DICHIARAZIONE AMBIENTALE
Anno 2005 — Regolamento CE 761/2001
Diagnostica
Edilizia
Interventi
Speciali
“T roppo
a lungo, gli ambientalisti come gli industriali
hanno visto un falso equilibrio tra protezione
Restauro
ambientale
e
crescita
economica.
Dobbiamo
introdurre un nuovo modo di pensare, uno che
consideri benessere economico ed ambientale come
obiettivi collegati tra loro e che si supportano
reciprocamente"
Sistema di Gestione
per la Qualità
Certificato
N° 204/SGQ/EA28-01
NITIN DESAI
(Segretario Generale del Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile)
DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
FRANGERINI S.r.l.
Via delle Corallaie Livorno
Telefono 0586 444 211 - Fax 0586 420 999
E-mail: [email protected]
Codice di attività prevalente:
NACE F 45.2
Codice di altre attività:
NACE F 45.1
NACE F 45.3
NACE F 45.4
Questa Dichiarazione Ambientale è stata redatta da:
Ing. Lorenzo Ferrara
(Rappresentante della Direzione per l’Ambiente, Responsabile della Qualità)
ed approvata da:
Stefano Frangerini
(Amministratore Delegato, Rappresentante della Direzione per la Qualità, Responsabile della
Produzione, Responsabile degli Approvvigionamenti, Responsabile Commerciale e del Personale).
Il verificatore Ambientale Accreditato che ha convalidato la dichiarazione ai sensi del
Regolamento CE 761/2001 è:
DET NORKE VERITAS – ITALIA
I-V-0003
Viale Colleoni 11 - Palazzo Sirio, 3
20041 Agrate Brianza (MI)
tel. 039 6890029 (r.a.)
fax 039 6058643
e-mail: [email protected]
Come previsto nell’allegato III del Regolamento 761/2001, entro il 30 novembre di ogni
anno verrà effettuato l’aggiornamento annuale della dichiarazione ambientale. La
prossima Dichiarazione Ambientale sarà presentata entro il 30 novembre 2006.
Informazioni per il pubblico
Eventuali chiarimenti, dettagli e copie della presente Dichiarazione Ambientale possono
essere richiesti presso:
Rita Camillini (Responsabile Segreteria)
Tel. 0586 444 211– Fax 0586 420 999
E-mail: [email protected]
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Regolamento CE 761/2001
POLITICA INTEGRATA QUALITA’ & AMBIENTE
La Società FRANGERINI S.r.l. azienda operante sul territorio della toscana nel settore
delle nuove costruzioni e ristrutturazioni, in conseguenza della crescente richiesta da
parte del mercato di standard qualitativi consolidati e convinta dei miglioramenti interni
che si possono conseguire con l’introduzione e lo sviluppo di una cultura della qualità,
ha adottato e certificato un Sistema Qualità certificato conforme alla norma UNI EN ISO
9001:2000.
L’azienda è inoltre consapevole delle proprie responsabilità nei confronti dell’ambiente
(natura e società) ed ha come obiettivo prioritario una migliore tutela dell’ambiente
compatibilmente con le attività svolte. A tal fine la direzione ha sviluppato un sistema di
gestione ambientale in conformità al regolamento CE N° 761/2001 EMAS e alla norma
UNI EN ISO 14001:2004 e lo ha integrato con il sistema di gestione per la qualità preesistente.
I principi fondamentali su cui è basata la gestione dell’azienda sono i seguenti:
QUALITA’ DEL PRODOTTO/SERVIZIO
o
Soddisfazione delle esigenze e aspettative dei clienti
o
Continuo miglioramento del prodotto e del servizio erogato al cliente
o
Costante impegno nell’individuazione dei difetti e degli errori, con la consapevolezza
che riuscire ad individuarne le cause e le successive azioni di prevenzione può portare
non solo alla riduzione di costi e sprechi, ma anche al miglioramento delle prestazioni
e, quindi, dell’immagine aziendale
o
Oggettivazione del patrimonio tecnologico individuale
o
Formazione continua del personale sulle nuove tecnologie adottate dall’azienda e sul
rispetto dell’ambiente.
AMBIENTE
o
Forte attenzione alle problematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente e rispetto
delle relative leggi, normative e regolamenti
o
Coinvolgimento dei ns. partner nella sensibilizzazione alle tematiche ambientali e nel
raggiungimento degli obiettivi di miglioramento individuati
o
Selezione dei ns. fornitori sulla base delle garanzie: qualitative dei materiali o
dell’opera realizzata
- grado di pericolosità dei prodotti utilizzati
- di eco-compatibilità dei prodotti e del rispetto dell’ambiente (certificati EMAS o ISO
14001)
o
Promozione verso i ns. clienti sull’utilizzo di prodotti eco-compatibili, sull’utilizzo di
tecnologie avanzate per l’isolamento acustico e termico o per il risparmio energetico
o
Continuo miglioramento delle proprie prestazioni ambientali sulla base degli aspetti
ambientali significativi individuati (vedere la Dichiarazione Ambientale redatta
annualmente) al fine di prevenire l’inquinamento ambientale.
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L’azienda è convinta che se riuscirà ad applicare questi principi nella conduzione
quotidiana delle proprie attività riuscirà a trarne vantaggio in termini sia di competitività
economica che di immagine.
A tal proposito si fa presente che, al di là delle specifiche responsabilità definite nei
documenti del Sistema Integrato di Gestione (SGI), tutto il personale dell’azienda è
responsabile del conseguimento degli obiettivi sopra citati.
L’SGI, e quindi tutti gli strumenti con esso introdotti, sarà periodicamente esaminato dal
sottoscritto per verificarne l’adeguatezza e l’efficacia, attraverso esami periodici dei
risultati che verranno sistematicamente raccolti ed elaborati, ma anche mediante
riscontri diretti.
L’azienda si attende dunque che ogni addetto, a qualsiasi livello esso operi, contribuisca
concretamente al miglioramento del Sistema Qualità/Ambiente, segnalando
tempestivamente le disfunzioni e inefficienze.
Data 13/10/05
La Direzione Generale
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Indice
1 INTRODUZIONE ___________________________________________________________________________ 7
2 L’ORGANIZZAZIONE E LE SUE ATTIVITÀ _________________________________________________ 7
3 IL CICLO PRODUTTIVO E RELATIVI IMPATTI AMBIENTALI _______________________________ 9
4 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ___________________________________________________________10
5 DESCRIZIONE DEL SITO _________________________________________________________________11
5.1 Localizzazione geografica ______________________________________________________________11
5.2 Analisi del contesto locale _____________________________________________________________18
5.2.1 Alcuni dati ambientali relativamente alle criticità che interessano il sito________________ 18
5.2.2 Caratterizzazione meteoclimatica _____________________________________________________ 21
5.2.3 Analisi Idrogeologica _________________________________________________________________ 22
5.2.3.1 Suolo, sottosuolo e perturbazioni geofisiche _______________________________________ 22
5.2.3.2 Idrografia superficiale e sotterranea ______________________________________________ 22
6 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ___________________________________________________24
6.1 Requisiti del Sistema di Gestione Ambientale _________________________________________24
6.2 Struttura del Sistema di Gestione Ambientale _________________________________________25
6.3 Responsabilità _________________________________________________________________________25
6.4 Analisi degli Aspetti Ambientali________________________________________________________26
6.5 Processi, attività e relativi impatti ambientali _________________________________________26
7 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E PRESTAZIONI AMBIENTALI __________________________29
7.1 Aspetti Ambientali Diretti, Significatività e Priorità d’intervento______________________29
7.1.1 Consumi di risorse naturali __________________________________________________________ 32
7.1.2 Emissioni in atmosfera e polveri______________________________________________________ 33
7.1.3 Prelievi idrici ________________________________________________________________________ 33
7.1.4 Scarichi idrici _______________________________________________________________________ 33
7.1.5 Rifiuti _______________________________________________________________________________ 38
7.1.6 Sostanze pericolose __________________________________________________________________ 40
7.1.7 Amianto_____________________________________________________________________________ 43
7.1.8 Rumore Interno _____________________________________________________________________ 43
7.1.9 Rumore Esterno _____________________________________________________________________ 44
7.1.10 Contaminazione del suolo e del sottosuolo___________________________________________ 45
7.1.11 Trasporti___________________________________________________________________________ 46
7.1.12 Igiene industriale___________________________________________________________________ 46
7.1.13 Incidenti ambientali e infortuni _____________________________________________________ 46
7.1.14 Rischio incendio____________________________________________________________________ 49
7.2 Aspetti Ambientali Indiretti, Significatività e Priorità d’intervento ____________________53
7.3 Aspetti Ambientali non applicabili _____________________________________________________54
8 PRESTAZIONI AMBIENTALI DELL’ANNO 2004 ___________________________________________54
9 OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE _________________________55
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10 LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO ______________________________________________________68
10.1 Rifiuti ________________________________________________________________________________68
10.2 Acque _________________________________________________________________________________69
10.3 Energia _______________________________________________________________________________71
10.4 Inquinamento acustico _______________________________________________________________71
10.5 Sostanze pericolose___________________________________________________________________72
10.6 Amianto ______________________________________________________________________________72
10.7 Prevenzione incendi __________________________________________________________________73
10.8 Concessione edilizia e agibilità _______________________________________________________73
10.9 Sistema di Gestione Ambientale ______________________________________________________73
11 GLOSSARIO_____________________________________________________________________________75
La spiegazione dei termini
specifici del Sistema di
Gestione Ambientale e dei
principali termini tecnici è
riportata nel Glossario, alla
fine
della
presente
Dichiarazione Ambientale.
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1 INTRODUZIONE
La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta in base a quanto previsto dal
Regolamento Europeo n° 761/2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un
Sistema Comunitario di Eco-gestione e Audit (EMAS). È la prima Dichiarazione
Ambientale della ditta FRANGERINI S.r.l. e definisce il ciclo di audit e di miglioramento
per il triennio 2005/2006/2007. Annualmente, nel periodo di validità della presente,
l’organizzazione s’impegna a redigere e convalidare i relativi aggiornamenti.
2 L’ORGANIZZAZIONE E LE SUE ATTIVITÀ
Dati Istituzionali dell’organizzazione
Ragione Sociale
FRANGERINI S.r.l
Sede Legale
Viale Marconi, 32 57125 Livorno
Sede Operativa
Via delle Corallaie Livorno
Tel. 0586 444 211
Fax 0586 420 999
e-mail: [email protected]
Codici NACE
Capitale sociale
45.1 – 45.2 – 45.3 – 45.4
51.129,23
Referente per l’Ambiente
Ing. Lorenzo Ferrara
Iscrizione al Registro delle Imprese al Tribunale di Livorno
N° 8049
Iscrizione alla C.C.I.A.A. di Livorno
N° 64785
Codice fiscale e partita IVA
00624080495
Numero dipendenti
24
L’impresa FRANGERINI S.r.l., costituita nel 1907 come ditta individuale, si è
specializzata nelle impermeabilizzazioni e deumidificazioni. Nel corso degli anni
l’organizzazione ha sviluppato il settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni nonché
dei rivestimenti chimico-resistenti, isolamenti termo-acustici trattando opere di nuova
edificazione nel settore civile e industriale.
La società ha collaborato con: Shell Chimica Italiana e Camattini S.p.A. per lo sviluppo di
tecnologie speciali indirizzate al restauro conservativo. Le tecnologie sviluppate nella
realizzazione di questi progetti, sono state messe a disposizione a varie imprese
sull’intero territorio nazionale, mediante la realizzazione di corsi di formazione specifici.
Successivamente agli anni 1986-90, l’orientamento della società è stato finalizzato al
consolidamento delle proprie attività produttive sul territorio regionale specializzando
ulteriormente la propria mano d’opera e dotandosi di tecnologie ulteriormente raffinate,
dalle quali è nata e si è evoluta l’attività di diagnosi.
Attualmente la FRANGERINI S.r.l. occupa quindici dipendenti nella realizzazione di
impermeabilizzazioni, deumidificazioni, isolamento termico e acustico, consolidamento,
ristrutturazione, restauro conservativo, nuove costruzioni, rivestimenti speciali e
ignifugazioni, demolizioni controllate e trattamento dell’amianto ed ha un fatturato
annuo in crescita dal 1999 che nel 2004 ha superato i 3,5 milioni di euro.
La filosofia aziendale, dinamica ed efficiente, è principalmente orientata all'ottimizzazione
dei servizi e dedicata alla totale soddisfazione dei clienti. Per gestire una ristrutturazione
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o per realizzare una costruzione ex novo occorre diagnosticare, monitorare, collaudare,
testare le strutture e applicare sofisticate apparecchiature di analisi per le verifiche.
L’impresa si avvale per questo di nuove tecnologie per produrre e lavorare ai massimi
livelli tecnici e qualitativi, nuovi strumenti per comunicare a target sempre più
differenziati.
La FRANGERINI S.r.l. si avvale di competenze settoriali e sinergie operative specializzate
ed opera principalmente nei seguenti settori:
o EDILIZIA
o INTERVENTI SPECIALI
o DIAGNOSTICA
o RESTAURO.
Da sempre la FRANGERINI S.r.l ha creduto e investito nella ricerca e nell’innovazione
tecnologica, prestando attenzione anche alle problematiche ambientali correlate alla
propria attività e sviluppando una filosofia imprenditoriale consapevole che il motore
economico può e deve essere ispirato dai principi ecologici di salvaguardia dell’ambiente.
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3 IL CICLO PRODUTTIVO E RELATIVI IMPATTI AMBIENTALI
Si riporta di seguito (Figura 1) la sintesi grafica del processo produttivo delle attività
svolte dalla FRANGERINI S.r.l (presso la sede centrale e i cantieri) con i relativi impatti
ambientali:
Attività com m erciali e
am m inistrative
produzione di rifiuti
consum o di risorse energetiche
Processo
Im patto am bientale
Acquisizione com m essa
Acquisto m ateriali :
sfruttam ento risorse non rinnovabili
- da costruzione
- cartacei
im poverim ento delle biodiversità, riscaldam ento
globale e inquinam ento idrico
Produzione
(C ostruzione e m anutenzione) :
- dem olizioni
- costruzioni
- consolidam enti
produzione di rifiuti
consum o di risorse energetiche
inquinam ento atosferico locale da polveri
inquinam ento atm osferico locale da rum ore
- im perm eabilizzazioni
- verniciature
R im ozione di am inato da
edifici
produzione rifiuti pericolosi
Trasporti e spostam enti su
strada
riscaldam ento globale e inquinam ento
atm osferico locale, im poverim ento delle risporse,
inquinam ento acustico e aum ento del traffico
Figura 1
Processo produttivo della FRANGERINI S.r.l. e relativi impatti ambientali.
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4 STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La FRANGERINI S.r.l ha strutturato le proprie risorse umane secondo lo schema organizzativo di seguito riportato (Figura 2).
DIREZIONE
DI
COMUNICAZ. E
MARKETING
CM
RAPPRESENTANTE DELLA
DIREZIONE AMBIENTE
RAPPRESENTANTE DELLA
DIREZIONE QUALITA'
RDA
RDQ
SICUREZZA
QUALITA'
RS
RQ
COMMERCIALE
PRODUZIONE
APPROVVIG.TI
AMMINISTRAZIONE
PERSONALE
RC
RP
UA
RA
PE
UFFICIO PREVENTIVI
ADDETTO AGLI
APPROVVIG.TI
CONT.TA' GENERALE
E FINANZA
SEGRETERIA
AP
CG
SE
UP
ATTREZZATURE
IMPORTANTI
CONTABILITÀ
INDUSTRIALE
AT
CI
MAGAZZINO
MG
CAPOCOMMESSA
CC
Figura 2
Organigramma aziendale: sono evidenziate le funzioni che caratterizzano l’organizzazione
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Nello specifico, per quanto riguarda la gestione ambientale, il Rappresentante della
Direzione per l’Ambiente ha il compito di gestire ad alto livello tutte le problematiche
concernenti lo sviluppo ed il mantenimento del SGI relativamente alla gestione degli
aspetti ambientali della ditta.
Il Rappresentante della Direzione per l’Ambiente, ha inoltre i compiti di:
o Definire e perseguire la Politica, gli impegni e gli Obiettivi per l’Ambiente
o Assicurare che la Politica Ambientale sia compresa, sostenuta ed attuata a tutti i livelli
o Sottoporre a riesame il SGA per assicurarne l’adeguatezza e l’efficacia nel tempo
o Istituire e mantiene il Sistema Ambientale documentato
o Analizzare le situazioni avverse e innesca le azioni correttive e preventive
o Coordinare e verificare l’attuazione delle azioni correttive e preventive
o Coordina la gestione e la conservazione dei documenti di registrazione e dei dati sull’Ambiente
o Predisporre il Piano delle Verifiche Ispettive Interne per gli aspetti ambientali
o Esaminare periodicamente i reclami dei Clienti
o Raccogliere i dati, effettua e rende disponibili le elaborazioni statistiche
o Attuare le iniziative formative pianificate per gli aspetti relativi all’ambiente.
5 DESCRIZIONE DEL SITO
5.1 Localizzazione geografica
Il sito produttivo della FRANGERINI S.r.l. è costituito dalla sede legale e operativa
dell’organizzazione e dai vari cantieri temporanei attivi di volta in volta nel territorio.
Prima del Gennaio 2005 la vecchia sede era ubicata nel centro della città di Livorno (in
Via Marconi), attualmente l’organizzazione ha spostato la propria sede nella zona
industriale Picchianti (Via delle Corallaie), a Nord di Livorno in località Stagno (Figura 3 e
4).
La zona industriale Picchianti è situata ad una quota di 0 m sul livello del mare. E in
particolare, la sede della FRANGERINI S.r.l. si trova in un’area delimitata a nord e a sud
dal confine con altre attività artigianali (attualmente in costruzione), ad est da via delle
Corallaie e ad ovest da via dell’Artigianato.
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Nuova sede
Vecchia sede
Figura 3
Ubicazione della vecchia sede (cerchio blu) e
della nuova sede (cerchio rosso) della FRANGERINI S.r.l.
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Figura 4
Dettaglio della ubicazione della nuova sede della FRANGERINI S.r.l.
(Via delle Corallaie – località Picchianti, Stagno, Livorno)
Scala 1:10.000
La sede comprende gli uffici e il magazzino come indicato nelle Tavola 1 (pianta piano
terra) e Tavola 2 (prospetti esterni anteriore e posteriore e pianta primo piano) del
20/12/2004, “Stato finale opera realizzata” (di seguito riportate).
In particolare, all’interno delle Tavole 1 e 2 sono indicate le superfici delle aree coperte,
adibite agli uffici, aree a verde, parcheggi, ecc.
Nella Tavola 3 e 4 (“ANTIN-FRANG” 4a1 e 4P1 del 10/10/04) sono invece riportate le
zone di ubicazione relative a:
-
Cisterna interrata per il deposito di acqua (parte dei sistemi di misura antincendio)
attrezzature, mobili antincendio e sensori rilevazione incendi
aree di stoccaggio prodotti ad alto rischio ambientale.
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Anno 2005
Deposito infiammabili
Tavola 1
Stato finale dell’opera realizzata (planimetria e pianta piano terra)
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UFFICI
Tavola 2
Stato finale dell’opera realizzata (Prospetti Nord ed Est e pianta primo piano)
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Deposito
Bombole
GPL ≤ 30 Kg
Tavola 3
ANTIN-FRANG” 4a1: Impianto ed Attrezzature antincendio (piano terra)
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Tavola 4
ANTIN-FRANG” 4P1: Impianto ed Attrezzature antincendio (primo piano, capannone, attrezzature, mobili antincendio e sensori
rilevazione incendi)
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5.2 Analisi del contesto locale
Nel territorio della provincia di Livorno sono facilmente riconoscibili due diverse aree con
caratteristiche morfologiche e socio economiche proprie: la parte collinare interna e
quella costiera. Quest’ultima comprende zone a vocazione prettamente industriali,
compresa l’area di Livorno, e zone a vocazione prettamente turistica.
L’area di Stagno è caratterizzata dalla presenza di importanti stabilimenti industriali che
ne hanno determinato l’identificazione come “area critica ad elevata concentrazione di
attività industriali”.
In base al reg.(CE) 1260/99, i territori dei comuni di Livorno e Collesalvetti costituiscono
una delle zone di criticità ambientale della regione Toscana e coincidono con il S.E.L. 14
Area Livornese, compreso nella zona Ob. 2. In essa è presente l’area industriale e
portuale più rilevante dell’intera regione. Questa, per la presenza di importanti
stabilimenti industriali e di intense attività portuali, caratterizza non solo il contesto
socio economico dell’area, ma ne determina anche una serie di criticità ambientali:
-
Inquinamento atmosferico
Rischio industriale
Rifiuti speciali
Bonifiche
Inquinamento acustico.
Alcune di queste criticità sono di interesse anche per il sito della FRANGERINI S.r.l.,
come la produzione di rifiuti speciali, le bonifiche, l’inquinamento acustico e, solo in
minima parte, l’inquinamento atmosferico (Fonte: Piano Regionale di Azione Ambientale della
Toscana 2004-2006).
5.2.1 Alcuni dati ambientali relativamente alle criticità che interessano il sito
Inquinamento atmosferico
Nell’ambito della gestione regionale della qualità dell’aria (D.lgs n. 351/99 e
Deliberazione n. 1406/01) il territorio regionale è stato classificato in relazione dello stato
della qualità dell’aria riferito agli obiettivi di qualità per sette sostanze inquinanti
determinati dall’Unione Europea (recepiti, ad eccezione dell’ozono, con il D.M. n. 60/02).
La classificazione prevede quattro tipologie di zone, coincidenti con i confini
amministrativi comunali, indicate con le lettere A, B, C e D dove:
-
A: situazione di buona qualità dell’aria
-
B: situazione con livelli di concentrazione di inquinante prossimi ai valori limite
-
C/D: situazioni di superamento dei valori limite
Per gli inquinanti atmosferici di maggiore attenzione, il comune di Livorno, per quanto
riguarda la produzione di O3 atmosferico è stato inserito in classe D (Figura 5).
Inoltre, il comune di Livorno è tra i comuni individuati dalla DGR. n.1133/02 per la
gestione delle emergenze da PM10 ed è firmatario del Protocollo d’intesa tra la Regione
Toscana, ANCI e URPT: “ Piano di Azione (ex art. 7 del D.lgs n. 351/99 ), avente la
finalità di ridurre il rischio di superamento dei valori limite del PM10 e di prevedere la
realizzazione di misure di contenimento a breve e medio periodo delle emissioni di tale
inquinante e dei suoi precursori” (15 aprile 2003), (Fonte: Piano Regionale di Azione
Ambientale della Toscana 2004-2006).
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Relativamente ai cosiddetti gas serra, la Provincia livornese è la seconda in Toscana,
dopo Siena, in cui si è registrato il più basso incremento di emissioni nel periodo 1995 2000. La variazione percentuale di CO2 equivalente è stata infatti dello 0,5%, contro il
4,6% registrato nell’intera Regione Toscana. Tuttavia, se prendiamo in esame la
distribuzione delle emissioni di gas serra in Toscana, la provincia di Livorno è quella che
produce il quantitativo maggiore di tali gas.
Figura 5
Inquadramento territoriale all’interno del contesto regionale, dell’area livornese
relativamente alla produzione di inquinamento atmosferico.
(Fonte: Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004-2006).
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Rifiuti
I rifiuti rappresentano un problema rilevante per la Toscana: il dato sulla produzione
pro-capite è notevolmente superiore alla media nazionale (secondo soltanto all’Emilia
Romagna). In compenso la Toscana si colloca tra le regioni più virtuose in materia di
raccolta differenziata. Molto negativo è invece il dato sull’intensità di rifiuti speciali
(RS/PIL). Tuttavia il dato non è riferibile solo ad una reale situazione esistente, ma anche
alle migliorate tecniche di rilevazione del dato.
In questo contesto di forte attenzione, l’area livornese si pone in a situazione di
dissolutezza. La produzione di rifiuti urbani è pari a 104.278 t/anno, con una
produzione di rifiuti totali (Rifiuti Urbani, RU e Rifiuti Speciali, RS) che supera le 300.000
t/anno (Figura 6).
Figura 6
Zonizzazione della quantità dei rifiuti totali (RU + RS) prodotti in Toscana.
(Fonte: Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004-2006)
Piuttosto elevato risulta quindi la produzione pro-capite di rifiuti urbani che nell’anno
2002 si attestava a 711 Kg per abitante, superando la media regionale di 663
Kg/abitante. Lo sviluppo della raccolta differenziata, ha portato la provincia di Livorno al
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raggiungimento di un tasso pari al 25,9% che, seppur ottenendo gli obiettivi del decreto
Ronchi, risulta inferiore al tasso medio della Regione (27,1%). (Fonte: Piano Regionale di
Azione Ambientale della Toscana 2004-2006).
Inquinamento acustico
L’inquinamento acustico provocato dal traffico, dall’industria e dalle attività ricreative
costituisce uno dei principali problemi ambientali localmente nelle aree urbane. In
Europa il 65% della popolazione (circa 450 milioni di persone) risulta esposta a livelli
elevati di inquinamento acustico, superiori a livelli sonori equivalenti (Leq, Livello
equivalente) di 55 dB(A) nelle 24 ore. Sono invece circa 9,7 milioni le persone esposte a
livelli considerati inaccettabili di inquinamento acustico, superiori a Leq di 75 dB(A) nelle
24 ore, in quanto provocano malessere, disturbi del sonno, nonché danni di natura
cardiovascolare (fonte: Agenzia Europea per l’Ambiente - 2001). I dati regionali riportati
sull’inquinamento acustico in ambito urbano, relativi alle indagini eseguite tra il 1993 e
il 2000 presso alcuni comuni della Toscana, presentano una stima della popolazione
esposta a livelli equivalenti di pressione sonora superiori a 55 dB(A) nel periodo di
riferimento notturno e a 65 dB(A) nel periodo di riferimento diurno (Tabella 1).
Tabella 1: percentuale della popolazione esposta a livelli sonori di 55 db(A)
nelle 24 ore.
A seguito della L.R. n. 89/98 “ Norme in materia di inquinamento acustico “ e successivi
atti regolamentari, il comune di Livorno ha adottato il proprio Piani di classificazione
acustica per la tutela dall’inquinamento acustico.
5.2.2 Caratterizzazione meteoclimatica
I dati meteorologici (http://www.lamma.rete.toscana.it/), relativi all’area di Livorno e, in
particolare, dell’area dove è situata la sede della FRANGERINI S.r.l., rivelano che le classi
di stabilità prevalenti (indicatori qualitativi dell'intensità della turbolenza atmosferica
caratterizzati da 6 possibili condizioni - da fortemente instabile (A) a fortemente stabile
(F), (Tabella 2) sono la classe C (neutra) e le classi D ed E (stabili). Poco frequenti sono le
classi A e B (instabili).
Tabella 2: Classi di stabilità atmosferica
Classe di Stabilità
A
B
C
D
E
F+G
Situazione
Situazione
Situazione
Situazione
Situazione
Situazione
estremamente instabile
moderatamente instabile
debolmente instabile
neutra adiabatica debole
debolmente stabile
molto stabile
Condizioni Atmosferiche
Turbolenza termodinamica molto forte
Turbolenza termodinamica media
Turbolenza termodinamica molto debole
Turbolenza termodinamica molto
Turbolenza termodinamica molto debole
Turbolenza termodinamica assente
Shear
Shear
Shear
Shear
Shear
Shear
del
del
del
del
del
del
vento
vento
vento
vento
vento
vento
molto debole
moderato
moderato
forte
forte
molto forte
Relativamente all’analisi anemologica del sito, si rileva come le calme di vento (definite
arbitrariamente come le ore in cui la velocità del vento è minore di 0,5 m/s), sono circa il
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2%. Le velocità sono in genere abbastanza sostenute con circa il 6% inferiori a 2 m/s. Le
classi prevalenti sono quelle comprese tra 2 e 8 m/s. Per quanto riguarda la direzione del
vento, prevalgono le direzioni Est-Nord e Ovest-Sud-Ovest. In generale si ha un netto
orientamento dei venti da e verso il mare.
Relativamente alla radiazione solare, si ha il tipico andamento a campana della
radiazione massima mensile del periodo di simulazione: i valori sono compresi tra poco
più di 400 W/m2 dei mesi invernali a poco oltre 1.000 W/m2 dei mesi estivi.
5.2.3 Analisi Idrogeologica
5.2.3.1 Suolo, sottosuolo e perturbazioni geofisiche
La relazione geologica e geotecnica del sito (redatta nell’ottobre 2003) su cui è ubicata la
nuova sede della FRANGERINI S.r.l., comprende:
-
l’inquadramento geomorfologico,
la geologia generale dell’area,
l’idrologia e l’idrogeologia,
l’aspetto sismico.
Da questa analisi risulta che l’area è in gran parte coperta da terreno di riporto ed è ad
una quota di 0 metri s.l.m.m..
Dalla consultazione della cartografia ufficiale in merito (carta della pericolosità
geomorfologia di corredo al P.G.R. del Comune di Livorno), l’area risulta inserita in una
classe di pericolosità geomorfologica “bassa” a cui è associato un rischio sismico per il
quale non sono da prevedersi sollecitazioni particolari. Nel complesso, dal punto di vista
geofisico, l’area può essere considerata non soggetta a particolari restrizioni.
5.2.3.2 Idrografia superficiale e sotterranea
Dal punto di vista idrogeologico l'area di ubicazione della FRANGERINI S.r.l. è compresa
tra il Fosso della Cigna a sud/sud-ovest, il Rio dell'Acqua Puzzolente a nord-est ed il
Torrente Ugione a nord. La distribuzione geografica dei corsi d’acqua superficiali,
principali e secondari, nonché i canali e i piccoli fossi che scorrono nell’area dove è
localizzata la sede della FRANGERINI S.r.l., è riportata nella pianta di Figura 7.
Tra questi, il "Torrente Ugione” rappresenta il corso d’acqua più importante in termini
di dimensioni. Si tratta di un corso d’acqua di tipo pensile (il cui alveo è posto ad una
quota più elevata del piano della campagna circostante). Questa caratteristica
rappresenta una condizione molto rischiosa per le inondazioni che ne possono derivare.
A carico di questo torrente, infatti, si registrano frequenti fenomeni di alluvionamento,
esondazione e ristagno d’acqua. Per tale motivo, la Regione Toscana ha previsto
importanti interventi di riassetto idraulico (L.R. 50/94 e L. 265/95).
Come si può osservare dalla piantina riportata in Figura 7, l’elemento idrologico più
vicino alla FRANGERINI S.r.l. è il Fosso della Cigna (che scorre a circa 460 m dal
fabbricato) il quale, sulla base delle valutazioni riportate nella relazione tecnica geologica
e geotecnica sopramenzionata, può comunque definirsi “distante” dall’area in oggetto.
Inoltre, dal punto di vista della pericolosità idraulica, secondo il D.G.R.T 831 del 2001
(Misure di salvaguardia del P.A.I) risulta che dal punto di vista della pericolosità idraulica
l’area è classificata di “particolare attenzione per la prevenzione da allagamenti”, quindi
non soggetta a particolari restrizioni.
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Torrente Ugione
FRANGERINI S.r.l.
Rio dell’Acqua Puzzolente
Fosso della Cigna
Figura 7
Distribuzione geografica dei corsi d’acqua dell’area i cui si localizza la FRANGERINI S.r.l.
(località Picchianti, Stagno, Livorno).
Dal punto di vista idrogeologico, nella zona d’interesse, è possibile ritrovare fenomeni di
semiconfinamento della falda dati dai livelli a matrice sabbiosa e sabbioso-limosa del
terreno di riporto. La stratigrafia del suolo, infatti, mette in luce la presenza di livelli più
porosi dove si instaura uno scorrimento idrico di interesse variabile secondo lo spessore
e la granulometria dello strato. Dalle prove penetrometriche si evince che il livello della
falda, nel Marzo 2003, era ad una profondità di 3,7 m.
Nel complesso, in base ai risultati ottenuti dall’indagine eseguita per la valutazione degli
aspetti geologici, idrogeologici, geotecnici e sismici (e riportati nella suddetta relazione
tecnica, vedi paragrafo 5.2.3.1) si può affermare che la realizzazione del sito non ha
prodotto turbamento all’ambiente.
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6 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
Avvalendosi di una pluriennale esperienza di un Sistema di Gestione della Qualità
sviluppato in conformità alla Norma ISO 9001:2000 e certificato dall’Ente ICIC (Istituto
Certificazione per la Qualità Imprese e Servizi per le Costruzioni) Certificato N° 204, la
FRANGERINI S.r.l. ha “sfruttato” la struttura e quanto già predisposto e attuato,
ampliando e integrando il Sistema di gestione in linea con gli aspetti ambientali specifici
di eco-gestione contemplati nel Regolamento CEE N° 1836/93, attuando così un Sistema
di Gestione Integrato Qualità & Ambiente per l’ottenimento della registrazione EMAS.
6.1 Requisiti del Sistema di Gestione Ambientale
Il Sistema di Gestione Ambientale mira essenzialmente al controllo ed al miglioramento
dell’impatto ambientale prodotto dalle attività della FRANGERINI S.r.l. attraverso le
seguenti attività:
!
definizione di una appropriata Politica Ambientale e la sua diffusione a tutti i livelli
aziendali ed esterni
!
identificazione degli aspetti ambientali connessi alle attività, prodotti e servizi
attraverso l’analisi ambientale della sede e dei cantieri con riferimento al passato, al
presente ed alla pianificazione futura per individuare gli aspetti ambientali
significativi
!
individuazione, aggiornamento e rispetto delle prescrizioni legali rilevanti per
l’organizzazione ed altre eventuali norme e regolamenti a cui l’azienda aderisce e
loro diffusione alle funzioni interessate
!
definizione degli obiettivi ambientali e dei traguardi, identificando le priorità di
intervento sugli aspetti ambientali individuati come significativi
!
definizione di un Programma Ambientale in cui sono indicati gli obiettivi di
miglioramento e definiti i traguardi
!
attuazione del controllo, monitoraggio, azioni correttive per garantire che la Politica
Ambientale sia rispettata e per assicurare l’efficacia del Sistema di Gestione
Ambientale
!
verifiche ispettive interne (audit) condotte periodicamente dal personale qualificato e
indipendente dalle funzioni soggette alla verifica per verificare l’efficacia del Sistema
di Gestione Ambientale con cadenza almeno annuale
!
adeguamento del proprio Sistema di Gestione Ambientale ai mutamenti che
potranno verificarsi all’interno e all’esterno dell’organizzazione
!
definizione dei ruoli e delle responsabilità e nomina del Rappresentante della
Direzione per l’Ambiente con il compito di garantire l’efficienza del Sistema
!
formazione, informazione e consultazione del personale interno ed esterno che
opera presso l’organizzazione
!
comunicazione sia con il personale interno sia con gli enti esterni e con tutte le
parti interessate
!
gestione delle criticità ambientali
!
definizione dei piani di emergenza
!
qualifica dei fornitori
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!
coinvolgimento di fornitori, appaltatori e subappaltatori nel Sistema di Gestione
Ambientale e loro rispetto della Politica dell’organizzazione
!
riesame periodico del Sistema di Gestione Ambientale condotto dalla Direzione.
6.2 Struttura del Sistema di Gestione Ambientale
Oltre alla Politica Ambientale riportata in apertura al presente documento, il Sistema di
Gestione Ambientale della FRANGERINI S.r.l. si basa sulle componenti fondamentali di
seguito descritte:
o Manuale Integrato Qualità & Ambiente: questo documento presenta gli elementi
fondamentali del Sistema di Gestione Integrato e descrive i criteri organizzativi generali,
la Politica Ambientale e per la Qualità e le modalità di applicazione ai vari settori di
attività della FRANGERINI S.r.l.. Nello specifico, il Manuale costituisce per
l’organizzazione un costante riferimento nell’applicazione e nell’aggiornamento delle
norme e procedure che regolano le attività di tutta l’organizzazione, con particolare
riferimento a quelle che hanno influenza sull’Ambiente. Il Manuale descrive
dettagliatamente le responsabilità ed i compiti delle funzioni coinvolte nelle diverse
attività sia nel campo della qualità che per l’ambiente. In questo caso si stabilisce ad
esempio: chi è responsabile della gestione dei rifiuti e come, quali adempimenti debba
assolvere, ecc.
o Procedure gestionali (PG) e operative (PO) documentate: descrivono le modalità, le
condizioni e le responsabilità per lo svolgimento delle attività nel rispetto dell’ambiente.
o Istruzioni operative: necessarie per la descrizione dettagliata e specifica di particolari
attività anche relative agli aspetti ambientali.
o Piani della Sicurezza e di Emergenza: le modalità adottate dall’azienda FRANGERINI
S.r.l. per prevenire situazioni di emergenza e/o rispondere ad essa in caso si verifichi
sono descritte nella PG5.5 le modalità descritte in tale procedura sono applicate a tutte
le situazioni di emergenza che possono avere effetti specifici sull’Ambiente.
o Registrazioni ambientali
o Leggi e norme tecniche applicabili: L’identificazione delle prescrizioni applicabili
all’organizzazione, alla loro distribuzione e archiviazione, è indicata nella procedura
gestionale PG01 “Gestione dei documenti”. In tale documento sono inoltre indicate le
modalità attraverso le quali la FRANGERINI:
• tiene sotto controllo gli aggiornamenti di tali prescrizioni,
• determina come tali prescrizioni si applicano alle attività dell’azienda.
Nella PG 8.3 sono indicate le modalità di verifica periodica del rispetto delle prescrizioni
applicabili.
6.3 Responsabilità
La FRANGERINI S.r.l. è consapevole che la possibilità di raggiungere i propri obiettivi
ambientali ed il successo del proprio Sistema di Gestione Ambientale dipendono in modo
sostanziale dall’impiego di adeguate risorse e dal coinvolgimento diretto del proprio
personale a tutti i livelli dell’organizzazione. A tale scopo l’organizzazione definisce,
documenta e comunica i ruoli e le responsabilità e fornisce i mezzi necessari all’attuazione
e al mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale.
La Direzione Generale è responsabile della designazione del Rappresentante della
Direzione per l’Ambiente.
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In qualità di Rappresentante della Direzione ha il compito, la responsabilità e l’autorità di
assicurare la conformità nel tempo del Sistema di Gestione Ambientale con i requisiti del
Regolamento CE 761/2001 e di riferire periodicamente alla Direzione relativamente alle
prestazioni del Sistema di Gestione Ambientale.
6.4 Analisi degli Aspetti Ambientali
Gli aspetti ambientali, sia diretti che indiretti dell’organizzazione, sono stati analizzati
(secondo la Procedura PG 5.2) in modo completo e dettagliato così da individuare gli
impatti ambientali più significativi fissando, su questa base, obiettivi definiti e un
programma di intervento tale da assicurare il miglioramento continuo delle prestazioni
Ambientali dell’organizzazione.
6.5 Processi, attività e relativi impatti ambientali
o Direzione: ha il compito fondamentale di definire e diffonde la Politica per l’Ambiente,
fissare gli Obiettivi principali e mettere a disposizione le risorse economiche per il
raggiungimento degli stessi.
o Formazione: Il processo di formazione è strutturato in modo tale da finalizzare gli
interventi alla crescita dei collaboratori e dell’intera organizzazione attraverso la
rilevazione dei bisogni interni, la stesura del piano di formazione e addestramento e
l’erogazione della formazione e dell’addestramento. Il personale della FRANGERINI S.r.l.
è oggetto di diverse iniziative di informazione e formazione, che mirano a creare una
migliore “coscienza ambientale”, ad aumentare le conoscenze sul processo produttivo e
sui relativi aspetti ambientali nonché sulle più convenienti pratiche da adottare per
controllare e ridurre tali fattori.
Tutto il personale esterno all’azienda che opera in condizione di subappalto o che
esegue semplice prestazione d’opera per l’organizzazione, viene preventivamente
informata sulla Politica Ambientale della FRANGERINI S.r.l., formato e addestrato sulle
specifiche modalità di esecuzione dei lavori e sulle prescrizioni ambientali che
coinvolgono la mansione svolta.
o
Comunicazione interna: Le informazioni ambientali oggetto delle comunicazioni
devono essere comprese a tutti i livelli. Tutte le comunicazioni interne che hanno diretta
influenza sul SGI avvengono per scritto e sono regolate dall’applicazione di apposita
modulistica. Inoltre, le comunicazioni riguardanti aspetti ambientali che hanno una
certa rilevanza sono fatte pervenire al RDA tramite posta elettronica (le comunicazioni
riguardanti aspetti ambientali che hanno una certa rilevanza sono fatte pervenire al
RDA tramite posta elettronica all’indirizzo: [email protected] ).
o Rapporti con la comunità e
le autorità locali: con l’adesione a EMAS, la
FRANGERINI S.r.l. si è posta con impegno e motivazione sulla strada di un rapporto
aperto e trasparente con la Comunità e le Autorità locali, relativamente ai propri
aspetti ambientali ed alle attività poste in essere allo scopo di migliorare continuamente
le proprie prestazioni ambientali.
Questa Dichiarazione Ambientale può considerarsi lo strumento fondamentale di
comunicazione che la FRANGERINI S.r.l. ha scelto di adottare, nell’ambito della propria
adesione a EMAS verso i propri interlocutori principali:
●
●
Associazioni di settore ed altre imprese edili
Cittadini
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●
●
Clienti/Fornitori
Pubbliche amministrazioni
In un’ottica di attiva partecipazione alla vita del territorio in cui l’organizzazione opera,
la FRANGERINI S.r.l., ha inoltre deciso di dedicarsi ad iniziative di sensibilizzazione e
divulgazione di EMAS attraverso:
●
La pubblicazione della presente Dichiarazione Ambientale all’interno del proprio sito
internet (www.frangerini.it)
●
La promozione di EMAS sul sito dell’impresa, in riviste specializzate
(www.edilnews.it/pagine/index2.htm) e in siti di associazioni (ASSIMP e ANCE)
●
La pubblicazione di articoli in riviste specializzate (EdilNews, già esistente – Figura 8)
relativi alla descrizione degli indicatori di performance ambientali più adatti per
questo settore, ai prodotti ecologici che possono essere impiegati e ai loro benefici
sull’ambiente
●
La promozione della Dichiarazione Ambientale, attraverso l’invio per posta
elettronica, presso enti pubblici (Comune di Livorno, Provincia di Livorno, Regione
Toscana), studi di progettazione, clienti principali
●
Pubblicazione di opuscoli e nuovi depliant dell'azienda
●
Distribuzione del materiale pubblicitario in sede di workshop o incontri con enti,
amministrazioni o clienti.
Figura 8
Sito internet della rivista di settore EdilNews
o Gestione delle Commesse: non ci sono aspetti ambientali rilevanti per questo settore.
o Produzione (pianificazione e controllo dei cantieri) : gli aspetti ambientali più
rilevanti relativamente a questo processo sono costantemente e sistematicamente tenuti
sotto controllo. Questo serve anche per verificare l’avanzamento del programma
ambientale.
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o Rapporti con i fornitori: I fornitori di materie prime e coadiuvanti di processo sono
valutati periodicamente su parametri di qualità del servizio, conformità dei materiali,
puntualità delle consegna. Prima dell’inserimento del fornitore nell’Albo Fornitori
Qualificati viene determinato l’impegno dello stesso nei riguardi dell’ambiente,
verificandone, ad esempio, il possesso di certificazioni ambientali, l’adesione a
programmi di miglioramento ambientale. Analogamente, anche i fornitori dei servizi di
smaltimento e di trasporto rifiuti, gli appaltatori ed i subappaltatori sono costantemente
monitorati con l’obiettivo di valutarne la conformità legislativa e gli impegni in campo
ambientale. Per avere un controllo del processo, soprattutto relativamente agli aspetti
che possono avere importanza sull’ambiente, l’organizzazione ha predisposto una
procedura di gestione e controllo relativamente alle attività svolte da terzi (PG 6.1).
o Verifiche Ispettive Interne, Soddisfazione del Cliente, Obiettivi e Indicatori di
prestazione: La verifica del Sistema di Gestione è periodicamente pianificata ed attuata
sulla base di un programma finalizzato ad assicurare la correttezza ambientale delle
attività svolte e conseguentemente le prestazioni ambientali dell’organizzazione. I
risultati emersi nel corso delle Verifiche costituiscono la base informativa aggiornata per
il Riesame periodico della Direzione, che deve accertare l’adeguatezza e l’efficienza del
Sistema di Gestione Ambientale.
o Gestione delle Non Conformità: La procedura PG9.2 descrive le modalità attraverso le
quali l’organizzazione ha definito le attività per:
● Controllare il prodotto non conforme, impedirne l’involontario utilizzo o assemblaggio
in produzione, identificarlo, registrarlo, valutarlo, segregarlo se possibile, trattarlo e
notificarlo alle funzioni interessate;
●
Gestire le non conformità ambientali per eliminarne, laddove possibile, le cause reali
o potenziali.
o Gestione delle Azioni Correttive e Azioni Preventive: Le modalità attraverso le quali
vengono definite le attività e le responsabilità aziendali necessarie per individuare,
pianificare, attuare e verificare le azioni correttive e preventive a fronte di non
conformità effettive o potenziali sono descritte nella procedura PG9.2.
o Sorveglianza e Misurazioni: L’obiettivo è quello di mantenere un continuo controllo
sulle principali caratteristiche delle attività che comportano degli aspetti ambientali
significativi nonché garantire la conformità rispetto alla normativa ambientale
applicabile, l’organizzazione ha elaborato la procedura PG8.3.
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7 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E PRESTAZIONI AMBIENTALI
L’Analisi Ambientale Iniziale, in conformità con quanto richiesto dal Regolamento EMAS, è
stata effettuata prendendo in esame tutte le attività aziendali riferibili alla FRANGERINI
S.r.l (presso la sede centrale e i cantieri) che presentano aspetti capaci di generare effetti
ambientali.
Sulla base di questi sono stati valutati: il processo produttivo, logistico, manutentivo, di
microclima, di ciclo idrico, dei rifiuti, dei consumi energetici, delle materie prime e delle
caratteristiche del territorio di insediamento e sono stati identificati come pertinenti al sito
sia gli aspetti ambientali diretti che gli aspetti ambientali indiretti.
Per ciascuno di questi aspetti ambientali è stato calcolato il livello di significatività,
tenendo conto dei seguenti fattori:
o
o
o
o
o
Il rispetto delle prescrizioni legislative
La congruenza con la Politica Ambientale espressa dall’Alta Direzione
La sensibilità del territorio
Le segnalazioni da parti interessate
Gli impatti generati in condizioni normali, anomale e di emergenza
La valutazione serve ad identificare gli aspetti ambientali significativi al fine di consentire
all’organizzazione di individuare quali tra di essi presentano priorità di intervento.
7.1 Aspetti Ambientali Diretti, Significatività e Priorità d’intervento
Gli aspetti ambientali diretti sono determinati dalle attività lavorative dell’organizzazione e
sono pertanto aspetti sui quali l’azienda ha potere gestionale, o di controllo, diretto.
Gli aspetti ambientali diretti riguardano sostanzialmente:
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Consumi di risorse naturali (acqua, energia, materie prime)
Emissioni in atmosfera e Polvere
Scarichi idrici
Rifiuti
Sostanze pericolose
Rumore e vibrazioni
Contaminazione del suolo e sottosuolo
Odori
Impatto visivo
Trasporti (per le merci, i servizi e i dipendenti)
Emissioni elettromagnetiche
Per procedere alla valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti
relativamente alla FRANGERINI S.r.l., vengono calcolati due indici:
FIP – Fattore di Impatto Primario: può assumere valore 0 o 1 e viene individuato in funzione
delle risposte che vengono date alle domande riportate nella Tabella 3 sottostante. Il FIP ha
valore 0 se a tutte le domande viene data risposta negativa, assume al contrario valore 1 se
almeno ad una domanda viene data risposta affermativa.
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Tabella 3: Domande relative alla valutazione del FIP
N°
DOMANDE
1
Sono mai state ricevute lamentele da parte della popolazione o dei vicini correlate
all'impatto ambientale in questione ?
Vi sono requisiti legislativi relativi all’aspetto preso in considerazione non ottemperati
dall’azienda ?
2
3
Sono mai stati raggiunti valori prossimi ai limiti di legge ?
4
L’azienda è mai stata sottoposta a procedimenti giudiziari per l’impatto ambientale in
questione ?
Si sono mai verificati incidenti di una certa rilevanza correlati all’impatto ambientale
in questione ?
5
NA
SI
NO
Questo fattore consente la valutazione dell’impatto in relazione alla normativa ambientale ed
ai limiti imposti da questa e per prendere in considerazione eventuali incidenti e lamentele
già verificatesi. Sostanzialmente, è condizione sufficiente per considerare l’impatto
significativo se:
-
-
Sono state registrate lamentele da parte della popolazione
Non sono rispettati alcuni requisiti cogenti
Sono stati raggiunti in passato livelli prossimi ai limiti di legge ( 90% del limite fissato dalla
normativa vigente). Nel caso la normativa non riporti alcun limite quantitativo la risposta è
Non Applicabile (NA)
L’azienda ha subito in passato procedimenti giudiziari e sono stati trovati parametri al di
fuori dei limiti a seguito di un controllo da parte delle autorità preposte
In passato sono avvenuti incidenti che hanno portato al verificarsi dell’impatto ambientale
in questione.
IPR – Indice di Priorità di Rischio: è il risultato del prodotto di quattro fattori (G x Q x P x E).
-
Gravità (G) = individua l’entità con cui si presenta l’aspetto e la sua durata. Questo fattore
può assumere un valore compreso tra 1 e 10
-
Rilevanza (Q) = ha la funzione di quantificare l’aspetto stesso. Questo fattore può assumere i
valori 0.5, 1 oppure 2 attribuendo un termine dimensionale crescente all’impatto
considerato
-
Probabilità (P) = corrisponde alla probabilità che l’aspetto si verifichi a seguito delle attività
dell’azienda. Il valore attribuito è compreso tra 1 e 10 in maniera proporzionale alla
probabilità stessa
-
Efficienza (E) = misura la capacità dell’azienda nel gestire l’aspetto ambientale. Questo
fattore può assumere un valore compreso tra 1 e 10, in maniera inversamente proporzionale
al livello di efficienza, tenendo conto della facilità con cui l’impatto può essere rilevato.
L’ IPR può assumere valori compresi tra 0.5 e 2000, e a seconda del valore risultante può
essere inserito in tre livelli di significatività (Tabella 4).
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Tabella 4: valori assunti dall’Indice di Priorità di Rischio nell’assegnazione
della significatività associata all’aspetto ambientale considerato.
IPR
Priorità
Significatività associata
0.5 – 150
151 – 350
351 - 2000
Bassa
Media
Alta
Non Significativo
Significativo
Significativo
Per ogni aspetto ambientale considerato viene valutata la significatività dell’impatto, che
può essere: ALTA, MEDIA e BASSA, e quindi determinata la priorità di intervento. Il FIP
con valore uguale a 1 è condizione sufficiente per attribuire priorità elevata. Nel caso il FIP
sia 0 viene analizzato l’IPR.
L’organizzazione attribuisce priorità di intervento agli impatti con un livello di
significatività: MEDIA e ALTA.
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7.1.1 Consumi di risorse naturali
Nella Tabella 5 è riportata una stima relativa ai principali consumi annui di
tutte le risorse naturali utilizzate sia nelle attività svolte nella sede della
FRANGERINI S.r.l. sia nei cantieri.
Nella Tabella 6, invece, è sintetizzate le prestazioni attuali relative alle
categorie merceologiche maggiormente utilizzate nelle attività di cantiere per
l’anno 2004 e l’anno 2005 (dati aggiornati al 31/10/05).
Tabella 5: Consumi presunti annui relativi alle attività svolte nella nuova sede della FRANGERINI
S.r.l. (dati relativi al periodo Gennaio-Ottobre 2005)
Consumi annui dell’insediamento
Carta, cartone, imballaggi di vario materiale
Circa 250 Kg/anno di cui il 50% è conservata
sotto forma di vari documenti ed il restante è
attualmente conferito nei cassonetti per rifiuti
solidi urbani.
Acqua
Circa 80 m3/anno per la sede operativa
Circa 600 m3/anno per le attività di cantiere
Forza motrice ed illuminazione
Il consumo energetico relativo alla nuova sede è
stimato essere 41.000 Kw/anno
Mentre è stimato di circa 1.720 Kw/anno per le
attività di cantiere.
Consumi degli automezzi
Carburante per l’autotrazione
Circa 26.000 litri
Lubrificanti
Trascurabile
Tabella 6: Materiali usati nel biennio 2004-2005*
Categoria merceologica
2004
2005*
Unità di misura
Membrane impermeabilizzanti
22.755
16.987
m2
Impermeabilizzanti cementizi
540
550
Kg
Vernici protettive per impermeabilizzanti
2.248
2.509
Lt
Resine siliconiche per impermeabilizzanti
255
5.720
Kg
Pannelli isolanti
3.692
2.842
m2
Vernici
2.914
5.041
Lt
* (dati aggiornati al 31/10/05)
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7.1.2 Emissioni in atmosfera e polveri
E’ questo uno degli aspetti più rilevanti per la zona di Stagno, dove si trova
l’organizzazione (vedi paragrafo 2.2 del presente documento).
Per quanto riguarda la FRANGERINI S.r.l., le uniche emissioni sono quelle
derivanti dalle attività svolte in cantiere in quanto la sede operativa e
amministrativa, non dispone di centrale termica e non ha nessuna emissione.
Le attività di cantiere che possono determinare impatto ambientale sono quelle dovute alla
produzione di polveri (le cosiddette polveri fuggitive), soprattutto durante le fasi di
demolizione, dei processi di sabbiatura, di movimentazione degli automezzi o da attività
similari. Si tratta, pertanto, di emissioni diffuse non imputabili ad impianti di produzione
stabili che non rientrano nel campo di applicazione del D.P.R. 203/88 e non necessitano
quindi di particolari autorizzazioni.
In ogni caso, la FRANGERINI S.r.l. ha adottato misure per contenere il più possibile questo
aspetto attraverso le seguenti modalità (come da indicazione del D.M. 12 Luglio 1990):
o
Provvedendo a mantenere una sufficiente umidità alla superficie del suolo
o
Proteggendo, ove è possibile, le superfici con stuoie che limitino il più possibile la
diffusione del materiale polverulento
o
Trasportando il materiale polverulento in contenitori chiusi
o
Lavorando in condizione di depressione interna durante i processi di sabbiatura dei
locali.
Un’altra tipologia di emissioni inquinanti in atmosfera deriva dall’utilizzo degli automezzi
aziendali e delle attrezzature (es. generatori di energia elettrica a gasolio). Al fine di tenere
sotto controllo tale impatto le attrezzature sono soggette a controlli e manutenzione
programmata secondo quanto indicato nella Sezione 03 del Manuale di Gestione Integrata
Qualità & Ambiente.
7.1.3 Prelievi idrici
La FRANGERINI S.r.l. per lo svolgimento delle proprie attività, per i servizi
igienici e per le operazioni di antincendio effettua il prelievo di acqua dalla
rete idrica del Comune di Livorno, gestita dall’Azienda Servizi Ambientali S.p.a
(ASA). Il consumo stimato per le attività svolte nella sede centrale è di 80 m3
l’anno.
I consumi prevalenti sono, però, quelli relativi alle attività di cantiere per le quali una
stima annua è di 600 m3. per tali attività, l’organizzazione richiede di volta in volta all’ASA
l’allacciamento alla rete idrica.
7.1.4 Scarichi idrici
L’azienda, non avendo un ciclo produttivo all’interno del sito, non possiede
scarichi di acque reflue industriali, per cui non è soggetta all’autorizzazione
prevista dal D.Lgs. 152/99. Per la nuova sede la FRANGERINI S.r.l. ha
chiesto ed ottenuto in data 31/05/05, presso l’ente gestore del servizio di
fognatura (ASA), l’allacciamento alla fognatura pubblica bianca e nera.
Gli scarichi di acque reflue domestiche, derivanti dai bagni, vengono pertanto recapitati in
pubblica fognatura, e sono stimati in circa 80 m3/anno.
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Le acque meteoriche, così come le eventuali acque di lavaggio delle aree esterne o del
capannone, sono convogliate in pubblica fognatura (bianca, vedi Tavola 5). Le acque nere,
provenienti dagli scarichi igienici posti negli uffici, confluiscono in fosse biologiche da cui
l’acqua chiarificata viene convogliata in fognatura (nera). Il punto di scarico è indicato
nella Tavola 6 “Tubazioni Fognatura Nera” di seguito riportata. Non ci sono particolari
prescrizioni riguardo alla separazione e/o trattamento di tali acque.
Sui cantieri non sono presenti scarichi idrici. Per servizi igienici vengono utilizzati bagni
chimici o servizi preesistenti e già autorizzati.
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Tavola 5
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Tubazioni Fognatura Bianca
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Tavola 6
Tubazioni Fognatura Nera: si evidenzia il punto di scarico in pubblica fognatura.
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7.1.5 Rifiuti
Il rifiuti prodotti dalla FRANGERINI S.r.l. (Tabella 7a e 7b) sono destinati a
soggetti autorizzati secondo le normative vigenti ad esercitare attività di
recupero o di smaltimento.
Nello specifico, l’organizzazione produce rifiuti principalmente derivanti dalle
attività di cantiere (demolizioni, costruzioni, ecc.), una piccola parte scaturisce invece dalle
attività degli uffici (amministrazione, commerciale, magazzino, ecc.). Si tratta quindi di un
produttore di rifiuti speciali sui cantieri (pericolosi e non pericolosi) e assimilabili agli
urbani per gli uffici.
E’ stata messa
punto una procedura (PG 5.6) per l’identificazione di tali rifiuti
(classificazione secondo i codici CER prevista dal D.Lgs. 22/97) e le modalità di
trattamento e smaltimento.
La FRANGERINI S.r.l. è soggetta agli adempimenti previsti dal D.Lgs. 22/97, l’azienda in
particolare :
o Controlla il rispetto dei criteri di assimilabilità dei rifiuti agli urbani. Tali criteri sono
stabiliti dalla Delibera Comunale del 20/05/96 e successive modifiche a cui è allegato
il “Regolamento dei Servizi di Smaltimento dei Rifiuti Urbani”.
o
Controlla il rispetto delle condizioni che regolano il deposito temporaneo: controllando
che le quantità non eccedano (in un anno) i 10 m3 per i pericolosi e 20 m3 per i non
pericolosi o eventualmente conferendoli a smaltitori autorizzati ogni 2 mesi se i
pericolosi e 3 mesi se non pericolosi.
o
Compila e firma il formulario per il trasporto, controlla che venga firmato anche dal
trasportatore, e controlla che venga restituita la quarta copia entro tre mesi dalla data
di smaltimento, in caso contrario procede con la comunicazione alla provincia. Le copie
dei formulari vengono conservati per cinque anni. Tutti i formulari sono numerati e
vidimati dall’Ufficio del registro.
o
Compila il registro di carico e scarico dei rifiuti, come previsto dall’art. 12 D.Lgs. 22/97
e successive modifiche e integrazioni; la FRANGERINI S.r.l. vi annota entro una
settimana dalla movimentazione del rifiuto e conserva tali documenti per cinque anni. I
registri sono numerati e vidimati dall’ufficio del registro.
o
Annualmente effettua la denuncia annuale dei rifiuti (MUD), secondo l’art. 11 c. 3
D.Lgs. 22/97.
o
Verifica che le aziende scelte per il trasporto/smaltimento siano iscritte all’albo
nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti.
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Tabella 7a: Rifiuti prodotti nell’anno 2004 dalla FRANGERINI S.r.l.
CER
P
030105
080111 P
Denominazione
Q (Kg) R/S
segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli…
diversi da quelli della voce 030104
740
R
Lonzi Metalli S.r.l.
pitture e vernici di scarto contenenti solventi organici
e altre sostanze pericolose
61
S
Lonzi Metalli S.r.l.
S
Lonzi Metalli S.r.l.
S
S
R
R
S
R
R
R
Lonzi Metalli S.r.l.
Immobiliare S. Croce S.r.l.
Lonzi Metalli S.r.l.
ASAV
Lonzi Metalli S.r.l.
Lonzi Metalli S.r.l.
Immobiliare S. Croce S.r.l.
Immobiliare S. Croce S.r.l.
S
Busisi Rottami snc
S
Immobiliare S. Croce S.r.l.
Lonzi Metalli S.r.l.
pitture e vernici di scarto diverse da quelle della voce
640
080111
imballaggi metallici
1.360
cemento
1.160
legno
16.600
plastica
8.900
miscele bituminose diverse da quelle alla voce 170301
820
alluminio
200
ferro e acciaio
120
terra e rocce, diverse da quelle alla voce 170503
81.070
materiali isolanti diversi da quelli alle voci 170601 e
24.020
170603
080112
150104
170101
170201
170203
170302
170402
170405
170504
170604
rifiuti misti da attività di costruzione e demolizione
diversi da quelli alle voci 170901, 170902 e 170903
170904
Destinatario per
Recupero o Smaltimento
384.310
Come si evince dalla Tabella 7a la percentuale di rifiuti riciclabili prodotta nell’anno 2004,
sia in sede che nei cantieri è pari al 20,7%.
Nel 2004, inoltre, sono stati prodotti 384.310 Kg di inerti che però non sono stati destinati
a recupero, bensì a smaltimento, pertanto la percentuale di smaltimento inerti presso
impianti di riciclaggio è pari a zero.
Analogamente, equivale a zero la percentuale di utilizzo di materiale riciclato rispetto al
totale materiale da costruzione.
Tabella 7b: Rifiuti prodotti nell’anno 2005 dalla FRANGERINI S.r.l. (dati aggiornati al 30/10/05)
CER
P
Denominazione
Q (Kg) R/S
Destinatario per
Recupero o Smaltimento
080111
pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici
o altre sostanze pericolose
3.000
S
Lonzi Metalli S.r.l.
080112 P
pitture e vernici di scarto diverse da quelle di cui alla
voce 080111
640
S
Lonzi Metalli S.r.l.
150101
imballaggi in carta e cartone
100
S
Lonzi Metalli S.r.l.
150104
imballaggi metallici
assorbenti, materiali filtranti, stracci,e indumenti
protettivi di versi da quelli di cui alla voce 150202
cemento
miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e
ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 170106
legno
plastica
miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce
170301
1.880
S
Lonzi Metalli S.r.l.
640
S
Immobiliare S. Croce S.r.l.
1.020
R
Lonzi Metalli S.r.l.
20.880
R
ASAV
3.210
42.320
S
R
Lonzi Metalli S.r.l.
Lonzi Metalli S.r.l.
7.940
S
Immobiliare S. Croce S.r.l.
150203
170101
170107
170201
170203
170302
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CER
P
Denominazione
170405
170504
ferro e acciaio
terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce 170503
170604
materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci
170601 e 170603
170904
rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione
diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e
170903
200139
plastiche
200201
rifiuti biodegradabili
Q (Kg) R/S
Destinatario per
Recupero o Smaltimento
7.780
19.940
R
S
Immobiliare S. Croce S.r.l.
Busisi Rottami snc
8.500
S
Immobiliare S. Croce S.r.l.;
Lonzi Metalli S.r.l.
167.302
S
Lonzi Metalli S.r.l.
21.320
R
Lonzi Metalli S.r.l.
80
S
Lonzi Metalli S.r.l.
Legenda:
P = Rifiuto classificato come pericoloso
Q = Quantità di rifiuto prodotto conferito a Terzi
R = Rifiuto destinato a Recupero
S = Rifiuto destinato a Smaltimento
I dati delle Tabelle 7a e 7b sono riferiti ai soli cantieri. Relativamente ai rifiuti prodotti
all’interno della sede e assimilabili agli urbani (rifiuti urbani, carta, cartone, rifiuti di
imballaggi di carta e cartone), smaltiti attraverso i normali circuiti di raccolta, non sono
quantificabili in quanto prima della fine del 2005 non venivano registrati i volumi smaltiti.
Lo stoccaggio dei rifiuti avviene conformemente alle disposizioni normative, in condizioni
di sicurezza contro i rischi di contaminazione dell’ambiente. Sia nella sede che nei cantieri
sono state individuate apposite aree, con pavimento asfaltato o cementato, in cui i rifiuti
sono raccolti e separati per tipologia, in attesa del conferimento a terzi.
Sono inoltre rispettati i termini previsti dal D.L. 22/97 in ordine ai tempi massimi di
permanenza dei rifiuti prodotti dall’azienda.
7.1.6 Sostanze pericolose
L’elenco delle sostanze pericolose utilizzate dalla ditta per lo svolgimento delle
proprie attività è riportato in Tabella 8. In azienda sono presenti tutte le
schede di sicurezza (aggiornate ogni tre anni) dei prodotti che la FRANGERINI
S.r.l. utilizza, richiedendole al produttore nel caso in cui vengano acquistati
nuovi prodotti.
Le sostanze pericolose che possono reagire tra di loro sono immagazzinate e conservate in
luoghi o locali sufficientemente distanziati e isolati ai sensi dell’art. 363 del D.P.R. 547/55.
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Tabella 8: Sostanze pericolose utilizzate dalla FRANGERINI S.r.l.
Sostanza
Utilizzo
Classificazione
Sch. Sic.
AS 6 A
Resina epossidica
R36/38 R43 R51/53 S28 S37/39
16/09/02
AS 40.01
Resina epossidica
R36/38 R43 R51/53 S28 S37/39
18/09/02
AW 16
Resine alifatiche
R43 R34 R20/21/22 S28 S36/37/39 S26
23/06/98
CARBOPUR WF KOMP B
Resina poliuretanica
R20 R36/37/38 R42/43
05/08/03
CARBOCRACKSEAL NV
COMP. B
Resina poliuretanica
R20 R36/37/38 R42/43
11/01/01
ETAPOX PASTA REAGENTE
Pittura
R41 R38 R52/53 S28 S23 S26 S60 S61 S37/39
20/01/05
ETAPOX PASTA BASE
Pittura
R36/38 R43 R51/53 S23 S26 S60 S61 S24/25 S37
20/01/05
EKOLIT ET/HB REAGENTE
Pittura
R10 R34 R20/21/22 R43 R51/53 S23 S26 S28 S43
S45 S38 S60 S61 S36/37/39
20/01/05
EKOLIT ET/HB BASE
Pittura
R51/52/53 R10 R36/38 R43 S23 S26 S43 S38 S60
S61 S24/25 S37
20/01/05
ECO PRIMER BIT 40/60
EDL S/100
Vernice bituminosa
R11 R 20/21 R36/37/38 R52/53 S16 S26 S29 S33
S43 S60 S61 S25 S36/37 S7
10/02/03
EC 148
Resina epossidica
R36/38 R43 R51/53 S28 S37/39
23/09/02
EC07
Resina epossidica
R38 R43 R51/53 R68 S61 S28 S36/37/39
12/11/02
Pittura
R11 R65 R20/21 R36/38 R43 R66 R67 R10 R42
R37 R23 S16 S23 S26 S29 S43 S38 S62 S24/25
S37
10/01/05
HALOVAN PU REAGENTE
HALOVAN PU BASE
Pittura
R10 R20/21 R52/53 S23 S38 S43 S60 S61 S24/25
S36/37 S7
HALOVAN PRIMER FE
REAGENTE
Pittura
R10 R41 R65 R20/21 R38 R52/53 S23 S26 S43 S38
14/03/03
S60 S61 S62 S36/37/39
HALOVAN PRIMER FE BASE
Pittura
R10 R65 R20/21/22 R38 R52/53 S23 S43 S38 S60
S61 S62 S25 S36/37 S7
14/03/03
ICOALL
Vernice alluminio
R10 R20/21 R37/38 S2 S7 S23 S36/37 S43/A
10/01/03
KOROLIT 10507/TX
REAGENTE
Pittura
R10 R43 R52/53 S23 S43 S38 S60 S61 S24/25 S37
28/08/03
KOROLIT 10507/TX BASE
Pittura
R10 R36/38 R43 R51/53 S23 S26 S43 S38 S60 S61
S24/25 S37
20/01/05
KOROLIT ARC 11
REAGENTE
Pittura
R34 R20/22 R43 R52/53 S23 S26 S45 S38 S60 S61
S36/37/39
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Sostanza
Utilizzo
Classificazione
Sch. Sic.
KOROLIT ARC 11 BASE
Pittura
R10 R36/38 R43 R51/53 S23 S26 S43 S38 S56 S57
S60 S61 S24/25 S37 S7
20/01/05
KORALL URT REAGENTE
Pittura
R11 R20/21 R36/38 R43 S16 S23 S26 S29 S43 S38
S24/25 S36/37
20/01/05
KORALL URT BASE
Pittura
R10 R65 R20/21 R52/53 S23 S43 S38 S60 S61 S62
S24/25 S36/37 S7
20/01/05
K70
Resina
R20/21/22 R34 R43 R52/53 S26 S28 S36/37/39
S45
09/12/02
BS OH 100
Agente modificante
per materiali da
costruzione
R10 R20 R36/37 R52/53 S26 S61
08/10/03
PROTECT PIPE REAGENTE
Pittura
R10 R43 R52/53 S23 S43 S51 S60 S61 S24/25 S37
20/01/05
PROTECT PIPE BASE
Pittura
R10 R36/38 R43 R51/53 S23 S26 S43 S38 S56 S57
S60 S61 S24/25 S37
20/01/05
BS SMK 550
Agente modificante
per materiali da
costruzione
R10 R41 R52/53 S23 S26 S39 S51 S61
27/09/04
VERNICE ALLUMINIO BIT
40 EXTRA
Vernice alluminio
R10 R65 R66 R67 R37 R51/53 S43 S56 S57 S60
S61 S62 S36/37
18/02/03
VERSOL
Primer
R10 R20/21 R36/38 R40 R45 R52 R51/53 R67 S2
S16 S23 S24/25 S29 S33 S38 S43 S59 S61
28/02/03
W147
Resina
R34 R21/22 R43 R52/53 S26 S28 S36/37/39
12/11/02
W242
Resina
R34 R21/22 R43 R52/53 S26 S28 S36/37/39
24/07/03
IG866
Resina
R21/22 R34 R43 R50/53
22/09/03
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7.1.7 Amianto
La FRANGERINI S.r.l. esegue interventi di rimozione amianto da edifici,
per tale scopo la ditta è iscritta all’ “Albo Nazionale delle Imprese che
effettuano la Gestione dei Rifiuti” con Categoria 10A Classe D.
Tali interventi sono oggetto di progettazione (Piani di smaltimento) sulla
base di quanto richiesto dalla normativa vigente (Tabella 9).
Tabella 9: Quadro della normativa vigente
Normativa
Argomento trattato
D.P.R. 547 del 27/04/55
D. P.R. 303 del 19/03/56
D.P.R. 164 del 7/01/56
D.P.R. 915 DEL 10/09/82
D.L. 277 del 15/08/1991
LEGGE 257 del 27/03/92
Circolare Ministero della Sanità N.45 del 10/07/84
D.P.R. 08/08/94
DM 06/09/94
Prevenzione infortuni
Igiene sul lavoro
Prevenzione nelle costruzioni
Smaltimento rifiuti
Igiene del lavoro - rischio chimico, fisico e biologico
Igiene del lavoro - Amianto
La tabella 10 indica le quantità di amianto rimosso da edifici e consegnato allo
smaltimento negli ultimi due anni.
Tabella 10: Produzione (in Kg) di materiale contenente amianto nel 2004
CER
P
Denominazione
Q (Kg)
170605
p
materiali da costruzione
contenenti amianto
36880
Rifiuto consegnato a terzi
per Smaltimento (S)
Teseco S.p.a.; Busisi Rottami
snc; Lonzi Metalli S.r.l.
Produzione (in Kg) di materiale contenente amianto nel 2005 (dati aggiornati al 30/10/05)
CER
P
Denominazione
Q (Kg)
170605
p
materiali da costruzione
contenenti amianto
4980
Rifiuto consegnato a terzi
per Smaltimento (S)
Teseco S.p.a.; Busisi Rottami
snc; Lonzi Metalli S.r.l.
Legenda:
P = Rifiuto classificato come pericoloso
Q = Quantità di rifiuto prodotto conferito a Terzi
7.1.8 Rumore Interno
Sono state determinate le esposizioni ai livelli di rumore dei lavoratori della
FRANGERINI S.r.l. secondo gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 277/91 art.
40, ed è stato redatto il documento della valutazione del Rumore (Novembre
2002), che è presente in azienda. L’organizzazione è però in attesa di un
documento aggiornato per la nuova sede.
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7.1.9 Rumore Esterno
Sulla base di quanto previsto dal D.P.C.M. 1/3/91, dalla L. 447/95 e dal
D.P.C.M. 14/11/97 e Delibera Comunale n. 77 del 22/02/2000, la
FRANGERINI S.r.l. ha individuato le caratteristiche del sito in cui si trova la
propria sede. In particolare, secondo la L. 447/95, il comune di Livorno ha
deliberato un piano di zonizzazione acustica (Deliberazione Consiglio R.T. n.
77 del 22/02/2000) costituito dai seguenti elaborati:
-
-
Relazione Tecnico-Descrittiva
Norma Tecnica di attuazione
Carta Tematica alla scala 1:10.000.
Sulla base di tale delibera, la sede della FRANGERINI S.r.l. si trova in una zona di classe V
(vedi cartografia - Figura 9), corrispondente ad un’Area Prevalentemente Industriale.
Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di
abitazioni.
Area dove è localizzata la sede della FRANGERINI
Figura 9
Cartografia: Zonizzazione acustica dell’area dove si trova la sede della FRANGERINI S.r.l..
Per l’interpretazione della carta si vedano i documenti: “Norma Tecnica di attuazione” e
“Relazione Tecnico-Descrittiva”.
Sulla base della classificazione riportata nella “Norma Tecnica di Attuazione”, sono
individuati per l’area in cui è situata la sede della FRANGERINI S.r.l. i seguenti limiti di
emissione acustica (Tabella 11):
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Tabella 11: Limiti di emissione acustica (espressi in dB)
per l’area in cui si trova la sede della FRANGERINI S.r.l.
Classe
V
Tempi di riferimento
Diurno
Notturno
65
55
Come attestato dalla valutazione del rumore esterno redatta da un tecnico competente le
attività effettuate presso la sede operativa dalla FRANGERINI S.r.l. sono principalmente di
tipo amministrativo e, non essendo presenti in sede né impianti produttivi né attrezzature
rumorose, l’organizzazione rispetta i limiti previsti e non deve presentare il piano di
risanamento acustico.
Il livello di inquinamento acustico derivante dalle attività di cantiere è specifico per ogni
singolo cantiere, ai sensi della L. 447/95 e della L. Regionale 89/98 il committente ha
l’obbligo di richiedere il rilascio dell’autorizzazione per lo svolgimento di attività
temporanee, qualora esse comportino l’impiego di macchinari o impianti rumorosi.
Quindi per ogni cantiere il committente deve presentare una relazione di impatto acustico
delle attività svolte nell’area di cantiere richiedendo anche i dati di emissione sonora delle
attrezzature utilizzate dalla ditta esecutrice.
Le modalità per il rilascio delle suddette autorizzazioni comunali sono riportate nella
Delibera del Consiglio Regionale del 22/02/00 n°77, la relazione di impatto acustico da
presentare al Comune deve essere redatta da un tecnico competente ai sensi dell’art. 16
L.R. 89/98.
La FRANGERINI S.r.l. si dichiara disponibile a fornire, su richiesta del committente, tutti i
dati necessari, tra cui i livelli di rumorosità delle proprie attrezzature, per l’elaborazione di
tale relazione.
Inoltre, nel caso il committente non adempia a tale obbligo normativo, l’Azienda prima
dell’avvio del cantiere elabora la valutazione di impatto del rumore esterno avvalendosi di
un tecnico competente iscritto nelle liste della Provincia di Livorno.
7.1.10 Contaminazione del suolo e del sottosuolo
L’inquinamento del suolo e sottosuolo relativamente alle attività svolte
alle attività svolte dalla FRANGERINI S.r.l., sia in sede che nei cantieri, è
assente in quanto sono stati presi dall’organizzazione i seguenti
accorgimenti:
o
o
i condotti delle fognature (bianca e nera) sono stati progettati per evitare possibili
perdite nel terreno
la pavimentazione del magazzino, dove sono stoccate le varie sostanze (solide e liquide)
è impermeabile e quindi eventuali sversamenti non comportano l’inquinamento del
suolo
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o
le sostanze liquide pericolose che possono essere stoccate sui cantieri sono
immagazzinate sopra un’apposita vasca di contenimento in grado di raccogliere le
eventuali perdite.
7.1.11 Trasporti
Fino a Dicembre del 2004 la sede legale e operativa dell’azienda era
ubicata in Via Marconi, nel centro della città di Livorno. In quel periodo
il traffico e il rumore dovuti ai mezzi e ai camion dell’impresa andavano
ad aggiungersi al normale traffico cittadino, recando notevole disturbo
ai cittadini.
L’azienda ha recentemente traslocato, la sede operativa in Via delle Corallaie, in zona
industriale/artigianale, con conseguente miglioramento dell’impatto sul traffico e sul
rumore esterno.
Inoltre, la FRANGERINI S.r.l. dispone di diversi automezzi messi a disposizione dei Capi
Cantiere e degli operai per i trasferimenti dalla sede ai cantieri e viceversa, oltre che di
attrezzature di lavoro (es. gru) che vengono movimentate sui cantieri in base alle
necessità. Come già citato al punto 7.1.2., tutti i mezzi e le attrezzature sono soggette a un
programma di manutenzione che permette di tenere sotto controllo il grado di emissione
degli inquinanti e il livello di rumorosità.
7.1.12 Igiene industriale
Tutti i locali e le aree dell’azienda sono mantenuti in buone condizioni
igieniche attraverso opportune prassi di sanitizzazione e facendo attenzione
che non vi sia acqua stagnante, polvere nell’ambiente di lavoro, presenza di
insetti o altri animali.
Il personale è sottoposto a controllo medico secondo la 626/94, il medico
competente è rappresentato dalla Dott.ssa Guelfi con incarico del 01/04/97. Il
Responsabile della Sicurezza ha inoltre provveduto a minimizzare il rischio derivante dalla
manipolazione di sostanze pericolose (o altro) mettendo a disposizione per i lavoratori
indumenti ed accessori protettivi (DPI), come indicato nel documento di Valutazione dei
Rischi aziendale.
7.1.13 Incidenti ambientali e infortuni
Non si registrano ad oggi incidenti ambientali né vi sono stati
contenziosi con la popolazione del territorio di insediamento (né per
quanto riguarda la vecchia sede né per la nuova sede).
E’ presente in azienda il “Piano di Emergenza”, aggiornato al 31/12/04,
che riporta le istruzioni in merito ai comportamenti da tenere in caso di
incendio o sversamenti, di cui tutti i dipendenti sono stati formati e informati. In azienda
opera un squadra di emergenza e di pronto soccorso e, nella sede dell’organizzazione,
sono chiaramente indicati i percorsi di evacuazione in condizioni di emergenza (vedi Tavola
7).
La FRANGERINI S.r.l. ha, inoltre, stabilito nella procedura PG 5.5 le modalità
prevenire o rispondere adeguatamente alle situazioni di emergenza.
per
Gli obiettivi della procedura PG 5.5 sono:
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•
•
•
•
•
•
Salvaguardare la vita umana
Limitare i danni alle persone
Proteggere i beni materiali
Tutelare l’ambiente
Circoscrivere e contenere i danni all’ambiente
Assicurare il coordinamento con i Servizi Esterni.
Tale procedura si applica a tutte le situazioni di emergenza che possono avere effetti
specifici sull’ambiente.
I rischi di infortuni sul lavoro sono stati valutati sulla base della legislazione vigente
(626/94) e la situazione è tenuta costantemente sotto controllo.
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Tavola 7
Percorsi di evacuazione (primo piano)
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7.1.14 Rischio incendio
La FRANGERINI S.r.l. applica le disposizioni di legge e ha valutato il
rischio incendi in ogni area dell’organizzazione, attuando i
provvedimenti conseguenti per minimizzare tali rischi. La Valutazione
del rischio incendio eseguita per la nuova sede della FRANGERINI S.r.l .
(in base al D.M. 10 Marzo 1998), è presente in azienda.
Tutti gli impianti antincendio e i mezzi estinguenti sono verificati e sono provati
periodicamente secondo programmi stabiliti e il loro stato viene annotato su apposito
registro.
Al fine dell’ottenimento del CPI (Certificato Prevenzione Incendi) l’organizzazione ha
presentato ai VVFF (Vigili del Fuoco) la “Relazione Tecnica di Progetto Antincendio” (del
31/12/2004). Tale progetto è stato valutato conforme dal Comando Provinciale dei Vigili
del Fuoco in data 19/07/2005. L’azienda ha presentato la DIA (Denuncia di Inizio Attività)
in data 03/11/05 e sta attualmente ultimando i lavori di adeguamento finalizzati al
conseguimento del CPI. Si riporta di seguito il programma dei lavori di adeguamento,
secondo quanto stabilito nel progetto sopramenzionato (Tabella 12).
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Tabella 12: Programma dei lavori di adeguamento, finalizzati al conseguimento del CPI, secondo quanto stabilito nel progetto e in conformità
alle prescrizioni dei VV.F
Settembre
N°
Tipologia di lavoro
1
Spostamento ricovero mezzi nel piazzale aperto
2
Adeguamento numero estintori
4
Definizione con VVFF delle possibili alternative
riguardo alle vie di fuga
6
Costruzione deposito esterno per bombole del gas
5
Compartimentazione antincendio (REI 120), del
deposito liquidi infiammabili
Realizzazione aperture per uscite di sicurezza
conformemente a quanto stabilito
Installazione porta REI120 deposito liquidi
infiammabili
Presentazione DIA di inizio lavori ottemperamento
prescrizioni VVFF
9
Domanda di sopralluogo da inoltrare ai VVFF
3
7
8
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5
10
15
20
Ottobre
25
30
5
10
15
20
Novembre
25
30
5
10
15
20
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25
30
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Tabella 13: Sintesi della valutazione degli Aspetti Diretti e Indiretti significativi relativa ai cantieri e alla sede dell’organizzazione
Priorità:
A/M/B
Aria
Emissioni diffuse di polveri a seguito
principalmente di attività di demolizione
X
0
210
M
Rifiuti
Emerg.
IPR
Produzione rifiuti speciali non pericolosi
(recuperati: legno, ferro)
(smaltiti: macerie, guaine, cemento, vernici,
terra, mat. isolanti)
Recupero o smaltimento in
discarica
X
0
350
M
Emissioni sonore dovute all’utilizzo delle
attrezzature di cantiere e agli automezzi
Inquinamento acustico
X
0
280
M
Uffici
Produzione rifiuti ass. agli urbani riciclabili
(carta, plastica, vetro)
Recupero di materia tramite
raccolta differenziata
X
0
196
M
Acquisto di prodotti da costruzione (inerti,
resine, impermeabilizzanti, vernici, ecc.)
Smaltimento e Recupero
X
0
320
M
Cantieri
Aspetto
Impatto
Inquinamento atmosferico
Norm.
FIP
Rumore
Anorm.
ASPETTI DIRETTI
Rifiuti
Sede
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Smaltimento e recupero di
materiali a fine ciclo vita
Progettazione eco-compatibile (es.: impianti
termici e di isolamento)
Risparmio energetico
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Emerg.
Rifiuti
Progettazione: uso di prodotti da costruzione
eco-compatibili (vernici, resine rivestimenti…)
Anorm.
Impatto
SI
CG
Priorità:
A/M/B
X
7
9
A
X
7
6
A
Norm.
Aspetto
Risorse
naturali
ASPETTI INDIRETTI
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7.2 Aspetti Ambientali Indiretti, Significatività e Priorità d’intervento
A seguito delle attività, dei prodotti e dei servizi forniti dalla FRANGERINI S.r.l. si
individuano aspetti ambientali sui quali l’organizzazione può non avere un controllo
gestionale totale. Questi aspetti ambientali sono pertanto definiti indiretti e derivano
dall’impatto ambientale:
1. connesso alle attività svolte dai fornitori (in particolare per i subappalti
2. legato ai comportamenti e alle scelte dei clienti.
La valutazione della significatività di tali aspetti, e quindi della priorità di intervento, viene
svolta sulla base dei seguenti parametri:
Controllo Gestionale (CG)
! Controllo Gestionale Fornitori = C x So
C = Controllo dell’aspetto ambientale
So = Sorveglianza dei soggetti esterni
Ad entrambe i parametri viene assegnato un valore da 1 a 3 in base al grado di controllo e di
sorveglianza che la FRANGERINI attua sul fornitore.
! Controllo Gestionale Clienti = Re x Co
Re = Responsabilizzazione dei soggetti esterni
Co = Coinvolgimento dei soggetti esterni
Anche in questo caso ad entrambe i parametri viene assegnato un valore da 1 a 3 in base al
grado di coinvolgimento che la FRANGERINI ha nelle scelte del cliente.
Nel caso in cui il “CG” sia ≥3 allora non esiste controllo gestionale da parte dell’organizzazione. Se
invece è <3 vuol dire che l’organizzazione ha il controllo sull’aspetto ambientale preso in
considerazione.
Significatività Intrinseca (SI)
Questo fattore è dato dalla somma di quattro indici: R+P+D+I
- R = ha la funzione di quantificare la controllabilità dell’impatto e può assumere un valore
compreso tra 0 e 3
-
P = corrisponde alla probabilità di accadimento dell’impatto e può assumere un valore
compreso tra 0 e 3
-
D = attribuisce un valore numerico alla significatività e può assumere un valore compreso
tra 0 e 2
-
I
= attribuisce un valore numerico alla sensibilità degli interlocutori e può assumere valore
1 oppure 2
Nel complesso la significatività intrinseca può essere ≥7, e in tal caso l’aspetto ambientale
indiretto risulterà significativo (S), al contrario esso non sarà significativo (NS).
Sulla base dei valori assunti da GC e da SI, si attribuisce un livello di significatività (S) ad
ogni aspetto ambientale indiretto, ovvero di priorità di intervento (L), che può essere Alta,
Media oppure Bassa:
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SI
S
S
NS
NS
GS
NE
E
NE
E
S
S
S
NS
NS
L
A
M
B
B
Legenda:
S
Significativo
NS
Non significativo
E
Esiste controllo gestionale
NE
Non esiste controllo gestionale
A Alta
M Media
B Bassa
L’organizzazione attribuisce precedenza di intervento agli aspetti con una priorità di
intervento: MEDIA e ALTA.
Gli aspetti ambientali indiretti su cui la FRANGERINI S.r.l. può avere una certa influenza
sono:
o
Sensibilizzazione dei propri fornitori e subappaltatori per una maggiore attenzione nei
riguardi del rispetto delle prescrizioni ambientali e per la riduzione degli impatti legati
alle proprie attività sull’ambiente.
o
Utilizzo materiali da costruzione (laterizi, vernici, isolanti, ecc.) eco-compatibili per un
minore impatto ambientale dell’opera finale, e porre particolare attenzione nella
realizzazione degli isolamenti acustici e termici al fine di migliorare la qualità della vita
e di ridurre i consumi energetici dei fruitori.
o
Altri aspetti possono essere legati alla promozione, verso i clienti, per l’adozione di
tecnologie che comportino un minor consumo energetico o un minor impatto
ambientale.
7.3 Aspetti Ambientali non applicabili
o
o
o
o
o
Vibrazioni
Odori
Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti
Emissioni elettromagnetiche
Impatto visivo.
8 PRESTAZIONI AMBIENTALI DELL’ANNO 2004
Un Sistema di Gestione Ambientale funzionale consente di ottenere dei risultati misurabili
conseguenti al controllo esercitato dall’organizzazione sui propri aspetti ambientali, sulla
base della sua Politica Ambientale, dei suoi Obiettivi e dei suoi Traguardi.
Poiché per la FRANGERINI S.r.l. questo è il primo anno di applicazione del SGA, non è
possibile, sulla base dei pochi dati a disposizione dell’organizzazione relativamente ai
propri aspetti ambientali, fare una analisi delle prestazioni relative all’anno 2004.
In questa sezione ci limitiamo, pertanto, a fornire un prospetto delle attività ed iniziative
attuate dalla FRANGERINI S.r.l. relativamente alla scelta dei principali prodotti utilizzati
nel processo produttivo ed alle attività di promozione dei principi dell’edilizia ecosostenibile (Tabella 14 - per la lettura di questa tabella si faccia riferimento alla Tabella 6,
nella quale viene indicata la quantità di prodotti acquistati nel 2004 per le categorie
merceologiche di interesse).
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Tabella 14: Prospetto delle attività ed iniziative della FRANGERINI S.r.l. in campo Ambientale,
nell’anno 2004.
Indicatore
Attività anno 2004
Acquisto resine per impermeabilizzazioni (rispetto al totale)
emulsionabili in acqua
2 % (rispetto al totale)
Acquisto di vernici ecolabel
3 % (rispetto al totale)
Utilizzo di membrane impermeabilizzanti sintetiche per
privilegiare la maggiore durata nel tempo
4 % (rispetto alle membrane bituminose)
Utilizzo delle membrane impermeabilizzanti poliolefiniche
20 % (rispetto alle membrane in PVC)
Acquisto dei pannelli isolanti ecologici
0 % (rispetto al totale)
Acquisto di impermeabilizzanti cementizi ecologici
3 % (rispetto al totale)
Acquisto delle vernici protettive per impermeabilizzazioni
ecologiche
4 % (rispetto al totale)
Carta ecologica riciclata da utilizzare per attività
amministrative
0 % (rispetto al totale)
Utilizzo di materiale riciclato
0 % (rispetto al tot materiale da costruzione)
Raccolta differenziata di rifiuti riciclabili in cantiere
20 % (rispetto al tot rifiuti smaltiti)
Raccolta differenziata di rifiuti riciclabili in sede
0 % (rispetto al tot rifiuti smaltiti)
Smaltimento inerti presso impianti di riciclaggio
0 % (rispetto al tot inerti smaltiti)
N° incontri con clienti e progettisti per la promozione di
scelte progettuali eco-sostenibili
0
N° impianti di recupero/risparmio energetico installati
0
N° incontri con aziende edili del territorio per la promozione
dell'edilizia eco-sostenibile
0
N° articoli pubblicati su riviste specializzati per la
promozione dell'edilizia eco-sostenibile
0
9 OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE
La Direzione della FRANGERINI S.r.l., convinta e motivata verso il miglioramento continuo
delle proprie prestazioni ambientali, stabilisce i propri obiettivi in coerenza con quanto
indicato dalla Politica dell’organizzazione per la tutela dell’ambiente ed in linea con quanto
fissato dalla Regione nelle strategie di intervento del piano di risanamento per l’area di
Livorno (Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004 - 2006).
Gli obiettivi, il programma, i tempi pianificati per il raggiungimento degli stessi e gli
indicatori utilizzati per il monitoraggio del miglioramento ambientale (Tabella 15, Aspetti
Ambientali Diretti e Tabella 16, Aspetti Ambientali Indiretti), sono definiti dalla
FRANGERINI S.r.l. sulla base delle prestazioni determinate per il 2004, anno che
rappresenta il riferimento di partenza rispetto al quale vengono monitorate le prestazioni
per gli anni 2005/2006/2007, sono resi noti e distribuiti all’interno dello stabilimento e
messi a disposizione per il pubblico attraverso il presente documento.
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Tabella 15: Obiettivi, Indicatori e Programma relativo agli aspetti Ambientali Diretti per il triennio 2005-2007
Aspetto Diretto Livello Priorità
Obiettivo
Indicatore
Azione
Risorse annue
Resp
2005
-
Analizzare il doc. della Regione Toscana
"Elenco base dei materiali per l'edilizia
sostenibile" del 22/01/05
16 h uomo
(2 x 8)
UA
RP
Entro Settembre
-
Formare i CC sull'utilizzo dei materiali ecocompatibili
16 h uomo
(4 x 4)
UA
Nei mesi
Settembre/
Ottobre
-
Eseguire ricerche di mercato per trovare
prodotti da costruzione eco-compatibili
alternativi a quelli comunemente utilizzati
16 h uomo
UA
% di acquisto delle resine
per impermeabilizzazioni
emulsionabili in acqua
(rispetto al totale)
Quando possibile, privilegiare l'acquisto di
prodotti eco-compatibili
Acquisti di
prodotti ecologici
(resine,
impermeabilizzan
ti, vernici, ecc.)
Medio
Aumento
dell'utilizzo dei
prodotti ecologici
% utilizzo di membrane
impermeabilizzanti
Quando possibile, privilegiare l'acquisto di
sintetiche rispetto alle
prodotti eco-compatibili
bituminose per privilegiare
la maggiore durata nel
tempo
% utilizzo delle membrane
Abbandonare l'utilizzo delle membrane
impermeabilizzanti
impermeabilizzanti in PVC e adottare quelle
poliolefiniche e scapito di
poliolefiniche
quelle in PVC
% di acquisto dei pannelli
isolanti ecologici (rispetto al
totale)
% di acquisto di
impermeabilizzanti
cementizi ecologici (rispetto
Quando possibile, privilegiare l'acquisto di
al totale)
prodotti eco-compatibili
% di acquisto delle vernici
protettive per
impermeabilizzazioni
ecologiche (rispetto al totale)
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Ricercare sul mercato membrane
impermeabilizzanti a basso impatto
ambientale o prodotte da materiali riciclati
2007
Arrivare
al 80%
entro Giugno
Entro Settembre
UA/CC
Arrivare
Al 40%
entro Dicembre
Arrivare
al 60%
entro Giugno
UA/CC
Arrivare
al 10%
entro Dicembre
Arrivare
Arrivare
al 20%
al 30%
Entro Giugno entro Giugno
4 h uomo
UA
Entro
Settembre
-
UA
CC
-
Arrivare
Arrivare
Al 10%
al 15%
Entro Giugno entro Giugno
-
UA
CC
Arrivare
al 40%
Entro Dicembre
Arrivare
Arrivare
Al 50%
Al 60%
Entro Giugno Entro Giugno
UA
CC
Arrivare
al 20%
entro Dicembre
Arrivare
al 40%
entro Giugno
Arrivare
al 50%
entro Giugno
UA
CC
Arrivare
al 50%
entro Dicembre
Arrivare
al 65%
entro Giugno
Arrivare
al 75%
entro Giugno
UA
CC
Arrivare
Al 5%
entro Dicembre
-
% di acquisto delle vernici
eco-label (rispetto al totale)
-
2006
-
Arrivare
al 10%
entro Giugno
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Arrivare
al 20%
entro Giugno
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Aspetto Diretto Livello Priorità
Consumo di
risorse non
rinnovabili
(attività
amministrative)
Sede centrale Produzione rifiuti
assimilabili agli
urbani riciclabili
(carta, plastica,
vetro)
Bassa
Obiettivo
Indicatore
Aumento
% di carta ecologica riciclata
dell'utilizzo dei
da utilizzare per attività
prodotti ecologici
amministrative
Risorse annue
Resp
2005
2006
2007
Privilegiare l'acquisto di carta ecologica
riciclata da utilizzare per attività
amministrative
-
UA
-
Arrivare
al 25%
entro Giugno
Arrivare
al 35%
entro Giugno
AP
Entro Luglio
64 h uomo
(8 x 8)
RDA
Entro Luglio
4 h uomo
AP
Entro
Luglio
-
Tutti
-
Acquistare gli appositi contenitori (AAMPS)
(carta, pile e plastica e vetro)
Media
Avviare la raccolta
differenziata degli
RSAU
-
% di raccolta dei rifiuti
riciclabili
Avviare la raccolta
differenziata
Cantieri Produzione rifiuti
Azione
Media
Incrementare la
raccolta
differenziata di
Legno e Ferro
Incrementare il
riciclaggio di rifiuti
inerti tramite
consegna a
impianti di
riciclaggio
(frantumazione,
selezione e
classificazione)
inerti anziché
smaltirli in
discarica tipo 2A
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Formare il personale sulla corretta gestione
dei RSAU
Se necessario, identificare i contenitori e
posizionarli nelle aree strategiche (corridoi,
uffici, magazzino)
Raccogliere separatamente, per tipologia, i
rifiuti riciclabili
1000
Acquistare appositi contenitori per la
raccolta differenziata (carta, plastica, vetro,
ferro,
-
-
Entro
Luglio
Formare il personale sulla corretta gestione
dei RSAU
RDA
Entro
Luglio
Identificare i contenitori e posizionarli
nell'area di cantiere
CC
Entro
Agosto
RDA
Entro Luglio
CC
Arrivare
al 80%
entro Dicembre
RDA
Entro Luglio
Sensibilizzare il personale sulla corretta
gestione dei rifiuti recuperabili
Raccogliere separatamente, per tipologia, i
rifiuti riciclabili
% di raccolta dei rifiuti
riciclabili
Arrivare
al 100%
entro Giugno
Sensibilizzare il personale operativo per lo
smaltimento degli inerti presso impianti di
riciclaggio
Compreso
nelle voci
precedenti
Arrivare
al 100%
entro Giugno
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Regolamento CE 761/2001
Aspetto Diretto
Livello Priorità
Obiettivo
(vedi precedente) (vedi precedente) (vedi precedente)
Sede Produzione
rifiuti
Emissioni sonore
sui cantieri
Emissioni di
polveri sui
cantieri
Media
Incrementare
l'utilizzo di
materiale
riciclato
Media
Abbassare il
livello di
emissione sonora
durante le
attività di
cantiere
Media
Ridurre
l'inquinamento
atmosferico da
polveri sul
cantiere e nelle
immediate
vicinanze
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Indicatore
Azione
Risorse annue
Resp
2005
2006
2007
CC
RP
-
Arrivare al
70%
entro Giugno
Arrivare al
100%
entro Giugno
Quando possibile, privilegiare l'acquisto di
materiali inerti riciclati
UA
RP
-
Arrivare al
10%
entro Giugno
Arrivare
al 15%
entro Giugno
(Limite di costo
attrezzature
Negli acquisti, a parità di caratteristiche,
non superiore
privilegiare la scelta delle
al 20% rispetto
attrezzature/macchinari che hanno minori
a attrezzature
emissioni sonore
con analoghe
caratteristiche)
UA
RP
Entro Luglio
UA
RP
Entro
Ottobre
RP
CC
Entro
Settembre
% di smaltimento degli
inerti presso imp. di
riciclaggio, rispetto al tot
materiale da costruzione
smaltito
% di utilizzo di materiale
riciclato, rispetto al tot
materiale da costruzione
-
-
Effettuare un'analisi di mercato per valutare
la disponibilità e il costo di prodotti
polimerizzanti da utilizzare sui cantieri per
diminuire l'emissione di polveri (es. da
viabilità mezzi trasporto)
8 h uomo
Durante le sabbiature adottare la
4 h uomo
metodologia di lavoro in depressione rispetto aggiuntive per
all'ambiente esterno
intervento
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Tabella 16: Obiettivi, Indicatori e Programma relativo agli aspetti Ambientali Indiretti per il triennio 2005-2007
Aspetto Indiretto
Progettazione Qualità energetica e
ambientale degli
edifici
Livello Priorità
-
Obiettivo
Sensibilizzare i
clienti e i
progettisti per una
progettazione
sostenibile
Indicatore
N° incontri con clienti Promuovere le linee guida della Regione
e progettisti per la
Toscana per una progettazione e
promozione di scelte
costruzione sostenibile ("Manuale per
progettuali ecol'edilizia sostenibile" del 22/01/05), fare
sostenibili
almeno 2 incontri all'anno
N° impianti di
recupero/risparmio
energetico installati
Progettazione e
Costruzione - Edilizia
sostenibile
-
Promuovere l'installazione di impianti
(attivi e passivi) per il risparmio e
recupero energetico negli edifici
Programmare incontri con le associazioni
di categoria (ASSIMP e ANCE) per la
promozione dell'edilizia sostenibile e
N° incontri con aziende della Registrazione EMAS (almeno 2
edili del territorio per
incontri/ anno)
la promozione
Promuovere
dell'edilizia ecoTramite ASSIMP, introdurre, nella
l'edilizia sostenibile
sostenibile
prossima revisione del manuale "Sistemi
alle ditte edili
di impermeabilizzazioni - Guida alla
presenti sul
progettazione" le implicazioni ambientali
territorio
sull'utilizzo dei vari prodotti
N° articoli pubblicati
su riviste specializzati
per la promozione
dell'edilizia ecosostenibile
Edizione 2, Novembre 2005
Azione
Elaborazione di almeno 2 articoli
all'anno sul tema e pubblicarli nella
Newsletter "Edil news" o in altre riviste
specializzate
Risorse annue
Resp
2005
2006
2007
32 h uomo
CM
DI
_
2 entro Giugno
e 3 entro
Dicembre
4 entro
Giugno
e 5 entro
Dicembre
24 h uomo
CM
RP
_
2 entro Ottobre
3 entro
Giugno
2 entro Giugno
e 3 entro
Dicembre
4 entro
Giugno
e 5 entro
Dicembre
32 h uomo
CM
_
40 ore uomo
DI
_
60 ore uomo
CM
DI
_
Entro Luglio
2 entro Giugno
e 3 entro
Dicembre
Pagina 59 di 77
4 entro
Giugno
e 5 entro
Dicembre
DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
10 PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA E MISURAZIONI
Le modalità con cui vengono effettuate le misurazioni e la sorveglianza delle prestazioni reali in confronto sia con gli obiettivi e i
traguardi stabiliti sia con le normative ambientali applicabili sono riassunte nella Tabella 17.
L’obiettivo è quello di mantenere un continuo controllo sulle principali caratteristiche delle attività che comportano degli aspetti
ambientali significativi nonché garantire la conformità rispetto alla normativa ambientale applicabile.
Tabella 17: Riepilogo delle modalità con cui vengono effettuate le misurazioni e la sorveglianza delle prestazioni reali in confronto sia con gli obiettivi e
i traguardi stabiliti, sia con le normative ambientali applicabili. (i mesi indicati nelle colonne del triennio 2005-2007 rappresentano la cadenza del
controllo da effettuare)
Sede Centrale: ASPETTI DIRETTI
Attività
Aspetto
Impatto
P
Obiettivo di
miglioramento
Controllo
Attività di ufficio in generale
Impiego di acqua per servizi
igienici
Consumo risorsa
idrica
B
-
Aspetto non significativo
Attività amministrative
Uffici - Produzione rifiuti
assimilabili agli urbani
riciclabili (carta, plastica, vetro)
Recupero di
materia tramite
raccolta
differenziata
M
Avviare la raccolta
differenziata degli
RSAU
Magazzino - Produzione rifiuti
speciali non pericolosi (scarti
guaine, vernici o prodotti
chimici scaduti, ecc.)
Recupero o
smaltimento in
discarica
B
-
Gestione Magazzino
Resp.
2005
2006
2007
Controllare raggiungimento target e
stato avanzamento Programma
Ambientale - (modalità di raccolta, e
smaltimento)
RDA
Ottobre
Marzo
Marzo
Controllare la corretta gestione del
deposito temporaneo e degli
adempimenti amministrativi legati
allo smaltimento (formulario e
registro)
RDA/SE
Ottobre
Marzo
e
Settembre
Marzo
e
Settembre
Controllare corretto smaltimento
degli imballaggi terziari
RDA/MG
Ottobre
Marzo
e
Settembre
Marzo
e
Settembre
RDA/SE/
MG
Ottobre
Marzo
e
Settembre
Marzo
e
Settembre
Magazzino - Produzione rifiuti
speciali pericolosi (prodotti
chimici pericolosi)
Smaltimento in
discarica
B
-
Controllare la corretta gestione del
deposito temporaneo e degli
adempimenti amministrativi legati
allo smaltimento (formulario e
registro)
Approvvigionamenti
Acquisti di prodotti da
costruzione (inerti, resine,
impermeabilizzanti, vernici,
ecc.)
Smaltimento e
Recupero
M
Aumento dell'utilizzo
dei prodotti ecologici
Controllare raggiungimento target e
stato avanzamento Programma
Ambientale
RDA/UA
Ottobre
Gennaio
e
Luglio
Gennaio
e
Luglio
Attività amministrative
Consumo di risorse non
rinnovabili (attività
amministrative)
Consumo di risorse
non rinnovabili
B
Aumento dell'utilizzo Controllare raggiungimento target e
della carta ecologica
stato avanzamento Programma
riciclata
Ambientale
RDA/AP
Dicembre
Maggio
Maggio
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Attività
Aspetto
Impatto
P
Obiettivo di
miglioramento
Produzione
Operazioni di travaso di
sostanze pericolose in
Magazzino
Inquinamento
suolo per
sversamenti e
atmosfera per
sostanze a bassa
volatilità
M
-
Gestione Magazzino
Stoccaggio sostanze pericolose
Controllo
2005
2006
2007
Controllare l'acquisto della vasca di
contenimento da utilizzare durante il RDA/MG
travaso, e il relativo utilizzo
Ottobre
Aprile
Aprile
Controllare stoccaggio materiali
infiammabili liquidi in conformità a RDA/RS/
quanto indicato nella pratica per
MG
l'ottenimento del CPI
Ottobre
Aprile
Aprile
RDA/RS/
MG
Novembre
Maggio
Maggio
Resp.
2005
2006
2007
RDA/CC
Ottobre
Marzo
Marzo
RDA/CC
Ottobre
Marzo
Marzo
Controllare lo stoccaggio delle
bombole di GPL
Attività di ufficio in generale
Consumo en. Elettrica,
Consumo acqua
Consumi risorse
non rinnovabili
B
-
Aspetto non significativo
Rumore
Inquinamento
acustico
B
-
Aspetto non significativo
Aspetto
Impatto
P
Obiettivo di
miglioramento
Controllo
Resp.
Cantieri: ASPETTI DIRETTI
Attività
Demolizioni, sabbiature e
viabilità di cantiere
Emissioni diffuse di polveri a
seguito principalmente di
attività di demolizione
Inquinamento
atmosferico,
Disturbo quiete
pubblica
M
Controllare raggiungimento target e
stato avanzamento Programma
Ambientale - Controllare che sui
Ridurre
cantieri sia adottata la prassi di
l'inquinamento
bagnare il terreno e le macerie
atmosferico da
polveri sul cantiere e particolarmente polverulenti, o che
sino stati montati teli di protezione.
nelle immediate
vicinanze
Controllare che le sabbiature di
ambienti chiusi vengano eseguite in
depressione
Logistica
Emissioni scarichi veicoli e
attrezzature aziendali
(automezzi, generatore, ecc.)
Inquinamento
atmosferico
B
-
Controllare la regolare manutenzione
RDA/MG Settembre
e revisione dei mezzi
Marzo
Marzo
Attività di costruzione in
genere
Impiego di acqua per lavare,
diluire, bagnare il terreno, ecc.
Consumo risorsa
idrica
M
-
Controllare che l'utilizzo dell'acqua
sia relativo alle operazioni
strettamente necessarie per le attività
di cantiere
Marzo
Marzo
Edizione 2, Novembre 2005
CC
Ottobre
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Aspetto
Impatto
P
Obiettivo di
miglioramento
Controllo
Resp.
2005
2006
2007
Produzione rifiuti assimilabili
agli urbani riciclabili (carta,
plastica, vetro)
Recupero di
materia tramite
raccolta
differenziata
B
Avviare la raccolta
differenziata
Controllare raggiungimento target e
stato avanzamento Programma
Ambientale (raccolta differenziata)
RDA/CC
Dicembre
Marzo
e
Settembre
Marzo
e
Settembre
Controllare raggiungimento target e
stato avanzamento Programma
Incrementare la Ambientale - e la corretta gestione del
raccolta differenziata
deposito temporaneo e degli
RDA/CC
di Legno e Ferro
adempimenti amministrativi legati
allo smaltimento (formulario e
registro)
Ottobre
Marzo
e
Settembre
Marzo
e
Settembre
Incrementare il
riciclaggio di rifiuti
inerti tramite
consegna a impianti Controllare raggiungimento target e
di riciclaggio
stato avanzamento Programma
RDA/CC
(frantumazione,
Ambientale (modalità di smaltimento
selezione e
degli inerti)
classificazione) inerti
anziché smaltirli in
discarica tipo 2A
Dicembre
Marzo
e
Settembre
Marzo
e
Settembre
Ottobre
Marzo
e
Settembre
Marzo
e
Settembre
Ottobre
Aprile
Aprile
Novembre
Maggio
Maggio
Attività
Produzione rifiuti speciali non
pericolosi, Avviati a recupero :
legno, ferro, Smaltiti : macerie,
guaine, cemento, vernici, terra,
materiali. isolanti
Recupero o
smaltimento in
discarica
M
Controllare la corretta gestione del
deposito temporaneo e degli
RDA/CC/
adempimenti amministrativi legati
SE
allo smaltimento (formulario e
registro)
Controllare le modalità di stoccaggio
e movimentazione delle sostanze
RDA/CC
pericolose
Produzione rifiuti speciali
pericolosi (amianto, vernici)
Smaltimento in
discarica
B
-
Utilizzo di sostanze pericolose
Sicurezza sulle
persone
B
-
Consumo en. Elettrica,
Consumo acqua, Consumo
carburante per autotrazione
Consumi risorse
non rinnovabili
M
-
Produzione e
Approvvigionamenti
Utilizzo prodotti da costruzione
(inerti)
Consumi risorse
non rinnovabili
M
Incrementare
Controllare raggiungimento target e
l'utilizzo di materiale
stato avanzamento Programma
riciclato
Ambientale
RDA/UA
Dicembre
Maggio
e
Novembre
Maggio
e
Novembre
Attività di costruzione in
genere
Emissioni sonore dovute
all’utilizzo delle attrezzature di
cantiere e agli automezzi
Inquinamento
acustico
M
Abbassare il livello di Controllare raggiungimento target e
emissione sonora
stato avanzamento Programma
RDA/UA
durante le attività di Ambientale (acquisto di macchinari a
cantiere
bassa emissione sonora)
Dicembre
Maggio
Maggio
Logistica
Traffico da automezzi
Incremento del
B
Edizione 2, Novembre 2005
-
Controllare la classe energetica delle
RDA/UA
nuove attrezzature acquistate
Aspetto non significativo
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Attività
Aspetto
Impatto
P
Obiettivo di
miglioramento
Controllo
Resp.
2005
2006
2007
Resp.
2005
2006
2007
Settembre
Gennaio
e
Giugno
Gennaio
e
Giugno
Giugno
Giugno
traffico veicolare
ASPETTI INDIRETTI
Aspetto
Impatto
P
Obiettivo di
miglioramento
Controllo
Emissioni in atmosfera da
trasportatori terzi
Inquinamento
atmosferico da
motori diesel degli
automezzi
B
-
Aspetto non significativo
Attività
Approvvigionamenti
(principalmente subappalti)
Controllare: la presenza delle
prescrizioni ambientali sui contratti
Promuovere l'edilizia
di subappalto, gli interventi formativi
sostenibile alle ditte
vs. il personale delle ditte esterne, la RDA/UA
edili presenti sul
consegna della PG 5,6. Controllare
territorio
l'operato dei subappaltatori su un
cantiere
Produzione di rifiuti da parte
dei subappaltatori
Conferimento
rifiuti ad impianti
di smaltimento e
riciclaggio
A
Gestione attrezzature
Produzione di rifiuti presso
officine che effettuano
manutenzione di nostri mezzi
Conferimento
rifiuti ad impianti
di smaltimento
A
-
Controllare le modalità di
smaltimento dei rifiuti pericolosi delle
officine
MG
Ottobre
Costruzione (progettazione)
Progettazione - Uso di prodotti
da costruzione eco-compatibili
(vernici, resine, rivestimenti, …)
Smaltimento e
recupero di
materiali a fine
ciclo vita
A
Sensibilizzare i
clienti e i progettisti
per una
progettazione
sostenibile
Controllare raggiungimento target e
stato avanzamento Programma
Ambientale
RDA/DI
Dicembre
Gestione attrezzature
Inquinamento di suolo e
sottosuolo dovuto ad officine
che effettuano manutenzione
(olii, carburanti, …)
Contaminazione
suolo e sottosuolo
B
-
Controllare stato officine in fase di
consegna mezzi
MG
Ottobre
B
-
Aspetto non significativo
RDA/DI
Dicembre
Approvvigionamenti
(principalmente subappalti)
Consumi di risorse naturali da
Consumo di gasolio
trasportatori terzi
Consumo di risorse
non rinnovabili
Consumi di risorse naturali
(acqua, energia
elettrica, …)
Edizione 2, Novembre 2005
B
Promuovere l'edilizia
Controllare raggiungimento target e
sostenibile alle ditte
stato avanzamento Programma
edili presenti sul
Ambientale
territorio
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Attività
Aspetto
Impatto
P
Costruzione (progettazione)
Progettazione eco-compatibile
(es. impianti termici e di
isolamento)
Risparmio
energetico
A
Rumore prodotto da fornitori e
subappaltatori
Inquinamento
acustico
B
Traffico veicolare prodotto da
trasportatori terzi
Incremento del
traffico veicolare
B
Approvvigionamenti
(principalmente subappalti)
TUTTE LE ATTIVITA'
A
M
B
P
=
=
=
=
Obiettivo di
Controllo
miglioramento
Sensibilizzare i
clienti e i progettisti Controllare raggiungimento target e
per una
stato avanzamento Programma
progettazione
Ambientale
sostenibile
Promuovere l'edilizia
sostenibile alle ditte
Controllare avvenuta
edili presenti sul
sensibilizzazione dei subappaltatori
territorio
-
Resp.
2005
RDA/DI
Dicembre
RDA/RP
Ottobre
Controllare lo stato di avanzamento
delle "AC URGENTI DA ATTUARE A
SEGUITO DELL’AAI" e valutarne
l'efficacia
RDA
Settembre
e
Dicembre
Controllare, attraverso la check-list
"Lista di riscontro dei requisiti
legislativi", il rispetto degli
adempimento legislativi vigenti
RDA
2006
2007
Aprile
Aprile
Aspetto non significativo
Alta
Media
Bassa
Priorità
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
11 STIMA DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEL 2005
Si riporta di seguito (Tabella 18) una valutazione delle prestazioni ambientali della FRANGERINI S.r.l., relativa ai prodotti eco-compatibili
utilizzati dall’organizzazione nel 2005, aggiornata alla data del 30/10/2005, al fine di consentire una valutazione preliminare in termini di
raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati.
Tabella 18: Prestazioni ambientali della FRANGERINI S.r.l., relativa al 2005 e aggiornata alla data 30/10/2005.
Aspetti Diretti
Categoria
Vernici protettive per imperm.
Impermeabilizzanti cementizi
Membrane impermeabilizzanti (sintetiche)
Prodotto(1)
U.M. Quantità
Tot
% di Acquisto Per Categorie
222
HYDROPRIMER
Lt
222
9
550
IDROSILEX
Kg
550
100
7997
12
SARNAFIL TG66
MQ
960
SUPER A
MQ
2837
Membrane impermeabilizzanti
7997
48
PARALON NT 4
MQ
4200
(poliolefiniche)
SARNAFIL TG66
MQ
960
ERABOARD V SPESS.
1243
Pannelli isolanti
30 MM.
MQ
1243
44
5520
Resine per imperm.
ELASTOMUL G
Kg
5520
97
SILOSSANICO X EST.
Vernici ecolabel o a base acqua
BOERO
LT
90
885
18
Vernici ecolabel o a base acqua
SILNOVO PITTURA
LT
795
(1) Hydroprimer e Elastomul G: prodotti a base di acqua (no solventi tensioattivi).
Idrosilex: prodotto a base di cementi idraulici diluibili in acqua (no solventi tensioattivi).
Sarnafil TG66: matrice poliolefinica (meno inquinante del PVC e maggiore durata nel tempo).
Super A e Paralon NT 4: matrice 50% bituminosa e 50% poliolefinica (maggiore durata nel tempo).
Eraboard V spess. 30 mm.: materiale composto da aggregati naturali espansi e fibrosi.
Silossanico x est. Boero e Silnovo Pittura : tipi di prodotto a base di acqua, più traspiranti e più durevoli dei prodotti acrilici.
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Aspetti Diretti
Categoria
U.M.
Quantità
Tot
% per Categorie
Carta ecologica riciclata
Kg
0
250
0
Raccolta rifiuti riciclabili(2)
Kg
93.320
306.552
30,44
Smaltimento inerti presso impianti di riciclaggio
Kg
0
167.302
0
Utilizzo materiale riciclato rispetto al tot. materiale da costruzione
Kg
0
0
(2) Dati riferiti ai soli cantieri. Relativamente ai rifiuti prodotti all’interno della sede e assimilabili agli urbani, smaltiti attraverso i normali circuiti
di raccolta, non sono quantificabili in quanto prima della fine del 2005 non venivano registrati i volumi smaltiti.
Aspetti Indiretti
N°
N°
N°
N°
Categorie
incontri con clienti e progettisti per la promozione di scelte progettuali eco-sostenibili
impianti di recupero/risparmio energetico installati
incontri con aziende edili del territorio per la promozione dell'edilizia eco-sostenibile
articoli pubblicati su riviste specializzati per la promozione dell'edilizia eco-sostenibile
N° Attività svolte
0
0
0
0
Data la recente implementazione del Sistema di Gestione Ambientale non sono attualmente disponibili dati relativamente agli obiettivi e
target, menzionati nel Programma Ambientale (Tabelle 15 e 16), aventi scadenza Dicembre 2005 o successiva. Si riporta di seguito (Tabella
19) il solo stato di attuazione degli stessi, aggiornato a fine Dicembre 2005.
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Tabella 19: Attività svolte come da programma (vedi Tabelle 15 e 16) in scadenza entro Novembre 2005.
Aspetto Diretto
Acquisti di prodotti
ecologici (resine,
impermeabilizzanti,
vernici, ecc.)
Obiettivo
Aumento dell'utilizzo dei prodotti ecologici
Consumo di risorse non
rinnovabili (attività
amministrative)
Aumento dell'utilizzo dei prodotti ecologici
Sede centrale - Produzione
rifiuti assimilabili agli
urbani riciclabili (carta,
plastica, vetro)
Avviare la raccolta differenziata degli RSAU
Avviare la raccolta differenziata
Cantieri - Produzione
rifiuti
Emissioni sonore sui
cantieri
Emissioni di polveri sui
cantieri
Azione
2005
Stato di Attuazione
Analizzare il doc. della Regione Toscana "Elenco base dei materiali
Entro Settembre
per l'edilizia sostenibile" del 22/01/05
Formare i CC sull'utilizzo dei materiali eco-compatibili
Entro Settembre/Ottobre
Ridurre l'inquinamento atmosferico da polveri
sul cantiere e nelle immediate vicinanze
Eseguito
Eseguire ricerche di mercato per trovare prodotti da costruzione
eco-compatibili alternativi a quelli comunemente utilizzati
Entro Settembre
Eseguito
Ricercare sul mercato membrane impermeabilizzanti a basso
impatto ambientale o prodotte da materiali riciclati
Entro Settembre
Eseguito
Acquistare gli appositi contenitori (AAMPS) (carta, pile e plastica e
vetro)
Entro Luglio
Eseguito
Formare il personale sulla corretta gestione dei RSAU
Entro Luglio
Eseguito
Se necessario, identificare i contenitori e posizionarli nelle aree
strategiche (corridoi, uffici, magazzino)
Entro Luglio
Eseguito
Acquistare appositi contenitori per la raccolta differenziata (carta,
plastica, vetro, ferro…)
Entro Luglio
Eseguito
Formare il personale sulla corretta gestione dei RSAU
Entro Luglio
Eseguito
Identificare i contenitori e posizionarli nell'area di cantiere
Entro Agosto
Eseguito
Entro Luglio
Eseguito
Entro Luglio
Eseguito
Negli acquisti, a parità di caratteristiche, privilegiare la scelta delle
attrezzature/macchinari che hanno minori emissioni sonore
Entro Luglio
Eseguito
Effettuare un'analisi di mercato per valutare la disponibilità e il
costo di prodotti polimerizzanti da utilizzare sui cantieri per
diminuire l'emissione di polveri (es. da viabilità mezzi trasporto)
Entro Ottobre
Eseguito
Durante le sabbiature adottare la metodologia di lavoro in
depressione rispetto all'ambiente esterno
Entro Settembre
Eseguito
Incrementare la raccolta differenziata di Legno
Sensibilizzare il personale sulla corretta gestione dei rifiuti
e Ferro
recuperabili
Incrementare il riciclaggio di rifiuti inerti
Sensibilizzare il personale operativo per lo smaltimento degli inerti
tramite consegna a impianti di riciclaggio
(frantumazione, selezione e classificazione)
presso impianti di riciclaggio
inerti anziché smaltirli in discarica tipo 2A
Abbassare il livello di emissione sonora
durante le attività di cantiere
Eseguito
Allo stato attuale non ci sono dati disponibili per la valutazione dello stato di attuazione degli obiettivi relativi agli aspetti indiretti.
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
12 LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO
12.1 Rifiuti
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: rifiuti, smaltimento e
riciclaggio e bonifica dei siti inquinanti.
Norma
Titolo
Delib. C.C. Livorno 70/2005
TARSU: Tariffe in vigore per l’anno 2005
Delib. C.C. Livorno 39/2005
Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: modifiche al
Regolamento
Dir. CE/12/2004
Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 11 febbraio
2004 che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti
di imballaggio
D.M. 13/03/2003
Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica
L. 179/2002
Disposizioni in materia ambientale
L.R. 29/2002
Modifiche alla legge regionale 25/1998 (Norme per la gestione dei
rifiuti e la bonifica dei siti inquinati) e successive modificazioni e
modifiche alla legge regionale 60/1996 (Disposizioni per
l’applicazione del tributo speciale per il deposito i discarica dei
rifiuti solidi di cui all’art. 3 della L. 549/1995) e successive
modificazioni
D.M. 161/2002
Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo
5 febbraio 1997, n. 22, relativo all'individuazione dei rifiuti
pericolosi che è possibile ammettere alle procedure semplificate
L. 93/2001
(Ronchi-quater): Disposizioni in campo ambientale
D.Lgs. 160/2000
Differimento del termine per gli interventi di bonifica e ripristino
ambientale dei siti inquinati, convertito in legge dalla Legge
ordinaria del Parlamento n° 224 del 28/07/2000
D.C.R.T. 348/1999
Approvazione del piano regionale di gestione dei rifiuti
Delib. R.T 09/11/2001
Regolamento dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani:
integrazioni e modifiche. Assimilabilità dei Rifiuti Speciali ai sensi
del D.lgs 22/97.
D.M. 471/1999
Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in
sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai
sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22,
e successive modificazioni e integrazioni
L.R. 25/1998
Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati
D.M. 148/1998
Regolamento recante approvazione del modello dei registri di
carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2,
lettera m), e 18, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997,
n. 22
D.M. 145/1998
Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del
formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli
15, 18, comma 2, lettera e), e comma 4, del decreto legislativo 5
febbraio 1997, n. 22
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
D.M. 05/02/1998
Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure
semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto
legislativo 5 febbraio 1997, n. 22
D.M. 141/1998
Regolamento recante norme per lo smaltimento in discarica dei
rifiuti e per la catalogazione dei rifiuti pericolosi smaltiti in
discarica
D.M. 406/1998
Regolamento Albo Gestori: Regolamento recante norme di
attuazione di direttive dell'Unione europea, avente ad oggetto la
disciplina dell'Albo nazionale delle imprese che effettuano la
gestione dei rifiuti
L. 426/1998
(Ronchi-ter): Nuovi interventi in campo ambientale (approvazione
del Ddl 4792-B)
D.Lgs. 389/1997
(Decreto Ronchi-bis): Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 22/1997,
in materia di rifiuti, di rifiuti pericolosi, di imballaggi e di rifiuti ti
imballaggio
D.Lgs. 22/1997
(Decreto Ronchi): Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui
rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli
imballaggi e sui rifiuti di imballaggio
Delib. C.C. Livorno
Modifiche al regolamento dei servizi di smaltimento dei rifiuti
urbani
Delib. C.C. Livorno 76/1996
Regolamento dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani
Delib. C.C. Livorno 186/1995
Regolamento per l ’applicazione della tassa per lo smaltimento dei
rifiuti solidi urbani – TARSU
L. 70/1994
Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia
ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per
l'attuazione del sistema di eco-gestione e di audit ambientale
Direttiva CE 62/94
Direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20
dicembre 1994, sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
12.2 Acque
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: scarichi e risorse idriche e
tutela delle acque.
Norma
Regolamento A.A.T.O 2005
L.R. 64/2001
Edizione 2, Novembre 2005
Titolo
Regolamento del servizio di fognatura e di depurazione. Versione
approvata con Disposizione del Direttore n° 40/29.03.2005, in
attuazione della Deliberazione Assemblea n° 05/11.03.2005
Norme sullo scarico di acque reflue e ulteriori modifiche alla legge
regionale 1 dicembre 1998, n. 88
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Del. G. R. T. 857/2001
Integrata e modificata dalla deliberazione n. 219 del 4 marzo
2002, con la quale sono stati approvati:
-
I criteri di individuazione e l’elenco dei corpi idrici significativi
-
Il Piano di rilevamento dello stato di qualità delle acque
superficiali, sotterranee ed a specifica destinazione
-
Le direttive per il monitoraggio degli scarichi degli impianti di
depurazione delle acque reflue urbane
-
Affidato all’ARPAT l’incarico dell’attuazione del piano di
monitoraggio di quanto sopra indicato.
D.Lgs. 258/2000
Disposizioni correttive e integrative del D.Lgs 11/05/1999 n. 152,
n. 152, in materia di tutela delle acque dall’inquinamento, a
norma dell’art. 1 comma 4, L. 24/04/1998, n. 128
Direttiva 2000/60/CE
Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del
23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria
in materia di acque
D.P.R. 238/1999
Regolamento recante norme per l’attuazione di talune disposizioni
della Legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche
D.Lgs. 152/1999
Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e
recepimento della Direttiva 91/271/CEE, concernente il
trattamento delle acque reflue
urbane e della Direttiva
91/676/CEE
relativa
alla
protezione
delle
acque
dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti
agricole
D.P.R 18/02/1999
Regolamento recante norme per l’attuazione di talune disposizioni
per la Legge 05/02/1994, n. 36, in materia di risorse idriche
D.M. 90/1997
Regolamento recante modalità di applicazione dell’art. 18, comma
5, della Legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche
D.P.C.M. 4/03/1996
Disposizioni in materia di risorse idriche
L. 36/1994
(Legge Galli): Disposizioni in materia di risorse idriche
D.P.R. 236/1988
Attuazione della direttiva n. 80/778/CEE concernente la qualità
delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’art. 15 della
legge 16 aprile 1987, n. 183
L. 62/1982
Provvedimenti urgenti in materia
dall’inquinamento (Stato: modificata)
Del. Interm. 04/02/1977
Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all’art. 2,
lettere b), d), ed e), della Legge del 10/05/1976, n. 319, recante
norme per la tutela delle acque dall’inquinamento
R.D. 1775/1933
Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti
elettrici (Stato: modificata)
Edizione 2, Novembre 2005
di
tutela
delle
acque
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
12.3 Energia
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: risorse e consumi energetici.
Norma
Titolo
L.R. 5/2004
Modifiche dell’art. 7 della legge regionale 45/1997 - Norme in
materia di risorse energetiche -
L.R. 45/1997
Norme in materia di risorse energetiche
L. 412/1993
Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione,
l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai
fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione all’art.
4, comma 4, della legge 10/1991
L. 10/1991
Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia
di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo
delle fonti rinnovabili di energia
12.4 Inquinamento acustico
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: inquinamento acustico e tecniche di
rilevamento del rumore.
Norma
Titolo
L.R. 67/2004
Modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 89 - Norme in
materia di inquinamento acustico
Delibera C. R. 77/2000
Criteri ed indirizzi della pianificazione degli enti locali ai sensi
dell’art. 2 della L.R. 89/1998 - Norme in materia di inquinamento
acustico.
Piano di zonizzazione acustica
elaborato dal Comune di
Livorno
Costituito dai seguenti elaborati:
D.P.C.M. del 31/03/1998
Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per
l’esercizio dell’attività del tecnico competente in acustica, ai sensi
dell’art. 3, comma 1, lettera b) e dell’art. 2, commi 6, 7 e 8 delle
legge 447/1995 “Legge quadro sull'inquinamento acustico”
L.R 89/1998
Norme in materia di inquinamento acustico
D.M. 16/03/1998
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento
acustico
D.P.C.M. 05/12/1997
Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici
D.P.C.M. 14/11/1997
Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore
L. 447/1995
Legge quadro sull'inquinamento acustico
D.P.C.M. 01/03/1991
Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e
nell'ambiente esterno
Edizione 2, Novembre 2005
-
Relazione Tecnico-Descrittiva
Norma Tecnica di attuazione
Carta Tematica scala 1:10.000
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
D.Lgs. 277/91
Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n.
83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di
protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad
agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art.
7 legge 30 luglio 1990, n. 212
12.5 Sostanze pericolose
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: classificazione ed etichettatura delle
sostanze pericolose
Norma
Titolo
D.Lgs. 65/2003
Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla
classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati
pericolosi.
D.Lgs. 52/1997
Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione,
imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose
12.6 Amianto
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: interventi di bonifica, trattamento,
prevenzione e riduzione dell’inquinamento di siti contenenti amianto
Norma
Titolo
D.M. 20/09/1999
Ampliamento delle normative e metodologie tecniche per gli
interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo
l’amianto, previsti dall’art. 5, comma 1, lett. F della legge 257/92
recante: norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto
D.M. 25/07/2001
Rettifica del D.M. del 20/09/1999
D.M. 14/05/1996
Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi
compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5,
comma 1, lettera f), della legge 27 marzo 1992, n° 257, recante:
"Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto"
D.Lgs. 114/95
Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di prevenzione e
riduzione dell'inquinamento dell'ambiente causato dall'amianto
D.M. 06/09/1994
Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6,
comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n.
257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto
L. 257/1992
Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto
D.P.R. 215/1988
Attuazione della direttiva CEE n. 85/457 recante la sesta modifica
(PCB/PCT) della direttiva CEE n. 76/769 concernente il
riavvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e
amministrative degli stati membri relative alle restrizioni in
materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e
preparati pericolosi, ai sensi dell’art. 15 della legge 183/1987
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
12.7 Prevenzione incendi
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: attività soggette a prevenzione incendi
Norma
Titolo
D.P.R. 37/1998
Rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi
D.M. 10/03/1998
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle
emergenze nei luoghi di lavoro
D.M. 16/02/1982
Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965,
concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di
prevenzione incendi.
12.8 Concessione edilizia e agibilità
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: urbanistica e abitabilità
Norma
Titolo
D.P.R. 425/1994
Regolamento recante disciplina dei procedimenti di autorizzazione
all'abitabilita', di collaudo statico e di iscrizione al catasto.
L. 47/1985
Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia,
sanzioni, recupero e sanatoria delle opere abusive
L. 10/1977
Norme in materia di edificabilità dei suoli
L. 1086/1971
Norme per le opere in cemento armato
L. 1150/1942
Legge urbanistica
12.9 Sistema di Gestione Ambientale
Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: adesione volontaria delle organizzazioni
a sistemi di eco-gestione
Norma
Titolo
UNI EN ISO 14001:2004
Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso
Raccomand. 2003/532/CE
Orientamenti per l´applicazione del regolamento (CE) n. 761/2001
del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria
delle organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e
audit (EMAS) concernente la scelta e l´uso di indicatori di
prestazioni ambientali
Raccomand. 2001/680/CE
Orientamenti per l’attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001
del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria
delle organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e
audit (EMAS)
Decisione 2001/681/CE
Orientamenti per l'attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001
del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria
delle organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e
audit (EMAS)
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Regolamento 2001/761/ CE
Edizione 2, Novembre 2005
Regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 19 marzo 2001, sull'adesione volontaria delle
organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e audit
(EMAS).
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
13 GLOSSARIO
Ambiente
Area circostante al luogo in cui opera l’organizzazione, comprendente aria, acque, terreni
risorse naturali, flora, fauna persone e loro interazioni (in questo contesto l’area
circostante si estende dall’interno dell’organizzazione al sistema globale
ARPAT
Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici
Aspetto Ambientale
Qualsiasi elemento nelle attività, prodotti o servizi forniti da un’organizzazione che può
interagire con l’ambiente; si parla di aspetto ambientale significativo quando può avere
un impatto ambientale significativo.
Audit Ambientale (o verifica del Sistema di Gestione Ambientale)
Processo di esame sistematico e documentato finalizzato a evidenziare e valutare in
modo obiettivo la conformità del sistema di gestione ambientale applicato
dall’organizzazione ai criteri stabiliti dall’organizzazione stessa, compresa la
comunicazione dei risultati ottenuti alla direzione.
DB (Decibel)
Un decibel è l’unità di misura di un livello sonoro. Il numero di decibel si calcola come
dieci volte il logaritmo in base dieci del rapporto delle pressioni quadratiche medie o
delle esposizioni sonore. Il decibel è la decima parte del Bel.
EMAS
Eco-Management and Audit Scheme (vedi Regolamento CE 761/2001). E’ il Sistema
Comunitario di eco-gestione ed audit a cui possono aderire volontariamente le
organizzazioni, per valutare e migliorare le loro prestazioni ambientali e fornire al
pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni pertinenti.
Impatto Ambientale
Qualsiasi modifica causata all’ambiente, sia in positivo che in negativo, interamente o
parzialmente risultante da attività, prodotti o servizi di un’organizzazione.
NACE
Codifica Europea delle attività economiche
Norma UNI EN ISO 14001
La norma specifica i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale che consente a
un’organizzazione di formulare una Politica Ambientale e stabilire degli Obiettivi, tendo
conto degli aspetti legislativi e delle informazioni riguardanti gli impatti ambientali
significativi.
Obiettivo Ambientale
Obiettivo Ambientale complessivo, conseguente alla Politica Ambientale,
l’organizzazione si prefigge di raggiungere, quantificato per quanto possibile.
Edizione 2, Novembre 2005
che
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Organizzazione
Gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, ovvero loro parti o combinazioni
associate o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura funzionale e
amministrativa.
Politica Ambientale
Dichiarazione effettuata da un’organizzazione relativamente alle proprie intenzioni e
indirizzi per le proprie prestazioni ambientali generali, che fornisce la base di azione
anche al fine di definire micro e macro-obiettivi aziendali.
Prestazioni Ambientali
Risultati misurabili del SGA, legati al controllo, da parte delle organizzazione, degli
aspetti ambientali basati su micro o macro obiettivi e politica ambientale.
Programma Ambientale
Descrizione degli obiettivi e delle attività specifiche dell’impresa, concernente una
migliore protezione dell’ambiente in un determinato sito, ivi comprese una descrizione
delle misure adottate o previste per raggiungere questi obiettivi e se, del caso, le
scadenze stabilite per l’applicazione di tali misure.
Processo
Insieme di risorse e di attività tra loro interconnesse che trasformano delle entità in
ingresso in entità in uscita.
Prodotto
Risultato di attività o processo (può comprendere servizi, hardware, materiali da
processo continuo, software o loro combinazioni).
Radiazioni ionizzanti
Radiazioni ionizzanti dette IR (Ionizing Radiation) con frequenze maggiori di 300 GHz
(raggi ultravioletti, raggi X e raggi gamma) che, per la loro elevata energia sono in grado
di rompere i legami molecolari delle cellule e possono indurre mutazioni genetiche.
Radiazioni non ionizzanti
Radiazioni non ionizzanti dette NIR (Non Ionizing Radiation) generate da un campo
elettromagnetico con frequenza compresa tra 0 e 300 GHz (pari a 3 x 1011 Hz). Queste
radiazioni non sono in grado di rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché
non possiedono energia sufficiente e producono principalmente effetti termici.
Regolamento CE 761/2001
Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19/03/2001 sull’adesione
volontaria delle organizzazioni ad un sistema comunitario di eco-gestione e audit
(indicato con la sigla EMAS).
Servizio
Risultato di attività svolte all’interfaccia tra fornitore e cliente e di attività interne del
fornitore, per soddisfare le esigenze del cliente.
Edizione 2, Novembre 2005
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005
Regolamento CE 761/2001
Sistema di Gestione Ambientale
Insieme di strutture organizzative, responsabilità, prassi procedure, processi e risorse
utilizzati per definire e attuare la politica ambientale.
Sito
L’intera area in cui sono svolte, in un determinato luogo, le attività industriali sotto il
controllo dell’impresa nonché qualsiasi magazzino contiguo o collegato di materie prime,
sottoprodotti, prodotti intermedi, prodotti finali e materie di rifiuto e qualsiasi
infrastruttura e qualsiasi impianto, fissi o meno, utilizzati nell’esercizio di queste
attività.
Verificatore Ambientale
Persona o organizzazione indipendente dall’organizzazione oggetto di verifica che abbia
ottenuto l’accreditamento secondo le condizioni e le procedure di cui all’art. 4 del
Regolamento EMAS CE 761/2001.
Edizione 2, Novembre 2005
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dichiarazione ambientale