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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 19812013
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IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA
2004
MEZZO
SECOLO
DI
GRUPPO
ABELE
MALTEMPO:EMMAUS,EMERGENZA FREDDO PER NOVANTAMILA SENZATETTO
DIRITTO ALLA CASA INSERITO IN CARTA COSTITUZIONALE EUROPEA
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - In Italia ci sono 90mila senzatetto e
in tutta Europa sono tre milioni le persone costrette ad avere
il cielo come unico riparo. Una situazione che si aggrava nei
mesi invernali, quando il freddo torna a farsi sentire.
A denunciare questa emergenza e a fornirne i dati e' l'
associazione 'Emmaus' in occasione del 50/esimo anniversario
dell' 'insurrezione della bonta'' provocata dall' azione
dell'Abbe' Pierre nel '54 a favore dei senzatetto di Parigi.
Secondo Emmaus la citta' con il maggior numero di senza fissa
dimora e' Roma, dove sarebbero seimila, seguita da Milano
(5mila), Firenze (1.500) Torino e Napoli (mille), Genova (900) e
Bologna (800). Se pero' si prende come metro di misura l'Europa
e si considerano le persone che vivono in abitazioni al limite
della decenza, il numero raggiunge i settanta milioni.
''Cinquant'anni dopo l'azione dell'Abbe' Pierre, la situazione
dei senzatetto resta drammatica - ha detto il presidente di
Emmaus Italia Graziano Zoni - facciamo appello all'animo della
nuova Europa perche' cancelli questa offesa alla dignita' della
persona umana, ponendo il problema casa come priorita' dei
propri programmi sociali''.
Nell'appello - sottoscritto gia' da una cinquantina di
associazioni tra cui Ics, Gruppo Abele, Cipsi, Chiama l'Africa,
Forum Terzo Settore, Beati i costruttori di pace, Nigrizia Emmaus chiede all'Europa di ''inserire il diritto alla casa
nella sua Carta costituzionale e di prevedere l'utilizzo di
fondi strutturali per la costruzione di case popolari''. Al
governo italiano, invece, Emmaus rinnova la richiesta di
istituire una 'tregua d'inverno' sospendendo come avviene in
Francia ''tutti gli sfratti e gli sgomberi'', mentre l'invito
alle amministrazioni locali e' di ''investire nel settore
abitativo pubblico''. Quanto ai sindaci, devono ''compiere il
loro dovere legale di tutelare la salute dei cittadini anche
requisendo temporaneamente gli immobili abbandonati per darli ai
senzatetto''.
GUI
21-GEN-04
15:29
2
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TRATTA MINORI E VENDITA ORGANI: PASSA DA ROMA PER LONDRA
GLI SVILUPPI DELL'INCHIESTA AVVIATA DALLA PROCURA DELLA CAPITALE
(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Minorenni provenienti da paesi poveri
che passano per Roma e proseguono per Londra. E' una delle
possibili piste della tratta internazionale di bambini (e di
organi) sulle quali sta indagando la Procura di Roma con
un'inchiesta aperta nei giorni dal sostituto procuratore Adelchi
D'Ippolito.
Il pm ha ascoltato di recente la presidente della Fondazione
Festival Amelia Marina Acconci, di Genova, impegnata nella
tutela dei bambini e la portavoce italiana dell'Unicef Donatella
Lodi. Contatti sono stati presi anche con l'associazione Abele
di don Luigi Ciotti. Precedentemente era stata ascoltata anche
Maria Micaela Fagioli, responsabile di dossier redatto
dall'agenzia Fides del dicastero vaticano per le Missioni.
Questa attivita' serve al pubblico ministero - che ha aperto un
fascicolo intestato 'atti relativi a' - per creare una base di
partenza per le indagini vere e proprie, grazie alle conoscenze
ed alle esperienze di quelle organizzazioni che lavorano per o
con i bambini.
La prossima settimana sara' convocato un incontro in Procura
al quale parteciperanno, tra gli altri, il comandante del Nucleo
Operativo dei carabinieri di Roma, maggiore Giovanni Arcangioli,
il Capo della Squadra Mobile Alberto Intini e Dania Manti,
responsabile della sezione Minori della Questura capitolina.
Secondo quanto scritto nel dossier, ogni anno verrebbe
venduto un milione di bambini; le tariffe si aggirerebbero tra i
50 mila euro per un neonato e 30 mila per un fegato.
L'inchiesta romana ricalca analoghe investigazioni compiute
dalla magistratura di Pescara, da tempo impegnata a stroncare un
traffico di adolescenti provenienti dall'Albania.(ANSA).
DO
23-GEN-04
16:19
3
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DOPING: QUESTORE MODENA ANNUNCIA CONTROLLI IN PALESTRE
AL CONVEGNO SU 'LEGALITA' E SPORT'
(ANSA) - MODENA, 24 GEN - Partira' presto a Modena una
campagna di controlli antidoping nelle palestre, che
coinvolgera' anche Carabinieri e Guardia di Finanza. Lo ha
annunciato il questore di Modena Benedetto Pansini, nel corso
del convegno su 'Legalita' e sport', promosso dalla Questura,
dalla Provincia e dal Comune di Modena, con la collaborazione di
Coni, Ausl, Azienda Policlinico, Universita', Csi, Uisp e
Ufficio scolastico regionale.
Hanno partecipato amministratori, medici, tecnici sportivi e
numerosi atleti, fra cui Luca Ungari, difensore del Modena
calcio, che ha richiamato l'attenzione su un problema serio
''che va affrontato con decisione, perche' l'utilizzo di
sostanze dopanti provoca seri danni alla salute''. Anche Anna
Marasi, palleggiatrice del Volley Modena, ha avvertito dei
rischi soprattutto per i giovani che spesso, ha detto, ''non
sono consapevoli dei danni derivanti dall'assunzione di sostanze
che ritengono innocue''.
Claudio Gavioli, medico sociale del Modena calcio, ha
affermato che ''il doping, come pratica sistematica, nel calcio
professionistico non esiste, ma occorre maggiore informazione
soprattutto nelle categorie amatoriali, dove spesso si usano
integratori in dosi elevate e si fa uso eccessivo di
antinfiammatori''.
Don Luigi Ciotti di 'Libera' ha sottolineato che ''il doping
e' un problema sociale, ma anche criminale, perche' i canali
della sua diffusione spesso coincidono con quelli delle sostanze
stupefacenti''. In circa due anni di attivita', il telefono
pulito antidoping modenese (800170001) ha ricevuto oltre 2000
telefonate, soprattutto di atleti amatoriali, ma anche
professionisti.(ANSA).
YAX-MR
24-GEN-04
14:59
4
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
INFORMAZIONE: A STATI GENERALI BIAGI E BOCCA AL TELEFONO
TANTISSIME LE PRESENZE DALLA POLITICA E DALLA CULTURA
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Si annuncia come una lunga giornata
quella degli Stati Generali dell'Informazione e della Cultura,
convocati per venerdi' dalle 10 alle 19 all'Auditorium di Roma.
Moltissime le presenze di politici, giornalisti, personaggi
dello spettacolo e della cultura, molti dei quali prenderanno la
parola salendo sul palco mentre ad esempio Enzo Biagi e Giorgio
Bocca interverranno telefonicamente.
Tra i politici hanno gia' aderito e confermato la loro
presenza il Presidente della Margherita Francesco Rutelli, il
Segretario dei Ds Piero Fassino, il Segretario del Prc Fauto
Bertinotti, il Presidente dei Verdi Alfonso Pecorario Scanio, il
Segretario dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto, il
Segretario della Cgil Guglielmo Epifani, il presidente della
Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli. Tra i direttori di
giornali ci saranno: Furio Colombo, Sandro Curzi, Gabriele Polo,
Roberto Morrione, Nino Rizzo Nervo, Enrico Deaglio.
Interverranno telefonicamente Enzo Biagi e Giorgio Bocca
mentre allþAuditorium del Parco della Musica saranno presenti i
giornalisti: Lucia Annunziata, Sergio Zavoli, Massimo Fini,
Giulietto Chiesa, Michele Santoro, Paolo Serventi Longhi, Franco
Siddi, Lidia Menapace, Anna Pizzo, Emilio Rossi Presidente della
Commissione Tv e minori, Ahmad Rafat segretario della
Associazione Stampa Estera. Per il mondo della cultura ci
saranno Rosetta Loy, Lidia Ravera, Antonio Tabucchi, Enzo
Siciliano, Mario Lunetta, Giovanni Sartori.
Per lo spettacolo hanno confermato il loro intervento Ugo
Gregoretti, Citto Maselli, Massimo Ghini, Beppe Grillo, Paolo
Rossi, Sabina Guzzanti. Per il mondo accademico attualmente le
conferme sono di Franco Cardini, Mario Morcellini, Roberto
Zaccaria, Francesco Siliato.
Per le associazioni che fanno parte del Comitato promotore
degli Stati Generali saranno presenti Beppe Giulietti, Tom
Benettollo, Gianni Mattioli, Don Ciotti, Vittorio Agnoletto,
Elio Lannutti, Stefano Trasatti, Don Giulio Albanese, Edoardo
Patriarca, Lelio Grassocci, Giovanna Rossiello, Marina
Pagliuzza. Saranno presenti gli autori Carlo Freccero, Angelo
Guglielmi e Zap Mangusta, il Direttore dellþAccademia delle
Belle Arti di Roma Antonio Passa, il Presidente della
Fondazione Santa Cecilia Bruno Cagli, lþarchitetto Massimiliano
Fuksas nonché esponenti della Federazione nazionale editori
giornali, dei produttori televisivi, dellþUspi e dellþApi.
(ANSA).
STF
28-GEN-04
17:51
5
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
INFORMAZIONE: DON CIOTTI, DEMOCRAZIA MINACCIATA
MAI SUCCESSO COSI' DAL DOPOGUERRA AD OGGI
(ANSA) - ROMA, 30 GEN - ''Dal dopoguerra, l'Italia non ha mai
vissuto una situazione cosi' grave come questa: e' la sua stessa
democrazia ad esserne minacciata'': lo ha detto Don Ciotti,
intervenuto a Roma agli Stati generali dell' informazione e
della cultura, aggiungendo: ''Una sola persona e' oggi in grado
di influenzare direttamente il 95% delle televisioni italiane e
tramite esse una grande massa di cittadini''.
Per Don Ciotti, ''e' una situazione talmente preoccupante da
essere regolarmente denunciata da autorevoli istituzioni europee
come l'OSCE. Non altrettanto da istituzioni italiane.
L'attuale governo, tramite la legge Gasparri, vuole imporre
nuove disposizioni in materia di televisione, radio ed editoria.
Questo aggrava ulteriormente il quadro con la minaccia di un
monopolio su tutti i mezzi di comunicazione di massa''.
Il problema, econdo Don Ciotti, e' che ''tutto cio' avviene
senza una seria e incalzante opposizione parlamentare. Mai come
oggi l' informazione e' stata cosi' censurata, faziosa,
unilaterale. Una colossale mistificazione impedisce a milioni
di persone ogni seria reazione critica. In queste condizioni un
vero dibattito politico e culturale e' reso impossibile''.
Quindi, l' appello finale, che e' stato poi firmato anche da
Gino Strada, Alex Zanotelli, e Giulietto Chiesa: ''Dobbiamo
reagire insieme e positivamente. Una societa' civile
organizzata esiste e puo' affermare i propri diritti.
L'emergenza impone che essa si faccia sentire attraverso tutti i
mezzi democratici disponibili, purche' siano condivisi,
trasparenti, partecipati, plurali, capaci di informare la
popolazione in modo tempestivo e professionale. Gli operatori
dell' informazione possono rivendicare la propria liberta' e la
propria dignita' personale e professionale, se agiscono in
maniera coordinata e costante. Dobbiamo tutti lavorare insieme
per costruire un'alternativa concreta al monopolio informativo e
ridare forza alla democrazia del nostro paese''. (ANSA).
SB
30-GEN-04
14:35
6
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
WELFARE: CGIL, C'E' IMPOVERIMENTO PARTE CRESCENTE PAESE
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Mentre i prezzi crescono piu' dei
salari e una parte crescente del Paese si impoverisce, il
Governo mette sotto attacco lo Stato sociale, dalla previdenza
alla sanita' passando per l' istruzione: la Cgil da' un giudizio
nettamente negativo sulla politica economica e sociale del
Governo e annuncia la mobilitazione generale a difesa di un
sistema di welfare che gia' spende ''due punti in meno'' della
media europea.
Al Palazzo dello Sport di Roma (adesso Palalottomatica) il
segretario generale del sindacato, Guglielmo Epifani nell'
intervento di chiusura della manifestazione ''Per il diritto
alla salute'' di fronte a circa 6.000 delegati ha affermato la
preoccupazione del sindacato per la situazione economica (''temo
che nel 2004 - ha detto - il Paese crescera' molto meno delle
previsioni''), e per la crescita dei prezzi superiore a quella
dei salari, ma in generale per l' attacco del Governo al sistema
di welfare. Contro questi attacchi - ha avvertito - la risposta
deve essere di lotta. ''Non ce la faranno - ha detto - non ci
batteranno. I trenta mesi di azione di questo Governo ci
consegnano un quadro preoccupante. E' un inverno troppo lungo ha concluso - ma la primavera di 60 anni fa ci dice che per
quanto e' lungo l' inverno la primavera non puo' tardare ad
arrivare''.
Alla manifestazione hanno partecipato oltre al sindaco di
Roma, Walter Veltroni, che ha accusato il Governo di aver
ridotto le risorse per Roma Capitale, anche Don Ciotti e Gino
Strada. Don Ciotti ha affermato che ''le mafie hanno ripreso''
spazio e che questa e' ''una situazione grave per la legalita'',
mentre Gino Strada ha difeso il diritto delle persone a una
Sanita' ''pubblica, gratuita e di alto livello''.
(ANSA).
TL
31-GEN-04
16:20
7
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: MANIFESTAZIONE A TORINO PER CHIUSURA CPT
(ANSA) - TORINO, 31 GEN - Una manifestazione, con oltre
duemila persone, e' in corso a Torino per chiedere la chiusura
del Centro di permanenza temporanea. E' stata indetta nell'
ambito della mobilitazione per i diritti degli immigrati decisa
dal Forum Sociale Europeo.
Il corteo, che vede la presenza di numerosi stranieri, si sta
muovendo verso il centro di corso Brunelleschi, alla periferia
della citta', dove al momento sono ospitati 42 extracomunitari
(la capienza complessiva e' di 72) di cui quattro donne. I
manifestanti, oltre allo smantellamento dei Cpt, chiedono al
Governo di concedere permessi di soggiorno regolari a tutti gli
stranieri che giungono in Italia, indipendentemente dalla
condizione lavorativa e di dare diritto di voto a tutti i
residenti.(ANSA).
YYR-BAN
31-GEN-04 17:20
IMMIGRAZIONE: MANIFESTAZIONE A TORINO PER CHIUSURA CPT (2)
(ANSA) - TORINO, 31 GEN - La manifestazione si e' conclusa
dopo le 18 senza incidenti. Al termine del corteo, di una
delegazione composta da esponenti di Rifondazione Comunista,
PdCi, Margherita e Democratici di Sinistra, soltanto alla
senatrice Ds Chiara Acciarini e' stato consentito di visitare il
Centro di permanenza temporanea.
''Sono molti i problemi di questa struttura - ha dichiarato
la senatrice all' uscita - che appare del tutto inadeguata tanto
che Medici senza Frontiere ne ha chiesto la chiusura. E'
necessario - ha aggiunto - affrontare questo come un problema di
diritti umani. Gli immigrati vengono in Italia perche' cercano
lavoro e liberta'''. ''Questi centri - ha ancora affermato
Chiara Acciarini - non li definirei lager perche' quelli erano
un' altra cosa, ma certamente adesso si patisce il freddo''.
Bisogna ragionare - ha concluso - sul problema del diritto d'
asilo''.
Al corteo, che ha interessato la periferia ovest di Torino,
hanno partecipato giovani provenienti dal Veneto, dalla Liguria
e dalla Lombardia, in particolare da Bergamo e dal centro
Leoncavallo di Milano. ''Fuori le truppe italiane dall' Iraq'' e
''Abolire la Bossi-Fini'' sono stati tra gli slogan piu'
frequenti, lanciati tra musica e canti. Numerosi anche gli
striscioni, tra i quali uno multilingue (italiano, arabo,
francese e spagnolo) contro ''tutte le discriminazioni''. Alla
manifestazione, che ha visto un imponente servizio d' ordine
coordinato dal dirigente del Commissariato Barriera Nizza
Salvatore Sanna, hanno aderito Torino Social Forum, Camera del
lavoro Cgil, Sin Cobas della Fiat Mirafiori, Disobbedienti,
Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Partito Umanista,
Collettivi Universitari, Gruppo Abele.(ANSA).
YYR-BAN
31-GEN-04
18:49
8
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
REGIONI: DON CIOTTI,IMPORTANTE REDDITO CITTADINANZA CAMPANIA
ESPERIENZA POSITIVA DA ESTENDERE ANCHE ALTROVE
(ANSA) - NAPOLI, 2 FEB - La legge sul reddito di cittadinanza
approvata dal Consiglio regionale della Campania rappresenta
un'esperienza positiva, ''ed e' corretto e doveroso tanto
sostenerla, quanto assumerla come esempio e punto di riferimento
oltre i confini della regione'': questo il giudizio del
presidente di Libera, don Luigi Ciotti, sul provvedimento che
prevede un aiuto economico mensile per le famiglie il cui
reddito sia inferiore a cinquemila euro annui.
Afferma Ciotti: ''Arginare le sacche di poverta' e di miseria
che negano diritti e speranza ai troppi cittadini; contrastare
concretamente le diseguaglianze sociali presenti sui nostri
territori per rendere effettiva e sostanziale la nostra
democrazia; creare le condizioni perche' chi e' piegato dalla
mancanza del necessario possa ri-trovare la sua dignita';
adoperarsi perche' ciascuno possa essere messo in grado di
esercitare la propria cittadinanza nel contesto sociale e civile
in cui vive: sono le direzioni portanti e costitutive di ogni
percorso politico che voglia restare fedele a quel senso di
giustizia che deve guidare e orientare, sempre, l'amministrare
la 'cosa pubblica'''.
Il reddito di cittadinanza va in questa direzione, ed e'
''una risorsa che, se affiancata ad altri supporti legislativi
inerenti alle politiche del lavoro, dell'abitazione e dello
sviluppo sociale e sostenibile, potra' contribuire a rafforzare
la convinzione che la politica e' la piu' alta forma di carita'
alla quale siamo chiamati e il solo percorso che puo' fare della
legalita' uno strumento al servizio della giustizia e della
solidarieta''', conclude il presidente di Libera. (ANSA).
DT/PIO
02-FEB-04
14:55
9
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: 'CARTELLO' COMUNITA' E SERT CONTRO LEGGE FINI
OPERATORI PUBBLICI E PRIVATI, EDUCARE NON PUNIRE
(ANSA) - ROMA, 3 FEB - Hanno deciso di far sentire la propria
voce, il loro ''profondo dissenso'' contro la legge Fini sulla
droga (una proposta ad ''alta enfasi ideologica'' piu' che una
risposta a dei bisogni reali), per questo operatori pubblici e
privati impegnati da anni a combattere la tossicodipendenza si
sono uniti in un 'cartello' il cui obiettivo e' ''educare non
punire''.
E domani, in una conferenza stampa organizzata a Roma, tra
gli altri, il Coordinamento nazionale comunita' di
accoglienza(Cnca), la Cgil, Cisl e Uil, il Gruppo Abele, la
comunita' Saman, ma anche l'Agesci, l'Arci, Antigone,
Magistratura democratica, Scs/Cons(Salesiani), presenteranno le
loro proposte per ''riaffermare l'impegno di solidarieta', di
vicinanza, di offerta di servizi di cura e di ascolto'' contro
una legge ''datata'' e ''ispirata da una cieca ansia punitiva e
di affermazione etica''.
Il loro manifesto parla di un uso di droga sempre piu'
'normale', da parte di giovani che lavorano e che non si
considerano tossicodipendenti. Di un mondo diverso da quello di
alcuni anni fa e per il quale servono interventi mirati,
diversificati e non punitivi, ma educativi.
STORIE DI DROGA NEL QUOTIDIANO VIVERE. ''Incrociamo sempre
piu' spesso - raccontano gli operatori del 'cartello' -storie
del quotidiano vivere, divertirsi, sperimentare, stare assieme
di molti giovani, connotate da un consumo di sostanze diffuso,
in contesti diversissimi con problematiche diverse''. Da qui,
secondo gli operatori, l'errore di proporre ''l'obbligo penale
alla cura, la promessa di pesantissime punizioni che alimentano
la tendenza dei consumatori a minimizzare''.
LA PERSONA AL CENTRO DI OGNI INTERVENTO. ''Vogliamo
riaffermare - aggiungono - l'assoluta centralita' della persona.
Rivendichiamo la priorita' per politiche di ascolto, supporto,
comprensione, accompagnamento''. ''L'ascolto - spiegano richiede la capacita' di domandarsi sempre cosa sia meglio per
il bambino, il giovane, l'anziano, il tossicodipendente, il
disabile, che sono tra i protagonisti principali dei nostri
progetti''.
NO ALLA PUNIZIONE CHE ALLONTANA DAI SERVIZI. L'ansia punitiva
che promette o una ''pesantissima pena carceraria o l'ingresso
coatto in comunita' terapeutica'', secondo le associazioni che
si riconoscono nel 'cartello', ''rischia di allontanare
dall'accesso liberamente scelto ai nostri servizi''. Dunque ''il
timore della punizione rischia di spingere ancor piu' nel
sommerso milioni di persone''.
SI' ALLA STRATEGIA DEI QUATTRO PILASTRI. Lotta al traffico,
prevenzione, cura-riabilitazione, riduzione del danno, che l'Ue
10
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
sperimenta da anni nella lotta alle droghe ''si conferma come
l'unica strada percorribile''. ''Convalidata - aggiungono - da
centinaia di progetti, sperimentazioni, servizi e relazioni
attivate in questi anni anche in Italia''.
DIFESA E RILANCIO RETE PUBBLICO-PRIVATO. ''E' questa la
risposta capace di intercettare rapidi cambiamenti, richieste
articolate e diversificate, conseguenza di un fenomeno in
continua e rapida evoluzione e di un numero di consumatori in
continuo aumento''. In piu', per le associazioni ''occorre
garantire risorse certe sia di tipo strutturale(passare
dall'attuale 0,8% all'1,5% del fondo sanitario)'', sia risorse
progettuali assegnate tramite il Fondo per la lotta alla droga
stabili e regolari. ''Chiediamo piu' pubblico e piu' privato
accreditato''. ''Siamo contrari ad una ipotesi secca di
privatizzazione che releghi il pubblico a funzioni di esclusivo
controllo del sistema ed erogatore di finanziamenti''. (ANSA).
AU
03-FEB-04
17:56
11
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: CARTELLO ASSOCIAZIONI CONTRO LEGGE FINI, E' MANIFESTO
LEGGE IDEOLOGICA E REPRESSIVA. BISOGNA EDUCARE E NON PUNIRE
(ANSA) - ROMA, 4 FEB - Una legge manifesto con slogan al
posto degli articoli, figlia di una cultura che tende ad
appiattire ogni diversita'. Ma soprattutto una legge che ha due,
devastanti, caratteristiche: l'ideologismo e la natura
repressiva. Non vanno per il sottile nel giudicare la legge Fini
sulle droghe le decine di operatori pubblici e privati che hanno
dato vita ad un cartello il cui fondamento per la lotta alla
tossicodipendenza e' educare e non punire.
Le associazioni, tra le quali il Coordinamento nazionale
comunita' di accoglienza (Cnca), la Cgil, Cisl e Uil, il Gruppo
Abele, la comunita' Saman, ma anche l'Agesci, l'Arci, Antigone,
Magistratura democratica, Scs/Cons(Salesiani), hanno presentato
oggi le loro proposte per ''riaffermare l'impegno di
solidarieta', di vicinanza, di offerta di servizi di cura e di
ascolto''. ''I fenomeni sociali - ha spiegato Don Luigi Ciotti vanno governati e non esorcizzati con leggi manifesto che non
hanno presupposti educativi. Una legge che contiene punizioni e
divieti e' diseducativa. Vorrei che questi signori avessero
l'umilta' di confrontarsi con gli altri e non solo con gli amici
degli amici''. Quello di Fini, ha aggiunto Lucio Babolin,
presidente del Cnca, e' un ''testo ideologico fondato sulla
repressione e figlio di una cultura dominante che stigmatizza
qualsiasi diversita', tende ad appiattire tutto e al rifiuto di
chi rifiuta l'omologazione''. Una legge, insomma, incentrata
sulla ''repressione''. Babolin ha poi criticato il governo per
non essersi rivolto alle associazioni. ''Piu' volte abbiamo
chiesto di essere ascoltati, ma nessuno ci ha mai convocato ne'
nessuno ha mai voluto ascoltare la nostra esperienza''. Forse,
ha concluso rifacendosi alle vicende che li hanno visti
coinvolti, ''hanno preferito consultare il viceministro
Micciche' e il senatore Colombo''.
LA PERSONA AL CENTRO DI OGNI INTERVENTO. ''Vogliamo
riaffermare - scrivono nel documento le associazioni - l'
assoluta centralita' della persona. Rivendichiamo la priorita'
per politiche di ascolto, supporto, comprensione,
accompagnamento''. ''L'ascolto - spiegano - richiede la
capacita' di domandarsi sempre cosa sia meglio per il bambino,
il giovane, il tossicodipendente, il disabile, che sono tra i
protagonisti principali dei nostri progetti''.
NO ALLA PUNIZIONE CHE ALLONTANA DAI SERVIZI.
L'ansia punitiva che promette o una ''pesantissima pena
carceraria o l'ingresso coatto in comunita' terapeutica'',
secondo le associazioni che si riconoscono nel 'cartello',
''rischia di allontanare dall'accesso liberamente scelto ai
nostri servizi''.Dunque ''il timore della punizione rischia di
spingere ancor piu' nel sommerso milioni di persone''.
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SI' ALLA STRATEGIA DEI QUATTRO PILASTRI. Lotta al traffico,
prevenzione, cura-riabilitazione, riduzione del danno, che l'Ue
sperimenta da anni nella lotta alle droghe ''si conferma come
l'unica strada percorribile''. ''Convalidata - aggiungono - da
centinaia di progetti, sperimentazioni, servizi e relazioni
attivate in questi anni anche in Italia''.
DIFESA E RILANCIO RETE PUBBLICO-PRIVATO. ''E' la risposta
capace di intercettare rapidi cambiamenti, richieste articolate
e diversificate, conseguenza di un fenomeno in continua e rapida
evoluzione e di un numero di consumatori in continuo aumento''.
In piu', per le associazioni ''occorre garantire risorse certe
sia di tipo strutturale (passare dall'attuale 0,8% all'1,5% del
fondo sanitario)'', sia risorse progettuali assegnate tramite il
Fondo per la lotta alla droga stabili e regolari. ''Chiediamo
piu' pubblico e piu' privato accreditato - concludono - siamo
contrari ad una ipotesi secca di privatizzazione che releghi il
pubblico a funzioni di esclusivo controllo del sistema ed
erogatore di finanziamenti''.(ANSA).
GUI
04-FEB-04
14:12
13
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: SENATORI ULIVO, COMUNITA' RECUPERO RISCHIANO COLLASSO
DA GRUPPO ABELE A SAN PATRIGNANO GOVERNO NON PAGA PIU'
(ANSA) - ROMA, 6 FEB - Le comunita' di recupero impegnate
nella lotta alla droga rischiano il collasso economico. Lo
sostengono i senatori dell'Ulivo, secondo i quali i gruppi del
volontariato antidroga ''sono sull'orlo della bancarotta per
colpa del governo che dal 2001 non paga il lavoro delle
organizzazioni impegnate nella lotta alla tossicodipendenza''.
Sull'argomento, i senatori del centrosinistra hanno
presentato un'interrogazione parlamentare al ministro del
Welfare Roberto Maroni: tra i firmatari, Nuccio Iovene (Ds),
Loredana De Petris (Verdi), Giorgio Tonini (Ds), Ettore Liguori
(Margherita), Anna Donati (Verdi).
I pagamenti non corrisposti dal governo interesserebbero no
numerose associazioni, dal Coordinamento nazionale delle
comunita' di accoglienza, al gruppo Abele di Don Ciotti, alla
la comunita' di San Patrignano, per un totale di due milioni e
400mila euro.
''Si tratta di un ritardo inammissibile - sostengono i
senatori dell'Ulivo in un loro comunicato - che mette a serio
rischio la sopravvivenza delle organizzazioni che, dopo aver
portato a termine il lavoro commissionato, si trovano a
fronteggiare una pesante esposizione bancaria. Molti posti di
lavoro sono a rischio e tante attivita' rischiano la chiusura.
Cosi' non si colpiscono solo le organizzazioni del Terzo Settore
ma, soprattutto, gli utenti dei progetti, soggetti deboli gia'
vittime di poverta' e di emarginazione. Ci sembra quanto mai
urgente - concludono i parlamentari - che il governo metta in
pagamento, al piu' presto possibile, i progetti approvati,
riconoscendo anche gli interessi maturati in questi anni''.
(ANSA).
DEL
06-FEB-04
17:40
14
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: VOLONTARIATO; ULIVO, ASSOCIAZIONI SU ORLO BANCAROTTA
INTERROGAZIONE SENATORI, GOVERNO IN DEBITO DI 2 MLN EURO
(ANSA) - CATANZARO, 6 FEB - Il Governo ha un debito di due
milioni e 400 mila euro con le associazioni del Terzo Settore e
del volontariato impegnate nella lotta contro la
tossicodipendenza e il settore e' sull' orlo della bancarotta:
e' quanto sostiene un gruppo di senatori dell' Ulivo (primo
firmatario Nuccio Iovene) in un' interrogazione presentata ai
ministri dell' Economia e del Welfare.
''Il Governo dal 2001 - si afferma nell' interrogazione - non
paga il lavoro delle organizzazioni impegnate nella lotta alla
tossicodipendenza. Si tratta di soggetti riconosciuti che danno
vita a progetti riconosciuti e approvati, sostenuti dal Fondo
nazionale per la Droga. I pagamenti non corrisposti dal Governo
interessano numerose associazioni, dal Coordinamento nazionale
delle comunita' di accoglienza, al gruppo Abele di Don Ciotti,
alla comunita' di San Patrignano''.
''Il Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca)
- spiegano i senatori - opera in tutta Italia e vi aderiscono
oltre 250 gruppi impegnati nella prima accoglienza, in
cooperative per il reinserimento nel mondo del lavoro e progetti
di strada. E' grazie a loro che vengono gestiti numerosi
progetti nel campo della lotta alla droga, finanziati
dall'Unione europea e da leggi nazionali e sostenuti dal Fondo
nazionale per la lotta alla droga. Dal 2001, pero', queste
organizzazioni non ricevono piu' dallo Stato i pagamenti per il
loro servizio. Si tratta di un ritardo inammissibile che mette a
serio rischio la sopravvivenza delle organizzazioni che, dopo
aver portato a termine il lavoro commissionato, si trovano a
fronteggiare una pesante esposizione bancaria. Molti posti di
lavoro sono a rischio e tante attivita' rischiano la chiusura.
Cosi' non si colpiscono solo le organizzazioni del Terzo settore
ma, soprattutto, gli utenti dei progetti, soggetti deboli gia'
vittime di poverta' e di emarginazione''.
''Ci sembra quanto mai urgente - concludono i parlamentari che il Governo metta in pagamento, al piu' presto possibile, i
progetti approvati, riconoscendo anche gli interessi maturati in
questi anni''. (ANSA).
DED/MED
06-FEB-04
16:02
15
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ:AD UN ANNO DA GUERRA PACIFISTI TORNANO IN PIAZZA A ROMA
ANCHE UN REFERENDUM E CAROVANE DELLA PACE TRA LE INIZIATIVE
(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Ad un anno di distanza dallo scoppio
della guerra in Iraq, il movimento pacifista torna in piazza a
Roma il 20 marzo, accogliendo l'appello che arriva dagli Stati
Uniti per una giornata di mobilitazione mondiale contro la
presenza americana in Iraq, per ribadire il no a tutte le guerre
ma anche ad ogni forma di violenza e terrorismo e per rilanciare
il processo di pace in Medio Oriente.
Il 'ritorno', dopo il forum sociale europeo di Parigi e
quello mondiale di Mumbai, prevede anche l'organizzazione di una
serie di carovane per la pace che attraverseranno l'Italia,
Israele e la palestina, il Kurdistan e l'Iraq. Le prime
partiranno dal Sud, dal nord est e dal nord ovest dell'Italia
attorno alla fine di febbraio per raggiungere Roma il giorno
della manifestazione, mentre le carovane 'internazionali'
dovrebbero partire attorno al 12 marzo e concludersi verso la
fine del mese, per organizzare manifestazioni nei tre paesi il
giorno della mobilitazione mondiale. Attraversando la penisola,
i pacifisti raccoglieranno sulle bandiere arcobaleno le firme di
comuni, associazioni e organizzazioni che parteciperanno
all'iniziativa, per comporre un gigantesco patchwork che aprira'
il corteo del 20. Prevista anche l'organizzazione di un
referendum per chiedere il ritiro delle truppe italiane e
l'inclusione nella futura Costituzione europea del ''ripudio
della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie e del
riconoscimento della pace come diritto fondamentale delle
persone e dei popoli''.
Le iniziative sono state presentate oggi a Roma nel corso di
una conferenza stampa alla quale ha partecipato un ampio
schieramento della sinistra e del mondo cattolico. Dai
Disobbedienti a Rifondazione, dai Verdi al correntone Ds, dai
Comunisti Italiani alla Cgil e ai Cobas, ma anche associazioni
come Aprile, Arci, Un ponte per..., Legambiente, Beati i
Costruttori di Pace, Rete Lilliput, Gruppo Abele. ''Ad un anno
dall'inizio del conflitto proseguono violenze e occupazione e la
guerra continua a mietere vittime - affermano i pacifisti - in
medio oriente la pace e' piu' lontana che mai e la dottrina
della guerra permanente dell'amministrazione Bush ci minaccia
tutti indistintamente''. Non mancano le critiche al governo
italiano, ''corresponsabile di tanto disastro''. Per questo, il
Movimento chiede alla maggioranza e a Berlusconi l'immediato
ritiro dei contingenti militari, ma anche di promuovere
un'iniziativa internazionale ''per restituire la sovranita' agli
iracheni e affidare la ricostruzione ad un governo legittimo''.
(ANSA).
GUI
12-FEB-04
16:47
16
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: PECORARO, LISTA UNITARIA SCELGA SCHROEDER NON BLAIR
(ANSA) - ROMA, 13 FEB - ''Sarebbe un bel segnale se sull'Iraq
la lista unitaria scegliesse la linea di Schroeder e votasse per
il ritiro delle truppe italiane''. Lo ha dichiarato il
presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio.
''Invece di auspicare improbabili svolte nell'atteggiamento
del governo italiano - ha aggiunto il leader dei Verdi invitiamo tutti a sostenere l'appello di Luigi Ciotti, Gino
Strada e Alex Zanotelli per un ritiro immediato dei militari
dall'Iraq. E' chiaro, infatti, che la guerra preventiva, voluta
da Bush in violazione delle norme di diritto internazionale, non
puo' avere alcun tipo di avvallo da uno schieramento di
centrosinistra democratico''.
''I Verdi þ ha concluso Pecoraro þ hanno aderito con coerenza
e convinzione alla mobilitazione del 20 marzo per riaffermare
l'impegno contro ogni guerra e ogni terrorismo in tutto il
mondo''. (ANSA).
PH
13-FEB-04
18:38
17
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: DON CIOTTI-ZANOTELLI-STRADA, RITIRARE TRUPPE ITALIANE
NON SI PUO' MARCIARE AD ASSISI E POI VOTARE A FAVORE
(ANSA) - ROMA, 13 FEB - ''La richiesta del movimento per la
Pace e' inequivocabile: ritiro delle truppe italiane dall'Iraq,
subito. Chi non e' portatore di questa richiesta non appartiene
al Movimento per la Pace''. Lo affermano don Luigi Ciotti, padre
Alex Zanotelli, il medico di Emergency Gino Strada in un
messaggio diffuso alla vigilia del voto in Parlamento per la
continuazione della missione degli italiani in Iraq.
''Il Parlamento italiano - affermano i tre esponenti del
movimento per la pace - si accinge a deliberare sulla rinnovata
partecipazione delle truppe italiane alla guerra all'Iraq e
all'occupazione di quel paese, in aperta rottura con l'articolo
11 della Costituzione, con lo Statuto delle Nazioni Unite, con
il diritto internazionale e con la sensibilita' e le richieste
del movimento per la Pace. Chi ha manifestato perche' l'Italia
non si associasse a questa avventura militare trova nei tragici
sviluppi di questi giorni conferma delle sue ragioni e chiede
oggi che quell'avventura cessi. La richiesta del movimento per
la Pace e' inequivocabile: ritiro delle truppe italiane
dall'Iraq, subito. Chi non e' portatore di questa richiesta non
appartiene al Movimento per la Pace''.
''Non si puo' marciare da Perugia ad Assisi - continuano - e
poi essere indecisi o compiacenti sulla decisione di abbandonare
una guerra coloniale che non ha mai avuto alcuna legalita' o
giustificazione. Le forze politiche e, in ciascuna di esse, i
parlamentari che rifiuteranno queste richieste non dovranno mai
piu' contare sul voto di chi si sente tradito sui temi decisivi
della Pace, della fedelta' alla costituzione, dei diritti umani,
del diritto internazionale. A queste univoche richieste e a
questi irrinunciabili valori dovra' ispirarsi la manifestazione
prevista per il 20 marzo per produrre chiarezza e non inganni''.
(ANSA).
MAS
13-FEB-04
17:24
18
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: ALL'AMBRA JOVINELLI UNA SERATA PER LA PACE
PARTECIPANO PAOLINI, DANDINI, VAURO
(ANSA) - ROMA, 13 FEB - 'Via le truppe dall'Iraq'. S'intitola
cosi' la serata per la pace al teatro Ambra Jovinelli di Roma,
domenica 15 febbraio alle 20.00, alla quale parteciperanno
Marco Paolini e Serena Dandini, i giornalisti Giuliana Sgrena,
Vauro, Piero Sansonetti e Sandro Curzi. E anche Don Luigi
Ciotti, Alex Zanotelli, Luisa Morgantini, i parlamentari di
Samarcanda e del Forum per l'Alternativa che leggeranno un
messaggio.
Interventi musicali dei Tetes de bois Andrea Satta, Luca
Decarlo e Maurizio Pizzardi.
In vista della Giornata Mondiale contro la guerra del 20
marzo , la serata e' organizzata dal Comitato Nazionale Fermiamo
La Guerra, formato da quelle stesse forze sociali che hanno dato
vita alla grande manifestazione del 15 febbraio 2003 'Contro la
guerra senza se e senza ma'. (ANSA).
CA
13-FEB-04
18:22
19
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: CHIESA E PARDI, ALCUNI A SINISTRA HANNO PERSO BUSSOLA
NON CONTINO SU VOTI DI CHI SI OPPONE ALLA GUERRA
(ANSA) - ROMA, 14 FEB - ''La posizione assunta dalla
maggioranza dei gruppi dirigenti Ds e della Margherita sulla
questione della presenza in Iraq del contingente italiano e' in
aperta rottura con l' art.11 della Costituzione e con la
sensibilita' e le richieste del movimento per la Pace.
Condividiamo totalmente il giudizio espresso da Alex Zanotelli,
Don Luigi Ciotti, Gino Strada nella loro presa di posizione,
cosi' come condividiamo il giudizio espresso da Tonio Dell'Olio
a nome di Pax Christi''. Lo affermano Pancho Pardi e Giulietto
Chiesa.
''Poiche' tutti sappiamo che una grande parte, anche se non
esclusiva, del movimento per la Pace e contro la guerra irachena
e' rappresentata dagli elettori di quei partiti, pare evidente
che parte della loro leadership ha perduto la bussola. Di questo
tutti coloro che si sono battuti contro la guerra in Iraq e
contro le ultime guerre imperiali devono prendere
consapevolezza''.
''Non si puo' marciare da Perugia ad Assisi e poi balbettare,
o peggio, sulla decisione di venire via da una guerra coloniale
che non ha mai avuto alcuna legalita' o giustificazione. La
richiesta di chi manifestera' il 20 marzo non e' ambigua e non
si presta ad equivoci: ritiro immediato delle truppe italiane
dall' Iraq. Chi si prende la responsabilita' di lasciarvele, non
importa con quali trucchi pilateschi e formali, non deve poter
contare sui voti degli oppositori alla guerra''. (ANSA).
COM/ARS
14-FEB-04
15:52
20
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ELEZIONI: TAVOLA PACE, VOTARE POLITICI CHE PROMUOVONO PACE
(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 15 FEB - Votare solo persone
decise a mettere la pace al centro della politica alle prossime
elezioni europee ed amministrative: e' l' appello della Tavola
della pace che ha concluso oggi i lavori di un seminario
cominciato venerdi' scorso ad Assisi.
Nel documento finale si sottolinea che ''l' Italia e l'
Europa hanno bisogno di donne e uomini impegnate a promuovere la
pace: la scelta e' nelle nostre mani''.
Nel corso dell' incontro e' stato posto l' accento sul
fallimento dell' opzione militare in Iraq mentre - e' stato
detto - va promosso il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo
della democrazia in quel Paese.
''Occorre che l' Italia investa sull' Onu - e' detto nel
documento - l' unica autorita' internazionale legittimata a
garantire la transizione democratica verso un governo iracheno e
ritiri i soldati''.
''Non c' e' alcuna possibilita' di pace in Iraq - ha detto
Tom Benettollo dell' Arci - finche' ci sara' l' occupazione
militare'' mentre Riccardo Petrella, dell' Universita' di
Lovanio, ha ricordato l' importanza di ''disarmare l' economia
per fare la pace''.
Per il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, ''c'
e' un dato positivo: si e' fatta largo l' idea che la guerra
irachena non ha avuto giustificazioni. E' stato un imbroglio''.
Nel suo intervento Pezzotta ha inoltre fatto riferimento al
fenomeno delle ''moltiplicazioni di autorita', a livello
mondiale, come il Wto, che non rispondono a nessuna
rappresentanza elettiva. E' un problema di democrazia''.
Don Luigi Ciotti, fondatore di ''Libera'', associazione
contro le mafie, ha sottolineato che ''abbiamo bisogno di
concretezza, non di equilibrismi verbali sulla pace, non servono
mezze misure, non si puo' sempre rinviare. Occorre educare alla
legalita' che rappresenta la precondizione per pace e giustizia
nel mondo e in tutti i Paesi''.
Don Ciotti ha ricordato la distribuzione anche in Italia di
un videogioco su ''Cosa nostra'' che nella presentazione su
Internet viene pubblicizzato come ''un' esperienza sconvolgente
che fara' sembrare Cosa nostra un coretto di voci bianche''.
Secondo don Ciotti ''non e' possibile che cio' avvenga nel
nostro Paese dove negli ultimi 5 anni ci sono stati 750 morti
per mafia''.
(ANSA).
YCG-PE
15-FEB-04
18:02
21
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DON CIOTTI, TROPPI CONFLITTI DIMENTICATI IN ITALIA
(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 15 FEB - ''C' e' una guerra
dimenticata, una guerra silenziosa che si consuma anche nel
nostro Paese'': lo ha detto stamani ad Assisi don Luigi Ciotti,
presidente di ''Libera'', ricordando i morti per droga, le
persone uccise dalla mafia, i clandestini che tentano di
arrivare in Italia con mezzi di fortuna.
''Negli ultimi cinque anni - ha ricordato don Ciotti parlando
con i giornalisti a margine di un seminario promosso dalla
Tavola della pace - abbiamo avuto oltre 700 morti di mafia,
piu' di 5.000 ragazzi morti di overdose, di droga, che in ultima
analisi resta un mercato di mafia, e un migliaio di emigrati
sono morti per cercare la terra promessa, affondati con le navi
o morti asfissiati su dei camion''.
''Ci sono dei conflitti - ha quindi osservato - che si
misurano anche in casa nostra, un 'guerra' dimenticata,
silenziosa che ci impone un' attenzione, che chiede non
violenza, che chiede giustizia, che chiede dignita', che chiede
pace. La riflessione - ha aggiunto - deve calarsi nella
concretezza''.
Secondo don Luigi Ciotti, ''c' e' una parola che non puo'
essere dimenticata, che deve essere scritta a lettere cubitali
in parlamento come nelle chiese, nelle amministrazioni come
nelle scuole, e anche nelle nostre coscienze, perche' siamo
chiamati tutti a metterci in gioco, e questa parola e'
'continuita'''.
Infatti - ha spiegato - ''a volte si fa tutto e il contrario
di tutto e poi altro subentra, altro cattura. A volte si
rincorrono momenti di emozioni e a volte anche di mode e invece
il tema della pace, della dignita' umana, dei diritti, e' un
problema che ha bisogno dell' attenzione, della continuita' di
tutti''.
Secondo don Ciotti, in tema di pace non bisogna dimenticare
tre elementi: la ricaduta che ha nella dimensione che vivono i
bambini (''e questo impone un' attenzione nell' uso delle parole
e delle immagini''), poi il ruolo dell' informazione (''che deve
essere trasparente e di grande contenuto''), e l' illegalita',
che e' ''nemica della pace''.
Il presidente di ''Libera'' ha partecipato stamani, ad
Assisi, ad una tavola rotonda sul tema ''La pace interroga la
democrazia'', a conclusione di un seminario organizzato dalla
Tavola della pace a un anno esatto dalla grande manifestazione
contro la guerra che si svolse nella stessa citta' di San
Francesco.(ANSA).
PE
15-FEB-04
13:52
22
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
INFORMAZIONE: DON CIOTTI, C' E' CONFUSIONE E STRUMENTALITA'
(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 15 FEB - ''La mancanza di
comunicazione e di corretta informazione vuol dire meno
democrazia'' secondo il presidente di ''Libera'', don Luigi
Ciotti, il quale ha osservato che in questo settore ci sono
''molta confusione, molta strumentalita', molta
contrapposizione''.
A margine di un convegno organizzato dalla Tavola della pace
sul tema ''La pace interroga la democrazia'', stamani ad Assisi
don Ciotti ha osservato che il ruolo dell' informazione e' uno
degli elementi da non dimenticare quando si parla di pace, cosi'
come la ricaduta che questi temi hanno sulla dimensione che
vivono i bambini, e il mantenimento della legalita'.
''Oggi - ha osservato don Ciotti - bisogna piu' che mai non
dimenticarci che non si costruisce giustizia senza ricerca della
verita'. Ci deve essere un' informazione trasparente, di grande
contenuto, di verita', di pluralismo, perche' e' fondamentale
creare la coscienza del senso della giustizia che e' nelle
persone. Ma perche' ci sia una coscienza della giustizia nelle
persone e' importante informare ed essere informati''.
Secondo don Ciotti, oggi questo aspetto ''e' insufficiente,
c' e' molta confusione, c' e' molta strumentalita', c' e' molta
contrapposizione, e questo non aiuta''.
''Ma la mancanza di comunicazione e di corretta informazione
- ha ribadito - vuol dire meno democrazia e quindi il ruolo
dell' informazione nel nostro Paese ma anche nella mondialita'
e' un altro dei grandi nodi che non puo' essere messo nel
cassetto''. (ANSA).
PE
15-FEB-04
16:00
23
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: RIZZO A FASSINO, CHI VUOLE LA PACE DEVE VOTARE NO
(ANSA) - ROMA, 16 FEB - Il presidente dei deputati del Pdci,
Marco Rizzo critica le posizioni espresse anche oggi da Piero
Fassino, segretario dei Ds, in merito al decreto che proroga la
missione italiana in Iraq.
''Qual e' - chiede Rizzo - la novita' sull'Iraq per cui il
listone non dovrebbe votare contro o addirittura a favore? E'
singolare - prosegue Rizzo - che il segretario dei Ds Fassino
prima critichi la missione poi apra un varco attraverso cui dare
il via libera al suo proseguimento''. Rizzo paventa quindi che
le posizioni di Fassino rappresentino ''solo l'inizio dell'
egemonia dei moderati nella lista unica e l'inizio del
dissolvimento di quel che resta della sinistra''.
''Nell'assemblea dei parlamentari per la pace - conclude il
rappresentante del Pdci - chiederemo a tutti i sinceri
democratici un impegno concreto contro la guerra, cosi' come
chiesto anche dall'appello lanciato da don Ciotti, padre
Zanotelli e Gino Strada''. (ANSA).
COM-GRZ
16-FEB-04
14:55
24
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: NASCE COMITATO FERMIAMO LA GUERRA, IN PIAZZA IL 20 MARZO
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Per il ritiro delle truppe militari
in Iraq, e' nato il ''Comitato fermiamo la guerra''. Primo
appuntamento, una manifestazione nazionale a Roma il 20 marzo,
ad un anno esatto dall'inizio della guerra.
Finora hanno aderito al comitato organizzatore, fra gli
altri, l'Arci, gli Obiettori nonviolenti, i Beati costruttori di
pace, la Cgil, la Federazione dei Verdi, Legambiente, Manitese,
Giovani Comunisti, Ics, Gruppo Abele, Prc, Rete Lilliput, Rete
ebrei contro l'occupazione, Tavola della pace, Unione degli
studenti, Sinistra giovanile.
Un comunicato del Comitato precisa che ''rispondendo all'
appello dei pacifisti americani, fatto proprio dal Forum di
Bombay, per fare del 20 marzo prossimo þ ad un anno
dall'invasione dell'Iraq þ una giornata di mobilitazione
mondiale per il ritiro delle truppe d'occupazione, contro la
guerra e per la pace in Medio Oriente, anche in Italia si e'
cominciato a lavorare all'organizzazione di questa giornata.
Si e' quindi costituito il comitato organizzatore nazionale
che raccoglie le tante sigle che diedero vita al grande 15
febbraio di un anno fa e che come allora si chiamera' 'Comitato
fermiamo la guerra'. Il Comitato ha deciso di promuovere il 20
marzo una manifestazione nazionale a Roma che partira' alle 14
da Piazza della Repubblica per concludersi a Piazza San
Giovanni.
La giornata sara' preparata da tre carovane della pace che
partiranno il 28 febbraio þ due dal Nord e una dal Sud þ che
attraversando l'Italia raggiungeranno Roma confluendo nel
corteo. Negli stessi giorni quattro carovane, con partecipanti
italiani ed europei, raggiungeranno Iran, Iraq,
Turchia/Kurdistan, Palestina/Israele. (ANSA).
MAS
18-FEB-04
15:03
25
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: PACIFISTI DAVANTI SENATO, NO A RIFINANZIAMENTO MISSIONE
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Pacifisti coperti da un lenzuolo
bianco, per sferzare ''l' opposizione fantasma contro il Governo
di guerra'', e una copia gigante dell' appello firmato da don
Luigi Ciotti, Gino Strada e padre Alex Zanotelli contro la
missione in Iraq. Cosi' gli attivisti del Movimento mondiale per
la pace si sono radunati a Roma nel pomeriggio di fronte al
Senato, dove sono in corso le votazioni sul decreto che prevede
il rifinanziamento della missione italiana.
Mentre gli altoparlanti sistemati su un furgone diffondono la
diretta radio dei lavori di palazzo Madama, in corsia Agonale
sventolano le bandiere della pace insieme a quelle dei Comunisti
italiani, dei Verdi e dei Cobas, presenti con il segretario
nazionale Piero Bernocchi. Tra la gente tanti cartelli con la
scritta ''senatore vota no'' e lo striscione ''donne in nero
contro la guerra''.
Il Movimento, si legge sui volantini distribuiti ai passanti,
chiede ''che l' Onu garantisca al popolo iracheno la
possibilita' di costruire liberamente e autonomamente il proprio
futuro, senza la presenza sotto qualsiasi forma delle truppe
occupanti alleate''.(ANSA).
YJ0-GB
18-FEB-04
18:46
26
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: DOMANI A ROMA MANIFESTAZIONE CONTRO PDL FINI
(ANSA) - ROMA, 20 FEB - ''Giusto o sbagliato non puo' essere
reato''. Dietro questo slogan sfilera', domani, a Roma, il
popolo del No alla proposta di legge Fini sulle droghe, un
cartello di forze politiche e sociali, dalla Cgil ai Ds, da
Rifondazione all'Arci, che torna in piazza contro il progetto di
legge, approvato dal governo ma non ancora approdato in Aula.
I promotori del corteo, che da piazzale Ostiense arrivera'
fino alla Bocca della verita', assicurano che ''l'iniziativa non
ha carattere antiproibizionista in senso stretto poiche'
l'obiettivo della depenalizzazione del consumo e' condiviso da
forze politiche, sociali e da operatori non tradizionalmente
legati all'area impegnata per la legalizzazione delle droghe''.
In piazza scenderanno Cgil, Arci, Ds, Rifondazione comunista,
Verdi, Comunisti Italiani, Sinistra giovanile, i giovani
comunisti e i giovani Verdi insieme ai centri sociali e alle
reti antiproibizioniste. Un universo di sigle che si mescolera'
agli operatori del settore, come Antigone e Lila, e a religiosi,
da anni in prima fila per il recupero dei tossicodipendenti, tra
i quali Don Ciotti del gruppo Abele e Don Andrea Gallo della
Comunita' di San Benedetto al Porto di Genova.
Tutti uniti con un appello nel quale si sostiene che
''l'azione di contrasto verso la proposta Fini impone la
mobilitazione dei piu' ampi settori della societa' civile, degli
operatori e dei consumatori di sostanze''. Anche perche',
sostengono i promotori della manifestazione, il progetto di
legge governativo ''punta a marginalizzare ancora di piu' il
lavoro dei Sert, delle unita' di strada e le strutture del
privato sociale, impegnate nella terapia, nella riduzione del
danno e nella prevenzione''.(ANSA).
FEL
20-FEB-04
18:04
27
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: RETE LILLIPUT, RIPARTE CAMPAGNA PER IL NO A MISSIONE
(ANSA) - ROMA, 21 FEB - In vista del voto alla Camera della
missione italiana in Iraq, Rete Lilliput rilancia la campagna
via mail (http://www.retelilliput.org/votodipace.asp) a sostegno
del no.
Rete Lilluput, promotrice fra l'altro della Campagna bandiere
di pace, critica la posizione dei senatori che hanno votato a
favore del rifinanziamento della missione. ''Il popolo delle
bandiere - riferisce un comunicato - prende atto che oltre al
centrodestra anche molti senatori dell' opposizione hanno votato
a favore del rifinanziamento della missione militare italiana in
Iraq''.
'' I parlamentari che non hanno votato no non dovranno mai
piu' contare sul voto di chi si sente tradito sui temi decisivi
della Pace, della fedelta' alla costituzione, dei diritti umani,
del diritto internazionale'' - scrivono fra l'altro Luigi
Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli in una nota in merito al
voto in Senato.
''Siamo contrari - prosegue Rete Lilliput - alla politica
estera e militare che si accoda a quella degli Stati Uniti. Se
guardiamo alla 'pace armata' portata in Afghanistan dalla
coalizione guidata dagli Usa, questa non ha sconfitto la
struttura di Al Qaeda, non ne ha isolato i capi o indebolito
l'azione, mentre ha consegnato il paese alla spartizione fra i
signori della guerra delle varie etnie. Fra l'altro, l'
Afghanistan produce ed esporta ora molto piu' oppio di quanto
non facesse sotto i Talebani. E' per questo che non si puo'
usare il rifinanziamento delle 10 missioni di pace come
giustificazione del 'non voto' a una missione militare di
occupazione in Iraq che e' tutt'altro che un invio di forze di
garanzia internazionale a tutela dalle violenze sotto l'egida
delle Nazioni Unite''.
Sono comunque da registrare positivamente i 42 voti contrari
alla partecipazione delle truppe italiane alla guerra all'Iraq e
all'occupazione di quel paese, ''voti che rilanciano il
significato della grande manifestazione prevista per il 20 marzo
a sostegno delle richieste dei movimenti dei pacifisti
americani. Nei giorni precedenti il voto sono partite quasi
8.000 e-mail di pressione verso i parlamentari grazie a un
sistema valanga di e-mail, promosso dal Comitato Fermiamo la
Guerra. Rilanciamo quindi la spedizione di e-mail anche per il
prossimo voto alla Camera speranzosi di registrare una
condivisione convinta e non opportunistica dei valori del popolo
della pace''. (ANSA).
COM-MAS
21-FEB-04
16:34
28
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ:GINO STRADA, CHIUNQUE PUO' PARTECIPARE A MANIFESTAZIONE
ESCLUSIONI SONO CONTRARIE A SPIRITO MOVIMENTO PACE
(ANSA) - ROMA, 24 FEB - ''Chiunque puo' partecipare ad una
manifestazione, poiche' nulla di simile a liste di proscrizione
e' accettabile. Tali esclusioni sono contrarie allo spirito del
Movimento per la Pace''. Lo afferma Gino Strada, in una nota
diffusa da Emergency, facendo riferimento alla manifestazione
pacifista del 20 marzo.
Strada, che si trova attualmente in Iraq, ha voluto fornire
una ''puntualizzazione rispetto a confusioni e approssimazioni
delle quali - scrive - ho motivo di rammaricarmi''.
''Con Alex Zanotelli e Luigi Ciotti - ricorda il fondatore
di Emergency - ho firmato un appello. In esso si diceva che: 1)
intendiamo il Movimento per la Pace come l'insieme di chi non
ipotizza, in alcun caso, la liceita' e la fecondita' del ricorso
alla guerra per risolvere problemi e difficolta' tra gli uomini
e gli Stati; 2) la partecipazione italiana a una aggressione e a
un'occupazione militari violano la Costituzione e il diritto
internazionale; 3) di conseguenza, chi opera e manifesta in
favore della pace dovrebbe opporsi senza equivoci a questa
aggressione e a questa occupazione militare; 4) il tema e' di
tale rilevanza da costituire un criterio decisivo
nell'affidamento di un mandato elettorale; 5) alla
manifestazione del 20 marzo dovrebbero esprimersi questi
pensieri, queste intenzioni e queste volonta'''.
Gino Strada oggi ribadisce quelle convinzioni, aggiungendo
che ''in quell'appello non si diceva chi sia autorizzato a
partecipare a una manifestazione, ne' chi dovesse esservi
escluso, ne' se qualcuno abbia titolo ad escludere qualcuno''.
''Anche queste - aggiunge - sono mie convinzioni, che per
parte mia ribadisco. E cioe', che chiunque puo' partecipare a
una manifestazione; che pretese di esclusione sono
incomprensibili; che nulla di simile a 'liste di proscrizione'
e' accettabile; che tali esclusioni, pur se enunciate come mero
espediente retorico, sono contrarie allo spirito del Movimento
per la Pace; che possono infine derivarne, anche contro le
intenzioni di chi le enuncia, comportamenti ancor piu'
incompatibili con il Movimento per la Pace''.(ANSA).
SV
24-FEB-04
17:57
29
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TV: STRISCIA, UNA PAGINA PER PROTESTARE CONTRO CONDANNA
TRA LE FIRME BIAGI,FO, RENZO PIANO, VERONESI, DON CIOTTI
(ANSA) - ROMA, 24 FEB - La condanna e' di un mese fa, imposta
il 23 gennaio dalla quarta Corte d'Appello di Milano nei
confronti del creatore di 'Striscia la Notizia' Antonio Ricci,
per aver trasmesso un fuori onda Rai. Oggi la pubblica protesta
di Striscia, con una pagina a pagamento pubblicata da Repubblica
e Corriere della Sera, nella quale 26 protagonisti della
cultura, dello spettacolo, della societa' civile, tra cui Dario
Fo, Umberto Veronesi, Renzo Piano, firmano un appello ''per il
diritto di essere comunque informati''.
La pagina, chiusa dal logo di 'Striscia', si apre con una
scritta, ''Vogliono chiuderci gli occhi'', che campeggia in
bianco a grandi caratteri su una scena dell'Odissea, ripresa da
un celebre reperto archeologico, nella quale Ulisse, aiutato dai
compagni, acceca il gigante Polifemo.
Quindi l'appello: ''Vogliono togliere l'opportunita' di
guardare l'altra possibile realta'. E il diritto di essere
comunque informati. Preoccupati per la sentenza che condanna
'Striscia la Notizia' per aver diffuso immagini di un fatto
realmente accaduto:''. Seguono, in ordine alfabetico, le firme
di Enzo Biagi, Don Ciotti, Giuseppe Conte, Maria Giulia Crespi,
Cristiano De Andre', ElleKappa, Ernesto Ferrero, Dario Fo,
Giorgio Forattini, Ivano Fossati, Pietro Garinei, Dori Ghezzi,
Enrico Ghezzi, Beppe Grillo, Angelo Guglielmi, Gina Lagorio,
Loris Mazzetti, Nico Orengo, Gino Paoli, Renzo Piano, Fernanda
Pivano, Franca Rame, Vasco Rossi, Sergio Staino, Vauro, Umberto
Veronesi. A motivare la condanna nei confronti di Antonio Ricci,
(quattro mesi e cinque giorni di reclusione con i benefici di
legge, inflitti dal giudice di primo grado e confermati in
appello) l'accusa di ''rivelazioni al pubblico di comunicazioni
telematiche illecitamente intercettate'', per un fuori onda Rai
riguardante un dialogo tra gli scrittori Aldo Busi e Gianni
Vattimo. Quest'ultimo si era costituito parte civile con
l'avvocato Girolamo De Roda, mentre la Rai era rappresentata
dall'avvocato Mariano Rossetti. In sede di requisitoria il
sostituto procuratore generale Donatella Grieco aveva concluso
chiedendo l'assoluzione perche' il fatto non sussiste. Sulla
stessa linea il difensore, l'avvocato Guglielmo Gulotta.
Nel corso dell'udienza del 23 dicembre scorso Ricci aveva
svolto un dettagliato intervento, spiegando la regolarita' del
comportamento tenuto da 'Striscia la notizia'. In primo grado il
tribunale aveva considerato regolare l'intercettazione
televisiva del fuori onda, ma aveva definito illegittima la
successiva divulgazione dello stesso. Da qui la condanna che e'
stata confermata oggi anche sul piano delle statuizioni
civilistiche che prevedono il risarcimento del danno alle parti
civili. L'avvocato Gulotta valutera' ora l'eventualita' di ricorrere
alla Corte di Cassazione. (ANSA).
LB
24-FEB-04
13:06
30
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMORRA: LIBERA, BENE COMUNE NAPOLI PER CULTURA LEGALITA'
V.CAMORRA:A NAPOLI CENTRO VOLONTARIATO IN ALLOGGIO...DELLE 14.34
(ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - ''Complimenti e congratulazioni''
al sindaco di Napoli ed a tutta l'amministrazione comunale da
Libera, l'associazione presieduta da don Luigi Ciotti, per aver
dato ''corpo concreto, anche nella citta' di Napoli a quello
slogan che recitava 'La mafia restituisce il maltolto', con la
prima acquisizione e destinazione di beni confiscati alla
camorra''.
L'inaugurazione di un centro dell'assessorato per i servizi
sociali in un appartamento confiscato a Pupetta Maresca viene
salutata positivamente dai referenti campani di Libera, don
Tonino Palmese e Geppino Fiorenza, che ringraziano anche il
prefetto di Napoli, Renato Profili e le forze dell'ordine,
ricordando il prossimo appuntamento della ''Giornata per la
legalita''' in programma il 22 marzo.
''Costruire cultura della legalita', della partecipazione
democratica e della cittadinanza attiva, per battere la violenza
delle mafie e contemporaneamente sconfiggere omerta' ed
indifferenza - si sottolinea in una nota - e' la strada maestra
che devono seguire e che stanno seguendo le istituzioni, in un
forte impegno unitario e sinergico''.(ANSA).
COM-CRL/BOM
25-FEB-04
15:37
31
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAITRE: LA PACE, TEMA DI 'CHE TEMPO FA'
(ANSA) - ROMA, 27 FEB - La pace puo' essere motivo di
riflessioni divergenti tra cattolici e pacifisti? Se ne parla a
'Che tempo fa', in onda domani alle 20:10, su Raitre.
A discuterne, saranno Ferruccio De Bortoli, amministratore
RCS libri, Don Ciotti, fondatore e Presidente del Gruppo Abele,
e Maurizio Scelli, commissario straordinario della Croce Rossa
Italiana.
Per la rubrica 'Il bello e il brutto', si parlera' con
l'architetto e fautore del 'radical designer', Ettore
Sottsass.(ANSA).
XB1-GIA
27-FEB-04
17:08
32
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ANTIMAFIA: A CENA CON I PRODOTTI DELLE TERRE DEI BOSS
DON CIOTTI, LEGALITA' AFFLITTA DA PIAGHE
(ANSA) - PALERMO, 28 FEB - A cena con i prodotti delle terre
confiscate ai boss mafiosi. La manifestazione, organizzata da
Libera, ed e' stata chiamata ''I Sapori della Legalita''', e si
e' svolta ieri sera a Roma.
Agli ospiti e' stato offerto un menu' con i prodotti
provenienti dai terreni confiscati ai mafiosi ed assegnati a
cooperative di giovani lavoratori, grazie all' attuazione della
legge 109/96. Vino, farina, olio, pasta, melanzane, miele: sono
solo alcuni dei prodotti riuniti sotto il marchio Libera Terra,
che garantisce qualita' nella legalita'.
Tra gli ospiti intervenuti l' ex Presidente della Repubblica
Oscar Luigi Scalfaro, i giornalisti Furio Colombo, direttore de
L' Unita', Mauro Mazza, direttore del Tg2, Gianni Mina' e
diversi giornalisti della stampa estera, il Procuratore Generale
di Torino Gian Carlo Caselli, gli onorevoli Giuseppe Lumia, ex
presidente della commissione antimafia e Giovanni Russo Spena,
ed il Presidente onorario del FAI Tano Grasso.
Stamane si sono aperti all' Auditorium Tim di Roma, i lavori
della IX Assemblea Nazionale di Libera, associazioni, nomi e
numeri contro le mafie. Si trattato di un' occasione utile per
fare il punto sulla programmazione dei settori nazionali di
Libera: Libera Scuola, Libera Sport, Ufficio Beni Confiscati,
Libera Terra e Libera Internazionale.
Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, ha parlato
della situazione della legalita' del Paese: ''Legalita' che e'
afflitta - afferma Ciotti - da vere e proprie piaghe che
riguardano sia l' orizzonte culturale che il mondo politico''.
''L' orizzonte culturale - ricorda il presidente di Libera e' dominato dal culto della personalita', fatto di furbizie,
tornaconti e favori: gli stessi che compongono la cultura
mafiosa''.
Ciotti aggiunge che ''le colpe si ritrovano anche nella
politica, che invece di stare dalla parte di chi soffre, si
dimostra con le sue leggi 'forte con i deboli e debole con i
forti'''.
Libera denuncia una ''carenza educativa''; ad essa l'
associazione di associazioni creata nel 1995 oppone impegni
forti e precisi, come la lotta al doping (sono ormai 400.000 gli
sportivi italiani, professionisti e non, che quotidianamente
assumono sostanze proibite secondo l' associazione di Don
Ciotti), la lotta al traffico delle droghe, ''l' unico mercato
che non ha subito flessioni in questi ultimi anni'', e l'
educazione, attraverso il settore Libera Scuola.
Una delle prime occasioni per affrontare la dimensione
educativa sara' la Giornata della Memoria e dell' Impegno in
ricordo delle vittime delle mafie, l' iniziativa che Libera
33
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
organizza ogni anno nel primo giorno di primavera: quest' anno
l' appuntamento e' per il 22 marzo a Gela (Caltanissetta),
''realta' dalle mille contraddizioni che sta cercando negli
ultimi tempi di risollevarsi lungo il cammino della legalita'''.
Don Luigi Ciotti ha chiuso il suo discorso toccando il tema
della pace, per chiedere il ritiro delle truppe italiane dall'
Iraq e ricreare le condizioni per una legalita' internazionale,
messa a dura prova in questi ultimi anni.
I lavori dell' assemblea nazionale di Libera si concluderanno
domani.(ANSA).
ABB
28-FEB-04
18:14
34
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SCUOLA: UDS A MORATTI, VENGA AL NOSTRO CONGRESSO
E SI CONFRONTI CON NOI
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Letizia Moratti ha gia' detto 'no',
ma l'Unione degli studenti rinnova l'invito al ministro a
partecipare al Vø congresso nazionale dell'associazione che si
terra' a Trevi (Pg) il prossimo week end.
Nel corso della tre giorni (che coinvolgera' circa 400
studenti provenienti da tutta Italia e alcune rappresentanze
europee), interverranno anche - informa l' Uds in una nota personalita' del mondo della politica e della societa', tra cui
Guglielmo Epifani e Don Luigi Ciotti. ''Sara' assente, invece aggiunge l'Unione - il Ministro Moratti che ha declinato ancora
una volta l'invito a partecipare alle iniziative promosse dalla
nostra associazione, a dimostrazione evidente che rifiuta il
confronto e partecipa esclusivamente alle iniziative
studentesche che le riservano solo plausi e poche domande. Noi
non crediamo nell'idea che si possa cambiare la scuola senza il
coinvolgimento e il confronto con chi la scuola la vive
quotidianamente. Per questo rinnoviamo il nostro invito al
ministro: venga al nostro congresso, venga ad ascoltare le
nostre considerazioni, venga a confrontarsi con noi''.(ANSA).
CLL
08-MAR-04
18:44
35
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA:CASELLI E CIOTTI, ITALIA RATIFICHI CONVENZIONE ONU
(ANSA) - TORINO, 11 MAR - L' Italia deve ratificare al piu'
presto la Convenzione dell' Onu sulla criminalita' organizzata,
firmata nel dicembre del 2000 a Palermo, perche' ''e' uno
strumento davvero importante e decisivo per creare finalmente
una piattaforma comune con gli altri Paesi per dare una risposta
articolata e concordata a questi fenomeni''. E' quanto ha
sottolineato oggi a Torino Giancarlo Caselli, procuratore
generale del capoluogo piemontese.
Il magistrato lo ha detto a margine dell' incontro
organizzato dal Gruppo Abele e dalla Regione Piemonte sul
traffico di esseri umani e la prostituzione tra la Nigeria e l'
Italia. ''Il nostro Paese - ha precisato Caselli - ha
organizzato la firma della convenzione a Palermo ed e' stato un
riconoscimento di capacita' antimafia dell' Italia. E' uscito un
documento estremamente significativo per la creazione finalmente
di un linguaggio comune fra i vari Stati, ma l' Italia non lo ha
ancora ratificato. E' una cosa che francamente non si spiega''.
Anche Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, ha
auspicato una ratifica della Convenzione in tempi molto veloci
perche' ''ha aspetti innovativi molto forti e coraggiosi''. ''La
coerenza dell' impegno strategico internazionale - ha aggiunto ha bisogno anche di una continuita' di interventi e soprattutto
di una coerenza politica e di tempi rapidi''.(ANSA).
DAM
11-MAR-04
14:01
36
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: LUCA' A STRADA, CON L'INSULTO SI FA GIOCO DELLA DESTRA
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - ''L'essere definiti 'delinquenti
politici' mi sembra offesa gratuita e non opportuna. Un insulto,
come sempre succede nel linguaggio violento, che non offende
solo chi lo riceve, ma anche chi lo formula. Possiamo ri-partire
da questo 'errore' per provare a costruire una 'parola' meno
offensiva e piu' costruttiva di pace, gia' a partire dalla
manifestazione del 20 marzo? I tempi lo esigono ed e', ne sono
certo, nostra precisa responsabilita' non sottrarci ad un simile
impegno per non disorientare chi e' sempre meno capace di
comprendere tante, troppe polemiche e divisioni'': si conclude
cosi' un lettera di Mimmo Luca' della Segreteria nazionale dei
Ds inviata a Luigi Ciotti, Alex Zanotelli e Gino Strada
pubblicata oggi su L'Unita' in cui replica alle affermazioni
rilasciate nei giorni scorsi dal fondatore di 'Emergency'.
''Non voglio mettere in discussione - scrive ancora Luca' possibilita' di letture diverse della situazione e nemmeno quel
necessario e legittimo pluralismo che rende vera e autentica la
democrazia. Mi domando, piu' semplicemente, a chi giova un
simile scivolare nell'insulto e nella criminalizzazione
dell'interlocutore dissidente. Resto convinto che la cultura
della pace chiede di essere costruita insieme. Non puo' essere
posseduta solo da qualcuno, incaricato di emettere pagelle di
autenticita' e di coerenza al comportamento e alle scelte degli
altri''.
''Se l'obiettivo della destra e' dividerci, ho l'impressione
- conclude Luca', ribadendo il no dei Ds alla guerra preventiva
e alla missione in Iraq - che con questo modo di rilasciare
interviste e di ridurre il dibattito pubblico a schermaglie
giornalistiche si faccia il loro gioco. Con troppa
superficialita'''. (ANSA).
PH
12-MAR-04
12:30
37
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SCUOLA: EPIFANI A CONGRESSO UDS, STUDENTI PROTAGONISTI PACE
DON CIOTTI, SI FANNO LEGGI FORTI CON DEBOLI E DEBOLI CON FORTI
(ANSA) - TREVI (PERUGIA), 13 MAR - ''Gli studenti sono stati
i protagonisti di due dei piu' importanti movimenti di questi
ultimi tempi, quello per la pace e quello per una scuola
migliore'': lo ha affermato il segretario generale della Cgil,
Guglielmo Epifani, intervenendo oggi a Trevi al quinto congresso
nazionale dell' Unione degli studenti, che si concludera'
domani.
E' intervenuto anche don Luigi Ciotti, presidente dell'
associazione ''Libera contro le mafie''. Secondo il sacerdote,
''un mondo all' altezza dei nostri sogni e' possibile solo se
impariamo ad usare una vocale: la e, la e come congiunzione''.
Secondo don Ciotti, ''l' indifferenza e la rassegnazione sono i
grandi mali di questa societa', una societa' che emana leggi
forti con i deboli e deboli con i forti. Gli studenti sono
testimoni attivi di quel 'Basta alle ingiustizie, alle mafie,
alla negazione dei diritti' che e' la base per costruire un
mondo di pace''.
Domani il congresso eleggera' il nuovo esecutivo ed il nuovo
coordinatore nazionale dell' Uds.
(ANSA).
COM-KTM/AM
13-MAR-04
17:19
38
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: CASELLI, CHI PARLA DI TOGHE ROSSE INVENTA PROBLEMA
(ANSA) - PRATO, 15 MAR - ''Parlare di toghe rosse serve,
inventandosi un problema che non c'e', a parlare d'altro,
rispetto all'effettivita' dei problemi''. Lo ha detto il
magistrato Giancarlo Caselli, a margine di un incontro con 300
studenti delle scuole pratesi, promosso dalla provincia e dal
gruppo Abele.
Con questa iniziativa, a cui ha preso parte anche il
giornalista Gianni Mina', si e' concluso il progetto
''Macrame''', volto a promuovere la cultura della legalita' e
dei dritti.
''Toghe rosse significa solo l'uso propagandistico e fasullo
di questo argomento - ha continuato Caselli -.Chi nel nostro
paese, facendo il suo dovere, urta determinati interessi viene
aggredito e offeso. E intanto non si parla dei veri problemi che
sono le rapine, le corruzioni, le toghe sporche''. ''La
giustizia non funziona - ha aggiunto il magistrato - perche'
non la si vuole molte volte far funzionare. Una giustizia che
nel momento in cui cerca di essere uguale per tutti, da'
fastidio a chi non vuole essere uguale agli altri''.
Durante l'incontro, che si e' svolto nel teatro Metastasio,
gli studenti hanno discusso di informazione, di giustizia, di
mafia e di televisione. Proprio a questo proposito il
giornalista Gianni Mina' ha dichiarato che ''bisogna
confrontarsi con le cose e far scattare la propria capacita' di
lettura, reagendo pure ai messaggi nefasti che possono essere
veicolati anche tramite la tv. Se non si conoscesse quel
messaggio nefasto che arriva talvolta non si capirebbe la
societa' che ci circonda e che tante volte ne e' figlia''.
(ANSA).
Y0G-GRO
15-MAR-04
18:41
39
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MINGHELLA: SENTENZA, SU LUI CONTROLLI LEGGERI E SUPERFICIALI
(ANSA) - TORINO, 16 MAR - Il serial killer di prostitute
Maurizio Minghella, condannato all' ergastolo a Genova nel 1981
per l' omicidio di quattro donne, riusci' a commettere ''una
serie impressionante di crimini'' negli anni '90, quando si
trovo' a Torino in semiliberta', grazie alla ''leggerezza e
superficialita''' di chi avrebbe dovuto controllarlo: la polizia
e una ditta di lavori socialmente utili.
E' un passaggio delle motivazioni della sentenza con la quale
la Corte d' Assise subalpina, il 4 aprile 2003, ha condannato
Minghella (autore, tra l' altro, di un clamoroso tentativo di
evasione nel gennaio del 2003) a due ergastoli per 34 capi di
imputazione, tra cui tre omicidi e una catena di rapine e
violenze sessuali (la somma algebrica delle pene supera i 191
anni di carcere complessivi) a donne italiane e straniere.
Minghella, genovese, ottenne la semiliberta' nel 1995 e fu
affidato alla cooperativa torinese ''Piero e Gianni'', legata al
Gruppo Abele, che si occupava di arredo urbano e attrezzi in
legno per parchi gioco. Spostandosi in scooter, nelle ore libere
(doveva rientrare in carcere alle 22) raggiungeva la periferia
della citta' e aggrediva le prostitute. Affrontando in
particolare uno dei delitti attribuiti a Minghella, quello della
romena Tina Motoc (avvenuto il 7 marzo 2001), i giudici hanno
criticato duramente i ''controllori''. Il genovese, quel giorno,
disse di sentirsi poco bene e si assento' dal lavoro per l'
intero pomeriggio.
''La leggerezza e superficialita' delle condotte - si legge
nella sentenza - poste in essere nella circostanza dai
responsabili della cooperativa e, sul piano diverso, dagli
appartenenti alla Polizia di Stato incaricati del controllo sul
semilibero, vanno doverosamente segnalate perche' anche grazie a
condotte di questo tipo, certamente tenute senza la
consapevolezza di cio' che poteva conseguirne, Minghella venne a
trovarsi nella condizione di commettere una serie impressionante
di crimini, culminati nell' omicidio della Motoc, senza che i
limiti e i controlli sulla sua condotta di semilibero, gia'
condannato all' ergastolo per gli omicidi di Genova,
costituissero seria remora o deterrente''. I giudici escludono
che ci siano gli estremi per il reato di favoreggiamento. Pero',
concludono, ''resta l' amara constatazione che neppure nei
confronti di un soggetto ritenuto colpevole in via definitiva di
una pluralita' di omicidi volontari siano state apprestate dall'
apparato preposto alla esecuzione e vigilanza alla detenzione
piena, quelle attenzioni e cautele, fatte anche di scrupolosa
osservanza della normativa, che avrebbero quanto meno reso piu'
arduo e rischioso il ripetersi di analoghe condotte illecite''. (ANSA).
BRL
16-MAR-04
18:28
40
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RIFONDATA A GELA ASSOCIAZIONE ANTIRACKET E ANTIUSURA
(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 17 MAR - E' stata rifondata a
Gela l'associazione antiusura e antiracket. E' stato fatto
nell'ambito delle iniziative organizzate da Libera, presieduta
da don Luigi Ciotti che quest'anno celebra nella cittadina
siciliana la nona giornata della memoria.
Il ritorno dell'associazione che ha come obiettivo quello di
combattere le richieste di pizzo e gli strozzini, e' a 12 anni
dal fallimento di quella nata dopo l'omicidio di Gaetano
Giordano, un commerciante che non volle piegarsi al racket.
Libera, Arci Sicilia e la fondazione Cesar hanno gettato le
basi per un patto territoriale di legalita' democratica
fissando dei parametri sulla qualita' sociale della vita che
enti pubblici, gruppi, associazioni si impegnano a rispettare.
Sono cinquemila le presenze dalla Sicilia e circa 700
dall'Italia prevista da Libera per la nona giornata nazionale
della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle
mafie che quest'anno si celebrera' lunedi'.
''Considerata uno dei simboli delle contraddizioni e delle
potenzialita' del Mezzogiorno - dice don Luigi Ciotti,
presidente di Libera - Gela costituisce una realta' complessa,
in cui si riflettono le luci e le ombre di un progetto di
sviluppo che e' rimasto incompleto perche' non ha considerato
l'importanza di investire anche sulla dimensione sociale,
culturale, politica ed istituzionale di questa comunita'''.
Nella quinta citta' della Sicilia, nota per il degrado del
territorio, la diffusione delle illegalita', il radicamento del
fenomeno mafioso, Libera ha voluto creare un momento di forte
riflessione ''non solo per la comunita' locale ma anche per chi
queste comunita' governa''.
Una scelta, quella fatta da Libera, che avviene in un momento
in cui Gela sta vivendo una fase nuova, in cui si coglie tra la
gente il desiderio di riscatto.
Dallo scorso 2 marzo, giorno in cui sono iniziate le
manifestazioni che porteranno alla celebrazione finale della
nona giornata della memoria e dell'impegno, Gela sta vivendo
momenti intensi in cui si e' esaltato il protagonismo della
parte sana della citta', dei giovani, delle scuole, del mondo
dell'associazionismo e del volontariato, dei quartieri.
Incontri sportivi, mostre, dibattiti hanno visto scendere in
campo a testimoniare la voglia di legalita' migliaia di
cittadini. Centinaia di iniziative si sono svolte in questi venti giorni
a Gela alla presenza di esponenti nazionali di Libera, Arci,
Avviso Pubblico, magistrati, sindacalisti e artisti. E' stato
deciso un gemellaggio tra Gela e Savignano sul Panaro che si
terra' a luglio mentre a Roma sara' siglato un protocollo di
legalita' con i sindacati. In calendario per i prossimi giorni altre iniziative
importanti. Sabato 20 marzo alle 15.30 al parco provinciale di
Montelungo si svolge il Campus dell'Agesci con la presenza di centinaia di giovani.(ANSA).
ABB
17-MAR-04
18:27
41
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ANTIMAFIA: GELA, DA DOMANI SI CELEBRA GIORNATA DELLA MEMORIA
RITA BORSELLINO E GIANCARLO CASELLI PER RICORDARE VITTIME COSCHE
(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 18 MAR - Rita Borsellino,
Giovanni Impastato, Gian Carlo Caselli e Rosa Russo Iervolino
saranno a Gela da domani al 22 marzo, per partecipare alla
''Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime
delle mafie'', un'iniziativa delle associazioni 'Libera' e
'Avviso Pubblico'. La manifestazione, giunta quest'anno alla IX edizione, avra'
un tema significativo: ''No lavoro nero, Si' lavoro vero.
Dignita' per la persona, qualita' per lo sviluppo''.
La Giornata della memoria e dell'impegno rappresenta il
momento conclusivo di un ciclo di iniziative socio-culturali che
hanno visto Gela protagonista per tutto il mese di marzo.
Parte, dunque, un programma fitto di appuntamenti tra cui
spicca l'incontro-dibattito organizzato per domani alle 9 presso
la scuola media Romagnoli, sul tema ''Vivere la legalita''' con
Rita Borsellino, vicepresidente di Libera; seguito alle 9.30 nel
Palazzo Ducale da un convegno dal titolo: ''Un anno tra diritti
e legalita''' con il segretario nazionale della Cgil, Giuseppe
Casadio. Le iniziative proseguono sabato alle 16.30 nella Sala
Multiuso di Macchitella, con Giancarlo Caselli, procuratore
generale della Repubblica, relatore del convegno: ''La mafia si
riprende il maltolto - Il valore dell'uso sociale dei beni
confiscati''. Domenica alle 11.30 presso l' Aula consiliare si terra' l'
incontro tra le ''Municipalita' Mediterranee'' al quale
interverranno, tra gli altri, Rosa Russo Iervolino, sindaco di
Napoli, il sindaco di Mostar Nord, Salko Bubale, e Giuseppe
Lumia, componente della Commissione Parlamentare Antimafia.
Durante il convegno sara' ufficializzato un gemellaggio tra Gela
e Savignano sul Panaro che sara' formalizzato il prossimo
luglio. Lunedi' 22 marzo, infine, alle 9 in Piazza Umberto I,
''Lettura dei nomi delle vittime di mafia''.
Durante il weekend conclusivo della manifestazione,
l'associazione 'Libera' presentera', insieme a Cgil, Cisl e Uil,
un documento programmatico dal titolo: ''Le illegalita' nel
mondo del lavoro e il ruolo della criminalita' organizzata'' in
cui si denunciano le infiltrazioni criminali nel mondo economico
e del lavoro e si propongono le iniziative politiche,
legislative e sociali per tutelare i diritti dei lavoratori.
Parteciperanno alla pubblica sottoscrizione Savino Pezzotta,
segretario nazionale Cisl e i rappresentanti degli altri
sindacati per sottolineare e ribadire l'importanza del documento
e la presa di posizione del mondo istituzionale riguardo
all'argomento. ''La scelta di Gela - spiega don Luigi Ciotti, presidente di
'Libera' - deriva dal fatto che la citta' rappresenta una
realta' complessa, nella quale il progetto di sviluppo e'
rimasto incompleto, avendo privilegiato soltanto gli aspetti
economici e tecnici del processo di industrializzazione a
discapito di cio' che riguarda la dimensione sociale e culturale della comunita'''. (ANSA).
COM-RIZ/GIU
18-MAR-04
21:02
42
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMORRA: IN 5.000 A MARCIA IN RICORDO DI DON GIUSEPPE DIANA
13 ORE PREGHIERE PER DIECI ANNI MORTE PRETE UCCISO DA MALAVITA
(ANSA) - CASERTA, 19 MAR - Dalle sette di ieri sera in chiesa
a pregare e a cantare, fino alle 8 di questa mattina, l'ora
dell'agguato di dieci anni fa e poi, tutti in strada a Casal di
Principe, per la marcia che aveva per slogan: ''Uomini e donne
in cammino, tra memorie e speranze''. Cosi' alcune migliaia di
persone, almeno cinquemila, hanno ricordato a dieci anni dalla
sua morte, don Giuseppe Diana, il prete anticamorra, parroco
della chiesa di San Nicola di Casal di Principe ucciso mentre si
apprestava ad indossare i paramenti sacri prima della messa.
In chiesa, la stessa nella quale don Diana opero' per anni a
favore della comunita' locale e contro le organizzazioni
malavitose, tanti giovani appartenenti non solo ad associazioni
cattoliche dell'area di Aversa ma anche di altre diocesi della
Campania. Alla veglia della notte scorsa hanno partecipato, tra
gli altri, don Luigi Ciotti, presidente nazionale di ''Libera'',
e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, direttore della
rivista 'Nigrizia'.
Dopo la veglia si e' svolta la marcia, che si e' snodata per
le principali vie di Casal di Principe. In 5.000 hanno sfilato
con in testa sindaci ed amministratori di numerosi comuni
dell'Agro aversano, il vescovo di Aversa, Mario Milano, don
Ciotti, i sacerdoti di Aversa, giovani e sacerdoti della
comunita' siciliana di don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso per
il suo impegno contro la mafia, hanno sfilato per le vie
cittadine e hanno raggiunto il cimitero dove monsignor Milano ha
officiato la Santa Messa. All'omelia canti e lettura di brani
scritti da don Diana e letti da giovani e collaboratori del
sacerdote ucciso.
''A dieci anni dalla sua morte, - ha tra l'altro detto don
Tonino Palmese, referente regionale dell'associazione 'Libera' don Giuseppe Diana e' ancora presente tra noi, con il suo
esempio, il suo impegno pastorale, i suoi messaggi contro lo
strapotere della camorra. Occorre ricordare sempre la dignita'
della vita e della morte di don Peppe, soprattutto perche'
poteri occulti possono portare all'oblio. Le iniziative di
questo decennale, ha concluso il sacerdote, riconsegna alla
citta' una vita spesa per amore di tutti''.
Per l'omicidio del sacerdote sono in carcere, con condanna
all'ergastolo confermata in Cassazione, Francesco Piacenti e
Mario Santoro.Sono stati invece scagionati altri due presunti
sicari di don Diana, Vincenzo Verde e Giuseppe Della Medaglia.
La camorra uccise il parroco della chiesa di San Nicola per
il suo zelo, per l'efficacia dei suoi messaggi contro
l'organizzazione camorristica locale, il clan dei 'Casalesi'
operante in un vasto territorio del Casertano e del basso Lazio. (ANSA).
W03-KRY
19-MAR-04
19:54
43
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RELIGIONE: VEGLIA PER LA PACE CON DIVERSE SIGLE CATTOLICHE
QUESTA SERA NELLA BASILICA ROMANA DELL'ARA COELI
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 19 MAR - ''Osare la pace per
fede'' e' il tema della veglia di preghiera per la pace che
questa sera alle 20,30 raccogliera' nella basilica romana
dell'Ara Coeli i rappresentanti di varie sigle cattoliche.
Presiedera' la veglia mons. Diego Bona, presidente emerito di
Pax Christi e ci saranno testimonianze di don Luigi Ciotti
(Libera), don Tonio dell'Olio (Pax Christi), padre Alex
Zanotelli (missionario comboniano) e suor Febronia Ncuranjuguma
(suora francescana di N.S. del Monte).
L'incontro di preghiera e' promosso da Pax Christi Roma (Nodo
Rete Lilliput), Frati Minori Francescani del Lazio, Agesci
Lazio, Libera, Centro I giovani educatori della pace, Gioventu'
Francescana.
''In questa difficile situazione internazionale dove i
numerosi conflitti aperti sembrano non trovare soluzione spiegano in una nota i promotori dell'iniziativa - i cristiani
sono chiamati a pregare ed operare per la pace. Come ci ricorda
Dietrich Bonhòffer, il cristiano e' chiamato ad 'osare la pace
per fede'''. (ANSA).
COM-CHR
19-MAR-04
14:53
44
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LAVORO: DON CIOTTI, CON CGIL, CISL E UIL CONTRO ILLEGALITA'
(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 21 MAR - ''Non si restituisce
dignita' alle persone e qualita' per lo sviluppo se non si
investono risorse, energie e sforzi anche legislativi e politici
non solo per contrastare la piaga del lavoro nero, ma anche per
offrire percorsi lavorativi all' insegna della legalita' e della
solidarieta', come quelli avviati da diverse cooperative sociali
in Sicilia, sui beni confiscati alla mafia''. Lo ha affermato a
Gela don Luigi Ciotti, presidente di Libera, spiegando l'
iniziativa che la sua associazione assieme ai sindacati
presentera' domani nella cittadina siciliana in occasione della
''Giornata della memoria e dell' impegno in ricordo delle
vittime delle mafie''.
''Approfitteremo di questa iniziativa - spiega don Ciotti,
riferendosi al programma di domani mattina a Gela - per
presentare un documento che abbiamo sottoscritto con Cgil, Cisl
e Uil sulle illegalita' nel mondo del lavoro e sul ruolo della
criminalita' organizzata, per denunciare le infiltrazioni
criminali nel mondo economico e del lavoro. Ci riferiamo
soprattutto agli appalti, all' agricoltura, al commercio, al
lavoro minorile, al racket, all' usura e alla sicurezza nel
luogo del lavoro''.
Per illustrare questo documento e' prevista la presenza nella
cittadina di Savino Pezzotta, segretario nazionale Cisl e dei
rappresentanti regionali degli altri sindacati per sottolineare
e ribadire la presa di posizione del mondo istituzionale sul
lavoro nero.
Il presidente di Libera annuncia: ''Vogliamo proporre
iniziative politiche e legislative per tutelare davvero i
diritti dei lavoratori. Vogliamo un presente carico di proposte,
di stimoli e di denuncia, un impegno vissuto all' insegna del
sogno e della speranza possibile, reso forte dai traguardi,
dalle testimonianze e dal sacrificio di chi, nel passato, non si
e' accontentato di una sterile lamentela per l' ingiustizia
subita, ma si e' rimboccato le maniche e ha reso possibile
preparare un domani migliore''.(ANSA).
ABB
21-MAR-04
11:07
45
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': CITTA' DEL SUD IMPEGNATE IN LOTTA A COSCHE
RACKET: TANO GRASSO, A NAPOLI DENUNCE IN AUMENTO
(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 21 MAR - L' impegno delle
amministrazioni locali nella lotta alla criminalita' e' stato il
perno attorno al quale hanno dibattuto oggi a Gela i sindaci di
Napoli, Cosenza, Mostar e Gela, durante un incontro sulle
municipalita' mediterranee, organizzato nell' ambito della
''giornata della memoria e dell' impegno''.
''Cosenza - afferma Eva Catizzone, sindaco della citta'
calabrese - ha problemi di sicurezza che non arrivano dai tanti
extracomunitari che vi abitano. Gli amministratori subiscono
continuamente atti intimidatori che non possono essere taciuti
da chi li subisce. Un sindaco puo' dunque fare molto contro la
criminalita' organizzata come le parti civili nei processi o la
confisca dei beni da utilizzare ad uso sociale''.
Esempi di lotta alla camorra sono stati illustrati da Rosa
Russo Jervolino e dal suo consulente per sconfiggere il racket e
l' usura, Tano Grasso. ''L' amministrazione - ha detto Grasso ha avviato un laboratorio ed ha sensibilizzato i commercianti e
gli imprenditori a segnalare le estorsioni e gli usurai,
ottenendo negli ultimi due anni un aumento di denunce''.
Il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, ha ricordato la
gestione illecita degli appalti nella zona, ''in particolare
nella zona del petrolchimico''.
Al dibattito e' intervenuto anche Salko Bucale, sindaco di
Monstar, che ha voluto ringraziare gli italiani per gli aiuti
umanitari che la Bosnia ha ricevuto ed ha invitato i siciliani
ad investire nella sua terra.
I lavori sono stati chiusi da don Luigi Ciotti, presidente di
Libera, il quale ha voluto ricordare con le parole del Papa che
''l' illegalita' e' nemica della pace'' e che occorrono ''citta'
vivibili, perche' se vivibili saranno anche sicure''. (ANSA).
ABB
21-MAR-04
19:06
46
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LAVORO: FIRMATO A GELA PROTOCOLLO SULLA LEGALITA'
(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 22 MAR - E' stato firmato nel
pomeriggio a Gela il protocollo d' intesa sulla legalita' tra
Libera, Cgil, Cisl e Uil per evitare il lavoro nero e le
infiltrazioni mafiose negli appalti.
Il documento e' stato siglato da don Luigi Ciotti, presidente
di Libera, Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl,
Carmelo Barbagallo della Uil e Paolo Nerozzi della Cgil.
Il protocollo prevede una piu' stretta collaborazione tra il
mondo del sindacato, quello del volontariato e delle
associazioni impegnate sui vari fronti della lotta alle
illegalita' e prevede un impegno nel ricercare una strategia
contro il lavoro nero; maggiori controlli e ispezioni per
prevenire gli infortuni e strumenti per affrontare il fenomeno
del lavoro minorile. Il documento prevede anche una diversa
politica per l' immigrazione in Italia e in Europa.
''Va rivista in profondita' - si legge nel protocollo - la
normativa relativa alle opere pubbliche e agli appalti al fine
di impedire la penetrazione della criminalita' in questo
mercato''. E poi ancora il contrasto al ''fenomeno del
caporalato, ancora molto diffuso in agricoltura e in edilizia,
attraverso controlli efficaci sul sistema privato di
intermediazione di manodopera''.
Il documento si conclude con l' articolo che riguarda la
lotta all' estorsione e all' usura.(ANSA).
ABB
22-MAR-04
18:43
47
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA:15MILA IN PIAZZA A GELA PER RICORDARE 540 VITTIME/ANSA
CITATE UNA PER UNA, NELLA'GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO'
(dall' inviato Lirio Abbate)
(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 22 MAR - ''La lotta alla mafia
inizia dalle piccole cose, con piccoli gesti dei cittadini''. E'
il suggerimento che ha voluto dare don Luigi Ciotti ai
quindicimila manifestanti (secondo le stime della questura) che
oggi hanno invaso le strade di Gela per partecipare alla nona
''Giornata della memoria e dell' impegno'', organizzata dall'
associazione Libera.
Il messaggio per combattere le illegalita' e' stato lanciato
da questa cittadina dove il sindaco, Rosario Crocetta, denuncia
da mesi le infiltrazioni della mafia negli appalti milionari e
nella gestione dei lavori pubblici.
Sul palco, davanti a una folla di migliaia di persone, don
Ciotti ha ricordato, cosi' come hanno fatto magistrati, politici
e cittadini, i 540 nomi delle vittime della mafia, da Andrea
Raia, assassinato prima del 1945, fino all' ultimo: Bonifacio
Tilocca, ucciso nei mesi scorsi. Un sorta di dolente rosario,
diffuso lungo le strade di Gela dagli altoparlanti che hanno
accompagnato i due cortei che si sono mossi da due piazze
opposte della cittadina.
Don Ciotti ha aperto il suo discorso presentando Davide, un
bimbo di otto anni giunto a Gela con il sindaco del suo paese,
Casarano (Lecce). ''E' un bimbo - ha spiegato il presidente di
Libera - a cui hanno ucciso il papa' e la mamma''. Poi
rivolgendosi al piccolo il sacerdote ha aggiunto: ''Caro Davide,
noi vogliamo fare cose concrete, non di retorica e per questo
devi sapere che non tutte le persone delle istituzioni sono
pulite, c'e' anche chi e' colluso con la mafia, ci sono fra di
loro dei lazzaroni, ma non tutti sono cosi'. Infatti, chi ha
cercato di comportarsi in modo corretto e denunciare le
illegalita' ha pagato con la vita''.
Rivolgendosi sempre al bambino, il sacerdote ha ricordato don
Peppino Diana, il prete assassinato dieci anni fa nella sua
sacrestia in un paese della Campania. ''I suoi genitori - ha
detto don Ciotti - sono anche loro in questa piazza a ricordare
il figlio, la cui figura molti hanno gia' rimosso''. Il leader
di Libera, con una mano sulla spalla di Davide, ha poi citato
un' altra vittima della criminalita' organizzata: ''Vent' anni
fa veniva uccisa a Nardo', in Puglia, Renata Fonte, una
consigliera comunale che voleva cambiare le cose; invece l'
hanno assassinata''. E ancora un' altra vittima, il papa' del
sindaco di Burgos in Sardegna. ''Volevano colpire il figlio - ha
affermato il sacerdote - e gli hanno ucciso il padre''. Poi,
citando le parole di Giovanni Paolo II, il sacerdote ha
sottolineato che ''l' illegalita' e' nemica della pace''.
Alla manifestazione e' intervenuto anche Savino Pezzotta,
48
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
segretario Generale della Cisl: ''Si puo' e si deve cambiare ha incitato il leader sindacale - perche' non e' possibile
dargliela vinta. La mafia si batte quando un popolo, come oggi,
si riversa in piazza per opporsi a Cosa nostra''. Pezzotta ha
anche ricordato il prezzo pagato dal sindacato: ''L' unica
strada per vincere la battaglia contro la mafia - ha concluso resta lo sviluppo ed il lavoro''.
Tante le testimonianze, tante le presenze. Il procuratore
generale di Torino, Gian Carlo Caselli, la vice presidente di
Libera Rita Borsellino, il presidente della Commissione
parlamentare antimafia, Roberto Centaro.
Il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, ha ricordato che il
Comune si appresta a bandire appalti per 120 milioni di euro:
''Impediremo a Cosa Nostra di metterci lo zampino - ha
assicurato - questa e' una citta' che si vuole scrollare di
dosso l' appellativo di 'capitale del male'. Gli abitanti si
vogliono liberare di questa cappa che ha distrutto Gela. Adesso
i commercianti denunciano con nome e cognome chi gli chiede il
pizzo; la stessa cosa deve essere fatta dalla politica''.
I numeri della manifestazione indicano che a Gela sono
arrivati da tutta Italia 160 pulman; 60 sono i gonfaloni dei
Comuni che hanno sfilato nei due cortei e 1600 sono stati i
bambini delle scuole dell' obbligo della cittadina che hanno
preso parte all'iniziativa. (ANSA).
ABB
22-MAR-04
18:22
49
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ:STRADA, ZANOTELLI E CIOTTI,STOLTA AGGRESSIONE A FASSINO
MA SU CORTEO INFORMAZIONE ITALIANA HA FALSIFICATO REALTA'
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - L'aggressione al segretario dei Ds
Piero Fassino durante la manifestazione per la pace di sabato
scorso a Roma, e' stato un episodio ''stolto e volgare'', per il
quale non c'e' ''alcuna comprensione'' ma, anzi, una ''severa
condanna''. I media italiani, pero', hanno ridotto il grande
corteo pacifista a questo, ''nascondendo la realta''' e fornendo
un'informazione ''falsa''.
Lo scrivono in un comunicato congiunto il fondatore di
Emergency Gino Strada, quello dell'associazione Libera don Luigi
Ciotti e padre Alex Zanotelli. ''Come gia' il 15 febbraio 2003,
sabato 20 marzo 2004 si e' svolta a Roma la manifestazione piu'
consistente tra quante se ne sono contemporaneamente svolte nel
mondo - scrivono i tre - Gran parte dei media italiani ha
ridotto questo avvenimento al resoconto della stolta e volgare
aggressione di alcuni individui a un dirigente politico, un
episodio per il quale non abbiamo nessuna comprensione ed
esprimiamo la piu' severa condanna''.
Tanti cittadini italiani hanno espresso la loro volonta' di
pace, proseguono Strada, Ciotti e Zanotelli, ''il rifiuto della
guerra che e' terrorismo e del terrorismo che e' guerra, la
convinzione che le truppe di occupazione non possono promuovere
la pacificazione, la richiesta che vengano ritirate. L'
informazione italiana ha nascosto e negato la realta' e la
consistenza di questo fatto''. Sulle manifestazioni in Italia e
nel mondo, dunque, ''l'informazione fornita in Italia e' stata,
semplicemente, una falsificazione. Cosi' macroscopica e
clamorosa, da costituire una partecipazione 'militante' al
tentativo di far guerra al movimento per la pace''.
Che questo derivi da ''coordinata premeditazione'' o da
''grossolana superficialita''', concludono, ''in nessuno dei due
casi risultano sminuite la responsabilita' e la gravita'. Il
movimento per la pace e' ovviamente molto piu' di quel che ne
dicono o ne tacciono i media italiani, e non soccombe alle
calunnie e agli occultamenti. E' una realta' in atto e in
divenire, con i caratteri e i contenuti che milioni di persone
esprimono in Italia e nel mondo''.(ANSA).
COM-GUI
23-MAR-04
15:39
50
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: A STUDENTI VILLA DOVE FU UCCISO PICCOLO DI MATTEO
(ANSA) - PALERMO, 24 MAR - ''Sara' affidata agli studenti
anche la villa bunker di contrada Giambascio'' a San Giuseppe
Jato, nel palermitano, dove venne segregato e poi strangolato e
sciolto nell' acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, per
ritorsione contro il pentimento del padre Santino. Lo afferma
don Luigi Ciotti, presidente di Libera, al quale alcuni anni fa
e' stata simbolicamente consegnata la villa.
L' immobile si aggiunge ai trenta gia' affidati ai ragazzi
grazie a un' idea del consulente alla legalita' del Comune di
Bagheria, Pippo Cipriani, ex sindaco Ds di Corleone. Tra i beni
che gli studenti cercheranno di ''ripulire'', soprattutto dalla
loro storia di di sangue e violenza, c' e' anche il capannone
dell'impresa Icre a Bagheria, usato un tempo come ''camera della
morte'' di Cosa nostra, dove i picciotti della mafia
scioglievano i cadaveri nei bidoni di acido muriatico.
''Vogliamo - afferma don Ciotti - che la casa bunker, cosi'
come gli altri beni, restino un luogo della memoria, gestito dai
ragazzi. Questi posti che hanno significato violenza e
sopraffazione, adesso dovrebbero essere adottati dagli studenti,
un progetto che sta ricevendo il consenso delle scuole''.
Il presidente di Libera parla dei problemi burocratici che
sta affrontando da anni per prendere possesso della villa
confiscata: ''Non chiediamo soldi a nessuno - dice Don Ciotti ma di lavorare per metterla a posto. Procediamo da soli e con le
nostre forze, ma contro gli sbarramenti della burocrazia e'
difficile andare avanti''.
''Il capannone di Bagheria e' un altro esempio - prosegue -,
anche quel luogo che ricorda le violenze mafiose deve conservare
come monito la memoria di quegli orrori e diventare punto di
incontro e confronto dei giovani''.
Don Ciotti ricorda, infine, di aver partecipato nei mesi
scorsi nella scuola di Altofonte alla cerimonia in cui il
dirigente scolastico ha consegnato alla mamma di Giuseppe Di
Matteo il diploma della terza media, che il bambino non aveva
mai conseguito.(ANSA).
ABB
24-MAR-04
13:09
51
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SPARATORIA NAPOLI: APPELLO PER PATTO ISTITUZIONI E NAPOLETANI
DON CIOTTI, GRASSO E RUOTOLO SU CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(ANSA) - NAPOLI, 30 MAR - ''Ci chiediamo spesso che cosa
vuol dire legalita', cosa c'e' dietro a questa parola di otto
lettere. Se ci pensiamo bene in realta' questa parola dovremmo
pronunciarla insieme ad altre due: liberta' e diritti. Quando
un camorrista impone ad un commerciante o ad un imprenditore di
pagare il pizzo, la vittima non ha piu' diritti ne' liberta'''.
Cosi' comincia una lettera di don Luigi Ciotti, Tano Grasso e
Sandro Ruotolo, pubblicata oggi sul quotidiano 'Corriere del
Mezzogiorno', a commento dell'uccisione di Annalisa Durante a
Forcella. ''Bisogna essere garantisti anche con le vittime del
crimine. Pene giuste ma certezza delle pene. E' giunto il
momento di un nuovo patto tra le istituzioni e i napoletani''
''Quando vivi in un quartiere dove 'comandano' i camorristi, e a
Napoli non ci sono zone franche, da Mergellina al Vomero, a
Secondigliano, a Pianura, a Forcella, non sei piu' libero scrivono Ciotti, Grasso e Ruotolo - pur essendo tu una persona
perbene e come te gran parte dei tuoi concittadini.
Quando tu cammini per strada, con i tuoi sogni e i tuoi
problemi, e incappi in una pallottola che ti uccide, ti hanno
tolto il diritto piu' importante, il diritto di vivere. Vedete
come e' piena di significati la parola legalita'''.
''Impegniamoci tutti in questa battaglia perche' la questione
della legalita' e della lotta alla camorra deve tornare ad
essere la priorita' - si legge ancora nella lettera-appello
pubblicata dal quotidiano - Di Napoli e per Napoli. Dell'Italia
e per l'Italia. Napoli non puo' essere considerata una citta'
normale. La lotta alla camorra deve diventare la dimensione
quotidiana dell'impegno di tutti e non solo in occasioni
drammatiche come questa di Annalisa. Bisogna sempre tenere alto
il livello di guardia''.
''Quando ci si mette insieme a denunciare e soprattutto
quando lo Stato concretamente fa sua questa iniziativa non si
corrono rischi - scrivono don Ciotti, Grasso e Ruotolo - Ed e'
per questo motivo che e' terribile anche la morte a Torre
Annunziata nel rione dei Poverelli di Matilde Sorrentino, una
delle mamme coraggio che denuncio' la banda di pedofili della
scuola di via Isonzo. Questa si' che ha avuto un movente: 'Non
azzardatevi a denunciare piu', non pensate piu' di rivolgervi
allo Stato'. Li' si era abbassata la guardia - denunciano don
Ciotti, Tano Grasso e Sandro Ruotolo - Quelle mamme andavano
protette, come altri testimoni di mafia lo sono''.(ANSA).
COM-KTO/SIL
30-MAR-04
12:19
52
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA: DON CIOTTI, VASCO ROSSI 'UOMO DELL'INCONTRO'/ ANSA
OGGI A TORINO,AL GRUPPO ABELE, IL NUOVO ALBUM 'BUONI E CATTIVI'
(ANSA) - TORINO, 30 MAR - (di Barbara Beccaria) - ''Non
conoscevo Vasco se non per la passione dei ragazzi, l' ho
conosciuto ieri, ad una cena bellissima, qui al Gruppo Abele, ed
ho capito che abbiamo cose in comune. Pensiamo tutti e due che
bisogna incontrare le persone piuttosto che affrontare i
problemi, con senso di umilta' e di dubbio''. Parola di Don
Ciotti, padrone di casa di Fabbrica, il luogo scelto da Vasco
per presentare, oggi a Torino, il suo ultimo album ''Buoni e
cattivi''. E' stato don Ciotti ad aprire la giornata torinese di Vasco
Rossi, che incontrera' i giornalisti, arrivati da tutta Italia,
nel pomeriggio. ''C' era imbarazzo ieri sera quando ci siamo
guardati negli occhi - ha aggiunto Ciotti - e' stato lui a
volermi incontrare dopo una mia intervista in televisione. Mi sa
che anche lui pensa che le parole d' ordine sono liberta' e
giustizia, liberta' nel senso che le persone vanno liberate
dalle loro catene, come la droga, e giustizia nel senso che non
si puo' continuare a pensare che per vincere la droga bisogna
punire chi la usa. Ma siamo pazzi - si scalda Don Ciotti,
davanti ad una platea di giornalisti e di 'tecnici', ma non per
questo freddi e distanti, ma invece partecipi e attenti - ma lo
sapete che il mercato della droga e' l' unico a non avere subito
flessioni in questi trent' anni? Ma dov' e' la volonta' di
contrastare davvero gli spacciatori di droga e la mafia? Cosa
fanno i governi? Fanno leggi per dire che e' giusto punire chi
si droga? Assurdo''. Riprendendo il titolo del disco di Rossi, che uscira' in
tutta Italia, radio comprese, il 2 aprile, ''Buoni e cattivi'',
don Ciotti ha detto: ''Siamo tutti un po' buoni e cattivi, per
fare prevalere il buono bisogna cercare il giusto''. Ma don
Ciotti, ancora una volta, parla in positivo, e trascina su
questa linea anche la figura di Rossi, che gia' aveva diviso tra
lui e don Gallo i proventi delle vendite della maglietta
''Legalize'' stampata in 700 mila copie.
''Vasco si e' riconosciuto nel nostro metodo - ha detto don
Ciotti - per il quale si incontrano le persone piuttosto che
affrontare i problemi, si accompagna piuttosto che portare,
anche se costa di piu', si cercano le relazioni umane piuttosto
che soluzioni tecniche e farmaci, non si abbandona mai chi fa
piu' fatica a vivere di noi''. Poi, in perfetto stile Gruppo Abele, nei nuovi e ampi
ambienti di Fabbrica, una bella struttura tutta protesa a dare
ai giovani aiuto, comprensione e anche un lavoro, c' e' stato un
pranzo per giornalisti e discografici. Un pranzo a base di cibi
casalinghi su tavoloni in legno. Certamente un happening di vita
diverso da quello usuale per le presentazioni dei dischi nuovi,
molto piu' mondani e in luoghi, isole o alberghi molto piu'
prestigiosi. ''Stavo andando via - ha detto don Ciotti - ma mi
ha telefonato Vasco Rossi e mi ha chiesto ''ti prego, non mi
lasciare da solo a Torino, staro' qui''. (ANSA).
BEC/CLD 30-MAR-04 14:31
53
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA: VASCO, 'BUONI E CATTIVI', IO STO CON GLI ULTIMI/ANSA
TOLLERANZA ZERO? IO SONO PER LA TOLLERANZA E BASTA
(ANSA) - TORINO, 30 MAR - E' sempre il Blasco che tutti
conoscono e tutti vogliono ritrovare - che delusione se fosse
cambiato tanto - con occhiali scuri, cappello a visiera,
giaccone in pelle nera e camperos ai piedi, il Vasco Rossi che
oggi a Torino ha presentato il suo ultimo ''Buoni e cattivi''
(Emi) nella ''Fabbrica'' di don Ciotti.
Un Vasco Rossi intenerito dall' energia dell' infaticabile
don Ciotti: ''E' un uomo fantastico, l' ho conosciuto ieri, ma
sapevo gia' molto di lui, un uomo che si occupa davvero dei
deboli, di chi non ce la fa, di chi e' caduto percorrendo la
strada della vita e fa fatica a rialzarsi. Io la conosco bene
quella roba li' e sto a fianco di tutti quelli che faticano,
come fa don Ciotti. Io sto con quelli che hanno avuto una brutta
giornata - ha aggiunto - con chi ha un problema e penso che
dividere la gente tra buoni e cattivi sia pericoloso, e'
qualcosa che divide, invece bisogna unire, e poi, vorrei sapere
chi mi ha affibbiato il titolo di 'cattivo maestro' perche'
certo maestro non sono, forse cattivo si', ma chissa'''.
Parlando dell' album, Blasco ha detto che ''c' e' piu' ironia, ma che in sostanza c' e' sempre
lo stesso Vasco dentro''. ''Si' io forse saro' anche un po'
cambiato, ma sono sempre lo stesso in fondo in fondo. Sono uno
provocatore per le coscienze addormentate, tra cui metto anche
la mia, non sono certo un profeta, ma sono uomo pieno di dubbi e
di fragilita', uno che fa degli errori e poi cerca di
rimediare''. A chi gli chiedeva se una volta era un po' piu' un cantante
''contro'' se ora non canti piuttosto piu' ''a favore di
qualcuno'', Vasco ha risposto: ''Io mi sento ancora uno
'contro', contro chi non ci lascia vivere la nostra vita, chi ha
pregiudizi, chi ci vuole insegnare a vivere. Certo non si puo'
dividere il mondo tra buoni e cattivi, ma qualcosa di buono c'
e', per esempio don Ciotti. Ma io sono un uomo che non vuole
giudicare mai, troppo comodo, io sono per la sospensione del
giudizio''. Poi, davanti a una platea di giornalisti che lo
hanno anche piu' volte applaudito e a una Dori Ghezzi (oggi e'
il suo compleanno) che gli ha riconosciuto una certa eredita' di
Fabrizio De Andre' ''se l' e' giustamente presa lui, d' altronde
anche Fabrizio parlava agli ultimi'', Vasco non ha risparmiato
battute. ''Il lifting? Io non lo faro' mai - ha detto - perche'
e' contrario al mio modo di vedere. Bisogna invecchiare con
dignita'. Ma chi l' ha detto che tutti devono essere belli, tirati a lucido e vincenti? E gli
altri allora sono tutti perdenti? Ma la dignita', non il
lifting, la dignita' ce l' ha anche il drogato, lo sapete no?''.
E ai giornalisti, che alla fine gli hanno chiesto ''Ma Vasco tu
in che cosa credi?'', lui ha chiosato: ''Ragazzi cosa mi
chiedete? E' troppo difficile per me, comunque io credo in primo
luogo che non bisogna fare male agli altri. E credo nella musica
che e' la mia droga numero uno e che e' ancora legale, almeno per ora''. (ANSA).
BEC/ZRA
30-MAR-04
18:23
54
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA:CARDINALE POLETTO,MI HANNO COLPITO PAROLE VASCO ROSSI
(ANSA) - TORINO, 31 MAR -''Mi ha colpito una dichiarazione di
Vasco Rossi venuto ieri a Torino da don Luigi Ciotti per
presentare il nuovo album. E' emersa l' onesta' di una persona
consapevole di non bastare a se stessa, anche se non ha ancora
trovato la sua strada''. Lo ha affermato l' arcivescovo di
Torino, cardinale Severino Poletto nel suo discorso agli
universitari, a Palazzo Nuovo.
Poletto ha citato le parole del cantante. ''E' significativo
che abbia affermato di sentire di dover credere a qualcosa di
piu' grande di lui - ha sottolineato - anche se non sa che cosa
sia''. (ANSA).
YYR-ANG/ZRA
31-MAR-04
15:43
55
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMBIENTE: A FIRENZE TERRA FUTURA, MOSTRA SU UTOPIE CONCRETE
TRA RELATORI EPIFANI, PEZZOTTA, MATTEOLI, PECORARO, DON CIOTTI
(ANSA) - FIRENZE, 31 MAR - Si presenta come la prima mostra
sulle ''utopie concrete'' la manifestazione ''Terra futura'' che
si terra' da domani al 4 aprile alla Fortezza da Basso di
Firenze. E' promossa da Banca etica col sostegno della Regione
Toscana e il programma comprende 50 eventi con 400 relatori e
250 espositori.
Tra questi, il ministro dell' ambiente Altero Matteoli, i
segretari della Cgil Guglielmo Epifani e della Cisl Savino
Pezzotta, il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, il
comico Beppe Grillo, don Luigi Ciotti, Tonio Dell' Olio, il
responsabile nazionale della Protezione civile Guido Bertolaso,
esperti e studiosi di fama internazionale.
''Non e' solo la mostra delle pratiche sostenibili piu'
diffuse - ha spiegato il presidente della Regione Claudio
Martini - dal consumo critico alla bioedilizia, dalla finanza
etica alle energie rinnovabili, ma e' anche l' occasione per
confrontarsi su tutte quelle iniziative e attivita' che
garantiranno un futuro al nostro pianeta''.
La manifestazione, hanno spiegato il direttore della
fondazione culturale di Banca etica Sabrina Siniscalchi e il
coordinatore del Comitato di garanzia di terra futura
Kark-Ludwig, e' organizzata in cinque filoni (abitare, produrre,
coltivare, agire, governare) su cui si snodano i diversi eventi.
Tra le particolarita' in mostra, una pala eolica per la
produzione di energia rinnovabile, un auto a idrogeno, un' aula
multimediale su ruote. Sempre alla Fortezza, da domani al 3
aprile, si terra' la sesta edizione di ''Encore 2004'' la
Conferenza delle regioni europee sull' ambiente con un centinaio
di delegazioni di 20 Paesi e 20 ministri regionali. (ANSA).
GAR
31-MAR-04
17:02
56
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DON CIOTTI COMMEMORA RENATA FONTE A 20 ANNI DALL'OMICIDIO
(ANSA) - NARDO' (LECCE), 31 MAR - Ricorre oggi il ventesimo
anniversario dalla morte di Renata Fonte, madre di due figlie,
assassinata a 34 anni la sera del 31 marzo 1984 a Nardo', dove
era assessore comunale del partito Repubblicano. In occasione
della ricorrenza, il presidente di 'Libera', don Luigi Ciotti,
e' intervenuto a Nardo' per commemorare la donna, uccisa perche'
si opponeva ad una grossa speculazione edilizia a pochi metri da
dove era previsto sorgesse il Parco naturale attrezzato di Porto
Selvaggio. Per il delitto sono stati condannati all' ergastolo con una sentenza divenuta definitiva - l'ex consigliere comunale
repubblicano neretino Antonio Spagnolo e Giuseppe Durante, l'uno
come mandante e l'altro come esecutore dell'omicidio.
''Nel giorno del ricordo di Renata - ha detto don Ciotti - la
quale era un' amministratrice, un assessore, dobbiamo ricordarci
che la politica e' un'alta espressione della carita', in quanto
servizio per il bene comune''. Per don Ciotti ''la memoria non
basta: abbiamo bisogno dell'impegno nella continuita' perche'
sia trasmessa alle nuove generazioni, affinche' diventi per
tutti riflessione, coerenza di pratica e di concretezza''.
Dopo aver affermato che ''la lotta alla criminalita' e alla
mafia vede oggi impegnati generosamente magistrati, forze
dell'ordine, e se ne vedono i risultati'', il presidente di
'Libera' ha detto che ''le mafie, con cambiamenti e
trasformazioni, hanno ripreso su alcuni contesti le loro forme
di penetrazione sia pur con strategie e metodi diversi,
continuando a fare i loro affari''. Ha infine espresso il
convincimento che ''non possiamo solo chiedere agli altri, ma
siamo chiamati anche noi a sentire forte nella nostra coscienza
che il contrasto alle forme di illegalita' appartiene veramente
a tutti. Il modo di fare memoria e' essere sempre piu'
impegnati''.
A Renata Fonte, nel 2002, la commissione del Dipartimento
affari civili del ministero dell'Interno ha riconosciuto il
carattere di vittima di criminalita' mafiosa. (ANSA).
B12-BU/CIO
31-MAR-04
20:15
57
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, UNIRE LE FORZE
PATTO DI AMICIZIA TOSCANA-CALABRIA A MOSTRA 'TERRA FUTURA'
(ANSA) - FIRENZE, 2 APR - Unire le forze contro la mafia che
non puo' essere combattuta da navigatori solitari. Parola di don
Luigi Ciotti, presidente di Libera, che e' stato il testimonial
del patto di amicizia firmato da sindaci di Sinopoli (Reggio
Calabria) e di Cascina (Pisa) in occasione della mostra ''Terra
futura'' .
Domenico Luppino, primo cittadino di Sinopoli, piu' volte
vittima di atti intimidatori, ha osservato che ''questa amicizia
garantisce alla parte sana dei miei cittadini un appoggio
prezioso; ci fa sentire meno soli perche' dietro ai due sindaci
ci sono due comunita'''. ''E' significativo - ha aggiunto - che
questo incontro avvenga a 'Terra Futura' poiche' la mafia
ostacolera' sempre lo sviluppo sostenibile e l'
ecocompatibilita'. Una delle leve per sconfiggere la mafia e'
costruire alleanze tra istituzioni, e tra istituzioni e societa'
civile''. Moreno Franceschini, sindaco di Cascina, ha
sottolineato che si tratta di un punto di partenza: ''Ora
coinvolgeremo le scuole, le associazioni di entrambi i comuni ha spiegato - perche' ci sia uno scambio vero e i cittadini si
sentano coinvolti''.
''La mafia tocca di nuovo lo Stato e la situazione sta
ritornando difficile þ ha detto don Ciotti - e dobbiamo gridarlo
con forza: sta crescendo la perdita del senso della legalita'
che nel nostro paese oggi e' banalizzata, pensiamo ai condoni,
alle leggi ad personam. E' ritornata la sfiducia nello stato e
nelle istituzioni ed e' ripresa la cultura mafiosa e
dell'omerta'. Il cambiamento e' possibile solo lavorando
insieme: volontariato, scuola, chiese, amministrazioni,
magistratura, forze dell'ordine''.
(ANSA).
COM-GAR/DLM
02-APR-04
19:03
58
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ACLI: DON CIOTTI, NON E' VERO CHE IL VANGELO NON FA POLITICA
IL SACERDOTE DIFENDE IL DIRITTO DEI CRISTIANI A IMPEGNO POLITICO
(ANSA) - TORINO, 4 APR - ''Gesu' ha fatto politica'': e'
richiamandosi ai Vangeli che don Luigi Ciotti, nella sua
meditazione in apertura della giornata conclusiva del 22/o
congresso nazionale delle Acli, ha difeso il diritto dei
cristiani all' impegno politico. ''Non e' vero - ha affermato che il Vangelo non fa politica; non e' vero che come cristiani
non dobbiamo fare politica''.
E a questo proposito ha richiamato alla figura di Cristo che
''ha riproposto la logica del servizio e della giustizia contro
la tentazione del potere vissuto come dominio, controllo e
ricerca del consenso''. Il fondatore del Gruppo Abele ha,
dunque, esportato a entrare ''nella politica per criticare una
visione e una gestione del potere che ha perso la sua
trasparenza e la sua passione per giustizia e Vangelo''. (ANSA).
BAN
04-APR-04
14:18
59
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ACLI: NO A PARTITO CATTOLICO, MA POLITICA CON IL VANGELO/ANSA
I LAVORATORI CRISTIANI SI PREPARANO A NUOVE SFIDE
(ANSA) - TORINO, 4 APR - Non la volonta' di costruire un
''nuovo partito cattolico'', ma il bisogno di ''esprime un'
inquietudine, quella di vedere la nostra fede sterile,
subalterna a questa o quella correte, ridotta a
contrapposizione'', ha mosso i quattro giorni di dibattito al
22/o congresso nazionale delle Acli, cosi' come sono state
riassunte nelle conclusioni del suo presidente Luigi Bobba.
Imponendosi come interlocutore politico autonomo, l'
organizzazione che riunisce le associazioni dei lavoratori
cristiani (850 mila soci, oltre 7.800 strutture in tutta Italia)
ha chiamato, nell' agora' del Lingotto di Torino, personalita'
di spicco delle istituzioni, del mondo politico e sociale: da
Romano Prodi a Pierferdinando Casini, dal Savino Pezzotta a
Guglielmo Epifani, da Lucia Annunziata a Francesco Rutelli. Le
sfide che le Acli hanno lanciato sono state a tutto campo.
Basterebbe, per far passare alla storia il loro 22/o meeting
nazionale, la proposta di diritto di voto ai bambini, una
provocazione che ha attraversato, come una scossa di terremoto,
partiti, chiese, sindacati, espressioni varie della societa'
civile, che si sono divise tra favorevoli e contrari. Ma sono
stati anche altri i capitoli del loro programma: rendere
obbligatorio il servizio civile europeo, affiancare all' auditel
dei programmi preferiti il qualitel di quelli piu' socialmente
utili, l' urgenza di investire nell' energia solare anche
facendo uso di benefici fiscali per i cittadini virtuosi.
Le Acli non hanno risparmiato giudizi politici. Contro la
legge Gasparri, per esempio, ma anche contro il sistema
elettorale che ''produce il contrario di cio' che ci si
attende'', ha detto Bobba, ovvero ''frammentazione, incapacita'
a decidere, moltiplicazione delle forze politiche''. Chiaro il
il loro ''no'' al terrorismo, alla ''sola contestazione'' senza
controproposte; forte la difesa della loro autonomia. Si tratta
di ''far cooperare - ha spiegato Bobba - all' interno dei Poli e
trasversalmente ad essi, le componenti riformiste'' e in questo
senso la nascita della lista Uniti nell' Ulivo viene visto come
''un segnale incoraggiante''.
Forte anche il richiamo cristiano. E non soltanto perche'
''non e' vero che il Vangelo non fa politica'' come, nella sua
meditazione odierna, ha riassunto don Luigi Ciotti, ma perche' ha osservato Bobba, lanciando piu' di uno spunto di riflessione
alla Chiesa cattolica - ''i segni di scristianizzazione sono
ormai evidenti e tali da richiedere un ripensamento nella
trasmissione della fede''. Per questo non e' vista come
questione marginale l' opportunita' di inserire nel preambolo
della Costituzione Europea il richiamo alle radici cristiane.
''Noi crediamo - si e' fatto portavoce Bobba - che queste radici
60
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
siano anche all' origine di quel principio di laicita' che e'
maturato nella cultura europea''.
L' orizzonte, infatti, entro il quale si e' mosso il
dibattito e' sempre andato oltre i confini italiani. Non a caso
l' incipit della relazione di Bobba ha mosso dall' Africa, dal
Kenya, dal Mozambico per ''allargare i confini della nostra
missione sociale'' . Costante il richiamo all' Europa: 16
milioni di disoccupati - e' stato sottolineato - e 40 milioni di
poveri non sono ''un volto accettabile della nuova Europa''. E
da qui alcuni interrogativi che le Acli hanno posto ai Governi:
''dove sono finite le promesse e gli impegni assunti a Lisbona
nel 2000, a Nizza nel 2001''. Le battaglie che i lavoratori
cristiani annunciano non si pongono in termini di pura
contestazione. Per ''dare la sveglia al Paese - ha detto Bobba
concludendo i lavori - occorre una sperimentazione creativa,
ovvero progettualita' sia a livello nazionale e
internazionale''. (ANSA).
BAN
04-APR-04
18:30
61
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LA 7: DON CIOTTI PARROCO DELLA STRADA A 'L'INTERVISTA'
(ANSA) - ROMA, 9 APR - Don Luigi Ciotti e' l'ospite de
'L'Intervista' di Alain Elkann, in onda domani alle ore 11:55 su
La 7.
Alla vigilia di Pasqua, il 'parroco della strada' racconta la
sua vita accanto a coloro che hanno piu' bisogno e il suo
impegno ad accogliere l'altro per un'esistenza all'insegna della
dignita' umana e dell'uguaglianza.(ANSA).
COM-XBB
09-APR-04
13:59
62
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMPRESE: ENI GELA; NO AD AZIENDE SENZA CERTIFICATO ANTIMAFIA
DOPO DENUNCE SINDACO SU APPALTI,A RISCHIO 220 DIPENDENTI CONAPRO
(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 15 APR - Nell' indotto del
petrolchimico di Gela esplode la questione morale, che rischia
di avere pesanti ripercussioni dal punto di vista occupazionale.
La direzione della Raffineria dell' Eni ha intimato questa sera
al Consorzio Nazionale di Produzione e servizi (CO.NA.PRO.), e
alle imprese che ad esso aderiscono, di lasciare l' area dello
stabilimento ''entro e non oltre le ore otto di lunedi'
mattina'', perche' privi di certificazione antimafia.
La prefettura di Caltanissetta avrebbe infatti rifiutato di
rilasciare al Co.na.pro., per il 2004, l' attestazione di
legalita' e di trasparenza che l' Eni richiede ogni anno alle
proprie imprese appaltatrici. Circa 220 lavoratori rischiano
cosi' di restare disoccupati fino a quando le commesse di lavoro
del consorzio espulso non saranno assegnate nuovamente ad altre
ditte.
Il 19 marzo scorso, durante un convegno su ''legalita' e
sviluppo'', promosso dalla Cgil, il sindaco di Gela, Rosario
Crocetta, lancio' pesanti accuse sulla gestione degli appalti al
petrolchimico di Gela, sostenendo che ''le mani della mafia''
avrebbero controllato lavori e assunzioni. Crocetta aggiunse
inoltre che ''gli imprenditori coraggiosi, quelli che denunciano
le intimidazioni, vengono penalizzati, emarginati, esclusi''.
Tre giorni dopo, nel corso della ''giornata nazionale della
memoria'', organizzata dall' associazione ''Libera'' di don
Luigi Ciotti, la commissione parlamentare Antimafia intervenne a
Gela, con il suo presidente, Roberto Centaro, il vice
presidente, Giuseppe Lumia, e numerosi altri componenti. In
quell' occasione furono raccolte le testimonianze del sindaco e
del segretario locale della Cgil, Emanuele Scicolone.
Gia' dal dicembre del 2001, la magistratura di Gela ha
avviato un' inchiesta sugli appalti dell' indotto del
petrolchimico, arrestando alcuni funzionari dell' Eni e
dirigenti di talune imprese, nell' ambito di un' operazione
denominata ''Metamorfosi''. Il processo si deve ancora
celebrare.(ANSA).
RED-NU
15-APR-04
00:27
63
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAIDUE: A 'TG2 DOSSIER-STORIE' PARLANO I TESTIMONI DI GEOVA
(ANSA) - ROMA, 16 APR - A 'Tg2 Dossier-Storie', in onda
domani su Raidue alle 23:30, si parlera' dei testimoni di Geova.
In scaletta inoltre: i referendum di sabato 24 aprile che
decideranno sulla non facile riconciliazione tra la comunita'
greca e quella turca di Cipro, un paese che dal 1 maggio
entrera' a far parte dell'Unione Europea.La storia di Enrico
Mariotti che vive libero a Londra e che fu il responsabile del
rapimento del conte Grazioli nel 1977, conclusosi con un
omicidio nonostante fosse stato pagato il riscatto. E ancora il
nuovo album di Vasco Rossi 'Buoni o cattivi', presentato nella
fabbrica delle idee di Don Ciotti.(ANSA).
XB1
16-APR-04
16:13
64
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SPARATORIA NAPOLI: FIACCOLATA PER TRIGESIMO MORTE ANNALISA
CIOTTI, ZANOTELLI, BORSELLINO FIRMANO APPELLO PER PARTECIPAZIONE
(ANSA) - NAPOLI, 21 APR - Il prossimo 29 aprile a Forcella si
svolgera' una fiaccolata in ricordo di Annalisa Durante, la
quattordicenne uccisa per errore in un agguato di camorra. L'
iniziativa, in occasione del trigesimo della morte, e' stata
promossa da un gruppo di associazioni e numerose personalita'.
Tra i primi firmatari dell'appello per la partecipazione alla
manifestazione Luigi Ciotti, Alex Zanotelli, Rita Borsellino.
''La morte violenta di Annalisa, barbaramente assassinata
dalla camorra - e' scritto nell'appello dei promotori - ha
scosso tutti gli italiani. Ci uniamo al grido di dolore della
famiglia e della gente di Forcella che si e' ribellata perche'
la camorra ancora una volta si e' fatta scudo dei piccoli e
degli ultimi''.
Per questo, aggiunge il documento, ''chiediamo a tutti i
napoletani da Posillipo a Capodimonte, dal Vomero a Chiaia, da
Secondigliano a Ponticelli, dalla Sanita' a Fuorigrotta, di
scendere in piazza per rompere il muro della paura''.
Alle istituzioni viene chiesta ''una presenza forte,
permanente e efficace sul territorio'', ''la disponibilita' a
prevedere interventi straordinari ed urgenti per far si' che la
societa' civile possa riappropriarsi di un territorio per troppo
tempo lasciato in balia della criminalita' organizzata''. Tra le
richieste avanzate la destinazione al piu' presto a uso sociale
di beni immobili a Forcella sottratti alla camorra.
''Che l'urlo di dolore di Forcella - conclude l'appello diventi impegno per la trasformazione della citta' ''.
(ANSA).
TOR/ARB
21-APR-04
20:37
65
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA: VASCO ROSSI GIORNALISTA DIRIGE 'TUTTO' PER UN MESE
IL CANTANTE E' ISCRITTO ALL'ALBO COME PUBBLICISTA
(ANSA) - ROMA, 21 APR - Vasco Rossi, nell'inedita veste di
giornalista, firma il prossimo numero di 'Tutto', il mensile di
musica edito da Mondadori e diretto da Patrizia Ricci. Il numero
speciale, in edicola dal 30 aprile, e' stato curato nei dettagli
dal rocker di Zocca, che e' , ma in pochi lo sanno, un
giornalista regolarmente iscritto all'Albo come pubblicista.
E' la prima volta in Italia che e' stato chiesto ad un
artista di diventare direttore di giornale. L'idea e' stata
accolta con interesse e divertimento dal cantante.
Vasco, calato nel ruolo, ''e' stato preciso e puntiglioso",
come ha raccontato Patrizia Ricci. "Ha discusso molto sui
titoli. Ha coinvolto suo figlio Luca e una ragazza del fan club
per la realizzazione di questo numero speciale, ha chiesto un
pezzo a don Ciotti del Gruppo Abele. Si e' inoltre appassionato
molto a un dossier dedicato alle 'cattive ragazze' della musica
e ha scelto un'immagine molto particolare - ha concluso la Ricci
- per l'apertura dell'intervista a Lenny Kravitz, realizzata da
Gianni Poglio a Miami''.
(ANSA).
COM-KRR
21-APR-04
13:23
66
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RIVOLUZIONE NEI MESSAGGI VOCALI, RISPONDONO I VIP
DA COSTANZO A LAURENTI, MA C'E' ANCHE IL CANE ETTORE
(ANSA) - ROMA, 26 APR - Laura Freddi da' la sveglia, Maurizio
Costanzo avverte che il cellulare e' spento, Giobbe Covatta
informa che e' partito l'avviso di chiamata e perfino il cane
Ettore interviene per comunicare che la scheda e' esaurita. Il
telefono cambia voce e abbandona i freddi messaggi dalle voci
metalliche affidandosi a quelle dei personaggi dello spettacolo.
L'iniziativa, nata da un'idea di Costanzo, e' di Telecom
Italia e Tim, ed e' stata presentata oggi dal conduttore
televisivo e dal presidente del colosso telefonico Marco
Tronchetti Provera.
''Ogni giorno - ha detto Tronchetti - decine di milioni di
persone hanno contatti con Telecom Italia, basti pensare che tra
12 e 187 raggiungiamo un milione di chiamate al giorno. Perche'
questo rapporto sia meno freddo e piu' umano abbiamo pensato di
coinvolgere personaggi noti al grande pubblico, che si sono
prestati all'iniziativa gratuitamente, visto che i compensi
verranno devoluti in beneficenza''.
L'idea e' venuta allo stesso Costanzo, indispettito dallo
stile di certi messaggi dell'operatore telefonico: ''Cosi' - ha
spiegato il conduttore - ho parlato con Tronchetti per sapere se
avesse voglia di cambiare i testi, soprattutto passando dal tu
al lei e scegliendo un tono di maggiore cortesia, e di
coinvolgere voci note a livello promozionale''.
In questo modo si e' arrivati alla scelta dei 10 vip che
hanno prestato la propria voce per servizi come il 187, il 191,
il 119, la sveglia, il servizio ChiamaOra: oltre a Costanzo,
Freddi, Covatta e il cane Ettore, gli italiani si ritroveranno
dall'altro capo del filo Albano, Cesara Buonamici, Leo Gullotta,
Luca Laurenti, Gad Lerner e Bruno Pizzul. Tutti hanno rinunciato
al cachet, che verra' devoluto ad Amref, Lega del filo d'oro e
Gruppo Abele. Le voci note, a rotazione su tutti i servizi,
terranno compagnia per tutto l'anno, poi verranno sostituite da
quelle di alcuni doppiatori, che pero' manterranno le nuove
caratteristiche dei messaggi. ''Questa iniziativa - ha spiegato
Tronchetti - vuole far capire sia all'esterno che all'interno
dell'azienda quanto sia importante la cortesia''. Il presidente
di Telecom, infatti, riconosce che l'azienda a volte da' qualche
disservizio (''non potrebbe essere altrimenti, nella piu' grande
societa' privata del Paese, che conta 23 milioni di clienti''),
ma aggiunge che molte cose sono migliorate e che anche questa
piccola rivoluzione dei messaggi vocali servira' a migliorare le
relazioni con i clienti.(ANSA).
FP
26-APR-04
15:44
67
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PROSTITUZIONE: CONTRO LA TRATTA ANCHE FOTOROMANZI SUI TRENI
A TORINO PARTE PROGETTO. ANCHE UN VIDEO PRIMA DEI FILM
(ANSA) - TORINO, 27 APR - Un cortometraggio e un fotoromanzo
per combattere la prostituzione e la tratta delle donne: il
primo andra' in onda nei cinema prima dei film, l' altro in
distribuzione da settembre su alcune linee ferroviarie. Le
iniziative fanno parte del progetto '' Libere- Te Lira- Free'' e
parte da Torino e il suo hinterland.
Destinatari sono le vittime della tratta, ma anche chi
ostacola o favorisce la diffusione dell'integrazione sociale
delle popolazioni immigrate e, in generale, l'opinione pubblica.
Capofila del progetto, presentato oggi, e' la Provincia di
Torino, che ha costituito una partnership con i comuni di Torino
e di Moncalieri, l' Universita' ed enti vari, come la Compagnia
delle Opere, Gruppo Abele, Confcooperative, Ufficio per la
Pastorale dei Migranti.
''Due'' e' il titolo del video che narra la storia di due
donne, entrambe segnate da esperienze di violenza e
prostituzione. Anche il fotoromanzo raccontera' la tragedia
dello sfruttamento sessuale e ha lo scopo di dare informazioni
utili su come liberarsi dalla schiavitu' degli sfruttatori. Per
realizzarli si e' rivelata fondamentale la collaborazione e la
consulenza di alcune donne uscite da questa terribile esperienza
e tuttora inserite in un percorso di integrazione. Sono state
loro a fornire consigli e indicazioni sul target di riferimento
e sulle migliori modalita' di comunicazione con il mondo
sommerso della prostituzione. ''Questo progetto e' nato dopo
l'esperienza di 'Life', che si e' occupato dell'integrazione nel
mondo del lavoro delle donne immigrate vittime della tratta'',
ha piegato Martina Sabbadini di S.& T, uno dei partner del
progetto. ''Ora agiremo maggiormente sulla comunicazione - ha
concluso - aiutati proprio da quelle donne che ne sono uscite,
per avvicinarci a chi non lo ha ancora fatto''. (ANSA).
RED-BAN
27-APR-04
14:27
68
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ANDARE O NO? PALAZZO DIVISO SU MARCIA PER OSTAGGI /ANSA
MA PARTECIPAZIONE SARA' TRASVERSALE, PERSONALE, SENZA BANDIERE
(ANSA) - ROMA, 28 APR - Andare o non andare? Il Palazzo si
divide sulla partecipazione alla marcia promossa dai familiari
di Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio, i tre
italiani tenuti in ostaggio in Iraq. Trecento metri, tra Castel
Sant'Angelo e piazza Pio XII, davanti a via della Conciliazione.
Sono quelli che separano due fronti, la cui composizione e'
pero' trasversale tra i poli. Da una parte la comune
solidarieta' con famiglie provate da sedici giorni di angoscia
per la sorta dei loro cari. Dall'altra il rischio di apparire
deboli di fronte all'ultimatum dei terroristi e di subire
strumentalizzazioni di segno opposto. Un dilemma al quale la
politica risponde con comportamenti diversi.
Marceranno, dietro la bandiera della pace, i leader dei Verdi
Pecoraro Scanio, di Rifondazione Bertinotti, dei Comunisti
italiani (Diliberto, ma non Cossutta), molti parlamentari del
Correntone Ds, Occhetto e Di Pietro; la sinistra del
centrosinistra, che raccoglie l'appello lanciato dai leader del
movimento pacifista: Strada, Agnoletto, don Ciotti, padre
Zanotelli. Ma non solo. Tra i Ds dovrebbero esserci Bersani,
Morri, Sereni, Angius: tutti della segreteria. Fassino ci sara'
''con il cuore'', e auspica che partecipino ''tantissimi
cittadini per una grande manifestazione senza insegne di partito
e di associazione, che sia la testimonianza del sentimento di
solidarieta' di milioni di italiani con questi tre connazionali
e faccia sentire alta e forte la richiesta della loro
liberazione''.
''La politica non c'entra'', afferma Castagnetti. ''Deve
restare un passo indietro'', per Franceschini. Ma Rosi Bindi,
anche lei dielle, non vede alcuna difficolta' nella
partecipazione a una manifestazione per la pace: ''Non sarebbe
la prima volta''. Non la pensa cosi' Intini. ''Le forze
politiche di maggioranza e opposizione - afferma il capogruppo
dello Sdi alla Camera - fanno bene a non lasciarsi dettare le
scadenze politiche dai ricatti dei terroristi''.
Sulla stessa linea Cossutta e D'Alema. ''Capisco il dolore
delle famiglie - dice il presidente del Pdci - Manifesto per la
pace, ma non sono i rapitori che devono dirmi come e dove
farlo''. ''E' una forma di rispetto: non dobbiamo rischiare
strumentalizzazioni'', spiega D'Alema.
Nella Cdl, Forza Italia, An e Udc sono solidali con le
famiglie degli ostaggi, ma non si uniranno alla manifestazione.
''Non vogliamo strumentalizzazioni'', avverte Landolfi. Mentre
la Lega boccia il corteo: ''Una stupidata - la liquida Calderoli
- Una risposta in positivo alle richieste dei terroristi.
Dovrebbero prendere esempio dalle famiglie dei caduti di
Nassiriya...''. E il governo? ''Non deve marciare, ma agire'',
69
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
dice Castelli. ''Non possiamo accettare ricatti, forse
salverebbero gli ostaggi ma non consentirebbero la sicurezza per
il futuro - gli fa eco Buttiglione - Su questi temi e' bene che
il governo taccia''. Mentre Tremaglia - il ministro per gli
italiani nel mondo la cui partecipazione era annunciata come
possibile da La Russa - risponde seccato che ''decidera'
domani''.
Ma non sara' facile la partecipazione del centrodestra. ''Non
oseranno dire che l'occupazione dell'Iraq e' una cosa
giusta...'', sostiene Pecoraro. La manifestazione, aggiunge
Cento, sara' ''una grande occasione umanitaria per chiedere la
liberazione degli ostaggi, ma anche per denunciare la tragedia
di Falluja, dove le truppe di occupazione americane hanno prima
bombardato e ora rastrellano la popolazione civile''. Non si fa
attendere la replica della maggioranza, con La Russa che invita
il centrosinistra a non usare gli ostaggi ''per fare campagna
elettorale''.
Un'altra forma di partecipazione all'angoscia dei familiari
degli ostaggi e' quella scelta da Bondi e Volonte'. ''Partecipo
pregando - dice il coordinatore di Fi - ma le istituzioni e le
forze politiche devono respingere e non subire il ricatto dei
terroristi''. E anche il capogruppo dell'Udc ricorda l'invito
del Papa a schierarsi per la pace ''con la forza della
preghiera''.
Tutti, da una parte all'altra del Parlamento, devono pero'
rispondere domani alla richiesta di Angelo Stefio, padre di
Salvatore, a nome delle tre famiglie: ''E' una manifestazione di
pace, ha il solo obiettivo di salvare la vita dei tre ragazzi e
di riportare a casa la salma di Quattrocchi. Vi prego,
rispettateci''. (ANSA).
PNZ
28-APR-04
21:24
70
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: CONSULTA ASSOCIAZIONI, PROFILATTICI MENO CARI DI NOTTE
(ANSA) - ROMA, 28 APR - Profilattici meno cari di notte: lo
chiede al ministero della salute la Consulta nazionale lotta
all'Aids che raggruppa una serie di associazioni di volontariato
che si occupano dei malati col virus Hiv, fra i quali l'Anlaids,
l'Associazione politrasfusi, la Comunita' di San Patrignano, il
Gruppo Abele, l'Arcigay.
La Consulta, in una lettera inviata alla Direzione generale
prevenzione sanitaria del ministero della salute, chiede quindi
una circolare applicativa che consenta l'abbattimento dei 3-4
euro della tariffa notturna che i farmacisti applicano dalle 22
alle 9 del mattino.
Le associazioni avanzano questa richiesta anche a seguito
della ''disponibilita' espressa dalla Federfarma'' in tal senso.
La Consulta ribadisce anche la richiesta ''di riconsiderare
la possibilita' di abbattere il prezzo dei profilattici tramite
una campagna. La nostra proposta - precisa - si chiamava '3 per
1', al fine sia di incentivarne immediatamente l'uso nella
popolazione in generale e sia di permettere alle associazioni di
volontariato di poterlo usare come presidio di sensibilizzazione
con una maggiore facilita'''. (ANSA).
MAS
28-APR-04
19:37
71
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SPARATORIA NAPOLI: DOMANI FIACCOLATA A UN MESE DA DELITTO
CON RITA BORSELLINO, CIOTTI E ZANOTELLI
(ANSA) - NAPOLI, 28 APR - Una fiaccolata nelle strade del
rione Forcella si terra' domani, giovedi' 29 aprile, ad un mese
dalla morte di Annalisa Durante, la quattordicenne uccisa dalla
camorra. L'iniziativa - promossa da una rete di associazioni del
volontariato e del terzo settore, in accordo con le
rappresentanze sindacali di Napoli - prevede la partecipazione,
tra gli altri, di Rita Borsellino, del missionario comboniano
padre Alex Zanotelli e del presidente di Libera, don Luigi
Ciotti.
In parallelo con l'iniziativa, i promotori hanno rivolto un
appello alle istituzioni affinche' assicurino una presenza
forte, permanente ed efficace sul territorio, destinando al piu'
presto a uso sociale i beni immobili sottratti alla camorra a
Forcella e provvedano ad allargare nella zona gli interventi
socio culturali e di riqualificazione territoriale (come il
progetto URBAN) previsti per altri quartieri.
La fiaccolata partira' alle ore 19.30 da piazza Calenda e
dopo aver attraversato il rione tornera' a piazza Calenda per
gli interventi di Rita Borsellino, padre Zanotelli e don Ciotti.
(ANSA).
DT/BOM
28-APR-04
16:32
72
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: FERMIAMO LA GUERRA, PRONTI A IMPEGNO CON FAMILIARI
MA A MANIFESTAZIONE DOMANI SOLO COME SINGOLI PACIFISTI
(ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Comprendiamo il senso delle
iniziative dei familiari degli ostaggi. Siamo solidali con loro
e disponibili ad incontri e impegni umanitari''. Al termine di
due giorni di riunione il comitato 'Fermiamo la guerra' - l'
organismo che ha promosso le manifestazioni pacifiste del 15
febbraio 2003 e del 20 marzo scorso - ha unitariamente dato la
propria disponibilita' ad accogliere la proposta dei familiari
dei tre ostaggi italiani.
Il comitato non partecipera' quindi come soggetto politico
alla manifestazione di domani a Roma, ma singoli esponenti del
mondo pacifista, secondo quanto appreso, lanceranno un appello
affinche' individualmente ci sia la partecipazione alla
manifestazione con le sole bandiere della pace.(ANSA).
GUI
28-APR-04 14:06
IRAQ: FERMIAMO LA GUERRA, PRONTI A IMPEGNO CON FAMILIARI (2)
(ANSA) - ROMA, 28 APR - Nella nota, firmata da tutte le
componenti del comitato, i pacifisti rivendicano di aver
''sempre manifestato contro le scelte di guerra del nostro
paese'' e ribadiscono di averlo fatto sempre ''in totale
autonomia e senza alcun condizionamento''. ''Siamo quelli che
hanno organizzato le grandi manifestazioni del 15 febbraio del
2003 e del 20 marzo scorso - aggiungono - e continueremo a
mobilitarci in futuro per la fine delle guerre, il ritiro delle
truppe italiane, la fine dell'assedio alle citta' irachene,
l'autodeterminazione del popolo iracheno e il rispetto
dell'articolo 11 della Costituzione''. Una scelta, dice ancora
il Comitato, ''giusta'' perche' queste ''sono le uniche cose da
fare per la pace''.
Alle famiglie di Maurizio Agliana, Salvatore Stefio ed
Umberto Cupertino il Comitato Fermiamo la Guerra esprime dunque
solidarieta'. ''Siamo solidali e comprendiamo il senso delle
vostre iniziative - dicono i pacifisti - siamo disponibili ad
incontri ed impegni umanitari, sempre ribadendo l'obiettivo di
fermare la guerra e continueremo a lottare pacificamente perche'
l'assedio delle citta' irakene abbia fine''.
Dal Comitato arriva poi un attacco alla maggioranza ed al
governo Berlusconi. ''Ricordiamo al governo le sue
responsabilita' - spiegano - e innanzitutto quelle legate alla
sciagurata scelta di partecipare alla guerra e sosteniamo la
mozione dei parlamentari contro la guerra per il ritiro delle
truppe dall'Iraq''. ''Il popolo della pace non si ferma concludono - e non si fermera'''.(ANSA).
GUI/DMR
28-APR-04
14:27
73
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: FERMIAMO LA GUERRA, PRONTI A IMPEGNO CON FAMILIARI (3)
(ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Invitiamo ogni cittadina e
cittadino italiano a partecipare, come richiesto dai familiari si dice nell'appello di 'Fermiamo la guerra' - portando le
bandiere arcobaleno, manifestando per la pace, la liberazione
degli ostaggi, la liberazione del popolo iracheno
dall'occupazione, la fine dei bombardamenti e degli assedi,
perche' il nostro paese dia un contributo alla pace ritirando
immediatamente le proprie truppe''.
A sottoscrivere l'appello sono, tra gli altri, don Luigi
Ciotti, Vittorio Agnoletto, Raniero La Valle, Gino Strada e Alex
Zanotelli.(ANSA).
AU
28-APR-04
16:25
74
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: OSTAGGI; FAMIGLIE, DOMANI TUTTI ITALIANI A ROMA / ANSA
PARTENZA CORTEO ALLE 17, PULLMAN IN ARRIVO DA DIVERSE CITTA'
(ANSA) - ROMA, 28 APR - L'appuntamento della speranza e' per
domani pomeriggio a Roma. Le famiglie dei tre ostaggi
prigionieri in Iraq, accompagnati da associazioni, sindaci,
pacifisti, politici in ordine sparso e cittadini comuni in
arrivo da tutta Italia, sfileranno per chiedere la liberazione
di Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio. La
manifestazione partira' alle 17 da Castel Sant'Angelo e si
fermera' in piazza Pio XII, proprio davanti al colonnato di
piazza San Pietro, sperando in una voce dal Vaticano.
Il prefetto di Roma, Achille Serra, si e' detto
''tranquillo'' in vista della manifestazione. ''Non ho - ha
sottolineato - nessuna previsione di problemi legati all'ordine
pubblico''.
APPELLO FAMIGLIE A ITALIANI - Dalle tre famiglie e' arrivato
oggi un appello congiunto agli italiani affinche' partecipino al
corteo. ''Nel rispetto della liberta' e della dignita' di ognuno
- c' e' scritto - anche se personalmente coinvolti nell'umana e
angosciante vicenda degli ostaggi rapiti in Iraq, ci appelliamo
al senso di Patria e di italianita' perche' il nostro dolore sia
fatto partecipe e insieme al nostro strazio si unisca in
un'unica voce a quello del popolo iracheno, profondamente
colpito. Chiediamo a tutti coloro che vorranno partecipare prosegue l'appello - di marciare insieme a noi per la pace
affinche' non si odano piu' i pianti, i lamenti dei bambini che
soffrono, la disperazione delle mamme e dei papa' per i figli
che non torneranno piu' a casa, la solitudine delle mogli che
hanno perso il conforto e il sostegno dei propri mariti''.
MANIFESTAZIONE NON POLITICA - Secondo Antonella Agliana,
sorella di Maurizio, ''l'organizzazione sta andando bene e
domani saremo sicuramente in tanti. E' una manifestazione per la
pace - ha sottolineato - non ci deve assolutamente essere
nessuna strumentalizzazione politica, perche' e' un' iniziativa
che nasce da noi famiglie, per i nostri ragazzi, perche' vengano
liberati e perche' possa tornare in patria anche la salma di
Fabrizio Quattrocchi''.
PULLMAN IN PARTENZA DA CITTA' FAMIGLIE OSTAGGI - Antonella
Agliana ha spiegato che andra' a Roma da Prato ''con tutta la
citta'''. Oltre che a Prato, domani sono previsti arrivi in
massa anche dalle altre citta' delle famiglie degli ostaggi. Da
Cesenatico, citta' dove vive Angelo Stefio, padre di Salvatore,
sono pronti a partire due pullman. La moglie di Salvatore,
Emmanuela Nicolosi, e' pronta a partire domani da Catenanuova
(Enna). Dal paesino siciliano si muovera' lo scuolabus comunale,
di 26 posti: non e' stato infatti trovato un autobus da
noleggiare. Anche a Sammichele di Bari, il paese di Cupertino
fervono i preparativi per la partenza. Il Comune ha fatto
affiggere manifesti nella cittadina in cui si avvisa che domani
75
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
alle 8 partiranno 10 pullman per Roma. Il sindaco Nicola Madaro,
che si e' dato molto da fare per organizzare la manifestazione,
ha spiegato che domani ''non ci saranno nemmeno i gonfaloni dei
Comuni, ma solo le bandiere della pace''. La famiglia
Quattrocchi non ha ancora deciso se domani sara' a Roma.
SI SPERA IN COINVOLGIMENTO VATICANO - Le famiglie sperano nel
coinvolgimento del Vaticano. ''Non possiamo fare pressione sul
Santo Padre - ha detto Angelo Stefio - certamente speriamo
nell'incontro, ma se il Pontefice ha impegni non e' che restiamo
delusi, a noi basta che si affacci alla finestra''. Ma in
Vaticano c' e' un clima di grande cautela, pur nel rispetto e
comprensione per le famiglie degli ostaggi. Viene considerato
improbabile che il Papa si affacci. Possibile che qualcuno
scenda dalla segreteria di Stato per parlare con le famiglie ed
ascoltare loro eventuali richieste.
POPOLO DELLA PACE PRESENTE CON BANDIERE ARCOBALENO - Sara'
presente con le famiglie anche il popolo dei pacifisti. I
Disobbedienti e gli altri componenti del Comitato napoletano
contro la guerra invitano a mobilitarsi e domani e' prevista la
partenza di un treno speciale dalla stazione di Napoli Centrale.
Anche No global e Disobbedienti di Bari saranno a Roma. Il
Comitato 'Fermiamo la guerra', con un appello siglato, tra gli
altri, da don Ciotti, Vittorio Agnoletto e Gino Strada, invitano
i cittadini a partecipare portando le bandiere arcobaleno. Sara'
presente anche la ''Tavola della pace''.(ANSA).
NE
28-APR-04
21:06
76
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: OSTAGGI; MESSAGGIO PACIFISTI A CONSIGLIO CITTA' FALLUJA
(ANSA) - ROMA, 28 APR - I pacifisti hanno inoltrato, tramite
alcuni esponenti dell'organizzazione umanitaria 'Un ponte
per...', ai rappresentanti del Consiglio della citta' di Falluja
il testo della nota con cui si sono dichiarati disponibili ad
aderire alla manifestazione umanitaria promossa per domani a
Roma dai familiari dei tre ostaggi italiani.
La richiesta e' quella che i rappresentanti del Consiglio
della citta' di Falluja inoltrino il messaggio ''alle piu'
significative rappresentanze religiose sociali e politiche
irachene''. (ANSA).
GUI/FRF
28-APR-04 16:08
IRAQ: OSTAGGI; MESSAGGIO PACIFISTI A CONSIGLIO CITTA' FALLUJA (2)
(ANSA) - ROMA, 28 APR - Questo il testo dell'appello alla
partecipazione alla manifestazione di domani a Roma: ''Siamo
persone impegnate quotidianamente e da anni nel movimento contro
la guerra. Rispondendo all'appello dei familiari dei tre
italiani sequestrati in Iraq, parteciperemo alla manifestazione
che si terra' domani 29 aprile a Roma, alle ore 17 da Castel
Sant'Angelo. Invitiamo ogni cittadina e cittadino italiano a
partecipare, come richiesto dai familiari, portando le bandiere
arcobaleno, manifestando per la pace, la liberazione degli
ostaggi, la liberazione del popolo iracheno dall'occupazione, la
fine dei bombardamenti e degli assedi, perche' il nostro paese
dia un contributo alla pace ritirando immediatamente le proprie
truppe''.
Tra i firmatari dell'appello, Vittorio Agnoletto, Gino
Strada, Luigi Ciotti, Alex Zanotelli.(ANSA).
AB
28-APR-04
19:11
77
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
OSTAGGI: CORTEO; DON CIOTTI, FERMIAMO TUTTE LE GUERRE
UN DOVERE DI GIUSTIZIA E SOLIDARIETA'
(ANSA) - ROMA, 29 APR - Ha deciso di partecipare alla
manifestazione di Roma perche' ''difendere il bene fondamentale
della vita umana e' preciso dovere di giustizia e
solidarieta'''. Per questo, ma anche per ''abbracciare i
familiari degli ostaggi'' il presidente del Gruppo Abele, Don
Luigi Ciotti, e' venuto oggi a Roma alla manifestazione per la
pace.
''Quella di oggi - dice - e' una presenza consapevole dei
propri limiti e determinata a ribadire un fermo no alle logiche
che si trovano dietro alle guerre e a qualsiasi forma di
terrorismo''. ''Ma non solo: siamo qui - aggiunge - per
abbracciare non solamente i familiari di coloro che sono
ostaggio della guerra e del terrorismo, ma anche per
testimoniare che quando ingiustizie, violenze, illegalita',
guerre e percorsi terroristici colpiscono la vita umana non e'
possibile restare fermi''. Secondo Don Ciotti e' indispensabile
''muoversi'' e per questo l'invito e' a camminare insieme ''per
affermare la nostra liberta' e non essere ostaggio dei
terroristi, per far tornare i nostri connazionali e perche' si
fermino tutte le assurde guerre''. (ANSA).
TAM/MRC
29-APR-04
17:28
78
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
OSTAGGI: UN CORTEO SILENZIOSO VERSO LA LIBERAZIONE / ANSA
(di Annalisa Sturiale)
(ANSA) - ROMA, 29 APR - Volevano mobilitare il piu' alto
numero di coscienze possibile, volevano una manifestazione
umanitaria e non politica, per la pace e non contro il governo.
E la marcia verso il simbolo della cristianita' non li ha
traditi. Erano tutti un po' madri, sorelle, fidanzate, oggi in
cammino verso Piazza S. Pietro. Tutte anime diverse che, per un
giorno, quello della speranza, hanno lasciato da parte le loro
ideologie, i loro schieramenti, i simboli. E hanno camminato
insieme, raccogliendo l'appello delle famiglie di Salvatore
Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino.
Hanno camminato, in lungo corteo silenzioso, che da Castel
Sant'Angelo ha percorso via della Conciliazione, fino a San
Pietro, fianco a fianco, in una manifestazione che, si percepiva
subito, aveva il compito di far arrivare un messaggio di pace e
di solidarieta'. Hanno sfilato, preceduti da una lunghissima
bandiera arcobaleno, il fronte pacifista, i no global, i
disobbedienti, le associazioni cattoliche e quelle di
volontariato. Hanno manifestato accanto a uomini politici, a
rappresentanti della societa' civile, del mondo della cultura e
dello spettacolo.
Un popolo pacifista che non ha avuto il minimo dubbio nel non
sentirsi diviso nel dilemma se quella di oggi avrebbe potuto
essere una sorta di cedimento ad un ricatto terroristico. Erano
li' per dire un netto no ad ogni forma di violenza. E lo hanno
fatto da subito, fin da quando a Castel Sant'Angelo, si era
creato un momento di tensione, quando i disobbedienti romani
avevano, attraverso un megafono, scandito slogan contro il
governo. Una distanza subito colmata dal dialogo. Quello tra chi
era arrivato a Roma da Sammichele di Bari, da Prato, da
Cesenatico, e voleva solo essere accanto a chi in queste ore
aveva davanti solo ore di angoscia, di attesa, per un ultimatum
sempre piu' vicino. Di chi, consapevole di essere parte di uno
scacchiere assai piu' ampio, voleva solo chiedere ''il ritorno a
casa di tre ragazzi d'Italia''. E cosi' le temute distanze tra
le molte anime del corteo si sono annullate. Lasciando il posto
a chi aveva deciso che era giusto esserci. E cosi' accanto ad
Vittorio Agnoletto e i Social Forum, c'erano Francesco Caruso e
i disobbedienti, il presidente del gruppo Abele, Don Ciotti, e
poi Gavino Angius, Antonio Di Pietro, Pecoraro Scanio, Oliviero
Diliberto e Fausto Bertinotti. Ma anche Mirko Tremaglia che ha
voluto testimoniare la sua solidarieta' alle tre famiglie degli
ostaggi. E poi tutti attorno al vessillo arcobaleno le
associazioni Pax Cristhi, la Tavola della Pace, Donne in Nero e
Basta Guerra. A chiudere il corteo c'erano anche alcuni
disobbedienti con le bandiere irachene che, hanno piu' volte
ribadito, erano a testimoniare la loro solidarieta' ai tre
ostaggi, alle famiglie, ma anche ai 22 milioni di iracheni
79
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ostaggi di una guerra. Ventidue milioni di iracheni contro i
quali si stanno commettendo ''atrocita' infinite e per i quali
non esiste la solidarieta' internazionale''.
Circa cinquemila persone che hanno sfilato in un breve ma
simbolico percorso che voleva essere come una sorta di
''abbraccio'' a quelle famiglie che ''chiedono solo di rivedere
i loro cari''. Per nulla intimiditi dall'assedio di giornalisti,
cameramen e fotografi, arrivati anche dall'estero. E in molti
hanno raccontato di essere in strada perche' genitori, mogli,
fratelli o sorelle. Di essere a piazza S.Pietro proprio perche'
il percorso della manifestazione era ''assai diverso da tutti
gli altri appuntamenti contro la guerra e soprattutto perche'
non c'era un carattere politico''. Di essere in piazza anche per
la prima volta, di essere in strada ''senza simboli di partito''
ma con una grande obiettivo, ''non rendere vani gli appelli
delle famiglie che hanno in qualche modo fatto leva nelle
coscienze''. E tutti, in silenzio, hanno ascoltato le parole del
pontefice, lette da monsignor Laiolo. Parole toccanti, arrivate
al cuore di molti. Parole che erano state precedute da altre
piu' semplici ma altrettanto cariche di emozione. L'emozione di
chi, oggi, non ha voluto lasciare soli i familiari di quegli
ostaggi visti pochi giorni fa' nelle immagini della televisione
araba. Quelle famiglie che erano un po' tutte le famiglie
arrivate a piazza S. Pietro. (ANSA).
ST
29-APR-04
22:11
80
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SPARATORIA NAPOLI: DON CIOTTI, CI SONO OSTAGGI DI CAMORRA
IL FONDATORE DI 'LIBERA' ALLA FIACCOLATA PER ANNALISA
(ANSA) - NAPOLI, 29 APR - ''Cosa ce ne frega della camorra e
dei camorristi; il problema non e' solo li', la liberta' di
tutti si gioca sui diritti. Grido allo Stato di non barare, di
non usare parole vuote e stanche quando parla di giustizia,
lavoro e diritti''. Lo ha dichiarato don Luigi Ciotti, fondatore
dell'Associazione contro le mafie ''Libera'', dal palco
allestito in piazza Calenda, nel quartiere di Forcella a Napoli,
al termine della fiaccolata organizzata a un mese dalla morte di
Annalisa Durante, la quattordicenne assassinata durante una
sparatoria di camorra.
Don Luigi Ciotti arrivava da Roma, dove ha partecipato alla
manifestazione per la liberazione degli ostaggi italiani in
Iraq: ''Ci sono anche altri ostaggi, ostaggi di mafia e camorra
- ha detto don Ciotti - dobbiamo tirare fuori di piu' le unghie,
il coraggio di denuncia delle parole e' annuncio di salvezza''.
(ANSA).
YW4-LN/ARS
29-APR-04
22:09
81
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SPARATORIA NAPOLI: FIACCOLATA DAVANTI A CASA DI ANNALISA
(ANSA) - NAPOLI, 29 APR - Ha pianto a dirotto Antonio
Durante, padre di Annalisa, la 14/enne assassinata durante un
conflitto di camorra a Forcella, nel cuore di Napoli, quando la
testa del corteo si e' fermato sotto la sua abitazione dove
avvenne il delitto. Al suo fianco, dietro uno striscione su cui
c'era scritto 'da Forcella una speranza per la citta'' il
sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e altri rappresentanti
delle istituzioni, tra cui il deputato dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio.
Alla fiaccolata sotto la pioggia lungo le strade di Forcella,
via Tribunali e parte di via Duommo, hanno partecipato un
migliaio di persone tra abitanti del quartiere, associazioni,
gruppi di parrocchie della provincia di Napoli e, in coda,
movimenti di disoccupati. Tutti esibivano striscioni e cartelli
nel ricordo di Annalisa.
Durante il tragitto la gente ha gridato ''Giustizia,
giustizia'' ''Annnalisa Annalisa'' e ''Forcella, Forcella''. In
piazza Calenda e' stato allestito un palco dal quale hanno
parlato il padre missionario Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti,
di Libera, e una cantautrice impegnata nel movimento per la
pace, Agnese Ginocchio.(ANSA).
YW4-LN
29-APR-04
21:52
82
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FIAT: IL 12 MAGGIO INCONTRO AZIENDA-SINDACATI SU MIRAFIORI
(ANSA) - TORINO, 3 MAG - Si terra' il 12 maggio, presso
l'Unione Industriale di Torino, l'incontro fra Fiat Auto e
sindacati metalmeccanici sullo stabilimento di Mirafiori. Lo
hanno reso noto Fim, Fiom e Uilm torinesi.
Subito dopo in fabbrica ci saranno le assemblee dei
lavoratori. (ANSA).
ANG
03-MAG-04 12:20
FIAT: IL 12 MAGGIO INCONTRO AZIENDA-SINDACATI SU MIRAFIORI (2)
(ANSA) - TORINO, 3 MAG - All'incontro parteciperanno i
segretari generali di Fim, Fiom e Uilm con i responsabili Fiat
delle tre organizzazioni.
I sindacati, che questa mattina si sono incontrati, hanno
espresso un giudizio positivo sul prossimo appuntamento con la
Fiat.
''E' l'avvio della discussione con l'azienda - sottolinea il
segretario generale della Uilm Piemonte, Attilio Capuano - sulla
piattaforma che abbiamo presentato. Oggi con Fim e Fiom abbiamo
fatto il punto sulla situazione e abbiamo verificato la
disponibilita' delle istituzioni e di associazioni a
confrontarsi con noi. Giovedi' ci sara' l'incontro con la
Commissione Lavoro del Comune, al quale sara' presente il
sindaco, venerdi' quello con la presidente della Provincia.
Sulle questioni torinesi siamo rimasti sempre uniti, abbiamo
evitato interferenze che non avrebbero avuto senso''.
''Positiva la definizione della data dell'incontro - aggiunge
Antonio Marchina, segretario generale della Fim torinese perche' potremo presentare la nostra piattaforma. Quanto al
confronto con le altre organizzazioni ha confermato l'impegno di
tutti a procedere sul documento messo a punto insieme e a
coinvolgere la citta'''. Per il numero uno della Fiom torinese,
Giorgio Airaudo, ''oltre ad affrontare i problemi di Melfi, la
Fiat deve dare una risposta a Mirafiori e a Torino. Con questo
spirito andremo a una trattativa che vogliamo torinese e
immediatamente dopo coinvolgeremo i lavoratori nelle assemblee
perche' devono essere protagonisti del salvataggio dello
stabilimento e non vittime della crisi Fiat''.
I sindacati fisseranno in questi giorni la data degli
incontri con alcune associazioni, come gruppo Abele, Acli,
Legambiente, Gioc, Arsenale della Pace, che hanno gia' dato la
loro disponibilita'. E' previsto anche un confronto con
l'associazione delle piccole imprese Api ed e' stato chiesto un
incontro all'Amma di Torino. Non hanno ancora risposto le
associazioni dei commercianti e degli artigiani e non e' ancora
in calendario un appuntamento con la Regione Piemonte.(ANSA).
ANG
03-MAG-04
13:14
83
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FIAT: IL 12 MAGGIO INCONTRO AZIENDA-SINDACATI SU MIRAFIORI (3)
(ANSA) - TORINO, 3 MAG - All'incontro con la Fiat
partecipera' anche la Fismic che ha sottoscritto la piattaforma
su Mirafiori.
''Aspettiamo dall'incontro - afferma il segretario generale
Roberto Di Maulo - notizie rassicuranti circa il futuro dello
stabilimento e l'occupazione. Inoltre crediamo sia arrivato il
momento per porre il problema, a livello di gruppo Fiat, di un
adeguamento salariale per i lavoratori accompagnato dalla buona
riuscita del piano Morchio''. (ANSA).
ANG
03-MAG-04
18:48
84
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SERVIZIO CIVILE: DON CIOTTI, SOGNO CHE VOLONTARIATO SPARISCA
SOLIDARIETA' DEV' ESSERE REGOLA DI VITA
(ANSA) - ANCONA, 13 MAG - ''Io ho un sogno: che il
volontariato 'sparisca', che cioe' la solidarieta' non sia piu'
l' eccezione della virtu' di pochi, ma una regola di vita che si
identifichi con la vera cittadinanza''. Lo ha detto don Luigi
Ciotti intervenendo ad Ancona a un convegno sul servizio civile
promosso dall' assessorato regionale alle politiche giovanili e
svoltosi presso la Facolta' di Economia.
''Perche' la vita civile - ha spiegato don Ciotti - deve
riscoprire la dimensione del servizio e il senso della
semplicita' in cui alberga la profondita' dell' azione. Io
invito i giovani ad essere inadeguati a questi tempi di
apparenza del potere, del denaro, della forza, della bellezza a
tutti i costi, fattori seducenti ma che non danno risposte alla
vita''.
''Dietro queste nuove opportunita' - ha continuato - ci sono
sei parole vecchie: giustizia, liberta', solidarieta',
democrazia, cittadinanza e pace. E i giovani impegnati nel
servizio civile, animati da questi principi, stanno, in sostanza
riscrivendo e rivivendo in chiave attuale la Costituzione. Ci
parlano di diritti, promovendo il dovere sociale alla
solidarieta', secondo un modello di cittadinanza universale che
va oltre i confini nazionali. Ecco perche' - ha concluso - il
servizio civile e' la scelta giusta, la scelta di chi si mette
in gioco per dare valore a cio' in cui crede''. (ANSA).
DAN/GIG
13-MAG-04
19:41
85
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ELEZIONI: PRC, DA MILANO PUO' VENIRE UNA SCOSSA AL GOVERNO
(ANSA) - MILANO, 14 MAG - Un esito positivo del voto per la
sinistra alle elezioni provinciali di Milano, dove la coalizione
si presenta unita, e alle europee, potrebbe dare un segnale
importante al Paese e minare le basi dell'alleanza di
centrodestra al governo. E' quanto hanno sostenuto stamane
Augusto Rocchi, segretario provinciale di Prc, e Vittorio
Agnoletto, che come indipendente si presenta alle europee subito
dopo Fausto Bertinotti per la circoscrizione Nord Occidentale.
''Un risultato positivo - ha sottolineato Agnoletto metterebbe in discussione l'assetto di potere economico, il
controllo mediatico, la speculazione delle aree; porrebbe le
basi per un programma che, in vista del 2006, non vedrebbe piu'
coinvolti i soli segretari di partito, ma anche le associazioni
e i movimenti. Dopo il cardinale Martini che ha gettato i semi,
nessuno puo' piu' parlare in nome dei cattolici: ormai sono
presenti nei movimenti, nelle associazioni, in diverse liste che
combattono il Dio degli eserciti''.
Secondo Rocchi, ''Milano e' un importante laboratorio
politico che anticipa spesso le scelte nazionali. Per le
provinciali e le comunali di 14 su 16 Comuni, centrosinistra e
Prc hanno trovato un terreno di intesa e si presentano insieme.
Hanno collaborato, con l' associazionismo e il volontariato,
nella formazione dei programmi con pari dignita' sui temi
qualificanti della pace, della democrazia, della partecipazione,
contro le privatizzazioni e per il rilancio dell'iniziativa
pubblica, per il lavoro, per il rispetto dell'ambiente''.
Agnoletto, che ha ricevuto tra gli altri il sostegno di don
Luigi Ciotti, di Haidi Giuliani, di Giorgio Dal Fiume
(Altromercato), di Paolo Rossi, di Samir Amin (presidente del
Forum mondiale delle Alternative), ha cosi' sintetizzato il suo
impegno in Europa per una politica anti-liberista: ''Inserimento
nella Costituzione del ripudio della guerra, ritiro delle truppe
di occupazione dall'Iraq, rifiuto del patto di stabilita' (che
comprende le spese sociali ma non quelle militari), concessione
della cittadinanza europea a tutti coloro che vivono e lavorano
nel continente, lotta alla disoccupazione, riforma dei fondi
all'agricoltura che assorbono l'60% del bilancio comunitario e
di questo l'80 va alle societa' multinazionali''. (ANSA).
VO
14-MAG-04
14:08
86
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ELEZIONI: DON CIOTTI, INDAGATI? FATEVI DA PARTE
(ANSA) - AGRIGENTO, 17 MAG - ''I politici che vivono in una
situazione inquinata dovrebbero dimettersi''. Lo ha detto Don
Luigi Ciotti, intervenendo oggi pomeriggio ad Agrigento al
convegno su mafia e politica organizzato anche da Legambiente.
Per il presidente nazionale di Libera: ''Farsi da parte sarebbe
veramente il gesto piu' alto di rispetto dei politici verso la
gente che ha creduto in loro, perche' cio' permette di arrivare
al piu' presto alla verita', qualunque essa sia''.
(ANSA).
YFM-FK
17-MAG-04
20:06
87
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: TESTIMONI DI GIUSTIZIA RACCONTANO LA LORO STORIA
(ANSA) - PALERMO, 19 MAG - I testimoni di giustizia, con le
loro storie difficili e scomode e il coraggio che hanno trovato
per denunciare episodi di violenza, si raccontano a Roma in un
incontro organizzato dalle associazioni Libera e ''Garbatella
1920''.
L' iniziativa, chiamata ''Testimoni di giustizia'' si
svolgera' domani alle 10 al Palladium e ne parleranno
direttamente due protagonisti, che restano per il momento
anonimi per ragioni di sicurezza. Con loro ci sara' anche don
Luigi Ciotti, presidente di Libera, Tano Grasso, consulente
degli uffici antiusura di Roma e Napoli ed ex commissario di
Governo per le iniziative antiracket e antiusura, Gian Carlo
Caselli, Procuratore Generale di Torino ed ex Capo della Procura
di Palermo, l' avvocato Andrea Pettini, legale di molti
testimoni di giustizia. Moderera' l' incontro Roberto Morrione,
direttore di RaiNews24.
''Onesti testimoni di mafia - si legge in una nota - eppure a
volte dimenticati dallo Stato, i testimoni di giustizia sono
cittadini che hanno avuto il coraggio di testimoniare contro le
cosche mafiose e sono stati costretti a lasciare la loro citta',
i loro beni per una nuova identita' e una nuova vita con la loro
famiglia in un altro luogo''.
In Italia sono attualmente poco meno di un centinaio e
''stanno diminuendo sempre di piu', senza essere pentiti, senza
essere criminali ravveduti, tutt'altro. Sono i testimoni di
mafia, con le loro storie difficili e scomode, che sembrano
pagare lo scotto del loro coraggio. Eppure, nonostante tutto,
testimonierebbero ancora''.
Durante la giornata verranno proiettati filmati sulle storie
di vita di alcuni testimoni, realizzati da Rainews24.(ANSA).
ABB
19-MAG-04
17:38
88
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TESTIMONI DI GIUSTIZIA, LEGGE DA 3 ANNI IN ATTESA REGOLAMENTI
SE NE E' PARLATO OGGI IN UN CONVEGNO A ROMA
(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Pietro Nava fu costretto ad emigrare
insieme con la famiglia, perdendo il lavoro gli affetti i
parenti e cambiando tre volte il nome ed i suoi figli quattro
volte scuola. Non espiava una pena, ma ha pagato in questo modo
il coraggio di testimoniare al processo per l'omicidio del
giudice Rosario Livatino, di cui vide tutta la scena.
E' il caso di un testimone di giustizia la cui vita e' stata
stravolta dall' aver adempiuto al dovere civile in uno stato
democratico.
Questo come altri casi sono stati ricordati nel corso di un
incontro con gli studenti che si e' svolto oggi in un gremito
teatro Palladium, a Roma. Vi hanno partecipato anche due
testimoni, resi pero' irriconoscibili per questioni di
sicurezza. Con loro il procuratore generale di Torino Giancarlo
Caselli, Tano Grasso, don Luigi Ciotti, il giornalista Roberto
Morrione e l'avv. Andrea Pettini, che rappresenta legalmente
molti testimoni.
La vita di molti testimoni di giustizia (sono meno di cento
in Italia) potrebbe essere decisamente migliore - e' stato
sottolineato nel corso dell'iniziativa - se fossero stati
redatti i regolamenti attuativi della legge 45 del 2001 che
disciplina la materia.
Tano Grasso, ex commissario di Governo per le iniziative
antiracket e antiusura ed attuale consulente degli uffici
antiusura di Roma e Napoli, ha spiegato che ''la legge 45 e'
importante perche' per la prima volta stabilisce il concetto del
testimone di giustizia e del risarcimento'', differenziandolo
dalla figura del collaboratore di giustizia con la quale si
identificava in precedenza in base ad una normativa del 1992. In
realta' la legge 45 fissa anche i termini per il mancato
guadagno, per il mantenimento dell'uguale tenore di vita, la
possibilita' di accendere mutui e la possibilita' che lo Stato
riacquisti beni immobili che il testimone e' stato costretto a
vendere.
Come descritto in un filmato realizzato da Rai News 24, il
direttore della testata Roberto Morrione e' intervenuto all'
incontro, fino ad oggi molti testimoni sono stati abbandonati a
loro stessi dallo Stato. Come Calogero, che per anni ha vissuto
in una roulotte messa a disposizione da un sacerdote; o Mario,
che a lungo con il figlio andava nelle mense a raccogliere i
rifiuti per trovare qualcosa da mangiare.
Ulisse (nome di fantasia), dipendente statale, si trovo'
sulla scena di un duplice omicidio insieme con la moglie, anche
lei dipendente statale nel 1990 nel casertano. Nessuno dei due
e' mai riuscito ad ottenere la mobilita' e per tre anni e mezzo
hanno vissuto nella loro abitazione, esposti ai delinquenti, poi
hanno avuto accesso al programma di protezione e allora ''sono
89
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
cominciati altri problemi''. Perche' ''ci si sente soli e di
solito si viene trattati molto male perche' le forze dell'ordine
nonostante gli sforzi non hanno gli strumenti per stare vicino a
persone in cosi' grande difficolta'''. Ulisse ha svenduto le
poche proprieta' che aveva e sta tentando faticosamente di
ricominciare una vita.
Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che raccoglie 1.500
associazioni, ha raccontato a sua volta tremende storie di mafia
ed ha segnalato pero' che ''la situazione e' andata migliorata
con il tempo e che ci sono anche percorsi positivi''. (ANSA).
DO
20-MAG-04
16:14
90
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA: VASCO ROSSI, NAPOLI UNA CITTA' SPECIALE
FOLLA DI RAGAZZI PER DIRETTA MTV. INCONTRO CON BASSOLINO
(ANSA) - NAPOLI, 23 MAG - Per Vasco Rossi ''Napoli e' davvero
una citta' speciale''. Lo ha detto questa mattina durante la
diretta del programma di MTV e lo ha ribadito piu' volte nel
corso l'incontro con il suo fan club che si e' svolto nel teatro
della Mostra d'Oltremare. La grande emotivita' del pubblico
napoletano ha coinvolto il cantautore italiano che e' rimasto
per circa due ore in compagnia dei numerosi giovani presenti che
gli hanno sottoposto molteplici e spontanee domande a tutto
campo.
L'occasione dell'incontro e' la presentazione del concerto
che si terra' a Napoli allo stadio S. Paolo il 9 luglio, data
conclusiva del tour ''Buoni o cattivi'' che partira' da Roma il
5 giugno. ''Questo tour - spiega Vasco - sara' il primo ad
'impatto zero'. Ogni attivita' umana produce inquinamento e
anidride carbonica. Noi assieme all'organizzazione Life Gate,
abbiamo calcolato quanto inquinamento produciamo e per ogni 200
mila kg impiantiamo 250 mila mq di alberi in Costa Rica. Forse
non e' una grande cosa, ma vuole essere un messaggio ed un
segnale che lanciamo alle grandi industrie per dimostrare che
qualcosa si puo' fare''.
Ad accogliere Vasco Rossi al teatro era presente il
governatore della Campania Antonio Bassolino che si e'
dimostrato anche un grande fan del cantautore. ''Vasco sostiene Bassolino - e' importante punto di riferimento per i
giovani sia per il valore artistico che anche per il suo impegno
sociale. L'ultimo disco, che da' il nome al tour, mi e'
piaciuto moltissimo. In particolare la canzone 'Un senso' che fa
da colonna sonora del film di Castelletto 'Non ti muovere'''.
Grande commozione si e' avuta quando i giovani hanno voluto
ricordare la ragazza uccisa per errore a Forcella e quando il
padre di Gennaro, ha presentato il figlio uscito dal coma grazie
anche alle canzoni di Vasco. ''La presenza di Vasco Rossi oggi
all'incontro dei ragazzi di Forcella e S.Giovanni a Peduccio conclude il governatore della Campania - conferma il suo forte
impegno nel sociale gia' dimostrato dalle sue numerose
iniziative intraprese a fianco di due personaggi come don Ciotti
e don Gallo''. (ANSA).
XRS-LN/BOM
23-MAG-04
20:37
91
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMORRA: 17ENNI UCCISI; VESCOVO, DILAGA CULTURA DELLA MORTE
NEL CASERTANO CINQUE MORTI IN QUATTRO GIORNI
(ANSA)- CASERTA, 30 MAG - Il vescovo di Aversa, mons. Mario
Milano, ha ricordato nell' omelia di stamattina, festa di
Pentecoste, l' omicidio dei due 17enni avvenuto ieri a
Castelvolturno e gli altri fatti di sangue che hanno provocato
cinque vittime in quattro giorni nella sua diocesi.
''Supplico lo Spirito Santo perche' incida nelle coscienze
della nostra gente, perche' ci aiuti a combattere il degrado
morale e la dilagante cultura di morte e violenza, ed a far
trionfare quella della vita'', ha detto il vescovo.
La caratteristica comune degli ultimi delitti nel casertano
e' l' inaudita ferocia.
Carlo Cirillo, 41 anni, candidato alle comunali di Pompei e'
stato trovato decapitato nella notte del 26 maggio ai margini
della superstrada Nola-Villa Literno. Antonio Di Fraia, 19 anni,
e' stato freddato il 27 maggio da due sicari mentre a bordo
della propria auto usciva di casa a Villa Literno; il cadavere
non ancora identificato di una donna e' stato trovato tre giorni
fa nelle campagne tra Capua e S. Maria la Fossa.
Infine ieri Romeo Pellegrino e Giuseppe Maisto, appena
diciassettenni, entrambi di San Cipriano d' Aversa, sono stati
trovati cadaveri in una strada interpoderale alla periferia di
Castelvolturno, a poca distanza dall' Oasi dei Varicosi.
I due giovanissimi sarebbero stati uccisi probabilmente per
vendetta. Potrebbero essere stati puniti per avere sparato con
una mitraglietta, senza ferirli, contro tre ragazzi con i quali
erano venuti a diverbio per banali motivi.
L' episodio, per il quale i due furono arrestati e chiusi in
un centro di rieducazione fino al febbraio scorso, risale al 19
agosto dello scorso anno durante i festeggiamenti in onore di
Sant' Elena a Casapesenna, un centro poco distante da San
Cipriano d' Aversa e Casal di Principe, regno incontrastato del
clan dei casalesi, potente organizzazione criminale con
interessi non solo in Italia ma anche all' estero.
''Un nuovo delitto efferato, uno dei tanti nei quali vengono
coinvolti giovanissimi e che sconvolge le nostre coscienze'',
commenta don Luigi Ciotti, presidente dell' Associazione
''Libera'', che a Casal di Principe, paese di origine di
Francesco Schiavone, detto ''Sandokan'', detenuto, ma, secondo
gli investigatori, ancora a capo del clan, ha costituito l'
''Universita' della Legalita'''.
''La recrudescenza di questi crimini - ha aggiunto don
Ciotti - nonostante gli impegni e gli importanti risultati delle
Forze dell' Ordine, invitano tutti, Stato e cittadini, a fare di
piu' ma subito e con molta coerenza''.
Sugli sviluppi delle indagini i carabinieri mantengono il
riserbo. Anche oggi sono state effettuate numerose perquisizioni
92
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
in abitazioni di pregiudicati legati ad organizzazioni
camorristiche dell' agro aversano che si contrappongono a
quella alla quale, secondo gli investigatori, sarebbe ancora
affiliato il padre di Giuseppe Maisto, Giacomo, latitante, in
passato collaboratore di giustizia e, poi rientrato nel gruppo
Quadrano-De Falco, che si oppone ai casalesi.
Proprio nella parentela di Giuseppe Maisto potrebbe essere
la chiave di lettura del duplice omicidio.
Un fratello di Giuseppe Maisto, Vincenzo, soprannominato ''o
pazzo'', fu ucciso nel 1992, nell' ambito della lotta tra il
clan dei casalesi ed il gruppo scissionista dei De Falco.
La madre di Giuseppe Maisto e' sorella di Sebastiano
Caterino, nemico di ''Sandokan'', ucciso il 31 ottobre dello
scorso anno insieme al suo guardaspalle alla periferia di S.
Maria Capua Vetere, dove si era trasferito e dove insieme alla
criminalita' locale controllava lo spaccio di droga e le
estorsioni.
Parentele scomode, la sparatoria dell' agosto dello scorso
anno, il loro carattere inquieto, il tentativo di accreditarsi,
sebbene giovanissimi, nella malavita organizzata dell' agro
aversano. Sono queste al momento le piste seguite dai
carabinieri del Comando Provinciale di Caserta.
Finora e' stato possibile solo ipotizzare la dinamica della
duplice esecuzione. Maisto e Pellegrino sarebbero stati attirati
in un tranello ed avrebbero probabilmente raggiunto le campagne
di Castelvolturnmo a bordo della vettura dei loro carnefici.
Poi avrebbero tentato di fuggire non appena si sono resi
conto della situazione. I cadaveri dei due diciassettenni sono
stati trovati infatti ad una distanza di circa 40 metri l' uno
dall' altro, uccisi con una pistola di grosso calibro. (ANSA).
W03-DM
30-MAG-04
15:01
93
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FIAT: APPELLO DI 200 INTELLETTUALI PER SALVARE MIRAFIORI
TRA LORO FIGLIA DI GRANDE STEVENS E REGISTA CALOPRESTI
(ANSA) - TORINO, 4 GIU - Un ''appello per Mirafiori'' e'
stato lanciato da oltre duecento tra intellettuali, docenti
universitari e esponenti politici torinesi. Tra i firmatari
anche Sofia Grande Stevens, figlia del legale di fiducia della
famiglia Agnelli, e il regista Mimmo Calopresti.
Spiccano anche i nomi di don Ciotti, dei figli di Norberto
Bobbio, Luigi e Andrea, di Gianni Vattimo, Nicola Tranfaglia,
Chiara Saraceno, Furio Colombo, Bianca Guidetti Serra, Gian
Giacomo Migone e Luciano Gallino. A promuovere l' iniziativa,
sulla quale prosegue la raccolta di firme, e' stato un comitato
composto da Marco Revelli, Riccardo Bellofiore e Vittorio
Rieser. ''La difesa dello stabilimento Fiat Mirafiori - si legge
nell' appello - non e' un fatto 'simbolico'. Mirafiori deve
restare aperta per cruciali ragioni economiche che riguardano la
nostra area e il Paese''. Nel testo si sostiene che occorrono
''nuove scelte strategiche che ne prefigurino un vero futuro
produttivo. E questo si associa, soprattutto dopo l' ultima
tragedia che ha colpito l' attuale proprieta' della Fiat con
rischi di frantumazione della proprieta' stessa, all' esigenza
che la Fiat resti saldamente in mani industriali italiane''.
''Difendere il futuro produttivo di Mirafiori - prosegue il
documento - non significa solo la difesa, che pure e'
essenziale, dei posti di lavoro di 16 mila lavoratori e del
reddito delle loro famiglie, ma e' un elemento chiave, un
aspetto emblematico, della difesa e ricostruzione delle
prospettive industriali della citta' e con cio' delle sue
prospettive di sviluppo futuro. Vuol dire anche difendere il
settore auto in Italia''. Nell' appello si riconosce anche che
''il movimento sindacale sta facendo di questo il suo impegno
centrale'', ma che e' necessario ''non lasciarlo solo nella
battaglia''. Soddisfazione e' stata espressa dalla segretaria
generale della Cgil di Torino, Vanna Lorenzoni: ''Che tante
personalita' di primo piano abbiano deciso di scendere in campo
con il sindacato - ha affermato - e' importantissimo e non
scontato. Il numero cosi' elevato di adesioni sta a significare
che anche in quegli ambienti si sentiva il bisogno di un'
iniziativa politica sul futuro della citta', di prendere la
parola sulla Fiat''.(ANSA).
BAN
04-GIU-04
18:39
94
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FIAT: 65 ANNI MIRAFIORI,TORINO SI MOBILITA PER SALVARLA/ANSA
DOMANI SEGRETARI NAZIONALI SINDACATI, BERTINOTTI, VIOLANTE
(ANSA) - TORINO, 9 GIU - Una torta con 65 candeline e un
brindisi ''per augurare buon compleanno e lunga vita'' allo
stabilimento d'auto piu' grande d'Italia, simbolo della Torino
operaia. E' partita cosi', alle 18, la ''24 ore per Mirafiori'',
organizzata da Fim, Fiom, Uilm e Fismic di Torino contro il
rischio di smantellamento della fabbrica Fiat.
I numeri che fanno da sfondo alla mobilitazione sono
illustrati in una mostra organizzata dai delegati: i dipendenti
di Mirafiori erano circa 31.000 nel 2000 e sono oggi 16.000,
mentre nello stesso arco di tempo la produzione e' scesa da
500.000 a 170.000 vetture. Oggi si producono la Lybra, la
Multipla, la Lancia Thesis, l'Alfa 166, l'Idea e la Punto (ma
quest'ultima cessera' alla fine del prossimo anno, mentre a
Torino si fara' il nuovo monovolume). Nella loro piattaforma i
sindacati chiedono un motore, un cambio e un modello in piu'.
Cuore della manifestazione e' piazza Castello: intorno al
palco, ci sono i gazebo delle Acli, dell'Arci, del gruppo Abele
e delle associazioni ecologiste che presidiano il centro della
citta'. Radio Flash da' voce all'iniziativa raccogliendo per 24
ore ''voci, parole e pensieri per Mirafiori'', con dibattiti e
interviste. All'arrivo della fiaccolata saranno accesi nella
piazza 500 lumini a simboleggiare gli oltre 20.000 posti di
lavoro persi nell'industria, tra il 2000 e il 2003, nella
provincia di Torino. Subito dopo comincera' una veglia per il
futuro di Mirafiori organizzata dalle associazioni di
volontariato.
''Mirafiori deve diventare con la pressione unitaria del
territorio - osserva il segretario della Fiom torinese, Giorgio
Airaudo - il laboratorio nazionale per arrestare il declino
industriale del Paese. Qualunque ripresa di confronto con la
Fiat deve partire dalle soluzioni per Mirafiori''.
Alle 22 entreranno in sciopero i lavoratori del turno di
notte dello stabilimento Fiat, mentre domani la protesta
interessera' dalle 9 il primo turno e dalle 17 il secondo turno.
In entrambi i casi si fermeranno anche le aziende dell'indotto
auto. Al corteo, che partira' dalla porta 5 di Mirafiori,
parteciperanno i segretari generali nazionali di Fim, Fiom, Uilm
e Fismic, ma anche leader politici come il segretario di
Rifondazione, Fausto Bertinotti e il capogruppo Ds alla Camera,
Luciano Violante. I sindacati incontreranno le istituzioni
locali presso la sede della Giunta regionale, i presidenti delle
dieci circoscrizioni della citta', poi le forze politiche.
Il film ''Amlet'' del regista Armando Ceste ricostruisce la
storia della Fiat e i cambiamenti della citta'. Numerosi i
dibattiti, ma anche gli spettacoli e le rappresentazioni
teatrali.
95
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Intanto il presidente della Fiat, Luca Cordero di
Montezemolo, dopo il colloquio telefonico con il sindaco, Sergio
Chiamparino, ha sentito sempre al telefono anche il presidente
della Regione, Enzo Ghigo: con entrambi ci sara' un incontro
dopo le elezioni. A Ghigo i sindacati torinesi chiedono di
convocare una riunione di tutti i governatori di quelle regioni
dove la Fiat ha un proprio stabilimento per elaborare una
proposta comune sul rilancio dell'auto in Italia, evitando la
contrapposizione fra territori. (ANSA).
ANG
09-GIU-04
19:30
96
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MATURITA': CIOTTI, NON CELEBRARE LEGALITA' ORMAI PERDUTA
(V.'MATURITA':MINISTERO CONFERMA, AUTORE...'(2) DELLE 12,42
(ANSA) - ROMA, 16 GIU - ''Quando esiste l'eclissi di un
valore, in questo caso la legalita', il rischio che lo si
celebri per moda e' sempre presente''. Cosi' don Luigi Ciotti,
fondatore del gruppo Abele e di 'Libera' l'associazione che si
batte per promuovere tra i giovani la cultura della legalita',
commenta il tema d'attualita' scelto dal ministero
dell'Istruzione per la prova di italiano della maturita'.
Secondo il sacerdote ''e' estremamente positivo che in fase di
verifica di un itinerario di studi, la scuola si interroghi e
aiuti gli studenti a riflettere sui temi della legalita', ma mi
auguro che gli studenti siano stati 'preparati' a trattare
questo argomento nella quotidianita' dei loro studi: con tutte
le implicazioni etiche, sociali, culturali e politiche''. ''Dico
questo - sostiene Ciotti - perche' e' evidente che si sta sempre
piu' perdendo, in modo concreto, il valore e la ricchezza della
legalita'''. ''Un valore - aggiunge - che e' lo strumento,
insieme alla solidarieta', per raggiungere il vero obiettivo che
deve essere la giustizia, incominciando da quella sociale e
cioe' i diritti, la dignita' umana, l'uguaglianza''.
''Da anni, nelle scuole, con la rete di associazioni che si
riconoscono in 'Libera' - spiega ancora Ciotti - abbiamo
costruito percorsi educativi di pratica della legalita'. Questo
valore, infatti, non puo' essere teorizzato ma va insegnato
nella pratica con riferimenti credibili, gli stessi che oggi
scarseggiano''. E per questo don Ciotti chiede ''coerenza'' alle
istituzioni: ''non si puo' predicare il rispetto delle regole
quando poi si approva il condono edilizio che dimostra come a
vincere sono sempre i furbi''. ''E' molto pericoloso - avverte
il sacerdote - riversare sui nostri giovani messaggi cosi'
contrastanti''. (ANSA).
AU
16-GIU-04
16:20
97
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MATURITA': PROVE AL VIA, MONTALE COME DA PREVISIONI / ANSA
GETTONATO PIU' DEGLI ALTRI TEMI SU AMICIZIA
(ANSA) - ROMA, 16 GIU - L'annuncio ufficiale non ha stupito
nessuno: che sarebbe uscito Montale alla maturita' 2004 si
ipotizzava ormai da giorni. Pronostici azzeccati anche per il
tema sulla costituzione europea.
Degli altri argomenti scelti da viale Trastevere, non c'era
traccia nel toto-tema, che alla vigilia degli esami di stato e'
diventato lo sport preferito degli studenti (ma anche dei loro
insegnanti). Ma i ragazzi, i maturandi dell'anno scolastico
2003-2004, li hanno accolti bene. Almeno a guardare i messaggi
lasciati sulle chat e sui vari forum on line: ''pensavo molto
peggio'', ''non erano tracce difficili, erano tutte fattibili e
i documenti ti aiutavano tantissimo'', ''se non prendete tutti
15 vuol dire che siete scarsi''.
Non sono mancate ovviamente le critiche (''titoli deludenti,
banali e mediocri'') e neppure gli sfoghi disperati (''tracce
adatte ai licei e non agli istituti tecnici'', ''piu' difficile
degli anni passati'') ma tanti, tra i ragazzi interpellati
all'uscita di scuola, hanno promosso il ventaglio di temi
proposti dalla Moratti.
Gettonatissimo e' stato soprattutto il saggio o articolo
breve sull'amicizia (nell'ambito artistico-letterario). Lo ha
scelto il 26% degli studenti secondo un sondaggio-lampo condotto
dal sito Studenti.it.
Un tema, quello dell'amicizia, che ha raccolto consensi tra i
ragazzi ma caro anche al ministro Moratti che ieri nel suo
messaggio augurale ha esaltato il valore della solidarieta'
fraterna, nella scuola e nella vita, rievocando anche i giorni
del proprio esame di maturita'. E chissa' se a invogliare tanti
studenti a sceglierlo non sia stato anche quel riferimento
musicale inserito tra i documenti allegati alla traccia come
strumenti di lavoro: un brano del cantautore bolognese Francesco
Guccini che non ha nascosto la soddisfazione pur ammettendo di
provare una certa vergogna e imbarazzo a ''stare li' con
Cicerone e Dante''.
Scelto da un esiguo 8% di esaminandi il tema sulla
Costituzione europea ha fatto felice il ministro Buttiglione che
non ha perso l'occasione per ironizzare: ''bisognerebbe dare lo
stesso tema ai partecipanti del Consiglio europeo che si
riunisce domani e sperando che lo possano svolgere bene''.
Quando si dice il tempismo!
Sulle scelte dei candidati ha messo in serata il sigillo
dell'ufficialita' il ministero dell'Istruzione confermando che
il tema dell'amicizia ha raccolto grande favore assieme a quelli
su legalita' e Novecento. Anche quest'anno la formula 'saggio
breve-articolo' - dicono a viale Trastevere - e' stata la piu'
premiata (55%) seppure sia in leggero calo rispetto alla passata
maturita' (62%).
98
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Inutile dire che Montale e' stato apprezzato soprattutto al
classico, ma pure un coraggioso 9% di studenti dell'area
artistica si e' cimentato con l'autore genovese.
Quanto alla distribuzione geografica, il Nord ha preferito la
traccia storica, il Sud quella sulla legalita'. E proprio il
tema sul principio della legalita' ha offerto la sponda a don
Luigi Ciotti, fondatore di Libera, l'associazione che si batte
per promuovere tra i giovani la cultura della legalita', per una
frecciata polemica: ''non si puo' predicare il rispetto delle
regole quando poi si approva il condono edilizio che dimostra
come a vincere sono sempre i furbi. E' molto pericoloso avverte il sacerdote - riversare sui giovani messaggi cosi'
contrastanti''.
Boccia in toto le tracce proposte l'editorialista Sergio
Romano perche' - spiega ''cariche di retorica umanista'' mentre
il presidente dell'Accademia della Crusca, Francesco Sabatini,
giudica positivamente sia la rosa degli argomenti sia le scelte
degli studenti che hanno premiato il saggio, ''una modalita'
piu' vicina alla realta' dei giovani''.
Ai tremebondi studenti ha rivolto indirettamente oggi un
pensiero anche il Papa che ha invitato i ragazzi ad affrontare
con fiducia gli impegni che li attendono nel corso della vita.
E ''dopo aver superato questa prova - ha assicurato il
premier Berlusconi intercettato dai giornalisti davanti al liceo
romano Visconti mentre rientrava a palazzo Grazioli - si puo'
guardare al futuro con fiducia e speranza''.
Intanto, archiviata la prima prova si pensa a domani.
Ed e' gia' ripartito il tam tam telematico. (ANSA).
CLL
16-GIU-04
20:01
99
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: TORTURE; ABU GHRAIB, UN ANNO DENUNCE IN LIBRO AMNESTY
(ANSA) - MILANO, 16 GIU - ''Sapevamo della situazione di Abu
Ghraib gia' nella primavera scorsa, all'indomani della fine
della guerra''. Sono le parole di Paolo Pobbiati, del direttivo
della sezione italiana di Amnesty International, all'incontro
che si e' tenuto oggi a Milano per la presentazione del volume
'Abu Ghraib e dintorni - un anno di denunce inascoltate sulle
torture in Iraq'.
Il libro e' pubblicato dalla casa editrice del Gruppo Abele e
raccoglie i risultati delle cinque missioni che Amnesty ha
compiuto in Iraq per documentare le torture. ''Ma - come spiega
Pobbiati - e' anche la sintesi del lavoro svolto in tanti anni
di documentazione della tortura nei 150 Paesi nei quali si
pratica''.
Riguardo alle foto scattate dai militari americani nel
carcere iracheno, Pobbiati ha ricordato che ''sono
agghiaccianti, ma non devono farci dimenticare che in tanti
altri luoghi non vi sono soldati che immortalano i fatti''.
Secondo Pobbiati, la tesi delle 'mele marce' sostenuta dal
governo americano per giustificare i fatti di Abu Ghraib, non e'
plausibile. ''La tortura non e' mai un problema di mele marce ha detto il rappresentante di Amnesty - chi tortura obbedisce a
un ordine e spesso e' stato messo li' apposta''.
Altro problema sollevato nel volume e' quello dell'
introduzione in Italia del reato di tortura: tutto nasce dalla
ratifica italiana, nel 1988, della convenzione contro la tortura
che l'Onu ha adottato nel 1984 e che e' entrata in vigore nell'
1987. Nella legge non e' prevista la modifica del codice penale
per introdurre il reato. Le pressioni di Amnesty sono rimaste
inascoltate fino a quando, di recente, il progetto di legge e'
riuscito a giungere in Parlamento. ''L'emendamento della Lega,
che e' stato approvato (22 aprile 2004), introducendo l'elemento
di reiterazione dell'atto, ha di fatto snaturato il concetto di
tortura'', ha commentato Pobbiati. (ANSA).
RED-TF/KO
16-GIU-04
20:11
100
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
VATICANO: BASTA TRATTA ESSERI UMANI, STOP PROSTITUZIONE/ANSA
SUORE E PRETI IN PRIMA LINEA PER RECUPERARE LE VITTIME
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU - Il Vaticano si schiera
contro una ''vergogna'' dell'umanita', quella tratta di esseri
umani che ha un giro d'affari nel mondo che va dai 5 ai 7
miliardi di dollari, un fenomeno che coinvolge 800 mila persone
all'anno, in gran parte legato allo sfruttamento della
prostituzione, anche di quella minorile. La chiesa ha sempre
condannato questo ''orrendo commercio'', non solo a parole ma
anche con i volontari, Caritas, suore e preti in prima linea,
per aiutare le vittime a ritrovare una vita normale.
Nel corso degli anni non sono mancati gli appelli del papa a
tutela dei piu' deboli strappati dalle loro case, ultimo quello
inserito nel messaggio per la Quaresima 2004 dedicato ai
bambini: oggi il Vaticano ha lanciato un nuovo l'allarme con il
suo 'sottosegretario' gli esteri, mons. Piero Parolin, che in
occasione di un incontro organizzato dall'ambasciata degli Stati
Uniti presso la Santa Sede ha detto che la tratta e' una
''vergogna che continua a piagare l'umanita', violando i diritti
umani''. Per questo serve la ''perseverante volonta' politica di
attuare i documenti adottati''.
Un tema, quello della lotta alla tratta dei nuovi schiavi,
sul quale c'e' una forte convergenza tra Stati Uniti e Santa
Sede, che considera il problema una fatto internazionale, e che
per questo negli anni ha chiesto l'intervento degli organismi al
piu' alto livello.
Come nel 1996, quando la Santa Sede ha appoggiato pienamente
la proposta di risoluzione del Parlamento europeo di Strasburgo
sulla tratta di esseri umani, ''uno dei campi d' azione
preferiti della criminalita' internazionale organizzata, che
sfrutta le condizioni economiche precarie, l' inesperienza
giovanile e la poverta' in dispregio alla dignita' dell' essere
umano per favorire la prostituzione, il traffico di
stupefacenti, gli ingressi clandestini e il lavoro nero
organizzato''.
Nel 2000 il Vaticano ha alzato il tiro, chiedendo alle
Nazioni Unite un maggiore impegno contro la ''tratta di esseri
umani'' e la creazione di ''condizioni di sviluppo'' che
impediscano il proliferare del crimine organizzato. Affinche',
ha detto la Santa Sede, le societa' non si abituino al triste
spettacolo dei ''battelli di fortuna'' armati dagli scafisti, e
delle giovani donne vendute anche nelle ''ricche capitali
europee''.
Ma e' stato nel 2002 che il papa ha posto personalmente il
problema della necessita' di strumenti giuridici, anche a
livello internazionale, contro la tratta di esseri umani,
definita una ''grave violazione della dignita' e dei diritti
dell'uomo''. Oltre ad ostacolare ''l'iniquo commercio'', e'
necessario non solo ''punire coloro che ne traggono profitto''
ma anche assicurare la reintegrazione delle vittime''.
101
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Proprio sul fronte del recupero delle vittime, soprattutto le
giovani donne avviate alla prostituzione, la chiesa ha fatto
molto negli ultimi anni, tanto che mons. Parolin ha oggi detto
che ''molte delle iniziative promosse dal mondo cattolico in
questo campo servano da esempio e da stimolo per le istituzioni
statali di tutto il mondo''.
A fianco alle suore, che oggi hanno dato la testimonianza
diretta del loro lavoro, con il coraggio di uscire per le strade
anche di notte, ci sono i cosiddetti 'preti coraggio', come don
Luigi Ciotti o don Oreste Benzi, impegnati in prima persona e
con le loro associazioni per la difesa delle donne.
In particolare, don Benzi ha portato dal papa nel 2002 una
giovane ragazza rumena salvata dalla strada che ad un Wojtyla
commosso ha detto: ''Papa, sono stata rapita da bambina e sono
tante le bambine oggi sulla strada: papa, libera queste
bambine''.
Anche le suore sono impegnate in prima persona per aiutare le
loro donne in difficolta': 'Le nostre sorelle - ha detto suor
Eugenia Bonetti, Missionaria della Consolata, responsabile delle
iniziative contro la tratta di esseri umani dell'Unione delle
Superiori Maggiori Italiane (USMI) - non hanno paura di uscire
dai loro conventi, anche di notte, per incontrare le donne
costrette a prostituirsi sulle strade delle nostre citta'''. Un
servizio svolto da circa 250 suore italiane che operano a favore
delle donne e dei minori vittime del traffico di esseri umani.
''In Italia - ha ricordato suor Bonetti - vi sono almeno
50-70mila donne introdotte illegalmente e sfruttate
sessualmente. Di queste il 40% sono minori''. Le congregazioni
religiose femminili hanno varato diverse iniziative a favore di
queste donne e dei loro figli: unita' di strada per incontrare
le donne costrette alla prostituzione; collaborazione con i
centri di ascolto delle Caritas diocesane; comunita' di
accoglienza dove le donne che vogliono sfuggire ai propri
padroni-protettori possono trovare rifugio, accoglienza e
sostegno umano e spirituale.
''A queste persone offriamo un aiuto a tutto campo - ha
affermato suor Bonetti - dalla assistenza per il rilascio di
documenti d'identita' al supporto psicologico e spirituale. La
maggior parte di queste donne provengono da un ambiente
cristiano e hanno un forte senso religioso, ma sono anche in
preda a profondi sensi di colpa''. Le donne che riescono a
uscire dalla tratta sono aiutate a inserirsi nella societa'
italiana, ma vi sono tante donne, prive di documenti, che sono
espulse nei paesi d'origine, dove vengono respinte della loro
famiglia: ''Di fronte all'odierno sfruttamento delle donne, le
congregazioni femminili hanno riscoperto la ricchezza e
l'attualita' dei propri carismi, che hanno sempre affermato e
difeso la dignita' della donna, ancora vittima di una cultura
maschilistica e patriarcale''. (ANSA).
VN 17-GIU-04
18:44
102
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: AGRITURISMO REALIZZATO CON BENI CONFISCATI A BRUSCA
OGGI A MONREALE LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE
(ANSA) - PALERMO, 19 GIU - Per lungo tempo hanno arricchito
le casse della famiglia mafiosa dei Brusca, ora ospiteranno un
agriturismo ed un centro ippico. A suggellare il definitivo
passaggio alla comunita' dei beni dell' ex boss di San Giuseppe
Jato e' stata una cerimonia di inaugurazione organizzata, a
Monreale, dal Consorzio Sviluppo e legalita', associazione di
comuni del palermitano che gestisce beni sottratti a Cosa
nostra.
Presenti, fra gli altri, il presidente della commissione
antimafia Roberto Centaro, il deputato Ds Beppe Lumia, il
presidente di Libera don Luigi Ciotti, il presidente del
Consorzio Vincenzo Di Girolamo, il Prefetto di Palermo Giosue'
Marino, il presidente del Tribunale di Palermo sezione misure di
prevenzione Cesare Vincenti, il sostituto procuratore nazionale
Antimafia Gianfranco Donadio, il comandante provinciale della
Guardia di Finanza Nunzio Ferla e i sindaci dei Comuni del
Consorzio.
Il centro agrituristico ''Portella della Ginestra'' che e'
stato benedetto dall' Arcivescovo di Monreale Monsignor Cataldo
Naro, sara' gestito dai giovani della Cooperativa Placido
Rizzotto - Libera Terra, che dal 2001 si occupa dell'
inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati gestendo beni
confiscati alla mafia nella zona dell' Alto Belice Corleonese.
La struttura e' stata realizzata grazie ai fondi Pon
Sicurezza del Ministero dell' Interno - Dipartimento della
Pubblica Sicurezza e dell' Unione Europea.
L' agriturismo offrira' la possibilita' di degustare pasta,
olio, vino e legumi: prodotti genuini, biologici ed artigianali,
provenienti da terre che, fino a pochi anni fa, erano nelle mani
dei boss della mafia, oggi riscattate grazie al lavoro
quotidiano di giovani del luogo.
Il centro ippico, consentira' di effettuare passeggiate a
cavallo lungo i sentieri naturalistici della Valle dello Jato e
della riserva Naturale della ''Pizzuta'' e di visitare gli scavi
archeologici del Monte Jato, risalenti a partire dal primo
millennio a.c..
''E' necessario assegnare i beni confiscati anche a Province
e Regioni, talvolta unici enti in grado di sostenerne i costi'',
ha detto il presidente dell' Antimafia Centaro a margine della
cerimonia.
''In questi anni sono state numerose le disposizioni
legislative e regolamentari che si sono susseguite in modo
certamente illogico e non lineare finanziandosi ciascuna con
quote dei proventi derivanti dalle confische disposte ai sensi
della normativa antimafia'', ha osservato il presidente di
Libera.
103
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
''Contrario alla vendita dei beni confiscati a privati'', si
e' detto il diessino Lumia.
Sui tempi di assegnazione dei beni confiscati e' infine
intervenuto il presidente del Consorzio. 'Analizzando i dati
nazionali pubblicati nello scorso dicembre 2003 dall' allora
Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per la
gestione e la destinazione dei beni confiscati alla mafia - ha
sottolineato Di Girolamo - si evince che su 4.634 beni
confiscati, solo in 4 casi sono state rispettate le scadenze
fissate dalla legge''.
(ANSA).
KTH/BMZ
19-GIU-04
18:32
104
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BENETOLLO: LA SINISTRA E GLI STONES PER L'ULTIMO SALUTO/ANSA
FUNERALI A ROMA DEL PRESIDENTE ARCI STRONCATO DA UN ANEURISMA
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Se oggi avesse potuto stare tra la
sua gente, Tom Benetollo sarebbe stato sicuramente felice: la
sinistra, tutta la sinistra, era sotto il sole davanti ad una
grande bandiera americana con il simbolo della pace e la scritta
''contro la guerra'', unita come difficilmente lo e' stata in
questi ultimi anni. Con la Iervolino a piangere tra D'Alema e
Bertinotti, con Veltroni 'stretto' tra Folena del correntone Ds
e Giordano di Rifondazione, con Epifani e Cofferati accanto a Di
Pietro e Occhetto, Rosy Bindi a due passi da Bernocchi e i
Disobbedienti. L'''artigiano della politica'' e il ''costruttore
di pace'', come l'hanno definito i suoi amici, pero', era in una
bara di mogano chiaro coperta da una bandiera della pace, ucciso
domenica notte da un'aneurisma all'aorta.
I funerali del presidente dell'Arci - un passato prima nella
Fgci e poi nel Pci e un presente, che durava ormai da vent'anni,
nell'associazionismo, un uomo, ha detto don Luigi Ciotti ''che
non ha mai posseduto la verita' ma l'ha sempre cercata
sinceramente, senza tatticismi e compromessi'' - si sono svolti
questa mattina a Roma, nella sede dell'associazione in via dei
Monti di Pietralata. Con il quartiere in strada, le bandiere
della pace a sventolare dalla finestre delle case e un
megaschermo per permettere a chi non e' riuscito ad entrare di
seguire la cerimonia nel cortile. Dove, invece, era assiepato lo
stato maggiore del centro sinistra: la dirigenza Ds e quella di
Rifondazione, segretari di Fiom e Cgil, i leader dei Verdi, dei
Comunisti Italiani e della lista Di Pietro-Occhetto, esponenti
di spicco della Margherita, disobbedienti e antagonisti, Gino
Strada e Moni Ovadia, Pancho Pardi. E ancora Pietro Ingrao e
Berlinguer, Rinaldini e Russo Spena, Realacci e Curzi, Vendola e
Mascia, Bordon e Gentiloni, Cento e Dominici, Grillini e Mussi.
I volontari delle associazioni cattoliche e della protezione
civile, con in testa il capo del Dipartimento Guido Bertolaso. E
c'era anche il sottosegretario al Welfare Grazia Sestini.
''Tom non ce l'ha fatta - ha detto nella sua orazione don
Luigi Ciotti, fondatore di Libera ma soprattutto amico di
Benetollo - ma tutta la sua vita personale e politica sono la
testimonianza piu' nitida, piu' alta e vera, che Tom ce l'ha
fatta, lasciandoci una straordinaria scia di passione e
liberta'''. ''Ci ha insegnato ad amare - ha aggiunto Ciotti
annunciando che la prima casa che verra' confiscata alla mafia e
assegnata all'associazione Libera sara' chiamata 'casa Tom' - ed
e' stato un costruttore di pace che non si stancava mai di dire
che non c'e' pace senza giustizia''.
Prima di lui aveva commosso le oltre mille persone Arrigo
Donati, partigiano. ''Ciao amico semplice e compagno di strada
dall'entusiasmo contagioso - ha detto tra le lacrime - tra i
105
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
tuoi meriti c'e' quello di esser stato un uomo rispettoso della
storia e delle esperienze degli altri. Tutto il mondo della
sinistra e della pace e' orgoglioso di averti avuto al suo
fianco''. E' toccato invece al senatore Ds Nuccio Iovene, una
vita nell'Arci, ripercorrere la 'carriera' politica del
'compagno Tom'. ''Diceva sempre: 'io sono un berlingueriano' e
con lui aveva in comune la mitezza e la sensibilita' - ha
ricordato - era un uomo di frontiera e un'artigiano della
politica'', cresciuto nella Padova degli anni 70, che allora era
''crocevia delle tensioni tra opposti estremismi e dove Tom
intraprese il cammino della non violenza''. Ed e' toccato ai
nipoti raccontare il Tom 'privato', quello forse piu' nascosto,
lo zio ''icona di liberta''', ma anche lo zio ''di Tex e Ken
Parker, delle Lucky Stike e degli lp a Natale, di Bob Dylan e
dei Rolling Stones''.
Prima che la bara del presidente dell'Arci prendesse la via
del cimitero per la cremazione e la sepoltura, don Ciotti ha
donato la sua stola sacerdotale con i colori dell'arcobaleno
alle due sorelle di Benetollo, Marta e Daniela, affinche' la
portino alla madre rimasta a Padova. Niente benedizione, ne'
incenso. ''Non tocca a me portare la benedizione. In questo
caso, benedire significa 'dire bene' di Tom, riconoscere la sua
statura morale, la sua profondita', la sua grande spiritualita'.
Ciao vecchio''. Poi ci sono state le lacrime e gli applausi,
l'ultimo passaggio tra due ali di folla. E le note della
splendida ''She's a raimbow'', la ballata senza tempo dei
Rolling Stones tra le piu' amate da Benetollo.(ANSA).
GUI
22-GIU-04
17:33
106
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MORTO BENETOLLO: SINISTRA SALUTA L'ARTIGIANO DELLA POLITICA
A ROMA I FUNERALI DEL PRESIDENTE DELL'ARCI MORTO PER ANEURISMA
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Un ''artigiano della politica'' e un
''uomo di frontiera'' che ha passato una vita a costruire la
pace, senza mai risparmiarsi. C'era tutta la sinistra per
l'ultimo saluto al presidente dell'Arci Tom Benetollo, morto
nella notte tra sabato e domenica per un aneurisma alla aorta.
Nella sede dell'Arci nazionale, in via dei Monti di
Pietralata, dove questa mattina si sono celebrati i funerali con
una cerimonia commovente e laica, leader della sinistra ed
esponenti del movimento pacifista si sono ritrovati l'uno
accanto all'altro. Senza divisioni di sorta. D'Alema accanto a
Bertinotti, Fassino con Cofferati ed Epifani, Veltroni vicino a
Folena e Cento, Iervolino assieme a Gentiloni.
''Tom non ce l'ha fatta - ha detto nella sua orazione Don
Luigi Ciotti - ma tutta la sua vita personale e politica sono la
testimonianza piu' nitida, piu' alta e vera, che Tom ce l'ha
fatta, lasciandoci una straordinaria scia di passione e
liberta'''.Benetollo, ha aggiunto Ciotti, e' stato ''un
testimone a cui va riconosciuta la sua grande statura morale e
la sua spiritualita'''.
Prima di Ciotti, sul palco erano saliti vecchi amici di
Benetollo e alcuni familiari che hanno raccontato aneddoti della
sua vita privata che hanno commosso gli oltre mille partecipanti
alla cerimonia.
Prima che la bara lasciasse la sede dell'Arci coperta da una
bandiera dell'associazione e una della pace, don Ciotti ha
donato la sua stola sacerdotale con i colori dell'arcobaleno
alle due sorelle di Benetollo, Marta e Daniela, affinche' la
portino alla madre rimasta a Padova. Il lungo applauso dei
presenti e le note dei Rolling Stones hanno accompagnato la
lenta uscita del feretro tra due ali di folla. La salma di
Benetollo sara' cremata al cimitero di Prima Porta e
successivamente sepolta al Verano. (ANSA).
GUI/MEA
22-GIU-04
13:01
107
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PARROCO RIMOSSO NEL GARGANO, OSPITO' OMELIA GAY
(ANSA) - RIGNANO GARGANICO (FOGGIA), 22 GIU - Il parroco
della chiesa madre di Rignano Garganico, padre Fabrizio Longhi,
e' stato rimosso e trasferito ad altro incarico dal vescovo di
San Severo, mons.Michele Seccia, il quale lo ha annunciato ai
fedeli senza spiegarne i motivi. Don Fabrizio, di 43 anni, di
Albano Sant' Alessandro (Bergamo), nella scorsa vigilia di
Natale era stato criticato in ambienti canonici per aver
ospitato l' omelia di un esponente della comunita' omosessuale.
Presidente regionale pugliese del Coordinamento delle
comunita' d' accoglienza, organizzazione che a livello nazionale
fa riferimento a don Ciotti ed a don Vinicio Albanese, padre
Longhi e' considerato un prete scomodo. L' omelia
''chiacchierata'' fu tenuta da Pasquale Quaranta, un 21enne di
Salerno, sostenitore delle iniziative dell' Arcy gay.
In precedenza sul pulpito della chiesa Maria Santissima
Assunta di Rignano Garganico don Fabrizio aveva ospitato anche
un religioso musulmano ed alcune prostitute. (ANSA).
B11-DES/BRF
22-GIU-04
19:33
108
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PARROCO TRASFERITO DAL GARGANO, IL PAESE PROTESTA / ANSA
(ANSA) - RIGNANO GARGANICO (FOGGIA), 23 GIU - E' un paese
scosso quello di Rignano Garganico, piccolo centro del Parco del
Gargano, dopo aver appreso del trasferimento del parroco, don
Fabrizio Longhi, annunciato domenica scorsa dal vescovo di San
Severo (Foggia), mons.Michele Seccia. E gran parte dei cittadini
protesta contro tale decisione.
Il Comitato pro don Fabrizio, quel prete di 43 anni
originario di Albano Sant'Alessandro (Bergamo), presidente
regionale della Puglia del Coordinamento delle comunita'
d'accoglienza (Cnca, che a livello nazionale fa riferimento a
don Luigi Ciotti e a don Vinicio Albanesi), ha gia' organizzato
differenti iniziative per chiedere che il parroco della chiesa
Maria Santissima Assunta resti nel luogo dove da 12 anni la
gente ha imparato ad amarlo. In primo luogo il Comitato
cittadino, costituitosi subito dopo l'annuncio assolutamente
inaspettato del vescovo, ha chiesto al Consiglio comunale di
intervenire per far si' che il prelato possa rivedere la sua
decisione, suggerendo un ordine del giorno di sostegno alla
figura e alle scelte pastorali e liturgiche di don Fabrizio. Un
incontro e' stato anche sollecitato allo stesso mons.Seccia, per
conoscere le motivazioni della decisione e per tentare di
evitare il trasferimento di quello che chiamano il
'prete-coraggio' a Bergamo dal prossimo primo settembre.
Don Fabrizio, o semplicemente Fabrizio come lo chiamano quasi
tutti i giovani di Rignano Garganico, impersona quello che
comunemente viene definito 'un prete scomodo'. Gia' a vederlo,
con quel suo sorriso sempre pronto ad illuminargli il viso, con
il suo 'look' del tutto informale (spesso anche in chiesa per la
messa indossa, anziche' i paramenti sacri, semplici stole
colorate, acquistate in missioni in Africa o in centri di
accoglienza), si capisce subito che e' un sacerdote 'diverso'.
Fece scalpore a livello nazionale quando a Natale scorso,
durante la messa, fece parlare un giovane omosessuale di
Salerno, Pasquale Quaranta, di 21 anni, sostenitore delle
iniziative dell'Arcigay.
Ma quella non e' stata l' unica 'stranezza' di don Fabrizio:
nei Natali precedenti aveva invitato nella sua parrocchia a
parlare durante la messa di mezzanotte l'imam della moschea di
Monte Antenne di Roma e alcune prostitute. A Pasqua di
quest'anno decise di far suonare in chiesa giovani giunti da
tutt'Italia per partecipare al secondo raduno di taranta,
organizzato dal Centro studi tradizioni popolari del Gargano.
Anche questo, ma soprattutto il suo essere sempre disponibile e
vicino ai giovani, alle famiglie, ai piu' deboli lo avevano
fatto amare dalla gente di quel piccolo paese, che oggi chiede a
gran voce che il suo parroco resti.
Nel frattempo, il presidente onorario dell' Arcigay, Franco
109
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Grillini, non esita a definire il trasferimento di don Fabrizio
Longhi ''l' ennesima dimostrazione da parte di una chiesa,
quella romano-cattolica, che non vuole comprendere ed accettare
la realta' degli omosessuali, delle lesbiche e dell'
omosessualita'''. ''Noi oggi - dice - siamo di fronte ad una
chiesa cattolica che non comprende la modernita', che la
combatte con tutte le sue forze, come nel recente tentativo di
imporre le 'radici cristiane' nel testo della nuova Costituzione
europea. Noi ci siamo opposti e la laicita' della nuova
Costituzione ha prevalso sugli interessi di chi voleva inserire
l'intera agenda politica del Vaticano nella Carta europea''.
(ANSA).
CHA
23-GIU-04
17:51
110
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TV: MATRIMONIO BUSI-CHATROUX, LI HA SPOSATI DON CIOTTI
TRA GLI ALTRI SANTORO E EMILIANI
(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Officiante Don Luigi Ciotti, si sono
sposati oggi nella chiesa Sant'Agostino a Roma Maria Luisa Busi
del Tg1 e Riccardo Chartroux del Tg3. Nella stessa occasione i
due hanno celebrato il battesimo della figlia Beatrice.
Erano presenti numerosi colleghi delle rispettive testate dei
due colleghi, oltre a Michele Santoro e Vittorio Emiliani.
Dopo la cerimonia, ricevimento in una villa sull'Appia. Per
volonta' degli sposi nessun regalo, ma contributi
all'associazione di Don Ciotti per i bambini africani. (ANSA).
RED-LC
24-GIU-04
19:34
111
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SERIAL KILLER PROSTITUTE: TORINO, PROCESSO APPELLO MINGHELLA
(ANSA) - TORINO, 1 LUG - E' cominciato oggi a Torino il
processo d' appello a Maurizio Minghella, il genovese accusato
di essere un serial killer di prostitute. Il caso riguarda l'
uccisione di tre donne italiane e straniere avvenuta nel
torinese e di una serie di rapine .
In primo grado Minghella e' stato condannato a due ergastoli
(la somma algebrica delle pene inflitte per i 34 capi di
imputazione supera i 191 anni complessivi). Oggi non era
presente in aula. La difesa ha chiesto una perizia psichiatrica
e altri accertamenti.
Nei primi anni Ottanta a Minghella era stato inflitto l'
ergastolo, in Liguria, per l' omicidio di quattro donne. Alla
fine degli anni Novanta ottenne la semiliberta', che trascorse a
Torino lavorando in una cooperativa legata al Gruppo Abele. Fu
in quel periodo che avrebbe commesso la nuova serie di delitti.
Il processo continua domani. (ANSA).
BRL
01-LUG-04
19:09
112
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SERIAL KILLER PROSTITUTE: NIENTE PERIZIA PER MINGHELLA
(ANSA) - TORINO, 2 LUG - Non ci sara' una perizia
psichiatrica per Maurizio Minghella, il genovese condannato al
carcere a vita con l'accusa di essere un serial killer di
prostitute. La Corte d'Assise d' Appello di Torino ha respinto,
questa mattina, la richiesta presentata dalla difesa.
Il processo riguarda l' omicidio di tre donne e una lunga
serie di rapine ed episodi di violenza avvenuti nel capoluogo
piemontese e nel circondario. A Minghella, negli anni Ottanta
era stato inflitto l'ergastolo per quattro delitti commessi in
Liguria. Ottenuta la semiliberta', alla fine degli anni Novanta
fu trasferito a Torino, dove lavoro' in una cooperativa
collegata al gruppo Abele, ma proprio in quel periodo - secondo
il pm Roberto Sparagna - avrebbe aggredito e ucciso altre
prostitute. L' udienza di oggi e' proseguita con la relazione
dei giudici ed e' stata poi rinviata alla prossima settimana.
(ANSA).
BRL/ZRA
02-LUG-04
11:27
113
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SERIAL KILLER PROSTITUTE: CHIESTA CONFERMA ERGASTOLO
(ANSA) - TORINO, 6 LUG - La pubblica accusa ha chiesto la
conferma della condanna al carcere a vita inflitta in primo
grado a Maurizio Minghella, il genovese accusato di essere un
serial killer di prostitute. L' uomo, non presente in aula,
risponde di tre delitti e di una serie di rapine ed episodi di
violenza avvenuti a Torino e nel circondario.
Negli anni Ottanta, Minghella fu condannato all' ergastolo
per l' omicidio di quattro donne. Ottenuta negli anni Novanta la
semiliberta', fu trasferito a Torino, dove prese a lavorare in
una cooperativa legata al gruppo Abele, e dove avrebbe commesso
i nuovi omicidi. Come gia' in primo grado, l' accusa e'
sostenuta dal pm Roberto Sparagna.
(ANSA).
BRL
06-LUG-04
16:27
114
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: NASCE PAMMY, BIBLIOTECA ON LINE PER LA PREVENZIONE
PROGETTO UE IN ITALIA, FRANCIA, GRECIA, PORTOGALLO E MAROCCO
(ANSA) - TORINO, 7 LUG - L' Aids e' in archivio: vignette,
opuscoli, prodotti multimediali, schede informative, tutti i
lavori di comunicazione per la sua prevenzione sono stati
raccolti in Pammy (www.pammyproject.org). Il progetto on line
coinvolge Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Marocco;
realizzato dalla web agency Domino, per il Centro Studi del
Gruppo Abele, e' stato finanziato dall' Unione Europea.
Creato per gli addetti ai lavori, puo' essere uno strumento
informativo anche per il vasto pubblico: Pammy, infatti, e' un
riferimento per chiunque voglia documentarsi sulla malattia, per
i ragazzi che vogliono sapere e per i genitori che non sanno
come affrontare l' argomento con i propri figli. Il patrimonio
di schede informative e' consultabile attraverso un motore di
ricerca che consente di inserire una parola, di scegliere il
medium nel quale operare la selezione (stampa, audiovisivi,
medium elettronico), di selezionare il paese, di circoscrivere
la ricerca ad un lasso temporale preciso. Il sito, realizzato in
lingua inglese per permettere un accesso diffuso alle
informazioni, contiene la voce Cataloguing Information. Entrando
in questo ambiente e' possibile reperire una descrizione del
data base e numerose informazioni sulla sua struttura e sulle
possibilita' di ricerca. Tra le organizzazioni coinvolte, oltre
al Gruppo Abele di Torino, l' ALCS (Association de Lutte Contre
le Sida), Casablanca, CRIPS (Centre Re'gional d'Information et
de Pre'vention du Sida), Parigi, Sida-Studi, Barcellona,
Comissao Nacional de Luta Contra a SIDA - Ministe'rio da Saude,
Lisbona, AIDS Reference Center, Atene.
Il Centro Studi del Gruppo Abele, attivo dal 1975 nel campo
della documentazione e della ricerca su dipendenze, droghe,
AIDS, carceri, immigrati, minori, adolescenti e giovani,
prostituzione, diritti e' il referente italiano del progetto
Pammy. (ANSA).
BAN/ZRA
07-LUG-04
11:14
115
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAP ANAMUR: CENTO, DOPO PAROLE TREMAGLIA ACCOGLIERE PROFUGHI
(V.: 'CAP ANAMUR: CAMERA; VIOLANTE...' DELLE 15:58)
(ANSA) - ROMA, 8 LUG - Dopo le parole del ministro Tremaglia,
''l'Italia accolga subito i profughi''. Lo afferma il deputato
verde Paolo Cento in merito alla vicenda dei naufraghi sudanesi
bloccati sulla nave Cap Anamur.
''Il governo - aggiunge - deve passare subito ai fatti e
concedere ai 37 profughi entro poche ore il diritto di entrare
in Italia. Sulla Cap Anamur esiste una emergenza sanitaria
drammatica: se il governo non agisce subito, si assume la grave
responsabilita' delle conseguenze tragiche di quanto sta
accadendo al largo delle acque di Porto Empedocle''.
Per tentare di sbloccare la situazione, prosegue intanto il
digiuno a staffetta. All'appello dei verdi hanno aderito, tra
gli altri Don Gallo, Franco Cardini, Iva Zanicchi, Michele
Santoro Alessandro Cecchi Paone, Don Luigi Ciotti, Raffaele
Costa, Grazia Francescano, Giovanni Russo Spena, Giuseppe
Fioroni, Alfiero Grandi, Massimo Brutti, Antonio Di Pietro,
Francesco Messineo, Sergio DþElia, Antonello Falomi, Fulco
Pratesi, Gianni Mina', Nando dalla Chiesa, Luisa Morgantini,
Cesare Salvi, Pierluigi Sullo, Giorgio Celli.(ANSA).
COM-GUI
08-LUG-04
19:20
116
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BORSELLINO: 4 GIORNI DI INCONTRO TRA MEMORIA E FUTURO
PER RICORDARE 12/O ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI VIA D'AMELIO
(ANSA) - PALERMO, 14 LUG - Memoria e futuro. E' all' insegna
di questo binomio che l' associazione Libera intende celebrare
quest' anno il dodicesimo anniversario della strage di via D'
Amelio. ''Questi 12 anni - ha detto Rita Borsellino - sono gia'
memoria, che ha costruito qualcosa, che e' gia' diventato
futuro. Sara' questo il filo conduttore delle nostre
iniziative''.
Per quattro giorni, dal 16 al 19 luglio si svolgeranno una
serie di manifestazioni all' insegna del recupero dei valori e
del senso di appartenenza al territorio.
La serata inaugurale, che si svolgera' al complesso La
Vignicella in via La Loggia sara' dedicata al presidente dell'
Arci Tom Benettollo, recentemente scomparso. Si alterneranno le
testimonianze di Rita Borsellino, Haidi Gaggio Giuliani e
Armando Casiani e vari contributi artistici da Renato Scarpa a
Giuseppe Castello. La conduzione della serata sara' affidata al
giornalista Gianni Mina'.
E' fissata per il 18 luglio la tradizionale corsa dei diritti
e della pace, ma che quest' anno si svolgera' sui terreni
confiscati della mafia, adesso simbolo del riscatto della
societa' civile.
''Bisogna far presto - ha detto Rita Borsellino - lo diceva
pure Paolo, perche' il tempo che passa e' tempo sprecato,
bisogna correre anche e soprattutto nella lotta alla mafia''.
Infine, il 19 luglio, via D' Amelio si trasformera' da luogo
di morte in luogo di vita e animazione attraverso vari momenti
che coinvolgeranno diversi personaggi da Guido Politi a Giacomo
Cuticchio che si esibiranno in letture, canti e suoni in memoria
di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta. La giornata si
concludera' nell' atrio della biblioteca comunale, dove
Borsellino fece l' ultima apparizione ufficiale, col dibattito:
''Lo stato della lotta alla mafia: lo Stato e la lotta alla
mafia''. Interverranno Don Luigi Ciotti, Rita Borsellino,
Umberto Santino e Gian Carlo Caselli. Durante l' incontro
saranno proiettati alcuni brani della trasmissione Rai ''Blu
notte - Misteri d' Italia'' che affronta proprio il tema delle
stragi mafiose.(ANSA).
B-FI
14-LUG-04
13:34
117
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BORSELLINO: DON CIOTTI, DA CHIESA POCHE PAROLE CONTRO MAFIA
FONDATORE LIBERA, OGGI LA LEGALITA' VIENE DERISA E CALPESTATA
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Dalla Chiesa ho sentito poche
parole sulla lotta alla mafia e per la giustizia sociale, credo
che anche la Chiesa debba interrogarsi e chiedersi se si sia
sporcata le mani fino in fondo nell' azione quotidiana contro la
criminalita'''. Con queste parole Don Luigi Ciotti, fondatore di
Libera, si e' rivolto dal palco alla gente e alle autorita'
accorse in via D' Amelio per commemorare Paolo Borsellino e gli
agenti della sua scorta uccisi 12 anni fa.
Don Ciotti ha stigmatizzato ''il silenzio che oggi e' calato
in molte realta' e che con la rassegnazione e' il nemico
principale del cambiamento'' e guardando i partecipanti alla
manifestazione si e' chiesto ''dove sono finiti gli altri,
quelli che avevano sfilato all' indomani della strage'', anche
se ''faccio a meno delle lacrime versate da chi in queste
occasioni fa soltanto passerella e da chi ha creato i centri di
permanenza temporanea che sono delle piccole prigioni''.
''Oggi il vero problema non e' tanto la mafia - ha sostenuto
- ma che si sta perdendo la percezione del senso dell'
illegalita' nel nostro Paese. La legalita' viene derisa e chi la
persegue viene calpestato''. E rivolgendosi a Dio ha invocato
''una pedata nei confronti di chi si batte contro la mafia, per
scuoterci e perche' non venga meno la coerenza dentro di noi''.
Quindi, Don Ciotti ha ricordato l' affetto che Borsellino
provava nei confronti di Rita Atria, la giovane che si tolse la
vita dopo la morte del magistrato al quale aveva confidato il
proprio disprezzo nei confronti dell' ambiente mafioso in cui
era vissuta. ''Fra una settimana la ricorderemo - ha detto Speriamo di essere piu' di quanti siamo stati finora''. Le
ultime parole Don Ciotti le ha rivolte al magistrato della
Procura di Torino Franco Giordano, morto qualche giorno fa, ''e
alle tante vittime comuni della mafia che sono state
dimenticate''. (ANSA).
KTQ
19-LUG-04
19:35
118
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BORSELLINO: FERITA ANCORA APERTA CHE COMMUOVE E DIVIDE/ANSA
PERA, LA SUA VITA E' UNA TESTIMONIANZA. POLEMICA ORLANDO-CUFFARO
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - L' eredita' civile di Paolo
Borsellino e' un patrimonio morale che resiste nel tempo e una
ferita ancora aperta. Per la strage di via D' Amelio si sa quasi
tutto su esecutori e organizzatori ma restano, dopo dieci
processi e decine di condanne per gli uomini della cupola,
molte zone d' ombra sui mandanti ''a volto coperto''. Per questo
Palermo ricorda con intensita', ma anche con qualche coda
polemica, l' impegno del magistrato che con Giovanni Falcone ha
incarnato il simbolo della lotta alla mafia .
Il segno della continuita' e' stato dato proprio da Cosa
nostra che nel giorno della memoria si e' fatta sentire per
manifestare la sua permanente pericolosita': nella notte e'
stato distrutto un campo di grano a Portella della Ginestra, tra
San Giuseppe Jato e Piana degli Albanesi, su uno dei terreni
confiscati alla mafia e affidati alla cooperativa Placido
Rizzotto - Libera terra.
Il ricordo delle vittime di via d' Amelio (con Borsellino
morirono anche cinque uomini della scorta) e' cominciato con un
incontro in piazza XIII vittime dove l' Unione cronisti e l'
Associazione magistrati hanno piantato un albero in memoria
delle vittime della mafia ed e' proseguito con una cerimonia sul
luogo della strage dove il presidente del Senato, Marcello Pera,
ha deposto una corona di fiori. ''La vita di un uomo - ha detto
Pera - continua anche quando egli e' scomparso, se essa e' stata
spesa per professare e perseguire valori che vivono anche dopo
di lui. In quel fortunato caso la vita diventa una
testimonianza, un impegno una professione di fede''.
''Borsellino - ha aggiunto - sapeva che la mafia non e' solo
un fenomeno criminale da perseguire col codice penale. Sapeva
che la mafia nasce da una mentalita', si diffonde con una
cultura, si manifesta in atteggiamenti di passivita',
connivenze, cedevolezze che sono censurabili sul piano civile
anche quando non sono perseguibili su quello processuale''. Per
questo, ha sottolineato ancora Pera, Borsellino puntava sull'
educazione dei giovani perche' sapeva che ''se si fa del
rispetto della legalita' un abito e lo si trasforma in valore
allora la mafia resta un isolato problema criminale di individui
o gruppi ma cessa di essere un fenomeno sociale''. In via D'
Amelio era presente anche la vedova del magistrato, Agnese, che
ha ringraziato il presidente del Senato e i tanti bambini che
hanno partecipato alla cerimonia.
Commosso e' stato il ricordo dei colleghi a palazzo di
giustizia in una manifestazione alla quale e' intervenuto anche
il vice presidente del Csm, Virginio Rognoni. Uno dei giovani
colleghi di Borsellino, Ignazio De Francisci, oggi procuratore
di Agrigento, ha ricordato il suo senso dello Stato, ''e mi
manca molto - ha aggiunto - quando sento blaterare di riforme''.
119
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
''Se fosse ancora qui - ha spiegato de Francisci lo pregherei
di andare a parlare con qualche parlamentare appartenente a
gruppi a cui lui e' stato vicino per spiegare a questi
riformatori improvvisati come si fanno le riforme dello Stato''.
Non e' stata l' unica nota polemica della giornata. Il
presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, ha partecipato alle
manifestazioni rivendicando la sua presenza come un ''dovere''.
La puntualizzazione fa seguito alle critiche dell' ex sindaco e
deputato regionale Leoluca Orlando che aveva chiesto a Cuffaro
di non partecipare perche' indagato di ''avere violato il
segreto istruttorio favorendo Cosa nostra''. Il presidente della
Regione, che ha replicato ad Orlando ricordando le accuse mosse
dall' allora della Rete a Falcone, ha poi osservato che
''Borsellino e' stato un martire della giustizia che ha
contribuito a far crescere la cultura della legalita' e il suo
ricordo va percio' inteso come un monito perche' il suo martirio
non sia stato vano''.
Ma la memoria non puo' coprire il rischio del silenzio, ha
ammonito don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, per il quale
anche dalla Chiesa si sono sentite ''parole sulla lotta alla
mafia e per la giustizia sociale''. E anche la Chiesa, secondo
don Ciotti, dovrebbe interrogarsi e chiedersi se si sia sporcata
le mani fino in fondo nell' azione quotidiana contro la
criminalita ''. Oggi, ha incalzato, la rassegnazione e il
nemico principale del cambiamento''. E, rivolgendosi ai
partecipanti alla manifestazione, si e' chiesto: ''Dove sono
finiti gli altri, quelli che avevano sfilato all' indomani della
strage, anche se faccio a meno delle lacrime versate da chi in
queste occasioni fa soltanto passerella...''.
E in questo stesso giorno nei confronti del tenente dei
carabinieri Carmelo Canale, braccio destro investigativo di
Borsellino, sotto processo per mafia, il Pm Massimo Russo ha
chiesto la condanna a dieci anni di reclusione. (ANSA).
NU
19-LUG-04
20:22
120
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BORSELLINO: UNCI E ANM DEDICANO ALBERO A VITTIME DI MAFIA
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Nell'anniversario dell' eccidio
di via D' Amelio, un albero per radicare nei nostri cuori la
memoria del sacrificio di tutte le vittime di cosa nostra''.
Queste parole sono incise nella targa collocata questa
mattina a Palermo, in piazza XIII Vittime, a cura dell'Unione
nazionale dei cronisti-Gruppo siciliano dell'Assostampa e della
sezione distrettuale di Palermo dell' Associazione nazionale dei
magistrati.
''Questo e' l' inizio - ha detto Leone Zingales, segretario
regionale dell' Unci - di un percorso che l' Unci e l' Anm hanno
appena avviato. Abbiamo chiesto che ci venga assegnato uno
spazio verde confiscato alla mafia nel quale piantare tanti
alberi quante sono state le vittime della mafia''.
Per Massimo Russo, presidente dell' Anm di Palermo, ''l'
albero collocato oggi vuole rappresentare un punto di partenza e
non di arrivo nel ricordo di tutte le vittime''.
''E' importante - ha detto Rita Borsellino, sorella di Paolo
- che questo albero sia stato collocato insieme da cronisti e
magistrati, due categorie al servizio della verita''.
Alla manifestazione, che e' stata patrocinata dal prefetto
Giosue' Marino e dal Sindaco Diego Cammarata, sono intervenuti,
tra gli altri, i familiari delle stragi di Capaci e di via D'
Amelio, Bernardo Mattarella, figlio del presidente della Regione
Pier Santi Mattarella, ucciso nel 1980, i genitori dell' agente
Antonino Agostino.
Presenti anche il procuratore generale di Torino, Gian Carlo
Caselli, il procuratore della Repubblica di Palermo Pietro
Grasso, i generali dei carabinieri e della Guardia di finanza
Arturo Esposito, Umberto fava, Cosimo Sasso e Giuseppe Mango, l'
ammiraglio Vincenzo Pace, il questore Francesco Cirillo, don
Luigi Ciotti, l' ex presidente della Commissione antimafia
Giuseppe Lumia e il presidente della Provincia Francesco
Musotto.
Nel corso della cerimonia e' stato letto un messaggio del
presidente nazionale dell' Unione cronisti, Guido Columba. ''Il
ricordo delle troppe vittime della mafia, tra giornalisti,
uomini delle forze dell' ordine, magistrati, caduti nell'
adempimento del loro diverso, ma concorrente nei fini di
salvaguardare i principi della convivenza civile, dovere - ha
scritto Columba - rappresenta un atto altamente significativo.
Solo mantenendo viva la memoria del loro sacrificio si puo',
infatti, pensare di continuare ad alimentare con la necessaria
continuita' ed efficacia la lotta alla criminalita'
organizzata''. (ANSA).
FI
19-LUG-04
10:50
121
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, MAFIOSI SAPPIANO CHE NON CI FERMEREMO
(V. 'MAFIA: INCENDIO DISTRUGGE CAMPO GRANO...' DELLE 16.35)
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''I mafiosi devono sapere che c'
e' tanta gente che non ci sta, non saranno alcuni ettari di
terra dati alle fiamme a fermarci''. Cosi' Don Luigi Ciotti,
fondatore di Libera, commenta l'incendio che ha mandato in fumo
un campo di grano gestito dalla cooperativa Placido Rizzotto.
L'incendio, appiccato a un appezzamento di dieci ettari, ha
distrutto circa un ettaro e mezzo di seminativo, ''Probabilmente
volevano incendiare tutto - ha aggiunto - e' un segnale
importante e dimostra che siamo sulla strada giusta, che e'
possibile affidare ai giovani i beni conquistati alla mafia''.
Don Ciotti tuttavia ha auspicato che ''la confisca non sia un
fatto eccezionale, ma sia un fatto quotidiano''.(ANSA).
KTQ/LU
19-LUG-04
18:34
122
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA:FINO A IERI FESTA LEGALITA' IN CAMPO POI BRUCIATO/ANSA
IN FUMO GRANO RACCOLTO DA 'LIBERA' NELLE TERRE CONFISCATE A BOSS
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - Fino a ieri i ragazzi
dell'associazione Libera erano stati li', al margine di quel
campo di grano confiscato alla mafia, che stanotte e' stato dato
alle fiamme a Portella della Ginestra, luogo dove nel '47 la
banda di Salvatore Giuliano uccise 11 contadini in quella che e'
considerata la prima strage di Stato. I ragazzi avevano
organizzato una non stop itinerante di 48 ore per lo sviluppo e
la legalita', che si e' conclusa all'alba di stamani.
Dopo la festa e la musica, quando i partecipanti alla
manifestazione sono andati via, qualcuno ha appiccato il fuoco
nel centro dei due ettari coltivati a grano e affidati alla
cooperativa Libera Terra, che fa capo all'associazione guidata
da don Luigi Ciotti, il cui vicepresidente e' Rita Borsellino,
sorella di Paolo. E oggi, mentre a Palermo si ricordava il
magistrato ucciso nel '92 dalla mafia nella strage di via
D'Amelio, da Portella della Ginestra arrivava la notizia del
rogo, che i carabinieri hanno subito definito doloso. Difficile
un'autocombustione notturna, e difficile che un incendio possa
partire dal centro di un campo di grano senza che qualcuno non
provveda ad accendere un fiammifero. Ma al di la' dei rilievi
tecnici, sono troppi i dati simbolici e le coincidenze, dicono i
ragazzi di Libera: ''Avevamo raccolto proprio su quel campo spiega Davide Ganci di Libera Terra - le spighe di grano per
addobbare i luoghi della festa''.
Lo scorso anno, su segnalazione della prefettura di Palermo,
il Consorzio sviluppo e legalita' aveva revocato a una
cooperativa la gestione di alcuni terreni proprio a Portella
della Ginestra: i campi erano abbandonati e si temevano
infiltrazioni mafiose nella coop.
Quando Rita Borsellino apprende la notizia e' in via
D'Amelio, insieme a politici e magistrati, per commemorare il
fratello: ''Cosa dire del grano abbrustolito... E' un evidente
segno che diamo fastidio. E' il loro unico linguaggio, l'unico
sistema per farsi forti e attirare l'attenzione soprattutto in
questi giorni che tutte le menti sono rivolte a Paolo. Si stanno
innervosendo perche' non si cede e si continua ad andare
avanti''. E don Ciotti aggiunge: ''I mafiosi devono sapere che
c' e' tanta gente che non ci sta''. E rivolgendosi a Dio invoca
''una pedata nei confronti di chi si batte contro la mafia, per
scuoterci e perche' non venga meno la coerenza dentro di noi''.
Gli fa eco il procuratore della Repubblica Pietro Grasso:
''La 'pedata' a cui si riferisce Don Ciotti e' la fede religiosa
- dice - l'esortazione continua e la forza morale di rimanere
coerenti nella lotta quotidiana alla mafia''; una lotta che ''fa
male a Cosa nostra, che e' temuta'', aggiunge il procuratore
generale di Torino Giancarlo Caselli, anche lui presente in via
D'Amelio.(ANSA).
KQN 19-LUG-04
20:38
123
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: GRASSO, SOLIDARIETA' A RAGAZZI DI LIBERA PER INCENDIO
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Aspetto la pedata, anzi le
pedate per sconfiggere veramente la mafia''. Il procuratore di
Palermo Pietro Grasso ha commentato cosi' l'incendio doloso
divampato questa notte a Portella delle Ginestre, riprendendo le
parole pronunciate da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera,
nel corso della commemorazione di Paolo Borsellino.
La ''pedata'' a cui si era riferito Don Ciotti e' ''la fede
religiosa - ha sottolineato il procuratore - l'esortazione
continua e la forza morale di rimanere coerenti nella lotta
quotidiana alla mafia''.
''Ho chiesto a Don Ciotti - ha aggiunto Grasso - di mettermi
in contatto con i ragazzi dell'associazione per esprimere loro
la mia solidarieta''.(ANSA).
Y5P-NU
19-LUG-04
19:37
124
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: SOLIDARIETA' CUFFARO A DON CIOTTI
(V. 'MAFIA: INCENDIO DISTRUGGE CAMPO GRANO...' DELLE 16.35)
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''La vilta' di chi ancora si
illude di essere il piu' forte non puo' far arretrare nemmeno di
un millimetro chi forte lo e' davvero, perche' in questi anni ha
saputo costruire, insieme allo Stato, un percorso di legalita'
che non puo' essere piu' fermato''. Cosi' il presidente della
Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, ha commentato l'attentato
incendiario che ha devastato alcuni campi di grano confiscati ai
boss di Cosa Nostra e dati in gestione alla cooperativa
''Placido Rizzotto - Libera terra'', che vi aveva organizzato in
questi giorni una manifestazione antimafia.
''A don Ciotti - aggiunge Cuffaro - e a tutti quei ragazzi
che insieme a lui, ogni giorno, piantano il seme della speranza
li' dove qualcuno ha accumulato ricchezze con le armi della
violenza e dell'arroganza, sento il bisogno di esprimere tutta
la mia solidarieta'''.(ANSA).
COM-NU/LU
19-LUG-04
18:27
125
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RELIGIONE: CORSO STUDI PRO CIVITATE DEDICATO ALLA SPERANZA
ALLA CITTADELLA DI ASSISI CON CONCLUSIONI OSCAR LUIGI SCALFARO
(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 27 LUG - ''Aprire un varco alla
speranza'' e' il tema del 62/o Corso internazionale di Studi
cristiani che si terra' alla Cittadella di Assisi dal 22 al 27
agosto prossimo e che sara' concluso dall' ex presidente della
Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
La Pro Civitate Christiana - e' detto in un suo comunicato in collaborazione con la Comunita' di Bose, con Pax Christi e
con l'Editrice Queriniana, giunge all' appuntamento ''in uno
scenario mondiale particolarmente drammatico. In tale contesto
il tema della speranza si presenta come una sfida che intende
accettare il rischio delle domande scomode e inquietanti di cui
sono portatori quelle donne e quegli uomini che, a giudicare dai
loro gesti estremi, possiamo considerare i disperati della
Terra''.
Le tematiche in cui si articolano le giornate saranno
affrontate, come e' tradizione della Pro Civitate Christiana, in
chiave di dialogo e di dibattiti, sia attraverso l'approccio
alle varie discipline antropologiche, psicologiche, filosofiche,
socio-politiche, sia nell'incontro e nella testimonianza
interreligiosa che quest'anno vedra' coinvolti ebrei, musulmani
e cristiani, e in intensi momenti di preghiera.
Dopo il saluto del presidente della Pro Civitate, Marco
Marchini, dara' il via ai lavori Enzo Bianchi, fondatore e
priore della Comunita' di Bose. Tra gli interventi previsti
quelli di don Luigi Ciotti, dell' on. Maria Pia Garavaglia e del
senatore Giorgio Tonini.
La relazione finale sul tema ''Giustizia e pace si
baceranno'' sara' tenuta da Oscar Luigi Scalfaro che ritorna
alla Cittadella dopo due anni.(ANSA).
COM-FZ/ND
27-LUG-04
12:57
126
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FESTAMBIENTE: QUALITA' COME RISPOSTA AI PROBLEMI AMBIENTALI
DAL 6 AL 15 AGOSTO LA 16/A EDIZIONE A RISPESCIA
(ANSA) - FIRENZE, 30 LUG - Qualita' come risposta ai problemi
ambientali, qualita' a tutto tondo, da quella dell' energia
rinnovabile a quella dell' alimentazione: questo il tema
centrale della 16ma edizione di Festambiente, la tradizionale
manifestazione estiva di Legambiente, che si terra' come al
solito a Rispescia, dal 6 al 15 agosto.
L' edizione di quest' anno e' stata presentata stamani a
Firenze, al Caffe' delle Giubbe Rosse, dal presidente onorario
di Legambiente, Ermete Realacci; dal presidente di Legambiente
Toscana, Piero Baronti; da Angelo Gentili, responsabile di
Festambiente, che fa parte della segreteria nazionale di
Legambiente. Ricco il cartellone degli appuntamenti politici, musicali e
culturali, oltre che l' offerta gastronomica dei numerosi stand,
pieni di prodotti tipici e biologici, e del ristorante
vegetariano che ogni sera serve 1.200 pasti.
Il 7 agosto si parlera' di Europa con Giuliano Amato,
Giovanni Berlinguer, Monica Frassoni, Roberto Musacchio. Il 9
agosto ci sara' il ministro del' ambiente, Altero Matteoli, che,
prima del dibattito sulle aree protette del Mediterraneo,
premiera' i Comuni maremmani inseriti nella Guida Blu' di
Legambiente. Il 10, il ministro per le politiche agricole,
Gianni Alemanno, premiera' i vincitori della XIV Rassegna
nazionale dei vini biologici. La sera dell' 11 agosto sara'
invece dedicato al tema della legalita': gli ospiti sono
Giancarlo Caselli, Pierluigi Vigna, Rita Borsellino, Luigi
Ciotti che nel pomeriggio inaugureranno una scultura per
ricordare le vittime della mafia installata davanti al tribunale
di Grosseto. Gli appuntamenti musicali hanno inizio il 6 agosto con
Massimo Ranieri e Mauro Pagani, in un recital di classici
napoletani. Il 7 agosto sara' la volta di Elio e le Storie Tese,
l' 8 un triplo appuntamento con teatro e musica: alle 21
anteprima nazionale de ''Il grande viaggio'', di e con Giuseppe
Cederna; alle 22,30, il nuovo spettacolo di Paolo Rossi. La
serata si protrarra' fino alle 4 di mattina, con la musica di
Clive Griffts, ma saranno vietati gli alcolici per dimostrare
che si puo' tirar tardi, divertendosi, anche bevendo spremute e
succhi di frutta. Il 9 agosto ci sara' Eugenio Finardi, mentre
il 13 si terra' una serata dedicata al 'liscio' con Casadei e
Gipsy King. A chiudere Max Gazze' e Modena City Ramblers.
Non manchera' il cinema. Nel' ambito di Clorofilla Film
Festival, organizzato con Nuova Ecologia, sara' presentata una
rassegna di film, corto e documentari italiani.
Tutto questo mentre le Officine dei Sapori proporranno ogni
sera una degustazione guidata. Festambiente ospitera'' inoltre
l' VIII Rassegna nazionale degli oli extravergine di oliva e la
XIV Rassegna nazionale dei vini biologici. (ANSA).
CF
30-LUG-04
12:57
127
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ECOMAFIA: 132 MLD DI EURO IL FATTURATO IN 10 ANNI
169 I CLAN CHE SI SAREBBERO DIVISI LA TORTA SECONDO LEGAMBIENTE
(ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 10 AGO - Centotrentadue
miliardi di euro per 169 clan: questo il ''fatturato'' che l'
ecomafia si sarebbe spartito nel decennio 1994-2003 secondo
Legambiente, attraverso la devastazione del territorio e la
criminalita' ambientale, e, in particolare, nel settore dell'
edilizia illegale che in dieci anni ha visto nascere qualcosa
come 405.000 costruzioni illegali.
Un bilancio di questi dieci anni di ecomafia e di lotta all'
illegalita' ambientale verra' tracciato domani sera attraverso
le riflessioni di Pier Luigi Vigna, procuratore nazionale
Antimafia, Gian Carlo Caselli, magistrato, Don Luigi Ciotti,
presidente di Libera, e Paolo Russo, presidente della
Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. L'
occasione sara' la Festa della Legalita' in programma all'
interno di Festambiente, la manifestazione nazionale di
Legambiente in corso a Rispescia. Una manifestazione che si
chiudera' con ''I sapori della legalita''', una cena con
prodotti coltivati dalle Cooperative agricole sui terreni
confiscati alla mafia e alla criminalita' organizzata.
Il ''fatturato'' dell' ecomafia (132 miliardi di euro) e'
''una cifra impressionante, paragonabile - denuncia Legambiente
- a quella di tanti settori vitali e pero' legali dell' economia
italiana. Una montagna di denaro che da' l' idea di quella che
puo' essere stata l' aggressione della criminalita' organizzata
ai danni dell' ambiente tra il 1994 e il 2003 nel settore dei
rifiuti e in quello dell' abusivismo edilizio, nella
contaminazione degli appalti o nel racket degli animali o nel
traffico delle opere d' arte''.
Legambiente cita anche ''altre cifre drammatiche''. Sempre in
dieci anni le forze dell' ordine hanno accertato in Italia
246.107 infrazioni in materia ambientale; le persone denunciate
o arrestate sono state 154.804; i sequestri effettuati 40.258.
In testa alla classifica di questo mercato le quattro regioni a
tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Calabria e
Sicilia), dove si concentra il 40% di queste infrazioni
(esattamente 98.536); e la percentuale sale fino al 43% se si
guardano solo gli illeciti relativi al ciclo del cemento.
Nello stesso arco di tempo - rileva ancora Legambiente -,
sono state realizzate nel nostro paese 405.606 costruzioni
illegali, tra nuovi immobili e trasformazioni d' uso di
rilevanti dimensioni, dalle stalle alle ville, magari con
piscina, e il 57% di questo diluvio di cemento illegale si
concentra ancora nel Mezzogiorno. Insomma, ''camorra,
'ndrangheta, mafia, sacra corona unita hanno inserito
stabilmente l' ambiente nel loro business''. (ANSA).
RU/SPO
10-AGO-04
18:15
128
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMORRA: DA IERVOLINO E CASELLI OMAGGIO A VITTIME INNOCENTI
NAPOLI, CON DON CIOTTI INCONTRANO GENITORI GIGI E PAOLO
(ANSA) - NAPOLI, 11 AGO - Il sindaco di Napoli, Rosa
Iervolino Russo, accompagnata dal procuratore generale di Torino
Giancarlo Caselli, e da don Luigi Ciotti, presidente
dell'associazione Libera, si e' recata oggi a rendere omaggio
alla salma di Gigi Sequino e Paolo Castaldi, i due giovani
uccisi per errore dalla camorra quattro anni fa.
Al cimitero di Pianura - dove e' giunta insieme al consulente
Tano Grasso ed a Luigi Cuomo dell'Ufficio Antiracket del Comune
- il sindaco ha incontrato i genitori dei due ragazzi ai quali
ha testimoniato, a nome dell'intera citta', la partecipazione al
dolore che si e' rinnovato in occasione dell'anniversario.
Il sindaco Iervolino, don Ciotti e Caselli hanno inoltre
sottolineato come il risveglio di coscienza civile che in questo
momento si sta registrando a Pianura, ''anche con l'espansione
dell'associazione antiracket e l'emergere del coraggio di
denunciare nuove estorsioni, vada certamente fatto risalire allo
sdegno nato dal sacrificio di queste due vite innocenti''.
(ANSA).
COM-TOR/ARB
11-AGO-04
16:04
129
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: PERMESSI AI COMUNI; CIOTTI, GIUSTO CON RISORSE
(ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 11 AGO - Per don Luigi Ciotti
l' idea di affidare ai Comuni la gestione dei permessi di
soggiorno ''puo' essere una proposta positiva per superare la
legge sull' immigrazione, che pero' deve dare strumenti e
risorse alle amministrazioni per farla funzionare''. Il
sacerdote, secondo quanto riferito dall' ufficio stampa di
Festambiente, lo ha detto intervenendo ad un dibattito a
Rispescia, dove si svolge la festa di Legambiente.
Per don Ciotti, ''bisogna fare in modo che si semplifichino
tutte le procedure tra cui garantire l'asilo politico, cosa che
l'Italia vergognosamente non ha ancora fatto. Come
vergognosamente non ha ratificato la convenzione dell'Onu contro
la criminalita' organizzata transnazionale e i due protocolli
sull' immigrazione clandestina e sul traffico di esser umani.
Ricordiamoci che emigrare e' uno dei diritti fondamentali
dell'uomo''.
(ANSA).
MOI
11-AGO-04
19:57
130
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BENETOLLO: RICORDATO A FESTA LEGAMBIENTE
(ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 12 AGO - Un minuto di silenzio
per ricordare la figura di Tom Benetollo, il presidente
Nazionale dell' ARCI morto il 19 giugno scorso. E' avvenuto ieri
sera a Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente
in corso in Maremma, nell' ambito della Giornata della legalita'
organizzata da Libera, cartello di associazioni per la lotta
contro la mafia.
Visitatori e ospiti della manifestazione hanno osservato alle
21,15 un momento di raccoglimento mentre nell' area del festival
campeggiavano tra gli stand e sale espositive i manifesti che
riproducono un noto brano autografo di Benetollo ''I
lampadieri''. Al ricordo hanno partecipato tra gli altri Don
Luigi Ciotti, presidente di Libera, il procuratore nazionale
antimafia Pierluigi Vigna, il procuratore di Torino Giancarlo
Caselli ed il presidente di Arci Toscana Vincenzo Striano.
(ANSA).
COM-RU/SPO
12-AGO-04
17:06
131
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DOPING: NUOVA STRUTTURA INVESTIGATIVA IN DIREZIONE ANTIMAFIA
LO HA ANNUNCIATO A FESTAMBIENTE IL PROCURATORE VIGNA
(ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 12 AGO - Nella Direzione
nazionale antimafia e' stata costituita una nuova struttura che
si occupera' di doping. Lo ha annunciato ieri sera a
Festambiente il procuratore nazionale antimafia Pier Luigi
Vigna.
''Da un po' di tempo - ha spiegato Vigna - era forte l' idea
che le mani della criminalita' organizzata fossero dietro anche
allo smercio delle sostanze dopanti. Per questo nella Dna si e'
aggiunta una nuova struttura di analisi, di coordinamento e di
impulso alle indagini. Si chiama 'Doping e criminalita
organizzata'. Abbiamo fatto delle riunioni con i magistrati che
in Italia seguono queste indagini - ha aggiunto il procuratore e si e' visto come spesso lo smercio, il traffico delle sostanze
dopanti, che provengono soprattutto dalla Grecia e dalla Spagna,
e' collegato a quello delle sostanze stupefacenti''.
A questo punto, ha aggiunto Vigna, ''e' stata fatta una
ricognizione presso i carabinieri del Nas, la guardia di finanza
e la polizia di stato di tutti i procedimenti esistenti in
Italia per traffico di sostanze dopanti. Quello che impressiona
e' non solo l' uso di queste sostanze da parte dei
professionisti ma da parte dell' ambiente amatoriale. Io sono
sempre piu' convinto - ha aggiunto - che colui che abita nell'
attico, quando fa le gare la domenica con i condomini, non puo'
perdere rispetto a chi sta al pianterreno, e quindi si dopa''.
Vigna ha rivelato che c' e' ''un camorrista che ha
collaborato e ha parlato di questo duplice traffico al quale si
dedicava. Il traffico avviene tramite internet. Pensate che un
signore, chiamiamolo cosi', che stava nel bolognese e che
smistava attraverso internet gli acquisti e le vendite, aveva
quattromila clienti in America nella zona di Miami, oltre a
tutti gli altri che aveva in Europa''.
Dopo l' intervento di Vigna, il presidente di Libera, don
Luigi Ciotti, ha preannunciato la presentazione di un dossier
nazionale su doping e criminalita' organizzata in Italia.
(ANSA).
RU/SPO
12-AGO-04
18:11
132
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: APPELLO 'LIBERA' CONTRO TRAFFICO ESSERI UMANI
DON CIOTTI, 13 MLD DI DOLLARI IL FATTURATO DEL TRAFFICO
(ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 12 AGO - ''Basta con la tratta
di esseri umani. E' il momento di praticare concretamente
politiche di solidarieta' e di accoglienza e combattere fino in
fondo il traffico illecito di clandestini''. Questo l' appello
che Libera, il cartello contro le mafie presieduto da Don
Ciotti, ha lanciato ieri sera a Festambiente, manifestazione
nazionale di Legambiente, spiegando che il settore ''fattura''
qualcosa come 13 miliardi di dollari.
L' appello, lanciato nell' ambito di un incontro sull'
illegalita' ambientale in Italia, ha avuto come primi firmatari
Pier Luigi Vigna, Giancarlo Caselli, Paolo Russo e Donato
Ceglie.
Il documento, spiega Legambiente, e' rivolto alle forze
politiche ''affinche' l' Italia ratifichi al piu' presto la
Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalita'
organizzata transnazionale e i due protocolli collegati sull'
immigrazione clandestina e il traffico degli esseri umani,
presentati e firmati a Palermo ben quattro anni fa''.
''Si tratta þ ha spiegato Don Ciotti þ di strumenti
fondamentali per contrastare le vere e proprie mafie
internazionali che lucrano sulla disperazione di milioni di
esseri umani, costretti a vivere nei loro paesi di origine in
condizioni di assoluta poverta' e spesso di guerra. Dopo l' 11
settembre si sono accelerate in tutti i paesi politiche
restrittive che favoriscono l' immigrazione illegale e la
violenza, creando l' humus adatto per la criminalita'
organizzata. Del resto - ha concluso Don Ciotti - si e' creato
un nuovo mercato criminale, il traffico degli esseri umani, che
secondo i dati del Centro di immigrazione di Vienna, presenta un
fatturato che viene stimato su circa 13 miliardi di dollari. E
con queste cifre e' chiaro che gli interessi diventano
allettanti''.
All' appello hanno aderito anche Legambiente, la Commissione
giustizia e pace della Conferenza degli istituti missionari in
Italia, il Consorzio italiano di solidarieta', la Fondazione
internazionale Lelio Basso, il Gruppo Abele, Peace games, Arci e
numerosi cittadini. (ANSA).
RU/SPO
12-AGO-04
14:16
133
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: BALDONI; ART 21 E COLLEGHI, OGNI SFORZO PER LIBERARLO
ANCHE LELLA COSTA E DON CIOTTI SOTTOSCRIVONO APPELLO
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Congelare ''ogni polemica e ogni
personalismo'' e fare tutto il possibile ''per per restituire
Enzo Baldoni alla liberta', alla sua famiglia, alla sua attività
di giornalista libero e coraggioso''. E' il senso dell'appello,
raccolto dall'associazione Art.21 tra giornalisti, inviati e
amici di Enzo Baldoni, da Lella Costa a Don Ciotti.
''Sia congelata ogni polemica - afferma Art.21 - e ogni
personalismo o protagonismo e si compia ogni sforzo, attraverso
tutti i canali diplomatici e di mediazione possibili''.
A lanciare l'appello, tra gli altri, Federico Orlando,
Giuseppe Giulietti, Tommaso Fulfaro, Sergio Lepri, Mimosa
Martini, Don Luigi Ciotti, Giovanna Botteri, Lella Costa, Flavio
Lotti, Ferdinando Pellegrini, Paolo Serventi Longhi, Franco
Siddi, Roberto Natale, Stefano Corradino, Giorgio Santelli,
Riccardo Cristiano, Marco Calamai, Guido Cravero, Silvio
Giulietti, Enrico Viola, Angelo Giacobelli, Tony Capuozzo, Maria
Cuffaro, Elisabetta Rosaspina, Giovanni Porzio, Maria Gianniti e
Vittorio Dell'Uva. (ANSA).
FEL
25-AGO-04
18:14
134
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CENTROSINISTRA: FOLENA,NON PERDA TEMPO IN DISCUSSIONI
(ANSA) - GENOVA, 29 AGO - Questa ''e' l' ora del
centrosinistra che pero' non deve piu' perdere tempo con
discussioni nominalistiche ma deve aprire subito quella grande
convenzione programmatica, quella coalizione democratica di cui
ha parlato giustamente Bertinotti in questi giorni, e costruire
molto rapidamente una soggettivita' politica di questa
coalizione democratica credibile''. Lo ha detto stasera Pietro
Folena, leader del Correntone ds, a margine di un' iniziativa
con don Luigi Ciotti in corso alla Festa nazionale dell' Unita'
di Genova.
''L' ora del centrosinistra scocca adesso, mentre all'
interno della maggioranza di governo ''esistono visioni diverse
che si stanno accentuando. Siamo di fronte - ha concluso Folena
- ad una crisi politica del progetto che Berlusconi aveva
proposto al Paese''. (ANSA).
CH
29-AGO-04
21:59
135
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: LUMIA (DS), SU BENI CONFISCATI C' E' CALO INTERESSE
(ANSA) - GENOVA, 29 AGO - ''Il 23 dicembre 2003 il governo ha
'cancellato' il commissario nazionale sui beni confiscati: la
dottoressa Vallefuoco che presiedeva questo ufficio di
coordinamento e sviluppava tante iniziative concrete per
favorire l' utilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia non
c' e' piu'. Mi sembra di poter dire che c' e' un calo di
interesse su queste tematiche''. Lo ha detto Giuseppe Lumia,
membro della Commissione parlamentare antimafia, a Genova per
una iniziativa alla Festa nazionale dell' Unita'.
''Quando il Governo, lo Stato non danno i segnali giusti - ha
detto Lumia - e' chiaro che tutti i centri capillari di lotta
alla mafia subiscono conseguenze negative. Noi chiediamo che i
beni confiscati non siano venduti e nessuna prospettiva in
questa direzione sia coltivata, ma che siano gestiti dal mondo
del volontariato e dell' associazionismo per creare lavoro nella
legalita'''.
Lumia chiede anche che il mondo di Libera, l' associazione
antimafia creata da don Ciotti, ''che sta ottenendo risultati
positivi con tanti beni confiscati messi sul mercato, diventi il
punto di riferimento per tutti''.(ANSA).
CH
29-AGO-04
18:52
136
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA:DON CIOTTI,INUTILI TEMI SU LEGALITA' SE POI CONDONIAMO
LEGGI SIANO TESTI VINCOLANTI PER TUTTI E PER CIASCUNO
(ANSA) - GENOVA, 29 AGO - ''Non so cosa farmene del tema
sulla legalita' alla maturita' quando da un' altra parte si
fanno i condoni''. Lo ha detto questo pomeriggio don Luigi
Ciotti, creatore dell'associazione 'Libera' ed educatore,
durante un incontro con il procuratore capo di Palermo Piero
Grasso, il membro della Commissione antimafia Giuseppe Lumia e
Tano Grasso.
''Certo che mi fa piacere che ci sia un tema su questi
argomenti - ha detto Ciotti - ma le istituzioni non possono,
dall' altra parte, cancellare tutto questo. I condoni creano dal
punto di vista dei costumi una sfiducia nella capacita' dello
Stato nel tenere fede a quanto dice. Svuotare la legge della sua
forza vincolante per tutti crea uno sfilacciamento della
coesione sociale''.
''C' e' una schizofrenia tra quello che viene detto e quello
che viene fatto. Le leggi - ha concluso Ciotti - devono restare
testi vincolanti per tutti e per ciascuno''.(ANSA).
CH
29-AGO-04
19:06
137
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: GRASSO, UTILE APPLICARE REATO CONCORSO ESTERNO
PROCURATORE, EVITARE IMPUNITA' A COLLETTI BIANCHI
(ANSA) - GENOVA, 29 AGO - Il reato di concorso esterno in
associazione mafiosa ''e' stato disegnato anche con le pronunzie
delle Sezioni unite della Corte di Cassazione che hanno
stabilito limiti e parametri per poterlo applicare. Questo, nel
vuoto legislativo attuale, riteniamo di poterlo applicare per
evitare l' impunita' e per evitare che la mafia si rafforzi
anche tramite i colletti bianchi''. Lo ha detto stasera il
procuratore capo di Palermo Piero Grasso, a margine di un'
iniziativa tenuta con don Luigi Ciotti, Tano Grasso e Giuseppe
Lumia alla Festa nazionale dell' Unita'.
''La vera forza della mafia - ha detto Grasso - non e' tanto
costituita dagli organici alla mafia ma da una serie di
personaggi che fanno parte del mondo politico, sociale,
economico e imprenditoriale che consentono alla mafia di poter
investire il denaro e occultarlo. Se esiste tutto questo, e mi
pare dimostrato dalle indagini giudiziarie, e' necessario avere
lo strumento per evitare che tutte queste categorie insieme alla
mafia mantengano l'impunita'''.
(ANSA).
CH
29-AGO-04
20:35
138
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CAPUTO, ASSEGNATI SOLO 15% BENI CONFISCATI
APPENA 466 SU 3.683
(ANSA) - MONREALE (PALERMO), 30 AGO - Soltanto poco piu' del
15 per cento dei beni mobili, immobili e di aziende confiscate
alle organizzazioni mafiose in Sicilia e' stato assegnato in
maniera definitiva. Lo rende noto uno studio dell' associazione
antiracket ''Emanuele Basile'' che ha confrontato i dati dal
2001 al 2004, forniti dall' ex ufficio del Commissario
straordinario del governo, dall' associazione 'Libera' di Don
Luigi Ciotti, e dall' ufficio speciale per i beni confiscati
alla mafia del Comune di Monreale.
''Su un totale, in Sicilia, di oltre 3.683 beni, tra
patrimoni sequestrati e definitivamente confiscati - dice
Salvino Caputo dell' associazione - soltanto 466 sono stati
quelli assegnati in via definitiva a associazioni, enti locali o
enti no profit.Il tutto in 3 anni di attivita'''.
Secondo Caputo ''e' una goccia nel mare atteso che si tratta
di percentuali minime rispetto ai 3.200 beni ancora da
assegnare''. ''E la situazione e' ancora piu' drammatica aggiunge - se si consideri che l' estinzione dell' ufficio del
commissario straordinario ha fatto venir meno il ruolo di
coordinamento e che gli uffici del Demanio, per carenza di
personale e strutture non e' in grado di dare impulso alle
assegnazioni. Mentre tante sono le segnalazioni di persone
estranee che operano all' interno di beni confiscati''.
''Tutto cio' - conclude Caputo - determina il fallimento
della politica dello Stato verso questo strategico settore,
mentre i disegni di legge per la modifica della L.109 rimangono
fermi nelle Commissioni parlamentari''. (ANSA).
COM-KTQ/GIM
30-AGO-04
14:18
139
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TERRORISMO: SI MOLTIPLICANO INIZIATIVE DIALOGO RELIGIOSO/ANSA
DA DIOCESI, MOVIMENTI E LAICI, MONDO CATTOLICO SI MOBILITA
(ANSA) - ROMA, 6 SET - Si moltiplicano le iniziative di
dialogo interreligioso contro la violenza e il terrorismo: a
mobilitarsi non e' solo il mondo cattolico italiano, per altro
molto attivo in questa fine estate, dalle diocesi ai movimenti
storici come Sant'Egidio, Azione Cattolica o Comunione e
Liberazione. Una mobilitazione che si e' rafforzata in queste
ore, dopo la tragedia dell'Ossezia.
Ma e' anche parte della societa' civile a ritenere sempre
piu' importante creare piu' occasioni di dialogo possibili per
far incontrare le religioni, per cercare di comprendere le
ragioni degli altri', per sconfiggere il terrore.
Mentre a Milano e' la Comunita' di Sant'Egidio in questi
giorni a riunire intorno allo stesso tavolo ebrei, cattolici,
musulmani, ortodossi, rappresentanti delle altre religioni del
pianeta, e' di oggi la proposta di Giuseppe Giulietti (Ds) di
trasformare la giornata del 4 ottobre (e' in corso un'iniziativa
di legge alla Camera per trasformala nel giorno di festa per i
patroni d'Italia) in una occasione di dialogo tra le religioni.
Una proposta che segue l'iniziativa di dialogo interreligioso
gia' concretamente portata avanti lo scorso anno dal ministro
dell'Interno, Giuseppe Pisanu.
Il mondo cattolico, se da una parte si mobilita con
iniziative di preghiera per le vittime innocenti di Beslan,
dall'altra non ha dubbi: 'Le religioni non possono mai
utilizzare il nome di Dio per insegnare l' odio. Quando una
religione serve a giustificare l' odio, non e' piu' una
religione al servizio di Dio, ma una bestemmia nei confronti di
Dio''. E' stato l' arcivescovo delegato pontificio per la Santa
casa di Loreto mons. Angelo Comastri a ricordare oggi le parole
di Giovanni Paolo II, presentando una delle tante iniziative in
cantiere in questi giorni per il dialogo e la pace. In
particolare si tratta di 'Agora' dei Giovani del Mediterraneo',
che sara' dedicata quest'anno al tema 'Beati i miti, perche' Dio
dara' loro la terra promessa'.
Ma iniziative di pace e di dialogo sono in programma nel
corso di tutta la settimana. Domani i missionari comboniani
faranno partire da Limone sul Garda e da Alessano, in provincia
di Lecce, la ''carovana della pace'', per un viaggio attraverso
l'Italia nel corso del quale incontreranno le comunita'
religiose e civili, con la partecipazione prevista, tra gli
altri, di don Ciotti e di padre Zanotelli.
Venerdi', al monastero di Camaldoli la rivista Il Regno dei
Dehoniani dara' vita ad una tre giorni sul tema: ''Dove dimora
il tuo nome, Gerusalemme? Conflitti, dolore, riconoscimento in
nome della religione''. Tra gli altri, sono stati chiamati a
parlare i cardinali Silvestrini, Martini e Tauran, oltre a
140
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Romano Prodi.
Sempre venerdi', ma ad Orvieto, l'annuale convegno di studio
delle Acli sara' dedicato alle nuove sfide della democrazia e
anche al ruolo che le religioni possono svolgere per affrontare
le minacce del terrorismo internazionale e le ingiustizie dello
squilibrio economico.
Tra le altre iniziative, e' da segnalare uno che va nella
direzione dell'ecumenismo: sabato presso in monastero di Bose in
Piemonte, si apre un convegno ecumenico organizzato dal
patriarcato di Mosca e dalla comunita' monastica di Bose, con la
partecipazione di rappresentanti di tutta la cristianita'.
(ANSA).
VN
06-SET-04
17:29
141
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ALTROCIOCCOLATO, UNA TAPPA PER NUOVO SOGGETTO POLITICO
CON RETE RADIE' RESCH, VERSO 'SOCIETA' CIVILE ORGANIZZATA'
(ANSA) - GUBBIO (PERUGIA), 9 SET - Altrocioccolato, la Festa
del cacao equo e solidale, sara' una delle tappe per la
costruzione di un nuovo soggetto politico, la ''Societa' civile
organizzata'', e per sancire ''la guerra come tabu'''.
La manifestazione si terra' a Gubbio dal 21 al 24 ottobre
prossimo con il titolo ''Non c' e' pace senza giustizia''.
Il Coordinamento regionale umbro delle Botteghe del commercio
equo e solidale, promotore di Altrocioccolato, ha stretto
infatti un' alleanza con la Rete Radie' Resch di Quarrata
(Pistoia) su temi comuni e condivisi. Secondo i due soggetti e' detto in una nota di Altrocioccolato - ''la societa' civile
organizzata non e' che un altro nome per l' insieme di quelle
realta' vive di base come gruppi, cellule, comunita' di base,
piccole cooperative, pezzi di sindacato che fanno rete per avere
visibilita' e valenza politica. Queste realta' locali dovranno
diventare sempre piu' soggetti politici che fanno politica con
la 'P' maiuscola e che perseguono obiettivi politici''.
La Marcia per la giustizia Agliana-Quarrata e Altrocioccolato
- prosegue la nota - diventano quindi due importanti tappe per
la costruzione di quel nuovo soggetto politico da piu' parti e
da piu' tempo invocato, e sostenuto da tanti personaggi che
negli ultimi anni hanno contribuito alla sua stessa nascita e
crescita, come don Luigi Ciotti ed Alex Zanottelli che
appoggiano e partecipano ad entrambe le manifestazioni.
Insieme a loro anche il comico Antonio Albanese, Rita
Borsellino, Libera, i magistrati Giancarlo Caselli e Gherardo
Colombo, il giornalista Gianni Mina' e Gino Strada.
La marcia - in programma sabato prossimo in provincia di
Pistoia - partira' alle 18 da Agliana (Pistoia) ed arrivera' a
Quarrata alle 21. (ANSA).
PE/AM
09-SET-04
16:16
142
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: ITALIANE RAPITE; DOMANI LA FIACCOLATA A ROMA
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Ci saranno anche il Vescovo ausiliario
della Chiesa Caldea di Baghdad monsignor Warduni, l'esponente
dell'associazione dei familiari delle vittime dell'11 settembre
Loretta Filipov, rappresentanti del centro culturale
islamico-Moschea di Roma e Don Luigi Ciotti alla fiaccolata che
attraversera' domani le strade del centro storico di Roma per
chiedere la liberazione di Simona Torretta e Simona Pari. E non
e' escluso, ma si riserva di prendere una decisione domani, che
possa partecipare anche la famiglia Torretta.
Due striscioni con scritto: ''Liberate la Pace'' e ''Stop
Bombing the cities'' apriranno il corteo che partira' alle 18 da
piazza Venezia, sfilera' per via dei Fori Imperiali, via Cavour,
Via Liberiana e si concludera' in piazza Vittorio con
l'intervento di un rappresentante di ''Un ponte per...'',
proprio davanti alla sede della ong delle due italiane rapite.
Piu' che una fiaccolata silenziosa, sara' una manifestazione
con fiaccolata, hanno spiegato i promotori dell'iniziativa.
Le parole d'ordine del manifestazione saranno molte: Contro
la guerra, il terrore e la barbarie; Liberate la pace; Vita e
liberta' per Simona Torretta, Simona Pari, Ra'ad Ali'
Abdul-Aziz, Mahnoaz Bassam, per tutti gli ostaggi e il popolo
iracheno; Tacciano le armi, Stop subito ai bombardamenti su
Falluja e su tutte le citta' irachene; Fine dell'occupazione;
ritiro delle truppe. Insieme a tanti pacificisti e gente comune sfileranno anche il
sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente della Provincia
di Roma Enrico Gasbarra ed il vicepresidente Rosa Rinaldi. Tra i
partiti hanno dato la loro adesione Prc, Pdci, Verdi, Ds
Margherita, la sinistra ecologista ed ancora Cgil,Cisl e Uil di
Roma e del Lazio, Attac-Italia, Arci, Beati i costruttori di
pace, Carta, Rete Lilliput, Tavola della pace, Socialismo 2000,
Tavola per la solidarieta', Amu, Cittadinanza Attiva, Cnca,
Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua, Emmaus Italia,
ICS, Lunaria, MOVI, Terre des Hommes, VIS, Forum Permanente III
Settore,Libera,Gruppo Abele,Donne in nero,Udu, Uds, Cocis, il
movimento dei Disobbedienti romani.
A tutti i partecipanti i promotori hanno chiesto ''di scendere
in piazza con i colori dell'arcobaleno e nel nome delle nostre
sorelle e dei nostri fratelli sequestrati in Iraq''. ''Al
popolo iracheno e a tutti gli amanti della pace nel mondo e in
Italia - hanno scritto i promotori in un appello - chiediamo di
aiutarci nel tentativo di salvare la vita di Simona Pari, Simona
Torretta, di Da' ad Ali' Abdul-Aziz, di Mahnaz Bassan. Erano a
Baghdad a nome di tutti noi. Nella loro prigione siamo noi,
oggi. Ancora in queste ore, in molte citta' irachene,
la guerra miete vittime innocenti. Percio' continuiamo a
chiedere con fermezza che tacciano le armi, che termini
l'occupazione. Ogni forma di mobilitazione, di pressione, gli
appelli e le fiaccolate, sono i mezzi di cui disponiamo. Usiamoli tutti adesso”. (ANSA)
DE
09-SET-04
20:46
143
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CASELLI, I SUCCESSI SONO DI UNA MINORANZA
TRA MOTIVI PERSISTENZA C'E' 'CRISI DELLA QUESTIONE MORALE'
(ANSA) - FIDENZA (PARMA), 13 SET - ''I successi contro la
mafia non sono dello Stato, ma di una minoranza. Nelle grandi
indagini per un paio d'anni va tutto bene, poi cominciano ad
esserci disattenzione ed ostacoli. Si e' verificato per Falcone
e Borsellino, che quattro o cinque anni prima delle stragi,
mentre stavano vincendo, sono stati cancellati
professionalmente, con Falcone costretto a lasciare Palermo. Lo
stesso e' accaduto con il pool di Mani Pulite e al pool
antimafia dopo le stragi del '92''. Lo ha detto il Procuratore
generale di Torino, Giancarlo Caselli, ad un dibattito proposto
dal Festival Lilliput a Fidenza, con Rita Borsellino e don Luigi
Ciotti per l'associazione Libera.
Per Caselli - secondo un sunto diffuso dall'ufficio stampa
della manifestazione - ''i guai cominciano quando si inizia ad
occuparsi di mafia, politica ed economia. Certi interessi non ci
stanno e reagiscono delegittimando le indagini. Troppa giustizia
da' fastidio, oltre la cerchia dei mafiosi, ed il magistrato che
fa il suo dovere viene accusato di giustizialismo''.
Tra i motivi della persistenza della mafia c'e', secondo
Caselli, la ''crisi della questione morale'': ''La Commissione
parlamentare Antimafia ha scritto che 'il tentativo di
attribuzione di mafiosita' ad Andreotti e' stato sbugiardato'.
Ma questo contrasta con la sentenza della Corte d'Appello di
Palermo, che non e' stata di assoluzione, ma di non luogo a
procedere per prescrizione del reato. Quel che dovrebbe aprire
una discussione viene cancellato, negato o stravolto''. Per il
magistrato, poi, ''ci sono state negli ultimi anni anche scelte
discutibili del centrosinistra. E tutto cio' che era in nuce nel
rapporto tra politica e giustizia oggi assume toni patologici
con i condoni, le leggi ad personam, il rifiuto del processo da
parte di Berlusconi, le campagne contro i magistrati''. Sulla
riforma dell'ordinamento giudiziario, Caselli ha detto che
profila ''una nuova concezione della democrazia, basata
esclusivamente sulla maggioranza politica del momento. Non e' un
problema di destra o sinistra, ma di uguaglianza dei cittadini
di fronte alla legge''.
Rita Borsellino, sorella di Paolo, ha raccontato ancora una
volta con commozione del fratello: ''Il 19 luglio 1992
concretizza per me cose che sembravano riguardare altri,
lontane. Eppure Paolo ci preparava alla sua morte, sapeva che
sarebbe stato ucciso. Ma quella era la strada, diceva, e quella
bisognava percorrere. Paolo ha cominciato a occuparsi di mafia a
40 anni. Perche' allora la mafia 'non esisteva'. Non esisteva
per la Chiesa, perche' poteva servire a contrastare il pericolo
comunista, e per i magistrati, che erano una casta e per
contrastare la mafia avrebbero dovuto contrastare persone del
144
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
loro stesso mondo''.
Per don Ciotti, ''il cambiamento e' possibile solo se si
costruiscono innanzitutto percorsi di giustizia sociale. Ma oggi
ci viene detto che non ci sono soldi. Eppure pochi giorni fa e'
stata inaugurata una nuova portaerei e l'ultima Finanziaria
continua a stanziare soldi per il terremoto dell'Irpinia, o per
il ponte sullo stretto di Messina. Il Censis ci dice che la
presenza mafiosa ha privato nel 2003 dai 160 ai 180 mila posti
di lavoro e se cosi' non fosse il Pil tra nord e sud sarebbe
quasi pari. Non si costruisce giustizia senza ricerca della
verita'''. (ANSA).
COM-GIO
13-SET-04
14:26
145
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, DARE AI GIOVANI LAVORO VERO
(ANSA) - MILANO, 16 SET - Dare ai giovani ''lavoro vero non
finto, togliendo cosi' ai mafiosi il terreno sotto i piedi' e'
il piu' grosso schiaffo che si possa dare alla mafia''. Lo ha
detto Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera
(Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) presentando a
Milano la carovana antimafie 2004 che partira' dalla Lombardia
il 20 settembre.
Organizzata da dieci anni l'iniziativa, promossa in
collaborazione con i sindacati e istituzioni pubbliche e
private, portera' in giro per l'Italia un programma di
appuntamenti, incontri nelle scuole, dibattiti con i cittadini,
spettacoli teatrali, film e animazione per i piu' piccoli, allo
scopo di 'promuovere una legalita' che contrasti poteri mafiosi
e criminali ma anche piccoli soprusi'.
La carovana, che si concludera' in Sicilia dal 9 al 19
dicembre, tocchera' a fine settembre anche la Francia. ''Credere
che mafia sia un fenomeno che non tocchi anche la Lombardia e le
altre regioni del nord - ha detto Don Ciotti - e' un grosso
errore, cosi' come illudersi che mafia voglia dire ancora e solo
pizzo''. ''La mafia ormai si dirama su tanti altri affari - ha
continuato Don Ciotti -, dal mondo del lavoro con il caporalato,
dal traffico di armi e droga a quello di organi umani, dallo
sfruttamento della prostituzione agli appalti sui
rifiuti''.(ANSA).
AA/KO
16-SET-04
13:48
146
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: IN CAROVANA PER ITALIA, DESTINAZIONE LA LEGALITA'/ANSA
(ANSA) - MILANO, 16 SET - Pizzo, ai piu' giovani, pare una
parola vecchia e superata. Come mafia, che molti ancora credono
un fenomeno ristretto a qualche realta' territoriale. Ma se si
parla di ecomafia, doping, droga, prostituzione, traffico di
armi e di organi umani, sfruttamento dell'ambiente e caporalato,
allora le frontiere si spostano e il discorso investe tutti.
Proprio per sensibilizzare il maggior numero di persone verso
un contesto che e' quanto mai attuale, sta per partire per il
suo decimo viaggio per l'Italia la Carovana Antimafie. Durante
il percorso si fermera' nelle citta' per incontrare tutti, dai
bambini ai lavoratori, dagli studenti alle istituzioni. Per
ricordare che le mafie continuano ad esistere. Anzi, come ha
ricordato Alfio Foti, coordinatore nazionale dell'iniziativa, si
espandono, ne nascono di nuove, allargano i loro mercati, si
globalizzano, diventano uno dei fattori caratterizzanti la
modernita'. Al comando di questa carovana, che partira' il 20 settembre
da Bergamo, tra gli altri c'e' don Luigi Ciotti, presidente di
Libera (Associazioni, numeri, nomi contro le mafie), che oggi ha
presentato il programma a Milano, insieme agli altri
partecipanti, Avviso Pubblico, Fondazione Cesar, Arci e
sindacati. ''Possiamo costruire un'alternativa alla criminalita'
eretta a sistema - ha detto - e l'alternativa e' la giustizia e
il lavoro per tutti, citta' sicure, pieno rispetto di tutti''.
Ma soprattutto lavoro, perche' offrire ai giovani (l'anello piu'
vulnerabile della societa') lavoro vero e non finto e il piu'
grosso schiaffo che si possa dare alla mafia. ''Significa
toglier potere - ha detto - prosciugare il lago di illegalita'
nel quale nuotano i pesci mafiosi''. Lo dimostrano le cooperative nate sui terreni confiscati alla
mafia e messi a disposizione dei giovani che ci lavorano
producendo vino, olio, pasta. Molti di questi prodotti sono
stati messi in vendita dalla Coop, che partecipa alle iniziative
della Carovana. Acquistarli significa dare una mano
concretamente alla lotta contro la mafia. Lo dimostrano anche le
case confiscate ai mafiosi che diventano centri per disabili o
scuole. Il viaggio della carovana partira' quindi da Bergamo e poi
proseguira' in tutte le regioni italiane. Ma sconfinera' anche
in Francia e in Corsica, segnale che il pericolo non rispetta le
frontiere e occorre difendersi insieme condividendo altri
ricchezze e valori. La spedizione, in ogni tappa, proporra'
incontri, dibattiti, filmati. Invitera' alla riflessione,
perche' il rischio maggiore, ha ricordato don Ciotti, e' la
rassegnazione o lo smettere di parlare. E la Lombardia non e'
stata scelta a caso come punto di partenza. ''E' stato un grave
errore sottovalutare l'espansione della mafia nel Nord - hanno
detto i sindacati - I boss da anni sono in trasferta rivolgendo
la loro attenzione a territori che offrono le opportunita'
migliori di sviluppo''. Mafie meno sanguinarie, ma molto molto
piu' pericolose per la liberta' di tutti. (ANSA).
AA
16-SET-04
18:49
147
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: D'ALI', MIGLIORARE LEGGE SU BENI CONFISCATI
SOTTOSEGRETARIO INTERNI RISPONDE A INTERPELLANZA DS
(ANSA) - ROMA, 17 SET - ''Occorre sicuramente migliorare
ulteriormente la legislazione sui beni confiscati ed auspico che
il Parlamento, quanto prima, possa approfondire l'argomento''.
Lo ha dichiarato il sottosegretario all'Interno, Antonio D'Ali'
(FI),rispondendo in Aula alla Camera a un'interpellanza dei Ds,
prima firma Fassino, sulle misure adottate dal ministero
dell'Interno per garantire la sicurezza delle attivita' promosse
sui beni confiscati alla mafia.
Giuseppe Lumia, membro della commisione Antimafia, che ha
illustrato il documento, ha chiesto al governo di adottare
provvedimenti per prevenire ''intimidazioni a coloro che in
prima persona si impegnano per il riscatto della Sicilia e la
liberazione dalla mafia''.
Lumia ha ricordato ''il tentativo di bruciare il raccolto di
grano della cooperativa 'Placido Rizzotto - Libera Terra,
promossa dall'associazione 'Libera' di don Ciotti per gestire
terreni e beni confiscati alla mafia''.
''Il ministero - ha affermato D'Ali' - assicura il massimo
impegno delle istituzioni per consentire un sensibile incremento
del complessivo sistema di sicurezza, anche attraverso
l'individuazione delle piu' appropriate misure di difesa
passiva, per iniziative dall'alto valore sociale come quelle
portate avanti dal consorzio 'Sviluppo e Legalita''', composto
fra gli altri dai sindaci di San Giuseppe Jato e Corleone.
''Si e' inoltre deciso - ha concluso D'Ali' - di intensificare
l'attivita' preventiva e di vigilanza svolta dall'Arma, anche
attraverso l'impiego di militari di rinforzo e di nuclei a
cavallo, supportati da elicotteri per ricognizioni aeree ''.
(ANSA).
BBB-PNZ
17-SET-04
14:34
148
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ELISA SPRINGER: DON CIOTTI, TUTTI ABBIAMO DOVERE MEMORIA
(ANSA) - MANDURIA (TARANTO), 21 SET - ''Cara Elisa, quel
segno inciso sulla pelle col numero A24020, che hai nascosto con
fatica e con pudore con un cerotto, resta inciso anche nei
nostri cuori''. Con queste parole don Luigi Ciotti, nella
cerimonia funebre tenuta oggi a Manduria, ha iniziato il suo
saluto ad Elisa Springer, testimone degli orrori dei campi di
sterminio nazisti di Auschwitz, Bergen-Belsen e Therezin, morta
l' altro ieri a 86 anni. I funerali - celebrati dal vescovo di
Oria, mons.Marcello Semeraro - si sono svolti con il rito
religioso cattolico perche' Elisa, nata da una famiglia ebraica
a Vienna, nel '47 si converti' al cattolicesimo pur restando
ebra: lei stessa si definiva una ebrea cattolica e una cattolica
ebrea. Nella chiesa matrice alla presenza di autorita' militari,
civili e religiose e di tantissimi semplici cittadini, dinanzi
alla bara coperta da un 'lenzuolo' di rose rosse e una piccola
foto di Elisa Springer, don Ciotti ha ricordato come la Springer
sottolineasse sempre che quel numero le aveva tolto l'
identita'. ''Elisa ci chiede di non dimenticare chi e'
considerato un numero'', ha affermato don Ciotti. ''Secondo l'
Onu sono 27 milioni gli esseri umani nel mondo in condizione di
schiavitu'. Noi sopravissuti abbiamo il diritto di ricordare, di
testimoniare a noi stessi il miracolo della vita nato dalla
morte''. Don Ciotti ha ricordato che ''tutti abbiamo il dovere
della memoria'' e ha sottolineato l' importanza di uno dei due
libri scritti da Elisa Springer, 'Il silenzio dei vivi', che
''parla di resurrezione''. Don Ciotti ha poi aggiunto che ''il
silenzio e la rassegnazione sono i peggiori nemici del
cambiamento'', affidando questo messaggio ''a tutti quei ragazzi
che Elisa avrebbe voluto conoscere e che l' hanno conosciuta''.
''Noi ti diciamo grazie'', ha concluso, ''e cercheremo di
continuare a camminare con te portando il bagaglio che hai
lasciato agli altri''.
Per i funerali il sindaco di Manduria, Antonio Calo', aveva
proclamato il lutto cittadino. Il feretro e' stato accompagnato
in chiesa da un corteo per le vie cittadine. Oltre al gonfalone
del Comune di Manduria c' erano quelli della Provincia di
Taranto, dei Comuni tarantini di Avetrana e di Grottaglie e dei
Comuni di Pompei e di Matera: questi ultimi due erano presenti
per aver dato a Elisa Springer la cittadinanza onoraria nel
corso di quest' ultimo decennio nel quale la scrittrice ebrea ha
infaticabilmente testimoniato la sua esperienza. C' erano anche
studenti e associazioni culturali che con Elisa Springer avevano
in questi anni attuato iniziative per ricordare l' Olocausto.
(ANSA).
B17-ZG/CIO
21-SET-04
20:37
149
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SHOAH: ELISA SPRINGER; ISTITUITA FONDAZIONE A SUO NOME
(V. 'ELISA SPRINGER: DON CIOTTI...' DELLE 20.39)
(ANSA) - MANDURIA (TARANTO), 21 SET - L'addio a Elisa
Springer e' coinciso con la nascita di una fondazione a lei
dedicata e nata dall'unione fra due associazioni, quella di
Manduria denominata 'A24020' (il numero incisole dai nazisti ad
Auschwitz) e l'altra di Matera, '21 settembre 1943'. Lo ha
annunciato in chiesa oggi, durante il rito funebre, Filippo
Zollino, un volontario di Matera che negli ultimi anni e' stato
l'ombra dell'ebrea austriaca aiutandola nella vita e seguendola
nel suo girovagare di conferenza in conferenza.
Prima di lui una delle tante ragazze dell'associazione
'A24020' ha letto con voce commossa un messaggio. ''La sua vita
e' stata un grande atto d'amore - ha detto - ha avuto il
coraggio di amare la vita sempre in un mondo che l'ha
calpestata. Per dieci anni ha raccontato l'uomo che annienta se
stesso ma ha perdonato. Ha salvato tanti con la speranza di non
odiare''. E poi, quasi dialogando con quel feretro: ''Sei
entrata di diritto nella mia vita. Ora la memoria fa parte di
noi, ed e' merito tuo''.
Subito dopo Zollino ha letto alcuni fra i tanti messaggi di
cordoglio pervenuti ai familiari, fra cui quelli dell'artista
Moni Ovadia e dei dirigenti del Museo di Auschwitz. E ha
ricordato, Zollino, il viaggio fatto nell'autunno dello scorso
anno con Elisa Springer in Germania proprio per rivedere quei
tragici luoghi in cui aveva vissuto sessant'anni fa. E prima che
la gente conservasse una rosa rossa in memoria di Elisa, le sue
parole sono risuonate in una breve registrazione diffusa fra le
mura di quella chiesa matrice in cui lei tante volte aveva
manifestato la sua fede.(ANSA).
CHA
21-SET-04
21:49
150
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DDL BENI SEQUESTRATI; LIBERA, VI SONO LUCI E OMBRE
(ANSA) - PALERMO, 24 SET - ''Luci e ombre nel disegno di
legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri che delega il
governo a provvedere al riordino della disciplina in materia di
gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle
mafie''. E' il commento di Libera, l'associazione contro le
mafie, presieduta da don Luigi Ciotti, sul ddl delega approvato
oggi in Consiglio dei ministri. ''A nove mesi dalla chiusura dell'ufficio del Commissario
straordinario - si legge in una nota - si muove, finalmente, un
primo passo verso quella riforma sollecitata anche da Libera per
rendere piu' efficace la lotta ai patrimoni mafiosi e garantire
la completa ed effettiva applicazione della legge n.109/96
sull'uso sociale dei beni confiscati e fortemente voluta dai
cittadini e dal mondo dell'associazionismo e della cooperazione
sociale''. L'associazione contro le mafie vuole sottolineare che:
''Quella che sembra emergere e' una riforma complessiva della
materia che senza dubbio tiene conto di un'esigenza di
miglioramento e snellimento delle procedure di gestione e
assegnazione dei beni confiscati ma che pone
forti interrogativi e perplessita' su alcuni punti.
In primo luogo la previsione di un ruolo centrale da parte
dell'Agenzia del demanio (che si dovrebbe avvalere di una
struttura appositamente dedicata e articolata a livello centrale
e periferico e di funzionari pubblici) richiede un significativo
incremento di organici insieme ad una forte specializzazione
degli stessi. Come insegna l'esperienza di questi anni di
applicazione della legge n.109/96, le attuali agenzie del
demanio faticano spesso a garantire un'efficace programmazione e
promozione dei progetti di riutilizzo dei beni immobili e
aziendali sequestrati e confiscati, anche per la complessita'
della materia''. ''Non si tratta solo di problemi legati alla ordinaria
amministrazione - prosegue Libera - vanno, infatti, garantite
maggiore speditezza e trasparenza nelle procedure di
assegnazione e gestione dei beni sequestrati e confiscati (ad
esempio attraverso la predisposizione di elenchi pubblici su
base provinciale dei beni confiscati e di procedure, anche
queste pubbliche, di selezione dei progetti di riutilizzo, come
Libera sta gia' sperimentando in collaborazione con alcuni enti
locali)''. ''E' - aggiunge - per queste ragioni che Libera aveva
proposto e torna a sollecitare l'istituzione di un'agenzia ad
hoc che segua il bene confiscato dalla fase del sequestro fino
alla effettiva utilizzazione''. Secondo Libera suscita ''seri interrogativi la possibilita'
di una revisione dei provvedimenti definitivi di confisca dei
beni'' e l'associazione presieduta da don Ciotti accoglie sin da
ora le disponibilita' di confronto avanzate da piu' parti e si
augura che il disegno di legge delega e i successivi decreti
delegati possano rappresentare davvero nel piu' breve tempo
possibile un forte impulso ''affinche' le ricchezze sottratte
alla mafia vengano effettivamente restituite alla collettivita'''.(ANSA).
ABB
24-SET-04
21:18
151
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: ITALIANE; STRISCIONE A NAPOLI CONTRO TERRORISMO
REALACCI E DON CIOTTI RICORDANO SEQUESTRO DELLE DUE SIMONA
(ANSA) - NAPOLI, 26 SET - ''No al terrorismo, si' alla
pace'': questo c'era scritto su un grande striscione esposto dai
volontari di Legambiente in piazza Plebiscito a Napoli dove si
svolgeva la diretta televisiva di Ambiente Italia, su Rai 3, in
occasione della manifestazione 'Puliamo il Mondo', per lanciare
un uovo appello per la pace.
L'associazione ambientalista e gli organizzatori
dell'iniziativa sono scesi in strada, muniti di guanti e ramazza
ma anche di una lanterna accesa come simbolo di pace. ''In
occasione di giornate come queste - dice Ermete Realacci,
presidente onorario di Legambiente, presente in piazza
Plebiscito - il volontariato, sceso in piazza in massa, ha
voluto dare l'ennesima dimostrazione del proprio impegno con
gesti piccoli e concreti. Gli stessi gesti con cui vuole
costruire e difendere la pace. Quest'anno il successo di
partecipazione alle giornate di Puliamo il Mondo non puo' non
farsi carico di un altro obiettivo: testimoniare la voglia di
pace e esprimere la solidarieta' a quanti stanno subendo le
pesanti conseguenze del conflitto''.
''In questo momento storico - ha concluso Realacci - non
possiamo non riflettere sulla quantita' di 'sporcizia', non solo
materiale, che inquina il pianeta in cui viviamo: dal terrorismo
alla corruzione, dalla poverta' di molti all'avidita' di pochi,
dalle guerre alle malattie''.
In collegamento da Torino, don Luigi Ciotti, dal canto suo,
ha ricordato che le due Simona ''impegnate con tanta generosita'
al servizio degli altri, hanno fatto conoscere, in un mondo di
guerra, di armi e di ingiustizie, il volto di chi vuole la
giustizia e la pace''.(ANSA).
TOR
26-SET-04
13:42
152
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
EDILIZIA: FILLEA-CGIL, 28% OPERAI LAVORA IN NERO
SINDACATO ADERISCE A CAROVANA NAZIONALE ANTIMAFIA
(ANSA) - ROMA, 27 SET - La Fillea Cgil aderisce alla Carovana
nazionale antimafia, la manifestazione promossa da Don Ciotti
che quest'anno concentra il suo impegno contro il lavoro nero e
l'illegalita'. In una nota il sindacato degli edili della Cgil
sottolinea come la mafia nel settore delle costruzioni voglia
dire ''appalti truccati, infiltrazioni malavitose, lavoro nero e
non rispetto delle norme sulla sicurezza'' e come in Italia ci
sia piu' di un quarto degli operai del settore impiegata in
nero.
Secondo le stime della Fillea Cgil - si legge nella nota - il
28% degli operai edili lavora in nero con punte del 50% nelle
grandi citta'. A Milano su 100.000 operai impiegati nel settore
circa la meta' sono retribuiti illegalmente. Di questi circa il
34% e' rappresentato da extracomunitari. La Fillea sottolinea
che anche a Roma e' calcolabile una irregolarita' per il 50% dei
lavoratori impiegati cosi' come a Torino (e l'apertura dei
cantieri olimpici ha ampliato il fenomeno) dove il caporalato
''e' una buona fetta del lavoro nero del settore''.
La Fillea rileva che in Puglia il lavoro nero in edilizia
tocca percentuali del 30%, in Sicilia del 40%, con punte del 45%
a Palermo mentre in Calabria sfiora il 40,2% con punte del 45% a
Reggio Calabria. In Campania piu' della meta' delle imprese
edili operanti nella regione non sono in regola e la presenza di
lavoratori in nero raggiunge in certe imprese anche l'80%.
Le ispezioni della Guardia di Finanza nel 2004 nei cantieri
edili - ricorda il sindacato - denunciano quote altissime di
lavoro irregolare scoperto con una media tra le imprese
controllate di un quarto delle aziende in nero. La graduatoria
vede in testa il Nord con una percentuale del 40,62%, seguito
dal Sud con il 32% e da Centro con il 27,08%.
''L'azione di contrasto alla illegalita' þ afferma il numero
uno della Fillea, Franco Martini - e' parte centrale della
nostra iniziativa sindacale. Lo e' ancor di piu' nella fase che
oggi sta attraversando il settore delle costruzioni. Legalita' e
sicurezza sono direttamente proporzionali alla trasparenza degli
appalti. Trasparenza degli appalti e lotta al lavoro nero e
irregolare rappresentano - conclude - il terreno principale per
combattere il fenomeno della illegalita' e delle infiltrazioni
criminose nell'economia''. (ANSA).
COM-TL
27-SET-04
13:26
153
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ARCI: CONGRESSO STRAORDINARIO ELEGGERA' SUCCESSORE BENETOLLO
APPUNTAMENTO A ROMA 8 E 9 OTTOBRE,PRESENTE TUTTA LA SINISTRA
(ANSA) - ROMA, 29 SET - L' 8 e il 9 ottobre prossimi l'Arci
terra' a Roma il congresso straordinario per eleggere il nuovo
presidente in seguito alla morte di Tom Benetollo, stroncato da
un'aneurisma lo scorso 20 giugno.
Lo slogan del congresso sara ''il tempo del cambiamento e'
ora. Pace, diritti, democrazia'', parole che proprio Benetollo
usava per esprimere la consapevolezza della necessita' ormai
improrogabile di un cambiamento nella politica, nella societa',
nella vita delle persone e il bisogno di pace, di giustizia
sociale e di piu' democrazia. Il congresso servira' in oltre a
confermare, e' detto in una nota dell'associazione, il ''ruolo
attivo che l'Arci vuole avere nella costruzione di un largo
schieramento di forze sociali e associative capace di
contribuire all'affermarsi di un'alternativa alle politiche
dell'attuale governo''.
Al congresso parteciperanno tra gli altri Walter Veltroni,
Enrico Gasbarra, Piero Fassino, Fausto Bertinotti, Francesco
Rutelli, Oliviero Diliberto, Antonio di Pietro, Giovanni
Berlinguer, Don Luigi Ciotti, Fabio Alberti, Giuliano e Heidi
Giuliani, Luciana e Giorgio Alpi, Guglielmo Epifani, Flavio
Lotti.
GUI
29-SET-04
17:52
154
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ELEZIONI: ZANOTELLI, APPELLO A SOCIETA' PERCHE' SI ESPRIMA
UN'INIZIATIVA CONGIUNTA CON DON LUIGI CIOTTI E GINO STRADA
(ANSA) - MESTRE (VENEZIA), 2 OTT - ''Stiamo preparando con
Ciotti e Strada un appello alla societa' civile, affinche'
discuta sul programma in vista delle prossime elezioni regionali
e nazionali'': lo ha annunciato oggi, nell' ambito di
''ViviMestre'', padre Alex Zanotelli.
''Questa prospettiva - ha aggiunto - permetterebbe alla gente
di esprimersi''. ''In modo sintetico -ha aggiunto- ma su cose
essenziali; in questo modo la societa' italiana avrebbe un
manifesto con cui parlare ai partiti''.
''Volete il voto? Potra' dire - ha detto ancora il
missionario - ecco le nostre richieste di fondo. Ma, se non ci
organizziamo, non ne esce nulla''; ''Guardate cosa e' successo
sulla pace: l' ottanta per cento degli italiani vuole la pace,
ma la guerra si fa' lo stesso''.
L' ex direttore di ''Nigrizia'' ha poi affermato: ''non me la
prendo solo con Berlusconi, io non credo che se ci fosse stato
un Centro Sinistra al governo non saremmo andati in guerra: la
sinistra non e' ancora arrivata ad una mozione unitaria per dire
'fuori le truppe italiane dall' Iraq'''. ''Ma avete visto
Zapatero - ha concluso - ha tenuto conto di questo dato e su
questo ha focalizzato le sue scelte elettorali. E ha vinto''.
(ANSA).
BE/FC
02-OTT-04
19:34
155
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ILARIA ALPI: GIORNALISTA DEVOLVE RISARCIMENTO A DON CIOTTI
TORREALTA (TG3) VITTIMA DI INGIURIE DA PARTE DI UN MARINAIO
(ANSA) - PISTOIA, 8 OTT - Il giornalista di Raitre Maurizio
Torrealta devolvera' alle iniziative sostenute da don Ciotti nel
campo della solidarieta' i 10.000 euro che il gup di Pistoia
Ernesto Covini ha disposto gli siano corrisposti come
provvisionale del risarcimento del danno subito da parte di un
uomo, Mario Mancinelli, condannato quest' oggi a un anno e 4
mesi con rito abbreviato per i reati di falsa testimonianza e
ingiuria nei confronti del popolare volto televisivo.
Il processo conclusosi oggi era scaturito dal procedimento in
cui Torrealta era stato imputato per diffamazione e assolto due
anni e mezzo fa davanti al tribunale di Pistoia per la
trasmissione ''Speciale Tg3, Il mistero dell' omicidio Alpi''
andata in onda il 20 marzo 1995.
In quel programma Torrealta aveva intervistato un
autotrasportatore di Montecatini che davanti alle telecamere
aveva ipotizzato legami fra un imprenditore della Valdinievole e
un traffico di armi diretto in Somalia. L' imprenditore risulto'
del tutto estraneo ai fatti: nel marzo 2002 Gasperini venne
condannato per diffamazione e Torrealta prosciolto con l'
esimente del diritto di cronaca.
Durante quel processo, un marinaio, Mario Mancinelli,
sostenne che Torrealta avrebbe distrutto documenti giornalistici
(cassette e block notes) relativi all' inchiesta che Ilaria Alpi
stava conducendo in Somalia. Oggi il gup Ernesto Covini ha
condannato il marinaio a un anno e quattro mesi di reclusione
per falsa testimonianza e ingiuria e al pagamento della
provvisionale che Torrealta, difeso dall' avvocato Dora Moretti
di Roma, ha annunciato di voler devolvere a don Ciotti. (ANSA).
G07-RU
08-OTT-04
21:28
156
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORUM SOCIALE: A LONDRA IL TERZO APPUNTAMENTO EUROPEO / ANSA
FRA GLI ITALIANI EPIFANI, BERTINOTTI, AGNOLETTO E BONELLI
(di Daniela Romiti)
(ANSA) - LONDRA, 14 OTT - Dopo Firenze e Parigi, la rumorosa
e variegata carovana no global sbarca a Londra. Diverse migliaia
di altrimondialisti sono gia' arrivate da tutta Europa nella
capitale britannica dove domani comincia il terzo forum sociale
europeo con un programma fittissimo di oltre 500 conferenze,
dibattiti, seminari, appuntamenti culturali e musicali.
Il programma e' sterminato e in discussione ci sono le
principali tematiche mondiali economiche e sociali, ma i temi
della pace e del rifiuto di guerra e terrorismo saranno il filo
conduttore dei tre giorni di forum che si concludera' con una
manifestazione nel centro di Londra alla quale si attendono
almeno 50.000 persone.
Si parlera' di Iraq, Palestina, disarmo, democrazia in
Europa, diritti sociali, neoliberismo, servizi pubblici, lotte
dei lavoratori, debito dei paesi poveri, ambiente, energia, ma
anche dei musulmani in Europa, di razzismo e fascismo. Ci
saranno un totale di 28 assemblee plenarie, 170 seminari, decine
di workshop.
Massiccia la presenza italiana. La Cgil partecipa con una
folta delegazione guidata dal segretario Guglielmo Epifani che
interverra' venerdi' in una plenaria sul tema ''L'economia
europea e l'economia mondiale: il Wto e un commercio equo''.
Molti gli appuntamenti al forum di Rifondazione Comunista: il
segretario Fausto Bertinotti interverra' sabato ad un seminario
e alla plenaria su ''Guerra, i movimenti ed i partiti
politici''; il responsabile Esteri Gennaro Migliore partecipera'
a diverse iniziative fra le quali un dibattito su 'Nuova
sinistra in Europa''. L'europarlamentare Vittorio Agnoletto,
eletto come indipendente nella lista di Prc, discutera' del
futuro del movimento e di come rifondare la politica in Europa.
Anche la delegazione dei Verdi, con a capo il coordinatore
dell'esecutivo nazionale Angelo Bonelli, prendera' parte a
numerose iniziative e convegni.
Significativa anche la presenza di molte associazioni
italiane, come Arci, Libera, Attacc, Gruppo Abele, Pax Christi,
Disobbedienti, Un ponte per..., Legambiente.
Ma dall'Italia sono arrivati o stanno arrivando anche
centinaia di ragazzi e ragazze, molti senza nessuna sigla ed
altri - almeno 300 - sotto le bandiere dei giovani comunisti di
Rifondazione che saranno presenti anche con un loro stand nel
grande centro dei congressi di Alexandra Palace, nel nord di
Londra, dove si svolge il grosso delle iniziative.
Per il momento e' impossibile prevedere con esattezza il
numero dei partecipanti al forum sociale londinese. Di certo si
sa che le preiscrizioni ricevute attraverso Internet hanno
157
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
superato le 20.000 e che per tutta la giornata ci sono state
file gigantesche fuori al locale vicino ad Holborn dove venivano
distribuiti gli accrediti per la stampa ed i delegati. Anche il
Millenium dome, la grande e sfortunata struttura a Greenwich
costruita per celebrare il nuovo millennio, ha cominciato ad
affollarsi. Li' hanno trovato sistemazione - pagando 15 euro per
tre notti - i tanti giovani che non possono permettersi di
pagare un albergo a Londra e che dormiranno nei sacchi a pelo.
Il primo evento legato al forum e' gia' questa sera. Il sindaco
di Londra Ken Livingstone dara' il benvenuto della citta' agli
altrimondialisti con un evento a cui parteciperanno anche Aleida
Guevara, figlia del Che, Frances O'Grady, vice segretario
generale del Tuc e Gerry Adams, presidente del partito
indipendentista irlandese Sinn Fein. (ANSA).
RN
14-OTT-04
19:57
158
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMORRA: COMUNE POMIGLIANO FA SGOMBERARE IMMOBILE CONFISCATO
(ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 15 OTT - Un immobile di
circa 700 metri quadrati e' stato sgomberato oggi per la
confisca, dal comune di Pomigliano d'Arco (Napoli). Lo sgombero
di quattro appartamenti e di alcuni locali situati al piano
terra dell'immobile, situato nei pressi del Parco pubblico
cittadino, arriva a circa sette anni dal decreto di confisca del
tribunale di Napoli, esecutivo dal marzo 1997, in base alla
legge 109/96, che disciplina la procedura di confisca e
destinazione dei beni appartenenti ad organizzazioni criminali.
''Questi immobili, gia' simbolo del potere mafioso - hanno
fatto sapere gli amministratori comunali - diventano per
Pomigliano occasione di sviluppo e di promozione della cultura
della legalita' e di modelli sociali ed economici alternativi.
Il segnale lanciato con la confisca di oggi, e degli altri due
immobili precedentemente sottratti al patrimonio della
criminalita' organizzata, denota un'ulteriore testimonianza
dell'impegno concreto per l'affermazione del concetto di
legalita', per la garanzia di liberta' e di opportunita' per la
cittadinanza, ed un forte impulso nella lotta alla
criminalita'''.
Gli altri due edifici, furono riconvertiti ed utilizzati come
centro sociale, poi intitolato a Paolo Borsellino e Rita Atria,
e la Villa intitolata a Giancarlo Siani, ora sede del comando di
polizia municipale. ''Anche gli immobili confiscati oggi - hanno
spiegato amministratori locali - saranno destinati a fini
sociali: saranno adibiti a centro polifunzionale con servizi di
carattere socio assistenziali, e culturali''. ''Nell'ottica
della lotta al crimine organizzato - hanno concluso - il comune
di Pomigliano d'Arco ha aderito a numerose iniziative: con la
Provincia di Napoli ed i comuni di Casalnuovo, Giugliano, Marano
e Napoli, e' membro del consorzio 'Sviluppo occupazione
legalita' economica', che ha per oggetto l'amministrazione in
comune, per finalita' sociali, dei beni confiscati alla
criminalita' organizzata, ha istituito la consulta comunale
anticamorra e l osservatorio sulla camorra e sulle
manifestazioni di violenza e illegalita', ed inoltre ha aderito
al comitato provinciale anticamorra. Tra le altre cose, ha
istituito le cassette antiusura e nel 2002 e' stato tappa della
carovana antimafia di don Luigi Ciotti''. (ANSA).
Y2W-LN
15-OTT-04
17:51
159
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LA7: A L'ALTRA STORIA DIBATTITO SU USO STUPEFACENTI
(ANSA) - ROMA, 15 OTT - Nella puntata di 'Altra Storia', in
onda domani alle 23.30 su La7, Pierluigi Battista insieme al
sottosegretario al Ministero degli Interni Alfredo Mantovano,
ripercorrera' la storia e l'acceso dibattito intorno alle
sostanze stupefacenti in Italia.
In piu' ci saranno le testimonianze del sociologo Guido
Blumir, del senatore Giuliano Vassalli e dello psicologo
Leopoldo Grosso ed eccezionali contributi filmati con William
Burroughs, Walter Chiari, Bettino Craxi, Marco Pannella,
Vincenzo Muccioli e Don Ciotti.(ANSA).
XBB-KMN
15-OTT-04
16:42
160
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAITRE: SI PARLA DI VIOLENZA A 'COMINCIAMO BENE'
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Alla violenza ci si abitua? Questo il
tema di 'Cominciamo Bene', in onda domani alle 10.05 su Raitre.
In studio la scrittrice ungherese Edith Bruck, autrice di un
commovente libro dal titolo 'Signora Auschwitz'; la
responsabile del Centro Antiviolenza del Comune di Roma Elisa
Ercoli e Don Tonino Palmese, referente per la Campania
dell'associazione 'Libera' di Don Ciotti. In programma anche un
collegamento con l'inviato Rai a Gerusalemme Filippo Landi.
A 'Prima', in onda alle 9.05 su Raitre, Pino Strabioli
intervistera' l'attore Nino Castelnuovo.
Ad 'Animali e Animali', in onda alle 9.50, Licia Colo'
ospitera' il biologo Mauro Doimi, che con l'aiuto di suggestive
immagini raccontera' la 'vera' vita di Nemo.
'L'arte e' in pericolo?' e' il tema de 'Le Storie', in onda
alle 12.25 su Raitre. Corrado Augias cerchera' di capire cosa
sta succedendo al patrimonio culturale italiano con il prof.
Adriano La Regina, la direttrice del FAI di Roma Sofia Bosco e
l'On. Nicola Bono, sottosegretario di Stato al Ministero per i
Beni e le Attivita' Culturali. (ANSA).
XBB-SB
19-OTT-04
13:46
161
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CALCIO: DON CIOTTI, E' NECESSARIO RECUPERO DELLA LEGALITA'
(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Il recupero della legalita'
attraverso il richiamo alla responsabilita' anche sui campi di
calcio. E' la strada che invita a percorrere Don Luigi Ciotti,
presidente di Libera, l'associazione contro tutte le mafie: a
margine della prendendo spunto dal libro 'La notte del calcio'
di Corrado Sannucci, Don Ciotti parte dallo sport estendendo
pero' la riflessione a tutto il mondo. In particolare il
richiamo e' a quanti anche nel calcio hanno un ruolo importante.
''La responsabilita' e la legalita' non e' solo adeguamento
delle regole - ha detto Don Ciotti nel corso della presentazione
del volume - Chi ha un ruolo pubblico giocando a pallone,
dirigenti, accompagnatori devono sapere che quello che fanno ha
una dimensione sociale. I ragazzi sono la fotografia degli
adulti e imitano anche le cose negative. C'e' bisogno di saldare
le parole alla vita e la vita alle parole''.
La mancanza di legalita' secondo Don Ciotti e' pero' a tutti
i livelli: ''Oggi c'e' una nuova poverta', non di cose ma di
persone che hanno squilibrato i valori, che non conoscono limiti
e scaricano sull'esterno la responsabilita' di quello che
avviene. Nel nostro paese l'articolo 3 della costituzione
sull'uguaglianza e' considerato un disvalore. Pensiamo anche al
condono: vincono i furbi, chi non rispetta le regole a scapito
dei deboli. Ci sono potenti che per dare i propri affari si sono
supergarantiti. Lo sport e' un incito ad abitare la vita che va
vissuta e non subita''. (ANSA).
ROI
20-OTT-04
20:28
162
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA:DON CIOTTI,SU 4800 BENI CONFISCATI SOLO 700 UTILIZZATI
(ANSA) - ALCAMO (TRAPANI), 21 OTT - ''Su 4.800 beni
confiscati alla mafia, 2.200 sono stati destinati (tra questi
1.400 sono stati gia' consegnati) ma appena 700 sono quelli
realmente utilizzati''. Lo ha denunciato don Luigi Ciotti,
presidente di ''Libera'' ad Alcamo nell' ambito di una
manifestazione promossa dall' amministrazione comunale.
Don Ciotti ha criticato le nuove disposizioni contenute nel
decreto del governo in materia di misure di prevenzione: ''la
possibilita' di una revoca del bene confiscato come pure quella
di poter vendere un bene sottoposto a confisca - ha detto - e'
un' arma a doppio taglio; c'e' invece bisogno di provvedimenti
legislativi coerenti''.
Parlando di educazione alla legalita' don Ciotti ha aggiunto:
''puo' diffondersi solo se esistono punti di riferimento
credibili. Le parole non bastano: bisogna spazzar via le zone d'
ombra''.(ANSA).
YDL-KTH
21-OTT-04
15:05
163
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: MONDO VOLONTARIATO, SISTEMA PUNITIVO E' FALLITO
CONQUISTE SOCIALI CALPESTATE, VIOLENZA VERSO I PIU' DEBOLI
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - Dal mondo del volontariato della
giustizia, riunito in questi giorni a Roma per la sua terza
assemblea nazionale, si e' levato un grido di dolore e di
denuncia: il sistema penale punitivo e' fallito, in Italia e nel
mondo le conquiste sociali vengono quotidianamente calpestate,
la violenza del sistema ricade sui piu' deboli.
Livio Ferrari, presidente della Conferenza nazionale
volontariato giustizia (Cnvg), ha ricordato le proteste di
questi giorni in tante carceri italiane: una protesta civile,
''fin troppo'' ha detto, mentre ''la situazione dei detenuti non
e' affatto civile''. ''Non si puo' rispondere alla violenza con
la violenza, noi siamo per la pace - ha precisato - ma il
buonismo e le buone azioni non bastano piu'''. (SEGUE).
AB
22-OTT-04 13:58
CARCERI: MONDO VOLONTARIATO, SISTEMA PUNITIVO E' FALLITO (2)
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - ''Dobbiamo avere la forza di
indignarci - ha detto Ferrari - e non fare sconti a nessuno,
neanche alla politica''. Politica contro la quale il presidente
della Conferenza nazionale volontariato giustizia ha avuto
parole molto dure, denunciando l''' aggregazione tra massoneria
e mafia nella gestione della cosa pubblica''. ''Quello che
lascia stupiti - ha detto - e' il fatto che ci si abitua, tutti
i giorni, ad accettare una situazione politica di degrado, ad
accettare che siano calpestati continuamente le conquiste
sociali e i diritti acquisiti''. ''Non vogliamo creare
situazioni di istigazione - ha precisato - ma non e' possibile
accettare che chi ha in mano la forza politica ed economica
possa calpestare a suo piacimento le persone deboli e in
difficolta'''. Quindi bisogna ''adottare nuove strategie: non
basta solo la nostra solidarieta' spicciola, il nostro impegno,
la nostra coscienza politica, bisogna che iniziamo ad adottare
altre modalita' di intervento sociale, che prevedano anche
azioni molto forti, molto dure, che servano in qualche modo a
dare degli stop a una situazione che, se va avanti cosi', non
sappiamo dove portera'''. Secondo Ferrari infatti ''ci sara'
sicuramente nei prossimi anni una escalation di terrorismo, ma
perche' la vuole lo Stato: il terrorismo si crea nel momento in
cui ci sono situazioni talmente coercitive da non essere
accettate da persone che ritengono che attraverso la forza si
possa modificare qualcosa. Non e' il nostro atteggiamento, pero'
la situazione puo' produrre queste cose e le produrra'''.
''Vediamo in questi tempi - ha aggiunto - segnali preoccupanti,
dalle squadrette che cominciano di nuovo a picchiare in carcere
alle forze dell' ordine che vengono indirizzate verso la
164
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
repressione di certe categorie sociali: non possiamo starcene
zitti e inermi. Dobbiamo trovare, tutti insieme, una strategia
per opporci a questa escalation violenta che rimette ancora piu'
in luce che viviamo in una societa' vendicativa''.
E una proposta e' subito giunta dal presidente di 'Un ponte
per...', Fabio Alberti, che ha riferito della situazione nelle
carceri irachene, di cui si e' occupata la sua associazione. Le
foto scattate ad Abu Graib che hanno provocato l' indignazione
dell' opinione pubblica mondiale ''sono solo la punta dell'
iceberg - ha detto - le organizzazioni internazionali hanno
raccolto dossier su dossier''. Circa 6.000 persone in Iraq, ha
detto, sono state arrestate, trattenute, torturate, e per il
70-80% poi liberate ''con tante scuse e l' ammissione che si era
trattato di un errore''. In Iraq, ha reso noto Alberti, sono
nate decine di organizzazioni per denunciare questi fatti: ''ci
chiedono aiuto e sostegno, e noi a nostra volta chiediamo aiuto
a voi''. Ecco quindi la proposta di ''creare un coordinamento
per aiutare chi sta cercando di risolvere i problemi nelle
carceri irachene''.
Sulle torture nelle carceri irachene, ma anche a Guantanamo e
in Afghanistan, ha messo l' accento Marco Bertotto, presidente
della sezione italiana di Amnesty International, sottolineando
come la condanna a 8 anni pronunciata ieri nei confronti di uno
degli autori delle torture ad Abu Graib, un sergente Usa,
dimostra che ''chi paga le conseguenze sono solo i pesci
piccoli''. La tortura ''e' il modo di fare giustizia oggi - ha
detto Bertotto - e questo processo di regressione rispetto ai
diritti umani e' partito l' 11 settembre 2001: cose ritenute
inaccettabili prima di quella data sono diventate il prezzo da
pagare per garantire la sicurezza''.
A sua volta il presidente del Gruppo Abele, Don Luigi Ciotti,
ha sottolineato come in Italia il sistema penale tenda sempre
piu' a escludere le persone piuttosto che a integrarle. Pene
sempre piu' pesanti, abbassamento dell' eta' punibile, immigrati
trattati come criminali: e' un' impostazione culturale, ha
detto, che si contrappone alle nostre scelte e contro la quale
''dobbiamo unire le forze''. (ANSA).
AB
22-OTT-04
15:43
165
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: FIRME PER NOMINA SANSA TRIBUNALE MINORI GENOVA
APPELLO A CIAMPI PER SBLOCCARE ITER FERMO A MINISTERO GIUSTIZIA
(ANSA) - GENOVA, 23 OTT - Sono oltre 85 in meno di un giorno
le firme raccolte da un comitato promotore genovese a sostegno
di un appello al Presidente della Repubblica perche' sblocchi
l'iter di nomina del magistrato Adriano Sansa a presidente del
Tribunale dei Minori di Genova, fermo dal luglio scorso presso
il ministero di Grazia e Giustizia.
Tra i firmatari della lettera-appello ci sono senatori,
deputati, europarlamentari, tra i quali Francesco Martone,
Achille Occhetto, Diego Novelli, Marta Vincenzi, oltre a
personaggi dello spettacolo e della societa' civile come Beppe
Grillo e Don Luigi Ciotti.
''Il sostegno a Sansa - scrive il comitato promotore - e'
anche una difesa dell'autonomia della magistratura contro gli
atti e gli attacchi del ministro Castelli''.
Sansa aveva criticato nei mesi scorsi l'operato del governo e
fu sottoposto per questo a procedimento disciplinare. ''Il Csm ricordano i promotori dell'appello - ha assolto Sansa rigettando
le oltraggiose accuse del ministro. Ci appelliamo percio' al
Presidente della Repubblica, in qualita' di Presidente del
Consiglio Superiore della Magistratura, perche' intervenga per
dare attuazione alla delibera''.(ANSA).
CE
23-OTT-04
18:42
166
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: COMMERCIO ESSERI UMANI AFFARE PER NUOVE ORGANIZZAZIONI
CONVEGNO A PADOVA SU VECCHIE E NUOVE MAFIE NEL NORD ITALIA
(ANSA) - PADOVA, 25 OTT - ''E' un po' di tempo che la
riflessione sulla mafia e' un po' ridotta e il silenzio
favorisce la mafia''. Lo ha sottolineato Vittorio Borraccetti,
procuratore della Repubblica di Venezia, aprendo i lavori, a
Padova, di un incontro promosso da Libera e Magistratura
Democratica che ha cercato di fare il punto sulle ''vecchie e
nuove mafie nel Nord Italia''.
Parlare di mafia oggi significa pero' dover affrontare - come
e' stato rilevato nel corso dell'incontro - piu' realta',
interne ed esterne, che riguardano anche gruppi criminali
internazionali che commerciano anche in esseri umani, ridotti in
schiavitu' per essere inoltrati verso i mercati della
prostituzione e dell'accattonaggio. L'incontro cosi' si e' mosso
su piu' piani con una analisi delle realta' esistenti a livello
regionale - e nel Nord Italia non sembra esserci un radicamento
delle mafie tradizionali, anche se sono segnalate presenze di
esponenti mafiosi - e una valutazione sulle possibili strategie
di contrasto. Borraccetti ha rilevato che c'e' bisogno di
parlare di mafia ''senza luoghi comuni, con cognizione di
causa'', non pretendendo che la mafia esista anche dove non
c'e', come quando si parlo' di una presenza mafiosa a Cortina.
Per il procuratore poi bisogna evitare di parlarne facendone
''uso strumentale a fini politici'' e questo deve valere anche
quando si tratta il tema dell'immigrazione.
Borraccetti ha quindi indicato la differenza tra le
organizzazioni storiche - come Cosa Nostra o la 'Ndrangheta - e
altre realta' criminali che sul piano giuridico hanno un fine
mafioso ma non sono paragonabili alle prime. Questo non
significa pero' - ha precisato - che la mafia sia un fenomeno
che riguarda il Sud Italia: ''Da tempo queste organizzazioni
sono in tutto il territorio nazionale, in Europa, nel mondo. Si
comportano come imprese''. Uno dei pericoli piu' forti, infatti,
per il Nord e' proprio quello delle infiltrazioni criminali in
settori legali, in attivita' imprenditoriali. Il procuratore di
Venezia si e' quindi soffermato sulle novita' legate alle
cosiddette ''nuove mafie'', quelle che vedono protagonisti
cittadini extracomunitari operanti nel settore del traffico di
stupefacenti, prostituzione e traffico di immigrati, per poi
affrontare la questione degli strumenti di contrasto. A tale
riguardo, ha ricordato che l'azione dello Stato negli anni '90
ha ottenuto ''molti e positivi risultati'' e le recenti
dichiarazioni del ministro degli Interni Giuseppe Pisanu in
merito alla lotta alla 'Ndrangheta, ha evidenziato nel contempo
che l'apporto dei collaboratori di giustizia e' fondamentale,
come e' stato dimostrato anche nell'inchiesta sulle nuove Br.
Per ultimo, Borraccetti ha fatto un richiamo allo stato della
167
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
giustizia e messo in guardia su un possibile pericolo legato ad
una sorta di assuefazione del fenomeno mafioso, di un idea che
non sia piu' una priorita', che indebolirebbe l'azione di
contrasto: ''L'azione di repressione - ha concluso - deve essere
inserita all'interno di una grande azione di restaurazione della
legalita'''.
Un concetto a cui si e' richiamata anche Anna Canepa, della
Direzione distrettuale antimafia di Genova, che ha parlato della
realta' ligure, indicando la presenza di strutture riconducibili
alla mafia calabrese che svolgono una sorta di funzione di
''supporto logistico'' nel campo della protezione di latitanti,
anche dalla vicina Francia, e di riciclaggio di denaro. Nicola
Maria Pace, procuratore della Repubblica di Trieste, ha parlato
del fenomeno delle ''nuove mafie'', soprattutto quelle che
operano nel traffico di clandestini, ricordando i positivi
risultati ottenuti negli ultimi anni da uno specifico gruppo di
lavoro: ''abbiamo sgominato 80 organizzazioni criminali
internazionali e perseguito oltre 1100 trafficanti di esseri
umani, oltre ad aver arrestato il flusso di ingresso in Europa
dei cinesi attraverso i valichi locali''. Pace ha indicato come
strada seguita quella della ricerca di ricostruire tutta la
filiera criminale, da quelli che accompagnano ai valichi a chi
ha la gestione dei flussi migratori clandestini. Adesso - ha
ricordato - si e' passati alla seconda fase, quella che riguarda
anche l'analisi dei fenomeni sottostanti ai flussi clandestini,
come il traffico di minori destinati ai vari mercati illegali,
anche sessuali. Sul piano operativo, pace ha concluso indicando
tre strade: un fronte legislativo internazionale, con quello che
ha chiamato ''un livellamento delle legislazioni''; una maggiore
collaborazione internazionale, con il potenziamento delle
strutture investigative esistenti a livello europeo; una
crescita della cultura investigativa ''totalizzante'', come e'
gia' avvenuto nella lotta alla mafia tradizionale e al
terrorismo. Pierpaolo Romani, del gruppo Abele-Libera, ha quindi
parlato della tratta di esseri umani, soffermandosi in
particolare sulle modalita' operative delle diverse realta'
criminali, come quella albanese o nigeriana, sulla massa di
denaro che questa tragedia muove - pari secondo una stima a una
decina di miliardi di dollari all'anno - e sulla necessita' che
vengano ratificati dai diversi paesi gli accordi firmati negli
ultimi anni.(ANSA).
NR
25-OTT-04
21:23
168
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: GRASSO, UN FENOMENO CHE NON VUOLE VISIBILITA'
(ANSA) - PADOVA, 25 OTT - ''La mafia non vuole visibilita'
''. Lo ha ricordato Piero Grasso, procuratore della Repubblica
di Palermo, portando un saluto a Padova all' incontro ''Vecchie
e nuove mafie nel Nord Italia-analisi e strategie di
contrasto'', promosso dal gruppo Abele-Libera e magistratura
democratica.
Grasso ha sottolineato che bisogna uscire dallo stereotipo
che la mafia sia ''coppola e lupara'' e che oggi bisogna ancor
piu' fare attenzione perche' la mafia, ''Cosa nostra', che e'
quella di cui mi occupo'', cerca ''di rendersi invisibile''. Il
procuratore ha rilevato poi che ''il termine mafia viene usato
in vario modo per indicare tante realta' e quindi c'e' la
necessita' di capire cosa e' la 'mafia originale' e cosa 'quella
di esportazione'''.
''Cosa nostra' e' una organizzazione criminale ben precisa ha aggiunto, ricordando la definizione data da Giovanni Falcone
- che ha come caratteristiche quelle di cercare di infiltrarsi
nelle istituzioni, di cercare il consenso dei cittadini, di
farsi sistema di potere. Quando poi opera in realta'
territoriali, dove quelle che ha definito ''le condizioni del
luogo di origine'' non sono presenti, si muove in modo diverso e
stringe accordi con altre realta' criminose. Grasso ha riservato
una battuta anche al modo di agire di Bernardo Provenzano, il
superlatitante di ''Cosa Nostra'', che ancora fa girare
foglietti di carta per le comunicazioni ''perche' usare la
tecnologia significa la possibilita' di essere intercettato''. I
sistemi tecnologici pero' vengono usati dalla mafia per grandi
operazioni economico-criminali con l'estero visto anche che la
''velocita' del denaro non e' pari a quella delle rogatorie''.
(ANSA).
NR/FC
25-OTT-04
19:39
169
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: SANSA; PROTESTA ANM LIGURIA CONTRO CASTELLI
(V. 'GIUSTIZIA: MD, NO CASTELLI A SANSA...' DELLE 14.36)
(ANSA) - GENOVA, 27 OTT - E' ''inaccettabile'' per la sezione
ligure dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), il
comportamento del ministro della giustizia Roberto Castelli
rispetto alla mancata adesione alla proposta del Csm di nomina
di Adriano Sansa (ex sindaco di Genova) a presidente del
Tribunale per i minorenni del capoluogo ligure.
''Suscita vivo sconcerto che la mancata adesione formale - si
legge in una nota di protesta della sezione ligure dell'Anm sia stata motivata non gia' con riferimento a vizi procedurali o
ad una sua ritenuta incapacita' professionale, ma alla
circostanza che egli abbia pubblicamente manifestato, al di
fuori dell'esercizio delle sue pubbliche funzioni, ferme e
recise critiche all' operato del Governo in carica''.
''E' legittimo chiedersi - prosegue il comunicato - se
analogo dissenso sarebbe stato espresso dal ministro laddove un
altro collega proposto per quell' ufficio direttivo si fosse
invece lasciato andare a pubbliche manifestazioni di vivo
apprezzamento per l'azione governativa''.
Secondo l'associazione ''il segnale forte che si ricava dalla
vicenda e' che ad essere censurata dal ministro e' solo la
pretesa mancanza di imparzialita' del magistrato che non si
dichiari leale al Governo: come a dire che sarebbero ben graditi
al ministro eventuali dirigenti di uffici direttivi che
manifestassero la stessa mancanza di imparzialita' ma in senso
contrario''.
''Tutto questo e' inaccettabile e merita la viva protesta
dell'Associazione. Anche i Ministri della Repubblica - si
conclude nella nota - e non soltanto i magistrati, sono tenuti
ad emettere i loro atti e provvedimenti in nome del Popolo
Italiano: di tutto il Popolo Italiano, anche di quella
consistente parte di esso che si limita ad esigere dai
magistrati efficienza, rapidita' e funzionalita' - la cui
garanzia, sotto il profilo dei mezzi, spetta peraltro allo
stesso Ministro della Giustizia - e non anche dichiarazioni di
lealta' a questo o a quel Governo di turno''.
Nel comunicato si ricorda inoltre che per le critiche mosse
all'operato del governo, Sansa ha comunque recentemente
riportato sentenza di proscioglimento dalla competente sezione
disciplinare del Csm.
Intanto, sono gia' 509 le firme raccolte a sostegno di Sansa
e dell'autonomia e dell' indipendenza della magistratura,
promosse, tra gli altri, da Salvatore Ottavio Cosma e Christian
Abbondanza. Tra i sottoscrittori, Enzo Biagi, Beppe Grillo, Dori
Ghezzi, Don Luigi Ciotti ed Eugenio Finardi. (ANSA).
AN/TST
27-OTT-04
19:06
170
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: CASELLI E GRASSO RICORDANO ANTONINO CAPONNETTO
'SETTIMO VERTICE DIFESA LEGALITA'' PER ANNIVERSARIO SCOMPARSA
(ANSA) - FIRENZE, 27 OTT - Giancarlo Caselli e Piero Grasso
parteciperanno al ''settimo vertice in difesa della legalita' e
della giustizia sociale'', organizzato dalla Fondazione Antonino
Caponnetto che si terra' il 27 novembre a Campi Bisenzio
(Firenze), in memoria del giudice scomparso nel dicembre del
2002.
Titolo del vertice sara' ''La nostra riforma della
giustizia'' e sono annunciati interventi anche di Giovanni
Impastato, Marco Travaglio, Beppe Lumia, Alfredo Galasso, Tano
Grasso, don Luigi Ciotti, Francesco La Licata, Pietro Marrazzo.
''Il Giudice Antonino Caponnetto - si legge in una nota
dell' associazione - ogni anno ha sempre voluto riunire davanti
a se' le forze sane del paese per fare il punto della situazione
e per sensibilizzare i cittadini. I vertici rappresentano l'
eredita' lasciata dal giudice Caponnetto''.
(ANSA).
Y6G-GAR/SPO
27-OTT-04
14:02
171
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PACE: IN LIBRERIA AGENDA-LIBRO 2004 OBIETTORI NON VIOLENTI
(ANSA) - ROMA, 8 NOV - ''La guerra e' come un contadino che
non coltiva i campi e tutto muore, invece la pace e' un campo
coltivato e rinasce tutto come i fiori colorati'': con questa
frase, scritta dagli alunni di una scuola elementare di Napoli,
si apre la presentazione di 'Comportamenti di pace',
Agenda-libro 2005 curata da Massimo Paolicelli, presidente dell'
Associazione Obiettori Nonviolenti.
La decima edizione dell' agenda vede tra gli altri gli
interventi di Luigi Ciotti, che parla della speranza nella
societa' globale del rischio, di Marco Bertotto di Amnesty
International che parla di diritti umani e di Grazia Bellini
dell' Agesci che interviene sul volontariato. Nelle 512 pagine
in carta riciclata si alternano inoltre 'pillole' di pacifismo
di Diego Cipriani e schede sulle campagne curate da Riccardo
Troisi, ricette vegetariane a cura della Peta þ Animalisti
Italiani e la segnalazione dei principali siti Internet curata
dall' Associazione Obiettori Nonviolenti, foto di Stefano
Carofei e vari disegni. Testimonial dell' agenda e' il cantante
Daniele Silvestri, che ha un passato di obiettore di coscienza.
L' agenda, edita dalle edizioni Icone, puo' essere acquistata
presso le Botteghe del commercio equo e della solidarieta',
nelle principali librerie o tramite il sito internet
www.comportamentidipace.it. Il suo lancio sara' accompagnato da
una mostra itinerante dei disegni contenuti nell' agenda, le cui
prime tappe sono Roma, Milano e Venezia presso le Botteghe della
Solidarieta'.(ANSA).
AB
08-NOV-04
16:57
172
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': DON CIOTTI, A NAPOLI AMMINISTRATORI CORAGGIOSI
(ANSA) - NAPOLI, 9 NOV - ''A Napoli ci sono amministratori
coraggiosi, parliamo di persone che rischiano e inventano di
tutto, il problema e' andare oltre la legalita'. La sola
legalita' non basta c'e' bisogno di contemporaneita', e'
improduttivo accelerare solo in una direzione'': lo ha detto don
Luigi Ciotti, fondatore dell' associazione Libera, che oggi ha
partecipato alla prima conferenza delle associazioni antiracket
di Napoli. ''E' necessario 'distinguere per non confondere' - ha
aggiunto don Ciotti - Bisogna far emergere positivo tutte le
realta'. Il Censis afferma che la presenza mafiosa in tutto il
sud Italia priva di circa 160 mila/180 mila posti di lavoro, il
fatto sconcertante e' che il dato si ripete da anni e non
cambia''. Secondo il fondatore di ''Libera'', ''la debolezza della
presenza politica nazionale e' uno dei grandi nodi, un problema
dell'economia e del commercio. Sono stanco di trovare sempre una
costante presenza mafiosa, non se ne uscira' mai se non c'e' una
'contemporaneita' e continuita' ' degli interventi''.
''Non abbiamo bisogno delle forze dell'ordine all'indomani di
atti camorristici - ha proseguito perche' la continuita' e' la
parola da richiamare con forza''. Secondo don Ciotti, ''le associazioni non aiutano il
cambiamento quando diventano solo uno strumento per organizzare
convegni senza concordarsi con altri e fare in modo continuato
un attivita sul territorio''.
All' incontro di stamani hanno partecipato anche il questore
di Napoli, Franco Malvano ed il comandante provinciale di
carabinieri, generale Vincenzo Giuliani.
Malvano ha sottolineato che ''negli anni '80 la situazione a
Napoli era molto piu' grave di oggi, negli anni '90 si
presentavano gli stessi problemi ed i cittadini e le istituzioni
erano poco collaborative. Ritengo inopportuno che adesso si
parli di allarme quando il sindaco in prima persona ed altri
soggetti come Tano Grasso si espongono garantendo la
solidarieta', concreta, ai cittadini''.
''Dall'inizio dell'anno abbiamo controllato 800 mila persone,
entro fine anno giungeremo ad un milione, e' assurdo che si
parli di forze dell'ordine non presenti sul territorio, quando
fermiamo 4.500 persone, 2.500 di queste non varcano neppure la
soglia del carcere. La mia non e' una critica nei confronti
della magistratura ma sono indispensabili leggi piu' severe''.
Il gen. Giuliani ha posto l' accento sull'importanza della
collaborazione tra associazioni e forze dell' ordine. ''Occorre
l' impegno e la collaborazione di tutte le componenti per
affrontare problemi come quello del racket. I risultati alla
lunga arrivano''.
Giuliani ha sottolineato che ''il dato relativo alle denunce
sul racket sono in aumento. E questo - ha proseguito - e' un
dato confortante, sintomatico del fatto che cresce la fiducia
della gente. Quando c'e' un impegno corale, i risultati non mancano''. (ANSA).
YYD-MS
09-NOV-04
15:07
173
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': GRASSO, NAPOLI NON E' OSTAGGIO CAMORRA
A NAPOLI RIUNIONE DEL COMITATO ASSOCIAZIONE ANTIRACKET
(ANSA) - NAPOLI, 9 NOV - ''Napoli non e' ostaggio della
camorra perche' vi sono forze seriamente impegnate nel
combattere i fenomeni mafiosi dalle varie realta' istituzioni ai
diversi soggetti della societa' civile'': lo ha detto oggi Tano
Grasso, consulente del Comune di Napoli per la lotta al racket
ed all' usura, durante la prima conferenza cittadina delle tre
associazioni antiracket sorte nei quartieri di Pianura, San
Giovanni a Teduccio e Bagnoli.
Grasso ha sottolineato che ''la camorra costituisce una
presenza costante nella vita napoletana e cio' e' quello che
rende la nostra citta' diversa da altre, e in questo e per
questo citta' 'anormale'. La citta' ostaggio e' una comunita'
disarmata, a braccia alzate, impotente, ma non e' cosi''. Il
consulente del comune di Napoli ha sottolineato che ''il
movimento antiracket napoletano e' una importante realta' che
pero' ha bisogno di consolidarsi ed estendersi''.
Secondo Grasso, ''contro la camorra serve una iniziativa
costante. A partire dall'agenda politica, deve diventare
assolutamente questione centrale e l'azione contro la
criminalita' '' e ''non puo' essere considerata in termini di
delega a forze dell'ordine e a magistratura, ma in termini di
una assunzione diretta di responsabilita'. Il problema della
riconquista di un territorio richiede una iniziativa permanente
di sensibilizzazione, di orientamento dei comportamenti sociali
e culturali''.
''Bisogna riuscire a sollecitare una nuova consapevolezza
della societa' civile. E' necessario - ha aggiunto Grasso - che
del problema della camorra se ne impadronisca tutta la citta',
una citta' che ancora non avverte adeguatamente il peso negativo
di questa presenza ingombrante''.
Grasso ha sottolineato che ''la forza del modello dell'
associazione risiede nei risultati'' che - ha aggiunto - ''sono
l' effetto di un rafforzamento del legame di fiducia delle
vittime del racket con le istituzioni, reso possibile per il
ruolo di 'mediazione' tra gli imprenditori e le forze dell'
ordine svolto dall' associazione antiracket''.
Durante l' incontro e' stato inoltre presentato un nuovo
numero di cellulare - 339 1391129 al quale cittadini e
commercianti potranno rivolgersi per denunciare e segnalare
situazioni di illegalita'. A rispondere, da oggi e per le
prossime 36 ore sara' direttamente Tano Grasso, poi il servizio
sara' gestito dal coordinamento cittadino delle associazioni
antiracket della citta' di Napoli.
Alla conferenza hanno partecipato il sindaco di Napoli, Rosa
Russo Iervolino, l'assessore alla Tutela del Cittadino Roberto
De Masi, il consulente del Comune per la lotta al racket ed
174
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
all'usura Tano Grasso, l'assessore regionale alla Sicurezza
Maria Fortuna Incostante, il presidente Fai Lino Busa', il
presidente di Libera don Luigi Ciotti, il coordinatore della
associazioni Antiracket del Comune di Napoli Luigi Cuomo, il
Commissario straordinario per la lotta al racket e all'usura
prefetto Carlo Ferrigno ed il questore di Napoli Franco Malvano.
Il sindaco Iervolino ha sottolineato l' importanza della
presenza delle associazioni ed i risultati che si stanno via via
ottenendo. ''Una delle opere piu' incisive - ha detto - e'
quella delle associazioni antiracket composte da persone che
hanno coraggio civile. Queste associazioni - ha aggiunto - sono
un importante punto di riferimento. Se ognuno di noi fa il
proprio dovere civico, riusciremo ad andare avanti ed ad uscire
da questa strettoia''.(ANSA).
MS
09-NOV-04
13:30
175
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA':NAPOLI;SI' A COMITATI LIBERAZIONE DALLA CAMORRA
APPELLO SUL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO DI CIOTTI, GRASSO E RUOTOLO
(ANSA) - NAPOLI, 9 NOV - ''Oggi proponiamo la costituzione
nei quartieri di Napoli e nei comuni della provincia di veri e
propri comitati di liberazione dalla camorra''. Lo scrivono, sul
'Corriere di Mezzogiorno', don Luigi Ciotti, Tano Grasso,
consulente del Comune per la lotta al racket ed all'usura, ed il
giornalista Sandro Ruotolo.
''Non c'e' piu' tempo da perdere - affermano i tre - Napoli
e' una polveriera pronta a esplodere. O s'inverte la rotta o
c'e' il naufragio. Ognuno di noi deve assumersi le proprie
responsabilita'. Non c'e' futuro per Napoli se non ci liberiamo
dalla camorra: il ripristino della legalita' e' la precondizione
per ogni altro tipo di intervento. L'ha ricordato anche il
presidente degli industriali, Luca di Montezemolo: non ci puo'
essere sviluppo in presenza della camorra''.
Nell'appello pubblicato a firma di Ciotti, Grasso e Ruotolo
e' anche scritto: ''Proponiamo a tutte le associazioni impegnate
sul territorio per la legalita' di promuovere questi comitati.
Proponiamo agli intellettuali, al mondo delle professioni di
impegnarsi concretamente con noi . Tutti vogliamo salvare
Napoli, tutti sappiamo che dobbiamo essere noi napoletani a
reagire alla violenza ma da soli non ce la potremo fare''.
Commentando l'appello del ministro Pisanu, i tre affermano:
''Il ministro Pisanu ha detto che Napoli sta vivendo una
situazione drammatica, che violenza e illegalita' stanno
corrodendo le fondamenta della convivenza. Ma la tutela
dell'ordine pubblico e' una prerogativa dello Stato, non della
cosiddetta societa' civile''. Secondo Ciotti, Grasso e Ruotolo
''occorre al piu' presto rafforzare gruppi di investigatori che,
con costanza, lavorino gomito a gomito con la magistratura, che
abbiano in dotazione strumenti tecnologici avanzati. E l'impegno
per la legalita' deve tornare nell'agenda politica. Bisogna
sconfiggere la rassegnazione e l'inerzia degli onesti, ma
bisogna anche che le istituzioni mandino messaggi chiari: Napoli
e' questione di tutti''.(ANSA).
CER
09-NOV-04
10:59
176
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DOPING: CASELLI, CRIMINALITA' ORGANIZZATA PUNTA SU DI ESSO
PG TORINO, PERCHE' CI VEDE FONTE GUADAGNI ILLECITI
(ANSA) - FIRENZE, 10 NOV - ''Credo che la criminalita'
organizzata punti sul doping''. Lo ha affermato prima di
partecipare ad un convegno a Firenze, il procuratore generale di
Torino, Giancarlo Caselli.
''A Torino il Gruppo Abele, la rivista Narcomafie, l'
organizzazione antimafia Libera si stanno occupando assiduamente
del doping - ha riferito Caselli - perche' vi vedono le ricadute
negativissime su componenti importanti della societa' come i
giovani, e perche' vedono le possibilita', che appaiono
concretamente praticate, di inserimento da parte del crimine
organizzato in questo settore, visto come mezzo per accumulare
denaro illecito rovinando esistenze, vite, e alterando le regole
normali di comportamento tra soggetti''.
Secondo Caselli, inoltre ''di doping bisogna comunque parlare
e non nascondere il problema sotto il tappeto. Anche se non ho
ricette specifiche, so che esiste questo problema e so che non
deve essere nascosto e soprattutto che va affrontato da chi ha i
mezzi ed i poteri per farlo''.
A questo proposito, il magistrato ha commentato ancora che
''la via giudiziaria e' una via abbondantemente praticata, come
sempre e' importante, a volte diventa decisiva. Ma da sola non
puo' fare tutto, e qualche volta puo' fare decisamente poco.
Ritengo pertanto - ha concluso - che sia davvero efficace una
risposta articolata portata su vari piani e varie forme di
intervento da parte dei settori della societa' che vengono
coinvolti dal problema''. (ANSA).
KOH/SPO
10-NOV-04
13:02
177
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: CICA,SERVONO PIU' CASE ALLOGGIO E AZIONI REINSERIMENTO
(ANSA) - FIRENZE, 13 NOV - La messa a punto di nuovi farmaci,
che consentano di bloccare il progredire della malattia, ha
prodotto nuove esigenze e nuove necessita' in chi si occupa
dell'assistenza sociale, sanitaria e psicologica ai malati di
Aids.
Parte da questa constatazione l'appello del Cica, il
Coordinamento Italiano Case Alloggio, per maggiori interventi
pubblici che consentano l'apertura di nuove case alloggio e
azioni di reinserimento dei malati nella vita sociale e
lavorativa.
L'appello e' stato lanciato da Firenze dove oggi si e'
concluso un convegno organizzato per fare il punto a dieci anni
dalla Carta di Sasso Marconi (Bologna), documento nel quale
vennero indicati i modelli di assistenza extra-ospedaliera per
persone affette da Aids, sulla cui base nacque in quella stessa
occasione il Cica, coordinamento formato da Caritas,
associazioni, cooperative e congregazioni religiose cattoliche.
Tra coloro che hanno lanciato l'appello, Don Luigi Ciotti; il
segretario della Cica, padre Mario Longoni, il direttore della
Caritas di Firenze, don Piero Sabatini, e Luisa Sanvito,
presidente Cica.
In Italia, e' stato detto, esistono 60 Case alloggio, 50
delle quali fanno parte del Cica, per complessivi 400 posti, ma
le necessita' sono molto maggiori se si considera che alcune
regioni, come la Basilicata ed il Molise sono totalmente
sprovviste di queste strutture e che la Campania ne sta aprendo
una che, pero', non ha ottenuto la convenzione con il servizio
sanitario regionale. (ANSA).
CF
13-NOV-04
16:31
178
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CAROVANA ANTIMAFIE DIVENTERA' EUROMEDITERRANEA
OGGI E DOMANI TAPPA IN UMBRIA
(ANSA) - PERUGIA, 15 NOV - Potrebbe presto diventare
''euromediterranea'' la Carovana nazionale antimafie, che oggi
ha fatto tappa a Perugia e che quest' anno per la prima volta ha
attraversato anche diverse citta' della Francia, dalla Corsica a
Nizza, a Tolone.
E' quanto ha annunciato Marta Fiore, nipote di Paolo
Borsellino, parlando con i giornalisti oggi pomeriggio a
Perugia.
''Gia' l' anno scorso, al Forum sociale europeo - ha detto lanciammo l' idea di fare una Carovana euromediterranea dall'
anno prossimo, se ci riusciamo''.
''La nostra idea - ha proseguito - sarebbe quella di
organizzare tre o quattro carovane che partano da punti diversi
d' Europa, toccando vari territori e che si ricongiungano a
Bruxelles. Dobbiamo capire come muoverci dal punto di vista
operativo e se riusciamo a mettere in piedi questa iniziativa
gia' dall' anno prossimo''.
Marta Fiore ha affermato che i promotori hanno gia' la
disponibilita' di alcuni Paesi: oltre alla Francia, fra gli
altri c' e' una particolare attenzione da parte della Turchia,
che da diverso tempo chiede di potere ospitare l' iniziativa.
La carovana - promossa, fra gli altri, dall' associazione
Libera di don Luigi Ciotti - e' nata 10 anni fa in Sicilia, con
l' obiettivo di mantenere alta l' attenzione sulla mafia, e per
portare solidarieta' alle persone e alle amministrazioni che in
quel periodo si mettevano in gioco in prima persona. Dopo alcune
esperienze sporadiche, tre anni fa e' diventata a carattere
nazionale.
Stamani ha fatto tappa nel carcere di Spoleto, per un
incontro con operatori e associazioni sul tema della legalita'.
Dopo la sosta a Perugia di oggi pomeriggio, domani sara' a Terni
dove e' in programma un incontro tra l' associazione Libera e
gli studenti delle scuole medie superiori. Successivamente si
spostera' nel Lazio.(ANSA).
PE
15-NOV-04
19:10
179
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: APPELLO A CIAMPI, VIA LE TRUPPE O VIA L'ARTICOLO 11
DOMANI SU 'LIBERAZIONE', PRIMO FIRMATARIO INGRAO
(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Il quotidiano del Prc, Liberazione,
pubblichera' domani un appello al capo dello stato, primo
firmatario Pietro Ingrao, nel quale si chiede che l'Italia
ritiri le truppe dell'Iraq, oppure il parlamento voti la
cancellazione dalla Costituzione del ''ripudio della guerra'',
sottoponendo poi la questa riforma a referendum. L'appello e'
firmato anche dai segretari e presidenti di partiti della Gad
come Fausto Bertinotti del Prc, Oliviero Diliberto del Pdci, e
Alfonso Pecoraro Scanio dei Verdi, e da esponenti della
minoranza Ds Giovanni Berlinguer, Fabio Mussi e Cesare Salvi.
''Signor presidente della Repubblica - e' scritto nell'
appello - i ministri del governo italiano hanno in varie
occasioni dichiarato che in Iraq e' in corso una guerra. Anche
il ministro della difesa lo ha dichiarato, definendola 'guerra
preventiva' e difendendone le ragioni e la giustezza. Tutti i
giornali italiani, e del mondo intero, dicono che in Iraq e' in
corso una guerra''. L'appello ricorda poi che ''alcuni reparti
dell'esercito italiano sono impegnati in questa guerra al fianco
delle truppe di occupazione americane''.
I firmatari si rivolgono a Carlo Azeglio Ciampi sottolineando
il fatto che ''la Costituzione italiana, all'articolo 11,
ripudia la guerra come mezzo per la risoluzione delle
controversie internazionali''. ''L'attuale politica estera
dell'Italia e' dunque al di fuori e in contrasto con la
Costituzione. E' illegale'', osserva il testo dell'appello.
''Lei, signor Presidente, e' il garante della Costituzione.
Le chiediamo - afferma quindi l'appello - di intervenire presso
il governo italiano perche' corregga questa situazione
gravissima di illegalita'''. Ed e' ''possibile farlo solo in due
modi: o si cambia la Costituzione (cancellando l'articolo 11), e
si sottopone questa modifica della Costituzione al parlamento e
eventualmente al referendum popolare, o si mette fine alla
partecipazione italiana alla guerra''.
Fra i firmatari ci sono anche don Luigi Ciotti, Giulietto
Chiesa, Alberto Asor Rosa, Alessandro Curzi e Carlo Freccero.
(ANSA).
COM-GRZ
17-NOV-04
18:47
180
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TEATRO: RECITARE GUARISCE L'HANDICAP, RASSEGNA A TORINO
(ANSA) - TORINO, 18 NOV - Recitare si puo' e bene, anche se
diversamente dotati, portatori di handicap o disabilita' piu' o
meno gravi. Il prodotto teatrale e' di qualita': a dimostrarlo e
la rassegna su ''Il teatro e il disagio', dal 25 al 27 novembre,
nella sala Espace di Torino. La serata inaugurale sara'
introdotta dalla relazione di Michele Gagliardo del Gruppo
Abele.
Seguira' la performance della Compagnia Sperimentale
Drammatica 'Non si spara sui passerotti', che mette in scena una
psicologa ed una paziente. Il 26 novembre sara' invece l'
attrice sorda Martina Cosentino ad anticipare con la sua
testimonianza 'Armati mio cuore', lo spettacolo della compagnia
Motoperpetuo di Pavia che ha per protagonista una madre
schizofrenica assassina del figlio. L ultimo appuntamento, il 27
novembre, merita particolare attenzione, perche' vede sul palco
il gruppo Tribalico, diretto da Alberto Valente e costituito da
attori disabili, ospiti dell' Associazione Au.Di.Do. di
Alpignano (Torino). Dopo due anni di addestramento all'
improvvisazione, attraverso soprattutto la danza e l' uso
sperimentale della voce, Tribalico propone il divertissement
'Merville'. L' aspetto sorprendente del lavoro del gruppo,
attivo dal 1997, e' che in scena questi giovani si trasformano,
annullando la diversita' in favore di un' alta resa
artistica.(ANSA).
YS1-BAN/ZRA
18-NOV-04
12:02
181
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: CGIL; ALLARME SOCIALE E SANITARIO, CHIESTO GARANTE
PARTONO INIZIATIVE VARIE. OGNI PARLAMENTARE ADOTTI UN CARCERE
(ANSA) - MILANO, 22 NOV - Tubercolosi, scabbia, aids, suicidi
e impossibilita' di curare i malati terminali: c'e' allarme
sociale e sanitario nelle carceri italiane per la Cgil e altre
associazioni, tra cui Gruppo Abele, Caritas Ambrosiana,Emergency
e operatori del settore, che da oggi promuovono una serie di
iniziative davanti le case circondariali lombarde.
Tra le richieste presentate davanti al carcere di San
Vittore, estendere a tutte le case circondariali la figura del
garante dei detenuti, gia' esistente in alcune citta', e la
proposta ai parlamentari di adottare il carcere del loro
territorio.
''Secondo dati recenti la situazione sanitaria nelle carceri
e' disastrosa - ha detto Susanna Camusso, segretario generale
Cgil Lombardia - Ricompaiono malattie che si credevano
debellate, come la scabbia e la tubercolosi: un detenuto su 5 e'
risultato positivo alla Tbc''. Non e' comunque solo l'aspetto
sanitario a preoccupare, ma anche quello del recupero dei
detenuti, la loro formazione professionale, l'inserimento
lavorativo''.
''L'attivita' lavorativa deve essere uno degli elementi
fondamentali del recupero del detenuto insieme alla formazione
professionale - ha ricordato Antonio Pizzinato, deputato Ds per questo bisogna riproporre nella finanziaria gli impegni
presi a suo tempo''.
Secondo Sergio Segio, responsabile del Gruppo Abele, occorre
squarciare il velo di silenzio che e' calato sulle carceri,
dove, nel solo mese di ottobre sono morti 7 detenuti (2 suicidi
a Milano). ''Bisognerebbe tornare a parlare spesso di carceri ha detto - Per questo proponiamo anche l'istituzione della
Giornata del Detenuto, come avviene gia' per tante altre
categorie''.
Davanti a San Vittore era presente anche Sergio Cusani, uno
dei personaggi coinvolti nello scandalo di Mani Pulite e finito
in carcere per qualche tempo. ''Sento ripetere le stesse cose da
anni, ma evidentemente quello che accade dietro quelle mura non
interessa nessuno perche' non rende in termini politici - ha
detto -. Inoltre anche sulle carceri c'e' un business che forse
non tutti immaginano: attorno ai detenuti ci sono affari da 4
miliardi di euro l'anno e forse a qualcuno conviene continuare a
mantenere elevato il livello di inefficienza''.(ANSA).
AA
22-NOV-04
13:56
182
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': DON CIOTTI A NAPOLI CON CAROVANA ANTIMAFIA
I SOLDI CI SONO, DOVE SI INTERVIENE I CAMBIAMENTI SONO REALI
(ANSA) - NAPOLI, 24 NOV - ''La nostra carovana, che finira'
ad Agrigento il 19 dicembre prossimo, porta in se' mondi
completamente diversi tra coloro che si sono messi insieme.
Tutto questo rappresenta un segno di positivita' che non puo'
essere messo in un cassetto e dimenticato''. Lo ha detto don
Luigi Ciotti, presidente di Libera, intervenendo all'incontro su
''I colori del lavoro'' promosso a Napoli da Cgil Cisl Uil, per
accogliere la Carovana nazionale antimafie giunta oggi in
Campania.
''Abbiamo toccato 130 citta', da Milano a Palermo, da Locri a
Trieste - ha ricordato don Ciotti - raggiungendo anche quelle
realta' dove in molti sostenevano che il problema non esisteva.
Negli ultimi due anni in Italia i morti di mafia sono aumentati
dell'83 per cento. In queste realta' conviene investire prima in
prevenzione piuttosto che rincorrere le responsabilita'''.
''Sono stanco di sentirmi dire che non ci sono soldi - ha
aggiunto il presidente di Libera - mentre per inaugurare una
portaerei a Genova ci sono. Sul terreno delle politiche sociali,
nei luoghi dove si e' operato in un certo modo si sono toccati
con mano dei cambiamenti. La rabbia e' un sentimento,
un'emozione che vuol dire indignazione, collera, ira. Ma la
rabbia positiva e' un atto d'amore, quando parte
dall'ingiustizia e dalle cose che non vanno bene. Quella del
sindacato e' cosi'''. ''Dobbiamo investire - ha aggiunto don
Ciotti - contro un pensiero semplice e unico che porta a dire
che le cose non cambieranno mai. Siamo convinti che il
cambiamento e' possibile. Lavorare insieme e' la nostra forza,
ma dobbiamo dare continuita' alla nostra azione''.
All'incontro hanno partecipato i delegati di Cgil, Cisl e
Uil, il segretario generale della Cisl Campania, Pietro Cerrito,
il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano, il
segretario nazionale della Uil, Guglielmo Loy. Cerrito ha
ricordato che ''il numero degli affiliati alla camorra segnano
una penetrazione fortissima delle organizzazioni criminali''.
Gravano ha sottolineato che lo sciopero del 30 novembre sara'
caratterizzato da una iniziativa sul terreno del contrasto alla
criminalita'''. Secondo Loy, infine, ''l'azione del sindacato
puo' e deve avere al centro un profondo significato
pedagogico''. (ANSA).
YOA-KUY/SIL
24-NOV-04
19:07
183
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: APPELLO AI VESCOVI, TACERE SU FALLUJA E' PECCATO
TRA FIRMATARI BIZZOTTO E ZANOTELLI; RITIRATE CAPPELLANI MILITARI
(ANSA) - VENEZIA, 25 NOV - Tacere su Falluja e' peccato: lo
sostiene l' ''Appello ai Vescovi per la Chiesa Italiana'',
firmato da credenti, sacerdoti e laici, al momento un centinaio
di persone, tra cui don Albino Bizzotto, padre Alex Zanotelli,
don Luigi Ciotti, ma anche una suora di clausura.
''Cari fratelli Vescovi - e' detto nell' appello - in Iraq e'
stata superata la soglia della stessa guerra 'preventiva'. A
Falluja si e' rotto ogni argine alla barbarie. Siamo in
presenza, non di una occupazione militare, ma di una distruzione
totale, programmata e sistematica''.
''Un numero impressionante di uccisi, cimiteri a cielo
aperto, impedimento di portare i soccorsi e i rifornimenti
necessari ai superstiti, rase al suolo case, luoghi sacri,
edifici d'arte. Per gli iracheni sunniti - prosegue - Falluja e'
citta' sacra. Un urbicidio''.
''E' possibile conoscere la realta' soltanto a operazioni
concluse - si sostiene nel testo - e da un' unica fonte
pilotata. E' la crudelta' dei fatti che produce fondamentalismo
non le parole''. ''Sull' orrore di Falluja e' calato un 'tacere'
impressionante, di fronte al quale la societa' civile che ancora
sente un fremito di coscienza, vive - afferma il documento - la
grande sofferenza della vergogna e dell'impotenza''.
I firmatari dell'appello dichiarano quindi: ''Non possiamo
rassegnarci. Non possiamo piu' tacere. Il nostro Dio ascolta il
grido dei bambini, delle donne, dei civili trucidati senza
distinzione. Il nostro silenzio rischia di essere interpretato
da parte di tutti i crocefissi come connivenza con i
crocefissori. Questo silenzio e' peccato''.
''Accogliendo e facendo nostro l'invito di Giovanni Paolo II
abbiamo invocato e fatto pressione, perche' la Comunita'
internazionale rientrasse nelle regole del diritto offeso e
ripudiato, ridando autorita' all'Onu - proseguono - Noi vi
supplichiamo di dire da pastori una parola di pieta' per i
morti, di consolazione per i sopravvissuti e di condanna per il
peccato di chi continua ad uccidere, generando odio e vendetta
di cui si nutre il terrorismo senza fine''.
''Sconfessate - esortano - con una dichiarazione comune la
guerra con le sue violenze, menzogne e crudelta'. Ribadite la
scelta responsabile della nonviolenza, del dialogo e del diritto
per raggiungere la riconciliazione e la pace tanto desiderate''.
''Vi chiediamo, come Conferenza Episcopale Italiana, un segno
semplice, eloquente comprensibile dalle folle di poveri, sfiniti
dalla violenza indiscriminata: ritirate i cappellani militari,
che in questo momento - rilevano - sono assieme ai soldati
italiani di fatto parte della coalizione responsabile di quanto
sta avvenendo''.(ANSA).
BE
25-NOV-04
14:25
184
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIORNALISTI: CONDANNE PER DIFFAMAZIONE AD ASSESSORE CALABRIA
CONDANNATI ANSELIMI, GOMEZ E DE TOMASSI
(ANSA) - CATANZARO, 27 NOV - Tre giornalisti, l' ex direttore
de L' Espresso, Giulio Anselmi, Peter Gomez, redattore dello
stesso settimanale, ed Andreina De Tomassi, del periodico
''Antimafia'', sono stati condannati con l' accusa di
diffamazione nei confronti dell' assessore alla Cultura della
Regione Calabria, Saverio Zevettieri.
Nei confronti dei tre giornalisti il Tribunale di Roma, in
composizione monocratica, ha disposto una pena pecunaria
quantificata in ottocento euro per Anselmi e Gomez ed in mille
euro per Andreina De Tomassi. Il Tribunale ha inoltre condannato
i tre giornalisti al risarcimento dei danni in favore di
Zavettieri, quantificati, complessivamente, in quarantamila
euro, ventimila per Anselmi e Gomez ed altrettanti per Andreina
De Tomassi.
Il procedimento conclusosi con le tre condanne era scaturito
da una querela presentata da Zaverio Zavettieri in merito al
contenuto degli articoli pubblicati da L' Espresso e da
Antimafia riguardo una manifestazione svoltasi nel 2001 a San
Luca, davanti al Santuario di Polsi, su iniziativa del
coordinamento nazionale antimafia Riferimenti nel corso della
quale sarebbero state rivolte all' assessore Zavettieri accuse
di contiguita' con la 'ndrangheta.
Querela per diffamazione era stata proposta da Zavettieri
anche nei confronti di don Luigi Ciotti, dell' associazione
Libera, e di Adriana Musella, coordinatrice di Riferimenti,
presenti alla stessa manifestazione. La Procura della Repubblica
di Roma ha pero' chiesto il proscioglimento di don Ciotti e di
Adriana Musella, richiesta contro la quale c' e' stata l'
opposizione dello stesso Zavettieri. Sulla posizione di don
Ciotti e della Musella si e' in attesa, adesso, della decisione
da parte del Gip. (ANSA).
DED
27-NOV-04
12:04
185
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CAROVANA ANTIMAFIE; CIOTTI, FORTE VOGLIA LEGALITA'
(ANSA) - BARI, 29 NOV - ''Abbiamo riscontrato una forte
voglia di legalita': la gente ed i giovani hanno voglia di
reagire e consapevolezza che tutti insieme si puo' sconfiggere
la mafia e la camorra'': lo ha detto il presidente
dell'Associazione Libera, Luigi Ciotti, commentando nella tappa
fatta oggi a Bari i risultati della Carovana antimafie
organizzata da Libera, Arci e Avviso pubblico.
''E' un bilancio positivo - ha commentato Ciotti - quello
della 'Carovana' partita il 20 settembre da Milano.
L'alternativa possiamo costruirla camminando insieme contro la
criminalita' eretta a sistema; e l'alternativa e' giustizia e
lavoro per tutti, citta' sicure perche' aperte e vivibili,
percorsi di accoglienza coerenti con la legalita' ma in grado di
esprimere il pieno rispetto dei diritti, della speranza e del
futuro di tutti''. Ciotti ha quindi sottolineato che da
quest'anno le confederazioni sindacali Cgil, Cisl ed Uil
partecipano alla Carovana: ''Perche' - ha detto - non potremo
mai sottolineare abbastanza l'importanza della questione del
lavoro''. (ANSA).
YB1-ZG
29-NOV-04
15:09
186
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: PRC, FALLITE STRATEGIE REPRESSIVE IN UNIONE EUROPEA
(ANSA) - PALERMO, 4 DIC - ''Le strategie repressive contro la
droga, adottate dai paesi dell'Unione europea, hanno fallito: il
consumo di eroina e' stabile, il virus dell'Hiv continua a
mietere vittime, in tanti stati aumenta il consumo della cocaina
e oltre il 20% della popolazione europea fa uso, o ha fatto uso,
di cannabis''. Lo ha detto questa mattina l'europarlamentare del
Prc Giusto Catania, relatore al Parlamento europeo sulle
strategie antidroga 2005-2012, nel corso di un incontro pubblico
sul tema ''L'Europa, le droghe, la lotta alla mafia, per una
strategia europea antiproibizionista'' che si e' svolto a
Palazzo delle Aquile. ''Sono questi i dati implacabili forniti dall'Osservatorio
europeo delle droghe - ha aggiunto - Gli utili per la mafia e le
organizzazioni terroristiche, derivanti dal traffico di droghe,
si aggirano attorno al 5% del Prodotto interno lordo mondiale''.
''Nel 2000, proprio a Palermo, ho sentito Pino Arlacchi
sostenere con sconcertante sicurezza che il fenomeno droga
sarebbe stato debellato entro il 2008 - ha affermato nel suo
intervento don Luigi Ciotti, dell'associazione Libera - Ma la
verita' e' che, oggi, il suo ufficio di Vienna nasconde a tutti
i risultati di ricerche che, in questi anni, hanno coinvolto
centinaia di ricercatori. Gli esiti di questi studi,
evidentemente, sono scomodi per alcuni manovratori, e, per
questo, vengono tenuti chiusi nei cassetti. L'altro nodo da
risolvere per combattere efficacemente il fenomeno droghe in
Europa e' l'eliminazione dei filtri nazionali. Infatti, ogni
risoluzione adottata a livello europeo e' inefficace se tutto
viene mediato dalle legislazioni locali che stabiliscono cose
differenti''. Il disegno di legge Fini sulle droghe e' stato anche al centro
dell'intervento di Chiara Tamburini, funzionaria della
Commissione Liberta' pubbliche del Parlamento europeo: ''In
Italia la legge Fini vorrebbe reintrodurre, con una formulazione
quasi identica, lo stesso testo di abrogato con referendum 11
anni fa. Ci sono, dunque, dubbi sulla legittimita' del
provvedimento, sia dal punto di vista democratico che
costituzionale. Non e' mai accaduto nulla di simile nella storia
repubblicana''. La denuncia della drammatica situazione dei paesi produttori
di droghe e' stata affidata a Cesar Jerez, dell'associazione
colombiana campesina Valle del rio: ''In Colombia 250mila
famiglie producono foglie di coca, che costituisce il 10% della
produzione agricola del paese, mentre il caffe' e' al 12%. Il
recente incontro tra il presidente americano Bush e il
presidente Uribe avra' conseguenze tragiche sul futuro immediato
dei colombiani. Infatti, e' facile intuire che sono stati
stabiliti accordi per arrivare alla seconda fase del Plan
Colombia attraverso il consolidamento della lotta all'orco del
narcotraffico e la distruzione militare della guerriglia. Gli
Stati Uniti, insomma, servendosi pubblicamente della lotta al
narcotraffico potranno giustificare un intervento militare in Colombia''. (ANSA).
FI/BMZ
04-DIC-04
17:09
187
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: BENI CONFISCATI; LIBERA VUOLE FARE IL PUNTO SU LEGGE
(ANSA) - PALERMO, 8 DIC - L'uso sociale dei beni confiscati
ai boss mafiosi, le esperienze positive, i punti critici e le
problematiche di applicazione della legge 109/96, che prevede il
sequestro e la confisca dei beni, sono alcuni dei punti su cui
magistrati, politici e operatori sociali vogliono tracciare un
bilancio.
L'incontro, organizzato da Libera, l'associazione presieduta
da don Luigi Ciotti, contro le mafie, e' previsto per domani a
Roma a Palazzo San Macuto.
''Sono trascorsi otto anni - dice don Ciotti dall'approvazione della legge 109 del 1996, fortemente voluta da
tantissimi cittadini (furono oltre un milione le firme raccolte
da Libera per promuoverla) e che ha consentito l'utilizzo
sociale di numerosi beni confiscati alle mafie.
Cooperative sociali e associazioni hanno potuto, grazie a
questa legge, coltivare terreni, utilizzare immobili per
svolgere le loro attivita', usufruire di sedi ottenute proprio
in quei beni che rappresentavano, anche fisicamente, il potere
dei clan sul territorio''.
Don Luigi Ciotti ricorda i risultati ottenuti in questi anni,
''le tante positive esperienze avviate, grazie alla
collaborazione di Prefetture, agenzie del Demanio, consorzi di
Comuni, societa' pubbliche e private - dice il presidente di
Libera - non possono farci dimenticare, pero', le difficolta'
che ancora s'incontrano. Sia nell'aggressione ai patrimoni
criminali delle mafie, ai loro ricchissimi portafogli, sia nella
piena applicazione della 109/96''.
Secondo Libera ''oggi e' avvertita da molti l'esigenza di
riflettere su questa legge e piu' in generale sull'intero quadro
normativo che regola i provvedimenti di sequestro, confisca e
destinazione dei beni sottratti alle mafie. Libera ha gia'
avanzato proposte concrete; alcune forze politiche hanno
presentato disegni di legge in materia; il governo ha approvato
un disegno di legge delega che ha iniziato il suo iter
parlamentare''.
''Alle esperienze fin qui maturate - conclude don Ciotti - ai
punti critici e alla proposte di riforma in discussione e'
dedicata la giornata di lavoro e di confronto che abbiamo
pensato di organizzare domani a Palazzo Sam Macuto''.
(ANSA).
ABB
08-DIC-04
11:51
188
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CENTARO, APERTO DIALOGO SU LEGGE DELEGA SU CONFISCA
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - ''C'e' una assoluta apertura al
dibattito sulla legge delega di riforma della disciplina sull'
acquisizione e la gestione dei beni sequestrati alla mafia''. Lo
ha detto il presidente della commissione Antimafia, Roberto
Centaro, parlando alla conclusione del convegno promosso dall'
associazione Libera di Don Luigi Ciotti sui beni sequestrati a
Cosa Nostra. Centaro ha replicato alle critiche alla proposta di
legge del governo - che dovrebbe iniziare ad essere discussa da
meta' gennaio - avanzate da don Luigi Ciotti e da numerosi
sindaci e soci di cooperative che gestiscono soprattutto in
Sicilia, i beni confiscati ai mafiosi, dichiarando la piena
''disponibilita' ad accogliere tutti i suggerimenti per produrre
un testo di legge migliore e piu' utile nella lotta alla mafia
che e' un obiettivo condiviso da maggioranza e opposizione''.
Centaro, inoltre, ha lamentato ''da parte di alcuni paesi del'l
Unione Europea, che ne costituiscono il vero ventre molle, una
scarsissima collaborazione nella ricerca e cattura di latitanti
ricercati dalle autorita' italiane. E' vero che c'e' un ritardo,
da parte dell'Italia, nella convenzione Onu di Palermo contro la
criminalita' organizzata, ma il vero problema sono le rogatorie
che non ci tornano indietro e l'assoluta assenza di
collaborazione nella cattura dei latitanti''. (ANSA).
NM/ROM
09-DIC-04
20:55
189
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DIA; CASELLI, NON BISOGNA SMANTELLARLA
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - ''Non si puo' fare a meno dell'opera
della Dia, che e' una polizia specializzata nella lotta alla
criminalita' organizzata e che tutti ci invidiano: non si puo'
fare a meno della memoria degli uomini della Dia perche' per
lottare la mafia ci vuole conoscenza''. Cosi' Giancarlo Caselli,
procuratore di Torino ed ex capo del pool antimafia di Palermo intervenendo al convegno promosso da Libera, a San Macuto, sui
beni confiscati a Cosa Nostra - ha lanciato l'allarme sul
rischio che la Dia subisca una riduzione di uomini, un loro
allontanamento con la restituzione degli agenti ai corpi di
provenienza. Per Caselli se questo rischio - del quale ha gia'
parlato il pubblico ministero palermitano Scarpinato - si
facesse concreto produrrebbe ''la perdita di memoria e di
continuita' nella lotta alla mafia''. Infine Caselli ha rivolto
un invito a ''non rinunciare a questa memoria'' e anzi a
''cercare di impedire questo rallentamento nella lotta alla
mafia''. Caselli ha poi espresso la sua ''gratitudine'' per
''l'Italia della legalita' che e' rappresentata dalle iniziative
delle cooperative della rete di Libera''. Libera e'
l'associazione presieduta da Don Luigi Ciotti che si occupa del
recupero dei beni immobili (terreni, ville, appartamenti)
confiscati ai mafiosi. (ANSA).
NM/ROM
09-DIC-04
20:15
190
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, CONFISCHE VERTIGINOSAMENTE IN CALO
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - Don Luigi Ciotti, presidente dell'
Associazione Libera lancia l'allarme sul calo delle confische
dei beni dei mafiosi. ''L'andamento delle confische negli ultimi
anni - ha detto don Ciotti - e' precipitato vertiginosamente:
nel 2000 si contavano 927 beni immobili confiscati, 549 beni nel
2001, 190 beni nel 2002 e solo 48 nel 2003''. Per Don Ciotti che e' intervenuto nella sala del Refettorio di San Macuto a un
convegno promosso da Libera sulla legge 109/96
sull'utilizzazione sociale dei beni dei mafiosi - ''questi
numeri pongono forti interrogativi ai quali occorre dare una
risposta, analizzando le cause e trovando le soluzioni per
rimediare alle lacune sia legislative che strutturali nei
procedimenti di sequestro e confisca e, soprattutto,
nell'attivita' di investigazione e di indagini patrimoniali''.
Inoltre Don Ciotti ha sottolineato che ''nell'ultima relazione
al Parlamento da parte della direzione degli affari penali del
ministero della Giustizia, aggiornata allo scorso agosto,
risulta che nel periodo tra il 1999 e il 31 agosto 2004 sono
stati confiscati definitivamente 2925 beni, tra mobili e
immobili (questi ultimi sono 1328)''. In proposito, pero', il
presidente di Libera ha evidenziato che ''la maggior parte degli
immobili viene destinata ai comuni, ma sotto il profilo
economico allo Stato vanno quelli con piu' alto valore''. A suo
avviso ''c'e' ancora molto da fare affinche' le esperienze
positive avviate in questi anni, nella gestione dei beni
immobili confiscati, mettano radici e si moltiplichino''. Don
Ciotti inoltre ha criticato l'art. 3 lettera M della legge
delega con la quale il governo vuole riformare l'attuale
normativa sulla gestione dei beni confiscati ai mafiosi. Questo
articolo, ha detto don Ciotti, ''rischia di vanificare tutti gli
sforzi fatti per arrivare alla confisca, in quanto non pone
alcun limite di tempo entro il quale chi ha avuto il bene
confiscato, o i suoi parenti, possano inoltrare reclamo
all'autorita' giudiziaria''. Il presidente di Libera ha poi
stigmatizzato il fatto che, a quattro anni dalla firma da parte
dell' Italia della Convenzione Onu lanciata a Palermo per la
lotta alla criminalita' organizzata, il governo non abbia ancora
ratificato questa iniziativa. Infine Don Ciotti ha voluto
dedicare il convegno di Libera a Felicia Impastato, la madre di
Peppino Impastato, lo studente ucciso dalla mafia a Cinisi,
''Felicia che veniva da una famiglia mafiosa- ha ricordato don
Ciotti - e' un esempio di coraggio perche' ha saputo spezzare i
suoi legami famigliari per cercare la verita' sulla morte di
suoi figlio''. (ANSA).
NM/ROM
09-DIC-04
19:58
191
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: LUMIA, PRONTI A CONCERTARE EMENDAMENTI LEGGE DELEGA
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - ''Siamo pronti a concertare, con la
maggioranza, tutti gli emendamenti necessari per realizzare un
buon testo di riforma della disciplina sulla confisca e la
gestione dei beni sottratti ai mafiosi''. Lo ha detto il
capogruppo Ds in commissione Antimafia, Giuseppe Lumia,
intervenendo al convegno promosso da Libera sui beni sequestrati
a Cosa Nostra. In particolare, in un faccia a faccia con Roberto
Centaro (Fi), presidente dell' Antimafia, Lumia ha manifestato
alcune ''perplessita''' su alcuni aspetti della legge delega del
governo sulla confisca. Tra queste, il rischio - evidenziato
anche da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera - che si
''inserisca, nella legge delega, una specie di cavallo di Troia
ammettendo in qualunque momento e fasi del procedimento, il
reclamo dei mafiosi o dei loro parenti contro gli atti di
confisca''. Lumia ha anche sostenuto la necessita' di estendere
le confische anche nei confronti di chi e' condannato per
concorso esterno. L'esponente diessino, infine, ha sottolineato
che ''il calo progressivo delle confische, dal 2001, ci deve
preoccupare perche' e' un fatto grave''. (ANSA).
NM/ROM
09-DIC-04
20:59
192
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DETENUTO MORTO IN CARCERE LIVORNO: SEGIO, ANCORA MOLTI DUBBI
GRUPPO ABELE ACCERTARE SE VI SONO STATE VIOLENZE IN CARCERE
(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Nonostante l'archiviazione del
fascicolo da parte del Gip del tribunale di Livorno, sulla morte
di Marcello Luzi rimangono ancora ''molti dubbi e domande''. Lo
afferma Sergio Segio, del gruppo Abele di Milano, secondo il
quale e' soprattutto l'esame delle fotografie del cadavere a non
permettere l'allontanamento definitivo dei dubbi.
Marcello Luzi, tossicodipendente di 29 anni, e' morto nel
luglio del 2003 nel carcere di Livorno per un infarto. La madre
dell'uomo, pero', ha sempre sostenuto che il figlio era rimasto
vittima di un pestaggio da parte degli agenti della polizia
penitenziaria.
''Abbiamo fiducia nella correttezza formale della decisione
del Gip - afferma Segio - ma la sua conclusione ''non pare pero'
sufficiente ad allontanare tutti i dubbi e le domande''. Nelle
foto del cadavere, sostiene Segio, ''si evidenziano contusioni,
ferite ed ecchimosi''. Dunque ''se vi sono state percosse, come
l'esame delle fotografie potrebbe indurre a ritenere, puo'
essere che non abbiano relazione diretta, di causa ed effetto,
con il decesso. Ma se vi sono state, occorre comunque sapere
come, quando, perche' e da chi sono state poste in essere''.
''La domanda che vogliamo porre a questo punto - prosegue Segio
- oltre a quelle cui ha risposto il Gip con l' archiviazione, e'
se Lonzi abbia mai subito violenze durante la sua permanenza in
carcere''.
Ne' sono ''sufficienti e convincenti'' le risposte del
ministro della Giustizia Castelli ad alcune interrogazioni sul
caso. ''Il ministro - dice Segio - riferisce di percosse e
lesioni denunciate da Lonzi e riscontrate dai medici al momento
dell'arresto. L'arresto pero' e' avvenuto il 3 marzo 2003,
mentre le foto sono riferite all'autopsia, avvenuta dopo l'11
luglio 2003. Difficile credere che le lesioni evidenziate a
luglio siano le stesse del marzo''. Noi, conclude l'esponente
del gruppo Abele, ''speriamo e chiediamo che ai dubbi che questa
vicenda lascia in molti vengano date risposte nette da parte di
chi ne ha il potere e il dovere istituzionale''.(ANSA).
GUI
14-DIC-04
17:54
193
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAPODANNO: TORINO COME BROADWAY CON CHIAMBRETTI E GIORGIA
(ANSA) - TORINO, 18 DIC - Ricorda le atmosfere di Broadway il
manifesto scelto dalla citta' di Torino per presentare l''Happy
New Year 2005 Show', lo spettacolo che animera' la metropoli
piemontese nella notte di San Silvestro. La kermesse sara'
condotta da Piero Chiambretti, e avra' in Giorgia la sua piu'
grande protagonista.
Il totem della locandina, con i suoi caratteri cubitali da
musical newyorchese, invita il pubblico a partecipare a una
festa di Capodanno - l'appuntamento e' in piazza Castello dalle
22 alle 3 del mattino - che vuole allontanare da Torino la sua
patina di citta' fredda e scostante. Il tutto condito da buona
musica e da una robusta dose di ironia. La voce di Giorgia e le
note della big band di Stefano Masciarelli, un artista nato come
attore brillante e poi scopertosi cantante, si alterneranno alle
incursioni di Piero Chiambretti, che non risparmiera' graffianti
riflessioni sulla vita sotto la Mole e sugli eventi che ne hanno
caratterizzato il 2004. Sara', insomma, un'edizione
completamente diversa da quelle che l'hanno preceduta. ''E'
stata un'idea del sindaco - ha detto oggi l' assessore alla
cultura, Fiorenzo Alfieri, parlando dell' iniziativa - quella di
coinvolgere di piu' il pubblico rispetto al passato. L' Happy
New Year non sara' un semplice spettacolo, ma una festa in cui i
torinesi potranno riconoscersi. E abbiamo pensato che
Chiambretti, grande amico della citta', sia la persona giusta''.
''Non tutti lo sanno - ha detto il popolare presentatore con
il consueto sense of humor - ma come attivita' notturna Torino
e' una delle maggiori citta' europee. A Torino di notte ci si
diverte, come del resto dimostrano le mie occhiaie. Nel mio
piccolo, e dico piccolo perche' sono alto un metro e 67 e arrivo
a uno e ottanta solo con i tacchi che mette Berlusconi, ho
pensato di riprodurre lo spirito delle mie due analoghe
esperienze di Palermo '99 e Roma 2000. Le parole ci devono
essere, ma i suoni sono fondamentali: il pubblico ballera',
cantera', si divertira'. Contiamo, in definitiva, di farlo
scaldare''.
Chiambretti portera' in piazza Castello anche delle immagini
sui ''pregi e difetti della citta''' sul modello delle
trasmissioni tv che sta conducendo su La7, ''piccole clip
spiritose e provocatorie - spiega - su quello che e' successo,
nel bene e nel male, a Torino nel 2004''. Sul palco, di persona
o grazie a collegamenti approntati per l' occasione, ci sara'
posto per i saluti di decine di torinesi illustri. Chiambretti,
oggi, ha annunciato Sconsolata, don Ciotti, miss Italia,
Gramellini, i calciatori Pessotto e Balzaretti, Caselli e
''anche il filosofo Vattimo, che probabilmente telefonera' a
mezzanotte per mandarci tutti a casa''. (ANSA).
BRL 18-DIC-04
15:28
194
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIOVANNI ANVERSA, RACCONTO STORIE DI VITE CAMBIATE / ANSA
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - Marco, Vittoria, Anna, Riccardo,
Juan, Marisa, Aldo, Giuseppe, Cesare e Rosaria: dieci nomi,
dieci storie particolari e diverse che Giovanni Anversa ha
riunito in ''Scelte'', un libro Monti-Rai Eri che racconta vite
cambiate sotto il segno del volontariato.
Anversa, che da 14 anni e in televisione (prima Raidue, ora
Raitre) si occupa di sociale, ha voluto raccontare queste storie
esemplari non nella straordinarieta', ma nella quotidianita', la
cosa piu' difficile da fare in tutti i campi, ma ancora di piu'
quando si tratta di aiutare gli altri. Oggi alla Rai per la
presentazione del libro c' erano alcuni compagni di viaggio di
Anversa, ma anche il sottosegretario al ministero del Lavoro e
alle Politiche sociali, Grazia Sestini, il cantautore Niccolo'
Fabi, Edo Patriarca, presidente del Forum del III Settore. Erano
in qualita' di testimoni. ''E' la realta' che provoca: nessun
personaggio e' partito dalla teoria, da studi sociali'', ha
detto la Sestini, raccontando che ''molte di queste persone, e
non solo quelle intervistate nel libro, mi vengono a trovare al
ministero. Cercano consigli''. Per Patriarca, un filo unisce i
racconti di queste persone cosi' diverse, ''si tratta di uomini
e donne che si misurano con i problemi, ma non si rassegnano a
certe realta'. E' l' ottimismo del fare che sostiene l' universo
del volontariato''. Don Luigi Ciotti, nella prefazione del
libro, mette insieme queste dieci storie unendoci quasi
sottotraccia alcune parole: cambiamento, speranza, conversione,
impegno, dedizione, fiducia, amore e giustizia. ''Per tutti loro
la solidarieta', l' attenzione agli altri, e' stata una scelta
che si e' imposta. Per ciascuno e' stata una risposta a una
domanda non espressa, un bisogno forse nascosto ma ugualmente
potente''. L' insieme di queste storie e' anche una
provocazione alla politica, a quella politica che non riesce da
quasi un anno a trasformare definitivamente in legge la '+ dai,
- versi', la proposta di legge bipartisan che stabilisce una
fonte di denaro non statale e dunque non assistenziale al
volontariato. ''Abbiamo tentato di mettere questo disegno di
legge in finanziaria - ha commentato a margine della conferenza
Grazia Sestini - alla Camera eravamo riusciti, al Senato no. Ma
ci riproveremo sicuramente''. Niccolo' Fabi ha portato la sua
testimonianza, spesso fuori dai riflettori, come accaduto alcuni
giorni fa ad esempio al carcere di Rebibbia in un
incontro-concerto con i detenuti. Il programma televisivo di
Giovanni Anversa, Racconti di vita, in onda su Raitre, avra'
giovedi' 23, alle 23:40, una puntata speciale dedicata a
mons.Luigi Di Liegro, ''il prete che si sporcava le mani''. (ANSA).
MA/ARS
20-DIC-04
13:20
195
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CEI: A COMISO IL 31 DICEMBRE LA 37/MA MARCIA DELLA PACE
INTITOLATA VINCERE IL MALE CON IL BENE
(ANSA) - ROMA,21 DIC - ''Vincere il male con il bene'' e' il
tema della 37¦ Marcia della Pace,promossa dalla Commissione
Episcopale per i problemi sociali e il lavoro,la giustizia e la
pace,la Caritas Italiana,la Diocesi di Ragusa e Pax Christi,che
si terra' a Comiso e Ragusa il 31 dicembre 2004. Sara'
unþoccasione per fare memoria di Giorgio La Pira,del quale
questþanno ricorre il centenario della nascita. Alle 16,00 del
31 dicembre,presso lþaeroporto di Comiso,si aprira' lþincontro
''Dal Mediterraneo al mondo. Il pianeta visto dal Sud''.
Seguira' la preghiera presieduta da mons. Tommaso
Valentinetti,Presidente di Pax Christi Italia. A seguire le
testimonianze di padre Silvio Torazzi,missionario saveriano,e
dei coniugi Giovanni e Maria Chiara Sartor,operatori della
Caritas Italiana in Africa. A Ragusa,alle 19.00,presso la Chiesa
di san Giorgio, mons. Giuseppe Malandrino,vescovo di
Noto,presiedera' la preghiera prima della presentazione del
Messaggio del Santo Padre per la 38¦ Giornata Mondiale della
pace da parte di mons. Giancarlo Bregantini, presidente della
Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro,la
giustizia e la pace. ''Non lasciarti vincere dal disimpegnoþ e
vivi la passione della politica'' E' il tema che trattera'
Giorgio Giovannoni della Fondazione La Pira di Firenze. Si
tratta di una testimonianza su Giorgio La Pira a cento anni
dalla nascita del sindaco di Firenze.
Alle 21,00,a Piazza VannþAntò,sempre a Ragusa, mons. Francesco
Montenegro,Presidente di Caritas Italiana, presiedera' la
preghiera prima di altre testimonianze di operatori impegnati
sul versante della pace. Si tratta di Jan Jaques rifugiato del
Congo,di una giovane in servizio civile e di un giovane casco
bianco. Sui temi della legalita' e della lotta alla mafia
interverra' don Luigi Ciotti,dellþAssociazione Libera che
introdurra' due parenti di vittime della mafia. Infine
interverra' padre Joseph,responsabile del progetto di
cooperazione della diocesi di Ragusa. La giornata si concludera'
alle 23.30 nella Cattedrale di Ragusa con una celebrazione
eucaristica presieduta da S.E. Mons. Paolo Urso,Vescovo di
Ragusa.(ANSA).
COM-CHR
21-DIC-04
15:39
196
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SANITA': CAMPAGNA PER SINDROME SENSIBILITA' CHIMICA MULTIPLA
ANCHE DON BENZI PARTECIPA A INIZIATIVE PER RICONOSCERE MALATTIA
(ANSA) - BOLOGNA, 23 DIC - Anche don Oreste Benzi appoggia la
campagna nazionale per il riconoscimento della Mcs, la sindrome
da Sensibilita' Chimica Multipla, una sindrome multisistemica
organica di intolleranza ambientale per cui il malato non
sopporta piu' sostanze chimiche. Profumi, deodoranti, vernici e
simili scatenano collassi, perdita di peso e, con la
degenerazione della malattia, vengono danneggiati in modo
irreversibile i tessuti, con la comparsa di malattie come
sclerosi multipla, porfiria o morbo d'Alzheimer.
Per questa malattia - e' stato spiegato in una conferenza
stampa a Bologna - non esiste cura, solo terapie che, in caso di
una precoce diagnosi, possono rallentarne la degenerazione. Ma
la diagnosi precoce e' difficile. I malati (in Italia la Mcs e'
stata diagnosticati a 300 pazienti, ma si stima siano 4.000)
chiedono da tempo che la sindrome venga riconosciuta da
ministero della Salute, Regioni, Conferenza Stato-Regioni e
dalla Commissione nazionale per la definizione dei livelli
essenziali di assistenza, e che sia cosi' assicurata loro
l'esenzione dal pagamento dei ticket diagnostico-terapeutici.
La malattia che viene diagnosticata in Italia (a Bologna,
Brescia, Milano, Roma e Firenze) infatti, pur non essendo
riconosciuta, e' pero' paradossalmente definita 'malattia
ambientale da prevenire' nelle Linee guida per 'La tutela e la
promozione negli ambienti confinanti'' della Conferenza
Stato-Regioni del 2001.
Ancora poco chiari i meccanismi che portano alla comparsa
della sindrome. La Mcs e' una sindrome che colpisce apparati e
organi del corpo umano: respiratorio, neurologico,
cardiocircolatorio, digerente, renale, muscolare,
osteoarticolare e ormonale. I sintomi compaiono acutamente
quando il malato entra in contatto con sostanze chimiche, anche
in dosi minime di solito tollerate e di comune uso quotidiano.
Toccare direttamente (o attraverso un'altra persona)
insetticidi, disinfettanti, vernici, profumi, vernici,
inchiostri, carta stampata, plastiche e fumi da combustione
scatena una reazione violenta: collassi, emorragie, ictus e
infarti. Nella fase acuta di degenerazione della malattia
vengono intaccati i tessuti in modo irreversibile: compaiono
lupus eritematoso, forme reumatiche, sclerosi multipla,
porfiria, morbo di Alzheimer.
Il malato e' costretto a vivere chiuso in casa. Spesso non
viene correttamente diagnosticato, oppure e' considerato un
'ipocondriaco', quando invece sono i sintomi a generare reazioni
di panico che spesso insorgono nel paziente. Inoltre in Italia
esistono solo centri di diagnosi e non di cura e
disintossicazione, e i malati chiedono ne sia costruito uno.
197
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
''Lottiamo per ottenere il riconoscimento di questa malattia
invalidante'' ha spiegato Rocco Panzavolta, che coordina la
campagna nazionale per il riconoscimento. Panzavolta da otto
mesi (da quando gli e' stata diagnosticata la malattia), vive
con una mascherina sul volto, e ha perso circa dieci kg. Alla
sua campagna, tra gli altri, oltre all'associazione Papa
Giovanni XXIII, ha gia' aderito anche il Gruppo Abele di don
Luigi Ciotti.(ANSA).
KTP
23-DIC-04
14:39
198
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: SEGIO, 'SALVA PREVITI'? NO, SARA' AUMENTO DETENUTI
A SAN VITTORE INCONTRO TRA DETENUTI, PARLAMENTARI, VOLONTARI
(ANSA) - ROMA, 24 DIC - Il rovescio della medaglia della
legge Cirielli-Vitali sulla recidiva approvata alla Camera, che
include la cosiddetta misura 'Salva-Previti', sara' l'incremento
dei detenuti. Lo ha sottolineato Sergio Segio, del gruppo Abele,
in apertura di un incontro nel carcere milanese di S. Vittore,
tra il ''Gruppo lavoro'' composto dai rappresentati dei detenuti
delle diverse sezioni e delle detenute della sezione femminile e
i promotori dell'iniziativa ''Carcere: un disastro annunciato''.
Sulla cosiddetta 'Cirielli-Vitali' - ha fatto notare Segio ''l'attenzione pubblica e politica si e' sinora soffermata solo
sugli eventuali 'salvati' che essa produrra', ove venisse
confermata dal Senato, mentre sono stati sottaciuti gli effetti
che saranno determinati sui 'sommersi': vale a dire il largo
incremento nel numero dei detenuti (in un sistema peraltro gia'
sovraffollato e al collasso), il sensibile aumento delle pene
per la gran massa dei detenuti, l'impedimento all'accesso alle
misure alternative, lo svuotamento della riforma 'Gozzini'''.
A conclusione dell'incontro - al quale hanno preso parte, tra
gli altri, la segretaria generale della Cgil Lombardia, Susanna
Camusso, esponenti della Caritas ambrosiana, volontari di
Antigone e i parlamentari Antonio Pizzinato, Piera Capitelli,
Gianfranco Pagliarulo e gli assessori regionali Gianni
Confalonieri, Giovanni Martina e Marco Cipriano - e' stato
sottoscritto un documento in cui si propone anche in Lombardia
l'istituzione della figura del ''Garante dei diritti delle
persone private della liberta''', cosi' come gia' avvenuto in
altre Regioni.
Lavoro, deficit di assistenza, sanita' , la questione dei
bambini e delle madri che continuano ad essere detenuti in
carcere: questi gli altri problemi affrontati, ponendo l'accento
in particolare sulla non applicazione di leggi gia'
esistenti.(ANSA). BAO
24-DIC-04
16:33
199
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: A RIMINI INCONTRO FIRMATARI APPELLO SU ORRORE FALLUJA
CHIEDONO A VESCOVI DI CONDANNARE 'CHI CONTINUA AD UCCIDERE'
(ANSA) - PADOVA, 26 DIC - Si sono dati appuntamento domani e
dopodomani a Rimini quanti, a novembre, avevano sottoscritto l'
appello ''Su Falluja un silenzio che e' peccato''. Un appello
rivolto ai vescovi italiani perche' condannassero ''il peccato
di chi continua ad uccidere'', sconfessassero ''con una
dichiarazione comune la guerra con le sue violenze, menzogne e
crudelta''' e ritirassero i cappellani militari dall'Iraq.
A firmare l'appello, fra gli altri, padre Alex Zanotelli, don
Albino Bizzotto, don Luigi Ciotti, don Andrea Gallo, don Vinicio
Albanesi, il teologo don Carlo Molari, ma anche laici come il
giornalista Renzo Giacomelli e Gino Strada, nonche' numerosi
cittadini e credenti colpiti dal silenzio, sottolinea una nota
dei Beati Costruttori di Pace, ''sull'orrore di Falluja''.
L'appello era stato firmato da oltre mille persone, ''segno sottolinea don Bizzotto - che esiste una sofferenza profonda e
una grande attesa nei confronti di tutto il corpo episcopale, e
non solo sulla tematica della pace. Per questo abbiamo pensato
di offrire la possibilita', a chi ha firmato, di conoscersi e di
incontrarsi per mettere in comune di un'analisi piu' completa''.
Lo spirito dell'incontro, che si svolgera' all'albergo La
Torretta Bramante, dovrebbe infatti condurre, conclude don
Bizzotto, ad una proposta responsabile e positiva. (ANSA).
COM-BOR
26-DIC-04
16:30
200
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CEI: STASERA A COMISO LA 37/MA MARCIA PER LA PACE
(ANSA) - ROMA, 31 DIC - ''Vincere il male con il bene'' e' il
tema della 37.ma Marcia della Pace, promossa dalla Commissione
Episcopale per i problemi sociali e il lavoro,la giustizia e la
pace,la Caritas Italiana,la Diocesi di Ragusa e Pax Christi,che
si terra' a Comiso questa sera.
Sara' un'occasione per fare memoria di Giorgio La Pira,del
quale quest'anno ricorre il centenario della nascita. Alle 16,00
del 31 dicembre,presso l'aeroporto di Comiso,si aprira'
l'incontro ''Dal Mediterraneo al mondo. Il pianeta visto dal
Sud''.
Seguira' la preghiera presieduta da mons. Tommaso
Valentinetti,Presidente di Pax Christi Italia. A seguire le
testimonianze di padre Silvio Torazzi,missionario saveriano,e
dei coniugi Giovanni e Maria Chiara Sartor,operatori della
Caritas Italiana in Africa. A Ragusa,alle 19.00,presso la Chiesa
di san Giorgio, mons. Giuseppe Malandrino,vescovo di
Noto,presiedera' la preghiera prima della presentazione del
Messaggio del Santo Padre per la 38.ma Giornata Mondiale della
pace da parte di mons. Giancarlo Bregantini, presidente della
Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro,la
giustizia e la pace. ''Non lasciarti vincere dal disimpegno e
vivi la passione della politica'' E' il tema che trattera'
Giorgio Giovannoni della Fondazione La Pira di Firenze. Si
tratta di una testimonianza su Giorgio La Pira a cento anni
dalla nascita del sindaco di Firenze.
Alle 21,00,a Piazza Vann'Anto',sempre a Ragusa, mons. Francesco
Montenegro,Presidente di Caritas Italiana, presiedera' la
preghiera prima di altre testimonianze di operatori impegnati
sul versante della pace. Si tratta di Jan Jaques rifugiato del
Congo,di una giovane in servizio civile e di un giovane casco
bianco. Sui temi della legalita' e della lotta alla mafia
interverra' don Luigi Ciotti,dell'Associazione Libera che
introdurra' due parenti di vittime della mafia. Infine
interverra' padre Joseph,responsabile del progetto di
cooperazione della diocesi di Ragusa. La giornata si concludera'
alle 23.30 nella Cattedrale di Ragusa con una celebrazione
eucaristica presieduta da S.E. Mons. Paolo Urso,Vescovo di
Ragusa.(ANSA).
COM-CHR
31-DIC-04 15:55
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
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