Comitato Mezzogiorno NEWSLETTER MEZZOGIORNO MARZO 2008 La Newsletter Mezzogiorno intende dare periodicamente conto: 1. dell’attività di Confindustria e del Comitato Mezzogiorno in tema di politiche per il 2. dei principali atti riguardanti il Mezzogiorno delle Amministrazioni pubbliche nei Sud; vari livelli; 3. delle iniziative sul territorio realizzate dalle Associazioni del Sistema o dalle Amministrazioni locali; 4. delle novità in tema di informazione socio-economica; 5. del dibattito in corso sulle politiche di sviluppo e riequilibrio territoriale. Ogni volta che è stato possibile, per gli argomenti segnalati abbiamo predisposto per il lettore i link alla documentazione disponibile su internet, segnalandoli con una sottolineatura. E’ quindi possibile utilizzare la Newsletter – attraverso un pc collegato ad internet - per accedere direttamente ad una documentazione molto più ampia e approfondita. INDICE CONFINDUSTRIA SULLE POLITICHE PER IL MEZZOGIORNO In evidenza “Decalogo” di Confindustria per le elezioni politiche Comitato Mezzogiorno del 15 gennaio a Napoli Confindustria Calabria e Sicilia unite per lo sviluppo delle imprese, contro la criminalità mafiosa Le iniziative del Sistema L’Unione industriali di Napoli propone misure a favore dei territori che ospiteranno le discariche Napoli: Uniservizi per il risparmio energetico Confindustria Salerno si confronta con il Questore su sicurezza e legalità Confindustria Bari ospita l’inaugurazione della Fiera internazionale delle macchine utensili Appello dei Giovani Imprenditori della Calabria Il nuovo numero della rivista dell’Associazione Industriali della Sardegna meridionale UNIONE EUROPEA, AMMINISTRAZIONI CENTRALI, REGIONI PER IL MEZZOGIORNO Dibattito sul futuro della politica di coesione I programmi dei fondi strutturali 2007-13 sosterranno la lotta al cambiamento climatico Un nuovo opuscolo della Commissione UE sintetizza l'insieme dei QSRN Rapporto di ricerca della DG Regio sulla capacità di valutazione delle Autorità di gestione Misure del decreto Milleproroghe per il Sud Finanziati progetti di viabilità per lo sviluppo dell’economia del Molise Comitato di Sorveglianza del QCS Ob.1 2000-2006 Comitato di Sorveglianza del Pon Governance Sviluppo Italia trasferisce alle Regioni le società regionali da essa controllate Protocollo d’intesa tra Regione Puglia e parti sociali per il partenariato Dedicata alla ‘ndrangheta la Relazione della Commissione antimafia 2 RICERCHE E DATI STATISTICI L’indice ISAE della fiducia delle imprese in lieve miglioramento nel Mezzogiorno Le medie imprese meridionali sono ancora poche, ma crescono Anche le famiglie meridionali accedono all’elettronica di consumo: il divario digitale appare superato L’ ICT nelle amministrazioni locali: variegata la situazione nel Mezzogiorno Almalaurea: rimangono immutate le differenze fra Nord e Sud A Natale il turismo meridionale resiste, ma non riesce ad attrarre gli stranieri Bilancio negativo del 2007 nell’Osservatorio delle catene alberghiere A Napoli i turisti sono colpiti negativamente più dai rifiuti che dalla criminalità Nessuna regione meridionale fra le cinque più visitate dai viaggiatori italiani Più bassa nel Mezzogiorno la presenza delle imprese “immigrate” PUNTI DI VISTA E COMMENTI Che fine ha fatto il “Tavolo Sud”? Patto anti-racket sullo Stretto La crescita economica vero bene comune 3 CONFINDUSTRIA SULLE POLITICHE PER IL MEZZOGIORNO In evidenza “Decalogo” di Confindustria Il Presidente Montezemolo ha presentato il 3 marzo a Milano le proposte per le elezioni politiche di Confindustria per rilanciare la crescita. Confindustria sostiene che la vera priorità che il Paese deve assumere è la crescita economica: solo la più alta crescita consente di coniugare maggiore produttività e maggiore occupazione, e solo con una maggiore produttività è possibile aumentare la retribuzione reale dei lavoratori, nel settore privato come in quello pubblico. Per il Mezzogiorno, il documento propone di: potenziare le infrastrutture raddoppiando la capacità di spesa annua sostenere la lotta ai racket; dare immediata operatività agli strumenti automatici previsti dalla Finanziaria 2008; ridurre da 24-28 a 6 mesi le procedure autorizzative dei contratti di programma e localizzazione; rafforzare la fiscalità compensativa a favore delle imprese; riportare immediatamente i tempi di pagamento della PA ai valori medi nazionali. Comitato Mezzogiorno del 15 Il 15 febbraio a Napoli si è svolto il Comitato Mezzogiorno. Il Vicepresidente gennaio a Napoli Artioli, introducendo i lavori, ha fatto il punto sullo stato di avanzamento delle principali misure di politica economica che riguardano il Sud: credito di imposta per gli investimenti, bonus occupazione, Zone franche urbane. Ha quindi aggiornato il Comitato sull’attuazione finanziaria dei fondi europei. Nel dibattito sono state evidenziate le difficoltà del passaggio da un modello di politica basato sul vecchio sistema di incentivazione ad uno che punta maggiormaente sulla creazione di condizioni favorevoli agli investimenti. Il dibattito ha inoltre evidenziato che il Mezzogiorno non figura tra le priorità della campagna elettorale: è opportuno quindi preparare un documento che esponga efficacemente le proposte delle imprese meridionali, da presentare alle parti politiche.Il Comitato ha stabilito quindi di mettere a punto un documento di proposta, tenendo conto dei suggerimenti emersi dall’ampio dibattito. Confindustria Calabria e I vertici delle due associazioni si sono riuniti il 6 marzo a Reggio Calabria per Sicilia unite per lo sviluppo concordare azioni comuni per contrastare i fenomeni criminali. Il presidente delle imprese, contro la di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, e quello di Confindustria criminalità mafiosa. Sicilia, Ivanhoe Lo Bello, sono convinti che le azioni contro la malavita possano rivelarsi ancora più efficaci se condotte congiuntamente. De Rose intende far costituire Confindustria Calabria parte civile nei processi di mafia così come hanno già fatto diverse associazioni provinciali in Sicilia. La scelta di annunciare l'accordo a Reggio Calabria ha un significato simbolico: a metà strada tra Catanzaro e Palermo, Reggio è una delle province più martoriate dalla n'drangheta e incarna al meglio lo slogan dell'iniziativa: "Le nostre imprese insieme: un ponte per lo sviluppo". 4 Le iniziative del Sistema L’Unione industriali di Napoli L’Unione Industriali di Napoli si è impegnata ad adottare delle misure a propone misure a favore dei favore dei territori della provincia che si renderanno disponibili a ospitare territori che ospiteranno le le discariche funzionali alla risoluzione dell’emergenza rifiuti. discariche Le misure consistono in: assunzione di 50 giovani disoccupati da parte delle aziende di prestigio associate, finanziamento a proprie spese di un tecnico internazionale per garantire la messa a norma della discarica, realizzazione di una struttura pubblica, come una scuola o un impianto sportivo, secondo le esigenze espresse dalla popolazione. Il pacchetto è stato illustrato dal Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Giovanni Lettieri, nel corso della conferenza stampa svoltasi lo scorso 14 febbraio presso la sede dell’Unione. Gli imprenditori napoletani hanno richiesto anche alle amministrazioni competenti l’abolizione della Tarsu, dell’Ici e delle tasse universitarie per i residenti dei comuni della provincia che ospiteranno le discariche. Napoli: Uniservizi per il Uniservizi, risparmio energetico collaborazione con il quotidiano economico napoletano “Il denaro”, il 15 la società di servizi dell’Unione Industriali di Napoli, in febbraio ha tenuto un Forum sul tema "Energia: come risparmiare". L’energia elettrica sta diventando un costo sempre più rilevante per le imprese e, malgrado ciò, si moltiplicano i casi di black-out e di cadute di tensione elettrica che penalizzano le aziende. Il Forum ha approfondito i diversi aspetti del problema, per fornire alle imprese delle “piste concrete” che consentano loro di ridurre costo e interruzioni di energia. Fra gli altri servizi offerti, per consentire alle imprese associate di fruire dei vantaggi della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, Uniservizi ha infatti promosso il Consorzio Energia Napoli 2000, che fa parte della rete “Osservatorio-energia”, che ogni novembre bandisce una gara tra i migliori fornitori nazionali e spunta il miglior prezzo. Confindustria Salerno si Nel quadro degli incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali, confronta con il Questore su Confindustria Salerno il 26 febbraio ha svolto un confronto con il sicurezza e legalità Questore di Salerno, Vincenzo Roca, e i Comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza, sui temi della sicurezza e della legalità, priorità fondamentali per avviare una fase di rilancio del Mezzogiorno. Dopo il saluto introduttivo del presidente di Confindustria Salerno Agostino Gallozzi e l'intervento dei rappresentanti delle forze dell'ordine è seguito il «question time» con gli imprenditori. Confindustria Bari ospita Dal 21 al 24 febbraio 2008 si è tenuta presso la Fiera del Levante, la sesta l’inaugurazione della Fiera edizione di BI-MU Mediterranea, fiera internazionale delle macchine internazionale delle utensili, dei robot e delle macchine utensili. macchine utensili La fiera è stata inaugurata il 20 febbraio con un convegno ospitato da Confindustria Bari, nel corso del quale è stata presentata la ricerca condotta da Ucimu sul parco macchine utensili e sui sistemi di produzione nell’industria italiana. Il Convegno è stato aperto dal Presidente di Confindustria Bari, Alessandro Laterza. Le conclusioni sono state svolte dal Presidente della Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini. 5 Appello dei Giovani Imprenditori della Calabria “La Calabria muore di politica, criminalità, assistenzialismo”. Questo il titolo dell’appello dei Giovani imprenditori calabresi, firmato dai Presidenti dei GI della regione, Florindo Rubettino e delle province di Viboi Valentia, Crotone e Catanzaro, di cui riportiamo alcuni stralci. “La Calabria non è in crisi perché è stata invasa dagli alieni. È in crisi per colpa del fallimento di un’intera classe politica regionale e per l’intreccio di politica, economia, criminalità, corruzione. Ma anche per colpa di noi calabresi, corresponsabili quanto i politici. … Il nostro voto non dovrà essere in vendita - prosegue l’appello - Non lo baratteremo in cambio di favori tranne che uno: cambiare il volto a questa regione… perché la Calabria di oggi è devastata moralmente come lo era materialmente l’Italia alla fine della Seconda guerra mondiale. Serve una leadership che sappia infondere fiducia nel futuro e nelle opportunità della globalizzazione… ripristinare il senso civico e combattere l’estraneità e il risentimento nei confronti della mala politica, sentimenti che possono solo alimentare nuove illegalità”. Il nuovo numero della rivista Sul sito dell’ Associazione Industriali della Sardegna meridionale è in dell’Associazione Industriali linea il nuovo numero della rivista Industria Oggi. della Sardegna meridionale Fra i temi trattati, quello della sicurezza attraverso un’intervista al prefetto di Cagliari, la chimica che funziona e – nel settore pubblico – la gestione di un’ASL. In allegato a questo numero il focus sul nuovo porto, “La città è pronta ad accogliere le navi da crociera e i diportisti”. Prende avvio il progetto per trasformare l’antico porto di Cagliari verso una funzione tutta nuova, crocieristica e diportistica. Niente più merci e traghetti, che erano le tradizionali attività. Si procederà allo sminamento dei residuati bellici e al recupero di antiche anfore e relitti di navi antiche e saranno appaltati tra breve i lavori. 6 UNIONE EUROPEA AMMINISTRAZIONI CENTRALI REGIONI PER IL MEZZOGIORNO Dibattito sul futuro della La Commissione europea ha pubblicato sul proprio sito i contributi al politica di coesione processo di consultazione sulla futura politica di coesione dell’UE inviati dal 27 settembre 2007 al 31 gennaio 2008. Nella lista è presente, fra gli interventi dei Governi nazionali, il contributo del Governo italiano e – fra le parti sociali- quello di Business Europe. Il dibattito è ancora alle sue fasi iniziali, ma a fronte di paesi che mettono in evidenza i risultati e l'efficacia della politica di coesione (i nuovi Stati membri, la Spagna, il Portogallo) ve ne sono altri (come ad es. il Regno Unito) che evidenziano l'opportunità per l'Unione di rinazionalizzare una parte delle politiche di riequilibrio territoriale, concentrando maggiormente il bilancio su fattori di competitività come la ricerca, l'innovazione, l'energia, le infrastrutture indipendentemente da obiettivi di redistribuzione. Una relazione sul processo di consultazione sarà presentata in primavera, unitamente alla quinta Relazione intermedia sulla coesione economica e sociale. I programmi dei fondi Secondo la commissaria europea alle Politiche regionali, Danuta Hubner strutturali 2007-13 (cfr. conferenza stampa del 20 febbraio), la politica di coesione per il sosterranno la lotta al periodo 2007-2013 potrà contribuire concretamente allo sviluppo delle fonti cambiamento climatico rinnovabili e a migliorare l’efficienza energetica nelle regioni europee, nel quadro degli ambiziosi obiettivi fissati a livello UE in materia di lotta al cambiamento climatico. Gli stanziamenti comunitari nei vari Programmi 2007-2013 dei Fondi strutturali relativi all’energia sono pari a circa 9 miliardi di euro, dei quali 4,8 mld per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e 4,2 mld per l’efficienza energetica. La Commissione ha evidenziato l’ambizioso programma italiano con 1,85 miliardi di euro di finanziamenti comunitari destinati a questi obiettivi, dei quali 794 milioni per l’efficienza energetica, 386 milioni per le biomasse, 340 milioni per il solare, 256 milioni per l’idroelettrico, il geotermico e altre fonti rinnovabili, 75 milioni di euro per l’eolico. Un nuovo opuscolo della La Commissione europea ha ormai adottato i 27 QRSN (Quadri strategici Commissione UE sintetizza di riferimento nazionali) presentati dagli Stati membri nel corso del 2007. l'insieme dei QSRN Tali documenti serviranno come riferimento durante tutto il periodo di programmazione, poiché illustrano le priorità privilegiate dagli Stati membri per attuare la politica di coesione. Un nuovo opuscolo sintetizza tali testi e presenta le regioni beneficiarie nonché la ripartizione degli stanziamenti in base ai temi: cultura, energia, società dell'informazione. 7 Rapporto di ricerca della DG La Direzione Generale per la Politica regionale della Commissione europea ha Regio sulla capacità di pubblicato un Rapporto di ricerca sulla capacità di valutazione delle valutazione delle Autorità di Amministrazioni degli Stati membri responsabili della gestione degli interventi gestione dei Fondi strutturali e del Fondo di Coesione. L'obiettivo è fornire un aiuto alle Amministrazioni che intendono rafforzare la propria capacità valutativa. Lo studio persegue un triplice scopo: definire la capacità di valutazione e stabilire un set di indicatori e criteri per analizzarne lo sviluppo all'interno delle Amministrazioni che gestiscono programmi dei Fondi strutturali negli Stati membri; sperimentare lo strumento di confronto proposto dallo studio, analizzando lo sviluppo della capacità di valutazione nelle Amministrazioni che gestiscono i Fondi; offrire suggerimenti sulla creazione di ulteriori opportunità di apprendimento organizzativo all'interno delle amministrazioni. Per quanto riguarda in particolare questo ultimo aspetto, si raccomanda alle Amministrazioni di realizzare azioni volte allo sviluppo delle risorse umane, attraverso la formazione e altre misure di rafforzamento della capacità di valutazione, quali scambi di esperienze, nonché attraverso la qualità dei sistemi di monitoraggio. Misure del decreto Nel DL Milleproroghe (Dl 248/2007), due importanti misure riguardano Milleproroghe per il Sud il Mezzogiorno: viene ripristinata al 1° gennaio 2007 la decorrenza del Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno (data a partire dalla quale gli investimenti si considerano agevolabili), in conformità con la decisione comunitaria. La prima occasione di fruizione del credito d’imposta sarà rappresentata dalla dichiarazione dei redditi di giugno prossimo: prima di quella data, è attesa la circolare dell’Agenzia delle Entrate contenente il dettaglio delle modalità di fruizione del bonus; il bonus occupazione introdotto dalla Finanziaria 2008 viene reso rapidamente fruibile, cancellando l’obbligo del preventivo assenso comunitario, attraverso il riferimento al Regolamento Generale di esenzione n.2204 della CE sugli aiuti all’occupazione: grazie a tale rimando, infatti, gli aiuti concessi si considerano sempre compatibili con la normativa comunitaria, e non necessitano di autorizzazioni preventive. L’assunzione dovrà riguardare “lavoratori svantaggiati”, secondo la definizione dello stesso Regolamento (giovani, disoccupati da più di due anni o senza titolo di studio superiore, donne, migranti, ex detenuti). Finanziati progetti di E’ stato firmato il 28 febbraio il quarto Atto integrativo all'Accordo di viabilità per lo sviluppo programma quadro "Trasporti ed Infrastrutture viarie" fra Ministero dello dell’ economia del Molise Sviluppo economico, Ministero delle Infrastrutture, ANAS S.p.a. e la Regione Molise, con il quale vengono finanziate alcune infrastrutture viarie nella regione Molise, per un importo complessivo di 52 milioni di euro. 8 Comitato di Sorveglianza del Si è riunito a Roma il 7 marzo scorso il Comitato di Sorveglianza del Quadro QCS Ob.1 2000-2006 Comunitario di Sostegno Obiettivo 1 2000-2006. E’ stato presentato lo stato di attuazione del QCS dal punto di vista dei progetti promossi e realizzati: in tutti i settori viene evidenziata una mobilitazione progettuale più ampia di quella di quella necessaria (il cd. overbooking), raggiungendo il valore di circa 50 miliardi di € a fronte di una disponibilità di 40. Ciò dovrebbe facilitare l'obiettivo di non perdere risorse comunitarie alla chiusura del programma (dicembre 2008). Tuttavia, la maggior parte dei progetti promossi presenta uno stato di avanzamento dei lavori inferiore al 70%, e sono ancora meno (circa 1/3 del totale) i progetti già conclusi. Anche per effetto di tale stato di avanzamento, la Commissione Europea ha espresso proccupazione per il rischio "elevato" di mancato completamento che caratterizza in particolare il POR Sicilia e il rischio "medio" di diversi altri POR. L'altro dato saliente della relazione è l'estrema frammentazione del QCS, articolato in migliaia di progetti per ciascuna tipologia, e la maggiore difficoltà di completamento dei progetti nei settori più innovativi (ad es. ingegneria finanziaria, società dell'informazione). Comitato di Sorveglianza del Pon Governance Il 19 febbraio scorso si è tenuta a Roma la prima riunione del Comitato di Sorveglianza del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 per le Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), finanziato dal FESR. Il Programma finanzia le azioni volte a rafforzare le competenze tecniche e di governo della PA per migliorare l'efficacia della programmazione unitaria (FAS- Fondi Strutturali). I punti più rilevanti all'ordine del giorno, sono stati: l'approvazione del Regolamento interno del Comitato, in cui è stata richiesta la possibilità di far parte di eventuali gruppi di lavoro per le Organizzazioni del partenariato socio economico; la discussione dei criteri di selezione delle operazioni: sul tema Confindustria ha sottolineato l'opportunità di rafforzare l'enfasi sui risultati e sugli indicatori d'impatto, per concentrare le risorse su obiettivi in grado di rimuovere i principali ritardi e le maggiori inefficienze; l'analisi delle attività in corso per la definizione del Piano di Valutazione: è stata verificata la possibilità che le Organizzazioni di rappresentanza del partenariato socio-economico concorrano a definire la "domanda di valutazione", cioè i temi specifici che saranno oggetto di valutazione "in itinere". l'Autorità di Gestione del programma ha ritenuto possibile una nuova edizione di un Programma Nazionale di Assistenza Tecnica al Partenariato Socio Economico, eventualmente meglio focalizzata su aspetti interregionali e di sistema. Sviluppo Italia trasferisce Sviluppo Italia (oggi con il nuovo nome di Agenzia Nazionale per alle Regioni le società l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa) ha iniziato a regionali da essa controllate trasferire alle Regioni le Società regionali da essa controllate, secondo quanto previsto dalla Legge Finanziaria 2007. Il 14 febbraio è stato firmato un protocollo di intesa fra Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione del Ministero dello Sviluppo economico, 9 Regione Puglia e Agenzia, cui ne è seguito uno con la regione Molise il 29 febbraio. I Protocolli stabiliscono i tempi, le modalità ed i termini economici del trasferimento alle Regioni delle azioni delle società regionali, nell’ottica di una piena collaborazione operativa e con l’impegno alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Protocollo d’intesa tra E’ stato firmato il 19 Febbraio 2008 un Protocollo d’Intesa tra la Regione Regione Puglia e parti sociali Puglia e le parti sociali per l’istituzione e regolamentazione di un metodo per il partenariato di confronto partenariale sulle politiche di coesione economica e sociale regionali messe a punto dall’Unione Europea. Il Protocollo prevede l’attivazione di tre strumenti funzionali: la Conferenza Regionale Permanente, organismo in cui le parti sociali esprimono pareri sui documenti di programmazione della Regione, tra cui i Piani Operativi; il Comitato di Sorveglianza con funzioni di valutazione delle azioni attivate e di verifica del rispetto delle regole partenariali attraverso un Tavolo di Garanzia presieduto dal Presidente della Regione Puglia; una Segreteria del Partenariato con funzioni organizzative, promozionali e partecipative. Dedicata alla ‘ndrangheta la La Commissione parlamentare antimafia ha dedicato alla ‘ndrangheta la sua Relazione della Commissione relazione annuale, disponibile sul sito del Sole 24 ore. antimafia Essa intende aprire uno squarcio non solo nella conoscenza e nell’analisi di una organizzazione criminale, ma anche sul sistema di relazioni sociali economiche e politiche della Calabria, senza pretendere di indicare conclusioni definitive, che sarebbero in contraddizione con il dinamismo di una organizzazione in continua trasformazione, diventata oggi una delle grandi holding economico-criminali della globalizzazione. Nella Calabria di oggi gran parte delle attività economiche, imprenditoriali e produttive sono condizionate, infiltrate e alcune dirette dalle cosche della ‘ndrangheta. La relazione ha approfondito il caso del Porto di Gioia Tauro e dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. 10 RICERCHE E DATI STATISTICI L’indice ISAE della fiducia La fiducia delle imprese manifatturiere torna a scendere a febbraio: l'indice, delle imprese in lieve secondo l’inchiesta mensile dell'Isae, si attesta a 89,8 da 91,3 dello scorso miglioramento nel mese, il minimo dall'ottobre 2005. Mezzogiorno Gli andamenti sono invece in parte divergenti guardando al dettaglio territoriale: l'indice cala nettamente nel Nord Ovest, scende leggermente nel Nord Est e nel Centro, ma è in lieve miglioramento nel Mezzogiorno (da 93,3 a 93,6) Le medie imprese L’indagine di Mediobanca e Unioncamere sul “Quarto capitalismo” ha meridionali sono ancora censito 3.984 medie imprese (2005), che assicurano il 14% della produzione poche, ma crescono manifatturiera italiana a valore, percentuale che sale al 22% considerando l’indotto. La maggiore concentrazione di imprese è nelle aree del Nord Est, della Lombardia e dell’Italia Centrale; bassa, ma in espansione, la presenza nel Mezzogiorno, soprattutto in Campania e Abruzzo. Ad esempio, rispetto alla precedente indagine (2003), le medie imprese campane sono salite da 90 a 105 e quelle abruzzesi da 76 a 81. Sul sito di Unioncamere è disponibile il testo integrale della settima edizione dell'indagine e il comunicato di sintesi. Anche le famiglie meridionali Nella Nota mensile di febbraio, l’Isae segnala la forte accelerazione nel accedono all’elettronica di possesso dei beni tecnologici da parte dei consumatori italiani, con livelli molto consumo: il divario digitale elevati anche nel Mezzogiorno. In particolare: appare superato • la quota di famiglie in possesso di un pc balza dal 45,3 (2007) al 49,6% (2008), con un massimo nel Sud (53,7%), e quella relativa al collegamento internet sale dal 38,7 al 43,1% (di cui oltre i ¾ con connessioni a "banda larga"); • quanto ai beni legati all'intrattenimento domestico, il possesso del DVD sale dal 46 ad oltre il 52%, quello delle televisioni ad alto contenuto tecnologico dall'8,8 al 18,3% e quello del collegamento satellitare o digitale terrestre dal 17,8 al 29,9%. Aumenta anche la diffusione della foto-video camera digitale (dal 28,8 al 36,1%) e del navigatore satellitare (dal 5,2 all'8,6%) • scarsamente significativa risulta l'influenza della zona geografica di residenza; fa eccezione il collegamento internet a banda larga, per il quale i residenti nel Nord Ovest risultano avvantaggiati rispetto a quelli delle altre ripartizioni. L’ ICT nelle amministrazioni L’Istat ha svolto un’indagine sull’ICT nelle Amministrazioni locali, locali: variegata la situazione raccogliendo informazioni articolate territorialmente sulle dotazioni informatiche nel Mezzogiorno (pc, collegamenti internet, servizi di informatica, formazione, funzionalitò dei siti web), per comuni, province, regioni e comunità montane. La situazione del Mezzogiorno si presenta molto variegata, con punte di eccellenza unite a situazioni di svantaggio. Ad esempio, nel 2007, nelle amministrazioni comunali italiane sono stati contati 11 in media 74,7 personal computer ogni 100 dipendenti, con valori massimi per i comuni della Sardegna (97,7) e del Veneto (92,8) e minimi per quelli della Campania (52,5) e della Sicilia (51,8). Nel Mezzogiorno, oltre che nei comuni della Sardegna, un livello di eccellenza si riscontra anche nei comuni della Basilicata (oltre 80 pc per 100 dipendenti). Almalaurea: rimangono Secondo la X Indagine di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei immutate le differenze fra laureati, presentata a Catania il 28 febbraio, le differenze Nord-Sud Nord e Sud rimaste sostanzialmente immutate negli ultimi anni, senza aver tratto sono vantaggi nemmeno nelle fasi di crescita economica. Per tutte le generazioni analizzate, infatti, il differenziale di occupazione ad un anno dal conseguimento del titolo si conferma sempre superiore ai 21 punti percentuali: tra i laureati del 2006 lavora il 66 per cento dei residenti al Nord e il 43 per cento di quelli al Sud (+23 punti percentuali a favore del Nord). Anche le differenze territoriali nella disoccupazione rimangono stabili nel corso degli anni: per la generazione del 2006, sono alla ricerca di un lavoro più di un terzo dei laureati che risiedono al Sud e 14 laureati su cento residenti al Nord. A Natale il turismo Secondo l’Istat, fra Natale e l’Epifania, negli alberghi italiani i pernottamenti meridionale resiste, ma non (“presenze”) sono diminuiti dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2006, riesce ad attrarre gli diminuzione imputabile alla sola componente italiana, che ha registrato un calo stranieri del 3,1%, contro un aumento del 3,3% degli stranieri. L’andamento delle presenze nel Mezzogiorno è sostanzialmente in linea con quello nazionale: -1,1% nel Mezzogiorno, contro –1,3% a livello nazionale. Tuttavia persiste la cronica difficoltà del turismo meridionale ad attrarre il turismo straniero: le presenze straniere aumentano del 3,3% a livello nazionale e solo del 2,2% nel Mezzogiorno. Inoltre, per il Sud è anche difficile attrarre turisti italiani provenienti da altre regioni: infatti l’importanza numerica dei clienti provenienti dalla stessa regione è superiore (ogni 100 clienti italiani, quelli della stessa regione sono il 39% negli alberghi meridionali, rispetto al 22,2% a livello nazionale). Bilancio negativo del 2007 Sull’intero anno 2007, l’Osservatorio Flash dell’AICA (Associazione Catene nell’Osservatorio delle Alberghiere) catene alberghiere Mezzogiorno: traccia un bilancio negativo, particolarmente nel dopo 4 anni consecutivi di crescita del tasso di occupazione delle camere, il 2007 segna un‘inversione di tendenza, con un 63,3%, in flessione dell’1,4% rispetto al 2006; la flessione ha colpito, eccetto rarissime eccezioni, tutte le principali città italiane, con punte negative, particolarmente rilevanti a Catania (-11%), Napoli (-11%) e Torino (-8,2%), città quest’ultima che l’anno precedente ha beneficiato dello svolgimento delle Olimpiadi invernali. A Napoli i turisti sono colpiti Non è la criminalità a pesare di più in negativo sull’immagine di Napoli, ma negativamente più dai rifiuti incidono molto di più la sporcizia, il traffico e quasi allo stesso modo la che dalla criminalità disorganizzazione dei servizi pubblici. Questi i risultati di una ricerca, promossa dal Centro Studi dell’Unione Industriali di Napoli, dal titolo: “La Risorsa Turismo”. Durante il Maggio dei Monumenti 2007, i turisti intervistati associavano alla città di Napoli, quale elemento di negatività, più gli effetti dell’emergenza rifiuti che altre componenti. 12 Gli stranieri, soprattutto, hanno indicato la sporcizia come la carenza principale: 40,6% dei casi contro la più contenuta ma comunque elevata percentuale (37,4%) degli italiani. Dall’indagine emerge inoltre una tipologia di turista che si autoorganizza il soggiorno (49,3%), evitando il ricorso ad agenzie di viaggio. I turisti arrivano a Napoli consultando internet o con il passaparola nel 55,8% dei casi. Effetto anche e soprattutto di lacune organizzative del settore. Sulla qualità degli alberghi, valutazioni di eccellenza sono state espresse da metà degli intervistati. Nessuna regione meridionale L’indagine Istat su Viaggi e vacanze relativa all’anno 2007 evidenzia alcune fra le cinque più visitate dai viaggiatori italiani caratteristiche particolari del turismo meridionale: nei viaggi effettuati al Mezzogiorno, il 60% si avvale di strutture “private” (alloggi di proprietà, affittati o di parenti e amici), contro una quota del 50% nel Centro-Nord: in particolare, solo il 27% dei viaggi nel Sud usa strutture alberghiere, contro il 39% del Centro Nord; ciò riduce ovviamente l’impatto economico del viaggio; nessuna regione meridionale risulta fra le cinque più visitate dai viaggiatori residenti in Italia (Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto). Più bassa nel Mezzogiorno la Secondo uno studio di Unioncamere, le imprese individuali gestite da titolari presenza delle imprese immigrati da paesi non appartenenti all’UE hanno raggiunto nel 2007 il numero “immigrate” di 225.408, l’8% in più rispetto al dato di fine 2006. La grande rilevanza del fenomeno assume tuttavia valori molto diversi nelle diverse aree territoriali: la concentrazione maggiore dell’imprenditoria immigrata si registra in termini assoluti in Lombardia (41.064 imprese, il 18,2% di tutte le imprese con titolare non UE); nell’intero Mezzogiorno, l’imprenditoria immigrata annovera 54.298 imprese (il 24,1% del totale nazionale); la regione meridionale con il numero più alto di imprese “immigrate” è la Campania con 14.215; la Toscana ospita il numero più elevato di imprenditori immigrati in proporzione al numero di imprese individuali residenti: 23.417 su 224.168, in pratica più di un’impresa ogni 10; nel Mezzogiorno, la quota proporzionale sul totale regionale assume valori molto più bassi: da un massimo del 6,1% in Abruzzo ad un minimo del 2,2% in Basilicata. 13 PUNTI DI VISTA E COMMENTI Che fine ha fatto il “Tavolo Il Corriere del Mezzogiorno del 10 marzo, dopo l’allarme lanciato da Sud”? Napolitano sull’Italia a due velocità, registra l’immobilità quasi assoluta del “Tavolo Sud”, istituito dal Governo Prodi dopo l’accordo con le parti sociali sul Mezzogiorno , che non si è più riunito dall’aprile 2007. Patto anti-racket sullo L’articolo del Sole 24 ore di sabato 8 marzo dà conto dell’azione congiunta di Stretto Confindustria Sicilia e Confindustria Calabria contro l’illegalità, definita nell’incontro fra le due organizzazioni del 6 marzo a Reggio Calabria. Premiare la prevenzione: Il Presidente di Confindustria Brindisi, Massimo Ferrarese, propone un un’alternativa da Brindisi bollino blu per le aziende sicure: un certificato che attesti il pieno rispetto delle norme sulla sicurezza, e selezioni le aziende ammesse a partecipare agli appalti e ad ottenere gli incentivi pubblici (Sole 24 ore, 11 marzo). La crescita economica vero Il testo competo del decimo punto delle Proposte di Confindustria per la bene comune crescita economica (il “decalogo” in vista delle elezioni politiche), dedicato al Mezzogiorno. 14 LA CRESCITA ECONOMICA VERO BENE COMUNE Le proposte di Confindustria 10. Mezzogiorno Proposte: • • • • • • potenziare le infrastrutture (vedere punto 7) raddoppiando la capacità di spesa annua; sostenere la lotta ai racket; dare immediata operatività agli strumenti automatici previsti dalla Finanziaria 2008 (credito di imposta e bonus occupazione); ridurre da 24-28 a 6 mesi le procedure autorizzative dei contratti di programma e localizzazione; rafforzare la fiscalità compensativa a favore delle imprese; riportare immediatamente i tempi di pagamento della pubblica amministrazione ai valori medi nazionali e tendenzialmente a quelli previsti dalla legge (30 giorni). Il Sud soffre, in misura amplificata, delle stesse cause nazionali della mancata crescita: lo Stato che non assicura i servizi essenziali (a cominciare dalla sicurezza pubblica), la burocrazia inefficiente, le infrastrutture scadenti, la pressione fiscale elevata soprattutto in rapporto ai servizi pubblici erogati e, in molte aree, la forte presenza di criminalità organizzata. Il tasso di occupazione è di un terzo inferiore rispetto al Nord. L’obiettivo strategico deve essere quello di portare il PIL per abitante del Mezzogiorno vicino al valore del Nord: obiettivo quasi impossibile da raggiungere in tempi medi poiché oggi è al 56,7%, ma che deve essere il riferimento per ogni scelta concreta. Per far ciò occorre agire simultaneamente su vari fronti: dalle infrastrutture al sostegno agli investimenti, dai contratti di programma alla lotta ai racket (in molte regioni il costo delle estorsioni sfiora l’1% del PIL) e alla criminalità organizzata, concentrando le risorse europee (pari a circa 1,2 miliardi) sul controllo del territorio e la protezione delle aree industriali. I ritardi nei pagamenti per la fornitura di beni e servizi alla pubblica amministrazione raggiungono in taluni settori (sanità) nelle regioni meridionali anche i 400 giorni. Serve un piano straordinario per avvicinare i tempi ai 30 giorni previsti dalla legge. Il livello attuale di investimenti esteri nel Mezzogiorno, vicino allo zero, rende indispensabile, d’intesa con l’Unione europea, estendere il principio della fiscalità compensativa, già introdotto attraverso il taglio del cuneo fiscale, il credito d’imposta e gli sgravi nelle Zone Franche Urbane. 1