Auser INFORMA 10 NOV/DIC 2009 MENSILE DI APPROFONDIMENTO DELL’AUSER NAZIONALE-ONLUS EDITORIALE: INSIEME PER UN PROGETTO PAESE 2: Editoriale: Insieme per un progetto paese 4: La Speranza della pace 7: In Abruzzo la Solidarietà targata Auser 11: Tra Pelle e Cuore progetto Maquillage di Bologna 14: I Giovani Italiani nel rapporto Eurispes P INSIEME PER UN PROGETTO PAESE Direttore responsabile GIUSEPPINA COLMO Hanno collaborato a questo num ero SEVER INO BENETTELLI MAR IA ANTONIETTA BR IGIDA GIUSY COLMO LUIGI DE VITTOR IO NADIA LUPPI MICHELE MANGANO GIOVANNI MELLI FABIO PICCOLINO Direzione, redazione, am m inistrazione VIA NIZZA, 154 - 00198 R OMA Te l. 068440771 - Fa x 0684407777 w w w . a use r. it Im paginazione e progetto grafico PAN Adve rtising Editore AUSER NAZIONALE - ONLUS Aut. Trib. N. 00195/91 del 09/04/91 Distribuzione gratuita Michele Mangano, Presidente Nazionale Auser Stiamo attraversando una delle fasi più difficili e complesse della vita economica e sociale del nostro Paese. Stanno venendo al pettine i nodi di una politica del governo nazionale che inciderà profondamente nella vita dei cittadini. Un Governo che non ha saputo affrontare in modo adeguato la crisi che stiamo vivendo. Procede a vista, dimostrando di non avere idee sufficientemente chiare sulle strategie da adottare. Alcuni provvedimenti hanno determinato un ulteriore appesantimento del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni; hanno ridotto gli investimenti produttivi ed i consumi; hanno determinato una divisione fra le forze sociali. E il Paese affonda e perde credibilità a livello internazionale. Un Paese che vede la democrazia quotidianamente svilita, i diritti calpestati, la legalità considerata un’optional. Abbiamo bisogno di costruire un nuovo “Progetto Paese” come avanza strategicamente la Cgil in vista del suo Congresso. Una sfida che dobbiamo affrontare tutti insieme, le forze sindacali e la società civile ognuno per la sua parte. Sono tante le battaglie che abbiamo di fronte, la sfida è rappresentata da un nuovo modello di sviluppo capace di vincere la battaglia per il lavoro, di superare le disuguaglianze presenti nella società, il dualismo fra il Nord e il Sud del Paese. Un “Progetto Paese” che includa e non escluda, che valorizzi il capitale umano e sociale, che promuova il benessere dei cittadini, che abbia il coraggio di scelte innovative che, soprattutto, sia in sintonia con i valori fondamentali della Costituzione che è e rimane attuale per i principi che sancisce sui temi del lavoro, dell’uguaglianza, della laicità, della giustizia, della legalità e della libera informazione. Un “Progetto Paese” che sia un progetto di sviluppo che rimetta in moto le forze sane, creative e produttive dell’Italia, alternativo all’attuale politica economica e sociale. Questo è il Progetto a cui pensiamo anche noi, che sta dalla parte dei cittadini e che non lascia indietro nessuno. L’Auser intende fare la sua parte e già lo sta facendo con le sue proposte concrete. La politica sociale del Governo punta in modo chiaro ad una riduzione dell’intervento dello Stato nel sistema dei servizi pubblici lasciando più spazio all’intervento privato. Noi intendiamo ribadire la nostra idea di ruolo integrato e sussidiario del volontariato e di intervento complementare del terzo settore nella vita sociale del Paese. UN AUSER INFORMA TUTTO NUOVO UNA NUOVA GRAFICA E UN NUOVO SISTEMA DI SPEDIZIONE. LA TESTATA STORICA DELL’AUSER NAZIONALE ARRIVERÀ IN TUTTE LE SEDI Giusy Colmo DIVENTA “CORRISPONDENTE” DI AUSER INFORMA Scrivi un articolo, racconta una storia, parlaci di un progetto Il notiziario associativo è uno strumento che incrementa il entusiasmante che la tua associazione ha promosso. Saremo senso di appartenenza, veicola informazioni, sviluppa il felici di pubblicarlo. Manda il tuo contributo a: redazione di collegamento fra le sedi. Siamo partiti da queste Auser Informa Via Nizza 154, 00198 Roma considerazioni per dare forma alla nuova avventura editoriale mail [email protected] di Auser Informa, il notiziario mensile prodotto dall’Auser Nazionale che, a partire da questo numero, avrà una nuova veste grafica colorata e più leggibile e soprattutto arriverà a tutte le sedi Auser d’Italia. Il panorama dell’editoria del terzo settore rappresenta oggi un ampio e variegato mondo ed è in crescita. Il notiziario associativo continua ad essere qualcosa di irrinunciabile per molte associazioni, un punto fermo, per diffondere informazione, uno strumento utile per implementare consapevolezza e senso di appartenenza associativo. Veicolo per diffondere le proprie idee, la propria visione della realtà, le opinioni. I notiziari associativi rappresentano strumenti di forte integrazione tra i componenti di un’organizzazione e creano un effetto di condivisione delle esperienze e dei risultati raggiunti. Ecco perchè abbiamo investito sulla nostra testata storica “Auser Informa”, decidendo di migliorarlo, aumentarne la tiratura, e spedirlo a tutte le sedi auser. Vogliamo dare conto della ricchezza delle cose che facciamo, incentivare lo scambio e la voglia di confrontarsi, creare una rete di collegamento fra la sede nazionale e il mondo auser. Puntiamo ad un’associazione che si racconta di più attraverso la viva voce dei suoi protagonisti, che fa parlare di sè dentro e fuori il mondo associativo. Per raggiungere questi obiettivi UNA FOTO PER AUSER INFORMA abbiamo bisogno della collaborazione di Siete appassionati di fotografia? avete tutti, di creare sul territorio una vera e partecipato ad un corso di fotografia nel propria rete di “corrispendenti” pronti a vostro circolo o in una università auser? Avete raccontare ciò che di meglio l’Auser fa e partecipato a mostre fotografiche? promuove. Il nuovo Auser Informa sarà Mandateci le vostre foto più belle, la insomma patrimonio di tutti. redazione di Auser Informa selezionerà quelle più significative e le pubblicherà sulla rivista. Per contatti e informazioni: redazione di Auser Informa via Nizza 154 00198 Roma tel. 06/8440771 [email protected] 2 3 LA SPERANZA DELLA PACE DALL’ITALIA LA PIÙ GRANDE MISSIONE DI PACE IN MEDIO ORIENTE, LA TESTIMONIANZA DELL’AUSER Luigi De Vittorio Dal 10 al 17 ottobre si è svolta a Gerusalemme, in Israele e nei territori palestinesi occupati, una delle più grandi Missioni di Pace mai realizzate dall’Italia. Nel nome di San Francesco, di Giorgio La Pira e di Aldo Capitini. E di Barack Obama. Oltre quattrocento persone, semplici cittadini, Foto di Francesco Cavalli giovani, studenti e insegnanti, sportivi e artisti, giornalisti, amministratori locali e Fonte: rappresentanti di associazioni hanno preso parte a “Time for Responsibilities” (il www.flickr.com/perlapace tempo delle nostre responsabilità), questo infatti era il titolo della Missione. Ho partecipato anche io, in rappresentanza dell’Auser, a questa bellissima esperienza che mi ha segnato profondamente e dalla quale sono scaturite delle riflessioni che voglio condividere con i lettori. Abbiamo verificato nei luoghi e negli incontri il dato di fondo del conflitto: ci sono gli oppressi e gli oppressori. Credo che dobbiamo guardarci dal rischio di frettolose assimilazioni tra la Shoah e l’oppressione che sta subendo il popolo palestinese. Sarebbe un errore storico e, soprattutto, un gravissimo errore politico: noi dobbiamo costruire ponti di comunicazione con gli amici israeliani: dobbiamo parlare alle loro menti ed ai loro cuori; proprio in nome della Shoah, coinvolgerli nel giudizio sulla situazione che si chiama oppressione dei palestinesi da parte dello stato di Israele, evitare di arroccarli, rafforzare quei settori della società israeliana che si interrogano su quanto sta accadendo ed operano contro l’oppressione. La seconda considerazione: si è parlato di quello che noi possiamo fare in Italia STRUMENTI MUSICALI PER I BAMBINI PALESTINESI In occasione della Missione di Pace “Time for Responsabilities” Luigi De Vittorio, cercare di contrastare la falsa informazione, Vicepresidente Nazionale di Auser, ha consegnato a Betlemme, nel corso di una le omissioni ciniche ed opportunistiche. cerimonia ufficiale, 20 strumenti musicali e 20 divise, donati dalla Filarmonica di Siamo consapevoli dei limiti di ciascuno di Carpi (MO), in collaborazione con il Comune, Progetto Sviluppo e Auser per la noi – possiamo contenerli, facendo rete – rete di controinformazione. creazione di una banda musicale formata da ragazzi palestinesi a Ramallah. “La musica è un linguaggio universale, di pace e concordia – ricorda De Vittorio - Si è parlato di organizzazione del e ci auguriamo che questo piccolo gesto contribuisca a fare crescere nei più giovani boicottaggio, fare pressioni a livello di reti la speranza in un futuro senza odio, anche la musica può essere un prezioso europee per un’applicazione rigorosa da parte della UE del trattato di associazione strumento di pace”. che obbliga Israele al rispetto dei diritti 4 umani, Diritti che sono costantemente violati: sul lavoro, sulla casa, sulla mobilità, sulle libertà personali. Anche qui torna il valore strategico della rete. Infine la terza considerazione: abbiamo verificato l’articolazione delle posizioni che attraversano le due società civili, quella palestinese e quella israeliana, sul futuro delle prospettive di pace – Due popoli – due stati; un solo stato – non spetta a noi intervenire in questo confronto – ma in ogni caso, è evidente che bisogna intraprendere un percorso. Sono stato coinvolto, come molti, in una proposta che è quella della non violenza: è un coinvolgimento non solo emotivo. Il dolore e la sofferenza possono alimentare il conflitto o la LE BUONE PRATICHE SUL SITO WWW.AUSER.IT condivisione. Nel primo caso, il conflitto Sul sito www.auser.it è stato attivato un nuovo servizio interattivo. È possibile moltiplica il dolore, nel secondo si inserire, consultare, vedere le buone pratiche che l'associazione ha realizzato nei alimentano i fattori che ci uniscono suoi vari settori di attività. Tante bellissime esperienze dal Nord al Sud dell'Italia, rispetto a quelli che ci separano. La pace tante azioni positive che costituiscono un vero e proprio patrimonio da valorizzare oggi è un sogno, ma la condivisione del ed utilizzare. dolore, della comune identità della Basta cliccare sul banner "Il meglio dell'Auser- le buone pratiche che abbiamo condizione umana, della priorità assoluta realizzato" per accedere alla pagina dedicata alle buone pratiche, all'interno della dei diritti umani, la possono alimentare. quale si può consultare l'archivio, scaricare la scheda da compilare. La speranza è quella della profezia di La pagina si arricchirà via via grazie ai contributi di tutti. Invitiamo pertanto tutte Isaia: “Il Signore farà scorrere su le associazioni a visitare sul sito www.auser.it la sezione delle Buone Pratiche e a Gerusalemme un fiume di pace e di compilare la scheda che è stata predisposta. salvezza”. SCUOLA AUSER DI FORMAZIONE, I DIRIGENTI TORNANO SUI BANCHI PARTITI I CORSI CHE AIUTERANNO I PRESIDENTI A RAFFORZARE LE LORO COMPETENZE E SVOLGERE AL MEGLIO IL LAVORO QUOTIDIANO Fabio Piccolino Sono iniziati i corsi di formazione destinati ai Presidenti territoriali e regionali in attuazione del Progetto sperimentale di Scuola Auser di formazione, finanziato con il contributo del Fondo per l’Associazionismo del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Una vera e propria scuola, che aiuterà i dirigenti dell’associazione a rafforzarsi e a svolgere con maggiore facilità e al meglio i difficili compiti che gli sono assegnati. Ma come si articola il programma di lavoro? I partecipanti al corso saranno oltre 150, provenienti da tutte le regioni italiane. Quattro diversi moduli formativi, per quattro gruppi, divisi sulla base della provenienza regionale: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro e Sud. Il primo modulo, a cura dello Studio Mastropasqua Tirdi e Associati, ha lo 5 scopo di accrescere e sviluppare le conoscenze su un tema cruciale della funzione di supporto: gli adempimenti civilistici e fiscali, le convenzioni, il bilancio e la rendicontazione. A seguire, i dirigenti Auser saranno alle prese con il modulo relativo alla funzione di guida e rappresentanza: posizioni e proposte Auser, a cura del professor Alessandro Montebugnoli e con contributi di Michele Mangano, di Luigi De Vittorio e di altri dirigenti. I temi trattati in aula saranno quelli della sussidiarietà, dell’associazionismo familiare, dell’invecchiamento attivo. Questo modulo è destinato a migliorare la coerenza tra la qualità delle proprie attività e di quelle delle associazioni locali Auser di volontariato e di promozione sociale, rispetto alle finalità istituzionali, alla elaborazione e alle proposte dell’Associazione. Non vuole essere un modulo di formazione teorica, ma di concreto approfondimento sulla direzione e sul senso dello sviluppo delle pratiche Auser, e una ricerca per superare difficoltà operative e politiche. Il terzo modulo è invece dedicato alla funzione di supporto per la pianificazione, la comunicazione esterna e la raccolta fondi: la pianificazione dello sviluppo delle strutture Auser, la comunicazione esterna, le relazioni pubbliche, l’organizzazione di campagne di comunicazione sociale, e Il complesso tema della raccolta fondi, che saranno esaminati e spiegati da Comunicazioni Sociali, società di comunicazione e consulenza che supporta Auser nazionale nella raccolta fondi e nella comunicazione esterna. Scopo del modulo è rafforzare la capacità di definire obiettivi operativi di crescita del proprio ambito Auser di competenza (regione o territorio) e di individuare e strutturare gli strumenti di comunicazione esterna più efficaci per creare consenso e partecipazione intorno alle proprie iniziative e ai propri valori. Approfondisce e valuta le modalità organizzative e i risultati raggiunti dalle attività correnti di raccolta fondi e pone le basi per una loro maggiore efficacia e finalizzazione. L’ultimo step, invece, ha come oggetto la funzione di coordinamento e di comunicazione interna: gli strumenti e i processi per la comunicazione organizzativa e il coordinamento delle associazioni, i sistemi di documentazione e diffusione della conoscenza, ma anche il nuovo Portale Auser, attualmente in fase di sviluppo, che diventerà presto un importante strumento di lavoro per tutte le strutture. Questo modulo è destinato a rafforzare la capacità di garantire la comunicazione e l’informazione tra strutture, attualmente dispersiva e spesso non efficace. Mira anche a creare strumenti e modalità di lavoro finalizzati a meglio raccogliere, diffondere e trasferire la vastissima quantità di esperienze e riflessioni elaborate dalle strutture Auser a tutti i livelli (nazionale, regionale, territoriale, locale). Presenta le funzioni e le modalità di lavoro collaborativi per rinforzare la comunicazione di tutta l’Associazione, per dar voce ai volontari e agli associati e creare un’organizzazione a rete più coesa. Una formazione a tutto tondo, dunque, che mira al rafforzamento delle competenze dei dirigenti di Auser, e ad una preparazione sempre più specifica. Alle lezioni in aula, si accompagna un percorso online, che offre approfondimenti, strumenti di lavoro e occasioni di confronto: dall’area riservata del sito di Auser nazionale, www.auser.it, è infatti possibile accedere a tutti i contenuti. Spazi dedicati anche sul forum del sito, strumento attraverso il quale ottenere 6 approfondimenti, confrontarsi sui programmi, condividere le conoscenze. Una piattaforma virtuale di confronto, aperta a tutti i partecipanti. “Siamo partiti insieme, dopo la Conferenza di Organizzazione di Chianciano del 2007, nell’ambito del Progetto di adeguamento e sviluppo organizzativo, con ricerche sul campo che hanno focalizzato i bisogni formativi dei nostri dirigenti per indirizzare, sostenere ed accompagnare lo sviluppo dell’Associazione. Auser ha l’esperienza, la sensibilità e le competenze per saper avviare una vera e propria Scuola Auser, un processo di formazione continua dei propri dirigenti, per rendere ancora più solida l’Associazione e porre le basi per la Conferenza di Organizzazione della primavera del 2011. Ce la faremo”, afferma Alberto Cannonieri, direttore generale di Auser e responsabile del progetto. IN ABRUZZO LA SOLIDARIETÀ TARGATA AUSER DA GIUGNO A SETTEMBRE 120 VOLONTARI LOMBARDI SI SONO ALTERNATI NEL CAMPO DI COPPITO. ORA SI PENSA AL FUTUROQUAM. Giovanni Melli “La nostra presenza in Abruzzo al campo di Coppito, è stata qualcosa di importante, di molto più importante di quanto noi stessi potessimo immaginare”. Con queste parole Sergio Veneziani, Presidente di Auser Lombardia, ha aperto lo scorso 24 ottobre a Milano, l’incontro organizzato a conclusione del progetto di solidarietà verso le popolazioni terremotate abruzzesi, progetto che ha mobilitato 120 volontari auser da tutta la Lombardia che si sono alternati al Campo di Coppitto da giugno fino alla fine di settembre. L'iniziativa si è svolta presso la “Sala Umanitaria” cornice deliziosa ed appropriata per contenere ed esaltare le emozioni sincere che si sono liberate, come energia “rinnovabile e linfa vitale” per l'Associazione. Personalmente sono convinto che questa esperienza collettiva di solidarietà sia da annoverare tra le più significative che Auser ha svolto da quando è nata venti anni or sono. Motivo questa valutazione perchè, avendo avuto la fortuna di esserne partecipe, in essa ho potuto scorgere la felice sintesi tra la spinta motivazionale dei singoli volontari, la forza collettiva della condivisione, la sobrietà dello stile Auser, la capacità di integrarsi nei contesti e la convinzione di tutti di aver ricevuto tanto e di essere cresciuti perchè “fare del bene, fa star bene”. Molti volontari hanno, per la prima volta, conosciuto, oltre l'ambito del proprio circolo, la vera dimensione di Auser e le potenzialità che può generare attraverso la capacità di costruire concrete sinergie intergenerazionali. “Quest'estate in 7 Volontari dell’Auser Brianza che danno una mano in cucina nel progetto di solidarietà verso le popolazioni terremotate Abruzzesi. Fotografie e diario di bordo dell’esperienza della Lombardia sul sito www.auser.lombardia.it Volontari dell’Auser di Lodi prestano servizio in Abruzzo al campo Coppito. Abruzzo - ha concluso Sergio Veneziani - Auser Lombardia ha ritrovato se stessa ed ha trovato tanti volontari capaci, motivati, disponibili, un vero gruppo...” C'è testimonianza di tutto ciò nella pagine del diario che è stato realizzato e che contiene le riflessioni e le emozioni di ogni gruppo che si è alternato. Pagine intense, efficaci, vissute, assemblaggio di calligrafie differenti, segno di ricchezza generazionale, pagine da socializzare e condividere. Sono esperienze collettive da valorizzare a cui è necessario dare una prospettiva. In esse c'è traccia evidente delle relazioni intrecciate, delle sofferenze condivise, dei sorrisi ricevuti e dei silenzi operosi e degli sguardi spaesati...della forza contenuta nelle risa dei bambini. La chiusura del campo di Coppitto ha aperto una nuova e delicata fase che rende cogente la rimodulazione delle priorità per non disperdere il capitale di credibilità, di affidabilità e di esperienze acquisite in questi mesi. Occorre consolidare Auser Volontariato Aquila, nata come prima risposta alla domanda di aiuto e solidarietà verso le persone colpite dal terremoto e che ora deve poter svolgere un ruolo da protagonista nella ricostruzione del tessuto sociale oggi scompaginato e compromesso. L'impegno di Auser, quindi, continua e coinvolge tutta l'Associazione attraverso la realizzazione del Progetto Aquila viva e solidale che potrà avvalersi delle risorse raccolte nei Circoli e nei Centri delle nostre Associazioni locali. Due sono le direttrici su cui concentrare gli sforzi e le attività. La prima: dar vita e consolidare il Filo d'Argento, quale contributo integrativo e non sostitutivo alla rete dei servizi pubblici, per qualificare ed integrare la gamma delle risposte fornite ai bisogni delle persone anziane, mirando a soddisfarne le necessità immateriali; La seconda: migliorare la qualità della vita sociale delle persone anziane, con attenzione particolare a quelle a rischio di solitudine non voluta, onde promuovere un maggior senso di sicurezza e di socialità sostenendo percorsi di autorganizzazione di spazi dedicati alla aggregazione ed alla socializzazione e valorizzazione degli anziani. Questi obiettivi sono sicuramente ambiziosi. All'atto della semina si hanno tante speranze e qualche timore poi si concima e si cura il germoglio, si fa di tutto perchè la pianta cresca e solo il passare del tempo dimostrerà se la nostra cura è stata efficace. I volontari lombardi, e non solo, che si sono avvicendati a Coppitto hanno preparato il terreno ed aiutato l'Auser Abruzzo ad impiantare l'Auser Volontariato Aquilana. Abbiamo individuato coloro che in prima persona si prendono cura di farla crescere (Nicola, Marco, Assunta, i volontari aquilani). Spetta a tutti noi non lasciarli soli. Spetta a noi sostenerli. Spetta a noi vigilare e verificare e se necessario indicare soluzioni ai problemi. Però è già successo una volta...a Coppitto la realtà ha superato la nostra immaginazione. Perchè non una seconda volta? 8 L’AUSER DI TARANTO SI RACCONTA, PRESENTATO IL PRIMO RAPPORTO DI MISSIONE Maria Antonietta Brigida Storia, progetti, iniziative, attività, dal 2006 fino al settembre del 2009.L’Auser di Taranto lo scorso 20 ottobre ha presentato con meritato orgoglio il suo primo, importante, “Rapporto di Missione” che illustra le molteplici attività svolte dall’Auser su l territorio provinciale. Un’analisi frutto di una esperienza che l’associazione ha compiuto lavorando su se stessa. Un Rapporto nato dal bisogno di comprendere meglio le potenzialità dell’associazione, i possibili sviluppi delle attività, la portata e la qualità delle prestazioni offerte in particolare alle persone anziane e a chi necessita di assistenza in generale. Ma soprattutto ha voluto dare il giusto valore al contributo offerto dai volontari che attraverso la loro attività, contribuiscono a rafforzare l’esercizio della cittadinanza attiva, così come assume importanza dar peso alla forte valorizzazione della risorsa anziani attraverso le iniziative di relazione, dove i soci e i volontari sono promotori ed attori diretti. I dati ci raccontano del ruolo trainante dei circoli in seno all’associazione. La maggior parte delle strutture comunali ha una forte impostazione polifunzionale, le proposte sono combinate con più di una tipologia d’azione ed integrate tra di loro, esiste altresì una contaminazione tra volontariato e promozione sociale. La presenza di queste due forme di intervento è fondamentale ai fini dello sviluppo di un sistema di servizi integrati e territoriale che rispondano in modo più efficace ai bisogni in gioco e crea le condizioni ideali per lo sviluppo del tessuto associativo. Il totale degli iscritti è pari oggi a 1500 e conferma il trend di crescita positivo realizzato negli ultimi tre anni(erano 818 nel 2006). Siamo cresciuti del 70%. Tale incremento riguarda tutti i circoli, in particolare quelli dei quartieri Tamburi e Talsano. Incremento realizzato anche grazie all’apertura di sedi proprie (prima eravamo presso le strutture Cgil). Altro dato interessante che si evince è la maggiore presenza femminile. Le donne iscritte all’Auser sono il 60%. In crescita anche il numero dei volontari ma con un rapporto ancora molto basso tra iscritti e volontari. La percentuale è infatti pari al 13%. L’Auser di Taranto si pone quindi come soggetto che mette in campo iniziative ad ampio spettrotra volontariato e promozione sociale; per rispondere ai vecchi e nuovi bisogni della popolazione, alle vecchie e nuove povertà. Il nostro volontariato si distingue da altre organizzazioni del terzo settore perché non si limita ad esaurire la propria funzione nella creazione e gestione dei servizi, ma a trarre spunto e motivazione dalla presa in carico del bisogno e quindi nella valorizzazione del diritto di cittadinanza attiva. Le iniziative di socializzazione di Auser Taranto vedono un deciso protagonismo 9 degli anziani, qualità dei programmi e una grande apertura a nuove platee e soggetti. Le attività di divertimento e tempo libero vanno dalle cene sociali alle feste, dai giochi ai tornei e tanto altro ancora, con una partecipazione pari al 30% degli iscritti; per tutti opportunità di coltivare interessi e soddisfare la creatività con i corsi di attività artistiche, laboratori, spettacoli, musica, con una partecipazione pari al 20%; le attività di cura del corpo e benessere fisico, attività motoria, ballo raccolgono il 20% di interesse mentre le gite e i soggiorni climatici e turistici il 30%. Gruppo di volontari Auser di Taranto che condividono relazioni sociali ed esperienze di vita. L’educazione permanente organizzata in forma di Università popolare della terza età nei circoli di Laterza e di Monteiasi non pensa tanto ad una cultura “alta” fine a se stessa, ma quanto a mettere in moto relazioni sociali e le esperienze di vita delle persone. In questi circoli oltre all’attività prevalente si programmano gite d’istruzione, ginnastica ed è nata anche una compagnia teatrale. I corsi sono frequentati dall’80% dei soci. Le attività di volontariato che Auser Taranto mette in campo comprendono l’ascolto telefonico che è formato oggi da 7 postazioni del Filo d’Argento (Taranto città, Tamburi, Talsano, Montemesola, Martina Franca, Monteiasi, Manduria) dove tutti possono chiamare per sottoporre il proprio problema, ricevendo conforto ed aiuto concreto. Il Filo d’Argento è anche un osservatorio privilegiato della realtà sociale ionica, soprattutto dei bisogni degli anziani. Siamo impegnati nei servizi di compagnia telefonica e a domicilio, di accompagnamento presso strutture sanitarie, per spesa o passeggiate. Basti pensare che se nel 2006 nel quartiere centrale di Taranto abbiamo effettuato 150 servizi di accompagnamento verso strutture sanitarie, a settembre del 2009 questa cifra è schizzata a 213. Con questo primo rapporto abbiamo voluto guardarci dentro per capire come meglio organizzare le attività che rispondono alle esigenze della collettività. L’educazione permanente sarà il filo conduttore delle attività del 2010, infatti sono in fase di realizzazione due nuovi circoli che avranno come obiettivo la realizzazione delle Università a Crispiano e Mottola. 10 TRA PELLE E CUORE, IL SUCCESSO DEL PROGETTO MAQUILLAGE DI AUSER BOLOGNA Nadia Luppi Da dieci anni un gruppo numeroso di volontarie di Auser Bologna si impegna nel progetto “Maquillage”, grazie al quale ogni anno un migliaio di anziani ospiti di alcune case protette trova uno spazio per la cura di sè e del proprio aspetto fisico ma anche preziose occasioni di relazione, di socializzazione e di incontro. Ecco le testimonianze di alcune delle tante volontarie che hanno reso possibile questo progetto. Era il 1999 quando Lia Brusa, esperta di estetica e volontaria di Auser Bologna, pensò all’opportunità di proporre momenti dedicati alla cura di sé e al benessere anche agli ospiti delle strutture protette della città. “Volevamo aiutare gli anziani a volersi bene – spiega - curando il loro aspetto fisico e dando loro la possibilità di vivere giornate un po’ speciali, fatte di trattamenti estetici ma anche di relazioni e di comunicazione sincera”. Quell’idea si è trasformata in un impegno costante, che vede le volontarie di Auser recarsi con regolarità presso le strutture dell’Asp Giovanni XXIII, armate di prodotti di bellezza sicuri e testati e di tutto ciò che occorre per rendere più luminoso un volto e più vivace un sorriso. Ma quello che allestiscono le volontarie presso le strutture – e talvolta anche in occasione di feste promosse dalle reti associative e dai Comuni - è qualcosa di ben più ricco di un centro estetico itinerante. Elda e Viviana, che hanno affiancato Lia fin dagli esordi del progetto, così descrivono lo spirito con cui lavorano: “Prima di tutto cerchiamo di creare un clima sereno e amichevole, offrendo qualche caramella e a avvicinandoci con delicatezza agli anziani. L’intento è quello di far sentire ogni persona importante, coccolandola con trattamenti individualizzati e pensati proprio per lei, per la sua pelle e per i suoi gusti. E notare come i volti segnati da crucci e malanni, grazie ad una maschera, un filo di trucco e qualche chiacchiera diventano più luminosi e vivaci, è per noi la soddisfazione più grande”. Il fatto poi – aggiunge Sara - che i trattamenti vengano offerti contemporaneamente a molti anziani che si ritrovano così a conversare insieme sul proprio passato e sui propri amori di gioventù, contribuisce a creare un’allegra atmosfera di condivisione che finisce per contagiare anche i più scettici. Ho visto donne e uomini dapprima disinteressati, che tra una caramella e una chiacchiera hanno iniziato a incuriosirsi, finendo per affezionarsi a noi, cercandoci, e chiedendo di ricevere le nostre cure estetiche”. 11 Lia Brusa, esperta di estetica e volontaria di Auser Bologna impegnata nel progetto Maquillage. Parlando con le volontarie si comprende bene che il valore del progetto va ben al di là della pelle, arrivando a toccare il cuore: “Ho sempre creduto nel volontariato, e mi impegno a fondo e volentieri nel progetto Maquillage – spiega Rossana PROGETTO MAQUILLAGE, NUOVI VOLONTARI CERCASI – perché posso toccare con mano il Servono nuovi volontari per portare avanti il progetto "Maquillage" che da anni rebene che facciamo: gli anziani ci gala momenti di benessere agli ospiti delle strutture per anziani, attraverso cure accolgono sempre con un tale estetiche, coccole e chiacchiere. Nuovi volontari disposti a trascorrere un po' di entusiasmo e si mostrano tanto sereni tempo con gli anziani regalando loro piacevoli momenti di benessere. dopo aver passato un pomeriggio con Parlando di benessere nella terza età non si può dimenticare l'importanza della cura noi, che resta sempre più forte la gioia di sè, di momenti dedicati alla propria bellezza, necessari per sentirsi meglio con sè di dare rispetto alla fatica che questo stessi e con gli altri. dare a volte implica”. “All’inizio ero Per dare il proprio contributo al progetto non servono competenze particolari o dititubante e avvertivo un senso di sponibilità di tempo precise: è sufficiente diventare volontari di Auser Bologna riinadeguatezza – racconta poi Viviana volgendosi alla sede dell'associazione in via della Beverara 6. ma sono stati proprio gli anziani coi Per informazioni: Auser Bologna tel: 051/63.52.911. loro sorrisi e le loro parole affettuose a N.L farmi sentire importante e ad aiutarmi a comprendere il valore del nostro fare”. Da simili testimonianze emerge forte l’emozione dell’incontro, quella stessa emozione che le volontarie trovano negli occhi degli anziani, e che talvolta può trasformarsi in nostalgia: “L’altra faccia dei legami di amicizia e vicinanza che si creano nelle ore spese insieme è quella del timore di non ritrovare più qualcuno, un timore che tutte noi condividiamo” confessa Lia con tono malinconico. “Ma la paura di non essere all’altezza, il timore di doversi separare o la tristezza che può prenderci quando ascoltiamo i racconti di un passato ormai lontano non sono altro che stimoli per dare di più, per spenderci e per regalare a queste persone altri pomeriggi, altre carezze, altri momenti di benessere” concludono le volontarie. OCIO AI TRUFFATORI L’AUSER DI VENEZIA COINVOLTO IN UN PROGETTO DI AIUTO E PREVENZIONE PER GLI ANZIANI VITTIME DI REATI Severino Benettelli “Ocio, ciò!”, in dialetto veneto significa “stai attento” ed ha il senso di una confidenziale esortazione. Un appello rivolto a quanti sono il bersaglio prediletto di malfattori e di furfanti, perché facciano attenzione agli sconosciuti. Ma è anche il nome dato al progetto nato nei primi mesi del 2007, su proposta del Vice Questore Aggiunto di Marghera (VE), con l’intenzione di avviare dei percorsi di sensibilizzazione e informazione rivolti agli anziani, spesso esposti,più di altri, ai pericoli di truffe e scippi. Furono coinvolti i gruppi anziani autogestiti del territorio, il Sindacato Pensionati, l’Auser ed il Vicariato di Marghera. Inizialmente, era necessario analizzare le fregature e i borseggi subiti dagli anziani per trarne delle indicazioni, dei suggerimenti per l’acquisizione di nuove competenze e risorse da 12 adottare per combattere il fenomeno. A questo punto, le realtà associative del territorio, la Municipalità e la Direzione Politiche Sociali del Comune di Venezia, costituirono un gruppo di lavoro, onde avviare un piano di informazione sui comportamenti da adottare per arginare il fenomeno delle buggerate. In concreto, sono stati promossi 50 eventi pubblici, con il coinvolgimento diretto di 31 associazioni impegnate nella terza età e la diretta collaborazione degli over 70 residenti in città per la distribuzione di 22 mila opuscoli e 10 mila depliant. Nei tre anni di “Ocio ciò”, di fatto, si sono ridotti i raggiri perché molti anziani non ci cascano più: la diminuzione delle denunce per truffe e raggiri sono diminuite del 33%, passando dalle 1644 del 2007 alle 1090 dell’anno scorso. Sono percentuali incoraggianti, ma non bisogna dimenticare che i truffatori non scarseggiano d’inventiva e, a ragione di ciò, l’anziano va costantemente informato e sollecitato a non abbassare la guardia, approfittando di tutte le occasioni di socialità. Molte manifestazioni, per esempio come “Ocio che si balla”, diventano un’opportunità per aprire una finestra informativa di 10 minuti, per ricordare, in questo caso, ai ballerini in “pista”, le migliori regole per prevenire le fregature. La percezione del livello di sicurezza da parte dei cittadini non passa necessariamente attraverso l’installazione di telecamere o l’aumento degli agenti di polizia. Una persona, specie se anziana, si sente sicura quando sa di poter contare su strutture e servizi che sono in grado di prevenire gli abusi e alleviare, per quanto possibile, la sofferenza fisica e psicologica derivante dall’essere stata vittima di una qualsiasi truffa o rapina. “Ocio ciò”, sensibilizzando la cittadinanza, ha tentato di umanizzare il problema puntando sul singolo, i parenti e i vicini di casa, con appelli e consigli a favore del benessere psico-sociale dell’anziano. Nel contempo, spronando la persona sola a vagliare semplici suggerimenti per aumentare la sua sicurezza come: non aprire la porta a sconosciuti, farsi accompagnare quando si prelevano o si versano soldi, ecc.Ricordando a tutti, parenti e vicini di casa, compresi, che se anche gli anziani non lo chiedono, hanno bisogno di loro. Nell’ambito di “Ocio ciò” s’inserisce ora “Ocio al tacuin” (attento al portafoglio) il nuovo fondo di garanzia ideato dal Comune di Venezia per rimborsare gli ultra 70enni dei reati subiti. Chiunque, tra i 52 mila ultrasettantenni – quasi un quinto della popolazione cittadina – subisca un furto, uno scippo o una rapina, dopo aver presentato regolare denuncia dell’accaduto negli uffici delle forze dell’ordine, è nella condizione di ottenere, a titolo di risarcimento del danno patito, un contributo fino a 500 euro. Nell’iniziativa sono coinvolti l’Auser ed il Movimento consumatori: l’associazione di volontariato gestirà uno sportello di supporto telefonico, disponibile non appena sarà aperta la nuova sede; il secondo, si occuperà dell’attività di consulenza specifica. 13 QUANDO SI DICE SFORTUNA! LA STORIA DI EGLE “Ocio al tacuin”, sono in molti a ripeterglielo alla signora Egle: 91 anni, pensionata e vedova di guerra che, negli ultimi anni, per ben tre volte è stata alleggerita del portafoglio. In pieno giorno, a Mestre, secondo la malcapitata, per due volte a borseggiarla è stata una ragazza sui trent’anni, in motorino con tanto di casco. Mentre, più o meno nella stessa zona, una mattina appena uscita da un negozio, la signora Egle si sente toccare una spalla. Si gira e di fronte si trova una donna elegante e profumata che, scusandosi per averla importunata, le fa presente che ha il soprabito macchiato di colore e, come una vecchia amica, con tono pacato, le suggerisce che, per eliminarla, bisogna intervenire in fretta prima che la tinta si rapprenda. La Egle, contrariata per l’incidente, si toglie l’impermeabile aiutata dalla sconosciuta e glielo consegna. L’anonima, armata di una salviettina inumidita, prontamente interviene strofinando la sul tessuto. Sparita la chiazza e apparentemente soddisfatta per il risultato ottenuto, aiuta la proprietaria dell’indumento ad rindossarlo. I ringraziamenti si sprecano e, di rimando, i “non è il caso”. La Egle, felice per non averci rimesso il soprabito ancora in buono stato, una volta salutata con effusione la “salvatrice”, entra dal fornaio. Compera il “solito” e, al momento di pagare l’acquisto – sorpresa e sconcerto – il portamonete nella tasca destra dello spolverino non c’è più, se n’è andato con la macchia. Qualche settimana dopo, la Egle si trova a viaggiare su un pullman strapieno. In piedi, riuscendo a malapena ad aggrapparsi al sostegno per non cadere. Seppur impegnata a non farsi sballottare, ad un tratto nota che l’uomo attaccato all’appoggio accanto, sta infilando una mano nella sua borsa. Con prontezza gliela afferra e urlando, non lascia la presa sino a quando il farabutto, guadagnando l’uscita, a autobus fermo, lascia cadere il borsellino e si dilegua. Applaudita dagli astanti, indenne e contenta, finalmente era riuscita a bloccare un furto che, se andava a segno, sarebbe stato compiuto, ancora una volta, a suo danno. S.B. I GIOVANI ITALIANI NEL RAPPORTO EURISPES E TELEFONO AZZURRO PRESENTATO A ROMA IL DECIMO RAPPORTO SULLA CONDIZIONE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA Fabio Piccolino La locandina della presentazione a Roma del decimo rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza a cura di Eurispes e Telefono Azzurrro Lo scorso 17 novembre è stato presentato a Roma il Rapporto Nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza. Giunto alla decima edizione, a cura di Eurispes e Telefono Azzurro, il Rapporto è un’efficace fotografia della condizione di bambini e adolescenti nel nostro Paese. La ricerca, condotta su un campione di 2.500 tra bambini e adolescenti, contiene infatti dati interessanti e rappresentativi, suddivisi nel volume in macroaree tematiche: abuso e disagio, famiglia, scuola ed educazione, cultura e tempo libero, media e comunicazione. La scelta della data per la presentazione del Rapporto non è casuale: in questi giorni, infatti, si celebra il ventennale della Convenzione Onu sui diritti per l’infanzia. Appare dunque necessario, come sostenuto da Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, nel corso della presentazione della ricerca, dare il proprio contributo affinché nel nostro paese si sviluppi una vera “cultura dell’infanzia”. I dati raccolti stimolano molteplici riflessioni: a cominciare dal tema del “bullismo”, sempre più spesso oggetto di cronaca nei media, e costante motivo di preoccupazione per genitori e ragazzi. E’ significativo il numero di ragazzi che si sono trovati di fronte a episodi di prevaricazione, anche se, rispetto al 2008, cresce il numero di bambini che “soccorre la vittima”, spesso più debole per condizione fisica, psicologica, sociale. Aumenta il numero (11,1% tra i bambini, 19,5% tra gli adolescenti) di ragazzi che rimangono indifferenti a questo tipo di episodi, ma cresce anche il numero di ragazzi che prova “divertimento” di fronte a episodi di bullismo (9,5% nel 2008, 13% nel 2009). Il Rapporto Eurispes-Telefono Azzurro analizza con attenzione il grave problema dello sfruttamento sessuale dei minori, evidenziando la necessità di misure più efficaci per il contrasto e la lotta a questo fenomeno. Ogni 5 minori sfruttati, 4 sono di sesso femminile. Una realtà drammatica, che trova nuovi sbocchi 14 attraverso le nuove tecnologie di comunicazione, internet e social network in primis, che possono rendere i minori più vulnerabili di fronte ad attacchi telematici. Numeri interessanti giungono poi dallo studio relativo alle abitudini di bambini e adolescenti riguardo a fumo e alcol. Preoccupanti i numeri: tra i 14 e i 7 anni, il 6,7% degli adolescenti fuma, e il numero sale, 22,4%, tra i 18 e i 19 anni, e il 27,3% tra i 20 e i 24, contro una media sulla popolazione complessiva del 22,1%. L’età media della prima sigaretta è 16 anni. Ancora peggiori i dati relativi al consumo di alcolici: l’Italia detiene il primato negativo dell’età più bassa del primo contatto con l’alcol. L’età media in cui avviene l’ “iniziazione” è infatti di 12 anni e mezzo. Secondo i ricercatori,, l’approccio dei giovani all’alcol somiglia sempre di più ad un “eccesso ritualizzato”, figlio cioè di uno stordimento collettivo divenuto moda o addirittura stile di vita. La ricerca invita poi a riflettere sui consumi e le abitudini dei giovani, sempre più dirette dal marketing e dalle mode. I giovani assegnano maggiore peso all’abbigliamento, a cui attribuiscono una funzione sociale, oltre che pratica: status symbol in piena regola, come quelli legati alle tecnologie, telefonini in primis. Basti pensare TANTI STRUMENTI IN PIÙ PER LA NOSTRA COMUNICAZIONE che oltre la metà dei bambini fra i 7 e gli 11 Dal sito www.ausercomunicazione.com - appositamente creato per auser - è anni possiede un telefonino, e tra i 12 e i 19 possibile scaricare, pronti per la stampa, i materiali della nuova campagna di anni, la percentuale è di oltre il 96%. comunicazione dell'Auser "Energia rinnovabile", presentata all'assemblea nazionale Nel corso della presentazione del volume, dei soci lo scorso 26 giugno 2009. Ernesto Caffo, presidente di Telefono La campagna veicola in modo moderno ed innovativo la mission di Auser. Al centro Azzurro, ha auspicato una maggiore della campagna infatti, c'è l'idea che l'anziano - il senior- non è solo una grande attenzione da parte della politica ai temi risorsa da valorizzare, ma una vera e propria "Energia Rinnovabile" per tutta la dell’infanzia, denunciando l’inefficacia delle comunità. misure fino ad ora adottate. Difendere Inoltre con l'obiettivo di coordinare al meglio l'utilizzo del logo associativo, dallo l’infanzia significa difendere i cittadini di stesso sito è possibile anche scaricare ed adattare alle proprie esigenze altri domani, e quindi, tutta la nostra società. materiali di comunicazione come carta intestata e biglietti da visita. LA FOTO DEL MESE Foto di Guido Turus. È la foto di copertina del libro fotografico “La speranza dei Vergini” realizzato dall’Auser Volontariato Napoli Centro in collaborazione con il Csv di Napoli. Il libro ha dato un volto e una voce ai tanti anziani che popolano uno dei quartieri più difficili dell’area napoletana “i Vergini”, e che grazie ai volontari dell’Auser hanno trovato serenità e speranza. 15 PAN Advertising 12/09 La società ha una nuova fonte di energia. 1989 - 2009 VENTI DI SOLIDARIETà I senior sono una risorsa preziosa per la nostra società. È la nuova generazione di anziani che ha esperienza, disponibilità e ancora tanta voglia di fare. Quella che rifiuta gli stereotipi e riprende i suoi diritti svolgendo un ruolo attivo nella società. Auser, con la sua struttura presente su tutto il territorio nazionale, è il maggiore interprete di questo cambiamento che vede nel volontariato, nella solidarietà e nella partecipazione un punto di riferimento con al centro di tutto la persona. 16 www.auser.it