DALLA PROTESI di ginocchio AL RITORNO ALLA VITA QUOTIDIANA Questo libretto è dedicato a voi che state per affrontare l’intervento di artroprotesi di ginocchio; vi servirà per comprenderne meglio le indicazioni e gli obiettivi integrando le parole del vostro medico; vi aiuterà a prendere una decisione più serena, a prepararvi con minimo disagio, a gestire con correttezza il periodo che seguirà l’intervento e a convivere con la protesi senza problemi. Consideratelo come il “manuale di istruzione ed uso”, fatelo leggere ai familiari e a tutti quelli che ne vogliono sapere di più. Il successo dell’intervento è anche dovuto all’informazione ricevuta su quello che dovete fare prima e dopo l’intervento, durante l’ospedalizzazione, la riabilitazione e il rientro a casa. La partecipazione attiva al processo riabilitativo è FONDAMENTALE per una completa ripresa funzionale dell’arto operato Pagina 1 di 10 Buongiorno, Lei ha scelto di sottoporsi ad un intervento di artroprotesi di ginocchio perché soffre di dolore e/o di ridotta articolarità del ginocchio,al fine di migliorare la sua qualità di vita. Un’articolazione è paragonabile ad un giunto meccanico che permette a due parti ossee rivestite di cartilagine di ruotare o scorrere l’una sull’altra. Il ginocchio consente soprattutto il movimento di flesso-estensione e, quando è flesso, la rotazione. Le caratteristiche dell’articolazione del ginocchio sono la grande stabilità in estensione completa e la grande mobilità a partire da un determinato grado di flessione. Uno dei principali motivi del dolore deriva dalla perdita della normale congruenza delle superfici articolari, con abrasioni a carico del rivestimento cartilagineo, la cui funzione è proprio rendere levigate e scorrevoli tali superfici. La protesi di ginocchio sostituisce la superficie articolare degenerata del femore e della tibia. La protesi di ginocchio può essere di due tipi: totale o monocompartimentale: nel primo caso sostituisce tutta la superficie articolare tra femore e tibia, nel secondo caso sostituisce solo metà di tale superficie articolare: mediale o laterale. Sarà il chirurgo a scegliere il tipo di protesi più idoneo per Lei. Ginocchio artrosico Protesi totale ginocchio Radiografia protesi totale Questo intervento comporta alcune limitazioni funzionali nelle settimane successive che richiedono un adeguata pianificazione da parte Sua per superare con minore disagio questo periodo. La durata del ricovero in reparto di ortopedia è solitamente di pochi giorni. Il giorno successivo all’intervento effettuerà i primi esercizi al letto con l’aiuto del fisioterapista e verrà aiutato a posizionarsi in carrozzina. Dopo pochi giorni segue il ricovero in reparto di riabilitazione che di solito dura ca 2-3 settimane e durante il quale riprenderà a camminare con ausili adeguati. Alla dimissione Lei dovrà ancora camminare con ausilio (solitamente 2 stampelle) per almeno 1 mese e dovrà evitare alcuni movimenti “pericolosi”che le verranno indicati nel particolare. Dopo potrà gradualmente riprendere una vita attiva. Con il presente opuscolo vogliamo fornire alcune indicazioni pratiche per facilitare il Suo adattamento al ricovero e al rientro a casa. Pagina 2 di 10 EDUCAZIONE SANITARIA PRIMA DELL’INTERVENTO - Perdere il peso in eccesso per evitare il sovraccarico del ginocchio operato e del lato sano durante il recupero -Smettere di fumare :per ridurre i problemi respiratori durante e dopo l’anestesia e per migliorare l’integrazione tra osso e protesi nel tempo. - Controllare la presenza di eventuali infezioni latenti ( ascessi dentari, cistiti,etc) e nel dubbio contattare lo specialista -Igiene personale : in preparazione all’intervento è utile a domicilio, almeno 2 giorni antecedenti il ricovero, eseguire bagni o docce con detergenti appositi e indossare biancheria pulita . -Corretta alimentazione : avere un’alimentazione ricca di ferro e vitamine con un’adeguata idratazione . -Calze elastiche : l’immobilita’ causata dall’intervento e l’intervento stesso possono causare l’insorgenza di trombosi delle vene degli arti inferiori. E’ importante prevenire questa complicanza con il corretto utilizzo delle calze elastiche che verranno posizionate il giorno dopo l’intervento , mantenute per tutta la durata del ricovero e anche a domicilio ( indicazioni sulla lettera di dimissione). -Terapia antitromboembolica : secondo quanto raccomandato dalle linee guida internazionali, si somministra al paziente operato eparina a basso peso molecolare sottocute per 30 – 40 giorni dall’intervento per prevenire l’insorgenza di trombosi venose. Come eseguire l’iniezione sottocutanea di eparina : ·lavarsi le mani ·preparare il necessario : siringa pre-riempita con il farmaco, cotone, disinfettante. ·la sede più adatta per l’iniezione sottocutanea è la regione addominale, cambiare ogni volta il lato di iniezione alternando il destro col sinistro. E’possibile utilizzare altre sedi (vedi figura) ·disinfettare la parte tamponando col cotone ·introdurre l’ago completamente e perpendicolarmente alla cute ·iniettare lentamente il farmaco mantenendo la plica cutanea sollevata per essere certi di iniettare l’eparina nel sottocute e non nel muscolo ·terminata l’iniezione , tamponare delicatamente con il batuffolo di cotone senza strofinare. La comparsa di piccoli ematomi nella sede di iniezione è evento comune Pagina 3 di 10 Pagina 4 di 10 COSA PORTARE IN OSPEDALE Visti gli spazi esigui per ogni singola persona, è utile portare solo l’indispensabile : - prodotti per l’igiene personale - biancheria intima, camice da notte e pigiami/tuta da ginnastica - scarpe chiuse comode, con fondo antiscivolo a tacco basso e largo, facilmente calzabili,meglio se usate, se nuove di un numero più grande - pantofole chiuse - calzascarpe col manico lungo - stampelle - calze elastiche autoreggenti per la prevenzione della trombosi venosa (acquistabili presso negozi di articoli sanitari o farmacie) - documento di riconoscimento e tessera sanitaria - eventuali esenzioni dal Ticket ( es. mod. E01) - numero telefonico di familiari - eventuale documentazione rilasciata al pre ricovero - farmaci personali - acqua, biscotti, tovaglioli . Nella struttura sono presenti distributori automatici di bevande calde e fredde. - Non portare oggetti di valore, ma solo una piccola quantità di soldi * Ogni posto letto è dotato di televisione attivabile a pagamento ( vedi allegato) * Nei giorni feriali il giornalaio effettua la vendita delle riviste passando in reparto * Per notizie sulle possibilità di parcheggio chiedere in portineria informazioni sul servizio di bus navetta * L’orario di visita per i parenti è il seguente: da lunedì a sabato dalle 15.00 alle 20.00, domenica e festivi dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 15.00 alle 20.00 Il giorno dell’intervento è consentita la presenza di un parente dalle 11.00 in poi IL GIORNO DEL RICOVERO - Il paziente deve presentarsi a digiuno in reparto ortopedia 3° piano all’ora indicata al pre ricovero - Viene eseguita l’accettazione infermieristica, compilata la cartella, eseguito prelievo ematico e valutata la terapia domiciliare - Il paziente viene accompagnato in camera dove potra’ fare colazione e conoscere gli altri degenti in attesa della visita medica - Viene eseguita la depilazione necessaria, la pulizia intestinale e si forniranno indicazioni relative all’abbigliamento necessario all’intervento - Viene controllata l’idoneita’ delle calze elastiche - La cena sara’ un pasto leggero - Viene eseguita la terapia antitromboembolica con la somministrazione di eparina a basso peso molecolare e altra terapia secondo prescrizione medica - Mantenere il digiuno dalla mezzanotte La privacy e la riservatezza spesso sono condizionate dalla condivisione con altri pazienti degli spazi di vita ospedaliera. Pagina 5 di 10 Un rapporto sereno e di collaborazione con gli altri pazienti e con il personale aiuta a trascorrere meglio la degenza. L’uso continuo del telefonino, il disordine, le visite dei parenti ad ogni ora non sono consentite. E’ necessario avvertire il personale qualora ci si allontani dal reparto. IL GIORNO DELL’INTERVENTO - Eseguire igiene personale lavando accuratamente la zona dell’intervento e i piedi con apposito detergente che verra’ consegnato dal personale di reparto - Dal personale infermieristico viene posizionato il catetere vescicale ( se previsto), e il catetere venoso periferico , eseguito il bendaggio controlaterale all’arto operato e somministrata la terapia prescritta dal medico. - Il paziente viene accompagnato in sala operatoria dal personale di reparto AL RITORNO DALLA SALA OPERATORIA - Dopo l’intervento, prima di rientrare in reparto, potrebbe essere necessario sostare per qualche ora nella sala risveglio posta a fianco alla sala operatoria. - E’ importante mantenere la posizione corretta dell’arto operato che viene assicurata dalla presenza di una valva in gommapiuma o dal posizionamento di cuscino con archetto per rialzare le coperte - dopo l’intervento potrebbero essere necessarie dell’emotrasfusioni: verrà utilizzato il sangue del recupero intraoperatorio e, se necessario, sacche di sangue omologo - Durante la giornata vengono rilevati piu’ volte i parametri vitali, eseguiti prelievi ematici - Il dolore post- operatorio è prevedibile e generalmente ben controllato dagli analgesici. La collaborazione e l’atteggiamento positivo del paziente sono indispensabili per la gestione del dolore NEI GIORNI SUCCESSIVI ALL’INTERVENTO - Quotidianamente vengono rilevati i parametri vitali ed eseguiti prelievi ematici secondo protocollo di reparto - Il giorno dopo l’intervento viene eseguita igiene al letto, vengono rimossi i drenaggi posizionati in sala operatoria ed eseguita medicazione della ferita Il paziente rimane a letto in posizione supina, viene rimosso il bendaggio controlaterale e posizionate le calze antitromboemboliche; - Se necessario verrà posizionato sotto il tallone un cuscino per raggiungere l’obbiettivo di completa estensione. Il cuscino non va MAI posizionato sotto il ginocchio operato . Pagina 6 di 10 - Vengono eseguiti con il fisioterapista esercizi di mobilizzazione passiva e attiva all’arto operato ed esercizi antitromboembolici per l’arto controlaterale. - Il secondo giorno dopo l’intervento il paziente inizia la mobilizzazione in carrozzina con l’aiuto del personale infermieristico per i bisogni primari ( igiene e alimentazione) Si posiziona al letto un apparecchio motorizzato (kinetec) che permette la mobilizzazione continua e passiva(CPM) dell’articolazione del ginocchio - Dopo 4/5 giorni dall’intervento il paziente, se decide di rimanere in struttura per la riabilitazione, viene trasferito nel reparto di riabilitazione motoria dove verrà preso in carico dal fisiatra. Se il paziente vuole eseguire la fisioterapia in altra struttura, dovrà comunicarlo al momento del prericovero. - I punti di sutura vengono rimossi dopo circa due settimane dall’intervento e si mantiene il cerotto per altri 2/3 giorni. - La durata del ricovero in riabilitazione è indicativamente di 2/3 settimane. Trattandosi di ricovero distinto verrà effettuata una nuova accettazione infermieristica e visita medica. L’obiettivo del ricovero riabilitativo e’ di raggiungere un buon movimento dell’arto operato, il cammino con ausilio e l’autosufficienza per la maggior parte delle attività quotidiane. Pagina 7 di 10 CONSIGLI UTILI PER IL RIENTRO A DOMICILIO Dopo un intervento di artroprotesi di ginocchio e per circa 60 giorni,periodo che prevede l’utilizzo di ausili, è meglio seguire determinate precauzioni: A) USO CORRETTO DELLA SEDIA 1) nel sedersi utilizzare i braccioli come sostegno. 2) se la sedia è bassa, posizionare eventualmente un cuscino, preferire sedie con braccioli. Non sedersi su sedie e divani bassi. B) USO CORRETTO DEL LETTO 1) non potete rifare il letto 2) è possibile dormire sul fianco con o senza un cuscino tra le gambe. C) IGIENE PERSONALE E’ possibile fare la doccia quando la ferita è ben guarita e se aiutati; è bene evitare il bagno in vasca per i rischi di caduta nell’entrare o nell’uscire . Per fare la barba o lavare i denti può essere utile una sedia. Pagina 8 di 10 D) IN CASA 1) E’ consigliabile rimuovere qualunque possibile ostacolo in modo da evitare di inciampare e quindi cadere. Allontanare i tappeti, illuminare bene gli ambienti frequentati, evitare o ridurre al minimo le barriere architettoniche. 2) meglio essere assistiti per la preparazione dei pasti,indispensabile l’assistenza per la spesa e la pulizia della casa. Se non siete adeguatamente assistiti provvedete prima del ricovero a fare la spesa con il necessario per un lungo periodo e preparate prima i piatti che potete congelare e facilmente riutilizzare. 3) non potete dedicarvi al giardinaggio e ai lavori pesanti E) GUIDA DELL’AUTOMOBILE Non potete guidare fino alla prima visita di controllo che verrà effettuata dopo circa 60 giorni dall’intervento . Per entrare in auto utilizzare le stesse precauzioni che si usano per sedersi . F) ATTIVITA’ SESSUALE Una normale attività può essere ripresa con cautela non appena vi sentirete pronti; all’inizio è da preferire la posizione supina. I consigli sopra indicati vanno rispettati fino alla prima visita di controllo con l’ortopedico di riferimento , il quale vi darà ulteriori delucidazioni per il proseguimento. Pagina 9 di 10 La prima visita di controllo verrà effettuata dopo circa 60 giorni dall’intervento previo appuntamento che dovrà essere prenotato in tempi brevi dalla dimissione. Alla visita bisognerà portare : - rx controllo recente dell’arto operato -eventuale esito esami prescritti alla dimissione -tutta la documentazione rilasciata al termine del ricovero Le impegnative per visita, rx ed eventuali esami verranno allegate alla dimissione. Trascorsi i 60 giorni queste precauzioni possono essere abbandonate gradualmente nell’arco di altri 2 mesi E’ essenziale ricordare sempre che la Sua protesi richiede anche a lungo termine alcune precauzioni: • • • • • evitare sport ad alta velocità e di contatto evitare movimenti di tipo calcio dell’arto operato ( esempio nuoto a rana ), rotazioni brusche e flessioni forzate dell’articolazione operata evitare la posizione accovacciata, evitare l’appoggio del ginocchio protesizzato per raccogliere oggetti da terra, appoggiare il ginocchio non operato. limitare il peso corporeo in caso di febbre prolungata o di infezioni gravi ricordare al medico la presenza di artroprotesi Queste precauzioni aiutano ad evitare le possibili complicanze come mobilizzazione, rottura e lussazione della protesi e rallentano il processo di usura della stessa Quindi ricordatevi sempre, per tutta la vita, di trattare la vostra protesi con tutto il riguardo che merita Maggio 2014 Pagina 10 di 10