Anno XIX n. 189 del 13 novembre 2013
Periodico Indipendente
Distribuzione gratuita
Regione Abruzzo
ARRESTATO ASSESSORE ALLA CULTURA:
ACCUSATO DI CONCUSSIONE; TRUFFA E PECULATO.
É solo la punta di un iceberg di uno sporco mondo che vive (anche
molto bene) sui creduloni che ancora credono che il settore sia il
punto nobile del territorio.
L’assessore Luigi De Fanis, Massimo Cialente e Salvo Nastasi, direttore regionale Fus
L'arresto dell'assessore regionale alla
cultura Luigi De Fanis, della sua segretaria particolare e di due dipendenti regionali, è solo la punta di un iceberg nel
nauseabondo mondo che gira attorno al
mondo culturale non solo aquilano, non
solo abruzzese ma a livello nazionale.
De Fanis è stato arrestato perché avrebbe preteso mazzette da un imprenditore
della cultura, in cambio dell'erogazione
di fondi regionali per l'organizzazione di
eventi celebrativi dell'anniversario della
nascita di Gabriele D'Annunzio.
Avrebbe inoltre sperperato denaro pubblico in spese voluttuarie, in ristoranti e
divertimenti vari.
(SEGUE)
Convenzione Univaq / Asl
SCANDALO DELLA MOGLIE
DEL SINDACO CIALENTE
La Rettrice dell'Università dell'Aquila Paola Inverardi, il manager Asl Giancarlo Silveri e la Procura della Corte dei Conti, non possono far finta di niente lasciando in
essere un fatto così scandaloso. Alla signora Ussorio mancano i requisiti.
Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected]
Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila - Tel/Fax: 0862.405082. Stampato in proprio.
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L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189
L’Aquila
Ora, al di là del fatto se De Fanis sia colpevole o meno (avrà tutto il modo di dimostrarlo nelle varie fasi dell'inchiesta) è
ampiamente dimostrato che il mondo dei
finanziamenti alla cultura da parte dello
Stato, della Regione, della Provincia e
del comune è appannaggio di vari personaggi e furbacchioni che, con la scusa
della cultura, sono riusciti ad inventarsi
un mestiere che, oltre alla “gloria”, porta
nelle loro tasche compensi favolosi, oltre
a viaggi turistici, con alberghi, ristoranti
di lusso e rimborsi a piè di lista. Questi
signori si dividono, in nome della cultura,
una torta favolosa di svariati milioni di
euro, creando, per di più, buchi nei bilanci, che poi saranno ripianati dal solito
Pantalone che copre un po' tutto.
Le varie manifestazioni culturali sono
state sempre molto chiacchierate per la
loro gestione “allegra e disinvolta”, a
partire dai vari comitati che hanno gestito
la Perdonanza Celestiniana, sino ad arrivare ai deficit miliardari delle varie Istituzioni, a partire dal TSA sino ad arrivare
ai vari enti musicali abruzzesi. Fondi
sempre ripianati dagli Enti pubblici.
É cronaca di questi giorni che l'Accademia dell'Immagine dell'Aquila stia per
essere liquidata dal commissario appositamente nominato dalla Regione Abruzzo. Un pozzo senza fondo di finanziamenti ricevuti e di spese pazze effettuate
dai vari amministratori. Buon ultimo il
sindaco dell'Aquila Massimo Cialente
che, proprio per le sue responsabilità
amministrative, è stato denunciato, alla
Procura aquilana, dalla Corte dei Conti e
dalla GdF.
Spese pazze ed assunzioni clientelari con
stipendi favolosi a personaggi che nella
loro vita non hanno fatto altro che
“l'uomo di cultura”. Finanziamenti effettuati dai politici per ottenere, quando non
ci sono mazzette (appunto), voti di scambio ed assunzioni di parenti, amici ed
amanti.
Ricordo di un assessore alla cultura del
Comune dell'Aquila che prese un assegno
post-datato quale compenso di un finanziamento poi non andato, addirittura, a
buon fine. L'assegno fu messo addirittura
all'incasso. Tutto finì a tarallucci e vino,
in quanto l'assessore in questione era
fratello di un giudice. Tranne rare eccezioni di veri “uomini di cultura”,
“l'ambiente della cultura” è frequentato
da guitti, nani, ballerine, saltimbanchi,
voltagabbana, paraculi e chi più ne ha…
ne metta.
Ed allora non ci dobbiamo meravigliare
più di tanto se un De Fanis qualsiasi,
commette reati che fanno gridare allo
scandalo, quando “i buoi sono fuggiti
dalla stalla”.
Questo giornale da anni ha scritto di questi fatti, di sperperi e di ruberie. Quando
va bene, resta inascoltato, spesso viene
denunciato per diffamazione a mezzo
stampa. Ci siamo sempre rimessi alla
intelligenza dei giudici e… ci è andata
bene. Continueremo nelle nostre denunce
con la speranza che le cose cambino.
Pubblicheremo prossimamente una nostra
inchiesta sulle ruberie, sui clientelismi,
sui sperperi dei finanziamenti in genere
ed, in particolare, sullo scandalo del FUS
(Fondo Unico per lo Spettacolo) e del suo
grande sacerdote, direttore generale, Salvo Nastasi.
Peppe Vespa
LEGGE AMMAZZA CANI
GLI ANIMALISTI PROTESTANO SOTTO L'ACQUA
Nonostante la pioggia, oltre un centinaio
di animalisti si sono ritrovati fuori dai
cancelli del consiglio regionale per protestare contro la legge sulle "Norme sul
controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali d’affezione".
Un testo che in Commissione, era stato
votato all'unanimita' da tutti i partiti. La
proposta, se approvata, prevederebbe
l’eutanasia su richiesta del proprietario,
la possibilità di uccidere i cani inselvatichiti, il pronto soccorso solo a favore dei
cani e non dei gatti e la sterilizzazione
dei randagi che da obbligo di legge diventa eventualità.
Alcune modifiche al testo sono state apportate lo scorso 4 novembre dalla sotto-
commissione Sanità, ma - sottolineano
gli animalisti - "restano escluse alcune
importanti richieste, come ad esempio la
sterilizzazione obbligatoria per i randagi
e il pronto soccorso per i gatti, attività
che la regione deve garantire per legge".
La Lav, l'Enpa e Lega Nazionale Difesa
del Cane chiedono, quindi, di approvare
il testo della proposta di legge come modificato in sottocommissione Sanità, accogliendo anche gli emendamenti da loro
proposti, chiedendo di ripartire da un
testo condiviso e discusso da tutti coloro
che sul territorio effettivamente operano
tra veterinari pubblici e liberi professionisti, organi di polizia, amministratori locali e associazioni di protezione animale, in
particolare quelle che svolgono quotidianamente servizio di vigilanza e si trovano
quindi a far effettivamente rispettare quotidianamente le leggi... Vediamo le interviste.. Su www.leditoriale.com, servizio e
testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di
Giorgio
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L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189
L’Aquila
CAPITALE EUROPEA...
UNA DISCARICA-MERCATO TRA LE MURA
STORICHE NELL'INDIFFERENZA TOTALE
Nel giorno in cui una "certa"
L'Aquila è a Roma per perorare la candidatura del capoluogo
terremotato a capitale europea
della cultura, abbiamo messo
l'occhio su quella che non è la
solita discarica, ma un deposito-magazzino nei pressi di
Porta Barete, a ridosso della
cinta muraria.
Oltre ad essere un immondezzaio a tutti gli effetti, quello
che vi mostriamo, è vero e
proprio "mercatino" dell'usato
dove si lascia e si prende, come si vuole, senza spendere
nulla. In una zona recentemente ripopolata da un palazzone
giallo che ospita una decina di
famiglie, nei pressi dell'arco di
Santa Croce, non solo viene
depositato e incellofanato materiale di ogni tipologia, ma
ogni giorno c'è il via vai di
avventori e furgoncini che
raccattano cose interessanti, e
si sbarazzano degli ingombri.
Le ditte dei cantieri circostanti,
si tirano fuori dalle responsabilità, dichiarando ai nostri microfoni e senza voler essere
ripresi, che sono loro stessi a
consegnare i materiali di risulta chiamando direttamente
La discarica - mercato in Via Roma
l'Asm. In questo orrendo passaggio che porta su via Roma,
qualcuno deve aver trovato
cose interessanti, perché in
pochi mesi la discarica si è
ampliata a macchia d'olio.
Si trova di tutto, e tutto puoi
lasciare, perchè la Polizia Municipale, la Forestale e l'Asm,
se ne fregano. Quest'ultima,
peraltro, è troppo impegnata a
risolvere l'annosa questione
della sostituzione del direttore
da 150mila euro l'anno, perchè
non va più a braccetto con il
Presidente Fabiani. Tornando
alla merce, dai materassi con le
vecchie molle ai tappetti sintetici, si alternano collezioni di
figurine, libri di autoscuole,
testi scolastici, vecchi televisori, quadri, stampe e bustoni di
abbigliamento per bambini.
Non mancano poi piatti e stoviglie di arcopal, sanitari per il
bagno, mensole, lampadari,
divanetti, portaombrelli e oggetti per il campeggio e cartoni
sigillati per le pizze da asporto.
Ci sono perfino pacchetti regalo di 29euro, insieme a cartoline, materiale di cancelleria e
scatole di solventi. Tutto in
bella mostra e a portata di mano di pedoni e automobili che
scendendo da Viale Duca degli
Abruzzi, e devono necessariamente passare in questo angolo
che soprattutto di notte lascia
sgomenti...... Vediamo...
Su www.leditoriale.com, servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio.
FALLIMENTO ACCADEMIA DELL'IMMAGINE?
CHE FINE HANNO FATTO I FONDI DELLE DONAZIONI?
Par la gestione fallimentare dell'Accademia dell'Immagine, Massimo Cialente è
stato denunciato dalla Guardia di Finanza
per una gestione quantomeno allegra e per
appropriazione indebita. Mercoledì prossimo i soci decideranno se chiudere o
continuare a sperperare denaro pubblico
ripianando i debiti e continuando ad elargirne a coloro che vivono di cul-tura, invece di andare a lavorare. Chiodi, per
essere buono, ha parlato di “gestione di-
sonorevole”. In realtà è stato...molto peggio: c'è una inchiesta...siano i giudici a
decidere. Ma sia fatta anche una inchiesta
sulla fine delle donazioni elargite all'Accademia, controllando anche i fondi confluiti in c/c in banche romane.
Sarebbe opportuno vedere anche dove
siano finiti i fondi stanziati con il primo
Decreto Berlusconi.
Non vorremmo si siano persi… strada
facendo.
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L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189
L’Aquila
MONSIGNOR ORLANDO ANTONINI, INTERVIENE SUL RECUPERO DI PORTA BARETE
Il vivace dibattito culturale
recentemente sviluppatosi all’Aquila circa il recupero di Porta Barete, rispetto a quella che
finora appariva un’apatia quasi
invincibile dei cittadini circa la
ricostruzione costituisce un’inaspettata sorpresa. Lo dimostrano gli svariati interventi di
importanti studiosi, associazioni culturali aquilane e cittadini
apparsi sui media locali sia
informatici che a stampa, i
quali hanno espresso la loro
piena adesione all’idea: elemento culturale significativo,
questo, di cui i responsabili e
gli attori locali, regionali e
nazionali della ricostruzione
non possono non tener conto.
Mi riferisco in particolare all’appello, diffuso il 7 novembre
e fortemente supportato su Il
Centro da Giustino Parisse, da
ben cinque associazioni. Esse
giustificano pienamente il recupero della fortificazione antemurale di Porta Barete e della
riqualificazione dell’area di
Santa Croce sottolineando, tra
l’altro, che l’operazione urbanistica non è semplice estetica
né nostalgico ritorno al passato, bensì un passo in avanti nel
perseguimento, da un lato, di
una migliore qualità di vita dei
cittadini e, dall’altro, della stessa ripresa economica ed occupazionale del territorio grazie
al turismo ambientale e culturale (sostenibile). Di qui la
necessità di una ricostruzione
altamente qualitativa dell’Aquila e dei suoi borghi – c’è
certamente il problema dei
fondi; ma intanto occorre sapere e decidere cosa e come ricostruire.
È vero che il dibattito in parola
è stato occupato in gran parte,
e complicato, dalle conseguenze che sugli edifici prospicienti
Via Roma il progetto di recupero in questione comporterebbe. Il che non sorprende, attesi
i molteplici interessi in gioco
privati e pubblici, amministrativi e politici, tecnici e giuridi-
ci, culturali ed artistici. In definitiva, però, molte delle perplessità in merito derivano
dalla semplice non conoscenza
del monumento oggetto di dibattito e del progetto. Ho chiesto pertanto allo stesso autore
della pregevole simulazione
grafica di Porta Barete offerta
nel citato appello del 7 novembre, Antonello Buccella, altri
render in 3D di quello che dopo l’eliminazione del terrapieno e della riapertura dell’antiporta diverrebbe pressappoco,
urbanisticamente, l’area di
Santa Croce fino a San Paolo
di Barete.
Il render dell’area in parola che
in questo articolo propongo ai
lettori anzitutto riflette graficamente il contenuto della mia
lettera del 24 giugno scorso al
Sindaco: in essa invitavo sì a
profittare dei lavori di allargamento di Viale Corrado IV per
recuperare anche Porta Barete,
ma – conscio delle difficoltà –
senza fare cenno a delocalizzazioni, illustrando invece i vantaggi di cui gli edifici privati
coinvolti beneficerebbero se si
eliminasse l’ingombrante e
deturpante terrapieno ottocentesco. Inoltre, faccio notare che
il restyling proposto è del tutto
indicativo, inteso solo ad armonizzare l’edilizia e l’urbanistica
da ricostruire a quelle della
città entro le Mura, comprese
le famose 5 canne di altezza
(circa 11 metri) per gli edifici
stabilite come limite massimo,
forse anche come norma antisismica, dal diploma 1254 di
Corrado IV costitutivo della
Città. Vi si vedano anche la
cuspide di San Silvestro crollata prima della seconda guerra
mondiale, la mai costruita cupola su San Paolo di Barete ma
della quale si vede costruita la
piattaforma di tamburo e, subito a destra entrando per l’antiPorta, l’antico Corpo di Guardia, di cui alla pianta 1753 del
Vandi.
L’ideale naturalmente – qui
allargando il concetto all’edilizia che dagli anni Sessanta in
poi del ‘900 ha sfigurato sia la
cinta muraria che la facies stessa del centro storico – l’ideale,
compatibilmente con le disponibilità, resterebbe la delocalizzazione degli edifici
‘incongrui’; od almeno, come
detto nel mio volume L’Aquila
nuova negli itinerari del Nunzio, la loro decurtazione, in
modo che non superino le menzionate 5 canne di altezza. Ma
questa è materia da negoziare
tra il Comune e i privati, nel
caso che questi ultimi, o perché
incentivati dai vantaggi della
legge regionale ex n. 49 come i
premi di cubatura o per senso
civico, dessero l’assenso.
Altri dubbi sull’operazione si
manifestano circa i resti effettivi della Porta, resti che – si
insiste a bella posta – non esisterebbero più, mentre basta
recarsi sul posto per vederli; e
circa il terrapieno di Via Roma,
il quale sarebbe un fatto
‘storicizzato’, ragion per cui
prima di cancellarlo occorre
valutarlo con prudenza in sede
disciplinare. In altro eventuale
intervento potrò tentare di fugare tali dubbi. Per ora l’importante è quanto ancora osservano le associazioni nella già
citata Nota del 7 novembre:
che Porta Barete, cioè, costituisce il primo importante segnale
di una volontà di ricostruzione
migliorativa della città, da condurre nel quadro di “una progettazione partecipata secondo
gli indirizzi codificati dalle
scienze sociali” ed in vista di
una vera rinascita del territorio.
Se il progetto non dovesse realizzarsi, foss’anche parzialmente, vorrà dire che la formula ricostruttiva del puro e comodo ‘dov’era e com’era’ –
anche nei deturpamenti! – avrà
avuto partita vinta. A tutto scapito, purtroppo, della qualità
abitativa e della ripresa economica stessa della Città e del
suo territorio.
Orlando Antonini
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L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189
L’Aquila
CONSIGLIO COMUNALE DELL'AQUILA, GIOVEDI' NUOVA CONVOCAZIONE
Il Consiglio comunale tornerà a
riunirsi giovedì 14 novembre,
alle ore 15.30, nell'Aula Consiliare della sede di Villa Gioia. I
lavori inizieranno con la discussione di due ordini del giorno. Il
primo è stato elaborato in sede
di Commissione consiliare Ambiente e Territorio ed è relativo
alla "Centrale a biomasse di
Bazzano", il secondo, presentato
dai consiglieri Daniele Ferella
(Tutti per L'Aquila) e Alì Salem
(Pd) riguarda invece l'adegua- sito ex Teges e le proposte di
mento della viabilità da e per il modifica al riguardo. All'atten-
zione dell'assemblea anche tre
proposte di deliberazione riguardanti, rispettivamente, l'approvazione di un progetto di
costruzione in località Acquasanta in variante al Prg, lavori di
demolizione e ricostruzione di
un immobile demaniale situato
in via Pile e adibito ad alloggi e
archivi e la cessione, in diritto
di superficie, a Enel Distribuzione Spa di un'area di proprietà
comunale in via Beato Cesidio
per la costruzione di una cabina
di trasformazione e distribuzio-
ne dell'energia elettrica. Il Consiglio prenderà inoltre in esame
un accordo di programma tra il
Comune dell'Aquila e Enel Distribuzione, la proposta deliberativa riguardante l'approvazione del progetto preliminare del
campo di calcio di Paganica,
una proposta di variante di destinazione d'uso del complesso
immobiliare denominato "Ex
Ferrovia L'Aquila - Capitignano", in via Eusanio Stella, e due
delibere relative al riconoscimento di debiti fuori bilancio.
CONCUSSIONE, AGLI ARRESTI L'ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA
Nel corso di una operazione
scattata alle prime luci del
giorno, denominata 'Il Vate', il
personale del Corpo Forestale
dello Stato di Pescara, L'Aquila e Chieti, su disposizione del
gip del Tribunale di Pescara
Mariacarla Sacco, ha arrestato
ieri l'assessore regionale alla
Cultura Luigi De Fanis, la sua
segretaria particolare e due
dipendenti della Regione Abruzzo.
I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato. Delle quattro misure cautelari, due sono agli arresti
domiciliari e due obblighi di
dimora. L'indagine coordinata
dal procuratore capo di Pescara, Federico De Siervo e dal
sostituto procuratore Giuseppe
Bellelli mira a far luce sulle
modalita' di erogazione dei
contributi in base alla Legge
Regionale n.43/73 che disciplina organizzazione, adesione e
partecipazione a convegni e
altre manifestazioni culturali.
Le indagini, riferiscono dalla
Forestale, hanno preso il via
dalla denuncia di un imprenditore che si e' rivolto al Corpo
dopo le continue richieste di
denaro ricevute da parte dell'assessore De Fanis in cambio
della erogazione di fondi per
l'organizzazione di manifesta-
Luigi De Fanis
zioni culturali. In particolare
gli accertamenti si sono concentrati sull'erogazione di fondi regionali destinati alla organizzazione degli eventi celebrativi dell'anniversario dei
150 anni della nascita di Gabriele d'Annunzio.
Nel corso delle attivita' sono
emerse inoltre ipotesi di peculato d'uso di beni e risorse della Regione Abruzzo per interessi privati. Sono cinquanta
gli uomini del Corpo Forestale
dello Stato ancora impegnati
nelle perquisizioni domiciliari
degli indagati e delle sedi dell'assessorato alle Politiche Culturali della Regione Abruzzo
di L'Aquila e di Pescara. In
corso la perquisizione della
sede dell'Agenzia Regionale
per la Promozione Culturale di
Sulmona. Le perquisizioni si
stanno svolgendo in diverse
localita' abruzzesi: Guardiagrele, Paglieta, Montazzoli e Vasto. De Fanis e' stato arrestato
in provincia di Chieti. Le indagini continuano.
Oltre all'assessore De Fanis e'
finita agli arresti domiciliari la
sua segretaria particolare Lucia
Zingariello. All'obbligo di dimora sono invece Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale di Sulmona/Castel di Sangro, e un imprenditore di Vasto
(Chieti).
La seconda persona colpita
dall'obbligo di dimora e' Ermanno Falone, rappresentante
l e g a le d el l 'a s so ci az io ne
"Abruzzo Antico" che, si legge
nell'ordinanza del gip, era
"sostanzialmente gestita dall'assessore De Fanis ed utilizzata quale filtro attraverso cui
far transitare le erogazioni dei
contributi regionali per gli
eventi culturali" .
Inoltre, sempre secondo il gip,
"Falone, legale rappresentante
di Abruzzo Antico ed in questa
veste, prestanome del De Fanis, risulta, dedito sistematicamente a concorrere con quest'ultimo nelle condotte illeci-
te; tuttavia Falone, ben potrebbe compiere anche autonomamente analoghi reati, portando
ad ulteriori conseguenze delittuose quelli in itinere, con il
collaudato sistema dell'associazione Abruzzo Antico attraverso la predisposizione di
fatture 'gonfiate' finalizzate ad
ottenere finanziamenti per le
attivita' culturali e concreto,
allo stato, appare il pericolo di
inquinamento probatorio, non
apparendo Falone occasionale
complice, ma concorrente abituale del De Fanis".
Secondo il gip di Pescara che
ha disposto le misure cautelari
esistono gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati.
Per quanto riguarda pero' la
simulazione di una maggiore
spesa sostenuta per la stampa
degli opuscoli prodotti dalla
tipografia Grafidea di Atessa e
la simulazione di maggiori
spese per il compenso delle
due hostess utilizzate per l'evento di Torino, tra l'altro una
baby sitter e l'altra amica di
Lucia Zingariello, il gip esclude tali ipotesi "le quali - si
legge nell'ordinanza - pur supportate dal contenuto delle
conversazioni telefoniche indicate necessitano ancora di idonea riscontro di natura documentale"
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L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189
Regione
PERSONALE DELLA REGIONE, L'ASSESSORE CARPINETA FA CHIAREZZA
"E' opportuno fare chiarezza sulla posizione ufficiale dell'amministrazione regionale. E questo va fatto proprio oggi
perche' domani si discute al tavolo sindacale la questione della retribuzione legata
ai risultati dei dirigenti. Sia chiaro che la
volonta' politica e' di non distribuire neanche un euro in piu', rispetto all'anno
precedente, ai dirigenti regionali".
Lo afferma l'assessore alle Risorse Umane, Federica Carpineta. "Nelle precedenti
riunioni del tavolo - spiega - e' gia' stata
verbalizzata la mia richiesta di accantonare le eccedenze del fondo del risultato
dei dirigenti e, quindi, di non distribuirla
tra gli stessi, cosicche' non ci sia alcun
incremento delle somme destinate ai singoli dirigenti rispetto all'anno precedente.
Quel che c'e' di piu' oggi c'e' anche perche' abbiamo ridotto del 35% il numero
delle posizioni dirigenziali, cosa mai avvenuta prima. Poter utilizzare, in parte,
quel risparmio per incrementare il fondo
della retribuzione di produttivita' dei dipendenti regionali che hanno visto, al
contrario, la propria retribuzione decurtata, e' giusto, e' opportuno ed e' auspicabile. Nelle prossime ore, su proposta della
maggioranza - fa sapere Carpineta - verra' depositata in Consiglio regionale una
apposita legge per destinare al fondo ac-
cessorio dei dipendenti le eccedenze del
fondo della dirigenza derivanti dai processi di riorganizzazione, che in gran
parte abbiamo gia' attuato. Mi auguro
vivamente che questo percorso legislativo possa raggiungere un esito positivo.
Nel mentre, val la pena precisare che il
fondo accessorio viene costruito secondo
le regole del CCNL (Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro)". Non e' nella facolta' della Giunta regionale ne' dell'assessore pro-tempore - osserva Carpineta disdire il CCNL o modificarne gli effetti.
Ma il tavolo di contrattazione con i sindacati puo' decidere sicuramente di accantonare l'eccedenza del fondo della dirigenza
in attesa di verificare di poterne utilizzare
una parte o tutta per i dipendenti del
comparto. Da parte mia devo ricordare
che dal 2008 a oggi la spesa per il personale e' diminuita da 92 a 78 milioni di
euro. Abbiamo risparmiato 14 milioni di
euro di pubblico denaro, grazie anche al
blocco del turn-over e a altre scelte fatte
con coraggio da noi, non ultima quella di
non fare infornate di personale soprattutto in vista delle elezioni. Devo ricordare
anche che il Consiglio regionale ha gia'
approvato, nel 2011, su proposta della
Giunta regionale, una legge per distribuire il salario accessorio secondo criteri di
meritocrazia ed efficienza. Quella legge
e' diventata operativa dal 2013. E dal
2014 gli abruzzesi ne vedranno i primi
effetti. Devo anche ricordare che questa
Giunta regionale, su mia proposta, ha gia'
approvato la legge di riforma della nostra
macchina burocratica. Il testo della proposta di legge regionale di iniziativa della
Giunta e', da piu' di un anno, all'attenzione del Consiglio regionale, accompagnata
dai pareri favorevoli dei sindacati e delle
altre parti sociali. Mi piace ricordare che
quella proposta di legge innovativa punta
alla efficienza, alla flessibilita', alla formazione continua e alla valorizzazione
del personale e, non per ultima, alla trasparenza, secondo i criteri piu' avanzati.
Voglio infine precisare, non tanto per
difendere l'operato della Giunta e della
Direzione risorse umane quanto, soprattutto, a tutela della dignita' dei signori
dipendenti regionali - conclude l'assessore Carpineta - che, dalla soppressione di
ARSSA, APTR e Abruzzo Lavoro ad
oggi, nessun dipendente ha bivaccato o si
e' smarrito senza meta negli uffici regionali. Tutti sono assegnati alle Direzioni
regionali con regolare contratto ed hanno
lavorato al massimo delle possibilita',
continuando cosi' a fare il proprio dovere".
EMICICLO, ISTITUITO L'OSSERVATORIO SULLA DISABILITA'
"Promozione della piena inclusione delle
persone con disabilita' nella societa'".
E' l'obiettivo della legge che istituisce
l'Osservatorio regionale sulla condizione
delle persone con disabilita', approvata
ieri dal Consiglio regionale e di cui e'
primo firmatario il consigliere regionale
Emilio Nasuti.
L'Osservatorio (che andra' a sostituire la
Consulta per l'handicap, istituita con una
legge regionale del 1995, ma di fatto mai
attuata perche' superata nel frattempo
dalla normativa che si e' susseguita negli
anni) svolgera' una serie di funzioni: promozione e sostegno alle politiche inclusive in materia di disabilita' nel rispetto dei
principi sanciti in materia a livello nazionale ed europeo; interlocuzione e concor-
so nelle azioni interistituzionali sui temi
della disabilita'; confronto con le azioni
attivate con le altre Regioni. di riduzione
delle risorse disponibili. Di qui l'opportunita' di programmare gli interventi concordandoli con gli utenti e gli operatori
che poi usufruiranno dei servizi, evitando
duplicazioni e sprechi".
CONSIGLIO REGIONALE, APPROVATE LE MODIFICHE ALLA RIFORMA DELLE IPAB
Il Consiglio regionale, nella
seduta odierna, ha approvato
le modifiche alla legge di riforma delle Ipab, per adeguarla alle prescrizioni sollevate
dal Governo. Rinviati i progetti di legge sul randagismo e
sulla revisione dei confini del
Parco Sirente Velino, mentre
sono passati quelli per l'istitu-
zione dell'Osservatorio regionale sulla disabilita' e sulla
semplificazione del sistema
normativo regionale, che ha
ca n ce ll ato 2 2 8 l e g g i.
L'Assemblea ha inoltre approvato la disciplina in materia di
polizia amministrativa locale e
il riordino delle funzioni in
materia di trasporto pubblico,
relativamente ai percorsi e alle
fermate dei mezzi. Via libera
anche al referendum per l'unificazione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore
e al provvedimento che assegna alle Province i fondi per
finanziare il trasporto scolastico degli alunni disabili. L'Aula, infine, ha votato a favore di
una risoluzione che impegna il
Presidente della Regione
Gianni Chiodi a proseguire il
confronto nella Conferenza
della Regioni, per integrare le
risorse destinate a finanziare la
cassa integrazione in deroga e
le indennita' di mobilita'.
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L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189
Regione
COMMERCIO, IL CRESA FA IL PUNTO: "VOLUMI D'AFFARI IN DISCESA"
Il Cresa ha diffuso oggi i risultati dell'indagine congiunturale sui settori del commercio e della ristorazione relativa al I
semestre 2013. Alla conferenza stampa
sono intervenuti i dirigenti regionali di
Confcommercio - Giandomenico Di Sante (Presidente) e Celso Cioni (Direttore) e Confesercenti - Bruno Santori
(Presidente) e Enzo Giammarino
(Direttore).
I principali indicatori segnalano una lieve
attenuazione della fase negativa congiunturale. Particolarmente negativa e' risultata la performance delle medie e grandi
strutture di vendita (-12% la contrazione
su base annua); la riduzione delle vendite
nella ristorazione e nel commercio al dettaglio si colloca intorno al -6% rispetto al
primo semestre 2012. Sembra subire una
battuta d'arresto la fase di aumento dei
prezzi di vendita, soprattutto con riferimento agli esercizi di minori dimensioni;
al contrario, hanno mostrato un certo incremento i prezzi sostenuti dalle imprese
per il proprio approvvigionamento. In
controtendenza appare l'occupazione, con
un aumento del 2,3% su base annua, ascrivibile esclusivamente alla dinamica
dei pubblici esercizi. Come accennato
all'inizio, il clima di fiducia degli imprenditori per i prossimi sei mesi resta negativo nonostante non manchino segnali di
ottimismo che sono da accogliere con
cautela ma anche con grande attenzione.
"I dati presentati oggi ci restituiscono la
fotografia di una crisi profonda: il primo
semestre dell'anno conferma senza possibilita' di equivoco la difficolta' di ripartire
dei consumi anche se sembra di trovarsi
di fronte ad un attenuarsi della caduta sottolinea il Presidente del CRESA Lorenzo Santilli. Il rallentamento nella caduta delle vendite e' un segnale che va
sottolineato ma aspettiamo la fine dell'anno per avere un quadro piu' esaustivo sul
quale pronunciarci in maniera piu' compiuta.
"Nonostante gli spiragli di ripresa sembrino gradualmente allontanarsi, in particolare per la nostra regione, la fase di caduta piu' acuta probabilmente si e' esaurita.
Lorenzo Santilli
La perdita di potere d'acquisto delle famiglie, sulle quali piu' di ogni altro gravano
gli effetti della crisi, rischia di peggiorare
- evidenzia il Direttore Francesco Prosperococco - a seconda della direzione che
assumeranno i provvedimenti di politica
economica in discussione in questi giorni". I rappresentanti di Confcommercio e
Confesercenti hanno evidenziato come il
vistoso calo delle vendite nella Grande
Distribuzione Organizzata fosse, in realta', previsto nella sua gravita' soprattutto
in considerazione dei risvolti occupazionali e sociali che esso comporta. Nel
commentare i dati della congiuntura economica nell'attuale fase ciclica negativa,
hanno inoltre sottolineato l'importante
funzione sociale svolta dal comparto considerata la particolare conformazione
orografica del territorio regionale. In riferimento a cio', e' stata considerato non
piu' rinviabile uno sforzo congiunto in
direzione della programmazione regionale 2014-2020 sia sugli aspetti che piu'
direttamente investono i settori rappresentati sia nella piu' generale impostazione delle politiche di sostegno allo sviluppo che sono in corso di definizione.L'indagine congiunturale sui settori del
commercio e della ristorazione relativa al
I semestre 2013 e' stata condotta per il
Cresa dalla societa' Questlab su un campione di 606 imprese con almeno 3 addet-
ti.
La contrazione dei consumi ha coinvolto i
comparti del commercio al dettaglio con
un calo del 6,4% rispetto al primo semestre del 2012 e ancor di piu' i soggetti
della grande distribuzione organizzata, le
cui vendite hanno mostrato un calo del
12% su base annua. Sotto il profilo dimensionale la flessione delle vendite negli esercizi piu' piccoli (fino a 9 addetti) e'
stata consistente (-9%), non compensata
dal pur discreto aumento di quelli piu'
grandi (4,2%). Sembra essersi interrotta
la fase di aumento dei prezzi di vendita (0,4% tendenziale) soprattutto con riferimento agli esercizi di minori dimensioni.
Sono restati sostanzialmente invariati i
prezzi praticati dai pubblici esercizi; al
contrario, hanno mostrato un certo incremento i prezzi sostenuti dalle imprese per
il proprio approvvigionamento, in particolare per gli esercizi che svolgono attivita' di ristorazione. Sotto il profilo dei costi complessivi, a fronte di una leggera
flessione di cui ha beneficiato la grande
distribuzione organizzata, per i restanti
settori l'aumento e' stato consistente
(13,7% e 8,8%, rispettivamente, per la
ristorazione ed il commercio al dettaglio).
Sembra apparire in controtendenza l'occupazione, che ha segnato un aumento
non trascurabile su base annua (2,3%)
ascrivibile esclusivamente alla dinamica
dei pubblici esercizi. Il clima di fiducia
degli imprenditori per i prossimi sei mesi
resta negativo nonostante non manchino
segnali di ottimismo che sono da accogliere con cautela ma anche con grande
attenzione. Per quanto riguarda le vendite, il saldo tra previsioni di aumento e di
riduzione e' risultato pari a -40 punti percentuali (era di circa 60 nel semestre precedente). Meno sfavorevoli le aspettative
sui prezzi di vendita e sull'occupazione.
Risulta invece positiva la differenza tra
giudizi positivi e negativi con riferimento
agli ordini rivolti ai fornitori che sembrerebbe rivelare previsioni di maggiori vendite future.
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L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189
Regione
FONDI PER LA CASSA INTEGRAZIONE, CGIL ABRUZZO: "MANCANO 35 MILIONI"
Dopo l'allarme lanciato ieri
dall'assessore regionale alle
Politiche sociali, Paolo Gatti,
anche la Cgil lancia l'allarme
sulla dotazione, nella legge di
stabilità in approvazione a
Roma, dei fondi per la cassa
integrazione. Le ore di cassa
integrazione in Abruzzo autorizzate dall'Inps nel periodo
gennaio-ottobre 2013 sono
state 30.238.174, 3.792.717 in
piu' rispetto allo stesso periodo
del 2012. A fornire il dato e'
Sandro Giovarruscio, della
segreteria regionale della Cgil.
Nelle quattro province sono
state autorizzate rispettivamente: all'Aquila 7.288.003 ore di
cassa integrazione, a Teramo
8.243.849, a Pescara 3.464.736
e a Chieti 11.241.586. Secondo
il sindacalista il dato complessivo della nostra regione, tuttavia, e' fortemente sottostimato
in quanto le autorizzazioni ai
pagamenti della cassa integrazione in deroga sono notevolmente in ritardo per mancanza
di risorse. I lavoratori abruzzesi interessati dalla cassa integrazione, in questi dieci mesi
dell'anno, sono stati mediamente 17.338 (posizioni di
lavoro a zero ore), di cui circa
5000 in cassa integrazione in
deroga. I lavoratori in cassa
integrazione inoltre continuano
a perdere salario: infatti ogni
lavoratore in cassa integrazione a zero ore nel 2013 ha gia'
perso 6.600 euro, tale che in
Abruzzo la perdita complessiva del monte salari e' stata di
circa 114 milioni di euro. In
tale contesto - osserva Giovarruscio - e' necessario un rifinanziamento della cassa integrazione e della mobilita' in
deroga, in quanto le risorse
stanziate dal governo a favore
della regione Abruzzo - ad
oggi circa 70 milioni - non
sono sufficienti: servono infatti
almeno altri 35 milioni per
coprire tutto il 2013, altrimenti
tantissimi lavoratori rimarranno senza reddito e senza lavoro. Per queste ragioni Cgil Cisl
Uil nazionali martedi' 19 novembre hanno organizzato un
presidio davanti al ministero
dello Sviluppo economico, al
quale parteciperanno molti
lavoratori abruzzesi. Infine conclude l'esponente della Cgil
- invitiamo il presidente della
giunta regionale, i parlamentari
abruzzesi e tutte le istituzioni
ad intervenire nei confronti del
governo affinche' trovi le risorse necessarie in tempi brevi,
poiche' la situazione e' diventata insostenibile.
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Numero 189 del 13 novembre 2013