Anno XIX n. 189 del 13 novembre 2013 Periodico Indipendente Distribuzione gratuita Regione Abruzzo ARRESTATO ASSESSORE ALLA CULTURA: ACCUSATO DI CONCUSSIONE; TRUFFA E PECULATO. É solo la punta di un iceberg di uno sporco mondo che vive (anche molto bene) sui creduloni che ancora credono che il settore sia il punto nobile del territorio. L’assessore Luigi De Fanis, Massimo Cialente e Salvo Nastasi, direttore regionale Fus L'arresto dell'assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis, della sua segretaria particolare e di due dipendenti regionali, è solo la punta di un iceberg nel nauseabondo mondo che gira attorno al mondo culturale non solo aquilano, non solo abruzzese ma a livello nazionale. De Fanis è stato arrestato perché avrebbe preteso mazzette da un imprenditore della cultura, in cambio dell'erogazione di fondi regionali per l'organizzazione di eventi celebrativi dell'anniversario della nascita di Gabriele D'Annunzio. Avrebbe inoltre sperperato denaro pubblico in spese voluttuarie, in ristoranti e divertimenti vari. (SEGUE) Convenzione Univaq / Asl SCANDALO DELLA MOGLIE DEL SINDACO CIALENTE La Rettrice dell'Università dell'Aquila Paola Inverardi, il manager Asl Giancarlo Silveri e la Procura della Corte dei Conti, non possono far finta di niente lasciando in essere un fatto così scandaloso. Alla signora Ussorio mancano i requisiti. Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected] Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila - Tel/Fax: 0862.405082. Stampato in proprio. 2 L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189 L’Aquila Ora, al di là del fatto se De Fanis sia colpevole o meno (avrà tutto il modo di dimostrarlo nelle varie fasi dell'inchiesta) è ampiamente dimostrato che il mondo dei finanziamenti alla cultura da parte dello Stato, della Regione, della Provincia e del comune è appannaggio di vari personaggi e furbacchioni che, con la scusa della cultura, sono riusciti ad inventarsi un mestiere che, oltre alla “gloria”, porta nelle loro tasche compensi favolosi, oltre a viaggi turistici, con alberghi, ristoranti di lusso e rimborsi a piè di lista. Questi signori si dividono, in nome della cultura, una torta favolosa di svariati milioni di euro, creando, per di più, buchi nei bilanci, che poi saranno ripianati dal solito Pantalone che copre un po' tutto. Le varie manifestazioni culturali sono state sempre molto chiacchierate per la loro gestione “allegra e disinvolta”, a partire dai vari comitati che hanno gestito la Perdonanza Celestiniana, sino ad arrivare ai deficit miliardari delle varie Istituzioni, a partire dal TSA sino ad arrivare ai vari enti musicali abruzzesi. Fondi sempre ripianati dagli Enti pubblici. É cronaca di questi giorni che l'Accademia dell'Immagine dell'Aquila stia per essere liquidata dal commissario appositamente nominato dalla Regione Abruzzo. Un pozzo senza fondo di finanziamenti ricevuti e di spese pazze effettuate dai vari amministratori. Buon ultimo il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente che, proprio per le sue responsabilità amministrative, è stato denunciato, alla Procura aquilana, dalla Corte dei Conti e dalla GdF. Spese pazze ed assunzioni clientelari con stipendi favolosi a personaggi che nella loro vita non hanno fatto altro che “l'uomo di cultura”. Finanziamenti effettuati dai politici per ottenere, quando non ci sono mazzette (appunto), voti di scambio ed assunzioni di parenti, amici ed amanti. Ricordo di un assessore alla cultura del Comune dell'Aquila che prese un assegno post-datato quale compenso di un finanziamento poi non andato, addirittura, a buon fine. L'assegno fu messo addirittura all'incasso. Tutto finì a tarallucci e vino, in quanto l'assessore in questione era fratello di un giudice. Tranne rare eccezioni di veri “uomini di cultura”, “l'ambiente della cultura” è frequentato da guitti, nani, ballerine, saltimbanchi, voltagabbana, paraculi e chi più ne ha… ne metta. Ed allora non ci dobbiamo meravigliare più di tanto se un De Fanis qualsiasi, commette reati che fanno gridare allo scandalo, quando “i buoi sono fuggiti dalla stalla”. Questo giornale da anni ha scritto di questi fatti, di sperperi e di ruberie. Quando va bene, resta inascoltato, spesso viene denunciato per diffamazione a mezzo stampa. Ci siamo sempre rimessi alla intelligenza dei giudici e… ci è andata bene. Continueremo nelle nostre denunce con la speranza che le cose cambino. Pubblicheremo prossimamente una nostra inchiesta sulle ruberie, sui clientelismi, sui sperperi dei finanziamenti in genere ed, in particolare, sullo scandalo del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) e del suo grande sacerdote, direttore generale, Salvo Nastasi. Peppe Vespa LEGGE AMMAZZA CANI GLI ANIMALISTI PROTESTANO SOTTO L'ACQUA Nonostante la pioggia, oltre un centinaio di animalisti si sono ritrovati fuori dai cancelli del consiglio regionale per protestare contro la legge sulle "Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali d’affezione". Un testo che in Commissione, era stato votato all'unanimita' da tutti i partiti. La proposta, se approvata, prevederebbe l’eutanasia su richiesta del proprietario, la possibilità di uccidere i cani inselvatichiti, il pronto soccorso solo a favore dei cani e non dei gatti e la sterilizzazione dei randagi che da obbligo di legge diventa eventualità. Alcune modifiche al testo sono state apportate lo scorso 4 novembre dalla sotto- commissione Sanità, ma - sottolineano gli animalisti - "restano escluse alcune importanti richieste, come ad esempio la sterilizzazione obbligatoria per i randagi e il pronto soccorso per i gatti, attività che la regione deve garantire per legge". La Lav, l'Enpa e Lega Nazionale Difesa del Cane chiedono, quindi, di approvare il testo della proposta di legge come modificato in sottocommissione Sanità, accogliendo anche gli emendamenti da loro proposti, chiedendo di ripartire da un testo condiviso e discusso da tutti coloro che sul territorio effettivamente operano tra veterinari pubblici e liberi professionisti, organi di polizia, amministratori locali e associazioni di protezione animale, in particolare quelle che svolgono quotidianamente servizio di vigilanza e si trovano quindi a far effettivamente rispettare quotidianamente le leggi... Vediamo le interviste.. Su www.leditoriale.com, servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio 3 L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189 L’Aquila CAPITALE EUROPEA... UNA DISCARICA-MERCATO TRA LE MURA STORICHE NELL'INDIFFERENZA TOTALE Nel giorno in cui una "certa" L'Aquila è a Roma per perorare la candidatura del capoluogo terremotato a capitale europea della cultura, abbiamo messo l'occhio su quella che non è la solita discarica, ma un deposito-magazzino nei pressi di Porta Barete, a ridosso della cinta muraria. Oltre ad essere un immondezzaio a tutti gli effetti, quello che vi mostriamo, è vero e proprio "mercatino" dell'usato dove si lascia e si prende, come si vuole, senza spendere nulla. In una zona recentemente ripopolata da un palazzone giallo che ospita una decina di famiglie, nei pressi dell'arco di Santa Croce, non solo viene depositato e incellofanato materiale di ogni tipologia, ma ogni giorno c'è il via vai di avventori e furgoncini che raccattano cose interessanti, e si sbarazzano degli ingombri. Le ditte dei cantieri circostanti, si tirano fuori dalle responsabilità, dichiarando ai nostri microfoni e senza voler essere ripresi, che sono loro stessi a consegnare i materiali di risulta chiamando direttamente La discarica - mercato in Via Roma l'Asm. In questo orrendo passaggio che porta su via Roma, qualcuno deve aver trovato cose interessanti, perché in pochi mesi la discarica si è ampliata a macchia d'olio. Si trova di tutto, e tutto puoi lasciare, perchè la Polizia Municipale, la Forestale e l'Asm, se ne fregano. Quest'ultima, peraltro, è troppo impegnata a risolvere l'annosa questione della sostituzione del direttore da 150mila euro l'anno, perchè non va più a braccetto con il Presidente Fabiani. Tornando alla merce, dai materassi con le vecchie molle ai tappetti sintetici, si alternano collezioni di figurine, libri di autoscuole, testi scolastici, vecchi televisori, quadri, stampe e bustoni di abbigliamento per bambini. Non mancano poi piatti e stoviglie di arcopal, sanitari per il bagno, mensole, lampadari, divanetti, portaombrelli e oggetti per il campeggio e cartoni sigillati per le pizze da asporto. Ci sono perfino pacchetti regalo di 29euro, insieme a cartoline, materiale di cancelleria e scatole di solventi. Tutto in bella mostra e a portata di mano di pedoni e automobili che scendendo da Viale Duca degli Abruzzi, e devono necessariamente passare in questo angolo che soprattutto di notte lascia sgomenti...... Vediamo... Su www.leditoriale.com, servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio. FALLIMENTO ACCADEMIA DELL'IMMAGINE? CHE FINE HANNO FATTO I FONDI DELLE DONAZIONI? Par la gestione fallimentare dell'Accademia dell'Immagine, Massimo Cialente è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per una gestione quantomeno allegra e per appropriazione indebita. Mercoledì prossimo i soci decideranno se chiudere o continuare a sperperare denaro pubblico ripianando i debiti e continuando ad elargirne a coloro che vivono di cul-tura, invece di andare a lavorare. Chiodi, per essere buono, ha parlato di “gestione di- sonorevole”. In realtà è stato...molto peggio: c'è una inchiesta...siano i giudici a decidere. Ma sia fatta anche una inchiesta sulla fine delle donazioni elargite all'Accademia, controllando anche i fondi confluiti in c/c in banche romane. Sarebbe opportuno vedere anche dove siano finiti i fondi stanziati con il primo Decreto Berlusconi. Non vorremmo si siano persi… strada facendo. 4 L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189 L’Aquila MONSIGNOR ORLANDO ANTONINI, INTERVIENE SUL RECUPERO DI PORTA BARETE Il vivace dibattito culturale recentemente sviluppatosi all’Aquila circa il recupero di Porta Barete, rispetto a quella che finora appariva un’apatia quasi invincibile dei cittadini circa la ricostruzione costituisce un’inaspettata sorpresa. Lo dimostrano gli svariati interventi di importanti studiosi, associazioni culturali aquilane e cittadini apparsi sui media locali sia informatici che a stampa, i quali hanno espresso la loro piena adesione all’idea: elemento culturale significativo, questo, di cui i responsabili e gli attori locali, regionali e nazionali della ricostruzione non possono non tener conto. Mi riferisco in particolare all’appello, diffuso il 7 novembre e fortemente supportato su Il Centro da Giustino Parisse, da ben cinque associazioni. Esse giustificano pienamente il recupero della fortificazione antemurale di Porta Barete e della riqualificazione dell’area di Santa Croce sottolineando, tra l’altro, che l’operazione urbanistica non è semplice estetica né nostalgico ritorno al passato, bensì un passo in avanti nel perseguimento, da un lato, di una migliore qualità di vita dei cittadini e, dall’altro, della stessa ripresa economica ed occupazionale del territorio grazie al turismo ambientale e culturale (sostenibile). Di qui la necessità di una ricostruzione altamente qualitativa dell’Aquila e dei suoi borghi – c’è certamente il problema dei fondi; ma intanto occorre sapere e decidere cosa e come ricostruire. È vero che il dibattito in parola è stato occupato in gran parte, e complicato, dalle conseguenze che sugli edifici prospicienti Via Roma il progetto di recupero in questione comporterebbe. Il che non sorprende, attesi i molteplici interessi in gioco privati e pubblici, amministrativi e politici, tecnici e giuridi- ci, culturali ed artistici. In definitiva, però, molte delle perplessità in merito derivano dalla semplice non conoscenza del monumento oggetto di dibattito e del progetto. Ho chiesto pertanto allo stesso autore della pregevole simulazione grafica di Porta Barete offerta nel citato appello del 7 novembre, Antonello Buccella, altri render in 3D di quello che dopo l’eliminazione del terrapieno e della riapertura dell’antiporta diverrebbe pressappoco, urbanisticamente, l’area di Santa Croce fino a San Paolo di Barete. Il render dell’area in parola che in questo articolo propongo ai lettori anzitutto riflette graficamente il contenuto della mia lettera del 24 giugno scorso al Sindaco: in essa invitavo sì a profittare dei lavori di allargamento di Viale Corrado IV per recuperare anche Porta Barete, ma – conscio delle difficoltà – senza fare cenno a delocalizzazioni, illustrando invece i vantaggi di cui gli edifici privati coinvolti beneficerebbero se si eliminasse l’ingombrante e deturpante terrapieno ottocentesco. Inoltre, faccio notare che il restyling proposto è del tutto indicativo, inteso solo ad armonizzare l’edilizia e l’urbanistica da ricostruire a quelle della città entro le Mura, comprese le famose 5 canne di altezza (circa 11 metri) per gli edifici stabilite come limite massimo, forse anche come norma antisismica, dal diploma 1254 di Corrado IV costitutivo della Città. Vi si vedano anche la cuspide di San Silvestro crollata prima della seconda guerra mondiale, la mai costruita cupola su San Paolo di Barete ma della quale si vede costruita la piattaforma di tamburo e, subito a destra entrando per l’antiPorta, l’antico Corpo di Guardia, di cui alla pianta 1753 del Vandi. L’ideale naturalmente – qui allargando il concetto all’edilizia che dagli anni Sessanta in poi del ‘900 ha sfigurato sia la cinta muraria che la facies stessa del centro storico – l’ideale, compatibilmente con le disponibilità, resterebbe la delocalizzazione degli edifici ‘incongrui’; od almeno, come detto nel mio volume L’Aquila nuova negli itinerari del Nunzio, la loro decurtazione, in modo che non superino le menzionate 5 canne di altezza. Ma questa è materia da negoziare tra il Comune e i privati, nel caso che questi ultimi, o perché incentivati dai vantaggi della legge regionale ex n. 49 come i premi di cubatura o per senso civico, dessero l’assenso. Altri dubbi sull’operazione si manifestano circa i resti effettivi della Porta, resti che – si insiste a bella posta – non esisterebbero più, mentre basta recarsi sul posto per vederli; e circa il terrapieno di Via Roma, il quale sarebbe un fatto ‘storicizzato’, ragion per cui prima di cancellarlo occorre valutarlo con prudenza in sede disciplinare. In altro eventuale intervento potrò tentare di fugare tali dubbi. Per ora l’importante è quanto ancora osservano le associazioni nella già citata Nota del 7 novembre: che Porta Barete, cioè, costituisce il primo importante segnale di una volontà di ricostruzione migliorativa della città, da condurre nel quadro di “una progettazione partecipata secondo gli indirizzi codificati dalle scienze sociali” ed in vista di una vera rinascita del territorio. Se il progetto non dovesse realizzarsi, foss’anche parzialmente, vorrà dire che la formula ricostruttiva del puro e comodo ‘dov’era e com’era’ – anche nei deturpamenti! – avrà avuto partita vinta. A tutto scapito, purtroppo, della qualità abitativa e della ripresa economica stessa della Città e del suo territorio. Orlando Antonini 5 L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189 L’Aquila CONSIGLIO COMUNALE DELL'AQUILA, GIOVEDI' NUOVA CONVOCAZIONE Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi giovedì 14 novembre, alle ore 15.30, nell'Aula Consiliare della sede di Villa Gioia. I lavori inizieranno con la discussione di due ordini del giorno. Il primo è stato elaborato in sede di Commissione consiliare Ambiente e Territorio ed è relativo alla "Centrale a biomasse di Bazzano", il secondo, presentato dai consiglieri Daniele Ferella (Tutti per L'Aquila) e Alì Salem (Pd) riguarda invece l'adegua- sito ex Teges e le proposte di mento della viabilità da e per il modifica al riguardo. All'atten- zione dell'assemblea anche tre proposte di deliberazione riguardanti, rispettivamente, l'approvazione di un progetto di costruzione in località Acquasanta in variante al Prg, lavori di demolizione e ricostruzione di un immobile demaniale situato in via Pile e adibito ad alloggi e archivi e la cessione, in diritto di superficie, a Enel Distribuzione Spa di un'area di proprietà comunale in via Beato Cesidio per la costruzione di una cabina di trasformazione e distribuzio- ne dell'energia elettrica. Il Consiglio prenderà inoltre in esame un accordo di programma tra il Comune dell'Aquila e Enel Distribuzione, la proposta deliberativa riguardante l'approvazione del progetto preliminare del campo di calcio di Paganica, una proposta di variante di destinazione d'uso del complesso immobiliare denominato "Ex Ferrovia L'Aquila - Capitignano", in via Eusanio Stella, e due delibere relative al riconoscimento di debiti fuori bilancio. CONCUSSIONE, AGLI ARRESTI L'ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA Nel corso di una operazione scattata alle prime luci del giorno, denominata 'Il Vate', il personale del Corpo Forestale dello Stato di Pescara, L'Aquila e Chieti, su disposizione del gip del Tribunale di Pescara Mariacarla Sacco, ha arrestato ieri l'assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis, la sua segretaria particolare e due dipendenti della Regione Abruzzo. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato. Delle quattro misure cautelari, due sono agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora. L'indagine coordinata dal procuratore capo di Pescara, Federico De Siervo e dal sostituto procuratore Giuseppe Bellelli mira a far luce sulle modalita' di erogazione dei contributi in base alla Legge Regionale n.43/73 che disciplina organizzazione, adesione e partecipazione a convegni e altre manifestazioni culturali. Le indagini, riferiscono dalla Forestale, hanno preso il via dalla denuncia di un imprenditore che si e' rivolto al Corpo dopo le continue richieste di denaro ricevute da parte dell'assessore De Fanis in cambio della erogazione di fondi per l'organizzazione di manifesta- Luigi De Fanis zioni culturali. In particolare gli accertamenti si sono concentrati sull'erogazione di fondi regionali destinati alla organizzazione degli eventi celebrativi dell'anniversario dei 150 anni della nascita di Gabriele d'Annunzio. Nel corso delle attivita' sono emerse inoltre ipotesi di peculato d'uso di beni e risorse della Regione Abruzzo per interessi privati. Sono cinquanta gli uomini del Corpo Forestale dello Stato ancora impegnati nelle perquisizioni domiciliari degli indagati e delle sedi dell'assessorato alle Politiche Culturali della Regione Abruzzo di L'Aquila e di Pescara. In corso la perquisizione della sede dell'Agenzia Regionale per la Promozione Culturale di Sulmona. Le perquisizioni si stanno svolgendo in diverse localita' abruzzesi: Guardiagrele, Paglieta, Montazzoli e Vasto. De Fanis e' stato arrestato in provincia di Chieti. Le indagini continuano. Oltre all'assessore De Fanis e' finita agli arresti domiciliari la sua segretaria particolare Lucia Zingariello. All'obbligo di dimora sono invece Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale di Sulmona/Castel di Sangro, e un imprenditore di Vasto (Chieti). La seconda persona colpita dall'obbligo di dimora e' Ermanno Falone, rappresentante l e g a le d el l 'a s so ci az io ne "Abruzzo Antico" che, si legge nell'ordinanza del gip, era "sostanzialmente gestita dall'assessore De Fanis ed utilizzata quale filtro attraverso cui far transitare le erogazioni dei contributi regionali per gli eventi culturali" . Inoltre, sempre secondo il gip, "Falone, legale rappresentante di Abruzzo Antico ed in questa veste, prestanome del De Fanis, risulta, dedito sistematicamente a concorrere con quest'ultimo nelle condotte illeci- te; tuttavia Falone, ben potrebbe compiere anche autonomamente analoghi reati, portando ad ulteriori conseguenze delittuose quelli in itinere, con il collaudato sistema dell'associazione Abruzzo Antico attraverso la predisposizione di fatture 'gonfiate' finalizzate ad ottenere finanziamenti per le attivita' culturali e concreto, allo stato, appare il pericolo di inquinamento probatorio, non apparendo Falone occasionale complice, ma concorrente abituale del De Fanis". Secondo il gip di Pescara che ha disposto le misure cautelari esistono gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. Per quanto riguarda pero' la simulazione di una maggiore spesa sostenuta per la stampa degli opuscoli prodotti dalla tipografia Grafidea di Atessa e la simulazione di maggiori spese per il compenso delle due hostess utilizzate per l'evento di Torino, tra l'altro una baby sitter e l'altra amica di Lucia Zingariello, il gip esclude tali ipotesi "le quali - si legge nell'ordinanza - pur supportate dal contenuto delle conversazioni telefoniche indicate necessitano ancora di idonea riscontro di natura documentale" 6 L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189 Regione PERSONALE DELLA REGIONE, L'ASSESSORE CARPINETA FA CHIAREZZA "E' opportuno fare chiarezza sulla posizione ufficiale dell'amministrazione regionale. E questo va fatto proprio oggi perche' domani si discute al tavolo sindacale la questione della retribuzione legata ai risultati dei dirigenti. Sia chiaro che la volonta' politica e' di non distribuire neanche un euro in piu', rispetto all'anno precedente, ai dirigenti regionali". Lo afferma l'assessore alle Risorse Umane, Federica Carpineta. "Nelle precedenti riunioni del tavolo - spiega - e' gia' stata verbalizzata la mia richiesta di accantonare le eccedenze del fondo del risultato dei dirigenti e, quindi, di non distribuirla tra gli stessi, cosicche' non ci sia alcun incremento delle somme destinate ai singoli dirigenti rispetto all'anno precedente. Quel che c'e' di piu' oggi c'e' anche perche' abbiamo ridotto del 35% il numero delle posizioni dirigenziali, cosa mai avvenuta prima. Poter utilizzare, in parte, quel risparmio per incrementare il fondo della retribuzione di produttivita' dei dipendenti regionali che hanno visto, al contrario, la propria retribuzione decurtata, e' giusto, e' opportuno ed e' auspicabile. Nelle prossime ore, su proposta della maggioranza - fa sapere Carpineta - verra' depositata in Consiglio regionale una apposita legge per destinare al fondo ac- cessorio dei dipendenti le eccedenze del fondo della dirigenza derivanti dai processi di riorganizzazione, che in gran parte abbiamo gia' attuato. Mi auguro vivamente che questo percorso legislativo possa raggiungere un esito positivo. Nel mentre, val la pena precisare che il fondo accessorio viene costruito secondo le regole del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro)". Non e' nella facolta' della Giunta regionale ne' dell'assessore pro-tempore - osserva Carpineta disdire il CCNL o modificarne gli effetti. Ma il tavolo di contrattazione con i sindacati puo' decidere sicuramente di accantonare l'eccedenza del fondo della dirigenza in attesa di verificare di poterne utilizzare una parte o tutta per i dipendenti del comparto. Da parte mia devo ricordare che dal 2008 a oggi la spesa per il personale e' diminuita da 92 a 78 milioni di euro. Abbiamo risparmiato 14 milioni di euro di pubblico denaro, grazie anche al blocco del turn-over e a altre scelte fatte con coraggio da noi, non ultima quella di non fare infornate di personale soprattutto in vista delle elezioni. Devo ricordare anche che il Consiglio regionale ha gia' approvato, nel 2011, su proposta della Giunta regionale, una legge per distribuire il salario accessorio secondo criteri di meritocrazia ed efficienza. Quella legge e' diventata operativa dal 2013. E dal 2014 gli abruzzesi ne vedranno i primi effetti. Devo anche ricordare che questa Giunta regionale, su mia proposta, ha gia' approvato la legge di riforma della nostra macchina burocratica. Il testo della proposta di legge regionale di iniziativa della Giunta e', da piu' di un anno, all'attenzione del Consiglio regionale, accompagnata dai pareri favorevoli dei sindacati e delle altre parti sociali. Mi piace ricordare che quella proposta di legge innovativa punta alla efficienza, alla flessibilita', alla formazione continua e alla valorizzazione del personale e, non per ultima, alla trasparenza, secondo i criteri piu' avanzati. Voglio infine precisare, non tanto per difendere l'operato della Giunta e della Direzione risorse umane quanto, soprattutto, a tutela della dignita' dei signori dipendenti regionali - conclude l'assessore Carpineta - che, dalla soppressione di ARSSA, APTR e Abruzzo Lavoro ad oggi, nessun dipendente ha bivaccato o si e' smarrito senza meta negli uffici regionali. Tutti sono assegnati alle Direzioni regionali con regolare contratto ed hanno lavorato al massimo delle possibilita', continuando cosi' a fare il proprio dovere". EMICICLO, ISTITUITO L'OSSERVATORIO SULLA DISABILITA' "Promozione della piena inclusione delle persone con disabilita' nella societa'". E' l'obiettivo della legge che istituisce l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilita', approvata ieri dal Consiglio regionale e di cui e' primo firmatario il consigliere regionale Emilio Nasuti. L'Osservatorio (che andra' a sostituire la Consulta per l'handicap, istituita con una legge regionale del 1995, ma di fatto mai attuata perche' superata nel frattempo dalla normativa che si e' susseguita negli anni) svolgera' una serie di funzioni: promozione e sostegno alle politiche inclusive in materia di disabilita' nel rispetto dei principi sanciti in materia a livello nazionale ed europeo; interlocuzione e concor- so nelle azioni interistituzionali sui temi della disabilita'; confronto con le azioni attivate con le altre Regioni. di riduzione delle risorse disponibili. Di qui l'opportunita' di programmare gli interventi concordandoli con gli utenti e gli operatori che poi usufruiranno dei servizi, evitando duplicazioni e sprechi". CONSIGLIO REGIONALE, APPROVATE LE MODIFICHE ALLA RIFORMA DELLE IPAB Il Consiglio regionale, nella seduta odierna, ha approvato le modifiche alla legge di riforma delle Ipab, per adeguarla alle prescrizioni sollevate dal Governo. Rinviati i progetti di legge sul randagismo e sulla revisione dei confini del Parco Sirente Velino, mentre sono passati quelli per l'istitu- zione dell'Osservatorio regionale sulla disabilita' e sulla semplificazione del sistema normativo regionale, che ha ca n ce ll ato 2 2 8 l e g g i. L'Assemblea ha inoltre approvato la disciplina in materia di polizia amministrativa locale e il riordino delle funzioni in materia di trasporto pubblico, relativamente ai percorsi e alle fermate dei mezzi. Via libera anche al referendum per l'unificazione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore e al provvedimento che assegna alle Province i fondi per finanziare il trasporto scolastico degli alunni disabili. L'Aula, infine, ha votato a favore di una risoluzione che impegna il Presidente della Regione Gianni Chiodi a proseguire il confronto nella Conferenza della Regioni, per integrare le risorse destinate a finanziare la cassa integrazione in deroga e le indennita' di mobilita'. 7 L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189 Regione COMMERCIO, IL CRESA FA IL PUNTO: "VOLUMI D'AFFARI IN DISCESA" Il Cresa ha diffuso oggi i risultati dell'indagine congiunturale sui settori del commercio e della ristorazione relativa al I semestre 2013. Alla conferenza stampa sono intervenuti i dirigenti regionali di Confcommercio - Giandomenico Di Sante (Presidente) e Celso Cioni (Direttore) e Confesercenti - Bruno Santori (Presidente) e Enzo Giammarino (Direttore). I principali indicatori segnalano una lieve attenuazione della fase negativa congiunturale. Particolarmente negativa e' risultata la performance delle medie e grandi strutture di vendita (-12% la contrazione su base annua); la riduzione delle vendite nella ristorazione e nel commercio al dettaglio si colloca intorno al -6% rispetto al primo semestre 2012. Sembra subire una battuta d'arresto la fase di aumento dei prezzi di vendita, soprattutto con riferimento agli esercizi di minori dimensioni; al contrario, hanno mostrato un certo incremento i prezzi sostenuti dalle imprese per il proprio approvvigionamento. In controtendenza appare l'occupazione, con un aumento del 2,3% su base annua, ascrivibile esclusivamente alla dinamica dei pubblici esercizi. Come accennato all'inizio, il clima di fiducia degli imprenditori per i prossimi sei mesi resta negativo nonostante non manchino segnali di ottimismo che sono da accogliere con cautela ma anche con grande attenzione. "I dati presentati oggi ci restituiscono la fotografia di una crisi profonda: il primo semestre dell'anno conferma senza possibilita' di equivoco la difficolta' di ripartire dei consumi anche se sembra di trovarsi di fronte ad un attenuarsi della caduta sottolinea il Presidente del CRESA Lorenzo Santilli. Il rallentamento nella caduta delle vendite e' un segnale che va sottolineato ma aspettiamo la fine dell'anno per avere un quadro piu' esaustivo sul quale pronunciarci in maniera piu' compiuta. "Nonostante gli spiragli di ripresa sembrino gradualmente allontanarsi, in particolare per la nostra regione, la fase di caduta piu' acuta probabilmente si e' esaurita. Lorenzo Santilli La perdita di potere d'acquisto delle famiglie, sulle quali piu' di ogni altro gravano gli effetti della crisi, rischia di peggiorare - evidenzia il Direttore Francesco Prosperococco - a seconda della direzione che assumeranno i provvedimenti di politica economica in discussione in questi giorni". I rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti hanno evidenziato come il vistoso calo delle vendite nella Grande Distribuzione Organizzata fosse, in realta', previsto nella sua gravita' soprattutto in considerazione dei risvolti occupazionali e sociali che esso comporta. Nel commentare i dati della congiuntura economica nell'attuale fase ciclica negativa, hanno inoltre sottolineato l'importante funzione sociale svolta dal comparto considerata la particolare conformazione orografica del territorio regionale. In riferimento a cio', e' stata considerato non piu' rinviabile uno sforzo congiunto in direzione della programmazione regionale 2014-2020 sia sugli aspetti che piu' direttamente investono i settori rappresentati sia nella piu' generale impostazione delle politiche di sostegno allo sviluppo che sono in corso di definizione.L'indagine congiunturale sui settori del commercio e della ristorazione relativa al I semestre 2013 e' stata condotta per il Cresa dalla societa' Questlab su un campione di 606 imprese con almeno 3 addet- ti. La contrazione dei consumi ha coinvolto i comparti del commercio al dettaglio con un calo del 6,4% rispetto al primo semestre del 2012 e ancor di piu' i soggetti della grande distribuzione organizzata, le cui vendite hanno mostrato un calo del 12% su base annua. Sotto il profilo dimensionale la flessione delle vendite negli esercizi piu' piccoli (fino a 9 addetti) e' stata consistente (-9%), non compensata dal pur discreto aumento di quelli piu' grandi (4,2%). Sembra essersi interrotta la fase di aumento dei prezzi di vendita (0,4% tendenziale) soprattutto con riferimento agli esercizi di minori dimensioni. Sono restati sostanzialmente invariati i prezzi praticati dai pubblici esercizi; al contrario, hanno mostrato un certo incremento i prezzi sostenuti dalle imprese per il proprio approvvigionamento, in particolare per gli esercizi che svolgono attivita' di ristorazione. Sotto il profilo dei costi complessivi, a fronte di una leggera flessione di cui ha beneficiato la grande distribuzione organizzata, per i restanti settori l'aumento e' stato consistente (13,7% e 8,8%, rispettivamente, per la ristorazione ed il commercio al dettaglio). Sembra apparire in controtendenza l'occupazione, che ha segnato un aumento non trascurabile su base annua (2,3%) ascrivibile esclusivamente alla dinamica dei pubblici esercizi. Il clima di fiducia degli imprenditori per i prossimi sei mesi resta negativo nonostante non manchino segnali di ottimismo che sono da accogliere con cautela ma anche con grande attenzione. Per quanto riguarda le vendite, il saldo tra previsioni di aumento e di riduzione e' risultato pari a -40 punti percentuali (era di circa 60 nel semestre precedente). Meno sfavorevoli le aspettative sui prezzi di vendita e sull'occupazione. Risulta invece positiva la differenza tra giudizi positivi e negativi con riferimento agli ordini rivolti ai fornitori che sembrerebbe rivelare previsioni di maggiori vendite future. www.leditoriale.com 8 L’Aquila 13 novembre 2013 n. 189 Regione FONDI PER LA CASSA INTEGRAZIONE, CGIL ABRUZZO: "MANCANO 35 MILIONI" Dopo l'allarme lanciato ieri dall'assessore regionale alle Politiche sociali, Paolo Gatti, anche la Cgil lancia l'allarme sulla dotazione, nella legge di stabilità in approvazione a Roma, dei fondi per la cassa integrazione. Le ore di cassa integrazione in Abruzzo autorizzate dall'Inps nel periodo gennaio-ottobre 2013 sono state 30.238.174, 3.792.717 in piu' rispetto allo stesso periodo del 2012. A fornire il dato e' Sandro Giovarruscio, della segreteria regionale della Cgil. Nelle quattro province sono state autorizzate rispettivamente: all'Aquila 7.288.003 ore di cassa integrazione, a Teramo 8.243.849, a Pescara 3.464.736 e a Chieti 11.241.586. Secondo il sindacalista il dato complessivo della nostra regione, tuttavia, e' fortemente sottostimato in quanto le autorizzazioni ai pagamenti della cassa integrazione in deroga sono notevolmente in ritardo per mancanza di risorse. I lavoratori abruzzesi interessati dalla cassa integrazione, in questi dieci mesi dell'anno, sono stati mediamente 17.338 (posizioni di lavoro a zero ore), di cui circa 5000 in cassa integrazione in deroga. I lavoratori in cassa integrazione inoltre continuano a perdere salario: infatti ogni lavoratore in cassa integrazione a zero ore nel 2013 ha gia' perso 6.600 euro, tale che in Abruzzo la perdita complessiva del monte salari e' stata di circa 114 milioni di euro. In tale contesto - osserva Giovarruscio - e' necessario un rifinanziamento della cassa integrazione e della mobilita' in deroga, in quanto le risorse stanziate dal governo a favore della regione Abruzzo - ad oggi circa 70 milioni - non sono sufficienti: servono infatti almeno altri 35 milioni per coprire tutto il 2013, altrimenti tantissimi lavoratori rimarranno senza reddito e senza lavoro. Per queste ragioni Cgil Cisl Uil nazionali martedi' 19 novembre hanno organizzato un presidio davanti al ministero dello Sviluppo economico, al quale parteciperanno molti lavoratori abruzzesi. Infine conclude l'esponente della Cgil - invitiamo il presidente della giunta regionale, i parlamentari abruzzesi e tutte le istituzioni ad intervenire nei confronti del governo affinche' trovi le risorse necessarie in tempi brevi, poiche' la situazione e' diventata insostenibile.