Anno LXXXVI
Poste It. s.p.a. Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) art. 1, c. 2, DCB Bl
Agosto 2012 - n. 1
BOLLETTINO delle parrocchie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo in Sospirolo e di S. Stefano in Gron - 32037 Sospirolo (BL) - C.C.P. 10167328 - Tel. 0437/89168
A tavola, insieme
Carissimi!
Tre parole ricorrono con forza e insistenza in
questo numero di Bollettino :FAMIGLIALAVORO-FESTA! Sono anche le tre parole che
hanno guidato il VII^ INCONTRO MONDIALE
DELLE FAMIGLIE, tenutosi a Milano nei primi
di giugno scorso.
FAMIGLIA: alcune belle iniziative saranno
illustrate nei nostri articoli. Ma tanto ci resta
da fare per non lasciare indebolire questo
miracolo dell’amore e della cultura della
nostra terra. Per noi la Famiglia è parola
sacra, insostituibile e bella! Certamente ogni
famiglia ha i propri limiti. Non basta essere
padri o madri o figli e vivere insieme, per
essere vera Famiglia: la Famiglia è una casa
che si costruisce insieme giorno dopo giorno.
E’ un ideale che guida e sostiene il cammino
dei propri membri. La Fede cristiana è ,
possiamo dire, fatta apposta per aiutare la
Famiglia! Dio è Famiglia: Padre, Figlio e
Spirito!
LAVORO: parola legata fortemente alla
Famiglia! Entrare in una casa dove manca il
lavoro è un’esperienza piena di angoscia e di
umiliazione. Far sentire a chi ha perso il posto
di lavoro, la propria solidarietà è importante.
Sostenerlo nella fiducia che il brutto
momento passerà è atto di grande amicizia.
Condividere con le famiglie il peso della crisi
sarà un nostro impegno.
FESTA: se la Famiglia e il Lavoro sono state
parole rovinate da una mentalità e un modo
di agire non evangelico, quella di Festa spesso
è diventata parola vuota, inumana e senza
Dio! Invece la FESTA è l’anima della Famiglia e
del Lavoro: abbiamo bisogno di Festa per
ritrovare i ritmi giusti della vita e della
comunità. Senza Festa vera c’è solitudine,
paura e tanto egoismo. La vita della
Comunità Cristiana è regolata dalla Festa:
educare la propria Famiglia a fare Festa,
credo sia un’opera importantissima e urgente!
Auguro a tutti una bella estate nella solidità
della FAMIGLIA, nella sicurezza del LAVORO,
nell’esperienza gioiosa della FESTA!
Don Alfredo
entro il triangolo di: “FAMIGLIA, LAVORO
E FESTA” potremmo individuare - per dirla con la geometria - un incentro, ovvero il luogo equidistante da tutti i tre lati. Non può essere LA TAVOLA DI CASA?
È lì che ci si ritrova, voglia o non si voglia,
a vivere la famiglia, guardandosi negli occhi, a
tu per tu. Lì si comincia la giornata e ci si prepara - “dai, fate in fretta che arriviamo tardi”
- a raggiungere i rispettivi posti di lavoro/scuola. Lì ci si ritrova a pranzo (molti non possono, visti i tempi del lavoro e l’organizzazione
scolastica) e più facilmente alla sera a raccontarsi com’è andata, a brindare per un bel voto
scolastico o a buttare nel piatto anche le stanchezze e le delusioni. Quando qualcuno è assente
a pranzo - per i motivi più diversi - il posto vuoto attorno alla tavola lascia sempre un po’
d’amaro in bocca, tanto che per una famiglia,
soprattutto quando numerosa o allargata, il
menù più saporito è quello che comincia con una
constatazione: “Che bello, oggi ci siamo tutti!”.
Quel contarsi, e riconoscersi, è già un ringraziamento. Il segno di croce (o il dado della
preghiera) fanno della tavola il nostro piccolo
altare quotidiano, quello dove è obbligatoria una
sosta nel vortice frenetico del tempo: è lode
spontanea e dalla tavola il pensiero si spalanca sui continenti se riusciamo a ricordare chi non
ha niente da mettere nel piatto.
Il mondo è a tavola, ma la tavola è anche il
nostro piccolo mondo, dove si
sceglie se servire o servirsi, se
ascoltare o ascoltarsi. Decidiamo anche chi farvi entrare e “aggiungere un posto a
tavola”, magari per un bisognoso o per un amico dei figli, diventa una ricchezza in
più.
“Spegni la tv e accendi la
famiglia!”. Conviene proprio
eliminare ogni elemento di disturbo, compreso quell’apparecchio in sottofondo che ten-
D
de a imporci l’agenda della conversazione. Se tutto tace, il silenzio di qualcuno dei figli può farsi parola, il dialogo s’innesca più facilmente.
Quando il cibo è gradito, meglio ancora se cucinato a più mani, l’apprezzamento assume il gusto del grazie. Non tutte le ciambelle riescono col
buco e la tavola è provvidenzialmente anche il
luogo del conflitto: si alza la voce, ci si provoca, talvolta si litiga. E’ bene che il contrasto e il
confronto esplodano, favoriti da un terreno neutro e favorevole: la tavola di casa, appunto.
“Nessuno deve alzarsi prima che tutti abbiano finito la frutta!” non è solo un’indicazione
dietetica. Prolungare la permanenza a tavola,
senza la fretta di fiondarsi di nuovo al computer o in altre faccende, consente di non troncare
il dialogo, tiene aperto lo spazio per le parole
non ancora dette. Questa modalità - del fermarsi
a tavola senza fretta - è spesso uno dei distintivi della domenica e dei giorni più lieti: a tavola si vive la festa, la gratuità, la libertà dall’orologio e dalle occupazioni.
Per usare un’espressione cara a Luigi Accattoli, padre e nonno esperto di convivii domestici, dovremo saper “salvaguardare il momento della tavola”. Una difesa dai nemici dei
nostri tempi frenetici, una protezione a favore
dei valori “sacramentali” che riusciamo a godere nello stare insieme, seduti l’uno accanto all’altro, nei giorni del lavoro e della festa.
Diego Andreatta
Bollettino interparrocchiale
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lo CRONACA
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L’A
delle COMUNITÀ
Famiglie solidali...
ià da qualche tempo, la Parrocchia viene contattata da Famiglie
residenti nel territorio, per un aiuto finanziario, per superare le
proprie difficoltà. Molte altre cercano di stringere al massimo le proprie spese per non soccombere alla crisi. Con la Commissione Cari-
G
Carissimi Parrocchiani
di Gron e Sospirolo!
Ho appena terminato il giro della Benedizione delle Famiglie e conservo ancora nel cuore la bella accoglienza avuta e i bei momenti vissuti insieme! Ho incontrato molte persone, soprattutto anziani, ammalati, e anche purtroppo parecchie famiglie alle prese con il terribile problema della crisi di lavoro che preoccupa tutti. C’è tanta incertezza e molta apprensione per il futuro dei giovani
ma anche di uomini e donne che si vedono
minacciare il posto di lavoro. Qualche famiglia, per fortuna poche, è in piena necessità di aiuto.
Con il Gruppo Caritas Parrocchiale abbiamo deciso di creare un Fondo per dare
almeno un segno di solidarietà a coloro
che dovessero aver bisogno di aiuto im-
tas, è stata presa una iniziativa, come ho spiegato in una lettera alle
Comunità Parrocchiali, che riporto anche per coinvolgere più gente
possibile: anche un chicco di sabbia unito a tanti altri può innalzare una diga di difesa e di amore!!
mediato per superare le difficoltà più urgenti e immediate.
Così è’ stato istituito un FONDO DI
SOLIDARIETA’ che fa capo ad un Conto
Corrente Postale N° 1005771454 intestato
a PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO APOSTOLI-FAMIGLIE SOLIDALI, che
ha come unico scopo quello di aiutare le
famiglie in difficoltà delle nostre due Comunità Parrocchiali. Ognuno doni quello che può: insieme possiamo fare tanto!
Un apposito Comitato composto dal
Parroco, dal Diacono Gianni, dalla sig.ra
Clara Menegolla e da un rappresentante
del Consiglio Affari Economici Parrocchiali, stabilirà a chi, quanto e sotto che
forma dare ciò che viene richiesto.
Allegato a questa lettera trovate un modulo di CCP, altri saranno messi in fondo alle nostre chiese parrocchiali. Sulle ba-
Solidarietà
cheche delle due chiese verranno affisse le
entrate e le uscite che si faranno in seguito.
Sicuro di avere presso tutti voi una generosa accoglienza a questa richiesta di
solidarietà, invio a tutti la mia Benedizione e il mio fraterno saluto.
IL PARROCO, DON ALFREDO
La tavola della solidarietà
Solidarietà in atto!
Solidarietà... divina!
Solidarietà dei piccoli...
Sospirolo - Gron
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FELICI ANNIVERSARI
60 ANNI DI MATRIMONIO
60 ANNI DI MATRIMONIO
De Donà Giuseppe e Sogne Angelina
Il 14 Febbraio 2012 ricorreva il 60° di Matrimonio dei coniugi De Donà Giuseppe e Sogne Angelina. Con 30 anni di emigrazione e tanti sacrifici e tanto
lavoro alle spalle,hanno ringraziato il Signore della Vita e dell’Amore anche
per le per tante gioie e soddisfazioni avute ! Da tutti noi gli auguri più cordiale e sinceri! Il vostro esempio ci onora e ci sostiene!
Lotto Romano e Dall’O’ Carolina
Il 10 Maggio 2012 i coniugi Lotto Romano e Dall’O’ Carolina, hanno festeggiato i
sessanta anni di Matrimonio nella Chiesetta di Maras, circondati dai figli, nipoti
e parenti e amici! Sul volto dei fortunati sposi la gioia e la riconoscenza a Dio per
tanti doni avuti e tanto amore nei loro confronti. La Parrocchia e tutto Sospirolo
partecipa alla bella ricorrenza, augurando ancora tanta salute e felicità!
55 ANNI DI MATRIMONIO
50 ANNI DI MATRIMONIO
Remigio Pison e Alice Fratta
Remigio Pison e Alice Fratta hanno celebrato il prestigioso traguardo dei 55
anni di vita matrimoniale nella Chiesa di Antole dove si erano sposati il 2
Febbraio 1957, circondati da figli, nipoti, pronipoti e parenti. Essendo anche
la GIORNATA DELLA VITA, la ricorrenza è stata ancora più sentita e beneagurante! Tutta la nostra Comunità si stringe attorno ai festeggiati e alla loro
grande famiglia esprimendo anche tanta riconoscenza per i tantissimi doni
che da essa quotidianamente riceve in infinite occasioni! Avanti così !
Lotto Aldo e Troian Mirta
Lotto Aldo e Troian Mirta il 4 Gennaio 2012 hanno celebrato con gioia e riconoscenza al Signore, il giubileo d’oro del loro Matrimonio! La Benedizione del
Papa Benedetto XVI,giunta loro da Roma per l’occasione, li accompagnerà
ancora di più in questo cammino di amore e dedizione a tanti nipoti giunti a
rallegrare i loro anni di lavoro. Da tutti noi vadano loro le felicitazioni e gli
auguri più cordiali!
50 ANNI DI MATRIMONIO
50 ANNI DI MATRIMONIO
Nart Giuseppe e Zanolla Rosetta
Ad Oregne hanno celebrato la tappa giubilare dei 50 anni di vita matrimoniale, gli sposi Nart Giuseppe e Zanolla Rosetta, arrivati appositamente
dalla Svizzera dove risiedono! Parenti e Amici si sono stretti attorno loro con
gioia nella bella Messa di Ringraziamento! Anche da queste righe giungano
loro gli auguri da parte di tutti coloro che li ricordano!
Casanova Angelo e Bernardin Emilia
Anche i coniugi Casanova Angelo e Bernardin Emilia, circondati dai propri
familiari hanno reso grazie a Dio per tanti doni ricevuti e per invocare sulla
propria grande famiglia la benedizione e l’aiuto. Benedizione che è stata anche invocata dal Santo Padre attraverso una pergamena che resterà ricordo
caro della bella Festa!
Bollettino interparrocchiale
4
FELICI RICORRENZE
4 generazioni a Mis
Quattro generazioni al maschile
La bisnonna Tibolla Natalina (nata nel 1924),il
figlio De Salvador Demetrio, i nipoti Roberto e
Flavio e i pronipoti Devis (2011) e Emily
(2010).Complimenti vivissimi da tutti noi!
Ecco i sei maschi della Fam. Franceschet nonchè le 4 generazioni: il bisnonno Federico, il nonno Antonio, i
figli Marco e Nicola e i nipotini Gabriele e Michele… La farina per la polenta… è assicurata! E non solo!
Da tutta la Comunità giungano le felicitazioni e gli auguri più cordiali!
FESTA della CLASSE 1987
I coscritti della classe 1987 del
Comune di Sospirolo si sono ritrovati
per una cena in compagnia il 26
Maggio 2012. Si tratta della prima
edizione di una festa NELLA
SPERANZA che possa coinvolgere in
futuro anche quelli che non erano
presenti.
Laurea
ILENIA MORETTI
(Pascoli), di
Danilo e Dina
Comel, il 28
Marzo 2012 ha
conseguito la
laurea
magistrale in
Lavoro,
Organizzazione
Ilenia Moretti
e Sistemi
Informativi
presso la Facoltà di Sociologia dell’Università
di Trento. Alla neo-Dottoressa vanno i
complimenti e le felicitazioni di tutta la
Comunità, con gli auguri più cordiali di
trovare presto un bel posto di lavoro e una
sicurezza per il futuro!
90° compleanno di Elisa Poloni in Casanova
Grande festa alle Torbe il 29
MAGGIO 2012 per i 90° anni
di Elisa Poloni ved.
Casanova. Parenti, Amici,
Paesani e tanti conoscenti si
sono fermati all’invito di un
grande striscione che
annunciava il bel traguardo
raggiunto da Elisa! Una bella
occasione per
complimentarsi con la
festeggiata molto attiva e
partecipe della vita della
nostra Comunità. Reduce da
un viaggio in Brasile e
aggiornata sulla storia della
nostra terra che lei ama
intensamente. Complimenti
da tutti noi e tantissimi
auguri per la scalata ai 100!
Nella foto Elisa con il figlio Erminio, la nuora Liliana e le nipoti Elisa e Giada.
Sospirolo - Gron
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35 ANNI DI MATRIMONIO
Annuncio di matrimonio
Pierina e Antonio Franceschet
Un affettuoso augurio a Pierina e Antonio Franceschet per i loro 35 anni di
Matrimonio festeggiati il 16 Aprile, affinché il loro anniversario sia il rinnovo di una promessa d'amore davanti a Dio.
Tutta la Comunità si unisce nell’augurio e nella gioia per il felice traguardo!
Stefania Claudio e Federico Fabris si sono uniti in matrimonio il 26 maggio 2012, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire a Collegno (To). Nella foto sono con don Filippo Raimondi.
La nonna Rosa e la zia Gabriella Casanova mandano tanti auguri agli sposi.
90° compleanno di Rina Cadore in Trachsler
La Signora Rina Trachsler-Cadore
nata il 28 aprile 1921 a Sospirolo,
piccolo comune della provincia di
Belluno, al nord dell'Italia. È figlia
di Carmela Casanova e di Antonio
Cadore, la maggiore di due figli, il
fratello Rino è deceduto.
Facendo le sue prime classi a Sospirolo, la sua famiglia si diresse molto
presto in Svizzera, a Faïdo nel Tessin
dove il papà era interprete per una
grande società dei telegrafi e la
mamma si occupava di una Pensione e faceva la cuoca. A Faïdo all'età di 7 anni ha proseguito le
scuole primarie e secondarie. Più
tardi all'età di 17 anni, tornò a Belluno per lavorare nel ristorante
della zia fino all'età di 27 anni. Nel
giugno 1948 decise di portarsi a Sion e trovare lavoro. Trovò la sua occupazione
come cuoca alla Panetteria Hess in via di Conthey a Sion.
Là fece la conoscenza del futuro marito, Walter Trachsler che era panettiere. Ed
è unendo… pentole ed impastatore, che il loro amore nasce. Dopo alcuni anni
si sposarono il 21 luglio 1951 e arrivò il primo figlio, Tony, il 29 aprile 1952.
L'anno seguente nel 1953 presero le redini della Panetteria Hess ed è nato il secondo figlio Max il 26 dicembre 1953. Dopo oltre 12 anni alla testa della Panetteria lasciarono il posto ad André Hess, per riprendere il piccolo bar a caffè
alla via di Lausanne tra Titzzé e Tichelli che sfruttarono per oltre 26 anni. Un posto molto comodo per i clienti e condotto con uno spirito molto familiare dove
i clienti si sono sempre trovati come a casa loro. Ora è circodata dai figli, da 6
nipoti e 6 pronipoti. La sua vita ora la passa nella lettura che tanto ama, in cucina per offrire i piatti inimitabili e saporiti, con un bicchiere di Porto che condivide volentieri con amici e vicini.
(Da un articolo apparso sulla Stampa di Sion)
È con commozione, gioia e orgoglio che porgiamo alla nostra compaesana
Rina, le più cordiali felicitazioni per aver onorato il nome di Sospirolo e
dell’Italia! Dio la benedica attraverso i nostri Patroni Santi Pietro e Paolo!
Auguri da tutta la Sua Comunità!!
Annunci di nascite
I nonni Renè e Laura, annunciano con
immensa gioia, la nascita della loro nipotina GAIA REN di Ren Moris e Vidovic Sandra. Nata a Hong Kong il 03 gennaio 2012
I nonni Calonego Roberto e Annabruna delle Torbe, condividono la gioia del secondo nipotino EDOARDO
ZACCARONE nato il 31 luglio 2011 a
Belluno e residente a Strigno di Valsugana!
Bollettino interparrocchiale
6
Associazione
“Amici di Flores da Cunha”
Centenario della morte
di Carlo Zasso
Lo scorso 28 giugno
è stata ufficialmente
presentata presso lo
stand della “sagra de
San Piero”, la neonata
associazione “Amici di
Flores da Cunha”.
Erano presenti una
cinquantina di persone
che hanno potuto assistere anche al collegamento in diretta con
alcuni residenti di Flores, discendenti dei primi Sospirolesi emigrati in terra brasiliana nella seconda metà dell’Ottocento. A presentare la nuova associazione e a introdurre alcune nozioni storiche sui legami tra i due paesi è stato Gabriele Galletti che ha
partecipato, insieme ad altri sospirolesi presenti alla serata, al
viaggio in Brasile lo scorso gennaio. In tale occasione è stato
ufficializzato il gemellaggio dei due paesi alla presenza dei rispettivi sindaci, Renato Moro e Ernani Heberle. Nel corso della serata sono state presentate alcune suggestive immagini dell’incontro a Rio Grande do Sul, accompagnate dalle melodie dei
rispettivi inni, lavoro curato da Carla Dazzi.
Durante la serata è stato altresì proiettato un video realizzato a Flores, premiato in terra brasiliana e tradotto in italiano per
l’occasione, sintetizzando il delicato passaggio dell’emigrazione con
la promessa di una “terra di cuccagna” che si è rivelata in realtà
un’intera storia tutta da costruire.
“L’obiettivo per cui nasce l’associazione è quello di garantire
rapporti culturali con gli amici brasiliani” hanno spiegato gli organizzatori. “Sono tanti i legami di sangue tra i due paesi e siamo intenzionati a renderli ancora più solidi e vivi”. L’associazione appena nata si auspica di poter quanto prima allargare il numero dei propri componenti. “Attualmente siamo una decina e ci
incontriamo periodicamente per promuovere le nostre attività” spiega la portavoce, Valentina Pilotti. “Abbiamo ancora bisogno di tante persone, con idee e un po’ di tempo a disposizione da dedicare a questa nuova realtà culturale”.
La serata è stata patrocinata dal Comune di Sospirolo con la
collaborazione del Comitato San Piero. Le informazioni sull’associazione e sulle attività proposte, si possono visionare ” su Facebook in “Associazione Amici di Flores da Cunha.
Dbd
Quest’anno ricorre il
centenario dalla
scomparsa di
Carlo Zasso,
illustre
amministratore
e agronomo,
personaggio di
fondamentale
importanza per la
cultura
dell’Ottocento bellunese.
Zasso fu sindaco di Sospirolo
negli anni 1882 e 1883, ruolo già
ricoperto anche ad Agordo, suo
paese d’origine.
Fu presidente del consiglio in
Provincia di Belluno e poi
sindaco della stessa città.
Durante le cariche mostrò pari
responsabilità verso le diverse
fasce sociali; istituì la cattedra
ambulante di agricoltura, segno
di apertura verso il mondo
rurale, e eliminò da Belluno la
ruota degli esposti.
Come agronomo, contribuì al
rilancio delle culture frutticole e
al recupero di campi
abbandonati. Organizzò corsi di
potatura e orticultura, convegni
e fu autore di scritti sul tema.
Venerdì 6 luglio nella sala
affreschi della Provincia di
Belluno si è svolta la
commemorazione del
centenario e la sera a Moldoi
nell’ottocentesca villa SandiZasso è stata presentata la sua
biografia curata da Ferruccio
Associazione
Amici di
Dal tendone della sagra di San Piero, in diretta con il Brasile.
Vendramini con
intermezzi dei
Trifolium
Ensemble, cioè
Lorenzo Luciani
(altus), Claudio
Mei (tenor) e
Franco Cisilino
(bassus).
Il 2 settembre,
sempre a villa SandiZasso, si terrà il “Concerto
Le due Susanne” a cura del
Circolo Culturale Bellunese, con
arie di Mozart e Wolf Ferrari.
Quest’ultimo proprio a Susin di
Sospirolo, mentre era ospite della
famiglia Miari, compose la sua
opera “Il segreto di Susanna”.
Sempre nello stesso giorno sarà
organizzato il convegno “Stato e
prospettive della frutticoltura
bellunese” a cura di Veneto
Agricoltura, Istituto Agrario di
Vellai “Antonio Della Lucia” e
Comunità Montana Val Belluna;
ci sarà un’esposizione di prodotti
biologici e artigianato locale.
Gli eventi sono stati promossi
dalla Pro Loco “Monti del Sole” e
dal Comune di Sospirolo con il
patrocinio di Regione Veneto,
Provincia di Belluno, Comune di
Agordo, Comune di Belluno,
Comunità Montana Agordina,
Comunità Montana Bellunese,
Comunità Montana Val Belluna,
Istituto Agrario di Vellai Antonio
Della Lucia e Isbrec.
Dbd
Presentazione della biografia di Carlo Zasso curata da Ferruccio Vendramin.
Sospirolo - Gron
7
“Diario del mio viaggio”
di PIETRO DE CIAN (1941-1946) - TERZA PUNTATA
(Premessa: ci scusiamo per una involontaria svista nella puntata precedente,
che riportava due volte lo stesso brano…)
lle dieci avevamo in vista il porto di Bengasi, il Com. volle prima dell’arrivo farci i
suoi auguri, e un breve ringraziamento a Dio e
la Vergine per il grande aiuto durante il minacciato viaggio. Tra l’altro ci fece presente: noi, la
salvezza la dobbiamo in gran parte alla furiosa
e persistente tempesta che ci accompagnò fino
a poche ore fa.
Subito si iniziò i preparativi per lo scalo,
ormai la nave si faceva largo nel piccolo porto
tutto ingombro di battelli e piccole navi sfracassate dai bombardamenti, una più grande serviva da panchina di scalo, perché l’effettiva non
esisteva più.
Buttate le ancore, in un momento, tutto il
ponte fu invaso da arabi che s’arrampicavano
come scimmie sulle corde dondolanti lungo lo
scafo.
Così per la prima volta mi trovavo a contatto
di quella gente nera più di sporcizia che per la
razza, vestiti chi da borghesi, chi con lunghi
baraccani bianchi, altri ricoperti multiforme tutti scalzi.
Appena a terra si fece pochi passi per arrivare in una piazza dove poco spazio era libero
dalle macerie, provai una fitta al cuore guardando
tutte quelle rovine, una vera desolazione. Con pochi amici approfittammo di quelle due ore che
separava la partenza per visitare la città.
Era completamente spogliata di vite umane, non una casa risparmiata dai colpi devastatori, anche la cattedrale benché si reggesse
ancora in piedi portava le sue ferite aperte, all’
entrata maggiore la porta non c’era più, ma
era tutto aperto da un foro prodotto da una
esplosione, dentro completamente deserta e
spoglia solo poche statue venivano risparmiate, sopra l’altar maggiore una spaccatura lasciava
entrare il sole.
A
Appena pronte le macchine, si partì in colonna per Coeifia (sic) un comando tappa a pochi km dalla città lungo la strada di Barce.
Arrivati ci assegnarono un posto per attendarsi, un fitto palmizio nascondeva gli attendamenti sparsi lungo un valloncello, a pochi passi c’erano capanne o dormitori sotto le grotte occupate da arabi e ebrei evacuati dalla città.
Alla parte opposta c’erano rinchiusi parecchi prigionieri, che ebbero una brutta sorte durante il viaggio, imbarcati sulla Veniero che finì i suoi viaggi il dieci Dicembre al largo di
Bengasi di ritorno in Italia.
Dopo il quarto giorno di soste venne l’ordine di partire per Tripoli, dove ci aspettava da un
mese il battaglione arrivato in apparecchi decollati
da Trapani. Io presi parte ai due gruppi delle 20
mm per la difesa della colonna.
4-12-41
All’alba le macchine si movevano una dopo l’altra col distacco di cento m. circa formando una colonna di sei km., si girò perifericamente la città di Bengasi per poi imboccarsi nella Littoranea che si distende come un nastro nero nell’interminabile deserto.
Dopo poche ore di marcia tra cielo e sabbia
si scorgeva una piccola macchia nera e poi avvicinandosi sempre più al centro di poche palme s’intravedevano poche e meschine abitazioni per lo più arabe, ormai il sole stava declinando,
sparpagliando le macchine si sostò per riprendere
la marcia il giorno dopo.
La colonna riprese la sua andatura regolare
infiltrandosi sempre più nell’immensa distesa
desertica, anche le abitazioni arabe si incontravano più di rado.
A destra lungo il mare colline a forma conica (dune) disperdevano nell’aria un fine velo
sabbioso portato dal vento tramutandone così piano piano la sua posizione.
Durante tutto il viaggio un piccolo numero
aereo (sic) attaccò la colonna in testa ma non si
subirono perdite.
Quattro giornate di cammino quasi sempre
deserto per un totale di 1100 km.
Sirte un piccolo villaggio sulla riva del mare ombrato di poche palme e semi-circondato per
un raggio di parecchie centinaia di km di sabbia mossa che spesse volte il simun la scaraventa
sopra l’abitato soffocandolo, quel piccolo centro abitato è posto come un’oasi all’entrata del
perfido deserto Sirtico.
A circa duecento km da Tripoli si comincia
vedere qualche campo o prato verde con al centro la sua casa colonica qualche piccolo villaggetto bianco abitato dai nostri Italiani che dopo
grande lavoro hanno saputo fertilizzare quelle terre desertiche, e così sempre più fino a Tripoli.
8-12-41
A venti hm. da Tripoli la colonna si fermò
ad un comando tappa dove erasi accampato il
Batt. in attesa del nostro arrivo.
Ci accolsero con grande festa. Ormai s’aspettavano da un momento all’altro la triste notizia,
così immaginavano le due squadre giunte con una
nave quindici giorni prima facenti parte al famoso nostro convoglio salpato a Napoli, però
mancavano ancora quattro squadre divise su
due altre navi, così la mia comp. era a metà, e
mai più si poté sapere la loro sorte.
Alla sera con poche macchine si raggiunse
le porte della città per scaricare un certo carico.
Un giorno di riposo al 20° km. assieme ai nostri amici per poi riprendere la via del ritorno,
venne celebrata con profondo raccoglimento
una funzione religiosa con Te Deum di ringraziamento per il nostro incolume viaggio.
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Ultimati i preparativi di carico, le macchine
si disposero di nuovo in colonna, coi primi albori riprese lentamente la sua andatura normale.
Il viaggio cominciava a stancare, sempre
intenti a sorvegliare tutti i punti del cielo che apparecchi non avessero a coglierci in sorpresa, però anche fosse avvenuto difficilmente si sarebbero azzardati ad avvicinarsi allo sbarramento
delle nostre efficacissime armi molto temute dagli assalitori.
Sforzando la marcia si riuscì quella giornata entrare a Sirte sul far della notte, il temibile
Sirtico con supremo sforzo degli autisti era ormai superato.
La notte scivolò in un attimo, la sveglia ci
scosse dal sonno profondo che la stanchezza
imponeva.
Fine terza puntata. Continua
Bollettino interparrocchiale
8
Artigiani del legno a Sospirolo
Oggi le tecniche della falegnameria tradizionale sono
scarsamente utilizzate per la produzione di mobili e infissi di
uso comune, essendo state largamente sostituite dalle
moderne attrezzature meccaniche. Nonostante la spietata
concorrenza della produzione industriale dove, l’estro e la
soddisfazione appagante del creare sono totalmente assenti,
esistono ancora delle realtà artigiane che nel loro piccolo
valorizzano la lavorazione manuale di quel legno che per sua
natura è un materiale vivo con il suo inconfondibile profumo.
Anche nel nostro territorio esistono tali realtà che pur con
grande fatica riescono ancora oggi a sopravvivere ai
mutamenti dei processi produttivi, a un mercato sempre più
esigente, a normative e burocrazia sempre più complesse.
A tutti coloro che portano avanti questo lavoro con passione e
professionalità va il nostro augurio nella speranza che questa
professione non venga mai dimenticata.
Falegnameria F.lli MARES snc
via Campaz, 36
L’Azienda nasce negli anni ’60 come impresa individuale, quando Bruno Mares, dopo aver maturato
esperienza nelle botteghe artigiane locali ed aver
perfezionato le proprie conoscenze in un’importante
azienda in Svizzera, decide di aprire una propria falegnameria a Campaz.
La prima macchina acquistata è stata una combinata che come lo dice il nome stesso, è una combinazione di più funzionalità: la sega, la pialla, la foratrice e la fresa. In quei primi anni di attività a Campaz
non arrivava sufficiente corrente elettrica e quindi per
far funzionare la combinata, era stato necessario procurare un motore a scoppio che si accendeva tirando
la corda come si usa fare con le falciatrici. Era necessaria molta forza per far partire il motore e oltre a Bruno occorreva l’aiuto di una seconda persona. Dopo circa un anno di ripetute domande e solleciti, l’Enel finalmente interviene potenziando nella frazione, la linea elettrica, tanto che Bruno poté finalmente sostituire il motore a scoppio con un motore elettrico risparmiando così non poca fatica.
Nella falegnameria venivano inizialmente realizzate porte, finestre e qualche mobile, destinati per lo
più alla clientela locale. A mano a mano che il lavoro
aumentava Bruno fece ricorso all’aiuto di diversi giovani apprendisti, Giorgio Dall’Ò, Tiziano Paniz, Aldo Argenta ed altri che si succedettero nel tempo.
Una volta, ricorda il figlio Augusto, le lavorazioni
del legno erano molto diverse da quelle di adesso e s’impiegava molto più tempo per vedere realizzato il risultato finale.
Si può ricordare per esempio quanto diversa era
la tecnica dell’impiallacciatura, che consiste nel rivestire i pannelli dei mobili con sottili strati di legno più
pregiato (i piallacci) così da farli diventare esteticamente
più gradevoli.
Un tempo si utilizzava la tecnica dell’impiallacciatura con colla animale; la colla veniva acquistata in
stecche e dopo essere stata sciolta a bagnomaria in un
apposito recipiente contenente acqua bollente veniva
spalmata sul pannello da rivestire. I piallacci, precedentemente inumiditi con acqua, erano poi posizionati
su questo pannello e con un apposito martello a spatola venivano premuti in modo da farli aderire e da far
Bruno Mares.
uscire la colla in eccesso.
Il pannello era così pronto per passare in verniciatura dopo essere stato raschiato a mano e levigato
con carta vetrata.
Per verniciare i mobili si utilizzava la gommalacca a scaglie. Questa gomma era sciolta nell’alcool e poi
passata e ripassata sui mobili con l’aiuto di un tampone.
Per riuscire a otturare i pori del legno e ottenere
quindi una superficie più liscia si passava sui mobili una
polvere ottenuta strofinando insieme due pietre (pomice). Questo procedimento richiedeva diversi passaggi
così che per verniciare i mobili di una camera si impiegava anche una settimana. Questo tipo di verniciatura, non così coprente come quella di adesso, lasciava respirare il legno e si poteva così sentire, anche
dopo tanti anni, la sua naturale profumazione.
Le finestre in larice venivano verniciate con due
mani di olio di lino cotto date a pennello mentre le finestre in abete venivano verniciate con uno smalto sintetico dato sempre a pennello.
Nel corso dei 20 anni di attività di Bruno, la combinata venne sostituita con altre macchine più moderne
ed ognuna con una propria funzione specifica.
Bruno è mancato a 86 anni nel 2000, ma finchè le
forze lo hanno permesso è sempre stato presente nell’azienda, magari per sole due ore al giorno.
Dal 1981, la Ditta si è trasformata in società, passando in mano ai figli Augusto e Tiziano che con sapienza e dedizione continuano tutt’oggi l’attività iniziata dal padre realizzando prodotti legati alla cultura del territorio per i clienti locali.
Nel 1983 è stato ampliato il laboratorio con la costruzione di un nuovo capannone.
Questa attività è in continua evoluzione, sia per i
Tiziano e Augusto.
materiali che per i sistemi di lavorazione, che per le esigenze della clientela, rispettando naturalmente tutte
le normative di sicurezza e di tutela dell’ambiente. Non
è cambiato il tipo di prodotti ma ne è stata ampliata
la gamma.
Le materie prime utilizzate provengono in gran parte dal territorio veneto e bellunese, infatti alcuni tipi
di legno come il rovere e il ciliegio, usati per porte, mobili e scale, provengono anche dai nostri boschi; altri
tipi di legno come il larice, usato per le finestre e l’abete, usato prevalentemente per le porte, provengono invece dal centro-nord Europa. Non vengono utilizzati
né legnami esotici né truciolati.
I lavori realizzati sono sempre personalizzati secondo le esigenze, viene fatta ad esempio l’anticatura del legno: attraverso la spazzolatura la venatura naturale del legno risulta al tatto leggermente in rilievo
dandole così un aspetto meno levigato e più vissuto.
Per il trattamento finale del legno, una volta
scelta la tinta, vengono usati oli naturali, cere e vernici
ad acqua. Non vengono utilizzati solventi a vantaggio
e tutela dell’ambiente e della clientela.
Gli scarti della lavorazione del legno, trovano
utilizzo sia nell’impianto di riscaldamento della stessa falegnameria sia per il funzionamento della pressa, mentre i rimanenti rifiuti vengono prelevati da una
ditta autorizzata.
Nell’azienda, trovano attualmente occupazione
quattro dipendenti ai quali i titolari, con maestria e professionalità, cercano di insegnare e trasmettere loro la
passione per la lavorazione del legno.
Augusto e Tiziano hanno deciso di continuare la
professione dell’artigiano per non far scomparire la tradizione locale. Sono convinti che tradizione e innova-
Sospirolo - Gron
zione si possano fondere insieme per valorizzare questa professione forse oggi un po’ dimenticata e soppiantata dalle grandi aziende dove al centro della produzione ci sono le macchine e il profitto e non più il lavoro manuale. Di certo la burocrazia non aiuta le
aziende artigiane sempre più impegnate a seguire normative, certificazioni e montagne di documenti non
propriamente adatti ad una realtà come quella dei piccoli imprenditori artigiani.
Anche il periodo che si sta attraversando non è
sicuramente di aiuto, ma Augusto e Tiziano provano comunque ad andare avanti nel migliore dei modi
cercando di cogliere le buone opportunità e portando
avanti il proprio lavoro con passione e con la speranza che questa professione non venga mai dimenticata.
9
MIORANZA ELIO & C. sns
Via Oregne, 106 – Sospirolo (BL)
Elio Mioranza, classe 1935, non è figlio d’arte
come si suol dire ma ha appreso il mestiere di falegname da ragazzo ultimata la scuola, prima come apprendista da Dalla Rosa a Paderno e poi come operaio presso la falegnameria da Vigne a Mis.
Ha lavorato per alcuni anni in Svizzera e nel 1964
rientrato in Italia, inizia la propria attività di falegname, posando pavimenti in legno. Vicino alla
propria abitazione costruisce i primi locali ad uso la-
boratorio e negli anni successivi, alla posa dei pavimenti Elio affianca anche l’attività di vendita di mobili, innalzando sopra al laboratorio e agli uffici, un
piano adibito ad esposizione. Lo sviluppo dell’attività ha consentito qualche anno più tardi, la costruzione di un nuovo edificio con due piani di
esposizione e un magazzino.
Attualmente l’attività è orientata solo nella
vendita dei mobili. Elio, molto schivo nel parlare della sua vita e dell’esperienza lavorativa vissuta, costellata di sacrifici ma anche di soddisfazioni, è
oggi affiancato dai figli Renato e Monica.
NALDO ARREDAMENTI S.N.C.
Via Camolino 119- Sospirolo
L’attività è stata avviata nel lontano 1925 dal padre Naldo Beniamino (classe 1899) assieme ai fratelli
Vittorino ed Egidio. Vittorino si dedicò inizialmente
alla realizzazione di mobili, Egidio ai serramenti e Beniamino alla costruzione di carri agricoli, che successivamente venivano venduti in tutta la provincia,
e carretti più piccoli detti “Gagliotte” che servivano
“ai stradin” per la manutenzione delle strade, trasportare sia la ghiaia che il materiale di risulta dalla pulitura delle cunette. L‘attività dei tre fratelli, venne svolta nei locali adibiti a laboratorio a Piz fino agli
anni ’60, quando, per diverse esigenze e scelte,
ognuno prese la propria strada.
I figli di Beniamino, Mario e Bruno, gemelli ancora ragazzini ma determinati a seguire le orme paterne iniziarono il loro apprendistato appena ottenuta la
licenza elementare. Bruno rimase con il padre e imparò
il lavoro di falegname, mentre Mario, nella prospettiva di affiancare all’attività di falegnameria, quella di
tappezzeria, considerata anche la richiesta del mercato,
iniziò un periodo di apprendimento che durò un anno,
presso un tappezziere, tale Nalato, in via Gregorio XVI
a Belluno e continuò poi l’apprendistato presso Giovanni
De Toffol e seguendo inoltre alcuni corsi di specializzazione fuori provincia.
Nel 1961 viene a mancare il padre Beniamino e
nel 1962 i fratelli Naldo partirono per il servizio militare. Essendo gemelli ed orfani del papà, Bruno presta il servizio per intero mentre Mario viene congedato dopo un mese. Durante il periodo di naia di Bruno, Mario inizia l’attività occupando un locale di famiglia a Camolino, un tempo adibito a stalla e trasformato in laboratorio. Mario mise subito a frutto
le sue conoscenze e l’arte del tappezziere, supportato in un secondo tempo da Bruno che provvedeva alla preparazione dei telai di legno per la realizzazione di divani e poltrone. Durante l’apprendistato da De Toffol, Mario imparò a fare cassoni per letto con le molle, che richiedevano la preparazione di
un telaio in legno a cui venivano applicate le molle,
Locali di esposizione a lato strada e ufficio sulla destra.
28 o 35 a seconda delle misure del letto, legate a corda e successivamente ricoperte da tela di iuta. L’imbottitura era di crine, foderata in tessuto traliccio. Tuttora Mario si occupa del restauro di poltrone e sedie
dell’800 e anni cinquanta.
Nel 1965 costruirono la loro casa lasciandola al
grezzo per dare priorità alla sistemazione dei locali
a pianterreno di circa 100mq, da adibire a laboratorio, tappezzeria e falegnameria.
Nel 1966 Mario e Bruno decisero di creare una
loro società portando ognuno le proprie esperienze
e tanta volontà di fare. Con difficoltà e sacrifici, con
l’aiuto di prestiti e finanziamenti, acquistarono i primi macchinari: una combinata e una sega a nastro.
Indirizzarono i loro obiettivi verso una produzione di
serie sia del mobile che dell’imbottito, soddisfacendo anche le richieste del mercato estero. Le consegne venivano fatte di persona, trasportando poltrone,
divani e mobili, inizialmente in Svizzera e successivamente in Austria e Germania dove si occuparono
prevalentemente nel rifacimento di tappezzerie e tendaggi nelle gelaterie.
Beniamino Naldo.
Fu un periodo questo di crescita e soddisfazione sia aziendale che economica. I guadagni però servivano in buona parte ad acquistare nuove macchine specifiche automatiche e per ampliare i locali di
lavoro e nel 1968 costruirono il primo dei tre capannoni, a cui seguì nel 1979 il secondo e l’ultimo
nel 1992. Negli anni ’90, a causa della crisi nei
mercati esteri, decisero di abbandonare la produzione
di serie, puntando a una produzione su misura basata sulla qualità e sul soddisfacimento delle esigenze
della clientela privata, prevalentemente locale.
Attualmente la ditta Naldo, oltre ai titolari che
continuano a lavorare nell’azienda, ha al suo attivo
nove operai e con i suoi due laboratori di falegnameria
e di tappezzeria, oltre al magazzino per il vario materiale e legname, produce arredamenti su misura per
abitazioni, bar e negozi; scale di legno, pergolati, serramenti in legno, divani, poltrone, tende da interno,
tende tecniche, tende da sole e tappezzerie in genere.
Una vita, come ha riferito Mario, di grande impegno e sacrificio ma in fiduciosa attesa di un cambio generazionale.
Mario e Bruno nella loro azienda.
Bollettino interparrocchiale
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NALDO VITTORINO
PIZ
Già nei lontani anni 1925-30, i fratelli Naldo, Vittorino, Egidio e Beniamino, figli di Luigi che faceva il
carpentiere, unirono la comune passione per il legno
e la sua lavorazione e iniziarono questa attività in un
grande locale che avevano costruito a Piz. Mettersi in
proprio a quei tempi significava accumulare molti debiti e per far fronte alle spese Egidio scelse di partire
per l’Africa e guadagnare i soldi per pagare i debiti, mentre Vittorino e Beniamino continuarono l’attività aiutati da diversi giovani apprendisti.
Negli anni ’60- 65, i fratelli, ognuno con la propria famiglia figli si separarono e si misero per conto proprio. Il capannone di Piz rimase ad Egidio che
assieme ai figli Antonio e Giancarlo portò avanti l’attività fino alla sua morte nel 1982. Il fratello Beniamino era mancato nel 1962, e Vittorino nel 1970.
Luigi, figlio di Vittorino, iniziò l’attività per conto suo insegnando l’arte che aveva imparato al figlio
adolescente Vittorino, chiamato come il nonno. Costruì un capannone proprio a lato della chiesetta di
S.Antonio a Piz e iniziò a produrre finestre, porte, scale e qualche mobile. Aveva recuperato una piallatrice
del 1921 che era una delle prime del suo genere in
provincia e che successivamente molti erano interessati ad acquistare per portarla in fiera, ma non è
stata mai venduta ed è tuttora relegata, assieme a
una quasi contemporanea sega circolare, nel magazzino dei ricordi.
Verso gli anni ’80 a Luigi era stato affidato un importante lavoro: la ricostruzione integrale del mulino
di Soverzene, di proprietà dell’Enel, che aveva richiesto un impegno e abilità non indifferenti in quanto il
collegamento delle varie parti lignee era tutto ad incastro, pezzetto per pezzetto, senza l’uso di una minima parte di ferramenta. E Luigi e il figlio avevano fatto un lavoro prezioso, facendo rivivere l’antico mulino.
Nel tempo e con i primi guadagni vennero acquistati altri macchinari, come una circolare e una
sega a nastro che, Vittorino acquistava all’insaputa
del padre dato che, a causa dell’esperienza vissuta agli
inizi dell’attività avviata con i fratelli, Luigi aveva particolare timore dei debiti, pur non mancando il lavoro.
Luigi lavorò fino al 1991, quando andò in pensione. Non riuscì a godersi il meritato riposo perché
morì un mese dopo.
Vittorino ha sempre portato avanti con passione
e notevole capacità questo mestiere trasmessogli dal
padre. Nel 2002 costruì un secondo capannone adibito ad essicazione del legno, a finitura e verniciatura con
oli naturali, al cui uso Vittorino è sempre più orientato, in sostituzione delle tradizionali vernici.
In questo nuovo capannone ci sono diverse
macchine; l’essicatore, la taglierina per i fogli per l’impiallaccio e altre utilizzate per oliare i pavimenti.
All’esterno, tra i due capannoni, c’è l’impianto di
smaltimento dei trucioli che vengono convertiti in tronchetti compressi, usati per il riscaldamento privato.
Luigi Naldo.
Vittorino Naldo.
Entrando nella bottega si riconosce subito l’ambiente dell’artigiano classico, tante tavole, tanti
trucioli e tante macchine: un tornio, una pressa, lo
strettoio, per incollare e unire le finestre, tre levigatrici, la foratrice e due seghe a nastro. Una di queste, la più vecchia in ghisa, ha una storia particolare. Durante la guerra, una soffiata che avvertiva i fratelli Naldo che qualcuno voleva impossessarsene, permise loro di smontare pezzo per pezzo la sega e nasconderla in mezzo ad una “meda de cane”. Arrivati tempi più tranquilli, la macchina venne rimontata e ancora oggi oltre a far bella mostra di sé, viene ampiamente utilizzata senza nulla invidiare alle
macchine più moderne.
Al lato destro dell’entrata del vecchio capannone,
a ridosso al muro, c’è un grosso tronco di larice a cui
Vittorino è particolarmente affezionato. Questo
tronco proviene da un larice vecchio più di 900 anni,
tagliato, quarant’anni fa, ai piedi delle Tre Cime di
Lavaredo e destinato a diventare il fondo delle casse da morto. Vittorino, che durante un’escursione, si
trovava di passaggio in quella zona proprio al momento del taglio, da animo sensibile qual è, si impietosì per la oscura fine a cui era destinata quella
bellissima pianta, e fece di tutto per portarsela a casa.
Questo grosso tronco di oltre un metro di diametro
e più di tre metri di lunghezza, sezionato in tavole
di 4-5 cm. di spessore, da quarant’anni, nonostante pioggia e sole è sempre solido e intatto, anche nel
suo valore ma non verrà mai utilizzato, per nessun
fine. Per Vittorino è prezioso come un cimelio e ogni
volta che lo tocca prova delle forti emozioni che gli
fanno accapponare la pelle, è come se il legno liberasse ogni volta un pezzetto del suo millenario carico di storia. Quando i valori, non sono solo economici e materiali, anche un albero può arricchire
interiormente.
I materiali usati da Vittorino nella sua attività sono
vari: pino, abete, larice, ciliegio, noce e rovere.
Negli anni passati veniva usato molto anche il
douglas un legno americano pregiato, che aveva la
caratteristica di non avere nodi e si adattava bene
per fare porte e finestre. Era costoso e ora non è più
richiesto.
Nel 2008, venne offerta a Vittorino la realizza-
zione di un’importante e impegnativa opera, come
molti anni prima era capitata al padre: il recupero del
vecchio mulino di Santa Libera a Salzan di Santa Giustina. All’origine, la struttura era molto grande e contava ben tre ruote di diverse misure a cui corrispondevano macine diverse: una per la farina gialla, una
per quella bianca e la terza, molto piccola, per separare la farina dalla crusca. Sono state realizzate ex
novo le parti in legno e i meccanismi in ferro non più
funzionanti dal 1980. Quest’ultimi sono opera del fabbro Arturo Vedana che abita ancora oggi, come da ragazzo, nelle case dov’era in attività il mulino di Piz.
Per costruire le “rode” di 3,00m x 60cm, sono state usate grosse tavole di larice locale stagionato, ottenute dal taglio di piante ricurve che si potessero
adattare meglio alla forma finale.
I “fus”, gli alberi di trasmissione di 5,13cm x 40cm,
sono stati ricavati da una pianta di rovere, individuata
ed abbattuta a San Gregorio nelle Alpi, poi tornita
e lavorata a mano.
In rovere sono state realizzate le “scu”, ossia le corone, di 1,60m x 12cm, mentre i denti, 14 elementi piccoli ma importantissimi, sottoposti a un notevole logorio sono stati realizzati con il duro e resistente
legno di corniolo della Valle del Mis.
Per le travature del “castel” interno, che sorregge le macine e il piano di lavoro, è stato usato il rovere, mentre per l’impalcato, in grado di reggere le
quattro macine di 10q.li ciascuna, è stato utilizzato
il larice locale, di grosso spessore, stagionato.
Il “rochel”, o pignone, del diametro di 50cm ha
le basi e l’anima in frassino e i denti in acacia recuperati nei nostri boschi.
Le canale esterne sono state realizzate tutte in
larice e rinforzate con telai in rovere forniti di cunei.
E’ stato un grande lavoro di studio per conoscere i sistemi di funzionamento e capirne i più intimi
segreti, di scelta dei materiali, di preparazione e infine di costruzione, assemblaggio e montaggio in
opera delle varie parti per far rivivere questo prezioso
pezzo di storia.
Il 27 marzo 2004 è stata macinata la prima farina del rinato mulino.
Vittorino, pur arrivato al pensionamento, continua con immutata passione la propria attività.
Sospirolo - Gron
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RINOVACASA S.a.s. di Vigne I. e C.
Via Regolanova 125
Anticamente la borgata era molto operosa essendo adagiata sulle rive del torrente “Mis”. L’acqua
del fiume attraverso un complesso di prese e di rogge, faceva funzionare la segheria “alla veneziana” del
nonno Luigi Vigne, il mulino a pale di Bacchetti Gino
e la fusina di Gaspere Bacchetti.
La segheria funzionava giorno e notte e nel ‘600
fornì anche il legname per i lavori di ristrutturazione e ampliamento della Certosa di Vedana, fondata nel 1456 dai padri certosini.
Nel 1928 il giovane Francesco Vigne iniziò anche
l’attività di falegnameria acquistando l’officina di Gaspere Bacchetti iniziandone un primo ampliamento.
Dalla derivazione delle acque a monte del ponte “Mis” ottenne la concessione per la produzione di
energia elettrica utilizzata per il funzionamento
della falegnameria e per gli altri usi della borgata.
Tra gli anni ’40 e ’50 Francesco Vigne, che amava insegnare e trasmettere la propria attività, ha formato oltre 89 allievi apprendisti.
Negli anni ’60, con la realizzazione di un ulteriore
ampliamento, venne inaugurata la zona commerciale
per l’esposizione dei mobili che è tutt’oggi in attività ed è gestita dalle figlie di Francesco, Ives e Elvi.
Dove un tempo era situata la segheria, negli anni
Francesco Vigne.
Alla sinistra il figlio Federico, Ives Vigne e Antonio Fornasier.
‘80 si è dato inizio all’attività della Ditta “Rinovacasa” di Vigne Ives e di Antonio Fornasier, che oltre alla
operante falegnameria, si occupa di porte, di serramenti e dei prodotti Internorm, svolgendo l’attività di consulenza e posa in opera di questi particolari
e pregevoli infissi ad elevato risparmio energetico,
in legno, legno alluminio e PVC. Tali serramenti sono
ideali per case a basso consumo, edifici costruiti con
protocolli ”CasaClima” o abitazioni passive, oltre ad
essere adatti anche a ristrutturazioni o semplici sostituzioni di serramenti dove si cerca una qualità superiore e delle garanzie assolute di affidabilità. Attualmente la Rinovacasa che conta nove dipen-
denti, si sta preparando al cambio generazionale con
il figlio Federico, organizzando un ammodernamento della mostra degli infissi sopracitati con l’allestimento di un nuovo Showroom ed un Reparto Tecnico che verrà inaugurato alla fine di settembre 2012.
Tutto questo nella convinzione che la novità e la ricerca di nuove soluzioni, unitamente alla professionalità e serietà del gruppo sono il punto di forza per
soddisfare una clientela oggi sempre più consapevole
ed esigente, dando alla Ditta, la garanzia di continuità
e prestigio oltre ad arricchire la storia produttiva di
questa semplice e suggestiva borgata.
Dbd
“Laorar no l’e’ sol fadiga”
Dal 29 giugno al 15 luglio presso
il Centro Civico di Sospirolo, è
stata allestita una mostra di
antiche foto che rievocano le
emozioni di un tempo lontano
nella terra sospirolese. Il filo
conduttore è stato il tema del
“laorar”, che non consiste solo in
“fadiga” ma anche in momenti
conviviali tra parenti, amici,
paesani.
Ogni immagine era
accompagnata da un breve
ricordo della persona che
generosamente ha prestato la
foto per l’esposizione. Un viaggio
nel tempo per scoprire quanti
sacrifici hanno fatto i nostri
predecessori. Originale anche
l’impostazione scenica della
mostra, che richiama un grande
cortile di ambiente rustico in cui
avviene uno scambio tra
passato e presente per capire
quanto la gente sospirolese sia
animata da spirito di sacrificio
per la propria terra natia.
Particolarmente apprezzato è
Ambientazione rustica della mostra fotografica.
stato il quadro, riprodotto da
una foto in bianco e nero, reso
più reale e vivo dai colori e dalla
luminosità dell’insieme. L’opera
intitolata “Le nozze d’oro”, datata
1909 del pittore Luigi Nono, è
esposta nella sala dei Matrimoni
del Municipio di Venezia.
Le circostanze rappresentate
nelle foto erano le più varie:
scolaresche, dal fronte di guerra,
gruppi di paesani in momenti
conviviali o di lavoro come il
bucato sulle rive del Mis, per
arrivare a foto di famiglie
emigranti all’estero o novelli
sposi. Numerosi sono stati i
visitatori che hanno potuto
apprezzare il lavoro frutto dei
ricordi e delle esperienze del
gruppo AUSER di Sospirolo. Le
foto presentate alla mostra
assieme ad altre, conservate
gelosamente dai possessori,
verranno raccolte in un volume
che sarà disponibile in un
prossimo futuro.
I.M.
“Le nozze d’oro” di Luigi Nono.
Bollettino interparrocchiale
12
Prima
Festa della Famiglia
BELLA! BELLISSIMA!
La FESTA DELLA FAMIGLIA, è stata una
delle più belle feste della nostra Comunità! La
celebreremo d’ora in poi OGNI ANNO NELLA
TERZA DOMENICA DI MAGGIO, sotto il tendone
innalzato davanti alla Chiesa di Sospirolo,
vera madre della storia della fede in questa terra; vicini al luogo dove riposano i nostri antenati…Se lo spazio sarà piccolo, vorrà dire che
LA FAMIGLIA DI FAMIGLIE SARA’ GRANDE!
Anzi spero che lo spazio diventi sempre più ristretto per il numero sempre più grande di Famiglie presenti!
BELLISSIMA FESTA per il clima che ha dominato ogni azione e illuminato ogni volto! Bisnonni, nonni, figli, nipoti, pronipoti, generi,
nuore, suocere, cognate, zii e zie, cugini…tutti
insieme, tutti uniti ai loro Capostipiti orgogliosi
della loro discendenza! Che GRANDISSIMO
DONO UNA VERA FAMIGLIA! Costi quel che costi: costruire UNA FAMIGLIA merita ogni sacrificio e ogni fatica! Sono le FAMIGLIE come
tali, le vere cellule della Comunità sia civile che
religiosa! Solo se abbiamo Famiglie unite, sicure,
felici, avremo un avvenire sicuro e sereno!
Per noi cristiani, la sorgente del vero AMORE è Dio! Senza di Lui l’Amore si esaurisce e langue: La processione delle Famiglie dal tendone, dove erano state accolte, verso la Chiesa per
la Messa, è stato uno dei momenti più significativi! La Messa festiva partecipata dalle famiglie ci ha dato tanta Speranza e Gioia per la sicurezza che Dio è con e nelle Famiglie! Anzi il
suo progetto è fare dell’umanità una vera FAMIGLIA DI FRATELLI!
Al pranzo sotto il tendone, dove ogni famiglia aveva il suo posto, tutto è stato di straordinario gradimento! Grazie ai cuochi, ai
tantissimi volontari, giovani e meno giovani che
si sono prodigati con grande professionalità, generosità e serenità nel servire il pasto a quasi
trecento persone! Non nomino nessuno perché
sicuramente dimenticherei, con dispiacere,
qualche nome o categoria!
Durante il pranzo una bella FOTO offerta
dall’AMICO DEL POPOLO, presente nel suo gentilissimo Direttore, è stata fatta e regalata ad ogni
Famiglia. Dopo pranzo una GRANDE LOTTERIA
animata dall’inesauribile e simpatico Sogne Mario (Vinta dalla famiglia di De Cian Agnese!).
Alla fine, la premiazione: la Famiglia più numerosa MENEGOLLA ATTILIO, quella più giovane CAPPELARI ALBERTO quella con più generazioni SOGNE FEDELE mentre i bambini si
divertivano, i partecipanti sono rimasti a lungo a chiacchierare tra loro, al suono di vecchie
melodie. ARRIVEDERCI ALLA TERZA DOMENICA DI MAGGIO 2013!
NON CI DIMENTICHIAMO
Il lunedì successivo, erano attesi in Casa Incontro, i nostri anziani che soggiornano nella
Casa di Riposo di Meano. Il tempo si era messo al brutto e quasi quasi dubitavamo della possibilità di avere in mezzo a noi i nostri amici che
sempre ricordiamo e amiamo! Così, quando sono
entrati sotto al tendone, al riparo di un gran temporale che infuriava da ore, i pulmini con una
ventina di loro, abbiamo esultato e li abbiamo
accolti con tutto il calore della nostra amicizia!
Che gioia averli ancora a Sospirolo per qualche
ora e intrattenerci con loro, rievocando tante vicende del passato e condividendo il peso del presente! Grazie al personale della Casa di Meano
per l’amore che mettono nella loro professione
e la delicatezza che hanno nel prodigarsi nel servirli! Tutti noi ne siamo rimasti colpiti e entusiasti! Il pranzo consumato insieme a ospiti e
paesani, è stato il segno del profondo legame
che unisce la gente di Sospirolo.
Anche per questa bella esperienza, dobbiamo ringraziare tutti i volontari, uno più bravo
dell’altro!
E desidero terminare, ripetendo ciò che sento nel cuore: SOLAMENTE PERCHE’ HO CREDUTO NEL VOLONTARIATO DELLA NOSTRA
GENTE, HO DECISO LA FESTA! GRAZIE!GRAZIE!GRAZIE!
Sospirolo - Gron
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Bollettino interparrocchiale
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Gara mountain bike
“Coppa Comune di Sospirolo”
Si è svolta il giorno 25 aprile, nella cornice di
Sospirolo, la Gara di mountain bike specialità XCO,
valida anche come quarta prova del circuito Veneto
cup. Due i circuiti proposti, 5 km per le giovanili
(dislivello 268 metri), 6,9 km per senior e master
(dislivello 322 metri). Su un percorso impegnativo
costellato di passaggi tecnici e reso ancor più
difficile dal fango, che ha caratterizzato le discese
del tracciato, si è assistito ad una corsa davvero
appassionante. Messe alla prova le doti di guida dei
368 bikers al via; tutti hanno affrontato con grinta e
coraggio una gara impegnativa, in particolare i più
giovani che non si sono risparmiati nella prova
valida per il Triveneto Giovanile.
L’organizzazione della manifestazione ha visto come
protagonisti attori del territorio, Comune e Pro loco,
e associazioni del mondo sportivo, come ASD
BETTINI BIKE TEAM e il suo dirigente Carlo Barp, che
ha portato nel suo paese la prima edizione di questa
Coppa ciclistica.
I premi erano costituiti da una cassetta colma di
prodotti tipici del luogo e la gara si è conclusa con
un pasta party per tutti i concorrenti. La buona
riuscita di questa manifestazione è di buon auspicio
per il ripetersi della gara anche il prossimo anno.
Ilenia Moretti
Pellegrinaggio foraniale
a San Gottardo
Domenica 6 maggio si è tenuto il tradizionale
pellegrinaggio delle parrocchie della Forania di
Sedico, con meta la chiesa di S.Gottardo, luogo di
culto nei secoli in particolare da chi è sofferente alle
gambe. Dal punto di partenza a Ponte Mas, i
pellegrini si sono incamminati, recitando il rosario e
le litanie fino a giungere all’antica chiesa per la
messa concelebrata alle ore 16. Quest’anno è stata
introdotta una novità, parte dei partecipanti al
pellegrinaggio si sono incamminati da Bribano a
mazzogiorno, attraversando il suggestivo percorso
delle antiche rogge, con una sosta per il pranzo al
sacco e proseguendo fino a Ponte Mas per riunirsi al
resto dei pellegrini e raggiungere la chiesa di
S.Gottardo. La giornata piovosa non ha concesso
tregua, pur tuttavia la pioggia incessante non ha
fermato i volonterosi fedeli al Santo.
San Gottardo nacque il 5 dicembre del 959 in Baviera
e fu Vescovo in Sassonia fino alla morte avvenuta il 5
maggio 1038, giorno che ancora oggi lo ricorda e lo
invoca nei casi di infermità fisiche. Si ritiene che il suo
culto sia stato tramandato fino a noi, dai mercanti
tedeschi che trasportavano le loro merci lungo la
valle del Cordevole. A testimonianza di questa fede,
sulla parete di sinistra del coro della chiesa a lui
dedicata, sono appese decine di stampelle, gli ex voto
di persone guarite per sua intercessione. Fede che
ancor oggi anima i molti fedeli del luogo e non solo
che lo pregano.
Dbd
Giornata mondiale pro malati di lebbra
Il nostro cuore è grande: riesce a sentire le sofferenze e la povertà dei malati più dimenticati e poveri! Le persone malate di lebbra non fanno notizia e sono milioni! Non commuovono
lo sguardo del prossimo, sono ripugnanti! Non attirano l’attenzione, puzzano di morte! MA
SONO PERSONE! Sono mamme, papà, bambini come i nostri! Con la stessa sensibilità!...Gesù
li vuol avvicinare ancora e lo fa attraverso noi! Anche quest’anno parecchie nostre donne hanno fatto bende di cotone e copertine di lana per aiutarli nel recuperare un po’ di salute: abbiamo potuto spedire in Costa d’Avorio, attraverso il centro Missionario di Gorizia, più di un
quintale tra bende e coperte, tutte fatte a mano! Una grossa parte le hanno fatte alcune donne di Falcade,…rimaste contagiate dalle Giornate Mondiali del passato.
Chi non ha fatto bende o coperte, ha donato un contributo per le medicine e i mezzi ausiliari necessari alla vita dei malati. 500 Euro li abbiamo spediti in Costa d’Avorio, 500 li abbiamo
donati al Gruppo AMICI DI ROUL FOLLERAU di Bologna.
Sospirolo - Gron
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L’A
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ATTIVITÀ PARROCCHIALI
Il catechismo dei ragazzi delle medie
Il gruppo dei ragazzi delle medie ha organizzato il “Pozzo di San Patrizio” che consiste in un grande scatolone pieno di sorprese,
con giochi e oggetti incartati in fogli di giornale, che si pescano al costo di 1euro il pezzo e il cui ricavato è stato devoluto alla missione diocesana in Niger.
Nei giorni precedenti gli stessi ragazzi assieme alle loro catechiste hanno fatto visita ai
rifugiati ospiti presso l’albergo Rosolin per portar loro a nome di tutta la comunità gli auguri
di Buone Feste e Buon Soggiorno. Alcune di
queste persone, che lavoravano in Libia e sono
scappate a causa della guerra, sono cristiane,
altre musulmane e sono state invitate, dai ragazzi, alle nostre feste.
Queste sono le impressioni che i ragazzi
hanno tratto da questo incontro:
• Noi a Sospirolo ospitiamo le persone volentieri, ma abbiamo un’occhio di riguardo per
loro dopo aver saputo quello che hanno fatto
nei centri di accoglienza. ANDREA C.
• Mi hanno fatto pena perchè sono costretti
a stare chiusi nelle loro stanze tutto il giorno
e ormai da mesi! Avrebbero tanta voglia di lavorare e di rendersi utili anche per la comunità. MARTA
• Queste persone sono state parcheggiate
là senza la possibilità di fare qualcosa. Sapendo
quello che hanno fatto nei centri di accoglienza
avevo un pò di paura però alcuni si sono dimostrati abbastanza socievoli. ILARIA.
• Accoglienza per me significa accogliere
qualcuno facendolo sentire a proprio agio. CRISTINA
• Ospitalità per me significa aiutare qualcuno e dargli da mangiare ed un posto dove stare. Io vorrei costruire una casa per i poveri e
i bisognosi. GIULIANO
• Mi ha colpito il fatto che non si conoscevano tra di loro. E’ stato bello conoscerli per
vedere le loro caratteristiche. Certi erano timidi
ma certi volevano comunicare. MARIA
• Le mie impressioni sono state positive e
molto diverse da come m’immaginavo. Mi ha
impressionato il fatto che non si conoscessero molto. M’immaginavo che fossero più chiusi, invece sapevano più lingue e scherzavano
con noi come se ci conoscessimo già. Non credevo nemmeno che alcuni di loro fossero cristiani. ANONIMO
• Mi ha molto colpito il modo gentile con cui
ci hanno accolto, perchè credevo che fossero meno
socievoli, e meno simpatici. ANDREA M.
I ragazzi assieme alle loro catechiste hanno fatto visita
ai rifugiati ospiti presso l’albergo Rosolin per portar
loro a nome di tutta la comunità gli auguri di Buone
Feste e Buon Soggiorno.
• Mi hanno colpito molto i caratteri diversi
tra loro, c’era uno molto riservato che stava in
disparte, un altro invece era molto cordiale e
divertente, gli altri cercavano di adeguarsi alla
nostra presenza visto che erano abituati a stare sempre da soli. STEFANO
• Secondo me è giusto accogliere questi ragazzi e non emarginarli perchè sono persone
come noi. MICHELE
• Io penso che noi possiamo essere educati
e gentili con gli altri. GABRIELE
La rappresentazione del “Natale Vivo”
Nella chiesa parrocchiale si è svolta la rappresentazione del “Natale Vivo”
con i ragazzi del Catechismo. Non è stata una recita, ma un rendere viva
una delle più belle pagine del Vangelo: il Natale di Gesù. I ragazzi delle
elementari, molto coinvolti, non si sono solo immedesimati nei
personaggi del Presepe ma ne hanno esternato emozioni, gioie e difficoltà
degli stessi. Hanno impersonato angioletti, pastori, soldati e albergatori,
chi nel ruolo di Giuseppe, di Maria, degli Angeli Gabriele – Michele Raffaele, di Erode, della consorte Erodiade, di Zaccaria ed Elisabetta e dei
tre Magi. Gesù bambino non poteva essere impersonato che da un
bambino buono come il piccolo Davide Triches, nato il 5 ottobre del 2011,
che malgrado la confusione ha continuato la sua dolce nanna.
La rappresentazione semplice e spontanea del Presepe Vivente, riproposta
per il quarto anno, ha lo scopo di far riflettere sui veri valori del Natale,
molto diversi da quelli che la società consumistica propone e giunge ai
nostri ragazzi attraverso tv, pubblicità, vetrine ed altro.
Molte le persone presenti, parenti, amici e conoscenti tutti emozionati ad
assistere a questo momento gioioso della nascita di Gesù, fatto con molta
semplicità e spontaneità come solo i bambini riescono a fare.
Bollettino interparrocchiale
16
Premiazione dei “Presepi poveri ma belli”
Anche quest’anno, come negli anni precedenti, in molti hanno
accolto la proposta di don Alfredo, assemblando i materiali più vari
(dalla carta, al legno, dalla stoffa, al sughero, dalle conchiglie alla
pasta…) sulle tavole di appoggio fornite al momento dell’iscrizione.
Gli allestimenti realizzati, tutte composizioni originali e ricche di
significato, hanno rispettato lo spirito dell’iniziativa: raffigurare con
materiali poveri, possibilmente di recupero, la scena della natività,
per testimoniare i valori semplici ed essenziali che stanno alle radici
del Natale cristiano. Hanno partecipato alla rassegna ben 22
“opere” di ingegno, fantasia, manualità e creatività personale. I
presepi sono stati esposti nella chiesa di Sospirolo nei giorni
precedenti il Natale e sono stati tutti ammirati, apprezzati e molto
votati dai numerosi visitatori durante le feste.
Tutti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione e lode per
l’impegno. Tre sono stati particolarmente evidenziati: la colorata
composizione di zucche ed altri ortaggi messi insieme dalla
giovane Bianca Pilotti di Oregne, il lavoro raffinato fatto con
legnetti e schegge da Saverio Dalla Mora di San Zenon e il
significativo assemblaggio di pezzi di giornale opera di Giacomo
Moro, anch’esso abitante a San Zenon.
Giornata per la vita
XXXIVª Giornata per la vita. Alla messa
erano presenti diversi bambini nati e battezzati nel 2011 e alcune mamme in attesa della nascita del loro figlio. Ai bambini è stata
regalata una primula, che da diversi anni ormai è diventata simbolo di questa giornata,
come augurio per una serena crescita e una
VITA felice. Altre piantine sono state vendute e il ricavato, 650.00euro, sono stati inviati al Centro Aiuto alla Vita di Belluno. Per
quanto riguarda l’Adozione Prenatale del Progetto Gemma, con la quale si sostiene una
Giornata per la Vita.
mamma in difficoltà, è stata sottoscritta
un’adozione al Centro Aiuto alla Vita di Milano, inviando la somma di 1440.00euro,
eguale somma sarà inviata alla nascita del bambino\a. Questa è la terza mamma e il terzo bambino che le nostre due comunità hanno adottato e aiutato, dopo Desirè e Isabel.
Sono 331 i Centri di aiuto alla Vita sparsi in tutta Italia, che assistono in vari modi
bambini e mamme che vivono situazioni di
disagio e dal 1975, data di fondazione del primo centro di Aiuto alla Vita, 130mila bambini hanno potuto nascere e crescere.
Nel 2011, il C.A.V. di Belluno ha aiutato
22 mamme con i rispettivi bambini nati nel
corso dell’anno, per due di loro è stato attivato il Progetto Gemma. Il C.A.V. di Feltre ha
aiutato 16 famiglie e attivato due Progetti
Gemma. Sono molte e ammirevoli le iniziative in difesa della vita, promosse da singoli, associazioni e movimenti. E’ un servizio
spesso silenzioso e discreto, che però può ottenere risultati prodigiosi ed è un esempio dell’Italia migliore, pronta ad aiutare chi si trova in difficoltà.
Sospirolo - Gron
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Festa di San Pietro e Paolo
“Concerto di san Piero” con la presenza del “Coro Monti del sole” diretto da Luca Lotto e il “Coro Oltrepiave” di Vigo di Cadore diretto da Arduino De Donà.
Nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo si
è tenuto il “CONCERTO DI SAN PIERO” con la
presenza del “CORO MONTI DEL SOLE” diretto
da Luca Lotto e il “CORO OLTREPIAVE” DI
VIGO DI CADORE diretto da Arduino De Donà.
Due performance eccezionali per questi due
cori di montagna, che hanno intrattenuto il numeroso pubblico presente con canti provenienti
dal loro vasto repertorio, maturato in molti
anni di attività in Italia e nel Mondo. Le offerte libere della serata sono state destinate alle
popolazioni terremotate dell’Emilia.
Durante la pausa è stato presentato il progetto di restauro del soffitto della Chiesa e delle parti in cedimento del presbiterio, da parte
dell’Architetto Mauro Vedana, ed è stata esposta la prima tela restaurata dalla Restauratrice Mariangela Mattia. Il lavoro di recupero del
soffitto della Chiesa è molto complesso e ri-
chiederà interventi in più parti, in particolare
sopra l’asbide per poter togliere l’attuale velo
che protegge da cedimenti dei calcinacci caduti
nel 2008 e sopra le vetrate della stessa zona.
Interessante e noto a pochi l’uguaglianza della pianta del presbiterio con quella della Chiesa della Santa Croce a Firenze, una similitudine che si può scorgere sovrapponendo le
piantine delle due Chiese. Per quanto riguarda la tela del 1500 proveniente dalla Chiesetta di Santa Giuliana si tratta di una pala dalla forma atipica raffigurante la Vergine con accanto in ginocchio probabilmente S. Agostino
e sulla sinistra S. Daniele che regge un volume e la palma del martirio. Lo stato dell’opera era molto precario e il restauro ha riportato l’opera allo splendore di un tempo.
Sia la tela che i progetti di restauro della
Chiesa sono esposti nella Chiesa Parrocchiale in
modo tale che anche i parrocchiani si sentano
partecipi della valorizzazione di questi beni artistici. È stato un momento importante non solo
per la bellezza dei canti ascoltati ma anche per
il valore culturale dei lavori di recupero del patrimonio artistico della nostra Parrocchia. Il 29
giugno è stata celebrata la Santa Messa di S. Pietro e Paolo, con la presenza dei sacerdoti della
Forania, don Cesare, don Costantino, don Giuseppe, don Paolino e don Giacomo. Don Alfredo ha sottolineato la centralità di Pietro e Paolo, due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa
del primo secolo così come nella costruzione di
quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. E ha infine richiamato
l’importanza del sostegno di ogni persona alla
Chiesa di Cristo affinchè le “porte degli inferi non
prevarranno su di essa”.
Pilotti Day
La grande FAMILY-PILOTI si
è ritrovata insieme il 5
febbraio 2012 per
rinsaldare i propri legami
affettivi e festeggiare i
propri traguardi famigliari.
Una bella parte della
numerosa “tribù” si è
ritrovata anche in chiesa
durante la Messa per
ringraziare il Signore e
chiederne la Benedizione.
Un caloroso augurio da
tutti i lettori del Bollettino!
Bollettino interparrocchiale
18
Lavori in programma nella chiesa di Sospirolo
In questi mesi, dopo aver consultato e avuto il parere
favorevole del Consiglio per gli Affari Economici della
Parrocchia, è stato dato il via definitivo al restauro delle sette
tele antiche già nella vecchia chiesa di Sospirolo e al Progetto
di intervento al soffitto della Chiesa Parrocchiale.
Per la Festa di San Pietro e Paolo, la prima tela completamente
restaurata è stata presentata alla Comunità, che ne ha preso
visione con grande soddisfazione. Su un apposito pannello si
poteva seguire tutta la storia del recupero attraverso fotografie
dei momenti più delicati e importanti. Ora la Restauratrice si è
già messa al lavoro sulla seconda tela, molto importante e
bella: la Pala dell’Altare della Madonna dei Battuti.
Per la stessa festa dei nostri Patroni, l’Architetto Mauro Vedana,
al quale era stato affidato il lavoro, ci ha illustrato sia a voce
che su pannelli, lo studio per l’intervento al soffitto della
Chiesa. Molto chiaro e dettagliato, prevede una spesa di circa
50.000 Euro per un intervento completo e sicuro. Aspettiamo
ora il Progetto definitivo per presentarlo alla Commissione di
Arte della Diocesi e poi alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di
Venezia. Quando il tutto sarà approvato, allora chiederemo un
contributo sia all’8 x mille sia alla Regione speriamo bene!
Nel frattempo si sta portando avanti da parte del Comune, il
progetto di sistemazione delle Campane. Un intervento
urgente e necessario per la sicurezza del campanile, ma
troppo costoso per la Parrocchia. La spesa si aggira sui 45.000
Euro!
Tempo di Rogazioni
Ogni anno celebriamo le giornate delle Rogazioni con sempre maggiore partecipazione ed entusiasmo, soprattutto se il tempo aiuta! Quest’anno ci ha
ostacolato solo al Lago del Mis, quando ci siamo recati ad invocare la Benedizione del Signore sulle acque. Ma il Maurizio ci ha aperto il bar e con un buon
brulè caldo siamo ritornati alle nostre case contenti di aver sfidato la giornata ventosa e fredda! Che il Signore ci mandi sempre l’acqua “limpida e casta” come la chiamava San Francesco!
Il giorno dopo, la Processione delle Rogazioni, è partita dal Capitello del Cristo di San Zenon e attraverso la campagna siamo arrivati al Cristo di Campaz.
Non solo abbiamo invocato i Santi e pregato per la madre terra che ci nutre,
ma anche pregato per coloro che giorni prima ci hanno distrutto i due capitelli, compiendo un atto vile, infame e sacrilego, inconcepibile nel nostro territorio! Ho denunciato ai Carabinieri il fatto compiuto di notte da ignoti, ma
più che la condanna dei responsabili, ci preme la loro conversione e il loro pentimento!... Dopo la Messa celebrata sotto il portico di Zanolla Romano, ci siamo rifocillati alla tavola che con straordinaria generosità e accuratezza ci aveva imbandito! Grazie ancora!
Il Terzo giorno di Rogazione ci ha portati in Processione dalla Chiesa Parrocchiale
alle roccette di Peramula, passando per il vecchio abitato Selle. Dall’alto delle roccette sopra i Tonet, si domina tutta la valle sottostante: è lì che abbiamo
celebrato la Messa e data la Benedizione a tutta la Comunità di Sospirolo. Ner ritorno ci siamo fermati a benedire il bel Crocifisso all’innesto con la
strada tagliafuoco, proveniente da Selle messo a dimora da Sogne Giancarlo, che ringraziamo ancora di cuore per l’ottima accoglienza!
Sospirolo - Gron
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Il fioretto di maggio
l mese di Maggio è dedicato alla celebrazione del Santissimo Rosario alla Vergine
Maria e quest’anno il filo conduttore di ogni
sera è stato il fioretto delle famiglie. Alcune
famiglie, in rappresentanza di ciascuna frazione parrocchiale, hanno guidato la recita del
Rosario portando ad ogni mistero le proprie
riflessioni.
Al termine, la stessa famiglia, condivideva con i presenti, le esperienze vissute, preghiere particolari, grazie ricevute e ricordi d’infanzia legati alla devozione a Maria. Tutte
esperienze che testimoniano la devozione presente e diffusa in molte famiglie della nostra
comunità, che vede in Maria una guida e madre in ogni momento della vita, anche se segnata da difficoltà.
I santuari Mariani di Czestochowa, Medjugorie, Lourdes e altri hanno segnato positivamente la vita di alcuni presenti, consolati dalla vicinanza della Madonna in momenti di sofferenza sia propria che di persone a
loro vicine.
Quante grazie sono state elargite anche tra
noi fedeli di Sospirolo: al grido di “Mamma”,
rivolto alla Vergine, un giovane emigrante,
I
dopo essere caduto accidentalmente nelle acque del Nilo, si è salvato, pur non sapendo
nuotare; la preghiera di una madre per salvare il figlio da una malattia che sembrava
non dare scampo, ha avuto la grazia.
Altri presenti hanno ricordato momenti
dell’infanzia legati alla preghiera mariana: il
Rosario è stato spesso associato nei ricordi
come un’occasione per ritrovarsi tutti insieme, anche più famiglie in una preghiera comunitaria e per i piccoli un’occasione di divertimento post preghiera.
La figura di Maria non è marginale nelle nostre famiglie, anzi è spesso di riferimento
nella quotidianità, a lei si volge lo sguardo per
poter imitare il suo cammino di santità, in particolare il suo “eccomi” alla chiamata del Signore.
La venerazione si esprime anche verso immagini della Madonna e Aurelio Sacchet ha
portato una testimonianza legata a una tela
raffigurante una Madonna che presenta caratteri della religione ortodossa. La tela portata in chiesa per l’occasione, è originaria dell’Albania ed è stata portata a Oregne da un vicino di casa di Aurelio, Giuseppe Visentini, che
si trovava in quel paese durante la guerra. Prima di incamminarsi per ritornare in Patria, Visentini che si trovava in un paesino bombardato era entrato in una chiesa diroccata e,
tra le macerie ha visto questa Madonna abbandonata, ha raccolto la tela, l’ha ripiegata
per farla stare nello zaino dove aveva raccolto
le sue cose ed ha attraversato boschi e zone
disabitate per non venir catturato. Nel 1943
è arrivato a Oregne, ma è stato fatto subito prigioniero come disertore e portato nelle carceri di Baldenich, da li avrebbe dovuto proseguire per Bolzano ed essere internato in un
campo di concentramento, dove per fortuna
o per un miracolo, Giuseppe non giunse mai
ma ottenne la liberazione, convincendosi
che il merito fosse della sua Madonna. Si erano salvati a vicenda. Da allora la bellissima
tela è conservata nella chiesetta di S.Tiziano
a Oregne.
Al termine di ogni rosario è stato proposto da don Alfredo, un fioretto per il giorno
successivo: pregare per tutti quelli che non
hanno un lavoro, per coloro che sono costretti
a causa di varie disabilità a non poter svolgere nessuna attività, e anche per quelli che
non hanno voglia di applicarsi; pregare per
le famiglie che stanno vivendo grosse difficoltà, in particolare per una famiglia di nostra conoscenza che è nel disagio e non solo
economico, perché possa trovare un po’ di serenità; riuscire a far meno della TV almeno per
un’ora; andare a trovare una persona anziana e farle compagnia; stare mezza giornata
senza mangiare dolci; mettere davanti al crocifisso un cero acceso e un fiore (il giorno prima, l’8 maggio, a San Zenon erano stati oltraggiati due crocifissi di cui uno per la seconda volta e benedetto due settimane prima);
far sorridere una persona per donare un momento di gioia e entrare in chiesa e stare in
silenzio, (sarebbe bello farlo sempre).
Infine, scrivere una preghiera, un’invocazione o una supplica a Maria da introdurre in una cassettina.
La celebrazione del mese di Maggio si è
conclusa con una cerimonia molto sentita, in
particolare per i bambini della Prima Comunione: le loro mamme hanno portato in processione la statua della Madonna intorno alla
Chiesa e vicino al capitello, dove sono state
bruciate le intenzioni dei fedeli, raccolte durante il mese. La fiamma ha portato verso l’alto queste preghiere, che certamente la Nostra
Madre saprà accogliere e intercedere presso
suo Figlio.
ILENIA E DELIA
Bollettino interparrocchiale
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RINNOVO CONSIGLIO PASTORALE
RINNOVO CONSIGLIO PASTORALE
Il primo incontro del rinnovato Consiglio
Pastorale Parrocchiale è iniziato con l’ascolto della Parola di Dio dal Vangelo della Domenica della Misericordia e un momento di
preghiera affinché lo Spirito Santo illumini i
componenti per questo servizio di carità per
la comunità.
Il Parroco ha illustrato le fasi che hanno portato ad avere 12 candidati eletti nel CPP.
L’iter di elezione ha seguito queste fasi:
- Il 25 Febbraio 2012 è stata distribuita una
lettera con la spiegazione di tutte le fasi per la
elezione;
- Pre-elezione con una scheda dove si potevano indicare fino a 5 nomi e spoglio delle
schede effettuato dal Consiglio precedente;
- I primi 20 nominativi sono stati posti in
una scheda in ordine alfabetico e distribuita alle
famiglie grazie alla collaborazione degli incaricati alla distribuzione del bollettino e poi ritirate entro il 30 marzo 2012;
- I primi 12 eletti sono entrati a far parte del
nuovo CPP. In totale sono state raccolte 457
schede, quelle fuori tempo massimo non sono
state considerate; 13 le bianche e nessuna scheda nulla.
Gli eletti attuali rappresentano gran parte
del territorio della Parrocchia e delle associazioni,
per le frazioni non rappresentate sarà nominato un nuovo membro su indicazione del Parroco,
che può sceglierne 3. Gli eletti sono: Buzzatti
Alberto, Casanova Daniele, Case Alvise, Caviola Enzo, De Cian Rachele, De Zanet Denise, Furlanetto Giuseppe, Moretti Ilenia, Moretti Itala, Pellizzari Paolo, Poloni Felicita, Viel
Sara. Il Diacono Piccolin Gianni e il Parroco
Don Alfredo Levis sono membri di diritto.
C’è stata la lettura dello Statuto che disciplina il funzionamento di questo organo consultivo nella vita parrocchiale, con alcuni accenti in particolare sul fatto che tutti sono corresponsabili della Parrocchia in comunione con
quanto propone la Diocesi e la Chiesa, devono
RINGRAZIAMENTI
Ai membri del Consiglio Pastorale
scaduto, i nostri fraterni
ringraziamenti per l’impegno
generoso e puntuale sostenuto in
questi anni! GRAZIE!
La partecipazione soprattutto alle
riunioni delle Commissioni, sono state
ricche di sollecitazioni e di grande
sensibilità! Parecchi di voi erano già stati eletti più volte nel Consiglio, segno della grande stima
che la Comunità ha nei vostri confronti. Ci rivedremo sicuramente in altre votazioni!
essere animati dallo spirito di servizio e individuare gli ostacoli da eliminare affinché si guardi alla fede con speranza.
Verrà in seguito nominato un membro del
consiglio di amministrazione nel CPP.
Su indicazione unanime sono stati eletti Segretario Ilenia Moretti, mentre Paolo Pellizzari Rappresentante nel Consiglio foraniale.
Le riunioni saranno 4 durante l’anno, o di numero superiore secondo le esigenze contingenti.
I Consiglieri hanno espresso il desiderio che
si affrontino i seguenti argomenti:
- Giovani e Adulti: incontro tra generazioni
- famiglie
- Giovani, iniziarli alla Fede e Continuare il
Cammino
- Le coppie giovani
- Cercare di capire perché non si va a Messa e sensibilizzare
- Relazione tra Giovani e Adulti
- Tra Chiesa e Persone
- Difficoltà dei Giovani ad avvicinare la
Parrocchia e viceversa
- Un Incontro con le persone più anziane
- La Messa
- Creare Ambiti di coinvolgimento Famiglie
nella Parrocchia
- Avvicinamento Giovani e attività per Giovani
- Sistemazione della Chiesa (Tetto)
- Liturgia Domenicale
- Coinvolgere Bambini Giovani in Attività
Parrocchiali
- Proporre argomenti per coinvolgere le famiglie
- Trovare proposte per i ragazzi
ILENIA MORETTI
Verbale n.2 della riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale- 16 Giugno 2012
Presenti : Don Alfredo Levis, Diacono Piccolin Gianni, Buzzatti Alberto, Casanova Daniele, Caviola Enzo, De Cian Rachele, De Zanet Denise, Moretti Ilenia,
Moretti Itala, Poloni Felicita, Viel Sara
Assenti giustificati: Furlanetto Giuseppe, Case Alvise, Pellizzari Paolo
Ora di inizio riunione: h.15
La riunione del 16 Giugno è iniziata con un breve spazio dedicato alla preghiera guidati da Don Alfredo, che ci ha proposto una riflessione inerente il Vangelo della Undicesima Domenica del Tempo Ordinario. Il Buon Pastore ci guida
e semina in noi il seme del Regno di Dio, che cresce silenziosamente. Prima c’è
stata anche la preghiera del Salmo della Domenica recitato insieme.
L’Ordine del giorno prevedeva questi punti: 1.Esame delle attività programmate. 2. Festa di San Piero. 3. Attivita’ estive. Varie
Le attività programmate nella prima riunione del Consiglio sono state la festa della famiglia e il fioretto del mese di Maggio.
La partecipazione delle famiglie al fioretto è stato coinvolgente ed è stata
un’esperienza condivisa con altri anche nel conoscere la devozione mariana di
chi ha proposto il proprio fioretto. Si auspica che questa possa essere l’inizio di
un coinvolgimento delle famiglie anche in altre esperienze, il Rosario possa educare alle altre preghiere liturgiche.
La festa della famiglia del 20 Maggio, che si ripeterà ogni anno nella terza
domenica di Maggio, ha raggiunto l’obiettivo che si era posta, ovvero quello di
riunire le famiglie del comune, e si conferma la volontà di ripeterla sempre nella stessa locazione, finché il numero dei partecipanti lo permetterà.
Viene data comunicazione del Concerto di San Piero il giorno 23 Giugno h
20.45, con anche la presentazione del progetto di restauro del soffitto della Chiesa e della tela restaurata della Chiesa di Santa Giuliana del 1500; e della S.Messa per i Patroni il giorno 29 Giugno.
Le attività estive vedranno impegnati gli Scout con le uscite del Reparto e
dei Lupetti, e i campeggi delle Medie in Val Morel dal 29 Luglio al 5 Agosto,e delle Elementari a Cereda dal 2 al 8 Settembre.
A Gron ci sarà il Grest per i ragazzi delle due Parrocchie dal 16/07 al 15/08
Si propone per il prossimo anno di fare delle iniziative per le famiglie, ad esempio un pic nic comunitario in montagna, per stare insieme con momenti di preghiera e di svago.
Viene data lettura degli argomenti proposti dal consiglio pastorale per l’anno 2012, predominante è il problema di avvicinare i giovani, ma la questione tocca il ruolo della famiglia nell’educazione alla frequenza delle attività parrocchiali
e della S.Messa
Per il Giorno della Trasfigurazione del 6/08 si terrà una S.Messa in località
San Daniele.
L’assemblea si scioglie con una preghiera alla Madonna.
La Segretaria, Ilenia Moretti
Sospirolo - Gron
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ATTIVITÀ GRUPPO GIOVANI GRON 2012
nche per quest’anno abbiamo terminato gli
incontri del venerdì sera (il Gruppo si ritrovava in Canonica tutti i venerdì alle ore
20.30) del Gruppo Giovani Gron: varie le serate dai temi diversi: dai confronti aperti ai giochi, alla proiezione di un film o l’organizzazione di progetti a favore della Parrocchia. Abbiamo cercato di far gravitare il tutto intorno
ad un unico centro: Gesù Cristo; quest’anno in
modo particolare con la parabola degli operai
mandati nella vigna (Mt 20,1-16).
Ecco gli appuntamenti del tutto particolari, oltre ai consueti del venerdì, di cui siamo stati protagonisti.
Il 29 ottobre si è tenuta la nostra prima
“uscita” a Col Cumano in occasione dell’incontro con John Pridmore, “Il Buttafuori di
Dio”: un uomo londinese che dopo aver lavorato come buttafuori in una discoteca ed essersi trovato coinvolto in crimini e rapine, ha
sentito la voce di Dio che lo ha portato a cambiare la sua vita e a scrivere un libro, uscito
da poco anche in Italia.
Il 5 dicembre, San Nicolò non si è dimenticato di passare e noi lo abbiamo accompagnato dai bambini, per la consegna dei
doni tanto attesi, dai nonni e dalle persone
sole, a cui abbiamo rivolto una parola di conforto e i nostri auguri.
Grande novità di quest’anno è l’aver riproposto il Concorso Presepi dal titolo “Gesù
nasce…da noi!”, che ha visto partecipi un buon
numero di famiglie (il prossimo Natale spe-
A
riamo aumenti!!!) e che si è concluso il 6 gennaio con la Benedizione dei bambini, le premiazioni e la consegna di un piccolo ricordo!
Febbraio: mese di carnevale, mese di crostoli!! Ci siamo ritrovati nei panni dei “pasticceri” per un pomeriggio e abbiamo preparato con le nostri mani squisiti crostoli (grazie anche a Melita intervenuta in nostro soccorso per la frittura!) che sono stati poi venduti durante le due S. Messe di domenica 19
febbraio. Il ricavato è stato notevole grazie all’offerta di molti parrocchiani, e sarà utilizzato per la realizzazione del campetto di pallavolo e dell’altalena, svaghi ormai “indispensabili” ai bimbi e ai ragazzi soprattutto
in vista del Grest in cui noi saremo impegnati
come animatori!
Ad aprile abbiamo partecipato all’incontro “ La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra giovani e la fede” promosso
dall’Ufficio Scuola della Diocesi di BellunoFeltre. Il relatore, don Armando Matteo, ci ha
fatto riflettere sulla nostra fede e sui motivi
per cui, spesso, dimostriamo di essercela dimenticata.
Nei venerdì sera all’insegna di tornei di
calcetto, di giochi da tavolo, di film e di riflessioni riguardo a temi attuali, (tutti terminati con un buon tè, una fetta di torta o qualche biscotto!) abbiamo potuto verificare che
lo stare insieme, con una certa costanza e serietà, ci ha aiutato a crescere come persone.
Siamo molto felici per le mete raggiunte,
8 giugno, ultimo incontro prima delle vacanze.
per gli insegnamenti che ognuno nel suo piccolo è riuscito a trasmettere e per le soddisfazioni avute; siamo felici per esser riusciti
a “far qualcosa” anche per la nostra Parrocchia, che sempre più necessita della presenza dei giovani.
Ora siamo fiduciosi che qualche altro/a
giovane si unisca a noi… d’altra parte, una serata con gli amici è sempre meglio di una serata davanti alla TV o al computer…, no? Dopo
aver rinforzato i legami tra di noi, il prossimo anno speriamo di riuscire a dare al nostro
Gruppo anche un respiro diocesano, attraverso
la partecipazione a tutte le proposte formative che giungono dalla Pastorale Giovanile
della nostra Diocesi.
Crediamo che uno dei volti più belli della Chiesa sia proprio quello delle realtà giovanili: l’entusiasmo e la forza che caratterizzano la nostra età, se messi a disposizione degli altri, contribuiranno a portare Cristo nel mondo e a edificare la Sua Chiesa. A
presto, vi aspettiamo numerosi!
JENNY, PER IL GRUPPO GIOVANI
Installazione elettrobattente sul campanile
Molti parrocchiani, in questi giorni, si saranno chiesti quali strani rintocchi provenivano dal campanile della loro chiesa.
Qualcuno, giustamente avrà pensato subito ad un’agonia o a
qualche altro annuncio particolare. Ma, ben capiva che non era
così. Qualcun’altro invece intuiva la novità, perché informato,
alcuni giorni prima, del lavoro che di li a poco si sarebbe effettuato. Ad ogni modo, per tutti, si trattava di suoni nuovi, mai
uditi prima. Infatti, giovedì 21 giugno 2012, è stato installato
sul nostro campanile un elettrobattente che segna le ore.
Dopo 54 anni di vita parrocchiale, anche Gron ha i “suoi” celebri rintocchi che scandiscono il tempo. Essi segnano tutte le ore
e le mezze ore a partire dalle 6.30 del mattino fino alle 22 della notte.
L’idea del “bater le ore” la si deve a don Giuseppe Minella, sacerdote che celebra in Parrocchia la S. Messa festiva e sostiene la pastorale parrocchiale insieme al Parroco. L’idea si è fatta strada, vista la necessità, ed a poco a poco, dopo
essersi trasformata in dono, si è fatta anche realtà. Dunque, don Giuseppe ne è
il benefattore e a lui rivolgiamo il nostro più sincero grazie. Il suo è stato un gesto di attenzione e di stima nei confronti di tutta la Parrocchia.
Da ogni campanile parrocchiale, addirittura anche da qualche campanile frazionale, i rintocchi delle ore non mancano mai: offrono un servizio pubblico (sebbene a nessuno manchi l’orologio) e richiamano tutti alla puntualità. Ma sono
anche il segno che il tempo passa inesorabilmente - ha commentato don Giu-
seppe - e che ogni istante della nostra vita non ritornerà mai più.
Un invito dunque a spendere bene il nostro tempo, così prezioso
al giorno d’oggi, dove l’ideale di vita sembra esser la frenesia e
l’ansia per il domani. È l’invito a vivere in pienezza il presente,
il solo “tempo” conosciuto da Dio: in Lui nulla è stato o sarà ma
tutto è.
Al battito delle ore, così frequente e regolare, assocerei volentieri altre due funzioni o significati, non meno importanti di
quello sopra citato. Il primo: il battito delle ore ci ricorda che nel
nostro paese c’è una chiesa, non solo quella fatta di mattoni, ma
anche una Chiesa viva, fatta di persone. Una Chiesa sempre attenta, vigilante, orante. Il secondo: quei rintocchi vogliono ricordarci che Cristo
si incarna per noi anche oggi. Non soltanto il giorno di Natale, ma anche oggi!
Anzi, in ogni istante del nostro oggi, del nostro presente. Essi sono quella voce
rasserenante che di fronte alle gioie, ma soprattutto ai dolori ed alle preoccupazioni
della nostra gente, non si stancano di ripetere ciò che Cristo stesso ci ha promesso:
“Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo”(Mt 28,20). Ecco che la
voce del campanile, così ripetitiva ed insistente, diventa voce amica, voce rassicurante, voce di conforto. È la voce della Chiesa che ci ricorda qual è il vero centro: Dio. Allora, sia la promessa di Gesù Cristo, così bella e adatta alle attese umane, sempre presente e sempre alimentata dalla nostra fede.
Elvio De Dea
22
Bollettino interparrocchiale
IL GRUPPO CHIERICHETTI GRON
La vita del nostro Gruppo non si
è mai affievolita e
durante questi ultimi
mesi abbiamo continuato
a dimostrare il nostro impegno nel servizio all’altare. Oltre agli incontri del Gruppo del mercoledì (a scadenza quindicinale), vogliamo raccontarvi i momenti più significativi passati insieme.
A novembre, ai chierichetti che più hanno dimostrato una costante e attiva partecipazione alle Liturgie e alle funzioni della Parrocchia, è stato assegnato un Attestato di merito. Sul podio si sono distinti Matteo Bez, Livia e Antonio Balzan. In quell’occasione abbiamo sottolineato il fatto che ogni componente del nostro Gruppo è importante e che
nessuno è più bravo degli altri: ognuno, con
la sua presenza ed il suo servizio, porta nel
Gruppo ed alla Comunità un dono prezioso.
Domenica 18 dicembre invece, al termine della S. Messa festiva, è stato consegnato
il libretto delle presenze, sul quale ogni
chierichetto registra la sua partecipazione, di
domenica in domenica, alla Messa festiva e
a tutte le altre funzioni della Parrocchia. In
quell’occasione don Giuseppe ha espresso ai
chierichetti sentimenti di riconoscenza per il
loro impegno invitandoci a servire sempre più
con gioia il Signore Gesù.
Durante il periodo del Natale (approfittando delle vacanze), come di consueto, anche quest’anno ci siamo trovati insieme per
mangiare un buon pasticcio in compagnia. È
la riconoscenza concreta da parte della Par-
rocchia che offre ai suoi chierichetti un
pranzo delizioso.
Altro grande momento dell’Anno Liturgico che ci ha impegnato particolarmente è stata la Settimana Santa, durante la quale noi tutti abbiamo dimostrato una presenza davvero
costante e impegnata. È vero, alle volte abbiamo combinato qualche “pasticcio liturgico”,
durante le celebrazioni ma siamo convinti che
possiamo sempre migliorare e che l’importante
non è l’esattezza rituale ma l’impegno che dimostriamo e il nostro voler bene a Gesù.
Al termine di questa settimana così impegnativa non poteva mancare un momento
ricreativo. Così ci siamo trovati tutti insieme
sabato 21 aprile in canonica per cenare. È stata l’occasione anche per giocare e per riflettere sul nostro impegno in Parrocchia.
Attualmente il nostro Gruppo conta undici componenti: Leonardo Moretti, Antonio
e Livia Balzan, Valentina Casanova, Matteo e
Marco Bez, Martina Casanova, Sebastiano Palomba, Arianna Caviola, Riccardo De Riz e Samuel Viel. Siamo una bella squadra, a volte
scherziamo e a volte litighiamo, ma troviamo
anche il tempo per pregare e far festa a Gesù.
È scontato dire che siamo ben disposti ad accogliere nuovi bambini e bambine, perché siamo convinti che l’unione fa la forza e più siamo meglio è! Ai nostri parrocchiani ci sentiamo di dire che spesso, ci sentiamo abbandonati: sono tante le occasioni in cui ci troviamo in parecchi sull’altare mentre il popolo è pressoché assente. Abbiamo bisogno del
vostro esempio per crescere nella fede, della
vostra presenza alle liturgie, soprattutto alla
Tutti insieme al termine del rosario e prima delle
vacanze.
S. Messa festiva domenicale. Molti si lamentano di celebrazioni lunghe e “noiose”: anche
noi le crediamo così, alle volte, ma poi ci accorgiamo che la noia e l’indisposizione non
viene dall’esterno, bensì dalla nostra disposizione interiore. Il segreto sta nel saper apprezzare il bello ed il buono (che c’è sempre),
l’impegno e la costanza di chi crede ancora
di poter essere Chiesa viva, Parrocchia viva.
Del resto, cos’è una misera oretta alla settimana dedicata a Colui che ci ha promesso la
felicità e la vita eterna?
A presto, sul prossimo numero del Bollettino Interparrocchiale!
Nella foto, il gruppo di fanciulli
che alla Torbe, la sera del 31 maggio scorso, hanno portato in processione l’immagine della Madonna di Fatima, - prestata
gentilmente dalla signora Maria
Teresa Da Rold - , e poi in chiesa
hanno recitato le litanie mariane
ed eseguito alcuni canti , sotto la
guida della maestra Federica. Con
loro c’era anche un bel gruppo di
adulti. Durante la processione abbiamo invocato la benedizione di
Dio sul paese, sulla campagna e
sulle acqua, con le preghiere dette
“Rogazioni”. Al Parco giochi è seguito poi un simpatico e gradito
rinfresco, che concludeva degnamente una bella serata trascorsa in
preghiera e amicizia. (G.M.)
Nella foto: 1^ fila: Riccardo, Alice,
Ilaria, Matteo. 2^ fila: Samuel, Livia, Sebastiano.
Sospirolo - Gron
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Prima Comunione 2012
A Sospirolo
Prima fila da sinistra: Ciccarese Sebastiano, Lovat Arianna, De Donà Francesca, Mioranza Attilio, Lovat Sara, Lagunaz Filippo, Palma Irene, Schiocchet Arianna.
Seconda fila da sin. Fadda Matteo, Casanova Giuseppe. In terza il Diacono Piccolin Gianni e il Parroco. (Foto Luca Bellus)
La Comunione è sempre una grande festa anche per la famiglia(Foto Luca Bellus)
Bollettino interparrocchiale
24
A Gron
Da Sinistra: Paniz Lisa, Bacchetti Grazia, Micheluzzi Marwin, Bez Marco, De Bortoli Daniele, Triches Matteo, Sogne Susanna, Raffa Lisabel, Tamburlin Chiara, Salvadori Federica. Don Alfredo. (Foto Luca Bellus)
La Comunione è sempre una grande gioia per i Genitori! (Foto Luca Bellus)
Quest’anno 20 bambini delle nostre due parrocchie hanno ricevuto il
dono dell’Eucaristia. Don Alfredo ha seguito i bambini nella
preparazione durante l’anno catechistico: si sono dapprima accostati
al Sacramento della Riconciliazione e poi, il 29 aprile a Sospirolo ed il 6
maggio a Gron hanno ricevuto la Comunione.
Ci sono stati, durante l’anno, diversi passaggi significativi ma quello
che i bambini hanno vissuto con più entusiasmo è stato quello della
preparazione del pane: si sono impegnati, con l’aiuto dei loro genitori,
a “raccogliere i chicchi di grano” attraverso tante buone azioni e poi,
insieme a don Alfredo hanno macinato il grano, fatto la farina e
realizzate le particole che poi sono state utilizzate il giorno della loro
Prima Comunione. I bambini hanno appreso un messaggio
importante: il Signore Dio trasforma il nostro lavoro, il nostro impegno
– anche se piccolo ed insignificante – in qualcosa di molto più grande
e prezioso e sempre ci invita a nutrirci alla sua mensa.
(Annalisa, Catechista)
Sospirolo - Gron
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Pensieri e ricordi sulla Prima Comunione
IRENE PALMA
La Comunione è un dono speciale perché ricevo il Corpo
e il Sangue
di Cristo in
me! Mi ha
emozionato
vedere tutti i miei
parenti vicino a me. Nella Preghiera dei fedeli ho ricordato tutti i bambini del mondo!
DANIELE DE BORTOLI
Mi è piaciuto quando al microfono ho pregato
per la pace
nel mondo e
all’Offertorio
ho portato
all’Altare il calice del vino assieme
al papà che portava il vino per la
festa alle porte della Chiesa…
GRAZIA MARIA BACCHETTI
È stato interessante preparare insieme il pane
della Messa
che poi sarebbe diventato il Corpo
di Cristo: abbiamo usato i nostri chicchi frutto del nostro duro
lavoro. La Comunione mi ha
emozionata tantissimo!
FEDERICA SALVADORI
Quando siamo andati dai nostri
genitori ad abbracciarli per
dare la Pace,
ero molto felice! Così è
stato bello potersi Confessare e
pregare per tutti i lavoratori del
mondo e stare con tutti i miei
parenti!
MARCO BEZ
È stato per me un giorno molto
importante perché ho veramente preso
parte alla
Messa mangiando il Corpo
di Cristo! Ho pregato per le famiglie e mio papà ha
letto la Parola di Dio!
ATTILIO MIORANZA
C’era tanta gente! Ho mangiato
il Corpo di Cristo
e bevuto il suo
Sangue! Ho
ricevuto anche tanti regali!
LISA PANIZ
È stato molto bello quando abbiamo fatto il
pane per le
particole, perché c’erano i
nostri chicchi
frutto del nostro
lavoro! Mia mamma ha letto la prima lettura! Tutto
è stato pieno di gioia!
SEBASTIANO CICARRESE COSIMO
La Comunione è stata emozionante, molto
sentita! La mia
preghiera dei
fedeli è stata
per il Papa, i
Vescovi e i Sacerdoti. Alla fine
sono andato a pranzo con tutti i
miei!
GIUSEPPE CASANOVA
I momenti più toccanti sono stati quando siamo
entrati in chiesa, quando
sono salito
all’Altare,
quando ho
mangiato il Corpo
di Cristo e bevuto al calice. Io ho
pregato per tutta la Chiesa e tutti e due i miei genitori sono andati a leggere all’ambone!
CHIARA TAMBURLIN
Ho detto questa preghiera: per
tutti i poveri del
modo, preghiamo! Ho
portato all’Altare il cero per
ricordare nei
giorni seguenti questo momento grande. Mia
mamma ha portato l’offerta per
i poveri. Ero emozionata quando
il pane è diventato Corpo del Signore!
FRANCESCA DE DONA’
All’inizio avevo un po’ di paura,
ma poi ho capito che era una
cosa bellissima. Sono felice di aver ricevuto Gesù dentro di me e di essermi confessata. Inoltre mi sono
divertita alla preparazione del
pane. Ho pregato per tutte le famiglie del mondo. Mia mamma
e mio papà hanno portato il
pane azzimo che poi dovevamo
prendere, spezzare, darne metà
ad un’altra e mangiarlo insieme,
fuori di chiesa per ricordare la
Pasqua dall’Egitto..
SUSANNA SOGNE
Mi sono emozionata quando
per la prima volta ho ricevuto
il Corpo e il
Sangue di
Gesù! Anche
quando mi
sono confessata
per la prima volta perché poi
non avevo più nessun peccato!
La mia preghiera è stata per tutte le nonne e i nonni! All’Altare
ho portato l’acqua.
LISABEL RAFFA
È stato bello il sabato quando abbiamo fatto il ritiro per prepararci alla Prima
Comunione e
poi quando
Gesù è venuto in
me.. Ho pregato per i
malati e ho portato le nostre particole all’Altare e mio papà ha letto
la Parola di Dio.
ARIANNA SCHIOCCHET
È stato bello fare il pane e vedere il
nostro grano macinato diventare
pane!... per la
prima volta ho
mangiato il
Corpo di Cristo e
ho bevuto dal calice il
suo sangue! Ho pregato per tutti i
nostri defunti. Quando siamo usciti abbiamo spezzato il pane azzimo e gli adulti hanno bevuto il
vino che ha portato mio papà.
SARA LOVAT
Anche per me è stato molto interessante preparare
il pane per la
Messa: è il frutto del nostro lavoro! Il sabato
pomeriggio abbiamo preparato anche una preghiera da dire durante
la Messa. La mia è stata per tutti i
nonni e le nonne delle nostre famiglie. E’ stata una festa molto importante al Signore che ho ricevuto in me per la prima volta!
FILIPPO LAGUNAZ
Grazie per essere stato battezzato e
di essere entrato
insieme a mia
sorella nella famiglia dei Figli
di Dio! Da oggi
sono un CRISTIANO e ho ricevuto il
Corpo di Gesù e ho fatto festa con i
miei parenti! Ho portato all’altare
la candela accesa perché il Signore
illumini la mia vita! Ho pregato per
tutti i battezzati del mondo.
Bollettino interparrocchiale
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FOTO
STORICHE
A cura di Benito Cadore
LE AMICHE DOPO MESSA
Sospirolo 1958 sul muretto, da Cici Vigne, dopo la Messa:
Mirella Meneghello, Lidia De Col, Soriano Caterina,
Angelica De Col e Silvana Brancaleone. Le sei ragazze fin’ora
si ritrovano ogni anno con gioia e amicizia per ricordare e
raccontare… Bravissime! Un bell’esempio per tutti!
PASSA L’AUTOMOBILE!
Per la gente di Sospirolo , in quei
tempi, vedere un’auto così sulle
nostre strade, era sicuramente
una novità da far restare a
bocca aperta! Abituati a carri e
calessi, non era di tutti i giorni
vedere automobili sulle strade.
In questa foto scattata l’11
Agosto 1923, si vedono il Sig.
Attilio Buzzatti di Agordo al
volante, al suo fianco il Sig.
Bacchetti Carlo di Sospirolo,
dietro con il berretto il Sig. Pasa
Augusto di Sedico e con
cappello il Sig. Fumei di Agordo.
(B. Cadore)
FAMIGLIA CASANOVA GIACOMO “BITI” di Sass Mus
Una foto preziosa anche per il momento e il motivo per cui è stata fatta. Come mi racconta Tegner Augusta (Gusteta), il papà Giacomo, un
mese prima di morire volle fare una foto con tutta la sua famiglia. Ecco i loro nomi con le date di nascita. 1. Ida (1929) vivente; 2. Casanova
Dosolina la Mamma ( 1896); 3. Casanova Angelo il Papà (1886); 4. Ada (1926) vivente.; 5. Gilda (1924); 6. Prima (1916); 7. Angelo (1919) ; 8. Luigi
(1920); 9. Ugo (1922).
Sospirolo - Gron
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VOLONTARIATO
MILLE MANI
Aggiornamento e rendiconto attività “Mille mani”
“Mille mani” opera sempre con l’aiuto delle
persone di buona volontà, che collaborano manualmente con la loro creatività e disponibilità per
poter allestire il mercatino nel giorno di S.Nicolò e per
due settimane. Grazie alla collaborazione e alla
partecipazione dei genitori e dei bimbi delle scuole primaria e secondaria ivi compresa la materna di
Sospirolo.
Volevamo far presente che nella stampa del calendario del comune di Sospirolo, c’è un errore, in data
6 dicembre, al posto di “Mille mani”, c’è un altro soggetto come promotore del mercatino. Per correttezza
ci sembrava doveroso chiarire soprattutto nei confronti
delle persone che lavorano e collaborano alla buona riuscita del mercatino.
Il ricavato del mercatino di quest’anno ha elargito fondi alla scuola media e elementare per quanto riguarda l’acquisto di materiale scolastico, mentre alla materna è stato fornito un libretto postale
dove gli insegnanti possono attingere per le risorse
di cui la scuola ha bisogno per la sua attività.
Il gruppo “Mille mani” organizza per il 15 settembre
2012 il pulmann per la fiera Kreativ di Bolzano, Salone delle arti - manualità creativa e delle decorazioni.
Verrà pubblicizzato in seguito con volantini.
Antonella e Eleonora
Logo dell’associazione
AUSER
L’Auser e il poeta contadino
Nel mese di settembre il Circolo ha
organizzato – con la collaborazione del
Comune, della Pro Loco Monti del Sole e del
Gruppo Insieme si può – una serata di poesia
e musica con Diego Stefani e Giorgio
Fornasier.
Nel 2008 incontra casualmente Diego
Stefani, conosciuto come “Il poeta
contadino” da Combai (TV), ad un
convegno cui partecipava come relatore. Da
questo incontro nasce una profonda
amicizia ed una collaborazione stretta per il
progetto di realizzare un libro che raccolga
le più belle poesie di Diego. Giorgio si offre di
curarne la trascrizione e le note, affrontando
i testi dialettali scritti su appunti frettolosi di
Diego, il più delle volte senza punteggiatura.
La lettura dei versi di Diego emoziona
Giorgio e lo spinge dopo tanti anni di nuovo
verso il pianoforte. A causa della crisi con il
precedente
sodalizio, da molti
anni Giorgio non
musicava più testi
dialettali e
pensava di aver
esaurito la propria
vena creativa.
Inizialmente,
affrontare i versi
liberi scritti da
Diego Stefani è
sembrata impresa
ardua se non impossibile, ma dopo la prima
composizione tutto è diventato più facile e
in 40 giorni Giorgio ha musicato ben 14
poesie, che fanno parte di un DVD
contenuto nel libro delle pesie del poeta
contadino che è in distribuzione.
Diego e Giorgio hanno formato una nuova
coppia di coetanei che mettono insieme
poesia e musica per riproporre sentimenti e
valori sulla base di un vissuto, che può essere
punto di riferimento prezioso alle nuove
generazioni. Le loro serate hanno un
notevole successo e suscitano nel pubblico
anche giovane delle forti emozioni. Poesie
come “Autuno”, vista come stagione della
vita, si fondono nella musica che Giorgio
riesce ad estrarre dalle sue emozioni, che poi
diventano le emozioni di tutti.
Federico Brancaleone
Continua l’attività del Circolo sia come
servizio Filo d’argento e ‘’Nonni vigile’’, sia
negli incontri pomeridiani a scadenza
mensile, sia come attività ricreativa con
uscite di una giornata ma anche come
organizzazione di momenti culturali.
Nel mese di giugno con la collaborazione
del Comune di Sospirolo e il Comitato di
San Piero organizza una Mostra
fotografica dal titolo Laorar no l’è sol
fadiga – Quando la foto racconta
un’emozione.
Nel mese di agosto - sempre a cura del
Circolo - è prevista la serata per la
consegna della cittadinanza onoraria
alla scrittrice Atonia Arslan.
Per quanto riguarda le uscite, la prima è
prevista per il pic nic sull’Altopiano di
Asiago il 19 di luglio. In quella occasione
si potranno visitare il Museo dell’acqua
ed un Magazzino di deposito del
Formaggio Asiago.
La seconda è prevista il 20 di settembre
ad Este e Montagnana.
Bollettino interparrocchiale
28
LE FORMICHE ROSSE
e Formiche rosse sono ritornate anche
quest’anno con le loro iniziative.
Si tratta di un gruppo spontaneo formatosi
qualche anno fa.
E’ costituito da persone – uomini e donne –
che cercano di coniugare la propria
creatività e abilità manuale (disegno,
modellazione, cucito, ricamo, culinaria ecc)
con il desiderio di socializzazione e
promozione.
Le Formiche rosse non chiedono alcunché;
non chiedono finanziamenti; non chiedono
sedi. Si incontrano senza impegno e nella
massima libertà individuale – quasi come
fosse un vecchio filò – in una casa privata
attrezzata di laboratorio. Sono ‘specializzate’
nella fabbricazione di biscotti e marmellate
ed aderiscono al Protocollo HCCP.
Talvolta organizzano visite culturali. Sono
state a visitare un caseificio per la
produzione del Parmigiano, poi a
Sabbioneta, a Parma e all’Abbazia di
Chiaravalle. Pochi giorni fa hanno visitato il
Parco della Laguna di Marano.
Nella consapevolezza che qualsiasi attività
può diventare veicolo di Promozione umana
e sociale le Formiche rosse hanno
organizzato anche nell’ottobre 2011 - in
collaborazione con il Fruttivendolo Enrico -
L
Le Formiche rosse hanno organizzato nell’ottobre 2011
- in collaborazione con il Fruttivendolo Enrico - la Castagnata le cui offerte sono servite per acquistare beni
di prima necessità da destinare alla mensa dei frati di
Mussoi.
la Castagnata le cui offerte sono servite per
acquistare beni di prima necessità da
destinare alla mensa dei frati di Mussoi. A
ridosso di Natale sono state nuovamente
impegnate nell’allestimento del Mercatino
d’inverno nella Piazzetta di Mis il cui ricavato
è stato devoluto all’International PraderWilli Syndrome Organisation (Ipwso),
associazione di cui Giorgio Fornasier è
direttore esecutivo. Come manifestazione
collaterale è stata organizzata una serata al
Centro Civico di Sospirolo con il cantautore
Giorgio Fornasier che ha presentato il suo
nuovo Album Dal cassetto. In passato ad
essere sostenuti con i proventi del mercatino
sono stati bambini adottati a distanza,
“Mano Amica” per le cure palliative presso
l’Usl 2 di Feltre l’A.I.L. di Belluno, VOL.A
(Volontari Ambulanze che opera anche nel
territorio del comune di Sospirolo),
l’Associazione Donne Operate al Seno di
Belluno ed è stata acquistata ”una capra per
l’Afghanistan” partecipando ad una
iniziativa di Insieme si può.
La Crostolata del mese di febbraio che si è
svolta in concomitanza alla Passeggiata di
Carnevale ha conclusa la fase di
manifestazioni invernali.
Il gruppo ha collaborato con la Pro Loco
Monti del Sole dando il proprio contributo
durante il Festival dei Misteri con
l’allestimento di un video corner dedicato
alle immagini del paesaggio di Sospirolo e
offrendo dei premi per il Concorso letterario
e per la serata di anniversario del Coro Monti
del Sole. Quest’anno le Formiche rosse sono
state coinvolte nel Progetto Frutta nella
scuola realizzato dal Comune di Sospirolo
confezionando dolci a base di frutta di
stagione e marmellate.
Se anche in futuro la Piazzetta di Mis si
animerà per qualche ora smangiucchiando,
bevendo e chiaccherando attorno alla
fraschetta le Formiche rosse avranno
raggiunto il loro obiettivo.
Ovviamente tutti possono diventare
Formiche rosse: non ci sono pedaggi di
iscrizione o tesseramenti di alcun tipo!!!
40° compleanno del CORO “MONTI DEL SOLE”
Venerdì 16 dicembre presso il Centro Civico, il Coro
“Monti del Sole” ha festeggiato un compleanno da ricordare: i quarant’anni di attività e per l’occasione, è stato presentato il nuovo cd “Favole”.
Il coro ha proposto, oltre a numerose scelte del repertorio tradizionale, anche alcuni brani di “Favole”: il
nuovo lavoro contiene quattordici pezzi di autori diversi
che permettono all’ascoltatore di spaziare con versatilità il vasto panorama della musica popolare contemporanea.
Una storia che si intreccia con quella dell’omonima
Pro Loco sospirolese dal momento che il sodalizio canoro,
durante la sua quarantennale esperienza, è stato protagonista di numerose manifestazioni organizzate nel
nostro comune, ricordando tra le più significative la suggestiva inaugurazione di casera Nusieda negli anni ottanta, il viaggio a Buenos Aires e Lima, l’apertura del concorso nazionale di pittura “Fiocco” a Villa Zasso, l’annuale
festa del patrono a fine giugno e, nel novembre scorso,
all’Expo Misteri nel centro storico.
La serata, presentata da Michela Da Canal, ha ripercorso la storia scritta da grandi maestri quali Gianni D’Incà, fondatore del coro nel 1971, e i suoi succes-
sori, don Sandro Capraro e Paolo Bittante. Oltre al passato e ai vecchi successi, si guarderà anche al futuro, “dando spazio a nuovi coristi, a nuove interpretazioni, a brani più insoliti che la passione per il canto ci ha spinto a scegliere” spiega il gruppo. Un rinnovo nella scelta dei pezzi e nell’organico che porta oggi il coro ad accogliere oltre
quaranta componenti, alcuni giovanissimi.
A dirigerlo oggi è il maestro Luca Lotto che, insieme al presidente Umberto Dall’Ò, ne ha rinnovato l’entusiasmo stringendo legami anche con altri corpi musicali, come quelli di Modena e Sardegna. La serata è stata organizzata dalla Pro Loco “Monti del Sole”, dal Comune di Sospirolo e dal Gruppo Alpini.
Dbd
Sospirolo - Gron
29
ALPINI
ALPINI IN CERTOSA
Gruppo di alpini e amici davanti alla Certosa di Vedana dopo l’attività di pulizia del chiostro e adiacenze delle celle con sfalcio del prato. Attività conclusasi con un lauto pasto presso la sede cittadina.
ALPINI A BOLZANO
L’Adunata Nazionale degli Alpini,
grande evento di piazza, si svolge
ogni anno in una diversa città
italiana scelta di volta in volta
dal Consiglio Direttivo Nazionale
dell’Associazione per ricordare la
prima adunata spontanea
tenutasi nel settembre del 1920
sul Monte Ortigara, in provincia
di Vicenza, teatro delle note
vicende storiche.
Quest’anno, il 12 e 13 maggio,
Bolzano ha ospitato per la
seconda volta l’Adunata
Nazionale, la prima fu nel 1949
quando, a quattro anni dal
termine del conflitto, per le strade
della città ancora segnate dalle
ferite della guerra, sfilarono più di
40.000 penne nere.
L’Adunata Nazionale è una
grande festa popolare e forse, la
più grande manifestazione che si
svolge in Italia. Anche i nostri
Alpini, un centinaio circa, giunti
a Bolzano con un pulman e
mezzi propri, hanno potuto
comunicare e condividere i valori
dell’ “Alpinità” sfilando
orgogliosamente per le vie della
città.
Dbd
L’ABVS E I GIOVANI
La crescita associativa, ma soprattutto
l’aumento della cultura della donazione e del
volontariato, sono gli obiettivi della nostra
presenza e del nostro impegno sul territorio. La
gratuità, la solidarietà, la responsabilità e la
partecipazione sono le colonne portanti della
nostra attività. Questi valori devono essere la
nostra guida nel nostro lavoro quotidiano. Pur
nella positività della nostra presenza sul
territorio, dobbiamo trovare nuovi stimoli;
dobbiamo credere fortemente in quello che
facciamo e insieme costruire una società di
valori. Nuove idee devono caratterizzare il
nostro percorso e chi, meglio dei giovani, può
dare una svolta per cambiare il modo di
pensare e di agire secondo gli stili con cui
pensano e credono i ragazzi di oggi?
La nostra Associazione può essere una
proposta importante per i giovani che si
avvicinano al volontariato. La donazione
dovrebbe diventare “di moda “ tra i giovani.
E proprio con i giovani abbiamo iniziato
questo 2012, il 29 marzo alle elementari per
parlare in modo giocoso della donazione con i
bambini di quinta. Poi alla scuola media, il 14
aprile affiancando il Comitato Genitori
nell’organizzazione della quarta edizione di
“Lanterne di primavera “ e il 28 aprile per un
momento d’informazione e sensibilizzazione
sul tema della donazione del sangue.
Nell’occasione ad ogni ragazzo è stata
consegnata una medaglietta con il nome
dell’alunno e il suo gruppo sanguigno. A tutti i
ragazzi delle medie è stato distribuito
l’opuscolo “Basta tanto così”, una
pubblicazione realizzata dall’AVIS grazie alla
preziosa collaborazione di Silver che presenta
l’attività del dono attraverso la simpatica
figura del famoso Lupo Alberto.
Se date un occhio alla bacheca ABVS, in
questo periodo è ricca di avvisi che arrivano
dalle Sezioni provinciali con varie proposte (
mostre, eventi sportivi, ecc.. ).
Il prossimo appuntamento per i nostri
Donatori, ex Donatori e Simpatizzanti, è
previsto per fine Agosto inizio Settembre per
l’ormai tradizionale Pic Nic del Donatore in
collaborazione con le limitrofe Sezioni.
E come riporta lo striscione “ Sprigiona la tua
voglia di vita vieni a donare con noi “.
De Cian Enzo
Bollettino interparrocchiale
30
Lavori in corso alle medie e materna
Il Comune ha programmato per quest’anno
alcuni lavori presso le scuole medie e la scuola materna di Maras.
Scuola media
È prevista la sostituzione di tutti gli infissi, con
serramenti che rispondono alle normative vigenti
in materia di acustica e sicurezza.
Verrà realizzato un cappotto esterno isolante che consentirà un notevole risparmio energetico. È prevista altresì la ritinteggiatura dell’edificio che nell’occasione muterà completamente colore. Verranno aperte delle nuove porte per le uscite di sicurezza. In tutte le aule sarà
realizzato un controsoffitto isolante e rifatta l’illuminazione.
Verrà abbattuto il muro che delimitava un piccolo spazio in ogni aula e sostituito il pavimento dell’anfiteatro che sarà realizzato in PVC.
Infine verranno ricoperte le tubazioni a vista
dell’impianto di riscaldamento e sostituite le grondaie.
Il costo iniziale è di circa 400mila euro, i lavori già iniziati, dovranno essere portati a termine
durante l’estate per evitare disagi agli alunni.
E’ già stata realizzata la palestrina presso l’ex
spogliatoio della palestra comunale e sono state acquistate attrezzature necessarie per la valorizzazione dello stabile.
sari per scongiurare il pericolo terremoti e riguardano appunto l’adeguamento del fabbricato alle normative antisismiche.
Saranno sostituite le tramezze presenti al primo e secondo piano con due setti in laterizio. Verranno altresì riempite le canne fumarie ora inutilizzate, rimossi gli intonaci in corrispondenza dei
fori per finestre e porte originariamente presenti
e murati in successivi interventi. Infine dovrà essere verificata un’eventuale demolizione del
tamponamento e la ricostruzione in laterizio. L’importo ammonta a circa 64mila euro. E’ previsto
anche un ampliamento della scuola materna, stimato circa 380mila euro, ma per questo si dovrà
attendere il prossimo anno.
I lavori, già iniziati, avranno termine con l’inizio delle attività della scuola.
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BOLLETTINO
INTERPARROCCHIALE
DI SOSPIROLO - GRON (BL)
Direttore responsabile:
don Alfredo Levis
Responsabile ai sensi di legge:
don Lorenzo Dell’Andrea
Iscrizione al Tribunale di Belluno n. 14/85
Stampa: Tipografia Piave srl – Belluno
Hanno collaborato:
Adriano Caldart, Andrea Manfroi, Antonio
D’Incà, Attilia Troian, Benito Cadore, Brigida Balzan, Daniele Casanova, Delia De Bon, Denise De
Zanet, Denny Lise, Elvio De Dea, Enzo De Cian,
Fabio Pioggia, Federico Brancaleone, Flavia Vedana, Francesco Vedana, Gianni Piccolin, Gianni Troian, Itala Moretti, Jenny Rivolta, Luigi Cadore, Luisa Vedana, Marta Sanniti, Teresa Vedana, Monia Argenta, Nicola Cadore, Noris Pison, Paola Carlin, Pieranna Casanova, Rachele De Cian, Rita Lovatel, Roberto Case, Rudy Vallet, Serafina Moretti, Ugo Vedana.
Il bollettino è pubblicato anche sul sito:
www.sospirologron.it
NB: Tutti gli articoli dovrebbero essere firmati. Quelli non firmati sono dell’Direttore.
Scuola Materna
Gli interventi, affidati alla ditta Munaro Vincenzo di Chies d’Alpago, sono minimi ma neces-
“INSIEME PER IL BENE”
Inizio lavori alle medie.
SARANNO FAMOSI
L’inesauribile fantasia di Andrea, ci propone una nuova vignetta dal tema molto attuale: l’agricoltura! Purtroppo la realtà si avvicina troppo spesso alle scenette ritratte dal nostro umorista…sarcastico! Il sorriso che provoca, ben presto si trasforma in una smorfia di condanna! Bravo Andrea: ancora una volta colpisci nel vero
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L’A
“Ricevere doni”
Pedonata “Incontro con la natura”
Continuiamo il nostro percorso riguardo ai
linguaggi dell’amore.
Abbiamo già visto il linguaggio “Parole di
rassicurazione” dove abbiamo capito quanto sia
importante nel dialogo usare parole di rassicurazione, gentili, umili. Abbiamo visto poi il linguaggio “Vivere momenti speciali” dove abbiamo capito quanto sia necessario offrire al nostro coniuge la nostra piena attenzione, il nostro tempo, il nostro ascolto.
Questa volta parliamo del linguaggio “Ricevere doni” perchè questi, al di là del loro valore in denaro, rappresentano il valore che noi
attribuiamo al rapporto con quella persona perché i doni sono simboli concreti d’amore e dimostrano che la persona a cui sono destinati ci sta a cuore.
Se pensiamo alla nostra vita di coppia, dal
periodo del fidanzamento al matrimonio, e via
via fino ad oggi, ci accorgiamo come l’espressione del nostro amore per l’altro è spesso accompagnato dall’idea di dono.
Il primo dono che ci siamo fatti da sposi è
stato lo scambio degli anelli. Il prete ci ha detto: “questi anelli sono il simbolo del vostro amore e della vostra fedeltà”. C’è un profondo significato in questa frase. I simboli, in questo caso
i doni, hanno valore anche dal punto di vista
emotivo.
Un dono è qualcosa che possiamo tenere in
mano, ammirare e dire: “chi me lo ha offerto ha
pensato a me; si è ricordato di me”. Dobbiamo
pensare fortemente a qualcuno per offrirgli un
FAMIGLIA
I cinque linguaggi dell’amore
dono; allora il dono diventa il simbolo del pensiero che ho avuto per quella persona che mi
è cara. Non importa il suo valore, ma il fatto di aver pensato a lei fa del dono una espressione di amore.
Il valore di un dono sta negli occhi di chi
lo guarda. Quando lo riceviamo il nostro viso
si illumina, viviamo la gioia di sentirci importanti e amati dal nostro coniuge; ci abbracciamo per sentire l’appartenenza e trasmettere le
nostre emozioni attraverso il corpo.
Dobbiamo tenere presente anche il fatto che
siamo diversi, ci sono persone che considerano i doni importanti e altre meno. Qualcuno penserà: “ma io non sono abituato/a ad offrire doni,
nella mia famiglia ho ricevuto pochi regali; ed
ancora oggi ho difficoltà a scegliere un regalo”. La difficoltà può nascere dalla propria particolare formazione oppure dall’atteggiamento
che si ha nei confronti del denaro.
Ognuno di noi vive un certo tipo di rapporto
col denaro. Se siamo portati a spendere non
avremo difficoltà ad acquistare un dono per il
nostro coniuge; se invece siamo dei risparmiatori avremo delle resistenze emotive che ci porteranno a pensare: “non spendo per me, perché
dovrei acquistare dei regali per gli altri?”. Questo è un ragionamento fatto pensando a noi stessi più che all’altro.
Se scoprissimo, o avessimo già scoperto, che
il linguaggio dell’amore principale del nostro coniuge è quello di ricevere dei doni, forse capiremmo che acquistando quel dono per lui/lei in
realtà investiamo nel nostro rapporto. Probabilmente il nostro coniuge ricambierà in un linguaggio che sapremo comprendere bene.
La pedonata “Incontro con la natura”, organizzata dalla Pro Loco “Monti del Sole”, che si è svolta il 1 aprile a Mis di Sospirolo, ha visto sfidarsi ben
463 concorrenti, superando la cifra record toccata lo scorso anno. Nel percorso di 9 km hanno gareggiato 278 concorrenti, 185 per la 4 km.
La non competitiva, valevole per il XVIII Trofeo “Antonella e Michele”, ha interessato sentieri
immersi nel verde della natura sospirolese, consentendo ai partecipanti di ammirare e scoprire
luoghi incantevoli come il percorso attorno al lago
di Vedana e alla vicina Certosa.
La manifestazione ha potuto svolgersi grazie
anche all’efficienza dei numerosi volontari coinvolti nell’iniziativa e alla bellezza dei percorsi
scelti. Ruolo fondamentale ha avuto la presenza
del Comitato di Santa Giuliana, che si è occupato
dell’accoglienza e dei punti di ristoro, e dell’Aib di
Sospirolo per la sicurezza.
Nella tarda mattinata l’architetto Attilia Troian si è resa disponibile ad accompagnare gli amanti della natura in una visita guidata alle ricchezze del territorio scoprendo i simboli lasciati dai Certosini, la chiesetta e le case col piol del centro di
Mis. La classifica:
4 km femminile: 1° Mariachiara Celato (Atletic Club
Belluno) 16.53
4 km maschile: 1° Darko Viel (Gs Quantin) 16.23
9 km femminile: 1° Patrizia Zanette (Atletica Do-
Vi è un dono che non è di natura materiale ma che ha un valore molto più importante di
tutti gli altri doni. E’ il dono di noi stessi, della nostra presenza. Essere presenti quando l’altro/a ha bisogno di noi, significa far dono all’altro della propria vita. Sappiamo però anche
che non sempre questo dono viene offerto o apprezzato. Pensiamo ad una moglie che deve sostenere un esame medico particolare e desidera essere accompagnata, il marito magari che
nicchia e le risponde che non è certo di avere
un permesso al lavoro. Pensiamo a quel marito che avrebbe piacere di avere per una volta
la moglie accanto a sé alla cena con i colleghi,
ma lei si nega, dicendo: “ma che ci vengo a fare
se non conosco nessuno..”.
La presenza fisica nei momenti di crisi o di
bisogno è il dono più importante che possiamo
offrire al nostro coniuge. Il modo più concreto per dirgli che è più importante del lavoro, del
calcio, dei miei interessi personali; che sappiamo rinunciare alle nostre priorità per dedicarci a lui.
GIANNI E RITA
(CONTINUA)
Staff con podio gruppi.
lomiti) 40.43
9 km maschile; 1° Morris Dezaiacomo (Atletica Dolomiti) 33.12
Gruppi più numerosi; 1° Gs Paderno (61 partecipanti)
Bollettino interparrocchiale
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L’An
’Alchimista è un libro di Paulo
Coelho scritto nel 1988. Narra
le vicende di un giovane pastore
dell’Andalusia di nome Santiago,
che abbandona un presente certo
e conosciuto per inseguire un sogno ricorrente, che lo porta ad attraversare il deserto e a giungere
alle Grandi Piramidi d’Egitto, dove
sarebbe nascosto, secondo tale sogno, un grande tesoro. Durante
questa avventura ricca di imprevisti, ostacoli, segnali e incontri,
Santiago si imbatte nell’Alchimista,
un saggio che guida il ragazzo nell’attraversamento del deserto africano e lo istruisce sull’alchimia, sui
L
RECENSIONE
a cura di Denise De Zanet
L’Alchimista di Paolo Coelho
sentimenti, sulla natura e sui segreti
del cuore. Durante il suo viaggio,
il giovane incontra anche Fatima,
una ragazza araba di cui si innamora, ma deve proseguire, con la
promessa di tornare al più presto.
Il libro è un romanzo di formazione che tocca due temi ricorrenti di questo genere: il viaggio e
il sogno.
Santiago, inizialmente molto
ottimista e un po’ ingenuo, impara a capire che il suo viaggio non
è un’esperienza che lui possa puntualmente organizzare o prevedere, ma piuttosto una corrente che
lo porta verso luoghi sconosciuti e
nuovi. Le scelte e le decisioni non
definiscono il suo percorso, ma
sono solo dei punti di partenza per
l’inizio di qualcosa di nuovo. Pieno di timore e di incertezza, ma alimentato dal desiderio di realizzare la propria Leggenda Personale,
il pastorello continua, così, a seguire quel sogno che non lo abbandona, con la convinzione che
un cuore che insegue i propri sogni non possa mai soffrire. Grazie
agli insegnamenti dell’Alchimista,
personaggio poco descritto ma
centrale nel romanzo, Santiago
scopre che nel mondo esiste un linguaggio universale, quel linguaggio dell’entusiasmo, delle cose fatte con amore e volontà, il linguaggio di chi cerca di realizzare
qualcosa in cui crede. Esiste, cioè,
un modo di esprimersi che va al di
là delle parole, che riesce ad avvicinare gli uomini e attraverso il
quale l’uomo può arrivare a sentire Dio.
Il romanzo di Coelho, molto
scorrevole e leggero, porta a riflettere sulla società e sull’animo
umano. In una realtà sempre più
tecnologica e virtuale, Santiago e
l’Alchimista ci spingono ad ascoltare il cuore, ad entrare in contatto con la natura e con le persone.
C’è una differenza abissale tra il
guardare e il saper osservare. E, se
ognuno di noi imparasse ad osservare attentamente ciò che accade
attorno a sé, se imparasse ad ascoltare il cuore e l’anima, forse sentirebbe che ogni segnale, ogni
presentimento, ogni incontro, dialogo, pensiero, ogni emozione e
ogni storia sono delle rapide e profonde immersioni in questa cor-
rente universale della vita, dove
ogni uomo è legato agli altri e
dove, per chi ci crede, possiamo
sentirci intimamente abbracciati a
Dio.
“Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose.” Santiago ha
imparato a farlo, a lasciarsi guidare
dalle emozioni del cuore, ad ascoltare i bisogni dell’anima. Forse è
così che si diventa grandi, forse anch’io un giorno imparerò a crescere,
quando saprò osservare il presente, senza preoccuparmi del passato e senza pretendere troppo dal futuro, quando saprò seguire serenamente la mia Leggenda Personale
accogliendone gli imprevisti e gli
ostacoli. Se si presta attenzione al
presente, a volte è possibile migliorarlo. Se si legge attentamente questo romanzo, leggero e piacevole, se ne può scoprire un significato profondo come questo,
che rappresenta il vero tesoro del
nostro viaggio. Ogni cosa, se la si
impara ad osservare, racchiude in
sé un po’ di Eternità.
DENISE
(L’Alchimista, di Paulo Coelho,
Ed. Bompiani, 182 pagine, 18 euro)
Borse di studio Turchetto – Poloni
I ragazzi premiati e sedute da sx Giovanna Doglioni Turchetto e Elisa Poloni
Il 5 dicembre sono stati premiati gli studenti meritevoli della scuola secondaria di primo grado di Sospirolo. Quest’anno, all’ormai più che ventennale borsa di
studio intitolata al medico e pittore Benito Turchetto, se n’è aggiunta un’altra per
volontà di Elisa Poloni. A Giulia De Col, licenziata con la media del dieci alla fine del-
lo scorso anno scolastico e ora studentessa del liceo linguistico Renier, è stata consegnata la borsa “Turchetto” mentre la borsa “Poloni” è andata ad Aurora Pilotti, frequentante il primo anno del Forcellini di Feltre. Sono stati premiati anche Nadia Canzan, Damiano Garlet e Lisa Seno, per i notevoli risultati raggiunti nel triennio.
Davanti a una folta platea formata da alunni, insegnanti, rappresentanti dei genitori, dell’Amministrazione comunale e di altre istituzioni, la dirigente Loredana
Molinari ha reso omaggio alle due donatrici, invitando i ragazzi a riflettere sul significato di un gesto tanto generoso, soprattutto in un momento di crisi economica,
che ha come obiettivo la valorizzazione per la passione e l’impegno allo studio. Nel
motivare la volontà di donare questa nuova borsa di studio, la dott. Molinari ha riferito la grande passione della signora Poloni per la lettura e la scuola e il rimpianto
di non avere potuto continuare gli studi in un’epoca in cui essi erano riservati a pochi fortunati. A lei il giusto riconoscimento anche per un ulteriore contributo elargito a sostegno delle attività della scuola.
Giovanna Doglioni Turchetto si è poi complimentata con i ragazzi, apprezzando le tante opportunità di crescita intellettuale e sociale che la scuola offre e
il non facile compito educativo degli insegnanti e del personale scolastico.
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L’An
La mia terra,
la mia gente
Io vi guardo da qua giù, alberi coricati sul clive
del monte Sperone.
Vi guardo ora, che la primavera vi restituisce le
fronde.
D’estate, quando il vento temporalesco porta
pioggia sferzante intrisa
dei vostri profumi.
Di autunno quando sembrate la disordinata
tavolozza di un pittore.
L’inverno vi usa per appoggiare sopra di voi
ricami di neve.
Da quassù vedo le smeraldine campagne di
Gron, ogni tanto cambiate da un campo
arato e dal corso eterno di acque torrentizie.
Il col Visentin ferma il mio sguardo
sull’orizzonte: la mia fantasia passa oltre,
in groppa alla nostalgia.
Vi guardo, mia amata gente che quell’orizzonte
avete passato per necessità.
Guardo le mani di voi, pochi, che siete rimasti.
Mani che prima di andare hanno stretto altre
mani, hanno accarezzato ricciolute
teste di bimbi, stretto con forza amate spose.
Ti guardo negli occhi mia amata gente , i tuoi
occhi che la vita ha costretto a orizzonti diversi
da quelli fissati dalle nostre montagne.
Occhi spesso costretti ad abbassarsi perché
umiliati, occhi abituati a voltarsi indietro
per incontrarne altri pieni di lacrime e speranze.
Ti guardo, mia amata gente, che hai il volto e il
cuore solcati dall’aratro del tempo.
Il rintocco di una campana, quello mi dice che
qualcuno della mia amata gente ha
finito di scrivere il suo diario sulle pagine della
vita.
Eccolo, il tempo del ricordo!
Il tempo dell’amore infinito per la mia amata
terra, per la mia amata gente.
Gabriele Galletti
POESIA
Due saranno questa volta i nostri poeti: Galletti Gabriele, di cui conosciamo la spiccata
sensibilità, il profondo legame alla sua terra e alla sua gente, la capacità di esprimere con
semplicità lo spirito del nostro popolo e Patrizia Andrich, originaria di San Gregorio, da me
conosciuta durante la benedizione delle case. Vorrei farla conoscere a tutti (anche se
sicuramente ero uno dei pochi a non averla ancora conosciuta): le sue poesie sono come
l’acqua fresca in questi giorni di caldo insopportabile. Infatti ristorano, rianimano, detergono,
rinfrescano! Parole vere, semplici, pure e essenziali. Pensieri buoni, sereni e profondi.
Allontanano l’agitazione, l’ansia, la paura e la solitudine. Grazie alla nuova ospite del nostro
Bollettino (ha già in attivo diverse pubblicazioni! http://www.poesieefavole.beepworld.it/) e
all’Amico Gabriele che trova anche il tempo di collaborare con noi!
I poeti
I poeti
sono persone
semplici.
Scavano nel
profondo
del loro intimo,
ascoltano il proprio
silenzio.
I poeti
giocano con le
parole
le miscelano bene
e mettono in versi
le loro emozioni.
I poeti
nascondono fra le
righe i loro segreti.
I poeti...
se non ci fossero
bisognerebbe
inventarli,
ma non avrebbero
il vero cuore
di un poeta.
I poeti
sono persone
semplici.
Si commuovono
E io…vi guardo da quassù! Dal Piz Peron…
E da Nusieda: luogo di pace e di silenzio!
davanti ad un
tramonto,
ad un fiore che
sboccia,
alla nascita del
giorno,
alla notte che
sopraggiunge.
I poeti...
che mondo sarebbe
senza di loro?
Senza i loro versi
che colpiscono il
cuore?
I poeti...
se non ci fossero
bisognerebbe
inventarli! Fragilità
Io sono
una fragile foglia
che il vento
si diverte a torturare
prima di farla cadere.
I ricordi
I ricori
sono lame taglienti,
sono ferite sanguinanti.
Sono fiumi di lacrime,
sorrisi spenti,
silenzi laceranti,
ma sono sempre... i nostri ricordi. Ascolto il mio silenzio
Ascolto il mio silenzio
è il mio compagno
è il mio miglior amico.
Ascolto il mio silenzio
e dalla sua voce
mi lascio cullare.
Ascolto il mio silenzio
e nel profondo del suo mare
io mi perdo.
So ascoltare il mio silenzio
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SCOUT
Dire, fare, educare...
Una sfida che coinvolge tutti
La serata promossa il 26 aprile 2012 dal Gruppo Scout presso la Casa Incontro è stata uno degli impegni che la Comunità Capi si è data per i prossimi
anni. Offrire cioè momenti di approfondimento del
mondo dell’educazione aperti a tutti coloro ai quali sta a cuore l’avventura dell’avvicinarsi ai giovani.
Ed è stata proprio una bella serata. Abbiamo chiesto un riscontro ad alcuni dei presenti che ci hanno
restituito le nostre stesse perplessità: non è facile porsi degli obiettivi educativi che riguardano i giovani
nel mondo complesso che li e ci assorbe, senza interrogare chi questo mondo lo conosce bene.
Sono intervenuti in modo simpatico spontaneo
ma competente, il dottor Gregorio Pezzato, consulente famigliare e di coppia già conosciuto a Sospirolo perché ha curato per le nostre scuole il “progetto
crisalide”. Il suo intervento ha dipinto un quadro molto sfaccettato della realtà giovanile soprattutto in relazione ai problemi legati allo sviluppo fisco e psicologico che travolge l’adolescente e con lui, tutte le
certezze che degli adulti che gli stanno intorno, avevano fino a pochi mesi prima.
La professoressa Renata Dal Farra, dirigente
scolastico, ha evidenziato come la scuola possa essere d’aiuto solo se in sintonia con le famiglie. Ha sinteticamente organizzato il suo intervento attorno a
quattro parole chiave le cui iniziali formano la parola
FATE: F come fiducia nelle relazioni con gli altri, A
come ascolto nel senso attivo del termine, T come tolleranza cioè sopportare che i nostri ragazzi non siano come noi o come vorremo che fossero; E come em-
patia cioè sapersi mettere nei panni degli altri.
Don Sandro Gabrieli, raccontando come il lavoro
pratico di aiuto alla sua famiglia sia stato un momento importante della sua vita di giovane e come questo
elemento di servizio sia ancora attuale e fondante dell’esperienza che molti giovani della nostra diocesi
fanno ogni estate al Villaggio San Paolo al Cavallino o
a San Marco in Auronzo. Il sentirsi utili a qualcuno o per
qualcosa, educa e consolida buone pratiche.
Il sindaco di Sovramonte Federico Dalla Torre, ha
ribadito come i giovani siano spesso fonte di grandi e positive sorprese. Ha ricordato come nella recente
manifestazione per la sanità bellunese svoltasi a Venezia, una parte determinante sia stata giocata
proprio dai giovani e dal loro interesse per il territorio.
Tutti insomma hanno regalato ai presenti spunti per una riflessione personale ma anche momenti di fiducia e riscatto. Le ombre sono molte, il disagio è visibile ma queste cose non devono nascondere
le speranze che il giovane porta sempre in sé. Un ringraziamento del tutto particolare va a Marco Perale che ha saputo coordinare, moderare e dare un ordine a tutte le cose che sono state messe sul tavolo
del confronto. Più volte ha ricordato come la sua esperienza di scout (ora è capo gruppo del Belluno 3 e incaricato regionale per la stampa), gli abbia permesso
di sperimentare molte cose che ritiene siano state e
siano ancora fondamentali nell’affrontare il gioco della vita.
NP
Capitan Ciabatta e la sua ciurma.
UN ANNO DA LUPETTI…
Eccoci pronti a raccontare le avventure che noi
lupetti abbiamo vissuto negli ultimi mesi in una
giungla sempre vivace e piena di attività!
Quando ci troviamo, solitamente due sabati
pomeriggio e una domenica al mese, giochiamo,
mettiamo a frutto le nostre abilità imparando
sempre cose nuove e ascoltiamo le storie di
Mowgli. Siamo sempre alla scoperta del nostro
territorio, il sabato pomeriggio facciamo due
passi nei dintorni di Sospirolo, ma quando
andiamo in caccia (uscite domenicali o di due
giorni) i Vecchi Lupi trovano sempre nuovi posti
da esplorare. Quest’anno abbiamo trascorso un
fine settimana tra giochi ed escursioni, in località
Arson e come conclusione di questa bella
avventura quattro cuccioli hanno recitato la loro
promessa e ricevuto il fazzolettone, segno di
appartenenza al branco. Un’altra bella giornata
l’abbiamo trascorsa seguendo il corso del
torrente Ramon e passeggiando per i sentieri
appena sistemati nelle vicinanze del Lago di
Vedana. Approfittando della magia del luogo ci
siamo soffermati a meditare sul mistero della
Pasqua che si stava avvicinando. Noi lupetti del
CDA guidati dai vecchi lupi abbiamo lavorato
insieme per realizzare la Via Crucis “il bruco la
rosa e il fringuello” che abbiamo vissuto nel
pomeriggio del Venerdì Santo nella comunità di
Gron. Altre mete delle nostre caccie sono state: le
Rosse e le Masiere-Sass Mus, sempre assistiti dal
bel tempo e dalla gioia dello stare insieme. Ogni
anno partecipiamo a due eventi che coinvolgono
tutti i gruppi della zona di Belluno, La Giornata
del Ricordo a Longarone e la Caccia di Primavera
a Feltre. Per concludere e festeggiare il termine
delle nostre attività siamo stati al mare tre giorni
alla ricerca del tesoro di Capitan Ciabatta! Siamo
pronti ora per le Vacanze di Branco che
quest’anno ci porteranno a quota 2000, sul passo
Valles dove alcuni nostri genitori hanno a loro
volta fatto molti campeggi… chissà che non
troviamo la traccia del loro passaggio!!!
Una serata particolare… alla fiera dei Lego!!
Sospirolo - Gron
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ll’APICULTURA & NATURA
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a cura Nicola Cadore
L’A
Grazie Francesco
L’ Angolo dell’Agricultura e Natura, vede già
per la seconda volta la mancanza
dell’articolo di Francesco! Era così contento
di collaborare al nostro periodico! Di poter
parlare delle sue Api e di tutto quello che
aveva a che fare con il loro silenzioso ma
prezioso lavoro! Quando per l’ultima volta ci
aveva portato l’articolo, era impossibile
immaginare la tragedia che lo avrebbe
colpito! Il problema allora era l’orso che gli
aveva devastato alcuni alveari…una cosa
da niente in confronto all’Orso-Malattia che
gli avrebbe tolto in pochi mesi, la gioia del
lavoro, degli incontri con gli amici, ma
soprattutto lo avrebbe tolto alla sua
famiglia, tanto amata e presente nella sua
vita! …Francesco: quanto ci manchi! Le tue
battute, i tuoi sorrisi, la tua prontezza nel
portare aiuto e nell’essere presente accanto a
malati, anziani! Avevi sempre una buona
parola di incoraggiamento e di speranza per
tutti. La tua memoria ci faceva gustare tante
vicende del passato! Di quando, da
bambino, con il carro portavi la farina nelle
case di tutta la vallata, delle tue imprese sui
monti del Sole di cui conoscevi ogni angolo.
Della tua passione per il nuoto.. del tuo
lavoro in tantissime parti del mondo in
palazzi di grandi personaggi del mondo di
quegli anni, dove installavi i moderni
impianti telefonici…Quanti ricordi,
purtroppo ascoltati di fretta, sicuri di poterli
riascoltare chissà quante volte ancora…! E
poi la lunga, inesorabile, sconosciuta
malattia! Eppure non perdevi la speranza e
non cedevi alla lotta! Fino all’ultimo! Grazie
Francesco per il bell’esempio che lasci a tutti
noi, per la Fede e l’Amore con cui sei vissuto !
Anche tu, come un’ape, hai colto il nettare
dei tanti fiori che la vita ci dona: ora il miele
della Pace di Dio, ti sia di ricompensa e di
gaudio eterno!
IL GALLO CEDRONE
Il gallo cedrone ha una
struttura fisica che varia dal
maschio alla femmina. Il maschio
ha una lunghezza di 75-95 cm e
pesa tra 3,7 e 4,5 kg. La femmina,
più piccola, misura 58-68cm e
pesa tra 1,8 e 2,4 kg. Il maschio ha
una colorazione scura con riflessi
verdastri sul petto e due vistose
macchie scapolari bianche; mentre
la femmina ha un colore brunogrigiastro con sfumature rosse sul
petto. Entrambi hanno penne del
mento di forma lanceolata; coda
con lunghe penne scure screziate
di bianco che vengono aperte a
ventaglio e zampe ricoperte da un
fitto piumino.
Il gallo cedrone si può trovare
nell’orizzonte montano(10001800m) nella foresta mista di
conifere e latifoglie, estesa e poco
disturbata, con alberi vecchi e
rami robusti per facilitarne lo
spostamento. arene di canto, dove
il gallo cedrone effettua la parata
per attirare le femmine, sono
porzioni di foresta aperte e ben
definite.Il gallo cedrone in estate
mangia vegetali verdi, formiche,
bacche e frutti come lamponi,
fragole e mirtilli; mentre in
inverno mangia gemme, aghi di
conifere e germogli del
sottobosco.
Durante il periodo
dell’accoppiamento maschio e
femmina hanno comportamenti
diversi. Il maschio effettua il rito
amoroso che consiste in una
danza detta “parata”, con la coda
a ventaglio, il capo all’indietro, il
tutto accompagnato da un canto
spettacolare, intonato prima che
sorga il sole, per attirare le
femmine. Durante l’ultima fase
del canto non sente e non vede e
diventa una facile preda. Le
femmine accorrono numerose e
una volta fecondate, depongono
le uova in una depressione del
terreno al riparo. La madre per
difendere le uova (ma anche i
piccoli) esegue la “parata di
distrazione”: si finge ferita e si
trascina lontano facendosi
inseguire, per distogliere
l’attenzione del nemico dal nido.
Il periodo dell’accoppiamento va
da aprile a maggio; la durata
della gravidanza è di circa 25
giorni e quindi le nascite
avvengono a giugno. Il numero
dei piccoli varia da 5 a 14 e lo
svezzamento avviene in autunno:
i piccoli si dividono negli stormi a
seconda del sesso maschile o
femminile. Bollettino interparrocchiale
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Rendiconti parrocchiali del 2011
OFFERTE
Ogni Parrocchia, alla fine dell’anno è tenuta a sottoporre all’approvazione del Consiglio per gli Affari Economici Parrocchiali e all’Ufficio Diocesano, i propri bilanci. E’ ciò che è stato fatto anche quest’anno in tutte
e due le Comunità Parrocchiali. Tutte le spese delle Parrocchie sono sostenute da offerte volontarie e libere
dei fedeli: non ci sono aiuti da fuori Parrocchia, se non in caso eccezionale. Perciò dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso con la Comunità anche il peso economico delle sue strutture. Luce, Rifiuti, Gasolio, Assicurazioni, sono le voci più comuni e normali. Ma ci sono anche interventi per sostituire o rifare o
riparare tante cose che con gli anni deperiscono. Per fortuna, abbiamo un bel gruppo di volontari competenti, generosi, solleciti che con fedeltà e pazienza intervengono nel raccogliere, registrare, versare le offerte
e i contributi dei parrocchiani (il cui nome viene sempre pubblicato sul Bollettino, ma senza la cifra donata per non creare malesseri e giudizi talvolta errati sulle persone, ecc.). A tutti esprimiamo la nostra grande riconoscenza e la preghiera di continuare nella preziosa opera a favore delle Comunità! In particolare voglio ringraziare Cadore Luigi, Monastier- Manfroi Franca, Caviola Albino e famiglia, per quanto riguarda la
Parr. di Sospirolo e Cadore Ottavio per l’opera preziosa a favore di quella di Gron!
Don Alfredo
PARROCCHIA DI SOSPIROLO
ENTRATE
USCITE
ORDINARIE
Elemosine
Candele votive
Offerte servizi
Attività parrocchiali
Offerte enti - privati
ORDINARIE
Imposte - Assicurazioni
Spese di culto
Attività parrocchiali
Spese gestionali
Manutenzione fabbricati
STRAORDINARIE
Offerte - entrate straordinarie
PARTITE DI GIRO
Cassa Anime
Elemos. Imperate - Legati
Riporto attivo anni precedenti
TOTALE ENTRATE
RIEPILOGO:
Totale entrate: 63.998
10.059
2.512
1.785
7.701
10.998
26.286
1.118
3.539
0
63.998
STRAORDINARIE
Spese straordinarie
PARTITE DI GIRO
Cassa Anime
Elemos.imperate - Legati
Riporto passivo anni precedenti
TOTALE USCITE
Totale uscite: 81.673
2.799
1.529
5.791
14.733
4.368
21.191
1.118
3.539
26.605
81.673
Passivo: -17.675
PARROCCHIA DI GRON
ENTRATE
USCITE
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ORDINARIE
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Attività parrocchiali
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Manutenzione fabbricati
STRAORDINARIE
Offerte - entrate straordinarie
PARTITE DI GIRO
Cassa Anime
Elemos. Imperate - Legati
Riporto attivo anni precedenti
TOTALE ENTRATE
RIEPILOGO
Totale entrate: 17.407
2.685
379
400
1.207
2.605
3.600
298
1.175
5.058
17.407
STRAORDINARIE
Spese straordinarie
PARTITE DI GIRO
Cassa Anime
Elemos.imperate - Legati
Riporto passivo anni precedenti
TOTALE USCITE
Totale uscite: 13.290
53
1.989
1.933
7.842
0
0
298
1.175
0
13.290
SOSPIROLO PER CHIESA
(dal 01/11/2011 al 15/06/2012)
Dagli sposi De Donà Fioretto e Garlet Elisa; De Donà
Eugenia; in memoria di Casal Gino i familiari; in occasione 60° matrimonio famiglia Burlon /Pasqua; in occasione
50° matrimonio famiglia Casanova /Zanolin; in memoria
di Mezzacasa Carlo la famiglia; dalla Pro Loco per Misteri
di Sospirolo; per chiesa S:Martino N.N.; in memoria dei caduti di Gena da Casanova Vittorio; in occasione 40° matrimonio famiglia Viel/Muranini; in memoria defunti Moretti
Angelo e Marcon Ottavia dal nipote Stefano Tr.;in memoria defunti Moretti Angelo e Marcon Ottavia dalla fam. Moretti Daniele; in memoria di Pasqua Maria dalla figlia; in
memoria di Benvegnù Maurizio dalla moglie;in memoria
defunti Caviola ;N.N.; in memoria Dall’O’ Rino la moglie; in
memoria defunte Garlet Marcella e De Dea Maria i familiari; nel Battesimo di Lovatel Aurora i nonni Vincenzo e Noemi; per chiesa di Susin N.N.; Dal Canal Bruno; nel matrimonio di Caviola Denis i genitori; Nel Battesimo di Viel Eleonora i genitori; dal Comitato S.Barbara; in memoria di Dal
Bo Zanon Luigi da moglie e figlia; in memoria di Lovat Simeone la famiglia; in memoria di Vedana Antonietta da una
nipote; nel Battesimo di Lovatel Aurora i genitori; in memoria di Vedana Antonia dalle figlie; dalla famiglia Olivotto
Elio ed Anna; in memoria di Marcolini Enrico la famiglia;
per la chiesa da Zocchi Pietro; N.N. per chiesa; in memoria di Brancher Primo la moglie; in memoria di Sanniti Romeo la moglie; in memoria Castellan Sisto e Maria la famiglia; Piaz Enrica; in memoria di Furlanetto la famiglia;
per 55° matrimonio Lotto Tullio e Lidia; famiglia De Martini; per funerale Maria Piaz i nipoti; per ringraziamento
68° matrimonio, per chiesa, De Zanet Benigno e Iole; in memoria De Toffol Elsa i figli; Dal Col Antonio; in memoria Frescura Fabio la madre; in memoria Lovat Emilio e Gianni la
famiglia; per 50° matrimonio Angelo Casanova ed Emilia;
in memoria Caula Davide la famiglia; famiglia Tegner Aldo;
N.N.; dalla classe 1971; in memoria defunta Da Col Carla
la famiglia; in occasione 50° Nart-Zanolla; in occasione 50°
Carazzai- Marcon; nel funerale De March Liliana i nipoti;
in memoria Vigne Daniele e Virginia la famiglia; nel 50° Lotto Aldo e Troian Mirta; Maria Miglioli in memoria defunti; in memoria di Luca Paniz i genitori; Comitato S.Tiziano;
in memoria defunti Centelleghe Dario e Mirella; in memoria
Rizzo Aldo i familiari; Comitato pro Asilo per affitto sala;
in memoria Brisinello Danila La figlia; in memoria Lisetta
Barp la famiglia; N.N. per chiesa; Gr. Alpini Sospirolo; in memoria Argira e Gino Fontana il figlio; in memoria Bacchetti
Soppelsa Augusta la famiglia; in memoria De Donà Ugo la
famiglia; Chinnici Salvatore; in memoria Castellan Sisto e
Maria la figlia; in memoria di Lise Agnese la famiglia; famiglia Zasso nella festa S:Biagio; in memoria propri defunti
famiglia Dall’O Giorgio; nel 40° matrimonio di Augusto e
Graziella Casanova; famiglia Cadore Giovanni in memoria
di Maria Benvegnù; Bacchetti Antonio in memoria della moglie; Gruppo Famiglie Felici ; per riscaldamento chiesa da
Certosa Vedana; in memoria di Caviola Vittorio la moglie;
nel 68° di matrimonio di De Zanet Benigno e Jole; nel 60°
di matrimonio da De Donà Giuseppe e Angela; in memoria Gartner Andreina dal marito; in memoria De Biasi Giovanni la moglie; in memoria dei defunti di Dal Don Rosetta;
in memoria di Luca dagli zii Remo e Gigliola; in memoria
Luca Paniz dagli zii Oliva e Arrigo; in memoria defunto De
Attivo: 4.117
Continua a pag. 40
Sospirolo - Gron
lla
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L’A
CHIEA DENIS (San Zenon)
di Massimo e De Cian Orietta.
Nato il 16 Agosto 2011
e battezzato il 15 Aprile 2012.
37
STATISTICA PARROCCHIALE
BATTESIMI: SOSPIROLO
CENTONZE GRETA (Camposapiero PD)
di Lorenzo e Visentini Silvia
Nata il 13 Gennaio 2012
e Battezzata il 3 Giugno 2012.
LAGUNAZ ELEONORA
LAGUNAZ FILIPPO (Capoluogo)
(Capoluogo)
di Erminio e Khadija Merzouk.
Nata a Feltre il 4 Giugno 2007
e battezzata il 29 Aprile 2012.
di Erminio e Khadija Merzouk.
Nato a Feltre l’8 Maggio 2002
e battezzato il 29 Aprile 2012.
BATTESIMI: GRON
BEN MATTIA (Belvedere)
di David e Zandegiacomo Lisa.
Nato a Feltre IL 2 Luglio 2011
e battezzato il 27 Novembre 2012.
TAMBURLIN ANNA (Pian della
DE SALVADOR DEVIS (Gron)
SALVADOR ALESSIO (Belvedere)
Rosta) di Eder e Barp Fiorenza.
Nata a Belluno il 29 Giugno 2011 e
Battezzata il 27 Novembre 2011.
di Roberto e Calchera Marula.
Nato a Belluno il 22 Agosto 2011
e battezzato il 6 Gennaio 2012.
di Simone e di Doni Federica.
Nato a Belluno il 13 Dicembre 2011
e battezzato il 20 Novembre 2011.
“
FRANCESCHET MICHELE (Bel-
DA POS GABRIEL (Camolino)
vedere) di Marco e Monia Argenta.
Nato a Feltre il 3 Febbraio 2012
e battezzato il 17 Giugno 2012.
di Christian e Meneghel Marisa.
Nato a Feltre il 9 Luglio 2011
e battezzato il 13 Maggio 2012.
Se non potete essere una strada maestra,
siate un sentiero che sale la montagna.
Se non potete essere il sole,
siate la stella che illumina la notte.
Qualunque cosa voi siate
date sempre il meglio di voi stessi!
MARTIN LUTHER KING
”
Bollettino interparrocchiale
38
DEFUNTI: SOSPIROLO
VEDANA ANTONIA (Susin)
LOVAT SIMEONE LUIGI
DE TOFFOL ELSA (Sopra-Sospi-
nata il 23 Ottobre 1918
e deceduta il 24 Novembre 2011.
Vedova di Visentini Vittorio.
(Mezzaterra) nato 2 Agosto 1928
e deceduto il 3 Dicembre 2011.
Coniugato con Lise Antonietta.
rolo) nata 29 Gennaio 1925
e deceduta il 19 Dicembre 2011.
Vedova di Vigne Marcello.
PIAZ MARIA (Mis)
nata l’11 Maggio 1917
e deceduta il 21 Dicembre 2011.
Nubile.
DE MARCH LILIANA
PANIZ LUCA ( Sospirolo)
DE SALVADOR AMALIA (Mis)
DE BIASI GIOVANNI (Oregne)
nata il 9 Agosto 1931
e deceduta il 23 Dicembre 2011.
Vedova di Moretti Narciso.
nato il 19 Luglio 1984
e deceduto il 29 Dicembre 2011.
nata il25 Novembre 1923,
deceduta il 4 Gennaio 2012.
Vedova De Donà Aldo.
nato il 22 Settembre 1939,
deceduto il 1° Febbraio 2012. Coniugato con Cisco Edelweis Maria.
VEDANA EMMA (Sospirolo)
CASANOVA ANTONIA
TISOI ENRICHETTA (Capoluogo)
BENVEGNU’ GIANPIETRO
nata il 19 Maggio 1931,
deceduta il 9 Febbraio 2012.
Vedova di Mares Orazio.
(Capoluogo) nata il 7 Ottobre 1921
e deceduta il 9 Marzo 2012.
Vedova di Casanova Ernesto.
nata il 2 Settembre 1927
e deceduta l’8 Marzo 2012.
Vedova di Colferai Guido.
(Rosolin) nato il 27 Novembre 1958
e deceduto 19 Marzo 2012.
Coniugato con De Cassan Tiziana.
PANIZ GIOVANNA (San Zenon)
DEL VICARIO EMILIA
CASANOVA GELINDA (Ai Pissa)
DAL MAS TERSILIA
nata il 12 Ottobre 1919
e deceduta il 23 Marzo 2012.
Vedova di De Zanet Fioretto.
(Col Molin) nata il 7 Agosto 1931
e deceduta il 10 Aprile 2012.
Coniugata con Troian Aldo.
nata il 2 Febbraio 1928
e deceduta l’11 Maggio 2012.
Vedova di Tamburlin Germano.
(San Zenon) di anni 83,
deceduta il 12 Novembre 2011.
Coniugata con De Doni Ugo.
Sospirolo - Gron
VEDANA FRANCESCO (Le Rosse)
nato il 25 Novembre 1937,
deceduto il 29 Maggio 2012.
Coniugato con Ronzoni Enrica.
39
LISE ADA (Maras)
nata il 24 Novembre 1924,
deceduta il 23 Giugno 2012.
Nubile.
SOGNE RINA (Ai Pissa)
PAGANI ERIDE (Oregne)
nata il 3 Aprile 1915
e deceduta il 3 Luglio 2012.
Vedova di Casanova Corinno.
nata il 12 Febbraio 1929
e deceduta l’8 Luglio 2012.
Coniugata con Monaia Albino.
DEFUNTI: GRON
TIBOLLA GIOVANNI (Camolino
DA ROLD MARIA “LINA” (Torbe)
CASANOVA UGO (Torbe)
MORETTI DINO (Morettoi)
nato il 10 Agosto 1920
e deceduto 30 Dicembre 2011.
Coniugato con Fiabane Elda.
nata il 6 Agosto 1921
e deceduta l’11 Febbraio 2012.
Nubile.
nato il 13 Marzo 1938
e deceduto il 24 febbraio 2012.
Coniugato con Cadorin Enrica.
nato il 29 Marzo 1931
e deceduto il 29 Febbraio 2012.
Coniugato con De Min Gioconda.
DE MIN COSTANTE SEVERINO
CASAGRANDE GIOVANNI
CASANOVA OTTAVIO (Torbe),
CASANOVA ROMEO ( Roere),
(Belvedere) nato il 3 Maggio 1927
e deceduto il 14 Marzo 2012.
Coniugato con Bridda Maria.
“BERTO” ( Torbe)
nato il 16 Aprile 1935
e deceduto il 21 Marzo 2012.
nato il 2 Ottobre 1930
e deceduto il 10 Aprile 2012.
Celibe.
nato il 16 Aprile 1945
e deceduto il 23 Aprile 2012.
Vedovo di Fant Lionella.
DE DONA’ GUIDO (Gron),
nato il 15 Agosto 1930
e deceduto il 27 Giugno 2012.
Vedovo di Sommacal Maria.
Ho ricevuto
il mio congedo.
Ditemi addio,
fratelli miei!
M’inchino a voi tutti
e me ne parto.
Ecco io
rendo le chiavi
della mia porta
e rinuncio
a ogni diritto
sulla mia casa.
Solo vi chiedo
buone parole
di commiato.
Per molto tempo
siamo stati vicini,
ma ho ricevuto
più di quanto
potessi dare.
Ora è sorto
il giorno
e il mio lume
che rischiarava
il mio angolo buio
è spento.
Risuona l’appello:
Io sono pronto
per il viaggio.
Tagore
Bollettino interparrocchiale
DEFUNTI: fuori parrocchia Sospirolo
40
PAOLO SOGNE
BUDEL ELIO
MURARO BRUNO
nato a Sospirolo il 21 Aprile 1951
e deceduto a Limana il 29 Febbraio
2012. Sposato con Ferazza Maria Lucia.?
nato il 12 Dicembre 1931 a Cergnai e deceduto il 14 Marzo 2012. E’ vissuto a SUSIN
per 45 anni ed è stato Autista di Autobus.
nato a Treviso il 16 Ottobre 1924
e decuto a Moncalieri il 18 Marzo 2012.
Marito di Troian Olga da Oregne.
BENVEGNU’ MARIA “MARINA”
D’ALESSIO SEVERINO
CRODA GIUSEPPE (Ponte Mas),
CASAGRANDE RENATO (Torbe)
di anni 82
e deceduta a Santa Giustina
il 23 Dicembre 2011.
di anni 81
e deceduto a Campedei di s. Antonio
Tortal il 3 Febbraio 2012.
nato il 26 Aprile 1926,
deceduto il 24 Febbraio 2012.
Coniugato con Barp Elsa.
di anni 49
e deceduto a San Gregorio nelle Alpi
il 27 Giugno 2012.
OFFERTE - continua dalla pag. 36
DEFUNTI: fuori parrocchia Gron
VISENTINI ONORINA
nata il 17 Aprile 1926 a Sospirolo
e deceduta il 2 Febbraio 2012 ad Alano
di Piave. Sposata con Lovatel Guido.
Salvador Gastone ,Luigia , Celestina dai familiari; in memoria di Casanova Antonia le figlie; in memoria di Burlon
Luciano la moglie; famiglia Elio e Anna Olivotto; in memoria
defunti U.G.; in memoria di Cadore Rino la moglie; in memoria di Tisoi Enrichetta dal figlio; nel funerale di Casagrande Giovanni il figlio; N.N. per la chiesa; nel funerale di
Paniz Giovanna le figlie Danila e Ivana; in memoria di Pasqua Maria la figlia; De Donà Eugenio per la chiesa; in memoria di Bristot Italo i familiari; N.N. in onore S.Antonio Abate PGR; N.N. in ringraziamento; Famiglia Olivotto Elio ed
Anna; Le mamme in memoria dei figli defunti; I genitori
in occasione Battesimo Chiea Denis; Comitato S.Giuliana;
Lotto Franco e Silvana nel 25°; Classe 1951 in memoria di
Paolo Sogne; in memoria defunti Moretti Giovanni e
Guerrino da Marcella; in memoria di Mezzacasa Gabriella dal marito; in memoria Centelleghe Fiorenzo dalla madre; per S.Rocco in memoria defunta Lise Rosina vedova Dall’O’: in memoria Ezio Poloni la figlia Katia; in memoria di
Mazzucco Ivo dalla moglie; in memoria Del Vicario Emilia
dal marito; nel 60° matrimonio Lotto Romano e Carolina;
per vesti 1^ Comunione Arianna Lovat; per vesti 1^ Comunione Francesca De Donà; in memoria di Da Gioz Mario la moglie; famiglia Zanolla Benito per la chiesa; contributo Casa di Riposo di Meano; in memoria di Andriolo
Mansueto da Noemi; in memoria familiari defunti da Lidia Bacchetti; in memoria defunti genitori da Pioggia Paolo; Selle Rina e Gianni; Sogne Amalia; in memoria defunti Celso, Lucia e Livio Nessenzia; in memoria defunto Lotto Roberto ai genitori; N.N.; famiglia Dalla Mora Dino; famiglia Di Misa Rosa Benigno; famiglia Sogne Fedele; in memoria defunta Casanova Gelinda dalla nipote Enrichetta;
in memoria defunto Benigno Arcangelo dalla moglie; per
benedizione casa N.N.; in memoria defunti De DonàBuongiorni da Matilde; per battesimo nipote Greta da De
Donà Saveria; per Battesimo Centonze Greta dai genitori;
in memoria di Piaz Giacomo dalla moglie; in memoria di
Vedana Francesco da Amici delle Rosse; in memoria Vedana
Francesco dalla moglie; in memoria Vedana Francesco da
una famiglia amica; Tegner Aldo per la chiesa; in memoria defunti De Salvador Bruno e Maria; per la chiesa N.N.
SOSPIROLO PER BOLLETTINO
(dal 01/11/2011 al 15/06/2012)
Famiglia Viel- Muranini; Selle Bedont Marcellina
(BL); Roncaglioni Giorgio (MI); Zorzi Livio (TO); Fontana Giuseppe (TO) ; Molin Regina (Villabruna); per bollettino famiglia Caula; N.N. per bollettino; Roberto Ceol (Paderno);
Lovat Cesare (BL); Caldart Dell’Osbel Ines (BL); Vigne Angelica (Meano); Da Rold Teresa (Ma); Cadore Roberto e Anita (BL;) D.D. Corrado; Casanova Marcello e Schena Edvige
(Limana); Cisco Roberta (S:Giustina); Paolo Verdi Edotti; Lidia Piccolin (Rovigo);Fregona bruno e Anna (Mas); Zanetti
Valerio (Sedico); De Zanet Elena; Tibolla Sonia Germania;
De Donà Parisio (UD); BenvegnùGabriella (S:Giustina); Marin Paola (VI); Bottega Giancarlo (TV); Viel Luigia (Paderno); De Dea Marialuisa (Sedico); Casanova Marcello e Rossella (Limana); Caldart Carlo (Vimercate); Pinali Yves e Angelo (Paderno); Pison Francesco (Sedico); Casanova Ida (Bribano); Dell’Acqua Anna(MI); De Bortoli Anna Pedavena; De
Doni Maria; Pagani Luciano e Dina (Feltre); Dalla Mora Bruno (Saronno); Pilotti Monica; Bacchetti Lina (BL); Giotto Paolo (Mel);Boido (MI); Vedana Walter (MI); Lise Luigi (Mas);
Lise Saverio (S:Pierre); Troian Fontana Paola (VA); Piaz Elisa (Mas); Lovat Carlo; Tibolla Rita (S:Giustina); Palandri Lorenzo e K. (Lentiai); Lovat Fiorenza (Polpet); De Dea Elsa (BL);
D’Alessio Didonè Gianna (Trichiana); Fontana Ada (Sedico);
Cadore Attilio (AO); De Donà Livio (Val di Dentro); De Toffol Ugo (Alano ); Cortina Valter (Trichiana); De Zanet Fausta (Mel); Salamon Viviana (GE); Zanolla Gigliola (Cesio Maggiore); De Donà Dina (BL); Sabatini Linda (CH); Canali Ma-
rina (Meolo); Tomasi Lovat Pierina (Edolo); Barp Lidio (Mas);
Capraro Coletto Giulietta (Vidor); Righi Rita (MI); Romagnoli
Valter e Nellida (NO);.Maraga Lorena (Ponte); Mortellaro
Paola (Seregno;) De Riz Andrea e Lidia (S: Giustina ); Caldart ines (BL); Vigne Albina in De Cian (Follonica); Vedana Benito (Mas); Zanderigo Gino (Paderno ); Ponzio Selle
Mirella (CH); Lovatel Flavio (Sedico).
GRON PER CHIESA
(dal 01/11/2011 al 15/06/2012)
Dal Molin Romana e Luigi; in memoria defunti di Tegner Augusta; nel Battesimo di Tamburlin Anna i genitori;
nel 40° di Matrimonio Vedana Fulvio e Paniz Paola; N.N.
per fiori; N.N. per Natale; N.N. per Natale; N.N. per Natale;
in memoria di Giotto Annibale la famiglia; in occasione
battesimo De Salvador Denis la famiglia;in memoria di Tibolla Giovanni la famiglia; in memoria Da Rold Lina i fratelli Ugo e Francesco; in memoria Casanova Ugo la famiglia ;in memoria di Cadorin Giulio la famiglia; in memoria defunti Cadore- Bianchet; in memoria defunti di Cadore Iolanda; in memoria defunta Fant Lionella dal marito; nel funerale De Min Costante i familiari; famiglia Ubaldo Troian; Vieceli Giacomo per cero; nel Battesimo di Da
Pos Gabriel; in memoria defunto Franceschet Attilio; in
memoria defunto Casanova Ottavio i familiari; Tegner Aldo
per la chiesa; per Battesimo Franceschet Michele i genitori; per Battesimo Franceschet Michele i nonni materni
e paterni.
GRON PER BOLLETTINO
(dal 01/11/2011 al 15/06/2012)
Troian Rosy (CH); Vedana Carla (Carbonera) ; De Dea
Antonio (TO); Sogne Maria Giulia; Losego Giorgio e Viviana in memoria defunto Italo; Casanova Nadia (Moena); Bottega Giancarlo (Conegliano).
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Bollettino Interparrocchiale n.1 2012