DEL POPOLO ce vo /la .hr dit w.e ww solidarieta` An no III n .1 007 • Martedì, 23 gennaio 2 VITA Un abbraccio è per sempre di Erika Blečić U n diamante è per sempre. Lo diceva una pubblicità. Sarà. Forse perché è difficile distruggerlo. Ma che vale un pezzo di carbone “stagionato” e compresso? Può brillare e scindere i raggi di luce in una miriade di colori. E poi? È duro, freddo, impersonale. Non ti chiede nulla, ma nemmeno ti dà nulla. Come le cose, tutto quello di materiale che desideriamo. A volte la bramiamo ardentemente. Ma poi, quando la otteniamo, dapprima la mettiamo in mostra e ce ne vantiamo, poi la nascondiamo, perché nessuno ce la porti via. La mettiamo in un buco nel muro e la nascondiamo anche a noi stessi. Un diamante ha un suo valore. Ma quanto dolore c’è, dietro? Quanti hanno sudato sangue per estrarlo, quanti sono morti di fatica, quanti si sono arrovellati per tagliarlo come si deve? E per cosa? Perché qualcuno lo “seppellisca” di nuovo. Quanta fatica per tornare al punto di partenza! La luce rifratta del diamante però si ritrova anche negli occhi di chi è felice. I lampi di gioia, specialmente se condivisa, non si contano. Scatenano una reazione a catena e ridanno calore a uno sguardo spento. Siamo capaci di donare un diamante, ma quanto di sé siamo in grado di dare? L’uomo non è un essere solitario, ha bisogno di compagnia. E se questa lo fa star bene, è felice. Troppo spesso però attende che siano gli altri, a farsi avanti. “Fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te” sembra non essere mai messo in pratica. Se vuoi essere felice, fai felice qualcuno. Molti, anzi troppi, non sanno che a volte basta un sorriso che viene dal cuore, un abbraccio caldo e sincero. E poi... la felicità è contagiosa e non sceglie mai da chi andare. Chi ha dei problemi seri di salute, specialmente se congeniti o ci convive da molti anni, ha scoperto un segreto che alcuni non potranno mai accettare o mettere in pratica: “mi accetto così come sono e voglio vivere al meglio delle mie possibilità”. Accontentarsi di poco e godere della gioia di un piccolo gesto è un qualcosa da cui tanti, troppi, rifuggono. Condividere il momento magico è un atteggiamento che può solamente aumentare l’emozione che si prova. Un gesto gentile e amorevole è qualcosa di cui non ti scorderai mai, è il diamante che dura per sempre. Che c’è di più bello di due braccia aperte, pronte sempre ad abbracciarti? Di quella stretta, lieve a calda, in cui ti perdi? Se ne hai bisogno, abbraccia qualcuno. Immediatamente, quel qualcuno abbraccerà te! 2 solidarieta` Martedì, 23 gennaio 2007 CI SIAMO ANCHE NOI Associazione dei cerebrolesi Musica, passione di tutti Servizio di Sabrina Ružić D i voglia ce n’è tanta. Basta solo saper indirizzare l’abilità innata. Senza paura salgono sul palcoscenico, ma bisogna saper spiegare la voce correttamente. C’è un coretto, nell’ambito della Società degli affetti da paralisi cerebrale e infantile, che già da un po’ di tempo è alle prese con la scala musicale. Di quest’ultima si occupa la professoressa di musica Natalia Hriberski. Professoressa, quanti sono i “provetti cantanti”? Il nostro gruppo non è nume- Beh, tutte le canzoni, se sono orecchiabili, vanno bene. Ma in primo luogo devono piacere ai cantanti, perché se non c’è feeling allora la melodia risulta spenta e senza vita. In prevalenza scelgo canzoni in dialetto ciakavo, che sono molto melodiche e che piacciono. La scelta, ovviamente, cade sui festival canori della Regione litoraneo–montana e di quella Istriana. I Festival tipo “MIQ” e “Kvarnerić” sono tra i più gettonati. Ma soltanto canzoni popolari? Cantando con gioia All’inizio dell’incontro erano un po’ restie a parlare, ma appena si sono liberate della timidezza è partita una sfilza di risposte aperte e schiette. Tea è la “veterana” del gruppo. Segue l’attività musicale dall’inizio della sua fondazione. Allegra e solare, segue con meticolosità lo studio. “Qui mi trovo a mio agio. Mi piace la musica e mi piace cantare. Sono una, come si dice, solista, e seconda voce. Non ho preferenze particolari, canto tutto e, se fosse per me, queste lezioni dovrebbero svolgersi ogni giorno”, ci racconta Tea. Sanja è qui da due anni ed anche lei non manca ad una lezione perché: “Amo il canto e la musica in generale. Canto tutto, non ho distinzioni per i vari generi musicali. Ma, in un certo senso, mi piace la musica nostrana, che è anche la più facile da imparare”, precisa Sanja. La terza nostra interlocutrice è Barbara ed è la “pulcina” del gruppo, perché si è associata a questo piccolo coretto solo cinque mesi fa. È ancora un po’ inesperta e timida, ma ha una grande forza di volontà e segue attentamente tutte le lezioni, incoraggiata dall’insegnante. “Non sono qui da molto tempo, ma sto pian piano imparando a cantare e seguire il ritmo della melodia”, ha concluso Barbara con un sorriso. roso. Possiamo contare su 4–5 frequentatori fissi e altri 3–4 saltuari. Con loro mi trovo una volta alla settimana e durante questo lasso di tempo studio varie canzoni, adatte sia alla loro voce sia alla loro abilità nell’usarla. Le canzoni vengono scelte a seconda dell’avvenimento nel quale si esibiscono. Che genere di musica sceglie? CHI - DOVE Associazione degli affetti da paralisi cerebrale e infantile Via Ružić 12/2 51000 Fiume E–mail: udruga.cdp.ri [email protected] Certamente no. Per esempio, la mia più grande gioia è stata quando sono riusciti ad assimilare e poi eseguire la canzone “Over the rainbow”, tratta dal film “Il mago di Oz”, cantata in originale da Judy Garland. Ovviamente, loro la canzone l’hanno cantanta nella traduzione in lingua croata. È un pezzo molto impegnativo e difficile, ma dopo tanti ‘prova e riprova’ sono riusciti nell’intento. Inoltre, un’altra sfida vinta era rappresentata dalla canzone “Neka cijeli ovaj svijet”. Ci sta dicendo che questo coro ha eseguito una canzone tratta dal musical “Jalta, Jalta”? Esattamente! Incredibile, vero? Da non crederci! Ma come hanno fatto? A questo punto s’intromette Tea che, sorridendo, spiega: “Passo per passo, lentamente Tea, Barbara e Sanja con la loro istruttrice e, a volte, difficilmente, ma ce l’abbiamo fatta!” Una grande soddisfazione per lei, professoressa? Non si può nemmeno immaginare. Sentire il risultato finale di queste canzoni, che esigono tanta concentrazione e abilità canore, ti gratifica ancora di più e ti sprona a continuare il lavoro. Come studiano una determinata canzone? Ecco, dapprima studiano il testo e, alle volte, lo commentano ingenuamente. Vi assicuro che tante volte ci facciamo delle belle risate! Ma, a parte questo, sono tutti molto concentrati ed attenti e quanto arriva il momento di abbinare la musica alle parole, si inizia ad avere un vero quadro della situazione. In poche parole, se la canzone non è troppo difficile si procede per gradi e, a poco a poco, con tanta buona volontà ed infinita pazienza, arriviamo al risultato finale.” Dove verificate il risultato del vostro lavoro? Il nostro coro ha partecipato a tutte le edizioni del “Festival della creatività” che si tiene ogni anno a Fiume. Poi, siamo stati presenti l’anno scorso anche a Zagabria, all’ottavo incontro dell’INKAZ, al quale parteciperemo anche quest’anno. INKAZ? Che cos’è? È l’”Incontro dei gruppi artistico–culturali delle associazioni di persone con invalidità”. A questa manifestazione, di carattere internazionale, partecipano anche gruppi provenienti dalla Slovenia. Una tregiorni impegnativa, ma molto significativa, per tutti quelli che vi partecipano. Noi saremo presenti con lo spettacolo “Sete capreti e un lupo disgrazià” che abbiamo già presentato al “Festival della creatività” all’inizio di dicembre dell’anno scorso. Così, voi oltre a cantare, recitate pure? Non sempre, ma abbiamo una buona collaborazione con la sezione di filodrammatica, condotta dal collega Gianfranco Miksa. In ogni spettacolo che viene messo in scena, la musica fa da collante tra le parti recitate. Avete collaborato soltanto a questa rappresentazione? No. Il nostro primo impegno era lo spettacolo “Una storia ecologica”, dove la parte cantata s’intercalava a quella parlata. Già il titolo spiega la tematica del pezzo. Parla di rispetto per l’ambiente e di come noi possiamo aiutare la natura. In questo contesto, La professoressa Natalia Hriberski Due cori e un coretto Natalia Hriberski è professoressa di musica alla scuola elementare “Ivan Goran Kovačić” di Delnice, dove porta avanti l’attività musicale di ben due cori. Minuta ma decisa allo stesso tempo, graziosa, con una dedizione totale e un volto sorridente che si illumina ancora di più, quando parla dei “suoi” ragazzi. “Il mio impegno con l’Associazione è iniziato 3 anni fa, nel febbraio del 2004. Da allora, ogni martedì dalle 17.00 alle 19.00, insegno musica a un gruppo di ragazzi entusiasti di seguire le lezioni. Durante queste due ore di attività alterno canzoni, chiacchiere e studio dei vari testi, per poi poterli mettere in pratica con le diverse voci che ho a disposizione. Il nostro repertorio è molto vario e consiste in diversi generi musicali”, ci ha raccontato la professoressa. come pezzo finale, è stata usata la canzone di Gibonni “Ovo nam je škola” (Questa è la nostra scuola). Un’ultima domanda. Professoressa Hriberski, durante tutto questo periodo, ha notato dei cambiamenti, nel comportamento dei coristi? Mi spiego meglio: adesso, rispetto a tre anni fa, sono più aperti a socializzare con gli altri? Vede, è successo esattamente il contrario. Quando sono giunta qui, all’Associazione, per portare avanti questo progetto, molti di loro si conoscevano già, perché facevano parte della sezione di espressione artistica. Invece, sono stata proprio io che, a mano a mano, mi sono adeguata a loro. Oggi, ho un rapporto molto speciale, quasi fraterno, che spero duri ancora, nel tempo. Grazie per questa bella ed esauriente chiacchierata, professoressa Hriberski. Sono io che la ringrazio per averci dato la possibilità di far conoscere alla gente questa nostra “piccola-grande” attività. Salutandoci affettuosamente mi accomiato da questo simpatico gruppo che ha trovato uno scopo nella vita: il canto. Un po’ di riposo e poi si riprende a cantare solidarieta`3 Martedì, 23 gennaio 2007 CI SIAMO ANCHE NOI Unico ad Abbazia I «Piccoli colibrì» verso la vita Servizio di Krsto Babić I n Croazia è largamente diffusa la propensione a desiderare di essere i primi in tutto. Purtroppo, spesso esprimiamo in modo assolutamente futile questa caratteristica del nostro carattere, che non deve essere obbligatoriamente nociva. Basta rivolgere per un attimo il nostro pensiero ai telegiornali. Ogni Allora, io mi occupo di fare questo e tu invece fai quell’altro... qualvolta si annuncia l’inaugurazione di un cantiere, il giornalista che presenta la notizia si affretta a precisare che si tratta del secondo ponte più grande in Europa, della terza diga più alta del mondo, dell’autostrada più moderna di tutta la Via lattea, ecc. Sprechiamo immense energie nel tentativo di affermare i nostri (presunti) record. Le persone da noi delegate a guidare il Paese nel quale si vive bene e uno dove si vive male. Crescere «svolazzando» Facciamo un piccolo esempio, ispirandoci a un’iniziativa nata nell’area istroquarnerina. Ad Abbazia, circa cinque anni fa, nell’ambito dell’asilo infantile “Kolibrići” che opera in seno alla Società nostra infanzia (“Društvo naša djeca”) fu creata una sezione appositamente strutturata per poter fare fronte alle necessità di bambini e ragazzi che presentano difficoltà nello sviluppo. Il progetto prese vita grazie all’aiuto dell’organizzazione umanitaria statunitense USAID e nella sede del Comitato di quartiere di Punta Kolova, in via Maresciallo Tito 157, un paio di volte alla settimana iniziarono a svolgersi dei laboratori didattici ideati per i ragazzi “speciali”. Recentemente ci siamo recati nella Perla del Quarnero con l’intenzione di visitare il centro e renderci conto di come si svolga il lavoro con i ragazzi che lo frequentano. Siamo stati accolti dalla professoressa di riabilitazione, Ivone Šabarić Rubeša, che gestisce il lavoro con i bambini affetti da difficoltà nello sviluppo. Nella stanza nella quale si svolge l’attività erano presenti sei bambini: Zoran, Ivana, Elizabeth, Antonio, Nikola e Niko. Le loro reazioni dopo averci visti, furono quelle tipiche a tutti i ragazzi. C’era chi ci ignorava, chi tentava di attirare ad ogni modo la nostra attenzione, chi ci tempestava di domande e chi ci scrutava con diffidenza. “A differenza di quanto pensano in molti – ci chiarisce Un benvenuto che è tutto un programma pensano di conquistare un posto nei salotti “buoni” della politica internazionale, sfoggiando presunti record che poi sono puntualmente smentiti non appena si varcano le frontiere. La mania di grandezza è una brutta abitudine, molto frequente tra chi è nato nell’Europa dell’Est. A parte qualche rara eccezione, i politici che si sono affermati alla guida dei Paesi nei quali un tempo regnava il comunismo, non hanno compreso quella sottile, ma profonda, differenza che passa tra l’ambizione e la voglia di strafare, un impulso che li porta a intraprendere progetti megalomani nella speranza di essere ricordati dai posteri. Ma in realtà una Nazione per essere grande non ha bisogno di ponti fantascientifici, gasdotti sproporzionati, aeroporti giganteschi. Per essere grande a un Paese “basta” assicurare a tutti i propri cittadini la possibilità di poter vivere un’esistenza dignitosa. Può sembrare scontato, ma è proprio la semplicità che fa la differenza tra un posto Ivone – i ragazzi con particolarità analoghe alle loro sono molto meno timidi dei loro coetanei ‘normali’. Socializzano molto più facilmente di quanto non avvenga solitamente per i ragazzi della loro età”. Ci racconta che ad Abbazia sono registrati ventuno ragazzi affetti da problemi nello sviluppo, sedici dei quali frequentano regolarmente il centro. “Ci incontriamo due volte alla settimana – continua –, abitualmente il martedì e il sabato dalle 17 alle 19 e 30. Credo di poter affermare che questi appuntamenti siano utili per lo sviluppo dei ragazzi. L’atto di socializzare tra loro, ma anche con altri ragazzi, li aiuta a superare certi, definiamoli così, “limiti” con i quali si vedono costretti a dover convivere. La nostra attività è finanziata dal Municipio e alle nostre sedute possono prendere parte tutti i ragazzi affetti da problemi nello sviluppo residenti ad Abbazia, di età non superiore ai 15 anni. In un certo senso, siamo l’unico istituto di questo tipo, nell’abbaziano. A Fiume esistono dei laboratori simili, ma operano nell’ambito delle associazioni, quali può essere quella delle persone affette da paralisi celebrale. La nostra orga- Diamo sfogo alla fantasia Ivone Šabarić Rubeša nizzazione è invece specializzata nel sostegno all’infanzia”. Continuando a gestire i ragazzi che si stanno preparando a disegnare usando per tela delle borse da spesa in panno, ci fa notare che in febbraio, in occasione del quinto anniversario dell’istituzione della sezione, sarà organizzata una serie di eventi, tramite i quali si tenterà di presentare l’attività svolta dai ragazzi. nella piscina dell’albergo “Opatija”. La Città di Abbazia onora le spese derivaenti dal noleggio della piscina, mentre i genitori hanno provveduto a reperire gli sponsor che coprono le spese degli istruttori. Non manchiamo di recarci in gita. Siamo stati alle isole Brioni e prevediamo di visitare anche il Parco nazionale dei Laghi di Plitvice. Inoltre, tutti gli anni trascorriamo insieme una decina di giorni di villeggiatura sull’isola di Arbe. Abbiamo anche allestito una recita che abbiamo presentato lo scorso dicembre alla Casa di cultura “Zora”, in occasione del tradizionale ricevimento offerto dal sindaco per le festivi- ai genitori con figli dalle caratteristiche simili a quelle dei suoi pupilli. “Purtroppo, capita ancora troppo frequentemente che i genitori non vogliano accettare lo status dei propri figli. Alcuni genitori arrivano persino a provare una sorta di vergogna. Non c’è nulla di più sbagliato: se desiderano aiutare i propri figli, devono affrontare la cosa. Uno dei modi migliori per farlo consiste proprio nel ricorrere all’aiuto di persone abilitate a districarsi in situazioni di questo tipo”, ha sottolineato la nostra interlocutrice. Se volessimo esprimere la morale della favola nello stile di Paolo Bonolis, potremo afferma- tà di fine anno”, ci ha raccontato Ivone, visibilmente fiera dei progressi compiuti dai ragazzi da lei seguiti. re che il senso della vita consiste nel rincorrere il sorriso di un bambino. Non ci resta che sperare che i nostri politici comprendano che possono fare bella figura anche solo esibendo ai propri colleghi stranieri la foto di un bambino sorridente o di un anziano con impresso in viso un sorriso beato. E pazienza, se per giungere a questo risultato saremo costretti a doverci accontentare di disporre, ad esempio, di una discarica come ce ne sono decine di altre in Europa e rinunciare a farne la più sofisticata del globo. Qui, ma anche altrove “La nostra attività non si limita ai semplici incontri che si svolgono in questi spazi. I ragazzi praticano l’equitazione terapeutica e frequentano corsi di nuoto. Ognuno di loro può fare affidamento sul sostegno di un istruttore personale, che ci viene fornito dal club natatorio Forza che opera nell’ambito della piscina di Costabella. I nostri corsi si svolgono Tutti per uno Dalla reazione che coglie i ragazzi quando chiediamo loro di esprimerci un parere su Ivone, ci rendiamo conto che tra di loro si è creato un vero e proprio rapporto di complicità e fiducia reciproca. “Ivone è ok”, ci rispondono in coro i pupilli del Kolibrići. Prima di salutarci Ivone ci confida di voler lanciare una specie di appello 4 solidarieta` Martedì, 23 gennaio 2007 CHI - DOVE CUORE REGIONE LITORANEO-MONTANA «Zdravnica» Per vivere sani Verso la fine dell’anno scorso è stata fondata a Fiume l’Associazione “Zdravnica”, che, come il nome in lingua croata definisce da sé, vuole opporsi al concetto di “bolnica”, ossia alla malattia (bol). Lo scopo principale che l’associazione si è prefissa è quello di organizzare controlli preventivi (elettrocardiogramma, misurazione della pressione sanguigna e spirometria) dei cittadini della Regione litoraneo–montana, conferenze educative, laboratori, stampare opuscoli, il tutto per risvegliare nella popolazione il concetto “prevenire è meglio che curare”. Il presidente dell’associazione è Ana Jelić e la sua opinione, condivisa dagli altri membri, è: “Di solito ci occupiamo della malattia, ma nella salute non investiamo mai nulla”. La giovane, supportata dagli altri soci ma soprattutto conscia della realtà di oggi, ritiene che la cultura della salute da noi è qualcosa di quasi totalmente sconosciuto, il che risulta dal gran numero di malattie croniche, le quali appaiono sempre più nei giovani, mentre una volta erano quasi relegate alla terza età. L’associazione per ora conta 25 membri, dai giovani agli anziani, passando per le persone che svolgono un’attività lavorativa. Professionalmente, si va dagli studenti ai medici, a professionisti vari, per giungere ai pensionati. “Vogliamo propagare la salute, ma non con i metodi tradizionali, nozionistici e, soprattutto, noiosi – ha dichiarato Ana Jelić –. Le CHI - DOVE “Zdravnica” Associazione per la promozione della salute Murini 10 (Srdoči) tel: 051 / 626 461 o 211 627 Ana Jelić, presidente della “Zdravnica” conferenze e i laboratori saranno svolti in maniera costruttiva, ossia il pubblico presente rivestirà una grande importanza”. Le esperienze vissute in prima persona e poi raccontate agli altri possono fare molto di più di un sermone dal pulpito, per cui i primi avvenimenti si sono protratti più del previsto, visto l’interesse dimostrato dal pubblico in sala. “Bisogna lavorare molto, affinché i cittadini finalmente imparino che cosa mangiare, quanti liquidi assumere, il ruolo importante che riveste l’attività fisica, come dormire correttamente, come respirare, e così via. Riuscire a indurre la popolazione a bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno è già un risultato ottimale”, ha esclamato la giovane presidente dell’associazione. Infine, c’è da sottolineare che “tutte le conferenze saranno gratuite, svolte da relatori competenti che non eseguono lezioni di medicina per gli studenti, ma si rivolgono a tutti, con frasi semplici e dirette. Coinvolgendo il pubblico, poi, si anima la serata e si giunge a delle spiegazioni utili anche agli altri presenti in sala. Voglio aggiungere che chiunque può diventare membro dell’associazione, basta farsi avanti”, ha concluso la Jelić. (erb) APPUNTAMENTI FISSI SOCIETÀ DIABETICI, presso l’“ORTOPEDIJA” d.o.o. – FIUME Via Krešimir 60/I Ogni lunedì dalle ore 9.00 alle 11.00 informazioni e iscrizioni. Lo stesso giorno dalle 10.00 alle 12.00 conferenze e colloqui con personale qualificato (minimo dalle 10 alle 15 persone). Ogni mercoledì dalle ore 17.00 alle 18.00 consultorio individuale con la dott. Sanja Katalinić. Il martedì e il venerdì dalle ore 16.00 alle 17.00 esercizi per la prevenzione dell’osteoporosi (metodo del dott. Dalibor Krpan). Minimo 10 persone. LEGA PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO e CLUB “NADA” delle donne operate al seno Piazza Adria 4/IV Ogni lunedì dalle 17.00 alle 18.30 - informazioni, incontri e iscrizioni. Ogni martedì dalle ore 9.00 alle 11.00 - drenaggio linfatico. Coordinatrici: Mira Mandekić e Tanja Milaković. Ogni mercoledì dalle 16.00 alle 17.00 - esercizi fisici mirati Ogni giovedì dalle 16.00 alle 18.00 - incontro con lo psicologo. Terapie individuali e di gruppo (per appuntamento). Coordinatrice: Željka Vojinović, psicologo. ASSOCIAZIONE DEGLI AFFETTI DA PARALISI CEREBRALE E INFANTILE Via Ružić 12/2 51000 Fiume E–mail: [email protected] SOCIETÀ DEGLI INVALIDI FISICI DELLA CITTÀ DI FIUME Via I. Čiković Beli 8a 51000 Fiume Tel.: 051/ 633-067 o 098/16 71 917 E-mail: [email protected] ASSOCIAZIONE DEI GENITORI “RUBIKON” Via Blaž Polić 2/2 51000 Fiume E-mail: [email protected] “PEGAZ” - SOCIETÀ PER LA RIABILITAZIONE EQUESTRE “Pegaz” via Strossmayer 5/1, Fiume tel. 098/674-897 www.pegaz-rijeka.hr [email protected] Conto corrente presso la Erste & Steiermaerkische Bank d.d.: 2402006-1100130260 ASSOCIAZIONE PER L’AIUTO ALLE PERSONE CON RITARDO MENTALE E CLUB “SRCE” Via 1. Maggio 14a 51000 Fiume Tel.: 051/213-883 Te.l/fax: 051/322-833 E-mail: lawfi[email protected] ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA DELLE PERSONE AFFETTE DA AUTISMO Via Senjskih uskoka 1 51000 Fiume Tel.: 051/551-344 Fax: 051/551-355 E-mail: [email protected] LEGA PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO E CLUB “NADA” delle donne operate al seno Jadranski trg 4/IV 51000 Fiume Tel.: 051/338-091 ASSOCIAZIONE DEI NON VEDENTI DELLA REGIONE LITORANEO-MONTANA Pavlinski trg 4 51000 Fiume Tel.: 051/336-090 Fax: 051/337-905 SOCIETÀ CROATA DELLA SCLEROSI MULTIPLA SEZIONE DELLA REGIONE LITORANEO-MONTANA Kružna 7 Tel.: 051/214-595 Mob.: 098/9342 548 E-mail: [email protected] ASSOCIAZIONE DEGLI INVALIDI DEL LAVORO - FIUME Via Frano Brentini 3 51000 Fiume Tel. e fax: 051/371-174 SOCIETÀ DIABETICI, presso l’“ORTOPEDIJA” d.o.o. – FIUME Via Krešimir 60/I 51000 Fiume Tel.: 051/212-240 Fax.: 051/331-360 E-mail: [email protected] “HVIDRA” Via Lovranska 10 51000 Rijeka Tel.: 051/261-158 e 263-235 E-mail: [email protected] ASSOCIAZIONE MALATI DI MIASTENIA GRAVIS Dragana Vidović Vrbat Marinići, Draga 10a Viškovo Cell.: 099/6968490 CENTRO PER LA LOTTA ALLE DIPENDENZE – FIUME Calvario 8 51000 Fiume Tel.: 051/327-160 ASSOCIAZIONE “TERRA” Uski prolaz 1 51000 Fiume Tel.: 051/337-400 e 323-714 CONSULTORIO PER TOSSICODIPENDENTI E PER I LORO FAMILIARI Via Krešimir 8 51000 Fiume Tel.: 098/491-383 CONSULTORIO PER LA LOTTA ALLE DIPENDENZE DELLA SEZIONE CITTADINA DELLA CROCE ROSSA – FIUME Piazza della Repubblica 2/II 51000 Fiume Tel.: 051/335-380 DIPARTIMENTO PER LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE “A.S.K. Ri” Via Pomerio 21 51000 Fiume Tel.: 051/338-418 E-mail: [email protected] TELEFONO SOS Tel.: 051/211-888 CASA DI “SANT’ANNA” per donne e bambini vittime della violenza in famiglia Via Franjo Čandek 6b 51000 Fiume Tel.: 051/ 672-607 E-mail: [email protected] CONSULTORIO “DONNE IN DIFFICOLTÀ” Via Pomerio 3a 51000 Fiume Tel.: 051/211-146 CENTRO CONSULTIVO STUDENTESCO (FACOLTÀ DI FILOSOFIA) Piazza I. Klobučanić 1 51000 Fiume Tel.: 051/315-225 CENTRO PER LA TUTELA SOCIALE, CONSULTORIO MATRIMONIALE, FAMILIARE E GIOVANILE Via Krešimir 12/II 51000 Fiume Tel.: 051/338-526 CONSULTORIO MATRIMONIALE DELLA CARITAS – ARCIVESCOVADO DI FIUME Via Tiziano 11 Tel.: 051/514-381 Pomerio 26 (CQ Brajda) 51000 Fiume CONSULTORIO PER BAMBINI MALTRATTATI E TRASCURATI Via Cambieri 7 51000 Fiume Tel.: 051/334-980 ASSOCIAZIONE PER GLI AFFETTI DA SINDROME DI DOWN Via Slavko Krautzek 83 51000 Fiume Tel: 098/ 211-373 e 091/ 338-1301 e-mail: [email protected] REGIONE ISTRIANA SOCIETÀ DEGLI INVALIDI CIVILI: POLA Via Rakovčeva 8 52100 Pola Tel./Fax.: 052/540-366 e 505-576 Mob.: 091/506-8006 e 091/544-9865 E-mail: [email protected] PARENZO Via Dott. Mauro Gioseffi 4 52440 Parenzo c.p. 118 Tel./Fax.: 052/452-335 UMAGO Kravlji rt bb 52470 Umago Tel./Fax.: 052/741-627 CITTANOVA Strada Kontesa bb 52466 Cittanova da Ana Bulić Tel./Fax.: 052/758-329 BUIE via Garibaldi bb 52460 Buie Tel./Fax.: 052/773-674 PINGUENTE Roč 51 52425 Pinguente da Melita Cinac Anno III/ n 1 23 gennaio 2007 SOCIETÀ CROATA DELLA SCLEROSI MULTIPLA SEZIONE DELLA REGIONE LITORANEO-MONTANA Via della Ruota 7 La sede è aperta ogni giorno dalle 8 alle 18. Al lunedì alle ore 11 si svolgono gli esercizi atti a migliorare la condizione fisica dei membri; al mercoledì dalle 17 alle 19 si riunisce il gruppo di supporto psicologico a chi è affetto da sclerosi multipla, come pure ai loro familiari; al giovedì, dalle 15 alle 20, i membri si riuniscono per trascorrere il tempo in chiacchierate e giochi di società. “LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina IN PIÙ Supplementi a cura di Errol Superina Progetto editoriale di Silvio Forza / Art director: Daria Vlahov Horvat edizione: SOLIDARIETÀ [email protected] Redattore esecutivo: Erika Blečić / Impaginazione: Denis Host-Silvani Collaboratori: Krsto Babić e Sabrina Ružić Foto: Goran Žiković e Graziella Tatalović