VERSO LO SVILUPPO SOSTENIBILE NIBILE DELLA CITTA' D I C E M B R E F O G L I O d i 2 0 0 2 I N F O R M A Z I O N E d e l P R O G E T T O " P A D O V A 2 1 " IL FORUM La Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 ha diffuso in tutto il mondo il concetto di "sviluppo sostenibile": il modello di sviluppo che dovrebbe guidare il governo delle società. La ricerca di uno sviluppo ambientale e socialmente sostenibile è divenuta una delle condizioni più importanti per garantire una migliore qualità della vita oggi e nel futuro. Sulla base dei suggerimenti indicati a Rio e adottati dalla Comunità Europea, il Comune di Padova ha scelto di avviare il processo di Agenda 21. Il Comune di Padova ha aderito alla "Carta di Aalborg", impegnandosi ufficialmente ad attuare i 13 principi di questo documento nel proprio territorio. L'Agenda 21 si basa sulla partecipazione e il coinvolgimento dell'Amministrazione pubblica, del mondo produttivo, delle associazioni di categoria, del volontariato, dei circoli, del mondo della scuola, delle organizzazioni sindacali, degli ordini professionali. La partecipazione convinta di tutti i soggetti alla realizzazione di tale strategia costituisce l'elemento principale di successo, senza il quale l'obiettivo dello sviluppo sostenibile non può essere raggiunto. Al fine di preparare l'approfondimento delle tematiche legate allo sviluppo sostenibile, nonchè l'elaborazione partecipata del Piano di Azione di Agenda 21 di Padova è nato il “Forum” che coinvolge i principali soggetti attivi della città disposti a collaborare al progetto di Agenda 21 Locale per Padova. Il “Forum” è stato costituito formalmente il 30 novembre 2002. Le fasi di lavoro del Forum PadovA21 prevedono un percorso classico di un processo di Agenda 21 Locale come proposto dai principali network internazionali come l'International Council for Local Environmental Initiative. Hanno aderito al Forum 100 portatori di interessi che parteciperanno alle attività attraverso i 4 gruppi di lavoro tematici: 1) Città sicura e solidale; 2) Il giardino in città: la gestione delle risorse ambientali; 3) Consumi responsabili e stili di vita; 4) Mobilità sostenibile. Le proposte elaborate dal Forum hanno la strategica funzione di indirizzare le future scelte politiche della comunità locale. L'obiettivo è quello di fare del Forum il luogo del confronto e della proposta per "inventarsi" la Padova del futuro. L'Agenda 21 è infatti una sfida per tutti. E' un processo dinamico, partecipato, ma non esente da limiti, che rappresenta un'opportunità per trovare risposte ai problemi, per coniugare proposte concrete, per favorire il dialogo, la partecipazione, la co-responsabilità e l'innovazione. Si tratta concretamente di un laboratorio di idee e potenziali progetti, piccoli e grandi, la cui realizzazione ed efficacia dipende da tutti. AGENDA 21 LOCALE: IN EUROPA E IN ITALIA La Campagna europea delle città sostenibili In risposta a quanto emerso a Rio nel 1992, cioè all'esigenza impellente di rivedere il nostro modello di sviluppo in un'ottica di maggior sostenibilità sociale, economica ed ambientale, alcune città europee hanno promosso, con il supporto dell'Unione Europea, la prima Conferenza sulle Città Sostenibili ad Aalborg (Danimarca) nel maggio del 1994. Questa Conferenza si è rivelata particolarmente significativa perché ha portato alla formulazione di una Carta di impegni dove si definiva il concetto di sostenibilità e che vincolava le 80 autorità locali firmatarie a predisporre la propria Agenda 21 locale. Negli anni successivi sono state organizzate altre due Conferenze europee (a Lisbona nel 1996 e Hannover nel 2000), che hanno registrato un crescente numero di adesioni; in particolare si è passati dagli 80 enti locali firmatari nel 1994 ai 1650 del 2002, distribuiti geograficamente come si può vedere nella cartina a pagina 2. Dicembre 2002 La Campagna europea delle città sostenibili, nata dalla conferenza di Aalborg comprende le principali reti transnazionali di enti locali (come CCRE Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, ICLEI - Consiglio Internazionale delle Iniziative Locali per l'Ambiente, UTO - Organizzazione delle Città Unite) e ha come scopo principale la promozione e la diffusione delle Agende 21 lo- biente. Un importante impulso in questo senso è venuto dal Coordinamento nazionale Agende 21 Locali, costituitosi ufficialmente a Ferrara nell'aprile del 1999 con lo scopo principale di promuovere i principi e la pratica dell'Agenda 21 locale. Successivamente si è attivato in questo senso anche il Ministero dell'ambiente, creando un gruppo di lavoro per le città La distribuzione geografica delle città sostenibili in Europa. cali nelle città europee, proponendosi come luogo privilegiato per lo scambio di informazioni, esperienze, idee e per la ricerca di partner transnazionali per l'avvio di progetti e gemellaggi. Tale Campagna inoltre ha istituito il premio europeo delle città sostenibili, una propria newsletter ed un sito web: www.sustainable-citie.org. Il Coordinamento nazionale Agende 21 locali A livello italiano si è assistito invece ad una nascita "dal basso" di iniziative legate alle Agende 21 locali, con un interesse da parte degli enti locali che si è dimostrato via via crescente e che ha coinvolto in seguito anche il Ministero dell'Am- ecosostenibili e un premio nazionale per le città sostenibili. Inoltre è già stato promulgato quest'anno il secondo bando per il finanziamento di programmi di sviluppo sostenibile a livello urbano e di attuazione di Agende 21 locali. Indirizzi utili al riguardo sono quello del Coordinamento nazionale (www.a21italy.it) e del Ministero dell'Ambiente (www.minambiente.it) . Grazie a quest'impegno crescente da parte delle istituzioni sia a livello locale che nazionale, gli enti locali italiani che hanno aderito volontariamente alla Carta di Aalborg sono 550; di questi, 241 hanno effettivamente avviato processi di Agenda 21 locale. 2 PRIMO RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE A PADOVA Compito fondamentale dell'Ente Pubblico in un processo di Agenda 21 Locale è la predisposizione di strumenti tecnici per la lettura dei fenomeni territoriali in atto e per l'attivazione delle politiche di supporto ai vari settori di attività urbane. Lo strumento principale è il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente (RSA), che costituisce non la conclusione del processo, ma un primo momento di sintesi complessiva. E' uno strumento pensato e costruito per permettere a tutti, singoli cittadini, operatori sociali ed economici, amministratori e decisori politici di rendersi conto dello stato di salute della città. Permette inoltre di individuare le cause di degrado ambientale, ipotizzare l'andamento futuro dello stato del sistema ambientale, confrontare la pressione esercitata dalle diverse attività e verificare l'efficacia degli interventi in atto. Il RSA è lo strumento di lavoro del forum. Non dà soluzioni, ma fornisce argomenti e dati per la discussione. Sfruttando l'informazione e la capacità di analisi fornite è possibile mettere a punto strategie e obbiettivi per: • integrare le esigenze ambientali in altre politiche e identificare gli strumenti più idonei per la loro attuazione (regolamenti, incentivi,disincentivi, piani, progetti, misure, vincoli) • valutare gli effetti previsti di tali politiche e identificarne altri interventi • sensibilizzare e informare meglio i cittadini sui temi e sulle strategie possibili di sviluppo sostenibile. Il RSA di Padova è stato costruito riferendosi al modello di esperienze internazionali e nazionali ormai consolidate. Sviluppa e presenta la sua analisi su Padova utilizzando gli indicatori ambientali. Gli indicatori sono uno strumento per rappresentare in modo sintetico i diversi problemi indagati, senza che vada perso nella sintesi il contenuto informativo dell'analisi. In campo ambientale e soprattutto in riferimento alla dimensione urbana, il loro uso è abbastanza recente. Ma gli indicatori ambientali messi a punto dalle maggiori agenzie internazionali (Org. Dicembre 2002 IL PROCESSO DI “AGENDA 21” DI PADOVA PROGETTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE 28/02/02: Presentazione del progetto in Consiglio Comunale 06/03/02: Incontro di aggiornamento Giunta e Dirigenti ATTIVAZIONE AGENDA 21 ADESIONE AD ACCORDI E NETWORK NAZIONALI ED INTERNAZIONALI Individuazione dei referenti di Settore entro il 12/03/02 INIZIATIVE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE 1° RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE A PADOVA WORKSHOP di simulazione sugli scenari futuri di “Padova sostenibile” usando la metodologia di lavoro EASW ® della Commissione Europea. Corso di formazione per facilitatori: ha lo scopo di sviluppare conoscenze e abilità su procedure, strumenti e metodi per facilitare la partecipazione dei cittadini e portatori di interessi locali (stakeholders). Lo scopo è di far crescere le competenze sensibilizzativorelazionali e metodologico-operative necessarie alla conduzione/animazione del Forum e dei gruppi tematici in un processo di A21L. - 80 ore dal 17/05/02 al 23/10/02 per 20 persone. Deliberazione G.C. n. 54 del 13/02/01: adesione alla Carta di Aalborg e attivazione processo A21L Deliberazione C.C. n. 103 del 25/09/01: adesione al coordinamento Agenda 21 Locale Italiana 32 Referenti di tutti i Settori SEMINARIO DI FORMAZIONE 26-28 marzo 2002 05 aprile 2002 INCONTRI DI AUTOFORMAZIONE 23/04/2002 28/05/2002 25/06/2002 AGENDA 21 INCONSCIA 04/07/2002 31/10/2002 E’ il primo rapporto sullo stato dell’Ambiente a Padova. E’ uno strumento di lavoro a disposizione del Forum: descrive la struttura urbana e analizza le matrici ambientali e i principali tematismi individuati. Il documento non contiene alcuna indicazione delle possibili politiche di rimedio: deve infatti essere uno strumento aperto alle conclusioni che dal Forum stesso emergeranno e che ne costituiranno il naturale completamento. 23 ottobre 2002 Presentazione progetto PadovA21 agli stakeholders e invio del “Questionario di adesione al Forum PadovA21 del Comune di Padova” 800 inviti – 100 risposte Ass. di Categoria - Ass. di Volontariato - Ass. Ambientaliste - Tecnici - Ordini Professionali Definizione dei temi in base alle risposte ricevute – Città sicura e solidale. – Il giardino in città: la gestione delle risorse ambientali. – Consumi responsabili e stili di vita. – Mobilità sostenibile Attivazione Forum Civico Novembre 2002 FORUM 3 Dicembre 2002 Mond. Sanità, Programma Ambientale delle Nazioni Unite, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Agenzia Europa per l'Ambiente) sono ormai riconosciuti e consolidati. Devono innanzitutto garantire: • MISURABILITA': pronta disponibilità dei dati necessari, qualità statistica documentata e validata scientificamente e aggiornabilità periodica. • RILEVANZA AI FINI DELL'ATTIVAZIONE DI POLITICHE AMBIENTALI: rappresentatività delle problematiche ambientali anche in termini di sensibilità e capacità di restituire i mutamenti monitorati. Tali criteri permettono di selezionare i dati di partenza più utili per costruire indicatori significativi. Gli indicatori vengono generalmente suddivisi in: • INDICATORI DI PRESSIONE: rappresentano gli effetti delle diverse attività dell'uomo sull'ambiente • INDICATORI DI STATO: rappresentano la stato di qualità delle componenti ambientali • GLI INDICATORI DI RISPOSTA: rappresentano la capacità e l'efficacia di riequilibrio ambientale attuale dagli organismi pubblici (sviluppo di politiche) e i livelli di responsabilizzazione raggiunti dai soggetti privati (stili di vita, gestione ambientale d'impresa). Struttura del rapporto Si è optato per un rapporto "aperto" con una presentazione esauriente dei dati e soprattutto delle fonti, se possibili, una analisi delle tendenze, ma senza indicazione delle possibili politiche di rimedio. Il rapporto deve infatti essere uno strumento di lavoro per il forum, aperto alle conclusioni che dal forum emergeranno e che ne costituiranno il naturale completamento. E' articolato in due parti: • la prima descrittiva della città e del suo sviluppo • la seconda organizzata per matrici tematismi ambientali. Obbiettivo fondamentale del RSA e quello di rendere disponibile anche al di fuori del dibattito specialistico l'insieme dei dati che caratterizzano l'ambiente di Padova, con un processo di semplifica- zione e sintesi che renda leggibili le informazioni tecniche ma che sia in ogni punto ripercorribile per consentire la verifica e l'analisi critica. Questa prima edizione del rapporto si articola in quattro capitoli principali che corrispondono ad altrettanti temi o ambiti problematici: • inquadramento statistico e socio-economico del territorio • analisi del sistema urbano • analisi delle matrici e dei tematismi ambientali • i cittadini e l'ambiente Ogni capitolo è strutturato in modo omogeneo: • inquadramento del problema: un introduzione sintetica dal punto di vista ambientale che ne metta in luce la rilevanza • riferimenti per la valutazione: programmi, norme, obbiettivi internazionali • indicatori utilizzati: elencazione di quelli generalmente in uso per rappresentare le problematiche • monitoraggio: metodologia utilizzata per la valutazione integrata delle tematiche Il rapporto, dopo il confronto del forum con lo scopo di perfezionarne il contenuto informativo e di valutazione, potrà svolgere il ruolo per il quale è stato elaborato. Uno strumento per far circolare informazione, per far crescere la consapevolezza ambientale, per orientare i comportamenti e le politiche sociali. FORUM PadovA 21 Il coinvolgimento e la partecipazione delle persone nell’azione di progettazione, attuazione e valutazione di politiche sostenibili è l’elemento qualificante dei processi di Agenda 21 locale, in quest’ottica la costituzione del Forum PadovA 21 intende facilitare la partecipazione dei soggetti attivi creando le migliori condizioni per il loro effettivo coinvolgimento. Il Forum è il luogo di consultazione e di discussione dove i diversi soggetti attivi presenti nel territorio (associazioni di volontariato, imprese, ordini professionali, municipalizzate, altre istituzioni 4 provincia, azienda ospedaliera, università - enti del terzo settore, mass media), che desiderano portare il loro contributo di conoscenze e la loro esperienza al servizio della comunità, si trovano per pensare e proporre le strategie e le azioni per realizzare uno sviluppo urbano sostenibile. Sulla base delle Guide per l’attuazione dell’A21 locale dell’Iclei e dell’Anpa i compiti specifici del Forum sono: • definizione di una filosofia condivisa della sostenibilità che tenga conto delle specificità della realtà locale; • identificazione dei principali problemi ambientali e delle loro cause; • analisi, discussione, integrazione e condivisione della RSA; • definizione degli obiettivi e delle priorità nel breve, medio e lungo periodo; • definizione delle azioni da realizzare per l’attuazione dell’A21 locale e dei compiti che spettano ad ognuno dei soggetti coinvolti; • monitoraggio e valutazione dei risultati. Ai suoi partecipanti il Forum richiede apertura e disponibilità per: • il tempo da dedicare (partecipare agli incontri, leggere e scrivere durante fasi del processo); • costruire linguaggi comuni, saper ascoltare e mediare sulle proprie posizioni; • riconoscere a tutti un ruolo paritario (tutti esperti); • pensare a proposte “strategiche”, che “volino alto” rispetto all’oggi; • adottare un atteggiamento costruttivo, per fare, più che per problematizzare e polemizzare; • ricercare il consenso di tutti nelle scelte da prendere ed attuare; • impegnare e coinvolgere fattivamente gli enti/associazioni rappresentate. Nello svolgimento delle sue attività il Forum prevede momenti di discussione in sessione plenaria per la definizione degli orientamenti generali e di discussione in gruppi di lavoro per l’approfondimento di aspetti tematici specifici. Sulla base del questionario inviato agli stakeholdesr per l’adesione al Forum sono state individuate 4 aree verso cui indirizzare il lavoro dei gruppi tematici: Dicembre 2002 • Città sicura e solidale; • Il giardino in città: la gestione delle risorse ambientali; • Consumi responsabili e stili di vita; • Mobilità sostenibile. Sono infine previste delle sessioni tema- tiche del Forum dedicate all’approfondimento di alcuni argomenti rilevanti per favorire la più ampia e informata partecipazione degli stakeholders. I primi incontri saranno dedicati ad approfondire il tema dello sviluppo sostenibile, la metodologia attiva utilizzata dal Forum, il tema degli indicatori di sostenibilità. Lo strumento che raccoglie le proposte del Forum è il Piano d’azione locale per lo sviluppo sostenibile. INTERVISTE AI PORTATORI DI INTERESSE LOCALE DOMANDE: 1. Quali sono le attività ed i programmi che l’organizzazione che Lei rappresenta ha messo in atto in questi ultimi anni in campo ambientale? 2. Si definisce sviluppo sostenibile uno sviluppo che soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere le capacità di quelle future: secondo Lei è un assunto che può portare reali cambiamenti nell’affrontare le problematiche ambientali e sociali? 3. Stando all’attuale modello di vita e di sviluppo, come vede Padova nel 2010? E come le piacerebbe che fosse? 4. Che aspettative nutre rispetto al processo di A21 locale che partirà tra breve a Padova e quali contributi pensa che la Sua organizzazione possa apportare? Don LIVIO DESTRO Responsabile diocesano per la pastorale sociale e il lavoro 1. In questo campo noi abbiamo posto particolare attenzione alla qualità della vita legata al mondo del lavoro, con approfondimenti e corsi di formazione per giovani imprenditori: un esempio è il corso che è stato fatto sulla legge 626 sulla sicurezza nelle aziende, trattando non solo il punto di vista tecnico, ma anche quello motivazionale. I temi della qualità della vita e del lavoro sono stati trattati anche con l’UCID (Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti). Questi temi, unitamente a quello della sostenibilità vengono affrontati nella scuola socio politica organizzata dalla Diocesi, che si svolge da 15 anni (la durata del corso è di una cinquantina di ore all’anno per due anni N.d.R.). In particolare quest’anno la scuola socio politica (che conta un’ottantina di iscritti) avrà come attività di laboratorio l’analisi dei bilanci comunali letti sotto l’ottica dello sviluppo sostenibile, ossia quantificare quanto è stato effettivamente investito per progetti di tipo sostenibile. Il gruppo di ex allievi della scuola socio politica “Vinicio Dalla Vecchia” sta approfondendo un testo redatto dalla pastorale del lavoro nazionale che si intitola “Responsabilità per il creato”, per poi confrontarsi con vari esperti per capire quale etica sostenere nell’ambito lavorativo per la salvaguardia dell’ambiente. 2. Per me lo sviluppo sostenibile così inteso è un argomento di grande concretezza perché tocca più livelli della nostra vita. A livello personale e famigliare si traduce nella responsabilità di non creare un mondo carico di rifiuti, di non sprecare acqua ed energia, di usare più razionalmente l’automobile. A questo riguardo voglio citare l’iniziativa “Bilanci di giustizia”, che fa riferimento ai Beati costruttori di pace, dove l’obiettivo è favorire, attraverso un attento monitoraggio delle proprie spese, una vita il più possibile senza sprechi, sobria, che sia capace anche di una solidarietà con chi ha meno. La sobrietà non è intesa solo come non spreco, ma anche come mettere al centro della propria vita gli aspetti più importanti (per esempio le relazioni personali piuttosto che il consumo di beni). A livello sociale non si può pensare di soddisfare i bisogni di un comune o di una nazione senza tener conto di coloro che ci stanno a fianco e di coloro che verranno dopo di noi. Attualmente i Comuni hanno introiti soprattutto grazie all’ICI e quindi seguo5 no il paradigma “più case più soldi”. Questa però è una tendenza che può portare ricchezza oggi ma compromette la sostenibilità di vita delle generazioni future. In questo senso gli amministratori dovrebbero badare maggiormente agli interessi comuni e futuri. 3. Padova attualmente ha un grosso problema di utilizzo degli spazi, è fortemente invasa dalle auto e rischia il collasso entro pochi anni. Quello che sogno è una liberazione del centro città dalle auto, con una forte presenza di efficienti mezzi di trasporto pubblico che facilitino l’approccio delle persone al centro città. Vedo anche una città che ha bisogno di risanare canali e fiumi e di avere più verde fruibile da tutta la comunità: in questo senso un sogno diventato realtà è Prato della Valle, che adesso è ritornato ad essere utilizzabile dalla cittadinanza. Non mi oppongo ad un presidio delle forze dell’ordine delle vie cittadine, ma mi augurerei che fosse il più leggero possibile. A livello di quartiere vedrei delle figure di carattere più educativo (tipo dei giovani pensionati), che con l’aiuto di qualche incentivo potrebbero diventare un punto di riferimento ed una presenza importante. Dicembre 2002 4. Mi aspetto che Agenda 21 locale sia uno spazio partecipato che permetta di arrivare a nuove prospettive per quel che riguarda la qualità della vita a Padova e che possa essere un luogo dove nascano idee, progetti, sogni dei cittadini che poi trovino però un vaglio progettuale a livello di autorità comunali. Mi piacerebbe che si trovassero dei modi per coinvolgere anche quei soggetti più difficilmente contattabili: penso per esempio ad un forum telematico dove anche i giovani possano esprimere le proprie idee. L’apporto che noi possiamo dare è l’attenzione che non manchi mai la questione etica, nel senso che tutto ciò che si fa deve essere fatto per il bene delle persone, per il bene comune, a partire anche dai soggetti deboli. In questo senso noi, come comunità cristiana, abbiamo una sensibilità che ci è data dalla impostazione evangelica e dalla dottrina sociale della Chiesa. LUCIO PASSI Portavoce di Legambiente 1. Legambiente a livello nazionale si occupa di sviluppo sostenibile a tutto campo. A livello locale ci siamo concentrati soprattutto sui temi della qualità urbana. L’inquinamento atmosferico, gravissimo nella nostra città, ha gioco forza catalizzato gran parte delle nostre energie. E’ necessario rimettere decisamente mano alle politiche della mobilità, perché è il traffico la causa principale di quell’inquinamento. A Padova in un giorno medio all’interno dei confini del solo Comune si registrano 800.000 spostamenti, di cui circa 500.000 automobile. Solo 100.000 di questi avvengono in autobus. Gli spostamenti giornalieri in automobile che attraversano l’area centrale della città per raggiungere altri punti di destinazione (cioè il traffico d’attraversamento, quello meno “indispensabile” e il più facilmente eliminabile adottando le opportune scelte) ammontano a 125.000. Per ottenere un risultato significativo è necessario realizzare programmi di interventi strutturali che riequilibrino trasporto pubblico e privato. Purtroppo quelli messi fin qui in cantiere, il PUM, il metrobus, non prevedono un significativo riequilibrio tra spostamenti sui mezzi privati e spostamenti su mezzi pubblici. Infatti si stima che il metrobus - una volta realizzate le tre linee - porterà l’offerta della trasporto pubblico dagli attuali 100.000 spostamenti giorno a soli 140.000. Nello stesso tempo, invece, gli spostamenti saranno arrivati al milione giorno, aumentando ancora più la forbice tra chi si sposta sul mezzo provato, e chi su quello pubblico. 2. Questo concetto di sviluppo sostenibile è quello su cui si basa la nostra azione. Senza false modestie, è stata l’opera prevalente della nostra Associazione a introdurlo in Italia. In questi anni Legambiente ha lavorato molto, oltreché a comunicare e difendere le ragioni dell’ambientalismo, a farlo percepire come un corpo vivo, come un pensiero forte, uno strumento utile per ragionare sul presente e sul futuro. Penso, ad esempio, a quanto abbiamo prodotto nel campo della politica dei Parchi e del territorio, della difesa del mare, di un’agricoltura sicura e di qualità, dei prodotti tipici, del recupero delle aree interne e delle piccole isole… Penso alle mille proposte per valorizzare quello straordinario mix di storia, cultura ed arte che sono le nostre città e per liberarle dalla cappa di traffico ed inquinamento che le soffoca. E’ grazie a queste e ad altre azioni se oggi le posizioni dell’ambientalismo, e quel che è più importante, la percezione generale del problema ambientale, costituiscono un effettivo elemento di modernizzazione della nostra società. 3. Nel 2010 Legambiente vorrebbe vedere realizzato un piano di riordino urbanistico ambientale, riguardante in particolare l’assetto ambientale di struttura, il sistema insediativo, il sistema della mobilità, il sistema del verde, partendo da obiettivi raggiungibili in tappe intermedie. Un piano che renda accessibile la città ai soggetti deboli, diminuisca i consumi di energia, territorio, risorse, le emissioni inquinanti, privilegi il recupero a nuove edificazioni, garantisca i cicli ambientali. Ma vorremmo trovare più spazi di partecipazione alle scelte di governo della città per associazioni e cittadini. Sono 6 necessari, per esempio, moltissimi passi in avanti sul ruolo che si intende riconoscere ai cittadini associati. 4. Premetto che Legambiente propose al Comune di Padova di attivare l’Agenda 21 già nel 1995, e dunque è evidente che l’idea di fondo la condividiamo. Dipende però da come la si sviluppa. L’utilità che avrà Agenda 21 è inversamente proporzionale alla reale possibilità di concertazione che avranno i soggetti coinvolti. E’ evidente che il processo deve prevedere una reale cessione di quote di decisionalità ai soggetti organizzati della società civile. Le esperienze di partecipazione istituzionali sui temi dell’ambiente, da parte delle ultime due amministrazioni comunali, di opposto orientamento politico quindi, fino ad oggi sono state pleonastiche. Penso alle consulte sulla mobilità, tema decisivo per la qualità ambientale della città, che non sono neanche mai state lontanamente vicine ad essere un processo partecipativo. L’unico esempio positivo lo trovo nell’esperienza del Contratto di Quartiere Savonarola. Se Agenda 21 seguisse quell’esempio potrebbe avere qualche chance di rappresentare un processo partecipativo vero. Quanto a noi: Legambiente ha sempre operato per costringere la politica a dare risposte certe, rapide, efficaci ai grandi problemi che investono la qualità ambientale e continuerà a farlo fuori e dentro Agenda 21. ANTONIO VENDRAMINELLI Presidente Giovani Industriali, Unindustria Padova 1. Unindustria di Padova è impegnata su più fronti in campo ambientale. Tutti gli associati possono usufruire di un servizio di aggiornamento normativo (telefonico e via web) su tutte le leggi ambientali che riguardano le imprese e di un check up normativo attraverso verifiche in azienda. Organizziamo inoltre corsi e convegni per approfondire gli adempimenti normativi in materia ambientale (emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, bonifiche). Ultimamente siamo molto impegnati in diverse attività che hanno lo sco- Dicembre 2002 po di incentivare le imprese a dotarsi di un sistema di gestione ambientale attraverso una certificazione ambientale (ISO 14.000 o EMAS). In questo ambito abbiamo predisposto un manifesto ambientale per le industrie operanti nel settore legno e nel settore plastica; abbiamo iniziato ad attuare il progetto ecoimpresa, tratto da un’iniziativa nazionale di Confindustria; abbiamo firmato il patto per l’ambiente con la Provincia e l’ARPAV per avviare progetti congiunti, tra i quali la promozione della certificazione ISO 14.000 per le scuole superiori. Infine, si è svolto il 22 novembre un convegno promosso dai Giovani Industriali sul tema “Stili di impresa per uno sviluppo sostenibile” dove oltre a riflettere sul difficile, ma strategico rapporto impresa e ambiente in vista della realizzazione di uno sviluppo sostenibile a livello locale abbiamo avanzato alcune proposte concrete per la realtà padovana. 2. Penso di sì, ma è necessario dare una svolta culturale alla nostra società. Una convinzione radicata negli anni precedenti e presente tutt’oggi è che non ci siano limiti nella possibilità di sviluppo economico. La crescita economica e di benessere negli ultimi cinquant’anni è stata esponenziale, ma oggi ci accorgiamo che questo trend di sviluppo non può continuare perché le risorse non sono illimitate e dobbiamo garantirle anche alle generazioni future. Per cambiare rotta si rende necessario lavorare affinché ci sia una trasformazione culturale, che contribuisca a cambiare la prospettiva e le priorità. 3. Una certezza è che non possiamo più continuare a crescere ai ritmi attuali. Nel 2010 vorrei che Padova fosse una città con una mobilità migliore dell’attuale, con meno automezzi, dove ci siano investimenti nelle infrastrutture che permettano un utilizzo più razionale ed adeguato degli spazi. Questo però deve inserirsi in un progetto di ampio respiro, che non abbia l’orizzonte temporale di uno o due anni e che non prenda in considerazione solo alcune problematiche specifiche; un progetto condiviso e da costruire senza barriere ideologiche. 4. L’Agenda 21 locale può essere sicuramente uno strumento importante se viene visto da tutti come un’opportunità per la città e non come opportunità politica. La sfida più grande è far sedere ad uno stesso tavolo realtà molto diverse come gli imprenditori e le associazioni ecologiste, ma è proprio questa sfida che può portare a risultati concreti e condivisi. La nostra organizzazione è disponibile a questo confronto poichè ritiene queste tematiche molto importanti. FRANCESCO BICCIATO Direttore Fondazione Choros 1. La nostra attività non è direttamente legata all’ambiente. La Fondazione Choros è infatti una delle componenti della realtà di Banca Etica, per la quale segue attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica in campo finanziario. Quindi per noi l’ambiente è sempre filtrato attraverso la lente dell’economia sociale ed etica. Nei vari programmi di microcredito e appoggio alle imprese che sviluppiamo sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo (Balcani, Africa, America Latina …) cerchiamo di inserire la componente ambientale come una componente importante per i processi di sviluppo sostenibile. In campo ambientale abbiamo anche redatto uno studio sulle imprese sociali verdi, per individuare quelle realtà imprenditoriali ad alto contenuto ambientale che Banca Etica potrebbe finanziare. Un’altra attività, frutto della collaborazione tra Ministero dell’Ambiente e Banca Etica, è uno studio sui micrositi di produzione di energie rinnovabili, dove noi ci occupiamo principalmente della parte di ricerca sui prodotti finanziari verdi, cioè le varie forme di risparmio ed investimento che hanno a che fare con l’ambiente. 2. Lo sviluppo sostenibile può effettivamente portare dei reali cambiamenti, anche se questo concetto deve essere riempito di contenuti e declinato secondo il momento storico che stiamo vivendo. In altre parole, la sostenibilità ambientale deve sempre essere anche sociale ed economica, affrontando inoltre 7 il problema delle povertà presenti oggi sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati (non dimentichiamo che il 15.5% degli italiani vive sotto la soglia di povertà). Noi puntiamo a fare finanza alternativa a forte contenuto ambientale e sociale perché crediamo che questi due aspetti siano strettamente correlati. 3. Vedo Padova oggi e non mi piace molto com’è. È infatti in testa alle graduatorie delle città più inquinate, pur non essendo così grande, è ancora chiusa e ostile verso la diversità, anche se quando ci sono dei progetti di solidarietà i padovani rispondono in modo molto efficace. Credo che le politiche sull’immigrazione, quelle ambientali e quelle sociali in questa città siano ancora molto indietro e siano a torto considerate come politiche residuali, quando invece promuoverebbero una migliore qualità di vita per tutta la popolazione e farebbero, in prospettiva, risparmiare soldi pubblici. Siamo fortunati a vivere in una città bellissima e che offre buone opportunità, per il futuro vedo quindi una potenzialità enorme, che spero venga sviluppata. 4. Spero che l’Agenda 21 locale sia percepita come uno strumento reale di partecipazione e di concertazione di politiche ambientali e sociali, che sia una vera applicazione del principio di sussidiarietà, dove ognuno mette a disposizione le proprie capacità e peculiarità. Ciò che temo invece è che l’Agenda 21 sia vissuta come uno strumento calato dall’alto, utilizzato a fini propagandistici e non come un’opportunità per tutti. La nostra organizzazione metterà a disposizione tutte le conoscenze riguardanti la finanza etica e sociale e una sensibilità per l’ambiente che ci ha sempre contraddistinto. Nel prossimo numero della Newsletter di PadovA21 verranno pubblicate le interviste realizzate ad altri rappresentanti dei gruppi di interesse presenti nel Forum cittadino. Dicembre 2002 P E R AV E R E U LT E R I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TA I L N O S T R O S I T O www.comune.padova.it/infoambiente/padova21/index.htm All’interno della campagna informativa rivolta alla cittadinanza sono stati realizzati due opuscoli: OVA LOCALE DI PAD AGENDA 21 VERSO LO SVILUPPO E SOSTENIBIL ’ DELLA CITTA ova Comune di Pad COSA PUOI FARE PER L'AGENDA 21? • Aderire alle attività del Forum Agenda 21 Locale della tua città; • Partecipare alle attività dei gruppi di lavoro tematici; “Che cos’è l’Agenda 21” sul concetto di sviluppo sostenibile e su Agenda 21 Locale, con lo scopo di far acquisire maggiore consapevolezza del processo che riguarda tutta la comunità (cos’è, perché è importante, chi viene coinvolto, come si struttura, compiti e funzioni) “L’Agenda 21 a Scuola” rivolto ai diversi livelli scolastici e teso a stimolare l’attivazione di percorsi di Agenda 21 in Classe • Contribuire con idee e proposte alla definizione di progetti di Agenda 21 Locale o di sviluppo sostenibile; • Attivare progetti di partenariato per realizzare iniziative concrete orientate allo sviluppo sostenibile; • Informarti sulle problematiche dello sviluppo sostenibile; • Diffondere e replicare casi positivi di migliori pratiche di sostenibilità sociale, economica e ambientale sul territorio locale; • Fare conoscere i tuoi progetti presenti e futuri o quelli della tua organizzazione ad un 'ampia gamma di persone e organizzazioni; • Sollecitare l'Ente pubblico, il mondo della scuola, delle associazioni e delle imprese ad avviare iniziative di Agenda 21 Locale. AGENDA 21 A SCUOLA UN PERCORSO PART TECIPA ATO E CON NDIVISO ALL’’IN NTERN NO DELLA A SCU UOLA A Comune di Padova PER SAPERNE DI PIÙ SULL'A21L • Manuale Linee Guida per le Agende 21 Locali, ANPA, 2000 • Guida Europea all'Agenda 21 Locale, ICLEI-FLA, 1999 • http://www.iclei.org/europe (ICLEI) • http://www.sustainablecities.org (Campagna Europea Città Sostenibili) • http://www.a21italy.it (Coordinamento italiano Agende 21 Locali) NEWSLETTER “AGENDA 21” di Padova - Foglio di informazione del progetto “PadovA 21” Redazione: Comune di Padova - Assessorato all’Ambiente - Ufficio AGENDA 21 - c/o Informambiente Via Vlacovich, 4 - 35126 Padova - Telefono 049.8022488 - Fax 049.8022492 - E-mail: [email protected] Sito Internet: www.comune.padova.it/infoambiente/padova21/index.htm Coordinamento redazionale: Fondazione LANZA Progetto e realizzazione grafica: RED POINT srl - Padova