lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 2 ottobre 2014 - Anno LXXXIX - N.15 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 2 Prossimo numero: 16 ottobre 2014 Salari minimi Due nuovi CNL e un rinnovo pagina 3 Edilizia Iniziate le trattative: chiesto un aumento pagina 7 Frontalieri Aumento delle imposte fiscali: cosa cambierà? pagine 12-13 Storia A cent’anni dall’inizio della Grande Guerra pagina 4 11 Flessibilità e famiglia Lugano introduce miglioramenti Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Attualità Salari minimi AL VOLO Due nuovi contratti normali di lavoro e un rinnovo L a Commissione tripartita (CT) prosegue il suo impegno volto a contrastare il fenomeno del dumping salariale attraverso l’importante strumento dei contratti normali di lavoro (CNL). A seguito dei risultati emersi dalle inchieste, la CT ha deciso di proporre al Consiglio di Stato l’introduzione di due nuovi CNL per le ditte del settore orologiero non firmatarie della Convenzione in vigore a livello nazionale e per gli impiegati di commercio nelle fiduciarie. Inoltre, constatato il perdurare di abusi salariali nel settore dei saloni di bellezza, è stato proposto il prolungamento, per ulteriori tre anni, del CNL già vigente e prossimamente in scadenza. Settore orologiero L’inchiesta condotta nel settore orologiero tra le ditte non firmatarie della Convenzione in vigore a livello nazionale ha fatto emergere, utilizzando quale salario di riferimento quello previsto dalla Convenzione del settore, una quota di «abusi salariali gravi» pari al 57.8%. Gli abusi riguardavano 318 lavoratori assunti nel corso degli ultimi due anni e attivi presso 19 aziende. La CT, preso atto dei dati emersi nell’inchiesta, ha pertanto deciso di proporre al Consiglio di Stato l’adozione di un CNL della durata di tre anni per le aziende del settore orologiero. Il salario orario minimo proposto è quello previsto dalla Convenzione di CHF 18.75 (tenendo conto che la stessa, dal 1. luglio 2014, prevede un salario mensile di CHF 3’000 per 40 ore settimanali, con pagamento della tredicesima mensilità). Si prevede, inoltre, un adeguamento salariale legato all’evoluzione della Convenzione. I dipendenti delle ditte non firmatarie della Convenzione sono ca. 2’250, quelli delle ditte firmatarie 1’400. CNL per gli impiegati di commercio nelle fiduciarie La CT già nella sua precedente riunione del 6 giugno 2014 – tenuto conto dei risultati emersi dall’inchiesta – aveva ritenuto che vi fossero gli estremi per chiedere al Consiglio di Stato l’adozione di un CNL per i ca. 1’800 impiegati 2 ottobre 2014 il Lavoro di commercio nelle società fiduciarie. Tuttavia, prima di procedere a una proposta concreta, la CT aveva incaricato il proprio Comitato direttivo di verificare la possibilità di modulare i livelli salariali. L’incontro organizzato dal Comitato direttivo della CT con la Federazione ticinese delle associazioni di fiduciari (FTAF) e la Commissione paritetica (CP) settoriale non ha, tuttavia, permesso di trovare un’intesa in tal senso. Per questo motivo la CT ha deciso di confermare la richiesta scaturita dalla riunione di giugno, proponendo al Consiglio di Stato l’introduzione di un CNL con un salario orario minimo unico posto a CHF 19.35 (corrispondente al salario attualmente previsto dal CCL per gli impiegati di commercio nell’economia ticinese di CHF 3’250 per 13 mensilità e 42 ore settimanali). Anche in questo caso è previsto un adeguamento salariale legato all’evoluzione del CCL. CNL per i saloni di bellezza Nel settore dei saloni di bellezza, in cui è già in vigore un CNL, è stata condotta una nuova inchiesta volta a verificare se i presupposti per il rinnovo del CNL fossero adempiuti o meno. Il livello di «abusi salariali gravi» si attesta al 12.5% del totale dei lavoratori controllati, dimostrando il perdurare della situazione di dumping nel settore. La CT ha perciò ritenuto che vi fossero gli estremi per proporre al Consiglio di Stato la proroga, per ulteriori tre anni, del CNL in scadenza il 31 dicembre di quest’anno. Tuttavia, prima di procedere al rinnovo del CNL, la CT ha incaricato il proprio Comitato direttivo di verificare con l’Associazione di categoria la possibilità di prevedere un adeguamento salariale. Professioni tecniche Considerata la forte pressione riscontrata nelle professioni tecniche, in particolare per le professioni di architetto e di ingegnere, la CT ha incaricato il Comitato direttivo di approfondire i diversi dati a disposizione per valutare la possibilità di adottare delle misure. Rinnovo presidenza della CT La CT ha deciso di rinnovare il mandato all’attuale Presidente, Stefano Rizzi, per un ulteriore periodo di due anni. Al via la scuola di Assistente di polizia Il Centro regionale Formazione di Polizia ha elaborato d’intesa con le Polizie comunali la formazione destinata alla nuova figura dell’assistente di polizia. Il Dipartimento delle istituzioni informa che lunedì 22 settembre è iniziata la prima Scuola per assistenti di polizia presso il Centro regionale Formazione di Polizia di Giubiasco. Il periodo formativo è strutturato sull’arco di 11 settimane e suddiviso in moduli di base e moduli specialistici. Le materie trattate riguarderanno la circolazione stradale, nozioni di polizia di prossimità, cultura generale, diritto, psicologia ed altre competenze specifiche e sociali necessarie per l’espletamento di questa funzione. A conclusione della scuola, superati gli esami, i candidati otterranno l’attestato quale Assistente di Polizia specialista nella circolazione stradale e nella polizia di prossimità. La celerità nell’introduzione delle nuove funzioni che permetteranno alle forze dell’ordine di disporre di personale con competenze specifiche in ambiti ben definiti, costituisce un ottimo esempio di collaborazione tra tutte le autorità competenti in favore della sicurezza dei cittadini. Carenza manodopera qualificata: il Consiglio degli Stati fa un passo avanti Travail.Suisse, è soddisfatta della decisione del Consiglio degli Stati di accettare il postulato Graber che richiede una vera strategia in materia per il reintegro professionale. Postulato: definire una strategia per promuovere il reintegro professionale. Il postulato 14.3451 di Konrad Graber chiede al Consiglio federale di elaborare una strategia valida per favorire il ritorno alla vita attiva delle persone lontane dal mercato del lavoro. Il Consigliere agli stati auspica inoltre che le associazioni economiche siano coinvolte in modo di proporre misure concrete per promuovere il reintegro professionale, in particolare delle donne. Travail. Suisse accoglie positivamente questa decisione. I tempi della concretizzazione delle dichiarazioni d’intenti sono ormai giunti, specialmente in materia di lavoro flessibile e formazione continua. Tuttavia, Travail.Suisse ricorda allo Stato che ha un ruolo fondamentale, specialmente mettendo a disposizione i mezzi alle persone. Postulato: Conferenza nazionale sul tema dei lavoratori anziani Travail.Suisse si rallegra del voto positivo del Consiglio degli Stati per organizzare una conferenza nazionale sul tema dei lavoratori più anziani. I lavoratori anziani hanno sempre più difficoltà sul mercato del lavoro. Sono meno disoccupati di altre categorie, per contro la durata della disoccupazione degli più anziani è superiore alla media. Un nuovo modo di pensare è urgente nelle imprese. Travail.Suisse chiede al Consiglio federale di agire rapidamente e di portare un concreto contributo per assicurare il successo della conferenza. Sindacato Attualità 2 ottobre 2014 il Lavoro 3 Progetto LINEA Sostegno ai docenti in difficoltà e promozione del benessere, le misure già attivate I l progetto «Linea: Sostegno ai docenti in difficoltà e promozione del benessere», lanciato dal Consiglio di Stato su proposta del DECS nel giugno 2013, è in piena fase di attuazione. Qui di seguito alcune delle undici misure adottate. Migliorare l’accesso all’informazione Nell’ambito della promozione del benessere e della prevenzione del burnout fra i docenti si ritiene importante promuovere l’informazione sul tema. Ciò rappresenta uno degli elementi fondamentali nell’ambito di una prevenzione primaria. Per facilitare all’utenza l’accesso a informazioni, consigli, misure e figure di riferimento è stato perciò attivato il sito www.ti.ch/linea. Indagine IUFFP – SUPSI Due delle 11 misure del progetto LINEA (la misura 2 «Realizzare un’analisi quantitativa e qualitativa dei casi di disagio lavorativo di docenti con ripercussioni sullo stato di salute» e la misura 9 «Sostenere la ricerca sulla resilienza in ambito scolastico») si stanno concretizzando in indagini condotte in collaborazione dal Centro Innovazione e Ricerca Sistemi Educativi (CIRSE) del Dipartimento Formazione e Apprendimento (DFA/SUPSI) e dall’Istituto Universitario Federale per la Formazione Pro- fessionale (IUFFP). Queste ricerche coinvolgono tutti i docenti e le docenti delle scuole cantonali e comunali e hanno lo scopo di indagare gli aspetti di benessere, disagio, sfide e risorse collegati alle esperienze lavorative degli insegnanti a scuola. Le attività di ricerca continueranno per tutto l’anno scolastico 2014-2015 dopo di che ne verranno diffusi gli esiti. Tutor per neo-docenti Per gli anni scolastici 2013-2015 è stata promossa a livello sperimentale in una decina di scuole ticinesi l’introduzione della figura del tutor per neo-docenti. In queste sedi pilota i neo-docenti sono seguiti nei primi anni da insegnanti-esperti (tutor) con una buona esperienza alle spalle, con l’obiettivo di facilitare l’inizio della pratica professionale. Servizio di sostegno psicologico per docenti Il DECS, in collaborazione con il Laboratorio di psicopatologia del lavoro, ha istituito un Servizio di sostegno psicologico a disposizione di tutti i docenti e le docenti. Il servizio garantisce ascolto e supporto e può essere contattato per: prendere le distanze e ricercare nuove soluzioni a temporanee difficoltà quotidiane; identificare e chiarire dei problemi partico- lari legati agli allievi, ai genitori, alle autorità; fare un bilancio professionale. Gli incontri hanno luogo su appuntamento (Carlotta Vieceli, tel. no. 091 815 21 91). Promuovere momenti formativi per funzionari dirigenti Il Consorzio GeFo – Gestione della formazione per dirigenti d’istituzioni formative (www. gefo.usi.ch) ha elaborato un Certificato in studi avanzati (CAS) in gestione della formazione per dirigenti d’istituzioni formative. All’interno di questo percorso, sono stati inseriti degli incontri dedicati alle relazioni positive e al benessere sul posto di lavoro. Relplus: relazioni interpersonali positive Relplus è una proposta di formazione continua per direttori e docenti di ogni ordine e grado di scuola che ha l’obiettivo di sviluppare competenze nella promozione del benessere e nella capacità di affrontare e/o prevenire forme di disagio e conflittualità nel proprio istituto. La prima edizione del corso Relplus – che si svolge nell’arco di due anni scolastici (gennaio 2014-giugno 2015) - coinvolge una ventina di partecipanti (funzionari dirigenti e alcuni loro collaboratori) provenienti da scuole comunali, scuole medie e scuole professionali. Edilizia principale Granito Chiesto un aumento di 150 franchi Si riparte PAOLO LOCATELLI S ono iniziate le trattative per gli adeguamenti salariali del settore principale dell’edilizia. In occasione dell’incontro del 22 settembre, le organizzazioni sindacali OCST-Syna e Unia hanno chiesto di aumentare tutti i salari di franchi 150.- mensili (2,5 % degli stipendi reali). Il perchè di questa rivendicazione? L’ottima congiuntura di cui gode il settore, l’indiscutible crescita della produttività, la stabilità dei costi relativi al materiale edile utilizzato, gli aumenti costanti dei premi di cassa malati e un recupero del potere d’acquisto solo in minima parte riconosciuto negli ultimi 4 anni. L’edilizia, checché se ne dica, tira bene e, dall’indice nazionale del settore (Bauindex) emerge chiaramente come il miglioramento negli ultimi 10 anni corrisponda a più del 40 %. Le domande di costruzione sono in costante aumento e i lavori di sottostruttura non lamentano cali. Complessivamente quindi le prospettive sono buone, così come ribadito da uno studio del Credit Suisse e dalla stessa SSIC-CH (Società Svizzera Impresari costruttori - Direzione) quando sostiene per lo meno una stabilità nei prossimi 12 mesi. Un impulso ai salari, sia in termini reali-individuali sia per i minimi salariali appare quindi dovuto. Dalle prime discussioni, pare di capire che gli imprenditori svizzeri, al tavolo delle trattative, vogliono portare un’offerta di adeguamento salariale tra «lo zero e il nulla». Il prossimo incontro di trattativa avrà luogo il 7 ottobre 2014 a Berna ed un ulteriore è in agenda il 22 ottobre 2014 a Olten. Dalle pagine di questo giornale vi terremo informati sull’andamento delle trattative. Alcuni dati La produttività tra il 2007 e il 2012 ha segnato un aumento di oltre il 9 %. I premi di cassa malati sono saliti negli ultimi sei anni di oltre il 20 % mentre gli affitti del 10 %. In compenso i salari del settore hanno avuto un adeguamento di poco superiore al 5 %. Se guardiamo al fatturato delle imprese, l’anno appena terminato ha fatto registrare una crescita del 4,9 %. Questi dati giustificano ancora di più la rivendicazione salariale. S i è tenuto giovedì 18 settembre a Bellinzona l’incontro di mediazione fra l’Associazione graniti ticinesi (AIGT) e la rappresentanza sindacale (OCST e Unia). Al termine dell’incontro AIGT e sindacati hanno convenuto di ritrovarsi in tempi relativamente brevi allo scopo di giungere alla stipulazione di un contratto collettivo passerella che permetta di gestire l’attuale vuoto contrattuale sino al 31 dicembre 2015, data di scadenza del contratto nazionale mantello (CNM) dell’edilizia. L’assoggettamento del settore dei graniti all’attuale CNM rimane un punto di disaccordo giuridico fra le parti che può tuttavia essere lasciato aperto e risolto di fatto dal contratto collettivo passerella. Sarà infatti il nuovo CNM a definire eventuali modifiche della situazione giuridica del settore del granito a partire dal 1. gennaio 2016. Il contratto passerella consente dunque di riportare serenità in questo importante settore economico ticinese che ultimamente ha sofferto di una certa conflittualità. Le parti hanno pure convenuto di mettere a punto un elenco comune di richieste indirizzate all’autorità politica che, accanto alla soluzione concordata, dovrebbe consentire di trovare risposte ad una serie di problemi aperti. Il prossimo appuntamento AIGT-OCST-Unia, avrà luogo il 2 ottobre 2014. Vi terremo aggiornati. 4 Sindacato Attualità 2 ottobre 2014 il Lavoro Città di Lugano Favorire flessibilità e famiglia nell’amministrazione Nella seduta del 15 settembre, il Consiglio comunale di Lugano ha approvato due mozioni che porteranno novità molto positive per il personale della città. Abbiamo intervistato Maddalena Ermotti Lepori sui contenuti della mozione «La Città diventi un datore di lavoro pioniere nel campo della conciliabilità lavoro-famiglia». Nel riquadro Lorenzo Jelmini riferisce invece della mozione «Orario flessibile in tutta l’amministrazione». un massimo di 9 mesi. Tale congedo può essere concesso alla madre o, in alternativa, può essere concesso interamente o parzialmente al padre. Vi è inoltre la possibilità per la madre di sostituire le uitime due settimane di congedo maternità, con 4 settimane di congedo a metà tempo. Gli stessi diritti sono stati concessi anche in caso di adozione. È stata inoltre recepita la normativa federale in materia di allattamento. Perché è così importante che tutti si impegnino per la conciliazione del lavoro con la vita familiare? Penso che questo debba essere un compito della società tutta. Si tratta di una scelta di civiltà. Anche le aziende ne sono consapevoli e lo dimostra l'opuscolo «Genitori al lavoro: le aziende rispondono», pubblicato recentemente dalla Commissione consultiva per le pari opportunità tra i sessi, e diffuso dalla Camera di commercio. Del resto non possiamo pensare ad un'economia in crescita se mancano gli acquirenti perché non nascono più bambini. Quello demografico è un problema grave per le aziende e per le assicurazioni sociali, ma anche perché una società che invecchia ha meno energie per affrontare le difficili sfide che ci aspettano. Gli studi documentano come le donne continuino ad avere un elevato desiderio di maternità, che però si scontra oggi con condizioni difficili. E le difficoltà riguardano sia motivazioni legate ai costi, non solo monetari, dei figli, ma anche la difficoltà per i genitori, in particolare oggi per le donne, nel gestire il «doppio ruolo», di lavoratrice e di madre. La presente mozione è stata sottoscritta da tutte le donne del Consiglio comunale, di 6 partiti diversi. Anche se il tema certo riguarda anche gli uomini, qui si voleva sottolineare una unanimità al di là degli steccati ideologici. L’impegno per la gestione della famiglia prosegue ben oltre il puerperio. In questo ambito il tempo parziale è uno strumento prezioso. Quali sono le novità per i dipendenti della Città di Lugano? Con la modifica del Rod, è stato introdotto un impegno a favorire gli impieghi a tempo parziale e il job sharing. Molti genitori, mamme e papà, lavorerebbero volentieri a tempo parziale, ad esempio al 70 o all’80 per cento, in particolare nei primi anni di vita dei bambini, ma ciò si rivela nei fatti molto difficile da ottenere. In particolare, nei lavori di responsabilità, si ritiene a torto che il dipendente che non lavora al 100 % sia poco produttivo, mentre in generale è vero il contrario. Lugano offre una serie di servizi di sostegno alla famiglia, ma qual è la politica all’interno dell’amministrazione? Questa è proprio la preoccupazione che sta al cuore della mozione che abbiamo presentato. Andando a vedere come è organizzata l’amministrazione comunale, con mia grande meraviglia ho scoperto che l’orario di lavoro è in generale rigido, ad esempio gli impiegati lavorano, tutti, dalle 7.30 alle 12 e poi dalle 13.30 alle 17, il che rende la vita una corsa a ostacoli se si hanno bambini in età scolare. Su questa questione il Consiglio comunale ha approvato una mozione apposita (vedi riquadro a lato). Cosa prevede il nuovo Rod (Regolamento organico dipendenti) per i novelli genitori? Vi è la possibilità di ottenere, dopo il congedo maternità, anche un congedo non pagato per Quali vantaggi porta il tempo parziale? I tempi parziali (chiesti dai dipendenti), è chiaro che possono richiedere una più complessa organizzazione dei tempi di lavoro, ma in compenso comportano una maggiore soddisfazione, una migliore produttività e un minor assenteismo. Quali forme alternative proponete e, secondo lei, ci sono ambiti nei quali si potrebbero introdurre in maniera proficua? Mi pare interessante anche la possibilità di contratti di lavoro su base annua (per dipendenti che lavorino a tempo parziale, lavorare il totale di ore annuo richiesto, ma ad esempio riducendo la percentuale di lavoro in estate e compensandolo con un aumento nel resto dell’anno): si chiede al Municipio di valutarne la possibilità dove ciò sia fattibile dal punto di vista organizzativo. Qual è la situazione dei dipendenti soggetti ad un contratto con un tempo di lavoro inferiore al 50%? Purtroppo il Consiglio comunale ha deciso di mantenere la norma attuale che prevede la nomina solo per che opera almeno al 50 per cento. A me invece pare corretto concedere la nomina anche a partire da un grado di occupazione di un terzo, quando le esigenze di servizio lo permettono. L’alternativa dell’incarico per queste persone non pare convincente: è giusto che il lavoratore o la lavoratrice venga nominato, e non invece licenziato ogni anno. Il proporsi di favorire l'introduzione del tem- po parziale non è di per sè sufficiente. Cosa garantirà l'impegno dell'amministrazione in questo senso? È importante in questo senso la nomina di un delegato alla maternità/paternità, da trovare all’interno dell’amministrazione, che aiuti i/le dipendenti a negoziare il proprio tempo di lavoro e altre tematiche in particolare legate alla maternità. «Orario flessibile in tutta l’amministrazione» LORENZO JELMINI Tra i differenti temi all’ordine del giorno nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Lugano, si è potuto dibattere anche di due mozioni relative alla gestione del personale. La seconda mozione, che ho presentato assieme ad alcuni colleghi in rappresentanza di tutti i gruppi politici presenti in consiglio comunale, chiedeva d’introdurre l’orario flessibile, già presente in quasi tutti i comuni e nel Cantone, anche presso l’amministrazione cittadina. Questa semplice modalità di gestione del tempo, con la quale si prevede una fascia più flessibile anziché un orario fisso di inizio e di fine attività lavorativa, è un valido strumento di pianificazione e organizzazione del lavoro nelle aziende e nelle amministrazioni. L’orario flessibile serve a pianificare l’organizzazione del lavoro favorendo necessità ed esigenze di singoli dipendenti che, nei limiti stabiliti e compatibilmente all’organizzazione, possono appunto scegliere l’inizio e la fine della giornata lavorativa. All’unanimità la nostra proposta è stata accolta dal Consiglio comunale. Un cambiamento che non stravolgerà l’amministrazione cittadina e i suoi servizi ma che, oltre a responsabilizzare il collaboratore stesso, favorirà certamente la conciliabilità tra la famiglia e il lavoro. Insomma anche a Lugano, malgrado le note difficoltà finanziarie, si cerca di migliorare le condizioni lavorative dei collaboratori adeguandole alle mutate necessità delle famiglie e della società, in attesa della revisione del ROD che verrà presto discussa e sulla quale certamente avremo occasione di aggiornarvi. Sindacato Attualità 2 ottobre 2014 il Lavoro Assemblea case per anziani Votazioni Proposte di miglioramento del Ccl Roca Due risultati da prendere sul serio L’Assemblea del personale delle case per anziani, convocata lo scorso 16 settembre a Lamone, ha deciso di chiedere ai direttori delle case per anziani di discutere i seguenti miglioramenti del Ccl Roca. RENATO RICCIARDI Diritto alle indennità notturne e festive durante le vacanze per chi lavora a turni in modo regolare e durevole Da molti anni l’OCST ha introdotto e difeso, attraverso i contratti collettivi di lavoro aziendali del settore industriale, il principio che durante le vacanze deve essere garantito lo stesso stipendio che viene corrisposto quando il lavoratore presta normalmente la propria attività. Il Tribunale federale ha confermato questo diritto (per esempio nella cosiddetta «sentenza Orange»). Una modifica dei CCL in tal senso ha potuto essere concordata con l’EOC e le cliniche private. Il sindacato OCST chiede ora che anche gli altri enti sociosanitari interessati (in particolare, le case per anziani e gli istituti sociali) trovino con il sindacato una soluzione collettiva applicabile a tutti i dipendenti che svolgono lavoro a turni in modo regolare e durevole. Pensionamento anticipato L’anno scorso al termine della trattativa per il rinnovo del CCL ROCA case anziani e sindacati hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro della CPC con il mandato di approfondire la possibilità di armonizzare le condizioni per la previdenza professionale dei dipendenti delle case per anziani e per un pensionamento anticipato (rendita-ponte). Questa prestazione è prevista dagli istituti di previdenza dei dipendenti dello Stato e dell’Ente ospedaliero cantonale e in altri settori per professioni particolarmente logoranti. La possibilità di un prepensionamento sostenibile (che preveda perciò una rendita-ponte da 60/62 anni fino all’età di pensionamento ordinario) è un’esigenza sempre più importante per il personale delle case per anziani. I motivi sono evidenti e sono legati alla professione di cura e di assistenza agli anziani. Compiti molto impegnativi e fatica fisica richiedono che tutti i lavoratori di questo settore possano beneficiare del pensionamento anticipato a condizioni accessibili. Rivalutazione dei salari È in corso una trattativa con il Consiglio di Stato per una nuova scala salariale per gli impiegati dello Stato e i docenti. La nuova scala prevede 20 classi nelle quali saranno collocate le diverse funzioni dell’amministrazione canto- nale, comprese le funzioni sociosanitarie e dei servizi generali. Le nuove retribuzioni prevedono l’aumento dei salari massimi. Il CCL ROCA stabilisce che le classi degli stipendi dei dipendenti delle case per anziani sono analoghe a quelle dei dipendenti dello Stato. Come avvenuto in passato, quando entrerà in vigore la nuova classificazione delle funzioni e le nuove retribuzioni degli impiegati dello Stato, sindacati e case anziani, d’intesa con gli enti sussidianti, discuteranno la rivalutazione dei salari del personale, che dovranno rimanere attrattivi e assicurare condizioni di lavoro adeguate per i dipendenti, in particolare per i profili professionali qualificati (di cui i nostri istituti di cura lamentano la scarsità). Migliori condizioni per la maternità e la paternità Il settore sanitario esige anche che si introducano dei provvedimenti che portino ad aumentare la qualità di vita dei dipendenti e a progredire nell’armonizzare le esigenze della vita professionale con quelle della vita famigliare. In un ambito dove la presenza femminile è elevata e dove si constata un abbandono precoce della professione, che si rivela una dispersione irrazionale di risorse, è sicuramente nell’interesse di tutti individuare misure per attenuare questo fenomeno. Il sindacato OCST chiede perciò che siano introdotte delle nuove condizioni in favore della famiglia, in particolare nell’ambito lavorativo, per raggiungere una maggiore compatibilità tra esigenze del lavoro ed esigenze personali e familiari. Ai datori di lavoro pubblici e privati chiediamo pertanto di estendere il diritto delle lavoratrici al congedo pagato di maternità, di favorire la possibilità dei genitori di rimanere più a lungo con il figlio dopo la nascita, di migliorare il rientro al lavoro dopo la maternità e di estendere questi diritti anche ai figli adottati e in affido. L’OCST proporrà ai direttori delle case per anziani e degli altri istituti di cura alcune misure concrete per sostenere qualitativamente e anche economicamente la famiglia dopo la nascita di un figlio. Info http://sociosanitario.ocst.com Il popolo attende dalla politica risposte concrete sulla scuola Il Sindacato OCST-Docenti esprime la sua soddisfazione per il risultato della votazione sull’iniziativa «Aiutiamo le scuole comunali» che testimonia l’attenzione e la sensibilità della popolazione verso la scuola e le esigenze delle famiglie. Il voto si è rivelato un’importante occasione di dibattito nel corso del quale abbiamo raccolto importanti segnali di interesse da parte di molti partiti nei confronti in particolare della scuola dell’obbligo. Propositi che speriamo siano messo in atto con azioni concrete che coinvolgano tutti gli attori e, per le attività extrascolastiche, anche le associazioni di famiglie e operatori che già sono attive in questo ambito. Non siamo invece soddisfatti per la misura «paravento» del docente di appoggio facoltativo per le classi con più di 22 allievi. Questa misura non aggiunge nulla alla situazione attuale dato che i comuni hanno già la facoltà di impiegare tale figura. Gianluca D’Ettorre Un sistema imperfetto, ma migliorabile Il popolo svizzero, con una netta maggioranza di tutti i cantoni con l’eccezione di quattro romandi, ha confermato la scelta dell’attuale sistema delle casse malati, respingendo la proposta di una cassa unica. Per quanti difetti presenta l’attuale sistema, garantisce che prestazioni ospedaliere ottimali siano accessibili a tutta la popolazione. Ciò non toglie che il rilevante interesse suscitato dall’iniziativa messa in votazione impone di intervenire sui difetti della LaMal. Anche grazie alla discussione, sono stati messi in atto o sono in allestimento alcuni provvedimenti: perfezionamento del sistema di compensazione dei rischi, disegno di legge sulla vigilanza sull’assicurazione malattia, ecc. È necessario quindi procedere con una riforma che vada nella direzione di una maggiore trasparenza, del miglioramento della compensazione dei rischi e della limitazione alla concorrenza distorta sui buoni rischi. In ogni caso il nodo della questione che affligge le famiglie rimane la riduzione dell’entità del premio di assicurazione malattia, cui concorrono nella misura del 95 per cento i costi sanitari. Vanno quindi esaminate diverse soluzioni per far fronte all’aumento costante della spesa sanitaria. Questa è la sfida reale con la quale siamo confrontati. Fausto Leidi 5 6 Sindacato Frontalieri 2 ottobre 2014 il Lavoro Traffico Dal 30 settembre sondaggi in dogana ANDREA PUGLIA I l Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, ha annunciato che dal 30 settembre i frontalieri verranno fermati a campione in dogana per essere sottoposti ad un sondaggio relativo alla mobilità interna; i lavoratori dovranno fornire informazioni circa i propri spostamenti quotidiani (da dove partono, dove si dirigono, quali tratte percorrono abitualmente per lavoro, che tipo di mezzo utilizzano). L’obiettivo dichiarato è quello di monitorare i flussi di traffico per arrivare, in un futuro prossimo, a nuove soluzioni che possano alleggerire il traffico ormai congestionato. A questo proposito lo stesso Zali ha già abbozzato qualche idea in un recente convegno tenutosi presso l’Università della Svizzera italiana. Sul tavolo saranno posti nuovi piani per lo sviluppo del car pooling, con la creazione di aree di parcheggio in Italia, il rafforzamento del sistema tranviario, e ancora importanti incentivi finanziari alle imprese per l’utilizzo di navette aziendali. La preoccupazione espressa dal Dipartimento del territorio è specchio naturale della realtà dei fatti. I frontalieri in Ticino hanno ormai superato la quota di 62’000 unità ed il numero sembra destinato ad aumentare ancora. Le nuove imprese sorgono spesso attorno a piccoli comuni, le cui strade non sono preparate per accogliere un così vasto numero di veicoli. Se da una parte il problema è reale e richiede interventi urgenti, dall’altra la proposta dei sondaggi non può che suscitare alcune perplessità. Ogni frontaliere, quando si registra presso l’Ufficio per gli stranieri, consegna un modulo con i propri estremi anagrafici (ivi compresa la residenza) e la copia del contratto di lavoro. Ne consegue che il Cantone dispone già dei dati necessari alle proprie indagini. Le uniche informazioni mancanti riguardano le tipologie di veicolo utilizzato; ci si chiede tuttavia se non sia più pratico distribuire presso le aziende ad alto tasso di frontalieri un semplice modulo da compilare. Il sindacato non nasconde dunque la propria preoccupazione che dietro i buo- ni propositi si possa nascondere una nuova pressione psicologica sul mondo frontaliero. I sondaggi, se effettuati nelle ore di punta, non faranno altro che allungare code già di per sé massacranti. Creare maggiore traffico con l’intento di smaltirlo sarebbe una contraddizione in termini. Si invita pertanto il Dipartimento del territorio a non effettuare i sondaggi nelle ore di punta e a chiarire meglio l’utilità e gli scopi dei dati raccolti. Frontalieri con le ali Riunione italo-svizzera Parte a Verbania il servizio aliscafo Imposizione dei frontalieri LUCA CAMONA L’ Amministrazione Comunale di Verbania ha raggiunto un accordo con la compagnia di Navigazione del Lago Maggiore per l’allestimento di un servizio aliscafo per la tratta Verbania – Locarno rivolto ai lavoratori frontalieri. Per fare fronte all’emergenza traffico, il Comune ha indetto una sessione sperimentale del nuovo servizio che verrà finanziato con i ristorni delle imposte alla fonte pagate dai frontalieri in Canton Ticino. La tratta verrà percorsa via lago in un tempo di poco superiore all’ora; i costi sono ancora da definire ma – assicura il sindaco – saranno abbordabili e comprensivi dell’eventuale parcheggio auto presso la stazione dell’aliscafo. L’esperimento avrà inizio il 13 ottobre 2014 e continuerà fino al 31 dicembre 2015. Il servizio potrà entrare a pieno regime unicamente se vi saranno almeno 150 utenti registrati. Il Comune di Verbania invita pertanto i frontalieri residenti in città (o nei paesi limitrofi) a comunicare il proprio interesse per il servizio. È infatti possibile prenotarsi in uno dei seguenti modi: Telefonando al numero verde della Navigazione Lago Maggiore: 800.551.801. Inviando una mail direttamente al Sindaco Gianluca Zappoli: [email protected]. Accedendo al sito www.frontalieriverbania.it. Tramite il succitato sito internet sarà possibile fornire i propri suggerimenti per il perfezionamento del servizio (preferenze per gli orari di partenza dall’Italia e dalla Svizzera, ecc.). Il sindacato OCST, unitamente alla CISL con la quale è in stretta collaborazione, ha deciso di fornire il proprio appoggio a questa preziosa iniziativa. Non ci illudiamo: sappiamo bene che si tratta solo di un piccolo passo e che non basterà di certo per risolvere il problema del traffico su strada. Eppure, in questi tempi difficili dove l’Italia viene criticata dalla Svizzera di non investire alcun euro nei servizi transfrontalieri e di non far nulla per alleviare la pressione sulle strade cantonali, l’aliscafo di Verbania appare come un piccolo faro nella nebbia. Un segnale di luce che potrebbe generare altrove soluzioni analoghe. Sarà possibile avere maggiori informazioni allo sportello OCST a Verbania, aperto presso la sede CISL il mercoledì dalle 16.00 alle 19.00. I n ossequio all’articolo 5 dell’Accordo del 1974 relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri ed alla compensazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine, si è tenuta giovedì 25 settembre a Poschiavo l’annuale riunione bilaterale tra le Delegazioni italo-svizzere. La Delegazione italiana era guidata dal dottor Paolo Puglisi. La Delegazione Svizzera era coordinata dal Direttore della Divisione delle contribuzioni Lino Ramelli. La Delegazione italiana ha illustrato la ripartizione – tra gli enti locali interessati – delle somme ristornate per l’anno 2011, informando in merito alle opere realizzate e in fase di progettazione. Da parte sua, la Delegazione svizzera ha comunicato che l’importo della compensazione finanziaria sulle remunerazioni dei frontalieri per l’anno 2013 ammonta a franchi 61’570’755.01 di cui è già stato effettuato il relativo versamento ed ha, inoltre, fornito i dati statistici relativi al numero dei frontalieri italiani che operano nei Cantoni interessati dall’accordo. 2 ottobre 2014 il Lavoro Sindacato Frontalieri 7 Aumento delle imposte fiscali Cosa cambierà esattamente? ANDREA PUGLIA N ell’ultimo mese si è assistito al rincorrersi continuo di innumerevoli voci su altrettanti cambiamenti che dovrebbero interessare il panorama fiscale dei frontalieri. I giornali – in particolar modo quelli italiani – hanno condito le paure dei frontalieri con titoli altisonanti se non talvolta terroristici. Il risultato? Poca chiarezza e tanto panico. L’Ufficio frontalieri OCST ha seguito la vicenda nel dettaglio, promettendo ai propri associati continui aggiornamenti. Poniamo quindi ordine una volta per tutte analizzando a fondo tutto ciò che è accaduto, distinguendo i cambiamenti certi da quelli ipotetici e dalle semplici voci di corridoio. Partiamo dall’indiscrezione che ha spaventato di più i frontalieri, ovvero il postulato Quadri: sembra che il Governo federale abbia approvato una nuova legge che cancellerà lo status di frontaliere e costringerà i lavoratori a pagare le tasse seconde le aliquote italiane. È davvero così? Assolutamente no. Purtroppo su questo punto i giornali italiani hanno fatto moltissima confusione storpiando le informazioni reali. Ma allora cosa è accaduto esattamente? Il 16 settembre il Consiglio Nazionale (ovvero il Parlamento) ha approvato un postulato del deputato leghista Lorenzo Quadri con il quale si chiede che tutti i frontalieri paghino le tasse in Svizzera secondo le aliquote italiane. Tuttavia il postulato non ha implicazioni giuridiche dirette, ovvero non vincola il Governo a formulare una legge. Il Governo avrà unicamente il compito di stendere un rapporto tecnico in cui analizzerà i pro e i contro che un cambiamento simile potrebbe avere. Qualora il rapporto fosse positivo, allora il Governo potrebbe decidere di studiare una nuova legge in tal senso, procedimento che richiederebbe comunque parecchio tempo. Si tenga poi conto che dal canto suo il Governo ha già fornito una risposta negativa per bocca del Ministro delle Finanze Eveline Widmer-Schlumpf: il contenuto del postulato non è applicabile perché richiederebbe nu- merosissime modifiche nella legge del diritto tributario svizzero, vincolerebbe la Svizzera a violare il «principio di non discriminazione» imposto dall’Accordo sulla Libera Circolazione delle Persone e soprattutto troncherebbe i negoziati fiscali con l’Italia. Che cosa sono questi negoziati fiscali? Come potrebbero incidere sulla tassazione dei frontalieri? Tra l’Italia e la Svizzera è in vigore una Convenzione del 1974 che regola l’imposizione fiscale dei frontalieri. Essa sancisce, come tutti sanno, che i frontalieri residenti in uno dei comuni della fascia di frontiera non sono tenuti a dichiarare il reddito in Italia. Essi pagano soltanto l’imposta alla fonte in Svizzera. Quest’ultima dovrà poi girare all’Italia il 38% di quanto versato dal frontaliere. Da diversi anni questa Convenzione non piace più al Canton Ticino che vorrebbe trattenere nelle proprie casse tutta l’imposta versata dai frontalieri, senza dover più ristornarne il 38% all’Italia. Per questo il Cantone ha chiesto al Governo federale di disdire l’Accordo del 1974. E la Svizzera disdirà davvero la Convenzione? No, non lo può fare se non raggiunge prima un nuovo accordo con l’Italia. È infatti necessario che entrambi gli Stati siano d’accordo (si scusi il gioco di parole) sul cancellare la Convenzione. I due Governi sono al lavoro ormai da anni per trovare un nuovo sistema di imposizione fiscale dei frontalieri che vada bene a entrambi gli Stati. I nuovi Accordi verranno firmati con ogni probabilità nel 2015. C’è chi dice che proprio i nuovi Accordi potrebbero sancire la doppia imposizione per tutti i frontalieri. A quel punto i lavoratori saranno sì costretti a pagare le tasse secondo le aliquote italiane. È corretto? I due Stati potrebbero in linea teorica anche raggiungere un accordo del genere. Tuttavia non crediamo che si andrà realmente in questa direzione essenzialmente per tre motivi: l’Italia sa bene che un aumento così improvviso dell’imposta fiscale stroncherebbe ulteriormente i consumi, creerebbe nuova disoccupazione (ad oggi lo «sfogo» del Canton Ticino è per l’Italia irrinunciabile) e soprattutto porterebbe alla rovina tutti i comuni della fascia di frontiera che oggi vivono grazie ai ristorni provenienti dalle tasse dei frontalieri. È molto più probabile che si tratti un abbassamento dell’aliquota di ristorno (il 38% è davvero elevato). Altre voci provenienti da fonti non ufficiali pensano che si andrà verso il sistema dello «splitting» fiscale. In tal caso la Svizzera tasserebbe una grossa fetta del reddito annuale (circa il 65%) senza dover più effettuare il ristorno, mentre l’Italia tasserebbe con le proprie aliquote una quota ridotta (ovvero il restante 35%) che finirebbe in buona parte ai comuni. Si tratterebbe in effetti di una soluzione ottima, poiché non aggraverebbe la situazione del frontaliere e metterebbe tutti d’accordo. Tuttavia lo ripetiamo: al giorno d’oggi non esistono risposte certe. Le trattative sono segrete e si capirà qualcosa in più entro la primavera del 2015. Arriviamo all’ultimo punto. Si è parlato di «aumento del moltiplicatore comunale per i frontalieri». Di cosa si tratta esattamente? È un cambiamento certo? Quanto inciderà sulla tassazione complessiva dei frontalieri? Questo è l’unico cambiamento certo. Spieghiamo bene di cosa si tratta. Il Parlamento del Cantone Ticino ha aderito ad un’iniziativa del partito UDC che chiede l’aumento del moltiplicatore comunale nelle imposte alla fonte. L’imposta alla fonte racchiude al suo interno tre componenti: federale, cantonale e comunale. Diversamente dalle prime due, la parte comunale varia da Comune a Comune. Ogni Comune decide il livello delle sue imposte, fissandolo ad una percentuale dell’imposta cantonale (il cosiddetto moltiplicatore comunale). Siccome i frontalieri non hanno la residenza in un Comune ticinese, le loro imposte alla fonte sono sempre state calcolate sulla base di un moltiplicatore comunale medio (pari nel 2013 al 78%). Ponendosi nella linea della proposta menzionata, il Gran Consiglio ha ora accordato al governo cantonale la facoltà di scostarsi dal moltiplicatore medio aumentandolo fino al proprio massimale (appunto il 100%). L’aumento entrerà in vigore dal 1° gennaio 2015. L’incremento delle imposte a carico del singolo lavoratore non sarà rilevante. Quantificarlo con esattezza non è possibile poiché varia molto in base al reddito lordo annuale e allo stato di famiglia. Per osare delle cifre puramente generiche, possiamo dire che l’aumento medio sull’imposta alla fonte complessiva sarà tra l’1% e il 3%. Ad amareggiare è piuttosto il clima del quale è frutto. Nel mondo politico e nel tessuto sociale del Cantone è andata prendendo corpo una diffusa insofferenza verso la libera circolazione, che è fonte di innegabili distorsioni e abusi. I frontalieri ne sono l’incolpevole capro espiatorio. La responsabilità ricade su coloro, imprese e operatori economici, che utilizzano la libera circolazione a fini speculativi, senza considerare adeguatamente i bisogni e le attese del territorio. L’apporto decisivo fornito dai frontalieri viene ad essere offuscato dalle pratiche abusive di chi sfrutta la libera circolazione e la stessa manodopera frontaliera. Sindacato Formazione 8 2 ottobre 2014 il Lavoro CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 921 26 00 Fax 091 921 26 66 Altre sedi: Locarno/Bellinzona Mendrisio ff RECUPERO FORMAZIONE DI BASE BB Impiegato del commercio al dettaglio da ottobre, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 350 ore. Costo: fr. 2’000.-. BB Custode di immobili: da gennaio 2015, martedì e giovedì, 19.10-22.00, sabato 8.30-12.30 e 13.30-16.00, 401 ore. Costo: fr. 5’544.- (+ materiale didattico fr. 300.-). BB Gessatore Art. 33: da gennaio 2015, venerdì 18.00-22.00, sabato 8.30-12.30 e 13.30-16.00, 2 anni. Costo: fr. 2’000.-. [email protected] www.cfp-ocst.ch www.formatlingua.ch ff INFORMATICA BB Word 2013 avanzato - Lugano: dal 29 settembre, lunedì e mercoledì, 16.0019.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.non soci. 500.- non soci. BB Russo per venditori A1 – (3. modulo) Mendrisio: dal 7 ottobre, martedì e venerdì, 9.00–10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Italiano sul posto di lavoro A1/A2 - Lugano: dal 13 ottobre, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 288.BB Inglese A1 - (1. modulo) - Lugano: dal 3 novembre, il lunedì, 19.00–22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A2 (1. modulo) - Lugano: dall’8 ottobre, il mercoledì, 19.00–22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. BB Tedesco A1 (1. modulo) - Locarno: dal 4 novembre, il martedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. ff LINGUE BB Inglese per venditori A1 (1. modulo) - Mendrisio: dal 10 novembre, il lunedì, 9.00–10.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. ff EDILIZIA BB AutoCAD 15 - Lugano: dal 4 novembre, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: soci fr. 400.-, non soci fr. 600.-. ff CONTABILITÀ BB Contabilità avanzata - Lugano: dal 13 ottobre, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Contabilità base - Mendrisio: dal 7 ottobre, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Preparazione certificato cantonale di contabilità - Lugano: dal 24 novembre, lunedì, 18.30-21.30, 60 ore. Costo: fr. 750.soci, fr. 900.- non soci. BB Preparazione certificato cantonale di contabilità - Lugano: dal 26 novembre, mercoledì, 19.00-22.00, 60 ore. Costo: fr. 750.- soci, fr. 900.- non soci. Il calendario completo dei corsi è consultabile sul sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua Sagl all’indirizzo www.cfp-ocst.ch e www.formatlingua.ch PROGETTO MOSAICO Tanto più fai un lavoro che non ti piace, tanto più devi farlo bene! I n questo numero della nostra rubrica proponiamo alcune riflessioni dell’economista Luigino Bruni* sul rapporto tra lavoro e gratuità espresse in un recente incontro di studi delle ACLI a Cortona e approfondite nel libro «Fondati sul lavoro», ed. Vita e Pensieri, 2014. Per il suo essere un «come» e non primariamente un «che cosa» si fa, non si tratta di contrapporre il dono al mercato, la gratuità al doveroso, poiché esistono delle grandi aree di complementarietà: il contratto può e deve sussidiare la reciprocità del dono. Dire gratuità significa riconoscere che un comportamento va tenuto perché è buono e non per una sua possibile ricompensa o sanzione esterne. Ecco perché non c’è lavoro ben fatto senza gratuità, perché la gratuità ha bisogno non di un’etica utilitaristica fondata sugli incentivi e sulle sanzioni, ma di un’etica del valore intrinseco delle cose. La pur necessaria e molto importante ricompensa, monetaria o di altro tipo, che si riceve in contraccambio di quell’opera, non è la motivazione del lavoro ben fatto, ma solo una dimensione, certamente importante e altrettanto essenziale, che si pone su di un altro piano: è, in un certo senso, un atto di reciprocità, un premio o un riconoscimento e una riconoscenza che quel lavoro è stato fatto bene, e non il «perché» del lavoro ben fatto. Per lavorare può bastare la buona motivazione del salario; ma per il lavoro ben fatto occorre anche la gratuità. In tempo di crisi, molte più persone sono costrette a fare dei lavori che non amano pur di vivere. La sofferenza di accettare questi lavori non è tuttavia misurata da nessun PIL. In realtà, tutti i lavori hanno componenti non vocazionali, ma che danno serietà al lavoro. È proprio quella parte un po’ noiosa che ci fa persone serie. Il contratto non compra la parte essenziale del lavoro e l’impresa non ha né gli strumenti per comprare questa dimensione, né il linguaggio per riconoscerlo. La cultura economica capitalistica dominante, con la sua teoria e prassi economica, sta invece operando su questo fronte una rivoluzione silenziosa ma di portata epocale: il denaro è diventato il principale o unico «perché» del lavorare, la motivazione dell’impegno nel lavoro, della sua qualità e quantità. È, questa, la cultura che possiamo chiamare dell’incentivo, che si sta sempre più estendendo anche ad ambiti tradizionalmente non economici, come la sanità e la scuola, dove è divenuto normale pensare che un insegnante o un medico si comportano da buoni lavoratori solo e solo in quanto adeguatamente remunerati e controllati. Dobbiamo cambiare lo sguardo sul lavoro e uscire dall’idea che il lavoratore è un pigro e un fannullone, che, se non lo controllo e lo incentivo, lavora male. Il premio riconosce la virtù e la rafforza, mentre l’incentivo crea i comportamenti in maniera innaturale. Bisogna ripartire da una nuova fiducia nelle risorse morali e spirituali del lavoratore, che quando lavora bene - prima di obbedire a incentivi e manager - obbedisce a se stesso, mentre quando lavora male per otto ore al giorno per quarant’anni, è l’intera vita, personale, familiare e sociale, che non funziona. Ne va di mezzo la nostra felicità, una felicità che non può cominciare quando torniamo a casa alla sera o nel weekend, perché se non siamo felici quando e mentre lavoriamo, non possiamo esserlo veramente e pienamente neanche quando smettiamo di lavorare. Non è sempre possibile, per tutti e per tutta la vita, fare il lavoro che sentiamo come nostra vocazione, ma nessuno può impedirci di vivere ogni lavoro come relazione e servizio e così redimerlo e trasformarlo in crescita umana. Il disagio del mondo del lavoro è anche il frutto dell’imperialismo incontrastato di questa cultura del lavoro, che non vede nel «bisogno del lavoro ben fatto» la vocazione più radicale presente nelle persone, che, se possono, vogliono lavorare bene, perché nel lavoro mettono la parte migliore di essi. Tutto questo è il vero significato del dovere etico di riportare la gratuità al centro del mondo del lavoro. *professore ordinario di Economia politica presso l’Università Lumsa di Roma Info Per info & commenti contattare il team Progetto Mosaico: Marina Bernardo Ciddio [email protected] Emanuela Pigò [email protected] Paolo Cicale [email protected] Tel. 091 921 26 00 Sindacato Formazione 2 ottobre 2014 il Lavoro 9 Gessatori Complimenti ai nuovi diplomati con attestato federale di capacità A ll’incontro di fine corso dello scorso 12 settembre erano presenti, insieme agli organizzatori del corso e ai formatori, i partecipanti Buonavoglia Salvatore, Cannura Marco, Canu Mauro, Carbone Francesco, Cavatorta Ivan, Curcio Ivan, De Masi Pasquale, Filippi Giuseppe, Scumaci Antonio, Zaccaria Michele che hanno superato l’esame per l’ottenimento dell’Attestato federale di capacità (AFC) di gessatore, svoltosi in Ticino nel mese di giugno. Anche Tino Michienzi e Giuseppe Domenico, residenti oltre Gottardo, hanno raggiunto il medesimo traguardo, partecipando al nostro corso organizzato sulla base dell’art.33 della LFPr. Complessivamente hanno superato gli esami 12 gessatori su un totale di 18 candidati. Il segreto del successo della prima edizione della formazione organizzata dal Centro di formazione professionale dell’OCST in collaborazione con ENAIP Svizzera e l’Associazione Ticinese Mastri Gessatori (ATMG&P) è sicuramente il rispetto delle disposizioni federali in materia, oltre che la flessibilità di tutti gli attori coinvolti in questo innovativo progetto e all’elevato numero di ore di pratica. Oltre alle otto materie teoriche (tecnica delle costruzioni, conoscenza dei materiali, calcolo e disegno professionale, chimica e fisica, prevenzione infortuni e cultura generale), sono state organizzate 4 settimane di pratica, effettuate in collaborazione con strutture qualificate quali il CFPSSIC di Gordola. Un grande contributo in tal senso è stato fornito dall’Associazione Svizzera Imprenditori Pittori e Gessatori (ASIPG) di Wallisellen, che ha organizzato i corsi pratici per i candidati agli esami. Ma è soprattutto grazie all’esperienza maturata da ENAIP a Lucerna, al continuo confronto con i partecipanti e i loro datori di lavoro, con i formatori ticinesi e provenienti da oltre Gottardo e con l’Associazione Ticinese Mastri Gessatori (ATMG&P), che è stato possibile monitorare costantemente l’evoluzione del progetto e apportare modifiche in corso d’opera per migliorare la nostra offerta formativa. In questo senso, la preziosa collaborazione con gli esperti della Divisione della formazione professionale ha permesso di recepire utili suggerimenti e indicazioni. Un particolare ringraziamento va alle aziende Knauf AG, Marmoran, Rigips AG, Fixit AG e HG Commerciale che ci hanno messo a disposizione a condizioni di assoluto favore il materiale di consumo per i corsi interaziendali. Un importante contributo per organizzare questa formazione è giunta anche dal Fondo Cantonale per la Formazione Professionale, dalla Commissione paritetica cantonale per i lavori in Gesso e l’Intonacatura e dai colleghi del servizio esterno dell’OCST che ci hanno aiutato a presentare questa iniziativa sui luoghi di lavoro. Nel corso degli ultimi due anni - su mandato della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) - abbiamo gra- Cerchi un lavoro qualunque? Cambia strategia! Il Centro di Formazione Professionale OCST ti offre: • Il progetto Mosaico per definire meglio cosa sai fare • I corsi per completare le tue competenze Contattaci per una consulenza! Condizioni di favore per gli associati OCST Tel. 091 921 26 00 [email protected] www.cfp-ocst.ch dualmente tradotto dal tedesco in italiano il materiale didattico della ASIPG per la formazione dei gessatori. Grazie alla disponibilità delle aziende attive nel settore, Knauf AG, Marmoran, Rigips AG e Fixit AG, che stanno contribuendo alla revisione terminologica del materiale tradotto sarà presto disponibile uno strumento utile e aggiornato per questa formazione. Cogliamo l’occasione per segnalare che sono aperte le iscrizioni per la seconda edizione del corso di gessatore (art. 33 LFPr), il cui inizio è previsto per gennaio 2015. Segnaliamo inoltre che la stessa formazione in lingua italiana inizierà presso l’ENAIP di Lucerna a partire dal mese di novembre 2014 (www.enaip.ch). Per informazioni ci si può rivolgere al signor Giuseppe Rauseo, responsabile del Centro formazione professionale dell’OCST (www. cfp-ocst.ch), al numero 091 921 15 51. Corso Web Creator I n questo corso si imparerà a costruire un sito web professionale con testi, foto e animazioni. Il corso prevede la realizzazione di siti dinamici per poter presentare la propria azienda e condividere i propri interessi con potenziali clienti o semplicemente tra amici. I contenuti del corso prevedono i seguenti argomenti: conoscere l’architettura, i servizi e i protocolli di Internet - conoscere i principi del marketing, della comunicazione per Internet e gli aspetti legali comprendere, analizzare, progettare, realizzare e monitorare il processo di realizzazione intervenendo e interagendo in ogni fase, Web Scripting, Fireworks, Flash, Dreamweaver, Joomla. Date: 220 ore, dal 21 ottobre 2014 al 30 giugno 2015. Tutti i martedì e giovedì. Orari: 18:00 22:00 Sede: CFP-OCST, via S. Balestra 19 a Lugano Costo: Fr. 2’500.- soci OCST, Fr. 2’700.- non soci. Info: +41 (0) 91 921 15 51 10 Sindacato Attualità 2 ottobre 2014 il Lavoro Occupazione Nel secondo trimestre lieve aumento dei senza lavoro S econdo le rilevazioni dell’Ufficio federale di statistica (Ust), tra il secondo trimestre 2013 e il secondo trimestre 2014 il numero di occupati in Svizzera è aumentato dell’1,8%. Nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione secondo la definizione dell’Ufficio internazionale del lavoro (ILO) è leggermente salito, passando dal 4,2 al 4,4%. Nell’Unione europea è invece calato, passando dal 10,8 al 10,2%. Persone occupate Nel secondo trimestre 2014 gli occupati in Svizzera erano 4,903 milioni, ovvero l’1,8% in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il numero degli uomini occupati è salito dell’1,4%, quello delle donne del 2,3%. Nello stesso periodo, in termini di equivalenti a tempo pieno (ETP), l’evoluzione ha raggiunto il +1,0% (uomini: +0,2%, donne: +2,3%). Manodopera svizzera e straniera Tra il secondo trimestre 2013 e il secondo trimestre 2014, il numero di lavoratori stranieri è cresciuto maggiormente rispetto a quello dei lavoratori svizzeri (stranieri: +5,0% a 1,467 milioni; svizzeri: +0,5% a 3,436 milioni). La manodopera straniera è aumentata allo stesso ritmo tra i titolari di un permesso di domicilio (permesso C: +5,2%), tra i titolari di un permesso di dimora (permesso B o permesso L in Svizzera da più di dodici mesi: +5,3%) e tra i titolari di un’autorizzazione di breve durata (permesso L in Svizzera da meno di dodici mesi: +5,1%). Un aumento un po’ meno netto si osserva tra i frontalieri (permesso G, +4,3%). Disoccupazione ai sensi dell’ILO in Svizzera e in Europa Nel secondo trimestre 2014, in Svizzera 208’000 persone risultavano disoccupate ai sensi dell’Ufficio internazionale del lavoro (ILO), ovvero 16’000 in più rispetto all’anno precedente. I disoccupati ai sensi dell’ILO rappresentavano il 4,4% della popolazione attiva, mentre nello stesso trimestre dell’anno precedente erano il 4,2% Il tasso di disoccupazione ai sensi dell’ILO è diminuito invece nell’Unione europea (UE-28: dal 10,8 al 10,2%) come pure nella zona Euro (ZE18: dall’11,9 all’11,4%). Giovani disoccupati ai sensi dell’ILO In Svizzera, fra il secondo trimestre 2013 e il secondo trimestre 2014, il tasso di disoccupazione tra i giovani (dai 15 ai 24 anni) ai sensi dell’ILO è aumentato, passando dal 7,0 al 7,7%. Nello stesso arco di tempo, il tasso di disoccupati tra i giovani ha registrato una contrazione sia nell’Unione europea (UE-28: dal 23,3 al 21,7%) sia nella zona Euro (ZE18: dal 23,7 al 22,8%). Disoccupazione ai sensi dell’ILO in base a varie caratteristiche Fra il secondo trimestre 2013 e il secondo trimestre 2014, il tasso di disoccupazione ai sensi dell’ILO è rimasto stabile nella fascia di età compresa tra i 25 e i 49 anni (4,1%), e si è attestato in aumento in quella tra i 50 e i 64 anni (dal 3,3 al 3,9%). Il tasso è aumentato sia tra gli uomini (dal 4,1 al 4,3%) sia tra le donne (dal 4,2 al 4,5%), ha registrato una progressione fra gli svizzeri (dal 2,9 al 3,2%), mentre è rimasto invariato fra le persone di nazionalità straniera (7,9%). Tra queste ultime il tasso è cresciuto solo tra le persone provenienti da Stati terzi (dal 12,0 al 13,8%). Il tasso di disoccupazione ai sensi dell’ILO degli stranieri provenienti dall’UE-28/AELS è diminuito dal 6,2 al 5,4%. Durata della disoccupazione ai sensi dell’ILO Tra il secondo trimestre 2013 e il secondo trimestre 2014, i disoccupati di lunga durata ai sensi dell’ILO (1 anno o più) sono passati da 65’000 a 78’000. Nello stesso periodo, la quota di disoccupati di lunga durata è aumentata, passando dal 33,9 al 37,2%. La durata mediana di disoccupazione è pertanto aumentata da 216 a 239 giorni. Lavoro a tempo parziale e sottoccupazione Nel secondo trimestre 2014, i lavoratori a tempo parziale erano 1,656 milioni (+115’000 rispetto al secondo trimestre 2013). Di questi, 307’000 erano sottoccupati, ovvero avrebbero voluto lavorare di più ed erano disponibili a farlo sul breve termine. Il tasso di sottoccupazione era del 6,5% nel secondo trimestre del 2014, in aumento rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno precedente (6,1%). Travail.suisse Un investimento per la famiglia ed il futuro I l Consiglio degli Stati si è pronunciato in favore del proseguimento delle misure di incentivo alla creazione di posti di accoglienza extrascolastica per i bambini. Questa tappa è certamente urgente e necessaria, ma non esaurisce le necessità in questo campo. L’invecchiamento demografico e la carenza di manodopera qualificata rendono sempre più urgenti misure a sostegno delle famiglie nella cura dei bambini. Non si può più adagiarsi su soluzioni differenziate tre i cantoni e i comuni. Ora per le famiglie è una questione di fortuna, legata al comune di domicilio, ricevere il sostegno di strutture di cura affidabili. «L’insicurezza attuale è un veleno per un coinvolgimento professionale più ampio dei padri e delle madri.» secondo le parole di Matthias Kuert Killer, responsabile della politica sociale a Travail.Suisse. La situazione attuale è grottesca dal punto di vista economico: da un lato si investe del denaro pubblico nella formazione dei giovani, dall’altro sussistono dei grandi ostacoli affinché questi investimenti possano portare i loro frutti, perché mancano dei posti di accoglienza per i bambini. La Svizzera non può più permettersi gli indugi e le esitazioni della Confederazione. Travail. Suisse si attende dal Consiglio federale delle proposte concrete e un ruolo attivo nei prossimi quattro anni alfine di migliorare la conciliazione tra la famiglia e il lavoro. La creazione di posti di cura è un elemento importante in questo contesto. Molti studi mostrano che grazie all’aumento delle entrate fi- scali e dei versamenti alle assicurazioni sociali, il bilancio di questo investimento per le casse pubbliche è positivo. «La confederazione deve continuare ad investire su infrastrutture di accoglienza extrascolastica affidabili. Fa parte del servizio pubblico» aggiunge Kuert Killer. Lavoro Opportunità 2 ottobre 2014 il Lavoro In internet www.ocst.com CERCO collaboratori XX consulente (Real Estate Asset and Portfolio Management) per Società svizzera attiva nella realizzazione di soluzioni software per l’Asset ed il Portfoliomanagement d’immobili per la sede di Lugano-Agno. Requisiti: titolo di studio universitario nel campo dell’Informatica/Informatica applicata all’economia (Università o Politecnico), interesse nei settori finanza e gestione immobiliare; conoscenza tedesco o inglese. Candidature: [email protected], tel. +41(0)43 5013115. XX addette al cucito a macchine industriali (Lineari, Tagliacuci) esperte, max 43 anni. Cruna SA, Chiasso. Tel. 091 6835479, primo pomeriggio, solo idonee. Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] XX operatore pressofusione, con esperienza di circa 5 anni nel settore zama o alluminio, diploma o qualifica meccanica, competenza, capacità di lavorare autonomamente, persona concreta e volenterosa. Lavoro su 3 turni. Sede di lavoro: Mendrisiotto. XX responsabile di produzione, diploma tecnico di perito, per reparto estrusione attivo a ciclo continuo. Compiti: gestione contatto con fornitori; supervisione consegne, lancio in produzione e supervisione monitoraggio dei processi e risoluzione eventuali disguidi. Azienda del Mendrisiotto. XX operatori su macchine transfer azienda Mendrisiotto, giovani laureandi/neolaureati per esperienza lavorativa estiva nei fine settimana a giornata. Consulta le posizioni attive sul nuovo sito www.swistudium.ch Una nuova opportunità professionale ti sta aspettando! Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] XX impiegato/a customer service per industria internazionale nel Sopraceneri. Formazione commerciale o equivalente, esperienza settore import/ export in industria, utilizzo Word/Excel, precisione, responsabilità, buona-ottima conoscenza tedesco ed inglese. XX responsabile del personale per industria Tecnologica. Formazione superiore/specialista del Personale o analoga (formazione Svizzera), esperienza, conoscenze diritto del lavoro e amministrazione del personale (svizzero), ottimo tedesco, discreto-buono inglese. XX impiegato/a back front office vendita, per Azienda settore edilizia. Diploma commerciale/amministrativo o formazione superiore, esperienza settore edile, buon-ottimo tedesco. Numerose posizioni aperte su www.pclconsulting.ch/candidati Foglio Ufficiale N. 74 del 16 settembre XX operatore in automazione Delegazione consortile Consorzio depurazione acque del Verbano, casella postale 414, 6601 Locarno. Scadenza: 13 ottobre. Autocertificazione da richiedere tel. 091 7566930 o [email protected] Foglio Ufficiale N. 75 del 19 settembre XX animatore/trice (metà tempo) resp. centro giovanile Valle di Blenio (www.c-entro.ch); membro permanente Autorità regionale di protezione (ARP) (10%) sede Acquarossa. Info: Cancelleria comunale Acquarossa tel. 091 8711181. www.acquarossa.ch www.comune-blenio.ch e www.serravalle.ch XX un/a ingegnere; un/a elettricista o operato- 11 Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite re/trice in automazione. Bandi: www.cdaled.ch o 058 8664011. Scadenza: 10 ottobre. XX operaio/a servizio manutenzione e trasporti Fondazione Provvida Madre via C. Silva 3, 6828 Balerna. Scadenza: 8 ottobre. XX terapista (70%) Istituto Miralago, CP 544, 6614 Brissago. Scadenza: 17 ottobre. Info: dir. M. Mengoni tel. 091 7931240. Foglio Ufficiale N. 76 del 23 settembre XX un/una custode II/custode I, scadenza 7 ottobre, ore 16; un/a tecnicoII/tecnico I, scadenza: 10 ottobre, ore 16. Municipio Bellinzona. Bando: www.bellinzona.ch e Albo comunale. CERCO lavoro XX cuoca con esperienza residente nel Mendrisiotto, disponibile dal 1° novembre per lavoro invernale o rimpiazzi, tel. 079 79 37 322 XX impiegata amministrativa contabile, pluriennale esperienza, impiego dal 50 al 100%. Tel. +39 3472744144 o [email protected] XX signora, badante giorno e notte, zona Leventina e Bellinzonese, tel. 076 7104850. XX pulizie stabili, aiuto giardiniere, accompagnamento persone anziane. Tel. 078 8325342. XX baby sitter, cura anziani (anche notte), cameriera ai piani, esperienza. Permesso B. Zona Bellinzonese tel. 076 3956251. XX baby-sitter, lavori domestici, zona Luganese. Tel. +39 0344 70703. XX 44enne, pulizie da Lu a Gio (2 ore pomeridiane). Zona Stabio, Mendrisio. Tel. +39 349 6944756. XX badante, esperienza con malati Parkinson e Alzheimer, ottime referenze. Tel. 076 2887360. XX coll. domestica signora 48enne, referenziata, zona Mendrisio, Stabio. Tel. +39 347 8223484. XX esperienza imballaggio, assemblaggio, magazzino e spedizione, 50 enne, ev. coll. domestica. Tel. +39333 4270392. XX cuoco, cameriere, esperienza pluriennale, disponibilità immediata. Tel. +39 333 3261581. XX assistente di cura, certificato CRS 120 ore, in case anziani o ospiti privati. [email protected] XX parrucchiera finita, esperienza decennale. [email protected] XX aiuto contabile, impiegato amministrativo, anche part-time, permesso B, certificato cantonale, tel. 078 9461969. XX venditore, impiegato o spazzacamino. Lingue: italiano, tedesco; francese e inglese (scolastici). Tel. 076 4322389. XX tata, governante in famiglia privata. [email protected] XX signora libera da impegni familiari, con esperienza per impiego presso anziani (giorno e notte). Tel 076 3406517. XX muratore, cartongessista con esperienza, permesso B, automunito, ev. altri lavori. Tel. 078 9232884. XX parrucchiere (AFC) ragazzo 22 anni. Tel. 076 5496126. XX colf a tempo pieno, affidabile, seria, esperienza ventennale, [email protected] XX 45.enne, impiegata, assistente, segretaria, ottima conoscenza inglese e francese, pluriennale esperienza lavorativa. [email protected] XX signora referenziata, 40 anni, ausiliaria pulizie, aiuto cucina, dama compagnia, part-time. Tel. +39 335 6567191. XX panettiere, ev. altri lavori, anche a turni. Tel. +39 334 7489007 [email protected] XX part-time commessa, aiuto domestico, baby sitter, assistenza anziani. Permesso, zona Mendrisiotto. Tel. +39 349 2940608. XX uomo 45, CH, automunito, al mattino 4.00/9.00 per consegne, caffetteria o altro. Tel. 079 4274647. XX autista patente C CQC. [email protected] XX custode d'immobili con esperienza, referenze, full o part-time. Zona Luganese. Tel. +39 345 1118802. XX segretaria, impiegata, centralinista, parttime, zona Luganese. Conoscenza lingue D-F-E-S. Tel. +39 333 9226835. XX geometra assistente cantiere, esperienza, qualsiasi lavoro, manutenzioni, giardinaggio, pulizie, magazziniere, autista. Tel. +39 3386119454. XX pittore 24.enne, CH, con diploma, automunito. Tel. 076 4287441. XX cuoco/gerente, con esperienza, zona Luganese. Tel. 076 2493444. XX operaio edile, esperienza pluriennale, guida autocarri, trax, escavatori cingolati e gommati. Opere di giardinaggio e manovalanza varia. Patenti: B e BE, C e CE, D1 e D1E. Tel. 078 7643607. XX saldatore di filo e elettrodi,esperienza decennale. [email protected] XX badante o aiuto cuoca, tel. +39 349 7296695. XX commessa, esperienza pluriennale, zona Luganese. Tel. +39 389 1972079. XX pedicure, manicure, smalto semipermanente, servizio domicilio. Zona Locarnese. Tel. 078 6807675. XX chef di rang, barman e cameriere, CH, con esperienza, zona Luganese, tel. 076 2456774. XX stiro a domicilio, zona Taverne. Tel. 0763297183. XX elettricista di montaggio, automunito, residente. Tel. 076 4091484. XX assistente domiciliare per anziani, signora operatrice socio assistenziale, qualifica ASA, esperta, zona Mendisio e dintorni. Tel. +39 348 8964424. XX impiegata commercio/receptonist, Sottoceneri e Bellinzonese, max 50%, ottimo PC, lingua madre tedesca, I,F,E,ES. Esperienza: fiduciaria, immobiliare, albergo, industria. Tel. 091 9947847; [email protected] XX baby sitter, lavori domestici, full o part-time. Permesso. Zona Luganese. Tel. +39 340 2581217. XX coll. domestica, cassiera, cameriera (part-time) con esperienza, 40.enne, nubile. Zona Chiasso e dintorni. Tel. +39 338 2061442. XX 24enne, aiuto cuoco, pizzaiolo o lavapiatti. selvaggiocristian@yahoo. Tel. +39 3396402859. XX falegname, qualifica disegnatore e elaboratore mobili, permesso G, zona Sottoceneri. Tel. +39 3403626241. XX coll. domestica, badante, esperienza. Permesso B. Lingua madre Polacca, I 90%, Russo 50%, Ingl. 50%. Part-time, notturni, finesettimana, zona Mendrisio. [email protected] XX custode di immobili, aiuto domestico, pulizie, zona Luganese, 091 6053510. XX aiuto domestico anche a ore, signora 40enne. Zona Sottoceneri. Tel. 076 7751075. XX operaio edile, esperienza, conoscenza D, tel. +39 3405502935. XX falegname, parchettista,18 anni esperienza, diplomato in CH. Tel. +39 3924859768. XX pizzaiolo e aiuto cuoco, con esperienza. Tel. 076 4737955. XX falegname, esperienza 25 anni, arredamento su misura, uso macchinari. Tel. +39 349 4718273. XX segretaria (laureata), esperienza in studi professionali, buona conoscenza PC, madrelingua italiana e conoscenza francese, tel. +39 347 82 92 564. XX signora come lavapiatti/aiuto cucina, tel. +39 333 669 25 72. XX pedicure diplomata ticinese, servizio domicilio Mendrisiotto e Basso Luganese. Tel. 079 6896415. 12 Storia 2 ottobre 2014 il Lavoro La Grande Guerra A cent’anni dall’inizio del conflitto L’inizio 28 giugno 1914: a Sarajevo si festeggia la festa nazionale. L’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este erede al trono d’AustriaUngheria e la moglie sono in visita ufficiale nella città. Gavrilo Princip, militante nazionalista serbo-bosniaco, aiutato da 5 colleghi, durante il passaggio dell’automobile con a bordo l’arciduca e la moglie compie l’attentato. I due occupanti perirono in breve tempo. Fu la scintilla per un crisi diplomatica. Un mese più tardi, il 28 luglio 1914, l’Impero austro-ungarico dichiarò guerra al Regno di Serbia. Ciò determinò l’irrimediabile aggravarsi della crisi e la mobilitazione delle nazioni europee, spinte dal fitto sistema di alleanze. Pochi giorni dopo, il 4 agosto, le nazioni in guerra erano già 5: Germania, Austria-Ungheria, Regno Unito, Francia e Russia. Altre potenze europee rimasero inizialmente neutrali. Ogni nazione entrata in guerra era convinta che il conflitto sarebbe durato poche settimane, nessuno era preparato a una guerra di lunga durata. Queste convinzioni erano dettate dai deliri di onnipotenza: il nazionalismo era esasperato in tutte le nazioni, tutti si sentivano superiori e imbattibili, tutti avevano la certezza di poter eliminare il nemico in breve tempo. Impossibile non citare la famosa frase del Kaiser Guglielmo II rivolta alle truppe in partenza per il fronte ad agosto: «Tornerete nelle vostre case prima che siano cadute le foglie dagli alberi». La storia ci insegna che non andò proprio così. La Germania, il 2 agosto, occupò senza resistenza alcuna il Lussemburgo. Pochi giorni dopo ebbe inizio l’invasione del Belgio, che si rivelò meno semplice del previsto. Proprio quest’ultima invasione fu la goccia che fece traboccare il vaso per gli inglesi, che dichiararono, in seguito, guerra alla Germania. Durante l’invasione tedesca, la truppe francesi invasero l’AlsaziaLorena per riscattare la loro perdita durante la guerra franco-prussiana (1870). In seguito divenne il fronte dei Vosgi. Altra trincea tedesca a Vauquois con «vista» sulle buche causate dalle mine Il fronte occidentale e l’Italia in guerra Dopo l’invasione del Belgio toccò logicamente alla Francia. Sull’altro fronte la Germania combatteva contro la Russia. Il tutto era previsto dal piano Schlieffen: la strategia tedesca mirava a sconfiggere con una «guerra lampo» la Francia e, confidando nella lenta e pesante macchina bellica russa, rivolgere poi tutte le proprie forze ad oriente. Con la battaglia della Marna i francesi riuscirono però a bloccare l’offensiva tedesca. Nel 1915 è importante annoverare l’entrata in guerra dell’Italia a fianco degli alleati (24 maggio), dopo la firma segreta del patto di Londra che sanciva così la fine della Triplice alleanza. Nella vicina penisola si pensava infatti che essere dalla parte dei trionfatori al termine del conflitto avrebbe portato indubbi compensi territoriali. L’Italia formalmente dichiarò guerra unicamente all’Austria-Ungheria, non alla Germania. Trincea della prima linea tedesca a Vauquois, nei pressi di Verdun Il fronte orientale Gli scontri iniziarono nell’agosto del 1914. Su questo fronte si scontrarono Germania, Austria-Ungheria e truppe ottomane di supporto da una parte, a cui si affiancò la Bulgaria nel 1915, e l’Impero russo dall’altra, a cui si unì per poco tempo la Romania. In questa zona del conflitto la guerra di movimento non ebbe mai realmente termine, a causa anche della conformazione geografica del territorio. Nonostante la superiorità nelle tattiche e negli armamenti delle potenze centrali, la Russia, avvantaggiata dal suo enorme potenziale umano, non fu mai completamente sconfitta sul campo. La sconfitta della Russia avvenne solamente a seguito delle rivolte interne scaturite dal malcontento generalizzato della popolazione, che scaturirono in una rivoluzione che destituì lo zar Nicola II (febbraio 1917) e mise al potere un governo provvisorio, sostituito in seguito della rivoluzione d’ottobre guidata da Lenin. Il nuovo stato rivoluzionario il 3 marzo 1918 firmò il trattato di Brest-Litovsk con le potenze centrali e di fatto fece uscire la Russia dal conflitto. La guerra di trincea sul fronte Occidentale La guerra si trasformò ben presto (già nel 1914) da «guerra di movimento» (o di manovra) a guerra di trincea. Tutte le fazioni non erano ancora equipaggiate e preparate a questo tipo di guerra. Le tattiche militari erano obsolete. Il fronte occidentale fu probabilmente il più duro. Le fazioni rafforzarono il fronte con casematte, filo spinato, trincee e rifugi. La linea fortificata partiva in pratica dal mare del Nord fino alla frontiera svizzera nel Giura, dove si trovava il famoso «chilometro zero». Tristemente famosa caratteristica della guerra di trincea era la «terra di nessuno», zona martoriata dai bombardamenti continui e non occupata militarmente, appunto, da nessuno. La vita nelle trincee era particolarmente difficile. Si viveva in mezzo a continui bombardamenti da parte dell’artiglieria nemica, all’acqua, al fango, alla sporcizia, ratti, erano insomma condizioni disumane mai vissute finora. La guerra di trincea era un continuo avanzare e ritirarsi, si guadagnavano magari qualche centinaio di metri di terreno, per poi perderli nei giorni seguenti. Nessuno riusciva realmente ad avvantaggiarsi. L’arrivo dell’inverno non fece che peggiorare ulteriormente le cose. La tregua di Natale: uno spiraglio di umanità Solo in occasione del primo Natale di guerra sui campi di battaglia si intravide un ricordo della vita «normale», e alla vigilia, dopo cinque mesi di aspri combattimenti, le armi tacquero lungo tutto il fronte, quando i combattenti dei due schieramenti concordarono - senza l’assenso degli alti comandi - una tregua di tre giorni in cui seppellire i morti e festeggiare insieme il Natale: fu la cosiddetta «tregua di Natale», uno spiraglio di umanità che non si poté Storia 2 ottobre 2014 il Lavoro più ripetere durante tutta la guerra. Gli eventi della tregua del 1914 non furono riportati dai media per giorni, in una sorta di autocensura non ufficiale rotta infine il 31 dicembre 1914 dal The New York Times statunitense (nazione ancora neutrale); i giornali britannici ne parlarono nei primi giorni di gennaio del 1915, riportando numerosi resoconti in prima persona degli stessi soldati. Le reazioni dei vertici militari non furono per niente positive e condannarono questi gesti di umanità. Nel 2005 Christian Carion diresse il film Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia, film che narra appunto di questi avvenimenti. La guerra dei gas La lunga fase di stallo del fronte occidentale portò i tedeschi a provare soluzioni alternative, che avrebbero potuto portarli alla vittoria. Ecco che allora, il 22 aprile 1915, sul fronte di Ypres (Belgio) furono utilizzate le armi chimiche, in particolare il gas, chiamato «iprite», dal nome del luogo dove fu utilizzato, o «gas mostarda». L’attacco sperimentale fu un successo. La Germania continuò dunque con lo sviluppo di queste armi passando dalle bombole a vere e proprie granate contenenti il gas, maggiormente precise. Svilupparono poi ulteriori strategie di attacco, costruendo granate contenenti agenti irritanti che complicavano l’utilizzo delle maschere anti gas; in seguito veniva rilasciato il gas vero e proprio. La guerra aerea e altre tecnologie La Grande Guerra diede un impulso decisivo allo sviluppo della neonata aviazione. I velivoli furono utilizzati sia per attacchi a terra che per duelli in volo. Non da ultimo, vennero utilizzati per la ricognizione e lo studio delle postazioni avversarie. Inoltre si ebbero i primi bombardamenti compiuti a volte con bombardieri (ancora rudimentali), altre con i dirigibili accompagnati da squadriglie di caccia messi a difesa. Altra novità introdotta durante la Grande Guerra furono i carro armati. Erano dei prototipi e non ancora ampiamente utilizzati, ma il primo conflitto mondiale fece da trampolino di lancio per lo sviluppo di queste «nuove armi», che divennero poi molto più efficaci e utilizzate nel secondo conflitto mondiale. Altro armamento da citare sono i sottomarini, in particolar modo i temibili U-boot. Va però detto che l’Inghilterra non perse mai realmente il dominio dei mari e in questo ambito rimase superiore alla Germania per tutta la durata del conflitto 13 La medicina e la psicologia Durante il primo conflitto mondiale vi furono migliaia di amputazioni, in quanto la medicina non era ancora così all’avanguardia. Spesso i feriti più gravi, anche se curabili con magari lunghe operazioni, venivano lasciati morire per «non perdere tempo prezioso» in cui si potevano curare feriti più leggeri. Si preferiva curare i feriti leggeri in quantità più numerose, in modo da poterli rimandare al fronte il prima possibile. Cimitero americano «Meuse-Argonne» La Grande Guerra vide anche il sorgere di nuove patologie psichiaGuerra, il popolo svizzero subì comunque deltriche fino ad allora sconosciute. Migliaia di soldati soffrirono di una inedita ti- le privazioni dovute al conflitto, ovviamente di pologia di lesioni, studiata per la prima volta minor gravità rispetto ad altri paesi. proprio nel primo dopoguerra, consistente in una serie di traumatizzazioni psicologiche che Lo stallo e l’entrata in guerra americana Nell’aprile del 1917 gli americani entrarono in potevano portare a un completo collasso nervoso o mentale: designata come «trauma da guerra. L’affondamento del Lusitania, transatbombardamento» o «nevrosi di guerra», co- lantico americano carico di civili, da parte della stituì la prima teorizzazione del disturbo post marina tedesca, e la scoperta di un telegramma tedesco che offriva di finanziare al Messitraumatico da stress. co un’invasione verso gli USA, diedero l’input decisivo a una nazione che in parte meditava Le conseguenze in Svizzera L’esercito fu mobilitato il 2 agosto 1914, Ul- già di affiancare gli alleati. Il loro apporto fu derich Wille venne eletto generale e la Svizzera cisivo, nel 1918, nel dare una svolta alla fase dichiarò la sua neutralità. Benché non sia mai di stallo interminabile del fronte occidentale. entrata in guerra la popolazione subì molte re- Seppur non vi furono grandi conquiste territoriali, si riuscì a respingere le offensive tedesche e farli arretrare. Importante fu soprattutto il supporto materiale degli USA di Wilson. Sciopero generale a Zurigo Foto: Gretlers Panoptikum zur Sozialgeschichte strizioni, con anche alcuni divieti stravaganti, per esempio il divieto di balli nel canton Appenzello e San Gallo. Fu inoltre vietata la circolazione alle 5’410 vetture immatricolate nella nostra nazione ai tempi. Come oggi, la Svizzera dipendeva molto dall’estero e possiamo dunque immaginare i problemi di importazione ed esportazione legati al conflitto (il 75 % del grano arrivava da oltre oceano). Lo scoppio della guerra accentuò la divisione tra i romandi e i ticinesi da una parte e gli svizzero tedeschi dall’altra, Paesaggio «lunare» causato dai bombardamenti sul Forte di Vaux con i primi che parteggiavano per i francesi e i secondi per la Germania. Il blocco delle esportazioni fece crescere la disoccupazione. Le dure condizioni di vita portarono al grande sciopero generale del novembre 1918 (il maggior sciopero mai svolto in Svizzera), che fu represso con l’aiuto dell’esercito, e alla fine della guerra una forte epidemia di grippe fece migliaia di morti. Insomma, nonostante non abbia combattuto la Grande La resa Il 3 novembre 1918 l’Austria-Ungheria firmò l’armistizio di Villa Giusti con l’Italia (entrerà in vigore alle 15.00 del giorno seguente). Solo sul fronte occidentale si continuava a combattere. Gli Alleati avanzavano inesorabilmente raggiungendo il confine belga. In Germania il popolo, stufo della guerra e delle privazioni, era sull’orlo di una rivoluzione. Nonostante tutto il Kaiser rifiutò di abdicare. La fine della guerra era vicina tanto che la marina tedesca annunciò che non avrebbe più obbedito agli ordini. La Germania era al collasso: i rivoluzionari avevano in mano i principali nodi ferroviari e alcune città, molti soldati avevano abbracciato la rivoluzione, e la superiorità militare alleata stava schiacciando le truppe al fronte. Il 10 novembre il governo tedesco accettò le condizioni di resa, alle 5.30 del mattino dell’11 novembre venne firmato l’armistizio, su un vagone ferroviario, che sarebbe entrato in vigore alle ore 11 del giorno stesso. La pace era giunta, la guerra finita: si lasciò alle spalle circa 10 milioni di morti tra i soldati e circa 7 milioni tra i civili; 20 milioni di soldati rimasero feriti, molti dei quali gravemente. In più, in concomitanza con la fine del conflitto arrivò in tutta l’Europa «l’influenza spagnola» a tartassare ulteriormente la gente. Purtroppo, la lezione non fu appresa: poco più di vent’anni dopo, la pace veniva nuovamente interrotta da un conflitto mondiale, in parte generato dalla Grande Guerra e i suoi strascichi. Il Trattato di pace di Versailles del 28 giugno 1919, infatti, non riuscì a proporre una sistemazione territoriale adeguata e anzi inaugurò un nuovo periodo storico molto difficile, complesso e tormentato. 14 Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic 2 ottobre 2014 il Lavoro Analiza Najveća plaća u Sloveniji, najmanja u Makedoniji, BiH pri dnu Najveća prosječna mjesečna plaća uposlenih na prostoru država bivše Jugoslavije, odnosno zemalja Zapadnog Balkana je u Sloveniji 1.002,75 eura, a najniža u Makedoniji skoro tri puta manje - svega 352,47 eura, pokazuje analiza Anadolu Agency (AA) urađena na osnovu posljednjih podataka koje su prezentirale državne agencije za statistiku. Ilustracija/24sata.info P rosječna plaća uposlenih u Republici Sloveniji u julu ove godine, naime, iznosila je 1.002,75 eura što je za 7,11 eura više nego mjesec ranije, juni kada je bila 995,64 eura. Prosječna plaća u Republici Sloveniji, inače, varira u toku ove godine između 994,34 eura kada je imala svoj minimum, u odnosu na januarski 1.005,75 eura kada je bila najveća u 2014. godini. Preko hiljadu eura prosječna plaća u Sloveniji evidentirana je još u maju kada je iznosila 1.000,69, te mjesec ranije, aprilu kada je bila 1001,03 eura. Istovremeno prosječna plaća u Republici Hrvatskoj u junu ove godine iznosila je 5.558 kuna ili 728,92 eura. Hrvatska je tako osim Slovenije jedina država bivše Jugoslavije, odnosno Zapadnog Balkana koja ima prosječnu plaću veću od 500 eura. Od država kandidata, odnosno potencijalnih kandidata za Evropsku uniju sa prostora bivše Jugoslavije - Zapadnog Balkana najbolje rangirana po visini prosječne plaće je Republika Crna Gora. U augustu ove godine prosječna plaća u toj državi iznosila je 473 eura. Prosječnu plaću veću od 400 eura među državama kandidatima, odnosno potencijalnih kandidata za Evropsku uniju sa prostora bivše Jugoslavije - Zapadnog Balkana ima još jedino Bosna i Hercegovina. Prosječna plaća, naime, u Bosni i Hercegovini u junu ove godine iznosila je 829 KM ili 423,87 eura i jedan posto je manja u odnosu na decembar 2013. godine. Zaposleni u Republici Srbiji u julu ove godine imali su prosječnu plaću u iznosu od 45.216 dinara ili 381,26 eura. Time je prosječna plaća u Srbiji za 10.024 ili 84,46 eura manja u odnosu na prosječnu mjesečnu potrošnju koja je u prvom kvartalu tromjesečju ove godine iznosila 55.240 dinara - 465,72 eura. Prema statističkim podacima prosječna plaća u Republici Albaniji u julu ove godine iznosila je 52.700 leka ili 377,84 eura. To je za 3,94 eura više nego je iznosila 2013. godine kada je prosječna plaća bila 52.150 leka ili 373,90 eura. Republika Makedonija je ubjedljivo na dnu država bivše Jugoslavije i Zapadnog Balkana, ali i među kandidatima i potencijalnim kandidatima za EU sa tog prostora. Prosječna plaća u Makedoniji u junu ove godine iznosila je svega 21.233 denara ili 352,47 eura. Trading Economics pozivajući se na Agenciju za statistiku Kosova navodi kako je prosječna plaća 441 euro, ali takvog podatka na samoj stranici te institucije nema. Za Kosovo postoji jedino podatak da je u aprilu 2014. godine prosječna plaća prema zajednici privrednika iznosila 368 eura. Istovremeno Kosovo je 2011. godine bilo evidentirano kako prostor u kojem je plaća u privatnom sektoru bila na minimumu - 170 eura, piše Anadolu Agency. B. A. Anketa Oslo najskuplji, a Beograd najjeftiniji grad za turiste Prosečan turista za potrebe hrane, ulaznica i sličnih turističkih «sitnica» u Oslu trebalo da plati 153 evra, a u Beogradu 41 evro. O slo je najskuplji, a Beograd najjeftiniji grad za turiste, pokazalo je jedna anketa nemačkog auto-moto sa- veza ADAC, sprovedena u 20 evropskih gradova, prema kojoj bi prosečan turista za potrebe hrane, ulaznica i sličnih turističkih «sitnica» u Oslu trebalo da plati 153 evra, a u Beogradu 41 evro. Sprski glavni grad je time najjeftiniji među posmatranim metropolama, prenose nemački mediji analizu ADAC, navodeći da se poredilo, između ostalog, koliko košta dnevna karta u javnom prevozu ili ulaznica u zoolosksi vrt, a pri tom su analizirane i cene piva, kapućina ili porcije pomfrita.Osim toga, napravljeno je poređenje cena tableta protiv glavobolje, paste za zube, flastera za rane... Posebno skupe u evropskim gradovima su turističke ponude.Tako ulaznica za londonski zoološki vrt košta 29 evra, ulaznica u jedan švajcarski muzej u Lucernu 25 evra, dok je u Oslu, poseta glavnoj turističkoj atrakciji, tvrđavi Akershus, besplatna. Kada je reč o nemačkim gradovima turistička potrošačka korpa je tu 104 evra za prestonicu Berlin i 98 za, na primer, glavni grad ekonomski moćne Bavarske, Minhen. Kada je reč o najskupljim gradovima, posle Osla dolaze Pariz, London, Kopenhagen i Madrid, dok su na drugoj strani, pored najjeftinijeg Beograda, kao posebno povoljni za turiste označeni Zagreb, Ljubljana, Prag i Budimpešta. Za ovu anketu, sprovedenu u maju ove godine, anketari su u 20 evropskih gradova kupili 20 tačno definisanih proizvoda, koji su, prema ADAC, tipični za jednog turistu prosečne zarade. Attualità 2 ottobre 2014 il Lavoro 15 Integrazione professionale Una Capriola anche in Ticino STEFANIA HUBMANN* «A vrò un diploma come i miei fratelli!». L’aspirazione all’integrazione di una ragazza disabile passa anche dalla formazione. Il desiderio è diventato realtà per lei e altri sette giovani al termine del primo corso per camerieri organizzato dall’Associazione «Contate su di noi». L’iniziativa è partita da un gruppo di genitori che si è avvalso della collaborazione del consulente alberghiero grigionese Domenico Saladino, fondatore dei centri La Capriola. Quasi tutti già impiegati nell’ambito della ristorazione in strutture protette, i giovani ticinesi hanno potuto acquisire competenze specifiche che valorizzano le loro capacità e aprono nuove porte nel mondo del lavoro. L’esperienza del corso per camerieri è però innanzitutto una gratificazione personale. Consapevoli delle proprie difficoltà, i partecipanti sono fieri di aver potuto seguire una formazione professionale qualificante, mettendo in pratica i nuovi insegnamenti sul posto di lavoro, e di ricevere un attestato di capacità a coronamento dei loro sforzi. Le quattro famiglie da cui è partita l’iniziativa hanno agito con sollecitudine. In un anno si è giunti all’organizzazione del corso, partito nel settembre 2013. «Abbiamo sollecitato le strutture di ristorazione protetta attive nel cantone in modo da formare un gruppo di otto allievi, visitato il centro La Capriola a Lucerna, cercato sponsor e instaurato i contatti con i partner scolastici e professionali», spiegano le famiglie. Nel frattempo c’è chi ha trovato una nuova occupazione, chi svolge degli stage e chi ha assunto nuove mansioni mantenendo il medesimo impiego. «Durante il corso la maggior parte dei partecipanti ha potuto esercitare e consolidare gli insegnamenti sul rispettivo posto di lavoro. Sono stati trattati vari settori d’attività, dalla mise-en-place al servizio, alle questioni riguardanti l’igiene, la sicurezza e la gestione delle risorse. L’esame teorico (40 domande) e pratico (pranzo servito al ristorante dell’albergo Ceresio di Lugano) ha concluso l’intenso percorso». Quali le competenze richieste ai partecipanti? «Il corso era destinato a giovani disabili motivati con un buon grado di autonomia. Erano necessarie capacità di lettura e scrittura, come pure indipendenza negli spostamenti». Da rilevare, la collaborazione con la SPAI (Scuola professionale e artigianale) di LuganoTrevano, che ha messo a disposizione le proprie strutture per lo svolgimento delle lezioni, e la disponibilità dell’albergo Ceresio, che ha permesso ai giovani di esercitarsi nel servizio ai tavoli e di svolgere l’esame finale. Per le famiglie si tratta di offrire, dopo la scuola speciale, la possibilità di una formazione mirata che potrebbe essere estesa anche ad altre professioni. «Nel corso di questa esperienza abbiamo appreso dell’esistenza di altre opportunità, come l’apprendistato integrato proposto dal cantone presso le scuole professionali, ma abbiamo anche purtroppo constatato che le famiglie sono ancora poco informate al riguardo». Anche per Domenico Saladino, l’esperienza è stata gratificante. «Come il progetto La Capriola, risalente all’inizio degli anni 2000, il corso per camerieri è nato per rispondere a un bisogno manifestatosi sul territorio. La nostra è stata un’iniziativa pionieristica, perché a quei tempi non esisteva nulla di simile in Svizzera. L’obiettivo era di garantire una prima formazione ai giovani disabili fra i 17 e i 20 anni. Oggi ne accogliamo 12 a Davos e 12 a Lucerna. Gli allievi sono seguiti nella formazione in albergo e nella struttura abitativa da professionisti ed educatori per 2-3 anni». La realtà della Svizzera italiana è però diversa da quella svizzero-tedesca, anche solo dal punto di vista numerico. La Capriola rappresenta quindi un valido modello al quale ispirarsi, ma da adattare alla situazione ticinese. L’associazione intende pertanto riflettere su come proseguire l’attività senza comunque fermarsi completamente. *Azione, 22.09.2014 il libro «La bicicletta rossa», una storia istriana dal 1939 al 1945 «L a bicicletta rossa» è un libro che nasce dallo sguardo di un padre che, pur non riuscendo a raccontare, manifesta alla figlia la tragedia vissuta negli anni della giovinezza. Da qui parte la ricerca dell’autrice che ricostruisce, da racconti e documenti, la storia familiare e la colloca nella storia ufficiale, arricchendola. In un attimo si è catapultati nella Parenzo del 1939, una cittadina solare, e nella vita spensierata di un bimbo che sta crescendo. Le persone, gli affetti e i luoghi la cui armonia viene d’improvviso sconvolta dall’inizio della guerra, e, più tardi, dalla firma dell’armistizio da parte dell’Italia che getta la regione nello scompiglio, fra le brutali azioni antifasciste e l’invasione tedesca. La quotidianità viene stravolta. Alle tragedie personali si aggiungono quelle delle altre famiglie: i conoscenti che non si incontrano più, le strade e i luoghi così diversi da prima. La vita spezzata di persone che prima erano figure marginali si fa presenza imponente. Il protagonista del romanzo, Silvano, dopo una breve prigionia, muore nel Lager di Flossenbürg nel 1945. Come ricorda, nella sua nota, il professor Carlo Ossola, «è un libro raro perché la documentazione non soffoca gli affetti e questi passano con rispetto ai bordi della storia». Un libro da divorare in breve tempo, che lascia una traccia indelebile. Info La bicicletta rossa. Una storia istriana dal 1939 al 1945 di Manuela Balanzin Sayegh Ulivo Edizioni, 2014 Collana «I pedigreed» 128 pagine, rilegato ISBN: 9788898018185 25 franchi Una presentazione avrà luogo prossimamente a Lugano. Manuela Balanzin Sayegh La bicicletta rossa Una storia istriana dal 1939 al 1945 Con una nota di Carlo Ossola I pedigreed Edizioni Ulivo 16 2 ottobre 2014 il Lavoro Una festa federale foto: www.magicoveneto.it ...sul Monte Grappa MARIA LUISA DELCÒ C hi scrive segue una tradizione tramandata da ragazza, di passare la festa federale di ringraziamento alla cappelletta posta dietro la capanna del monte Tamaro. Quest’anno, centenario della prima guerra mondiale, l’orizzonte mi ha portato sul Monte Grappa, a 1775 metri di altezza (al di sopra di Bassano del Grappa, che appunto si chiama così per il Monte e non… per la grappa Nardini, anche se apprezzata…). Ti colpisce subito il sacrario militare, uno dei principali ossari della prima guerra mondiale, con una struttura a cerchi che ricorda i cerchi danteschi della Divina Commedia. Fu progettato da Giovanni Greppi, iniziato nel 1932 e inaugurato nel 1935 (Greppi progettò pure Redipuglia, nei pressi di Gorizia/Friuli-Venezia Giulia). Sono sepolti circa 23mila caduti, poche centinaia con un nome; tra questi 12mila italiani ignoti e 10mila militi austroungarici anch’essi senza un nome. Sulla cima del sacrario spicca la Madonna del monte Grappa, chiesetta voluta da Giuseppe Sarto, poi diventato Papa Pio X nel 1903 e morto il 20 agosto del 1914. Ai piedi del Grappa, il rifugio Bassano, un museo militare con un’infinità di granate ed uno dei cunicoli di guerra, che tentano di farti immaginare le condizioni inumane dei combattenti. Di grande emozione il documentario che si può visionare. Parte dal Piave e descrive le diverse battaglie e la for- za della gente comune che fa di tutto per inviare viveri al fronte; si cita pure Arturo Toscanini (grande direttore d’ orchestra che scelse l’esilio piuttosto che «sopportare» il fascismo) che dava concerti per ricavare denaro da inviare al fronte. Il filmato si conclude sulle note (marcia/canto) della «Canzone del Grappa», sette strofe di quattro righe ognuna, che termina con tanta speranza: «Ed i giorni del nostro servaggio/che scontammo mordendo nel freno,/in un forte avvenire sereno,/noi ben presto vedremo mutar». Sezione Mendrisiotto In Friuli tra storia, cultura e gastronomia MARILENA MOALLI-POZZORINI* U na trentina di soci ha partecipato alla gita in terra friulana iniziata di buon mattino con la lunga trasferta in pullman. Nei pressi di San Daniele del Friuli, comune arroccato su un colle poco distante dal Tagliamento, abbiamo visitato uno stabilimento di lavorazione del «san Daniele» e in seguito ne abbiamo assaggiato le peculiarità. Dopo il pranzo trasferta verso Cividale -sito UNESCO dal 2011- territorio rinomato per la produzione dei vini, definito «parco della vite e del vino» dove i rilievi coperti di boschi e di vigne si inseguono lasciando spazio a piccoli borghi, che si innalzano verso le Prealpi Giulie. La tradizione indica Cividale fondata da Giulio Cesare attorno al 50 a.c. Venne istituito un municipio Forum Iulii che diede il nome al territorio che dominava, divenendo la città per antonomasia: Civitas. Abbondano i segni lasciati da popolazioni celtiche, dai romani, dai longobardi (ne fu capitale). Vi giunsero i veneziani nel 1420, rimasti per quattro secoli, sostituiti dagli austriaci (assegnazione da Napoleone), ma i moti risorgimentali scaturirono l’annessione al Regno d’Italia nel 1866. Con la brava guida Barbara, abbiamo visitato il centro storico, con case a facciate dipinte che guardano su un intrico di strade acciottolate. Ci ha fatto conoscere i luoghi più interessanti quali la Piazza Paolo Diacono, il Duomo di Santa Maria Assunta, l’Oratorio o Tempietto longobardo, capolavoro di architettura, stucchi e affreschi, il Palazzo dei Provveditori veneti (XVI sec.) su un modello del Palladio, sede del Museo archeologico che presenta una raccolta rilevante di reperti, romani, paleocristiani, longobardi, il Ponte del diavolo (presenta una leggenda simile alla Schöllenen, con un cane come protagonista). Ai singoli partecipanti è stato lasciato il tempo per visite individuali sia al museo cristiano con il battistero di Callisto, il tesoro del duomo, sia al museo archeologico; particolari le sale con reperti delle necropoli di Cividale. Non potevano mancare gli approcci gastronomici ai tipici prodotti vinicoli e della cucina, gustati presso il ristorante Al Monastero dove Cristina ci ha accolti con la sua schiettezza friulana. L’ultimo giorno trasferta sul Garda, a Lazise, testimone di un passato preistorico (età del bronzo) e, in epoca romana, privilegiata quale «via di comunicazione nord-sud». Venne fortificata dagli Scaligeri e fu importante luogo per lo scalo merci. La nostra sosta è stata dedicata al Porto vecchio e dogana veneta oltre al pranzo gastronomico, aspetto sempre apprezzato da tutti i partecipanti. *presidente sezionale 17 2 ottobre 2014 il Lavoro A2 a sud di Lugano L’autostrada è morta… Viva l’autostrada! Anziani (e non) usate la cantonale. Chi va piano… GIACOMO FALCONI* «T ra Chiasso e Lugano l’arteria ormai è al collasso, ma non aspettarti altro intervento, se non il divieto di sorpasso ai mezzi pesanti. La terza corsia non sarà realizzata (nelle gallerie non c’è spazio). Nuove gallerie costano troppo. Per Berna non è una priorità. Caro utente, l’unica cosa certa è che si verificherà un peggioramento della situazione». Questo, in sintesi, il contenuto della risposta del Consiglio di Stato alla mozione del Granconsigliere Giancarlo Seitz (GdP 18.7 / CdT 19.7.2014). Una prospettiva per nulla soddisfacente. L’automobilista faccia una grande riserva di pazienza e mantenga la calma. Nelle ore di punta è chiamato a guidare con una situazione di grande disagio, d’insicurezza, di pericolo costante. Gli incidenti si verificano troppo sovente e le conseguenti ore di veicoli incolonnati sono veleno per l’ambiente e cancro per l’economia. La causa, nella quasi totalità dei casi, sta nel modo di guida inadeguato alla situazione del traffico e al tempo meteorologico. In autostrada, oggi, si sa quando si entra, ma non quando si uscirà. È consigliabile avere sempre con sé il pic-nic e tutto quanto possa essere utile per trascorrere fino a tre ore di sosta forzata. Come comportarsi? In questa situazione di persistente pericolo, l’utente deve dimostrare responsabilità e disciplina nella guida. Il sorpasso non porta alcun vantaggio di tempo. Il cambiamento di corsia è una manovra sconsiderata. In ambedue i casi, per qualche minuto, oltre all’incolumità delle persone, si mette a rischio il ritmo lavorativo di un’intera regione. Anche i veicoli che procedono lentamente sono un potenziale pericolo. E allora? Tanto vale il divieto assoluto di sorpasso e la limitazione della velocità. L’utente della strada deve essere coerente, critico con se stesso e auspicare, anzi chiedere, che vengano imposte quelle limitazioni atte ad aumentare la propria sicurezza e la fluidità del traffico. Proposte all’USTRA Situazioni straordinarie richiedono regolamentazioni altrettanto straordinarie. Sulla tratta dell’A2 Chiasso/LuganoNord, nei momenti di punta e nella direzione interessata (o Sud o Nord), introdurre il divieto di sorpasso per tutti i veicoli (non solo i mezzi pesanti) e il limite di velocità a 80 km orari (velocità ideale secondo gli esperti). La corsia di sorpasso diventerebbe normale, avremmo così due corsie con il medesimo ruolo e a velocità 80. Inoltre, sempre nei momenti di punta, non sarebbe possibile vietare per un breve periodo (es. 1 ora) il traffico pesante? Evidentemente compensando il tempo con il periodo d’interruzione notturno. In situazioni simili tutti devono fare la loro parte. Anche gli utenti di veicoli lenti, in questi momenti, non si troverebbero a loro agio. Per loro è consigliabile usare la strada cantonale o cambiare orario di spostamento. Trasporto pubblico: maggiori fondi Lo stato critico dell’arteria è confermato da uno studio preliminare, ma i costi eccessivi di nuove gallerie e l’impatto sul paesaggio per l’allargamento sono i motivi per cui l’autorità federale non intende fare niente. Una posizione realistica e comprensibile. Anche se apparentemente negativa, presenta un lato positivo: quello di spostare l’attenzione e, di conseguenza, dovrebbero affluire anche gl’investimenti a favore del trasporto pubblico. In questo ambito è stato fatto e si fa molto, ma l’evolvere della situazione obbliga l’Ente pubblico a intensificare gli sforzi. Corse dei treni a cadenze raccorciate (ogni 15/20 min.); collegamenti più frequenti dai paesi verso i centri e tutto fino a tarda sera. Prezzi concorrenziali (il continuo adeguamento delle tariffe è contro producente). Coincidenza e costo sono i fattori che determinano la scelta dell’utente. Non vi è alcun dubbio. Una politica dei trasporti pubblici efficiente, che risponda alle esigenze della popolazione, è una misura molto efficace per favorire la mobilità e per il mantenimento della qualità di vita. Occorre promuovere la consapevolezza dell’importanza del trasporto pubblico. Gli investimenti in questo ambito hanno un riscontro attivo per tutta la società. L’Ente pubblico agisca di conseguenza, abbandoni il rigore finanziario ed elargisca maggiori fondi. Nell’attesa, un consiglio «Ma la preoccupazione pare destinata a rimanere sulla carta». Così commenta un quotidiano. Osiamo sperare che gli interventi che verranno messi in atto abbiano a generare effetti positivi sulla mobilità viaria. Comunque, nell’attesa, cari anziani (e non) utilizziamo la strada cantonale. Chi va piano… *Presidente cantonale GenerazionePiù 18 2 ottobre 2014 il Lavoro Sezione Luganese Bella gita in Leventina L’ imponente grigia e francamente un po’ bruttina costruzione che visiteremo si intravvede all’uscita autostradale di Biasca. La signora Ornella ZappaCaranchini ci accoglie e accompagna nella sala riunioni AlpTransit. Anfitrione e Cicerone è Marco Cattaneo, responsabile del personale FFS della Regione Sud. Con dovizia di particolari ci illustra i quattro pilastri in cui le FFS sono suddivise (Passeggeri, Cargo, Immobili e infrastruttura) e anticipa la funzione della struttura che visiteremo. L’imponente monolite intravvista a Biasca è una delle quattro centrali per il controllo del traffico ferroviario in Svizzera. Quella di Pollegio, inaugurata a maggio di quest’anno e costata 29 millioni di franchi, vigilerà sul traffico della tratta da Chiasso ad Arth Goldau, dal 2016 anche sulla galleria di base (ErsfeldPollegio 57 chilometri) e dal 2019 galleria del Monte Ceneri compresa. Terminata la parte introduttiva, dopo i controlli di sicurezza, saliamo al sesto piano dove si ha una visione d’assieme della sala di controllo. Impressionante, ogni collaboratore opera su dieci schermi e riesce a controllare traffico, stazioni, segnali e scambi da Chiasso ad Arth Goldau. Ricordiamo con nostalgia la figura del capo-stazione, che nelle numerose stazioni della Svizzera manovrava scambi e segnali tramite leve, manovelle e pulsanti. Tutti i partecipanti sono stupiti e incuriositi e rivolgono domande ai due interlocutori. A Giornico la signora Diana Tenconi, curatrice del Museo di Leventina, ci fa tornare nel passato dopo il tuffo nel futuro. Il piccolo e interattivo gioiello, incantevolmente restaurato, offre una mostra temporanea su uno spaccato di storia della Leventina, arte sacra, abiti da sposa dell’ottocento, esempi di industrializzazione (Monteforno), di turismo alberghiero a Faido, i primi oggetti di uso comune alimentati dall’energia elettrica, tutto supportato da sussidi multimediali che interagiscono con i ricordi del passato. Pranzo ad Airolo e visita al Caseificio e al piccolo museo dove la signora Irma Fabbri ci svela i segreti della produzione di formaggio. Grande soddisfazione di tutti per l’interessante giornata. Fabrizio Tami Soggiorno A San Vincenzo mare e divertimento I partecipanti al piacevoIe soggiorno in Toscana arricchito da belle giornate al mare, lunghe passeggiate, torneo di bocce, serata culturale sugli etruschi, tombola, escursioni a Volterra, San Gimignano e Capalbio, al Giardino dei Tarocchi con le sculture costruite in cemento armato e ricoperte da un mosaico di specchi, vetri e ceramiche colorate realizzate da Niki de Saint Phalle, sullo stile del Parco Güell di Antoni Gaudì di Barcellona. Centro Diurno Agenda Centro Diurno ¨¨ Film in compagnia, «Piccolo Mondo antico» martedì 7 ottobre, ore 14.15. Seguirà spuntino offerto. ¨¨ «An parlum insema» ogni mercoledì dalle 10.30 alle 11.30 in un ambiente familiare ci si ritrova per il gruppo di parola «quattro chiacchiere in compagnia». ¨¨ Pomeriggio... gioco delle carte e altro... tutti i giorni ma in particolare ogni mercoledì pomeriggio giochiamo insieme, a partire dalle ore 14.00. Il Centro accoglie chi desidera sfidarsi a carte, dama, scacchi, memory e altro ancora. Materiale a disposizione. ¨¨ Atelier cucina e aperitivo: speciale dolci... e non solo. Siete abili in cucina e disponibili a condividere le vostre preziose ricette? Vi aspettiamo venerdì 3 ottobre dalle 09.00 alle 11.00 al Centro diurno per preparare deliziosi cake, torte, biscotti, leccornie salate. E sempre ogni primo venerdì del mese aperitivo dalle 11.00 alle 12.00. ¨¨ English time dal 9 ottobre ogni giovedì dalle ore 14.00 alle 14.45. Corso base (principianti) Obiettivo è apprendere le basi della lingua con particolare attenzione alle espressioni di uso quotidiano e nelle situazioni (viaggi, ecc.) Gruppo conversazione Gli incontri si svolgono in inglese. Gli argomenti per la conversazione e le discussioni verranno concordati fra docente e partecipanti. Partecipazione ai costi: franchi 5.- per lezione. Per entrambi i corsi una lezione a settimana durante il periodo scolastico. Docente: Janet Harrison. Se interessati a una delle attività proposte, tel. 091 910 20 21 Vitina o Marco. Pomeriggio...in musica I l signor Firmino Edera, con la sua fisarmonica, ci allieterà ogni 2° martedì del mese (dalle ore 14.00) suonandoci canzoni popolari e tanto altro. Vi aspettiamo martedì 14 ottobre per ballare, per cantare o anche solo per ascoltare della musica in compagnia. Verrà servita la merenda. 19 2 ottobre 2014 il Lavoro Corsi di informatica 2014 Viaggi e soggiorni ¨¨ Bergamo Alta e Sotto il Monte giovedì 16 ottobre, con visita al museo e alla casa natale di Papa Giovanni XXIII. Costo fr. 80.- (non soci fr. 100.-). ¨¨ Gita alle terme di Andeer fr. 60.- colazione compresa. Iscrizioni: tel. 079 327 93 24. Ginnastica dolce colazione compresa. Iscrizioni: tel. 079 327 93 24. ¨¨ Barcellona, 19-23 marzo 2015. Prezzo per persona: CHF 1’540.00. Suppl. camera singola: CHF 300.00. Non compreso: assicurazione annullamento CHF 30.00. ¨¨ Gita cantonale a Torino, giovedì 28 maggio 2015. in collaborazione con Pro Senectute Per tutti gli «over 60» con esercizi di equilibrio, rinforzo muscolare, allenamento della memoria, ecc. (in prevalenza da seduti). ogni mercoledì dalle 9.45 alle 10.45. una lezione a settimana durante il periodo scolastico presso il Centro diurno Lugano Costo: fr. 50.- per l’attività regolare; gratis per i beneficiari della PC all’AVS (presentare i documenti richiesti). Monitrice: Rosa Minotti (iscrizioni sul posto). Info e iscrizioni: segretariato cantonale Lugano, tel. 091 910 20 21. Info: Segretariato di Pro Senectute, tel. 091 912 17 17. ¨¨ Mercatino natalizio a Bremgarten, giovedì 4 dicembre. Costo fr. 75.-- 4° World Forum per la Pace In cammino per la pace Sabato 4 ottobre «In Cammino per la Pace». Ore 9.30 Partenza stazione FLP di Agno (percorso svizzero) con fermate a Magliaso e Caslano. Ore 10.00 partenza da Cadegliano Viconago (percorso italiano). Ore 12.00 Unione dei popoli del gruppo italiano e svizzero sul piazzale della Doga- na di Ponte Tresa. Ore 12.30 maccheronata di solidarietà, sala Comunale Ponte Tresa, animazioni, esibizioni coro «Kolping-Singers Lugano» e dei bambini della «Swiss Percussion School di Massagno. in collaborazione con Corso Tablet per avanzati Avete già qualche nozione su come utilizzare i tablet e desiderate migliorarne l’impiego? Allora iscrivetevi a questo corso che si terrà venerdì 7, 14 e 21 novembre dalle ore 14.00 alle 16.30 presso la sede di pro Senectute in via Vanoni 8 a Lugano. Costo: fr. 75.- (+ 5.- per materiale) Utilizzo dei tablet Corso base Imparare cosa sono i tablet. Distinguere i modelli presenti sul mercato (e le loro differenze), le loro principali funzioni e applicazioni per un utilizzo sicuro con la rete internet. Insegnante: prof. Daniele Raffa. Costo: fr. 75.- (+ 5.-- per materiale) 3 lezioni, giovedì 13, 20 e 27 novembre dalle ore 9 alle 11.30 a Lugano. Utilizzo del PC e basi di Word fr. 180.-, 7 lezioni, mercoledì, 14.00-16.30 Obiettivi: sapersi destreggiare con mouse e tastiera e gestire con proprietà l’ambiente Windows, i file e le cartelle, essere in grado di scrivere una semplice lettera. Lugano mercoledì 5, 12, 19 e 26 novembre, 3, 10 e 17 dicembre Corso Internet fr. 150.-, 6 lezioni, martedì 14.00-16.30 Obiettivi: usare Internet quale fonte di informazioni e quale risorsa per interagire. Lugano 4, 11, 18 e 25 novembre, 2 e 9 dicembre iscrizioni: GenerazionePiù-Anziani OCST, Segr. cantonale, Via B. Lambertenghi 1, 6901 Lugano. Tel. 091 910 20 21 www.generazionepiu.ch Agenda attività ricreative Bellinzona ¨¨ Venerdì 10 ottobre, Coro, ore 14.00, Centro Vita Serena a Giubiasco Venerdì 17 ottobre, visita redazione Corriere del Ticino a Muzzano. Segue merenda al Centro diurno di Lugano. Ritrovo ore 13.15 piazzale Mercato Coperto a Giubiasco. Iscrizioni entro il 12 ottobre a Tatiana 091 829 20 05 o 079 756 55 00. ¨¨ Mercoledì 29 ottobre, animazione Coro, ore 14.30 Casa Anziani Aranda, Giubiasco. ¨¨ Venerdì 7 novembre, Tombola e castagnata, ore 14.00, ristorante San Giobbe, Giubiasco. ¨¨ Venerdì 21 novembre, Attività ricreative (bricolage per Natale), ore 14.30, al Centro Diurno di Vita Serena, viale 1814, n.3 a Giubiasco. Locarno ¨¨ Martedì 21 ottobre, Castagnata e Tombola, Centro Sant’Antonio a Locarno. Riservazione entro venerdì 17.10, tel. 091 751 30 52. ¨¨ Martedì 11 novembre, S. Messa per i soci defunti, Chiesa Nuova, via Cittadella, Locarno. ¨¨ Martedì 25 novembre, Assemblea annuale, Centro parrocchiale Sant’Antonio a Locarno. Lugano ¨¨ Giovedì 23 ottobre, ore 11.00 Maccheronata gratuita nonni-nipotini, salone Cosmo, Massagno (sotto il cinema Lux). Ore 11.00 S. Messa chiesa parrocchiale di Massagno, pranzo con gli allievi della Scuola dell’infanzia, Tombola, lotteria e merenda. Iscrizioni: tel. 091 910 20 21 entro il 15 ottobre. Comunicare la disponibilità a offrire dolci (torte, biscotti o altro). ¨¨ Mercoledì 19 novembre, ore 14.15 Conferenza aperta a tutti: «San Giovanni Bosco ieri, oggi e sempre». Salone OCST, via S. Balestra 19, Lugano. Al termine merenda e due giri di tombola. Mendrisio ¨¨ Lunedì 6 Ottobre prova coro GenerazionePiù, ore 14.15, OCST Mendrisio. ¨¨ Mercoledì 15 ottobre, Coro, ore 14.30, Torriani 1 e 2 di Mendrisio. ¨¨ Giovedì 16 ottobre, ore 13.30 visita all’azienda Chicco d’Oro di Balerna. Ritrovo direttamente allo stabilimento in via Motta 2. Iscrizione obbligatoria: tel. 091 640 51 11 entro il 10 ottobre. ¨¨ Giovedì 6 novembre, ore 14.15 Assemblea e castagnata (castagne + panna) Oratorio di Ligornetto. Tre Valli ¨¨ Martedì 18 novembre, ore 14.30 Assemblea e castagnata, ristorante pizzeria alla Birreria, Faido. 20 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Sabine Hunger 2 ottobre 2014 il Lavoro Formazione / Ausbildung Corsi d’informatica per anziani Informatik Grundlagen für Senioren Formazione Obiettivi del corso: Il corso è rivolto a tutti coloro i quali hanno poca dimestichezza con l’uso del Computer e vogliono imparare ad usarlo in modo spedito e disinvolto. Si apprenderanno i principi di base del suo funzionamento al fine di poterlo adoperare in modo utile e intelligente. Orari e frequenza: 2 volte a settimana (Lu/Mer), dalle 18.00 alle 19.30 (45 min. a lezione) Ottobre: 06 - 08 - 13- 15- 20 - 22 - 27 - 29 Novembre: 03 - 05 - 10 - 12 - 17 - 19 - 24 - 26 Dicembre: 01 - 03 - 08 - 10 Luogo: Syna, Albulastrasse 55, 8048 Zürich Costo del corso: CHF 240.- per i soci Syna, CHF 540.- per i non soci Programma del corso: • Introduzione al PC, mouse e tastiera Funzionalità di un PC / Utilizzo del mouse / Pratica di scrittura con la tastiera • E-Mail Invio e ricezione di E-Mail • Introduzione a Word Creazione, progettazione e stampa di documenti • Internet Funzionamento del browsers e competenze di base • Masterizzazione CD Primo approccio con il masterizzatore e introduzione ai vari software di masterizzazione Informazioni e iscrizioni: Syna, Albulastrasse 55, 8048 Zürich Tel. 044 307 10 70 E-mail: [email protected] Ausbildung Kursziele: Der Kurs eignet sich für Teilnehmende, die noch keine oder wenig Erfahrung mit dem Computer haben. Sie werden die Grundlagen der Bedienung und der Anwendung eines Computers kennenlernen. Am Ende des Kurses werden sie in der Lage sein, den Computer als Hilfsmittel sinnvoll einzusetzen. Unterrichtszeiten: 2 x in der Woche (Mo/Mi), 18.00 bis 19.30 Uhr (45 min. pro Lektion) Oktober: 06 - 08 - 13- 15- 20 - 22 - 27 - 29 November: 03 - 05 - 10 - 12 - 17 - 19 - 24 - 26 Dezember: 01 - 03 - 08 - 10 Ort: Syna, Albulastrasse 55, 8048 Zürich Kurskosten: CHF 240.- für Syna-Mitglieder, CHF 540.- für Nichtmitglieder Kursprogramm: • Umgang mit PC, Maus und Tastatur Wie funktioniert ein PC / Benutzung der Maus / Sicherer Umgang mit der Tastatur • E-Mail Versenden & Empfangen von E-Mails • Erste Schritte Word Erstellen, Gestalten und Drucken von Dokumenten • Internet Basiswissen und sichere Bedienung des Browsers • CD Brennen Erst Umgang mit dem CD- Brenner und der Brennsoftware Informationen und Anmeldungen: Syna, Albulastrasse 55, 8048 Zürich Tel. 044 307 10 70, E-mail: [email protected] 2 ottobre 2014 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio 21 Formação Profissional Curso de formadores espanhóis e portugueses ROGÉRIO SAMPAIO T eve lugar na visita ao centro de formação em Sursse, o encontro a Sociedade Suiça de Empresários e às delegações de Espanha, Portugal, sindicatos Syna, Unia e representantes dos Empresários construtores. O encontro teve como finalidade à troca de informações sobre à preparação do proximo curso de formação continua que terá lugar nos meses de Janeiro e Fevereiro de 2015 em Portugal e Espanha. Por outro lado o encontro serviu também para apreciar a evolução da formação continua dos formadores, que anualmente deslocam a Sursse a fim de aprefeiçoar os seus conhecimentos. Apesar da participação de muitos portugueses que benefeciam deste projecto de formação que existe há mais de 20 anos, o desinteresse da Embaixada de Portugal neste processo que benefecia muitos portugueses é gritante e incompreensível. De alguns anos a esta parte deixaram de participar nestes encontros demostrando total desinteresse pela situaçãos dos trabalhadores imigrantes portugueses na Suiça. Nos últimos anos na Suiça de expressão alemã desconhece-se a Embaixada têm Conselheiro Social ou Embaixador, isso é inaceitável. Como representante da formação do sindi- cato Syna neste projeto, preocupa-me este vazio dos nossos representantes, quado vejo que a embaixada de Espanha que têm menor numero de participantes estão profundamente empenhados no projeto e na formação dos seus cidadãoes. A nossa posição é de Avestruz quando nos interrogam o porque da ausência da representação portuguesa. Travail.Suisse Iniciativa ECOPOP MARTIN FLÜGEL* Um beco sem saída para os funcionários A iniciativa ECOPOP leva à uma restrição totalmente inflexível da imigração. As consequências são mais sobre trabalhadores transfronteiriços e trabalhadores sazonais, aumentando a pressão sobre os salários e condições de trabalho, mais estresse no trabalho e, provavelmente, na idade de reforma. Ameaça a prosperidade e qualidade de vida. A iniciativa ECOPOP «Stop Superpopulação - para fixar as bases naturais da vida» exige uma garantia da base natural da vida na Suíça. Este objetivo é indiscutível, positivo porque também é procurado por Travail.Suisse. No entanto, esse objetivo será alcançado apenas com uma restrição da imigração para 0,2 por cento. ECOPOP torna a imigração como a única causa da poluição ambiental e perda de terras aráveis. Mas isso, não é assim: o consumo per capita de terra, energia, água, mobilidade, etc teve um forte crescimento nos últimos anos superior a população. Os imigrantes são assim tornados bodes expiatórios para o nosso próprio comportamento. Isso é injusto. Mais dumping salarial e social ECOPOP limitou o crescimento da população residente permanente. Após à aceitação da iniciativa, à economia teria à mão de obra necessária para cobrir ainda mais do que hoje os fronteiriços e trabalhadores de curto prazo. Isso pode, no entanto, levar com mais facilidade pressão dos empregadores e aceitarem salários mais baixos, piores condições de trabalho. O Dumping salarial e social não só é legalizado, mas mesmo estimulada. Mais tarde ou mais cedo, as condições de trabalho e salários de todos os funcionários termina sob pressão. A reivindicação sobre os trabalhadores transfronteiriços , residentes de curto prazo também não é útil, pois aumenta o risco de de aumento do trabalho não declarado. Mais stress no trabalho A imigração limite rígido também exacerbou a escassez de trabalhadores qualificados. Para os demais funcionários, isso leva a um aumento na carga de trabalho. Em muitos lugares - no hospital, na polícia, na escola -o trabalho terá que ser feito de qualquer forma, apenas com menos funcionários. As cargas estão no mundo do trabalho já elevada. Em 2011 os funcionários terão feito na Suíça 219 milhões de horas extras - o que corresponde à 113 mil postos de trabalho em tempo integral. Cerca de um terço da população activa na Suíça frequentemente ou muito frequentemente se sente estressado. Isto é 30 por cento mais do que há 10 anos atrás. A Suva espera que no futuro o aumento de horas de trabalho seja responsável pelo estresse crônico. Mais pressão sobre a idade de aposentadoria A escassez de mão de obra qualificada também reforça a pressão para a idade da refor- ma. Nos próximos 20 anos, os baby boomers se aposentarão e não podem ser substituídos sem imigração. Portanto, em termos estatisticos a Suiça precisa de mais de 65 anos, de modo que a Suíça, na verdade possa vir a funcionar. Hoje, os benefíciáros da AVS/ AHV,aproveitam duas vezes da imigração. Por um lado, os imigrantes são significativamente mais jovens do que a população residente, o que retarda o processo de envelhecimento. Por outro lado, esses imigrantes contribuem com seus impostos na folha de pagamento para um grande financiamento à segurança social. Eles recebem significativamente menos benefícios do que pagam, por isso, são contribuintes líquidos. Com a limitação rígida da imigração irá faltar a AVS/ AHV até 2030 cerca de 3 bilhões de francos por ano. Assim, a iniciativa ECOPOP não fornece uma solução para a proteção dos recursos naturais. Não seria necessário um melhor planejamento, maior proteção dos salários e das condições de trabalho, promoção de empregados na Suíça, desenvolvimento de infra-estruturas, de transporte ou nas escolas e hospitais. Com a forte rígidez de limitação da imigração, a iniciativa é insuficiente e leva os funcionários na Suíça, para um beco sem saída. *Presidente travail.suisse 22 Società 2 ottobre 2014 il Lavoro SwissSkills Berna 2014 VITA NOSTRA Complimenti agli apprendisti ticinesi T ra i 1.000 giovani che dal 17 al 21 settembre negli spazi dell’area fieristica Bernexpo di Berna hanno gareggiato in 130 professioni, ha ben figurato la rappresentanza ticinese, conquistando cinque medaglie. La manifestazione ha riscontrato enorme successo di pubblico e tutti gli apprendisti hanno dato il meglio nelle nual centro Blerton Ahmeti, merose competizioni. the best of best (il miglior Complimenti ai campioni che hanno risultato in assoluto) conquistato le medaglie: in basso a destra Kilian Fogliani Martina Soldati (1°) e Dorian Mattei (3°) nella categoria autisti veicoli pesanti; Blerton Ahmeti primo fra gli impiegati di Fogliani Kilian e Mattei Dorian commercio al det- taglio; Davide Donati primo fra i piastrellisti e Martina Soldati terza fra i creatori di abbigliamento. al centro Davide Donati A tutti i giovani apprendisti tanti auguri per carriere professionali... da campioni. Soccorso Svizzero d’Inverno Azione nazionale di informazione G iovedì 16 ottobre dalle ore 11.00 alle ore 13.00 il Soccorso Svizzero d’inverno sarà presente a livello nazionale, in diversi Cantoni, per informare la popolazione sulla propria attività e sensibilizzare sul tema della povertà ancora presente alle nostre latitudini. Con questa azione si vuole inoltre mostrare solidarietà a questa categoria di popolazione che purtroppo è sempre in continuo aumento. Il Segretariato Ticinese sarà presente in piazza Dante a Lugano con una bancarella. Madrina dell’evento è Julie Arlin. La presidente, Nadia Ghisolfi e la segretaria Manuela Nünlist, saranno a disposizione del pubblico per ri- spondere alle domande. Diversi volontari distribuiranno volantini informativi sull’attività del Soccorso d’inverno e i presenti potranno inoltre partecipare a un concorso con ricchi premi messi in palio da Globus Gateway, Media Markt, Casa Farinato e teatro Pan. Gli allievi di una classe di 4.a media indosseranno i maglioni con la scritta «Soccorso d’inverno» ed accompagneranno il gruppo ZUMBA nella loro «performance». Vi aspettiamo numerosi, anche un solo momento del vostro tempo dedicato ad approfondire la conoscenza dell’attività del Soccorso Svizzero d’Inverno per noi assume notevole importanza. Fedeltà all’OCST • felicitazioni a Dario Tettamanti per il traguardo dei 35 anni di attività presso l’OCST. Le sue attitudini e doti comunicative, messe inizialmente a frutto quale addetto al servizio esterno, gli hanno valso la designazione dapprima a vice-segretario e successivamente a segretario regionale del Luganese. Ha guidato questo importante segretariato contribuendo alla sua costante crescita in termini di rappresentatività. Ha pure favorito una fruttuosa integrazione nella struttura del Luganese dell’allora segretariato della Magliasina. A fine 2011 ha ceduto le redini del segretariato al suo più diretto collaboratore Giovanni Scolari per occuparsi, professionalizzandone l’organizzazione e il funzionamento, della gestione di alcune commissioni paritetiche, la cui funzione è divenuta decisiva nella tutela di un funzionamento corretto ed equilibrato del rispettivo ramo professionale. • felicitazioni a Luca Camponovo che raggiunge i 30 anni di attività all’OCST. Dopo avere operato a Chiasso nel servizio della cassa disoccupazione e successivamente come direttore della locale Azienda di pratica commerciale, è stato designato quale responsabile cantonale della Cassa disoccupazione del sindacato. La sua solida conoscenza della materia, abbinata ad una naturale disponibilità e cortesia verso i colleghi e gli assicurati, ne fanno un punto di riferimento cruciale, apprezzato tanto all’interno quanto all’esterno dell’Organizzazione. A Dario e a Luca va la riconoscenza della grande famiglia dell’OCST e l’augurio di continuare il loro prezioso lavoro in favore degli associati. AL VOLO Inaugurazione Neurocentro della Svizzera italiana, Ospedale Civico Lugano Sabato 11 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 16.00. Programma: 10.00-16.00 Workshop, atelier e dimostrazioni pratiche 11.00-11.30 Benvenuto e conferenza pubblica: presentazione del nuovo Neurocentro 12.00-14.00 pranzo offerto a tutti i visitatori Dalle ore 14.00 Conferenza pubblica: L’evoluzione della Neurologia, Neuroradiologia, Neuroanestesia e terapia del dolore, Neurochirurgia e Neuroriabilitazione A seguire spettacolo del noto mentalista Federico Soldati. Spazio dedicato ai bambini con la sala della magia. Saranno presenti con aree dedicate: Rega, Croce Verde Lugano, FCTSA e RETE UNO. Facoltà di teologia, aperte le iscrizioni anche per gli uditori Alla Facoltà di teologia di Lugano sono iniziati i corsi semestrali autunnali dell’anno accademico 2014-2015. Come di consueto i corsi sono aperti al pubblico. Per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile consultare i siti www.teologialugano.ch www.isfi.ch o contattare il segretariato allo 058 666 45 55. Giornale Aperto 2 ottobre 2014 il Lavoro 23 Le domande dei Lettori Il Patronato Inas Svizzera ora è anche a Cannobio Spettabile Patronato, negli ultimi anni ho cambiato numerosi posti di lavoro e mi hanno comunicato che i contributi Lpp secondo pilastro sono da raggruppare presso la fondazione del mio attuale datore di lavoro. Il vostro ufficio si occupa anche di questo? Devo per forza venire a Locarno o posso passare a Cannobio quando è presente il sindacato Ocst? Osvaldo - Cannobio Carissimo Osvaldo, finalmente siamo in grado di poter soddisfare la sua richiesta e quella dei numerosi frontalieri che giornalmente salgono da Verbania per entrare a lavorare in Svizzera. Dallo scorso 15 settembre, grazie alla colla- borazione con il sindacato Ocst del Sopraceneri e all’ufficio Inas Cisl di Verbania, il lunedì pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore 19.00 può contare sul nostro servizio nell’ufficio di Cannobio. Questa nuova permanenza vuole raggiungere la maggior parte dei frontalieri che desiderano avere informazioni • sulle normative pensionistiche svizzere • per la verifica dei contributi Avs e Lpp. • calcolo di quanto spettante come rendita di vecchiaia Svizzera. Per la sistemazione dei suoi averi di vecchiaia 2° pilastro l’attendiamo a Cannobio. Voglia portare gli attestati Lpp dei precedenti datori di lavoro, una copia di un documento d’identità, il permesso di lavoro e la tessera Avs. In attesa di incontrarla a Cannobio cordialmente la salutiamo. Stefano Rusca Responsabile Patronato Inas Locarno Patronato Inas Ufficio Cannobio Tel. 0323/71086 Via Gallaroli 2 - 28822 Cannobio (Vb) Lunedì dalle ore 14.00 alle ore 19.00. Aperture per i prossimi mesi: Ottobre: 20 - 27 Novembre: 10 - 17 - 24 Dicembre: 15 - 22 VITA NOSTRA Felicitazioni • a Gianluca Ciccarelli socio settore Alberghi e a Barbara, per la nascita di Andrea, con l’augurio di un futuro felice in compagnia della sorella Chiara e del fratellino Domenico. • a Michele Aloi, socio settore Gessatori, e a Laura, per la nascita di Brando Francesco, con tanti auguri di ogni bene accanto alla sorellina Emily. • ad Andrea Salmi, socio settore Elettricisti, segretariato Mendrisio, e a Chiara Rigo, per la nascita di Tommaso, al quale auguriamo un futuro ricco di tante cose belle. • a Betim Krasniqi e a Blerta, socia del Luganese, per la nascita di Aron, al quale facciamo tanti auguri di ogni bene accanto al fratello Edison. Auguri • ad Andrea Puglia, responsabile ufficio Frontalieri OCST, e a Letizia Cremonesi, che sabato 4 ottobre, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Limbiate, attorniati da parenti e amici, celebreranno il sacramento del matrimonio. Auguri perchè la vostra casa sia sempre piena d’amore. Condoglianze • alla moglie, ai figli e ai familiari di Waldo Barelli, che con il suo decennale impegno nel movimento sindacale Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti e Giorgio Donini tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] cristiano-sociale e in politica (è stato a lungo deputato in Gran Consiglio) ha contribuito in modo tangibile alla promozione del valore della solidarietà. La sua vita si è snodata lungo una linea di servizio alla collettività, che gli deve un tributo di sincera e profonda riconoscenza. • alla moglie Alfonsina, al figlio Emanuele con Marilena, ai nipoti Chiara, Lisa e Giordano, ai fratelli Mario, socio, e Aldo, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Domenico Vittori, socio GenerazionePiù, segretariato del Luganese. • alle cognate Elvezia, Noris e Mariangela, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro don Ugo Zucchetti, fedele abbonato. • al marito Lorenzo, socio GenerazionePiù, al figlio Giovanni e familiari tutti, per la perdita della loro cara congiunta Argentina Nicoli di Balerna. • alla moglie Jole, ai figli Mauro, socio Elettricisti, Daniela, Francesca, Massimo e Roberto, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Danilo Marcon. • alla mamma Italia, ai fratelli don Nicola, fedele abbonato, Maria Grazia, Franco e Aldo, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Antonio Di Todaro. • al marito Paolo, socio GenerazionePiù, ai figli Daniele, socio Impiegati ufficio, Alberto e Fernanda, alla sorella Martina, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Armida Albertolli. Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 26’286 copie • alla sorella Maria Chiara Berta Masina, ai nipoti Lucio, Chino, Michele, Hanspeter, Franco e Flavia, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro don Giuseppe Masina, fedele abbonato. In memoria • a ventiquattro anni dalla scomparsa (7 ottobre 1990) ricordiamo con immutato affetto l’avv. Vittorio Torriani, già apprezzato presidente OCST dal 1979 al 1987. Simona Atzori presenta il nuovo libro «Dopo di te» (Mondadori, 2014) e una Mostra personale Sabato 11 ottobre, ore 17.30 Sala Comunale Ponte Tresa, presentazione libro. Ore 18.30 Galleria Alter Ego, Ponte Tresa, inaugurazione mostra personale di pittura intitolata «In movimento». La mostra, composta da dipinti su tela e opere su carta sarà visitabile fino al 26 ottobre. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Renato Ricciardi, Paolo Locatelli Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli Via Cantonale 34a, 6928 Manno [email protected], 058 800 41 50 AFFITTASI A CAMORINO spaziosi e luminosi appartamenti 2.5 - 3.5 - 4.5 locali doppi servizi, cucina abitabile, cantina, terrazze e giardino Cucina abitabile,riscaldamento a serpentine con contatori individuali parco giochi, piazzale e posteggi interni ed esterni a disposizione fermata bus davanti allo stabile e vicinanza a scuole e centri commerciali MANDA GIÙ! In Africa, una persona su tre è costretta a bere acqua contaminata. Bisogna agire ora: www.helvetas.ch SPINAS CIVIL VOICES Affitto: CHF 950.- / 1’150.- / 1’300.- + spese liberi da subito.