Numero 38
19 LUGLIO 2012
periodico d’informazione politica, culturale e sociale
L’editoriale
Tivoli, Mentana
e il cerchio magico
di Guidonia
di Gea Petrini
Tivoli arranca, Mentana barcolla, Guidonia Montecelio procede (piano) nonostante gli
scossoni continui e una maggioranza di centrodestra propensa a
crearsi grane da sola, sprecando
tempo, non valorizzando le potenzialità a cominciare da quelle
di un sindaco, Eligio Rubeis, arrivato sul podio per fortuite circostanze ma anche per indubbie
capacità. Diluite adesso nella
nebbia che avvolge il suo cerchio magico.
Sono tempi instabili per la politica, la crisi economica e i sacrifici costanti richiesti alle
famiglie fanno partire la classe
dirigente da una posizione di
svantaggio, diciamo strutturale.
Mentre Monti argina i guai, i territori soffrono, sono gli amministratori nelle città a vivere in
pieno il dramma di questa fase,
interlocutori diretti per i cittadini
tartassati dai balzelli e delusi
dalle sigle. Sono anche i tempi
dell'antipolitica, insegna Grillo,
fa scuola il proliferare delle liste
civiche. I partiti tradizionali sono
in discesa libera, Pdl e Pd scommettono in queste ore sulla possibilità di uscita dall'impasse.
segue a pag. 3
Settembre caldo
C’è l’azzeramento
della Giunta
a pag. 3
Morelli: “Si dimettano
i 17 del Pdl, io no”
a pag. 4
Fairylands fa sognare
Arrivano in migliaia
TIVOLI
GUIDONIA
Il caso Nathan
sbarca in Regione
Gualandi, a rischio
il servizio screening
alle pagg. 6 e 7
PROVINCIA
Il Pdl attacca
il fortino
del Presidente
a pag. 2
GUIDONIA
MARCELLINA
Aquapiper, tre
piscine sequestrate
Nicotera: le tasse
non aumenteranno
a pag. 5
a pag. 11
a pag. 9
a pag. 4
Palombara, il 23 tutti
in piazza per l’ospedale
Per contattarci: 0774 344201 - [email protected] - www.confronto.org
a pag. 11
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SPECIALE PROVINCIA
2
A PIAZZA SANTI APOSTOLI
Confronto 19 Luglio 2012
Il gazebo con Piso, Sammarco, Simonelli e Bertucci poche ora prima della kermesse a Trastevere
E’ la Capitale rovente
Il Pdl presenta un dossier sui fallimenti di Zingaretti nel giorno della sua prima iniziativa elettorale
Il gazebo a piazza Santi Apostoli
sfida il regno di Zingaretti, a pochi
metri c'è Palazzo Valentini e ancor
di più – dopo poche ore – c'è l'appuntamento a Trastevere dove il
democratico lancia la sua corsa al
Campidoglio. Il lunedì della politica capitolina parte con il Pdl
schierato nello stand per presentare 30 pagine di dossier sulla
“vera storia” dell'amministrazione
di centrosinistra, paragrafi e paragrafi per contestare le scelte compiute dalla giunta provinciale.
In rassegna tutti i punti caldi sui
quali l'opposizione guidata in Aula
da Andrea Simonelli si è battuta in
questi anni. La data che scelgono
i consiglieri davvero non è casuale, nello stesso giorno Zingaretti chiama a raccolta i
simpatizzanti a piazza San Cosimato, la scusa è presentare i quattro anni di bilancio del governo
della Provincia ma è chiaro che si
tratta del trampolino buono a ufficializzare la candidatura a sindaco
in vista delle urne del 2013. “La
vera storia dell'amministrazione
Zingaretti: oltre agli annunci e agli
sprechi, il nulla”. Ecco il nome del
dossier elaborato dal Pdl per contrastare la partenza, il documento
è articolato in 7 capitoli e boccia
la squadra di centrosinistra in ogni
settore: l'edilizia scolastica (“il
90% degli istituti non è a norma”),
la viabilità (“cartellonistica selvaggia”), il sociale (tra cui “il
WiFi più costoso d'Europa”), le
spese in somma urgenza e società
in house, sul patrimonio, la “farsa
della Consulta Antimafia” e, infine, le “spese pazze di Zingaretti”. Su quest'ultimo punto, il
gruppo Pdl cita il monitoraggio
hotspot WiFi (260.000 euro
l'anno), il pacchetto eventi per
l'enoteca provinciale (450.000 in
tre anni), la degustazione prodotti
tipici (260.000 euro), la newsletter
(296.340 euro), il progetto infor-
matico Comnet, “fermo alla fase
progettuale” (2.094.949 euro alla
società Xait), gli opuscoli e le conferenze per studiare il fenomeno
della città metropolitana: 12 approfondimenti costati 80.000 euro
l'uno (960.000 euro totali).
“Siamo qui - commenta Simonelli
- per dire che il modus operandi di
Zingaretti non è stato orientato al-
I numeri di Vincenzi
Quasi 30 milioni di euro
per opere in “somma urgenza”
Fronte “somma urgenza”, altro tasto dolente. Il sistema permette alle amministrazioni di affidare la realizzazione di opere
senza passare dalle gare d'appalto. Ecco cosa è accaduto ai
Lavori Pubblici di Marco Vincenzi. Gli interventi approvati
in somma urgenza sono pari a 29 milioni e 232mila euro, centesimo in più o in meno. In particolare: 7.923.483, 83 nel
2008; 4.270.431 nel 2009; 6.426.847 nel 2010; 9.463.576 nel
2011; infine 1.147.579 da gennaio al 7 marzo. “Tra i casi più
eclatanti – dice il dossier del Pdl – la messa in sicurezza delle
vetrate del laboratorio dell'Itis Galilei, autorizzata il 16 dicembre 2009 e costata 195.230 euro”.
Trenta
pagine
per contestare
le scelte
del Presidente
Istituti non a norma,
l’edilizia scolastica
è un capitolo nero
Insieme alla manutenzione stradale,
l'edilizia scolastica è uno dei principali
compiti della Provincia. “La situazione
è drammatica – si legge nel dossier del
Pdl – ad oggi è emerso che più del 90%
degli istituti superiori romani non è
norma sicurezza”. Il gruppo ora all'opposizione riporta anche la proposta, formalizzata già nel 2008, di istituire un
piano straordinario di messa in sicurezza delle scuole che determini le priorità attraverso un cronoprogramma.
l'efficienza e alla sobrietà, e la
questione della nuova sede della
Provincia è solo la punta dell'iceberg. Su molti temi non ci siamo
limitati a fare denunce: abbiamo
fatto proposte, mozioni ed emendamenti al bilancio. Oltre al dossier che presentiamo oggi stiamo
valutando un'iniziativa a settembre per diffondere questo docu-
mento sul territorio”. Il coordinatore regionale Vincenzo Piso sottolinea che “la Provincia è
un'istituzione che gode di un cono
d'ombra dovuto a limiti di competenze e all'ombra che gli proiettano gli enti più pesanti, cioè il
Comune e la Regione. Di questo
cono d'ombra ha potuto fruire il
presidente Zingaretti, che si nasconde rispetto alle sue competenze e non manca mai
un'occasione per fare il grillo parlante sulle mancanze degli altri”.
Quattro anni di disastri poi per il
consigliere Marco Bertucci, “Non
c'è un settore che ne esce salvo –
commenta - spese pazze e insuccessi sui fronti più disparati, dalla
viabilità all'edilizia scolastica,
ecco il regalo che Zingaretti offre
ai cittadini della provincia di
Roma. Sono costretto a ricordare
al Presidente il buio pesto che avvolge l'ambiente, tema che solo a
parole gli è tanto caro. Sono centinaia i siti contaminati sparsi per
il territorio, siti da codice rosso sui
quali ho prodotto decine e decine
di interrogazioni. Ma nelle stanze
del democratico con inutili aspirazioni da sindaco sono troppo impegnati a elaborare improbabili
strategie politiche da perenne
campagna elettorale. In trenta pagine abbiamo scritto la vera storia
di questa pessima amministrazione”. Interviene anche il coordinatore del Pdl di Roma Gianni
Sammarco: “L'attività amministrativa in questi anni è stata impalpabile e controversa come
evidenziato dal documento presentato dal gruppo provinciale del
Pdl che dobbiamo diffondere capillarmente”. Con il calar della
notte nel cuore di Trastevere Zingaretti sfida apertamente Alemanno puntando su una “larga
alleanza civica”: il lungo anno romano inizia ora.
gp
Sulle strade
Cartellonistica selvaggia
e nemmeno un euro nelle casse
In tema viabilità spicca il paragrafo dal titolo emblematico
“cartellonistica selvaggia”. Funziona così. La Provincia rilascia le concessioni per gli impianti pubblicitari che ricadono
sulle strade di sua competenza e a seconda di una serie di parametri vanno pagati all'ente degli importi. “Il Pdl ha portato
alla luce – è scritto nel dossier – una vera e propria dissipazione di risorse finanziarie dovuta al fatto che la Provincia di
Roma non percepisce un solo euro per le concessioni di suolo
pubblico relative agli impianti pubblicitari”. Dai conti fatti si
evince che la Provincia in otto anni “si è permessa il lusso di
dissipare risorse stimabili in otto milioni di euro”.
GUIDONIA MONTECELIO
MONTECELIO
GUIDONIA
19 Luglio 2012 Confronto
3
Superato il Bilancio la maggioranza si avvicina a una nuova prova: cambiano le poltrone
NEL PALAZZO
“A settembre azzero la Giunta”
Il sindaco: “Serve un rilancio. Ci sono assessorati troppo rallentati e che hanno perso smalto”
Incassato il voto sul Bilancio in una sola notte, la maggioranza di centrodestra si avvicina pericolosamente a una
nuova prova politica (e di nervi). E' nella riunione di maggioranza convocata martedì 17 luglio che l'argomento poltrone monta che è una bellezza. “A settembre procederò
con l'azzeramento della Giunta”. E' il sindaco Eligio Rubeis a chiarire l'intenzione proprio poche ore dopo il vertice del Pdl. Un'intenzione maturata da mesi, “ci sono
degli assessorati che hanno perso lo smalto” analizza l'architetto, e svela l'esistenza di tre consiglieri che sognano
di entrare nell'esecutivo. Uno – il tormentone va avanti da
un pezzo – si chiama Mirko Benetti.
A sentirla raccontare dal sindaco non ci saranno scossoni.
Tradotto, l'azzeramento “che potrà avvenire in due modi,
togliendo le deleghe a tutti o mandandoli proprio via per
alcuni giorni” sarà pilotato. Termine tecnico da gergo delle
stanze dei bottoni per dire che gli assessori se ne vanno a
casa sapendo (alcuni) già di tornare. Nessun salto nel buio.
Nella Guidonia dei colpi di scena e delle componenti però
mai nulla è scontato, perché c'è chi ambisce e chiede, altri
poi non ne vogliono sapere di essere toccati. “Noi avevamo problemi di stasi già mesi fa – dice Rubeis – ecco
perché avevo anticipato di voler avviare una nuova fase
con un rilancio programmatico e un cambio negli assetti.
Già quando la maggioranza ha firmato il documento con
il cronoprogramma di fine mandato avrei voluto riequilibrare ma sono intervenuti altri fattori. L'approvazione del
Bilancio è slittata, non per colpa nostra, mancavano le indicazioni di Monti sull'Imu, insomma adesso invece possiamo affrontare questo passo che mi consente di
realizzare quei punti che abbiamo fissato”. L'architetto
sulla squadra rimane fermo nella valutazione, “non è che
avendo votato il Bilancio siamo diventati una maggio-
“Tre consiglieri mi hanno chiesto
di entrare in esecutivo a settembre,
uno è Mirko Benetti”
ranza forte, quello si verifica tutti i giorni all'interno dei
singoli assessorati e alcuni hanno rallentato parecchio,
troppo”. C'è chi andrà via dal tavolo delle decisioni, questo
è lampante, ma c'è chi punta i piedi per entrare. La nuova
componente di Mario Valeri e Antonio Tortora è già andata
a bussare alla porta del primo cittadino, l'esperto Valeri
poi ha ribadito la richiesta in un intervento – a tratti memorabile – alle 3 di notte in Aula. Il messaggio è stato questo: voto il Bilancio anche se non lo condivido solo come
segnale di fiducia al sindaco che però deve rimettere mano
alla Giunta. Il duo in questione vuole essere rappresentato.
“Tutto è possibile – commenta Rubeis – ma un punto sia
chiaro io ho costruito una maggioranza già in campagna
L’ingegnere
Massini: “In esecutivo
vedo bene Venturiello”
“L'azzeramento va bene nell'ottica
del rilancio dell'amministrazione
non per usare il bilancino all'interno del Pdl”. L'ingegnere dallo
sguardo chiaro e pungente è reduce dalla riunione di maggioranza, la prima post Bilancio dove
si discute del caso del dissidente
Morelli e si aprono le danze dei
posti in Giunta. E una proposta
Maurizio Massini la avanza: “Vedrei bene in esecutivo Michele
Venturiello”.
Sull'assenza di Alberto Morelli al
voto del Bilancio il consigliere del
Pdl mostra diplomazia e fermezza,
“onestà intellettuale vorrebbe un
atto di responsabilità”, cioè le dimissioni dalla presidenza della
commissione Finanze. Tolto Morelli la performance in Aula convince Massini, “va fatto un plauso
alla compattezza della maggioranza” e sul domani l'ingegnere
commenta così: “Le prospettive
dipendono da noi, abbiamo il dovere di arrivare a fine mandato realizzando i punti del programma. Se
ci riusciremo potremo ricandidarci
alla guida della città e tornare a
vincere”. Per farlo servono anche
gli uomini giusti, il rimpasto della
Giunta è già diventato un azzeramento: “Rubeis sa che gli equilibri
vanno mantenuti perché sono equilibri importanti frutto di un percorso iniziato molti anni fa quando
Stefano Sassano era sindaco”. Valeri ha chiesto un assessorato durante l'ultimo Consiglio, “tutte le
richieste sono legittime ma quello
di Valeri mi è sembrato un aut aut
al sindaco. Posso dire però che vedrei bene l'inserimento in Giunta di
Venturiello”. Poi torna a discutere
di politica nazionale, la stagione è
frizzante.
elettorale e quegli equilibri non si possono toccare”. Come
se non bastasse ci sono anche gli aspiranti diretti, consiglieri cioè che vorrebbero mollare lo scranno e volare nell'olimpo delle delibere. Uno è noto alle cronache da tempo,
annunciate dimissioni poi mai arrivate di Mirko Benetti
dal taglio cool e dalle ambizioni che bruciano veloci: “Benetti è uno di loro, ha dato la sua disponibilità ma ci sono
altri due consiglieri che me lo hanno chiesto. Sto valutando i diversi aspetti perché non posso spogliare troppo
l'Aula”. Luglio di ipotesi, agosto di riflessioni, settembre
di trattative. L'autunno caldo è già realtà.
Gea Petrini
@GeaPetrini
L’Editoriale
Tivoli, Mentana e il cerchio
magico di Guidonia
segue dalla prima
Tentativi, riflessioni, ipotesi, movimenti, cambi
di nome, scissioni, primarie da farsi o no. Quel
che è sicuro è che il sistema vacilla. Le tre più
importanti città di questa area territoriale sono
la dimostrazione – pur nelle differenze – della
necessità di rimettersi in moto per inventare soluzioni nuove, uscendo dagli steccati, dalle strategie a tavolino, dai tatticismi di potere.
Facendo spazio alla responsabilità e al futuro.
Tivoli è amministrata dal centrodestra con un
sindaco – Sandro Gallotti – che davvero non
brilla. Poco riesce a fare e l'attesa sembra essere
per il giorno in cui Marco Vincenzi esprimerà il
verdetto: tutti a casa. Il Pdl è debole, il Pd è
spaccato in maniera insanabile tra chi è contro
l'ex re tiburtino e chi invece vede in lui l'unica
risposta. Il punto è comprendere se la prospettiva può essere la riproposizione perpetua e trasversale dello schema vincenziani contro
antivincenziani. Perché la ricetta non sembra
funzionare e la Tivoli delle meraviglie ristagna.
A Mentana l'anomala coalizione Pd e Udc sta
precipitando nelle richieste di posti di peso, tra
l'urbanistica e i lavori pubblici si gioca il destino
di un Palazzo (e di una comunità) già nella stasi
da un anno. Non è colpa del sindaco Lodi – ripetono alcuni – ma sono le croniche difficoltà
locali, le divisioni e le aspettative dei soliti. Il
risultato non cambia: la città è bloccata. Pochi
chilometri ed ecco Guidonia Montecelio retta
da una maggioranza monocolore del Pdl. Tre
anni tormentati alle spalle, tre anni di passione
dove a tenere banco sono state le componenti
del partito, dove ci si appresta (a settembre) a
un azzeramento della Giunta per la spinta che
serve a conquistare il traguardo. Così dice il sindaco. Realizzate opere, tagliati nastri, affrontati
temi importanti (come l'ambiente) ma il luccichio è affievolito, riavvolto su stesso come un
nastro. E non hanno vita complicata con un'opposizione ancora (e chissà per quanto) in cerca
d'autore. Guidonia specchio dell'Italia. Anche
qui da qualche mese fa la sua apparizione il cerchio magico, quello che ha tenuto Bossi nell'isolamento e che alcuni analisti vedono nascere
oggi intorno a Silvio Berlusconi. Il sindaco della
gente, il sindaco capace di parlare con tutti, il
sindaco dagli slanci impetuosi non si vede più.
Rubeis è cambiato. Più lontano dalla città e – a
volte - dalla sua stessa maggioranza. Il cerchio
magico lo stringe a sé. Sono i fedelissimi dell'architetto, quelli che dispensano consigli, risolvono problemi e si muovono solo nel suo
interesse. Procedono in simbiosi, fanno sponda
l'un l'altro. Tra cerchi magici e sotto-cerchi Rubeis non riesce a gettare lo sguardo altrove,
oltre, verso le prospettive. Inchiodato nella quotidianità. Ecco il filo che lega tre città: capire
che l'unica sfida aperta oggi è con l'esterno e si
chiama fiducia.
GUIDONIA MONTECELIO
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BUFERA
Confronto 19 Luglio 2012
La posizione di Cacciamani: “Non può più essere presidente di commissione, il suo atto è troppo grave”
“Si dimetta chi ha votato il Bilancio”
Dopo la defezione dall’Aula Morelli rilancia: “I 17 aumentando le tasse sono contro i cittadini e il Pdl”
Dieci ore di consiglio comunale per votare il Bilancio. Una seduta fiume nella
quale la maggioranza si ostina a chiudere nella notte nonostante decine di
emendamenti e due sedute già convocate per i giorni successivi. Un risultato
politico sul quale punta il capogruppo
del Pdl Marco Bertucci e che alla fine
arriva con il sostegno di tutti i consiglieri, del presidente Stefano Sassano e
del sindaco Rubeis. Tutti i consiglieri
tranne uno. E' il caso che esplode come
una bomba: Alberto Morelli non partecipa al voto, in contestazione con l'aumento delle tasse. Una bufera bella e
buona che prosegue nella riunione di
maggioranza di due giorni fa alla quale
Morelli non partecipa “insieme ad altri
quattro consiglieri – specifica – che
sono Nardecchia, Bianco, Valeri e Tortora”. E' il sassaniano Augusto Cacciamani a far capire l'aria che tira: Morelli
deve lasciare la presidenza della commissione Finanze. Passo che non arriva,
anzi il dissidente rilancia: “Si devono
dimettere i diciassette consiglieri che
hanno votato contro l'interesse dei cittadini”. Venti di tempesta.
Morelli si è esposto, “se aumentano le
tasse non voto il Bilancio” questo era il
mantra delle settimane precedenti. E
così ha fatto. Nel momento in cui il
consigliere del Pdl ha messo piede fuori
dall'Aula è stato chiaro a tutti che le
conseguenze sarebbero state insidiose.
La resa notturna
di un’opposizione
di nuovo debole
Dopo aver contrastato la maggioranza su tasse e aliquote per
ore l'opposizione abbandona
l'Aula senza partecipare al voto
sul Bilancio. Una prima assoluta. Senza entrare nei termini
del merito della scelta rimane il
fatto politico. Il centrosinistra
più La Destra prima tentano
l'ostruzionismo poi lasciano il
campo al Pdl. La nota uscita dal
Palazzo il giorno dopo rende
bene l'idea, giusto per evitare
che siano sempre i soliti malevoli a tirare le somme. Vanno
via e la maggioranza vota due
emendamenti, uno de La Destra
per lo sport a Villalba e un altro
da 5mila euro per la banca del
tempo. Un po' poco per la resa
notturna. La decisione per carità
non matura facilmente, Alessandro De Angelis freme perché
vuole restare, lo dice in tutte le
salse, la stessa Rita Salomone è
perplessa ma alla fine escono
tutti. Domenico De Vincenzi
non c'è, motivi di salute che lo
portano fuori città per diversi
giorni. L'assenza pesa. E la minoranza si sbriciola con facilità.
“Nella riunione
di martedì
mi hanno
processato”
Il Bilancio è un appuntamento cruciale,
momento massimo di espressione per
un'amministrazione. Non votare equivale a tirarsi fuori dai giochi. “Io ci
metto la faccia – dice Morelli – i soldi
che diamo alla Tre Esse per la riscos-
A settembre sarebbe dovuta essere allestita con il necessario per effettuare lo
screening di prevenzione ai tumori, invece improvvisamente è spuntato un
macchinario per i denti dal nome
oscuro, “l'ortopantomografo”. E' la
stanza numero 5 del Gualandi, struttura
nella quale opera il Centro prevenzione
tumori. Intorno a questo locale monta un
polverone di polemica con un rischio
preciso: il nuovo importante servizio arrivato recentemente a Guidonia Montecelio con una sede fissa potrebbe
ricevere un forte rallentamento. Detto a
chiare note: c'è l'eventualità che saltino
gli ulteriori servizi di screening programmati per il dopo estate. A mostrare
preoccupazione è Anna Maria Tafani
presidente dell'associazione Cipros che
gestisce il Centro prevenzione. “Abbiamo intenzione di coinvolgere il sindaco – dice – è bene che sappia e
intervenga”. Dal 19 giugno, infatti, all'interno del Centro è attivo il nuovo servizio di screening mammografico: una
conquista voluta con forza dal direttore
dell'unità operativa complessiva della
Asl RmG la dottoressa Tufi e appunto
dall'associazione Cipros. Due sedute
settimanali in un “luogo decoroso” per
le cittadine di Guidonia, basti pensare
che i controlli prima si effettuavano in
giro sui camper. Si capisce l'entusiasmo
sione ordinaria potevano essere utilizzati per evitare l'inasprimento delle
tasse, a cominciare dall'Imu. Le mie
idee invece non sono state prese in considerazione. In riunione di maggioranza
mi hanno fatto un processo, io non sono
Parte il nuovo
servizio screening
per prevenire
i tumori
ma è già a rischio
Colpa di una stanza
tolta al Centro
andato ma non c'erano nemmeno altri,
Bianco, Nardecchia, Valeri e Tortora.
Anche Benetti è arrivato dopo”. La
linea di quell'incontro la riporta Cacciamani, “va preso un provvedimento, premessa la buona fede personale di
Morelli – dice il consigliere – la mia
opinione è che quanto accaduto sia
molto grave. Il Bilancio è l'atto politico
principale dell'amministrazione, non
votare non è un incidente di percorso
come qualcuno ha detto, Morelli si deve
dimettere dalla carica di presidente
della commissione Finanze. Una condanna che da parte del gruppo è unanime, fermo restando che possiamo
governare anche in 17 o in 16”.
Dimissioni che il sindaco si dice pronto
ad accettare, “Morelli è una brava persona e se lascia non vuol dire che tra tre
mesi non possa tornare a quella commissione o comunque guidarne un'altra”. Ma il “processo” non piace al
dissidente che si consulta con altri colleghi e rilancia: “Io non mi dimetto. Si
devono dimettere i diciassette consiglieri che hanno votato contro i cittadini, i diciassette che hanno deciso di
aumentare le tasse andando non solo
contro i cittadini ma contro la linea di
Berlusconi che ha sempre detto che le
imposte non vanno alzate. Loro hanno
tradito la linea del Pdl non io”. E adesso
di nuovo telefoni roventi.
Gea Petrini
@GeaPetrini
nel salto di qualità, e la conseguente indignazione per l'esplodere dei paradossi
(tipici) della sanità. Intanto la strumentazione. Il mammografo utilizzato al
Gualandi non è certo di ultima generazione, all'ospedale di Colleferro ce ne
sono tre, uno – fornito della tecnologia
per effettuare anche la biopsia mammaria – è di proprietà dello screening. Eppure nonostante le richieste formali
l'apparecchio non si sposta. Lì rimane.
E a Guidonia ci si arrangia con il vecchio strumento.
Ma è il fronte logistico a far saltare dalla
sedia la Tafani. E non sono bazzecole,
visto che senza spazi niente visite. A settembre il servizio sarà ulteriormente arricchito con lo screening per la
prevenzione dei tumori alla cervice uterina e al colon-retto. Dove precisamente? Il luogo individuato è la stanza
5 del Gualandi. La sorpresa arriva il 26
giugno quando la Tafani arriva in sede e
trova il locale in questione trasformato.
Lavori lampo per creare un bagno e un
antibagno con lo scopo di soddisfare
l'esigenza di collocarvi l'ortopantomografo. Lo decidono i dirigenti Asl. A
farne le spese saranno le cittadine:
“L'utenza – dice la presidente di Cipros
– subirà un danno certo e rilevante dalla
riduzione dei servizi di screening”. Meglio della tela di Penelope.
19 Luglio 2012 Confronto
GUIDONIA MONTECELIO
MONTECELIO
GUIDONIA
Subsidenza
Per Villalba ora vogliono l’aiuto del Governo
IL CASO
Il Comune chiede un “intervento straordinario del
Governo” per affrontare la nuova (ma vecchia) emergenza di Villalba. E il comitato dei cittadini guidato
da Salvatore Ravagnoli si fida poco e pretende di vedere atti formali. Per ordine. Dopo il servizio pubblicato su queste colonne nell'ultimo numero,
l'amministrazione di Eligio Rubeis tira fuori i numeri
così come trasmessi dalla direzione regionale della
Protezione civile. Sono gli esiti dei sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco nelle case rimaste fuori dal
bando e escluse quindi dai finanziamenti per la messa
in sicurezza degli stabili feriti dalla subsidenza. Su
190 abitazioni si registrano “danni molto gravi” nel
9,1% dei casi mentre da “danno grave” sono interessati il 13,5% degli alloggi. Per i restanti 137 immobili
viene classificato un “danno nullo o lieve”. Ma a
firma del dottor Luca Fegatelli c'è – nella stessa nota
inviata il 7 luglio – la posizione che getta nel panico
le famiglie rimaste con le crepe in casa e senza aiuti.
Proprio quanto temeva il comitato Città Termale impegnato sul campo (da anni) nell'odissea subsidenza.
“Si fa presente inoltre che il Decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 16 luglio 2010 – scrive
la Regione al Comune – ha revocato lo stato d'emergenza e pertanto non è possibile procedere con ulteriori interventi”. Righe che dal Palazzo non
5
diffondono ma che segnano il giro di boa per edifici
e persone da danno lieve o grave che sia. Scoppiata
la grana il sindaco adesso commenta: “La verità è che
gli enti sovracomunali non hanno risorse da destinare
e il problema è tale da richiedere un intervento straordinario del governo che metta a disposizione i fondi
necessari per gli interventi”. Lo Stato batta un colpo,
ecco l'appello generico che l'architetto lancia nell'aria.
Senza passi formali e pugni a sbattere sul tavolo il
tentativo del sindaco appare fragile come un castello
di sabbia, lo fa intendere Ravagnoli: “L'amministrazione ha preso finalmente in considerazione il problema ma sarebbe stato meglio farlo un anno e
mezzo fa. Lieti comunque che il Comune chieda l'intervento del Governo ma vogliamo vedere un atto
formale, d'altronde ricordiamo che i cittadini sono rimasti esclusi dal bando per la messa in sicurezza per
colpa dell'inefficienza del Comune. Lo stato d'emergenza nazionale infatti è stato revocato perché Comune e Regione non hanno comunicato ci fossero
ancora problemi così seri a Villalba. Abbiamo appreso degli esiti dei sopralluoghi ma le famiglie non
sono state informate e si è creato un certo panico: non
si sa chi siano precisamente i 50 da danno grave. Sarebbe il caso di fare una riunione”.
gea.pe
Dopo la seconda analisi della Asl altre due vasche sono balneabili. L’azienda intanto contesta tutto
Aquapiper, sequestrate tre piscine
I vigili durante i controlli trovano i sigilli tolti e la gente a mollo nonostante “l’acqua contaminata”
Sette vigili a far gesto di uscire e genitori imbufaliti a tuffarsi di proposito senza lesinare qualche insulto, schernendo gli agenti che devono
far rispettare il divieto di balneazione scattato su
tre piscine a causa delle acque contaminate. La
domenica che passerà alla storia cittadina per la
“rivolta dei bagnanti” si conclude intorno alle
19 di sera con il sequestro giudiziario delle tre
vasche in questione e la denuncia alla Procura
di Tivoli per la società Sibor srl di Wilma Sinibaldi e Gian Piero Atzeni. La proprietà però contesta tutto su ogni fronte: la faccenda ora è in
mano al magistrato. E' sabato 7 luglio quando
una nota della Asl RmG riporta gli esiti delle
analisi effettuate dall'Arpa Lazio nell'impianto
di via Maremmana, l'Azienda sanitaria invita il
sindaco a proibire la balneazione in cinque delle
sei piscine dello stabilimento – compresa l'olimpionica - per “grave diffusa contaminazione batterica”. Rubeis è fuori città, se ne occupa quindi
il vicesindaco Ernelio Cipriani che firma l'ordinanza il giorno stesso. La mattina successiva
viene notificata e dopo 24 ore l'amministratore
della Sibor, Gian Piero Atzuni, prende carta e
penna e scrive al Palazzo per ottenere l'immediata revoca dell'atto, contestando la modalità
dei campionamenti effettuati dalla Asl (sostengono senza data, ora e indicazione del dipartimento di prevenzione) e rimarcando sul “danno
La Sibor pronta
alla battaglia legale
d'immagine ed economico incalcolabile” per
quei nastri intorno alle piscine nel pieno della
stagione estiva. La Sibor specifica di aver comunque attuato ogni indicazione contenuta nel
dispositivo, dallo svuotamento alla pulizia delle
acque, esigendo quindi nuove analisi. Intanto gli
agenti della polizia municipale, sotto la guida
del comandante Marco Alia, effettuano verifiche
che portano giovedì 12 luglio al sequestro amministrativo delle vasche. Arrivano gli esiti dei
nuovi campionamenti, è sabato 14, nelle piscine
canopo e idromassaggio i valori sono a posto:
c'è una revoca e un dissequestro parziali, Cipriani firma una nuova ordinanza, insomma il
divieto di balneazione rimane solo per tre piscine, olimpionica inclusa. Il vicesindaco chiarisce: “Per il Comune la priorità assoluta è la
salvaguardia della salute pubblica, se la Asl non
ci dice che le analisi di ogni piscina sono nella
norma non possiamo fare altrimenti”. Ed ecco
che giunge domenica, gli agenti della municipale diretti dal maggiore Salvatore Ungaro si recano all'Aquapiper per controllare e fino a
mezzogiorno tutto fila liscio. All'ennesima visita
però i vigili trovano circa mille persone a rinfrescarsi dove non avrebbero dovuto. La concitazione è alle stelle, i bagnanti se la prendono con
gli uomini in divisa, non ne vogliono sapere di
perdere il biglietto pagato e la possibilità di una
nuotata. Arrivano polizia e carabinieri, per evitare problemi di ordine pubblico la municipale
attende che il parco divertimenti si svuoti. Verso
sera allora procedono con il sequestro giudiziario delle tre piscine contestando alla Sibor di
aver violato i sigilli e di non aver rispettato l'ordinanza comunale che impediva la balneazione.
La conseguenza, per intendersi, è questa: anche
se il Comune – in base a nuove disposizioni
della Asl – procedesse con il via libera, adesso
sarebbe sempre la Procura a decidere sul dissequestro. La Sibor promette battaglia legale, la
proprietà vede incongruenze formali e sostanziali e si attendono nuove analisi.
Confronto
DIRETTORE
RESPONSABILE
GEA PETRINI
EDITORE
SOCIETA’ COOPERATIVA
SECONDA a.r.l.
Sede legale:
via M. Calderara, 6
Guidonia Montecelio (RM)
Concluso in redazione
Mercoledì 18/07/2012
Registrazione n. 36
del 22\09\2010
al Tribunale di Tivoli
CONCESSIONARIA DI
PUBBLICITA’
COOPERATIVA SECONDA
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Loc. Casale Marcangeli
67063 Oricola (AQ)
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6
SPECIALE FESTIVAL
Confronto 19 Luglio 2012
19 Luglio 2012 Confronto
SPECIALE FESTIVAL
FESTIVAL
SPECIALE
7
Fairylands
è pura magia
In migliaia
per i concerti
e la buona birra
Orecchie da elfo e coroncine, ci
sono ragazze vestite di allegria con
gli occhi che zampillano curiosità
mentre intorno agli stand è un brulicare di persone, bimbi mano
stretta ai genitori, comitive di ragazzi che si muovono a sciami e in
mezzo con l'aria vigile uomini di età
variabile con il kilt addosso e una
camicia bianca a mostrare la scritta
“clan”. E' il Fairylands Festival: la
scenografia è imponente e il villaggio celtico trasforma per quattro
giorni il centro della città.
Migliaia di visitatori, e che la risposta sia buona si intende già dalle
prime ore del giovedì. Sul palco a
rompere il ghiaccio ci pensano le
cornamuse della storica The City of
Rome Pipe Band e le sedie della
platea nella pinetina di Guidonia
sono zeppe, l'associazione Orma riporta il Festival che è un viaggio attraverso la cultura celtica in ogni
sua espressione. Dalla musica (la
parte artistica è curata da Gianluigi
Ranieri) all'ambientazione fino a
ogni più piccolo oggetto venduto
nei gazebo, lì poi c'è proprio di
tutto, dai libri alle rune. Alla gastronomia pensano i ragazzi di Rieti
mentre le birre quasi sacre sono
spillate dal team dell'Aidan Pub che
collabora all'evento sotto il coordinamento di Oscar Lanciani. La
prima serata scorre via tra le melodie che risuonano nell'aria, tra i tavoli intanto si scorgono i visi noti.
Li accoglie Ernelio Cipriani, il vicesindaco di Guidonia Montecelio
è orgoglioso della manifestazione,
si vede dagli occhi sorridenti, il
consigliere Gianluigi Marini è un
altro di casa dalle parti di Fairylands
e nel giovedì d'apertura ospite fino
a notte fonda è il primo cittadino,
l'architetto Eligio Rubeis che prima
si siede al tavolo col capogruppo
del Pdl Marco Bertucci dall'aria un
po' seria (gli andranno poi i ringraziamenti dell'organizzazione per il
sostegno ottenuto dalla Provincia),
l'ex aennino fa staffetta con il Presidente del consiglio comunale Stefano Sassano, spigliato e rilassato in
una Lacoste blu rimane anche lui
fino a notte inoltrata. Seduta poco
più in là c’è anche la democratica
Rita Salomone, e in giro con il kilt
si vede Mauro Lombardo libero e
liberato dagli incarichi istituzionali
finalmente rivive il Festival a modo
suo. E sia. Venerdì la pineta è stracolma, l'atmosfera un crescendo: si
balla, Gens d'Ys e centinaia di persone a partecipare. Il terzo giorno
con via Roma pedonale, la parete
da arrampicata allestita a pochi
metri, il caldo che non si placa, una
folla di visitatori, la musica riprende
con vigore. Intorno alle dieci il clan
sale sul palco, è il momento dei ringraziamenti. Non dimenticano di
citare chi dà una mano alla realizzazione del Festival, dagli sponsor
all'amministrazione che contribui-
Tino e i 40 ragazzi di Orma
“Venivo da spettatore, avevo 16 anni, e ora eccomi qui”. Intanto adesso ne ha 26 di anni e
Daniele Tino è il presidente dell'associazione
Orma che dà vita al Fairylands. Il “clan” conta
40 ragazzi, “ogni sera qui sul campo ce ne
sono 36”, il bilancio all'ultima sera di Festival
è molto positivo. “E' andata molto bene, una
grande partecipazione di pubblico e abbiamo
proposto più artisti e anche più stand. C'è l'idea
di allargarci sulla parte grande della pineta per
il prossimo anno, perché ormai questo evento
non è più locale, vengono persone da ogni
dove”. Sui contributi ricevuti da Comune e
Provincia spiega come “il Festival paghi il Festival, dalla scenografia, ai musicisti e l'impianto, noi siamo volontari”. Lo spirito è solo
uno: “Vestiti di sorriso e kilt coinvolgere ragazzi e famiglie in un ambiente sicuro”.
Quattro
giorni
di viaggio
nella cultura
celtica
sce con 40mila euro. Proprio per il
Comune parla Cipriani: “Sono orgoglioso stasera di poter indossare
la loro camicia, questo evento è un
appuntamento straordinario per la
città che ci consente di poter ospitare artisti di grande livello e acco-
gliere le moltissime persone che riconoscono la qualità del Festival
organizzata da questo gruppo di ragazzi. I giovani sono la linfa vitale
del nostro territorio e per noi è un
dovere sostenervi”. Quando arriva
domenica ancora gruppi sul palco,
birra e cappellini da elfo, passate le
due di notte viene già nostalgia. Il
clan inizia a smontare, sipario sul
Fairylands, un po' di magia rimane
e l'appuntamento è per il prossimo
anno.
Gea Petrini
Ranieri: per la musica conta la qualità
E' la voce sul palco che dà il benvenuto ogni
sera, Gianluigi Ranieri da due anni è il direttore
artistico del Fairylands Festival, “meglio curatore” dice con il sorriso ma è lui che mette in
piedi la scaletta, sceglie e disegna la trama delle
esibizioni. “A 18 anni andavo in giro per l'Irlanda e la Scozia con la mia ragazza ad ascol-
tare gruppi di musica irlandese. Poi negli anni
ho affinato la conoscenza e la passione è cresciuta”. Alta qualità e contaminazione, ecco le
parole chiave che ferma nell'aria come una ricetta segreta. E' lì che si nasconde la fortuna
della manifestazione, mettere insieme un genere di nicchia e un grande pubblico. Come?
“Intanto partendo dall'impostazione che non si
può lesinare sulla qualità e questo richiede sacrifici, ma è un nostro obiettivo costante, migliorare sempre di più l'offerta. Poi c'è la varietà,
il matrimonio tra la platea di Guidonia e la musica celtica può essere bizzarro, noi ci muoviamo con la contaminazione di quel genere e
il jazz, il rock, le sonorità tradizionali regionali.
E questo funziona. Un'eccellenza che ci viene
riconosciuta. La musica diventa cultura attraverso quel filo rosso che chiamiamo qualità”.
TIVOLI
TIVOLI
19 Luglio 2012 Confronto
CEMENTO
9
Ammannito del Wwf: “Il Comune ha scelto di stare con i palazzinari”. Colagrossi: “Colpo al turismo di Tivoli”
Nathan, la Regione benedice
Associazioni e comitati ascoltati in commissione da Ciocchetti. Le polemiche diventano bufera
La protesta contro la lottizzazione Nathan sbarca in Regione. I rappresentanti delle associazioni e dei comitati
impegnati nella lotta contro la “colata di cemento” che
dovrebbe essere realizzata accanto alla Villa Adriana
hanno esposto le loro ragioni davanti alle commissioni
Urbanistica e Ambiente, presente anche l’assessore
all’Urbanistica e vice presidente della regione Luciano
Ciocchetti. Le richieste del Wwf, Comitato Barco,
Ecologisti e Reti Civiche, Italia Nostra, No NAT, Salviamo il Paesaggio sono semplici da spiegare: “No al
progetto del Comprensorio di Ponte Lucano, no a
180mila metri cubi di cemento a due passi della Villa
Adriana, all’interno dell’area buffer stabilita con un accordo internazionale tra l’Italia e l’Unesco”. “Da anni
il comune di Tivoli ha imboccato una strada disdicevole per un ente che dovrebbe avere a cuore prima la
tutela del patrimonio artistico e paesaggistico della città
– ha commentato il presidente del Wwf Tivoli, Massimiliano Ammannito - e solo successivamente pensare
agli interessi dei palazzinari. Oggi la vicenda Nathan è
finita nuovamente in tribunale. Dopo la sentenza del
Consiglio di Stato, il Comune poteva scegliere se combattere una battaglia contro i palazzinari o contro chi
avrebbe continuato ad opporsi a quello scellerato progetto. Il Comune ha scelto il cemento. Gli atti delle amministrazioni Vincenzi-Baisi-Gallotti che hanno
portato all'approvazione della lottizzazione Comprensorio di Ponte Lucano fanno sì che oggi, davanti al Tar
del Lazio si confrontino gli avvocati dell’Impreme pagati con i soldi di Mezzaroma, e quelli di Wwf e Ita-
lia Nostra - pagati con una colletta di cittadini. Gli avvocati del Comune - pagati con i soldi delle tasse dei
tiburtini, combattono a fianco dei palazzinari. Il Wwf
ritiene che il Comune avrebbe invece dovuto essere a
fianco di chi si batte per tutelare il patrimonio culturale
storico ed artistico della città. Non esiste cemento di
destra o di sinistra, esiste solo cemento sbagliato”.
“Ancora una volta l’assessore Ciocchetti si è distinto
per difendere più gli interessi dei costruttori che del territorio e del paesaggio, in barba ai dettami costituzionali e alle leggi regionali che assegnano alla tutela del
paesaggio un ruolo di primaria importanza nello stabilire l’interesse generale – ha commentato il consigliere
regionale e segretario provinciale Idv Giovanni Loreto
Colagrossi - Non voglio entrare nel merito della pur
discutibile procedura amministrativa adottata, a questo
penseranno i giudici, ma affermare, come fa Ciocchetti,
che si tratta di un progetto legittimo che rispetterà pienamente Villa Adriana sembra una forzatura non accettabile. Villa Adriana fa parte del Patrimonio Unesco
e questo organismo ha espresso forti perplessità sul
progetto, tanto da minacciare seri provvedimenti. Un
brutto colpo per l’immagine turistica del Lazio e della
città di Tivoli. Anche il turismo e non solo l’edilizia,
rappresenta una voce importante del Pil regionale, ma
Ciocchetti sembra non saperlo, dimenticando di essere
l’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio e non
l’assessore al cemento”.
Fulvio Ventura
tanti anni a dispetto dell'età anagrafica, e dovrebbe conoscere le dinamiche, non può non rendersi conto
che questo sindaco si lascia manovrare pur di rimanere avvinghiato
alla sua poltrona. Si tratta di un'evidenza lampante, condivisa dalla
stragrande maggioranza dei tiburtini”. L’analisi del neo segretario,
poi, si sposta sugli alleati del sin-
La Nathan, una lottizzazione che deve sorgere accanto alla
Villa Adriana ma anche una storia lunga trent'anni che ha
coinvolto amministrazioni e politici di tutti i colori. La
vicenda della costruzione Comprensorio di Ponte Lucano,
180mila metri cubi e di cemento che dovrebbero sorgere
120.000 al posto dei campi incolti di via Galli e 60.000
tra la via Maremmana e il fiume Aniene, ha da poco
spento le sue prime candeline. Nel 1981, infatti, veniva
approvata una prima lottizzazione da oltre un milionie di
metri cubi di cemento. Nel 1987 partono i lavori per la
realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, i cui
resti sono a tutt’oggi ancora visibili, ma poi ricorsi ed
azioni legali avviate dai cittadini e dalle associazioni ambientaliste hanno bloccato tutto. Wwf ed Italia Nostra sono
stati i paladini di questa battaglia. L’iter della lottizzazione
si riavvia nel 1998, sindaco Marco Vincenzi, quando la
Impreme, società collegata ai Mezzaroma, presenta un
nuovo progetto approvato poi nel 2008, sindaco Giuseppe
Baisi. Il progetto sta andando avanti, sindaco Sandro Gallotti, tra mille polemiche. “Presentato in anteprima al
Mipim del 2005, Residentia Tibur è un’iniziativa immobiliare del Gruppo Pietro Mezzaroma e Figli che sorgerà
nella città di Tivoli, nella splendida cornice della Valle dell’Aniene – si legge dal sito www.mezzaroma.it - Per la
realizzazione di questa nuova struttura, che per dimensioni
e potenzialità ha già attirato l’interesse di numerosi investitori internazionali, sono stati scelti due architetti del calibro di Paolo Portoghesi e Arata Isozaki. Entrambi
entusiasti di abbracciare un progetto in armonia con il contesto e con il valore inestimabile dei tanti siti storici presenti sul territorio, primo tra tutti Villa Adriana, che
rappresenta da sempre un’inesauribile fonte di studio e
ispirazione per architetti e artisti di tutte le epoche. Tanto
da aver dato vita a un formidabile progetto, nato dalla collaborazione tra l’Università di Roma Tor Vergata e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, per la
realizzazione di una nuova pianta della Villa, che sarà tridimensionale e interattiva e andrà a sostituire quella pubblicata nel 1996 dalla Scuola degli Ingegneri di Roma. Un
progetto lodevole ed ambizioso di cui Mezzaroma ha
scelto di divenire parte attiva, dando un sostegno al lavoro
dell’Università, dei docenti e dei giovani studenti coinvolti
nell’iniziativa”.
FV
@fulvioventura79
Fontana: caro Ferro sbagli su tutto
Polemiche e strascichi, il consiglio
comunale del 25 maggio ha allargato ancora di più la crepa nel Pd.
L’intervento di Andrea Ferro contro
il sindaco e contro il Partito democratico ha lasciato un segno profondo. Oltre all’immediata replica
del suo collega di partito, Luciano
Conti, anche il neo segretario dell’Unione comunale Alessandro
Fontana è voluto intervenire.
“Gallotti non gioca con la sua maggioranza - ha commentato il primo
degli eletti del Pd - Gallotti è ostaggio della sua maggioranza. Nella
sua analisi, Andrea Ferro fa un
grave errore di base che lo porta a
proporre una soluzione sbagliata.
Andrea, che mastica politica da
La lottizzazione
Ecco 180mila metri cubi
affacciati sulla storia
daco Gallotti: “Risulta altrettanto evidente quali sono i personaggi, prima
ancora che le etichette o le sigle politiche, responsabili di tirare i fili e condizionare a proprio piacimento il sindaco
Gallotti: alcuni settori del Pdl, transfughi del Pd che hanno cambiato casacca
e l'Udc. E dentro l'Udc, per essere ancora più chiari, ci sono molti nomi e
personaggi che fino a due anni fa erano
iscritti al Pd, e si sono resi responsabili
della caduta dell'amministrazione
Baisi. Questo è un dato di fatto dal
quale non si può prescindere. Comunque come ho già avuto modo di dire i
tatticismi e i personalismi non ci interessano, ci interessa la verità dei fatti e
la fiducia dei cittadini di Tivoli che meritano di più di tutto questo”.
La vittoria di Napoleoni
Ora pubblici i redditi
e i patrimoni dei politici
Anagrafe patrimoniale, approvata nel consiglio comunale di giovedì scorso una mozione per rendere pubblici
redditi e proprietà degli amministratori tiburtini. L’opposizione è riuscita, vista l’assenza di una buona parte
della maggioranza, ad approvare il documento proposto,
oramai due anni fa, da Andrea Napoleoni – Io Progetto
Tivoli. “In sostanza si tratta di mettere a disposizione
dei nostri concittadini alcuni dati patrimoniali dei politici e degli amministratori locali, riferibili alle proprietà
mobiliari ed immobiliari, alla dichiarazione dei redditi
ed alla partecipazione a vario titolo in società, enti o
consorzi – ha commentato il primo firmatario della mozione - In tal modo è possibile fugare dubbi e sconfessare facili luoghi comuni su eventuali conflitti di
interesse che spesso vengono attribuiti alla classe politica. Chi non ha nulla da nascondere sono sicuro che
sarà pienamente d'accordo con questa proposta”.
PALOMBARA -- MARCELLINA
MARCELLINA
PALOMBARA
19 Luglio 2012 Confronto
DISASTRO SANITA’
11
Chiuso il primo soccorso notturno, l’amministrazione prepara la battaglia legale e il comitato la protesta
Ospedale, si torna in piazza
Il 23 luglio la manifestazione in Regione insieme a Subiaco e Monterotondo
Succede nel Palazzo
E anche il Primo soccorso notturno è stato tagliato dai servizi dell'ospedale
di Palombara, la Casa della Salute colpita duramente con l'ultima disposizione della Asl RmG. La scelta porta l'amministrazione comunale e il
comitato dei cittadini a tracciare un percorso preciso di mobilitazione. Al
piano formale delle denunce, la prima per interruzione di pubblico servizio, si affianca la linea della protesta in piazza: il 23 luglio è prevista la
manifestazione in Regione. Per la prima volta però un presidio congiunto
di Palombara, Subiaco e Monterotondo.
L'ennesima scure si è abbattuta materialmente lunedì 9 luglio quando non
è stata più garantita la presenza di personale medico e infermieristico per
il primo soccorso dalle 23 alle 8 di mattina. Secondo gli intendimenti del-
Consiglio
comunale
aperto
agli interventi
dei cittadini
Nessun aumento delle tasse
Ecco il Bilancio pronto per l’Aula
Nicotera: “Tagliate le spese”
L'amministrazione di Pietro Nicotera si appresta ad affrontare la
prima vera prova, l'approvazione
del Bilancio in programma per la
fine di questo mese o al massimo
per i primi di agosto. Nessun aumento delle tasse, ecco l'importante risultato che il sindaco porta
davanti ai cittadini e l'opposizione
consiliare. “L'Imu non aumenta,
abbiamo fatto quadrare i conti”.
Il documento finanziario è passato
in Giunta, ora i dieci giorni utili
per la consultazione da parte dei
consiglieri e quindi l'approdo in
Aula. Inutile dire come l'attesa – in
ogni città – sia per i balzelli che
vanno a condizionare la vita delle
famiglie. “Siamo riusciti a quadrare il Bilancio senza prevedere
alcun aumento nelle tassazioni –
spiega Nicotera – un obiettivo che
avevamo e che abbiamo raggiunto
per poter dare ossigeno ai cittadini”. La strada percorsa ha seguito due direttive: recupero
dell'evasione e qualche sforbiciata
alle “spese ordinarie riguardanti ad
esempio i corsi di formazione”.
Ma – assicura Nicotera – i servizi
non sono stati toccati, “li abbiamo
mantenuti con fatica soprattutto
per i pesantissimi tagli che arrivano dagli enti sovracomunali,
come la Regione”. Aver garantito
un po' di riposo alle tasche dei cittadini è il biglietto da visita che la
nuova maggioranza consegna all'opposizione, “più di questo non
potevamo fare e dico alla minoranza che prenderemo in considerazione ogni loro proposta che sia
costruttiva”. A questo punto manca
solo la data buona per il Consiglio.
l'Azienda sanitaria la funzione dovrebbe essere in qualche modo sostituita
dalla guardia medica, una tesi che fa inasprire ancora di più i toni in quel
di Palombara, il sindaco Paolo Della Rocca che proprio quel lunedì nero
si è ritrovato con un gruppo di cittadini davanti la struttura sanitaria, va
su tutte le furie: “E' un solo dottore che sta in giro per la struttura e non è
una figura specializzata nella medicina d'urgenza. Ho fatto un'ordinanza
in cui ho messo nero su bianco che il servizio va mantenuto, io sono il responsabile della salute pubblica sul territorio comunale e queste sono prospettive inaccettabili”. Giovedì scorso poi la querelle è sbarcata in
consiglio comunale, il vicesindaco Danilo Quaglini spiega come “proprio
per l'eccezionalità del momento Della Rocca ha voluto che i cinquanta
cittadini presenti all'assise partecipassero alla discussione e così è stato. Ci siamo confrontati con loro e la linea emersa è chiara. Ci
stiamo preparando per scatenare una battaglia sul piano legale per l'interruzione
di pubblico servizio e intanto andremo
avanti con una nuova protesta pubblica”.
A spiegare di cosa si tratta è Adriano
Curci del comitato cittadino, “siamo di
fronte a un fatto gravissimo per
questo torneremo di nuovo in
piazza a Roma davanti la Regione Lazio ma non saremo
soli. Come auspicavamo già da
tempo finalmente saremo
fianco a fianco con Subiaco e
Monterotondo, le tre
amministrazioni
comunali e i tre
comitati dei
cittadini”. Se la
Polverini vorrà
ascoltare.
CASTEL MADAMA
12
CRISI ESTIVA
Confronto 19 Luglio 2012
La replica al Presidente: “Pietropaoli parla a nome suo, i nostri interlocutori sono Pascucci e il capogruppo”
“Il sindaco non vuole dialogare”
L’ex assessore Nonni: “Come Udc abbiamo chiesto un incontro ma non ha mai risposto”
Il rione Castelluccio
vince il Palio Madama Margarita
Lo scontro è cristallizzato. La crisi politica di Castel Madama non trova ancora soluzione. Michele Nonni rimasto
senza delega all'Urbanistica e forte di un altro consigliere
passato all'Udc – Di Berardino – mostra una coriacea serenità. Se sia realtà o apparenza non è dato sapere ma
un elemento è incontrovertibile. Il sindaco Domenico
Pascucci ancora non muove i fili delle trattative. Questa è l'unica fotografia che Nonni scatta degli amici
(ex?) di Iniziativa e Solidarietà. “Non vogliono dialogare”.
L'ultima email è partita pochi giorni fa, Nonni spiega come il segretario del partito abbia formalizzato nero su bianco “la volontà di procedere con un incontro per capire quali prospettive ci siano e per
tentare di trovare una soluzione ma non ci è arrivata nessuna risposta. Viene chiusa qualsiasi strada al confronto per ragioni che non
comprendiamo”. L'ex vicesindaco cita anche il consiglio comunale
della scorsa settimana, “quando abbiamo mostrato una correttezza
che non viene apprezzata”, e al presidente del consiglio comunale
Federico Pietropaoli che gli ricordava come l'aver rimesso in mezzo
il simbolo dell'Udc possa mutare gli esiti di un eventuale rimpasto
di Giunta facendogli perdere le deleghe di peso, Nonni risponde caustico: “Le dichiarazioni di Pietropaoli sono sue personali, i nostri interlocutori sono il sindaco e il capogruppo. Anzi proprio a
quest'ultimo che avanzava lo scenario di una maggioranza autosufficiente anche se di noi dico che se così sarà, se ne dovranno assumere la responsabilità davanti ai cittadini”. Nubi sul borgo.
Ancora
maretta
tra i banchi
della
maggioranza
eletta solo da
un anno
Il rione Castelluccio ha vinto il diciassettesimo Palio Madama Margarita. Notte di festa per i
contradaioli gialloblu che si sono
aggiudicati il gonfalone della Madama. Grande soddisfazione anche
per il Borgo che è riuscito a conquistare il titolo di Rione Nobile per
l’addobbo ed il corteo. Il miglior cavaliere è stato Gino Croce, il giovane fantino dell’Empolitano.
Quarto posto, invece, per Santa
Maria della Vittoria. Il sindaco Domenico Pascucci ha ribadito la sua
volontà a sostenere e far crescere
questa manifestazione. “Il palio ha
bisogno di un’organizzazione sempre più solida, capace di dare sicurezza e massimizzare gli sforzi
soprattutto in questi momenti di
crisi economica che hanno imposto
sacrifici e attenzione. L’amministrazione comunale si è adoperata per
sanare i limiti relativi alla sicurezza
del campo, un impegno importante
non solo per rendere possibile la
contesa a cavallo ma anche per tutti
i giovani sportivi che su questo rettangolo si allenano e giocano”.
“I Love Comico”, un mese di show
Un’estate tutta da ridere a Castel Madama. Venti serate da non perdere,
iniziate il 10 luglio e fino al 29 del mese, con alcuni grandi interpreti della
risata come Max Giusti, Lillo&Greg, Maurizio Battista, Rodolfo Laganà
e artisti emergenti come Andrea Perroni. Spazio anche alla musica con il
concerto di Alexia e le canzoni e il cabaret di Lando Fiorini. E' la rassegna
I Love Comico ideata dalla Ab Management, con il patrocinio del Comune, in un villaggio estivo con un’arena di 1500 posti.
MENTANA
MENTANA
19 Luglio 2012 Confronto
POLITICA
13
I Democratici per Mentana attendono l’ufficialità ma l’aria è rigida: potrebbero uscire dalla maggioranza
Barbino perde la poltrona
Lodi accontenta l’Udc e dà a Virzi l’assessorato ai Lavori Pubblici. Ora la crisi si apre con la Rotolo
di Francesco Morini
Alberto Virzi è il nuovo assessore ai Lavori
pubblici del Comune di Mentana. Prende il
posto di Walter Barbino (Democratici per
Mentana): al momento in cui Confronto va
in stampa manca solo l’ufficialità dell’incarico. E’ questa la decisione adottata dal sindaco Lodi per risolvere la crisi della
maggioranza. L’Udc ha ottenuto ciò che voleva: l’assessorato tecnico era l’obiettivo per
il quale nel mese di
marzo Virzi e Urbani insieme ai consiglieri della
lista La Fenice (quella del
sindaco) Fravili e Damiani avevano presentato
una mozione per richiedere l’azzeramento della
giunta. “All’Udc spetta
un assessorato più pesante”, aveva ribadito più
volte Virzi.
Dopo mesi di stallo però - in cui le trattative
politiche con Pd e Democratici per Mentana
si erano arenate sulle rispettive posizioni giovedì 12 luglio a Roma c’è stata la svolta.
Nel corso del vertice Udc tra il segretario
provinciale Michele Pagano, il sindaco Altiero Lodi, Alberto Virzi, commissario locale
del partito, e Mario Pandolfi, assessore ai
Servizi sociali del Comune, su precise indi-
cazioni dei notabili provinciali e regionali,
sono state individuate le mosse giuste. Su
tutte l’assegnazione dell’assessorato ai Lavori pubblici a Virzi, misura che Lodi aveva
finora evitato per non contravvenire agli impegni assunti con i Democratici per Mentana
ai tempi delle elezioni.
Il nuovo scenario – Virzi assessore ai Lavori
pubblici al posto di Barbino. Fravili e Damiani aderiscono ufficialmente all’Udc e potrebbero ottenere dal prossimo gennaio un
assessorato per la lista (al
posto dell’incarico di
Pandolfi, ormai assessore
ai Servizi sociali a tempo
determinato). Infine il
consigliere De Luca che
torna nelle file Udc dopo
la breve parentesi nel
Partito democratico. Un
panorama che se attuato
in toto porterebbe a una
maggioranza sempre più griffata Udc. “Abbiamo cinque consiglieri e due assessorati
oltre al sindaco”, conferma con soddisfazione Virzi.
E proprio i numeri hanno fatto la differenza
e finito col penalizzare i Democratici per
Mentana: senza i quattro scontenti di Udc e
Lista La Fenice il sindaco non aveva più la
maggioranza, come accertato dalle ultime
votazioni in Consiglio. Nel caso perdesse il
A decidere
i vertici
dello scudo
crociato
Barbato: non faremo da stampella
Non sarà il Pdl a garantire la maggioranza al sindaco. Almeno
per l’approvazione del Bilancio. A sgomberare i dubbi sulla
possibilità di nuovi accordi e ribaltoni è il capogruppo del
Popolo della Libertà Mario Barbato, pronto a garantire “un
sostegno costruttivo a Lodi per il bene di Mentana”, ma
senza “inciuci politici”. Il ribaltone insomma non ci sarà.
Negli ultimi mesi di sabbie mobili politiche nelle quali è
sprofondata l’amministrazione mentanese, era circolata
anche questa ipotesi: Lodi che scarica i suoi di oggi e torna
dai “suoi” di ieri. Ovvero, maggioranza allargata al Pdl e
scontenti di Udc e Lista La Fenice messi all’angolo. Il capogruppo del Pdl lo esclude: “I cittadini hanno scelto e non
ci saranno inciuci politici. Ciò non toglie tuttavia che se trovassimo un’intesa su alcuni punti che proponiamo e che consideriamo fondamentali (un’arteria di collegamento tra l’area
artigianale di Mentana e quella di Santa Lucia; un piano di investimenti per la scuola, il rilancio del commercio; la valorizzazione delle ricche aree verdi del territorio tramite
una serie di iniziative che garantirebbero posti di
lavoro), saremmo disponibili a garantire il nostro sostegno a Lodi per il bene di Mentana”.
Alle porte c’è la discussione del Bilancio. C’è
chi sostiene che solo i voti del Pdl potrebbero
garantire a Lodi la maggioranza, visto che gli
scontenti difficilmente lo voteranno: “Non
saremo noi a garantire la maggioranza al sindaco – riprende Barbato – il Bilancio è già
passato in Giunta ma nessuno ci ha informato
sui contenuti. Noi faremo quanto nelle nostre
possibilità: presenteremo i nostri emendamenti e poi si vedrà se ci sarà la maggioranza.
Lodi si era proposto come sindaco delle soluzioni, ma ad un anno dalle elezioni non ha
realizzato nulla di quanto promesso”.
sostegno dei Democratici avrebbe invece ancora i numeri dalla sua. Insomma, il male minore per evitare di andare a casa…
Amici come prima – Negli ultimi i tempi i
rapporti tra il sindaco Lodi e Alberto Virzi si
erano fatti estremamente tesi. Basti pensare
che il commissario dell’Udc era l’unico rappresentante della maggioranza a non essere
stato interpellato dal sindaco nel corso degli
incontri post crisi. Lodi infatti considerava
Virzi come responsabile principe della spaccatura. L’intervento dall’alto però ha evidentemente (e necessariamente) ricucito lo
strappo.
Le reazioni – “Per me si tratta di una significativa affermazione personale e politica. –
spiega Virzi – Ora so che mi attende tanto lavoro, ma sono pronto: l’importante è essere
in sella”. Infuriati i Democratici per Men-
tana. Il presidente del Consiglio comunale
Adelaide Rotolo non esclude reazioni forti
(leggi l’uscita del gruppo dalla maggioranza,
ndr): “Aspetto una comunicazione ufficiale
da parte del sindaco prima di prendere una
posizione. – dice – Mi auguro tuttavia che
Lodi non voglia smentire gli accordi iniziali:
abbiamo ribadito più volte la nostra disponibilità a rivedere insieme le linee di programma, ma non le intese su cui si fonda
questa maggioranza. E’ chiaro – conclude –
che nel caso in cui ci venisse tolto l’assessorato potrebbe succedere qualsiasi cosa”.
“In questo modo si perde un anno di lavoro.
– dice un delusissimo Barbino – Chi prenderà il mio posto dovrà iniziare da capo,
quando io ero riuscito a gettare basi importanti per avviare finalmente quei progetti che
avrebbero migliorato la nostra città”.
Dilagano incendi nei terreni incolti
La Protezione civile: multe più severe
Multe più salate per chi lascia i campi incolti contribuendo così ad aumentare il rischio
d’incendi sul territorio. E’ la proposta dei volontari della Protezione civile di Mentana,
dopo i ripetuti roghi divampati sul territorio. “Purtroppo a Mentana da parte dei proprietari dei terreni l’attenzione verso questa problematica è pressoché nulla - denunciano
dalla sede di via Nomentana - così il rischio di roghi aumenta pericolosamente. D’altra
parte per i contravventori le multe sono minime”. Negli ultimi giorni, anche a causa
delle altissime temperature raggiunte, i volontari sono stati alle prese prima con un esteso
incendio in pieno centro storico che ha causato non poco spavento tra i residenti; poi
con un rogo divampato in via Castelchiodato, “dove a causa del terreno impervio si è
reso necessario anche l’intervento dell’elicottero”; e infine in via dei Cannetacci.
Non si esclude che i tre incendi possano avere origine dolosa. “Questo è il sospetto che
abbiamo – concludono dalla sede della Protezione civile – ma sono in corso degli accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Per quel che riguarda l’incendio al borgo
sembra che sia stata vista un’auto allontanarsi proprio dal luogo dell’incendio”.
SPORT
19 Luglio 2012 Confronto
TALENTI
15
Il prossimo obiettivo vincere le selezioni per entrare alla prestigiosa Accademia di Roma
Andrea campione di classica
Marini a soli 13 anni si è classificato primo in danza a livello nazionale durante la finale a Rimini
di Alessandro Galastri
@Galattico
Il 25 maggio 2012 il tredicenne Andrea Marini si è classificato
primo al campionato italiano di variazione libera, categoria
12-15 anni nella classe B - Solo, che si è svolto a Rimini. Andrea ha presentato il secondo atto di variazione libera di Giselle, sbaragliando la concorrenza composta da 10 avversari.
Il campioncino di Guidonia ha iniziato a cimentarsi nella
danza moderna all’età di cinque anni e mezzo con l'insegnante
Maria Alfidi, mentre da solo un anno e mezzo pratica la danza
classica con due eccelsi insegnanti ballerini/professionisti,
come Armand Zazani dell'Accademia Nazionale di Tirania e
Linda Verdosci, diplomata all'Accademia Nazionale di Roma.
La scuola dove si è sempre allenato e si allena tuttora è la
Dance Accademy in via Montenero a Guidonia (km 15 via
Nomentana, nei pressi di Poggiofiorito).
In particolare, l’ultimo anno di allenamento nella danza ha
rappresentato sicuramente il periodo più importante della sua
vita dal punto di vista sportivo. Adesso il suo obiettivo imminente è quello di vincere le selezioni per l’ingresso nell’Accademia Nazionale di Roma.
“Quando danzo mi sembra di volare, e mi sento libero di fare
ed esprimere tutto ciò che voglio”, dice Andrea, che è accompagnato in ogni competizione dalle inseparabili sorelle, Giulia
e Giada, fondamentali per l’apporto emotivo e il supporto morale nei confronti del fratello. Anche loro frequentano i corsi
nella stessa scuola di danza moderna. Insomma tre grandi
sportivi, per la gioia degli entusiasti genitori Lorena e Luciano.
Si allena in una scuola di Guidonia
Giulia e Giada, le sorelle di Mario
Tra il ripescaggio e un nuovo allenatore
Le due incognite del Guidonia
Alla conferma del presidente Bernardini al timone del
nuovo Guidonia sono seguite poche ma concise dichiarazioni d’amore del patron nei confronti della sua creatura. “Capisco anche chi ha mollato il calcio - spiega
il numero uno della società giallorossa - perché restare
al timone di un club oggi è molto duro, ma dobbiamo
pensare anche che lasciare morire tutto quello abbiamo
fatto non è un buon segnale per i nostri giovani, così
come sarebbe stato chiudere la nostra scuola di calcio
e di vita”. Ma adesso viene il più difficile. Servono risorse, anche ingenti per preparare e allestire una squadra all’altezza del prossimo campionato. Con due
principali incognite: la categoria di appartenenza
(molto probabile la conferma in Eccellenza, anche se
negli ambienti giallorossi c’è fiducia in un possibile ripescaggio in Serie D, a seguito del fallimento del Pisoniano) e il nuovo allenatore. L’indiziato principale è
Romolo Santolamazza, artefice della rinascita giallorossa e del fantastico ruolino di marcia nel 2012, che
però ha molte offerte da squadre di Serie D e prende
tempo per una decisione definitiva. Per quanto riguarda la rosa, c’è molto da ricostruire, ma si ripartirà
con la conferma dei giovani nati prima del 1987. Con
la conferma di due pedine fondamentali: Alessandro
Lolli e Nico De Lucia giocheranno nel Guidonia anche
nella prossima stagione. Sono bastati pochi minuti di
colloqui con il presidente Giuseppe Bernardini per raggiungere l´accordo. La loro conferma vale molto per
il club della Città dell´Aria. Alessandro Lolli si prepara
a disputare la stagione numero sette con la casacca
giallorossoblù. Un curriculum importante per l´ex giocatore della Viterbese classe 1978. Anche Nico De
Lucia è ormai un veterano, il prossimo sarà il quarto
campionato a Guidonia. Nella stagione scorsa la punta
Lolli
e De Lucia
giocheranno
anche
la prossima
stagione
28enne ha siglato la bellezza di 11 gol in 19 partite. Sicuri della conferma anche il difensore Davide Falcinelli che partirà dai box a causa di un brutto infortunio
subito a primavera, il centrocampista Gianluca Visconti e il fantasista Christian Marinelli. Restano anche
i due ´94 che tanto bene hanno fatto la scorsa annata:
Alessandro Peri e Mattia Mastrantoni. La società sta
facendo di tutto per trattenere il portiere Luca Ciccioli,
classe 1993, nonostante le sirene di molti club come
il San Cesareo appena promosso in Serie D.Di certo
il nuovo allenatore che prenderà in mano il Guidonia
troverà una base solida alla quale aggiungere piccoli
pezzi importanti per costruire una squadra in grado di
onorare al meglio la città nel prossimo campionato di
Eccellenza.
A.G.
Andrea Marini primo al campionato italiano di variazione libera
L’Aia Tivoli in festa:
Pasqua promosso in serie B
Con una conferenza stampa indetta dal Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi, dal Comitato Nazionale e
alla presenza di tutti i Responsabili degli Organi Tecnici Nazionali
sono stati comunicati i nuovi ruoli per la prossima stagione sportiva. La Sezione arbitrale di Tivoli a seguito di tale ratifica ha incrementato la propria forza associativa impreziosendola con
quattro nuovi gioielli. L’ “argento” Ferdinando Dellisanti da Osservatore Comitato Regionale Arbitri è passato alla Commissione
Arbitri Interregionale, realizzando il suo sogno di essere un “Nazionale”. I due “ori” Paolo Bernabei e Livio Marinelli sono stati
ammessi alla Can Pro: Paolo conferma brillantemente la sua predilezione come assistente di linea e Livio finalmente realizza un
traguardo che per poco aveva sfiorato lo scorso anno.
Ma la punta di “diamante”, un esempio per tutti, è Fabrizio Pasqua
che permette alla Sezione locale, dopo un decennio, di ritrovare
un proprio associato ad arbitrare una gara di Serie B. Si tratta del
primo arbitro tiburtino, in assoluto, ad appartenere alla nuova
Commissione della Can di B. “Si tratta di un sogno – ha spiegato
un contentissimo Fabrizio Pasqua – che si avvera, frutto dei miei
sforzi quotidiani sul campo. Ci tengo a ringraziare tutti, in particolare chi mi ha sempre sostenuto e la mia solida sezione arbitrale
che mi ha permesso di arrivare fino a questi livelli”. Un discorso
speciale va fatto per Alfonso Marrazzo, neo assistente Can di A, il
quale trasferitosi nel corso della Stagione Sportiva appena trascorsa presso la Sezione di Roma Uno, rappresenta comunque la
nostra Città tra i grandi del Calcio Italiano.
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