SPIRIT: Volontariato per l‘efficienza
energetica in casa
Il manuale
dell’Energy checker
1. Il progetto SPIRIT
Le temperature alte degli appartamenti, i numerosi elettrodomestici, gli apparecchi
elettronici sempre in "standby", l’illuminazione “stravagante” etc. sono le maggiori
fonti di consumo elettrico. Oggigiorno le famiglie necessitano di molta energia - in
particolare nei mesi invernali - e di conseguenza devono spendere molti soldi per
ottenerla. Il costo dell’energia elettrica annuale è di circa 500 euro a famiglia.
Secondo un recente studio effettuato in Austria circa 1 milione di persone - più del
10% della popolazione totale austriaca - soffrono di "povertà energetica", in altre
parole il loro dispendio di energia è più elevato di quando possono permettersi con il
loro reddito. In Alto Adige, la situazione non è fondamentalmente diversa.
L'esperienza ha dimostrato come anche semplici misure (cambiamenti
comportamentali nell'utilizzo dell’energia, o la sostituzione di singole
apparecchiature...) possano portare a un notevole risparmio energetico, addirittura
fino al 20%, circa 110 euro l'anno (Fonte: Centro Tutela dei Consumatori Utenti). È
molto importante, quindi, che le famiglie siano informate su quali misure possono
facilmente attuare quotidianamente.
Per questo motivo è stato avviato il progetto SPIRIT, il cui scopo è quello di aiutare le
famiglie a tenere sotto controllo le loro bollette di energia elettrica, riscaldamento e
acqua. Attraverso delle visite alle famiglie, gli "Energy Checker" volontari,
precedentemente formati e costantemente supportati dagli esperti dell'associazione
senza scopo di lucro Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige, avranno modo di mostrare
trucchi e suggerimenti per risparmiare energia. I temi affrontati ed esaminati durante
le visite saranno l’Illuminazione, gli elettrodomestici in stand-by, i grandi
elettrodomestici energivori e le prestazioni del riscaldamento nonché al consumo di
acqua. Le famiglie riceveranno non solo una serie di raccomandazioni per il ridurre il
loro fabbisogno elettrico nel breve e medio periodo e diminuire così i loro costi
energetici, ma anche un kit per il risparmio energetico con strumenti pratici per la
riduzione del consumo di energia in casa. La visita del "Energy Checker" volontario
può essere richiesta da tutte le famiglie contattando l’Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige
(Andrea Seeber e Benjamin Auer, Tel. 0471 05 73 00).
Il progetto sarà realizzato dall'Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige in collaborazione con la
Caritas ed il Centro Tutela Consumatori Utenti. L’associazione Ökoinstitut
Südtirol/Alto Adige sarà responsabile sia della formazione e dell’organizzazione dei
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volontari; che della coordinazione delle visite a domicilio (Energy Check). Il progetto
è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dalla Provincia Autonoma di
Bolzano, Ripartizione Politiche Sociali.
Gli obiettivi climatici dell'Unione europea sono di ridurre entro il 2020 le emissioni di
CO2 del 20%, aumentando l'efficienza energetica del 20%. Anche le famiglie hanno
un ruolo importante nel raggiungimento di questi obiettivi, infatti, è bene sottolineare
come più di un quarto del totale di energia consumata in Europa sia utilizzata per il
riscaldamento e per il consumo di energia elettrica da parte delle famiglie.
Per questo motivo, la Commissione europea sostiene progetti concreti che affrontino
tematiche quali gli sprechi energetici nelle abitazioni. L’Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige,
un’organizzazione non-profit attiva dal 1989 in Alto Adige che opera a livello locale ed
internazionale per dare il proprio contributo ad uno sviluppo sostenibile, è riuscita
insieme a partner di altri sette paesi europei (Inghilterra, Irlanda, Francia, Belgio,
Austria, Svezia, Repubblica Ceca), a convincere l'Unione europea –Commissione
della validità del progetto SPIRIT.
Lo scopo di questo progetto è quello di offrire tramite dei volontari che svolgano la
funzione di “Energy Checker” una consulenza pratica e facile sui temi dell’energia, in
particolare alle famiglie a basso reddito. Anche attraverso semplici consigli (standby,
temperatura frigorifero, etc.), infatti, si possono raggiungere notevoli risparmi. Per
supportare al meglio i diversi nuclei familiari sono state coinvolte all’interno del
progetto diverse organizzazioni socialmente impegnate.
Maggiori informazioni sul progetto SPIRIT (in inglese) sono reperibili al sito
www.spirit-project.eu
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2. Alcune informazioni di base
Un famiglia affetta da povertà energetica è una famiglia che ha difficoltà ad esempio
non sempre è in grado di finanziare il suo fabbisogno base di energia. Le famiglie
colpite da povertà energetica hanno costi energetici che sono eccessivi rispetto al
loro reddito totale.
Anche se l'Unione europea è una delle aree più ricche del mondo, molti cittadini
dell'UE, non hanno abbastanza risorse per coprire il loro fabbisogno energetico
essenziale. Si stima che in Europa tra i 50 e 125 milioni di persone (circa il 10 - 25%
of) sono affetti da povertà energetica. Il grande divario tra le stime di povertà
energetica è dovuto principalmente, come spiegato in precedenza, al fatto che in
molti paesi non esiste una definizione di povertà energetica, e non esistono delle
statistiche specifiche.
Vi sono però avvisaglie per prevedere che il problema dell'aumento dei prezzi
dell'energia inevitabilmente peggiorerà in futuro.
Il problema è particolarmente evidente negli Stati membri europei dell’est, dove sono
state condotte delle strategie per la liberalizzazione del mercato dell'energia,
strategie che dovevano essere attuate al fine di poter aderire all'Unione europea.
Molte famiglie sono così passate da una situazione di prezzi dell'energia
sovvenzionati a una situazione di prezzi dell'energia basati sul libero mercato, il che
ha significato un aumento dei costi sempre maggiore.
Le famiglie potrebbero prender soluzioni che ridurebbero il loro consumo di energia e
le loro bollette, spesso però queste soluzioni non vengono prese o non sono
conosciute. E' noto inoltre che queste famiglie spesso non sono i destinataridi
campagne di sensibilizzazione per risparmiare energia e nè cercano l'aiuto di cui
hanno bisogno per migliorare la loro situazione. Inoltre, le informazioni e il supporto
disponibili spesso non corrispondono alla loro situazione particolare. Infine, le
famiglie a basso reddito non dispongono delle risorse finanziarie per effettuare
investimenti ad alta efficienza energetica nelle loro case.
Una corretta comprensione della loro posizione all’interno di una diagnosi sociotecnico nel corso dell’energy-check a domicilio è il primo passo per aiutare
ulteriormente queste famiglie e per renderle consapevoli delle soluzioni esistenti e
delle possibilità di aiuto che hanno a disposizione. (Fonte: ACHIEVE Publishable
report)
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3. L‘Energy checker nel progetto SPIRIT
L‘Energychecker volontario organizza gli energy-chek all’interno del suo ambiente o
della sua comunità. I compiti dell’Energy checker sono:
 fissare un appuntamento con la famiglia interessata
 attraverso una semplice analisi della situazione abitativa e la raccolta
dei dati del consumo, per calcolare i potenziali di risparmio
 spiegare ai membri della famiglia, dove e come risparmiare 'energia
attraverso semplici misure comportamentali e dare ai singoli dei
semplici suggerimenti per ridurre il consumo di energia in casa
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4. Svolgimento dell’Energy check
In questo capitolo, passo dopo passo, verrà descritto lo svolgimento di un Energy
Check. Il contenuto dei singoli passaggi seguirà nei prossimi capitoli.
I dati importanti e le informazioni che dovrebbero idealmente essere richieste prima
della visita sono:
 mettere a disposizione l‘ultima bolletta elettrica
 mettere a disposizione l‘ultima bolletta del riscaldamento
 mettere a disposizione l‘ultima fattura dell’acqua
Durata di un Energy check: circa 1 ora
Prima della visita
La famiglia interessata contatta Ökoinstitut (o Caritas). Il
contatto della persona interessata viene passato al
volontario, il quale:
 fissa un appuntamento
 chiede di preparare prima della visita le bollette di
elettricità e riscaldamento
Il volontario prima della visita controlla di avere tutto il
materiale necessario (v. Checklist in allegato)
Presentazione
I partecipanti si presentano (lasciare un biglietto da visita o
simile)
Informazioni sul progetto
L’energychecker da informazioni sul progetto e sullo
svolgimento dell’energy check
Vengono raccolti i dati generali della famiglia
Rilevamento del consumo, analisi, spiegazione e valutazione
delle bollette di corrente / riscaldamento rispetto ad altre
famiglie (vedi tabella comparativa).
Dati cliente
Analisi del fabbisogno
Inventario
dell’illuminazione
Inventario finestre
Tramite la checklist rilevamento delle informazioni di base su
riscaldamento e produzione dell’acqua calda.
Sono raccolti i dati relativi alle lampadine e la loro potenza, e
le modalità del loro utilizzo. Per lampadine che vengono
impiegate più di mezz’ora al giorno, insieme al cliente
vengono scelte le lampadine a risparmio energetico più
adatte.
Vengono controllate le finestre e le possibili dispersioni e
vengono registrati le informazioni sulle finestre
Ci sono problemi di muffa (termo igronometro)? Testate le
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finestre con il “test del foglietto” e se necessario analizzatele
con il termometro a infrarossi. Le finestre sono
costantemente socchiuse per arieggiare? I termosifoni sono
occlusi?
Mostrate come è possibile isolare le finestre.
Inventario e analisi
Vengono registrati il numero e il tipo di elettrodomestici
elettrodomestici
presenti in casa. Durante l’inventario si può spiegare al
cliente l’etichetta ì.
Rilevamento di
Il dispendio energetico legato all’utilizzo dello standby viene
apparecchi in standby
identificato e misurato, viene inoltre chiesto per quanto
solitamente si utilizza la modalità stand-by e stimato il
potenziale di risparmio.
Misurazione dei frigoriferi Viene misurata la temperatura del frigorifero. Quando
possibile viene spiega l'etichetta energetica e, se possibile
viene svolta la misurazione del consumo di energia. Vengono
dati dei consigli per l'uso di elettrodomestici ad alta
efficienza energetica.
Comportamento
Vengono fatte alcune domande per capire i comportamenti
che vengono tenuti dalla famiglia nei diversi ambiti.
Utilizzo
I risultati delle analisi vengono discussi insieme e confrontati
con quelli di riferimento di altre famiglie. Verranno dati
consigli per coprire eventuali lacune che comportano
particolare dispendi di energia. Ad esempio: Vale la pena
acquistare un nuovo frigorifero ad alta efficienza energetica.
Consigli comportamentali Questa parte comprenderà consigli generali per l’uso
efficiente e la consegna di una brochure con consigli sul
risparmio energetico e una valigetta energetica (ove
previsto). Verranno illustrati i diversi materiali informativi
dove sono illustrate diverse informazioni sui i vari temi .
Feedback
Verrà richiesta al cliente una breve valutazione per
comprenderne il grado di soddisfazione (tramite un
questionario standard) – Feedback da restituire
all’ecoistituto.
Approvazione / conferma Verrà richiesta l’approvazione dello svolgimento dell’energy
check .
Congedo / Termine
Congedo e comunicazione dei contatti (numeri di telefono e
Energy check
e–mail per eventuali ulteriori informazioni o osservazioni
(Ökoinstitut Südtirol Alto Adige).
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4.1.
Checklist: Prima della visita
Gli Energy checker controllano di avere i seguenti materiali prima della visita alle
famiglie
Informazioni generali:
• Indirizzo del cliente, Come raggiungere la casa
• Tesserino di riconoscimento
• Blocco note per l'acquisizione dati, appunti, penna
• Checklist
Equipaggiamento ausiliario:
• Rilevatore dei consumatori di energia elettrica
• Secondo Termometro
• Termometro per il rilevamento della temperatura del frigorifero
• Ciabatta
• Nastro isolante, valvola termostatica (per uso dimostrativo)
• Timer
• Lampadine a risparmio energetico
Materiale informativo:
• Elenco dei valori di riferimento per il consumo di energia
• opuscoli informativi per il risparmio di energia elettrica e di altri volantini di
interesse
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5. Analisi del fabbisogno energetico
Per l’Energy Checker è importante saper riconoscere i potenziali di risparmio
energetico e idrico di una casa in tempi relativamente brevi. In questa parte della
formazione, verranno trattati questi argomenti e si cercherà di dare informazioni
pratiche. Di seguito non troverete caratteristiche tecniche ma misure facili da
implementare per le famiglie coinvolte. Tali misure dovranno essere mostrate e
messe in pratica insieme al calcolo del potenziale di risparmio energetico.
Come primo passo per stimare il consumo di energia verrà effettuato l'analisi delle
bollette (energia elettrica, riscaldamento e acqua – Le bollette dovranno essere
richieste e preparate prima della visita degli Energy Checker). Al fine di poter
svolgere una semplice e veloce valutazione potete trovare di seguito alcune tabelle
comparative.
Dati comparativi per il consumo di elettricità da parte delle famiglie
(Fonte: www.die-stromsparinitiative.de):
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Valori comparativi per il consumo di corrente nell’unità abitativa
Numero di
persone
nell’ unità
abitativa
1 persona
2 persone
3 persone
4 persone
5 persone
Consumo di corrente senza
produzione elettrica di acqua
calda (kWh all’anno)
Consumo di corrente con la
produzione elettrica di acqua
calda (kWh all’anno)
Valutazione
Sotto 800
800 – 1200
1200 – 1600
Sopra 1600
Sotto 1500
1500 – 1900
1900 – 2300
Sopra 2300
Sotto 1500
1500 – 2200
2200 – 2900
Sopra 2900
Sotto 2600
2600 – 3300
3300 – 4000
Sopra 4000
Sotto 2200
2200 – 3000
3000 – 3800
Sopra 3800
Sotto 3700
3700 – 4500
4500 – 5300
Sopra 5300
Sotto 2700
2700 – 3600
3600 – 4500
Sopra 4500
Sotto 4600
4600 – 5500
5500 – 6400
Sopra 6400
Sotto 3200
3200 – 4100
4100 – 5000
Sopra 5000
Sotto 5500
5500 – 6400
6400 – 7300
Sopra 7300
Molto bene
Bene
Elevato
Molto
elevato
Molto bene
Bene
Elevato
Molto
elevato
Molto bene
Bene
Elevato
Molto
elevato
Molto bene
Bene
Elevato
Molto
elevato
Molto bene
Bene
Elevato
Molto
elevato
10
I seguenti temi saranno trattati attraversi un colloquio durante l’energy check nella
fase dell’analisi.
-
-
-
Svolgimento del servizio di risparmio energetico
Comprensione delle bollette di energia elettrica, acqua e riscaldamento; Classificare
il tipo di consumo (basso, medio, alto) per identificare i potenziali di risparmio
Risparmiare elettricità: illuminazione/ lampadine a risparmio energetico, standby /
presa multipla, produzione di acqua calda / temporizzatore, risparmio energetico del
frigorifero / termometro per la misurazione dellla temperatura del frigorifero, analisi di
altri elettrodomestici energivori nella casa
Risparmio energetico del riscaldamento: il giusto modo di riscaldare e ventilare, per
evitare l’insorgere di muffa
la registrazione dei dati nella famiglia, le misurazioni del consumo energetico di
elettrodomestici soprattutto ad alta intensità energetica, informarsi sulle abitudini
degli utenti
Riconoscere e spiegare i consigli piè adatti al comportamento individuale per
risparmiare energia
I partecipanti fanno pratica sull’acquisizione di dati e sulla misurazione dei consumi
dapprima nella loro casa o da amici e conoscenti. Nei primi appuntamenti in case
altrui verrà supportato dagli esperti dell’ Ökoinstitut Südtirol Alto Adige). Solo dopo
questi semplici pratici esercizi l’energy checker svolgerà da solo gli energy check.
5.1.
Analisi degli elettrodomestici
Oggi quasi tutti gli apparecchi che utilizziamo nelle nostre
case vengono azionati elettricamente. Solitamente quelli più
vecchi (frigoriferi, lavabiancheria, asciugatrici, ecc.) hanno
consumi eccessivi. Questo però non signifi ca che ogni
elettrodomestico nuovo consumi poco. Le differenze tra i vari
modelli in commercio sono notevoli.
Prima di acquistare un nuovo elettrodomestico è
bene informarsi su quello che consuma.
11
5.1.1. L‘etichetta energetica
Alcuni elettrodomestici devono essere corredati dell’etichetta di consumo imposta da
varie direttive UE indicante i consumi energetici e altri importanti dettagli.
Stiamo parlando di grandi elettrodomestici come frigoriferi e congelatori,
lavabiancheria, asciugatrici, fornelli elettrici, lavastoviglie, lampade per l’uso
domestico e impianti di climatizzazione.
In sostanza l’etichetta indica la classe di consumo (per le lavabiancheria ad esempio
i kilowattora per chilogrammo di biancheria con programma di lavaggio standard).
L’elettrodomestico rientra in una delle sette classi: alla lettera “A” corrisponde il
consumo più basso, alla “G” quello più alto. Altre informazioni sono scaricabili dal sito
www.enea.it/com/web/pubblicazioni/Op24.pdf
L’esempio di una lavatrice
Fonte: Agenzia provinciale per l’ambiente (http://www.provincia.bz.it/agenziaambiente/service/pubblicazioni.asp?somepubl_cate_id=7040)
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5.2. Parte pratica: Analisi della situazione abitativa/energetica:
conoscere ed individuare gli sprechi e fornire consigli utili sul
risparmio energetico in casa
Gli Energy checkers dovranno individuare in breve tempo alcuni „spreconi
dell’energia“ nelle case e determinare insieme al proprietario/inquilino i punti su cui
intervenire. A tal proposito sono fondamentali le caratteristiche dell’appartamento, gli
impianti di riscaldamento e gli elettrodomestici in uso, ma anche i comportamenti
degli inquilini.
Sarà responsabilità degli Energy checkers prestare attenzione ai seguenti aspetti:
 Valutazione qualitativa del consumo energetico: Quali possono essere i
maggiorni consumatori di energia in casa?
 Identificazione di „punti deboli“, es. finestre (prova del foglio), nicchie dei
radiatori, ponti termici (individuazione tramite termometro a infrarossi),
illuminazione o apparecchi ad elevato consumo.
 In caso di problemi legati alla muffa: Discussione delle modalità per prevenire
la muffa.
 Illustrazione del rilevatore dei consumi di energia elettrica sulla base di alcuni
elettrodomestici con elevato consumo.
 Illustrazione del termometro / termometro da frigorifero, valutazione della
temperatura nel frigorifero e consigli per un utilizzo efficiente del
frigorifero/congelatore
 Parlando con gli inquilini: Individuazione di comportamenti energeticamente
poco efficienti (illuminazione, lavare e cucinare, elettronica di intrattenimento).
 Contemporaneamente, avviene la spiegazione di consigli pratici sul efficienza
energetica (soprattutto comportamento).
o Quanta energia può essere risparmiata sostituendo alcune lampadine o
elettrodomestici?
o Quanta energia può essere risparmiata modificando alcuni
comportamenti?
 Per essere sicuri di avere, nel corso della visita, toccato tutti gli argomenti più
importanti, vedere la Checklist allegata. Essa aiuta ad avere un approccio più
sistematico.
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6. Il risparmio energetico in casa
Risparmiare energia significa ottenere le stesse prestazioni con un minor utilizzo di
energia (elettrica o termica): ad esempio avere una stanza illuminata ed accogliente.
Possiamo risparmiare energia in molteplici modi, sia a casa, che al lavoro e nei nostri
spostamenti (traffico). Nel medio-lungo periodo si ottiene facilmente un risparmio
monetario, mentre ne trae beneficio anche l’ambiente.
Nel 2004 il Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige ha calcolato le
percentuali di consumo energetico nei vari ambiti di utilizzo. Sul 100% di energia
consumata, il 55% serve per il riscaldamento, il 31% per l’automobile, il 7% per la
produzione dell’acqua calda, il 4% per le operazioni di pulizia, raffreddamento e
congelazione, il 2% per cucinare e l’1% per l’illuminazione e l’alimentazione di
apparecchi elettronici come TV, Hi-Fi e PC.
La grande fetta dei consumi è quindi imputabile al riscaldamento.
Sulle prossime pagine seguono consigli per semplici misure utili per ridurre i consumi
in casa e quindi i costi dell’energia.
6.1.
I consigli SPIRIT per una maggior efficienza energetica in casa
Fonti: Provincia Autonoma di Bolzano - Agenzia provinciale per l’ambiente: Opuscolo
„Risparmiare energia ogni giorno“ (http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/service/pubblicazioni.asp?
somepubl_cate_id=7040) e Caritasverband Frankfurt e.V., ergänzt durch Caritasverband
Düsseldorf e.V.
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6.1.1. L’illuminazione
Le lampade a incandescenza producono luce a fronte di grandi perdite: oltre il 90 %
della corrente necessaria viene inutilmente trasformata in calore.
Le lampade fluorescenti hanno una resa decisamente maggiore.
Lampade a basso consumo
Le lampade fluorescenti compatte consumano fino all’80 % in meno rispetto alle
tradizionali lampade a incandescenza. Non sono indicate per gli ambienti di
passaggio dove la luce rimane accesa per poco (ad esempio i giroscale, i garage).
Esistono due tipi di lampade a basso consumo: quelle a lenta cessione che si
illuminano gradatamente dopo l’accensione e quelle con accensione senza
preriscaldamento degli elettrodi. In un primo momento quest’ultima tipologia può
apparire preferibile, ma il mancato preriscaldamento degli elettrodi, ossia
l’avviamento a freddo, determina un’usura maggiore e una minore durata della
lampada.
Le lampade a incandescenza hanno una durata media di 1.000 ore, quelle
fluorescenti compatte circa 8.000. Alcuni modelli raggiungono le 12.000 ore e più. Ma
attenzione: se il prezzo è troppo conveniente possono avere una durata poco più
superiore di quelle a incandescenza.
Oltre alla classe di consumo, può essere indicata anche la durata nominale.
L’etichetta
UE è obbligatoria su ogni confezione.
Nell’acquisto di una lampada controllare i dati riportati sull’etichetta di
consumo UE.
Accendere la luce solo dove necessaria. Frequenti cicli di accensione/spegnimento
non riducono la durata ne di lampadine ad incandescenza ne di lampade a risparmio
energetico / LED
IMPORTANTE: Le lampade fluorescenti (a risparmio energetico) contengono delle
piccole dosi di mercurio, un metallo tossico. Per questo motivo vecchie lampade
fluorescenti devono essere consegnate nell’appostio contenitore al centro di
riciclaggio.
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In caso di rottura di una lampada fluorescente: Non toccare i frammenti, ma
raccoglierli con un panno umido e conservarli in sacchetto/contenitore sigillato fino
alla consegna al centro di riciclaggio. Arieggiare la stanza per almeno 20-30 minuti.
6.1.2. I “divoratori” di corrente
Sono in aumento gli elettrodomestici che ci rubano corrente a nostra insaputa.
Dopo il normale funzionamento, molti apparecchi restano in stand by: televisori,
videoregistratori, apparecchi DVD o impianti stereo restano in attesa di un segnale
da parte del telecomando, le segreterie telefoniche del segnale della linea dati per
entrare in funzione. Stampanti e fotocopiatori laser richiedono un preriscaldamento
per garantire il funzionamento immediato.
Alcuni apparecchi consumano corrente anche quando abbiamo spento l’interruttore
principale (è il caso di computer e apparecchiature accessorie e di numerosi
dispositivi dell’elettronica da intrattenimento). Altri, non sono dotati di interruttore
principale, consumano corrente per tutto il periodo in cui sono collegati alla presa (la
maggior parte degli alimentatori esterni).
Le prese multiple di alimentazione dotate di interruttore di accensione consentono di
scollegare e collegare alla rete più apparecchi (e alimentatori esterni)
contemporaneamente: impianti stereo, computer, calcolatrici, monitor, scanner,
modem, ecc.
In caso di nuovo acquisto prestare sempre attenzione al
consumo energetico (Logo Energy Star)
6.1.3. Batterie
E’ vero che ci rendono indipendenti dalle prese di corrente, ma la loro produzione
richiede notevoli quantitativi di energia e materie prime. Alcuni tipi di batterie e
accumulatori contengono metalli pesanti nocivi all’uomo e all’ambiente come il
mercurio e il cadmio. Alternative meno inquinanti e notevolmente meno costose nel
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lungo periodo sono gli accumulatori (per es. al nickel – idruro metallico) e le batterie
alcaline al manganese.
E’ importante quindi scegliere il caricabatterie più indicato e osservare alcune norme
di corretta gestione. Gli accumulatori hanno un prezzo leggermente superiore rispetto
alle comuni batterie, ma in compenso possono essere ricaricati fino a mille volte.
Rinunciare il più possibile agli apparecchi funzionanti a batteria signifi ca rispettare
l’ambiente. Oggi alcuni di essi (come calcolatrici e orologi), dotati di celle solari in
grado di trasformare la luce in corrente, non richiedono la sostituzione di batterie e
accumulatori. Batterie e accumulatori esausti non vanno gettati nella pattumiera, ma
tra i rifiuti tossico-nocivi o consegnati al centro di riciclaggio!
6.1.4. Il frigorifero e il congelatore
Il consumo energetico dipende dalla quantità di calore che passa nell’interno
dell’elettrodomestico e dal dispendio di energia necessario per ripristinare la
temperatura interna desiderata.
Per consumare meno energia:
 posizionare frigoriferi e congelatori preferibilmente in ambienti non riscaldati (i
congelatori ad esempio in cantina). Evitare la loro collocazione in prossimità di
fonti di calore come fornelli o radiatori o in angoli esposti all’irraggiamento
solare diretto.
 assicurarsi che l’elettrodomestico riesca a trasferire il calore all’esterno.
Mantenere libere le griglie di aerazione degli apparecchi a incasso per
garantire il circolo dell’aria attraverso le serpentine di raffreddamento.
 prima di riporre in frigo o surgelare alimenti cotti, assicurarsi che siano
completamente raffreddati.
 un ordine sistematico all’interno di frigorifero e congelatore evita lunghe
ricerche a sportello aperto e l’intrusione di aria calda e umida.
 sostituire con immediatezza le guarnizioni danneggiate. Frigoriferi vecchi, o
che chiudono male, sono tra i maggiori spreconi di energia elettrica
 più bassa è la temperatura del frigorifero, più alti sono i consumi energetici. La
temperatura ottimale è di +7°C (controllare tramite termometro): rispetto a
temperature più basse si risparmiano tra il 30 ed il 50% di energia. Per i
congelatori la temperatura ottimale è di -18 °C.
 prima delle vacanze regolarlo al minimo o spegnerlo ricordandosi però di
lasciare lo sportello aperto per evitare la formazione di muffe.
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 All’interno del frigorifero, l’acqua contenuta negli alimenti e nell’aria produce
della brina che funge da strato isolante. Più spesso è lo strato di brina, più
elevati saranno i consumi (+6% di consumo energetico per ogni millimetro di
brina).
Alcuni utili consigli:
 sbrinare il frigo ad intervalli regolari.
 riporre gli alimenti sempre in recipienti coperti. Prima di congelarli avere cura
di confezionarli bene.
 Formaggi e prodotti affumicati vanno riposti in alto, prodotti
lattici un piano sotto. Carne e pesce vanno messi in basso,
sul piano di vetro, dove la temperatura è più bassa.
 richiudere rapidamente lo sportello del frigo dopo averlo
aperto per evitare l’intrusione di aria umida dall’esterno.
 Se si acquista un frigo nuovo scegliere tipologia e
dimensioni in base alle reali
 Esigenze, e scegliere un apparecchio ad elevata efficienza
energetica.
Un apparecchio troppo grande, e quindi mezzo vuoto, causa inutili
sprechi di energia.
6.1.5. In cucina
E‘ utile seguire alcune precauzioni:
 cucinare possibilmente chiudendo pentole e padelle con coperchi della giusta
dimensione. Oltre a prevenire perdite di calore e di acqua, questa precauzione
velocizza la cottura e aiuta a risparmiare energia.
 Il coperchio giusto sulla pentola può far risparmiare fino al 75% di corrente
elettrica
 evitare di riscaldare acqua in eccesso: non serve che le patate e le verdure
nuotino nell’acqua. Per cucinarle sono sufficienti pochi centimetri.
 Per riscaldare l’acqua, il bollitore è più efficiente che portare ad ebollizione
l’acqua sui fornelli
 la pentola a pressione aiuta a risparmiare fino al 50 % di energia e consente di
cucinare in metà tempo.
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Se il fornello è elettrico
 utilizzare esclusivamente pentole e padelle con il fondo piano.
 il diametro di padelle e pentole deve corrispondere a quello della piastra.
 le piastre elettriche sono più economiche se vengono accese al massimo solo
all’inizio. Proseguendo la cottura a fornello basso e spegnendo la piastra
prima di fine cottura si utilizza anche il calore residuo.
 quando è possibile è meglio evitare di preriscaldare il forno. Quando lo
accendiamo cerchiamo di cucinare più pietanze contemporaneamente. Per
porzioni ridotte un forno formato „mini“ fa risparmiare energia
 I consumi energetici dei fornelli elettrici sono stati notevolmente ridotti grazie a
migliori tecniche di isolamento e con l’introduzione delle piastre in
vetroceramica.
6.1.6. Lavatrice ed asciugatrice
Possibilmente va accesa sempre a pieno carico. Alcuni modelli recenti sono dotati di
un sistema di riconoscimento carico che adegua la quantità di acqua e di energia in
base a quella della biancheria. Ciò nonostante è sempre più conveniente azionarla
quando è piena.
 Per i capi colorati e lo sporco normale basta il programma di lavaggio a 3040°C, che consente di risparmiare il 70% di energia rispetto a quello a 60°C.
 Solo per la biancheria più sporca può essere utilizzato il programma a 60°C. Il
lavaggio a 90-95°C, che consuma 30% più energia rispetto a quello a 60°C,
non è igienicamente necessario e non ha più ragione di esistere.
 Evitare il prelavaggio, togliendo macchie subito oppure trattando le macchie
con un detersivo prima del lavaggio
 Le asciugatrici hanno consumi elevatissimi: lasciare asciugare la biancheria
sullo stenditoio – possibilmente all’aria aperta (anche per prevenire problemi di
umidità) oppure in una stanza apposita - aiuta a risparmiare e inquina di
meno. Se prima è stata azionata la centrifuga a più di 1.000 giri, la biancheria
asciuga più in fretta
La biancheria ben centrifugata asciuga più in fretta
19
6.1.7. Il riscaldamento
Gran parte dell’energia che consumiamo nelle nostre case viene impiegata per il
riscaldamento. Qui risparmiare conviene e bastano pochi accorgimenti per farlo
senza patire il freddo!
Riscaldare nel modo giusto
Oltre a nuocere all’organismo esponendolo ad un maggior rischio di contrarre
raffreddori, una temperatura ambiente troppo alta pesa sul portafoglio (ogni grado di
temperatura in più aumenta il consumo energetico di 6%).
In casa e negli ambienti di lavoro è sufficiente una temperatura di 20 °C.
Nelle altre stanze sono consigliati
 in cucina = 18 °C
 nella toilette = 16 °C (20-22 °C in bagno)
 in camera da letto = 17 °C
 nelle camere dei bambini = 20 °C
Nei periodi di assenza prolungati, possiamo abbassare la temperatura o, meglio
ancora, posizionare la valvola termostatica al minimo (sul simbolo dell’asterisco).
Se l’appartamento rimane vuoto per uno o due giorni la temperatura media può
essere regolata intorno ai 15 °C e nei periodi di assenza prolungata sui 12 °C.
Le stanze da letto e quelle degli ospiti non vanno necessariamente riscaldate come il
resto della casa. Durante la notte diminuiamo la temperatura fino alla soglia di confort
tenendo chiuse tapparelle, veneziane e tende. I radiatori non vanno coperti da tende
o mobili; lo stesso dicasi per il termostato che va mantenuto libero per consentire il
corretto svolgimento della sua funzione di regolatore della temperatura ambientale.
Se le temperature non possono essere controllate tramite impianto centralizzato,
possono essere installate delle valvole termostatiche programmabili.
20
Arieggiare nel modo giusto
Finestre a ribalta costantemente aperte sono uno spreco di energia e di denaro.
Evitiamo quindi di tenerle in questa posizione per periodi prolungati. Per aerare la
casa è meglio spalancarle per un massimo di 10 minuti (ventilazione trasversale con
corrente d’aria).
1 - 5 minuti
5 -10 minuti
L’areazione giusta garantisce un ricambio completo dell’aria in pochi minuti, senza
eccessive perdite energetiche (le pareti in questi pochi minuti non raffreddano
troppo).
Fonte: Energiesparfibel Lana (http://www.gemeinde.lana.bz.it/de/aktuelles/publikationen.asp)
Per ridurre l’umidità e garantire l’apporto di aria fresca negli ambienti arieggiare più
volte al giorno tenendo le finestre completamente aperte per 5–10 minuti.
La porta del bagno va tenuta chiusa durante la doccia per evitare che l’umidità
invada gli altri ambienti della casa. Dopo la doccia il bagno va aerato, ma a differenza
delle altre stanze non è sufficiente arieggiarlo brevemente perché pareti e
asciugamani bagnati rilasciano parecchia umidità. Se le possibilità di aerarlo sono
limitate è consigliabile cercare di far uscire l’umidità residua con l’aiuto di un
ventilatore.
In cucina il vapore acqueo può essere convogliato all’esterno da una cappa di
aspirazione.
Nelle ore serali evitiamo che l’aria riscaldata degli altri ambienti penetri in quelli meno
riscaldati (come le camere da letto) per prevenire la formazione di condensa
provocata dall’umidità proveniente dai locali più caldi. Al mattino arieggiamo bene le
21
camere da letto per eliminare l’eccesso di umidità rilasciata dall’organismo durante il
sonno.
Seguendo questi consigli si riduce notevolmente il rischio di muffa. Se
l’umidità dell’aria è spesso superiore a 60% l’areazione deve essere
effettuata con la massima cura per evitare la formazione di muffa
Cassonetti per avvolgibili e nicchie per radiatori
Spesso le pareti in corrispondenza delle nicchie per i radiatori sono particolarmente
sottili e quindi causa di dispersioni di calore. Per ovviare questo problema è
importante isolarle bene anche in un secondo tempo. Se lo spazio tra radiatore e
parete è talmente ridotto da non consentire la realizzazione di un isolamento a
posteriori, è possibile ovviare al problema inserendo una pellicola isolante orientando
il rivestimento in alluminio sul lato del radiatore.
Anche i cassonetti per gli avvolgibili (in particolare quelli datati) rappresentano dei
punti critici e vanno opportunamente isolati.
Attenzione agli spifferi!
Finestre che non chiudono bene e spifferi fanno penetrare dall’esterno una quantità
relativamente elevata di aria fredda che deve essere riscaldata e portata a
temperatura ambiente. In questo modo si riduce il tenore di umidità dell’aria che si
secca a scapito del comfort. Con un sufficiente tenore di umidità, l’aria risulta più
calda ed è comunque più salutare.
Decidendo di sostituire le finestre è importante osservare la qualità della superficie
vetrata.
6.1.8. Risparmio idrico
(Fonte: Centro consumatori - www.consumer.bz.it)
L'acqua potabile è un bene insostituibile, senza il quale non sarebbe possibile la vita
sulla Terra.
La superficie terrestre è composta per oltre il 70 % di acqua, di cui il 97 % è costituito
da acqua salata e solo il 3 % da acqua dolce. Se poi si considera che la maggior
22
parte di quest'ultima è racchiusa in ghiacciai e falde sotterranee difficilmente
accessibili, è chiaro che siamo di fronte a una risorsa tutt'altro che illimitata.
Consumo domestico di acqua
Una persona consuma ogni giorno mediamente ca. 140 litri d'acqua potabile, ripartiti
nel modo seguente:








bere e cucinare: ca. 3 litri
irrigazione: ca. 5 litri
lavaggio stoviglie: ca. 8 litri
cura del corpo: ca. 8 litri
pulizie e lavaggio auto: ca. 10 litri
bucato: ca. 17 litri
doccia e bagno: ca. 42 litri
WC: ca. 45 litri
Il consumo domestico di acqua potabile andrebbe limitato mediante opportuni
accorgimenti e, ove possibile, sostituito con acqua piovana, senza per questo
rinunciare alle proprie comodità.
Per ridurre il consumo domestico di acqua, provate ad attuare i semplici consigli
riportati qui di seguito. Senza troppi sforzi e senza rinunciare alle proprie comodità, si
possono risparmiare almeno 40 litri d'acqua al giorno e a persona.
Alcuni consigli per risparmiare
 Quando ci si lava i denti, le mani o si fa la doccia, aprire il rubinetto solo per il
tempo strettamente necessario;
 far riparare tempestivamente i rubinetti che perdono;
 fare la doccia anziché il bagno;
 dotare lo sciacquone di tasto di bloccaggio
 dell'erogazione o ridurne la portata;
 non lavare i piatti utilizzando acqua corrente;
 usare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico;
 applicare frangigetto o regolatori di flusso ai rubinetti di doccia, lavandino e
bidè;
 ove possibile, utilizzare l'acqua piovana.
23
Quanta acqua si può risparmiare?
 Chi chiude il rubinetto mentre si lava i denti, si insapone o si rade, risparmia
15 litri circa di acqua al giorno e a persona.
 Una doccia di 5 minuti fa risparmiare all'incirca 110 litri di acqua rispetto al
bagno nella vasca.
 Applicando un regolatore di flusso ai rubinetti dei lavandini, una famiglia tipo
può risparmiare mediamente 30 litri di acqua al giorno.
 Un rubinetto che perde 10 gocce al minuto comporta uno spreco d'acqua pari
a circa 150 litri al mese, ossia ben 1.800 litri all'anno.
 L'impiego di un riduttore di portata nello sciacquone permette di risparmiare
circa 24 litri d'acqua al giorno e a persona.
Acqua piovana
 L'acqua piovana può essere impiegata in molti ambiti della vita domestica, per
esempio per irrigare orti e giardini, per fare le pulizie o lavare l'automobile, per
il bucato e il WC.
 Utilizzare l'acqua piovana è molto semplice. Dal tetto può essere convogliata
mediante la grondaia in un'apposita cisterna. Da qui l'acqua, opportunamente
filtrata, può essere prelevata tramite una pompa e indirizzata ai punti di
utilizzo, per es. il WC.
 L'impiego di un impianto di raccolta dell'acqua piovana permette di ridurre fino
al 45 % i propri consumi di acqua potabile.
7. Aiuti per il risparmio energetico
7.1.
Lampade a basso consumo
Le lampade a basso consumo sono disponibili in diverse
forme e per tutte le necessità.
Applicazione:
Elevato potenziale di risparmio energetico, specialmente dove
le lampade rimangono accese per tanto tempo (es. soggiorno,
cucina, corridoio, stanza dei bambini). Il tempo di utilizzo dovrebbe
essere di almeno mezz’ora al giorno.
24
Poco adatte per applicazioni all’esterno (rispetto a lampadine a incandescenza sono
più sensibili al freddo). Se si prevedono accensioni molto frequenti, ma per brevi
durate (es. vanoscala) bisogna prestare attenzione ad un’elevata resistenza alle
accensioni (v. confezione, min. 20.000 l).
Un altro criterio importante è la durata del ritardo di accensione (in particolare per
applicazioni come la scala per la cantina, si consigliano ritardi di accensione molto
brevi o inesistenti).
Montaggio:
È importante scegliere un modello adatto alle proprie esigenze in quanto a luminosità
(potenza Watt) e/o tipo di luce (indicata in Kelvin [K]: un valore K di ca. 2.700
corrisonde al tipo di luce emesso da una lampadina ad incandescenza. Per ambienti
di lavoro, per cantine ecc. può essere più adatta una luce più fredda, quindi con
valore K più elevato).
IMPORTANTE: Le lampade fluorescenti (a risparmio energetico) contengono delle
piccole dosi di mercurio, un metallo tossico. Per questo motivo vecchie lampade
fluorescenti devono essere consegnate nell’appostio contenitore al centro di
riciclaggio.
In caso di rottura di una lampada fluorescente: Non toccare i frammenti, ma
raccoglierli con un panno umido e conservarli in sacchetto/contenitore sigillato fino
alla consegna al centro di riciclaggio. Aerare la stanza per almeno 20-30 minuti.
Potenziale di risparmio energetico
80 % rispetto ad una lampadina ad incandescenza
Esempio: Sostituzione di una lampadina ad incandescenza a 60 W con una lampada
a risparmio energetico (lampada fluorescente) da 11 W, accensione per 3 ore al
giorno, 340 giorni all‘anno.
49 W x 3 h x 340 gg. = 49.980 Wh / 1000 = 50 kWh risparmio di corrente elettrica
50 kWh x 0,24 €/kWh = 12,50 € risparmio monetario all‘anno
IMPORTANTE:
A differenza delle lampade fluorescenti, le lampade LED non
contengono mercurio e sono quindi meno problematiche in caso
di rottura / sostituzione. Hanno potenziali di risparmio energetico
paragonabili o addirittura migliori alle lampade fluorescenti, ma
sono tuttora più costose (soprattutto se devono avere una luce
calda)
25
7.2.
Prese multiple con interruttore
Permettono di spegnere completamente gli
elettrodomestici
e
gli
apparecchi,
staccandoli dalla formitura elettrica. In
questo modo si eliminano gli sprechi dovuti
alle funzioni di Stand-by e sospensione.
Costo: A seconda di dimensioni e
caratteristiche tra 3€ d 20€. Con presa
singola 2-3 €, con tripla presa 3-5 €, sei
prese 5-6 €, con interruttore per piede o
controllo tramite telecomando 15-20 €.
Applicazione:
Per 3-6 apparecchi elettronici o elettrodomestici. In particolare per apparecchi che
dispongono di funzioni Stand-by: computer, monitor, stampanti, scanner, altoparlanti,
TV, DVD-Player, impianto Hi-Fi, CD-Player, ricevitore satellite, etc. Questi molto
spesso non possono essere spenti completamente se non vengono staccati dalla
fornitura di energia elettrica, consumando quindi energia.
Montaggio:
Per essere efficace, la presa multipla deve essere spenta ogni qualvolta che nessuno
degli apparecchi collegati viene usato.
Importante: Le prese multiple non sono adatte ad essere utilizzate come prolunghe
(in serie), dato che esiste il pericolo di sovraccarico (pericolo d’incendio).
Potenziale di risparmio energetico
In funzione del consumo dell’apparecchio in modalità Stand-by, e in funzione della
durata di utilizzo (spegnere regolarmente!).
Es. Collegamento di un Computer (4 W in modalità Stand-by) e di un monitor (5 W in
Stand-by) alla presa multipla. Durata di utilizzo giornaliera 2 ore, 22 ore giornaliere di
Stand-by.
22 h x 9 W x 365 gg. = 72.270 Wh / 1000 = 72,27 kWh x 0,24 € = 17,35 € di bolletta
all‘anno
26
IMPORTANTE:
Collegare alla stessa presa multipla con interruttore solo apparecchi i quali vengono
utilizzati simultaneamente (es. computer e monitor).
Le prese con interruttore non sono adatte per apparecchi programmabili, come ad.
es. registratori video.
L’interruttore deve essere ben visibile e facilmente raggiungibile.
Mediamente: Ogni Watt di Stand-by produce annualmente un costo
inutile di 2 €.
7.3.
Termometro da frigorifero
Un termometro da frigorifero aiuto a tenere sotto controllo la
temperatura nel frigorifero.
Costo: ca. 3 €
Applicazione:
Molto spesso i frigoriferi vengono impostati a temperature troppo basse. Una
temperatura di 6-7 °C è sufficiente per il frigorifero, una temperatura di -18 °C invece
per il congelatore.
Montaggio:
Posizionare il termometro nella parte posteriore del frigorifero, sul pannello di vetro
che copre i contenitori per verdure (lì la temperatura è la più bassa).
Ogni grado di temperatura in meno nel frigorifero consuma ca. il 6% di energia
(corrente elettrica) in più.
Esempio: Consumo di un frigorifero di medie dimensioni finora 350 kWh all’anno,
temperatura T = 5 °C. Innalzamento della temperatura a 8 °C (quindi + 3 °C).
3 x 6% risparmio = 18% meno consumo di corrente elettrica = 63 kWh
risparmio/anno x 0,24 € = 15,12 € meno in bolletta annualmente
Consiglio pratico:
Se il burro preso dal frigo non è spalmabile, la temperatura del frigorifero di norma è
troppo bassa.
27
Consigli per un utilizzo efficiente dell’energia nei frigoriferi e congelatori:
 sbrinare il frigo ad intervalli regolari.
 riporre gli alimenti sempre in recipienti coperti. Prima di congelarli avere cura
di confezionarli bene.
 posizionare frigoriferi e congelatori preferibilmente in ambienti non riscaldati (i
congelatori ad esempio in cantina). Evitare la loro collocazione in prossimità di
fonti di calore come fornelli o radiatori o in angoli esposti all’irraggiamento
solare diretto.
 assicurarsi che l’elettrodomestico riesca a trasferire il calore all’esterno.
Mantenere libere le griglie di aerazione degli apparecchi a incasso per
garantire il circolo dell’aria attraverso le serpentine di raffreddamento.
 prima di riporre in frigo o surgelare alimenti cotti, assicurarsi che siano
completamente raffreddati.
 un ordine sistematico all’interno di frigorifero e congelatore evita lunghe
ricerche a sportello aperto e l’intrusione di aria calda e umida.
 frigoriferi vuoti consumano più energia di quelli pieni: i prodotti posti nel
frigorifero immagazzinano il freddo meglio dell’aria.
 sostituire con immediatezza le guarnizioni danneggiate. Frigoriferi vecchi, o
che chiudono male, sono tra i maggiori spreconi di energia elettrica
 i congelatori a volte hanno una funzione di „congelamento rapido“
(temperatura di -30 °C). Assicurarsi che questa funzione sia spenta.
7.4.
Termometro e termoigrometro
Per il controllo della temperatura dell‘ambiente.
Il termoigrometro misura anche l’umidità
dell‘aria.
Costo:
ca. 3 € termometro
ca. 10 € termoigrometro
Applicazione:
Controllo delle temperature nell’abitazione
durante il periodo del riscaldamento acceso.
28
In casa e negli ambienti di lavoro è sufficiente una temperatura di 20 °C.
Nelle altre stanze sono consigliati
 in cucina = 18 °C
 nella toilette = 16 °C (20-22 °C in bagno)
 in camera da letto = 17 °C
 nelle camere dei bambini = 20 °C
Controllo dell‘umidità dell‘aria nel periodo invernale (durante il periodo del
riscaldamento acceso), soprattutto quando si sospettano o ci sono problemi legati
alla muffa.
Montaggio:
Posizionare a 1,5 - 2 m distanza dalle finestre e dai muri esterni (per via dell’umidità
dell‘aria). Non posizionare lo strumento dove è esposto direttamente alla radiazione
solare o al calore del radiatore.
Termometro: soprattutto nel soggiorno
Termoigrometro: soprattutto quando si sospettano o ci sono problemi legati alla muffa
in bagno/WC, camera da letto o cucina (nel cosiddetto „angolo freddo“).
Una faccina sorridente sul termoigrometro (se prevista dal modello) può indicare il
rapporto ideale tra temperatura e umidità.
In caso di umidità > 60 % = effettuare aerazione più volte al giorno e con cura (vedi
capitolo sopra).
Potenziale di risparmio energetico
Ogni grado di temperatura in più aumenta il consumo energetico di 6%.
Consigli pratici:
Durante l’inverno, le finestre a ribalta costantemente aperte sono uno spreco di
energia e di denaro. Evitiamo quindi di tenerle in questa posizione per periodi
prolungati. Per aerare la casa è meglio spalancarle per un massimo di 10 minuti
(ventilazione trasversale con corrente d’aria).
Per ridurre l’umidità e garantire l’apporto di aria fresca negli ambienti arieggiare più
volte al giorno tenendo le finestre completamente aperte per 5–10 minuti. Un livello di
umidità oltre il 60% può portare alla formazione di muffa (nociva per la salute!).
Abbassare il riscaldamento quando le stanze non vengono utilizzate (es. camera da
letto durante il giorno) e di notte.
Evitiamo che l’aria riscaldata degli ambienti più riscaldati penetri in quelli meno
riscaldati (come le camere da letto) per prevenire la formazione di condensa
29
provocata dall’umidità proveniente dai locali più caldi. Al mattino arieggiamo bene le
camere da letto per eliminare l’eccesso di umidità rilasciata dall’organismo durante il
sonno.
I radiatori non vanno coperti da tende o mobili.
8. Ulteriori fonti
energetica
di
informazione
per
la
consulenza
Di seguito vengono riportate ulteriori fonti di informazione su vari temi attinenti, alcuni
dei quali non sono stati oggetto del presente materiale didattico.

Modalità di finanziamento e contributi

Consulenze energetiche a pagamento

Risanamento energetico

Calcolo dei potenziali di risparmio energetico

Impianti di riscaldamento ed energie rinnovabili
Potrà tuttavia risultare utile saper indicare, nel momento della visita, dove cercare per
ottenere informazioni più dettagliate.
Una fonte molto valida di informazioni al consumatore è costituita dal Centro
Consumatori / Verbraucherzentrale:
Sito web: www.consumer.bz.it
Sede centrale:
39100 Bolzano
via Dodiciville 2
Tel. 0471 975597
Fax 0471 979914
30
Il sito web del Centro consumatori (www.consumer.bz.it) offre una vasta gamma di
materiali informativi e di collegamenti ad altre fonti di informazione sui temi
dell’abitare e dell’efficienza energetica.
Oltre al Centro consumatori, ulteriori fonti di informazione sono:
Agenzia Provinciale per l’Ambiente:
via Amba Alagi 5
39100 Bolzano
Telefono: +39 0471 41 71 00
Fax: +39 0471 41 71 19
Sito Web: http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/
Per la documentazione relativa all’efficienza energetica:
31
http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/energia.asp
Agenzia CasaClima Srl
Via Macello 30C
I - 39100 BOLZANO
Tel.: +39 0471 062 140
Fax: +39 0471 062 141
www.agenziacasaclima.it
Per quanto riguarda informazioni in ambito sociale:
Caritas – Consulenza debitori
Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone
Via Cassa di Risparmio, 1
I-39100 Bolzano - Alto Adige - Italia
Tel. 0471 304 300
Fax 0471 973 428
www.caritas.bz.it
Autonome Provinz Bozen
Abteilung Soziales
Landhaus 12, Kanonikus-Michael-Gamper-Straße 1
39100 Bozen
Tel. 0471 418200
Tel. 0471 418201
Fax 0471 418219
http://www.provinz.bz.it/sozialwesen/
32
9. Comunicazione e consulenza ai clienti
9.1.
Comportamento durante le visite
Per garantire un’ottima impressione durante la visita, elenchiamo di seguito alcune
regole e linee guida da considerare.





Dopo aver suonato il campanello
Arretrare di almeno un passo
Non essere più di due Energy checkers
Presentarsi chiaramente e esibire il tesserino „SPIRIT“
Lasciare sempre andare avanti il proprietario/inquilino (il volontario segue)
 Comportamento durante la visita
 Gli Energy checkers spiegano chiaramente lo svolgimento della visita, la
durata prevista e chiedono sempre l’assenso prima di staccare/collegare
apparecchi elettrici.
 Comportamento sociale – Che cosa ci rende la visita più facile?
 Essere sempre gentili
 Portare pazienza quando si aspettano risposte





La lingua
Scegliere le espressioni con cura (no espressioni „forti“)
Frasi intere
Comunicare in modalità „consulenza“
Spiegare ed illustrare
33
10. In caso di domande
Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige
Via Talvera 2
39100 Bolzano
Tel. 0471 057300
Sara Giona:
[email protected], Tel. 0471 05 73 10
11. Allegati
 Checklist: Prima della visita
 Checklist: Per la visita
34
Checklist: Prima della visita
Gli Energy checker controllano di avere i seguenti materiali prima della visita alle
famiglie
Informazioni generali:
 Indirizzo del cliente, Come raggiungere la casa
 Tesserino di riconoscimento
 Blocco note per l'acquisizione dati, appunti, penna
 Checklist
Equipaggiamento ausiliario:
 Rilevatore dei consumatori di energia elettrica
 Secondo Termometro
 Termometro per il rilevamento della temperatura del frigorifero
 Ciabatta
 Nastro isolante, valvola termostatica (per uso dimostrativo)
 Timer
 Lampadine a risparmio energetico
Materiale informativo:
 Elenco dei valori di riferimento per il consumo di energia
 Opuscoli informativi per il risparmio di energia elettrica e di altri volantini
di interesse
35
Scarica

dell`Energy checker