Anno LXXXVI Poste It. s.p.a. Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) art. 1, c. 2, DCB Bl Agosto 2012 - n. 1 BOLLETTINO delle parrocchie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo in Sospirolo e di S. Stefano in Gron - 32037 Sospirolo (BL) - C.C.P. 10167328 - Tel. 0437/89168 A tavola, insieme Carissimi! Tre parole ricorrono con forza e insistenza in questo numero di Bollettino :FAMIGLIALAVORO-FESTA! Sono anche le tre parole che hanno guidato il VII^ INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE, tenutosi a Milano nei primi di giugno scorso. FAMIGLIA: alcune belle iniziative saranno illustrate nei nostri articoli. Ma tanto ci resta da fare per non lasciare indebolire questo miracolo dell’amore e della cultura della nostra terra. Per noi la Famiglia è parola sacra, insostituibile e bella! Certamente ogni famiglia ha i propri limiti. Non basta essere padri o madri o figli e vivere insieme, per essere vera Famiglia: la Famiglia è una casa che si costruisce insieme giorno dopo giorno. E’ un ideale che guida e sostiene il cammino dei propri membri. La Fede cristiana è , possiamo dire, fatta apposta per aiutare la Famiglia! Dio è Famiglia: Padre, Figlio e Spirito! LAVORO: parola legata fortemente alla Famiglia! Entrare in una casa dove manca il lavoro è un’esperienza piena di angoscia e di umiliazione. Far sentire a chi ha perso il posto di lavoro, la propria solidarietà è importante. Sostenerlo nella fiducia che il brutto momento passerà è atto di grande amicizia. Condividere con le famiglie il peso della crisi sarà un nostro impegno. FESTA: se la Famiglia e il Lavoro sono state parole rovinate da una mentalità e un modo di agire non evangelico, quella di Festa spesso è diventata parola vuota, inumana e senza Dio! Invece la FESTA è l’anima della Famiglia e del Lavoro: abbiamo bisogno di Festa per ritrovare i ritmi giusti della vita e della comunità. Senza Festa vera c’è solitudine, paura e tanto egoismo. La vita della Comunità Cristiana è regolata dalla Festa: educare la propria Famiglia a fare Festa, credo sia un’opera importantissima e urgente! Auguro a tutti una bella estate nella solidità della FAMIGLIA, nella sicurezza del LAVORO, nell’esperienza gioiosa della FESTA! Don Alfredo entro il triangolo di: “FAMIGLIA, LAVORO E FESTA” potremmo individuare - per dirla con la geometria - un incentro, ovvero il luogo equidistante da tutti i tre lati. Non può essere LA TAVOLA DI CASA? È lì che ci si ritrova, voglia o non si voglia, a vivere la famiglia, guardandosi negli occhi, a tu per tu. Lì si comincia la giornata e ci si prepara - “dai, fate in fretta che arriviamo tardi” - a raggiungere i rispettivi posti di lavoro/scuola. Lì ci si ritrova a pranzo (molti non possono, visti i tempi del lavoro e l’organizzazione scolastica) e più facilmente alla sera a raccontarsi com’è andata, a brindare per un bel voto scolastico o a buttare nel piatto anche le stanchezze e le delusioni. Quando qualcuno è assente a pranzo - per i motivi più diversi - il posto vuoto attorno alla tavola lascia sempre un po’ d’amaro in bocca, tanto che per una famiglia, soprattutto quando numerosa o allargata, il menù più saporito è quello che comincia con una constatazione: “Che bello, oggi ci siamo tutti!”. Quel contarsi, e riconoscersi, è già un ringraziamento. Il segno di croce (o il dado della preghiera) fanno della tavola il nostro piccolo altare quotidiano, quello dove è obbligatoria una sosta nel vortice frenetico del tempo: è lode spontanea e dalla tavola il pensiero si spalanca sui continenti se riusciamo a ricordare chi non ha niente da mettere nel piatto. Il mondo è a tavola, ma la tavola è anche il nostro piccolo mondo, dove si sceglie se servire o servirsi, se ascoltare o ascoltarsi. Decidiamo anche chi farvi entrare e “aggiungere un posto a tavola”, magari per un bisognoso o per un amico dei figli, diventa una ricchezza in più. “Spegni la tv e accendi la famiglia!”. Conviene proprio eliminare ogni elemento di disturbo, compreso quell’apparecchio in sottofondo che ten- D de a imporci l’agenda della conversazione. Se tutto tace, il silenzio di qualcuno dei figli può farsi parola, il dialogo s’innesca più facilmente. Quando il cibo è gradito, meglio ancora se cucinato a più mani, l’apprezzamento assume il gusto del grazie. Non tutte le ciambelle riescono col buco e la tavola è provvidenzialmente anche il luogo del conflitto: si alza la voce, ci si provoca, talvolta si litiga. E’ bene che il contrasto e il confronto esplodano, favoriti da un terreno neutro e favorevole: la tavola di casa, appunto. “Nessuno deve alzarsi prima che tutti abbiano finito la frutta!” non è solo un’indicazione dietetica. Prolungare la permanenza a tavola, senza la fretta di fiondarsi di nuovo al computer o in altre faccende, consente di non troncare il dialogo, tiene aperto lo spazio per le parole non ancora dette. Questa modalità - del fermarsi a tavola senza fretta - è spesso uno dei distintivi della domenica e dei giorni più lieti: a tavola si vive la festa, la gratuità, la libertà dall’orologio e dalle occupazioni. Per usare un’espressione cara a Luigi Accattoli, padre e nonno esperto di convivii domestici, dovremo saper “salvaguardare il momento della tavola”. Una difesa dai nemici dei nostri tempi frenetici, una protezione a favore dei valori “sacramentali” che riusciamo a godere nello stare insieme, seduti l’uno accanto all’altro, nei giorni del lavoro e della festa. Diego Andreatta Bollettino interparrocchiale 2 lla e d lo CRONACA o g n L’A delle COMUNITÀ Famiglie solidali... ià da qualche tempo, la Parrocchia viene contattata da Famiglie residenti nel territorio, per un aiuto finanziario, per superare le proprie difficoltà. Molte altre cercano di stringere al massimo le proprie spese per non soccombere alla crisi. Con la Commissione Cari- G Carissimi Parrocchiani di Gron e Sospirolo! Ho appena terminato il giro della Benedizione delle Famiglie e conservo ancora nel cuore la bella accoglienza avuta e i bei momenti vissuti insieme! Ho incontrato molte persone, soprattutto anziani, ammalati, e anche purtroppo parecchie famiglie alle prese con il terribile problema della crisi di lavoro che preoccupa tutti. C’è tanta incertezza e molta apprensione per il futuro dei giovani ma anche di uomini e donne che si vedono minacciare il posto di lavoro. Qualche famiglia, per fortuna poche, è in piena necessità di aiuto. Con il Gruppo Caritas Parrocchiale abbiamo deciso di creare un Fondo per dare almeno un segno di solidarietà a coloro che dovessero aver bisogno di aiuto im- tas, è stata presa una iniziativa, come ho spiegato in una lettera alle Comunità Parrocchiali, che riporto anche per coinvolgere più gente possibile: anche un chicco di sabbia unito a tanti altri può innalzare una diga di difesa e di amore!! mediato per superare le difficoltà più urgenti e immediate. Così è’ stato istituito un FONDO DI SOLIDARIETA’ che fa capo ad un Conto Corrente Postale N° 1005771454 intestato a PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO APOSTOLI-FAMIGLIE SOLIDALI, che ha come unico scopo quello di aiutare le famiglie in difficoltà delle nostre due Comunità Parrocchiali. Ognuno doni quello che può: insieme possiamo fare tanto! Un apposito Comitato composto dal Parroco, dal Diacono Gianni, dalla sig.ra Clara Menegolla e da un rappresentante del Consiglio Affari Economici Parrocchiali, stabilirà a chi, quanto e sotto che forma dare ciò che viene richiesto. Allegato a questa lettera trovate un modulo di CCP, altri saranno messi in fondo alle nostre chiese parrocchiali. Sulle ba- Solidarietà cheche delle due chiese verranno affisse le entrate e le uscite che si faranno in seguito. Sicuro di avere presso tutti voi una generosa accoglienza a questa richiesta di solidarietà, invio a tutti la mia Benedizione e il mio fraterno saluto. IL PARROCO, DON ALFREDO La tavola della solidarietà Solidarietà in atto! Solidarietà... divina! Solidarietà dei piccoli... Sospirolo - Gron 3 FELICI ANNIVERSARI 60 ANNI DI MATRIMONIO 60 ANNI DI MATRIMONIO De Donà Giuseppe e Sogne Angelina Il 14 Febbraio 2012 ricorreva il 60° di Matrimonio dei coniugi De Donà Giuseppe e Sogne Angelina. Con 30 anni di emigrazione e tanti sacrifici e tanto lavoro alle spalle,hanno ringraziato il Signore della Vita e dell’Amore anche per le per tante gioie e soddisfazioni avute ! Da tutti noi gli auguri più cordiale e sinceri! Il vostro esempio ci onora e ci sostiene! Lotto Romano e Dall’O’ Carolina Il 10 Maggio 2012 i coniugi Lotto Romano e Dall’O’ Carolina, hanno festeggiato i sessanta anni di Matrimonio nella Chiesetta di Maras, circondati dai figli, nipoti e parenti e amici! Sul volto dei fortunati sposi la gioia e la riconoscenza a Dio per tanti doni avuti e tanto amore nei loro confronti. La Parrocchia e tutto Sospirolo partecipa alla bella ricorrenza, augurando ancora tanta salute e felicità! 55 ANNI DI MATRIMONIO 50 ANNI DI MATRIMONIO Remigio Pison e Alice Fratta Remigio Pison e Alice Fratta hanno celebrato il prestigioso traguardo dei 55 anni di vita matrimoniale nella Chiesa di Antole dove si erano sposati il 2 Febbraio 1957, circondati da figli, nipoti, pronipoti e parenti. Essendo anche la GIORNATA DELLA VITA, la ricorrenza è stata ancora più sentita e beneagurante! Tutta la nostra Comunità si stringe attorno ai festeggiati e alla loro grande famiglia esprimendo anche tanta riconoscenza per i tantissimi doni che da essa quotidianamente riceve in infinite occasioni! Avanti così ! Lotto Aldo e Troian Mirta Lotto Aldo e Troian Mirta il 4 Gennaio 2012 hanno celebrato con gioia e riconoscenza al Signore, il giubileo d’oro del loro Matrimonio! La Benedizione del Papa Benedetto XVI,giunta loro da Roma per l’occasione, li accompagnerà ancora di più in questo cammino di amore e dedizione a tanti nipoti giunti a rallegrare i loro anni di lavoro. Da tutti noi vadano loro le felicitazioni e gli auguri più cordiali! 50 ANNI DI MATRIMONIO 50 ANNI DI MATRIMONIO Nart Giuseppe e Zanolla Rosetta Ad Oregne hanno celebrato la tappa giubilare dei 50 anni di vita matrimoniale, gli sposi Nart Giuseppe e Zanolla Rosetta, arrivati appositamente dalla Svizzera dove risiedono! Parenti e Amici si sono stretti attorno loro con gioia nella bella Messa di Ringraziamento! Anche da queste righe giungano loro gli auguri da parte di tutti coloro che li ricordano! Casanova Angelo e Bernardin Emilia Anche i coniugi Casanova Angelo e Bernardin Emilia, circondati dai propri familiari hanno reso grazie a Dio per tanti doni ricevuti e per invocare sulla propria grande famiglia la benedizione e l’aiuto. Benedizione che è stata anche invocata dal Santo Padre attraverso una pergamena che resterà ricordo caro della bella Festa! Bollettino interparrocchiale 4 FELICI RICORRENZE 4 generazioni a Mis Quattro generazioni al maschile La bisnonna Tibolla Natalina (nata nel 1924),il figlio De Salvador Demetrio, i nipoti Roberto e Flavio e i pronipoti Devis (2011) e Emily (2010).Complimenti vivissimi da tutti noi! Ecco i sei maschi della Fam. Franceschet nonchè le 4 generazioni: il bisnonno Federico, il nonno Antonio, i figli Marco e Nicola e i nipotini Gabriele e Michele… La farina per la polenta… è assicurata! E non solo! Da tutta la Comunità giungano le felicitazioni e gli auguri più cordiali! FESTA della CLASSE 1987 I coscritti della classe 1987 del Comune di Sospirolo si sono ritrovati per una cena in compagnia il 26 Maggio 2012. Si tratta della prima edizione di una festa NELLA SPERANZA che possa coinvolgere in futuro anche quelli che non erano presenti. Laurea ILENIA MORETTI (Pascoli), di Danilo e Dina Comel, il 28 Marzo 2012 ha conseguito la laurea magistrale in Lavoro, Organizzazione Ilenia Moretti e Sistemi Informativi presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento. Alla neo-Dottoressa vanno i complimenti e le felicitazioni di tutta la Comunità, con gli auguri più cordiali di trovare presto un bel posto di lavoro e una sicurezza per il futuro! 90° compleanno di Elisa Poloni in Casanova Grande festa alle Torbe il 29 MAGGIO 2012 per i 90° anni di Elisa Poloni ved. Casanova. Parenti, Amici, Paesani e tanti conoscenti si sono fermati all’invito di un grande striscione che annunciava il bel traguardo raggiunto da Elisa! Una bella occasione per complimentarsi con la festeggiata molto attiva e partecipe della vita della nostra Comunità. Reduce da un viaggio in Brasile e aggiornata sulla storia della nostra terra che lei ama intensamente. Complimenti da tutti noi e tantissimi auguri per la scalata ai 100! Nella foto Elisa con il figlio Erminio, la nuora Liliana e le nipoti Elisa e Giada. Sospirolo - Gron 5 35 ANNI DI MATRIMONIO Annuncio di matrimonio Pierina e Antonio Franceschet Un affettuoso augurio a Pierina e Antonio Franceschet per i loro 35 anni di Matrimonio festeggiati il 16 Aprile, affinché il loro anniversario sia il rinnovo di una promessa d'amore davanti a Dio. Tutta la Comunità si unisce nell’augurio e nella gioia per il felice traguardo! Stefania Claudio e Federico Fabris si sono uniti in matrimonio il 26 maggio 2012, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire a Collegno (To). Nella foto sono con don Filippo Raimondi. La nonna Rosa e la zia Gabriella Casanova mandano tanti auguri agli sposi. 90° compleanno di Rina Cadore in Trachsler La Signora Rina Trachsler-Cadore nata il 28 aprile 1921 a Sospirolo, piccolo comune della provincia di Belluno, al nord dell'Italia. È figlia di Carmela Casanova e di Antonio Cadore, la maggiore di due figli, il fratello Rino è deceduto. Facendo le sue prime classi a Sospirolo, la sua famiglia si diresse molto presto in Svizzera, a Faïdo nel Tessin dove il papà era interprete per una grande società dei telegrafi e la mamma si occupava di una Pensione e faceva la cuoca. A Faïdo all'età di 7 anni ha proseguito le scuole primarie e secondarie. Più tardi all'età di 17 anni, tornò a Belluno per lavorare nel ristorante della zia fino all'età di 27 anni. Nel giugno 1948 decise di portarsi a Sion e trovare lavoro. Trovò la sua occupazione come cuoca alla Panetteria Hess in via di Conthey a Sion. Là fece la conoscenza del futuro marito, Walter Trachsler che era panettiere. Ed è unendo… pentole ed impastatore, che il loro amore nasce. Dopo alcuni anni si sposarono il 21 luglio 1951 e arrivò il primo figlio, Tony, il 29 aprile 1952. L'anno seguente nel 1953 presero le redini della Panetteria Hess ed è nato il secondo figlio Max il 26 dicembre 1953. Dopo oltre 12 anni alla testa della Panetteria lasciarono il posto ad André Hess, per riprendere il piccolo bar a caffè alla via di Lausanne tra Titzzé e Tichelli che sfruttarono per oltre 26 anni. Un posto molto comodo per i clienti e condotto con uno spirito molto familiare dove i clienti si sono sempre trovati come a casa loro. Ora è circodata dai figli, da 6 nipoti e 6 pronipoti. La sua vita ora la passa nella lettura che tanto ama, in cucina per offrire i piatti inimitabili e saporiti, con un bicchiere di Porto che condivide volentieri con amici e vicini. (Da un articolo apparso sulla Stampa di Sion) È con commozione, gioia e orgoglio che porgiamo alla nostra compaesana Rina, le più cordiali felicitazioni per aver onorato il nome di Sospirolo e dell’Italia! Dio la benedica attraverso i nostri Patroni Santi Pietro e Paolo! Auguri da tutta la Sua Comunità!! Annunci di nascite I nonni Renè e Laura, annunciano con immensa gioia, la nascita della loro nipotina GAIA REN di Ren Moris e Vidovic Sandra. Nata a Hong Kong il 03 gennaio 2012 I nonni Calonego Roberto e Annabruna delle Torbe, condividono la gioia del secondo nipotino EDOARDO ZACCARONE nato il 31 luglio 2011 a Belluno e residente a Strigno di Valsugana! Bollettino interparrocchiale 6 Associazione “Amici di Flores da Cunha” Centenario della morte di Carlo Zasso Lo scorso 28 giugno è stata ufficialmente presentata presso lo stand della “sagra de San Piero”, la neonata associazione “Amici di Flores da Cunha”. Erano presenti una cinquantina di persone che hanno potuto assistere anche al collegamento in diretta con alcuni residenti di Flores, discendenti dei primi Sospirolesi emigrati in terra brasiliana nella seconda metà dell’Ottocento. A presentare la nuova associazione e a introdurre alcune nozioni storiche sui legami tra i due paesi è stato Gabriele Galletti che ha partecipato, insieme ad altri sospirolesi presenti alla serata, al viaggio in Brasile lo scorso gennaio. In tale occasione è stato ufficializzato il gemellaggio dei due paesi alla presenza dei rispettivi sindaci, Renato Moro e Ernani Heberle. Nel corso della serata sono state presentate alcune suggestive immagini dell’incontro a Rio Grande do Sul, accompagnate dalle melodie dei rispettivi inni, lavoro curato da Carla Dazzi. Durante la serata è stato altresì proiettato un video realizzato a Flores, premiato in terra brasiliana e tradotto in italiano per l’occasione, sintetizzando il delicato passaggio dell’emigrazione con la promessa di una “terra di cuccagna” che si è rivelata in realtà un’intera storia tutta da costruire. “L’obiettivo per cui nasce l’associazione è quello di garantire rapporti culturali con gli amici brasiliani” hanno spiegato gli organizzatori. “Sono tanti i legami di sangue tra i due paesi e siamo intenzionati a renderli ancora più solidi e vivi”. L’associazione appena nata si auspica di poter quanto prima allargare il numero dei propri componenti. “Attualmente siamo una decina e ci incontriamo periodicamente per promuovere le nostre attività” spiega la portavoce, Valentina Pilotti. “Abbiamo ancora bisogno di tante persone, con idee e un po’ di tempo a disposizione da dedicare a questa nuova realtà culturale”. La serata è stata patrocinata dal Comune di Sospirolo con la collaborazione del Comitato San Piero. Le informazioni sull’associazione e sulle attività proposte, si possono visionare ” su Facebook in “Associazione Amici di Flores da Cunha. Dbd Quest’anno ricorre il centenario dalla scomparsa di Carlo Zasso, illustre amministratore e agronomo, personaggio di fondamentale importanza per la cultura dell’Ottocento bellunese. Zasso fu sindaco di Sospirolo negli anni 1882 e 1883, ruolo già ricoperto anche ad Agordo, suo paese d’origine. Fu presidente del consiglio in Provincia di Belluno e poi sindaco della stessa città. Durante le cariche mostrò pari responsabilità verso le diverse fasce sociali; istituì la cattedra ambulante di agricoltura, segno di apertura verso il mondo rurale, e eliminò da Belluno la ruota degli esposti. Come agronomo, contribuì al rilancio delle culture frutticole e al recupero di campi abbandonati. Organizzò corsi di potatura e orticultura, convegni e fu autore di scritti sul tema. Venerdì 6 luglio nella sala affreschi della Provincia di Belluno si è svolta la commemorazione del centenario e la sera a Moldoi nell’ottocentesca villa SandiZasso è stata presentata la sua biografia curata da Ferruccio Associazione Amici di Dal tendone della sagra di San Piero, in diretta con il Brasile. Vendramini con intermezzi dei Trifolium Ensemble, cioè Lorenzo Luciani (altus), Claudio Mei (tenor) e Franco Cisilino (bassus). Il 2 settembre, sempre a villa SandiZasso, si terrà il “Concerto Le due Susanne” a cura del Circolo Culturale Bellunese, con arie di Mozart e Wolf Ferrari. Quest’ultimo proprio a Susin di Sospirolo, mentre era ospite della famiglia Miari, compose la sua opera “Il segreto di Susanna”. Sempre nello stesso giorno sarà organizzato il convegno “Stato e prospettive della frutticoltura bellunese” a cura di Veneto Agricoltura, Istituto Agrario di Vellai “Antonio Della Lucia” e Comunità Montana Val Belluna; ci sarà un’esposizione di prodotti biologici e artigianato locale. Gli eventi sono stati promossi dalla Pro Loco “Monti del Sole” e dal Comune di Sospirolo con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Agordo, Comune di Belluno, Comunità Montana Agordina, Comunità Montana Bellunese, Comunità Montana Val Belluna, Istituto Agrario di Vellai Antonio Della Lucia e Isbrec. Dbd Presentazione della biografia di Carlo Zasso curata da Ferruccio Vendramin. Sospirolo - Gron 7 “Diario del mio viaggio” di PIETRO DE CIAN (1941-1946) - TERZA PUNTATA (Premessa: ci scusiamo per una involontaria svista nella puntata precedente, che riportava due volte lo stesso brano…) lle dieci avevamo in vista il porto di Bengasi, il Com. volle prima dell’arrivo farci i suoi auguri, e un breve ringraziamento a Dio e la Vergine per il grande aiuto durante il minacciato viaggio. Tra l’altro ci fece presente: noi, la salvezza la dobbiamo in gran parte alla furiosa e persistente tempesta che ci accompagnò fino a poche ore fa. Subito si iniziò i preparativi per lo scalo, ormai la nave si faceva largo nel piccolo porto tutto ingombro di battelli e piccole navi sfracassate dai bombardamenti, una più grande serviva da panchina di scalo, perché l’effettiva non esisteva più. Buttate le ancore, in un momento, tutto il ponte fu invaso da arabi che s’arrampicavano come scimmie sulle corde dondolanti lungo lo scafo. Così per la prima volta mi trovavo a contatto di quella gente nera più di sporcizia che per la razza, vestiti chi da borghesi, chi con lunghi baraccani bianchi, altri ricoperti multiforme tutti scalzi. Appena a terra si fece pochi passi per arrivare in una piazza dove poco spazio era libero dalle macerie, provai una fitta al cuore guardando tutte quelle rovine, una vera desolazione. Con pochi amici approfittammo di quelle due ore che separava la partenza per visitare la città. Era completamente spogliata di vite umane, non una casa risparmiata dai colpi devastatori, anche la cattedrale benché si reggesse ancora in piedi portava le sue ferite aperte, all’ entrata maggiore la porta non c’era più, ma era tutto aperto da un foro prodotto da una esplosione, dentro completamente deserta e spoglia solo poche statue venivano risparmiate, sopra l’altar maggiore una spaccatura lasciava entrare il sole. A Appena pronte le macchine, si partì in colonna per Coeifia (sic) un comando tappa a pochi km dalla città lungo la strada di Barce. Arrivati ci assegnarono un posto per attendarsi, un fitto palmizio nascondeva gli attendamenti sparsi lungo un valloncello, a pochi passi c’erano capanne o dormitori sotto le grotte occupate da arabi e ebrei evacuati dalla città. Alla parte opposta c’erano rinchiusi parecchi prigionieri, che ebbero una brutta sorte durante il viaggio, imbarcati sulla Veniero che finì i suoi viaggi il dieci Dicembre al largo di Bengasi di ritorno in Italia. Dopo il quarto giorno di soste venne l’ordine di partire per Tripoli, dove ci aspettava da un mese il battaglione arrivato in apparecchi decollati da Trapani. Io presi parte ai due gruppi delle 20 mm per la difesa della colonna. 4-12-41 All’alba le macchine si movevano una dopo l’altra col distacco di cento m. circa formando una colonna di sei km., si girò perifericamente la città di Bengasi per poi imboccarsi nella Littoranea che si distende come un nastro nero nell’interminabile deserto. Dopo poche ore di marcia tra cielo e sabbia si scorgeva una piccola macchia nera e poi avvicinandosi sempre più al centro di poche palme s’intravedevano poche e meschine abitazioni per lo più arabe, ormai il sole stava declinando, sparpagliando le macchine si sostò per riprendere la marcia il giorno dopo. La colonna riprese la sua andatura regolare infiltrandosi sempre più nell’immensa distesa desertica, anche le abitazioni arabe si incontravano più di rado. A destra lungo il mare colline a forma conica (dune) disperdevano nell’aria un fine velo sabbioso portato dal vento tramutandone così piano piano la sua posizione. Durante tutto il viaggio un piccolo numero aereo (sic) attaccò la colonna in testa ma non si subirono perdite. Quattro giornate di cammino quasi sempre deserto per un totale di 1100 km. Sirte un piccolo villaggio sulla riva del mare ombrato di poche palme e semi-circondato per un raggio di parecchie centinaia di km di sabbia mossa che spesse volte il simun la scaraventa sopra l’abitato soffocandolo, quel piccolo centro abitato è posto come un’oasi all’entrata del perfido deserto Sirtico. A circa duecento km da Tripoli si comincia vedere qualche campo o prato verde con al centro la sua casa colonica qualche piccolo villaggetto bianco abitato dai nostri Italiani che dopo grande lavoro hanno saputo fertilizzare quelle terre desertiche, e così sempre più fino a Tripoli. 8-12-41 A venti hm. da Tripoli la colonna si fermò ad un comando tappa dove erasi accampato il Batt. in attesa del nostro arrivo. Ci accolsero con grande festa. Ormai s’aspettavano da un momento all’altro la triste notizia, così immaginavano le due squadre giunte con una nave quindici giorni prima facenti parte al famoso nostro convoglio salpato a Napoli, però mancavano ancora quattro squadre divise su due altre navi, così la mia comp. era a metà, e mai più si poté sapere la loro sorte. Alla sera con poche macchine si raggiunse le porte della città per scaricare un certo carico. Un giorno di riposo al 20° km. assieme ai nostri amici per poi riprendere la via del ritorno, venne celebrata con profondo raccoglimento una funzione religiosa con Te Deum di ringraziamento per il nostro incolume viaggio. 10-12-41 Ultimati i preparativi di carico, le macchine si disposero di nuovo in colonna, coi primi albori riprese lentamente la sua andatura normale. Il viaggio cominciava a stancare, sempre intenti a sorvegliare tutti i punti del cielo che apparecchi non avessero a coglierci in sorpresa, però anche fosse avvenuto difficilmente si sarebbero azzardati ad avvicinarsi allo sbarramento delle nostre efficacissime armi molto temute dagli assalitori. Sforzando la marcia si riuscì quella giornata entrare a Sirte sul far della notte, il temibile Sirtico con supremo sforzo degli autisti era ormai superato. La notte scivolò in un attimo, la sveglia ci scosse dal sonno profondo che la stanchezza imponeva. Fine terza puntata. Continua Bollettino interparrocchiale 8 Artigiani del legno a Sospirolo Oggi le tecniche della falegnameria tradizionale sono scarsamente utilizzate per la produzione di mobili e infissi di uso comune, essendo state largamente sostituite dalle moderne attrezzature meccaniche. Nonostante la spietata concorrenza della produzione industriale dove, l’estro e la soddisfazione appagante del creare sono totalmente assenti, esistono ancora delle realtà artigiane che nel loro piccolo valorizzano la lavorazione manuale di quel legno che per sua natura è un materiale vivo con il suo inconfondibile profumo. Anche nel nostro territorio esistono tali realtà che pur con grande fatica riescono ancora oggi a sopravvivere ai mutamenti dei processi produttivi, a un mercato sempre più esigente, a normative e burocrazia sempre più complesse. A tutti coloro che portano avanti questo lavoro con passione e professionalità va il nostro augurio nella speranza che questa professione non venga mai dimenticata. Falegnameria F.lli MARES snc via Campaz, 36 L’Azienda nasce negli anni ’60 come impresa individuale, quando Bruno Mares, dopo aver maturato esperienza nelle botteghe artigiane locali ed aver perfezionato le proprie conoscenze in un’importante azienda in Svizzera, decide di aprire una propria falegnameria a Campaz. La prima macchina acquistata è stata una combinata che come lo dice il nome stesso, è una combinazione di più funzionalità: la sega, la pialla, la foratrice e la fresa. In quei primi anni di attività a Campaz non arrivava sufficiente corrente elettrica e quindi per far funzionare la combinata, era stato necessario procurare un motore a scoppio che si accendeva tirando la corda come si usa fare con le falciatrici. Era necessaria molta forza per far partire il motore e oltre a Bruno occorreva l’aiuto di una seconda persona. Dopo circa un anno di ripetute domande e solleciti, l’Enel finalmente interviene potenziando nella frazione, la linea elettrica, tanto che Bruno poté finalmente sostituire il motore a scoppio con un motore elettrico risparmiando così non poca fatica. Nella falegnameria venivano inizialmente realizzate porte, finestre e qualche mobile, destinati per lo più alla clientela locale. A mano a mano che il lavoro aumentava Bruno fece ricorso all’aiuto di diversi giovani apprendisti, Giorgio Dall’Ò, Tiziano Paniz, Aldo Argenta ed altri che si succedettero nel tempo. Una volta, ricorda il figlio Augusto, le lavorazioni del legno erano molto diverse da quelle di adesso e s’impiegava molto più tempo per vedere realizzato il risultato finale. Si può ricordare per esempio quanto diversa era la tecnica dell’impiallacciatura, che consiste nel rivestire i pannelli dei mobili con sottili strati di legno più pregiato (i piallacci) così da farli diventare esteticamente più gradevoli. Un tempo si utilizzava la tecnica dell’impiallacciatura con colla animale; la colla veniva acquistata in stecche e dopo essere stata sciolta a bagnomaria in un apposito recipiente contenente acqua bollente veniva spalmata sul pannello da rivestire. I piallacci, precedentemente inumiditi con acqua, erano poi posizionati su questo pannello e con un apposito martello a spatola venivano premuti in modo da farli aderire e da far Bruno Mares. uscire la colla in eccesso. Il pannello era così pronto per passare in verniciatura dopo essere stato raschiato a mano e levigato con carta vetrata. Per verniciare i mobili si utilizzava la gommalacca a scaglie. Questa gomma era sciolta nell’alcool e poi passata e ripassata sui mobili con l’aiuto di un tampone. Per riuscire a otturare i pori del legno e ottenere quindi una superficie più liscia si passava sui mobili una polvere ottenuta strofinando insieme due pietre (pomice). Questo procedimento richiedeva diversi passaggi così che per verniciare i mobili di una camera si impiegava anche una settimana. Questo tipo di verniciatura, non così coprente come quella di adesso, lasciava respirare il legno e si poteva così sentire, anche dopo tanti anni, la sua naturale profumazione. Le finestre in larice venivano verniciate con due mani di olio di lino cotto date a pennello mentre le finestre in abete venivano verniciate con uno smalto sintetico dato sempre a pennello. Nel corso dei 20 anni di attività di Bruno, la combinata venne sostituita con altre macchine più moderne ed ognuna con una propria funzione specifica. Bruno è mancato a 86 anni nel 2000, ma finchè le forze lo hanno permesso è sempre stato presente nell’azienda, magari per sole due ore al giorno. Dal 1981, la Ditta si è trasformata in società, passando in mano ai figli Augusto e Tiziano che con sapienza e dedizione continuano tutt’oggi l’attività iniziata dal padre realizzando prodotti legati alla cultura del territorio per i clienti locali. Nel 1983 è stato ampliato il laboratorio con la costruzione di un nuovo capannone. Questa attività è in continua evoluzione, sia per i Tiziano e Augusto. materiali che per i sistemi di lavorazione, che per le esigenze della clientela, rispettando naturalmente tutte le normative di sicurezza e di tutela dell’ambiente. Non è cambiato il tipo di prodotti ma ne è stata ampliata la gamma. Le materie prime utilizzate provengono in gran parte dal territorio veneto e bellunese, infatti alcuni tipi di legno come il rovere e il ciliegio, usati per porte, mobili e scale, provengono anche dai nostri boschi; altri tipi di legno come il larice, usato per le finestre e l’abete, usato prevalentemente per le porte, provengono invece dal centro-nord Europa. Non vengono utilizzati né legnami esotici né truciolati. I lavori realizzati sono sempre personalizzati secondo le esigenze, viene fatta ad esempio l’anticatura del legno: attraverso la spazzolatura la venatura naturale del legno risulta al tatto leggermente in rilievo dandole così un aspetto meno levigato e più vissuto. Per il trattamento finale del legno, una volta scelta la tinta, vengono usati oli naturali, cere e vernici ad acqua. Non vengono utilizzati solventi a vantaggio e tutela dell’ambiente e della clientela. Gli scarti della lavorazione del legno, trovano utilizzo sia nell’impianto di riscaldamento della stessa falegnameria sia per il funzionamento della pressa, mentre i rimanenti rifiuti vengono prelevati da una ditta autorizzata. Nell’azienda, trovano attualmente occupazione quattro dipendenti ai quali i titolari, con maestria e professionalità, cercano di insegnare e trasmettere loro la passione per la lavorazione del legno. Augusto e Tiziano hanno deciso di continuare la professione dell’artigiano per non far scomparire la tradizione locale. Sono convinti che tradizione e innova- Sospirolo - Gron zione si possano fondere insieme per valorizzare questa professione forse oggi un po’ dimenticata e soppiantata dalle grandi aziende dove al centro della produzione ci sono le macchine e il profitto e non più il lavoro manuale. Di certo la burocrazia non aiuta le aziende artigiane sempre più impegnate a seguire normative, certificazioni e montagne di documenti non propriamente adatti ad una realtà come quella dei piccoli imprenditori artigiani. Anche il periodo che si sta attraversando non è sicuramente di aiuto, ma Augusto e Tiziano provano comunque ad andare avanti nel migliore dei modi cercando di cogliere le buone opportunità e portando avanti il proprio lavoro con passione e con la speranza che questa professione non venga mai dimenticata. 9 MIORANZA ELIO & C. sns Via Oregne, 106 – Sospirolo (BL) Elio Mioranza, classe 1935, non è figlio d’arte come si suol dire ma ha appreso il mestiere di falegname da ragazzo ultimata la scuola, prima come apprendista da Dalla Rosa a Paderno e poi come operaio presso la falegnameria da Vigne a Mis. Ha lavorato per alcuni anni in Svizzera e nel 1964 rientrato in Italia, inizia la propria attività di falegname, posando pavimenti in legno. Vicino alla propria abitazione costruisce i primi locali ad uso la- boratorio e negli anni successivi, alla posa dei pavimenti Elio affianca anche l’attività di vendita di mobili, innalzando sopra al laboratorio e agli uffici, un piano adibito ad esposizione. Lo sviluppo dell’attività ha consentito qualche anno più tardi, la costruzione di un nuovo edificio con due piani di esposizione e un magazzino. Attualmente l’attività è orientata solo nella vendita dei mobili. Elio, molto schivo nel parlare della sua vita e dell’esperienza lavorativa vissuta, costellata di sacrifici ma anche di soddisfazioni, è oggi affiancato dai figli Renato e Monica. NALDO ARREDAMENTI S.N.C. Via Camolino 119- Sospirolo L’attività è stata avviata nel lontano 1925 dal padre Naldo Beniamino (classe 1899) assieme ai fratelli Vittorino ed Egidio. Vittorino si dedicò inizialmente alla realizzazione di mobili, Egidio ai serramenti e Beniamino alla costruzione di carri agricoli, che successivamente venivano venduti in tutta la provincia, e carretti più piccoli detti “Gagliotte” che servivano “ai stradin” per la manutenzione delle strade, trasportare sia la ghiaia che il materiale di risulta dalla pulitura delle cunette. L‘attività dei tre fratelli, venne svolta nei locali adibiti a laboratorio a Piz fino agli anni ’60, quando, per diverse esigenze e scelte, ognuno prese la propria strada. I figli di Beniamino, Mario e Bruno, gemelli ancora ragazzini ma determinati a seguire le orme paterne iniziarono il loro apprendistato appena ottenuta la licenza elementare. Bruno rimase con il padre e imparò il lavoro di falegname, mentre Mario, nella prospettiva di affiancare all’attività di falegnameria, quella di tappezzeria, considerata anche la richiesta del mercato, iniziò un periodo di apprendimento che durò un anno, presso un tappezziere, tale Nalato, in via Gregorio XVI a Belluno e continuò poi l’apprendistato presso Giovanni De Toffol e seguendo inoltre alcuni corsi di specializzazione fuori provincia. Nel 1961 viene a mancare il padre Beniamino e nel 1962 i fratelli Naldo partirono per il servizio militare. Essendo gemelli ed orfani del papà, Bruno presta il servizio per intero mentre Mario viene congedato dopo un mese. Durante il periodo di naia di Bruno, Mario inizia l’attività occupando un locale di famiglia a Camolino, un tempo adibito a stalla e trasformato in laboratorio. Mario mise subito a frutto le sue conoscenze e l’arte del tappezziere, supportato in un secondo tempo da Bruno che provvedeva alla preparazione dei telai di legno per la realizzazione di divani e poltrone. Durante l’apprendistato da De Toffol, Mario imparò a fare cassoni per letto con le molle, che richiedevano la preparazione di un telaio in legno a cui venivano applicate le molle, Locali di esposizione a lato strada e ufficio sulla destra. 28 o 35 a seconda delle misure del letto, legate a corda e successivamente ricoperte da tela di iuta. L’imbottitura era di crine, foderata in tessuto traliccio. Tuttora Mario si occupa del restauro di poltrone e sedie dell’800 e anni cinquanta. Nel 1965 costruirono la loro casa lasciandola al grezzo per dare priorità alla sistemazione dei locali a pianterreno di circa 100mq, da adibire a laboratorio, tappezzeria e falegnameria. Nel 1966 Mario e Bruno decisero di creare una loro società portando ognuno le proprie esperienze e tanta volontà di fare. Con difficoltà e sacrifici, con l’aiuto di prestiti e finanziamenti, acquistarono i primi macchinari: una combinata e una sega a nastro. Indirizzarono i loro obiettivi verso una produzione di serie sia del mobile che dell’imbottito, soddisfacendo anche le richieste del mercato estero. Le consegne venivano fatte di persona, trasportando poltrone, divani e mobili, inizialmente in Svizzera e successivamente in Austria e Germania dove si occuparono prevalentemente nel rifacimento di tappezzerie e tendaggi nelle gelaterie. Beniamino Naldo. Fu un periodo questo di crescita e soddisfazione sia aziendale che economica. I guadagni però servivano in buona parte ad acquistare nuove macchine specifiche automatiche e per ampliare i locali di lavoro e nel 1968 costruirono il primo dei tre capannoni, a cui seguì nel 1979 il secondo e l’ultimo nel 1992. Negli anni ’90, a causa della crisi nei mercati esteri, decisero di abbandonare la produzione di serie, puntando a una produzione su misura basata sulla qualità e sul soddisfacimento delle esigenze della clientela privata, prevalentemente locale. Attualmente la ditta Naldo, oltre ai titolari che continuano a lavorare nell’azienda, ha al suo attivo nove operai e con i suoi due laboratori di falegnameria e di tappezzeria, oltre al magazzino per il vario materiale e legname, produce arredamenti su misura per abitazioni, bar e negozi; scale di legno, pergolati, serramenti in legno, divani, poltrone, tende da interno, tende tecniche, tende da sole e tappezzerie in genere. Una vita, come ha riferito Mario, di grande impegno e sacrificio ma in fiduciosa attesa di un cambio generazionale. Mario e Bruno nella loro azienda. Bollettino interparrocchiale 10 NALDO VITTORINO PIZ Già nei lontani anni 1925-30, i fratelli Naldo, Vittorino, Egidio e Beniamino, figli di Luigi che faceva il carpentiere, unirono la comune passione per il legno e la sua lavorazione e iniziarono questa attività in un grande locale che avevano costruito a Piz. Mettersi in proprio a quei tempi significava accumulare molti debiti e per far fronte alle spese Egidio scelse di partire per l’Africa e guadagnare i soldi per pagare i debiti, mentre Vittorino e Beniamino continuarono l’attività aiutati da diversi giovani apprendisti. Negli anni ’60- 65, i fratelli, ognuno con la propria famiglia figli si separarono e si misero per conto proprio. Il capannone di Piz rimase ad Egidio che assieme ai figli Antonio e Giancarlo portò avanti l’attività fino alla sua morte nel 1982. Il fratello Beniamino era mancato nel 1962, e Vittorino nel 1970. Luigi, figlio di Vittorino, iniziò l’attività per conto suo insegnando l’arte che aveva imparato al figlio adolescente Vittorino, chiamato come il nonno. Costruì un capannone proprio a lato della chiesetta di S.Antonio a Piz e iniziò a produrre finestre, porte, scale e qualche mobile. Aveva recuperato una piallatrice del 1921 che era una delle prime del suo genere in provincia e che successivamente molti erano interessati ad acquistare per portarla in fiera, ma non è stata mai venduta ed è tuttora relegata, assieme a una quasi contemporanea sega circolare, nel magazzino dei ricordi. Verso gli anni ’80 a Luigi era stato affidato un importante lavoro: la ricostruzione integrale del mulino di Soverzene, di proprietà dell’Enel, che aveva richiesto un impegno e abilità non indifferenti in quanto il collegamento delle varie parti lignee era tutto ad incastro, pezzetto per pezzetto, senza l’uso di una minima parte di ferramenta. E Luigi e il figlio avevano fatto un lavoro prezioso, facendo rivivere l’antico mulino. Nel tempo e con i primi guadagni vennero acquistati altri macchinari, come una circolare e una sega a nastro che, Vittorino acquistava all’insaputa del padre dato che, a causa dell’esperienza vissuta agli inizi dell’attività avviata con i fratelli, Luigi aveva particolare timore dei debiti, pur non mancando il lavoro. Luigi lavorò fino al 1991, quando andò in pensione. Non riuscì a godersi il meritato riposo perché morì un mese dopo. Vittorino ha sempre portato avanti con passione e notevole capacità questo mestiere trasmessogli dal padre. Nel 2002 costruì un secondo capannone adibito ad essicazione del legno, a finitura e verniciatura con oli naturali, al cui uso Vittorino è sempre più orientato, in sostituzione delle tradizionali vernici. In questo nuovo capannone ci sono diverse macchine; l’essicatore, la taglierina per i fogli per l’impiallaccio e altre utilizzate per oliare i pavimenti. All’esterno, tra i due capannoni, c’è l’impianto di smaltimento dei trucioli che vengono convertiti in tronchetti compressi, usati per il riscaldamento privato. Luigi Naldo. Vittorino Naldo. Entrando nella bottega si riconosce subito l’ambiente dell’artigiano classico, tante tavole, tanti trucioli e tante macchine: un tornio, una pressa, lo strettoio, per incollare e unire le finestre, tre levigatrici, la foratrice e due seghe a nastro. Una di queste, la più vecchia in ghisa, ha una storia particolare. Durante la guerra, una soffiata che avvertiva i fratelli Naldo che qualcuno voleva impossessarsene, permise loro di smontare pezzo per pezzo la sega e nasconderla in mezzo ad una “meda de cane”. Arrivati tempi più tranquilli, la macchina venne rimontata e ancora oggi oltre a far bella mostra di sé, viene ampiamente utilizzata senza nulla invidiare alle macchine più moderne. Al lato destro dell’entrata del vecchio capannone, a ridosso al muro, c’è un grosso tronco di larice a cui Vittorino è particolarmente affezionato. Questo tronco proviene da un larice vecchio più di 900 anni, tagliato, quarant’anni fa, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo e destinato a diventare il fondo delle casse da morto. Vittorino, che durante un’escursione, si trovava di passaggio in quella zona proprio al momento del taglio, da animo sensibile qual è, si impietosì per la oscura fine a cui era destinata quella bellissima pianta, e fece di tutto per portarsela a casa. Questo grosso tronco di oltre un metro di diametro e più di tre metri di lunghezza, sezionato in tavole di 4-5 cm. di spessore, da quarant’anni, nonostante pioggia e sole è sempre solido e intatto, anche nel suo valore ma non verrà mai utilizzato, per nessun fine. Per Vittorino è prezioso come un cimelio e ogni volta che lo tocca prova delle forti emozioni che gli fanno accapponare la pelle, è come se il legno liberasse ogni volta un pezzetto del suo millenario carico di storia. Quando i valori, non sono solo economici e materiali, anche un albero può arricchire interiormente. I materiali usati da Vittorino nella sua attività sono vari: pino, abete, larice, ciliegio, noce e rovere. Negli anni passati veniva usato molto anche il douglas un legno americano pregiato, che aveva la caratteristica di non avere nodi e si adattava bene per fare porte e finestre. Era costoso e ora non è più richiesto. Nel 2008, venne offerta a Vittorino la realizza- zione di un’importante e impegnativa opera, come molti anni prima era capitata al padre: il recupero del vecchio mulino di Santa Libera a Salzan di Santa Giustina. All’origine, la struttura era molto grande e contava ben tre ruote di diverse misure a cui corrispondevano macine diverse: una per la farina gialla, una per quella bianca e la terza, molto piccola, per separare la farina dalla crusca. Sono state realizzate ex novo le parti in legno e i meccanismi in ferro non più funzionanti dal 1980. Quest’ultimi sono opera del fabbro Arturo Vedana che abita ancora oggi, come da ragazzo, nelle case dov’era in attività il mulino di Piz. Per costruire le “rode” di 3,00m x 60cm, sono state usate grosse tavole di larice locale stagionato, ottenute dal taglio di piante ricurve che si potessero adattare meglio alla forma finale. I “fus”, gli alberi di trasmissione di 5,13cm x 40cm, sono stati ricavati da una pianta di rovere, individuata ed abbattuta a San Gregorio nelle Alpi, poi tornita e lavorata a mano. In rovere sono state realizzate le “scu”, ossia le corone, di 1,60m x 12cm, mentre i denti, 14 elementi piccoli ma importantissimi, sottoposti a un notevole logorio sono stati realizzati con il duro e resistente legno di corniolo della Valle del Mis. Per le travature del “castel” interno, che sorregge le macine e il piano di lavoro, è stato usato il rovere, mentre per l’impalcato, in grado di reggere le quattro macine di 10q.li ciascuna, è stato utilizzato il larice locale, di grosso spessore, stagionato. Il “rochel”, o pignone, del diametro di 50cm ha le basi e l’anima in frassino e i denti in acacia recuperati nei nostri boschi. Le canale esterne sono state realizzate tutte in larice e rinforzate con telai in rovere forniti di cunei. E’ stato un grande lavoro di studio per conoscere i sistemi di funzionamento e capirne i più intimi segreti, di scelta dei materiali, di preparazione e infine di costruzione, assemblaggio e montaggio in opera delle varie parti per far rivivere questo prezioso pezzo di storia. Il 27 marzo 2004 è stata macinata la prima farina del rinato mulino. Vittorino, pur arrivato al pensionamento, continua con immutata passione la propria attività. Sospirolo - Gron 11 RINOVACASA S.a.s. di Vigne I. e C. Via Regolanova 125 Anticamente la borgata era molto operosa essendo adagiata sulle rive del torrente “Mis”. L’acqua del fiume attraverso un complesso di prese e di rogge, faceva funzionare la segheria “alla veneziana” del nonno Luigi Vigne, il mulino a pale di Bacchetti Gino e la fusina di Gaspere Bacchetti. La segheria funzionava giorno e notte e nel ‘600 fornì anche il legname per i lavori di ristrutturazione e ampliamento della Certosa di Vedana, fondata nel 1456 dai padri certosini. Nel 1928 il giovane Francesco Vigne iniziò anche l’attività di falegnameria acquistando l’officina di Gaspere Bacchetti iniziandone un primo ampliamento. Dalla derivazione delle acque a monte del ponte “Mis” ottenne la concessione per la produzione di energia elettrica utilizzata per il funzionamento della falegnameria e per gli altri usi della borgata. Tra gli anni ’40 e ’50 Francesco Vigne, che amava insegnare e trasmettere la propria attività, ha formato oltre 89 allievi apprendisti. Negli anni ’60, con la realizzazione di un ulteriore ampliamento, venne inaugurata la zona commerciale per l’esposizione dei mobili che è tutt’oggi in attività ed è gestita dalle figlie di Francesco, Ives e Elvi. Dove un tempo era situata la segheria, negli anni Francesco Vigne. Alla sinistra il figlio Federico, Ives Vigne e Antonio Fornasier. ‘80 si è dato inizio all’attività della Ditta “Rinovacasa” di Vigne Ives e di Antonio Fornasier, che oltre alla operante falegnameria, si occupa di porte, di serramenti e dei prodotti Internorm, svolgendo l’attività di consulenza e posa in opera di questi particolari e pregevoli infissi ad elevato risparmio energetico, in legno, legno alluminio e PVC. Tali serramenti sono ideali per case a basso consumo, edifici costruiti con protocolli ”CasaClima” o abitazioni passive, oltre ad essere adatti anche a ristrutturazioni o semplici sostituzioni di serramenti dove si cerca una qualità superiore e delle garanzie assolute di affidabilità. Attualmente la Rinovacasa che conta nove dipen- denti, si sta preparando al cambio generazionale con il figlio Federico, organizzando un ammodernamento della mostra degli infissi sopracitati con l’allestimento di un nuovo Showroom ed un Reparto Tecnico che verrà inaugurato alla fine di settembre 2012. Tutto questo nella convinzione che la novità e la ricerca di nuove soluzioni, unitamente alla professionalità e serietà del gruppo sono il punto di forza per soddisfare una clientela oggi sempre più consapevole ed esigente, dando alla Ditta, la garanzia di continuità e prestigio oltre ad arricchire la storia produttiva di questa semplice e suggestiva borgata. Dbd “Laorar no l’e’ sol fadiga” Dal 29 giugno al 15 luglio presso il Centro Civico di Sospirolo, è stata allestita una mostra di antiche foto che rievocano le emozioni di un tempo lontano nella terra sospirolese. Il filo conduttore è stato il tema del “laorar”, che non consiste solo in “fadiga” ma anche in momenti conviviali tra parenti, amici, paesani. Ogni immagine era accompagnata da un breve ricordo della persona che generosamente ha prestato la foto per l’esposizione. Un viaggio nel tempo per scoprire quanti sacrifici hanno fatto i nostri predecessori. Originale anche l’impostazione scenica della mostra, che richiama un grande cortile di ambiente rustico in cui avviene uno scambio tra passato e presente per capire quanto la gente sospirolese sia animata da spirito di sacrificio per la propria terra natia. Particolarmente apprezzato è Ambientazione rustica della mostra fotografica. stato il quadro, riprodotto da una foto in bianco e nero, reso più reale e vivo dai colori e dalla luminosità dell’insieme. L’opera intitolata “Le nozze d’oro”, datata 1909 del pittore Luigi Nono, è esposta nella sala dei Matrimoni del Municipio di Venezia. Le circostanze rappresentate nelle foto erano le più varie: scolaresche, dal fronte di guerra, gruppi di paesani in momenti conviviali o di lavoro come il bucato sulle rive del Mis, per arrivare a foto di famiglie emigranti all’estero o novelli sposi. Numerosi sono stati i visitatori che hanno potuto apprezzare il lavoro frutto dei ricordi e delle esperienze del gruppo AUSER di Sospirolo. Le foto presentate alla mostra assieme ad altre, conservate gelosamente dai possessori, verranno raccolte in un volume che sarà disponibile in un prossimo futuro. I.M. “Le nozze d’oro” di Luigi Nono. Bollettino interparrocchiale 12 Prima Festa della Famiglia BELLA! BELLISSIMA! La FESTA DELLA FAMIGLIA, è stata una delle più belle feste della nostra Comunità! La celebreremo d’ora in poi OGNI ANNO NELLA TERZA DOMENICA DI MAGGIO, sotto il tendone innalzato davanti alla Chiesa di Sospirolo, vera madre della storia della fede in questa terra; vicini al luogo dove riposano i nostri antenati…Se lo spazio sarà piccolo, vorrà dire che LA FAMIGLIA DI FAMIGLIE SARA’ GRANDE! Anzi spero che lo spazio diventi sempre più ristretto per il numero sempre più grande di Famiglie presenti! BELLISSIMA FESTA per il clima che ha dominato ogni azione e illuminato ogni volto! Bisnonni, nonni, figli, nipoti, pronipoti, generi, nuore, suocere, cognate, zii e zie, cugini…tutti insieme, tutti uniti ai loro Capostipiti orgogliosi della loro discendenza! Che GRANDISSIMO DONO UNA VERA FAMIGLIA! Costi quel che costi: costruire UNA FAMIGLIA merita ogni sacrificio e ogni fatica! Sono le FAMIGLIE come tali, le vere cellule della Comunità sia civile che religiosa! Solo se abbiamo Famiglie unite, sicure, felici, avremo un avvenire sicuro e sereno! Per noi cristiani, la sorgente del vero AMORE è Dio! Senza di Lui l’Amore si esaurisce e langue: La processione delle Famiglie dal tendone, dove erano state accolte, verso la Chiesa per la Messa, è stato uno dei momenti più significativi! La Messa festiva partecipata dalle famiglie ci ha dato tanta Speranza e Gioia per la sicurezza che Dio è con e nelle Famiglie! Anzi il suo progetto è fare dell’umanità una vera FAMIGLIA DI FRATELLI! Al pranzo sotto il tendone, dove ogni famiglia aveva il suo posto, tutto è stato di straordinario gradimento! Grazie ai cuochi, ai tantissimi volontari, giovani e meno giovani che si sono prodigati con grande professionalità, generosità e serenità nel servire il pasto a quasi trecento persone! Non nomino nessuno perché sicuramente dimenticherei, con dispiacere, qualche nome o categoria! Durante il pranzo una bella FOTO offerta dall’AMICO DEL POPOLO, presente nel suo gentilissimo Direttore, è stata fatta e regalata ad ogni Famiglia. Dopo pranzo una GRANDE LOTTERIA animata dall’inesauribile e simpatico Sogne Mario (Vinta dalla famiglia di De Cian Agnese!). Alla fine, la premiazione: la Famiglia più numerosa MENEGOLLA ATTILIO, quella più giovane CAPPELARI ALBERTO quella con più generazioni SOGNE FEDELE mentre i bambini si divertivano, i partecipanti sono rimasti a lungo a chiacchierare tra loro, al suono di vecchie melodie. ARRIVEDERCI ALLA TERZA DOMENICA DI MAGGIO 2013! NON CI DIMENTICHIAMO Il lunedì successivo, erano attesi in Casa Incontro, i nostri anziani che soggiornano nella Casa di Riposo di Meano. Il tempo si era messo al brutto e quasi quasi dubitavamo della possibilità di avere in mezzo a noi i nostri amici che sempre ricordiamo e amiamo! Così, quando sono entrati sotto al tendone, al riparo di un gran temporale che infuriava da ore, i pulmini con una ventina di loro, abbiamo esultato e li abbiamo accolti con tutto il calore della nostra amicizia! Che gioia averli ancora a Sospirolo per qualche ora e intrattenerci con loro, rievocando tante vicende del passato e condividendo il peso del presente! Grazie al personale della Casa di Meano per l’amore che mettono nella loro professione e la delicatezza che hanno nel prodigarsi nel servirli! Tutti noi ne siamo rimasti colpiti e entusiasti! Il pranzo consumato insieme a ospiti e paesani, è stato il segno del profondo legame che unisce la gente di Sospirolo. Anche per questa bella esperienza, dobbiamo ringraziare tutti i volontari, uno più bravo dell’altro! E desidero terminare, ripetendo ciò che sento nel cuore: SOLAMENTE PERCHE’ HO CREDUTO NEL VOLONTARIATO DELLA NOSTRA GENTE, HO DECISO LA FESTA! GRAZIE!GRAZIE!GRAZIE! Sospirolo - Gron 13 Bollettino interparrocchiale 14 Gara mountain bike “Coppa Comune di Sospirolo” Si è svolta il giorno 25 aprile, nella cornice di Sospirolo, la Gara di mountain bike specialità XCO, valida anche come quarta prova del circuito Veneto cup. Due i circuiti proposti, 5 km per le giovanili (dislivello 268 metri), 6,9 km per senior e master (dislivello 322 metri). Su un percorso impegnativo costellato di passaggi tecnici e reso ancor più difficile dal fango, che ha caratterizzato le discese del tracciato, si è assistito ad una corsa davvero appassionante. Messe alla prova le doti di guida dei 368 bikers al via; tutti hanno affrontato con grinta e coraggio una gara impegnativa, in particolare i più giovani che non si sono risparmiati nella prova valida per il Triveneto Giovanile. L’organizzazione della manifestazione ha visto come protagonisti attori del territorio, Comune e Pro loco, e associazioni del mondo sportivo, come ASD BETTINI BIKE TEAM e il suo dirigente Carlo Barp, che ha portato nel suo paese la prima edizione di questa Coppa ciclistica. I premi erano costituiti da una cassetta colma di prodotti tipici del luogo e la gara si è conclusa con un pasta party per tutti i concorrenti. La buona riuscita di questa manifestazione è di buon auspicio per il ripetersi della gara anche il prossimo anno. Ilenia Moretti Pellegrinaggio foraniale a San Gottardo Domenica 6 maggio si è tenuto il tradizionale pellegrinaggio delle parrocchie della Forania di Sedico, con meta la chiesa di S.Gottardo, luogo di culto nei secoli in particolare da chi è sofferente alle gambe. Dal punto di partenza a Ponte Mas, i pellegrini si sono incamminati, recitando il rosario e le litanie fino a giungere all’antica chiesa per la messa concelebrata alle ore 16. Quest’anno è stata introdotta una novità, parte dei partecipanti al pellegrinaggio si sono incamminati da Bribano a mazzogiorno, attraversando il suggestivo percorso delle antiche rogge, con una sosta per il pranzo al sacco e proseguendo fino a Ponte Mas per riunirsi al resto dei pellegrini e raggiungere la chiesa di S.Gottardo. La giornata piovosa non ha concesso tregua, pur tuttavia la pioggia incessante non ha fermato i volonterosi fedeli al Santo. San Gottardo nacque il 5 dicembre del 959 in Baviera e fu Vescovo in Sassonia fino alla morte avvenuta il 5 maggio 1038, giorno che ancora oggi lo ricorda e lo invoca nei casi di infermità fisiche. Si ritiene che il suo culto sia stato tramandato fino a noi, dai mercanti tedeschi che trasportavano le loro merci lungo la valle del Cordevole. A testimonianza di questa fede, sulla parete di sinistra del coro della chiesa a lui dedicata, sono appese decine di stampelle, gli ex voto di persone guarite per sua intercessione. Fede che ancor oggi anima i molti fedeli del luogo e non solo che lo pregano. Dbd Giornata mondiale pro malati di lebbra Il nostro cuore è grande: riesce a sentire le sofferenze e la povertà dei malati più dimenticati e poveri! Le persone malate di lebbra non fanno notizia e sono milioni! Non commuovono lo sguardo del prossimo, sono ripugnanti! Non attirano l’attenzione, puzzano di morte! MA SONO PERSONE! Sono mamme, papà, bambini come i nostri! Con la stessa sensibilità!...Gesù li vuol avvicinare ancora e lo fa attraverso noi! Anche quest’anno parecchie nostre donne hanno fatto bende di cotone e copertine di lana per aiutarli nel recuperare un po’ di salute: abbiamo potuto spedire in Costa d’Avorio, attraverso il centro Missionario di Gorizia, più di un quintale tra bende e coperte, tutte fatte a mano! Una grossa parte le hanno fatte alcune donne di Falcade,…rimaste contagiate dalle Giornate Mondiali del passato. Chi non ha fatto bende o coperte, ha donato un contributo per le medicine e i mezzi ausiliari necessari alla vita dei malati. 500 Euro li abbiamo spediti in Costa d’Avorio, 500 li abbiamo donati al Gruppo AMICI DI ROUL FOLLERAU di Bologna. Sospirolo - Gron lle e d lo o g n L’A 15 ATTIVITÀ PARROCCHIALI Il catechismo dei ragazzi delle medie Il gruppo dei ragazzi delle medie ha organizzato il “Pozzo di San Patrizio” che consiste in un grande scatolone pieno di sorprese, con giochi e oggetti incartati in fogli di giornale, che si pescano al costo di 1euro il pezzo e il cui ricavato è stato devoluto alla missione diocesana in Niger. Nei giorni precedenti gli stessi ragazzi assieme alle loro catechiste hanno fatto visita ai rifugiati ospiti presso l’albergo Rosolin per portar loro a nome di tutta la comunità gli auguri di Buone Feste e Buon Soggiorno. Alcune di queste persone, che lavoravano in Libia e sono scappate a causa della guerra, sono cristiane, altre musulmane e sono state invitate, dai ragazzi, alle nostre feste. Queste sono le impressioni che i ragazzi hanno tratto da questo incontro: • Noi a Sospirolo ospitiamo le persone volentieri, ma abbiamo un’occhio di riguardo per loro dopo aver saputo quello che hanno fatto nei centri di accoglienza. ANDREA C. • Mi hanno fatto pena perchè sono costretti a stare chiusi nelle loro stanze tutto il giorno e ormai da mesi! Avrebbero tanta voglia di lavorare e di rendersi utili anche per la comunità. MARTA • Queste persone sono state parcheggiate là senza la possibilità di fare qualcosa. Sapendo quello che hanno fatto nei centri di accoglienza avevo un pò di paura però alcuni si sono dimostrati abbastanza socievoli. ILARIA. • Accoglienza per me significa accogliere qualcuno facendolo sentire a proprio agio. CRISTINA • Ospitalità per me significa aiutare qualcuno e dargli da mangiare ed un posto dove stare. Io vorrei costruire una casa per i poveri e i bisognosi. GIULIANO • Mi ha colpito il fatto che non si conoscevano tra di loro. E’ stato bello conoscerli per vedere le loro caratteristiche. Certi erano timidi ma certi volevano comunicare. MARIA • Le mie impressioni sono state positive e molto diverse da come m’immaginavo. Mi ha impressionato il fatto che non si conoscessero molto. M’immaginavo che fossero più chiusi, invece sapevano più lingue e scherzavano con noi come se ci conoscessimo già. Non credevo nemmeno che alcuni di loro fossero cristiani. ANONIMO • Mi ha molto colpito il modo gentile con cui ci hanno accolto, perchè credevo che fossero meno socievoli, e meno simpatici. ANDREA M. I ragazzi assieme alle loro catechiste hanno fatto visita ai rifugiati ospiti presso l’albergo Rosolin per portar loro a nome di tutta la comunità gli auguri di Buone Feste e Buon Soggiorno. • Mi hanno colpito molto i caratteri diversi tra loro, c’era uno molto riservato che stava in disparte, un altro invece era molto cordiale e divertente, gli altri cercavano di adeguarsi alla nostra presenza visto che erano abituati a stare sempre da soli. STEFANO • Secondo me è giusto accogliere questi ragazzi e non emarginarli perchè sono persone come noi. MICHELE • Io penso che noi possiamo essere educati e gentili con gli altri. GABRIELE La rappresentazione del “Natale Vivo” Nella chiesa parrocchiale si è svolta la rappresentazione del “Natale Vivo” con i ragazzi del Catechismo. Non è stata una recita, ma un rendere viva una delle più belle pagine del Vangelo: il Natale di Gesù. I ragazzi delle elementari, molto coinvolti, non si sono solo immedesimati nei personaggi del Presepe ma ne hanno esternato emozioni, gioie e difficoltà degli stessi. Hanno impersonato angioletti, pastori, soldati e albergatori, chi nel ruolo di Giuseppe, di Maria, degli Angeli Gabriele – Michele Raffaele, di Erode, della consorte Erodiade, di Zaccaria ed Elisabetta e dei tre Magi. Gesù bambino non poteva essere impersonato che da un bambino buono come il piccolo Davide Triches, nato il 5 ottobre del 2011, che malgrado la confusione ha continuato la sua dolce nanna. La rappresentazione semplice e spontanea del Presepe Vivente, riproposta per il quarto anno, ha lo scopo di far riflettere sui veri valori del Natale, molto diversi da quelli che la società consumistica propone e giunge ai nostri ragazzi attraverso tv, pubblicità, vetrine ed altro. Molte le persone presenti, parenti, amici e conoscenti tutti emozionati ad assistere a questo momento gioioso della nascita di Gesù, fatto con molta semplicità e spontaneità come solo i bambini riescono a fare. Bollettino interparrocchiale 16 Premiazione dei “Presepi poveri ma belli” Anche quest’anno, come negli anni precedenti, in molti hanno accolto la proposta di don Alfredo, assemblando i materiali più vari (dalla carta, al legno, dalla stoffa, al sughero, dalle conchiglie alla pasta…) sulle tavole di appoggio fornite al momento dell’iscrizione. Gli allestimenti realizzati, tutte composizioni originali e ricche di significato, hanno rispettato lo spirito dell’iniziativa: raffigurare con materiali poveri, possibilmente di recupero, la scena della natività, per testimoniare i valori semplici ed essenziali che stanno alle radici del Natale cristiano. Hanno partecipato alla rassegna ben 22 “opere” di ingegno, fantasia, manualità e creatività personale. I presepi sono stati esposti nella chiesa di Sospirolo nei giorni precedenti il Natale e sono stati tutti ammirati, apprezzati e molto votati dai numerosi visitatori durante le feste. Tutti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione e lode per l’impegno. Tre sono stati particolarmente evidenziati: la colorata composizione di zucche ed altri ortaggi messi insieme dalla giovane Bianca Pilotti di Oregne, il lavoro raffinato fatto con legnetti e schegge da Saverio Dalla Mora di San Zenon e il significativo assemblaggio di pezzi di giornale opera di Giacomo Moro, anch’esso abitante a San Zenon. Giornata per la vita XXXIVª Giornata per la vita. Alla messa erano presenti diversi bambini nati e battezzati nel 2011 e alcune mamme in attesa della nascita del loro figlio. Ai bambini è stata regalata una primula, che da diversi anni ormai è diventata simbolo di questa giornata, come augurio per una serena crescita e una VITA felice. Altre piantine sono state vendute e il ricavato, 650.00euro, sono stati inviati al Centro Aiuto alla Vita di Belluno. Per quanto riguarda l’Adozione Prenatale del Progetto Gemma, con la quale si sostiene una Giornata per la Vita. mamma in difficoltà, è stata sottoscritta un’adozione al Centro Aiuto alla Vita di Milano, inviando la somma di 1440.00euro, eguale somma sarà inviata alla nascita del bambino\a. Questa è la terza mamma e il terzo bambino che le nostre due comunità hanno adottato e aiutato, dopo Desirè e Isabel. Sono 331 i Centri di aiuto alla Vita sparsi in tutta Italia, che assistono in vari modi bambini e mamme che vivono situazioni di disagio e dal 1975, data di fondazione del primo centro di Aiuto alla Vita, 130mila bambini hanno potuto nascere e crescere. Nel 2011, il C.A.V. di Belluno ha aiutato 22 mamme con i rispettivi bambini nati nel corso dell’anno, per due di loro è stato attivato il Progetto Gemma. Il C.A.V. di Feltre ha aiutato 16 famiglie e attivato due Progetti Gemma. Sono molte e ammirevoli le iniziative in difesa della vita, promosse da singoli, associazioni e movimenti. E’ un servizio spesso silenzioso e discreto, che però può ottenere risultati prodigiosi ed è un esempio dell’Italia migliore, pronta ad aiutare chi si trova in difficoltà. Sospirolo - Gron 17 Festa di San Pietro e Paolo “Concerto di san Piero” con la presenza del “Coro Monti del sole” diretto da Luca Lotto e il “Coro Oltrepiave” di Vigo di Cadore diretto da Arduino De Donà. Nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo si è tenuto il “CONCERTO DI SAN PIERO” con la presenza del “CORO MONTI DEL SOLE” diretto da Luca Lotto e il “CORO OLTREPIAVE” DI VIGO DI CADORE diretto da Arduino De Donà. Due performance eccezionali per questi due cori di montagna, che hanno intrattenuto il numeroso pubblico presente con canti provenienti dal loro vasto repertorio, maturato in molti anni di attività in Italia e nel Mondo. Le offerte libere della serata sono state destinate alle popolazioni terremotate dell’Emilia. Durante la pausa è stato presentato il progetto di restauro del soffitto della Chiesa e delle parti in cedimento del presbiterio, da parte dell’Architetto Mauro Vedana, ed è stata esposta la prima tela restaurata dalla Restauratrice Mariangela Mattia. Il lavoro di recupero del soffitto della Chiesa è molto complesso e ri- chiederà interventi in più parti, in particolare sopra l’asbide per poter togliere l’attuale velo che protegge da cedimenti dei calcinacci caduti nel 2008 e sopra le vetrate della stessa zona. Interessante e noto a pochi l’uguaglianza della pianta del presbiterio con quella della Chiesa della Santa Croce a Firenze, una similitudine che si può scorgere sovrapponendo le piantine delle due Chiese. Per quanto riguarda la tela del 1500 proveniente dalla Chiesetta di Santa Giuliana si tratta di una pala dalla forma atipica raffigurante la Vergine con accanto in ginocchio probabilmente S. Agostino e sulla sinistra S. Daniele che regge un volume e la palma del martirio. Lo stato dell’opera era molto precario e il restauro ha riportato l’opera allo splendore di un tempo. Sia la tela che i progetti di restauro della Chiesa sono esposti nella Chiesa Parrocchiale in modo tale che anche i parrocchiani si sentano partecipi della valorizzazione di questi beni artistici. È stato un momento importante non solo per la bellezza dei canti ascoltati ma anche per il valore culturale dei lavori di recupero del patrimonio artistico della nostra Parrocchia. Il 29 giugno è stata celebrata la Santa Messa di S. Pietro e Paolo, con la presenza dei sacerdoti della Forania, don Cesare, don Costantino, don Giuseppe, don Paolino e don Giacomo. Don Alfredo ha sottolineato la centralità di Pietro e Paolo, due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. E ha infine richiamato l’importanza del sostegno di ogni persona alla Chiesa di Cristo affinchè le “porte degli inferi non prevarranno su di essa”. Pilotti Day La grande FAMILY-PILOTI si è ritrovata insieme il 5 febbraio 2012 per rinsaldare i propri legami affettivi e festeggiare i propri traguardi famigliari. Una bella parte della numerosa “tribù” si è ritrovata anche in chiesa durante la Messa per ringraziare il Signore e chiederne la Benedizione. Un caloroso augurio da tutti i lettori del Bollettino! Bollettino interparrocchiale 18 Lavori in programma nella chiesa di Sospirolo In questi mesi, dopo aver consultato e avuto il parere favorevole del Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia, è stato dato il via definitivo al restauro delle sette tele antiche già nella vecchia chiesa di Sospirolo e al Progetto di intervento al soffitto della Chiesa Parrocchiale. Per la Festa di San Pietro e Paolo, la prima tela completamente restaurata è stata presentata alla Comunità, che ne ha preso visione con grande soddisfazione. Su un apposito pannello si poteva seguire tutta la storia del recupero attraverso fotografie dei momenti più delicati e importanti. Ora la Restauratrice si è già messa al lavoro sulla seconda tela, molto importante e bella: la Pala dell’Altare della Madonna dei Battuti. Per la stessa festa dei nostri Patroni, l’Architetto Mauro Vedana, al quale era stato affidato il lavoro, ci ha illustrato sia a voce che su pannelli, lo studio per l’intervento al soffitto della Chiesa. Molto chiaro e dettagliato, prevede una spesa di circa 50.000 Euro per un intervento completo e sicuro. Aspettiamo ora il Progetto definitivo per presentarlo alla Commissione di Arte della Diocesi e poi alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Venezia. Quando il tutto sarà approvato, allora chiederemo un contributo sia all’8 x mille sia alla Regione speriamo bene! Nel frattempo si sta portando avanti da parte del Comune, il progetto di sistemazione delle Campane. Un intervento urgente e necessario per la sicurezza del campanile, ma troppo costoso per la Parrocchia. La spesa si aggira sui 45.000 Euro! Tempo di Rogazioni Ogni anno celebriamo le giornate delle Rogazioni con sempre maggiore partecipazione ed entusiasmo, soprattutto se il tempo aiuta! Quest’anno ci ha ostacolato solo al Lago del Mis, quando ci siamo recati ad invocare la Benedizione del Signore sulle acque. Ma il Maurizio ci ha aperto il bar e con un buon brulè caldo siamo ritornati alle nostre case contenti di aver sfidato la giornata ventosa e fredda! Che il Signore ci mandi sempre l’acqua “limpida e casta” come la chiamava San Francesco! Il giorno dopo, la Processione delle Rogazioni, è partita dal Capitello del Cristo di San Zenon e attraverso la campagna siamo arrivati al Cristo di Campaz. Non solo abbiamo invocato i Santi e pregato per la madre terra che ci nutre, ma anche pregato per coloro che giorni prima ci hanno distrutto i due capitelli, compiendo un atto vile, infame e sacrilego, inconcepibile nel nostro territorio! Ho denunciato ai Carabinieri il fatto compiuto di notte da ignoti, ma più che la condanna dei responsabili, ci preme la loro conversione e il loro pentimento!... Dopo la Messa celebrata sotto il portico di Zanolla Romano, ci siamo rifocillati alla tavola che con straordinaria generosità e accuratezza ci aveva imbandito! Grazie ancora! Il Terzo giorno di Rogazione ci ha portati in Processione dalla Chiesa Parrocchiale alle roccette di Peramula, passando per il vecchio abitato Selle. Dall’alto delle roccette sopra i Tonet, si domina tutta la valle sottostante: è lì che abbiamo celebrato la Messa e data la Benedizione a tutta la Comunità di Sospirolo. Ner ritorno ci siamo fermati a benedire il bel Crocifisso all’innesto con la strada tagliafuoco, proveniente da Selle messo a dimora da Sogne Giancarlo, che ringraziamo ancora di cuore per l’ottima accoglienza! Sospirolo - Gron 19 Il fioretto di maggio l mese di Maggio è dedicato alla celebrazione del Santissimo Rosario alla Vergine Maria e quest’anno il filo conduttore di ogni sera è stato il fioretto delle famiglie. Alcune famiglie, in rappresentanza di ciascuna frazione parrocchiale, hanno guidato la recita del Rosario portando ad ogni mistero le proprie riflessioni. Al termine, la stessa famiglia, condivideva con i presenti, le esperienze vissute, preghiere particolari, grazie ricevute e ricordi d’infanzia legati alla devozione a Maria. Tutte esperienze che testimoniano la devozione presente e diffusa in molte famiglie della nostra comunità, che vede in Maria una guida e madre in ogni momento della vita, anche se segnata da difficoltà. I santuari Mariani di Czestochowa, Medjugorie, Lourdes e altri hanno segnato positivamente la vita di alcuni presenti, consolati dalla vicinanza della Madonna in momenti di sofferenza sia propria che di persone a loro vicine. Quante grazie sono state elargite anche tra noi fedeli di Sospirolo: al grido di “Mamma”, rivolto alla Vergine, un giovane emigrante, I dopo essere caduto accidentalmente nelle acque del Nilo, si è salvato, pur non sapendo nuotare; la preghiera di una madre per salvare il figlio da una malattia che sembrava non dare scampo, ha avuto la grazia. Altri presenti hanno ricordato momenti dell’infanzia legati alla preghiera mariana: il Rosario è stato spesso associato nei ricordi come un’occasione per ritrovarsi tutti insieme, anche più famiglie in una preghiera comunitaria e per i piccoli un’occasione di divertimento post preghiera. La figura di Maria non è marginale nelle nostre famiglie, anzi è spesso di riferimento nella quotidianità, a lei si volge lo sguardo per poter imitare il suo cammino di santità, in particolare il suo “eccomi” alla chiamata del Signore. La venerazione si esprime anche verso immagini della Madonna e Aurelio Sacchet ha portato una testimonianza legata a una tela raffigurante una Madonna che presenta caratteri della religione ortodossa. La tela portata in chiesa per l’occasione, è originaria dell’Albania ed è stata portata a Oregne da un vicino di casa di Aurelio, Giuseppe Visentini, che si trovava in quel paese durante la guerra. Prima di incamminarsi per ritornare in Patria, Visentini che si trovava in un paesino bombardato era entrato in una chiesa diroccata e, tra le macerie ha visto questa Madonna abbandonata, ha raccolto la tela, l’ha ripiegata per farla stare nello zaino dove aveva raccolto le sue cose ed ha attraversato boschi e zone disabitate per non venir catturato. Nel 1943 è arrivato a Oregne, ma è stato fatto subito prigioniero come disertore e portato nelle carceri di Baldenich, da li avrebbe dovuto proseguire per Bolzano ed essere internato in un campo di concentramento, dove per fortuna o per un miracolo, Giuseppe non giunse mai ma ottenne la liberazione, convincendosi che il merito fosse della sua Madonna. Si erano salvati a vicenda. Da allora la bellissima tela è conservata nella chiesetta di S.Tiziano a Oregne. Al termine di ogni rosario è stato proposto da don Alfredo, un fioretto per il giorno successivo: pregare per tutti quelli che non hanno un lavoro, per coloro che sono costretti a causa di varie disabilità a non poter svolgere nessuna attività, e anche per quelli che non hanno voglia di applicarsi; pregare per le famiglie che stanno vivendo grosse difficoltà, in particolare per una famiglia di nostra conoscenza che è nel disagio e non solo economico, perché possa trovare un po’ di serenità; riuscire a far meno della TV almeno per un’ora; andare a trovare una persona anziana e farle compagnia; stare mezza giornata senza mangiare dolci; mettere davanti al crocifisso un cero acceso e un fiore (il giorno prima, l’8 maggio, a San Zenon erano stati oltraggiati due crocifissi di cui uno per la seconda volta e benedetto due settimane prima); far sorridere una persona per donare un momento di gioia e entrare in chiesa e stare in silenzio, (sarebbe bello farlo sempre). Infine, scrivere una preghiera, un’invocazione o una supplica a Maria da introdurre in una cassettina. La celebrazione del mese di Maggio si è conclusa con una cerimonia molto sentita, in particolare per i bambini della Prima Comunione: le loro mamme hanno portato in processione la statua della Madonna intorno alla Chiesa e vicino al capitello, dove sono state bruciate le intenzioni dei fedeli, raccolte durante il mese. La fiamma ha portato verso l’alto queste preghiere, che certamente la Nostra Madre saprà accogliere e intercedere presso suo Figlio. ILENIA E DELIA Bollettino interparrocchiale 20 RINNOVO CONSIGLIO PASTORALE RINNOVO CONSIGLIO PASTORALE Il primo incontro del rinnovato Consiglio Pastorale Parrocchiale è iniziato con l’ascolto della Parola di Dio dal Vangelo della Domenica della Misericordia e un momento di preghiera affinché lo Spirito Santo illumini i componenti per questo servizio di carità per la comunità. Il Parroco ha illustrato le fasi che hanno portato ad avere 12 candidati eletti nel CPP. L’iter di elezione ha seguito queste fasi: - Il 25 Febbraio 2012 è stata distribuita una lettera con la spiegazione di tutte le fasi per la elezione; - Pre-elezione con una scheda dove si potevano indicare fino a 5 nomi e spoglio delle schede effettuato dal Consiglio precedente; - I primi 20 nominativi sono stati posti in una scheda in ordine alfabetico e distribuita alle famiglie grazie alla collaborazione degli incaricati alla distribuzione del bollettino e poi ritirate entro il 30 marzo 2012; - I primi 12 eletti sono entrati a far parte del nuovo CPP. In totale sono state raccolte 457 schede, quelle fuori tempo massimo non sono state considerate; 13 le bianche e nessuna scheda nulla. Gli eletti attuali rappresentano gran parte del territorio della Parrocchia e delle associazioni, per le frazioni non rappresentate sarà nominato un nuovo membro su indicazione del Parroco, che può sceglierne 3. Gli eletti sono: Buzzatti Alberto, Casanova Daniele, Case Alvise, Caviola Enzo, De Cian Rachele, De Zanet Denise, Furlanetto Giuseppe, Moretti Ilenia, Moretti Itala, Pellizzari Paolo, Poloni Felicita, Viel Sara. Il Diacono Piccolin Gianni e il Parroco Don Alfredo Levis sono membri di diritto. C’è stata la lettura dello Statuto che disciplina il funzionamento di questo organo consultivo nella vita parrocchiale, con alcuni accenti in particolare sul fatto che tutti sono corresponsabili della Parrocchia in comunione con quanto propone la Diocesi e la Chiesa, devono RINGRAZIAMENTI Ai membri del Consiglio Pastorale scaduto, i nostri fraterni ringraziamenti per l’impegno generoso e puntuale sostenuto in questi anni! GRAZIE! La partecipazione soprattutto alle riunioni delle Commissioni, sono state ricche di sollecitazioni e di grande sensibilità! Parecchi di voi erano già stati eletti più volte nel Consiglio, segno della grande stima che la Comunità ha nei vostri confronti. Ci rivedremo sicuramente in altre votazioni! essere animati dallo spirito di servizio e individuare gli ostacoli da eliminare affinché si guardi alla fede con speranza. Verrà in seguito nominato un membro del consiglio di amministrazione nel CPP. Su indicazione unanime sono stati eletti Segretario Ilenia Moretti, mentre Paolo Pellizzari Rappresentante nel Consiglio foraniale. Le riunioni saranno 4 durante l’anno, o di numero superiore secondo le esigenze contingenti. I Consiglieri hanno espresso il desiderio che si affrontino i seguenti argomenti: - Giovani e Adulti: incontro tra generazioni - famiglie - Giovani, iniziarli alla Fede e Continuare il Cammino - Le coppie giovani - Cercare di capire perché non si va a Messa e sensibilizzare - Relazione tra Giovani e Adulti - Tra Chiesa e Persone - Difficoltà dei Giovani ad avvicinare la Parrocchia e viceversa - Un Incontro con le persone più anziane - La Messa - Creare Ambiti di coinvolgimento Famiglie nella Parrocchia - Avvicinamento Giovani e attività per Giovani - Sistemazione della Chiesa (Tetto) - Liturgia Domenicale - Coinvolgere Bambini Giovani in Attività Parrocchiali - Proporre argomenti per coinvolgere le famiglie - Trovare proposte per i ragazzi ILENIA MORETTI Verbale n.2 della riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale- 16 Giugno 2012 Presenti : Don Alfredo Levis, Diacono Piccolin Gianni, Buzzatti Alberto, Casanova Daniele, Caviola Enzo, De Cian Rachele, De Zanet Denise, Moretti Ilenia, Moretti Itala, Poloni Felicita, Viel Sara Assenti giustificati: Furlanetto Giuseppe, Case Alvise, Pellizzari Paolo Ora di inizio riunione: h.15 La riunione del 16 Giugno è iniziata con un breve spazio dedicato alla preghiera guidati da Don Alfredo, che ci ha proposto una riflessione inerente il Vangelo della Undicesima Domenica del Tempo Ordinario. Il Buon Pastore ci guida e semina in noi il seme del Regno di Dio, che cresce silenziosamente. Prima c’è stata anche la preghiera del Salmo della Domenica recitato insieme. L’Ordine del giorno prevedeva questi punti: 1.Esame delle attività programmate. 2. Festa di San Piero. 3. Attivita’ estive. Varie Le attività programmate nella prima riunione del Consiglio sono state la festa della famiglia e il fioretto del mese di Maggio. La partecipazione delle famiglie al fioretto è stato coinvolgente ed è stata un’esperienza condivisa con altri anche nel conoscere la devozione mariana di chi ha proposto il proprio fioretto. Si auspica che questa possa essere l’inizio di un coinvolgimento delle famiglie anche in altre esperienze, il Rosario possa educare alle altre preghiere liturgiche. La festa della famiglia del 20 Maggio, che si ripeterà ogni anno nella terza domenica di Maggio, ha raggiunto l’obiettivo che si era posta, ovvero quello di riunire le famiglie del comune, e si conferma la volontà di ripeterla sempre nella stessa locazione, finché il numero dei partecipanti lo permetterà. Viene data comunicazione del Concerto di San Piero il giorno 23 Giugno h 20.45, con anche la presentazione del progetto di restauro del soffitto della Chiesa e della tela restaurata della Chiesa di Santa Giuliana del 1500; e della S.Messa per i Patroni il giorno 29 Giugno. Le attività estive vedranno impegnati gli Scout con le uscite del Reparto e dei Lupetti, e i campeggi delle Medie in Val Morel dal 29 Luglio al 5 Agosto,e delle Elementari a Cereda dal 2 al 8 Settembre. A Gron ci sarà il Grest per i ragazzi delle due Parrocchie dal 16/07 al 15/08 Si propone per il prossimo anno di fare delle iniziative per le famiglie, ad esempio un pic nic comunitario in montagna, per stare insieme con momenti di preghiera e di svago. Viene data lettura degli argomenti proposti dal consiglio pastorale per l’anno 2012, predominante è il problema di avvicinare i giovani, ma la questione tocca il ruolo della famiglia nell’educazione alla frequenza delle attività parrocchiali e della S.Messa Per il Giorno della Trasfigurazione del 6/08 si terrà una S.Messa in località San Daniele. L’assemblea si scioglie con una preghiera alla Madonna. La Segretaria, Ilenia Moretti Sospirolo - Gron 21 ATTIVITÀ GRUPPO GIOVANI GRON 2012 nche per quest’anno abbiamo terminato gli incontri del venerdì sera (il Gruppo si ritrovava in Canonica tutti i venerdì alle ore 20.30) del Gruppo Giovani Gron: varie le serate dai temi diversi: dai confronti aperti ai giochi, alla proiezione di un film o l’organizzazione di progetti a favore della Parrocchia. Abbiamo cercato di far gravitare il tutto intorno ad un unico centro: Gesù Cristo; quest’anno in modo particolare con la parabola degli operai mandati nella vigna (Mt 20,1-16). Ecco gli appuntamenti del tutto particolari, oltre ai consueti del venerdì, di cui siamo stati protagonisti. Il 29 ottobre si è tenuta la nostra prima “uscita” a Col Cumano in occasione dell’incontro con John Pridmore, “Il Buttafuori di Dio”: un uomo londinese che dopo aver lavorato come buttafuori in una discoteca ed essersi trovato coinvolto in crimini e rapine, ha sentito la voce di Dio che lo ha portato a cambiare la sua vita e a scrivere un libro, uscito da poco anche in Italia. Il 5 dicembre, San Nicolò non si è dimenticato di passare e noi lo abbiamo accompagnato dai bambini, per la consegna dei doni tanto attesi, dai nonni e dalle persone sole, a cui abbiamo rivolto una parola di conforto e i nostri auguri. Grande novità di quest’anno è l’aver riproposto il Concorso Presepi dal titolo “Gesù nasce…da noi!”, che ha visto partecipi un buon numero di famiglie (il prossimo Natale spe- A riamo aumenti!!!) e che si è concluso il 6 gennaio con la Benedizione dei bambini, le premiazioni e la consegna di un piccolo ricordo! Febbraio: mese di carnevale, mese di crostoli!! Ci siamo ritrovati nei panni dei “pasticceri” per un pomeriggio e abbiamo preparato con le nostri mani squisiti crostoli (grazie anche a Melita intervenuta in nostro soccorso per la frittura!) che sono stati poi venduti durante le due S. Messe di domenica 19 febbraio. Il ricavato è stato notevole grazie all’offerta di molti parrocchiani, e sarà utilizzato per la realizzazione del campetto di pallavolo e dell’altalena, svaghi ormai “indispensabili” ai bimbi e ai ragazzi soprattutto in vista del Grest in cui noi saremo impegnati come animatori! Ad aprile abbiamo partecipato all’incontro “ La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra giovani e la fede” promosso dall’Ufficio Scuola della Diocesi di BellunoFeltre. Il relatore, don Armando Matteo, ci ha fatto riflettere sulla nostra fede e sui motivi per cui, spesso, dimostriamo di essercela dimenticata. Nei venerdì sera all’insegna di tornei di calcetto, di giochi da tavolo, di film e di riflessioni riguardo a temi attuali, (tutti terminati con un buon tè, una fetta di torta o qualche biscotto!) abbiamo potuto verificare che lo stare insieme, con una certa costanza e serietà, ci ha aiutato a crescere come persone. Siamo molto felici per le mete raggiunte, 8 giugno, ultimo incontro prima delle vacanze. per gli insegnamenti che ognuno nel suo piccolo è riuscito a trasmettere e per le soddisfazioni avute; siamo felici per esser riusciti a “far qualcosa” anche per la nostra Parrocchia, che sempre più necessita della presenza dei giovani. Ora siamo fiduciosi che qualche altro/a giovane si unisca a noi… d’altra parte, una serata con gli amici è sempre meglio di una serata davanti alla TV o al computer…, no? Dopo aver rinforzato i legami tra di noi, il prossimo anno speriamo di riuscire a dare al nostro Gruppo anche un respiro diocesano, attraverso la partecipazione a tutte le proposte formative che giungono dalla Pastorale Giovanile della nostra Diocesi. Crediamo che uno dei volti più belli della Chiesa sia proprio quello delle realtà giovanili: l’entusiasmo e la forza che caratterizzano la nostra età, se messi a disposizione degli altri, contribuiranno a portare Cristo nel mondo e a edificare la Sua Chiesa. A presto, vi aspettiamo numerosi! JENNY, PER IL GRUPPO GIOVANI Installazione elettrobattente sul campanile Molti parrocchiani, in questi giorni, si saranno chiesti quali strani rintocchi provenivano dal campanile della loro chiesa. Qualcuno, giustamente avrà pensato subito ad un’agonia o a qualche altro annuncio particolare. Ma, ben capiva che non era così. Qualcun’altro invece intuiva la novità, perché informato, alcuni giorni prima, del lavoro che di li a poco si sarebbe effettuato. Ad ogni modo, per tutti, si trattava di suoni nuovi, mai uditi prima. Infatti, giovedì 21 giugno 2012, è stato installato sul nostro campanile un elettrobattente che segna le ore. Dopo 54 anni di vita parrocchiale, anche Gron ha i “suoi” celebri rintocchi che scandiscono il tempo. Essi segnano tutte le ore e le mezze ore a partire dalle 6.30 del mattino fino alle 22 della notte. L’idea del “bater le ore” la si deve a don Giuseppe Minella, sacerdote che celebra in Parrocchia la S. Messa festiva e sostiene la pastorale parrocchiale insieme al Parroco. L’idea si è fatta strada, vista la necessità, ed a poco a poco, dopo essersi trasformata in dono, si è fatta anche realtà. Dunque, don Giuseppe ne è il benefattore e a lui rivolgiamo il nostro più sincero grazie. Il suo è stato un gesto di attenzione e di stima nei confronti di tutta la Parrocchia. Da ogni campanile parrocchiale, addirittura anche da qualche campanile frazionale, i rintocchi delle ore non mancano mai: offrono un servizio pubblico (sebbene a nessuno manchi l’orologio) e richiamano tutti alla puntualità. Ma sono anche il segno che il tempo passa inesorabilmente - ha commentato don Giu- seppe - e che ogni istante della nostra vita non ritornerà mai più. Un invito dunque a spendere bene il nostro tempo, così prezioso al giorno d’oggi, dove l’ideale di vita sembra esser la frenesia e l’ansia per il domani. È l’invito a vivere in pienezza il presente, il solo “tempo” conosciuto da Dio: in Lui nulla è stato o sarà ma tutto è. Al battito delle ore, così frequente e regolare, assocerei volentieri altre due funzioni o significati, non meno importanti di quello sopra citato. Il primo: il battito delle ore ci ricorda che nel nostro paese c’è una chiesa, non solo quella fatta di mattoni, ma anche una Chiesa viva, fatta di persone. Una Chiesa sempre attenta, vigilante, orante. Il secondo: quei rintocchi vogliono ricordarci che Cristo si incarna per noi anche oggi. Non soltanto il giorno di Natale, ma anche oggi! Anzi, in ogni istante del nostro oggi, del nostro presente. Essi sono quella voce rasserenante che di fronte alle gioie, ma soprattutto ai dolori ed alle preoccupazioni della nostra gente, non si stancano di ripetere ciò che Cristo stesso ci ha promesso: “Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo”(Mt 28,20). Ecco che la voce del campanile, così ripetitiva ed insistente, diventa voce amica, voce rassicurante, voce di conforto. È la voce della Chiesa che ci ricorda qual è il vero centro: Dio. Allora, sia la promessa di Gesù Cristo, così bella e adatta alle attese umane, sempre presente e sempre alimentata dalla nostra fede. Elvio De Dea 22 Bollettino interparrocchiale IL GRUPPO CHIERICHETTI GRON La vita del nostro Gruppo non si è mai affievolita e durante questi ultimi mesi abbiamo continuato a dimostrare il nostro impegno nel servizio all’altare. Oltre agli incontri del Gruppo del mercoledì (a scadenza quindicinale), vogliamo raccontarvi i momenti più significativi passati insieme. A novembre, ai chierichetti che più hanno dimostrato una costante e attiva partecipazione alle Liturgie e alle funzioni della Parrocchia, è stato assegnato un Attestato di merito. Sul podio si sono distinti Matteo Bez, Livia e Antonio Balzan. In quell’occasione abbiamo sottolineato il fatto che ogni componente del nostro Gruppo è importante e che nessuno è più bravo degli altri: ognuno, con la sua presenza ed il suo servizio, porta nel Gruppo ed alla Comunità un dono prezioso. Domenica 18 dicembre invece, al termine della S. Messa festiva, è stato consegnato il libretto delle presenze, sul quale ogni chierichetto registra la sua partecipazione, di domenica in domenica, alla Messa festiva e a tutte le altre funzioni della Parrocchia. In quell’occasione don Giuseppe ha espresso ai chierichetti sentimenti di riconoscenza per il loro impegno invitandoci a servire sempre più con gioia il Signore Gesù. Durante il periodo del Natale (approfittando delle vacanze), come di consueto, anche quest’anno ci siamo trovati insieme per mangiare un buon pasticcio in compagnia. È la riconoscenza concreta da parte della Par- rocchia che offre ai suoi chierichetti un pranzo delizioso. Altro grande momento dell’Anno Liturgico che ci ha impegnato particolarmente è stata la Settimana Santa, durante la quale noi tutti abbiamo dimostrato una presenza davvero costante e impegnata. È vero, alle volte abbiamo combinato qualche “pasticcio liturgico”, durante le celebrazioni ma siamo convinti che possiamo sempre migliorare e che l’importante non è l’esattezza rituale ma l’impegno che dimostriamo e il nostro voler bene a Gesù. Al termine di questa settimana così impegnativa non poteva mancare un momento ricreativo. Così ci siamo trovati tutti insieme sabato 21 aprile in canonica per cenare. È stata l’occasione anche per giocare e per riflettere sul nostro impegno in Parrocchia. Attualmente il nostro Gruppo conta undici componenti: Leonardo Moretti, Antonio e Livia Balzan, Valentina Casanova, Matteo e Marco Bez, Martina Casanova, Sebastiano Palomba, Arianna Caviola, Riccardo De Riz e Samuel Viel. Siamo una bella squadra, a volte scherziamo e a volte litighiamo, ma troviamo anche il tempo per pregare e far festa a Gesù. È scontato dire che siamo ben disposti ad accogliere nuovi bambini e bambine, perché siamo convinti che l’unione fa la forza e più siamo meglio è! Ai nostri parrocchiani ci sentiamo di dire che spesso, ci sentiamo abbandonati: sono tante le occasioni in cui ci troviamo in parecchi sull’altare mentre il popolo è pressoché assente. Abbiamo bisogno del vostro esempio per crescere nella fede, della vostra presenza alle liturgie, soprattutto alla Tutti insieme al termine del rosario e prima delle vacanze. S. Messa festiva domenicale. Molti si lamentano di celebrazioni lunghe e “noiose”: anche noi le crediamo così, alle volte, ma poi ci accorgiamo che la noia e l’indisposizione non viene dall’esterno, bensì dalla nostra disposizione interiore. Il segreto sta nel saper apprezzare il bello ed il buono (che c’è sempre), l’impegno e la costanza di chi crede ancora di poter essere Chiesa viva, Parrocchia viva. Del resto, cos’è una misera oretta alla settimana dedicata a Colui che ci ha promesso la felicità e la vita eterna? A presto, sul prossimo numero del Bollettino Interparrocchiale! Nella foto, il gruppo di fanciulli che alla Torbe, la sera del 31 maggio scorso, hanno portato in processione l’immagine della Madonna di Fatima, - prestata gentilmente dalla signora Maria Teresa Da Rold - , e poi in chiesa hanno recitato le litanie mariane ed eseguito alcuni canti , sotto la guida della maestra Federica. Con loro c’era anche un bel gruppo di adulti. Durante la processione abbiamo invocato la benedizione di Dio sul paese, sulla campagna e sulle acqua, con le preghiere dette “Rogazioni”. Al Parco giochi è seguito poi un simpatico e gradito rinfresco, che concludeva degnamente una bella serata trascorsa in preghiera e amicizia. (G.M.) Nella foto: 1^ fila: Riccardo, Alice, Ilaria, Matteo. 2^ fila: Samuel, Livia, Sebastiano. Sospirolo - Gron 23 Prima Comunione 2012 A Sospirolo Prima fila da sinistra: Ciccarese Sebastiano, Lovat Arianna, De Donà Francesca, Mioranza Attilio, Lovat Sara, Lagunaz Filippo, Palma Irene, Schiocchet Arianna. Seconda fila da sin. Fadda Matteo, Casanova Giuseppe. In terza il Diacono Piccolin Gianni e il Parroco. (Foto Luca Bellus) La Comunione è sempre una grande festa anche per la famiglia(Foto Luca Bellus) Bollettino interparrocchiale 24 A Gron Da Sinistra: Paniz Lisa, Bacchetti Grazia, Micheluzzi Marwin, Bez Marco, De Bortoli Daniele, Triches Matteo, Sogne Susanna, Raffa Lisabel, Tamburlin Chiara, Salvadori Federica. Don Alfredo. (Foto Luca Bellus) La Comunione è sempre una grande gioia per i Genitori! (Foto Luca Bellus) Quest’anno 20 bambini delle nostre due parrocchie hanno ricevuto il dono dell’Eucaristia. Don Alfredo ha seguito i bambini nella preparazione durante l’anno catechistico: si sono dapprima accostati al Sacramento della Riconciliazione e poi, il 29 aprile a Sospirolo ed il 6 maggio a Gron hanno ricevuto la Comunione. Ci sono stati, durante l’anno, diversi passaggi significativi ma quello che i bambini hanno vissuto con più entusiasmo è stato quello della preparazione del pane: si sono impegnati, con l’aiuto dei loro genitori, a “raccogliere i chicchi di grano” attraverso tante buone azioni e poi, insieme a don Alfredo hanno macinato il grano, fatto la farina e realizzate le particole che poi sono state utilizzate il giorno della loro Prima Comunione. I bambini hanno appreso un messaggio importante: il Signore Dio trasforma il nostro lavoro, il nostro impegno – anche se piccolo ed insignificante – in qualcosa di molto più grande e prezioso e sempre ci invita a nutrirci alla sua mensa. (Annalisa, Catechista) Sospirolo - Gron 25 Pensieri e ricordi sulla Prima Comunione IRENE PALMA La Comunione è un dono speciale perché ricevo il Corpo e il Sangue di Cristo in me! Mi ha emozionato vedere tutti i miei parenti vicino a me. Nella Preghiera dei fedeli ho ricordato tutti i bambini del mondo! DANIELE DE BORTOLI Mi è piaciuto quando al microfono ho pregato per la pace nel mondo e all’Offertorio ho portato all’Altare il calice del vino assieme al papà che portava il vino per la festa alle porte della Chiesa… GRAZIA MARIA BACCHETTI È stato interessante preparare insieme il pane della Messa che poi sarebbe diventato il Corpo di Cristo: abbiamo usato i nostri chicchi frutto del nostro duro lavoro. La Comunione mi ha emozionata tantissimo! FEDERICA SALVADORI Quando siamo andati dai nostri genitori ad abbracciarli per dare la Pace, ero molto felice! Così è stato bello potersi Confessare e pregare per tutti i lavoratori del mondo e stare con tutti i miei parenti! MARCO BEZ È stato per me un giorno molto importante perché ho veramente preso parte alla Messa mangiando il Corpo di Cristo! Ho pregato per le famiglie e mio papà ha letto la Parola di Dio! ATTILIO MIORANZA C’era tanta gente! Ho mangiato il Corpo di Cristo e bevuto il suo Sangue! Ho ricevuto anche tanti regali! LISA PANIZ È stato molto bello quando abbiamo fatto il pane per le particole, perché c’erano i nostri chicchi frutto del nostro lavoro! Mia mamma ha letto la prima lettura! Tutto è stato pieno di gioia! SEBASTIANO CICARRESE COSIMO La Comunione è stata emozionante, molto sentita! La mia preghiera dei fedeli è stata per il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti. Alla fine sono andato a pranzo con tutti i miei! GIUSEPPE CASANOVA I momenti più toccanti sono stati quando siamo entrati in chiesa, quando sono salito all’Altare, quando ho mangiato il Corpo di Cristo e bevuto al calice. Io ho pregato per tutta la Chiesa e tutti e due i miei genitori sono andati a leggere all’ambone! CHIARA TAMBURLIN Ho detto questa preghiera: per tutti i poveri del modo, preghiamo! Ho portato all’Altare il cero per ricordare nei giorni seguenti questo momento grande. Mia mamma ha portato l’offerta per i poveri. Ero emozionata quando il pane è diventato Corpo del Signore! FRANCESCA DE DONA’ All’inizio avevo un po’ di paura, ma poi ho capito che era una cosa bellissima. Sono felice di aver ricevuto Gesù dentro di me e di essermi confessata. Inoltre mi sono divertita alla preparazione del pane. Ho pregato per tutte le famiglie del mondo. Mia mamma e mio papà hanno portato il pane azzimo che poi dovevamo prendere, spezzare, darne metà ad un’altra e mangiarlo insieme, fuori di chiesa per ricordare la Pasqua dall’Egitto.. SUSANNA SOGNE Mi sono emozionata quando per la prima volta ho ricevuto il Corpo e il Sangue di Gesù! Anche quando mi sono confessata per la prima volta perché poi non avevo più nessun peccato! La mia preghiera è stata per tutte le nonne e i nonni! All’Altare ho portato l’acqua. LISABEL RAFFA È stato bello il sabato quando abbiamo fatto il ritiro per prepararci alla Prima Comunione e poi quando Gesù è venuto in me.. Ho pregato per i malati e ho portato le nostre particole all’Altare e mio papà ha letto la Parola di Dio. ARIANNA SCHIOCCHET È stato bello fare il pane e vedere il nostro grano macinato diventare pane!... per la prima volta ho mangiato il Corpo di Cristo e ho bevuto dal calice il suo sangue! Ho pregato per tutti i nostri defunti. Quando siamo usciti abbiamo spezzato il pane azzimo e gli adulti hanno bevuto il vino che ha portato mio papà. SARA LOVAT Anche per me è stato molto interessante preparare il pane per la Messa: è il frutto del nostro lavoro! Il sabato pomeriggio abbiamo preparato anche una preghiera da dire durante la Messa. La mia è stata per tutti i nonni e le nonne delle nostre famiglie. E’ stata una festa molto importante al Signore che ho ricevuto in me per la prima volta! FILIPPO LAGUNAZ Grazie per essere stato battezzato e di essere entrato insieme a mia sorella nella famiglia dei Figli di Dio! Da oggi sono un CRISTIANO e ho ricevuto il Corpo di Gesù e ho fatto festa con i miei parenti! Ho portato all’altare la candela accesa perché il Signore illumini la mia vita! Ho pregato per tutti i battezzati del mondo. Bollettino interparrocchiale 26 FOTO STORICHE A cura di Benito Cadore LE AMICHE DOPO MESSA Sospirolo 1958 sul muretto, da Cici Vigne, dopo la Messa: Mirella Meneghello, Lidia De Col, Soriano Caterina, Angelica De Col e Silvana Brancaleone. Le sei ragazze fin’ora si ritrovano ogni anno con gioia e amicizia per ricordare e raccontare… Bravissime! Un bell’esempio per tutti! PASSA L’AUTOMOBILE! Per la gente di Sospirolo , in quei tempi, vedere un’auto così sulle nostre strade, era sicuramente una novità da far restare a bocca aperta! Abituati a carri e calessi, non era di tutti i giorni vedere automobili sulle strade. In questa foto scattata l’11 Agosto 1923, si vedono il Sig. Attilio Buzzatti di Agordo al volante, al suo fianco il Sig. Bacchetti Carlo di Sospirolo, dietro con il berretto il Sig. Pasa Augusto di Sedico e con cappello il Sig. Fumei di Agordo. (B. Cadore) FAMIGLIA CASANOVA GIACOMO “BITI” di Sass Mus Una foto preziosa anche per il momento e il motivo per cui è stata fatta. Come mi racconta Tegner Augusta (Gusteta), il papà Giacomo, un mese prima di morire volle fare una foto con tutta la sua famiglia. Ecco i loro nomi con le date di nascita. 1. Ida (1929) vivente; 2. Casanova Dosolina la Mamma ( 1896); 3. Casanova Angelo il Papà (1886); 4. Ada (1926) vivente.; 5. Gilda (1924); 6. Prima (1916); 7. Angelo (1919) ; 8. Luigi (1920); 9. Ugo (1922). Sospirolo - Gron l e d lo o g n L’A 27 VOLONTARIATO MILLE MANI Aggiornamento e rendiconto attività “Mille mani” “Mille mani” opera sempre con l’aiuto delle persone di buona volontà, che collaborano manualmente con la loro creatività e disponibilità per poter allestire il mercatino nel giorno di S.Nicolò e per due settimane. Grazie alla collaborazione e alla partecipazione dei genitori e dei bimbi delle scuole primaria e secondaria ivi compresa la materna di Sospirolo. Volevamo far presente che nella stampa del calendario del comune di Sospirolo, c’è un errore, in data 6 dicembre, al posto di “Mille mani”, c’è un altro soggetto come promotore del mercatino. Per correttezza ci sembrava doveroso chiarire soprattutto nei confronti delle persone che lavorano e collaborano alla buona riuscita del mercatino. Il ricavato del mercatino di quest’anno ha elargito fondi alla scuola media e elementare per quanto riguarda l’acquisto di materiale scolastico, mentre alla materna è stato fornito un libretto postale dove gli insegnanti possono attingere per le risorse di cui la scuola ha bisogno per la sua attività. Il gruppo “Mille mani” organizza per il 15 settembre 2012 il pulmann per la fiera Kreativ di Bolzano, Salone delle arti - manualità creativa e delle decorazioni. Verrà pubblicizzato in seguito con volantini. Antonella e Eleonora Logo dell’associazione AUSER L’Auser e il poeta contadino Nel mese di settembre il Circolo ha organizzato – con la collaborazione del Comune, della Pro Loco Monti del Sole e del Gruppo Insieme si può – una serata di poesia e musica con Diego Stefani e Giorgio Fornasier. Nel 2008 incontra casualmente Diego Stefani, conosciuto come “Il poeta contadino” da Combai (TV), ad un convegno cui partecipava come relatore. Da questo incontro nasce una profonda amicizia ed una collaborazione stretta per il progetto di realizzare un libro che raccolga le più belle poesie di Diego. Giorgio si offre di curarne la trascrizione e le note, affrontando i testi dialettali scritti su appunti frettolosi di Diego, il più delle volte senza punteggiatura. La lettura dei versi di Diego emoziona Giorgio e lo spinge dopo tanti anni di nuovo verso il pianoforte. A causa della crisi con il precedente sodalizio, da molti anni Giorgio non musicava più testi dialettali e pensava di aver esaurito la propria vena creativa. Inizialmente, affrontare i versi liberi scritti da Diego Stefani è sembrata impresa ardua se non impossibile, ma dopo la prima composizione tutto è diventato più facile e in 40 giorni Giorgio ha musicato ben 14 poesie, che fanno parte di un DVD contenuto nel libro delle pesie del poeta contadino che è in distribuzione. Diego e Giorgio hanno formato una nuova coppia di coetanei che mettono insieme poesia e musica per riproporre sentimenti e valori sulla base di un vissuto, che può essere punto di riferimento prezioso alle nuove generazioni. Le loro serate hanno un notevole successo e suscitano nel pubblico anche giovane delle forti emozioni. Poesie come “Autuno”, vista come stagione della vita, si fondono nella musica che Giorgio riesce ad estrarre dalle sue emozioni, che poi diventano le emozioni di tutti. Federico Brancaleone Continua l’attività del Circolo sia come servizio Filo d’argento e ‘’Nonni vigile’’, sia negli incontri pomeridiani a scadenza mensile, sia come attività ricreativa con uscite di una giornata ma anche come organizzazione di momenti culturali. Nel mese di giugno con la collaborazione del Comune di Sospirolo e il Comitato di San Piero organizza una Mostra fotografica dal titolo Laorar no l’è sol fadiga – Quando la foto racconta un’emozione. Nel mese di agosto - sempre a cura del Circolo - è prevista la serata per la consegna della cittadinanza onoraria alla scrittrice Atonia Arslan. Per quanto riguarda le uscite, la prima è prevista per il pic nic sull’Altopiano di Asiago il 19 di luglio. In quella occasione si potranno visitare il Museo dell’acqua ed un Magazzino di deposito del Formaggio Asiago. La seconda è prevista il 20 di settembre ad Este e Montagnana. Bollettino interparrocchiale 28 LE FORMICHE ROSSE e Formiche rosse sono ritornate anche quest’anno con le loro iniziative. Si tratta di un gruppo spontaneo formatosi qualche anno fa. E’ costituito da persone – uomini e donne – che cercano di coniugare la propria creatività e abilità manuale (disegno, modellazione, cucito, ricamo, culinaria ecc) con il desiderio di socializzazione e promozione. Le Formiche rosse non chiedono alcunché; non chiedono finanziamenti; non chiedono sedi. Si incontrano senza impegno e nella massima libertà individuale – quasi come fosse un vecchio filò – in una casa privata attrezzata di laboratorio. Sono ‘specializzate’ nella fabbricazione di biscotti e marmellate ed aderiscono al Protocollo HCCP. Talvolta organizzano visite culturali. Sono state a visitare un caseificio per la produzione del Parmigiano, poi a Sabbioneta, a Parma e all’Abbazia di Chiaravalle. Pochi giorni fa hanno visitato il Parco della Laguna di Marano. Nella consapevolezza che qualsiasi attività può diventare veicolo di Promozione umana e sociale le Formiche rosse hanno organizzato anche nell’ottobre 2011 - in collaborazione con il Fruttivendolo Enrico - L Le Formiche rosse hanno organizzato nell’ottobre 2011 - in collaborazione con il Fruttivendolo Enrico - la Castagnata le cui offerte sono servite per acquistare beni di prima necessità da destinare alla mensa dei frati di Mussoi. la Castagnata le cui offerte sono servite per acquistare beni di prima necessità da destinare alla mensa dei frati di Mussoi. A ridosso di Natale sono state nuovamente impegnate nell’allestimento del Mercatino d’inverno nella Piazzetta di Mis il cui ricavato è stato devoluto all’International PraderWilli Syndrome Organisation (Ipwso), associazione di cui Giorgio Fornasier è direttore esecutivo. Come manifestazione collaterale è stata organizzata una serata al Centro Civico di Sospirolo con il cantautore Giorgio Fornasier che ha presentato il suo nuovo Album Dal cassetto. In passato ad essere sostenuti con i proventi del mercatino sono stati bambini adottati a distanza, “Mano Amica” per le cure palliative presso l’Usl 2 di Feltre l’A.I.L. di Belluno, VOL.A (Volontari Ambulanze che opera anche nel territorio del comune di Sospirolo), l’Associazione Donne Operate al Seno di Belluno ed è stata acquistata ”una capra per l’Afghanistan” partecipando ad una iniziativa di Insieme si può. La Crostolata del mese di febbraio che si è svolta in concomitanza alla Passeggiata di Carnevale ha conclusa la fase di manifestazioni invernali. Il gruppo ha collaborato con la Pro Loco Monti del Sole dando il proprio contributo durante il Festival dei Misteri con l’allestimento di un video corner dedicato alle immagini del paesaggio di Sospirolo e offrendo dei premi per il Concorso letterario e per la serata di anniversario del Coro Monti del Sole. Quest’anno le Formiche rosse sono state coinvolte nel Progetto Frutta nella scuola realizzato dal Comune di Sospirolo confezionando dolci a base di frutta di stagione e marmellate. Se anche in futuro la Piazzetta di Mis si animerà per qualche ora smangiucchiando, bevendo e chiaccherando attorno alla fraschetta le Formiche rosse avranno raggiunto il loro obiettivo. Ovviamente tutti possono diventare Formiche rosse: non ci sono pedaggi di iscrizione o tesseramenti di alcun tipo!!! 40° compleanno del CORO “MONTI DEL SOLE” Venerdì 16 dicembre presso il Centro Civico, il Coro “Monti del Sole” ha festeggiato un compleanno da ricordare: i quarant’anni di attività e per l’occasione, è stato presentato il nuovo cd “Favole”. Il coro ha proposto, oltre a numerose scelte del repertorio tradizionale, anche alcuni brani di “Favole”: il nuovo lavoro contiene quattordici pezzi di autori diversi che permettono all’ascoltatore di spaziare con versatilità il vasto panorama della musica popolare contemporanea. Una storia che si intreccia con quella dell’omonima Pro Loco sospirolese dal momento che il sodalizio canoro, durante la sua quarantennale esperienza, è stato protagonista di numerose manifestazioni organizzate nel nostro comune, ricordando tra le più significative la suggestiva inaugurazione di casera Nusieda negli anni ottanta, il viaggio a Buenos Aires e Lima, l’apertura del concorso nazionale di pittura “Fiocco” a Villa Zasso, l’annuale festa del patrono a fine giugno e, nel novembre scorso, all’Expo Misteri nel centro storico. La serata, presentata da Michela Da Canal, ha ripercorso la storia scritta da grandi maestri quali Gianni D’Incà, fondatore del coro nel 1971, e i suoi succes- sori, don Sandro Capraro e Paolo Bittante. Oltre al passato e ai vecchi successi, si guarderà anche al futuro, “dando spazio a nuovi coristi, a nuove interpretazioni, a brani più insoliti che la passione per il canto ci ha spinto a scegliere” spiega il gruppo. Un rinnovo nella scelta dei pezzi e nell’organico che porta oggi il coro ad accogliere oltre quaranta componenti, alcuni giovanissimi. A dirigerlo oggi è il maestro Luca Lotto che, insieme al presidente Umberto Dall’Ò, ne ha rinnovato l’entusiasmo stringendo legami anche con altri corpi musicali, come quelli di Modena e Sardegna. La serata è stata organizzata dalla Pro Loco “Monti del Sole”, dal Comune di Sospirolo e dal Gruppo Alpini. Dbd Sospirolo - Gron 29 ALPINI ALPINI IN CERTOSA Gruppo di alpini e amici davanti alla Certosa di Vedana dopo l’attività di pulizia del chiostro e adiacenze delle celle con sfalcio del prato. Attività conclusasi con un lauto pasto presso la sede cittadina. ALPINI A BOLZANO L’Adunata Nazionale degli Alpini, grande evento di piazza, si svolge ogni anno in una diversa città italiana scelta di volta in volta dal Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione per ricordare la prima adunata spontanea tenutasi nel settembre del 1920 sul Monte Ortigara, in provincia di Vicenza, teatro delle note vicende storiche. Quest’anno, il 12 e 13 maggio, Bolzano ha ospitato per la seconda volta l’Adunata Nazionale, la prima fu nel 1949 quando, a quattro anni dal termine del conflitto, per le strade della città ancora segnate dalle ferite della guerra, sfilarono più di 40.000 penne nere. L’Adunata Nazionale è una grande festa popolare e forse, la più grande manifestazione che si svolge in Italia. Anche i nostri Alpini, un centinaio circa, giunti a Bolzano con un pulman e mezzi propri, hanno potuto comunicare e condividere i valori dell’ “Alpinità” sfilando orgogliosamente per le vie della città. Dbd L’ABVS E I GIOVANI La crescita associativa, ma soprattutto l’aumento della cultura della donazione e del volontariato, sono gli obiettivi della nostra presenza e del nostro impegno sul territorio. La gratuità, la solidarietà, la responsabilità e la partecipazione sono le colonne portanti della nostra attività. Questi valori devono essere la nostra guida nel nostro lavoro quotidiano. Pur nella positività della nostra presenza sul territorio, dobbiamo trovare nuovi stimoli; dobbiamo credere fortemente in quello che facciamo e insieme costruire una società di valori. Nuove idee devono caratterizzare il nostro percorso e chi, meglio dei giovani, può dare una svolta per cambiare il modo di pensare e di agire secondo gli stili con cui pensano e credono i ragazzi di oggi? La nostra Associazione può essere una proposta importante per i giovani che si avvicinano al volontariato. La donazione dovrebbe diventare “di moda “ tra i giovani. E proprio con i giovani abbiamo iniziato questo 2012, il 29 marzo alle elementari per parlare in modo giocoso della donazione con i bambini di quinta. Poi alla scuola media, il 14 aprile affiancando il Comitato Genitori nell’organizzazione della quarta edizione di “Lanterne di primavera “ e il 28 aprile per un momento d’informazione e sensibilizzazione sul tema della donazione del sangue. Nell’occasione ad ogni ragazzo è stata consegnata una medaglietta con il nome dell’alunno e il suo gruppo sanguigno. A tutti i ragazzi delle medie è stato distribuito l’opuscolo “Basta tanto così”, una pubblicazione realizzata dall’AVIS grazie alla preziosa collaborazione di Silver che presenta l’attività del dono attraverso la simpatica figura del famoso Lupo Alberto. Se date un occhio alla bacheca ABVS, in questo periodo è ricca di avvisi che arrivano dalle Sezioni provinciali con varie proposte ( mostre, eventi sportivi, ecc.. ). Il prossimo appuntamento per i nostri Donatori, ex Donatori e Simpatizzanti, è previsto per fine Agosto inizio Settembre per l’ormai tradizionale Pic Nic del Donatore in collaborazione con le limitrofe Sezioni. E come riporta lo striscione “ Sprigiona la tua voglia di vita vieni a donare con noi “. De Cian Enzo Bollettino interparrocchiale 30 Lavori in corso alle medie e materna Il Comune ha programmato per quest’anno alcuni lavori presso le scuole medie e la scuola materna di Maras. Scuola media È prevista la sostituzione di tutti gli infissi, con serramenti che rispondono alle normative vigenti in materia di acustica e sicurezza. Verrà realizzato un cappotto esterno isolante che consentirà un notevole risparmio energetico. È prevista altresì la ritinteggiatura dell’edificio che nell’occasione muterà completamente colore. Verranno aperte delle nuove porte per le uscite di sicurezza. In tutte le aule sarà realizzato un controsoffitto isolante e rifatta l’illuminazione. Verrà abbattuto il muro che delimitava un piccolo spazio in ogni aula e sostituito il pavimento dell’anfiteatro che sarà realizzato in PVC. Infine verranno ricoperte le tubazioni a vista dell’impianto di riscaldamento e sostituite le grondaie. Il costo iniziale è di circa 400mila euro, i lavori già iniziati, dovranno essere portati a termine durante l’estate per evitare disagi agli alunni. E’ già stata realizzata la palestrina presso l’ex spogliatoio della palestra comunale e sono state acquistate attrezzature necessarie per la valorizzazione dello stabile. sari per scongiurare il pericolo terremoti e riguardano appunto l’adeguamento del fabbricato alle normative antisismiche. Saranno sostituite le tramezze presenti al primo e secondo piano con due setti in laterizio. Verranno altresì riempite le canne fumarie ora inutilizzate, rimossi gli intonaci in corrispondenza dei fori per finestre e porte originariamente presenti e murati in successivi interventi. Infine dovrà essere verificata un’eventuale demolizione del tamponamento e la ricostruzione in laterizio. L’importo ammonta a circa 64mila euro. E’ previsto anche un ampliamento della scuola materna, stimato circa 380mila euro, ma per questo si dovrà attendere il prossimo anno. I lavori, già iniziati, avranno termine con l’inizio delle attività della scuola. Dbd BOLLETTINO INTERPARROCCHIALE DI SOSPIROLO - GRON (BL) Direttore responsabile: don Alfredo Levis Responsabile ai sensi di legge: don Lorenzo Dell’Andrea Iscrizione al Tribunale di Belluno n. 14/85 Stampa: Tipografia Piave srl – Belluno Hanno collaborato: Adriano Caldart, Andrea Manfroi, Antonio D’Incà, Attilia Troian, Benito Cadore, Brigida Balzan, Daniele Casanova, Delia De Bon, Denise De Zanet, Denny Lise, Elvio De Dea, Enzo De Cian, Fabio Pioggia, Federico Brancaleone, Flavia Vedana, Francesco Vedana, Gianni Piccolin, Gianni Troian, Itala Moretti, Jenny Rivolta, Luigi Cadore, Luisa Vedana, Marta Sanniti, Teresa Vedana, Monia Argenta, Nicola Cadore, Noris Pison, Paola Carlin, Pieranna Casanova, Rachele De Cian, Rita Lovatel, Roberto Case, Rudy Vallet, Serafina Moretti, Ugo Vedana. Il bollettino è pubblicato anche sul sito: www.sospirologron.it NB: Tutti gli articoli dovrebbero essere firmati. Quelli non firmati sono dell’Direttore. Scuola Materna Gli interventi, affidati alla ditta Munaro Vincenzo di Chies d’Alpago, sono minimi ma neces- “INSIEME PER IL BENE” Inizio lavori alle medie. SARANNO FAMOSI L’inesauribile fantasia di Andrea, ci propone una nuova vignetta dal tema molto attuale: l’agricoltura! Purtroppo la realtà si avvicina troppo spesso alle scenette ritratte dal nostro umorista…sarcastico! Il sorriso che provoca, ben presto si trasforma in una smorfia di condanna! Bravo Andrea: ancora una volta colpisci nel vero Sospirolo - Gron 31 lla e d lo o g n L’A “Ricevere doni” Pedonata “Incontro con la natura” Continuiamo il nostro percorso riguardo ai linguaggi dell’amore. Abbiamo già visto il linguaggio “Parole di rassicurazione” dove abbiamo capito quanto sia importante nel dialogo usare parole di rassicurazione, gentili, umili. Abbiamo visto poi il linguaggio “Vivere momenti speciali” dove abbiamo capito quanto sia necessario offrire al nostro coniuge la nostra piena attenzione, il nostro tempo, il nostro ascolto. Questa volta parliamo del linguaggio “Ricevere doni” perchè questi, al di là del loro valore in denaro, rappresentano il valore che noi attribuiamo al rapporto con quella persona perché i doni sono simboli concreti d’amore e dimostrano che la persona a cui sono destinati ci sta a cuore. Se pensiamo alla nostra vita di coppia, dal periodo del fidanzamento al matrimonio, e via via fino ad oggi, ci accorgiamo come l’espressione del nostro amore per l’altro è spesso accompagnato dall’idea di dono. Il primo dono che ci siamo fatti da sposi è stato lo scambio degli anelli. Il prete ci ha detto: “questi anelli sono il simbolo del vostro amore e della vostra fedeltà”. C’è un profondo significato in questa frase. I simboli, in questo caso i doni, hanno valore anche dal punto di vista emotivo. Un dono è qualcosa che possiamo tenere in mano, ammirare e dire: “chi me lo ha offerto ha pensato a me; si è ricordato di me”. Dobbiamo pensare fortemente a qualcuno per offrirgli un FAMIGLIA I cinque linguaggi dell’amore dono; allora il dono diventa il simbolo del pensiero che ho avuto per quella persona che mi è cara. Non importa il suo valore, ma il fatto di aver pensato a lei fa del dono una espressione di amore. Il valore di un dono sta negli occhi di chi lo guarda. Quando lo riceviamo il nostro viso si illumina, viviamo la gioia di sentirci importanti e amati dal nostro coniuge; ci abbracciamo per sentire l’appartenenza e trasmettere le nostre emozioni attraverso il corpo. Dobbiamo tenere presente anche il fatto che siamo diversi, ci sono persone che considerano i doni importanti e altre meno. Qualcuno penserà: “ma io non sono abituato/a ad offrire doni, nella mia famiglia ho ricevuto pochi regali; ed ancora oggi ho difficoltà a scegliere un regalo”. La difficoltà può nascere dalla propria particolare formazione oppure dall’atteggiamento che si ha nei confronti del denaro. Ognuno di noi vive un certo tipo di rapporto col denaro. Se siamo portati a spendere non avremo difficoltà ad acquistare un dono per il nostro coniuge; se invece siamo dei risparmiatori avremo delle resistenze emotive che ci porteranno a pensare: “non spendo per me, perché dovrei acquistare dei regali per gli altri?”. Questo è un ragionamento fatto pensando a noi stessi più che all’altro. Se scoprissimo, o avessimo già scoperto, che il linguaggio dell’amore principale del nostro coniuge è quello di ricevere dei doni, forse capiremmo che acquistando quel dono per lui/lei in realtà investiamo nel nostro rapporto. Probabilmente il nostro coniuge ricambierà in un linguaggio che sapremo comprendere bene. La pedonata “Incontro con la natura”, organizzata dalla Pro Loco “Monti del Sole”, che si è svolta il 1 aprile a Mis di Sospirolo, ha visto sfidarsi ben 463 concorrenti, superando la cifra record toccata lo scorso anno. Nel percorso di 9 km hanno gareggiato 278 concorrenti, 185 per la 4 km. La non competitiva, valevole per il XVIII Trofeo “Antonella e Michele”, ha interessato sentieri immersi nel verde della natura sospirolese, consentendo ai partecipanti di ammirare e scoprire luoghi incantevoli come il percorso attorno al lago di Vedana e alla vicina Certosa. La manifestazione ha potuto svolgersi grazie anche all’efficienza dei numerosi volontari coinvolti nell’iniziativa e alla bellezza dei percorsi scelti. Ruolo fondamentale ha avuto la presenza del Comitato di Santa Giuliana, che si è occupato dell’accoglienza e dei punti di ristoro, e dell’Aib di Sospirolo per la sicurezza. Nella tarda mattinata l’architetto Attilia Troian si è resa disponibile ad accompagnare gli amanti della natura in una visita guidata alle ricchezze del territorio scoprendo i simboli lasciati dai Certosini, la chiesetta e le case col piol del centro di Mis. La classifica: 4 km femminile: 1° Mariachiara Celato (Atletic Club Belluno) 16.53 4 km maschile: 1° Darko Viel (Gs Quantin) 16.23 9 km femminile: 1° Patrizia Zanette (Atletica Do- Vi è un dono che non è di natura materiale ma che ha un valore molto più importante di tutti gli altri doni. E’ il dono di noi stessi, della nostra presenza. Essere presenti quando l’altro/a ha bisogno di noi, significa far dono all’altro della propria vita. Sappiamo però anche che non sempre questo dono viene offerto o apprezzato. Pensiamo ad una moglie che deve sostenere un esame medico particolare e desidera essere accompagnata, il marito magari che nicchia e le risponde che non è certo di avere un permesso al lavoro. Pensiamo a quel marito che avrebbe piacere di avere per una volta la moglie accanto a sé alla cena con i colleghi, ma lei si nega, dicendo: “ma che ci vengo a fare se non conosco nessuno..”. La presenza fisica nei momenti di crisi o di bisogno è il dono più importante che possiamo offrire al nostro coniuge. Il modo più concreto per dirgli che è più importante del lavoro, del calcio, dei miei interessi personali; che sappiamo rinunciare alle nostre priorità per dedicarci a lui. GIANNI E RITA (CONTINUA) Staff con podio gruppi. lomiti) 40.43 9 km maschile; 1° Morris Dezaiacomo (Atletica Dolomiti) 33.12 Gruppi più numerosi; 1° Gs Paderno (61 partecipanti) Bollettino interparrocchiale 32 ella d lo o g L’An ’Alchimista è un libro di Paulo Coelho scritto nel 1988. Narra le vicende di un giovane pastore dell’Andalusia di nome Santiago, che abbandona un presente certo e conosciuto per inseguire un sogno ricorrente, che lo porta ad attraversare il deserto e a giungere alle Grandi Piramidi d’Egitto, dove sarebbe nascosto, secondo tale sogno, un grande tesoro. Durante questa avventura ricca di imprevisti, ostacoli, segnali e incontri, Santiago si imbatte nell’Alchimista, un saggio che guida il ragazzo nell’attraversamento del deserto africano e lo istruisce sull’alchimia, sui L RECENSIONE a cura di Denise De Zanet L’Alchimista di Paolo Coelho sentimenti, sulla natura e sui segreti del cuore. Durante il suo viaggio, il giovane incontra anche Fatima, una ragazza araba di cui si innamora, ma deve proseguire, con la promessa di tornare al più presto. Il libro è un romanzo di formazione che tocca due temi ricorrenti di questo genere: il viaggio e il sogno. Santiago, inizialmente molto ottimista e un po’ ingenuo, impara a capire che il suo viaggio non è un’esperienza che lui possa puntualmente organizzare o prevedere, ma piuttosto una corrente che lo porta verso luoghi sconosciuti e nuovi. Le scelte e le decisioni non definiscono il suo percorso, ma sono solo dei punti di partenza per l’inizio di qualcosa di nuovo. Pieno di timore e di incertezza, ma alimentato dal desiderio di realizzare la propria Leggenda Personale, il pastorello continua, così, a seguire quel sogno che non lo abbandona, con la convinzione che un cuore che insegue i propri sogni non possa mai soffrire. Grazie agli insegnamenti dell’Alchimista, personaggio poco descritto ma centrale nel romanzo, Santiago scopre che nel mondo esiste un linguaggio universale, quel linguaggio dell’entusiasmo, delle cose fatte con amore e volontà, il linguaggio di chi cerca di realizzare qualcosa in cui crede. Esiste, cioè, un modo di esprimersi che va al di là delle parole, che riesce ad avvicinare gli uomini e attraverso il quale l’uomo può arrivare a sentire Dio. Il romanzo di Coelho, molto scorrevole e leggero, porta a riflettere sulla società e sull’animo umano. In una realtà sempre più tecnologica e virtuale, Santiago e l’Alchimista ci spingono ad ascoltare il cuore, ad entrare in contatto con la natura e con le persone. C’è una differenza abissale tra il guardare e il saper osservare. E, se ognuno di noi imparasse ad osservare attentamente ciò che accade attorno a sé, se imparasse ad ascoltare il cuore e l’anima, forse sentirebbe che ogni segnale, ogni presentimento, ogni incontro, dialogo, pensiero, ogni emozione e ogni storia sono delle rapide e profonde immersioni in questa cor- rente universale della vita, dove ogni uomo è legato agli altri e dove, per chi ci crede, possiamo sentirci intimamente abbracciati a Dio. “Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose.” Santiago ha imparato a farlo, a lasciarsi guidare dalle emozioni del cuore, ad ascoltare i bisogni dell’anima. Forse è così che si diventa grandi, forse anch’io un giorno imparerò a crescere, quando saprò osservare il presente, senza preoccuparmi del passato e senza pretendere troppo dal futuro, quando saprò seguire serenamente la mia Leggenda Personale accogliendone gli imprevisti e gli ostacoli. Se si presta attenzione al presente, a volte è possibile migliorarlo. Se si legge attentamente questo romanzo, leggero e piacevole, se ne può scoprire un significato profondo come questo, che rappresenta il vero tesoro del nostro viaggio. Ogni cosa, se la si impara ad osservare, racchiude in sé un po’ di Eternità. DENISE (L’Alchimista, di Paulo Coelho, Ed. Bompiani, 182 pagine, 18 euro) Borse di studio Turchetto – Poloni I ragazzi premiati e sedute da sx Giovanna Doglioni Turchetto e Elisa Poloni Il 5 dicembre sono stati premiati gli studenti meritevoli della scuola secondaria di primo grado di Sospirolo. Quest’anno, all’ormai più che ventennale borsa di studio intitolata al medico e pittore Benito Turchetto, se n’è aggiunta un’altra per volontà di Elisa Poloni. A Giulia De Col, licenziata con la media del dieci alla fine del- lo scorso anno scolastico e ora studentessa del liceo linguistico Renier, è stata consegnata la borsa “Turchetto” mentre la borsa “Poloni” è andata ad Aurora Pilotti, frequentante il primo anno del Forcellini di Feltre. Sono stati premiati anche Nadia Canzan, Damiano Garlet e Lisa Seno, per i notevoli risultati raggiunti nel triennio. Davanti a una folta platea formata da alunni, insegnanti, rappresentanti dei genitori, dell’Amministrazione comunale e di altre istituzioni, la dirigente Loredana Molinari ha reso omaggio alle due donatrici, invitando i ragazzi a riflettere sul significato di un gesto tanto generoso, soprattutto in un momento di crisi economica, che ha come obiettivo la valorizzazione per la passione e l’impegno allo studio. Nel motivare la volontà di donare questa nuova borsa di studio, la dott. Molinari ha riferito la grande passione della signora Poloni per la lettura e la scuola e il rimpianto di non avere potuto continuare gli studi in un’epoca in cui essi erano riservati a pochi fortunati. A lei il giusto riconoscimento anche per un ulteriore contributo elargito a sostegno delle attività della scuola. Giovanna Doglioni Turchetto si è poi complimentata con i ragazzi, apprezzando le tante opportunità di crescita intellettuale e sociale che la scuola offre e il non facile compito educativo degli insegnanti e del personale scolastico. Dbd Sospirolo - Gron 33 ella d lo o g L’An La mia terra, la mia gente Io vi guardo da qua giù, alberi coricati sul clive del monte Sperone. Vi guardo ora, che la primavera vi restituisce le fronde. D’estate, quando il vento temporalesco porta pioggia sferzante intrisa dei vostri profumi. Di autunno quando sembrate la disordinata tavolozza di un pittore. L’inverno vi usa per appoggiare sopra di voi ricami di neve. Da quassù vedo le smeraldine campagne di Gron, ogni tanto cambiate da un campo arato e dal corso eterno di acque torrentizie. Il col Visentin ferma il mio sguardo sull’orizzonte: la mia fantasia passa oltre, in groppa alla nostalgia. Vi guardo, mia amata gente che quell’orizzonte avete passato per necessità. Guardo le mani di voi, pochi, che siete rimasti. Mani che prima di andare hanno stretto altre mani, hanno accarezzato ricciolute teste di bimbi, stretto con forza amate spose. Ti guardo negli occhi mia amata gente , i tuoi occhi che la vita ha costretto a orizzonti diversi da quelli fissati dalle nostre montagne. Occhi spesso costretti ad abbassarsi perché umiliati, occhi abituati a voltarsi indietro per incontrarne altri pieni di lacrime e speranze. Ti guardo, mia amata gente, che hai il volto e il cuore solcati dall’aratro del tempo. Il rintocco di una campana, quello mi dice che qualcuno della mia amata gente ha finito di scrivere il suo diario sulle pagine della vita. Eccolo, il tempo del ricordo! Il tempo dell’amore infinito per la mia amata terra, per la mia amata gente. Gabriele Galletti POESIA Due saranno questa volta i nostri poeti: Galletti Gabriele, di cui conosciamo la spiccata sensibilità, il profondo legame alla sua terra e alla sua gente, la capacità di esprimere con semplicità lo spirito del nostro popolo e Patrizia Andrich, originaria di San Gregorio, da me conosciuta durante la benedizione delle case. Vorrei farla conoscere a tutti (anche se sicuramente ero uno dei pochi a non averla ancora conosciuta): le sue poesie sono come l’acqua fresca in questi giorni di caldo insopportabile. Infatti ristorano, rianimano, detergono, rinfrescano! Parole vere, semplici, pure e essenziali. Pensieri buoni, sereni e profondi. Allontanano l’agitazione, l’ansia, la paura e la solitudine. Grazie alla nuova ospite del nostro Bollettino (ha già in attivo diverse pubblicazioni! http://www.poesieefavole.beepworld.it/) e all’Amico Gabriele che trova anche il tempo di collaborare con noi! I poeti I poeti sono persone semplici. Scavano nel profondo del loro intimo, ascoltano il proprio silenzio. I poeti giocano con le parole le miscelano bene e mettono in versi le loro emozioni. I poeti nascondono fra le righe i loro segreti. I poeti... se non ci fossero bisognerebbe inventarli, ma non avrebbero il vero cuore di un poeta. I poeti sono persone semplici. Si commuovono E io…vi guardo da quassù! Dal Piz Peron… E da Nusieda: luogo di pace e di silenzio! davanti ad un tramonto, ad un fiore che sboccia, alla nascita del giorno, alla notte che sopraggiunge. I poeti... che mondo sarebbe senza di loro? Senza i loro versi che colpiscono il cuore? I poeti... se non ci fossero bisognerebbe inventarli! Fragilità Io sono una fragile foglia che il vento si diverte a torturare prima di farla cadere. I ricordi I ricori sono lame taglienti, sono ferite sanguinanti. Sono fiumi di lacrime, sorrisi spenti, silenzi laceranti, ma sono sempre... i nostri ricordi. Ascolto il mio silenzio Ascolto il mio silenzio è il mio compagno è il mio miglior amico. Ascolto il mio silenzio e dalla sua voce mi lascio cullare. Ascolto il mio silenzio e nel profondo del suo mare io mi perdo. So ascoltare il mio silenzio Bollettino interparrocchiale 34 li g e d o l o ng A ’ L SCOUT Dire, fare, educare... Una sfida che coinvolge tutti La serata promossa il 26 aprile 2012 dal Gruppo Scout presso la Casa Incontro è stata uno degli impegni che la Comunità Capi si è data per i prossimi anni. Offrire cioè momenti di approfondimento del mondo dell’educazione aperti a tutti coloro ai quali sta a cuore l’avventura dell’avvicinarsi ai giovani. Ed è stata proprio una bella serata. Abbiamo chiesto un riscontro ad alcuni dei presenti che ci hanno restituito le nostre stesse perplessità: non è facile porsi degli obiettivi educativi che riguardano i giovani nel mondo complesso che li e ci assorbe, senza interrogare chi questo mondo lo conosce bene. Sono intervenuti in modo simpatico spontaneo ma competente, il dottor Gregorio Pezzato, consulente famigliare e di coppia già conosciuto a Sospirolo perché ha curato per le nostre scuole il “progetto crisalide”. Il suo intervento ha dipinto un quadro molto sfaccettato della realtà giovanile soprattutto in relazione ai problemi legati allo sviluppo fisco e psicologico che travolge l’adolescente e con lui, tutte le certezze che degli adulti che gli stanno intorno, avevano fino a pochi mesi prima. La professoressa Renata Dal Farra, dirigente scolastico, ha evidenziato come la scuola possa essere d’aiuto solo se in sintonia con le famiglie. Ha sinteticamente organizzato il suo intervento attorno a quattro parole chiave le cui iniziali formano la parola FATE: F come fiducia nelle relazioni con gli altri, A come ascolto nel senso attivo del termine, T come tolleranza cioè sopportare che i nostri ragazzi non siano come noi o come vorremo che fossero; E come em- patia cioè sapersi mettere nei panni degli altri. Don Sandro Gabrieli, raccontando come il lavoro pratico di aiuto alla sua famiglia sia stato un momento importante della sua vita di giovane e come questo elemento di servizio sia ancora attuale e fondante dell’esperienza che molti giovani della nostra diocesi fanno ogni estate al Villaggio San Paolo al Cavallino o a San Marco in Auronzo. Il sentirsi utili a qualcuno o per qualcosa, educa e consolida buone pratiche. Il sindaco di Sovramonte Federico Dalla Torre, ha ribadito come i giovani siano spesso fonte di grandi e positive sorprese. Ha ricordato come nella recente manifestazione per la sanità bellunese svoltasi a Venezia, una parte determinante sia stata giocata proprio dai giovani e dal loro interesse per il territorio. Tutti insomma hanno regalato ai presenti spunti per una riflessione personale ma anche momenti di fiducia e riscatto. Le ombre sono molte, il disagio è visibile ma queste cose non devono nascondere le speranze che il giovane porta sempre in sé. Un ringraziamento del tutto particolare va a Marco Perale che ha saputo coordinare, moderare e dare un ordine a tutte le cose che sono state messe sul tavolo del confronto. Più volte ha ricordato come la sua esperienza di scout (ora è capo gruppo del Belluno 3 e incaricato regionale per la stampa), gli abbia permesso di sperimentare molte cose che ritiene siano state e siano ancora fondamentali nell’affrontare il gioco della vita. NP Capitan Ciabatta e la sua ciurma. UN ANNO DA LUPETTI… Eccoci pronti a raccontare le avventure che noi lupetti abbiamo vissuto negli ultimi mesi in una giungla sempre vivace e piena di attività! Quando ci troviamo, solitamente due sabati pomeriggio e una domenica al mese, giochiamo, mettiamo a frutto le nostre abilità imparando sempre cose nuove e ascoltiamo le storie di Mowgli. Siamo sempre alla scoperta del nostro territorio, il sabato pomeriggio facciamo due passi nei dintorni di Sospirolo, ma quando andiamo in caccia (uscite domenicali o di due giorni) i Vecchi Lupi trovano sempre nuovi posti da esplorare. Quest’anno abbiamo trascorso un fine settimana tra giochi ed escursioni, in località Arson e come conclusione di questa bella avventura quattro cuccioli hanno recitato la loro promessa e ricevuto il fazzolettone, segno di appartenenza al branco. Un’altra bella giornata l’abbiamo trascorsa seguendo il corso del torrente Ramon e passeggiando per i sentieri appena sistemati nelle vicinanze del Lago di Vedana. Approfittando della magia del luogo ci siamo soffermati a meditare sul mistero della Pasqua che si stava avvicinando. Noi lupetti del CDA guidati dai vecchi lupi abbiamo lavorato insieme per realizzare la Via Crucis “il bruco la rosa e il fringuello” che abbiamo vissuto nel pomeriggio del Venerdì Santo nella comunità di Gron. Altre mete delle nostre caccie sono state: le Rosse e le Masiere-Sass Mus, sempre assistiti dal bel tempo e dalla gioia dello stare insieme. Ogni anno partecipiamo a due eventi che coinvolgono tutti i gruppi della zona di Belluno, La Giornata del Ricordo a Longarone e la Caccia di Primavera a Feltre. Per concludere e festeggiare il termine delle nostre attività siamo stati al mare tre giorni alla ricerca del tesoro di Capitan Ciabatta! Siamo pronti ora per le Vacanze di Branco che quest’anno ci porteranno a quota 2000, sul passo Valles dove alcuni nostri genitori hanno a loro volta fatto molti campeggi… chissà che non troviamo la traccia del loro passaggio!!! Una serata particolare… alla fiera dei Lego!! Sospirolo - Gron 35 ll’APICULTURA & NATURA e d lo o g n a cura Nicola Cadore L’A Grazie Francesco L’ Angolo dell’Agricultura e Natura, vede già per la seconda volta la mancanza dell’articolo di Francesco! Era così contento di collaborare al nostro periodico! Di poter parlare delle sue Api e di tutto quello che aveva a che fare con il loro silenzioso ma prezioso lavoro! Quando per l’ultima volta ci aveva portato l’articolo, era impossibile immaginare la tragedia che lo avrebbe colpito! Il problema allora era l’orso che gli aveva devastato alcuni alveari…una cosa da niente in confronto all’Orso-Malattia che gli avrebbe tolto in pochi mesi, la gioia del lavoro, degli incontri con gli amici, ma soprattutto lo avrebbe tolto alla sua famiglia, tanto amata e presente nella sua vita! …Francesco: quanto ci manchi! Le tue battute, i tuoi sorrisi, la tua prontezza nel portare aiuto e nell’essere presente accanto a malati, anziani! Avevi sempre una buona parola di incoraggiamento e di speranza per tutti. La tua memoria ci faceva gustare tante vicende del passato! Di quando, da bambino, con il carro portavi la farina nelle case di tutta la vallata, delle tue imprese sui monti del Sole di cui conoscevi ogni angolo. Della tua passione per il nuoto.. del tuo lavoro in tantissime parti del mondo in palazzi di grandi personaggi del mondo di quegli anni, dove installavi i moderni impianti telefonici…Quanti ricordi, purtroppo ascoltati di fretta, sicuri di poterli riascoltare chissà quante volte ancora…! E poi la lunga, inesorabile, sconosciuta malattia! Eppure non perdevi la speranza e non cedevi alla lotta! Fino all’ultimo! Grazie Francesco per il bell’esempio che lasci a tutti noi, per la Fede e l’Amore con cui sei vissuto ! Anche tu, come un’ape, hai colto il nettare dei tanti fiori che la vita ci dona: ora il miele della Pace di Dio, ti sia di ricompensa e di gaudio eterno! IL GALLO CEDRONE Il gallo cedrone ha una struttura fisica che varia dal maschio alla femmina. Il maschio ha una lunghezza di 75-95 cm e pesa tra 3,7 e 4,5 kg. La femmina, più piccola, misura 58-68cm e pesa tra 1,8 e 2,4 kg. Il maschio ha una colorazione scura con riflessi verdastri sul petto e due vistose macchie scapolari bianche; mentre la femmina ha un colore brunogrigiastro con sfumature rosse sul petto. Entrambi hanno penne del mento di forma lanceolata; coda con lunghe penne scure screziate di bianco che vengono aperte a ventaglio e zampe ricoperte da un fitto piumino. Il gallo cedrone si può trovare nell’orizzonte montano(10001800m) nella foresta mista di conifere e latifoglie, estesa e poco disturbata, con alberi vecchi e rami robusti per facilitarne lo spostamento. arene di canto, dove il gallo cedrone effettua la parata per attirare le femmine, sono porzioni di foresta aperte e ben definite.Il gallo cedrone in estate mangia vegetali verdi, formiche, bacche e frutti come lamponi, fragole e mirtilli; mentre in inverno mangia gemme, aghi di conifere e germogli del sottobosco. Durante il periodo dell’accoppiamento maschio e femmina hanno comportamenti diversi. Il maschio effettua il rito amoroso che consiste in una danza detta “parata”, con la coda a ventaglio, il capo all’indietro, il tutto accompagnato da un canto spettacolare, intonato prima che sorga il sole, per attirare le femmine. Durante l’ultima fase del canto non sente e non vede e diventa una facile preda. Le femmine accorrono numerose e una volta fecondate, depongono le uova in una depressione del terreno al riparo. La madre per difendere le uova (ma anche i piccoli) esegue la “parata di distrazione”: si finge ferita e si trascina lontano facendosi inseguire, per distogliere l’attenzione del nemico dal nido. Il periodo dell’accoppiamento va da aprile a maggio; la durata della gravidanza è di circa 25 giorni e quindi le nascite avvengono a giugno. Il numero dei piccoli varia da 5 a 14 e lo svezzamento avviene in autunno: i piccoli si dividono negli stormi a seconda del sesso maschile o femminile. Bollettino interparrocchiale 36 Rendiconti parrocchiali del 2011 OFFERTE Ogni Parrocchia, alla fine dell’anno è tenuta a sottoporre all’approvazione del Consiglio per gli Affari Economici Parrocchiali e all’Ufficio Diocesano, i propri bilanci. E’ ciò che è stato fatto anche quest’anno in tutte e due le Comunità Parrocchiali. Tutte le spese delle Parrocchie sono sostenute da offerte volontarie e libere dei fedeli: non ci sono aiuti da fuori Parrocchia, se non in caso eccezionale. Perciò dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso con la Comunità anche il peso economico delle sue strutture. Luce, Rifiuti, Gasolio, Assicurazioni, sono le voci più comuni e normali. Ma ci sono anche interventi per sostituire o rifare o riparare tante cose che con gli anni deperiscono. Per fortuna, abbiamo un bel gruppo di volontari competenti, generosi, solleciti che con fedeltà e pazienza intervengono nel raccogliere, registrare, versare le offerte e i contributi dei parrocchiani (il cui nome viene sempre pubblicato sul Bollettino, ma senza la cifra donata per non creare malesseri e giudizi talvolta errati sulle persone, ecc.). A tutti esprimiamo la nostra grande riconoscenza e la preghiera di continuare nella preziosa opera a favore delle Comunità! In particolare voglio ringraziare Cadore Luigi, Monastier- Manfroi Franca, Caviola Albino e famiglia, per quanto riguarda la Parr. di Sospirolo e Cadore Ottavio per l’opera preziosa a favore di quella di Gron! Don Alfredo PARROCCHIA DI SOSPIROLO ENTRATE USCITE ORDINARIE Elemosine Candele votive Offerte servizi Attività parrocchiali Offerte enti - privati ORDINARIE Imposte - Assicurazioni Spese di culto Attività parrocchiali Spese gestionali Manutenzione fabbricati STRAORDINARIE Offerte - entrate straordinarie PARTITE DI GIRO Cassa Anime Elemos. Imperate - Legati Riporto attivo anni precedenti TOTALE ENTRATE RIEPILOGO: Totale entrate: 63.998 10.059 2.512 1.785 7.701 10.998 26.286 1.118 3.539 0 63.998 STRAORDINARIE Spese straordinarie PARTITE DI GIRO Cassa Anime Elemos.imperate - Legati Riporto passivo anni precedenti TOTALE USCITE Totale uscite: 81.673 2.799 1.529 5.791 14.733 4.368 21.191 1.118 3.539 26.605 81.673 Passivo: -17.675 PARROCCHIA DI GRON ENTRATE USCITE ORDINARIE Elemosine Candele votive Offerte servizi Attività parrocchiali Offerte enti - privati ORDINARIE Imposte - Assicurazioni Spese di culto Attività parrocchiali Spese gestionali Manutenzione fabbricati STRAORDINARIE Offerte - entrate straordinarie PARTITE DI GIRO Cassa Anime Elemos. Imperate - Legati Riporto attivo anni precedenti TOTALE ENTRATE RIEPILOGO Totale entrate: 17.407 2.685 379 400 1.207 2.605 3.600 298 1.175 5.058 17.407 STRAORDINARIE Spese straordinarie PARTITE DI GIRO Cassa Anime Elemos.imperate - Legati Riporto passivo anni precedenti TOTALE USCITE Totale uscite: 13.290 53 1.989 1.933 7.842 0 0 298 1.175 0 13.290 SOSPIROLO PER CHIESA (dal 01/11/2011 al 15/06/2012) Dagli sposi De Donà Fioretto e Garlet Elisa; De Donà Eugenia; in memoria di Casal Gino i familiari; in occasione 60° matrimonio famiglia Burlon /Pasqua; in occasione 50° matrimonio famiglia Casanova /Zanolin; in memoria di Mezzacasa Carlo la famiglia; dalla Pro Loco per Misteri di Sospirolo; per chiesa S:Martino N.N.; in memoria dei caduti di Gena da Casanova Vittorio; in occasione 40° matrimonio famiglia Viel/Muranini; in memoria defunti Moretti Angelo e Marcon Ottavia dal nipote Stefano Tr.;in memoria defunti Moretti Angelo e Marcon Ottavia dalla fam. Moretti Daniele; in memoria di Pasqua Maria dalla figlia; in memoria di Benvegnù Maurizio dalla moglie;in memoria defunti Caviola ;N.N.; in memoria Dall’O’ Rino la moglie; in memoria defunte Garlet Marcella e De Dea Maria i familiari; nel Battesimo di Lovatel Aurora i nonni Vincenzo e Noemi; per chiesa di Susin N.N.; Dal Canal Bruno; nel matrimonio di Caviola Denis i genitori; Nel Battesimo di Viel Eleonora i genitori; dal Comitato S.Barbara; in memoria di Dal Bo Zanon Luigi da moglie e figlia; in memoria di Lovat Simeone la famiglia; in memoria di Vedana Antonietta da una nipote; nel Battesimo di Lovatel Aurora i genitori; in memoria di Vedana Antonia dalle figlie; dalla famiglia Olivotto Elio ed Anna; in memoria di Marcolini Enrico la famiglia; per la chiesa da Zocchi Pietro; N.N. per chiesa; in memoria di Brancher Primo la moglie; in memoria di Sanniti Romeo la moglie; in memoria Castellan Sisto e Maria la famiglia; Piaz Enrica; in memoria di Furlanetto la famiglia; per 55° matrimonio Lotto Tullio e Lidia; famiglia De Martini; per funerale Maria Piaz i nipoti; per ringraziamento 68° matrimonio, per chiesa, De Zanet Benigno e Iole; in memoria De Toffol Elsa i figli; Dal Col Antonio; in memoria Frescura Fabio la madre; in memoria Lovat Emilio e Gianni la famiglia; per 50° matrimonio Angelo Casanova ed Emilia; in memoria Caula Davide la famiglia; famiglia Tegner Aldo; N.N.; dalla classe 1971; in memoria defunta Da Col Carla la famiglia; in occasione 50° Nart-Zanolla; in occasione 50° Carazzai- Marcon; nel funerale De March Liliana i nipoti; in memoria Vigne Daniele e Virginia la famiglia; nel 50° Lotto Aldo e Troian Mirta; Maria Miglioli in memoria defunti; in memoria di Luca Paniz i genitori; Comitato S.Tiziano; in memoria defunti Centelleghe Dario e Mirella; in memoria Rizzo Aldo i familiari; Comitato pro Asilo per affitto sala; in memoria Brisinello Danila La figlia; in memoria Lisetta Barp la famiglia; N.N. per chiesa; Gr. Alpini Sospirolo; in memoria Argira e Gino Fontana il figlio; in memoria Bacchetti Soppelsa Augusta la famiglia; in memoria De Donà Ugo la famiglia; Chinnici Salvatore; in memoria Castellan Sisto e Maria la figlia; in memoria di Lise Agnese la famiglia; famiglia Zasso nella festa S:Biagio; in memoria propri defunti famiglia Dall’O Giorgio; nel 40° matrimonio di Augusto e Graziella Casanova; famiglia Cadore Giovanni in memoria di Maria Benvegnù; Bacchetti Antonio in memoria della moglie; Gruppo Famiglie Felici ; per riscaldamento chiesa da Certosa Vedana; in memoria di Caviola Vittorio la moglie; nel 68° di matrimonio di De Zanet Benigno e Jole; nel 60° di matrimonio da De Donà Giuseppe e Angela; in memoria Gartner Andreina dal marito; in memoria De Biasi Giovanni la moglie; in memoria dei defunti di Dal Don Rosetta; in memoria di Luca dagli zii Remo e Gigliola; in memoria Luca Paniz dagli zii Oliva e Arrigo; in memoria defunto De Attivo: 4.117 Continua a pag. 40 Sospirolo - Gron lla e d lo o g n L’A CHIEA DENIS (San Zenon) di Massimo e De Cian Orietta. Nato il 16 Agosto 2011 e battezzato il 15 Aprile 2012. 37 STATISTICA PARROCCHIALE BATTESIMI: SOSPIROLO CENTONZE GRETA (Camposapiero PD) di Lorenzo e Visentini Silvia Nata il 13 Gennaio 2012 e Battezzata il 3 Giugno 2012. LAGUNAZ ELEONORA LAGUNAZ FILIPPO (Capoluogo) (Capoluogo) di Erminio e Khadija Merzouk. Nata a Feltre il 4 Giugno 2007 e battezzata il 29 Aprile 2012. di Erminio e Khadija Merzouk. Nato a Feltre l’8 Maggio 2002 e battezzato il 29 Aprile 2012. BATTESIMI: GRON BEN MATTIA (Belvedere) di David e Zandegiacomo Lisa. Nato a Feltre IL 2 Luglio 2011 e battezzato il 27 Novembre 2012. TAMBURLIN ANNA (Pian della DE SALVADOR DEVIS (Gron) SALVADOR ALESSIO (Belvedere) Rosta) di Eder e Barp Fiorenza. Nata a Belluno il 29 Giugno 2011 e Battezzata il 27 Novembre 2011. di Roberto e Calchera Marula. Nato a Belluno il 22 Agosto 2011 e battezzato il 6 Gennaio 2012. di Simone e di Doni Federica. Nato a Belluno il 13 Dicembre 2011 e battezzato il 20 Novembre 2011. “ FRANCESCHET MICHELE (Bel- DA POS GABRIEL (Camolino) vedere) di Marco e Monia Argenta. Nato a Feltre il 3 Febbraio 2012 e battezzato il 17 Giugno 2012. di Christian e Meneghel Marisa. Nato a Feltre il 9 Luglio 2011 e battezzato il 13 Maggio 2012. Se non potete essere una strada maestra, siate un sentiero che sale la montagna. Se non potete essere il sole, siate la stella che illumina la notte. Qualunque cosa voi siate date sempre il meglio di voi stessi! MARTIN LUTHER KING ” Bollettino interparrocchiale 38 DEFUNTI: SOSPIROLO VEDANA ANTONIA (Susin) LOVAT SIMEONE LUIGI DE TOFFOL ELSA (Sopra-Sospi- nata il 23 Ottobre 1918 e deceduta il 24 Novembre 2011. Vedova di Visentini Vittorio. (Mezzaterra) nato 2 Agosto 1928 e deceduto il 3 Dicembre 2011. Coniugato con Lise Antonietta. rolo) nata 29 Gennaio 1925 e deceduta il 19 Dicembre 2011. Vedova di Vigne Marcello. PIAZ MARIA (Mis) nata l’11 Maggio 1917 e deceduta il 21 Dicembre 2011. Nubile. DE MARCH LILIANA PANIZ LUCA ( Sospirolo) DE SALVADOR AMALIA (Mis) DE BIASI GIOVANNI (Oregne) nata il 9 Agosto 1931 e deceduta il 23 Dicembre 2011. Vedova di Moretti Narciso. nato il 19 Luglio 1984 e deceduto il 29 Dicembre 2011. nata il25 Novembre 1923, deceduta il 4 Gennaio 2012. Vedova De Donà Aldo. nato il 22 Settembre 1939, deceduto il 1° Febbraio 2012. Coniugato con Cisco Edelweis Maria. VEDANA EMMA (Sospirolo) CASANOVA ANTONIA TISOI ENRICHETTA (Capoluogo) BENVEGNU’ GIANPIETRO nata il 19 Maggio 1931, deceduta il 9 Febbraio 2012. Vedova di Mares Orazio. (Capoluogo) nata il 7 Ottobre 1921 e deceduta il 9 Marzo 2012. Vedova di Casanova Ernesto. nata il 2 Settembre 1927 e deceduta l’8 Marzo 2012. Vedova di Colferai Guido. (Rosolin) nato il 27 Novembre 1958 e deceduto 19 Marzo 2012. Coniugato con De Cassan Tiziana. PANIZ GIOVANNA (San Zenon) DEL VICARIO EMILIA CASANOVA GELINDA (Ai Pissa) DAL MAS TERSILIA nata il 12 Ottobre 1919 e deceduta il 23 Marzo 2012. Vedova di De Zanet Fioretto. (Col Molin) nata il 7 Agosto 1931 e deceduta il 10 Aprile 2012. Coniugata con Troian Aldo. nata il 2 Febbraio 1928 e deceduta l’11 Maggio 2012. Vedova di Tamburlin Germano. (San Zenon) di anni 83, deceduta il 12 Novembre 2011. Coniugata con De Doni Ugo. Sospirolo - Gron VEDANA FRANCESCO (Le Rosse) nato il 25 Novembre 1937, deceduto il 29 Maggio 2012. Coniugato con Ronzoni Enrica. 39 LISE ADA (Maras) nata il 24 Novembre 1924, deceduta il 23 Giugno 2012. Nubile. SOGNE RINA (Ai Pissa) PAGANI ERIDE (Oregne) nata il 3 Aprile 1915 e deceduta il 3 Luglio 2012. Vedova di Casanova Corinno. nata il 12 Febbraio 1929 e deceduta l’8 Luglio 2012. Coniugata con Monaia Albino. DEFUNTI: GRON TIBOLLA GIOVANNI (Camolino DA ROLD MARIA “LINA” (Torbe) CASANOVA UGO (Torbe) MORETTI DINO (Morettoi) nato il 10 Agosto 1920 e deceduto 30 Dicembre 2011. Coniugato con Fiabane Elda. nata il 6 Agosto 1921 e deceduta l’11 Febbraio 2012. Nubile. nato il 13 Marzo 1938 e deceduto il 24 febbraio 2012. Coniugato con Cadorin Enrica. nato il 29 Marzo 1931 e deceduto il 29 Febbraio 2012. Coniugato con De Min Gioconda. DE MIN COSTANTE SEVERINO CASAGRANDE GIOVANNI CASANOVA OTTAVIO (Torbe), CASANOVA ROMEO ( Roere), (Belvedere) nato il 3 Maggio 1927 e deceduto il 14 Marzo 2012. Coniugato con Bridda Maria. “BERTO” ( Torbe) nato il 16 Aprile 1935 e deceduto il 21 Marzo 2012. nato il 2 Ottobre 1930 e deceduto il 10 Aprile 2012. Celibe. nato il 16 Aprile 1945 e deceduto il 23 Aprile 2012. Vedovo di Fant Lionella. DE DONA’ GUIDO (Gron), nato il 15 Agosto 1930 e deceduto il 27 Giugno 2012. Vedovo di Sommacal Maria. Ho ricevuto il mio congedo. Ditemi addio, fratelli miei! M’inchino a voi tutti e me ne parto. Ecco io rendo le chiavi della mia porta e rinuncio a ogni diritto sulla mia casa. Solo vi chiedo buone parole di commiato. Per molto tempo siamo stati vicini, ma ho ricevuto più di quanto potessi dare. Ora è sorto il giorno e il mio lume che rischiarava il mio angolo buio è spento. Risuona l’appello: Io sono pronto per il viaggio. Tagore Bollettino interparrocchiale DEFUNTI: fuori parrocchia Sospirolo 40 PAOLO SOGNE BUDEL ELIO MURARO BRUNO nato a Sospirolo il 21 Aprile 1951 e deceduto a Limana il 29 Febbraio 2012. Sposato con Ferazza Maria Lucia.? nato il 12 Dicembre 1931 a Cergnai e deceduto il 14 Marzo 2012. E’ vissuto a SUSIN per 45 anni ed è stato Autista di Autobus. nato a Treviso il 16 Ottobre 1924 e decuto a Moncalieri il 18 Marzo 2012. Marito di Troian Olga da Oregne. BENVEGNU’ MARIA “MARINA” D’ALESSIO SEVERINO CRODA GIUSEPPE (Ponte Mas), CASAGRANDE RENATO (Torbe) di anni 82 e deceduta a Santa Giustina il 23 Dicembre 2011. di anni 81 e deceduto a Campedei di s. Antonio Tortal il 3 Febbraio 2012. nato il 26 Aprile 1926, deceduto il 24 Febbraio 2012. Coniugato con Barp Elsa. di anni 49 e deceduto a San Gregorio nelle Alpi il 27 Giugno 2012. OFFERTE - continua dalla pag. 36 DEFUNTI: fuori parrocchia Gron VISENTINI ONORINA nata il 17 Aprile 1926 a Sospirolo e deceduta il 2 Febbraio 2012 ad Alano di Piave. Sposata con Lovatel Guido. Salvador Gastone ,Luigia , Celestina dai familiari; in memoria di Casanova Antonia le figlie; in memoria di Burlon Luciano la moglie; famiglia Elio e Anna Olivotto; in memoria defunti U.G.; in memoria di Cadore Rino la moglie; in memoria di Tisoi Enrichetta dal figlio; nel funerale di Casagrande Giovanni il figlio; N.N. per la chiesa; nel funerale di Paniz Giovanna le figlie Danila e Ivana; in memoria di Pasqua Maria la figlia; De Donà Eugenio per la chiesa; in memoria di Bristot Italo i familiari; N.N. in onore S.Antonio Abate PGR; N.N. in ringraziamento; Famiglia Olivotto Elio ed Anna; Le mamme in memoria dei figli defunti; I genitori in occasione Battesimo Chiea Denis; Comitato S.Giuliana; Lotto Franco e Silvana nel 25°; Classe 1951 in memoria di Paolo Sogne; in memoria defunti Moretti Giovanni e Guerrino da Marcella; in memoria di Mezzacasa Gabriella dal marito; in memoria Centelleghe Fiorenzo dalla madre; per S.Rocco in memoria defunta Lise Rosina vedova Dall’O’: in memoria Ezio Poloni la figlia Katia; in memoria di Mazzucco Ivo dalla moglie; in memoria Del Vicario Emilia dal marito; nel 60° matrimonio Lotto Romano e Carolina; per vesti 1^ Comunione Arianna Lovat; per vesti 1^ Comunione Francesca De Donà; in memoria di Da Gioz Mario la moglie; famiglia Zanolla Benito per la chiesa; contributo Casa di Riposo di Meano; in memoria di Andriolo Mansueto da Noemi; in memoria familiari defunti da Lidia Bacchetti; in memoria defunti genitori da Pioggia Paolo; Selle Rina e Gianni; Sogne Amalia; in memoria defunti Celso, Lucia e Livio Nessenzia; in memoria defunto Lotto Roberto ai genitori; N.N.; famiglia Dalla Mora Dino; famiglia Di Misa Rosa Benigno; famiglia Sogne Fedele; in memoria defunta Casanova Gelinda dalla nipote Enrichetta; in memoria defunto Benigno Arcangelo dalla moglie; per benedizione casa N.N.; in memoria defunti De DonàBuongiorni da Matilde; per battesimo nipote Greta da De Donà Saveria; per Battesimo Centonze Greta dai genitori; in memoria di Piaz Giacomo dalla moglie; in memoria di Vedana Francesco da Amici delle Rosse; in memoria Vedana Francesco dalla moglie; in memoria Vedana Francesco da una famiglia amica; Tegner Aldo per la chiesa; in memoria defunti De Salvador Bruno e Maria; per la chiesa N.N. SOSPIROLO PER BOLLETTINO (dal 01/11/2011 al 15/06/2012) Famiglia Viel- Muranini; Selle Bedont Marcellina (BL); Roncaglioni Giorgio (MI); Zorzi Livio (TO); Fontana Giuseppe (TO) ; Molin Regina (Villabruna); per bollettino famiglia Caula; N.N. per bollettino; Roberto Ceol (Paderno); Lovat Cesare (BL); Caldart Dell’Osbel Ines (BL); Vigne Angelica (Meano); Da Rold Teresa (Ma); Cadore Roberto e Anita (BL;) D.D. Corrado; Casanova Marcello e Schena Edvige (Limana); Cisco Roberta (S:Giustina); Paolo Verdi Edotti; Lidia Piccolin (Rovigo);Fregona bruno e Anna (Mas); Zanetti Valerio (Sedico); De Zanet Elena; Tibolla Sonia Germania; De Donà Parisio (UD); BenvegnùGabriella (S:Giustina); Marin Paola (VI); Bottega Giancarlo (TV); Viel Luigia (Paderno); De Dea Marialuisa (Sedico); Casanova Marcello e Rossella (Limana); Caldart Carlo (Vimercate); Pinali Yves e Angelo (Paderno); Pison Francesco (Sedico); Casanova Ida (Bribano); Dell’Acqua Anna(MI); De Bortoli Anna Pedavena; De Doni Maria; Pagani Luciano e Dina (Feltre); Dalla Mora Bruno (Saronno); Pilotti Monica; Bacchetti Lina (BL); Giotto Paolo (Mel);Boido (MI); Vedana Walter (MI); Lise Luigi (Mas); Lise Saverio (S:Pierre); Troian Fontana Paola (VA); Piaz Elisa (Mas); Lovat Carlo; Tibolla Rita (S:Giustina); Palandri Lorenzo e K. (Lentiai); Lovat Fiorenza (Polpet); De Dea Elsa (BL); D’Alessio Didonè Gianna (Trichiana); Fontana Ada (Sedico); Cadore Attilio (AO); De Donà Livio (Val di Dentro); De Toffol Ugo (Alano ); Cortina Valter (Trichiana); De Zanet Fausta (Mel); Salamon Viviana (GE); Zanolla Gigliola (Cesio Maggiore); De Donà Dina (BL); Sabatini Linda (CH); Canali Ma- rina (Meolo); Tomasi Lovat Pierina (Edolo); Barp Lidio (Mas); Capraro Coletto Giulietta (Vidor); Righi Rita (MI); Romagnoli Valter e Nellida (NO);.Maraga Lorena (Ponte); Mortellaro Paola (Seregno;) De Riz Andrea e Lidia (S: Giustina ); Caldart ines (BL); Vigne Albina in De Cian (Follonica); Vedana Benito (Mas); Zanderigo Gino (Paderno ); Ponzio Selle Mirella (CH); Lovatel Flavio (Sedico). GRON PER CHIESA (dal 01/11/2011 al 15/06/2012) Dal Molin Romana e Luigi; in memoria defunti di Tegner Augusta; nel Battesimo di Tamburlin Anna i genitori; nel 40° di Matrimonio Vedana Fulvio e Paniz Paola; N.N. per fiori; N.N. per Natale; N.N. per Natale; N.N. per Natale; in memoria di Giotto Annibale la famiglia; in occasione battesimo De Salvador Denis la famiglia;in memoria di Tibolla Giovanni la famiglia; in memoria Da Rold Lina i fratelli Ugo e Francesco; in memoria Casanova Ugo la famiglia ;in memoria di Cadorin Giulio la famiglia; in memoria defunti Cadore- Bianchet; in memoria defunti di Cadore Iolanda; in memoria defunta Fant Lionella dal marito; nel funerale De Min Costante i familiari; famiglia Ubaldo Troian; Vieceli Giacomo per cero; nel Battesimo di Da Pos Gabriel; in memoria defunto Franceschet Attilio; in memoria defunto Casanova Ottavio i familiari; Tegner Aldo per la chiesa; per Battesimo Franceschet Michele i genitori; per Battesimo Franceschet Michele i nonni materni e paterni. GRON PER BOLLETTINO (dal 01/11/2011 al 15/06/2012) Troian Rosy (CH); Vedana Carla (Carbonera) ; De Dea Antonio (TO); Sogne Maria Giulia; Losego Giorgio e Viviana in memoria defunto Italo; Casanova Nadia (Moena); Bottega Giancarlo (Conegliano).