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Gennaio n. 01/2010
NOTIZIE DAL MONDO CAMERALE
RELAZIONE DEL PRESIDENTE
della Camera di Commercio di Vercelli
sull’andamento socio-economico in provincia nell’Anno 2009
Come annuale consuetudine, in questi primi
giorni del 2010, è tempo di bilanci alla Camera
di Commercio, per analizzare l’andamento
economico provinciale dell’anno appena
trascorso, iniziato in un clima congiunturale
non certo felice, che ha coinvolto tutti i settori
industriali e che assunto nel corso del 2009,
seppure i dati a consuntivo siano quelli del
terzo trimestre, i caratteri di una crisi strutturale
generalizzata.
Non è certo terminata la crisi economica che
ha investito tutti i Paesi negli ultimi due anni e
se, secondo i principali istituti internazionali, la
fase più acuta sembrerebbe ormai passata,
analoghi segnali non si riscontrano in ambito
locale. A livello nazionale l’Istat ha rilevato nel
terzo trimestre 2009 alcuni riscontri positivi: il
Pil è aumentato di 0,6 punti percentuali rispetto
al trimestre precedente, segnando la prima
crescita congiunturale dopo cinque trimestri
negativi (rimane invece negativo il dato
tendenziale rispetto lo stesso periodo del 2008,
con un – 4,6%).
Analogamente nel mese di ottobre, la
produzione industriale a livello nazionale, ha
segnato un timido +0,5% rispetto a settembre
2009, con una media degli ultimi tre mesi pari
a +3,7% rispetto al trimestre precedente.
L’enfasi che tradizionalmente viene posta sul
settore industriale è legata all’importanza che
lo stesso riveste, particolarmente in ambito
regionale e provinciale, sia in termini assoluti che
per capacità di generare indotto.
La produzione manifatturiera, in una realtà come
quella provinciale, caratterizzata da aree con una
forte vocazione industriale, costituisce il più
importante
indicatore
della
congiuntura
economica, direttamente monitorato dal sistema
camerale piemontese.
I dati definitivi disponibili, come accennato in
premessa, sono ancora quelli inerenti il terzo
trimestre del 2009, tradizionalmente il periodo
meno indicato per valutazioni sul ciclo economico
contenendo al proprio interno il dato di agosto.
Relativamente alla provincia di Vercelli, è ormai
dall’ultimo trimestre del 2007 che il settore
manifatturiero ha cominciato a rallentare la sua
spinta, attestandosi al di sotto della media
regionale.
Entrando nel dettaglio con qualche dato il 2009 si è
aperto con un calo pari al –17,2% della produzione
industriale nel primo trimestre (quando la media
regionale piemontese segnava una battuta di
arresto ancora più netta pari a – 21,4%), con un
ulteriore contrazione pari al – 25,3% nel secondo
trimestre (la peggiore performance in ambito
regionale dove la media segnava -19,4%),
chiudendo con l’ultimo dato disponibile, quello del
terzo trimestre 2009, -18,1%, in una fase che ha
ancora segnato dati in negativo in tutte le realtà
piemontesi (-14,8% la media regionale).
Sommario
Notizie dal mondo camerale
Pag. n.
1
Indici dei prezzi Istat
Pag. n.
Sportello Internazionalizzazione
Pag. n.
Notizie dalla Comunità Europea
Pag. n.
15
16
21
I dati parlano chiaramente di fase recessiva
che coinvolge indistintamente tutti i settori
produttivi, che rende assai difficile una
previsione sul futuro, non certo confortata dalla
moderata fiducia che si registra tra gli
imprenditori. La ripresa appare ancora lontana,
gli strascichi della crisi ancora lunghi, difficile
immaginare che il 2010 possa essere l’anno
della ripresa definitiva.
In un recente documento Bankitalia ha
calcolato che, a causa della crisi, i livelli della
produzione industriale italiana sono tornati
indietro di quasi 100 trimestri: le merci prodotte
nel nostro Paese sono pari a quelle della metà
degli anni ’80.
Una situazione di particolare gravità per l’Italia
se confrontata con la perdita registrata da
Francia e Germania, arretrate di 12 e 13
trimestri
nel
dato
della
produzione
manifatturiera.
Rispetto alle precedenti fasi recessive globali,
da ultimo quella di inizio anni ’90, non
possiamo contare sulle esportazioni per
contrastare il ciclo negativo e sostenere la
ripresa; la domanda estera non più sospinta
dalle
passate
svalutazioni
della
lira,
difficilmente sul breve periodo potrebbe
esercitare un ruolo forte. Dai dati provvisori sul
commercio estero forniti dall’Istat, nei primi otto
mesi del 2009 le esportazioni provinciali hanno
conosciuto un calo di quasi 19 punti
percentuali rispetto il corrispondente periodo
del 2008.
Per quanto drammatica, questa difficile fase è
uno dei tanti episodi, che si sono alternati nel
corso degli ultimi decenni. Limitarsi a valutare
gli effetti di una crisi in termini di caduta di Pil e
produzione industriale può rivelarsi comunque
inadeguato.
E’ evidente che la caduta di questi indicatori
nei Paesi a forte vocazione produttiva e
orientata ai mercati esteri sia determinata dalla
attuale paralisi del commercio mondiale.
Indubbiamente la frenata delle esportazioni
imporrà a Paesi come l’Italia aggiustamenti
delle
capacità
produttive
e
dolorose
ristrutturazioni. Non a caso, secondo il citato
studio di Bankitalia, le aziende che tra il 2000
ed il 2006 avevano avviato processi di
ristrutturazione hanno saputo reggere meglio
l’urto della crisi, riportando risultati meno
deludenti in termini di fatturato, occupazione
ed investimenti.
Ma quando la ripresa si manifesterà pare
indubbio che Paesi come Giappone o
Germania
ricominceranno
a
produrre
elettronica ed auto, settori nei quali sono leader,
ed a vendere con successo i loro prodotti nei
mercati mondiali.
E lo stesso farà l’Italia per i settori di eccellenza
riconosciuti ed apprezzati a livello internazionale:
dalla meccanica, così importante in ambito
provinciale, ai beni per la persona e per la casa.
Appare invece difficile che le artificiose
speculazioni finanziarie che hanno alimentato la
crescita americana e britannica o quella
immobiliare che ha trascinato il pil spagnolo
possano avere nuovamente un ruolo nel futuro.
Questo segnale di ottimismo non deve comunque
far sottovalutare la gravità della situazione vissuta
da tante famiglie.
Le previsioni macroeconomiche elaborate da
Prometeia per la provincia di Vercelli ad inizio
anno e pubblicate dal Consiglio camerale nel
documento di programmazione annuale, erano
orientate ad un marcato pessimismo: il ritorno a
tassi di crescita positivi dovrebbe avvenire a
partire dal 2011: tra il 2008 e il 2009 si è calcolata,
infatti, una flessione del valore aggiunto
provinciale che supera i 5 punti percentuali. Il
tasso di crescita della ricchezza prodotta
dovrebbe permanere di segno negativo anche nel
2010 (-0,4%). A livello settoriale, le maggiori
ricadute della crisi economica e finanziaria
ricadranno sul comparto dell’industria in senso
stretto e sul settore delle costruzioni.
Altrettanto negative appaiono le previsioni relative
al mercato del lavoro vercellese: il tasso di
disoccupazione è destinato ad aumentare,
passando dal 4,4% del 2008 al 5,1% del 2009, per
poi crescere sino al 5,7% del 2010; solo nel 2011
è previsto un lieve decremento di tale indicatore.
Tale trend è frutto dell’incremento delle persone in
cerca di occupazione, piuttosto che delle forze
lavoro complessive. Il numero degli occupati
complessivi, infine, è destinato a contrarsi sino al
2010, per stabilizzarsi solo nel corso dell’anno
successivo.
Occorre il massimo impegno per cercare soluzioni
idonee, adeguando gli ammortizzatori sociali per
difendere i redditi di quanti saranno a rischio
occupazione, sostenere le imprese con analoghi
provvedimenti che sollevino da ulteriori carichi non
sostenibili in una fase di contrazione degli
ordinativi, favorire la crescita delle infrastrutture
anche immateriali per migliorare il livello dei
servizi a cittadini ed aziende.
Anche se la gravità e la persistenza del fenomeno
che abbiamo davanti, se da un lato obbliga a
misure urgenti dall’altro richiede che queste non
siano
di
semplice
tamponamento.
2
Tra le prime è doveroso ricordare alcune
attività promosse dalla Camera di commercio
in un periodo in cui la crisi internazionale ha
avuto forti ripercussioni sul sistema economico
locale, in particolare sulle piccole e medie
imprese. Con la partecipazione di Provincia e
Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, per
il supporto del credito a favore delle PMI, è
stato stanziato un fondo di € 300.000,00 a
favore delle cooperative di garanzia da
utilizzare per le esigenze di liquidità più urgenti
manifestate dalle imprese.
L’ente camerale tra il 2009 ed il 2010 ha
stanziato a bilancio altri 130.000 € per
sostenere circa 25 contratti di collaborazione a
termine, a favore di imprese ed associazioni di
categoria, per acquisire alte professionalità,
non presenti in ambito aziendale, in grado di
dare impulso ad attività legate al campo
dell’innovazione
tecnologica,
dell’informatizzazione
dei
processi
ed
all’internazionalizzazione.
Accanto a queste misure contingenti occorre
però individuare più fronti sui quali agire,
razionalizzare la spesa pubblica evitando le
sacche di inefficienza e spreco, sollecitare il
mercato con proposte tecnologiche sempre più
innovative e di qualità, considerare come
fattore strategico il processo di aggregazione
delle imprese locali, troppo piccole per
fronteggiare i costi crescenti della ricerca e del
presidio dei mercati.
La diffusione della cultura della qualità del
prodotto tra gli operatori locali, anche nel corso
del 2009 ha visto un significativo impegno da
parte della Camera di commercio, con la
Certificazione della qualità dei prodotti tipici
(riso di qualità superiore, certificazione qualità
turismo).
L’ente è stato particolarmente attivo nella
promozione dei prodotti e delle aziende locali
nell’ambito di manifestazioni in ambito
nazionale ed estero. Ricordo, per le iniziative
nazionali, la collaborazione nella promozione
del Riso Dop Baraggia e le numerose attività di
promozione dei prodotti locali, attraverso la
partecipazione ad eventi di particolare
rilevanza (Workshop a Trieste e Vienna, Fiera
in Campo di Caresanablot, Tuttofood a Milano,
Food Week in Olanda, Casa Deliciilor a
Bucarest, Missioni a S.Paolo, Buenos Aires e
Emirati Arabi, ISH 2009 Francoforte 10-14
marzo 2009, Project Qatar 2009 Doha 27-30
aprile 2009, ItalianExpo Iraq 2009 Erbil 10-13
giugno 2009, ANUGA 2009 Colonia 10-14
ottobre 2009, Dubai “The big five show” (23-26
novembre 2009).
Per quanto concerne il turismo bisogna ricordare il
lavoro svolto, unitamente agli altri enti locali del
territorio, per ottenere i finanziamenti regionali per
gli impianti di risalita dell’Alpe di Mera.
Si è lavorato molto anche per il decollo del
Distretto del commercio e del tempo libero, una
delle intuizioni progettuali più felici degli ultimi
anni, apprezzata e replicata a livello regionale e
nazionale, che deve però trovare i mezzi, non solo
finanziari ma anche organizzativi e gestionali, per
svolgere il suo ruolo anche dopo la fine della fase
di sperimentazione finanziata dalla Regione.
La Camera di commercio ha finanziato lo studio
per monitorare i fabbisogni delle imprese in chiave
di innovazione tecnologica a favore delle piccole
imprese del comparto commerciale e artigianale
nell’ambito del Distretto.
Per il 2010 è pronta ad assumersi l’impegno per
arrivare alla definizione di un modello di
Governance del Distretto del commercio, qualora i
partner pubblici e privati decidano un affidamento
di incarico in tal senso.
Alla debolezza strutturale si aggiunge un’altra
potenziale ma tangibile situazione di rischio per
l’imprenditoria locale: il problema demografico, del
ricambio generazionale, del reperimento delle
risorse umane che costituiscono il motore di
qualsiasi attività sociale, non solo economica.
Le politiche sulle risorse umane ben presto
diverranno prioritarie al pari delle diverse iniziative
nel
campo
del
rilancio
economico,
dell’innovazione
o
nel
sostegno
all’internazionalizzazione delle imprese locali.
Il settore pubblico non può certo sottrarsi alle
responsabilità inerenti il sostegno al sistema
produttivo ma si impongono scelte verso interventi
mirati, di reale interesse per il rilancio del territorio,
magari produttivi di risultati sul medio-lungo
periodo.
Le priorità sono ancora una volta individuate nella
diffusione tecnologica a favore del sistema delle
PMI, cercando di supplire alla carenza di
investimenti nell’innovazione da parte delle
imprese,
condizionate
da
oggettivi
limiti
dimensionali, con una più incisiva collaborazione
con il mondo accademico e della ricerca.
Certo l’infelice conclusione dell’esperienza del
Politecnico di Vercelli ben illustra le difficoltà che i
territori periferici rispetto ai centri decisionali
incontrano ed incontreranno nelle politiche di
sviluppo
e
di
rilancio.
3
L’ente camerale, seppure escluso dalla
gestione diretta dal bando regionale di
attuazione in quanto ente pubblico, è stato il
principale promotore per la realizzazione nel
vercellese di uno dei Poli di innovazione
finanziati dalla Regione Piemonte che, proprio
recentemente, ha ottenuto lusinghieri risultati
in termini di risorse assegnate per la valenza
delle proposte progettuali presentate.
Il sistema camerale italiano nel suo complesso
ha dato un significativo contributo alla
modernizzazione
e
semplificazione
amministrativa, uno dei temi imprescindibili per
il rilancio del Paese.
Trasmissione telematica delle istanze, firma
digitale, uso di strumenti innovativi come la
Smart Card e la Business Key fanno parte del
quotidiano. Le Camere di commercio
rappresentano un punto di eccellenza nel
panorama della Pubblica Amministrazione per
avere attuato, con largo anticipo, procedure
completamente telematiche di dialogo con il
sistema delle imprese. Le evoluzioni del
quadro normativo (impresa in un giorno, la
telematica
come
semplificazione,
comunicazione
unica,
Sportello
unico)
consentiranno di proporre il sistema camerale
come
protagonista
dei
processi
di
semplificazione amministrativa.
Variati i diritti di segreteria per il
Un decreto del Ministero dello sviluppo economico del 21 dicembre scorso ha introdotto nuovi diritti e
ne ha modificato altri, con effetto dal 2010.
Ecco le specifiche in sintesi:
- Introduzione dell'obbligo di vidimazione - solo nel caso di liquidazione coatta
amministrativa e procedure assimilate (ex art. 1 Legge 400/1975) - del registro delle
operazioni giornaliere svolte dal commissario liquidatore (ex art. 38 RD 267/1942): €
10,00
- Introduzione del diritto di segreteria per la richiesta di sostituzione di carta tachigrafica
difettosa (solo se presentata oltre i 6 mesi dal rilascio della carta): € 17,00
- Introduzione del diritto di segreteria per il rilascio, in caso di cessione di azienda, del
certificato sull'esistenza di debiti relativi al diritto annuale, di procedimenti - in corso o già
definiti, per l'irrogazione di sanzioni - in relazione ai quali i debiti non sono stati soddisfatti
(ex art. 7 c. 3 del DM 27/01/2005, n. 54): € 5,00
- Riduzione del diritto di segreteria dovuto per copie dei bilanci estratti dalla lettura ottica:
da € 6,00 a € 4,50
Questo il prospetto delle variazioni dei diritti di segreteria per il deposito dei bilanci:
- Bilancio ed eventuale comunicazione contestuale dell’elenco soci su supporto
informatico: € 90,00 + (€ 2,70*) = € 92,70
- Bilancio ed eventuale comunicazione contestuale dell’elenco soci con invio telematico:
€ 60,00 + (€ 2,70*) = € 62,70
- Comunicazione dell’elenco soci separatamente dal deposito del bilancio su supporto
informatico: € 90,00 + (€ 2,70*) = € 92,70
- Comunicazione dell’elenco soci separatamente dal deposito del bilancio con invio
telematico: € 60,00 + (€ 2,70*) = € 62,70
- Bilancio delle cooperative sociali su supporto informatico: € 45,00 + (€ 2,70*) = € 47,70
- Bilancio delle cooperative sociali con invio telematico: € 30,00 + (€ 2,70*) = € 32,70
- Rettifica di precedente deposito di bilancio e/o elenco soci su supporto informatico: €
50,00
- Rettifica di precedente deposito di bilancio e/o elenco soci con invio telematico: € 30,00
* Importo della maggiorazione stabilita con decorrenza 1° gennaio 2010 con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico
del 21 dicembre 2009 (adottato ai sensi dei commi 86, 87 e 88 dell’articolo 2 della Legge 24 dicembre 2007, n. 244) e
finalizzata al finanziamento dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).
4
Unioncamere, industria: aspettative positive per il 2010
Il 30% delle PMI manifatturiere pensa che il 2010 porterà di nuovo un aumento del fatturato aziendale;
una quota analoga si attende un incremento delle esportazioni; il 24% una ripresa degli ordinativi
interni; un quarto delle piccole e medie imprese prevede un incremento della produzione. Al nuovo
anno, insomma, le PMI del “Made in Italy”, interpellate dal Centro studi di Unioncamere1, guardano
con una discreta dose di ottimismo, dimostrandosi anche pronte a serrare le fila, investendo in
innovazione ed affrontando i mercati esteri, per mantenere o espandere le proprie quote di mercato.
“Le previsioni fornite dalle imprese manifatturiere forniscono un ottimo indicatore dello stato d’animo e
delle prospettive della nostra economia per il prossimo anno”, ha commentato il presidente di
Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Ci conforta soprattutto l’atteggiamento positivo e propositivo
delle nostre PMI, che in un momento così difficile per l’economia nazionale, quale quello vissuto nel
2009, hanno creduto nelle loro energie e potenzialità, continuando a investire. E’ un’ottima premessa
per il prossimo futuro”.
Fatturato e produzione torneranno a crescere
Nelle aspettative delle imprese manifatturiere il 2010 porterà soprattutto in incremento del fatturato,
più che della produzione. Ammonta infatti a +13,5 il saldo tra attese di crescita e di diminuzione di
questo indicatore, mentre l’analoga differenza riguardo alla produzione è pari a +9. A fare la differenza
tra le due previsioni è la maggior quota di imprese che ritengono che nel 2010 la produzione sarà
stabile (58,6% per la produzione a fronte del 54,1% per il fatturato). La più sostenuta dinamica delle
vendite rispetto a quella della produzione può essere ricondotta non solo alla possibile importazione di
semilavorati da altre imprese all’estero – poi assemblati e commercializzati in Italia – ma soprattutto a
un incremento dei valori medi unitari dei prodotti e, quindi, del loro livello qualitativo: una conferma
della sempre più spiccata capacità delle PMI italiane di competere sulle fasce più alte dei mercati
internazionali.
Previsioni maggiormente positive accompagnano l’opinione delle medie imprese industriali rispetto
alle piccole imprese con 20-49 dipendenti. La differenza tra crescita e diminuzione del fatturato
ammonta infatti a +17,2 punti percentuali nel caso delle aziende con 50-499 dipendenti, a +6,8 punti
percentuali per quelle di dimensione minore. Stesso discorso vale per l’andamento previsto della
produzione, con un +11,8 punti percentuali per le medie imprese a fronte di un +4,0 punti percentuali
per le piccole.
I saldi positivi risaltano ancora di più se raffrontanti con l’opinione delle imprese riguardo
all’andamento del fatturato nel 2009: il saldo tra incremento e diminuzione di questo indicatore è
addirittura pari a –63,4 punti percentuali.
A livello territoriale, le migliori attese sembrano accompagnare l’opinione delle PMI del Nord-Ovest:
+16,8 punti percentuali la differenza tra diminuzione ed incremento nel 2010 del fatturato. Sud ed
Isole, al contrario, sembrano ancora scontare gli effetti “di coda” della crisi che ha investito il nostro
Paese, tanto che il saldo, pur restando positivo, è pari alla metà della media nazionale.
Export: l’avventura continua sui mercati
Ma se devono guardare al futuro, su cosa sembrano essenzialmente puntare le nostre PMI?
Indubbiamente su una ripresa degli ordini esteri. E’ infatti pari a +14,1 punti percentuali il saldo tra
attese di incremento e di decremento delle esportazioni, con un Nord-Est che sembra riprender quota
(il saldo è pari a +15,7 punti percentuali) dopo la forte flessione delle vendite all’estero nel 2009. Ma
sono le Pmi esportatrici del Meridione quelle che risultano più agguerrite: anche se di numero
relativamente più contenuto rispetto al Centro-Nord, presentano il saldo più elevato tra previsioni di
crescita e diminuzione dell’export nel 2010 (+16,3 punti). D’altronde, alcuni mercati sembrano
sostenere la domanda di produzioni manifatturiere italiane più di altre, in particolar modo gli Stati Uniti,
grazie ad alimentare, moda e arredamento. I paesi BRIC si confermano quelli che tireranno la volata;
per l’UE la quota di imprese che prevedono un aumento delle vendite è ancora inferiore a quella che
continua a subire flessioni.
1 L’indagine sulle PMI dell’industria manifatturiera realizzata dal Centro Studi Unioncamere è basata su interviste realizzate nel
mese di dicembre 2009 con la tecnica CATI su un campione di 1.200 aziende, rappresentative dell’universo delle imprese
industriali italiane con un numero di dipendenti compreso tra i 20 e i 499.
5
Strategie per contrastare la crisi
E se il 2010 porterà un miglioramento dell’andamento dell’economia nazionale, si dovrà anche alla
iniezione di innovazione e di intraprendenza delle nostre imprese del Made in Italy, che hanno cercato
quest’anno di ampliare la propria clientela abituale operando su due fronti: quello dei mercati di
sbocco e quello del miglioramento qualitativo della produzione.
Infatti, il Centro studi di Unioncamere registra un aumento delle Pmi manifatturiere esportatrici (pari
oggi al 69,2% del totale di quelle tra i 20 e i 499 dipendenti, a fronte del 61,3% dello scorso anno), con
una quota di fatturato estero in media pari al 45% del totale.
E poi l’innovazione: il 32,8% delle imprese dichiara infatti di aver investito nel 2009 e di aver
intenzione di continuare ad investire anche il prossimo anno. A questa quota già consistente si può
aggiungere un ulteriore 16,9% di imprese che, dopo aver investito nel 2009, nel 2010 cercherà di far
fruttare le proprie innovazioni ma non pensa di procedere ad ulteriori investimenti. Un altro 7,9% di
imprese, invece, dopo un atteggiamento cauto nel 2009, intende procedere a nuovi investimenti nel
2010.
Andamento dei principali indicatori economici delle Pmi manifatturiere nel 2009 e previsioni
per il 2010
Fatturato 2009
Fatturato 2010
Totale
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
Piccole imprese (20-49
di )
Medie
imprese (50-499
di )
Totale
Esportazioni 2009
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
Piccole imprese (20-49
di )
Medie
imprese (50-499
di )
Totale
Ordini esteri 2010
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
Piccole imprese (20-49
di )
Medie
imprese (50-499
di )
Totale
Ordini interni 2010
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
Piccole imprese (20-49
di )
Medie
imprese (50-499
di )
Totale
Produzione 2010
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
Piccole imprese (20-49
di )
Medie
imprese (50-499
di )
Totale
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
Piccole imprese (20-49
di )
Medie
imprese (50-499
di )
Forte aumento
(oltre il +15%)
1,4%
1,6%
1,1%
1,2%
1,7%
1,6%
1,2%
1,4%
1,4%
0,8%
1,3%
3,4%
1,6%
1,3%
2,6%
3,4%
1,7%
0,7%
4,9%
4,7%
1,8%
2,0%
1,7%
0,7%
3,3%
6,5%
2,5%
1,8%
1,4%
1,7%
0,9%
1,4%
1,9%
1,9%
1,2%
1,6%
1,4%
1,2%
2,1%
3,1%
1,9%
1,5%
Sensibile aumento
(fino a +15%)
7,6%
7,4%
6,4%
8,0%
10,6%
7,6%
7,6%
28,3%
29,9%
29,8%
22,6%
25,7%
22,2%
31,7%
9,1%
8,6%
6,3%
12,2%
17,7%
13,0%
7,6%
28,3%
28,2%
29,4%
25,4%
28,6%
24,6%
29,7%
22,5%
24,8%
22,4%
15,5%
24,3%
17,6%
25,2%
23,6%
24,2%
24,5%
19,1%
24,3%
19,0%
26,1%
Stabilità
18,8%
14,7%
20,0%
19,4%
26,8%
18,8%
18,7%
54,1%
54,1%
51,0%
66,0%
48,2%
59,1%
51,3%
36,3%
33,0%
43,5%
33,3%
28,2%
34,1%
37,2%
53,5%
53,4%
55,5%
53,7%
46,1%
56,5%
52,4%
55,4%
55,6%
53,8%
65,5%
47,3%
58,2%
53,8%
58,6%
57,7%
57,9%
67,8%
52,2%
62,2%
56,5%
Sensibile diminuzione
(fino a -15%)
31,9%
30,0%
33,6%
35,2%
29,4%
31,9%
32,0%
11,5%
11,1%
13,3%
6,7%
12,9%
11,8%
11,2%
25,6%
24,2%
27,9%
27,2%
20,9%
25,6%
25,7%
12,1%
13,1%
11,0%
13,8%
9,8%
11,4%
12,4%
14,8%
14,1%
16,7%
11,6%
15,7%
16,1%
14,1%
10,9%
11,8%
11,4%
7,5%
11,3%
11,4%
10,7%
Forte diminuzione
(oltre il -15%)
40,4%
46,3%
38,9%
36,2%
31,5%
40,1%
40,5%
4,7%
3,4%
5,0%
3,4%
9,7%
5,2%
4,5%
26,3%
30,8%
20,6%
26,6%
28,2%
22,6%
27,8%
4,0%
3,5%
3,4%
3,8%
9,0%
5,1%
3,6%
5,9%
3,9%
6,1%
6,0%
10,9%
6,2%
5,7%
5,3%
4,9%
5,1%
3,6%
9,1%
5,5%
5,2%
Totale
Saldo +/-
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
-63,4
-67,3
-65,0
-62,1
-48,5
-62,8
-63,7
13,5
16,8
12,3
13,8
6,5
6,8
17,2
-40,3
-43,1
-40,4
-41,0
-26,5
-30,6
-44,0
14,1
13,3
15,7
11,0
16,3
10,6
15,5
3,2
8,4
0,5
-0,7
-0,5
-2,9
6,6
9,0
9,0
9,2
10,1
7,1
4,0
11,8
Fonte: Centro Studi Unioncamere
Per informazioni: [email protected] - 06/4704370-264-287
348.9025607 www.unioncamere.it
348.0163758
6
IN PIEMONTE PIÙ DI 111MILA IMPRESE IN ROSA CRESCONO E SI
CONSOLIDANO
Il Piemonte vanta oltre 111mila imprese guidate da donne (3mila in più rispetto a cinque anni fa) e
813mila occupate (60mila in più rispetto a cinque anni fa).
Nell’ultimo decennio, il tasso di occupazione femminile regionale è passato dal 48% del 1999 al 57%
del 2008, riducendo il ritardo nei confronti della media europea a 2 punti percentuali.
È quanto emerso dall’indagine “Piccole imprese, grandi imprenditrici 2009”, presentata questa mattina
da Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte presso il Museo regionale di Scienze Naturali di Via
Giolitti 36, a Torino.
Dopo il saluto di Giovanni Carlo Verri, Vice Presidente di Unioncamere Piemonte, l’Assessore al
Welfare e al Lavoro della Regione Piemonte, Teresa Angela Migliasso, ha illustrato le politiche della
Regione Piemonte a favore dell’imprenditoria femminile. Giuseppe Russo, economista e docente alla
Fondazione Collegio delle Università Milanesi, e Filippo Chiesa, ricercatore Step Ricerche, hanno poi
esposto i risultati della ricerca con testimonianze di alcune protagoniste degli ultimi programmi
regionali. Adriano Maestri, Presidente Commissione Regionale Abi del Piemonte, ha poi parlato degli
“Strumenti regionali a sostegno dell’imprenditoria femminile: il ruolo della banca”, mentre Ludovico
Albert, Direttore Istruzione, Formazione professionale e Lavoro della Regione Piemonte, ha illustrato il
“Fondo di garanzia per il microcredito”. Infine, Silvana Neri, Presidente Comitato Imprenditoria
Femminile di Torino, ha spiegato l’attività dei Comitati per l’Impreditoria femminile.
“La Regione Piemonte - ha sottolineato l’assessore regionale al Lavoro e Welfare, Teresa Angela
Migliasso – ha sempre sostenuto e guardato con particolare attenzione le imprese guidate dalle
donne, ben sapendo che rappresentano una importante risorsa per l’economia piemontese. Per
rispondere in modo sempre più appropriato alle esigenze dell’imprenditoria femminile e favorirne la
creazione e lo sviluppo, la Regione ha messo in campo, in questi anni, specifici strumenti e particolari
agevolazioni: voglio in particolare ricordare il protocollo d’intesa con la Commissione regionale ABI per
garantire e facilitare l’accesso al credito delle imprese femminili; la creazione di nuovi servizi di
assistenza e consulenza e il miglioramento di quelli esistenti. Con le nuove Misure a favore
dell’autoimpiego e della creazione d’impresa, recentemente approvate dalla Giunta regionale,
abbiamo esteso la nostra attenzione anche al lavoro autonomo femminile, e, con il fondo di garanzia
per il microcredito, istituito a dicembre, daremo l’opportunità a donne, giovani e stranieri senza risorse
economiche e senza garanzia di realizzare il proprio progetto di autoimpiego”.
“Le Camere di commercio piemontesi sono da sempre attive nel campo della promozione della cultura
imprenditoriale in rosa: da tempo, infatti, il sistema camerale ne ha intuito l’importanza, istituendo i
Comitati provinciali per la promozione dell’imprenditoria femminile con l’obiettivo di realizzare
specifiche attività di formazione e sostegno alle donne imprenditrici - commenta Ferruccio Dardanello,
Presidente di Unioncamere Piemonte -. In un panorama frammentato come quello delle imprese
femminili, il sistema camerale e la Regione Piemonte svolgono un imprescindibile ruolo di soggetti
guida, il cui potenziale viene messo a disposizione delle imprenditrici per prepararle al meglio alle
sfide del mercato. L’indagine presentata oggi, infatti, non solo ha confermato la forza produttiva
dell’universo femminile, ma ne ha evidenziato la significativa crescita negli ultimi anni, a conferma di
come le misure a sostegno delle imprenditrici piemontesi rappresentino una risposta concreta alle loro
reali esigenze. Ora spetta proprio a loro fare un ulteriore salto di qualità, svecchiando le aziende e
innovandole senza indugi”.
Tutti i numeri dell’imprenditoria femminile piemontese
Per misurare l’intensità e capire le tendenze della partecipazione femminile al lavoro, la Regione
Piemonte ha promosso, tramite Unioncamere Piemonte, la terza edizione dell’osservatorio
sull’imprenditoria femminile in Piemonte “Piccole imprese, grandi imprenditrici 2009”, in cui viene
proposta un’analisi articolata che, prendendo le mosse dalle principali caratteristiche del mercato del
lavoro femminile in ambito nazionale e internazionale, arriva a descrivere le imprenditrici piemontesi,
le loro aziende e l’evoluzione di queste ultime nel tempo. Il volume si concentra poi sull’azione della
Regione Piemonte a favore dell’imprenditorialità femminile e su un attento benchmark internazionale
che vuole suggerire politiche per il raggiungimento dei prossimi traguardi.
7
Nell’ultimo decennio, il tasso di occupazione femminile regionale è passato dal 48% del 1999 al 57%
del 2008, riducendo il ritardo nei confronti della media europea a 2 punti percentuali e
avvicinandosi al 60%, indicato dalla Commissione europea nel 2000 come uno dei principali
“Obiettivi di Lisbona”, necessari per rendere l’Europa l’economia più competitiva al mondo.
Positivi anche gli ultimi dati relativi alle assunzioni (2009), che mostrano una parità fra le donne e gli
uomini.
8
Il Piemonte è la quinta regione in Italia per numero di attività in “rosa”: le imprese femminili
registrate sono in crescita del 2,9% rispetto al 2004, così come la loro incidenza sul totale delle
imprese: passata dal 23,5% (del 2004) al 23,7% (del 2008).
Negli ultimi 4 anni Torino è la provincia che ha registrato il maggior tasso di crescita (+4%) seguita da
Novara e Vercelli (+2% per entrambe).
L’imprenditoria femminile è un fenomeno relativamente giovane: in Piemonte (come in Italia) più di 4
imprese femminili su 5 sono nate a partire dagli anni Novanta.
Nonostante ciò è tangibile un fenomeno di strutturazione: negli ultimi 5 anni le società di capitale
hanno raddoppiato la loro quota sul totale, crescendo dal 4% all’8% e le società di persone sono
passate dal 24 al 28%. Al contempo si sono rafforzate in alcuni settori, come i servizi alle imprese
(+8,2%), il turismo (+7,6%) e i servizi alle persone (+4,7%), affacciandosi su altri non tradizionali (il
settore delle costruzioni registra un aumento delle imprese iscritte maggiore al 19%).
L’imprenditoria femminile straniera e le difficoltà di carriera
Le occupate di cittadinanza estera sono 64mila e pesano più dell’8% sul totale delle occupate
piemontesi. Hanno un tasso di occupazione (55%) inferiore rispetto alle italiane (57%) per via di una
minore facilità a trovare impiego. Sono infatti 10mila le straniere che nel 2008 cercavano lavoro nella
nostra regione: una quota che vale il 18% delle disoccupate piemontesi e si traduce in un tasso
specifico di disoccupazione pari al 13% (nel 2008 quello delle italiane era pari al 5,8%).
Si concentrano nel settore del lavoro domestico: il 43% di loro trova lavoro in questo comparto. Il
secondo comparto per ordine di importanza è quello manifatturiero (che assorbe il 10% del totale delle
occupate straniere).
Quasi la metà di loro (il 47%) ha un contratto di lavoro part-time (le italiane non vanno oltre il 30% del
totale) e nonostante tassi di scolarizzazione molto simili ai nostri, sono spesso (nel 53% dei casi
contro il 7,4% delle piemontesi) prive di qualsiasi qualifica professionale riconosciuta.
Le imprenditrici di origine straniera in Piemonte nel 2008 sono 12mila, cresciute di 3.800 unità rispetto
al 2006. Valgono il 5,3% del totale dell’imprenditoria femminile in Piemonte e sono attive soprattutto
nel settore dei trasporti, nel turismo e nei servizi alla persona. Il 60% delle imprenditrici con
cittadinanza estera è presente in provincia di Torino, il 10% in provincia di Cuneo (seconda per
numerosità).
Accanto a questi risultati positivi però non va dimenticato come le donne rimangano il 43% degli
occupati totali (all’appello ne mancano 290mila per raggiungere la quota maschile) ed abbiano un
tasso di occupazione di 16 punti percentuali inferiore a quello maschile.
Anche quando le donne fanno parte del mondo produttivo le loro scelte e i loro percorsi di carriera
denunciano la persistenza di ostacoli maggiori rispetto agli uomini. Su 100 contratti di lavoro a tempo
parziale in Piemonte, ben 81 sono stipulati da donne.
9
Nonostante esse abbiano ormai superato gli uomini in numero assoluto e relativo dei titoli di studio
post diploma (nel 2008 in Piemonte su 100 persone attive nel sistema produttivo in possesso di un
titolo di studio post-diploma, ben 52 erano donne) e siano il 62% dei funzionari totali, non riescono
ancora a spendere queste competenze, accedendo a cariche dirigenziali e ottenendo i giusti
riconoscimenti retributivi. In Piemonte solo un dirigente su quattro è di sesso femminile. In Italia a
parità di capacità e ruolo ricoperto, le donne percepiscono un salario inferiore del 16% rispetto a
quello dei colleghi maschi.
Il benchmark internazionale: idee dall’estero per risolvere problematiche locali
Il benchmark internazionale ha aperto alcune finestre sulle esperienze estere, suggerendo politiche
per il raggiungimento dei prossimi traguardi. All’estero sono stati promossi programmi di mentoring
non solo fra imprenditrici, ma anche per agevolare la mobilità all’interno delle aziende; incoraggiato le
imprese nella realizzazione di strutture per l’infanzia (il caso dell’Irlanda).
Altri interventi hanno avuto natura sistemica, con la promulgazione di leggi governative ad hoc, per
incentivare o normare una buona pratica. Un esempio sono i congedi parentali, che in diversi Paesi
europei tendono a coinvolgere i padri, con le stesse modalità e tutele riservate alle madri, sulla strada
della condivisione dei tempi di vita e di lavoro all’interno dei nuclei genitoriali.
Nell’ambito della rappresentanza delle donne nei circuiti politici e manageriali, dal 2007 la Spagna ha
adottato con forza la strada alle “quote rosa” (ciascun genere deve essere rappresentato almeno per il
40 per cento nelle liste elettorali e nei consigli di amministrazione delle aziende). Infine la Svezia
fornisce un buon esempio di come si possa concepire e realizzare un ventaglio di azioni
complementari tese a contrastare e sciogliere quei nodi che ostacolano l’inizio e lo sviluppo di
un’attività imprenditoriale femminile, coinvolgendo, solo negli ultimi anni, più di 12mila imprese guidate
da donne.
Per ulteriori informazioni: Assessorato al Welfare e Lavoro Regione Piemonte Tel. 011/432.16.90 EMail: [email protected]
10
Comunicazione Unica – L’INPS rende operativi i servizi di trasmissione delle richieste di
variazione dei dati d’impresa - Disponibile una Guida operativa sui servizi on-line
Con il Messaggio n. 21952 del 1° ottobre 2009, l’INPS aveva illustrato le innovazioni introdotte in
materia di iscrizione delle imprese mediante utilizzo del canale telematico della “Comunicazione unica
per la nascita dell’impresa” e aveva precisato che i servizi di variazione dei dati anagrafici e di
cessazione, previsti all’articolo 5 del D.P.C.M. 6 maggio 2009 sarebbero stati resi disponibili in una
fase successiva.
A scioglimento di questa riserva, l’INPS emana il Messaggio n. 28736 del 10 dicembre 2009, con il
quale vengono rilasciati in produzione e resi operativi i servizi di trasmissione delle richieste di
variazione dei dati d’impresa. Da tempo l’INPS è in grado di ricevere dal Registro delle Imprese,
mediante il canale on-line di “ComUnica”, le nuove iscrizioni. Con questo nuovo messaggio l’INPS
presenta una nuova procedura che implementa quella già esistente con nuovi servizi che permettono
anche la variazione dei dati aziendali già forniti al momento dell’iscrizione.
Per questo, in allegato allo stesso messaggio, viene fornita una Guida operativa nella quale vengono
illustrate tutte le varie procedure.
Maggiorazione delle voci dei diritti di segreteria relative al deposito del bilancio per l'anno 2010
Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con
il decreto dirigenziale interministeriale del 21 dicembre 2009 (decreto OIC 2010), pubblicato nel sito
Internet del Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di finanziare per l'anno 2010 l'Organismo
Italiano di Contabilità (OIC), ha definito la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle
Camere di Commercio con il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese.
La maggiorazione, per l’anno 2010, è di 2,70 euro e riguarda le voci 2.1 e 2.2 della Tabella A allegata
al decreto 2 dicembre 2009, che passano, rispettivamente, a euro 92,70 (su supporto informatico
digitale) e a euro 62,70 (con modalità telematica). Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere
sarà, di conseguenza, pari a: euro 47,70 se su supporto digitale ed euro 32,70 se in modalità
telematica. La maggiorazione in questione decorre dal 1° gennaio 2010.
Si ricorda che, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2010, sono entrate in vigore le nuove Tabelle A e B
dei diritti di segreteria, così come aggiornate ed integrate dal decreto dirigenziale interministeriale del
2 dicembre 2009.
Diritto annuale – Versamenti provvisori per le nuove imprese che si iscrivono a decorrere dal
1° gennaio 2010
Le imprese di nuova iscrizione a partire dal 1° gennaio 2010 devono versare il diritto annuale dovuto
alla Camera di Commercio - tramite Modello F24 – al momento dell’invio telematico della domanda di
iscrizione al Registro delle imprese o - direttamente allo sportello camerale - al momento della
presentazione della domanda di iscrizione. In attesa dell’emanazione del decreto ministeriale che
determinerà gli importi del diritto annuale per l’anno 2010, le imprese di nuova iscrizione dovranno
pagare, in via provvisoria, gli stessi importi previsti per l’anno 2009.
DURC per l’intero settore commercio – Alle Regioni spetta definire casistica e modalità
Con la finanziaria per il 2010 si cambia tutto! L'applicazione della disciplina relativa al DURC
(Documento Unico di Regolarità Contributiva) viene estesa all’intero settore del commercio (e, quindi,
non più al solo commercio al dettaglio in forma ambulante) e sarà richiesta nei casi definiti dalle
singole Regioni, con riferimento al rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività.
In tal caso, le Regioni potranno anche stabilire le modalità attraverso le quali i Comuni potranno
essere chiamati alla verifica della sussistenza e regolarità della documentazione. Prevista la
sospensione dell'autorizzazione per 6 mesi in caso di mancata presentazione annuale del DURC.
Tutto questo viene previsto all’ articolo 2, comma 12, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge
finanziaria 2010).
11
RETTIFICA DELLA NOTIZIA DI CUI AL PUNTO 4 DELLA NEWSLETTER N. 1 DEL 4 GENNAIO 2010
Con la presente Newsletter vogliamo rettificare la notizia riportata al punto 4 della nostra
precedente Newsletter n. 1 del 4 gennaio 2010, in merito al DURC per il settore commercio.
Ce ne scusiamo con i nostri utenti e visitatori.
Il DURC rimane per il solo commercio ambulante – Alle Regioni spetta definire casistica e modalità
Con la finanziaria per il 2010 si cambia tutto! L'applicazione della disciplina relativa al DURC
(Documento Unico di Regolarità Contributiva) rimane estesa al solo settore del commercio su aree
pubbliche ma potrà essere richiesta solo nei casi definiti dalle singole Regioni, con riferimento al
rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività. In tal caso, le Regioni potranno anche stabilire
le modalità attraverso le quali i Comuni potranno essere chiamati alla verifica della sussistenza e
regolarità della documentazione. Dunque, il DURC continua a riguardare il solo settore del
commercio su aree pubbliche (sia su posteggio che in forma itinerante) e per la sua applicazione si
dovrà ora attendere che ogni singola Regione legiferi in materia, stabilendo casistica e modalità.
Prevista la sospensione dell'autorizzazione per 6 mesi in caso di mancata presentazione annuale del
DURC. Tutto questo viene previsto all’ articolo 2, comma 12, della legge 23 dicembre 2009, n. 191
(legge finanziaria 2010).
Decisioni di riesame dei provvedimenti in materia di albi e ruoli camerali – Disponibile la IV
release 2009 del Massimario proposto dal Ministero
E’ stato pubblicato nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale per il mercato,
la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica) il Massimario delle decisioni
assunte in sede di riesame e dei ricorsi straordinari in materia di agenti in affari in mediazione, di
agenti e rappresentanti di commercio e di periti ed esperti. In data 31 dicembre 2009 è stata diffusa,
sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, la IV release 2009, aggiornata con i provvedimenti
amministrativi e giudiziari da agosto a Natale (Terzo quadrimestre 2009).
Pubblicato il decreto legislativo sulla “class action” nel settore pubblico
E' stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31 dicembre 2009, il Decreto legislativo 20
dicembre 2009, n. 198, recante "Attuazione dell'articolo 4 della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia
di ricorso per l'efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici".
Si tratta di un decreto di attuazione della Riforma Brunetta in materia di ricorso per l’efficienza delle
amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici, che entrerà in vigore il 15 gennaio 2010.
L’obiettivo di questa innovativa forma di "class action" nel settore pubblico non è il risarcimento del
danno economico ma invece il sollecito ripristino dell’efficienza del servizio, la trasparenza sull’attività
della Pubblica Amministrazione e dei concessionari di servizi pubblici nonché il rafforzamento della
valutazione e della responsabilità dei singoli operatori pubblici.
Il ricorso sarà proponibile da singoli e da associazioni qualora siano violati i termini e gli standard
nell’esercizio di una funzione pubblica o nell’erogazione di un servizio pubblico.
Dal 1° gennaio 2010 operativa la “class action”
Dopo rinvii e polemiche, a decorrere dal 1° gennaio 2010, è in vigore la “class action”, ossia l'azione
collettiva a tutela dei propri diritti per danni o inadempienze contrattuali da parte delle aziende.
Sono interessati dal provvedimento gli illeciti commessi successivamente alla entrata in vigore della
Legge Sviluppo (Legge 23 luglio 2009, n. 99 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio
2009), cioè successivamente al 15 agosto 2009.
12
E’ nato 'DigitPA', un ente pubblico non economico che assume le funzioni del CNIPA
Il 29 dicembre 2009 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 1° dicembre 2009, n. 177, recante
“Riorganizzazione del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione, a norma
dell’art. 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14
dicembre 2009. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 1, il Centro nazionale per l’informatica nella
pubblica amministrazione (CNIPA) assume la denominazione: “DigitPA”. DigitPA, ente pubblico non
economico, continuerà a svolgere funzioni di natura progettuale, tecnica e operativa precedentemente
assegnate al CNIPA.
In particolare, a DigitPA saranno affidate:
- funzioni di consulenza e proposta;
- funzioni di emanazione di regole, standard e guide tecniche, nonché di vigilanza e
controllo sul rispetto di norme;
- funzioni di valutazione, di monitoraggio e di coordinamento;
- funzioni di predisposizione, realizzazione e gestione di interventi e progetti di innovazione.
Tachigrafo - Per l'attestazione sostitutiva la Commissione europea cambia il modulo
La Commissione UE, con Decisione del 14 dicembre 2009, n. 959/2009, ha sostituito il modulo di
attestazione che deve essere impiegato esclusivamente se le registrazioni tachigrafiche non sono
possibili per ragioni obiettive e tecniche. La Commissione UE fa presente che il modulo di attestazione
precedentemente in vigore (allegato alla decisione 2007/230/CE della Commissione) si è rilevato
insufficiente per comprendere tutti i casi in cui è tecnicamente impossibile registrare le attività di un
conducente su un apparecchio di controllo. Per migliorare il funzionamento e l’efficacia dei controlli
effettuati dagli Stati membri sul rispetto delle disposizioni del Regolamento n. 561/2006/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio del 15 marzo 2006 è stato modificato il modulo inserendo
elementi aggiuntivi rispetto a quelli previsti all’articolo 11, paragrafo 3, della Direttiva 2006/22/CE.
Sull’argomento segnaliamo anche l’emanazione del Regolamento n. 1266/2009 della Commissione
del 16 dicembre 2009, che adegua per la decima volta al progresso tecnico il regolamento (CEE) n.
3821/85 del Consiglio relativo all’apparecchio di controllo nel settore dei trasporti su strada (tachigrafo
digitale).
Nuovi Modelli AA9/10 e AA7/10 di inizio, cessazione attività e variazione dati ai fini IVA da
utilizzare dal 1° gennaio 2010
Con due distinti Provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 29 dicembre 2009 sono stati
approvati il Modello AA9/10 (per imprese individuali e lavoratori autonomi) e il Modello AA7/10 (per
soggetti diversi dalle persone fisiche), le istruzioni e le specifiche tecniche per la stampa, da utilizzare,
a partire dal 1 gennaio 2010, per le dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività
ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. Nelle “Modalità di presentazione” delle istruzioni dei modelli
sono state inserite le informazioni che riguardano il nuovo modello “ComUnica – Comunicazione
Unica per la nascita dell’impresa”, da presentarsi esclusivamente per via telematica o su supporto
informatico all’Ufficio del Registro delle imprese.
Nuovo Modello AA5/6 - Richiesta del codice fiscale da parte dei soggetti diversi dalle persone
fisiche non titolari di partita IVA
Con provvedimento del 21 dicembre 2009 (pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate il 22
dicembre 2009, ai sensi dell'art. 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n ° 244) è stato
approvato il nuovo modello da utilizzare per la richiesta del numero di codice fiscale, per la
comunicazione di variazione dati e per la comunicazione delle avvenute fusioni, concentrazioni,
trasformazioni ed estinzioni da parte dei soggetti diversi dalle persone fisiche non tenuti alla
presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini IVA. Tra le principali novità del nuovo modello
AA5/6 l’introduzione della modalità di trasmissione telematica, diretta o tramite intermediari abilitati,
prevista esclusivamente per le dichiarazioni di variazione dati, di comunicazione di avvenuta
estinzione, fusione, concentrazione, trasformazione e l’inserimento del D – Comunicazione di
avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione. Il modello approvato con il presente provvedimento
deve essere utilizzato a partire dal 1° febbraio 2010.
13
Nuovo Modello ANR/3 – Identificazione diretta ai fini IVA di soggetto non residente
Con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 28 dicembre 2009 è stato approvato il
modello ANR/3, con le relative istruzioni, le specifiche tecniche e caratteristiche tecniche per la
stampa, che deve essere utilizzato a partire dal 1° gennaio 2010 dai soggetti non residenti nello
Stato esercenti attività di impresa, arte o professione, che intendono porre in essere in Italia
operazioni rilevanti ai fini IVA. La nuova versione sostituisce la precedente (ANR/2) e le modifiche
introdotte, che riguardano esclusivamente le istruzioni per la compilazione, rendono il modello ANR/3
adeguato alle modifiche imposte dalla Corte di giustizia delle Comunità europee e introdotte con l’art.
11 del D.L. 25 settembre 2009, n. 135 (divieto per il soggetto non residente di assumere una duplice
posizione IVA nel territorio dello Stato). In particolare, in presenza di una stabile organizzazione in
Italia, non è più consentito al soggetto non residente operare tramite rappresentante fiscale o
identificazione diretta.
Modello F24 cumulativo – Al via la nuova convenzione per gli intermediari
E’ scaduta, il 31 dicembre 2009, la convenzione tra Agenzia delle Entrate e intermediari per l'utilizzo,
da parte di questi ultimi, del servizio F24 cumulativo, che consente di effettuare i versamenti telematici
di imposte e contributi dovuti dai loro clienti, con addebito diretto sui conti correnti di questi ultimi. Dal
1° gennaio 2010 è partita la nuova intesa, valida per il triennio 2010-2012, che disciplina non solo le
modalità del servizio ma anche la remunerazione spettante agli intermediari (1 euro per ciascun F24
trasmesso), con fatturazione annuale. La nuova convenzione, valida per il periodo 1 gennaio 2010
– 31 dicembre 2012, è a disposizione degli utenti interessati a sottoscriverla già a partire dal 28
dicembre 2009.
Disabili – On-line una guida alle agevolazioni fiscali
È on-line, sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate, la "Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili".
La pubblicazione, della collana bimestrale "l'agenzia informa", offre un quadro aggiornato di tutte le
norme fiscali a favore dei contribuenti portatori di disabilità e di coloro che li assistono.
L'opuscolo, suddiviso in sette capitoli, oltre a spiegare nel dettaglio e con chiarezza quali sono le
situazioni in cui è possibile usufruire dei benefici che la disciplina fiscale riconosce a questa categoria
di cittadini, ricorda anche i servizi che l'Agenzia delle Entrate offre loro per agevolarli nell'assolvimento
degli adempimenti tributari.
2010 - Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale
Sulla base dell’Agenda sociale 2005–2010 della Commissione Europea, il Parlamento e il Consiglio
dell’Unione Europea hanno designato il 2010 Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione
sociale, chiamando gli Stati membri a elaborare i Programmi Nazionali.
L'anno europeo vuole essere una occasione per rilanciare l'impegno verso la solidarietà, la giustizia e
l'inclusione sociale. E’ stata firmata il 22 dicembre 2009 la Direttiva del Ministro del Lavoro e delle
Politiche sociali concernente le linee di indirizzo per la presentazione di proposte progettuali finalizzate
alla realizzazione del Programma nazionale per il 2010 Anno europeo della lotta alla povertà e
all’esclusione sociale. Il termine di scadenza per la presentazione dei progetti è il 1° febbraio
2010
Tuttocamere.it Il portale di informazione sulla Camera di Commercio per i professionisti e le imprese. I contenuti
del sito riguardano principalmente la tenuta, da parte della Camera di Commercio, di Registri, Ruoli, Albi ed
Elenchi. Particolare attenzione viene dedicata alla riforma del diritto societario e all’invio telematico delle denunce
e degli atti al Registro delle imprese. Tutti i documenti sono liberamente scaricabili e stampabili, previa
registrazione gratuita, grazie alla quale poter ricevere anche la newsletter via e-mail, per essere sempre
aggiornati sui nuovi contenuti del sito.
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INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER LE FAMIGLIE DI OPERAI E
IMPIEGATI (FOI) al netto dei consumi di tabacchi – Dati nazionali
ANNO
MESE
INDICE
base anno
(1995= 100)
Variazione
percentuale
corrispondente periodo
dell’anno precedente
Intero%
rispetto
al
di due anni
precedenti %
ridotto
75% affitti
MEDIA: ANNO 2009= +0,7
2009
GENNAIO
134,20
1,5
1,125
4,4
FEBBRAIO
134,50
1,5
1,125
4,4
MARZO
134,50
1,0
0,75
4,3
APRILE
134,80
1,0
0,75
4,3
MAGGIO
135,10
0,7
0,525
4,2
GIUGNO
135,30
0,4
0,3
4,2
LUGLIO
135,30
-0,1
-0,1
3,9
AGOSTO
135,80
0,2
0,15
4,1
SETTEMBRE
135,40
0,1
0,075
3,8
OTTOBRE
135.50
0,2
0,15
3,6
NOVEMBRE
135,60
0,7
0,525
3,3
DICEMBRE
135,80
1,0
0,75
3,0
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SPORTELLO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
PRESSO LA CCIAA
SVIZZERALOGISTICA
Salone Svizzero della Logistica e dei Servizi alle Aziende
Date evento: 10-12 giugno 2010
Orari apertura : 10 giugno dalle 11 alle 21 - 11 e 12 giugno dalle 10 alle 21
Sito internet: www.svizzeralogistica.com
Contatti : staff di direzione: [email protected] ufficio stampa: [email protected]
Dal 10 al 12 giugno 2010, presso il centro esposizioni di Lugano, andrà in scena
SVIZZERALOGISTICA, il Salone Internazionale della Logistica e dei servizi alle aziende
www.svizzeralogistica.com
La Camera di commercio di Vercelli, tramite accordi con la segreteria organizzativa del salone, ha
ottenuto elevati sconti sui prezzi di listino e pernottamenti gratuiti per tutti gli associati che
prenderanno parte a questo importante evento in territorio elvetico.
La manifestazione, che nasce sotto il patrocinio delle più importanti associazioni di categoria, si pone
come fondamentale punto di riferimento per tutti gli operatori interessati a questo settore.
All'interno dei 12.000 mq. di superficie espositiva finemente arredata, sarà possibile osservare i
prodotti e i servizi più qualificati e innovativi. Impianti di automazione, aziende di trasporti, software
gestionali, società di consulenza, sistemi satellitari, allestimenti per magazzini , sono solo un esempio
delle categorie di espositori presenti a SVIZZERALOGISTICA.
La posizione strategica, fondamentale crocevia del commercio tra il nord ed il sud Europa garantirà il
contatto tra diverse realtà, stimolando la nascita di importanti e proficui rapporti commerciali.
Seminari e conferenze a tema faranno da immancabile cornice ad una manifestazione brillante e dalle
molte aspettative.
La segreteria organizzativa del salone è a disposizione di chiunque volesse ulteriori informazioni:
[email protected].
Per informazioni e/o richieste moduli di adesione potete contattare lo Sportello per
l’Internazionalizzazione della Camera di Commercio di Vercelli: Rag.a Elena Baldin
0161/598303
0161/598265-598250
[email protected]
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La Camera di commercio di Torino ed il Centro Estero per l’Internazionalizzazione non assumono responsabilità in merito agli
annunci pubblicati. Prima di avviare
relazioni d’affari, si consiglia di provvedere a
richiedere informazioni alle competenti
rappresentanze italiane all’estero. Alcune
segnalazioni sono a cura dell'Euro Info
Centre della Camera di commercio di Torino
che si propone di fornire alle PMI
informazioni e assistenza in materia
comunitaria tramite la Banca Dati
Cooperazione Internazionale - Business
Cooperation Database delle rete degli oltre
200 Euro Info Centre europei e tramite i
centri di
Per
le
imprese
delle
altre
province
piemontesi:
inviare
una
richiesta
e-mail
all’indirizzo
[email protected] (tel. 848.800.229), comprendente il numero di riferimento dell'inserzione
e
una
breve
presentazione
dell'azienda
richiedente.
delle
altre
province
piemontesi
[email protected]
(tel.
848.800.229).
Settore: ambiente, energie rinnovabili e alternative
Belgio
Impresa certificata ISO9000, specializzata in servizi energetici, ricerca produttori e/o fornitori di sistemi energetici solari.
Differenti i tipi di cooperazione possibili: accordi di distribuzione, franchising e subfornitura.
Anno di fondazione: 1929Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: più di 250 Lingue di contatto: inglese, francese e danese
Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091013040
Settore: logistica e trasporti
Polonia
Impresa alimentare ricerca servizi logistici e di trasporto. L’impresa è anche interessata ad intermediari commerciali per i propri
prodotti e a possibili accordi di joint-venture con altre aziende del settore.
Anno di fondazione: 1996 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese, tedesco, russo e
polacco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091113010
Settore: prodotti alimentari e bevande
Danimarca
Impresa proprietaria di diversi marchi alimentari privati, tra cui marchi di caramelle, ricerca fornitori di caramelle gommose alla
frutta di alta qualità.
Anno di fondazione: 2002 Fatturato: da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise
Europe Network, Rif. N. ALPS 20091112018
Settore: varie
Regno Unito
Impresa scozzese che produce un falco robot utilizzato negli edifici come deterrente per piccioni e uccelli in genere, ricerca
produttori di articoli di fibre di vetro su specifica del cliente. L’impresa ricerca un partner di piccole/medie dimensioni, in quanto i
quantitativi richiesti per anno sono abbastanza limitati.
Anno di fondazione: 2001 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe
Network, Rif. N. ALPS 20091014016
Settore: ambiente, energie rinnovabili e alternative
Francia
Impresa attiva nel campo del riciclo di materiali industriali e delle soluzioni ecologiche ricerca distributori per i propri prodotti e
servizi. In particolare l'impresa ha ideato un nuovo detergente ecologico per il riciclo/trattamento dei prodotti cosmetici.
Anno di fondazione: 2001 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese, francese, spagnolo e
danese Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091109023
Francia
Azienda che ha sviluppato un sistema innovativo e a basso costo per il filtraggio dei rifiuti umidi indirizzato principalmente a
laboratori, hotel, ospedali, ristoranti ecc., ricerca distributori.
Anno di fondazione: 2007 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese e francese Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091102032
_____________________________________________________________________________________________________
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Germania
Impresa certificata ISO9000 ricerca distributori per un innovativo dispositivo che permette di ridurre il consumo dei motori sia in
fase di avviamento, che di funzionamento. Il dispositivo permette di consumare meno, abbattendo i costi e riducendo le
emissioni dannose per l'ambiente.
Anno di fondazione: 2008 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese e tedesco Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091112009
Polonia
Impresa che offre soluzioni energetiche quali caldaie ad acqua e a vapore, strutture in acciaio per il riscaldamento, postazioni di
controllo ecc., ricerca distributori per i propri prodotti.
Anno di fondazione: 1993 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese e tedesco Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091109030
Russia
Produttore di dispositivi per il risparmio energetico cerca distributori. I prodotti sono conformi alla Direttiva comunitaria
Z/1460/0005/2008 e allo standard russo RU.46.00642. Alcuni articoli non hanno concorrenti sul mercato mondiale e permettono
un risparmio energetico dal 18 al 40% (i costi fissi possono diminuire fino all'80%).
Anno di fondazione: 1998 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise
Europe Network, Rif. N. ALPS 20091117018
Spagna
Azienda catalana offre servizi di intermediazione commerciale a imprese interessate ad introdurre i propri prodotti sul mercato
spagnolo. In particolare l'impresa è interessata a distribuire prodotti concernenti le energie rinnovabili.
Anno di fondazione: 2009 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese e spagnolo Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091130018
Settore: beni industriali
Repubblica Ceca
Assemblatore di componenti per il settore automotive, elettronico e del controllo qualità, che utilizza strumenti ad alta
tecnologia, offre i propri servizi. L’impresa è inoltre interessata ad accordi di acquisizione.
Anno di fondazione: 1999 Fatturato:da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 50 a 249 Lingue di contatto: inglese e tedesco Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091119019
Ungheria
Costruttore di veicoli elettrici, certificato ISO9000, ricerca distributori per i propri prodotti.
Anno di fondazione: 2004 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese, tedesco e ungherese
Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091125023
Settore: informatica
Israele
Impresa specializzata in software per il settore dei trasporti, ricerca intermediari commerciali.
Anno di fondazione: 1999 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese ed ebraico Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091116003
Settore: interni per veicoli
Spagna
Impresa specializzata nell’arredamento interno dei mezzi di trasporto ricerca intermediari commerciali. L’impresa, certificata
ISO9000, si occupa di tutte le fasi (dall’ideazione al montaggio) e per tutti i mezzi di trasporto (dall’industria aerospaziale a
quella marina).
Anno di fondazione: 1940 Fatturato: da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese e spagnolo Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091125024
Settore: logistica e trasporti
Germania
Azienda che ha brevettato un innovativo sistema di immagazzinaggio e trasporto sicuro per differenti tipologie di materiali
rotondi (es. bobine, spirali e cisterne d’olio) ricerca agenti commerciali che rappresentino i propri prodotti all’estero con moderne
tecniche di marketing.
Anno di fondazione: 2000 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese e tedesco Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091117025
Paese: Polonia
Impresa offre a partner europei soluzioni globali di logistica che comprendono complessi servizi di trasporto nazionale e
internazionale (trasporto merci via terra, via mare e via aerea), servizi di stoccaggio e immagazzinaggio e servizi di consulenza
doganale.
Anno di fondazione: 1992 Fatturato: da 10 a 50 milioni di euro Addetti: da 50 a 249 Lingue di contatto: inglese, tedesco, polacco
e russo Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091116038
Spagna
Impresa specializzata nel trasporto intercontinentale via mare e via aerea (che rappresenta il 95% del suo volume d’affari), offre
i propri servizi di trasporto in Europa, Nord America e Cile. Inoltre l’impresa si propone anche per servizi di logistica,
management, pratiche doganali e assicurative.
Anno di fondazione: 1852 Fatturato: da 10 a 50 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese e francese Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091111042
Settore: macchinari
Cina
Società produttrice di macchine per il gelato, con sede a Shenzhen, nella provincia meridionale del Guangdong, cerca
___________________________________________________________________________________________________
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____________________________________________________________________________________________________
importatori o distributori interessati ai proprio prodotti.
Anno di fondazione: 1986 Lingua di contatto: inglese Info: Ceipiemonte, Stefania Andrescian; [email protected] Rif:
ICECREAM
Spagna
Azienda che produce macchinari per insilaggio/trattamento di cereali per il nutrimento di animali, ricerca agenti commerciali che
li distribuiscano all’estero.
Anno di fondazione: 1993 Fatturato: da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise
Europe Network, Rif. N. ALPS 20091111014
Settore: occhialeria
Cina
Impresa di Pechino con stabilimento produttivo a Wenzhou, nella provincia costiera del Zhejiang,
specializzata nella produzione di occhiali da sole e montature per occhiali in acetato, acciaio e titanio,
ricerca aziende interessate ai propri prodotti. L’azienda è disponibile a fornire custodia e tessuto per le
lenti insieme alle montature.
Lingua di contatto: inglese Info: Ceipiemonte, Stefania Andresciani [email protected] Rif:
EYELAND
Settore: prodotti alimentari e bevande
Cipro
Produttore di surgelati (pastafoglia, pizza, specialità tradizionali cipriote e libanesi, caramelle e snack)
per hotel, ristoranti e supermercati, ricerca agenti e distributori.
Anno di fondazione: 1992 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto:
inglese, greco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091113002
Slovenia
Impresa che commercializza e distribuisce vini sloveni di qualità ricerca intermediari commerciali con licenza per gli alcolici.
L’impresa è specializzata nella valutazione della qualità del vino.
Anno di fondazione: 2008 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese, croato Info: Enterprise
Europe Network, Rif. N. ALPS 20091113006
Spagna
Azienda che produce prosciutto iberico e salame ricerca intermediari commerciali nell’Unione Europea. L’impresa è molto
dinamica e produce circa un milione di prosciutti all’anno.
Anno di fondazione: 1980 Fatturato: da 10 a 50 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise
Europe Network, Rif. N. ALPS 20091111009
Spagna
Azienda specializzata nella coltivazione e nella crescita di soia ecologica ricerca distributori in Italia. L’impresa effettua la
produzione, l'imballaggio e la spedizione interamente in Togo lavorando a stretto contatto con piccoli agricoltori locali. E' anche
specializzata nella coltivazione di cereali (ad eccezione del riso), legumi e sementi.
Anno di fondazione: 2005 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingue di contatto: inglese, francese, spagnolo Info:
Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091116017
Spagna
Impresa specializzata nella produzione di differenti tipi di vini e oli d’oliva ricerca distributori con esperienza nel settore.
Anno di fondazione: 1973 Fatturato:fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe
Network, Rif. N. ALPS 20091112023
Settore: servizi consulenziali
Russia
Impresa specializzata in intermediazione commerciale (apertura di sedi secondarie o distaccate) e rappresentanza, cerca
imprese straniere interessate al mercato russo. L’impresa offre anche la propria assistenza nella promozione e nel marketing di
beni e servizi.
Anno di fondazione: 2000 Fatturato: fino a 2 milioni di euro Addetti: da 1 a 9 Lingua di contatto: inglese Info: Enterprise Europe
Network, Rif. N. ALPS 20091117015
Settore: trattamento acque
Belgio
Azienda ricerca distributori per i propri prodotti (serbatoi per acqua, sistemi di purificazione delle acque, sistemi di raccolta dei
grassi, ecc.). Offre inoltre servizi di intermediazione commerciale per l'introduzione di tecnologie per il trattamento delle acque
nel mercato belga e offre contratti di subfornitura per "rotation moulding". L'impresa è certificata CE/BENOR/DIBT/KIWA.
Anno di fondazione: 1972 Fatturato: da 2 a 10 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese, francese e danese
Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS 20091029010
Sementi per agricoltura
Germania
Impresa specializzata nella coltivazione e nella produzione di sementi per ortaggi, fiori ed erbe ricerca partner attivi nella
produzione di erbe, colture energetiche, piantine e piante in vaso per accordi di produzione. Anno di fondazione: 1994 Fatturato:
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19
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fino a 2 milioni di euro Addetti: da 10 a 49 Lingue di contatto: inglese, tedesco Info: Enterprise Europe Network, Rif. N. ALPS
20091113027
Piemonte AgriQualità
La Regione lancia “Piemonte AgriQualità”, un piano coordinato di
comunicazione e promozione che coniuga l’identità territoriale, le sue
produzioni agroalimentari e le politiche di qualità.
Presentato l’11 gennaio nel Museo regionale di Scienze naturali a
Torino dall’assessore all’Agricoltura, Mino Taricco, e da altre autorità,
il progetto intende ricondurre sotto un’unica immagine e impronta
comunicativa le diverse informazioni e attività promozionali
riconducibili a un “sistema Piemonte” che comprende al suo interno
anche le eccellenze ambientali, paesaggistiche, culturali, turistiche.
Piemonte AgriQualità, che rientra tra gli obiettivi di informazione e
comunicazione del Programma di sviluppo rurale 2007/2013,
identifica un sistema agricolo e agroalimentare di qualità articolato in
produzioni tutelate dalle certificazioni normate a livello comunitario
(DOP, IGP, DOC, DOCG, biologiche) e quelle regionale (Prodotti
agroalimentari tradizionali, integrati, OGM FREE, delle terre alte e
delle aree parco). Prevede la creazione di un brand che identifichi in
modo coordinato il “sistema Piemonte” di qualità, un logo
identificativo per tutte le manifestazioni, attività informative e
pubblicitarie, la realizzazione di un portale web che sarà accessibile
dalle pagine Agricoltura del sito regionale nel corso del 2010 e che
permetterà al cittadino di conoscere le politiche di qualità, orientarsi
verso scelte consapevoli di acquisto, avere a disposizione un
catalogo completo e aggiornato delle produzioni piemontesi di
qualità. Alla base di tutto il fatto che la Regione considera la qualità
delle produzioni uno degli strumenti fondamentali per favorire il
consolidamento e lo sviluppo dell’agricoltura. Il concetto deve intendersi nel senso più ampio: tipicità,
qualità organolettiche, sicurezza alimentare, stagionalità, metodi di produzione rispettosi di disciplinari
e a basso impatto sull’ambiente e sull’uomo.
“Il progetto ha una doppia valenza - ha detto Taricco - Da un lato la Regione ha voluto introdurre un
nuovo sistema di certificazione destinato alle produzioni di qualità di cui il Piemonte è ricchissimo, che
spesso fanno capo a piccole realtà territoriali o a poche aziende che non possono accedere alle
certificazioni più complesse e onerose. Il sistema si basa su accordi con le Camere di Commercio, gli
Enti parco e le Comunità montane, che con il coordinamento della Regione aiuteranno i produttori a
redigere i disciplinari ed effettueranno i controlli sulla loro applicazione. Le
prime certificazioni potranno partire già nel 2010. Dall’altro lato, abbiamo
voluto avviare una campagna di comunicazione che abbracciasse tutti i
prodotti piemontesi certificati. L’obiettivo è che il consumatore e il turista
interessati al Piemonte trovino, su un unico motore di ricerca e sotto
un’unica immagine, contraddistinta da un preciso logo, il catalogo completo
e aggiornato dell’eccellenza agroalimentare piemontese. Solo in questo
modo credo si possa e si debba comunicare un territorio”.
La cartella stampa completa, il logo e le sue declinazioni, l’homepage del
portale,
le
schede
sui
prodotti
sono
su
www.regione.piemonte.it/agri/speciale/qualita10/index.htm
REGIONE PIEMONTE
Piazza Castello, 165 - Torino Centralino: 011/43211 www.regione.piemonte.it.
20
Si ricorda ai nostri lettori che "CVC Notizie" è disponibile sul sito della Camera di
Commercio di Vercelli, www.vc.camcom.it, con le stesse caratteristiche dell'edizione
cartacea e con largo anticipo sull'arrivo per posta.
La versione on-line della rivista può essere scaricata in formato PDF dalla sezione
”Newsletter” del sito camerale
ATTENZIONE AI FALSI BOLLETTINI
Imprese della provincia hanno comunicato di ricevere richieste di pagamento che danno
l'impressione di provenire dalla Camera di Commercio.
Queste iniziative sfruttano una somiglianza solo apparente con la denominazione
“Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura” per richiedere ai destinatari
forti somme per servizi che non hanno nulla a che vedere con la Camera di Commercio:
abbonamenti a riviste, iscrizione in un elenco o in una pubblicazione.
Quando si avvicina l’epoca del pagamento del Diritto Annuale, siamo costretti a segnalare il
rischio dei bollettini falsi. L’unica modalità di pagamento del Diritto Annuale dovuto dalle imprese è
ESCLUSIVAMENTE attraverso il MODELLO UNICO F24, reperibile presso qualsiasi Sportello bancario o
Ufficio postale. Per informazioni: Ufficio Diritto Annuale Tel: 0161/598.223 – Fax: 598.265
848 800 540: È ATTIVO IL CALL CENTER PER IL REGISTRO IMPRESE
La Camera di Commercio di Vercelli, dal mese di maggio 2003, ha attivato, il servizio di Call Center per il
Registro Imprese. Il servizio consente agli utenti che utilizzano i servizi informatici e telematici camerali, di
dialogare con una squadra di consulenti dotati di professionalità e competenze specifiche in materia.
L’assistenza offerta riguarda i servizi connessi alla comunicazione "elettronica" tra imprese, professionisti e
Camera di Commercio per gli adempimenti legati al Registro Imprese (FEDRA, TELEMACO e PRATICA
TELEMATICA, FIRMA DIGITALE), nonché al Registro Protesti (ARIANNA). Il Call Center risponde al
numero verde 848 800 540, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00.
ATTENZIONE! I
INGIUSTIFICATE RICHIESTE DI PAGAMENTO PER I TITOLARI DI MARCHI DI IMPRESA.
Se avete depositato una domanda di registrazione per marchio d'impresa internazionale potreste ricevere
richieste di pagamento da parte di una certa "Centrale per il Commercio per l'Industria e l'Artigianato", che si
offre di inserire il vostro marchio in un registro dati dietro pagamento di € 1.423,10 su conti svizzeri. Non è
un'iniziativa degli organismi ufficiali preposti alla tutela della proprietà industriale. La Camera di Commercio
di Vercelli conferma che nessun importo ulteriore è dovuto per la registrazione del marchio internazionale,
dopo aver effettuato il deposito della domanda presso l'Ufficio marchi e brevetti della Camera di Commercio.
SPORTELLO INTERCAMERALE
Lo Sportello intercamerale di
Borgosesia
(finanziato dalle Camere di
Commercio
di
Vercelli, Biella e Novara) ha
un bacino di utenza
che comprende 34 Comuni
della provincia di
Vercelli, 22 di Biella e 15 di
Novara.
Attualmente è in grado di
fornire
servizi
e
svolgere
pratiche
di
pertinenza
del
Registro Imprese, Albi e Ruoli,
Commercio Estero,
Commissione
Provinciale
Artigianato, Albi e
Ruoli, Commercio Estero, Promozione, Marchi/Brevetti/Sanzioni, Panificazione, Ragioneria, Protesti e
Ufficio Prezzi.
Orario apertura Uffici: 8.30 - 12.30 dal lunedì al venerdì
Direttore responsabile CVC Notizie
Dr. Renato Boretti
Autorizzazione Tribunale di Vercelli n. 295 del 13.4.1995
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