• • •■••••••■•■•••.• NUM. •/11en • .oledì 21 Maggid° 1876 21 DIREZIONE ANNO VI AMMINISTRAZIONE lagn —1 i Libreria Minn sotto gorgo yrs Castelletto N. 2, Primo Le associazioni N'ano il principio \\11 I manoscritti che s'inviano alla Direzione non si restituiscono, ne si rende ragione - della ricusa di stamparli: non si accertano scritti anonirui. — Le lettere non !ranaate non ei ricevono. GIORNA.LE della CITTÀ e PROVINCIA di 1= 1 1SA AMMINISTRATIVO -POLITICO-SCIENTIFICO -LETTERARIO t-I PUBBLICA OGNI mE.KeoLEDi etAzcUNA il I.° ed il 16 d'ogni mese, con pagamento anticipato di lire 5 per un anno e di lire 3 per itei mesi. Un Numero separato centesinn 10, arretrati contesimi 20, Avvisi ed inserzioni contesimi 15 in linea o eparier di SETTIMA NA i L .1) poesia ad Emilia della quale il primo esemplare fu da lui inviato, il 10 aprile 1832, alla Camera di Consiglio della Ruota. Questa poesia comincia così: Pisa 23 IvIuggio FRANCESCO CARRARA . Nel mezzo a queste strofe: coneillabolo D'uomili togati Col viso InaceMgm irn" Gli occhi infossati ! ,11 .ett L'irrevocabile iThi Cenno dette: -:eteeicrig Ricusi Tainide Rinneghi. il fe,ro sia della Quria• Sherno e disdoro. , 9 . Chi d l ib•o, inie f0411:. Di baffi ornò. E finisce coi versi seguenti: Passato l'esame di avvocatura il Carcere era alla vigilia di comparire dinanzi alla Ruota Lucchese per una difesa importante. Il presidente Moscheni gli ordinò di radersi i baffi che egli aveva sempre portati. Il Carrara si provò e resistere, ma il presidente gli fece sapere che se non obbediva gli avrebbe negata la parola. Ed egli obbedì, ma si sfogò con una -11RWIM 1.1•IrWM. ) Dal 1847 data la sua carriera di professore. In quell'anno, unito il ducato di Lucca al granducato di Toscana, Francesco Carrara fu Chiamato a cuoprire la cattedra di diritto Crimivale nella lucchese Università ridotta alle umili proporzioni di Liceo. E in quella cattedra durò 12 anni, fino a che giunto il 1859, il governo provvisorio della Toscana lo nominò professore di Diritto Penale, nella..Università di Pisa, ufficio da lui tuttora tenuto. [53 , — / E Dell, tu, delizia Del miei pensieri, Mini tra docile Dei miei piaceri Deh, in consolami, Figlia d'amor E meco i fulmini Chiama del cielo Di questi barbari Sul I011e Che i baffi spensero Del t u o catitiir. I 7 I _::P1) - Giovanni Battista Carrara distinto ingegnere di Lucca un bel giorno s' innamorò della signorina Chiara CheIli, e più felice di un esercito d'iunainorati,• i quali empiono dei loro lai l'universo, potè farla sua moglie. A sentire quel che ne dicevano i vecchi, doveva essere una simpatica donna la signora Chelli-Carrara! D'animo liberale e ,di mente Colta ed acuta a lei forse si deve se suo figlio è divenuto quello che è. Se lo (Emendate at De A ancis egli vi risponderà che certamente sono le madri le quali forMano i loro figli grandi uomini. Quello che fece il Carrara nei suoi primissimi anni io non so e del resto a me hanno seinpre interessato pochissimo le infanzie delli Uomini 'celebri. O si dice la verità ed allora bisogna raccontare le solite bizze, i soliti desiderii, le solite aspirazioni di tutti i bimbi e di tutti i giovanetti; o si raccontano bugie ed allo- ra francamente è meglio dir mille. Vi basti che egli compì i suoi studi legali nella università di Lucca e che profittando della vicinanza di quella pisana, vi frequeutò le lezioni del Del Rosso e del Cariniguaui che gli diinoetrò singolare benevolenza e lo volle più tardi compagno in varie ed importanti cause. In un anno climaterico, nel 1831, cominciò il Carrara ad esercitare in Lucca la professione di avvocato, dandosi con speciale predilezione alle difese criminali. Qui calza un aneddoto. / Uiì 1117 - Ui E subito sul priucipio ebbe eccasioue di dimostrare quanto egli valesse. Nel ducato di Lucca vigeva tuttora il codice francese del 1810, un codice irto di deaconiane severità, affatto in opposizione a quei principii scientinci Mie 11. Carraia aveva appreso alla sCLION del Cariniguani. Furono duelli corpo a corpo contro quel codice, nei quali, con difficoltà immense e con sforzi straordivarii, riusciva il più delle volte al Carrara di rimaner vincitore. Cingi di funebre Velo la fronte; Spargi di lacrime, Emilia, un fonte: I baffi caddero Deì tuo cantor; Otkei batti morbidi " .Biondo-lueenti • -.. Che a tue purpuree Labbro rateati Spesso rapirmi° Baci d'amor. Nessuno in Italia e molto meno in Toscana ignora il nome di Francesco Carrara; ma di lui e della sua vita molti non conoscono nulla perché non è mai stata pubblicata una sua compiuta biografia. Tanti scribacchini, tanti professorelli, tanti artistucci hanno trovato biografi a bizzeffe; il Carrara — che io sappia — ne ha avuto uno solo ma degno di lui: Victor Moliner, professore ali' Uuiversità di Tolosa, il quale in un opuscolo iutitolato Ensegneiment du droit criminel a Pise, ha tratteggiato in poche liuee..la vita operosa dell'illustre professore. Ma si può scrivere molto più di quello che non abbia fatto il Moliner ed io sono lieto di poter mettere insieme questi cenni biografici del Carrara in geesti giorni in cui, uominandolo senatore, il Ministero gli ha reso tarda ma meritata giustizia. quilla sicurezza del Corsi e nonostante se avessi la disgrazia di essere imputato d'un delitto l'uomo a cui vorrei ricerrere sarélbe il Carrara. L Come si vede che dall'epoca in cui furono scritti questi versi satirici ad oggi sono paseati 44 anni sul capo del più illustre criminalista d'Italia! Ma proseguiamo. Appena incominciò la sua carrieía legale, il Carrara si distinse subito per acutezza d'ingegno e per una eloquenza che antipatica appena pronunziate da lui le prime parole, finiva col persuadere i giudici, far perdere il filo agli avversarii e sbalordire gli uditori. La maniera con cui il Carrara parla sembra la meno adatta per un avvocato: quel suo accento lucchese, quelle o pronunziate sempre larghe , quella sua monotona iufiessione di voce che diventa stridula negli acuti, pare che debbeno costituire l'antitesi dell'oratore eloquente. Eppure! Eppure nessuno meglio di lui sa persuadere i giurati, uessuno sa meglio commuoverli, meglio trasportare il pubblico. È un'eloquenza la sua che si può dire scaturisca principalmente dalla dottrina rara e dalla immensa erudizione. Egli non ha la foga meridionale del Mancini, non la forala tersa prettamente italiana dell'avv. Pelosiui, non il modo drammatico di porgere del Sanminiatelli, non la ferrea stritolatrice eloquenza del Taiani, nn l'audacia del Mari, nè la tran- La lista solamente delle opere e degli opuecoli del Carrara sarebbe interminabile. Nel 1860 pubblicò la prima edizione della Parte generale del suo PrograMma del corso di Diritto Criminale in un volume e successivamente la Parte speciale ossia Esposizione dei delitti in sp6cie in 7 volumi. Quest'opera che è. giunta alla quarta edizione è ricercatissima in Italia ed all'estero. Di essa, oltre a vari brani tradotti in francese, in spagnolo, in tedesco, in russo, ec. nello scorso mese di febbraio venne pubblicata in Parigi la traduzione francese della Parte generale fatta con cura grandissima e diligenza somma dal dott. P. Baret il quale fu a Pisa espressamente e vi si trattenne due anni per compierla sotto gli occhi e la vigilanza dell' autore. Nel momento in cui scrivo se ne sta preparando una traduzione inglese. Quella è l'opera più importante del Carrara: ma di lui sono pure letti, commentati e citati tutti i giorni i einque volumi di Opuscoli di diritto crintinale,, i Lineamenti di pratica legislativa penale (1874) e un voltimetto di Pensieri sul progetto di codice penale italiano. Oltre a ciò ha pubblicato e continua a pubblicare una quantità di articoli sopra materie di diritto penale, nei migliori giornali giuridici. Il Carrara a suo tempo è anche poeta; ho già dato un saggio dei suoi versi e altri ne darò più oltre. Dal poeta allo scienziato ci corre, ma le sue rime satiriche che a volte san bruciare davvero dove toccano si leggono sempre con piacere. Se da quello che il Carrara ha scritto si passa a quello che ha fatto non come ;avvocato, ma come scienziato è sempre moltissima la mèsse da spigolare. Il consiglio del Cantone Ticino lo in- • vitò a prender parte alla compilazione di un progetto di codice penale, ed egli ve la prese attivissima tanto che nel gennaio del 1813 il Codice Potè eeeere promulgato come legge cantonale. Dai giuristi esso fu giudiceto cerne opera bellissima e come uuo dei migliori fra i codici (nitore pubblicati in Europa. Il Governo canemale per attestare al Carrara la, sua ridonofieenza lo nominò cittadino onorario del Cantone. Quando in Portogallo fu uoininata una commissione per compilare il codice, della quale era presidente l'illustre Jordao, questi consultò più volte il Carrara e lo richiese di consigli che, ottenuti, egli si affrettava a porre in pratica. In Italia fu chiamato nel 1865 a far nette della coininissione incaricata di compilare un progetto di codice penale per il regnò 'd'Italia. Egli si occupò molte) di queste conimiesione e quale primo frutto della sua ocenpazione pubblicò i Fogli di lavoro sul progetto di codice penale ita liano. Il progetto in discorso fu condotto a termine; ma ricono ciuto come informato a principii scientifici liberali troppo, tutti i ministri di grazia e giustizia che si succederono lo posero in disparte; fino a elle l'ex-ministro Vigliani ne fece dai suoi impiegati raffazzonare un altro che è quello il quale già presentato al Senato dovrebbe ora se a S. E. Mancini piacerà — essere esaminato dalla Camera dei deputati. , - ;C:3 Il Carrara, ardentissimo abolizionista, si è fatto editore della Biblioteca dell'abolizionista nella quale raccoglie le più notevoli pubblicazioni fatte all'estero sull'argomento. Procurò la traduzioue, che corredò di note, del Manuale di procedura penale del Weiske, e procurò pure le traduzioni dei Codici penali di germania e di Zurigo e di Procedura penale d'Austria Promosse una sottoscrizione per un monumento a Giovanni Carmignani col quale, rendendo onore al celebre criminelista, si confermasse l'opinione abolizionista prevalente nel popolo italiano. E a proposito del Carmignani, una digressione. Il Carrara non ha mai lasciato passare la più piccola occasione per dimostrare al suo maestro l' affettuosa venerazione che nutre per lui. L' 8 giugno 1873, a Cascina veniva posta una pietra commemorativa sulla facciata della casa dove nacque il Carmignani; e il Carrara, chiamandosi suo vecchio discepolo, dettava questi versi: A te che per virtù, non per fortuna, Sorto da bassa curia, Ti sollevasti a un volo Sublime si che dopo morto ancora Tue belle gesta Europa tutta onora, Oggi uno stuol di grato affetto ardente, Devoto e ieverente, A. onor del patrio suolo, Sacra una pietra sull' umil soggiorno Dove bevesti i primi rai del giorno. Caduco' erge trofeo di vite spente ■91‘. La forza prepotente.. . Mentre, nodrita di pietosa brama, -11.egione, 'ali' ira . 'e:alla vendetta sorda Mai la protetta umanitade scorda. • . Ma più che bronzi e monumenti e marmi E lodi o in prosa o in carini La venerata fama Faranno eterna ai popoli futuri I ceppi infranti e le fiaccate scuri. L_i Francesco Carrara è di convinzioni schiettamente e sinceramente liberali che professa con tutto l'ardore della gioventù. Egli ha conosciuto e COLlOne moltissimi fra coloro che in Toscana e fuori cospirarono o combatterono per preparare nuove sorti all' Italia. Anzi in occasione di una sua dimora in Genova presso suo zio Gaetano Marrè professore di diritto commerciale nella Università di Genova e distinto letterato, conobbe ed ebbe una certa dimestichezza con Giuseppe Mazzini di cui il • Carrara ammirava l' ingegno ed il patriottismo, ma del quale non divideva cere temente la maggior parte delle idee. Nel 1848 e 1849 ebbe parte nei pubblici affari, gli vennero affidate varie missioni e fu più volte acclamato dal popolo. Nel comune di Capannori lo nominarono colonnello comandante della guardia civica e tenne il suo ufficio con onore in quei difficili tempi. E tanto dell' ufficio suo si occupava che, obbligato per gli affari dei suoi clienti di andare al tribunale, vi si presentava sempre vestito dell' uniforme di colounello sotto la toga. Nel 1859 gli elettori di Lucca lo volevano loro rappresentante al Parlamento. Egli ricusò il mandato avendo a mano la pubblicazione di quella grande opera che è il Programma. L' accettò poi nel 1865 e sedè per due legislature alla Camera nella speranza di poter contribuire alla compilazione di un codice umanitario. Nel 1870 i suoi elettori lo abbandonarono. Ed egli, scherzando, scrisse questi versi che inviò all'avv. Luigi Sauminiatelli cui gli elettori pisani non avevano riconfermato il mandato: Collega dilettissimo, Son pari i nostri fati: Entrambi siam sul lastrico, Principi spodestati. Cademmo entrambi vittime Di somigliante fato; Sindaci e vice-sindaci Noi rovesciar° a terra. Ai nostri danni mossero Lo stuol dei loro ulani Che nel comune erario Empiean le ingorde mani D'accollatari e guardie, Donzelli ed impiegati. Che far contro un esercito Due poveri avvocati ? Noi fummo: ed or la Camera Dei nuovi eroi superba Presto otterrà il pareggio Mangiando il grano in erba. Nè avidità nè orgoglio Fu di nostr'alme il vizio; Offrendoci alla patria Facemmo un sacrifizio. Ma se di noi non vollero Gli ingrati cittadini, Avremo al nostro studio Più pace e più quattrini. I / Il Carrara appartiene alle principali accademie ed istituti scientifici che hanno fatto a gara per averlo socio. Tra le altre, tanto per citare, è membro onorario dell'Accademia di legislazione di Torino, socio corrispondente della Reale Accademia del Belgio, socio dell' Istititto Lombardo. socio corrispondente dell' Istituto degli avvocati di Rio Janeiro, socio ordinario dell'Accademia dei Lincei di Roma, socio dell'Ateneo di Brescia, membro delle Accademie di Lucca, Modeua, Macerata, Urbino ec. Fu presidente della Camera di disciplina . .. . . .. ... ... ... .. . . ..... .. ' . • . .. • . • .. . . . ' . • . .. • . • .. • ... • . • . • •• . ..•. . • • • • •„ • ** Il Corriere non può mandar già in pace la nuova onorificenza toccata al comm. Rizzari e rincara negli improperii contro di lui e magari direbbe corna d'un ministero che ha osato nominar senatore l'ex-Sindaco di Pisa. Intanto si limita a manifestare la sua alta disapprovazione all'on. MaioranaCalatabiano il quale, secondo il Corriere, sarebbe quegli che avrebbe proposto ai colleghi il nome del Rizzari. 1.0 Il Corriere è costretto di deplorare che l'on. Maiorana non abbia tenuto dietro alle vicende pisane.; altrimenti saprebbe che il senatore Rizzari non è più quello che da alcuni amici del Corriere ft' uti tempo proposto a deputato di questo Collegio. Non è più quello? O a quale epoca antidiluviana allude il Corriere? Probabilmente all'epoca delle elezioni generali: dunque allora il Rizzari era indiscutibilmente una persona per bene? allora si poteva portarlo deputato nonostante tutte le storie antiche che sul conto del Rizzari il Corriere si è piaciuto e si piace sempre di narrare? Ma dalle elezioni generali in poi che cosa ha fatto il Rizzari? I biasimi che gli rivolge il Corriere, le colpe che il Corriere inventa sono anteriori a quell'epoca. Da allora in poi, che si sappia, il senatore Rizzari non ha commesso nessuna aggressione, nè assassinato nessuno. Dunque, che cosa ha fatto? Oh, una cosa enorme: NON IIA VO- degli avvocati iíresso la Corte d'Appello' -Porta gli orecchini d' oro e ha i capelli., di Lucca ed ora è presidente del Consiglio grigi che, a riccioli, gli vengono sin verso le spalle. Veste dimesso, con panciotti a dell'ordine degli avvocati in Lacca. Venne nominato cavaliere dei SS. Mau- larghe tasche e con giacchette sempre arizio e Lazzaro per il suo corso di Di- perte: al primo vederlo lo si prenderebbe ritto naturale, e commendatore della Co- per un fattore. Di sotto al vestito e di rona d'Italia in ricompensa dei suoi lavori sotto la toga anche di professore e d'avvocato gli si vede spesso saltar fuori la per la compilazione del Codice. Ultimamente il governo del Re lo ha punta della sua lunga pipa che egli fuma nominato senatore del Regno e gli stu- continuamente. In Toscana, ma in ispecie a Lucca ed denti fecero in questa occasione al loro a Pisa, tutti lo conoscono sia di persona professore, la più splendida e la più ensia vi sta. Quando, dopo aver fatto splentusiastica ovazione. didamente il compito suo, egli scende le scale dei tribunali, tutti fanno ala sul suo Francesco Carrara è il più fervido, il passaggio, e, d' istinto, tutti si levano il più operoso, il più accanito odiatore del- cappello quasi egli fosse un re. la pena di morte che vanti l'Italia. Forse I suoi scolari nutrono per lui la più nella potenza di quest'odio ha un com- grande ammirazione e il più grande ripagno nel Mancini, ma questi si limita spetto. Più volte glielo addimostrarono, dimostrano quando gliene capita l'occama non mai in un modo così solenne, sione; il Carrara vuol dimostrarlo semcome il 18 maggio dopochè il governo pre in tutte le occasioni; se queste non Io ebbe nominato senatore dal regno. capitano egli le cerca. Gli studenti lo andarono a prendere a Nel 1862 moriva il boia di Lucca ed casa, lo accompagnarono all'Università e egli salutava l'avvenitnento con i versi' là giunti il Carrara fece la sua lezione seguenti che intitola Visione: nell' Aula magna affollata così che non Taciti, taciti, - In bruno ammanto, poteva contenere una persona di più. Parlò Non ardon fiaccola - Non ergon canto: per un'ora e mezzo splendidamente e le Ma giù per i vicoli - Torti e segreti sue parole furono spesso interrotte da Portano un feretro - Fuggiaschi e cheti. grida, da evviva, da applausi. Per quel convoglio Non vi è saluto, Quando, in un certo punto del suo diNessun di lacrime - Gli fa tributo. scorso, citò una frase da lui pronunziata D'usci lo stridere - Soltanto udite; due anni addietro e nella quale si fa alLe genti fuggono inorridite. lusione al primo liberale d'Italia, gli scoPar che mefitica - Aura nefanda lari tutti ad una voce esclamarono: c Il Su quella coltrice - Cupa si spanda. professor Carrara! » Egli ringraziò coniLa luna appiattasi - In fosco velo, Fantasmi incrociano - Le vie del cielo; mosso, disse che il grido dei suoi scolari E attorno al feretro - Sanguinolenti mentre gli tornava gradito era un'esageNove e) si accerchiano - Spettri furenti. razione e affermò che il primo liberale In mano recano Di tabe sozzi d'Italia è Vittorio Emanuele. A mo' di lampade - I capi mozzi. Le sue parole furono coperte da lunEd agitandoli - Sul cataletto ghissimi, interminabili applausi. Ne fan più livido - L'orrendo aspetto, Finita la lezione gli venne presentata Mentre a frenetico - Ghigno di rabbia una corona d'alloro con questa epigrafe: Muovon le l aide - convulse labbia. Al senatore Carrara gli studenti della piUdite; scagliano - Le rotte gole Contro l'esanime - Truci parole. sana Università. « Su, per tripudio - Danziamo in giro; Dopo, framezzo agli evviva ed agli apOnta alle ceneri - Di quel vampiro. plausi, la intera scolaresca con la bandiera Sdegni anche il lurido - Verme nefasto dell'Università, accompagnò a casa l'illuDel vil cadavere - L'osceno pasto. stre professore. A dirti requie - Sbuchin da Dite ,C2 Sol le Gorg,onidi - Angui-crinite; Ecco l' uomo, l'avvocato, lo scienziato Esse gavazzino - Sul tuo carcame, che il governo, tardi ma in tempo, ha D'ebbra giustizia - Maestro infame! creduto degno di nominar senatore. Le ancise vertebre - Gli arsi lacerti, Nella camera vitalizia Francesco CarFreddo sicario, - Furo i tuoi metti. rara farà sentire l'autorevole sua voce e Immoto ai gemiti - Del tuo fratello, Fu tua delizia - Farne macello; se dovrà esservi, come è probabile, nuoE senza palpito - Senza ribrezzo. vamente discusso il Codice Italiano, egli D'opre sataniche - contasti il prezzo. tuonerà anche una volta contro la pena Deh! fra gli anatemi - Segni la storia di morte. Sol poi ludibrio - La tua memoria. Speriamo che la sua voce sia accolta e Le inesorabili - Posse supreme che la nostra Toscana non debba sopD'ogni tuo postero - Sperdano ii seme: portare nuovamente l'onta del carnefice. E tu sii l'ultimo - Dell'empio stuolo QUIDAM. Che ammorbi l'acre - Del patrio suolo ». Tacciono: e il folgore-Scroscia da manca, La terra un'avida - Frana spalanca; E larve e feretro - L'abisso inghiotte; Chiuse il prodigio - Eterna notte: Ala il vaticinio - Accolse Iddio « Come abbiamo già annunziato, le Non più carnefice - Pel popol mio. - Al fisico egli è piuttosto grasso della persona e non alto. Quasi perfettamente cieco, ma con li occhi grandi, aperti, i suoi sguardi sembra si perdano nel vuoto. ItaMacciotti, Dini , Pagano , Petroni, Nardi. Alessandrini, Próeperi, Bartolomniei e Giulianl decapitati nel giro di pochi anni nel piccolissimo già ducato di Lucca. - Elezióni amministrative avranno luogo nel prossimo mese di giugno» Questo scrivevamo nei nostro passato numero e il Corriere dell'Arno fantasticando sulla semplicità con cui era redattala notizia ci fabbrica su un castello di 's'Opposizioni, di biasimi, di proposte, occupandosi anche del prof. Dini e del senatore Rizzari e non certo per rivolgere loro dei complimenti. Abbiamo bisogno di dire che la semplicità dell'annunzio derivava dal an credere noi molto necessario il ,cominciare una polemica elettorale un mese e più avanti le elezioni? 91 . -ii41; 11 , ',Pii i LA*Ii .•'••••••.••••••• a la Corriere. E pensare che reo di così grave delitto il comm. Rizzari non è stato ancora ghigliottinato ! ** Il Corriere afferma che il comm. Rizzari è stato nominato senatore INDUBITABILMENTE PER ERRORE da Un ministro del quale il Coi nere ignora i vincoli che ha con l' on. Rizzari e che di per sè non ha che secondaria impoi.tanza. Lasciamo andare quell' indubitalmente per errore, lasciamo andare i vincoli e le ignoranze del Corriere, ma perchè prendersela con l'on. Maiorana? Perchè il foglio ufficioso non rivolge i suoi rimproveri al barone Nicotera? È il ministro dell'interno e non altri che propone al Re la nomina dei nuovi senatori. ** n ì < Alludendo al barone Genuardi il Corriere dice di trovare naturalissimo che un di Catania supplisca nel Senato un di Girgenti. Povero consiglier Cecconi che radunando una quantità di documenti cercò di dimostrare ai ciechi ed ai sordi volontarii la perfetta onestà e la somma onorabilità del senatore Rizzari! A chi non vuol sentire e a chi non vuoi vedere a che prò parlare? Basti al Rizzari, nonostante tutte queste calunnie, d'essere stato nominato senatore dal Governo del Re. - si 1%2 Corriere abbiamo letto una • , cormondenza da S. Giuliano sulla. Jiti ‘11Z(*:Man 1103 ...Ma& • •1. 1 LUTO ESSERE AMICO DEGLI AMICI DEL Cose Pisa.n.e Contro questo suo odiatissimo nemico, il boia, nell'esercizio della sua professione il Carrara ebbe spesso a lottare, vincendo sempre meno una volta. Il giorno in cui la vittoria restò al carnefice fu giorno di lutto per Francesco Carrara. ci ri Ciiialt /11 írit ‘ gai MAY..1•1r~li•Mr 41. • t... eamene a quale il foglio pisauo richiama l'attenzione dei lettori come quella che dimbstra quali giuste simpatie abbia lasciato il comm. Cornero. Oh, ingenuo d'un Corriere! Che il Cornero non godeva le simpatie tue ntl dei tuoi, chi ignorava? C'era proprio bisogno di questo nuovo attestato d' antipatia verso l'egregio funzionario? Non credei che al Cornero dorrebbe molto di .avere le tue lodi? j■-•11•11..• f••••■• Alle atrabiliari declamazioni del Corriere ••• a dell' Arno intorno all' nomina dell' egregio colino. Mario Rizzar' a senatore del Regno riportiamo dalt'Opinione un bran d'ua articolo che riflette appunto la nomina dei nuovi senatori, famndo rilevare che per quanto questo giornale non abbia presentemente al potere il suo Ministero, pura trova cornmendevolissime questo nomine , e con ogni maggior elogio rammenta il nome del ,commendator Mario Rizzati — e tanta impazialità di gin tizio risponde più che eaubarautemente alle partigi tue elueubrazioni del giornale di via sant'Anna, e all' o fio e livore imolacablio che pochi suoi neinhi personali hanna verso il s:natora Mario Rizzari. Vi hanno dicerto fra'nuovi menatoti alcuni .che solo le a lerenze politiche hanno saputo ripescare nel mare Aell' oblio; ve ne hanno .altri che non recano nè prornettona al Sa:nato maggior operoeità e • igoria. Ma d'altro lato sarebbe giusto il lisconosoere che parecchie nomine sono assennate ed impaaial i e che taluna apparirà a tatti come un atto di riparazione? L'Alianelli, il Paoli, il Barbarour sono magistrati dotti e stimati, il Rizzari è amministratoro intelligente ed attivo e studioso di cose di finanza, prof. Carrara è criminaliata di fama europoa, il Palroaciano ha professato con isplen lore la chirurgia ne s. l'Università di Napoli. L , lettere non vennero neppur trascurate e alla scelta dai loro cultori fu estranea affatto la passione politica. , , , .A..■11~•1111 Nostre Corrispondenze Bagni San Giuliano, 19 maggio Al giungervi di questa mia, dovete ri.manere senza dubbio maravighati, dappoichè sapete a tutta prova come abbia1110 voluto sempre mantenere un decoroso -silenzio, anche quando il Corriere del2' A rno si sfogava con ogni possa a riempire le sue colonne contro i nostri amici. 'Oggi rompiamo per una sola volta questo silenzio, e lo facciamo per confermarvi la notizia che già avrete sentita, che cioè la Giunta ed il Sindaco hanno rassegnato le loro dimissioni. Molte altre volte abbiamo scongiurato ,questo atto; mentre i nostri amici stan•chi di lottare a forze ineguali per l' apatia inqualificabile di chi doveva appoggiarli, ci avevano esternato questo pensiero Noi abbiamo sempre chiesto loro il sacrificio della propria abnegazione, e l'abbiamo ottenuto. Oggi non possiamo chieder ad essi quello dell'amor proprio, del loro decoro, e ci congratuliamo con loro -della presa risoluzione. Di faccia ad amici od avversari, di faccia ai loro elettori, migliore momento °circostanza più favorevole non potevano desiderare. Per qual ragione si ritirano oggi? Perché la Giunta, nell'occasione della partenza da Pisa del senator Cornero, gli ha rivolto un indirizzo dicendogli signor Prefetto vi ringraziamo dell'appoggio che ci avete prestato verso il governo centrale Hanno commesso un delitto di lesa cavalleria? Ha,eaee(esposto un sentimento dei più gentili; che si vuol di più? Il Consiglio comunale ha protestato contro questo sentimento di gentilezza, e con sette voti, perché assenti -- more solito - la maggior parta dei no— stri amici, perchè astenutasi naturalmente desiderate brisr. ed il naviglio si è armato la Giunta, e meno naturalmente astenutosi delle due vele di compimento. che sono il colun consigliere, ha emesso un voto di biasi- teltaccio e lo acopa-mare. Speriamo che Per mo — Dietro questo, la Giunta ed il Sin- diversi giorni avremo il medesimo tempo, triacdaco hanno rassegnato le loro dimissio- che ordinariamente le brise durano qualche ni. A proposito di quest' ultimo dobbia- settimana. 11 sole splendo in tutta la sua belmo far rilevare come era assente per gra- lezza, e davvero possiamo dire eesere questa ve malattia che affligge un suo stretto la migliore giornata che abbiamo avuto da congiunto. Anzi noi credevamo perfino quando siamo partiti da Arnburoo. eoneultato che riconosciuta la giusta cagione della sua il termometro Reati:nue, ci si rivela che abassenza , sì sarebbe rimesso ad altro biamo fatto 15 eradi da Livorno. mieli:h ci tempo lo svolgimento di quell'interpellanza troviamo a ?le eredi entra zero. A bordo gola quale, quantunque diretta alla Giunta diamo una buona salute sebbene il cibo conimplicava il Sindaco a maggior forza co- tribuisca poco a tenerci sani. — 5 venerani me proponente l' indirizzo — Ma questa Fino a mercoledì IO. il vento ha continuato è questione di vasta interpetrazione e a spirare propizio. ed abbiamo fatto parecchio passo oltre. Noi vogliamo che i nostri ami- viaggio. Sulla sera abbiamo raoziunto un barco ci sappiano che siamo lietissimi della lo- che alla mattina non era per noi che un punto ro risoluzione, perchè mentre resta in nero, quasi impere.ettibile, sull'orizzonte. Il casostanza al senatore Cornero l'espressione pitano bo acarabiato con P52q0 alcune parole sincera di quell'indirizzo, noi li vediamo ri- a mezzo di segni convenzionali di bandiere. Il tornare fra noi senza una veste che li baren era norvegiano e faceva la nostra rotta. rendeva meno liberi, e possiamo assicu- Questa mattina il gole si è levato a ore 9 e rare spenderanno senza posa d'ora in- si A e.oricatn a nre et e un quarto. nanzi le loro forze, la. loro influenza a Orlando la cora del ?cominciò a spirare quelpró del paese — l'aura di vento che ner noi fti una gran Queste poche cose e considerazioni absorte stemmo levati fino a tarda ora. Ci pabiamo fatte Volentieri, perchè tenevamo a reva rl'eeeere alla vieilia di qualche gran son che si sapesse la causa della dimissiono lennità. E nere» no? n vento non per noi dei nostri amici — Non ci occupiamo af- mioliore di quelunque festa? Non siamo noi fatto del resto — Il Corriere dell' Arno in 'balia di lui? ed abbiamo ben razione di derichiama l'attenzione dei suoi lettori sul- siderarcelo favorevole e duraturo! Dunque. la corrispondenza di San Giuliano del tornando al diernren. si stette levati, una buona num. di sabato, per mostrare quali giuste parte di noi. tino all' una di notte: e questo simpatie abbia lasciato nella nostra pro- tanto desiderato vinto si fece stilino sentire, vincia quell' egregio uomo del comm. a poco a poco rinforzò. ci ha fatto per qualGiuseppe Cornero. Noi invece ci rivol- che ziorno via...giare felicemente e raggiun giamo anche una volta a quest' egregio zere alcuni barchi che non vedevamo neppure patriotta amico e compagno di Cavour, ll giorno 3 con nostro massimo contento si di Brofferio, e di tanti altri patriotti, per seme. per bocca del capitano che alle 2 e assicurarlo che i sentimenti della Provin- mezzo si era passata l' isola di Madera. Mille cia pisana verso di lui si mantengono erano stati i discorsi fatti riguardo l' isola; quelli che egli stesso ha avuto luogo molte chi diceva che qui ci si fermava per far provvolte di chiaramente apprezzare. visione d'acqua. chi diceva di no altri dicevano che per eitin rare all'isola ci volevano alSan Giuliano 23, sera. cuni iorni di buon vento, Ricche a troncare Se siete in tempo, aggiungete queste po- tali discorsi a aria, sioprageriunee la gradita dio parole alla mia corrispondenza del 19. notizia. A Madera non ci fu nè sbarco nè ferStamani si è adunato il Consiglio per ri- mata. costituire la giunta: la quale è stata riconEceoci qua ora lontani dalla nostra patria, fermata. e ehi sa quali giorni noi passeremo lungi da Merita però di esser posta in rilievo la lei ! chi sa quando ci si ritornerà! votazione avvenuta. Sabato 6. 11 caldo si fa discretamente senIl voto di biasimo era naturalmente diretto tire; non possiamo più resistere sotto coverta a tutta la gin n t e,. e la maogior parte della notte si passa al seI nostri amici riferendoai alla questione reno. Stanotte poi vi ho ancora dormito. più elevata dei principi, e non Reondendo mare era un poco agitato e 'in cavallone ha quindi a portare le personalità laddove non iioe portato in coverta un noce d' acqua insieme con un Pesce-rondine. Era discretamente groevrebbe cercarsi che il bene del paese hanno dato unanimi voti a tutti i compo- so; ha la forma presso a poco quella del nenti la giunta ilimiesionarie; mentre che i muggine. Le sue ali si partono dalle garge e nostri avversari hanno "portato il loro suf- si prolungano fino alla coda. Fu preso da uno fragio sopra due soli, mostrando così all'evi- di coloro che saporitamente dormiva e che denza che il voto di biasimo emesso il 16 fu sveoliato dal colpo dell'acqua che l' aveva tutto bagnato; il giorno veniente fu cotto. Bicorrente era diretto 133elusivamente ai soli componenti la (Vanta che non si aseociano sogna vedere come questi pesci sono ridicoli quando volano. Allorchè vengono inseguiti da alle loro idee. — Questo fatto si commenta da se! Cosa faranno i nostri amici? Non vo- qualche pesce più grosso di loro escono dalgliamo prevenirli in questioni di delicatezza l'acqua e volando in aria percorrono uno spazio di 30, 40. tso metri e quindi si rituffano. e decoro. — Le rondinelle ci seguitano e nessuno osa stuzzicarle. , VIAGGI O VA, AZI13/teC AILN innMallAUA dal di 8 ottobre 1S75 al di 7 febbraio 1876 Audi di Feria Gullardi (Continuazione vedi nani. 20). Lunedì 1 novembre. Tempo non troppo buono accompagnato da vento e pioggia che ci ha confinati sotto coverta. Pochissimo viaggio e grande sballottamento a bordo. — Martedì 2. Giornata simile a quella di ieri, — 3 mercoledì. Calma perfetta tutto il giorno e per conseguenza immobilità del bastimento. Questa sera si è levato un poco di vento e verso mezzanotte si è messo a spirare con certa forza che ci fa presentire molto cammino nel corso della notte. - 1-.4 giovedì. Tempo magnifico, splendido. I nostri presentimenti si sono avarerati, giacché abbiamo camminato molto. Questa mattina il vento si è piu dichiarato di nordest, e spira così regolare che si percorre circa miglia 12 all'ora. Finalmente abbiamo le tanto Il nostro bastimento taglia meravigliosamente le acque e fila ben 13 miglia all' ora. l I giovedì. Il tempo è cambiato, la pioggia ha cominciato a darci un poco di molestia; ma siccome sappiamo che quanto più ci approssimiamo alla linea equatoriale, dovremo attenderei delle piccole burrasche, così ne facciaMO poco conto, come cosa di naturale. Dovremo sopportare le noie delle piogge equatoriali, almeno fino a che non avremo oltrepassata la linea di 10 in 12 gradi. Del resto lo stato di nostra salute nulla lascia a desiderare, compatibilmente,. alle forzate privazioni che siamo costretti a sfidare ed al caldo eccessivo che abbiamo sotto coverta, cosa che ci obbliga, come ho detto, a passare quasi tutta la notte sul ponte. 12 venerdì. Continua il vento piovoso, ma ad inteevalli vediamo il sole che ci rallegra un poco. Anche oggi una donna boema si è sgravata di una bambina, e pochi giorni or sono una tedesca abortì.— 13 sabato. Tempo sereno, ma eccessiva calma, per cui facciamo poco viaggio. — 14 domenica. Tempo piovosa sulla mattina, ma si è rimesso al buono nel dopo pranzo. Però canuniniatno con semina lentenza, cosa che contraria oltremodo i nastri desideri. — 15 lunedì. Tempo variabile un poco pioggia e un poco sole. Si progredisce poco nel nostro viaggio, perdite i venti che dominano in questo mare sono di levante; per conseguenza l'abbiamo quasi a prua. NOI dopo pranzo abbiamo avvicinato un bareo americano che faceva rotta per il Brasile.. Con i soliti segnali di bandiera é venuto a parlamento col capitano. — 16 martedì. Dura il buon vento, ma facciamo poco cammino. R Capitano è d'opinione che domani passeromrs la linea giacchè siamo all'ultimo grado. Contro le nostre aspettative non sentiamo tutto quel caldo che ci credevamo, e ciò dipendo perchè passiamo molto lontani dalla terra d'Affrica, cosa che fa diminuire nel vento che spira dalla terra quel calore che esso acquista nell'attraversare i deserti aridi e infuocati-. dell'Atfrica. (Così ci spiegano la cosa gli esperti). 17 mercoledì. Questa mattina a ore 4 siaino' entrati nella zona torrida. È una belliesima giornata; spira un buon vento di levante o camminiamo discretamente. Il sole si è levato, alle ore 9 e 15 e si è coricato allo ore 9 e 52Cosa veramente mi ha sorpreso è stato il. cambiamento della luna nella sua quartazione; invece di avere la parte convessa luminosa rivolta a destra ( 3) come in Europa quando è calante all'ultimo quarto, passata la linea, ha la parte convessa luminosa rivolta in. basso (a). — 18 giovedì. Abbiamo camminato tutta la notte con vento discreto, ed oggi ancora marciamo col medesimo vento, ed abbiamo una bellissima giornata. È necessar poiché si corre procurare di non stare al sole, ' lb pericolo di qualche congestione cerebrale. Seguita il buon vento e facciamo molto cammino. — 19 venerdì. Simile a ieri. — 20 sabato. Simile a ieri. — 21 domenica. Oggi giornata magnifica, vento favorevole che ci . fa fare da 8 in 10 miglia all' ora. I tedeschi hanno voluto regalarci di una rappresentazione di pantomima. A furia di coperte hanno improvvisato un teatrino in coverta e si sono disimpegnati passabilmente. Noi ci siamo un poco divertiti... Oh, se sapeste come meni piecola distrazione qualunque ci riesca gradita!' Oh, se sapeste come, in tante lunghe ore d'ozio e di noia, io ricorra sospirando col pensiero al mio Politeama e all'Arena Federighi ! Ora m'accorgo che pure quel teatrino di marionette, che quand'ero costà non curavo nemmeno, in_ certe giornate farebbe la mia contentezza, a mi renderebbe molto più breve questo viaggio interminabile. — 22 lunedì. Seguita il buon vento. — 23 martedì. Oggi con nostro massimo contento vedevamo che il Capitano col cannocchiale guardava attentamente verso l'orizzonte. Noi tutti aguzzavamo la vista, ma noa ci fu possibile veder niente. Dopo pranzo però., verso le ore 3 e mezzo circa, ci parve di veder terra. Ed era infatti. Giungemmo distanti. da essa 6 o 7 miglia, e se ne potevano vedere benissimo le montagne incolte. Chi diceva che era l'isola tale, chi la tal'altra; realmente poi era l'isola di Santa Trinità, e di ciò fummo assicurati dal Secondo. Sebbene essa abbia un promontorio abbastanza elevato, pure non vi abbiamo scorto nessunnabitereione dalla parte nostra, ed abbiamo veduto soltanto delle rocce che ci sono sembrate affatto nude di vegetazione. Siccome sappiamo che 1' isola è abitata, così è chiaro che le abitazioni sono dal lato opposto. L'isola giace vicino alla costa. americana, a 22 gradi passato l' equatore, in. prossimità del 2.° tropico. — 24 martedì. Questa notte il vento si è calmato ed abbiamo fatto. poco corso; e dopo il calar dal sole il vento.; si è calmato ancora di piu, talchè oggi siamo andati avanti a passo di formica. — 25 giovedì. Simile a ieri per il cammino. — 26, venerdì. Calma perfetta fino alle ore 3 pom.; a quest'ora si è levato un discreto vonto di libeccio, accompagnato da una pioggia discretamente forte. Si é vista una piccola. balena, o secoaelo il parere di alcuni, un piccolo smeriglio, che ha seguito il. nostro venendo spesso fuori d'acqua a far bella mostra, di se. — 27 salato. Il, vento ha continuato a, soffiare tutta la notte ed abbiamo cammi, nato. Ora continua il bel tempo col vento g • WIFFQ".1 ' • ' • • • • • •• • • • • • • • • • • • • • •• • •• -•••■•••••-_.•■•••••••••~••••••••••■••••••••=npm........-syy,........ ots La detta Commissione è stata autorizzata ci e/reste — Cagnacci Ranieri, direttore mezzogiorno. Alle ore 1 pera. il vento ha ces- arditi di dimandare quali sieno i problemi recenti ad aggregarsi tutte quelle persone che cre- della Orchestra della Società. soluzioui hanno cui le sato e nuovamente ci troviamo in calma. — 28 matematici competenti, anche fuori del Comizio dera domenica. Oggi ancora non spira alito di vento. frutteto la decorazione. Abbiamo bensi Sappiamo inoltre che nella dunanza di sulla duplicazione del cosa stesso. letto qualche Giornata oltremodo bella. Ci troviamo distanti consiglio del 16 corrente fu deliberato Nominava il prof. cav. Cesare Studiati rap- che l'Orchestra darà nel corso dell'anno dal Capo di Buona Speranza 7 gradi di lon- cubo e sulla quadratura del circolo, ma, dire crediamo di non avere vero veduto presentante del Comizio nel Comitato ordi- non meno di sei concerti per i Soci, fisa gitudine e 27 di latitudine per conseguenza vi è di pia importante. La natore del terzo Congreesso enologico italiano sando il primo per il giorno 15 del ciò che Croce miglia 420 alla direzione del Capo e 1620 mese aver luogo a Firenze nel 1877. potrebbe, forse meglio di Pisana che dovrà ogni dalla linea allorquando l'avremo raggiunto. venturo. Votava un voto di ringraziamento al tesoSiamo alla precisa direzione del Rio Janeiro altro giornale, dare qualche schiarimento* ** intorno a questa quietione. riere cessante signor Gaetano Noccioli, per lo che in longitudine si trova a gradi 22, per cui Club Apino Italiano (SEEIONE DI PISA). zelo da lui spiegato finora nell'ufficio di tedalla nostra destra abbiamo l'America distante *e * Il soci di questa sezione che desideras-iere. sor F Lo avere ricordato il pio giornaletto, i miglia 1320 e alla nostra sinistra l' 4ffrica Faceva plauso alla Camera di Commercio sero prendere parte al Congresso geneche dista miglia 1620. Per cui siamo molto che esce dalla Tipografia della Speranza, rale degli Azionisti che avrà luogo a Pipie vicini all'America che all'Attrice. Il nostro ci fa risovveeire di quel supplemento che ed arti ed al suo egregio Presidente per il stoia il 12 giugno venturo, possono inconcorso da essa aperto intorno allo studio esperto Capitano ha preso tal via per la sem- stainpò al suo num. 1 del corrente anno. viare i loro nomi e la quota, fissata in [vi, dopo un diecorsino in cui si parlava delle condizioni della pastorizia nella provinplice ragione di tenerci distanti dai gran caldi, lire 10, alla Direzione della Sezione, al togliendo così occasioni di malattie. — 29 lu- di manicomio, di muto perpetuo, di luc- cia pisaua. Infine emetteva un voto di rinella Camera medesima graziamento per avere R. Museo di Storia Naturale, non più> nedì. Canna , perfetta. — 30 martedì. Vento ciole per lanterne e di lingue di increduli, tardi del giorno 27 del mese corrente. di Cina alla procurato Pisa un locale adatto forte di libeccio. Nel corso della notte è stato si pubblicava con grande letizia una letIl Presidente contrattazioni delle grasce e al ritrovo così impetuoso che ha rotto l'asta del Coltel- tera del padre Secchi. Come molti sa- i alle G. MENEGHIN1. dei commercianti e degli agricoltori. laccio. Questa notte a ore 12 e mezzo una pranno l'affermazione principale di quella donna tedesca si è sgravata di una bambina, epistola, il giudizio, cioè, sul preciso va* * e tanto la puerpera quanto la neonata stanno lore della costruzione del sig. Buonatalce, Come cosa che può interessare la noATTI E DOCUMENTI UFFICIAI era sbagliata e all'ingrosso; tanto è vero stra città, la quale benissimo. conta moltissimi cac• —••••••■•••••---che in una secooda edizione di un opu(Continua). ciatori, riportiamo dalla Gazzetta Livornese scolo si è soppressa la detta lettera che — La Gazzetta Ufficiale del 1.0 maggio le linee seguenti: avea fatto la bua comparsa nella prima. contiene: . Fra le tante società che esistono nella I. Regi decreti 30 aprile, che convocano i Non ci meraviglia ta.uto il fatto che l'ercollegi elettorali di Regalbuto, di Palermo rore sia stato commesso dallo scrittore nostra citta, è venuto a prendere posto delta lettera, che certo, avraa tatto il cal- anche il Circolo dei cacciatori di Livorno, e di Torino le per il 14 maggio. Occorren-do una secomia votazione, essa avrà luogo • . La Giunta municipale di Lucca e la Log- colo in fretta, cubi per potere dare una custituitoei pochi giorni or sono, risposta, quanto l'aitrie elie non eia Stato 21 dello stesso mese. Chi conosce di quauta utilità siepo . bis maesonice Francesco Burlainaccbi hanno da quellinuetre redattore per avvertito Regio decreto 30 aprile, che convoca il 2. inviato al comm. Francesco Carriera i sestate per l'agricoltura in Wrancia., in Inla parte scientifiea che compilei il capcollegio di Sondrio per il 14 ineggio, onde guenti telegrammi: ghilterra ed in Germania le società di nel supplemento. Avremmo quindi pello proceda alla votazione . di beilottaggio. Lucca 18 maggio 1876 ore 13. titi consiglio da dare alla sulludata Croce; cucce, tem può che applaudire al tenta3. Regio decreto 2 aprile, che autorizza Commendator Carrara ma avendole gia fatto una dinianda ce tivo di far sorgere anche nella nostra la Regia Università di Pedo.va a soteentrara Pisa. bella Italia simili associazioni, e godiamo quale douataria sostituita, a quel comune ne ristiamo, temendo di essere tacciati di Giunta municipale esprime sincere congra- iediscreti. che Livorno abbia dato per la prima nel possesso della casa . del Petrarea in Artnlezioti nomina SV. Senatore Regno. (crediamo) l'esempio. * qua, qualora esso comune decida dai diritti Sindaco — Giorgetti. Il Circolo dei cacciatori di Livorno, a che gli risultano dalla detta donazion-e Domenica scorsa sui prato delle Cascine Prof. Francesco Carrara 4. Regio decreto 19 aprite, che erige in gentilmente concesso da S. M. ebbero luogo quel che ci vien detto, si propone vari Pisa. corpo morale la società legare li :3alvainento.. le corse di cavalli. scopi, alcuni dei quali utilissimi, altri d'oLoggia Francesco Burlamaccbi conosciuto 5. Disposizioni nel personale del corpo ll prete non era affollatissimo; ma le no- nesto divertimento. Rappresentare presso onore reso vero merito e sapere invia in- stre signore vi erano tutte e parecchie vestieentabile wilitare, t1 31 persanale « degli irail R. Governo e prese° le autorità tutte tigne concittadino abolizionista congratulapiegati civili contabili ed in quello dipencosì eleganti da toilettes non vano poter dela classe dei cacciatori e proteggerle gli zioni, omaggi. dal ministero della guerra. acute siderare ne di"piu ne di meglio. Per queste interessi. promuovere e curare l'osservanza ** — La stessa Gazzetta pubblica le setoileties merita im elogio speciale la signora Il prof. Carrara rispondeva con la seguendelle vigenti leggi in materia di caccia; guenti disposizioni .nel perepnale dipendente Polvani che nella recente sua gita a Parigi te lettera al telegramma della Giunta: canine; istituire (spele razze migliorare ministero nell'interno: dal ha Saputo sciegliere stoffe tra le piu belle e Sig. Sindaco del Comune di Con regie deggeo 5 marzo 1876: cialmente nella stagione estiva) nella noguarnizioni del miglior gusto. elle -seme. Lucca. B.isile conon. A prefette-s proA causa della celebrazione del matrimonio stra città il tiro ai piccioni, divenuto così Sono stato eensibilissimo alla dimostrazio- Civile >che aveva luogo in Firenze tra la mar- di moda; mandare ad effetto gite ed escur- vincia di Arezzo, nemniato prefetto della. ne di affetto datami da lei e dalla, onore. chesa Malasphia. 'e il marchese Torrigiani sioni a somiglianza dei Club alpini: ecco provincia di Reggio Calabria:0W vele Giunta e a tutti ne faccio i miei rin- mancavano molte signore fiorentine che altriCon regio decreto 12 marzo 1876: i diversi obiettivi a cui tende il circolo, graziamenti, e mi allegra l'animo il vedere menti stnebbero venute. Polidori coinin. Giov. Bettista, prefetto Obiettivi chiaramente specificati uello stache nei miei concittadini si mantenge viva di terza classe della provincia di Sondrio,. Del resto se le corse, per quel che rila memoria di me. E mi piace afferrare glie- guarda gli spettatori, ei può dire che riusci- tuto già sauziouato dalla nuova società. nominato prefetto di terze elasee della proSappiamo inoltre che il Uircelo avrà un vincia, di Arezzo. l. fa sta occasione per dichiarare che quantunque rono brillanti, non si può dire altrettanto per •, le vicende della mie vita mi abbimici allon- quel che riguarda i cavalli. Solamente la pri- apposito locale di riunione, ove a dispoCon regi (ìecreti 16 marzo 1876: tanato dalla mia terra natale, hn però conv. Francesco, consiglege Zironi cav. av. ma corsa andò bene; delle altre e special- sizione dei soci si troverà una biblioteca servato o ce nservo verso la medesima e ver- mente di miche dél Serehio è meglio non ciuegetica, munita dei più riputati giorprima classe nell'amministrazione pr.(v:ncia-sp i sive abitanti tutto l'affetto di un figlio parlare. E fu peccato perche la direzione tutta nali di caccia sì italiani che stranieri. Nè le, non 1;11st° prefetti di terza class • della e di un fratello. provincia. di Sondrio; (3-Alletti comin, avv. e in ispecie, il marchese Costabili, il signor in questo locale waucherauno un piccolo Accetti oteinc siguore queste espansioni Onofrio, capi) di divisione di pritna ciasse Peverada e il signor Tellini-13igoneini si adomuseo ornitologico ed uu tiro a segno. dell'animo mio, e mi creda perarono attivamente- pensile ogni cosa riuamminlatrazieue centrate il. id. della. Ben venga adunque il Circolo dei cacSuo reverente servo seisse bene. Speriamo meglio negli anni venCremona; Bianchi cav. avvocato provimea di livornesi! Noi gli auguriamo lunga Prof. F. Cerrata. turi quando L socitste —cuffie j sta procu- ciatori ee Bernerdino, consigliere di prima classe nelprospera vita, e desideriamo di cuore Pisa 18. 5. 76. rando — sere stabilita pio solide basi. l'amministrazione provinciale, id. id. della ** Nelle corse • 'dei biroccini vinse il primo 'Che S. Uberto e Dittua cacciatrice gli ac- provincie di Udine. Al giornale D Volterra setivono dalla no. premio Attici del signor Domenico Aneotiini, cordino un inondo di bellissime cose, non In seguito ad un rapporto del console gestt a the sopra una corona &eller.) presentata il secondo Belisario del conte Mastini ed esclum trsléritgrntsrt 'tosa ; nerale di S. M. a Rio Janero, nel quale al prof. Castrare era Pepigrafe seguente; 'terzo Loinboro del signor Fraimesco Raf4. * vengono esposte le miscrevoli 'condizioni, Al principe dei criminalisti italiani — -fitele. • • colonia italiana io quella, 17 ineggio moriva in Piombino ekscav. nelle quali versa la residenza, e specialmente 'gli equipaggi dei Che la sinistra salita al potere — .Rivendi** Glovauui Maresma Sindaco di Piombino.. La pochi bastimenti uezionah cote ancorati, acava all' can- del Senato — studenti 'Domenica si Celebrò a Fieenté il matrimonio sua morte . tu sentina con dolore dai suoi cagieme della febbre ialla •ebe ha mietuto e dell'Università pisana. civile e lunedì qttello religioso tra la marchesa atumiiiietrati e la salma, di trii fu accompa- •mete numerose vitt line e S. E. il ministro Dal momento che 11 Volterra lo scrive, Cristina Malaspina e il marchese Filippo Torri- guaia all'ultima dimora dalle autorità civili dell'interno ha disposto pershe aie immenon mettlimo in dubbio che al comin. Cardiatamente inviate al predetto . console genee militari e da molthieitne, rara sia stetti preeentata una corona con e nerale la ecimina di lire italiane 10,000 (dienostri migliori augurii di felicità agli **4 cintile) in oro da erogarsi in sessidio degli quella iscrizione; ò certo però che la cormia sposi. • La Società Orchestrale pisana nel- italiani poveri colpiti dall' epidemia e delle che gli fu piesentata nen Aula maglia dell'ultima sue adunanza generale completa- loro famiglie. l'Università portava sole queste parole: Al ** — Si legge nella stessa: va il parziale rinnuOvamento del ConsiSenatore Carrara gli studenti della pisana Il Comizio Agrario, nell' adunanza generale Nell'annunziare nella Gazzetta del dì. 20 glio Direttivo che per l'anno corrente ri- aprile, num. 93, che Ponon•vole 'Zoppi comUniversità. del dì 31 maggio corrente dopo aver udita mase così costituito: mendatore Vittorio, prefetto di prima classe ** * la lettura del progetto dell' ing. Faustino Cerri P residente cav. dott. Tito Chiesi. della provincia di Torinoiera stato collocato Nel giornale La Provincia di Pisa del intorno allo essiccamento ed alla irrigazione a riposo, fu involontariamente omesso di Vice-presidente Vittorio Supino. 18 maggio abbiamo letto che il dott. Gaedella pianura pisana, deliberava di nominare aggiungere che il comm. Zeppi fu collocato Cassiere Giuseppe Malloggi. tano Buonafalce pisano è stato nominato una Commissione .composta dei signori: a riposo in seguito a sua domanda. Provveditore Francesco Benvenuti. Della Santa ing. Tito, Cuppari ing. Giovanni, dal Papa cavaliere dell' ordine di S. Grenes Segretario dott. Giulio Cuzzer. gorio Magno. Non essendo, a quanto è dott. Giovan Battista Bergamini, ing. CostanSeta conte FORTUNATO POLI Gerente respons. Consiglieri Agostini Della detto, questa onorificenea conferita - per tino Perugia, .Nardi-Dei prof. cav. Angiolo, ■••••■••••■••••••1101■111. Carmi avv. Dario — Monsellea, causa politica, ma per meriti - scientifici, Landucci Raffaello, coll'incarico di studiare il Alfredo Martin Wedard Aldotte Gioacchino Nistri 1876 noi desiderosi di conoscere appieno i mee progetto medesimo e riferirne al Comizio nella Pisa, Tip.:Sisiri e C. e berto —Nuccorini Alessandro — Csignacriti dei nostri concittadini Ci' faremmo prossima ventura sessione. F> i s , e - - , . — — 4