DICHIARAZIONE AMBIENTALE Anno 2005 — Regolamento CE 761/2001 Diagnostica Edilizia Interventi Speciali “T roppo a lungo, gli ambientalisti come gli industriali hanno visto un falso equilibrio tra protezione Restauro ambientale e crescita economica. Dobbiamo introdurre un nuovo modo di pensare, uno che consideri benessere economico ed ambientale come obiettivi collegati tra loro e che si supportano reciprocamente" Sistema di Gestione per la Qualità Certificato N° 204/SGQ/EA28-01 NITIN DESAI (Segretario Generale del Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile) DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 FRANGERINI S.r.l. Via delle Corallaie Livorno Telefono 0586 444 211 - Fax 0586 420 999 E-mail: [email protected] Codice di attività prevalente: NACE F 45.2 Codice di altre attività: NACE F 45.1 NACE F 45.3 NACE F 45.4 Questa Dichiarazione Ambientale è stata redatta da: Ing. Lorenzo Ferrara (Rappresentante della Direzione per l’Ambiente, Responsabile della Qualità) ed approvata da: Stefano Frangerini (Amministratore Delegato, Rappresentante della Direzione per la Qualità, Responsabile della Produzione, Responsabile degli Approvvigionamenti, Responsabile Commerciale e del Personale). Il verificatore Ambientale Accreditato che ha convalidato la dichiarazione ai sensi del Regolamento CE 761/2001 è: DET NORKE VERITAS – ITALIA I-V-0003 Viale Colleoni 11 - Palazzo Sirio, 3 20041 Agrate Brianza (MI) tel. 039 6890029 (r.a.) fax 039 6058643 e-mail: [email protected] Come previsto nell’allegato III del Regolamento 761/2001, entro il 30 novembre di ogni anno verrà effettuato l’aggiornamento annuale della dichiarazione ambientale. La prossima Dichiarazione Ambientale sarà presentata entro il 30 novembre 2006. Informazioni per il pubblico Eventuali chiarimenti, dettagli e copie della presente Dichiarazione Ambientale possono essere richiesti presso: Rita Camillini (Responsabile Segreteria) Tel. 0586 444 211– Fax 0586 420 999 E-mail: [email protected] Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 2 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 POLITICA INTEGRATA QUALITA’ & AMBIENTE La Società FRANGERINI S.r.l. azienda operante sul territorio della toscana nel settore delle nuove costruzioni e ristrutturazioni, in conseguenza della crescente richiesta da parte del mercato di standard qualitativi consolidati e convinta dei miglioramenti interni che si possono conseguire con l’introduzione e lo sviluppo di una cultura della qualità, ha adottato e certificato un Sistema Qualità certificato conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000. L’azienda è inoltre consapevole delle proprie responsabilità nei confronti dell’ambiente (natura e società) ed ha come obiettivo prioritario una migliore tutela dell’ambiente compatibilmente con le attività svolte. A tal fine la direzione ha sviluppato un sistema di gestione ambientale in conformità al regolamento CE N° 761/2001 EMAS e alla norma UNI EN ISO 14001:2004 e lo ha integrato con il sistema di gestione per la qualità preesistente. I principi fondamentali su cui è basata la gestione dell’azienda sono i seguenti: QUALITA’ DEL PRODOTTO/SERVIZIO o Soddisfazione delle esigenze e aspettative dei clienti o Continuo miglioramento del prodotto e del servizio erogato al cliente o Costante impegno nell’individuazione dei difetti e degli errori, con la consapevolezza che riuscire ad individuarne le cause e le successive azioni di prevenzione può portare non solo alla riduzione di costi e sprechi, ma anche al miglioramento delle prestazioni e, quindi, dell’immagine aziendale o Oggettivazione del patrimonio tecnologico individuale o Formazione continua del personale sulle nuove tecnologie adottate dall’azienda e sul rispetto dell’ambiente. AMBIENTE o Forte attenzione alle problematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente e rispetto delle relative leggi, normative e regolamenti o Coinvolgimento dei ns. partner nella sensibilizzazione alle tematiche ambientali e nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento individuati o Selezione dei ns. fornitori sulla base delle garanzie: qualitative dei materiali o dell’opera realizzata - grado di pericolosità dei prodotti utilizzati - di eco-compatibilità dei prodotti e del rispetto dell’ambiente (certificati EMAS o ISO 14001) o Promozione verso i ns. clienti sull’utilizzo di prodotti eco-compatibili, sull’utilizzo di tecnologie avanzate per l’isolamento acustico e termico o per il risparmio energetico o Continuo miglioramento delle proprie prestazioni ambientali sulla base degli aspetti ambientali significativi individuati (vedere la Dichiarazione Ambientale redatta annualmente) al fine di prevenire l’inquinamento ambientale. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 3 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 L’azienda è convinta che se riuscirà ad applicare questi principi nella conduzione quotidiana delle proprie attività riuscirà a trarne vantaggio in termini sia di competitività economica che di immagine. A tal proposito si fa presente che, al di là delle specifiche responsabilità definite nei documenti del Sistema Integrato di Gestione (SGI), tutto il personale dell’azienda è responsabile del conseguimento degli obiettivi sopra citati. L’SGI, e quindi tutti gli strumenti con esso introdotti, sarà periodicamente esaminato dal sottoscritto per verificarne l’adeguatezza e l’efficacia, attraverso esami periodici dei risultati che verranno sistematicamente raccolti ed elaborati, ma anche mediante riscontri diretti. L’azienda si attende dunque che ogni addetto, a qualsiasi livello esso operi, contribuisca concretamente al miglioramento del Sistema Qualità/Ambiente, segnalando tempestivamente le disfunzioni e inefficienze. Data 13/10/05 La Direzione Generale Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 4 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Indice 1 INTRODUZIONE ___________________________________________________________________________ 7 2 L’ORGANIZZAZIONE E LE SUE ATTIVITÀ _________________________________________________ 7 3 IL CICLO PRODUTTIVO E RELATIVI IMPATTI AMBIENTALI _______________________________ 9 4 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ___________________________________________________________10 5 DESCRIZIONE DEL SITO _________________________________________________________________11 5.1 Localizzazione geografica ______________________________________________________________11 5.2 Analisi del contesto locale _____________________________________________________________18 5.2.1 Alcuni dati ambientali relativamente alle criticità che interessano il sito________________ 18 5.2.2 Caratterizzazione meteoclimatica _____________________________________________________ 21 5.2.3 Analisi Idrogeologica _________________________________________________________________ 22 5.2.3.1 Suolo, sottosuolo e perturbazioni geofisiche _______________________________________ 22 5.2.3.2 Idrografia superficiale e sotterranea ______________________________________________ 22 6 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ___________________________________________________24 6.1 Requisiti del Sistema di Gestione Ambientale _________________________________________24 6.2 Struttura del Sistema di Gestione Ambientale _________________________________________25 6.3 Responsabilità _________________________________________________________________________25 6.4 Analisi degli Aspetti Ambientali________________________________________________________26 6.5 Processi, attività e relativi impatti ambientali _________________________________________26 7 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E PRESTAZIONI AMBIENTALI __________________________29 7.1 Aspetti Ambientali Diretti, Significatività e Priorità d’intervento______________________29 7.1.1 Consumi di risorse naturali __________________________________________________________ 32 7.1.2 Emissioni in atmosfera e polveri______________________________________________________ 33 7.1.3 Prelievi idrici ________________________________________________________________________ 33 7.1.4 Scarichi idrici _______________________________________________________________________ 33 7.1.5 Rifiuti _______________________________________________________________________________ 38 7.1.6 Sostanze pericolose __________________________________________________________________ 40 7.1.7 Amianto_____________________________________________________________________________ 43 7.1.8 Rumore Interno _____________________________________________________________________ 43 7.1.9 Rumore Esterno _____________________________________________________________________ 44 7.1.10 Contaminazione del suolo e del sottosuolo___________________________________________ 45 7.1.11 Trasporti___________________________________________________________________________ 46 7.1.12 Igiene industriale___________________________________________________________________ 46 7.1.13 Incidenti ambientali e infortuni _____________________________________________________ 46 7.1.14 Rischio incendio____________________________________________________________________ 49 7.2 Aspetti Ambientali Indiretti, Significatività e Priorità d’intervento ____________________53 7.3 Aspetti Ambientali non applicabili _____________________________________________________54 8 PRESTAZIONI AMBIENTALI DELL’ANNO 2004 ___________________________________________54 9 OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE _________________________55 Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 5 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 10 LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO ______________________________________________________68 10.1 Rifiuti ________________________________________________________________________________68 10.2 Acque _________________________________________________________________________________69 10.3 Energia _______________________________________________________________________________71 10.4 Inquinamento acustico _______________________________________________________________71 10.5 Sostanze pericolose___________________________________________________________________72 10.6 Amianto ______________________________________________________________________________72 10.7 Prevenzione incendi __________________________________________________________________73 10.8 Concessione edilizia e agibilità _______________________________________________________73 10.9 Sistema di Gestione Ambientale ______________________________________________________73 11 GLOSSARIO_____________________________________________________________________________75 La spiegazione dei termini specifici del Sistema di Gestione Ambientale e dei principali termini tecnici è riportata nel Glossario, alla fine della presente Dichiarazione Ambientale. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 6 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 1 INTRODUZIONE La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta in base a quanto previsto dal Regolamento Europeo n° 761/2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un Sistema Comunitario di Eco-gestione e Audit (EMAS). È la prima Dichiarazione Ambientale della ditta FRANGERINI S.r.l. e definisce il ciclo di audit e di miglioramento per il triennio 2005/2006/2007. Annualmente, nel periodo di validità della presente, l’organizzazione s’impegna a redigere e convalidare i relativi aggiornamenti. 2 L’ORGANIZZAZIONE E LE SUE ATTIVITÀ Dati Istituzionali dell’organizzazione Ragione Sociale FRANGERINI S.r.l Sede Legale Viale Marconi, 32 57125 Livorno Sede Operativa Via delle Corallaie Livorno Tel. 0586 444 211 Fax 0586 420 999 e-mail: [email protected] Codici NACE Capitale sociale 45.1 – 45.2 – 45.3 – 45.4 51.129,23 Referente per l’Ambiente Ing. Lorenzo Ferrara Iscrizione al Registro delle Imprese al Tribunale di Livorno N° 8049 Iscrizione alla C.C.I.A.A. di Livorno N° 64785 Codice fiscale e partita IVA 00624080495 Numero dipendenti 24 L’impresa FRANGERINI S.r.l., costituita nel 1907 come ditta individuale, si è specializzata nelle impermeabilizzazioni e deumidificazioni. Nel corso degli anni l’organizzazione ha sviluppato il settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni nonché dei rivestimenti chimico-resistenti, isolamenti termo-acustici trattando opere di nuova edificazione nel settore civile e industriale. La società ha collaborato con: Shell Chimica Italiana e Camattini S.p.A. per lo sviluppo di tecnologie speciali indirizzate al restauro conservativo. Le tecnologie sviluppate nella realizzazione di questi progetti, sono state messe a disposizione a varie imprese sull’intero territorio nazionale, mediante la realizzazione di corsi di formazione specifici. Successivamente agli anni 1986-90, l’orientamento della società è stato finalizzato al consolidamento delle proprie attività produttive sul territorio regionale specializzando ulteriormente la propria mano d’opera e dotandosi di tecnologie ulteriormente raffinate, dalle quali è nata e si è evoluta l’attività di diagnosi. Attualmente la FRANGERINI S.r.l. occupa quindici dipendenti nella realizzazione di impermeabilizzazioni, deumidificazioni, isolamento termico e acustico, consolidamento, ristrutturazione, restauro conservativo, nuove costruzioni, rivestimenti speciali e ignifugazioni, demolizioni controllate e trattamento dell’amianto ed ha un fatturato annuo in crescita dal 1999 che nel 2004 ha superato i 3,5 milioni di euro. La filosofia aziendale, dinamica ed efficiente, è principalmente orientata all'ottimizzazione dei servizi e dedicata alla totale soddisfazione dei clienti. Per gestire una ristrutturazione Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 7 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 o per realizzare una costruzione ex novo occorre diagnosticare, monitorare, collaudare, testare le strutture e applicare sofisticate apparecchiature di analisi per le verifiche. L’impresa si avvale per questo di nuove tecnologie per produrre e lavorare ai massimi livelli tecnici e qualitativi, nuovi strumenti per comunicare a target sempre più differenziati. La FRANGERINI S.r.l. si avvale di competenze settoriali e sinergie operative specializzate ed opera principalmente nei seguenti settori: o EDILIZIA o INTERVENTI SPECIALI o DIAGNOSTICA o RESTAURO. Da sempre la FRANGERINI S.r.l ha creduto e investito nella ricerca e nell’innovazione tecnologica, prestando attenzione anche alle problematiche ambientali correlate alla propria attività e sviluppando una filosofia imprenditoriale consapevole che il motore economico può e deve essere ispirato dai principi ecologici di salvaguardia dell’ambiente. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 8 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 3 IL CICLO PRODUTTIVO E RELATIVI IMPATTI AMBIENTALI Si riporta di seguito (Figura 1) la sintesi grafica del processo produttivo delle attività svolte dalla FRANGERINI S.r.l (presso la sede centrale e i cantieri) con i relativi impatti ambientali: Attività com m erciali e am m inistrative produzione di rifiuti consum o di risorse energetiche Processo Im patto am bientale Acquisizione com m essa Acquisto m ateriali : sfruttam ento risorse non rinnovabili - da costruzione - cartacei im poverim ento delle biodiversità, riscaldam ento globale e inquinam ento idrico Produzione (C ostruzione e m anutenzione) : - dem olizioni - costruzioni - consolidam enti produzione di rifiuti consum o di risorse energetiche inquinam ento atosferico locale da polveri inquinam ento atm osferico locale da rum ore - im perm eabilizzazioni - verniciature R im ozione di am inato da edifici produzione rifiuti pericolosi Trasporti e spostam enti su strada riscaldam ento globale e inquinam ento atm osferico locale, im poverim ento delle risporse, inquinam ento acustico e aum ento del traffico Figura 1 Processo produttivo della FRANGERINI S.r.l. e relativi impatti ambientali. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 9 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 4 STRUTTURA ORGANIZZATIVA La FRANGERINI S.r.l ha strutturato le proprie risorse umane secondo lo schema organizzativo di seguito riportato (Figura 2). DIREZIONE DI COMUNICAZ. E MARKETING CM RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE AMBIENTE RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE QUALITA' RDA RDQ SICUREZZA QUALITA' RS RQ COMMERCIALE PRODUZIONE APPROVVIG.TI AMMINISTRAZIONE PERSONALE RC RP UA RA PE UFFICIO PREVENTIVI ADDETTO AGLI APPROVVIG.TI CONT.TA' GENERALE E FINANZA SEGRETERIA AP CG SE UP ATTREZZATURE IMPORTANTI CONTABILITÀ INDUSTRIALE AT CI MAGAZZINO MG CAPOCOMMESSA CC Figura 2 Organigramma aziendale: sono evidenziate le funzioni che caratterizzano l’organizzazione Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 10 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Nello specifico, per quanto riguarda la gestione ambientale, il Rappresentante della Direzione per l’Ambiente ha il compito di gestire ad alto livello tutte le problematiche concernenti lo sviluppo ed il mantenimento del SGI relativamente alla gestione degli aspetti ambientali della ditta. Il Rappresentante della Direzione per l’Ambiente, ha inoltre i compiti di: o Definire e perseguire la Politica, gli impegni e gli Obiettivi per l’Ambiente o Assicurare che la Politica Ambientale sia compresa, sostenuta ed attuata a tutti i livelli o Sottoporre a riesame il SGA per assicurarne l’adeguatezza e l’efficacia nel tempo o Istituire e mantiene il Sistema Ambientale documentato o Analizzare le situazioni avverse e innesca le azioni correttive e preventive o Coordinare e verificare l’attuazione delle azioni correttive e preventive o Coordina la gestione e la conservazione dei documenti di registrazione e dei dati sull’Ambiente o Predisporre il Piano delle Verifiche Ispettive Interne per gli aspetti ambientali o Esaminare periodicamente i reclami dei Clienti o Raccogliere i dati, effettua e rende disponibili le elaborazioni statistiche o Attuare le iniziative formative pianificate per gli aspetti relativi all’ambiente. 5 DESCRIZIONE DEL SITO 5.1 Localizzazione geografica Il sito produttivo della FRANGERINI S.r.l. è costituito dalla sede legale e operativa dell’organizzazione e dai vari cantieri temporanei attivi di volta in volta nel territorio. Prima del Gennaio 2005 la vecchia sede era ubicata nel centro della città di Livorno (in Via Marconi), attualmente l’organizzazione ha spostato la propria sede nella zona industriale Picchianti (Via delle Corallaie), a Nord di Livorno in località Stagno (Figura 3 e 4). La zona industriale Picchianti è situata ad una quota di 0 m sul livello del mare. E in particolare, la sede della FRANGERINI S.r.l. si trova in un’area delimitata a nord e a sud dal confine con altre attività artigianali (attualmente in costruzione), ad est da via delle Corallaie e ad ovest da via dell’Artigianato. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 11 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Nuova sede Vecchia sede Figura 3 Ubicazione della vecchia sede (cerchio blu) e della nuova sede (cerchio rosso) della FRANGERINI S.r.l. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 12 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Figura 4 Dettaglio della ubicazione della nuova sede della FRANGERINI S.r.l. (Via delle Corallaie – località Picchianti, Stagno, Livorno) Scala 1:10.000 La sede comprende gli uffici e il magazzino come indicato nelle Tavola 1 (pianta piano terra) e Tavola 2 (prospetti esterni anteriore e posteriore e pianta primo piano) del 20/12/2004, “Stato finale opera realizzata” (di seguito riportate). In particolare, all’interno delle Tavole 1 e 2 sono indicate le superfici delle aree coperte, adibite agli uffici, aree a verde, parcheggi, ecc. Nella Tavola 3 e 4 (“ANTIN-FRANG” 4a1 e 4P1 del 10/10/04) sono invece riportate le zone di ubicazione relative a: - Cisterna interrata per il deposito di acqua (parte dei sistemi di misura antincendio) attrezzature, mobili antincendio e sensori rilevazione incendi aree di stoccaggio prodotti ad alto rischio ambientale. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 13 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE Regolamento CE 761/2001 Anno 2005 Deposito infiammabili Tavola 1 Stato finale dell’opera realizzata (planimetria e pianta piano terra) Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 14 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 UFFICI Tavola 2 Stato finale dell’opera realizzata (Prospetti Nord ed Est e pianta primo piano) Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 15 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Deposito Bombole GPL ≤ 30 Kg Tavola 3 ANTIN-FRANG” 4a1: Impianto ed Attrezzature antincendio (piano terra) Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 16 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tavola 4 ANTIN-FRANG” 4P1: Impianto ed Attrezzature antincendio (primo piano, capannone, attrezzature, mobili antincendio e sensori rilevazione incendi) Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 17 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 5.2 Analisi del contesto locale Nel territorio della provincia di Livorno sono facilmente riconoscibili due diverse aree con caratteristiche morfologiche e socio economiche proprie: la parte collinare interna e quella costiera. Quest’ultima comprende zone a vocazione prettamente industriali, compresa l’area di Livorno, e zone a vocazione prettamente turistica. L’area di Stagno è caratterizzata dalla presenza di importanti stabilimenti industriali che ne hanno determinato l’identificazione come “area critica ad elevata concentrazione di attività industriali”. In base al reg.(CE) 1260/99, i territori dei comuni di Livorno e Collesalvetti costituiscono una delle zone di criticità ambientale della regione Toscana e coincidono con il S.E.L. 14 Area Livornese, compreso nella zona Ob. 2. In essa è presente l’area industriale e portuale più rilevante dell’intera regione. Questa, per la presenza di importanti stabilimenti industriali e di intense attività portuali, caratterizza non solo il contesto socio economico dell’area, ma ne determina anche una serie di criticità ambientali: - Inquinamento atmosferico Rischio industriale Rifiuti speciali Bonifiche Inquinamento acustico. Alcune di queste criticità sono di interesse anche per il sito della FRANGERINI S.r.l., come la produzione di rifiuti speciali, le bonifiche, l’inquinamento acustico e, solo in minima parte, l’inquinamento atmosferico (Fonte: Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004-2006). 5.2.1 Alcuni dati ambientali relativamente alle criticità che interessano il sito Inquinamento atmosferico Nell’ambito della gestione regionale della qualità dell’aria (D.lgs n. 351/99 e Deliberazione n. 1406/01) il territorio regionale è stato classificato in relazione dello stato della qualità dell’aria riferito agli obiettivi di qualità per sette sostanze inquinanti determinati dall’Unione Europea (recepiti, ad eccezione dell’ozono, con il D.M. n. 60/02). La classificazione prevede quattro tipologie di zone, coincidenti con i confini amministrativi comunali, indicate con le lettere A, B, C e D dove: - A: situazione di buona qualità dell’aria - B: situazione con livelli di concentrazione di inquinante prossimi ai valori limite - C/D: situazioni di superamento dei valori limite Per gli inquinanti atmosferici di maggiore attenzione, il comune di Livorno, per quanto riguarda la produzione di O3 atmosferico è stato inserito in classe D (Figura 5). Inoltre, il comune di Livorno è tra i comuni individuati dalla DGR. n.1133/02 per la gestione delle emergenze da PM10 ed è firmatario del Protocollo d’intesa tra la Regione Toscana, ANCI e URPT: “ Piano di Azione (ex art. 7 del D.lgs n. 351/99 ), avente la finalità di ridurre il rischio di superamento dei valori limite del PM10 e di prevedere la realizzazione di misure di contenimento a breve e medio periodo delle emissioni di tale inquinante e dei suoi precursori” (15 aprile 2003), (Fonte: Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004-2006). Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 18 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Relativamente ai cosiddetti gas serra, la Provincia livornese è la seconda in Toscana, dopo Siena, in cui si è registrato il più basso incremento di emissioni nel periodo 1995 2000. La variazione percentuale di CO2 equivalente è stata infatti dello 0,5%, contro il 4,6% registrato nell’intera Regione Toscana. Tuttavia, se prendiamo in esame la distribuzione delle emissioni di gas serra in Toscana, la provincia di Livorno è quella che produce il quantitativo maggiore di tali gas. Figura 5 Inquadramento territoriale all’interno del contesto regionale, dell’area livornese relativamente alla produzione di inquinamento atmosferico. (Fonte: Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004-2006). Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 19 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Rifiuti I rifiuti rappresentano un problema rilevante per la Toscana: il dato sulla produzione pro-capite è notevolmente superiore alla media nazionale (secondo soltanto all’Emilia Romagna). In compenso la Toscana si colloca tra le regioni più virtuose in materia di raccolta differenziata. Molto negativo è invece il dato sull’intensità di rifiuti speciali (RS/PIL). Tuttavia il dato non è riferibile solo ad una reale situazione esistente, ma anche alle migliorate tecniche di rilevazione del dato. In questo contesto di forte attenzione, l’area livornese si pone in a situazione di dissolutezza. La produzione di rifiuti urbani è pari a 104.278 t/anno, con una produzione di rifiuti totali (Rifiuti Urbani, RU e Rifiuti Speciali, RS) che supera le 300.000 t/anno (Figura 6). Figura 6 Zonizzazione della quantità dei rifiuti totali (RU + RS) prodotti in Toscana. (Fonte: Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004-2006) Piuttosto elevato risulta quindi la produzione pro-capite di rifiuti urbani che nell’anno 2002 si attestava a 711 Kg per abitante, superando la media regionale di 663 Kg/abitante. Lo sviluppo della raccolta differenziata, ha portato la provincia di Livorno al Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 20 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 raggiungimento di un tasso pari al 25,9% che, seppur ottenendo gli obiettivi del decreto Ronchi, risulta inferiore al tasso medio della Regione (27,1%). (Fonte: Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004-2006). Inquinamento acustico L’inquinamento acustico provocato dal traffico, dall’industria e dalle attività ricreative costituisce uno dei principali problemi ambientali localmente nelle aree urbane. In Europa il 65% della popolazione (circa 450 milioni di persone) risulta esposta a livelli elevati di inquinamento acustico, superiori a livelli sonori equivalenti (Leq, Livello equivalente) di 55 dB(A) nelle 24 ore. Sono invece circa 9,7 milioni le persone esposte a livelli considerati inaccettabili di inquinamento acustico, superiori a Leq di 75 dB(A) nelle 24 ore, in quanto provocano malessere, disturbi del sonno, nonché danni di natura cardiovascolare (fonte: Agenzia Europea per l’Ambiente - 2001). I dati regionali riportati sull’inquinamento acustico in ambito urbano, relativi alle indagini eseguite tra il 1993 e il 2000 presso alcuni comuni della Toscana, presentano una stima della popolazione esposta a livelli equivalenti di pressione sonora superiori a 55 dB(A) nel periodo di riferimento notturno e a 65 dB(A) nel periodo di riferimento diurno (Tabella 1). Tabella 1: percentuale della popolazione esposta a livelli sonori di 55 db(A) nelle 24 ore. A seguito della L.R. n. 89/98 “ Norme in materia di inquinamento acustico “ e successivi atti regolamentari, il comune di Livorno ha adottato il proprio Piani di classificazione acustica per la tutela dall’inquinamento acustico. 5.2.2 Caratterizzazione meteoclimatica I dati meteorologici (http://www.lamma.rete.toscana.it/), relativi all’area di Livorno e, in particolare, dell’area dove è situata la sede della FRANGERINI S.r.l., rivelano che le classi di stabilità prevalenti (indicatori qualitativi dell'intensità della turbolenza atmosferica caratterizzati da 6 possibili condizioni - da fortemente instabile (A) a fortemente stabile (F), (Tabella 2) sono la classe C (neutra) e le classi D ed E (stabili). Poco frequenti sono le classi A e B (instabili). Tabella 2: Classi di stabilità atmosferica Classe di Stabilità A B C D E F+G Situazione Situazione Situazione Situazione Situazione Situazione estremamente instabile moderatamente instabile debolmente instabile neutra adiabatica debole debolmente stabile molto stabile Condizioni Atmosferiche Turbolenza termodinamica molto forte Turbolenza termodinamica media Turbolenza termodinamica molto debole Turbolenza termodinamica molto Turbolenza termodinamica molto debole Turbolenza termodinamica assente Shear Shear Shear Shear Shear Shear del del del del del del vento vento vento vento vento vento molto debole moderato moderato forte forte molto forte Relativamente all’analisi anemologica del sito, si rileva come le calme di vento (definite arbitrariamente come le ore in cui la velocità del vento è minore di 0,5 m/s), sono circa il Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 21 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 2%. Le velocità sono in genere abbastanza sostenute con circa il 6% inferiori a 2 m/s. Le classi prevalenti sono quelle comprese tra 2 e 8 m/s. Per quanto riguarda la direzione del vento, prevalgono le direzioni Est-Nord e Ovest-Sud-Ovest. In generale si ha un netto orientamento dei venti da e verso il mare. Relativamente alla radiazione solare, si ha il tipico andamento a campana della radiazione massima mensile del periodo di simulazione: i valori sono compresi tra poco più di 400 W/m2 dei mesi invernali a poco oltre 1.000 W/m2 dei mesi estivi. 5.2.3 Analisi Idrogeologica 5.2.3.1 Suolo, sottosuolo e perturbazioni geofisiche La relazione geologica e geotecnica del sito (redatta nell’ottobre 2003) su cui è ubicata la nuova sede della FRANGERINI S.r.l., comprende: - l’inquadramento geomorfologico, la geologia generale dell’area, l’idrologia e l’idrogeologia, l’aspetto sismico. Da questa analisi risulta che l’area è in gran parte coperta da terreno di riporto ed è ad una quota di 0 metri s.l.m.m.. Dalla consultazione della cartografia ufficiale in merito (carta della pericolosità geomorfologia di corredo al P.G.R. del Comune di Livorno), l’area risulta inserita in una classe di pericolosità geomorfologica “bassa” a cui è associato un rischio sismico per il quale non sono da prevedersi sollecitazioni particolari. Nel complesso, dal punto di vista geofisico, l’area può essere considerata non soggetta a particolari restrizioni. 5.2.3.2 Idrografia superficiale e sotterranea Dal punto di vista idrogeologico l'area di ubicazione della FRANGERINI S.r.l. è compresa tra il Fosso della Cigna a sud/sud-ovest, il Rio dell'Acqua Puzzolente a nord-est ed il Torrente Ugione a nord. La distribuzione geografica dei corsi d’acqua superficiali, principali e secondari, nonché i canali e i piccoli fossi che scorrono nell’area dove è localizzata la sede della FRANGERINI S.r.l., è riportata nella pianta di Figura 7. Tra questi, il "Torrente Ugione” rappresenta il corso d’acqua più importante in termini di dimensioni. Si tratta di un corso d’acqua di tipo pensile (il cui alveo è posto ad una quota più elevata del piano della campagna circostante). Questa caratteristica rappresenta una condizione molto rischiosa per le inondazioni che ne possono derivare. A carico di questo torrente, infatti, si registrano frequenti fenomeni di alluvionamento, esondazione e ristagno d’acqua. Per tale motivo, la Regione Toscana ha previsto importanti interventi di riassetto idraulico (L.R. 50/94 e L. 265/95). Come si può osservare dalla piantina riportata in Figura 7, l’elemento idrologico più vicino alla FRANGERINI S.r.l. è il Fosso della Cigna (che scorre a circa 460 m dal fabbricato) il quale, sulla base delle valutazioni riportate nella relazione tecnica geologica e geotecnica sopramenzionata, può comunque definirsi “distante” dall’area in oggetto. Inoltre, dal punto di vista della pericolosità idraulica, secondo il D.G.R.T 831 del 2001 (Misure di salvaguardia del P.A.I) risulta che dal punto di vista della pericolosità idraulica l’area è classificata di “particolare attenzione per la prevenzione da allagamenti”, quindi non soggetta a particolari restrizioni. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 22 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Torrente Ugione FRANGERINI S.r.l. Rio dell’Acqua Puzzolente Fosso della Cigna Figura 7 Distribuzione geografica dei corsi d’acqua dell’area i cui si localizza la FRANGERINI S.r.l. (località Picchianti, Stagno, Livorno). Dal punto di vista idrogeologico, nella zona d’interesse, è possibile ritrovare fenomeni di semiconfinamento della falda dati dai livelli a matrice sabbiosa e sabbioso-limosa del terreno di riporto. La stratigrafia del suolo, infatti, mette in luce la presenza di livelli più porosi dove si instaura uno scorrimento idrico di interesse variabile secondo lo spessore e la granulometria dello strato. Dalle prove penetrometriche si evince che il livello della falda, nel Marzo 2003, era ad una profondità di 3,7 m. Nel complesso, in base ai risultati ottenuti dall’indagine eseguita per la valutazione degli aspetti geologici, idrogeologici, geotecnici e sismici (e riportati nella suddetta relazione tecnica, vedi paragrafo 5.2.3.1) si può affermare che la realizzazione del sito non ha prodotto turbamento all’ambiente. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 23 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 6 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Avvalendosi di una pluriennale esperienza di un Sistema di Gestione della Qualità sviluppato in conformità alla Norma ISO 9001:2000 e certificato dall’Ente ICIC (Istituto Certificazione per la Qualità Imprese e Servizi per le Costruzioni) Certificato N° 204, la FRANGERINI S.r.l. ha “sfruttato” la struttura e quanto già predisposto e attuato, ampliando e integrando il Sistema di gestione in linea con gli aspetti ambientali specifici di eco-gestione contemplati nel Regolamento CEE N° 1836/93, attuando così un Sistema di Gestione Integrato Qualità & Ambiente per l’ottenimento della registrazione EMAS. 6.1 Requisiti del Sistema di Gestione Ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale mira essenzialmente al controllo ed al miglioramento dell’impatto ambientale prodotto dalle attività della FRANGERINI S.r.l. attraverso le seguenti attività: ! definizione di una appropriata Politica Ambientale e la sua diffusione a tutti i livelli aziendali ed esterni ! identificazione degli aspetti ambientali connessi alle attività, prodotti e servizi attraverso l’analisi ambientale della sede e dei cantieri con riferimento al passato, al presente ed alla pianificazione futura per individuare gli aspetti ambientali significativi ! individuazione, aggiornamento e rispetto delle prescrizioni legali rilevanti per l’organizzazione ed altre eventuali norme e regolamenti a cui l’azienda aderisce e loro diffusione alle funzioni interessate ! definizione degli obiettivi ambientali e dei traguardi, identificando le priorità di intervento sugli aspetti ambientali individuati come significativi ! definizione di un Programma Ambientale in cui sono indicati gli obiettivi di miglioramento e definiti i traguardi ! attuazione del controllo, monitoraggio, azioni correttive per garantire che la Politica Ambientale sia rispettata e per assicurare l’efficacia del Sistema di Gestione Ambientale ! verifiche ispettive interne (audit) condotte periodicamente dal personale qualificato e indipendente dalle funzioni soggette alla verifica per verificare l’efficacia del Sistema di Gestione Ambientale con cadenza almeno annuale ! adeguamento del proprio Sistema di Gestione Ambientale ai mutamenti che potranno verificarsi all’interno e all’esterno dell’organizzazione ! definizione dei ruoli e delle responsabilità e nomina del Rappresentante della Direzione per l’Ambiente con il compito di garantire l’efficienza del Sistema ! formazione, informazione e consultazione del personale interno ed esterno che opera presso l’organizzazione ! comunicazione sia con il personale interno sia con gli enti esterni e con tutte le parti interessate ! gestione delle criticità ambientali ! definizione dei piani di emergenza ! qualifica dei fornitori Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 24 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 ! coinvolgimento di fornitori, appaltatori e subappaltatori nel Sistema di Gestione Ambientale e loro rispetto della Politica dell’organizzazione ! riesame periodico del Sistema di Gestione Ambientale condotto dalla Direzione. 6.2 Struttura del Sistema di Gestione Ambientale Oltre alla Politica Ambientale riportata in apertura al presente documento, il Sistema di Gestione Ambientale della FRANGERINI S.r.l. si basa sulle componenti fondamentali di seguito descritte: o Manuale Integrato Qualità & Ambiente: questo documento presenta gli elementi fondamentali del Sistema di Gestione Integrato e descrive i criteri organizzativi generali, la Politica Ambientale e per la Qualità e le modalità di applicazione ai vari settori di attività della FRANGERINI S.r.l.. Nello specifico, il Manuale costituisce per l’organizzazione un costante riferimento nell’applicazione e nell’aggiornamento delle norme e procedure che regolano le attività di tutta l’organizzazione, con particolare riferimento a quelle che hanno influenza sull’Ambiente. Il Manuale descrive dettagliatamente le responsabilità ed i compiti delle funzioni coinvolte nelle diverse attività sia nel campo della qualità che per l’ambiente. In questo caso si stabilisce ad esempio: chi è responsabile della gestione dei rifiuti e come, quali adempimenti debba assolvere, ecc. o Procedure gestionali (PG) e operative (PO) documentate: descrivono le modalità, le condizioni e le responsabilità per lo svolgimento delle attività nel rispetto dell’ambiente. o Istruzioni operative: necessarie per la descrizione dettagliata e specifica di particolari attività anche relative agli aspetti ambientali. o Piani della Sicurezza e di Emergenza: le modalità adottate dall’azienda FRANGERINI S.r.l. per prevenire situazioni di emergenza e/o rispondere ad essa in caso si verifichi sono descritte nella PG5.5 le modalità descritte in tale procedura sono applicate a tutte le situazioni di emergenza che possono avere effetti specifici sull’Ambiente. o Registrazioni ambientali o Leggi e norme tecniche applicabili: L’identificazione delle prescrizioni applicabili all’organizzazione, alla loro distribuzione e archiviazione, è indicata nella procedura gestionale PG01 “Gestione dei documenti”. In tale documento sono inoltre indicate le modalità attraverso le quali la FRANGERINI: • tiene sotto controllo gli aggiornamenti di tali prescrizioni, • determina come tali prescrizioni si applicano alle attività dell’azienda. Nella PG 8.3 sono indicate le modalità di verifica periodica del rispetto delle prescrizioni applicabili. 6.3 Responsabilità La FRANGERINI S.r.l. è consapevole che la possibilità di raggiungere i propri obiettivi ambientali ed il successo del proprio Sistema di Gestione Ambientale dipendono in modo sostanziale dall’impiego di adeguate risorse e dal coinvolgimento diretto del proprio personale a tutti i livelli dell’organizzazione. A tale scopo l’organizzazione definisce, documenta e comunica i ruoli e le responsabilità e fornisce i mezzi necessari all’attuazione e al mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale. La Direzione Generale è responsabile della designazione del Rappresentante della Direzione per l’Ambiente. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 25 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 In qualità di Rappresentante della Direzione ha il compito, la responsabilità e l’autorità di assicurare la conformità nel tempo del Sistema di Gestione Ambientale con i requisiti del Regolamento CE 761/2001 e di riferire periodicamente alla Direzione relativamente alle prestazioni del Sistema di Gestione Ambientale. 6.4 Analisi degli Aspetti Ambientali Gli aspetti ambientali, sia diretti che indiretti dell’organizzazione, sono stati analizzati (secondo la Procedura PG 5.2) in modo completo e dettagliato così da individuare gli impatti ambientali più significativi fissando, su questa base, obiettivi definiti e un programma di intervento tale da assicurare il miglioramento continuo delle prestazioni Ambientali dell’organizzazione. 6.5 Processi, attività e relativi impatti ambientali o Direzione: ha il compito fondamentale di definire e diffonde la Politica per l’Ambiente, fissare gli Obiettivi principali e mettere a disposizione le risorse economiche per il raggiungimento degli stessi. o Formazione: Il processo di formazione è strutturato in modo tale da finalizzare gli interventi alla crescita dei collaboratori e dell’intera organizzazione attraverso la rilevazione dei bisogni interni, la stesura del piano di formazione e addestramento e l’erogazione della formazione e dell’addestramento. Il personale della FRANGERINI S.r.l. è oggetto di diverse iniziative di informazione e formazione, che mirano a creare una migliore “coscienza ambientale”, ad aumentare le conoscenze sul processo produttivo e sui relativi aspetti ambientali nonché sulle più convenienti pratiche da adottare per controllare e ridurre tali fattori. Tutto il personale esterno all’azienda che opera in condizione di subappalto o che esegue semplice prestazione d’opera per l’organizzazione, viene preventivamente informata sulla Politica Ambientale della FRANGERINI S.r.l., formato e addestrato sulle specifiche modalità di esecuzione dei lavori e sulle prescrizioni ambientali che coinvolgono la mansione svolta. o Comunicazione interna: Le informazioni ambientali oggetto delle comunicazioni devono essere comprese a tutti i livelli. Tutte le comunicazioni interne che hanno diretta influenza sul SGI avvengono per scritto e sono regolate dall’applicazione di apposita modulistica. Inoltre, le comunicazioni riguardanti aspetti ambientali che hanno una certa rilevanza sono fatte pervenire al RDA tramite posta elettronica (le comunicazioni riguardanti aspetti ambientali che hanno una certa rilevanza sono fatte pervenire al RDA tramite posta elettronica all’indirizzo: [email protected] ). o Rapporti con la comunità e le autorità locali: con l’adesione a EMAS, la FRANGERINI S.r.l. si è posta con impegno e motivazione sulla strada di un rapporto aperto e trasparente con la Comunità e le Autorità locali, relativamente ai propri aspetti ambientali ed alle attività poste in essere allo scopo di migliorare continuamente le proprie prestazioni ambientali. Questa Dichiarazione Ambientale può considerarsi lo strumento fondamentale di comunicazione che la FRANGERINI S.r.l. ha scelto di adottare, nell’ambito della propria adesione a EMAS verso i propri interlocutori principali: ● ● Associazioni di settore ed altre imprese edili Cittadini Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 26 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 ● ● Clienti/Fornitori Pubbliche amministrazioni In un’ottica di attiva partecipazione alla vita del territorio in cui l’organizzazione opera, la FRANGERINI S.r.l., ha inoltre deciso di dedicarsi ad iniziative di sensibilizzazione e divulgazione di EMAS attraverso: ● La pubblicazione della presente Dichiarazione Ambientale all’interno del proprio sito internet (www.frangerini.it) ● La promozione di EMAS sul sito dell’impresa, in riviste specializzate (www.edilnews.it/pagine/index2.htm) e in siti di associazioni (ASSIMP e ANCE) ● La pubblicazione di articoli in riviste specializzate (EdilNews, già esistente – Figura 8) relativi alla descrizione degli indicatori di performance ambientali più adatti per questo settore, ai prodotti ecologici che possono essere impiegati e ai loro benefici sull’ambiente ● La promozione della Dichiarazione Ambientale, attraverso l’invio per posta elettronica, presso enti pubblici (Comune di Livorno, Provincia di Livorno, Regione Toscana), studi di progettazione, clienti principali ● Pubblicazione di opuscoli e nuovi depliant dell'azienda ● Distribuzione del materiale pubblicitario in sede di workshop o incontri con enti, amministrazioni o clienti. Figura 8 Sito internet della rivista di settore EdilNews o Gestione delle Commesse: non ci sono aspetti ambientali rilevanti per questo settore. o Produzione (pianificazione e controllo dei cantieri) : gli aspetti ambientali più rilevanti relativamente a questo processo sono costantemente e sistematicamente tenuti sotto controllo. Questo serve anche per verificare l’avanzamento del programma ambientale. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 27 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 o Rapporti con i fornitori: I fornitori di materie prime e coadiuvanti di processo sono valutati periodicamente su parametri di qualità del servizio, conformità dei materiali, puntualità delle consegna. Prima dell’inserimento del fornitore nell’Albo Fornitori Qualificati viene determinato l’impegno dello stesso nei riguardi dell’ambiente, verificandone, ad esempio, il possesso di certificazioni ambientali, l’adesione a programmi di miglioramento ambientale. Analogamente, anche i fornitori dei servizi di smaltimento e di trasporto rifiuti, gli appaltatori ed i subappaltatori sono costantemente monitorati con l’obiettivo di valutarne la conformità legislativa e gli impegni in campo ambientale. Per avere un controllo del processo, soprattutto relativamente agli aspetti che possono avere importanza sull’ambiente, l’organizzazione ha predisposto una procedura di gestione e controllo relativamente alle attività svolte da terzi (PG 6.1). o Verifiche Ispettive Interne, Soddisfazione del Cliente, Obiettivi e Indicatori di prestazione: La verifica del Sistema di Gestione è periodicamente pianificata ed attuata sulla base di un programma finalizzato ad assicurare la correttezza ambientale delle attività svolte e conseguentemente le prestazioni ambientali dell’organizzazione. I risultati emersi nel corso delle Verifiche costituiscono la base informativa aggiornata per il Riesame periodico della Direzione, che deve accertare l’adeguatezza e l’efficienza del Sistema di Gestione Ambientale. o Gestione delle Non Conformità: La procedura PG9.2 descrive le modalità attraverso le quali l’organizzazione ha definito le attività per: ● Controllare il prodotto non conforme, impedirne l’involontario utilizzo o assemblaggio in produzione, identificarlo, registrarlo, valutarlo, segregarlo se possibile, trattarlo e notificarlo alle funzioni interessate; ● Gestire le non conformità ambientali per eliminarne, laddove possibile, le cause reali o potenziali. o Gestione delle Azioni Correttive e Azioni Preventive: Le modalità attraverso le quali vengono definite le attività e le responsabilità aziendali necessarie per individuare, pianificare, attuare e verificare le azioni correttive e preventive a fronte di non conformità effettive o potenziali sono descritte nella procedura PG9.2. o Sorveglianza e Misurazioni: L’obiettivo è quello di mantenere un continuo controllo sulle principali caratteristiche delle attività che comportano degli aspetti ambientali significativi nonché garantire la conformità rispetto alla normativa ambientale applicabile, l’organizzazione ha elaborato la procedura PG8.3. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 28 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 7 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E PRESTAZIONI AMBIENTALI L’Analisi Ambientale Iniziale, in conformità con quanto richiesto dal Regolamento EMAS, è stata effettuata prendendo in esame tutte le attività aziendali riferibili alla FRANGERINI S.r.l (presso la sede centrale e i cantieri) che presentano aspetti capaci di generare effetti ambientali. Sulla base di questi sono stati valutati: il processo produttivo, logistico, manutentivo, di microclima, di ciclo idrico, dei rifiuti, dei consumi energetici, delle materie prime e delle caratteristiche del territorio di insediamento e sono stati identificati come pertinenti al sito sia gli aspetti ambientali diretti che gli aspetti ambientali indiretti. Per ciascuno di questi aspetti ambientali è stato calcolato il livello di significatività, tenendo conto dei seguenti fattori: o o o o o Il rispetto delle prescrizioni legislative La congruenza con la Politica Ambientale espressa dall’Alta Direzione La sensibilità del territorio Le segnalazioni da parti interessate Gli impatti generati in condizioni normali, anomale e di emergenza La valutazione serve ad identificare gli aspetti ambientali significativi al fine di consentire all’organizzazione di individuare quali tra di essi presentano priorità di intervento. 7.1 Aspetti Ambientali Diretti, Significatività e Priorità d’intervento Gli aspetti ambientali diretti sono determinati dalle attività lavorative dell’organizzazione e sono pertanto aspetti sui quali l’azienda ha potere gestionale, o di controllo, diretto. Gli aspetti ambientali diretti riguardano sostanzialmente: o o o o o o o o o o o Consumi di risorse naturali (acqua, energia, materie prime) Emissioni in atmosfera e Polvere Scarichi idrici Rifiuti Sostanze pericolose Rumore e vibrazioni Contaminazione del suolo e sottosuolo Odori Impatto visivo Trasporti (per le merci, i servizi e i dipendenti) Emissioni elettromagnetiche Per procedere alla valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti relativamente alla FRANGERINI S.r.l., vengono calcolati due indici: FIP – Fattore di Impatto Primario: può assumere valore 0 o 1 e viene individuato in funzione delle risposte che vengono date alle domande riportate nella Tabella 3 sottostante. Il FIP ha valore 0 se a tutte le domande viene data risposta negativa, assume al contrario valore 1 se almeno ad una domanda viene data risposta affermativa. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 29 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 3: Domande relative alla valutazione del FIP N° DOMANDE 1 Sono mai state ricevute lamentele da parte della popolazione o dei vicini correlate all'impatto ambientale in questione ? Vi sono requisiti legislativi relativi all’aspetto preso in considerazione non ottemperati dall’azienda ? 2 3 Sono mai stati raggiunti valori prossimi ai limiti di legge ? 4 L’azienda è mai stata sottoposta a procedimenti giudiziari per l’impatto ambientale in questione ? Si sono mai verificati incidenti di una certa rilevanza correlati all’impatto ambientale in questione ? 5 NA SI NO Questo fattore consente la valutazione dell’impatto in relazione alla normativa ambientale ed ai limiti imposti da questa e per prendere in considerazione eventuali incidenti e lamentele già verificatesi. Sostanzialmente, è condizione sufficiente per considerare l’impatto significativo se: - - Sono state registrate lamentele da parte della popolazione Non sono rispettati alcuni requisiti cogenti Sono stati raggiunti in passato livelli prossimi ai limiti di legge ( 90% del limite fissato dalla normativa vigente). Nel caso la normativa non riporti alcun limite quantitativo la risposta è Non Applicabile (NA) L’azienda ha subito in passato procedimenti giudiziari e sono stati trovati parametri al di fuori dei limiti a seguito di un controllo da parte delle autorità preposte In passato sono avvenuti incidenti che hanno portato al verificarsi dell’impatto ambientale in questione. IPR – Indice di Priorità di Rischio: è il risultato del prodotto di quattro fattori (G x Q x P x E). - Gravità (G) = individua l’entità con cui si presenta l’aspetto e la sua durata. Questo fattore può assumere un valore compreso tra 1 e 10 - Rilevanza (Q) = ha la funzione di quantificare l’aspetto stesso. Questo fattore può assumere i valori 0.5, 1 oppure 2 attribuendo un termine dimensionale crescente all’impatto considerato - Probabilità (P) = corrisponde alla probabilità che l’aspetto si verifichi a seguito delle attività dell’azienda. Il valore attribuito è compreso tra 1 e 10 in maniera proporzionale alla probabilità stessa - Efficienza (E) = misura la capacità dell’azienda nel gestire l’aspetto ambientale. Questo fattore può assumere un valore compreso tra 1 e 10, in maniera inversamente proporzionale al livello di efficienza, tenendo conto della facilità con cui l’impatto può essere rilevato. L’ IPR può assumere valori compresi tra 0.5 e 2000, e a seconda del valore risultante può essere inserito in tre livelli di significatività (Tabella 4). Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 30 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 4: valori assunti dall’Indice di Priorità di Rischio nell’assegnazione della significatività associata all’aspetto ambientale considerato. IPR Priorità Significatività associata 0.5 – 150 151 – 350 351 - 2000 Bassa Media Alta Non Significativo Significativo Significativo Per ogni aspetto ambientale considerato viene valutata la significatività dell’impatto, che può essere: ALTA, MEDIA e BASSA, e quindi determinata la priorità di intervento. Il FIP con valore uguale a 1 è condizione sufficiente per attribuire priorità elevata. Nel caso il FIP sia 0 viene analizzato l’IPR. L’organizzazione attribuisce priorità di intervento agli impatti con un livello di significatività: MEDIA e ALTA. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 31 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 7.1.1 Consumi di risorse naturali Nella Tabella 5 è riportata una stima relativa ai principali consumi annui di tutte le risorse naturali utilizzate sia nelle attività svolte nella sede della FRANGERINI S.r.l. sia nei cantieri. Nella Tabella 6, invece, è sintetizzate le prestazioni attuali relative alle categorie merceologiche maggiormente utilizzate nelle attività di cantiere per l’anno 2004 e l’anno 2005 (dati aggiornati al 31/10/05). Tabella 5: Consumi presunti annui relativi alle attività svolte nella nuova sede della FRANGERINI S.r.l. (dati relativi al periodo Gennaio-Ottobre 2005) Consumi annui dell’insediamento Carta, cartone, imballaggi di vario materiale Circa 250 Kg/anno di cui il 50% è conservata sotto forma di vari documenti ed il restante è attualmente conferito nei cassonetti per rifiuti solidi urbani. Acqua Circa 80 m3/anno per la sede operativa Circa 600 m3/anno per le attività di cantiere Forza motrice ed illuminazione Il consumo energetico relativo alla nuova sede è stimato essere 41.000 Kw/anno Mentre è stimato di circa 1.720 Kw/anno per le attività di cantiere. Consumi degli automezzi Carburante per l’autotrazione Circa 26.000 litri Lubrificanti Trascurabile Tabella 6: Materiali usati nel biennio 2004-2005* Categoria merceologica 2004 2005* Unità di misura Membrane impermeabilizzanti 22.755 16.987 m2 Impermeabilizzanti cementizi 540 550 Kg Vernici protettive per impermeabilizzanti 2.248 2.509 Lt Resine siliconiche per impermeabilizzanti 255 5.720 Kg Pannelli isolanti 3.692 2.842 m2 Vernici 2.914 5.041 Lt * (dati aggiornati al 31/10/05) Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 32 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 7.1.2 Emissioni in atmosfera e polveri E’ questo uno degli aspetti più rilevanti per la zona di Stagno, dove si trova l’organizzazione (vedi paragrafo 2.2 del presente documento). Per quanto riguarda la FRANGERINI S.r.l., le uniche emissioni sono quelle derivanti dalle attività svolte in cantiere in quanto la sede operativa e amministrativa, non dispone di centrale termica e non ha nessuna emissione. Le attività di cantiere che possono determinare impatto ambientale sono quelle dovute alla produzione di polveri (le cosiddette polveri fuggitive), soprattutto durante le fasi di demolizione, dei processi di sabbiatura, di movimentazione degli automezzi o da attività similari. Si tratta, pertanto, di emissioni diffuse non imputabili ad impianti di produzione stabili che non rientrano nel campo di applicazione del D.P.R. 203/88 e non necessitano quindi di particolari autorizzazioni. In ogni caso, la FRANGERINI S.r.l. ha adottato misure per contenere il più possibile questo aspetto attraverso le seguenti modalità (come da indicazione del D.M. 12 Luglio 1990): o Provvedendo a mantenere una sufficiente umidità alla superficie del suolo o Proteggendo, ove è possibile, le superfici con stuoie che limitino il più possibile la diffusione del materiale polverulento o Trasportando il materiale polverulento in contenitori chiusi o Lavorando in condizione di depressione interna durante i processi di sabbiatura dei locali. Un’altra tipologia di emissioni inquinanti in atmosfera deriva dall’utilizzo degli automezzi aziendali e delle attrezzature (es. generatori di energia elettrica a gasolio). Al fine di tenere sotto controllo tale impatto le attrezzature sono soggette a controlli e manutenzione programmata secondo quanto indicato nella Sezione 03 del Manuale di Gestione Integrata Qualità & Ambiente. 7.1.3 Prelievi idrici La FRANGERINI S.r.l. per lo svolgimento delle proprie attività, per i servizi igienici e per le operazioni di antincendio effettua il prelievo di acqua dalla rete idrica del Comune di Livorno, gestita dall’Azienda Servizi Ambientali S.p.a (ASA). Il consumo stimato per le attività svolte nella sede centrale è di 80 m3 l’anno. I consumi prevalenti sono, però, quelli relativi alle attività di cantiere per le quali una stima annua è di 600 m3. per tali attività, l’organizzazione richiede di volta in volta all’ASA l’allacciamento alla rete idrica. 7.1.4 Scarichi idrici L’azienda, non avendo un ciclo produttivo all’interno del sito, non possiede scarichi di acque reflue industriali, per cui non è soggetta all’autorizzazione prevista dal D.Lgs. 152/99. Per la nuova sede la FRANGERINI S.r.l. ha chiesto ed ottenuto in data 31/05/05, presso l’ente gestore del servizio di fognatura (ASA), l’allacciamento alla fognatura pubblica bianca e nera. Gli scarichi di acque reflue domestiche, derivanti dai bagni, vengono pertanto recapitati in pubblica fognatura, e sono stimati in circa 80 m3/anno. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 33 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Le acque meteoriche, così come le eventuali acque di lavaggio delle aree esterne o del capannone, sono convogliate in pubblica fognatura (bianca, vedi Tavola 5). Le acque nere, provenienti dagli scarichi igienici posti negli uffici, confluiscono in fosse biologiche da cui l’acqua chiarificata viene convogliata in fognatura (nera). Il punto di scarico è indicato nella Tavola 6 “Tubazioni Fognatura Nera” di seguito riportata. Non ci sono particolari prescrizioni riguardo alla separazione e/o trattamento di tali acque. Sui cantieri non sono presenti scarichi idrici. Per servizi igienici vengono utilizzati bagni chimici o servizi preesistenti e già autorizzati. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 34 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tavola 5 Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 35 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tubazioni Fognatura Bianca Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 36 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tavola 6 Tubazioni Fognatura Nera: si evidenzia il punto di scarico in pubblica fognatura. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 37 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 7.1.5 Rifiuti Il rifiuti prodotti dalla FRANGERINI S.r.l. (Tabella 7a e 7b) sono destinati a soggetti autorizzati secondo le normative vigenti ad esercitare attività di recupero o di smaltimento. Nello specifico, l’organizzazione produce rifiuti principalmente derivanti dalle attività di cantiere (demolizioni, costruzioni, ecc.), una piccola parte scaturisce invece dalle attività degli uffici (amministrazione, commerciale, magazzino, ecc.). Si tratta quindi di un produttore di rifiuti speciali sui cantieri (pericolosi e non pericolosi) e assimilabili agli urbani per gli uffici. E’ stata messa punto una procedura (PG 5.6) per l’identificazione di tali rifiuti (classificazione secondo i codici CER prevista dal D.Lgs. 22/97) e le modalità di trattamento e smaltimento. La FRANGERINI S.r.l. è soggetta agli adempimenti previsti dal D.Lgs. 22/97, l’azienda in particolare : o Controlla il rispetto dei criteri di assimilabilità dei rifiuti agli urbani. Tali criteri sono stabiliti dalla Delibera Comunale del 20/05/96 e successive modifiche a cui è allegato il “Regolamento dei Servizi di Smaltimento dei Rifiuti Urbani”. o Controlla il rispetto delle condizioni che regolano il deposito temporaneo: controllando che le quantità non eccedano (in un anno) i 10 m3 per i pericolosi e 20 m3 per i non pericolosi o eventualmente conferendoli a smaltitori autorizzati ogni 2 mesi se i pericolosi e 3 mesi se non pericolosi. o Compila e firma il formulario per il trasporto, controlla che venga firmato anche dal trasportatore, e controlla che venga restituita la quarta copia entro tre mesi dalla data di smaltimento, in caso contrario procede con la comunicazione alla provincia. Le copie dei formulari vengono conservati per cinque anni. Tutti i formulari sono numerati e vidimati dall’Ufficio del registro. o Compila il registro di carico e scarico dei rifiuti, come previsto dall’art. 12 D.Lgs. 22/97 e successive modifiche e integrazioni; la FRANGERINI S.r.l. vi annota entro una settimana dalla movimentazione del rifiuto e conserva tali documenti per cinque anni. I registri sono numerati e vidimati dall’ufficio del registro. o Annualmente effettua la denuncia annuale dei rifiuti (MUD), secondo l’art. 11 c. 3 D.Lgs. 22/97. o Verifica che le aziende scelte per il trasporto/smaltimento siano iscritte all’albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti. Edizione 2, Novembre 200 Pagina 38 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 7a: Rifiuti prodotti nell’anno 2004 dalla FRANGERINI S.r.l. CER P 030105 080111 P Denominazione Q (Kg) R/S segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli… diversi da quelli della voce 030104 740 R Lonzi Metalli S.r.l. pitture e vernici di scarto contenenti solventi organici e altre sostanze pericolose 61 S Lonzi Metalli S.r.l. S Lonzi Metalli S.r.l. S S R R S R R R Lonzi Metalli S.r.l. Immobiliare S. Croce S.r.l. Lonzi Metalli S.r.l. ASAV Lonzi Metalli S.r.l. Lonzi Metalli S.r.l. Immobiliare S. Croce S.r.l. Immobiliare S. Croce S.r.l. S Busisi Rottami snc S Immobiliare S. Croce S.r.l. Lonzi Metalli S.r.l. pitture e vernici di scarto diverse da quelle della voce 640 080111 imballaggi metallici 1.360 cemento 1.160 legno 16.600 plastica 8.900 miscele bituminose diverse da quelle alla voce 170301 820 alluminio 200 ferro e acciaio 120 terra e rocce, diverse da quelle alla voce 170503 81.070 materiali isolanti diversi da quelli alle voci 170601 e 24.020 170603 080112 150104 170101 170201 170203 170302 170402 170405 170504 170604 rifiuti misti da attività di costruzione e demolizione diversi da quelli alle voci 170901, 170902 e 170903 170904 Destinatario per Recupero o Smaltimento 384.310 Come si evince dalla Tabella 7a la percentuale di rifiuti riciclabili prodotta nell’anno 2004, sia in sede che nei cantieri è pari al 20,7%. Nel 2004, inoltre, sono stati prodotti 384.310 Kg di inerti che però non sono stati destinati a recupero, bensì a smaltimento, pertanto la percentuale di smaltimento inerti presso impianti di riciclaggio è pari a zero. Analogamente, equivale a zero la percentuale di utilizzo di materiale riciclato rispetto al totale materiale da costruzione. Tabella 7b: Rifiuti prodotti nell’anno 2005 dalla FRANGERINI S.r.l. (dati aggiornati al 30/10/05) CER P Denominazione Q (Kg) R/S Destinatario per Recupero o Smaltimento 080111 pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose 3.000 S Lonzi Metalli S.r.l. 080112 P pitture e vernici di scarto diverse da quelle di cui alla voce 080111 640 S Lonzi Metalli S.r.l. 150101 imballaggi in carta e cartone 100 S Lonzi Metalli S.r.l. 150104 imballaggi metallici assorbenti, materiali filtranti, stracci,e indumenti protettivi di versi da quelli di cui alla voce 150202 cemento miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 170106 legno plastica miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301 1.880 S Lonzi Metalli S.r.l. 640 S Immobiliare S. Croce S.r.l. 1.020 R Lonzi Metalli S.r.l. 20.880 R ASAV 3.210 42.320 S R Lonzi Metalli S.r.l. Lonzi Metalli S.r.l. 7.940 S Immobiliare S. Croce S.r.l. 150203 170101 170107 170201 170203 170302 Edizione 2, Novembre 200 Pagina 39 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 CER P Denominazione 170405 170504 ferro e acciaio terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce 170503 170604 materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 170601 e 170603 170904 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903 200139 plastiche 200201 rifiuti biodegradabili Q (Kg) R/S Destinatario per Recupero o Smaltimento 7.780 19.940 R S Immobiliare S. Croce S.r.l. Busisi Rottami snc 8.500 S Immobiliare S. Croce S.r.l.; Lonzi Metalli S.r.l. 167.302 S Lonzi Metalli S.r.l. 21.320 R Lonzi Metalli S.r.l. 80 S Lonzi Metalli S.r.l. Legenda: P = Rifiuto classificato come pericoloso Q = Quantità di rifiuto prodotto conferito a Terzi R = Rifiuto destinato a Recupero S = Rifiuto destinato a Smaltimento I dati delle Tabelle 7a e 7b sono riferiti ai soli cantieri. Relativamente ai rifiuti prodotti all’interno della sede e assimilabili agli urbani (rifiuti urbani, carta, cartone, rifiuti di imballaggi di carta e cartone), smaltiti attraverso i normali circuiti di raccolta, non sono quantificabili in quanto prima della fine del 2005 non venivano registrati i volumi smaltiti. Lo stoccaggio dei rifiuti avviene conformemente alle disposizioni normative, in condizioni di sicurezza contro i rischi di contaminazione dell’ambiente. Sia nella sede che nei cantieri sono state individuate apposite aree, con pavimento asfaltato o cementato, in cui i rifiuti sono raccolti e separati per tipologia, in attesa del conferimento a terzi. Sono inoltre rispettati i termini previsti dal D.L. 22/97 in ordine ai tempi massimi di permanenza dei rifiuti prodotti dall’azienda. 7.1.6 Sostanze pericolose L’elenco delle sostanze pericolose utilizzate dalla ditta per lo svolgimento delle proprie attività è riportato in Tabella 8. In azienda sono presenti tutte le schede di sicurezza (aggiornate ogni tre anni) dei prodotti che la FRANGERINI S.r.l. utilizza, richiedendole al produttore nel caso in cui vengano acquistati nuovi prodotti. Le sostanze pericolose che possono reagire tra di loro sono immagazzinate e conservate in luoghi o locali sufficientemente distanziati e isolati ai sensi dell’art. 363 del D.P.R. 547/55. Edizione 2, Novembre 200 Pagina 40 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 8: Sostanze pericolose utilizzate dalla FRANGERINI S.r.l. Sostanza Utilizzo Classificazione Sch. Sic. AS 6 A Resina epossidica R36/38 R43 R51/53 S28 S37/39 16/09/02 AS 40.01 Resina epossidica R36/38 R43 R51/53 S28 S37/39 18/09/02 AW 16 Resine alifatiche R43 R34 R20/21/22 S28 S36/37/39 S26 23/06/98 CARBOPUR WF KOMP B Resina poliuretanica R20 R36/37/38 R42/43 05/08/03 CARBOCRACKSEAL NV COMP. B Resina poliuretanica R20 R36/37/38 R42/43 11/01/01 ETAPOX PASTA REAGENTE Pittura R41 R38 R52/53 S28 S23 S26 S60 S61 S37/39 20/01/05 ETAPOX PASTA BASE Pittura R36/38 R43 R51/53 S23 S26 S60 S61 S24/25 S37 20/01/05 EKOLIT ET/HB REAGENTE Pittura R10 R34 R20/21/22 R43 R51/53 S23 S26 S28 S43 S45 S38 S60 S61 S36/37/39 20/01/05 EKOLIT ET/HB BASE Pittura R51/52/53 R10 R36/38 R43 S23 S26 S43 S38 S60 S61 S24/25 S37 20/01/05 ECO PRIMER BIT 40/60 EDL S/100 Vernice bituminosa R11 R 20/21 R36/37/38 R52/53 S16 S26 S29 S33 S43 S60 S61 S25 S36/37 S7 10/02/03 EC 148 Resina epossidica R36/38 R43 R51/53 S28 S37/39 23/09/02 EC07 Resina epossidica R38 R43 R51/53 R68 S61 S28 S36/37/39 12/11/02 Pittura R11 R65 R20/21 R36/38 R43 R66 R67 R10 R42 R37 R23 S16 S23 S26 S29 S43 S38 S62 S24/25 S37 10/01/05 HALOVAN PU REAGENTE HALOVAN PU BASE Pittura R10 R20/21 R52/53 S23 S38 S43 S60 S61 S24/25 S36/37 S7 HALOVAN PRIMER FE REAGENTE Pittura R10 R41 R65 R20/21 R38 R52/53 S23 S26 S43 S38 14/03/03 S60 S61 S62 S36/37/39 HALOVAN PRIMER FE BASE Pittura R10 R65 R20/21/22 R38 R52/53 S23 S43 S38 S60 S61 S62 S25 S36/37 S7 14/03/03 ICOALL Vernice alluminio R10 R20/21 R37/38 S2 S7 S23 S36/37 S43/A 10/01/03 KOROLIT 10507/TX REAGENTE Pittura R10 R43 R52/53 S23 S43 S38 S60 S61 S24/25 S37 28/08/03 KOROLIT 10507/TX BASE Pittura R10 R36/38 R43 R51/53 S23 S26 S43 S38 S60 S61 S24/25 S37 20/01/05 KOROLIT ARC 11 REAGENTE Pittura R34 R20/22 R43 R52/53 S23 S26 S45 S38 S60 S61 S36/37/39 20/01/05 Edizione 2, Novembre 200 10/01/05 Pagina 41 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Sostanza Utilizzo Classificazione Sch. Sic. KOROLIT ARC 11 BASE Pittura R10 R36/38 R43 R51/53 S23 S26 S43 S38 S56 S57 S60 S61 S24/25 S37 S7 20/01/05 KORALL URT REAGENTE Pittura R11 R20/21 R36/38 R43 S16 S23 S26 S29 S43 S38 S24/25 S36/37 20/01/05 KORALL URT BASE Pittura R10 R65 R20/21 R52/53 S23 S43 S38 S60 S61 S62 S24/25 S36/37 S7 20/01/05 K70 Resina R20/21/22 R34 R43 R52/53 S26 S28 S36/37/39 S45 09/12/02 BS OH 100 Agente modificante per materiali da costruzione R10 R20 R36/37 R52/53 S26 S61 08/10/03 PROTECT PIPE REAGENTE Pittura R10 R43 R52/53 S23 S43 S51 S60 S61 S24/25 S37 20/01/05 PROTECT PIPE BASE Pittura R10 R36/38 R43 R51/53 S23 S26 S43 S38 S56 S57 S60 S61 S24/25 S37 20/01/05 BS SMK 550 Agente modificante per materiali da costruzione R10 R41 R52/53 S23 S26 S39 S51 S61 27/09/04 VERNICE ALLUMINIO BIT 40 EXTRA Vernice alluminio R10 R65 R66 R67 R37 R51/53 S43 S56 S57 S60 S61 S62 S36/37 18/02/03 VERSOL Primer R10 R20/21 R36/38 R40 R45 R52 R51/53 R67 S2 S16 S23 S24/25 S29 S33 S38 S43 S59 S61 28/02/03 W147 Resina R34 R21/22 R43 R52/53 S26 S28 S36/37/39 12/11/02 W242 Resina R34 R21/22 R43 R52/53 S26 S28 S36/37/39 24/07/03 IG866 Resina R21/22 R34 R43 R50/53 22/09/03 Edizione 2, Novembre 200 Pagina 42 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 7.1.7 Amianto La FRANGERINI S.r.l. esegue interventi di rimozione amianto da edifici, per tale scopo la ditta è iscritta all’ “Albo Nazionale delle Imprese che effettuano la Gestione dei Rifiuti” con Categoria 10A Classe D. Tali interventi sono oggetto di progettazione (Piani di smaltimento) sulla base di quanto richiesto dalla normativa vigente (Tabella 9). Tabella 9: Quadro della normativa vigente Normativa Argomento trattato D.P.R. 547 del 27/04/55 D. P.R. 303 del 19/03/56 D.P.R. 164 del 7/01/56 D.P.R. 915 DEL 10/09/82 D.L. 277 del 15/08/1991 LEGGE 257 del 27/03/92 Circolare Ministero della Sanità N.45 del 10/07/84 D.P.R. 08/08/94 DM 06/09/94 Prevenzione infortuni Igiene sul lavoro Prevenzione nelle costruzioni Smaltimento rifiuti Igiene del lavoro - rischio chimico, fisico e biologico Igiene del lavoro - Amianto La tabella 10 indica le quantità di amianto rimosso da edifici e consegnato allo smaltimento negli ultimi due anni. Tabella 10: Produzione (in Kg) di materiale contenente amianto nel 2004 CER P Denominazione Q (Kg) 170605 p materiali da costruzione contenenti amianto 36880 Rifiuto consegnato a terzi per Smaltimento (S) Teseco S.p.a.; Busisi Rottami snc; Lonzi Metalli S.r.l. Produzione (in Kg) di materiale contenente amianto nel 2005 (dati aggiornati al 30/10/05) CER P Denominazione Q (Kg) 170605 p materiali da costruzione contenenti amianto 4980 Rifiuto consegnato a terzi per Smaltimento (S) Teseco S.p.a.; Busisi Rottami snc; Lonzi Metalli S.r.l. Legenda: P = Rifiuto classificato come pericoloso Q = Quantità di rifiuto prodotto conferito a Terzi 7.1.8 Rumore Interno Sono state determinate le esposizioni ai livelli di rumore dei lavoratori della FRANGERINI S.r.l. secondo gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 277/91 art. 40, ed è stato redatto il documento della valutazione del Rumore (Novembre 2002), che è presente in azienda. L’organizzazione è però in attesa di un documento aggiornato per la nuova sede. Edizione 2, Novembre 200 Pagina 43 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 7.1.9 Rumore Esterno Sulla base di quanto previsto dal D.P.C.M. 1/3/91, dalla L. 447/95 e dal D.P.C.M. 14/11/97 e Delibera Comunale n. 77 del 22/02/2000, la FRANGERINI S.r.l. ha individuato le caratteristiche del sito in cui si trova la propria sede. In particolare, secondo la L. 447/95, il comune di Livorno ha deliberato un piano di zonizzazione acustica (Deliberazione Consiglio R.T. n. 77 del 22/02/2000) costituito dai seguenti elaborati: - - Relazione Tecnico-Descrittiva Norma Tecnica di attuazione Carta Tematica alla scala 1:10.000. Sulla base di tale delibera, la sede della FRANGERINI S.r.l. si trova in una zona di classe V (vedi cartografia - Figura 9), corrispondente ad un’Area Prevalentemente Industriale. Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. Area dove è localizzata la sede della FRANGERINI Figura 9 Cartografia: Zonizzazione acustica dell’area dove si trova la sede della FRANGERINI S.r.l.. Per l’interpretazione della carta si vedano i documenti: “Norma Tecnica di attuazione” e “Relazione Tecnico-Descrittiva”. Sulla base della classificazione riportata nella “Norma Tecnica di Attuazione”, sono individuati per l’area in cui è situata la sede della FRANGERINI S.r.l. i seguenti limiti di emissione acustica (Tabella 11): Edizione 2, Novembre 200 Pagina 44 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 11: Limiti di emissione acustica (espressi in dB) per l’area in cui si trova la sede della FRANGERINI S.r.l. Classe V Tempi di riferimento Diurno Notturno 65 55 Come attestato dalla valutazione del rumore esterno redatta da un tecnico competente le attività effettuate presso la sede operativa dalla FRANGERINI S.r.l. sono principalmente di tipo amministrativo e, non essendo presenti in sede né impianti produttivi né attrezzature rumorose, l’organizzazione rispetta i limiti previsti e non deve presentare il piano di risanamento acustico. Il livello di inquinamento acustico derivante dalle attività di cantiere è specifico per ogni singolo cantiere, ai sensi della L. 447/95 e della L. Regionale 89/98 il committente ha l’obbligo di richiedere il rilascio dell’autorizzazione per lo svolgimento di attività temporanee, qualora esse comportino l’impiego di macchinari o impianti rumorosi. Quindi per ogni cantiere il committente deve presentare una relazione di impatto acustico delle attività svolte nell’area di cantiere richiedendo anche i dati di emissione sonora delle attrezzature utilizzate dalla ditta esecutrice. Le modalità per il rilascio delle suddette autorizzazioni comunali sono riportate nella Delibera del Consiglio Regionale del 22/02/00 n°77, la relazione di impatto acustico da presentare al Comune deve essere redatta da un tecnico competente ai sensi dell’art. 16 L.R. 89/98. La FRANGERINI S.r.l. si dichiara disponibile a fornire, su richiesta del committente, tutti i dati necessari, tra cui i livelli di rumorosità delle proprie attrezzature, per l’elaborazione di tale relazione. Inoltre, nel caso il committente non adempia a tale obbligo normativo, l’Azienda prima dell’avvio del cantiere elabora la valutazione di impatto del rumore esterno avvalendosi di un tecnico competente iscritto nelle liste della Provincia di Livorno. 7.1.10 Contaminazione del suolo e del sottosuolo L’inquinamento del suolo e sottosuolo relativamente alle attività svolte alle attività svolte dalla FRANGERINI S.r.l., sia in sede che nei cantieri, è assente in quanto sono stati presi dall’organizzazione i seguenti accorgimenti: o o i condotti delle fognature (bianca e nera) sono stati progettati per evitare possibili perdite nel terreno la pavimentazione del magazzino, dove sono stoccate le varie sostanze (solide e liquide) è impermeabile e quindi eventuali sversamenti non comportano l’inquinamento del suolo Edizione 2, Novembre 200 Pagina 45 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 o le sostanze liquide pericolose che possono essere stoccate sui cantieri sono immagazzinate sopra un’apposita vasca di contenimento in grado di raccogliere le eventuali perdite. 7.1.11 Trasporti Fino a Dicembre del 2004 la sede legale e operativa dell’azienda era ubicata in Via Marconi, nel centro della città di Livorno. In quel periodo il traffico e il rumore dovuti ai mezzi e ai camion dell’impresa andavano ad aggiungersi al normale traffico cittadino, recando notevole disturbo ai cittadini. L’azienda ha recentemente traslocato, la sede operativa in Via delle Corallaie, in zona industriale/artigianale, con conseguente miglioramento dell’impatto sul traffico e sul rumore esterno. Inoltre, la FRANGERINI S.r.l. dispone di diversi automezzi messi a disposizione dei Capi Cantiere e degli operai per i trasferimenti dalla sede ai cantieri e viceversa, oltre che di attrezzature di lavoro (es. gru) che vengono movimentate sui cantieri in base alle necessità. Come già citato al punto 7.1.2., tutti i mezzi e le attrezzature sono soggette a un programma di manutenzione che permette di tenere sotto controllo il grado di emissione degli inquinanti e il livello di rumorosità. 7.1.12 Igiene industriale Tutti i locali e le aree dell’azienda sono mantenuti in buone condizioni igieniche attraverso opportune prassi di sanitizzazione e facendo attenzione che non vi sia acqua stagnante, polvere nell’ambiente di lavoro, presenza di insetti o altri animali. Il personale è sottoposto a controllo medico secondo la 626/94, il medico competente è rappresentato dalla Dott.ssa Guelfi con incarico del 01/04/97. Il Responsabile della Sicurezza ha inoltre provveduto a minimizzare il rischio derivante dalla manipolazione di sostanze pericolose (o altro) mettendo a disposizione per i lavoratori indumenti ed accessori protettivi (DPI), come indicato nel documento di Valutazione dei Rischi aziendale. 7.1.13 Incidenti ambientali e infortuni Non si registrano ad oggi incidenti ambientali né vi sono stati contenziosi con la popolazione del territorio di insediamento (né per quanto riguarda la vecchia sede né per la nuova sede). E’ presente in azienda il “Piano di Emergenza”, aggiornato al 31/12/04, che riporta le istruzioni in merito ai comportamenti da tenere in caso di incendio o sversamenti, di cui tutti i dipendenti sono stati formati e informati. In azienda opera un squadra di emergenza e di pronto soccorso e, nella sede dell’organizzazione, sono chiaramente indicati i percorsi di evacuazione in condizioni di emergenza (vedi Tavola 7). La FRANGERINI S.r.l. ha, inoltre, stabilito nella procedura PG 5.5 le modalità prevenire o rispondere adeguatamente alle situazioni di emergenza. per Gli obiettivi della procedura PG 5.5 sono: Edizione 2, Novembre 200 Pagina 46 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 • • • • • • Salvaguardare la vita umana Limitare i danni alle persone Proteggere i beni materiali Tutelare l’ambiente Circoscrivere e contenere i danni all’ambiente Assicurare il coordinamento con i Servizi Esterni. Tale procedura si applica a tutte le situazioni di emergenza che possono avere effetti specifici sull’ambiente. I rischi di infortuni sul lavoro sono stati valutati sulla base della legislazione vigente (626/94) e la situazione è tenuta costantemente sotto controllo. Edizione 2, Novembre 200 Pagina 47 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tavola 7 Percorsi di evacuazione (primo piano) Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 48 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 7.1.14 Rischio incendio La FRANGERINI S.r.l. applica le disposizioni di legge e ha valutato il rischio incendi in ogni area dell’organizzazione, attuando i provvedimenti conseguenti per minimizzare tali rischi. La Valutazione del rischio incendio eseguita per la nuova sede della FRANGERINI S.r.l . (in base al D.M. 10 Marzo 1998), è presente in azienda. Tutti gli impianti antincendio e i mezzi estinguenti sono verificati e sono provati periodicamente secondo programmi stabiliti e il loro stato viene annotato su apposito registro. Al fine dell’ottenimento del CPI (Certificato Prevenzione Incendi) l’organizzazione ha presentato ai VVFF (Vigili del Fuoco) la “Relazione Tecnica di Progetto Antincendio” (del 31/12/2004). Tale progetto è stato valutato conforme dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in data 19/07/2005. L’azienda ha presentato la DIA (Denuncia di Inizio Attività) in data 03/11/05 e sta attualmente ultimando i lavori di adeguamento finalizzati al conseguimento del CPI. Si riporta di seguito il programma dei lavori di adeguamento, secondo quanto stabilito nel progetto sopramenzionato (Tabella 12). Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 49 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 12: Programma dei lavori di adeguamento, finalizzati al conseguimento del CPI, secondo quanto stabilito nel progetto e in conformità alle prescrizioni dei VV.F Settembre N° Tipologia di lavoro 1 Spostamento ricovero mezzi nel piazzale aperto 2 Adeguamento numero estintori 4 Definizione con VVFF delle possibili alternative riguardo alle vie di fuga 6 Costruzione deposito esterno per bombole del gas 5 Compartimentazione antincendio (REI 120), del deposito liquidi infiammabili Realizzazione aperture per uscite di sicurezza conformemente a quanto stabilito Installazione porta REI120 deposito liquidi infiammabili Presentazione DIA di inizio lavori ottemperamento prescrizioni VVFF 9 Domanda di sopralluogo da inoltrare ai VVFF 3 7 8 Edizione 2, Novembre 2005 5 10 15 20 Ottobre 25 30 5 10 15 20 Novembre 25 30 5 10 15 20 Pagina 50 di 77 25 30 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 13: Sintesi della valutazione degli Aspetti Diretti e Indiretti significativi relativa ai cantieri e alla sede dell’organizzazione Priorità: A/M/B Aria Emissioni diffuse di polveri a seguito principalmente di attività di demolizione X 0 210 M Rifiuti Emerg. IPR Produzione rifiuti speciali non pericolosi (recuperati: legno, ferro) (smaltiti: macerie, guaine, cemento, vernici, terra, mat. isolanti) Recupero o smaltimento in discarica X 0 350 M Emissioni sonore dovute all’utilizzo delle attrezzature di cantiere e agli automezzi Inquinamento acustico X 0 280 M Uffici Produzione rifiuti ass. agli urbani riciclabili (carta, plastica, vetro) Recupero di materia tramite raccolta differenziata X 0 196 M Acquisto di prodotti da costruzione (inerti, resine, impermeabilizzanti, vernici, ecc.) Smaltimento e Recupero X 0 320 M Cantieri Aspetto Impatto Inquinamento atmosferico Norm. FIP Rumore Anorm. ASPETTI DIRETTI Rifiuti Sede Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 51 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Smaltimento e recupero di materiali a fine ciclo vita Progettazione eco-compatibile (es.: impianti termici e di isolamento) Risparmio energetico Edizione 2, Novembre 2005 Emerg. Rifiuti Progettazione: uso di prodotti da costruzione eco-compatibili (vernici, resine rivestimenti…) Anorm. Impatto SI CG Priorità: A/M/B X 7 9 A X 7 6 A Norm. Aspetto Risorse naturali ASPETTI INDIRETTI Pagina 52 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 7.2 Aspetti Ambientali Indiretti, Significatività e Priorità d’intervento A seguito delle attività, dei prodotti e dei servizi forniti dalla FRANGERINI S.r.l. si individuano aspetti ambientali sui quali l’organizzazione può non avere un controllo gestionale totale. Questi aspetti ambientali sono pertanto definiti indiretti e derivano dall’impatto ambientale: 1. connesso alle attività svolte dai fornitori (in particolare per i subappalti 2. legato ai comportamenti e alle scelte dei clienti. La valutazione della significatività di tali aspetti, e quindi della priorità di intervento, viene svolta sulla base dei seguenti parametri: Controllo Gestionale (CG) ! Controllo Gestionale Fornitori = C x So C = Controllo dell’aspetto ambientale So = Sorveglianza dei soggetti esterni Ad entrambe i parametri viene assegnato un valore da 1 a 3 in base al grado di controllo e di sorveglianza che la FRANGERINI attua sul fornitore. ! Controllo Gestionale Clienti = Re x Co Re = Responsabilizzazione dei soggetti esterni Co = Coinvolgimento dei soggetti esterni Anche in questo caso ad entrambe i parametri viene assegnato un valore da 1 a 3 in base al grado di coinvolgimento che la FRANGERINI ha nelle scelte del cliente. Nel caso in cui il “CG” sia ≥3 allora non esiste controllo gestionale da parte dell’organizzazione. Se invece è <3 vuol dire che l’organizzazione ha il controllo sull’aspetto ambientale preso in considerazione. Significatività Intrinseca (SI) Questo fattore è dato dalla somma di quattro indici: R+P+D+I - R = ha la funzione di quantificare la controllabilità dell’impatto e può assumere un valore compreso tra 0 e 3 - P = corrisponde alla probabilità di accadimento dell’impatto e può assumere un valore compreso tra 0 e 3 - D = attribuisce un valore numerico alla significatività e può assumere un valore compreso tra 0 e 2 - I = attribuisce un valore numerico alla sensibilità degli interlocutori e può assumere valore 1 oppure 2 Nel complesso la significatività intrinseca può essere ≥7, e in tal caso l’aspetto ambientale indiretto risulterà significativo (S), al contrario esso non sarà significativo (NS). Sulla base dei valori assunti da GC e da SI, si attribuisce un livello di significatività (S) ad ogni aspetto ambientale indiretto, ovvero di priorità di intervento (L), che può essere Alta, Media oppure Bassa: Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 53 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 SI S S NS NS GS NE E NE E S S S NS NS L A M B B Legenda: S Significativo NS Non significativo E Esiste controllo gestionale NE Non esiste controllo gestionale A Alta M Media B Bassa L’organizzazione attribuisce precedenza di intervento agli aspetti con una priorità di intervento: MEDIA e ALTA. Gli aspetti ambientali indiretti su cui la FRANGERINI S.r.l. può avere una certa influenza sono: o Sensibilizzazione dei propri fornitori e subappaltatori per una maggiore attenzione nei riguardi del rispetto delle prescrizioni ambientali e per la riduzione degli impatti legati alle proprie attività sull’ambiente. o Utilizzo materiali da costruzione (laterizi, vernici, isolanti, ecc.) eco-compatibili per un minore impatto ambientale dell’opera finale, e porre particolare attenzione nella realizzazione degli isolamenti acustici e termici al fine di migliorare la qualità della vita e di ridurre i consumi energetici dei fruitori. o Altri aspetti possono essere legati alla promozione, verso i clienti, per l’adozione di tecnologie che comportino un minor consumo energetico o un minor impatto ambientale. 7.3 Aspetti Ambientali non applicabili o o o o o Vibrazioni Odori Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti Emissioni elettromagnetiche Impatto visivo. 8 PRESTAZIONI AMBIENTALI DELL’ANNO 2004 Un Sistema di Gestione Ambientale funzionale consente di ottenere dei risultati misurabili conseguenti al controllo esercitato dall’organizzazione sui propri aspetti ambientali, sulla base della sua Politica Ambientale, dei suoi Obiettivi e dei suoi Traguardi. Poiché per la FRANGERINI S.r.l. questo è il primo anno di applicazione del SGA, non è possibile, sulla base dei pochi dati a disposizione dell’organizzazione relativamente ai propri aspetti ambientali, fare una analisi delle prestazioni relative all’anno 2004. In questa sezione ci limitiamo, pertanto, a fornire un prospetto delle attività ed iniziative attuate dalla FRANGERINI S.r.l. relativamente alla scelta dei principali prodotti utilizzati nel processo produttivo ed alle attività di promozione dei principi dell’edilizia ecosostenibile (Tabella 14 - per la lettura di questa tabella si faccia riferimento alla Tabella 6, nella quale viene indicata la quantità di prodotti acquistati nel 2004 per le categorie merceologiche di interesse). Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 54 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 14: Prospetto delle attività ed iniziative della FRANGERINI S.r.l. in campo Ambientale, nell’anno 2004. Indicatore Attività anno 2004 Acquisto resine per impermeabilizzazioni (rispetto al totale) emulsionabili in acqua 2 % (rispetto al totale) Acquisto di vernici ecolabel 3 % (rispetto al totale) Utilizzo di membrane impermeabilizzanti sintetiche per privilegiare la maggiore durata nel tempo 4 % (rispetto alle membrane bituminose) Utilizzo delle membrane impermeabilizzanti poliolefiniche 20 % (rispetto alle membrane in PVC) Acquisto dei pannelli isolanti ecologici 0 % (rispetto al totale) Acquisto di impermeabilizzanti cementizi ecologici 3 % (rispetto al totale) Acquisto delle vernici protettive per impermeabilizzazioni ecologiche 4 % (rispetto al totale) Carta ecologica riciclata da utilizzare per attività amministrative 0 % (rispetto al totale) Utilizzo di materiale riciclato 0 % (rispetto al tot materiale da costruzione) Raccolta differenziata di rifiuti riciclabili in cantiere 20 % (rispetto al tot rifiuti smaltiti) Raccolta differenziata di rifiuti riciclabili in sede 0 % (rispetto al tot rifiuti smaltiti) Smaltimento inerti presso impianti di riciclaggio 0 % (rispetto al tot inerti smaltiti) N° incontri con clienti e progettisti per la promozione di scelte progettuali eco-sostenibili 0 N° impianti di recupero/risparmio energetico installati 0 N° incontri con aziende edili del territorio per la promozione dell'edilizia eco-sostenibile 0 N° articoli pubblicati su riviste specializzati per la promozione dell'edilizia eco-sostenibile 0 9 OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE La Direzione della FRANGERINI S.r.l., convinta e motivata verso il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, stabilisce i propri obiettivi in coerenza con quanto indicato dalla Politica dell’organizzazione per la tutela dell’ambiente ed in linea con quanto fissato dalla Regione nelle strategie di intervento del piano di risanamento per l’area di Livorno (Piano Regionale di Azione Ambientale della Toscana 2004 - 2006). Gli obiettivi, il programma, i tempi pianificati per il raggiungimento degli stessi e gli indicatori utilizzati per il monitoraggio del miglioramento ambientale (Tabella 15, Aspetti Ambientali Diretti e Tabella 16, Aspetti Ambientali Indiretti), sono definiti dalla FRANGERINI S.r.l. sulla base delle prestazioni determinate per il 2004, anno che rappresenta il riferimento di partenza rispetto al quale vengono monitorate le prestazioni per gli anni 2005/2006/2007, sono resi noti e distribuiti all’interno dello stabilimento e messi a disposizione per il pubblico attraverso il presente documento. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 55 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 15: Obiettivi, Indicatori e Programma relativo agli aspetti Ambientali Diretti per il triennio 2005-2007 Aspetto Diretto Livello Priorità Obiettivo Indicatore Azione Risorse annue Resp 2005 - Analizzare il doc. della Regione Toscana "Elenco base dei materiali per l'edilizia sostenibile" del 22/01/05 16 h uomo (2 x 8) UA RP Entro Settembre - Formare i CC sull'utilizzo dei materiali ecocompatibili 16 h uomo (4 x 4) UA Nei mesi Settembre/ Ottobre - Eseguire ricerche di mercato per trovare prodotti da costruzione eco-compatibili alternativi a quelli comunemente utilizzati 16 h uomo UA % di acquisto delle resine per impermeabilizzazioni emulsionabili in acqua (rispetto al totale) Quando possibile, privilegiare l'acquisto di prodotti eco-compatibili Acquisti di prodotti ecologici (resine, impermeabilizzan ti, vernici, ecc.) Medio Aumento dell'utilizzo dei prodotti ecologici % utilizzo di membrane impermeabilizzanti Quando possibile, privilegiare l'acquisto di sintetiche rispetto alle prodotti eco-compatibili bituminose per privilegiare la maggiore durata nel tempo % utilizzo delle membrane Abbandonare l'utilizzo delle membrane impermeabilizzanti impermeabilizzanti in PVC e adottare quelle poliolefiniche e scapito di poliolefiniche quelle in PVC % di acquisto dei pannelli isolanti ecologici (rispetto al totale) % di acquisto di impermeabilizzanti cementizi ecologici (rispetto Quando possibile, privilegiare l'acquisto di al totale) prodotti eco-compatibili % di acquisto delle vernici protettive per impermeabilizzazioni ecologiche (rispetto al totale) Edizione 2, Novembre 2005 Ricercare sul mercato membrane impermeabilizzanti a basso impatto ambientale o prodotte da materiali riciclati 2007 Arrivare al 80% entro Giugno Entro Settembre UA/CC Arrivare Al 40% entro Dicembre Arrivare al 60% entro Giugno UA/CC Arrivare al 10% entro Dicembre Arrivare Arrivare al 20% al 30% Entro Giugno entro Giugno 4 h uomo UA Entro Settembre - UA CC - Arrivare Arrivare Al 10% al 15% Entro Giugno entro Giugno - UA CC Arrivare al 40% Entro Dicembre Arrivare Arrivare Al 50% Al 60% Entro Giugno Entro Giugno UA CC Arrivare al 20% entro Dicembre Arrivare al 40% entro Giugno Arrivare al 50% entro Giugno UA CC Arrivare al 50% entro Dicembre Arrivare al 65% entro Giugno Arrivare al 75% entro Giugno UA CC Arrivare Al 5% entro Dicembre - % di acquisto delle vernici eco-label (rispetto al totale) - 2006 - Arrivare al 10% entro Giugno Pagina 56 di 77 Arrivare al 20% entro Giugno DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Aspetto Diretto Livello Priorità Consumo di risorse non rinnovabili (attività amministrative) Sede centrale Produzione rifiuti assimilabili agli urbani riciclabili (carta, plastica, vetro) Bassa Obiettivo Indicatore Aumento % di carta ecologica riciclata dell'utilizzo dei da utilizzare per attività prodotti ecologici amministrative Risorse annue Resp 2005 2006 2007 Privilegiare l'acquisto di carta ecologica riciclata da utilizzare per attività amministrative - UA - Arrivare al 25% entro Giugno Arrivare al 35% entro Giugno AP Entro Luglio 64 h uomo (8 x 8) RDA Entro Luglio 4 h uomo AP Entro Luglio - Tutti - Acquistare gli appositi contenitori (AAMPS) (carta, pile e plastica e vetro) Media Avviare la raccolta differenziata degli RSAU - % di raccolta dei rifiuti riciclabili Avviare la raccolta differenziata Cantieri Produzione rifiuti Azione Media Incrementare la raccolta differenziata di Legno e Ferro Incrementare il riciclaggio di rifiuti inerti tramite consegna a impianti di riciclaggio (frantumazione, selezione e classificazione) inerti anziché smaltirli in discarica tipo 2A Edizione 2, Novembre 2005 Formare il personale sulla corretta gestione dei RSAU Se necessario, identificare i contenitori e posizionarli nelle aree strategiche (corridoi, uffici, magazzino) Raccogliere separatamente, per tipologia, i rifiuti riciclabili 1000 Acquistare appositi contenitori per la raccolta differenziata (carta, plastica, vetro, ferro, - - Entro Luglio Formare il personale sulla corretta gestione dei RSAU RDA Entro Luglio Identificare i contenitori e posizionarli nell'area di cantiere CC Entro Agosto RDA Entro Luglio CC Arrivare al 80% entro Dicembre RDA Entro Luglio Sensibilizzare il personale sulla corretta gestione dei rifiuti recuperabili Raccogliere separatamente, per tipologia, i rifiuti riciclabili % di raccolta dei rifiuti riciclabili Arrivare al 100% entro Giugno Sensibilizzare il personale operativo per lo smaltimento degli inerti presso impianti di riciclaggio Compreso nelle voci precedenti Arrivare al 100% entro Giugno Pagina 57 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Aspetto Diretto Livello Priorità Obiettivo (vedi precedente) (vedi precedente) (vedi precedente) Sede Produzione rifiuti Emissioni sonore sui cantieri Emissioni di polveri sui cantieri Media Incrementare l'utilizzo di materiale riciclato Media Abbassare il livello di emissione sonora durante le attività di cantiere Media Ridurre l'inquinamento atmosferico da polveri sul cantiere e nelle immediate vicinanze Edizione 2, Novembre 2005 Indicatore Azione Risorse annue Resp 2005 2006 2007 CC RP - Arrivare al 70% entro Giugno Arrivare al 100% entro Giugno Quando possibile, privilegiare l'acquisto di materiali inerti riciclati UA RP - Arrivare al 10% entro Giugno Arrivare al 15% entro Giugno (Limite di costo attrezzature Negli acquisti, a parità di caratteristiche, non superiore privilegiare la scelta delle al 20% rispetto attrezzature/macchinari che hanno minori a attrezzature emissioni sonore con analoghe caratteristiche) UA RP Entro Luglio UA RP Entro Ottobre RP CC Entro Settembre % di smaltimento degli inerti presso imp. di riciclaggio, rispetto al tot materiale da costruzione smaltito % di utilizzo di materiale riciclato, rispetto al tot materiale da costruzione - - Effettuare un'analisi di mercato per valutare la disponibilità e il costo di prodotti polimerizzanti da utilizzare sui cantieri per diminuire l'emissione di polveri (es. da viabilità mezzi trasporto) 8 h uomo Durante le sabbiature adottare la 4 h uomo metodologia di lavoro in depressione rispetto aggiuntive per all'ambiente esterno intervento Pagina 58 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 16: Obiettivi, Indicatori e Programma relativo agli aspetti Ambientali Indiretti per il triennio 2005-2007 Aspetto Indiretto Progettazione Qualità energetica e ambientale degli edifici Livello Priorità - Obiettivo Sensibilizzare i clienti e i progettisti per una progettazione sostenibile Indicatore N° incontri con clienti Promuovere le linee guida della Regione e progettisti per la Toscana per una progettazione e promozione di scelte costruzione sostenibile ("Manuale per progettuali ecol'edilizia sostenibile" del 22/01/05), fare sostenibili almeno 2 incontri all'anno N° impianti di recupero/risparmio energetico installati Progettazione e Costruzione - Edilizia sostenibile - Promuovere l'installazione di impianti (attivi e passivi) per il risparmio e recupero energetico negli edifici Programmare incontri con le associazioni di categoria (ASSIMP e ANCE) per la promozione dell'edilizia sostenibile e N° incontri con aziende della Registrazione EMAS (almeno 2 edili del territorio per incontri/ anno) la promozione Promuovere dell'edilizia ecoTramite ASSIMP, introdurre, nella l'edilizia sostenibile sostenibile prossima revisione del manuale "Sistemi alle ditte edili di impermeabilizzazioni - Guida alla presenti sul progettazione" le implicazioni ambientali territorio sull'utilizzo dei vari prodotti N° articoli pubblicati su riviste specializzati per la promozione dell'edilizia ecosostenibile Edizione 2, Novembre 2005 Azione Elaborazione di almeno 2 articoli all'anno sul tema e pubblicarli nella Newsletter "Edil news" o in altre riviste specializzate Risorse annue Resp 2005 2006 2007 32 h uomo CM DI _ 2 entro Giugno e 3 entro Dicembre 4 entro Giugno e 5 entro Dicembre 24 h uomo CM RP _ 2 entro Ottobre 3 entro Giugno 2 entro Giugno e 3 entro Dicembre 4 entro Giugno e 5 entro Dicembre 32 h uomo CM _ 40 ore uomo DI _ 60 ore uomo CM DI _ Entro Luglio 2 entro Giugno e 3 entro Dicembre Pagina 59 di 77 4 entro Giugno e 5 entro Dicembre DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 10 PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA E MISURAZIONI Le modalità con cui vengono effettuate le misurazioni e la sorveglianza delle prestazioni reali in confronto sia con gli obiettivi e i traguardi stabiliti sia con le normative ambientali applicabili sono riassunte nella Tabella 17. L’obiettivo è quello di mantenere un continuo controllo sulle principali caratteristiche delle attività che comportano degli aspetti ambientali significativi nonché garantire la conformità rispetto alla normativa ambientale applicabile. Tabella 17: Riepilogo delle modalità con cui vengono effettuate le misurazioni e la sorveglianza delle prestazioni reali in confronto sia con gli obiettivi e i traguardi stabiliti, sia con le normative ambientali applicabili. (i mesi indicati nelle colonne del triennio 2005-2007 rappresentano la cadenza del controllo da effettuare) Sede Centrale: ASPETTI DIRETTI Attività Aspetto Impatto P Obiettivo di miglioramento Controllo Attività di ufficio in generale Impiego di acqua per servizi igienici Consumo risorsa idrica B - Aspetto non significativo Attività amministrative Uffici - Produzione rifiuti assimilabili agli urbani riciclabili (carta, plastica, vetro) Recupero di materia tramite raccolta differenziata M Avviare la raccolta differenziata degli RSAU Magazzino - Produzione rifiuti speciali non pericolosi (scarti guaine, vernici o prodotti chimici scaduti, ecc.) Recupero o smaltimento in discarica B - Gestione Magazzino Resp. 2005 2006 2007 Controllare raggiungimento target e stato avanzamento Programma Ambientale - (modalità di raccolta, e smaltimento) RDA Ottobre Marzo Marzo Controllare la corretta gestione del deposito temporaneo e degli adempimenti amministrativi legati allo smaltimento (formulario e registro) RDA/SE Ottobre Marzo e Settembre Marzo e Settembre Controllare corretto smaltimento degli imballaggi terziari RDA/MG Ottobre Marzo e Settembre Marzo e Settembre RDA/SE/ MG Ottobre Marzo e Settembre Marzo e Settembre Magazzino - Produzione rifiuti speciali pericolosi (prodotti chimici pericolosi) Smaltimento in discarica B - Controllare la corretta gestione del deposito temporaneo e degli adempimenti amministrativi legati allo smaltimento (formulario e registro) Approvvigionamenti Acquisti di prodotti da costruzione (inerti, resine, impermeabilizzanti, vernici, ecc.) Smaltimento e Recupero M Aumento dell'utilizzo dei prodotti ecologici Controllare raggiungimento target e stato avanzamento Programma Ambientale RDA/UA Ottobre Gennaio e Luglio Gennaio e Luglio Attività amministrative Consumo di risorse non rinnovabili (attività amministrative) Consumo di risorse non rinnovabili B Aumento dell'utilizzo Controllare raggiungimento target e della carta ecologica stato avanzamento Programma riciclata Ambientale RDA/AP Dicembre Maggio Maggio Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 60 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Attività Aspetto Impatto P Obiettivo di miglioramento Produzione Operazioni di travaso di sostanze pericolose in Magazzino Inquinamento suolo per sversamenti e atmosfera per sostanze a bassa volatilità M - Gestione Magazzino Stoccaggio sostanze pericolose Controllo 2005 2006 2007 Controllare l'acquisto della vasca di contenimento da utilizzare durante il RDA/MG travaso, e il relativo utilizzo Ottobre Aprile Aprile Controllare stoccaggio materiali infiammabili liquidi in conformità a RDA/RS/ quanto indicato nella pratica per MG l'ottenimento del CPI Ottobre Aprile Aprile RDA/RS/ MG Novembre Maggio Maggio Resp. 2005 2006 2007 RDA/CC Ottobre Marzo Marzo RDA/CC Ottobre Marzo Marzo Controllare lo stoccaggio delle bombole di GPL Attività di ufficio in generale Consumo en. Elettrica, Consumo acqua Consumi risorse non rinnovabili B - Aspetto non significativo Rumore Inquinamento acustico B - Aspetto non significativo Aspetto Impatto P Obiettivo di miglioramento Controllo Resp. Cantieri: ASPETTI DIRETTI Attività Demolizioni, sabbiature e viabilità di cantiere Emissioni diffuse di polveri a seguito principalmente di attività di demolizione Inquinamento atmosferico, Disturbo quiete pubblica M Controllare raggiungimento target e stato avanzamento Programma Ambientale - Controllare che sui Ridurre cantieri sia adottata la prassi di l'inquinamento bagnare il terreno e le macerie atmosferico da polveri sul cantiere e particolarmente polverulenti, o che sino stati montati teli di protezione. nelle immediate vicinanze Controllare che le sabbiature di ambienti chiusi vengano eseguite in depressione Logistica Emissioni scarichi veicoli e attrezzature aziendali (automezzi, generatore, ecc.) Inquinamento atmosferico B - Controllare la regolare manutenzione RDA/MG Settembre e revisione dei mezzi Marzo Marzo Attività di costruzione in genere Impiego di acqua per lavare, diluire, bagnare il terreno, ecc. Consumo risorsa idrica M - Controllare che l'utilizzo dell'acqua sia relativo alle operazioni strettamente necessarie per le attività di cantiere Marzo Marzo Edizione 2, Novembre 2005 CC Ottobre Pagina 61 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Aspetto Impatto P Obiettivo di miglioramento Controllo Resp. 2005 2006 2007 Produzione rifiuti assimilabili agli urbani riciclabili (carta, plastica, vetro) Recupero di materia tramite raccolta differenziata B Avviare la raccolta differenziata Controllare raggiungimento target e stato avanzamento Programma Ambientale (raccolta differenziata) RDA/CC Dicembre Marzo e Settembre Marzo e Settembre Controllare raggiungimento target e stato avanzamento Programma Incrementare la Ambientale - e la corretta gestione del raccolta differenziata deposito temporaneo e degli RDA/CC di Legno e Ferro adempimenti amministrativi legati allo smaltimento (formulario e registro) Ottobre Marzo e Settembre Marzo e Settembre Incrementare il riciclaggio di rifiuti inerti tramite consegna a impianti Controllare raggiungimento target e di riciclaggio stato avanzamento Programma RDA/CC (frantumazione, Ambientale (modalità di smaltimento selezione e degli inerti) classificazione) inerti anziché smaltirli in discarica tipo 2A Dicembre Marzo e Settembre Marzo e Settembre Ottobre Marzo e Settembre Marzo e Settembre Ottobre Aprile Aprile Novembre Maggio Maggio Attività Produzione rifiuti speciali non pericolosi, Avviati a recupero : legno, ferro, Smaltiti : macerie, guaine, cemento, vernici, terra, materiali. isolanti Recupero o smaltimento in discarica M Controllare la corretta gestione del deposito temporaneo e degli RDA/CC/ adempimenti amministrativi legati SE allo smaltimento (formulario e registro) Controllare le modalità di stoccaggio e movimentazione delle sostanze RDA/CC pericolose Produzione rifiuti speciali pericolosi (amianto, vernici) Smaltimento in discarica B - Utilizzo di sostanze pericolose Sicurezza sulle persone B - Consumo en. Elettrica, Consumo acqua, Consumo carburante per autotrazione Consumi risorse non rinnovabili M - Produzione e Approvvigionamenti Utilizzo prodotti da costruzione (inerti) Consumi risorse non rinnovabili M Incrementare Controllare raggiungimento target e l'utilizzo di materiale stato avanzamento Programma riciclato Ambientale RDA/UA Dicembre Maggio e Novembre Maggio e Novembre Attività di costruzione in genere Emissioni sonore dovute all’utilizzo delle attrezzature di cantiere e agli automezzi Inquinamento acustico M Abbassare il livello di Controllare raggiungimento target e emissione sonora stato avanzamento Programma RDA/UA durante le attività di Ambientale (acquisto di macchinari a cantiere bassa emissione sonora) Dicembre Maggio Maggio Logistica Traffico da automezzi Incremento del B Edizione 2, Novembre 2005 - Controllare la classe energetica delle RDA/UA nuove attrezzature acquistate Aspetto non significativo Pagina 62 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Attività Aspetto Impatto P Obiettivo di miglioramento Controllo Resp. 2005 2006 2007 Resp. 2005 2006 2007 Settembre Gennaio e Giugno Gennaio e Giugno Giugno Giugno traffico veicolare ASPETTI INDIRETTI Aspetto Impatto P Obiettivo di miglioramento Controllo Emissioni in atmosfera da trasportatori terzi Inquinamento atmosferico da motori diesel degli automezzi B - Aspetto non significativo Attività Approvvigionamenti (principalmente subappalti) Controllare: la presenza delle prescrizioni ambientali sui contratti Promuovere l'edilizia di subappalto, gli interventi formativi sostenibile alle ditte vs. il personale delle ditte esterne, la RDA/UA edili presenti sul consegna della PG 5,6. Controllare territorio l'operato dei subappaltatori su un cantiere Produzione di rifiuti da parte dei subappaltatori Conferimento rifiuti ad impianti di smaltimento e riciclaggio A Gestione attrezzature Produzione di rifiuti presso officine che effettuano manutenzione di nostri mezzi Conferimento rifiuti ad impianti di smaltimento A - Controllare le modalità di smaltimento dei rifiuti pericolosi delle officine MG Ottobre Costruzione (progettazione) Progettazione - Uso di prodotti da costruzione eco-compatibili (vernici, resine, rivestimenti, …) Smaltimento e recupero di materiali a fine ciclo vita A Sensibilizzare i clienti e i progettisti per una progettazione sostenibile Controllare raggiungimento target e stato avanzamento Programma Ambientale RDA/DI Dicembre Gestione attrezzature Inquinamento di suolo e sottosuolo dovuto ad officine che effettuano manutenzione (olii, carburanti, …) Contaminazione suolo e sottosuolo B - Controllare stato officine in fase di consegna mezzi MG Ottobre B - Aspetto non significativo RDA/DI Dicembre Approvvigionamenti (principalmente subappalti) Consumi di risorse naturali da Consumo di gasolio trasportatori terzi Consumo di risorse non rinnovabili Consumi di risorse naturali (acqua, energia elettrica, …) Edizione 2, Novembre 2005 B Promuovere l'edilizia Controllare raggiungimento target e sostenibile alle ditte stato avanzamento Programma edili presenti sul Ambientale territorio Pagina 63 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Attività Aspetto Impatto P Costruzione (progettazione) Progettazione eco-compatibile (es. impianti termici e di isolamento) Risparmio energetico A Rumore prodotto da fornitori e subappaltatori Inquinamento acustico B Traffico veicolare prodotto da trasportatori terzi Incremento del traffico veicolare B Approvvigionamenti (principalmente subappalti) TUTTE LE ATTIVITA' A M B P = = = = Obiettivo di Controllo miglioramento Sensibilizzare i clienti e i progettisti Controllare raggiungimento target e per una stato avanzamento Programma progettazione Ambientale sostenibile Promuovere l'edilizia sostenibile alle ditte Controllare avvenuta edili presenti sul sensibilizzazione dei subappaltatori territorio - Resp. 2005 RDA/DI Dicembre RDA/RP Ottobre Controllare lo stato di avanzamento delle "AC URGENTI DA ATTUARE A SEGUITO DELL’AAI" e valutarne l'efficacia RDA Settembre e Dicembre Controllare, attraverso la check-list "Lista di riscontro dei requisiti legislativi", il rispetto degli adempimento legislativi vigenti RDA 2006 2007 Aprile Aprile Aspetto non significativo Alta Media Bassa Priorità Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 64 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 11 STIMA DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEL 2005 Si riporta di seguito (Tabella 18) una valutazione delle prestazioni ambientali della FRANGERINI S.r.l., relativa ai prodotti eco-compatibili utilizzati dall’organizzazione nel 2005, aggiornata alla data del 30/10/2005, al fine di consentire una valutazione preliminare in termini di raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati. Tabella 18: Prestazioni ambientali della FRANGERINI S.r.l., relativa al 2005 e aggiornata alla data 30/10/2005. Aspetti Diretti Categoria Vernici protettive per imperm. Impermeabilizzanti cementizi Membrane impermeabilizzanti (sintetiche) Prodotto(1) U.M. Quantità Tot % di Acquisto Per Categorie 222 HYDROPRIMER Lt 222 9 550 IDROSILEX Kg 550 100 7997 12 SARNAFIL TG66 MQ 960 SUPER A MQ 2837 Membrane impermeabilizzanti 7997 48 PARALON NT 4 MQ 4200 (poliolefiniche) SARNAFIL TG66 MQ 960 ERABOARD V SPESS. 1243 Pannelli isolanti 30 MM. MQ 1243 44 5520 Resine per imperm. ELASTOMUL G Kg 5520 97 SILOSSANICO X EST. Vernici ecolabel o a base acqua BOERO LT 90 885 18 Vernici ecolabel o a base acqua SILNOVO PITTURA LT 795 (1) Hydroprimer e Elastomul G: prodotti a base di acqua (no solventi tensioattivi). Idrosilex: prodotto a base di cementi idraulici diluibili in acqua (no solventi tensioattivi). Sarnafil TG66: matrice poliolefinica (meno inquinante del PVC e maggiore durata nel tempo). Super A e Paralon NT 4: matrice 50% bituminosa e 50% poliolefinica (maggiore durata nel tempo). Eraboard V spess. 30 mm.: materiale composto da aggregati naturali espansi e fibrosi. Silossanico x est. Boero e Silnovo Pittura : tipi di prodotto a base di acqua, più traspiranti e più durevoli dei prodotti acrilici. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 65 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Aspetti Diretti Categoria U.M. Quantità Tot % per Categorie Carta ecologica riciclata Kg 0 250 0 Raccolta rifiuti riciclabili(2) Kg 93.320 306.552 30,44 Smaltimento inerti presso impianti di riciclaggio Kg 0 167.302 0 Utilizzo materiale riciclato rispetto al tot. materiale da costruzione Kg 0 0 (2) Dati riferiti ai soli cantieri. Relativamente ai rifiuti prodotti all’interno della sede e assimilabili agli urbani, smaltiti attraverso i normali circuiti di raccolta, non sono quantificabili in quanto prima della fine del 2005 non venivano registrati i volumi smaltiti. Aspetti Indiretti N° N° N° N° Categorie incontri con clienti e progettisti per la promozione di scelte progettuali eco-sostenibili impianti di recupero/risparmio energetico installati incontri con aziende edili del territorio per la promozione dell'edilizia eco-sostenibile articoli pubblicati su riviste specializzati per la promozione dell'edilizia eco-sostenibile N° Attività svolte 0 0 0 0 Data la recente implementazione del Sistema di Gestione Ambientale non sono attualmente disponibili dati relativamente agli obiettivi e target, menzionati nel Programma Ambientale (Tabelle 15 e 16), aventi scadenza Dicembre 2005 o successiva. Si riporta di seguito (Tabella 19) il solo stato di attuazione degli stessi, aggiornato a fine Dicembre 2005. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 66 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Tabella 19: Attività svolte come da programma (vedi Tabelle 15 e 16) in scadenza entro Novembre 2005. Aspetto Diretto Acquisti di prodotti ecologici (resine, impermeabilizzanti, vernici, ecc.) Obiettivo Aumento dell'utilizzo dei prodotti ecologici Consumo di risorse non rinnovabili (attività amministrative) Aumento dell'utilizzo dei prodotti ecologici Sede centrale - Produzione rifiuti assimilabili agli urbani riciclabili (carta, plastica, vetro) Avviare la raccolta differenziata degli RSAU Avviare la raccolta differenziata Cantieri - Produzione rifiuti Emissioni sonore sui cantieri Emissioni di polveri sui cantieri Azione 2005 Stato di Attuazione Analizzare il doc. della Regione Toscana "Elenco base dei materiali Entro Settembre per l'edilizia sostenibile" del 22/01/05 Formare i CC sull'utilizzo dei materiali eco-compatibili Entro Settembre/Ottobre Ridurre l'inquinamento atmosferico da polveri sul cantiere e nelle immediate vicinanze Eseguito Eseguire ricerche di mercato per trovare prodotti da costruzione eco-compatibili alternativi a quelli comunemente utilizzati Entro Settembre Eseguito Ricercare sul mercato membrane impermeabilizzanti a basso impatto ambientale o prodotte da materiali riciclati Entro Settembre Eseguito Acquistare gli appositi contenitori (AAMPS) (carta, pile e plastica e vetro) Entro Luglio Eseguito Formare il personale sulla corretta gestione dei RSAU Entro Luglio Eseguito Se necessario, identificare i contenitori e posizionarli nelle aree strategiche (corridoi, uffici, magazzino) Entro Luglio Eseguito Acquistare appositi contenitori per la raccolta differenziata (carta, plastica, vetro, ferro…) Entro Luglio Eseguito Formare il personale sulla corretta gestione dei RSAU Entro Luglio Eseguito Identificare i contenitori e posizionarli nell'area di cantiere Entro Agosto Eseguito Entro Luglio Eseguito Entro Luglio Eseguito Negli acquisti, a parità di caratteristiche, privilegiare la scelta delle attrezzature/macchinari che hanno minori emissioni sonore Entro Luglio Eseguito Effettuare un'analisi di mercato per valutare la disponibilità e il costo di prodotti polimerizzanti da utilizzare sui cantieri per diminuire l'emissione di polveri (es. da viabilità mezzi trasporto) Entro Ottobre Eseguito Durante le sabbiature adottare la metodologia di lavoro in depressione rispetto all'ambiente esterno Entro Settembre Eseguito Incrementare la raccolta differenziata di Legno Sensibilizzare il personale sulla corretta gestione dei rifiuti e Ferro recuperabili Incrementare il riciclaggio di rifiuti inerti Sensibilizzare il personale operativo per lo smaltimento degli inerti tramite consegna a impianti di riciclaggio (frantumazione, selezione e classificazione) presso impianti di riciclaggio inerti anziché smaltirli in discarica tipo 2A Abbassare il livello di emissione sonora durante le attività di cantiere Eseguito Allo stato attuale non ci sono dati disponibili per la valutazione dello stato di attuazione degli obiettivi relativi agli aspetti indiretti. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 67 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 12 LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO 12.1 Rifiuti Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: rifiuti, smaltimento e riciclaggio e bonifica dei siti inquinanti. Norma Titolo Delib. C.C. Livorno 70/2005 TARSU: Tariffe in vigore per l’anno 2005 Delib. C.C. Livorno 39/2005 Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: modifiche al Regolamento Dir. CE/12/2004 Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 11 febbraio 2004 che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio D.M. 13/03/2003 Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica L. 179/2002 Disposizioni in materia ambientale L.R. 29/2002 Modifiche alla legge regionale 25/1998 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati) e successive modificazioni e modifiche alla legge regionale 60/1996 (Disposizioni per l’applicazione del tributo speciale per il deposito i discarica dei rifiuti solidi di cui all’art. 3 della L. 549/1995) e successive modificazioni D.M. 161/2002 Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, relativo all'individuazione dei rifiuti pericolosi che è possibile ammettere alle procedure semplificate L. 93/2001 (Ronchi-quater): Disposizioni in campo ambientale D.Lgs. 160/2000 Differimento del termine per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati, convertito in legge dalla Legge ordinaria del Parlamento n° 224 del 28/07/2000 D.C.R.T. 348/1999 Approvazione del piano regionale di gestione dei rifiuti Delib. R.T 09/11/2001 Regolamento dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani: integrazioni e modifiche. Assimilabilità dei Rifiuti Speciali ai sensi del D.lgs 22/97. D.M. 471/1999 Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni L.R. 25/1998 Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati D.M. 148/1998 Regolamento recante approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m), e 18, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 D.M. 145/1998 Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e), e comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 68 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 D.M. 05/02/1998 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 D.M. 141/1998 Regolamento recante norme per lo smaltimento in discarica dei rifiuti e per la catalogazione dei rifiuti pericolosi smaltiti in discarica D.M. 406/1998 Regolamento Albo Gestori: Regolamento recante norme di attuazione di direttive dell'Unione europea, avente ad oggetto la disciplina dell'Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti L. 426/1998 (Ronchi-ter): Nuovi interventi in campo ambientale (approvazione del Ddl 4792-B) D.Lgs. 389/1997 (Decreto Ronchi-bis): Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 22/1997, in materia di rifiuti, di rifiuti pericolosi, di imballaggi e di rifiuti ti imballaggio D.Lgs. 22/1997 (Decreto Ronchi): Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio Delib. C.C. Livorno Modifiche al regolamento dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani Delib. C.C. Livorno 76/1996 Regolamento dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani Delib. C.C. Livorno 186/1995 Regolamento per l ’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani – TARSU L. 70/1994 Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l'attuazione del sistema di eco-gestione e di audit ambientale Direttiva CE 62/94 Direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 1994, sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio 12.2 Acque Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: scarichi e risorse idriche e tutela delle acque. Norma Regolamento A.A.T.O 2005 L.R. 64/2001 Edizione 2, Novembre 2005 Titolo Regolamento del servizio di fognatura e di depurazione. Versione approvata con Disposizione del Direttore n° 40/29.03.2005, in attuazione della Deliberazione Assemblea n° 05/11.03.2005 Norme sullo scarico di acque reflue e ulteriori modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 88 Pagina 69 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Del. G. R. T. 857/2001 Integrata e modificata dalla deliberazione n. 219 del 4 marzo 2002, con la quale sono stati approvati: - I criteri di individuazione e l’elenco dei corpi idrici significativi - Il Piano di rilevamento dello stato di qualità delle acque superficiali, sotterranee ed a specifica destinazione - Le direttive per il monitoraggio degli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane - Affidato all’ARPAT l’incarico dell’attuazione del piano di monitoraggio di quanto sopra indicato. D.Lgs. 258/2000 Disposizioni correttive e integrative del D.Lgs 11/05/1999 n. 152, n. 152, in materia di tutela delle acque dall’inquinamento, a norma dell’art. 1 comma 4, L. 24/04/1998, n. 128 Direttiva 2000/60/CE Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque D.P.R. 238/1999 Regolamento recante norme per l’attuazione di talune disposizioni della Legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche D.Lgs. 152/1999 Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della Direttiva 91/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole D.P.R 18/02/1999 Regolamento recante norme per l’attuazione di talune disposizioni per la Legge 05/02/1994, n. 36, in materia di risorse idriche D.M. 90/1997 Regolamento recante modalità di applicazione dell’art. 18, comma 5, della Legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche D.P.C.M. 4/03/1996 Disposizioni in materia di risorse idriche L. 36/1994 (Legge Galli): Disposizioni in materia di risorse idriche D.P.R. 236/1988 Attuazione della direttiva n. 80/778/CEE concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183 L. 62/1982 Provvedimenti urgenti in materia dall’inquinamento (Stato: modificata) Del. Interm. 04/02/1977 Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all’art. 2, lettere b), d), ed e), della Legge del 10/05/1976, n. 319, recante norme per la tutela delle acque dall’inquinamento R.D. 1775/1933 Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici (Stato: modificata) Edizione 2, Novembre 2005 di tutela delle acque Pagina 70 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 12.3 Energia Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: risorse e consumi energetici. Norma Titolo L.R. 5/2004 Modifiche dell’art. 7 della legge regionale 45/1997 - Norme in materia di risorse energetiche - L.R. 45/1997 Norme in materia di risorse energetiche L. 412/1993 Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione all’art. 4, comma 4, della legge 10/1991 L. 10/1991 Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia 12.4 Inquinamento acustico Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: inquinamento acustico e tecniche di rilevamento del rumore. Norma Titolo L.R. 67/2004 Modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 89 - Norme in materia di inquinamento acustico Delibera C. R. 77/2000 Criteri ed indirizzi della pianificazione degli enti locali ai sensi dell’art. 2 della L.R. 89/1998 - Norme in materia di inquinamento acustico. Piano di zonizzazione acustica elaborato dal Comune di Livorno Costituito dai seguenti elaborati: D.P.C.M. del 31/03/1998 Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l’esercizio dell’attività del tecnico competente in acustica, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera b) e dell’art. 2, commi 6, 7 e 8 delle legge 447/1995 “Legge quadro sull'inquinamento acustico” L.R 89/1998 Norme in materia di inquinamento acustico D.M. 16/03/1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico D.P.C.M. 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici D.P.C.M. 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore L. 447/1995 Legge quadro sull'inquinamento acustico D.P.C.M. 01/03/1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno Edizione 2, Novembre 2005 - Relazione Tecnico-Descrittiva Norma Tecnica di attuazione Carta Tematica scala 1:10.000 Pagina 71 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 D.Lgs. 277/91 Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art. 7 legge 30 luglio 1990, n. 212 12.5 Sostanze pericolose Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose Norma Titolo D.Lgs. 65/2003 Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi. D.Lgs. 52/1997 Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose 12.6 Amianto Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: interventi di bonifica, trattamento, prevenzione e riduzione dell’inquinamento di siti contenenti amianto Norma Titolo D.M. 20/09/1999 Ampliamento delle normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l’amianto, previsti dall’art. 5, comma 1, lett. F della legge 257/92 recante: norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto D.M. 25/07/2001 Rettifica del D.M. del 20/09/1999 D.M. 14/05/1996 Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5, comma 1, lettera f), della legge 27 marzo 1992, n° 257, recante: "Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto" D.Lgs. 114/95 Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'ambiente causato dall'amianto D.M. 06/09/1994 Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto L. 257/1992 Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto D.P.R. 215/1988 Attuazione della direttiva CEE n. 85/457 recante la sesta modifica (PCB/PCT) della direttiva CEE n. 76/769 concernente il riavvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli stati membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi, ai sensi dell’art. 15 della legge 183/1987 Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 72 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 12.7 Prevenzione incendi Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: attività soggette a prevenzione incendi Norma Titolo D.P.R. 37/1998 Rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi D.M. 10/03/1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro D.M. 16/02/1982 Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. 12.8 Concessione edilizia e agibilità Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: urbanistica e abitabilità Norma Titolo D.P.R. 425/1994 Regolamento recante disciplina dei procedimenti di autorizzazione all'abitabilita', di collaudo statico e di iscrizione al catasto. L. 47/1985 Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere abusive L. 10/1977 Norme in materia di edificabilità dei suoli L. 1086/1971 Norme per le opere in cemento armato L. 1150/1942 Legge urbanistica 12.9 Sistema di Gestione Ambientale Fa parte di questa suddivisione la normativa in materia di: adesione volontaria delle organizzazioni a sistemi di eco-gestione Norma Titolo UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso Raccomand. 2003/532/CE Orientamenti per l´applicazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e audit (EMAS) concernente la scelta e l´uso di indicatori di prestazioni ambientali Raccomand. 2001/680/CE Orientamenti per l’attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e audit (EMAS) Decisione 2001/681/CE Orientamenti per l'attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e audit (EMAS) Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 73 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Regolamento 2001/761/ CE Edizione 2, Novembre 2005 Regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2001, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di eco-gestione e audit (EMAS). Pagina 74 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 13 GLOSSARIO Ambiente Area circostante al luogo in cui opera l’organizzazione, comprendente aria, acque, terreni risorse naturali, flora, fauna persone e loro interazioni (in questo contesto l’area circostante si estende dall’interno dell’organizzazione al sistema globale ARPAT Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici Aspetto Ambientale Qualsiasi elemento nelle attività, prodotti o servizi forniti da un’organizzazione che può interagire con l’ambiente; si parla di aspetto ambientale significativo quando può avere un impatto ambientale significativo. Audit Ambientale (o verifica del Sistema di Gestione Ambientale) Processo di esame sistematico e documentato finalizzato a evidenziare e valutare in modo obiettivo la conformità del sistema di gestione ambientale applicato dall’organizzazione ai criteri stabiliti dall’organizzazione stessa, compresa la comunicazione dei risultati ottenuti alla direzione. DB (Decibel) Un decibel è l’unità di misura di un livello sonoro. Il numero di decibel si calcola come dieci volte il logaritmo in base dieci del rapporto delle pressioni quadratiche medie o delle esposizioni sonore. Il decibel è la decima parte del Bel. EMAS Eco-Management and Audit Scheme (vedi Regolamento CE 761/2001). E’ il Sistema Comunitario di eco-gestione ed audit a cui possono aderire volontariamente le organizzazioni, per valutare e migliorare le loro prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni pertinenti. Impatto Ambientale Qualsiasi modifica causata all’ambiente, sia in positivo che in negativo, interamente o parzialmente risultante da attività, prodotti o servizi di un’organizzazione. NACE Codifica Europea delle attività economiche Norma UNI EN ISO 14001 La norma specifica i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale che consente a un’organizzazione di formulare una Politica Ambientale e stabilire degli Obiettivi, tendo conto degli aspetti legislativi e delle informazioni riguardanti gli impatti ambientali significativi. Obiettivo Ambientale Obiettivo Ambientale complessivo, conseguente alla Politica Ambientale, l’organizzazione si prefigge di raggiungere, quantificato per quanto possibile. Edizione 2, Novembre 2005 che Pagina 75 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Organizzazione Gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, ovvero loro parti o combinazioni associate o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa. Politica Ambientale Dichiarazione effettuata da un’organizzazione relativamente alle proprie intenzioni e indirizzi per le proprie prestazioni ambientali generali, che fornisce la base di azione anche al fine di definire micro e macro-obiettivi aziendali. Prestazioni Ambientali Risultati misurabili del SGA, legati al controllo, da parte delle organizzazione, degli aspetti ambientali basati su micro o macro obiettivi e politica ambientale. Programma Ambientale Descrizione degli obiettivi e delle attività specifiche dell’impresa, concernente una migliore protezione dell’ambiente in un determinato sito, ivi comprese una descrizione delle misure adottate o previste per raggiungere questi obiettivi e se, del caso, le scadenze stabilite per l’applicazione di tali misure. Processo Insieme di risorse e di attività tra loro interconnesse che trasformano delle entità in ingresso in entità in uscita. Prodotto Risultato di attività o processo (può comprendere servizi, hardware, materiali da processo continuo, software o loro combinazioni). Radiazioni ionizzanti Radiazioni ionizzanti dette IR (Ionizing Radiation) con frequenze maggiori di 300 GHz (raggi ultravioletti, raggi X e raggi gamma) che, per la loro elevata energia sono in grado di rompere i legami molecolari delle cellule e possono indurre mutazioni genetiche. Radiazioni non ionizzanti Radiazioni non ionizzanti dette NIR (Non Ionizing Radiation) generate da un campo elettromagnetico con frequenza compresa tra 0 e 300 GHz (pari a 3 x 1011 Hz). Queste radiazioni non sono in grado di rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono principalmente effetti termici. Regolamento CE 761/2001 Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19/03/2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema comunitario di eco-gestione e audit (indicato con la sigla EMAS). Servizio Risultato di attività svolte all’interfaccia tra fornitore e cliente e di attività interne del fornitore, per soddisfare le esigenze del cliente. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 76 di 77 DICHIARAZIONE AMBIENTALE - 2005 Regolamento CE 761/2001 Sistema di Gestione Ambientale Insieme di strutture organizzative, responsabilità, prassi procedure, processi e risorse utilizzati per definire e attuare la politica ambientale. Sito L’intera area in cui sono svolte, in un determinato luogo, le attività industriali sotto il controllo dell’impresa nonché qualsiasi magazzino contiguo o collegato di materie prime, sottoprodotti, prodotti intermedi, prodotti finali e materie di rifiuto e qualsiasi infrastruttura e qualsiasi impianto, fissi o meno, utilizzati nell’esercizio di queste attività. Verificatore Ambientale Persona o organizzazione indipendente dall’organizzazione oggetto di verifica che abbia ottenuto l’accreditamento secondo le condizioni e le procedure di cui all’art. 4 del Regolamento EMAS CE 761/2001. Edizione 2, Novembre 2005 Pagina 77 di 77