Piano di Zona 2011 – 2013 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI FINALITA’ DEL PIANO DI ZONA REALIZZARE UNA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI CONDIVISA VALORIZZARE E RICONOSCERE IL RUOLO DEI DIVERSI SOGGETTI DELLA COMUNITA’ LOCALE RICERCARE E SOSTENERE INTEGRAZIONI TRA GLI INTERVENTI E LE DIVERSE POLITICHE AVVIARE PERCORSI ATTUATIVI FATTIBILI CON I SOGGETTI DISPONIBILI AREE DI INTERVENTO CONSIDERATE MINORI-FAMIGLIE ADULTI IN DIFFICOLTA’ ANZIANI DISABILI IL METODO DI LAVORO Esame dati sui servizi e sugli interventi relativi alle aree Analisi dei bisogni presenti sul territorio Individuazione dei bisogni prioritari (scelti in base a criteri di fattibilità, impatto economico, contenuto a costo zero, disponibilità di partner, rilevante interesse, continuità con le esperienze in atto) Individuazione degli obiettivi e delle azioni necessarie IMPOSTAZIONE DEL PIANO Si è scelto di considerare prioritariamente i seguenti aspetti: Individuare, per il triennio di riferimento, le priorità, tenendo conto dei soggetti disponibili a condividere responsabilità e risorse; ● Costruire il Piano sugli obiettivi prioritari, assegnando alla progettazione annuale il compito di definire il dettaglio operativo; Considerare il Piano di zona uno strumento di programmazione caratterizzato da un approccio “incrementale”; LINEE PRIORITARIE DI INTERVENTO LOCALE Favorire la permanenza a casa, o l’inserimento in strutture comunitarie di accoglienza di buona qualità, delle persone anziane, privilegiando gli interventi a sostegno della domiciliarità. Promuovere percorsi di autonomizzazione e di integrazione sociale e lavorativa delle persone disabili e il sostegno ai loro nuclei familiari. LINEE PRIORITARIE DI INTERVENTO LOCALE Contrastare la povertà e la crisi economica avviando percorsi di sostegno e di inclusione sociale e lavorativa delle persone in difficoltà e l’integrazione sociale degli stranieri. Sostenere ed accompagnare le responsabilità genitoriali e promuovere lo sviluppo evolutivo dei minori anche con opportunità aggregative e socializzanti. OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E FAMIGLIA Potenziare le iniziative di sostegno ai genitori attraverso consulenze sociali, educative e psicologiche: - avvio del servizio di mediazione familiare - potenziamento degli interventi a sostegno della genitorialità - potenziamento degli sportelli di ascolto nelle scuole - consolidamento dei gruppi di mutuoaiuto OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E FAMIGLIA Potenziare gli interventi di affidamento residenziale e diurno: - organizzazione e realizzazione di iniziative per il reperimento di nuove famiglie o singoli affidatari Potenziare, sviluppare e qualificare le opportunità di prevenzione secondaria: - costituzione di un gruppo interistituzionale per il coordinamento progetti - mappatura delle esperienze in atto - predisposizione di progetti di formazione - sviluppo degli spazi di ascolto dedicati ai minori di OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E FAMIGLIA Assicurare un approccio integrato nella presa in carico personalizzata: - costruzione di protocolli tra servizi e figure professionali coinvolti nella presa in carico del minore Potenziare l’accesso alle opportunità aggregative e socializzanti: - attivazione di un tavolo permanente tra i diversi soggetti - mappatura delle opportunità esistenti - costruzione di atti regolativi per garantire la fruizione delle opportunità - attivazione di un portale unico di accesso alle informazioni OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’ Garantire il sostegno economico in percorsi finalizzati allo sviluppo delle potenzialità rispetto al lavoro: - revisione del regolamento del CIS - elaborazione di un regolamento per la promozione di percorsi lavorativi - avvio di progetti mirati - sensibilizzazione dei comuni l’attivazione di borse lavoro per OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’ Sviluppare opportunità lavorative – commesse di lavoro in cambio di integrazione lavorativa: - mappatura delle attività da affidare a cooperative di tipo B raccolta delle disponibilità per l’affidamento di servizi a cooperative di tipo B -realizzazione di progetti d’inserimento OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’ Favorire percorsi di integrazione per gli stranieri presenti nel territorio: - predisposizione di uno specifico progetto d’intervento - coordinamento delle varie associazioni del territorio Garantire progetti personalizzati ed integrati: - costituzione di un gruppo interistituzionale - ripuntualizzazione delle modalità di lavoro -creazione di una èquipe per la valutazione di casi complessi OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI Assicurare interventi a sostegno dei care giver naturali: - Mappatura dei ricoveri di sollievo e ridefinizione dei criteri di accesso - Attivazione dei gruppi di mutuo aiuto - Ridefinizione apporti del volontariato OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI Potenziare, nell’ambito delle risorse fruibili, gli interventi di sostegno alla domiciliarità: - ripuntualizzazione dei diversi strumenti e priorità d’intervento - avvio nuovi interventi e loro monitoraggio garantire l’attivazione di uno Sportello che metta in contatto le famiglie – utenti (datori di lavoro) e le assistenti familiari: - definizione accordi con il Centro per l’Impiego - implementazione dello sportello OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI Sviluppare percorsi di qualità nelle strutture residenziali: - Costituzione del gruppo interistituzionale - Definizione di indicatori di qualità - Costruzione di iniziative di adeguamento e successivo monitoraggio OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI Garantire percorsi di formazione per operatori socio-sanitari in servizio che si occupano di anziani: - costituzione di un gruppo interistituzionale per definire un percorso formativo - predisposizione proposte formative OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI Favorire percorsi di autonomizzazione edi integrazione sociale a supporto della persona disabile sola o con famiglia impossibilitata: - Predisposizione di iniziative di sollievo - Avvio di percorsi di autonomia, previa individuazione di possibili risorse - Collaborazione rispetto al “dopo di noi” - Promozione di una nuova Comunità alloggio sul territorio OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI Garantire progetti personalizzati con organizzazione flessibile degli interventi: - Analisi degli interventi domiciliari ed educativi presenti sul territorio - Predisposizione proposte operative per la ripuntualizzazione e l’integrazione degli interventi OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI Favorire la disponibilità di posti di lavoro e garantire il potenziamento di inserimenti lavorativi: - Rivisitazione degli attuali strumenti - Mappatura delle possibili commesse alle Cooperative di tipo B - Avvio inserimenti OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI Ridefinire l’azione delle istituzioni deputate a garantire l’integrazione scolastica delle persone disabili: - Predisposizione di un accordo di programma per l’inserimento scolastico - Definizione di indicatori di qualità - Definizione e condivisione di un livello essenziale di assistenza scolastica CONCLUSIONI 18 obiettivi prioritari di sviluppo e riorganizzazione che comportano la messa in rete di risorse professionali, finanziarie, strutturali e di responsabilità condivise sui risultati da conseguire 47 azioni attuative che individuano le modalità di realizzazione degli obiettivi prioritari individuati CONCLUSIONI Con il piano di zona 2011-2013 si è inteso prioritariamente: - promuovere un esame comune dei bisogni e delle opportunità presenti - assicurare una condivisione dei percorsi in atto e delle priorità di intervento da perseguire - facilitare percorsi di integrazione tra servizi gestiti da soggetti diversi - promuovere la realizzazione di obiettivi che siano congruenti con il quadro d’incertezza delle risorse e degli assetti istituzionali degli Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali CONCLUSIONI FONDAMENTALE ORA, PER L’ATTUAZIONE, È IL CONTRIBUTO DI TUTTI GLI ATTORI PRESENTI SUL TERRITORIO .