INDICE Introduzione del Direttore Generale pag. 1 Linee guida politiche 2014 pag. 2 Linee guida aziendali 2014 pag. 7 Area Prima Infanzia e Famiglia pag. 10 Area Minori pag. 12 Area Adulti pag. 13 Area Anziani pag. 14 Area Handicap e Disagio Psichico pag. 17 Area Inclusione Sociale pag. 19 Area Sviluppo del Territorio pag. 20 Area Organizzazione e Sviluppo pag. 21 Area Sostenibilità e Finanza pag. 23 Area Risorse Umane pag. 24 Area Comunicazione pag. 25 Budget pag. 26 Introduzione del Direttore Generale Gli orientamenti politici delle linee guida comunali e alcune richieste provinciali di attivazione di nuovi servizi di importanza provinciale hanno ispirato gli obiettivi 2014. In considerazione dell'attuale situazione di crisi economica, l'obiettivo primario di ASSB, ad eccezione di alcuni servizi innovativi di nuova apertura, quali p.e. il servizio di sosteg no familiare e intervento pedagogico precoce per bambini con disabilità o il Centro famiglia Firmian, è quello di garantire in tutti i settori il mantenimento del livello di prestazioni attualmente erogato. L'elaborazione degli obiettivi ha tenuto in considerazione i report e la documentazione prodotta, i dati sociali, gli esiti gestionale e di qualità. Contengono quindi: a) le richieste comunali rispetto alla realizzazione di specifiche azioni, inserite da ASSB in obiettivi di più ampio respiro che concorrono al raggiungimento dei macro-obiettivi delle specifiche aree di intervento (prima infanzia e famiglia, minori, adulti, anziani, etc.) e per la cui realizzazione converge, in modo complesso ed articolato, il lavoro di più servizi; b) gli obiettivi finanziati ad hoc da parte del Comune di Bolzano; c) gli obiettivi richiesti direttamente dalla Provincia e quindi da considerarsi di interesse provinciale Si ritiene importante evidenziare come il tema relativo alla diminuzione delle risorse messe a disposizione da parte della Giunta Provinciale nel corso degli anni passati e del contestuale finanziamento da parte del Comune della differenza, debba essere tenuto in considerazione anche per il futuro. Con il 2014 si è stabilizzata la quota di finanziamento in base al sistema “procapite”, interrompendo così la progressiva diminuzione della copertura che lo stesso sistema aveva provocato negli ultimi anni. Ciononostante si segnala che, se da una parte l'aumento complessivo della popolazione cittadina avrebbe potuto portare ad un conseguente aumento del finanziamento, dall'altra, il contestuale aumento del costo del personale legato agli adeguamenti normativi, l'aumento dell'IVA e di altri beni strumentali ha, di fatto, diminuito le risorse complessive a disposizione. Le migliorie gestionali realizzate in ASSB hanno aumentato la nostra “competitività” in alcuni settori, p.e. negli asili nido, ma non in tutti, anche perché cambi organizzativi richiedono per la loro realizzazione tempi medio lunghi. Stiamo lavorando per migliorare ulteriormente l'erogazione di alcune prestazioni ed abbassare alcune spese generali, ma eventuali migliorie saranno evidenti nel corso del 2014/2015, dopo il via libera della Giunta Comunale ad una auspicabile riorganizzazione. In considerazione dei finanziamenti provinciali comunicati e alla luce della volontà di mantenere l'attuale livello di erogazione delle prestazioni, nel presente contratto si realizza una previsione di bilancio in pareggio come previsto dall'art. 12 bis, comma 7 della legge provinciale n. 13/91, con una copertura previsionale a carico del Comune sulle materie delegate. Siamo quindi certi di riuscire a realizzare con questo contratto di servizio obiettivi che, nel 2014, possano coniugare esigenze dei cittadini, sostenibilità finanziaria ed un'equilibrata attenzione verso l'innovazione. Il Direttore Generale di ASSB dott. Bruno Marcato 1 LINEE GUIDA POLITICHE ANNO 2014 1. L’attuazione del Piano Sociale Qualità della Vita della Città di Bolzano L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano concorre attivamente alla realizzazione del Piano Sociale della Qualità della Vita nel periodo 2012-2015, con particolare riferimento alla realizzazione delle seguenti Linee - guida: ➢ Bolzano: città capoluogo ➢ Bolzano: città laboratorio di partecipazione ➢ La personalizzazione dei servizi e la prevenzione ➢ La promozione della famiglia nelle sue diverse espressioni ➢ Anziani: i potenziali custodi della memoria storica e del dialogo intergenerazionale ➢ Cittadini immigrati: un’opportunità d’incontro, confronto e crescita della città ➢ Verso una società solidale, attenta alla diversità, alle iniziative dal basso e alla valorizzazione del volontariato. Obiettivi operativi1 → 6.1 2. Bolzano: città capoluogo ➢ Favorire una logica di regolamentazione che tenga conto dell’individualità delle persone e della particolarità dei singoli bisogni in relazione al territorio; ➢ Realizzare un’informazione più trasparente e maggiore valorizzazione e coordinamento delle iniziative sul territorio; ➢ Creare le basi per una maggiore consapevolezza del cittadino rispetto alle effettive validità e punti di forza del welfare. L’Azienda Servizi Sociali affronta le problematiche sociali peculiari del contesto urbano cittadino, attraverso progettualità innovative nei seguenti settori specifici: a) area delle nuove povertà, con particolare riferimento al fenomeno della questua; b) persone in stato di detenzione, con particolare riferimento al reinserimento socio-lavorativo di persone a fine pena alla realizzazione della nuova struttura penitenziaria; c) realizza un’analisi degli accessi ai servizi e alle prestazioni sociali da parte di cittadini non residenti sul territorio della città. Obiettivi operativi → 6.1 3. Bolzano: città laboratorio di partecipazione ➢ Coinvolgere maggiormente la cittadinanza, per quanto possibile, nelle fasi di costruzione delle decisioni rispetto ad alcune tematiche cruciali per la comunità; ➢ Realizzare un ascolto tempestivo del territorio attraverso le reti e le associazioni; ➢ Realizzare una diversificazione della regolamentazione delle strutture che vanno incontro alle esigenze degli utenti in presenza di svantaggio sociale forte. L’Azienda Servizi Sociali concorre al coinvolgimento della cittadinanza nelle sue diverse forme attraverso: a) l’attivazione del Comitato di distretto della città di Bolzano, la cui titolarità è del Comune; b) la partecipazione attiva all’Osservatorio per le politiche sociali della qualità della vita e la collaborazione per la realizzazione del processo di valutazione degli esiti degli interventi e dei progetti sociali attraverso la messa a disposizione di tutti i dati necessari. Obiettivi operativi → 8.4 1 Considerata la trasversalità di alcuni obiettivi operativi rispetto alle linee guida politiche 2014, gli stessi possono essere stati associati a più linee. 2 4. La personalizzazione dei servizi e la prevenzione ➢ È necessario valutare tempestivamente e adeguatamente i bisogni attraverso una maggiore flessibilità, per superare l’esclusione sociale dei casi sociali che non sono standardizzabili. Le persone non sono “pratiche anonime” ma “vissuti specifici”; ➢ Occorre evitare che il welfare e l’assistenza sociale siano percepiti e vissuti in maniera passiva essenzialmente parassitaria e quindi responsabile di una mancanza di partecipazione in favore di sudditanza passiva; ➢ Realizzare una valutazione del bisogno efficace: decidere il servizio più adatto, maggiore capacità di esaminare i casi singoli, valutazione adeguata in quali casi si richiede erogazione in termini monetari e quando la richiesta è di tipo relazionale e di adattamento; ➢ Favorire una logica di comprensione dei casi rispetto alla logica di mera erogazione nei servizi; ➢ Operare per il superamento della povertà che si vergogna del bisogno e attivare il processo di depotenziamento della stigmatizzazione del bisogno attraverso l’informazione; ➢ Formare adeguatamente gli operatori sociali alle nuove realtà emergenti: immigrazione, complessità culturale, disagio giovanile, solitudine urbana nelle fasce sociali a rischio: anziani, immigrati; ➢ Personalizzare il rapporto cittadino-welfare: in altre parole il welfare non può più essere concepito genericamente ma ogni caso deve essere studiato a sé. Sostituire lo studio dei casi all’assistenza generica; ➢ Necessità di una maggiore personalizzazione dei servizi attraverso un maggior numero di operatori sociali, ma anche andando incontro ai bisogni effettivamente accertati; ➢ De - burocratizzare gli operatori sociali, il che significa “lasciare le scrivanie a favore del territorio”, creare figure di operatori sociali di zona, che operino su territorio; L’Azienda Servizi Sociali realizza: a) il bilancio delle competenze su un gruppo campione di utenti adulti fruitori della prestazione di Reddito minimo di inserimento nei Distretti Centro-Piani-Rencio e Oltrisarco-Aslago; b) investe nei processi di reinserimento socio-lavorativo delle persone che fruiscono dell’assistenza economica, rafforza l’area lavoro attraverso l’incremento graduale degli operatori al Servizio SAPL/Help for job con un primo aumento di n. 3 unità, utilizzando risorse umane che hanno già maturato all’interno di ASSB tale particolare esperienza, e incrementa i progetti di reinserimento lavorativo, anche attraverso l’utilizzo dello strumento dei lavori socialmente utili; c) progetti nell’area di sviluppo di comunità nel quartiere “Oltrisarco-Aslago” con particolare attenzione alla zona di S. Giacomo, e nei quartieri “ Piani Rencio”, “Europa-Novacella” e nel quartiere Firmian con riferimento al “centro di aggregazione delle famiglie”; d) segretariato sociale per tutti i nuovi accessi nei Distretti sociali; e) revisione e sviluppo del servizio di custodia sociale negli alloggi protetti per anziani; f) il coinvolgimento degli attori del Terzo Settore nell'analisi dei bisogni e nello sviluppo dei servizi e delle prestazioni sociali, con particolare riferimento a i servizi esternalizzati. Obiettivi operativi → 1.4; 2.1; 3.2; 3.3; 4.1; 5.1; 6.1; 7.2; 7.3; 8.1 5. Anziani: i potenziali custodi della memoria storica e del dialogo intergenerazionale ➢ Valutare la potenzialità sociale dell’anziano nel rapporto tra generazioni; ➢ Tenere in considerazione che dietro la richiesta di assistenza si è spesso in presenza di una richiesta di relazione da parte dell’anziano, curare la qualità della relazione. L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano concorre attivamente a realizzare la garanzia e la qualità della cura e dell’assistenza a domicilio, la promozione dell’invecchiamento attivo e la prevenzione della solitudine delle persone anziane attraverso: 3 a) il monitoraggio e il governo del sistema integrato dell’assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti; b) un programma di iniziative in occasione del 2014: Anno Europeo della conciliazione famiglialavoro; c) la realizzazione del Servizio mensa nel quartiere “Europa-Novacella”, d) il ripensamento del servizio mensa nel quartiere “Gries – S. Quirino”; e) la revisione delle “Rete Anziani”; f) la realizzazione di un polo unico per l’accoglienza residenziale temporanea; g) l’analisi della domanda di Servizio di aiuto domiciliare (SAD) da parte di persone nella fascia di età 18-39 anni colpita da patologie invalidanti; h) la personalizzazione delle tariffe per le mense anziani. Obiettivi operativi → 4.2; 4.3; 4.4; 4.6; 4.7; 4.8; 10.1 6. La prevenzione del disagio giovanile, la promozione dello sviluppo di comunità e della solidarietà L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano realizza azioni e progetti nell’ambito della prevenzione universale e selettiva in rete con i servizi sanitari, le associazioni, le scuole di primo e secondo grado, ecc., promuove la riscoperta del valore di comunità. L’Azienda Servizi Sociali realizza: a) progetti e interventi rivolti ai giovani di origine straniera “di seconda generazione”, con particolare riferimento ad azioni rivolte al loro avvicinamento alle professioni sociali; b) attiva interventi di prevenzione universale e selettiva nell’ambito del consumo di alcol, con particolare attenzione alla zona del Centro storico della città, attraverso il progetto “Piazzati al Centro”; c) attiva progetti di prevenzione dei comportamenti antisociali, con particolare attenzione ai fenomeni del bullismo e vandalismo; d) realizza interventi e azioni di sostegno educativo in particolare nelle nuove zone di espansione della città, quali il polo socio-educativo di Firmian. Obiettivi operativi → 1.3; 2.2; 7.1 7. La promozione della famiglia nelle sue diverse espressioni L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano realizza azioni e progetti a sostegno della famiglia con particolare riferimento alle trasformazioni socio-economiche in corso nella comunità cittadina. L’Azienda Servizi Sociali: a) realizza le azioni a completamento del sistema integrato dei servizi alla prima infanzia (nuovo sistema di finanziamento prov.le, Tagesmutter, ecc.); b) organizzare gli orari, la disponibilità delle strutture per la prima infanzia, con attenzione alle politiche di genere. c) incentiva le strutture di assistenza ai ragazzi e ai giovani al fine della prevenzione e del sostegno nelle situazioni a rischio e/o in presenza di famiglie disgregate. d) supporta le famiglie di origine straniera nell’educazione dei figli, con particolare riferimento agli usi e costumi locali; e) supporta le famiglie autoctone nella gestione dei rapporti genitori/figli, con particolare riferimento alle relazioni sociali con i coetanei di origine straniera; f) realizza un supporto ai genitori separati; g) realizza un’attenta valutazione delle esigenze legate ai problemi dei singoli (famiglie monopersonali). Obiettivi operativi → 1.1; 1.2; 1.3; 1.4; 2.1; 2.3 4 8. Il superamento dell’emarginazione sociale grave e la promozione dell’integrazione L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano realizza: a) il monitoraggio degli insediamenti Villaggio Sinti e l’accompagnamento delle famiglie di origine Rom nel processo di inserimento nel tessuto sociale dei quartieri; b) collabora attivamente all’attivazione delle micro-aree. Obiettivi operativi → 6.1 9. Cittadini immigrati: un’opportunità d’incontro, confronto e crescita della città ➢ Promuovere il coinvolgimento degli immigrati stessi nei servizi a loro rivolti, ovviando a problemi di comprensione, linguistici e comportamentali. Formare o favorire la presenza e visibilità di casi di immigrazione integrata, ma non assimilata, che possa socializzare la figura dello straniero con il progressivo reale cambiamento della città in atto. ➢ Realizzare centri di ascolto per i cittadini immigrati (uomini, donne, giovani, minori) con operatori misti, immigrati e autoctoni, in modo da favorire sia il contatto e la conoscenza del territorio, che la comprensione in caso di scarsa conoscenza della lingua, di difficoltà relazionale dovuta alla propria cultura. L’Azienda Servizi Sociali realizza: a) azioni di sostegno alle famiglie di origine straniera, con particolare riferimento alla comprensione e alla gestione delle relazioni dei loro figli con i coetanei autoctoni. b) la revisione del progetto di accoglienza per minori stranieri non accompagnati; c) il monitoraggio dei profughi che hanno terminato la fase di accoglienza in emergenza. Obiettivi operativi → 2.1; 6.1 10. Verso una società civile solidale, attenta alle diversità, alle iniziative dal basso e alla valorizzazione del volontariato ➢ Promuovere e valorizzare il ruolo del volontariato, sia come percorso formativo per i giovani, che come impegno sociale che responsabilizza il cittadino a prescindere dal compenso economico. ➢ Nelle disabilità, personalizzare e valutare le possibilità di miglioramento o crescita dei singoli individui, superando la logica della struttura che tende a omologare le potenzialità. Valorizzazione delle potenzialità dei singoli, in modo da operare da stimolo . ➢ Nel disagio psichico, operare maggiormente sulla società civile e sulla cultura diffusa per arrivare ad una tendenza maggiormente inclusiva delle diverse gradazioni del disagio psichico e della sua gestione. L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano concorre attivamente alla promozione del ruolo del Volontariato attraverso al realizzazione di progetti di servizio civile volontario con particolare riferimento ai servizi per anziani e per le persone disabili. L'Azienda Servizi Sociali di Bolzano realizza: a) il nucleo anziani disabili, presso il Centro di Degenza “Villa Europa”; b) il monitoraggio dei bisogni dei bambini affetti da autismo e delle loro famiglie. Obiettivi operativi → 3.1; 4.5; 5.2; 5.3; 5.4; 8.2; 11.2 11. Dalla qualità dei processi di produzione dei servizi sociali alla qualità dei risultati/esiti dei servizi sociali L’Azienda Servizi Sociali ha promosso percorsi di certificazione dei processi che conducono alla produzione/erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali ed è chiamata a spostare l’attenzione dalla valutazione qualità dei processi alla valutazione della qualità dei risultati/esiti i delle prestazioni e dei servizi erogati, ala misurazione dei risultati degli impatti prodotti, attraverso: 5 a) un’analisi dei risultati ottenuti attraverso l’erogazione delle prestazioni di AES su un gruppo campione di utenti; b) un’analisi dei risultati ottenuti attraverso l’inserimento di minori in strutture sociopedagogiche su un gruppo campione di utenti; c) un'analisi sui risultati e sugli impatti sociali dei progetti di occupazione temporanea di persone disoccupate. Obiettivi operativi → 2.1; 3.2 12. Organizzazione L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano è chiamata a proseguire la riflessione interna con l’obiettivo di adattare la propria struttura organizzativa al processo di crescita e sviluppo dei suoi servizi, derivante dalle nuove sfide e dalle nuove competenze poste dal sistema del welfare, anche alla luce di risorse che si vanno contraendo. Nel percorso di riflessione interna richiesta all’Azienda Servizi Sociali devono essere tenuti in debito rilievo i principi fondativi richiamati all’art. 2 dello Statuto Aziendale, avendo sempre al centro la mission sociale che l’ente strumentale del Comune è chiamato a interpretare sul territorio comunale, valorizzando al meglio le risorse umane e le professionalità sociali. Il processo di riorganizzazione di ogni decisione ad esso connessa dovrà essere proposta con un’evidenza chiara degli eventuali costi conseguenti, nella consapevolezza di operare in una congiuntura economica sfavorevole e della necessità che l’ente locale operi con criteri di economicità. Obiettivi operativi → 8.3; 8.5 13. Personale L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano prosegue nel percorso di monitoraggio delle proprie risorse umane attraverso un’analisi attenta del benessere organizzativo, con un metodo partecipato, l’utilizzo di strumenti validati e concentrando il focus sull’area Distretti sociali. Obiettivi operativi → 10.1 14. Comunicazione/Informazione Proseguire nell’azione di miglioramento della comunicazione e di informazione anche nei confronti dei nuovi concittadini/nuove concittadine al fine di orientarli al meglio nell’individuazione dei servizi e delle prestazioni offerte da ASSB facilitandone l’accesso. L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano realizza sinergie con l’Ufficio stampa del Comune. Obiettivi operativi → 11.1; 11.2 15. Risorse finanziarie e sostenibilità L'Azienda Servizi Sociali di Bolzano realizza una gestione attenta nel rispetto dei principi di efficacia ed efficienza, attraverso la razionalizzazione dell'allocazione e dell'utilizzazione delle risorse disponibili, per un ottimale rapporto costi/benefici. Opera nel rispetto delle direttive e dei criteri di finanziamento degli enti finanziatori, ed è garante di una gestione nel rispetto dei limiti delle risorse assegnate, sia nella fase di programmazione che di gestione. In ogni caso ASSB realizza tempestivamente un adeguato sistema di monitoraggio dei flussi finanziari. Se necessario, ASSB opera una riduzione dei servizi e delle prestazioni sociali attraverso l'applicazione di un criterio proporzionale a tutti i servizi ed alle prestazioni con preventivo passaggio in Giunta. Obiettivi operativi → 1.2; 9.1; 9.2 6 LINEE GUIDA AZIENDALI ANNO 2014 In base alle linee guida Comunali e alle recenti decisioni sia in termini di risorse economiche che di organizzazione, si ritiene di dover formulare le seguenti linee guida strategiche, le quali dovranno fungere da orientamento per la formulazione degli obiettivi operativi 2014. Gli obiettivi operativi aziendali dovranno garantire il mantenimento dello status quo (come fissato dagli obiettivi strategici del 2013), individuando forme di ridefinizione delle modalità operative secondo i principi di efficienza, efficacia ed economicità. Le presenti linee guida strategiche sono state costruite seguendo il modello della Balanced Scorcard, quindi la logica è quella delle 4 prospettive da essa previste: PROSPETTIVA ECONOMICA FINANZIARIA Come risaputo, ci troviamo in una difficile congiuntura economica finanziaria, dove le risorse a disposizione della Provincia e del Comune rimarranno in linea di massima uguali al 2013, ma considerando gli aumenti dei costi complessivi e il disavanzo già rilevato nel 2012, si ritene che si debbano compiere ulteriori sforzi per raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio. Questo comporta da parte dei dirigenti una maggiore attenzione rispetto alle migliorie organizzative interne da porre in essere; quindi si chiede: 1. una migliore collaborazione interna e con altri enti allo scopo di creare delle sinergie, verificando il recupero di risorse possibili (service case di riposo, agenzie Provinciali); 2. verificare la possibilità di diminuire o di allocare in modo diverso il personale amministrativo in alcuni settori in considerazione di una diminuzione di competenze o di nuove sinergie con altri servizi; 3. monitorare l´impatto della modifica del sistema di finanziamento nel settore della prima infanzia e del sistema di pagamento delle strutture di accoglienza minori; 4. abbassare ulteriormente la quota di partecipazione del Comune ad integrazione dei costi delle case di riposo; 5. superare il primo concetto di overbooking e mettere a regime i posti bambino/struttura; 6. monitorare le prestazioni ore lavorate/ore di assistenza presso il SAD; 7. effettuare uno studio sui costi rispetto all'eventualità di una internalizzazione di alcuni servizi dati a cooperative di tipo B per ricollocare personale ASSB inabile al lavoro (sale mense, pulizie, servizi generali); 8. affinare la capacità previsionale e mantenere monitorate le entrate, per evitare un'eccessiva discrepanza tra preventivo e consuntivo; 9. avviare e monitorare l´impatto del sistema delegato dal Comune della gestione dei crediti di cittadini presso case foranee. PROSPETTIVA DEI PROCESSI Porre sempre maggiore attenzione al miglioramento della comunicazione, strutturare maggiormente il sistema di gestione degli audit, dei controlli e delle verifiche economiche che sono in capo ai singoli uffici per le competenze a loro attribuite. La competenza di regia del sistema e il conseguente monitoraggio periodico di tutti i controlli effettuati in azienda, dovrà essere collocata presso l'ufficio di direzione. 7 Inoltre: 1. Centralizzare gli acquisti MEPA di competenza degli uffici dell'area servizi sociali presso la ripartizione casa di riposo da parte dei servizi sociali; 2. Assegnare la competenza della gestione dell´assunzione di tutto il personale handicap (anche non specilizzato) all'ufficio personale; 3. Adeguare d'intesa con l'amministrazione comunale l´organigramma e il funzionigramma attuale, in modo da attribuire nuove competenze agli uffici ed avviare i necessari adattamenti alle procedure; 4. Aumentare alcuni automatismi nella gestione dei dati sulle prestazioni; 5. Continuare ad aumentare le specializzazioni e la focalizzazione su temi specifici nella gestione degli utenti e dei bisogni delle famiglie, mantenendo un'attenzione particolare rispetto alle esigenze che favoriscono la permanenza a casa del proprio assistito; 6. Gestire i nuovi carichi di lavoro che dovrebbero andare di pari passo con una pianificazione concordata ed attenta alle esigenze del personale, alle infrastrutture ed ai clienti; 7. Rinforzare una maggiore continuità della presa in carico tra distretti e strutture; 8. favorire la partecipazione del personale alla costruzione dei servizi, alla loro analisi in un'ottica di bottom up; 9. Strutturare la prassi di partnership con soggetti terzi ed organismi con cui collaboriamo; 10. Revisionare il sistema di valutazione dei dirigenti, ipotizzando l'attribuzione del compito valutativo ad un organo collegiale similare ad un nucleo di valutazione. PROSPETTIVA DEL CLIENTE UTENTE Rispetto alla progettazione sociale e alla pianificazione, si ritiene necessario continuare a mantenere una verifica puntuale della situazione rispetto ai LIVES decisi dalla Provincia. Inoltre le indicazioni contenute nelle linee guida politiche comunali danno chiara evidenza rispetto ai servizi da realizzare e definiscono delle chiare priorità in merito ad alcuni obiettivi triennali già avviati che dovranno quindi proseguire. Si ritiene in ogni caso importante segnalare alcuni approfondimenti da realizzare, sui quali va posta particolare attenzione: 1. Modificare le procedure di nomina degli ADS come avviene presso altre Comunità Comprensoriali o case di riposo; 2. Approfondire e monitorare l´impatto dei nuovi servizi provinciali a noi delegati (Frühförderung, Servizio Adozioni, Grüne Nummer per l'Emergenza Anziani) 3. Verificare nuove prospettive dell'abitare e nuovi progetti confrontando possibili innovazioni in questo settore; 4. Avviare le procedure per dare attuazione all'Accordo di Programma in base all'art. 25 DPGP 30/2000 e successive modifiche (prestazione di AES “Vita indipendente e partecipazione sociale” a favore di persone con una grave disabilità solamente fisica); 5. Lavorare su progetti che stimolano la massima autonomia possibile dell'assistito con interventi di accompagnamento o di "tregua" per familiari, piuttosto che orientarsi verso delle soluzioni residenziali o semiresidenziali (sia nelle dipendenze che nell'handicap che nella malattia psichica); 6. Prestare attenzione alle esigenze di utenti che escono dall'ospedale; 7. Particolare attenzione va posta sul tema della progettazione sui minori, con attenzione all'autismo (anche per adulti), all'assistenza domiciliare di bambini disabili, all'accoglienza in emergenza; 8. Valutare l´andamento dei servizi aperti su indicazione della Provincia (p.e. progetto Frühförderung, adozioni ecc.), individuando dal punto di vista della logistica una struttura che corrisponda maggiormente alle esigenze; 9. Sostenere le attività del volontariato verificando dove poterlo implementare; 8 10. Gestire e monitorare l'impatto della gestione sussidi casa sul territorio di Bolzano; 11. Prevedere un accesso alle informazioni sui diritti dei cittadini contemplati all'interno di carte dei diritti recepite dallo Stato Italiano, dalla Provincia e dal Comune. PROSPETTIVA DELL´APPRENDIMENTO E DELLA CRESCITA 1. Mantenere alta l'attenzione sul benchmarking rispetto a tutti i servizi, per favorire proposte che vadano nella direzione di semplificazione e di miglioramento complessivo oltre che di costante apprendimento; 2. Mantenere alta la ricerca e la possibilità di confronto sui processi di aiuto che mettiamo in campo, per verificarne l'efficacia e l'impatto individuando dei settori di ricerca; 3. Realizzare progettazione mantenendo una prospettiva locale, nazionale ed europea, favorendo l'apertura di ASSB all'internalizzazione in alcuni settori specifici; 4. Implementare progetti di sviluppo ICT che vadano nella direzione di creare un cruscotto che ci aiuti nella conoscenza reale dell'andamento dei servizi e nella gestione dati 5. Mantenere collegamenti con UNIBZ, ESN (European Social Network), ed altri istituti di ricerca che realizzano progetti specifici che permettano una crescita professionale, una maggiore consapevolezza delle nuove esigenze delle persone e un miglioramento dei servizi sociali 6. Progettare la possibile introduzione di carte dei servizi orientate al cittadino allo scopo di agevolare l'accesso alle prestazioni di ASSB 7. Gestire la tematica della trasparenza adeguando il sito alle nuove disposizioni di legge 8. Individuare delle delle forme semplificate ed accessibili alla comunicazione per utenti anche con disabilità (carta dei servizi semplificate, con immagini etc.) 9. Sviluppare strumenti di valutazione degli esiti dei nostri interventi 9 Macro-obiettivi, obiettivi operativi e attività per area AREA: PRIMA INFANZIA E FAMIGLIA MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI 1. LP Approvare il nuovo regolamento degli asili nido (2014) (Ufficio Servizi alla Famiglia) 7 1. Organizzazione di incontri con il personale, genitori 2. Stesura del testo da sottoporre all'attenzione dell'Assessore 3. Richiesta di approvazione della proposta da parte della Giunta Comunale 2. Pianificarne la nuova organizzazione dei servizi alla prima infanzia in previsione dell'introduzione del nuovo sistema di finanziamento (2014) (Ufficio Servizi alla Famiglia) 7/15 1. Rilevazione dati (presenze bambini, tipologia di assenze, ecc.) tramite il nuovo programma FAMINFO 2. Partecipazione al gruppo di lavoro Comune-Consorzio dei Comuni per la definizione dei criteri del nuovo sistema di finanziamento -1Garantire il 3. mantenimento, la sostenibilità e la capacità dei servizi alla prima infanzia e tutela dei minori d'età 0-36 mesi e di rispondere in modo flessibile alle nuove esigenze, favorendo lo sviluppo evolutivo dei bambini ed offrendo un 4. sostegno al ruolo genitoriale 3. Proiezione e pianificazione del fabbisogno ed utilizzo dei posti, in particolare di asilo nido Avviare la gestione del servizio "Spazio Famiglie Firmian" (2014) (sede distrettuale Don Bosco) 1. Riprogrammazione delle attività del Servizio in collaborazione con l'Ufficio Famiglia, Donna e Gioventù del Comune a seguito della protratta chiusura della struttura per motivi strutturali. 2. Avvio delle dell'immobile attività programmate, previa disponibilità 3. Riavvio/costruzione della rete con le realtà del territorio, previa disponibilità dell'immobile Attuare interventi di supporto a favore delle famiglie della città di Bolzano attraverso la realizzazione di un Centro Famiglia (2012-2014) (sede distrettuale Gries S. Quirino) 1. Approvazione da parte dell'Assessorato competente del progetto per l'istituzione di un Centro Famiglia e messa a disposizione delle necessarie risorse finanziarie da parte dell'ente comunale 2. Selezione di un Referente del Centro Famiglia 3. Ampliare il Servizio Sostegno familiare e intervento pedagogico precoce per bambini con disabilità su tutto il territorio provinciale 4. Realizzazione di interventi a sostegno delle famiglie autoctone nella gestione del rapporto genitori-figli con il sostegno dei Consultori Familiari 5. Affidamento del Servizio Intervento pedagogico precoce per bambini ciechi e ipovedenti tramite gara 6. Elaborazione di un modello di riorganizzazione del Servizio Adozioni Alto Adige 7. Attuare un modello di intervento sul territorio a supporto delle famiglie con minori autistici INDICATORI GENERALI 6/7 • popolazione residente in fascia d'età 0 - 36 mesi 10 4/7 INDICATORI DI SERVIZIO • tasso di natalità • suddivisione territoriale popolazione 0 - 36 mesi • quota popolazione straniera 0 - 36 mesi • tipologia famiglie (monogenitoriali, coppie con n. figli, ecc.) • n. posti disponibili • livello di copertura strutture nidi e microstrutture • indice di saturazione teorica • lista di attesa • composizione familiare utenti asili nido • ritiri • numero di ingressi in corso d'anno 11 AREA: MINORI MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI LP Elaborare un Konzept relativamente ai minori residenti nel Comune di Bolzano in carico ai distretti ed utenti di servizi 4/7/9/ 1. residenziali (comunità alloggio e centri diurni) (2014) (Ufficio 11 Servizi alla Famiglia) 1. Effettuazione di incontri e riunioni con i servizi coinvolti 2. Elaborazione di un documento finale 3. Partecipazione al gruppo di lavoro provinciale relativo all'elaborazione delle nuove linee guida per la gestione delle strutture per minori UE e non UE (gruppo di lavoro sull'accreditamento) 2. Attuare progetti di prevenzione e sostegno educativo a favore 2dei minori della città di Bolzano, ripensando gli interventi di Garantire il quelli in corso in considerazione dei bisogni emergenti (2014) mantenimento e la (sede distrettuale Don Bosco) sostenibilità dei servizi sociali di ASSB a favore 1. Attuazione di interventi di prevenzione a livello sovradistrettuale di minori, per contribuire a favore degli adolescenti: progetto "litigare bene", e attuazione di alla prevenzione e alla interventi volti a contenere il fenomeno del drop out nelle scuole cittadine riduzione del disagio minorile 2. Ripensare e realizzare interventi ed azioni di sostegno educativo a favore dei minori del quadrilatero di Via Mozart (Firmian) attraverso la struttura socio-educativa "Polo Ovest" 3. Creare un sistema per la gestione e il monitoraggio dei "servizi c.d. ambulatoriali" per i minori in carico a ASSB (20132014) (sede distrettuale Don Bosco) 1. Creazione di un sistema di monitoraggio dei progetti 2. Presentazione del sistema all'area socio-pedagogica dei Distretti 3. Partecipazione al gruppo di lavoro provinciale relativo all'elaborazione delle nuove linee guida per la gestione delle strutture per minori (gruppo di lavoro sul finanziamento) INDICATORI GENERALI INDICATORI DI SERVIZIO • popolazione minorile residente per genere e fascia d'età • quota popolazione minorile straniera • suddivisione territoriale popolazione minorile • tasso di occupazione minorile • indice di assistenza: minori in carico / popolazione minorile • indice di istituzionalizzazione: minori in struttura / minori in carico • indice di affidamento: minori in affidamento / minori in carico • n. minori adottati • n. casi segnalati dalle scuole • n. provvedimenti del Tribunale per i Minorenni 12 6 7 AREA: ADULTI MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI 1. Coordinare assieme al Comune di Bolzano uno dei 5 gruppi della rete cittadina antiviolenza (2014) (Ufficio Servizi alla Famiglia) LP 10 1. Incontri e riunioni con vari servizi della rete 2. -3Garantire il mantenimento, la sostenibilità e l'integrazione dei servizi sociali di ASSB a favore 3. di adulti per contribuire all'esercizio di una piena cittadinanza Ottimizzare il modello organizzativo aziendale sul tema dell'inserimento lavorativo al fine di sostenere persone di varie realtà sociali (2012-2014) (sede distrettuale Europa Novacella) 4/11 1. Estendere i programmi di interventi di integrazione sociale ex art. 19, comma 8 del D.P.G.P. 30/2000 anche ad associazioni di volontariato, in particolare a quelle attive a sostegno delle persone anziane 2. Avviare una banca dati unica relativa agli inserimenti lavorativi attuati all'interno dell'ASSB Monitorare le iniziative intraprese nel settore delle dipendenze (2014) (sede distrettuale Europa Novacella) 4 1. Realizzare due posti destinati a persone con dipendenza da gioco presso un laboratorio attraverso finanziamento provinciale 2. Progettare un servizio di accompagnamento educativo territoriale destinato a persone con dipendenza 3. Collaborazione con istituzione del terzo settore nel progetto riguardante il consumo di alcolici da parte di persone senza dimora 4. Progettazione di un evento di informazione e sensibilizzazione sul tema delle dipendenze rivolto alla cittadinanza attraverso la collaborazione con il Comune di Bolzano, il Teatro Cristallo ed il Forum Prevenzione INDICATORI GENERALI INDICATORI DI SERVIZIO • popolazione residente per genere, fasce d'età, ecc. • suddivisione territoriale popolazione • quota popolazione straniera • tasso di occupazione / disoccupazione • composizione famiglie • frequenza scolastica / iscritti • delitti denunciati dalla Forze dell’Ordine alle autorità giudiziarie per tipologia in Provincia di Bolzano • indice di assistenza adulti in carico / popolazione adulta • assunzioni tramite HfJ degli utenti seguiti dal servizio • n. donne uscite da percorso di violenza / totale donne in struttura e seguite dal centro antiviolenza • n. adulti affetti da dipendenza seguiti da ASSB (motivo prevalente della presa in carico) 13 AREA: ANZIANI MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI -41. Garantire il mantenimento e la sostenibilità dei servizi sociali di ASSB a favore di persone anziane e dei loro care giver (prestatori di cura) per contribuire alla loro tutela e al loro benessere psicofisico nell'ambito del lavoro di cura 2. Analizzare il servizio di custode sociale attualmente garantito negli alloggi protetti per anziani ed elaborazione di una proposta di revisione del medesimo (2014) (sede distrettuale Oltrisarco Aslago) LP 4 1. Analisi del servizio di custode sociale attualmente garantito negli alloggi protetti per anziani 2. Approfondimento delle richieste degli inquilini degli alloggi protetti per anziani del distretto di Oltriosarco Aslago e del Distretto Centro Piani Rencio nell'ottica della definizione delle competenze del custode sociale 3. Elaborazione di una proposta di revisione del servizio di custode sociale Progettare una mensa presso il quartiere Europa Novacella e una mensa di più agevole raggiungimento presso il Quartiere Gries-San Quirino (2012-2014) (sede distrettuale Europa Novacella) 5 1. Messa a disposizione dei locali e del necessario arredo/attrezzatura da parte del Comune per realizzare una mensa nel quartiere di Europa-Novacella 2. Apertura della mensa presso il quartiere Europa Novacella 3. Realizzazione di attività funzionali alla ristrutturazione dei locali destinati alla mensa del quartiere Gries S. Quirino 4. Affrontare uno studio riguardante la possibilità di personalizzare le tariffe mensa per persone anziane, tenendo conto della loro situazione socio-economica individualizzata 3 Ottimizzare la collaborazione tra Rete Anziani e ASSB (2014) (sede distrettuale Gries S. Quirino) 5 1. Partecipazione da parte di ASSB alle riunioni della Rete Anziani 2. Conferma e verifica con le associazioni dell'utilizzo del nuovo schema per la rilevazione dei contatti relativi al servizio Emergenza Anziani 4 Conseguire la certificazione RQA da parte delle case di riposo Villa Armonia e Serena (2014) (Villa Serena) 1. Comunicazione del progetto relativo alla certificazione RQA agli operatori delle due CR(analisi della situazione attuale ed individuazione delle proposte di miglioramento) 2. Costituzione ed avvio delle attività di sei gruppi di lavoro composti da rappresentanti di tutti i profili professionali operanti in Villa Serena (3 gruppi) e Villa Armonia (3 gruppi) 3. Compilazione dei questionari on line da parte degli incaricati delle due CR 4. Rilevazione del grado di benessere dei residenti delle due CR 5. Invio dei dati al Verband Altersheime Südtirols 6. Richiesta audit esterno al Verband Altersheime Südtirols 7. Svolgimento audit esterno nelle due case di riposo 14 5 5 Migliorare il servizio offerto ai residenti con handicap e disagio psichico presso il centro di degenza Villa Europa (2014-2015) (Polo residenziale DB-VE) 10 1. Ricollocazione dei residenti attualmente presenti nelle stanze dedicate al futuro nucleo 2. Programmazione dei lavori di ristrutturazione ed esecuzione degli stessi nella parte del piano destinata al nucleo disabili anziani 3. Selezione del fornitore e acquisto dell'arredamento necessario al funzionamento del futuro nucleo (cucina, zona soggiorno) 4. Apertura del nuovo nucleo e messa a disposizione di detto servizio all'utenza 5. Creazione di un gruppo di lavoro interno a Villa Europa per il coordinamento relativo alla costituzione del gruppo anziani disabili 6 Ristrutturare il Centro Diurno Villa Europa (2014) (Polo residenziale DB-VE) 5 1. Costituzione di un gruppo di lavoro interno per il coordinamento delle attività 2. Adeguamento provvisorio degli spazi per l'accoglienza temporanea degli utenti (durante la ristrutturazione del centro diurno) 3. Esecuzione dei lavori di ristrutturazione 4. Acquisto dell'arredamento del centro diurno 7 Migliorare il servizio offerto ai residenti del nucleo Alzheimer della casa di riposo Don Bosco (2014-2016) (Polo residenziale DB-VE) 5 1. Ricollocamento dei residenti attualmente presenti nell'ala della struttura che verrà demolita, secondo il progetto di massima già elaborato nell'anno 2013 2. Riorganizzazione degli spazi della struttura non interessati dai lavori di ristrutturazione al fine di ricollocare gli uffici amministrativi della ripartizione case di riposo e il laboratorio Lupo Alberto e ricerca di nuovi alloggi per le/i volontari EU 3. Coordinamento interno alla struttura del gruppo di lavoro relativamente all'installazione del cantiere di lavoro e all' inizio dei lavori di ristrutturazione 4. Creazione di un gruppo di lavoro interno alla struttura DB, deputato al coordinamento delle attività propedeutiche all'avvio dei lavori del cantiere 8 Realizzazione di un Wintergarten presso la Casa di riposo Villa Serena (2013-2015) (Casa di Riposo Villa Serena) 1. Ridefinizione del Konzept per la costruzione di un Wintergarten interno alla struttura 2. Realizzazione del progetto definitivo INDICATORI GENERALI • popolazione residente per genere e fasce d'età • suddivisione territoriale popolazione 15 5 INDICATORI DI SERVIZIO • popolazione per composizione familiare • tasso di vecchiaia • livello di copertura delle strutture residenziali e dei Centri Assistenza Diurna • indici di assistenza (strutture residenziali, Centri Assistenza Diurna, Servizio assistenza domiciliare): utenti anziani in carico / totale popolazione anziana • n. utenti in ammissioni temporanee • n. ammissioni in emergenza • liste di attesa dei servizi di tregua (CAD) • n. ore prestazioni assistenza domiciliare / totale personale • n. assistenze domiciliari effettuate con due operatori 16 AREA: HANDICAP E DISAGIO PSICHICO MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI 1. Definire le competenze e la collaborazione a livello territoriale tra la ripartizione distretti e l'ufficio persone in situazione di handicap e disagio psichico per quanto concerne questo specifico target di persone adulte (2014) (Ripartizione Distretti Sociali) LP 4 1. Formazione reciproca del personale di entrambe i servizi sulle rispettive modalità d'accesso e di lavoro 2. Elaborazione di una prima procedura per definire competenze e collaborazione tra i due servizi per quanto concerne il target di persone adulte in situazione di handicap e disagio psichico a livello territoriale 3. Creazione presso la sede distrettuale Europa Novacella dell'equipe specializzata sul tema "vita indipendente" ex art. 25 del D.P.G.P 30/2000 e successive modifiche 2. -5Garantire il mantenimento e la sostenibilità dei servizi sociali di ASSB a favore di persone disabili per contribuire a dare loro una vita dignitosa, con particolare attenzione agli utenti disabili che 3. stanno diventando anziani Ampliare i servizi residenziali e diurni per persone disabili e con disagio psichico in base ai Liveas (2012-2014) (Ufficio Handicap e Disagio Psichico) 10 1. Organizzazione trasferimento degli utenti da Bagni di Zolfo (via Merano 90) in via Fago 14 (edificio definitivo) 2. Organizzazione trasferimento degli utenti dalla struttura di viale Europa in via Fago 14 (struttura provvisoria) 3. Collaborazione con l'Unità Tecnica dell'Ufficio Appalti e Patrimonio per la predisposizione del progetto di ristrutturazione dell'edificio di Druso 323/a Progettare e realizzare un servizio adatto ad accogliere persone con gravi disturbi del comportamento (doppia diagnosi) (2014) (Ufficio Handicap e Disagio Psichico) 10 1. Studio di buone prassi da parte del gruppo di lavoro interaziendale costituito per la progettazione del servizio 2. Individuazione e stesura del Konzept aziendale relativo al servizio e stesura del progetto operativo (cronoprogramma per apertura servizio; individuazione struttura e sue caratteristiche; costituzione gruppo utenti; etc.) 3. Formazione del personale selezionato per il servizio 4. Realizzare il percorso formativo "I disturbi dello spettro autistico: strategie efficaci per gli operatori" (2014) (Ufficio Handicap e Disagio Psichico) 1. Organizzazione della formazione da parte dell'Ufficio Handicap e Disagio Psichico 2. Svolgimento della formazione 3. Valutazione della possibilità di costituire un gruppo di utenti affetti da autismo 4. Rilevazione del fabbisogno rispetto al numero di utenti affetti da disturbi autistici INDICATORI GENERALI • popolazione residente per genere, fasce d'età ecc. 17 10 INDICATORI DI SERVIZIO • suddivisione territoriale popolazione • livello di copertura strutture e laboratori • indice di autosufficienza • indice di ricambio per strutture e per servizi diurni • utenti per età • liste di attesa dei servizi residenziali e diurni 18 AREA: INCLUSIONE SOCIALE MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI 1. -6Garantire il mantenimento e la sostenibilità dei servizi sociali di ASSB a favore di persone in stato di emarginazione sociale per contribuire al contenimento del disagio LP Procedere ad una revisione del Servizio di Integrazione Sociale, per permettere l'elaborazione di percorsi di 1/2/ progettazione in risposta al crescente fabbisogno 4/8/ individualizzato delle persone in difficoltà, in particolare delle 9 persone senza dimora (2014), dei Sinti e dei profughi (singoli e famiglie) (2014-2016) (Servizio di integrazione sociale) 1. Partecipazione attiva all'elaborazione delle provinciali riguardanti le strutture dei senza dimora linee guida 2. Applicazione del protocollo dell'UEPE, firmato da parte della Provincia e del Provveditorato del Triveneto, sul territorio di Bolzano 3. Partecipazione al tavolo di lavoro comunale per per la stesura di un regolamento e di un piano d’azione cittadino per l’avvio e la gestione delle microaree 4. Verifica del progetto di inserimento nel territorio delle famiglie Sinte 5. Partecipazione al tavolo di lavoro provinciale per la stesura di un regolamento per la gestione dei profughi (singoli e famiglie) che vengono accolte dal nucleo di valutazione INDICATORI GENERALI INDICATORI DI SERVIZIO • popolazione residente per genere, fasce d'età ecc. • suddivisione territoriale popolazione • quota popolazione straniera • popolazione per tipologia • popolazione per composizione familiare • tasso di occupazione / disoccupazione • n. persone senza fissa dimora in dimore precarie e occasionali (es. sotto i ponti) • livello di copertura delle strutture • n. utenti passati a servizi di secondo livello • n. decessi tra utenti dei servizi di integrazione sociale 19 AREA: SVILUPPO DEL TERRITORIO MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI 1. Contribuire alla prevenzione rispetto alle problematiche legate al consumo di alcolici nel centro cittadino e conseguente miglioramento della qualità della vita del quartiere (2014) (sede distrettuale Centro Piani Rencio) LP 6 1. Collaborazione nell'intervento diretto sulla piazza tramite i "facilitatori della prevenzione-l'amico del bar" composto da educatori/operatori formati -7Promozione e sostegno di interventi sulla comunità che favoriscano lo sviluppo 2. di una comunità informata, consapevole, competente e responsabile che, gradualmente, diventa capace di mettere in rete le proprie responsabilità, competenze e risorse al fine di generare solidarietà autosostenibile 3. 2. Collaborazione nell'ambito del progetto "piazzati al centro", che ha lo scopo di coinvolgere i cittadini residenti nel miglioramento della qualità di vita del quartiere Attivare azioni di sviluppo e sostegno della rete di prossimità e vicinato per persone anziane in situazione di fragilità del Distretto E/N, attraverso l'avvio di un progetto di sviluppo di comunità nel quartiere (2012-2014) (sede distrettuale Europa Novacella) 4 1.Costruzione della rete degli attori pubblici e privati coinvolti nella realizzazione del progetto di sviluppo di comunità, previa messa a disposizione delle risorse approvate dal Comune 2. Realizzazione delle azioni di sviluppo di comunità concordate con il Comune tenendo conto del percorso e del lavoro sociale documentato nel dossier elaborato nel 2013 Proseguire il percorso di sviluppo di comunità nella zona di Via Maso della Pieve (2012-2014) (sede distrettuale Oltrisarco Aslago) 4 1. identificazione e messa a disposizione del progetto di una sede idonea nella zona di via Maso della Pieve 2. Prosecuzione dell'esperienza di sviluppo di comunità nella zona di Maso della Pieve 3. Responsabilizzazione dei cittadini e/o delle associazioni per l'attivazione di interventi nel territorio di Maso della Pieve INDICATORI GENERALI INDICATORI DI SERVIZIO • popolazione per genere, età e per quartiere • quota popolazione straniera • n. associazioni, parrocchie, gruppi di volontariato e risorse del territorio in genere presenti sul territorio • indice di partecipazione: n. di associazioni o di enti che collaborano con ASSB / associazioni ed enti presenti sul territorio • convenzioni o protocolli di intesa stipulate / enti o associazioni che collaborano con ASSB • livello di coinvolgimento della popolazione e/o avvicinamento alle politiche sociali 20 AREA: ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI LP -8Sviluppo e ridefinizione 1. di modalità operative nei servizi secondo i principi di efficienza, efficacia, economicità, gestione dei rischi e responsabilità sociale Estendere gradualmente il segretariato di servizio sociale all'interno delle cinque sedi distrettuali (2013-2014) (Ripartizione Distretti Sociali) 2. Promuovere e valorizzare il Servizi Civile Volontario all'interno dell'ASSB per un'azienda civile, solidale e attenta alle diversità (2013-2014, prosecuzione dell'obiettivo 20122013) (Direzione Generale) 4 1. A cinque anni dall'introduzione del servizio di segretariato di servizio sociale riesaminare l'organizzazione dello stesso al fine di apportare eventuali miglioramenti in attesa delle risorse aggiuntive 2. Ricerca assistenti sociali per estensione graduale e proporzionata del segretariato di serv. soc. alle risorse messe a disposizione dal Comune; estensione graduale segretariato e monitoraggio n. accessi, analisi impatto su sedi e confronto anni precedenti. 10 1. Redazione di un progetto di servizio civile nazionale e provinciale, per il reclutamento di giovani volontari da impiegare all'interno delle strutture per anziani e presso i gruppi occupazionali dei servizi handicap 2. Selezione dei candidati che hanno presentato richiesta di servizio civile nazionale e provinciale nei termini previsti 3. Stipula dei contratti di servizio volontario, accoglienza dei ragazzi, monitoraggio e supervisione del servizio svolto, consulenza ai tutor, coordinamento della formazione dei ragazzi 4. Individuazione di azioni di sensibilizzazione e informazione nei confronti dei giovani tra i 18 e 29 anni 5. Studio di fattibilità e di approfondimento rispetto alla possibilità di implementare i progetti di servizio volontario anche presso servizi distrettuali e/o servizi dell'Ufficio Famiglia aziendali 3. Implementare una rete fra servizi in un'ottica di creazione di sinergie e miglioramento della performance (2013-2014) (Direzione Generale) 12 1. Partecipazione al "European Social Network" 2. Partecipazione al progetto "Prevenzione, Tutela e Terapia PTT" 3. Partecipazione al "Network benchmarking" sociosanitario promosso da SDA Bocconi di Milano 4. del settore Partecipare all'"Osservatorio per le Politiche Sociali e la Qualità della Vita" del Comune di Bolzano ed ai progetti "Working in Poor" e di inserimento lavorativo delle persone in situazione di handicap (2014) (Direzione Generale) 3 1. Partecipazione agli incontri dell'"Osservatorio per le Politiche Sociali e la Qualità della Vita" 2. Contribuire attivamente alle ricerche "Working in Poor" e di inserimento lavorativo della persone in situazione di handicap 5. Implementare la riorganizzazione di ASSB previa approvazione della stessa da parte del comune di Bolzano 21 12 (2014) (Direzione Generale) 1. Adeguare, previa approvazione della riorganizzazione di ASSB da parte del Comune di Bolzano, l'organigramma ed il funzionigramma aziendale 2. Avviare gli adattamenti delle procedure di ASSB in base al nuovo organigramma e funzionigramma aziendale, previa approvazione della riorganizzazione di ASSB da parte del Comune di Bolzano INDICATORI DI SERVIZIO • nr. nuovi servizi attivi • nr. servizi certificati • livello di efficacia nel conseguimento degli obiettivi sociali • livello di efficienza nel conseguimento degli obiettivi sociali 22 AREA: SOSTENIBILITA' E FINANZA MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI 1. -9Garanzia di una gestione sostenibile delle risorse economiche e finanziarie secondo principi di efficienza, efficacia e delle direttive degli enti 2 finanziatori Ottimizzare la gestione economica attraverso un costante monitoraggio delle entrate (2013-2015) (Ufficio Finanze e Contabilità) LP 15 1. Calendarizzazione riunioni con responsabili budget e referenti ufficio finanze 2. Mappatura dell'organizzazione del flusso attivo 3. Avvio dello sviluppo del sistema di gestione informatizzato Monitorare le prestazioni di assistenza domiciliare (2014) (sede distrettuale Oltrisarco Aslago) 15 1. Monitoraggio delle prestazioni e del budget assegnato alle cooperative AGAPE-ASSIST 2. Analisi del servizio SASD INDICATORI DI SERVIZIO • incidenza del costo del fattore personale sul costo complessivo (dati disponibili a chiusura esercizio finanziario) • costo annuo servizi • riduzione / incremento dei costi a consuntivo / offerta servizi • grado di realizzazione dei crediti • interessi attivi su giacenze di cassa / anno • % entrate da utenti/totale entrate • % entrate da finanziamenti diversi (sponsor, FSE, ecc) / totale entrate 23 AREA: RISORSE UMANE MACRO OBIETTIVO - 10 Adozione di un sistema 1. di gestione delle risorse umane che tenga conto sia delle esigenze dei servizi che del benessere del personale INDICATORI DI SERVIZIO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI LP Aggiornare e migliorare il documento informativo per i/le dipendenti aziendali sulle possibilità di conciliazione lavoro famiglia nell'ambito della linea guida politica sulla promozione della famiglia nelle sue diverse espressioni (2014) (Ufficio Personale) 1. Aggiornamento e miglioramento stesura informativo per lavoratrici madri e lavoratori padri dell'opuscolo 2. Analisi e confronto con altri enti sulle politiche di promozione della famiglia • n. personale per genere, età, rapporto di lavoro, provenienza • dotazione personale dipendente / anno • assenze del personale • formazione del personale • livello di soddisfazione del cliente interno / livello atteso • n. concorsi pubblici banditi / anno • tasso di turn over del personale • n. tentativi di conciliazione 24 5/13 AREA: COMUNICAZIONE MACRO OBIETTIVO OBIETTIVI OPERATIVI AZIENDALI 1. - 11 Garanzia di un'informazione trasparente ed esauriente sull'operato di ASSB e dei suoi servizi Elaborare la Carta dei servizi delle sedi distrettuali dell'Azienda Servizi sociali di Bolzano (2014-2015) (Ripartizione Distretti Sociali) 14 1. Creazione di gruppi di lavoro composti da esperti e tecnici delle cinque sedi distrettuali 2. Analisi della documentazione esistente relativa ai servizi oggetto della Carta e definizione degli standard e degli impegni di qualità 2. Individuare forme semplificate di comunicazione con utenti 10/14 con problematiche di diverso tipo (2014) (Ufficio di Direzione) 1. Analisi degli strumenti di comunicazione con gli utenti/cittadini utilizzati in ASSB 2. Elaborazione di un piano di intervento 3. Elaborazione di strumenti semplificati di comunicazione INDICATORI DI SERVIZIO LP • n. eventi e manifestazioni / anno • n. operazioni pubblicitarie / anno • n. comunicati stampa / anno • n. contatti al sito / anno 25 Budget 2014 COSTI* Prima Infanzia e famiglia Asili nido - microstrutture -Acc. bambini con disabilità e non vedenti consultori familiari 9.999.887 Progetti Assessorato: % FONTI DI FINANZIAMENTO 12% Compartecipazioni Provincia Altro Comune Centro famiglia - Sviluppo Comunità – Spazio fam. Firmian (di cui per progetti € 339.210) Minori Servizio sociopedagogico di base - Centro affidi /Spazio neutro Misna- Focolare - servizio adozioni – alloggi alta autonomia- rette 6.300.838 8% Compartecipazioni Provincia Altro Comune Adulti Help for job -Lab. Alcooldip - accompagnamento sociopedag. A dom Bassa soglia - Alloggi dipendenza – Infopoint – SSB Centro ascolto donne/casa delle donne/alloggi protetti – sapl 3.355.548 4% 47.500 6.099.014 86.438 67.886 Compartecipazioni Provincia Altro Comune (di cui per progetti Assessorato € 438.715) Progetti Assessorato: Potenziamento Sapl – progetto Alcool Segretariato sociale Anziani Servizio sociopedagogico di base - SAD - Centri diurni Pasti a domicilio - Mense - Alloggi anziani CAD Villa Europa - Pramstaller - Soggiorni climatici Tandem per la valutazione della non autosufficienza Strutture residenziali - foranee Comune SAD 1.050.000 1.370.920 186.979 7.391.988 32.372.597 7.000 2.711.884 62.177 574.487 39% Compartecipazioni Quota retta non autosuff. A carico azienda sanitaria Rimborso az.sanitaria sp. Infermieristiche e fisioter. Contributo provinciale per prestazioni particolari Contributo prov. Importo unitario/aggiuntivo /ass.cura Altro Provincia 8.054.522 13.200 3.471.942 295.295 9.509.822 780.208 4.880.833 Comune (di cui per progetti Assessorato € 185.200) 15% Compartecipazioni Provincia Comune Altro 5.366.775 Progetti Assessorato: Sviluppo comunità –Spesa a domicilio Mense Handicap e disagio psichico Convitti - comunità alloggio - gruppi occupazionali laboratori protetti - punto d'incontro Inclusione sociale e povertà Senza tetto e assistenza di strada - Campo Sinti extracomunitari/profughi - sportello informativo donne straniere 12.871.190 2.970.601 Progetti Assessorato: Rom Assistenza Economica 15.388.383 4% Compartecipazioni Provincia Altro 1.257.782 14.191 Comune (di cui per progetti Assessorato € 4.500) 18% Provincia servizio ed erogazioni (di cui 13.540.000 per erogazioni agli utenti) Altro 83.259.044 100% 1.698.628 15.160.960 125.594 Comune TOTALE 2.005.261 10.234.751 322.458 308.720 101.829 TOTALE 83.259.044 COSTI* Costi correnti per servizi provinciali FONTI DI FINANZIAMENTO 46.743.015 Entrate proprie (compartecipazioni e altro) 4.348.338 Da Provincia Autonoma di BZ da Comune di Bolzano per quota SAD da Comune BZ per evt.le disavanzo 40.121.891 678.534 1.594.252 17.118.302 Contributo prov. Importo unitario/aggiuntivo /ass.cura Costi correnti per servizi comunali TOTALE Costi per investimenti per servizi comunali Contributo provinciale per prestazioni particolari 36.516.029 Entrate proprie (compartecipazioni e altro) Da Azienda sanitaria Da Comune di Bolzano 83.259.044 TOTALE 1.336.041 Da Comune di Bolzano 9.509.822 295.295 8.380.254 3.485.142 14.845.516 83.259.044 1.336.041