Aprile e
Maggio
2013
newsletter
n. 97
dal 626/94 al D. Lgs 81/08
(Testo Unico)
per una nuova cultura della prevenzione
per una sicurezza” in progress”
newsletter predisposta dall’Ufficio Prevenzione e Sicurezza – Ufficio XI Ambito Territoriale di Napoli
per contatti: e-mail: [email protected]
- tel. 081 5576296
Recenti tragici fatti di cronaca hanno evidenziato l’importanza di una corretta organizzazione
del soccorso e di una adeguata formazione del personale scolastico, chiamato ogni giorno ad
intervenire in una molteplicità di situazioni che richiedono, soprattutto quando si è in presenza
dei minori, comportamenti mirati e corretti.
Nessuno si illude che tutto possa essere gestito ed evitato, ma appare evidente che solo
prevedendo una adeguata organizzazione e personale opportunamente formato si potrà
rispondere al meglio in caso di necessità.
Onde favorire una riflessione ed anche una verifica del proprio piano di emergenza sanitaria si
è pensato di proporre, in calce alla news, un modello di piano di soccorso predisposto a favore
delle istituzioni scolastiche (e da queste attuato) delle regioni Veneto e Toscana.
Si tratta del piano di soccorso presente all’interno del manuale “Gestione del sistema sicurezza
e cultura della prevenzione nella scuola” predisposto a cura della Direzione Regionale per il
Veneto, in collaborazione con la RESAS (rete di scuole e agenzie per la sicurezza di Firenze),
la rete di scuole di Arezzo, il SIRVeSS (Sistema di Riferimento Veneto per la sicurezza nelle
scuole, l’INAIL del Veneto, i VV.F del Veneto e del Trentino, la Direzione Regionale del Lavoro
del Veneto e l’USLL della regione Emilia-Romagna.
Il piano di soccorso presente nel manuale consentirà, a tutte le istituzioni scolastiche che lo
vorranno, di poter confrontare la propria organizzazione con un modello autorevole e in uso in
centinaia di istituzioni scolastiche del Veneto e della Toscana
.(continua a pag. 5)
L’INAIL ha reso disponibile on line un
nuovo opuscolo dal titolo “una scuola
senza radon”.
Il gas radon è un importante agente di
rischio per la salute umana: è stato
classificato, infatti, come la seconda
causa di tumore al polmone dopo il fumo
di tabacco e rappresenta la prima causa
per i non fumatori. È importante
sottolineare che, una volta accertato il
rischio da radon mediante opportune
misurazioni, nella maggior parte dei casi
le azioni di bonifica sono efficaci, non
invasive e poco costose. La scuola, per
sua natura e missione al limite tra
ambiente di lavoro e spazio abitativo,
rappresenta un luogo di particolare
attenzione da tutelare dal “rischio da
radon”, data la presenza di bambini o
ragazzi che vi trascorrono un gran
di
SOMMARIO
Modello di piano di primo soccorso……
Opuscolo INAIL -Scuole senza Radon………
Interpello Ministero Lavoro su stagisti………
Riparte il SISTRI…………….………....
Factsheet INAIL su Defibrillatore……..…..
Manuale per gli operatori settore turistico…..
Natura confessoria dichiarazioni DdL….
Massima su Mobbing (Sentenza n. 7985/13) .…
Cassa.11445/13 – macchine e marcatura CE…
pag. 1
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pag. 2
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pag. 5
pag. 5
ALLEGATI ALLA NEWS
Piano di Primo Soccorso proposto alle istituzioni
scolastiche delle regioni Veneto e Toscana (tratto dal
manuale: “Gestione del sistema sicurezza e cultura della prevenzione
nella scuola” predisposto a cura della Direzione Regionale per il
Veneto in collaborazione con Istituzioni ed Enti vari)
ALLEGATI A RICHIESTA
INAIL – Una scuola senza radon;
Interpello MdL su stagisti minorenni e visite preventive;
Factsheet INAIL su Defibrillatore;
Manuale per gli operatori settore turistico;
Sentenza Cassazione n. 8611/2013;;
Sentenza Cassazione n. 11445/2013
@Scuola di Prevenzione – newsletter dell’Ufficio Prevenzione e Sicurezza dell’USR Campania - Ufficio XI – Ambito Territoriale di Napoli
(segue da pag. 1)
L’opuscolo è una guida divulgativa rivolta
a quanti operano nel mondo della scuola,
intesa sia come “laboratorio formativo
delle persone” sia come sede lavorativa
del personale docente e non docente. Lo
scopo è di affrontare il tema degli effetti
connessi all’esposizione al radon in modo
semplice, chiaro ed efficace.
“Una scuola senza radon” descrive gli
elementi conoscitivi di base inerenti il
“tema radon”, i principi fisici sui quali si
fondano i metodi per la misurazione della
sua
concentrazione
in
aria,
le
informazioni generali circa le modalità di
ingresso negli ambienti interni e le
possibilità di intervenire per rimuoverlo.
Si forniscono, inoltre, indicazioni per gli
operatori della scuola e i lavoratori in
generale in relazione agli adempimenti
previsti dalla normativa vigente.
Gli autori auspicano di essere di stimolo
per i docenti nell’inserire la “tematica
radon” nell’ambito dei propri programmi
didattici,
collaborando
quindi
alla
diffusione
delle
conoscenze
sull’argomento e alla promozione della
cultura della salute e della sicurezza negli
ambienti di vita e di lavoro tra le giovani
generazioni.
La pubblicazione è stata progettata per
consentirne una duplice modalità di
lettura: il testo principale come veicolo
delle informazioni “base”, la rubrica “PER
SAPERNE DI PIÙ” rivolta a quanti
desiderino approfondimenti di tipo
tecnico-scientifico.
È possibile scaricare l’opuscolo “Una scuola
senza radon” dal sito dell’INAIL, o richiederlo
all’Ufficio Prevenzione e Sicurezza dell’Ufficio
XI ATP Napoli inviando una mail all’indirizzo
indicato nell’ultima pagina della news.
VISITE MEDICHE PER I STAGISTI
MINORENNI: OBBLIGO?
Un recente interpello, pubblicato il 2
maggio 2013 sul sito del Ministero del
lavoro (MdL), ha riguardato l’eventuale
obbligo di visita medica preventiva per
uno stagista minorenne.
La risposta del MdL riguarda un caso
specifico ma l’argomento è ovviamente
newsletter n. 97 – aprile/maggio 2013
sentito anche in tutti gli istituti superiori
laddove sono previsti tirocini curriculari
inclusi nei piani di studio, finalizzati a
completare il processo di apprendimento
e di formazione dell’alunno.
Nel caso in esame la Federcasse chiede
se una banca che impegni in stage o
tirocini formativi, i soggetti minori di età,
sia tenuta a sottoporre gli interessati a
visita medica preventiva (art. 41 del
TU81/08).
L’Ordine dei consulenti del lavoro pone la
questione se debba essere applicata la
L.977/67 (i fanciulli e gli adolescenti
possono essere ammessi al lavoro
purché siano riconosciuti idonei all’attività
lavorativa cui saranno adibiti, a seguito di
esame medico) nei confronti degli “allievi
che seguono corsi di formazione
professionali nei quali si fa uso di
laboratori, attrezzature di lavoro in
genere…, tenuto conto che gli allievi sono
equiparati ai lavoratori in
quanto
effettivamente
adibiti
a
detta
strumentazione o a detti laboratori ”.
Ai due quesiti, che hanno in comune la
minor età e la condizione di stagistatirocinante, la Interpelli ha risposto che
“non sussiste a carico dell’adolescente
stagista o dello studente minorenne
l’obbligatorietà della visita medica
preventiva” in quanto con questi soggetti
non è stato costituito alcun rapporto di
lavoro. Gli interessati dovranno, peraltro,
essere
sottoposti
a
sorveglianza
sanitaria, ma “solo nei casi previsti
dalla normativa vigente”.
A tale proposito nel parere si fa osservare
che l’applicazione dell’art. 41 del TU
81/08 viene praticata anche nei riguardi
dei soggetti equiparati ai lavoratori
(tirocinanti, allievi degli istituti di istruzione
e universitari, i partecipanti ai corsi di
formazione professionale nei quali si
faccia uso di laboratori, attrezzature di
lavoro in genere, agenti chimici, fisici e
biologici, ivi comprese le apparecchiature
fornite di videoterminali). Peraltro, la
normativa viene attivata “limitatamente ai
periodi in cui l”allievo sia effettivamente
applicato sulle strumentazioni o ai
laboratori in questione”.
2
@Scuola di Prevenzione – newsletter dell’Ufficio Prevenzione e Sicurezza dell’USR Campania - Ufficio XI – Ambito Territoriale di Napoli
È possibile scaricare l’interpello 1/2013 dal
sito del Ministero del Lavoro o richiederlo
all’Ufficio Prevenzione e Sicurezza dell’Ufficio
XI inviando una mail all’indirizzo indicato
nell’ultima pagina della news.
NUOVE MODALITÀ OPERATIVE
SISTRI
Pubblicato sul sito del Ministero
dell’Ambiente il decreto datato 20 marzo
2013 con il quale vengono definite le
nuove modalità operative del SISTRI.
Il sistema entrerà dunque in vigore il 1
ottobre 2013 per i produttori iniziali di
rifiuti speciali pericolosi con più di dieci
dipendenti enti e imprese che gestiscono
rifiuti speciali.
Il 3 marzo 2014 il sistema entrerà in
vigore per tutti gli altri enti e imprese
obbligati all’iscrizione. Gli stessi però
potranno avvalersi del’uso dei SISTRI
volontariamente dal 1 ottobre.
Ricordiamo che, secondo quanto indicato
sul sito del SISTRI, e relativamente ai
rifiuti non pericolosi prodotti da uffici o
scuole, questi non derivano dalle attività
di cui alle lettere c, d e g dell’art. 184 del
D Lgs 152/06. Quindi se un’impresa o un
ente che effettua unicamente attività di
ufficio non produce rifiuti pericolosi,
questa non è tenuta all’iscrizione al
SISTRI. Se invece tale impresa produce
anche rifiuti pericolosi, questa è tenuta
all’iscrizione al SISTRI come produttore di
rifiuti pericolosi. Tuttavia, se la gestione
delle apparecchiature che possono
produrre rifiuti pericolosi (quali toner,
inchiostri, apparecchiature elettroniche) è
esternalizzata - ad esempio, effettuata
interamente da una società terza
nell’ambito
di
un
contratto
di
manutenzione o di leasing - allora è la
società che effettua tale attività che dovrà
iscriversi al SISTRI.
FACTSHEET INAIL
DEFIBRILLAZIONE PRECOCE
Si parla sempre più spesso degli arresti
cardiaci nei luoghi di lavoro e
dell’efficacia dei primi soccorsi che
newsletter n. 97 – aprile/maggio 2013
possono fare la differenza tra la vita e la
morte.
Una recente factsheet prodotta dal
Dipartimento di Medicina del Lavoro
dell’INAIL, “ La defibrillazione precoce
nei luoghi di lavoro” tratta l’argomento
sottolineando che in Italia “si registrano
ogni anno circa 60.000 decessi per morte
cardiaca improvvisa, di cui la maggior
parte
provocate
dalla
fibrillazione
ventricolare, grave aritmia cardiaca che si
risolve solo applicando una scarica
elettrica al cuore”. E in caso di arresto
cardiaco i tempi di intervento devono
essere brevi: “in assenza di un’adeguata
e tempestiva risposta all’emergenza, il
tasso di sopravvivenza è basso” (7,9%
secondo l’American Heart Association).
Il riconoscimento rapido dell’emergenza,
l’inizio immediato della rianimazione
cardiopolmonare e
l’uso
del
Defibrillatore
Semiautomatico (DAE)
entro 5 minuti dalla perdita di coscienza
portano invece a un “rilevante incremento
del tasso di sopravvivenza. Ogni minuto
che passa dall’inizio dell’arresto cardiaco
fa scendere del 10% circa le probabilità di
successo della scarica elettrica e dopo
dieci minuti i danni subiti a livello
cerebrale diventano irreversibili”.
La Regione Campania ha recentemente
approvato il Decreto Dirigenziale n. 9
del 4 aprile 2013 avente per oggetto
il Programma Unico Regionale per la
diffusione
dei
defibrillatori
semiautomatici esterni.
In relazione all’utilizzo di defibrillatori
semiautomatici esterni, con il decreto la
Regione Campania:
1) ha approvato le linee Guida al
programma di formazione per il
personale sanitario non medico ed autista
soccorritore e per il personale “laico”, non
inserito nel circuito del 1.1.8., nonché le
procedure per l’accreditamento dei
soggetti abilitati o da abilitare alla
formazione, allegate al decreto;
2) ha approvato i modelli di domanda per
la richiesta di accreditamento dei soggetti
abilitati o da abilitare alla formazione,
allegati al decreto;
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@Scuola di Prevenzione – newsletter dell’Ufficio Prevenzione e Sicurezza dell’USR Campania - Ufficio XI – Ambito Territoriale di Napoli
3) ha disposto che il Coordinamento
Regionale
del
Sistema
Integrato
Emergenza Urgenza in capo al Settore
Assistenza Ospedaliera e Sovrintendenza
nei Servizi Regionali per l’Emergenza
adotti tutti i successivi provvedimenti in
materia di promozione e coordinamento
delle
iniziative
formative
e
di
accreditamento dei soggetti formatori.
In una delle prossime news ritorneremo
sui contenuti del decreto e delle linee
guida.
È possibile scaricare la factsheet sulla
defibrillazione dal sito dell’INAIL o richiederla
all’Ufficio Prevenzione e Sicurezza dell’Ufficio
XI ATP Napoli, inviando una mail all’indirizzo
indicato nell’ultima pagina della news.
MANUALE PER LA INFORMAZIONE E
LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
DEL SETTORE TURISMO
Istituti alberghieri ed indirizzi affini
possono recuperare utili indicazioni dal
“vademecum sulla sicurezza” prodotto
dall’Ente
Bilaterale
Nazionale
del
Turismo (EBNT) - un organismo paritetico
costituito nel 1991 dalle organizzazioni
sindacali nazionali dei datori di lavoro e
dei
lavoratori
maggiormente
rappresentative nel settore Turismo.
Il vademecum si configura come
un compendio ragionato in materia di
salute e sicurezza sul lavoro, e fornisce
indicazioni relative al Decreto legislativo
81/2008, informazioni su tutti gli attori
della sicurezza che il decreto individua
(lavoratori, dirigenti, preposti, RSPP,
medici
competenti,
RLS,
…)
e
informazioni
utili
per
interpretare
correttamente le numerose norme che
regolano il sistema sicurezza.
Si tratta quindi di un documento valido e
di facile consultazione per tutti i soggetti
che, a vario titolo, ricoprono ruoli ed
hanno responsabilità nell’ambito della
sicurezza all’interno delle strutture
alberghiere.
Il “Vademecum della sicurezza. Manuale
per la informazione e la formazione degli
operatori del settore Turismo” raccoglie
con un “linguaggio adeguato ad una
cultura non specialistica” il perimetro della
newsletter n. 97 – aprile/maggio 2013
“problematica dell’igiene e della sicurezza
sul posto di lavoro” con riferimento alla
legislazione presupposta dal decreto
legislativo 81/2008 e agli aggiornamenti
successivi. Nel nuovo aggiornamento del
Vademecum
sono
state
inserite
diverse schede seguendo l’ordine delle
varie tematiche sviluppate nel Testo
Unico in modo da facilitare eventuali
approfondimenti.
È possibile recuperare il vademecum dal sito
dell’EBNT oppure richiederlo inviando una
mail all’Ufficio Prevenzione e Sicurezza
dell’Ufficio XI ATP Napoli, all’indirizzo indicato
nell’ultima pagina della news.
CASSAZIONE N 8611/2013
NATURA CONFESSORIA
DICHIARAZIONI DdL
Con sentenza n. 8611 del 9 aprile 2013,
la Corte di Cassazione ha affermato che
le dichiarazioni del datore di lavoro
contenute nel verbale di denuncia
infortunio possono assumere natura
confessoria in quanto nel giudizio
possono essere utilizzate contro di lui ai
fini dell’accertamento della responsabilità
concernente il danno subito dal
lavoratore.
In particolare, la denuncia inviata dal
datore di lavoro all'Inail, negli infortuni sul
lavoro, può attribuirsi valenza di
confessione stragiudiziale per la parte in
cui ne descrive le modalità.
Secondo la Suprema Corte, "l'elemento
soggettivo della confessione (animus
confitendi) si configura come mera
volontà e consapevolezza di riconoscere
la
verità
del
fatto
dichiarato,
obiettivamente sfavorevole al dichiarante
e favorevole all’altra parte, senza che sia
necessaria l'ulteriore consapevolezza di
tale
obiettiva
incidenza
e
delle
conseguenze giuridiche che ne possono
derivare". In considerazione di ciò, "può
attribuirsi
valenza
di
confessione
stragiudiziale ex art. 2735 c.c. ad una
denuncia di infortunio sul lavoro effettuata
ex art. 53 Dpr n. 1124/65, nella parte in
cui ne descrive, sia pur succintamente, le
modalità di accadimento e/o ogni altra
circostanza di fatto".
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@Scuola di Prevenzione – newsletter dell’Ufficio Prevenzione e Sicurezza dell’USR Campania - Ufficio XI – Ambito Territoriale di Napoli
È possibile richiedere copia della sentenza n.
8611/2013
all’Ufficio
Prevenzione
e
Sicurezza dell’Ufficio XI ATP Napoli, inviando
una mail all’indirizzo indicato nell’ultima
pagina della news.
CASSAZIONE N 7985/2013
MOBBING
Con sentenza n. 7985 del 2 aprile 2013,
la Cassazione ha affermato che
“l’accertamento del giudice in ordine ad
una richiesta di mobbing può avvenire
soltanto se sono stati accertati una serie
di atti vessatori, non essendo sufficiente
una mera dequalificazione professionale
non supportata da fatti specifici e
rilevanti”.
In sostanza alla dequalificazione occorre
accompagnare una serie di atti finalizzati
a “ghettizzare” il lavoratore.
CASSAZIONE N 11445/2013
MACCHINE E MARCATURA CE
Con la Sentenza n. 11445 del 11 marzo
2013 la Corte di Cassazione ha ribadito la
posizione
già assunta più volte in
passato in merito alla sicurezza delle
macchine ed ai destinatari di garanzia
della stessa. Il datore di lavoro, sostiene
la suprema Corte, risponde dell’infortunio
occorso ad un dipendente a causa della
mancanza dei requisiti di sicurezza di
una macchina a nulla valendo per
esonerarlo da responsabilità la presenza
sul macchinario stesso della marcatura di
conformità CE o l’affidamento riposto
nella notorietà e nella competenza
tecnica del costruttore della stessa.
L’infortunio che aveva coinvolto un
lavoratore dipendente intento ad operare
su una macchina "pressa suole"
riportando nell’incidente l'amputazione
parziale della falange del pollice dalla
quale è derivata una malattia giudicata
guaribile in circa sessanta giorni.
Nella fase in cui si era verificato
l’infortunio, la macchina pressa suole era
sprovvista di protezioni antinfortunistiche
benché le stesse erano nella disponibilità
del datore di lavoro tant’è che lo stesso le
ha adottate in sede di ottemperanza alla
newsletter n. 97 – aprile/maggio 2013
prescrizione
vigilanza.
impartita
dall'organo
di
È possibile richiedere copia della sentenza n.
11445/2013
all’Ufficio
Prevenzione
e
Sicurezza dell’Ufficio XI ATP Napoli, inviando
una mail all’indirizzo indicato nell’ultima
pagina della news.
MODELLO DI
PIANO DI SOCCORSO
(segue da pag 1)
In questa news si riporterà la prima parte
del piano, con l’indicazione dei riferimenti
normativi e dell’organizzazione e delle
attrezzature per il primo soccorso.
Si ricorda che quello proposto è un
modello,
sicuramente
valido
come
riferimento e utile per un confronto con
quello in uso ma che non deve essere
integralmente inserito nella propria realtà
senza aver prima verificato le proprie
esigenze ed i propri bisogni.
Come è noto, inoltre, ogni ordine di scuola
ed ogni indirizzo scolastico presenta
peculiarità e rischi che richiedono un piano
specifico per rispondere alle proprie
esigenze (un istituto con laboratori
elettrotecnici, o chimici, o meccanici o
informatici tarerà il piano anche sui rischi
specifici che queste attività possono
comportare)
Nel prossimo numero si completerà la
riproduzione del modello di piano di
soccorso proposto fornendo anche le
schede operative ed i facsimili utilizzabili
dalle scuole. Un sentito ringraziamento va
alla Dott.ssa Lidia Bellina, dello SPISAL
ULSS9 di Treviso, che ha fornito il
materiale riprodotto nella news.
Per contatti:
Ufficio Prevenzione e Sicurezza
USR Campania - Ufficio XI
Ambito Territoriale
Provincia di Napoli
Telefono
081 55 76 296
Cell. aziendale: 366 56 40 211
Fax: 081 55 76 295
mail: [email protected]
Quanto riportato nella newsletter è a titolo puramente
informativo.
L’Ufficio
Prevenzione
e
Sicurezza
dell’Ufficio XI-ATP Napoli non assume alcuna
responsabilità per eventuali errori od omissioni
presenti nella “news” o negli “allegati a richiesta”.
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Scuola di Prevenzione n° 97 - Liceo Statale Regina Margherita