta di un rischio non nullo significa che potrebbero essere interessati dalla fioritura SOLO ALCUNI PUNTI dell’area, e non tutta. Tali punti sono caratterizzati da: acqua poco profonda; basso ricambio idrico (ad esempio, in presenza di strutture antierosione); 11 fondo roccioso-ciottoloso; macroalghe. Il Sistema previsionale Lo schema del modello previsionale, pubblicato sul sito ARPAL per tutta la durata del periodo di monitoraggio, e delle azioni conseguenti è descritto nella tabella di seguito riportata, nella quale sono stati associati anche i contenuti della comunicazione da fornire alle amministrazioni e al cittadino. 12 LIVELLO DI ATTENZIONE COMUNICAZIONE (oltre alla pubblicazione sul sito) MISURE DI PREVENZIONE Da ottobre a maggio oppure presenza < 10.000 cell/l nessuna nessuna nessuna Presenza > 10.000 cell/l T° aria < 27° Condizioni meteo sfavorevoli alla fioritura nessuna nessuna nessuna Trasmissione dei dati a Regione, A.S.L., Comuni interessati. Prestare attenzione a soggiornare e bagnarsi in tratti mare di acqua ferma, piccole insenature chiuse o con barriera a mare affiorante o soffolta. Trasmissione dei dati a Regione, A.S.L., Comuni interessati. Eventuale convocazione tavolo tecnico da parte del Comune. Allontanarsi dal tratto di mare interessato. Trasmissione dei dati a Regione, A.S.L., Comuni interessati. Possibile ordinanza comunale. Allontanarsi dal tratto di mare interessato e prestare attenzione alle indicazioni dell’amministrazione comunale. SITUAZIONE AMBIENTALE Presenza > 10.000 cell/l T aria > 27° C Condizioni meteo che favoriscono e mantengono la fioritura. Fioritura conclamata (presenza patina di fondo e aggregati schiumosi galleggianti) Condizioni meteo favorevoli alla formazione di aerosol Fioritura conclamata con evidenze sanitarie comprovate dalle A.S.L.; condizioni meteo stabili di precauzione di attenzione di azione 13 Il Programma di monitoraggio 2013 Monitoraggio di base: da giugno a settembre, programmato, con cadenza tendenzialmente quindicinale (due campagne al mese per un totale di 8 campagne), prelievo di campioni di acqua di mare e di macroalghe, rilevamento di temperatura aria e acqua, ossigeno disciolto, condizioni meteo (moto ondoso e vento). Monitoraggio di verifica: scatta al raggiungimento del livello di rischio “GIALLO”, superamento della soglia delle 10.000 cell/l nei campioni d’acqua, temperatura atmosferica > 27°C e condizioni meteo favorevoli alla fioritura ed al suo mantenimento, sopralluogo e verifica, segnalazione di eventuali anomalie alle Autorità Sanitarie (ASL di competenza; Dipartimento di Prevenzione della Regione Liguria; Dipartimento di Igiene dell’Università di Genova). Se ritenuto opportuno, il Responsabile dell’UTCR - ARPAL provvederà inoltre ad attivare i militari del Centro Carabinieri Subacquei di Genova per il prelievo di organismi da destinare all’IZS. Il monitoraggio viene effettuato in 13 stazioni prospicienti la linea di costa come risulta dalla seguente tabella. Ogni stazione rappresenta un punto sentinella in ciascuna delle 13 aree in cui è stata divisa la costa ligure. 14 area rif. 1 Limiti estremi dei corpi idrici interessati Limite Ovest Confine di Stato (Comune Ventimiglia) Limite Est Capo Sant’Ampelio 2 Capo Sant’Ampelio Molo di sopraflutto Porto di San Lorenzo al Mare 3 Molo di sopraflutto Porto di San Lorenzo al Mare Capo Mele (Confine Andora - Laigueglia) Comuni interessati Ventimiglia; Camporosso; Vallecrosia; Bordighera Bordighera; Ospedaletti; Sanremo; Taggia; Riva Ligure; S. Stefano al Mare; Cipressa; Costarainera; San Lorenzo al mare San Lorenzo al Mare; Imperia; Diano Marina; San Bartolomeo al Mare; Cervo; Andora Codice Area di campionamento stazione 001 – IM BAGA 043 – IM VASC 096 – IM MARC 037 – SV MCAD Capo Mele (Confine Andora - Laigueglia) Punta Crena Laigueglia; Alassio; Albenga; Ceriale; Borghetto S. Spirito; Loano; Pietra Ligure; Borgio Verezzi; Finale Ligure 5 Punta Crena Piscina Comunale presso Punta San Erasmo Finale Ligure; Noli; Spotorno; Bergeggi; Vado Ligure; Savona 094 – SV NOSP 6 Piscina Comunale presso Punta San Erasmo Punta San Martino (porticciolo di Arenzano) Savona; Albissola Marina; Albisola Superiore; Celle Ligure; Varazze; Cogoleto; Arenzano 082 – SV NAUT 7 Punta San Martino (porticciolo di Arenzano) Limite Ovest diga aeroporto Arenzano; Genova Ponente 014 – GE CREV 8 Ponte Ex Idroscalo adiacente Ponte San Giorgio Punta Chiappa Genova Levante; Bogliasco; Pieve Ligure; Sori; Recco; Camogli 034 – GE BAGN 079 – GE ZOAG 4 9 Punta Chiappa Punta Chiappe Camogli; Portofino; Santa Margherita Ligure; Rapallo; Zoagli; Chiavari 10 Punta Chiappe Punta di Sestri Chiavari; Lavagna; Sestri Levante 083 – GE CHIA 11 Punta di Sestri Fine zona B Area Protetta Cinque Terre Sestri Levante; Moneglia; Deiva Marina; Framura; Bonassola; Levanto; Monterosso al Mare 092 – GE SESL 12 Fine zona B Area Protetta Cinque Terre Capo dell’Isola (lato Ovest) Isola Palmaria Monterosso al Mare; Vernazza; Riomaggiore; La Spezia; Portovenere 033 – SP MONT 13 Capo dell’Isola (lato Est) Isola Palmaria Confine Toscana Portovenere; Lerici; Ameglia; Sarzana 009 – SP FIAS 15 Distribuzione lungo la costa dei punti di monitoraggio I campioni di acqua e di macroalghe vanno prelevati con frequenza indicativamente quindicinale (2 campagne al mese con una distanza temporale minima tra una campagna e la successiva di 7 giorni, da giugno a settembre), in corrispondenza di una batimetria compresa tra 0 e 5 metri ed ad una profondità di circa 30/50 cm dalla superficie. Nelle stazioni sopra elencate si dovranno: prelevare un campione di acqua di mare da 1 litro ed un campione di macroalghe per conteggio algale, (inviare al Dip. SP), misurare in situ i parametri idrologici (ossigeno disciolto, temperatura), determinare le condizioni meteo-marine (temperatura aria, direzione e velocità vento, copertura cielo, stato del mare, direzione onde), compilare il verbale di prelievo e la scheda stazione. Il sistema informativo in presenza di alga Ostreopsis ovata La previsione delle condizioni ambientali, che potrebbero determinare bloom algali, verrà pubblicata settimanalmente (ogni venerdì per il periodo da giugno a settembre), sul sito A.R.P.A.L. http://www.A.R.P.A.L..gov.it/Balne/balneazione.htm per ciascuna delle aree individuate; qualora si verifichino le condizioni rientranti nelle classi di rischio “giallo”, “arancio”, “rosso”, A.R.P.A.L. provvederà altresì ad inoltrare adeguata informativa ai Comuni interessati, alla A.S.L. competente per territorio ed alla Regione. Qualora nel corso della settimana intervenissero situazioni meteo-marine o ambientali che dovessero cambiare in senso peggiorativo le condizioni oggetto della valutazione, si procederà tempestivamente all’aggiornamento delle informazioni. REGIONE LIGURIA – Piazza Della Vittoria 15 - 16121 GENOVA - Tel. (010) 54851