Lavis e Rotaliana l'Adige sabato 6 settembre 2014 39 Mezzocorona | L’assessora Gabrielli: «Un punto di partenza per il futuro» Lavis | Per il servizio di sorveglianza il Comune spende 14 mila euro Aperto il nuovo nido «Minidò» con 12 bimbi Primo giorno di scuola, ecco i «nonni vigile» Alessia Gabrielli dell’Upt MEZZOCORONA - Dall’inizio del mese di settembre è aperto il «Minidò», un asilo nido, una confortevole struttura che ospita dodici bambini di Mezzocorona e Mezzolombardo, gli unici due comuni di ambito che hanno aderito al progetto della Cdv. Il che costituisce, per l’assessore Alessia Gabrielli della Cdv Rotaliana-Koenigsberg che ne è stata la fautrice, un grande traguardo: «Un traguardo - dice - che non è certo un punto di arrivo, ma una tappa di un percorso che punta ad offrire a tutte le famiglie della Piana rotaliana questo importante servizio pubblico». Però è piccolo. «Sicuramente la struttura non risponde, in termini di capienza, alle necessità del territorio - osserva l’assessore - ma vuole essere un punto di partenza per il futuro senza costituire una minaccia per i nidi privati che hanno investito energia e denaro». Il «Minidò» era già attivo in forma privata da alcuni anni; possedendo le caratteristiche strutturali richieste dalla legge provinciale, si è affiliato alla Coccinella, una delle cooperative abilitate. ROVERÉ DELLA LUNA Nonni vigile in servizio LAVIS - È di 14 mila euro l’impegno del Comune di Lavis per il servizio di sorveglianza davanti alle scuole dell’obbligo per l’anno scolastico 2014-’15. Confermate le postazioni degli anni passati: il passaggio pedonale delle scuole Grazioli in via Degasperi, quello delle scuole Clementi, sempre in via Degasperi, presso le scuole Stainer in via Carlo Sette, quello tra via Clementi e piazza Grazioli, quello tra via Matteotti e piazza Grazioli, inoltre nella zona dell’infanzia e delle scuole Milani a Pressano. Compenso: 8 euro ad uscita. In municipio sono pervenute venti domande per fare il «nonno vigile», presentate da Francesco e Giuseppe Bagattini, Eleonora Benigno, Micaela Camera, Isabel Caoli, Giovannella Colonna, Remo Dallaporta, El Hachimi Noura, Ghizlane El Jamiy, Maura Elisa Ferrari, Zouhour Gharsalli, Margherita Giovannini, Vincenzo Marcianò, Raffaella Osele, Daniele e Marino Osti, Mariangela Pederzolli, Patrizia e Sonia Ravagni, Stefano Sevignani e Alessandra Zanoni. Esclusi Benigno e Daniele Osti, hanno poi rinunciato Marcianò, Francesco Bagattini e Ghizlane El Jamiy. Lo stabilimento occupa 129 dipendenti: chiesto un incontro con Olivi e Rossi Che futuro per Trentinalatte? Dall’assemblea sindacale tanti timori per la fabbrica MARIANO MARINOLLI Lavis | Ieri il gazebo, oggi biciclettata a Nave San Felice Il Tour No Tav al parco urbano LAVIS - Tappa a Lavis ieri pomeriggio per il No Tav Tour, la campagna di sensibilizzazione contro il tunnel del Brennero iniziata col primo di settembre, a cura del Coordinamento Trentino No Tav e No Tav di Egna. Gli attivisti dei vari comitati trentini che osteggiano il progetto, da inizio settimana si sono infatti spostati sostando in diverse località del Trentino che saranno interessate dal passaggio della ferrovia dell’alta velocità. Tramite conferenze, incontri, concerti e camminate, i No Tav vogliono richiamare più gente possibile sulle ragioni del loro no, informando su quali sarebbero le ripercussioni del progetto sul territorio, in termini di inquinamento, consumo di terreno agricolo, traffico, accumuli di detriti, rumore, danneggiamento delle falde acquifere, oltre agli esorbitanti costi. Ieri il tour è arrivato al Bar Parco Urbano, allestendo uno stand con opuscoli e slide per informare i lavisani durante la serata. Dopo una mattinata ad Egna, oggi invece ci sarà una pedalata di gruppo con partenza dal parco Urbano alle 16.30 per raggiungere Nave San Felice, dove approfondire presso la sala comunale ancora gli aspetti del progetto S. T. davanti un rinfresco. ROVERÉ DELLA LUNA - Chiedere subito un incontro con l’assessore provinciale Alessandro Olivi e il presidente Ugo Rossi. È quanto hanno invocato le maestranze della Trentinalatte nell’assemblea sindacale di ieri l’altro per metter fine all’incertezza sul futuro dell’azienda di proprietà del gruppo svizzero Emmi. Nei giorni scorsi era circolata addirittura voce che il gruppo intendesse mettere in vendita il compendio immobiliare dove lavorano 129 dipendenti. Voce, però, smentita anche dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Si tratta di un momento difficile per l’azienda, dicono i sindacalisti di categoria di Cgil, Cisl e Uil, che si protrae già da oltre un anno. Vale a dire da quando fu introdotta la cassa integrazione ordinaria a rotazione per tutti i dipendenti. Ai lavoratori della Trentinalatte è stato prospettato uno sfuocato scenario futuro, così come l’avevano presentato i vertici aziendali nella riunione di una settimana fa con i rappresentanti sindacali. In sintesi, esistono due opzioni: o la possibile nascita di una joint venture e avviare anche la produzione di yogurt e latticini per conto terzi, oppure cercare soluzioni sul territorio per integrare la produzione, con altre realtà già esistenti, in un unico polo lattiero-caseario. In questo caso il pensiero corre subito alla Latte Trento; l’ipotesi di costituire un unico grande centro produttivo fu suggerita già un anno fa proprio dall’asses- Segonzano | Domani al santuario si celebra la festa della Madonna dell’Aiuto sore Olivi. Va pur detto che sono in corso contatti con altre aziende del settore delle province vicine (si fa anche il nome della Mila di Bolzano), disponibili a subentrare alla Emmi, la quale, come par di capire, non è più interessata al marchio della Trentinalatte. Le difficoltà dello stabilimento di Roverè della Luna, legate al calo delle vendite, dipendono principalmente dalla crisi del settore e dalla maggior aggressività sui mercati di marchi di qualità inferiore ma molto più convenienti. Nell’assemblea dell’altro ieri dominava lo sconcerto e la preoccupazione dei lavoratori sul loro futuro: così, hanno detto, non si può più andare avanti, poiché non si intravvedono a breve soluzioni migliorative. L’azienda ha fatto sapere, tramite le rappresentanze sindacali, che qualsiasi decisione andrà ad assumere, la salvaguardia dei posti di lavoro rimane la massima priorità. Naturalmente la Trentinalatte vedrebbe anche di buon occhio un possibile accordo con gli enti locali per spingere la vendita di un prodotto di qualità e tipicità del Trentino. Dopo l’incontro di una settimana fa con l’azienda, Andrea Meneghelli, della Uil, ci spiegava che è difficile anche da parte sindacale assumere delle iniziative senza prima avere una visione chiara di quanto la Trentinalatte intenda fare. «Comprendiamo lo stato di difficoltà dell’azienda e ci siamo detti disponibili ad aspettare le sue decisioni. Sulla base di quale direzione vorrà seguire la Trentinalatte, vedremo quali iniziative intraprendere per la salvaguardia dei posti di lavoro». IN BREVE LAVIS Il bacio saffico c’è Il Comune di Lavis informa che lo spettacolo «Frida» in programma il 25 ottobre si farà: «è stato autorizzato dal Comune e anche inserito nel calendario di Lavis Notizie». Sarà poi la Giunta, nella prossima seduta, a decidere se concedere o meno il patrocinio e l’uso gratuito del teatro. La regista Loretta Grisenti e l’Associazione Musicandove dicono, invece, che rifiuteranno «l’eventuale patrocinio che il Comune vorrà concedere al nostro spettacolo, valutandolo come inopportuno e indesiderato», accusando l’assessore Comunello di arretratezza culturale. LAVIS Giovanni Rossi lascia Giovanni Rossi, storico giornalista di Lavis, s’è dimesso dal comitato di redazione del bollettino comunale «Lavis Notizie». La giunta ne ha preso atto con una delibera. SEGONZANO «Maledeta sia questa guera» «Maledeta sia questa guera» è lo spettacolo proposto questa sera al Castello, a Spiazzo di Segonzano, alle 21 con il Coro San Biagio, la corale Vox Cordis di Fornace e la filodrammatica San Martino. Ingresso libero. CAVEDINE «MusiCavedine 2014» Questa sera, alle 20.30, nella palestra comunale c’è «MusiCavedine 2014». Organizza il Coro Cima Verde insieme al «Minicoro Camp Fiorì», il Coro «San Romedio» di Romeno ed il Coro Biellese «La Campagnola». Mezzocorona | Ieri l’inaugurazione, il Teroldego protagonista della festa Riaperta da ieri la strada Il «Settembre» bagnato SEGONZANO - Per la tradizionale festa della prima domenica di settembre, a Segonzano, è stata riaperta ieri pomeriggio la strada che porta al santuario della Madonna dell’Aiuto. Chiusa al transito due mesi fa, per consentire la costruzione di un muro di sostegno nella località detta «Prà del tòr», la strada comunale, riaperta giusto in tempo per la sagra della comunità, sarà nuovamente chiusa lunedì per consentire alcuni lavori di rifinitura del tracciato. Da un paio di secoli, la festa della Madonna dell’Aiuto, il santuario della Val di Cembra, si tiene la prima domenica di settembre anche se, in verità, il calendario della Chiesa cattolica celebra l’Ausiliatrice il 24 maggio. Quel giorno, la comunità di Segonzano rievoca un voto che risale all’epidemia di colera del 1855. Il santuario è sorto sul finire del XVII secolo attorno ad un dipinto, copia della celebre Maria Hilf dipinta da Lucas Cranach il vecchio nel 1514, oggi pala d’altare della cattedrale di San Giacomo a Innsbruck. Tale copia fu portata a Segon- LUCIA FACCHINELLI I lavori sulla strada comunale che porta al santuario zano da un nobiluomo della famiglia a Prato il quale era canonico nella cattedrale di Passau, in Baviera. Da semplice edicola nel bosco a cappella (nella prima metà dell’Ottocento) fino all’attuale chiesa-santuario i cui lavori di ampliamento furono portati a termine nel 1961. In una parete del santuario è collocata una reliquia con una stilla di sangue di papa Giovanni Paolo II. Quando il santo polacco ven- ne a Trento (29-30 luglio 1995), nell’omelia pronunciata all’Interporto citò tra i santuari della diocesi anche quello di Segonzano. Domani, la messa delle 10 sarà celebrata dal vescovo missionario don Guido Zendron, da Lisignago, titolare della diocesi di Salvador de Bahia in Brasile. Altre messe sono programmate alle 8, alle 12 e alle 18. Alle 16 il Rosario della comunità valligiana. MEZZOCORONA - Ha preso il via ieri, con l’inaugurazione nella suggestiva corte di Palazzo Martini, l’edizione 2014 del «Settembre Rotaliano», l’annuale kermesse enogastronomica organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con tutte le associazioni del paese. Protagonista assoluto, sarà il principe dei vini trentini: il Teroldego, proposto in tutte le sue varianti, in cucina come nel wine bar allestito per le degustazioni. Un appuntamento fisso che ogni anno richiama moltissimi appassionati di vino e cucina tradizionale trentina, provenienti ? a giudicare dai numeri registrati nelle scorse edizioni - anche da fuori regione. Il calendario, come di consueto, offre un fitto programma (www.settembrerotaliano.it) adatto sia a bambini che agli adulti, con attrazioni sportive, culturali e artistiche. L’evento coincide quest’anno con il decimo compleanno della biblioteca intercomunale, che per l’occasione ha organizzato una variegata serie di intrattenimenti. Alla presenza delle autorità politiche, comunali e provinciali, è stato tagliato il nastro della ventiquattresima edizione della mostra «Alla scoperta del Teroldego», che ospita numerose etichette prodotte dalle cantine presenti sul territorio. Tre giorni intensi dunque, con un occhio al meteo, e uno allo sforzo delle centinaia di volontari impegnati nella riuscita della manifestazione, veri protagonisti della festa. 16 le associazioni e altrettanti i menù propo- L’anno scorso pienone, quest’anno si guarda il meteo sti negli stand allestiti nei cortili e nei «vòlti» della borgata. La manifestazione ha anche una valenza solidale: la sezione AIDO organizza per oggi alle ore 15.30 la «Tonda ai Piovi», una salutare passeggiata in bicicletta per sensibilizzare sul tema della donazione degli organi. «La promozione del territorio - ha sottolineato Alois Furlan, presidente della Pro Loco - è un’attività che comprende tante altre attività, quali lo sviluppo culturale, la valorizzazione della storia e dei prodotti d’eccellenza locali, la capacità di fare rete con la comunità, dagli operatori economici alla biblioteca, dall’oratorio alle aziende agricole e al volontariato».