============================================================================= Gennaio n. 01/2010 NOTIZIE DAL MONDO CAMERALE RELAZIONE DEL PRESIDENTE della Camera di Commercio di Vercelli sull’andamento socio-economico in provincia nell’Anno 2009 Come annuale consuetudine, in questi primi giorni del 2010, è tempo di bilanci alla Camera di Commercio, per analizzare l’andamento economico provinciale dell’anno appena trascorso, iniziato in un clima congiunturale non certo felice, che ha coinvolto tutti i settori industriali e che assunto nel corso del 2009, seppure i dati a consuntivo siano quelli del terzo trimestre, i caratteri di una crisi strutturale generalizzata. Non è certo terminata la crisi economica che ha investito tutti i Paesi negli ultimi due anni e se, secondo i principali istituti internazionali, la fase più acuta sembrerebbe ormai passata, analoghi segnali non si riscontrano in ambito locale. A livello nazionale l’Istat ha rilevato nel terzo trimestre 2009 alcuni riscontri positivi: il Pil è aumentato di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, segnando la prima crescita congiunturale dopo cinque trimestri negativi (rimane invece negativo il dato tendenziale rispetto lo stesso periodo del 2008, con un – 4,6%). Analogamente nel mese di ottobre, la produzione industriale a livello nazionale, ha segnato un timido +0,5% rispetto a settembre 2009, con una media degli ultimi tre mesi pari a +3,7% rispetto al trimestre precedente. L’enfasi che tradizionalmente viene posta sul settore industriale è legata all’importanza che lo stesso riveste, particolarmente in ambito regionale e provinciale, sia in termini assoluti che per capacità di generare indotto. La produzione manifatturiera, in una realtà come quella provinciale, caratterizzata da aree con una forte vocazione industriale, costituisce il più importante indicatore della congiuntura economica, direttamente monitorato dal sistema camerale piemontese. I dati definitivi disponibili, come accennato in premessa, sono ancora quelli inerenti il terzo trimestre del 2009, tradizionalmente il periodo meno indicato per valutazioni sul ciclo economico contenendo al proprio interno il dato di agosto. Relativamente alla provincia di Vercelli, è ormai dall’ultimo trimestre del 2007 che il settore manifatturiero ha cominciato a rallentare la sua spinta, attestandosi al di sotto della media regionale. Entrando nel dettaglio con qualche dato il 2009 si è aperto con un calo pari al –17,2% della produzione industriale nel primo trimestre (quando la media regionale piemontese segnava una battuta di arresto ancora più netta pari a – 21,4%), con un ulteriore contrazione pari al – 25,3% nel secondo trimestre (la peggiore performance in ambito regionale dove la media segnava -19,4%), chiudendo con l’ultimo dato disponibile, quello del terzo trimestre 2009, -18,1%, in una fase che ha ancora segnato dati in negativo in tutte le realtà piemontesi (-14,8% la media regionale). Sommario Notizie dal mondo camerale Pag. n. 1 Indici dei prezzi Istat Pag. n. Sportello Internazionalizzazione Pag. n. Notizie dalla Comunità Europea Pag. n. 15 16 21 I dati parlano chiaramente di fase recessiva che coinvolge indistintamente tutti i settori produttivi, che rende assai difficile una previsione sul futuro, non certo confortata dalla moderata fiducia che si registra tra gli imprenditori. La ripresa appare ancora lontana, gli strascichi della crisi ancora lunghi, difficile immaginare che il 2010 possa essere l’anno della ripresa definitiva. In un recente documento Bankitalia ha calcolato che, a causa della crisi, i livelli della produzione industriale italiana sono tornati indietro di quasi 100 trimestri: le merci prodotte nel nostro Paese sono pari a quelle della metà degli anni ’80. Una situazione di particolare gravità per l’Italia se confrontata con la perdita registrata da Francia e Germania, arretrate di 12 e 13 trimestri nel dato della produzione manifatturiera. Rispetto alle precedenti fasi recessive globali, da ultimo quella di inizio anni ’90, non possiamo contare sulle esportazioni per contrastare il ciclo negativo e sostenere la ripresa; la domanda estera non più sospinta dalle passate svalutazioni della lira, difficilmente sul breve periodo potrebbe esercitare un ruolo forte. Dai dati provvisori sul commercio estero forniti dall’Istat, nei primi otto mesi del 2009 le esportazioni provinciali hanno conosciuto un calo di quasi 19 punti percentuali rispetto il corrispondente periodo del 2008. Per quanto drammatica, questa difficile fase è uno dei tanti episodi, che si sono alternati nel corso degli ultimi decenni. Limitarsi a valutare gli effetti di una crisi in termini di caduta di Pil e produzione industriale può rivelarsi comunque inadeguato. E’ evidente che la caduta di questi indicatori nei Paesi a forte vocazione produttiva e orientata ai mercati esteri sia determinata dalla attuale paralisi del commercio mondiale. Indubbiamente la frenata delle esportazioni imporrà a Paesi come l’Italia aggiustamenti delle capacità produttive e dolorose ristrutturazioni. Non a caso, secondo il citato studio di Bankitalia, le aziende che tra il 2000 ed il 2006 avevano avviato processi di ristrutturazione hanno saputo reggere meglio l’urto della crisi, riportando risultati meno deludenti in termini di fatturato, occupazione ed investimenti. Ma quando la ripresa si manifesterà pare indubbio che Paesi come Giappone o Germania ricominceranno a produrre elettronica ed auto, settori nei quali sono leader, ed a vendere con successo i loro prodotti nei mercati mondiali. E lo stesso farà l’Italia per i settori di eccellenza riconosciuti ed apprezzati a livello internazionale: dalla meccanica, così importante in ambito provinciale, ai beni per la persona e per la casa. Appare invece difficile che le artificiose speculazioni finanziarie che hanno alimentato la crescita americana e britannica o quella immobiliare che ha trascinato il pil spagnolo possano avere nuovamente un ruolo nel futuro. Questo segnale di ottimismo non deve comunque far sottovalutare la gravità della situazione vissuta da tante famiglie. Le previsioni macroeconomiche elaborate da Prometeia per la provincia di Vercelli ad inizio anno e pubblicate dal Consiglio camerale nel documento di programmazione annuale, erano orientate ad un marcato pessimismo: il ritorno a tassi di crescita positivi dovrebbe avvenire a partire dal 2011: tra il 2008 e il 2009 si è calcolata, infatti, una flessione del valore aggiunto provinciale che supera i 5 punti percentuali. Il tasso di crescita della ricchezza prodotta dovrebbe permanere di segno negativo anche nel 2010 (-0,4%). A livello settoriale, le maggiori ricadute della crisi economica e finanziaria ricadranno sul comparto dell’industria in senso stretto e sul settore delle costruzioni. Altrettanto negative appaiono le previsioni relative al mercato del lavoro vercellese: il tasso di disoccupazione è destinato ad aumentare, passando dal 4,4% del 2008 al 5,1% del 2009, per poi crescere sino al 5,7% del 2010; solo nel 2011 è previsto un lieve decremento di tale indicatore. Tale trend è frutto dell’incremento delle persone in cerca di occupazione, piuttosto che delle forze lavoro complessive. Il numero degli occupati complessivi, infine, è destinato a contrarsi sino al 2010, per stabilizzarsi solo nel corso dell’anno successivo. Occorre il massimo impegno per cercare soluzioni idonee, adeguando gli ammortizzatori sociali per difendere i redditi di quanti saranno a rischio occupazione, sostenere le imprese con analoghi provvedimenti che sollevino da ulteriori carichi non sostenibili in una fase di contrazione degli ordinativi, favorire la crescita delle infrastrutture anche immateriali per migliorare il livello dei servizi a cittadini ed aziende. Anche se la gravità e la persistenza del fenomeno che abbiamo davanti, se da un lato obbliga a misure urgenti dall’altro richiede che queste non siano di semplice tamponamento. 2 Tra le prime è doveroso ricordare alcune attività promosse dalla Camera di commercio in un periodo in cui la crisi internazionale ha avuto forti ripercussioni sul sistema economico locale, in particolare sulle piccole e medie imprese. Con la partecipazione di Provincia e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, per il supporto del credito a favore delle PMI, è stato stanziato un fondo di € 300.000,00 a favore delle cooperative di garanzia da utilizzare per le esigenze di liquidità più urgenti manifestate dalle imprese. L’ente camerale tra il 2009 ed il 2010 ha stanziato a bilancio altri 130.000 € per sostenere circa 25 contratti di collaborazione a termine, a favore di imprese ed associazioni di categoria, per acquisire alte professionalità, non presenti in ambito aziendale, in grado di dare impulso ad attività legate al campo dell’innovazione tecnologica, dell’informatizzazione dei processi ed all’internazionalizzazione. Accanto a queste misure contingenti occorre però individuare più fronti sui quali agire, razionalizzare la spesa pubblica evitando le sacche di inefficienza e spreco, sollecitare il mercato con proposte tecnologiche sempre più innovative e di qualità, considerare come fattore strategico il processo di aggregazione delle imprese locali, troppo piccole per fronteggiare i costi crescenti della ricerca e del presidio dei mercati. La diffusione della cultura della qualità del prodotto tra gli operatori locali, anche nel corso del 2009 ha visto un significativo impegno da parte della Camera di commercio, con la Certificazione della qualità dei prodotti tipici (riso di qualità superiore, certificazione qualità turismo). L’ente è stato particolarmente attivo nella promozione dei prodotti e delle aziende locali nell’ambito di manifestazioni in ambito nazionale ed estero. Ricordo, per le iniziative nazionali, la collaborazione nella promozione del Riso Dop Baraggia e le numerose attività di promozione dei prodotti locali, attraverso la partecipazione ad eventi di particolare rilevanza (Workshop a Trieste e Vienna, Fiera in Campo di Caresanablot, Tuttofood a Milano, Food Week in Olanda, Casa Deliciilor a Bucarest, Missioni a S.Paolo, Buenos Aires e Emirati Arabi, ISH 2009 Francoforte 10-14 marzo 2009, Project Qatar 2009 Doha 27-30 aprile 2009, ItalianExpo Iraq 2009 Erbil 10-13 giugno 2009, ANUGA 2009 Colonia 10-14 ottobre 2009, Dubai “The big five show” (23-26 novembre 2009). Per quanto concerne il turismo bisogna ricordare il lavoro svolto, unitamente agli altri enti locali del territorio, per ottenere i finanziamenti regionali per gli impianti di risalita dell’Alpe di Mera. Si è lavorato molto anche per il decollo del Distretto del commercio e del tempo libero, una delle intuizioni progettuali più felici degli ultimi anni, apprezzata e replicata a livello regionale e nazionale, che deve però trovare i mezzi, non solo finanziari ma anche organizzativi e gestionali, per svolgere il suo ruolo anche dopo la fine della fase di sperimentazione finanziata dalla Regione. La Camera di commercio ha finanziato lo studio per monitorare i fabbisogni delle imprese in chiave di innovazione tecnologica a favore delle piccole imprese del comparto commerciale e artigianale nell’ambito del Distretto. Per il 2010 è pronta ad assumersi l’impegno per arrivare alla definizione di un modello di Governance del Distretto del commercio, qualora i partner pubblici e privati decidano un affidamento di incarico in tal senso. Alla debolezza strutturale si aggiunge un’altra potenziale ma tangibile situazione di rischio per l’imprenditoria locale: il problema demografico, del ricambio generazionale, del reperimento delle risorse umane che costituiscono il motore di qualsiasi attività sociale, non solo economica. Le politiche sulle risorse umane ben presto diverranno prioritarie al pari delle diverse iniziative nel campo del rilancio economico, dell’innovazione o nel sostegno all’internazionalizzazione delle imprese locali. Il settore pubblico non può certo sottrarsi alle responsabilità inerenti il sostegno al sistema produttivo ma si impongono scelte verso interventi mirati, di reale interesse per il rilancio del territorio, magari produttivi di risultati sul medio-lungo periodo. Le priorità sono ancora una volta individuate nella diffusione tecnologica a favore del sistema delle PMI, cercando di supplire alla carenza di investimenti nell’innovazione da parte delle imprese, condizionate da oggettivi limiti dimensionali, con una più incisiva collaborazione con il mondo accademico e della ricerca. Certo l’infelice conclusione dell’esperienza del Politecnico di Vercelli ben illustra le difficoltà che i territori periferici rispetto ai centri decisionali incontrano ed incontreranno nelle politiche di sviluppo e di rilancio. 3 L’ente camerale, seppure escluso dalla gestione diretta dal bando regionale di attuazione in quanto ente pubblico, è stato il principale promotore per la realizzazione nel vercellese di uno dei Poli di innovazione finanziati dalla Regione Piemonte che, proprio recentemente, ha ottenuto lusinghieri risultati in termini di risorse assegnate per la valenza delle proposte progettuali presentate. Il sistema camerale italiano nel suo complesso ha dato un significativo contributo alla modernizzazione e semplificazione amministrativa, uno dei temi imprescindibili per il rilancio del Paese. Trasmissione telematica delle istanze, firma digitale, uso di strumenti innovativi come la Smart Card e la Business Key fanno parte del quotidiano. Le Camere di commercio rappresentano un punto di eccellenza nel panorama della Pubblica Amministrazione per avere attuato, con largo anticipo, procedure completamente telematiche di dialogo con il sistema delle imprese. Le evoluzioni del quadro normativo (impresa in un giorno, la telematica come semplificazione, comunicazione unica, Sportello unico) consentiranno di proporre il sistema camerale come protagonista dei processi di semplificazione amministrativa. Variati i diritti di segreteria per il Un decreto del Ministero dello sviluppo economico del 21 dicembre scorso ha introdotto nuovi diritti e ne ha modificato altri, con effetto dal 2010. Ecco le specifiche in sintesi: - Introduzione dell'obbligo di vidimazione - solo nel caso di liquidazione coatta amministrativa e procedure assimilate (ex art. 1 Legge 400/1975) - del registro delle operazioni giornaliere svolte dal commissario liquidatore (ex art. 38 RD 267/1942): € 10,00 - Introduzione del diritto di segreteria per la richiesta di sostituzione di carta tachigrafica difettosa (solo se presentata oltre i 6 mesi dal rilascio della carta): € 17,00 - Introduzione del diritto di segreteria per il rilascio, in caso di cessione di azienda, del certificato sull'esistenza di debiti relativi al diritto annuale, di procedimenti - in corso o già definiti, per l'irrogazione di sanzioni - in relazione ai quali i debiti non sono stati soddisfatti (ex art. 7 c. 3 del DM 27/01/2005, n. 54): € 5,00 - Riduzione del diritto di segreteria dovuto per copie dei bilanci estratti dalla lettura ottica: da € 6,00 a € 4,50 Questo il prospetto delle variazioni dei diritti di segreteria per il deposito dei bilanci: - Bilancio ed eventuale comunicazione contestuale dell’elenco soci su supporto informatico: € 90,00 + (€ 2,70*) = € 92,70 - Bilancio ed eventuale comunicazione contestuale dell’elenco soci con invio telematico: € 60,00 + (€ 2,70*) = € 62,70 - Comunicazione dell’elenco soci separatamente dal deposito del bilancio su supporto informatico: € 90,00 + (€ 2,70*) = € 92,70 - Comunicazione dell’elenco soci separatamente dal deposito del bilancio con invio telematico: € 60,00 + (€ 2,70*) = € 62,70 - Bilancio delle cooperative sociali su supporto informatico: € 45,00 + (€ 2,70*) = € 47,70 - Bilancio delle cooperative sociali con invio telematico: € 30,00 + (€ 2,70*) = € 32,70 - Rettifica di precedente deposito di bilancio e/o elenco soci su supporto informatico: € 50,00 - Rettifica di precedente deposito di bilancio e/o elenco soci con invio telematico: € 30,00 * Importo della maggiorazione stabilita con decorrenza 1° gennaio 2010 con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 dicembre 2009 (adottato ai sensi dei commi 86, 87 e 88 dell’articolo 2 della Legge 24 dicembre 2007, n. 244) e finalizzata al finanziamento dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC). 4 Unioncamere, industria: aspettative positive per il 2010 Il 30% delle PMI manifatturiere pensa che il 2010 porterà di nuovo un aumento del fatturato aziendale; una quota analoga si attende un incremento delle esportazioni; il 24% una ripresa degli ordinativi interni; un quarto delle piccole e medie imprese prevede un incremento della produzione. Al nuovo anno, insomma, le PMI del “Made in Italy”, interpellate dal Centro studi di Unioncamere1, guardano con una discreta dose di ottimismo, dimostrandosi anche pronte a serrare le fila, investendo in innovazione ed affrontando i mercati esteri, per mantenere o espandere le proprie quote di mercato. “Le previsioni fornite dalle imprese manifatturiere forniscono un ottimo indicatore dello stato d’animo e delle prospettive della nostra economia per il prossimo anno”, ha commentato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Ci conforta soprattutto l’atteggiamento positivo e propositivo delle nostre PMI, che in un momento così difficile per l’economia nazionale, quale quello vissuto nel 2009, hanno creduto nelle loro energie e potenzialità, continuando a investire. E’ un’ottima premessa per il prossimo futuro”. Fatturato e produzione torneranno a crescere Nelle aspettative delle imprese manifatturiere il 2010 porterà soprattutto in incremento del fatturato, più che della produzione. Ammonta infatti a +13,5 il saldo tra attese di crescita e di diminuzione di questo indicatore, mentre l’analoga differenza riguardo alla produzione è pari a +9. A fare la differenza tra le due previsioni è la maggior quota di imprese che ritengono che nel 2010 la produzione sarà stabile (58,6% per la produzione a fronte del 54,1% per il fatturato). La più sostenuta dinamica delle vendite rispetto a quella della produzione può essere ricondotta non solo alla possibile importazione di semilavorati da altre imprese all’estero – poi assemblati e commercializzati in Italia – ma soprattutto a un incremento dei valori medi unitari dei prodotti e, quindi, del loro livello qualitativo: una conferma della sempre più spiccata capacità delle PMI italiane di competere sulle fasce più alte dei mercati internazionali. Previsioni maggiormente positive accompagnano l’opinione delle medie imprese industriali rispetto alle piccole imprese con 20-49 dipendenti. La differenza tra crescita e diminuzione del fatturato ammonta infatti a +17,2 punti percentuali nel caso delle aziende con 50-499 dipendenti, a +6,8 punti percentuali per quelle di dimensione minore. Stesso discorso vale per l’andamento previsto della produzione, con un +11,8 punti percentuali per le medie imprese a fronte di un +4,0 punti percentuali per le piccole. I saldi positivi risaltano ancora di più se raffrontanti con l’opinione delle imprese riguardo all’andamento del fatturato nel 2009: il saldo tra incremento e diminuzione di questo indicatore è addirittura pari a –63,4 punti percentuali. A livello territoriale, le migliori attese sembrano accompagnare l’opinione delle PMI del Nord-Ovest: +16,8 punti percentuali la differenza tra diminuzione ed incremento nel 2010 del fatturato. Sud ed Isole, al contrario, sembrano ancora scontare gli effetti “di coda” della crisi che ha investito il nostro Paese, tanto che il saldo, pur restando positivo, è pari alla metà della media nazionale. Export: l’avventura continua sui mercati Ma se devono guardare al futuro, su cosa sembrano essenzialmente puntare le nostre PMI? Indubbiamente su una ripresa degli ordini esteri. E’ infatti pari a +14,1 punti percentuali il saldo tra attese di incremento e di decremento delle esportazioni, con un Nord-Est che sembra riprender quota (il saldo è pari a +15,7 punti percentuali) dopo la forte flessione delle vendite all’estero nel 2009. Ma sono le Pmi esportatrici del Meridione quelle che risultano più agguerrite: anche se di numero relativamente più contenuto rispetto al Centro-Nord, presentano il saldo più elevato tra previsioni di crescita e diminuzione dell’export nel 2010 (+16,3 punti). D’altronde, alcuni mercati sembrano sostenere la domanda di produzioni manifatturiere italiane più di altre, in particolar modo gli Stati Uniti, grazie ad alimentare, moda e arredamento. I paesi BRIC si confermano quelli che tireranno la volata; per l’UE la quota di imprese che prevedono un aumento delle vendite è ancora inferiore a quella che continua a subire flessioni. 1 L’indagine sulle PMI dell’industria manifatturiera realizzata dal Centro Studi Unioncamere è basata su interviste realizzate nel mese di dicembre 2009 con la tecnica CATI su un campione di 1.200 aziende, rappresentative dell’universo delle imprese industriali italiane con un numero di dipendenti compreso tra i 20 e i 499. 5 Strategie per contrastare la crisi E se il 2010 porterà un miglioramento dell’andamento dell’economia nazionale, si dovrà anche alla iniezione di innovazione e di intraprendenza delle nostre imprese del Made in Italy, che hanno cercato quest’anno di ampliare la propria clientela abituale operando su due fronti: quello dei mercati di sbocco e quello del miglioramento qualitativo della produzione. Infatti, il Centro studi di Unioncamere registra un aumento delle Pmi manifatturiere esportatrici (pari oggi al 69,2% del totale di quelle tra i 20 e i 499 dipendenti, a fronte del 61,3% dello scorso anno), con una quota di fatturato estero in media pari al 45% del totale. E poi l’innovazione: il 32,8% delle imprese dichiara infatti di aver investito nel 2009 e di aver intenzione di continuare ad investire anche il prossimo anno. A questa quota già consistente si può aggiungere un ulteriore 16,9% di imprese che, dopo aver investito nel 2009, nel 2010 cercherà di far fruttare le proprie innovazioni ma non pensa di procedere ad ulteriori investimenti. Un altro 7,9% di imprese, invece, dopo un atteggiamento cauto nel 2009, intende procedere a nuovi investimenti nel 2010. Andamento dei principali indicatori economici delle Pmi manifatturiere nel 2009 e previsioni per il 2010 Fatturato 2009 Fatturato 2010 Totale Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Piccole imprese (20-49 di ) Medie imprese (50-499 di ) Totale Esportazioni 2009 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Piccole imprese (20-49 di ) Medie imprese (50-499 di ) Totale Ordini esteri 2010 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Piccole imprese (20-49 di ) Medie imprese (50-499 di ) Totale Ordini interni 2010 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Piccole imprese (20-49 di ) Medie imprese (50-499 di ) Totale Produzione 2010 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Piccole imprese (20-49 di ) Medie imprese (50-499 di ) Totale Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Piccole imprese (20-49 di ) Medie imprese (50-499 di ) Forte aumento (oltre il +15%) 1,4% 1,6% 1,1% 1,2% 1,7% 1,6% 1,2% 1,4% 1,4% 0,8% 1,3% 3,4% 1,6% 1,3% 2,6% 3,4% 1,7% 0,7% 4,9% 4,7% 1,8% 2,0% 1,7% 0,7% 3,3% 6,5% 2,5% 1,8% 1,4% 1,7% 0,9% 1,4% 1,9% 1,9% 1,2% 1,6% 1,4% 1,2% 2,1% 3,1% 1,9% 1,5% Sensibile aumento (fino a +15%) 7,6% 7,4% 6,4% 8,0% 10,6% 7,6% 7,6% 28,3% 29,9% 29,8% 22,6% 25,7% 22,2% 31,7% 9,1% 8,6% 6,3% 12,2% 17,7% 13,0% 7,6% 28,3% 28,2% 29,4% 25,4% 28,6% 24,6% 29,7% 22,5% 24,8% 22,4% 15,5% 24,3% 17,6% 25,2% 23,6% 24,2% 24,5% 19,1% 24,3% 19,0% 26,1% Stabilità 18,8% 14,7% 20,0% 19,4% 26,8% 18,8% 18,7% 54,1% 54,1% 51,0% 66,0% 48,2% 59,1% 51,3% 36,3% 33,0% 43,5% 33,3% 28,2% 34,1% 37,2% 53,5% 53,4% 55,5% 53,7% 46,1% 56,5% 52,4% 55,4% 55,6% 53,8% 65,5% 47,3% 58,2% 53,8% 58,6% 57,7% 57,9% 67,8% 52,2% 62,2% 56,5% Sensibile diminuzione (fino a -15%) 31,9% 30,0% 33,6% 35,2% 29,4% 31,9% 32,0% 11,5% 11,1% 13,3% 6,7% 12,9% 11,8% 11,2% 25,6% 24,2% 27,9% 27,2% 20,9% 25,6% 25,7% 12,1% 13,1% 11,0% 13,8% 9,8% 11,4% 12,4% 14,8% 14,1% 16,7% 11,6% 15,7% 16,1% 14,1% 10,9% 11,8% 11,4% 7,5% 11,3% 11,4% 10,7% Forte diminuzione (oltre il -15%) 40,4% 46,3% 38,9% 36,2% 31,5% 40,1% 40,5% 4,7% 3,4% 5,0% 3,4% 9,7% 5,2% 4,5% 26,3% 30,8% 20,6% 26,6% 28,2% 22,6% 27,8% 4,0% 3,5% 3,4% 3,8% 9,0% 5,1% 3,6% 5,9% 3,9% 6,1% 6,0% 10,9% 6,2% 5,7% 5,3% 4,9% 5,1% 3,6% 9,1% 5,5% 5,2% Totale Saldo +/- 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% -63,4 -67,3 -65,0 -62,1 -48,5 -62,8 -63,7 13,5 16,8 12,3 13,8 6,5 6,8 17,2 -40,3 -43,1 -40,4 -41,0 -26,5 -30,6 -44,0 14,1 13,3 15,7 11,0 16,3 10,6 15,5 3,2 8,4 0,5 -0,7 -0,5 -2,9 6,6 9,0 9,0 9,2 10,1 7,1 4,0 11,8 Fonte: Centro Studi Unioncamere Per informazioni: [email protected] - 06/4704370-264-287 348.9025607 www.unioncamere.it 348.0163758 6 IN PIEMONTE PIÙ DI 111MILA IMPRESE IN ROSA CRESCONO E SI CONSOLIDANO Il Piemonte vanta oltre 111mila imprese guidate da donne (3mila in più rispetto a cinque anni fa) e 813mila occupate (60mila in più rispetto a cinque anni fa). Nell’ultimo decennio, il tasso di occupazione femminile regionale è passato dal 48% del 1999 al 57% del 2008, riducendo il ritardo nei confronti della media europea a 2 punti percentuali. È quanto emerso dall’indagine “Piccole imprese, grandi imprenditrici 2009”, presentata questa mattina da Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte presso il Museo regionale di Scienze Naturali di Via Giolitti 36, a Torino. Dopo il saluto di Giovanni Carlo Verri, Vice Presidente di Unioncamere Piemonte, l’Assessore al Welfare e al Lavoro della Regione Piemonte, Teresa Angela Migliasso, ha illustrato le politiche della Regione Piemonte a favore dell’imprenditoria femminile. Giuseppe Russo, economista e docente alla Fondazione Collegio delle Università Milanesi, e Filippo Chiesa, ricercatore Step Ricerche, hanno poi esposto i risultati della ricerca con testimonianze di alcune protagoniste degli ultimi programmi regionali. Adriano Maestri, Presidente Commissione Regionale Abi del Piemonte, ha poi parlato degli “Strumenti regionali a sostegno dell’imprenditoria femminile: il ruolo della banca”, mentre Ludovico Albert, Direttore Istruzione, Formazione professionale e Lavoro della Regione Piemonte, ha illustrato il “Fondo di garanzia per il microcredito”. Infine, Silvana Neri, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile di Torino, ha spiegato l’attività dei Comitati per l’Impreditoria femminile. “La Regione Piemonte - ha sottolineato l’assessore regionale al Lavoro e Welfare, Teresa Angela Migliasso – ha sempre sostenuto e guardato con particolare attenzione le imprese guidate dalle donne, ben sapendo che rappresentano una importante risorsa per l’economia piemontese. Per rispondere in modo sempre più appropriato alle esigenze dell’imprenditoria femminile e favorirne la creazione e lo sviluppo, la Regione ha messo in campo, in questi anni, specifici strumenti e particolari agevolazioni: voglio in particolare ricordare il protocollo d’intesa con la Commissione regionale ABI per garantire e facilitare l’accesso al credito delle imprese femminili; la creazione di nuovi servizi di assistenza e consulenza e il miglioramento di quelli esistenti. Con le nuove Misure a favore dell’autoimpiego e della creazione d’impresa, recentemente approvate dalla Giunta regionale, abbiamo esteso la nostra attenzione anche al lavoro autonomo femminile, e, con il fondo di garanzia per il microcredito, istituito a dicembre, daremo l’opportunità a donne, giovani e stranieri senza risorse economiche e senza garanzia di realizzare il proprio progetto di autoimpiego”. “Le Camere di commercio piemontesi sono da sempre attive nel campo della promozione della cultura imprenditoriale in rosa: da tempo, infatti, il sistema camerale ne ha intuito l’importanza, istituendo i Comitati provinciali per la promozione dell’imprenditoria femminile con l’obiettivo di realizzare specifiche attività di formazione e sostegno alle donne imprenditrici - commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. In un panorama frammentato come quello delle imprese femminili, il sistema camerale e la Regione Piemonte svolgono un imprescindibile ruolo di soggetti guida, il cui potenziale viene messo a disposizione delle imprenditrici per prepararle al meglio alle sfide del mercato. L’indagine presentata oggi, infatti, non solo ha confermato la forza produttiva dell’universo femminile, ma ne ha evidenziato la significativa crescita negli ultimi anni, a conferma di come le misure a sostegno delle imprenditrici piemontesi rappresentino una risposta concreta alle loro reali esigenze. Ora spetta proprio a loro fare un ulteriore salto di qualità, svecchiando le aziende e innovandole senza indugi”. Tutti i numeri dell’imprenditoria femminile piemontese Per misurare l’intensità e capire le tendenze della partecipazione femminile al lavoro, la Regione Piemonte ha promosso, tramite Unioncamere Piemonte, la terza edizione dell’osservatorio sull’imprenditoria femminile in Piemonte “Piccole imprese, grandi imprenditrici 2009”, in cui viene proposta un’analisi articolata che, prendendo le mosse dalle principali caratteristiche del mercato del lavoro femminile in ambito nazionale e internazionale, arriva a descrivere le imprenditrici piemontesi, le loro aziende e l’evoluzione di queste ultime nel tempo. Il volume si concentra poi sull’azione della Regione Piemonte a favore dell’imprenditorialità femminile e su un attento benchmark internazionale che vuole suggerire politiche per il raggiungimento dei prossimi traguardi. 7 Nell’ultimo decennio, il tasso di occupazione femminile regionale è passato dal 48% del 1999 al 57% del 2008, riducendo il ritardo nei confronti della media europea a 2 punti percentuali e avvicinandosi al 60%, indicato dalla Commissione europea nel 2000 come uno dei principali “Obiettivi di Lisbona”, necessari per rendere l’Europa l’economia più competitiva al mondo. Positivi anche gli ultimi dati relativi alle assunzioni (2009), che mostrano una parità fra le donne e gli uomini. 8 Il Piemonte è la quinta regione in Italia per numero di attività in “rosa”: le imprese femminili registrate sono in crescita del 2,9% rispetto al 2004, così come la loro incidenza sul totale delle imprese: passata dal 23,5% (del 2004) al 23,7% (del 2008). Negli ultimi 4 anni Torino è la provincia che ha registrato il maggior tasso di crescita (+4%) seguita da Novara e Vercelli (+2% per entrambe). L’imprenditoria femminile è un fenomeno relativamente giovane: in Piemonte (come in Italia) più di 4 imprese femminili su 5 sono nate a partire dagli anni Novanta. Nonostante ciò è tangibile un fenomeno di strutturazione: negli ultimi 5 anni le società di capitale hanno raddoppiato la loro quota sul totale, crescendo dal 4% all’8% e le società di persone sono passate dal 24 al 28%. Al contempo si sono rafforzate in alcuni settori, come i servizi alle imprese (+8,2%), il turismo (+7,6%) e i servizi alle persone (+4,7%), affacciandosi su altri non tradizionali (il settore delle costruzioni registra un aumento delle imprese iscritte maggiore al 19%). L’imprenditoria femminile straniera e le difficoltà di carriera Le occupate di cittadinanza estera sono 64mila e pesano più dell’8% sul totale delle occupate piemontesi. Hanno un tasso di occupazione (55%) inferiore rispetto alle italiane (57%) per via di una minore facilità a trovare impiego. Sono infatti 10mila le straniere che nel 2008 cercavano lavoro nella nostra regione: una quota che vale il 18% delle disoccupate piemontesi e si traduce in un tasso specifico di disoccupazione pari al 13% (nel 2008 quello delle italiane era pari al 5,8%). Si concentrano nel settore del lavoro domestico: il 43% di loro trova lavoro in questo comparto. Il secondo comparto per ordine di importanza è quello manifatturiero (che assorbe il 10% del totale delle occupate straniere). Quasi la metà di loro (il 47%) ha un contratto di lavoro part-time (le italiane non vanno oltre il 30% del totale) e nonostante tassi di scolarizzazione molto simili ai nostri, sono spesso (nel 53% dei casi contro il 7,4% delle piemontesi) prive di qualsiasi qualifica professionale riconosciuta. Le imprenditrici di origine straniera in Piemonte nel 2008 sono 12mila, cresciute di 3.800 unità rispetto al 2006. Valgono il 5,3% del totale dell’imprenditoria femminile in Piemonte e sono attive soprattutto nel settore dei trasporti, nel turismo e nei servizi alla persona. Il 60% delle imprenditrici con cittadinanza estera è presente in provincia di Torino, il 10% in provincia di Cuneo (seconda per numerosità). Accanto a questi risultati positivi però non va dimenticato come le donne rimangano il 43% degli occupati totali (all’appello ne mancano 290mila per raggiungere la quota maschile) ed abbiano un tasso di occupazione di 16 punti percentuali inferiore a quello maschile. Anche quando le donne fanno parte del mondo produttivo le loro scelte e i loro percorsi di carriera denunciano la persistenza di ostacoli maggiori rispetto agli uomini. Su 100 contratti di lavoro a tempo parziale in Piemonte, ben 81 sono stipulati da donne. 9 Nonostante esse abbiano ormai superato gli uomini in numero assoluto e relativo dei titoli di studio post diploma (nel 2008 in Piemonte su 100 persone attive nel sistema produttivo in possesso di un titolo di studio post-diploma, ben 52 erano donne) e siano il 62% dei funzionari totali, non riescono ancora a spendere queste competenze, accedendo a cariche dirigenziali e ottenendo i giusti riconoscimenti retributivi. In Piemonte solo un dirigente su quattro è di sesso femminile. In Italia a parità di capacità e ruolo ricoperto, le donne percepiscono un salario inferiore del 16% rispetto a quello dei colleghi maschi. Il benchmark internazionale: idee dall’estero per risolvere problematiche locali Il benchmark internazionale ha aperto alcune finestre sulle esperienze estere, suggerendo politiche per il raggiungimento dei prossimi traguardi. All’estero sono stati promossi programmi di mentoring non solo fra imprenditrici, ma anche per agevolare la mobilità all’interno delle aziende; incoraggiato le imprese nella realizzazione di strutture per l’infanzia (il caso dell’Irlanda). Altri interventi hanno avuto natura sistemica, con la promulgazione di leggi governative ad hoc, per incentivare o normare una buona pratica. Un esempio sono i congedi parentali, che in diversi Paesi europei tendono a coinvolgere i padri, con le stesse modalità e tutele riservate alle madri, sulla strada della condivisione dei tempi di vita e di lavoro all’interno dei nuclei genitoriali. Nell’ambito della rappresentanza delle donne nei circuiti politici e manageriali, dal 2007 la Spagna ha adottato con forza la strada alle “quote rosa” (ciascun genere deve essere rappresentato almeno per il 40 per cento nelle liste elettorali e nei consigli di amministrazione delle aziende). Infine la Svezia fornisce un buon esempio di come si possa concepire e realizzare un ventaglio di azioni complementari tese a contrastare e sciogliere quei nodi che ostacolano l’inizio e lo sviluppo di un’attività imprenditoriale femminile, coinvolgendo, solo negli ultimi anni, più di 12mila imprese guidate da donne. Per ulteriori informazioni: Assessorato al Welfare e Lavoro Regione Piemonte Tel. 011/432.16.90 EMail: [email protected] 10 Comunicazione Unica – L’INPS rende operativi i servizi di trasmissione delle richieste di variazione dei dati d’impresa - Disponibile una Guida operativa sui servizi on-line Con il Messaggio n. 21952 del 1° ottobre 2009, l’INPS aveva illustrato le innovazioni introdotte in materia di iscrizione delle imprese mediante utilizzo del canale telematico della “Comunicazione unica per la nascita dell’impresa” e aveva precisato che i servizi di variazione dei dati anagrafici e di cessazione, previsti all’articolo 5 del D.P.C.M. 6 maggio 2009 sarebbero stati resi disponibili in una fase successiva. A scioglimento di questa riserva, l’INPS emana il Messaggio n. 28736 del 10 dicembre 2009, con il quale vengono rilasciati in produzione e resi operativi i servizi di trasmissione delle richieste di variazione dei dati d’impresa. Da tempo l’INPS è in grado di ricevere dal Registro delle Imprese, mediante il canale on-line di “ComUnica”, le nuove iscrizioni. Con questo nuovo messaggio l’INPS presenta una nuova procedura che implementa quella già esistente con nuovi servizi che permettono anche la variazione dei dati aziendali già forniti al momento dell’iscrizione. Per questo, in allegato allo stesso messaggio, viene fornita una Guida operativa nella quale vengono illustrate tutte le varie procedure. Maggiorazione delle voci dei diritti di segreteria relative al deposito del bilancio per l'anno 2010 Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il decreto dirigenziale interministeriale del 21 dicembre 2009 (decreto OIC 2010), pubblicato nel sito Internet del Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di finanziare per l'anno 2010 l'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese. La maggiorazione, per l’anno 2010, è di 2,70 euro e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata al decreto 2 dicembre 2009, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica). Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà, di conseguenza, pari a: euro 47,70 se su supporto digitale ed euro 32,70 se in modalità telematica. La maggiorazione in questione decorre dal 1° gennaio 2010. Si ricorda che, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2010, sono entrate in vigore le nuove Tabelle A e B dei diritti di segreteria, così come aggiornate ed integrate dal decreto dirigenziale interministeriale del 2 dicembre 2009. Diritto annuale – Versamenti provvisori per le nuove imprese che si iscrivono a decorrere dal 1° gennaio 2010 Le imprese di nuova iscrizione a partire dal 1° gennaio 2010 devono versare il diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio - tramite Modello F24 – al momento dell’invio telematico della domanda di iscrizione al Registro delle imprese o - direttamente allo sportello camerale - al momento della presentazione della domanda di iscrizione. In attesa dell’emanazione del decreto ministeriale che determinerà gli importi del diritto annuale per l’anno 2010, le imprese di nuova iscrizione dovranno pagare, in via provvisoria, gli stessi importi previsti per l’anno 2009. DURC per l’intero settore commercio – Alle Regioni spetta definire casistica e modalità Con la finanziaria per il 2010 si cambia tutto! L'applicazione della disciplina relativa al DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) viene estesa all’intero settore del commercio (e, quindi, non più al solo commercio al dettaglio in forma ambulante) e sarà richiesta nei casi definiti dalle singole Regioni, con riferimento al rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività. In tal caso, le Regioni potranno anche stabilire le modalità attraverso le quali i Comuni potranno essere chiamati alla verifica della sussistenza e regolarità della documentazione. Prevista la sospensione dell'autorizzazione per 6 mesi in caso di mancata presentazione annuale del DURC. Tutto questo viene previsto all’ articolo 2, comma 12, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010). 11 RETTIFICA DELLA NOTIZIA DI CUI AL PUNTO 4 DELLA NEWSLETTER N. 1 DEL 4 GENNAIO 2010 Con la presente Newsletter vogliamo rettificare la notizia riportata al punto 4 della nostra precedente Newsletter n. 1 del 4 gennaio 2010, in merito al DURC per il settore commercio. Ce ne scusiamo con i nostri utenti e visitatori. Il DURC rimane per il solo commercio ambulante – Alle Regioni spetta definire casistica e modalità Con la finanziaria per il 2010 si cambia tutto! L'applicazione della disciplina relativa al DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) rimane estesa al solo settore del commercio su aree pubbliche ma potrà essere richiesta solo nei casi definiti dalle singole Regioni, con riferimento al rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività. In tal caso, le Regioni potranno anche stabilire le modalità attraverso le quali i Comuni potranno essere chiamati alla verifica della sussistenza e regolarità della documentazione. Dunque, il DURC continua a riguardare il solo settore del commercio su aree pubbliche (sia su posteggio che in forma itinerante) e per la sua applicazione si dovrà ora attendere che ogni singola Regione legiferi in materia, stabilendo casistica e modalità. Prevista la sospensione dell'autorizzazione per 6 mesi in caso di mancata presentazione annuale del DURC. Tutto questo viene previsto all’ articolo 2, comma 12, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010). Decisioni di riesame dei provvedimenti in materia di albi e ruoli camerali – Disponibile la IV release 2009 del Massimario proposto dal Ministero E’ stato pubblicato nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica) il Massimario delle decisioni assunte in sede di riesame e dei ricorsi straordinari in materia di agenti in affari in mediazione, di agenti e rappresentanti di commercio e di periti ed esperti. In data 31 dicembre 2009 è stata diffusa, sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, la IV release 2009, aggiornata con i provvedimenti amministrativi e giudiziari da agosto a Natale (Terzo quadrimestre 2009). Pubblicato il decreto legislativo sulla “class action” nel settore pubblico E' stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31 dicembre 2009, il Decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198, recante "Attuazione dell'articolo 4 della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ricorso per l'efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici". Si tratta di un decreto di attuazione della Riforma Brunetta in materia di ricorso per l’efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici, che entrerà in vigore il 15 gennaio 2010. L’obiettivo di questa innovativa forma di "class action" nel settore pubblico non è il risarcimento del danno economico ma invece il sollecito ripristino dell’efficienza del servizio, la trasparenza sull’attività della Pubblica Amministrazione e dei concessionari di servizi pubblici nonché il rafforzamento della valutazione e della responsabilità dei singoli operatori pubblici. Il ricorso sarà proponibile da singoli e da associazioni qualora siano violati i termini e gli standard nell’esercizio di una funzione pubblica o nell’erogazione di un servizio pubblico. Dal 1° gennaio 2010 operativa la “class action” Dopo rinvii e polemiche, a decorrere dal 1° gennaio 2010, è in vigore la “class action”, ossia l'azione collettiva a tutela dei propri diritti per danni o inadempienze contrattuali da parte delle aziende. Sono interessati dal provvedimento gli illeciti commessi successivamente alla entrata in vigore della Legge Sviluppo (Legge 23 luglio 2009, n. 99 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio 2009), cioè successivamente al 15 agosto 2009. 12 E’ nato 'DigitPA', un ente pubblico non economico che assume le funzioni del CNIPA Il 29 dicembre 2009 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 1° dicembre 2009, n. 177, recante “Riorganizzazione del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione, a norma dell’art. 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2009. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 1, il Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA) assume la denominazione: “DigitPA”. DigitPA, ente pubblico non economico, continuerà a svolgere funzioni di natura progettuale, tecnica e operativa precedentemente assegnate al CNIPA. In particolare, a DigitPA saranno affidate: - funzioni di consulenza e proposta; - funzioni di emanazione di regole, standard e guide tecniche, nonché di vigilanza e controllo sul rispetto di norme; - funzioni di valutazione, di monitoraggio e di coordinamento; - funzioni di predisposizione, realizzazione e gestione di interventi e progetti di innovazione. Tachigrafo - Per l'attestazione sostitutiva la Commissione europea cambia il modulo La Commissione UE, con Decisione del 14 dicembre 2009, n. 959/2009, ha sostituito il modulo di attestazione che deve essere impiegato esclusivamente se le registrazioni tachigrafiche non sono possibili per ragioni obiettive e tecniche. La Commissione UE fa presente che il modulo di attestazione precedentemente in vigore (allegato alla decisione 2007/230/CE della Commissione) si è rilevato insufficiente per comprendere tutti i casi in cui è tecnicamente impossibile registrare le attività di un conducente su un apparecchio di controllo. Per migliorare il funzionamento e l’efficacia dei controlli effettuati dagli Stati membri sul rispetto delle disposizioni del Regolamento n. 561/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 marzo 2006 è stato modificato il modulo inserendo elementi aggiuntivi rispetto a quelli previsti all’articolo 11, paragrafo 3, della Direttiva 2006/22/CE. Sull’argomento segnaliamo anche l’emanazione del Regolamento n. 1266/2009 della Commissione del 16 dicembre 2009, che adegua per la decima volta al progresso tecnico il regolamento (CEE) n. 3821/85 del Consiglio relativo all’apparecchio di controllo nel settore dei trasporti su strada (tachigrafo digitale). Nuovi Modelli AA9/10 e AA7/10 di inizio, cessazione attività e variazione dati ai fini IVA da utilizzare dal 1° gennaio 2010 Con due distinti Provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 29 dicembre 2009 sono stati approvati il Modello AA9/10 (per imprese individuali e lavoratori autonomi) e il Modello AA7/10 (per soggetti diversi dalle persone fisiche), le istruzioni e le specifiche tecniche per la stampa, da utilizzare, a partire dal 1 gennaio 2010, per le dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. Nelle “Modalità di presentazione” delle istruzioni dei modelli sono state inserite le informazioni che riguardano il nuovo modello “ComUnica – Comunicazione Unica per la nascita dell’impresa”, da presentarsi esclusivamente per via telematica o su supporto informatico all’Ufficio del Registro delle imprese. Nuovo Modello AA5/6 - Richiesta del codice fiscale da parte dei soggetti diversi dalle persone fisiche non titolari di partita IVA Con provvedimento del 21 dicembre 2009 (pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate il 22 dicembre 2009, ai sensi dell'art. 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n ° 244) è stato approvato il nuovo modello da utilizzare per la richiesta del numero di codice fiscale, per la comunicazione di variazione dati e per la comunicazione delle avvenute fusioni, concentrazioni, trasformazioni ed estinzioni da parte dei soggetti diversi dalle persone fisiche non tenuti alla presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini IVA. Tra le principali novità del nuovo modello AA5/6 l’introduzione della modalità di trasmissione telematica, diretta o tramite intermediari abilitati, prevista esclusivamente per le dichiarazioni di variazione dati, di comunicazione di avvenuta estinzione, fusione, concentrazione, trasformazione e l’inserimento del D – Comunicazione di avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione. Il modello approvato con il presente provvedimento deve essere utilizzato a partire dal 1° febbraio 2010. 13 Nuovo Modello ANR/3 – Identificazione diretta ai fini IVA di soggetto non residente Con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 28 dicembre 2009 è stato approvato il modello ANR/3, con le relative istruzioni, le specifiche tecniche e caratteristiche tecniche per la stampa, che deve essere utilizzato a partire dal 1° gennaio 2010 dai soggetti non residenti nello Stato esercenti attività di impresa, arte o professione, che intendono porre in essere in Italia operazioni rilevanti ai fini IVA. La nuova versione sostituisce la precedente (ANR/2) e le modifiche introdotte, che riguardano esclusivamente le istruzioni per la compilazione, rendono il modello ANR/3 adeguato alle modifiche imposte dalla Corte di giustizia delle Comunità europee e introdotte con l’art. 11 del D.L. 25 settembre 2009, n. 135 (divieto per il soggetto non residente di assumere una duplice posizione IVA nel territorio dello Stato). In particolare, in presenza di una stabile organizzazione in Italia, non è più consentito al soggetto non residente operare tramite rappresentante fiscale o identificazione diretta. Modello F24 cumulativo – Al via la nuova convenzione per gli intermediari E’ scaduta, il 31 dicembre 2009, la convenzione tra Agenzia delle Entrate e intermediari per l'utilizzo, da parte di questi ultimi, del servizio F24 cumulativo, che consente di effettuare i versamenti telematici di imposte e contributi dovuti dai loro clienti, con addebito diretto sui conti correnti di questi ultimi. Dal 1° gennaio 2010 è partita la nuova intesa, valida per il triennio 2010-2012, che disciplina non solo le modalità del servizio ma anche la remunerazione spettante agli intermediari (1 euro per ciascun F24 trasmesso), con fatturazione annuale. La nuova convenzione, valida per il periodo 1 gennaio 2010 – 31 dicembre 2012, è a disposizione degli utenti interessati a sottoscriverla già a partire dal 28 dicembre 2009. Disabili – On-line una guida alle agevolazioni fiscali È on-line, sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate, la "Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili". La pubblicazione, della collana bimestrale "l'agenzia informa", offre un quadro aggiornato di tutte le norme fiscali a favore dei contribuenti portatori di disabilità e di coloro che li assistono. L'opuscolo, suddiviso in sette capitoli, oltre a spiegare nel dettaglio e con chiarezza quali sono le situazioni in cui è possibile usufruire dei benefici che la disciplina fiscale riconosce a questa categoria di cittadini, ricorda anche i servizi che l'Agenzia delle Entrate offre loro per agevolarli nell'assolvimento degli adempimenti tributari. 2010 - Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale Sulla base dell’Agenda sociale 2005–2010 della Commissione Europea, il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea hanno designato il 2010 Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, chiamando gli Stati membri a elaborare i Programmi Nazionali. L'anno europeo vuole essere una occasione per rilanciare l'impegno verso la solidarietà, la giustizia e l'inclusione sociale. E’ stata firmata il 22 dicembre 2009 la Direttiva del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali concernente le linee di indirizzo per la presentazione di proposte progettuali finalizzate alla realizzazione del Programma nazionale per il 2010 Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Il termine di scadenza per la presentazione dei progetti è il 1° febbraio 2010 Tuttocamere.it Il portale di informazione sulla Camera di Commercio per i professionisti e le imprese. I contenuti del sito riguardano principalmente la tenuta, da parte della Camera di Commercio, di Registri, Ruoli, Albi ed Elenchi. Particolare attenzione viene dedicata alla riforma del diritto societario e all’invio telematico delle denunce e degli atti al Registro delle imprese. Tutti i documenti sono liberamente scaricabili e stampabili, previa registrazione gratuita, grazie alla quale poter ricevere anche la newsletter via e-mail, per essere sempre aggiornati sui nuovi contenuti del sito. 14 INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER LE FAMIGLIE DI OPERAI E IMPIEGATI (FOI) al netto dei consumi di tabacchi – Dati nazionali ANNO MESE INDICE base anno (1995= 100) Variazione percentuale corrispondente periodo dell’anno precedente Intero% rispetto al di due anni precedenti % ridotto 75% affitti MEDIA: ANNO 2009= +0,7 2009 GENNAIO 134,20 1,5 1,125 4,4 FEBBRAIO 134,50 1,5 1,125 4,4 MARZO 134,50 1,0 0,75 4,3 APRILE 134,80 1,0 0,75 4,3 MAGGIO 135,10 0,7 0,525 4,2 GIUGNO 135,30 0,4 0,3 4,2 LUGLIO 135,30 -0,1 -0,1 3,9 AGOSTO 135,80 0,2 0,15 4,1 SETTEMBRE 135,40 0,1 0,075 3,8 OTTOBRE 135.50 0,2 0,15 3,6 NOVEMBRE 135,60 0,7 0,525 3,3 DICEMBRE 135,80 1,0 0,75 3,0 15 SPORTELLO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE PRESSO LA CCIAA SVIZZERALOGISTICA Salone Svizzero della Logistica e dei Servizi alle Aziende Date evento: 10-12 giugno 2010 Orari apertura : 10 giugno dalle 11 alle 21 - 11 e 12 giugno dalle 10 alle 21 Sito internet: www.svizzeralogistica.com Contatti : staff di direzione: [email protected] ufficio stampa: [email protected] Dal 10 al 12 giugno 2010, presso il centro esposizioni di Lugano, andrà in scena SVIZZERALOGISTICA, il Salone Internazionale della Logistica e dei servizi alle aziende www.svizzeralogistica.com La Camera di commercio di Vercelli, tramite accordi con la segreteria organizzativa del salone, ha ottenuto elevati sconti sui prezzi di listino e pernottamenti gratuiti per tutti gli associati che prenderanno parte a questo importante evento in territorio elvetico. La manifestazione, che nasce sotto il patrocinio delle più importanti associazioni di categoria, si pone come fondamentale punto di riferimento per tutti gli operatori interessati a questo settore. All'interno dei 12.000 mq. di superficie espositiva finemente arredata, sarà possibile osservare i prodotti e i servizi più qualificati e innovativi. Impianti di automazione, aziende di trasporti, software gestionali, società di consulenza, sistemi satellitari, allestimenti per magazzini , sono solo un esempio delle categorie di espositori presenti a SVIZZERALOGISTICA. La posizione strategica, fondamentale crocevia del commercio tra il nord ed il sud Europa garantirà il contatto tra diverse realtà, stimolando la nascita di importanti e proficui rapporti commerciali. Seminari e conferenze a tema faranno da immancabile cornice ad una manifestazione brillante e dalle molte aspettative. La segreteria organizzativa del salone è a disposizione di chiunque volesse ulteriori informazioni: [email protected]. Per informazioni e/o richieste moduli di adesione potete contattare lo Sportello per l’Internazionalizzazione della Camera di Commercio di Vercelli: Rag.a Elena Baldin 0161/598303 0161/598265-598250 [email protected] 16 La Camera di commercio di Torino ed il Centro Estero per l’Internazionalizzazione non assumono responsabilità in merito agli annunci pubblicati. Prima di avviare relazioni d’affari, si consiglia di provvedere a richiedere informazioni alle competenti rappresentanze italiane all’estero. Alcune segnalazioni sono a cura dell'Euro Info Centre della Camera di commercio di Torino che si propone di fornire alle PMI informazioni e assistenza in materia comunitaria tramite la Banca Dati Cooperazione Internazionale - Business Cooperation Database delle rete degli oltre 200 Euro Info Centre europei e tramite i centri di Per le imprese delle altre province piemontesi: inviare una richiesta e-mail all’indirizzo [email protected] (tel. 848.800.229), comprendente il numero di riferimento dell'inserzione e una breve presentazione dell'azienda richiedente. delle altre province piemontesi [email protected] (tel. 848.800.229). Settore: ambiente, energie rinnovabili e alternative Belgio Impresa certificata ISO9000, specializzata in servizi energetici, ricerca produttori e/o fornitori di sistemi energetici solari. Differenti i tipi di cooperazione possibili: accordi di distribuzione, franchising e subfornitura. Anno di fondazione: 1929Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: più di 250 Lingue di contatto: inglese, francese e danese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091013040 Settore: logistica e trasporti Polonia Impresa alimentare ricerca servizi logistici e di trasporto. L’impresa è anche interessata ad intermediari commerciali per i propri prodotti e a possibili accordi di joint-venture con altre aziende del settore. Anno di fondazione: 1996 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese, tedesco, russo e polacco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091113010 Settore: prodotti alimentari e bevande Danimarca Impresa proprietaria di diversi marchi alimentari privati, tra cui marchi di caramelle, ricerca fornitori di caramelle gommose alla frutta di alta qualità. Anno di fondazione: 2002 Fatturato: da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091112018 Settore: varie Regno Unito Impresa scozzese che produce un falco robot utilizzato negli edifici come deterrente per piccioni e uccelli in genere, ricerca produttori di articoli di fibre di vetro su specifica del cliente. L’impresa ricerca un partner di piccole/medie dimensioni, in quanto i quantitativi richiesti per anno sono abbastanza limitati. Anno di fondazione: 2001 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091014016 Settore: ambiente, energie rinnovabili e alternative Francia Impresa attiva nel campo del riciclo di materiali industriali e delle soluzioni ecologiche ricerca distributori per i propri prodotti e servizi. In particolare l'impresa ha ideato un nuovo detergente ecologico per il riciclo/trattamento dei prodotti cosmetici. Anno di fondazione: 2001 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese, francese, spagnolo e danese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091109023 Francia Azienda che ha sviluppato un sistema innovativo e a basso costo per il filtraggio dei rifiuti umidi indirizzato principalmente a laboratori, hotel, ospedali, ristoranti ecc., ricerca distributori. Anno di fondazione: 2007 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese e francese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091102032 _____________________________________________________________________________________________________ 17 _____________________________________________________________________________________________________ Germania Impresa certificata ISO9000 ricerca distributori per un innovativo dispositivo che permette di ridurre il consumo dei motori sia in fase di avviamento, che di funzionamento. Il dispositivo permette di consumare meno, abbattendo i costi e riducendo le emissioni dannose per l'ambiente. Anno di fondazione: 2008 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese e tedesco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091112009 Polonia Impresa che offre soluzioni energetiche quali caldaie ad acqua e a vapore, strutture in acciaio per il riscaldamento, postazioni di controllo ecc., ricerca distributori per i propri prodotti. Anno di fondazione: 1993 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese e tedesco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091109030 Russia Produttore di dispositivi per il risparmio energetico cerca distributori. I prodotti sono conformi alla Direttiva comunitaria Z/1460/0005/2008 e allo standard russo RU.46.00642. Alcuni articoli non hanno concorrenti sul mercato mondiale e permettono un risparmio energetico dal 18 al 40% (i costi fissi possono diminuire fino all'80%). Anno di fondazione: 1998 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091117018 Spagna Azienda catalana offre servizi di intermediazione commerciale a imprese interessate ad introdurre i propri prodotti sul mercato spagnolo. In particolare l'impresa è interessata a distribuire prodotti concernenti le energie rinnovabili. Anno di fondazione: 2009 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese e spagnolo Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091130018 Settore: beni industriali Repubblica Ceca Assemblatore di componenti per il settore automotive, elettronico e del controllo qualità, che utilizza strumenti ad alta tecnologia, offre i propri servizi. L’impresa è inoltre interessata ad accordi di acquisizione. Anno di fondazione: 1999 Fatturato:da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 50 a 249 Lingue di contatto: inglese e tedesco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091119019 Ungheria Costruttore di veicoli elettrici, certificato ISO9000, ricerca distributori per i propri prodotti. Anno di fondazione: 2004 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese, tedesco e ungherese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091125023 Settore: informatica Israele Impresa specializzata in software per il settore dei trasporti, ricerca intermediari commerciali. Anno di fondazione: 1999 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese ed ebraico Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091116003 Settore: interni per veicoli Spagna Impresa specializzata nell’arredamento interno dei mezzi di trasporto ricerca intermediari commerciali. L’impresa, certificata ISO9000, si occupa di tutte le fasi (dall’ideazione al montaggio) e per tutti i mezzi di trasporto (dall’industria aerospaziale a quella marina). Anno di fondazione: 1940 Fatturato: da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese e spagnolo Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091125024 Settore: logistica e trasporti Germania Azienda che ha brevettato un innovativo sistema di immagazzinaggio e trasporto sicuro per differenti tipologie di materiali rotondi (es. bobine, spirali e cisterne d’olio) ricerca agenti commerciali che rappresentino i propri prodotti all’estero con moderne tecniche di marketing. Anno di fondazione: 2000 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese e tedesco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091117025 Paese: Polonia Impresa offre a partner europei soluzioni globali di logistica che comprendono complessi servizi di trasporto nazionale e internazionale (trasporto merci via terra, via mare e via aerea), servizi di stoccaggio e immagazzinaggio e servizi di consulenza doganale. Anno di fondazione: 1992 Fatturato: da 10 a 50 milioni di euro Addetti: da 50 a 249 Lingue di contatto: inglese, tedesco, polacco e russo Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091116038 Spagna Impresa specializzata nel trasporto intercontinentale via mare e via aerea (che rappresenta il 95% del suo volume d’affari), offre i propri servizi di trasporto in Europa, Nord America e Cile. Inoltre l’impresa si propone anche per servizi di logistica, management, pratiche doganali e assicurative. Anno di fondazione: 1852 Fatturato: da 10 a 50 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese e francese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091111042 Settore: macchinari Cina Società produttrice di macchine per il gelato, con sede a Shenzhen, nella provincia meridionale del Guangdong, cerca ___________________________________________________________________________________________________ 18 ____________________________________________________________________________________________________ importatori o distributori interessati ai proprio prodotti. Anno di fondazione: 1986 Lingua di contatto: inglese Info: Ceipiemonte, Stefania Andrescian; [email protected] Rif: ICECREAM Spagna Azienda che produce macchinari per insilaggio/trattamento di cereali per il nutrimento di animali, ricerca agenti commerciali che li distribuiscano all’estero. Anno di fondazione: 1993 Fatturato: da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091111014 Settore: occhialeria Cina Impresa di Pechino con stabilimento produttivo a Wenzhou, nella provincia costiera del Zhejiang, specializzata nella produzione di occhiali da sole e montature per occhiali in acetato, acciaio e titanio, ricerca aziende interessate ai propri prodotti. L’azienda è disponibile a fornire custodia e tessuto per le lenti insieme alle montature. Lingua di contatto: inglese Info: Ceipiemonte, Stefania Andresciani [email protected] Rif: EYELAND Settore: prodotti alimentari e bevande Cipro Produttore di surgelati (pastafoglia, pizza, specialità tradizionali cipriote e libanesi, caramelle e snack) per hotel, ristoranti e supermercati, ricerca agenti e distributori. Anno di fondazione: 1992 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese, greco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091113002 Slovenia Impresa che commercializza e distribuisce vini sloveni di qualità ricerca intermediari commerciali con licenza per gli alcolici. L’impresa è specializzata nella valutazione della qualità del vino. Anno di fondazione: 2008 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese, croato Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091113006 Spagna Azienda che produce prosciutto iberico e salame ricerca intermediari commerciali nell’Unione Europea. L’impresa è molto dinamica e produce circa un milione di prosciutti all’anno. Anno di fondazione: 1980 Fatturato: da 10 a 50 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091111009 Spagna Azienda specializzata nella coltivazione e nella crescita di soia ecologica ricerca distributori in Italia. L’impresa effettua la produzione, l'imballaggio e la spedizione interamente in Togo lavorando a stretto contatto con piccoli agricoltori locali. E' anche specializzata nella coltivazione di cereali (ad eccezione del riso), legumi e sementi. Anno di fondazione: 2005 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese, francese, spagnolo Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091116017 Spagna Impresa specializzata nella produzione di differenti tipi di vini e oli d’oliva ricerca distributori con esperienza nel settore. Anno di fondazione: 1973 Fatturato:fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091112023 Settore: servizi consulenziali Russia Impresa specializzata in intermediazione commerciale (apertura di sedi secondarie o distaccate) e rappresentanza, cerca imprese straniere interessate al mercato russo. L’impresa offre anche la propria assistenza nella promozione e nel marketing di beni e servizi. Anno di fondazione: 2000 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091117015 Settore: trattamento acque Belgio Azienda ricerca distributori per i propri prodotti (serbatoi per acqua, sistemi di purificazione delle acque, sistemi di raccolta dei grassi, ecc.). Offre inoltre servizi di intermediazione commerciale per l'introduzione di tecnologie per il trattamento delle acque nel mercato belga e offre contratti di subfornitura per "rotation moulding". L'impresa è certificata CE/BENOR/DIBT/KIWA. Anno di fondazione: 1972 Fatturato: da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese, francese e danese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091029010 Sementi per agricoltura Germania Impresa specializzata nella coltivazione e nella produzione di sementi per ortaggi, fiori ed erbe ricerca partner attivi nella produzione di erbe, colture energetiche, piantine e piante in vaso per accordi di produzione. Anno di fondazione: 1994 Fatturato: _____________________________________________________________________________________________________ _ 19 ____________________________________________________________________________________________________ fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese, tedesco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091113027 Piemonte AgriQualità La Regione lancia “Piemonte AgriQualità”, un piano coordinato di comunicazione e promozione che coniuga l’identità territoriale, le sue produzioni agroalimentari e le politiche di qualità. Presentato l’11 gennaio nel Museo regionale di Scienze naturali a Torino dall’assessore all’Agricoltura, Mino Taricco, e da altre autorità, il progetto intende ricondurre sotto un’unica immagine e impronta comunicativa le diverse informazioni e attività promozionali riconducibili a un “sistema Piemonte” che comprende al suo interno anche le eccellenze ambientali, paesaggistiche, culturali, turistiche. Piemonte AgriQualità, che rientra tra gli obiettivi di informazione e comunicazione del Programma di sviluppo rurale 2007/2013, identifica un sistema agricolo e agroalimentare di qualità articolato in produzioni tutelate dalle certificazioni normate a livello comunitario (DOP, IGP, DOC, DOCG, biologiche) e quelle regionale (Prodotti agroalimentari tradizionali, integrati, OGM FREE, delle terre alte e delle aree parco). Prevede la creazione di un brand che identifichi in modo coordinato il “sistema Piemonte” di qualità, un logo identificativo per tutte le manifestazioni, attività informative e pubblicitarie, la realizzazione di un portale web che sarà accessibile dalle pagine Agricoltura del sito regionale nel corso del 2010 e che permetterà al cittadino di conoscere le politiche di qualità, orientarsi verso scelte consapevoli di acquisto, avere a disposizione un catalogo completo e aggiornato delle produzioni piemontesi di qualità. Alla base di tutto il fatto che la Regione considera la qualità delle produzioni uno degli strumenti fondamentali per favorire il consolidamento e lo sviluppo dell’agricoltura. Il concetto deve intendersi nel senso più ampio: tipicità, qualità organolettiche, sicurezza alimentare, stagionalità, metodi di produzione rispettosi di disciplinari e a basso impatto sull’ambiente e sull’uomo. “Il progetto ha una doppia valenza - ha detto Taricco - Da un lato la Regione ha voluto introdurre un nuovo sistema di certificazione destinato alle produzioni di qualità di cui il Piemonte è ricchissimo, che spesso fanno capo a piccole realtà territoriali o a poche aziende che non possono accedere alle certificazioni più complesse e onerose. Il sistema si basa su accordi con le Camere di Commercio, gli Enti parco e le Comunità montane, che con il coordinamento della Regione aiuteranno i produttori a redigere i disciplinari ed effettueranno i controlli sulla loro applicazione. Le prime certificazioni potranno partire già nel 2010. Dall’altro lato, abbiamo voluto avviare una campagna di comunicazione che abbracciasse tutti i prodotti piemontesi certificati. L’obiettivo è che il consumatore e il turista interessati al Piemonte trovino, su un unico motore di ricerca e sotto un’unica immagine, contraddistinta da un preciso logo, il catalogo completo e aggiornato dell’eccellenza agroalimentare piemontese. Solo in questo modo credo si possa e si debba comunicare un territorio”. La cartella stampa completa, il logo e le sue declinazioni, l’homepage del portale, le schede sui prodotti sono su www.regione.piemonte.it/agri/speciale/qualita10/index.htm REGIONE PIEMONTE Piazza Castello, 165 - Torino Centralino: 011/43211 www.regione.piemonte.it. 20 Si ricorda ai nostri lettori che "CVC Notizie" è disponibile sul sito della Camera di Commercio di Vercelli, www.vc.camcom.it, con le stesse caratteristiche dell'edizione cartacea e con largo anticipo sull'arrivo per posta. La versione on-line della rivista può essere scaricata in formato PDF dalla sezione ”Newsletter” del sito camerale ATTENZIONE AI FALSI BOLLETTINI Imprese della provincia hanno comunicato di ricevere richieste di pagamento che danno l'impressione di provenire dalla Camera di Commercio. Queste iniziative sfruttano una somiglianza solo apparente con la denominazione “Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura” per richiedere ai destinatari forti somme per servizi che non hanno nulla a che vedere con la Camera di Commercio: abbonamenti a riviste, iscrizione in un elenco o in una pubblicazione. Quando si avvicina l’epoca del pagamento del Diritto Annuale, siamo costretti a segnalare il rischio dei bollettini falsi. L’unica modalità di pagamento del Diritto Annuale dovuto dalle imprese è ESCLUSIVAMENTE attraverso il MODELLO UNICO F24, reperibile presso qualsiasi Sportello bancario o Ufficio postale. Per informazioni: Ufficio Diritto Annuale Tel: 0161/598.223 – Fax: 598.265 848 800 540: È ATTIVO IL CALL CENTER PER IL REGISTRO IMPRESE La Camera di Commercio di Vercelli, dal mese di maggio 2003, ha attivato, il servizio di Call Center per il Registro Imprese. Il servizio consente agli utenti che utilizzano i servizi informatici e telematici camerali, di dialogare con una squadra di consulenti dotati di professionalità e competenze specifiche in materia. L’assistenza offerta riguarda i servizi connessi alla comunicazione "elettronica" tra imprese, professionisti e Camera di Commercio per gli adempimenti legati al Registro Imprese (FEDRA, TELEMACO e PRATICA TELEMATICA, FIRMA DIGITALE), nonché al Registro Protesti (ARIANNA). Il Call Center risponde al numero verde 848 800 540, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00. ATTENZIONE! I INGIUSTIFICATE RICHIESTE DI PAGAMENTO PER I TITOLARI DI MARCHI DI IMPRESA. Se avete depositato una domanda di registrazione per marchio d'impresa internazionale potreste ricevere richieste di pagamento da parte di una certa "Centrale per il Commercio per l'Industria e l'Artigianato", che si offre di inserire il vostro marchio in un registro dati dietro pagamento di € 1.423,10 su conti svizzeri. Non è un'iniziativa degli organismi ufficiali preposti alla tutela della proprietà industriale. La Camera di Commercio di Vercelli conferma che nessun importo ulteriore è dovuto per la registrazione del marchio internazionale, dopo aver effettuato il deposito della domanda presso l'Ufficio marchi e brevetti della Camera di Commercio. SPORTELLO INTERCAMERALE Lo Sportello intercamerale di Borgosesia (finanziato dalle Camere di Commercio di Vercelli, Biella e Novara) ha un bacino di utenza che comprende 34 Comuni della provincia di Vercelli, 22 di Biella e 15 di Novara. Attualmente è in grado di fornire servizi e svolgere pratiche di pertinenza del Registro Imprese, Albi e Ruoli, Commercio Estero, Commissione Provinciale Artigianato, Albi e Ruoli, Commercio Estero, Promozione, Marchi/Brevetti/Sanzioni, Panificazione, Ragioneria, Protesti e Ufficio Prezzi. Orario apertura Uffici: 8.30 - 12.30 dal lunedì al venerdì Direttore responsabile CVC Notizie Dr. Renato Boretti Autorizzazione Tribunale di Vercelli n. 295 del 13.4.1995 ============================================================================= 21