2014 00 scheda introduttiva Cooperatori Guanelliani Nord Italia / Svizzera Carissimi COOPERATORI Desideriamo raggiungervi con questa Scheda Introduttiva che ha lo scopo di presentarvi la tematica per il cammino formativo. Sono semplici note, ma crediamo possano favorire la comprensione della struttura della Scheda che giungerà nei vostri Gruppi. Opera Don Guanella Servi della Carità Sussidio per l’anno pastorale 2014 IL VINCOLO DI CARITÀ! Carisma, Riflessione, Lectio, Correzione, Proposte La tematica è la medesima proposta alla Famiglia guanelliana nel Sussidio Pastorale 2014: “Il vincolo della carità” (pubblicato dalla Congregazione dei Servi della Carità; Roma, dicembre 2013). Trascriviamo ciò che il superiore generale padre Alfonso Crippa ha affermato nella presentazione - adattandolo ai nostri Gruppi: “Queste Schede diventano un’occasione favorevole perché ci rendono spiritualmente uniti nel tendere ad un comune obiettivo, che sicuramente ci propizierà l’aiuto del Signore per quella unità di intenti che il Fondatore considerava la forza del nostro Istituto. Leggo in questo valore la nostra risposta di guanelliani alle attese della Chiesa che indica le comunità religiose - i nostri gruppi - come scuole di comunione e di allenamento alla fraternità. E’ un dovere che dobbiamo anche alle famiglie in difficoltà di relazione che comunque frequentano i nostri centri e parrocchie. Una comunità - un gruppo - capace di volersi bene, perdonarsi, aiutarsi vicendevolmente a raggiungere il meglio nella testimonianza di vita insieme è una sicura provocazione a chi vive il disagio dello stare insieme spesso senza impegno. Ci qualifica come comunità - gruppi - di Gesù Cristo Risorto, comunità che come le prime nella storia della Chiesa suscitano stupore ed esempio: ‘Guarda come si amano!’“. Da questo Sussidio verranno estratti parecchi pensieri e riflessioni riportati nelle Schede; per approfondire la tematica e come aiuto per coloro che dovranno animare il gruppo, sarà valida pure la consultazione di altri testi. Il valore di questo tema per don Luigi Guanella Don Attilio Beria, maestro nello studio del Fondatore, scrive: “Il manoscritto (di don Guanella) ‘Massime di spirito e metodo di azione’ (1889) è importantissimo. La tematica dominante della sua dottrina spirituale è già ben chiara in questo testo e i temi si succedono secondo la primarietà di presa sul suo cuore”. Ed è proprio nelle prime pagine di questo testo che viene riportata una stupenda sintesi sulla carità. “Il Signore, che è carità per essenza, trae i cuori a sé. Noi dobbiamo lasciarci trarre dalla carità di Gesù Salvatore. Il Signore tira a sé le anime con la virtù della povertà, con la virtù di purezza, ma specialmente le tiene unite con il vincolo della cristiana carità… I membri della Piccola Casa devono avere molta carità in pensare e volere solo quello che si sa essere di piacere a Dio”. (L. Guanella, Massime di spirito…,1889; Scritti per le Congregazioni, 1988; Vol. IV; p. 22) 2014 00 scheda introduttiva Cooperatori Guanelliani Nord Italia / Svizzera Struttura di ogni Scheda Nella scheda il testo che ci accompagnerà quest’anno è tratto dalla Prima lettera ai Corinzi 13, 1-7. E’ una delle pagine più celebri e più luminose di tutto il Nuovo Testamento: il Cantico dell’amore che Paolo mette al vertice di tutti i carismi, di tutti i doni divini. LECTIO DIVINA La Scheda sarà strutturata secondo i passi classici della lectio divina: lettura, meditazione, preghiera, contemplazione, azione. L’espressione “lectio divina” di solito si traduce “lettura orante della Parola” o “pregare la parola” o “lettura spirituale”. E’ opportuno mantenere il termine latino lectio divina e soprattutto comprendere che la forza è nella capacità del “divina”, cioè dell’azione dello Spirito Santo su di noi che ci aiuta a leggere la Parola, a comprenderla, a riceverla. La lectio divina non è un metodo ma è una spiritualità. ➟ Un monaco camaldolese afferma: “La lectio divina è una scuola di spiritualità enorme perché ci avvicina tremendamente a Dio, ci trasforma in Dio per essere poi contemplativi con il nostro prossimo, con la nostra storia, con le nostre comunità; la lectio divina ci fa diventare una parola di Dio, vivente … con calma, pazienza, gradualità”. (padre Alessandro Barban) a.La lettura Leggere attentamente rispettando il testo per ciò che dice e ciò che non dice. Il Signore ci parla attraverso e dentro quelle parole, non fuori da quelle parole, perché possiedono un mistero, un messaggio di Dio per me. Quindi studiare le Scritture, scrutarle. Se non si mettono bene queste basi la nostra lectio può risultare semplicemente fantasiosa, accomodata, spiritualistica e la Parola di Dio, invece di essere la padrona della nostra vita, diventa la serva dei nostri sentimenti momentanei. Questa ricerca del significato della Parola va fatta in un clima di attenzione, facilitata dalla purezza del cuore. Non occorre essere specialisti per farlo, ci vuole solo tanta umiltà e fedeltà. ➟ b. La meditazione Il testo, rispettato nel suo senso letterale, ha una gamma infinita di significati. La Bibbia rimane un libro aperto e ciascuno può attingervi nella misura in cui è capace. Questa capacità di attingere è alla base anche della capacità di meditazione. Ogni Scheda conterrà degli spunti per la meditazione completati con la proposta di una pagina di attualità, in cui traspare la sua forza e validità perenne per l’uomo di ogni tempo, razza, cultura … Infine, i riferimenti bibliografici che verranno segnalati dal prof. Vittore Mariani, potranno essere utili per chi volesse capire sempre di più - nell’ oggi - il valore del cammino che si sta facendo alla luce della Parola non solo nei suoi risvolti umani e spirituali, ma anche culturali. 2 scheda di formazione per l’anno pastorale 2013-2014 2014 00 scheda introduttiva Cooperatori Guanelliani Nord Italia / Svizzera c. La preghiera ➟ La luminosità che si sprigiona dal confronto con la Parola di Dio, mette in luce la situazione in cui ci troviamo. Comincia l’esperienza dell’oratio (la preghiera) che dovrebbe culminare con l’atteggiamento un po’ estatico, caratteristico dell’infanzia, che ritroviamo quando la Parola ci riempie semplicemente di gioia e non sappiamo dire niente di più che: ‘è bello’! E’ un gusto che sicuramente abbiamo provato tutti nell’infanzia, ma è anche il gusto della Parola che assaporiamo quando ci troviamo in momenti particolari di gratuità. È un canto di lode che è ringraziamento, richiesta, compunzione, oppure è lode che ci accompagna dovunque. Per questo motivo verrà proposta in ogni Scheda, la recita di un Salmo: preghiera capace di trovare nell’anima risonanze profonde, di educare i cristiani alla pietà più autentica e feconda. Un modo di pregare incessantemente con la stessa vita. “Ecco perché è buono il salmo … Vuoi dunque cantare salmi? Non solo la tua voce risuoni delle lodi di Dio, ma le tue opere cantino all’unisono con la tua voce. Quando canterai con la voce, dovrai a un certo punto tacere: canta con la vita, in modo da non tacere mai” . (S. Agostino) d. La contemplazione ➟ Il seguente passo della lectio è tradizionalmente definito come il gradino della contemplazione. La contemplazione sta nel fondere il più perfettamente possibile il cielo con la terra, il divino e l’umano. Colui che riuscisse a fare sintesi di queste due realtà sarebbe il vero contemplativo che non è fuori dalla storia, ma è nel cuore delle cose e degli avvenimenti. In questa parte della Scheda, verrà proposta la parola di don Guanella: testimonianza viva del santo che si è lasciato trasfigurare dalla Parola. Saranno per lo più pagine tratte dall’Operetta “Nel Mese del Fervore” (1884). Di questo volumetto si dice che “è il più bello degli opuscoli di don Guanella” (Charitas n. 66,8, 11 giugno 1939) e ancora dove “l’orazione è sempre permeata da un clima di fede e di amore contemplativo. La personalità del Fondatore prorompe spesso in preghiere che sono un grido di audacia amorosa … Sembra di poter dire che si trova in questa operetta la chiave di interpretazione del nucleo della sua catechesi. Gli stessi fervorini hanno qualcosa di cristallino nello stile e nella dottrina, aderente al timbro per così dire contemplativo dell’ispirazione. Il Cuore di Gesù è un santuario di solitudine, quello che avviene tra l’anima e Dio è appena formulabile a parole”. (don Attilio Beria, presentazione dell’Operetta Nel Mese del fervore, testo inedito). e. L’azione Don Guanella, nella sua concretezza che nasceva dalla contemplazione, scriveva che “Cristo deve essere amato con sentimento intimo, chiaro e gagliardo” e che “studiare Gesù Cristo, Dio e uomo insieme, significa conformarsi ai suoi esempi”. La lectio chiude il cerchio della vita quando si fa proposito di un’azione concreta per edificare il Regno del Padre. Di conseguenza, ogni Scheda contiene il suggerimento per un impegno di vita a livello personale e comunitario. Questo impegno verrà tratto soprattutto dagli scritti di Papa Francesco: un magistero illuminato, essenziale, profetico. scheda di formazione per l’anno pastorale 2013-2014 3 2014 00 scheda introduttiva Cooperatori Guanelliani Nord Italia / Svizzera L’inserto La Scheda contiene anche un inserto. In esso, sono narrate storie di ieri e di oggi : … vi sono volti conosciuti e non … di Consorelle, Confratelli, Cooperatori, Laici che hanno vissuto in modo esemplare il vincolo della carità. Ogni Scheda proporrà uno di questi testimoni. Come già suggerivamo lo scorso anno per l’uso delle Schede di formazione sul Credo, è indispensabile che in ogni Gruppo ci sia un animatore che si prepari con diligenza e sappia orientare bene la lectio sulla Parola. Auspicabile trovare poi anche nella Comunità religiosa o parrocchiale in cui si è inseriti, consacrati e consacrate disponibili a condividere il pane della Parola così da crescere insieme, docili a quanto lo Spirito vorrà dire alla nostra vita per- sonale, familiare, di gruppo. “La Parola di Dio è viva e perciò viene e dice quello che vuole dire: non quello che io aspetto che dica o quello che io spero che dica. Il vangelo è novità, il nostro è un Dio che sempre fa le cose nuove e chiede da noi questa docilità alla sua novità. Il nostro Dio, non è un Dio delle abitudini: è un Dio delle sorprese”. (Papa Francesco, 20.01.2014) I membri della Famiglia guanelliana e specialmente i Cooperatori sono disposti a lasciarsi guidare dalla Parola quindi a lasciarsi sorprendere da Dio? Auguri e buon cammino a tutti. suor Franca e don Angelo venerdi 31 gennaio 2014, San Giovanni Bosco Maria, Tu sei la Madre della Parola che in te “si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). Aiutaci a imitarti. Sii vicina a noi in questo tinerario di verità nel quale anche noi, come i servitori di Cana esorterai: “Fate quello che (Gesù) vi dirà” (Gv 2,5). (M. Mazzeo, Con Maria in ascolto della Parola, Ed. Paoline, Milano 2009) scheda di formazione per l’anno pastorale 2013-2014 4