PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA
Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it
Quindicinale - Tiratura 35.000 Copie
DIRETTORE ELENA CARUSO
Anno VIII ° - Numero 7 -
Dietro una
cortina
fumogena
C
Al via i colpi di scena
( € 0,50 - Solo in edicola )
EDITORIALE
Elena Caruso
he il presidente della Camera
volesse emergere dalle macchie informi racchiuse nel Pdl,
era nell’aria. Lo abbiamo visto, in
più di un’occasione, interessato,
aperto al dialogo, disponibile. Valori come quelli della Costituzione,
sono stai difesi e ribaditi dall’alto
della sua carica. Ha, in sostanza,
saputo dire “la sua” (e non quella di Berlusconi), anche quando
avrebbe potuto evitarlo, anche se
conscio dell’inevitabile strappo
che talune affermazioni avrebbero
prodotto. E mai più ricucito.
Non credo che Fini abbia congegnato una strategia risolutiva, perché questa non era possibile: come
uscire vivi dall’esplosione di una
bomba atomica. Impensabile.
Credo piuttosto che la sua tempra
di uomo rispettabile e dignitoso
abbia preso il sopravvento, oltre
ogni possibile convergenza.
E la convergenza adesso più che
mai, andrà a farsi benedire. Flambé.
Il premier ripudia l’idea di aver perso
la sua onnipotenza in secula seculorum, respinge probabili altre “combinazioni” in seno al partito madre. La
convivenza, così, tra i due alleati-non
alleati adesso è insana, più che mai.
Duobus litigantibus, tertius gaudet:
ecco che entra in gioco la Lega.
Bossi ha scrutato bene l’affare
derivante da una scissione tra Fini
e Berlusconi, come (non) direbbe
il leader del Carroccio, “ccà nisciuno è fesso!”. Il Padano verde
incravattato rivendica il federalismo, lo vuole a tutti i costi, o
meglio, federalismo innanzi tutto,
rabbonito con la parola “fiscale”.
Ogni considerazione qui è permessa ed ogni sospetto può essere
fondato. Sul partito leghista, facciamo un passo indietro.
In principio era l’etnonazionalismo e la secessione delle regioni
settentrionali. Erano anche le accuse di anti - meridionalismo (a
muoverle fu proprio lo stesso Fini,
allora segretario del MSI nel 1990,
n.d.r.). A quei tempi, anche per i
leghisti Roma era ladrona.
Poi è stata la volta del federalismo.
Fiscale, perché garba soprattutto
al Nord. Della xenofobia sfrenata.
Mai convertiti al terzomondismo,
né tanto meno fautori di idee mondialiste, superando la tradizionale
vischiosità dell’elettorato, li ritroviamo sulle poltrone dei “palazzi”.
Almeno oggi Roma non è più ladrona e i leghisti ci stanno bene su
quelle poltrone.
C’è da pensarci. Il federalismo
fiscale, nascosto dietro una cortina
fumogena, potrebbe essere qualcosa di diverso. 
EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE”
DISTRIBUZIONE GRATUITA
ATTUALITÀ
Il predellino della discordia
In casa Pdl torna la quiete
dopo la tempesta?
1^ Quindicina - 4 Maggio 2010
IL FATTO
Un giorno per la terra
Più di 1ml. di persone di 190 Paesi
hanno partecipato all’ “Earth Day”
POLITICA
Nuova Fiat, vecchio programma: fuori la Sicilia
All’INTERNO
Speciale
Regione
Nel nuovo piano industriale 2010/2014 non c’è Termini Imerese
Aiutare l’editoria
siciliana a cambiare
A PAG.
3
Province
T
.renta miliardi di investimenti in
quattro anni, in arrivo nuove assunzioni ed il raddoppio della produzione negli stabilimenti italiani, destinata a salire dalle 660 mila auto del 2009
a quasi un milione e mezzo nel 2014.
John Elkann è il nuovo presidente della Fiat da pochi giorni e l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, lancia
già nuovi numeri da sbalordire, dentro
e fuori, lo stabilimento di Mirafiori, nel
capoluogo piemontese. Ben due terzi
della produzione verrebbero esportati e
300 mila sarebbero destinate agli Usa.
Di questo passo, le cifre snocciolate
dall’a.d. arriverebbero così a toccare per
Mirafiori le 270 mila unità, per Cassino
450 mila, per Pomigliano poco meno di
300 mila, per Melfi più di 400 mila, andando a rincorrere fabbriche che sono
già sature di produzione, come quelle in
Polonia e in Brasile.
Ma, abbiamo letto male o cosa? No,
è proprio confermato: nel nuovo piano
industriale 2010/2014 della Fiat, come
Collettore di Salvaguardia per
il territorio di Aci Castello
del resto era stato annunciato, non c’è
la Sicilia. Per Termini Imerese, infatti, è
confermata la chiusura. Qualcuno, ascoltando la presentazione dei nuovi obiettivi
della Fabbrica, si è chiesto quanto resterà realmente di Fiat e quanto invece sarà
targato Chrysler. Ma il punto, visto da
qua sotto, dalla Trinacria, è davvero un
altro: come si può definire un’operazione
economica così, che taglia fuori migliaia
di famiglie dal mondo del lavoro?
Per il resto, è chiaro, le notizie ci
sono: nei numeri, anche nei nuovi modelli da lanciare, 51 nei prossimi quattro anni. Anche se, dal dialogo con i
sindacati, è anche venuto fuori che per
raggiungere determinati obiettivi di
produzione, sarà necessario ricorrere
ad ammortizzatori per periodi di cassa
integrazione: uno lungo a Pomigliano,
dove la produzione della Panda non
partirà prima di fine 2011, altri in fabbriche come la stessa Mirafiori, dove
la salita produttiva avverrà per gradi.
John Elkann lo ha dichiarato alla sua
prima conferenza stampa da neopresidente Fiat: vuole essere il presidente di tutti
gli azionisti del gruppo. Di certo, non lo
sarà per gli operai siciliani e per le loro
famiglie. E ancora, se la nuova Fiat può
rappresentare un segnale di ripresa per il
Paese, più lontano da questo rimane la Sicilia, con la sua lentezza, con i suoi errori
del passato, del presente e, purtroppo, già
anche del futuro, ipotecato in negativo.
Senza tirare in ballo, infine, gli scenari politici dove si parla, adesso più che
mai, di federalismo, soprattutto fiscale. È
questo che fa più male ai siciliani, quelli veri, che lavorano, che sono operosi e
precisi come api piene di orgoglio e di
dignità: il dover restare fuori dalle grandi scommesse che si accinge a vivere e,
speriamo, anche a vincere l’Italia. È questa parte, la più importante, del popolo
siciliano che, ancora una volta, deve rimboccarsi le maniche ed essere maestro di
un federalismo che parta dal basso, dal
Sud. Utopia? Realtà? Al popolo siciliano
la scelta del proprio destino. 
A PAG.
4
Catania
La storia infinita della
metropolitana
A PAG.
5
Siracusa
Parco degli Iblei verso la
perimetrazione definitiva
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di Antonio Iacona
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7
2
.Attualità
LA SVOLTA
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Anno VIII° - N° 7
1^ Quind. - 4 Maggio 2010
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Periodico La Svolta
1^ Q. Maggio 2010

LA SVOLTA
www.lasvolta.it
Il predellino della discordia
In casa Pdl torna la quiete dopo la tempesta?
di Antonio Longo
E
ra il 18 novembre del 2007
quando Silvio Berlusconi,
in occasione di una manifestazione organizzata da Forza
Italia in piazza San Babila a Milano al fine di raccogliere le firme
per chiedere di tornare alle urne,
prima di salutare i suoi sostenitori ed attorniato dai cronisti, salì
sul predellino dell’auto che lo attendeva e lanciò l’estemporaneo
e “solenne” proclama che metteva quasi fine ad un travaglio
protrattosi per mesi all’interno
del Centrodestra: “Oggi nasce
ufficialmente un nuovo grande
Partito del popolo delle libertà: il
partito del popolo italiano”.
L’annuncio, certamente ad effetto e proferito in modo piuttosto “coreografico”, ufficializzava,
in sostanza, la nascita del partito
unico in cui confluì prima Forza
Italia e successivamente Alleanza
Nazionale. Il nuovo soggetto, che
andava a riconfigurare in maniera
differente l’ormai ex Casa delle
Libertà, sarebbe diventato in termini di consensi la prima forza
politica italiana, consentendo al
Centrodestra di tornare al governo nel 2008 dopo la breve e caotica esperienza del Centrosinistra
alla guida del Belpaese.
L’ormai “storico” predellino
ha fatto la sua ricomparsa, a distanza di oltre due anni, proprio
nei giorni scorsi, giorni davvero
caldi per il Pdl in quanto caratterizzati da uno scontro frontale
tra i leader delle due anime che
lo compongono in occasione del
direttivo nazionale: Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Con una
battuta tra il serio ed il faceto il
premier ha, infatti, sottolineato
che non va ripetuta la “svolta del
predellino”, pertanto nessun imminente annuncio della nascita
di un nuovo partito è da prospettare. Affermazione che si è andata ad incastonare nell’ambito di
una fase di tensione che sembra
essersi stemperata solo nelle ultime ore. O almeno così pare.
I toni hanno raggiunto profili piuttosto duri e senza l’uso
di mezzi termini. Come in ogni
buon matrimonio che si rispetti, le due parti hanno espresso il
proprio pensiero sul futuro della
coalizione, sul ruolo rivestito dal
principale alleato, ossia la Lega,
sugli obiettivi da raggiungere,
sulle modalità e sui metodi da rispettare. Con il tema delle tanto
agognate (soprattutto dal partito
di Bossi) riforme istituzionali al
centro del dibattito. Uno scontro
– confronto che in certi passaggi
è divenuto sfida istituzionale considerato che ha visto come principali protagonisti il Presidente
del Consiglio ed il Presidente
della Camera con quest’ultimo
che ha fatto la conta dei suoi
fedelissimi per tastare la consistenza delle forze in campo.
Autentico caos nella maggioranza, pertanto, con il maggio-
re rappresentante del Carroccio
che non si è lasciata sfuggire
l’opportunità di criticare il ruolo
dell’ex leader di Alleanza Nazionale mentre i partiti dell’opposizione hanno cavalcato l’onda
per attaccare la maggioranza di
governo. Nulla di nuovo sotto
il sole. Berlusconi è andato giù
duro nei confronti di Fini, invitandolo a dimettersi dal suo ruolo istituzionale nel caso in cui
intenda rivestire un ruolo “politico” attivo. Fini, da parte sua, ha
ribattuto che non sussiste alcuna
volontà di dar vita ad altre forze
politiche né tantomeno di tornare
alle urne anticipatamente ma ha
rivendicato il diritto di dar vita a
voci e pensieri anche differenti e
di diverso tenore all’interno della stessa coalizione, con l’intento dichiarato di raggiungere gli
obiettivi prefissati nel programma di governo.
Tutto risolto? In prima battuta
sembrerebbe di sì ma non c’è
da giurarci. La contesa potrebbe trovare nuova linfa al primo
bivio che si presenterà sulla
strada dell’attività politica dell’immediato futuro. 
Vanessa e la tragedia della sua solitudine
Disperazione e speranza al tempo stesso. La paura di non farcela e la voglia di andare avanti
di Patrizia Anastasi
F
orse è stata la solitudine a scatenare la tragedia. La separazione dal marito, i due figli, con
problemi di autismo, la disoccupazione: Vanessa Lo Porto ha deciso probabilmente per questi
motivi di farla finita insieme ai suoi due bambini.
Così qualche giorno fa ha preso con sé i suoi figli,
è salita sulla sua Nissan Micra e si è diretta verso
Manfria, una località balneare a pochi chilometri
da Gela. Qui ha immerso in acqua i due piccoli,
e anche lei si è tuffata nel mare in burrasca. Ma è
tornata a riva, mentre i bambini sono annegati.
Andrea Pio e Giuseppe sono morti. Il corpo
senza vita del più grande dei due fratellini è stato recuperato poco dopo l’insano gesto, mentre
sono proseguite per tutto il giorno, le ricerche
del più piccolo, che è stato ritrovato l’indomani
sulla spiaggia dinanzi al castello di Falconara.
La stessa donna ha chiamato i carabinieri:
“Ho ucciso i miei figli, venite a prendermi”, ha
detto all’operatore del 112. Giunti sul posto, i soccorritori hanno iniziato le ricerche dei due bambini, rese
particolarmente difficili dal mare agitato.
Questo è costato alla disperata mamma l’accusa di du-
plice omicidio aggravato. Sotto choc è rimasta ricoverata, piantonata dalle forze dell’ordine, all’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela, dove più volte ha ripetuto che
avrebbe voluto suicidarsi. Della sua infelicità aveva parlato molto anche nelle sue pagine sul sito di Facebook.
Pare che il padre delle due vittime, Marco
D’Augusta, già da quando si era allontanato da
casa, non si occupasse più della famiglia.
Il fratello di Vanessa, Angelo Lo Porto ha detto
ai cronisti che da settembre, da quando la ragazza si era lasciata con il marito, tentava di reagire
alla fine del matrimonio ma “era come se avesse
un panno che la offuscava. La malattia del figlio
e la fine del matrimonio hanno aggravato il suo
stato psicologico. Noi abbiamo tentato di aiutarla. Non la lasciavamo mai da sola”.
Chi conosce Vanessa ne parla come una ragazza equilibrata, sorridente e piena di vita. Mostra
un bel sorriso anche nel suo profilo di Facebook
dove aveva scritto: “Quando non si può tornare
indietro, bisogna soltanto preoccuparsi del modo
migliore per andare avanti. Non si può scegliere
come sentirsi.....ma si può fare sempre qualcosa
per cercare di stare il meglio possibile…”.
Disperazione e speranza al tempo stesso. La
paura di non farcela e la voglia di andare avanti. Ed è
proprio su Facebook che in tanti stanno commentando
la tragedia. C’è chi condanna il gesto di Vanessa e chi
invece, adesso, prega per lei. 
giorno per la Terra
Il F att o Un
Più di un miliardo di persone di 190 Paesi hanno partecipato all’ “Earth Day”
I
jl suo respiro è affannoso eppure
continuiamo a sfruttarne tutte le
risorse, ma una volta l’anno, da 40
anni, ci ricordiamo dell’importanza del
nostro pianeta.
Il mondo si mobilita per salvare il
Pianeta Terra. Più di un miliardo di
persone di 190 Paesi hanno partecipato
attivamente all’ ‘Earth Day’, la Giornata della Terra, il 22 aprile.
Una mobilitazione internazionale
con migliaia di iniziative nel segno
dell’ambiente, da San Paolo a Città del
Capo, passando per Rabat fino a Calcutta, Pechino e Roma.
I dati sono allarmanti. Secondo il rapporto ‘State of the world’ del Worldwatch Institute, la civiltà umana rischia il
collasso e con esso il Pianeta che viene
depredato dai consumi: ogni giorno le risorse ingurgitate dalla popolazione mondiale sono pari a 112 grattacieli come
l’Empire state building di New York, alto
381 metri (con l’antenna 443), e un peso
stimato in 275.000 tonnellate.
Complessivamente si estraggono 60
miliardi di tonnellate di risorse all’anno,
circa il 50% in più rispetto a 30 anni fa.
E’ perciò indispensabile, secondo il
rapporto, sostituire gli attuali modelli
consumistici con modelli ‘naturali’ incentrati sulla “sostenibilità”.
Oggi, infatti, tutto si incentra sui consumi: secondo quanto riportato dallo
‘State of the world’, un europeo medio
usa 43 chilogrammi di risorse e un americano 88. Tra il 1950 e il 2005, poi, la
produzione di metalli è sestuplicata, il
consumo di petrolio è aumentato di otto
volte e quello di gas naturale di 14.
Negli ultimi cinque anni, “i consumi
sono aumentati vertiginosamente, salendo del 28%, dai 23mila 900 miliardi
di dollari spesi nel 1996 e di sei volte
dai 4mila 900 miliardi di dollari spesi
nel 1960 (dollari del 2008)”.
Si insiste in soluzioni che permettano
di eliminare gli effetti negativi delle
attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come
il petrolio e i gas fossili, il divieto di
utilizzare prodotti chimici dannosi, la
cessazione della distruzione di habitat
fondamentali come i boschi umidi e la
protezione delle specie minacciate.
Per questi motivi bisogna ricordarsi
di rispettare il pianeta in cui viviamo,
che tanto ci offre, ma al quale stiamo
togliendo più di quanto ci fornisce.
Ovviamente una sola giornata non basta, ma serve a mantenere alta l’attenzione ai problemi della Terra, sempre
più sofferente e insofferente alle ingiurie e le ferite quotidianamente inferte
dall’uomo. 
P. A.
LA SVOLTA

Regione & Province.
1^ Q. Maggio 2010
www.lasvolta.it
3
Province in breve Editoria: aiutare le imprese editoriali siciliane a cambiare
AGRIGENTO. Oltre 20 milioni di euro
per la viabilità provinciale sono stati inseriti nello schema di bilancio della Regione, grazie agli emendamenti presentati
dagli Onorevoli Di Benedetto e Panepinto
ed approvati, all’unanimità, dalla Commissione Bilancio della Regione. Questi
interventi consentiranno di migliorare la
viabilità provinciale e avviare la progettazione della Mare-Monti, l’importante via
di comunicazione che consentirà di unire
la SS. 115 Castelvetrano Gela alla SS.
189 Agrigento Palermo, mediante la realizzazione di un tracciato che da Ribera
arriverà fino a San Giovanni Gemini. 
CALTANISSETTA. Sono stati appaltati
dalla Provincia Regionale di Caltanissetta i lavori di manutenzione per l’adeguamento alle norme di sicurezza L. 46/90
dell’edificio sede dell’Istituto Magistrale
“Alessandro Manzoni” di Caltanissetta.
Ad aggiudicarsi l’appalto è stata l’impresa
Giuseppe Passarello. L’aggiudicazione è
avvenuta a seguito sorteggio. Hanno preso parte 120 imprese, di cui 9 escluse per
documentazione irregolare. La durata di
tali lavori è stata prevista in 150 giorni.
ENNA. E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia n. 20 del
23 aprile 2010 il Decreto dell’Assessorato
Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità relativo alla graduatoria provvisoria
dei progetti ammessi al finanziamento
per la realizzazione delle “GreenWays”
in Sicilia o meglio quelle infrastrutture
verdi della mobilità dolce e ciclabile. Il
progetto prevede la realizzazione di una
tratta della Greenway degli Erei, che dalla
Ronza arriva al Parco minerario di Floristella. Con il benestare della speciale
commissione regionale è stato assunto un
impegno finanziario di oltre un milione e
seicentomila euro (€ 1.617.720). 
MESSINA. La settimana dedicata alla
Protezione Civile comunale ha avuto
termine in data 24 Aprile e si è concentrata
sulle esercitazioni di evacuazione in caso
di emergenza sismica. La città di Messina
è stata per l’occasione coinvolta in
simulazioni di indubbia importanza, dati
anche gli ultimi episodi accaduti. Sono
stati distribuito materiale informativo,
opuscoli e mappe dettagliate. 
Armao, “Serve una legge che punti sull’innovazione”
D
di E.M.C.
ocenti universitari, rappresentanti dei vari settori dell’informazione giornalistica e del mondo
dei libri, insieme, per realizzare un disegno di legge sull’editoria siciliana.
Ad annunciarlo, l’assessore regionale per i Beni culturali e per l’Identità
siciliana, Gaetano Armao, in occasione dell’incontro-dibattito “Verso una
legge sull’editoria in Sicilia”, la due
giorni che si è tenuta a Palermo, nei
saloni dell’Albergo delle Povere e che
ha avuto lo scopo di affrontare le questioni che riguardano proprio il mondo dell’editoria e dell’informazione in
generale.
“Abbiamo ascoltato con grande
attenzione - ha detto l’assessore - le
relazioni e i suggerimenti degli editori dei giornali, dei libri, delle tv, del
web e, in generale, di tutti i protagonisti del mondo dell’informazione. E
siamo arrivati alla conclusione che,
oggi, serve una normativa regionale
nuova, ovvero una legge che aiuti le
imprese editoriali siciliane a cambiare, a diversificare e a crescere all’insegna dell’innovazione”. Armao ha
sottolineato la necessità di rivolgere
grande attenzione “per quegli editori
che creano occupazione e rispettano
le leggi. E’ con piacere che prendiamo atto che i primi a non chiedere
assistenzialismo sono proprio i protagonisti del mondo dell’informazione e dell’editoria libraria”.
Quindi, Non una legge “di sostegno”,
ma l’intenzione di “accompagnare gli
editori verso l’innovazione”.
Il gruppo di lavoro si occuperà
così della redazione del disegno
di legge, che sarà fatto proprio dal
governo regionale e poi inviato all’Ars, tenendo conto delle suddette
indicazioni
A conclusione dell’incontro, l’assessore Armao si è poi complimentato con due giovani autori siciliani
che al concorso “Pitch Me!” di Rapallo, hanno vinto il primo premio
con un cartoon sulla Targa Florio
1973 ed ha ricordato il ruolo svolto
oggi da Rai Med: “Rai Med dovrà
diventare uno strumento per far conoscere l’identità siciliana nei Paesi
del Mediterraneo”. 
L’assessore regionale Gaetano Armao
RAGUSA. La Provincia regionale scende in piazza
Un atto di solidarietà nei confronti degli agricoltori in crisi
di Silvia Calanna
U
.n momento di estrema
difficoltà quello attraversato dall’economia agricola iblea. Al centro delle questioni
dibattute la difesa del reddito e
del lavoro agricolo e la necessità
di una valorizzazione dell’intero
sistema agroalimentare.
Per la notevole flessione dei
prezzi alla produzione le aziende non riescono più a produrre
reddito e l’accesso al credito
crea difficoltà di andare avanti
per mancanza di liquidità. Gli
agricoltori si trovano nell’incresciosa situazione di non poter
effettuare investimenti e hanno
urgente bisogno di ristrutturare i
loro bilanci. La Provincia Regionale di Ragusa così, che in questi
mesi ha posto l’attenzione sul
problema, è scesa in piazza per
partecipare alla manifestazione
agricola palermitana indetta da
L’ass. Enzo Cavallo
Cia e Confagricoltura insiemi ai
colleghi delle altre province.
Un segno di solidarietà e vicinanza agli agricoltori per quella
che l’assessore allo Sviluppo
Economico Enzo Cavallo definisce una “mobilitazione fortemente motivata”. Adesso sono
necessarie soluzioni, come interventi straordinari per il set-
tore primario e l’aiuto del Ministro per le Politiche agricole
Galan. Già da mesi sono state
sollecitate riunioni in consiglio
provinciale, dove sono state
avanzate richieste per rilanciare
l’economia iblea. Richieste che
potrebbero trovare risposte nella
prossima finanziaria regionale.
Tra le principali proposte fatte dalla Provincia di Ragusa al
Governo Regionale, l’impegno
a facilitare l’eccesso al credito
con l’istituzione di strumenti
di garanzia anche attraverso il
ruolo dei Confidi, la necessità
di reperire risorse per gli imprenditori in crisi, la rimodulazione del PSR, l’accelerazione
delle pratiche che riconoscano i
marchi di qualità (IGP) e, non
da ultimo, la chiarificazione
delle disposizioni riguardanti i
distretti produttivi del settore.
Nei mesi scorsi l’attenzione al-
l’agricoltura siciliana ha investito
anche le province di Siracusa,
Messina, Enna, Caltanissetta,
Catania e Trapani. Una sinergia
con la Provincia di Ragusa che
ha portato alla costituzione di un
coordinamento regionale degli
assessori provinciali all’Agricoltura. L’obiettivo è uniformare
le azioni amministrative per garantire e sostenere il comparto
agricolo. La mobilitazione ha
coinvolto anche il Parlamento
nazionale, l’Assemblea regionale
e l’Unione Europea, chiamati a
individuare ed approvare provvedimenti utili. “Una creazione
di sinergie propositive – dichiara
il presidente Franco Antoci – si
rende utile per interventi concretamente mirati al superamento
delle difficoltà del momento”. 
TRAPANI. Nuovo impegno per la Giunta Provinciale
Valorizzare e sostenere eventi culturali di particolare interesse
di Mariella Palmeri
L
a giunta provinciale
di Trapani, capeggiata
dal presidente Girolamo Turano (Nella foto), si è
da sempre mostrata attiva e
produttiva sul fronte degli interventi, progetti e iniziative
volte a coinvolgere il territorio circostante. Ancora una
volta la si vede, così, protagonista di un nuovo impegno
volto questa volta a sostenere
progetti ed attività extracurriculari realizzati dalle scuole di
ogni ordine e grado della Provincia di Trapani.
Visti i Regolamenti per la concessione dei
contributi ed altre erogazioni economiche a favore di soggetti pubblici e privati, la Giunta ha
dichiarato di sostenere i vari progetti tenendo
conto della corrispondenza generale con i criteri stabiliti dai predetti regolamenti consiliari.
L’attenzione sarà proiettata a valorizzare e sostenere eventi culturali di particolare interesse
per l’intero territorio, che vedano coinvolti non
solo gente del posto ma anche forestieri. Inoltre,
iniziative volte a favorire l’apertura delle popolazioni scolastiche verso altre culture attraverso ad
esempio gemellaggi, viaggi di istruzioni etc., iniziative culturali che presentano una continuità in
più anni scolastici favorendo così la crescita formativa di ogni studente e manifestazioni di particolare rilevanza perché costituiscono un valido
strumento di divulgazione dei vari saperi (scien-
tifico, tecnologico, etc.).
L’obiettivo principale della
giunta sembra dunque essere
quello di volgere ad un impegno più proficuo da parte di
ogni singolo studente, affinché lo si veda migliorare affiancato a quelle attività che
possano stimolarlo ad una
crescita non solo intellettiva
ma anche sociale, culturale e
partecipativa. Rendere protagonisti i giovani sembra,
infatti, essere l’arma vincente per una formazione degli
stessi che li veda impegnati e responsabili, congratulati e orgogliosi per aver portato a termine
un dato evento, averne fatto parte, avere acquisito degli strumenti diversi e privilegiati, aver
conosciuto una nuova cultura, essersi affiancati
alla stessa e poterne raccontare l’esperienza.
Puntare alle possibilità delle nuove generazioni, impegnando e privilegiando, insieme, l’intero territorio provinciale è, dunque, la traiettoria
puntata dal timone della provincia trapanese.
La giunta rende noto che eventuali richieste
di finanziamento dovranno essere presentate
nei termini e con le modalità previsti nei Regolamenti di Consiglio provinciale, approvati
con deliberazioni n. 70/C del 1992 e n.14/C del
04/03/2008, che si potranno facilmente consultare sul sito internet istituzionale della Provincia Regionale di Trapani: www.provincia.trapani.it, sotto l’icona “Regolamenti”. 
Autonoleggio
Auto per Cerimonia
o da r
Per un giorn
di Maria Libardo & Russo
icordare
Via Floridia, 54/B - S. Maria La Stella Acireale (CT) - Te. 095 886054
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4
.Provincia Etnea
1^ Q. Maggio 2010

LA SVOLTA
www.lasvolta.it
Il “Collettore di Salvaguardia” per il territorio di Aci Castello
Il presidente Castiglione: “E’ necessario comprimere i tempi per giungere all’iter di approvazione del progetto”
di Antonio Iacona
P
rosegue l’attività dell’ATO 2 per la progettazione del “collettore di salvaguardia” del Comune di Aci Castello, nella fragile e delicata
frazione di Vampolieri, ricadente nel territorio di Aci
Catena, e della frazione Capomulini di Acireale.
Dopo le segnalazioni trasmesse dalla stessa ATO
2, si è tenuto, infatti, nei giorni scorsi a Palermo
nella sede del Commissario Delegato per l’Emergenza Idrica e Ambientale un incontro per verificare i motivi della mancata funzionalità del “Vecchio
Allacciante”, così come recentemente dichiarato da
Sidra e Comune di Catania. Gli intervenuti all’incontro, oltre all’ATO 2 e al soggetto attuatore per il
Commissario Delegato, sono stati i rappresentanti
del DRAR (Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti) dell’assessorato regionale dell’Energia e dei
Servizi di Pubblica Utilità, del Comune di Catania,
del Comune di Aci Castello, del Genio Civile di
Catania, della Sidra e della SIE.
Dopo ampie delucidazioni tecniche, si è concordato di convocare due ulteriori riunioni tra Catania
e Aci Castello, per monitorare l’avanzamento dei
lavori sul “Vecchio Allacciante” e per ulteriori aggiornamenti relativi alle problematiche analizzate.
Il comune di Aci Castello ha proposto la possibilità di effettuare un intervento stralcio, che momentaneamente esclude il Vecchio Allacciante con
recapito finale a mare e preventiva immissione dei
SCHEDA TECNICA
Titolo del progetto: “Realizzazione di una condotta fognaria per
il convogliamento dei reflui provenienti dal comune di Aci Castello
al vecchio allacciante del Comune di Catania con recapito finale al
depuratore di Pantano d’Arci”.
Importo dei lavori: Euro 15.478.976,35
Opere previste: Il sistema prevede la realizzazione di un collettore
costiero della lunghezza complessiva di circa km 8,5 che, dipartendosi da Capo Mulini ed attraversando l’intero territorio
castellese, giunge a Catania dove si collega con l’esistente “Vecchio allacciante” all’altezza dell’incrocio tra le vie Acireale e Policastro. Lungo il suo
percorso sono variamente dislocate 7 stazioni di
sollevamento per superare i dislivelli altimetrici.
L’intervento comprende anche la realizzazione
delle reti secondarie, per complessivi 10 km.
circa, che consentiranno l’immediata immissione in rete dei reflui degli agglomerati di Capo
Mulini (Acireale), Aci Trezza e Ficarazzi Bassa
(Acicastello), Vampolieri e Crocifisso- Nizzetti
(Acicatena), Acicastello ed Ognina (Catania).
A tale scopo sono previste 5 piccole stazioni di
sollevamento secondarie a servizio delle aree de(Fonte: Provincia regionale di Catania)
presse rispetto al collettore costiero.
reflui in apposito impianto di depurazione impegnandosi a fornire la relazione tecnica entro quindici giorni.
“E’ necessario comprimere i tempi per giun- Giuseppe Castiglione nella qualità di presiden- verse problematiche, affinché vengano risolti i
gere all’iter di approvazione del progetto e te dell’ATO 2 Catania Acque – che tutti gli Enti problemi dei reflui sia dell’area castellese che
pertanto è fondamentale – ha dichiarato l’on. coinvolti collaborino alla risoluzione delle di- di quelli dell’area catanese”. 
Gli interventi contro il dissesto idrogeologico Raccolta dei rifiuti in forma ambulante
L’on. Castiglione: “Basta emergenze, è necessario prevenire” Le linee guida affinché anche queste figure
’occasione è stata rappre- Palazzo Minoriti sta portando lioni di euro».
professionali siano regolarmente autorizzate
sentata da un convegno avanti a livello provinciale e Dal collettore di salvaguardia
L
sul tema: “Il rischio geomorfologico: dall’analisi alla
gestione dell’emergenza”, promosso dal Comune di Aci Castello e dall’Ordine Regionale
dei Geologi di Sicilia. Proprio
in questi mesi si sta parlando
con insistenza del collettore di
salvaguardia del paese jonico:
un centro certamente ad alta
vocazione turistica, ma che
presenta delicati problemi dal
punto di vista territoriale, in
senso geologico.
Il presidente della Provincia
regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione, ha colto
così l’occasione per tornare
a parlare di interventi mirati
sul territorio: “Oggi – ha detto il presidente dell’Amministrazione provinciale – non si
può pensare di continuare ad
affrontare l’emergenza, ma
occorre operare in termini di
prevenzione di salvaguardia
del territorio”. Castiglione si è
soffermato sugli interventi che
su quelli a livelli nazionale, in
qualità di presidente dell’Upi:
“In Provincia di Catania – ha
aggiunto il presidente – ci siamo dotati di uno strumento
per coordinare e programmare
gli interventi: il Piano Territoriale Provinciale. Ma anche
sul piano nazionale abbiamo
chiesto al ministro per l’Economia, Giulio Tremonti, di
modificare il Patto di Stabilità
interno, affinché sia permesso
ai nostri Enti di liberare risorse per garantire gli interventi
di messa in sicurezza”.
Poi, il messaggio lanciato
alla Regione Siciliana, per lo
stanziamento dei fondi necessari agli interventi: “Non comprendiamo come la Regione, a
fronte di oltre 6 miliardi di euro
di fondi strutturali destinati alla
Sicilia per il 2007-2013, che
con il cofinanziamento diventano circa 12 miliardi di euro,
abbia destinato per il dissesto
idrogeologico soltanto 160 mi-
agli interventi di manutenzione
stradale sulle arterie provinciali, Palazzo Minoriti fa sapere di
esser impegnata a continuare
l’opera di ammodernamento,
riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio locale
di propria competenza. È di
questi giorni, ad esempio, la
notizia dell’inizio dei lavori di
sistemazione del piano viabile della strada provinciale 7/I,
che ricade nel centro abitato di
Castiglione di Sicilia, dal Ponte
San Giacomo all’uscita del paese in direzione Francavilla di
Sicilia. Interventi come questo,
commenta Castiglione, sono il
frutto di una programmazione
mirata. Nella trafficata strada,
oltre ad essere messa in sicurezza, livellata e compattata, infatti, si sta intervenendo anche per
impedire infiltrazioni di sostanze che, con il tempo, favoriscono il dissesto e lo sgretolamento
del conglomerato. 
A.I.
L
inee guida per regolarizzare l’attività di
raccolta e trasporto dei rifiuti in forma
ambulante e tutte le informazioni utili
consultabili sul sito Internet dell’Ente.
Le fornisce la Provincia regionale di Catania,
consapevole dell’importanza delle figure che,
nell’ambito del sistema di gestione dei rifiuti,
sono ancora legate a un mestiere antico, quello
esercitato appunto dai soggetti che raccolgono e
trasportano i rifiuti in maniera ambulante.
La normativa vigente e recenti sentenze della Cassazione (n. 20249/2009) confermano
che gli ambulanti regolarmente abilitati allo
svolgimento della loro attività, limitatamente
ai rifiuti che formano oggetto del loro commercio, sono esonerati dalla tenuta dei registri
di carico e scarico dei rifiuti, dei formulari di trasporto degli stessi, del MUD e dell’iscrizione
all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Con il passare del tempo, però, anche questo mestiere sarà
costretto ad adeguarsi ai nuovi scenari che si prefigurano, in particolare con l’avvento del Sistri, il
sistema telematico di controllo della tracciabilità dei rifiuti.
È dunque fondamentale che anche queste figure professionali siano regolarmente autorizzate. Per
essere in regola, devono essere possessori di partita Iva, avere l’autorizzazione comunale prevista per
il commercio al dettaglio in forma ambulante per generi non alimentari ed essere iscritti alla Camera
di Commercio al Registro delle Imprese, nella sezione “Piccoli Imprenditori”, per l’attività di commercio ambulante di rottami ferrosi e carta o cartone.
Già dall’anno scorso l’Ufficio Ecologia della Provincia di Catania ha cominciato a fornire informazioni
utili, consapevole anche del ruolo sociale che questi soggetti svolgono riuscendo a recuperare dei rottami
soprattutto laddove gli enti preposti non riescono ad intervenire. 
A.I.
Catania&Hinterland
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Villa Bellini,quando
termineranno i lavori?
Il sindaco Stancanelli: “Una vicenda
strumentalizzata per attribuirmi responsabilità”
A
di Silvia Calanna
ncora un colpo duro inferto al “Giardino Bellini”. La Commissione d’Inchiesta è stata bocciata complice un’astensione massiccia. Facciamo un passo indietro. Dopo la sospensione dei lavori di restauro e la loro ripresa grazie ai fondi
residui sui mutui non utilizzati (quasi 3 milioni di euro) arriva il
mandato all’avvocatura comunale da parte del sindaco Raffaele
Stancanelli. Un esposto, che contiene gli atti sul restauro e riqualificazione della villa, inviato alla Procura per “fare chiarezza nei
confronti della città” e per spiegare ai cittadini perché, ancora
oggi, parte del giardino comunale non è fruibile. Le previsioni
dell’Amministrazione sembrano ottimistiche. Arrivano notizie di
un completamento in tempi brevi ma le condizioni della Villa non
sono proprio delle migliori e la previsione sembra eccessiva.
Una vicenda che si trascina da anni e che non sembra di
facile risoluzione. Prima a far discutere il mancato raggiungimento del numero legale in Consiglio comunale, adesso
la bocciatura da parte dello stessa commissione d’indagine,
chiesta da alcuni consiglieri, che permetterebbe di capire cosa
è successo. I lavori della Villa Bellini stanno diventando ormai un “affare di Stato”, suscitando malumori che si riflettono
sulla salute della fiducia nelle istituzioni.
Ad intervenire esponenti politici, e non solo dell’opposizione,
ma anche i cittadini, costituitisi in associazioni. Fra tutte il Comitato SOS Villa Bellini. Una mobilitazione popolare che ha
battuto quella politica con oltre 15000 firme raccolte. Troppi gli
intoppi burocratici, troppi gli interrogativi sollevati.
I soldi finanziati dall’Unione Europea per il progetto, pena la
perdita dei fondi stessi, dovevano rispettare delle scadenze precise: ottobre 2008, data poi slittata a giugno 2009, dopo la proroga concessa dalla Regione in accordo con la Commissione
Europea che gestisce i fondi Por (2000-2006). Ma ancora niente di fatto. Mentre il sindaco di Catania sostiene che la vicenda
viene “strumentalizzata” e usata per attribuirgli responsabilità
che non esistono, il comitato Sos Villa Bellini invita i mezzi
di comunicazione a far conoscere “la verità e i responsabili
dell’abbandono e del degrado”. Il comunicato diffuso contiene
delle domande irrisolte: perché nonostante ci fosse una scadenza precisa i lavori non sono stati completati per ben due volte?
Perché il bando è stato pubblicato solo sulla Gazzetta Ufficiale
nazionale e non su quella europea? E, infine, perché i 12 milioni di euro concessi non sono bastati a completare i lavori?
Per non parlare poi delle accuse del consigliere Manlio Messina: pare infatti, secondo quest’ultimo, che sono stati stornati due
milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza delle scuole.
Quale che sia la verità, si aspetta solo di poter al più presto
usufruire di nuovo degli splendidi giardini. 

1^ Q. - 4 Maggio 2010
La storia infinita della metropolitana
Automobilisti stufi dei cantieri aperti in punti nevralgici della città
C
ontinuano i lavori per la costruzione della metropolitana
a Catania. Fino al 18 maggio
il restringimento della carreggiata
sud in direzione Ognina di Viale Antoniotto Usodimare, per 200 metri a
scendere dall’incrocio con via Sebastiano Catania, creerà altri disagi al
traffico ma permetterà alla FCE di
realizzare i locali tecnici della metropolitana. Nel tratto in questione
saranno comunque garantite due
corsie di marcia. Quasi terminata la
realizzazione della galleria “BorgoNesima” ed, entro due anni e mezzo, i lavori della stazione “Milo”,
che dovrebbe entrare in funzione
contestualmente alle stazioni Cibali,
S. Nullo e Nesima (per queste due
annesso parcheggio scambiatore).
Sono queste le novità che arrivano
sul fronte “metropolitana” di Catania. Delle notizie che non consolano
comunque gli automobilisti catanesi
che ormai da anni soffrono il disagio
causato dai diversi “cantieri aperti”
in punti nevralgici della città. Il risultato è il rallentamento del traffico
veicolare e tanto nervosismo.
Sin dalla sua inaugurazione e attivazione, l’11 luglio del 1999, la metropolitana di Catania è stata seguita
da lamentele da parte di residenti e
commercianti. Storiche le contro-
versie per i lavori di Via Ventimiglia,
Corso Sicilia, Viale Libertà, Viale
Africa e Piazza Galatea. Eppure il
completamento definitivo della metropolitana a Catania potrebbe apportare notevoli vantaggi in termini
di viabilità, se consideriamo che la
città è tra le più popolose d’Italia
con 360 mila abitanti (di cui 70 mila
solo a Librino) e più di 700 mila se
aggiungiamo i paesi dell’hinterland,
e che il definitivo completamento
di tutte le tratte potrebbe ridurre le
emissioni di CO2 e ossidi con notevoli benefici per l’ambiente (il Ministero della Salute calcola che ogni
anno siano circa 800 mila le morti
attribuibili al fenomeno).
Il problema è cercare di conciliare le
“spinte espansionistiche” con quelle
dei cittadini. Inoltre, in assenza di
un efficace Piano del traffico e di un
Piano regolatore, gli sforzi potrebbero essere vanificati. Se a questo si
aggiunge che a tutt’oggi solo pochi
catanesi hanno sviluppato “la cultura della metropolitana”, preferendo
spostarsi in auto, il compito è ancora
più arduo.
Allo stato attuale il servizio metropolitano di Catania è gestito da due
società: la FCE (Ferrovia Circumetnea) che ha l’obiettivo di attraversare il centro città e la RFI (Reti ferroviarie italiane) che interessata alla
copertura della zona costiera della
città. Nel progetto, la metropolitana
doveva essere una delle più avanzate
d’Italia con sistemi di automatismo
e frequenza media dei treni ogni due
minuti nelle ore di punta: 70 milioni di passeggeri entro il 2010-2012
e collegamenti ai principali centri
industriali e commerciali. Rimane
però il fatto che di passeggeri se ne
vedono pochi, nonostante la FCE
assicuri un incremento, nei primi
tre mesi dell’anno, delle vendite dei
biglietti. Siamo lontani dalle 60 stazioni coinvolte nel piano originario
e nei lavori di ammodernamento che
avrebbero permesso il collegamento strategico tra i paesi della Sicilia
Orientale.
Di intoppi in questo iter di lavori
non ne sono mancati. Era nel giugno
2008 quando, un tratto della Circonvallazione crollò, interessando
un’area sovrastante una galleria della metropolitana, con conseguente
processo per il direttore del cantiere
e responsabile tecnico dell’azienda.
Nel mese di aprile 2010, ecco un
altro cedimento della strada, sempre
alla Circonvallazione, all’altezza di
Via Sebastiano Catania, che stavolta, dopo i dubbi sollevati e i sopralluoghi effettuati, la FCE garantisce
non attribuibili ai lavori.
La storia infinita continua.  S.C.
Tavolo di consultazione permanente sulla disabilità
I
di Antonio Nicolosi
l mondo dei diversamente abili, è un mondo
variegato ricco di molteplici aspetti e potenzialità, che trova nelle diverse associazioni
che operano nel settore, forse l’unica possibilità
per far sentire la loro voce e sancire il rispetto
dei loro sacrosanti diritti.
Per rafforzare questa presenza sul territorio e
permettere loro di avere la visibilità che meritano è stato istituto nel 2008, un Tavolo di consultazione permanente sulla disabilità tra il P.D. e le
principali Associazioni di persone invalidi della
Provincia Regionale di Catania, che, ad oggi,
continua instancabilmente il proprio lavoro a
sostegno dei disabili.
Formato dal responsabile non vedente delle
Politiche per l’Handicap del Partito Democratico di Catania, Emanuele Rapisarda, Pina Russo
per l’Associazione nazionale mutilati ed invalidi
civili, Santo Furnari per l’Associazione nazionale
mutilati ed invalidi sul lavoro, Luigi Anile per la
Consulta comunale per disabili di Catania e Tribunale per i diritti del malato, Luigi Arena e Carmen
Mirabella per il Coro di persone affette da sclerosi multipla “J. Du Pre”, Maria Antonietta Menza
per l’Associazione italiana sclerosi multipla, Vincenzo Calabrese per l’Associazione famiglie di
audiolesi etnei, Antonio Mondello per l’Unione
nazionale mutilati per servizio, Giusy Milazzo per
l’Associazione malati di Alzheimer.
I Presidenti provinciali delle Associazioni sopraelencate hanno elaborato nel 2009, per venire
incontro alle necessità di chi vive una condizione
di disagio fisico, un’”Agenda di azioni prioritarie”. Agenda, contenente tutto un pacchetto di proposte, presentata ad alcuni Parlamentari Regionali
e Nazionali, al fine di impegnarli moralmente, secondo i rispettivi compiti istituzionali, a sostenerla
nelle sedi competenti.
Tutte le propostesono sono contenute nell’agennella speranza, come ricorda il responsabile non
vedente delle Politiche per l’Handicap del Partito
Democratico di Catania, Prof. Emanuele Rapisarda, “che tali diritti smettano di essere solo enunciati ipocritamente sul piano teorico e formale,
ma che le istituzioni ne garantiscano davvero ai
cittadini invalidi l’effettivo esercizio”. Sarà così?
Ai posteri l’ardua sentenza. 
6
.Catania & Hinterland
ACI TREZZA. Riapre il mercato ittico
Adesso il bando di gara per l’affidamento a terzi della gestione della struttura
di Silvia Calanna
I
l mercato ittico di Aci Trezza, ubicato a
P.zza Marina, chiuso dall’Asp nel mese
di marzo per motivi igienico-sanitari,
ha riaperto. A dichiararlo il sindaco di Aci
Castello, Filippo Drago che, insieme all’Asp
(Azienda sanitaria provinciale) di Catania ha
inviato, a grossisti e commercianti, le ultime
prescrizioni da seguire per l’esposizione e il
trattamento del pesce.
Questo mercato è uno dei più noti nella
provincia ed è il vero traino dell’economia
trezzese, da sempre frequentato da operatori al dettaglio che acquistano il pesce per
poi rivenderlo al consumatore finale.
Così il suo sequestro aveva suscitato diversi malumori e fatto traballare l’intera
economia del paese.
Ma adesso si torna alla normalità. Superato il momento difficile della sospensione
della licenza comunitaria della commercializzazione del pesce e quello dell’ordinanza
del sindaco notificata dalla polizia municipale ai nove concessionari, i tanti operatori
possono tornare a lavoro scongiurando di
fatto il rischio di rimanere a bocca asciutta,
pur pagando i box e le tasse.
Dal 2007 l’Asp aveva sottolineato al Comune la necessità dei lavori, lavori che ora
sono stati completati. Tra questi, si è proceduto a ripristinare il tetto, segnato da infiltrazioni di acqua, le celle frigorifere, gli spo-
gliatoi, senza dimenticare gli adeguamenti
nei sistemi di detergenza per gli addetti ai
lavori. L’apertura del mercato ittico arriva
dopo mesi di fermento in cui si sono cercate
soluzioni concertate. Risultato ottenuto grazie alla fattiva collaborazione di operatori e
istituzioni. Un salto di qualità che ha soddisfatto anche l’Amministrazione.
Adesso si è pronti per il passo successivo:
quello del bando di gara per l’affidamento a
terzi della gestione della struttura. Lo stesso
mercato inoltre, potrebbe essere delocalizzato, quindi spostato dalla centrale Piazza
Marina ad un’area più periferica. Questo per
permettere soprattutto ai camion merci di
poterlo raggiungere più agevolmente. 
BRONTE. Al via la Seconda Rassegna
nazionale di Teatro Scolastico
di Mariella Palmeri
P
resso il Teatro comunale di Bronte
hanno iniziato
a “sfidarsi” vari istituti scolastici a colpi
di spettacolo. Dalla
“Bisbetica Domata” al
“Sogno di una notte di
mezza estate”, da “Re
Lear” a “La lunga notte del potere” (liberamente
ispirato a Shakespeare).
L’iniziativa è al suo secondo
anno di vita, si tratta, infatti, della Seconda Rassegna nazionale
di teatro scolastico Shakespeariano e Anglosassone “Orazio
Nelson”, promossa dall’Istituto
Superiore “Ignazio Capizzi”,
dalla Provincia di Catania e dal
Comune di Bronte.
Una manifestazione voluta
con forza dal dirigente scolastico, Grazia Emanuele, dal presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, e dal sindaco di
Bronte, Pino Firrarello.
L’iniziativa vede impegnati
i ragazzi delle scuole superiori italiane, insieme a quelle europee e del bacino del
Mediterraneo, tanto da favorire un importante scambio
culturale e partecipativo fra
diverse realtà geografiche e istituzionali.
“Ricordiamo ancora
il successo della prima
edizione e ci complimentiamo con i docenti
per averla riproposta.
– hanno affermato il
sindaco Pino Firrarello
e l’assessore alle Politiche scolastiche Pippo
Pecorino – Un evento di grande spessore culturale, capace
di favorire gli scambi culturali
fra scuole non solo italiane,
proprio come deve fare una
scuola europea”.
Del resto, coltivare l’arte è
sempre un investimento considerevole perché in fondo “siamo fatti della stessa sostanza
dei sogni”, avrebbe commentato Shakespeare. 
1^ Q. Maggio 2010

LA SVOLTA
www.lasvolta.it
BELPASSO. Presentato “Nel tempo della lontananza”
Una raccolta delle lettere tra Pirandello e il figlio a cura di Sarah Zappulla Muscarà
di Maria Sambataro
A
Belpasso, l’Amministrazione
comunale ha voluto dare il proprio contributo alla cultura aderendo con diverse iniziative alla XII
Settimana della Cultura.
Di particolare interesse si è rivelata
l’iniziativa “Incontro con l’autore” organizzata in collaborazione con il C.C.
Athena tenutasi nell’Aula Consiliare.
Alla presenza di un pubblico amante
della buona lettura, è stato presentato
il libro “Nel tempo della lontananza”
a cura di Sarah Zappulla Muscarà
(Salvatore Sciascia Editore).
A fare gli onori di casa il sindaco Alfio Papale, che nel dare il benvenuto
ai presenti e agli ospiti ha sottolineato: “Non poteva mancare una simile
iniziativa nel nostro programma di
promozione culturale in quanto, come
simbolo di cultura il libro è senza dubbio uno dei più riconosciuti”.
A presentare il libro è stata la stessa
curatrice che con dovizia di particolari
ne ha illustrato il contenuto e lo scopo.
“Nel tempo della lontananza” è la
raccolta delle carte messaggere intercorse tra Luigi Pirandello e il figlio
Stefano durante l’arco di tempo, quasi un ventennio, che va dal 15 aprile
1919 al 30 settembre 1936, anni in cui
i due corrispondenti sono lontani: il
padre in giro per l’Italia e per il mondo, il figlio di ritorno a casa dopo la
travagliata parentesi bellica, a curare
l’attività del padre nelle relazioni con
Da sin.: il sindaco Alfio Papale, l’attore Agostino Zumbo
prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà, dott.ssa Angela Petralia
giornalisti, critici, editori, impresari.
Il carteggio costituisce una miniera
preziosa cui attingere per restituire
identità letteraria a Stefano (passato alla storia della letteratura con lo
pseudonimo di Stefano Landi) e per
penetrare ancora di più nella complessa personalità del genio pirandelliano.
Vi sono infatti presenti in germe tutti
i temi successivamente sviluppati da
Stefano nella sua produzione drammaturgica, narrativa e poetica.
Il libro restituisce dignità anche ad
un antico e nobile genere letterario
ormai in via d’estinzione, leggiamo
nella prefazione, “contrattosi e dissoltosi in rapidi biglietti, messaggini telefonici, e-mail, dai ritmi internizzati, globalizzati, dalle locuzioni
da chat, dalle leucemie del verbo.
Squarci meccanici che nell’odierno mondo virtuale ammorbano,
strizzano, gelano i pensieri per poi
rapidamente triturarli”.
A chiudere l’incontro la dott.ssa Angela Petralia, responsabile del Settore Cultura, che nel suo intervento ha
invitato esplicitamente alla lettura del
libro anche per il piacere che il gusto
dell’intimistico e del familiare che lo
caratterizza può suscitare nel lettore.
Il gradevole incontro culturale è
stato arricchito dalla presenza degli attori Agostino Zumbo e Marina Cosentino che hanno dato voce
rispettivamente al padre Luigi e al
figlio Stefano con la lettura di due
lettere tratte dal carteggio. 
MASCALUCIA. È partito il concorso
“Pensa Differenziato”
Q
uello che ogni cittadino dovrebbe desiderare è vedere il
proprio paese libero da ingombri puzzolenti e dannosi.
Un ambiente, insomma, che
sia salvaguardato con tutti i
mezzi possibili, curato e gestito con grande attenzione e
riuscita da chi di dovere.
Partire dalla sensibilizzazione dei cittadini è, quindi,
essenziale per diffondere
una rinnovata cultura circa i rifiuti, da considerarsi
non come meri scarti ma
anche come vere e proprie
risorse. Con questo obietti-
Il sindaco Salvatore Maugeri
vo si sta muovendo anche
il comune di Mascalucia,
affidandosi ad un progetto
dal titolo “Pensa Differenziato”, il cui punto di forza
è il coinvolgimento diretto
dei mascaluciesi, attraverso un programma di sensibilizzazione ambientale ed
educazione, con particolare riferimento alla raccolta,
al recupero, nonché riciclo
dei materiali di scarto.
L’iniziativa è stata ideata
e promossa da tutta l’Amministrazione comunale, in
particolare dal Sindaco Salvatore Maugeri e da Nicolò
Oliveri, assessore alla Manutenzione e Servizi Tecnomanutentivi ed alla Gestione e tutela del verde.
Il Comune informa che
potranno partecipare alla
realizzazione di un progetto associazioni ambientaliste, tecnici, esperti e tutti
gli interessati, i cui lavori,
una volta presentati, saranno poi valutati ed eventualmente approvati da un’apposita commissione.
L’invito è, pertanto, rivolto
a tutti i cittadini e alle nuove
generazioni in particolare,
fonte propositiva a dispetto
di tanti pregiudizi.
Quanti abbiano interesse
possono presentarsi all’Ufficio Tecnico manutentivo
Servizi Ambientali.  M.P.
Paternò. Continua la lotta per “salvare” l’ospedale
Il sindaco Pippo Failla chiede le dimissioni del manager dell’Asp3 Giuseppe Calaciura
di Francesca Putrino
L
ottare fino alla fine per cadere, se
questa è la sorte prevista, con un
minimo di dignità. È questo quello
che cerca di fare la città di Paternò per
l’ospedale SS. Salvatore.
Ricordiamo come, se la rimodulazione sanitaria dovesse andare in porto,
alcuni reparti, in particolare quelli di
ortopedia, otorinolaringoiatria, oculistica, e, forse la ginecologia, verrebbero
soppressi. Inoltre si andrebbe incontro
ad una drastica riduzione dei posti letto,
che dovrebbero arrivare a 49.
La situazione, intanto si è evoluta.
Dura la richiesta del sindaco di Paternò, Pippo Failla, che domanda le dimissioni del manager dell’asp3, Giuseppe Calaciura, perché, secondo il
primo cittadino la scelta è mossa chiaramente da conflitto di interesse.
Intanto, la segreteria provinciale della
Uil sanità è contraria al taglio dei posti
letto e delle unità operative degli ospedali
della provincia perché è doveroso tener
conto delle realtà ospedaliere esistenti e
delle esigenze di salute del territorio.
La richiesta che viene fatta all’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo,
è quella di prestare maggiore attenzione
all’ospedale di Paternò per l’ottimo servizio che fornisce ai cittadini, ricordando che ha un bacino d’utenza di 100.000
abitanti. Quindi, necessiterebbe un potenziamento con altre unità operative
mancanti nel territorio per la tutela della
salute dei cittadini.
Ancora non si è tenuto, a causa di un
imprevisto, l’incontro organizzato con
l’assessore regionale alla Sanità, ma una
delegazione di politici paternesi, capeg-
VEDERE
OTTICA & CONTATTOLOGIA
Aci Castello (CT) - Via Re Martino, 152
Aci Sant’Antonio (CT) - Via Roma, 66/C
Acireale (CT) - Via Vittorio Emanuele, 135
giata dal primo cittadino si è incontrato
con la commissione regionale.
A favore del SS. Salvatore è stato
creato anche un comitato civico, “Articolo 32, diritto alla salute”, che ha
organizzato una raccolta firme e che
vede trascritti in pochi giorni oltre tremila nomi. La nascita di questo comitato apartitico e apolitico, composto da
liberi cittadini ha lo scopo di sensibilizzare le persone e avvicinarle a delle
problematiche importanti come quelle
che riguardano la salute.
Sicuramente tutti concordano nel ritenere indispensabile la riduzione degli
sprechi e il rispetto dei criteri di economicità, cercando di ottimizzare le risorse. Non si può, però, essere d’accordo
che una struttura come quella dell’ospedale, che rappresenta la prima azienda
del paese dal punto di vista dell’economia, possa subire un declassamento. Una dequalificazione che consiste
nel restringimento dei posti letto, nel
taglio di reparti fino a giungere ad una
possibile estinzione. I dati a disposizione confermano e attestano un’attività
produttiva, nonostante la riduzione dei
posti letto per la ristrutturazione della
struttura e la messa in sicurezza.
“ Il pronto soccorso, e lo dico con una
punta d’orgoglio – dichiara il primario del
PS di Paternò, Carmelo Caruso – ha fatto
da filtro prezioso per ridurre gli sprechi
evitando ricoveri impropri, ma altrettante dimissioni affrettate. Tutto questo con
grande carico di impegno e di lavoro. Se
non vi saranno gli adeguati reparti tutti i
nostri sforzi verranno vanificati”.
I punti di raccolta firme del comitato
civico, Articolo 32, sono tutte le associazioni che prendono parte all’iniziativa, le farmacie e i medici di base. Inoltre, davanti al nosocomio paternese si è
allestito un gazebo, dove saranno sempre presenti dei volontari dalle 9 alle 19
e in cui i cittadini, muniti di documento,
potranno dimostrare la propria volontà
apponendo la propria firma a mantenere invariata la struttura sanitaria. 
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ONLUS - Reg. al N. 2985,3 del 07 Marzo 2002
Via Vitt. Emanuele, 244
95040 Motta Sant’Anastasia (CT)
Provincia regionale di Catania
Assessorato alle Politiche Agricole,
ex Comunità Montane, Caccia e Pesca
Redazione: Via Vitt. Emanuele, 244 - 95040 Motta S. Anastasia (CT) - Tel. 095 308221 / Cell. 335 6465617 - www.lasvolta.it - E-mail: [email protected]
La Nostra Terra
Q
Maggio 2010
Il grido di aiuto dell’agricoltura siciliana
All’INTERNO
di Antonio Iacona
Presidente Associazione “Spighe D’Oro”
uesto speciale sul
mondo agricolo,
nasce su iniziativa
dell’Associazione “Spighe d’Oro” ed è una nuova
realtà, concreta, semplice
e, al tempo stesso, speriamo di gradimento per
i nostri lettori, per tutti gli
iscritti e associati ma anche per tutti coloro i quali
amano la nostra Sicilia.
“La Nostra Terra” è,
infatti, il nuovo progetto
realizzato all’interno del
quindicinale “La Svolta”, un trimestrale, che funge da
lente d’ingrandimento su quelli che sono i temi, le problematiche, le notizie, i cambiamenti o le vere e proprie rivoluzioni inerenti il comparto agricolo, agroalimentare, enogastronomico siciliano, nella fattispecie catanese.
Sono molteplici, infatti, gli scopi e le finalità, perché
molteplici sono i temi, le problematiche, le notizie, i cambiamenti che riguardano questo mondo, con quel pizzico
di rivoluzione che vogliamo apportare anche Noi. Come?
Semplicemente cominciando a riscoprire le vere ricchezze
che si celano dietro i nostri prodotti tipici locali, le produzioni nostrane di eccellente qualità, apprezzate in tutto il
mondo ma che necessitano di un sostegno concreto, non
soltanto dalle Istituzioni, ma anche dai cittadini siciliani,
per “sfondare” nei mercati nazionali e internazionali.
Da qui, allora, l’idea di dare ampia informazione e risalto al mondo agricolo e risalto alle Comunità montane
e all’ambiente, di cui il nostro amato vulcano Etna e i
suoi Comuni fanno parte meritatamente, e alle innovazioni e ai mezzi tecnici per le imprese agricole.
“La nostra Terra”, per la sua realizzazione, si avvale anche della collaborazione delle Associazioni e delle Organizzazioni di settore, degli Enti pubblici e privati e degli
stessi produttori agricoli, per essere uno strumento in più
che consente agli imprenditori agricoli, ai tecnici e agli
operatori professionali di conoscere e approfondire le novità del settore: dall’evoluzione della normativa alle nuove tecnologie. Non è un caso se tra i maggiori sostenitori
del progetto vi sia l’assessorato alle Politiche agricole della Provincia regionale di Catania, guidato da Orazio Pellegrino, che sta dimostrando un’altissima sensibilità nei
confronti del comparto agricolo. A lui, al presidente della
Provincia, on. Giuseppe Castiglione, a tutta la Giunta e a
tutto il Consiglio di Palazzo Minoriti vanno il plauso e la
stima del nostro giornale e della nostra Associazione.
Dare ampia informazione e risalto a tutti quei valori divenuti ormai importanti per una nuova e rigenerata civiltà,
evidenziando il valore delle culture che vanno ricercate nelle
differenze, è uno dei nostri obiettivi. Assieme a quelli, naturalmente, di fare attualità, con informazioni chiare e sempre
aggiornate su tutte le novità del settore: eventi (mostre, fiere,
esposizione di prodotti tipici locali ecc…), innovazione in
agricoltura, normativa (Regionale, Nazionale ed Europea),
recensioni di libri e nuovi cataloghi del settore, bioenergie,
agroalimentare, dalla rintracciabilità alla sicurezza.
E ancora, attenzione rivolta alle comunità montane: difesa
del loro sviluppo e la loro valorizzazione con la promozione
turistica offrendo la massima visibilità evidenziando i luoghi, le tradizioni ed i loro prodotti tipici locali; all’ambiente: documentazioni, informazioni, normative; zootecnia:
dal benessere animale alle notizie su quote latte, mercati e
tecnica; agromeccanica: innovazioni tecnologiche applicate
a tutti gli stadi delle filiere e del processo produttivo, dalla
semina al prodotto finito, dai trattori ai nuovi impianti di
trasformazione; web & tech: uno sguardo sull’evoluzione
delle tecnologie informatiche e di Internet.
Tante voci, quanti capitoli, quanti argomenti di cui trattare.
Con sullo sfondo il variegato, affascinante, impareggiabile
mondo agricolo del territorio catanese e siciliano. 

Agricoltura siciliana: una
sfida da raccogliere
A PAG.
2
L’arancia rossa? Arte
cultura, oltre che gusto
A PAG.
2
Un successo a Catania del
“Mercato del Contadino
A PAG.
2
La Provincia regionale di Catania da sempre al fianco dei coltivatori
D
ai campi coltivati alle sale
della politica. Dalle piazze e
dalle strade siciliane alle sedi
istituzionali degli Enti locali. L’appello dei coltivatori siciliani arriva
ai rappresentanti politici.
Un capitolo importante, per sottolineare la crisi che sta vivendo
il comparto agricolo nell’Isola ma
anche la voglia di riscatto e le reali
possibilità di ripresa, è stata la manifestazione indetta da C.i.a. (Confederazione Italiana Agricoltori)
Sicilia e Confagricoltura Sicilia lo
scorso 20 aprile a Palermo.
Un’anticipazione di quanto sarebbe stato rivendicato è stata
sintetizzata nell’incontro che nei
giorni scorsi i presidenti provinciali di C.i.a., Francesco Costanzo, e
Confagricoltura, Arturo Castrogiovanni, accompagnati dal presidente
regionale di Confagricoltura, Gerardo Diana, hanno avuto con l’on.
Giuseppe Castiglione, nella sua triplice veste di presidente della Provincia di Catania, presidente Upi e
coordinatore regionale del Pdl, date
le tematiche di carattere nazionale e
politico affrontate.
La Provincia regionale di Catania,
infatti, da sempre è stata al fianco
dei coltivatori, e sta continuando a
dimostrare il suo sostegno al comparto attraverso manifestazioni di
carattere regionale, nazionale e internazionale, e alla manifestazione
del 20 aprile il sostegno è arrivato
anche dall’attuale assessore provinciale alle Politiche agricole, Orazio
Pellegrino. Castiglione, inoltre, ha
incontrato i rappresentanti di categoria forte delle sue esperienze
passate, maturate sia da assessore
regionale al ramo che come componente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, oltre
che da sempre attento osservatore
dei problemi agrari ed agroalimentari dell’Isola.
Con C.i.a. e Confagricoltura ha
condiviso le preoccupazioni espresse, delineando delle linee di intervento.
“L’agricoltura, oltre a rappresentare uno degli assi portanti dell’economia siciliana, è un elemento vitale per la difesa, la salvaguardia e la
valorizzazione dell’ambiente nelle
aree rurali e interne della nostra
regione – ha affermato Castiglione
–. Occorre affrontare il problema in
maniera seria e concreta”. Il dato,
infatti, rimane: l’agricoltura siciliana sta vivendo una situazione di pesantissima e preoccupante difficoltà,
le cui cause sono da ricercare nella
crisi strutturale che da anni colpisce
il settore, aggravata dalla situazione
economica congiunturale e dall’ina-
deguatezza della rete infrastrutturale. Da qui, la giornata di mobilitazione generale del mondo agricolo,
per porre all’attenzione dell’Unione
Europea e dei governi, nazionale e
regionale, la necessità di immediati
interventi, per la difesa del reddito e
del lavoro agricolo e per la valorizzazione dell’agroalimentare siciliano. In particolare, è stata sottolineata
la necessità di interventi comunitari
per: l’erogazione di aiuti straordinari a tutti i comparti agricoli in crisi,
misure di sostegno per le aziende
in difficoltà, riduzione dei costi di
produzione, una ripresa dei consumi agroalimentari, incentivi per la
cooperazione e l’associazionismo,
una revisione del Psr, della valorizzazione economica dei prodotti
siciliani, controlli sistematici sulle
merci extracomunitarie, snellimento della burocrazia e delle procedure, riorganizzazione e ridefinizione
dei compiti degli Enti strumentali
della Regione (Consorzi di Bonifica, Esa, Istituto ViteVino, Consorzi
di Ricerca, etc.), assicurazioni agevolate con intervento regionale per i
danni atmosferici e le perdite di reddito, anticipazione immediata dei
premi Pac alle aziende danneggiate
da frane, smottamenti, alluvioni ed
esondazioni. 
A. I.
I dati positivi del settore
vitivinicolo
A PAG.
3
Premiati al Vinitaly 2010
i vini “Al-Cantàra”
A PAG.
3
La moda dei Finger food
si fa strada
A PAG.
4
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2
La Nostra Terra
www.lasvolta.it
Agricoltura siciliana: una sfida da raccogliere
Esistono filiere, comparti, società, associazioni realmente in grado di
sfidare il mercato per risollevare le sorti dell’agricoltura nell’Isola?
A
gricoltura siciliana: un gioco di squadra esiste davvero? Ormai da decenni se lo
chiedono gli esperti del settore, gli
imprenditori agricoli, le stesse pubbliche amministrazioni.
Esistono filiere, comparti, società, associazioni realmente in
grado, al di là dei marchi o delle
trovate pubblicitarie, di sfidare il
mercato fortemente concorrenziale per risollevare le sorti dell’agricoltura nell’Isola?
I dati, certamente, non sono dei più
rosei, se si pensa che negli ultimi
anni è stato registrato un calo delle
aziende agricole. Dati che saltano
fuori già nel giro di dieci anni, confrontando ad esempio i censimenti
del 2000 e del 1990. Dal censimento
Istat del nuovo millennio nella sola
provincia etnea risultano 50.290
aziende, con una Superficie agricola
totale di quasi 190 mila ettari ed una
Superficie agricola utilizzata di più
di 145 mila ettari.
Ma la marcia da ingranare è ancora lontana da quella del vero
sviluppo se si considerano alcuni
fattori importanti sul fronte dei fabbisogni, come: la scarsa adeguatezza delle produzioni alle richieste
di mercato, la mancanza di risorse
economiche, la lenta, disarmante
burocrazia, i canali di distribuzione
ancora arretrati, le scarse reti stradali e i fortissimi problemi legati
alle infrastrutture.
news
Industria
alimentare e
inflazione
E molto altro ci sarebbe da aggiungere, se non fosse che il territorio
siciliano presenta comunque anche
grandissime capacità di sviluppo. Un
esempio? La Sicilia è una terra fertile, nella sola provincia di Catania fiumi come il Simeto, il Gornalunga, il
Dittaino e le relative aree bonificate
possono rappresentare un ottimo incentivo e uno stimolo a fare meglio.
Ai rimedi naturali si aggiungono poi
quelli del lavoro umano, come la
creazione di laghi artificiali che ha
consentito lo sviluppo delle diverse
tipologie di colture: l’agrumicoltura,
la viticoltura, il florovivaismo, la ce-
realicoltura, l’olivicoltura.
Ma tornano a galla i problemi,
come la scarsa conoscenza delle risorse del comprensorio sia a livello
locale che nazionale e internazionale, l’inadeguatezza dei servizi, la
scarsissima pubblicità e le carenze nella comunicazione di settore
per diffondere e fare conoscere le
diverse possibilità di crescita e di
sviluppo, la pochissima capacità
di realizzare gestioni davvero efficienti delle risorse, una tutela quasi
nulla dei beni del settore, una scarsissima tendenza a collaborare e a
fare gioco di squadra tra i diversi
attori protagonisti dei comparti
agricoli e tanto altro.
Quando poi si aggiunge la natura
a rendere più difficile il percorso di crescita, allora non si deve
soltanto correre ai ripari ma ricreare, ricostruire, rimodernare un
comparto che realmente potrebbe
rappresentare il fiore all’occhiello
dell’economia siciliana.
La concorrenza internazionale,
oltre che nazionale, è spietata. Ma i
siciliani e le loro belle realtà hanno
tutte le carte in regola per vincere
questa sfida.  
A. I.
L’arancia rossa? Arte e cultura, oltre che gusto
È
28 giovani artisti realizzano mosaici con il frutto nostrano
sstata affidata all’arte, nelle sue
tante sfaccettature, la promozione dell’Arancia rossa siciliana, in
una “tre giorni” organizzata dal 16 al 18
aprile scorsi a Paternò dalla Provincia
regionale di Catania, con il presidente
Giuseppe Castiglione e gli assessori
provinciali Ascenzio Maesano e Orazio
Pellegrino, e con il presidente della Pro
Loco, Salvina Sambataro.
Un modo certamente insolito e, al
contempo, originale per fare conoscere il frutto che è considerato il simbolo
del territorio paternese e del territorio
provinciale etneo, oltre che della stessa Regione Siciliana, affidato adesso
a diversi talenti. Sono stati 28 giovani
artisti, diretti dal maestro Barbaro Messina, a
realizzare altrettanti mosaici con l’utilizzo dell’Arancia rossa, regina del mosaico intersecato
con legni di arancio, limone, foglie e
pietra lavica con un messaggio ben
preciso rivolto ai visitatori con la celebrazione della propria terra e le sue
importanti risorse.
A restare estasiata non è stata soltanto la vista, con le opere realizzate, ma
anche il palato, grazie ai piatti preparati dallo chef Paola Battaglia, che si
è cimentata nella realizzazione di un
menù naturalmente a base di arancia,
dall’antipasto al dolce. Non sono mancati i momenti dedicati al teatro, con
la messa in scena di antiche ballate e
danze dalle radici lontane.
Un evento, sicuramente, anche di forte attrazione turistica. 
A. I.
Partenza in pole position per il “Mercato del Contadino”
In piazzale Raffaello Sanzio la 3^ edizione ricca di novità
L
a domenica di inaugurazione si era colorata un po’ di grigio,
minacciando di rovinare
la festa con qualche timida
goccia di pioggia. Ma i catanesi non si sono lasciati intimorire e in centinaia si sono
ritrovati in piazzale Raffaello Sanzio per un grande
ritorno: la 3^ edizione del
“Mercato del Contadino”,
la festa dei prodotti agroalimentari di eccellenza del
territorio etneo che l’assessorato alle Politiche agricole
della Provincia regionale di
Catania ha organizzato, ancora una volta con la stretta
collaborazione di Comune di Catania, associazioni
C.i.a. e Confagricoltura e
associazione di consumatori
Codacons.
Un grande ritorno atteso
e voluto, sia dai cittadini che dai produttori e che
presenta novità importanti
che contrassegneranno la
1^ e la 3^ domenica di ogni
mese per tutto l’anno, fino a
dicembre, con la sola pausa di agosto. Tra i 34 stand
allestiti nel piazzale c’è posto solo ed esclusivamente
per i prodotti del territorio
provinciale catanese, tutti
garantiti e con un’evidente
1
@
LA SVOLTA
tracciabilità. E poi, 5 appuntamenti saranno itineranti per la provincia, tra i
Comuni delle aree jonica,
pedemontana, etnea, acese e calatina.
A tagliare il nastro,
nella prima domenica
di inaugurazione, sono
stati il presidente dell’Amministrazione provinciale, on. Giuseppe
Castiglione, e l’assessore
provinciale alle Politiche
agricole, Orazio Pellegrino, con il sindaco di
Catania, sen. Raffaele
Stancanelli, i rappresentanti delle associazioni,
Francesco Costanzo (C.i.a.),
Arturo
Castrogiovanni
(Confagricoltura) e Francesco Tanasi (Codacons), l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, Massimo
Pesce, l’assessore comunale
Angelo Sicali, il dirigente
del servizio, Valerio Saitta, i consiglieri provinciali
Matteo Di Mauro e Carmelo
Giuffrida, il consigliere comunale Nuccio Condorelli.
“Torniamo con un’edizione ancora più ricca e
interessante – ha detto, con
evidente soddisfazione, il
presidente della Provincia, Castiglione – e con un
obiettivo già raggiunto, forti
dell’esperienza delle passate edizioni: il risparmio
e l’alta qualità attraverso il
kilometrozero, riuscendo a
dare contemporaneamente
un sostegno concreto ai nostri produttori e un aiuto alle
tasche dei consumatori”.
“Alta qualità che si unisce
alla sicurezza alimentare
– ha aggiunto l’assessore
Pellegrino – e all’alta professionalità delle aziende
locali selezionate. Tutte le
produzioni, infatti, sono rigorosamente del territorio
catanese. È stata, la nostra,
una scelta di campo, per
sensibilizzare i consumato-
ri della nostra provincia ad
una maggiore conoscenza
dei prodotti tipici nostrani”.
Presidente e assessore della
Provincia hanno unitamente
ringraziato per la forte collaborazione le associazioni
di categoria, di consumatori
e il Comune capoluogo.
“Tra gli obiettivi centrati, ci
sono certamente la lotta alla
speculazione e al carovita e
la garanzia della qualità dei
prodotti esposti e venduti”
ha ribadito il presidente nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, che con la sua
associazione di consumatori
ha rilevato in mattinata i
prezzi esposti tra gli stand
e verificato la trasparenza degli stessi e le norme
rispettate, mentre i presidenti provinciali di C.i.a. e
Confagricoltura, Costanzo
e Castrogiovanni, hanno
evidenziato come i numerosi prodotti venduti sono
il frutto della vitalità del
territorio etneo, segnale
questo per uscire dalla crisi profonda che continua a
colpire il comparto.
Almeno del 20% è il
risparmio garantito nell’acquisto dei prodotti al
“Mercato del Contadino”,
che al suo ritorno nel cuore di Catania ha riproposto
la formula vincente di agrumi, frutta, verdura, miele,
conserve, confetture, vino,
olio, formaggi, frutta secca,
che saranno riproposti anche
negli appuntamenti itineranti
per i Comuni della provincia,
mentre già dalla prossima
domenica, la 1^ del mese di
maggio, si attendono le degustazioni guidate.
“Kilometrozero: dal produttore al consumatore;
mangiamo meglio, spendiamo meno”: una formula di
risparmio e genuinità che i
catanesi continuano ad apprezzare. 
A. I.
Un freno ai prezzi nello
scenario italiano
S
di Antonio Iacona
ono dati importanti quelli che emergono
dall’industria alimentare, che dimostrano
come questo settore abbia sempre mantenuto
sul medio periodo un trend dei propri prezzi
alla produzione significativamente inferiore
all’inflazione.
Le cifre sono snocciolate dall’Ufficio Studi di Federalimentare, mentre anche i dati di
febbraio dell’inflazione, recentemente diffusi dall’Istat, sottolineano come l’industria
alimentare continui a fare da freno ai prezzi.
Ecco il confronto tra febbraio 2010 e febbraio
dello scorso anno, a fronte di un’inflazione
del +1,3%, secondo cui emerge che i prezzi
al consumo dell’alimentare lavorato sono cresciuti del +0,4%, con uno scarto in meno quindi di quasi un punto.
I prezzi alla produzione dell’industria alimentare, inoltre, hanno segnato a febbraio
2010 un calo del -1,4% rispetto al febbraio
2009. Rispetto ad un’inflazione del +1,3%
sullo stesso periodo, la forbice si amplia nettamente e raggiunge 2,7 punti. Anche nel confronto del febbraio scorso col mese di gennaio
immediatamente precedente, infine, i prezzi
alla produzione contribuiscono a frenare l’inflazione, con un calo del -0,6% rispetto ad una
crescita parallela dell’inflazione del +0,1%. 
Va’ dove ti porta
il… mouse!
Su Internet alla scoperta
di foreste e boschi siciliani
D
a qualche giorno è possibile semplicemente collegarsi al sito Internet www.boschidisicilia.it per conoscere approfonditamente la
mappa delle oltre cento aree attrezzate per la
fruizione delle riserve naturali gestite dal Dipartimento regionale Azienda foreste demaniali in
tutto il territorio dell’isola. Un’iniziativa voluta
dallo stesso Dipartimento, per fare conoscere
e valorizzare al meglio le aree attrezzate dei
boschi siciliani, anche comodamente da casa e
con il veloce collegamento di un computer.
Non è un caso nemmeno che l’iniziativa sia
partita in queste settimane, in cui la primavera ormai divampa e si annuncia l’arrivo dell’estate. Quindi, come si verifica ad ogni bella
stagione in Sicilia, sarà possibile incrementare
una più forte fruizione delle aree boschive da
parte dei siciliani ma anche dei tanti turisti.
L’iniziativa ha pure il merito di abbattere le
barriere architettoniche e le informazioni utili
si trovano proprio sul sito, come spiega Rino
Giglione, dirigente generale del Dipartimento
regionale Azienda Foreste Demaniali: “Alcune aree sono accessibili anche ai diversamente
abili, perché siamo convinti che anche il tempo
libero sia un diritto per tutti. La fruizione senza
barriere della natura è uno degli obiettivi del
dipartimento, unitamente alla salvaguardia del
ricco patrimonio di biodiversità”.
Le parole d’ordine raccomandate dal Dipartimento sono buonsenso e rispetto dell’ambiente,
con cui trascorrere in ogni angolo della Sicilia
una giornata da vivere all’aria aperta in contesti
naturalistici straordinari. 
A.I.
La Nostra Terra
LA SVOLTA
www.lasvolta.it
I dati positivi del settore vitivinicolo italiano
Il vino brinda ad occupazione e integrazione
250 mila
V
ino e occupazione: un binomio interessante,
vista negli ultimi anni la crescita positiva del
comparto nel panorama nazionale. Il giro d’affari che il “sangue di Bacco” è in grado di muovere,
infatti, si unisce al grande impatto che la viticoltura
ha sull’occupazione, legata alle tante attività connesse
che ruotano intorno al vino.
In questi decenni è aumentato anche il peso occupazionale rivestito dal settore, che ormai rappresenta la
prima voce dell’export alimentare italiano (fonte: “Il
Sole 24 Ore”, ndr), ed è sempre più rilevante il peso
che ha assunto grazie al ruolo multifunzionale. Il business che parte dalla cantina sempre più frequentemente sembra giungere ad altri ambiti, dalla commercializzazione agli agriturismi, all’enoturismo, con il forte
interesse che investe gli ospiti stranieri in Italia. Da
qui, l’importante crescita delle opportunità di lavoro.
Coldiretti e Associazione delle Città del vino, nei giorni scorsi, hanno organizzato un convegno proprio sull’universo occupazionale di questo affascinante mondo, dal titolo: “Mestieri del vino”, dove protagonisti
sono stati i numeri, secondo i quali il settore dà oggi
lavoro a circa 1,2 milioni di addetti, con una crescita
del 50% negli ultimi dieci anni. Di questi 1,2 milioni
di lavoratori del vino, 200 mila sono stagionali e, soprattutto, 20 mila sono immigrati.
“Nel solo distretto di Montalcino, – spiegano alla
Coldiretti – lavorano nel vino persone di 44 nazionalità diverse”. Dunque, vino uguale occupazione, ma
anche vino uguale integrazione.
Dati che si aggiungono alle 250 mila aziende e alle
35 mila che effettuano anche l’imbottigliamento del
prodotto. Importanti sono anche le ricadute sulla formazione. In Italia sono almeno 20 i corsi di laurea in
viticoltura ed enologia. Ai quali si aggiungono 449
corsi post laurea dedicati al settore.
All’occupazione diretta nel settore va aggiunta quella
del sempre più importante indotto. Solo l’enoturismo
nel 2009 (fonte: “Il Sole 24 Ore”, ndr) ha sviluppato
un giro d’affari stimato in 1,8 miliardi di euro e ha
messo in moto fra le cantine di 500 città del vino e
i percorsi delle 150 strade del vino circa 6 milioni di
turisti.
“Il rapporto fra vino e territorio si sta sviluppando – ha
detto il presidente dell’Associazione Città del vino,
Giampaolo Pioli – e di conseguenza si ampliano le
opportunità di impiego”.
Sul tasto della formazione ha continuato anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sottolineando come
sia sua intenzione promuovere a breve “nelle scuole
italiane corsi di formazione per educare i giovani ad
un corretto consumo di vino”. 
A. I.
aziende vitivinicole
35 mila
L’impegno quotidiano
della Delegazione
F.i.s.a.r. di Catania
La valorizzazione del vino
e l’arte della degustazione
aziende vitivinicole che
effettuano anche l’imbottigliamento del prodotto
1,2
milioni
di lavoratori del vino. Un
settore con una crescita del
50% negli ultimi dieci anni
200 mila
sono stagionali
L
20
mila
sono immigrati
Sicilia – produzione di vino e superfici vitate – aggiornamento 2008
G
uardare le statistiche 2008 della regione Sicilia mette un po’ di preoccupazione. O questi numeri sono in qualche modo sbagliati
e le superfici vitate non sono cresciute come dice
ISTAT di 11000 ettari nel 2008 oppure siamo di
fronte al caso clamoroso che si sta investendo pesantemente nel vigneto di una regione che produce soltanto il 4% di vini DOC/DOCG e ancora un
buon 20% della produzione totale come mosto. In
Sicilia sarebbe utile continuare nella direzione della ristrutturazione, non in quella dell’espansione.
Detto questo, i principali punti che corre sottolineare sono i seguenti:
• La produzione e’ rimbalzata nel 2008 a 6.2m/hl,
con una crescita del 35% sul 2007. Siamo soltanto
il 5% sotto la produzione media storica della regione dal 2000. La provincia di Trapani e’ addirittura
del 7% sopra la produzione media storica.
• Le superfici vitate hanno segnato questo incremento a 122750 ettari, 11mila ettari in piu’. 5000
a Trapani, 1500 a Palermo, 1800 ad Agrigento e
cosi’ via.
• Non ci sono segnali che l’impronta produttiva
stia cambiando. La produzione di mosti e’ tornata
a crescere sul totale, la produzione di vini da tavola
risale da 2.6 a 3.3m di ettolitri.
• In Sicilia su 6.2 milioni di ettolitri si sono prodotti 229mila ettolitri di vini DOC/DOCG.
• Non ci sono segnali che la produzione di vini
DOC stia aumentando il suo peso. Non e’ successo
nel 2007 con la cattiva vendemmia, non succede
nel 2008 con una vendemmia nella media. 
Premiata al Vinitaly 2010 la fantasia dei vini “Al-Cantàra”
Medaglia d’Oro per l’etichetta “Occhi di ciumi” e la Gran Menzione per l’etichetta
“La fata galanti”all’interno del “Concorso internazionale Packaging”
È
xla seconda volta che l’azienda vitinicola “Al-Cantàra” del
produttore Pucci Giuffrida di
Randazzo, sull’Etna, riceve un prestigioso premio nell’ambito del Vinitaly
di Verona. Un prestigio che riguarda
l’azienda, certamente, ma anche l’intero territorio catanese, che si erge
così a simbolo di produttività unita
alla fantasia. I premi, infatti (perché di
due riconoscimenti in realtà si tratta),
assegnati all’azienda pochi giorni prima dell’apertura della manifestazione
di Verona, sono la Medaglia d’Oro per
l’etichetta “Occhi di ciumi” e la Gran
Menzione per l’etichetta “La fata galanti”, all’interno del “Concorso internazionale Packaging”.
Le etichette di “Al-Cantàra” ancora
una volta (la seconda nel giro di pochi
anni, visto che già al Vinitaly 2008 la
Gran Menzione era andata ad un’altra
etichetta dell’azienda, “O’ scuru o’
scuru”, annata 2005) hanno colpito
positivamente la giuria del concorso
3
Il produttore vitivinicolo Pucci Giuffrida
per il loro messaggio culturale, che
si richiama volutamente all’arte e alla
letteratura siciliane. Nino Martoglio e
Luigi Pirandello sono solo alcuni degli scrittori “veicolati” dalle bottiglie
dell’azienda randazzese, illustrate da
insigni pittori. I “titoli” dei vini sono
significativi: “Luci luci”, “Cappiddazzu paga tuttu”, “ ‘A nutturna”, “Lu
disìu”, e anche quando si sorseggiano
questi vini prelibati, si scopre la ricchezza di una terra unica al mondo.
Nel dichiararsi ovviamente soddisfatto, e forse anche un po’ sorpreso
per un simile risultato, meritatamente ripetuto, Pucci Giuffrida mantiene intatta la sua cortesia, la sua
professionalità e anche quel pizzico
di timidezza che lo rende ancora più
simpatico. Soprattutto quando, come
è capitato nell’ambito di una degustazione dedicata ai suoi vini nelle
scorse settimane e organizzata dalla
F.i.s.a.r. di Catania, lo stesso Giuffrida si è improvvisato interprete di
poesie, recitando ai commensali versi del già citato Martoglio.
Da pacato e attento commercialista,
appassionato di vino, da qualche anno
Pucci Giuffrida ha deciso di investire
nella produzione vitivinicola. E, se
i risultati sono questi, beh, allora…
che dire: in bocca al lupo e continua
così, Pucci! 
A. I.
a “passione” alla base di tutto, l’ “amore” per il vino e per il gusto inteso come
una parola d’ordine, come il motore
con cui naviga verso rotte sempre nuove e
orizzonti sempre più ampi e affascinanti la
Delegazione F.i.s.a.r. di Catania. Già i numeri significativi della sezione etnea sono in
grado di tracciare un profilo ben preciso del
ruolo importante che riveste la realtà catanese. Un’attività intensa, nata prima ancora
degli anni ’90 con la presenza del famoso e
stimato chef Nino Statella, che iniziò a dare
un’impronta di prestigio alla Delegazione. Da
allora ad oggi, la musica ha cambiato spartiti,
ma non le armoniose melodie, alla conquista
di sempre più appassionati e iscritti.
La notizia più recente, che ha riportato la
Delegazione di Catania alla ribalta in tutta
Italia, è stata la riconferma, per altri tre anni,
del presidente nazionale della F.i.s.a.r., quel
Vittorio Cardaci Ama che è proprio catanese e che vanta nel suo curriculum anche la
vittoria al concorso per “Miglior Sommelier
F.i.s.a.r.” edizione 1999.
Con la barba spruzzata un po’ di grigio, ma
con il sorriso e l’entusiasmo sempre uguali, è
stato proprio Cardaci Ama a ridare vigore alla
Delegazione etnea dal 2000 in poi, arrivando a
contare fino ad oggi centinaia di allievi iscritti
ad ogni corso. Di questi, negli anni, almeno 150
hanno superato l’esame per diventare Sommelier F.i.s.a.r., molti anche brillantemente.
Dopo un periodo trascorso ad Aci Trezza,
il paese dove lo scrittore siciliano Giovanni
Verga, la più famosa penna del Verismo, ambientò il romanzo della famiglia di pescatori
“I Malavoglia” e molte delle sue novelle, la
sede provinciale della Delegazione si è trasferita al “Katane Palace Hotel”, nel cuore
della Catania antica, a pochi metri da quella
via Umberto che, assieme alla centralissima
via Etnea, è una delle arterie storiche del capoluogo etneo e dove proprio Verga trascorreva molte ore passeggiando in compagnia di
altri illustri colleghi come Luigi Capuana e
Federico De Roberto. Da qui, dal “Katane”,
escono i numerosi corsisti, mentre la Delegazione è stata ed è tuttora impegnata in tante
manifestazioni tra Catania e provincia dedicate al gusto, ai sapori, al vino, tra cui: degustazioni, visite in cantine, cene sociali, oltre
ad avere un appuntamento fisso ogni settimana con il “Club del Venerdì”, aperto ai soci
e ai loro ospiti, per degustare ottimo vino e
conversare un po’. E, a proposito di degustazioni, la Delegazione etnea si distingue particolarmente per l’alta qualità dei vini proposti
ad ogni appuntamento, anche durante le lezioni dei corsi, libera da qualunque legame
con le aziende locali, ma anzi acquistando
prestigiose bottiglie direttamente in enoteca
e non essendo dunque vincolata a questo o a
quel mecenate di turno.
Dopo la nuova nomina di Vittorio Cardaci
Ama a presidente nazionale, infine, anche la
sezione di Catania ha visto una nuova elezione per decidere chi dovrà continuare a guidare quest’importante Delegazione. 
A. I.
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4
La Nostra Terra
In Cucina
LA SVOLTA
www.lasvolta.it
La moda dei Finger food si fa strada
di Vincenzo Cimbali
È
Vincenzo Cimbali
Nasce a Paternò il
26/11/1989. e vive a
Belpasso. Formatosi
professionalmente presso
l’Istituto Alberghiero di
Nicolosi, ha avuto come
guida insegnati e noti
cuochi, Emmi Robert e
Antonio Lo Coco. .Ha
appreso, in particolare,
l’arte culinaria dal
maestro Gianluca
Mignemi, più volte
medaglia d’oro d’Italia.
Sebbene giovanissimo ha
partecipato con successo
a diversi concorsi
regionali e nazionali;
più volte è infatti salito
sull’ambito podio. 
xun fatto ormai acquisito che, sempre maggiormente, vi è la tendenza a
portare in tavola ai commensali piccole portate in modo tale che si possano
mangiare senza l’ausilio delle posate: i
Finger Food. Si utilizzano, almeno si dovrebbero, le mani, per portare alla bocca le
composizioni culinarie presenti nel piatto,
per cui sono quei cibi in piccole porzioni
singole mangiate, appunto, senza l’uso
delle posate che ci permettono di evidenziare l’importanza del senso del ‘tatto’ per
la percezione delle emozioni e del gusto.
In passato, si è sempre ritenuto e pensato che il tatto fosse il senso più intimo
dell’uomo. Attualmente, molti scienziati
lo ritengono addirittura fondamentale,
poiché l’unico in grado di percepire gli
stimoli meccanici. Ma cosa è veramente
il tatto e qual è il suo organo? Far coincidere questo senso all’atto del toccare
con le mani sarebbe limitativo, perché
è attraverso l’epidermide del corpo che
possiamo percepire caldo, freddo, liscio,
ruvido, asciutto, bagnato, etc.
Il tatto è il primo senso che si sviluppa
nell’essere umano.
La maggior parte del genere umano, per
ragioni pratiche, mangia con l’aiuto delle
mani stesse. L’uso del coltello e del cucchiaio risalgono alla nascita della civiltà
stessa, mentre quello della forchetta ci porta al medioevo. La cultura di limitare il più
possibile il contatto diretto tra mani e cibo,
venne codificata nel XVI sec. con le prime nozioni del galateo. Monsignor Della
Casa, nel 1550 dette alle stampe il primo e
fondamentale promemoria di come un ‘signore’ si dovrebbe comportare non solo a
tavola, ma in ogni momento di vita.
Toccare un alimento ci ricollega al nostro primario bisogno di sopravvivenza e mangiare con l’aiuto delle mani, è
un modo per cogliere l’anima dei cibi.
Cominciando dalle prime forme di gallette, biscotti o dolcetti, i finger food hanno
rappresentato nella storia una sublime forma dell’arte della comunicazione.
Durante i famosi banchetti e convivi
dell’epoca imperiale romana, si mangiava sdraiati sul ‘triclinum’ poggiandosi al
gomito sinistro e piluccando il cibo servendosi della mano destra o al massimo,
con l’utilizzo di una specie di spillone.
Posizione che oggi troveremmo sicuramente scomoda, ma che presentava un
duplice vantaggio: permetteva di ingerire una quantità maggiore di cibo e consentiva ai convitati sazi oltre misura, di
assopirsi tra una portata e l’altra.
Tale particolare postura rendeva virtualmente impossibile il ricorso alle posate,
in quanto richiedono l’uso di entrambe le
mani: i cibi arrivavano già tagliati in piccoli pezzi in vassoi portati da schiavi o
servitù, detti ‘scissores’ e solo i cucchiai
- ligulae o cochlearia - trovano una certa
frequenza d’uso, in quanto impiegati per
raccogliere salse e farinate.
Ancora oggi i finger food violano apertamente molte regole ‘di casa’ dove il consumo del cibo rappresenta un fatto privato.
Quando si va al ristorante o al bar, accompagnati da amici o parenti, si partecipa ad
un evento collettivo. Si è insieme ad altri
e contemporaneamente soli, e ciò crea
un’atmosfera di complicità tra gli avventori che sovente si scambiano due parole o
una battuta, perché la situazione induce un
senso di confidenza non comune.
La preparazione di un finger food non
deve però essere considerato un gesto banale e seriale. Come le portate presentate
nei banchetti imperiali, anche quelli elabo-
rati per una cena o un convivio non ufficiale, devono possedere tre fondamentali caratteristiche: - bontà - salubrità – bellezza.
La prima nasce dall’eccellenza dei prodotti di base. La seconda, dall’attenzione
alle preparazioni che, contrariamente a
quelle antico-romane, devono essere leggere e digeribili. La terza è generata da
strumenti di facile uso, belli da vedere e
da impugnare.
Nota: Un grande [!] chef, unanimemente
riconosciuto profeta del finger food, pluristellato e nominato in innumerevoli guide
gastronomiche, afferma che “la scoperta
di un nuovo FingerFood giova all’umanità
più che la scoperta di una nuova stella!”
Come sempre, ognuno è libero di pensare ed operare secondo il proprio metro di
personalità. 
Un passato glorioso,
un progetto vincente!
Il ritorno di un grande marchio
per i Garden Center
U
ln passato glorioso che si fa presente,
una passione vincente ieri come oggi: è
questo il concetto che guida il progetto di
rilancio del marchio VERDEVIVO da parte di
Makhteshim Agan-Kollant.
Da sempre marchio di riferimento per il Garden Center, VerdeVivo, torna con un restyling al
marchio e una nuova linea di prodotti espressamente dedicati ai Garden Center. La proposta è
formata da una linea di concimi innovativi e a
seguire nella Primavera del 2010 di soli PPO.
La nuova collezione di concimi VerdeVivo, oltre
a comporsi di una gamma di concimi tradizionali,
linea Wellness, comunque specifici per ogni tipologia di pianta, in controtendenza alla abitudine
attuale di utilizzare un unico concime per tutte le
tipologie di piante, presenta al rivenditore dei formulati innovativi, linea MYSPACE, che rispondono alle effettive esigenze di ogni singola coltura da
orto grazie allo studio della fisiologia della pianta
nel suo “habitat” ideale, all’attenta valutazione dei
suoi reali fabbisogni nutritivi, alla diretta esperienza in campagna, al supporto sinergico dell’analisi
del terreno e della diagnostica fogliare.
La purezza delle materie prime impiegate garantisce la pronta e totale assimilazione degli elementi nutritivi, sia per via fogliare, sia per via radicale.
I continui controlli dei tecnici Makhteshim Agan
hanno confermano l’elevata qualità del prodotto in
relazione alla costanza nel tempo.
I nuovi formulati della linea MYSPACE, nei loro
speciali rapporti e combinazioni, soddisfano ogni
richiesta nutrizionale e, al tempo stesso, svolgono
un’importante azione di prevenzione e cura delle
più diffuse fisiopatie da macro e microcarenza.
Concimi quindi di derivazione “agricoltura” e
quindi con spiccata tendenza ad occuparsi dell’orto ma re-inventati per il mercato hobbistico che si
presentano in modo innovativo anche nel packaging… ad esempio all’astuccio vengono preferite
le buste con un innovativo sistema apri/chiudi.
Un piano di marketing molto articolato e strutturato per il lancio della nuova VERDEVIVO
verrà illustrato a Settembre alla rete vendita
Kollant e prevede, tra l’altro, un grande investimento in termini di merchandising e di comunicazione per i punti vendita.
La nuova VerdeVivo verrà “tenuta a battesimo”
da un grande testimonial. Luca Sardella, il popolare conduttore di RaiDue, ha deciso di legare la
propria immagine al lancio di questa nuova iniziativa. Sono previsti eventi itineranti in tutti i Garden d’Italia e attività promozionali molto importanti con lo stesso Luca Sardella all’interno di tutti
i garden che includeranno nel loro assortimento
anche il marchio VerdeVivo. 
La Nostra Terra - Speciale Agricoltura e Ambiente
In allegato a LA SVOLTA - In distribuzione gratuita
Progetto dell’Associazione “ Spighe D’Oro ”
Richiedete questo manuale presso i rivenditori di prodotti per l’agricoltura
Direttore responsabile: Elena Caruso
Redattore: Antonio Iacona
Editore: Associazione LA SVOLTA EDITRICE
Via G. Mazzini, 59 - Motta Sant’Anastasia (CT)
Tel. 095 308221 - Cell. 335 6465617
Redazione: Via Vitt. Emanuele, 244 - 95040 Motta S. Anastasia (CT) - Tel. 095 308221 / Cell. 335 6465617 - www.lasvolta.it - E-mail: [email protected]
La Camera di
Commercio
contro la crisi
Presentati due progetti per rafforzare
e far crescere l’economia locale
di Rosario Sortino
S
ono stati presentati dalla Camera di Commercio di Siracusa,
due progetti capaci di dare forza al tessuto imprenditoriale
della provincia di Siracusa.
A presentarli dinanzi ad associazioni di categoria, tecnici, addetti
ai lavori e dirigenti dei Confidi, sono stati, Giuseppe Gianninoto ed
il dr. Roberto Cappellani, rispettivamente vice presidente e segretario generale dell’ente.
“Due progetti, Creaimpresa e Sostenere il credito alle PMI attraverso i consorzi fidi, che – ha dichiarato Pippo Gianninoto - s’inseriscono in un’unica cornice, finalizzata a far crescere l’economia
locale, attraverso il rafforzamento delle imprese operanti in provincia, e nello stesso tempo, sostenere la nascita di nuove realtà
produttive. Nasce così l’iniziativa è/impresa all’interno della quale si muoveranno le azioni e i fondi messi in campo dai due progetti
che coinvolgeranno oltre alle imprese anche il territorio, quindi i
21 Comuni della provincia”.
Per tre mesi i consulenti della Camera di Commercio andranno
nei vari comuni per tenere dei Seminari informativi diffusivi e propedeutici, utili a coinvolgere i cittadini, ed i giovani in particolare,
diffondendo il sistema dell’auto-imprenditorialità, con la trasmissione di modelli di progettazione d’impresa. Nello stesso tempo,
si porteranno a conoscenza delle imprese già esistenti le varie iniziative di sostegno attraverso i Consorzi Fidi e i vari bandi, sia per
l’artigianato, per il commercio ed altri settori, che saranno emanati
con i fondi strutturali, regionali e nazionali.
Un intervento necessario, in un momento di crisi, per cui è
senz’altro positiva la sinergia tra associazioni di categoria. Il Coordinamento provinciale dei Confidi, al quale partecipano la Camera
di Commercio, la Provincia Regionale e l’ABI, intraprenderà quest’azione di animazione Comune per Comune, valutando i business plan nel corso degli interventi progettuali. Il fondo di garanzia
per il microcredito, dovrà prestare garanzie sui microcrediti erogati
da Confidi, intermediari finanziari e dalle banche a favore di microimprese. La garanzia concessa non dovrà superare l’80% del
totale del finanziamento, per un importo massimo di 25 mila euro
ad operazione. L’iniziativa sarà indirizzata in particolare verso le
imprese innovative, le nuove imprese, le imprese giovanili e quelle
femminili. Saranno attivati una serie di attività di supporto ai due
progetti, attraverso l’apertura di sportelli informativi per la produzione dei business plan e individuazione delle possibili fonti di
copertura finanziaria. 

1^ Q. 4 Maggio 2010
Parco degli Iblei verso la perimetrazione definitiva
Importanti opportunità di sviluppo per Catania, Ragusa e Siracusa
B
uone notizie sia per la provincia di Siracusa, che per
l’intero territorio siciliano, grazie all’avanzamento dei
lavori del Parco Nazionale degli
Iblei, che nonostante sia ancora in
fase di osservazione, studi e perimetrazione va passo dopo passo
aprendo un nuovo percorso tra le
bellezze di questa terra.
”Vi sarà un altro passaggio per
l’analisi della perimetrazione
del Parco Nazionale degli Iblei.
Dopo l’inserimento delle osservazioni da parte di tutti i soggetti
interessati (inserimento già in
parte avviato), entro la metà di
maggio l’istruttoria sarà completata per cui la Regione potrà
avviare la sua concertazione con
lo Stato sulla base di un’ipotesi
di perimetrazione del Parco che
dovrà avere la massima condivisione possibile nel territorio ”.
Sono queste le parole del Presidente della provincia regionale di
Siracusa, On. Nicola Bono, al termine di un incontro svoltosi nei
giorni scorsi, a cui hanno partecipato il presidente della provincia regionale di Ragusa, Franco
Antoci, l’Assessore regionale alle
Risorse Agricole ed Alimentari,
On. Titti Bufardeci, e diversi tra
enti e associazioni interessati alla
perimetrazione del Parco.
Grande interesse per il tema in
questione da parte di tutti, proprio perché si ha la consapevolezza che il Parco rappresenti un
evento storico per l’intera Sicilia
orientale ma soprattutto per le
province coinvolte: Siracusa,
Ragusa ed in parte Catania.
Inoltre è proprio la provincia
di Siracusa, la più coinvolta con
un buon 60% circa del territorio,
area in cui vi sono pure ben 16
siti di interesse comunicatorio per
una superficie vicina ai 28mila ettari. Coinvolte quindi anche ben 5
riserve naturali e oltre i ventimila boschi tra demaniali e privati,
senza considerare la presenza dei
siti archeologici che aumentano il
valore dello stesso territorio.
“Il Parco - ha ricordato l’on.
Bono ai presenti - è stato istituito,
magari con procedura non proprio correttissima, e la Corte Costituzionale ha confermato la sua
istituzione dopo il ricorso della
Regione Siciliana, per cui non si
può dibattere su parco sì-parco
no, ma occorre, oggi, ridurre al
minimo i vincoli ed eventuali ricadute negative sul territorio”.
Ricordiamo come dal giorno
della sua istituzione, il parco nazionale degli iblei è divenuto tema
di sfida politica con dichiarazioni
favorevoli e contrari da chiunque
e da ogni luogo (come lo stesso
critico d’arte Vittorio Sgarbi oggi
sindaco di Salemi, quando definì
mafioso chi fosse contro la nascita del Parco degli Iblei, n.d.r.).
Fiducioso anche Franco Antoci, presidente della provincia di
Ragusa: “Il parco non è solo un
vincolo ma una struttura che,
mediata con il territorio, può
essere un’opportunità”.
L’assessore regionale On. Bufardeci invece, nel corso del suo
intervento ha evidenziato l’importanza del parco e dello sviluppo che questi può recare alle
province coinvolte: “Le aree in
argomento, della provincia di
Siracusa come di Ragusa ed in
piccola parte di Catania, sono
già ben protette e ben conservate
e le attività zootecniche e lattierocasearie (in massima parte nella
provincia di Ragusa) saranno
salvaguardate perché costituiscono una vera a propria eccellenza
delle nostre produzioni”.
Il parco? Una vera e propria
risorsa per il territorio, basti
pensare alla possibilità di accedere ai finanziamenti erogati
dall’Unione Europea, e perché
no alla presenza di quei vincoli
che bloccherebbero l’inquinamento dei luoghi, pensando ad
un turismo sostenibile. 
La redazione di SatSicilia
Consiglio provinciale “aperto” su situazione carceri
Mangiafico: “Necessità di accendere i fari sulla situazione carceraria”
S
i è svolto nei giorni scorsi, il
consiglio provinciale “aperto”
convocato dal presidente Michele Mangiafico in cui si è ampiamente
discusso della situazione carceraria
sul territorio provinciale a cui hanno
partecipato il vice presidente della
commissione nazionale anti mafia, on.
Fabio Granata, la parlamentare radicale Rita Bernardini e il Senatore Salvo
Fleres, garante dei diritti dei detenuti
per la regione Sicilia, e dai cui sono
emerse le vere drammaticità di una
questione non certo di poco conto che
riguarda l’intero sistema nazionale.
“Il grado di civiltà di un popolo – ha
detto il presidente del Consiglio Mangiafico si misura dal modo in cui vengono trattati gli
ultimi, e tra questi certamente ci sono i detenuti. Inevitabile per il Consiglio provinciale,
che ha mostrato sempre notevole sensibilità,
accendere i fari sulla situazione carceraria
del nostro territorio”. Una commissione che
non vuol sostituirsi a nessuno e che non vuol
risolvere tutti i problemi legati alle vicende
carcerarie, ma che ha il dovere di accendere i
riflettori di una politica assente o indifferente
a problemi veri, quali la dignità umana.
Carmelo Spataro, presidente della commissione speciale, ha illustrato ai presenti, una
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relazione finale, frutto di mesi di duro lavoro fatto di incontri e colloqui, che spiega le
criticità esistenti all’interno del sistema penitenziario siracusano, nei tre istituti di pena:
Brucoli, Noto e Cavadonna: dal sovraffollamento delle celle dove sono costrette a
convivere più persone in pochissimo spazio,
all’approvvigionamento idrico, una delle carenze più gravi, dalla mancanza di personale di polizia penitenziaria, alla mancanza di
educatori, fino agli aspetti sanitari.
“Questa relazione – ha detto l’on. Granata – sarà un importante e prezioso strumento
di lavoro. Si è scritta una pagina importante
della vita politica della città. Prendo atto dei
“numeri” che propone questa relazione, che porterò al presidente della
commissione anti mafia, e aggiungo
che una delle questioni da attenzionare, riguarda il controllo dei prezzi
dentro gli spacci che si trovano all’interno degli istituti di pena”.
Ancora più schietto il Sen. Fleres
che considera la situazione delle
carceri di Siracusa, migliore di altri
luoghi, ma che si augura che anche
nel capoluogo aretuseo venga istituita la figura del garante per i diritti del
detenuto. Critica costruttiva invece
dalla Bernardini: “Le carceri italiane
sono illegali con un sistema-giustizia
che non funziona. Pensate che abbiamo un
carico di cinque milioni di processi arretrati.
E allora occorre una riforma della giustizia
di cui il carcere è la punta terminale”.
Riportiamo alcuni numeri emersi dalla relazione della commissione speciale. Carcere
di Brucoli: detenuti previsti 300, effettivi 624;
polizia penitenziaria: previste 358 unità, effettivi 225. Carcere di Noto: detenuti previsti
180, effettivi 250; polizia penitenziaria: previsti 169, effettivi 60. Carcere di Cavadonna:
detenuti previsti 280, effettivi 550; polizia penitenziaria: previsti 315, effettivi 150. 
R.S.
8
.Siracusa & Hinterland
1^ Q. Maggio 2010
LA SVOLTA
www.lasvolta.it
Celebrati i 140 anni della Banda Musicale
Canicattini Bagni. Dal 1870, ricordati tra medaglie e tanta nostalgia
“
Un appuntamento veramente importante perché segna il nostro rapporto
con la Banda Musicale. 140 anni sono
tanti, e all’interno ci sono tante storie, tante soddisfazioni e anche tanti sogni. La
Banda è la città e la città è la Banda, per
Canicattini è un identificarsi con la Musica. Sono tante le generazioni che sono
transitate in questa straordinaria istituzione che da sempre ha fatto grande la nostra
comunità, basti pensare ai successi riscossi
in tutta Italia e in Europa, al Raduno bandistico, ai musicisti che dalla Banda hanno
saputo ritagliarsi uno spazio importante
nel panorama musicale italiano e internazionale. Quest’anno, dunque, sarà dedicato alla celebrazione di questo traguardo …
che non è poco”.
Sono queste le parole di un emozionato sindaco di Canicattini, Paolo Amenta
intervenuto durante il convegno che si è
svolto nell’aula consiliare in ricordo proprio dei 140 anni della storica Banda Musicale del centro della provincia di Siracusa. Un convegno condito da un grande
raduno di tutti i musicisti di oggi e del
passato che hanno suonato nella Banda
Musicale di Canicattini Bagni.
Era il 24 aprile del 1870 quando nacque
la Banda Musicale della cittadina canicattese. Oggi invece, a distanza di ben
140 anni si è riscordato l’evento, parlando di bande e musica, tra medaglie ricordo e tanta nostalgia attraversando un
po’ la storia del centro montano e della
sua Banda musicale apprezzata e voluta
bene sia a livello nazionale che internazionale. Un appunamento storico che fa
seguito alla Santa Messa ed al concerto

H i n t e r l a n d In br e v e SIRACUSA. 1000 interventi della Polizia
Ambientale del Capoluogo
S
ono stati oltre 1.000 gli interventi che gli uomini della Polizia
Ambientale della Città di Siracusa hanno effettuato nel primo
quadrimestre di quest’anno. L’attività di controllo e repressione
ha portato all’erogazione di 215 sanzioni che hanno interessato
un po’ tutte le categorie dei reati di natura ambientale. Il maggior
numero di infrazioni riscontrate riguardano l’abbandono dei rifiuti
sia solidi urbani che di materiali di risulta e ingombranti in aree
pubbliche e private, gli scarichi civili abusivi in zone balneari, le
deiezioni canine, le attività rumorose. Inoltre è continuato il servizio di sorveglianza nell’Area Marina Protetta del Plemmirio con
oltre 240 controlli e 20 sanzioni.
“Devo rimarcare con soddisfazione l’attenta attività della polizia
ambientale del Comune – ha detto l’assessore Alessandro Spadaro
– che già in questi quattro primi mesi è riuscita ad effettuare una
serie di controlli che hanno portato ad un numero considerevole di
sanzioni. Spero che possa indurre i cittadini a rispettare le regole e
contribuire in maniera virtuosa a mantenere la città pulita”. 
SIRACUSA. Test all’ospedale Umberto I
che si sono svolti qualche giorno prima
( 17 Aprile, n.d.r. ) nella Chiesa Madre,
che ha dato il “la” agli eventi dedicati a
questo storico anniversario.
Dopo il primo cittadino Paolo Amenta, numerosi sono stati gli interventi che
hanno davvero trasmesso tanta emozione,
tra i quali quelli dell’Assessore alla Cultura Nino Zocco ed il presidente del Corpo
Bandistico “Città di Caniccatini Bagni”,
prof. Bartolo Mozzicato: “Per un Corpo
bandistico, 140 anni non sono tanti, ma
per una cittadina come la nostra nata alla
fine del ‘600, rappresentano senz’altro un
traguardo rispettoso - ha detto il Presidente
Mozzicato - .In tutti questi anni la nostra
Banda Musicale è cresciuta e i riconoscimenti conseguiti, in Italia e all’estero, sono
stati la testimonianza del lavoro svolto da
eccellenti direttori e straordinari musicisti.
A loro vogliamo dedicare tutte le manifestazioni di questo 2010, dalle iniziative del
24 aprile, ricorrenza della costituzione della Banda, agli appuntamenti di giugno con
i giovani della nostra Scuola di Musica, al
Raduno Bandistico nazionale di settembre,
al Concerto di S. Stefano”.
Il 2010 sarà, dunque, sarà un anno dedicato a questo importante traguardo, che avrà
il suo momento all’inizio di settembre con
la 29° edizione del Raduno Bandistico Nazionale, per concludersi con il tradizionale
Concerto del 26 dicembre. Momenti che
fanno la storia del centro di provincia, che
tra le note diventa capitale della musica. 
R.S.
Settore dell’agriturismo in
FRANCOFONTE. “Oltre 150 mila euro movimento
nella zona nord
da destinare ai produttori locali”
Lentini. Bandi per 15milioni di
Castania: “I proventi della Royalty del parco
eolico aiuteranno i produttori agrumicoli”
D
a anni ormai il comune di Francofonte, in provincia di Siracusa, è in piena lotta contro una
crisi agrumicola che ha piegato le
gambe all’economia di un paese che
un tempo, come le stesse vicine Lentini e Carlentini, incentrava il proprio
sviluppo sul settore agricolo, grazie
all’agrumicoltura e alle squisite arance rosse uniche nel suo genere.
Da qualche anno però le cose sono
andate diversamente: i mercati hanno
preferito altri tipi arance, magari meno
buone e soprattutto meno costose, i costi di produzione sono aumentati, pochi
incentivi da parte degli enti preposti, più tasse ed anche gli agenti atmosferici hanno
fortemente penalizzato la produzione di agrumi.
Chi viene penalizzato? In prima persona gli imprenditori agrumicoli, ma l’intero centro
cittadino che risente e che ha risentito sin dall’inizio del pesante colpo. Numerose le iniziative utili al risveglio del comparto, dalle sagre del tarocco ai tavoli tecnici sull’agricoltura,
in cui tantissimi sono stati i politici, locali, provinciali e regionali presenti, che hanno in un
modo o nell’altro cercato di studiare strategie che cambiassero rotta ad un settore in crisi.
L’ultima idea viene proprio dal sindaco di Francofonte, Dottor Giuseppe Castania, che
vuol dirottare i proventi della Royalty del parco eolico al comparto agricolo.
Infatti con i proventi appunto, della Royalty pagata al Comune di Francofonte dalla
società che gestisce nel territorio uno dei più importanti parchi eolici italiani, l’amministrazione Castania rimpinguerà il capitolo di bilancio relativo agli interventi a sostegno
dell’agricoltura, introdotto nel 2007 su proposta del consigliere di Alleanza Siciliana
Carmelo Pisano e che contribuirà a sostenere gli imprenditori del comparto agrumicolo
pregiudicati dalla crisi.
“Bisognerà attendere l’approvazione da parte del civico consesso – ha commentato il
primo cittadino Giuseppe Castania - del documento contabile di previsione dell’anno in
corso, e poi decidere le modalità con le quali erogare questi fondi. Si tratterebbe di oltre
150 mila euro, da destinare ai produttori locali”
Una somma, che potrebbe dare certamente respiro ai produttori sommersi da una situazione difficile. “La nostra Amministrazione – ha concluso il Sindaco Castania - sta
mettendo in campo tutte le strategie possibili per evitare che i perni fondanti dell’economia del territorio cedano ulteriormente di fronte ad una situazione del mercato di settore
deprimente. Nel contempo stiamo studiando un piano di promozione del nostro prodotto
d’eccellenza, il tarocco, l’arancia rossa, che va valorizzato e non mortificato. 
La Redazione di SATSICILIA
É
euro entro il 7 giugno
xstato pubblicato il 9 Aprile, nella Gazzetta
Ufficiale della Regione Siciliana ( GURS) e
lo ha voluto rendere noto il “Gal Leontinoi”,
il bando che finanzia, attraverso contributi pubblici, interventi nel settore dell’agriturismo nell’ambito della misura 311 azione A del Programma di
Sviluppo Rurale della Sicilia.
Il bando impegna € 15.000.000,00 di risorse
pubbliche che saranno stanziati in favore di
iniziative proposte da imprenditori agricoli che presenteranno domande di aiuto per
realizzare nuove aziende agrituristiche nelle
macroaree C e D del Programma di Sviluppo
Rurale, fra le quali rientrano i territori dei comuni di Carlentini e Francofonte.
L’importo complessivo del contributo massimo
concedibile, per ciascuna iniziativa, è pari a €
500.000,00. Il regime è riservato alle imprese
che non versavano in condizioni di difficoltà
economica e finanziaria alla data del 30 giugno 2008. Le istanze possono essere presentate, attraverso il sistema informatico SIAN e
successivamente in forma cartacea presso gli
Ispettorati Provinciali per l’Agricoltura competenti, entro il termine del 7 giugno 2010.
Gli operatori economici interessati ad acquisire informazioni più dettagliate possono rivolgersi agli uffici del “Gal Leontinoi” di via
Riccardo da Lentini, nei giorni e negli orari di
apertura al pubblico. “E’ una misura che può
aprire strade interessanti mettendo gli imprenditori agricoli nelle condizioni di usufruire di
significativi contributi pubblici per realizzare
nuove strutture agrituristiche nelle aree rurali”
– ha dichiarato il Presidente del ‘G.A.L. Leontinoi’ Enzo Pupillo – si tratta di un’opportunità
che va colta anche perché la ricettività agrituristica negli ultimi tempi ha trovato ampi
sbocchi nel mercato, soprattutto in territori nei
quali il clima favorevole e la presenza di beni
naturali e paesaggistici hanno incentivato l’arrivo di numerose presenze turistiche“. 
I
l Servizio di Medicina trasfusionale e Immunoematologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa si arricchisce di nuove apparecchiature e metodiche diagnostiche per esami specialistici genetici. Lo
comunica il direttore generale dell’Asp di Siracusa Franco Maniscalco che evidenzia l’importanza dell’attivazione del nuovo servizio nell’ottica dell’ampliamento dell’offerta sanitaria erogata nel territorio.
Gli esami diagnostici specialistici, che sarà possibile effettuare
grazie alla nuova strumentazione in dotazione al Centro Trasfusionale, sono test di carattere genetico: per la talassemia, l’esame delle
varianti delle mutazioni genetiche sulle catene alfa e beta; esame
genetico per la trombofilia su soggetti con predisposizione alla formazione di trombi che hanno difetti da mutazione genetica congenita (ischemia, poliabortività, ecc.); test genetico per l’emocromatosi
nei casi in cui un individuo abbia un eccessivo accumulo di ferro
nei tessuti che ad alto dosaggio può essere letale o danneggiare gli
organi nei quali si accumula, soprattutto fegato e cuore. 
FRANCOFONTE. Consegnato il progetto
per la realizzazione del manto erboso
del campo di calcio
Coletta Dinaro all’Ente Regione Siciliana, il progetto per la
É
realizzazione del manto erboso del campo di calcio francofonte-
stato consegnato dall’Assessore Comunale all’Urbanistica
se. Si è concluso in tempi celerissimi l’iter avviato agli inizi di
quest’anno proprio dall’Assessorato guidato dall’Avvocato Dinaro
che ha lavorato per la messa a norma del campo sportivo della città, sostituendo la terra battuta del rettangolo calcistico di Contrada
Sant’Antonio con un manto in erba sintetica. Il progetto, approvato in seconda seduta dal Coni, è stato presentato alla Regione,
per essere ammesso al finanziamento di 500 mila euro. Un vero e
proprio atto di ammodernamento per la struttura sportiva che sta
crescendo pian piano grazie all’attenzione dell’Amministrazione
che cerca anno dopo anno ed attraverso piccole e nuove opere di
soddisfare sempre più le esigenze degli appassionati sportivi. 
Raffaele Disca 366 4417153
Salvatore Disca 338 6651728 - Azzurra Disca 348 8225267
LA SVOLTA
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Siracusa & Hinterland.
1^ Q. Maggio 2010
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AUGUSTA. Sarà ripristinato il servizio
agli anziani? Un incontro per far
ripartire l’assistenza domiciliare
inattiva da 9 mesi
I
ncontro più che proficuo quello svoltosi nei giorni scorsi nel centro megarese tra l’Amministrazione comunale di Augusta e la Cgil
provinciale. Presenti, il sindaco di Augusta Massimo Carruba, il presidente del consiglio comunale, Salvatore Amato ed i rappresentanti
della Cgil, fra i quali Enrico Tamburella, Carmelo Lo Turco segretario
della Camera del Lavoro e Francesco Nardi responsabile confederale
del distretto industriale del sindacato.
Tema del giorno, il ripristino del servizio di assistenza domiciliare
agli anziani ormai allo stop da circa 9 mesi, quasi un anno di inattività
per il quale il sindacato ha espresso rammarico, ma anche una certa preoccupazione per quei circa 150 anziani che da mesi attendono
notizie e che vivono nel disagio, nonostante abbiamo il diritto di essere tutelati. Proprio per questo, l’organizzazione sindacale, nel corso
dell’incontro ha più volte ribadito ed espresso con estrema urgenza
l’avvio del servizio ritenuto essenziale per il territorio.
Evidenziata da parte della Cgil anche la necessità di riassumere quei
lavoratori, circa 40 persone, che hanno perso il lavoro al momento
della sospensione del servizio, circa nove mesi addietro. Durante l’incontro però ottimismo è trasparso dallo stesso primo cittadino megarese, assolutamente consapevole dei problemi che stanno a monte,
tra disoccupazione e disagi. Infatti ciò sarà garantito dall’impegno
dell’Amministrazione comunale che cercherà di risolvere le varie situazioni nel minor tempo possibile e affinchè ognuno torni sul proprio
posto di lavoro. Ovvio che il tutto non si ferma qui, anzi qualora non
venisse ripristinato il servizio, come garantito dal Comune, la Cgil
sarà pronta a far sentire la sua voce e quella dei lavoratori. 
CARLENTINI - Area archeologica di
Leontinoi aderisce alla Settimana
della Cultura. L’assessore alla
Cultura Michele Ruma: “Opportunità
per conoscere le nostre radici”
LENTINI. Al via i festeggiamenti di Sant’Alfio
Città in trepida attesa per i giorni dedicati al Santo Patrono
V
i è una trepida attesa ormai per i festeggiamenti di Sant’Alfio, Santo Patrono che riabbraccerà la sua città e i
suoi lentinesi nei giorni 9,10 e 11 Maggio.
Emozioni particolari che si vivono e respirano già un mese prima con l’arrivo della
primavera e da quell’inconfondibile odore
di zagara che annuncia l’arrivo della festa.
Già le celebrazioni sono iniziate il 1°
Maggio, con lo sparo di mortaretti e con
il suono delle campane a festa che nelle
prime ore del mattino, sveglia i cittadini
di Lentini, indicando l’inizio della “novena” in onore dei Santi Martiri Alfio,
Filadelfo e Cirino.
“Novena” che si svolge ogni giorno alle
ore 18,30 in Chiesa Madre, ex Cattedrale
Santa Maria la Cava e Sant’Alfio, e alle
ore 20,00 nella Chiesa della Fontana. Nove
giorni in cui la città cambia volto, in cui ci
si mette il vestito buono della festa, e dove
l’unico pensiero è rivolto al Santo Patrono.
“L’annuale appuntamento della festa del
nostro Santo Patrono - si legge nel messaggio che il parroco della Chiesa Madre,
Padre Claudio Magro vuol inviare ai fedeli
attraverso il programma della festa – ci invita a riflettere sul dono della fede, ricevuto con il battesimo, per il quale siamo stati
chiamati ad essere santi. Anche per quest’anno siamo pronti alle celebrazioni del
santo Patrono, ed insieme al comitato dei
festeggiamenti abbiamo voluto attenzionare la famiglia, il ruolo e l’educazione che
viene veicolata attraverso di essa”.
Tra luci, colori e quegli stendardi che si
vedono spuntare sui balconi, si arriva a
A
nche il comune di Carlentini ha aderito alla XII settimana del
Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Evento che si è prefissato un obiettivo, ovvero quello di “Conoscere e
riscoprire l’arte, girare l’Italia alla ricerca di piccoli tesori nascosti o di
grandi capolavori conosciuti solo di nome ma mai pienamente vissuti.
Imparare ad amare di più il nostro Paese attraverso la sua più grande
ricchezza: il patrimonio storico-artistico”. Obiettivi e finalità per il
quale dal 16 al 25 aprile è stato possibile visitare “gratuitamente” musei, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali per
dar vita ad una vera e propria festa nazionale in cui si esalta e si evidenzia quella cultura ed arte messe da parte da una vita irrefrenabile
ed altamente tecnologica. Manifestazione quindi, che ha permesso in
collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali
di Siracusa, che l’area archeologica di Leontinoi fosse aperta sino a
domenica 25 aprile.
“D’intesa con la Soprintendenza – ha spiegato l’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Michele Ruma – ci siamo subito attivati perché gli alunni dei due Istituti Comprensivi di Carlentini potessero
approfittare di questa opportunità per conoscere le nostre radici con
delle visite guidate all’interno dell’area archeologica. Abbiamo messo
a disposizione gli scuolabus per il servizio navetta dando a tutti la
possibilità di partecipare alle visite”.
“Ringrazio – ha concluso lo stesso assessore Ruma – l’assessorato
alle Politiche Ambientali che ha predisposto un accurato intervento
di pulizia all’ingresso del parco, troppo spesso ricettacolo di rifiuti di
ogni genere. Gli insegnanti e gli alunni hanno favorevolmente accolto
l’iniziativa. A loro va il mio ringraziamento per la collaborazione”.
Adesso che la Settimana della Cultura si è conclusa, che ne sarà di
questi luoghi che meriterebbero da parte di Amministrazioni ed enti
preposti, come Soprintendenza, maggiori attenzioni? 
NOTO. Organizzata la rassegna “Maggio
all’Internazionale” dal 5 al 31 Maggio
U
n mese ricco di avvenimenti quello che si svolgerà dal 5 al 31
Maggio, grazie alla Fondazione Teatro Vittorio Emanuele di
Noto che organizza la rassegna “Maggio all’Internazionale” con spettacoli in prima assoluta.
La rassegna è dedicata all’incontro fra la scena internazionale e
quella italiana. Dalla prosa alla danza, questo progetto ci dirige verso
una condivisione della cultura europea arricchendoci di quell’humus
necessario ad un rigenerarsi artistico condiviso con altri modi di intendere la scena.
Tra gli appuntamenti vi sarà il debutto del nuovo spettacolo di Emma
Dante “Acquasanta” in scena il 5 Maggio. Si tratta del primo di tre
spettacoli facente parte della Trilogia degli occhiali. Lo spettacolo è
preceduto alle ore 18 da un incontro aperto a tutti con la regista. L’11
Maggio vi sarà “Mathilde” di Veronique Olmi con Alvia Reale e Graziano Piazza. Sempre l’11 Maggio Ex Voto di Xavier Durringer con
Barbara Ronchi e Jacopo Venturiero ed il 12 grande serata con l’atteso
appuntamento della prima di Perthus di Jean-Marie Besset 
9
giorno 9 maggio, giorno in cui dalla Chiesa Madre parte il “Capitolo” che si recherà nella Chiesa della Campana dove vi è
la Reliquia con il cuore di Sant’Alfio che
verrà portato in processione sino al ritorno
in Chiesa Madre. Particolare emozione vi
sarà alle ore 1,00 di notte, quando il Sacro Fercolo di Sant’Alfio rimarrà esposto
alla venerazione dei fedeli e dei “nuri” con
pantaloncini bianchi, nastro rosso in simbolo di martirio ed un mazzo di fiori, che
nella notte faranno la “via”, per voto o per
grazia ricevuta in onore dei Santi Martiri, a cui partecipano ogni anno migliaia di
fedeli, molti dei quali sono lentinesi che
ormai vivono all’estero e che non possono
non riabbracciare “Sant’Affiuzzu”. Nonostante la stanchezza alle ore 10,00 del 10
Maggio tutti i piazza per l’uscita trionfale
del Santo Patrono che dopo il classico sparo dei fuochi d’artificio, ritorna dopo un
anno a ripercorrere le strade cittadine tra
le lacrime e l’emozione della gente, segno
di grande devozione.
Impossibile, comunque descrivere in poche
righe quello che i fedeli provano in quegli attimi che rimarranno indelebili negli occhi e nei
cuori di tutti: quei fiori, quei ceri, quei bambini che mandano baci al Santo Patrono. Attimi
vissuti intensamente. Impossibile descrivere i
punti salienti della festa: dal Giro d’onore all’arrivo nel quartiere “Supra a fera”, passando
prima per i “Quattarari”, e arrivando alla sali-
ta della Chiesa Santa Croce, nel punto più alto
di Lentini, per poi sostare all’arco trionfale,
detta “Potta Iaci” per poi tornare nella Chiesa
della Fontana dove la notte del 10 Maggio,
Sant’Alfio si riposa. Il tutto poi ricomincia
l’11 maggio con la Solenne “Messa Pontificale” celebrata dal Vescovo di Siracusa S.
E Mons. Salvatore Pappalardo, mentre dalle
16,00 del pomeriggio sino a tarda notte, il
“Fercolo di Sant’Alfio” andrà ancora per le
vie cittadini, facendo visita in quei quartieri
storici come San Paolo, in cui è impossibile
mancare, così come poco dopo, il Fercolo si
fermerà in piazza dove i fedeli canteranno gli
inni proprio a lui dedicati.
La festa continuerà, il Fercolo farà il suo
giro tra le vie della città, e tra la gente
già la nostalgia supererà la stanchezza. E’
un misto di gioia e tristezza a chiudere la
festa. Nella tarda notte, il Rev.mo “Capitolo”, le autorità ed il comitato si dirigeranno verso l’Arco Trionfale per poi accompagnare il Santo Patrono verso la fine
dei festeggiamenti che si concluderanno
con i classici fuochi d’artificio piromusicali. A notte fonda ormai, la città di Lentini con le lacrime agli occhi guarderà il
proprio Santo Patrono, ritornare in casa.
Si chiuderà il portone della Chiesa Madre,
un ultimo saluto, pregando e cantando con
devozione. E già si penserà al prossimo
anno quando Sant’Alfio riabbraccerà e
sorriderà ai suoi concittadini. 
R. S.
Augusta. Il botta e risposta in attesa della Giunta
Le parole del commissario cittadino Ranno e di Inzolia dell’Altra Augusta
“
Il mio modello di politica
è basato prioritariamente
sulla possibilità di rendere servizio alla cittadinanza e
non sull’occupazione di sedie
in modo sterile e passivo”.
Ad affermarlo il commissario
cittadino dell’M.P.A, Maurizio
Ranno. “In questi giorni abbiamo assistito alle esibizioni mediatiche sulla stampa locale,
che vorrebbero fare apparire
l’MPA come un partito in cerca
di qualche poltrona nell’amministrazione Carruba – ha
commentato il commissario -.
Il nostro è un partito di opposizione e resterà tale fin quando
il Sindaco non intenderà costituire un Governo di salute
Pubblica in cui viene condiviso
un programma che ci porti a
poter dare risposte alle istanze
della cittadinanza o che porti
verso un cammino nuovo, che
cambi rotta rispetto all’operato attuale”.
In questo modo Ranno chiarisce la posizione del suo
partito riguardo l’ingresso
in giunta dei lombardiani
augustani, riferito da alcune
testate locali, nel momento in
cui sembra imminente il varo
della Giunta da parte del primo cittadino.
“Se entrare in Giunta - conclude Maurizio Ranno - deve
significare non poter incidere autonomamente e concretamente nella politica della
città, se deve significare solo
fare da stampella all’attuale
giunta, il Movimento dell’autonomia che è composto da 8
consiglieri, ed è ormai una
realtà politica concreta, non
si presterà a sorreggere l’attuale amministrazione”.
“A nessuno, da una parte e
Il sindaco di Augusta
Massimo Carruba
dall’altra, importa alcunché
dello sfascio dell’Ammini-
strazione e men che meno
dell’immenso degrado della
Città” - afferma Enzo Inzolia dell’Altra Augusta nel
commentare l’attuale situazione. “Cianciano di Amministrazione elettorale e di
Amministrazione politica,
- continua Inzolia - usano
ed useranno paroloni altisonanti per confondere le
idee dei cittadini, per creare
una densa cortina fumogena
dietro la quale nascondere i
propri maneggi non sempre
esattamente trasparenti. E’
per questo che, avendo manifestamente e miseramente
fallito, - conclude il generale Inzolia - Carrubba deve
dimettersi, sempre che abbia un minimo di senso della responsabilità, affinché
Augusta possa rinascere ed
avere un futuro”. 
10
.Arte & Cultura
1^ Q. Maggio 2010
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LA SVOLTA
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Ucchino: nell’ottica cristiana ogni uomo è un Cristo in terra che va verso la meta ultima
“Ecco tuo figlio”, incanta la città dell’Elefante
di Maria Sambataro
G
rande successo a Catania del complesso scultoreo “Ecco tuo figlio” di Nino Ucchino.
Su iniziativa dell’assessorato alla Cultura,
nella persona dell’On.le Prof. Fabio Fatuzzo, la
Città dell’Elefante ha reso omaggio ad uno degli
illustri figli della terra di Sicilia.
Il progetto, nato da in’idea dell’avv. Gianfranco
Todaro, collaboratore del noto critico d’arte Francesco Gallo, ha avuto luogo nel capoluogo etneo in
concomitanza della XII Settimana della Cultura.
Curato da Linda Caruso, delegata delle opere dell’artista e delegata di “Made in Italy Tv” in Sicilia, in
collaborazione con Loris Todaro, l’evento si è sviluppato in una serie di momenti e luoghi diversi.
Installato inizialmente in Piazza Università, “Ecco
tuo figlio” è stato successivamente allocato in Piazza
Tricolore dove, alla presenza del sindaco, Sen. Raffaele Stancanelli e di altri autorevoli rappresentanti
del mondo politico, artistico e culturale, si è svolta la
cerimonia di presentazione ufficiale con la consegna
al Maestro da parte dell’Amministrazione comunale
di una targa a ricordo dello splendido evento.
Il complesso scultoreo presentato a Catania consta
di due statue, in acciaio inox, di grandi dimensioni,
poste una di fronte all’altra, che non appartengono
allo stesso periodo. Riassume in sé due decenni di
ricerca: il Cristo benedicente è degli anni Novanta, il periodo in cui Ucchino aveva già dedicato un
monumento all’asino immortale; il Crocefisso è di
epoca più recente, del Nuovo Millennio.
L’idea di formare un complesso unitario è stata geniale, in quanto il simbolismo sotteso a ogni figura
si accresce di nuovi significati nell’incontro dei due
soggetti figurativi: nell’ottica cristiana ogni uomo è
un Cristo in terra che va lentamente verso la meta
ultima, la conquista della Verità, vivendo in terra la
sua parabola di morte e resurrezione.
Segno della generatività dell’opera d’arte capace di
generare sempre nuove letture interessanti a seconda
della diversità del contesto storico o spaziale in cui
viene inserita e di conseguenza fruita. E della capacità di coinvolgimento di Ucchino, un artista che crede
nella funzione emotiva dell’arte come linguaggio.
A Catania, passando da una piazza all’altra l’opera ha suscitato moti spontanei vari imprevedibili,
in quanto le diverse allocazioni generavano nuove
e diverse letture, e nuovi e diversi comportamenti:
segni in ogni caso di un’empatia diffusa che toccava corde profonde: il forte desiderio di toccare
le statue induceva i passanti in piazza Università a
fermarsi e sentire la rugosità del materiale o a vedere da vicino la lucentezza delle parti specchianti, a deporre persino un fiore ai piedi del Cristo, a
segnarsi con il segno della croce, o a salutare col
cenno della mano; mentre in piazza Tricolore i ragazzini, spinti dallo stesso desiderio, si arrampicavano sul muro del monumento in cui il complesso
era stato allocato. Il che ci fa pensare che siamo
tutti in fondo dei mistici pronti a volere cogliere attraverso i sensi manifestazioni del quel divino che
sentiamo dentro di noi. L’Arte, con le sue creazioni, può essere una via d’accesso al Divino. 
Il complesso scultorio in P.zza Tricolore - Nel riquadro in alto istallato inizialmente in P.zza Università
Nino Ucchino. Artista di fama mondiale, nato a nato dalla sua produzione grafica, lo presenta in due suo attivo numerose mostre private in Italia e all’estero
Santa Teresa di Riva (ME) nel 1952, dopo una prima
dopo una prima stagione artistica contrassegnata da
un’impostazione realistica si apre a nuovi orizzonti
estetici e a più complesse tematiche pittoriche grazie
all’incontro, a Milano, con il Maestro Luca Crippa.
Decisivi nella sua crescita artistica sono altri due incontri: a Roma con il prof. Giulio Argan che gli fornisce stimoli e sollecitazioni, credendo fermamente nell’operato del giovane artista e a Taormina con il prof.
Giovanni Carandente, che particolarmente impressio-
importanti mostre personali, in Germania e a Pesaro.
A partire dagli anni Novanta la sua ricerca scultorea è contraddistinta da un’opera singolare “Il
monumento all’asino”, realizzata con spirito naturalistico, secondo una cifra stilistica che Ucchino
definisce “naturalismo immortale”.
Con le ultime produzioni figurative, in lamine
d’acciaio modellate secondo un suo tipico procedimento, Ucchino va oltre il dettato naturalistico e imbocca la strada dell’arte evocativo-simbolica. Ha al
e tante opere pubbliche realizzate in acciaio inox.
Vive e produce le sue opere in Sicilia. Nell’isola
la sua presenza come scultore si sente forte grazie
alle strutture in ferro e in acciaio che si affacciano
sul mar Ionio da Nizza a S. Alessio, al monumento a Pier Paolo Pasolini, e alla realizzazione del
“Museo Arte-Acciaio”.
Di recente ha preso parte al film di Fabrizio
Sergi “NINO E IL PADRE SANTO” ispirato all’omonima novella di Turi Vasile. 
XII settimana della cultura: Catania risponde e apre tutte le sue porte Mariella Gennarino
“
La cultura apre. La
Sicilia è cultura”:
ecco lo slogan della XII Settimana della
Cultura in Sicilia, che
ha coinvolto tutti gli enti
di promozione culturale
attivi sul territorio e ha
offerto un programma
denso e ricco di eventi di
primo piano.
Promossa dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, con la piena
adesione dell’Assessorato e Dipartimento regionali dei Beni Culturali e
dell’Identità siciliana, la
settimana che è andata
dal 16 al 25 aprile ha visto l’apertura gratuita al
pubblico di musei, gallerie e aree archeologiche,
con incontri, visite guidate, l’inaugurazione dei
nuovi spazi museali del
Museo Civico di Maletto e dell’area delle Mura
Dionigiane di Adrano
(25 aprile) nonchè l’allestimento di mostre come
“sciuri sciuri..primavera
di fiori”, al Museo della
Ceramica di Caltagirone - che proseguirà fino
al 20 giugno 2010 – o
la collezione Finocchiaro al Castello Ursino di
Catania. Ma ce n’è stato
proprio per tutti i gusti.
Il fittissimo e variegato
calendario di presentazione di libri, spettacoli
teatrali, percorsi didattici
ha coinvolto tutte le fasce di utenti stuzzicando
la fantasia e accendendo
la fiamma della curiosità. Così presso il Centro
fieristico Le Ciminiere di
Catania, il mondo dei più
piccoli è stato protagoni-
Il Teatro Greco - CT
sta, con mostre dedicate
a Pinocchio, il burattino
più famoso del mondo;
gli amanti della musica
invece hanno potuto riscoprire le sonorità medievali presso la Biblioteca Regionale di Catania
con un percorso didattico, inserito nella giornata
mondiale del libro 2010
dell’UNESCO, dal titolo
La discografia medievale.
Il recupero della musica
dell’epoca di Federico II
nell’era moderna, oppure
rivolgersi a contesti contemporanei con il concerto Jazz Lab Ensemble
dell’Orchestra Giovanile
Bellini alle Ciminiere di
Catania (16 aprile).
La settimana della Cultura ha trasformato Cata-
nia in una vera e propria
fucina di idee e di percorsi ma è stata anche occasione per sperimentare
nuove sinergie: è il caso
della collaborazione tra il
Teatro Stabile di Catania
e la Biblioteca Regionale
di Catania il cui salone di
lettura si è trasformato in
palcoscenico per l’adattamento teatrale della
fiaba popolare siciliana
“La pinna di Hu”, con
la regia di Ezio Donato
(16 aprile). Largo poi ad
autori di bestseller che
scalano le classifiche del
momento: alle Ciminiere,
Fabio Volo, grande ritrattista della generazione di
trentenni, ha presentato
il “Il tempo che vorrei”
(16 aprile) e Giuseppina
Torregrossa, già autrice
de “Il conto delle min-
ne”, romanzo di grande
successo, la sua ultima
opera, “L’assaggiatrice”
(21 aprile).
Impossibile annoiarsi
in una settimana come
questa e si tratta soltanto
di una piccola selezione
dei numerosi eventi proposti da tutte le istituzioni
coinvolte ma che, insieme al grande successo di
pubblico riscontrato, già
ci consente di osservare
come la cultura possa essere un autentico motore
di rinascita e questa settimana sia solo un grande
riflettore puntato su un
inestimabile patrimonio.
Appuntamento dunque
all’anno prossimo?
Neanche per sogno.
Sulla bellezza e cultura
di questa terra il sipario
rimane aperto.  Aerre
incanta Taormina
di Vincenzo Barone
I
-ncantevole serata
nello storico palazzo
dei duchi di Santo
Stefano a Taormina, domenica 11 Aprile, con
i meravigliosi abiti da
sposa ispirati a Bianca di
Navarra, ultima regina
siciliana, della stilista-costumista catanese Mariella Gennarino (Nella foto).
Abiti che evocano un
periodo storico importante, che parlano di una regina
di rara beltà, candide balze di tulle, organza, corpetti
preziosi e morbidi petali che riprendono i colori delle
bellezze naturalistiche del nostro territorio.
Le bellissime modelle che scendevano le scale del
palazzo reggendo luminosissime torce come a simboleggiare l’intensità e la forza di una regina che guidò
il popolo siciliano, insieme alle altissime e suggestive
fontane barocche di “Vaccalluzzo Event” hanno contribuito ad impreziosire ed illuminare l’evento.
Numerosissimi gli ospiti illustri ed i turisti che si
sono soffermati ad applaudire la performances. 
Libro Pietrangelo Buttafuoco. L’ultima del diavolo
Pietrangelo Buttafuoco
nato a Catania
nel 1963. Giornalista, ora a
“Panorama”,
prima al “Foglio”, è autore di
Le uova del Drago (2005). Ha
pubblicato Fogli
consanguinei
(Edizioni di Ar,
2001), ha realizzato per l’Istituto
Luce il fil documentario I picciotti
del profeta (2007). E’ presidente del
Teatro Stabile di Catania.
L’ultima del Diavolo ha ricevuto il
premio “Martoglio” nel 2008.
di Maria Sambataro
A
lba a New York. Sua Eminenza
Reverendissima, il cardinale Taddeo Reda di Giugliano, Principe
di Santa Romana Chiesa, è in missione
diplomatica nella metropoli statunitense.
Napoletano e cosmopolita SER ha sessantatrè anni ed è, nel gergo della chiesa,
una pecorella smarrita; un concentrato di
vizi. Uomo eccentrico, vanitoso, amante
dell’allegria, durante la notte ha fatto un
sogno da cui trae spunto per un diabolico
piano per divertire i suoi amici nella villa
di Ravello al suo ritorno in Italia. Intende
deliziarli con un gioco parodistico sulla
persona del presidente degli Stati Uniti.
Per la realizzazione di questo piano
ha bisogno di un pacco di delizie: una
scimmia, una pistola e un domatore.
Organizzazione
promitaly
A fornirglielo, in modo assolutamente
gratuito, è nientemeno che Nick Mac
Pharpharel, il Principe delle Tenebre
che, evocato dal diabolico desiderio di
SER, si presenta al suo cospetto in abiti da grande elegantone in una bottega
molto chic di articoli porno.
Un problema postmoderno sta alla
base di questo thriller di Buttafuoco:
l’unità dell’Oriente e dell’Occidente,
un’idea impossibile, anche se nel romanzo viene ripetutamente dimostrato
che la differenza tra le due religioni
non è più larga della traccia lasciata da
un bastone sulla sabbia, e che Gesù e
Maometto sono in fondo due raggi dello
stesso sole. Simbolo di questa impossibilità è nel romanzo il personaggio del
Diavolo che tenta un ambiguo cardinale
dall’ideologia preconciliare, per il quale
pietrangelo buttafuoco
l’incontro con il Tentatore non è altro
che il meritato coronamento di un ragl’ultima del diavolo
giro inseguito tutta la vita dentro i corridoi vaticani.
Il complesso tema è tradotto in un procedere narrativo dal ritmo mozzafiato
che non lascia respiro e tutto è tremendamente diabolico e sovrabbondante;
il superfluo e l’inutile la fanno da padroni: un enorme numero di racconti, di
dotte ed erudite divagazioni, citazioni,
comparazioni, di personaggi eccentrici,
di virtuosismi linguistici fine a se stessi fanno da sottofondo alle scorribande
indiavolate dei due compari secondo un
principio di accumulo caotico e frenetico. Un procedimento narrativo che a
Editore: Mondadori - Pagg. 260
lungo andare sfianca il lettore. 
www.radiobase.it
095 303310
LA SVOLTA

Rubriche & Spettacolo.
1^ Q. Maggio 2010
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11
Chiara e il suo premio “speciale” Festival della Canzone Siciliana: chi vincerà?
Dopo la trasmissione “Io Canto”, pensa ad un futuro da cantante
H
di Giuliana Sotera
a solo dodici anni ma ha
dimostrato tanto di quel
talento, da arrivare in finale
e vincere il premio speciale della
giuria nella trasmissione che da
tutti è stata definita “San Remo
under 16”. La trasmissione in questione è “Io Canto”, talent show
condotto da Gerry Scotti e andato
in onda su Canale 5 fino a marzo.
Lei è Chiara Sapienza. Il suo è
un talento vero, di quelli che non
fanno montare la testa, perché fa
parte di sé da sempre, è qualcosa di
innato e non una dote acquisita, di
cui si fa sfoggio con supponenza.
Così i genitori di Chiara, si sono
accorti subito della sua passione:
“Ho incominciato a cantare quando avevo 17 mesi”, racconta.
La sua partecipazione ad “Io Can-
to” non è stata infatti la sua prima
esperienza televisiva. All’età di 7
anni, ha partecipato al 48° Zecchino D’oro con la canzone “Il Drago
Raffreddato” vincendo, anche in
questa occasione, il premio per la
critica come miglior testo.
Ma Chiara non si dispiace, anzi,
parlando del vincitore Cristian
Imparato, si dice “contenta per
lui, perché è stato bravissimo e
la sua vittoria è meritata”. Essere premiata da David Foster per
la giovanissima cantante è stata
già una vittoria: “Per me lui è un
mito, ha scoperto Celine Dion”.
E adesso pensa al futuro, non
dimenticando quest’esperienza
fantastica che le ha dato anche l’occasione di trovare tanti
amici. Sicuramente il premio
più prezioso. 
Grande attesa per gli ultimi appuntamenti in vista della serata finale
A
nche per quest’anno il
Festival della Canzone
Siciliana è arrivato agli
sgoccioli. Si è infatti da poco
conclusa l’undicesima puntata della celebre kermesse
canora, che settimana dopo
settimana, nella location del
teatro Abc di Catania, e con la
regia di Guido Pistone, vede
sfidarsi a “suon di note” veri e
propri professionisti della canzone dialettale.
Come sempre protagonista la
buona musica, che in questa
fase della gara ha visto trionfare la cantante Annalisa Minetti, lombarda doc (originaria
di Rho) la quale, sfoggiando
un ottimo dialetto, si è classificata prima con la sua “Nun ti
Bastu” (e quarta nella classifica
generale), con un punteggio totale di ben 97 punti.
Premiati anche i Sei Ottavi
con “Ventu d’Oriente” e Alfio Antico con “Di cu Sugnu”,
mentre hanno salutato anzitempo la gara gli artisti Valeria Milazzo e Matermatuta. Infatti, per
quanto riguarda la categoria
“Premio Sicilia” a partire da
quest’anno, per motivi di regolamento, potranno accedere alle
fasi successive del festival solo
i primi ventuno artisti dei trenta
partecipanti in totale.
L’altra importante categoria della kermesse è il “Premio
Trinacria”, creato per mettere
in risalto le proposte più curio-
se ed innovative nel panorama
della musica siciliana, settore che, invece, ha visto classificarsi a pari merito i Brigantini e Filippo Paternò, con il
punteggio di 89 punti.
Tanti anche gli ospiti, ma
senz’altro il fiore all’occhiello
della puntata appena conclusa è
stato la presenza del cantautore
romano Luca Barbarossa, in
Sicilia sia per impegni teatrali con lo spettacolo “Attenti a
quei 2”, in cui è protagonista
in tandem con l’attore Neri
Marcorè, sia per presentare il
suo ultimo album “Via dalle
storie infinite”. Barbarossa ha
regalato al pubblico momenti
eccezionali, riportandolo indietro nel tempo con alcuni tra i
suoi più grandi successi, grazie
anche al contributo dell’orchestra del maestro Beppe Arezzo.
A completare poi questo
mix vincente ci pensa, come
sempre, la conduzione di Salvo
La Rosa, che anche questa set-
timana ha egregiamente fatto
gli onori di casa, accompagnato dall’esilarante duo palermitano Toti e Totino.
Adesso c’è grande attesa per
le esibizioni degli ultimi cinque cantanti, grazie alle quali
potrebbe cominciare a chiarirsi il quadro dei probabili finalisti e di chi resta in bilico fino
alla fine, considerando che il
limite da valicare sarà la quota 144 attualmente occupata
da Giorgia Meli. 
G.S.
Il successo della favolosa Angela, cubista a 66 anni
La nonna sprint è entrata nelle case e nel cuore degli italiani dopo Italia’s Got Talent
di Silvia Calanna
preso a ben volere per l’età che ho e
la prima domanda che mi hanno fatto
è stata: “Ma suo marito, non le dice
niente quando si veste così?”
E lei cosa ha risposto?
“In discoteca ci vado ancora più
progressiva e mio marito per fortuna
è morto. Ora mi godo la vita”
Q
ualcuno la chiama “signora Angela”, i più hanno imparato a conoscerla come “Angela favolosa
cubista”. Sessantasei anni, catanese
doc, Angela Troina è diventata un fenomeno mediatico dopo la partecipazione
a “Italia’s Got Talent”, lo show in cerca
talenti scrupolosamente “valutati” da
una giuria d’eccezione: Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti.
La prima puntata ha tenuto a battesimo “Angela la catanese”, la quale ha
riscosso successi incredibili, tant’è che
il suo fan club di facebook, in pochissimi giorni, ha registrato numeri da
capogiro, superiori persino a quelli del
reality “Grande Fratello”.
La nonna sprint è entrata nelle case
degli italiani ed è nel cuore dei siciliani. Si è fatta notare col suo terzo posto
a “La Corrida” di Enna e, tra gli altri,
a “Stasera si ride”. Di originalità ed intraprendenza ne ha da vendere.
La incontriamo e come una ragazzina, tuta e tanta simpatia, si presenta
seguita da fans che chiedono autografi e fotografie. Sono tutti giovani e la
riempiono di complimenti.
Dopo la “fuitina” a 12 anni e un matrimonio di sofferenza finito con la separazione, rimane vedova, madre di due figli
e nonna di due nipoti. Uno di questo, il
più grande, la segue in discoteca. “Non
ci posso andare sola – dice Angela - ci
vuole un uomo quando sono vestita ‘progressiva’ (trasgressiva, n.d.r.), con catene, scollature e occhiali al silicone”.
Così, dopo aver lavorato alla Provincia
Regionale di Catania entra in pensione nel
1994. Per lei è un nuovo capitolo: “Vado
I suoi figli cosa ne pensano del fatto
che balla sul cubo?
“Sono felicissimi, mi hanno visto in
televisione e mi hanno detto che sono
stata forte. Dalla mia prima apparizione non ho più pace, mi fermano ovunque, sia giovani, che persone grandi,
anche se sono contentissima di questo
successo venuto nella vecchiaia. Amo la
discoteca, l’house che mi fa rilassare, la
tecnico e i vestimenti progressivi”.
Perché ha iniziato a ballare a 46 anni?
“Perché dovevo iniziare a vivere. Mio
a ballare per più di 10 ore, non come quei nipote una volta mi ha detto invitato a
morti che si chiudono a casa”. Poi pun- ballare in discoteca ed io sono andatualizza: “Non bevo ‘alcolo’ (alcol, n.d.r.), ta, ho iniziato a frequentare i locali e
faccio palestra, soprattutto ‘bodi biling’ da lì ho conosciuto un sacco di dj che
(body building, n.d.r). ascolto house e passano musica. Ho frequentato tutte
musica ‘tecnico’ (techno, n.d.r.).
le discoteche di Catania e provincia,
Da oltre 20 anni la potete trovare sui anche se molte di queste ora le hanno
cubi, con quelli che definisce “i vesti- sequestrate per fattori di droga”.
menti progressivi” a fare concorrenza
E a proposito di droga, lei è l’esemalle giovani diciottenni.
pio di una donna che non ha bisogno di
Ha partecipato a 66 anni a “Italia’s Got queste sostanze per divertirsi…
Talent”, come le è venuta l’idea?
“Dico sempre ai ragazzi: se io ho 66
“Mi ha aiutato un amico di Enna, ab- anni e ballo per dieci ore, anche voi dobiamo visto il numero in tv e ho fatto i vete divertirvi e non rovinarvi la vita.
provini in Via Etnea. Sono andati bene Non usate droga e non bevete, non c’è
e sono partita per Roma. La mia vita è bisogno, godetevi solo il divertimento.
stata una catastrofe, così partecipando L’unica cosa che io assumo, prima di
a questo programma faccio quello che andare a ballare, è un cucchiaino di
voglio e finalmente sono rinata. La De miele e il Gatorade per i sali minerali.
Filippi, Gerry Scotti e Rudy mi hanno Poi attività fisica e Catania-S.G. Galer-
mo a piedi due volte al giorno”.
Ma cosa dicono i giovani quando la vedono ballare. C’è qualcuno che la critica?
“I giovani mi amano tutti. I ragazzi del
Pegaso’s mi hanno fatto un sito e una pagina di facebook come “Angela favolosa
cubista”. Per me è un piacere, da quando
sono andata a Roma questi siti sono pieni
di fan, meglio di Grande Fratello e della
Rai. Qualcuno certo mi critica anche…”
E lei come risponde a quelli che pensano che alla sua età è meglio stare a casa?
“Sono persone che si seccano della
vita. Questa si deve prendere come viene, io me ne frego di tutti, anche se mi
giudicano, soprattutto per i vestimenti
che porto, come catene e occhiali al silicone. Non faccio niente di male, ballare è una cosa che sento dentro l’anima,
l’importante è che non do fastidio a nessuno. Quando entro in discoteca e vedo
quei ragazzi che ballano l’house, in
quell’istante torno a 15 anni. Certe volte dico al dj: “Più forte, voglio l’house
forte, dammelo duro” e lui mi ascolta”.
E se vincesse “Italia’s Got Talent”
cosa succederebbe?
“Ah non lo so, signorina penso che
scoppierebbero i computers…”
Ci racconta un aneddoto divertente che
le è accaduto?
“Una sera ero in una discoteca a Vercelli con mio nipote. Una sua amica non
conoscendomi era preoccupata che io, la
nonna, mi potessi annoiare. E’ rimasta di
sasso quando mi ha vista sul cubo…”
Fino a quanti anni ha intenzione di
ballare?
“Fino a che il Signore mi darà la grazia e l’energia. C’è una dj che ha 72
anni e suona musica favolosa quindi
ancora io sono giovane…” 
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