Numero 38 19 LUGLIO 2012 periodico d’informazione politica, culturale e sociale L’editoriale Tivoli, Mentana e il cerchio magico di Guidonia di Gea Petrini Tivoli arranca, Mentana barcolla, Guidonia Montecelio procede (piano) nonostante gli scossoni continui e una maggioranza di centrodestra propensa a crearsi grane da sola, sprecando tempo, non valorizzando le potenzialità a cominciare da quelle di un sindaco, Eligio Rubeis, arrivato sul podio per fortuite circostanze ma anche per indubbie capacità. Diluite adesso nella nebbia che avvolge il suo cerchio magico. Sono tempi instabili per la politica, la crisi economica e i sacrifici costanti richiesti alle famiglie fanno partire la classe dirigente da una posizione di svantaggio, diciamo strutturale. Mentre Monti argina i guai, i territori soffrono, sono gli amministratori nelle città a vivere in pieno il dramma di questa fase, interlocutori diretti per i cittadini tartassati dai balzelli e delusi dalle sigle. Sono anche i tempi dell'antipolitica, insegna Grillo, fa scuola il proliferare delle liste civiche. I partiti tradizionali sono in discesa libera, Pdl e Pd scommettono in queste ore sulla possibilità di uscita dall'impasse. segue a pag. 3 Settembre caldo C’è l’azzeramento della Giunta a pag. 3 Morelli: “Si dimettano i 17 del Pdl, io no” a pag. 4 Fairylands fa sognare Arrivano in migliaia TIVOLI GUIDONIA Il caso Nathan sbarca in Regione Gualandi, a rischio il servizio screening alle pagg. 6 e 7 PROVINCIA Il Pdl attacca il fortino del Presidente a pag. 2 GUIDONIA MARCELLINA Aquapiper, tre piscine sequestrate Nicotera: le tasse non aumenteranno a pag. 5 a pag. 11 a pag. 9 a pag. 4 Palombara, il 23 tutti in piazza per l’ospedale Per contattarci: 0774 344201 - [email protected] - www.confronto.org a pag. 11 seguici su SPECIALE PROVINCIA 2 A PIAZZA SANTI APOSTOLI Confronto 19 Luglio 2012 Il gazebo con Piso, Sammarco, Simonelli e Bertucci poche ora prima della kermesse a Trastevere E’ la Capitale rovente Il Pdl presenta un dossier sui fallimenti di Zingaretti nel giorno della sua prima iniziativa elettorale Il gazebo a piazza Santi Apostoli sfida il regno di Zingaretti, a pochi metri c'è Palazzo Valentini e ancor di più – dopo poche ore – c'è l'appuntamento a Trastevere dove il democratico lancia la sua corsa al Campidoglio. Il lunedì della politica capitolina parte con il Pdl schierato nello stand per presentare 30 pagine di dossier sulla “vera storia” dell'amministrazione di centrosinistra, paragrafi e paragrafi per contestare le scelte compiute dalla giunta provinciale. In rassegna tutti i punti caldi sui quali l'opposizione guidata in Aula da Andrea Simonelli si è battuta in questi anni. La data che scelgono i consiglieri davvero non è casuale, nello stesso giorno Zingaretti chiama a raccolta i simpatizzanti a piazza San Cosimato, la scusa è presentare i quattro anni di bilancio del governo della Provincia ma è chiaro che si tratta del trampolino buono a ufficializzare la candidatura a sindaco in vista delle urne del 2013. “La vera storia dell'amministrazione Zingaretti: oltre agli annunci e agli sprechi, il nulla”. Ecco il nome del dossier elaborato dal Pdl per contrastare la partenza, il documento è articolato in 7 capitoli e boccia la squadra di centrosinistra in ogni settore: l'edilizia scolastica (“il 90% degli istituti non è a norma”), la viabilità (“cartellonistica selvaggia”), il sociale (tra cui “il WiFi più costoso d'Europa”), le spese in somma urgenza e società in house, sul patrimonio, la “farsa della Consulta Antimafia” e, infine, le “spese pazze di Zingaretti”. Su quest'ultimo punto, il gruppo Pdl cita il monitoraggio hotspot WiFi (260.000 euro l'anno), il pacchetto eventi per l'enoteca provinciale (450.000 in tre anni), la degustazione prodotti tipici (260.000 euro), la newsletter (296.340 euro), il progetto infor- matico Comnet, “fermo alla fase progettuale” (2.094.949 euro alla società Xait), gli opuscoli e le conferenze per studiare il fenomeno della città metropolitana: 12 approfondimenti costati 80.000 euro l'uno (960.000 euro totali). “Siamo qui - commenta Simonelli - per dire che il modus operandi di Zingaretti non è stato orientato al- I numeri di Vincenzi Quasi 30 milioni di euro per opere in “somma urgenza” Fronte “somma urgenza”, altro tasto dolente. Il sistema permette alle amministrazioni di affidare la realizzazione di opere senza passare dalle gare d'appalto. Ecco cosa è accaduto ai Lavori Pubblici di Marco Vincenzi. Gli interventi approvati in somma urgenza sono pari a 29 milioni e 232mila euro, centesimo in più o in meno. In particolare: 7.923.483, 83 nel 2008; 4.270.431 nel 2009; 6.426.847 nel 2010; 9.463.576 nel 2011; infine 1.147.579 da gennaio al 7 marzo. “Tra i casi più eclatanti – dice il dossier del Pdl – la messa in sicurezza delle vetrate del laboratorio dell'Itis Galilei, autorizzata il 16 dicembre 2009 e costata 195.230 euro”. Trenta pagine per contestare le scelte del Presidente Istituti non a norma, l’edilizia scolastica è un capitolo nero Insieme alla manutenzione stradale, l'edilizia scolastica è uno dei principali compiti della Provincia. “La situazione è drammatica – si legge nel dossier del Pdl – ad oggi è emerso che più del 90% degli istituti superiori romani non è norma sicurezza”. Il gruppo ora all'opposizione riporta anche la proposta, formalizzata già nel 2008, di istituire un piano straordinario di messa in sicurezza delle scuole che determini le priorità attraverso un cronoprogramma. l'efficienza e alla sobrietà, e la questione della nuova sede della Provincia è solo la punta dell'iceberg. Su molti temi non ci siamo limitati a fare denunce: abbiamo fatto proposte, mozioni ed emendamenti al bilancio. Oltre al dossier che presentiamo oggi stiamo valutando un'iniziativa a settembre per diffondere questo docu- mento sul territorio”. Il coordinatore regionale Vincenzo Piso sottolinea che “la Provincia è un'istituzione che gode di un cono d'ombra dovuto a limiti di competenze e all'ombra che gli proiettano gli enti più pesanti, cioè il Comune e la Regione. Di questo cono d'ombra ha potuto fruire il presidente Zingaretti, che si nasconde rispetto alle sue competenze e non manca mai un'occasione per fare il grillo parlante sulle mancanze degli altri”. Quattro anni di disastri poi per il consigliere Marco Bertucci, “Non c'è un settore che ne esce salvo – commenta - spese pazze e insuccessi sui fronti più disparati, dalla viabilità all'edilizia scolastica, ecco il regalo che Zingaretti offre ai cittadini della provincia di Roma. Sono costretto a ricordare al Presidente il buio pesto che avvolge l'ambiente, tema che solo a parole gli è tanto caro. Sono centinaia i siti contaminati sparsi per il territorio, siti da codice rosso sui quali ho prodotto decine e decine di interrogazioni. Ma nelle stanze del democratico con inutili aspirazioni da sindaco sono troppo impegnati a elaborare improbabili strategie politiche da perenne campagna elettorale. In trenta pagine abbiamo scritto la vera storia di questa pessima amministrazione”. Interviene anche il coordinatore del Pdl di Roma Gianni Sammarco: “L'attività amministrativa in questi anni è stata impalpabile e controversa come evidenziato dal documento presentato dal gruppo provinciale del Pdl che dobbiamo diffondere capillarmente”. Con il calar della notte nel cuore di Trastevere Zingaretti sfida apertamente Alemanno puntando su una “larga alleanza civica”: il lungo anno romano inizia ora. gp Sulle strade Cartellonistica selvaggia e nemmeno un euro nelle casse In tema viabilità spicca il paragrafo dal titolo emblematico “cartellonistica selvaggia”. Funziona così. La Provincia rilascia le concessioni per gli impianti pubblicitari che ricadono sulle strade di sua competenza e a seconda di una serie di parametri vanno pagati all'ente degli importi. “Il Pdl ha portato alla luce – è scritto nel dossier – una vera e propria dissipazione di risorse finanziarie dovuta al fatto che la Provincia di Roma non percepisce un solo euro per le concessioni di suolo pubblico relative agli impianti pubblicitari”. Dai conti fatti si evince che la Provincia in otto anni “si è permessa il lusso di dissipare risorse stimabili in otto milioni di euro”. GUIDONIA MONTECELIO MONTECELIO GUIDONIA 19 Luglio 2012 Confronto 3 Superato il Bilancio la maggioranza si avvicina a una nuova prova: cambiano le poltrone NEL PALAZZO “A settembre azzero la Giunta” Il sindaco: “Serve un rilancio. Ci sono assessorati troppo rallentati e che hanno perso smalto” Incassato il voto sul Bilancio in una sola notte, la maggioranza di centrodestra si avvicina pericolosamente a una nuova prova politica (e di nervi). E' nella riunione di maggioranza convocata martedì 17 luglio che l'argomento poltrone monta che è una bellezza. “A settembre procederò con l'azzeramento della Giunta”. E' il sindaco Eligio Rubeis a chiarire l'intenzione proprio poche ore dopo il vertice del Pdl. Un'intenzione maturata da mesi, “ci sono degli assessorati che hanno perso lo smalto” analizza l'architetto, e svela l'esistenza di tre consiglieri che sognano di entrare nell'esecutivo. Uno – il tormentone va avanti da un pezzo – si chiama Mirko Benetti. A sentirla raccontare dal sindaco non ci saranno scossoni. Tradotto, l'azzeramento “che potrà avvenire in due modi, togliendo le deleghe a tutti o mandandoli proprio via per alcuni giorni” sarà pilotato. Termine tecnico da gergo delle stanze dei bottoni per dire che gli assessori se ne vanno a casa sapendo (alcuni) già di tornare. Nessun salto nel buio. Nella Guidonia dei colpi di scena e delle componenti però mai nulla è scontato, perché c'è chi ambisce e chiede, altri poi non ne vogliono sapere di essere toccati. “Noi avevamo problemi di stasi già mesi fa – dice Rubeis – ecco perché avevo anticipato di voler avviare una nuova fase con un rilancio programmatico e un cambio negli assetti. Già quando la maggioranza ha firmato il documento con il cronoprogramma di fine mandato avrei voluto riequilibrare ma sono intervenuti altri fattori. L'approvazione del Bilancio è slittata, non per colpa nostra, mancavano le indicazioni di Monti sull'Imu, insomma adesso invece possiamo affrontare questo passo che mi consente di realizzare quei punti che abbiamo fissato”. L'architetto sulla squadra rimane fermo nella valutazione, “non è che avendo votato il Bilancio siamo diventati una maggio- “Tre consiglieri mi hanno chiesto di entrare in esecutivo a settembre, uno è Mirko Benetti” ranza forte, quello si verifica tutti i giorni all'interno dei singoli assessorati e alcuni hanno rallentato parecchio, troppo”. C'è chi andrà via dal tavolo delle decisioni, questo è lampante, ma c'è chi punta i piedi per entrare. La nuova componente di Mario Valeri e Antonio Tortora è già andata a bussare alla porta del primo cittadino, l'esperto Valeri poi ha ribadito la richiesta in un intervento – a tratti memorabile – alle 3 di notte in Aula. Il messaggio è stato questo: voto il Bilancio anche se non lo condivido solo come segnale di fiducia al sindaco che però deve rimettere mano alla Giunta. Il duo in questione vuole essere rappresentato. “Tutto è possibile – commenta Rubeis – ma un punto sia chiaro io ho costruito una maggioranza già in campagna L’ingegnere Massini: “In esecutivo vedo bene Venturiello” “L'azzeramento va bene nell'ottica del rilancio dell'amministrazione non per usare il bilancino all'interno del Pdl”. L'ingegnere dallo sguardo chiaro e pungente è reduce dalla riunione di maggioranza, la prima post Bilancio dove si discute del caso del dissidente Morelli e si aprono le danze dei posti in Giunta. E una proposta Maurizio Massini la avanza: “Vedrei bene in esecutivo Michele Venturiello”. Sull'assenza di Alberto Morelli al voto del Bilancio il consigliere del Pdl mostra diplomazia e fermezza, “onestà intellettuale vorrebbe un atto di responsabilità”, cioè le dimissioni dalla presidenza della commissione Finanze. Tolto Morelli la performance in Aula convince Massini, “va fatto un plauso alla compattezza della maggioranza” e sul domani l'ingegnere commenta così: “Le prospettive dipendono da noi, abbiamo il dovere di arrivare a fine mandato realizzando i punti del programma. Se ci riusciremo potremo ricandidarci alla guida della città e tornare a vincere”. Per farlo servono anche gli uomini giusti, il rimpasto della Giunta è già diventato un azzeramento: “Rubeis sa che gli equilibri vanno mantenuti perché sono equilibri importanti frutto di un percorso iniziato molti anni fa quando Stefano Sassano era sindaco”. Valeri ha chiesto un assessorato durante l'ultimo Consiglio, “tutte le richieste sono legittime ma quello di Valeri mi è sembrato un aut aut al sindaco. Posso dire però che vedrei bene l'inserimento in Giunta di Venturiello”. Poi torna a discutere di politica nazionale, la stagione è frizzante. elettorale e quegli equilibri non si possono toccare”. Come se non bastasse ci sono anche gli aspiranti diretti, consiglieri cioè che vorrebbero mollare lo scranno e volare nell'olimpo delle delibere. Uno è noto alle cronache da tempo, annunciate dimissioni poi mai arrivate di Mirko Benetti dal taglio cool e dalle ambizioni che bruciano veloci: “Benetti è uno di loro, ha dato la sua disponibilità ma ci sono altri due consiglieri che me lo hanno chiesto. Sto valutando i diversi aspetti perché non posso spogliare troppo l'Aula”. Luglio di ipotesi, agosto di riflessioni, settembre di trattative. L'autunno caldo è già realtà. Gea Petrini @GeaPetrini L’Editoriale Tivoli, Mentana e il cerchio magico di Guidonia segue dalla prima Tentativi, riflessioni, ipotesi, movimenti, cambi di nome, scissioni, primarie da farsi o no. Quel che è sicuro è che il sistema vacilla. Le tre più importanti città di questa area territoriale sono la dimostrazione – pur nelle differenze – della necessità di rimettersi in moto per inventare soluzioni nuove, uscendo dagli steccati, dalle strategie a tavolino, dai tatticismi di potere. Facendo spazio alla responsabilità e al futuro. Tivoli è amministrata dal centrodestra con un sindaco – Sandro Gallotti – che davvero non brilla. Poco riesce a fare e l'attesa sembra essere per il giorno in cui Marco Vincenzi esprimerà il verdetto: tutti a casa. Il Pdl è debole, il Pd è spaccato in maniera insanabile tra chi è contro l'ex re tiburtino e chi invece vede in lui l'unica risposta. Il punto è comprendere se la prospettiva può essere la riproposizione perpetua e trasversale dello schema vincenziani contro antivincenziani. Perché la ricetta non sembra funzionare e la Tivoli delle meraviglie ristagna. A Mentana l'anomala coalizione Pd e Udc sta precipitando nelle richieste di posti di peso, tra l'urbanistica e i lavori pubblici si gioca il destino di un Palazzo (e di una comunità) già nella stasi da un anno. Non è colpa del sindaco Lodi – ripetono alcuni – ma sono le croniche difficoltà locali, le divisioni e le aspettative dei soliti. Il risultato non cambia: la città è bloccata. Pochi chilometri ed ecco Guidonia Montecelio retta da una maggioranza monocolore del Pdl. Tre anni tormentati alle spalle, tre anni di passione dove a tenere banco sono state le componenti del partito, dove ci si appresta (a settembre) a un azzeramento della Giunta per la spinta che serve a conquistare il traguardo. Così dice il sindaco. Realizzate opere, tagliati nastri, affrontati temi importanti (come l'ambiente) ma il luccichio è affievolito, riavvolto su stesso come un nastro. E non hanno vita complicata con un'opposizione ancora (e chissà per quanto) in cerca d'autore. Guidonia specchio dell'Italia. Anche qui da qualche mese fa la sua apparizione il cerchio magico, quello che ha tenuto Bossi nell'isolamento e che alcuni analisti vedono nascere oggi intorno a Silvio Berlusconi. Il sindaco della gente, il sindaco capace di parlare con tutti, il sindaco dagli slanci impetuosi non si vede più. Rubeis è cambiato. Più lontano dalla città e – a volte - dalla sua stessa maggioranza. Il cerchio magico lo stringe a sé. Sono i fedelissimi dell'architetto, quelli che dispensano consigli, risolvono problemi e si muovono solo nel suo interesse. Procedono in simbiosi, fanno sponda l'un l'altro. Tra cerchi magici e sotto-cerchi Rubeis non riesce a gettare lo sguardo altrove, oltre, verso le prospettive. Inchiodato nella quotidianità. Ecco il filo che lega tre città: capire che l'unica sfida aperta oggi è con l'esterno e si chiama fiducia. GUIDONIA MONTECELIO 4 BUFERA Confronto 19 Luglio 2012 La posizione di Cacciamani: “Non può più essere presidente di commissione, il suo atto è troppo grave” “Si dimetta chi ha votato il Bilancio” Dopo la defezione dall’Aula Morelli rilancia: “I 17 aumentando le tasse sono contro i cittadini e il Pdl” Dieci ore di consiglio comunale per votare il Bilancio. Una seduta fiume nella quale la maggioranza si ostina a chiudere nella notte nonostante decine di emendamenti e due sedute già convocate per i giorni successivi. Un risultato politico sul quale punta il capogruppo del Pdl Marco Bertucci e che alla fine arriva con il sostegno di tutti i consiglieri, del presidente Stefano Sassano e del sindaco Rubeis. Tutti i consiglieri tranne uno. E' il caso che esplode come una bomba: Alberto Morelli non partecipa al voto, in contestazione con l'aumento delle tasse. Una bufera bella e buona che prosegue nella riunione di maggioranza di due giorni fa alla quale Morelli non partecipa “insieme ad altri quattro consiglieri – specifica – che sono Nardecchia, Bianco, Valeri e Tortora”. E' il sassaniano Augusto Cacciamani a far capire l'aria che tira: Morelli deve lasciare la presidenza della commissione Finanze. Passo che non arriva, anzi il dissidente rilancia: “Si devono dimettere i diciassette consiglieri che hanno votato contro l'interesse dei cittadini”. Venti di tempesta. Morelli si è esposto, “se aumentano le tasse non voto il Bilancio” questo era il mantra delle settimane precedenti. E così ha fatto. Nel momento in cui il consigliere del Pdl ha messo piede fuori dall'Aula è stato chiaro a tutti che le conseguenze sarebbero state insidiose. La resa notturna di un’opposizione di nuovo debole Dopo aver contrastato la maggioranza su tasse e aliquote per ore l'opposizione abbandona l'Aula senza partecipare al voto sul Bilancio. Una prima assoluta. Senza entrare nei termini del merito della scelta rimane il fatto politico. Il centrosinistra più La Destra prima tentano l'ostruzionismo poi lasciano il campo al Pdl. La nota uscita dal Palazzo il giorno dopo rende bene l'idea, giusto per evitare che siano sempre i soliti malevoli a tirare le somme. Vanno via e la maggioranza vota due emendamenti, uno de La Destra per lo sport a Villalba e un altro da 5mila euro per la banca del tempo. Un po' poco per la resa notturna. La decisione per carità non matura facilmente, Alessandro De Angelis freme perché vuole restare, lo dice in tutte le salse, la stessa Rita Salomone è perplessa ma alla fine escono tutti. Domenico De Vincenzi non c'è, motivi di salute che lo portano fuori città per diversi giorni. L'assenza pesa. E la minoranza si sbriciola con facilità. “Nella riunione di martedì mi hanno processato” Il Bilancio è un appuntamento cruciale, momento massimo di espressione per un'amministrazione. Non votare equivale a tirarsi fuori dai giochi. “Io ci metto la faccia – dice Morelli – i soldi che diamo alla Tre Esse per la riscos- A settembre sarebbe dovuta essere allestita con il necessario per effettuare lo screening di prevenzione ai tumori, invece improvvisamente è spuntato un macchinario per i denti dal nome oscuro, “l'ortopantomografo”. E' la stanza numero 5 del Gualandi, struttura nella quale opera il Centro prevenzione tumori. Intorno a questo locale monta un polverone di polemica con un rischio preciso: il nuovo importante servizio arrivato recentemente a Guidonia Montecelio con una sede fissa potrebbe ricevere un forte rallentamento. Detto a chiare note: c'è l'eventualità che saltino gli ulteriori servizi di screening programmati per il dopo estate. A mostrare preoccupazione è Anna Maria Tafani presidente dell'associazione Cipros che gestisce il Centro prevenzione. “Abbiamo intenzione di coinvolgere il sindaco – dice – è bene che sappia e intervenga”. Dal 19 giugno, infatti, all'interno del Centro è attivo il nuovo servizio di screening mammografico: una conquista voluta con forza dal direttore dell'unità operativa complessiva della Asl RmG la dottoressa Tufi e appunto dall'associazione Cipros. Due sedute settimanali in un “luogo decoroso” per le cittadine di Guidonia, basti pensare che i controlli prima si effettuavano in giro sui camper. Si capisce l'entusiasmo sione ordinaria potevano essere utilizzati per evitare l'inasprimento delle tasse, a cominciare dall'Imu. Le mie idee invece non sono state prese in considerazione. In riunione di maggioranza mi hanno fatto un processo, io non sono Parte il nuovo servizio screening per prevenire i tumori ma è già a rischio Colpa di una stanza tolta al Centro andato ma non c'erano nemmeno altri, Bianco, Nardecchia, Valeri e Tortora. Anche Benetti è arrivato dopo”. La linea di quell'incontro la riporta Cacciamani, “va preso un provvedimento, premessa la buona fede personale di Morelli – dice il consigliere – la mia opinione è che quanto accaduto sia molto grave. Il Bilancio è l'atto politico principale dell'amministrazione, non votare non è un incidente di percorso come qualcuno ha detto, Morelli si deve dimettere dalla carica di presidente della commissione Finanze. Una condanna che da parte del gruppo è unanime, fermo restando che possiamo governare anche in 17 o in 16”. Dimissioni che il sindaco si dice pronto ad accettare, “Morelli è una brava persona e se lascia non vuol dire che tra tre mesi non possa tornare a quella commissione o comunque guidarne un'altra”. Ma il “processo” non piace al dissidente che si consulta con altri colleghi e rilancia: “Io non mi dimetto. Si devono dimettere i diciassette consiglieri che hanno votato contro i cittadini, i diciassette che hanno deciso di aumentare le tasse andando non solo contro i cittadini ma contro la linea di Berlusconi che ha sempre detto che le imposte non vanno alzate. Loro hanno tradito la linea del Pdl non io”. E adesso di nuovo telefoni roventi. Gea Petrini @GeaPetrini nel salto di qualità, e la conseguente indignazione per l'esplodere dei paradossi (tipici) della sanità. Intanto la strumentazione. Il mammografo utilizzato al Gualandi non è certo di ultima generazione, all'ospedale di Colleferro ce ne sono tre, uno – fornito della tecnologia per effettuare anche la biopsia mammaria – è di proprietà dello screening. Eppure nonostante le richieste formali l'apparecchio non si sposta. Lì rimane. E a Guidonia ci si arrangia con il vecchio strumento. Ma è il fronte logistico a far saltare dalla sedia la Tafani. E non sono bazzecole, visto che senza spazi niente visite. A settembre il servizio sarà ulteriormente arricchito con lo screening per la prevenzione dei tumori alla cervice uterina e al colon-retto. Dove precisamente? Il luogo individuato è la stanza 5 del Gualandi. La sorpresa arriva il 26 giugno quando la Tafani arriva in sede e trova il locale in questione trasformato. Lavori lampo per creare un bagno e un antibagno con lo scopo di soddisfare l'esigenza di collocarvi l'ortopantomografo. Lo decidono i dirigenti Asl. A farne le spese saranno le cittadine: “L'utenza – dice la presidente di Cipros – subirà un danno certo e rilevante dalla riduzione dei servizi di screening”. Meglio della tela di Penelope. 19 Luglio 2012 Confronto GUIDONIA MONTECELIO MONTECELIO GUIDONIA Subsidenza Per Villalba ora vogliono l’aiuto del Governo IL CASO Il Comune chiede un “intervento straordinario del Governo” per affrontare la nuova (ma vecchia) emergenza di Villalba. E il comitato dei cittadini guidato da Salvatore Ravagnoli si fida poco e pretende di vedere atti formali. Per ordine. Dopo il servizio pubblicato su queste colonne nell'ultimo numero, l'amministrazione di Eligio Rubeis tira fuori i numeri così come trasmessi dalla direzione regionale della Protezione civile. Sono gli esiti dei sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco nelle case rimaste fuori dal bando e escluse quindi dai finanziamenti per la messa in sicurezza degli stabili feriti dalla subsidenza. Su 190 abitazioni si registrano “danni molto gravi” nel 9,1% dei casi mentre da “danno grave” sono interessati il 13,5% degli alloggi. Per i restanti 137 immobili viene classificato un “danno nullo o lieve”. Ma a firma del dottor Luca Fegatelli c'è – nella stessa nota inviata il 7 luglio – la posizione che getta nel panico le famiglie rimaste con le crepe in casa e senza aiuti. Proprio quanto temeva il comitato Città Termale impegnato sul campo (da anni) nell'odissea subsidenza. “Si fa presente inoltre che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 luglio 2010 – scrive la Regione al Comune – ha revocato lo stato d'emergenza e pertanto non è possibile procedere con ulteriori interventi”. Righe che dal Palazzo non 5 diffondono ma che segnano il giro di boa per edifici e persone da danno lieve o grave che sia. Scoppiata la grana il sindaco adesso commenta: “La verità è che gli enti sovracomunali non hanno risorse da destinare e il problema è tale da richiedere un intervento straordinario del governo che metta a disposizione i fondi necessari per gli interventi”. Lo Stato batta un colpo, ecco l'appello generico che l'architetto lancia nell'aria. Senza passi formali e pugni a sbattere sul tavolo il tentativo del sindaco appare fragile come un castello di sabbia, lo fa intendere Ravagnoli: “L'amministrazione ha preso finalmente in considerazione il problema ma sarebbe stato meglio farlo un anno e mezzo fa. Lieti comunque che il Comune chieda l'intervento del Governo ma vogliamo vedere un atto formale, d'altronde ricordiamo che i cittadini sono rimasti esclusi dal bando per la messa in sicurezza per colpa dell'inefficienza del Comune. Lo stato d'emergenza nazionale infatti è stato revocato perché Comune e Regione non hanno comunicato ci fossero ancora problemi così seri a Villalba. Abbiamo appreso degli esiti dei sopralluoghi ma le famiglie non sono state informate e si è creato un certo panico: non si sa chi siano precisamente i 50 da danno grave. Sarebbe il caso di fare una riunione”. gea.pe Dopo la seconda analisi della Asl altre due vasche sono balneabili. L’azienda intanto contesta tutto Aquapiper, sequestrate tre piscine I vigili durante i controlli trovano i sigilli tolti e la gente a mollo nonostante “l’acqua contaminata” Sette vigili a far gesto di uscire e genitori imbufaliti a tuffarsi di proposito senza lesinare qualche insulto, schernendo gli agenti che devono far rispettare il divieto di balneazione scattato su tre piscine a causa delle acque contaminate. La domenica che passerà alla storia cittadina per la “rivolta dei bagnanti” si conclude intorno alle 19 di sera con il sequestro giudiziario delle tre vasche in questione e la denuncia alla Procura di Tivoli per la società Sibor srl di Wilma Sinibaldi e Gian Piero Atzeni. La proprietà però contesta tutto su ogni fronte: la faccenda ora è in mano al magistrato. E' sabato 7 luglio quando una nota della Asl RmG riporta gli esiti delle analisi effettuate dall'Arpa Lazio nell'impianto di via Maremmana, l'Azienda sanitaria invita il sindaco a proibire la balneazione in cinque delle sei piscine dello stabilimento – compresa l'olimpionica - per “grave diffusa contaminazione batterica”. Rubeis è fuori città, se ne occupa quindi il vicesindaco Ernelio Cipriani che firma l'ordinanza il giorno stesso. La mattina successiva viene notificata e dopo 24 ore l'amministratore della Sibor, Gian Piero Atzuni, prende carta e penna e scrive al Palazzo per ottenere l'immediata revoca dell'atto, contestando la modalità dei campionamenti effettuati dalla Asl (sostengono senza data, ora e indicazione del dipartimento di prevenzione) e rimarcando sul “danno La Sibor pronta alla battaglia legale d'immagine ed economico incalcolabile” per quei nastri intorno alle piscine nel pieno della stagione estiva. La Sibor specifica di aver comunque attuato ogni indicazione contenuta nel dispositivo, dallo svuotamento alla pulizia delle acque, esigendo quindi nuove analisi. Intanto gli agenti della polizia municipale, sotto la guida del comandante Marco Alia, effettuano verifiche che portano giovedì 12 luglio al sequestro amministrativo delle vasche. Arrivano gli esiti dei nuovi campionamenti, è sabato 14, nelle piscine canopo e idromassaggio i valori sono a posto: c'è una revoca e un dissequestro parziali, Cipriani firma una nuova ordinanza, insomma il divieto di balneazione rimane solo per tre piscine, olimpionica inclusa. Il vicesindaco chiarisce: “Per il Comune la priorità assoluta è la salvaguardia della salute pubblica, se la Asl non ci dice che le analisi di ogni piscina sono nella norma non possiamo fare altrimenti”. Ed ecco che giunge domenica, gli agenti della municipale diretti dal maggiore Salvatore Ungaro si recano all'Aquapiper per controllare e fino a mezzogiorno tutto fila liscio. All'ennesima visita però i vigili trovano circa mille persone a rinfrescarsi dove non avrebbero dovuto. La concitazione è alle stelle, i bagnanti se la prendono con gli uomini in divisa, non ne vogliono sapere di perdere il biglietto pagato e la possibilità di una nuotata. Arrivano polizia e carabinieri, per evitare problemi di ordine pubblico la municipale attende che il parco divertimenti si svuoti. Verso sera allora procedono con il sequestro giudiziario delle tre piscine contestando alla Sibor di aver violato i sigilli e di non aver rispettato l'ordinanza comunale che impediva la balneazione. La conseguenza, per intendersi, è questa: anche se il Comune – in base a nuove disposizioni della Asl – procedesse con il via libera, adesso sarebbe sempre la Procura a decidere sul dissequestro. La Sibor promette battaglia legale, la proprietà vede incongruenze formali e sostanziali e si attendono nuove analisi. Confronto DIRETTORE RESPONSABILE GEA PETRINI EDITORE SOCIETA’ COOPERATIVA SECONDA a.r.l. Sede legale: via M. Calderara, 6 Guidonia Montecelio (RM) Concluso in redazione Mercoledì 18/07/2012 Registrazione n. 36 del 22\09\2010 al Tribunale di Tivoli CONCESSIONARIA DI PUBBLICITA’ COOPERATIVA SECONDA [email protected] Stampa TELESTAMPACENTRO ITALIAsrl Loc. Casale Marcangeli 67063 Oricola (AQ) Tiratura 10.000 copie 6 SPECIALE FESTIVAL Confronto 19 Luglio 2012 19 Luglio 2012 Confronto SPECIALE FESTIVAL FESTIVAL SPECIALE 7 Fairylands è pura magia In migliaia per i concerti e la buona birra Orecchie da elfo e coroncine, ci sono ragazze vestite di allegria con gli occhi che zampillano curiosità mentre intorno agli stand è un brulicare di persone, bimbi mano stretta ai genitori, comitive di ragazzi che si muovono a sciami e in mezzo con l'aria vigile uomini di età variabile con il kilt addosso e una camicia bianca a mostrare la scritta “clan”. E' il Fairylands Festival: la scenografia è imponente e il villaggio celtico trasforma per quattro giorni il centro della città. Migliaia di visitatori, e che la risposta sia buona si intende già dalle prime ore del giovedì. Sul palco a rompere il ghiaccio ci pensano le cornamuse della storica The City of Rome Pipe Band e le sedie della platea nella pinetina di Guidonia sono zeppe, l'associazione Orma riporta il Festival che è un viaggio attraverso la cultura celtica in ogni sua espressione. Dalla musica (la parte artistica è curata da Gianluigi Ranieri) all'ambientazione fino a ogni più piccolo oggetto venduto nei gazebo, lì poi c'è proprio di tutto, dai libri alle rune. Alla gastronomia pensano i ragazzi di Rieti mentre le birre quasi sacre sono spillate dal team dell'Aidan Pub che collabora all'evento sotto il coordinamento di Oscar Lanciani. La prima serata scorre via tra le melodie che risuonano nell'aria, tra i tavoli intanto si scorgono i visi noti. Li accoglie Ernelio Cipriani, il vicesindaco di Guidonia Montecelio è orgoglioso della manifestazione, si vede dagli occhi sorridenti, il consigliere Gianluigi Marini è un altro di casa dalle parti di Fairylands e nel giovedì d'apertura ospite fino a notte fonda è il primo cittadino, l'architetto Eligio Rubeis che prima si siede al tavolo col capogruppo del Pdl Marco Bertucci dall'aria un po' seria (gli andranno poi i ringraziamenti dell'organizzazione per il sostegno ottenuto dalla Provincia), l'ex aennino fa staffetta con il Presidente del consiglio comunale Stefano Sassano, spigliato e rilassato in una Lacoste blu rimane anche lui fino a notte inoltrata. Seduta poco più in là c’è anche la democratica Rita Salomone, e in giro con il kilt si vede Mauro Lombardo libero e liberato dagli incarichi istituzionali finalmente rivive il Festival a modo suo. E sia. Venerdì la pineta è stracolma, l'atmosfera un crescendo: si balla, Gens d'Ys e centinaia di persone a partecipare. Il terzo giorno con via Roma pedonale, la parete da arrampicata allestita a pochi metri, il caldo che non si placa, una folla di visitatori, la musica riprende con vigore. Intorno alle dieci il clan sale sul palco, è il momento dei ringraziamenti. Non dimenticano di citare chi dà una mano alla realizzazione del Festival, dagli sponsor all'amministrazione che contribui- Tino e i 40 ragazzi di Orma “Venivo da spettatore, avevo 16 anni, e ora eccomi qui”. Intanto adesso ne ha 26 di anni e Daniele Tino è il presidente dell'associazione Orma che dà vita al Fairylands. Il “clan” conta 40 ragazzi, “ogni sera qui sul campo ce ne sono 36”, il bilancio all'ultima sera di Festival è molto positivo. “E' andata molto bene, una grande partecipazione di pubblico e abbiamo proposto più artisti e anche più stand. C'è l'idea di allargarci sulla parte grande della pineta per il prossimo anno, perché ormai questo evento non è più locale, vengono persone da ogni dove”. Sui contributi ricevuti da Comune e Provincia spiega come “il Festival paghi il Festival, dalla scenografia, ai musicisti e l'impianto, noi siamo volontari”. Lo spirito è solo uno: “Vestiti di sorriso e kilt coinvolgere ragazzi e famiglie in un ambiente sicuro”. Quattro giorni di viaggio nella cultura celtica sce con 40mila euro. Proprio per il Comune parla Cipriani: “Sono orgoglioso stasera di poter indossare la loro camicia, questo evento è un appuntamento straordinario per la città che ci consente di poter ospitare artisti di grande livello e acco- gliere le moltissime persone che riconoscono la qualità del Festival organizzata da questo gruppo di ragazzi. I giovani sono la linfa vitale del nostro territorio e per noi è un dovere sostenervi”. Quando arriva domenica ancora gruppi sul palco, birra e cappellini da elfo, passate le due di notte viene già nostalgia. Il clan inizia a smontare, sipario sul Fairylands, un po' di magia rimane e l'appuntamento è per il prossimo anno. Gea Petrini Ranieri: per la musica conta la qualità E' la voce sul palco che dà il benvenuto ogni sera, Gianluigi Ranieri da due anni è il direttore artistico del Fairylands Festival, “meglio curatore” dice con il sorriso ma è lui che mette in piedi la scaletta, sceglie e disegna la trama delle esibizioni. “A 18 anni andavo in giro per l'Irlanda e la Scozia con la mia ragazza ad ascol- tare gruppi di musica irlandese. Poi negli anni ho affinato la conoscenza e la passione è cresciuta”. Alta qualità e contaminazione, ecco le parole chiave che ferma nell'aria come una ricetta segreta. E' lì che si nasconde la fortuna della manifestazione, mettere insieme un genere di nicchia e un grande pubblico. Come? “Intanto partendo dall'impostazione che non si può lesinare sulla qualità e questo richiede sacrifici, ma è un nostro obiettivo costante, migliorare sempre di più l'offerta. Poi c'è la varietà, il matrimonio tra la platea di Guidonia e la musica celtica può essere bizzarro, noi ci muoviamo con la contaminazione di quel genere e il jazz, il rock, le sonorità tradizionali regionali. E questo funziona. Un'eccellenza che ci viene riconosciuta. La musica diventa cultura attraverso quel filo rosso che chiamiamo qualità”. TIVOLI TIVOLI 19 Luglio 2012 Confronto CEMENTO 9 Ammannito del Wwf: “Il Comune ha scelto di stare con i palazzinari”. Colagrossi: “Colpo al turismo di Tivoli” Nathan, la Regione benedice Associazioni e comitati ascoltati in commissione da Ciocchetti. Le polemiche diventano bufera La protesta contro la lottizzazione Nathan sbarca in Regione. I rappresentanti delle associazioni e dei comitati impegnati nella lotta contro la “colata di cemento” che dovrebbe essere realizzata accanto alla Villa Adriana hanno esposto le loro ragioni davanti alle commissioni Urbanistica e Ambiente, presente anche l’assessore all’Urbanistica e vice presidente della regione Luciano Ciocchetti. Le richieste del Wwf, Comitato Barco, Ecologisti e Reti Civiche, Italia Nostra, No NAT, Salviamo il Paesaggio sono semplici da spiegare: “No al progetto del Comprensorio di Ponte Lucano, no a 180mila metri cubi di cemento a due passi della Villa Adriana, all’interno dell’area buffer stabilita con un accordo internazionale tra l’Italia e l’Unesco”. “Da anni il comune di Tivoli ha imboccato una strada disdicevole per un ente che dovrebbe avere a cuore prima la tutela del patrimonio artistico e paesaggistico della città – ha commentato il presidente del Wwf Tivoli, Massimiliano Ammannito - e solo successivamente pensare agli interessi dei palazzinari. Oggi la vicenda Nathan è finita nuovamente in tribunale. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, il Comune poteva scegliere se combattere una battaglia contro i palazzinari o contro chi avrebbe continuato ad opporsi a quello scellerato progetto. Il Comune ha scelto il cemento. Gli atti delle amministrazioni Vincenzi-Baisi-Gallotti che hanno portato all'approvazione della lottizzazione Comprensorio di Ponte Lucano fanno sì che oggi, davanti al Tar del Lazio si confrontino gli avvocati dell’Impreme pagati con i soldi di Mezzaroma, e quelli di Wwf e Ita- lia Nostra - pagati con una colletta di cittadini. Gli avvocati del Comune - pagati con i soldi delle tasse dei tiburtini, combattono a fianco dei palazzinari. Il Wwf ritiene che il Comune avrebbe invece dovuto essere a fianco di chi si batte per tutelare il patrimonio culturale storico ed artistico della città. Non esiste cemento di destra o di sinistra, esiste solo cemento sbagliato”. “Ancora una volta l’assessore Ciocchetti si è distinto per difendere più gli interessi dei costruttori che del territorio e del paesaggio, in barba ai dettami costituzionali e alle leggi regionali che assegnano alla tutela del paesaggio un ruolo di primaria importanza nello stabilire l’interesse generale – ha commentato il consigliere regionale e segretario provinciale Idv Giovanni Loreto Colagrossi - Non voglio entrare nel merito della pur discutibile procedura amministrativa adottata, a questo penseranno i giudici, ma affermare, come fa Ciocchetti, che si tratta di un progetto legittimo che rispetterà pienamente Villa Adriana sembra una forzatura non accettabile. Villa Adriana fa parte del Patrimonio Unesco e questo organismo ha espresso forti perplessità sul progetto, tanto da minacciare seri provvedimenti. Un brutto colpo per l’immagine turistica del Lazio e della città di Tivoli. Anche il turismo e non solo l’edilizia, rappresenta una voce importante del Pil regionale, ma Ciocchetti sembra non saperlo, dimenticando di essere l’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio e non l’assessore al cemento”. Fulvio Ventura tanti anni a dispetto dell'età anagrafica, e dovrebbe conoscere le dinamiche, non può non rendersi conto che questo sindaco si lascia manovrare pur di rimanere avvinghiato alla sua poltrona. Si tratta di un'evidenza lampante, condivisa dalla stragrande maggioranza dei tiburtini”. L’analisi del neo segretario, poi, si sposta sugli alleati del sin- La Nathan, una lottizzazione che deve sorgere accanto alla Villa Adriana ma anche una storia lunga trent'anni che ha coinvolto amministrazioni e politici di tutti i colori. La vicenda della costruzione Comprensorio di Ponte Lucano, 180mila metri cubi e di cemento che dovrebbero sorgere 120.000 al posto dei campi incolti di via Galli e 60.000 tra la via Maremmana e il fiume Aniene, ha da poco spento le sue prime candeline. Nel 1981, infatti, veniva approvata una prima lottizzazione da oltre un milionie di metri cubi di cemento. Nel 1987 partono i lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, i cui resti sono a tutt’oggi ancora visibili, ma poi ricorsi ed azioni legali avviate dai cittadini e dalle associazioni ambientaliste hanno bloccato tutto. Wwf ed Italia Nostra sono stati i paladini di questa battaglia. L’iter della lottizzazione si riavvia nel 1998, sindaco Marco Vincenzi, quando la Impreme, società collegata ai Mezzaroma, presenta un nuovo progetto approvato poi nel 2008, sindaco Giuseppe Baisi. Il progetto sta andando avanti, sindaco Sandro Gallotti, tra mille polemiche. “Presentato in anteprima al Mipim del 2005, Residentia Tibur è un’iniziativa immobiliare del Gruppo Pietro Mezzaroma e Figli che sorgerà nella città di Tivoli, nella splendida cornice della Valle dell’Aniene – si legge dal sito www.mezzaroma.it - Per la realizzazione di questa nuova struttura, che per dimensioni e potenzialità ha già attirato l’interesse di numerosi investitori internazionali, sono stati scelti due architetti del calibro di Paolo Portoghesi e Arata Isozaki. Entrambi entusiasti di abbracciare un progetto in armonia con il contesto e con il valore inestimabile dei tanti siti storici presenti sul territorio, primo tra tutti Villa Adriana, che rappresenta da sempre un’inesauribile fonte di studio e ispirazione per architetti e artisti di tutte le epoche. Tanto da aver dato vita a un formidabile progetto, nato dalla collaborazione tra l’Università di Roma Tor Vergata e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, per la realizzazione di una nuova pianta della Villa, che sarà tridimensionale e interattiva e andrà a sostituire quella pubblicata nel 1996 dalla Scuola degli Ingegneri di Roma. Un progetto lodevole ed ambizioso di cui Mezzaroma ha scelto di divenire parte attiva, dando un sostegno al lavoro dell’Università, dei docenti e dei giovani studenti coinvolti nell’iniziativa”. FV @fulvioventura79 Fontana: caro Ferro sbagli su tutto Polemiche e strascichi, il consiglio comunale del 25 maggio ha allargato ancora di più la crepa nel Pd. L’intervento di Andrea Ferro contro il sindaco e contro il Partito democratico ha lasciato un segno profondo. Oltre all’immediata replica del suo collega di partito, Luciano Conti, anche il neo segretario dell’Unione comunale Alessandro Fontana è voluto intervenire. “Gallotti non gioca con la sua maggioranza - ha commentato il primo degli eletti del Pd - Gallotti è ostaggio della sua maggioranza. Nella sua analisi, Andrea Ferro fa un grave errore di base che lo porta a proporre una soluzione sbagliata. Andrea, che mastica politica da La lottizzazione Ecco 180mila metri cubi affacciati sulla storia daco Gallotti: “Risulta altrettanto evidente quali sono i personaggi, prima ancora che le etichette o le sigle politiche, responsabili di tirare i fili e condizionare a proprio piacimento il sindaco Gallotti: alcuni settori del Pdl, transfughi del Pd che hanno cambiato casacca e l'Udc. E dentro l'Udc, per essere ancora più chiari, ci sono molti nomi e personaggi che fino a due anni fa erano iscritti al Pd, e si sono resi responsabili della caduta dell'amministrazione Baisi. Questo è un dato di fatto dal quale non si può prescindere. Comunque come ho già avuto modo di dire i tatticismi e i personalismi non ci interessano, ci interessa la verità dei fatti e la fiducia dei cittadini di Tivoli che meritano di più di tutto questo”. La vittoria di Napoleoni Ora pubblici i redditi e i patrimoni dei politici Anagrafe patrimoniale, approvata nel consiglio comunale di giovedì scorso una mozione per rendere pubblici redditi e proprietà degli amministratori tiburtini. L’opposizione è riuscita, vista l’assenza di una buona parte della maggioranza, ad approvare il documento proposto, oramai due anni fa, da Andrea Napoleoni – Io Progetto Tivoli. “In sostanza si tratta di mettere a disposizione dei nostri concittadini alcuni dati patrimoniali dei politici e degli amministratori locali, riferibili alle proprietà mobiliari ed immobiliari, alla dichiarazione dei redditi ed alla partecipazione a vario titolo in società, enti o consorzi – ha commentato il primo firmatario della mozione - In tal modo è possibile fugare dubbi e sconfessare facili luoghi comuni su eventuali conflitti di interesse che spesso vengono attribuiti alla classe politica. Chi non ha nulla da nascondere sono sicuro che sarà pienamente d'accordo con questa proposta”. PALOMBARA -- MARCELLINA MARCELLINA PALOMBARA 19 Luglio 2012 Confronto DISASTRO SANITA’ 11 Chiuso il primo soccorso notturno, l’amministrazione prepara la battaglia legale e il comitato la protesta Ospedale, si torna in piazza Il 23 luglio la manifestazione in Regione insieme a Subiaco e Monterotondo Succede nel Palazzo E anche il Primo soccorso notturno è stato tagliato dai servizi dell'ospedale di Palombara, la Casa della Salute colpita duramente con l'ultima disposizione della Asl RmG. La scelta porta l'amministrazione comunale e il comitato dei cittadini a tracciare un percorso preciso di mobilitazione. Al piano formale delle denunce, la prima per interruzione di pubblico servizio, si affianca la linea della protesta in piazza: il 23 luglio è prevista la manifestazione in Regione. Per la prima volta però un presidio congiunto di Palombara, Subiaco e Monterotondo. L'ennesima scure si è abbattuta materialmente lunedì 9 luglio quando non è stata più garantita la presenza di personale medico e infermieristico per il primo soccorso dalle 23 alle 8 di mattina. Secondo gli intendimenti del- Consiglio comunale aperto agli interventi dei cittadini Nessun aumento delle tasse Ecco il Bilancio pronto per l’Aula Nicotera: “Tagliate le spese” L'amministrazione di Pietro Nicotera si appresta ad affrontare la prima vera prova, l'approvazione del Bilancio in programma per la fine di questo mese o al massimo per i primi di agosto. Nessun aumento delle tasse, ecco l'importante risultato che il sindaco porta davanti ai cittadini e l'opposizione consiliare. “L'Imu non aumenta, abbiamo fatto quadrare i conti”. Il documento finanziario è passato in Giunta, ora i dieci giorni utili per la consultazione da parte dei consiglieri e quindi l'approdo in Aula. Inutile dire come l'attesa – in ogni città – sia per i balzelli che vanno a condizionare la vita delle famiglie. “Siamo riusciti a quadrare il Bilancio senza prevedere alcun aumento nelle tassazioni – spiega Nicotera – un obiettivo che avevamo e che abbiamo raggiunto per poter dare ossigeno ai cittadini”. La strada percorsa ha seguito due direttive: recupero dell'evasione e qualche sforbiciata alle “spese ordinarie riguardanti ad esempio i corsi di formazione”. Ma – assicura Nicotera – i servizi non sono stati toccati, “li abbiamo mantenuti con fatica soprattutto per i pesantissimi tagli che arrivano dagli enti sovracomunali, come la Regione”. Aver garantito un po' di riposo alle tasche dei cittadini è il biglietto da visita che la nuova maggioranza consegna all'opposizione, “più di questo non potevamo fare e dico alla minoranza che prenderemo in considerazione ogni loro proposta che sia costruttiva”. A questo punto manca solo la data buona per il Consiglio. l'Azienda sanitaria la funzione dovrebbe essere in qualche modo sostituita dalla guardia medica, una tesi che fa inasprire ancora di più i toni in quel di Palombara, il sindaco Paolo Della Rocca che proprio quel lunedì nero si è ritrovato con un gruppo di cittadini davanti la struttura sanitaria, va su tutte le furie: “E' un solo dottore che sta in giro per la struttura e non è una figura specializzata nella medicina d'urgenza. Ho fatto un'ordinanza in cui ho messo nero su bianco che il servizio va mantenuto, io sono il responsabile della salute pubblica sul territorio comunale e queste sono prospettive inaccettabili”. Giovedì scorso poi la querelle è sbarcata in consiglio comunale, il vicesindaco Danilo Quaglini spiega come “proprio per l'eccezionalità del momento Della Rocca ha voluto che i cinquanta cittadini presenti all'assise partecipassero alla discussione e così è stato. Ci siamo confrontati con loro e la linea emersa è chiara. Ci stiamo preparando per scatenare una battaglia sul piano legale per l'interruzione di pubblico servizio e intanto andremo avanti con una nuova protesta pubblica”. A spiegare di cosa si tratta è Adriano Curci del comitato cittadino, “siamo di fronte a un fatto gravissimo per questo torneremo di nuovo in piazza a Roma davanti la Regione Lazio ma non saremo soli. Come auspicavamo già da tempo finalmente saremo fianco a fianco con Subiaco e Monterotondo, le tre amministrazioni comunali e i tre comitati dei cittadini”. Se la Polverini vorrà ascoltare. CASTEL MADAMA 12 CRISI ESTIVA Confronto 19 Luglio 2012 La replica al Presidente: “Pietropaoli parla a nome suo, i nostri interlocutori sono Pascucci e il capogruppo” “Il sindaco non vuole dialogare” L’ex assessore Nonni: “Come Udc abbiamo chiesto un incontro ma non ha mai risposto” Il rione Castelluccio vince il Palio Madama Margarita Lo scontro è cristallizzato. La crisi politica di Castel Madama non trova ancora soluzione. Michele Nonni rimasto senza delega all'Urbanistica e forte di un altro consigliere passato all'Udc – Di Berardino – mostra una coriacea serenità. Se sia realtà o apparenza non è dato sapere ma un elemento è incontrovertibile. Il sindaco Domenico Pascucci ancora non muove i fili delle trattative. Questa è l'unica fotografia che Nonni scatta degli amici (ex?) di Iniziativa e Solidarietà. “Non vogliono dialogare”. L'ultima email è partita pochi giorni fa, Nonni spiega come il segretario del partito abbia formalizzato nero su bianco “la volontà di procedere con un incontro per capire quali prospettive ci siano e per tentare di trovare una soluzione ma non ci è arrivata nessuna risposta. Viene chiusa qualsiasi strada al confronto per ragioni che non comprendiamo”. L'ex vicesindaco cita anche il consiglio comunale della scorsa settimana, “quando abbiamo mostrato una correttezza che non viene apprezzata”, e al presidente del consiglio comunale Federico Pietropaoli che gli ricordava come l'aver rimesso in mezzo il simbolo dell'Udc possa mutare gli esiti di un eventuale rimpasto di Giunta facendogli perdere le deleghe di peso, Nonni risponde caustico: “Le dichiarazioni di Pietropaoli sono sue personali, i nostri interlocutori sono il sindaco e il capogruppo. Anzi proprio a quest'ultimo che avanzava lo scenario di una maggioranza autosufficiente anche se di noi dico che se così sarà, se ne dovranno assumere la responsabilità davanti ai cittadini”. Nubi sul borgo. Ancora maretta tra i banchi della maggioranza eletta solo da un anno Il rione Castelluccio ha vinto il diciassettesimo Palio Madama Margarita. Notte di festa per i contradaioli gialloblu che si sono aggiudicati il gonfalone della Madama. Grande soddisfazione anche per il Borgo che è riuscito a conquistare il titolo di Rione Nobile per l’addobbo ed il corteo. Il miglior cavaliere è stato Gino Croce, il giovane fantino dell’Empolitano. Quarto posto, invece, per Santa Maria della Vittoria. Il sindaco Domenico Pascucci ha ribadito la sua volontà a sostenere e far crescere questa manifestazione. “Il palio ha bisogno di un’organizzazione sempre più solida, capace di dare sicurezza e massimizzare gli sforzi soprattutto in questi momenti di crisi economica che hanno imposto sacrifici e attenzione. L’amministrazione comunale si è adoperata per sanare i limiti relativi alla sicurezza del campo, un impegno importante non solo per rendere possibile la contesa a cavallo ma anche per tutti i giovani sportivi che su questo rettangolo si allenano e giocano”. “I Love Comico”, un mese di show Un’estate tutta da ridere a Castel Madama. Venti serate da non perdere, iniziate il 10 luglio e fino al 29 del mese, con alcuni grandi interpreti della risata come Max Giusti, Lillo&Greg, Maurizio Battista, Rodolfo Laganà e artisti emergenti come Andrea Perroni. Spazio anche alla musica con il concerto di Alexia e le canzoni e il cabaret di Lando Fiorini. E' la rassegna I Love Comico ideata dalla Ab Management, con il patrocinio del Comune, in un villaggio estivo con un’arena di 1500 posti. MENTANA MENTANA 19 Luglio 2012 Confronto POLITICA 13 I Democratici per Mentana attendono l’ufficialità ma l’aria è rigida: potrebbero uscire dalla maggioranza Barbino perde la poltrona Lodi accontenta l’Udc e dà a Virzi l’assessorato ai Lavori Pubblici. Ora la crisi si apre con la Rotolo di Francesco Morini Alberto Virzi è il nuovo assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mentana. Prende il posto di Walter Barbino (Democratici per Mentana): al momento in cui Confronto va in stampa manca solo l’ufficialità dell’incarico. E’ questa la decisione adottata dal sindaco Lodi per risolvere la crisi della maggioranza. L’Udc ha ottenuto ciò che voleva: l’assessorato tecnico era l’obiettivo per il quale nel mese di marzo Virzi e Urbani insieme ai consiglieri della lista La Fenice (quella del sindaco) Fravili e Damiani avevano presentato una mozione per richiedere l’azzeramento della giunta. “All’Udc spetta un assessorato più pesante”, aveva ribadito più volte Virzi. Dopo mesi di stallo però - in cui le trattative politiche con Pd e Democratici per Mentana si erano arenate sulle rispettive posizioni giovedì 12 luglio a Roma c’è stata la svolta. Nel corso del vertice Udc tra il segretario provinciale Michele Pagano, il sindaco Altiero Lodi, Alberto Virzi, commissario locale del partito, e Mario Pandolfi, assessore ai Servizi sociali del Comune, su precise indi- cazioni dei notabili provinciali e regionali, sono state individuate le mosse giuste. Su tutte l’assegnazione dell’assessorato ai Lavori pubblici a Virzi, misura che Lodi aveva finora evitato per non contravvenire agli impegni assunti con i Democratici per Mentana ai tempi delle elezioni. Il nuovo scenario – Virzi assessore ai Lavori pubblici al posto di Barbino. Fravili e Damiani aderiscono ufficialmente all’Udc e potrebbero ottenere dal prossimo gennaio un assessorato per la lista (al posto dell’incarico di Pandolfi, ormai assessore ai Servizi sociali a tempo determinato). Infine il consigliere De Luca che torna nelle file Udc dopo la breve parentesi nel Partito democratico. Un panorama che se attuato in toto porterebbe a una maggioranza sempre più griffata Udc. “Abbiamo cinque consiglieri e due assessorati oltre al sindaco”, conferma con soddisfazione Virzi. E proprio i numeri hanno fatto la differenza e finito col penalizzare i Democratici per Mentana: senza i quattro scontenti di Udc e Lista La Fenice il sindaco non aveva più la maggioranza, come accertato dalle ultime votazioni in Consiglio. Nel caso perdesse il A decidere i vertici dello scudo crociato Barbato: non faremo da stampella Non sarà il Pdl a garantire la maggioranza al sindaco. Almeno per l’approvazione del Bilancio. A sgomberare i dubbi sulla possibilità di nuovi accordi e ribaltoni è il capogruppo del Popolo della Libertà Mario Barbato, pronto a garantire “un sostegno costruttivo a Lodi per il bene di Mentana”, ma senza “inciuci politici”. Il ribaltone insomma non ci sarà. Negli ultimi mesi di sabbie mobili politiche nelle quali è sprofondata l’amministrazione mentanese, era circolata anche questa ipotesi: Lodi che scarica i suoi di oggi e torna dai “suoi” di ieri. Ovvero, maggioranza allargata al Pdl e scontenti di Udc e Lista La Fenice messi all’angolo. Il capogruppo del Pdl lo esclude: “I cittadini hanno scelto e non ci saranno inciuci politici. Ciò non toglie tuttavia che se trovassimo un’intesa su alcuni punti che proponiamo e che consideriamo fondamentali (un’arteria di collegamento tra l’area artigianale di Mentana e quella di Santa Lucia; un piano di investimenti per la scuola, il rilancio del commercio; la valorizzazione delle ricche aree verdi del territorio tramite una serie di iniziative che garantirebbero posti di lavoro), saremmo disponibili a garantire il nostro sostegno a Lodi per il bene di Mentana”. Alle porte c’è la discussione del Bilancio. C’è chi sostiene che solo i voti del Pdl potrebbero garantire a Lodi la maggioranza, visto che gli scontenti difficilmente lo voteranno: “Non saremo noi a garantire la maggioranza al sindaco – riprende Barbato – il Bilancio è già passato in Giunta ma nessuno ci ha informato sui contenuti. Noi faremo quanto nelle nostre possibilità: presenteremo i nostri emendamenti e poi si vedrà se ci sarà la maggioranza. Lodi si era proposto come sindaco delle soluzioni, ma ad un anno dalle elezioni non ha realizzato nulla di quanto promesso”. sostegno dei Democratici avrebbe invece ancora i numeri dalla sua. Insomma, il male minore per evitare di andare a casa… Amici come prima – Negli ultimi i tempi i rapporti tra il sindaco Lodi e Alberto Virzi si erano fatti estremamente tesi. Basti pensare che il commissario dell’Udc era l’unico rappresentante della maggioranza a non essere stato interpellato dal sindaco nel corso degli incontri post crisi. Lodi infatti considerava Virzi come responsabile principe della spaccatura. L’intervento dall’alto però ha evidentemente (e necessariamente) ricucito lo strappo. Le reazioni – “Per me si tratta di una significativa affermazione personale e politica. – spiega Virzi – Ora so che mi attende tanto lavoro, ma sono pronto: l’importante è essere in sella”. Infuriati i Democratici per Men- tana. Il presidente del Consiglio comunale Adelaide Rotolo non esclude reazioni forti (leggi l’uscita del gruppo dalla maggioranza, ndr): “Aspetto una comunicazione ufficiale da parte del sindaco prima di prendere una posizione. – dice – Mi auguro tuttavia che Lodi non voglia smentire gli accordi iniziali: abbiamo ribadito più volte la nostra disponibilità a rivedere insieme le linee di programma, ma non le intese su cui si fonda questa maggioranza. E’ chiaro – conclude – che nel caso in cui ci venisse tolto l’assessorato potrebbe succedere qualsiasi cosa”. “In questo modo si perde un anno di lavoro. – dice un delusissimo Barbino – Chi prenderà il mio posto dovrà iniziare da capo, quando io ero riuscito a gettare basi importanti per avviare finalmente quei progetti che avrebbero migliorato la nostra città”. Dilagano incendi nei terreni incolti La Protezione civile: multe più severe Multe più salate per chi lascia i campi incolti contribuendo così ad aumentare il rischio d’incendi sul territorio. E’ la proposta dei volontari della Protezione civile di Mentana, dopo i ripetuti roghi divampati sul territorio. “Purtroppo a Mentana da parte dei proprietari dei terreni l’attenzione verso questa problematica è pressoché nulla - denunciano dalla sede di via Nomentana - così il rischio di roghi aumenta pericolosamente. D’altra parte per i contravventori le multe sono minime”. Negli ultimi giorni, anche a causa delle altissime temperature raggiunte, i volontari sono stati alle prese prima con un esteso incendio in pieno centro storico che ha causato non poco spavento tra i residenti; poi con un rogo divampato in via Castelchiodato, “dove a causa del terreno impervio si è reso necessario anche l’intervento dell’elicottero”; e infine in via dei Cannetacci. Non si esclude che i tre incendi possano avere origine dolosa. “Questo è il sospetto che abbiamo – concludono dalla sede della Protezione civile – ma sono in corso degli accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Per quel che riguarda l’incendio al borgo sembra che sia stata vista un’auto allontanarsi proprio dal luogo dell’incendio”. SPORT 19 Luglio 2012 Confronto TALENTI 15 Il prossimo obiettivo vincere le selezioni per entrare alla prestigiosa Accademia di Roma Andrea campione di classica Marini a soli 13 anni si è classificato primo in danza a livello nazionale durante la finale a Rimini di Alessandro Galastri @Galattico Il 25 maggio 2012 il tredicenne Andrea Marini si è classificato primo al campionato italiano di variazione libera, categoria 12-15 anni nella classe B - Solo, che si è svolto a Rimini. Andrea ha presentato il secondo atto di variazione libera di Giselle, sbaragliando la concorrenza composta da 10 avversari. Il campioncino di Guidonia ha iniziato a cimentarsi nella danza moderna all’età di cinque anni e mezzo con l'insegnante Maria Alfidi, mentre da solo un anno e mezzo pratica la danza classica con due eccelsi insegnanti ballerini/professionisti, come Armand Zazani dell'Accademia Nazionale di Tirania e Linda Verdosci, diplomata all'Accademia Nazionale di Roma. La scuola dove si è sempre allenato e si allena tuttora è la Dance Accademy in via Montenero a Guidonia (km 15 via Nomentana, nei pressi di Poggiofiorito). In particolare, l’ultimo anno di allenamento nella danza ha rappresentato sicuramente il periodo più importante della sua vita dal punto di vista sportivo. Adesso il suo obiettivo imminente è quello di vincere le selezioni per l’ingresso nell’Accademia Nazionale di Roma. “Quando danzo mi sembra di volare, e mi sento libero di fare ed esprimere tutto ciò che voglio”, dice Andrea, che è accompagnato in ogni competizione dalle inseparabili sorelle, Giulia e Giada, fondamentali per l’apporto emotivo e il supporto morale nei confronti del fratello. Anche loro frequentano i corsi nella stessa scuola di danza moderna. Insomma tre grandi sportivi, per la gioia degli entusiasti genitori Lorena e Luciano. Si allena in una scuola di Guidonia Giulia e Giada, le sorelle di Mario Tra il ripescaggio e un nuovo allenatore Le due incognite del Guidonia Alla conferma del presidente Bernardini al timone del nuovo Guidonia sono seguite poche ma concise dichiarazioni d’amore del patron nei confronti della sua creatura. “Capisco anche chi ha mollato il calcio - spiega il numero uno della società giallorossa - perché restare al timone di un club oggi è molto duro, ma dobbiamo pensare anche che lasciare morire tutto quello abbiamo fatto non è un buon segnale per i nostri giovani, così come sarebbe stato chiudere la nostra scuola di calcio e di vita”. Ma adesso viene il più difficile. Servono risorse, anche ingenti per preparare e allestire una squadra all’altezza del prossimo campionato. Con due principali incognite: la categoria di appartenenza (molto probabile la conferma in Eccellenza, anche se negli ambienti giallorossi c’è fiducia in un possibile ripescaggio in Serie D, a seguito del fallimento del Pisoniano) e il nuovo allenatore. L’indiziato principale è Romolo Santolamazza, artefice della rinascita giallorossa e del fantastico ruolino di marcia nel 2012, che però ha molte offerte da squadre di Serie D e prende tempo per una decisione definitiva. Per quanto riguarda la rosa, c’è molto da ricostruire, ma si ripartirà con la conferma dei giovani nati prima del 1987. Con la conferma di due pedine fondamentali: Alessandro Lolli e Nico De Lucia giocheranno nel Guidonia anche nella prossima stagione. Sono bastati pochi minuti di colloqui con il presidente Giuseppe Bernardini per raggiungere l´accordo. La loro conferma vale molto per il club della Città dell´Aria. Alessandro Lolli si prepara a disputare la stagione numero sette con la casacca giallorossoblù. Un curriculum importante per l´ex giocatore della Viterbese classe 1978. Anche Nico De Lucia è ormai un veterano, il prossimo sarà il quarto campionato a Guidonia. Nella stagione scorsa la punta Lolli e De Lucia giocheranno anche la prossima stagione 28enne ha siglato la bellezza di 11 gol in 19 partite. Sicuri della conferma anche il difensore Davide Falcinelli che partirà dai box a causa di un brutto infortunio subito a primavera, il centrocampista Gianluca Visconti e il fantasista Christian Marinelli. Restano anche i due ´94 che tanto bene hanno fatto la scorsa annata: Alessandro Peri e Mattia Mastrantoni. La società sta facendo di tutto per trattenere il portiere Luca Ciccioli, classe 1993, nonostante le sirene di molti club come il San Cesareo appena promosso in Serie D.Di certo il nuovo allenatore che prenderà in mano il Guidonia troverà una base solida alla quale aggiungere piccoli pezzi importanti per costruire una squadra in grado di onorare al meglio la città nel prossimo campionato di Eccellenza. A.G. Andrea Marini primo al campionato italiano di variazione libera L’Aia Tivoli in festa: Pasqua promosso in serie B Con una conferenza stampa indetta dal Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi, dal Comitato Nazionale e alla presenza di tutti i Responsabili degli Organi Tecnici Nazionali sono stati comunicati i nuovi ruoli per la prossima stagione sportiva. La Sezione arbitrale di Tivoli a seguito di tale ratifica ha incrementato la propria forza associativa impreziosendola con quattro nuovi gioielli. L’ “argento” Ferdinando Dellisanti da Osservatore Comitato Regionale Arbitri è passato alla Commissione Arbitri Interregionale, realizzando il suo sogno di essere un “Nazionale”. I due “ori” Paolo Bernabei e Livio Marinelli sono stati ammessi alla Can Pro: Paolo conferma brillantemente la sua predilezione come assistente di linea e Livio finalmente realizza un traguardo che per poco aveva sfiorato lo scorso anno. Ma la punta di “diamante”, un esempio per tutti, è Fabrizio Pasqua che permette alla Sezione locale, dopo un decennio, di ritrovare un proprio associato ad arbitrare una gara di Serie B. Si tratta del primo arbitro tiburtino, in assoluto, ad appartenere alla nuova Commissione della Can di B. “Si tratta di un sogno – ha spiegato un contentissimo Fabrizio Pasqua – che si avvera, frutto dei miei sforzi quotidiani sul campo. Ci tengo a ringraziare tutti, in particolare chi mi ha sempre sostenuto e la mia solida sezione arbitrale che mi ha permesso di arrivare fino a questi livelli”. Un discorso speciale va fatto per Alfonso Marrazzo, neo assistente Can di A, il quale trasferitosi nel corso della Stagione Sportiva appena trascorsa presso la Sezione di Roma Uno, rappresenta comunque la nostra Città tra i grandi del Calcio Italiano.