VERSO LO SVILUPPO SOSTENIBILE
NIBILE DELLA CITTA'
D I C E M B R E
F O G L I O
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2 0 0 2
I N F O R M A Z I O N E
d e l
P R O G E T T O
" P A D O V A
2 1 "
IL FORUM
La Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 ha diffuso in tutto il mondo il concetto di "sviluppo sostenibile": il modello di sviluppo che dovrebbe guidare il governo delle società.
La ricerca di uno sviluppo ambientale e socialmente sostenibile è divenuta una delle condizioni più importanti
per garantire una migliore qualità della vita oggi e nel futuro. Sulla base dei suggerimenti indicati a Rio e adottati dalla Comunità Europea, il Comune di Padova ha scelto di avviare il processo di Agenda 21.
Il Comune di Padova ha aderito alla "Carta di Aalborg", impegnandosi ufficialmente ad attuare i 13 principi di
questo documento nel proprio territorio.
L'Agenda 21 si basa sulla partecipazione e il coinvolgimento dell'Amministrazione pubblica, del mondo produttivo, delle associazioni di categoria, del volontariato, dei circoli, del mondo della scuola, delle organizzazioni sindacali, degli ordini professionali.
La partecipazione convinta di tutti i soggetti alla realizzazione di tale strategia costituisce l'elemento principale
di successo, senza il quale l'obiettivo dello sviluppo sostenibile non può essere raggiunto.
Al fine di preparare l'approfondimento delle tematiche legate allo sviluppo sostenibile, nonchè l'elaborazione partecipata del Piano di Azione di Agenda 21 di Padova è nato il “Forum” che coinvolge i principali soggetti attivi della città disposti a collaborare al progetto di Agenda 21 Locale per Padova. Il “Forum” è stato costituito formalmente il 30 novembre 2002.
Le fasi di lavoro del Forum PadovA21 prevedono un percorso classico di un processo di Agenda 21 Locale come proposto dai principali network internazionali come l'International Council for Local Environmental Initiative.
Hanno aderito al Forum 100 portatori di interessi che parteciperanno alle attività attraverso i 4 gruppi di lavoro tematici: 1) Città sicura e solidale; 2) Il giardino in città: la gestione delle risorse ambientali; 3) Consumi
responsabili e stili di vita; 4) Mobilità sostenibile.
Le proposte elaborate dal Forum hanno la strategica funzione di indirizzare le future scelte politiche della comunità locale. L'obiettivo è quello di fare del Forum il luogo del confronto e della proposta per "inventarsi" la Padova del futuro.
L'Agenda 21 è infatti una sfida per tutti. E' un processo dinamico, partecipato, ma non esente da limiti, che rappresenta un'opportunità per trovare risposte ai problemi, per coniugare proposte concrete, per favorire il dialogo,
la partecipazione, la co-responsabilità e l'innovazione. Si tratta concretamente di un laboratorio di idee e potenziali progetti, piccoli e grandi, la cui realizzazione ed efficacia dipende da tutti.
AGENDA 21 LOCALE:
IN EUROPA E IN ITALIA
La Campagna europea
delle città sostenibili
In risposta a quanto emerso a Rio nel
1992, cioè all'esigenza impellente di
rivedere il nostro modello di sviluppo in
un'ottica di maggior sostenibilità sociale, economica ed ambientale, alcune
città europee hanno promosso, con il
supporto dell'Unione Europea, la prima
Conferenza sulle Città Sostenibili ad
Aalborg (Danimarca) nel maggio del
1994. Questa Conferenza si è rivelata
particolarmente significativa perché ha
portato alla formulazione di una Carta
di impegni dove si definiva il concetto
di sostenibilità e che vincolava le 80
autorità locali firmatarie a predisporre
la propria Agenda 21 locale.
Negli anni successivi sono state organizzate altre due Conferenze europee
(a Lisbona nel 1996 e Hannover nel
2000), che hanno registrato un crescente numero di adesioni; in particolare si
è passati dagli 80 enti locali firmatari
nel 1994 ai 1650 del 2002, distribuiti
geograficamente come si può vedere
nella cartina a pagina 2.
Dicembre 2002
La Campagna europea delle città sostenibili, nata dalla conferenza di Aalborg comprende le principali reti transnazionali di enti locali (come CCRE Consiglio dei Comuni e delle Regioni
d'Europa, ICLEI - Consiglio Internazionale delle Iniziative Locali per l'Ambiente, UTO - Organizzazione delle Città Unite) e ha come scopo principale la promozione e la diffusione delle Agende 21 lo-
biente. Un importante impulso in questo
senso è venuto dal Coordinamento nazionale Agende 21 Locali, costituitosi
ufficialmente a Ferrara nell'aprile del
1999 con lo scopo principale di promuovere i principi e la pratica dell'Agenda 21
locale.
Successivamente si è attivato in questo
senso anche il Ministero dell'ambiente,
creando un gruppo di lavoro per le città
La distribuzione geografica delle città sostenibili in Europa.
cali nelle città europee, proponendosi
come luogo privilegiato per lo scambio di
informazioni, esperienze, idee e per la
ricerca di partner transnazionali per
l'avvio di progetti e gemellaggi.
Tale Campagna inoltre ha istituito il premio europeo delle città sostenibili, una
propria newsletter ed un sito web:
www.sustainable-citie.org.
Il Coordinamento nazionale
Agende 21 locali
A livello italiano si è assistito invece ad
una nascita "dal basso" di iniziative legate alle Agende 21 locali, con un interesse
da parte degli enti locali che si è dimostrato via via crescente e che ha coinvolto in seguito anche il Ministero dell'Am-
ecosostenibili e un premio nazionale per
le città sostenibili.
Inoltre è già stato promulgato quest'anno il secondo bando per il finanziamento
di programmi di sviluppo sostenibile a
livello urbano e di attuazione di Agende
21 locali.
Indirizzi utili al riguardo sono quello del
Coordinamento nazionale (www.a21italy.it) e del Ministero dell'Ambiente
(www.minambiente.it) .
Grazie a quest'impegno crescente da
parte delle istituzioni sia a livello locale
che nazionale, gli enti locali italiani che
hanno aderito volontariamente alla Carta di Aalborg sono 550; di questi, 241
hanno effettivamente avviato processi di
Agenda 21 locale.
2
PRIMO RAPPORTO SULLO STATO
DELL'AMBIENTE A PADOVA
Compito fondamentale dell'Ente Pubblico in un processo di Agenda 21 Locale è la
predisposizione di strumenti tecnici per
la lettura dei fenomeni territoriali in atto
e per l'attivazione delle politiche di supporto ai vari settori di attività urbane.
Lo strumento principale è il Rapporto
sullo Stato dell'Ambiente (RSA), che
costituisce non la conclusione del processo, ma un primo momento di sintesi
complessiva.
E' uno strumento pensato e costruito per
permettere a tutti, singoli cittadini, operatori sociali ed economici, amministratori e decisori politici di rendersi conto
dello stato di salute della città.
Permette inoltre di individuare le cause
di degrado ambientale, ipotizzare l'andamento futuro dello stato del sistema
ambientale, confrontare la pressione
esercitata dalle diverse attività e verificare l'efficacia degli interventi in atto.
Il RSA è lo strumento di lavoro del
forum. Non dà soluzioni, ma fornisce
argomenti e dati per la discussione.
Sfruttando l'informazione e la capacità
di analisi fornite è possibile mettere a
punto strategie e obbiettivi per:
• integrare le esigenze ambientali in
altre politiche e identificare gli strumenti più idonei per la loro attuazione (regolamenti, incentivi,disincentivi, piani,
progetti, misure, vincoli)
• valutare gli effetti previsti di tali politiche e identificarne altri interventi
• sensibilizzare e informare meglio i
cittadini sui temi e sulle strategie possibili di sviluppo sostenibile.
Il RSA di Padova è stato costruito riferendosi al modello di esperienze internazionali e nazionali ormai consolidate. Sviluppa e presenta la sua analisi su Padova
utilizzando gli indicatori ambientali.
Gli indicatori sono uno strumento per
rappresentare in modo sintetico i diversi
problemi indagati, senza che vada perso
nella sintesi il contenuto informativo
dell'analisi.
In campo ambientale e soprattutto in
riferimento alla dimensione urbana, il
loro uso è abbastanza recente. Ma gli
indicatori ambientali messi a punto dalle maggiori agenzie internazionali (Org.
Dicembre 2002
IL PROCESSO DI “AGENDA 21” DI PADOVA
PROGETTO
DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
28/02/02: Presentazione del
progetto in Consiglio Comunale
06/03/02: Incontro di
aggiornamento Giunta e Dirigenti
ATTIVAZIONE
AGENDA 21
ADESIONE AD ACCORDI E NETWORK
NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
Individuazione dei referenti di Settore
entro il 12/03/02
INIZIATIVE
DI FORMAZIONE
E INFORMAZIONE
1° RAPPORTO SULLO
STATO DELL’AMBIENTE
A PADOVA
WORKSHOP di simulazione sugli scenari futuri
di “Padova sostenibile”
usando la metodologia
di lavoro EASW ® della
Commissione Europea.
Corso di formazione per facilitatori: ha lo
scopo di sviluppare conoscenze e abilità su
procedure, strumenti e metodi per facilitare
la partecipazione dei cittadini e portatori di
interessi locali (stakeholders). Lo scopo è di
far crescere le competenze sensibilizzativorelazionali e metodologico-operative necessarie alla conduzione/animazione del Forum e dei gruppi tematici in un processo di
A21L. - 80 ore dal 17/05/02 al 23/10/02
per 20 persone.
Deliberazione G.C. n. 54 del
13/02/01: adesione alla Carta di
Aalborg e attivazione processo A21L
Deliberazione C.C. n. 103 del
25/09/01: adesione al coordinamento Agenda 21 Locale Italiana
32 Referenti di tutti i Settori
SEMINARIO DI FORMAZIONE
26-28 marzo 2002
05 aprile 2002
INCONTRI DI AUTOFORMAZIONE
23/04/2002
28/05/2002
25/06/2002
AGENDA 21 INCONSCIA
04/07/2002
31/10/2002
E’ il primo rapporto sullo stato dell’Ambiente a Padova. E’ uno strumento di lavoro a disposizione del Forum: descrive la struttura urbana e analizza le matrici ambientali e i principali
tematismi individuati. Il documento non contiene alcuna indicazione delle possibili politiche di
rimedio: deve infatti essere uno strumento aperto alle conclusioni che dal Forum stesso emergeranno e che ne costituiranno il naturale completamento.
23 ottobre 2002
Presentazione progetto PadovA21 agli
stakeholders e invio del “Questionario di
adesione al Forum PadovA21 del Comune
di Padova”
800 inviti – 100 risposte
Ass. di Categoria - Ass. di
Volontariato - Ass. Ambientaliste
- Tecnici - Ordini Professionali
Definizione dei temi
in base alle risposte ricevute
– Città sicura e solidale.
– Il giardino in città: la gestione delle
risorse ambientali.
– Consumi responsabili e stili di vita.
– Mobilità sostenibile
Attivazione Forum Civico
Novembre 2002
FORUM
3
Dicembre 2002
Mond. Sanità, Programma Ambientale
delle Nazioni Unite, Organizzazione per
la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Agenzia Europa per l'Ambiente) sono
ormai riconosciuti e consolidati.
Devono innanzitutto garantire:
• MISURABILITA': pronta disponibilità
dei dati necessari, qualità statistica
documentata e validata scientificamente
e aggiornabilità periodica.
• RILEVANZA AI FINI DELL'ATTIVAZIONE DI POLITICHE AMBIENTALI:
rappresentatività delle problematiche
ambientali anche in termini di sensibilità e capacità di restituire i mutamenti
monitorati.
Tali criteri permettono di selezionare i
dati di partenza più utili per costruire
indicatori significativi.
Gli indicatori vengono generalmente
suddivisi in:
• INDICATORI DI PRESSIONE: rappresentano gli effetti delle diverse attività
dell'uomo sull'ambiente
• INDICATORI DI STATO: rappresentano la stato di qualità delle componenti
ambientali
• GLI INDICATORI DI RISPOSTA: rappresentano la capacità e l'efficacia di
riequilibrio ambientale attuale dagli
organismi pubblici (sviluppo di politiche) e i livelli di responsabilizzazione
raggiunti dai soggetti privati (stili di vita,
gestione ambientale d'impresa).
Struttura del rapporto
Si è optato per un rapporto "aperto" con
una presentazione esauriente dei dati e
soprattutto delle fonti, se possibili, una
analisi delle tendenze, ma senza indicazione delle possibili politiche di rimedio.
Il rapporto deve infatti essere uno strumento di lavoro per il forum, aperto alle
conclusioni che dal forum emergeranno
e che ne costituiranno il naturale completamento.
E' articolato in due parti:
• la prima descrittiva della città e del
suo sviluppo
• la seconda organizzata per matrici
tematismi ambientali.
Obbiettivo fondamentale del RSA e quello di rendere disponibile anche al di fuori del dibattito specialistico l'insieme dei
dati che caratterizzano l'ambiente di
Padova, con un processo di semplifica-
zione e sintesi che renda leggibili le
informazioni tecniche ma che sia in ogni
punto ripercorribile per consentire la
verifica e l'analisi critica.
Questa prima edizione del rapporto si
articola in quattro capitoli principali che
corrispondono ad altrettanti temi o
ambiti problematici:
• inquadramento statistico e socio-economico del territorio
• analisi del sistema urbano
• analisi delle matrici e dei tematismi
ambientali
• i cittadini e l'ambiente
Ogni capitolo è strutturato in modo omogeneo:
• inquadramento del problema: un
introduzione sintetica dal punto di vista
ambientale che ne metta in luce la rilevanza
• riferimenti per la valutazione: programmi, norme, obbiettivi internazionali
• indicatori utilizzati: elencazione di
quelli generalmente in uso per rappresentare le problematiche
• monitoraggio: metodologia utilizzata
per la valutazione integrata delle tematiche
Il rapporto, dopo il confronto del forum
con lo scopo di perfezionarne il contenuto informativo e di valutazione, potrà
svolgere il ruolo per il quale è stato elaborato.
Uno strumento per far circolare informazione, per far crescere la consapevolezza
ambientale, per orientare i comportamenti e le politiche sociali.
FORUM PadovA 21
Il coinvolgimento e la partecipazione
delle persone nell’azione di progettazione, attuazione e valutazione di politiche sostenibili è l’elemento qualificante dei processi di Agenda 21 locale, in
quest’ottica la costituzione del Forum
PadovA 21 intende facilitare la partecipazione dei soggetti attivi creando le
migliori condizioni per il loro effettivo
coinvolgimento.
Il Forum è il luogo di consultazione e di
discussione dove i diversi soggetti attivi
presenti nel territorio (associazioni di
volontariato, imprese, ordini professionali, municipalizzate, altre istituzioni 4
provincia, azienda ospedaliera, università - enti del terzo settore, mass media),
che desiderano portare il loro contributo
di conoscenze e la loro esperienza al servizio della comunità, si trovano per pensare e proporre le strategie e le azioni
per realizzare uno sviluppo urbano sostenibile.
Sulla base delle Guide per l’attuazione
dell’A21 locale dell’Iclei e dell’Anpa i
compiti specifici del Forum sono:
• definizione di una filosofia condivisa
della sostenibilità che tenga conto delle
specificità della realtà locale;
• identificazione dei principali problemi ambientali e delle loro cause;
• analisi, discussione, integrazione e
condivisione della RSA;
• definizione degli obiettivi e delle priorità nel breve, medio e lungo periodo;
• definizione delle azioni da realizzare
per l’attuazione dell’A21 locale e dei
compiti che spettano ad ognuno dei soggetti coinvolti;
• monitoraggio e valutazione dei risultati.
Ai suoi partecipanti il Forum richiede
apertura e disponibilità per:
• il tempo da dedicare (partecipare agli
incontri, leggere e scrivere durante fasi
del processo);
• costruire linguaggi comuni, saper
ascoltare e mediare sulle proprie posizioni;
• riconoscere a tutti un ruolo paritario
(tutti esperti);
• pensare a proposte “strategiche”, che
“volino alto” rispetto all’oggi;
• adottare un atteggiamento costruttivo, per fare, più che per problematizzare
e polemizzare;
• ricercare il consenso di tutti nelle
scelte da prendere ed attuare;
• impegnare e coinvolgere fattivamente
gli enti/associazioni rappresentate.
Nello svolgimento delle sue attività il
Forum prevede momenti di discussione
in sessione plenaria per la definizione
degli orientamenti generali e di discussione in gruppi di lavoro per l’approfondimento di aspetti tematici specifici.
Sulla base del questionario inviato agli
stakeholdesr per l’adesione al Forum
sono state individuate 4 aree verso cui
indirizzare il lavoro dei gruppi tematici:
Dicembre 2002
• Città sicura e solidale;
• Il giardino in città: la gestione delle
risorse ambientali;
• Consumi responsabili e stili di vita;
• Mobilità sostenibile.
Sono infine previste delle sessioni tema-
tiche del Forum dedicate all’approfondimento di alcuni argomenti rilevanti per
favorire la più ampia e informata partecipazione degli stakeholders. I primi
incontri saranno dedicati ad approfondire il tema dello sviluppo sostenibile, la
metodologia attiva utilizzata dal Forum,
il tema degli indicatori di sostenibilità.
Lo strumento che raccoglie le proposte
del Forum è il Piano d’azione locale
per lo sviluppo sostenibile.
INTERVISTE AI PORTATORI DI INTERESSE LOCALE
DOMANDE:
1. Quali sono le attività ed i programmi che l’organizzazione che Lei rappresenta ha messo in atto in questi ultimi anni
in campo ambientale?
2. Si definisce sviluppo sostenibile uno sviluppo che soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere
le capacità di quelle future: secondo Lei è un assunto che può portare reali cambiamenti nell’affrontare le problematiche
ambientali e sociali?
3. Stando all’attuale modello di vita e di sviluppo, come vede Padova nel 2010? E come le piacerebbe che fosse?
4. Che aspettative nutre rispetto al processo di A21 locale che partirà tra breve a Padova e quali contributi pensa che la
Sua organizzazione possa apportare?
Don LIVIO DESTRO
Responsabile diocesano per la
pastorale sociale e il lavoro
1. In questo campo noi abbiamo
posto particolare attenzione alla qualità
della vita legata al mondo del lavoro, con
approfondimenti e corsi di formazione
per giovani imprenditori: un esempio è il
corso che è stato fatto sulla legge 626
sulla sicurezza nelle aziende, trattando
non solo il punto di vista tecnico, ma
anche quello motivazionale.
I temi della qualità della vita e del lavoro sono stati trattati anche con l’UCID
(Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti). Questi temi, unitamente a quello
della sostenibilità vengono affrontati
nella scuola socio politica organizzata
dalla Diocesi, che si svolge da 15 anni (la
durata del corso è di una cinquantina
di ore all’anno per due anni N.d.R.).
In particolare quest’anno la scuola socio
politica (che conta un’ottantina di iscritti) avrà come attività di laboratorio l’analisi dei bilanci comunali letti sotto
l’ottica dello sviluppo sostenibile, ossia
quantificare quanto è stato effettivamente investito per progetti di tipo sostenibile. Il gruppo di ex allievi della scuola
socio politica “Vinicio Dalla Vecchia” sta
approfondendo un testo redatto dalla
pastorale del lavoro nazionale che si intitola “Responsabilità per il creato”, per
poi confrontarsi con vari esperti per
capire quale etica sostenere nell’ambito
lavorativo per la salvaguardia dell’ambiente.
2. Per me lo sviluppo sostenibile così
inteso è un argomento di grande concretezza perché tocca più livelli della nostra
vita. A livello personale e famigliare si
traduce nella responsabilità di non creare un mondo carico di rifiuti, di non sprecare acqua ed energia, di usare più razionalmente l’automobile.
A questo riguardo voglio citare l’iniziativa “Bilanci di giustizia”, che fa riferimento ai Beati costruttori di pace, dove
l’obiettivo è favorire, attraverso un attento monitoraggio delle proprie spese, una
vita il più possibile senza sprechi, sobria,
che sia capace anche di una solidarietà
con chi ha meno.
La sobrietà non è intesa solo come non
spreco, ma anche come mettere al centro della propria vita gli aspetti più
importanti (per esempio le relazioni personali piuttosto che il consumo di beni).
A livello sociale non si può pensare di
soddisfare i bisogni di un comune o di
una nazione senza tener conto di coloro
che ci stanno a fianco e di coloro che verranno dopo di noi.
Attualmente i Comuni hanno introiti
soprattutto grazie all’ICI e quindi seguo5
no il paradigma “più case più soldi”. Questa però è una tendenza che può portare
ricchezza oggi ma compromette la sostenibilità di vita delle generazioni future.
In questo senso gli amministratori dovrebbero badare maggiormente agli interessi comuni e futuri.
3. Padova attualmente ha un grosso
problema di utilizzo degli spazi, è fortemente invasa dalle auto e rischia il collasso entro pochi anni.
Quello che sogno è una liberazione del
centro città dalle auto, con una forte presenza di efficienti mezzi di trasporto
pubblico che facilitino l’approccio delle
persone al centro città.
Vedo anche una città che ha bisogno di
risanare canali e fiumi e di avere più verde fruibile da tutta la comunità: in questo senso un sogno diventato realtà è
Prato della Valle, che adesso è ritornato
ad essere utilizzabile dalla cittadinanza.
Non mi oppongo ad un presidio delle forze dell’ordine delle vie cittadine, ma mi
augurerei che fosse il più leggero possibile.
A livello di quartiere vedrei delle figure
di carattere più educativo (tipo dei giovani pensionati), che con l’aiuto di qualche incentivo potrebbero diventare un
punto di riferimento ed una presenza
importante.
Dicembre 2002
4. Mi aspetto che Agenda 21 locale
sia uno spazio partecipato che permetta
di arrivare a nuove prospettive per quel
che riguarda la qualità della vita a Padova e che possa essere un luogo dove
nascano idee, progetti, sogni dei cittadini che poi trovino però un vaglio progettuale a livello di autorità comunali.
Mi piacerebbe che si trovassero dei modi
per coinvolgere anche quei soggetti più
difficilmente contattabili: penso per
esempio ad un forum telematico dove
anche i giovani possano esprimere le
proprie idee.
L’apporto che noi possiamo dare è l’attenzione che non manchi mai la questione etica, nel senso che tutto ciò che si fa
deve essere fatto per il bene delle persone, per il bene comune, a partire anche
dai soggetti deboli. In questo senso noi,
come comunità cristiana, abbiamo una
sensibilità che ci è data dalla impostazione evangelica e dalla dottrina sociale
della Chiesa.
LUCIO PASSI
Portavoce di Legambiente
1. Legambiente a livello nazionale si
occupa di sviluppo sostenibile a tutto
campo. A livello locale ci siamo concentrati soprattutto sui temi della qualità
urbana. L’inquinamento atmosferico,
gravissimo nella nostra città, ha gioco
forza catalizzato gran parte delle nostre
energie. E’ necessario rimettere decisamente mano alle politiche della mobilità, perché è il traffico la causa principale di quell’inquinamento.
A Padova in un giorno medio all’interno
dei confini del solo Comune si registrano
800.000 spostamenti, di cui circa 500.000
automobile. Solo 100.000 di questi avvengono in autobus.
Gli spostamenti giornalieri in automobile che attraversano l’area centrale della
città per raggiungere altri punti di destinazione (cioè il traffico d’attraversamento, quello meno “indispensabile” e il
più facilmente eliminabile adottando le
opportune scelte) ammontano a 125.000.
Per ottenere un risultato significativo è
necessario realizzare programmi di
interventi strutturali che riequilibrino
trasporto pubblico e privato.
Purtroppo quelli messi fin qui in cantiere, il PUM, il metrobus, non prevedono
un significativo riequilibrio tra spostamenti sui mezzi privati e spostamenti su
mezzi pubblici. Infatti si stima che il
metrobus - una volta realizzate le tre
linee - porterà l’offerta della trasporto
pubblico dagli attuali 100.000 spostamenti giorno a soli 140.000. Nello stesso
tempo, invece, gli spostamenti saranno
arrivati al milione giorno, aumentando
ancora più la forbice tra chi si sposta sul
mezzo provato, e chi su quello pubblico.
2. Questo concetto di sviluppo sostenibile è quello su cui si basa la nostra
azione. Senza false modestie, è stata l’opera prevalente della nostra Associazione a introdurlo in Italia.
In questi anni Legambiente ha lavorato
molto, oltreché a comunicare e difendere le ragioni dell’ambientalismo, a farlo
percepire come un corpo vivo, come un
pensiero forte, uno strumento utile per
ragionare sul presente e sul futuro.
Penso, ad esempio, a quanto abbiamo
prodotto nel campo della politica dei
Parchi e del territorio, della difesa del
mare, di un’agricoltura sicura e di qualità, dei prodotti tipici, del recupero delle
aree interne e delle piccole isole…
Penso alle mille proposte per valorizzare
quello straordinario mix di storia, cultura ed arte che sono le nostre città e per
liberarle dalla cappa di traffico ed inquinamento che le soffoca.
E’ grazie a queste e ad altre azioni se
oggi le posizioni dell’ambientalismo, e
quel che è più importante, la percezione
generale del problema ambientale, costituiscono un effettivo elemento di modernizzazione della nostra società.
3. Nel 2010 Legambiente vorrebbe
vedere realizzato un piano di riordino
urbanistico ambientale, riguardante in
particolare l’assetto ambientale di struttura, il sistema insediativo, il sistema
della mobilità, il sistema del verde, partendo da obiettivi raggiungibili in tappe
intermedie.
Un piano che renda accessibile la città ai
soggetti deboli, diminuisca i consumi di
energia, territorio, risorse, le emissioni
inquinanti, privilegi il recupero a nuove
edificazioni, garantisca i cicli ambientali. Ma vorremmo trovare più spazi di partecipazione alle scelte di governo della
città per associazioni e cittadini. Sono
6
necessari, per esempio, moltissimi passi
in avanti sul ruolo che si intende riconoscere ai cittadini associati.
4. Premetto che Legambiente propose al Comune di Padova di attivare l’Agenda 21 già nel 1995, e dunque è evidente che l’idea di fondo la condividiamo. Dipende però da come la si sviluppa.
L’utilità che avrà Agenda 21 è inversamente proporzionale alla reale possibilità di concertazione che avranno i soggetti coinvolti.
E’ evidente che il processo deve prevedere una reale cessione di quote di decisionalità ai soggetti organizzati della società civile. Le esperienze di partecipazione
istituzionali sui temi dell’ambiente, da
parte delle ultime due amministrazioni
comunali, di opposto orientamento politico quindi, fino ad oggi sono state pleonastiche. Penso alle consulte sulla mobilità, tema decisivo per la qualità ambientale della città, che non sono neanche
mai state lontanamente vicine ad essere
un processo partecipativo.
L’unico esempio positivo lo trovo nell’esperienza del Contratto di Quartiere
Savonarola. Se Agenda 21 seguisse quell’esempio potrebbe avere qualche chance di rappresentare un processo partecipativo vero.
Quanto a noi: Legambiente ha sempre
operato per costringere la politica a dare
risposte certe, rapide, efficaci ai grandi
problemi che investono la qualità ambientale e continuerà a farlo fuori e dentro Agenda 21.
ANTONIO VENDRAMINELLI
Presidente Giovani Industriali,
Unindustria Padova
1. Unindustria di Padova è impegnata su più fronti in campo ambientale.
Tutti gli associati possono usufruire di un
servizio di aggiornamento normativo
(telefonico e via web) su tutte le leggi
ambientali che riguardano le imprese e
di un check up normativo attraverso verifiche in azienda.
Organizziamo inoltre corsi e convegni
per approfondire gli adempimenti normativi in materia ambientale (emissioni
in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, bonifiche). Ultimamente siamo molto impegnati in diverse attività che hanno lo sco-
Dicembre 2002
po di incentivare le imprese a dotarsi di
un sistema di gestione ambientale attraverso una certificazione ambientale (ISO
14.000 o EMAS).
In questo ambito abbiamo predisposto
un manifesto ambientale per le industrie
operanti nel settore legno e nel settore
plastica; abbiamo iniziato ad attuare il
progetto ecoimpresa, tratto da un’iniziativa nazionale di Confindustria; abbiamo
firmato il patto per l’ambiente con la
Provincia e l’ARPAV per avviare progetti
congiunti, tra i quali la promozione della
certificazione ISO 14.000 per le scuole
superiori.
Infine, si è svolto il 22 novembre un convegno promosso dai Giovani Industriali
sul tema “Stili di impresa per uno sviluppo sostenibile” dove oltre a riflettere sul
difficile, ma strategico rapporto impresa
e ambiente in vista della realizzazione di
uno sviluppo sostenibile a livello locale
abbiamo avanzato alcune proposte concrete per la realtà padovana.
2. Penso di sì, ma è necessario dare
una svolta culturale alla nostra società.
Una convinzione radicata negli anni precedenti e presente tutt’oggi è che non ci
siano limiti nella possibilità di sviluppo
economico.
La crescita economica e di benessere
negli ultimi cinquant’anni è stata esponenziale, ma oggi ci accorgiamo che questo trend di sviluppo non può continuare
perché le risorse non sono illimitate e
dobbiamo garantirle anche alle generazioni future. Per cambiare rotta si rende
necessario lavorare affinché ci sia una
trasformazione culturale, che contribuisca a cambiare la prospettiva e le priorità.
3. Una certezza è che non possiamo
più continuare a crescere ai ritmi attuali. Nel 2010 vorrei che Padova fosse una
città con una mobilità migliore dell’attuale, con meno automezzi, dove ci siano
investimenti nelle infrastrutture che
permettano un utilizzo più razionale ed
adeguato degli spazi.
Questo però deve inserirsi in un progetto
di ampio respiro, che non abbia l’orizzonte temporale di uno o due anni e che
non prenda in considerazione solo alcune problematiche specifiche; un progetto condiviso e da costruire senza barriere ideologiche.
4. L’Agenda 21 locale può essere
sicuramente uno strumento importante
se viene visto da tutti come un’opportunità per la città e non come opportunità
politica.
La sfida più grande è far sedere ad uno
stesso tavolo realtà molto diverse come
gli imprenditori e le associazioni ecologiste, ma è proprio questa sfida che può
portare a risultati concreti e condivisi.
La nostra organizzazione è disponibile a
questo confronto poichè ritiene queste
tematiche molto importanti.
FRANCESCO BICCIATO
Direttore Fondazione Choros
1. La nostra attività non è direttamente legata all’ambiente. La Fondazione Choros è infatti una delle componenti della realtà di Banca Etica, per la quale segue attività di ricerca, formazione e
assistenza tecnica in campo finanziario.
Quindi per noi l’ambiente è sempre filtrato attraverso la lente dell’economia
sociale ed etica.
Nei vari programmi di microcredito e
appoggio alle imprese che sviluppiamo
sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo (Balcani, Africa, America Latina
…) cerchiamo di inserire la componente
ambientale come una componente importante per i processi di sviluppo sostenibile. In campo ambientale abbiamo
anche redatto uno studio sulle imprese
sociali verdi, per individuare quelle realtà imprenditoriali ad alto contenuto ambientale che Banca Etica potrebbe finanziare.
Un’altra attività, frutto della collaborazione tra Ministero dell’Ambiente e Banca Etica, è uno studio sui micrositi di
produzione di energie rinnovabili, dove
noi ci occupiamo principalmente della
parte di ricerca sui prodotti finanziari
verdi, cioè le varie forme di risparmio ed
investimento che hanno a che fare con
l’ambiente.
2. Lo sviluppo sostenibile può effettivamente portare dei reali cambiamenti,
anche se questo concetto deve essere
riempito di contenuti e declinato secondo il momento storico che stiamo vivendo. In altre parole, la sostenibilità ambientale deve sempre essere anche sociale ed economica, affrontando inoltre
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il problema delle povertà presenti oggi
sia nei Paesi in via di sviluppo che in
quelli industrializzati (non dimentichiamo che il 15.5% degli italiani vive sotto la
soglia di povertà).
Noi puntiamo a fare finanza alternativa a
forte contenuto ambientale e sociale
perché crediamo che questi due aspetti
siano strettamente correlati.
3. Vedo Padova oggi e non mi piace
molto com’è. È infatti in testa alle graduatorie delle città più inquinate, pur
non essendo così grande, è ancora chiusa e ostile verso la diversità, anche se
quando ci sono dei progetti di solidarietà
i padovani rispondono in modo molto
efficace.
Credo che le politiche sull’immigrazione,
quelle ambientali e quelle sociali in questa città siano ancora molto indietro e
siano a torto considerate come politiche
residuali, quando invece promuoverebbero una migliore qualità di vita per tutta la popolazione e farebbero, in prospettiva, risparmiare soldi pubblici.
Siamo fortunati a vivere in una città bellissima e che offre buone opportunità,
per il futuro vedo quindi una potenzialità enorme, che spero venga sviluppata.
4. Spero che l’Agenda 21 locale sia
percepita come uno strumento reale di
partecipazione e di concertazione di politiche ambientali e sociali, che sia una
vera applicazione del principio di sussidiarietà, dove ognuno mette a disposizione le proprie capacità e peculiarità.
Ciò che temo invece è che l’Agenda 21
sia vissuta come uno strumento calato
dall’alto, utilizzato a fini propagandistici
e non come un’opportunità per tutti.
La nostra organizzazione metterà a disposizione tutte le conoscenze riguardanti la finanza etica e sociale e una sensibilità per l’ambiente che ci ha sempre
contraddistinto.
Nel prossimo numero della Newsletter
di PadovA21 verranno pubblicate le
interviste realizzate ad altri rappresentanti dei gruppi di interesse presenti nel Forum cittadino.
Dicembre 2002
P E R AV E R E U LT E R I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TA I L N O S T R O S I T O
www.comune.padova.it/infoambiente/padova21/index.htm
All’interno della campagna informativa rivolta alla cittadinanza sono stati
realizzati due opuscoli:
OVA
LOCALE DI PAD
AGENDA 21
VERSO LO
SVILUPPO
E
SOSTENIBIL
’
DELLA CITTA
ova
Comune di Pad
COSA PUOI FARE
PER L'AGENDA 21?
• Aderire alle attività del Forum Agenda 21 Locale della tua città;
• Partecipare alle attività dei gruppi di
lavoro tematici;
“Che cos’è l’Agenda 21”
sul concetto di sviluppo sostenibile e
su Agenda 21 Locale, con lo scopo di
far acquisire maggiore consapevolezza
del processo che riguarda tutta la comunità (cos’è, perché è importante,
chi viene coinvolto, come si struttura,
compiti e funzioni)
“L’Agenda 21 a Scuola”
rivolto ai diversi livelli scolastici e
teso a stimolare l’attivazione di percorsi di Agenda 21 in Classe
• Contribuire con idee e proposte alla
definizione di progetti di Agenda 21
Locale o di sviluppo sostenibile;
• Attivare progetti di partenariato per
realizzare iniziative concrete orientate
allo sviluppo sostenibile;
• Informarti sulle problematiche dello
sviluppo sostenibile;
• Diffondere e replicare casi positivi di
migliori pratiche di sostenibilità sociale, economica e ambientale sul territorio locale;
• Fare conoscere i tuoi progetti presenti e futuri o quelli della tua organizzazione ad un 'ampia gamma di persone e
organizzazioni;
• Sollecitare l'Ente pubblico, il mondo
della scuola, delle associazioni e delle
imprese ad avviare iniziative di Agenda
21 Locale.
AGENDA 21
A SCUOLA
UN PERCORSO PART
TECIPA
ATO E
CON
NDIVISO ALL’’IN
NTERN
NO DELLA
A SCU
UOLA
A
Comune di Padova
PER SAPERNE DI PIÙ SULL'A21L
• Manuale Linee Guida per le Agende
21 Locali, ANPA, 2000
• Guida Europea all'Agenda 21 Locale,
ICLEI-FLA, 1999
• http://www.iclei.org/europe
(ICLEI)
• http://www.sustainablecities.org
(Campagna Europea Città Sostenibili)
• http://www.a21italy.it
(Coordinamento italiano Agende 21 Locali)
NEWSLETTER “AGENDA 21” di Padova - Foglio di informazione del progetto “PadovA 21”
Redazione: Comune di Padova - Assessorato all’Ambiente - Ufficio AGENDA 21 - c/o Informambiente
Via Vlacovich, 4 - 35126 Padova - Telefono 049.8022488 - Fax 049.8022492 - E-mail: [email protected]
Sito Internet: www.comune.padova.it/infoambiente/padova21/index.htm
Coordinamento redazionale: Fondazione LANZA
Progetto e realizzazione grafica: RED POINT srl - Padova
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Impaginato-Newsletter DICEMBRE