qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 19812013 uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopas dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklz 1 xcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA 2004 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MALTEMPO:EMMAUS,EMERGENZA FREDDO PER NOVANTAMILA SENZATETTO DIRITTO ALLA CASA INSERITO IN CARTA COSTITUZIONALE EUROPEA (ANSA) - ROMA, 21 GEN - In Italia ci sono 90mila senzatetto e in tutta Europa sono tre milioni le persone costrette ad avere il cielo come unico riparo. Una situazione che si aggrava nei mesi invernali, quando il freddo torna a farsi sentire. A denunciare questa emergenza e a fornirne i dati e' l' associazione 'Emmaus' in occasione del 50/esimo anniversario dell' 'insurrezione della bonta'' provocata dall' azione dell'Abbe' Pierre nel '54 a favore dei senzatetto di Parigi. Secondo Emmaus la citta' con il maggior numero di senza fissa dimora e' Roma, dove sarebbero seimila, seguita da Milano (5mila), Firenze (1.500) Torino e Napoli (mille), Genova (900) e Bologna (800). Se pero' si prende come metro di misura l'Europa e si considerano le persone che vivono in abitazioni al limite della decenza, il numero raggiunge i settanta milioni. ''Cinquant'anni dopo l'azione dell'Abbe' Pierre, la situazione dei senzatetto resta drammatica - ha detto il presidente di Emmaus Italia Graziano Zoni - facciamo appello all'animo della nuova Europa perche' cancelli questa offesa alla dignita' della persona umana, ponendo il problema casa come priorita' dei propri programmi sociali''. Nell'appello - sottoscritto gia' da una cinquantina di associazioni tra cui Ics, Gruppo Abele, Cipsi, Chiama l'Africa, Forum Terzo Settore, Beati i costruttori di pace, Nigrizia Emmaus chiede all'Europa di ''inserire il diritto alla casa nella sua Carta costituzionale e di prevedere l'utilizzo di fondi strutturali per la costruzione di case popolari''. Al governo italiano, invece, Emmaus rinnova la richiesta di istituire una 'tregua d'inverno' sospendendo come avviene in Francia ''tutti gli sfratti e gli sgomberi'', mentre l'invito alle amministrazioni locali e' di ''investire nel settore abitativo pubblico''. Quanto ai sindaci, devono ''compiere il loro dovere legale di tutelare la salute dei cittadini anche requisendo temporaneamente gli immobili abbandonati per darli ai senzatetto''. GUI 21-GEN-04 15:29 2 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TRATTA MINORI E VENDITA ORGANI: PASSA DA ROMA PER LONDRA GLI SVILUPPI DELL'INCHIESTA AVVIATA DALLA PROCURA DELLA CAPITALE (ANSA) - ROMA, 23 GEN - Minorenni provenienti da paesi poveri che passano per Roma e proseguono per Londra. E' una delle possibili piste della tratta internazionale di bambini (e di organi) sulle quali sta indagando la Procura di Roma con un'inchiesta aperta nei giorni dal sostituto procuratore Adelchi D'Ippolito. Il pm ha ascoltato di recente la presidente della Fondazione Festival Amelia Marina Acconci, di Genova, impegnata nella tutela dei bambini e la portavoce italiana dell'Unicef Donatella Lodi. Contatti sono stati presi anche con l'associazione Abele di don Luigi Ciotti. Precedentemente era stata ascoltata anche Maria Micaela Fagioli, responsabile di dossier redatto dall'agenzia Fides del dicastero vaticano per le Missioni. Questa attivita' serve al pubblico ministero - che ha aperto un fascicolo intestato 'atti relativi a' - per creare una base di partenza per le indagini vere e proprie, grazie alle conoscenze ed alle esperienze di quelle organizzazioni che lavorano per o con i bambini. La prossima settimana sara' convocato un incontro in Procura al quale parteciperanno, tra gli altri, il comandante del Nucleo Operativo dei carabinieri di Roma, maggiore Giovanni Arcangioli, il Capo della Squadra Mobile Alberto Intini e Dania Manti, responsabile della sezione Minori della Questura capitolina. Secondo quanto scritto nel dossier, ogni anno verrebbe venduto un milione di bambini; le tariffe si aggirerebbero tra i 50 mila euro per un neonato e 30 mila per un fegato. L'inchiesta romana ricalca analoghe investigazioni compiute dalla magistratura di Pescara, da tempo impegnata a stroncare un traffico di adolescenti provenienti dall'Albania.(ANSA). DO 23-GEN-04 16:19 3 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DOPING: QUESTORE MODENA ANNUNCIA CONTROLLI IN PALESTRE AL CONVEGNO SU 'LEGALITA' E SPORT' (ANSA) - MODENA, 24 GEN - Partira' presto a Modena una campagna di controlli antidoping nelle palestre, che coinvolgera' anche Carabinieri e Guardia di Finanza. Lo ha annunciato il questore di Modena Benedetto Pansini, nel corso del convegno su 'Legalita' e sport', promosso dalla Questura, dalla Provincia e dal Comune di Modena, con la collaborazione di Coni, Ausl, Azienda Policlinico, Universita', Csi, Uisp e Ufficio scolastico regionale. Hanno partecipato amministratori, medici, tecnici sportivi e numerosi atleti, fra cui Luca Ungari, difensore del Modena calcio, che ha richiamato l'attenzione su un problema serio ''che va affrontato con decisione, perche' l'utilizzo di sostanze dopanti provoca seri danni alla salute''. Anche Anna Marasi, palleggiatrice del Volley Modena, ha avvertito dei rischi soprattutto per i giovani che spesso, ha detto, ''non sono consapevoli dei danni derivanti dall'assunzione di sostanze che ritengono innocue''. Claudio Gavioli, medico sociale del Modena calcio, ha affermato che ''il doping, come pratica sistematica, nel calcio professionistico non esiste, ma occorre maggiore informazione soprattutto nelle categorie amatoriali, dove spesso si usano integratori in dosi elevate e si fa uso eccessivo di antinfiammatori''. Don Luigi Ciotti di 'Libera' ha sottolineato che ''il doping e' un problema sociale, ma anche criminale, perche' i canali della sua diffusione spesso coincidono con quelli delle sostanze stupefacenti''. In circa due anni di attivita', il telefono pulito antidoping modenese (800170001) ha ricevuto oltre 2000 telefonate, soprattutto di atleti amatoriali, ma anche professionisti.(ANSA). YAX-MR 24-GEN-04 14:59 4 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE INFORMAZIONE: A STATI GENERALI BIAGI E BOCCA AL TELEFONO TANTISSIME LE PRESENZE DALLA POLITICA E DALLA CULTURA (ANSA) - ROMA, 28 GEN - Si annuncia come una lunga giornata quella degli Stati Generali dell'Informazione e della Cultura, convocati per venerdi' dalle 10 alle 19 all'Auditorium di Roma. Moltissime le presenze di politici, giornalisti, personaggi dello spettacolo e della cultura, molti dei quali prenderanno la parola salendo sul palco mentre ad esempio Enzo Biagi e Giorgio Bocca interverranno telefonicamente. Tra i politici hanno gia' aderito e confermato la loro presenza il Presidente della Margherita Francesco Rutelli, il Segretario dei Ds Piero Fassino, il Segretario del Prc Fauto Bertinotti, il Presidente dei Verdi Alfonso Pecorario Scanio, il Segretario dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto, il Segretario della Cgil Guglielmo Epifani, il presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli. Tra i direttori di giornali ci saranno: Furio Colombo, Sandro Curzi, Gabriele Polo, Roberto Morrione, Nino Rizzo Nervo, Enrico Deaglio. Interverranno telefonicamente Enzo Biagi e Giorgio Bocca mentre allþAuditorium del Parco della Musica saranno presenti i giornalisti: Lucia Annunziata, Sergio Zavoli, Massimo Fini, Giulietto Chiesa, Michele Santoro, Paolo Serventi Longhi, Franco Siddi, Lidia Menapace, Anna Pizzo, Emilio Rossi Presidente della Commissione Tv e minori, Ahmad Rafat segretario della Associazione Stampa Estera. Per il mondo della cultura ci saranno Rosetta Loy, Lidia Ravera, Antonio Tabucchi, Enzo Siciliano, Mario Lunetta, Giovanni Sartori. Per lo spettacolo hanno confermato il loro intervento Ugo Gregoretti, Citto Maselli, Massimo Ghini, Beppe Grillo, Paolo Rossi, Sabina Guzzanti. Per il mondo accademico attualmente le conferme sono di Franco Cardini, Mario Morcellini, Roberto Zaccaria, Francesco Siliato. Per le associazioni che fanno parte del Comitato promotore degli Stati Generali saranno presenti Beppe Giulietti, Tom Benettollo, Gianni Mattioli, Don Ciotti, Vittorio Agnoletto, Elio Lannutti, Stefano Trasatti, Don Giulio Albanese, Edoardo Patriarca, Lelio Grassocci, Giovanna Rossiello, Marina Pagliuzza. Saranno presenti gli autori Carlo Freccero, Angelo Guglielmi e Zap Mangusta, il Direttore dellþAccademia delle Belle Arti di Roma Antonio Passa, il Presidente della Fondazione Santa Cecilia Bruno Cagli, lþarchitetto Massimiliano Fuksas nonché esponenti della Federazione nazionale editori giornali, dei produttori televisivi, dellþUspi e dellþApi. (ANSA). STF 28-GEN-04 17:51 5 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE INFORMAZIONE: DON CIOTTI, DEMOCRAZIA MINACCIATA MAI SUCCESSO COSI' DAL DOPOGUERRA AD OGGI (ANSA) - ROMA, 30 GEN - ''Dal dopoguerra, l'Italia non ha mai vissuto una situazione cosi' grave come questa: e' la sua stessa democrazia ad esserne minacciata'': lo ha detto Don Ciotti, intervenuto a Roma agli Stati generali dell' informazione e della cultura, aggiungendo: ''Una sola persona e' oggi in grado di influenzare direttamente il 95% delle televisioni italiane e tramite esse una grande massa di cittadini''. Per Don Ciotti, ''e' una situazione talmente preoccupante da essere regolarmente denunciata da autorevoli istituzioni europee come l'OSCE. Non altrettanto da istituzioni italiane. L'attuale governo, tramite la legge Gasparri, vuole imporre nuove disposizioni in materia di televisione, radio ed editoria. Questo aggrava ulteriormente il quadro con la minaccia di un monopolio su tutti i mezzi di comunicazione di massa''. Il problema, econdo Don Ciotti, e' che ''tutto cio' avviene senza una seria e incalzante opposizione parlamentare. Mai come oggi l' informazione e' stata cosi' censurata, faziosa, unilaterale. Una colossale mistificazione impedisce a milioni di persone ogni seria reazione critica. In queste condizioni un vero dibattito politico e culturale e' reso impossibile''. Quindi, l' appello finale, che e' stato poi firmato anche da Gino Strada, Alex Zanotelli, e Giulietto Chiesa: ''Dobbiamo reagire insieme e positivamente. Una societa' civile organizzata esiste e puo' affermare i propri diritti. L'emergenza impone che essa si faccia sentire attraverso tutti i mezzi democratici disponibili, purche' siano condivisi, trasparenti, partecipati, plurali, capaci di informare la popolazione in modo tempestivo e professionale. Gli operatori dell' informazione possono rivendicare la propria liberta' e la propria dignita' personale e professionale, se agiscono in maniera coordinata e costante. Dobbiamo tutti lavorare insieme per costruire un'alternativa concreta al monopolio informativo e ridare forza alla democrazia del nostro paese''. (ANSA). SB 30-GEN-04 14:35 6 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE WELFARE: CGIL, C'E' IMPOVERIMENTO PARTE CRESCENTE PAESE (ANSA) - ROMA, 31 GEN - Mentre i prezzi crescono piu' dei salari e una parte crescente del Paese si impoverisce, il Governo mette sotto attacco lo Stato sociale, dalla previdenza alla sanita' passando per l' istruzione: la Cgil da' un giudizio nettamente negativo sulla politica economica e sociale del Governo e annuncia la mobilitazione generale a difesa di un sistema di welfare che gia' spende ''due punti in meno'' della media europea. Al Palazzo dello Sport di Roma (adesso Palalottomatica) il segretario generale del sindacato, Guglielmo Epifani nell' intervento di chiusura della manifestazione ''Per il diritto alla salute'' di fronte a circa 6.000 delegati ha affermato la preoccupazione del sindacato per la situazione economica (''temo che nel 2004 - ha detto - il Paese crescera' molto meno delle previsioni''), e per la crescita dei prezzi superiore a quella dei salari, ma in generale per l' attacco del Governo al sistema di welfare. Contro questi attacchi - ha avvertito - la risposta deve essere di lotta. ''Non ce la faranno - ha detto - non ci batteranno. I trenta mesi di azione di questo Governo ci consegnano un quadro preoccupante. E' un inverno troppo lungo ha concluso - ma la primavera di 60 anni fa ci dice che per quanto e' lungo l' inverno la primavera non puo' tardare ad arrivare''. Alla manifestazione hanno partecipato oltre al sindaco di Roma, Walter Veltroni, che ha accusato il Governo di aver ridotto le risorse per Roma Capitale, anche Don Ciotti e Gino Strada. Don Ciotti ha affermato che ''le mafie hanno ripreso'' spazio e che questa e' ''una situazione grave per la legalita'', mentre Gino Strada ha difeso il diritto delle persone a una Sanita' ''pubblica, gratuita e di alto livello''. (ANSA). TL 31-GEN-04 16:20 7 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IMMIGRAZIONE: MANIFESTAZIONE A TORINO PER CHIUSURA CPT (ANSA) - TORINO, 31 GEN - Una manifestazione, con oltre duemila persone, e' in corso a Torino per chiedere la chiusura del Centro di permanenza temporanea. E' stata indetta nell' ambito della mobilitazione per i diritti degli immigrati decisa dal Forum Sociale Europeo. Il corteo, che vede la presenza di numerosi stranieri, si sta muovendo verso il centro di corso Brunelleschi, alla periferia della citta', dove al momento sono ospitati 42 extracomunitari (la capienza complessiva e' di 72) di cui quattro donne. I manifestanti, oltre allo smantellamento dei Cpt, chiedono al Governo di concedere permessi di soggiorno regolari a tutti gli stranieri che giungono in Italia, indipendentemente dalla condizione lavorativa e di dare diritto di voto a tutti i residenti.(ANSA). YYR-BAN 31-GEN-04 17:20 IMMIGRAZIONE: MANIFESTAZIONE A TORINO PER CHIUSURA CPT (2) (ANSA) - TORINO, 31 GEN - La manifestazione si e' conclusa dopo le 18 senza incidenti. Al termine del corteo, di una delegazione composta da esponenti di Rifondazione Comunista, PdCi, Margherita e Democratici di Sinistra, soltanto alla senatrice Ds Chiara Acciarini e' stato consentito di visitare il Centro di permanenza temporanea. ''Sono molti i problemi di questa struttura - ha dichiarato la senatrice all' uscita - che appare del tutto inadeguata tanto che Medici senza Frontiere ne ha chiesto la chiusura. E' necessario - ha aggiunto - affrontare questo come un problema di diritti umani. Gli immigrati vengono in Italia perche' cercano lavoro e liberta'''. ''Questi centri - ha ancora affermato Chiara Acciarini - non li definirei lager perche' quelli erano un' altra cosa, ma certamente adesso si patisce il freddo''. Bisogna ragionare - ha concluso - sul problema del diritto d' asilo''. Al corteo, che ha interessato la periferia ovest di Torino, hanno partecipato giovani provenienti dal Veneto, dalla Liguria e dalla Lombardia, in particolare da Bergamo e dal centro Leoncavallo di Milano. ''Fuori le truppe italiane dall' Iraq'' e ''Abolire la Bossi-Fini'' sono stati tra gli slogan piu' frequenti, lanciati tra musica e canti. Numerosi anche gli striscioni, tra i quali uno multilingue (italiano, arabo, francese e spagnolo) contro ''tutte le discriminazioni''. Alla manifestazione, che ha visto un imponente servizio d' ordine coordinato dal dirigente del Commissariato Barriera Nizza Salvatore Sanna, hanno aderito Torino Social Forum, Camera del lavoro Cgil, Sin Cobas della Fiat Mirafiori, Disobbedienti, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Partito Umanista, Collettivi Universitari, Gruppo Abele.(ANSA). YYR-BAN 31-GEN-04 18:49 8 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE REGIONI: DON CIOTTI,IMPORTANTE REDDITO CITTADINANZA CAMPANIA ESPERIENZA POSITIVA DA ESTENDERE ANCHE ALTROVE (ANSA) - NAPOLI, 2 FEB - La legge sul reddito di cittadinanza approvata dal Consiglio regionale della Campania rappresenta un'esperienza positiva, ''ed e' corretto e doveroso tanto sostenerla, quanto assumerla come esempio e punto di riferimento oltre i confini della regione'': questo il giudizio del presidente di Libera, don Luigi Ciotti, sul provvedimento che prevede un aiuto economico mensile per le famiglie il cui reddito sia inferiore a cinquemila euro annui. Afferma Ciotti: ''Arginare le sacche di poverta' e di miseria che negano diritti e speranza ai troppi cittadini; contrastare concretamente le diseguaglianze sociali presenti sui nostri territori per rendere effettiva e sostanziale la nostra democrazia; creare le condizioni perche' chi e' piegato dalla mancanza del necessario possa ri-trovare la sua dignita'; adoperarsi perche' ciascuno possa essere messo in grado di esercitare la propria cittadinanza nel contesto sociale e civile in cui vive: sono le direzioni portanti e costitutive di ogni percorso politico che voglia restare fedele a quel senso di giustizia che deve guidare e orientare, sempre, l'amministrare la 'cosa pubblica'''. Il reddito di cittadinanza va in questa direzione, ed e' ''una risorsa che, se affiancata ad altri supporti legislativi inerenti alle politiche del lavoro, dell'abitazione e dello sviluppo sociale e sostenibile, potra' contribuire a rafforzare la convinzione che la politica e' la piu' alta forma di carita' alla quale siamo chiamati e il solo percorso che puo' fare della legalita' uno strumento al servizio della giustizia e della solidarieta''', conclude il presidente di Libera. (ANSA). DT/PIO 02-FEB-04 14:55 9 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: 'CARTELLO' COMUNITA' E SERT CONTRO LEGGE FINI OPERATORI PUBBLICI E PRIVATI, EDUCARE NON PUNIRE (ANSA) - ROMA, 3 FEB - Hanno deciso di far sentire la propria voce, il loro ''profondo dissenso'' contro la legge Fini sulla droga (una proposta ad ''alta enfasi ideologica'' piu' che una risposta a dei bisogni reali), per questo operatori pubblici e privati impegnati da anni a combattere la tossicodipendenza si sono uniti in un 'cartello' il cui obiettivo e' ''educare non punire''. E domani, in una conferenza stampa organizzata a Roma, tra gli altri, il Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza(Cnca), la Cgil, Cisl e Uil, il Gruppo Abele, la comunita' Saman, ma anche l'Agesci, l'Arci, Antigone, Magistratura democratica, Scs/Cons(Salesiani), presenteranno le loro proposte per ''riaffermare l'impegno di solidarieta', di vicinanza, di offerta di servizi di cura e di ascolto'' contro una legge ''datata'' e ''ispirata da una cieca ansia punitiva e di affermazione etica''. Il loro manifesto parla di un uso di droga sempre piu' 'normale', da parte di giovani che lavorano e che non si considerano tossicodipendenti. Di un mondo diverso da quello di alcuni anni fa e per il quale servono interventi mirati, diversificati e non punitivi, ma educativi. STORIE DI DROGA NEL QUOTIDIANO VIVERE. ''Incrociamo sempre piu' spesso - raccontano gli operatori del 'cartello' -storie del quotidiano vivere, divertirsi, sperimentare, stare assieme di molti giovani, connotate da un consumo di sostanze diffuso, in contesti diversissimi con problematiche diverse''. Da qui, secondo gli operatori, l'errore di proporre ''l'obbligo penale alla cura, la promessa di pesantissime punizioni che alimentano la tendenza dei consumatori a minimizzare''. LA PERSONA AL CENTRO DI OGNI INTERVENTO. ''Vogliamo riaffermare - aggiungono - l'assoluta centralita' della persona. Rivendichiamo la priorita' per politiche di ascolto, supporto, comprensione, accompagnamento''. ''L'ascolto - spiegano richiede la capacita' di domandarsi sempre cosa sia meglio per il bambino, il giovane, l'anziano, il tossicodipendente, il disabile, che sono tra i protagonisti principali dei nostri progetti''. NO ALLA PUNIZIONE CHE ALLONTANA DAI SERVIZI. L'ansia punitiva che promette o una ''pesantissima pena carceraria o l'ingresso coatto in comunita' terapeutica'', secondo le associazioni che si riconoscono nel 'cartello', ''rischia di allontanare dall'accesso liberamente scelto ai nostri servizi''. Dunque ''il timore della punizione rischia di spingere ancor piu' nel sommerso milioni di persone''. SI' ALLA STRATEGIA DEI QUATTRO PILASTRI. Lotta al traffico, prevenzione, cura-riabilitazione, riduzione del danno, che l'Ue 10 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE sperimenta da anni nella lotta alle droghe ''si conferma come l'unica strada percorribile''. ''Convalidata - aggiungono - da centinaia di progetti, sperimentazioni, servizi e relazioni attivate in questi anni anche in Italia''. DIFESA E RILANCIO RETE PUBBLICO-PRIVATO. ''E' questa la risposta capace di intercettare rapidi cambiamenti, richieste articolate e diversificate, conseguenza di un fenomeno in continua e rapida evoluzione e di un numero di consumatori in continuo aumento''. In piu', per le associazioni ''occorre garantire risorse certe sia di tipo strutturale(passare dall'attuale 0,8% all'1,5% del fondo sanitario)'', sia risorse progettuali assegnate tramite il Fondo per la lotta alla droga stabili e regolari. ''Chiediamo piu' pubblico e piu' privato accreditato''. ''Siamo contrari ad una ipotesi secca di privatizzazione che releghi il pubblico a funzioni di esclusivo controllo del sistema ed erogatore di finanziamenti''. (ANSA). AU 03-FEB-04 17:56 11 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: CARTELLO ASSOCIAZIONI CONTRO LEGGE FINI, E' MANIFESTO LEGGE IDEOLOGICA E REPRESSIVA. BISOGNA EDUCARE E NON PUNIRE (ANSA) - ROMA, 4 FEB - Una legge manifesto con slogan al posto degli articoli, figlia di una cultura che tende ad appiattire ogni diversita'. Ma soprattutto una legge che ha due, devastanti, caratteristiche: l'ideologismo e la natura repressiva. Non vanno per il sottile nel giudicare la legge Fini sulle droghe le decine di operatori pubblici e privati che hanno dato vita ad un cartello il cui fondamento per la lotta alla tossicodipendenza e' educare e non punire. Le associazioni, tra le quali il Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca), la Cgil, Cisl e Uil, il Gruppo Abele, la comunita' Saman, ma anche l'Agesci, l'Arci, Antigone, Magistratura democratica, Scs/Cons(Salesiani), hanno presentato oggi le loro proposte per ''riaffermare l'impegno di solidarieta', di vicinanza, di offerta di servizi di cura e di ascolto''. ''I fenomeni sociali - ha spiegato Don Luigi Ciotti vanno governati e non esorcizzati con leggi manifesto che non hanno presupposti educativi. Una legge che contiene punizioni e divieti e' diseducativa. Vorrei che questi signori avessero l'umilta' di confrontarsi con gli altri e non solo con gli amici degli amici''. Quello di Fini, ha aggiunto Lucio Babolin, presidente del Cnca, e' un ''testo ideologico fondato sulla repressione e figlio di una cultura dominante che stigmatizza qualsiasi diversita', tende ad appiattire tutto e al rifiuto di chi rifiuta l'omologazione''. Una legge, insomma, incentrata sulla ''repressione''. Babolin ha poi criticato il governo per non essersi rivolto alle associazioni. ''Piu' volte abbiamo chiesto di essere ascoltati, ma nessuno ci ha mai convocato ne' nessuno ha mai voluto ascoltare la nostra esperienza''. Forse, ha concluso rifacendosi alle vicende che li hanno visti coinvolti, ''hanno preferito consultare il viceministro Micciche' e il senatore Colombo''. LA PERSONA AL CENTRO DI OGNI INTERVENTO. ''Vogliamo riaffermare - scrivono nel documento le associazioni - l' assoluta centralita' della persona. Rivendichiamo la priorita' per politiche di ascolto, supporto, comprensione, accompagnamento''. ''L'ascolto - spiegano - richiede la capacita' di domandarsi sempre cosa sia meglio per il bambino, il giovane, il tossicodipendente, il disabile, che sono tra i protagonisti principali dei nostri progetti''. NO ALLA PUNIZIONE CHE ALLONTANA DAI SERVIZI. L'ansia punitiva che promette o una ''pesantissima pena carceraria o l'ingresso coatto in comunita' terapeutica'', secondo le associazioni che si riconoscono nel 'cartello', ''rischia di allontanare dall'accesso liberamente scelto ai nostri servizi''.Dunque ''il timore della punizione rischia di spingere ancor piu' nel sommerso milioni di persone''. 12 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SI' ALLA STRATEGIA DEI QUATTRO PILASTRI. Lotta al traffico, prevenzione, cura-riabilitazione, riduzione del danno, che l'Ue sperimenta da anni nella lotta alle droghe ''si conferma come l'unica strada percorribile''. ''Convalidata - aggiungono - da centinaia di progetti, sperimentazioni, servizi e relazioni attivate in questi anni anche in Italia''. DIFESA E RILANCIO RETE PUBBLICO-PRIVATO. ''E' la risposta capace di intercettare rapidi cambiamenti, richieste articolate e diversificate, conseguenza di un fenomeno in continua e rapida evoluzione e di un numero di consumatori in continuo aumento''. In piu', per le associazioni ''occorre garantire risorse certe sia di tipo strutturale (passare dall'attuale 0,8% all'1,5% del fondo sanitario)'', sia risorse progettuali assegnate tramite il Fondo per la lotta alla droga stabili e regolari. ''Chiediamo piu' pubblico e piu' privato accreditato - concludono - siamo contrari ad una ipotesi secca di privatizzazione che releghi il pubblico a funzioni di esclusivo controllo del sistema ed erogatore di finanziamenti''.(ANSA). GUI 04-FEB-04 14:12 13 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: SENATORI ULIVO, COMUNITA' RECUPERO RISCHIANO COLLASSO DA GRUPPO ABELE A SAN PATRIGNANO GOVERNO NON PAGA PIU' (ANSA) - ROMA, 6 FEB - Le comunita' di recupero impegnate nella lotta alla droga rischiano il collasso economico. Lo sostengono i senatori dell'Ulivo, secondo i quali i gruppi del volontariato antidroga ''sono sull'orlo della bancarotta per colpa del governo che dal 2001 non paga il lavoro delle organizzazioni impegnate nella lotta alla tossicodipendenza''. Sull'argomento, i senatori del centrosinistra hanno presentato un'interrogazione parlamentare al ministro del Welfare Roberto Maroni: tra i firmatari, Nuccio Iovene (Ds), Loredana De Petris (Verdi), Giorgio Tonini (Ds), Ettore Liguori (Margherita), Anna Donati (Verdi). I pagamenti non corrisposti dal governo interesserebbero no numerose associazioni, dal Coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza, al gruppo Abele di Don Ciotti, alla la comunita' di San Patrignano, per un totale di due milioni e 400mila euro. ''Si tratta di un ritardo inammissibile - sostengono i senatori dell'Ulivo in un loro comunicato - che mette a serio rischio la sopravvivenza delle organizzazioni che, dopo aver portato a termine il lavoro commissionato, si trovano a fronteggiare una pesante esposizione bancaria. Molti posti di lavoro sono a rischio e tante attivita' rischiano la chiusura. Cosi' non si colpiscono solo le organizzazioni del Terzo Settore ma, soprattutto, gli utenti dei progetti, soggetti deboli gia' vittime di poverta' e di emarginazione. Ci sembra quanto mai urgente - concludono i parlamentari - che il governo metta in pagamento, al piu' presto possibile, i progetti approvati, riconoscendo anche gli interessi maturati in questi anni''. (ANSA). DEL 06-FEB-04 17:40 14 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: VOLONTARIATO; ULIVO, ASSOCIAZIONI SU ORLO BANCAROTTA INTERROGAZIONE SENATORI, GOVERNO IN DEBITO DI 2 MLN EURO (ANSA) - CATANZARO, 6 FEB - Il Governo ha un debito di due milioni e 400 mila euro con le associazioni del Terzo Settore e del volontariato impegnate nella lotta contro la tossicodipendenza e il settore e' sull' orlo della bancarotta: e' quanto sostiene un gruppo di senatori dell' Ulivo (primo firmatario Nuccio Iovene) in un' interrogazione presentata ai ministri dell' Economia e del Welfare. ''Il Governo dal 2001 - si afferma nell' interrogazione - non paga il lavoro delle organizzazioni impegnate nella lotta alla tossicodipendenza. Si tratta di soggetti riconosciuti che danno vita a progetti riconosciuti e approvati, sostenuti dal Fondo nazionale per la Droga. I pagamenti non corrisposti dal Governo interessano numerose associazioni, dal Coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza, al gruppo Abele di Don Ciotti, alla comunita' di San Patrignano''. ''Il Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca) - spiegano i senatori - opera in tutta Italia e vi aderiscono oltre 250 gruppi impegnati nella prima accoglienza, in cooperative per il reinserimento nel mondo del lavoro e progetti di strada. E' grazie a loro che vengono gestiti numerosi progetti nel campo della lotta alla droga, finanziati dall'Unione europea e da leggi nazionali e sostenuti dal Fondo nazionale per la lotta alla droga. Dal 2001, pero', queste organizzazioni non ricevono piu' dallo Stato i pagamenti per il loro servizio. Si tratta di un ritardo inammissibile che mette a serio rischio la sopravvivenza delle organizzazioni che, dopo aver portato a termine il lavoro commissionato, si trovano a fronteggiare una pesante esposizione bancaria. Molti posti di lavoro sono a rischio e tante attivita' rischiano la chiusura. Cosi' non si colpiscono solo le organizzazioni del Terzo settore ma, soprattutto, gli utenti dei progetti, soggetti deboli gia' vittime di poverta' e di emarginazione''. ''Ci sembra quanto mai urgente - concludono i parlamentari che il Governo metta in pagamento, al piu' presto possibile, i progetti approvati, riconoscendo anche gli interessi maturati in questi anni''. (ANSA). DED/MED 06-FEB-04 16:02 15 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ:AD UN ANNO DA GUERRA PACIFISTI TORNANO IN PIAZZA A ROMA ANCHE UN REFERENDUM E CAROVANE DELLA PACE TRA LE INIZIATIVE (ANSA) - ROMA, 12 FEB - Ad un anno di distanza dallo scoppio della guerra in Iraq, il movimento pacifista torna in piazza a Roma il 20 marzo, accogliendo l'appello che arriva dagli Stati Uniti per una giornata di mobilitazione mondiale contro la presenza americana in Iraq, per ribadire il no a tutte le guerre ma anche ad ogni forma di violenza e terrorismo e per rilanciare il processo di pace in Medio Oriente. Il 'ritorno', dopo il forum sociale europeo di Parigi e quello mondiale di Mumbai, prevede anche l'organizzazione di una serie di carovane per la pace che attraverseranno l'Italia, Israele e la palestina, il Kurdistan e l'Iraq. Le prime partiranno dal Sud, dal nord est e dal nord ovest dell'Italia attorno alla fine di febbraio per raggiungere Roma il giorno della manifestazione, mentre le carovane 'internazionali' dovrebbero partire attorno al 12 marzo e concludersi verso la fine del mese, per organizzare manifestazioni nei tre paesi il giorno della mobilitazione mondiale. Attraversando la penisola, i pacifisti raccoglieranno sulle bandiere arcobaleno le firme di comuni, associazioni e organizzazioni che parteciperanno all'iniziativa, per comporre un gigantesco patchwork che aprira' il corteo del 20. Prevista anche l'organizzazione di un referendum per chiedere il ritiro delle truppe italiane e l'inclusione nella futura Costituzione europea del ''ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie e del riconoscimento della pace come diritto fondamentale delle persone e dei popoli''. Le iniziative sono state presentate oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato un ampio schieramento della sinistra e del mondo cattolico. Dai Disobbedienti a Rifondazione, dai Verdi al correntone Ds, dai Comunisti Italiani alla Cgil e ai Cobas, ma anche associazioni come Aprile, Arci, Un ponte per..., Legambiente, Beati i Costruttori di Pace, Rete Lilliput, Gruppo Abele. ''Ad un anno dall'inizio del conflitto proseguono violenze e occupazione e la guerra continua a mietere vittime - affermano i pacifisti - in medio oriente la pace e' piu' lontana che mai e la dottrina della guerra permanente dell'amministrazione Bush ci minaccia tutti indistintamente''. Non mancano le critiche al governo italiano, ''corresponsabile di tanto disastro''. Per questo, il Movimento chiede alla maggioranza e a Berlusconi l'immediato ritiro dei contingenti militari, ma anche di promuovere un'iniziativa internazionale ''per restituire la sovranita' agli iracheni e affidare la ricostruzione ad un governo legittimo''. (ANSA). GUI 12-FEB-04 16:47 16 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: PECORARO, LISTA UNITARIA SCELGA SCHROEDER NON BLAIR (ANSA) - ROMA, 13 FEB - ''Sarebbe un bel segnale se sull'Iraq la lista unitaria scegliesse la linea di Schroeder e votasse per il ritiro delle truppe italiane''. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. ''Invece di auspicare improbabili svolte nell'atteggiamento del governo italiano - ha aggiunto il leader dei Verdi invitiamo tutti a sostenere l'appello di Luigi Ciotti, Gino Strada e Alex Zanotelli per un ritiro immediato dei militari dall'Iraq. E' chiaro, infatti, che la guerra preventiva, voluta da Bush in violazione delle norme di diritto internazionale, non puo' avere alcun tipo di avvallo da uno schieramento di centrosinistra democratico''. ''I Verdi þ ha concluso Pecoraro þ hanno aderito con coerenza e convinzione alla mobilitazione del 20 marzo per riaffermare l'impegno contro ogni guerra e ogni terrorismo in tutto il mondo''. (ANSA). PH 13-FEB-04 18:38 17 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: DON CIOTTI-ZANOTELLI-STRADA, RITIRARE TRUPPE ITALIANE NON SI PUO' MARCIARE AD ASSISI E POI VOTARE A FAVORE (ANSA) - ROMA, 13 FEB - ''La richiesta del movimento per la Pace e' inequivocabile: ritiro delle truppe italiane dall'Iraq, subito. Chi non e' portatore di questa richiesta non appartiene al Movimento per la Pace''. Lo affermano don Luigi Ciotti, padre Alex Zanotelli, il medico di Emergency Gino Strada in un messaggio diffuso alla vigilia del voto in Parlamento per la continuazione della missione degli italiani in Iraq. ''Il Parlamento italiano - affermano i tre esponenti del movimento per la pace - si accinge a deliberare sulla rinnovata partecipazione delle truppe italiane alla guerra all'Iraq e all'occupazione di quel paese, in aperta rottura con l'articolo 11 della Costituzione, con lo Statuto delle Nazioni Unite, con il diritto internazionale e con la sensibilita' e le richieste del movimento per la Pace. Chi ha manifestato perche' l'Italia non si associasse a questa avventura militare trova nei tragici sviluppi di questi giorni conferma delle sue ragioni e chiede oggi che quell'avventura cessi. La richiesta del movimento per la Pace e' inequivocabile: ritiro delle truppe italiane dall'Iraq, subito. Chi non e' portatore di questa richiesta non appartiene al Movimento per la Pace''. ''Non si puo' marciare da Perugia ad Assisi - continuano - e poi essere indecisi o compiacenti sulla decisione di abbandonare una guerra coloniale che non ha mai avuto alcuna legalita' o giustificazione. Le forze politiche e, in ciascuna di esse, i parlamentari che rifiuteranno queste richieste non dovranno mai piu' contare sul voto di chi si sente tradito sui temi decisivi della Pace, della fedelta' alla costituzione, dei diritti umani, del diritto internazionale. A queste univoche richieste e a questi irrinunciabili valori dovra' ispirarsi la manifestazione prevista per il 20 marzo per produrre chiarezza e non inganni''. (ANSA). MAS 13-FEB-04 17:24 18 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: ALL'AMBRA JOVINELLI UNA SERATA PER LA PACE PARTECIPANO PAOLINI, DANDINI, VAURO (ANSA) - ROMA, 13 FEB - 'Via le truppe dall'Iraq'. S'intitola cosi' la serata per la pace al teatro Ambra Jovinelli di Roma, domenica 15 febbraio alle 20.00, alla quale parteciperanno Marco Paolini e Serena Dandini, i giornalisti Giuliana Sgrena, Vauro, Piero Sansonetti e Sandro Curzi. E anche Don Luigi Ciotti, Alex Zanotelli, Luisa Morgantini, i parlamentari di Samarcanda e del Forum per l'Alternativa che leggeranno un messaggio. Interventi musicali dei Tetes de bois Andrea Satta, Luca Decarlo e Maurizio Pizzardi. In vista della Giornata Mondiale contro la guerra del 20 marzo , la serata e' organizzata dal Comitato Nazionale Fermiamo La Guerra, formato da quelle stesse forze sociali che hanno dato vita alla grande manifestazione del 15 febbraio 2003 'Contro la guerra senza se e senza ma'. (ANSA). CA 13-FEB-04 18:22 19 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: CHIESA E PARDI, ALCUNI A SINISTRA HANNO PERSO BUSSOLA NON CONTINO SU VOTI DI CHI SI OPPONE ALLA GUERRA (ANSA) - ROMA, 14 FEB - ''La posizione assunta dalla maggioranza dei gruppi dirigenti Ds e della Margherita sulla questione della presenza in Iraq del contingente italiano e' in aperta rottura con l' art.11 della Costituzione e con la sensibilita' e le richieste del movimento per la Pace. Condividiamo totalmente il giudizio espresso da Alex Zanotelli, Don Luigi Ciotti, Gino Strada nella loro presa di posizione, cosi' come condividiamo il giudizio espresso da Tonio Dell'Olio a nome di Pax Christi''. Lo affermano Pancho Pardi e Giulietto Chiesa. ''Poiche' tutti sappiamo che una grande parte, anche se non esclusiva, del movimento per la Pace e contro la guerra irachena e' rappresentata dagli elettori di quei partiti, pare evidente che parte della loro leadership ha perduto la bussola. Di questo tutti coloro che si sono battuti contro la guerra in Iraq e contro le ultime guerre imperiali devono prendere consapevolezza''. ''Non si puo' marciare da Perugia ad Assisi e poi balbettare, o peggio, sulla decisione di venire via da una guerra coloniale che non ha mai avuto alcuna legalita' o giustificazione. La richiesta di chi manifestera' il 20 marzo non e' ambigua e non si presta ad equivoci: ritiro immediato delle truppe italiane dall' Iraq. Chi si prende la responsabilita' di lasciarvele, non importa con quali trucchi pilateschi e formali, non deve poter contare sui voti degli oppositori alla guerra''. (ANSA). COM/ARS 14-FEB-04 15:52 20 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ELEZIONI: TAVOLA PACE, VOTARE POLITICI CHE PROMUOVONO PACE (ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 15 FEB - Votare solo persone decise a mettere la pace al centro della politica alle prossime elezioni europee ed amministrative: e' l' appello della Tavola della pace che ha concluso oggi i lavori di un seminario cominciato venerdi' scorso ad Assisi. Nel documento finale si sottolinea che ''l' Italia e l' Europa hanno bisogno di donne e uomini impegnate a promuovere la pace: la scelta e' nelle nostre mani''. Nel corso dell' incontro e' stato posto l' accento sul fallimento dell' opzione militare in Iraq mentre - e' stato detto - va promosso il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo della democrazia in quel Paese. ''Occorre che l' Italia investa sull' Onu - e' detto nel documento - l' unica autorita' internazionale legittimata a garantire la transizione democratica verso un governo iracheno e ritiri i soldati''. ''Non c' e' alcuna possibilita' di pace in Iraq - ha detto Tom Benettollo dell' Arci - finche' ci sara' l' occupazione militare'' mentre Riccardo Petrella, dell' Universita' di Lovanio, ha ricordato l' importanza di ''disarmare l' economia per fare la pace''. Per il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, ''c' e' un dato positivo: si e' fatta largo l' idea che la guerra irachena non ha avuto giustificazioni. E' stato un imbroglio''. Nel suo intervento Pezzotta ha inoltre fatto riferimento al fenomeno delle ''moltiplicazioni di autorita', a livello mondiale, come il Wto, che non rispondono a nessuna rappresentanza elettiva. E' un problema di democrazia''. Don Luigi Ciotti, fondatore di ''Libera'', associazione contro le mafie, ha sottolineato che ''abbiamo bisogno di concretezza, non di equilibrismi verbali sulla pace, non servono mezze misure, non si puo' sempre rinviare. Occorre educare alla legalita' che rappresenta la precondizione per pace e giustizia nel mondo e in tutti i Paesi''. Don Ciotti ha ricordato la distribuzione anche in Italia di un videogioco su ''Cosa nostra'' che nella presentazione su Internet viene pubblicizzato come ''un' esperienza sconvolgente che fara' sembrare Cosa nostra un coretto di voci bianche''. Secondo don Ciotti ''non e' possibile che cio' avvenga nel nostro Paese dove negli ultimi 5 anni ci sono stati 750 morti per mafia''. (ANSA). YCG-PE 15-FEB-04 18:02 21 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DON CIOTTI, TROPPI CONFLITTI DIMENTICATI IN ITALIA (ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 15 FEB - ''C' e' una guerra dimenticata, una guerra silenziosa che si consuma anche nel nostro Paese'': lo ha detto stamani ad Assisi don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera'', ricordando i morti per droga, le persone uccise dalla mafia, i clandestini che tentano di arrivare in Italia con mezzi di fortuna. ''Negli ultimi cinque anni - ha ricordato don Ciotti parlando con i giornalisti a margine di un seminario promosso dalla Tavola della pace - abbiamo avuto oltre 700 morti di mafia, piu' di 5.000 ragazzi morti di overdose, di droga, che in ultima analisi resta un mercato di mafia, e un migliaio di emigrati sono morti per cercare la terra promessa, affondati con le navi o morti asfissiati su dei camion''. ''Ci sono dei conflitti - ha quindi osservato - che si misurano anche in casa nostra, un 'guerra' dimenticata, silenziosa che ci impone un' attenzione, che chiede non violenza, che chiede giustizia, che chiede dignita', che chiede pace. La riflessione - ha aggiunto - deve calarsi nella concretezza''. Secondo don Luigi Ciotti, ''c' e' una parola che non puo' essere dimenticata, che deve essere scritta a lettere cubitali in parlamento come nelle chiese, nelle amministrazioni come nelle scuole, e anche nelle nostre coscienze, perche' siamo chiamati tutti a metterci in gioco, e questa parola e' 'continuita'''. Infatti - ha spiegato - ''a volte si fa tutto e il contrario di tutto e poi altro subentra, altro cattura. A volte si rincorrono momenti di emozioni e a volte anche di mode e invece il tema della pace, della dignita' umana, dei diritti, e' un problema che ha bisogno dell' attenzione, della continuita' di tutti''. Secondo don Ciotti, in tema di pace non bisogna dimenticare tre elementi: la ricaduta che ha nella dimensione che vivono i bambini (''e questo impone un' attenzione nell' uso delle parole e delle immagini''), poi il ruolo dell' informazione (''che deve essere trasparente e di grande contenuto''), e l' illegalita', che e' ''nemica della pace''. Il presidente di ''Libera'' ha partecipato stamani, ad Assisi, ad una tavola rotonda sul tema ''La pace interroga la democrazia'', a conclusione di un seminario organizzato dalla Tavola della pace a un anno esatto dalla grande manifestazione contro la guerra che si svolse nella stessa citta' di San Francesco.(ANSA). PE 15-FEB-04 13:52 22 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE INFORMAZIONE: DON CIOTTI, C' E' CONFUSIONE E STRUMENTALITA' (ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 15 FEB - ''La mancanza di comunicazione e di corretta informazione vuol dire meno democrazia'' secondo il presidente di ''Libera'', don Luigi Ciotti, il quale ha osservato che in questo settore ci sono ''molta confusione, molta strumentalita', molta contrapposizione''. A margine di un convegno organizzato dalla Tavola della pace sul tema ''La pace interroga la democrazia'', stamani ad Assisi don Ciotti ha osservato che il ruolo dell' informazione e' uno degli elementi da non dimenticare quando si parla di pace, cosi' come la ricaduta che questi temi hanno sulla dimensione che vivono i bambini, e il mantenimento della legalita'. ''Oggi - ha osservato don Ciotti - bisogna piu' che mai non dimenticarci che non si costruisce giustizia senza ricerca della verita'. Ci deve essere un' informazione trasparente, di grande contenuto, di verita', di pluralismo, perche' e' fondamentale creare la coscienza del senso della giustizia che e' nelle persone. Ma perche' ci sia una coscienza della giustizia nelle persone e' importante informare ed essere informati''. Secondo don Ciotti, oggi questo aspetto ''e' insufficiente, c' e' molta confusione, c' e' molta strumentalita', c' e' molta contrapposizione, e questo non aiuta''. ''Ma la mancanza di comunicazione e di corretta informazione - ha ribadito - vuol dire meno democrazia e quindi il ruolo dell' informazione nel nostro Paese ma anche nella mondialita' e' un altro dei grandi nodi che non puo' essere messo nel cassetto''. (ANSA). PE 15-FEB-04 16:00 23 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: RIZZO A FASSINO, CHI VUOLE LA PACE DEVE VOTARE NO (ANSA) - ROMA, 16 FEB - Il presidente dei deputati del Pdci, Marco Rizzo critica le posizioni espresse anche oggi da Piero Fassino, segretario dei Ds, in merito al decreto che proroga la missione italiana in Iraq. ''Qual e' - chiede Rizzo - la novita' sull'Iraq per cui il listone non dovrebbe votare contro o addirittura a favore? E' singolare - prosegue Rizzo - che il segretario dei Ds Fassino prima critichi la missione poi apra un varco attraverso cui dare il via libera al suo proseguimento''. Rizzo paventa quindi che le posizioni di Fassino rappresentino ''solo l'inizio dell' egemonia dei moderati nella lista unica e l'inizio del dissolvimento di quel che resta della sinistra''. ''Nell'assemblea dei parlamentari per la pace - conclude il rappresentante del Pdci - chiederemo a tutti i sinceri democratici un impegno concreto contro la guerra, cosi' come chiesto anche dall'appello lanciato da don Ciotti, padre Zanotelli e Gino Strada''. (ANSA). COM-GRZ 16-FEB-04 14:55 24 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: NASCE COMITATO FERMIAMO LA GUERRA, IN PIAZZA IL 20 MARZO (ANSA) - ROMA, 18 FEB - Per il ritiro delle truppe militari in Iraq, e' nato il ''Comitato fermiamo la guerra''. Primo appuntamento, una manifestazione nazionale a Roma il 20 marzo, ad un anno esatto dall'inizio della guerra. Finora hanno aderito al comitato organizzatore, fra gli altri, l'Arci, gli Obiettori nonviolenti, i Beati costruttori di pace, la Cgil, la Federazione dei Verdi, Legambiente, Manitese, Giovani Comunisti, Ics, Gruppo Abele, Prc, Rete Lilliput, Rete ebrei contro l'occupazione, Tavola della pace, Unione degli studenti, Sinistra giovanile. Un comunicato del Comitato precisa che ''rispondendo all' appello dei pacifisti americani, fatto proprio dal Forum di Bombay, per fare del 20 marzo prossimo þ ad un anno dall'invasione dell'Iraq þ una giornata di mobilitazione mondiale per il ritiro delle truppe d'occupazione, contro la guerra e per la pace in Medio Oriente, anche in Italia si e' cominciato a lavorare all'organizzazione di questa giornata. Si e' quindi costituito il comitato organizzatore nazionale che raccoglie le tante sigle che diedero vita al grande 15 febbraio di un anno fa e che come allora si chiamera' 'Comitato fermiamo la guerra'. Il Comitato ha deciso di promuovere il 20 marzo una manifestazione nazionale a Roma che partira' alle 14 da Piazza della Repubblica per concludersi a Piazza San Giovanni. La giornata sara' preparata da tre carovane della pace che partiranno il 28 febbraio þ due dal Nord e una dal Sud þ che attraversando l'Italia raggiungeranno Roma confluendo nel corteo. Negli stessi giorni quattro carovane, con partecipanti italiani ed europei, raggiungeranno Iran, Iraq, Turchia/Kurdistan, Palestina/Israele. (ANSA). MAS 18-FEB-04 15:03 25 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: PACIFISTI DAVANTI SENATO, NO A RIFINANZIAMENTO MISSIONE (ANSA) - ROMA, 18 FEB - Pacifisti coperti da un lenzuolo bianco, per sferzare ''l' opposizione fantasma contro il Governo di guerra'', e una copia gigante dell' appello firmato da don Luigi Ciotti, Gino Strada e padre Alex Zanotelli contro la missione in Iraq. Cosi' gli attivisti del Movimento mondiale per la pace si sono radunati a Roma nel pomeriggio di fronte al Senato, dove sono in corso le votazioni sul decreto che prevede il rifinanziamento della missione italiana. Mentre gli altoparlanti sistemati su un furgone diffondono la diretta radio dei lavori di palazzo Madama, in corsia Agonale sventolano le bandiere della pace insieme a quelle dei Comunisti italiani, dei Verdi e dei Cobas, presenti con il segretario nazionale Piero Bernocchi. Tra la gente tanti cartelli con la scritta ''senatore vota no'' e lo striscione ''donne in nero contro la guerra''. Il Movimento, si legge sui volantini distribuiti ai passanti, chiede ''che l' Onu garantisca al popolo iracheno la possibilita' di costruire liberamente e autonomamente il proprio futuro, senza la presenza sotto qualsiasi forma delle truppe occupanti alleate''.(ANSA). YJ0-GB 18-FEB-04 18:46 26 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: DOMANI A ROMA MANIFESTAZIONE CONTRO PDL FINI (ANSA) - ROMA, 20 FEB - ''Giusto o sbagliato non puo' essere reato''. Dietro questo slogan sfilera', domani, a Roma, il popolo del No alla proposta di legge Fini sulle droghe, un cartello di forze politiche e sociali, dalla Cgil ai Ds, da Rifondazione all'Arci, che torna in piazza contro il progetto di legge, approvato dal governo ma non ancora approdato in Aula. I promotori del corteo, che da piazzale Ostiense arrivera' fino alla Bocca della verita', assicurano che ''l'iniziativa non ha carattere antiproibizionista in senso stretto poiche' l'obiettivo della depenalizzazione del consumo e' condiviso da forze politiche, sociali e da operatori non tradizionalmente legati all'area impegnata per la legalizzazione delle droghe''. In piazza scenderanno Cgil, Arci, Ds, Rifondazione comunista, Verdi, Comunisti Italiani, Sinistra giovanile, i giovani comunisti e i giovani Verdi insieme ai centri sociali e alle reti antiproibizioniste. Un universo di sigle che si mescolera' agli operatori del settore, come Antigone e Lila, e a religiosi, da anni in prima fila per il recupero dei tossicodipendenti, tra i quali Don Ciotti del gruppo Abele e Don Andrea Gallo della Comunita' di San Benedetto al Porto di Genova. Tutti uniti con un appello nel quale si sostiene che ''l'azione di contrasto verso la proposta Fini impone la mobilitazione dei piu' ampi settori della societa' civile, degli operatori e dei consumatori di sostanze''. Anche perche', sostengono i promotori della manifestazione, il progetto di legge governativo ''punta a marginalizzare ancora di piu' il lavoro dei Sert, delle unita' di strada e le strutture del privato sociale, impegnate nella terapia, nella riduzione del danno e nella prevenzione''.(ANSA). FEL 20-FEB-04 18:04 27 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: RETE LILLIPUT, RIPARTE CAMPAGNA PER IL NO A MISSIONE (ANSA) - ROMA, 21 FEB - In vista del voto alla Camera della missione italiana in Iraq, Rete Lilliput rilancia la campagna via mail (http://www.retelilliput.org/votodipace.asp) a sostegno del no. Rete Lilluput, promotrice fra l'altro della Campagna bandiere di pace, critica la posizione dei senatori che hanno votato a favore del rifinanziamento della missione. ''Il popolo delle bandiere - riferisce un comunicato - prende atto che oltre al centrodestra anche molti senatori dell' opposizione hanno votato a favore del rifinanziamento della missione militare italiana in Iraq''. '' I parlamentari che non hanno votato no non dovranno mai piu' contare sul voto di chi si sente tradito sui temi decisivi della Pace, della fedelta' alla costituzione, dei diritti umani, del diritto internazionale'' - scrivono fra l'altro Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli in una nota in merito al voto in Senato. ''Siamo contrari - prosegue Rete Lilliput - alla politica estera e militare che si accoda a quella degli Stati Uniti. Se guardiamo alla 'pace armata' portata in Afghanistan dalla coalizione guidata dagli Usa, questa non ha sconfitto la struttura di Al Qaeda, non ne ha isolato i capi o indebolito l'azione, mentre ha consegnato il paese alla spartizione fra i signori della guerra delle varie etnie. Fra l'altro, l' Afghanistan produce ed esporta ora molto piu' oppio di quanto non facesse sotto i Talebani. E' per questo che non si puo' usare il rifinanziamento delle 10 missioni di pace come giustificazione del 'non voto' a una missione militare di occupazione in Iraq che e' tutt'altro che un invio di forze di garanzia internazionale a tutela dalle violenze sotto l'egida delle Nazioni Unite''. Sono comunque da registrare positivamente i 42 voti contrari alla partecipazione delle truppe italiane alla guerra all'Iraq e all'occupazione di quel paese, ''voti che rilanciano il significato della grande manifestazione prevista per il 20 marzo a sostegno delle richieste dei movimenti dei pacifisti americani. Nei giorni precedenti il voto sono partite quasi 8.000 e-mail di pressione verso i parlamentari grazie a un sistema valanga di e-mail, promosso dal Comitato Fermiamo la Guerra. Rilanciamo quindi la spedizione di e-mail anche per il prossimo voto alla Camera speranzosi di registrare una condivisione convinta e non opportunistica dei valori del popolo della pace''. (ANSA). COM-MAS 21-FEB-04 16:34 28 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ:GINO STRADA, CHIUNQUE PUO' PARTECIPARE A MANIFESTAZIONE ESCLUSIONI SONO CONTRARIE A SPIRITO MOVIMENTO PACE (ANSA) - ROMA, 24 FEB - ''Chiunque puo' partecipare ad una manifestazione, poiche' nulla di simile a liste di proscrizione e' accettabile. Tali esclusioni sono contrarie allo spirito del Movimento per la Pace''. Lo afferma Gino Strada, in una nota diffusa da Emergency, facendo riferimento alla manifestazione pacifista del 20 marzo. Strada, che si trova attualmente in Iraq, ha voluto fornire una ''puntualizzazione rispetto a confusioni e approssimazioni delle quali - scrive - ho motivo di rammaricarmi''. ''Con Alex Zanotelli e Luigi Ciotti - ricorda il fondatore di Emergency - ho firmato un appello. In esso si diceva che: 1) intendiamo il Movimento per la Pace come l'insieme di chi non ipotizza, in alcun caso, la liceita' e la fecondita' del ricorso alla guerra per risolvere problemi e difficolta' tra gli uomini e gli Stati; 2) la partecipazione italiana a una aggressione e a un'occupazione militari violano la Costituzione e il diritto internazionale; 3) di conseguenza, chi opera e manifesta in favore della pace dovrebbe opporsi senza equivoci a questa aggressione e a questa occupazione militare; 4) il tema e' di tale rilevanza da costituire un criterio decisivo nell'affidamento di un mandato elettorale; 5) alla manifestazione del 20 marzo dovrebbero esprimersi questi pensieri, queste intenzioni e queste volonta'''. Gino Strada oggi ribadisce quelle convinzioni, aggiungendo che ''in quell'appello non si diceva chi sia autorizzato a partecipare a una manifestazione, ne' chi dovesse esservi escluso, ne' se qualcuno abbia titolo ad escludere qualcuno''. ''Anche queste - aggiunge - sono mie convinzioni, che per parte mia ribadisco. E cioe', che chiunque puo' partecipare a una manifestazione; che pretese di esclusione sono incomprensibili; che nulla di simile a 'liste di proscrizione' e' accettabile; che tali esclusioni, pur se enunciate come mero espediente retorico, sono contrarie allo spirito del Movimento per la Pace; che possono infine derivarne, anche contro le intenzioni di chi le enuncia, comportamenti ancor piu' incompatibili con il Movimento per la Pace''.(ANSA). SV 24-FEB-04 17:57 29 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TV: STRISCIA, UNA PAGINA PER PROTESTARE CONTRO CONDANNA TRA LE FIRME BIAGI,FO, RENZO PIANO, VERONESI, DON CIOTTI (ANSA) - ROMA, 24 FEB - La condanna e' di un mese fa, imposta il 23 gennaio dalla quarta Corte d'Appello di Milano nei confronti del creatore di 'Striscia la Notizia' Antonio Ricci, per aver trasmesso un fuori onda Rai. Oggi la pubblica protesta di Striscia, con una pagina a pagamento pubblicata da Repubblica e Corriere della Sera, nella quale 26 protagonisti della cultura, dello spettacolo, della societa' civile, tra cui Dario Fo, Umberto Veronesi, Renzo Piano, firmano un appello ''per il diritto di essere comunque informati''. La pagina, chiusa dal logo di 'Striscia', si apre con una scritta, ''Vogliono chiuderci gli occhi'', che campeggia in bianco a grandi caratteri su una scena dell'Odissea, ripresa da un celebre reperto archeologico, nella quale Ulisse, aiutato dai compagni, acceca il gigante Polifemo. Quindi l'appello: ''Vogliono togliere l'opportunita' di guardare l'altra possibile realta'. E il diritto di essere comunque informati. Preoccupati per la sentenza che condanna 'Striscia la Notizia' per aver diffuso immagini di un fatto realmente accaduto:''. Seguono, in ordine alfabetico, le firme di Enzo Biagi, Don Ciotti, Giuseppe Conte, Maria Giulia Crespi, Cristiano De Andre', ElleKappa, Ernesto Ferrero, Dario Fo, Giorgio Forattini, Ivano Fossati, Pietro Garinei, Dori Ghezzi, Enrico Ghezzi, Beppe Grillo, Angelo Guglielmi, Gina Lagorio, Loris Mazzetti, Nico Orengo, Gino Paoli, Renzo Piano, Fernanda Pivano, Franca Rame, Vasco Rossi, Sergio Staino, Vauro, Umberto Veronesi. A motivare la condanna nei confronti di Antonio Ricci, (quattro mesi e cinque giorni di reclusione con i benefici di legge, inflitti dal giudice di primo grado e confermati in appello) l'accusa di ''rivelazioni al pubblico di comunicazioni telematiche illecitamente intercettate'', per un fuori onda Rai riguardante un dialogo tra gli scrittori Aldo Busi e Gianni Vattimo. Quest'ultimo si era costituito parte civile con l'avvocato Girolamo De Roda, mentre la Rai era rappresentata dall'avvocato Mariano Rossetti. In sede di requisitoria il sostituto procuratore generale Donatella Grieco aveva concluso chiedendo l'assoluzione perche' il fatto non sussiste. Sulla stessa linea il difensore, l'avvocato Guglielmo Gulotta. Nel corso dell'udienza del 23 dicembre scorso Ricci aveva svolto un dettagliato intervento, spiegando la regolarita' del comportamento tenuto da 'Striscia la notizia'. In primo grado il tribunale aveva considerato regolare l'intercettazione televisiva del fuori onda, ma aveva definito illegittima la successiva divulgazione dello stesso. Da qui la condanna che e' stata confermata oggi anche sul piano delle statuizioni civilistiche che prevedono il risarcimento del danno alle parti civili. L'avvocato Gulotta valutera' ora l'eventualita' di ricorrere alla Corte di Cassazione. (ANSA). LB 24-FEB-04 13:06 30 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAMORRA: LIBERA, BENE COMUNE NAPOLI PER CULTURA LEGALITA' V.CAMORRA:A NAPOLI CENTRO VOLONTARIATO IN ALLOGGIO...DELLE 14.34 (ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - ''Complimenti e congratulazioni'' al sindaco di Napoli ed a tutta l'amministrazione comunale da Libera, l'associazione presieduta da don Luigi Ciotti, per aver dato ''corpo concreto, anche nella citta' di Napoli a quello slogan che recitava 'La mafia restituisce il maltolto', con la prima acquisizione e destinazione di beni confiscati alla camorra''. L'inaugurazione di un centro dell'assessorato per i servizi sociali in un appartamento confiscato a Pupetta Maresca viene salutata positivamente dai referenti campani di Libera, don Tonino Palmese e Geppino Fiorenza, che ringraziano anche il prefetto di Napoli, Renato Profili e le forze dell'ordine, ricordando il prossimo appuntamento della ''Giornata per la legalita''' in programma il 22 marzo. ''Costruire cultura della legalita', della partecipazione democratica e della cittadinanza attiva, per battere la violenza delle mafie e contemporaneamente sconfiggere omerta' ed indifferenza - si sottolinea in una nota - e' la strada maestra che devono seguire e che stanno seguendo le istituzioni, in un forte impegno unitario e sinergico''.(ANSA). COM-CRL/BOM 25-FEB-04 15:37 31 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAITRE: LA PACE, TEMA DI 'CHE TEMPO FA' (ANSA) - ROMA, 27 FEB - La pace puo' essere motivo di riflessioni divergenti tra cattolici e pacifisti? Se ne parla a 'Che tempo fa', in onda domani alle 20:10, su Raitre. A discuterne, saranno Ferruccio De Bortoli, amministratore RCS libri, Don Ciotti, fondatore e Presidente del Gruppo Abele, e Maurizio Scelli, commissario straordinario della Croce Rossa Italiana. Per la rubrica 'Il bello e il brutto', si parlera' con l'architetto e fautore del 'radical designer', Ettore Sottsass.(ANSA). XB1-GIA 27-FEB-04 17:08 32 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ANTIMAFIA: A CENA CON I PRODOTTI DELLE TERRE DEI BOSS DON CIOTTI, LEGALITA' AFFLITTA DA PIAGHE (ANSA) - PALERMO, 28 FEB - A cena con i prodotti delle terre confiscate ai boss mafiosi. La manifestazione, organizzata da Libera, ed e' stata chiamata ''I Sapori della Legalita''', e si e' svolta ieri sera a Roma. Agli ospiti e' stato offerto un menu' con i prodotti provenienti dai terreni confiscati ai mafiosi ed assegnati a cooperative di giovani lavoratori, grazie all' attuazione della legge 109/96. Vino, farina, olio, pasta, melanzane, miele: sono solo alcuni dei prodotti riuniti sotto il marchio Libera Terra, che garantisce qualita' nella legalita'. Tra gli ospiti intervenuti l' ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, i giornalisti Furio Colombo, direttore de L' Unita', Mauro Mazza, direttore del Tg2, Gianni Mina' e diversi giornalisti della stampa estera, il Procuratore Generale di Torino Gian Carlo Caselli, gli onorevoli Giuseppe Lumia, ex presidente della commissione antimafia e Giovanni Russo Spena, ed il Presidente onorario del FAI Tano Grasso. Stamane si sono aperti all' Auditorium Tim di Roma, i lavori della IX Assemblea Nazionale di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Si trattato di un' occasione utile per fare il punto sulla programmazione dei settori nazionali di Libera: Libera Scuola, Libera Sport, Ufficio Beni Confiscati, Libera Terra e Libera Internazionale. Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, ha parlato della situazione della legalita' del Paese: ''Legalita' che e' afflitta - afferma Ciotti - da vere e proprie piaghe che riguardano sia l' orizzonte culturale che il mondo politico''. ''L' orizzonte culturale - ricorda il presidente di Libera e' dominato dal culto della personalita', fatto di furbizie, tornaconti e favori: gli stessi che compongono la cultura mafiosa''. Ciotti aggiunge che ''le colpe si ritrovano anche nella politica, che invece di stare dalla parte di chi soffre, si dimostra con le sue leggi 'forte con i deboli e debole con i forti'''. Libera denuncia una ''carenza educativa''; ad essa l' associazione di associazioni creata nel 1995 oppone impegni forti e precisi, come la lotta al doping (sono ormai 400.000 gli sportivi italiani, professionisti e non, che quotidianamente assumono sostanze proibite secondo l' associazione di Don Ciotti), la lotta al traffico delle droghe, ''l' unico mercato che non ha subito flessioni in questi ultimi anni'', e l' educazione, attraverso il settore Libera Scuola. Una delle prime occasioni per affrontare la dimensione educativa sara' la Giornata della Memoria e dell' Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, l' iniziativa che Libera 33 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE organizza ogni anno nel primo giorno di primavera: quest' anno l' appuntamento e' per il 22 marzo a Gela (Caltanissetta), ''realta' dalle mille contraddizioni che sta cercando negli ultimi tempi di risollevarsi lungo il cammino della legalita'''. Don Luigi Ciotti ha chiuso il suo discorso toccando il tema della pace, per chiedere il ritiro delle truppe italiane dall' Iraq e ricreare le condizioni per una legalita' internazionale, messa a dura prova in questi ultimi anni. I lavori dell' assemblea nazionale di Libera si concluderanno domani.(ANSA). ABB 28-FEB-04 18:14 34 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SCUOLA: UDS A MORATTI, VENGA AL NOSTRO CONGRESSO E SI CONFRONTI CON NOI (ANSA) - ROMA, 8 MAR - Letizia Moratti ha gia' detto 'no', ma l'Unione degli studenti rinnova l'invito al ministro a partecipare al Vø congresso nazionale dell'associazione che si terra' a Trevi (Pg) il prossimo week end. Nel corso della tre giorni (che coinvolgera' circa 400 studenti provenienti da tutta Italia e alcune rappresentanze europee), interverranno anche - informa l' Uds in una nota personalita' del mondo della politica e della societa', tra cui Guglielmo Epifani e Don Luigi Ciotti. ''Sara' assente, invece aggiunge l'Unione - il Ministro Moratti che ha declinato ancora una volta l'invito a partecipare alle iniziative promosse dalla nostra associazione, a dimostrazione evidente che rifiuta il confronto e partecipa esclusivamente alle iniziative studentesche che le riservano solo plausi e poche domande. Noi non crediamo nell'idea che si possa cambiare la scuola senza il coinvolgimento e il confronto con chi la scuola la vive quotidianamente. Per questo rinnoviamo il nostro invito al ministro: venga al nostro congresso, venga ad ascoltare le nostre considerazioni, venga a confrontarsi con noi''.(ANSA). CLL 08-MAR-04 18:44 35 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA:CASELLI E CIOTTI, ITALIA RATIFICHI CONVENZIONE ONU (ANSA) - TORINO, 11 MAR - L' Italia deve ratificare al piu' presto la Convenzione dell' Onu sulla criminalita' organizzata, firmata nel dicembre del 2000 a Palermo, perche' ''e' uno strumento davvero importante e decisivo per creare finalmente una piattaforma comune con gli altri Paesi per dare una risposta articolata e concordata a questi fenomeni''. E' quanto ha sottolineato oggi a Torino Giancarlo Caselli, procuratore generale del capoluogo piemontese. Il magistrato lo ha detto a margine dell' incontro organizzato dal Gruppo Abele e dalla Regione Piemonte sul traffico di esseri umani e la prostituzione tra la Nigeria e l' Italia. ''Il nostro Paese - ha precisato Caselli - ha organizzato la firma della convenzione a Palermo ed e' stato un riconoscimento di capacita' antimafia dell' Italia. E' uscito un documento estremamente significativo per la creazione finalmente di un linguaggio comune fra i vari Stati, ma l' Italia non lo ha ancora ratificato. E' una cosa che francamente non si spiega''. Anche Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, ha auspicato una ratifica della Convenzione in tempi molto veloci perche' ''ha aspetti innovativi molto forti e coraggiosi''. ''La coerenza dell' impegno strategico internazionale - ha aggiunto ha bisogno anche di una continuita' di interventi e soprattutto di una coerenza politica e di tempi rapidi''.(ANSA). DAM 11-MAR-04 14:01 36 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: LUCA' A STRADA, CON L'INSULTO SI FA GIOCO DELLA DESTRA (ANSA) - ROMA, 12 MAR - ''L'essere definiti 'delinquenti politici' mi sembra offesa gratuita e non opportuna. Un insulto, come sempre succede nel linguaggio violento, che non offende solo chi lo riceve, ma anche chi lo formula. Possiamo ri-partire da questo 'errore' per provare a costruire una 'parola' meno offensiva e piu' costruttiva di pace, gia' a partire dalla manifestazione del 20 marzo? I tempi lo esigono ed e', ne sono certo, nostra precisa responsabilita' non sottrarci ad un simile impegno per non disorientare chi e' sempre meno capace di comprendere tante, troppe polemiche e divisioni'': si conclude cosi' un lettera di Mimmo Luca' della Segreteria nazionale dei Ds inviata a Luigi Ciotti, Alex Zanotelli e Gino Strada pubblicata oggi su L'Unita' in cui replica alle affermazioni rilasciate nei giorni scorsi dal fondatore di 'Emergency'. ''Non voglio mettere in discussione - scrive ancora Luca' possibilita' di letture diverse della situazione e nemmeno quel necessario e legittimo pluralismo che rende vera e autentica la democrazia. Mi domando, piu' semplicemente, a chi giova un simile scivolare nell'insulto e nella criminalizzazione dell'interlocutore dissidente. Resto convinto che la cultura della pace chiede di essere costruita insieme. Non puo' essere posseduta solo da qualcuno, incaricato di emettere pagelle di autenticita' e di coerenza al comportamento e alle scelte degli altri''. ''Se l'obiettivo della destra e' dividerci, ho l'impressione - conclude Luca', ribadendo il no dei Ds alla guerra preventiva e alla missione in Iraq - che con questo modo di rilasciare interviste e di ridurre il dibattito pubblico a schermaglie giornalistiche si faccia il loro gioco. Con troppa superficialita'''. (ANSA). PH 12-MAR-04 12:30 37 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SCUOLA: EPIFANI A CONGRESSO UDS, STUDENTI PROTAGONISTI PACE DON CIOTTI, SI FANNO LEGGI FORTI CON DEBOLI E DEBOLI CON FORTI (ANSA) - TREVI (PERUGIA), 13 MAR - ''Gli studenti sono stati i protagonisti di due dei piu' importanti movimenti di questi ultimi tempi, quello per la pace e quello per una scuola migliore'': lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, intervenendo oggi a Trevi al quinto congresso nazionale dell' Unione degli studenti, che si concludera' domani. E' intervenuto anche don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione ''Libera contro le mafie''. Secondo il sacerdote, ''un mondo all' altezza dei nostri sogni e' possibile solo se impariamo ad usare una vocale: la e, la e come congiunzione''. Secondo don Ciotti, ''l' indifferenza e la rassegnazione sono i grandi mali di questa societa', una societa' che emana leggi forti con i deboli e deboli con i forti. Gli studenti sono testimoni attivi di quel 'Basta alle ingiustizie, alle mafie, alla negazione dei diritti' che e' la base per costruire un mondo di pace''. Domani il congresso eleggera' il nuovo esecutivo ed il nuovo coordinatore nazionale dell' Uds. (ANSA). COM-KTM/AM 13-MAR-04 17:19 38 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: CASELLI, CHI PARLA DI TOGHE ROSSE INVENTA PROBLEMA (ANSA) - PRATO, 15 MAR - ''Parlare di toghe rosse serve, inventandosi un problema che non c'e', a parlare d'altro, rispetto all'effettivita' dei problemi''. Lo ha detto il magistrato Giancarlo Caselli, a margine di un incontro con 300 studenti delle scuole pratesi, promosso dalla provincia e dal gruppo Abele. Con questa iniziativa, a cui ha preso parte anche il giornalista Gianni Mina', si e' concluso il progetto ''Macrame''', volto a promuovere la cultura della legalita' e dei dritti. ''Toghe rosse significa solo l'uso propagandistico e fasullo di questo argomento - ha continuato Caselli -.Chi nel nostro paese, facendo il suo dovere, urta determinati interessi viene aggredito e offeso. E intanto non si parla dei veri problemi che sono le rapine, le corruzioni, le toghe sporche''. ''La giustizia non funziona - ha aggiunto il magistrato - perche' non la si vuole molte volte far funzionare. Una giustizia che nel momento in cui cerca di essere uguale per tutti, da' fastidio a chi non vuole essere uguale agli altri''. Durante l'incontro, che si e' svolto nel teatro Metastasio, gli studenti hanno discusso di informazione, di giustizia, di mafia e di televisione. Proprio a questo proposito il giornalista Gianni Mina' ha dichiarato che ''bisogna confrontarsi con le cose e far scattare la propria capacita' di lettura, reagendo pure ai messaggi nefasti che possono essere veicolati anche tramite la tv. Se non si conoscesse quel messaggio nefasto che arriva talvolta non si capirebbe la societa' che ci circonda e che tante volte ne e' figlia''. (ANSA). Y0G-GRO 15-MAR-04 18:41 39 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MINGHELLA: SENTENZA, SU LUI CONTROLLI LEGGERI E SUPERFICIALI (ANSA) - TORINO, 16 MAR - Il serial killer di prostitute Maurizio Minghella, condannato all' ergastolo a Genova nel 1981 per l' omicidio di quattro donne, riusci' a commettere ''una serie impressionante di crimini'' negli anni '90, quando si trovo' a Torino in semiliberta', grazie alla ''leggerezza e superficialita''' di chi avrebbe dovuto controllarlo: la polizia e una ditta di lavori socialmente utili. E' un passaggio delle motivazioni della sentenza con la quale la Corte d' Assise subalpina, il 4 aprile 2003, ha condannato Minghella (autore, tra l' altro, di un clamoroso tentativo di evasione nel gennaio del 2003) a due ergastoli per 34 capi di imputazione, tra cui tre omicidi e una catena di rapine e violenze sessuali (la somma algebrica delle pene supera i 191 anni di carcere complessivi) a donne italiane e straniere. Minghella, genovese, ottenne la semiliberta' nel 1995 e fu affidato alla cooperativa torinese ''Piero e Gianni'', legata al Gruppo Abele, che si occupava di arredo urbano e attrezzi in legno per parchi gioco. Spostandosi in scooter, nelle ore libere (doveva rientrare in carcere alle 22) raggiungeva la periferia della citta' e aggrediva le prostitute. Affrontando in particolare uno dei delitti attribuiti a Minghella, quello della romena Tina Motoc (avvenuto il 7 marzo 2001), i giudici hanno criticato duramente i ''controllori''. Il genovese, quel giorno, disse di sentirsi poco bene e si assento' dal lavoro per l' intero pomeriggio. ''La leggerezza e superficialita' delle condotte - si legge nella sentenza - poste in essere nella circostanza dai responsabili della cooperativa e, sul piano diverso, dagli appartenenti alla Polizia di Stato incaricati del controllo sul semilibero, vanno doverosamente segnalate perche' anche grazie a condotte di questo tipo, certamente tenute senza la consapevolezza di cio' che poteva conseguirne, Minghella venne a trovarsi nella condizione di commettere una serie impressionante di crimini, culminati nell' omicidio della Motoc, senza che i limiti e i controlli sulla sua condotta di semilibero, gia' condannato all' ergastolo per gli omicidi di Genova, costituissero seria remora o deterrente''. I giudici escludono che ci siano gli estremi per il reato di favoreggiamento. Pero', concludono, ''resta l' amara constatazione che neppure nei confronti di un soggetto ritenuto colpevole in via definitiva di una pluralita' di omicidi volontari siano state apprestate dall' apparato preposto alla esecuzione e vigilanza alla detenzione piena, quelle attenzioni e cautele, fatte anche di scrupolosa osservanza della normativa, che avrebbero quanto meno reso piu' arduo e rischioso il ripetersi di analoghe condotte illecite''. (ANSA). BRL 16-MAR-04 18:28 40 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RIFONDATA A GELA ASSOCIAZIONE ANTIRACKET E ANTIUSURA (ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 17 MAR - E' stata rifondata a Gela l'associazione antiusura e antiracket. E' stato fatto nell'ambito delle iniziative organizzate da Libera, presieduta da don Luigi Ciotti che quest'anno celebra nella cittadina siciliana la nona giornata della memoria. Il ritorno dell'associazione che ha come obiettivo quello di combattere le richieste di pizzo e gli strozzini, e' a 12 anni dal fallimento di quella nata dopo l'omicidio di Gaetano Giordano, un commerciante che non volle piegarsi al racket. Libera, Arci Sicilia e la fondazione Cesar hanno gettato le basi per un patto territoriale di legalita' democratica fissando dei parametri sulla qualita' sociale della vita che enti pubblici, gruppi, associazioni si impegnano a rispettare. Sono cinquemila le presenze dalla Sicilia e circa 700 dall'Italia prevista da Libera per la nona giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie che quest'anno si celebrera' lunedi'. ''Considerata uno dei simboli delle contraddizioni e delle potenzialita' del Mezzogiorno - dice don Luigi Ciotti, presidente di Libera - Gela costituisce una realta' complessa, in cui si riflettono le luci e le ombre di un progetto di sviluppo che e' rimasto incompleto perche' non ha considerato l'importanza di investire anche sulla dimensione sociale, culturale, politica ed istituzionale di questa comunita'''. Nella quinta citta' della Sicilia, nota per il degrado del territorio, la diffusione delle illegalita', il radicamento del fenomeno mafioso, Libera ha voluto creare un momento di forte riflessione ''non solo per la comunita' locale ma anche per chi queste comunita' governa''. Una scelta, quella fatta da Libera, che avviene in un momento in cui Gela sta vivendo una fase nuova, in cui si coglie tra la gente il desiderio di riscatto. Dallo scorso 2 marzo, giorno in cui sono iniziate le manifestazioni che porteranno alla celebrazione finale della nona giornata della memoria e dell'impegno, Gela sta vivendo momenti intensi in cui si e' esaltato il protagonismo della parte sana della citta', dei giovani, delle scuole, del mondo dell'associazionismo e del volontariato, dei quartieri. Incontri sportivi, mostre, dibattiti hanno visto scendere in campo a testimoniare la voglia di legalita' migliaia di cittadini. Centinaia di iniziative si sono svolte in questi venti giorni a Gela alla presenza di esponenti nazionali di Libera, Arci, Avviso Pubblico, magistrati, sindacalisti e artisti. E' stato deciso un gemellaggio tra Gela e Savignano sul Panaro che si terra' a luglio mentre a Roma sara' siglato un protocollo di legalita' con i sindacati. In calendario per i prossimi giorni altre iniziative importanti. Sabato 20 marzo alle 15.30 al parco provinciale di Montelungo si svolge il Campus dell'Agesci con la presenza di centinaia di giovani.(ANSA). ABB 17-MAR-04 18:27 41 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ANTIMAFIA: GELA, DA DOMANI SI CELEBRA GIORNATA DELLA MEMORIA RITA BORSELLINO E GIANCARLO CASELLI PER RICORDARE VITTIME COSCHE (ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 18 MAR - Rita Borsellino, Giovanni Impastato, Gian Carlo Caselli e Rosa Russo Iervolino saranno a Gela da domani al 22 marzo, per partecipare alla ''Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie'', un'iniziativa delle associazioni 'Libera' e 'Avviso Pubblico'. La manifestazione, giunta quest'anno alla IX edizione, avra' un tema significativo: ''No lavoro nero, Si' lavoro vero. Dignita' per la persona, qualita' per lo sviluppo''. La Giornata della memoria e dell'impegno rappresenta il momento conclusivo di un ciclo di iniziative socio-culturali che hanno visto Gela protagonista per tutto il mese di marzo. Parte, dunque, un programma fitto di appuntamenti tra cui spicca l'incontro-dibattito organizzato per domani alle 9 presso la scuola media Romagnoli, sul tema ''Vivere la legalita''' con Rita Borsellino, vicepresidente di Libera; seguito alle 9.30 nel Palazzo Ducale da un convegno dal titolo: ''Un anno tra diritti e legalita''' con il segretario nazionale della Cgil, Giuseppe Casadio. Le iniziative proseguono sabato alle 16.30 nella Sala Multiuso di Macchitella, con Giancarlo Caselli, procuratore generale della Repubblica, relatore del convegno: ''La mafia si riprende il maltolto - Il valore dell'uso sociale dei beni confiscati''. Domenica alle 11.30 presso l' Aula consiliare si terra' l' incontro tra le ''Municipalita' Mediterranee'' al quale interverranno, tra gli altri, Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, il sindaco di Mostar Nord, Salko Bubale, e Giuseppe Lumia, componente della Commissione Parlamentare Antimafia. Durante il convegno sara' ufficializzato un gemellaggio tra Gela e Savignano sul Panaro che sara' formalizzato il prossimo luglio. Lunedi' 22 marzo, infine, alle 9 in Piazza Umberto I, ''Lettura dei nomi delle vittime di mafia''. Durante il weekend conclusivo della manifestazione, l'associazione 'Libera' presentera', insieme a Cgil, Cisl e Uil, un documento programmatico dal titolo: ''Le illegalita' nel mondo del lavoro e il ruolo della criminalita' organizzata'' in cui si denunciano le infiltrazioni criminali nel mondo economico e del lavoro e si propongono le iniziative politiche, legislative e sociali per tutelare i diritti dei lavoratori. Parteciperanno alla pubblica sottoscrizione Savino Pezzotta, segretario nazionale Cisl e i rappresentanti degli altri sindacati per sottolineare e ribadire l'importanza del documento e la presa di posizione del mondo istituzionale riguardo all'argomento. ''La scelta di Gela - spiega don Luigi Ciotti, presidente di 'Libera' - deriva dal fatto che la citta' rappresenta una realta' complessa, nella quale il progetto di sviluppo e' rimasto incompleto, avendo privilegiato soltanto gli aspetti economici e tecnici del processo di industrializzazione a discapito di cio' che riguarda la dimensione sociale e culturale della comunita'''. (ANSA). COM-RIZ/GIU 18-MAR-04 21:02 42 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAMORRA: IN 5.000 A MARCIA IN RICORDO DI DON GIUSEPPE DIANA 13 ORE PREGHIERE PER DIECI ANNI MORTE PRETE UCCISO DA MALAVITA (ANSA) - CASERTA, 19 MAR - Dalle sette di ieri sera in chiesa a pregare e a cantare, fino alle 8 di questa mattina, l'ora dell'agguato di dieci anni fa e poi, tutti in strada a Casal di Principe, per la marcia che aveva per slogan: ''Uomini e donne in cammino, tra memorie e speranze''. Cosi' alcune migliaia di persone, almeno cinquemila, hanno ricordato a dieci anni dalla sua morte, don Giuseppe Diana, il prete anticamorra, parroco della chiesa di San Nicola di Casal di Principe ucciso mentre si apprestava ad indossare i paramenti sacri prima della messa. In chiesa, la stessa nella quale don Diana opero' per anni a favore della comunita' locale e contro le organizzazioni malavitose, tanti giovani appartenenti non solo ad associazioni cattoliche dell'area di Aversa ma anche di altre diocesi della Campania. Alla veglia della notte scorsa hanno partecipato, tra gli altri, don Luigi Ciotti, presidente nazionale di ''Libera'', e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, direttore della rivista 'Nigrizia'. Dopo la veglia si e' svolta la marcia, che si e' snodata per le principali vie di Casal di Principe. In 5.000 hanno sfilato con in testa sindaci ed amministratori di numerosi comuni dell'Agro aversano, il vescovo di Aversa, Mario Milano, don Ciotti, i sacerdoti di Aversa, giovani e sacerdoti della comunita' siciliana di don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso per il suo impegno contro la mafia, hanno sfilato per le vie cittadine e hanno raggiunto il cimitero dove monsignor Milano ha officiato la Santa Messa. All'omelia canti e lettura di brani scritti da don Diana e letti da giovani e collaboratori del sacerdote ucciso. ''A dieci anni dalla sua morte, - ha tra l'altro detto don Tonino Palmese, referente regionale dell'associazione 'Libera' don Giuseppe Diana e' ancora presente tra noi, con il suo esempio, il suo impegno pastorale, i suoi messaggi contro lo strapotere della camorra. Occorre ricordare sempre la dignita' della vita e della morte di don Peppe, soprattutto perche' poteri occulti possono portare all'oblio. Le iniziative di questo decennale, ha concluso il sacerdote, riconsegna alla citta' una vita spesa per amore di tutti''. Per l'omicidio del sacerdote sono in carcere, con condanna all'ergastolo confermata in Cassazione, Francesco Piacenti e Mario Santoro.Sono stati invece scagionati altri due presunti sicari di don Diana, Vincenzo Verde e Giuseppe Della Medaglia. La camorra uccise il parroco della chiesa di San Nicola per il suo zelo, per l'efficacia dei suoi messaggi contro l'organizzazione camorristica locale, il clan dei 'Casalesi' operante in un vasto territorio del Casertano e del basso Lazio. (ANSA). W03-KRY 19-MAR-04 19:54 43 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RELIGIONE: VEGLIA PER LA PACE CON DIVERSE SIGLE CATTOLICHE QUESTA SERA NELLA BASILICA ROMANA DELL'ARA COELI (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 19 MAR - ''Osare la pace per fede'' e' il tema della veglia di preghiera per la pace che questa sera alle 20,30 raccogliera' nella basilica romana dell'Ara Coeli i rappresentanti di varie sigle cattoliche. Presiedera' la veglia mons. Diego Bona, presidente emerito di Pax Christi e ci saranno testimonianze di don Luigi Ciotti (Libera), don Tonio dell'Olio (Pax Christi), padre Alex Zanotelli (missionario comboniano) e suor Febronia Ncuranjuguma (suora francescana di N.S. del Monte). L'incontro di preghiera e' promosso da Pax Christi Roma (Nodo Rete Lilliput), Frati Minori Francescani del Lazio, Agesci Lazio, Libera, Centro I giovani educatori della pace, Gioventu' Francescana. ''In questa difficile situazione internazionale dove i numerosi conflitti aperti sembrano non trovare soluzione spiegano in una nota i promotori dell'iniziativa - i cristiani sono chiamati a pregare ed operare per la pace. Come ci ricorda Dietrich Bonhòffer, il cristiano e' chiamato ad 'osare la pace per fede'''. (ANSA). COM-CHR 19-MAR-04 14:53 44 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE LAVORO: DON CIOTTI, CON CGIL, CISL E UIL CONTRO ILLEGALITA' (ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 21 MAR - ''Non si restituisce dignita' alle persone e qualita' per lo sviluppo se non si investono risorse, energie e sforzi anche legislativi e politici non solo per contrastare la piaga del lavoro nero, ma anche per offrire percorsi lavorativi all' insegna della legalita' e della solidarieta', come quelli avviati da diverse cooperative sociali in Sicilia, sui beni confiscati alla mafia''. Lo ha affermato a Gela don Luigi Ciotti, presidente di Libera, spiegando l' iniziativa che la sua associazione assieme ai sindacati presentera' domani nella cittadina siciliana in occasione della ''Giornata della memoria e dell' impegno in ricordo delle vittime delle mafie''. ''Approfitteremo di questa iniziativa - spiega don Ciotti, riferendosi al programma di domani mattina a Gela - per presentare un documento che abbiamo sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil sulle illegalita' nel mondo del lavoro e sul ruolo della criminalita' organizzata, per denunciare le infiltrazioni criminali nel mondo economico e del lavoro. Ci riferiamo soprattutto agli appalti, all' agricoltura, al commercio, al lavoro minorile, al racket, all' usura e alla sicurezza nel luogo del lavoro''. Per illustrare questo documento e' prevista la presenza nella cittadina di Savino Pezzotta, segretario nazionale Cisl e dei rappresentanti regionali degli altri sindacati per sottolineare e ribadire la presa di posizione del mondo istituzionale sul lavoro nero. Il presidente di Libera annuncia: ''Vogliamo proporre iniziative politiche e legislative per tutelare davvero i diritti dei lavoratori. Vogliamo un presente carico di proposte, di stimoli e di denuncia, un impegno vissuto all' insegna del sogno e della speranza possibile, reso forte dai traguardi, dalle testimonianze e dal sacrificio di chi, nel passato, non si e' accontentato di una sterile lamentela per l' ingiustizia subita, ma si e' rimboccato le maniche e ha reso possibile preparare un domani migliore''.(ANSA). ABB 21-MAR-04 11:07 45 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': CITTA' DEL SUD IMPEGNATE IN LOTTA A COSCHE RACKET: TANO GRASSO, A NAPOLI DENUNCE IN AUMENTO (ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 21 MAR - L' impegno delle amministrazioni locali nella lotta alla criminalita' e' stato il perno attorno al quale hanno dibattuto oggi a Gela i sindaci di Napoli, Cosenza, Mostar e Gela, durante un incontro sulle municipalita' mediterranee, organizzato nell' ambito della ''giornata della memoria e dell' impegno''. ''Cosenza - afferma Eva Catizzone, sindaco della citta' calabrese - ha problemi di sicurezza che non arrivano dai tanti extracomunitari che vi abitano. Gli amministratori subiscono continuamente atti intimidatori che non possono essere taciuti da chi li subisce. Un sindaco puo' dunque fare molto contro la criminalita' organizzata come le parti civili nei processi o la confisca dei beni da utilizzare ad uso sociale''. Esempi di lotta alla camorra sono stati illustrati da Rosa Russo Jervolino e dal suo consulente per sconfiggere il racket e l' usura, Tano Grasso. ''L' amministrazione - ha detto Grasso ha avviato un laboratorio ed ha sensibilizzato i commercianti e gli imprenditori a segnalare le estorsioni e gli usurai, ottenendo negli ultimi due anni un aumento di denunce''. Il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, ha ricordato la gestione illecita degli appalti nella zona, ''in particolare nella zona del petrolchimico''. Al dibattito e' intervenuto anche Salko Bucale, sindaco di Monstar, che ha voluto ringraziare gli italiani per gli aiuti umanitari che la Bosnia ha ricevuto ed ha invitato i siciliani ad investire nella sua terra. I lavori sono stati chiusi da don Luigi Ciotti, presidente di Libera, il quale ha voluto ricordare con le parole del Papa che ''l' illegalita' e' nemica della pace'' e che occorrono ''citta' vivibili, perche' se vivibili saranno anche sicure''. (ANSA). ABB 21-MAR-04 19:06 46 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE LAVORO: FIRMATO A GELA PROTOCOLLO SULLA LEGALITA' (ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 22 MAR - E' stato firmato nel pomeriggio a Gela il protocollo d' intesa sulla legalita' tra Libera, Cgil, Cisl e Uil per evitare il lavoro nero e le infiltrazioni mafiose negli appalti. Il documento e' stato siglato da don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, Carmelo Barbagallo della Uil e Paolo Nerozzi della Cgil. Il protocollo prevede una piu' stretta collaborazione tra il mondo del sindacato, quello del volontariato e delle associazioni impegnate sui vari fronti della lotta alle illegalita' e prevede un impegno nel ricercare una strategia contro il lavoro nero; maggiori controlli e ispezioni per prevenire gli infortuni e strumenti per affrontare il fenomeno del lavoro minorile. Il documento prevede anche una diversa politica per l' immigrazione in Italia e in Europa. ''Va rivista in profondita' - si legge nel protocollo - la normativa relativa alle opere pubbliche e agli appalti al fine di impedire la penetrazione della criminalita' in questo mercato''. E poi ancora il contrasto al ''fenomeno del caporalato, ancora molto diffuso in agricoltura e in edilizia, attraverso controlli efficaci sul sistema privato di intermediazione di manodopera''. Il documento si conclude con l' articolo che riguarda la lotta all' estorsione e all' usura.(ANSA). ABB 22-MAR-04 18:43 47 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA:15MILA IN PIAZZA A GELA PER RICORDARE 540 VITTIME/ANSA CITATE UNA PER UNA, NELLA'GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO' (dall' inviato Lirio Abbate) (ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 22 MAR - ''La lotta alla mafia inizia dalle piccole cose, con piccoli gesti dei cittadini''. E' il suggerimento che ha voluto dare don Luigi Ciotti ai quindicimila manifestanti (secondo le stime della questura) che oggi hanno invaso le strade di Gela per partecipare alla nona ''Giornata della memoria e dell' impegno'', organizzata dall' associazione Libera. Il messaggio per combattere le illegalita' e' stato lanciato da questa cittadina dove il sindaco, Rosario Crocetta, denuncia da mesi le infiltrazioni della mafia negli appalti milionari e nella gestione dei lavori pubblici. Sul palco, davanti a una folla di migliaia di persone, don Ciotti ha ricordato, cosi' come hanno fatto magistrati, politici e cittadini, i 540 nomi delle vittime della mafia, da Andrea Raia, assassinato prima del 1945, fino all' ultimo: Bonifacio Tilocca, ucciso nei mesi scorsi. Un sorta di dolente rosario, diffuso lungo le strade di Gela dagli altoparlanti che hanno accompagnato i due cortei che si sono mossi da due piazze opposte della cittadina. Don Ciotti ha aperto il suo discorso presentando Davide, un bimbo di otto anni giunto a Gela con il sindaco del suo paese, Casarano (Lecce). ''E' un bimbo - ha spiegato il presidente di Libera - a cui hanno ucciso il papa' e la mamma''. Poi rivolgendosi al piccolo il sacerdote ha aggiunto: ''Caro Davide, noi vogliamo fare cose concrete, non di retorica e per questo devi sapere che non tutte le persone delle istituzioni sono pulite, c'e' anche chi e' colluso con la mafia, ci sono fra di loro dei lazzaroni, ma non tutti sono cosi'. Infatti, chi ha cercato di comportarsi in modo corretto e denunciare le illegalita' ha pagato con la vita''. Rivolgendosi sempre al bambino, il sacerdote ha ricordato don Peppino Diana, il prete assassinato dieci anni fa nella sua sacrestia in un paese della Campania. ''I suoi genitori - ha detto don Ciotti - sono anche loro in questa piazza a ricordare il figlio, la cui figura molti hanno gia' rimosso''. Il leader di Libera, con una mano sulla spalla di Davide, ha poi citato un' altra vittima della criminalita' organizzata: ''Vent' anni fa veniva uccisa a Nardo', in Puglia, Renata Fonte, una consigliera comunale che voleva cambiare le cose; invece l' hanno assassinata''. E ancora un' altra vittima, il papa' del sindaco di Burgos in Sardegna. ''Volevano colpire il figlio - ha affermato il sacerdote - e gli hanno ucciso il padre''. Poi, citando le parole di Giovanni Paolo II, il sacerdote ha sottolineato che ''l' illegalita' e' nemica della pace''. Alla manifestazione e' intervenuto anche Savino Pezzotta, 48 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE segretario Generale della Cisl: ''Si puo' e si deve cambiare ha incitato il leader sindacale - perche' non e' possibile dargliela vinta. La mafia si batte quando un popolo, come oggi, si riversa in piazza per opporsi a Cosa nostra''. Pezzotta ha anche ricordato il prezzo pagato dal sindacato: ''L' unica strada per vincere la battaglia contro la mafia - ha concluso resta lo sviluppo ed il lavoro''. Tante le testimonianze, tante le presenze. Il procuratore generale di Torino, Gian Carlo Caselli, la vice presidente di Libera Rita Borsellino, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Roberto Centaro. Il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, ha ricordato che il Comune si appresta a bandire appalti per 120 milioni di euro: ''Impediremo a Cosa Nostra di metterci lo zampino - ha assicurato - questa e' una citta' che si vuole scrollare di dosso l' appellativo di 'capitale del male'. Gli abitanti si vogliono liberare di questa cappa che ha distrutto Gela. Adesso i commercianti denunciano con nome e cognome chi gli chiede il pizzo; la stessa cosa deve essere fatta dalla politica''. I numeri della manifestazione indicano che a Gela sono arrivati da tutta Italia 160 pulman; 60 sono i gonfaloni dei Comuni che hanno sfilato nei due cortei e 1600 sono stati i bambini delle scuole dell' obbligo della cittadina che hanno preso parte all'iniziativa. (ANSA). ABB 22-MAR-04 18:22 49 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ:STRADA, ZANOTELLI E CIOTTI,STOLTA AGGRESSIONE A FASSINO MA SU CORTEO INFORMAZIONE ITALIANA HA FALSIFICATO REALTA' (ANSA) - ROMA, 23 MAR - L'aggressione al segretario dei Ds Piero Fassino durante la manifestazione per la pace di sabato scorso a Roma, e' stato un episodio ''stolto e volgare'', per il quale non c'e' ''alcuna comprensione'' ma, anzi, una ''severa condanna''. I media italiani, pero', hanno ridotto il grande corteo pacifista a questo, ''nascondendo la realta''' e fornendo un'informazione ''falsa''. Lo scrivono in un comunicato congiunto il fondatore di Emergency Gino Strada, quello dell'associazione Libera don Luigi Ciotti e padre Alex Zanotelli. ''Come gia' il 15 febbraio 2003, sabato 20 marzo 2004 si e' svolta a Roma la manifestazione piu' consistente tra quante se ne sono contemporaneamente svolte nel mondo - scrivono i tre - Gran parte dei media italiani ha ridotto questo avvenimento al resoconto della stolta e volgare aggressione di alcuni individui a un dirigente politico, un episodio per il quale non abbiamo nessuna comprensione ed esprimiamo la piu' severa condanna''. Tanti cittadini italiani hanno espresso la loro volonta' di pace, proseguono Strada, Ciotti e Zanotelli, ''il rifiuto della guerra che e' terrorismo e del terrorismo che e' guerra, la convinzione che le truppe di occupazione non possono promuovere la pacificazione, la richiesta che vengano ritirate. L' informazione italiana ha nascosto e negato la realta' e la consistenza di questo fatto''. Sulle manifestazioni in Italia e nel mondo, dunque, ''l'informazione fornita in Italia e' stata, semplicemente, una falsificazione. Cosi' macroscopica e clamorosa, da costituire una partecipazione 'militante' al tentativo di far guerra al movimento per la pace''. Che questo derivi da ''coordinata premeditazione'' o da ''grossolana superficialita''', concludono, ''in nessuno dei due casi risultano sminuite la responsabilita' e la gravita'. Il movimento per la pace e' ovviamente molto piu' di quel che ne dicono o ne tacciono i media italiani, e non soccombe alle calunnie e agli occultamenti. E' una realta' in atto e in divenire, con i caratteri e i contenuti che milioni di persone esprimono in Italia e nel mondo''.(ANSA). COM-GUI 23-MAR-04 15:39 50 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: A STUDENTI VILLA DOVE FU UCCISO PICCOLO DI MATTEO (ANSA) - PALERMO, 24 MAR - ''Sara' affidata agli studenti anche la villa bunker di contrada Giambascio'' a San Giuseppe Jato, nel palermitano, dove venne segregato e poi strangolato e sciolto nell' acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, per ritorsione contro il pentimento del padre Santino. Lo afferma don Luigi Ciotti, presidente di Libera, al quale alcuni anni fa e' stata simbolicamente consegnata la villa. L' immobile si aggiunge ai trenta gia' affidati ai ragazzi grazie a un' idea del consulente alla legalita' del Comune di Bagheria, Pippo Cipriani, ex sindaco Ds di Corleone. Tra i beni che gli studenti cercheranno di ''ripulire'', soprattutto dalla loro storia di di sangue e violenza, c' e' anche il capannone dell'impresa Icre a Bagheria, usato un tempo come ''camera della morte'' di Cosa nostra, dove i picciotti della mafia scioglievano i cadaveri nei bidoni di acido muriatico. ''Vogliamo - afferma don Ciotti - che la casa bunker, cosi' come gli altri beni, restino un luogo della memoria, gestito dai ragazzi. Questi posti che hanno significato violenza e sopraffazione, adesso dovrebbero essere adottati dagli studenti, un progetto che sta ricevendo il consenso delle scuole''. Il presidente di Libera parla dei problemi burocratici che sta affrontando da anni per prendere possesso della villa confiscata: ''Non chiediamo soldi a nessuno - dice Don Ciotti ma di lavorare per metterla a posto. Procediamo da soli e con le nostre forze, ma contro gli sbarramenti della burocrazia e' difficile andare avanti''. ''Il capannone di Bagheria e' un altro esempio - prosegue -, anche quel luogo che ricorda le violenze mafiose deve conservare come monito la memoria di quegli orrori e diventare punto di incontro e confronto dei giovani''. Don Ciotti ricorda, infine, di aver partecipato nei mesi scorsi nella scuola di Altofonte alla cerimonia in cui il dirigente scolastico ha consegnato alla mamma di Giuseppe Di Matteo il diploma della terza media, che il bambino non aveva mai conseguito.(ANSA). ABB 24-MAR-04 13:09 51 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SPARATORIA NAPOLI: APPELLO PER PATTO ISTITUZIONI E NAPOLETANI DON CIOTTI, GRASSO E RUOTOLO SU CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (ANSA) - NAPOLI, 30 MAR - ''Ci chiediamo spesso che cosa vuol dire legalita', cosa c'e' dietro a questa parola di otto lettere. Se ci pensiamo bene in realta' questa parola dovremmo pronunciarla insieme ad altre due: liberta' e diritti. Quando un camorrista impone ad un commerciante o ad un imprenditore di pagare il pizzo, la vittima non ha piu' diritti ne' liberta'''. Cosi' comincia una lettera di don Luigi Ciotti, Tano Grasso e Sandro Ruotolo, pubblicata oggi sul quotidiano 'Corriere del Mezzogiorno', a commento dell'uccisione di Annalisa Durante a Forcella. ''Bisogna essere garantisti anche con le vittime del crimine. Pene giuste ma certezza delle pene. E' giunto il momento di un nuovo patto tra le istituzioni e i napoletani'' ''Quando vivi in un quartiere dove 'comandano' i camorristi, e a Napoli non ci sono zone franche, da Mergellina al Vomero, a Secondigliano, a Pianura, a Forcella, non sei piu' libero scrivono Ciotti, Grasso e Ruotolo - pur essendo tu una persona perbene e come te gran parte dei tuoi concittadini. Quando tu cammini per strada, con i tuoi sogni e i tuoi problemi, e incappi in una pallottola che ti uccide, ti hanno tolto il diritto piu' importante, il diritto di vivere. Vedete come e' piena di significati la parola legalita'''. ''Impegniamoci tutti in questa battaglia perche' la questione della legalita' e della lotta alla camorra deve tornare ad essere la priorita' - si legge ancora nella lettera-appello pubblicata dal quotidiano - Di Napoli e per Napoli. Dell'Italia e per l'Italia. Napoli non puo' essere considerata una citta' normale. La lotta alla camorra deve diventare la dimensione quotidiana dell'impegno di tutti e non solo in occasioni drammatiche come questa di Annalisa. Bisogna sempre tenere alto il livello di guardia''. ''Quando ci si mette insieme a denunciare e soprattutto quando lo Stato concretamente fa sua questa iniziativa non si corrono rischi - scrivono don Ciotti, Grasso e Ruotolo - Ed e' per questo motivo che e' terribile anche la morte a Torre Annunziata nel rione dei Poverelli di Matilde Sorrentino, una delle mamme coraggio che denuncio' la banda di pedofili della scuola di via Isonzo. Questa si' che ha avuto un movente: 'Non azzardatevi a denunciare piu', non pensate piu' di rivolgervi allo Stato'. Li' si era abbassata la guardia - denunciano don Ciotti, Tano Grasso e Sandro Ruotolo - Quelle mamme andavano protette, come altri testimoni di mafia lo sono''.(ANSA). COM-KTO/SIL 30-MAR-04 12:19 52 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MUSICA: DON CIOTTI, VASCO ROSSI 'UOMO DELL'INCONTRO'/ ANSA OGGI A TORINO,AL GRUPPO ABELE, IL NUOVO ALBUM 'BUONI E CATTIVI' (ANSA) - TORINO, 30 MAR - (di Barbara Beccaria) - ''Non conoscevo Vasco se non per la passione dei ragazzi, l' ho conosciuto ieri, ad una cena bellissima, qui al Gruppo Abele, ed ho capito che abbiamo cose in comune. Pensiamo tutti e due che bisogna incontrare le persone piuttosto che affrontare i problemi, con senso di umilta' e di dubbio''. Parola di Don Ciotti, padrone di casa di Fabbrica, il luogo scelto da Vasco per presentare, oggi a Torino, il suo ultimo album ''Buoni e cattivi''. E' stato don Ciotti ad aprire la giornata torinese di Vasco Rossi, che incontrera' i giornalisti, arrivati da tutta Italia, nel pomeriggio. ''C' era imbarazzo ieri sera quando ci siamo guardati negli occhi - ha aggiunto Ciotti - e' stato lui a volermi incontrare dopo una mia intervista in televisione. Mi sa che anche lui pensa che le parole d' ordine sono liberta' e giustizia, liberta' nel senso che le persone vanno liberate dalle loro catene, come la droga, e giustizia nel senso che non si puo' continuare a pensare che per vincere la droga bisogna punire chi la usa. Ma siamo pazzi - si scalda Don Ciotti, davanti ad una platea di giornalisti e di 'tecnici', ma non per questo freddi e distanti, ma invece partecipi e attenti - ma lo sapete che il mercato della droga e' l' unico a non avere subito flessioni in questi trent' anni? Ma dov' e' la volonta' di contrastare davvero gli spacciatori di droga e la mafia? Cosa fanno i governi? Fanno leggi per dire che e' giusto punire chi si droga? Assurdo''. Riprendendo il titolo del disco di Rossi, che uscira' in tutta Italia, radio comprese, il 2 aprile, ''Buoni e cattivi'', don Ciotti ha detto: ''Siamo tutti un po' buoni e cattivi, per fare prevalere il buono bisogna cercare il giusto''. Ma don Ciotti, ancora una volta, parla in positivo, e trascina su questa linea anche la figura di Rossi, che gia' aveva diviso tra lui e don Gallo i proventi delle vendite della maglietta ''Legalize'' stampata in 700 mila copie. ''Vasco si e' riconosciuto nel nostro metodo - ha detto don Ciotti - per il quale si incontrano le persone piuttosto che affrontare i problemi, si accompagna piuttosto che portare, anche se costa di piu', si cercano le relazioni umane piuttosto che soluzioni tecniche e farmaci, non si abbandona mai chi fa piu' fatica a vivere di noi''. Poi, in perfetto stile Gruppo Abele, nei nuovi e ampi ambienti di Fabbrica, una bella struttura tutta protesa a dare ai giovani aiuto, comprensione e anche un lavoro, c' e' stato un pranzo per giornalisti e discografici. Un pranzo a base di cibi casalinghi su tavoloni in legno. Certamente un happening di vita diverso da quello usuale per le presentazioni dei dischi nuovi, molto piu' mondani e in luoghi, isole o alberghi molto piu' prestigiosi. ''Stavo andando via - ha detto don Ciotti - ma mi ha telefonato Vasco Rossi e mi ha chiesto ''ti prego, non mi lasciare da solo a Torino, staro' qui''. (ANSA). BEC/CLD 30-MAR-04 14:31 53 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MUSICA: VASCO, 'BUONI E CATTIVI', IO STO CON GLI ULTIMI/ANSA TOLLERANZA ZERO? IO SONO PER LA TOLLERANZA E BASTA (ANSA) - TORINO, 30 MAR - E' sempre il Blasco che tutti conoscono e tutti vogliono ritrovare - che delusione se fosse cambiato tanto - con occhiali scuri, cappello a visiera, giaccone in pelle nera e camperos ai piedi, il Vasco Rossi che oggi a Torino ha presentato il suo ultimo ''Buoni e cattivi'' (Emi) nella ''Fabbrica'' di don Ciotti. Un Vasco Rossi intenerito dall' energia dell' infaticabile don Ciotti: ''E' un uomo fantastico, l' ho conosciuto ieri, ma sapevo gia' molto di lui, un uomo che si occupa davvero dei deboli, di chi non ce la fa, di chi e' caduto percorrendo la strada della vita e fa fatica a rialzarsi. Io la conosco bene quella roba li' e sto a fianco di tutti quelli che faticano, come fa don Ciotti. Io sto con quelli che hanno avuto una brutta giornata - ha aggiunto - con chi ha un problema e penso che dividere la gente tra buoni e cattivi sia pericoloso, e' qualcosa che divide, invece bisogna unire, e poi, vorrei sapere chi mi ha affibbiato il titolo di 'cattivo maestro' perche' certo maestro non sono, forse cattivo si', ma chissa'''. Parlando dell' album, Blasco ha detto che ''c' e' piu' ironia, ma che in sostanza c' e' sempre lo stesso Vasco dentro''. ''Si' io forse saro' anche un po' cambiato, ma sono sempre lo stesso in fondo in fondo. Sono uno provocatore per le coscienze addormentate, tra cui metto anche la mia, non sono certo un profeta, ma sono uomo pieno di dubbi e di fragilita', uno che fa degli errori e poi cerca di rimediare''. A chi gli chiedeva se una volta era un po' piu' un cantante ''contro'' se ora non canti piuttosto piu' ''a favore di qualcuno'', Vasco ha risposto: ''Io mi sento ancora uno 'contro', contro chi non ci lascia vivere la nostra vita, chi ha pregiudizi, chi ci vuole insegnare a vivere. Certo non si puo' dividere il mondo tra buoni e cattivi, ma qualcosa di buono c' e', per esempio don Ciotti. Ma io sono un uomo che non vuole giudicare mai, troppo comodo, io sono per la sospensione del giudizio''. Poi, davanti a una platea di giornalisti che lo hanno anche piu' volte applaudito e a una Dori Ghezzi (oggi e' il suo compleanno) che gli ha riconosciuto una certa eredita' di Fabrizio De Andre' ''se l' e' giustamente presa lui, d' altronde anche Fabrizio parlava agli ultimi'', Vasco non ha risparmiato battute. ''Il lifting? Io non lo faro' mai - ha detto - perche' e' contrario al mio modo di vedere. Bisogna invecchiare con dignita'. Ma chi l' ha detto che tutti devono essere belli, tirati a lucido e vincenti? E gli altri allora sono tutti perdenti? Ma la dignita', non il lifting, la dignita' ce l' ha anche il drogato, lo sapete no?''. E ai giornalisti, che alla fine gli hanno chiesto ''Ma Vasco tu in che cosa credi?'', lui ha chiosato: ''Ragazzi cosa mi chiedete? E' troppo difficile per me, comunque io credo in primo luogo che non bisogna fare male agli altri. E credo nella musica che e' la mia droga numero uno e che e' ancora legale, almeno per ora''. (ANSA). BEC/ZRA 30-MAR-04 18:23 54 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MUSICA:CARDINALE POLETTO,MI HANNO COLPITO PAROLE VASCO ROSSI (ANSA) - TORINO, 31 MAR -''Mi ha colpito una dichiarazione di Vasco Rossi venuto ieri a Torino da don Luigi Ciotti per presentare il nuovo album. E' emersa l' onesta' di una persona consapevole di non bastare a se stessa, anche se non ha ancora trovato la sua strada''. Lo ha affermato l' arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto nel suo discorso agli universitari, a Palazzo Nuovo. Poletto ha citato le parole del cantante. ''E' significativo che abbia affermato di sentire di dover credere a qualcosa di piu' grande di lui - ha sottolineato - anche se non sa che cosa sia''. (ANSA). YYR-ANG/ZRA 31-MAR-04 15:43 55 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AMBIENTE: A FIRENZE TERRA FUTURA, MOSTRA SU UTOPIE CONCRETE TRA RELATORI EPIFANI, PEZZOTTA, MATTEOLI, PECORARO, DON CIOTTI (ANSA) - FIRENZE, 31 MAR - Si presenta come la prima mostra sulle ''utopie concrete'' la manifestazione ''Terra futura'' che si terra' da domani al 4 aprile alla Fortezza da Basso di Firenze. E' promossa da Banca etica col sostegno della Regione Toscana e il programma comprende 50 eventi con 400 relatori e 250 espositori. Tra questi, il ministro dell' ambiente Altero Matteoli, i segretari della Cgil Guglielmo Epifani e della Cisl Savino Pezzotta, il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, il comico Beppe Grillo, don Luigi Ciotti, Tonio Dell' Olio, il responsabile nazionale della Protezione civile Guido Bertolaso, esperti e studiosi di fama internazionale. ''Non e' solo la mostra delle pratiche sostenibili piu' diffuse - ha spiegato il presidente della Regione Claudio Martini - dal consumo critico alla bioedilizia, dalla finanza etica alle energie rinnovabili, ma e' anche l' occasione per confrontarsi su tutte quelle iniziative e attivita' che garantiranno un futuro al nostro pianeta''. La manifestazione, hanno spiegato il direttore della fondazione culturale di Banca etica Sabrina Siniscalchi e il coordinatore del Comitato di garanzia di terra futura Kark-Ludwig, e' organizzata in cinque filoni (abitare, produrre, coltivare, agire, governare) su cui si snodano i diversi eventi. Tra le particolarita' in mostra, una pala eolica per la produzione di energia rinnovabile, un auto a idrogeno, un' aula multimediale su ruote. Sempre alla Fortezza, da domani al 3 aprile, si terra' la sesta edizione di ''Encore 2004'' la Conferenza delle regioni europee sull' ambiente con un centinaio di delegazioni di 20 Paesi e 20 ministri regionali. (ANSA). GAR 31-MAR-04 17:02 56 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DON CIOTTI COMMEMORA RENATA FONTE A 20 ANNI DALL'OMICIDIO (ANSA) - NARDO' (LECCE), 31 MAR - Ricorre oggi il ventesimo anniversario dalla morte di Renata Fonte, madre di due figlie, assassinata a 34 anni la sera del 31 marzo 1984 a Nardo', dove era assessore comunale del partito Repubblicano. In occasione della ricorrenza, il presidente di 'Libera', don Luigi Ciotti, e' intervenuto a Nardo' per commemorare la donna, uccisa perche' si opponeva ad una grossa speculazione edilizia a pochi metri da dove era previsto sorgesse il Parco naturale attrezzato di Porto Selvaggio. Per il delitto sono stati condannati all' ergastolo con una sentenza divenuta definitiva - l'ex consigliere comunale repubblicano neretino Antonio Spagnolo e Giuseppe Durante, l'uno come mandante e l'altro come esecutore dell'omicidio. ''Nel giorno del ricordo di Renata - ha detto don Ciotti - la quale era un' amministratrice, un assessore, dobbiamo ricordarci che la politica e' un'alta espressione della carita', in quanto servizio per il bene comune''. Per don Ciotti ''la memoria non basta: abbiamo bisogno dell'impegno nella continuita' perche' sia trasmessa alle nuove generazioni, affinche' diventi per tutti riflessione, coerenza di pratica e di concretezza''. Dopo aver affermato che ''la lotta alla criminalita' e alla mafia vede oggi impegnati generosamente magistrati, forze dell'ordine, e se ne vedono i risultati'', il presidente di 'Libera' ha detto che ''le mafie, con cambiamenti e trasformazioni, hanno ripreso su alcuni contesti le loro forme di penetrazione sia pur con strategie e metodi diversi, continuando a fare i loro affari''. Ha infine espresso il convincimento che ''non possiamo solo chiedere agli altri, ma siamo chiamati anche noi a sentire forte nella nostra coscienza che il contrasto alle forme di illegalita' appartiene veramente a tutti. Il modo di fare memoria e' essere sempre piu' impegnati''. A Renata Fonte, nel 2002, la commissione del Dipartimento affari civili del ministero dell'Interno ha riconosciuto il carattere di vittima di criminalita' mafiosa. (ANSA). B12-BU/CIO 31-MAR-04 20:15 57 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DON CIOTTI, UNIRE LE FORZE PATTO DI AMICIZIA TOSCANA-CALABRIA A MOSTRA 'TERRA FUTURA' (ANSA) - FIRENZE, 2 APR - Unire le forze contro la mafia che non puo' essere combattuta da navigatori solitari. Parola di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che e' stato il testimonial del patto di amicizia firmato da sindaci di Sinopoli (Reggio Calabria) e di Cascina (Pisa) in occasione della mostra ''Terra futura'' . Domenico Luppino, primo cittadino di Sinopoli, piu' volte vittima di atti intimidatori, ha osservato che ''questa amicizia garantisce alla parte sana dei miei cittadini un appoggio prezioso; ci fa sentire meno soli perche' dietro ai due sindaci ci sono due comunita'''. ''E' significativo - ha aggiunto - che questo incontro avvenga a 'Terra Futura' poiche' la mafia ostacolera' sempre lo sviluppo sostenibile e l' ecocompatibilita'. Una delle leve per sconfiggere la mafia e' costruire alleanze tra istituzioni, e tra istituzioni e societa' civile''. Moreno Franceschini, sindaco di Cascina, ha sottolineato che si tratta di un punto di partenza: ''Ora coinvolgeremo le scuole, le associazioni di entrambi i comuni ha spiegato - perche' ci sia uno scambio vero e i cittadini si sentano coinvolti''. ''La mafia tocca di nuovo lo Stato e la situazione sta ritornando difficile þ ha detto don Ciotti - e dobbiamo gridarlo con forza: sta crescendo la perdita del senso della legalita' che nel nostro paese oggi e' banalizzata, pensiamo ai condoni, alle leggi ad personam. E' ritornata la sfiducia nello stato e nelle istituzioni ed e' ripresa la cultura mafiosa e dell'omerta'. Il cambiamento e' possibile solo lavorando insieme: volontariato, scuola, chiese, amministrazioni, magistratura, forze dell'ordine''. (ANSA). COM-GAR/DLM 02-APR-04 19:03 58 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ACLI: DON CIOTTI, NON E' VERO CHE IL VANGELO NON FA POLITICA IL SACERDOTE DIFENDE IL DIRITTO DEI CRISTIANI A IMPEGNO POLITICO (ANSA) - TORINO, 4 APR - ''Gesu' ha fatto politica'': e' richiamandosi ai Vangeli che don Luigi Ciotti, nella sua meditazione in apertura della giornata conclusiva del 22/o congresso nazionale delle Acli, ha difeso il diritto dei cristiani all' impegno politico. ''Non e' vero - ha affermato che il Vangelo non fa politica; non e' vero che come cristiani non dobbiamo fare politica''. E a questo proposito ha richiamato alla figura di Cristo che ''ha riproposto la logica del servizio e della giustizia contro la tentazione del potere vissuto come dominio, controllo e ricerca del consenso''. Il fondatore del Gruppo Abele ha, dunque, esportato a entrare ''nella politica per criticare una visione e una gestione del potere che ha perso la sua trasparenza e la sua passione per giustizia e Vangelo''. (ANSA). BAN 04-APR-04 14:18 59 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ACLI: NO A PARTITO CATTOLICO, MA POLITICA CON IL VANGELO/ANSA I LAVORATORI CRISTIANI SI PREPARANO A NUOVE SFIDE (ANSA) - TORINO, 4 APR - Non la volonta' di costruire un ''nuovo partito cattolico'', ma il bisogno di ''esprime un' inquietudine, quella di vedere la nostra fede sterile, subalterna a questa o quella correte, ridotta a contrapposizione'', ha mosso i quattro giorni di dibattito al 22/o congresso nazionale delle Acli, cosi' come sono state riassunte nelle conclusioni del suo presidente Luigi Bobba. Imponendosi come interlocutore politico autonomo, l' organizzazione che riunisce le associazioni dei lavoratori cristiani (850 mila soci, oltre 7.800 strutture in tutta Italia) ha chiamato, nell' agora' del Lingotto di Torino, personalita' di spicco delle istituzioni, del mondo politico e sociale: da Romano Prodi a Pierferdinando Casini, dal Savino Pezzotta a Guglielmo Epifani, da Lucia Annunziata a Francesco Rutelli. Le sfide che le Acli hanno lanciato sono state a tutto campo. Basterebbe, per far passare alla storia il loro 22/o meeting nazionale, la proposta di diritto di voto ai bambini, una provocazione che ha attraversato, come una scossa di terremoto, partiti, chiese, sindacati, espressioni varie della societa' civile, che si sono divise tra favorevoli e contrari. Ma sono stati anche altri i capitoli del loro programma: rendere obbligatorio il servizio civile europeo, affiancare all' auditel dei programmi preferiti il qualitel di quelli piu' socialmente utili, l' urgenza di investire nell' energia solare anche facendo uso di benefici fiscali per i cittadini virtuosi. Le Acli non hanno risparmiato giudizi politici. Contro la legge Gasparri, per esempio, ma anche contro il sistema elettorale che ''produce il contrario di cio' che ci si attende'', ha detto Bobba, ovvero ''frammentazione, incapacita' a decidere, moltiplicazione delle forze politiche''. Chiaro il il loro ''no'' al terrorismo, alla ''sola contestazione'' senza controproposte; forte la difesa della loro autonomia. Si tratta di ''far cooperare - ha spiegato Bobba - all' interno dei Poli e trasversalmente ad essi, le componenti riformiste'' e in questo senso la nascita della lista Uniti nell' Ulivo viene visto come ''un segnale incoraggiante''. Forte anche il richiamo cristiano. E non soltanto perche' ''non e' vero che il Vangelo non fa politica'' come, nella sua meditazione odierna, ha riassunto don Luigi Ciotti, ma perche' ha osservato Bobba, lanciando piu' di uno spunto di riflessione alla Chiesa cattolica - ''i segni di scristianizzazione sono ormai evidenti e tali da richiedere un ripensamento nella trasmissione della fede''. Per questo non e' vista come questione marginale l' opportunita' di inserire nel preambolo della Costituzione Europea il richiamo alle radici cristiane. ''Noi crediamo - si e' fatto portavoce Bobba - che queste radici 60 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE siano anche all' origine di quel principio di laicita' che e' maturato nella cultura europea''. L' orizzonte, infatti, entro il quale si e' mosso il dibattito e' sempre andato oltre i confini italiani. Non a caso l' incipit della relazione di Bobba ha mosso dall' Africa, dal Kenya, dal Mozambico per ''allargare i confini della nostra missione sociale'' . Costante il richiamo all' Europa: 16 milioni di disoccupati - e' stato sottolineato - e 40 milioni di poveri non sono ''un volto accettabile della nuova Europa''. E da qui alcuni interrogativi che le Acli hanno posto ai Governi: ''dove sono finite le promesse e gli impegni assunti a Lisbona nel 2000, a Nizza nel 2001''. Le battaglie che i lavoratori cristiani annunciano non si pongono in termini di pura contestazione. Per ''dare la sveglia al Paese - ha detto Bobba concludendo i lavori - occorre una sperimentazione creativa, ovvero progettualita' sia a livello nazionale e internazionale''. (ANSA). BAN 04-APR-04 18:30 61 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE LA 7: DON CIOTTI PARROCO DELLA STRADA A 'L'INTERVISTA' (ANSA) - ROMA, 9 APR - Don Luigi Ciotti e' l'ospite de 'L'Intervista' di Alain Elkann, in onda domani alle ore 11:55 su La 7. Alla vigilia di Pasqua, il 'parroco della strada' racconta la sua vita accanto a coloro che hanno piu' bisogno e il suo impegno ad accogliere l'altro per un'esistenza all'insegna della dignita' umana e dell'uguaglianza.(ANSA). COM-XBB 09-APR-04 13:59 62 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IMPRESE: ENI GELA; NO AD AZIENDE SENZA CERTIFICATO ANTIMAFIA DOPO DENUNCE SINDACO SU APPALTI,A RISCHIO 220 DIPENDENTI CONAPRO (ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 15 APR - Nell' indotto del petrolchimico di Gela esplode la questione morale, che rischia di avere pesanti ripercussioni dal punto di vista occupazionale. La direzione della Raffineria dell' Eni ha intimato questa sera al Consorzio Nazionale di Produzione e servizi (CO.NA.PRO.), e alle imprese che ad esso aderiscono, di lasciare l' area dello stabilimento ''entro e non oltre le ore otto di lunedi' mattina'', perche' privi di certificazione antimafia. La prefettura di Caltanissetta avrebbe infatti rifiutato di rilasciare al Co.na.pro., per il 2004, l' attestazione di legalita' e di trasparenza che l' Eni richiede ogni anno alle proprie imprese appaltatrici. Circa 220 lavoratori rischiano cosi' di restare disoccupati fino a quando le commesse di lavoro del consorzio espulso non saranno assegnate nuovamente ad altre ditte. Il 19 marzo scorso, durante un convegno su ''legalita' e sviluppo'', promosso dalla Cgil, il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, lancio' pesanti accuse sulla gestione degli appalti al petrolchimico di Gela, sostenendo che ''le mani della mafia'' avrebbero controllato lavori e assunzioni. Crocetta aggiunse inoltre che ''gli imprenditori coraggiosi, quelli che denunciano le intimidazioni, vengono penalizzati, emarginati, esclusi''. Tre giorni dopo, nel corso della ''giornata nazionale della memoria'', organizzata dall' associazione ''Libera'' di don Luigi Ciotti, la commissione parlamentare Antimafia intervenne a Gela, con il suo presidente, Roberto Centaro, il vice presidente, Giuseppe Lumia, e numerosi altri componenti. In quell' occasione furono raccolte le testimonianze del sindaco e del segretario locale della Cgil, Emanuele Scicolone. Gia' dal dicembre del 2001, la magistratura di Gela ha avviato un' inchiesta sugli appalti dell' indotto del petrolchimico, arrestando alcuni funzionari dell' Eni e dirigenti di talune imprese, nell' ambito di un' operazione denominata ''Metamorfosi''. Il processo si deve ancora celebrare.(ANSA). RED-NU 15-APR-04 00:27 63 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAIDUE: A 'TG2 DOSSIER-STORIE' PARLANO I TESTIMONI DI GEOVA (ANSA) - ROMA, 16 APR - A 'Tg2 Dossier-Storie', in onda domani su Raidue alle 23:30, si parlera' dei testimoni di Geova. In scaletta inoltre: i referendum di sabato 24 aprile che decideranno sulla non facile riconciliazione tra la comunita' greca e quella turca di Cipro, un paese che dal 1 maggio entrera' a far parte dell'Unione Europea.La storia di Enrico Mariotti che vive libero a Londra e che fu il responsabile del rapimento del conte Grazioli nel 1977, conclusosi con un omicidio nonostante fosse stato pagato il riscatto. E ancora il nuovo album di Vasco Rossi 'Buoni o cattivi', presentato nella fabbrica delle idee di Don Ciotti.(ANSA). XB1 16-APR-04 16:13 64 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SPARATORIA NAPOLI: FIACCOLATA PER TRIGESIMO MORTE ANNALISA CIOTTI, ZANOTELLI, BORSELLINO FIRMANO APPELLO PER PARTECIPAZIONE (ANSA) - NAPOLI, 21 APR - Il prossimo 29 aprile a Forcella si svolgera' una fiaccolata in ricordo di Annalisa Durante, la quattordicenne uccisa per errore in un agguato di camorra. L' iniziativa, in occasione del trigesimo della morte, e' stata promossa da un gruppo di associazioni e numerose personalita'. Tra i primi firmatari dell'appello per la partecipazione alla manifestazione Luigi Ciotti, Alex Zanotelli, Rita Borsellino. ''La morte violenta di Annalisa, barbaramente assassinata dalla camorra - e' scritto nell'appello dei promotori - ha scosso tutti gli italiani. Ci uniamo al grido di dolore della famiglia e della gente di Forcella che si e' ribellata perche' la camorra ancora una volta si e' fatta scudo dei piccoli e degli ultimi''. Per questo, aggiunge il documento, ''chiediamo a tutti i napoletani da Posillipo a Capodimonte, dal Vomero a Chiaia, da Secondigliano a Ponticelli, dalla Sanita' a Fuorigrotta, di scendere in piazza per rompere il muro della paura''. Alle istituzioni viene chiesta ''una presenza forte, permanente e efficace sul territorio'', ''la disponibilita' a prevedere interventi straordinari ed urgenti per far si' che la societa' civile possa riappropriarsi di un territorio per troppo tempo lasciato in balia della criminalita' organizzata''. Tra le richieste avanzate la destinazione al piu' presto a uso sociale di beni immobili a Forcella sottratti alla camorra. ''Che l'urlo di dolore di Forcella - conclude l'appello diventi impegno per la trasformazione della citta' ''. (ANSA). TOR/ARB 21-APR-04 20:37 65 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MUSICA: VASCO ROSSI GIORNALISTA DIRIGE 'TUTTO' PER UN MESE IL CANTANTE E' ISCRITTO ALL'ALBO COME PUBBLICISTA (ANSA) - ROMA, 21 APR - Vasco Rossi, nell'inedita veste di giornalista, firma il prossimo numero di 'Tutto', il mensile di musica edito da Mondadori e diretto da Patrizia Ricci. Il numero speciale, in edicola dal 30 aprile, e' stato curato nei dettagli dal rocker di Zocca, che e' , ma in pochi lo sanno, un giornalista regolarmente iscritto all'Albo come pubblicista. E' la prima volta in Italia che e' stato chiesto ad un artista di diventare direttore di giornale. L'idea e' stata accolta con interesse e divertimento dal cantante. Vasco, calato nel ruolo, ''e' stato preciso e puntiglioso", come ha raccontato Patrizia Ricci. "Ha discusso molto sui titoli. Ha coinvolto suo figlio Luca e una ragazza del fan club per la realizzazione di questo numero speciale, ha chiesto un pezzo a don Ciotti del Gruppo Abele. Si e' inoltre appassionato molto a un dossier dedicato alle 'cattive ragazze' della musica e ha scelto un'immagine molto particolare - ha concluso la Ricci - per l'apertura dell'intervista a Lenny Kravitz, realizzata da Gianni Poglio a Miami''. (ANSA). COM-KRR 21-APR-04 13:23 66 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RIVOLUZIONE NEI MESSAGGI VOCALI, RISPONDONO I VIP DA COSTANZO A LAURENTI, MA C'E' ANCHE IL CANE ETTORE (ANSA) - ROMA, 26 APR - Laura Freddi da' la sveglia, Maurizio Costanzo avverte che il cellulare e' spento, Giobbe Covatta informa che e' partito l'avviso di chiamata e perfino il cane Ettore interviene per comunicare che la scheda e' esaurita. Il telefono cambia voce e abbandona i freddi messaggi dalle voci metalliche affidandosi a quelle dei personaggi dello spettacolo. L'iniziativa, nata da un'idea di Costanzo, e' di Telecom Italia e Tim, ed e' stata presentata oggi dal conduttore televisivo e dal presidente del colosso telefonico Marco Tronchetti Provera. ''Ogni giorno - ha detto Tronchetti - decine di milioni di persone hanno contatti con Telecom Italia, basti pensare che tra 12 e 187 raggiungiamo un milione di chiamate al giorno. Perche' questo rapporto sia meno freddo e piu' umano abbiamo pensato di coinvolgere personaggi noti al grande pubblico, che si sono prestati all'iniziativa gratuitamente, visto che i compensi verranno devoluti in beneficenza''. L'idea e' venuta allo stesso Costanzo, indispettito dallo stile di certi messaggi dell'operatore telefonico: ''Cosi' - ha spiegato il conduttore - ho parlato con Tronchetti per sapere se avesse voglia di cambiare i testi, soprattutto passando dal tu al lei e scegliendo un tono di maggiore cortesia, e di coinvolgere voci note a livello promozionale''. In questo modo si e' arrivati alla scelta dei 10 vip che hanno prestato la propria voce per servizi come il 187, il 191, il 119, la sveglia, il servizio ChiamaOra: oltre a Costanzo, Freddi, Covatta e il cane Ettore, gli italiani si ritroveranno dall'altro capo del filo Albano, Cesara Buonamici, Leo Gullotta, Luca Laurenti, Gad Lerner e Bruno Pizzul. Tutti hanno rinunciato al cachet, che verra' devoluto ad Amref, Lega del filo d'oro e Gruppo Abele. Le voci note, a rotazione su tutti i servizi, terranno compagnia per tutto l'anno, poi verranno sostituite da quelle di alcuni doppiatori, che pero' manterranno le nuove caratteristiche dei messaggi. ''Questa iniziativa - ha spiegato Tronchetti - vuole far capire sia all'esterno che all'interno dell'azienda quanto sia importante la cortesia''. Il presidente di Telecom, infatti, riconosce che l'azienda a volte da' qualche disservizio (''non potrebbe essere altrimenti, nella piu' grande societa' privata del Paese, che conta 23 milioni di clienti''), ma aggiunge che molte cose sono migliorate e che anche questa piccola rivoluzione dei messaggi vocali servira' a migliorare le relazioni con i clienti.(ANSA). FP 26-APR-04 15:44 67 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PROSTITUZIONE: CONTRO LA TRATTA ANCHE FOTOROMANZI SUI TRENI A TORINO PARTE PROGETTO. ANCHE UN VIDEO PRIMA DEI FILM (ANSA) - TORINO, 27 APR - Un cortometraggio e un fotoromanzo per combattere la prostituzione e la tratta delle donne: il primo andra' in onda nei cinema prima dei film, l' altro in distribuzione da settembre su alcune linee ferroviarie. Le iniziative fanno parte del progetto '' Libere- Te Lira- Free'' e parte da Torino e il suo hinterland. Destinatari sono le vittime della tratta, ma anche chi ostacola o favorisce la diffusione dell'integrazione sociale delle popolazioni immigrate e, in generale, l'opinione pubblica. Capofila del progetto, presentato oggi, e' la Provincia di Torino, che ha costituito una partnership con i comuni di Torino e di Moncalieri, l' Universita' ed enti vari, come la Compagnia delle Opere, Gruppo Abele, Confcooperative, Ufficio per la Pastorale dei Migranti. ''Due'' e' il titolo del video che narra la storia di due donne, entrambe segnate da esperienze di violenza e prostituzione. Anche il fotoromanzo raccontera' la tragedia dello sfruttamento sessuale e ha lo scopo di dare informazioni utili su come liberarsi dalla schiavitu' degli sfruttatori. Per realizzarli si e' rivelata fondamentale la collaborazione e la consulenza di alcune donne uscite da questa terribile esperienza e tuttora inserite in un percorso di integrazione. Sono state loro a fornire consigli e indicazioni sul target di riferimento e sulle migliori modalita' di comunicazione con il mondo sommerso della prostituzione. ''Questo progetto e' nato dopo l'esperienza di 'Life', che si e' occupato dell'integrazione nel mondo del lavoro delle donne immigrate vittime della tratta'', ha piegato Martina Sabbadini di S.& T, uno dei partner del progetto. ''Ora agiremo maggiormente sulla comunicazione - ha concluso - aiutati proprio da quelle donne che ne sono uscite, per avvicinarci a chi non lo ha ancora fatto''. (ANSA). RED-BAN 27-APR-04 14:27 68 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ANDARE O NO? PALAZZO DIVISO SU MARCIA PER OSTAGGI /ANSA MA PARTECIPAZIONE SARA' TRASVERSALE, PERSONALE, SENZA BANDIERE (ANSA) - ROMA, 28 APR - Andare o non andare? Il Palazzo si divide sulla partecipazione alla marcia promossa dai familiari di Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio, i tre italiani tenuti in ostaggio in Iraq. Trecento metri, tra Castel Sant'Angelo e piazza Pio XII, davanti a via della Conciliazione. Sono quelli che separano due fronti, la cui composizione e' pero' trasversale tra i poli. Da una parte la comune solidarieta' con famiglie provate da sedici giorni di angoscia per la sorta dei loro cari. Dall'altra il rischio di apparire deboli di fronte all'ultimatum dei terroristi e di subire strumentalizzazioni di segno opposto. Un dilemma al quale la politica risponde con comportamenti diversi. Marceranno, dietro la bandiera della pace, i leader dei Verdi Pecoraro Scanio, di Rifondazione Bertinotti, dei Comunisti italiani (Diliberto, ma non Cossutta), molti parlamentari del Correntone Ds, Occhetto e Di Pietro; la sinistra del centrosinistra, che raccoglie l'appello lanciato dai leader del movimento pacifista: Strada, Agnoletto, don Ciotti, padre Zanotelli. Ma non solo. Tra i Ds dovrebbero esserci Bersani, Morri, Sereni, Angius: tutti della segreteria. Fassino ci sara' ''con il cuore'', e auspica che partecipino ''tantissimi cittadini per una grande manifestazione senza insegne di partito e di associazione, che sia la testimonianza del sentimento di solidarieta' di milioni di italiani con questi tre connazionali e faccia sentire alta e forte la richiesta della loro liberazione''. ''La politica non c'entra'', afferma Castagnetti. ''Deve restare un passo indietro'', per Franceschini. Ma Rosi Bindi, anche lei dielle, non vede alcuna difficolta' nella partecipazione a una manifestazione per la pace: ''Non sarebbe la prima volta''. Non la pensa cosi' Intini. ''Le forze politiche di maggioranza e opposizione - afferma il capogruppo dello Sdi alla Camera - fanno bene a non lasciarsi dettare le scadenze politiche dai ricatti dei terroristi''. Sulla stessa linea Cossutta e D'Alema. ''Capisco il dolore delle famiglie - dice il presidente del Pdci - Manifesto per la pace, ma non sono i rapitori che devono dirmi come e dove farlo''. ''E' una forma di rispetto: non dobbiamo rischiare strumentalizzazioni'', spiega D'Alema. Nella Cdl, Forza Italia, An e Udc sono solidali con le famiglie degli ostaggi, ma non si uniranno alla manifestazione. ''Non vogliamo strumentalizzazioni'', avverte Landolfi. Mentre la Lega boccia il corteo: ''Una stupidata - la liquida Calderoli - Una risposta in positivo alle richieste dei terroristi. Dovrebbero prendere esempio dalle famiglie dei caduti di Nassiriya...''. E il governo? ''Non deve marciare, ma agire'', 69 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE dice Castelli. ''Non possiamo accettare ricatti, forse salverebbero gli ostaggi ma non consentirebbero la sicurezza per il futuro - gli fa eco Buttiglione - Su questi temi e' bene che il governo taccia''. Mentre Tremaglia - il ministro per gli italiani nel mondo la cui partecipazione era annunciata come possibile da La Russa - risponde seccato che ''decidera' domani''. Ma non sara' facile la partecipazione del centrodestra. ''Non oseranno dire che l'occupazione dell'Iraq e' una cosa giusta...'', sostiene Pecoraro. La manifestazione, aggiunge Cento, sara' ''una grande occasione umanitaria per chiedere la liberazione degli ostaggi, ma anche per denunciare la tragedia di Falluja, dove le truppe di occupazione americane hanno prima bombardato e ora rastrellano la popolazione civile''. Non si fa attendere la replica della maggioranza, con La Russa che invita il centrosinistra a non usare gli ostaggi ''per fare campagna elettorale''. Un'altra forma di partecipazione all'angoscia dei familiari degli ostaggi e' quella scelta da Bondi e Volonte'. ''Partecipo pregando - dice il coordinatore di Fi - ma le istituzioni e le forze politiche devono respingere e non subire il ricatto dei terroristi''. E anche il capogruppo dell'Udc ricorda l'invito del Papa a schierarsi per la pace ''con la forza della preghiera''. Tutti, da una parte all'altra del Parlamento, devono pero' rispondere domani alla richiesta di Angelo Stefio, padre di Salvatore, a nome delle tre famiglie: ''E' una manifestazione di pace, ha il solo obiettivo di salvare la vita dei tre ragazzi e di riportare a casa la salma di Quattrocchi. Vi prego, rispettateci''. (ANSA). PNZ 28-APR-04 21:24 70 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: CONSULTA ASSOCIAZIONI, PROFILATTICI MENO CARI DI NOTTE (ANSA) - ROMA, 28 APR - Profilattici meno cari di notte: lo chiede al ministero della salute la Consulta nazionale lotta all'Aids che raggruppa una serie di associazioni di volontariato che si occupano dei malati col virus Hiv, fra i quali l'Anlaids, l'Associazione politrasfusi, la Comunita' di San Patrignano, il Gruppo Abele, l'Arcigay. La Consulta, in una lettera inviata alla Direzione generale prevenzione sanitaria del ministero della salute, chiede quindi una circolare applicativa che consenta l'abbattimento dei 3-4 euro della tariffa notturna che i farmacisti applicano dalle 22 alle 9 del mattino. Le associazioni avanzano questa richiesta anche a seguito della ''disponibilita' espressa dalla Federfarma'' in tal senso. La Consulta ribadisce anche la richiesta ''di riconsiderare la possibilita' di abbattere il prezzo dei profilattici tramite una campagna. La nostra proposta - precisa - si chiamava '3 per 1', al fine sia di incentivarne immediatamente l'uso nella popolazione in generale e sia di permettere alle associazioni di volontariato di poterlo usare come presidio di sensibilizzazione con una maggiore facilita'''. (ANSA). MAS 28-APR-04 19:37 71 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SPARATORIA NAPOLI: DOMANI FIACCOLATA A UN MESE DA DELITTO CON RITA BORSELLINO, CIOTTI E ZANOTELLI (ANSA) - NAPOLI, 28 APR - Una fiaccolata nelle strade del rione Forcella si terra' domani, giovedi' 29 aprile, ad un mese dalla morte di Annalisa Durante, la quattordicenne uccisa dalla camorra. L'iniziativa - promossa da una rete di associazioni del volontariato e del terzo settore, in accordo con le rappresentanze sindacali di Napoli - prevede la partecipazione, tra gli altri, di Rita Borsellino, del missionario comboniano padre Alex Zanotelli e del presidente di Libera, don Luigi Ciotti. In parallelo con l'iniziativa, i promotori hanno rivolto un appello alle istituzioni affinche' assicurino una presenza forte, permanente ed efficace sul territorio, destinando al piu' presto a uso sociale i beni immobili sottratti alla camorra a Forcella e provvedano ad allargare nella zona gli interventi socio culturali e di riqualificazione territoriale (come il progetto URBAN) previsti per altri quartieri. La fiaccolata partira' alle ore 19.30 da piazza Calenda e dopo aver attraversato il rione tornera' a piazza Calenda per gli interventi di Rita Borsellino, padre Zanotelli e don Ciotti. (ANSA). DT/BOM 28-APR-04 16:32 72 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: FERMIAMO LA GUERRA, PRONTI A IMPEGNO CON FAMILIARI MA A MANIFESTAZIONE DOMANI SOLO COME SINGOLI PACIFISTI (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Comprendiamo il senso delle iniziative dei familiari degli ostaggi. Siamo solidali con loro e disponibili ad incontri e impegni umanitari''. Al termine di due giorni di riunione il comitato 'Fermiamo la guerra' - l' organismo che ha promosso le manifestazioni pacifiste del 15 febbraio 2003 e del 20 marzo scorso - ha unitariamente dato la propria disponibilita' ad accogliere la proposta dei familiari dei tre ostaggi italiani. Il comitato non partecipera' quindi come soggetto politico alla manifestazione di domani a Roma, ma singoli esponenti del mondo pacifista, secondo quanto appreso, lanceranno un appello affinche' individualmente ci sia la partecipazione alla manifestazione con le sole bandiere della pace.(ANSA). GUI 28-APR-04 14:06 IRAQ: FERMIAMO LA GUERRA, PRONTI A IMPEGNO CON FAMILIARI (2) (ANSA) - ROMA, 28 APR - Nella nota, firmata da tutte le componenti del comitato, i pacifisti rivendicano di aver ''sempre manifestato contro le scelte di guerra del nostro paese'' e ribadiscono di averlo fatto sempre ''in totale autonomia e senza alcun condizionamento''. ''Siamo quelli che hanno organizzato le grandi manifestazioni del 15 febbraio del 2003 e del 20 marzo scorso - aggiungono - e continueremo a mobilitarci in futuro per la fine delle guerre, il ritiro delle truppe italiane, la fine dell'assedio alle citta' irachene, l'autodeterminazione del popolo iracheno e il rispetto dell'articolo 11 della Costituzione''. Una scelta, dice ancora il Comitato, ''giusta'' perche' queste ''sono le uniche cose da fare per la pace''. Alle famiglie di Maurizio Agliana, Salvatore Stefio ed Umberto Cupertino il Comitato Fermiamo la Guerra esprime dunque solidarieta'. ''Siamo solidali e comprendiamo il senso delle vostre iniziative - dicono i pacifisti - siamo disponibili ad incontri ed impegni umanitari, sempre ribadendo l'obiettivo di fermare la guerra e continueremo a lottare pacificamente perche' l'assedio delle citta' irakene abbia fine''. Dal Comitato arriva poi un attacco alla maggioranza ed al governo Berlusconi. ''Ricordiamo al governo le sue responsabilita' - spiegano - e innanzitutto quelle legate alla sciagurata scelta di partecipare alla guerra e sosteniamo la mozione dei parlamentari contro la guerra per il ritiro delle truppe dall'Iraq''. ''Il popolo della pace non si ferma concludono - e non si fermera'''.(ANSA). GUI/DMR 28-APR-04 14:27 73 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: FERMIAMO LA GUERRA, PRONTI A IMPEGNO CON FAMILIARI (3) (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Invitiamo ogni cittadina e cittadino italiano a partecipare, come richiesto dai familiari si dice nell'appello di 'Fermiamo la guerra' - portando le bandiere arcobaleno, manifestando per la pace, la liberazione degli ostaggi, la liberazione del popolo iracheno dall'occupazione, la fine dei bombardamenti e degli assedi, perche' il nostro paese dia un contributo alla pace ritirando immediatamente le proprie truppe''. A sottoscrivere l'appello sono, tra gli altri, don Luigi Ciotti, Vittorio Agnoletto, Raniero La Valle, Gino Strada e Alex Zanotelli.(ANSA). AU 28-APR-04 16:25 74 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: OSTAGGI; FAMIGLIE, DOMANI TUTTI ITALIANI A ROMA / ANSA PARTENZA CORTEO ALLE 17, PULLMAN IN ARRIVO DA DIVERSE CITTA' (ANSA) - ROMA, 28 APR - L'appuntamento della speranza e' per domani pomeriggio a Roma. Le famiglie dei tre ostaggi prigionieri in Iraq, accompagnati da associazioni, sindaci, pacifisti, politici in ordine sparso e cittadini comuni in arrivo da tutta Italia, sfileranno per chiedere la liberazione di Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio. La manifestazione partira' alle 17 da Castel Sant'Angelo e si fermera' in piazza Pio XII, proprio davanti al colonnato di piazza San Pietro, sperando in una voce dal Vaticano. Il prefetto di Roma, Achille Serra, si e' detto ''tranquillo'' in vista della manifestazione. ''Non ho - ha sottolineato - nessuna previsione di problemi legati all'ordine pubblico''. APPELLO FAMIGLIE A ITALIANI - Dalle tre famiglie e' arrivato oggi un appello congiunto agli italiani affinche' partecipino al corteo. ''Nel rispetto della liberta' e della dignita' di ognuno - c' e' scritto - anche se personalmente coinvolti nell'umana e angosciante vicenda degli ostaggi rapiti in Iraq, ci appelliamo al senso di Patria e di italianita' perche' il nostro dolore sia fatto partecipe e insieme al nostro strazio si unisca in un'unica voce a quello del popolo iracheno, profondamente colpito. Chiediamo a tutti coloro che vorranno partecipare prosegue l'appello - di marciare insieme a noi per la pace affinche' non si odano piu' i pianti, i lamenti dei bambini che soffrono, la disperazione delle mamme e dei papa' per i figli che non torneranno piu' a casa, la solitudine delle mogli che hanno perso il conforto e il sostegno dei propri mariti''. MANIFESTAZIONE NON POLITICA - Secondo Antonella Agliana, sorella di Maurizio, ''l'organizzazione sta andando bene e domani saremo sicuramente in tanti. E' una manifestazione per la pace - ha sottolineato - non ci deve assolutamente essere nessuna strumentalizzazione politica, perche' e' un' iniziativa che nasce da noi famiglie, per i nostri ragazzi, perche' vengano liberati e perche' possa tornare in patria anche la salma di Fabrizio Quattrocchi''. PULLMAN IN PARTENZA DA CITTA' FAMIGLIE OSTAGGI - Antonella Agliana ha spiegato che andra' a Roma da Prato ''con tutta la citta'''. Oltre che a Prato, domani sono previsti arrivi in massa anche dalle altre citta' delle famiglie degli ostaggi. Da Cesenatico, citta' dove vive Angelo Stefio, padre di Salvatore, sono pronti a partire due pullman. La moglie di Salvatore, Emmanuela Nicolosi, e' pronta a partire domani da Catenanuova (Enna). Dal paesino siciliano si muovera' lo scuolabus comunale, di 26 posti: non e' stato infatti trovato un autobus da noleggiare. Anche a Sammichele di Bari, il paese di Cupertino fervono i preparativi per la partenza. Il Comune ha fatto affiggere manifesti nella cittadina in cui si avvisa che domani 75 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE alle 8 partiranno 10 pullman per Roma. Il sindaco Nicola Madaro, che si e' dato molto da fare per organizzare la manifestazione, ha spiegato che domani ''non ci saranno nemmeno i gonfaloni dei Comuni, ma solo le bandiere della pace''. La famiglia Quattrocchi non ha ancora deciso se domani sara' a Roma. SI SPERA IN COINVOLGIMENTO VATICANO - Le famiglie sperano nel coinvolgimento del Vaticano. ''Non possiamo fare pressione sul Santo Padre - ha detto Angelo Stefio - certamente speriamo nell'incontro, ma se il Pontefice ha impegni non e' che restiamo delusi, a noi basta che si affacci alla finestra''. Ma in Vaticano c' e' un clima di grande cautela, pur nel rispetto e comprensione per le famiglie degli ostaggi. Viene considerato improbabile che il Papa si affacci. Possibile che qualcuno scenda dalla segreteria di Stato per parlare con le famiglie ed ascoltare loro eventuali richieste. POPOLO DELLA PACE PRESENTE CON BANDIERE ARCOBALENO - Sara' presente con le famiglie anche il popolo dei pacifisti. I Disobbedienti e gli altri componenti del Comitato napoletano contro la guerra invitano a mobilitarsi e domani e' prevista la partenza di un treno speciale dalla stazione di Napoli Centrale. Anche No global e Disobbedienti di Bari saranno a Roma. Il Comitato 'Fermiamo la guerra', con un appello siglato, tra gli altri, da don Ciotti, Vittorio Agnoletto e Gino Strada, invitano i cittadini a partecipare portando le bandiere arcobaleno. Sara' presente anche la ''Tavola della pace''.(ANSA). NE 28-APR-04 21:06 76 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: OSTAGGI; MESSAGGIO PACIFISTI A CONSIGLIO CITTA' FALLUJA (ANSA) - ROMA, 28 APR - I pacifisti hanno inoltrato, tramite alcuni esponenti dell'organizzazione umanitaria 'Un ponte per...', ai rappresentanti del Consiglio della citta' di Falluja il testo della nota con cui si sono dichiarati disponibili ad aderire alla manifestazione umanitaria promossa per domani a Roma dai familiari dei tre ostaggi italiani. La richiesta e' quella che i rappresentanti del Consiglio della citta' di Falluja inoltrino il messaggio ''alle piu' significative rappresentanze religiose sociali e politiche irachene''. (ANSA). GUI/FRF 28-APR-04 16:08 IRAQ: OSTAGGI; MESSAGGIO PACIFISTI A CONSIGLIO CITTA' FALLUJA (2) (ANSA) - ROMA, 28 APR - Questo il testo dell'appello alla partecipazione alla manifestazione di domani a Roma: ''Siamo persone impegnate quotidianamente e da anni nel movimento contro la guerra. Rispondendo all'appello dei familiari dei tre italiani sequestrati in Iraq, parteciperemo alla manifestazione che si terra' domani 29 aprile a Roma, alle ore 17 da Castel Sant'Angelo. Invitiamo ogni cittadina e cittadino italiano a partecipare, come richiesto dai familiari, portando le bandiere arcobaleno, manifestando per la pace, la liberazione degli ostaggi, la liberazione del popolo iracheno dall'occupazione, la fine dei bombardamenti e degli assedi, perche' il nostro paese dia un contributo alla pace ritirando immediatamente le proprie truppe''. Tra i firmatari dell'appello, Vittorio Agnoletto, Gino Strada, Luigi Ciotti, Alex Zanotelli.(ANSA). AB 28-APR-04 19:11 77 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE OSTAGGI: CORTEO; DON CIOTTI, FERMIAMO TUTTE LE GUERRE UN DOVERE DI GIUSTIZIA E SOLIDARIETA' (ANSA) - ROMA, 29 APR - Ha deciso di partecipare alla manifestazione di Roma perche' ''difendere il bene fondamentale della vita umana e' preciso dovere di giustizia e solidarieta'''. Per questo, ma anche per ''abbracciare i familiari degli ostaggi'' il presidente del Gruppo Abele, Don Luigi Ciotti, e' venuto oggi a Roma alla manifestazione per la pace. ''Quella di oggi - dice - e' una presenza consapevole dei propri limiti e determinata a ribadire un fermo no alle logiche che si trovano dietro alle guerre e a qualsiasi forma di terrorismo''. ''Ma non solo: siamo qui - aggiunge - per abbracciare non solamente i familiari di coloro che sono ostaggio della guerra e del terrorismo, ma anche per testimoniare che quando ingiustizie, violenze, illegalita', guerre e percorsi terroristici colpiscono la vita umana non e' possibile restare fermi''. Secondo Don Ciotti e' indispensabile ''muoversi'' e per questo l'invito e' a camminare insieme ''per affermare la nostra liberta' e non essere ostaggio dei terroristi, per far tornare i nostri connazionali e perche' si fermino tutte le assurde guerre''. (ANSA). TAM/MRC 29-APR-04 17:28 78 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE OSTAGGI: UN CORTEO SILENZIOSO VERSO LA LIBERAZIONE / ANSA (di Annalisa Sturiale) (ANSA) - ROMA, 29 APR - Volevano mobilitare il piu' alto numero di coscienze possibile, volevano una manifestazione umanitaria e non politica, per la pace e non contro il governo. E la marcia verso il simbolo della cristianita' non li ha traditi. Erano tutti un po' madri, sorelle, fidanzate, oggi in cammino verso Piazza S. Pietro. Tutte anime diverse che, per un giorno, quello della speranza, hanno lasciato da parte le loro ideologie, i loro schieramenti, i simboli. E hanno camminato insieme, raccogliendo l'appello delle famiglie di Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino. Hanno camminato, in lungo corteo silenzioso, che da Castel Sant'Angelo ha percorso via della Conciliazione, fino a San Pietro, fianco a fianco, in una manifestazione che, si percepiva subito, aveva il compito di far arrivare un messaggio di pace e di solidarieta'. Hanno sfilato, preceduti da una lunghissima bandiera arcobaleno, il fronte pacifista, i no global, i disobbedienti, le associazioni cattoliche e quelle di volontariato. Hanno manifestato accanto a uomini politici, a rappresentanti della societa' civile, del mondo della cultura e dello spettacolo. Un popolo pacifista che non ha avuto il minimo dubbio nel non sentirsi diviso nel dilemma se quella di oggi avrebbe potuto essere una sorta di cedimento ad un ricatto terroristico. Erano li' per dire un netto no ad ogni forma di violenza. E lo hanno fatto da subito, fin da quando a Castel Sant'Angelo, si era creato un momento di tensione, quando i disobbedienti romani avevano, attraverso un megafono, scandito slogan contro il governo. Una distanza subito colmata dal dialogo. Quello tra chi era arrivato a Roma da Sammichele di Bari, da Prato, da Cesenatico, e voleva solo essere accanto a chi in queste ore aveva davanti solo ore di angoscia, di attesa, per un ultimatum sempre piu' vicino. Di chi, consapevole di essere parte di uno scacchiere assai piu' ampio, voleva solo chiedere ''il ritorno a casa di tre ragazzi d'Italia''. E cosi' le temute distanze tra le molte anime del corteo si sono annullate. Lasciando il posto a chi aveva deciso che era giusto esserci. E cosi' accanto ad Vittorio Agnoletto e i Social Forum, c'erano Francesco Caruso e i disobbedienti, il presidente del gruppo Abele, Don Ciotti, e poi Gavino Angius, Antonio Di Pietro, Pecoraro Scanio, Oliviero Diliberto e Fausto Bertinotti. Ma anche Mirko Tremaglia che ha voluto testimoniare la sua solidarieta' alle tre famiglie degli ostaggi. E poi tutti attorno al vessillo arcobaleno le associazioni Pax Cristhi, la Tavola della Pace, Donne in Nero e Basta Guerra. A chiudere il corteo c'erano anche alcuni disobbedienti con le bandiere irachene che, hanno piu' volte ribadito, erano a testimoniare la loro solidarieta' ai tre ostaggi, alle famiglie, ma anche ai 22 milioni di iracheni 79 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ostaggi di una guerra. Ventidue milioni di iracheni contro i quali si stanno commettendo ''atrocita' infinite e per i quali non esiste la solidarieta' internazionale''. Circa cinquemila persone che hanno sfilato in un breve ma simbolico percorso che voleva essere come una sorta di ''abbraccio'' a quelle famiglie che ''chiedono solo di rivedere i loro cari''. Per nulla intimiditi dall'assedio di giornalisti, cameramen e fotografi, arrivati anche dall'estero. E in molti hanno raccontato di essere in strada perche' genitori, mogli, fratelli o sorelle. Di essere a piazza S.Pietro proprio perche' il percorso della manifestazione era ''assai diverso da tutti gli altri appuntamenti contro la guerra e soprattutto perche' non c'era un carattere politico''. Di essere in piazza anche per la prima volta, di essere in strada ''senza simboli di partito'' ma con una grande obiettivo, ''non rendere vani gli appelli delle famiglie che hanno in qualche modo fatto leva nelle coscienze''. E tutti, in silenzio, hanno ascoltato le parole del pontefice, lette da monsignor Laiolo. Parole toccanti, arrivate al cuore di molti. Parole che erano state precedute da altre piu' semplici ma altrettanto cariche di emozione. L'emozione di chi, oggi, non ha voluto lasciare soli i familiari di quegli ostaggi visti pochi giorni fa' nelle immagini della televisione araba. Quelle famiglie che erano un po' tutte le famiglie arrivate a piazza S. Pietro. (ANSA). ST 29-APR-04 22:11 80 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SPARATORIA NAPOLI: DON CIOTTI, CI SONO OSTAGGI DI CAMORRA IL FONDATORE DI 'LIBERA' ALLA FIACCOLATA PER ANNALISA (ANSA) - NAPOLI, 29 APR - ''Cosa ce ne frega della camorra e dei camorristi; il problema non e' solo li', la liberta' di tutti si gioca sui diritti. Grido allo Stato di non barare, di non usare parole vuote e stanche quando parla di giustizia, lavoro e diritti''. Lo ha dichiarato don Luigi Ciotti, fondatore dell'Associazione contro le mafie ''Libera'', dal palco allestito in piazza Calenda, nel quartiere di Forcella a Napoli, al termine della fiaccolata organizzata a un mese dalla morte di Annalisa Durante, la quattordicenne assassinata durante una sparatoria di camorra. Don Luigi Ciotti arrivava da Roma, dove ha partecipato alla manifestazione per la liberazione degli ostaggi italiani in Iraq: ''Ci sono anche altri ostaggi, ostaggi di mafia e camorra - ha detto don Ciotti - dobbiamo tirare fuori di piu' le unghie, il coraggio di denuncia delle parole e' annuncio di salvezza''. (ANSA). YW4-LN/ARS 29-APR-04 22:09 81 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SPARATORIA NAPOLI: FIACCOLATA DAVANTI A CASA DI ANNALISA (ANSA) - NAPOLI, 29 APR - Ha pianto a dirotto Antonio Durante, padre di Annalisa, la 14/enne assassinata durante un conflitto di camorra a Forcella, nel cuore di Napoli, quando la testa del corteo si e' fermato sotto la sua abitazione dove avvenne il delitto. Al suo fianco, dietro uno striscione su cui c'era scritto 'da Forcella una speranza per la citta'' il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e altri rappresentanti delle istituzioni, tra cui il deputato dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Alla fiaccolata sotto la pioggia lungo le strade di Forcella, via Tribunali e parte di via Duommo, hanno partecipato un migliaio di persone tra abitanti del quartiere, associazioni, gruppi di parrocchie della provincia di Napoli e, in coda, movimenti di disoccupati. Tutti esibivano striscioni e cartelli nel ricordo di Annalisa. Durante il tragitto la gente ha gridato ''Giustizia, giustizia'' ''Annnalisa Annalisa'' e ''Forcella, Forcella''. In piazza Calenda e' stato allestito un palco dal quale hanno parlato il padre missionario Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti, di Libera, e una cantautrice impegnata nel movimento per la pace, Agnese Ginocchio.(ANSA). YW4-LN 29-APR-04 21:52 82 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FIAT: IL 12 MAGGIO INCONTRO AZIENDA-SINDACATI SU MIRAFIORI (ANSA) - TORINO, 3 MAG - Si terra' il 12 maggio, presso l'Unione Industriale di Torino, l'incontro fra Fiat Auto e sindacati metalmeccanici sullo stabilimento di Mirafiori. Lo hanno reso noto Fim, Fiom e Uilm torinesi. Subito dopo in fabbrica ci saranno le assemblee dei lavoratori. (ANSA). ANG 03-MAG-04 12:20 FIAT: IL 12 MAGGIO INCONTRO AZIENDA-SINDACATI SU MIRAFIORI (2) (ANSA) - TORINO, 3 MAG - All'incontro parteciperanno i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm con i responsabili Fiat delle tre organizzazioni. I sindacati, che questa mattina si sono incontrati, hanno espresso un giudizio positivo sul prossimo appuntamento con la Fiat. ''E' l'avvio della discussione con l'azienda - sottolinea il segretario generale della Uilm Piemonte, Attilio Capuano - sulla piattaforma che abbiamo presentato. Oggi con Fim e Fiom abbiamo fatto il punto sulla situazione e abbiamo verificato la disponibilita' delle istituzioni e di associazioni a confrontarsi con noi. Giovedi' ci sara' l'incontro con la Commissione Lavoro del Comune, al quale sara' presente il sindaco, venerdi' quello con la presidente della Provincia. Sulle questioni torinesi siamo rimasti sempre uniti, abbiamo evitato interferenze che non avrebbero avuto senso''. ''Positiva la definizione della data dell'incontro - aggiunge Antonio Marchina, segretario generale della Fim torinese perche' potremo presentare la nostra piattaforma. Quanto al confronto con le altre organizzazioni ha confermato l'impegno di tutti a procedere sul documento messo a punto insieme e a coinvolgere la citta'''. Per il numero uno della Fiom torinese, Giorgio Airaudo, ''oltre ad affrontare i problemi di Melfi, la Fiat deve dare una risposta a Mirafiori e a Torino. Con questo spirito andremo a una trattativa che vogliamo torinese e immediatamente dopo coinvolgeremo i lavoratori nelle assemblee perche' devono essere protagonisti del salvataggio dello stabilimento e non vittime della crisi Fiat''. I sindacati fisseranno in questi giorni la data degli incontri con alcune associazioni, come gruppo Abele, Acli, Legambiente, Gioc, Arsenale della Pace, che hanno gia' dato la loro disponibilita'. E' previsto anche un confronto con l'associazione delle piccole imprese Api ed e' stato chiesto un incontro all'Amma di Torino. Non hanno ancora risposto le associazioni dei commercianti e degli artigiani e non e' ancora in calendario un appuntamento con la Regione Piemonte.(ANSA). ANG 03-MAG-04 13:14 83 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FIAT: IL 12 MAGGIO INCONTRO AZIENDA-SINDACATI SU MIRAFIORI (3) (ANSA) - TORINO, 3 MAG - All'incontro con la Fiat partecipera' anche la Fismic che ha sottoscritto la piattaforma su Mirafiori. ''Aspettiamo dall'incontro - afferma il segretario generale Roberto Di Maulo - notizie rassicuranti circa il futuro dello stabilimento e l'occupazione. Inoltre crediamo sia arrivato il momento per porre il problema, a livello di gruppo Fiat, di un adeguamento salariale per i lavoratori accompagnato dalla buona riuscita del piano Morchio''. (ANSA). ANG 03-MAG-04 18:48 84 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SERVIZIO CIVILE: DON CIOTTI, SOGNO CHE VOLONTARIATO SPARISCA SOLIDARIETA' DEV' ESSERE REGOLA DI VITA (ANSA) - ANCONA, 13 MAG - ''Io ho un sogno: che il volontariato 'sparisca', che cioe' la solidarieta' non sia piu' l' eccezione della virtu' di pochi, ma una regola di vita che si identifichi con la vera cittadinanza''. Lo ha detto don Luigi Ciotti intervenendo ad Ancona a un convegno sul servizio civile promosso dall' assessorato regionale alle politiche giovanili e svoltosi presso la Facolta' di Economia. ''Perche' la vita civile - ha spiegato don Ciotti - deve riscoprire la dimensione del servizio e il senso della semplicita' in cui alberga la profondita' dell' azione. Io invito i giovani ad essere inadeguati a questi tempi di apparenza del potere, del denaro, della forza, della bellezza a tutti i costi, fattori seducenti ma che non danno risposte alla vita''. ''Dietro queste nuove opportunita' - ha continuato - ci sono sei parole vecchie: giustizia, liberta', solidarieta', democrazia, cittadinanza e pace. E i giovani impegnati nel servizio civile, animati da questi principi, stanno, in sostanza riscrivendo e rivivendo in chiave attuale la Costituzione. Ci parlano di diritti, promovendo il dovere sociale alla solidarieta', secondo un modello di cittadinanza universale che va oltre i confini nazionali. Ecco perche' - ha concluso - il servizio civile e' la scelta giusta, la scelta di chi si mette in gioco per dare valore a cio' in cui crede''. (ANSA). DAN/GIG 13-MAG-04 19:41 85 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ELEZIONI: PRC, DA MILANO PUO' VENIRE UNA SCOSSA AL GOVERNO (ANSA) - MILANO, 14 MAG - Un esito positivo del voto per la sinistra alle elezioni provinciali di Milano, dove la coalizione si presenta unita, e alle europee, potrebbe dare un segnale importante al Paese e minare le basi dell'alleanza di centrodestra al governo. E' quanto hanno sostenuto stamane Augusto Rocchi, segretario provinciale di Prc, e Vittorio Agnoletto, che come indipendente si presenta alle europee subito dopo Fausto Bertinotti per la circoscrizione Nord Occidentale. ''Un risultato positivo - ha sottolineato Agnoletto metterebbe in discussione l'assetto di potere economico, il controllo mediatico, la speculazione delle aree; porrebbe le basi per un programma che, in vista del 2006, non vedrebbe piu' coinvolti i soli segretari di partito, ma anche le associazioni e i movimenti. Dopo il cardinale Martini che ha gettato i semi, nessuno puo' piu' parlare in nome dei cattolici: ormai sono presenti nei movimenti, nelle associazioni, in diverse liste che combattono il Dio degli eserciti''. Secondo Rocchi, ''Milano e' un importante laboratorio politico che anticipa spesso le scelte nazionali. Per le provinciali e le comunali di 14 su 16 Comuni, centrosinistra e Prc hanno trovato un terreno di intesa e si presentano insieme. Hanno collaborato, con l' associazionismo e il volontariato, nella formazione dei programmi con pari dignita' sui temi qualificanti della pace, della democrazia, della partecipazione, contro le privatizzazioni e per il rilancio dell'iniziativa pubblica, per il lavoro, per il rispetto dell'ambiente''. Agnoletto, che ha ricevuto tra gli altri il sostegno di don Luigi Ciotti, di Haidi Giuliani, di Giorgio Dal Fiume (Altromercato), di Paolo Rossi, di Samir Amin (presidente del Forum mondiale delle Alternative), ha cosi' sintetizzato il suo impegno in Europa per una politica anti-liberista: ''Inserimento nella Costituzione del ripudio della guerra, ritiro delle truppe di occupazione dall'Iraq, rifiuto del patto di stabilita' (che comprende le spese sociali ma non quelle militari), concessione della cittadinanza europea a tutti coloro che vivono e lavorano nel continente, lotta alla disoccupazione, riforma dei fondi all'agricoltura che assorbono l'60% del bilancio comunitario e di questo l'80 va alle societa' multinazionali''. (ANSA). VO 14-MAG-04 14:08 86 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ELEZIONI: DON CIOTTI, INDAGATI? FATEVI DA PARTE (ANSA) - AGRIGENTO, 17 MAG - ''I politici che vivono in una situazione inquinata dovrebbero dimettersi''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, intervenendo oggi pomeriggio ad Agrigento al convegno su mafia e politica organizzato anche da Legambiente. Per il presidente nazionale di Libera: ''Farsi da parte sarebbe veramente il gesto piu' alto di rispetto dei politici verso la gente che ha creduto in loro, perche' cio' permette di arrivare al piu' presto alla verita', qualunque essa sia''. (ANSA). YFM-FK 17-MAG-04 20:06 87 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: TESTIMONI DI GIUSTIZIA RACCONTANO LA LORO STORIA (ANSA) - PALERMO, 19 MAG - I testimoni di giustizia, con le loro storie difficili e scomode e il coraggio che hanno trovato per denunciare episodi di violenza, si raccontano a Roma in un incontro organizzato dalle associazioni Libera e ''Garbatella 1920''. L' iniziativa, chiamata ''Testimoni di giustizia'' si svolgera' domani alle 10 al Palladium e ne parleranno direttamente due protagonisti, che restano per il momento anonimi per ragioni di sicurezza. Con loro ci sara' anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Tano Grasso, consulente degli uffici antiusura di Roma e Napoli ed ex commissario di Governo per le iniziative antiracket e antiusura, Gian Carlo Caselli, Procuratore Generale di Torino ed ex Capo della Procura di Palermo, l' avvocato Andrea Pettini, legale di molti testimoni di giustizia. Moderera' l' incontro Roberto Morrione, direttore di RaiNews24. ''Onesti testimoni di mafia - si legge in una nota - eppure a volte dimenticati dallo Stato, i testimoni di giustizia sono cittadini che hanno avuto il coraggio di testimoniare contro le cosche mafiose e sono stati costretti a lasciare la loro citta', i loro beni per una nuova identita' e una nuova vita con la loro famiglia in un altro luogo''. In Italia sono attualmente poco meno di un centinaio e ''stanno diminuendo sempre di piu', senza essere pentiti, senza essere criminali ravveduti, tutt'altro. Sono i testimoni di mafia, con le loro storie difficili e scomode, che sembrano pagare lo scotto del loro coraggio. Eppure, nonostante tutto, testimonierebbero ancora''. Durante la giornata verranno proiettati filmati sulle storie di vita di alcuni testimoni, realizzati da Rainews24.(ANSA). ABB 19-MAG-04 17:38 88 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TESTIMONI DI GIUSTIZIA, LEGGE DA 3 ANNI IN ATTESA REGOLAMENTI SE NE E' PARLATO OGGI IN UN CONVEGNO A ROMA (ANSA) - ROMA, 20 MAG - Pietro Nava fu costretto ad emigrare insieme con la famiglia, perdendo il lavoro gli affetti i parenti e cambiando tre volte il nome ed i suoi figli quattro volte scuola. Non espiava una pena, ma ha pagato in questo modo il coraggio di testimoniare al processo per l'omicidio del giudice Rosario Livatino, di cui vide tutta la scena. E' il caso di un testimone di giustizia la cui vita e' stata stravolta dall' aver adempiuto al dovere civile in uno stato democratico. Questo come altri casi sono stati ricordati nel corso di un incontro con gli studenti che si e' svolto oggi in un gremito teatro Palladium, a Roma. Vi hanno partecipato anche due testimoni, resi pero' irriconoscibili per questioni di sicurezza. Con loro il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli, Tano Grasso, don Luigi Ciotti, il giornalista Roberto Morrione e l'avv. Andrea Pettini, che rappresenta legalmente molti testimoni. La vita di molti testimoni di giustizia (sono meno di cento in Italia) potrebbe essere decisamente migliore - e' stato sottolineato nel corso dell'iniziativa - se fossero stati redatti i regolamenti attuativi della legge 45 del 2001 che disciplina la materia. Tano Grasso, ex commissario di Governo per le iniziative antiracket e antiusura ed attuale consulente degli uffici antiusura di Roma e Napoli, ha spiegato che ''la legge 45 e' importante perche' per la prima volta stabilisce il concetto del testimone di giustizia e del risarcimento'', differenziandolo dalla figura del collaboratore di giustizia con la quale si identificava in precedenza in base ad una normativa del 1992. In realta' la legge 45 fissa anche i termini per il mancato guadagno, per il mantenimento dell'uguale tenore di vita, la possibilita' di accendere mutui e la possibilita' che lo Stato riacquisti beni immobili che il testimone e' stato costretto a vendere. Come descritto in un filmato realizzato da Rai News 24, il direttore della testata Roberto Morrione e' intervenuto all' incontro, fino ad oggi molti testimoni sono stati abbandonati a loro stessi dallo Stato. Come Calogero, che per anni ha vissuto in una roulotte messa a disposizione da un sacerdote; o Mario, che a lungo con il figlio andava nelle mense a raccogliere i rifiuti per trovare qualcosa da mangiare. Ulisse (nome di fantasia), dipendente statale, si trovo' sulla scena di un duplice omicidio insieme con la moglie, anche lei dipendente statale nel 1990 nel casertano. Nessuno dei due e' mai riuscito ad ottenere la mobilita' e per tre anni e mezzo hanno vissuto nella loro abitazione, esposti ai delinquenti, poi hanno avuto accesso al programma di protezione e allora ''sono 89 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE cominciati altri problemi''. Perche' ''ci si sente soli e di solito si viene trattati molto male perche' le forze dell'ordine nonostante gli sforzi non hanno gli strumenti per stare vicino a persone in cosi' grande difficolta'''. Ulisse ha svenduto le poche proprieta' che aveva e sta tentando faticosamente di ricominciare una vita. Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che raccoglie 1.500 associazioni, ha raccontato a sua volta tremende storie di mafia ed ha segnalato pero' che ''la situazione e' andata migliorata con il tempo e che ci sono anche percorsi positivi''. (ANSA). DO 20-MAG-04 16:14 90 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MUSICA: VASCO ROSSI, NAPOLI UNA CITTA' SPECIALE FOLLA DI RAGAZZI PER DIRETTA MTV. INCONTRO CON BASSOLINO (ANSA) - NAPOLI, 23 MAG - Per Vasco Rossi ''Napoli e' davvero una citta' speciale''. Lo ha detto questa mattina durante la diretta del programma di MTV e lo ha ribadito piu' volte nel corso l'incontro con il suo fan club che si e' svolto nel teatro della Mostra d'Oltremare. La grande emotivita' del pubblico napoletano ha coinvolto il cantautore italiano che e' rimasto per circa due ore in compagnia dei numerosi giovani presenti che gli hanno sottoposto molteplici e spontanee domande a tutto campo. L'occasione dell'incontro e' la presentazione del concerto che si terra' a Napoli allo stadio S. Paolo il 9 luglio, data conclusiva del tour ''Buoni o cattivi'' che partira' da Roma il 5 giugno. ''Questo tour - spiega Vasco - sara' il primo ad 'impatto zero'. Ogni attivita' umana produce inquinamento e anidride carbonica. Noi assieme all'organizzazione Life Gate, abbiamo calcolato quanto inquinamento produciamo e per ogni 200 mila kg impiantiamo 250 mila mq di alberi in Costa Rica. Forse non e' una grande cosa, ma vuole essere un messaggio ed un segnale che lanciamo alle grandi industrie per dimostrare che qualcosa si puo' fare''. Ad accogliere Vasco Rossi al teatro era presente il governatore della Campania Antonio Bassolino che si e' dimostrato anche un grande fan del cantautore. ''Vasco sostiene Bassolino - e' importante punto di riferimento per i giovani sia per il valore artistico che anche per il suo impegno sociale. L'ultimo disco, che da' il nome al tour, mi e' piaciuto moltissimo. In particolare la canzone 'Un senso' che fa da colonna sonora del film di Castelletto 'Non ti muovere'''. Grande commozione si e' avuta quando i giovani hanno voluto ricordare la ragazza uccisa per errore a Forcella e quando il padre di Gennaro, ha presentato il figlio uscito dal coma grazie anche alle canzoni di Vasco. ''La presenza di Vasco Rossi oggi all'incontro dei ragazzi di Forcella e S.Giovanni a Peduccio conclude il governatore della Campania - conferma il suo forte impegno nel sociale gia' dimostrato dalle sue numerose iniziative intraprese a fianco di due personaggi come don Ciotti e don Gallo''. (ANSA). XRS-LN/BOM 23-MAG-04 20:37 91 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAMORRA: 17ENNI UCCISI; VESCOVO, DILAGA CULTURA DELLA MORTE NEL CASERTANO CINQUE MORTI IN QUATTRO GIORNI (ANSA)- CASERTA, 30 MAG - Il vescovo di Aversa, mons. Mario Milano, ha ricordato nell' omelia di stamattina, festa di Pentecoste, l' omicidio dei due 17enni avvenuto ieri a Castelvolturno e gli altri fatti di sangue che hanno provocato cinque vittime in quattro giorni nella sua diocesi. ''Supplico lo Spirito Santo perche' incida nelle coscienze della nostra gente, perche' ci aiuti a combattere il degrado morale e la dilagante cultura di morte e violenza, ed a far trionfare quella della vita'', ha detto il vescovo. La caratteristica comune degli ultimi delitti nel casertano e' l' inaudita ferocia. Carlo Cirillo, 41 anni, candidato alle comunali di Pompei e' stato trovato decapitato nella notte del 26 maggio ai margini della superstrada Nola-Villa Literno. Antonio Di Fraia, 19 anni, e' stato freddato il 27 maggio da due sicari mentre a bordo della propria auto usciva di casa a Villa Literno; il cadavere non ancora identificato di una donna e' stato trovato tre giorni fa nelle campagne tra Capua e S. Maria la Fossa. Infine ieri Romeo Pellegrino e Giuseppe Maisto, appena diciassettenni, entrambi di San Cipriano d' Aversa, sono stati trovati cadaveri in una strada interpoderale alla periferia di Castelvolturno, a poca distanza dall' Oasi dei Varicosi. I due giovanissimi sarebbero stati uccisi probabilmente per vendetta. Potrebbero essere stati puniti per avere sparato con una mitraglietta, senza ferirli, contro tre ragazzi con i quali erano venuti a diverbio per banali motivi. L' episodio, per il quale i due furono arrestati e chiusi in un centro di rieducazione fino al febbraio scorso, risale al 19 agosto dello scorso anno durante i festeggiamenti in onore di Sant' Elena a Casapesenna, un centro poco distante da San Cipriano d' Aversa e Casal di Principe, regno incontrastato del clan dei casalesi, potente organizzazione criminale con interessi non solo in Italia ma anche all' estero. ''Un nuovo delitto efferato, uno dei tanti nei quali vengono coinvolti giovanissimi e che sconvolge le nostre coscienze'', commenta don Luigi Ciotti, presidente dell' Associazione ''Libera'', che a Casal di Principe, paese di origine di Francesco Schiavone, detto ''Sandokan'', detenuto, ma, secondo gli investigatori, ancora a capo del clan, ha costituito l' ''Universita' della Legalita'''. ''La recrudescenza di questi crimini - ha aggiunto don Ciotti - nonostante gli impegni e gli importanti risultati delle Forze dell' Ordine, invitano tutti, Stato e cittadini, a fare di piu' ma subito e con molta coerenza''. Sugli sviluppi delle indagini i carabinieri mantengono il riserbo. Anche oggi sono state effettuate numerose perquisizioni 92 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE in abitazioni di pregiudicati legati ad organizzazioni camorristiche dell' agro aversano che si contrappongono a quella alla quale, secondo gli investigatori, sarebbe ancora affiliato il padre di Giuseppe Maisto, Giacomo, latitante, in passato collaboratore di giustizia e, poi rientrato nel gruppo Quadrano-De Falco, che si oppone ai casalesi. Proprio nella parentela di Giuseppe Maisto potrebbe essere la chiave di lettura del duplice omicidio. Un fratello di Giuseppe Maisto, Vincenzo, soprannominato ''o pazzo'', fu ucciso nel 1992, nell' ambito della lotta tra il clan dei casalesi ed il gruppo scissionista dei De Falco. La madre di Giuseppe Maisto e' sorella di Sebastiano Caterino, nemico di ''Sandokan'', ucciso il 31 ottobre dello scorso anno insieme al suo guardaspalle alla periferia di S. Maria Capua Vetere, dove si era trasferito e dove insieme alla criminalita' locale controllava lo spaccio di droga e le estorsioni. Parentele scomode, la sparatoria dell' agosto dello scorso anno, il loro carattere inquieto, il tentativo di accreditarsi, sebbene giovanissimi, nella malavita organizzata dell' agro aversano. Sono queste al momento le piste seguite dai carabinieri del Comando Provinciale di Caserta. Finora e' stato possibile solo ipotizzare la dinamica della duplice esecuzione. Maisto e Pellegrino sarebbero stati attirati in un tranello ed avrebbero probabilmente raggiunto le campagne di Castelvolturnmo a bordo della vettura dei loro carnefici. Poi avrebbero tentato di fuggire non appena si sono resi conto della situazione. I cadaveri dei due diciassettenni sono stati trovati infatti ad una distanza di circa 40 metri l' uno dall' altro, uccisi con una pistola di grosso calibro. (ANSA). W03-DM 30-MAG-04 15:01 93 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FIAT: APPELLO DI 200 INTELLETTUALI PER SALVARE MIRAFIORI TRA LORO FIGLIA DI GRANDE STEVENS E REGISTA CALOPRESTI (ANSA) - TORINO, 4 GIU - Un ''appello per Mirafiori'' e' stato lanciato da oltre duecento tra intellettuali, docenti universitari e esponenti politici torinesi. Tra i firmatari anche Sofia Grande Stevens, figlia del legale di fiducia della famiglia Agnelli, e il regista Mimmo Calopresti. Spiccano anche i nomi di don Ciotti, dei figli di Norberto Bobbio, Luigi e Andrea, di Gianni Vattimo, Nicola Tranfaglia, Chiara Saraceno, Furio Colombo, Bianca Guidetti Serra, Gian Giacomo Migone e Luciano Gallino. A promuovere l' iniziativa, sulla quale prosegue la raccolta di firme, e' stato un comitato composto da Marco Revelli, Riccardo Bellofiore e Vittorio Rieser. ''La difesa dello stabilimento Fiat Mirafiori - si legge nell' appello - non e' un fatto 'simbolico'. Mirafiori deve restare aperta per cruciali ragioni economiche che riguardano la nostra area e il Paese''. Nel testo si sostiene che occorrono ''nuove scelte strategiche che ne prefigurino un vero futuro produttivo. E questo si associa, soprattutto dopo l' ultima tragedia che ha colpito l' attuale proprieta' della Fiat con rischi di frantumazione della proprieta' stessa, all' esigenza che la Fiat resti saldamente in mani industriali italiane''. ''Difendere il futuro produttivo di Mirafiori - prosegue il documento - non significa solo la difesa, che pure e' essenziale, dei posti di lavoro di 16 mila lavoratori e del reddito delle loro famiglie, ma e' un elemento chiave, un aspetto emblematico, della difesa e ricostruzione delle prospettive industriali della citta' e con cio' delle sue prospettive di sviluppo futuro. Vuol dire anche difendere il settore auto in Italia''. Nell' appello si riconosce anche che ''il movimento sindacale sta facendo di questo il suo impegno centrale'', ma che e' necessario ''non lasciarlo solo nella battaglia''. Soddisfazione e' stata espressa dalla segretaria generale della Cgil di Torino, Vanna Lorenzoni: ''Che tante personalita' di primo piano abbiano deciso di scendere in campo con il sindacato - ha affermato - e' importantissimo e non scontato. Il numero cosi' elevato di adesioni sta a significare che anche in quegli ambienti si sentiva il bisogno di un' iniziativa politica sul futuro della citta', di prendere la parola sulla Fiat''.(ANSA). BAN 04-GIU-04 18:39 94 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FIAT: 65 ANNI MIRAFIORI,TORINO SI MOBILITA PER SALVARLA/ANSA DOMANI SEGRETARI NAZIONALI SINDACATI, BERTINOTTI, VIOLANTE (ANSA) - TORINO, 9 GIU - Una torta con 65 candeline e un brindisi ''per augurare buon compleanno e lunga vita'' allo stabilimento d'auto piu' grande d'Italia, simbolo della Torino operaia. E' partita cosi', alle 18, la ''24 ore per Mirafiori'', organizzata da Fim, Fiom, Uilm e Fismic di Torino contro il rischio di smantellamento della fabbrica Fiat. I numeri che fanno da sfondo alla mobilitazione sono illustrati in una mostra organizzata dai delegati: i dipendenti di Mirafiori erano circa 31.000 nel 2000 e sono oggi 16.000, mentre nello stesso arco di tempo la produzione e' scesa da 500.000 a 170.000 vetture. Oggi si producono la Lybra, la Multipla, la Lancia Thesis, l'Alfa 166, l'Idea e la Punto (ma quest'ultima cessera' alla fine del prossimo anno, mentre a Torino si fara' il nuovo monovolume). Nella loro piattaforma i sindacati chiedono un motore, un cambio e un modello in piu'. Cuore della manifestazione e' piazza Castello: intorno al palco, ci sono i gazebo delle Acli, dell'Arci, del gruppo Abele e delle associazioni ecologiste che presidiano il centro della citta'. Radio Flash da' voce all'iniziativa raccogliendo per 24 ore ''voci, parole e pensieri per Mirafiori'', con dibattiti e interviste. All'arrivo della fiaccolata saranno accesi nella piazza 500 lumini a simboleggiare gli oltre 20.000 posti di lavoro persi nell'industria, tra il 2000 e il 2003, nella provincia di Torino. Subito dopo comincera' una veglia per il futuro di Mirafiori organizzata dalle associazioni di volontariato. ''Mirafiori deve diventare con la pressione unitaria del territorio - osserva il segretario della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - il laboratorio nazionale per arrestare il declino industriale del Paese. Qualunque ripresa di confronto con la Fiat deve partire dalle soluzioni per Mirafiori''. Alle 22 entreranno in sciopero i lavoratori del turno di notte dello stabilimento Fiat, mentre domani la protesta interessera' dalle 9 il primo turno e dalle 17 il secondo turno. In entrambi i casi si fermeranno anche le aziende dell'indotto auto. Al corteo, che partira' dalla porta 5 di Mirafiori, parteciperanno i segretari generali nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic, ma anche leader politici come il segretario di Rifondazione, Fausto Bertinotti e il capogruppo Ds alla Camera, Luciano Violante. I sindacati incontreranno le istituzioni locali presso la sede della Giunta regionale, i presidenti delle dieci circoscrizioni della citta', poi le forze politiche. Il film ''Amlet'' del regista Armando Ceste ricostruisce la storia della Fiat e i cambiamenti della citta'. Numerosi i dibattiti, ma anche gli spettacoli e le rappresentazioni teatrali. 95 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE Intanto il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, dopo il colloquio telefonico con il sindaco, Sergio Chiamparino, ha sentito sempre al telefono anche il presidente della Regione, Enzo Ghigo: con entrambi ci sara' un incontro dopo le elezioni. A Ghigo i sindacati torinesi chiedono di convocare una riunione di tutti i governatori di quelle regioni dove la Fiat ha un proprio stabilimento per elaborare una proposta comune sul rilancio dell'auto in Italia, evitando la contrapposizione fra territori. (ANSA). ANG 09-GIU-04 19:30 96 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MATURITA': CIOTTI, NON CELEBRARE LEGALITA' ORMAI PERDUTA (V.'MATURITA':MINISTERO CONFERMA, AUTORE...'(2) DELLE 12,42 (ANSA) - ROMA, 16 GIU - ''Quando esiste l'eclissi di un valore, in questo caso la legalita', il rischio che lo si celebri per moda e' sempre presente''. Cosi' don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e di 'Libera' l'associazione che si batte per promuovere tra i giovani la cultura della legalita', commenta il tema d'attualita' scelto dal ministero dell'Istruzione per la prova di italiano della maturita'. Secondo il sacerdote ''e' estremamente positivo che in fase di verifica di un itinerario di studi, la scuola si interroghi e aiuti gli studenti a riflettere sui temi della legalita', ma mi auguro che gli studenti siano stati 'preparati' a trattare questo argomento nella quotidianita' dei loro studi: con tutte le implicazioni etiche, sociali, culturali e politiche''. ''Dico questo - sostiene Ciotti - perche' e' evidente che si sta sempre piu' perdendo, in modo concreto, il valore e la ricchezza della legalita'''. ''Un valore - aggiunge - che e' lo strumento, insieme alla solidarieta', per raggiungere il vero obiettivo che deve essere la giustizia, incominciando da quella sociale e cioe' i diritti, la dignita' umana, l'uguaglianza''. ''Da anni, nelle scuole, con la rete di associazioni che si riconoscono in 'Libera' - spiega ancora Ciotti - abbiamo costruito percorsi educativi di pratica della legalita'. Questo valore, infatti, non puo' essere teorizzato ma va insegnato nella pratica con riferimenti credibili, gli stessi che oggi scarseggiano''. E per questo don Ciotti chiede ''coerenza'' alle istituzioni: ''non si puo' predicare il rispetto delle regole quando poi si approva il condono edilizio che dimostra come a vincere sono sempre i furbi''. ''E' molto pericoloso - avverte il sacerdote - riversare sui nostri giovani messaggi cosi' contrastanti''. (ANSA). AU 16-GIU-04 16:20 97 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MATURITA': PROVE AL VIA, MONTALE COME DA PREVISIONI / ANSA GETTONATO PIU' DEGLI ALTRI TEMI SU AMICIZIA (ANSA) - ROMA, 16 GIU - L'annuncio ufficiale non ha stupito nessuno: che sarebbe uscito Montale alla maturita' 2004 si ipotizzava ormai da giorni. Pronostici azzeccati anche per il tema sulla costituzione europea. Degli altri argomenti scelti da viale Trastevere, non c'era traccia nel toto-tema, che alla vigilia degli esami di stato e' diventato lo sport preferito degli studenti (ma anche dei loro insegnanti). Ma i ragazzi, i maturandi dell'anno scolastico 2003-2004, li hanno accolti bene. Almeno a guardare i messaggi lasciati sulle chat e sui vari forum on line: ''pensavo molto peggio'', ''non erano tracce difficili, erano tutte fattibili e i documenti ti aiutavano tantissimo'', ''se non prendete tutti 15 vuol dire che siete scarsi''. Non sono mancate ovviamente le critiche (''titoli deludenti, banali e mediocri'') e neppure gli sfoghi disperati (''tracce adatte ai licei e non agli istituti tecnici'', ''piu' difficile degli anni passati'') ma tanti, tra i ragazzi interpellati all'uscita di scuola, hanno promosso il ventaglio di temi proposti dalla Moratti. Gettonatissimo e' stato soprattutto il saggio o articolo breve sull'amicizia (nell'ambito artistico-letterario). Lo ha scelto il 26% degli studenti secondo un sondaggio-lampo condotto dal sito Studenti.it. Un tema, quello dell'amicizia, che ha raccolto consensi tra i ragazzi ma caro anche al ministro Moratti che ieri nel suo messaggio augurale ha esaltato il valore della solidarieta' fraterna, nella scuola e nella vita, rievocando anche i giorni del proprio esame di maturita'. E chissa' se a invogliare tanti studenti a sceglierlo non sia stato anche quel riferimento musicale inserito tra i documenti allegati alla traccia come strumenti di lavoro: un brano del cantautore bolognese Francesco Guccini che non ha nascosto la soddisfazione pur ammettendo di provare una certa vergogna e imbarazzo a ''stare li' con Cicerone e Dante''. Scelto da un esiguo 8% di esaminandi il tema sulla Costituzione europea ha fatto felice il ministro Buttiglione che non ha perso l'occasione per ironizzare: ''bisognerebbe dare lo stesso tema ai partecipanti del Consiglio europeo che si riunisce domani e sperando che lo possano svolgere bene''. Quando si dice il tempismo! Sulle scelte dei candidati ha messo in serata il sigillo dell'ufficialita' il ministero dell'Istruzione confermando che il tema dell'amicizia ha raccolto grande favore assieme a quelli su legalita' e Novecento. Anche quest'anno la formula 'saggio breve-articolo' - dicono a viale Trastevere - e' stata la piu' premiata (55%) seppure sia in leggero calo rispetto alla passata maturita' (62%). 98 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE Inutile dire che Montale e' stato apprezzato soprattutto al classico, ma pure un coraggioso 9% di studenti dell'area artistica si e' cimentato con l'autore genovese. Quanto alla distribuzione geografica, il Nord ha preferito la traccia storica, il Sud quella sulla legalita'. E proprio il tema sul principio della legalita' ha offerto la sponda a don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, l'associazione che si batte per promuovere tra i giovani la cultura della legalita', per una frecciata polemica: ''non si puo' predicare il rispetto delle regole quando poi si approva il condono edilizio che dimostra come a vincere sono sempre i furbi. E' molto pericoloso avverte il sacerdote - riversare sui giovani messaggi cosi' contrastanti''. Boccia in toto le tracce proposte l'editorialista Sergio Romano perche' - spiega ''cariche di retorica umanista'' mentre il presidente dell'Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, giudica positivamente sia la rosa degli argomenti sia le scelte degli studenti che hanno premiato il saggio, ''una modalita' piu' vicina alla realta' dei giovani''. Ai tremebondi studenti ha rivolto indirettamente oggi un pensiero anche il Papa che ha invitato i ragazzi ad affrontare con fiducia gli impegni che li attendono nel corso della vita. E ''dopo aver superato questa prova - ha assicurato il premier Berlusconi intercettato dai giornalisti davanti al liceo romano Visconti mentre rientrava a palazzo Grazioli - si puo' guardare al futuro con fiducia e speranza''. Intanto, archiviata la prima prova si pensa a domani. Ed e' gia' ripartito il tam tam telematico. (ANSA). CLL 16-GIU-04 20:01 99 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: TORTURE; ABU GHRAIB, UN ANNO DENUNCE IN LIBRO AMNESTY (ANSA) - MILANO, 16 GIU - ''Sapevamo della situazione di Abu Ghraib gia' nella primavera scorsa, all'indomani della fine della guerra''. Sono le parole di Paolo Pobbiati, del direttivo della sezione italiana di Amnesty International, all'incontro che si e' tenuto oggi a Milano per la presentazione del volume 'Abu Ghraib e dintorni - un anno di denunce inascoltate sulle torture in Iraq'. Il libro e' pubblicato dalla casa editrice del Gruppo Abele e raccoglie i risultati delle cinque missioni che Amnesty ha compiuto in Iraq per documentare le torture. ''Ma - come spiega Pobbiati - e' anche la sintesi del lavoro svolto in tanti anni di documentazione della tortura nei 150 Paesi nei quali si pratica''. Riguardo alle foto scattate dai militari americani nel carcere iracheno, Pobbiati ha ricordato che ''sono agghiaccianti, ma non devono farci dimenticare che in tanti altri luoghi non vi sono soldati che immortalano i fatti''. Secondo Pobbiati, la tesi delle 'mele marce' sostenuta dal governo americano per giustificare i fatti di Abu Ghraib, non e' plausibile. ''La tortura non e' mai un problema di mele marce ha detto il rappresentante di Amnesty - chi tortura obbedisce a un ordine e spesso e' stato messo li' apposta''. Altro problema sollevato nel volume e' quello dell' introduzione in Italia del reato di tortura: tutto nasce dalla ratifica italiana, nel 1988, della convenzione contro la tortura che l'Onu ha adottato nel 1984 e che e' entrata in vigore nell' 1987. Nella legge non e' prevista la modifica del codice penale per introdurre il reato. Le pressioni di Amnesty sono rimaste inascoltate fino a quando, di recente, il progetto di legge e' riuscito a giungere in Parlamento. ''L'emendamento della Lega, che e' stato approvato (22 aprile 2004), introducendo l'elemento di reiterazione dell'atto, ha di fatto snaturato il concetto di tortura'', ha commentato Pobbiati. (ANSA). RED-TF/KO 16-GIU-04 20:11 100 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE VATICANO: BASTA TRATTA ESSERI UMANI, STOP PROSTITUZIONE/ANSA SUORE E PRETI IN PRIMA LINEA PER RECUPERARE LE VITTIME (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU - Il Vaticano si schiera contro una ''vergogna'' dell'umanita', quella tratta di esseri umani che ha un giro d'affari nel mondo che va dai 5 ai 7 miliardi di dollari, un fenomeno che coinvolge 800 mila persone all'anno, in gran parte legato allo sfruttamento della prostituzione, anche di quella minorile. La chiesa ha sempre condannato questo ''orrendo commercio'', non solo a parole ma anche con i volontari, Caritas, suore e preti in prima linea, per aiutare le vittime a ritrovare una vita normale. Nel corso degli anni non sono mancati gli appelli del papa a tutela dei piu' deboli strappati dalle loro case, ultimo quello inserito nel messaggio per la Quaresima 2004 dedicato ai bambini: oggi il Vaticano ha lanciato un nuovo l'allarme con il suo 'sottosegretario' gli esteri, mons. Piero Parolin, che in occasione di un incontro organizzato dall'ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede ha detto che la tratta e' una ''vergogna che continua a piagare l'umanita', violando i diritti umani''. Per questo serve la ''perseverante volonta' politica di attuare i documenti adottati''. Un tema, quello della lotta alla tratta dei nuovi schiavi, sul quale c'e' una forte convergenza tra Stati Uniti e Santa Sede, che considera il problema una fatto internazionale, e che per questo negli anni ha chiesto l'intervento degli organismi al piu' alto livello. Come nel 1996, quando la Santa Sede ha appoggiato pienamente la proposta di risoluzione del Parlamento europeo di Strasburgo sulla tratta di esseri umani, ''uno dei campi d' azione preferiti della criminalita' internazionale organizzata, che sfrutta le condizioni economiche precarie, l' inesperienza giovanile e la poverta' in dispregio alla dignita' dell' essere umano per favorire la prostituzione, il traffico di stupefacenti, gli ingressi clandestini e il lavoro nero organizzato''. Nel 2000 il Vaticano ha alzato il tiro, chiedendo alle Nazioni Unite un maggiore impegno contro la ''tratta di esseri umani'' e la creazione di ''condizioni di sviluppo'' che impediscano il proliferare del crimine organizzato. Affinche', ha detto la Santa Sede, le societa' non si abituino al triste spettacolo dei ''battelli di fortuna'' armati dagli scafisti, e delle giovani donne vendute anche nelle ''ricche capitali europee''. Ma e' stato nel 2002 che il papa ha posto personalmente il problema della necessita' di strumenti giuridici, anche a livello internazionale, contro la tratta di esseri umani, definita una ''grave violazione della dignita' e dei diritti dell'uomo''. Oltre ad ostacolare ''l'iniquo commercio'', e' necessario non solo ''punire coloro che ne traggono profitto'' ma anche assicurare la reintegrazione delle vittime''. 101 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE Proprio sul fronte del recupero delle vittime, soprattutto le giovani donne avviate alla prostituzione, la chiesa ha fatto molto negli ultimi anni, tanto che mons. Parolin ha oggi detto che ''molte delle iniziative promosse dal mondo cattolico in questo campo servano da esempio e da stimolo per le istituzioni statali di tutto il mondo''. A fianco alle suore, che oggi hanno dato la testimonianza diretta del loro lavoro, con il coraggio di uscire per le strade anche di notte, ci sono i cosiddetti 'preti coraggio', come don Luigi Ciotti o don Oreste Benzi, impegnati in prima persona e con le loro associazioni per la difesa delle donne. In particolare, don Benzi ha portato dal papa nel 2002 una giovane ragazza rumena salvata dalla strada che ad un Wojtyla commosso ha detto: ''Papa, sono stata rapita da bambina e sono tante le bambine oggi sulla strada: papa, libera queste bambine''. Anche le suore sono impegnate in prima persona per aiutare le loro donne in difficolta': 'Le nostre sorelle - ha detto suor Eugenia Bonetti, Missionaria della Consolata, responsabile delle iniziative contro la tratta di esseri umani dell'Unione delle Superiori Maggiori Italiane (USMI) - non hanno paura di uscire dai loro conventi, anche di notte, per incontrare le donne costrette a prostituirsi sulle strade delle nostre citta'''. Un servizio svolto da circa 250 suore italiane che operano a favore delle donne e dei minori vittime del traffico di esseri umani. ''In Italia - ha ricordato suor Bonetti - vi sono almeno 50-70mila donne introdotte illegalmente e sfruttate sessualmente. Di queste il 40% sono minori''. Le congregazioni religiose femminili hanno varato diverse iniziative a favore di queste donne e dei loro figli: unita' di strada per incontrare le donne costrette alla prostituzione; collaborazione con i centri di ascolto delle Caritas diocesane; comunita' di accoglienza dove le donne che vogliono sfuggire ai propri padroni-protettori possono trovare rifugio, accoglienza e sostegno umano e spirituale. ''A queste persone offriamo un aiuto a tutto campo - ha affermato suor Bonetti - dalla assistenza per il rilascio di documenti d'identita' al supporto psicologico e spirituale. La maggior parte di queste donne provengono da un ambiente cristiano e hanno un forte senso religioso, ma sono anche in preda a profondi sensi di colpa''. Le donne che riescono a uscire dalla tratta sono aiutate a inserirsi nella societa' italiana, ma vi sono tante donne, prive di documenti, che sono espulse nei paesi d'origine, dove vengono respinte della loro famiglia: ''Di fronte all'odierno sfruttamento delle donne, le congregazioni femminili hanno riscoperto la ricchezza e l'attualita' dei propri carismi, che hanno sempre affermato e difeso la dignita' della donna, ancora vittima di una cultura maschilistica e patriarcale''. (ANSA). VN 17-GIU-04 18:44 102 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: AGRITURISMO REALIZZATO CON BENI CONFISCATI A BRUSCA OGGI A MONREALE LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE (ANSA) - PALERMO, 19 GIU - Per lungo tempo hanno arricchito le casse della famiglia mafiosa dei Brusca, ora ospiteranno un agriturismo ed un centro ippico. A suggellare il definitivo passaggio alla comunita' dei beni dell' ex boss di San Giuseppe Jato e' stata una cerimonia di inaugurazione organizzata, a Monreale, dal Consorzio Sviluppo e legalita', associazione di comuni del palermitano che gestisce beni sottratti a Cosa nostra. Presenti, fra gli altri, il presidente della commissione antimafia Roberto Centaro, il deputato Ds Beppe Lumia, il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il presidente del Consorzio Vincenzo Di Girolamo, il Prefetto di Palermo Giosue' Marino, il presidente del Tribunale di Palermo sezione misure di prevenzione Cesare Vincenti, il sostituto procuratore nazionale Antimafia Gianfranco Donadio, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Nunzio Ferla e i sindaci dei Comuni del Consorzio. Il centro agrituristico ''Portella della Ginestra'' che e' stato benedetto dall' Arcivescovo di Monreale Monsignor Cataldo Naro, sara' gestito dai giovani della Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra, che dal 2001 si occupa dell' inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati gestendo beni confiscati alla mafia nella zona dell' Alto Belice Corleonese. La struttura e' stata realizzata grazie ai fondi Pon Sicurezza del Ministero dell' Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dell' Unione Europea. L' agriturismo offrira' la possibilita' di degustare pasta, olio, vino e legumi: prodotti genuini, biologici ed artigianali, provenienti da terre che, fino a pochi anni fa, erano nelle mani dei boss della mafia, oggi riscattate grazie al lavoro quotidiano di giovani del luogo. Il centro ippico, consentira' di effettuare passeggiate a cavallo lungo i sentieri naturalistici della Valle dello Jato e della riserva Naturale della ''Pizzuta'' e di visitare gli scavi archeologici del Monte Jato, risalenti a partire dal primo millennio a.c.. ''E' necessario assegnare i beni confiscati anche a Province e Regioni, talvolta unici enti in grado di sostenerne i costi'', ha detto il presidente dell' Antimafia Centaro a margine della cerimonia. ''In questi anni sono state numerose le disposizioni legislative e regolamentari che si sono susseguite in modo certamente illogico e non lineare finanziandosi ciascuna con quote dei proventi derivanti dalle confische disposte ai sensi della normativa antimafia'', ha osservato il presidente di Libera. 103 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ''Contrario alla vendita dei beni confiscati a privati'', si e' detto il diessino Lumia. Sui tempi di assegnazione dei beni confiscati e' infine intervenuto il presidente del Consorzio. 'Analizzando i dati nazionali pubblicati nello scorso dicembre 2003 dall' allora Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati alla mafia - ha sottolineato Di Girolamo - si evince che su 4.634 beni confiscati, solo in 4 casi sono state rispettate le scadenze fissate dalla legge''. (ANSA). KTH/BMZ 19-GIU-04 18:32 104 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE BENETOLLO: LA SINISTRA E GLI STONES PER L'ULTIMO SALUTO/ANSA FUNERALI A ROMA DEL PRESIDENTE ARCI STRONCATO DA UN ANEURISMA (ANSA) - ROMA, 22 GIU - Se oggi avesse potuto stare tra la sua gente, Tom Benetollo sarebbe stato sicuramente felice: la sinistra, tutta la sinistra, era sotto il sole davanti ad una grande bandiera americana con il simbolo della pace e la scritta ''contro la guerra'', unita come difficilmente lo e' stata in questi ultimi anni. Con la Iervolino a piangere tra D'Alema e Bertinotti, con Veltroni 'stretto' tra Folena del correntone Ds e Giordano di Rifondazione, con Epifani e Cofferati accanto a Di Pietro e Occhetto, Rosy Bindi a due passi da Bernocchi e i Disobbedienti. L'''artigiano della politica'' e il ''costruttore di pace'', come l'hanno definito i suoi amici, pero', era in una bara di mogano chiaro coperta da una bandiera della pace, ucciso domenica notte da un'aneurisma all'aorta. I funerali del presidente dell'Arci - un passato prima nella Fgci e poi nel Pci e un presente, che durava ormai da vent'anni, nell'associazionismo, un uomo, ha detto don Luigi Ciotti ''che non ha mai posseduto la verita' ma l'ha sempre cercata sinceramente, senza tatticismi e compromessi'' - si sono svolti questa mattina a Roma, nella sede dell'associazione in via dei Monti di Pietralata. Con il quartiere in strada, le bandiere della pace a sventolare dalla finestre delle case e un megaschermo per permettere a chi non e' riuscito ad entrare di seguire la cerimonia nel cortile. Dove, invece, era assiepato lo stato maggiore del centro sinistra: la dirigenza Ds e quella di Rifondazione, segretari di Fiom e Cgil, i leader dei Verdi, dei Comunisti Italiani e della lista Di Pietro-Occhetto, esponenti di spicco della Margherita, disobbedienti e antagonisti, Gino Strada e Moni Ovadia, Pancho Pardi. E ancora Pietro Ingrao e Berlinguer, Rinaldini e Russo Spena, Realacci e Curzi, Vendola e Mascia, Bordon e Gentiloni, Cento e Dominici, Grillini e Mussi. I volontari delle associazioni cattoliche e della protezione civile, con in testa il capo del Dipartimento Guido Bertolaso. E c'era anche il sottosegretario al Welfare Grazia Sestini. ''Tom non ce l'ha fatta - ha detto nella sua orazione don Luigi Ciotti, fondatore di Libera ma soprattutto amico di Benetollo - ma tutta la sua vita personale e politica sono la testimonianza piu' nitida, piu' alta e vera, che Tom ce l'ha fatta, lasciandoci una straordinaria scia di passione e liberta'''. ''Ci ha insegnato ad amare - ha aggiunto Ciotti annunciando che la prima casa che verra' confiscata alla mafia e assegnata all'associazione Libera sara' chiamata 'casa Tom' - ed e' stato un costruttore di pace che non si stancava mai di dire che non c'e' pace senza giustizia''. Prima di lui aveva commosso le oltre mille persone Arrigo Donati, partigiano. ''Ciao amico semplice e compagno di strada dall'entusiasmo contagioso - ha detto tra le lacrime - tra i 105 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE tuoi meriti c'e' quello di esser stato un uomo rispettoso della storia e delle esperienze degli altri. Tutto il mondo della sinistra e della pace e' orgoglioso di averti avuto al suo fianco''. E' toccato invece al senatore Ds Nuccio Iovene, una vita nell'Arci, ripercorrere la 'carriera' politica del 'compagno Tom'. ''Diceva sempre: 'io sono un berlingueriano' e con lui aveva in comune la mitezza e la sensibilita' - ha ricordato - era un uomo di frontiera e un'artigiano della politica'', cresciuto nella Padova degli anni 70, che allora era ''crocevia delle tensioni tra opposti estremismi e dove Tom intraprese il cammino della non violenza''. Ed e' toccato ai nipoti raccontare il Tom 'privato', quello forse piu' nascosto, lo zio ''icona di liberta''', ma anche lo zio ''di Tex e Ken Parker, delle Lucky Stike e degli lp a Natale, di Bob Dylan e dei Rolling Stones''. Prima che la bara del presidente dell'Arci prendesse la via del cimitero per la cremazione e la sepoltura, don Ciotti ha donato la sua stola sacerdotale con i colori dell'arcobaleno alle due sorelle di Benetollo, Marta e Daniela, affinche' la portino alla madre rimasta a Padova. Niente benedizione, ne' incenso. ''Non tocca a me portare la benedizione. In questo caso, benedire significa 'dire bene' di Tom, riconoscere la sua statura morale, la sua profondita', la sua grande spiritualita'. Ciao vecchio''. Poi ci sono state le lacrime e gli applausi, l'ultimo passaggio tra due ali di folla. E le note della splendida ''She's a raimbow'', la ballata senza tempo dei Rolling Stones tra le piu' amate da Benetollo.(ANSA). GUI 22-GIU-04 17:33 106 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MORTO BENETOLLO: SINISTRA SALUTA L'ARTIGIANO DELLA POLITICA A ROMA I FUNERALI DEL PRESIDENTE DELL'ARCI MORTO PER ANEURISMA (ANSA) - ROMA, 22 GIU - Un ''artigiano della politica'' e un ''uomo di frontiera'' che ha passato una vita a costruire la pace, senza mai risparmiarsi. C'era tutta la sinistra per l'ultimo saluto al presidente dell'Arci Tom Benetollo, morto nella notte tra sabato e domenica per un aneurisma alla aorta. Nella sede dell'Arci nazionale, in via dei Monti di Pietralata, dove questa mattina si sono celebrati i funerali con una cerimonia commovente e laica, leader della sinistra ed esponenti del movimento pacifista si sono ritrovati l'uno accanto all'altro. Senza divisioni di sorta. D'Alema accanto a Bertinotti, Fassino con Cofferati ed Epifani, Veltroni vicino a Folena e Cento, Iervolino assieme a Gentiloni. ''Tom non ce l'ha fatta - ha detto nella sua orazione Don Luigi Ciotti - ma tutta la sua vita personale e politica sono la testimonianza piu' nitida, piu' alta e vera, che Tom ce l'ha fatta, lasciandoci una straordinaria scia di passione e liberta'''.Benetollo, ha aggiunto Ciotti, e' stato ''un testimone a cui va riconosciuta la sua grande statura morale e la sua spiritualita'''. Prima di Ciotti, sul palco erano saliti vecchi amici di Benetollo e alcuni familiari che hanno raccontato aneddoti della sua vita privata che hanno commosso gli oltre mille partecipanti alla cerimonia. Prima che la bara lasciasse la sede dell'Arci coperta da una bandiera dell'associazione e una della pace, don Ciotti ha donato la sua stola sacerdotale con i colori dell'arcobaleno alle due sorelle di Benetollo, Marta e Daniela, affinche' la portino alla madre rimasta a Padova. Il lungo applauso dei presenti e le note dei Rolling Stones hanno accompagnato la lenta uscita del feretro tra due ali di folla. La salma di Benetollo sara' cremata al cimitero di Prima Porta e successivamente sepolta al Verano. (ANSA). GUI/MEA 22-GIU-04 13:01 107 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PARROCO RIMOSSO NEL GARGANO, OSPITO' OMELIA GAY (ANSA) - RIGNANO GARGANICO (FOGGIA), 22 GIU - Il parroco della chiesa madre di Rignano Garganico, padre Fabrizio Longhi, e' stato rimosso e trasferito ad altro incarico dal vescovo di San Severo, mons.Michele Seccia, il quale lo ha annunciato ai fedeli senza spiegarne i motivi. Don Fabrizio, di 43 anni, di Albano Sant' Alessandro (Bergamo), nella scorsa vigilia di Natale era stato criticato in ambienti canonici per aver ospitato l' omelia di un esponente della comunita' omosessuale. Presidente regionale pugliese del Coordinamento delle comunita' d' accoglienza, organizzazione che a livello nazionale fa riferimento a don Ciotti ed a don Vinicio Albanese, padre Longhi e' considerato un prete scomodo. L' omelia ''chiacchierata'' fu tenuta da Pasquale Quaranta, un 21enne di Salerno, sostenitore delle iniziative dell' Arcy gay. In precedenza sul pulpito della chiesa Maria Santissima Assunta di Rignano Garganico don Fabrizio aveva ospitato anche un religioso musulmano ed alcune prostitute. (ANSA). B11-DES/BRF 22-GIU-04 19:33 108 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PARROCO TRASFERITO DAL GARGANO, IL PAESE PROTESTA / ANSA (ANSA) - RIGNANO GARGANICO (FOGGIA), 23 GIU - E' un paese scosso quello di Rignano Garganico, piccolo centro del Parco del Gargano, dopo aver appreso del trasferimento del parroco, don Fabrizio Longhi, annunciato domenica scorsa dal vescovo di San Severo (Foggia), mons.Michele Seccia. E gran parte dei cittadini protesta contro tale decisione. Il Comitato pro don Fabrizio, quel prete di 43 anni originario di Albano Sant'Alessandro (Bergamo), presidente regionale della Puglia del Coordinamento delle comunita' d'accoglienza (Cnca, che a livello nazionale fa riferimento a don Luigi Ciotti e a don Vinicio Albanesi), ha gia' organizzato differenti iniziative per chiedere che il parroco della chiesa Maria Santissima Assunta resti nel luogo dove da 12 anni la gente ha imparato ad amarlo. In primo luogo il Comitato cittadino, costituitosi subito dopo l'annuncio assolutamente inaspettato del vescovo, ha chiesto al Consiglio comunale di intervenire per far si' che il prelato possa rivedere la sua decisione, suggerendo un ordine del giorno di sostegno alla figura e alle scelte pastorali e liturgiche di don Fabrizio. Un incontro e' stato anche sollecitato allo stesso mons.Seccia, per conoscere le motivazioni della decisione e per tentare di evitare il trasferimento di quello che chiamano il 'prete-coraggio' a Bergamo dal prossimo primo settembre. Don Fabrizio, o semplicemente Fabrizio come lo chiamano quasi tutti i giovani di Rignano Garganico, impersona quello che comunemente viene definito 'un prete scomodo'. Gia' a vederlo, con quel suo sorriso sempre pronto ad illuminargli il viso, con il suo 'look' del tutto informale (spesso anche in chiesa per la messa indossa, anziche' i paramenti sacri, semplici stole colorate, acquistate in missioni in Africa o in centri di accoglienza), si capisce subito che e' un sacerdote 'diverso'. Fece scalpore a livello nazionale quando a Natale scorso, durante la messa, fece parlare un giovane omosessuale di Salerno, Pasquale Quaranta, di 21 anni, sostenitore delle iniziative dell'Arcigay. Ma quella non e' stata l' unica 'stranezza' di don Fabrizio: nei Natali precedenti aveva invitato nella sua parrocchia a parlare durante la messa di mezzanotte l'imam della moschea di Monte Antenne di Roma e alcune prostitute. A Pasqua di quest'anno decise di far suonare in chiesa giovani giunti da tutt'Italia per partecipare al secondo raduno di taranta, organizzato dal Centro studi tradizioni popolari del Gargano. Anche questo, ma soprattutto il suo essere sempre disponibile e vicino ai giovani, alle famiglie, ai piu' deboli lo avevano fatto amare dalla gente di quel piccolo paese, che oggi chiede a gran voce che il suo parroco resti. Nel frattempo, il presidente onorario dell' Arcigay, Franco 109 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE Grillini, non esita a definire il trasferimento di don Fabrizio Longhi ''l' ennesima dimostrazione da parte di una chiesa, quella romano-cattolica, che non vuole comprendere ed accettare la realta' degli omosessuali, delle lesbiche e dell' omosessualita'''. ''Noi oggi - dice - siamo di fronte ad una chiesa cattolica che non comprende la modernita', che la combatte con tutte le sue forze, come nel recente tentativo di imporre le 'radici cristiane' nel testo della nuova Costituzione europea. Noi ci siamo opposti e la laicita' della nuova Costituzione ha prevalso sugli interessi di chi voleva inserire l'intera agenda politica del Vaticano nella Carta europea''. (ANSA). CHA 23-GIU-04 17:51 110 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TV: MATRIMONIO BUSI-CHATROUX, LI HA SPOSATI DON CIOTTI TRA GLI ALTRI SANTORO E EMILIANI (ANSA) - ROMA, 24 GIU - Officiante Don Luigi Ciotti, si sono sposati oggi nella chiesa Sant'Agostino a Roma Maria Luisa Busi del Tg1 e Riccardo Chartroux del Tg3. Nella stessa occasione i due hanno celebrato il battesimo della figlia Beatrice. Erano presenti numerosi colleghi delle rispettive testate dei due colleghi, oltre a Michele Santoro e Vittorio Emiliani. Dopo la cerimonia, ricevimento in una villa sull'Appia. Per volonta' degli sposi nessun regalo, ma contributi all'associazione di Don Ciotti per i bambini africani. (ANSA). RED-LC 24-GIU-04 19:34 111 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SERIAL KILLER PROSTITUTE: TORINO, PROCESSO APPELLO MINGHELLA (ANSA) - TORINO, 1 LUG - E' cominciato oggi a Torino il processo d' appello a Maurizio Minghella, il genovese accusato di essere un serial killer di prostitute. Il caso riguarda l' uccisione di tre donne italiane e straniere avvenuta nel torinese e di una serie di rapine . In primo grado Minghella e' stato condannato a due ergastoli (la somma algebrica delle pene inflitte per i 34 capi di imputazione supera i 191 anni complessivi). Oggi non era presente in aula. La difesa ha chiesto una perizia psichiatrica e altri accertamenti. Nei primi anni Ottanta a Minghella era stato inflitto l' ergastolo, in Liguria, per l' omicidio di quattro donne. Alla fine degli anni Novanta ottenne la semiliberta', che trascorse a Torino lavorando in una cooperativa legata al Gruppo Abele. Fu in quel periodo che avrebbe commesso la nuova serie di delitti. Il processo continua domani. (ANSA). BRL 01-LUG-04 19:09 112 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SERIAL KILLER PROSTITUTE: NIENTE PERIZIA PER MINGHELLA (ANSA) - TORINO, 2 LUG - Non ci sara' una perizia psichiatrica per Maurizio Minghella, il genovese condannato al carcere a vita con l'accusa di essere un serial killer di prostitute. La Corte d'Assise d' Appello di Torino ha respinto, questa mattina, la richiesta presentata dalla difesa. Il processo riguarda l' omicidio di tre donne e una lunga serie di rapine ed episodi di violenza avvenuti nel capoluogo piemontese e nel circondario. A Minghella, negli anni Ottanta era stato inflitto l'ergastolo per quattro delitti commessi in Liguria. Ottenuta la semiliberta', alla fine degli anni Novanta fu trasferito a Torino, dove lavoro' in una cooperativa collegata al gruppo Abele, ma proprio in quel periodo - secondo il pm Roberto Sparagna - avrebbe aggredito e ucciso altre prostitute. L' udienza di oggi e' proseguita con la relazione dei giudici ed e' stata poi rinviata alla prossima settimana. (ANSA). BRL/ZRA 02-LUG-04 11:27 113 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SERIAL KILLER PROSTITUTE: CHIESTA CONFERMA ERGASTOLO (ANSA) - TORINO, 6 LUG - La pubblica accusa ha chiesto la conferma della condanna al carcere a vita inflitta in primo grado a Maurizio Minghella, il genovese accusato di essere un serial killer di prostitute. L' uomo, non presente in aula, risponde di tre delitti e di una serie di rapine ed episodi di violenza avvenuti a Torino e nel circondario. Negli anni Ottanta, Minghella fu condannato all' ergastolo per l' omicidio di quattro donne. Ottenuta negli anni Novanta la semiliberta', fu trasferito a Torino, dove prese a lavorare in una cooperativa legata al gruppo Abele, e dove avrebbe commesso i nuovi omicidi. Come gia' in primo grado, l' accusa e' sostenuta dal pm Roberto Sparagna. (ANSA). BRL 06-LUG-04 16:27 114 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: NASCE PAMMY, BIBLIOTECA ON LINE PER LA PREVENZIONE PROGETTO UE IN ITALIA, FRANCIA, GRECIA, PORTOGALLO E MAROCCO (ANSA) - TORINO, 7 LUG - L' Aids e' in archivio: vignette, opuscoli, prodotti multimediali, schede informative, tutti i lavori di comunicazione per la sua prevenzione sono stati raccolti in Pammy (www.pammyproject.org). Il progetto on line coinvolge Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Marocco; realizzato dalla web agency Domino, per il Centro Studi del Gruppo Abele, e' stato finanziato dall' Unione Europea. Creato per gli addetti ai lavori, puo' essere uno strumento informativo anche per il vasto pubblico: Pammy, infatti, e' un riferimento per chiunque voglia documentarsi sulla malattia, per i ragazzi che vogliono sapere e per i genitori che non sanno come affrontare l' argomento con i propri figli. Il patrimonio di schede informative e' consultabile attraverso un motore di ricerca che consente di inserire una parola, di scegliere il medium nel quale operare la selezione (stampa, audiovisivi, medium elettronico), di selezionare il paese, di circoscrivere la ricerca ad un lasso temporale preciso. Il sito, realizzato in lingua inglese per permettere un accesso diffuso alle informazioni, contiene la voce Cataloguing Information. Entrando in questo ambiente e' possibile reperire una descrizione del data base e numerose informazioni sulla sua struttura e sulle possibilita' di ricerca. Tra le organizzazioni coinvolte, oltre al Gruppo Abele di Torino, l' ALCS (Association de Lutte Contre le Sida), Casablanca, CRIPS (Centre Re'gional d'Information et de Pre'vention du Sida), Parigi, Sida-Studi, Barcellona, Comissao Nacional de Luta Contra a SIDA - Ministe'rio da Saude, Lisbona, AIDS Reference Center, Atene. Il Centro Studi del Gruppo Abele, attivo dal 1975 nel campo della documentazione e della ricerca su dipendenze, droghe, AIDS, carceri, immigrati, minori, adolescenti e giovani, prostituzione, diritti e' il referente italiano del progetto Pammy. (ANSA). BAN/ZRA 07-LUG-04 11:14 115 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAP ANAMUR: CENTO, DOPO PAROLE TREMAGLIA ACCOGLIERE PROFUGHI (V.: 'CAP ANAMUR: CAMERA; VIOLANTE...' DELLE 15:58) (ANSA) - ROMA, 8 LUG - Dopo le parole del ministro Tremaglia, ''l'Italia accolga subito i profughi''. Lo afferma il deputato verde Paolo Cento in merito alla vicenda dei naufraghi sudanesi bloccati sulla nave Cap Anamur. ''Il governo - aggiunge - deve passare subito ai fatti e concedere ai 37 profughi entro poche ore il diritto di entrare in Italia. Sulla Cap Anamur esiste una emergenza sanitaria drammatica: se il governo non agisce subito, si assume la grave responsabilita' delle conseguenze tragiche di quanto sta accadendo al largo delle acque di Porto Empedocle''. Per tentare di sbloccare la situazione, prosegue intanto il digiuno a staffetta. All'appello dei verdi hanno aderito, tra gli altri Don Gallo, Franco Cardini, Iva Zanicchi, Michele Santoro Alessandro Cecchi Paone, Don Luigi Ciotti, Raffaele Costa, Grazia Francescano, Giovanni Russo Spena, Giuseppe Fioroni, Alfiero Grandi, Massimo Brutti, Antonio Di Pietro, Francesco Messineo, Sergio DþElia, Antonello Falomi, Fulco Pratesi, Gianni Mina', Nando dalla Chiesa, Luisa Morgantini, Cesare Salvi, Pierluigi Sullo, Giorgio Celli.(ANSA). COM-GUI 08-LUG-04 19:20 116 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE BORSELLINO: 4 GIORNI DI INCONTRO TRA MEMORIA E FUTURO PER RICORDARE 12/O ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI VIA D'AMELIO (ANSA) - PALERMO, 14 LUG - Memoria e futuro. E' all' insegna di questo binomio che l' associazione Libera intende celebrare quest' anno il dodicesimo anniversario della strage di via D' Amelio. ''Questi 12 anni - ha detto Rita Borsellino - sono gia' memoria, che ha costruito qualcosa, che e' gia' diventato futuro. Sara' questo il filo conduttore delle nostre iniziative''. Per quattro giorni, dal 16 al 19 luglio si svolgeranno una serie di manifestazioni all' insegna del recupero dei valori e del senso di appartenenza al territorio. La serata inaugurale, che si svolgera' al complesso La Vignicella in via La Loggia sara' dedicata al presidente dell' Arci Tom Benettollo, recentemente scomparso. Si alterneranno le testimonianze di Rita Borsellino, Haidi Gaggio Giuliani e Armando Casiani e vari contributi artistici da Renato Scarpa a Giuseppe Castello. La conduzione della serata sara' affidata al giornalista Gianni Mina'. E' fissata per il 18 luglio la tradizionale corsa dei diritti e della pace, ma che quest' anno si svolgera' sui terreni confiscati della mafia, adesso simbolo del riscatto della societa' civile. ''Bisogna far presto - ha detto Rita Borsellino - lo diceva pure Paolo, perche' il tempo che passa e' tempo sprecato, bisogna correre anche e soprattutto nella lotta alla mafia''. Infine, il 19 luglio, via D' Amelio si trasformera' da luogo di morte in luogo di vita e animazione attraverso vari momenti che coinvolgeranno diversi personaggi da Guido Politi a Giacomo Cuticchio che si esibiranno in letture, canti e suoni in memoria di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta. La giornata si concludera' nell' atrio della biblioteca comunale, dove Borsellino fece l' ultima apparizione ufficiale, col dibattito: ''Lo stato della lotta alla mafia: lo Stato e la lotta alla mafia''. Interverranno Don Luigi Ciotti, Rita Borsellino, Umberto Santino e Gian Carlo Caselli. Durante l' incontro saranno proiettati alcuni brani della trasmissione Rai ''Blu notte - Misteri d' Italia'' che affronta proprio il tema delle stragi mafiose.(ANSA). B-FI 14-LUG-04 13:34 117 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE BORSELLINO: DON CIOTTI, DA CHIESA POCHE PAROLE CONTRO MAFIA FONDATORE LIBERA, OGGI LA LEGALITA' VIENE DERISA E CALPESTATA (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Dalla Chiesa ho sentito poche parole sulla lotta alla mafia e per la giustizia sociale, credo che anche la Chiesa debba interrogarsi e chiedersi se si sia sporcata le mani fino in fondo nell' azione quotidiana contro la criminalita'''. Con queste parole Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, si e' rivolto dal palco alla gente e alle autorita' accorse in via D' Amelio per commemorare Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta uccisi 12 anni fa. Don Ciotti ha stigmatizzato ''il silenzio che oggi e' calato in molte realta' e che con la rassegnazione e' il nemico principale del cambiamento'' e guardando i partecipanti alla manifestazione si e' chiesto ''dove sono finiti gli altri, quelli che avevano sfilato all' indomani della strage'', anche se ''faccio a meno delle lacrime versate da chi in queste occasioni fa soltanto passerella e da chi ha creato i centri di permanenza temporanea che sono delle piccole prigioni''. ''Oggi il vero problema non e' tanto la mafia - ha sostenuto - ma che si sta perdendo la percezione del senso dell' illegalita' nel nostro Paese. La legalita' viene derisa e chi la persegue viene calpestato''. E rivolgendosi a Dio ha invocato ''una pedata nei confronti di chi si batte contro la mafia, per scuoterci e perche' non venga meno la coerenza dentro di noi''. Quindi, Don Ciotti ha ricordato l' affetto che Borsellino provava nei confronti di Rita Atria, la giovane che si tolse la vita dopo la morte del magistrato al quale aveva confidato il proprio disprezzo nei confronti dell' ambiente mafioso in cui era vissuta. ''Fra una settimana la ricorderemo - ha detto Speriamo di essere piu' di quanti siamo stati finora''. Le ultime parole Don Ciotti le ha rivolte al magistrato della Procura di Torino Franco Giordano, morto qualche giorno fa, ''e alle tante vittime comuni della mafia che sono state dimenticate''. (ANSA). KTQ 19-LUG-04 19:35 118 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE BORSELLINO: FERITA ANCORA APERTA CHE COMMUOVE E DIVIDE/ANSA PERA, LA SUA VITA E' UNA TESTIMONIANZA. POLEMICA ORLANDO-CUFFARO (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - L' eredita' civile di Paolo Borsellino e' un patrimonio morale che resiste nel tempo e una ferita ancora aperta. Per la strage di via D' Amelio si sa quasi tutto su esecutori e organizzatori ma restano, dopo dieci processi e decine di condanne per gli uomini della cupola, molte zone d' ombra sui mandanti ''a volto coperto''. Per questo Palermo ricorda con intensita', ma anche con qualche coda polemica, l' impegno del magistrato che con Giovanni Falcone ha incarnato il simbolo della lotta alla mafia . Il segno della continuita' e' stato dato proprio da Cosa nostra che nel giorno della memoria si e' fatta sentire per manifestare la sua permanente pericolosita': nella notte e' stato distrutto un campo di grano a Portella della Ginestra, tra San Giuseppe Jato e Piana degli Albanesi, su uno dei terreni confiscati alla mafia e affidati alla cooperativa Placido Rizzotto - Libera terra. Il ricordo delle vittime di via d' Amelio (con Borsellino morirono anche cinque uomini della scorta) e' cominciato con un incontro in piazza XIII vittime dove l' Unione cronisti e l' Associazione magistrati hanno piantato un albero in memoria delle vittime della mafia ed e' proseguito con una cerimonia sul luogo della strage dove il presidente del Senato, Marcello Pera, ha deposto una corona di fiori. ''La vita di un uomo - ha detto Pera - continua anche quando egli e' scomparso, se essa e' stata spesa per professare e perseguire valori che vivono anche dopo di lui. In quel fortunato caso la vita diventa una testimonianza, un impegno una professione di fede''. ''Borsellino - ha aggiunto - sapeva che la mafia non e' solo un fenomeno criminale da perseguire col codice penale. Sapeva che la mafia nasce da una mentalita', si diffonde con una cultura, si manifesta in atteggiamenti di passivita', connivenze, cedevolezze che sono censurabili sul piano civile anche quando non sono perseguibili su quello processuale''. Per questo, ha sottolineato ancora Pera, Borsellino puntava sull' educazione dei giovani perche' sapeva che ''se si fa del rispetto della legalita' un abito e lo si trasforma in valore allora la mafia resta un isolato problema criminale di individui o gruppi ma cessa di essere un fenomeno sociale''. In via D' Amelio era presente anche la vedova del magistrato, Agnese, che ha ringraziato il presidente del Senato e i tanti bambini che hanno partecipato alla cerimonia. Commosso e' stato il ricordo dei colleghi a palazzo di giustizia in una manifestazione alla quale e' intervenuto anche il vice presidente del Csm, Virginio Rognoni. Uno dei giovani colleghi di Borsellino, Ignazio De Francisci, oggi procuratore di Agrigento, ha ricordato il suo senso dello Stato, ''e mi manca molto - ha aggiunto - quando sento blaterare di riforme''. 119 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ''Se fosse ancora qui - ha spiegato de Francisci lo pregherei di andare a parlare con qualche parlamentare appartenente a gruppi a cui lui e' stato vicino per spiegare a questi riformatori improvvisati come si fanno le riforme dello Stato''. Non e' stata l' unica nota polemica della giornata. Il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, ha partecipato alle manifestazioni rivendicando la sua presenza come un ''dovere''. La puntualizzazione fa seguito alle critiche dell' ex sindaco e deputato regionale Leoluca Orlando che aveva chiesto a Cuffaro di non partecipare perche' indagato di ''avere violato il segreto istruttorio favorendo Cosa nostra''. Il presidente della Regione, che ha replicato ad Orlando ricordando le accuse mosse dall' allora della Rete a Falcone, ha poi osservato che ''Borsellino e' stato un martire della giustizia che ha contribuito a far crescere la cultura della legalita' e il suo ricordo va percio' inteso come un monito perche' il suo martirio non sia stato vano''. Ma la memoria non puo' coprire il rischio del silenzio, ha ammonito don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, per il quale anche dalla Chiesa si sono sentite ''parole sulla lotta alla mafia e per la giustizia sociale''. E anche la Chiesa, secondo don Ciotti, dovrebbe interrogarsi e chiedersi se si sia sporcata le mani fino in fondo nell' azione quotidiana contro la criminalita ''. Oggi, ha incalzato, la rassegnazione e il nemico principale del cambiamento''. E, rivolgendosi ai partecipanti alla manifestazione, si e' chiesto: ''Dove sono finiti gli altri, quelli che avevano sfilato all' indomani della strage, anche se faccio a meno delle lacrime versate da chi in queste occasioni fa soltanto passerella...''. E in questo stesso giorno nei confronti del tenente dei carabinieri Carmelo Canale, braccio destro investigativo di Borsellino, sotto processo per mafia, il Pm Massimo Russo ha chiesto la condanna a dieci anni di reclusione. (ANSA). NU 19-LUG-04 20:22 120 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE BORSELLINO: UNCI E ANM DEDICANO ALBERO A VITTIME DI MAFIA (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Nell'anniversario dell' eccidio di via D' Amelio, un albero per radicare nei nostri cuori la memoria del sacrificio di tutte le vittime di cosa nostra''. Queste parole sono incise nella targa collocata questa mattina a Palermo, in piazza XIII Vittime, a cura dell'Unione nazionale dei cronisti-Gruppo siciliano dell'Assostampa e della sezione distrettuale di Palermo dell' Associazione nazionale dei magistrati. ''Questo e' l' inizio - ha detto Leone Zingales, segretario regionale dell' Unci - di un percorso che l' Unci e l' Anm hanno appena avviato. Abbiamo chiesto che ci venga assegnato uno spazio verde confiscato alla mafia nel quale piantare tanti alberi quante sono state le vittime della mafia''. Per Massimo Russo, presidente dell' Anm di Palermo, ''l' albero collocato oggi vuole rappresentare un punto di partenza e non di arrivo nel ricordo di tutte le vittime''. ''E' importante - ha detto Rita Borsellino, sorella di Paolo - che questo albero sia stato collocato insieme da cronisti e magistrati, due categorie al servizio della verita''. Alla manifestazione, che e' stata patrocinata dal prefetto Giosue' Marino e dal Sindaco Diego Cammarata, sono intervenuti, tra gli altri, i familiari delle stragi di Capaci e di via D' Amelio, Bernardo Mattarella, figlio del presidente della Regione Pier Santi Mattarella, ucciso nel 1980, i genitori dell' agente Antonino Agostino. Presenti anche il procuratore generale di Torino, Gian Carlo Caselli, il procuratore della Repubblica di Palermo Pietro Grasso, i generali dei carabinieri e della Guardia di finanza Arturo Esposito, Umberto fava, Cosimo Sasso e Giuseppe Mango, l' ammiraglio Vincenzo Pace, il questore Francesco Cirillo, don Luigi Ciotti, l' ex presidente della Commissione antimafia Giuseppe Lumia e il presidente della Provincia Francesco Musotto. Nel corso della cerimonia e' stato letto un messaggio del presidente nazionale dell' Unione cronisti, Guido Columba. ''Il ricordo delle troppe vittime della mafia, tra giornalisti, uomini delle forze dell' ordine, magistrati, caduti nell' adempimento del loro diverso, ma concorrente nei fini di salvaguardare i principi della convivenza civile, dovere - ha scritto Columba - rappresenta un atto altamente significativo. Solo mantenendo viva la memoria del loro sacrificio si puo', infatti, pensare di continuare ad alimentare con la necessaria continuita' ed efficacia la lotta alla criminalita' organizzata''. (ANSA). FI 19-LUG-04 10:50 121 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DON CIOTTI, MAFIOSI SAPPIANO CHE NON CI FERMEREMO (V. 'MAFIA: INCENDIO DISTRUGGE CAMPO GRANO...' DELLE 16.35) (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''I mafiosi devono sapere che c' e' tanta gente che non ci sta, non saranno alcuni ettari di terra dati alle fiamme a fermarci''. Cosi' Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, commenta l'incendio che ha mandato in fumo un campo di grano gestito dalla cooperativa Placido Rizzotto. L'incendio, appiccato a un appezzamento di dieci ettari, ha distrutto circa un ettaro e mezzo di seminativo, ''Probabilmente volevano incendiare tutto - ha aggiunto - e' un segnale importante e dimostra che siamo sulla strada giusta, che e' possibile affidare ai giovani i beni conquistati alla mafia''. Don Ciotti tuttavia ha auspicato che ''la confisca non sia un fatto eccezionale, ma sia un fatto quotidiano''.(ANSA). KTQ/LU 19-LUG-04 18:34 122 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA:FINO A IERI FESTA LEGALITA' IN CAMPO POI BRUCIATO/ANSA IN FUMO GRANO RACCOLTO DA 'LIBERA' NELLE TERRE CONFISCATE A BOSS (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - Fino a ieri i ragazzi dell'associazione Libera erano stati li', al margine di quel campo di grano confiscato alla mafia, che stanotte e' stato dato alle fiamme a Portella della Ginestra, luogo dove nel '47 la banda di Salvatore Giuliano uccise 11 contadini in quella che e' considerata la prima strage di Stato. I ragazzi avevano organizzato una non stop itinerante di 48 ore per lo sviluppo e la legalita', che si e' conclusa all'alba di stamani. Dopo la festa e la musica, quando i partecipanti alla manifestazione sono andati via, qualcuno ha appiccato il fuoco nel centro dei due ettari coltivati a grano e affidati alla cooperativa Libera Terra, che fa capo all'associazione guidata da don Luigi Ciotti, il cui vicepresidente e' Rita Borsellino, sorella di Paolo. E oggi, mentre a Palermo si ricordava il magistrato ucciso nel '92 dalla mafia nella strage di via D'Amelio, da Portella della Ginestra arrivava la notizia del rogo, che i carabinieri hanno subito definito doloso. Difficile un'autocombustione notturna, e difficile che un incendio possa partire dal centro di un campo di grano senza che qualcuno non provveda ad accendere un fiammifero. Ma al di la' dei rilievi tecnici, sono troppi i dati simbolici e le coincidenze, dicono i ragazzi di Libera: ''Avevamo raccolto proprio su quel campo spiega Davide Ganci di Libera Terra - le spighe di grano per addobbare i luoghi della festa''. Lo scorso anno, su segnalazione della prefettura di Palermo, il Consorzio sviluppo e legalita' aveva revocato a una cooperativa la gestione di alcuni terreni proprio a Portella della Ginestra: i campi erano abbandonati e si temevano infiltrazioni mafiose nella coop. Quando Rita Borsellino apprende la notizia e' in via D'Amelio, insieme a politici e magistrati, per commemorare il fratello: ''Cosa dire del grano abbrustolito... E' un evidente segno che diamo fastidio. E' il loro unico linguaggio, l'unico sistema per farsi forti e attirare l'attenzione soprattutto in questi giorni che tutte le menti sono rivolte a Paolo. Si stanno innervosendo perche' non si cede e si continua ad andare avanti''. E don Ciotti aggiunge: ''I mafiosi devono sapere che c' e' tanta gente che non ci sta''. E rivolgendosi a Dio invoca ''una pedata nei confronti di chi si batte contro la mafia, per scuoterci e perche' non venga meno la coerenza dentro di noi''. Gli fa eco il procuratore della Repubblica Pietro Grasso: ''La 'pedata' a cui si riferisce Don Ciotti e' la fede religiosa - dice - l'esortazione continua e la forza morale di rimanere coerenti nella lotta quotidiana alla mafia''; una lotta che ''fa male a Cosa nostra, che e' temuta'', aggiunge il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli, anche lui presente in via D'Amelio.(ANSA). KQN 19-LUG-04 20:38 123 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: GRASSO, SOLIDARIETA' A RAGAZZI DI LIBERA PER INCENDIO (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Aspetto la pedata, anzi le pedate per sconfiggere veramente la mafia''. Il procuratore di Palermo Pietro Grasso ha commentato cosi' l'incendio doloso divampato questa notte a Portella delle Ginestre, riprendendo le parole pronunciate da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, nel corso della commemorazione di Paolo Borsellino. La ''pedata'' a cui si era riferito Don Ciotti e' ''la fede religiosa - ha sottolineato il procuratore - l'esortazione continua e la forza morale di rimanere coerenti nella lotta quotidiana alla mafia''. ''Ho chiesto a Don Ciotti - ha aggiunto Grasso - di mettermi in contatto con i ragazzi dell'associazione per esprimere loro la mia solidarieta''.(ANSA). Y5P-NU 19-LUG-04 19:37 124 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: SOLIDARIETA' CUFFARO A DON CIOTTI (V. 'MAFIA: INCENDIO DISTRUGGE CAMPO GRANO...' DELLE 16.35) (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''La vilta' di chi ancora si illude di essere il piu' forte non puo' far arretrare nemmeno di un millimetro chi forte lo e' davvero, perche' in questi anni ha saputo costruire, insieme allo Stato, un percorso di legalita' che non puo' essere piu' fermato''. Cosi' il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, ha commentato l'attentato incendiario che ha devastato alcuni campi di grano confiscati ai boss di Cosa Nostra e dati in gestione alla cooperativa ''Placido Rizzotto - Libera terra'', che vi aveva organizzato in questi giorni una manifestazione antimafia. ''A don Ciotti - aggiunge Cuffaro - e a tutti quei ragazzi che insieme a lui, ogni giorno, piantano il seme della speranza li' dove qualcuno ha accumulato ricchezze con le armi della violenza e dell'arroganza, sento il bisogno di esprimere tutta la mia solidarieta'''.(ANSA). COM-NU/LU 19-LUG-04 18:27 125 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RELIGIONE: CORSO STUDI PRO CIVITATE DEDICATO ALLA SPERANZA ALLA CITTADELLA DI ASSISI CON CONCLUSIONI OSCAR LUIGI SCALFARO (ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 27 LUG - ''Aprire un varco alla speranza'' e' il tema del 62/o Corso internazionale di Studi cristiani che si terra' alla Cittadella di Assisi dal 22 al 27 agosto prossimo e che sara' concluso dall' ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. La Pro Civitate Christiana - e' detto in un suo comunicato in collaborazione con la Comunita' di Bose, con Pax Christi e con l'Editrice Queriniana, giunge all' appuntamento ''in uno scenario mondiale particolarmente drammatico. In tale contesto il tema della speranza si presenta come una sfida che intende accettare il rischio delle domande scomode e inquietanti di cui sono portatori quelle donne e quegli uomini che, a giudicare dai loro gesti estremi, possiamo considerare i disperati della Terra''. Le tematiche in cui si articolano le giornate saranno affrontate, come e' tradizione della Pro Civitate Christiana, in chiave di dialogo e di dibattiti, sia attraverso l'approccio alle varie discipline antropologiche, psicologiche, filosofiche, socio-politiche, sia nell'incontro e nella testimonianza interreligiosa che quest'anno vedra' coinvolti ebrei, musulmani e cristiani, e in intensi momenti di preghiera. Dopo il saluto del presidente della Pro Civitate, Marco Marchini, dara' il via ai lavori Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunita' di Bose. Tra gli interventi previsti quelli di don Luigi Ciotti, dell' on. Maria Pia Garavaglia e del senatore Giorgio Tonini. La relazione finale sul tema ''Giustizia e pace si baceranno'' sara' tenuta da Oscar Luigi Scalfaro che ritorna alla Cittadella dopo due anni.(ANSA). COM-FZ/ND 27-LUG-04 12:57 126 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FESTAMBIENTE: QUALITA' COME RISPOSTA AI PROBLEMI AMBIENTALI DAL 6 AL 15 AGOSTO LA 16/A EDIZIONE A RISPESCIA (ANSA) - FIRENZE, 30 LUG - Qualita' come risposta ai problemi ambientali, qualita' a tutto tondo, da quella dell' energia rinnovabile a quella dell' alimentazione: questo il tema centrale della 16ma edizione di Festambiente, la tradizionale manifestazione estiva di Legambiente, che si terra' come al solito a Rispescia, dal 6 al 15 agosto. L' edizione di quest' anno e' stata presentata stamani a Firenze, al Caffe' delle Giubbe Rosse, dal presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci; dal presidente di Legambiente Toscana, Piero Baronti; da Angelo Gentili, responsabile di Festambiente, che fa parte della segreteria nazionale di Legambiente. Ricco il cartellone degli appuntamenti politici, musicali e culturali, oltre che l' offerta gastronomica dei numerosi stand, pieni di prodotti tipici e biologici, e del ristorante vegetariano che ogni sera serve 1.200 pasti. Il 7 agosto si parlera' di Europa con Giuliano Amato, Giovanni Berlinguer, Monica Frassoni, Roberto Musacchio. Il 9 agosto ci sara' il ministro del' ambiente, Altero Matteoli, che, prima del dibattito sulle aree protette del Mediterraneo, premiera' i Comuni maremmani inseriti nella Guida Blu' di Legambiente. Il 10, il ministro per le politiche agricole, Gianni Alemanno, premiera' i vincitori della XIV Rassegna nazionale dei vini biologici. La sera dell' 11 agosto sara' invece dedicato al tema della legalita': gli ospiti sono Giancarlo Caselli, Pierluigi Vigna, Rita Borsellino, Luigi Ciotti che nel pomeriggio inaugureranno una scultura per ricordare le vittime della mafia installata davanti al tribunale di Grosseto. Gli appuntamenti musicali hanno inizio il 6 agosto con Massimo Ranieri e Mauro Pagani, in un recital di classici napoletani. Il 7 agosto sara' la volta di Elio e le Storie Tese, l' 8 un triplo appuntamento con teatro e musica: alle 21 anteprima nazionale de ''Il grande viaggio'', di e con Giuseppe Cederna; alle 22,30, il nuovo spettacolo di Paolo Rossi. La serata si protrarra' fino alle 4 di mattina, con la musica di Clive Griffts, ma saranno vietati gli alcolici per dimostrare che si puo' tirar tardi, divertendosi, anche bevendo spremute e succhi di frutta. Il 9 agosto ci sara' Eugenio Finardi, mentre il 13 si terra' una serata dedicata al 'liscio' con Casadei e Gipsy King. A chiudere Max Gazze' e Modena City Ramblers. Non manchera' il cinema. Nel' ambito di Clorofilla Film Festival, organizzato con Nuova Ecologia, sara' presentata una rassegna di film, corto e documentari italiani. Tutto questo mentre le Officine dei Sapori proporranno ogni sera una degustazione guidata. Festambiente ospitera'' inoltre l' VIII Rassegna nazionale degli oli extravergine di oliva e la XIV Rassegna nazionale dei vini biologici. (ANSA). CF 30-LUG-04 12:57 127 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ECOMAFIA: 132 MLD DI EURO IL FATTURATO IN 10 ANNI 169 I CLAN CHE SI SAREBBERO DIVISI LA TORTA SECONDO LEGAMBIENTE (ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 10 AGO - Centotrentadue miliardi di euro per 169 clan: questo il ''fatturato'' che l' ecomafia si sarebbe spartito nel decennio 1994-2003 secondo Legambiente, attraverso la devastazione del territorio e la criminalita' ambientale, e, in particolare, nel settore dell' edilizia illegale che in dieci anni ha visto nascere qualcosa come 405.000 costruzioni illegali. Un bilancio di questi dieci anni di ecomafia e di lotta all' illegalita' ambientale verra' tracciato domani sera attraverso le riflessioni di Pier Luigi Vigna, procuratore nazionale Antimafia, Gian Carlo Caselli, magistrato, Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e Paolo Russo, presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. L' occasione sara' la Festa della Legalita' in programma all' interno di Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente in corso a Rispescia. Una manifestazione che si chiudera' con ''I sapori della legalita''', una cena con prodotti coltivati dalle Cooperative agricole sui terreni confiscati alla mafia e alla criminalita' organizzata. Il ''fatturato'' dell' ecomafia (132 miliardi di euro) e' ''una cifra impressionante, paragonabile - denuncia Legambiente - a quella di tanti settori vitali e pero' legali dell' economia italiana. Una montagna di denaro che da' l' idea di quella che puo' essere stata l' aggressione della criminalita' organizzata ai danni dell' ambiente tra il 1994 e il 2003 nel settore dei rifiuti e in quello dell' abusivismo edilizio, nella contaminazione degli appalti o nel racket degli animali o nel traffico delle opere d' arte''. Legambiente cita anche ''altre cifre drammatiche''. Sempre in dieci anni le forze dell' ordine hanno accertato in Italia 246.107 infrazioni in materia ambientale; le persone denunciate o arrestate sono state 154.804; i sequestri effettuati 40.258. In testa alla classifica di questo mercato le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), dove si concentra il 40% di queste infrazioni (esattamente 98.536); e la percentuale sale fino al 43% se si guardano solo gli illeciti relativi al ciclo del cemento. Nello stesso arco di tempo - rileva ancora Legambiente -, sono state realizzate nel nostro paese 405.606 costruzioni illegali, tra nuovi immobili e trasformazioni d' uso di rilevanti dimensioni, dalle stalle alle ville, magari con piscina, e il 57% di questo diluvio di cemento illegale si concentra ancora nel Mezzogiorno. Insomma, ''camorra, 'ndrangheta, mafia, sacra corona unita hanno inserito stabilmente l' ambiente nel loro business''. (ANSA). RU/SPO 10-AGO-04 18:15 128 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAMORRA: DA IERVOLINO E CASELLI OMAGGIO A VITTIME INNOCENTI NAPOLI, CON DON CIOTTI INCONTRANO GENITORI GIGI E PAOLO (ANSA) - NAPOLI, 11 AGO - Il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, accompagnata dal procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli, e da don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera, si e' recata oggi a rendere omaggio alla salma di Gigi Sequino e Paolo Castaldi, i due giovani uccisi per errore dalla camorra quattro anni fa. Al cimitero di Pianura - dove e' giunta insieme al consulente Tano Grasso ed a Luigi Cuomo dell'Ufficio Antiracket del Comune - il sindaco ha incontrato i genitori dei due ragazzi ai quali ha testimoniato, a nome dell'intera citta', la partecipazione al dolore che si e' rinnovato in occasione dell'anniversario. Il sindaco Iervolino, don Ciotti e Caselli hanno inoltre sottolineato come il risveglio di coscienza civile che in questo momento si sta registrando a Pianura, ''anche con l'espansione dell'associazione antiracket e l'emergere del coraggio di denunciare nuove estorsioni, vada certamente fatto risalire allo sdegno nato dal sacrificio di queste due vite innocenti''. (ANSA). COM-TOR/ARB 11-AGO-04 16:04 129 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IMMIGRAZIONE: PERMESSI AI COMUNI; CIOTTI, GIUSTO CON RISORSE (ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 11 AGO - Per don Luigi Ciotti l' idea di affidare ai Comuni la gestione dei permessi di soggiorno ''puo' essere una proposta positiva per superare la legge sull' immigrazione, che pero' deve dare strumenti e risorse alle amministrazioni per farla funzionare''. Il sacerdote, secondo quanto riferito dall' ufficio stampa di Festambiente, lo ha detto intervenendo ad un dibattito a Rispescia, dove si svolge la festa di Legambiente. Per don Ciotti, ''bisogna fare in modo che si semplifichino tutte le procedure tra cui garantire l'asilo politico, cosa che l'Italia vergognosamente non ha ancora fatto. Come vergognosamente non ha ratificato la convenzione dell'Onu contro la criminalita' organizzata transnazionale e i due protocolli sull' immigrazione clandestina e sul traffico di esser umani. Ricordiamoci che emigrare e' uno dei diritti fondamentali dell'uomo''. (ANSA). MOI 11-AGO-04 19:57 130 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE BENETOLLO: RICORDATO A FESTA LEGAMBIENTE (ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 12 AGO - Un minuto di silenzio per ricordare la figura di Tom Benetollo, il presidente Nazionale dell' ARCI morto il 19 giugno scorso. E' avvenuto ieri sera a Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente in corso in Maremma, nell' ambito della Giornata della legalita' organizzata da Libera, cartello di associazioni per la lotta contro la mafia. Visitatori e ospiti della manifestazione hanno osservato alle 21,15 un momento di raccoglimento mentre nell' area del festival campeggiavano tra gli stand e sale espositive i manifesti che riproducono un noto brano autografo di Benetollo ''I lampadieri''. Al ricordo hanno partecipato tra gli altri Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna, il procuratore di Torino Giancarlo Caselli ed il presidente di Arci Toscana Vincenzo Striano. (ANSA). COM-RU/SPO 12-AGO-04 17:06 131 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DOPING: NUOVA STRUTTURA INVESTIGATIVA IN DIREZIONE ANTIMAFIA LO HA ANNUNCIATO A FESTAMBIENTE IL PROCURATORE VIGNA (ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 12 AGO - Nella Direzione nazionale antimafia e' stata costituita una nuova struttura che si occupera' di doping. Lo ha annunciato ieri sera a Festambiente il procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna. ''Da un po' di tempo - ha spiegato Vigna - era forte l' idea che le mani della criminalita' organizzata fossero dietro anche allo smercio delle sostanze dopanti. Per questo nella Dna si e' aggiunta una nuova struttura di analisi, di coordinamento e di impulso alle indagini. Si chiama 'Doping e criminalita organizzata'. Abbiamo fatto delle riunioni con i magistrati che in Italia seguono queste indagini - ha aggiunto il procuratore e si e' visto come spesso lo smercio, il traffico delle sostanze dopanti, che provengono soprattutto dalla Grecia e dalla Spagna, e' collegato a quello delle sostanze stupefacenti''. A questo punto, ha aggiunto Vigna, ''e' stata fatta una ricognizione presso i carabinieri del Nas, la guardia di finanza e la polizia di stato di tutti i procedimenti esistenti in Italia per traffico di sostanze dopanti. Quello che impressiona e' non solo l' uso di queste sostanze da parte dei professionisti ma da parte dell' ambiente amatoriale. Io sono sempre piu' convinto - ha aggiunto - che colui che abita nell' attico, quando fa le gare la domenica con i condomini, non puo' perdere rispetto a chi sta al pianterreno, e quindi si dopa''. Vigna ha rivelato che c' e' ''un camorrista che ha collaborato e ha parlato di questo duplice traffico al quale si dedicava. Il traffico avviene tramite internet. Pensate che un signore, chiamiamolo cosi', che stava nel bolognese e che smistava attraverso internet gli acquisti e le vendite, aveva quattromila clienti in America nella zona di Miami, oltre a tutti gli altri che aveva in Europa''. Dopo l' intervento di Vigna, il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ha preannunciato la presentazione di un dossier nazionale su doping e criminalita' organizzata in Italia. (ANSA). RU/SPO 12-AGO-04 18:11 132 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IMMIGRAZIONE: APPELLO 'LIBERA' CONTRO TRAFFICO ESSERI UMANI DON CIOTTI, 13 MLD DI DOLLARI IL FATTURATO DEL TRAFFICO (ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 12 AGO - ''Basta con la tratta di esseri umani. E' il momento di praticare concretamente politiche di solidarieta' e di accoglienza e combattere fino in fondo il traffico illecito di clandestini''. Questo l' appello che Libera, il cartello contro le mafie presieduto da Don Ciotti, ha lanciato ieri sera a Festambiente, manifestazione nazionale di Legambiente, spiegando che il settore ''fattura'' qualcosa come 13 miliardi di dollari. L' appello, lanciato nell' ambito di un incontro sull' illegalita' ambientale in Italia, ha avuto come primi firmatari Pier Luigi Vigna, Giancarlo Caselli, Paolo Russo e Donato Ceglie. Il documento, spiega Legambiente, e' rivolto alle forze politiche ''affinche' l' Italia ratifichi al piu' presto la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalita' organizzata transnazionale e i due protocolli collegati sull' immigrazione clandestina e il traffico degli esseri umani, presentati e firmati a Palermo ben quattro anni fa''. ''Si tratta þ ha spiegato Don Ciotti þ di strumenti fondamentali per contrastare le vere e proprie mafie internazionali che lucrano sulla disperazione di milioni di esseri umani, costretti a vivere nei loro paesi di origine in condizioni di assoluta poverta' e spesso di guerra. Dopo l' 11 settembre si sono accelerate in tutti i paesi politiche restrittive che favoriscono l' immigrazione illegale e la violenza, creando l' humus adatto per la criminalita' organizzata. Del resto - ha concluso Don Ciotti - si e' creato un nuovo mercato criminale, il traffico degli esseri umani, che secondo i dati del Centro di immigrazione di Vienna, presenta un fatturato che viene stimato su circa 13 miliardi di dollari. E con queste cifre e' chiaro che gli interessi diventano allettanti''. All' appello hanno aderito anche Legambiente, la Commissione giustizia e pace della Conferenza degli istituti missionari in Italia, il Consorzio italiano di solidarieta', la Fondazione internazionale Lelio Basso, il Gruppo Abele, Peace games, Arci e numerosi cittadini. (ANSA). RU/SPO 12-AGO-04 14:16 133 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: BALDONI; ART 21 E COLLEGHI, OGNI SFORZO PER LIBERARLO ANCHE LELLA COSTA E DON CIOTTI SOTTOSCRIVONO APPELLO (ANSA) - ROMA, 25 AGO - Congelare ''ogni polemica e ogni personalismo'' e fare tutto il possibile ''per per restituire Enzo Baldoni alla liberta', alla sua famiglia, alla sua attività di giornalista libero e coraggioso''. E' il senso dell'appello, raccolto dall'associazione Art.21 tra giornalisti, inviati e amici di Enzo Baldoni, da Lella Costa a Don Ciotti. ''Sia congelata ogni polemica - afferma Art.21 - e ogni personalismo o protagonismo e si compia ogni sforzo, attraverso tutti i canali diplomatici e di mediazione possibili''. A lanciare l'appello, tra gli altri, Federico Orlando, Giuseppe Giulietti, Tommaso Fulfaro, Sergio Lepri, Mimosa Martini, Don Luigi Ciotti, Giovanna Botteri, Lella Costa, Flavio Lotti, Ferdinando Pellegrini, Paolo Serventi Longhi, Franco Siddi, Roberto Natale, Stefano Corradino, Giorgio Santelli, Riccardo Cristiano, Marco Calamai, Guido Cravero, Silvio Giulietti, Enrico Viola, Angelo Giacobelli, Tony Capuozzo, Maria Cuffaro, Elisabetta Rosaspina, Giovanni Porzio, Maria Gianniti e Vittorio Dell'Uva. (ANSA). FEL 25-AGO-04 18:14 134 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CENTROSINISTRA: FOLENA,NON PERDA TEMPO IN DISCUSSIONI (ANSA) - GENOVA, 29 AGO - Questa ''e' l' ora del centrosinistra che pero' non deve piu' perdere tempo con discussioni nominalistiche ma deve aprire subito quella grande convenzione programmatica, quella coalizione democratica di cui ha parlato giustamente Bertinotti in questi giorni, e costruire molto rapidamente una soggettivita' politica di questa coalizione democratica credibile''. Lo ha detto stasera Pietro Folena, leader del Correntone ds, a margine di un' iniziativa con don Luigi Ciotti in corso alla Festa nazionale dell' Unita' di Genova. ''L' ora del centrosinistra scocca adesso, mentre all' interno della maggioranza di governo ''esistono visioni diverse che si stanno accentuando. Siamo di fronte - ha concluso Folena - ad una crisi politica del progetto che Berlusconi aveva proposto al Paese''. (ANSA). CH 29-AGO-04 21:59 135 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: LUMIA (DS), SU BENI CONFISCATI C' E' CALO INTERESSE (ANSA) - GENOVA, 29 AGO - ''Il 23 dicembre 2003 il governo ha 'cancellato' il commissario nazionale sui beni confiscati: la dottoressa Vallefuoco che presiedeva questo ufficio di coordinamento e sviluppava tante iniziative concrete per favorire l' utilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia non c' e' piu'. Mi sembra di poter dire che c' e' un calo di interesse su queste tematiche''. Lo ha detto Giuseppe Lumia, membro della Commissione parlamentare antimafia, a Genova per una iniziativa alla Festa nazionale dell' Unita'. ''Quando il Governo, lo Stato non danno i segnali giusti - ha detto Lumia - e' chiaro che tutti i centri capillari di lotta alla mafia subiscono conseguenze negative. Noi chiediamo che i beni confiscati non siano venduti e nessuna prospettiva in questa direzione sia coltivata, ma che siano gestiti dal mondo del volontariato e dell' associazionismo per creare lavoro nella legalita'''. Lumia chiede anche che il mondo di Libera, l' associazione antimafia creata da don Ciotti, ''che sta ottenendo risultati positivi con tanti beni confiscati messi sul mercato, diventi il punto di riferimento per tutti''.(ANSA). CH 29-AGO-04 18:52 136 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA:DON CIOTTI,INUTILI TEMI SU LEGALITA' SE POI CONDONIAMO LEGGI SIANO TESTI VINCOLANTI PER TUTTI E PER CIASCUNO (ANSA) - GENOVA, 29 AGO - ''Non so cosa farmene del tema sulla legalita' alla maturita' quando da un' altra parte si fanno i condoni''. Lo ha detto questo pomeriggio don Luigi Ciotti, creatore dell'associazione 'Libera' ed educatore, durante un incontro con il procuratore capo di Palermo Piero Grasso, il membro della Commissione antimafia Giuseppe Lumia e Tano Grasso. ''Certo che mi fa piacere che ci sia un tema su questi argomenti - ha detto Ciotti - ma le istituzioni non possono, dall' altra parte, cancellare tutto questo. I condoni creano dal punto di vista dei costumi una sfiducia nella capacita' dello Stato nel tenere fede a quanto dice. Svuotare la legge della sua forza vincolante per tutti crea uno sfilacciamento della coesione sociale''. ''C' e' una schizofrenia tra quello che viene detto e quello che viene fatto. Le leggi - ha concluso Ciotti - devono restare testi vincolanti per tutti e per ciascuno''.(ANSA). CH 29-AGO-04 19:06 137 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: GRASSO, UTILE APPLICARE REATO CONCORSO ESTERNO PROCURATORE, EVITARE IMPUNITA' A COLLETTI BIANCHI (ANSA) - GENOVA, 29 AGO - Il reato di concorso esterno in associazione mafiosa ''e' stato disegnato anche con le pronunzie delle Sezioni unite della Corte di Cassazione che hanno stabilito limiti e parametri per poterlo applicare. Questo, nel vuoto legislativo attuale, riteniamo di poterlo applicare per evitare l' impunita' e per evitare che la mafia si rafforzi anche tramite i colletti bianchi''. Lo ha detto stasera il procuratore capo di Palermo Piero Grasso, a margine di un' iniziativa tenuta con don Luigi Ciotti, Tano Grasso e Giuseppe Lumia alla Festa nazionale dell' Unita'. ''La vera forza della mafia - ha detto Grasso - non e' tanto costituita dagli organici alla mafia ma da una serie di personaggi che fanno parte del mondo politico, sociale, economico e imprenditoriale che consentono alla mafia di poter investire il denaro e occultarlo. Se esiste tutto questo, e mi pare dimostrato dalle indagini giudiziarie, e' necessario avere lo strumento per evitare che tutte queste categorie insieme alla mafia mantengano l'impunita'''. (ANSA). CH 29-AGO-04 20:35 138 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CAPUTO, ASSEGNATI SOLO 15% BENI CONFISCATI APPENA 466 SU 3.683 (ANSA) - MONREALE (PALERMO), 30 AGO - Soltanto poco piu' del 15 per cento dei beni mobili, immobili e di aziende confiscate alle organizzazioni mafiose in Sicilia e' stato assegnato in maniera definitiva. Lo rende noto uno studio dell' associazione antiracket ''Emanuele Basile'' che ha confrontato i dati dal 2001 al 2004, forniti dall' ex ufficio del Commissario straordinario del governo, dall' associazione 'Libera' di Don Luigi Ciotti, e dall' ufficio speciale per i beni confiscati alla mafia del Comune di Monreale. ''Su un totale, in Sicilia, di oltre 3.683 beni, tra patrimoni sequestrati e definitivamente confiscati - dice Salvino Caputo dell' associazione - soltanto 466 sono stati quelli assegnati in via definitiva a associazioni, enti locali o enti no profit.Il tutto in 3 anni di attivita'''. Secondo Caputo ''e' una goccia nel mare atteso che si tratta di percentuali minime rispetto ai 3.200 beni ancora da assegnare''. ''E la situazione e' ancora piu' drammatica aggiunge - se si consideri che l' estinzione dell' ufficio del commissario straordinario ha fatto venir meno il ruolo di coordinamento e che gli uffici del Demanio, per carenza di personale e strutture non e' in grado di dare impulso alle assegnazioni. Mentre tante sono le segnalazioni di persone estranee che operano all' interno di beni confiscati''. ''Tutto cio' - conclude Caputo - determina il fallimento della politica dello Stato verso questo strategico settore, mentre i disegni di legge per la modifica della L.109 rimangono fermi nelle Commissioni parlamentari''. (ANSA). COM-KTQ/GIM 30-AGO-04 14:18 139 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TERRORISMO: SI MOLTIPLICANO INIZIATIVE DIALOGO RELIGIOSO/ANSA DA DIOCESI, MOVIMENTI E LAICI, MONDO CATTOLICO SI MOBILITA (ANSA) - ROMA, 6 SET - Si moltiplicano le iniziative di dialogo interreligioso contro la violenza e il terrorismo: a mobilitarsi non e' solo il mondo cattolico italiano, per altro molto attivo in questa fine estate, dalle diocesi ai movimenti storici come Sant'Egidio, Azione Cattolica o Comunione e Liberazione. Una mobilitazione che si e' rafforzata in queste ore, dopo la tragedia dell'Ossezia. Ma e' anche parte della societa' civile a ritenere sempre piu' importante creare piu' occasioni di dialogo possibili per far incontrare le religioni, per cercare di comprendere le ragioni degli altri', per sconfiggere il terrore. Mentre a Milano e' la Comunita' di Sant'Egidio in questi giorni a riunire intorno allo stesso tavolo ebrei, cattolici, musulmani, ortodossi, rappresentanti delle altre religioni del pianeta, e' di oggi la proposta di Giuseppe Giulietti (Ds) di trasformare la giornata del 4 ottobre (e' in corso un'iniziativa di legge alla Camera per trasformala nel giorno di festa per i patroni d'Italia) in una occasione di dialogo tra le religioni. Una proposta che segue l'iniziativa di dialogo interreligioso gia' concretamente portata avanti lo scorso anno dal ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. Il mondo cattolico, se da una parte si mobilita con iniziative di preghiera per le vittime innocenti di Beslan, dall'altra non ha dubbi: 'Le religioni non possono mai utilizzare il nome di Dio per insegnare l' odio. Quando una religione serve a giustificare l' odio, non e' piu' una religione al servizio di Dio, ma una bestemmia nei confronti di Dio''. E' stato l' arcivescovo delegato pontificio per la Santa casa di Loreto mons. Angelo Comastri a ricordare oggi le parole di Giovanni Paolo II, presentando una delle tante iniziative in cantiere in questi giorni per il dialogo e la pace. In particolare si tratta di 'Agora' dei Giovani del Mediterraneo', che sara' dedicata quest'anno al tema 'Beati i miti, perche' Dio dara' loro la terra promessa'. Ma iniziative di pace e di dialogo sono in programma nel corso di tutta la settimana. Domani i missionari comboniani faranno partire da Limone sul Garda e da Alessano, in provincia di Lecce, la ''carovana della pace'', per un viaggio attraverso l'Italia nel corso del quale incontreranno le comunita' religiose e civili, con la partecipazione prevista, tra gli altri, di don Ciotti e di padre Zanotelli. Venerdi', al monastero di Camaldoli la rivista Il Regno dei Dehoniani dara' vita ad una tre giorni sul tema: ''Dove dimora il tuo nome, Gerusalemme? Conflitti, dolore, riconoscimento in nome della religione''. Tra gli altri, sono stati chiamati a parlare i cardinali Silvestrini, Martini e Tauran, oltre a 140 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE Romano Prodi. Sempre venerdi', ma ad Orvieto, l'annuale convegno di studio delle Acli sara' dedicato alle nuove sfide della democrazia e anche al ruolo che le religioni possono svolgere per affrontare le minacce del terrorismo internazionale e le ingiustizie dello squilibrio economico. Tra le altre iniziative, e' da segnalare uno che va nella direzione dell'ecumenismo: sabato presso in monastero di Bose in Piemonte, si apre un convegno ecumenico organizzato dal patriarcato di Mosca e dalla comunita' monastica di Bose, con la partecipazione di rappresentanti di tutta la cristianita'. (ANSA). VN 06-SET-04 17:29 141 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ALTROCIOCCOLATO, UNA TAPPA PER NUOVO SOGGETTO POLITICO CON RETE RADIE' RESCH, VERSO 'SOCIETA' CIVILE ORGANIZZATA' (ANSA) - GUBBIO (PERUGIA), 9 SET - Altrocioccolato, la Festa del cacao equo e solidale, sara' una delle tappe per la costruzione di un nuovo soggetto politico, la ''Societa' civile organizzata'', e per sancire ''la guerra come tabu'''. La manifestazione si terra' a Gubbio dal 21 al 24 ottobre prossimo con il titolo ''Non c' e' pace senza giustizia''. Il Coordinamento regionale umbro delle Botteghe del commercio equo e solidale, promotore di Altrocioccolato, ha stretto infatti un' alleanza con la Rete Radie' Resch di Quarrata (Pistoia) su temi comuni e condivisi. Secondo i due soggetti e' detto in una nota di Altrocioccolato - ''la societa' civile organizzata non e' che un altro nome per l' insieme di quelle realta' vive di base come gruppi, cellule, comunita' di base, piccole cooperative, pezzi di sindacato che fanno rete per avere visibilita' e valenza politica. Queste realta' locali dovranno diventare sempre piu' soggetti politici che fanno politica con la 'P' maiuscola e che perseguono obiettivi politici''. La Marcia per la giustizia Agliana-Quarrata e Altrocioccolato - prosegue la nota - diventano quindi due importanti tappe per la costruzione di quel nuovo soggetto politico da piu' parti e da piu' tempo invocato, e sostenuto da tanti personaggi che negli ultimi anni hanno contribuito alla sua stessa nascita e crescita, come don Luigi Ciotti ed Alex Zanottelli che appoggiano e partecipano ad entrambe le manifestazioni. Insieme a loro anche il comico Antonio Albanese, Rita Borsellino, Libera, i magistrati Giancarlo Caselli e Gherardo Colombo, il giornalista Gianni Mina' e Gino Strada. La marcia - in programma sabato prossimo in provincia di Pistoia - partira' alle 18 da Agliana (Pistoia) ed arrivera' a Quarrata alle 21. (ANSA). PE/AM 09-SET-04 16:16 142 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: ITALIANE RAPITE; DOMANI LA FIACCOLATA A ROMA (ANSA) - ROMA, 9 SET - Ci saranno anche il Vescovo ausiliario della Chiesa Caldea di Baghdad monsignor Warduni, l'esponente dell'associazione dei familiari delle vittime dell'11 settembre Loretta Filipov, rappresentanti del centro culturale islamico-Moschea di Roma e Don Luigi Ciotti alla fiaccolata che attraversera' domani le strade del centro storico di Roma per chiedere la liberazione di Simona Torretta e Simona Pari. E non e' escluso, ma si riserva di prendere una decisione domani, che possa partecipare anche la famiglia Torretta. Due striscioni con scritto: ''Liberate la Pace'' e ''Stop Bombing the cities'' apriranno il corteo che partira' alle 18 da piazza Venezia, sfilera' per via dei Fori Imperiali, via Cavour, Via Liberiana e si concludera' in piazza Vittorio con l'intervento di un rappresentante di ''Un ponte per...'', proprio davanti alla sede della ong delle due italiane rapite. Piu' che una fiaccolata silenziosa, sara' una manifestazione con fiaccolata, hanno spiegato i promotori dell'iniziativa. Le parole d'ordine del manifestazione saranno molte: Contro la guerra, il terrore e la barbarie; Liberate la pace; Vita e liberta' per Simona Torretta, Simona Pari, Ra'ad Ali' Abdul-Aziz, Mahnoaz Bassam, per tutti gli ostaggi e il popolo iracheno; Tacciano le armi, Stop subito ai bombardamenti su Falluja e su tutte le citta' irachene; Fine dell'occupazione; ritiro delle truppe. Insieme a tanti pacificisti e gente comune sfileranno anche il sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra ed il vicepresidente Rosa Rinaldi. Tra i partiti hanno dato la loro adesione Prc, Pdci, Verdi, Ds Margherita, la sinistra ecologista ed ancora Cgil,Cisl e Uil di Roma e del Lazio, Attac-Italia, Arci, Beati i costruttori di pace, Carta, Rete Lilliput, Tavola della pace, Socialismo 2000, Tavola per la solidarieta', Amu, Cittadinanza Attiva, Cnca, Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua, Emmaus Italia, ICS, Lunaria, MOVI, Terre des Hommes, VIS, Forum Permanente III Settore,Libera,Gruppo Abele,Donne in nero,Udu, Uds, Cocis, il movimento dei Disobbedienti romani. A tutti i partecipanti i promotori hanno chiesto ''di scendere in piazza con i colori dell'arcobaleno e nel nome delle nostre sorelle e dei nostri fratelli sequestrati in Iraq''. ''Al popolo iracheno e a tutti gli amanti della pace nel mondo e in Italia - hanno scritto i promotori in un appello - chiediamo di aiutarci nel tentativo di salvare la vita di Simona Pari, Simona Torretta, di Da' ad Ali' Abdul-Aziz, di Mahnaz Bassan. Erano a Baghdad a nome di tutti noi. Nella loro prigione siamo noi, oggi. Ancora in queste ore, in molte citta' irachene, la guerra miete vittime innocenti. Percio' continuiamo a chiedere con fermezza che tacciano le armi, che termini l'occupazione. Ogni forma di mobilitazione, di pressione, gli appelli e le fiaccolate, sono i mezzi di cui disponiamo. Usiamoli tutti adesso”. (ANSA) DE 09-SET-04 20:46 143 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CASELLI, I SUCCESSI SONO DI UNA MINORANZA TRA MOTIVI PERSISTENZA C'E' 'CRISI DELLA QUESTIONE MORALE' (ANSA) - FIDENZA (PARMA), 13 SET - ''I successi contro la mafia non sono dello Stato, ma di una minoranza. Nelle grandi indagini per un paio d'anni va tutto bene, poi cominciano ad esserci disattenzione ed ostacoli. Si e' verificato per Falcone e Borsellino, che quattro o cinque anni prima delle stragi, mentre stavano vincendo, sono stati cancellati professionalmente, con Falcone costretto a lasciare Palermo. Lo stesso e' accaduto con il pool di Mani Pulite e al pool antimafia dopo le stragi del '92''. Lo ha detto il Procuratore generale di Torino, Giancarlo Caselli, ad un dibattito proposto dal Festival Lilliput a Fidenza, con Rita Borsellino e don Luigi Ciotti per l'associazione Libera. Per Caselli - secondo un sunto diffuso dall'ufficio stampa della manifestazione - ''i guai cominciano quando si inizia ad occuparsi di mafia, politica ed economia. Certi interessi non ci stanno e reagiscono delegittimando le indagini. Troppa giustizia da' fastidio, oltre la cerchia dei mafiosi, ed il magistrato che fa il suo dovere viene accusato di giustizialismo''. Tra i motivi della persistenza della mafia c'e', secondo Caselli, la ''crisi della questione morale'': ''La Commissione parlamentare Antimafia ha scritto che 'il tentativo di attribuzione di mafiosita' ad Andreotti e' stato sbugiardato'. Ma questo contrasta con la sentenza della Corte d'Appello di Palermo, che non e' stata di assoluzione, ma di non luogo a procedere per prescrizione del reato. Quel che dovrebbe aprire una discussione viene cancellato, negato o stravolto''. Per il magistrato, poi, ''ci sono state negli ultimi anni anche scelte discutibili del centrosinistra. E tutto cio' che era in nuce nel rapporto tra politica e giustizia oggi assume toni patologici con i condoni, le leggi ad personam, il rifiuto del processo da parte di Berlusconi, le campagne contro i magistrati''. Sulla riforma dell'ordinamento giudiziario, Caselli ha detto che profila ''una nuova concezione della democrazia, basata esclusivamente sulla maggioranza politica del momento. Non e' un problema di destra o sinistra, ma di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge''. Rita Borsellino, sorella di Paolo, ha raccontato ancora una volta con commozione del fratello: ''Il 19 luglio 1992 concretizza per me cose che sembravano riguardare altri, lontane. Eppure Paolo ci preparava alla sua morte, sapeva che sarebbe stato ucciso. Ma quella era la strada, diceva, e quella bisognava percorrere. Paolo ha cominciato a occuparsi di mafia a 40 anni. Perche' allora la mafia 'non esisteva'. Non esisteva per la Chiesa, perche' poteva servire a contrastare il pericolo comunista, e per i magistrati, che erano una casta e per contrastare la mafia avrebbero dovuto contrastare persone del 144 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE loro stesso mondo''. Per don Ciotti, ''il cambiamento e' possibile solo se si costruiscono innanzitutto percorsi di giustizia sociale. Ma oggi ci viene detto che non ci sono soldi. Eppure pochi giorni fa e' stata inaugurata una nuova portaerei e l'ultima Finanziaria continua a stanziare soldi per il terremoto dell'Irpinia, o per il ponte sullo stretto di Messina. Il Censis ci dice che la presenza mafiosa ha privato nel 2003 dai 160 ai 180 mila posti di lavoro e se cosi' non fosse il Pil tra nord e sud sarebbe quasi pari. Non si costruisce giustizia senza ricerca della verita'''. (ANSA). COM-GIO 13-SET-04 14:26 145 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DON CIOTTI, DARE AI GIOVANI LAVORO VERO (ANSA) - MILANO, 16 SET - Dare ai giovani ''lavoro vero non finto, togliendo cosi' ai mafiosi il terreno sotto i piedi' e' il piu' grosso schiaffo che si possa dare alla mafia''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) presentando a Milano la carovana antimafie 2004 che partira' dalla Lombardia il 20 settembre. Organizzata da dieci anni l'iniziativa, promossa in collaborazione con i sindacati e istituzioni pubbliche e private, portera' in giro per l'Italia un programma di appuntamenti, incontri nelle scuole, dibattiti con i cittadini, spettacoli teatrali, film e animazione per i piu' piccoli, allo scopo di 'promuovere una legalita' che contrasti poteri mafiosi e criminali ma anche piccoli soprusi'. La carovana, che si concludera' in Sicilia dal 9 al 19 dicembre, tocchera' a fine settembre anche la Francia. ''Credere che mafia sia un fenomeno che non tocchi anche la Lombardia e le altre regioni del nord - ha detto Don Ciotti - e' un grosso errore, cosi' come illudersi che mafia voglia dire ancora e solo pizzo''. ''La mafia ormai si dirama su tanti altri affari - ha continuato Don Ciotti -, dal mondo del lavoro con il caporalato, dal traffico di armi e droga a quello di organi umani, dallo sfruttamento della prostituzione agli appalti sui rifiuti''.(ANSA). AA/KO 16-SET-04 13:48 146 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: IN CAROVANA PER ITALIA, DESTINAZIONE LA LEGALITA'/ANSA (ANSA) - MILANO, 16 SET - Pizzo, ai piu' giovani, pare una parola vecchia e superata. Come mafia, che molti ancora credono un fenomeno ristretto a qualche realta' territoriale. Ma se si parla di ecomafia, doping, droga, prostituzione, traffico di armi e di organi umani, sfruttamento dell'ambiente e caporalato, allora le frontiere si spostano e il discorso investe tutti. Proprio per sensibilizzare il maggior numero di persone verso un contesto che e' quanto mai attuale, sta per partire per il suo decimo viaggio per l'Italia la Carovana Antimafie. Durante il percorso si fermera' nelle citta' per incontrare tutti, dai bambini ai lavoratori, dagli studenti alle istituzioni. Per ricordare che le mafie continuano ad esistere. Anzi, come ha ricordato Alfio Foti, coordinatore nazionale dell'iniziativa, si espandono, ne nascono di nuove, allargano i loro mercati, si globalizzano, diventano uno dei fattori caratterizzanti la modernita'. Al comando di questa carovana, che partira' il 20 settembre da Bergamo, tra gli altri c'e' don Luigi Ciotti, presidente di Libera (Associazioni, numeri, nomi contro le mafie), che oggi ha presentato il programma a Milano, insieme agli altri partecipanti, Avviso Pubblico, Fondazione Cesar, Arci e sindacati. ''Possiamo costruire un'alternativa alla criminalita' eretta a sistema - ha detto - e l'alternativa e' la giustizia e il lavoro per tutti, citta' sicure, pieno rispetto di tutti''. Ma soprattutto lavoro, perche' offrire ai giovani (l'anello piu' vulnerabile della societa') lavoro vero e non finto e il piu' grosso schiaffo che si possa dare alla mafia. ''Significa toglier potere - ha detto - prosciugare il lago di illegalita' nel quale nuotano i pesci mafiosi''. Lo dimostrano le cooperative nate sui terreni confiscati alla mafia e messi a disposizione dei giovani che ci lavorano producendo vino, olio, pasta. Molti di questi prodotti sono stati messi in vendita dalla Coop, che partecipa alle iniziative della Carovana. Acquistarli significa dare una mano concretamente alla lotta contro la mafia. Lo dimostrano anche le case confiscate ai mafiosi che diventano centri per disabili o scuole. Il viaggio della carovana partira' quindi da Bergamo e poi proseguira' in tutte le regioni italiane. Ma sconfinera' anche in Francia e in Corsica, segnale che il pericolo non rispetta le frontiere e occorre difendersi insieme condividendo altri ricchezze e valori. La spedizione, in ogni tappa, proporra' incontri, dibattiti, filmati. Invitera' alla riflessione, perche' il rischio maggiore, ha ricordato don Ciotti, e' la rassegnazione o lo smettere di parlare. E la Lombardia non e' stata scelta a caso come punto di partenza. ''E' stato un grave errore sottovalutare l'espansione della mafia nel Nord - hanno detto i sindacati - I boss da anni sono in trasferta rivolgendo la loro attenzione a territori che offrono le opportunita' migliori di sviluppo''. Mafie meno sanguinarie, ma molto molto piu' pericolose per la liberta' di tutti. (ANSA). AA 16-SET-04 18:49 147 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: D'ALI', MIGLIORARE LEGGE SU BENI CONFISCATI SOTTOSEGRETARIO INTERNI RISPONDE A INTERPELLANZA DS (ANSA) - ROMA, 17 SET - ''Occorre sicuramente migliorare ulteriormente la legislazione sui beni confiscati ed auspico che il Parlamento, quanto prima, possa approfondire l'argomento''. Lo ha dichiarato il sottosegretario all'Interno, Antonio D'Ali' (FI),rispondendo in Aula alla Camera a un'interpellanza dei Ds, prima firma Fassino, sulle misure adottate dal ministero dell'Interno per garantire la sicurezza delle attivita' promosse sui beni confiscati alla mafia. Giuseppe Lumia, membro della commisione Antimafia, che ha illustrato il documento, ha chiesto al governo di adottare provvedimenti per prevenire ''intimidazioni a coloro che in prima persona si impegnano per il riscatto della Sicilia e la liberazione dalla mafia''. Lumia ha ricordato ''il tentativo di bruciare il raccolto di grano della cooperativa 'Placido Rizzotto - Libera Terra, promossa dall'associazione 'Libera' di don Ciotti per gestire terreni e beni confiscati alla mafia''. ''Il ministero - ha affermato D'Ali' - assicura il massimo impegno delle istituzioni per consentire un sensibile incremento del complessivo sistema di sicurezza, anche attraverso l'individuazione delle piu' appropriate misure di difesa passiva, per iniziative dall'alto valore sociale come quelle portate avanti dal consorzio 'Sviluppo e Legalita''', composto fra gli altri dai sindaci di San Giuseppe Jato e Corleone. ''Si e' inoltre deciso - ha concluso D'Ali' - di intensificare l'attivita' preventiva e di vigilanza svolta dall'Arma, anche attraverso l'impiego di militari di rinforzo e di nuclei a cavallo, supportati da elicotteri per ricognizioni aeree ''. (ANSA). BBB-PNZ 17-SET-04 14:34 148 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ELISA SPRINGER: DON CIOTTI, TUTTI ABBIAMO DOVERE MEMORIA (ANSA) - MANDURIA (TARANTO), 21 SET - ''Cara Elisa, quel segno inciso sulla pelle col numero A24020, che hai nascosto con fatica e con pudore con un cerotto, resta inciso anche nei nostri cuori''. Con queste parole don Luigi Ciotti, nella cerimonia funebre tenuta oggi a Manduria, ha iniziato il suo saluto ad Elisa Springer, testimone degli orrori dei campi di sterminio nazisti di Auschwitz, Bergen-Belsen e Therezin, morta l' altro ieri a 86 anni. I funerali - celebrati dal vescovo di Oria, mons.Marcello Semeraro - si sono svolti con il rito religioso cattolico perche' Elisa, nata da una famiglia ebraica a Vienna, nel '47 si converti' al cattolicesimo pur restando ebra: lei stessa si definiva una ebrea cattolica e una cattolica ebrea. Nella chiesa matrice alla presenza di autorita' militari, civili e religiose e di tantissimi semplici cittadini, dinanzi alla bara coperta da un 'lenzuolo' di rose rosse e una piccola foto di Elisa Springer, don Ciotti ha ricordato come la Springer sottolineasse sempre che quel numero le aveva tolto l' identita'. ''Elisa ci chiede di non dimenticare chi e' considerato un numero'', ha affermato don Ciotti. ''Secondo l' Onu sono 27 milioni gli esseri umani nel mondo in condizione di schiavitu'. Noi sopravissuti abbiamo il diritto di ricordare, di testimoniare a noi stessi il miracolo della vita nato dalla morte''. Don Ciotti ha ricordato che ''tutti abbiamo il dovere della memoria'' e ha sottolineato l' importanza di uno dei due libri scritti da Elisa Springer, 'Il silenzio dei vivi', che ''parla di resurrezione''. Don Ciotti ha poi aggiunto che ''il silenzio e la rassegnazione sono i peggiori nemici del cambiamento'', affidando questo messaggio ''a tutti quei ragazzi che Elisa avrebbe voluto conoscere e che l' hanno conosciuta''. ''Noi ti diciamo grazie'', ha concluso, ''e cercheremo di continuare a camminare con te portando il bagaglio che hai lasciato agli altri''. Per i funerali il sindaco di Manduria, Antonio Calo', aveva proclamato il lutto cittadino. Il feretro e' stato accompagnato in chiesa da un corteo per le vie cittadine. Oltre al gonfalone del Comune di Manduria c' erano quelli della Provincia di Taranto, dei Comuni tarantini di Avetrana e di Grottaglie e dei Comuni di Pompei e di Matera: questi ultimi due erano presenti per aver dato a Elisa Springer la cittadinanza onoraria nel corso di quest' ultimo decennio nel quale la scrittrice ebrea ha infaticabilmente testimoniato la sua esperienza. C' erano anche studenti e associazioni culturali che con Elisa Springer avevano in questi anni attuato iniziative per ricordare l' Olocausto. (ANSA). B17-ZG/CIO 21-SET-04 20:37 149 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SHOAH: ELISA SPRINGER; ISTITUITA FONDAZIONE A SUO NOME (V. 'ELISA SPRINGER: DON CIOTTI...' DELLE 20.39) (ANSA) - MANDURIA (TARANTO), 21 SET - L'addio a Elisa Springer e' coinciso con la nascita di una fondazione a lei dedicata e nata dall'unione fra due associazioni, quella di Manduria denominata 'A24020' (il numero incisole dai nazisti ad Auschwitz) e l'altra di Matera, '21 settembre 1943'. Lo ha annunciato in chiesa oggi, durante il rito funebre, Filippo Zollino, un volontario di Matera che negli ultimi anni e' stato l'ombra dell'ebrea austriaca aiutandola nella vita e seguendola nel suo girovagare di conferenza in conferenza. Prima di lui una delle tante ragazze dell'associazione 'A24020' ha letto con voce commossa un messaggio. ''La sua vita e' stata un grande atto d'amore - ha detto - ha avuto il coraggio di amare la vita sempre in un mondo che l'ha calpestata. Per dieci anni ha raccontato l'uomo che annienta se stesso ma ha perdonato. Ha salvato tanti con la speranza di non odiare''. E poi, quasi dialogando con quel feretro: ''Sei entrata di diritto nella mia vita. Ora la memoria fa parte di noi, ed e' merito tuo''. Subito dopo Zollino ha letto alcuni fra i tanti messaggi di cordoglio pervenuti ai familiari, fra cui quelli dell'artista Moni Ovadia e dei dirigenti del Museo di Auschwitz. E ha ricordato, Zollino, il viaggio fatto nell'autunno dello scorso anno con Elisa Springer in Germania proprio per rivedere quei tragici luoghi in cui aveva vissuto sessant'anni fa. E prima che la gente conservasse una rosa rossa in memoria di Elisa, le sue parole sono risuonate in una breve registrazione diffusa fra le mura di quella chiesa matrice in cui lei tante volte aveva manifestato la sua fede.(ANSA). CHA 21-SET-04 21:49 150 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DDL BENI SEQUESTRATI; LIBERA, VI SONO LUCI E OMBRE (ANSA) - PALERMO, 24 SET - ''Luci e ombre nel disegno di legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri che delega il governo a provvedere al riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie''. E' il commento di Libera, l'associazione contro le mafie, presieduta da don Luigi Ciotti, sul ddl delega approvato oggi in Consiglio dei ministri. ''A nove mesi dalla chiusura dell'ufficio del Commissario straordinario - si legge in una nota - si muove, finalmente, un primo passo verso quella riforma sollecitata anche da Libera per rendere piu' efficace la lotta ai patrimoni mafiosi e garantire la completa ed effettiva applicazione della legge n.109/96 sull'uso sociale dei beni confiscati e fortemente voluta dai cittadini e dal mondo dell'associazionismo e della cooperazione sociale''. L'associazione contro le mafie vuole sottolineare che: ''Quella che sembra emergere e' una riforma complessiva della materia che senza dubbio tiene conto di un'esigenza di miglioramento e snellimento delle procedure di gestione e assegnazione dei beni confiscati ma che pone forti interrogativi e perplessita' su alcuni punti. In primo luogo la previsione di un ruolo centrale da parte dell'Agenzia del demanio (che si dovrebbe avvalere di una struttura appositamente dedicata e articolata a livello centrale e periferico e di funzionari pubblici) richiede un significativo incremento di organici insieme ad una forte specializzazione degli stessi. Come insegna l'esperienza di questi anni di applicazione della legge n.109/96, le attuali agenzie del demanio faticano spesso a garantire un'efficace programmazione e promozione dei progetti di riutilizzo dei beni immobili e aziendali sequestrati e confiscati, anche per la complessita' della materia''. ''Non si tratta solo di problemi legati alla ordinaria amministrazione - prosegue Libera - vanno, infatti, garantite maggiore speditezza e trasparenza nelle procedure di assegnazione e gestione dei beni sequestrati e confiscati (ad esempio attraverso la predisposizione di elenchi pubblici su base provinciale dei beni confiscati e di procedure, anche queste pubbliche, di selezione dei progetti di riutilizzo, come Libera sta gia' sperimentando in collaborazione con alcuni enti locali)''. ''E' - aggiunge - per queste ragioni che Libera aveva proposto e torna a sollecitare l'istituzione di un'agenzia ad hoc che segua il bene confiscato dalla fase del sequestro fino alla effettiva utilizzazione''. Secondo Libera suscita ''seri interrogativi la possibilita' di una revisione dei provvedimenti definitivi di confisca dei beni'' e l'associazione presieduta da don Ciotti accoglie sin da ora le disponibilita' di confronto avanzate da piu' parti e si augura che il disegno di legge delega e i successivi decreti delegati possano rappresentare davvero nel piu' breve tempo possibile un forte impulso ''affinche' le ricchezze sottratte alla mafia vengano effettivamente restituite alla collettivita'''.(ANSA). ABB 24-SET-04 21:18 151 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: ITALIANE; STRISCIONE A NAPOLI CONTRO TERRORISMO REALACCI E DON CIOTTI RICORDANO SEQUESTRO DELLE DUE SIMONA (ANSA) - NAPOLI, 26 SET - ''No al terrorismo, si' alla pace'': questo c'era scritto su un grande striscione esposto dai volontari di Legambiente in piazza Plebiscito a Napoli dove si svolgeva la diretta televisiva di Ambiente Italia, su Rai 3, in occasione della manifestazione 'Puliamo il Mondo', per lanciare un uovo appello per la pace. L'associazione ambientalista e gli organizzatori dell'iniziativa sono scesi in strada, muniti di guanti e ramazza ma anche di una lanterna accesa come simbolo di pace. ''In occasione di giornate come queste - dice Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, presente in piazza Plebiscito - il volontariato, sceso in piazza in massa, ha voluto dare l'ennesima dimostrazione del proprio impegno con gesti piccoli e concreti. Gli stessi gesti con cui vuole costruire e difendere la pace. Quest'anno il successo di partecipazione alle giornate di Puliamo il Mondo non puo' non farsi carico di un altro obiettivo: testimoniare la voglia di pace e esprimere la solidarieta' a quanti stanno subendo le pesanti conseguenze del conflitto''. ''In questo momento storico - ha concluso Realacci - non possiamo non riflettere sulla quantita' di 'sporcizia', non solo materiale, che inquina il pianeta in cui viviamo: dal terrorismo alla corruzione, dalla poverta' di molti all'avidita' di pochi, dalle guerre alle malattie''. In collegamento da Torino, don Luigi Ciotti, dal canto suo, ha ricordato che le due Simona ''impegnate con tanta generosita' al servizio degli altri, hanno fatto conoscere, in un mondo di guerra, di armi e di ingiustizie, il volto di chi vuole la giustizia e la pace''.(ANSA). TOR 26-SET-04 13:42 152 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE EDILIZIA: FILLEA-CGIL, 28% OPERAI LAVORA IN NERO SINDACATO ADERISCE A CAROVANA NAZIONALE ANTIMAFIA (ANSA) - ROMA, 27 SET - La Fillea Cgil aderisce alla Carovana nazionale antimafia, la manifestazione promossa da Don Ciotti che quest'anno concentra il suo impegno contro il lavoro nero e l'illegalita'. In una nota il sindacato degli edili della Cgil sottolinea come la mafia nel settore delle costruzioni voglia dire ''appalti truccati, infiltrazioni malavitose, lavoro nero e non rispetto delle norme sulla sicurezza'' e come in Italia ci sia piu' di un quarto degli operai del settore impiegata in nero. Secondo le stime della Fillea Cgil - si legge nella nota - il 28% degli operai edili lavora in nero con punte del 50% nelle grandi citta'. A Milano su 100.000 operai impiegati nel settore circa la meta' sono retribuiti illegalmente. Di questi circa il 34% e' rappresentato da extracomunitari. La Fillea sottolinea che anche a Roma e' calcolabile una irregolarita' per il 50% dei lavoratori impiegati cosi' come a Torino (e l'apertura dei cantieri olimpici ha ampliato il fenomeno) dove il caporalato ''e' una buona fetta del lavoro nero del settore''. La Fillea rileva che in Puglia il lavoro nero in edilizia tocca percentuali del 30%, in Sicilia del 40%, con punte del 45% a Palermo mentre in Calabria sfiora il 40,2% con punte del 45% a Reggio Calabria. In Campania piu' della meta' delle imprese edili operanti nella regione non sono in regola e la presenza di lavoratori in nero raggiunge in certe imprese anche l'80%. Le ispezioni della Guardia di Finanza nel 2004 nei cantieri edili - ricorda il sindacato - denunciano quote altissime di lavoro irregolare scoperto con una media tra le imprese controllate di un quarto delle aziende in nero. La graduatoria vede in testa il Nord con una percentuale del 40,62%, seguito dal Sud con il 32% e da Centro con il 27,08%. ''L'azione di contrasto alla illegalita' þ afferma il numero uno della Fillea, Franco Martini - e' parte centrale della nostra iniziativa sindacale. Lo e' ancor di piu' nella fase che oggi sta attraversando il settore delle costruzioni. Legalita' e sicurezza sono direttamente proporzionali alla trasparenza degli appalti. Trasparenza degli appalti e lotta al lavoro nero e irregolare rappresentano - conclude - il terreno principale per combattere il fenomeno della illegalita' e delle infiltrazioni criminose nell'economia''. (ANSA). COM-TL 27-SET-04 13:26 153 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ARCI: CONGRESSO STRAORDINARIO ELEGGERA' SUCCESSORE BENETOLLO APPUNTAMENTO A ROMA 8 E 9 OTTOBRE,PRESENTE TUTTA LA SINISTRA (ANSA) - ROMA, 29 SET - L' 8 e il 9 ottobre prossimi l'Arci terra' a Roma il congresso straordinario per eleggere il nuovo presidente in seguito alla morte di Tom Benetollo, stroncato da un'aneurisma lo scorso 20 giugno. Lo slogan del congresso sara ''il tempo del cambiamento e' ora. Pace, diritti, democrazia'', parole che proprio Benetollo usava per esprimere la consapevolezza della necessita' ormai improrogabile di un cambiamento nella politica, nella societa', nella vita delle persone e il bisogno di pace, di giustizia sociale e di piu' democrazia. Il congresso servira' in oltre a confermare, e' detto in una nota dell'associazione, il ''ruolo attivo che l'Arci vuole avere nella costruzione di un largo schieramento di forze sociali e associative capace di contribuire all'affermarsi di un'alternativa alle politiche dell'attuale governo''. Al congresso parteciperanno tra gli altri Walter Veltroni, Enrico Gasbarra, Piero Fassino, Fausto Bertinotti, Francesco Rutelli, Oliviero Diliberto, Antonio di Pietro, Giovanni Berlinguer, Don Luigi Ciotti, Fabio Alberti, Giuliano e Heidi Giuliani, Luciana e Giorgio Alpi, Guglielmo Epifani, Flavio Lotti. GUI 29-SET-04 17:52 154 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ELEZIONI: ZANOTELLI, APPELLO A SOCIETA' PERCHE' SI ESPRIMA UN'INIZIATIVA CONGIUNTA CON DON LUIGI CIOTTI E GINO STRADA (ANSA) - MESTRE (VENEZIA), 2 OTT - ''Stiamo preparando con Ciotti e Strada un appello alla societa' civile, affinche' discuta sul programma in vista delle prossime elezioni regionali e nazionali'': lo ha annunciato oggi, nell' ambito di ''ViviMestre'', padre Alex Zanotelli. ''Questa prospettiva - ha aggiunto - permetterebbe alla gente di esprimersi''. ''In modo sintetico -ha aggiunto- ma su cose essenziali; in questo modo la societa' italiana avrebbe un manifesto con cui parlare ai partiti''. ''Volete il voto? Potra' dire - ha detto ancora il missionario - ecco le nostre richieste di fondo. Ma, se non ci organizziamo, non ne esce nulla''; ''Guardate cosa e' successo sulla pace: l' ottanta per cento degli italiani vuole la pace, ma la guerra si fa' lo stesso''. L' ex direttore di ''Nigrizia'' ha poi affermato: ''non me la prendo solo con Berlusconi, io non credo che se ci fosse stato un Centro Sinistra al governo non saremmo andati in guerra: la sinistra non e' ancora arrivata ad una mozione unitaria per dire 'fuori le truppe italiane dall' Iraq'''. ''Ma avete visto Zapatero - ha concluso - ha tenuto conto di questo dato e su questo ha focalizzato le sue scelte elettorali. E ha vinto''. (ANSA). BE/FC 02-OTT-04 19:34 155 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ILARIA ALPI: GIORNALISTA DEVOLVE RISARCIMENTO A DON CIOTTI TORREALTA (TG3) VITTIMA DI INGIURIE DA PARTE DI UN MARINAIO (ANSA) - PISTOIA, 8 OTT - Il giornalista di Raitre Maurizio Torrealta devolvera' alle iniziative sostenute da don Ciotti nel campo della solidarieta' i 10.000 euro che il gup di Pistoia Ernesto Covini ha disposto gli siano corrisposti come provvisionale del risarcimento del danno subito da parte di un uomo, Mario Mancinelli, condannato quest' oggi a un anno e 4 mesi con rito abbreviato per i reati di falsa testimonianza e ingiuria nei confronti del popolare volto televisivo. Il processo conclusosi oggi era scaturito dal procedimento in cui Torrealta era stato imputato per diffamazione e assolto due anni e mezzo fa davanti al tribunale di Pistoia per la trasmissione ''Speciale Tg3, Il mistero dell' omicidio Alpi'' andata in onda il 20 marzo 1995. In quel programma Torrealta aveva intervistato un autotrasportatore di Montecatini che davanti alle telecamere aveva ipotizzato legami fra un imprenditore della Valdinievole e un traffico di armi diretto in Somalia. L' imprenditore risulto' del tutto estraneo ai fatti: nel marzo 2002 Gasperini venne condannato per diffamazione e Torrealta prosciolto con l' esimente del diritto di cronaca. Durante quel processo, un marinaio, Mario Mancinelli, sostenne che Torrealta avrebbe distrutto documenti giornalistici (cassette e block notes) relativi all' inchiesta che Ilaria Alpi stava conducendo in Somalia. Oggi il gup Ernesto Covini ha condannato il marinaio a un anno e quattro mesi di reclusione per falsa testimonianza e ingiuria e al pagamento della provvisionale che Torrealta, difeso dall' avvocato Dora Moretti di Roma, ha annunciato di voler devolvere a don Ciotti. (ANSA). G07-RU 08-OTT-04 21:28 156 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FORUM SOCIALE: A LONDRA IL TERZO APPUNTAMENTO EUROPEO / ANSA FRA GLI ITALIANI EPIFANI, BERTINOTTI, AGNOLETTO E BONELLI (di Daniela Romiti) (ANSA) - LONDRA, 14 OTT - Dopo Firenze e Parigi, la rumorosa e variegata carovana no global sbarca a Londra. Diverse migliaia di altrimondialisti sono gia' arrivate da tutta Europa nella capitale britannica dove domani comincia il terzo forum sociale europeo con un programma fittissimo di oltre 500 conferenze, dibattiti, seminari, appuntamenti culturali e musicali. Il programma e' sterminato e in discussione ci sono le principali tematiche mondiali economiche e sociali, ma i temi della pace e del rifiuto di guerra e terrorismo saranno il filo conduttore dei tre giorni di forum che si concludera' con una manifestazione nel centro di Londra alla quale si attendono almeno 50.000 persone. Si parlera' di Iraq, Palestina, disarmo, democrazia in Europa, diritti sociali, neoliberismo, servizi pubblici, lotte dei lavoratori, debito dei paesi poveri, ambiente, energia, ma anche dei musulmani in Europa, di razzismo e fascismo. Ci saranno un totale di 28 assemblee plenarie, 170 seminari, decine di workshop. Massiccia la presenza italiana. La Cgil partecipa con una folta delegazione guidata dal segretario Guglielmo Epifani che interverra' venerdi' in una plenaria sul tema ''L'economia europea e l'economia mondiale: il Wto e un commercio equo''. Molti gli appuntamenti al forum di Rifondazione Comunista: il segretario Fausto Bertinotti interverra' sabato ad un seminario e alla plenaria su ''Guerra, i movimenti ed i partiti politici''; il responsabile Esteri Gennaro Migliore partecipera' a diverse iniziative fra le quali un dibattito su 'Nuova sinistra in Europa''. L'europarlamentare Vittorio Agnoletto, eletto come indipendente nella lista di Prc, discutera' del futuro del movimento e di come rifondare la politica in Europa. Anche la delegazione dei Verdi, con a capo il coordinatore dell'esecutivo nazionale Angelo Bonelli, prendera' parte a numerose iniziative e convegni. Significativa anche la presenza di molte associazioni italiane, come Arci, Libera, Attacc, Gruppo Abele, Pax Christi, Disobbedienti, Un ponte per..., Legambiente. Ma dall'Italia sono arrivati o stanno arrivando anche centinaia di ragazzi e ragazze, molti senza nessuna sigla ed altri - almeno 300 - sotto le bandiere dei giovani comunisti di Rifondazione che saranno presenti anche con un loro stand nel grande centro dei congressi di Alexandra Palace, nel nord di Londra, dove si svolge il grosso delle iniziative. Per il momento e' impossibile prevedere con esattezza il numero dei partecipanti al forum sociale londinese. Di certo si sa che le preiscrizioni ricevute attraverso Internet hanno 157 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE superato le 20.000 e che per tutta la giornata ci sono state file gigantesche fuori al locale vicino ad Holborn dove venivano distribuiti gli accrediti per la stampa ed i delegati. Anche il Millenium dome, la grande e sfortunata struttura a Greenwich costruita per celebrare il nuovo millennio, ha cominciato ad affollarsi. Li' hanno trovato sistemazione - pagando 15 euro per tre notti - i tanti giovani che non possono permettersi di pagare un albergo a Londra e che dormiranno nei sacchi a pelo. Il primo evento legato al forum e' gia' questa sera. Il sindaco di Londra Ken Livingstone dara' il benvenuto della citta' agli altrimondialisti con un evento a cui parteciperanno anche Aleida Guevara, figlia del Che, Frances O'Grady, vice segretario generale del Tuc e Gerry Adams, presidente del partito indipendentista irlandese Sinn Fein. (ANSA). RN 14-OTT-04 19:57 158 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAMORRA: COMUNE POMIGLIANO FA SGOMBERARE IMMOBILE CONFISCATO (ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 15 OTT - Un immobile di circa 700 metri quadrati e' stato sgomberato oggi per la confisca, dal comune di Pomigliano d'Arco (Napoli). Lo sgombero di quattro appartamenti e di alcuni locali situati al piano terra dell'immobile, situato nei pressi del Parco pubblico cittadino, arriva a circa sette anni dal decreto di confisca del tribunale di Napoli, esecutivo dal marzo 1997, in base alla legge 109/96, che disciplina la procedura di confisca e destinazione dei beni appartenenti ad organizzazioni criminali. ''Questi immobili, gia' simbolo del potere mafioso - hanno fatto sapere gli amministratori comunali - diventano per Pomigliano occasione di sviluppo e di promozione della cultura della legalita' e di modelli sociali ed economici alternativi. Il segnale lanciato con la confisca di oggi, e degli altri due immobili precedentemente sottratti al patrimonio della criminalita' organizzata, denota un'ulteriore testimonianza dell'impegno concreto per l'affermazione del concetto di legalita', per la garanzia di liberta' e di opportunita' per la cittadinanza, ed un forte impulso nella lotta alla criminalita'''. Gli altri due edifici, furono riconvertiti ed utilizzati come centro sociale, poi intitolato a Paolo Borsellino e Rita Atria, e la Villa intitolata a Giancarlo Siani, ora sede del comando di polizia municipale. ''Anche gli immobili confiscati oggi - hanno spiegato amministratori locali - saranno destinati a fini sociali: saranno adibiti a centro polifunzionale con servizi di carattere socio assistenziali, e culturali''. ''Nell'ottica della lotta al crimine organizzato - hanno concluso - il comune di Pomigliano d'Arco ha aderito a numerose iniziative: con la Provincia di Napoli ed i comuni di Casalnuovo, Giugliano, Marano e Napoli, e' membro del consorzio 'Sviluppo occupazione legalita' economica', che ha per oggetto l'amministrazione in comune, per finalita' sociali, dei beni confiscati alla criminalita' organizzata, ha istituito la consulta comunale anticamorra e l osservatorio sulla camorra e sulle manifestazioni di violenza e illegalita', ed inoltre ha aderito al comitato provinciale anticamorra. Tra le altre cose, ha istituito le cassette antiusura e nel 2002 e' stato tappa della carovana antimafia di don Luigi Ciotti''. (ANSA). Y2W-LN 15-OTT-04 17:51 159 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE LA7: A L'ALTRA STORIA DIBATTITO SU USO STUPEFACENTI (ANSA) - ROMA, 15 OTT - Nella puntata di 'Altra Storia', in onda domani alle 23.30 su La7, Pierluigi Battista insieme al sottosegretario al Ministero degli Interni Alfredo Mantovano, ripercorrera' la storia e l'acceso dibattito intorno alle sostanze stupefacenti in Italia. In piu' ci saranno le testimonianze del sociologo Guido Blumir, del senatore Giuliano Vassalli e dello psicologo Leopoldo Grosso ed eccezionali contributi filmati con William Burroughs, Walter Chiari, Bettino Craxi, Marco Pannella, Vincenzo Muccioli e Don Ciotti.(ANSA). XBB-KMN 15-OTT-04 16:42 160 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAITRE: SI PARLA DI VIOLENZA A 'COMINCIAMO BENE' (ANSA) - ROMA, 19 OTT - Alla violenza ci si abitua? Questo il tema di 'Cominciamo Bene', in onda domani alle 10.05 su Raitre. In studio la scrittrice ungherese Edith Bruck, autrice di un commovente libro dal titolo 'Signora Auschwitz'; la responsabile del Centro Antiviolenza del Comune di Roma Elisa Ercoli e Don Tonino Palmese, referente per la Campania dell'associazione 'Libera' di Don Ciotti. In programma anche un collegamento con l'inviato Rai a Gerusalemme Filippo Landi. A 'Prima', in onda alle 9.05 su Raitre, Pino Strabioli intervistera' l'attore Nino Castelnuovo. Ad 'Animali e Animali', in onda alle 9.50, Licia Colo' ospitera' il biologo Mauro Doimi, che con l'aiuto di suggestive immagini raccontera' la 'vera' vita di Nemo. 'L'arte e' in pericolo?' e' il tema de 'Le Storie', in onda alle 12.25 su Raitre. Corrado Augias cerchera' di capire cosa sta succedendo al patrimonio culturale italiano con il prof. Adriano La Regina, la direttrice del FAI di Roma Sofia Bosco e l'On. Nicola Bono, sottosegretario di Stato al Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali. (ANSA). XBB-SB 19-OTT-04 13:46 161 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CALCIO: DON CIOTTI, E' NECESSARIO RECUPERO DELLA LEGALITA' (ANSA) - ROMA, 20 OTT - Il recupero della legalita' attraverso il richiamo alla responsabilita' anche sui campi di calcio. E' la strada che invita a percorrere Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, l'associazione contro tutte le mafie: a margine della prendendo spunto dal libro 'La notte del calcio' di Corrado Sannucci, Don Ciotti parte dallo sport estendendo pero' la riflessione a tutto il mondo. In particolare il richiamo e' a quanti anche nel calcio hanno un ruolo importante. ''La responsabilita' e la legalita' non e' solo adeguamento delle regole - ha detto Don Ciotti nel corso della presentazione del volume - Chi ha un ruolo pubblico giocando a pallone, dirigenti, accompagnatori devono sapere che quello che fanno ha una dimensione sociale. I ragazzi sono la fotografia degli adulti e imitano anche le cose negative. C'e' bisogno di saldare le parole alla vita e la vita alle parole''. La mancanza di legalita' secondo Don Ciotti e' pero' a tutti i livelli: ''Oggi c'e' una nuova poverta', non di cose ma di persone che hanno squilibrato i valori, che non conoscono limiti e scaricano sull'esterno la responsabilita' di quello che avviene. Nel nostro paese l'articolo 3 della costituzione sull'uguaglianza e' considerato un disvalore. Pensiamo anche al condono: vincono i furbi, chi non rispetta le regole a scapito dei deboli. Ci sono potenti che per dare i propri affari si sono supergarantiti. Lo sport e' un incito ad abitare la vita che va vissuta e non subita''. (ANSA). ROI 20-OTT-04 20:28 162 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA:DON CIOTTI,SU 4800 BENI CONFISCATI SOLO 700 UTILIZZATI (ANSA) - ALCAMO (TRAPANI), 21 OTT - ''Su 4.800 beni confiscati alla mafia, 2.200 sono stati destinati (tra questi 1.400 sono stati gia' consegnati) ma appena 700 sono quelli realmente utilizzati''. Lo ha denunciato don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera'' ad Alcamo nell' ambito di una manifestazione promossa dall' amministrazione comunale. Don Ciotti ha criticato le nuove disposizioni contenute nel decreto del governo in materia di misure di prevenzione: ''la possibilita' di una revoca del bene confiscato come pure quella di poter vendere un bene sottoposto a confisca - ha detto - e' un' arma a doppio taglio; c'e' invece bisogno di provvedimenti legislativi coerenti''. Parlando di educazione alla legalita' don Ciotti ha aggiunto: ''puo' diffondersi solo se esistono punti di riferimento credibili. Le parole non bastano: bisogna spazzar via le zone d' ombra''.(ANSA). YDL-KTH 21-OTT-04 15:05 163 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: MONDO VOLONTARIATO, SISTEMA PUNITIVO E' FALLITO CONQUISTE SOCIALI CALPESTATE, VIOLENZA VERSO I PIU' DEBOLI (ANSA) - ROMA, 22 OTT - Dal mondo del volontariato della giustizia, riunito in questi giorni a Roma per la sua terza assemblea nazionale, si e' levato un grido di dolore e di denuncia: il sistema penale punitivo e' fallito, in Italia e nel mondo le conquiste sociali vengono quotidianamente calpestate, la violenza del sistema ricade sui piu' deboli. Livio Ferrari, presidente della Conferenza nazionale volontariato giustizia (Cnvg), ha ricordato le proteste di questi giorni in tante carceri italiane: una protesta civile, ''fin troppo'' ha detto, mentre ''la situazione dei detenuti non e' affatto civile''. ''Non si puo' rispondere alla violenza con la violenza, noi siamo per la pace - ha precisato - ma il buonismo e le buone azioni non bastano piu'''. (SEGUE). AB 22-OTT-04 13:58 CARCERI: MONDO VOLONTARIATO, SISTEMA PUNITIVO E' FALLITO (2) (ANSA) - ROMA, 22 OTT - ''Dobbiamo avere la forza di indignarci - ha detto Ferrari - e non fare sconti a nessuno, neanche alla politica''. Politica contro la quale il presidente della Conferenza nazionale volontariato giustizia ha avuto parole molto dure, denunciando l''' aggregazione tra massoneria e mafia nella gestione della cosa pubblica''. ''Quello che lascia stupiti - ha detto - e' il fatto che ci si abitua, tutti i giorni, ad accettare una situazione politica di degrado, ad accettare che siano calpestati continuamente le conquiste sociali e i diritti acquisiti''. ''Non vogliamo creare situazioni di istigazione - ha precisato - ma non e' possibile accettare che chi ha in mano la forza politica ed economica possa calpestare a suo piacimento le persone deboli e in difficolta'''. Quindi bisogna ''adottare nuove strategie: non basta solo la nostra solidarieta' spicciola, il nostro impegno, la nostra coscienza politica, bisogna che iniziamo ad adottare altre modalita' di intervento sociale, che prevedano anche azioni molto forti, molto dure, che servano in qualche modo a dare degli stop a una situazione che, se va avanti cosi', non sappiamo dove portera'''. Secondo Ferrari infatti ''ci sara' sicuramente nei prossimi anni una escalation di terrorismo, ma perche' la vuole lo Stato: il terrorismo si crea nel momento in cui ci sono situazioni talmente coercitive da non essere accettate da persone che ritengono che attraverso la forza si possa modificare qualcosa. Non e' il nostro atteggiamento, pero' la situazione puo' produrre queste cose e le produrra'''. ''Vediamo in questi tempi - ha aggiunto - segnali preoccupanti, dalle squadrette che cominciano di nuovo a picchiare in carcere alle forze dell' ordine che vengono indirizzate verso la 164 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE repressione di certe categorie sociali: non possiamo starcene zitti e inermi. Dobbiamo trovare, tutti insieme, una strategia per opporci a questa escalation violenta che rimette ancora piu' in luce che viviamo in una societa' vendicativa''. E una proposta e' subito giunta dal presidente di 'Un ponte per...', Fabio Alberti, che ha riferito della situazione nelle carceri irachene, di cui si e' occupata la sua associazione. Le foto scattate ad Abu Graib che hanno provocato l' indignazione dell' opinione pubblica mondiale ''sono solo la punta dell' iceberg - ha detto - le organizzazioni internazionali hanno raccolto dossier su dossier''. Circa 6.000 persone in Iraq, ha detto, sono state arrestate, trattenute, torturate, e per il 70-80% poi liberate ''con tante scuse e l' ammissione che si era trattato di un errore''. In Iraq, ha reso noto Alberti, sono nate decine di organizzazioni per denunciare questi fatti: ''ci chiedono aiuto e sostegno, e noi a nostra volta chiediamo aiuto a voi''. Ecco quindi la proposta di ''creare un coordinamento per aiutare chi sta cercando di risolvere i problemi nelle carceri irachene''. Sulle torture nelle carceri irachene, ma anche a Guantanamo e in Afghanistan, ha messo l' accento Marco Bertotto, presidente della sezione italiana di Amnesty International, sottolineando come la condanna a 8 anni pronunciata ieri nei confronti di uno degli autori delle torture ad Abu Graib, un sergente Usa, dimostra che ''chi paga le conseguenze sono solo i pesci piccoli''. La tortura ''e' il modo di fare giustizia oggi - ha detto Bertotto - e questo processo di regressione rispetto ai diritti umani e' partito l' 11 settembre 2001: cose ritenute inaccettabili prima di quella data sono diventate il prezzo da pagare per garantire la sicurezza''. A sua volta il presidente del Gruppo Abele, Don Luigi Ciotti, ha sottolineato come in Italia il sistema penale tenda sempre piu' a escludere le persone piuttosto che a integrarle. Pene sempre piu' pesanti, abbassamento dell' eta' punibile, immigrati trattati come criminali: e' un' impostazione culturale, ha detto, che si contrappone alle nostre scelte e contro la quale ''dobbiamo unire le forze''. (ANSA). AB 22-OTT-04 15:43 165 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: FIRME PER NOMINA SANSA TRIBUNALE MINORI GENOVA APPELLO A CIAMPI PER SBLOCCARE ITER FERMO A MINISTERO GIUSTIZIA (ANSA) - GENOVA, 23 OTT - Sono oltre 85 in meno di un giorno le firme raccolte da un comitato promotore genovese a sostegno di un appello al Presidente della Repubblica perche' sblocchi l'iter di nomina del magistrato Adriano Sansa a presidente del Tribunale dei Minori di Genova, fermo dal luglio scorso presso il ministero di Grazia e Giustizia. Tra i firmatari della lettera-appello ci sono senatori, deputati, europarlamentari, tra i quali Francesco Martone, Achille Occhetto, Diego Novelli, Marta Vincenzi, oltre a personaggi dello spettacolo e della societa' civile come Beppe Grillo e Don Luigi Ciotti. ''Il sostegno a Sansa - scrive il comitato promotore - e' anche una difesa dell'autonomia della magistratura contro gli atti e gli attacchi del ministro Castelli''. Sansa aveva criticato nei mesi scorsi l'operato del governo e fu sottoposto per questo a procedimento disciplinare. ''Il Csm ricordano i promotori dell'appello - ha assolto Sansa rigettando le oltraggiose accuse del ministro. Ci appelliamo percio' al Presidente della Repubblica, in qualita' di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, perche' intervenga per dare attuazione alla delibera''.(ANSA). CE 23-OTT-04 18:42 166 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: COMMERCIO ESSERI UMANI AFFARE PER NUOVE ORGANIZZAZIONI CONVEGNO A PADOVA SU VECCHIE E NUOVE MAFIE NEL NORD ITALIA (ANSA) - PADOVA, 25 OTT - ''E' un po' di tempo che la riflessione sulla mafia e' un po' ridotta e il silenzio favorisce la mafia''. Lo ha sottolineato Vittorio Borraccetti, procuratore della Repubblica di Venezia, aprendo i lavori, a Padova, di un incontro promosso da Libera e Magistratura Democratica che ha cercato di fare il punto sulle ''vecchie e nuove mafie nel Nord Italia''. Parlare di mafia oggi significa pero' dover affrontare - come e' stato rilevato nel corso dell'incontro - piu' realta', interne ed esterne, che riguardano anche gruppi criminali internazionali che commerciano anche in esseri umani, ridotti in schiavitu' per essere inoltrati verso i mercati della prostituzione e dell'accattonaggio. L'incontro cosi' si e' mosso su piu' piani con una analisi delle realta' esistenti a livello regionale - e nel Nord Italia non sembra esserci un radicamento delle mafie tradizionali, anche se sono segnalate presenze di esponenti mafiosi - e una valutazione sulle possibili strategie di contrasto. Borraccetti ha rilevato che c'e' bisogno di parlare di mafia ''senza luoghi comuni, con cognizione di causa'', non pretendendo che la mafia esista anche dove non c'e', come quando si parlo' di una presenza mafiosa a Cortina. Per il procuratore poi bisogna evitare di parlarne facendone ''uso strumentale a fini politici'' e questo deve valere anche quando si tratta il tema dell'immigrazione. Borraccetti ha quindi indicato la differenza tra le organizzazioni storiche - come Cosa Nostra o la 'Ndrangheta - e altre realta' criminali che sul piano giuridico hanno un fine mafioso ma non sono paragonabili alle prime. Questo non significa pero' - ha precisato - che la mafia sia un fenomeno che riguarda il Sud Italia: ''Da tempo queste organizzazioni sono in tutto il territorio nazionale, in Europa, nel mondo. Si comportano come imprese''. Uno dei pericoli piu' forti, infatti, per il Nord e' proprio quello delle infiltrazioni criminali in settori legali, in attivita' imprenditoriali. Il procuratore di Venezia si e' quindi soffermato sulle novita' legate alle cosiddette ''nuove mafie'', quelle che vedono protagonisti cittadini extracomunitari operanti nel settore del traffico di stupefacenti, prostituzione e traffico di immigrati, per poi affrontare la questione degli strumenti di contrasto. A tale riguardo, ha ricordato che l'azione dello Stato negli anni '90 ha ottenuto ''molti e positivi risultati'' e le recenti dichiarazioni del ministro degli Interni Giuseppe Pisanu in merito alla lotta alla 'Ndrangheta, ha evidenziato nel contempo che l'apporto dei collaboratori di giustizia e' fondamentale, come e' stato dimostrato anche nell'inchiesta sulle nuove Br. Per ultimo, Borraccetti ha fatto un richiamo allo stato della 167 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE giustizia e messo in guardia su un possibile pericolo legato ad una sorta di assuefazione del fenomeno mafioso, di un idea che non sia piu' una priorita', che indebolirebbe l'azione di contrasto: ''L'azione di repressione - ha concluso - deve essere inserita all'interno di una grande azione di restaurazione della legalita'''. Un concetto a cui si e' richiamata anche Anna Canepa, della Direzione distrettuale antimafia di Genova, che ha parlato della realta' ligure, indicando la presenza di strutture riconducibili alla mafia calabrese che svolgono una sorta di funzione di ''supporto logistico'' nel campo della protezione di latitanti, anche dalla vicina Francia, e di riciclaggio di denaro. Nicola Maria Pace, procuratore della Repubblica di Trieste, ha parlato del fenomeno delle ''nuove mafie'', soprattutto quelle che operano nel traffico di clandestini, ricordando i positivi risultati ottenuti negli ultimi anni da uno specifico gruppo di lavoro: ''abbiamo sgominato 80 organizzazioni criminali internazionali e perseguito oltre 1100 trafficanti di esseri umani, oltre ad aver arrestato il flusso di ingresso in Europa dei cinesi attraverso i valichi locali''. Pace ha indicato come strada seguita quella della ricerca di ricostruire tutta la filiera criminale, da quelli che accompagnano ai valichi a chi ha la gestione dei flussi migratori clandestini. Adesso - ha ricordato - si e' passati alla seconda fase, quella che riguarda anche l'analisi dei fenomeni sottostanti ai flussi clandestini, come il traffico di minori destinati ai vari mercati illegali, anche sessuali. Sul piano operativo, pace ha concluso indicando tre strade: un fronte legislativo internazionale, con quello che ha chiamato ''un livellamento delle legislazioni''; una maggiore collaborazione internazionale, con il potenziamento delle strutture investigative esistenti a livello europeo; una crescita della cultura investigativa ''totalizzante'', come e' gia' avvenuto nella lotta alla mafia tradizionale e al terrorismo. Pierpaolo Romani, del gruppo Abele-Libera, ha quindi parlato della tratta di esseri umani, soffermandosi in particolare sulle modalita' operative delle diverse realta' criminali, come quella albanese o nigeriana, sulla massa di denaro che questa tragedia muove - pari secondo una stima a una decina di miliardi di dollari all'anno - e sulla necessita' che vengano ratificati dai diversi paesi gli accordi firmati negli ultimi anni.(ANSA). NR 25-OTT-04 21:23 168 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: GRASSO, UN FENOMENO CHE NON VUOLE VISIBILITA' (ANSA) - PADOVA, 25 OTT - ''La mafia non vuole visibilita' ''. Lo ha ricordato Piero Grasso, procuratore della Repubblica di Palermo, portando un saluto a Padova all' incontro ''Vecchie e nuove mafie nel Nord Italia-analisi e strategie di contrasto'', promosso dal gruppo Abele-Libera e magistratura democratica. Grasso ha sottolineato che bisogna uscire dallo stereotipo che la mafia sia ''coppola e lupara'' e che oggi bisogna ancor piu' fare attenzione perche' la mafia, ''Cosa nostra', che e' quella di cui mi occupo'', cerca ''di rendersi invisibile''. Il procuratore ha rilevato poi che ''il termine mafia viene usato in vario modo per indicare tante realta' e quindi c'e' la necessita' di capire cosa e' la 'mafia originale' e cosa 'quella di esportazione'''. ''Cosa nostra' e' una organizzazione criminale ben precisa ha aggiunto, ricordando la definizione data da Giovanni Falcone - che ha come caratteristiche quelle di cercare di infiltrarsi nelle istituzioni, di cercare il consenso dei cittadini, di farsi sistema di potere. Quando poi opera in realta' territoriali, dove quelle che ha definito ''le condizioni del luogo di origine'' non sono presenti, si muove in modo diverso e stringe accordi con altre realta' criminose. Grasso ha riservato una battuta anche al modo di agire di Bernardo Provenzano, il superlatitante di ''Cosa Nostra'', che ancora fa girare foglietti di carta per le comunicazioni ''perche' usare la tecnologia significa la possibilita' di essere intercettato''. I sistemi tecnologici pero' vengono usati dalla mafia per grandi operazioni economico-criminali con l'estero visto anche che la ''velocita' del denaro non e' pari a quella delle rogatorie''. (ANSA). NR/FC 25-OTT-04 19:39 169 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: SANSA; PROTESTA ANM LIGURIA CONTRO CASTELLI (V. 'GIUSTIZIA: MD, NO CASTELLI A SANSA...' DELLE 14.36) (ANSA) - GENOVA, 27 OTT - E' ''inaccettabile'' per la sezione ligure dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), il comportamento del ministro della giustizia Roberto Castelli rispetto alla mancata adesione alla proposta del Csm di nomina di Adriano Sansa (ex sindaco di Genova) a presidente del Tribunale per i minorenni del capoluogo ligure. ''Suscita vivo sconcerto che la mancata adesione formale - si legge in una nota di protesta della sezione ligure dell'Anm sia stata motivata non gia' con riferimento a vizi procedurali o ad una sua ritenuta incapacita' professionale, ma alla circostanza che egli abbia pubblicamente manifestato, al di fuori dell'esercizio delle sue pubbliche funzioni, ferme e recise critiche all' operato del Governo in carica''. ''E' legittimo chiedersi - prosegue il comunicato - se analogo dissenso sarebbe stato espresso dal ministro laddove un altro collega proposto per quell' ufficio direttivo si fosse invece lasciato andare a pubbliche manifestazioni di vivo apprezzamento per l'azione governativa''. Secondo l'associazione ''il segnale forte che si ricava dalla vicenda e' che ad essere censurata dal ministro e' solo la pretesa mancanza di imparzialita' del magistrato che non si dichiari leale al Governo: come a dire che sarebbero ben graditi al ministro eventuali dirigenti di uffici direttivi che manifestassero la stessa mancanza di imparzialita' ma in senso contrario''. ''Tutto questo e' inaccettabile e merita la viva protesta dell'Associazione. Anche i Ministri della Repubblica - si conclude nella nota - e non soltanto i magistrati, sono tenuti ad emettere i loro atti e provvedimenti in nome del Popolo Italiano: di tutto il Popolo Italiano, anche di quella consistente parte di esso che si limita ad esigere dai magistrati efficienza, rapidita' e funzionalita' - la cui garanzia, sotto il profilo dei mezzi, spetta peraltro allo stesso Ministro della Giustizia - e non anche dichiarazioni di lealta' a questo o a quel Governo di turno''. Nel comunicato si ricorda inoltre che per le critiche mosse all'operato del governo, Sansa ha comunque recentemente riportato sentenza di proscioglimento dalla competente sezione disciplinare del Csm. Intanto, sono gia' 509 le firme raccolte a sostegno di Sansa e dell'autonomia e dell' indipendenza della magistratura, promosse, tra gli altri, da Salvatore Ottavio Cosma e Christian Abbondanza. Tra i sottoscrittori, Enzo Biagi, Beppe Grillo, Dori Ghezzi, Don Luigi Ciotti ed Eugenio Finardi. (ANSA). AN/TST 27-OTT-04 19:06 170 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: CASELLI E GRASSO RICORDANO ANTONINO CAPONNETTO 'SETTIMO VERTICE DIFESA LEGALITA'' PER ANNIVERSARIO SCOMPARSA (ANSA) - FIRENZE, 27 OTT - Giancarlo Caselli e Piero Grasso parteciperanno al ''settimo vertice in difesa della legalita' e della giustizia sociale'', organizzato dalla Fondazione Antonino Caponnetto che si terra' il 27 novembre a Campi Bisenzio (Firenze), in memoria del giudice scomparso nel dicembre del 2002. Titolo del vertice sara' ''La nostra riforma della giustizia'' e sono annunciati interventi anche di Giovanni Impastato, Marco Travaglio, Beppe Lumia, Alfredo Galasso, Tano Grasso, don Luigi Ciotti, Francesco La Licata, Pietro Marrazzo. ''Il Giudice Antonino Caponnetto - si legge in una nota dell' associazione - ogni anno ha sempre voluto riunire davanti a se' le forze sane del paese per fare il punto della situazione e per sensibilizzare i cittadini. I vertici rappresentano l' eredita' lasciata dal giudice Caponnetto''. (ANSA). Y6G-GAR/SPO 27-OTT-04 14:02 171 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PACE: IN LIBRERIA AGENDA-LIBRO 2004 OBIETTORI NON VIOLENTI (ANSA) - ROMA, 8 NOV - ''La guerra e' come un contadino che non coltiva i campi e tutto muore, invece la pace e' un campo coltivato e rinasce tutto come i fiori colorati'': con questa frase, scritta dagli alunni di una scuola elementare di Napoli, si apre la presentazione di 'Comportamenti di pace', Agenda-libro 2005 curata da Massimo Paolicelli, presidente dell' Associazione Obiettori Nonviolenti. La decima edizione dell' agenda vede tra gli altri gli interventi di Luigi Ciotti, che parla della speranza nella societa' globale del rischio, di Marco Bertotto di Amnesty International che parla di diritti umani e di Grazia Bellini dell' Agesci che interviene sul volontariato. Nelle 512 pagine in carta riciclata si alternano inoltre 'pillole' di pacifismo di Diego Cipriani e schede sulle campagne curate da Riccardo Troisi, ricette vegetariane a cura della Peta þ Animalisti Italiani e la segnalazione dei principali siti Internet curata dall' Associazione Obiettori Nonviolenti, foto di Stefano Carofei e vari disegni. Testimonial dell' agenda e' il cantante Daniele Silvestri, che ha un passato di obiettore di coscienza. L' agenda, edita dalle edizioni Icone, puo' essere acquistata presso le Botteghe del commercio equo e della solidarieta', nelle principali librerie o tramite il sito internet www.comportamentidipace.it. Il suo lancio sara' accompagnato da una mostra itinerante dei disegni contenuti nell' agenda, le cui prime tappe sono Roma, Milano e Venezia presso le Botteghe della Solidarieta'.(ANSA). AB 08-NOV-04 16:57 172 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': DON CIOTTI, A NAPOLI AMMINISTRATORI CORAGGIOSI (ANSA) - NAPOLI, 9 NOV - ''A Napoli ci sono amministratori coraggiosi, parliamo di persone che rischiano e inventano di tutto, il problema e' andare oltre la legalita'. La sola legalita' non basta c'e' bisogno di contemporaneita', e' improduttivo accelerare solo in una direzione'': lo ha detto don Luigi Ciotti, fondatore dell' associazione Libera, che oggi ha partecipato alla prima conferenza delle associazioni antiracket di Napoli. ''E' necessario 'distinguere per non confondere' - ha aggiunto don Ciotti - Bisogna far emergere positivo tutte le realta'. Il Censis afferma che la presenza mafiosa in tutto il sud Italia priva di circa 160 mila/180 mila posti di lavoro, il fatto sconcertante e' che il dato si ripete da anni e non cambia''. Secondo il fondatore di ''Libera'', ''la debolezza della presenza politica nazionale e' uno dei grandi nodi, un problema dell'economia e del commercio. Sono stanco di trovare sempre una costante presenza mafiosa, non se ne uscira' mai se non c'e' una 'contemporaneita' e continuita' ' degli interventi''. ''Non abbiamo bisogno delle forze dell'ordine all'indomani di atti camorristici - ha proseguito perche' la continuita' e' la parola da richiamare con forza''. Secondo don Ciotti, ''le associazioni non aiutano il cambiamento quando diventano solo uno strumento per organizzare convegni senza concordarsi con altri e fare in modo continuato un attivita sul territorio''. All' incontro di stamani hanno partecipato anche il questore di Napoli, Franco Malvano ed il comandante provinciale di carabinieri, generale Vincenzo Giuliani. Malvano ha sottolineato che ''negli anni '80 la situazione a Napoli era molto piu' grave di oggi, negli anni '90 si presentavano gli stessi problemi ed i cittadini e le istituzioni erano poco collaborative. Ritengo inopportuno che adesso si parli di allarme quando il sindaco in prima persona ed altri soggetti come Tano Grasso si espongono garantendo la solidarieta', concreta, ai cittadini''. ''Dall'inizio dell'anno abbiamo controllato 800 mila persone, entro fine anno giungeremo ad un milione, e' assurdo che si parli di forze dell'ordine non presenti sul territorio, quando fermiamo 4.500 persone, 2.500 di queste non varcano neppure la soglia del carcere. La mia non e' una critica nei confronti della magistratura ma sono indispensabili leggi piu' severe''. Il gen. Giuliani ha posto l' accento sull'importanza della collaborazione tra associazioni e forze dell' ordine. ''Occorre l' impegno e la collaborazione di tutte le componenti per affrontare problemi come quello del racket. I risultati alla lunga arrivano''. Giuliani ha sottolineato che ''il dato relativo alle denunce sul racket sono in aumento. E questo - ha proseguito - e' un dato confortante, sintomatico del fatto che cresce la fiducia della gente. Quando c'e' un impegno corale, i risultati non mancano''. (ANSA). YYD-MS 09-NOV-04 15:07 173 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': GRASSO, NAPOLI NON E' OSTAGGIO CAMORRA A NAPOLI RIUNIONE DEL COMITATO ASSOCIAZIONE ANTIRACKET (ANSA) - NAPOLI, 9 NOV - ''Napoli non e' ostaggio della camorra perche' vi sono forze seriamente impegnate nel combattere i fenomeni mafiosi dalle varie realta' istituzioni ai diversi soggetti della societa' civile'': lo ha detto oggi Tano Grasso, consulente del Comune di Napoli per la lotta al racket ed all' usura, durante la prima conferenza cittadina delle tre associazioni antiracket sorte nei quartieri di Pianura, San Giovanni a Teduccio e Bagnoli. Grasso ha sottolineato che ''la camorra costituisce una presenza costante nella vita napoletana e cio' e' quello che rende la nostra citta' diversa da altre, e in questo e per questo citta' 'anormale'. La citta' ostaggio e' una comunita' disarmata, a braccia alzate, impotente, ma non e' cosi''. Il consulente del comune di Napoli ha sottolineato che ''il movimento antiracket napoletano e' una importante realta' che pero' ha bisogno di consolidarsi ed estendersi''. Secondo Grasso, ''contro la camorra serve una iniziativa costante. A partire dall'agenda politica, deve diventare assolutamente questione centrale e l'azione contro la criminalita' '' e ''non puo' essere considerata in termini di delega a forze dell'ordine e a magistratura, ma in termini di una assunzione diretta di responsabilita'. Il problema della riconquista di un territorio richiede una iniziativa permanente di sensibilizzazione, di orientamento dei comportamenti sociali e culturali''. ''Bisogna riuscire a sollecitare una nuova consapevolezza della societa' civile. E' necessario - ha aggiunto Grasso - che del problema della camorra se ne impadronisca tutta la citta', una citta' che ancora non avverte adeguatamente il peso negativo di questa presenza ingombrante''. Grasso ha sottolineato che ''la forza del modello dell' associazione risiede nei risultati'' che - ha aggiunto - ''sono l' effetto di un rafforzamento del legame di fiducia delle vittime del racket con le istituzioni, reso possibile per il ruolo di 'mediazione' tra gli imprenditori e le forze dell' ordine svolto dall' associazione antiracket''. Durante l' incontro e' stato inoltre presentato un nuovo numero di cellulare - 339 1391129 al quale cittadini e commercianti potranno rivolgersi per denunciare e segnalare situazioni di illegalita'. A rispondere, da oggi e per le prossime 36 ore sara' direttamente Tano Grasso, poi il servizio sara' gestito dal coordinamento cittadino delle associazioni antiracket della citta' di Napoli. Alla conferenza hanno partecipato il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, l'assessore alla Tutela del Cittadino Roberto De Masi, il consulente del Comune per la lotta al racket ed 174 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE all'usura Tano Grasso, l'assessore regionale alla Sicurezza Maria Fortuna Incostante, il presidente Fai Lino Busa', il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il coordinatore della associazioni Antiracket del Comune di Napoli Luigi Cuomo, il Commissario straordinario per la lotta al racket e all'usura prefetto Carlo Ferrigno ed il questore di Napoli Franco Malvano. Il sindaco Iervolino ha sottolineato l' importanza della presenza delle associazioni ed i risultati che si stanno via via ottenendo. ''Una delle opere piu' incisive - ha detto - e' quella delle associazioni antiracket composte da persone che hanno coraggio civile. Queste associazioni - ha aggiunto - sono un importante punto di riferimento. Se ognuno di noi fa il proprio dovere civico, riusciremo ad andare avanti ed ad uscire da questa strettoia''.(ANSA). MS 09-NOV-04 13:30 175 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA':NAPOLI;SI' A COMITATI LIBERAZIONE DALLA CAMORRA APPELLO SUL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO DI CIOTTI, GRASSO E RUOTOLO (ANSA) - NAPOLI, 9 NOV - ''Oggi proponiamo la costituzione nei quartieri di Napoli e nei comuni della provincia di veri e propri comitati di liberazione dalla camorra''. Lo scrivono, sul 'Corriere di Mezzogiorno', don Luigi Ciotti, Tano Grasso, consulente del Comune per la lotta al racket ed all'usura, ed il giornalista Sandro Ruotolo. ''Non c'e' piu' tempo da perdere - affermano i tre - Napoli e' una polveriera pronta a esplodere. O s'inverte la rotta o c'e' il naufragio. Ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilita'. Non c'e' futuro per Napoli se non ci liberiamo dalla camorra: il ripristino della legalita' e' la precondizione per ogni altro tipo di intervento. L'ha ricordato anche il presidente degli industriali, Luca di Montezemolo: non ci puo' essere sviluppo in presenza della camorra''. Nell'appello pubblicato a firma di Ciotti, Grasso e Ruotolo e' anche scritto: ''Proponiamo a tutte le associazioni impegnate sul territorio per la legalita' di promuovere questi comitati. Proponiamo agli intellettuali, al mondo delle professioni di impegnarsi concretamente con noi . Tutti vogliamo salvare Napoli, tutti sappiamo che dobbiamo essere noi napoletani a reagire alla violenza ma da soli non ce la potremo fare''. Commentando l'appello del ministro Pisanu, i tre affermano: ''Il ministro Pisanu ha detto che Napoli sta vivendo una situazione drammatica, che violenza e illegalita' stanno corrodendo le fondamenta della convivenza. Ma la tutela dell'ordine pubblico e' una prerogativa dello Stato, non della cosiddetta societa' civile''. Secondo Ciotti, Grasso e Ruotolo ''occorre al piu' presto rafforzare gruppi di investigatori che, con costanza, lavorino gomito a gomito con la magistratura, che abbiano in dotazione strumenti tecnologici avanzati. E l'impegno per la legalita' deve tornare nell'agenda politica. Bisogna sconfiggere la rassegnazione e l'inerzia degli onesti, ma bisogna anche che le istituzioni mandino messaggi chiari: Napoli e' questione di tutti''.(ANSA). CER 09-NOV-04 10:59 176 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DOPING: CASELLI, CRIMINALITA' ORGANIZZATA PUNTA SU DI ESSO PG TORINO, PERCHE' CI VEDE FONTE GUADAGNI ILLECITI (ANSA) - FIRENZE, 10 NOV - ''Credo che la criminalita' organizzata punti sul doping''. Lo ha affermato prima di partecipare ad un convegno a Firenze, il procuratore generale di Torino, Giancarlo Caselli. ''A Torino il Gruppo Abele, la rivista Narcomafie, l' organizzazione antimafia Libera si stanno occupando assiduamente del doping - ha riferito Caselli - perche' vi vedono le ricadute negativissime su componenti importanti della societa' come i giovani, e perche' vedono le possibilita', che appaiono concretamente praticate, di inserimento da parte del crimine organizzato in questo settore, visto come mezzo per accumulare denaro illecito rovinando esistenze, vite, e alterando le regole normali di comportamento tra soggetti''. Secondo Caselli, inoltre ''di doping bisogna comunque parlare e non nascondere il problema sotto il tappeto. Anche se non ho ricette specifiche, so che esiste questo problema e so che non deve essere nascosto e soprattutto che va affrontato da chi ha i mezzi ed i poteri per farlo''. A questo proposito, il magistrato ha commentato ancora che ''la via giudiziaria e' una via abbondantemente praticata, come sempre e' importante, a volte diventa decisiva. Ma da sola non puo' fare tutto, e qualche volta puo' fare decisamente poco. Ritengo pertanto - ha concluso - che sia davvero efficace una risposta articolata portata su vari piani e varie forme di intervento da parte dei settori della societa' che vengono coinvolti dal problema''. (ANSA). KOH/SPO 10-NOV-04 13:02 177 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: CICA,SERVONO PIU' CASE ALLOGGIO E AZIONI REINSERIMENTO (ANSA) - FIRENZE, 13 NOV - La messa a punto di nuovi farmaci, che consentano di bloccare il progredire della malattia, ha prodotto nuove esigenze e nuove necessita' in chi si occupa dell'assistenza sociale, sanitaria e psicologica ai malati di Aids. Parte da questa constatazione l'appello del Cica, il Coordinamento Italiano Case Alloggio, per maggiori interventi pubblici che consentano l'apertura di nuove case alloggio e azioni di reinserimento dei malati nella vita sociale e lavorativa. L'appello e' stato lanciato da Firenze dove oggi si e' concluso un convegno organizzato per fare il punto a dieci anni dalla Carta di Sasso Marconi (Bologna), documento nel quale vennero indicati i modelli di assistenza extra-ospedaliera per persone affette da Aids, sulla cui base nacque in quella stessa occasione il Cica, coordinamento formato da Caritas, associazioni, cooperative e congregazioni religiose cattoliche. Tra coloro che hanno lanciato l'appello, Don Luigi Ciotti; il segretario della Cica, padre Mario Longoni, il direttore della Caritas di Firenze, don Piero Sabatini, e Luisa Sanvito, presidente Cica. In Italia, e' stato detto, esistono 60 Case alloggio, 50 delle quali fanno parte del Cica, per complessivi 400 posti, ma le necessita' sono molto maggiori se si considera che alcune regioni, come la Basilicata ed il Molise sono totalmente sprovviste di queste strutture e che la Campania ne sta aprendo una che, pero', non ha ottenuto la convenzione con il servizio sanitario regionale. (ANSA). CF 13-NOV-04 16:31 178 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CAROVANA ANTIMAFIE DIVENTERA' EUROMEDITERRANEA OGGI E DOMANI TAPPA IN UMBRIA (ANSA) - PERUGIA, 15 NOV - Potrebbe presto diventare ''euromediterranea'' la Carovana nazionale antimafie, che oggi ha fatto tappa a Perugia e che quest' anno per la prima volta ha attraversato anche diverse citta' della Francia, dalla Corsica a Nizza, a Tolone. E' quanto ha annunciato Marta Fiore, nipote di Paolo Borsellino, parlando con i giornalisti oggi pomeriggio a Perugia. ''Gia' l' anno scorso, al Forum sociale europeo - ha detto lanciammo l' idea di fare una Carovana euromediterranea dall' anno prossimo, se ci riusciamo''. ''La nostra idea - ha proseguito - sarebbe quella di organizzare tre o quattro carovane che partano da punti diversi d' Europa, toccando vari territori e che si ricongiungano a Bruxelles. Dobbiamo capire come muoverci dal punto di vista operativo e se riusciamo a mettere in piedi questa iniziativa gia' dall' anno prossimo''. Marta Fiore ha affermato che i promotori hanno gia' la disponibilita' di alcuni Paesi: oltre alla Francia, fra gli altri c' e' una particolare attenzione da parte della Turchia, che da diverso tempo chiede di potere ospitare l' iniziativa. La carovana - promossa, fra gli altri, dall' associazione Libera di don Luigi Ciotti - e' nata 10 anni fa in Sicilia, con l' obiettivo di mantenere alta l' attenzione sulla mafia, e per portare solidarieta' alle persone e alle amministrazioni che in quel periodo si mettevano in gioco in prima persona. Dopo alcune esperienze sporadiche, tre anni fa e' diventata a carattere nazionale. Stamani ha fatto tappa nel carcere di Spoleto, per un incontro con operatori e associazioni sul tema della legalita'. Dopo la sosta a Perugia di oggi pomeriggio, domani sara' a Terni dove e' in programma un incontro tra l' associazione Libera e gli studenti delle scuole medie superiori. Successivamente si spostera' nel Lazio.(ANSA). PE 15-NOV-04 19:10 179 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: APPELLO A CIAMPI, VIA LE TRUPPE O VIA L'ARTICOLO 11 DOMANI SU 'LIBERAZIONE', PRIMO FIRMATARIO INGRAO (ANSA) - ROMA, 17 NOV - Il quotidiano del Prc, Liberazione, pubblichera' domani un appello al capo dello stato, primo firmatario Pietro Ingrao, nel quale si chiede che l'Italia ritiri le truppe dell'Iraq, oppure il parlamento voti la cancellazione dalla Costituzione del ''ripudio della guerra'', sottoponendo poi la questa riforma a referendum. L'appello e' firmato anche dai segretari e presidenti di partiti della Gad come Fausto Bertinotti del Prc, Oliviero Diliberto del Pdci, e Alfonso Pecoraro Scanio dei Verdi, e da esponenti della minoranza Ds Giovanni Berlinguer, Fabio Mussi e Cesare Salvi. ''Signor presidente della Repubblica - e' scritto nell' appello - i ministri del governo italiano hanno in varie occasioni dichiarato che in Iraq e' in corso una guerra. Anche il ministro della difesa lo ha dichiarato, definendola 'guerra preventiva' e difendendone le ragioni e la giustezza. Tutti i giornali italiani, e del mondo intero, dicono che in Iraq e' in corso una guerra''. L'appello ricorda poi che ''alcuni reparti dell'esercito italiano sono impegnati in questa guerra al fianco delle truppe di occupazione americane''. I firmatari si rivolgono a Carlo Azeglio Ciampi sottolineando il fatto che ''la Costituzione italiana, all'articolo 11, ripudia la guerra come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali''. ''L'attuale politica estera dell'Italia e' dunque al di fuori e in contrasto con la Costituzione. E' illegale'', osserva il testo dell'appello. ''Lei, signor Presidente, e' il garante della Costituzione. Le chiediamo - afferma quindi l'appello - di intervenire presso il governo italiano perche' corregga questa situazione gravissima di illegalita'''. Ed e' ''possibile farlo solo in due modi: o si cambia la Costituzione (cancellando l'articolo 11), e si sottopone questa modifica della Costituzione al parlamento e eventualmente al referendum popolare, o si mette fine alla partecipazione italiana alla guerra''. Fra i firmatari ci sono anche don Luigi Ciotti, Giulietto Chiesa, Alberto Asor Rosa, Alessandro Curzi e Carlo Freccero. (ANSA). COM-GRZ 17-NOV-04 18:47 180 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TEATRO: RECITARE GUARISCE L'HANDICAP, RASSEGNA A TORINO (ANSA) - TORINO, 18 NOV - Recitare si puo' e bene, anche se diversamente dotati, portatori di handicap o disabilita' piu' o meno gravi. Il prodotto teatrale e' di qualita': a dimostrarlo e la rassegna su ''Il teatro e il disagio', dal 25 al 27 novembre, nella sala Espace di Torino. La serata inaugurale sara' introdotta dalla relazione di Michele Gagliardo del Gruppo Abele. Seguira' la performance della Compagnia Sperimentale Drammatica 'Non si spara sui passerotti', che mette in scena una psicologa ed una paziente. Il 26 novembre sara' invece l' attrice sorda Martina Cosentino ad anticipare con la sua testimonianza 'Armati mio cuore', lo spettacolo della compagnia Motoperpetuo di Pavia che ha per protagonista una madre schizofrenica assassina del figlio. L ultimo appuntamento, il 27 novembre, merita particolare attenzione, perche' vede sul palco il gruppo Tribalico, diretto da Alberto Valente e costituito da attori disabili, ospiti dell' Associazione Au.Di.Do. di Alpignano (Torino). Dopo due anni di addestramento all' improvvisazione, attraverso soprattutto la danza e l' uso sperimentale della voce, Tribalico propone il divertissement 'Merville'. L' aspetto sorprendente del lavoro del gruppo, attivo dal 1997, e' che in scena questi giovani si trasformano, annullando la diversita' in favore di un' alta resa artistica.(ANSA). YS1-BAN/ZRA 18-NOV-04 12:02 181 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: CGIL; ALLARME SOCIALE E SANITARIO, CHIESTO GARANTE PARTONO INIZIATIVE VARIE. OGNI PARLAMENTARE ADOTTI UN CARCERE (ANSA) - MILANO, 22 NOV - Tubercolosi, scabbia, aids, suicidi e impossibilita' di curare i malati terminali: c'e' allarme sociale e sanitario nelle carceri italiane per la Cgil e altre associazioni, tra cui Gruppo Abele, Caritas Ambrosiana,Emergency e operatori del settore, che da oggi promuovono una serie di iniziative davanti le case circondariali lombarde. Tra le richieste presentate davanti al carcere di San Vittore, estendere a tutte le case circondariali la figura del garante dei detenuti, gia' esistente in alcune citta', e la proposta ai parlamentari di adottare il carcere del loro territorio. ''Secondo dati recenti la situazione sanitaria nelle carceri e' disastrosa - ha detto Susanna Camusso, segretario generale Cgil Lombardia - Ricompaiono malattie che si credevano debellate, come la scabbia e la tubercolosi: un detenuto su 5 e' risultato positivo alla Tbc''. Non e' comunque solo l'aspetto sanitario a preoccupare, ma anche quello del recupero dei detenuti, la loro formazione professionale, l'inserimento lavorativo''. ''L'attivita' lavorativa deve essere uno degli elementi fondamentali del recupero del detenuto insieme alla formazione professionale - ha ricordato Antonio Pizzinato, deputato Ds per questo bisogna riproporre nella finanziaria gli impegni presi a suo tempo''. Secondo Sergio Segio, responsabile del Gruppo Abele, occorre squarciare il velo di silenzio che e' calato sulle carceri, dove, nel solo mese di ottobre sono morti 7 detenuti (2 suicidi a Milano). ''Bisognerebbe tornare a parlare spesso di carceri ha detto - Per questo proponiamo anche l'istituzione della Giornata del Detenuto, come avviene gia' per tante altre categorie''. Davanti a San Vittore era presente anche Sergio Cusani, uno dei personaggi coinvolti nello scandalo di Mani Pulite e finito in carcere per qualche tempo. ''Sento ripetere le stesse cose da anni, ma evidentemente quello che accade dietro quelle mura non interessa nessuno perche' non rende in termini politici - ha detto -. Inoltre anche sulle carceri c'e' un business che forse non tutti immaginano: attorno ai detenuti ci sono affari da 4 miliardi di euro l'anno e forse a qualcuno conviene continuare a mantenere elevato il livello di inefficienza''.(ANSA). AA 22-NOV-04 13:56 182 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': DON CIOTTI A NAPOLI CON CAROVANA ANTIMAFIA I SOLDI CI SONO, DOVE SI INTERVIENE I CAMBIAMENTI SONO REALI (ANSA) - NAPOLI, 24 NOV - ''La nostra carovana, che finira' ad Agrigento il 19 dicembre prossimo, porta in se' mondi completamente diversi tra coloro che si sono messi insieme. Tutto questo rappresenta un segno di positivita' che non puo' essere messo in un cassetto e dimenticato''. Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera, intervenendo all'incontro su ''I colori del lavoro'' promosso a Napoli da Cgil Cisl Uil, per accogliere la Carovana nazionale antimafie giunta oggi in Campania. ''Abbiamo toccato 130 citta', da Milano a Palermo, da Locri a Trieste - ha ricordato don Ciotti - raggiungendo anche quelle realta' dove in molti sostenevano che il problema non esisteva. Negli ultimi due anni in Italia i morti di mafia sono aumentati dell'83 per cento. In queste realta' conviene investire prima in prevenzione piuttosto che rincorrere le responsabilita'''. ''Sono stanco di sentirmi dire che non ci sono soldi - ha aggiunto il presidente di Libera - mentre per inaugurare una portaerei a Genova ci sono. Sul terreno delle politiche sociali, nei luoghi dove si e' operato in un certo modo si sono toccati con mano dei cambiamenti. La rabbia e' un sentimento, un'emozione che vuol dire indignazione, collera, ira. Ma la rabbia positiva e' un atto d'amore, quando parte dall'ingiustizia e dalle cose che non vanno bene. Quella del sindacato e' cosi'''. ''Dobbiamo investire - ha aggiunto don Ciotti - contro un pensiero semplice e unico che porta a dire che le cose non cambieranno mai. Siamo convinti che il cambiamento e' possibile. Lavorare insieme e' la nostra forza, ma dobbiamo dare continuita' alla nostra azione''. All'incontro hanno partecipato i delegati di Cgil, Cisl e Uil, il segretario generale della Cisl Campania, Pietro Cerrito, il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano, il segretario nazionale della Uil, Guglielmo Loy. Cerrito ha ricordato che ''il numero degli affiliati alla camorra segnano una penetrazione fortissima delle organizzazioni criminali''. Gravano ha sottolineato che lo sciopero del 30 novembre sara' caratterizzato da una iniziativa sul terreno del contrasto alla criminalita'''. Secondo Loy, infine, ''l'azione del sindacato puo' e deve avere al centro un profondo significato pedagogico''. (ANSA). YOA-KUY/SIL 24-NOV-04 19:07 183 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: APPELLO AI VESCOVI, TACERE SU FALLUJA E' PECCATO TRA FIRMATARI BIZZOTTO E ZANOTELLI; RITIRATE CAPPELLANI MILITARI (ANSA) - VENEZIA, 25 NOV - Tacere su Falluja e' peccato: lo sostiene l' ''Appello ai Vescovi per la Chiesa Italiana'', firmato da credenti, sacerdoti e laici, al momento un centinaio di persone, tra cui don Albino Bizzotto, padre Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, ma anche una suora di clausura. ''Cari fratelli Vescovi - e' detto nell' appello - in Iraq e' stata superata la soglia della stessa guerra 'preventiva'. A Falluja si e' rotto ogni argine alla barbarie. Siamo in presenza, non di una occupazione militare, ma di una distruzione totale, programmata e sistematica''. ''Un numero impressionante di uccisi, cimiteri a cielo aperto, impedimento di portare i soccorsi e i rifornimenti necessari ai superstiti, rase al suolo case, luoghi sacri, edifici d'arte. Per gli iracheni sunniti - prosegue - Falluja e' citta' sacra. Un urbicidio''. ''E' possibile conoscere la realta' soltanto a operazioni concluse - si sostiene nel testo - e da un' unica fonte pilotata. E' la crudelta' dei fatti che produce fondamentalismo non le parole''. ''Sull' orrore di Falluja e' calato un 'tacere' impressionante, di fronte al quale la societa' civile che ancora sente un fremito di coscienza, vive - afferma il documento - la grande sofferenza della vergogna e dell'impotenza''. I firmatari dell'appello dichiarano quindi: ''Non possiamo rassegnarci. Non possiamo piu' tacere. Il nostro Dio ascolta il grido dei bambini, delle donne, dei civili trucidati senza distinzione. Il nostro silenzio rischia di essere interpretato da parte di tutti i crocefissi come connivenza con i crocefissori. Questo silenzio e' peccato''. ''Accogliendo e facendo nostro l'invito di Giovanni Paolo II abbiamo invocato e fatto pressione, perche' la Comunita' internazionale rientrasse nelle regole del diritto offeso e ripudiato, ridando autorita' all'Onu - proseguono - Noi vi supplichiamo di dire da pastori una parola di pieta' per i morti, di consolazione per i sopravvissuti e di condanna per il peccato di chi continua ad uccidere, generando odio e vendetta di cui si nutre il terrorismo senza fine''. ''Sconfessate - esortano - con una dichiarazione comune la guerra con le sue violenze, menzogne e crudelta'. Ribadite la scelta responsabile della nonviolenza, del dialogo e del diritto per raggiungere la riconciliazione e la pace tanto desiderate''. ''Vi chiediamo, come Conferenza Episcopale Italiana, un segno semplice, eloquente comprensibile dalle folle di poveri, sfiniti dalla violenza indiscriminata: ritirate i cappellani militari, che in questo momento - rilevano - sono assieme ai soldati italiani di fatto parte della coalizione responsabile di quanto sta avvenendo''.(ANSA). BE 25-NOV-04 14:25 184 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIORNALISTI: CONDANNE PER DIFFAMAZIONE AD ASSESSORE CALABRIA CONDANNATI ANSELIMI, GOMEZ E DE TOMASSI (ANSA) - CATANZARO, 27 NOV - Tre giornalisti, l' ex direttore de L' Espresso, Giulio Anselmi, Peter Gomez, redattore dello stesso settimanale, ed Andreina De Tomassi, del periodico ''Antimafia'', sono stati condannati con l' accusa di diffamazione nei confronti dell' assessore alla Cultura della Regione Calabria, Saverio Zevettieri. Nei confronti dei tre giornalisti il Tribunale di Roma, in composizione monocratica, ha disposto una pena pecunaria quantificata in ottocento euro per Anselmi e Gomez ed in mille euro per Andreina De Tomassi. Il Tribunale ha inoltre condannato i tre giornalisti al risarcimento dei danni in favore di Zavettieri, quantificati, complessivamente, in quarantamila euro, ventimila per Anselmi e Gomez ed altrettanti per Andreina De Tomassi. Il procedimento conclusosi con le tre condanne era scaturito da una querela presentata da Zaverio Zavettieri in merito al contenuto degli articoli pubblicati da L' Espresso e da Antimafia riguardo una manifestazione svoltasi nel 2001 a San Luca, davanti al Santuario di Polsi, su iniziativa del coordinamento nazionale antimafia Riferimenti nel corso della quale sarebbero state rivolte all' assessore Zavettieri accuse di contiguita' con la 'ndrangheta. Querela per diffamazione era stata proposta da Zavettieri anche nei confronti di don Luigi Ciotti, dell' associazione Libera, e di Adriana Musella, coordinatrice di Riferimenti, presenti alla stessa manifestazione. La Procura della Repubblica di Roma ha pero' chiesto il proscioglimento di don Ciotti e di Adriana Musella, richiesta contro la quale c' e' stata l' opposizione dello stesso Zavettieri. Sulla posizione di don Ciotti e della Musella si e' in attesa, adesso, della decisione da parte del Gip. (ANSA). DED 27-NOV-04 12:04 185 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CAROVANA ANTIMAFIE; CIOTTI, FORTE VOGLIA LEGALITA' (ANSA) - BARI, 29 NOV - ''Abbiamo riscontrato una forte voglia di legalita': la gente ed i giovani hanno voglia di reagire e consapevolezza che tutti insieme si puo' sconfiggere la mafia e la camorra'': lo ha detto il presidente dell'Associazione Libera, Luigi Ciotti, commentando nella tappa fatta oggi a Bari i risultati della Carovana antimafie organizzata da Libera, Arci e Avviso pubblico. ''E' un bilancio positivo - ha commentato Ciotti - quello della 'Carovana' partita il 20 settembre da Milano. L'alternativa possiamo costruirla camminando insieme contro la criminalita' eretta a sistema; e l'alternativa e' giustizia e lavoro per tutti, citta' sicure perche' aperte e vivibili, percorsi di accoglienza coerenti con la legalita' ma in grado di esprimere il pieno rispetto dei diritti, della speranza e del futuro di tutti''. Ciotti ha quindi sottolineato che da quest'anno le confederazioni sindacali Cgil, Cisl ed Uil partecipano alla Carovana: ''Perche' - ha detto - non potremo mai sottolineare abbastanza l'importanza della questione del lavoro''. (ANSA). YB1-ZG 29-NOV-04 15:09 186 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: PRC, FALLITE STRATEGIE REPRESSIVE IN UNIONE EUROPEA (ANSA) - PALERMO, 4 DIC - ''Le strategie repressive contro la droga, adottate dai paesi dell'Unione europea, hanno fallito: il consumo di eroina e' stabile, il virus dell'Hiv continua a mietere vittime, in tanti stati aumenta il consumo della cocaina e oltre il 20% della popolazione europea fa uso, o ha fatto uso, di cannabis''. Lo ha detto questa mattina l'europarlamentare del Prc Giusto Catania, relatore al Parlamento europeo sulle strategie antidroga 2005-2012, nel corso di un incontro pubblico sul tema ''L'Europa, le droghe, la lotta alla mafia, per una strategia europea antiproibizionista'' che si e' svolto a Palazzo delle Aquile. ''Sono questi i dati implacabili forniti dall'Osservatorio europeo delle droghe - ha aggiunto - Gli utili per la mafia e le organizzazioni terroristiche, derivanti dal traffico di droghe, si aggirano attorno al 5% del Prodotto interno lordo mondiale''. ''Nel 2000, proprio a Palermo, ho sentito Pino Arlacchi sostenere con sconcertante sicurezza che il fenomeno droga sarebbe stato debellato entro il 2008 - ha affermato nel suo intervento don Luigi Ciotti, dell'associazione Libera - Ma la verita' e' che, oggi, il suo ufficio di Vienna nasconde a tutti i risultati di ricerche che, in questi anni, hanno coinvolto centinaia di ricercatori. Gli esiti di questi studi, evidentemente, sono scomodi per alcuni manovratori, e, per questo, vengono tenuti chiusi nei cassetti. L'altro nodo da risolvere per combattere efficacemente il fenomeno droghe in Europa e' l'eliminazione dei filtri nazionali. Infatti, ogni risoluzione adottata a livello europeo e' inefficace se tutto viene mediato dalle legislazioni locali che stabiliscono cose differenti''. Il disegno di legge Fini sulle droghe e' stato anche al centro dell'intervento di Chiara Tamburini, funzionaria della Commissione Liberta' pubbliche del Parlamento europeo: ''In Italia la legge Fini vorrebbe reintrodurre, con una formulazione quasi identica, lo stesso testo di abrogato con referendum 11 anni fa. Ci sono, dunque, dubbi sulla legittimita' del provvedimento, sia dal punto di vista democratico che costituzionale. Non e' mai accaduto nulla di simile nella storia repubblicana''. La denuncia della drammatica situazione dei paesi produttori di droghe e' stata affidata a Cesar Jerez, dell'associazione colombiana campesina Valle del rio: ''In Colombia 250mila famiglie producono foglie di coca, che costituisce il 10% della produzione agricola del paese, mentre il caffe' e' al 12%. Il recente incontro tra il presidente americano Bush e il presidente Uribe avra' conseguenze tragiche sul futuro immediato dei colombiani. Infatti, e' facile intuire che sono stati stabiliti accordi per arrivare alla seconda fase del Plan Colombia attraverso il consolidamento della lotta all'orco del narcotraffico e la distruzione militare della guerriglia. Gli Stati Uniti, insomma, servendosi pubblicamente della lotta al narcotraffico potranno giustificare un intervento militare in Colombia''. (ANSA). FI/BMZ 04-DIC-04 17:09 187 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: BENI CONFISCATI; LIBERA VUOLE FARE IL PUNTO SU LEGGE (ANSA) - PALERMO, 8 DIC - L'uso sociale dei beni confiscati ai boss mafiosi, le esperienze positive, i punti critici e le problematiche di applicazione della legge 109/96, che prevede il sequestro e la confisca dei beni, sono alcuni dei punti su cui magistrati, politici e operatori sociali vogliono tracciare un bilancio. L'incontro, organizzato da Libera, l'associazione presieduta da don Luigi Ciotti, contro le mafie, e' previsto per domani a Roma a Palazzo San Macuto. ''Sono trascorsi otto anni - dice don Ciotti dall'approvazione della legge 109 del 1996, fortemente voluta da tantissimi cittadini (furono oltre un milione le firme raccolte da Libera per promuoverla) e che ha consentito l'utilizzo sociale di numerosi beni confiscati alle mafie. Cooperative sociali e associazioni hanno potuto, grazie a questa legge, coltivare terreni, utilizzare immobili per svolgere le loro attivita', usufruire di sedi ottenute proprio in quei beni che rappresentavano, anche fisicamente, il potere dei clan sul territorio''. Don Luigi Ciotti ricorda i risultati ottenuti in questi anni, ''le tante positive esperienze avviate, grazie alla collaborazione di Prefetture, agenzie del Demanio, consorzi di Comuni, societa' pubbliche e private - dice il presidente di Libera - non possono farci dimenticare, pero', le difficolta' che ancora s'incontrano. Sia nell'aggressione ai patrimoni criminali delle mafie, ai loro ricchissimi portafogli, sia nella piena applicazione della 109/96''. Secondo Libera ''oggi e' avvertita da molti l'esigenza di riflettere su questa legge e piu' in generale sull'intero quadro normativo che regola i provvedimenti di sequestro, confisca e destinazione dei beni sottratti alle mafie. Libera ha gia' avanzato proposte concrete; alcune forze politiche hanno presentato disegni di legge in materia; il governo ha approvato un disegno di legge delega che ha iniziato il suo iter parlamentare''. ''Alle esperienze fin qui maturate - conclude don Ciotti - ai punti critici e alla proposte di riforma in discussione e' dedicata la giornata di lavoro e di confronto che abbiamo pensato di organizzare domani a Palazzo Sam Macuto''. (ANSA). ABB 08-DIC-04 11:51 188 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CENTARO, APERTO DIALOGO SU LEGGE DELEGA SU CONFISCA (ANSA) - ROMA, 9 DIC - ''C'e' una assoluta apertura al dibattito sulla legge delega di riforma della disciplina sull' acquisizione e la gestione dei beni sequestrati alla mafia''. Lo ha detto il presidente della commissione Antimafia, Roberto Centaro, parlando alla conclusione del convegno promosso dall' associazione Libera di Don Luigi Ciotti sui beni sequestrati a Cosa Nostra. Centaro ha replicato alle critiche alla proposta di legge del governo - che dovrebbe iniziare ad essere discussa da meta' gennaio - avanzate da don Luigi Ciotti e da numerosi sindaci e soci di cooperative che gestiscono soprattutto in Sicilia, i beni confiscati ai mafiosi, dichiarando la piena ''disponibilita' ad accogliere tutti i suggerimenti per produrre un testo di legge migliore e piu' utile nella lotta alla mafia che e' un obiettivo condiviso da maggioranza e opposizione''. Centaro, inoltre, ha lamentato ''da parte di alcuni paesi del'l Unione Europea, che ne costituiscono il vero ventre molle, una scarsissima collaborazione nella ricerca e cattura di latitanti ricercati dalle autorita' italiane. E' vero che c'e' un ritardo, da parte dell'Italia, nella convenzione Onu di Palermo contro la criminalita' organizzata, ma il vero problema sono le rogatorie che non ci tornano indietro e l'assoluta assenza di collaborazione nella cattura dei latitanti''. (ANSA). NM/ROM 09-DIC-04 20:55 189 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DIA; CASELLI, NON BISOGNA SMANTELLARLA (ANSA) - ROMA, 9 DIC - ''Non si puo' fare a meno dell'opera della Dia, che e' una polizia specializzata nella lotta alla criminalita' organizzata e che tutti ci invidiano: non si puo' fare a meno della memoria degli uomini della Dia perche' per lottare la mafia ci vuole conoscenza''. Cosi' Giancarlo Caselli, procuratore di Torino ed ex capo del pool antimafia di Palermo intervenendo al convegno promosso da Libera, a San Macuto, sui beni confiscati a Cosa Nostra - ha lanciato l'allarme sul rischio che la Dia subisca una riduzione di uomini, un loro allontanamento con la restituzione degli agenti ai corpi di provenienza. Per Caselli se questo rischio - del quale ha gia' parlato il pubblico ministero palermitano Scarpinato - si facesse concreto produrrebbe ''la perdita di memoria e di continuita' nella lotta alla mafia''. Infine Caselli ha rivolto un invito a ''non rinunciare a questa memoria'' e anzi a ''cercare di impedire questo rallentamento nella lotta alla mafia''. Caselli ha poi espresso la sua ''gratitudine'' per ''l'Italia della legalita' che e' rappresentata dalle iniziative delle cooperative della rete di Libera''. Libera e' l'associazione presieduta da Don Luigi Ciotti che si occupa del recupero dei beni immobili (terreni, ville, appartamenti) confiscati ai mafiosi. (ANSA). NM/ROM 09-DIC-04 20:15 190 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DON CIOTTI, CONFISCHE VERTIGINOSAMENTE IN CALO (ANSA) - ROMA, 9 DIC - Don Luigi Ciotti, presidente dell' Associazione Libera lancia l'allarme sul calo delle confische dei beni dei mafiosi. ''L'andamento delle confische negli ultimi anni - ha detto don Ciotti - e' precipitato vertiginosamente: nel 2000 si contavano 927 beni immobili confiscati, 549 beni nel 2001, 190 beni nel 2002 e solo 48 nel 2003''. Per Don Ciotti che e' intervenuto nella sala del Refettorio di San Macuto a un convegno promosso da Libera sulla legge 109/96 sull'utilizzazione sociale dei beni dei mafiosi - ''questi numeri pongono forti interrogativi ai quali occorre dare una risposta, analizzando le cause e trovando le soluzioni per rimediare alle lacune sia legislative che strutturali nei procedimenti di sequestro e confisca e, soprattutto, nell'attivita' di investigazione e di indagini patrimoniali''. Inoltre Don Ciotti ha sottolineato che ''nell'ultima relazione al Parlamento da parte della direzione degli affari penali del ministero della Giustizia, aggiornata allo scorso agosto, risulta che nel periodo tra il 1999 e il 31 agosto 2004 sono stati confiscati definitivamente 2925 beni, tra mobili e immobili (questi ultimi sono 1328)''. In proposito, pero', il presidente di Libera ha evidenziato che ''la maggior parte degli immobili viene destinata ai comuni, ma sotto il profilo economico allo Stato vanno quelli con piu' alto valore''. A suo avviso ''c'e' ancora molto da fare affinche' le esperienze positive avviate in questi anni, nella gestione dei beni immobili confiscati, mettano radici e si moltiplichino''. Don Ciotti inoltre ha criticato l'art. 3 lettera M della legge delega con la quale il governo vuole riformare l'attuale normativa sulla gestione dei beni confiscati ai mafiosi. Questo articolo, ha detto don Ciotti, ''rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti per arrivare alla confisca, in quanto non pone alcun limite di tempo entro il quale chi ha avuto il bene confiscato, o i suoi parenti, possano inoltrare reclamo all'autorita' giudiziaria''. Il presidente di Libera ha poi stigmatizzato il fatto che, a quattro anni dalla firma da parte dell' Italia della Convenzione Onu lanciata a Palermo per la lotta alla criminalita' organizzata, il governo non abbia ancora ratificato questa iniziativa. Infine Don Ciotti ha voluto dedicare il convegno di Libera a Felicia Impastato, la madre di Peppino Impastato, lo studente ucciso dalla mafia a Cinisi, ''Felicia che veniva da una famiglia mafiosa- ha ricordato don Ciotti - e' un esempio di coraggio perche' ha saputo spezzare i suoi legami famigliari per cercare la verita' sulla morte di suoi figlio''. (ANSA). NM/ROM 09-DIC-04 19:58 191 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: LUMIA, PRONTI A CONCERTARE EMENDAMENTI LEGGE DELEGA (ANSA) - ROMA, 9 DIC - ''Siamo pronti a concertare, con la maggioranza, tutti gli emendamenti necessari per realizzare un buon testo di riforma della disciplina sulla confisca e la gestione dei beni sottratti ai mafiosi''. Lo ha detto il capogruppo Ds in commissione Antimafia, Giuseppe Lumia, intervenendo al convegno promosso da Libera sui beni sequestrati a Cosa Nostra. In particolare, in un faccia a faccia con Roberto Centaro (Fi), presidente dell' Antimafia, Lumia ha manifestato alcune ''perplessita''' su alcuni aspetti della legge delega del governo sulla confisca. Tra queste, il rischio - evidenziato anche da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera - che si ''inserisca, nella legge delega, una specie di cavallo di Troia ammettendo in qualunque momento e fasi del procedimento, il reclamo dei mafiosi o dei loro parenti contro gli atti di confisca''. Lumia ha anche sostenuto la necessita' di estendere le confische anche nei confronti di chi e' condannato per concorso esterno. L'esponente diessino, infine, ha sottolineato che ''il calo progressivo delle confische, dal 2001, ci deve preoccupare perche' e' un fatto grave''. (ANSA). NM/ROM 09-DIC-04 20:59 192 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DETENUTO MORTO IN CARCERE LIVORNO: SEGIO, ANCORA MOLTI DUBBI GRUPPO ABELE ACCERTARE SE VI SONO STATE VIOLENZE IN CARCERE (ANSA) - ROMA, 14 DIC - Nonostante l'archiviazione del fascicolo da parte del Gip del tribunale di Livorno, sulla morte di Marcello Luzi rimangono ancora ''molti dubbi e domande''. Lo afferma Sergio Segio, del gruppo Abele di Milano, secondo il quale e' soprattutto l'esame delle fotografie del cadavere a non permettere l'allontanamento definitivo dei dubbi. Marcello Luzi, tossicodipendente di 29 anni, e' morto nel luglio del 2003 nel carcere di Livorno per un infarto. La madre dell'uomo, pero', ha sempre sostenuto che il figlio era rimasto vittima di un pestaggio da parte degli agenti della polizia penitenziaria. ''Abbiamo fiducia nella correttezza formale della decisione del Gip - afferma Segio - ma la sua conclusione ''non pare pero' sufficiente ad allontanare tutti i dubbi e le domande''. Nelle foto del cadavere, sostiene Segio, ''si evidenziano contusioni, ferite ed ecchimosi''. Dunque ''se vi sono state percosse, come l'esame delle fotografie potrebbe indurre a ritenere, puo' essere che non abbiano relazione diretta, di causa ed effetto, con il decesso. Ma se vi sono state, occorre comunque sapere come, quando, perche' e da chi sono state poste in essere''. ''La domanda che vogliamo porre a questo punto - prosegue Segio - oltre a quelle cui ha risposto il Gip con l' archiviazione, e' se Lonzi abbia mai subito violenze durante la sua permanenza in carcere''. Ne' sono ''sufficienti e convincenti'' le risposte del ministro della Giustizia Castelli ad alcune interrogazioni sul caso. ''Il ministro - dice Segio - riferisce di percosse e lesioni denunciate da Lonzi e riscontrate dai medici al momento dell'arresto. L'arresto pero' e' avvenuto il 3 marzo 2003, mentre le foto sono riferite all'autopsia, avvenuta dopo l'11 luglio 2003. Difficile credere che le lesioni evidenziate a luglio siano le stesse del marzo''. Noi, conclude l'esponente del gruppo Abele, ''speriamo e chiediamo che ai dubbi che questa vicenda lascia in molti vengano date risposte nette da parte di chi ne ha il potere e il dovere istituzionale''.(ANSA). GUI 14-DIC-04 17:54 193 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAPODANNO: TORINO COME BROADWAY CON CHIAMBRETTI E GIORGIA (ANSA) - TORINO, 18 DIC - Ricorda le atmosfere di Broadway il manifesto scelto dalla citta' di Torino per presentare l''Happy New Year 2005 Show', lo spettacolo che animera' la metropoli piemontese nella notte di San Silvestro. La kermesse sara' condotta da Piero Chiambretti, e avra' in Giorgia la sua piu' grande protagonista. Il totem della locandina, con i suoi caratteri cubitali da musical newyorchese, invita il pubblico a partecipare a una festa di Capodanno - l'appuntamento e' in piazza Castello dalle 22 alle 3 del mattino - che vuole allontanare da Torino la sua patina di citta' fredda e scostante. Il tutto condito da buona musica e da una robusta dose di ironia. La voce di Giorgia e le note della big band di Stefano Masciarelli, un artista nato come attore brillante e poi scopertosi cantante, si alterneranno alle incursioni di Piero Chiambretti, che non risparmiera' graffianti riflessioni sulla vita sotto la Mole e sugli eventi che ne hanno caratterizzato il 2004. Sara', insomma, un'edizione completamente diversa da quelle che l'hanno preceduta. ''E' stata un'idea del sindaco - ha detto oggi l' assessore alla cultura, Fiorenzo Alfieri, parlando dell' iniziativa - quella di coinvolgere di piu' il pubblico rispetto al passato. L' Happy New Year non sara' un semplice spettacolo, ma una festa in cui i torinesi potranno riconoscersi. E abbiamo pensato che Chiambretti, grande amico della citta', sia la persona giusta''. ''Non tutti lo sanno - ha detto il popolare presentatore con il consueto sense of humor - ma come attivita' notturna Torino e' una delle maggiori citta' europee. A Torino di notte ci si diverte, come del resto dimostrano le mie occhiaie. Nel mio piccolo, e dico piccolo perche' sono alto un metro e 67 e arrivo a uno e ottanta solo con i tacchi che mette Berlusconi, ho pensato di riprodurre lo spirito delle mie due analoghe esperienze di Palermo '99 e Roma 2000. Le parole ci devono essere, ma i suoni sono fondamentali: il pubblico ballera', cantera', si divertira'. Contiamo, in definitiva, di farlo scaldare''. Chiambretti portera' in piazza Castello anche delle immagini sui ''pregi e difetti della citta''' sul modello delle trasmissioni tv che sta conducendo su La7, ''piccole clip spiritose e provocatorie - spiega - su quello che e' successo, nel bene e nel male, a Torino nel 2004''. Sul palco, di persona o grazie a collegamenti approntati per l' occasione, ci sara' posto per i saluti di decine di torinesi illustri. Chiambretti, oggi, ha annunciato Sconsolata, don Ciotti, miss Italia, Gramellini, i calciatori Pessotto e Balzaretti, Caselli e ''anche il filosofo Vattimo, che probabilmente telefonera' a mezzanotte per mandarci tutti a casa''. (ANSA). BRL 18-DIC-04 15:28 194 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIOVANNI ANVERSA, RACCONTO STORIE DI VITE CAMBIATE / ANSA (ANSA) - ROMA, 20 DIC - Marco, Vittoria, Anna, Riccardo, Juan, Marisa, Aldo, Giuseppe, Cesare e Rosaria: dieci nomi, dieci storie particolari e diverse che Giovanni Anversa ha riunito in ''Scelte'', un libro Monti-Rai Eri che racconta vite cambiate sotto il segno del volontariato. Anversa, che da 14 anni e in televisione (prima Raidue, ora Raitre) si occupa di sociale, ha voluto raccontare queste storie esemplari non nella straordinarieta', ma nella quotidianita', la cosa piu' difficile da fare in tutti i campi, ma ancora di piu' quando si tratta di aiutare gli altri. Oggi alla Rai per la presentazione del libro c' erano alcuni compagni di viaggio di Anversa, ma anche il sottosegretario al ministero del Lavoro e alle Politiche sociali, Grazia Sestini, il cantautore Niccolo' Fabi, Edo Patriarca, presidente del Forum del III Settore. Erano in qualita' di testimoni. ''E' la realta' che provoca: nessun personaggio e' partito dalla teoria, da studi sociali'', ha detto la Sestini, raccontando che ''molte di queste persone, e non solo quelle intervistate nel libro, mi vengono a trovare al ministero. Cercano consigli''. Per Patriarca, un filo unisce i racconti di queste persone cosi' diverse, ''si tratta di uomini e donne che si misurano con i problemi, ma non si rassegnano a certe realta'. E' l' ottimismo del fare che sostiene l' universo del volontariato''. Don Luigi Ciotti, nella prefazione del libro, mette insieme queste dieci storie unendoci quasi sottotraccia alcune parole: cambiamento, speranza, conversione, impegno, dedizione, fiducia, amore e giustizia. ''Per tutti loro la solidarieta', l' attenzione agli altri, e' stata una scelta che si e' imposta. Per ciascuno e' stata una risposta a una domanda non espressa, un bisogno forse nascosto ma ugualmente potente''. L' insieme di queste storie e' anche una provocazione alla politica, a quella politica che non riesce da quasi un anno a trasformare definitivamente in legge la '+ dai, - versi', la proposta di legge bipartisan che stabilisce una fonte di denaro non statale e dunque non assistenziale al volontariato. ''Abbiamo tentato di mettere questo disegno di legge in finanziaria - ha commentato a margine della conferenza Grazia Sestini - alla Camera eravamo riusciti, al Senato no. Ma ci riproveremo sicuramente''. Niccolo' Fabi ha portato la sua testimonianza, spesso fuori dai riflettori, come accaduto alcuni giorni fa ad esempio al carcere di Rebibbia in un incontro-concerto con i detenuti. Il programma televisivo di Giovanni Anversa, Racconti di vita, in onda su Raitre, avra' giovedi' 23, alle 23:40, una puntata speciale dedicata a mons.Luigi Di Liegro, ''il prete che si sporcava le mani''. (ANSA). MA/ARS 20-DIC-04 13:20 195 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CEI: A COMISO IL 31 DICEMBRE LA 37/MA MARCIA DELLA PACE INTITOLATA VINCERE IL MALE CON IL BENE (ANSA) - ROMA,21 DIC - ''Vincere il male con il bene'' e' il tema della 37¦ Marcia della Pace,promossa dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro,la giustizia e la pace,la Caritas Italiana,la Diocesi di Ragusa e Pax Christi,che si terra' a Comiso e Ragusa il 31 dicembre 2004. Sara' unþoccasione per fare memoria di Giorgio La Pira,del quale questþanno ricorre il centenario della nascita. Alle 16,00 del 31 dicembre,presso lþaeroporto di Comiso,si aprira' lþincontro ''Dal Mediterraneo al mondo. Il pianeta visto dal Sud''. Seguira' la preghiera presieduta da mons. Tommaso Valentinetti,Presidente di Pax Christi Italia. A seguire le testimonianze di padre Silvio Torazzi,missionario saveriano,e dei coniugi Giovanni e Maria Chiara Sartor,operatori della Caritas Italiana in Africa. A Ragusa,alle 19.00,presso la Chiesa di san Giorgio, mons. Giuseppe Malandrino,vescovo di Noto,presiedera' la preghiera prima della presentazione del Messaggio del Santo Padre per la 38¦ Giornata Mondiale della pace da parte di mons. Giancarlo Bregantini, presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro,la giustizia e la pace. ''Non lasciarti vincere dal disimpegnoþ e vivi la passione della politica'' E' il tema che trattera' Giorgio Giovannoni della Fondazione La Pira di Firenze. Si tratta di una testimonianza su Giorgio La Pira a cento anni dalla nascita del sindaco di Firenze. Alle 21,00,a Piazza VannþAntò,sempre a Ragusa, mons. Francesco Montenegro,Presidente di Caritas Italiana, presiedera' la preghiera prima di altre testimonianze di operatori impegnati sul versante della pace. Si tratta di Jan Jaques rifugiato del Congo,di una giovane in servizio civile e di un giovane casco bianco. Sui temi della legalita' e della lotta alla mafia interverra' don Luigi Ciotti,dellþAssociazione Libera che introdurra' due parenti di vittime della mafia. Infine interverra' padre Joseph,responsabile del progetto di cooperazione della diocesi di Ragusa. La giornata si concludera' alle 23.30 nella Cattedrale di Ragusa con una celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Paolo Urso,Vescovo di Ragusa.(ANSA). COM-CHR 21-DIC-04 15:39 196 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SANITA': CAMPAGNA PER SINDROME SENSIBILITA' CHIMICA MULTIPLA ANCHE DON BENZI PARTECIPA A INIZIATIVE PER RICONOSCERE MALATTIA (ANSA) - BOLOGNA, 23 DIC - Anche don Oreste Benzi appoggia la campagna nazionale per il riconoscimento della Mcs, la sindrome da Sensibilita' Chimica Multipla, una sindrome multisistemica organica di intolleranza ambientale per cui il malato non sopporta piu' sostanze chimiche. Profumi, deodoranti, vernici e simili scatenano collassi, perdita di peso e, con la degenerazione della malattia, vengono danneggiati in modo irreversibile i tessuti, con la comparsa di malattie come sclerosi multipla, porfiria o morbo d'Alzheimer. Per questa malattia - e' stato spiegato in una conferenza stampa a Bologna - non esiste cura, solo terapie che, in caso di una precoce diagnosi, possono rallentarne la degenerazione. Ma la diagnosi precoce e' difficile. I malati (in Italia la Mcs e' stata diagnosticati a 300 pazienti, ma si stima siano 4.000) chiedono da tempo che la sindrome venga riconosciuta da ministero della Salute, Regioni, Conferenza Stato-Regioni e dalla Commissione nazionale per la definizione dei livelli essenziali di assistenza, e che sia cosi' assicurata loro l'esenzione dal pagamento dei ticket diagnostico-terapeutici. La malattia che viene diagnosticata in Italia (a Bologna, Brescia, Milano, Roma e Firenze) infatti, pur non essendo riconosciuta, e' pero' paradossalmente definita 'malattia ambientale da prevenire' nelle Linee guida per 'La tutela e la promozione negli ambienti confinanti'' della Conferenza Stato-Regioni del 2001. Ancora poco chiari i meccanismi che portano alla comparsa della sindrome. La Mcs e' una sindrome che colpisce apparati e organi del corpo umano: respiratorio, neurologico, cardiocircolatorio, digerente, renale, muscolare, osteoarticolare e ormonale. I sintomi compaiono acutamente quando il malato entra in contatto con sostanze chimiche, anche in dosi minime di solito tollerate e di comune uso quotidiano. Toccare direttamente (o attraverso un'altra persona) insetticidi, disinfettanti, vernici, profumi, vernici, inchiostri, carta stampata, plastiche e fumi da combustione scatena una reazione violenta: collassi, emorragie, ictus e infarti. Nella fase acuta di degenerazione della malattia vengono intaccati i tessuti in modo irreversibile: compaiono lupus eritematoso, forme reumatiche, sclerosi multipla, porfiria, morbo di Alzheimer. Il malato e' costretto a vivere chiuso in casa. Spesso non viene correttamente diagnosticato, oppure e' considerato un 'ipocondriaco', quando invece sono i sintomi a generare reazioni di panico che spesso insorgono nel paziente. Inoltre in Italia esistono solo centri di diagnosi e non di cura e disintossicazione, e i malati chiedono ne sia costruito uno. 197 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ''Lottiamo per ottenere il riconoscimento di questa malattia invalidante'' ha spiegato Rocco Panzavolta, che coordina la campagna nazionale per il riconoscimento. Panzavolta da otto mesi (da quando gli e' stata diagnosticata la malattia), vive con una mascherina sul volto, e ha perso circa dieci kg. Alla sua campagna, tra gli altri, oltre all'associazione Papa Giovanni XXIII, ha gia' aderito anche il Gruppo Abele di don Luigi Ciotti.(ANSA). KTP 23-DIC-04 14:39 198 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: SEGIO, 'SALVA PREVITI'? NO, SARA' AUMENTO DETENUTI A SAN VITTORE INCONTRO TRA DETENUTI, PARLAMENTARI, VOLONTARI (ANSA) - ROMA, 24 DIC - Il rovescio della medaglia della legge Cirielli-Vitali sulla recidiva approvata alla Camera, che include la cosiddetta misura 'Salva-Previti', sara' l'incremento dei detenuti. Lo ha sottolineato Sergio Segio, del gruppo Abele, in apertura di un incontro nel carcere milanese di S. Vittore, tra il ''Gruppo lavoro'' composto dai rappresentati dei detenuti delle diverse sezioni e delle detenute della sezione femminile e i promotori dell'iniziativa ''Carcere: un disastro annunciato''. Sulla cosiddetta 'Cirielli-Vitali' - ha fatto notare Segio ''l'attenzione pubblica e politica si e' sinora soffermata solo sugli eventuali 'salvati' che essa produrra', ove venisse confermata dal Senato, mentre sono stati sottaciuti gli effetti che saranno determinati sui 'sommersi': vale a dire il largo incremento nel numero dei detenuti (in un sistema peraltro gia' sovraffollato e al collasso), il sensibile aumento delle pene per la gran massa dei detenuti, l'impedimento all'accesso alle misure alternative, lo svuotamento della riforma 'Gozzini'''. A conclusione dell'incontro - al quale hanno preso parte, tra gli altri, la segretaria generale della Cgil Lombardia, Susanna Camusso, esponenti della Caritas ambrosiana, volontari di Antigone e i parlamentari Antonio Pizzinato, Piera Capitelli, Gianfranco Pagliarulo e gli assessori regionali Gianni Confalonieri, Giovanni Martina e Marco Cipriano - e' stato sottoscritto un documento in cui si propone anche in Lombardia l'istituzione della figura del ''Garante dei diritti delle persone private della liberta''', cosi' come gia' avvenuto in altre Regioni. Lavoro, deficit di assistenza, sanita' , la questione dei bambini e delle madri che continuano ad essere detenuti in carcere: questi gli altri problemi affrontati, ponendo l'accento in particolare sulla non applicazione di leggi gia' esistenti.(ANSA). BAO 24-DIC-04 16:33 199 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IRAQ: A RIMINI INCONTRO FIRMATARI APPELLO SU ORRORE FALLUJA CHIEDONO A VESCOVI DI CONDANNARE 'CHI CONTINUA AD UCCIDERE' (ANSA) - PADOVA, 26 DIC - Si sono dati appuntamento domani e dopodomani a Rimini quanti, a novembre, avevano sottoscritto l' appello ''Su Falluja un silenzio che e' peccato''. Un appello rivolto ai vescovi italiani perche' condannassero ''il peccato di chi continua ad uccidere'', sconfessassero ''con una dichiarazione comune la guerra con le sue violenze, menzogne e crudelta''' e ritirassero i cappellani militari dall'Iraq. A firmare l'appello, fra gli altri, padre Alex Zanotelli, don Albino Bizzotto, don Luigi Ciotti, don Andrea Gallo, don Vinicio Albanesi, il teologo don Carlo Molari, ma anche laici come il giornalista Renzo Giacomelli e Gino Strada, nonche' numerosi cittadini e credenti colpiti dal silenzio, sottolinea una nota dei Beati Costruttori di Pace, ''sull'orrore di Falluja''. L'appello era stato firmato da oltre mille persone, ''segno sottolinea don Bizzotto - che esiste una sofferenza profonda e una grande attesa nei confronti di tutto il corpo episcopale, e non solo sulla tematica della pace. Per questo abbiamo pensato di offrire la possibilita', a chi ha firmato, di conoscersi e di incontrarsi per mettere in comune di un'analisi piu' completa''. Lo spirito dell'incontro, che si svolgera' all'albergo La Torretta Bramante, dovrebbe infatti condurre, conclude don Bizzotto, ad una proposta responsabile e positiva. (ANSA). COM-BOR 26-DIC-04 16:30 200 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CEI: STASERA A COMISO LA 37/MA MARCIA PER LA PACE (ANSA) - ROMA, 31 DIC - ''Vincere il male con il bene'' e' il tema della 37.ma Marcia della Pace, promossa dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro,la giustizia e la pace,la Caritas Italiana,la Diocesi di Ragusa e Pax Christi,che si terra' a Comiso questa sera. Sara' un'occasione per fare memoria di Giorgio La Pira,del quale quest'anno ricorre il centenario della nascita. Alle 16,00 del 31 dicembre,presso l'aeroporto di Comiso,si aprira' l'incontro ''Dal Mediterraneo al mondo. Il pianeta visto dal Sud''. Seguira' la preghiera presieduta da mons. Tommaso Valentinetti,Presidente di Pax Christi Italia. A seguire le testimonianze di padre Silvio Torazzi,missionario saveriano,e dei coniugi Giovanni e Maria Chiara Sartor,operatori della Caritas Italiana in Africa. A Ragusa,alle 19.00,presso la Chiesa di san Giorgio, mons. Giuseppe Malandrino,vescovo di Noto,presiedera' la preghiera prima della presentazione del Messaggio del Santo Padre per la 38.ma Giornata Mondiale della pace da parte di mons. Giancarlo Bregantini, presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro,la giustizia e la pace. ''Non lasciarti vincere dal disimpegno e vivi la passione della politica'' E' il tema che trattera' Giorgio Giovannoni della Fondazione La Pira di Firenze. Si tratta di una testimonianza su Giorgio La Pira a cento anni dalla nascita del sindaco di Firenze. Alle 21,00,a Piazza Vann'Anto',sempre a Ragusa, mons. Francesco Montenegro,Presidente di Caritas Italiana, presiedera' la preghiera prima di altre testimonianze di operatori impegnati sul versante della pace. Si tratta di Jan Jaques rifugiato del Congo,di una giovane in servizio civile e di un giovane casco bianco. Sui temi della legalita' e della lotta alla mafia interverra' don Luigi Ciotti,dell'Associazione Libera che introdurra' due parenti di vittime della mafia. Infine interverra' padre Joseph,responsabile del progetto di cooperazione della diocesi di Ragusa. La giornata si concludera' alle 23.30 nella Cattedrale di Ragusa con una celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Paolo Urso,Vescovo di Ragusa.(ANSA). COM-CHR 31-DIC-04 15:55 201 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE