Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari
·Anno XXII numero 556 del 3 Novembre 2011·Euro 1,00
Carbonia
SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE
www.gazzettadelsulcis.it · e-mail: [email protected]
SULCIS: TEMPO DI RISCATTO
Gianni Podda
Nuraxi Figus - Nastro trasporto carbone
O
rmai non c’è più tempo
per rinviare le decisioni:
la Regione deve imporsi
a decidere sulle grandi scelte
industriali e che riguardano, in
massima parte, il Sulcis. Si
tratta di ex Ila, Eurallumina,
Carbosulcis.
Sul fronte ex Ila, dopo diversi
giorni che le maestranze, da tre
anni in cassa integrazione, hanno occupato la Regione, starebbe per riaffacciarsi l’opportunità di vendere gli impianti che si
trovano nell’area industriale di
Portovesme ad uno o, addirittura, due imprenditori di sicuro
affidamento. Anche in questo
caso l’ostacolo maggiore sarà
rappresentato dalla Curatela
Fallimentare che, come in precedenti occasioni, pretenderà
di vendere per oro i ferrivecchi
di questa fabbrica ormai ferma
da anni. Qui la Regione deve
imporsi presso il Tribunale, offrendo garanzie, mediante la
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Sfirs, per allungare la cassa integrazione ai 166 lavoratori ancora in organico, dando nel
contempo soluzione alla parte
burocratica per la cessione degli impianti di produzione di
laminati sottili d’alluminio. Ai
cancelli c’è un imprenditore indiano che ha qualificate referenze, ma ci sarebbe anche un
sardo locale che avanzerebbe
le pretese di rilevare l’ex Ila.
Ma mentre l’Indiano pare abbia tutte le garanzie finanziarie
per riavviare gli impianti in argomento, diversa sarebbe la
prospettiva dell’imprenditore
locale di cui, sia pure avvolto
dalla massima discrezione, si
conosce nome e cognome.
Ma gli impegni della Regione
devono concretizzarsi anche
sul fronte Eurallumina, di proprietà del russo Oleg Deripaska. Qui i problemi si presentano con maggiori difficoltà, anche perché finora non son state
Il Consiglio Direttivo Nazionale, composto dai presidenti dei
72 Circoli FASI, dopo la conclusione del V Congresso, ha eletto
il nuovo Presidente tra i sette
componenti del nuovo Comitato
Esecutivo eletto dal Congresso:
si tratta di Serafina Mascia, originaria di Carbonia, ma da lungo tempo residente a Padova. Il
nuovo Presidente della FASI è
affiancato da altri sei membri
eletti dal Congresso, e precisamente: Gemma Azuni (Ostia),
Gianni Collu (Rivoli), Massimo
Cossu (Alessandria), Giulio Pittalis (Fiorano Modenese), Paolo
Pulina (Pavia), Franco Saddi
(Bareggio). Ad essi si uniscono i
Coordinatori delle quattro Circoscrizioni territoriali: Antonello
Argiolas (Magenta – Circoscrizione Lombardia); Bruno Culeddu (Firenze – Circoscrizione
rimosse alcune condizioni essenziali per riprendere le produzioni. In primis c’è l’esigenza del dissequestro del bacino
fanghi, senza del quale lo stabilimento di raffinazione della
bauxite non potrà mai riavviare
gli impianti. Altro problema da
risolvere è la necessità di una
soluzione congrua per quanto
riguarda il costo energetico,
che nella fattispecie si configu-
ra col vapore prodotto comunque da caldaie per le quali occorre combustibile.
Tuttavia, tra tutti gli impegni
che la Regione deve mantenere, vi è quello relativo alla Carbosulcis, sul quale si appuntano le attenzioni di mezzo mondo per via del processo innovativo che s’intende avviare a
fianco alla miniera carbonifera
di Nuraxi Figus. Esso riguarda
il progetto combinato minieracentrale elettrica a carbone con
il conseguente sequestro e allocamento in sottosuolo dell’anidride carbonica scaturita dall’utilizzo del carbone in centrale. Quell’anidride carbonica
verrebbe confinata nelle profondità del bacino carbonifero
da cui, secondo calcoli ormai
dimostrati, verrebbe fuori persino una non trascurabile parte
di metano. Nel giorni scorsi la
miniera è stata visitata da tecnici e funzionari del Ministero
della Programmazione economica che dovranno rispondere
ai quesiti richiesti dall’UE in
merito al progetto Carbosulcis.
Appare evidente che con questo progetto la Regione si giocherà buona parte della sue
credenziali, soprattutto quelle
politiche, in quanto quelle tecniche sono ormai ampiamente
dimostrate.
SALVATORE CHERCHI
SULLA CRISI PORTOVESME
Salvatore Cherchi
Il Presidente della Provincia Carbonia Iglesias Salvatore Cherchi
ha invitato la Regione a stringere i tempi per deliberare le misure
sull’area di crisi. Da tempo, una legge regionale ha incluso Portovesme fra le aree da reindustrializzare, con la creazione di nuove imprese in considerazione dell’elevato numero di persone in
cassa integrazione o in mobilità. Lo schema di intervento è stato
già applicato come prima sperimentazione, nell’area industriale
di Tossilo (Sardegna centrale) e comprende investimenti sulle infrastrutture, incentivi alle imprese e per l’autoimpiego dei lavoratori, formazione. Proprio da quel luogo, ha preso origine la denominazione di schema Tossilo. In quell’area sono state coinvolte
circa 150 imprese con un impegno di risorse per milioni di euro,
La Provincia del Sulcis Iglesiente ha chiesto che “schema Tossilo” sia applicato al Sulcis in conformità a quanto prevede la
legge regionale. Al riguardo, è stato consegnato agli Assessori
competenti un dossier. Il presidente della Provincia ha incontrato
l’assessore dell’Industria della Regione, Alessandra Zedda,
ricevendo assicurazione che il presidente della Regione si appresta a dare corso all’applicazione dello “schema Tossilo” anche
nel Sulcis iglesiente, sulla base di un accordo di programma con
le Istituzioni locali e il sindacato.
“I lavoratori in cassa integrazione o in mobilità sono circa 3500,
ha evidenziato Salvatore Cherchi, e molti potranno ritornare al
lavoro solo se si attiveranno nuove imprese alle quali legare il
programma di formazione e riqualificazione”.
Lavoratori ex ILA in occupazione regionale
SERAFINA MASCIA DI CARBONIA
PRESIDENTE DEI CIRCOLI SARDI
Serafina Mascia
Centro Sud); Maria Antonietta
Deroma (Rovereto – Circoscrizione Nord Est); Maurizio Sechi
(Gattinara – Circoscrizione
Nord Ovest); nonché la Coordinatrice nazionale del Gruppo
Donne, Maria Marceddu (Udi-
ne), e il Coordinatore nazionale
del Gruppo Giovani, Giancarlo
Palermo (Bologna): anche questi ultimi due eletti ad Abano
Terme. L’assemblea congressuale ha acclamato il Presidente
uscente, Tonino Mulas, Presidente Onorario della FASI. La
stessa assemblea ha acclamato
come Presidente Emerito Filippo Soggiu, il quale è stato in
passato sia Presidente che Presidente Onorario della FASI.
L’assemblea, su proposta del
neo Presidente Serafina Mascia,
ha votato all’unanimità come vice Presidenti, Antonello Argiolas e Maurizio Sechi.
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2
Regione
numero 556 del 3 Novembre 2011
MOZIONE DI ITALIA DEI VALORI SARDA
SULL’ATTIVITA’ DI EQUITALIA NELL’ISOLA
I consiglieri regionali dell’Italia dei Valori hanno presentato
una mozione (primo firmatario
il capogruppo Adriano Salis)
per impegnare la Giunta regionale presieduta da Ugo Cappellacci a intervenire tempestivamente per attenuare i gravi
effetti negativi per le imprese
sarde causati dall’attività di
Equitalia.
Ritenendo che il sistema di riscossione delle imposte attribuisce all’Ente incaricato “un
potere incontrollato e potenzialmente lesivo”, i presentatori ricordano che, a carico del
contribuente ritardatario, oltre
al capitale iniziale, vengono
calcolati “interessi in misura
differente da quella legale, con
la pesante aggiunta di non meglio specificati oneri accessori
e costi di riscossione”.
Alla luce della possibilità che
Equitalia Spa si scinda in tre
autonome società e che la Sardegna vanga inserita nella macro-regione del Centro Italia, il
gruppo dell’Idv ritiene che il
confronto con regioni più ric-
Adriano Salis
che amplificherà inevitabilmente le insolvenze forzate di
tanti contribuenti isolani.
Gli ultimi dati, si ricorda, non
sono confortanti e appaiono
più preoccupanti di quelli ufficiali di fine 2010: il 40% delle
imprese sarde era indebitato
con il fisco con una esposizione complessiva di oltre 3 miliardi e mezzo di euro.
Per evitare la crescita incontrollata dei fallimenti, la mozione chiede che si freni quella
LA REGIONE SOTTOSCRIVE
L’ASSICURAZIONE PER I VOLONTARI
Con largo anticipo rispetto alla data prevista, la Presidenza
della Regione ha pubblicato il
bando per la richiesta del
contributo per l’abbattimento
dei costi obbligatori di assicurazione dei volontari relativo
all’anno 2011.
Il contributo spetta alle organizzazioni di volontariato regolarmente iscritte al registro
generale che non abbiano
percepito analoga provvidenza da parte della stessa Regione o di altro Ente Pubblico. La somma disponibile in
bilancio sarà suddivisa, proporzionalmente, fra tutte le
organizzazioni che faranno
domanda e che risulteranno
in possesso dei requisiti.
Le domande dovranno essere
PROPOSTA DI LEGGE ELETTORALE
presentata dai Consiglieri regionali del gruppo
UDC-FLI: STERI (UDC) - ARTIZZU (FLI)
BIANCAREDDU (UDC) - CAPPAI (UDC)
CONTU Felice (UDC) - OBINU (UDC )
SANNA Matteo (FLI).
Il capogruppo Giulio Steri, UDC, dichiara: “siamo oramai alla
seconda metà della legislatura e auspichiamo inizi la “stagione delle riforme” anche per la Sardegna. Con questo disegno
di legge proponiamo alla maggioranza di governo di cui facciamo parte ma anche ai colleghi della minoranza alcune riforme sostanziali sulle modalità di elezione dei consiglieri e del
Presidente della Regione. In particolare con l’approvazione di
questa nuova legge elettorale adotteremo un sistema di tipo
parlamentare e semipresidenziale con l’elezione indiretta del
Presidente della Regione e daremo inoltre un forte segnale
verso una maggior governabilità con il premio di maggioranza
che attribuisce il 55% dei seggi alla coalizione vincente e con
lo sbarramento al dieci percento su base regionale per le coalizioni e al cinque su base collegiale. I collegi rimarranno otto e
la legge prevede che rimangano tali anche dopo l’abolizione
eventuale delle province “.
Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA
e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it
Edizioni Sulcis di Salis Rosanna & C. sas
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Hanno collaborato a questo numero:
Gianni Podda, Alessandro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa,
Marco Massa, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras, Giovanni Fiabane,
Marcello Murru, Claudio Moica.
Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 199 - Carbonia (CA)
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che è definita una “vessatoria
persecuzione” nei confronti di
chi normalmente le tasse le paga. L’Italia dei Valori sollecita
iniziative finalizzate all’approvazione di specifici provvedimenti governativi per: ottenere
una moratoria di un anno nel
versamento del dovuto; rivedere le modalità di calcolo delle sanzioni; eliminare tutti gli
oneri aggiuntivi richiesti da
Equitalia; imporre la riscossione di interessi al tasso legale;
dilatare la rateizzazione del
debito fino a 72 mensilità; revocare i fermi amministrativi
disposti sui mezzi necessari alle imprese e alle famiglie.
Nella mozione, inoltre, si chiede alla Giunta di valutare l’opportunità di attivare l’autonoma capacità di imposizione e
di riscossione delle imposte
(attraverso un ente regionale)
e, comunque, di assumere le
iniziative necessarie per inserire l’isola nella eventuale nuova società di Equitalia operativa nell’Italia meridionale.
presentate alla Presidenza
della Regione entro il 25 novembre 2011. Per le nuove polizze si deve presentare copia
della polizza, per i rinnovi occorre copia delle quietanze di
pagamento e/o attestazione
dell’agenzia assicurativa con
la specifica del ramo assicurativo, numero di polizza, decorrenza contrattuale, scadenza annuale, importo e data
in cui è stato effettuato il pagamento.
Entro il 31 dicembre 2011 sarà adottato un elenco provvisorio dei soggetti ammessi al
beneficio con indicazione del
relativo importo e l’elenco dei
soggetti esclusi. L’elenco definitivo verrà pubblicato alla
completa verifica della documentazione prodotta e della
sussistenza dei requisiti previsti per l’accesso al contributo.
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GIORNATA DI APPROFONDIMENTO
SULLA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE
Presidente Claudia Lombardo
Si è svolta in Consiglio regionale una “Giornata di approfondimento sulla valutazione
delle politiche”, incontro del
Comitato di indirizzo di CAPIRe CAPIRe (Controllo delle
Assemblee sulle Politiche e gli
Interventi Regionali) è un progetto promosso dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative e delle Province Autonome che ha l’obiettivo
di promuovere la cultura e
l’uso della valutazione delle
politiche in seno alle assemblee
legislative. Ha aperto i lavori la
Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo che ha
sottolineato l’attenzione che
ogni Assemblea deve porre nei
confronti di tutti gli strumenti,
sia tecnici che organizzativi,
che possono mettere il legislatore regionale nelle condizioni
di esercitare al meglio il suo
mandato. Per questo motivo il
progetto CA.PI.Re incontra
l’interesse dell’Assemblea regionale sarda nei suoi contenuti
programmatici che vanno nella direzione di fornire quello
che la Presidente ha definito “
un preziosissimo ausilio” in
due diverse direttrici.
La prima nella fase di istruzione degli atti legislativi, al fine
di avere un chiaro quadro d’insieme sull’aderenza che le norme si prefiggono intervenendo
nel corpo delle leggi esistenti o
innovandole.
La seconda attraverso il controllo dello stato di attuazione
delle leggi in vigore e le loro
effettive ricadute nei confronti
delle materie che regolano.
Questo permette al legislatore
di effettuare una sorta di “Bilancio Sociale” che gli consente di esercitare una funzione
aggiuntiva di indirizzo, coordinamento e controllo sulla corretta applicazione delle leggi
da parte dell’esecutivo.
La Presidente, contestualizzando il discorso alla drammatica
attualità, ha messo in rilievo le
accresciute responsabilità del
legislatore regionale: il quale
non solo deve preoccuparsi di
varare leggi giuste, ma deve
farlo tenendo conto della necessità di muoversi all’interno
dell’obiettivo di osservare un
contenimento della spesa pubblica.
Altro aspetto di fondamentale
interesse riguarda la necessità
di mantenere alto il livello di
concertazione e di dialogo fra
le varie istituzioni locali per “
interagire in positivo sui fenomeni che regolano l’applicazione e l’attuazione delle leggi
sul corpo sociale”.
Particolare interesse ha suscitato la proposta della Presidente
di prevedere un vincolo obbligatorio volto a inserire nel corpo delle leggi in via di approvazione una “clausola valutativa”. Uno strumento indispensabile per rendere esplicite le
finalità che si prefigge la legge
una volta adottata e valutare
successivamente all’adozione
della norma il raggiungimento
dei risultati rispetto ai fini preposti.
Uno strumento innovativo per
attivare un costante monitoraggio volto ad analizzare regolarmente l’andamento delle leggi
e verificarne la loro efficacia.
Una novità che allinea l’Assemblea Regionale sarda a simili avanzate esperienze a livello europeo e mondiale.
La Presidente ha comunque tenuto a sottolineare come la
Sardegna non sia rimasta indietro, avendo già previsto nel
corpo del Regolamento Interno
del Consiglio Regionale due
articoli che prevedono la verifica sull’attuazione delle leggi e
l’insediamento di una apposita
Commissione che riscontri il
rispetto delle leggi vigenti per
quanto attiene le competenze
del Consiglio Regionale.
Dopo aver evidenziato che il
AL VIA I VOUCHER
PER L’INNOVAZIONE
Al via il programma Voucher Innovazione, promosso da Sardegna
Ricerche per agevolare l’acquisto di servizi di innovazione da
parte di imprese e centri di ricerca operativi in Sardegna. Il programma mira infatti ad accrescere la competitività delle imprese
e dei centri di ricerca isolani, sostenendo la realizzazione di progetti di innovazione e trasferimento tecnologico attraverso il cofinanziamento di un piano di servizi integrati, da realizzarsi grazie
all’erogazione di voucher per l’acquisizione di supporti consulenziali e prestazioni specialistiche. Una sintetica presentazione del
programma è reperibile nella sezione Programmi dalla A alla Z
di questo sito, mentre è possibile scaricare il regolamento, il catalogo dei servizi e la modulistica per presentare domanda nella sezione Bandi. Per maggiori informazioni contattare: Ufficio Reti
d’Impresa e Internazionalizzazione: [email protected];
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Pula (CA) l. 070 9243.1 - Fax 070 9243.2203
controllo sullo stato di attuazione delle leggi “è paragonabile per importanza allo stesso
momento in cui il legislatore
adotta la norma” , la Presidente
del Consiglio ha sottolineato la
particolare condizione giuridica della Sardegna che comporta un aggravio della funzione
parlamentare per formare un
corpo di leggi rispondente al livello di autonomia speciale in
vigore.
La Presidente ha concluso con
un plauso al progetto, confermando l’interesse della’Assemblea sarda per i tre ambiti
di lavoro di CA.PI.Re che riguardano: il dare spazio e visibilità alle norme fondamentali
delle Regioni, lo sperimentare
nuovi strumenti e procedure
per promuovere l’uso della valutazione nei processi decisionali regionali e, infine, il formare strutture consiliari specializzate nell’analisi delle politiche pubbliche. Hanno partecipato al seminario: il presidente
del Consiglio regionale della
Puglia Onofrio Introna, la presidente del Consiglio regionale
del Trentino Alto Adige Rosa
Zelger Thaler, il vice presidente del Consiglio della regione
Toscana Roberto Giuseppe Benedetti, alcuni consiglieri delle
Assemblee della Calabria e
della Lombardia e rappresentanti del Consiglio regionale
del Friuli Venezia Giulia. Il
presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna, al termine dei lavori, ha affermato che la giornata “è un
significativo passo in avanti
per passare alla fase più operativa: come affrontare l’indifferibile problema della formazione degli analisti”. Per Introna
le Amministrazioni pubbliche
mancano di competenze professionali adeguate proprio nel
campo dell’analisi e della valutazione delle politiche. Si sta
ipotizzando – ha concluso l’organizzazione di un Master
che consenta di formare 2-3
giovani per Regione con la
possibilità di assorbirli nella
Pubblica amministrazione”. I
lavori sono stati moderati dal
consigliere regionale e componente del Comitato d’indirizzo
di CAPIRe Gavino Manca.
“L’importanza della giornata –
ha detto Manca - è legata al fatto che si sta cominciando culturalmente a pensare che, in un
momento in cui le risorse sono
minori e le norme più numerose, bisogna avere la capacità di
comprendere che va fatta
un’analisi, una valutazione dei
risultati che si producono, in
modo da avere la capacità di
scegliere le norme più efficaci
e più adeguate”.
Provincia Carbonia Iglesias
3
numero 556 del 3 Novembre 2011
CONSUNTIVO ATTIVITA’ PROTEZIONE CIVILE
CONTRO GLI INCENDI E SALVAMENTO A MARE
Vittorio Uras
In data 15 ottobre 2011 è stata
inaugurata la sala operativa provinciale di Protezione Civile e
nel corso dell’incontro sono stati presentati i dati del Servizio di
salvamento a mare 2011 e della
campagna antincendio 2011 alla
presenza delle maggiori Autorità provinciali.
I dati della Campagna antincendio sono stati presentati da Silvio Cocco e da Alberto Sattanino rispettivamente direttore dell’Ispettorato Ripartimentale di
Iglesias del Corpo Forestale e di
Vigilanza ambientale e responsabile del settore Protezione Civile dello stesso Ispettorato. I
dati del salvamento a mare sono
stati presentati da Edmondo
Podda, presidente dell’Associazione SO.S.A.GO. di Gonnesa e
vicepresidente del Coordinamento del volontariato di Protezione Civile della provincia di
Carbonia Iglesias.
Servizio di salvamento a mare:
Nell’Anno 2011 il Servizio di
salvamento a mare è stato finanziato dalla Provincia con una
somma complessiva di €
152.315,16 in aggiunta a €
67.936,93 assegnati per tale servizio dalla Regione Autonoma
della Sardegna. La Provincia ha
assegnato tali finanziamenti ai
Comuni costieri del territorio
secondo dei criteri oggettivi che
hanno tenuto conto di diversi
parametri tra cui la lunghezza
dei tratti di spiaggia libera, l’indice di pericolosità e la popolazione in accordo con gli Uffici
Circondariali marittimi. Nel
Servizio sono stati impiegati
mezzi navali ed attrezzature della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia di Carbonia Iglesias, dei Comuni e delle
Associazioni di Volontariato.
Il Servizio cofinanziato dalla
Provincia e Organizzato dai Comuni prevedeva 28 Postazioni
di salvamento operative dal 01
luglio al 15 Settembre tutti i
giorni dalle ore 09:00 alle ore
19:00. Nel Servizio hanno operato 84 Bagnini di salvataggio,
effettuando oltre 1.200 interventi di prevenzione, con l’ausilio,
nei litorali più pericolosi, delle
moto d’ acqua da soccorso. Gli
operatori del salvataggio hanno
risposto a 72 chiamate di soccorso, operando interventi di
salvataggio su 55 bagnanti in
difficoltà.
Nella tabella sottostante sono riportati i Comuni e le Associa-
LA PROVINCIA STIMOLA LE PRODUZIONI AGROALIMENTARI
ANCHE MEDIANTE L’ATTIVITA’ DI “FATTORIE DIDATTICHE”
Marco Massa
Per favorire e stimolare gli
obiettivi dello sviluppo rurale,
conservandone e valorizzandone
il rilevante patrimonio di saperi
e produzioni agroalimentari tipiche del territorio del Sulcis Iglesiente, la Giunta provinciale ha
adottato un atto che esprime, in
maniera concreta, il richiamato
orientamento. L’atto adottato riconosce all’azienda agricola il
ruolo di tramite per avvicinare le
nuove generazioni, e il mondo
della scuola in generale, alla
scoperta di un’identità del territorio e per far loro comprendere
lo stretto legame tra il mondo
della produzione e l’alimentazione. Di qui l’accoglimento
della proposta avanzata dal Centro Sperimentale di Autosviluppo che ha promosso, dall’11 al
13 novembre prossimo, l’XI
edizione della manifestazione
“Dalla terra e dalle mani”, il cui
tema conduttore è la valorizzazione delle produzioni locali con
particolare attenzione alla riscoperta e tutela delle biodiversità.
Tutte le azioni che verranno
messe in essere saranno finalizzate alla creazione della comunità del cibo nel territorio locale
con il coinvolgimento delle
scuole, delle famiglie, delle istituzioni locali, dei produttori e
della ASL in una serie di incontri pubblici che avranno luogo a
Masainas dall’11 al 13 novembre 2011. “Ritenuto che le fattorie didattiche, si legge nell’atto
adottato dalla Provincia, sono
nate per permettere ai bambini
di scoprire questo universo, stimolando un approccio attivo al
mondo animale e vegetale in cui
anche azioni quali annusare gli
odori della campagna, raccoglie-
re le mele, seminare delle carote
sono esperienze ai più sconosciute, la Provincia Carbonia
Iglesias, in collaborazione con
l’Agenzia Laore Sardegna, le
scuole e le fattorie didattiche del
territorio, intende promuovere
per l’anno scolastico 2011-2012
un progetto denominato “Campu Maistu” - Didattica in Fattoria Sulcis Iglesiente”. In altre
parole si tratta di dare avvio ad
un programma di educazione
alimentare, ambientale e sulla
ruralità, ed in particolar modo,
tramite la realizzazione di progetti scolastici, di mettere a disposizione dei giovanissimi studenti opportunità di conoscenza
diretta dei temi dell’educazione
alimentare e del consumo consapevole. Per queste finalità l’Amministrazione provinciale ha
messo a disposizione un budegt
di spesa, per modulo didattico di
n. 50 alunni, 2.500 euro e che
ogni modulo è costituito da due
percorsi formativi in azienda e
da due percorsi presso la scuola
del fattore. Il contributo verrà
erogato previa rendicontazione
dei costi sostenuti. Le spese ammissibili a rimborso sono esclusivamente quelle riferite ai costi
relativi al trasporto, ai laboratori
didattici in azienda e a scuola, al
pasto per la visita in azienda, al
materiale didattico (per realizzazione delle attività da sviluppare
in classe) e agli eventuali costi
assicurativi. “L’obiettivo primario dell’iniziativa, si legge nella
deliberazione adottata dalla
Giunta provinciale, è la costruzione di una rete organizzata di
aziende che, condividendo un
comune protocollo operativo,
garantiscano standard qualitativi
elevati e certi, sia nell’accoglienza delle scolaresche, sia
nell’offerta didattica”. Il programma prevede altresì che a fine novembre si dia appuntamento, possibilmente presso il Palazzetto dello Sport di Carbonia,
con un incontro conclusivo ed
illustrativo dei risultati conse-
guiti con il progetto pilota di Didattica in fattoria “Campu Maistu” nell’anno scolastico
2010/2011. In quella occasione
verrà presentato il nuovo bando
pubblico per l’anno scolastico
2011/2012. Alla manifestazione
di fine novembre verranno invitati tutti i bambini e le fattorie
didattiche che hanno partecipato
al progetto nell’anno scolastico
passato e di sostenere finanziariamente, qualora dovesse rendersi necessario, le spese di trasporto sostenute dalle scuole utilizzando prioritariamente le economie di spesa realizzate nel
progetto pilota.
zioni di volontariato di protezione civile che hanno operato per
il Servizio di salvamento a mare. Laddove è scritto comune
hanno operato cooperative, ditte
o singoli bagnini non affiliati ad
alcuna Associazione di volontariato. La Provincia di Carbonia
Iglesias ha siglato un accordo
con gli Uffici Circondariali Marittimi di Carloforte, Portoscuso
e Sant’Antioco per la gestione
ed il controllo congiunto delle
attività delle Associazioni di volontariato impegnate nel Servizio.
Campagna Antincendio
L’Ispettorato Ripartimentale di
Iglesias del Corpo Forestale e di
Vigilanza Ambientale della
RAS ha giurisdizione nel territorio della Provincia di Carbonia Iglesias e sul Comune di Siliqua. Le operazioni vengono
dirette dal C.O.P. (centro operativo provinciale) attivato dal 15
maggio al 15 ottobre di ogni anno ed è situato presso la Base
Operativa Antincendio MARGANAI. Nel COP sono presenti:1 Ufficiale C.F.V.A., 1 Sottufficiale C.F.V.A., 2 componenti il
nucleo elitrasportato C.F.V.A., 2
addetti C.F.V.A. alle comunicazioni radio,1 responsabile dell’Ente Foreste della Sardegna, 1
funzionario dei VV.F. e 1 funzionario della Provincia. Dal
COP di Marganai viene attivato
l’elicottero che ha operato per
circa 180 ore di volo, di cui cir-
ca 80 all’interno della sua giurisdizione e per il resto delle ore
per intervenire in giurisdizioni
differenti da quella dell’Ispettorato Ripartimentale di Iglesias.
I dati della campagna antincendio sono i seguenti:
213 gli incedi per una superficie
bruciata di circa 800 ettari tra
pascolo, bosco ed altre superfici. L’incendio che ha percorso
maggiore superficie si è sviluppato in territorio di Buggerru,
partendo dall’area di Cala Domestica raggiungendo l’abitato
di Buggerru.
Nel piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva
agli incendi boschivi, la Provincia ha il ruolo di organizzare e
movimentare le squadre di volontari per la lotta attiva agli incendi, di garantire la continua
reperibilità di un funzionario
per le eventuali esigenze di raccordo provinciale, assicurando
altresì la presenza presso i Centri Operativi Provinciali (COP),
di un proprio funzionario e, in
concerto con la SOUP-COR
(Sala operativa regionale), su richiesta del C.O.C. attivato dal
Sindaco a seguito di incendio di
interfaccia, attivare adeguate
squadre di Volontari per gli interventi di Protezione Civile.
PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS
LA PROVINCIA E’ FAVOREVOLE
AL PROGETTO METANO GALSI
Salvatore Cherchi
La Provincia si è già pronunciata favorevolmente alla metanizzazione e rilascerà tutte le
autorizzazioni di competenza. I
Comuni del Sulcis Iglesiente
hanno già appaltato i lavori delle reti di distribuzione del gas,
che comportano un investimento di circa settanta milioni di
euro nel solo territorio provinciale. La metanizzazione, lungi
dal costituire una penalizzazione, elimina una grave discriminazione a carico della sola Sardegna in Italia: la discriminazione si scarica sulle famiglie,
che pagano più cara l’energia
per usi domestici, sulle imprese
(con il metano, il problema Eurallumina sarebbe già stato risolto) e sui trasporti. Anche sul
piano ambientale, il metano è
di gran lunga la fonte energetica preferibile.
Le manifestazioni devono perciò essere organizzate perché il
gasdotto, finalmente, si faccia.
La Provincia del Sulcis Iglesiente ne organizzerà una per
sollecitare il via ai lavori.
Il progetto è, infatti, in grave ritardo di almeno cinque anni:
neppure è stata ancora messa la
firma conclusiva.
Finora Galsi ha messo sul campo l’argomento delle autorizzazioni non ancora date: questo è
un problema reale, va risolto e
non può essere impossibile risolverlo dal momento che in
tutta Italia il gas si muove in tubazioni e i gasdotti sottomarini
sono stati realizzati a iosa nel
mondo. E’ da temere che dietro
il paravento delle autorizzazioni, maturi la cancellazione o il
forte differimento nel tempo
del progetto Galsi. Il mercato è
controllato da pochi soggetti, lo
scenario dei consumi in Europa
è stato modificato dalla lunga
crisi economica. E’ ben noto
che ENI non ha mai favorito la
realizzazione di questo gasdotto, anche se poi è entrato nella
partita. Insomma, il rischio viene, innanzitutto, da questo insieme di fatti. Negare o differire sine die le autorizzazioni,
anche se si è animati dalle migliori intenzioni, rischia semplicemente di spianare la strada alle stesse potenti lobbies
che, in funzione dei loro interessi aziendali (vedi ENI), hanno, con successo, impedito l’ingresso sul mercato di nuovi imprenditori e, con questo, hanno
anche impedito la metanizzazione della Sardegna.
Salvatore Cherchi
SEDE DI CARBONIA
09013 Via Mazzini, 40 - Tel. 0781.6726 telefax 0781.670821
SEDE DI IGLESIAS
09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.31908 telefax 0781.33025
e-mail: [email protected]
Presidente: Salvatore Cherchi
ASSESSORI:
ALBERTO PILI: Politiche del lavoro-Attività Produttive-Form.Profes.
GUIDO VACCA: Pianificazione territoriale e settoriale
CARLA CICILLONI: Ambiente e Protezione civile
MARCO SIMEONE: Lavori Pubblici-Viabilità- Manutenzioni
MARINELLA GROSSO: Turismo-Eventi-Sport
LUCA PIZZUTO: Politiche sociali e giovanili
ALESSANDRA PINTUS: Istruzione-Alta Formazione-Università
Posta elettronica certificata:
ANNA MARIA CONGIU (Dir. Servizi amministrativi)
[email protected]
SPERANZA SCHIRRU (Dir. Servizi per il lavoro, cultura e socialità)
[email protected]
FULVIO BORDIGNON (Dir. Servizio tecnico)
[email protected]
PALMIRO PUTZULU (Dir. Servizi ambientali)
[email protected]
MAURO MANCA (Resp. Servizi finanziari)
[email protected]
ALBERTO SECHI (Resp. Servizio gestione personale)
[email protected]
La Sede legale della Provincia è in Via Mazzini, 39 – 09013 Carbonia (CI)
4
Lavoro
numero 556 del 3 Novembre 2011
GALSI SOLO SPRECO DI DENARO PUBBLICO
SANDRO MARTIS DI “NOGASDOTTO”
UN TAVOLO A QUATTRO
PER METANODOTTO GALSI
Claudio Moica
Quando i cittadini non si accontentano delle risposte che gli
vengono date, dai politici e dagli amministratori, l’unica arma
che hanno a disposizione è quella di riunirsi per fare fronte comune a tutti i dubbi, in modo
che ci sia chiarezza. In Sardegna
bisognerebbe fare comitati ogni
levata di vento ed essendo l’isola rinomata anche per il suo forte maestrale ecco che, contro
tutte le perplessità sulla nascita
del metanodotto Galsi, dei coraggiosi cittadini hanno costituito il “Prosardegna nogasdotto”.
Tra i fondatori abbiamo intervistato Sandro Martis, anche coordinatore della Piazza della Solidarietà (una rete di oltre 40 associazioni che in Sardegna si ritrovano su temi comuni della
solidarietà, della giustizia sociale, dei diritti) e volontario del
Gruppo cagliaritano della ONG
Mani Tese (che dal 1964 opera
con progetti di autosviluppo in
Asia, Africa e America latina).
Voi siete stati i primi a riunirvi in gruppo e ad argomentare
su Galsi. Quali sono stati i primi dubbi che avete avuto sul
progetto?
R: Il Comitato, nato diversi anni fa, è costituito da persone le
più diverse, estranee alle organizzazioni ambientaliste o ad interessi particolari. Avuta notizia
del progetto si sono esaminati
pro e contro.
E si è scoperto che la metanizzazione dell’Isola non è prevista, e dovremmo pagarcela di
tasca: l’ennesima cattedrale nel
deserto, spreco di denaro pubblico, e potenziali risvolti anche
drammatici (i gasdotti spesso
esplodono, figuriamoci in terra
d’incendi!); con danni economici e ambientali incalcolabili: si
pensi alle colture, pregiate, oliveti, vigneti, attraversati, distrutti; ai boschi devastati, siti
archeologici, fondale marino,
ZPS, SIC; deviazione, interruzione di falde acquifere, corsi
d’acqua; attività turistiche che
vanteranno nei pressi un tubo
da 48 pollici con gas a 80 atmosfere: economia, turismo, rifioriranno, grazie al Galsi!
Dall’Algeria (paese politicamente affidabile?) attraverso il
Mediterraneo (sarà il più profondo al mondo: la cosa preoccupa), sfiora un vulcano sottomarino (dicono non si sveglierà), arriva a Porto Botte (a un
tiro di schioppo, è il caso di dire, da Teulada, dove, è capitato,
i missili possono sbagliare bersaglio), attraversa, sventrandola, l’Isola fino ad Olbia, rubando una fascia di terra larga fino
a 80 metri e lunga 278 chilometri. Lungo il percorso 37 centrali occuperanno ciascuna fino a
1100 mq; una a Paulilatino
estesa 14600 mq; una a Porto
Botte di 55600 mq; una a Olbia
di 190000 mq. Pericolose e inquinanti. Quisquilie, direbbe
Totò. Inquietante il parere del
Ministero: descrive enormi devastazioni, pericoli conseguenti,
ma tutto autorizza. Dicono fornirà energia pulita. Dimenticano che il gas inquina, costa e
non è rinnovabile (è in esaurimento). Le rinnovabili non inquinano, non costano (sole,
vento, maree, sono gratis) e ci
saranno sempre. Dicono fornirà
energia a basso costo alle industrie. Dimenticano che l’Unione
europea li considera aiuti di
stato. Li bloccherebbe. Dicono
porterà lavoro. Dimenticano
che qui non c’è manodopera
esperta in gasdotti. Verrebbero
da fuori. Fanno anche i conti di
quanto risparmieremmo in bolletta! Come tutto fosse già finanziato e i costi non ricadessero in quella stessa bolletta!
Avete organizzato varie conferenze sulla tematica del gasdotto ma i rappresentanti di
Galsi non hanno mai voluto
partecipare al confronto. Di
cosa hanno paura secondo
Voi?
R: Che la gente abbia consapevolezza e prenda a ragionare
col buon senso. Non è problema
solo di chi, passando sulla testa
di tutti, vuole imporre il Galsi
per interessi che non sono quelli
di tutti. E’ come il TAV in Piemonte, la lotta contro i radar da
noi: bisogna informare, prima!
Se non ha la sensazione di essere presa in giro, la gente può
anche rispondere positivamente.
Se non si coinvolgono nelle
scelte le popolazioni, di che democrazia andiamo cianciando?
Avete incontrato delle resistenze tra le amministrazioni
pubbliche coinvolte nel passaggio del gasdotto? E quali
amministratori invece hanno
sposato le vostre idee?
R: Spedimmo, sono anni, comunicati ad ogni sindaco isolano.
Risposero in due, tre. Poi cercammo di informare con incontri pubblici, anche grazie all’impegno di movimenti indipendentisti o liste civiche più
sensibili. Gli amministratori
snobbavano, o si presentavano
deridendoci perché, dicevano,
eravamo contro lo sviluppo. Lo
agitavano come un feticcio, lo
sviluppo, per ignoranza o malafede, e non rispondevano nel
merito: a cosa, a chi, serve?
Quali vantaggi, per chi? Ora,
sindaci, amministrazioni – quali
siano, lo raccontano le cronache – si stanno svegliando, e
per il nostro lavoro, e per i cittadini, toccati dagli espropri negli interessi diretti, che chiedono spiegazioni. Dovevano coinvolgere la gente prima, quando
firmavano le autorizzazioni.
Ritenete che ci siano i tempi
per modificare il progetto iniziale o anche impedire che si
possa attuare?
R: Di fronte alle proteste saranno anche possibili modifiche di
dettaglio, ma bloccare il progetto sarà difficile: gli interessi sono enormi. Occorrerebbe che un
popolo, la “società civile organizzata” - per dirla con Alex
Zanotelli (missionario, che, prima in Kenia poi a Napoli, si
batte per i diritti dei deboli) – si
opponesse, le istituzioni seguirebbero, con la forza del numero, all’arrivo delle ruspe, alle
ferite inferte alla Terra.
Quali saranno le vostre prossime iniziative?
R: Abbiamo spinto amministratori, politici, media, a discuterne. La parola ai Sardi: cominciano ad avere strumenti, informazioni per dare risposte.
Occorre “conoscere per deliberare”, e in ciò, il ruolo dei media è fondamentale: non ridurvi
a grancassa del Potere, ma dare
voce a chi non ne ha.
Noi continueremo a vigilare,
senza altro interesse che non sia
quello di tutti.
Prima della conferenza di servizi sul progetto GALSI, prevista
per fine novembre, la Regione sarda deve assolutamente convocare un tavolo con sindacati, imprese e rappresentanze degli
enti locali per esplicitare in via definitiva la reale volontà della
Sardegna rispetto alla realizzazione del progetto di metanizzazione dell’isola. A giudizio della Cisl, questo tavolo rappresenta
l’unica possibilità per superare incertezze, perplessità e, in alcuni casi, anche contrarietà su un progetto, che la Sardegna
insegue da 30 anni, oggi più che mai necessario per contribuire
a rilanciare l’economia dell’isola e, soprattutto, abbattere il costo della bolletta energetica dei sardi. Superfluo dire che
un’opera così imponente - 3 miliardi di euro il costo complessivo, 1 miliardo solo per la Sardegna – può alimentare sentimenti
contrapposti. E’ compito della politica regionale fugare ogni
dubbio e incertezza in merito. Soprattutto fare chiarezza sui
tempi necessari per disporre effettivamente del gas in Sardegna
e quantificare i vantaggi che famiglie e imprese potranno trarre dalla presenza di questa fonte energetica. L’Autorità per
l’energia in più occasioni ha ribadito che il divario attuale tra i
costi energetici dell’isola e quelli del sistema paese superano
dieci punti. Colmare questo gap sarà possibile solamente attraverso la ridefinizione del modello di approvvigionamento energetico della Sardegna.
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Lavoro
Se il Ministero dello Sviluppo
Economico e il Cipe sbloccassero i fondi ancora disponibili
del Contratto d’Area del Sulcis
Iglesiente, il territorio disporrebbe di non meno di 40 milioni
da investire in nuove iniziative
imprenditoriali. Tale somma,
assai cospicua ancor più per la
situazione economica in cui
versa il territorio provinciale del
Sud Ovest sardo, è composta
dagli avanzi non spesi al momento del bando e dai fondi che
il Ministero ha già richiesto indietro alle società che si sono
mostrate insolventi e inadempienti delle condizioni previste
all’atto dell’erogazione dei contributi.
Il Contratto d’Area sottoscritto
nel 1999, al quale è seguito un
primo protocollo aggiuntivo e
un successivo completamento
allo stesso, aveva come obiettivo principale la realizzazione di
un ambiente economico favorevole che consentisse la creazione di nuove iniziative e nuova
occupazione. Infatti l’area del
Sulcis-Iglesiente ha avuto subito, a partire dalla fine degli anni’70, un forte processo di deindustrializzazione che ha riguardato prevalentemente il comparto minerario e metallurgico,
con forte ricaduta sul numero
degli occupati e sull’intero sistema socio-economico dell’area.
Il Contratto sottoscritto nel
1999 si prefiggeva la realizzazione di 14 nuove iniziative imprenditoriali in grado di determinare la creazione di 370 nuovi posti di lavoro a regime, mediante investimenti che ammontano a 116 miliardi di lire, dei
quali 67 da erogarsi mediante
contributi pubblici (60 a valere
sui fondi CIPE).
Con il Primo Protocollo aggiuntivo si è prevista la realizzazione di altre 11 nuove iniziative
imprenditoriali, con investimenti per 71,74 milioni di euro, di
cui 44,05 milioni di euro di
contributi pubblici e una occupazione a regime di 440 unità.
Il Completamento al Primo Protocollo aggiuntivo, sottoscritto
nel 2005, riguardava 2 iniziative produttive per 14,67 milioni
di euro di investimento, di cui
9,60 milioni di euro di contributi pubblici e con l’obbiettivo di
creare 64 nuovi posti di lavoro.
TERVENTO OPERATIVI
Le linee di intervento per la realizzazione degli obiettivi previsti dal Contratto d’Area partivano dalla verifica della disponibilità di aree attrezzate per insediamenti produttivi, nell’ambito
numero 556 del 3 Novembre 2011
CONTRATTO D’AREA DEL SULCIS IGLESIENTE
TEORICAMENTE SPENDIBILI CIRCA 40 MILIONI
Sergio Rombi
dell’agglomerato di competenza
del Consorzio per il Nucleo
diIndustrializzazione del SulcisIglesiente di Portovesme e del
Consorzio ZIR di Iglesias. Tale
verifica, è stata effettuata dal
Ministero dell’Industria, del
Commercio e dell’Artigianato,
D.G.C.I.I., che con la lettera del
9 giugno 1999, ha dettato prescrizioni e raccomandazioni da
inserire in sede di sottoscrizione
del Contratto d’Area del SulcisIglesiente, in quanto essenziali
ai fini del riconoscimento della
disponibilità delle aree nell’accezione ad essa attribuibile.
Il Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione del SulcisIglesiente di Portovesme, da
parte sua, si era impegnato a
realizzare la condizione di piena
disponibilità dei lotti a favore
delle imprese.
Analogo impegno era stato richiesto al Consorzio ZIR di
Iglesias.
Il Comune di Iglesias si è impegnato a realizzare l’impianto di
depurazione in tempi compatibili con la realizzazione degli
insediamenti produttivi.
Le imprese produttrici aderenti
al contratto d’area del SulcisIglesiente si sono a loro volta
impegnate a sottoscrivere specifici contratti per la raccolta dei
rifiuti solidi e speciali con le
ditte specializzate ed autorizzate
per il relativo trattamento e
smaltimento.
Il Consorzio di Iglesias si è impegnato inoltre a realizzare nell’area ZIR, in tempi compatibili
con la realizzazione degli investimenti produttivi, la rete fognaria e gli allacci al depuratore, la rete di distribuzione del
propano e quella dell’illuminazione stradale.
Al Responsabile Unico, individuato nell’Amministrazione
Provinciale di Carbonia Iglesias, spettavano le attribuzioni
di cui al punto 3.5 della Delibera CIPE del 21 marzo 1997,
nonchè della predisposizione
della relazione semestrale da inviarsi al Ministero, oltre ai compiti di cui all’art. 43 comma 2
della L. 144/99. Fanno parte integrante del rapporto l’Intesa tra
le parti sociali, fra le Amministrazioni e il Protocollo di legalità.0.0 METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL MONIT
Le metodologie utilizzate per il
monitoraggio si basavano essenzialmente sui dati forniti dalle aziende, alle quali veniva inviata una scheda tecnica riguardante i dati relativi allo stato di
attuazione degli investimenti ed
i corrispondenti livelli occupazionali, da compilare in tutti i
suoi campi per poi restituirla all’Amministrazione provinciale
che rivestiva, e riveste, il ruolo
di Responsabile Unico del Contratto d’Area del Sulcis-Iglesiente e dei Protocolli Aggiuntivi.
Una volta ricevute le schede
tecniche inviate dalle aziende si
procedeva alla redazione di una
scheda generale riepilogativa
dei dati forniti, con particolare
riguardo alle risorse impegnate,
allo stato di avanzamento degli
investimenti, alle risorse effettivamente spese nonchè ai livelli
occupazionali raggiunti.
Le iniziative imprenditoriali sono: 1) Sofarmed S.r.l., 2) Cardnet S.r.l., 3) Cemin S.r.l., 4)
Ecoambiente S.r.l., 5) Plathec
S.r.l., 6) Prologic S.r.l, 7) Salumitaliani s.r.l., 8) Sarda Grigliati
S.r.l.,
9) Sar-Med S.r.l., 10) S.I.M.M.
S.r.l., 11) S.P.I. S.r.l.
“Il dato relativo alle erogazioni
effettuate riguardanti la società
Cardnet Spa (euro 9.069.269) si
riferisce al valore riportato nella
scheda di monitoraggio aggiornata al 30.06.2009, confermata
anche nella scheda di monitoraggio al 30.06.2010, inviata
dall’azienda, ma di cui non si
dispone delle fonti documentali
originali della CDP in quanto la
relativa documentazione risulta
sottoposta a sequestro giudiziario. Nel decreto di revoca totale
delle agevolazioni il Ministero
dello Sviluppo Economico,
D.M. CA9085 del 11.05.2010,
pervenuto in data 16.07.2010
prot. n. 16913, all’art. 2 dispone
il recupero della somma di euro
9.069.258,07 pari all’importo
delle due quote di contributo
erogate”. OCHE ED ECONOMIE
Il R.U. ha proposto al MSE la
revoca delle seguenti iniziative
imprenditoriali: Cardnet Spa,
Prologic Srl, Sofarmed Srl,
Ecoambiente Srl.
Il MSE ha provveduto ad emettere i decreti di revoca per le seguenti aziende: Sofarmed Srl,
Ecoambiente Srl, Plathec Srl,
Iglesias ZIR
RICORDA
DI RINNOVARE L’ABBONAMENTO A:
Inaugurazione Cardnet
Prologic Srl, Cardnet Srl.
Il decreto di revoca delle agevolazioni della ditta Sofarmed Srl
è stato emesso a seguito di rinuncia da parte della medesima
al contributo.
Per la società S.P.I. S.r.l., per la
quale il MSE ha emesso un preavviso di revoca parziale, si resta in attesa di ulteriori determinazioni da parte del MSE.
Le economie realizzatesi nei
singoli investimenti ammessi a
contributo nel Primo Protocollo
Aggiuntivo ammontano complessivamente ad euro
13.266.876, pari alla differenza
tra il totale delle risorse pubbliche impegnate pari a euro
43.632.034 e le risorse pubbliche effettivamente spese euro
30.365.158.
Saranno oggetto di recupero le
somme percepite dalle aziende
soggette a revoca e così ammontanti:
1) Plathec Srl: euro
2.455.432,35; 2) Ecoambiente
Srl: euro 1.634.849,48; 3) Sofarmed Srl: euro 3.258.367,89;
4) Prologic Srl: euro
1.097.181,70; 5) Cardnet Srl:
euro 9.069.258,07NCETE
Il MSE ha provveduto ad emettere i decreti di revoca per le seguenti aziende: Sofarmed Srl,
Ecoambiente Srl, Plathec Srl,
Sofinda, Srl,Prologic Srl, Cardnet Srl.
5
6
Politica
numero 556 del 3 Novembre 2011
NEL SECONDO TRIMESTRE CI SONO MENO ISCRITTI
IN CERCA DI LAVORO NEL SULCIS IGLESIENTE
I dati raccolti dai Centri Servizi
per il Lavoro di Carbonia e di
Iglesias, elaborati dall’Osservatorio provinciale del mercato
del lavoro e pubblicati dall’Agenzia regionale del Lavoro
nel bollettino n. 2 di “Congiuntura lavoro Sardegna”, evidenziano per il secondo trimestre
consecutivo un saldo positivo
tra il numero di lavoratori avviati e quelli cessati. Se nel 1°
trimestre, il saldo era stato di
+1494 lavoratori occupati (4192
avviamenti e 2698 cessazioni),
nel 2° trimestre il saldo è stato
di +883 lavoratori occupati
(4404 avviamenti e 3521 cessazioni). Si conferma, quindi, un
trend di ripresa occupazionale
nel 2011, nonostante il permanere di una grave crisi economica, con una crescita complessiva
di 2377 occupati ed una conseguente diminuzione dei disoccupati ed inoccupati in cerca di
lavoro nel territorio provinciale.
Alberto Pili
Al 30 giugno 2011, scende sotto
i 30 mila il numero di coloro
che cercano lavoro, iscrivendosi
ai CSL della Provincia (esattamente 29302). “La ripresa occu-
COMUNE DI IGLESIAS
CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO
Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CI)
Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201
UFFICIO CONTRATTI
AVVISO DI GARA ESPERITA
ENTE APPALTANTE: Comune di Iglesias, Via Isonzo, 5 - 09016 IGLESIAS - Provincia Carbonia Iglesias - Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201. PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE:
Aperta. OGGETTO DELL’APPALTO: LAVORI DI RIFACIMENTO DI PARTE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA DI PROPRIETA’ COMUNALE. DATA DI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO: Determinazione n° 390/4 del 07.10.2011. CRITERIO DI
AGGIUDICAZIONE: L’appalto è stato esperito ai sensi dell’articolo 82, comma 2 lettera a) del
D.Lgs. n. 163 del 12.04.2006 e ss.mm.ii. e dell’art.118 comma 1 lett. a) del D.P.R. 207/10, con
ammissione delle sole offerte in ribasso e con esclusione automatica dalla gara, ai sensi dell’art.
122 comma 9 del DLgs 163/06 e ss.mm.ii., delle offerte che presentino una percentuale di ribasso
pari o superiore alla soglia di anomalia, individuata ai sensi dell’art. 86, comma 1 del D.Lgs
163/06 e ss.mm.ii. NUMERO DI OFFERTE RICEVUTE: 93 (novantatre). NUMERO IMPRESE AMMESSE: 73 (settantatre). IMPRESA AGGIUDICATARIA: Impresa ANSELMI IMPIANTI ELETTRICI di Anselmi Raniero con sede in Via Eufronius n. 18, Cerveteri-ROMA.
IMPORTO DELL’APPALTO A BASE DI GARA: Euro € 304.065,44 Iva esclusa al netto degli
oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, pari ad Euro 9.121,46. IMPORTO DI AGGIUDICAZIONE: Ribasso del 21,032% da applicarsi sull’elenco prezzi posto a base di gara per un importo finale di Euro 240.114,40 al netto degli oneri di sicurezza di Euro 9.121,46. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Ing. Danila Crobu ORGANO COMPETENTE PER PROCEDURE RICORSO: Tribunale Amministrativo Regionale Via Sassari 17, 09100 Cagliari.
Il Responsabile Servizio Contratti
Dott.ssa Bonaria Uccheddu
pazionale – sottolinea l’assessore provinciale al Lavoro, Alberto Pili – è trainata dal settore
dell’agricoltura, del turismo, dei
servizi alla persona e alle imprese, mentre permane una situazione di stagnazione o, peggio,
di regressione, nei settori dell’industria e delle costruzioni. Il
dato, pur positivo ed incoraggiante, va quindi analizzato con
prudenza, anche in relazione alle ricadute dei numerosi interventi di stimolo promossi e finanziati da Provincia e Regione.
Dobbiamo continuare a mettere
al centro dell’azione politica
della Provincia il lavoro e l’attuazione dei progetti strategici
previsti dal Piano provinciale.
Per quanto riguarda i settori in
difficoltà, è certo che un allentamento dei vincoli sul patto di
stabilità produrrebbe effetti benefici sul settore delle costruzioni, così come la risoluzione delle più importanti vertenze, Eurallumina ed Ila su tutte, avrebbe ricadute positive per l’occupazione nel settore industriale”.
COLLABORAZIONE FISCO-UNIVERSITA’
AL VIA NUOVI TIROCINI FORMATIVI
I processi di formazione e sviluppo, la comunicazione interna, la gestione delle risorse
umane nell’ambito dell’amministrazione finanziaria. Sono
questi i temi-guida dei due stage formativi che hanno preso
il via lunedì scorso a Cagliari
nella sede della Direzione regionale della Sardegna dell’Agenzia delle Entrate. Un
percorso didattico ad alto tasso
di specializzazione che rappresenta solo l’ultimo tassello di
un mosaico di oltre 200 tirocini per studenti universitari e
neolaureati realizzati negli uffici del Fisco in Sardegna nel
corso degli ultimi cinque anni
grazie alla collaborazione tra
le Entrate, l’Agenzia regionale
del Lavoro e gli Atenei di Cagliari e Sassari. Una cifra cui
si aggiungono i 120 stage riservati agli alunni delle scuole
superiori dell’Isola dal 2007 a
oggi. In particolare, l’ultima
iniziativa si propone di formare professionisti con elevate
competenze nel settore della
gestione delle risorse umane,
partendo dalla conoscenza della realtà operativa e organizzativa dell’Agenzia delle Entra-
te. A fare da cornice al progetto è la convenzione stipulata
dalla Direzione delle Entrate
della Sardegna con il Master
di secondo livello in Gestione
dei processi di sviluppo umano e organizzativo, attivato
dalla facoltà di Scienze della
Formazione dell’Università
degli studi di Cagliari.
L’iter formativo prevede 250
ore di tirocinio, per un periodo
complessivo di tre mesi, nell’Ufficio Risorse umane della
Direzione regionale dell’Agenzia. Qui i due partecipanti, affiancati da un tutor,
avranno la possibilità di essere
direttamente coinvolti nei processi lavorativi e di misurarsi
con le attività svolte sul campo, dalle nuove tecniche di
formazione in modalità e-learning passando per i progetti di
sviluppo del personale e di comunicazione interna.
Con questa esperienza si rafforza l’impegno dell’Agenzia
delle Entrate nel campo dello
studio e della formazione, con
un occhio di riguardo nei confronti dei giovani che muovono i primi passi nel mondo del
lavoro.
FONDI PER LO SVILUPPO DELL’IMPRESA
NEI COMUNI CON MENO DI 3000 ABITANTI
Abbiamo raddoppiato il Fondo per i piccoli comuni, da 10
a 20 milioni di euro, che serviranno a finanziare iniziative di
sviluppo sociale, economico
ed occupazionale del territorio”. Lo ha annunciato l’assessore del Lavoro, Antonello
Liori, riferendosi ad una delibera approvata in Giunta regionale che riguarda l’erogazione di prestiti a tasso agevo-
lato per finanziare iniziative
promosse da comuni o da
unioni di comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti. “Il Fondo finanzierà attività contenute nei Pisl (Progetti integrati di sviluppo locale) - ha aggiunto l’assessore
Liori - con particolare riguardo per le categorie più svantaggiate del mercato del lavoro e per il recupero di beni di-
COMUNE DI ASSEMINI
Prov. Cagliari
BANDO DI GARA
AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE
DELLA GESTIONE E CONDUZIONE
DELLA PISCINA COPERTA
E SERVIZI ACCESSORI
Il corrispettivo economico annuo posto a base d’asta e soggetto esclusivamente al rialzo è fissato in ? 24.000,00 (ventiquattromilaeuro) oltre IVA, se dovuta, per ogni anno di affidamento
del servizio, con applicazione
dalla seconda annualità del contratto. Al concessionario spetterà
il diritto di percepire tutte le entrate derivanti dall’applicazione
delle tariffe. Possono partecipare
alla gara: - Società ed Associazioni Sportive Dilettantistiche,
Federazioni Sportive ed Enti di
promozione e propaganda sportiva, affiliate alla FIN (Federazione Italiana Nuoto) e/o al CIP
(Comitato Italiano Paralimpico)
o comunque riconosciute dal
CONI;
- Consorzi di
Associazioni/Società sportive
nonché Associazioni temporanee
costituite tra i soggetti di cui al
precedente punto, ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs 163/2006 e
s.m.i..
- Ditte individuali e imprese costituite in forma di società commerciale o di società cooperativa, nonché i consorzi tra le citate
ditte o società, in attività alla data di pubblicazione del bando,
iscritte alla competente Camera
di Commercio e che esercitino
attività, ancorché non esclusiva,
di gestione di impianti natatori.
Le domande di partecipazione,
redatte in lingua italiana, a firma
del legale rappresentante, corredate di copia del documento di
riconoscimento in corso di vali-
dità a pena di esclusione, dovranno pervenire all’indirizzo
del Comune di Assemini a mezzo del Servizio Postale oppure
presentate direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune di
Assemini – entro le ore 11,30
del giorno 25 novembre 2011 a
pena di esclusione.
smessi da riutilizzare per attività di rilievo sociale o di pubblica utilità. Un intervento che
vuole sperimentare uno strumento finanziario a beneficio
del territorio, che sia in grado
di autorigenerarsi con la restituzione delle somme prestate e
con gli interessi maturati, così
da poter ripetere l’azione in
maniera continuativa. Finalizzato anche allo sviluppo delle
capacità imprenditoriali nei
territori, a contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni
ed a riqualificare i lavoratori
colpiti dalla crisi”.
Le azioni ammissibili sono incentivi per disoccupati o soggetti a rischio di esclusione
dal mercato del lavoro (contributi per l’avvio di imprese,
formazione per il reinserimento e altro) oppure per nuovi
imprenditori e nuove imprese
per l’innovazione ed il rilancio della competitività; microcredito; azioni e strumenti per
il rafforzamento dello sviluppo
delle specificità locali; sostegno per le fasce deboli.
Politica
Ottimizzare la compilazione
delle ricette, in modo da ridurre
al minimo i disagi e i tempi
d’attesa: la Asl 7 ha adottato
due regolamenti innovativi che
garantiranno ai cittadini un servizio più tempestivo ed efficace
e un’assistenza continua e di
qualità. Gli opuscoli, che nei
prossimi giorni saranno inviati
a tutti i medici prescrittori della
Asl, sono stati definiti dall’Osservatorio appropriatezza prescrittiva, un organismo istituito
dall’Azienda allo scopo di coordinare e integrare l’attività specialistica con quella delle cure
primarie.
Le linee guida (“Regole prescrittive della Asl 7: centralità
del cittadino nei percorsi sanitari” e “Manuale operativo sulla
corretta compilazione della ricetta”) si propongono come un
punto di riferimento per i medici, i quali potranno consultarle
per uniformare le proprie attività in materia di corretto uso del
ricettario, identificabilità del
prescrittore, ricovero ospedaliero, dimissione del paziente,
numero 556 del 3 Novembre 2011
PER I MEDICI ASL 7 NUOVO REGOLAMENTO
PER LA PRESCRIZIONE DELLE RICETTE
consulenze specialistiche, accesso alle prenotazioni tramite
il Cup e prescrizioni farmaceutiche dello specialista.
“Si tratta di un provvedimento
che da un punto di vista organizzativo semplificherà notevolmente la prescrizione delle
prestazioni”, ha dichiarato il Direttore Generale, Dott. Maurizio Calamida. “Non solo: contribuirà ad innescare una fattiva
collaborazione fra i professionisti, che potranno confrontarsi
sulle procedure da adottare.
Grazie a questi nuovi regolamenti – ha aggiunto Calamida –
i cittadini potranno contare su
un servizio più rapido ed efficiente, e l’Azienda riuscirà a
gestire le proprie risorse in modo sempre più proficuo. Infatti
le regole prescrittive approvate
nel regolamento indicano con
chiarezza ed esattezza, ad
esempio, le procedure da seguire per arrivare al ricovero ospedaliero. Ciò significa semplifi-
Maurizio Calamida
care il percorso al cittadino ed
ottenere una migliore organizzazione dei tempi necessari, che
si tradurranno nel superamento
degli sprechi che oggi si registrano”.
I due documenti e la relativa
delibera (n. 875 approvata il
21.10.2011), si possono consultare al seguente link:
http://www.aslcarbonia.it/documenti/7_49_20111024100718.p
df “Un indirizzo importante,
che stabilisce delle regole e va
incontro alla necessità di garantire la massima appropriatezza
professionale e organizzativa”,
ha commentato il Dott. Marco
Sulcis, Direttore del Distretto di
Iglesias e componente della
Commissione Appropriatezza.
Nel dettaglio, a ricevere la guida saranno 108 medici di base,
16 pediatri di libera scelta, 62
specialisti ambulatoriali, 85 medici di continuità territoriale
presenti nei 20 punti guardia
diffusi nel territorio della Provincia e circa 260 medici ospedalieri. A vigilare sul rispetto
dei regolamenti saranno i direttori dei dipartimenti, dei distretti, dei presìdi ospedalieri e delle
unità operative.
COMUNE DI PULA
Prov. Cagliari
BANDO DI GARA
L’affidamento del servizio di
pulizia dei locali adibiti a sede
degli Uffici dell’Amministrazione Comunale di Pula ed altri stabili. Il prezzo a base di
gara non superabile è di €
80.000,00 IVA esclusa per
l’intero periodo di erogazione
del servizio, della durata di
anni 2 (due), pari ad €
40,000,00 annue, oltre IVA ed
oneri per la sicurezza. Presentazione domande: entro il
giorno 4 novembre 2011.
Il Funzionario Responsabile
Settore Amministrazione
Generale
Dr.ssa Antonella Depau
7
COMUNE DI IGLESIAS
AVVISO RELATIVO
AGLI APPALTI AGGIUDICATI
I.1) COMUNE DI IGLESIAS – Centro Direzionale Amministrativo – Sede Legale via Isonzo n° 5 09016 IGLESIAS (CI) ITALIA; Profilo committente: www.comune.iglesias.ca.it . II.1.1) OGGETTO: SERVIZIO
DI PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA, PER I LAVORI DI REALIZZAZIONE DEL CENTRO INTERMODALE DI
IGLESIAS CIG 181980890F. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione : Servizi Categoria N° 12, luogo di esecuzione Comune di Iglesias. II.1.4) Descrizione : Il servizio consiste nella progettazione definitiva ed esecutiva, attività accessorie, direzione lavori, contabilità e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i lavori
di realizzazione del Centro Intermodale di Iglesias. II.1.5.) CPV :
71322000. IV.1.1) Procedura : Aperta . IV.1.2.) Criterio di aggiudicazione : Offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83
del D.Lgs. n° 163/2006 e ss.mm.ii. IV.3.2) Bando di gara pubblicato su
GUUE n° 2011/S 82-135362 del 28.04.2011 e GURI 5^ Serie speciale n°
51 del 02/05/2011. V.1) Data aggiudicazione: 06/10/2011 . V.2) Offerte
ricevute: 17. V.3) AGGIUDICATARIO: Raggrupamento Temporaneo
d’Imprese tra SPA-STUDIO PROFESSIONISTI ASSOCIATI S.r.l. (Mandataria) e AA ABIS ASSOCIATI – STUDIO DI INGEGNERIA, Ing. Antonio Dedoni, Ing. Gabriella Rocca, Ing. Michela Schivo con sede in Cagliari, Piazza Garibaldi n° 4 c/o STUDIO PROFESSIONISTI ASSOCIATI S.r.l. V.4) Valore finale dell’appalto : € 238.674,49 IVA ESCLUSA .
V.5) Subappalto : NO VI.4) SPEDIZIONE PRESENTE AVVISO ALL’U.P.U.U.E.: 25/10/2011
IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO APPALTI E CONTRATTI
(Dott.ssa Bonaria Uccheddu)
APERTO TUTTO L’ANNO
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Provincia di Carbonia Iglesias
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8
Politica
numero 556 del 3 Novembre 2011
Calo abbastanza diffuso di
presenze, con poche eccezioni; crollo dei fatturati durante
la stagione estiva appena conclusa; malumore della clientela per i prezzi praticati dalle
compagnie marittime: sono alcuni dei dati emersi nel sondaggio effettuato dal Centro di
Assistenza Tecnica della Confesercenti Sardegna su 445
imprese sarde del settore turistico, in merito all’andamento
della stagione estiva nell’Isola: 150 alberghi, 70 guide turistiche, 25 campeggi e 200
pubblici esercizi della ristorazione.
“È stato un bagno di sangue”,
ha commentato Marco Sulis,
presidente regionale della
Confesercenti, prima di illustrare i risultati del sondaggio:
le presenze negli hotel sono
diminuite per quasi il 62% degli operatori, nei campeggi il
calo ha interessato il 93% dei
CRISI DEL TURISMO: LA CONFESERCENTI PROPONE
ALLA REGIONE TRE LINEE D’INTERVENTO
Marco Sulis
casi. Per quanto riguarda ristoranti e bar, il numero dei
clienti è diminuito per il 63%
degli esercizi sardi. I risultati
dell’indagine sono stati presentati da Carlo Amaduzzi,
presidente regionale di Assho-
tel; Sandro Salerno, presidente
dell’Assoturismo di Nuoro e
Ogliastra; e Simonetta Caredda, delegata Fiepet Cagliari
(settore ristorazione).
“Noi, però – ha sottolineato
con forza Marco Sulis – non
vogliamo fermarci a una mera
elencazione di dati, e soprattutto non possiamo permetterci di essere delusi o, peggio
ancora, arrabbiati. Noi siamo
imprenditori, perciò dobbiamo
reagire immediatamente alla
crisi – che c’è stata, è innegabile, e non è neppure terminata – e riportare la Sardegna ad
essere la perla del Mediterraneo. Abbiamo tutte le potenzialità per riuscirci, ma non
bastano più le sole risorse ambientali per attrarre i turisti”.
Per Confesercenti diventa fon-
L’ASSESSORE LUIGI CRISPONI D’ACCORDO
SULLE PROPOSTE CONFESERCENTI
Prendiamo atto dei suggerimenti della Confesercenti, e
naturalmente li condividiamo
ampiamente, soprattutto per
il semplice motivo che sono
confermativi delle strategie
dell’assessorato così come
siamo d’accordo su ogni proposta utile che vada verso il
rafforzamento del comparto
turistico.
Lo ha affermato l’assessore
regionale del Turismo, Luigi
Crisponi, che ha così commentato l’analisi della stagione turistica compiuta dalla
Confesercenti regionale.
In particolare – ha aggiunto
Crisponi - andiamo ripetendo
da mesi che non vi potrà essere rilancio e ripartenza del
turismo senza trasporti marittimi efficienti con tariffe equilibrate. Al momento, la soluzione Saremar ha rappresentato un laboratorio di qualità.
Il suo potenziamento può dare solo benefici alla Sardegna.
Per quanto riguarda la tourist card – ha proseguito l’assessore regionale - anticipo
l’informazione, della futura
attivazione della “Sardinia
Luigi Crisponi
Card” sulla quale l’Assessorato sta già lavorando da
tempo, nell’intenzione di mettere a disposizione dei turisti
un vero e proprio “pass” ricco di servizi, sconti nelle attività convenzionate, nei musei
e nei siti archeologici e nell’acquisto di prodotti tipici.
Condivido peraltro la preoccupazione riguardo alla formazione professionale. Nel
campo dell’alta formazione
unitamente all’Assessorato
L’ABBONAMENTO A
È LA MIGLIORE FORMA
PER RESPIRARE SEMPRE
ARIA E PROBLEMI DI CASA
del lavoro – ha spiegato Crisponi - abbiamo già attivato
due corsi post laurea a Cagliari e Sassari e il terzo è in
dirittura d’arrivo e partirà a
breve a Nuoro.
Riguardo alla formazione ordinaria confidiamo nella efficiente operatività delle stesse
Associazioni di categoria che
dispongono in proposito di
vari strumenti che vanno dagli Enti bilaterali del Turismo, ai Fondi di comparto
(es. fondo For.te), ai Cat.
A queste corrette linee – prosegue l’esponente dell’esecutivo Cappellacci - aggiungo
la necessità di ringiovanire le
strutture ricettive e di servizi
che troveranno nei Pia Turismo, deliberati dalla Giunta
regionale, fondi pari a 18 milioni di Euro, consentendo di
riacquistare parte di una
competitività smarrita e quella qualità che forse iniziava
ad essere carente.
Aggiungo inoltre la necessità
di un potenziamento definiti-
damentale l’istituzione di una
vera flotta navale sarda, al di
là delle sigle Tirrenia e Saremar. A tal proposito la Confesercenti Sardegna sta portando
avanti l’idea di un “private
equity”, in modo tale che tutti
i privati interessati (siano essi
persone fisiche o imprese)
possano parteciparvi. L’obiettivo finale è quello di capitalizzare – con una quota di
maggioranza – la Flotta Sarda
SpA che la Regione intende
costituire.
Inoltre occorre creare la Sardegna Tourist Card. Questo
progetto, che la Confesercenti
vorrebbe estendere alle altre
Associazioni datoriali e di categoria, deve prevedere il totale coinvolgimento della Regione attraverso l’Assessorato
vo del pilastro dei nostri prodotti turistici che è quello
balneare, e degli altri prodotti destinazione che segneranno l’azione forte dell’assessorato: Turismo attivo e sportivo (trekking, biking, climbing
ecc.), Turismo congressuale,
Turismo religioso e dello spirito.
Le cause che hanno determinato l’andamento negativo
della stagione, la più tormentata dell’ultimo decennio, ossia il caro traghetti, la disastrosa crisi economica mondiale, e la nuova competitività imprenditoriale, sono quelle che da tempo – conclude
Crisponi - sono state indicate
anche dal sottoscritto e dalla
Giunta. Abbiamo affrontato le
contingenze con una vera politica dell’efficienza, rapida
ed energica. Non ci siamo fatti trovare impreparati, e l’impegno della Giunta si svilupperà sia contro i soprusi degli
armatori privati sia contro le
‘risacche’ interne alla stessa
Sardegna, che nonostante tutto, assicuro, non depotenzieranno la forte azione reclamata dagli operatori.
del Turismo. La Regione dovrebbe farsi carico di creare
un data base, il quale servirebbe non solo ad elencare le attività che aderiranno all’iniziativa, ma consentirebbe ai turisti
in arrivo in Sardegna di compilare un modulo on line e ricevere automaticamente la
Card. Con questa, nei punti
vendita convenzionati, il turista avrebbe diritto ad uno
sconto importante, la cui percentuale naturalmente è da fissare con le altre organizzazioni. “Dobbiamo invogliare la
gente a venire in Sardegna
non solo perché è bella, ma
perché possiamo permettere
loro di risparmiare pure sugli
acquisti – commenta Sulis –.
È una scommessa che a mio
avviso sarà la carta vincente,
insieme ai prezzi equi nei trasporti marittimi e aerei, per far
riprendere l’economia isolana
dopo il tracollo del 2011. La
Regione deve investire pesantemente sulla formazione del
COSACEM
• INGEGNERIA - FORNITURE
• ENGINEERING - SUPPLIES
• MONTAGGI MECCANICI
ED ELETTROSTRUMENTALI
• MECHANICAL AND ELECTRICAL
INSTRUMENTATION ASSEMBLIES
• MANUTENZIONI
• MAINTENANCE
• GLOBAL SERVICE
• GLOBAL SERVICES
personale. “Attenzione – precisa il presidente Sulis –, non
parliamo di alta formazione,
bensì della formazione spicciola, quella che si richiede a
un front office: camerieri,
commessi dei negozi, impiegati che lavorano negli sportelli a contatto con i turisti, devono conoscere almeno la lingua inglese. Poi sono indispensabili i corsi di comunicazione e di corretto approccio
con la clientela, perché anche
questi sono dei lati deboli nei
settori del commercio e del turismo, che spesso ci contraddistinguono negativamente rispetto ad altre regioni italiane
e ad altri Paesi. Da questo
punto di vista, non sarebbe
male estendere i corsi di formazione anche ai datori di lavoro delle imprese di questi
settori”. “Non possiamo permetterci un’altra stagione come quella che si è appena conclusa – dichiara infine Sulis –.
Certe decisioni vanno prese
adesso. Non abbiamo un solo
minuto da perdere, e spero che
la classe politica abbia percepito l’emergenza”.
Costruttori soc. coop.
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Realtà Locale
Una delle migliori soluzioni alla salvaguardia del tratto costiero sud occidentale della Sardegna è stata quella dell’istituzione del sito d’importanza Comunitaria (SIC) “Costa di Nebida”
di cui fanno parte i Comuni di
Portoscuso, Gonnesa, Iglesias e
Buggerru. L’obiettivo è quello
di “salvaguardare e tutelare la
biodiversità”, mediante l’attivazione di una complessa rete tra
tutti gli Stati membri comunitari che aderiscono a “Rete Natura 2000”.
Il Sito in argomento si estende
su 8.438 ha (di cui 966 marini),
lungo la costa del Sulcis Iglesiente, e comprende una fascia
costiera pianeggiante e una
zona collinare, culminante nel
Monte Guardianu (540 m
s.l.m.), caratterizzate da una
grande varietà di ambienti,
dalle coste rocciose, appartenenti alle Formazioni di Nebida
e Gonnesa, a quelle sabbiose e
ciottolose, dagli ambienti umidi
a quelli interni, con praterie
aride, macchia mediterranea e
foreste.
“Il SIC è stato individuato per
la presenza di habitat e specie
di importanza comunitaria, ma
interessa anche il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall’Unesco, e in particolare
la galleria di Porto Flavia nella
miniera di Masua, aperta al
pubblico. All’interno del sito
sono presenti anche i Monumenti Naturali “Pan di Zucchero-Faraglioni di Masua” e
“Canal Grande di Nebida”, istituiti dalla Regione Autonoma
della
Sardegna”.
La ragione d’essere del SIC
“Costa di Nebida” è la presenza
dell’habitat “Foreste di Quercus suber”, l’habitat più esteso,
e degli habitat naturali e seminaturali delle formazioni di
macchia mediterranea (habitat
“Matorral arborescenti di Juniperus spp.”, e “Phrygane endemiche dell’Euphorbio-Verbascion”), e delle cenosi camefitiche delle coste rocciose
numero 556 del 3 Novembre 2011
9
IL SITO D’IMPORTANZA COMUNITARIA “COSTA DI NEBIDA”
PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE COSTIERO
Carmine Urru
(habitat “Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. Endemici”).
Il “Costa di Nebida” si inserisce in un contesto ecologico caratterizzato dalla presenza di altri Siti Natura 2000 quali:
* Il SIC “Da Is Arenas a Tonnara (Marina di Gonnesa)”, circondato dal SIC stesso, e al cui
interno ricade il litorale sabbioso pertinente al territorio comunale di Gonnesa;
* Il SIC “Monte Linas – Marganai”, uno dei siti più estesi
della Sardegna, con ben 23626
ha di superficie e situato poco a
Est del SIC ;
* Il SIC “Is Compinxius –
Campo dunale di Buggerru –
Portixeddu”, situato all’incirca
3 km a Nord;
* I SIC “Capo Pecora”, “Da Piscinas a Riu Scivu”, “Monte
Arcuentu e Riu Piscinas”, situati tutti lungo la costa andando verso Nord;
* Il SIC “Punta s’Aliga”, lungo
la costa, a 5 Km in direzione
Sud.
Il SIC è inoltre interessato dalla
presenza al suo interno di aree
tutelate ai sensi della L.R.
31/1989 (Parchi, Riserve, Monumenti naturali): più in particolare sono presenti al suo i
due Monumenti naturali “Pan
di Zucchero e Faraglioni di
Masua” e “Canal Grande di
Nebida”
Gli obiettivi che il SIC “Costa
di Nebida” si prefigge a medio
termine sono quelli di:
- Introdurre misure e forme di
controllo e manutenzione all’interno del SIC
- Informazione, sensibilizzazione e orientamento della fruizione, al fine di limitare i comportamenti e le attività economiche
dannose
- Indirizzare la frequentazione
del SIC compatibilmente con le
esigenze di conservazione, mediante il miglioramento della
fruizione del sito, calibrata sulla sensibilità degli habitat e degli ambienti faunistici attraverso una pianificazione integrata
tra i SIC adiacenti.
Gli obiettivi a lungo termine,
invece, sono:
- Adeguamento degli strumenti
di programmazione e pianificazione comunali alle esigenze di
tutela degli Habitat: recepimento del Piano di Gestione da parte dei Comuni in cui ricade il
SIC, negli strumenti urbanistici
e nei loro strumenti attuativi
- Sostenibilità ecologica e sociale dell’uso a fini economici
del sito, mediante l’attuazione
di un modello d’uso degli spazi
costieri di rilevante valenza
ambientale comprendente anche i SIC limitrofi, al fine di tutelare la biodiversità di interesse comunitario
- Raggiungimento di una adeguata consapevolezza del valore ecologico dei siti e delle loro
esigenze di conservazione da
parte della popolazione locale
- Promozione di attività economiche sostenibili ed eco-compatibili, anche nel territorio circostante il sito.
Inoltre ci sono le strategie
per la sostenibilità ecologica:
- Avviare il monitoraggio degli
habitat e delle specie di mag-
Cala Domestica
gior interesse
conservazionistico presenti nel
sito, per definire il reale status
di conservazione raggiunto, le
criticità maggiori, ed eventualmente pianificare nuovi interventi su dati analitici aggiornati
- Orientare la fruizione presso
gli habitat dunali, marini, di
scogliera e di macchia mediterranea, mediante la realizzazione di manufatti ed infrastrutture
naturalistiche, compatibilmente
con la conservazione delle valenze proprie del SIC
- Predisporre efficaci misure di
mitigazione dei fenomeni erosivi costieri in atto, coerentemente con gli interventi previsti per
gli altri SIC limitrofi
- Predisporre l’organizzazione
della fruizione balneare delle
spiagge, in particolare di quella
di Cala domestica, compatibile
con le esigenze di tutela, attraverso strumenti e procedure a
scala territoriale
- Controllare e ridurre le cause
di disturbo antropico legate all’inquinamento e alla fruizione
non regolamentata all’interno
del SIC
- Controllare i processi di evoluzione naturale della copertura
vegetale per favorire l’espansione degli habitat di Interesse
comunitario
- Monitorare gli habitat in funzione di individuare tempestivamente l’insorgere di nuove
minacce o di eventuali nuovi
fattori di stress
- Innescare i processi di sensibilizzazione e di didattica ambientale per far conoscere il
SIC mediante il coinvolgimento delle scuole, associazioni locali, centri di educazione am-
COMUNE DI PORTOSCUSO
PROV. CARBONIA - IGLESIAS
BANDO DI GARA
“ATTIVITÀ DI RIFORESTAZIONE
PRODUTTIVA E AMBIENTALE
DELLE AREE INQUINATE DI PORTOSCUSO”
Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza) €
265.200,00 (euro duecento sessantacinquemila e duecento/00) di cui:
€ 260.000,00 per lavori a base d’asta; € 5.200,00 per l’attuazione dei
piani della sicurezza non soggetti a ribasso. Termine /scadenza:
28.11.2011 - ore 12,00; Indirizzo: Comune di Portoscuso – Via Marco Polo – 09010 Portoscuso (CI).
Il Responsabile del Procedimento
F.to Ing. Gianfranco Mulas
Pan di Zucchero
REGIONE AUTONOMA SARDEGNA
BANDO D’APPALTO
PUBBLICITÀ 2012
NON PERDERE TEMPO
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TELEFONA
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FAX 1782282316
Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
Unione Europea del 21 ottobre
scorso il bando pubblico della Regione per i lavori di messa in sicurezza del territorio di Capoterra.
Sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana è stato pubblicato
invece venerdì 28 (5a Serie Speciale – Contratti Pubblici numero 127).
Tutta la documentazione tecnica ed
amministrativa, come di consueto,
sarà disponibile sul sito internet
http://www.regione.sardegna.it/regione/assessorati/lavoripubblici/ dal
28 ottobre. Il bando per la progettazione definitiva ed esecutiva e per
la sistemazione idraulica del Rio
San Girolamo – Masone Ollastu,
compresi gli interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate, primo lotto, è finanziato con
11,317 milioni di euro. L’importo
complessivo a base d’asta è di
7,502 milioni. La scadenza per la
presentazione delle offerte alla Regione è fissata per il 16 dicembre
2011 alle ore 13. Il termine dell’appalto, a partire dalla data di consegna, è di 365 giorni, di cui 60 per la
progettazione definitiva, 30 per
quella esecutiva e 275 per la realizzazione delle opere. I termini fissati
per la progettazione saranno intervallati dai tempi necessari per l’acquisizione delle autorizzazioni ambientali inderogabili. I criteri di aggiudicazione sono quelli dell’offerta
economicamente più vantaggiosa
con i seguenti punteggi: 40 per il
miglior pregio tecnico ed elementi
di mitigazione delle opere a base di
gara; 30 per la migliore gestione e
riutilizzo delle materie provenienti
dagli scavi; 20 per il miglior prezzo;
10 per il miglior tempo di consegna.
La società appaltatrice che risulterà
vincitrice della gara dovrà elaborare
anche gli studi per la valutazione di
impatto ambientale.
bientale etc..
I soggetti attuatori del progetto
sono le Amministrazioni comunali facenti parte del SID: Iglesias, Buggerru, Gonnesa e Portoscuso.
“E’ auspicabile, secondo il progetto originario del SIC, la
creazione di un soggetto gestore sottoforma o di consorzio o
di una società mista
pubblica/privata.
Notevoli sono i vantaggi che
potrebbero scaturire dall’individuazione di un unico soggetto
giuridico, che sia rappresentativo delle Amministrazioni comunali interessate dal SIC.
DIVIETI:
a) la cattura, l’uccisione, il danneggiamento ed il disturbo della fauna selvatica, ad eccezione
di quanto eseguito per fini di ricerca e di studio previa autorizzazione del soggetto gestore del
SIC;
b) la raccolta ed il danneggiamento della flora spontanea, ad
eccezione di quanto eseguito
per fini di ricerca e di studio
previa autorizzazione del soggetto gestore del SIC;
c) l’introduzione in ambiente
naturale non recintato di specie
e popolazioni estranee alla flora
ed alla fauna autoctona;
d) il prelievo di materiali di rilevante interesse geologico e
paleontologico, ad eccezione di
quello eseguito, per fini di ricerca e di studio, previa autorizzazione del soggetto gestore
del SIC;
e) l’introduzione da parte di
privati, di armi, esplosivi e di
qualsiasi mezzo di distruzione e
cattura, se non autorizzata;
f) il campeggio al di fuori delle
aree destinate a tale scopo ed
appositamente attrezzate; è
consentito il campeggio temporaneo appositamente autorizzato in base alla normativa vigente;
g) il sorvolo non autorizzato
dalle competenti autorità secondo quanto espressamente
regolamentato dalle leggi sulla
disciplina del volo.
LA SCOMPARSA DI FRANCESCO PULIGHEDDU
UOMO DI SPICCO DEL “SARDISMO” SULCITANO
Per quanto originario di Oliena dove era nato, Francesco
Puligheddu è stato sempre un
uomo di punta del “Sardismo”del Sulcis. Nei giorni
scorsi Francesco Puligheddu è
venuto a mancare a Cagliari
dove da anni si era trasferito
con la famiglia. Di lui sono
molti che ricordano quel carattere fermo, comunque mai incline allo scontro dialettico.
Aveva assunto il carattere politico del suo grande “padre politico”, Mario Melis che preferiva la dialettica costruttiva.
Francesco Puligheddu ha abitato per lunghi anni a Cortoghiana dove ha iniziato la carriere politica: prima consigliere e assessore comunale di
Francesco Puligheddu
Carbonia, quindi consigliere
regionale per due legislature
(dal 1984 al 1994), quando i
Sardisti decisero di non ricandidare i propri consiglieri oltre
le due legislature. In quel fran-
gente, sia pure per poco tempo,
era stato anche assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente nella prima Giunta guidata da Mario Melis. Successivamente aveva ricoperto, in
Consiglio regionale, la carica
di Capogruppo del PSD’Az.
Era nato a Oliena il 18 aprile
1930, ma visse per lungo tempo a Cortoghiana, quindi a
Carbonia. La sua attività lavorativa era stata da prima in
Carbosarda e quindi in Enel.
Nel 2001, quando sembrava
d’essersi ritirato dalla politica
attiva, aveva accettato la candidatura “di bandiera” nel collegio uninominale di Carbonia
per la Camera dei Deputati ottenendo 3.089 voti (3,9%).
10
Realtà Locale
numero 556 del 3 Novembre 2011
IL PROGETTO DI UN ARCHIVIO STORICO PROVINCIALE
PER AVVICINARE I CITTADINI ALLA PROPRIA STORIA
Massimo Carta
Già in altra circostanza “Gazzetta” si era interessata all’argomento, però evidentemente la
proposta o non è stata recepita,
oppure è caduta su terreno fertile solo per idee di natura partitica.
Eppure l’argomento, la costituzione di un archivio storico provinciale, aveva lo scopo meramente culturale e semmai
avrebbe dovuto incontrare la
massima adesione.
D’altro canto è risaputo che la
conservazione della memoria
storica passa soprattutto attraverso la formazione e la conoscenza che i cittadini hanno del
proprio passato. Un passato,
ovviamente, non fantasticato o
ricostruito su supposizioni che
non hanno nulla di scientifico e
quindi qualcosa non riscontrabile sotto il profilo documentale.
Il Sulcis Iglesiente, come altri
territori dell’Isola, conserva
tante piccole (talvolta anche
grandi) isole archivistiche loca-
li, che mantenute in tale dimensione non aiutano certamente a
ricostruire la storia del territorio
che è poi quella che interessa
conoscere per paragonarla, su
più vasta scala, con quella dell’intera Sardegna e, perché no,
con quella del bacino Mediterraneo di cui l’Isola per tanti secoli è stata crocevia di tante civiltà.
Oggi, con i sistemi informatici
di primissimo ordine, si è in
grado di mettere insieme tanti
pezzi del mosaico storico, anche per consolidare l’idea e la
cultura di Provincia. Per questo
l’Ente Provincia Carbonia Iglesias (mai tanto torto venne fatto
a questo lembo di Sardegna
meglio identificato in Sulcis
Iglesiente) dovrebbe, col concorso di Regione e di enti privati, varare il progetto della costituzione di un Archivio Storico
Provinciale, senza rapinare i
documenti raccolti in più luoghi, semmai assumendone copia per meglio destinarli alla
fruizione soprattutto di giovani
e di studiosi, sottraendo costoro
dal dover migrare da un inconciliante “mare magnum di orari” dei vari siti archivistici, peraltro non sempre aperti al pubblico.
E convenendo che la città per
eccellenza, sia per archivi che
per locali vocati all’auspicata
finalità, debba essere Iglesias,
occorrerebbe ritagliare, magari
nei locali di Monteponi, uno
spazio adeguato, tale da concentravi cartelle o filmati dei
documenti oggi sparsi tra la
stessa Iglesias, Carbonia, Gonnesa, Villamassargia, Portoscuso, Carloforte, Calasetta, Sant’Antioco, Santadi, Nuxis, Domusnovas, Musei, Fluminimaggiore e Buggerru.
Il che, come già detto, non significa che si debba spostare il
“Breve” di Villa di Chiesa, oppure altri documenti di Sant’Antioco. La proposta potrebbe
essere completata nell’arco di
due lustri, iniziando proprio dal
Archivio IGEA
ASL 7 CARBONIA
AVVISO PUBBLICO PER 3 POSTI
PERCORSO RIENTRO DEL MASTER AND
La Asl 7 figura tra gli organismi
pubblici ospitanti dove è possibile
svolgere il percorso di rientro del
programma Master and Back. Si
tratta di un’opportunità che per-
metterà a tre giovani di trascorrere un periodo della durata di 12 o
24 mesi nella pubblica amministrazione, aggiungendo al proprio
curriculum un’esperienza impor-
COMUNE DI TERRALBA
(Provincia di Oristano)
AVVISO D’ASTA PUBBLICA
Lavori di “Rifacimento di parte degli impianti di
illuminazione pubblica di proprietà comunale”.
L’importo complessivo netto dell’appalto, comprensivo degli oneri per la sicurezza e del costo del personale, è pari a € 338.111,17 (diconsi euro trecentotrentottomila centoundici/17), ed è così determinato: € 288.209,79 (diconsi euro duecentoottantotto duecentonove/79) per lavori a misura soggetti a ribasso d’asta; €
9.847,90 (diconsi euro novemila ottocentoquarantasette/90) per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta; € 40.053,48 (diconsi euro quarantamila cinquantatre/48) per spese per il personale non soggette a ribasso d’asta; La documentazione richiesta per la partecipazione alla gara, redatta esclusivamente in lingua italiana o corredata da traduzione giurata, dovrà pervenire all’ufficio protocollo di questo Ente “Comune di Terralba (OR)” ubicato al piano terra in Via
Baccelli n. 1, non più tardi delle ORE DODICI del giorno SEDICI del mese di
NOVEMBRE dell’anno DUEMILAUNDICI (16.11.2011).
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
(f.to Geom. Romano Pitzus)
tante da sfruttare nel mercato del
lavoro. In particolare, le figure
professionali richieste dall’Azienda sono: Laureato in ingegneria
civile; Laureato in giurisprudenza; Laureato in economia. Una
volta esaminate le richieste e i
curricula dei candidati, l’Azienda
sceglierà le tre figure professionali che giudicherà più idonee alle
proprie necessità. Le domande di
finanziamento relative a questa tipologia di percorsi saranno compilate e firmate congiuntamente
dall’organismo ospitante e dal
candidato prescelto con la presente procedura. Gli aspiranti dovranno presentare la propria candidatura mediante formale richiesta inviata alla Direzione Generale della Asl tramite raccomandata
a/r entro e non oltre il 4 novembre
2011. Non farà fede il timbro postale. I candidati potranno allegare alla richiesta ogni documento
che riterranno opportuno ai fini
della valutazione dei titoli. Per ulteriori informazioni si rimanda al
sito http://www.regione.sardegna.it/masterandback, dove è possibile trovare il bando e la relativa documentazione.
SINDACO
0781.887811
(Prov. Carbonia Iglesias)
Vice SINDACO
0781.887828
UFFICIO TURISMO
SERVIZI SOCIALI
SPORT SPETTACOLO
0781.887813
UFFICIO ASSESSORI
0781.887827
CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it
censimento e la riproduzione
dei documenti più importanti di
ogni
singola
realtà.
“A latere” di questa cittadella
museale, potrebbero, con autonoma funzionalità, rimanere i
settori minerari, ampiamente
meritevoli di avere uno spazio a
parte; così pure quello che può
essere definito il settore “tonnare” o “carbonifero”. Tali isole
tematiche, ma solo per fare degli esempi, avrebbero una logica perché circoscrivibili, ancorché facenti parte integrante del
resto della condizione socioeconomica del territorio.
Al di là, quindi, delle istituzioni
archivistiche esistenti (Iglesias,
Carbonia, Sant’Antioco, Carloforte ecc.), meritevoli di grande
attenzione sarebbero prima di
tutto le parrocchie e l’Archivio
storico diocesano, cui si affiancherebbero i fondi comunali degni d’essere portati alla luce su
più vasta scala. Anche perché
essere morbosamente gelosi
della storia locale non aiuta a
crescere alcuno.
A nessuno sfugge che tale proposta possa apparire assai impegnativa e delicata. Ciò, tuttavia, non deve far perdere di vista la finalità suggerita, anche
perché si andrebbe a comporre
il mosaico storico che finora è
mancato per il Sulcis Iglesiente.
Senza poi escludere che il consultatore possa fare il suo lavoro dalla biblioteca comunale,
semplicemente con un accesso
internet. Visto in questa ottica
la proposta appare già meno
tortuosa e più percorribile. Si
tratta solo di buona volontà politica, anche perché capace di
coinvolgere diversi giovani nella gestione del patrimonio storico provinciale.
Archivio informatizzato
Via Su Pranu, 12
09010 Santadi (CA)
tel. 0781.950127
fax 0781.950012
www.cantinasantadi.it
Realtà Locale
numero 556 del 3 Novembre 2011
UN PERCORSO SULLA DEVOZIONE DI “SANTU JACU”
COINVOLGERA’ PERDAXIUS NEL TURISMO RELIGIOSO
11
LE TERME DI CO’E QUADDUS
Marco Massa
Perdaxius - San Giacomo
La Regione intende onorare,
mediante un percorso turistico
che interesserà l’intera Isola, il
culto verso l’Apostolo S.Giacomo. Una testimonianza concreta verso questo santo è presente
anche nel Sulcis, esattamente a
Perdaxius, dove esiste una chiesetta romanico-pisana del XIII
secolo e che ha dato l’intestazione patronale dell’intero abitato, dove esiste una chiesa più
moderna, sempre intestata all’Aposto Giacomo.
Un culto radicato e particolarmente sentito in quasi tutta
l’Isola, quello rivolto a questo
santo e che risale all’antica leggenda secondo la quale l’opera
di evangelizzazione di San Giacomo Apostolo, iniziata in Palestina e proseguita in Spagna,
abbia fatto tappa in Sardegna.
Partendo dalla diffusione e dall’intensità del sentimento di devozione nei confronti del santo,
testimoniato dalla presenza di
ben 17 chiese a lui intitolate e,
soprattutto e dal fatto che sia
patrono in 8 centri isolani (Perdaxius, Goni, Ittireddu, Noragugume, Nugheddu Santa Vittoria, Orosei e Soleminis), l’assessorato regionale del Turismo
ha deciso di coinvolgere tutte le
comunità interessate dal percorso per la realizzazione di un
progetto strategico nell’ambito
del turismo religioso, che segue
i due appuntamenti della prima
parte dell’anno, la celebrazione
dei Fuochi di Sant’Antonio e
quella dei Riti della Settimana
santa, e al quale saranno associati in seguito altre due iniziative, ‘Il cammino di San Giorgio vescovo di Suelli’ e ‘I Santi
e i martiri della Sardegna’. Nella sede dell’assessorato a Cagliari si è svolto un incontro
preliminare tra l’assessore del
Turismo Luigi Crisponi, i rappresentati e dirigenti dell’assessorato regionale, il rappresentante dell’Anci Umberto Oppus
e circa venti tra sindaci e amministratori comunali dei centri
interessati a ‘Santu Jacu’. L’iniziativa è stata unanimemente
apprezzata e in gran parte condivisa, ora si passerà alla parte
operativa, a iniziare da una
mappatura dei comuni che intendono partecipare attivamente al progetto. “Intendiamo
creare una filiera del turismo
religioso - ha affermato l’assessore Crisponi -, un prodotto de-
cisivo per destagionalizzare e
diversificare i flussi turistici.
Nel caso specifico di ‘Santu Jacu’ è nostra volontà creare un
sistema di comunità, una rete
integrata aperta a tutti i centri
che si trovano lungo il percorso, un cammino intriso di spiritualità, fonte di conoscenza del
territorio e di incontri per il pellegrino e particolarmente curioso anche per i viaggiatori non
credenti. Questo progetto parte
dagli otto comuni che hanno
come patrono san Giacomo
estendendosi a tanti altri centri
lungo il percorso, così da creare
un circuito virtuoso”. La festa
di ‘Santu Jacu’ è momento di
incontro e scambio culturale tra
visitatori e ospitanti, ai festeggiamenti si associano sagre,
manifestazioni, degustazioni,
che incuriosiscono e rendono
piacevole il soggiorno anche
per i non credenti, con possibilità di importanti ricadute economiche per il territorio specie
nei ‘mesi di spalla’. I centri
coinvolti daranno avvio ad
azioni comuni per la realizzazione del percorso (segnaletica,
indicazioni da collocare presso
le chiese e le piazze adiacenti al
percorso, cippi denotativi). Altre azioni riguardano i singoli
comuni: interventi sul contesto
urbano, centri di documentazione di San Giacomo e le vie del
pellegrinaggio locale. La rete
del cammino è suddivisibile in
tappe, raggiungibili da più parti. L’asse è lungo la direttrice
Sant’Antioco - Cagliari - Mandas - Ittireddu, che prosegue a
nord nella zona del romanico –
pisano per arrivare a Sassari e
Porto Torres o che devia a est
verso Ozieri - Nuoro - Orosei.
Attorno all’asse principale saranno sviluppati percorsi locali
per permettere agli utenti di
soffermarsi a conoscere le zone
vicine. Inoltre, alcune zone saranno utilizzabili da soggetti
non vedenti, non udenti, diversamente abili e anziani. Il target
cui si rivolge il ‘Cammino di
Santu Jacu’ è ampio e si innesta
nei percorsi religiosi e nei ‘Sentieri dello spirito’, che muovono milioni di fedeli e, anche,
non credenti. Il percorso è ideale per l’escursionismo a piedi,
in bici, a cavallo, con mezzi
d’appoggio tipo trenino verde o
altro mezzo.
VALORIZZARE IL COMPARTO PESCA
Si tenuta a Cagliari, nei giorni
scorsi, la conferenza dal titolo
“Dal rosso al blu: alla ricerca
delle migliori rotte per superare la crisi e garantire uno sviluppo sostenibile alla pesca e
all’acquacoltura”.
A introdurre i lavori, nel corso
dei quali sono stati discussi i
contenuti del progetto di riforma della Politica Comune della pesca ed i temi riguardanti
l’attuazione dell’asse IV del
FEP (Fondo Europeo per la
Pesca), è stato l’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi,
che ha sottolineato quanto la
Regione ritenga l’argomento
di rilevanza strategica per le
zone costiere.
“La Sardegna, con tutta probabilità non ha ancora valorizzato e sostenuto in modo adeguato lo sviluppo della cosiddetta
Blue economy e, al suo interno, delle filiere produttive della pesca e dell’acquacoltura.
Eppure – ha sottolineato
l’esponente dell’esecutivo
Cappellacci - sono comparti
che rivestono una grande importanza, sia attuale, sia in pro-
Oscar Cherchi
spettiva futura. L’impegno dell’Amministrazione regionale e
dell’intero settore della pesca
non si esaurisce certo con l’attivazione delle misure finanziate dai fondi di settore, ma
inizia a caratterizzarsi per una
presenza forte e decisa anche
sul fronte della cooperazione
transfrontaliera che potrebbe
consolidarsi attraverso l’attivazione di gruppi europei di coo-
perazione territoriale”. L’assessore ha garantito la presenza capillare dell’amministrazione regionale nei principali
luoghi di svolgimento delle attività di pesca e acquacoltura
ed ha assicurato che la Giunta
“opererà perché si possano individuare le risorse finanziarie
necessarie per l’attivazione di
uno specifico sistema informativo regionale, così come – ha
aggiunto Cherchi – metterà a
punto un sito tematico per rendere sempre più agevole e immediate la comunicazione con
tutti i cittadini interessati. Saranno anche attivati percorsi
formativi e strumenti finanziari, puntando anche a un’accelerazione del processo di revisione del quadro normativo di
riferimento attraverso la presentazione di una nuova legge
quadro che sappia riordinare e
semplificare la disciplina di
settore e orientare gli interventi finanziari in via prioritaria al
rafforzamento ed alla integrazione di quelli co-finanziati da
strumenti nazionali e comunitari”.
Sant’Antioco - Spiaggia Co’e Quaddus
Nessuno potrà mai mettere in
dubbio la buona fede e la sincerità di Ninetto Deriu, l’imprenditore iglesiente che ha chiesto
di realizzare uno stabilimento
termale in quel di Co’e Quaddus di Sant’Antioco. Tutte le
premesse sono di quelle che
non fanno una grinza: 16 milioni di investimento (senza alcun
contributo pubblico) per ricavarne, distribuiti su 20 ettari di
territorio, appena 64 mila metri
cubi di costruzione ideati su
due corpi centrali, più suites;
120 posti di lavoro fissi e 180
nell’indotto; 120 lavoratori impegnati nella costruzione per la
durata di due anni.
Il complesso sorgerebbe a 250
metri dal mare e su area di proprietà dello stesso imprenditore
che l’aveva acquistata tempo
addietro. Fortuna ha voluto che
in profondità di quel terreno
una società elvetica abbia individuato acque termali calde
(bella scoperta!) e che avrebbero fatto balenare l’idea a Ninetto Deriu di realizzarvi uno stabilimento termale.
Tutto in regola, quindi, al punto
che il progetto, dal quale potrebbero arrivare 2 milioni di
euro anche per il Comune, ha
fatto innamorare più di un Amministratore che già fantastica
sul flusso turistico in quel centro termale.
Non importa capire se l’ipotizzata acqua “termale” sia salutare o meno per la salute, il necessario che si faccia, e presto,
lo stabilimento termale.
Semmai, tutto andando male e
ad appena 250 metri dal bagnasciuga, la costruzione potrebbe
essere riconvertita in apparta-
menti vacanze, giusto il modo
per evitare che tale progetto
possa apparire una sospetta speculazione edilizia. Non sia mai
un simile ed ingrato sospetto! E
chi lo avanza sa bene di essere
in malafede! Solo che in questa
vicenda, che sta contrapponendo correnti di pensiero tra pubblica opinione e politici, non s’è
minimamente pensato di garantirsi le spalle dalla speculazione
edilizia lungo le coste di Sant’Antioco: perché il Comune
non ha posto come condizione
antispeculazione una fidejussione adeguata?
Sarebbe un modo inequivocabile per far cadere i sospetti e le
remore di chi non crede, né potrebbe essere costretto a credervi visti tutti i precedenti in Sardegna, alla proposta avanzata
da Ninetto Deriu. (m.c.)
IL DEPUTATO FEDERICO PALOMBA CONTRO
LA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE DI CARBONIA
Il deputato dell’Italia dei Valori, Federico Palomba, è intervenuto in merito all’eventualità
della chiusura delle sezioni
staccate dei Tribunali di Tempio Pausania (Olbia e La Maddalena) e di Cagliari (Carbonia). «In merito alla mobilitazione dei territori per impedire
quella sciagurata eventualità
occorre evitare che il Ministero
della Giustizia, già dimostratosi
acquiescente dinanzi ai tagli
dei fondi per la giustizia, porti
a termine, in sede di attuazione
della delega conferita dalla recente manovra economica, la
soppressione delle sedi staccate
di Olbia, La Maddalena e Carbonia», afferma Palomba. Il deputato Idv dà per scontato che
non sarà soppresso alcun piccolo tribunale sardo, un obiettivo per il quale si è molto speso
nei mesi scorsi: Tempio e Lanusei sono infatti tribunali sede
di provincia anche se regionale.
«Ma Il vero problema - prosegue Palomba - è che il centrodestra non riesce a fare le riforme senza utilizzare l’accetta:
criteri esclusivamente ragionieristici non sono sufficienti a risolvere i problemi della giustizia, soprattutto in Sardegna dove solo un’adeguata conoscenza del territorio può consentire
di calibrare gli interventi. Le
sedi staccate di Olbia e La
Maddalena hanno una loro specificità ed essenzialità perché il
primo centro, sede della vita
economica della Gallura, ha un
carico giudiziario rilevante e
una rara produttività, mentre il
secondo è necessario in quanto
un’isola minore ha diritto di
avere per i propri cittadini una
sede giudiziaria staccata. Carbonia, infine, è capoluogo di
provincia e serve un vasto territorio. Da capogruppo dell’Italia
dei Valori e vice presidente della commissione Giustizia –
prosegue il deputato dell’Idv -
Carbonia Tribunale
cercherò di fare tutto il possibile per scongiurare la sconsiderata eventualità della chiusura
delle sezioni staccate. Ma io
faccio parte dell’opposizione e
non posso mettere le toppe agli
errori e alle sconsideratezze
della destra disattenta alle esigenze dei territori e della Sardegna in particolare, come in
molti settori é capitato. Sono le
popolazioni, che rischiano di
vedersi ingiustamente private
dei servizi pubblici essenziali».
12
Realtà Locale
numero 556 del 3 Novembre 2011
AGGIORNAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO
PER STIMOLARE I GIOVANI ALL’ATTIVITA’ DI GRUPPO
Nei giorni scorsi si è svolto a
Carbonia, il corso di formazione / aggiornamento per dirigenti sportivi, organizzato dal
Centro Sportivo Italiano Comitato Provinciale Carbonia Iglesias e cofinanziato dalla Provincia Carbonia Iglesias in ossequio alla L.R. 17/99 dal tema : “Gestire una associazione
sportiva dilettantistica nel terzo
millennio”. Al seminario hanno partecipato 40 dirigenti
sportivi, rappresentando le varie discipline sportive (calcio,
volley, basket, nuoto, disabili,)
che giornalmente si occupano
con passione, dedizione, competenza e entusiasmo all’educazione dei ragazzi e dei giovani e a cui viene richiesto
sempre più professionalità e
competenze. Infatti, in questi
anni la Società sta vivendo un
periodo di straordinario dinamismo che rende necessario un
processo continuo di formazione di tutte le figure che operano in ambito sportivo dilettantistico. “Il dirigente moderno, è
stato sottolineato, ormai non
può più essere esclusivamente
un appassionato di sport, ma
SPAZIO AGLI EMIGRATI
QUINTO CONGRESSO F.A.S.I.
DI ABANO TERME
Massimiliano Perlato*
deve essere in grado di progettare in avanti, motivare atleti e
tecnici, coordinare le persone
che, a vario titolo, operano nelle Associazioni, e in particolar
modo stare attento alle normative giuridiche, fiscali e tributarie che riguardano le ASD”.
Fra i partecipanti, c’è stata una
buona presenza di dirigenti che
operano nelle attività sportive
negli Oratori che in questi ultimi tempi stanno “rinascendo”.
Basti pensare che solo que-
st’anno, tramite il CSI, negli
Oratori del territorio sono stati
organizzati tornei / campionati
di volley, biliardino, calcetto,
tennistavolo con finalità provinciali, regionali e nazionali,
coinvolgendo centinaia di atleti dai 5 a 70 anni. (per il tennistavolo i campioni regionali
appartengono all’Oratorio San
Paolo di Iglesias, San Pio X di
Iglesias e San Luigi Orione di
Carbonia). L’obiettivo del CSI
per il 2012 è: “Una polisportiva in ogni oratorio”.
I relatori: Domenico Curci per
gli aspetti giuridici; Alessandro
Fiorina per gli aspetti fiscali e
tributari; Andrea Nazzaro per
le normative CONI- CSI – Albo Regionale; infine Maurizio
Siddi ha stimolato la fantasia
con la “ricerca degli sponsor”.
Hanno soddisfatto pienamente
le aspettative dei dirigenti spiegando loro, in modo semplice
e comprensibile la lezione didattica, esaudendo inoltre con
delle risposte qualificate alle
domande dei vari interlocutori.
Serafina Mascia (Padova) è il
nuovo Presidente della FASI,
la Federazione delle Associazioni Sarde d’Italia. La sua
elezione è avvenuta a conclusione del quinto Congresso
svoltosi ad Abano Terme. Con
Serafina Mascia, l’assemblea
ha eletto da altri sei membri
nelle persone: Gemma Azuni
(Ostia), Gianni Collu (Rivoli),
Massimo Cossu (Alessandria),
Giulio Pittalis (Fiorano Modenese), Paolo Pulina (Pavia), Franco Saddi (Bareggio). Ad essi si uniscono i Coordinatori delle quattro Circoscrizioni territoriali: Antonello Argiolas (Magenta – Circoscrizione Lombardia); Bruno
Culeddu (Firenze – Circoscrizione Centro Sud); Maria Antonietta Deroma (Rovereto –
Circoscrizione Nord Est);
Maurizio Sechi (Gattinara –
Circoscrizione Nord Ovest);
nonché la Coordinatrice nazionale del Gruppo donne,
Maria Marceddu (Udine) e il
Coordinatore nazionale del
Gruppo Giovani, Giancarlo
Palermo (Bologna): anche
questi ultimi due eletti ad
Abano Terme.
L’assemblea congressuale ha
acclamato il Presidente uscente Tonino Mulas, Presidente
Onorario della FASI. La stessa assemblea acclama come
Presidente Emerito Filippo
Soggiu. Inoltre, l’assemblea,
su proposta del neo Presidente
Serafina Mascia, ha votato all’unanimità come vice Presidenti, Antonello Argiolas e
Maurizio Sechi.
Il V Congresso della Federazione delle Associazioni Sarde
in Italia (FASI) si è tenuto ad
Abano Terme nei giorni dal 21
al 23 ottobre, con la partecipazione di 320 delegati in
rappresentanza dei 72 circoli
degli emigrati. L’evento, preparato nel tempo con un’ampia discussione in tutti i circoli di un documento redatto sia
in italiano che in sardo, si è
celebrato a distanza dal precedente che si è svolto nel
2006 a Milano.
I lavori del Congresso si sono
aperti con la sistemazione di
alcuni punti del Regolamento.
In particolare riferimento all’elezione del coordinamento
giovani e donne. Sono stati riconosciuti due nuovi circoli:
Domodossola e Montemurlo.
Presenti: Marcello Fois (scrittore), Antonio Carta (presidente Confesercenti del Piemonte), Cynthia Collu (scrittrice), Neria De Giovanni
(critica letteraria), Pino Martini (musicista), Giannino
Guiso (avvocato penalista),
Franco Siddi (segretario Federazione Nazionale Stampa
Italiana), Gianfranco Cabiddu
(regista), Alessandro Aresu
(filosofo), don Ildefonso Chessa (monaco olivetano impegnato nel restauro delle chiese
di Bologna), Caterina Virdis
(storica dell’arte), Giuseppe
Delogu (pastore imprenditore
in Toscana), Pierluigi Onorato (magistrato), Salvatore Garau (pittore), Anna Deplano
(designer), Antonello Menne
(giurista, docente Università
Cattolica di Milano), Giuseppe Grosso (consulente turistico e finanziario), Antonello
Rubattu (scrittore, promotore
del museo dell’emigrazione di
Asuni), Angelo Turi (colonnello dell’Esercito impegnato in
missioni con la Brigata Sassari).
* Con la collaborazione di
Paolo Pulina
IL PERSONAGGIO “SERAFINA MASCIA”
IN ROSA LA PRESIDENZA DELLA F.A.S.I.
Massimiliano Perlato
Bonifiche e Siti Visitabili
Monteponi vuoto coltivazione
Per le prenotazioni
telefonare al servizio visite:
tel. 0781.491300 - fax
0781.491395
o via e-mail: [email protected]
Serafina Mascia è la nuova
Presidente della FASI. Un risultato atteso, quasi scontato
vista la valenza del personaggio che ha già alle sue spalle
un curriculum di tutto rispetto
in seno alle attività e all’impegno nel mondo dell’emigrazione sarda. Originaria di Carbonia, 59 anni, laurea a Cagliari
in Scienze Politiche e master a
Padova, la sua città adottiva,
in organizzazione aziendale, è
in Veneto dal 1975. All’interno
della FASI è stata per nove anni presidente del circolo
“Eleonora d’Arborea” proprio
a Padova e riveste per la Federazione un incarico nella Consulta per l’Emigrazione. Affabile, concreta, senza fronzoli,
Serafina Mascia rappresenta
quel tassello in più per dar
continuità al lavoro incessante
svolto in questi lustri dai suoi
predecessori Filippo Soggiu e
Tonino Mulas. E lo ha sottolineato con chiarezza nel suo intervento al Congresso di Abano Terme dove ha posto in risalto l’enormità del lavoro
svolto per raggiungere i traguardi preposti da tutto il movimento. Proprio come sottolinea l’input congressuale, “su
tempus benidore” è “ciò che
conta ora perché, dice la Mascia, siamo ambasciatori di
quest’Isola tanto bistrattata e
abbiamo voglia di risollevarne
le sorti anche vivendo al di là
del Tirreno”. Priorità del nuovo Esecutivo FASI: la modifica della legge sull’emigrazione datata 1991. “Vorremmo
correggerla insieme al Consi-
Serafina Mascia
glio Regionale, si è augurata la
nuova Presidente FASI, sedendoci tutti insieme intorno ad
un tavolo. Così come nelle tematiche che riguardano i trasporti: dalla continuità territoriale al costo del caro traghetti”. Il diritto a sedere a quel tavolo la FASI se l’è conquistato
nel tempo. E in tempo di crisi,
è necessario rimanere tutti uniti creando una rete che coinvolga gli emigrati di tutto il
mondo e la Sardegna. Ma c’è
stato anche il momento di bilancio nella sua riflessione:
“Siamo stati centro di aggregazione e di promozione turistica. Facciamo cultura con convegni e mostre. Gestiamo la
bigliettazione.
E per il futuro puntiamo sui
giovani, attirandoli nei circoli,
mettendo loro a disposizione
le nuove tecnologie, consapevoli dell’importanza di questi
veicoli di comunicazione”.
L’ultimo discreto messaggio è
per il ruolo femminile all’interno dei circoli che sta crescendo ed è sempre più determinante per le sorti di ogni associazione. “Un contributo,
evidenzia Serafina, fondamentale in termini di progetti sia
per la concretezza, sia per la
capacità di cogliere e affrontare nel percorso, i vari problemi
di diversa natura che possono
accadere”.
Storia e Personaggi
In occasione delle celebrazioni
per il 4 novembre, anniversario della fine della Grande
Guerra, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale, è
interessante ricordare la figura
del Generale Carlo Sanna, il
leggendario Babbu Mannu dei
fanti della “Sassari”.
“La notizia della morte di S.E.
Sanna si è diffusa in città rapidamente nel pomeriggio. Cagliari, dove egli si vantava di essere
nato, ha appreso la fine del suo
illustre figlio con grande commozione e con sincero rimpianto”. Con queste parole, il 18 luglio 1928, il quotidiano “L’Unione Sarda” annunciava la morte
dell’eroica figura del Generale
Carlo Sanna. Dopo una lunga
malattia ai reni scompariva a Roma, nella quiete del suo villino di
Largo Tartini, uno dei più preparati ed amati ufficiali del Regio
Esercito, un uomo cui il Paese
doveva davvero molto.
Gli esordi
Carlo Sanna era nato nel capoluogo isolano il 3 gennaio 1859
da Battista, distinto medico chirurgo di Senorbì e da Maria Putzu. Fin dagli anni dell’adolescenza, complici gli entusiasmi
risorgimentali, ancora ben vivi,
aveva mostrato di subire il fascino della vita militare. Entrò dunque nella Scuola Militare di Firenze, passando poi alla Scuola
Militare di Modena. Conseguita
la nomina a Sottotenente di Fanteria nel luglio del 1879, veniva
assegnato al 62° Reggimento
“Sicilia” di stanza a Salerno.
Nel febbraio del 1887 rientrava a
Cagliari, nominato Ufficiale
d’Ordinanza del Generale Americo Mayo, Comandante Militare
della Sardegna, del quale seppe
divenire un valido ed infaticabile
collaboratore. Frattanto, nel
1885 sposava l’amata Adele
Dessì, destinata ad avere un ruolo fondamentale nella sua vita.
Conseguita la promozione al
grado di Capitano, nel marzo
1890 era trasferito a Torino,
presso il 71° Reggimento “Puglie”, per il prescritto periodo di
comando di Compagnia. Rientrava a Cagliari solo nel marzo
1897, con la carica d’applicato di
Stato Maggiore presso il Comando il Comando Militare della
Sardegna. Pochi anni dopo veniva trasferito nel 10° Reggimento
della Brigata “Regina”, in quegli
anni di stanza nell’Isola, conseguendo l’incarico di Aiutante
Maggiore in 1ª. Con la nomina a
Maggiore, nel volgere di pochi
anni militava nell’89° Reggimento “Salerno”, passando poi
nel 58° “Abruzzi”. Nell’ottobre
1909 conseguiva la nomina a Tenente Colonnello, prestando servizio nel 59° “Calabria” quindi
nel 45° Reggimento della Brigata “Reggio”, unità appena trasferita in Sardegna, dalle cui fila nascerà la futura Brigata “Sassari”.
Sul Carso
Il 24 maggio 1915, il Colonnello
Sanna, al Comando del 13° Reggimento “Pinerolo”, inquadrato
nella III Armata del Duca d’Aosta, è tra i primi ad entrare in
azione, affrontando il terribile
bastione carsico, destinato in
breve a tingersi di rosso. Ben
presto il conflitto avrebbe infatti
disvelato il suo vero volto: fatica
e sangue. Tra la fine del mese di
giugno ed i primo d’agosto si
numero 556 del 3 Novembre 2011
13
LA LEGGENDA DI BABBU MANNU
Alberto Monteverde
scatenavano le prime due violente Battaglie dell’Isonzo. Il 13°
Reggimento riusciva ad occupare Selz ed ampi tratti di trincea
austriaca sulla famigerata Quota
70, considerata imprendibile. La
brillante azione fruttava a Sanna
la prima Medaglia d’Argento al
Valore, perché Conduceva personalmente all’attacco di dominanti e ben nutrite posizioni nemiche il suo Reggimento riuscendo a occupare più volte tratti delle trincee avversarie.
Con la “Catanzaro” sul San
Michele e gli Altipiani
Promosso Maggior Generale
nell’agosto 1915, otteneva il comando della Brigata “Catanzaro”
e la responsabilità del settore di
Bosco Cappuccio che tosto provvederà ad organizzare a difesa.
Nei mesi d’ottobre e novembre
la “Catanzaro” prendeva parte
attiva all’offensiva italiana sferrata su San Martino ed il Monte
San Michele. Sono i giorni che
per la prima volta videro balzare
agli onori della cronaca la Brigata “Sassari”, dispiegata accanto
alla “Catanzaro”, con la sua impresa alle trincee delle “Frasche”
e dei “Razzi”. Non di rado il Generale Sanna recherà visita al generale Berardi, Comandante dei
“Diavoli Rossi”.
Parimenti drammatiche e sanguinose furono le battaglie sostenute dalla “Catanzaro” nella tarda
primavera del 1916, durante la
Strafexpedition, la “spedizione
punitiva” austroungarica sugli
Altipiani destinata a raggiungere
Verona e Vicenza. L’Unità prendeva parte alle azioni sul Monte
Mosciagh e Monte Interrotto,
riuscendo a recuperare una batteria italiana già in mano del nemico, respingendolo e fermandolo. Mandato a prendere il sottosettore di Monte Magnaboschi Monte Lemerle, con pochi reparti superstiti Carlo Sanna fermò
definitivamente l’avanzata austro
ungarica, passando successivamente addirittura al contrattacco.
Tali azioni valsero al Generale
una seconda, ben meritata, Medaglia d’Argento.
Ancora sul Carso
Rischierata sull’arido Carso, tra
l’agosto e l’ottobre 1916 la “Catanzaro” conquistava il Costone
Viola, le cime 1 e 2 del San Michele. Sebbene con la Brigata ridotta a poche centinaia di uomini, Il Generale Sanna riusciva a
prendere la forte posizione di
Nad Logen e successivamente la
quota 208 Nord. Tale duro ciclo
operativo era valso a Sanna la
prestigiosa Croce di Cavaliere
dell’Ordine Militare di Savoia,
all’eroica Brigata “Catanzaro” le
Medaglie d’Oro e d’Argento, rispettivamente alle Bandiere del
141° e del 142° Reggimento,
mentre i suoi fanti si erano guadagnati sul campo una fama seconda solo a quella dei fratelli
della “Sassari”.
Nell’ottobre del 1916 il generala
lasciava la “Catanzaro” passando
al comando della 16ª Divisione
con la quale conquistava il baluardo di Quota 144, rafforzandolo e mantenendolo per quasi
un anno, malgrado i ripetuti attacchi del nemico.
Nel corso della spaventosa offensiva del maggio 1917 contro
l’Hermada, riusciva conquistare
le forti posizioni di Quota 144,
92, 100, 146 e 146 bis oltre ai
fortissimi trinceramenti di Jamiano e Flondar, facendo circa
3300 prigionieri di cui ben 140
ufficiali, oltre alla cattura d’armi
e materiali d’ogni tipo, arginando infine il contrattacco nemico
del 4 giugno. Nominato comandante della 33ª Divisione, partecipò all’11ª Battaglia dell’Isonzo
dell’agosto 1917, conseguendo
brillanti successi e la promozione a Tenente Generale per merito
di guerra.
Caporetto
E vennero i drammatici giorni di
Caporetto. Il 29 ottobre 1917 il
Generale Sanna, con la sua Divisione composta dalle Brigate
“Sassari”, “Bisagno” e “Bologna”, era destinato a formare un
Corpo d’Armata Speciale di retroguardia con l’incarico di coprire il penoso ripiegamento dei
provati reparti italiani. Il tenace
mantenimento del ponte di Pinzano da parte dei fanti della “Bologna” favoriva il superamento
del Tagliamento delle truppe in
ritirata. Il 10 novembre i reparti
della Divisione superavano il
Piave sul ponte della Priula.
L’ultimo a passare, prima della
distruzione del ponte, era un battaglione della “Sassari”, agli ordini del Capitano Giuseppe Musinu di Thiesi.
La Battaglia dei Tre Monti
Il mese di gennaio del 1918 segnava l’ora della riscossa per le
armi italiane. Ad esserne artefice
era ancora una volta l’anziano
Generale Sanna. In quei giorni si
consolidava il mito di Babbu
Mannu, il vecchio grande babbo
dei “Diavoli Rossi”. Era sardo,
come loro, comprendevano il
suo linguaggio, fatto a un tempo
di rudezza e affettuosità paterna.
Ma soprattutto sapevano che non
avrebbe gettato inutilmente al
vento le loro vite.
Nonostante la temperatura quasi
polare, all’alba del 28 gennaio la
33ª Divisione era pronta a partecipare alla prima grande controffensiva italiana dagli infausti
giorni di Caporetto. L’azione fu
preparata con cura dal generale
Sanna, obbiettivi: il Monte Val
Bella, il Col del Rosso ed il Col
d’Echele. Di primo mattino, al
grido di Forza Paris! la “Sassari” scattava all’attacco. Cominciava la decisiva battaglia dei Tre
Monti. Saranno necessari due
giorni di assalti e contrassalti
violentissimi per piegare la resistenza degli imperiali. Tutta la
stampa nazionale seguirà con attenzione lo svolgersi della battaglia, pubblicando appassionanti
reportages dalla zona di guerra,
ponendo in luce l’abilità del generale. La sua perizia sarà compensata con la Commenda dell’Ordine Militare di Savoia.
Il Piave e la fine del conflitto
Lungo le sassose rive del Piave
si rinnovava la leggenda di Babbu Mannu. Durante la Battaglia
del Solstizio l’anziano Generale
era chiamato a far parte del
XXIII Corpo d’armata. La sua
caparbia resistenza sul caposaldo
di Losson, mercè il valore delle
fanterie sarde, contribuiva al fallimento dell’offensiva nemica
sul Piave. Tale brillante successo
gli valeva la Commenda dei SS.
Maurizio e Lazzaro, attribuitagli
motu proprio dal Sovrano.
Alla data dell’armistizio la 33ª
Divisione raggiungeva la Conca
di Plezzo, schierandosi a presidio dei nuovi confini. Il generale
Sanna aveva ormai compiuto la
sua missione, rendendo alla Patria i suoi più alti ed importanti
servigi.
L’epilogo
Nel febbraio del 1919 il generale
sardo riceveva l’incarico di Comandante della Divisione Militare Territoriale di Torino, assumendosi l’ingrato compito di
fronteggiare manu militari il
grande sciopero dell’aprile successivo, in occasione del quale
Antonio Gramsci aveva svolto
un’efficace propaganda socialista tra i soldati della Brigata
“Sassari”, inviati nel capoluogo
piemontese con compiti di ordine pubblico. Nel marzo 1920 era
designato comandante del Corpo
d’Armata di Ancona, quindi nel
novembre 1922 con il Grado di
Generale di Corpo d’Armata diveniva comandante del 5° Corpo
d’Armata di Trieste, del quale faceva parte anche la “Sassari”.
Nel giugno dell’anno successivo
assumeva la prestigiosa carica di
Presidente del Tribunale Supre-
Generale Carlo Sanna
mo Militare, incarico che lascerà
nel 1927 per assumere la presidenza del neonato Tribunale
Speciale per la Difesa dello Stato. A sceglierlo per quel difficile
incarico era stato lo stesso Mussolini, che ne aveva valutato le
doti d’equilibrio e, soprattutto, la
grande popolarità e l’indiscusso
prestigio. Frattanto, era stato
eletto deputato al Parlamento
nelle elezioni dell’aprile 1924.
Nell’autunno del 1926 vi celebrerà il conferimento del premio
Nobel a Grazia Deledda. Si
spense nella sua casa romana
due anni dopo, all’età di 69 anni.
La notizia fu accolta in Italia ed
all’estero con grande e sincero
cordoglio. La sua salma fu traslata a Cagliari e tumulata nel cimitero monumentale Bonaria
dove, accanto all’amata Adele,
tutt’oggi riposa.
14
Cultura
numero 556 del 3 Novembre 2011
CORTOGHIANA
AGGREGAZIONE E SPENSIERATA ALLEGRIA
DALLA COMMEDIA DEI “GIOVANI DELLA TERZA ETA’”
Elena Cossu
XIII EDIZIONE
FESTIVAL INTERNAZIONALE
MUSICA DA CAMERA
L’Associazione Culturale Anton
Stadler rinnova l’ormai consueto
appuntamento autunnale con il
Sulcis Iglesiente, attraverso le
magiche atmosfere del Festival
Internazionale di Musica da Camera, giunto quest’anno alla sua
tredicesima edizione. Per l’occasione, ben sei comuni della Provincia di Carbonia Iglesias (Tratalias, San Giovanni Suergiu,
Portoscuso, Sant’Antioco, Carbonia e Iglesias) diverranno teatro
di affascinanti spettacoli musicali
di elevatissima qualità, facendosi
promotori di una rassegna cameristica di statura internazionale.
Saranno nove gli appuntamenti
musicali che, per circa 2 mesi
(dal 29 ottobre al 23 dicembre)
allieteranno il pubblico ogni week end, con le performance di eccezionali artisti pienamente affermati nel panorama concertistico
attuale e costantemente impegnati nelle sale da concerto più importanti del mondo. Un nuovo
momento di diffusione e promozione della cultura musicale ai
più alti livelli, un’occasione unica
di crescita culturale e artistica per
il territorio, nonché importante
elemento di richiamo per il turismo culturale. Una notevole iniziativa realizzata grazie al patrocinio dell’Assessorato Pubblica
Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della
Regione Autonoma della Sardegna e dell’Assessorato Turismo,
Sport e Eventi della Provincia di
Carbonia Iglesias, nonché dei
Comuni di Iglesias, Carbonia,
San Giovanni Suergiu, Portoscuso, Sant’Antioco e Tratalias. E’
stata la città di Iglesias ad inaugurare il Festival il 29 Ottobre,
presso la Sala Lepori, facendo da
suggestivo scenario per l’emozionante spettacolo “Nubes de Buenos Aires” del Duo BandiniChiacchiaretta, un viaggio nell’universo del tango, in cui protagonista è stata la magia creata
delle affascinanti combinazioni
sonore della chitarra e del bandoneon. Il 6 Novembre sarà la città
di Carbonia ad accogliere il Trio
Nova-Dionette-Costa, presso il
Teatro Centrale, che, con lo spettacolo “VIVA V.E.R.D.I.!”, proporrà un momento di elevato
spessore musicale attraverso una
serata interamente dedicata all’apostolo musicale del Risorgimento: Giuseppe Verdi. Una nuova occasione per celebrare, ancora una volta, il 150° Anniversario
dell’Unità d’Italia. Il 13 novembre sarà la volta di San Giovanni
Suergiu che avrà l’onore di ospi-
tare un duo pianistico d’eccezione, il Duo Schiavo-Marchegiani,
con
lo
spettacolo
“Schubertiade”: un finissimo itinerario musicale tra le più grandi
ed originali composizioni per pianoforte a quattro mani scritte da
Schubert.
Il Festival approda anche a Portoscuso, il 26 Novembre, quest’anno con una romantica performance dell’Ensemble Variabile, con
“Il Romanticismo Tedesco”, una
serata integralmente riservata ai
due compositori fulcro del Romanticismo: Robert Schumann e
Joannes Brahms. Il Duo Blowing
‘900, il 3 Dicembre, ancora una
volta ad Iglesias, percorrerà due
secoli di musica, rigorosamente
“made in Italy”, con l’affascinante spettacolo “Cartoline d’Italia,
dall’800 ai giorni nostri”, un’ affresco musicale dalle sfumature
più fini e ricercate creato fondendo la dolcezza del flauto alla passionalità della fisarmonica. Sarà
sempre Iglesias, il 10 Dicembre,
a fare da scenario al Quartetto
Archimede, con lo spettacolo “Il
Novecento in musica”, un programma che ruota attorno a due
grandi e prolifici compositori, tra
loro assai differenti: Nino Rota e
Ottorino Respighi. Le ricercate
atmosfere del Festival incanteranno anche l’amena cittadina di
Sant’Antioco, in cui, il 17 Dicembre, presso l’Aula Consiliare,
il Duo Bertolini-De Vinco (clarinetto e pianoforte), con “Cartoline dal mondo”, proporrà uno
spettacolo vario e coinvolgente,
all’insegna della musica più ironica e vitale dell’800 e del ‘900.
Carbonia sarà sede del penultimo
appuntamento del Festival, in cui
il pubblico sarà allietato da un ensemble d’eccezione, il Quartetto
Saramago, con “Songs”, un programma multiforme che accosta
sapientemente compositori esponenti di culture e linguaggi musicali assai diversi tra loro. E, dulcis in fundo, sarà l’antico borgo
di Tratalias a fare da suggestiva
cornice per l’ appuntamento di
chiusura della XIII edizione del
Festival Internazione di Musica
da Camera, divenendo tempio del
ritmo, dell’eleganza e della passionalità. Protagonista della serata il Duo Mercelli-Sinigaglia, che
interpreterà un programma denso
di emozioni e di irresistibili atmosfere con lo spettacolo “On
the road”: un vero e proprio
viaggio per il Sud America, tra la
musica argentina e quella brasiliana.
Hanno provato a “mettersi in
gioco” e ci sono riusciti in maniera eccezionale. Protagonisti
sono stati i “Giovani della terza
età” di Cortoghiana che, dopo
circa sette mesi di prove, hanno
messo in scena la commedia
dialettale campidanese “Sa currenti” scritta e diretta da Giampaolo Vaccargiu. E’ stata
un’esperienza che ha riscosso
l’unanime consenso, ma soprattutto è stata capace di stimolare
l’attività dell’intera Associazione Terza Età di Cortoghiana che
conta poco più di 170 soci.
Trascinato dalla travolgente e
simpatica Tzia Ofelia (Giuseppina Cadoni), l’intero cast ha risposto in maniera egregia alla
prova sia del pubblico che del
dialetto, suscitando sana ilarità e
riuscendo in quel messaggio aggregativo che la stessa associazione si è posta fin dalla fonda-
Cortoghiana Giovani della terza età
zione. La trama della commedia
narra la storia, in senso ironico,
delle incomprensioni che incontra un operaio, “Su strangiu”,
nello spiegare ai “paesani” nei
primi anni Cinquanta l’arrivo e
il beneficio della corrente elettrica nelle case. C’è voluto
grande impegno de “Su strangiu” (Domenico Cocco) a spiegare a Tzia Ofelia che la proposta che le veniva fatta non era
“né nuxedda de Desulo, né turroni de Tonara, né figu morisca
de Guspini”. Anche il prete (Gino Meloni) ha dato la sua bene-
dizione alla novità “Sa currenti”, a condizione che il primo allaccio venisse riservato alla
chiesa. In questo clima i numerosi spettatori hanno trascorso
un’ora e mezza di risate suscitate non solo da Giuseppina Cadoni e Domenico Cocco, ma anche da Andrea Crabu, Ornella
Pes, Pinella Esu, Vincenzina Piras, Mario Pintus, Luciana Arru.
Unico attore esterno è stato Gino Meloni di Gonnesa che vanta
nei suoi trascorsi diverse apparizioni sul palcoscenico dialettale.
La Presidente dell’Associazione
Gabriela Fioraso, unitamente ai
tecnici attrezzisti e scenografi
Armando Ibba, Paolo Contu,
Angelo Grussu, Nino Magai, ed
altri collaboratori schivi della
notorietà, hanno manifestato il
pieno apprezzamento per il risultato raggiunto e si sono dichiarati pronti a rappresentare
la commedia ovunque verrà richiesta.
Nel frattempo però, tutti hanno
assunto l’impegno di gettare le
basi per un secondo lavoro,
sempre dialettale, visti i risultati
ottenuti con “Sa currenti”.
Cultura
Diventa sempre difficile affrontare temi che abbiano come
oggetto la Massoneria, sia pure
parziale come quella isolana.
Trattandosi di una istituzione
che ha goduto di spazi di riservatezza, oggi superati, sia per
gli appartenenti che per motivazioni e finalità, la Massoneria, comunque la si voglia trattare, rimane ancora avvolta da
un alone di “mistico” e di esoterico, capace di suscitare curiosità ancorchè interesse storico di grande rilievo. E’ risaputo
che tra gli affiliati alla Massoneria, di qualsiasi “Obbedienza”, hanno sempre figurato
Presidenti o Capi di Stato, politici di primo piano, capitani
d’industria o di finanza, professionisti e persino prelati, sia
pure ammantati da doppia copertura identitaria.
Un varco su quella che è stata
la Massoneria (Obbedienze fra
Valli, Zenit ed Orienti) in Sardegna l’ha aperto Gianfranco
Murtas che ha pubblicato il libro “Il rito scozzese Antico e
accettato”, raccolta di note per
una storia delle Obbedienze in
Sardegna (1908-1995).
“I protagonisti di queste note,
introduce l’Autore del libro,
sono dissepolti, più che con i
loro nomi personali, con quelli
dei loro sodalizi muratori-ora
Logge, ora Triangoli, ora Camere rituali superiori (Capitoli,
Areopaghi e più)- che si sono
fissati sulla carta, rara invero,
della storia: riviste obbedienziali, cronache dei giornali,
qualche circolare o qualche lettera conservata nelle case e affidata alle cure di custodia, nel
tempo, di un figlio o
nipote..Perchè se il Grande
Oriente d’Italia di Palazzo Giustiani ha potuto godere, grazie
anche alla maggior compattezza ed efficienza della sua orga-
numero 556 del 3 Novembre 2011
15
SARDEGNA IN LIBRERIA
IL VIAGGIO DI GIANFRANCO MURTAS NELLA MASSONERIA SARDA
UNA REALTA’ PRESSOCHE’ SCONOSCIUTA AL GRANDE PUBBLICO
Alessandro Carta
nizzazione (non in Sardegna
però), di archivi quasi ordinati,
o comunque strutturati e suscettivi perciò d’essere utilmente comsultati, non così la
Comunione di Piazza del Gesù
in ragione soprattutto della
drammatica frammentazione
delle sue filiere territoriali alla
ripresa postbellica e fino a tutti
gli anni ‘50”. Gianfranco Murtas ricostruisce soprattutto il filone massonico sardo, “in un
quadro documentariamente assai debole”.
Nella sua analisi, supportato
da quei pochi documenti raccolti e di cui comunque non rivela le fonti o quanto meno un
appiglio bibliografico, evidenzia meno il moto “Libertà
Uguaglianza Fratellanza” tra
“fratelli”, di cui invece si attarda ad evidenziare scissioni e
abbandoni di Logge, soprattutto dopo la scissione storica del
1908. E’ anche vero che taluno,
dietro lo pseudonimo di Jhao-
ben, dice che lo sviluppo della
Massoneria “non è avvenuto in
modo lineare, ma in maniera
estremamente ramificata, costellata com’è la sua storia di
scissioni, riunificazioni, rami
secchi ecc. Per non parlare della sua filosofia ed etica che si
basa principalmente sull’assenza di dogmi”. L’Autore del libro parla, altresì, che” nel corso degli anni mi è pervenuta
varia documentazione da amici
e Fratelli di remota affiliazione
nella, o meglio, nelle Comunioni scozzesiste attive in Sardegna: in quel di Cagliari, certo, ma non di Nuoro, con fugaci aperture di scenario anche
verso Sassari come verso Alghero, Macomer ed Arborea”.
Per supportare le sue ricostruzioni, Gianfranco Murtas cita i
nomi di Franco D’Aspro, Vincenzo Delitala, Bruno Arba,
Giuseppe Delitala, Franco Arena, Federico Farina, Gian Giacomo Ibba, Lazzaro Gallus,
Bruno Murgia, Vincenzo Dell’Itala e tanti altri.
Sul finire degli anni Cinquanta
a Cagliari viene costituita la
Loggia “Cavour” che “lavora
nel Tempio posto in un umilissimo sottano, al civico 8 di via
Portoscalas, proprio dirimpetto
alla torre pisana che, a Stampace, è…più antica della Divina
Commedia. Suo venerabile e
capo morale indiscusso è il
Fratello Antonio Ottelio 30.
Le Colonne sono affollate, se
così può dirsi di numeri comunque esigui, da Artieri e Cavalieri scozzesi con un buon
numero di anni di pratica tem-
plare. Con il Venerabile sottoscrivono, infatti, la richiesta di
regolarizzazione due Grandi
Eletti Cavalieri Kadosh, Silvio
Crobu e Giuseppe Olla, e quattro Sovrani Principi Giovanni
Battiloro, Piero Crovato, Mario
Dessì ed Umberto Pinna. Al
momento della regolarizzazione dell’Officina, nel marzo
1958, il piedilista comprende
altri cinque Fratelli: Ennio Fanni 4, Giovanni Donato 2, Angelo Ferralasco 3, e gli Apprendisti Mario Giglio e Giovanni
Tocci”.
Ad ogni buon conto c’è da dire
che lo scenario proposto da
Gianfranco Murtas appare piuttosto incompleto, presumibilmente per insufficiente dotazione documentale. Ma tant’è!
GONNESA
MOSTRA DI FOTOGRAFIE A “S’OLIVARIU”
Alfio Gessa
Gonnesa - Mostra Juao Pina
Una mostra di fotografie
chiamata “giovane violenza”, quasi che la violenza
avesse età o appartenesse ad
una generazione. Certamente
essa ha proposto, in alcuni
passaggi persino troppo crudamente, una violenza ricorrente in certe realtà geografiche o politiche. A proporre
questa mostra è stata l’Associazione culturale “Su Palatu-Fotografia” di Villanova
Monteleone che ha svelto 18
piazze nelle quali ha distribuito altrettanti autori di fotografie con meno di 31 anni
di età. Una di queste piazze è
stata Gonnesa che ha scelto
come “location” della mostra
“S’Olivariu” per esporre il
giovane portoghese Joao Pina. “La Sardegna, al centro
di questo abbraccio di terre
che l’Europa rappresenta, è
scritto nel catalogo, rilancia
la sua posizione nel mondo e
tenta una riflessione che spalanchi i suoi confini geografici e mentali. Per compiere
questo salto sceglie ancora
una volta, si legge nel catalo-
Gonnesa - S’Olivariu
go, la fotografia, ma quella
con la F maiuscola, quella
che non ha paura di guardare
negli angoli nascosti e che
non distoglie lo sguardo davanti a niente”
Joao Pina ha proposto una
serie di fotografie dai temi
non irreali, ma comunque
lontani mille miglia dalla realtà sarda, soprattutto da
quella giovanile. Scene crude
e di violenza nettamente in
contrasto con la civiltà della
“non violenza” che si vorrebbe accreditare presso i giova-
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S.p.A. aventi le caratteristiche
riportate nel Capitolato Speciale e relativi allegati. Importo a base d’asta: €
ni. Lo stesso Sindaco di Gonnesa Pietro Cocco ha perlato
di “25 scatti molto crudi e
duri, che raccontano di realtà
che fortunatamente sono lontani dai nostri paesi”.
La presentazione della mostra è stata fatta da Salvatore
Ligios dell’Associazione proponente “Su Palatu”, il quale
ha parlato di autori che hanno “saputo raccontare il
mondo e far riflettere sulla
realtà che vede i giovani testimoni del loro tempo”.
70.000,00 + IVA Durata dell’accordo: Periodo in mesi:
24 mesi dalla data di stipulazione del contratto. Termine
per il ricevimento delle offerte Data 25/11/2011 Ora:
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Scarica

sulcis: tempo di riscatto - Gazzetta del Sulcis Iglesiente