in ambito astronomico. Dopo laboriosi studi in merito hanno stabilito che la chiesa è orientata secondo particolari angolazioni: nei primi giorni di novembre e i primi di febbraio (Tempo della Candelora) il sole del tramonto entra attraverso la bifore alta della facciata e illumina quella, come sopracitata, dell'abside. Inoltre ogni circa diciannove anni in coincidenza di un lunistizio l'immagine della luna si trova proprio in centro alla bifora absidale. Gli esperti hanno scoperto che il fenomeno si è verificato sia il 29 agosto 1168, sia il 6 settembre 1056 e siccome alcuni documenti riportano una data di fondazione, risalente al 1095, potrebbe essere più veritiera la seconda. La scelta del luogo sarebbe perciò riconducibile al desiderio di dedicare la chiesa alla Madre del Redentore, collegandolo al culto lunare. La chiesa è, comunque, ricca di simbologie tutte intrecciate sia con l'astronomia, l'astrologia e la religione. Altri esperti hanno fatto rilevare come la facciata presenti delle immagini scultoree inneggianti la luce: angeli cherubini e serafini, accanto al Cristo Redentore. E ancora, riguardo all'architettura, all'interno dell'edificio la presenza di uno jubé in pietra, risalente al 1230, detto anche pontile, perfettamente conservato, rivela forti legami con il romanico francese. Molto più tardo è il chiostro, che presenta alla pareti, affreschi del XV secolo. Purtroppo proprio al tramonto il 12 Anno 4 - n.4 Novembre 2009 cielo si è oscurato di pesanti nuvole, cosicché lo spettacolo astronomico è stato rimandato a febbraio....Ma fortunatamente in una sala prospiciente al chiostro i partecipanti hanno potuto ammirare sia il fenomeno lunare che solare grazie ad una mostra fotografica ricca di numerose immagini scattate nelle condizioni meteo più favorevoli dagli esperti. Si prospetta molto suggestiva ed invitante la giornata del prossimo 8 dicembre. Gli org anizzatori allestiranno un mercatino di Natale e un concerto di musica sacra medioevale, fissato per le 16• Informazione Per avere ulteriori informazioni si può contattare la direttrice dell'Abbazia: Paola Salerno, tramite e-mail: [email protected] oppure al 011/5220412 Comunque, la chiesa è visitabile tutti di giorni, eccetto il lunedì, dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17. Per i gruppi telefonare al 011/9920607. Come raggiungere Vezzolano: Dopo la barriera di Rivoli, prendere la tangenziale Sud, dopo Santena, uscire a Cambiano. Prendere la strada per Chieri, poi Castelnuovo Don Bosco, quindi Albugnano e Vezzolano. Da Rivoli circa un'ora. Redazione Davide Ligas Luisa Maletto Coordinazione Davide E. Ligas Progetto grafico Ana Paula Difranco Lucas Pelissero Fotografie Luisa Maletto Lucas Pelissero sommario 2 La vita è meravigliosa Davide E. Ligas 3 Progetti per i più piccoli Davide E. Ligas 4 Torino: Luisa Maletto Una finestra aperta sul mondo del arte 6 Susa: 8 la cultura tra arte e solidarità Situazione visite guidate Davide E. Ligas 10 Piemonte: Abbazia Luisa Maletto 11 di S. Maria di Vezzolano, tra architettura e astronomia Editoriale Davide E. Ligas Redazione di Adelaide Via al Castello 16 - Susa. Tel. 338 4951954 • Fax: 0122 622066. e-Mail: [email protected] • www.amicicastellosusa.it Circolare interna riservata ai Soci ed a privati, Enti e Associazioni che ne fanno richiesta. 1 La vita è meravigliosa Editoriale Davide Ligas Cari soci, ritrovarsi nuovamente all’annuale appuntamento della cena sociale testimonia che un altro anno è passato, e non senza lasciar traccia. Molte sono le attività svolte dall’Associazione, e quindi da noi soci che ne siamo la spina dorsale. Come ogni anno i nostri sforzi sono forse stati più evidenti nel servizio di accoglienza turistica e guida alla città. Questo servizio che svolgiamo è, tra tutti, quello con il maggior contatto umano e, dunque, di maggior visibilità a livello cittadino. Ma i nostri sforzi vanno ben oltre, e in molteplici direzioni, con l’obbiettivo di salvaguardare e promuovere il patrimonio artistico segusino, a noi così caro. Nelle pagine di “Adelaide” troverete i resoconti delle guide effettuate, dei progetti svolti quest’anno e, fondamentale, i progetti in previsione e in cantiere per l’anno a venire. Guardarsi indietro serve a fare il punto della situazione e verificare ciò che è stato fatto per potersi progettare, migliorandosi continuamente, per il futuro. Coerentemente a come abbiamo sempre fatto fino ad oggi, vi presentiamo le mostre, a nostro parere interessanti, che si svolgono sul territorio: in questo numero vi portiamo in bassa valle, a Cascina Roland di Villarfocchiardo, per conoscere i lavori di Valentina Grosso, giovane artista segusina, esposti fino a metà dicembre. Infine due begli articoli di Luisa Maletto sulla riapertura della GAM di Torino e del suo riordino delle collezioni e un articolo sull’Abbazia di Vezzolano. Essendo questo l’ultimo numero dell’anno colgo l’occasione per augurare a tutti Voi e le vostre famiglie una buona fine 2009 e un gioioso inizio 2010. Buona lettura. Davide Ligas 2 La vita è meravigliosa. “Wonderful Life”: questo è il titolo della mostra personale di Valentina Grosso, giovane artista segusina di 24 anni. Nessun percorso accademico, nessuno schema o canone “standardizzato”, l’arte di Valentina è qualcosa di più interiore, di più intimo. Il solo scopo della sua pittura è una profonda trasposizione su tela del suo Io, del suo vissuto, delle sue emozioni. In epoca moderna moltissimi ragazzi utilizzano i blog, diari virtuali su internet, per mettere a nudo le proprie emozioni. Valentina Grosso ha scelto di affidare questo compito alla pittura, che diventa il suo blog, la sua finestra sul mondo per raccontarsi e raccontare. Wonderful Life: il titolo è significativo, i toni scuri nero e rosso, la presenza dell’oro che crea talvolta inquietudine, vengono sempre ravvivati da una luce, una presenza costante, una piccola perla presente nelle opere che ci ricorda appunto come anche nei momenti più bui della vita di ciascuno di noi basta tener vivo un piccolo bagliore per non farci sopraffare dall’angoscia e ricordarci che la vita è meravigliosa. Non solo olio e tempera nei suoi lavori, troviamo anche materiali diversi quali sabbia, sassi, carta, colla, stucco. Assemblaggi che si fondono con la pellicola pittorica e testimoniano ulteriormente il legame profondo tra l’opera e colei che la crea, non a consumo di “altri” ma per sua necessità. Per il bisogno di affidare alla tela un pezzo di vissuto e di percorso che passa, anche, dai sassi o dalla sabbia utilizzati da Valentina, pieni di emozioni vissute da lei stessa. Anche la fotografia segue il medesimo percorso artistico, ruotando intorno ad una biglia, ad una piccola sfera di vetro che riflette, ribalta, rispecchia le immagini e le modifica, le amplia, le ripropone. Prospettive ricercate e particolari sono le caratteristiche delle fotografie di Valentina Grosso che crea una sorta di “passaggio” in un mondo con visuali diverse. La mostra è curata da Maria Antonietta Claretto ed è ospitata nelle s a l e d i C a s c i n a Ro l a n d a Villarfocchiardo fino al 20 dicembre, in Via Antica di Francia. Aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 18. Chiusa il Lunedì. E’ consigliabile prenotare la visita al numero 3288649957. L’ingresso è libero• 3 La vita è meravigliosa Editoriale Davide Ligas Cari soci, ritrovarsi nuovamente all’annuale appuntamento della cena sociale testimonia che un altro anno è passato, e non senza lasciar traccia. Molte sono le attività svolte dall’Associazione, e quindi da noi soci che ne siamo la spina dorsale. Come ogni anno i nostri sforzi sono forse stati più evidenti nel servizio di accoglienza turistica e guida alla città. Questo servizio che svolgiamo è, tra tutti, quello con il maggior contatto umano e, dunque, di maggior visibilità a livello cittadino. Ma i nostri sforzi vanno ben oltre, e in molteplici direzioni, con l’obbiettivo di salvaguardare e promuovere il patrimonio artistico segusino, a noi così caro. Nelle pagine di “Adelaide” troverete i resoconti delle guide effettuate, dei progetti svolti quest’anno e, fondamentale, i progetti in previsione e in cantiere per l’anno a venire. Guardarsi indietro serve a fare il punto della situazione e verificare ciò che è stato fatto per potersi progettare, migliorandosi continuamente, per il futuro. Coerentemente a come abbiamo sempre fatto fino ad oggi, vi presentiamo le mostre, a nostro parere interessanti, che si svolgono sul territorio: in questo numero vi portiamo in bassa valle, a Cascina Roland di Villarfocchiardo, per conoscere i lavori di Valentina Grosso, giovane artista segusina, esposti fino a metà dicembre. Infine due begli articoli di Luisa Maletto sulla riapertura della GAM di Torino e del suo riordino delle collezioni e un articolo sull’Abbazia di Vezzolano. Essendo questo l’ultimo numero dell’anno colgo l’occasione per augurare a tutti Voi e le vostre famiglie una buona fine 2009 e un gioioso inizio 2010. Buona lettura. Davide Ligas 2 La vita è meravigliosa. “Wonderful Life”: questo è il titolo della mostra personale di Valentina Grosso, giovane artista segusina di 24 anni. Nessun percorso accademico, nessuno schema o canone “standardizzato”, l’arte di Valentina è qualcosa di più interiore, di più intimo. Il solo scopo della sua pittura è una profonda trasposizione su tela del suo Io, del suo vissuto, delle sue emozioni. In epoca moderna moltissimi ragazzi utilizzano i blog, diari virtuali su internet, per mettere a nudo le proprie emozioni. Valentina Grosso ha scelto di affidare questo compito alla pittura, che diventa il suo blog, la sua finestra sul mondo per raccontarsi e raccontare. Wonderful Life: il titolo è significativo, i toni scuri nero e rosso, la presenza dell’oro che crea talvolta inquietudine, vengono sempre ravvivati da una luce, una presenza costante, una piccola perla presente nelle opere che ci ricorda appunto come anche nei momenti più bui della vita di ciascuno di noi basta tener vivo un piccolo bagliore per non farci sopraffare dall’angoscia e ricordarci che la vita è meravigliosa. Non solo olio e tempera nei suoi lavori, troviamo anche materiali diversi quali sabbia, sassi, carta, colla, stucco. Assemblaggi che si fondono con la pellicola pittorica e testimoniano ulteriormente il legame profondo tra l’opera e colei che la crea, non a consumo di “altri” ma per sua necessità. Per il bisogno di affidare alla tela un pezzo di vissuto e di percorso che passa, anche, dai sassi o dalla sabbia utilizzati da Valentina, pieni di emozioni vissute da lei stessa. Anche la fotografia segue il medesimo percorso artistico, ruotando intorno ad una biglia, ad una piccola sfera di vetro che riflette, ribalta, rispecchia le immagini e le modifica, le amplia, le ripropone. Prospettive ricercate e particolari sono le caratteristiche delle fotografie di Valentina Grosso che crea una sorta di “passaggio” in un mondo con visuali diverse. La mostra è curata da Maria Antonietta Claretto ed è ospitata nelle s a l e d i C a s c i n a Ro l a n d a Villarfocchiardo fino al 20 dicembre, in Via Antica di Francia. Aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 18. Chiusa il Lunedì. E’ consigliabile prenotare la visita al numero 3288649957. L’ingresso è libero• 3 Progetti per i più piccoli Davide Ligas Da visita noiosa a esperienza giocosa… come nascono i laboratori didattici. Da qualche anno sono sempre di più le scuole elementari, e talvolta m a t e r n e, c h e s i r i v o l g o n o all’Associazione per una visita alla città con relativo laboratorio didattico. L’associazione, dal canto suo, si interroga su come progettare e realizzare i laboratori in questione. I metodi di lavoro con i bambini sono molto cambiati, soprattutto negli ultimi anni. I nuovi programmi ministeriali delle scuole ed il gioco sono elementi fondamentali, i punti guida dai quali partire per studiare un programma ad hoc per i nostri giovani visitatori. Con l’aiuto e la collaborazione di Cristina Re e del Centro Culturale Diocesano alcune idee sono già state realizzate, altre sono in cantiere e sarebbe bello riuscire a concretizzarle nel corso dell’anno prossimo. Ma perché è cosi difficile “dare vita” a questi progetti? E cosa significano queste numerose idee? Partendo dalla certezza che è il 4 gioco lo strumento principe per relazionarsi con i bambini è attorno a questo concetto che bisogna costruire un “percorso educativo”. Altro punto fondamentale da tenere a mente è il fatto che un percorso educativo completo dovrebbe prevedere tre punti: una preparazione a monte, ovvero a scuola, da parte di maestri ed insegnanti, il momento ludico del laboratorio didattico di “passaggio nozioni” guidato dall’operatorevolontario e infine un terzo momento, nuovamente a scuola, dove gli insegnanti gestiscono l’assimilazione dei concetti appresi. Oppure diversi tipi di verdura, frutta e legumi per studiare l’alimentazione nei tempi antichi. O ancora cartelloni e disegni, per esempio, del fregio del nostro Arco di Augusto da far colorare ai b a m b i n i . Tu t t e q u e s t e c o s e l’Associazione le ha già realizzate. Sarebbe interessante riuscire a editare un piccolo opuscolo a fumetti con personaggi buffi e divertenti che fanno da ciceroni attraverso le bellezze presenti nella nostra città. Per realizzare tutto questo o c c o r ro n o fo n d i , o c c o r ro n o collaborazioni e, non ultime, le nostre forze. Le forze di noi soci senza le quali nessuna attività sarebbe possibile. Un progetto simile, infatti, non può essere avviato su due piedi e, una volta avviato, deve essere a l i m e n t at o e f at t o c re s c e re. I progetti pilota che sono stati realizzati sono già stati sperimentati e apprezzati da alcune scuole. Le opinioni dei volontari sono positive. Tuttavia l’impegno è molto. Qui entrate in scena tutti voi soci: qualunque idea e consiglio sono ben accetti. Una collaborazione attiva ancora maggiore, nei limiti delle forze e disponibilità di ognuno• A p p a r e d u n q u e ov v i a l a necessaria e positiva collaborazione di maestri e professori con il re s p o n s a b i l e d e l l a b o r at o r i o didattico. Una volta che il programma è stato stabilito, anche sulla base delle singole necessità di ogni classe, e la collaborazione è stata avviata, bisogna provvedere al materiale occorrente per il laboratorio vero e proprio: costumi e abiti di scena per lavorare sull’abbigliamento ai tempi dei Romani, per fare un esempio. 5 Progetti per i più piccoli Davide Ligas Da visita noiosa a esperienza giocosa… come nascono i laboratori didattici. Da qualche anno sono sempre di più le scuole elementari, e talvolta m a t e r n e, c h e s i r i v o l g o n o all’Associazione per una visita alla città con relativo laboratorio didattico. L’associazione, dal canto suo, si interroga su come progettare e realizzare i laboratori in questione. I metodi di lavoro con i bambini sono molto cambiati, soprattutto negli ultimi anni. I nuovi programmi ministeriali delle scuole ed il gioco sono elementi fondamentali, i punti guida dai quali partire per studiare un programma ad hoc per i nostri giovani visitatori. Con l’aiuto e la collaborazione di Cristina Re e del Centro Culturale Diocesano alcune idee sono già state realizzate, altre sono in cantiere e sarebbe bello riuscire a concretizzarle nel corso dell’anno prossimo. Ma perché è cosi difficile “dare vita” a questi progetti? E cosa significano queste numerose idee? Partendo dalla certezza che è il 4 gioco lo strumento principe per relazionarsi con i bambini è attorno a questo concetto che bisogna costruire un “percorso educativo”. Altro punto fondamentale da tenere a mente è il fatto che un percorso educativo completo dovrebbe prevedere tre punti: una preparazione a monte, ovvero a scuola, da parte di maestri ed insegnanti, il momento ludico del laboratorio didattico di “passaggio nozioni” guidato dall’operatorevolontario e infine un terzo momento, nuovamente a scuola, dove gli insegnanti gestiscono l’assimilazione dei concetti appresi. Oppure diversi tipi di verdura, frutta e legumi per studiare l’alimentazione nei tempi antichi. O ancora cartelloni e disegni, per esempio, del fregio del nostro Arco di Augusto da far colorare ai b a m b i n i . Tu t t e q u e s t e c o s e l’Associazione le ha già realizzate. Sarebbe interessante riuscire a editare un piccolo opuscolo a fumetti con personaggi buffi e divertenti che fanno da ciceroni attraverso le bellezze presenti nella nostra città. Per realizzare tutto questo o c c o r ro n o fo n d i , o c c o r ro n o collaborazioni e, non ultime, le nostre forze. Le forze di noi soci senza le quali nessuna attività sarebbe possibile. Un progetto simile, infatti, non può essere avviato su due piedi e, una volta avviato, deve essere a l i m e n t at o e f at t o c re s c e re. I progetti pilota che sono stati realizzati sono già stati sperimentati e apprezzati da alcune scuole. Le opinioni dei volontari sono positive. Tuttavia l’impegno è molto. Qui entrate in scena tutti voi soci: qualunque idea e consiglio sono ben accetti. Una collaborazione attiva ancora maggiore, nei limiti delle forze e disponibilità di ognuno• A p p a r e d u n q u e ov v i a l a necessaria e positiva collaborazione di maestri e professori con il re s p o n s a b i l e d e l l a b o r at o r i o didattico. Una volta che il programma è stato stabilito, anche sulla base delle singole necessità di ogni classe, e la collaborazione è stata avviata, bisogna provvedere al materiale occorrente per il laboratorio vero e proprio: costumi e abiti di scena per lavorare sull’abbigliamento ai tempi dei Romani, per fare un esempio. 5 Torino: Una finestra aperta sul mondo dell'arte. Luisa Maletto Ecco il nuovo allestimento della Galleria di Arte Moderna La GAM di Torino ha riaperto i suoi spazi espositivi dopo due mesi di chiusura al pubblico, necessari per compiere lavori di riallestimento delle collezioni per manenti, e per ridisegnare completamente la struttura delle sale dedicate alle mostre temporanee, alla Videoteca e ai Servizi Educativi. Chi ripercorre le sale della GAM ha l'impressione di visitare un museo nuovo, riorganizzato secondo un progetto museografico che pone come essenziale l'integrazione e il dialogo tra le opere. La suddivisione in ordine cronologico del percorso, che fino ad oggi ha caratterizzato una delle raccolte di arte moder na e contemporanea tra le più ricche d'Italia (45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, disegni e incisioni) con la storica divisione in due piani dedicati all'Ottocento e al Novecento, viene sostituita da un ordinamento tematico, che permette al visitatore di riscoprire i capolavori e di analizzarli attraverso una nuova visione. In realtà sono 6 quattro nuove visioni, dettate dalle suggestioni offerte da altrettanti studiosi di discipline diverse dalla storia dell'arte. Secondo un disegno di riallestimenti periodici, ogni anno saranno coinvolti esperti provenienti dalle più prestigiose università italiane, che penseranno quattro nuovi temi per dar vita a percorsi lungo i quali le opere saranno collocate. Questo favorisce una fruizione molto ampia del patrimonio. Attraverso il sistema di rotazione saranno infatti accessibili capolavori visti magari di rado, per problemi di spazio o di conservazione, e ogni volta troveranno una collocazione e una luce diversa, perché messi in rapporto con opere di altre epoche storiche e di altra natura artistica. Perciò, al primo piano la sala mostre è dedicata alle Collezioni, suddivise in quattro aree tematiche: l'Infanzia, il Genere, la Specularità e la Veduta. Sullo stesso piano una piccola sala denominata Wunderkammer è la “camera delle meraviglie” dedicata a gioielli artistici del patrimonio GAM che molto raramente sono stati ammirati: disegni, acquerelli, grafiche, incisioni dell'Ottocento e del Novecento. La fragilità dei supporti e dei materiali rendono necessaria una rotazione periodica. Inaugura la camera una serie di disegni e acquerelli dell'artista bolognese Pietro Giacomo Palmieri. Curata da Danilo Eccher, direttore della GAM, è la quarta visione: “Il Teatro della Performance”. In mostra lavori di Kazuo Shiraga, esponente del gruppo Gutai, Hermann Nitsch, Michelangelo Pistoletto, Gilbert & G e o rg e, M a r i n a A b r a m ov i • Ed infine nei locali sotterranei la GAM Underground Project, un luogo d i r i c e r c a d ov e a n a l i s i e sperimentazione intrecciano i loro cammini. Non è una project room, ma un vero e proprio spazio museale che la GAM mette a disposizione per l'espressione e lo studio dell'arte contemporanea attraverso un ciclo di mostre personali e collettive e una collana di cataloghi e libri d'artista. Il ciclo espositivo, curato da Elena Volpato inizia con una personale dedicata a Ian Kiaer, nato a Londra nel 1971• Informazione la GAM è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, chiuso lunedì. tel. 011/4429518 - www.gamtorino.it Alberto Savinio, “Il fiume” 7 Torino: Una finestra aperta sul mondo dell'arte. Luisa Maletto Ecco il nuovo allestimento della Galleria di Arte Moderna La GAM di Torino ha riaperto i suoi spazi espositivi dopo due mesi di chiusura al pubblico, necessari per compiere lavori di riallestimento delle collezioni per manenti, e per ridisegnare completamente la struttura delle sale dedicate alle mostre temporanee, alla Videoteca e ai Servizi Educativi. Chi ripercorre le sale della GAM ha l'impressione di visitare un museo nuovo, riorganizzato secondo un progetto museografico che pone come essenziale l'integrazione e il dialogo tra le opere. La suddivisione in ordine cronologico del percorso, che fino ad oggi ha caratterizzato una delle raccolte di arte moder na e contemporanea tra le più ricche d'Italia (45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, disegni e incisioni) con la storica divisione in due piani dedicati all'Ottocento e al Novecento, viene sostituita da un ordinamento tematico, che permette al visitatore di riscoprire i capolavori e di analizzarli attraverso una nuova visione. In realtà sono 6 quattro nuove visioni, dettate dalle suggestioni offerte da altrettanti studiosi di discipline diverse dalla storia dell'arte. Secondo un disegno di riallestimenti periodici, ogni anno saranno coinvolti esperti provenienti dalle più prestigiose università italiane, che penseranno quattro nuovi temi per dar vita a percorsi lungo i quali le opere saranno collocate. Questo favorisce una fruizione molto ampia del patrimonio. Attraverso il sistema di rotazione saranno infatti accessibili capolavori visti magari di rado, per problemi di spazio o di conservazione, e ogni volta troveranno una collocazione e una luce diversa, perché messi in rapporto con opere di altre epoche storiche e di altra natura artistica. Perciò, al primo piano la sala mostre è dedicata alle Collezioni, suddivise in quattro aree tematiche: l'Infanzia, il Genere, la Specularità e la Veduta. Sullo stesso piano una piccola sala denominata Wunderkammer è la “camera delle meraviglie” dedicata a gioielli artistici del patrimonio GAM che molto raramente sono stati ammirati: disegni, acquerelli, grafiche, incisioni dell'Ottocento e del Novecento. La fragilità dei supporti e dei materiali rendono necessaria una rotazione periodica. Inaugura la camera una serie di disegni e acquerelli dell'artista bolognese Pietro Giacomo Palmieri. Curata da Danilo Eccher, direttore della GAM, è la quarta visione: “Il Teatro della Performance”. In mostra lavori di Kazuo Shiraga, esponente del gruppo Gutai, Hermann Nitsch, Michelangelo Pistoletto, Gilbert & G e o rg e, M a r i n a A b r a m ov i • Ed infine nei locali sotterranei la GAM Underground Project, un luogo d i r i c e r c a d ov e a n a l i s i e sperimentazione intrecciano i loro cammini. Non è una project room, ma un vero e proprio spazio museale che la GAM mette a disposizione per l'espressione e lo studio dell'arte contemporanea attraverso un ciclo di mostre personali e collettive e una collana di cataloghi e libri d'artista. Il ciclo espositivo, curato da Elena Volpato inizia con una personale dedicata a Ian Kiaer, nato a Londra nel 1971• Informazione la GAM è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, chiuso lunedì. tel. 011/4429518 - www.gamtorino.it Alberto Savinio, “Il fiume” 7 Susa: la cultura tra arte e solidarità La nostra attività anche quest’anno è stata particolarmente intensa e impegnativa. Tuttavia i risultati ottenuti hanno ampiamente ripagato dell’impegno profuso nel tentativo di divulgare e valorizzare il più possibile il nostro patrimonio. Quest’anno, infatti, abbiamo assistito ad una grande affluenza di pubblico proveniente da tutto il territorio della Regione Piemonte e non solo. Nel periodo estivo riteniamo di avere accolto nella nostra città circa 15.000 persone provenienti dall’Italia, ma anche dall’estero, in particolare francesi e inglesi. L’obiettivo della nostra proposta consisteva nello sviluppare una migliore e attenta fruizione turistica 8 dei monumenti della nostra città e possiamo affermare che è stato piacevole constatare la sorpresa sui volti di chi scopriva a poco a poco quanto di bello e interessante proponesse Susa. I progetti, nel corso del 2009, si sono sviluppati su diversi fronti: •Studio del patrimonio locale ed elaborazione di depliants in italiano e francese. •Stampa e distribuzione del materiale divulgativo. • O rg a n i z z a z i o n e d i v i s i t e guidate. •Organizzazione di mostre all’interno di angoli caratteristici della città oltre che all’interno di chiese, chiostri, scuole. Nelle piazze spettacoli teatrali e musicali. Gli spettacoli hanno visto la partecipazione di tutta la popolazione di ogni fascia d’età: insegnanti, studenti, giovani, adulti e famiglie. Soprattutto è stato piacevole constatare come si stia s v i l u p p a n d o s e m p re d i p i ù , all’interno della comunità, un senso di appartenenza verso una cultura e un territorio che sempre più chiedono di essere considerati come un insieme in grado di proporre progetti interessanti e diversificati. Pertanto cogliamo l’occasione per ringraziarvi per il vostro sostegno, che non è mai venuto a mancare, e per l’attenzione che avete dimostrato e continuate a dimostrare per la nostra attività• Sorpresa per il grande patrimonio storico, artistico, ambientale e culturale e per la grande offerta enogastronomica, folcloristica, per le manifestazioni che vengono proposte or mai durante tutto il corso dell’anno. In particolare quest’anno i luoghi privilegiati, che hanno visto la presenza di migliaia di persone, sono state le piazze che sono diventate i teatri all’aperto per concerti, spettacoli, esposizioni. 9 Susa: la cultura tra arte e solidarità La nostra attività anche quest’anno è stata particolarmente intensa e impegnativa. Tuttavia i risultati ottenuti hanno ampiamente ripagato dell’impegno profuso nel tentativo di divulgare e valorizzare il più possibile il nostro patrimonio. Quest’anno, infatti, abbiamo assistito ad una grande affluenza di pubblico proveniente da tutto il territorio della Regione Piemonte e non solo. Nel periodo estivo riteniamo di avere accolto nella nostra città circa 15.000 persone provenienti dall’Italia, ma anche dall’estero, in particolare francesi e inglesi. L’obiettivo della nostra proposta consisteva nello sviluppare una migliore e attenta fruizione turistica 8 dei monumenti della nostra città e possiamo affermare che è stato piacevole constatare la sorpresa sui volti di chi scopriva a poco a poco quanto di bello e interessante proponesse Susa. I progetti, nel corso del 2009, si sono sviluppati su diversi fronti: •Studio del patrimonio locale ed elaborazione di depliants in italiano e francese. •Stampa e distribuzione del materiale divulgativo. • O rg a n i z z a z i o n e d i v i s i t e guidate. •Organizzazione di mostre all’interno di angoli caratteristici della città oltre che all’interno di chiese, chiostri, scuole. Nelle piazze spettacoli teatrali e musicali. Gli spettacoli hanno visto la partecipazione di tutta la popolazione di ogni fascia d’età: insegnanti, studenti, giovani, adulti e famiglie. Soprattutto è stato piacevole constatare come si stia s v i l u p p a n d o s e m p re d i p i ù , all’interno della comunità, un senso di appartenenza verso una cultura e un territorio che sempre più chiedono di essere considerati come un insieme in grado di proporre progetti interessanti e diversificati. Pertanto cogliamo l’occasione per ringraziarvi per il vostro sostegno, che non è mai venuto a mancare, e per l’attenzione che avete dimostrato e continuate a dimostrare per la nostra attività• Sorpresa per il grande patrimonio storico, artistico, ambientale e culturale e per la grande offerta enogastronomica, folcloristica, per le manifestazioni che vengono proposte or mai durante tutto il corso dell’anno. In particolare quest’anno i luoghi privilegiati, che hanno visto la presenza di migliaia di persone, sono state le piazze che sono diventate i teatri all’aperto per concerti, spettacoli, esposizioni. 9 Situazione visite guidate Davide Ligas 7) Come consuetudine dalla nascita del nostro bollettino infor mativo “Adelaide” anche quest’anno vi presentiamo una relazione sulle visite guidate che hanno visto impegnati diversi soci. Il servizio di guida e accompagnatore turistico è forse quello più conosciuto della nostra associazione, anche perché è quello più “in vista”: una scolaresca di 50 bambini in visita per le strade della città non passa inosservata. Che siano scuole o gruppi organizzati nell’anno sociale appena concluso sono circa 1300 i visitatori accompagnati, non sono conteggiati in questa cifra i gruppi “condivisi” con il Museo Diocesano. Le guide volontarie che hanno prestato servizio sono 8 (in rigorosissimo ordine alfabetico): Marilena Col, Lorenzo Ivol, Davide Ligas, Pina Molinari, Laura Olivero Pistoletto, Federica Pacchiotti, Stefano Paschero e Bruno Pasquetto. Le modalità con le quali gruppi e scuole si rivolgono all’Associazione sono diverse: a partire dal sito internet che è sempre aggiornato e curato, alla pagina web del comune di Susa che 10 ci indica come loro partner e con cui abbiamo una convenzione da alcuni anni. Ancora è il Museo Diocesano una buona fonte di visitatori: infatti i gruppi che visitano il Museo spesso poi vogliono anche vedere la città. Cosi come capita che gruppi che arrivano a Susa tramite la nostra Associazione poi desiderino visitare anche il Museo. Ma anche il passaparola è un buon sistema. Non è raro il caso di scuole che vengono in visita e, soddisfatte dell’accoglienza, ritornano gli anni successivi con nuove classi. Insomma le visite guidate alla città sono ormai un servizio ben rodato, che funziona. Il nostro obbiettivo è quello di raggiungere un numero sempre maggiore di visitatori offrendo loro una sempre mig liore e diversificata offerta turistica• Piemonte: Abbazia di S. Maria di Vezzolano, tra architettura e astronomia Luisa Maletto Il 2009, ormai agli sgoccioli, ha celebrato l'anno internazionale dell'Astronomia, con importanti manifestazioni in tutto il mondo. Tale ricorrenza ha sollecitato, tra gli ambienti regionali piemontesi la volontà di aprire un dibattito sui possibili legami tra le posizioni del sole e della luna con la geometria della romanica Abbazia di Vezzolano, dedicata a Santa Maria. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici ha perciò organizzato una tavola rotonda sull'argomento, grazie al sostegno della Fondazione CRT di Asti e alla collaborazione della Regione e del Planetario di Pino Torinese, punto logistico della prima parte dell'iniziativa. L'Abbazia di Vezzolano, un complesso religioso agostiniano dell'undicesimo secolo, sita in una piccola valle dell'astigiano, circondata dalle colline viticole, ha sempre destato una particolare curiosità presso gli studiosi circa la sua posizione così bassa, rispetto alle altre di impianto romanico poste su alture dominanti. Nel corso della tavola rotonda, di sabato scorso, prestigiosi esperti hanno relazionato sulle loro ultime scoperte La data dell'incontro, sabato 7 novembre, è stata determinata dalla particolare posizione del sole nei primi giorni di novembre, per consentire l'osservazione diretta dell'illuminazione della bifora dell'abside, incorniciata dalle due statue dell'Annunciazione, al momento del tramonto. 11 Situazione visite guidate Davide Ligas 7) Come consuetudine dalla nascita del nostro bollettino infor mativo “Adelaide” anche quest’anno vi presentiamo una relazione sulle visite guidate che hanno visto impegnati diversi soci. Il servizio di guida e accompagnatore turistico è forse quello più conosciuto della nostra associazione, anche perché è quello più “in vista”: una scolaresca di 50 bambini in visita per le strade della città non passa inosservata. Che siano scuole o gruppi organizzati nell’anno sociale appena concluso sono circa 1300 i visitatori accompagnati, non sono conteggiati in questa cifra i gruppi “condivisi” con il Museo Diocesano. Le guide volontarie che hanno prestato servizio sono 8 (in rigorosissimo ordine alfabetico): Marilena Col, Lorenzo Ivol, Davide Ligas, Pina Molinari, Laura Olivero Pistoletto, Federica Pacchiotti, Stefano Paschero e Bruno Pasquetto. Le modalità con le quali gruppi e scuole si rivolgono all’Associazione sono diverse: a partire dal sito internet che è sempre aggiornato e curato, alla pagina web del comune di Susa che 10 ci indica come loro partner e con cui abbiamo una convenzione da alcuni anni. Ancora è il Museo Diocesano una buona fonte di visitatori: infatti i gruppi che visitano il Museo spesso poi vogliono anche vedere la città. Cosi come capita che gruppi che arrivano a Susa tramite la nostra Associazione poi desiderino visitare anche il Museo. Ma anche il passaparola è un buon sistema. Non è raro il caso di scuole che vengono in visita e, soddisfatte dell’accoglienza, ritornano gli anni successivi con nuove classi. Insomma le visite guidate alla città sono ormai un servizio ben rodato, che funziona. Il nostro obbiettivo è quello di raggiungere un numero sempre maggiore di visitatori offrendo loro una sempre mig liore e diversificata offerta turistica• Piemonte: Abbazia di S. Maria di Vezzolano, tra architettura e astronomia Luisa Maletto Il 2009, ormai agli sgoccioli, ha celebrato l'anno internazionale dell'Astronomia, con importanti manifestazioni in tutto il mondo. Tale ricorrenza ha sollecitato, tra gli ambienti regionali piemontesi la volontà di aprire un dibattito sui possibili legami tra le posizioni del sole e della luna con la geometria della romanica Abbazia di Vezzolano, dedicata a Santa Maria. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici ha perciò organizzato una tavola rotonda sull'argomento, grazie al sostegno della Fondazione CRT di Asti e alla collaborazione della Regione e del Planetario di Pino Torinese, punto logistico della prima parte dell'iniziativa. L'Abbazia di Vezzolano, un complesso religioso agostiniano dell'undicesimo secolo, sita in una piccola valle dell'astigiano, circondata dalle colline viticole, ha sempre destato una particolare curiosità presso gli studiosi circa la sua posizione così bassa, rispetto alle altre di impianto romanico poste su alture dominanti. Nel corso della tavola rotonda, di sabato scorso, prestigiosi esperti hanno relazionato sulle loro ultime scoperte La data dell'incontro, sabato 7 novembre, è stata determinata dalla particolare posizione del sole nei primi giorni di novembre, per consentire l'osservazione diretta dell'illuminazione della bifora dell'abside, incorniciata dalle due statue dell'Annunciazione, al momento del tramonto. 11 in ambito astronomico. Dopo laboriosi studi in merito hanno stabilito che la chiesa è orientata secondo particolari angolazioni: nei primi giorni di novembre e i primi di febbraio (Tempo della Candelora) il sole del tramonto entra attraverso la bifore alta della facciata e illumina quella, come sopracitata, dell'abside. Inoltre ogni circa diciannove anni in coincidenza di un lunistizio l'immagine della luna si trova proprio in centro alla bifora absidale. Gli esperti hanno scoperto che il fenomeno si è verificato sia il 29 agosto 1168, sia il 6 settembre 1056 e siccome alcuni documenti riportano una data di fondazione, risalente al 1095, potrebbe essere più veritiera la seconda. La scelta del luogo sarebbe perciò riconducibile al desiderio di dedicare la chiesa alla Madre del Redentore, collegandolo al culto lunare. La chiesa è, comunque, ricca di simbologie tutte intrecciate sia con l'astronomia, l'astrologia e la religione. Altri esperti hanno fatto rilevare come la facciata presenti delle immagini scultoree inneggianti la luce: angeli cherubini e serafini, accanto al Cristo Redentore. E ancora, riguardo all'architettura, all'interno dell'edificio la presenza di uno jubé in pietra, risalente al 1230, detto anche pontile, perfettamente conservato, rivela forti legami con il romanico francese. Molto più tardo è il chiostro, che presenta alla pareti, affreschi del XV secolo. Purtroppo proprio al tramonto il 12 Anno 4 - n.4 Novembre 2009 cielo si è oscurato di pesanti nuvole, cosicché lo spettacolo astronomico è stato rimandato a febbraio....Ma fortunatamente in una sala prospiciente al chiostro i partecipanti hanno potuto ammirare sia il fenomeno lunare che solare grazie ad una mostra fotografica ricca di numerose immagini scattate nelle condizioni meteo più favorevoli dagli esperti. Si prospetta molto suggestiva ed invitante la giornata del prossimo 8 dicembre. Gli org anizzatori allestiranno un mercatino di Natale e un concerto di musica sacra medioevale, fissato per le 16• Informazione Per avere ulteriori informazioni si può contattare la direttrice dell'Abbazia: Paola Salerno, tramite e-mail: [email protected] oppure al 011/5220412 Comunque, la chiesa è visitabile tutti di giorni, eccetto il lunedì, dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17. Per i gruppi telefonare al 011/9920607. Come raggiungere Vezzolano: Dopo la barriera di Rivoli, prendere la tangenziale Sud, dopo Santena, uscire a Cambiano. Prendere la strada per Chieri, poi Castelnuovo Don Bosco, quindi Albugnano e Vezzolano. Da Rivoli circa un'ora. Redazione Davide Ligas Luisa Maletto Coordinazione Davide E. Ligas Progetto grafico Ana Paula Difranco Lucas Pelissero Fotografie Luisa Maletto Lucas Pelissero sommario 2 La vita è meravigliosa Davide E. Ligas 3 Progetti per i più piccoli Davide E. Ligas 4 Torino: Luisa Maletto Una finestra aperta sul mondo del arte 6 Susa: 8 la cultura tra arte e solidarità Situazione visite guidate Davide E. Ligas 10 Piemonte: Abbazia Luisa Maletto 11 di S. Maria di Vezzolano, tra architettura e astronomia Editoriale Davide E. Ligas Redazione di Adelaide Via al Castello 16 - Susa. Tel. 338 4951954 • Fax: 0122 622066. e-Mail: [email protected] • www.amicicastellosusa.it Circolare interna riservata ai Soci ed a privati, Enti e Associazioni che ne fanno richiesta. 1