venerdì 12 dicembre 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it 43 www.cgfartigiani.it www.sardafidi.it L’Unione Sarda 12 dicembre 2014 - p. 43 PREVIDENZA. Appello al prefetto di Cagliari della Rete dei comitati: provvedimenti definitivi Piano educativo Esodati, pensione irraggiungibile Il Fisco incontra La riforma Fornero ha lasciato “a terra” anche migliaia di sardi gli studenti Sono impantanati in un limbo. Sono stati licenziati, o si sono ritrovati senza un’occupazione, prima dell’entrata in vigore della manovra Monti-Fornero. Non percepiscono più un reddito e, allo stesso tempo, non possono ancora usufruire della pensione. Nel popolo degli esodati, ci sono tanti ultracinquantenni, anche se la maggior parte di loro ha varcato la soglia dei 60 anni. Nelle proteste sotto i palazzi del potere rivendicano quello che ritengono sia un loro sacrosanto diritto: quello alla pensione. L’INCONTRO. Una delegazione di sardi iscritti alla Rete dei Comitati degli esodati, in coincidenza con il terzo anniversario dell’approvazione della riforma previdenziale Fornero (6 dicembre 2011), è stata ricevuta a Cagliari da un rappresentante del Prefetto. A lui hanno consegnato un documento e un dossier che fa il punto sulla situazione. La delegazione ha chiesto che quella documentazione sia trasmessa al Governo, affinché si possa intervenire per mettere fine a quella che reputano una grave ingiustizia. I NUMERI. Secondo il dato ufficiale contenuto in una relazione tecnica dell’Inps, datata maggio 2012, gli esodati italiani sarebbero in totale 389.200. Nel frattempo, sono stati approvati 6 provvedimenti, che hanno permesso di salvaguar- LA SCHEDA TOTALE VECCHIAIA Numero pensioni PROVINCIA Cagliari 52.417 Carbonia-Iglesias 14.813 Medio Campidano 11.847 Nuoro 20.823 Ogliastra 7.920 Olbia Tempio 14.755 Oristano 20.344 Sassari 36.435 Totale 179.354 Fonte: Inps dare 170.300 persone, che hanno ottenuto la pensione in base alle leggi in vigore prima della riforma. All’appello, ne mancano oltre 200mila. IN SARDEGNA. «A livello regionale», spiega Gianni Rombi, coordinatore regionale del Comitato autorizzati contributi volontari, «non è possibile avere una stima esatta. Con la scusa della privacy, l’Inps non ci fornisce questi dati. Noi, però, riteniamo che in Sardegna gli Importo medio mese Numero pensioni Importo medio mese 1.153,53 133.706 758,50 1.255,66 38.000 823,90 925,78 33.349 642,10 864,30 53.074 622,10 848,44 19.475 625,50 1.002,74 37.358 693,10 868,84 57.054 614,00 1.046,17 98.749 703,10 1.032,77 470.765 700,30 esodati siano diverse migliaia. Si tratta di una manovra finanziaria fatta sulle spalle dei pensionandi. Prima di questo provvedimento, a detta di tanti, il sistema previdenziale italiano era in equilibrio. Purtroppo, è stato rivisto per fare cassa». Dalla Rete dei Comitati degli esodati, anche mobilitati, contributori volontari, donne “esmol” (esodate, mobilitate, licenziate), esonerati pubblica amministrazione e licenziati senza tutele, lanciano un appello per il riconoscimento della pensione con le vecchie regole. LE SOLUZIONI. Le voci sulla situazione sono contrastanti. «Dal Governo», afferma Rombi «assicurano che troveranno il modo per sistemare tutto, ma ne parlano ormai da 3 anni. Per ora, sono state trovate soluzioni tampone, come i sei provvedimenti che hanno salvaguardato circa 170mila persone. Insomma, non si sa bene cosa vogliano fare. Siamo stati licenziati prima dell’entrata in vigore della legge, abbiamo sottoscritto accordi con l’Inps o con il nostro datore di lavoro e, ora, per tanti di noi la prospettiva è vivere almeno 4 anni senza reddito e senza pensione, perché questa manovra non ha previsto un periodo di transizione dalla vecchia legge alla nuova riforma». Dal Comitato chiedono che sia ripristinato almeno un periodo di transizione di 7-8 anni per “smaltire” tutte quelle persone rimaste “appese”. LE PROTESTE. Continueranno dopo le festività natalizie. «A gennaio», conclude Rombi «saremo di nuovo sotto i palazzi del potere per chiedere che trovino la soluzione». Per informazioni si può contattare uno dei rappresentanti della Rete esodati al numero 0784.203888. Eleonora Bullegas RIPRODUZIONE RISERVATA Alleanza con tre strutture termali, nasce polo alberghiero del lusso La svolta del Chia Laguna Giampiero Schiavo, ad di Castello Sgr <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||b9NRptY66AY=|||7fx/Sd/Q0RU=|||qTIpbPeVXmiUBONeDo5Guw==|||FekZAY5d7T02kQ/YmRi6DHex3pCQESEB</DATE> Nasce il polo alberghiero italiano del lusso e dell’eccellenza made in Italy, Italian Hospitality Collection che aggrega il prestigioso Chia Laguna Resort in Sardegna e le rinomate strutture termali della Toscana, Fonteverde, Bagni di Pisa e Grotta Giusti. «L’operazione muove dalla volontà di Castello Sgr, società che gestisce il fondo proprietario degli immobili confluiti in IHC, di investire nel settore turistico-alberghiero», spiega Giampiero Schiavo, ad di Castello Sgr. «Le quattro strutture», dichia- ra Roberto Micciulli, amministratore delegato della nuova società, «rappresentano l’eccellenza dell’hotellerie italiana, raccogliendo negli anni ambiti premi e rinnovati successi. Nel 2012, in occasione dei World Travel Awards, gli oscar del turismo internazionale, Chia Laguna Resort e Fonteverde si sono aggiudicati, rispettivamente, il premio come Italy’s Leading Resort e Italy’s Leading spa Resort. Sempre dai World Travel Awards, nel luglio di quest’anno, è arrivato un nuovo prestigioso riconoscimento per il Chia Laguna, nominato miglior resort per famiglie del Mediterraneo. E in occasione del World Travel Market di Londra 2014, Fonteverde è stato riconosciuto da Spa finder - l’autorevole network internazionale di comunicazione e marketing per l’industria delle spa & del wellness - come Favorite Wellness Travel Property in Italy, iscrivendosi di diritto nel gotha del wellness mondiale. «Con onore», prosegue Micciulli, «accolgo quindi questo nuovo incarico, continuando sulla strada della ricerca della qualità». Le scuole sarde si accingono ad aprire le porte al Fisco, dando corso all’undicesima edizione del progetto educativo nato nel 2004 dall’accordo fra l’Agenzia delle Entrate e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per sensibilizzare le giovani generazioni sul valore della legalità fiscale. Il programma - Il progetto Fisco e Scuola, che in Sardegna si svolge in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, prevede incontri in classe con i funzionari dell’Agenzia e visite degli studenti negli uffici dell’amministrazione finanziaria. Il programma è arricchito dal supporto didattico “Insieme per la legalità fiscale”, un kit di opuscoli e fumetti completato da un filmato che al motto “Chi paga le tasse ha tutto da guadagnare” fa comprendere in modo semplice e divertente che nel Paese delle regole, i servizi pubblici e il benessere della collettività migliorano se tutti contribuiscono correttamente alle spese dello Stato. I protagonisti - La nuova edizione, che prenderà avvio a gennaio, vedrà la partecipazione di 66 istituti di ogni ordine e grado; di questi 19 sono scuole elementari, 20 medie e 27 superiori, molte con più sezioni e diverse classi. In totale, 4.000 studenti. Nel solco di una consolidata tradizione il progetto attraverserà l’Isola con una diffusione capillare dal nord al sud, dalle zone costiere a quelle interne, dai capoluoghi di provincia ai più piccoli centri. Le iniziative del 2015 si aggiungeranno a quelle realizzate nel decennio dal 2004 al 2014, che solo in Sardegna ha contato la partecipazione di oltre 500 scuole e 27.000 ragazzi.