ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI
Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN /Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected]
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LA SCUOLA .
SCUOLA
SECONDARIA
di I GRADO
Trimestrale dell’I. C. di Cusano Mutri
Anno 6 - Numero 1
Dicembre 2012
La scuola tra Passato Presente Futuro
Prospettive sui valori dell’educazione
"Tutto ciò che non abbiamo alla nascita e di cui abbiamo
bisogno da grandi, ci è dato dall'educazione. Questa educazione ci viene dalla natura, o dagli uomini, o dalle cose. Lo
sviluppo interno delle nostre facoltà e dei nostri organi è l'educazione della natura; l'uso che ci si insegna a farne è l'educazione degli uomini; l'acquisto di una nostra propria
esperienza sugli oggetti che ci colpiscono è l'educazione
delle cose".
J. J. Rousseau
Quali i valori sui quali la scuola deve puntare per costruire
l'azione didattico-formativa oggi?
L'emergenza educativa in questi ultimi anni, ha visto assegnare alla scuola una moltitudine di valori su cui lavorare, di
volta in volta che la società faceva i conti con nuove piaghe:
bullismo, sessismo, droga, salute, emarginazione, microcriminalità, razzismo e senza considerare le problematiche
legate ai grandi temi dell'umanesimo pedagogico, su scala
planetaria, come la pace o come il tema ambiente.
Tutti questi argomenti, sicuramente, si sono imposti nelle aule
scolastiche ed hanno avuto notevoli ripercussioni sul modo di
fare scuola: hanno potenziato, ristrutturato i curricoli, hanno
innovato la stessa didattica (necessità di una didattica operativa di tipo laboratoriale), rendendo la scuola protagonista attiva intorno ad un sistema di valori per affrontare, sul piano formativo, quella che è la più grande crisi che l'uomo ha mai
conosciuto: la crisi valoriale.
Non poteva essere diversamente visto che l'emergenza educativa ha messo in discussione tutto il sapere umano contemporaneo consolidato da decenni di conquiste sociali, economiche e soprattutto scientifiche; ha riproposto con forza l'importanza che hanno i valori in tempi di grandi mutamenti
come quelli che stiamo vivendo.
Allora, alla domanda "quali valori formativi nella scuola oggi"
si ritiene che quelli etici abbiano importanza strategica per
ovvie ragioni, se è vero che obiettivo ultimo di ogni processo
formativo è quello di agire sui comportamenti la crisi valoriale
non ci chiede di fare altro: ci impone, con urgenza, di cambiare il modo di pensare e di agire. Facili e ovvie le deduzioni,
non altrettanto le conseguenze sul piano operativo o nel
nostro caso sul piano della didattica che è ciò che ci interessa. La tematica e le problematiche connesse però, sono tali,
e da tempo la ricerca pedagogica l'ha dimostrato, da richiedere distinti processi didattico-educativi che ovviamente sono
diversi dalla didattica tradizionale o da quella che caratterizza
sostanzialmente la nostra scuola.
L'emergenza educativa non è della stessa natura di quelle
crisi con le quali la scuola ha imparato (da sola) ad affrontare
alcuni temi forti (droga, salute, ecc.), la crisi educativa è una
diretta conseguenza di un modo errato di intendere la formazione e l'apprendimento, la genitorialità e la docenza, l'amicizia e l'amore e potremmo continuare ancora. Non è vero che
è proprio l'apprendimento che veicola i saperi che poi decidono i destini dell'uomo, o la formazione che incide sui destini
delle persone?
Questa la grande responsabilità della scuola e dei docenti e
a loro la capacità di saper rispondere concretamente.
Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giovanna Caraccio
“
Porta a scuola i tuoi sogni
“Quando studiavo io c'erano i libri di carta, le lavagne con il gesso e imparavamo solo dalle maestre
e dai professori. Oggi c'è internet, ci sono i libri
elettronici, le lavagne digitali e succede anche che
siamo noi insegnanti a imparare dai ragazzi. Quello
che non è cambiato è il valore dello studio… lo
sapevate che "studio" in latino vuol dire "amore"?
Infatti studiare significa amare e cioè dare un
senso alla nostra vita e a quella degli altri. Non
importa se leggiamo un libro con le pagine o il
monitor di un computer, non importa neanche se le
scuole non sono perfette e se studiare, a volte, ci
sembra persino inutile. Cerchiamo con tutte le
forze di cambiare quello che non va, ma non smettiamo mai di amarla, la nostra scuola, perché un
futuro migliore per tutti è scritto nel miglior presente
che riusciamo a realizzare insieme".
Sono queste le parole che il Ministero dell'Istruzione
dell'Università e della Ricerca, all'inizio dell'anno
scolastico, ha affidato, per una campagna intitolata
"Porta a scuola i tuoi sogni", ad uno spot dal forte
impatto emotivo, dove un susseguirsi di immagini
accompagnate dalla voce fuoricampo di Roberto
Vecchioni, cantautore e insegnante in pensione, trascina adulti e ragazzi in un tour di ricordi con l'obiettivo di sottolineare l'importanza dell'istruzione e di
esortare ad amare la scuola.
Un messaggio che fa appello alla capacità di sognare, ma anche, a nostro avviso, alla necessità di
applicarsi per nutrire i sogni.
Ma dopo pochi giorni dall'uscita del video, sul web
divampano le polemiche contro la scelta "inopportuna" del Ministero di girare lo spot in un noto istituto
privato di Milano: la scuola tedesca “Deutsche
Schule Mailand”. Ma non è finita qui…
Nello spot la scuola appare come un'isola felice, che
nella realtà non è proprio come nel video, o per lo
meno non in tutte la scuole d'Italia. Gli ambienti sono
puliti, ordinati, ariosi; gli arredi si presentano moderni, funzionali, pur concedendo al realismo una sedia
scarabocchiata e con le gomme da masticare appiccicate sotto; gli studenti che appaiono, oscillano fra
la serenità e l'euforia, con un solo fugace passaggio
su un volto di un ragazzo, che per un istante allude
alla noia adolescenziale, ma subito si trasforma in
concentrazione su ciò che l'insegnante scrive alla
lavagna…ma quella interattiva.
continua alla pagina 2
Sommario
La parola ai docenti
Pag. 2
Progettare
Pag. 3
Partecipare
Pagg.
4e5
Riflessioni sul mondo
intorno a noi
Pagg.
6e7
Aspettando il Natale
Pag. 8
NOTIZ
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VIDEN
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Pag. 4
Pag. 9
Presepe realizzato dai ragazzi
del Progetto Natale
Pag. 8
La parola ai docenti
KENNEDY NEWS
PAGINA 2
Docenti… tra i
banchi
PON "Didattica
interattiva con la LIM"
“
continua
dalla prima pagina
All'inizio dell'anno scolastico
presso
l'Istituto
C o m p r e n s i v o
"J.F.Kennedy" è stato
attivato un percorso
rivolto ai docenti sulle
nuove tecnologie digitali
dell'informazione e della
comunicazione, in particolare sulla LIM, strumento dalle grandi
potenzialità, che, tra le
altre cose, utilizza un
linguaggio visivo e interattivo, vicino a quello "prediletto" dai digiltal natives (computer, consolle, telefonini touch
screen, lettori mp3, tablet…).
Il progetto nasce dall'idea di
sperimentare le potenzialità
della
Lavagna
Interattiva
Multimediale nella pratica didat-
tica e di verificare l'impatto dell'utilizzo della LIM sull'apprendimento.
La LIM, infatti, associata a software per le attività didattiche,
consente di superare la staticità
della lavagna tradizionale con
uno strumento apparentemente
simile, ma che in realtà permette di avvalersi, in modo progressivo, di tutte le potenzialità
dell'ambiente digitale.
I docenti guidati dall'esperto,
ing. Antonio Guadagno, hanno
sperimentato in aula, che la
lavagna interattiva è un valido
supporto all'attività didattica,
rappresenta uno strumento versatile, adatto a tutti gli ordini di
scuola, influisce positivamente
sull'attenzione, sulla motivazione e sul coinvolgimento degli
studenti, contribuendo a migliorare la comunicazione e la partecipazione del gruppo-classe.
Il tutor
Ins. Teresa Fetto
Molti insegnanti, che tutti i giorni vivono difficoltà enormi, lavorando in situazioni lontanissime da quelle dello spot (scuole fatiscenti, ragazzi disagiati e ribelli, precariato, classi con più di 25 alunni,
stipendi tra i più bassi d'Europa) si sono sentiti presi in giro, offesi, da un Miur che da decenni taglia fondi, servizi, strutture… risorse umane, impoverendo sempre più la nostra scuola! Girare un
video che dà un'immagine "ovattata" della scuola italiana, in un
momento in cui proprio lo Stato sta "smantellando" la scuola pubblica, è quasi provocatorio o comunque dà adito a prevedibili polemiche.
Ma ciò su cui noi vogliamo concentrare l'attenzione è il messaggio
profondo delle parole più che delle immagini: il valore dell'istruzione, pur nelle differenze - Una volta c'erano gessetto e lavagna, oggi
ebook e supporti digitali -. E anche se la nostra scuola non sempre
Centro Territoriale Permanente
CORSI DI ISTRUZIONE PER ADULTI
Licenza media, informatica, lingua inglese,
arte e mestieri,
linguaggi audiovisivi
e corsi di medicina alternativa
Anche per quest'anno scolastico l'Istituto Comprensivo
Statale "J.F. Kennedy" di Cusano Mutri, offre, quale
Centro Territoriale Permanente per l'Educazione degli
Adulti, un'ampia offerta formativa. Diversi sono i corsi
rivolti a giovani e adulti del territorio attivati: licenza
media, lingua inglese, informatica, percorso di decoro
ligneo, cineforum, medicina alternativa.
I corsi modulari di lingua inglese con docente madrelingua (absolute/intermediate level), sono rivolti ad una
utenza interessata ad acquisire competenze spendibili
nel mondo del lavoro, soprattutto in campo tecnologico,
visto l'uso frequente dell'inglese in questo campo.
In una società sempre più tecnologica è importante
avere competenze specifiche in riferimento agli standard
europei (E-CITIZEN, cittadino elettronico) attraverso l'utilizzo del computer. Per far fronte a queste esigenze,
sono stati avviati dei corsi di informatica (base I e II livello/intermedio e di grafica 3D) con lo scopo di far acquisire o migliorare le proprie competenze informatiche
attraverso l'utilizzo del computer nella sua grammatica di
Anno 6 - Numero 1
dicembre 2012
Lavoro realizzato dalla Classe II A
Prof.ssa Angela Cofrancesco
funziona e, in qualche caso, cade letteralmente a pezzi, ricordiamo
che studiare è l'unica cosa che ci assicura un futuro migliore.
Sogni, amore, scambio, imparare gli uni dagli altri, intreccio propulsivo tra passato e presente, sono gli ingredienti che a scuola possono alimentare le speranze e le ambizioni dei singoli e di tutta la
società: certamente per realizzare tutto questo è necessario l'impegno di tutti, di chi vive nella scuola, ma anche delle famiglie, delle
associazioni….e soprattutto delle istituzioni, alle quali chiediamo di
invertire la rotta degli ultimi anni, per far ritornare l'istruzione e la
scuola, punti su cui fondare il nostro sviluppo. E forse, la scuola
raccontata nello spot, se non rappresenta quella del nostro presente, si spera fortemente possa diventare la scuola del futuro,
di un futuro molto prossimo.
Noi ce lo auguriamo!
Prof.ssa Dolores Palmieri
”
base, dalla gestione del sistema operativo alla rielaborazione di grafica tridimensionale, fotoritocco e
multimedialità con l'utilizzo di software specifici.
Con il corso sull'arte del decorare il legno, attraverso laboratori con modalità di apprendimento attivo e
creativo ed attività manuali ed artistiche, si vuole
offrire ai corsisti l'opportunità di acquisire nuove
competenze specifiche, da spendere nel campo
lavorativo.
Sono rivolti a giovani e adulti anche corsi sui linguaggi audiovisivi - cineforum e corsi di medicina
alternativa, con attività formative e di ricerca sulle
modalità salutari per una corretta alimentazione e un
salutare benessere fisico con l'intervento di esperti
esterni che operano in campo medico e di ricerca.
Infine, l'offerta formativa è stata ampliata con l'attivazione dei corsi per il conseguimento della licenza di
scuola secondaria di primo grado (ex licenza media)
della durata di 150 ore, tesa a favorire il rientro degli
adulti nel sistema formativo. I corsi sono gratuiti e l'istanza di partecipazione va compilata utilizzando il
modulo predisposto dalla scuola e consegnato alla
segreteria dell'Istituto Comprensivo "J.F. Kennedy"
di Cusano Mutri.
Il team del CTP
Prof. Gianni Simeone
Prof.ssa Nicolina Pezzillo
Prof.ssa Daniela Russo
Anno 6 - Numero 1
Progettare
KENNEDY NEWS
PAGINA 3
PROGETTO LETTURA
Dicembre 2012
Alla scoperta di:
Leonardo Pisano, grande matematico italiano
Diventa un mouse...di biblioteca
Il progetto della scuola secondaria si propone di sviluppare il
"piacere di leggere" negli alunni che vivono in un contesto socioculturale in cui la televisione, l'attività sportiva, gli impegni scolastici, i videogames, le uscite con gli amici occupano gran parte
del tempo libero, mentre la lettura viene considerata, generalmente, un'abilità strumentale per studiare le "lezioni" scolastiche. Il piacere della lettura comporta il raggiungimento, attraverso una naturale progressione nella competenza personale, della
capacità di comprensione, di confronto e di rielaborazione dei
testi scritti, l'affinamento della sensibilità estetica e del senso critico, lo sviluppo di abilità complesse che contribuiscono alla crescita globale ed equilibrata dell'uomo e del cittadino, il quale,
comprendendo profondamente i messaggi da cui è sollecitato,
analizza, confronta, riflette, decide autonomamente
E' fondamentale, quindi, nella scuola far scaturire la curiosità e
l'amore per il libro nei ragazzi.
Nel corso dell'anno scolastico gli alunni saranno impegnati in
una serie d'attività volte a promuovere, consolidare, potenziare
l'interesse per la lettura. Le motivazioni e le spinte si svilupperanno su un vissuto emozionale positivo, mediante il quale la lettura, da un fatto meccanico, si trasformerà in un gioco divertente, creativo e coinvolgente.
Quest'anno il Progetto Lettura vuole celebrare i grandi personaggi e ricordare gli eventi fondamentali che
hanno contribuito alla costruzione del pensiero.
Tra questi non potevamo non annoverare Leonardo
Pisano, che ha avuto il grande merito di introdurre in
Italia il sistema di numerazione indo-arabico, che
sostituì quello romano.
Leonardo Pisano, detto Fibonacci (filius del Bonacci)
nacque a Pisa nel 1170. Suo padre Guglielmo era rappresentante dei mercanti della Repubblica di Pisa nella regione di Bugia, in Algeria. Proprio qui
Fibonacci cominciò i suoi studi, con la guida di un maestro musulmano e
apprese tecniche matematiche sconosciute in Occidente.
Dopo innumerevoli viaggi durante i quali alternò il commercio con gli studi
matematici, ritornò a Pisa nel 1200 circa, dove si dedicò alla composizione di
manoscritti di argomento matematico, il più celebre dei quali è il Liber abaci,
scritto nel 1202, con il quale introdusse in Italia il sistema di numerazione
araba, attualmente in uso. Il testo si apre con l'introduzione delle "9 figure
indiane" per rappresentare le cifre, assieme al numero zero, chiamato inizialmente "zefrico", dall'arabo "sifr". Il libro è dedicato alla descrizione delle tecniche per utilizzare i numeri arabi e contiene un gran numero di problemi di
natura commerciale. All'epoca il mondo occidentale usava i numeri romani ed
il sistema di numerazione greco ed i calcoli si facevano con l'abaco. Il nuovo
sistema tardò ad essere accettato, tanto che nel 1280 la città di Firenze
De cancre … à professeur et écrivain:
proibì l'uso delle cifre arabe. Si riteneva infatti che lo zero apportasse conDaniel Pennac
fusione e venisse impiegato anche per mandare messaggi segreti (da
Dans le cadre du projet "Lecture" on a
"cifra" deriva il termine "messaggio segreto") ed inoltre i mercanti temevaconnu un personnage très sympa qui nous no di essere imbrogliati, poiché aggiungendo uno zero dopo il numero,
a fait beaucoup réfléchir. C'est l'écrivain
esso assume un diverso valore.
français Daniel Pennac qui, comme lui
Fibonacci scrisse sulla teoria dei numeri, problemi di algebra di elevata
même affirme, était un "cancre" à l'école, difficoltà e creò numerosi indovinelli matematici che divennero famosi già
puis il a réussi à surmonter ses difficultés nel XIII secolo. Furono sicuramente importanti le sue tecniche di risoluziod'apprentissage et est devenu professeur ne di problemi quotidiani, ma il suo incredibile lavoro nel campo della teoet écrivain.
ria dei numeri fu quasi completamente ignorato per i trecento anni sucDisegno realizzato da
Dans son livre " Chagrin d'école " il aborde cessivi, fino a quando non si comprese il valore della sua opera.
Giovanna Pascale
le thème de l'école du point de vue des
Antonella Torrillo Classe I B
élèves, en particulier de ces élèves-là qui ne réussissent pas à l' école,
JOKE
c'est-à-dire des cancres, en leur donnant une nouvelle "noblesse" en
S
considérant leur angoisse et leur douleur. A son avis, c'est seulement à
C
travers l'amour, que les éducateurs et les parents peuvent dépasser la
Teacher: John, go to the
R map and show us where
peur de ces enfants et transmettre le savoir.
Sa scolarité fut désastreuse, parce-qu'il était dyslexique. Il est diplômé à I
North America is.
Nice, en lettre et a commencé à écrire des livres pour les enfants, il est
T
John: It is right here.
connu surtout pour la Saga Malaussène, une série de romans dont le
personnage Benjamin Malaussène, est un bouc émissaire profession- T Teacher: Correct. Now,
nel et pour son récit autobiographique "Chagrin d'école". Daniel Pennac
U class, who discovered
a défendu le plaisir de la lecture à voix haute. Grand amateur de livres
R North America?
audio, il a lui-même enregistré plusieurs de ses livres. Classe III B
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Lettu
dalla
TRA VAMPIRI E PASSIONI
Twilight, il primo romanzo fantasy
della saga di Twilight della scrittrice
statunitense Stephenie Meyer, a cui
fanno seguito "New Moon", "Eclipse"
e "Breaking Dawn", ha incantato
milioni di lettori, tale da diventare un best-seller. E' stato pubblicato il 5
ottobre 2005 negli Stati Uniti, l'edizione in italiano è uscita a giugno
2006 ed il film il 21 novembre 2008. Nell'ambito del Progetto Lettura è
stato dedicato ampio spazio alla lettura di alcuni brani del romanzo
"Twilight" e alla visione del film omonimo diretto da Catherine
Hardwick, offrendo a noi giovani lettori coinvolgimento e spunti di
riflessione sulle tematiche affrontate.
La storia ambientata ai giorni nostri, ma senza il sopravvento della tecnologia, ha catturato la nostra attenzione su temi che ci toccano
Class: John!
Fumetto realizzato da Aurora Di Biase Classe II B
quali i primi amori, la diversità che diventa elemento di attrazione, la
paura di fare scelte che possono implicare determinate conseguenze
non solo a noi ma anche a chi ci circonda, l'importanza della famiglia,
il valore dell' amicizia.
La scrittrice ci presenta i vampiri come personaggi eroici che riescono a dominare l'istinto grazie alla forza della ragione: si impegnano
disperatamente a non uccidere gli umani, di conseguenza ogni vita
che non distruggono è una vita sostanzialmente salvata. Il messaggio
di questa saga è stato colto e trasmesso da alcune ragazze di Roma
che il giorno di Halloween hanno promosso la possibilità di adottare un
vampiro, facendo una donazione, non di denaro ma di sangue con l'
obiettivo di salvare vite umane . Così la saga dei vampiri diventa in tal
senso un fatto positivo e, inoltre, ti fa capire che la magia dell'amore
non si potrà mai spegnere e permette di superare qualunque cosa,
come in questo libro, Edward vampiro che non invecchierà mai e Bella
che lotta giorno dopo giorno con la morte.Le emozioni non finiscono
qui … infatti a breve l'uscita della seconda parte del film dell'ultimo
libro: Breaking Dawn parte 2!
Classe III B
KENNEDY NEWS
Partecipare
PAGINA 4
Anno 6 - Numero 1
Dicembre 2012
"Simone un eroe tra noi"
Borsa di studio Simone Tammaro
Per non dimenticare il sacrificio di Simone, giovane dipendente
della azienda Lavorgna tragicamente scomparso insieme alla
mamma e ai fratelli nel dicembre del 2010, la società srl
Lavorgna ha indetto un concorso per i ragazzi del “Kennedy"
con in palio per i vincitori una borsa di studio. Il tema principale
era quello di mettere in evidenza, attraverso elaborati grafici e
multimediali, che la morte non ha l'ultima parola e che essa rappresenta solo la fine della vita terrena.
Noi ragazzi partecipando al concorso "Simone un eroe tra noi"
abbiamo approfondito l'importanza dei veri valori della vita,
abbiamo capito che ogni uomo è nostro fratello e che sono i piccoli gesti compiuti ogni giorno, a donare felicità.
Il 19 ottobre 2012 abbiamo partecipato alla consegna delle
borse di studio che si è tenuta nella sala consiliare presso il
comune di Cusano Mutri alla presenza di autorità quali: il
Dirigente Scolastico dott.ssa Giovanna Caraccio, il sindaco di
Cusano Mutri sign. Pasquale Frongillo, il dott. Angelo Francesco
Marcucci, Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di
Benevento, l'architetto Filomena Donato, responsabile dei Vigili
del Fuoco di Benevento, il dott. Antonio Civitillo comandante
della Polizia Municipale di Cusano, il sig. Sandro Lavorgna
Amministratore Unico della Lavorgna srl, la sig.ra Antonella
Crocco, presidente del Consiglio d'Istituto Kennedy di Cusano
Mutri, e la prof.ssa Rita Sasso.
Il Dirigente Scolastico ha sottolineato nell' ambito della manifestazione che "la scuola facendosi interprete delle sue sensibilità,
attraverso le straordinarie capacità espressive degli alunni ha
dato vita ad una lodevole iniziativa con finalità didattiche di notevole spessore formativo. Sento di ringraziare, per questo, la
società Lavorgna nella persona del signor Sandro e tutti i suoi
dipendenti: la loro generosità ha consentito di scrivere una bella
pagina per la nostra istituzione scolastica ricca di messaggi educativi forti dei quali la società e la scuola oggi hanno tanto bisogno. Esprimo gratitudine anche agli alunni che hanno partecipato al concorso, riconoscendone la figura attraverso il ricordo di
Simone, un eroe dei nostri tempi, e ai docenti che hanno seguito e curato l'iniziativa".
Le borse di studio sono state assegnate dalla giuria agli alunni
Maria Di Biase classe I A, Aurora Di Biase classe I B, Giovanna
Pascale classe II B, Michele Barone classe II A, Sandra Amato
Classe II B
classe III A e Antonella Russo classe III B.
Perché io valgo … e tu?
La risposta potrebbe essere semplicemente ANCHE!
Perché ognuno di noi deve accettare ed amare se stesso così
com’è cercando di correggere i difetti e puntare sui pregi
Il 21 novembre scorso, nell'ambito delle iniziative per la
Settimana del Benessere psicologico in Campania, nella
nostra scuola sono venute delle psicologhe dell'ASL BN1,
insieme al Sindaco di Pietraroja ed a una rappresentanza
dell'amministrazione comunale di Cusano Mutri, per
discutere un tema complesso come quello dell'autostima,
ma trattato in maniera semplice e divertente attraverso
una presentazione Power Point, il cui protagonista principale era Bart Simpson, che rappresenta per tanti aspetti
noi adolescenti. Dopo i saluti e i ringraziamenti da parte
della Dirigente e degli intervenuti, le relatrici hanno effettuato un brainstorming ed ognuno di noi ha dato una definizione di autostima: sapere che posso farcela, stare bene
con se stessi, credere nelle proprie capacità, non disprezzarsi… Successivamente, ci hanno mostrato, con una
slide, l'immagine di una mela divisa in pezzettini che rappresentavano i lati positivi e
negativi di ognuno di noi invitando, chi ne aveva voglia, di provare a fare una descrizione di se stesso e costruire la propria "mela". Noi ci abbiamo provato ed è stato
essenziale per capire che valiamo così come siamo.
Inoltre ci hanno spiegato che la nostra autostima dipende molto spesso dai fattori
che ci circondano: se i genitori, ad esempio, ci rimproverano, non significa che non
ci amino, ma dobbiamo sforzarci per migliorare, se abbiamosbagliato; oppure se a
scuola prendiamo un brutto voto, non significa che in quella materia siamo delle
"schiappe", ma dobbiamo studiare, credere in noi stessi e fare meglio la volta successiva. Dobbiamo però essere responsabili e prenderci le nostre responsabilità, nel
momento in cui sbagliamo.
Abbiamo anche imparato che non bisogna avere troppa autostima, altrimenti si
rischia di essere vanitosi e saccenti, però non bisogna neanche averne poca altrimenti ci convinciamo di non essere nessuno. L'autostima è, quindi, il credere che
una persona vale semplicemente per quello che è, anche se commette degli errori!
Accettarsi, avere stima di sé, volersi bene è fondamentale, perché è un modo di
“tutelarsi” davanti alle difficoltà della vita che potremmo incontrare sul nostro cammino, è la nostra “assicurazione” su eventuali "intoppi", ai quali saremo in grado di dire
anche no!
Martina Porto e Asia Valente
Classe II A
Giornata mondiale dell’alimentazione
"Le cooperative agricole nutrono il mondo"
Il 16 ottobre si celebra in tutto il mondo, la giornata dedicata all’ alimentazione, per riflettere a livello internazionale
sul tema del cibo e sulla distribuzione delle risorse alimentari. Infatti nel mondo, non soltanto nei Paesi considerati
poveri ma anche in quelli più
ricchi, sta aumentando il
numero di persone che non
può permettersi pasti regolari,
a causa della grave crisi economica mondiale, ma nello
stesso tempo aumenta anche
lo spreco alimentare, in quanto
si produce il 70% in più di alimenti. Quest'anno il tema
proposto dalla FAO, "Le cooperative agricole nutrono il
mondo" è stato scelto perché le cooperative cercano di
migliorare la qualità dei prodotti, per sostenere un’alimentazione corretta e diminuire gli sprechi.
La nostra scuola, per rendere noi ragazzi consapevoli ed
attenti alle tematiche alimentari, ha affronatato temi quali
la malnutrizione, la sottoalimentazione e la fame nel
mondo.
Classe IB
KENNEDY NEWS
PAGINA 5
Anno 6 - Numero 1
Partecipare
Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Infanzia negata e sfruttamento minorile
Dietro un paio di scarpe alla moda…
Dietro un paio di scarpe da ginnastica si nasconde un lungo e
intenso lavoro di ragazzi minorenni. Le scarpe super giffate che
oggi noi ragazzi acquistiamo a prezzi esorbitanti, sono state
fabbricate da ragazzi asiatici che hanno la nostra età o ancora
più piccoli di noi… Giorno e notte segregati in stanze buie, in
condizioni igieniche disumane, lavorano come schiavi all'incirca
16-18 ore al giorno guadagnando pochi spiccioli per ogni paio
di scarpe che fabbricano… E non basta! Dell'esiguo guadagno
che ricevono, ne devono la metà ai proprietari delle fabbriche per poter
pagare "vitto e alloggio". Dormono ammassati nelle fabbriche, mangiano
cibo scadente e le loro abili e agili mani sono rovinate
dalla colla. Troviamo vergognoso che ancora oggi ci
siano situazioni di questo tipo e che dei bambini vengano sfruttati per profitti economici, quando è proibito dalla
legge. Noi ragazzi non capiamo il motivo di tale sfruttamento, ma le multinazionali che sono già miliardarie,
potrebbero investire di più sui lavoratori a regola, piuttosto che realizzare prodotti ottenuti a basso costo sulla
pelle dei bambini. Il lavoro minorile è una piaga che va
combattuta su più fronti. Pensare di sanarla da un giorno
all'altro è un' illusione. I buoni propositi, affinché non si riducano a restare
sulla carta, devono tener conto della realtà dei paesi che impiegano manodopera infantile. E' inconcepibile il fatto che nel 2012 l'uomo abbia ancora
una mentalità così ristretta ed egoista da non capire se le sue azioni sono
giuste o sbagliate. Noi giovani siamo spesso abituati a considerare il lavoro
un argomento ''da grandi'', ma non per tutti i ragazzi del mondo è così: per
molti, è un'esperienza che comincia molto, anzi, troppo presto. Classe III B
Dicembre 2012
Dedicato a Iqbal e Malila: piccoli grandi eroi
Entrambi pakistani, entrambi poco più che bambini.
Entrambi hanno sfidato l'ingiustizia e la violenza che volevano privarli di quello che consideravano il bene più importante: la libertà d'istruzione.
Iqbal, eroe simbolo della lotta contro lo sfruttamento del
lavoro minorile, fu ucciso all'età di 12 anni.
Malala, 14 anni, voce forte contro i talebani e la loro cieca
violenza, è in gravi condizioni dopo essere stata colpita da
due proiettili alla testa e al collo.
Ciò che chiedevano, assieme ad altre migliaia, milioni di
bambini nel mondo, era solo di poter apprendere, di esercitare
quel diritto fondamentale che tante volte, nelle nostre scuole, è
vissuto come un obbligo indesiderato da parte degli studenti.
Iqbal e Malala sono quindi i nostri simboli, i nostri eroi.
Perché anche noi, in condizioni ben migliori delle loro, crediamo
che l'istruzione sia un viaggio meraviglioso alla scoperta di noi
stessi e del mondo che ci circonda.
Il nostro viaggio comincia oggi…anche per loro!
Classe II A
Prima di trovarsi in un ospedale, a pochi passi dalla morte,
Malala ha scritto un diario da
cui emergono tutte le sue
paure, perché da un po' di
tempo era perseguitata da
minacce telefoniche anonime.
Nonostante tutto, però, aveva
deciso di pubblicare un blog,
dove cercava di coinvolgere
altre persone per far capire loro
l'importanza per le ragazze di
andare a scuola.
Per questo motivo è stata presa
di mira dai talebani che senza
pietà hanno cercato di ucciderla… La paura la
“
Fumetto realizzato da
Antonella Torrillo ClasseI B
Giornata dedicata alle vittime di tutte le guerre e alle Forze Armate
CONSIDERAZIONI…
Per la ricorrenza del 4 novembre 2012, giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale,
con la nostra scuola, abbiamo partecipato alla manifestazione che ha organizzato il Comune
di Cusano Mutri per commemorare i nostri caduti.
Il Giorno dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate cade il 4 novembre, in ricordo di quel lontano 4 novembre 1918, anniversario della fine della prima guerra mondiale per l'Italia: dopo
41 mesi di combattimenti, l'esercito austro-ungarico è sconfitto.
In mattinata nelle piazze la folla esulta per la liberazione di Trento e Trieste, che sono tornate italiane. A mezzogiorno il generale Armando Diaz dirama il bollettino della vittoria: "La
guerra contro l'Austria-Ungheria, che l'Esercito italiano iniziò il 24 maggio del 1915, è vinta…
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza
speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza". Alle 15, come stabilito dall'armistizio, tutte le ostilità sono sospese.
Noi ragazzi dell'I C siamo stati lieti di partecipare alla manifestazione dove erano presenti
molte autorità tra cui un signore di 101 anni, sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale.
"Lucido" nelle sue azioni, camminava perfettamente senza l'aiuto di nessuno e in cuor suo
aveva molti ricordi a cui è affezionato… Dopo esserci recati in Chiesa per la Santa Messa
celebrata dal parroco don Pasquale, siamo andati in Piazza Orticelli e, accompagnati dal
suono della banda del paese che ha eseguito melodie patriottiche, è stata depositata una
corona di alloro ai piedi del Monumento dei Caduti in ricordo di tutti i caduti in guerra.
Questa giornata dovrebbe farci riflettere sul significato profondo racchiuso in quel monumento e i nomi incisi di tutti i cittadini cusanesi morti in guerra, sono e saranno per sempre
importanti per il nostro patrimonio culturale. Sacrificare la vita per amore della Patria è un
gesto nobile e saggio che non bisogna dimenticare.
Martina Porto Erica Bianco Classe II A
accompagnava sempre, ma la
voglia di studiare era più forte.
Temeva di essere aggredita
mentre andava a scuola e, per
questo, evitava la divisa scolastica e nascondeva i libri sotto
lo scialle. "L'abbiamo attaccata
perché difendeva idee laiche
fra i giovani e faceva propaganda anti talebana" rispondono i
colpevoli.
Per il suo grande atto di coraggio la giovane Malala è statacandidata all’International
Children’s Peace Prize, un premio ambito e ricco di significati
profondi.
4 no
vemb
IL SOLDATO
re
Io non so cosa sia questa guerra
di cui in ogni dove si parla…
Io non so come si combatta questa guerra
fatta di interminabili attese…
Io non so come si svolga questa guerra
se sul campo o nei palazzi dei governi…
Io non so perché combattere questa guerra
per il potere, per le conquiste, per un ideale…
Io non so per chi combattere questa guerra
per me, per la patria, per nessuno…
Io non volevo combattere questa guerra
sono stato mandato, costretto…
So solo che indosso una divisa come tutti gli altri,
che per il mio avversario non sono nessuno
e che sono solo un soldato
”
Cassella Antonio Maria Croce Raffaella
Classe III B
KENNEDY NEWS
PAGINA 6
Elezioni americane
Barack Obama per la seconda volta
Presidente
Il 4 novembre 2008 è passato alla
storia come il giorno in cui l'America
elesse per la prima volta un afroamericano come proprio presidente
Barack Obama, considerato "sogno
di un futuro migliore" con il suo slogan ''Yes, we can'' dando speranza al
popolo americano.
Ora, nel 2012, trionfa di nuovo alle
presidenziali, ben deciso a far risanare la crisi
economica che ha colpito tutto il mondo e che ci
sta dando tanto filo da torcere. Questa volta lo
slogan è stato diverso: dal ''Sì, noi possiamo'',
siamo passati ad un ''Believe'' (credeteci).
Credere? In cosa? Obama dà una risposta più
che esauriente: ''Vi sto chiedendo di credere,
non solo nelle mie abilità, nel cambiamento
reale a Washington… Vi sto chiedendo di credere in voi.'' Questa è solo una delle frasi che ci
fa capire che personalità forte abbia Obama e
che ruolo fondamentale svolga per la sua nazione. Sono frasi queste che noi italiani dovremmo
ascoltare con attenzione per prenderle da
esempio. E' interessante vedere l'immagine che
il presidente dà di sé: presidente si, ma persona
comune. Non si sente un predestinato, piuttosto
una persona capace di focalizzare alcuni obiettivi e di conseguirli grazie alla forza di volontà
oltre che al talento.
La sfida tra Obama e Romney ha reso le presidenziali americane di quest'anno le più seguite
della storia. Romney, favorito fin dall'inizio, era
stato segnalato come più votato nella maggio-
Riflettiamo sul mondo
ranza dei 50 Stati. Da noi Europei, Romney era
malvisto per le sue esclamazioni contro il sistema europeo per risanare la crisi, usate per screditate Obama e il suo sistema simile al nostro, che lo
porta spesso a confrontarsi
con il nostro premier Mario
Monti e le altre potenze
europee, ma a quanto pare
la gioventù americana ha
votato e l'operato di Obama
ha avuto la meglio. Nei
quattro anni del suo mandato ha firmato l'eliminazione di Osama Bin Laden,
ha deciso il ritiro delle truppe USA dall'Iraq (il
che lo ha reso credibile, visto che era una delle
sue promesse elettorali), ha mantenuto le promesse sui diritti dei gay, ha esteso l'assistenza
sanitaria a 30 milioni di persone. Non è solo il
suo operato che ha reso Obama credibile, ma il
fatto che tra lui e Romney non era solo una
questione di priorità politica, la differenza era
più generale, a partire dall'idea che si ha
dell'America, del mondo e perfino della vita.
Durante la sua campagna elettorale Obama ha
affermato: "I miei capelli sono più grigi…ma la
fiducia nei cittadini americani è cresciuta da
quando sono entrato in carica, insieme alla mia
determinazione a far bene". Una determinazione
ancora più netta che nel 2008''. Beh di questa
affermazione possiamo dire che la fiducia è
stata ricambiata dai cittadini americani e dobbiamo solo sperare che la sua determinazione continui ancora, visto che è quella che lo ha portato, per ben due volte, a diventare presidente
degli Stati Uniti, anche con i capelli più grigi.
Di Biase Giulia Classe III B
Adolescenza in primo piano
Baby- gang: il lato "oscuro" dell'adolescenza
Sempre più frequentemente leggiamo sui giornali o sentiamo ai tg, notizie di minorenni che commettono ogni sorta di prepotenze e atti violenti
contro cose e persone. Si tratta di baby-gang formate da gruppi di
ragazzi che praticano rapine, lesioni, furti, pestaggi, risse, vandalismo,
violenze sessuali. Sono, per la maggior parte dei casi, ragazzi appartenenti a varie classi sociali, anche alla classe media e medio-alta, e molte
bande sono composte di adolescenti di sesso femminile, mentre dal
punto di vista geografico, non ci sono differenze tra il Nord e il Sud. I dati
contano circa 40000 reati l'anno commessi da minorenni e in aumento, i
reati commessi dai "non imputabili" cioè dai minori di quattordici anni.
E' questo il caso verificatosi, qualche mese fa, a Pontecorvo in provincia
di Frosinone, che ha visto coinvolti alcuni minorenni, che hanno danneggiato le vetrate della scuola dell’infanzia e primaria, così per gioco… Il
rumore dei vetri infranti e gli schiamazzi hanno attirato l'attenzione dei
passanti, i quali hanno allertato i carabinieri che, giunti sul posto hanno
arrestato due dei componenti della banda.
La stessa violenza è stata compiuta a Treviso, dove, approfittando della
notte di Halloween, una banda di minorenni incappucciata e mascherata, ha appiccato il fuoco ad un cassonetto di rifiuti di plastica, posizionato davanti al cancello di una scuola; ha imbrattato i cancelli, i muri e il
citofono; ha "blindato" con nastro adesivo l'ingresso. Sui baby vandali
poche le tracce e pochissimi gli indizi raccolti. Ancora più grave è l'episodio di violenza e razzismo, avvenuto in un quartiere di periferia a
Roma ai danni di un 47enne ecuadoregno, insultato e picchiato da parte
di un "branco" di minorenni, sei dei quali fermati dalla Polizia.
"Aiutaci, l'auto è in panne" è stata questa la scusa con la quale un gruppo di ragazzini a Benevento ha avvicinato un giovane e, minacciandolo
con un coltello, gli hanno intimato di togliergli la catenina. Il giovane,
datosi alla fuga, ha raccontato l'accaduto agli agenti che ora indagano
per risalire agli autori. Sono questi fenomeni inquietanti, purtroppo in crescita, che ci lasciano esterrefatti, ma che ci fanno riflettere perché a causarli sono ragazzi della nostra età!
Antonella Di Biase Crocco Nilde
Classe IB
Anno 6 - Numero 1
Dicembre 2012
A migliaia intrappolati nell'acqua
Dopo Liguria e Veneto
il maltempo colpisce il Centro
Italia dall'Umbria al Lazio
Un alunno di Orvieto racconta...
L'alluvione che ha travolto molte zone
dell'Italia centrale dei giorni scorsi, ed in particolare Orvieto, mi ha particolarmente rattristato e fatto riflettere su tante cose, essendomi trasferito da poco qui a Cusano con la mia
famiglia, proprio da Orvieto.
Il giorno 12 novembre scorso nella città
umbra si è verificato un’alluvione devastante;
l'acqua è arrivata ad una altezza anche di
3,50 m, una cosa impressionante dal mio
punto di vista! Per fortuna nelle case l'acqua
è arrivata ad una altezza di 1,50 m. Non era
mai capitato ad Orvieto un’alluvione; quindi,
vedere certe immagini in TV è stata una cosa
veramente strana per me che conosco bene
quei luoghi. A dire la verità anche l'anno scorso il fiume Paglia, che attraversa Orvieto e
poi confluisce nel Tevere, ebbe una piena
consistente ma gli argini tennero.
Subito il pensiero è andato a mio padre che
si trovava proprio ad Orvieto per lavoro, poi ai
miei amici e a tutte le persone che conosco;
così tramite il cellulare e il web mi sono rassicurato sulle condizioni di tutti gli amici e i
conoscenti.
Ho chiamato un mio amico, che abita nelle
vicinanze del fiume, il quale mi ha riferito
che l'acqua è arrivata in casa, ma solo nelle
cantine e mi ha raccontato di aver avuto
molta paura. I danni sono stati ingenti tanto
che alcune persone hanno addirittura
lasciato la casa e sono stati sistemati in
alcuni centri di prima accoglienza. Per due
giorni le scuole sono rimaste chiuse e molti
ragazzi dei licei scientifico e classico hanno
dato una mano a pulire i detriti e il fango
Orvieto
rimasto davanti alla scuola ed anche nelle
giovani volontari a lavoro
strade. Nei giorni successivi la situazione è rimasta critica ma si sta provando
a risolvere la situazione con l'aiuto di
tutti…Ma per rimettere tutto a posto (se
sarà mai possibile!), serviranno milioni
di euro, tempo e tanto lavoro.
Anche se sono lontano fisicamente,
sono vicino alla gente di Orvieto con
tutto il mio cuore.
Vittorio Vitelli
Classe II A
“
Baby
gang
in
azione
”
KENNEDY NEWS
PAGINA 7
Anno 6 - Numero 1
Riflettiamo sul mondo
Dicembre 2012
intorno a noi
UNA TRAGICA NOTIZIA
Un furto nel nostro istituto… non ci posso credere!
La nostra scuola privata di dotazioni tecnologiche all’avanguardia
A due anni dai festeggiamenti per i 150 anni della
provincia di Benevento
la nostra provincia
rischia di scomparire
Riordino delle province
da 86 a 51
Mercoledì 31 ottobre 2012, il
Consiglio dei Ministri ha approvato il
Decreto Legge che prevede la riduzione delle province da 86 a 51, comprese 10 città metropolitane. Il decreto sarebbe stato attivo a partire dal
2014, ma dopo gli ultimi eventi, dimissioni del Governo Monti ed elezioni
politiche anticipate, la conversione in
legge del decreto è stata rimandata.
Il Governo così aveva giustificato la
decretazione “d'urgenza”, tentando di
dare copertura costituzionale al
decreto legge che appare in palese
contrasto con l'art. 77: "Considerata
la straordinaria necessità ed urgenza,
ai fini del contenimento della spesa
pubblica e della razionalizzazione
della pubblica amministrazione, è
necessario attuare quanto prefigurato
dall'articolo 23, comma 15, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 in
ordine al nuovo ordinamento provinciale, anche al fine di ottemperare a
quanto previsto dagli impegni assunti
in sede europea, il cui rispetto è indispensabile, nell'attuale quadro di con-
tenimento della spesa pubblica, per il
conseguimento dei connessi obiettivi
di stabilità e crescita".
Nell'ambito del riordino viene coinvolta anche la nostra regione: le province di Avellino e Benevento verranno
unite, formando un'unica provincia.
Questa decisione ha provocato già da
giorni aspre proteste tanto ad Avellino
come a Benevento, e anche noi
ragazzi, siamo tristi al solo pensiero
che la nostra provincia, Benevento,
che ha solo 152 anni di esistenza,
venga unita con un'altra.
Questa decisione, secondo molte
persone, offende la storia di tanti territori e i sacrifici di tante comunità,
nonché la cultura istituzionale nel
nostro Paese. La Costituzione
Italiana, che è rispettosa delle autonomie territoriali, non può essere violentata in maniera così radicale. La
Repubblica Italiana vive a partire
dalle autonomie territoriali. Ma per il
Governo tecnico i vincoli costituzionali non esistono; esso è andato avanti,
"distruggendo" il patrimonio delle
Province ed applicando criteri scri-
teriati. Ecco un commento trovato
sul web da un cittadino:
"…Pensassero a tagliarsi gli stipendi, tagliare il numero di deputati e senatori, tagliare il numero
di auto blu e di tutti i privilegi, invece di tagliare le province!”
Classe II A
… Non si può credere che persino dalle nostre parti si arrivi a compiere azioni così tanto spregevoli e ignobili! E' questo quello che continuiamo a ripeterci dal 30 settembre scorso e ancora non riusciamo a
darci una spiegazione logica a quanto accaduto.
Quella giornata è stata"nera" per la nostra scuola perché siamo stati
oggetto di un furto terribile, di cui stiamo (purtroppo!) pagando le conseguenze: sono stati rubati computer ed altre apparecchiature tecnologiche all'avanguardia, molto importanti per noi ragazzi, per la scuola e
per la comunità. La Dirigente dell'Istituto ha denunciato ai Carabinieri il
furto di sei PC e monitor, usati dal personale amministrativo e sedici
portatili riposti in un armadietto blindato.
Non riusciamo a farcene una ragione e il solo fatto di pensare che qualcuno ha violato un luogo di ….nostra appartenenza, fa venire i brividi, il
sapere che accanto ai nostri banchi ci si sia seduto e avvicinato qualcuno … è terrorizzante. La paura è la fonte che in questo momento ci alimenta, il rumore delle sirene e degli allarmi che di tanto in tanto squillano per le strade, ci induce al pensiero che possa accadere qualcosa ...
L'occasione fa l'uomo ladro, ed è così.. questo furto, infatti, è stato commesso nel periodo della "sagra dei funghi" quando i campers, nel weekend, hanno alloggiato davanti la scuola; nessuna traccia se non quella
di un capello.
"A nulla l'uomo rinuncia con più fatica a un vizio e pochi vizi sono così
ostinati come quello di cui è vittima il ladro" (Arthur Schnitzler).
Ed è proprio così, perché queste persone potranno un giorno essere
sorprese a rubare ed essere punite, ma questo non vuol dire che non
ruberanno più. Noi non li perdoneremo mai!
Martina Porto Erica Bianco Classe IIA
Morti sulle strade: un tragico bilancio
Controlli delle Forze dell'ordine,
campagne di sensibilizzazione e
tante iniziative messe in campo:
tutto ciò non basta per eliminare la
piaga degli incidenti mortali che
continuano a imperversare sulle
nostre strade, soprattutto tra gli
adolescenti.
Il bilancio è grave e segna l'esistenza di decine di persone coinvolte:
oltre le vittime, infatti, ci sono i feriti
che per mesi lottano nei reparti di
rianimazione con la speranza di
riprendere una vita "normale" e le
famiglie che vivono nel dolore e
nella preoccupazione. E' questo il
caso, avvenuto nel mese di novembre, che ha visto coinvolta una
famiglia della vicina comunità di
Solopaca. Claudio un giovane di 24
anni ricoverato in prognosi riservata
dopo l'incidente, che è costato la
vita alla sorella di appena 16 anni,
che alcuni di noi conoscevano.
E proprio la tragica scomparsa di
Melania che ci ha fatto riflettere e
ci ha fatto
soffermare
sulla neces
sità di prendere provvedimenti.
Ma come?
Innanzitutto intervenire sulle infrastrutture tecniche: migliorare la visibilità sulle strade, allargare le corsie
in punti nevralgici; sostituire il
manto stradale con nuovi antiscivolo; intensificare la presenza di forze
dell'ordine in strada…Ma l'aspetto
più importante del problema è il
"fattore umano".
Tutti devono prendere consapevolezza che quando ci mettiamo al
volante di un'auto o di una moto, è
come se brandissimo un'arma pericolosa sia per gli altri, che per noi
stessi. Pertanto in strada vanno
sempre coniugati: prudenza, attenzione, perizia per scongiurare tragedie dal peso sociale sempre più
gravoso.
Classe II B
DOSSIER
Sulle strade quasi un morto al giorno
Il probabile nuovo
assetto territoriale
Si avviano ad essere 3000 i ciclisti travolti lungo le strade italiane, in attesa che si
realizzino misure legislative e norme più severe sulla sicurezza delle strade: percorsi separati di auto e bici; piste ciclabili ovunque sia possibile; limiti di velocità
più bassi nelle vie dove le piste sono impossibili; percorsi alternativi per i mezzi
pesanti che dovrebbero essere dotati di sensori, allarmi sonori per avvistare e avvisare i ciclisti…Sono solo alcuni provvedimenti di cui si sta già parlando da qualche
tempo (la legge salva ciclisti o la legge città sicure), ma ad oggi, non è ancora stato
fatto nulla.
KENNEDY NEWS
PAGINA 8
Anno 6 - Numero 1
Aspettando il Natale...
Dicembre 2012
a cura degli alunni del progetto Natale
Natale che scalda i cuori
Riflessioni in rima
La notte di Natale
Natale, semplice parola di sei lettere
che riempie il cuore della gente.
Fiocchi e nastri colorati
strade e alberi innevati,
Gesù è nato poverello
riscaldato dal bue e dall'asinello.
Quella di Natale
è una notte assai speciale,
rende tutti più felici
e regala dolci sorrisi!
Nel cielo brilla una stella speciale
ti porta l'augurio di un dolce Natale
Anche quest'anno, come ogni buona tradizione che si rispetti, noi
ragazzi della Scuola Secondaria dell'I. C. "Kennedy" abbiamo partecipato all'atteso "Progetto Natale", nato per prepararci all'avvento
del Natale in maniera creativa e gioiosa.
Tra giochi, canti e momenti di studio, riflessione e lavoro, ci siamo
impegnati per realizzare, attraverso tante attività, cartelloni, decori
natalizi. Abbiamo inoltre creato poesie, racconti e curiosità raccolti
in un opuscolo, sui temi natalizi tradizionali, ma che viviamo, anno
dopo anno, in maniera sempre diversa, rinnovando la voglia di stare
insieme, di sorridere, di riflettere … E forse proprio questa è la
magia del Natale: la nascita di Gesù diventa anche un po' la
nostra "rinascita" , il nostro desiderio ad amarci, ad impegnarci, a
suggerire a noi stessi nuovi propositi più semplici o più ambiziosi per costruire, nel nostro piccolo, un futuro migliore, nei rapporti con gli altri, con gli insegnanti, con gli amici e con noi stessi.
I lavori realizzati, le nostre creazioni, il bellissimo albero e il suggestivo presepe, che abbiamo preparato con grande entusiasmo
ed impegno, vogliono in realtà lasciare un messaggio … affinché
la nostra scuola possa risplendere e scaldare di amore, di pace,
di solidarietà i nostri cuori per tutti i giorni dell'anno.
Natale
Natale è arrivato,
e qualcun se l'è scordato,
corre veloce a prendere i doni
per i bambini che son stati buoni...
Lassù nel cielo,
si vedono tante stelle,
tutte pure e belle,
che nella notte di Natale,
sfavillano più chiare.
Fuori, nelle strade
si vedono luci colorate
che risplendono nelle vetrine,
e nelle case grandi e piccine.
Ci sono anche gli angeli a cantare,
giorno e notte senza stonare,
Son stati mandati dal Salvatore
per portare pace a tutte le ore
Presepe allestito nella Scuola Secondaria
Curiosità natalizie
La stella di Natale
La famosa "Stella di Natale" che da secoli simboleggia l'arrivo del Natale, sarebbe
nata dal regalo fatto ad un bambino. La leggenda narra che il 25 dicembre di un
anno dimenticato dalla storia, un bimbo povero entrò in una chiesa per offrire un
dono a Gesù nel giorno della sua nascita. Triste e intimidito per il suo poco degno
mazzo di frasche, il bambino perse una lacrima fra quei ramoscelli ed un miracolo
la trasformò nel fiore più rosso e bello che i suoi occhi avessero mai visto.
La purezza di un semplice gesto, è questo il vero dono.
La leggenda delle Campane di Natale
I pastori si affollarono a Betlemme per incontrare il neonato re. Un
piccolo bimbo cieco sedeva sul lato della strada maestra e, sentendo l'annuncio degli angeli, pregò i passanti di condurlo da Gesù
Bambino. Ma nessuno aveva tempo per lui. Quando la folla passò
e le strade tornarono silenziose, il bimbo udì in lontananza un lieve rintocco di una
campana da bestiame. Pensò "Forse quella mucca si trova proprio nella stalla
dove è nato Gesù Bambino!" e seguì la campana fino alla stalla, dove giaceva il
neonato Gesù. La fede ti conduce a Dio.
Il bastoncino di zucchero
Il bastoncino di zucchero con il suo gusto di menta, è un decoro
natalizio, molto amato dai bambini . Perché i bastoncini di zucchero sono bianchi a strisce rosse? La tradizione vuole che fossero inventati da un dolciaio che aveva intenzione di creare un dolce che ricordasse Gesù: è fatto di caramello solido perché Gesù è la solida roccia su cui sono
costruite le nostre vite (Matt 16:18) (1Thess 5:24); ha la forma di una "J" per Jesus
(Gesù in inglese) (Atti 4:12), mentre per altri ha la forma di un bastone da pastore,
perché Gesù è il nostro pastore (Giovanni 10:11); i colori sono stati scelti per rappresentare la purezza del bianco e l'assenza di peccato in Gesù (Heb 4:15); la
larga striscia rossa rappresenta il sangue di Cristo versato per i peccati del mondo
(Giovanni 19:34-35); il sapore del bastoncino è di menta piperita che è simile all'issopo, pianta aromatica della famiglia della menta, usato nel Vecchio Testamento
per purificare e sacrificare.
Gesù è il puro agnello di Dio venuto a sacrificarsi per i peccati del mondo.
Natale che unisce
Il Natale si festeggia in tutto il mondo: in ogni paese, tutti i
popoli, cristiani e non, nel mese di dicembre celebrano feste
di pace, di fratellanza, di gioia e di prosperità, ciascuno
secondo la propria cultura e le proprie tradizioni, fin dai
tempi più antichi.
Gli antichi Egizi festeggiavano la nascita del dio Horus, i
Greci quella del dio Dioniso, gli Scandinavi quella del dio
Frey. I Romani celebravano Saturno, dio dell'agricoltura, con
grandi feste in cui amici e parenti si scambiavano doni.
I Cristiani sostituirono i riti pagani con la festa della nascita
di Gesù, figlio di Dio, portatore di pace e di salvezza per tutta
l'umanità, mantenendo delle antiche tradizioni lo spirito di
gioia e di speranza che la luce divina porta in ogni cuore.
Per questo in tutto il mondo Natale è augurio di bontà, serenità e felicità da condividere con "tutti gli uomini di buona
volontà", è la festa che, con le sue antiche tradizioni, ci ha
tramandato e ci tramanda tutt'ora leggende e storie in grado
di affascinare bambini e adulti.
Decori realizzati dagli alunnii
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CONCORSO NAZIONALE
"La scuola per la pace e i diritti"
Il primo giorno di scuola, per noi alunni dell' I. C.
Kennedy è stato davvero un grande giorno! La nostra
Dirigente, dott.ssa Giovanna Caraccio, ci ha comunicato
che i ragazzi del corso PON "La scuola in prima pagina"
e gli alunni Luca di Biase e Alessio Iannicola della scuola
secondaria di I grado si sono aggiudicati tre importanti
premi al Concorso Nazionale E.I.P. (Ecole Instrument de
Paix) Italia, sotto l'Alto Patronato del Presidente della
Repubblica, rispettivamente per il Giornale Scolastico "Kennedy News",
per la sezione Poesia Giovane "Michele Cossu" e per la sezione Sport.
Quest'anno, in occasione del 40° anniversario della sua fondazione,
l'Ecole Instrument de Paix Italie, ha proposto significative tematiche della
solidarietà, della pace, della cittadinanza e della convivenza civile, della fratellanza e dei diritti umani, valorizzando la missione che svolge la scuola per
la promozione della pace e la diffusione dei diritti umani. "La scuola è al servizio dell' umanità" recita il primo principio universale di educazione civica
che i padri fondatori dello stesso E.I.P. Muhlethaler e Piaget hanno elaborato a Ginevra nel 1967.
La mattina della premiazione, fissata per il giorno 24 ottobre a Roma, ci ha
visti entusiasti e orgogliosi del lavoro da noi svolto quando insieme a tanti
studenti di altre scuole provenienti da tutte le regioni d'Italia siamo stati premiati alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II.
All'arrivo, la Biblioteca e, in modo particolare, la sala conferenze nella
quale siamo stati premiati, hanno catturato l'attenzione di tutti per la bellezza e la maestosità. Intorno al tavolo della giuria erano presenti le autorità
patrocinanti il concorso, per il Ministero dell'Istruzione il sottosegretario
Marco Rossi Doria, il Presidente del C.N.R. prof. Luigi Nicolais, la dott.ssa
Sandra Perugini, la dott.ssa Elisa Rampone, l'attore Pino Colizzi ed in primis il Direttore della Biblioteca dott. Avallone e la presidente dell'E.I.P. preside Anna Paola Tantucci che, con i loro interventi introduttivi, hanno dato
apertura alla cerimonia di premiazione. Ad uno ad uno sono stati premiati
gli alunni delle scuole vincitrici e noi siamo stati orgogliosi per i premi ricevuti, ma soprattutto per aver dato il nostro
contributo ad una manifestazione così
importante, appuntamento questo che, da
qualche hanno, è diventato atteso e sperato!
Pasquale Florio Classe III B
Secondaria di I grado
Quel giorno a Roma….
non solo un premio !
Nella nostra scuola già da un po' di
tempo viene realizzato il giornale scolastico "Kennedy news", in cui vengono pubblicati articoli e notizie riguardanti tutto l'
Istituto Comprensivo, in collaborazione
con il Sannio Quotidiano.
Il Kennedy news annualmente partecipa al concorso nazionale EIP ed anche quest' anno è
stato premiato. La cerimonia di premiazione si è svolta
a Roma mercoledì 24 ottobre 2012 presso la Biblioteca
Nazionale. Alcuni alunni della scuola Primaria e secondaria dell'Istituto comprensivo hanno partecipato alla
manifestazione, tra cui anche noi in rappresentanza della
scuola primaria del capoluogo, in tutto 43 alunni accompagnati dalla Dirigente Scolastica Giovanna Caraccio,
dalla vice preside Rita Sasso e dalle docenti Michelina
Venditto, Bibiana Masella, Immacolata Sasso.
Con grande emozione ed orgoglio di tutti, il 24 mattina,
alle ore 6.00 ha avuto inizio il viaggio verso la capitale.
Arrivati a Roma, alla Biblioteca Nazionale, ci hanno accolto delle hostess, che con grande gentilezza ci hanno
accompagnati in una sala- convegni. Nella grande sala ci
hanno mostrato dei video riguardanti i giornalini realizzati
dagli alunni delle altre scuole italiane e tra questi giornalini sono state mostrate anche le nostre pubblicazioni.
La sala era piena di gente e alle pareti abbiamo potuto
ammirare fantastici quadri anche alcuni dedicati alla
''Pace''. È stata una forte emozione ritirare il premio, che
consisteva in una coppa argentata. Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio c'è stata la possibilità di fare un giro
per Roma e verso le ore 17.00 ci siamo rimessi sul pullman .E' stata una giornata interessante, ricca di
emozioni ! Con il cuore colmo di felicità ma con
un pizzico di malinconia si è così intrapreso il
viaggio di ritorno verso Cusano.
Giulia e Francesca - V Primaria
Cusano Capoluogo
LA GRANDEZZA
DI ROMA
Siamo due alunne della primaria e ci troviamo a Roma in una bella giornata di sole,
il 24 ottobre 2012, per ricevere il I Premio
Regionale E.I.P. Ciss Stampa scuola assegnato al nostro giornale scolastico.
Prima tappa, quindi, è alla Biblioteca
Nazionale e siamo colpite immediatamente dalla struttura che la ospita ed in cui
avverrà la cerimonia di premiazione: "un
palazzo di vetro". La grandezza e la bellezza di Roma, però, l' abbiamo scoperta nel
pomeriggio quando abbiamo fatto un lungo
giro turistico per la città.
Così passeggiando abbiamo notato che
ogni angolo attirava la nostra attenzione e
ci parlava della storia di Roma: la famosissima piazza di Spagna con la fontana a
forma di barca e la Scalinata di Trinità dei
Monti, affollata di turisti; Fontana di Trevi
costruita davanti ad un grande palazzo su
una roccia arricchita di statue che rappresentavano persone ed animali. Ciò che ci
ha incuriosito maggiormente, però, è stata
la presenza di tantissime monetine
all' interno della
vasca. Anche noi,
quindi,
come
vuole la tradizione
vi abbiamo buttato
la nostra moneta
dopo aver espresso il desiderio. Passiamo, poi, Via dei
Condotti dove si trovano tanti negozi di
abbigliamento maschile e femminile e dove
si possono trovare le maggiori griffe italiane
ed internazionali; Piazza del Quirinale con
la sua fontana abbellita dalla scultura di un
gruppo equestre davanti al palazzo dove
risiede il nostro Presidente della
Repubblica. Qui abbiamo assistito al cambio della guardia d' onore dei corazzieri all'
interno del palazzo e al cambio della guardia del personale che si trova nelle garitte
esterne davanti al portone del Quirinale.
Alle 15:15 è iniziata la
cerimonia con la presenza della banda
che ha suonato all'
inizio e alla fine una
parte dell' Inno d'
Italia, che noi abbiamo cantato sottovoce. Abbiamo scoperto solo dopo che
la banda suona
solo quando il
Presidente della
Repubblica è presente all' interno del
palazzo. È stata una cerimonia molto suggestiva, ci ha fatto sentire italiani e orgogliosi di esserlo.
Comunque non solo i momumenti ma
ogni palazzo ci invitava ad osservare le sue
decorazioni, i capitelli delle colonne, le alte
finestre e soprattutto la loro maestosità che
ci faceva sentire formiche al loro confronto.
Roma, la nostra capitale, ci ha proprio
affascinato! Per noi era la prima volta che
la visitavamo. Il nostro desiderio è quello
di ritornarci per conoscerla meglio.
Manuela e Rosanna - V Pietraroja
Anno 6 - Numero
1
Dicembre 2012
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KENNEDY NEWS
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SETTEMBRE...SI RICOMINCIA
Anno 6 - Numero 1
Dicembre 2012
Scuola dell’Infanzia “Antonio e Carlo Tammaro”
FINALMENTE SETTEMBRE !
Finalmente settembre! Siamo pronti a ricominciare! Eccoci a pensare ad un nuovo anno con fiducia,
speranza e tanto entusiasmo. I primi giorni di scuola rappresentano un momento molto delicato sia per
i bambini sia per i genitori.
Il 13 settembre le porte della nostra scuola si sono
aperte a mamme, papà, nonni e bambini.
Qualche pianto, braccia che non vogliono
staccarsi dal collo dei genitori. A noi
docenti il compito di far si che l'esperienza di questi primi giorni venga vissuta in
modo positivo e il momento del distacco
avvenga serenamente, rendendo piacevole l'idea dell'ingresso o del ritorno a
scuola.
Non a caso il nostro progetto dedicato
all'accoglienza e stato indirizzato ad organizzare gli spazi della scuola, a progettare attività coinvolgenti e a trasmettere ai
bambini il valore dell'amicizia, aiutandoli a
instaurare relazioni significative con i
coetanei. Un grande cartello ha dato a tutti il
"Benvenuto" e poi palloncini colorati, caramelle, giochi per rendere piacevole l'ingresso ai nuovi arrivati
ma anche per accogliere i più grandi e perché no
allontanare un po' la nostalgia di casa!
Superate le prime
ore eccoli là, tutti al lavoro, per creare la "sveglia" di
cartoncino che porteranno a casa; insieme hanno
ripetuto filastrocche e motivetti capaci di creare un
clima spensierato e sereno. Tutte
noi insegnanti intendiamo comunicare al bambino che "è un essere"
speciale" e che "avremo cura di lui".
Di giorno in giorno, soprattutto
per i più piccoli, il nuovo ambiente è
diventato più familiare, tutto è più
tranquillo:
non più
lacrime
ma solo
tanti sorrisi! Con
l'arrivo
dell'autunno abbiamo orientato la curiosità, lo spirito di
esplorazione e di osservazione dei nostri cuccioli
verso l'ambiente autunnale con le sue trasformazioni, utilizzando la chiave di lettura tipica dei bambini:
la meraviglia.
L'autunno è una stagione magica: la natura di
tinge di colori bellissimi, i paesaggi assumono caratteristiche simili a dei dipinti, sfoggiando una tavolozza di colori che ci fa rimanere a bocca aperta. I cambiamenti stagionali aiutano i bambini a vedere, a toccare, ad annusare, ad ascoltare, e a gustare le novità che porta con sé una nuova stagione. Alla scuola
dell'infanzia noi insegnanti sfruttiamo questa ricchezza e proponiamo attività che possono essere vicine
al mondo dei bambini provocando apprendimento
attraverso il fare. Ecco allora alberi dipinti con varie
tecniche, foglie svolazzanti nei corridoi e nelle sezioni, animaletti pronti al letargo, frutta e verdura, filastrocche a tema, storie e racconti.
Per i bambini di cinque anni, il 5 ottobre, in occasione della Sagra dei Funghi, è stata organizzata la
loro prima uscita sul territorio, accolta con grande
entusiasmo. Tutti erano molto felici e impazienti di
SCUOLA DELL’INFANZIA di PIETRAROJA
“Alla scoperta della propria identità e dell’ambiente naturale”
Le insegnanti della scuola dell'infanzia di Pietraroja, nel primo
periodo dell'anno scolastico hanno
ritenuto importante far conoscere
ed approfondire al bambino il
senso di appartenenza alla propria
famiglia ed alla propria comunità,
le regole più importanti di convivenza civile per imparare ad essere cittadini consapevoli e maturi
degni di un paese che va vissuto,
valorizzato e rispettato. E’ in questa ottica che, insieme agli alunni
della scuola primaria, ciascun
bambino della scuola dell’infanzia
ha elaborato la propria carta d’identità mettendo in risalto i dati
anagrafici ed alcune caratteristiche fisiche.
Con l'arrivo della stagione autunnale, partendo dalle conversazioni
atte a verificare le conoscenze dei
bambini, gli interessi e le motiva-
vivere questa giornata
che li ha portati nel
paese a visitare il centro
storico, gli stand e dopo
la passeggiata … niente
di meglio di una buonissima pizza al pomodoro da
gustare tutti insieme! E
non finisce qui, poiché
un'altra uscita attende i
nostri "grandi": il 19 ottobre, la Sagra della
Castagna a Civitella
Licinio.
Stesso entusiasmo per
una giornata vissuta nel castagneto in compagnia dei
bambini e delle maestre della Scuola dell'Infanzia di
Civitella Licinio. Il gioco organizzato ha impegnato i
bambini in una grande raccolta di foglie che li ha visti
incoronati "Re Autunno". Dopo il gioco la visita allestita dai bambini e dalle maestre della Scuola
dell'Infanzia e Primaria di Civitella
nella Chiesa della Madonna della Neve. La giornata
si è conclusa con pizze e caldarroste per tutti!
Intanto tra canti e allegria, con i piccoli che ormai
la fanno da padrone, è arrivato anche Halloween.
Il salone si è riempito di pipistrelli dispettosi e di
spaventose zucche canterine che l'arrivo di un fantasma ha fatto ridere di spavento!
zioni, le docenti
hanno organizzato delle uscite
didattiche per far conoscere agli
alunni le peculiarità autunnali.
Dall'esplorazione dell'ambiente circostante l'edificio scolastico gli
allievi hanno conosciuto varie specie di piante, hanno fatto un'analisi
descrittiva di esse e delle varie
parti rilevando sensazioni tattili e
olfattive. Si sono soffermati poi sull'albero delle noci e, guidati, i bambini le hanno raccolte, portate in
aula, classificate ed anche assag-
Le docenti
giate. Essi, stimolati con conversazioni, filastrocche, canti e osservazioni guidate dell'ambiente naturale vicino, hanno messo in evidenza, anche attraverso le attività grafico-pittoriche e manipolative, le
caratteristiche della stagione
autunnale: i suoni e i rumori della
natura come il fruscio delle foglie e
il canto degli uccelli, i colori e la
frutta autunnale.
Durante le varie attività ed esperienze i bambini hanno partecipato
con interesse ed entusiasmo.
Le docenti di Crosta e Venditto
KENNEDY NEWS
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PER NON DIMENTICARE
4 Nove mbre’12: Cele brazione
dell' Unità Na zionale e delle Forze Armate
Dal "bollettino della vittoria……"
Il 4 novembre 1918 entrava in vigore l' armistizio firmato a Villa Giusti (Padova) con l' Impero austroungarico . Il generale Armando Diaz, comandante in
capo delle forze armate italiane,nel bollettino della
vittoria annunciava agli italiani : "la guerra contro l'
Austria- Ungheria
che l' Esercito italiano, inferiore
per numero e
mezzi, iniziò il 24
maggio 1915 e
con fede incrollabile e tenace
valore condusse
ininterrotta ed
asprissima per 41
mesi, è
vinta(……)".Trento
e Trieste erano
ricongiunte all'
Il PIAVE
Italia.
Il prezzo pagato era stato altissimo : oltre 4 milioni
di soldati mobilitati di cui 250.000 giovani appena
diciottenni, 600.000 morti e 1.500 000 feriti, 400
000 civili che avevano abbandonato le proprie case
per portare aiuto e soccorso sulla linea fronte.
Furono i combattenti ed i reduci con il sostegno delle
comunità locali che avviarono il culto della memoria
dei commilitoni caduti e l' apposizione di lapidi
commemorative.
Il 4 novembre diventò il giorno della commemorazione, della riconoscenza per il sacrificio dei propri figli.
Classe quinta plesso Capoluogo
Lo sapevi che…
Nella nostra tradizione il c r i s a n t e m o è il fiore dei
morti, per cui è simbolo di dolore. In Cina e in
Giappone, invece, viene addirittura
regalato alle spose; in Inghilterra in
occasione delle nascite.
Nella cultura orientale e anglosassone questo fiore è dunque simbolo di
gioia e pace.
Classe Terza San Felice
Anno 6 - Numero 1
Dicembre 2012
Cronaca di un giorno di scuola
diverso dagli altri
10 novembre 2012-ore 10.30: Chiesa S. Giovanni BattistaCelebrazione Santa Messa. Presenti autorità civili, religiose e scolastiche.
Nell' omelia Don Pasquale ha voluto
ricordare i caduti per la Patria e i caduti di tutte le guerre, la sofferenza delle
loro famiglie per la perdita dei loro
cari. Anche noi ragazzi abbiamo voluto ricordare nelle preghiere i soldati
valorosi che hanno dato la vita per la
costruzione della pace. Purtroppo la
storia degli uomini è ancora segnata
da lotte, divisioni, violenze, guerre….
Abbiamo pregato affinché nel cuore
dell' umanità nasca il desiderio di
serenità e di pace e che noi ragazzi fossimo portatori di pace in ogni luogo.
Alla fine della celebrazione un professore in pensione ha ricordato, con una breve cronistoria, la Prima
Guerra Mondiale. Toccante è stato il momento in cui
sono state intonate le note del "Silenzio" a cui è seguita la lettura della preghiera del reduce e combattente.
Ore 12.00 : Monumento ai Caduti.
Il corteo si è incamminato verso il Monumento ai
Caduti mentre la banda suonava brani musicali appropriati. È stata deposta la Corona di Alloro ai piedi del monumento, in un momento di grade
emozione e raccoglimento.
Commovente è stato il discorso del Sindaco e di tutte le
persone che sono intervenute. Davanti al monumento,
rappresentanze della scuola
primaria e secondaria si sono
alternate nella recita di poesie
e di riflessioni. Ognuno di noi
è tornato a casa con il cuore
colmo di tristezza ma con la
consapevolezza di aver avuto
persone che hanno combattuto per conquistare un bene
irrinuncibile: la pace!
Classe IV Primaria Cusano Capoluogo
Commemorazione dei defunti: riflessioni
“Ogn’anno il 2 novembre c’è l’usanza...”
Il pensiero ricorre alle persone non più presenti ed ai loro insegnamenti
Come ogni anno gruppetti di persone salgono il monte Sant’Angelillo
per recarsi al Cimitero di Pietraroja.
Tutti camminano silenziosamente, molti in mano hanno il rosario e recitano una preghiera per i loro cari defunti. Giunti nel luogo santo si fanno
il segno della croce e si dirigono verso una tomba. Con cura mettono i
fiori nei vasetti predisposti ed accendono i lumini mentre dicono una
prece. Dopo la visita ai propri cari ci si avvicina alle altre tombe e ci si
ricorda di parenti ed amici.
Molte persone pregano insieme per acquistare le indulgenze per i defunti, dopo essersi confessate, comunicate e
pregato secondo le intenzioni del Papa.
“Ognuno l’adda fa chesta crianza, ognuno l’adda tenè
chistu penziero...”, sono i versi della poesia di Totò (Antonio
De Curtis) con cui ci esorta a non dimenticare le persone
che non sono più con noi ma che ci hanno voluto bene e ci
hanno lasciato tanti insegnamenti. Tali persone, infatti, continuano a vivere nei nostri ricordi, nei racconti di ogni giorno. Spesso i nostri genitori e nonni ricordano parole, insegnamenti, proverbi detti dalle persone defunte.
Guardandoci intorno in questo giorno di commemorazione notiamo
che non vi sono loculi abbandonati: su ognuno vi è la foto dell’estinto, un
vasetto di varia forma e materialecon fiori freschi e colorati, un lumino
acceso appoggiati su marmo bianco, grigio o rosa. Abbiamo osservato
che non si può dire se quel loculo appartiene ad un ricco o a un povero
come cita la poesia di Totò “A livella” quando illustra le tombe del “marchese di Rovigo e di Belluno” e di “Esposito Gennaro-netturbino”. E’ giusto e siamo contenti che non si notino differenze. Davanti a Dio siamo
tutti uguali come lo siamo per la legge dello Stato italiano quando recita,
all’articolo 3 della Costituzione, che siamo “tutti uguali senza distinzione
di sesso, di razza, di religione, di condizione sociale...”.
A scuola abbiamo riflettuto con la maestra su queste cose ed abbiamo capito
che spesso anche noi bambini facciamo
delle differenze tra noi e ci comportiamo
di conseguenza in modo scorretto.
Dobbiamo prendere spunto da tali riflessioni e tendere la mano a chi è diverso da
noi oppure ha meno di noi. A volte non è
facile perchè siamo delle persone vive e
qualche volta facciamo delle pagliacciate,
come ci dice ancora il grande Totò.
Pluriclasse IV-V - Primaria Pietraroja
KENNEDY NEWS
PAGINA 12
PROGETTI IN CAMPO
CIVIT ELLA LICIN IO:
MADONNA DELL A NEVE ”
CULTURA -MAD
ETTO “ART E, FEDE , CULTURAPROG ETTO
Scuola dell’infanzia
Anche quest'anno, la Scuola dell'Infanzia di
Civitella Licinio, in continuità con la Scuola
Primaria, ha realizzato il Progetto" di plesso:
"Arte, Fede, Cultura - Madonna Della Neve",
avvalendosi di fonti documentarie ed interviste
rivolte alla comunità.
L'intento del Progetto, è stato quello di
recuperare e riproporre la
fede vissuta nella storia
locale, nei diversi aspetti:
tradizioni religiose locali,
arte sacra, artigianato,
cultura.
Dal punto di vista didattico, il lavoro progettuale è
stato svolto dai bambini di
quattro e cinque anni,
attraverso schede operative libere e guidate, elaborate con svariate tecniche.
In maniera ludica e sen-
soriale, l'elaborazione di un plastico che ha
rappresentato verosimilmente la chiesa della "
Madonna della Neve", ha affascinato didatticamente i bambini, sin dalla prima fase operativa.
I
lavori dei piccoli ed operosi protagonisti, sono stati
esposti nella chiesa "
Madonna della Neve ",per
farli visionare alle famiglie,alla nostra dirigente,
e in occasione della
"Sagra delle Castagne",
anche alle numerose persone accorse non
solo per gustare i
prodotti tipici locali
ma anche perché interessati alle
nostre tradizioni. In via eccezionale,
abbiamo ricevuto la visita del
Provveditore agli studi di Benevento,
dott. Angelo Francesco Marcucci, che
ha manifestato un particolare interesse e apprezzamento per le attività
svolte.Il lavoro prodotto dai bambini,
costituisce la memoria della proposta
educativa.
La visita guidata alla chiesa "
Madonna della Neve", ha rappresentato un
momento del percorso formativo di ciascun
bambino indispensabile, in quanto li ha avvicinati alla cultura del loro territorio.
Il plastico della Chiesa della Madonna della Neve
realizzato dai piccoli alunni
Scuola dell’infanzia: USCITA DIDATTICA al "Castagneto"
Visto il meraviglioso paesaggio che la natura ci offre in questa stagione, abbiamo programmato
Anno 6 - Numero 1
Dicembre 2012
Scuola primaria
E' stata una bella esperienza quella
vissuta da noi alunni della Scuola
Primaria di Civitella Licinio che quest'anno abbiamo partecipato al progetto di ampliamento Arte, fede e cultura "Madonna della Neve". Per diversi anni avevamo trattato il tema degli
antichi artigiani, ricercando vecchi
mestieri del nostro paese mentre quest'anno abbiamo avuto l'occasione di
scoprire e valorizzare i luoghi di culto
di Civitella approfondendo le nostre
conoscenze sul patrimonio storico,
culturale, artistico e religioso che ci
appartiene.
Ci sono stati cinque incontri
durante i quali, dopo un 'attenta
analisi del territorio dal punto di
vista storico-geografico, abbiamo
dedicato il nostro studio alla conoscenza della Chiesa della Madonna
della Neve. Per prima cosa siamo
andati a visitarla scoprendo che è
stata costruita prima del 1596 e che
è stata restaurata da poco.
Abbiamo potuto ammirare i particolari della facciata esterna ed osservare la bellissima statua in legno
della Madonna che sovrasta l'altare.
Insieme alle nostre maestre ci siamo messi alla ricerca di notizie riguardanti il culto della Madonna che solo ogni sette anni
esce in processione per le strade del paese.
Interviste, documenti e foto ci hanno permesso di ricostruire la
storia della Chiesa e conoscere tradizioni e leggende legate alla
Madonna della Neve. Tutto il
materiale raccolto, insieme
alle tante fotografie gentilmente messe a disposizione dalle
persone del posto, è stato utilizzato per allestire una
mostra con tutti i lavori da noi
prodotti.
La mostra si è tenuta proprio nella chiesa della Madonna della
Neve, in occasione della XXVIII Sagra della Castagna e, ad inaugurarla, abbiamo avuto l'onore di avere il Provveditore agli studi
di Benevento dott. Angelo Francesco Marcucci, accompagnato
dalla nostra Dirigente Scolastica dott. Giovanna Carraccio. Da
loro sono arrivati i primi
complimenti
per l'eccellente lavoro svolto. Nei giorni di
sagra,
tanti
alcune uscite a tema di sicuro stimolo creativo e didattico con i bambini. Fra queste, quella più
entusiasmante è stata sicuramente la visita al "Castagneto" situato all'interno del paese.
Venerdì 19 ottobre 2012, tutti i bambini della scuola dell'infanzia di Civitella Licinio, i bambini di
cinque anni e le rispettive insegnanti della Scuola dell'Infanzia "Antonio e Carlo Tammaro" di
Cusano Mutri hanno raggiunto il castagneto con lo scuolabus.
Appena arrivati, con grande entusiasmo tutti i bambini hanno ammirato e raccolto castagne e
foglie.
Successivamente, le insegnanti hanno proposto ai
bambini un gioco che ha incoronato "Re Autunno" il
bambino di ogni plesso che ha Dedicata alla nostra chiesa
raccolto più foglie.
Nel mio paese a Civitella
Il percorso educativo, ripreso c'è una chiesa molto bella.
da scatti fotografici ha stimolaE' di giallo colorata
to la curiosità, l'interesse, la
e da tutti è ammirata.
scoperta della tipicità del terrisono stati i visitatori che hanno avuto modo di
torio, con l'obiettivo di valorizapprezzare l'impegno e l'attenzione che abbiamo
zare la coltura della castagna Quando arrivi lì sul Colle
messo nel trattare un tema di fede così importante.
ed il territorio montano e colli- non puoi certo non vederla.
Questo progetto è stato molto sentito non solo da
nare locale. I castagneti infatti, Ha vicino il campanile
noi bambini ma anche dai nostri genitori e dall'interappresentano una pagina di storia e cultura importante per il paese di e poi dietro un bel cortile.
ra comunità di Civitella che vogliamo ringraziare per
Civitella Licinio.
averci aiutato fornendo le notizie e il materiale
La giornata assolata, ha permesso di proseguire il percorso a piedi, soffer- Il rintocco di campane
necessario per la buona riuscita del nostro lavoro.
mandosi ad ammirare il centro storico del paese, raggiungendo piazza
Grazie anche all'aiuto delle nostre maestre,
che si ode da lontano,
Cortiglia dove i bambini hanno sostato per mangiare la pizza.
abbiamo
potuto comprendere il valore profondo
chiama tutti alla preghiera
Dalle famiglie di questa piazza, abbiamo ricevuto una calorosa e graditissidella
nostra
identità culturale e del patrimonio inestima accoglienza; hanno mostrato ai bambini come avviene la cottura delle al mattino e alla sera.
mabile che possediamo e che è nostro dovere concaldarroste, invitandoli poi a degustarle.
servare, valorizzare e salvaguardare. A conclusione
Tornati a scuola, i bambini hanno manifestato grande gioia e soddisfazione Chiama tutti a visitare
del progetto abbiamo voluto scrivere e dedicare alla
per la giornata trascorsa all'aperto. Questa uscita didattica è risultata una una mamma assai speciale: Madonna una nostra poesia riportata qui di lato.
preziosa opportunità per consolidare l'apprendimento, grazie all'esperienza la Madonna della Neve
Gli alunni della Scuola Primaria
diretta.
che ci guida e ci sostiene.
di Civitella Licinio
Le docenti Maria Alessandrelli e Rosa Mendillo
Anno 6 - Numero 1
SUL NOSTRO TERRITORIO
Dicembre 2012
KENNEDY NEWS
PAGINA 13
A cura degli alunni e docenti della scuola Primaria di Civitella Licinio
Civitella Licinio:
CHIESA DELLA MADONNA DELLA NEVE
In occasione del progetto Arte,
fede e cultura: "Madonna della
Neve" molte sono state le notizie
raccolte sulla chiesa e sul culto
della Madonna.La chiesa si
trova su un colle ed è molto antica. Non si conosce la data di
costruzione ma, sicuramente, è
anteriore al 1596. Inizialmente
era intitolata a S. Maria delle
Grazie e nel 1639 fu chiamata
S. Maria della Neve. Distrutta
dal terremoto del 1688, fu ricostruita e nel corso degli anni ha subito diverse ristrutturazioni, l'ultima nel
2008. La facciata della chiesa è ornata da un frontone triangolare sormontato da una croce.
Sul lato sinistro vi è una breve scalinata che porta al campanile e alla
cantoria, mentre a destra si trovano
la "Casa dei ragazzi" e
l'ufficio parrocchiale.
Sull'architrave della porta
d'ingresso vi è una lunetta formata da piastrelle in
ceramica raffigurante la
Madonna della Neve e
datata 1731.
Internamente è formata
da una sola navata e
dalla sacrestia. Dietro l'altare, in marmo bianco, si può ammirare la bellissima statua in
legno della Madonna della Neve che è molto venerata dai civitellesi. All'ingresso, sorretta da due colonne, vi è la cantoria
alla quale si accede dall'esterno.
Gli affreschi sono del maestro decoratore Francesco Lauritano
che ha anche decorato la chiesa della Madonna delle Grazie di
Cusano Mutri.
IL CINIPIDE
HA INFESTAT O
I CASTAGNETI
Civitella
Licinio
è una
terra
ricca
castagneti
c h e ,
fino alla
seconda metà del secolo scorso, hanno costituito un ruolo economico importante, sia per
produzione di legname che per quella dei frutti,
in quanto le castagne erano utilizzate soprattutto per la produzione di farina.
Si è appena svolta la XXVIII Sagra della
Castagna e molti sono state le persone che,
richiamate dall'evento, hanno visitato anche
l'antico borgo di Civitella.
Quest'anno, però, negli stands scarseggiavano
proprio le castagne. Colpa del Cinipide galligeno del Castagno (nome scientifico Dryocosmus
Kuriphilus), un parassita cinese che ha fatto la
STATUA DELLA MADONNA
La statua della Madonna della Neve è fatta interamente in legno ed è del periodo antecedente
il 1700. L' abito rosso e il manto
azzurro che la ricoprono sono
dipinti su legno. La Madonna avvolge in grembo il bambino con la
mano sinistra,mentre nella destra,
fino agli anni 70, aveva un ramoscello di curagliucci"cioè corallini che
attualmente non presenta. La
Madonna della Neve si festeggia il 5
Agosto in memoria della miracolosa
apparizione mariana . Si racconta che
durante la notte del 4 Agosto 352 d.C
. Giovanni, un ricco patrizio romano avrebbe visto
in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avrebbe trovato della neve fresca .Giovanni, la mattina seguente corse da Papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione . Il prodigio nel frattempo si era avverato e per ordine del Papa si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di Agosto. Anche a Civitella Licinio,
si narra, che in seguito ad una nevicata avvenuta nella notte del 4 Agosto si è
propagato il culto verso la Madonna della Neve è
nel 1614 fu innalzato un altare a lei dedicato. I
festeggiamenti si tengono per tradizione ,ogni 7
anni , richiamando nel piccolo paese tutti i
Civitellesi emigrati all'estero .La Madonna,nel
tempo ha ricevuto tanti oggetti preziosi e non (ori,
gioielli ,bouquet da sposa ,ecc.) donati dai fedeli ,i
quali avevano l' usanza di organizzare un’ asta
dove venivano affittati i gioielli ,le corone e la statua
stessa della Madonna , che veniva custodita fino al
giorno della festa .L' asta si teneva dal 26 Luglio
(festività di sant' Anna ) giorno in cui la Madonna
scendeva ,in vista, nella chiesa di San Bartolomeo
e i fedeli la seguivano in processione scalzi o in
ginocchio in segno di penitenza .L'asta finiva l'8
settembre ,giorno in cui la Madonna rientrava nella
sua chiesa . Verso gli anni ' 80 le aste si sono interrotte . Il ricavato di ogni asta veniva donato per i festeggiamenti della Madonna.
sua comparsa in Italia nel 2008, a sud di Come distruggere tali insetti?
Cuneo.
I trattamenti insetticidi risultano poco
In poco tempo, i parassiutili e soprattutto dannosi dal punto di
ti hanno invaso tutti i
vista ambientale.
castagneti d'Italia.
Per questo è stata avviata in Italia
La popolazione è costituiuna lotta biologica, già sperimentata
ta di sole femmine che
in Giappone e in Corea.
sono in grado di deporre
Si tratta del Torymus sinensis, un
fino a 100-150 uova senza
insetto che attacca esclusivamente
accoppiarsi.
le larve del Cinepide e ne arresta
L'insetto provoca, verso la
lo sviluppo.
metà di aprile, la formazioEsso è stato riprodotto e
ne di ingrossamenti tondegdiffuso dall'università di
gianti (galle) su germogli, foglie e
Torino dove sono state
infiorescenze.
condotte le prime ricerLe larve si sviluppano all'interno di
che già dal 2003.
queste galle da cui, tra giugno e
Anche nei castagneti di
luglio, fuoriescono le nuove femmine
Civitella, a primavera, si
adulte e fertili.
è provveduto al rilascio
GALLE
I castagni, infestati dall'insetto, hanno
degli insetti che dovrebun arresto vegetativo ed un calo probero distruggere i killers
duttivo fino al 50-70%.
dei castagni.
E' proprio un vero disastro per i nostri secolari Speriamo che questa sia la soluzione giusta
castagni che hanno ormai subito gravi danni. affinchè, tra qualche anno, possiamo tornare a
Ricordiamo che l'Italia detiene il primato in raccogliere nei nostri boschi le prelibate castaEuropa per la produzione di castagne e si clas- gne che hanno reso celebre la nostra frazione.
sifica al quarto posto al mondo dopo Cina,
Corea del Sud e Turchia.
KENNEDY NEWS
PAGINA 14
AMBIENTE NATURALE E...
UNA BELLISSIMA ESCURSIONE
Giovedì 4 ottobre, noi alunni della
classe quarta della Scuola Primaria
di Civitella Licinio e dei plessi di
Capoluogo, San Felice e Pietraroja
insieme alle nostre maestre, ci siamo
recati al Parco del Matese per un'escursione organizzata dal CAI, il
Club Alpino Italiano, in collaborazione con il progetto "Crescere Felix"
che da anni cura queste iniziative per
sensibilizzare gli
alunni al rispetto
e alla valorizzazione del proprio
territorio. Alle ore
8.30 siamo partiti
con il pullman da
Cusano
Mutri,
insieme alle guide
del CAI, che già
per
strada
ci
hanno fatto osservare il meraviglioso
paesaggio
delle
nostre montagne.
Arrivati sul lago di
Matese,
siamo
andati a visitare la
fattoria "La Falode". Il
signor
Vincenzo Ascione, presidente CAI, ci
ha fatto da guida mostrandoci prima
la stalla delle mucche e poi ci ha condotto lungo un sentiero che portava
fino al punto più alto dove si poteva
osservare il lago. Durante il cammino, ci siamo fermati per guardare un
gregge di pecore di diversa razza,
abbiamo potuto
NEL MATESE
ammirare gli alberi di faggio, sentire il
profumo del sottobosco e respirare aria pura. Più avanti abbiamo
visto in un recinto molti maiali di
colore nero, di una razza particolare, il "Suino Casertano", che ci
ha molto incuriosito. Siamo saliti
ancora più in alto e siamo arrivati
al punto "Belvedere" dove si trova
anche la "Vecchia Dimora", un
antico casolare ristrutturato e da
lì è stato possibile ammirare il
meraviglioso panorama di Miralago.
Eravamo così in alto che ci sembrava di toccare le nuvole! Tutt'intorno al
lago c'era una distesa di campi verdi
e tanti alberi circondati dai monti
della catena del Matese. Ci siamo
fermati in quel luogo per un po' di
tempo e abbiamo consumato la
nostra colazione a sacco, poi le
maestre ci hanno fatto giocare e
poco dopo abbiamo
ripreso il cammino
per una salita che
portava nel bosco.
Ad un certo punto,
abbiamo
potuto
osservare
il
"Tronco cavo", un
albero di faggio
secolare dal tronco di colore marrone scuro nel quale
siamo potuti entrare .
E' stato emozionante
poter ammirare il
cielo dall'interno dell'albero e tutti i bambini hanno voluto
fare una foto. Ci sembrava di
stare nella tana di uno scoiattolo! Alla
fine siamo dovuti ritornare al pullman
perché era tardi e dovevamo partire
ma ci è dispiaciuto lasciare quel
luogo spettacolare. E' stata una giornata bellissima ed un'esperienza
particolare che non dimenticheremo.
Classe IV Primaria
Civitella Licinio
Anno 6 - Numero 1
Dicembre 2012
Un albero del bosco
“Un albero del bosco chiamò gli uccelli...”. Queste sono le parole
con cui inizia la poesia di Trilussa in cui il poeta illustra l’importanza
dell’albero ed è con queste parole che vogliamo parlare di un faggio
osservato durante un’escursione sul Matese.
E’ il 4 ottobre: noi alunni di quarta e quinta parteciapiamo ad un percorso didattico che ha lo scopo di sensibilizzare noi bambini ad
essere in futuro dei cittadini più consapevoli e rispettosi dell’ambiente in cui viviamo. Insieme ad altri bambini del nostro
istituto, in tutto 43, guidati dalle
nostre maestre e dalle Guide
CAI, ci troviamo, zainetto in
spalla, a percorrere un sentiero
di terra battuto che s’inerpica su
per i monti del Matese.
Alberi, alberi piccoli e grandi,
alberi di faggio formano quel
bosco. Avevamo già visto un
bosco ma le nostre guide richiamano la nostra attenzione verso
alcune caratteristiche importanti: le
radici, lunghe, attorcigliate che trattengono il terreno; i fusti dritti con la
corteccia grigio-argentea; i rami che
svettano verso il cielo per acchiappare la luce del sole; le foglie che si
muovono appena soffia un alito di
vento; il tappeto di foglie che scricchiola al nostro passaggio.
L’elemento che attira maggiormente la nostra curiosità, però, è
un faggio secolare che troneggia
in mezzo al bosco con il suo
tronco cavo. A gruppi ci avviciniamo per osservarlo. Che meraviglia! La cavità di quel tronco è tanto grande da
contenere 4 o 5 bambini insieme. Tutti ci entriamo e scattiamo delle
foto ricordo. Alziamo lo sguardo e notiamo che il tronco ci permette
di vedere il cielo. Noi l’abbiamo subito paragonato al tiglio che esiste a Pietraroja davanti alla chiesetta di Sant’Anna anche se non è
così maestoso.
Come fanno a vivere alberi così? La natura è davvero meravigliosa:
dalle radici l’acqua e i sali minerali riescono comunque a raggiungere le foglie, a diventare nutrimento per la pianta stessa ed a sprigionare l’ossigeno tanto importante per gli altri esseri viventi.
E’ stato proprio bello fare tale esperienza ed imparare tante cose
nuove.
Classe 4^ Pietraroja
AMBIENTE TECNOLOGICO...
La tecnologia "approda" nella nostra scuola:
vecchia lavagna di ardesia trema…
Quest'anno
la
nella
nostra
scuola c'è una novità: la L.I.M.!
L.I.M. vuol dire Lavagna Interattiva Multimediale.
L'abbiamo osservata bene e abbiamo imparato a
nominare tutte le parti che la compongono: il
computer(che è il suo cervello), il proiettore, lo
schermo, il mouse, la tastiera, le casse acustiche,il telecomando, la penna che si allunga a
telescopio.
Con la L.I.M. abbiamo scritto i nostri nomi con la
pennetta e con il dito, abbiamo osservato immagini, inserito in un testo di geometria i solidi geometrici che stiamo studiando, dando movimento
a quelli di rotazione. Abbiamo imparato ad usare
la gomma per cancellare e a modificare caratteri
e dimensione delle parole.
Mettendo a confronto la L.I.M. con
la lavagna che abbiamo in aula si
notano tante differenze: con la L.I.M. possiamo lavorare in modo divertente e stimolante,
vedere filmati e immagini, scrivere in modo
creativo, salvare il lavoro svolto per quanto
tempo si vuole; con la vecchia lavagna, invece, si può usare solo il gesso e ogni volta che
si cancella tutto il lavoro va perso per sempre.
Pensiamo proprio che molto presto la L.I.M.
manderà in pensione la lavagna in ardesia(
con tutti i ricordi che solo lei sa!) per entrare in
tutte le aule e cambiare il nostro modo di imparare.
Benvenuta tecnologia, noi siamo qua!
Classe terza "Capoluogo"
KENNEDY NEWS
PAGINA 15
RICORRENZE e...DIRITTI
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Il 20 novembre ricorre la giorna
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mondiale dei diritti per l’infan
Anno 6 - Numero 1
Dicembre 2012
Ogni diritto ... un dovere
Il 20 novembre è una
data importante per tutti i
bambini del mondo, perché
si celebra la Giornata
Internazionale per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti, questi sono stati scritti e
approvati dalla Convenzione Universale sui diritti dell'Infanzia, ma in molti
Paesi del mondo non sono rispettati: non tutti possono giocare e non tutti
vengono curati se si ammalano, non tutti hanno la mamma e il papà.
Nei Paesi in via di sviluppo i bambini che nascono sono da ritenersi molto
sfortunati, poiché sono costretti a lavorare in miniere o in fabbriche tutti i giorni, per lunghe ore e con una
misera paga; i familiari infatti
pensano che mandarli a scuola
sia inutile e conti di più lavorare
e guadagnare qualcosa per la
famiglia. Nelle miniere sono maltrattati e lasciati privi di cibo e
I diritti dei bambini
acqua per diverse ore. I piccoli operai nelle fabbriche
La carta dei diritti dei bambini
sono costretti a respirare aria inquinata che può cauè assai importante,
sare loro gravissimi problemi di salute. In questi Paesi
di diritti e di doveri ce ne sono scritti tanti.
anche l'acqua è poca e quella dei pozzi non è potabiL'istruzione, l'alimentazione,
le; nonostante ciò molti la bevono contraendo malattie infettive. Spesso i ragazzi sono obbligati a
l'educazione sono cose fondamentali
nella
carta
Costituzionale.
rubare o a chiedere l'elemosina per le strade.
Un fattore positivo è quello che ci sono molte associazioni che
I bambini
C'è chi è malnutrito
sostengono questi minori e le loro famiglie, ma purtroppo, per la
I bambini sono come le stelle
e non è ben vestito,
mancanza di fondi, non bastano ad aiutare tutti. I ragazzi dei Paesi riscaldano i cuori.
c'è chi è offeso e sfruttato
in via di sviluppo, se sono fortunati, vengono portati negli orfanotrofi, I bambini sono come l'arcobaleno
e dalla gente maltrattato.
dove operano giovani volontari di diverse associazioni che li aiutano pieni di colori.
I bambini sono come la luce del sole
Queste azioni sono orrende
ad imparare le più elementari conoscenze scolastiche facendoli
illuminano il giorno.
e per i bambini son tormenti,
anche divertire. Talvolta i bambini sono adottati, quindi portati nelle I bambini sono come le rondini
si dovrebbero eliminare
famiglie di altri Paesi ; altre volte però sono "adottati a distanza",
vanno in cerca di nuovi posti.
e mai più nominare.
cioè ogni mese le famiglie che hanno preso questo impegno inviano I bambini sono pieni di emozioni
e allo stesso tempo sono unici e
soldi per i vestiti, il cibo e materiali per la scuola.
Ogni bambino un diritto ce l' ha:
Quello che meraviglia di più è che questi bambini, pur trovandosi in indispensabili.
quello di essere curato a ogni età,
Floriana Orsino
pessime condizioni, sorridono, giocano e si divertono ugualmente.
di essere amato e rispettato
classe IV San Felice
e dai genitori coccolato.
Viene spontaneo chiedersi perché noi che abbiamo molto, che
andiamo a scuola invece di lavorare, che mangiamo quando ci va e
I diritti, ormai si sa,
che facciamo quello che ci pare non siamo più felici di loro. Una possibile risposta è che noi abbiain molti Paesi non sono realtà,
mo troppo e quando riceviamo qualcosa neanche ci rendiamo conto del dono che ci è stato dato.
succedono lì comportamenti indecorosi
Alunni classe quarta San Felice
e perfino vergognosi
che non si augurano a nessun bambino
I
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TA D E I N O N
FE S TA
sia grande che piccino.
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... ra cc on t an o.
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...
no
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Benedetta Di Biase
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I N o nn i in
classe
IV San Felice
domestici e dice sempre che in casa il lavoro
non finisce mai, ci tiene al rispetto delle regole perché è troppo impegnata ed io, anche per
La festa dei nonni si celebra il 2 ottobre solo di comportamento e se trasgredisco si arrab- questo, sono sempre felice di andare con i
da qualche anno;nella scuola invece sono anni bia... non mi stanco mai di ascoltare gli episodi nonni"
che i nonni sono diventata preziosa risorsa per di guerra che mi racconta mio nonno….. per
"….. mio nonno è molto simpatico, è un lavole attività didattiche, i loro racconti ci hanno me i nonni sono persone speciali quando non ci ratore e tutti i giorni va in montagna con le
rimandato immagini che
sono mi sento malinconico….."
mucche, qualche domenica mi porta insieme
ormai paiono lontane e irrag"…… quando stava per nascere con lui e mi racconta la sua vita da piccolo
giungibili. I racconti dei nonni
mio fratello, nonna stava in ospe- quando doveva portare al pascolo le greggi e i
rimangono una fonte impordale con mamma, mio nonno stava sacrifici che doveva affrontare già da bambino"
tante di sapere, che tramancon me. Quando, la sera, andava"….. i miei nonni mi coccolano sempre, mi
data attraverso il loro, per
mo a prendere una pizza faceva- vogliono molto bene e mi accontentano in tutte
certi versi , nostalgico racmo la gara di chi arrivava prima. le mie richieste. Sono rimasta contenta quando
conto è lo spaccato più
Arrivavo sempre prima io perché un giorno la nonna mi ha chiamato e mi ha fatto
genuino di modi di vita che si
mio nonno camminava piano, piano. Anche se vedere l' album delle sue foto, mi ha preso in
stanno inesorabilmente perdendo.
io lo sapevo non lo volevo ammettere mai. Il braccio e mi ha raccontato la sua infanzia"
"……… i miei nonni non sono più tanto gio- perché ero felice ".
"….. i miei nonni materni abitano in Sicilia,
vani però hanno ancora la forza di occuparsi di
"…… ogni domenica io, i miei genitori e mio sono felice ogni volta che vengono ma resto
me, infatti mi aiutano quasi in tutto…. mia fratello andiamo a pranzare dai nonni materni. dispiaciuta quando vanno via perché non posso
nonna in particolare mi è vicina in quasi tutte le Mia nonna mi fa trovare sempre tante cose stare con loro tutti i giorni"
attività che svolgo. Lei si dedica molto ai lavo- buone da mangiare che mamma non può farmi
Classe quarta Cusano capoluogo
I diritti dei bambini
non sempre sono rispettati
IL NATALE a scuola
KENNEDY NEWS
PAGINA 16
PIETRAROJA
Anno 6- Numero 1
ex tr ac ur ri co la re
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Canti e poesie portati in scena dagli alunni
Lunedì, 17 dicembre c. a.,
noi alunni della scuola
Primaria e dell’Infanzia di
Pietraroja portiamo in scena
per la manifestazione natalizia
un evento avvenuto più di duemila anni fa cominciato con
l’apparizione
dell’Angelo
Gabriele a Maria di Nazaret.
La nostra rappresentazione
è divisa in cinque parti:
Annunciazione, Visitazione,
Censimento,
Natività,
Adorazione. E’ composta di poesie e canti tradizionali, come Tu scendi dalle
stelle, Adeste fideles, Serena è la notte di gelo, Quanno nascette ninno, ed è
per questo che si intitola “Natale in-canto”.
Abbiamo scelto questo titolo anche perchè il Natale è un avvenimento che
incanta, affascina bambini ed adulti. Sant’Alfonso de’ Liguori nel canto
“Quanno nascette ninno” dice che tutta la natura fu attratta da quel bimbo
nato in una stalla e fece festa. Anche noi, ad ogni Natale sentiamo di dover
far festa per accogliere Gesù che rinasce nei nostri cuori.
Durante la drammatizzazione indosseremo dei costumi che richiamano i
luoghi dove nacque Gesù ma la cosa importante è che faremo anche una
mostra di beneficenza con i lavoretti preparati da noi, naturalmente guidati
dalle nostre maestre ,durante le attività extracurricolari. Noi grandi abbiamo
imparato a fare il punto croce ed abbiamo provato a fare dei semplici centrini. Siamo rimasti entusiasti di quanto possiamo fare se ci mettiamo un poco
di buona volontà ed è bello lavorare tutti insieme. I soldini che
ricaveremo dalla mostra di beneficenza li invieremo ai bambini
del Congo. Siamo molto contenti
di aiutare i bambini bisognosi e ci
auguriamo che tutti i bambini del
mondo possano trascorrere un
Natale felice.
uogo
Cusano Mutri capol
NATALE 2012
Il progetto "E' natale quando…" è
stato voluto poiché il Natale è
particolarmente sentito e vissuto,
in quanto abbraccia diverse attività significative che mirano all'interiorizzazione di valori permanenti e altamente formativi.
Si è operata la scelta di portare in
scena una commedia poiché Il teatro è da sempre una forma artistica tra le più alte, ma nello
stesso tempo tra le più vicine ad ognuno di noi,
perché crea coinvolgimento, interazione, emozione. La scelta del copione è ricaduta su quella di
un autore conterraneo, vicino alla nostra cultura
e alla nostra realtà socio- culturale- economica.
La vicenda narrata mira a far emergere in maniera forte il vero significato del Natale, a riscoprire
i valori di solidarietà ed altruismo in una società
in cui hanno preso il sopravvento l'aspetto con-
San Felice
A Nat ale …. Ricicliamo
NATALE IN-CANT O
Classe IV – V di Pietraroja
Dicembre 2012
Drin, drin, drin …. Da lontano già sentiamo il suono delle campanelle delle
renne in viaggio. Presto sarà Natale! I nostri cuori sono colmi di gioia e allora ci dobbiamo attivare per l'evento più bello dell'anno.
A scuola c'è un gran fermento, si respira aria di festa,
ognuno di noi fa delle proposte per gli addobbi natalizi e …
alla fine, di comune accordo, abbiamo deciso di addobbare
la nostra scuola con materiale riciclato, in continuità con un
progetto curricolare sulla "Raccolta differenziata".
Abbiamo utilizzato tantissime bottiglie di
plastica, le
abbiamo ritagliate a spirale e incollate su di esse una miriade di stelline gialle da noi preparate.
Una volta pronte
sono state attaccate a dei fili nel
nostro immenso salone. Ogni volta
che alziamo gli occhi osserviamo
un bellissimo cielo stellato!
Ma non finisce qui: passiamo agli
addobbi dell'albero. Per non sprecare la parte superiore delle bottiglie, le abbiamo trasformate in
meravigliose stelle natalizie, tutte
Classe III rosse!
Per sorprendere i nostri genitori…
Pietraroja
ancora bottiglie di plastica riciclaREBUS
te!!! Questa volta le abbiamo scelte
NATALIZIO di colore verde e, immergendole
nell'acqua bollente ( con l'aiuto
delle nostre maestre), si sono
magicamente trasformate in candelabri. La candela sarà il nostro
biglietto augurale.
Si sa che la scuola si apre al territorio in qualsiasi occasione. Allora,
quest'anno abbiamo pienamente accolto la proposta venuta dal Forum dei
giovani per il concorso "Albero bell'albero".
In sincronismo con il progetto "Crescere Felix", abbiamo deciso di addobbare un albero con tanta frutta e verdura perché " La frutta delizia è …frutta
natalizia".
Ora, pienamente emozionati e convinti di aver realizzato oggetti belli e
senza alcun spreco economico (visto i tempi di crisi!), aspettiamo serenamente la venuta del nostro amico …"Babbo Natale.
Schhh … silenzio! Avanzano le renne: BUON NATALE A TUTTI!!!
Gli alunni di classe quinta di San Felice
sumistico e i falsi valori: nessuno ha orecchie per
intendere, ognuno è preso
dalle proprie occupazioni e
sono pochi quelli capaci di
accogliere la lieta novella.
"E' Natale quando … "
vuole essere anche
un
omaggio ad una persona
che ha fatto del messaggio
del Natale una costante
della propria vita: Madre
Teresa di Calcutta.
Tutto questo si è pensato quando si è deciso di
"mettere in scena" i nostri ragazzi, perché scoprissero il linguaggio del corpo, le potenzialità del
gesto e della voce. Essi si sono scoperti "attori",
capaci di vivere da protagonisti una vicenda
calata nella realtà di tutti i giorni,che presenta le
problematiche della vita quotidiana: miseria
,disoccupazione, discriminazione,intolleranza .
La nostra finalità è quella trasmettere il valore
vero del Natale per diventare poi consapevoli
portatori di pace in ogni luogo.
Scuola primaria capoluogo
Ai
nostri lettori
auguriamo di cuore
un santo Natale in allegria
in famiglia o in lieta compagnia.
Porgiamo sinceri auguri
per il nuovo anno
perchè sia sereno
e positivo per tutti quanti.
La Redazione:
Dirigente Scolastico
dott.ssa Giovanna Caraccio
Referente ins. Michelina Venditto
Gli alunni e i docenti
della Scuola Primaria e dell’Infanzia
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