in ambito astronomico. Dopo laboriosi
studi in merito hanno stabilito che la
chiesa è orientata secondo particolari
angolazioni: nei primi giorni di
novembre e i primi di febbraio (Tempo
della Candelora) il sole del tramonto
entra attraverso la bifore alta della
facciata e illumina quella, come
sopracitata, dell'abside. Inoltre ogni
circa diciannove anni in coincidenza
di un lunistizio l'immagine della luna
si trova proprio in centro alla bifora
absidale. Gli esperti hanno scoperto
che il fenomeno si è verificato sia il 29
agosto 1168, sia il 6 settembre 1056 e
siccome alcuni documenti riportano
una data di fondazione, risalente al
1095, potrebbe essere più veritiera la
seconda. La scelta del luogo sarebbe
perciò riconducibile al desiderio di
dedicare la chiesa alla Madre del
Redentore, collegandolo al culto
lunare. La chiesa è, comunque, ricca
di simbologie tutte intrecciate sia con
l'astronomia, l'astrologia e la religione.
Altri esperti hanno fatto rilevare come
la facciata presenti delle immagini
scultoree inneggianti la luce: angeli
cherubini e serafini, accanto al Cristo
Redentore. E ancora, riguardo
all'architettura, all'interno dell'edificio
la presenza di uno jubé in pietra,
risalente al 1230, detto anche pontile,
perfettamente conservato, rivela forti
legami con il romanico francese. Molto
più tardo è il chiostro, che presenta
alla pareti, affreschi del XV secolo.
Purtroppo proprio al tramonto il
12
Anno 4 - n.4
Novembre 2009
cielo si è oscurato di pesanti nuvole,
cosicché lo spettacolo astronomico è
stato rimandato a febbraio....Ma
fortunatamente in una sala prospiciente
al chiostro i partecipanti hanno potuto
ammirare sia il fenomeno lunare che
solare grazie ad una mostra fotografica
ricca di numerose immagini scattate
nelle condizioni meteo più favorevoli
dagli esperti.
Si prospetta molto suggestiva ed
invitante la giornata del prossimo 8
dicembre. Gli org anizzatori
allestiranno un mercatino di Natale e
un concerto di musica sacra
medioevale, fissato per le 16•
Informazione
Per avere ulteriori informazioni si può
contattare la direttrice dell'Abbazia: Paola
Salerno, tramite e-mail:
[email protected]
oppure al 011/5220412
Comunque, la chiesa è visitabile tutti di giorni,
eccetto il lunedì, dalle 9,30 alle 13 e dalle 14
alle 17. Per i gruppi telefonare al 011/9920607.
Come raggiungere Vezzolano: Dopo la
barriera di Rivoli, prendere la tangenziale
Sud, dopo Santena, uscire a Cambiano.
Prendere la strada per Chieri, poi Castelnuovo
Don Bosco, quindi Albugnano e Vezzolano.
Da Rivoli circa un'ora.
Redazione Davide Ligas
Luisa Maletto
Coordinazione Davide E. Ligas
Progetto grafico Ana Paula Difranco
Lucas Pelissero
Fotografie Luisa Maletto
Lucas Pelissero
sommario
2
La vita è meravigliosa
Davide E. Ligas 3
Progetti per i più piccoli
Davide E. Ligas 4
Torino:
Luisa Maletto
Una finestra aperta sul mondo del arte 6
Susa:
8
la cultura tra arte e solidarità
Situazione visite guidate
Davide E. Ligas 10
Piemonte: Abbazia
Luisa Maletto
11
di S. Maria di Vezzolano,
tra architettura e astronomia
Editoriale
Davide E. Ligas
Redazione di Adelaide
Via al Castello 16 - Susa. Tel. 338 4951954 • Fax: 0122 622066.
e-Mail: [email protected] • www.amicicastellosusa.it
Circolare interna riservata ai Soci ed a privati, Enti e Associazioni che ne fanno richiesta.
1
La vita è meravigliosa
Editoriale
Davide Ligas
Cari soci,
ritrovarsi nuovamente all’annuale appuntamento della cena sociale testimonia che un altro
anno è passato, e non senza lasciar traccia. Molte sono le attività svolte dall’Associazione,
e quindi da noi soci che ne siamo la spina dorsale. Come ogni anno i nostri sforzi sono forse
stati più evidenti nel servizio di accoglienza turistica e guida alla città. Questo servizio che
svolgiamo è, tra tutti, quello con il maggior contatto umano e, dunque, di maggior visibilità
a livello cittadino.
Ma i nostri sforzi vanno ben oltre, e in molteplici direzioni, con l’obbiettivo di salvaguardare
e promuovere il patrimonio artistico segusino, a noi così caro.
Nelle pagine di “Adelaide” troverete i resoconti delle guide effettuate, dei progetti svolti
quest’anno e, fondamentale, i progetti in previsione e in cantiere per l’anno a venire. Guardarsi
indietro serve a fare il punto della situazione e verificare ciò che è stato fatto per potersi
progettare, migliorandosi continuamente, per il futuro.
Coerentemente a come abbiamo sempre fatto fino ad oggi, vi presentiamo le mostre, a nostro
parere interessanti, che si svolgono sul territorio: in questo numero vi portiamo in bassa valle,
a Cascina Roland di Villarfocchiardo, per conoscere i lavori di Valentina Grosso, giovane
artista segusina, esposti fino a metà dicembre.
Infine due begli articoli di Luisa Maletto sulla riapertura della GAM di Torino e del suo
riordino delle collezioni e un articolo sull’Abbazia di Vezzolano.
Essendo questo l’ultimo numero dell’anno colgo l’occasione per augurare a tutti Voi e le vostre
famiglie una buona fine 2009 e un gioioso inizio 2010.
Buona lettura.
Davide Ligas
2
La vita è meravigliosa. “Wonderful
Life”: questo è il titolo della mostra
personale di Valentina Grosso, giovane
artista segusina di 24 anni.
Nessun percorso accademico,
nessuno schema o canone
“standardizzato”, l’arte di Valentina è
qualcosa di più interiore, di più intimo.
Il solo scopo della sua pittura è una
profonda trasposizione su tela del suo
Io, del suo vissuto, delle sue emozioni.
In epoca moderna moltissimi ragazzi
utilizzano i blog, diari virtuali su
internet, per mettere a nudo le proprie
emozioni. Valentina Grosso ha scelto
di affidare questo compito alla pittura,
che diventa il suo blog, la sua finestra
sul mondo per raccontarsi e raccontare.
Wonderful Life: il titolo è
significativo, i toni scuri nero e rosso,
la presenza dell’oro che crea talvolta
inquietudine, vengono sempre ravvivati
da una luce, una presenza costante,
una piccola perla presente nelle opere
che ci ricorda appunto come anche
nei momenti più bui della vita di
ciascuno di noi basta tener vivo un
piccolo bagliore per non farci
sopraffare dall’angoscia e ricordarci
che la vita è meravigliosa.
Non solo olio e tempera nei suoi
lavori, troviamo anche materiali diversi
quali sabbia, sassi, carta, colla, stucco.
Assemblaggi che si fondono con la
pellicola pittorica e testimoniano
ulteriormente il legame profondo tra
l’opera e colei che la crea, non a
consumo di “altri” ma per sua
necessità. Per il bisogno di affidare alla
tela un pezzo di vissuto e di percorso
che passa, anche, dai sassi o dalla
sabbia utilizzati da Valentina, pieni di
emozioni vissute da lei stessa.
Anche la fotografia segue il
medesimo percorso artistico, ruotando
intorno ad una biglia, ad una piccola
sfera di vetro che riflette, ribalta,
rispecchia le immagini e le modifica,
le amplia, le ripropone. Prospettive
ricercate e particolari sono le
caratteristiche delle fotografie di
Valentina Grosso che crea una sorta
di “passaggio” in un mondo con visuali
diverse.
La mostra è curata da Maria
Antonietta Claretto ed è ospitata nelle
s a l e d i C a s c i n a Ro l a n d a
Villarfocchiardo fino al 20 dicembre,
in Via Antica di Francia. Aperta tutti
i giorni dalle 10.30 alle 18. Chiusa il
Lunedì. E’ consigliabile prenotare la
visita al numero 3288649957.
L’ingresso è libero•
3
La vita è meravigliosa
Editoriale
Davide Ligas
Cari soci,
ritrovarsi nuovamente all’annuale appuntamento della cena sociale testimonia che un altro
anno è passato, e non senza lasciar traccia. Molte sono le attività svolte dall’Associazione,
e quindi da noi soci che ne siamo la spina dorsale. Come ogni anno i nostri sforzi sono forse
stati più evidenti nel servizio di accoglienza turistica e guida alla città. Questo servizio che
svolgiamo è, tra tutti, quello con il maggior contatto umano e, dunque, di maggior visibilità
a livello cittadino.
Ma i nostri sforzi vanno ben oltre, e in molteplici direzioni, con l’obbiettivo di salvaguardare
e promuovere il patrimonio artistico segusino, a noi così caro.
Nelle pagine di “Adelaide” troverete i resoconti delle guide effettuate, dei progetti svolti
quest’anno e, fondamentale, i progetti in previsione e in cantiere per l’anno a venire. Guardarsi
indietro serve a fare il punto della situazione e verificare ciò che è stato fatto per potersi
progettare, migliorandosi continuamente, per il futuro.
Coerentemente a come abbiamo sempre fatto fino ad oggi, vi presentiamo le mostre, a nostro
parere interessanti, che si svolgono sul territorio: in questo numero vi portiamo in bassa valle,
a Cascina Roland di Villarfocchiardo, per conoscere i lavori di Valentina Grosso, giovane
artista segusina, esposti fino a metà dicembre.
Infine due begli articoli di Luisa Maletto sulla riapertura della GAM di Torino e del suo
riordino delle collezioni e un articolo sull’Abbazia di Vezzolano.
Essendo questo l’ultimo numero dell’anno colgo l’occasione per augurare a tutti Voi e le vostre
famiglie una buona fine 2009 e un gioioso inizio 2010.
Buona lettura.
Davide Ligas
2
La vita è meravigliosa. “Wonderful
Life”: questo è il titolo della mostra
personale di Valentina Grosso, giovane
artista segusina di 24 anni.
Nessun percorso accademico,
nessuno schema o canone
“standardizzato”, l’arte di Valentina è
qualcosa di più interiore, di più intimo.
Il solo scopo della sua pittura è una
profonda trasposizione su tela del suo
Io, del suo vissuto, delle sue emozioni.
In epoca moderna moltissimi ragazzi
utilizzano i blog, diari virtuali su
internet, per mettere a nudo le proprie
emozioni. Valentina Grosso ha scelto
di affidare questo compito alla pittura,
che diventa il suo blog, la sua finestra
sul mondo per raccontarsi e raccontare.
Wonderful Life: il titolo è
significativo, i toni scuri nero e rosso,
la presenza dell’oro che crea talvolta
inquietudine, vengono sempre ravvivati
da una luce, una presenza costante,
una piccola perla presente nelle opere
che ci ricorda appunto come anche
nei momenti più bui della vita di
ciascuno di noi basta tener vivo un
piccolo bagliore per non farci
sopraffare dall’angoscia e ricordarci
che la vita è meravigliosa.
Non solo olio e tempera nei suoi
lavori, troviamo anche materiali diversi
quali sabbia, sassi, carta, colla, stucco.
Assemblaggi che si fondono con la
pellicola pittorica e testimoniano
ulteriormente il legame profondo tra
l’opera e colei che la crea, non a
consumo di “altri” ma per sua
necessità. Per il bisogno di affidare alla
tela un pezzo di vissuto e di percorso
che passa, anche, dai sassi o dalla
sabbia utilizzati da Valentina, pieni di
emozioni vissute da lei stessa.
Anche la fotografia segue il
medesimo percorso artistico, ruotando
intorno ad una biglia, ad una piccola
sfera di vetro che riflette, ribalta,
rispecchia le immagini e le modifica,
le amplia, le ripropone. Prospettive
ricercate e particolari sono le
caratteristiche delle fotografie di
Valentina Grosso che crea una sorta
di “passaggio” in un mondo con visuali
diverse.
La mostra è curata da Maria
Antonietta Claretto ed è ospitata nelle
s a l e d i C a s c i n a Ro l a n d a
Villarfocchiardo fino al 20 dicembre,
in Via Antica di Francia. Aperta tutti
i giorni dalle 10.30 alle 18. Chiusa il
Lunedì. E’ consigliabile prenotare la
visita al numero 3288649957.
L’ingresso è libero•
3
Progetti per i più piccoli
Davide Ligas
Da visita noiosa a
esperienza giocosa… come
nascono i laboratori didattici.
Da qualche anno sono sempre
di più le scuole elementari, e talvolta
m a t e r n e, c h e s i r i v o l g o n o
all’Associazione per una visita alla
città con relativo laboratorio
didattico. L’associazione, dal canto
suo, si interroga su come progettare
e realizzare i laboratori in questione.
I metodi di lavoro con i bambini
sono molto cambiati, soprattutto
negli ultimi anni. I nuovi programmi
ministeriali delle scuole ed il gioco
sono elementi fondamentali, i punti
guida dai quali partire per studiare
un programma ad hoc per i nostri
giovani visitatori.
Con l’aiuto e la collaborazione
di Cristina Re e del Centro
Culturale Diocesano alcune idee
sono già state realizzate, altre sono
in cantiere e sarebbe bello riuscire
a concretizzarle nel corso dell’anno
prossimo.
Ma perché è cosi difficile “dare
vita” a questi progetti? E cosa
significano queste numerose idee?
Partendo dalla certezza che è il
4
gioco lo strumento principe per
relazionarsi con i bambini è attorno
a questo concetto che bisogna
costruire un “percorso educativo”.
Altro punto fondamentale da tenere
a mente è il fatto che un percorso
educativo completo dovrebbe
prevedere tre punti: una
preparazione a monte, ovvero a
scuola, da parte di maestri ed
insegnanti, il momento ludico del
laboratorio didattico di “passaggio
nozioni” guidato dall’operatorevolontario e infine un terzo
momento, nuovamente a scuola,
dove gli insegnanti gestiscono
l’assimilazione dei concetti appresi.
Oppure diversi tipi di verdura, frutta
e legumi per studiare
l’alimentazione nei tempi antichi.
O ancora cartelloni e disegni, per
esempio, del fregio del nostro Arco
di Augusto da far colorare ai
b a m b i n i . Tu t t e q u e s t e c o s e
l’Associazione le ha già realizzate.
Sarebbe interessante riuscire a
editare un piccolo opuscolo a
fumetti con personaggi buffi e
divertenti che fanno da ciceroni
attraverso le bellezze presenti nella
nostra città.
Per realizzare tutto questo
o c c o r ro n o fo n d i , o c c o r ro n o
collaborazioni e, non ultime, le
nostre forze. Le forze di noi soci
senza le quali nessuna attività
sarebbe possibile.
Un progetto simile, infatti, non
può essere avviato su due piedi e,
una volta avviato, deve essere
a l i m e n t at o e f at t o c re s c e re.
I progetti pilota che sono stati
realizzati sono già stati sperimentati
e apprezzati da alcune scuole. Le
opinioni dei volontari sono positive.
Tuttavia l’impegno è molto.
Qui entrate in scena tutti voi
soci: qualunque idea e consiglio
sono ben accetti. Una
collaborazione attiva ancora
maggiore, nei limiti delle forze e
disponibilità di ognuno•
A p p a r e d u n q u e ov v i a l a
necessaria e positiva collaborazione
di maestri e professori con il
re s p o n s a b i l e d e l l a b o r at o r i o
didattico.
Una volta che il programma è
stato stabilito, anche sulla base delle
singole necessità di ogni classe, e la
collaborazione è stata avviata,
bisogna provvedere al materiale
occorrente per il laboratorio vero e
proprio: costumi e abiti di scena per
lavorare sull’abbigliamento ai tempi
dei Romani, per fare un esempio.
5
Progetti per i più piccoli
Davide Ligas
Da visita noiosa a
esperienza giocosa… come
nascono i laboratori didattici.
Da qualche anno sono sempre
di più le scuole elementari, e talvolta
m a t e r n e, c h e s i r i v o l g o n o
all’Associazione per una visita alla
città con relativo laboratorio
didattico. L’associazione, dal canto
suo, si interroga su come progettare
e realizzare i laboratori in questione.
I metodi di lavoro con i bambini
sono molto cambiati, soprattutto
negli ultimi anni. I nuovi programmi
ministeriali delle scuole ed il gioco
sono elementi fondamentali, i punti
guida dai quali partire per studiare
un programma ad hoc per i nostri
giovani visitatori.
Con l’aiuto e la collaborazione
di Cristina Re e del Centro
Culturale Diocesano alcune idee
sono già state realizzate, altre sono
in cantiere e sarebbe bello riuscire
a concretizzarle nel corso dell’anno
prossimo.
Ma perché è cosi difficile “dare
vita” a questi progetti? E cosa
significano queste numerose idee?
Partendo dalla certezza che è il
4
gioco lo strumento principe per
relazionarsi con i bambini è attorno
a questo concetto che bisogna
costruire un “percorso educativo”.
Altro punto fondamentale da tenere
a mente è il fatto che un percorso
educativo completo dovrebbe
prevedere tre punti: una
preparazione a monte, ovvero a
scuola, da parte di maestri ed
insegnanti, il momento ludico del
laboratorio didattico di “passaggio
nozioni” guidato dall’operatorevolontario e infine un terzo
momento, nuovamente a scuola,
dove gli insegnanti gestiscono
l’assimilazione dei concetti appresi.
Oppure diversi tipi di verdura, frutta
e legumi per studiare
l’alimentazione nei tempi antichi.
O ancora cartelloni e disegni, per
esempio, del fregio del nostro Arco
di Augusto da far colorare ai
b a m b i n i . Tu t t e q u e s t e c o s e
l’Associazione le ha già realizzate.
Sarebbe interessante riuscire a
editare un piccolo opuscolo a
fumetti con personaggi buffi e
divertenti che fanno da ciceroni
attraverso le bellezze presenti nella
nostra città.
Per realizzare tutto questo
o c c o r ro n o fo n d i , o c c o r ro n o
collaborazioni e, non ultime, le
nostre forze. Le forze di noi soci
senza le quali nessuna attività
sarebbe possibile.
Un progetto simile, infatti, non
può essere avviato su due piedi e,
una volta avviato, deve essere
a l i m e n t at o e f at t o c re s c e re.
I progetti pilota che sono stati
realizzati sono già stati sperimentati
e apprezzati da alcune scuole. Le
opinioni dei volontari sono positive.
Tuttavia l’impegno è molto.
Qui entrate in scena tutti voi
soci: qualunque idea e consiglio
sono ben accetti. Una
collaborazione attiva ancora
maggiore, nei limiti delle forze e
disponibilità di ognuno•
A p p a r e d u n q u e ov v i a l a
necessaria e positiva collaborazione
di maestri e professori con il
re s p o n s a b i l e d e l l a b o r at o r i o
didattico.
Una volta che il programma è
stato stabilito, anche sulla base delle
singole necessità di ogni classe, e la
collaborazione è stata avviata,
bisogna provvedere al materiale
occorrente per il laboratorio vero e
proprio: costumi e abiti di scena per
lavorare sull’abbigliamento ai tempi
dei Romani, per fare un esempio.
5
Torino: Una finestra aperta
sul mondo dell'arte.
Luisa Maletto
Ecco il nuovo allestimento
della Galleria di Arte Moderna
La GAM di Torino ha riaperto i
suoi spazi espositivi dopo due mesi di
chiusura al pubblico, necessari per
compiere lavori di riallestimento delle
collezioni per manenti, e per
ridisegnare completamente la
struttura delle sale dedicate alle mostre
temporanee, alla Videoteca e ai
Servizi Educativi.
Chi ripercorre le sale della GAM
ha l'impressione di visitare un museo
nuovo, riorganizzato secondo un
progetto museografico che pone come
essenziale l'integrazione e il dialogo
tra le opere. La suddivisione in ordine
cronologico del percorso, che fino ad
oggi ha caratterizzato una delle
raccolte di arte moder na e
contemporanea tra le più ricche
d'Italia (45.000 opere tra dipinti,
sculture, installazioni, fotografie,
disegni e incisioni) con la storica
divisione in due piani dedicati
all'Ottocento e al Novecento, viene
sostituita da un ordinamento tematico,
che permette al visitatore di riscoprire
i capolavori e di analizzarli attraverso
una nuova visione. In realtà sono
6
quattro nuove visioni, dettate dalle
suggestioni offerte da altrettanti
studiosi di discipline diverse dalla
storia dell'arte. Secondo un disegno
di riallestimenti periodici, ogni anno
saranno coinvolti esperti provenienti
dalle più prestigiose università italiane,
che penseranno quattro nuovi temi
per dar vita a percorsi lungo i quali
le opere saranno collocate. Questo
favorisce una fruizione molto ampia
del patrimonio. Attraverso il sistema
di rotazione saranno infatti accessibili
capolavori visti magari di rado, per
problemi di spazio o di conservazione,
e ogni volta troveranno una
collocazione e una luce diversa,
perché messi in rapporto con opere
di altre epoche storiche e di altra
natura artistica. Perciò, al primo piano
la sala mostre è dedicata alle
Collezioni, suddivise in quattro aree
tematiche: l'Infanzia, il Genere, la
Specularità e la Veduta. Sullo stesso
piano una piccola sala denominata
Wunderkammer è la “camera delle
meraviglie” dedicata a gioielli artistici
del patrimonio GAM che molto
raramente sono stati ammirati:
disegni, acquerelli, grafiche, incisioni
dell'Ottocento e del Novecento. La
fragilità dei supporti e dei materiali
rendono necessaria una rotazione
periodica. Inaugura la camera una
serie di disegni e acquerelli dell'artista
bolognese Pietro Giacomo Palmieri.
Curata da Danilo Eccher, direttore
della GAM, è la quarta visione: “Il
Teatro della Performance”. In mostra
lavori di Kazuo Shiraga, esponente
del gruppo Gutai, Hermann Nitsch,
Michelangelo Pistoletto, Gilbert &
G e o rg e, M a r i n a A b r a m ov i •
Ed infine nei locali sotterranei la
GAM Underground Project, un luogo
d i r i c e r c a d ov e a n a l i s i e
sperimentazione intrecciano i loro
cammini. Non è una project room,
ma un vero e proprio spazio museale
che la GAM mette a disposizione per
l'espressione e lo studio dell'arte
contemporanea attraverso un ciclo di
mostre personali e collettive e una
collana di cataloghi e libri d'artista.
Il ciclo espositivo, curato da Elena
Volpato inizia con una personale
dedicata a Ian Kiaer, nato a Londra
nel 1971•
Informazione
la GAM è aperta dal martedì alla domenica
dalle 10 alle 18, chiuso lunedì.
tel. 011/4429518 - www.gamtorino.it
Alberto Savinio, “Il fiume”
7
Torino: Una finestra aperta
sul mondo dell'arte.
Luisa Maletto
Ecco il nuovo allestimento
della Galleria di Arte Moderna
La GAM di Torino ha riaperto i
suoi spazi espositivi dopo due mesi di
chiusura al pubblico, necessari per
compiere lavori di riallestimento delle
collezioni per manenti, e per
ridisegnare completamente la
struttura delle sale dedicate alle mostre
temporanee, alla Videoteca e ai
Servizi Educativi.
Chi ripercorre le sale della GAM
ha l'impressione di visitare un museo
nuovo, riorganizzato secondo un
progetto museografico che pone come
essenziale l'integrazione e il dialogo
tra le opere. La suddivisione in ordine
cronologico del percorso, che fino ad
oggi ha caratterizzato una delle
raccolte di arte moder na e
contemporanea tra le più ricche
d'Italia (45.000 opere tra dipinti,
sculture, installazioni, fotografie,
disegni e incisioni) con la storica
divisione in due piani dedicati
all'Ottocento e al Novecento, viene
sostituita da un ordinamento tematico,
che permette al visitatore di riscoprire
i capolavori e di analizzarli attraverso
una nuova visione. In realtà sono
6
quattro nuove visioni, dettate dalle
suggestioni offerte da altrettanti
studiosi di discipline diverse dalla
storia dell'arte. Secondo un disegno
di riallestimenti periodici, ogni anno
saranno coinvolti esperti provenienti
dalle più prestigiose università italiane,
che penseranno quattro nuovi temi
per dar vita a percorsi lungo i quali
le opere saranno collocate. Questo
favorisce una fruizione molto ampia
del patrimonio. Attraverso il sistema
di rotazione saranno infatti accessibili
capolavori visti magari di rado, per
problemi di spazio o di conservazione,
e ogni volta troveranno una
collocazione e una luce diversa,
perché messi in rapporto con opere
di altre epoche storiche e di altra
natura artistica. Perciò, al primo piano
la sala mostre è dedicata alle
Collezioni, suddivise in quattro aree
tematiche: l'Infanzia, il Genere, la
Specularità e la Veduta. Sullo stesso
piano una piccola sala denominata
Wunderkammer è la “camera delle
meraviglie” dedicata a gioielli artistici
del patrimonio GAM che molto
raramente sono stati ammirati:
disegni, acquerelli, grafiche, incisioni
dell'Ottocento e del Novecento. La
fragilità dei supporti e dei materiali
rendono necessaria una rotazione
periodica. Inaugura la camera una
serie di disegni e acquerelli dell'artista
bolognese Pietro Giacomo Palmieri.
Curata da Danilo Eccher, direttore
della GAM, è la quarta visione: “Il
Teatro della Performance”. In mostra
lavori di Kazuo Shiraga, esponente
del gruppo Gutai, Hermann Nitsch,
Michelangelo Pistoletto, Gilbert &
G e o rg e, M a r i n a A b r a m ov i •
Ed infine nei locali sotterranei la
GAM Underground Project, un luogo
d i r i c e r c a d ov e a n a l i s i e
sperimentazione intrecciano i loro
cammini. Non è una project room,
ma un vero e proprio spazio museale
che la GAM mette a disposizione per
l'espressione e lo studio dell'arte
contemporanea attraverso un ciclo di
mostre personali e collettive e una
collana di cataloghi e libri d'artista.
Il ciclo espositivo, curato da Elena
Volpato inizia con una personale
dedicata a Ian Kiaer, nato a Londra
nel 1971•
Informazione
la GAM è aperta dal martedì alla domenica
dalle 10 alle 18, chiuso lunedì.
tel. 011/4429518 - www.gamtorino.it
Alberto Savinio, “Il fiume”
7
Susa:
la cultura tra arte e solidarità
La nostra attività anche
quest’anno è stata particolarmente
intensa e impegnativa. Tuttavia i
risultati ottenuti hanno ampiamente
ripagato dell’impegno profuso nel
tentativo di divulgare e valorizzare
il più possibile il nostro patrimonio.
Quest’anno, infatti, abbiamo
assistito ad una grande affluenza di
pubblico proveniente da tutto il
territorio della Regione Piemonte e
non solo. Nel periodo estivo
riteniamo di avere accolto nella
nostra città circa 15.000 persone
provenienti dall’Italia, ma anche
dall’estero, in particolare francesi e
inglesi.
L’obiettivo della nostra proposta
consisteva nello sviluppare una
migliore e attenta fruizione turistica
8
dei monumenti della nostra città e
possiamo affermare che è stato
piacevole constatare la sorpresa sui
volti di chi scopriva a poco a poco
quanto di bello e interessante
proponesse Susa.
I progetti, nel corso del 2009, si
sono sviluppati su diversi fronti:
•Studio del patrimonio locale ed
elaborazione di depliants in italiano
e francese.
•Stampa e distribuzione del
materiale divulgativo.
• O rg a n i z z a z i o n e d i v i s i t e
guidate.
•Organizzazione di mostre
all’interno di angoli caratteristici
della città oltre che all’interno di
chiese, chiostri, scuole. Nelle piazze
spettacoli teatrali e musicali.
Gli spettacoli hanno visto la
partecipazione di tutta la
popolazione di ogni fascia d’età:
insegnanti, studenti, giovani, adulti
e famiglie. Soprattutto è stato
piacevole constatare come si stia
s v i l u p p a n d o s e m p re d i p i ù ,
all’interno della comunità, un senso
di appartenenza verso una cultura
e un territorio che sempre più
chiedono di essere considerati come
un insieme in grado di proporre
progetti interessanti e diversificati.
Pertanto cogliamo l’occasione
per ringraziarvi per il vostro
sostegno, che non è mai venuto a
mancare, e per l’attenzione che
avete dimostrato e continuate a
dimostrare per la nostra attività•
Sorpresa per il grande
patrimonio storico, artistico,
ambientale e culturale e per la
grande offerta enogastronomica,
folcloristica, per le manifestazioni
che vengono proposte or mai
durante tutto il corso dell’anno.
In particolare quest’anno i luoghi
privilegiati, che hanno visto la
presenza di migliaia di persone,
sono state le piazze che sono
diventate i teatri all’aperto per
concerti, spettacoli, esposizioni.
9
Susa:
la cultura tra arte e solidarità
La nostra attività anche
quest’anno è stata particolarmente
intensa e impegnativa. Tuttavia i
risultati ottenuti hanno ampiamente
ripagato dell’impegno profuso nel
tentativo di divulgare e valorizzare
il più possibile il nostro patrimonio.
Quest’anno, infatti, abbiamo
assistito ad una grande affluenza di
pubblico proveniente da tutto il
territorio della Regione Piemonte e
non solo. Nel periodo estivo
riteniamo di avere accolto nella
nostra città circa 15.000 persone
provenienti dall’Italia, ma anche
dall’estero, in particolare francesi e
inglesi.
L’obiettivo della nostra proposta
consisteva nello sviluppare una
migliore e attenta fruizione turistica
8
dei monumenti della nostra città e
possiamo affermare che è stato
piacevole constatare la sorpresa sui
volti di chi scopriva a poco a poco
quanto di bello e interessante
proponesse Susa.
I progetti, nel corso del 2009, si
sono sviluppati su diversi fronti:
•Studio del patrimonio locale ed
elaborazione di depliants in italiano
e francese.
•Stampa e distribuzione del
materiale divulgativo.
• O rg a n i z z a z i o n e d i v i s i t e
guidate.
•Organizzazione di mostre
all’interno di angoli caratteristici
della città oltre che all’interno di
chiese, chiostri, scuole. Nelle piazze
spettacoli teatrali e musicali.
Gli spettacoli hanno visto la
partecipazione di tutta la
popolazione di ogni fascia d’età:
insegnanti, studenti, giovani, adulti
e famiglie. Soprattutto è stato
piacevole constatare come si stia
s v i l u p p a n d o s e m p re d i p i ù ,
all’interno della comunità, un senso
di appartenenza verso una cultura
e un territorio che sempre più
chiedono di essere considerati come
un insieme in grado di proporre
progetti interessanti e diversificati.
Pertanto cogliamo l’occasione
per ringraziarvi per il vostro
sostegno, che non è mai venuto a
mancare, e per l’attenzione che
avete dimostrato e continuate a
dimostrare per la nostra attività•
Sorpresa per il grande
patrimonio storico, artistico,
ambientale e culturale e per la
grande offerta enogastronomica,
folcloristica, per le manifestazioni
che vengono proposte or mai
durante tutto il corso dell’anno.
In particolare quest’anno i luoghi
privilegiati, che hanno visto la
presenza di migliaia di persone,
sono state le piazze che sono
diventate i teatri all’aperto per
concerti, spettacoli, esposizioni.
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Situazione visite guidate
Davide Ligas
7) Come consuetudine dalla
nascita del nostro bollettino
infor mativo “Adelaide” anche
quest’anno vi presentiamo una
relazione sulle visite guidate che
hanno visto impegnati diversi soci.
Il servizio di guida e
accompagnatore turistico è forse
quello più conosciuto della nostra
associazione, anche perché è quello
più “in vista”: una scolaresca di 50
bambini in visita per le strade della
città non passa inosservata.
Che siano scuole o gruppi
organizzati nell’anno sociale appena
concluso sono circa 1300 i visitatori
accompagnati, non sono conteggiati
in questa cifra i gruppi “condivisi”
con il Museo Diocesano.
Le guide volontarie che hanno
prestato servizio sono 8 (in
rigorosissimo ordine alfabetico):
Marilena Col, Lorenzo Ivol, Davide
Ligas, Pina Molinari, Laura Olivero
Pistoletto, Federica Pacchiotti, Stefano
Paschero e Bruno Pasquetto.
Le modalità con le quali gruppi e
scuole si rivolgono all’Associazione
sono diverse: a partire dal sito internet
che è sempre aggiornato e curato, alla
pagina web del comune di Susa che
10
ci indica come loro partner e con cui
abbiamo una convenzione da alcuni
anni. Ancora è il Museo Diocesano
una buona fonte di visitatori: infatti
i gruppi che visitano il Museo spesso
poi vogliono anche vedere la città.
Cosi come capita che gruppi che
arrivano a Susa tramite la nostra
Associazione poi desiderino visitare
anche il Museo.
Ma anche il passaparola è un buon
sistema. Non è raro il caso di scuole
che vengono in visita e, soddisfatte
dell’accoglienza, ritornano gli anni
successivi con nuove classi.
Insomma le visite guidate alla città
sono ormai un servizio ben rodato,
che funziona. Il nostro obbiettivo è
quello di raggiungere un numero
sempre maggiore di visitatori offrendo
loro una sempre mig liore e
diversificata offerta turistica•
Piemonte: Abbazia
di S. Maria di Vezzolano,
tra architettura e astronomia
Luisa Maletto
Il 2009, ormai agli sgoccioli, ha
celebrato l'anno internazionale
dell'Astronomia, con importanti
manifestazioni in tutto il mondo. Tale
ricorrenza ha sollecitato, tra gli
ambienti regionali piemontesi la
volontà di aprire un dibattito sui
possibili legami tra le posizioni del sole
e della luna con la geometria della
romanica Abbazia di Vezzolano,
dedicata a Santa Maria. La
Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici ha perciò
organizzato una tavola rotonda
sull'argomento, grazie al sostegno della
Fondazione CRT di Asti e alla
collaborazione della Regione e del
Planetario di Pino Torinese, punto
logistico della prima parte
dell'iniziativa.
L'Abbazia di Vezzolano, un
complesso religioso agostiniano
dell'undicesimo secolo, sita in una
piccola valle dell'astigiano, circondata
dalle colline viticole, ha sempre destato
una particolare curiosità presso gli
studiosi circa la sua posizione così
bassa, rispetto alle altre di impianto
romanico poste su alture dominanti.
Nel corso della tavola rotonda, di
sabato scorso, prestigiosi esperti hanno
relazionato sulle loro ultime scoperte
La data dell'incontro, sabato 7
novembre, è stata determinata dalla
particolare posizione del sole nei primi
giorni di novembre, per consentire
l'osservazione diretta dell'illuminazione
della bifora dell'abside, incorniciata
dalle due statue dell'Annunciazione,
al momento del tramonto.
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Situazione visite guidate
Davide Ligas
7) Come consuetudine dalla
nascita del nostro bollettino
infor mativo “Adelaide” anche
quest’anno vi presentiamo una
relazione sulle visite guidate che
hanno visto impegnati diversi soci.
Il servizio di guida e
accompagnatore turistico è forse
quello più conosciuto della nostra
associazione, anche perché è quello
più “in vista”: una scolaresca di 50
bambini in visita per le strade della
città non passa inosservata.
Che siano scuole o gruppi
organizzati nell’anno sociale appena
concluso sono circa 1300 i visitatori
accompagnati, non sono conteggiati
in questa cifra i gruppi “condivisi”
con il Museo Diocesano.
Le guide volontarie che hanno
prestato servizio sono 8 (in
rigorosissimo ordine alfabetico):
Marilena Col, Lorenzo Ivol, Davide
Ligas, Pina Molinari, Laura Olivero
Pistoletto, Federica Pacchiotti, Stefano
Paschero e Bruno Pasquetto.
Le modalità con le quali gruppi e
scuole si rivolgono all’Associazione
sono diverse: a partire dal sito internet
che è sempre aggiornato e curato, alla
pagina web del comune di Susa che
10
ci indica come loro partner e con cui
abbiamo una convenzione da alcuni
anni. Ancora è il Museo Diocesano
una buona fonte di visitatori: infatti
i gruppi che visitano il Museo spesso
poi vogliono anche vedere la città.
Cosi come capita che gruppi che
arrivano a Susa tramite la nostra
Associazione poi desiderino visitare
anche il Museo.
Ma anche il passaparola è un buon
sistema. Non è raro il caso di scuole
che vengono in visita e, soddisfatte
dell’accoglienza, ritornano gli anni
successivi con nuove classi.
Insomma le visite guidate alla città
sono ormai un servizio ben rodato,
che funziona. Il nostro obbiettivo è
quello di raggiungere un numero
sempre maggiore di visitatori offrendo
loro una sempre mig liore e
diversificata offerta turistica•
Piemonte: Abbazia
di S. Maria di Vezzolano,
tra architettura e astronomia
Luisa Maletto
Il 2009, ormai agli sgoccioli, ha
celebrato l'anno internazionale
dell'Astronomia, con importanti
manifestazioni in tutto il mondo. Tale
ricorrenza ha sollecitato, tra gli
ambienti regionali piemontesi la
volontà di aprire un dibattito sui
possibili legami tra le posizioni del sole
e della luna con la geometria della
romanica Abbazia di Vezzolano,
dedicata a Santa Maria. La
Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici ha perciò
organizzato una tavola rotonda
sull'argomento, grazie al sostegno della
Fondazione CRT di Asti e alla
collaborazione della Regione e del
Planetario di Pino Torinese, punto
logistico della prima parte
dell'iniziativa.
L'Abbazia di Vezzolano, un
complesso religioso agostiniano
dell'undicesimo secolo, sita in una
piccola valle dell'astigiano, circondata
dalle colline viticole, ha sempre destato
una particolare curiosità presso gli
studiosi circa la sua posizione così
bassa, rispetto alle altre di impianto
romanico poste su alture dominanti.
Nel corso della tavola rotonda, di
sabato scorso, prestigiosi esperti hanno
relazionato sulle loro ultime scoperte
La data dell'incontro, sabato 7
novembre, è stata determinata dalla
particolare posizione del sole nei primi
giorni di novembre, per consentire
l'osservazione diretta dell'illuminazione
della bifora dell'abside, incorniciata
dalle due statue dell'Annunciazione,
al momento del tramonto.
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in ambito astronomico. Dopo laboriosi
studi in merito hanno stabilito che la
chiesa è orientata secondo particolari
angolazioni: nei primi giorni di
novembre e i primi di febbraio (Tempo
della Candelora) il sole del tramonto
entra attraverso la bifore alta della
facciata e illumina quella, come
sopracitata, dell'abside. Inoltre ogni
circa diciannove anni in coincidenza
di un lunistizio l'immagine della luna
si trova proprio in centro alla bifora
absidale. Gli esperti hanno scoperto
che il fenomeno si è verificato sia il 29
agosto 1168, sia il 6 settembre 1056 e
siccome alcuni documenti riportano
una data di fondazione, risalente al
1095, potrebbe essere più veritiera la
seconda. La scelta del luogo sarebbe
perciò riconducibile al desiderio di
dedicare la chiesa alla Madre del
Redentore, collegandolo al culto
lunare. La chiesa è, comunque, ricca
di simbologie tutte intrecciate sia con
l'astronomia, l'astrologia e la religione.
Altri esperti hanno fatto rilevare come
la facciata presenti delle immagini
scultoree inneggianti la luce: angeli
cherubini e serafini, accanto al Cristo
Redentore. E ancora, riguardo
all'architettura, all'interno dell'edificio
la presenza di uno jubé in pietra,
risalente al 1230, detto anche pontile,
perfettamente conservato, rivela forti
legami con il romanico francese. Molto
più tardo è il chiostro, che presenta
alla pareti, affreschi del XV secolo.
Purtroppo proprio al tramonto il
12
Anno 4 - n.4
Novembre 2009
cielo si è oscurato di pesanti nuvole,
cosicché lo spettacolo astronomico è
stato rimandato a febbraio....Ma
fortunatamente in una sala prospiciente
al chiostro i partecipanti hanno potuto
ammirare sia il fenomeno lunare che
solare grazie ad una mostra fotografica
ricca di numerose immagini scattate
nelle condizioni meteo più favorevoli
dagli esperti.
Si prospetta molto suggestiva ed
invitante la giornata del prossimo 8
dicembre. Gli org anizzatori
allestiranno un mercatino di Natale e
un concerto di musica sacra
medioevale, fissato per le 16•
Informazione
Per avere ulteriori informazioni si può
contattare la direttrice dell'Abbazia: Paola
Salerno, tramite e-mail:
[email protected]
oppure al 011/5220412
Comunque, la chiesa è visitabile tutti di giorni,
eccetto il lunedì, dalle 9,30 alle 13 e dalle 14
alle 17. Per i gruppi telefonare al 011/9920607.
Come raggiungere Vezzolano: Dopo la
barriera di Rivoli, prendere la tangenziale
Sud, dopo Santena, uscire a Cambiano.
Prendere la strada per Chieri, poi Castelnuovo
Don Bosco, quindi Albugnano e Vezzolano.
Da Rivoli circa un'ora.
Redazione Davide Ligas
Luisa Maletto
Coordinazione Davide E. Ligas
Progetto grafico Ana Paula Difranco
Lucas Pelissero
Fotografie Luisa Maletto
Lucas Pelissero
sommario
2
La vita è meravigliosa
Davide E. Ligas 3
Progetti per i più piccoli
Davide E. Ligas 4
Torino:
Luisa Maletto
Una finestra aperta sul mondo del arte 6
Susa:
8
la cultura tra arte e solidarità
Situazione visite guidate
Davide E. Ligas 10
Piemonte: Abbazia
Luisa Maletto
11
di S. Maria di Vezzolano,
tra architettura e astronomia
Editoriale
Davide E. Ligas
Redazione di Adelaide
Via al Castello 16 - Susa. Tel. 338 4951954 • Fax: 0122 622066.
e-Mail: [email protected] • www.amicicastellosusa.it
Circolare interna riservata ai Soci ed a privati, Enti e Associazioni che ne fanno richiesta.
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