Rassegna stampa del 05/10/2009
Il Resto del Carlino Ravenna
Prima pagina (Prime Pagine)
"Ora dateci più piste ciclabili in città"(Alfonsine)
Enrico Letta (Pd) parla di economia nella sede della Cna(Lugo)
Forlì e Senio, la corsa continua(Massa Lombarda)
Ribelle 0 Stuoie Baracca Lugo 0(Lugo)
Senio 3 Verucchio 0(Alfonsine)
Simex Conselice 0 Ozzanese 1(Conselice)
Cabana 0 Cotignola 1(Cotignola)
Casola Valsenio 2 Futura Alfonsine 1(Alfonsine)
Al Conselice in rimonta il derby col Morciano(Conselice)
Frena la capolista Cattolica, risale lAlfonsine(Alfonsine)
Il Corriere Romagna di Ravenna
Prima pagina (Prime Pagine)
Il Senio usa lartiglieria pesante(Alfonsine)
Amarezza Simex Conselice(Conselice)
CABANA 0 COTIGNOLA 1(Cotignola)
AZZURRA 1 SPORTING BAGNARA 1(Bagnara di Romagna)
In alto mare il riordino dei servizi sociali(Lugo)
Colpo grosso di pensionata in ricevitoria(Lugo)
Primarie Pd, incontro con Letta(Lugo)
Sfida sui kart allombra del Pavaglione(Lugo)
La Voce di Romagna Ravenna
Prima pagina (Prime Pagine)
Tecnici biologi contro lAusl(Lugo)
www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.
Nei regni meravigliosi degli attori(Conselice)
Questa volta tocca a Lugo! Giovedì si ride e sabato ci si diverte(Lugo)
Il peso vivo della bibliofilia(Lugo)
Lugo(Lugo)
Messa del Liceo, meglio boicottarla(Lugo)
Il Sole 24 Ore
Una legge che vale più dei contratti(Pubblica Amministrazione)
Licenziamenti automatici per gli statali assenteisti(Pubblica Amministrazione)
Oggi non ci sono controlli e l'uscita è solo in casi limite(Pubblica Amministrazione)
Chi non dà i voti rischia il bonus(Pubblica Amministrazione)
Il merito pesa fino a 64mila euro(Pubblica Amministrazione)
La quota variabile assottiglia pensione e liquidazione(Pubblica Amministrazione)
NORME E TRIBUTI: Ai nuovi controllori serve indipendenza(Pubblica Amministrazione)
NORME E TRIBUTI: Anci risponde(Pubblica Amministrazione)
NORME E TRIBUTI: Per la Tia primi rimborsi e molte incognite sul 2010(Pubblica
Amministrazione)
NORME E TRIBUTI: Agli impianti sportivi serve la gara(Pubblica Amministrazione)
NORME E TRIBUTI: Doppia procedura nei rapporti con le Sgr(Pubblica Amministrazione)
NORME E TRIBUTI: Incarichi ai progettisti senza invio preventivo(Pubblica
Amministrazione)
NORME E TRIBUTI: Stipendi dell'unione nei bilanci comunali(Pubblica Amministrazione)
Enti pubblici più leggeri ma salvati(Pubblica Amministrazione)
Le utility liberano 2,2 miliardi(Pubblica Amministrazione)
Italia Oggi
Rifiuti, nuovi obblighi di gestione(Pubblica Amministrazione)
www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.
il Resto dei Orlino
Ravenna
press LIf1E
05/10/2009
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Lunedì 5 ottobre 2009
e
" Redazione
maiL cronaca .ravenna@ilcarlino .net
: via Salara 40, 48100 Ravenna -` Tel. 0544 249611 - Fax 0544 39019
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Pubblicità: S .P .E . - Ravenna - ` L .B . Alberti, 60 - Tel. 0544 278065/ Fax 0544 27045 7
Legacoop, 21 progetti anticresi
Il presidente Monti : «Ma serve più voce con Governo e Regione »
" Servizio a pagina 2
QUATTRO GIORNI DI'ASSALTI' AI NEGOZ I
Direttivo regionale
con Petti, Ridolfi,
Bazzoni e Palazzettis~ .~ . ~z~
Morto il partigian o
che aveva salvato
la basilica di Classe
Test di laboratori o
sui rifiuti
scaricati in strad a
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Salimbeni: forum
sulla promozione
turistica
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Laccio Ettore Veroimigli,,
protagonista dalla Liberazione e
uomo di retro Il decano de i
velisti veneti aveva 87 anni
Servizio a Frngirn 3
L'assessore ha Da riunito
rappresentanti di tutte. le
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elnboiore un progetto comune A
meta mese le prime proposte
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Disimpegno polizze Monte pegn i
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press LIf1E
Resto del orlino
Ravenna
05/10/2009
«Ora dateci più piste ciclabili in città»
Navacchia (Amici della bici) dopo il boom di acquisti con gli incentivi
di ROBERTO ROMI N
sultato al diciottesimo posto assoluto con 287 bici vendute . In reE L ' INIZIO era stato tiepi gione hanno fatto meglio i comu do, la fine è diventata di fuo ni di Rimini (terzo assoluto co n
co . Ottocento le biciclett e 896 biciclette), Forlì (484) e Cese vendute a livello provinciale in
na (394), ma la performance più si quattro giorni : questo il bilancio
gnificativa è targata S .Agata su l
degli incentivi promossi dal Mini Santerno . Il comustero dell'ambiente
ne più piccolo della
per l'acquisto di bic i
nostra provincia,
e biciclette a pedalaIl bonus ha indotto che ospita nel prota assistita . A livell o
prio territorio la
una spesa di quasi
nazionale, i 7,7 miSomec, è giunto die 300mila euro
lioni di euro stanzia tro al capoluogo nel in provincia
ti hanno innescato
la classifica dei di acquisti per quasi 2 2
ciotto comuni de l
milioni . La quota
Ravennate . «In quattro giorni —
media dell ' incentivo è stata di ha rivelato Oliviero Gallegati, tito 130 euro (il 30 per cento del prez lare della Somec dal 1973 — ab zo) e quindi il costo medio dell e biamo venduto 208 biciclette, apbici acquistate è stato di circa 40 0
plicando gli incentivi previsti dal euro . Il comune di Ravenna è ri la normativa. Rispetto alla prece-
dente tornata di contributi, stavolta non ci sono stati problemi sulla
linea informatica e così abbiam o
potuto soddisfate tutte le richieste . Anzi, alle 18 .30 di martedì,
quando in un batter d' occhio sono terminati i fondi sul sito de l
ministero, avevamo ancora un a
decina di pratiche aperte . Per correttezza nei confronti dei clienti,
li abbiamo accontentati tutti l o
stesso, accollandoci noi il cost o
dell 'incentivo».
UN RECORD, alla Somec, l o
hanno comunque realizzato, vist o
che l ' importo delle vendite
(115mila euro) è stato superiore a
quello dell ' intero comune di Ravenna, fermatosi a quasi 72 mila
euro . Il giro d'affari a livello provinciale è stato di oltre 300mila
euro . «Abbiamo svuotato il magazzino, e diversi modelli sono an dati esauriti . In questi quattr o
giorni, il negozio è stato pres o
d 'assalto . Abbiamo lavorato fin o
alle 22 per preparare e assemblare
tutte le bici vendu te . I modelli più get tonati sono stat i
quelli di fascia me dia come city bike e
mountain bike, in
grado di sfruttare a l
massimo i benefic i
dell ' incentivo, ma
molti ne hanno approfittato pe r
acquistare anche bici da corsa» .
556 euro è stata la media per ogn i
acquisto, contro i 250 euro del co mune di Ravenna . A Lugo son o
state vendute 57 bici, 54 a Cervia,
48 a Bagnacavallo, 124 a Faenza .
«Ora dahxipù ate iidabaim
Resto del Orlino
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Ravenna
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Le altre sono state acquistate a d
Alfonsine, Castel Bolognese, Casola, e Massa.
È ANCHE interessante notare come la nostra regione si sia piazza ta al terzo posto assoluto con 7.083 bici
dietro al Veneto e alla
Lombardia
(11 .286). «A quest o
punto — ha com mentato Andrea Navacchia, presidente
della Federazione
italiana amici della bicicletta —
diventa sempre più urgente il rimagliamento delle reti ciclabili
cittadina, la produzione del `Biciplan' comunale e la creazione di
un apposito ufficio mobilità ciclabile» .
Gli acquirent i
si sono orientat i
soprattutto su city
e mountain bike
. .. . ... . . . . . . . . . . . .
. . . . .. .. .. .. . . . . . . ... . . . . . . . . .
La Somec (foto a sinistra)
ha svuotato il magazzin o
e molti modelli di bic i
sono andati esaurit i
in soli quattro giorn i
Surfing shoop (a destra)
assieme ad altri negoz i
specializzati della città
del sale ha portato
a 54 il totale di bici vendute
«Ora dahxipù ate iidabaim
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Ravenna
Enrico Letta (Pd)
parla di economia
nella sede della Cna
NELLA sala Cna di via Acquacal da oggi alle 18,30 incontro con
l 'on . Enrico Letta dedicato ad affrontare i problemi della crisi eco nomica e delle proposte del Pd
per aiutare l 'economia italiana, in
particolare il vasto e important e
tessuto delle piccole e medie imprese, decisivo per l' area lughes e
ed essenziale per far uscire il Paese dalla recessione economica .
L 'iniziativa si svolge nell ' ambito
della campagna per le primarie
del Pd ed è organizzata dalla mozione che sostiene la canditura di
Bersani a segretario nazionale e
Bonaccini a segretario regionale .
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I `Confronti' sul 'inccrfc7ia
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Resto dei Orlino
Ravenna
Forlì e Senior la corsa continua
Avanza la Savignanese, il Massa non va oltre il pari ad Argenta . Al Faenza il derby col Cervi a
o
o
ARGENTANA : Ruffilli, Biavati (41'st Alebbi) ,
Caroli (26' st Millotti), Pappalardo, Brancati ,
Commodi, Donati (38' st Occhi), Maruccia, Ha chimi, Migliaccio, Giunchi . Ali . Gadda .
MASSALOMBARDA : Monterastelli, Venturi ,
Mascherini, Brogna, Grasso, Fusconi, Canta lupi (17' st Carè), Foschini, Sebastiani, Lanzoni, Resta (Dall'Oppio) . All . Menghi .
Arbitro : Kroj di Bologna .
Argenta
AL FISCHIO finale il pareggio soddisfa en trambe le forze in campo : l'Argentana, reduce dalla sconfitta 5-0 contro il Savignano, pe r
aver incamerato un punto che rialza il morale ; il Massalombarda per la continuità di risul tati e prestazioni. Al 2 1 ' gli ospiti si rendono
pericolosi, Ruffilli sventa uscendo sui piedi
di Cantalupi . Quattro minuti dopo, Foschini ,
uno specialista delle punizioni, da 25 metr i
spara diritto un tiro da fermo che Ruffilli devia in angolo. Si va al riposo.
Al rientro sul terreno di gioco, al 4' Hachimi
viene atterrato e il pubblico di casa grida al
calcio di rigore, ma il direttore di gara è di di verso avviso . Al 9' ancora un brivido granata :
Migliaccio `telefon a ' a Biavati che di testa im pegna in una plastica parata il numero un o
dei bianconeri. Risponde il Massalombard a
al 1 5' con Resta che al l' altezza della lunetta s i
incunea tra due difensori, poi tocca appena l a
sfera che va fuori di poco. Al 20' Hachimi col pisce al volo, ma il cuoio sfiora la traversa . A l
3 7' l' azione del gol annullato a Grasso : il gio catore bianconero segna in mischia, ma è pescato in off-side. A questo punto si cerca da
entrambe le parti di fare bottino pieno . Ci credono in ventidue . Ma l'amaro in bocca resta
solo agli uomini di Menghi . A sbagliare è il
nuovo entrato Dall ' Oppio che, al 48', ben im beccato in area da uno dei soliti lanci partit o
dai piedi dorati di Foschini, devia di piatto a
tu per tu con Ruffilli, ma il pallone esce a fi l
di palo . Sarebbe stata la beffa dell ' ultimo mi nuto .
Mercoledì alle 20 .30, al ` Mongard i', i granat a
affronteranno il Cervia. Si tratta del recupero
della gara in calendario il 20 settembre scorso
e rinviata in segno di lutto per la tragica scom parsa del giocatore del Ravenna Brian Filipi,
cresciuto proprio tra le file dei gialloblù cervesi .
Nando Magnan i
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Forti e Senio, la corsa continua
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RIBELLE : Faedi, Giorgi, Monti Andrea, Torrisi (23' pt Casadei ,
5' st Belli), Fabbri, Alessandrini, Monti Enea (24' st Angeli), Balducci, Bartolini, Sow, Recchia . All . Bagnara .
STUOIE BARACCA LUGO : Bovo, Rossi, Massarenti, Biondini ,
Vergnani, Morara, Dramè (46' st Paganelli), Samsak, Seik o
(40' Tabanelli), Corbino (34' st Fiorani), Nannini . All . Parisi .
Arbitro : Moraglia di Verona .
Castiglione di Ravenn a
UNA RIBELLE decimata dagli infortuni sfodera una presta zione tutta cuore e grinta e impatta con la squadra lughese .
La partita inizia con una nitida palla gol per la Ribelle :
Recchia dalla destra crossa per l ' accorrente Enea Mont i
che di testa sfiora il palo alla sinistra di Bovo . Al 2 1 ' cros s
dalla destra del solito Recchia ed Enea Monti di testa impe gna severamente Bovo, sulla sua respinta si avventa Bartoli ni a colpo sicuro, ma la palla deviata involontariamente da
un difensore colpisce il palo e termina in calcio d' angolo .
Le Stuoie creano al 39' la prima occasione da rete : Dramè
dalla destra mette al centro, Corbino anticipa Andrea Mon ti, ma Faedi è attento e mette in angolo . Nella ripresa i l
ritmo non cala . Nel finale le Stuoie attaccano, ma in modo
poco lucido .
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Forlì e Senio, la corsa continua
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5E1110 : Minguzzi, Piticchi, Noschese, Onori, Orlando, Ajuzi, Petrascu, Miserocchi, Callegari, Innocenti, Audino (30' st Gatta) . All . Casellato .
VERUCCHIO : Guerra, Colonna, Muraccini (17' st Masini), Genestreti, Antonelli, Casadei, Macchelli, Di Giulio, Aruta, Fratti, Baschett i
(24' st Damato) . All . Andruccioli .
Arbitro: Colinucci di Cesena .
Reti : 23' Innocenti, 34' Audino, 11' st Noschese .
Alfonsin e
E CO5ì l'Alfonsine, a capo di una partita esemplare per correttez za ed etica sportiva, ancora una volta gioca, diverte e fa gol ; l'ap passionato e il tifoso che vanno allo stadio non possono certo pre tendere di più. Gli ospiti, forse sorretti dalla convinzione di poter
cogliere di sorpresa i padroni di casa, erano partiti a spron battu to, ma sono bastate poche battute per capire che Innocenti e com pagni erano animati da tutt'altro genere di intenzione e non era no affatto disposti a fare sconti. In 15 minuti, infatti, i biancoaz zurri hanno confezionato e bruciato almeno quattro limpide pal le gol. Al 23' però l'incantesimo si è rotto : netto fallo in area rosa nero che l'arbitro punisce nella maniera più logica : rigore, che
Innocenti realizza come da codice calcistico, palla a destra, portie re a sinistra. Al 34' fa due l'Alfonsine, con Audino che chiud e
una mirabile manovra avvolgente di tutta la squadra . Applausi e
applausi pochi minuti più tardi per super Minguzzi che vola a
mettere in angolo una vera fucilata di Aruta . Ripresa con poch i
squilli : il gol di Noschese e un rigore spedito sul palo da Aruta .
Roberto Vittoriani
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SIMEXCONSELICE : Grilli, Mancino, Zoccola, Orsini, Gian norio, Vincenzi, Lippi (12'st Carioli), Fabbri (20'st Cavina) ,
Melandri, Valandro (10'st Carrieri), Emiliani . A disposizio ne : Isso, Bellosi, Minguzzi . All . : Berardi .
OZZANESE : Pedocchi, Musi, Bufo, Bracco (20'st Negro ni), Villa, Mazzacurati, Gabrielli, Finessi, Livi (25'st Cuppi ni), Venturi, Casarini (30'st Riccioni) . A disposizione : Cor disco A ., Farina F ., Sammarchi, Zanni M . . All . : Montebugnoli .
Arbitro : Villa di Bergamo .
Rete : 49'st rig . Venturi (0) .
COLPO esterno dell' Ozzanese, che grazie al calcio di rigore di Davide Venturi in pieno recupero trova tre punti meritati in trasferta a Conselice . Per i padroni di cas a
però un bel match in fase difensiva, non premiato sol tanto per una disattenzione nel finale .
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CABANA: Frassinetti, Branchetti, Amadori, Ranieri, Viola, Tomma siello, Camarotto (31' st Rinaldini), Strocchi, Saliaj D ., Zennar o
(40' st Mordenti), Saliaj J . (20' st Foschi) . A disp .Ricciputi, Taioli ,
Spadoni, Stacchiola . All. Ghetti .
COTIGNOLA : Meneghini, Lega, Casadio, Signani, Vannini (10' st Fo gli), Liverani, Ballardini, Matteucci, Zanchini (35'stArrinai), Giunchi, Villa (28' st Perdonò) . A disp .Torluccio, Zampieri, Palladino ,
Mazzolani . All . Rondinelli .
Arbitro : Mazzacurati di Imola .
Rete : Perdonò al 30 st .
PARTITA equilibrata con poche occasione per entrambe le squadre .
Al 23' del secondo tempo David Saliaj sbaglia un calcio di rigore con cesso al Cabana . Due minuti più tardi passa in vantaggio il Cotignol a
con un tiro da fuori area di Perdonò, appena entrato, che trova la deviazione di un difensore.
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CASOLA VALSENIO : Calonici, Lombardi, Meni chetti, Fiorentini, S . Dardi , Cavina, Landi, Bellini ,
Geminiani (42' st Giorgio), Rinaldi Ceroni, P . Dar di (14' st Donigalia) . A disp.Dall'Osso, Martino ,
Giorgi, Montedoro, Baldassarri . All . Dall'Osso .
FUTURAALFONSINE : Cambiotti, Spada, Bargos si (2' st Faccani), Tarroni, Bosi, Morigi, Centolani ,
Daniele Graziani , Rossi (13' st Diotti), Di Pardo ,
Barrini (29' st Prati) . A disp.Diego Graziani , Bas si, Fabbri, Minguzzi . All. Ingegneri .
Arbitro : Cannata di Faenza .
Reti : 23' st Rinaldi Ceroni,44' st Di Pardo, 48' s t
Fiorentini .
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PortoFuori
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Al Conselice in rimonta
il derby col Morcian o
ok ey ' Il Bellaria con Selleri non lascia nulla alla Lazi o
Squadra
\~~\\\\\\
\
CONSELICE : Bendandi 2, Belloni 18, Sangiorgi 14, Saian i
12, Bertacca 7, Egidi 20, Romagnoli libero, Rizzi 2, Vecchi, Bondi 1 ; ne : Bernard, Felloni . All . Valli .
MORCIANO : Alessandrini 5 ,
Jurewicz 22, Giorgetti 8, Pascucci 15, De Leonibus 11 ,
Ciandrini 11, Maggioli libero ,
Foglia 1, Pesaresi 1 ; ne : Rivelli, Bonazzi del Poggetto, Guagnelli, Sanchi . All . Brunetti .
Arbitri : Piperata (Bo) e Licchelli (Re) .
Successione set : 22-25 ,
25-18, 17-25, 25-19, 15-13 .
Note - Conselice : bs 12, bv 7 ,
muri 15, errori 14 ; Morciano :
bs 14, bv 2, muri 9, errori 16 .
Consandolo (Fe )
PARTITA nervosa e poco
spettacolare tra due squadre in arrivo da due sconfitte. Sia Conselice che Morciano sono ancora un cantiere aperto . Qualche erro re di troppo, qualche elemento ancora non al meglio e una ricezione piuttosto traballante da entrambe
le parti hanno fatto il resto .
I padroni di casa hanno vinto la sfida a muro, approfittando anche di un calo de gli attaccanti ospiti .
COACH Brunetti, sempre
privo di Guagnelli per problemi muscolari, conferma
il sestetto schierato col Ge -
P.ti
,orca Cascina
Cortona
Igo Carige GE
Sir Safety Bastia
Inox Bim Romagna
Nei Castelfidardo
Veroni Attr. RE
Cali Spezia
Golden PLast
MedeL Parma
MotorieLett . S .Lazz .
Anagni
Foris Index RA
DoLc . RoveLLi
Lazio PaLL.
Falconara
G
i
nova, mentre Valli recupera Belloni al centro . Nel primo set Conselice parte me glio ed è 16-14 al secondo time out tecnico . Morciano ,
però, piazza un 5-0 sospin to da Pascucci (migliore
dei suoi) e da Jurewicz ( 7
punti nel primo parziale) .
Avanti 16-19 gli ospiti riescono a gestire il vantaggio .
Nel secondo set cambia l a
musica. Conselice, nono stante un Bertacca lontano
dalla miglior condizione, si
appoggia su Belloni e Sangiorgi e, grazie ai centrali ,
si ritrova avanti 18-13 . Morciano recupera (18-17), m a
la premiata ditta Belloni (a
P
3
3
3
3
2
2
2
1
1
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1
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0
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SV
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SP
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. . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . ..
.. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . .. .
Anagni-Nef Castelfidard o
Cortona-Veroni Attr. R E
Falconara-Sir Safety Basti a
Foris Index RA-Dolc . Rovell i
Igo Carige GE-Golden Plast
Inox Bim Romagna-Lazio Pali .
Medel Parma-Arca Cascin a
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3-1
0-3
3-2
3-1
3-0
0-3
1-3
Arca Cascina-Igo Carige G E
Cali Spezia-Corton a
Dolc . Rovelli-Falconara
GoLden Plast-Inox Bim Romagna
Lazio PaLL.-Mede/ Parm a
Nef Castelfidardo-Motorielett . S .L .
Sir Safety Bastia-Anagni
Veroni Attr. RE-Foris Index RA
muro) e Saiani (in battuta)
riallarga il divario . Nel terzo parziale Morciano scatta
avanti (10-4) e non c ' è partita . L ' altalena prosegue nel
quarto set . Conselice spezza l' equilibrio sul 12-8, poi
nel finale Egidi e un ritrovato Bertacca portano al pari .
Sulle ali dell 'entusiasmo i
gialloblù scattano avanti
5-1 nel tie break, ma Morciano rientra con le battute
di Alessandrini (5-5) e sal e
fin sul 10-12, ma De Leonibus sbaglia un attacco senza muro. Conselice allora
piazza un 4-0 (14-12) ed è
Egidi a chiudere con un bel
diagonale da zona 2 .
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Squadra
P.ti
Castellana
Edil . Cavriago
5
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Roma
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5
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2
2
Samgas Crema
Zinella BO
Marcegaglia RA
Padova
Bassano
Canadiens MN
Città di Castello
Quasar Massa
Globo Sora
Katay Isernia
Nava Gioia
Codyeco S .Croce
1
1
1
0
G
V
P
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2
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1
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1
1
2
1
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0
1
2
2
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0
0
2
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3
4
3
2
2
2
2
. . . . . . . . .. . . . .
i
SP
Bassano-Samgas Crema
2-3
Città di Castello-Bassan o
Canadiens MN-Città di Castello 3-2
Katay Isernia-Edil . Cavriag o
Castellana-Globo Sora
3-2
Marcegaglia RA-Codyeco S .Croce
Edil . Cavriago-Nava Gioia
3- 0
Katay Isernia-Roma
2- 3
Padova-Quasar Massa
3-0
Roma-Castellana
Zinella BO-Padova
Zinella BO-Codyeco S .Croce
3-1
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.........riposato
.......................:...Marcegaglia
.................................RA.
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...................:-Samgas
..........................Crema
....................
3
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5
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:
Al b
Caffè delle Rose raggiunto al comando dal Leon D'Oro, a una lunghezza il Bella Vita Cafè
Frena la capolista Cattolica, risale L'ALfonsin e
PRIMO PAREGGIO nella 4a giornata dell'AZ Fibis di boccette per il capolista Caffè delle Ros e
Cattolica, raggiunto in vetta dal Leon D'Oro
Molinella. Nella prossima giornata è in programma a Cattolica la sfida fra le due battistra da. A inseguirle a una lunghezza il Bella Vit a
Cafe Alfonsine (nella foto), che si è aggiudicato
il derby col Via Vai Gelaterie Europa Ravenna .
Tex Master Novellara-Caffè delle Rose Cattolica 3-3 : C . Bussei-Bragli contro Di Marco Cardellini 80-70, Gavioli c Rosa 80-90, VecchiCatellani c Bagli-Andruccioli 40-80, Beneventi
c Borselli 90-77, S . Bussei c Galli 90-43, Pinotti
c Gamboni 84-90 .
Capitan Bagati Bellaria-Bussecchio Forlì
3-3 : Morelli-Vasini c Nanni-Bertaccini 73-81 ,
L . Bartolini c I . Minoccheri 90-60, FunghettiMaggioli c Calò-Cesca 76-81, Protti c Raggi
52-91, D . Ricci c Stipcevich 95-65, M . Merloni c
A . Palazzesi 92-63 .
Leon d'Oro Molinella-Asirelli Cotignol a
6-0 : Zanardi-Cardinali c Turrini-Baruzz i
83-16, Naldi c Negrini 90-24 Ansaloni-Berti c
Pieri-Maragoni 80-54, Parma c Pirazzini 90-57 ,
Cristofori c Tarroni 104-70, M . Zoffoli c Baldassani 111-44 .
Bella Vita Cafe' Alfonsine-Via Vai Gelateri e
Europa Ravenna 4-2 : F . Morini-Ugolini c Ga-
belli-F . Bandini 80-63, Ravagli c Corbett a
90-76, Linguerri-Castellucci c Romualdi-Sacchetti 83-68, Stella-Graffieti 92-25, Morri c Giordani 82-90, Verlicchi c Ancarani 32-93 .
Bcc Sasso Morelli Imola-Manuel La Tozzona Imola 4-2 : Brusa-Nannoni c Cortecchia Bacci 83-41, Zanelli c Molduzzi 90-86, Mengo li-Buganè c Giovannini-Manara 81-70, Randi c
L . Casadei 90-74, Tedeschi c Mazzarini 39-98 ,
Bardi c Gasperini 44-91 .
Taverna Verde Forlì-Molinella 4-2 : C. Bartolini-Ravaglia c Caputo-Frazzoni 76-84, Piepol i
c Ganimede 90-28, Cacciatori-Catellani c Monti-Martelli 84-72, Perugini c Scardovi 99-45, L .
Bandini c Guadagnini 90-63, Cimatti c Maran i
60-95 .
Circolo dello Sport Ravenna-Sport Villamarina 3-3 : Benedetti-A . Bandini c Biagini-Grill i
87-35, Leonardi c A . Zoffoli 96-55, BolognesiMarini c Della Chiesa-M . Bianchi 64-85, Chiari ni c Romani 90-70, Foiera c Orlandi 74-90,
Franchini-A . Ricci 78-91 .
Pontesanto Imola-Durazzanino Forlì 3-3 :
Minoccheri-Galeati c Ravaioli-M . Berti 81-72,
Giustiniani c Turroni 91-83, Caravita-Mascheri ni c Fantini-Prati 68-80, Ghirelli c Turch i
92-51, Cantoni c Giacchini 88-90, Savioli c Gar dini 61-94 .
Carrozzeria Settecrociari Cesena-Olimpic
S .Pietro in Casale 3-3 : Moro-L . Merloni c Ga legati-Poletto 55-80, M . Fabbri c Vanin 90-77,
B . Cicognani-Taioli c Pagnin-Pozzi 65-80, A .
Casadei c Chinellato 82-90, J . Magnani c Draghetti 90-66, Garavini c Ferri 90-34.
CLASSIFICA : Caffè Delle Rose Cattolica e Leon D'Oro Molinella punti 10 ; Bella Vita Cafe Al fonsine 9 ; Taverna Verde Forlì e Capitan Bagati Bellaria 8 ; Manuel La Tozzona Imola, Asirelli Cotignola, Tex Master Novellara, Sport Villa marina, Circolo Dello Sport Ravenna, Durazza nino Forlì e Pontesanto 5 ; Bussecchio Forlì 4 ;
Molinella, Bcc Sasso Morelli e Via Vai Gelateri e
Europa Ravenna 3 ; San Pietro in Casale 2 ; Carrozzeria Settecrociari Cesena 1 .
Pagina 37
Al Consetice in rimonta •,
il derby col Morciano t 'i
press LJf1E
Corriere
05/10/2009
order
del lunedì
euro 1,20
Anno
REDAZIONE. AMMINISTRAZIONEEPUBBLICITH : PIAZ7ATRE MARTIRI, 431A-RIMINI-TEC6541-354111 FAX:6541-354199. SPEDIZ.INA.P.-45°6 ART2C0MMA202B LEGGE662126fIL ALEDI FORLÌ. ALTRESEDI : RAVENN A
(6544-216262), FAENZA-LUGO (8546-23120) FORL (0543-35520), CESENA (0547-611900), RSM (0546-995147), MALIA (6542-28780)-E-MAIL : RIMINI000RRIEREROMAGNAUT-€ 126 IN TANDEM CON L4 STAMPA'
Simoncelli vince
e torna in col'
per il mondiale
XVII I N . 275
LUNED Ì
5 OTTOBRE 2009
Amaro debutto
per la Yoga
battuta da Cuneo
Rimini sconfitto in rasa
Ravenna ko con la Cavese
E' morto don Giancarlo Ugolini, padre di C l
Il decesso dopo una lunga malattia «Troppi quei posteggi per disabili »
Funerali domani in Duomo a Rimin i Cest atico, protesta e pescatori per ill tgoporto
RIMINI . Si è spento ieri mattina
dopo una lunga malattia don
Giancarlo Ugolini padre riminese di Comunione e liberazione
CESEN A
In trecento
con la bicicletta
tra storia e natura
della scuola Karis Foundation . I l
funerale sarà celebrato doman i
alle 15 in Duomo dal vescovo .
• CHIAVEGATTI e MASCIA a pagina 3
CESENA. In trecento
hanno partecipato alla
pedalata inaugurale de l
maxi percorso da 5 3
chilometri tra storia e
natura di Cesena . In
venti hanno completat o
tutto il giro .
• FRANCINI a pagina 52
Asp ancora m alto mare
Si scioglie il Consorzio semi:i sociali ma manca ilpian o
RAVENNA . Mancan o
meno di tre mesi alla data
prevista per lo scioglimento del Consorzio per i
Servizi sociali ma la riorganizzazione delle funzio ni in capo all'ente è anco ra in alto mare. Con il pas saggio alle Asp si rideflni rà il sistema del welfare,
ma nel caso di Ravenna,
Cervia e Russi la divergenza di vedute pare no n
essere ancora superata.
•SERVIZIO a pagina 55
Da definir e
ancora quali
serviz i
gestirà I'As p
e quali i
Comuni d i
Ravenna ,
Cervia e
Russi
Tutta Forli in lutt o
Scompare il giornalist a
Salvatore Gioiello
FORLì . L' intera
città piange l a
scomparsa de l
giornalista Salvatore Gioiello .
morto ieri mattina all'età di 8 1
anni dopo lunga
malattia. Attivo Salvatore Gioiello
anche nel mondo
del volontariato con Acli e Lions .
•FOGGETTI a pagina 11
ORI
.
RAVENN A
Balle di fieno
in fiamme
all'ex zuccherificio
RAVENNA. In u n
incendio all'ex
Zuccherificio di Mezzano
sono andate a fuoco una
settantina di balle di fieno .
I Vigili del fuoco sono stati
impegnati tre ore.
•SERVIZIO a pagina 56
Le "striscio gialle" contestate FOTO ZANOTTI a pagina 54
Selvapiana . Soccorsi attivati dai compagni di escursione, ricoverato d'urgenza in ortopedi a
Si ferisce durante la battuta di caccia
IMOLA
Fucilata accidentale ad un piede per un 48enne di San Piero in Bagno Auto sbanda
BAGNO DI ROMAGNA.
ed esce di strada
E' un volto noto del commercio e dell'artigianato
Tre i feriti
a San Piero in Bagno i l
48enne rimasto ferito ier i
mattina durante una battuta di caccia . E' caduto
ed un colpo è partito da l
suo fucile con i pallini che
hanno centrato il suo piede destro.
•SERVIZIO a pagina 51
IAD \
A3 LI A f l
"Rombi di passione" :
ieri la sfida finale sui kart
IMOLA. Tre giovani
stranieri sono finiti
all'ospedale in seguito a
un incidente avvenuto
nella notte . L'auto ha
sbandato ed è uscita d i
strada.
•SERVIZIO a pagina 60
LUGO. La sfida sui kart nel
circuito del Pavaglione h a
chiuso "Rombi di passione" .
•SERVIZIO a pagina 29
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Corriere
press LIETE
05/10/2009
Una domenica sfortunata per il Verucchio . I rosanero colpiscono anche un palo su calcio di rigore di Aruta
Il Senio usa l'artiglieria pesante
I ravennati festeggiano grazie ai gol di Innocenti, Audino e Nosches e
di Gabriele Ross i
ALFONSINE . Dopo la vittoria Cervia il Senio prolungare la
di Sasso Marconi e l'intermez- striscia vincente contro il Vezo vincente di Coppa contro il rucchio .
VERUCCHIO
O
SENIO: Minguzzi, Piticchi, Noschese, Onori, Orando, Ajuzi, Petrascu, Miserocchi, Callegari, In -Decenti, Audino (30' st Gatta) . A disp .. Finucci ,
3alzano, Coppola, Menicucci, Troncossi, Ciardo .
alla. Casellato .
vERUCCNIO: Guerra, Colonna, Muraccini (13 '
>t Masini),Genestreti, Antonelli, Casadei, Mac :Melli, Di Giulio, Aruta, Frati (25' st Damato), Barchetti (1' st Brandino) . A disp. : Placuzzi, Bracci M, Zelandini, Dolci . AII. : Andruccioli .
ARBITRO: Colinucci di Cesena .
RETI :21' pt Innocenti (rig .), 33' pt Audino, ll' st
loschese.
AMMONITI : Minguzzi, Onori, Aruta .
Breve inizio di studi o
con squadre molto cort e
poi il Senio inizia a pressare alto . Ci prova Petrascu al 9' con tiro dalla distanza sulla traversa e
all'll' ecco Callegari ch e
con un tiro dal limite sfiora l'angolo più lontan o
della porta difesa d a
Guerra finendo sul fondo .
Le prime scosse . Al 2 1 '
il gol che sblocca la partita: angolo dalla sinistra
di Innocenti sul quale a
Miserocchi pronto a colpire di testa viene impedito di saltare trattenut o
da un difensore . L'arbitr o
decreta il calcio di rigor e
che Innocenti realizz a
con un tiro angolato alla
sinistra di Guerra . Il Verucchio costretto al recupero allarga le maglie difensive e nei varchi il Senio lancia la sua punta . A l
33' da Petrascu ad Audin o
che entra in area dalla destra e con un rasoterr a
preciso fulmina ancor a
Guerra per il 2-0 .
Ecco Aruta . Al 38' al 41 '
e al 42' Aruta rispolvera
le sue doti di pirata dell'area e impegna pericolosamente Minguzzi che dev e
esaltarsi sul bomber . Ma
al 56' il Senio chiude i l
conto : Petrascu, ieri in
veste di assist-man, lavora un bel pallone sulla destra poi dal fondo mette
un rasoterra davanti a
Guerra e per Noschese è
un gioco da ragazzi spingere la palla in gol per i l
3-0 .
Rigor fallito da Aruta . Al
72' un errore difensiv o
del Senio consente ad Aruta di involarsi tutto so lo verso Minguzzi che in
uscita ne provoca la cadu ta . L'arbitro decreta il rigore . Va lo stesso attaccante sul dischetto e il
suo tiro angolato intuit o
dal portiere va a colpire i l
palo alla sinistra di Minguzzi e la difesa di casa
può salvarsi . All'80' gra n
rasoterra di Petrascu parato a terra da Guerra .
Cinque minuti e Aruta
entra in area e tira colpendo l'esterno della ret e
dando solo l'impression e
del gol . All'87' è D'Amat o
che ripete l'azione in fotocopia dalla sinistra entra in area e tira ma il su o
tiro va a colpire il montante posteriore della por ta e la partita praticamente finisce qui .
Il difensore del Verucchio, Alberto Antonelli
Pagina
29
press LIETE
Corriere
05/10/2009
IL DOPO-PARTITA
L'orgoglio di Casellato:
«Abbiamo dominato»
ALFONSINE . a fine gara
Andruccioli, tecnico de l
Verucchio, recrimina per il rigor e
dell'1-0 . «Non mi sembrava cos ì
evidente, ma ha indirizzato la
partita in senso negativo per la
mia squadra che si era presentat a
bene in campo . Poi però abbiam o
perso la concentrazione giusta e s i
è visto nelle occasioni che c i
eravamo procurati per cercare di
riaprire la gara» .
Felice ovviamente Casellato :
«Abbiamo fatto la partita ch e
volevamo fare . La mia squadra h a
fatto bottino pieno giocando co n
una manovra ariosa e alla fine il
3-0 credo sia il giusto specchio d i
una gara che la mia squadra h a
dominato e saputo vincere
meritatamente» .
Pagina
29
press LIETE
Corriere
05/10/2009
Girone C. La capolista Ozzanese vince al 94' grazie a un calcio di rigore contestato e trasformato da Venturi
Amarezza Simex Conselice
La Dozzese sí arrende con il Vai. sa e perde la testa della classifica
SIMEX CONSELICE
OZZANESE
O
1
SIMEX CONSELICE: Grilli, Mancino, Zoccola, Orsini, Giagnorio ,
Vincenzi, Lippi (40' st Carrieri), Fabbri (22' st Carioli), Melandri ,
Varlandro (35' st Cavina) . A disp . : Izzo, Bellosi, Minguzzi . AII . : Berardi .
OZZANESE: Pedrocchi, Musi, Bufo, Bracco (22' st Negroni), Villa ,
Mazzacurati, Gabrielli, Finessi, Livi (6' stCuppini), Venturi, Casarin i
(28' st Riccioni) . A disp . : Cordisco, Farina, Sammarchi, Zanni . AII . :
Montebugnoli .
AMMONITI : Giagnorio, Finessi .
RETE: 49' st Venturi (rig .) .
CONSELICE. Sfortunata quanto immeritat a
sconfitta della Sime x
Conselice autore di un a
buona prestazione ma pe nalizzata oltremisura d a
un rigore concesso dall'arbitro per un dubbio atterramento al 94' e realiz zato da Venturi .
La Simex Conselice h a
creato almeno 4 azioni ni tide da gol . Al 10' bel lancio di Orsini che mett e
Valandro solo davanti al
portiere, l'attaccante cer ca il tiro alto ma Pedocchi
è attento . Gli ospiti agiscono solo di rimessa sen za mai creare particolar i
pericoli : solo al 41' Casarini vede Grilli fuori da i
pali tira da lontano ma la
palla si stampa sulla traversa . Nel secondo tempo
il copione rimane lo stesso . Al 53' punizione dal limite dell'area, irrompe
Mancino che realizza ma
l'arbitro annulla per u n
presunto fallo di mano .
I locali insistono e creano sempre situazioni difficili per i difensori ospiti
sopratutto al 74' quand o
si registra un'ottima incursione dalla sinistra d i
Emiliani che salta due uomini e tira respinge Pedocchi ma nessuno sa approfittare . I locali reclamano per due volte l a
massima punizioni s u
Melandri . In entrambi i
casi l'arbitro non interviene . Al 94' Riccioni che
dopo uno scambio entr a
in area e finisce a terra ,
per l'arbitro è rigore che
viene trasformato d a
Venturi .
Pagina 34
press LIETE
Corriere
05/10/2009
CABANA
CABANA MELDOLA : Frassineti, Branchetti, A-
madori, Ranieri, Viola, Tommasiello, Camarott o
(30' st Rinaldini), Strocchi, D .Saliaj, Zennaro (45 '
st Mordenti), J .Saliaj (20' st Foschi) . AII . : Ghetti .
COTIGNOLA: Meneghini, Lega, Casadio, Signa-
ni, Vannini (30' st Arrinaj), Liverani, Ballardini ,
Matteucci, Zanchini (26' st Perdonò), Giunchi ,
Villa (10' st Folli) . AII . : Rondinelli .
ARBITRO : Mazzacurati di Imola .
CUSERCOLI . Al 22 '
l'occasione migliore pe r
i locali con Strocchi che ,
sugli sviluppi di un corner, centra il palo . Al 40' ,
tuttavia è Zanchini ad es sere fermato dal montante . Nella ripresa, al 23', il
Cabana potrebbe passa -
re in vantaggio ma Daniel Saliaj fallisce il penalty, centrando la tra versa . A130', è il Cotigno la a segnare : conclusione
di Perdonò da fuori area ,
un difensore devia l a
traiettoria traendo in inganno Frassineti .
Pagina
38
press LIETE
Corriere
05/10/2009
AllURRA
1
SPORTING BAGNARAI
AllURRA: Fiori, Stringa, San-
tarelli (1' st Laghi, 2' st Brigade ci), Donatini (30' st Antonucci) ,
Mazzotti, Segurini, Astolfi, Car boni, Di Dio, Strocchi, Mambel li . AII . : Rizzo .
SPORTING BAGNARA : Fab -
bri, Ferri, Di Chiara, Arbib (14 '
st Lucera), Fratta, Melandri ,
Tondini (1' st Sani), Ricco (28 '
st D'Antonio), Benericetti, Ra vaioli, Colli . AII . : Mainetti .
ARBITRO: Baldassarri di Faen -
za .
RETI : 12' pt Ravaioli, 45' st
Mambelli .
Pagina 41
press LIETE
Corriere
05/10/2009
I tempi ristretti potrebbero non far escludere una soluzione temporanea. Palmarini : «Ma la programmazione deve restare in capo ai Comuni »
In alto mare ' riordino dei servizi soci i
1131 dicembre si scioglie il Consorzio, ma non c'è ancora un piano per il futur o
di Elena De Murta s
RAVENNA . Mancano meno di tr e
mesi alla data prevista per lo scioglimento del Consorzio per i Serviz i
sociali di Ravenna, Cervia e Russi - il
Con il passaggio alle Asp, le nuove aziende di servizi alla persona, si ridefinirà il sistema del welfare ,
ma nel caso di Ravenna ,
Cervia e Russi la divergenza di vedute - evidenziate fin dall'inizio sulla
trasformazione delle ex Ipab - pare non essere ancora superata .
Se il Comune di Ravenna pare infatti intenzionata a trasferire integralmente le funzioni del Con sorzio alla futura Asp, Il
Comune di Cervia sembra
voler mantenere la piena
titolarità sulla gestione di
alcuni servizi . La questione non sembra di immediata soluzione, tanto ch e
non si esclude che - data la
vicinanza della scadenza possa farsi strada alla fin e
una soluzione temporanea per traghettare il sociale verso il futuro sistema Asp .
Se sabato in una nota i
Comunisti italiani si face vano portavoce del disagio dei dipendenti vista
l'indeterminatezza del loro futuro lavorativo, è di
ieri l'intervento del consigliere comunale Gian franco Spadoni . Il quale e videnzia che «servon o
sforzi progettuali e organizzativi condivisi in modo più organico e razionale per analizzare le vari e
sfaccettature in seno alla
delicata materia : obiettivi
generali, programmi, budget delle risorse, progetti
di razionalizzazione e di
31 dicembre 2009 - ma la riorganizzazione delle funzioni attualment e
in capo all'ente è ancora in alto mare .
Non solo gli anziani al centro dell'attività delle future As p
riorganizzazione, definizione dei carichi assisten ziali e degli standard de i
servizi» . In un contesto so ciale così composito com e
il nostro, sottolinea Spadoni, «non emergono ancora strategie sufficient i
di armonizzazione e di ra zionalizzazione delle ex I pab sino ad ora caratteriz zate da procedure, meto dologie gestionali e organizzative assolutament e
diverse l'una dall'altra» .
Un aspetto su cui insiste
Paolo Palmarini, segreta rio della Uil provinciale :
«Già si partiva sul territo rio provinciale da tre di versi sistemi di gestion e
fra Ravenna, Faenza e Lu go ; il nostro auspicio er a
che con il riordino si tro vasse una forma quant o
più omogenea possibile,
mentre ora sembra ch e
Ravenna, Cervia e Russ i
intendano gestire in maniera diversa fra loro il
processo relativo al Con sorzio, creando ulterior i
differenziazioni» .
L'altra perplessità della
Uil riguarda la varietà de i
servizi fino ad oggi in cap o
al Consorzio, dall'assistenza agli anziani alla tutela dei minori ; il timore è
che l'attività dell'Asp s i
concentri sulla missio n
prevalente, l'assistenza a gli anziani non autosuffi cienti .
Ma ciò su cui Palmarin i
tiene a fare chiarezza è
che, in ogni caso, l'Asp sa rà unicamente l'ente gestore, mentre la program mazione deve rimaner e
comunque in capo ai Co muni .
Pagina
55
COrriere
press L, IfE
05/10/2009
Con il "Win for life", super vincita realizzata alla tabaccheria "L'angolo della fortuna" di Lug o
Colpo grosso di pensionata in ricevitori a
Vince 4mila euro al mese per 20 anni, per un totale di 960mla euro
LUGO . Una cliente occasionale
(proviene da altra zona e temporaneamente ospite a Lugo) della ricevitoria "L'angolo della fortuna "
in fondo a via Acquacalda, all'usci ta est della città, ha centrato un a
combinazione incredibile . Con un a
giocata di soli due euro, la pensionata si è cimentata con uno degl i
ultimi ritrovati della Sisal, il "Wi n
for life", azzeccando il massimo ,
vale a dire 10 numeri più il "numerone" . L'aver centrato la combinazione vincente significa, per la
fortunata signora, un budget d a
4mila euro al mese per un period o
di 20 anni : in totale 960mi1a euro .
Entusiasto ovviamente il gestore
dell"`Angolo della fortuna", Gabriele Ricci Piccioni . Venuto a conoscenza, direttamente dalla sede
Sisal, della vincita, Ricci Petitoni
l'ha fatta circolare facendo convogliare all'interno del locale decin e
di clenti-giocatori .
Per quanto riguarda la vincitrice, per verificare come tanti altr i
clienti il risultato della propria gio-
cata, lei stessa ha consegnato l a
schedina ai titolari . Ed è stata subito circondata dai tanti avventor i
e dal personale della ricevitoria, in
mezzo a un generale entusiasmo .
La ricevitoria di Ricci Petitori è abituata a vincite di importo notevole . Nel 2006, al Superenalotto, so no stati vinti 436 mila euro, frutto
di un 5+1, oltre a diversi decine di
altre vincite minori . Nel novembre
2008, al gioco del Lotto, sono stati
vinti nello spazio di pochi giorni
11 .280 e 12 .278 euro . (a .r.g.)
I gestori della ricevitoria lughese
Pagina
59
~Ghi su i óarl .ill'owM1mdel l}n
ILme
press LIETE
Corriere
05/10/2009
Primarie Pd, incontro con Letta.
Conferenza alla sala della Cna di Lugo di viaAcquacalda
LUGO. Oggi alle 18,30 E nrico Letta è a Lugo, presso la sala della Cna in via
Acquacalda 37, per aprir e
la campagna pro Bersan i
in vista delle primarie Pd ,
previste domenica 25 otto bre .
Letta è stato il più giovane ministro della storia
della Repubblica ed artefice della liberalizzazion e
del mercato del gas, ne l
2000, durante il primo go verno Prodi .
Con Pierluigi Bersan i
ha scritto "Viaggio nell'e-
conomia italiana" . Ne l
2009 sono usciti "Adesso i l
lavoro" e "Costruire un a
cattedrale : perché l'Itali a
deve tornare a pensare i n
grande" .
Nell'incontro di ogg i
Letta parlerà del progett o
di Bersani per il Pd nazionale e di Stefano Bonaccini per l'Emilia-Romagna .
La serata chiude la prima parte del percorso de l
Pd di scelta del leader, che
ha visto la netta affermazione di Bersani, a livell o
nazionale con il 57% e a
Lugo con il 64%, con Fran ceschini fermo al 27% .
«Siamo molto soddisfatti del risultato - afferma E milio Petrone, coordinatore del comitato "Lugo
per Bersani" - . Ci fa pia cere che così tanti iscritti
abbiano partecipato a i
congressi e che nel nostr o
comune il confronto congressuale si sia sempr e
mantenuto ai massimi li velli di civiltà . Di questo
ringraziamo anche gli esponenti degli altri candi dati» .
Pagina
59
~Ghi so l óariall'owM1mdel l}n
ILme
press LIETE
Corriere
05/10/2009
Sfida sui kart all'ombra del Pavaglion e
Disputato ilMemorialMelandri
Educazione stradale e solidarietà
di Amalio Ricci Garott i
LUGO . L'equipaggio Bergamelli, Cassani, Varini e Zipolu ha vinto il "Me moria/ Alfredo Melandri 2009" . Si è
conclusa così con una partecipazion e
di pubblico al di sopra di ogni previsio -
Si tratta di un evento i n
continua crescita, co n
parte del ricavato in solidarietà, per molti ancora
più pregevole della Festa
del cavallino rampante ,
vista la possibilità per tutti di "viverlo" direttamente in prima persona .
«Era una manifestazione attesa dai lughesi - precisa il sindaco Raffael e
Cortesi - . E la dimostrazione è tangibile sotto due aspetti : il primo riguarda
l'affluenza di pubblico ,
sempre più numeroso, i l
secondo, strettamente legato al primo, la generosità della nostra comunità
quando si tratta di aiutar e
gli altri . Il Comune è veramente soddisfatto, come l o
staff organizzatore meritevole di uno spontaneo riconoscimento, della mani-
ne la XII edizione della kermesse pro mossa da Massimo Melandri, Mari o
Cornacchia e Federico Lucchini, evento organizzato nell'ambito del cartellone di eventi di "Rombi di passione" .
Don Leo, parroco della Collegiata, con un casco assai particolar e
festazione che ora è patri monio di tutta una città» .
Prestigiosa la partecipazione, con vip dello sport ,
dello spettacolo, di pilot i
professionisti, di don Le o
Pori (parroco della Collegiata), dei rappresentant i
delle forze dell'ordine e di
imprenditori . Tutti a bor do dei kart messi a dispo sizione da Diemme spa sul
tracciato cittadino di piaz za Garibaldi .
Diverse sono state l e
molteplici esperienze d i
"assaggio" dei tanti appassionati .
La sfida finale (coordinata da Alfredo Banci co n
il cronometraggio di Sebastiano Lodi) è stata disputata tra 9 equipaggi (in totale 36 contendenti) . Una
gara entusiasmante, co n
cambio ogni 4 minuti effettuato nella apposita pit
line, disputata con impegno agonistico e nel massimo rispetto degli avversari .
Dopo alterne e divertenti fasi l'ha spuntata i l
quartetto Bergamelli ,
Cassani, Varini e Zipolu ,
che ha prevalso sulla formazione Braschi, Serra ,
Zuffetti e Garelli e su Drudi, Seganti, Melandri e So laroli . E' seguita la premiazione con la consegn a
dei simbolici e tradizionali premi (in vetroresina) e
la bottiglia di spumant e
per far festa .
La sfida sui kart ha rappresentato l'epilogo d i
"Rombi di passione", ch e
ha visto nei giorni scors i
iniziative ed eventi legat i
all'educazione stradale rivolti in primo luogo ai pi ù
giovani, anche con lezion i
propedeutiche al patentino per i ragazzi a bordo d i
ciclomotori .
Pagina
Kartisti in azione sul circuito del Pavaglione (foto Massimo Fiorentini)
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Lunedì 5 ottobre 2009
Anno XII N. 275
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ni Grande commozione per il discepolo di don Giussani, un padre per molt i
Grande ma gra a !'a! SilsA ,9
Faccia a faccia
con Marco Goldin:
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EOOmila amo di danni per aver ap plicato canoni troppo bassi, no n
può che dirsi "solidale con Famministrazione lomuràel Che dal
canto suo, per voce del sindaco, fa
sapere di essere molte "serena".
Oggi in Reg»
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Vertenza a Ravenna: di notte nessun medico di turno
Tecnici biologi contro l'Aus l
RAVENNA - In ospedale il
risultato delle analisi, di
notte, lo firmano solo i
tecnici . Una prassi no n
corretta e per la quale gli
stessi tecnici sanitari di laboratorio bio medico, assunti a tempo indeterminato, hanno inoltrato all a
direzione provinciale de l
lavoro e all'Ausl una richiesta di conciliazion e
obbligatoria tramite lo studio legale Rubboli-Tommasoni-Montanari-Gallegati . La vertenza
riguarda la procedura adottata dall'aziend a
a partire dal primo agosto, applicata anch e
negli ospedali di Faenza e Lugo : durante il
turno notturno è presente un solo operato re tecnico Tslb, senza l'effettiva supervisione di un medico-biologo responsabile . "Allo scopo - fa sapere il capogruppo di Lista
per Ravenna, Alvaro Ancisi - l'azienda ha modificato il programma informatico unificando in un unic o
comando, con la password del tecnico di laboratorio, sia la validazione
analitica dei dati, di competenza del tecnico stesso ,
consistente nel verificare
la coerenza delle varie fasi
di procedura del lavoro e
degli standard di qualità
definiti dal direttore della
struttura organizzativa, sia la validazion e
analitica complessa esterna, che invece è di
competenza del medico, consistente nell'emettere un giudizio attinente alla complessità della prestazione richiesta e del dat o
prodotto". Poiché il sindaco è stato informato della vicenda, Ancisi chiede che provvedimenti intenda prendere.
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Storia, vicissitudini e grandezza delle 58 "arene" romagnole dove si recita ., si canta, e si balla
asini dalRossini
Romagna terra di teatri? Sicuramente sì, i
numeri parlano chiaro . Nelle tre province,
contando solo quelli in cui si svolge regolarmente un'attività di spettacolo, si posson o
definire tali ben 58 spazi scenici: 23 appartengono al territorio forhv-ese-cesenate, 19 a
quello ravennate, i restanti 16 a quello riminese . Oltre al dato quantitativo, un'altra par ticolarità connota i teatri di Romagna: quasi
la metà di essi (26 su 58) . ubicati sia nei capoluoghi sia in piccoli centri, rientra nella
categoria dei 'teatri storici", ovvero costruiti prima del 1925 . La maggior parte offre
una programmazione ricca e articolata ch e
comprende allestimenti di prosa, balletto ,
opera, operetta, concerti e speciali rappresentazioni per ragazzi e scuole. `viri e propri
cuori pulsanti della vita culturale, sono spesso edifici di grande rilevanza artistico-erc'-' trtttonica . E' il caso del "lanci" di Cose €a inaugurato nel 1846 dall'inusuale "Maria di Rohan" di Gaetano annetti ; o
dell'' lighieri"" di Ravenna (il più cap iente del gruppo con 830 posti distribuiti
tra platea e quattro ordini di palchi pii• loggione, aperto alla pubblica fruizione il 1 5
maggio 1852) ; o del "Masini" di Faenza ,
che è tra i più antichi in regione (primato
che in Romagna condivide con l'originari o
insediamento del piccolo "Garibaldi" d i
Bagno), ultimato nel 1787 e inaugurato
l'anno dalan con la rappresentazione di
un'opera un paio di balletti. Più piccolo
del Bonci e dell'Alighieri, il prezioso gioiello
manfredo (498 posti a disposizione) si distin gue da quelli anche per un'altra particolarità progettuale : l'insieme di palchi su quattro ordini più loggione, corridoi e platea, ancorché riconducibile al 'ferro di cavallo' del la tradizione italiana, s inscrive di fatto entro
tre circonferenze concentriche, la qual cosa
ne fa un modello unico a livello nazionale .
Risale al 1895 la costruzione di quello che
cinquant'anni più, tardi, scampato al progressivo degrado e ai bombardamenti dell a
Seconda guerra mondiale (ma completa mente ristrutturato) diventerà l'attuale
e
Teatri di Romagna alcuni splendidi esempi . Qu i
in alta l'Alighieri di Ravenna e a destra il Bermi d i
Cesena . Sotto il Msini di Faenz a
"Novelli" di Rimini, 639 posti, centro
artistico, ricreative e culturale del capoluogo marino . Distrutto invece nel 1944 dal
crollo della prospiciente torre civica (ne rimane solo traccia dell'ingombro nella pavimentazione di piazzetta della Misura) , i l
"Fabbri" di Forlì ha ora le zerrbianze
dell'al cinema Astra, un moderno conteni -
toro da 700 posti restituito alla città nel n o
vembre 29Ul con un memorabile concerto
dell'Orchestra Filarmonica della Scala diret ta da Riccardo Muti . Di grandissimo pregio
storico-artistico sono poi il "frassini" d i
Largo, un 'ferra di cavallo' da 448 posti intitolato al compositore pesarese nel 185 9
(ma il cui primo progetto, risalente al 1758,
fu in seguito perfezionato nelle forme attua
li tra il 1819 e il 1821), e il " "Goldoni"" di
Bagnacavallo, una classica realizzazione
dello 'specialista' Filippo Antolini, completato nel 1845 con gran gioia dei 398 spetta tori che vi poterono apprezzare l'inaugurale
"Emani''. Singolare è anche la storia dell'attuale "Verdi" di Forlimpopoli : realizza-
to all'interno della Rocca appoggiandone l e
panciute balconate su esili colonnine di ghisa, lo spazio teatrale artusiano venne trasfor mato nel 1877 su preesistenze d'inizio seco lo, quelle stesse in cui nella serata del 2 5
gennaio 1851 fece irruzione Stefano Pelloni
detto il Passatore (un episodio che si ritiene
sia stato particolarmente traumatico per la
famiglia del futuro padre della gastronomi a
di casa, determinandone la 'migrazione' a
Firenze) . Ancora sul versante dei teatri stori ci non si possono trascurare gli splendidi
"Dragoni" di 1Meldola (frequentatissimo
fin dal 1837, anno del completamento nell e
forme attuali, dispone di 318 posti), ' etrella" di Longiano (inaugurato nell'estate del 1870 con la rappresentazione dell'opera "I promessi sposi" del compositor e
eponimo, può accogliere circa 200 spettato ri per le numerose prime nazionali che n e
connotano la programmazione) e i Comunali di Cervia, Cesenatico e flussi
(ancora a 'ferro di cavallo' come vuole tradi zione, aperti ai rispettivi 230, 271 e 305 spet tatori tra il 1865 e il 1887) .
Primo-novecenteschi sono infine i Comunali di Conselice (del 1910, posti 400) ,
Mercato Saraceno (solo 99 poltroncine,
ospitate pero nella struttura liberty di Palazzo Dolcini), Calcata (1929, 173 posti) e
Predappio (anni '30,199 sedute) . ll "Teatro della Regina" di Cattolica, è l'unico costruito nel dopoguerra in Italia ed offr e
un'invitante stagione di prosa e lirica .
Legati in particolare all'attività teatrale d'innovazione o di specifiche compagnie sono
infine i più recenti "Rasi" di Ravenna
(quartier generale dei gruppi "Teatro delle
Albe" e "Drammatico Vegetale"), "Cm
mandali" di Cesena ("saneta sanctorum" della "Socìetas Raffaello Sanzio") ,
"Testori" di Forti (già Teatro dell'Arca, è
una delle quattro sedi nazionali di Elsinor) e
"Casa del Teatro" di Faenza (animato
dalla programmazione della compagnia Teatro Due Mondi) .
Emanuela Andreatta
Pagina
22
Festa del Volontariat o
Questa volta tocca a Lui o! Giovedì si ride e sabato ci si diverte
LL GQ Lu .CtII — Lugoilvulbntui- mn ic l "Ridare itt
dò : E' qu sin il modo sfocino dal
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coii il poLracinio comunale e in colladi Vcl mirano de-1 Comune di Lago .
L raci_nc con d _entra di servizi [
Sabat o 10 . invece, l' appuntamento e
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ottoalla loggia del P.c . lione, dovei :t part ti
lire .Fina son ili appuntamenti pievilire dalle le si lenti il neon g propri o
sei per promuovere fatti itu delle dinrnn_nt, di testa Pino alle lJ retteverso
attivo sul turi itom i
ranno c poeti i LanchonLi del) a .núac favorire Fin nti , coni cittadini.
Iivni lushcsi e momenti di .mrmazioL i,vudi,8 ottobre . alle 21 al teatri) San
ne. si illernuranno ,a -unta tl.cnim enti
Poetico . in via Garibaldi I I andrei in
i bambini ara mon musicali lPer
inc .
na b:, spettacolo comico eb _almet
taitri ni, r t llo idi ii ile c sarti distri1'
butto zucchero ilut La fiata dal vialenr.arialo il litigo chiude una serie el i
appuntamenti di riti C a e COMMISE ,
ne tra sii lontani i cittuilini che null e
.car n e satlmmne si sane, susseguiti in
ripida successione nelle principal i
città della Romagna . ,\d aprire le clan 'C statu la ritta di rodi 1 scorso 2 0
scttembriseguita da liacnzm che h i
radunalo tutte le asseui ioni in piazsa
dal 5 settembre al : ottobre. c da Rodala, cine ha lattei lesta con i volontari stilato _ settembre . L'ultima fasta
del volont,uiatn in ordine tempo i
sella quella ti Cervia, conclusasi ier i
dopo unfl tre giorni ricca di iniziative..
Pagina 27
Sante Medri ci porta tra le letture e gli amori del letterato lughes e
Il peso vivo della bibliofili a
Gli scaffali generosi di Pietro Cavallin i
Paolo Turron i
LUGO - "L'universo (che altri chiama
la Biblioteca) si compone d'un numero indefinito, e forse infinito, di galle rie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di bass e
ringhiere. Da qualsiasi esagono si ve dono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione de gli oggetti nelle gallerie è invariabile.
Venticinque vasti scaffali, in ragion e
di cinque per lato, coprono tutti i lat i
meno uno ; la loro altezza, che è quel la stessa di ciascun piano, non supera
di molto quella d'una biblioteca normale . Il lato libero dà su un angusto
corridoio che porta a un'altra galle ria, identica alla prima e a tutte . D i
qui passa la scala spirale, che s'inabissa e s'innalza nel remoto . Nel corridoio è uno specchio, che fedelmente duplica le apparenze . Gli uomin i
sogliono inferire da questo specchi o
che la Biblioteca non è infinita (s e
realmente fosse tale, perché quest a
duplicazione illusoria?) io preferisc o
sognare che queste superfici argenta te figurino e promettano l'infinito . . . "
Così Jorge Luis Borges, nel suo memorabile La biblioteca di Babele, racconto all'interno di Finzioni, descriv e
il sogno - o l'incubo - di ogni bibliofilo . Di libri e simili passioni parla
Sante Medri nel suo ultimo saggio ,
un'opera di ottima fattura, degna i n
pieno del personaggio ritratto, Pietro
Cavallini. Viaggio nei libri e nelle lettur e
di un bibliofilo lughese (Fondazione
Cassa di risparmio e Banca del monte di Lugo, Edit Faenza, pagg. 256) .
L'opera è preceduta da un ampio saggio di Marino Biondi, Un libro s u
Pietro Cavallini . I molti amori del bibliofilo, in cui viene analizzata quella
"bibliofollia", la passione smodat a
per il libro, per l'oggetto libro, insieme e a volte prima del contenuto del
volume stesso . I libri sanno anche essere pericolosi, come ricorda la sventura di Don Chisciotte, traviato proprio dalle troppe letture, ma come avvisa anche Borges, con la sua biblioteca, imponente e terribile. Il bibliofilo desidera il libro raro, il libro prezioso, e se abbandona il contenuto
per il contenitore, se cioè segue co n
disperata passione l'edizione e non il
testo, sprofonda ad ogni passo verso
l'abisso della collezione, una ricerca
di completezza che non potrà ma i
avere luogo, perché, come insegnava
Ippocrate quando diceva che "la vita
è breve, l'arte lunga, l'esperienza ingannevole, il giudizio difficile". Nella
consapevolezza della fintezza dell'esistenza umana, il bibliofilo vive la sua
passione con un tarlo, costante e in quietante : la fine che farà la preziosa
collezione dopo la sua scomparsa . Lo
stesso Cavallini aveva assistito alla fine di collezioni librarie preziose e di
grandi dimensioni, a causa dell'interesse economico degli eredi o per altri fattori ben più imprevedibili . Ch e
fare, allora? Mazzarò, il protagonist a
della novella La roba di Giovanni Verga ha una risposta: distruggere tutto,
al grido di "Roba mia, vientene co n
me!" - ma il bibliofilo difficilment e
distrugge l'oggetto del suo amore . Ecco allora l'altra possibilità, la donazione, che eterna il nome del donato re nella cultura cittadina, e mette a
disposizione di tutti i frutti delle ricerche e delle passioni di uno solo .
Pietro Cavallini, ci informa Medri ,
già in vita si era prodigato in quest o
senso, facendo entrare in casa sua tutti coloro che cercavano un libro, per mettendo loro di portarselo a casa ,
studiarlo per restituirlo . Un uom o
che era già una biblioteca . Un uom o
che visse fra due secoli, nascendo a
Lugo il 19 gennaio del 1891, morendovi il 27 dicembre 1967 . In poche righe Medri delinea il suo personaggio :
"Dopo avere compiuto gli studi ginna siali presso il Collegio degli Scolop i
di Badia Fiesolana, dove aveva studia -
Una foto della biblioteca di Pietro Cavallini nel suo palazzo di Lug o
Pagina 31
D peso vivo della bibliofilia
Gli sca u/i saturo,/ di Pie . ~Mi
Due opere che fanno parte del fondo lasciato dal bibliofilo alla biblioteca di Lugo
to anche Francesco Baracca, per moprovvisamente apparse in stanze buie ,
tivi di salute, interruppe il liceo ch e
e poi prodigiosamente dissoltesi "i n
terminò in seguito presso i Padri Sale aria, in aria sottile", come recitava il
siani di Faenza . Si iscrisse, poi, all a
mago Prospero nella Tempesta shake facoltà di lettere presso l'Universit à
speariana . Non sappiamo se quest e
di Bologna, cambiando diverse volt e
dicerie avessero una base, forse u n
la sede universitaria (Torino, Firenze ,
fatto di sangue avvenuto generazion i
Roma) senza terminare gli studi e
prima, di cui nulla è giunto fino all a
conseguire la laurea . Se si eccettua il
contemporaneità, ma di sicuro nell a
periodo della formazione giovanile e
biblioteca di Cavallini ci fu spazio per
della prima guerra mondiale, a cui
l'occulto, come rileva Medri nel su o
partecipò sul fronte dell'Isonzo e a
saggio : Materia e spirito, Dio, l'uom o
Salonicco, trascorse buona parte del e l'aldilà, Occultismo e suoi fenomela sua vita a Lugo nel palazzo nobiliani, fino ad un'intera sezione dell a
re Cantua-Cavallini . Condusse un a
"Biblioteca di scienze occulte" edita dalvita appartata e schiva, occupandos i
la casa editrice Fidi di Milano negli
dell'amministrazione dei beni famianni Venti . Ma Cavallini ebbe molti
liari e dedicandosi con passione e
interessi verso il Modernismo, tentacompetenza alla cura della sua pregetivo di laici e religiosi ad inizio XX se vole biblioteca privata". L'ambiente i n
colo di svecchiare la Chiesa Cattolica ,
cui Cavallini visse, apparentemente ,
duramente represso da papa Pio X :
non era dei più adatti a far nascere e
nella sua biblioteca si trovano infatt i
sviluppare un bibliofilo . Solo pochi
le opere di Ernesto Buonaiuti, u n
decenni prima, nel 1811, così venivapersonaggio ingiustamente dimentino descritti gli abitanti, in particolar e
cato (recentemente Giordano Bruno
i contadini . "Storpian le parole, dicoGuerri ha scritto un libro su di lui :
no una cosa, e ne intendono un'altra .
Eretico e profeta : Ernesto Buonaiuti ,
Meritan compatiment o
un prete contro la chiesa, Utet, Toriperché sono ignoranti di
no 2007) : testi di apologeloro natura . Difficile è il
tica, di critica storica all a
Il suo
dare ragguaglio del loro Castoria della Chiesa, biograrattere, perché non hanno palazzo peri fie di santi . Un interess e
avuta quella civile educaaltrettanto forte si ritrova
lughesi è un grazie alla presenza di
zione, che distingue l'Uomo socievole, e ben fatto". simbolo della opere particolarmente leUn ritratto certamente no n
gate al rapporto fra Chies a
Città
idilliaco ; Pietro Cavallini ,
e Stato, o fra Chiesa e soperò, era un possidente tercietà: le encicliche di Leoriero, e aveva mezzi e tem ne XIII, le opere di Artur o
po per dedicarsi all'elevazione del
Carlo Jemolo, i testi di Ernesto Balsuo animo . Non solo in senso culturaducci e Primo Mazzolari. Come si
le : il bibliofilo dedicava il venerdì al presentava questa ricca biblioteca, vel'elemosina, facendo accorrere a para testimone dei molteplici interess i
lazzo numerosi mendicanti, che no n
d'un uomo così aperto e curioso? L o
andavano mai via a mani vuote, e al
sappiamo da una lettera che Pasquanipote, Mario Falchi Cavallini, ch e
le Rignani, direttore della Bibliotec a
era tornato a casa senza averne fatt a
comunale di Lugo inviò il 9 febbrai o
alcuna, ordinò di tornare indietro, e
del 1968 al sindaco della città romadi dare a ognuno un'elemosina . Cagnola, per informarlo dello stato dell e
ratteri d'altri tempi . In sintonia con il
cose : "I volumi presentemente si tropalazzo di famiglia, Palazzo Cantuavano collocati alla rinfusa in cinqu e
Cavallini, risalente al XVIII secolo ,
stanze, in massima parte collocati i n
per i Lughesi uno dei simboli dell a
scansie di legno di debole struttura a
città, perché, oltre alla sua bellissim a
3-4-5 scaffali; altri sono ammucchiati
fattura, con tanto di affreschi all'inter a terra o accostati alle pareti" . Il pes o
no, opera di Felice Giani, la bibliotedella cultura, che, come ricorda Maca era accessibile a tutti quelli che n e
rino Biondi nell'introduzione, facev a
facevano richiesta, in una prospettiv a
temere a Gianfranco Contini per l a
non solo di conservazione, ma anch e
solidità del pavimento del suo appardi fruizione dei libri, per l'incrementamento . Il peso - come apparirà a into della conoscenza . Forse la suggeventario terminato - di 19530 volumi
stione del luogo era data anche dall e
e 4430 opuscoli. Il lascito di un uom o
voci che nel palazzo, come usa dire i n
ricco di spirito per la sua città, in cui ,
Romagna, "ci si vedesse" : si favolegoggi e giustamente, il suo nome no n
giava di voci incorporee che sussurraviene e non può venire dimenticato .
vano rosarii, di creature diafane im paoloturroni@virgilio .it
La biblioteca era accessibile a tutti quell i
che ne facevano richiesta, in una prospettiva
non solo di conservazione, ma anche di fruizione
dei libri, per l'incremento della conoscenza
Pagina 3 1
D peso vivo della bibliofilia
Glisca 'R/i Xaiurosl dr FA . Cmv i
Lugo
Martedì
onfesercenti attacca le amministrazioni comunal i
"complici" del monopolio commerciale in mano agli Iper : negli ultim i
mesi hanno chiuso i battenti 145 ne gozi .
Mercoledì
Ben 380 student i
del liceo di Lugo chiedono di inserire la celebrazione della messa d'inizio anno alla prima ora ma un inghippo burocratico fa considerar e
chi vi parteciperà come "assente" e
dovrà presentare una "giustificazio ne". E' bufera .
Gioved ì
Dietrofront al lice o
di Lugo sulla messa d'inizio anno : l e
lezioni sono sospese per consentir e
agli studenti di parteciparvi senza
dover essere ritenuti "assenti" dall e
attività scolastiche .
Venerdì
Incidente nell e
campagne lughesi : un cacciatore re sta ucciso dalla fucilata di un colle ga
Sabato
. La storica - e ormai
una tra le due superstiti - sala cinematografica Giardino di Lugo è a ri schio chiusura . Appello dei titolari a
conservare la magia della settimana
arte in città .
Domenica
A Lugo vinto il primo "Win for life" della Romagna, i l
nuovo gioco della Sisal che preved e
un premio da 4mila curo per vent i
anni .
Pagina
38
Vlavi del Iicm nxybo I iia nIlnrla
L'articolo della settimana La preside non la inserisce nelle ore di assemble a
Messa del Liceo, meglio boicottarla
Chiesta da 380 studente, ma k lezioni non saranno sospes e
LUGO - (G .B) Non sono bastate oltre 380 firme degli studenti pe r
ottenere che la messa di inizio anno scolastico venisse considerata all'interno delle attività didattiche . A differenza degli anni scorsi - quando le sottoscrizioni per chiedere il rito erano molto meno
-, la dirigente scolastica del Liceo scientifico e classico di Lugo ,
Mariangela Liverani, ha fatto dietrofront : gli studenti che sabato 3
ottobre parteciperanno alle 7 .50 alla messa nella chiesa di Sa n
Francesco di Paola, quando entreranno in classe alla seconda ora
(che scatta alle 8 .45 circa) dovranno presentare la giustificazion e
firmata dai genitori. E come se non bastasse, durante i cinquant a
minuti in cui si svolgerà il rito religioso, in tutte le classi si svolgerà regolarmente lezione . Come dire, cari ragazzi andate pure a
messa se ci tenete, ma per noi è come se aveste dormito un'ora i n
più . Giustificazione in ogni caso, e nessuna lezione sospesa .
Per informare i circa 1000 studenti è bastata una circolare, lett a
nelle classi . "Si comunica che sabato 3 ottobre 2009 gli allievi ch e
entreranno a scuola alla seconda ora di lezione con giustificazion e
dei genitori, per partecipazione alla santa messa in oggetto, saran no ammessi regolarmente alle lezioni dal dirigente e dai collaboratori". Un testo che quasi sfiora il ridicolo e fa sorgere una domanda : c'era bisogno di una circolare per dire che gli studenti con tan to di giustificazione saranno regolarmente ammessi solo perch é
vanno alla messa? Forse che senza circolare venivano lasciati fuo-
ri dalla porta, quasi fosse un reato? Chissà. Un gesto inconsueto
quello compiuto dai vertici del Liceo di viale Orsini, e che sta alimentando non poco fermento nell'ambiente . Alcuni genitori son o
sul piede di guerra contro la preside, mentre sull'altro fronte i docenti "rossi" si staranno sfregando le mani per lo sgambetto ai tanto odiati allievi cattolici. Quei 50 minuti utilizzati per la messa ne gli ultimi anni venivano inseriti all'interno delle 4 ore di cui gli
studenti possono usufuire liberamente ogni mese, di solito impiegate per assemblee di istituto . Inutile dire che a volte si trasformano nell'apoteosi del trastullo, mentre spesso si proiettano film . Tra
questi, anche pellicole come "I ragazzi dello zoo di Berlino", fil m
crudo e violento che racconta di giovani alle prese con la droga ,
oppure "L'erba proibita". Non proprio un bell'esempio, si direbbe ,
ma forse meglio che la messa che a questo punto è più "trasgressiva" del film sullo sballo . Oggi alle 13 .30 si riunirà il Consigli o
di istituto, dove oltre ai rappresentanti dei docenti ci sono anch e
quelli di studenti e genitori . Non resta che sperare in un rapido
dietrofront e in un bel "mea culpa" : non sarebbe bello lasciare inascoltati oltre un terzo degli studenti della scuola . Loro, in fondo ,
hanno semplicemente chiesto di utilizzare una delle ore libere ch e
la scuola gli mette a disposizione con una messa, invece di un fil m
o di un dibattito . E lo hanno fatto in 380, piaccia o meno .
Uscito il 30 set
Il giorno dopo
I nostro articolo
Dietrofront unanime della scuola, ezioni sospes e
LUGO - Nessuna giustificazione verrà
chiesta agli studenti che parteciperanno alla messa d'inizio anno scolastico
di sabato mattina. Il Consiglio di istituto del Liceo scientifico e classico "Ricci Curbastro", riunitosi ieri, con una
delibera approvata all'unanimità ha dato il nulla osta agli alunni che vorranno
prendere parte alla funzione religiosa,
nell'intento di spazzare via problemi e
polemiche. Non solo le lezioni cominceranno con la seconda ora, ma il tempo per la messa non verrà nemmeno
sottratto alle quattro ore di assemblea
concesse mensilmente agli studenti .
Un vero e proprio dietrofront, soprattutto da parte della preside Mariangela
Liverani che ha votato a favore. In que sto modo, infatti, è stata annullata la
circolare letta nelle classi del Liceo lunedì mattina, dove c'era scritto che "sa bato 3 ottobre 2009 gli allievi che entre ranno a scuola alla seconda ora di lezione con giustificazione dei genitori,
per partecipazione alla santa messa i n
oggetto, saranno ammessi regolarmente alle lezioni dal dirigente e dai collaboratori". Una precisazione apparsa po co chiara : che bisogno c'era infatti d i
specificare che gli studenti che vanno a
messa se rientravano a scuola con tanto di giustificazione dei genitori poteva no essere ammessi? Perché, c'era qual cosa che glielo potesse impedire? Fatt o
sta che il dietrofront è stato sigillato, e
sabato mattina tutti a messa con tanto
di inizio posticipato della scuola .
Negli anni precedenti, quando non a
caso nessun polverone era mai stat o
sollevato, era sempre stata concessa
un'ora di assemblea per partecipare al la funzione di inizio anno, senza ch e
questo comportasse la perdita delle lezioni . Ma quella circolare aveva scombinato un po' troppo le carte . Tanto ch e
lo stesso presidente del Consiglio d i
istituto, Francesco Della Corte, è inter venuto per ribadire che nessuno ha
mai operato con intenti che non fossero per il bene comune : "Vorrei ribadire l'apprezzamento mio e dell'intero
consiglio di istituto alla dirigente, per i l
suo operato e per la professionalità, as sociata alla volontà di favorire il corretto e proficuo rapporto fra i vari organ i
di questo istituto. Abbiamo sempre apprezzato la capacità di mediazione e di
indirizzo al bene comune. Mai abbiamo potuto verificare qualsiasi atteggia mento di boicottaggio o di faziosità".
Inoltre, non si è nemmeno decurtata
l'ora dalle assemblee di istituto. Un
cambio di rotta sostanziale dunque,
che senz'altro placherà gli animi ne i
corridoi dello storico Liceo . Un atto
formale che, è bene ricordarlo, rend e
giustizia innanzitutto a quei 380 studenti - un terzo del Liceo - che il 22 settembre scorso avevano presentato alla
preside una petizione per chiedere di
inserire la messa di inizio anno nelle
ore di assemblea .
Pagina 38
una legge
Una legge che vale
che vale più più dei contratti
dei contratti
di Marcello Clarich
arà finalmente la volt a
buona? Con il decreto legislativo che giovedì ha
ottenuto il via libera del paralemto e che ora attende il var o
definitivo in Consiglio dei mi nistri, la cura "Brunetta" per ri formare la pubblica amministrazione realizza un obiettivo importante : introdurre nor me più severe per premiare e,
punire i dipendenti pubblici e
per migliorare l'efficienza de gli uffici pubblici.
In realtà, già da molti anni i l
governo e il Parlamento si sono
cimentati in questa impresa . E
sempre con poco successo.
Giànel1992, con la privatizzazione del rapporto di lavoro dei
dipendenti pubblici inserita tra
le misure d'emergenza varat e
dal governo in mezzo a una crisi senza precedenti della nostra
moneta (che portò a una "decisa" svalutazione), si parlò d i
svolta epocale.
In effetti, a rileggere la legg e
delega di allora (n. 421/1992) e
il decreto legislativo di attuazione (n . 29/93) ritroviam o
molti concetti presenti nella riforma di oggi .
L'idea di privatizzare il rapporto di lavoro, di accrescere
gli spazi della contrattazion e
collettiva con un negoziator e
forte per la parte pubblic a
(l'Aran) e di attribuire ai dirigenti pubblici i poteri "del privato datore di lavoro" mirava pro prio a creare le premesse per s anare i guasti di decenni e decen nni di lassismo .
S
Continua ► pagina 5
Il mix di misure attese grazie a quella riforma era dav vero innovativo .
Il principio del merit o
per la selezione e la promozione del personale; gli incentivi economici non distribuiti più a pioggia ma legati alla produttività individuale ; la mobilità del personale per porre rimedio agl i
squilibri territoriali (uffic i
sempre sguarniti al Nord e
sovraffollati nel Mezzogior no) ; la valorizzazione della
dirigenza, limitando il ruolo dei vertici politici alla de finizione degli indirizzi e a l
controllo ex post: questi e altri principi segnarono, alme no sulla carta, un cambiamento radicale .
Nel 1998 le norme furon o
perfezionate, in particolare ,
privatizzando anche i dirigenti generali, e attribuend o
le controversie in materia d i
lavoro pubblico al giudic e
ordinario .
Non fu un percorso facile .
Ma la riforma - contestata so prattutto dai dirigenti - passò indenne anche il vagli o
della Corte Costituzionale ,
che invece bocciò i tentativi
di introdurre forme estreme
di "spoil system" che pone vano i dirigenti alla merc é
dei politici .
Che cosa accadde, poi? La
verità è che il passaggio d a
norme così avanzate alla loro realizzazione pratica si è
' scontrato in tutto questo ar co di tempo con ostacoli in superabili : contratti collettivi che ripristinavano rigidità e azzeravano ogni tipo d i
incentivi in nome dell'egualitarismo ; norme regionali e
degli enti locali anch'ess a
non in sintonia con lo spirito
della riforma ; mancata attivazione dei meccanismi d i
valutazione e di responsabilizzazione dei dirigenti; ruo lo debordante dei vertici po litici restii a fare un passo in dietro, convenienza di tutti
a mantenere il clima "del vi -
vie lascia vivere" .
In definitiva, pur con qual che eccezione, poco o null a
è cambiato nonostante l'atti vismo del legislatore .
Per questo, quando ne l
marzo scorso il parlament o
ha approvato una delega assai ampia per la riforma de l
pubblico impiego (n .
15/2009) poteva sorgere.
più di un dubbio : perchéripartire quasi da zero co n
nuove norme, anziché cercare di far applicare quell e
esistenti, magari con poch i
ritocchi mirati ?
In realtà, rispetto ai tentativi precedenti, la legge dele ga mirava a introdurre per
legge vincoli puntuali no n
derogabili dalle amministra zioni o in sede di contratta -
Positiva la scelta d i
introdurre con atti normativ i
vincoli non derogabil i
né dalle amministrazion i
né in sede sindacal e
zione collettiva proprio all o
scopo di impedire snatura menti in sede attuativa.
Il decreto legislativo no n
ha potuto però chiudere i l
cerchio con norme immedia tamente operative e ciò anche per rispettare l'autonomia delle Regioni e degli en ti locali costituzionalmente
garantita .
Così l'applicazione concreta di molti istituti sarà rinviata nel tempo e c'è il rischio che le norme più innovative perdano di incisivit à
nei vari passaggi a valle de l
decreto .
Ulteriore conferma de l
fatto che non basta sfornar e
norme per cambiare i comportamenti e la cultura di milioni di dipendenti e dirigenti pubblici .
Marcello Clarich
©
RIPRODUZIONE CISERVATA
Perché i nostr i
piloti conducon o
solamente u n
tipo di aeroplano .
Licenziamenti automatici
per gli statali assenteist i
Basteranno 4 giorni non giustificati per perdere il post o
Sylvia Kranz
Il primo capitolo della riforma Brunetta ad entrare in vigore
sarà il nuovo sistema disciplinare dei dipendenti pubblici.
il decreto riporta in ambito legislativo un tema negli ultimi anni lasciato prevalentemente alla
contrattazione, introduce nuove
sanzioni per nuovi comportamenti censurabili e inasprisce l e
punizioni già previste dalle regole attuali . Dimezzati, poi, i termini per arrivare alla sanzione, mentre si introduce la regola generale della non sospensione diprocedimenti disciplinari quando questi siano legati a processi penali.
Nella fase transitoria convivono entrambe le discipline. In pratica i fatti avvenuti dopo l'entrata
in vigore del decreto (15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale) dovranno essere contestati secondo le nuove tipologie; i
fatti contestati prima dell'entrata
in vigore seguono la disciplina i n
cui si sono verificati. Ai fatti avvenuti prima, ma contestati dop o
l'entrata in vigore, si applicano i
nuovi termini e il nuovo iter, m a
rimangono le vecchie sanzion i
perché più favorevoli.
Le novità più eclatanti arrivai no interna di assenze ingiustificate eper malattia. Fino ad oggi l'assenza ingiustificata dal servizi o
comportava l'applicazione d i
sanzioni crescenti in rapporto alla sua durata, in base a una seri e
di norme tutte abrogate dall a
nuova disciplina .
Con la riforma, in caso di assenza ingiustificata per più di tr e
giorni anche non consecutivi in
un biennio, odi sette giorni negl i
ultimi dieci anni, o infine di rifiuto di riprendere il lavoro nei termini prefissati, è previsto il licenziamento. Dalla lettura della norma, sembra che il conteggio de i
giornivada fatto retroattivamente, e che quindi possano concorrere a far maturare la sanzione anche i giorni già maturati se a su o
tempo non sono stati contestati e
sanzionati.Il dipendente che timbra il cartellino e poi esce per motivi personali sarà licenziato in
tronco: in questo caso, basta una
sola assenza per chiudere il rapporto. Una volta accertato il fatto, l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari non ha alcun potere discrezionale, perché
non si prevede nessuna circostanza "attentuante" in grado di
ridurre la sanzione.
Delicata l'ipotesi introdotta
in caso di insufficiente rendimento . Occorrerà modificare i
sistemi di valutazione della prestazione, inserendo parametr i
oggettivi e predeterminati, pe r
poter stabilire quale grado d i
rendimento debba considerars i
insufficiente per almeno due anni e, di conseguenza, condurr e
al licenziamento .
Il nuovo codice disciplinare introdotto con la riforma del pubblico impiego non si limita comunque al licenziamento dei dipendenti assenteisti, ma mette in campo una ricca serie di sanzioni di va ria gravità a seconda dei fatfi messi nel mirino .
Se violando obblighi lavorativi
stabiliti da leggi, regolamenti, contratti o codici di comportamento
A tempo indeterminat o
E il totale dei dipendent i
pubblici «stabili»
121
* 'ih r
0
«Autonomi »
Sono i dipendenti di regioni ,
enti locali e servizio sanitari o
nazionale . A loro il decreto
attuativo della riform a
Brunetta riserva u n
trattamento particolare pe r
quanto riguarda la disciplin a
delle «fasce di merito» ch e
determineranno la presenza
dei premi in busta paga ; i n
pratica regioni, sanità ed enti
locali non saranno costretti a
dividere in tre fasce di merito i l
personale, e a tagliàr e
interamente la retribuzione d i
risultatoa un quarto dei
dipendenti . Nessun a
differenza, invece, per quel ch e
riguarda il codice disciplinar e
. :' "= X77
I promossi
Sono le progression i
orizzontali e verticali effettuat e
nel 2007 nel complesso della
pubblica amministrazione . Fr a
queste, 129 m i la 0141% de l
totale) sono state effettuate d a
regioni ed enti locali, ch e
rappresentano i115% de l
personale pubblico a temp o
indeterminato
un dipendente provocala condannadell'amministrazione diappartenenza al risarcimento di un danno, è prevista la sospensione d a
unminimo ditregiòrniaunmassimo di tre mesi, per un arco di tempo variabile in base all'entità del risarcimento.
Con la sospensione dal servizio
fino a tre mesi viene invece sanzio nato il dirigente o il responsabile d i
posizione organizzativa che simac chia di inerzia o sottovalutazione
degli elementi che costituiscono u n
comportamento illecito del collabo ratore. La sanzione comporta, solo
per chi ha qualifica dirigenziale, an che la decurtazione dell'indennit à
di risultato del dirigente, p er un tempo pari al doppio della sospensione .
La durata della sospensione in questi casi è legata alla gravità dell'illecito disciplinare che si sarebbe dovuto avviare o per il quale si sia lasciato scadere anche uno solo dei termi
ni, oggi dichiarati tutti a pena di de cadenza . Il rifiuto o l'omissione di
collaborazione in un procediment o
a carico di un lavoratore della stessa o di altra amministrazione comportala sospensione fino ai5 giorni .
Queste ultime tipologie sanzionatorie potrebbero compor tare un problema di individuazione della competenza del titolare dell'azione disciplinare, ma
si propende per l'attribuzione in
ognicaso all'ufficio disciplinare,
dato che la sanzione massima teoricamente applicabile ecced e
la competenza del dirigente e
può venire oggettivamente de terminata solo all'esito del pro cedimento stesso .
i, RIPRODUZIONI 12[SERVHM A
Sanzione
Comportamento sanzionato
Norm a
di riferimento
SOSPENSIONE DAL SERVIZIO
Con privazion e
della retribuzione fin o
a 15 giorni
Rifiuto ingiustificato
a testimoniare o a collaborare
a un procedimento disciplinar e
in corso anche presso altr a
pubblica amministrazion e
Articolo 55-bis,
comma 7 ,
Dlgs 16 5
Con privazione dell a
retribuzione fin o
a 3 mesi e, per i soli
dirigenti, decurtazion e
dell'indennit à
di risultato
Mancato esercizio o decadenz a
dell'azione disciplinar e
per omissione o ritard o
ingiustificati.
Articolo 55- s :'xies,
comma 3 ,
Dlgs 16 5
Con privazione della
retribuzione da 3 giorn i
a 3 mesi in proporzion e
all'entità del risarcimento
Violazione degli obbligh i
Articolo 55-sexies ,
della prestazione lavorativa ,
comma 1 ,
che abbia comportato condann a Dlgs 16 5
per la pubblica amministrazion e
al risarcimento del dann o
COLLOCAMENTO IN DISPONIBILIT À
Per due anni e
successivo
licenziamento e/o ai fin i
dell'eventual e
ricolloca ment o
del lavoratore
rideterminazion e
mansioni e qualifica
In caso di grave dann o
Articolo 55-sexies,
al funzionamento dell'uffici o
comma 2,
per inefficienza e incompetenz a Dlgs 165
professionale accertate tramit e
sistema di valutazione senz a
sentenza di condann a
alla pubblica amministrazion e
LICENZIAMENT O
Con preavviso
Ingiustificato rifiut o
del trasferimento dispost o
per motivate esigenze d i
servizi o
Articolo 55-quater,
comma 1, lettera c),
Dlgs 16 5
Assenza ingiustificata per pi ù
di 3 giorni, o mancata ripres a
del servizio dell'assenz a
ingiustificata entro il termin e
fissato dalla pubblic a
amministrazione
Articolo 55-quater ,
comma 1, lettera b),
Dlgs 16 5
Insufficiente rendimento
Articolo 55- quater,
comma 2 ,
Dlgs 165
Falsa attestazione della presenz a Articolo 55-quater,
in servizio, ovvero giustificazion e comma 1, lettera à),
dell'assenza mediante
Dlgs 16 5
certificazione medica falsa
Produzione di document i
o dichiarazioni false pe r
ottenere l'assunzione o in caso
di avanzamenti di carriera
Articolo 55- quater,
comma 1, lettera d) ,
Dlgs 16 5
Ripetizione nell'ambiente
di lavoro di gravi condott e
aggressive, o moleste ,
o minacciose, o ingiuriose ,
o lesive dell'onore e dell a
dignità personale altrui
Articolo 55- quater ,
comma 1, lettera e) ,
Dlgs 16 5
Condanna penale definitiva
che preveda l'interdizion e
perpetua dai pubblici uffici
Articolo 55-quater ,
comma 1, lettera f) ,
Dlgs 165
press LIf1E
05/10/2009
Il Sole 341('I)IfiS
Le regole nvigoie,A maglie larghissim e
Oggi non ci sono controlli
e l'uscita è solo in casi limit e
Francesco Machina Grife o
duzione di documenti falsi, arresto in flagranza per peculat o
e altri gravi reati . Gli altri 34 ,
pur avendo avuto tutto il tempo di emendarsi, non lo hann o
fatto e sono stati allontanati pe r
recidiva, oscarso rendimento e
grave incapacità prolungata
nel tempo .
Numeri talmente bassi da e ssere considerati privi di qualsiasi importanza, e dunque fino a d
.. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . oggi neppure censiti nella foto grafia annuale dei 3,5 milioni d i
1N LIBERTÀ
impiegati scattata dalla RagioIn otto uffici su dieci
neria gene rale dello Stato. Così ,
dell'amministrazione central e nella deti gigliata disamina d i
prómozion i, passaggi di carrieper il «benservito »
ra, assunzismi e pensionamenti ,
si deve arrivare
i licenziam enti veri e propri sono sempre stati annacquati nelalla condanna penale
la più. generale categoria delle
«altre cessazioni», perdend o
Tutto questo, finora, è avve- ogni visibilità . Dati che non sonuto quasi solo nella teoria . no noti neppure alla Funzione
Come ha mostrato un'indagi- pubblica, ferma a un'indagine
ne della Funzione pubblica d i sul «doppio lavoro» dei dipenqualche mese fa, nel 2005 i li- denti condotta nel aoo8 insiecenziati di ministeri, regioni , me alla Guardia di Finanza.
province e Asl, nel compless o
Scorrendo il dettaglio dei cacirca un milione di addetti, sia- si si scopre che fino a ora pe r
no stati in 68, saliti a 83 ne l avere il benservito era necessa2006 . Un licenziamento ogn i ria o una condanna penale op15mila dipendenti. Non mal e pure qualche mese di assenz e
per una pubblica amministra- ingiustificate . Il palmares della
zione che passa per esser e tolleranza va al ministero della
inefficiente e burocratic a Difesa che nel 2005 ha licenzia quando non ricettacolo d i to tre dipendenti dopo ben 70,
"fannulloni" .
140 e ben 269 giorni di assenz e
E le cose non cambiano ne i non motivate . Ma la pazienza è
comuni : 67 persone silurate ne l una virtù presente anche nelle
2008 sui circa 5oomila addett i Asl, dove prima di essere mandel comparto . Di questi, 33 han- dati via i dipendenti sono spari no dovuto lasciare il posto sen- ti senza lasciare tracce anche
za preavviso a seguito di inter - per cinque mesi o più, come ac dizione dai pubblici uffici, pro - caduto a Castellammare di StaPer fortuna, gli uffici pubblici non chiudono per la crisi
come capita alle aziende . Quan do licenziano, dunque, lo fann o
soltanto per un procediment o
disciplinare. Scarso rendimento, assenteismo, truffa, son o
queste le violazioni che alimentano l'ampio ventaglio delle ragioni per mandare a casa il dipendente infedele o sfaticato .
bia, Latina e Catania . A Palermo, invece, per chiudere il rap porto sono bastati tre mesi e a
Dolo, in provincia di Venezia ,
soltanto 20 giorni . Ma il feno meno è equàmemente divis o
fra nord e sud. A Brescia, pe r
esempio, un dipendente si è dileguato per i8o giorni e a Lecc o
per 16o, che scendono a no a Firenze e 140 a Massa Carrara. A
Genova all'Azienda ospedaliera Villa Scassi, invece, il caso è
stato quello di un finto medic o
cacciato per esercizio abusiv o
della professione. A seguire,
fra le cause più gettonate di risoluzione del rapporto, ci son o
furto, peculato, offese ai superiori e molestie ai colleghi . Una
serie di situazioni limite a cui s i
risponde con una severità che è
direttamente proporzionale al
grado di tolleranza interii b
all'ente. Ne consegue un'applicazione delle sanzioni sul terri torio a macchia di leopardo.
Alla base di numeri così pic coli c'è il mancato funzionamento dei controlli. L'8o% delle amministrazioni dello Stat o
non li fa per niente, così come
il 73% dei comuni e il 64% delle Asl; più attente, si fa per dire, le regioni manchevoli soltanto nel 33% dei casi . L'uffici o
ispettivo, vero fulcro dell'attività di indagine, poi, non è sta to mai costituito nel 64% de i
ministeri e nel 40% dei comuni. E se a licenziare è il diretto re generale perché manca l'ufficio competente per i procedi menti disciplinari, il provvedimento è nullo come ha chiarito recentissimamente la Cort e
di cassazione, sentenza del 3 0
settembre 2009 n. 20981, dispo nendo la reintegra nel posto di
lavoro di un dirigente del comune di Torino .
R]PRODULJONL RISERVATA
Con il contagocce
I dipendenti licenziati dalle amministrazioni pubbliche second o
le ultime rilevazion i
* Dato in via di definizione
press LIf1E
05/10/2009
Il Sole 341('I)IfiS
.àywì
Principio-cardin e
Chi non dà i voti
rischia il bonu s
Tiziano Grandelli
Mirto Zamberla n
Il risanamento della pubblica amministrazione passa attraverso la valorizzazione de l
merito, che trova il suo punt o
cardine nel processo di valutazione dei dipendenti, non pi ù
posti tutti sullo stesso piano ma
classificati in tre diverse fasc e
di merito, fissate per legge (s i
veda il servizio qui sopra) . Questo processo, realizzato attraverso il ciclo della performance, parte con l'approvazione d i
uno specifico piano nel quale
vengono individuati gli obietti vi annuali e triennali da raggiungere, le risorse a disposizione nonché gli indicatori con
i relativ valori attesi.
. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .
Per tradurre il nuovo sistem a
da norma a prassi diffus a
in campo anche le sanzioni
ma la vera scommess a
è il cambiamento di cultur a
Nel corso dell'anno si proce de alla verifica intermedia dello
stato di attuazione; a consuntivo, la relazione sulla performan ce evidenzia il grado di raggiun gimento degli obiettivi programmati con l'individuazion e
dei risultati ottenuti da ciascun
dipendente . Questi ultimi sono
determinati dalla performance
organizzativa, intesa come capacità dell'amministrazione
nel suo complesso o di singole
aree di responsabilità di soddisfare i bisogni degli utenti finali
rispetto a standard definiti, e d a
quella individuale, che esprim e
il contributo apportato dal singolo dipendente al raggiungi mento di specifici obiettivi anche considerando il comportamento organizzativo.
Per garantire la realizzazione di questi processi viene istituita la commissione per la vaI
lutazione, la trasparenza e l'integrità della amministrazioni
1 pubbliche a cui spetta il compi-
to di sovrintendere a livello centrale l'attività di valutazione attraverso la definizione di parametri, modelli di riferimento e
linee guida cui tutti dovrann o
conformarsi. Nelle singole amministrazioni viene individuato l'organismo indipendente di
valutazione della performanc e
quale garante della corretta applicazione delle procedur e
nonché valutatore dei risultati
ottenuti dai dirigenti, i quali, a
loro volta, "peseranno" il re stante personale .
Per il principio della trasparenza, tanto voluta dal ministro, il processo, la metodologia e i risultati della valutazion e
dovranno essere pubblicati su i
siti istituzionali e ricompresi in
un apposito piano triennale .
Il rispetto delle procedure d i
valutazione è condizione neces saria per poter erogare i compensi legati al merito e l'inosservanza comporta sanzioni ch e
vanno dalla mancata corresponsione della retribuzione di
risultato ai dirigenti inadempienti al divieto di assunzione e
di conferimento di incarich i
per l'amministrazione .
Se da un parte non vi sono
dubbi sul fatto che il miglioramento dell'efficienza della P a
debba passare attraverso la diffusione di una cultura manageriale che necessariamente definisca obiettivi, sistemi di valuta zione e misurazione dei risultati, dall'altra non è Così scontat o
che solo una norma di legge riesca a portare quel cambiamento culturale che implichi una reale e sostanziale applicazione
delle procedure contenute nel la norma. Infatti, l'impianto nor mativo ripropone principi e me todologie già presenti nella migliore dottrina e nella giurispru denza consolidatasi in materia.
La vera sfida consiste nel
riuscire a passare dalla forma le applicazione di procedure
più o meno virtuose alla convinzione che tali strumenti
possano migliorare la qualità
dei servizi erogati ai cittadini.
Pa • ina 5
Jlmeritl pesa lìnoa64m,ilaeurc
RIPRODUZIONE RISERVATA
Perché i nostri
piloti conducon o
solamente u n
tipo di aeroplano .
Il Sole 3~.1'(}
press LIf1E
05/10/2009
I merito pesa fino a 64mila euro
Sarà la differenza lorda di stipendio tra dipendenti pubblici migliori e peggior i
Gianni Trovati
Manca solo il via libera fina le del governo, che potrebbe arrivare già in settimana, e la rifor maBrunetta del pubblico impiego sarà legge . Gli stipendi di diri genti e dipendenti pubblici so no sul punto di salire sull'otto volante del merito, chiamato a
i gonfiare o tagliare la busta pag a
in base ai risultati individuali .
Il valore della sfida dipend e
dalle qualifiche e dalle amministrazioni di appartenenza, m a
promette di essere alto: anch e
64mila euro lordi di differenz a
tra i "bravi" e gli "scarsi", per i
dirigenti statali di punta . In percentuale la quota oscilla fra il 7
e il 20% della retribuzione totale, in aumento per i meritevoli e
in decurtazione per i meno produttivi. Negli anni, poi, le cifre
ballerine nelle buste paga dei dirigenti promettono di aumentare ancora, perché dal 2012 il de creto attuativo esaminato in
queste settimane dalparlamento chiede di destinare alla produttività almeno il 30% dello stipendio annuale .
Dipendenti e dirigenti di regioni, sanità ed enti locali possono invece stare più tranquilli ,
perché le autonomie sono riuscite a ottenere una via decisamente più morbida verso la me ritocrazia (si veda anche Il Sole
24 Ore del 21 settembre) .
Tutto nasce dal sistema delle
tre fasce di merito chiamate a di videre gli uffici pubblici fra i me ritevoli (fissati nel 25% dei di pendenti totali), i lavoratori sen za infamia e senza lode (50%) e
gli improduttivi (l'altro 25%,
con premio azzerato), e riserv a
alle prime due fasce le risors e
destinate alla produttività (il
5o% diviso fra gli eletti della pri ma fascia, il resto agli altri) . Re gioni, sanità ed enti locali, inve ce, potranno costruire le classi fiche come vorranno, e soprattutto non saranno tenuti a lascia re completamente a secco alme no un quarto dei dipendenti.
Con l'approvazione definiti va del decreto, che attua la legge Brunetta varata il 4 marz o
scorso (la 15/2009), Si prova a
passare dai princìpi alla pratica ,
e i primi interrogativi corrono
ovviamente sul "prezzo" dell a
rivoluzione. La tagliola del merito si esercita sulla «retribuzione di risultato» (per i dirigenti)
o «produttività» (per i dipendenti), una dote che in ogni am-
ministrazione viene distribuit a
fra i dipendenti. Con le nuov e
regole, la quota che si risparmi a
tagliando il premio ai dipendenti improduttivi andrà ad alimentare la busta paga dei meritevoli . Il risultato effettivo dipende
dalla struttura di ogni ufficio e
dalle modalità con cui oggi so no distribuite le risorse di risultato, che spesso sono spalmat e
a pioggia con assegni che cambiano solo in base alle stellett e
sulla giacca . Al netto delle variabili, comunque, la retribuzione
di risultato potrebbe azzerarsi ,
rimanere stabile o raddoppiare ,
in base alla propria posizione i n
graduatoria.
Facciamo qualche esempio
tratto dalle buste pagareali (importi lordi), pubblicate sui sit i
delle amministrazioni co n
Il confronto
Gli effetti della riforma sulla busta paga (lorda) dei dipendenti pubblici applicando i nuovi criteri sulla retribuzione di risultato : stipendio odierno con %variabile e stipendi futuri con osenza premio *
(*) I profili sono tratti da buste paga reali, pubblicate sui siti istituzionali, Il calcolo degli effetti è indicativo, e presuppone che oggi la retribuzione di risultato sia distribuita a tutti, in misura legata solo alla qualific a
Stipendio
totale
Di cui :
retribuzione di risultato
Capo dipartimento ministero
236.300
32 .000
Direttore generale ministero
133 .400
25 .000
7 .70 0
6 .40 0
Personale
Dirigente I fascia
81 .400
Dirigente Il fascia
74 .000
73 .100
97 .800
50 .744
Dirigente medico Asl
Dirigente università
Dirigente scolastico
Impiegati
«Migliori» Incremento 0/o rispetto agli
(I fascia di merito) stependi di oggi
13,5
236 .300
204 .300
'-64 .00 0
-18,7
133 .400
108 .40 0
50 .00 0
9,5
73 .700
80.40 0
82 .20 0
12,4
116.30 0
-18,9
97 .800
8,6
52 .188 r
2,8
50 .744 ~
51.00 0
6,3
48.000
22.700
r
1 .44 4
3 .00 0
2 .20 0
«Inefficienti» Differenza in eur o
«In media»
(II fascia di merito) (III fascia di merito) tra I e III fascia
81 .400
74 .000
73 .100
24 .900
18 .50 0
48 .000
22 .700
Funzionario
268 .300
158.40 0
89.10 0
9 .10 0
9,7
-
12.80 0
67 .60 0
64.00 0
79 .300
49 .300
45 .000
20.500
15.40 0
18.200
-
r
37.000
- 2 .88 8
Pa • ina 5
6 .000
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4 .400
Il merito pea fn.164m0ecu.
press LIf1E
05/10/2009
Il Sole 341('I)IfiS
«l'operazione trasparenza» .
Un dirigente di I fascia che lavo ra in un ministero (si veda il gra fico) oggi guadagna 81.400 euro, e i 7 .700 euro (il 9,5%) legati
al risultato potrebbero salire a
14 .400 oppure sprofondare a ze ro a seconda dei voti in pagella.
Con la riforma a regime, da l
2012 la posta in palio dovrebb e
salire a più di 24mila euro, cio è
i13 ooio dello stipendio totale . Ap plicando gli stessi criteri a un capo dipartimento, si vola fino a
quota 32mila euro, che diventa no 7lmila con la regola del 3 0
per cento. Sempre che, ovvia mente, si trovi qualcuno con i l
coraggio di dire che il capo dipartimento lavora male e no n
merita il premio .
Se tutto funzionerà com' è
previsto sulla carta, poi, le diffe-
renze rispetto alla situazione attuale dovrebbero essere ancora
più profonde nei settori dove i
premi di produttività copron o
una parte marginale dello stipendio, come ad esempio l a
scuola : anche in questo campo ,
però, serve unpo' di immaginazione per capire come sipotranno mettere in gara fra loro figure come i dirigenti scolastici .
Tutti da scoprire, invece, gli
effetti che la riforma del merit o
potrà avere in regioni ed enti lo cali . Ognuno, infatti, potrà so stanzialmente fare da sé, adeguandosi ai principi ma senz a
essere costretti a comunicare a
un dipendente su quattro che l a
retribuzione di produttività per
lui sarà solo un ricordo .
gianni [email protected] m
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11 mcritopem fuma64m0ecmo
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05/10/2009
Il Sole 341('I)IfiS
La quota variabile
assottiglia pension e
e liquidazione
Puntare tutto sul merit o
in busta paga rischia di provo care qualche brutta sorpres a
su pensioni e liquidazioni dei
dirigenti, anche per chi nei
prossimi anni vincerà porterà a casa pagelle invidiate d a
tutti i colleghi .
Il diavolo si cela nei dettagli ,
e in questo caso il nascondiglio è nei meccanismi che governano il calcolò della previdenza pubblica. Per fissar e
l'importo dell'assegno destinato a chi è a riposo, la retribuzio ne che rappresenta la base d i
calcolo si divide in due : quella
fissa va nella quota A, più "pesante" nei calcoli previdenziali, mentre le parti accessori e
alimentano la quota B, che in fluisce meno sull'importo della pensione. Conseguenza : s e
la quota variabile cresce a scapito di quella fissa, pensioni e
liquidazione dimagriscono .
Proprio questo rischia d i
verificarsi nei prossimi anni
del pubblico impiego, se nessuno correrà ai ripari co n
qualche correttivo ai meccanismi della previdenza pubblica . Il decreto Brunetta prevede che dal 2012 almeno il
30% dello stipendio dei dirigenti pubblici sia coperto da l
«trattamento accessorio col legato ai risultati» .
Oggi questa voce dello stipendio viaggia a livelli molto
più bassi, che superano illo %
solo per i dirigenti che occupano gli scalini più alti della gerarchia, per cui per arrivare a
quota 30% nelle prossime du e
tornate contrattuali ci sono solo due strade: o rinnovi contrattuali ultra-generosi, che lo
stato della finanza pubblica e
la linea del rigore relegano ne l
libro dei sogni, o un aument o
della retribuzione di risultat o
/quella "leggera" ai fini della I
pensione) a scapito della par te fissa (quella "pesante").
Qualche cifra per capire ,
basata su uno stipendio da
9omila euro lordi : tenend o
fisso il totale, ma alzando l a
retribuzione di risultato d a
5mila a 2omila euro, la liquida zione perde oltre 33mila euro
e la pensione lascia sul campo più di 6mila euro l'anno :
una punizione a vita, anch e
per chi in ufficio dimostra di I
meritare un premio .
G .Tr.
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05/10/2009
Il Sole 341('I)IfiS
Ai nuovi controllori
serve indipendenza
di Stefano Pozzoli
.` a Carta delle Autonomi e
configura un sistema dei
,controlli certo più evoluto
e adeguato ai tempi sia di quello
prospettato dal Dlgs 267/2000, attualmente in vigore, sia di quello
ipotizzato nei vari tentativi di riforma che si sono succeduti .
C'è però un tema che nel disegno non è affrontato, nonostante la sua rilevanza, e cioè l'indipendenza dei controlli . Il cap o
X della nuova carta, infatti, tratta in maniera superficiale questo aspetto, che è invece essenziale almeno per quanto riguarda il controllo di regolarità amministrativa e contabile .
Questo controllo ha natura
ambigua. Infatti è sì collaborativo, ma è il solo in cui prevale l'interesse, generale, del rispetto del la legittimità e della legalità .
La valutazione di questi
aspetti, che può perfino portare chi esercita tale funzione a
rivolgersi alla magistratur a
pur di salvaguardare l'ente dal le azioni dannose degli stessi
amministratori, richiede un a
necessaria autonomia di giudi zio rispetto al sindaco e agli altri organi dell'ente .
E un controllo esercitato d a
due soggetti: il responsabile dei
servizi finanziari e l'organo di
revisione . L'affidamento del co ordinamento dei controlli al segretario (articolo 34 della bozz a
Calderoli) non rappresenta di
per sé una garanzia sufficiente ,
trattandosi di un "uomo del sindaco" che, pur avendo il dovere
di rispettare la legge, non è neppure opportuno che manifest i
una terzietà rispetto ai desiderata della amministrazione.
Resta quindi il problema di
garantire queste figure. Quant o
al responsabile dei servizi finan ziari è necessario agire su due
fronti. Il primo è la competenza.
Occorre definire il suo profil o
professionale e istituire un registro che ne attesti l'adeguatezza, imponendo obblighi di aggiornamento (come è previsto
per irevisori, all'articolo 35) . Oggi per fare il segretario comuna le è richiesta una preparazione
giuridica, attestata da una laurea e verificata con un concorso. Perché allora può essere pre so come responsabile dei servi-
zi finanziari di un comune anche un neolaureato in chimica?
Siamo di fronte a un assurdo .
Il secondo elemento è collo care il ragioniere in una posizione che ne garantisca il ruolo, assicurandogli quindi la posizione apicale, in modo da evitare condizionamenti di natura gerarchica . Il responsabil e
dei servizi finanziari è, ed è destinato a restare anche con la ri forma, il cuore dei controlli . E
interesse di tutti che sia mess o
in grado di esercitare al meglio
il suo ruolo . Quanto ai revisori
la prima garanzia sta nel crit e rio di scelta . Siamo sicuri ch e
sia opportuno che vengano tutti nominati dal consiglio comunale? Difficile pensare che si tu teli l'indipendenza facend o
scegliere l'arbitro a chi è desti nato a giocare la partita .
Ci sono altri elementi, poi, su
cui occorre riflettere . Il prim o
sono i compensi . Lasciare decidere al comune è inopportuno ,
perché il compenso è un'arma
potente per condizionare i
membri dell'organo . E lo si pu ò
fare sia pagando poco che pagando troppo . Oltre a ciò è rilevante il numero dei componenti l'organo. La riduzione dei revisori da tre a uno nei comuni sotto i 15mila abitanti, imposta con
la finanziaria 2007, è stato un
grave errore . Il revisore singolo
è sempre nominato dalla maggioranza, e questo cancella que l
minimo di tutela offerto dalla
presenza di almeno una persona estranea all'area del sindaco .
Un altro punto da affrontare,
e con ragionevolezza, è il regime delle incompatibilità. Il rischio è che nei regolamenti degli enti si oscilli dal massimo (facile) rigore al totale lassismo.
Siamo sicuri che prospettar e
un'incompatibilità assoluta si a
garanzia di competenza? Diviene difficile che un professioni sta esperto della materia, se si
vede impossibilitato a svolger e
la sua normale attività con le par tecipate dell'ente, possa accettare l'incarico . Ricondurre i criteri di incompatibilità a quelli pro spettati dal Codice civile e dalle
regole di deontologia professio nale è la soluzione più equa .
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05/10/2009
Il Sole 341('I)IfiS
Sulle mense,
scolastich e
nessun obbligo
peri comun i
Sabrina Gastaldi
_ - Con l'inizio dell'anno scolastico arrivano da diversi Comuni segnalazioni di disservizi causati dalla riduzione de l
personale docente e non docente, soprattutto per l'assistenza nelle mense scolastiche . Al riguardo non esiste nessuna norma che attribuisce lo
svolgimento di questa funzione agli enti locali, né l'ordina mento prevede che se un soggetto istituzionale elimina una
prestazione al suo posto debb a
intervenire obbligatoriamente un altro . L'assistenza a l
pranzo degli alunni è riportata nel mansionario dei collaboratori scolastici statali, appartenenti al comparto scuola,
cui spetta «l'ordinaria vigilanza e l'assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche» . Il Comune potrà autonomamente decidere di intervenire, con accordi o convenzioni con le scuole, se ne
ravvisi la necessità e ne abbi a
la disponibilità economica .
Il tempo mensa
Il Consiglio d'istituto ha
deliberato che i genitori dei
bambini frequentanti il tempo
pieno possano venire a prendere i
figli nell'ora della mensa.
Èpossibile?
Dalla lettura dell'articolo 1 de l
Dpr 89/2009 è da ritenere che le
36 ore comprendano anche quell e
della mensa . La norma dispon e
l'obbligatorietà del monte orari o
destinato al tempo normale ea l
tempo prolungato. Pertanto no n
appare coerente escludere gl i
alunni dal momento della mensa .
Le richieste dei genitori appaion o
incompatibili con la frequenza d i
una classe a tempo prolungato ,
fermo restando che, in presenza d i
particolari situazioni di natur a
socio-familiare, l'ente può ridurre
il carico della spesa per la mensa
da parte delle famiglie .
La fornitura della mensa da part e
dei Comuni si giustifica solo co n
l'impossibilità dei bambini d i
pranzarefuori dalla scuola .
Il volontariat o
E possibile stipulare un a
convenzione con la locale
associazione di volontariato per
l'effettuazione del trasporto di un
alunno frequentante la scuola
primaria e residente in zon a
ubicata fuori dal percors o
normalmente effettuato dallo
scuolabus ?Il servizio può essere
svolto con mezzi di proprietà
dell'associazione e dal personale
abilitato e iscritto all'associazion e
medesima?
Per quanto riguarda il servizi o
che si richiede all'associazione,
concernente il trasporto scolastico
con il mezzo di proprietà dell a
medesima, risulta di ostacolo all o
stesso la normativa in materia d i
trasporto scolastico degli alunn i
della scuola dell'obbligo dettata
dal Dm 31 gennaio 1997, il qual e
individua le categorie di mezzi ch e
possono essere adibiti allo
svolgimento di tale servizio .
La relativa circolare del ministero
dei Trasporti n .23 del1997
sembra, però, fornire un a
valutazione più estesa co n
riguardo ai mezzi utilizzabili per i l
trasporto scolastico, quand o
rileva come dall'elencazion e
contenuta nell'articolo l deW m
"emerge la possibilità previst a
dalla nuova disciplina d i
estendere letlisposizioniinerent i
al trasporto scolastico a ogn i
categoria di veicoli suscettibili, i n
base alle loro caratteristiche
tecniche, di essere utilizzati pe r
detto trasporto da parte d i
operatori sia pubblici che privati".
Questa valutazione potrebb e
indurrea ritenere che anch e
autovettu re immatricolate in us o
terzi, anche se non in possesso d i
autorizzazione per servizio d i
noleggio con conducente,
possono essere adibite a servizi o
di trasporto scolastico, ferm a
restando la possibilità di attivar e
le necessarie coperture
assicurative .
«Il Sole-24 Ore del lunedì »
pubblica in questa rubrica un a
selezione delle risposte fornite
dall'Anci ai quesiti (che qu i
appaiono in forma anonima) degli
amministratori locali. I Comuni
possono accedere al servizi o
«Ansi-risponde» — solo se son o
abbonati — per consultare l a
banca dati, porre domande e
ricevere la risposta, all'indirizzo
Internet Web www.ancitel .it. I
quesiti non devono, però, esser e
inviati al Sole-24 Ore . Per
informazioni, le amministrazioni
possono utilizzare il numero d i
telefono 06762911 o l'e-mail
«ancirisponde@ancitel .it» .
ancitei
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Tributi. Il giudice di pace di Venezia impone di restituire l'Iva a un cittadin o
Per la Tia primi rimborsi
e molte incognite sui 2010
Scade il periodo
transitorio Tarsu
ma manca
il regolamento
Giuseppe Debenedetto
Arrivano i primi via libera
giurisprudenziali per i rimbors i
dell'Iva pagata sulla Tia dopo l a
pronunc,ia della Corte costituzionale (la 238/2009) che ha sancit o
la natura tributaria della tariffa . Il
giudice di pace di Venezia ha imposto alla Veritas, la società che
gestisce il servizio nel capoluog o
veneto, di pagare 67,36 euro pi ù
230 euro di spese di procedura ,
creando un precedente che potrà
essere seguito da molti . Anche
per questo al ministero dell'Eco ] nomia sono cominciati i lavor i
per «arrivare il più rapidament e
possibile a una definizione dell a
problematica» e fermare la valanga economica che si può scatenare, come ha assicurato il governo
nei giorni scorsi in risposta a
un'interrogazione parlamentare .
Ma il fronte aperto dalla Consult a
non è l'unico su cui la Tia attende
soluzioni dal governo, perché i l
cambio d'anno riapre il consuet o
balletto del passaggio da tassa a tariffa, con qualche difficoltà in più .
Comuni in regime Tarsu . La
fine del "congelamento" del prelievo e la scadenza del periodo
Le soluzioni
possibili
transitorio previsto dal Dp r
158/99 avrebbero comportato il
passaggio obbligato a Tia da l
2010 . Tuttavia l'articolo 5, comma 2-quater, della legge 13/09 stabilisce che, se entro fine 200 9
non viene adottato il regolamento previsto dall'articolo 238 de l
Dlgs 152/06, i comuni posson o
adottare la Tia «ai sensi delle disposizioni legislative . e regolamentari vigenti» . La norma
avrebbe quindi due effetti: quello di rendere facoltativo il passaggio alla Tia, rendendolo possibile anche in assenza del regolamento statale. Nel secondo caso
il cambio di regime sarebbe per ò
difficile perché le uniche disposizioni vigenti sono contenute nel
Dpr 158/99, che impone di coprire integralmente i costi del servi-
per la gestione Tarsu/Tia nel
In assenza
del regolamento statale
Possono rimanere a Tarsu
Possono effettuare
il passaggi o
a Ti a
(ma è sconsigliabile)
zio e quelli amministrativi, di ac certamento, riscossione e altr i
oggi non coperti con la Tarsu ;
senza considerare, poi, l'assenz a
di parametri applicativi certi. I n
mancanza del regolamento statale è quindi consigliabile rimane re a Tarsu, potendo effettuare u n
"allineamento" alla Tia attraverso l'introduzione di alcuni criteri
di determinazione presenti nel
metodo normalizzato (Consiglio di Stato n. 750/09) .
Comuni in regime Tia . È indispensabile attendere l'adozione
del regolamento statale per passare dalla "vecchia" alla "nuova "
tariffa, ferma restando la necessità di rivedere i regolamenti comunali per adattarli alla disciplina
tributaria (si veda Il Sole 24 Ore
del 14 settembre). Restano tutta-
via diversi problemi: oltre al no do dell'Iva, su cui si attendono gli
interventi del governo, è necessa rio rivedere i rapporti tra comuni
e gestori del servizio, introducendo una disposizione che consenta di affidare l'accertamento e la
riscossione della Tia alle societ à
iscritte all'albo ministeriale di
cui all'articolo 53 del Dlg s
446/97, dal momento che la riscossione coattiva può essere effettuata solo dai soggetti indicat i
nell'articolo 36 del D1248/07; è
necessario colmare le lacune sulla procedura sanzionatoria, se s i
vogliono punire i casi di omessa
o infedele denuncia senza ricorrere al Dlgs 267/00. Anche su questi aspetti è indispensabile un intervento del legislatore.
Attività economiche . Per effetto del Dlgs 4/2008 (articolo 2,
comma 26) i comuni avrebbero
dovuto attivare dallo scorso 13
agosto una nuova forma di tassazione delle attività economiche ,
la cui disciplina è incerta e lacunosa: non è chiaro chi la deve riscuotere e con quali modalità, e
non è previsto nulla sulle compo nenti dei costi da prendere in
considerazione. Anche in questo
caso non avrebbe senso l'introduzione in corso d'anno di un a
forma di tassazione diversa, ch e
quindi entrerebbe in vigore i112
gennaio 2010. La proroga, però ,
non risole nessuno dei problemi per i gu,qali si attende invece
un intervenl o legislativo .
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2010
a seconda delta situazione attuale dei comun i
In presenza
del regolamento statale
Devono effettuar e
il passaggi o
alla nuova tariffa
In assenz a
del regolamento statale
In presenza
del regolamento statale
• Non possono effettuar e
il passaggio alta
nuova tariffa
Devono effettuare
il passaggi o
alla nuova tariffa
y Devono modificar e
i regolamenti
Tia per adeguarl i
alla sentenza 23812009
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Le finalità sociali e i conseguenti bilanci in rosso non giustificano l'affidamento dirett o
Agli impianti. sportivi Serve a gara
La «redditività potenziale» basta a indicare la rilevanza economica del servizi o
Alberto Barbier o
Un impianto sportivo grande all'interno di un centro poli funzionale ha caratteristiche ta li da farne presumere la poten ziale redditività ed è quindi «di
rilevanza economica», anche
se destinato ad attività prevalentemente sociali e con un bi 1 lancio modesto .
Il Consiglio di Stato, sezion e
V, con la sentenza 5097/2009
sancisce che le caratteristich e
di una struttura e la sua correla zione con spazi per attività complementari a elevato valore aggiunto la rendono in grado di
produrre utili e, quindi, la confi gurano come oggetto di potenziale confronto tra operatori
economici.
Il collegio ha valutato che u n
impianto composto da un edifi cio con tre piscine, bar esolarium all'interno di un'area polifunzionale possieda connotazioni intrinseche di rilevanza eco nomica . La qualificazione de l
servizio non dipende dalle valu tazioni dell'ente locale sulla gestione con finalità sociali (consentire l'accesso al nuoto di fa sce reddituali modeste) e .su l
conseguente bilancio in disavan zo, poiché ciò corrisponde a un a
scelta gestionale che può essere
poi modificata in modo che l'im . . . . . .. .. . .. . .. .. .. . . . . .. . . .. .. . .. . . . . . .. . . . .. . .. .. . .. .. . .
1 i 4 iTEPI
Per la scelta si valutan o
caso per cas o
tipologia e collocazion e
delle strutture e la presenza
di baro altre funzioni extra
pianto sia fonte di profitto.
Per la qualificazione di un servizio pubblico locale sotto il profilo della rilevanza economica,
quindi, occorre verificare in con creto se l'attività da espletar e
presenti o meno il connotato del la "redditività", anche solo in via
potenziale.
La decisione del Consiglio d i
Stato interviene sui modelli d i
gestione degli impianti sportiv i
definiti dalla disciplina regionale (nel caso la legge regional e
27/2006 della Lombardia) attuativa della legge 289/2002, articolo 90, comma 25, che prefigura
un sistema di affidamento in vi a
preferenziale ad associazioni e
società sportive dilettantistiche, ammettendo anche l'affida mento diretto sulla base della
non rilevanza economica degl i
impianti che per caratteristiche ,
dimensioni e ubicazione son o
improduttivi di utili o produttivi di utili insufficienti a coprire i
costi di gestione . La sentenza
scardina questa presunzione di
redditività nulla o scarsa degl i
impianti sportivi, perché non
ammette più valutazioni a priori
ma impone analisi puntuali sul le potenzialità di ogni struttura.
In questa prospettiva gli ent i
locali, per poter definire la scelta gestionale secondo i modelli
delineati dalla normativa settoriale, devono operare unaverifica accurata, rilevando :
a) la tipologia dell'impiant o
e le sue caratteristiche funzionali (ad esempio se si tratta d i
struttura omologata per attività federali) ;
b) la presenza di strutture
complementari per l'accoglienza del pubblico (ad esempio tribune con accesso controllabile), tali da lasciar ipotizzare
l'organizzazione di manifestazioni rilevanti, con ingresso a
pagamento ;
c) l'esistenza di strutture (a d
esempio bar) o la localizzazione
dell'impianto in un contesto polifunzionale, tali da favorire la
fruizione di altri servizi a valore
aggiunto.
Questi elementi consentono
di impostare un business plan ,
nel quale devono essere evidenziati i dati di costo reale (utenz e
per attività a pieno regime, ma nutenzioni ...) e di utilizzo condizionato (ad esempio le mancat e
entrate per i giorni in cui l'impianto è messo a disposizione
dell'amministrazione conce-
dente per attività istituzionali) ,
posti a raffronto con le entrat e
potenziali derivanti dalla gestione dell'impianto e da attivit à
complementari.
Qualora il confronto dei dat i
economici configuri la redditività potenziale dell'impianto
(misurata anche sul periodo di
gestione ipotizzato), la qualifi cazione come servizio a rilevanza economica risulta evidente e
comporta pertanto l'affidamento dello stesso con gara o, se in
house, seguendo i modelli. de terminati dall'articolo 23-bis
della legge 133/2008 e non quel li definiti dalla legislazione regionale settoriale .
RiPRODiZIONER?SERVAT A
www .itsole24ore.com/norme
lltesto della sentenza
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Authorf#y appaio, Fondi immobiliar i
Doppia procedura
nei rapporti con le Sgr
Raffaele Cusma i
La valorizzazione degli immobili di enti locali e pubblich e
amministrazioni in un fondo immobiliar' gestito da una Sgr è
un servizio il cui affidamento
non può prescindere dalla gar a
pubblica. La trattativa privata è
ammissibile per la gestione operativa del fondo, a condizion e
che i requisiti dei soggetti interessati all'affidamento dei contratti"avalle" della costituzion e
del fondo siano stati previsti nel
bando di gara. Così si è pronunciata l'Autorità sui contratti nel
parere prot 47208/09/5566 .
L' Authority ha sottolineat o
che l'articolo 19 del Codice con tratti, che elenca i casi esclusi
dalla gara, va inteso in senso re-
e
strittivo, in quanto norma derogatoria ai principi dell'evidenza pubblica .
A maggior ragione considerando la natura stess atdelle attività offerte dalle Sgr nel settor e
dei fondi immobiliari, caratterizzate da grande eterogeneit à
dei servizi erogati, riconducibil i
per buona parte, secondo l'Authority, proprio ad alcune delle
categorie per le quali si preved e
l'obbligatorietà della gara: s i
tratta infatti di attività non tant o
di carattere finanziario, quanto
di asset management, che vanno dalla gestione amministrativa contabile, fiscale degli immo bili (property management), a
quelle di manutenzione (facility management) .
Diversamente, e questo appa re un punto decisamente interessante, per i contratti relativ i
ai servizi a valle dell'affidamento del servizio di gestione de l
fondo immobiliare, la possibilità di procedere con trattativ e
negoziate con un ristretto numero di concorrenti (evitando
dunque la gara vera e propria )
appare legittima tenuto conto
dell'autonomia patrimonial e
del fondo e della natura privatistica della Sgr . Occorre per ò
che il bando e i documenti di ga ra individuino chiaramente i re quisiti che i soggetti affidatar i
ditali contratti devono necessariamente avere, attesa «la natu ra intrinsecamente pubblic a
del fine che le opere da realizzare tendono a soddisfare» . Dati i
profili di incertezza ancora de terminati dal quadro generale
di queste fattispecie, è auspica bile che tali meccanismi trovi no presto un'illustrazione esau stiva in apposite linee guida del l'Autorità.
3 RIPRODUZIONE RISERVATA _
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Deroga agli obbligh i
Incarichi ai progettisti
senza invio preventivo
Anna Guiducci
Gli incarichi di progettazione, direzione lavori e collaudo affidati ai sensi del Dlgs 163/o6 pe r
importi superiori a 5mila eur o
non devono essere trasmessi alla Corte dei conti per il controllo
successivo sulla gestione .
Con la deliberazion e
301/2009, la sezione regional e
per la Toscana fornisce le line e
guida sul comma 173 della Finanziaria 2006 (legge 266/2005) ,
che impone agli enti di inoltrare tutti gli atti di spesa superiori
a 5mila euro per incarichi di stu dio, di consulenza, alle spes e
per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappre sentanza .
Pur essendo tacitamente abro -
gata la norma (articolo 1, comma
42, legge 311/2004) che prevedeva l'esclusione degli incarichi d i
progettazione dall'obbligo di invio, la Corte ritiene che le comunicazioni degli atti di spesa di cu i
alcomma 173 debbono essere utilizzate nella verifica della gestione finanziaria di ciascun ente, come ulteriore elemento di analis i
della spesa corrente, e dell'impat to sugli equilibri di bilancio .
Sono esclusi dall'obbligo di invio anche gli atti di affidament o
di incarichi di alta specializzazio ne e di diretta collaborazione de gli uffici di staff del sindaco
Diversa è invece lavalutazione dei giudici toscani in merito
agli incarichi di collaborazion e
coordinata di cui all'articolo 7
del Dlgs 165/oi, assimilati alle
consulenze sia dalla Finanzia ria 2008 sia dalla legge 133/2008
(articolo 46).
Per ciò che concerne infine gli
incarichi legali, la Corte oper a
una separazione tra la resa di pareri che sintetizzano l'ipotesi di
una consulenza, studio o ricerca
e il patrocinio giudiziale e la rap presentanza processuale. Solo
in questo secondo caso, trattandosi di appalto di servizi, non sus sisterebbe l'obbligo di invio ai
sensi del comma 173 .
Oltre agli atti di spesa, secondo i giudici toscani, è necessario
l'invio a corredo anche della do cumentazione probatoria della
legittimità dell'incarico esterno ,
non potendosi limitare il controllo al solo aspetto finanziario .
In definitiva l'invio deve riguar dare, oltre ai meri riferiment i
contabili, anche il richiam o
esplicito al programma consiliare di cui all'articolo 42, comma 2
del Tuel e la convenzione stipulata fra le parti.
R°ROOCZIONERISERVATA
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te de * con
Criteri di calcolo
Stipendi dell'unione
nei bilanci comunal i
Patrizia Ruffini
Un comune che aderisce
a un'unione deve calcolare l a
spesa di personale sommando anche la quota parte sostenuta dall'unione, ma riferita al l'ente stesso .
La conferma del nuovo crite rio arriva dalla sezione regionale veneta della Corte dei conti ,
nella deliberazione 130/2009 ,
in risposta al quesito di un comune che aderisce a un'unione a cui ha trasferito personal e
mediante procedura di mobilità, sopprimendo i posti in dota zione organica ed eliminand o
la spesa in bilancio, dove compare solo la voce relativa al tra sferimento per l'unione .
Le unioni di comuni, ricordano i magistrati contabili, sono
veri e propri enti locali, e a esse
si applicano, in quanto compatibili, i principi previsti per l'or dinamento dei comuni. Le
unioni hanno autonomia statutaria, regolamentare, finanzia ria e gestionale, quindi gestiscono direttamente il rapporto di lavoro del proprio personale assunto, anche per mobilità, e compiono gli atti digestione del personale temporaneamente assegnato .
Anche se i vincoli per le spese di personale introdotti dal legislatore non prendono espressamente in esame il trasferimento alle unioni, le sezioni re gionali di controllo mettono i n
luce che il contenimento de i
costi del personale deve verificarsi sotto il profilo sostanziale anche in questo caso.
Perciò la spesa, sia per il personale trasferito sia per l e
eventuali ulteriori assunzioni
effettuate dall'unione, va fatta
emergere dai comuni aderen=
ti, secondo criteri di ripart o
che l'unione si farà carico di di sciplinare nel proprio regolamento di organizzazione interna . I criteri devono rispondere a principi di equità, razionalità e di massima aderenza alla
reàltà fattuale, limitando, ove
possibile, metodi forfettali.
Questo nuovo orientainento ha il duplice pregio di far
emergere la spesa nella sua int erezza e di vanificare eventuali operazioni di esternalizzazione con finalità elusive dei limiti stabiliti per legge.
La conclusione risulta rafforzata dalla norma contenuta nell'articolo 76 del D1 112/2008 ,
che fa includere tra le spese del
personale sostenute dagli ent i
anche quelle relative a tutti i
soggetti esterni a vario titol o
partecipati dall'ente medesimo . Il computo della spesa d i
personalé dovrà dunque attenersi a criteri di consolidamento della spesa, comprensivi anche delle spese per i dipendenREGOLA
Nella spesa di personal e
l'ente deve conteggiar e
anche la quota di uscit e
sostenuta all'intern o
della gestione associat a
. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .
ti in forza delle società in house, tanto nel caso di partecipazione unica totalitaria, quant o
nel caso di compartecipazione
di vari enti pubblici locali, e delle società miste . Ipotes i
quest'ultima che si manifesta
solo nel caso in cui al moment o
della costituzione vi sia stat o
un trasferimento di personal e
dalla pubblica" amministrazione alla società con obbligo di retrocessione dei dipendenti i n
caso di scioglimento o mess a
in liquidazione della stessa .
Va infine ricordato che il
principio dell'unicità dell'amministrazione e dell'omogeneità dei criteri di computo
della spesa di personale s i
espande in tutta la sua forza anche nel caso di scioglimento d i
convenzione fra comuni unionisti e di recupero della gestio ne diretta dei servizi.
.~~, P
PRODUZIONE RISERVATA
Pubblica amministrazione. Privilegiate le operazioni di riordino che si limitano al taglio degli organic i
Enti inu più le
Solo dodici
ma s vati
organismi hanno finora provveduto a riorganizzars i
A CU RA D I
Antonello Cherch i
Se prima la parola d'ordin e
era "tagliare", ora la nuova filoso fia impone di "riordinare" . Ovve ro di ridimensionare organici e
spese di quegli enti in sospetto
di essere inutili. Che così continueranno, seppure un po' dimagriti, a sopravvivere . Alla fin e
quella grande potatura di ram i
secchi, annunciata con gran vigore, si risolverà come sempre è
successo : in un nulla di fatto .
Non è difficile preventivarlo ,
seppure al 31 ottobre, data in cui
si dovranno tirare le somme (salvo l'ennesima ,proroga), manca
ancora un po' . E sufficiente mettere insieme tutti i pezzi di questo complicato puzzle battezzato taglia-enti . Il dato di fatto da
cui partire è che finora non si è
segato proprio nulla . La Finanziaria per il 2008 aveva indivi CAMBIO DI GUARDIA
Passato ai singoli ministeri
il compito di predisporre
i regolament i
di trasformazion e
delle strutture controllat e
. .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. .. .. . .. .. . .. .. .. .. ..
duato undici enti destinati a sicu ramorte . Salvati. Con lapromessa che si sarebbe agito ancor a
più a fondo con una manovra a
tenaglia che avrebbe prima fatt o
piazza pulita degli enti pubblic i
non economici con meno di 5o
dipendenti e poi di tutti gli altri.
A meno che quegli organism i
non fossero riusciti atrasformarsi, cioè a fondersi con struttur e
con compiti analoghi oppure a
reinventarsi come soggetti di di ritto privato o ancora a ridurr e
di almeno il 30"/Q gli organi collegiali e ridimensionare gli organici dirigenziali.
La prima fase si è chiusa a fi
ne 2008. Numero delle strutture tagliate? Zero. Numero degli
enti riordinati? Uno: la fondazione "Il Vittoriale degli itali a
ni", la dimora di D'Annunzio a
Gardone Riviera (Brescia), di ventata soggetto di diritto privato. O meglio, che tale diventerà,
perché il decreto di riordino
non è ancora comparso sulla
Gazzetta Ufficiale.
Per la seconda fase la scadenza è fissata a fine mese, dopo es sere stata prorogata due volte .
Nel frattempo, però, alcuni elementi, e non secondari, sono
cambiati . Intanto, i guardiani del
taglia-enti: prima erano il ministero della Pubblica amministrazione e quello della Semplificazione . Soprattutto quest'ultimo ,
il cui responsabile, Roberto Calderoli, a più riprese avev a
espresso la volontà di disboscare . Ora la palla è passata alle singole amministrazioni sotto cui
ricadono gli enti pubblici. Inutile dire che la voglia di tagliare n e
esce fortemente ridimensionata. E neanche si persegue la strada di fondere gli organismi o d i
trasformarli . Finora, chi ha deciso di riorganizzarsi lo ha fatto so prattutto riducendo gli organici .
Così che se tutti gli enti decidessero di riordinarsi seguendo l a
strada segnata dai primi dodici ,
nessun organismo verrebbe me no . E a quel punto si dovrebb e
ammettere che di inutile non
c'era proprio nessuno .
L'altra novità è che si ignora
quanti siano gli enti pubblic i
non economici. Lo si era capit o.
già al momento di intervenire s u
quelli con meno di 5o dipendenti . Ora, se ne ha la consapevolez za. Un elenco chiaro e definit o
non esiste: ci si deve muovere
fra liste della Ragioneria dell o
Stato e dell'Istat . Per cui, anche
una volta conclusa la fase di rior ganizzazione, sarà difficile dire
quale enti salvare perché riordinati e quali, invece, tagliare .
Infine, sono state introdotte
diverse deroghe: gli enti di ricer ca potranno riordinarsi entro fine anno e così l'Anvur (Agenzia
di valutazione, del sistema universitario), l'Ansas (Agenzi a
per lo sviluppo dell'autonomi a
scolastica), l'Enam (Ente di assi stenza magistrale), l'Invalsi (Istituto per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione) . Per I'Epli (Ente di irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia) se ne riparlerà addirittura a
fine marzo 2010.
Insomma, di quella volontà d i
tagliare senza colpo ferire è rimasto solo il ricordo .
RIPRODUZIONE RISERVATA
E
30 giugno 2008
È la scadenza prevista dalla
Finanziaria 2008 (legge
244/2007) . Sei mesi prima i l
comma 634 dell'articolo 2
aveva lanciato l'operazione d i
taglio: gli enti e gli organism i
pubblici che non si sarebber o
riordinati, alla fine di giugno
sarebbero scomparsi . Tagli o
certo, invece, per undici enti
contenuti in un elenco allegato
alla Finanziaria e previsto da l
comma 636 dell'articolo 2
20 novembre 2008
È la nuova scadenza . Il decreto
legge 112/2008 fa slittare i l
termine da giugno a novembre.
Entro questa data devon o
essere soppressi gli ent i
pubblici non economici fino a
50 dipendenti che non si sian o
riorganizzati . Risultato : nessu n
taglio e solo un riordino, quello
dalla fondazione "Il Vittoria le
degli italiani" . Anzi, un giorn o
prima della scadenza arriva i l
decreto che, a scanso d i
equivoci, conferma nove enti ,
tra cui l'Unuci (Unione
nazionale ufficiali in congedo) ,
inserito dalla Finanziaria 2008
nell'elenco degli undici ch e
sarebbero dovuti scomparire
entro il 30 giugno 2008 .
Quell'elenco, comunque, perd e
ogni valore, perché il D I112 lo
cancella . Per quanto, invece ,
riguarda tutti gli altri enti co n
più di 50 dipendenti .iltempo
per il riordino o losoppression e
viene fissato a l31 marzo 200 9
31, marzo 2009
Non accade niente, perché l a
scadenza viene prorogata al 3 0
giugno 2009
Pagina 1 4
Enti inutili più leggeri ma salvati
30 giugno 2009
Nulla di fatto . La scadenz a
viene prorogata al 31 ottobre
2009 dal decreto legge
78/2009, che inoltre assegn a
ai singoli enti di controllo i l
compito di predisporre i
regolamenti di riordino
Sopravvissuti alla potatura
I regolamenti di riordino degli enti pubblici non economici a rischio di tagli o
Enti
Fondazione Il Vittoriale
Lega Navale italiana (In»
Unione italiana tiro a segno (Uits)
Unione nazionale ufficial i
in congedo d'Italia (Unuci)
Casse militari
Ministero vigilante
Beni culturali
Difesa ,
Infrastrutture e trasporti
Difesa_
,
Difesa
`
Difesa
Opera nazionale peri figli
degli aviatori Onfa )
Difes a
Istituto di studi
e analisi economica (Isae)
Economi a
Fondo di previdenza per il personal e
Economia
dell'ex ministero delle Finanze
Cassa ufficial i
Economia
della Guardia di finanza
Fondo di assistenz a
Economi a
perifinanzier i
Fondo di previdenza per il personale
Economi a
appartenente ai ruoli ispettori,
sovrintendenti, appuntati ,
finanzieri della Guardia di finanza
Agenzia nazionale di valutazion e
! Istruzione
del sistema universitari o
e delta ricerca (Anvur)
I Ite r
Conclus o
Conclus o
Conclus o
Conclus o
__
Parere favorevole del Consigli o
di Stato ; in attesa del parer e
delle commissioni parlamentar i
Parere favorevole, con osservazioni ,
del Consiglio di Stato ; in attesa del
commissioni parlamentar i
Parere favorevole, con osservazioni, de l
Consiglio di Stato ; in attesa del parer e
delle commissioni parlamentari
In attesa del parere del Consigli o
di Stato
In attesa del parere del Consigli o
di Stato
In attesa del parere del Consigli o
di Stato
In attesa del parere del Consigli o
di Stato
In attesa del parere dell e
commissioni parlamentari
I rilievi. L'esame del Consiglio di Stat o
I risparmi annunciati
non intaccano il sistema
Cambiare tutto per no n
cambiare nulla. In fondo è questo il risultato che si profila con
l'operazione nata come tagliaenti e destinata a finire come
riordina-enti . L'obiettivo sulla
carta rimane lo stesso: ridurre
la spesa pubblica e aumentare
l'efficienza e la qualità dei servi zi. Ma la sostanza cambia . L o
sottolinea il Consiglio di Stato ,
a cui sono stati sottoposti tutti i
regolamenti di riorganizzazione degli enti pubblici non economici finora emanati.
Nell'esaminare quello sulla
Lega navale, i giudici della sezio ne atti consultivi rilevano che
«la complessa procedura intrapresa per riconsiderare la struttura dell'ente» si risolve nella di-
minuzione da 13 a io dei componenti del consiglio direttivo e in
una contrazione da 9 a 6 dell e
sedi periferiche . Risparmio stimato : 2.482 euro, su una spes a
di 7.757 per il consiglio direttivo . Dunque, nei limiti minim i
del 30% chiesti perché il riordino possa considerarsi valido.
Tutto in linea, dunque, con la
filosofia della riorganizzazione
alternativa ai tagli, filosofia rafforzata dall'articolo 17 del decre to legge 78/2009, che ha anch e
demandato al minister o
dell'Economia il compito di in dicare in un decreto - ancora di
là da venire, anche se sarebb e
dovuto essere predisposto pe r
l'inizio di settembre -gliulterio ri risparmi di spesa che ciascun
organo vigilante di enti pubblici non economici dovrebbe conseguire nel 2009 .
Pertanto, il decreto di riordi no della Lega navale è «in linea formale coerente con il di sposto della legge» . Sul punto
niente da eccepire da part e
del Consiglio di Stato . Si pone,
però, «l'esigenza - aggiungo no i giudici - di una riflession e
approfondita sui modi e criteri con cui sono progettati e po i
posti in opera processi a vasto
raggio di razionalizzazione d i
strutture dotate di soggettività giuridica di diritto pubblico . Occorre probabilment e
studiare procedure permanenti di monitoraggio della attualità delle funzioni e dell'operati vità degli enti pubblici in esse re che evitino di ricominciar e
ex novo ogni volta processi
più volte annunciati e intrapre si» . E, ci sarebbe da aggiunge re, con scarsissimi risultati .
e RIPRODUZIONE RISERVA IA
Pagina 1 4
Enti inutili più leggeri ma salvati
press LIf1E
05/10/2009
Il Sole 341('I)IfiS
Dl Ronchi. Le società in Borsa dovranno scegliere tra cessione di quote o gara per gli affidament i
Le utility «liberano» 2,2 miliardi
ù il valore delle azioni che i comuni potrebbero dismetter e
Emanuele Scarc i
I Comuni azionisti delle società di servizi pubblici locali
quotate potrebbero essere costretti a cedere sul mercato ititoli eccedenti la quota del 30% ,
per un valore complessivo di oltre 2,2 miliardi. E l'effetto del decreto legge Ronchi, attualmente in discussione al Senato, e secondo il quale le società quotate
potranno mantenere gli affidamenti nell'idrico, nei rifiuti e
nel trasporto su gomma fino alla scadenza naturale a condizione che lapartecipazione pubblica si riduca entro il 31 dicembre
2012 a una quota non superiore
al 30 per cento. In caso contrario cesseranno nel 2012 .
Per esempio, i comuni di Milano e Brescia, in base alle nuove disposizioni, potrebbero sce . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .
LA MEDIAZION E
Per Bazzano (Federutility)
il Parlamento dovrebb e
elevare la soglia di propriet à
degli enti locali e allungare
i tempi di dismission e
gliere di collocare il 25% della
multiutility A2A che, stando alle quotazioni attuali, vale oltre
un miliardo. Il comune di Roma
potrebbe cedere il 21% di Ace a
il cui valore è di circa 400 milio ni. Per i comuni emiliani optare
per la cessione del 18% di Hera
oggi vale altri 300 milioni e i comuni di Torino e Genova azionisti di Iride (che ha in corso la
fusione con Enìa) potrebber o
collocare sul mercato il 28% della società, pari a 28o milioni tondi. E così via per le altre utilit y
quotate . L'ultima versione de l
decreto però ha escluso gas ,
elettricità e ferrovie, un disincentivo a scendere sotto il 51% .
E c'è anche un altro ostacolo sulla via della contendibilità: gl i
statuti delle utility locali impon-
gono tetti al possesso delle azio ni (per soggetti di solito divers i
dai Comuni), generalmente da l
2 al 7%, e l'ostacolo è superabil e
soltanto con un'Opa che arriv i
ad almeno il 75% del capital e
(art . 104 bis del TuO . Senza contare che le società locali potrebbero fare scelte diverse a seconda dell'entità del business "colpito" : per esempio, nell'idrico i l
peso sul Mol di A2A è limitato
alt%, per Iride sale al 15, per He ra al 25 e per Acea addirittura a l
45 . Insomma chi è poco esposto
su un business potrebbe decide re di andare agara e non scendere sotto i151 per cento .
Intanto oggi «con le quotazioni dei titoli lontani dai livelli de l
passato - osserva Bazzano, presidente di Federutility e di Irid e
- una pioggia di azioni sul mercato rischierebbe di trasformars i
in un bagno di sangue : le aziende potrebbero optare per le gare importanti nell'idrico e
nell'ambientale piuttosto ch e
scendere a130 per cento . Se s i
vuole davvero rendere efficac e
l'indirizzo del governo noi suggeriamo al legislatore di allunga re i termini delle cessioni delle
quote e di alzare la percentual e
di possesso . Inoltre la quota in
mani pubbliche dovrebbe riguardare i titoli oggetto di patto
di sindacato, quelli cioè che de terminano la governance».
Per Bazzano un altro potente incentivo per convincere gl i
azionisti pubblici a scendere è
relativo «alla conservazion e
degli affidamenti nella distribuzione del gas (in scadenz a
nel 2012 ndr) oltre che nell'acqua e nei rifiuti» .
Mario Roli, partner dello studio legale Bonelli Erede Pappa lardo ed esperto di utility, si sofferma sulla cessione delle quot e
pubbliche eccedenti il 30 per
cento . «Così com'è formulata l a
norma- osserva- sembrerebb e
che un Comune possa legittima mente vendere le quote, trami -
te collocamento privato, a u n
partner industriale quindi senza gara. Una contraddizione rispetto alle regole generali» .
Inoltre Roli conferma una lacuna della legge in discussione .
«Gli statuti di quasi tutte le utility locali - sostiene - pongono limiti molto bassi al possesso di
azioni: pertanto se colui che lancia un'Opa non ha raggiunto i l
75% e non ha un accordo preventivo con il Comune si caccia in
un vicolo cieco» . Per esempio, a
una società con il 51% potrebb e
convenire scendere al 30% pur
di mantenere le importanti con cessioni idriche, ma, qualora c i
fosse un'Opa, questa non raggiungerebbe il 75% delle azion i
e la composizione del Cda rimarrebbe immutata . Tuttavia
«gli statuti con il voto di lista conclude Bazzano - garantiscono alle maggioranze l'elezion e
degli amministratori» .
Molto vivace si annuncia anche la partita delle società parte-
cipate non quotate che negli anni sono arrivate ad aggiudicarsi
1'8o% delle concessioni con l a
formula dell'affidamento diretto. Più in dettaglio, secondo il
centro di ricerca Utilitatis, il pie co degli affidamenti diretti è sta to raggiunto nel busines s
dell'ambiente, con punte estreme del 100% in Umbria, Trentino, Liguria e Friuli. Nell'idric o
la percentuale della formula i n
house scende al 35%; le Spa miste sono ancora all'u per cento .
Confservizi ha stimato il business delle locai utilities in46 miliardi per un migliaio di aziende . Nonostante la liberalizzazione dimezzata del decreto Ronchi non ci saranno più rinnovi
automatici diretti delle concessioni, fino a oggi la prassi . Come
per Iride, che nell'agosto scors o
ha riottenuto l'affidamento de l
servizio idrico nella provincia
di Genova per 25 anni.
e [email protected] m
GC RIPRODUZIONE RISERVAT A
I nuovi obblighi
Ricerca pubblic a
Via
Gli affidamenti sono conferiti a
società private e miste
purchèin quest'ultim e
ii socio privato operativo
sia individuato
con gara ad evidenza pubblica
Il Decreto legge Ronchi adegu a
la disciplina all'ordinament o
comunitario, incentiva i privati e
riduce i costi per le Pa . Dal decreto
sono escluse le attività nel gas ,
nell'energia e nette ferrovi e
.e dismissio n
Gli affidamenti a società quotate
in Borsa ali ottobre 200 3
cessano alla scadenz a
a condizione che la quot a
pubblica scenda
ad almeno il 30%
a ai privati
Affidamento in house
Rimane l'ipotesi straordinari a
di affidamento "in house"
della gestione, ma sol o
dopo il via libera
dell'Autorità garante
per la concorrenz a
Il Sole 341('I)IfiS
press LIf1E
05/10/2009
Quanto devono dimagrire gli azionisti pubblic i
Le quote di azioni, it 30%, che le società pubbliche potrebbero cedere in seguito al Dl Ronch i
Q`i c ta in %
Principali azionist i
DL Ronchi
Quota totale
Società
pubblic i
30%
&re
in %
A2A
Comuni di Bresci a
e Milan o
54, 9
ACE A
-5 , O
NERA
Comuni di Bologna ,
Rimini, Modena ,
Imola, Ferrara, Forlì ,
Cesena e Ravenn a
ACEGAS-APS
AcegasAps
.8
Comuni di Trieste
62, 8
e Padov a
ACQUE POTABILI
Irid e
e Comune
IRIDE
di Torino
61,6
Comuni d i Torin o
e Genova
MEDITERRANEA DELLE ACQU E
ACSM,AGAM
Comuni di Monza, °
Como e A2A
Il Decreto Ronchi stabilisce che nelle società di servizi pubblici quotate queste possano mantenere gli
affidamenti diretti (eccetto nel gas, elettricità e ferrovie) qualora l'azionista pubblico riduca la propri a
quota ad almeno il 30% . Sono escluse te società quotate dopo ili ° ottobre 200 3
LE PRINCIPALI SOCIETÀ OPERATIVE
Valore della produzione (in migliaia) e quote dei soci pubblici nelle utility locali dei servizi idrici e ambiental i
7T T€IR1CI
Valore
Azionisti (%)
produzione
Acea
(10C))
418 .514
Regione Puglia
315.182
e Basilicata (100)
Smat
Comune di
242 .576
Torino e altri (99)
Mediterranea Iride
(68)
124.067
Arin
Comune di Napoli
119 .879
(10{1)
Gori
Ente Sarnese
118.599
e Acea
(100)
Società
Acea Ato 2
Aqp
i Fonte : Utilitatis
RIFIUT I
Valore
Azionisti (%)
produzion e
Comun e
651 .075
di Roma
(I00)
Arnia Torino , Comun e
_
di Torino
(99)
Àmiu Genova Comun e
di Genova
(97)
Amsa Milano A2A
(100)
127.109
Enia Parma
Enia Parma (100)
112.808
Quadrifoglio Comune di Firenze
104 .627
Firenze
(100)
e altri
Società
Ama Roma
Gli adernpirnenti e le scadenze per le imprese che hanno a che fare con veicoli fuori uso e Raee
Rifiuti nuovi obblighi di gestion e
Autoriparaton: pezzi a raccolta. Tecnoproduttori: dati nel registro
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M
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Pagina a cura
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DI VINCENZO DRAGAM I
utoriparatori obbligati a consegnare da l
26 settembre i pezz i
usati ai centri di raccolta rifiuti e produttori d i
apparecchiature elettrich e
ed elettroniche (cosiddette
«Aee») chiamati a comunica re entro il 31 dicembre 200 9
al loro «Registro nazionale »
i dati relativi ai prodotti immessi sul mercato nel bienni o
precedente .
Queste le nuove prescrizioni in tema di rifiuti dettate
dal decreto legge 25 settembre 2009 n . 135 (G . U. de l
medesimo giorni, n. 223), i l
provvedimento «salva infrazioni», adottato dal govern o
per dare esecuzione a divers i
obblighi comunitari ed arginare le relative procedur e
d'infrazione .
A.
Veicoli fuori uso . Dal 2 6
settembre 2009 le impres e
di autoriparazione devono ,
se tecnicamente fattibile ,
consegnare i pezzi usati all o
stato di rifiuto derivanti dal la riparazioni dei veicoli (a d
eccezione delle parti destina te per legge ai relativi consorzi obbligatori di raccolta )
ad uno dei centri di raccolt a
organizzati dai produttor i
degli automezzi (ex articol o
5, comma 3, dlgs 209/2003) .
La consegna deve essere effettuata tramite un operato re autorizzato alla gestion e
dei rifiuti ; in caso di impresa iscritta all'Albo gestor i
ambientali può essere invece effettuata direttament e
dall'autoriparatore .
Strettamente connesso a
tale adempimento, il parallelo obbligo che il dl 135/2009
Da/ 26 settembre 2009:
• gli autoriparatori devono, se tecnicamente fattibile, consegnare i
pezzi usati allo stato di rifiuto (ad eccezione delle parti destinat e
a specifici consorzi obbligatori di raccolta) ad uno•dei centri d i
raccolta organizzat i
i produttori di componenti di veicoli devono mettere a disposizione dei centri di raccolta autorizzati informazioni su demoli zione, stoccaggio e verifica dei componenti che possono esser e
reimpiegati .
Entro il 31"dicembre 2009:
•
i produttori di Aee devono comunicare al « Registro nazional e
Raee» i dati relativi a quantità e categorie di Aee immesse su l
mercato negli anni 2007 e 2008 ; i soggetti già iscritti dal 200 6
devono confermare i dati relativi a tale ann o
• i sistemi collettivi di gestione Raee (ed i singoli produttori no n
aderenti a questi) devono comunicare al Registro nazionale i dat i
di Aee raccolte, reimpiegate, riciclate e recuperate nel 2008 .
pone in capo ai produttori d i
componenti di veicoli, tenut i
dalla stessa data a mettere a
disposizione dei centri di rac colta autorizzati a messa i n
sicurezza e demolizione de i
veicoli a fine vita adeguate
informazioni su demolizione ,
stoccaggio e verifica dei componenti reimpiegabili .
La disciplina della gestion e
dei veicoli fuori uso, lo ricordiamo, è dalla data di entrat a
in vigore del nuovo «Codic e
ambientale» (dlgs 152/2006 ,
operativo dal 29 aprile 2006 )
recata da due diversi provvedimenti, ossia : in primis, da l
dlgs 209/2003 citato, salvato
nella sua vigenza dall 'artico lo 231 dlgs 152/2006, recante
i requisiti tecnici che tutti i
centri di raccolta ed impianti di trattamento dei rifiut i
in parola devono osservare ,
nonché le specifiche norme
per la gestione dei veicoli a
motore giunti a fine vita appartenenti alle categorie M 1
ed N1 di cui all'allegat o
II, parte A, della direttiv a
70/156/Cee e dei veicoli a mo tore a tre ruote come definit i
dalla direttiva 2002/24/C e
(con esclusione dei tricicli a
motore); in via residuale, dal
medesimo «Codice ambienta le», che disciplina esclusiva mente la gestione dei veicol i
a fine vita non rientranti nel lo specifico e descritto campo di applicazione del dlg s
203/2003 .
Aee/Raee . Tutti rivolti a l
rilevamento dei flussi dell e
«Aee» immesse sul mercato ,
al fine dì definire le quot e
di mercato in base alle qual i
gli oneri di gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici
(«Raee») saranno ripartiti, gli
obblighi stabiliti dall'articol o
5 del dl 135/2009 in capo a i
produttori dei beni in questione .
L'articolo 5 del decret o
d'urgenza impone infatti a i
produttori di «Aee» di comunicare al «Registro nazionale Raee» entro il 31 dicembre
2009 i dati relativi alle quantità ed alle categorie di apparecchiature immesse sul mercato negli anni 2007 e 200 8
ed ai soggetti già iscritti dal
2006 di confermare i dati relativi a tale anno, comunicat i
al momento dell' adesione .
Ancora, in base al medesimo dl 135/2009 i sistemi col lettivi di gestione dei Rae e
(ed i singoli produttori no n
aderenti a questi) dovrann o
comunicare entro la stess a
data ed al medesimo Registro
nazionale i dati relativi all e
Aee raccolte attraverso tutti
i canali, reimpiegate, ricicla te e recuperate nel 2008 . I l
registro nazionale in parol a
(tecnicamente, «Registro nazionale dei soggetti obbligati
al finanziamento dei sistem i
di gestione dei rifiuti di ap parecchiature elettriche e d
elettroniche») è il repertori o
al quale devono obbligatoriamente iscriversi i produttori
di «Aee» che intendono im mettere legalmente sul mercato i propri prodotti .
Il registro è stato istituito
presso il minambiente da l
dlgs 151/2005 (il provvedi mento nazionale sull'uso d i
sostanze pericolose nelle ap parecchiature elettriche e d
elettroniche e smaltiment o
dei rifiuti) ed il suo funzio namento è regolato dal d m
25• settembre 2007, n . 185 ,
regolamento che (in attuazio ne del dlgs del 2005) detta l e
specifiche modalità di iscri zione e sancisce il general e
obbligo (ora specificato dal dl
135/2009) per i produttori di
comunicare annualmente l e
quantità di Aee immesse sul
mercato, reimpiegate, ricicla te o recuperate .
Il dlgs 151/2005, lo ricordia mo, ha introdotto limitazion i
all'uso di sostanze dannos e
per ambiente e persone nell e
Aee ed un sistema di gestion e
dei Raee fondato su raccolt a
differenziata, trattamento e
recupero, con oneri economi ci a carico di produttori e distributori di apparecchiature
nuove .
>3NUNE.
R produzione riservata
Il dl salvainfrazion i
sul sito Nvww.italiaog .ti .it/dOeiO7
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05 ottobre 2009 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna