® INICELL ® APLIQUIQ The Innovation is in the Conditioning Documentazione sul prodotto SWISS PRECISION AND INNOVATION. The Innovation is in the Conditioning. Applicazione intuitiva. Maggiore stabilità. Migliore osteointegrazione. APLIQUIQ ® INICELL® 2 © Thommen Medical Sommario INICELL® 5 Il concetto 5 La topografi a delle superfi ci «standard di riferimento» 6 Chimica e condizionamento della superfi cie 9 Contatto primario e assorbimento delle proteine 10 Coagulazione del sangue e formazione dei tessuti 11 Dati scientifi ci sull’osteointegrazione eseguita su animali 12 Dati clinici su INICELL® 15 APLIQUIQ ® 16 Istruzioni per l’uso 18 Panoramica prodotto 20 © Thommen Medical 3 4 © Thommen Medical © Martin Oeggerli / www.micronaut.ch INICELL ® L’evoluzione nella tecnologia delle superfici. Migliore osteointegrazione. Maggiore stabilità. Il concetto La topografia delle superfici «standard di riferimento» La topografia della superficie «standard di riferimento» INICELL rappresenta l’evoluzione della superficie Thommen Medical sabbiata e mordenzata termicamente con acido. Oggi, nel settore degli impianti dentali, le superfici sabbiate e mordenzate termicamente con acido sono considerate lo «standard di riferimento» (pagina 6). I risultati ottenuti dagli studi sulla consolidata superficie microruvida degli impianti Thommen l’hanno confermato (pagina 7). Figura di sinistra: reticolo di fibrina sulla superficie microruvida Thommen. Chimica e condizionamento della superficie INICELL è il condizionamento della superficie sabbiata e mordenzata termicamente con acido degli impianti Thommen. Durante il condizionamento, la chimica della superficie microruvida viene leggermente modificata. Il condizionamento si effettua immediatamente prima di inserire l’impianto tramite contatto con agente di condizionamento (brevetto in corso di registrazione). Questo processo determina un livello superiore di energia superficiale e di bagnabilità grazie alle proprietà superidrofile (pagina 9). Assorbimento delle proteine e coagulazione del sangue Dal punto di vista biologico, la migliore bagnabilità significa un assorbimento omogeneo delle proteine sulla superficie dell’impianto (pagina 10). Questo produce una maggiore attivazione dei trombociti, e un reticolo di fibrina omogeneo e più spesso negli stadi iniziali dell’osteointegrazione (pagina 11). Ricerca scientifica sull’osteointegrazione eseguita su animali Gli studi su animali, in mandibola canina, compiuti con impianti INICELL dimostrano che l’osteointegrazione avviene in modo più rapido in confronto alla superficie non condizionata. Sulla base di valori di coppia di rimozione più elevati, gli studi biomeccanici hanno dimostrato per INICELL una maggiore stabilità dell’impianto nella fase di guarigione iniziale, sebbene non sia stata riscontrata una rilevanza statistica (pagine 12–13). Nella gran parte dei casi, gli impianti INICELL possono essere caricati già dopo 3 settimane. Ciò si traduce in una maggiore flessibilità di trattamento. Sebbene i risultati degli studi su animali non siano necessariamente predicibili in risultati clinici umani, e nonostante sia richiesto un numero maggiore di studi per confermare gli andamenti e stabilire una rilevanza statistica, la ricerca scientifica iniziale su dimostra: · costante aumento della stabilità durante le prime 8 settimane che seguono l’inserimento dell’impianto* (pagina 12) · maggiore stabilità durante la fase di guarigione iniziale (pagina 12) · aumento del contatto osso-impianto nella fase di guarigione iniziale (2–4 settimane) e con protocolli di inserimento immediato* (pagina 13) Dati clinici Numerosi studi clinici vengono condotti allo scopo di dimostrare il vantaggio di INICELL nella fase di guarigione iniziale in casi tipici di pazienti a rischio elevato e con qualità dell’osso buona o scarsa (pagina 15). * Rilevante ai fini statistici (p<0,001) © Thommen Medical 5 La topografia delle superfici «standard di riferimento» Sulla base dei risultati ottenuti da studi ed esperimenti clinici, le superfici di impianti microruvide hanno sostituito quasi completamente le superfici lisce macchinate. L’osteointegrazione, ovvero il contatto diretto tra la superficie dell’impianto e l’osso circostante, consente l’ancoraggio funzionale e strutturale nell’osso degli impianti sotto carico.1, 2 La superficie sabbiata e mordenzata termicamente con acido Tra le tecnologie di modifica della topografia della superficie, i procedimenti sottrattivi, come la sabbiatura, la mordenzatura con acido o una combinazione tra le due, sono ampiamente preferiti rispetto ai procedimenti di ampliamento delle superfici, come i rivestimenti a spruzzo di titanio plasma (TPS) o idrossiapatite (HA). La superficie microruvida, realizzata tramite una combinazione di sabbiatura e mordenzatura termica con acido, è generalmente considerata lo «standard di riferimento» per la modifica delle superfici di impianti.3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 100 μm Tutti gli impianti Thommen si basano su una sofisticata tecnologia di modifica delle superfici tramite sabbiatura e mordenzatura termica con acido. 10 μm I vantaggi delle superfici microruvide Queste superfici consentono connessioni funzionali e strutturali eccezionali tra l’osso e la superficie dell’impianto, il che produce una stabilità intrinseca dell’impianto più elevata.10 Più nello specifico, la microruvidità migliora il contatto tra la superficie dell’impianto e l’osso e dimostra di favorire la differenziazione delle cellule osteogeniche in vitro.11 10 μm Immagini al microscopio elettronico a scansione della superficie microruvida, sabbiata e mordenzata termicamente con acido di impianti Thommen con ingrandimento crescente. 1 Albrektsson T, Brånemark PI, Hansson HA, Lindström J. Acta Orthop Scand. 1981; 52(2): 155-70. 2 Brunette DM, Tengvall P, Textor M, Thomsen P. Titanium in medicine: material science, surface science, engineering, biological responses and medical applications. Springer-Verlag Berlin, Heidelberg, New York 2001. 3 Albrektsson T, Wennerberg A. Int J Prosthodont. 2004; 17(5): 536-43. 4 Albrektsson T, Wennerberg A. Int J Prosthodont. 2004; 17(5): 544-64. Review. 5 Cochran DL, Buser D, ten Bruggenkate CM, Weingart D, Taylor TM, Bernard JP, Peters F, Simpson JP. Clin Oral Implants Res. 2002; 13(2): 144-53. 6 Wennerberg A, Albrektsson T. Clin Oral Implants Res. 2009; 20 Suppl 4: 172-84. Review. 7 Junker R, Dimakis A, Thoneick M, Jansen JA. Clin Oral Implants Res. 2009 Sep; 20 Suppl 4: 185-206. 8 Bornstein MM, Lussi A, Schmid B, Belser UC, Buser D. Int J Oral Maxillofac Implants. 2003; 18(5): 659-66. 9 Bornstein MM, Schmid B, Belser UC, Lussi A, Buser D. Clin Oral Implants Res. 2005; 16(6): 631-38. 10 Buser D, Nydegger T, Oxland T, Cochran DL, Schenk RK, Hirt HP, Snétivy D, Nolte LP. J Biomed Mater Res. 1999; 45(2): 75-83. 11 Boyan B et al. Titanium in medicine. Brunette DM et al. (eds.) Springer, 2001: 562-79. 6 © Thommen Medical Confronto sperimentale tra topografie di superfici 12, 13 La superficie microruvida, sabbiata e mordenzata termicamente con acido degli impianti Thommen è stata oggetto di vari studi che ne mettono a confronto le caratteristiche biomeccaniche e istologiche riguardanti l’osteointegrazione. Tali studi hanno dimostrato che questa superficie è vantaggiosa rispetto alle superfici di impianti con topografie alternative.14 Inizialmente, le due superfici presentano una stabilità dell’impianto biomeccanica paragonabile (dati interni). Dopo 8 settimane di periodo di guarigione, la stabilità dell’impianto biologica (secondaria) della superficie di riferimento microruvida è significativamente maggiore. I risultati delle analisi macroscopiche, radiografiche e istomorfometriche mostrano chiaramente un incremento continuo dell’osteointegrazione della superficie di riferimento microruvida nel periodo compreso tra la 2a e l’8a settimana del periodo di guarigione. Conclusione Le proprietà osteoconduttive degli impianti Thommen con superficie di riferimento microruvida sono confermate, in studi su animali, dall’aumento del contatto osso-impianto (BIC) nel periodo di osservazione postoperatorio di 8 settimane. Sulla base dei dati biomeccanici, è possibile notare l’effetto positivo dell’aumento del BIC sulla stabilità biologica secondaria dell’impianto. 2 settimane 4 settimane 8 settimane Immagini nella prima fila: immagini al microscopio elettronico a scansione della superficie microruvida non condizionata di Thommen analizzata (a sinistra) e della superficie modificata porosa APC (a destra). Immagini sottostanti: gli istogrammi mostrano l’interfaccia dell’osso e della superficie dell’impianto nei punti temporali indicati (a sinistra con superficie microruvida non condizionata di Thommen e a destra con superficie modificata porosa APC). 2200 2000 Coppia di rimozione [Nmm] Dopo un periodo di guarigione di 4 e 8 settimane negli animali, gli impianti ELEMENT di riferimento con la superficie microruvida di Thommen mostrano una coppia di rimozione significativamente più elevata rispetto agli impianti ELEMENT con superficie porosa sperimentale in ossido di titanio, la cui struttura è stata prodotta con ossidazione al plasma APC (anodic plasma chemical surface modifiaction). 10 μm * 1800 * 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 12 Ferguson SJ, Langhoff JD, Voelter K, von Rechenberg B, Scharnweber D, Bierbaum S, Schnabelrauch M, Kautz AR, Frauchiger VM, Mueller TL, van Lenthe GH, Schlottig F. Int J Oral Maxillofac Implants. 2008; 23(6): 1037-46. 13 Langhoff JD, Voelter K, Scharnweber D, Schnabelrauch M, Schlottig F, Hefti T, Kalchofner K, Nuss K, von Rechenberg B. Int J Oral Maxillofac Surg. 2008; 37(12): 1125-32. 14 Publications on the Thommen Implant System are listed on the website: www.thommenmedical.com 0 0 settimana * 2 settimane 4 settimane 8 settimane Superficie microruvida non condizionata di Thommen Superficie porosa (APC) Rilevante ai fini statistici (p<0,001) Il grafico mostra il continuo aumento della stabilità degli impianti con superficie di riferimento di Thommen. © Thommen Medical 7 8 © Thommen Medical Chimica e condizionamento della superficie La chimica della superficie degli impianti in titanio è determinata principalmente dalla presenza di uno strato di ossido naturale che ha uno spessore di alcuni nanometri. Le proprietà fisico-chimiche di questo strato di ossido di titanio si alterano, in quanto durante la manipolazione e lo stoccaggio queste superfici con il tempo reagendo con l’aria portano ad una riduzione dell’energia superficiale. Di conseguenza gli impianti in titanio sviluppano generalmente una superficie idrofoba, ovvero idrorepellente.15 Di norma, si ritiene che la superficie idrofoba presenti un angolo di contatto con l’acqua superiore a 90 gradi. Substrato modello sabbiato e mordenzato termicamente con acido con acqua sulla superficie non condizionata (a sinistra) e condizionata (a destra). Modificando leggermente la chimica della superficie, si riesce ad aumentare l’energia superficiale e quindi trasformare una superficie idrofoba in una superficie idrofila (proprietà di attrarre l’acqua) o persino superidrofila. La superficie superidrofila presenta un angolo di contatto con l’acqua inferiore a 5 gradi (favorisce una bagnabilità spontanea). Con APLIQUIQ, la chimica della superficie microruvida degli impianti viene modificata leggermente durante il processo di condizionamento. Il risultato è la superficie superidrofila INICELL. Le proprietà di INICELL favoriscono una bagnabilità spontanea e totale degli impianti con i liquidi fisiologici, in particolare con il sangue.16 > 90 gradi idrofobo (idrorepellente) 5–90 gradi idrofilo (attrae l’acqua) Esperimento di bagnatura con un impianto ELEMENT con una superficie non condizionata (a sinistra) e INICELL (a destra). < 5 gradi superidrofilo (bagnabilità spontanea) Rappresentazione schematica e classificazione degli angoli di contatto con l’acqua sulle superfici microruvide. Figura di sinistra: immagine al microscopio elettronico a scansione della superficie Thommen sabbiata e mordenzata termicamente con acido ad ingrandimento 17 000 volte. Con la gentile collaborazione di Martin Oeggerli (www.micronaut.ch). 15 Massaro C, Rotolo P, De Riccardis F, Milella E, Napoli A, Wieland M, Textor M, Spencer ND, Brunette DM. J Mater Sci Mater Med. 2002 Jun; 13(6): 535-48. 16 Tugulu S, Löwe K, Scharnweber D, Schlottig F. J Mater Sci Mater Med. 2010; 21(10): 2751-63. © Thommen Medical 9 Contatto primario e assorbimento delle proteine L’energia superficiale e l’idrofilia svolgono un ruolo decisivo nell’interazione primaria di un impianto con l’ambiente fisiologico.17 Questa interazione inizia immediatamente al primo contatto con il sangue, sotto forma di un rapido assorbimento della pellicola di proteine del plasma. La quantità, la composizione, l’omogeneità e la funzionalità della pellicola di proteine che si deposita sulla superficie dell’impianto influenzano direttamente i processi di guarigione e di osteointegrazione successivi.18 Immagini al microscopio a fluorescenza di una pellicola di proteine su substrati modello, 5 minuti dopo il contatto primario con la soluzione proteica (sinistra superficie non condizionata, destra superficie condizionata). Dati in-vitro sull’assorbimento delle proteine19 Il contatto primario di una superficie dell’impianto con il relativo ambiente fisiologico può essere simulato e studiato tramite l’assorbimento di proteine. La quantità e l’omogeneità della pellicola di proteine assorbite in funzione del tempo possono essere osservate direttamente al microscopio. INICELL è stata confrontata con la superficie di riferimento microruvida non condizionata di Thommen. Le immagini al microscopio a fluorescenza di un substrato modello mostrano il contatto primario dopo l’aggiunta di una soluzione fisiologica proteica. La pellicola di proteine su INICELL è omogenea e completamente formata. Al contrario, la superficie di riferimento mostra una pellicola di proteine incompleta e non omogenea a causa di cavità della superficie non bagnate. Nell’immagine microscopica, la pellicola di proteine appare giallastra e le aree non coperte dalle proteine appaiono nere. Conclusione Si prevede che l’assorbimento omogeneo e migliorato delle proteine favorisca la successiva guarigione e il processo di osteointegrazione. 17 Brodbeck WG, Patel J, Voskerician G, Christenson E, Shive MS, Nakayama Y, Matsuda T, Ziats NP, Anderson JM. Proc Natl Acad Sci USA. 2002; 99(16): 10287-92. 18 Tengvall P. In Bio-Implant Interface: Improving Biomaterials and Tissue Reactions. Ellingsen JE, Lyngstadaas SP (eds.), CRC Press: Boca Raton, London, New York, Washington D.C. 2003, Chapter 16. 19 Tugulu S, Hall H, Schlottig F. Clin Oral Implants Res. 2009; 20(9): 1024-25 (poster no. 376) and Tugulu S, Löwe K, Scharnweber D, Schlottig F. J Mater Sci Mater Med. 2010; 21(10): 2751-63. 10 © Thommen Medical Coagulazione del sangue e formazione dei tessuti Il coagulo di sangue può essere considerato il primo tessuto provvisorio che si forma nell’area circostante l’impianto. La matrice della fibrina e i trombociti attivati possono essere considerati fondamentali per il coagulo in quanto forniscono uno scaffold per l’invasione delle cellule osteogeniche mediante l’aumento della quantità di citochine e di fattori di crescita rispettivamente per la proliferazione cellulare e la differenziazione. L’attività biologica del coagulo di sangue è direttamente correlata alle proprietà fisico-chimiche dell’impianto mediante l’assorbimento e l’attivazione di fattori di coagulazione della superficie dell’impianto. 20 μm Dati in-vitro sull’attivazione dei trombociti e sulla coagulazione del sangue 20 In uno studio in-vitro, l’attivazione della cascata coagulativa è stata messa a confronto con la formazione di un coagulo ematico sulla superficie superidrofila INICELL e su una superficie di riferimento microruvida non condizionata. La composizione, la struttura e l’organizzazione del coagulo ematico in formazione differivano significativamente sui due tipi di substrato. Sia l’attivazione della coagulazione del sangue che il numero di trombociti attivati sono aumentati sui substrati INICELL. Conclusione I risultati di questo studio mostrano che l’osteointegrazione più rapida degli impianti microruvidi con INICELL potrebbe essere collegata a una guarigione della ferita accelerata, dovuta alle variazioni nell’attivazione della coagulazione del sangue e nella struttura del coagulo in formazione. I dati su animali riportati nelle pagine successive mostrano che questa ipotesi potrebbe avere un fondamento, sebbene siano necessari ulteriori studi che confermino gli andamenti mostrati in questa analisi. 20 μm Immagini al microscopio elettronico a scansione del coagulo ematico su substrati modello 10 minuti dopo il contatto primario con il sangue. Sopra: INICELL (superficie condizionata) con reticolo di fibrina, trombociti e leucociti. Sotto: superficie non condizionata con trombociti e alcune fibre di fibrina. 20 Milleret V, Tugulu S, Schlottig F, Hall H. Eur Cell Mater. 2011; 21: 430-44; discussion 444. © Thommen Medical 11 Dati scientifici sull’osteointegrazione eseguita su animali Le prestazioni e i vantaggi di INICELL sono stati analizzati con numerosi studi preclinici su animali. Questi risultati confermano gli studi in-vitro e su animali della bibliografia pubblicata, che sottolineano i vantaggi delle superfici microruvide superidrofile. 60 BIC [%] 50 40 * 30 20 10 2 settimane * 4 settimane 12 settimane Superficie non condizionata Thommen Superficie condizionata INICELL Rilevante ai fini statistici (p<0,001) Il grafico mostra il 40% in più di BIC sul lato buccale con la superficie INICELL nella fase di guarigione iniziale del modello canino Beagle. Valutazione di INICELL in vari modelli animali Gli impianti ELEMENT con INICELL sono stati messi a confronto con impianti di riferimento non condizionati dello stesso tipo nei tre diversi modelli animali elencati di seguito: · cresta iliaca della pecora 21 · mandibola del mini-pig 22 · mandibola del cane Beagle 23 Sono stati presi in esame tutti i parametri macroscopici, radiografici, istomorfometrici e biomeccanici rilevanti. Risultati biomeccanici Nella cresta iliaca della pecora e nella mandibola del mini-pig, la coppia di rimozione media di INICELL ha mostrato, dopo 2 settimane, un aumento del 10% circa rispetto alla superficie di riferimento non condizionata. Questi dati, tuttavia, non sono stati rilevanti ai fini statistici. Nella mandibola del mini-pig, la coppia di rimozione media ha mostrato, dopo 2–4 e 8 settimane, un incremento continuo rilevante ai fini statistici sia per la superficie INICELL che per la superficie di riferimento (p<0,001). 21 Ferguson SJ, Langhoff JD, Voelter K, von Rechenberg B, Scharnweber D, Bierbaum S, Schnabelrauch M, Kautz AR, Frauchiger VM, Mueller TL, van Lenthe GH, Schlottig F. Int J Oral Maxillofac Implants. 2008; 23(6): 1037-46. 22a Stadlinger B, Lode AT, Eckelt U, Range U, Schlottig F, Hefti T, Mai R. J Clin Periodontol. 2009; 36(10): 882-91. 22b Stadlinger B, Ferguson SJ, Eckelt U, Mai R, Lode AT, Loukota R, Schlottig F. Br J Oral Maxillofac Surg. 2012; 50(1): 74-9. 23 Calvo-Guirado JL, Ortiz-Ruiz AJ, Negri B, López-Marí L, Rodriguez-Barba C, Schlottig F. Clin Oral Implants Res. 2010; 21(3): 308-15. 12 © Thommen Medical Risultati istologici L’analisi istomorfometrica e radiografica ha confermato la buona osteointegrazione con un contatto osso-impianto (BIC) ben formato già dopo 2 settimane per entrambe le superfici nei modelli animali descritti di seguito. Nella cresta iliaca della pecora, i risultati della superficie INICELL hanno mostrato, dopo 2 settimane di periodo di guarigione, un 18% in più di contatto osso-impianto, sebbene le differenze non sono state rilevanti ai fini statistici. Nella mandibola del mini-pig, già dopo 2 settimane di periodo di guarigione, gli impianti con la superficie INICELL mostravano di raggiungere un aumento medio del valore del BIC del 20% rispetto alla superficie di riferimento. Questo andamento, tuttavia, non è stato rilevante ai fini statistici. Le immagini mostrano la zona di contatto tra osso e impianto nella fase di guarigione iniziale nel modello della pecora (sinistra superficie non condizionata, destra superficie condizionata). Nella mandibola del cane Beagle, gli impianti INICELL hanno mostrato un chiaro vantaggio nell’ambito di un protocollo chirurgico di inserimento immediato più complesso: sul lato buccale, infatti, dalle analisi istomorfometriche risulta che dopo 2 settimane il valore medio del BIC è stato maggiore del 40% circa rispetto agli impianti con la superficie di riferimento (p<0,001). Le differenze sul lato buccale, dopo 4 e 12 settimane, non sono state rilevanti ai fini statistici. Sul lato linguale, gli impianti INICELL hanno mostrato un aumento medio del valore del BIC del 30% circa dopo 4 settimane e del 15% dopo 12 settimane rispetto alla superficie di riferimento (p<0,0001). Conclusione Il vantaggio della superficie INICELL nelle fasi di guarigione iniziali è stato evidente. Anche dopo 4 e 8 o 12 settimane, INICELL era leggermente al di sopra del livello già elevato della superficie di riferimento non condizionata di Thommen. Le immagini mostrano l’interfaccia osso-impianto nella fase di guarigione iniziale del modello mini-pig (a sinistra superficie non condizionata, a destra superficie condizionata). © Thommen Medical 13 14 © Thommen Medical Dati clinici su INICELL® Esperienza iniziale 24 Il primo uso clinico di INICELL è stato documentato in due raccolte indipendenti multicentriche di casi, rispettivamente in tre e dieci centri europei. In entrambe le serie, i pazienti con mascelle parzialmente edentule e difetti nelle regioni premolari e molari (mandibola e mascella) sono stati trattati con protocolli chirurgici standard a una e due fasi. È stato raccomandato un tempo di guarigione più breve, ovvero di 3 settimane con qualità buona dell’osso (classe I–III) e 8 settimane in presenza di scarsa qualità dell’osso (classe IV). 65 pazienti sono stati trattati con 146 impianti ELEMENT con INICELL. Entrambi gruppi hanno confermato che il caricamento precoce degli impianti INICELL è possibile, confermato da risultati clinici favorevoli. Osteointegrazione a breve termine degli impianti SPI®ELEMENT con INICELL in pazienti con qualità dell’osso di tipo III e IV 25 (Dott. Uwe Held, CFC Hirslanden, Aarau, Svizzera) Questo studio clinico monocentrico in corso ha lo scopo di confermare l’osteointegrazione a breve termine utilizzando la procedura a due fasi (sommersa) in casi complessi. Alcuni dei pazienti hanno subito un trattamento precedente di radioterapia tumorale. Un anno dopo il caricamento dell’impianto verrà effettuata una valutazione clinica della stabilità. Dieci pazienti hanno ricevuto 1–5 impianti ELEMENT con INICELL. I risultati preliminari indicano che tutti i siti di inserimento erano di classe III e IV (un ulteriore sito era di classe II). Nella fase di guarigione iniziale, è stato osservato un incremento continuo della stabilità dell’impianto. Osteointegrazione a breve termine degli impianti SPI®ELEMENT con INICELL (Dott. Hinkle, dott. Lemler, dott. Rimer e prof. Schneider, USA) Lo scopo di questo studio multicentrico è ottenere la conferma clinica dell’osteointegrazione a breve termine degli impianti ELEMENT con INICELL in pazienti con qualità ossea di tipo I–III (buona qualità). Gli impianti verranno ubicati nelle regioni premolare (mascella e mandibola) e molare (mandibola). Gli impianti con buona stabilità primaria (torque di inserimento 35 Ncm) verranno caricati nell’occlusione con corone singole tre settimane dopo l’inserimento. L’esito clinico e radiografico e la stabilità dell’impianto saranno valutati per un periodo di 1 anno dopo il caricamento. Caricamento precoce degli impianti SPI®ELEMENT con INICELL (Prof. dott. D. Buser, prof. dott. U. Brägger, dott. M. Frei, dott. S. Hicklin, Università di Berna, Svizzera) L’obiettivo di questo studio clinico sarà quello di valutare i risultati radiografici e clinici a lungo termine nella mandibola posteriore di pazienti con mascelle parzialmente edentule. Circa trenta pazienti saranno trattati con oltre 50 impianti. Sarà seguito un protocollo di caricamento iniziale, ovvero un caricamento occlusale esattamente a 21 giorni dopo l’intervento chirurgico. Verranno valutate la stabilità dell’impianto, le alterazioni del livello osseo mediante radiografie standardizzate. Follow-up previsto a 3 anni. Figura sinistra: vista al microscopio dell’interfaccia osso-impianto nella fase di guarigione iniziale. 24 Data published in TMScientifics no. 4. 25 Held U. Data presented at Thommen Connecting Science Podium Event, November 2010. © Thommen Medical 15 APLIQUIQ® Funzionalità ottimale grazie a un design davvero unico. Applicazione intuitiva. Utilizzo immediato. APLIQUIQ è il sistema di condizionamento in studio rapido ed efficace utilizzato per determinare la superficie dell’impianto superidrofilo INICELL. Cartuccia La cartuccia contiene l’agente di condizionamento ed è sigillata con una pellicola protettiva. Applicatore L’applicatore è la parte centrale di APLIQUIQ e protegge l’impianto durante lo stoccaggio e il condizionamento. Serbatoio Il serbatoio integrato raccoglie automaticamente il liquido dopo il processo di condizionamento e ne impedisce la fuoriuscita. 16 © Thommen Medical Cappetta di guarigione L’alloggiamento della cappetta di guarigione nel coperchio girevole ne permette una semplice rimozione, solo quando il coperchio si trova in posizione semiaperta. Coperchio Il coperchio girevole consente di accedere all’impianto e chiude il passaggio al serbatoio quando si trova nella posizione completamente aperta. Impianto Gli impianti sono dotati di dispositivo di montaggio. Alette Le alette consentono di utilizzare con estrema praticità e sicurezza APLIQUIQ. Premendole contemporaneamente, l’impianto può essere rimosso facilmente. © Thommen Medical 17 Istruzioni per l’uso 5⫻ Passo 1 Aprire la confezione esterna APLIQUIQ è confezionato sterile in un sacchetto a sua volta contenuto in una confezione esterna protettiva. L’applicatore sterile contiene un impianto e la relativa cappetta di guarigione all’asciutto e l’agente di condizionamento in una cartuccia sigillata integrata/preassemblata. Passo 2 Condizionare l’impianto Rimuovere APLIQUIQ dal sacchetto in ambiente sterile. Inserire la cartuccia nel corpo dell’applicatore (figura ). Tenere l’applicatore in verticale con la cartuccia in alto e agitare almeno cinque volte (figura ). Importante Il condizionamento deve essere eseguito per creare la superficie INICELL. 18 © Thommen Medical Passo 3 Togliere la cappetta in gomma e aprire il coperchio Ruotare l’APLIQUIQ in orizzontale e far entrare l’agente di condizionamento nel serbatoio integrato, quindi rimuovere con cautela la cappetta in gomma nella direzione indicata dalla freccetta (figura ). Ruotare il coperchio. Passo 4 Estrarre l’impianto Connettere l’inseritore MONO o l’adattatore per manipolo all’avvitatore. Esercitare una leggera pressione sulle alette dell’applicatore per liberare il dispositivo di montaggio (figura ). Rimuovere l’impianto estraendolo dall’applicatore (figura ). Dopo il condizionamento, l’impianto può essere lasciato nell’applicatore per ore senza che ciò comprometta le proprietà della superficie INICELL. Inserire l’impianto con la superficie INICELL nel sito predisposto in base ai comuni protocolli chirurgici come descritto nell’opuscolo «Procedimento chirurgico» (Fo_24d009). Passo 5 Rimuovere la cappetta di guarigione Ruotare il coperchio in posizione centrale per scoprire la cappetta di guarigione. La rimozione e l’applicazione della cappetta di guarigione devono essere effettuate con un cacciavite a 4 lobi (figura ) e in base alle procedure descritte nell’opuscolo «Procedimento chirurgico». Subito dopo avere tolto la cappetta di guarigione, riportare il coperchio nella posizione completamente aperta per sigillare il serbatoio ed evitare la fuoriuscita dell’agente di condizionamento. Importante Pulire adeguatamente la connessione interna dell’impianto prima di applicare la cappetta di guarigione. Smaltire l’applicatore Smaltire sia l’applicatore che l’agente di condizionamento nel rispetto delle norme locali. Se necessario, è possibile far uscire l’agente di condizionamento* aprendo il coperchio in posizione centrale e inclinando l’applicatore. * Attenzione: l’agente di condizionamento è irritante. Non ingerire. In caso di ingestione, rivolgersi a un medico. Evitare il contatto con gli occhi. In caso di contatto con gli occhi, sciacquare con acqua e consultare un medico. Maggiori dettagli sono contenuti nel foglietto informativo. © Thommen Medical 19 Tempi di guarigione più brevi grazie al maggiore contatto ossoimpianto e alla maggiore stabilità dell’impianto nella prima fase di guarigione. Per impianti con superficie INICELL raccomandiamo una fase di guarigione di almeno 3 settimane: · in presenza di buona qualità dell’osso e di un profilo osseo sufficiente · con gli impianti con lunghezza di 8,0 mm e diametro endosseo di 4,0 mm o superiore Raccomandiamo una fase di guarigione di almeno 8 settimane: · in caso di osso spugnoso · in caso di impianti con lunghezza di 6,5 mm · in caso di impianti con diametro endosseo di 3,5 mm Raccomandiamo una fase di guarigione di almeno 12 settimane: · con impianti CONTACT PF ⭋ 3,5 mm con impianto endosseo di 2,7 mm Le fasi di guarigione sono identiche per l’arcata superiore e quella inferiore. Nelle situazioni in cui la superficie sabbiata e mordenzata con acidi non è completamente a contatto con l’osso e se sono necessari interventi di aumento osseo, prevedere una fase di guarigione appropriata alla situazione. Si raccomanda una radiografia di controllo dopo 3–12 settimane di fase di guarigione, prima di iniziare la riabilitazione con protesi. 1,0 mm 20 © Thommen Medical SPI®ELEMENT e SPI®CONTACT Cappetta di guarigione inclusa in APLIQUIQ. Indicazione per impianti SPI®ELEMENT e SPI®CONTACT piattaforma PF ⭋ 3,5 mm Indicazione · Mascella parzialmente edentula: gli impianti PF ⭋ 3,5 mm sono indicati nella sostituzione dentale degli incisivi laterali (12, 22) della mascella superiore, nonché degli incisivi medi e laterali (41, 31, 42 e 32) della mascella inferiore · Mascella inferiore edentula: collegare insieme 4 impianti PF ⭋ 3,5 mm mediante una barra · Mascella inferiore e superiore edentula: in caso di ponti totali, gli impianti PF ⭋ 3,5 mm vanno impiegati soltanto in combinazione con gli impianti Thommen PF ⭋ 4,0/4,5/5,0 e 6,0 mm Controindicazioni · Area posteriore della mascella superiore e inferiore · Sostituzione di denti singoli canini e incisivi medi della mascella superiore · Qualsiasi impiego con ancoraggi a sfera · L’impianto non è adatto per l’impiego in aree soggette ad accentuati movimenti di rotazione e traslazione e che, di conseguenza, comportano il rischio di un’esposizione dell’impianto a elevati momenti flettenti (p.es. sostituzione di dente singolo canino) Impianti SPI®ELEMENT con lunghezza di 6,5 mm Per il ridotto ancoraggio meccanico osseo, tali impianti devono essere usati esclusivamente per le indicazioni riportate di seguito: · come impianto supplementare insieme ad impianti di maggiore lunghezza per dare sostegno alle ricostruzioni su impianti · come impianto di supporto per protesi totali fissate su barre su impianti, in mandibole fortemente atrofizzate. Nota: tutte le informazioni e controindicazioni generali riportate nel foglietto informativo (Fo_50d527) devono essere rispettate. © Thommen Medical 21 22 © Thommen Medical Avvertenze SPIEGAZIONE DEI SIMBOLI RESPONSABILITÀ Gli impianti Thommen fanno parte di un programma completo e vanno pertanto utilizzati solo con l’impiego dei relativi componenti e stru- Numero di lotto menti originali secondo le indicazioni fornite dal costruttore. L’uso di componenti di terze parti può pregiudicare il funzionamento degli impianti e dei loro elementi, Utilizzare prima della data compromettendone il risultato finale. L’applicazione del prodotto avviene sotto la responsabilità dell’utilizzatore e non ricade nell’ambito di controllo di Thommen Data di fabbricazione Medical; si declina pertanto qualsiasi responsabilità per eventuali danni derivanti da questa operazione. Sterilizzato usando l’irradiazione I prodotti contrassegnati con l’etichetta «Do not re-use» non possono essere Sterilizzato usando ossido di etilene rimessi a nuovo e/o riutilizzati. L’utilizzo ripetuto di tali prodotti può comprometterne il corretto funzionamento (scarsa aderenza/qualità di taglio) e la sicurezza Sterilizzato usando vapore o calore asciutto (rischio d’infezione, trasmissione di malattie, mantenimento della marcatura, corrosione). Per informazioni dettagliate sulle eventuali conseguenze che Limite della temperatura possono derivare da un utilizzo non corretto, si prega di contattare il vostro distributore. Non riutilizzare GARANZIA DI STERILITÀ DEI PRODOTTI FORNITI IN CONFEZIONE Non sterile STERILE In linea generale i prodotti del sistema implantare Thommen forniti in confezione sterile una volta utilizzati non possono più essere risterilizzati e nuo- Attenzione vamente usati. I prodotti confezionati sterilmente non devono essere utilizzati se la loro confezione appare danneggiata. I prodotti forniti in confezione sterile, se Codice articolo presentano la confezione aperta, non possono più essere utilizzati, anche se non sono destinati all’impiego chirurgico. In caso di risterilizzazione, non possono Contrassegno di conformità alla direttiva MDD 93/42/EWG essere più garantiti dal produttore un funzionamento e una sterilità impeccabili. Consultare il manuale d’istruzioni CONSERVAZIONE Si prega di seguire le istruzioni riguardanti il trasporto, lo stoccaggio e la movimentazione su etichette e libretti di istruzioni. Non risterilizzare ISTRUZIONI PER L’USO Esse non sono da considerare istruzioni complete e Non utilizzare se l’imballaggio è danneggiato non sono sufficienti per l’uso diretto del sistema implantare Thommen. Si raccomanda la formazione da parte di un utilizzatore esperto. Limitazione della pressione atmosferica VALIDITÀ Questa brochure annulla tutte le versioni precedenti. Produttore DOCUMENTAZIONE DEL PRODOTTO Le indicazioni dettagliate sull’impiego Conservare al riparo dalla luce solare Limitazione di vendita e prescrizione da parte di medici (USA) del sistema implantare Thommen sono riportate nelle nostre brochure. La relativa documentazione e le istruzioni possono essere richieste al proprio agente di zona. NOTA DI DISPONIBILITÀ Non tutti i prodotti che vengono descritti in questa CODIFICA CROMATICA Ad ogni diametro d’emergenza brochure sono disponibili in tutti i paesi. Per ulteriori informazioni si prega di dell’impianto è assegnato un colore che è riportato su contattare il proprio rivenditore Thommen Medical. tutte le confezioni degli impianti, sulle componenti per la presa d’impronta e sulla maggior parte degli strumenti COPYRIGHT©/REGISTERED® SPI®, INICELL®, APLIQUIQ® e Remotis® sono un specifici a seconda del diametro. marchio registrato di Thommen Medical AG. La pubblicazione o riproduzione è consentita solo con l’autorizzazione scritta di Thommen Medical. LOCATOR® è = Piattaforma ⭋ 3,5 mm un marchio commerciale registrato della ditta Zest Anchors Inc., CA, USA. Verde = Piattaforma ⭋ 4,0 mm CONTRASSEGNO COLORATO Blu = Piattaforma ⭋ 4,5 mm documentazione. Grigio = Piattaforma ⭋ 5,0 mm Nuovo design – l’applicazione resta invariata. Viola Piattaforma ⭋ 6,0 mm Giallo Applicazione modificata – attenersi alle avvertenze contenute nella relativa = © Thommen Medical 23 7KRPPHQ0HGLFDO$* +DXSWVWUDVVHG :DOGHQEXUJ_6YL]]HUD 7HO )D[ LQIR#WKRPPHQPHGLFDOFRP Filiali nazionali/distributori Austria 7KRPPHQ0HGLFDO$XVWULD*PE+ 6LPPHULQJHU+DXSWVWUDVVH :LHQ_$XVWULD 7HO )D[ LQIR#WKRPPHQPHGLFDODW Benelux 7KRPPHQ0HGLFDO%HQHOX[%9 (GLVRQZHJ%_/%,-VVHOVWHLQ 3RVWEXV $.,-VVHOVWHLQ_3DHVL%DVVL 7HO )D[ LQIREHQHOX[#WKRPPHQPHGLFDOFRP Canada 7KRPPHQ0HGLFDO&DQDGD,QF %XUORDN'U_6XLWH %XUOLQJWRQ21//%_&DQDGD 7HO 1RUWK$PHULFD )D[ 1RUWK$PHULFD LQIR#WKRPPHQPHGLFDOFD Cina Shanghai Yujing Trading Co., Ltd. Room 706 | Greenland Huichuang Intern. Plaza LOFT Building No. 275-8 East Guoding Rd. | Yangpu District 200433 Shanghai | P.R. Cina Tel. +86 21 62723077 )D[ 6ZLVV70 3ODFHGHV6FLHQFHV &RXUURX[_6YL]]HUD LQIR#VZLVVWPFRP Francia 7KRPPHQ0HGLFDO)UDQFH DYHQXH*DEULHO3LHUQÆ 5RLVV\HQ%ULH_)UDQFLD 7HO )D[ LQIRV#WKRPPHQPHGLFDOIU Germania 7KRPPHQ0HGLFDO'HXWVFKODQG*PE+ $P5DWKDXV :HLODP5KHLQ_*HUPDQLD 7HO )D[ LQIR#WKRPPHQPHGLFDOGH Giappone -0RULWD&RUSRUDWLRQ 7DUXPLFKR 6XLWD_2VDND_*LDSSRQH 7HO )D[ ZZZPRULWDFRP +RQJ.RQJ 6KHQJ\XDQ+RQJ.RQJ,QW7UDGH&R/WG /HYHO<HH:R6WUHHW &DXVHZD\%D\_+RQJ.RQJ 7HO Medio Oriente 6WDU6FLHQFH,QWHUQDWLRQDO*PE+ -XSLWHUVWUDVVH %HUQD_6YL]]HUD 7HO )D[ VWDUVFLHQFH#EOXHZLQFK Polonia &:LWWL6SÐĜND6S]RR 7RUXĞXOİZ.DWDU]\Q\_3RORQLD 7HO )D[ ELXUR#FZLWWGHQWDOSO ZZZFZLWWGHQWDOSO 6LQJDSRUH )21'$&23WH/WG .DNL%XNLW5RDG (XQRV7HFKQR/LQN 6LQJDSRUH_6LQJDSRUH 7HO )D[ IRQGDFR#IRQGDFRVJ Spagna/Portogallo ,63,PSODQWH6XL]RGH3UHFLVLÐQ &/RVTXLQWRVQ &R[$OLFDQWH_6SDJQD 7HO )D[ LVS#GHQWDFDUHHV Svizzera 7KRPPHQ0HGLFDO6FKZHL]$* 3RVWIDFK_1HFNDUVXOPVWUDVVH *UHQFKHQ_6YL]]HUD 7HO )D[ LQIR#WKRPPHQPHGLFDOFK Taiwan 7LQJ6LQJ7UDGLQJ&R/WG 1R_6HF_&KDQJ$Q(DVW5RDG 7DLSHL_7DLZDQ_52& 7HO )D[ ZZZWLQJVLQJFRPWZ 7XUFKLD %LRSRUW%L\RORMLN0DGGHOHU$Ĵ %Ù\ÙNGHUHFG6XED\HYOHUL%ORN'(VHQWHSH ĴLĵOL,VWDQEXO_7XUFKLD 7HO )D[ LQIR#ELRSRUWFRPWU ZZZELRSRUWFRPWU USA 7KRPPHQ0HGLFDO86$//& (XFOLG$YHQXH_6XLWH &OHYHODQG2+_86$ 7HO WROOIUHH )D[ LQIRXV#WKRPPHQPHGLFDOFRP Distributore nazionale Italia 'HQWDO7UH\6UO 9LD3DUWLVDQL )LXPDQD_3UHGDSSLR)&_,WDOLD 7HO )D[ LPSODQWRORJLD#GHQWDOWUH\LW ZZZGHQWDOWUH\LW Fo_04d163.01 04/13 Corea del Sud $36$GYDQFHG3URVWKHWLF6ROXWLRQ .RORQ$VWRQ *DVDQGRQJ*HXPFKRHQJX 6HRXO&RUHDGHO6XG 7HO )D[ ZZZDSVGGFRP Federazione Russa -6&*HRVRIWGHQW %XLOG$S \D0\WLVKFKLQVND\DXO 0RVFRZ 5XVVLDQ)HGHUDWLRQ 7HO)D[ WKRPPHQ#JHRVRIWUX ZZZJHRVRIWUX c ana rini commun ica tions Headquarters 1250 SWISS PRECISION AND INNOVATION. 24 © Thommen Medical www.thommenmedical.com