EDITORIALE Cari lettori, sono ormai cinque anni che pubblichiamo questa rivista e, da altrettanti anni, cerchiamo di svelare nell’editoriale velatamente il succo degli articoli, dei reportage, delle satire e dei racconti. Anche quest’anno abbiamo cercato di regalare al lettore un insieme d’articoli avvincenti, di storie interessanti, divertenti, mai banali, e spesso anche un tantino fuori del comune. Siamo usciti dal formato standard, abbiamo creato una rivista scritta da autori con le idee molto chiare. Il risultato è un prodotto dalle mille sfaccettature che ha come base tre colonne portanti: la città di Bolzano, il paesaggio vinicolo ed il meraviglioso scenario alpino. Aspetti spesso trattati singolarmente, a volte combinati, sempre affrontati con grande entusiasmo e che formano un insieme unico ed affascinante. Vi raccontiamo aneddoti e storie sulla città di Bolzano, descriviamo regioni ciclistiche, parliamo di esperienze luculliane, nonché di immersioni musicali nel limbo della musica popolare. Vi regaliamo la possibilità di conoscere poderi vinicoli aristocratici, di seguire le fantastiche tracce dei sauri, nonché passeggiare lungo sentieri mistici, intrisi di storie e leggende. Scoprirete bunker, antipatiche reliquie di un inglorioso passato, trasformati in vere opere d’arte e conoscerete i segreti dell’edilizia pregiata. Helmut Huber Albergatore e pioniere delle Settimane degli asparagi di Terlano. Da poco vicepresidente dell’Associazione degli albergatori e pubblici esercenti dell’Alto Adige (HGV); per molti anni presidente dell’Associazione Turistica di Terlano, nonché del Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti. Il filo conduttore dei racconti è comunque sempre lo stesso: l’irresistibile ironia, unica al mondo, di raccontare fatti, anche seri, che appartiene al carattere degli altoatesini. La gente (ed indubbiamente anche gli autori) personifica gli aspetti della propria regione. Gente legata alle proprie tradizioni che comunque non disdegna le innovazioni. Persone laboriose, ma allo stesso tempo molto inclini al divertimento. Atteggiamenti dettati dalla sobrietà tedesca, nonché dall'improvvisa leggerezza italiana. Con sempre un unico filo conduttore: la vera autenticità. L’Alto Adige incanta! Non promesse a vuoto, ma fatti concreti del quotidiano vissuto. Proprio in questi tempi di instabilità, l’Alto Adige rimane fedele a se stesso. Nessuna montatura, ma cose che perdurano nel tempo. Di cosa parliamo? Forse è meglio leggere di persona … Helmut Huber MAGAZINE 2010 3 TEMI 8 Bacchus Urbanus Amore a prima vista 14 Reliquie antipatiche 16 Polpacci sodi Regioni ciclistiche alpine e mediterranee 8 20 Benvenuti! Bienvenue! Welcome! Cabaret dei piaceri dell’Alto Adige 26 Vino e sangue blu – vini nobili 32 Culturonda® Vino 34 Tesori ad alta gradazione 36 Cultura edilizia per viaggiatori 40 A tutto ritmo! Musica in costume tradizionale 44 Un intero paese a briglie sciolte 16 Riflettori puntati sul corteo dell’Egetmann 46 Il gomitolo infinito Sulle tracce delle leggende 50 Camminate, canederli e canti allegri 56 Tra tormente di neve e profumo di vin brulé 58 Sauri da collezione 20 RUBRICHE 6 Alto Adige ABC 25 I ristoranti migliori – guida gourmet 31 Vini pregiati – guida vini 60 365 giorni eventi e manifestazioni 26 4 MAGAZINE 2010 64 Musei & chiese – guida culturale 65 Alto Adige: posti da non perdere INDICE SERVIZIO 66 Come arrivare 69 Contatto 154 Panorama 155 Transfer & mobilità ALLOGGI 40 70 Pacchetti vacanza e offerte Famiglia, ciclisti, escursioni, vino, wellness, golf, cultura, equitazione 76 Bolzano Bozen San Genesio 81 Terlano 85 Andriano 88 Campeggio & Ostelli della Gioventù 89 Appiano 105 Caldaro 46 126 Termeno 130 Bassa Atesina Cortaccia, Magrè, Cortina ssdv. 133 Castelfeder Ora, Montagna, Egna, Salorno 136 Laives Bronzolo Vadena 139 Meltina 141 Val Sarentino 50 145 Renon 150 Aldino Redagno 152 Parco Naturale Monte Corno Anterivo, San Lugano, Trodena Fateci sapere cosa ne pensate! Qualche suggerimento da dare? Qualcuno da lodare? Scriveteci! Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti Via Pillhof 1, I-39057 Frangarto BZ [email protected] 58 MAGAZINE 2010 5 e quilibrato PERCORSO AD ALTA FUNE a frodisiaco ASPARAGI DI TERLANO Gli aspargi che portano il nome di Margherete Maultasch crescono nel “triangolo degli asparagi” che si estende tra Terlano, Vilpiano e Settequerce. L’ortaggio può essere gustato da inizio aprile a fine maggio preferibilmente con l’originale “salsa bolzanina”. Suggerimento: le escursioni culinarie “Natura, cultura ed asparagi”. www.terlan.info c Un’esperienza per imparare ad arrampicarsi e stare in equilibrio, un mondo fatto di corde, travi e ponti sospesi. Un modo per osservare la natura da un’altra prospettiva. Sospesi in aria lungo il percorso avventuroso per adulti oppure lungo il percorso per bambini. Per coloro che invece desiderano rimanere con “i piedi per terra” consigliamo una passeggiata lungo il sentiero a piedi nudi a Terlano: stimola la muscolatura addominale e dorsale e massaggia la pianta del piede. I percorsi di alta fune di Terlano e Caldaro sono adatti per tutta la famiglia. www.xsund.it www.abenteuerpark.it Erich Kästner chiamò Paul Flora († 2009) lo “scrittore d’immagini”, Friedrich Dürrenmatt lo descrisse come il “pensatore e almanaccatore tra i caricaturisti”. Nel 1953 Flora iniziò la sua collaborazione con la casa editrice Züricher Diogenes Verlag e poco dopo con il giornale “Zeit”. I disegni di questo artista pluridecorato abbelliscono anche le etichette di vini della cantina di Cornaiano. www.paulflora.com MAGAZINE 2010 nnovativo FIVEFINGERS IN NEW YORK La singolare scarpa in gomma Vibram ha ottenuto nel 2008 il premio come migliore invenzione italiana e nel 2007 è stata premiata dal giornale americano “Time” come migliore invenzione del 2007. Ora alcuni atleti hanno espresso il desiderio di correre la maratona di New York con questa singolare “scarpa”. www.vibramfivefingers.com l ritico PAUL FLORA 6 i f uturistico PROGETTO FINCUBE Il progetto Fincube rappresenta una costruzione di 47 m2 che racchiude un’unità abitativa minimalista/purista. La casa “mobile“ è frutto del perfetto connubio tra design berlinese (Werner Aisslinger, Tina Bunyaprasit) ed artigianato altoatesino (falegnameria Lobis). Il prefabbricato mobile si trova a Auna di Sotto sul Renon e può essere visitato su richiesta. www.fincube.it ussuoso BORSE IN LEGNO Due giovani ragazzi altoatesini creano prestigiose borse in legno. La linea delle borse da donna è prodotta in speciale legno impiallacciato; questo permette di creare le forme più svariate. La linea di borse portadocumenti/computer in pelle è impreziosita da listelli di legno che danno alle borse più flessibilità. www.embawo.com m r affinato LABYRINTHOS obile LA NUOVA FUNIVIA DEL RENON Il 23 maggio 2009 è stata inaugurata la prima funivia a tre funi d’Italia: collega Bolzano a Soprabolzano in soli 12 minuti. Le estenuanti code appartengono ormai al passato: le eleganti cabine in “rosso S. Maddalena” con ampie vetrate partono ogni 4 minuti. Suggerimento: la Mobilcard e la museumobil Card offrono la possibilità di utilizzare illimitatamente sia la funivia che il trenino del Renon. www.mobilcard.info Il nostro motto è restare sulla giusta via! Ma quale è la via giusta? A sinistra, dritto oppure a destra? Tutte le strade portano a Roma si dice, ma noi non vogliamo andare a Roma. Magari è meglio proseguire fino a metà e poi uscire. E’ più facile dirsi che farsi? Aspettate. Venite a vivere quest’esperienza unica di persona a Vilpiano, nel primo labirinto dell’Alto Adige. Informazioni presso il Camping Ganthaler. Tel. +39 0471 678 716 u ALTO ADIGE ABC nico VACANZE SENZA BARRIERE Il Ferienhof Masatsch è un albergo senza barriere architettoniche in Alto Adige per persone diversamente abili. Un progetto unico nel suo genere che non trova eguali nemmeno oltrefrontiera. La particolarità della struttura risiede soprattutto nella combinazione di struttura alberghiera e centro di formazione per persone abili e diversamente abili. Ulteriori informazioni per una vacanza senza barriere all’indirizzo: www.altoadigepertutti.it p v remiata ariato GIARDINO DEL GEWÜRZTRAMINER LA MIGLIORE STRADA DEL VINO D’ITALIA t Tre vitigni autoctoni, circa 70 km che si snodano attraverso 15 comuni altoatesini: in occasione della manifestazione “Roma Wine Festival 2009” la Strada del Vino dell’Alto Adige è stata premiata come migliore strada del vino d’Italia. Al concorso hanno partecipato 140 strade del vino di tutta l’Italia. Il fattore determinante per l’ottimo piazzamento è stato il “singolare connubio tra vino, paese, turismo e cultura”. www.suedtiroler-weinstrasse.it SENTIERI A TEMA ematico I sentieri a tema offrono la possibilità di apprendere molte cose camminando e senza troppo impegno. La zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti vanta numerosi sentieri a tema, tra i quali il famoso Sentiero tematico del Renon, il sentiero della Pace di Caldaro, il Sentiero di Albrecht Dürer, sentieri delle leggende, nonché sentieri didattici sul vino e natura. www.bolzanodintorni.info Nel giardino della tenuta vinicola Hofstätter di Termeno cresce un piccolo tesoro. Si tratta di 35 specie diverse della famiglia del Gewürztraminer tra le quali figurano incroci e cloni provenienti da tutto il mondo, ma anche specie di Cabernet oppure Pinot Nero che racchiudono in se il gene del Gewürztraminer. www.hofstatter.com MAGAZINE 2010 7 Bacchus Urbanus Amore a prima vista TESTO OSWALD STIMPFL È Goethe, il sommo poeta tedesco, ad aver meglio descritto l’affascinante paesaggio a sud del Brennero: “Un’aria dolce e mite spirava in tutta la regione. (…) Al piede del monte le colline sono coltivate a vini. Tra i filari lunghi e bassi sono piantati dei pali e le uve brune pendono graziosamente dall’alto, maturando al calore del suolo sottostante…” Ogni anno nel mese di maggio Castel Mareccio diventa la mecca dell’economia vinicola locale. Qui i produttori si incontrano con gli esperti del settore per tracciare un bilancio dell'annata a venire. La prima mostra dei vini di Bolzano, tenuta nei locali tirolesi della Casa del torchio di Bolzano, risale peraltro al 1896. www.weinkost.it Festa di Santa Maddalena Nel paesino di Santa Maddalena da secoli il 22 luglio, giorno dell’onomastico della patrona, Santa Maddalena, si celebra una particolare festa religiosa. I viticoltori aprono, infatti, le loro cantine proponendo l’assaggio del vino rosso Santa Maddalena classico dell’autunno precedente e delle specialità culinarie della cucina locale. Notte di San Lorenzo La notte del 10 agosto, giorno dell’onomastico di San Lorenzo, si dovrebbero poter ammirare nel cielo molte stelle cadenti, ma, durante questa serata, sono anche i vini a scintillare nei bicchieri. Le cantine di Bolzano, sotto i portici nel centro storico della città, offrono i loro vini migliori. Bacchus Urbanus La manifestazione “Bacchus Urbanus” è pensata per tutti coloro che vogliono scoprire il mondo del vino di Bolzano. Questa iniziativa viene proposta dall’Azienda di Soggiorno di Bolzano assieme ai produttori di vino della zona, per far conoscere ai suoi partecipanti, più da vicino e in maniera simpatica, la cultura e la unicità del vino cittadino. Il programma prevede un’escursione guidata dei visitatori e degli abitanti locali nei vigneti del Santa Maddalena e del Lagrein, con visita fi nale a una cantina e degustazione commentata. Ogni sabato d’ottobre. www.bolzano-bozen.it EVENTI DI-VINI A BOLZANO La Mostra Vini di Bolzano Vendemmia sulle colline di Bolzano La coltivazione delle viti caratterizza il paesaggio di Bolzano sin dai tempi antichi. I vigneti ricoprono le colline e i rilievi spingendosi fino a quasi 700 metri di altitudine e conferendo ai ripidi pendii un aspetto inconfondibile. Come “città del vino” Bolzano ha diversi assi nella manica: un paesaggio impareggiabile, vigneti di straordinaria esposizione, vignaioli e cantinieri laboriosi che producono vini di eccellente qualità e mercati di sbocco alle porte della città! ACCENNI SULLA STORIA DEL VINO Quando i Romani, poco prima della nascita di Cristo, annessero il Tirolo meridionale al loro regno, probabilmente rimasero stupiti non poco: vi era, infatti, una fiorente viticoltura e le viti erano sorrette su particolari strutture in legno, i cosiddetti filari o pergole. Oltre a queste ultime, i Romani ignoravano anche l’esistenza delle botti di legno, che le popolazioni locali utilizzavano per la conservazione del vino. Molti antichi dipinti e incisioni di Bolzano raffigurano vigneti che si estendevano fino a ridosso della città. L’importanza del commercio del vino per Bolzano, sin da allora, è testimoniata anche dalla particolare architettura dei portici. Gli edifici medioevali della Via Portici ospitano, infatti, profonde cantine disposte su due piani che, fresche in estate e mai troppo fredde in inverno, presentano le condizioni ideali per la conservazione del vino. LE MOLTEPLICI VARIETÀ DI UNA PICCOLA REALTÀ L’Alto Adige offre le migliori condizioni per la coltura della vite e dell’uva; nonostante Bolzano sia situata a soli 260 m sul livello del mare, le montagne circostanti svettano a quasi 3000 m. I contrasti paesaggistici e, quindi anche climatici, su uno spazio così ridotto, sono enormi. La Val d’Adige è accarezzata da un vento costante proveniente da sud che spira nel pomeriggio mentre, verso sera, soffia il freddo pungente proveniente da nord-est che scende dallo Sciliar o dalle Alpi Sarentini. Tali oscillazioni di temperatura sono ideali per la formazione dell’armonica acidità che caratterizza i vini rossi freschi e leggeri, e i bianchi fruttati. FATTI E CIFRE In Alto Adige si coltivano a vite circa 5.200 ettari di terreno, da cui si ricavano annualmente 350.000 ettolitri di vino, di cui il 55% è costituito da vini rossi e il rimanente 45% da bianchi. L’uva Schiava, con tutte le sue varianti, rappresenta il 60% dei vini rossi. Attualmente il comune di Bolzano, con una superficie coltivata a vigneti di poco superiore ai 700 ettari, è, dopo Appiano (1.000 ettari circa) e Caldaro (800 ettari), il terzo comune vinicolo della regione. Bolzano è inoltre una delle maggiori città produttrici di vino d’Europa: Su poco più di 300 ettari cresce la Schiava, la varietà autoctona più importante che si coltiva sui ripidi pendii che circondano Bolzano, e che sono anche le posizioni più soleggiate e invitanti. Nella 10 MAGAZINE 2010 Il cortile del convento nel quartiere di Gries a Bolzano calda piana di Bolzano, invece, crescono, su 250 ettari, le viti del Lagrein, le cui gocce più preziose sono quelle prodotte dai vigneti del quartiere di Gries VINI BIANCHI SULLA CRESTA DELL’ONDA I vini bianchi freschi, fruttati e aciduli dell’Alto Adige sono senza rivali e da anni ormai cavalcano la cresta dell’onda. Negli ultimi trent’anni la superficie coltivata a varietà bianche è quasi raddoppiata. Nella zona circostante la città di Bolzano, le varietà bianche si stanno spingendo fino a quasi 800 m di altitudine! I consumatori italiani considerano l’Alto Adige e con esso Bolzano, una delle zone più importanti per la produzione di vini bianchi, che peraltro godono di una notevole reputazione. IL LAGREIN, UN BOLZANINO FUORICLASSE Nel territorio di Bolzano, sui terreni ghiaiosi e fangosi alla confluenza tra l’Adige, l’Isarco e la Talvera maturano ottimamente le uve Lagrein. L’antico vitigno autoctono rappresenta una varietà vigorosa e di grande resa. Le uve dagli acini ovoidali, blu scuro tendenti al nero producono un vino ricco di estratto, dall‘intenso colore scuro, che ben si presta all’invecchiamento. Le origini del vitigno non sono del tutto chiare. Il nome deriva probabilmente da Vallagarina nel vicino Trentino, toponimo già attestato attorno al 927. Il Lagrein, oltre che in Alto Adige, viene coltivato in parte anche in Trentino. Nelle altre regioni produttrici di vino a livello mondiale questa variante è invece pressoché sconosciuta. LA STORIA DELLA SCHIAVA Similmente a molte altre varietà, anche il nome e l’origine della Schiava sono alquanto misteriosi. Il suo nome probabilmente deriva dal latino “vernaculus” che significa “nostrano, indigeno”. Questo tipo di uva presenta numerose varianti ed è coltivata, oltre 12 MAGAZINE 2010 che nella zona di Bolzano, anche nelle calde terre attorno a Merano, nonché sui pendii soleggiati e ai piedi delle colline della Val d’Adige e nell’Oltradige. La Schiava è inoltre una pregiata uva da tavola, nota con il nome di “uva di cura di Merano”. Nella cantina Produttori di Bolzano, la Schiava costituisce il 60% del vino rosso prodotto, se si considera che anche il Santa Maddalena è a base di uva Schiava. Tale percentuale di Schiava nella produzione vinicola sta tuttavia registrando un calo continuo di anno in anno. SANTA MADDALENA – IL CLASSICO TRA I VINI DI BOLZANO Viene coltivato da tempi immemorabili nei borghi di Santa Maddalena, Santa Giustina e Coste, ma solo da un secolo il nome di “Santa Maddalena”, che deriva dall’omonima chiesetta in cima al colle, si è affermato come denominazione del vino rosso prodotto in quella zona. Nel 1923 la piccola frazione di Santa Maddalena in provincia di Bolzano, primo comune vitivinicolo d’Italia, ha fondato la Cantina Santa Maddalena. Il sigillo di qualità che viene posto su ogni bottiglia assieme a un numero di serie, certifica la provenienza del vino. Il Santa Maddalena può essere ricavato solo da uva Schiava, cui si può aggiungere per legge fino al 10% di Lagrein o di Pinot nero. Il vino proveniente dalla zona centrale di questo territorio, tra cui si annoverano le terrazze coltivate di Santa Maddalena e le località di Santa Giustina, Rencio, Coste e San Pietro, può fregiarsi del marchio di denominazione “classico”. GODERSI L’ACQUISTO Una bottiglia di vino pregiato non è soltanto un bel regalo, ma è anche un ottimo souvenir da portare a casa dall’Alto Adige e da assaporare quando si presenta l’occasione giusta. A facilitare la scelta contribuiscono in ogni caso le rivendite specializzate e le degustazioni presso il produttore. La maggior parte delle aziende di medie dimensioni dispongono di locali di vendita e assaggio, VINO & ALTRO La cantina del convento di Muri-Gries Su una superficie di circa 2,7 ettari tutt‘attorno al convento barocco, circoscritto da antiche mura in pietra, cresce il miglior Lagrein dell’abbazia. Il vigneto conventuale costituisce una delle migliori e più estese zone viticole del Lagrein nel centro di Bolzano e, assieme al monastero, è posto sotto tutela monumentale ed è zona di rispetto agricolo. www.muri-gries.com Lagrein Kretzer Il vino riposa in botti barrique mentre alcuni produttori offrono la vendita diretta. Passeggiando per le vie di Bolzano si scoprono le più diverse cantine ed enoteche: solo la città di Bolzano conta in tutto circa 30 aziende vinicole di cui molte si sviluppano nell’area urbana. Tra le numerose enoteche di Bolzano qui sono state selezionate quelle che, per posizione o assortimento, sono particolarmente degne di nota. “Vinum”, Via Brennero 28: offre molti vini di qualità, sopratutto altoatesini e italiani. Vendita all’ingrosso e al dettaglio. “Enovit”, Via Dr. Streiter, 30: l’enoteca si trova esattamente nella zona pedonale del centro storico. Sotto le volte finemente ristrutturate si possono acquistare anche stuzzichini, distillati ed olio d’oliva. “Gandolfi”, Viale Druso 349: situata sul confine a ovest della città, questa piccola enoteca offre un’enorme scelta di vini. Parcheggio, facilmente raggiungibile in automobile. “GiDi”, Via Gaismair 20D: il piccolo negozio posto nella “città italiana” ovvero nella “città nuova” si caratterizza per l’ottimo rapporto qualità/prezzo nonché per le offerte speciali di cantine meno conosciute. Il Lagrein Kretzer, la versione rosè del Lagrein, è un vino giovane, stimolante e vivace, dal sapore fresco e fruttato, già pronto per la degustazione alcuni mesi dopo la vendemmia. Il termine “Kretzer” deriva dalla parola tedesca “Kretze”, nome del cesto intrecciato, un tempo usato per la separazione del mosto dalle vinacce. Il “bioniere” La tenuta Loacker a Santa Giustina nei pressi di Bolzano è il pioniere della coltivazione biologica della vite in Alto Adige. Sin dalla sua fondazione, cioè dal 1979, si occupa della produzione di vino biologico. Il suo obiettivo è coltivare uve saporite e sane, ottime sia per la produzione di vini, sia da mangiare. Produttori di vino biologico si trovano agli indirizzi www.fws.it e www.bioland-suedtirol.it CURIOSITÀ Oswald Stimpfl Nato a Bolzano, classe 1946, da sempre esplora “ad occhi aperti” la sua terra che quindi conosce nei suoi angoli più reconditi. Gran parte del suo sapere è confluito in numerose guide turistiche. Imprenditore di professione, Oswald Stimpfl dedica il suo tempo libero non solo a svariate escursioni, ma anche alla cucina e al vino dell’Alto Adige. La fi llossera della vite è il più pericoloso insetto devastatore delle viti. È stato importato dall’America verso la metà del XIX secolo ed ha provocato una gravissima crisi della viticoltura europea, avendo causato la morte di quasi tutte le piante verso il 1900. I vitigni americani sono immuni alla fi llossera, motivo per cui da allora tutte le viti europee sono state innestate su radici americane. MAGAZINE 2010 13 Antipatiche reliquie TESTO HERBERT ROSENDORFER Meno male che “le antipatiche reliquie” si vedono solo se se ne conosce l’esistenza: esse, infatti, non sono state fatte per essere ammirate, al contrario. Il bunker di Castel Guardia ricoperto da vigneti Erano segrete e dovevano nascondere chi doveva difendere il grande “impero” di Mussolini, dai nemici che venivano dal nord. A nord non governava il suo amico Adolf? Forse Mussolini non si fidava del suo amico e temeva qualche perfida azione? Forse misurava tutto con il suo metro? Bunker e caverne, costruiti in punti strategici, queste sono le reliquie che in un numero a tre cifre coprono l’intera provincia altoatesina. I primi bunker sono stati costruiti nel 1932. Dal 1938, e per tutto il periodo dalla guerra, la costruzione è stata intensificata. Molti non sono stati neanche ultimati. Nessuno di questi bunker è mai stato utilizzato! Quando nel 1943 la “Wehrmacht” tedesca occupò il resto d’Italia, non venne esploso neanche un colpo dai bunker e rimasero comunque segretissimi per l’esercito italiano anche dopo la guerra ed assolutamente inaccessibili per la popolazione civile. La Nato cominciò ad interessarsi dei bunker quando nel 1955 i russi sembravano minac14 MAGAZINE 2010 ciare l’Austria. Non si trattava di una minaccia imminente, ma non si poteva mai sapere… Quando nel 1955 i russi abbandonarono la frontiera austriaca, i bunker persero di importanza e vennero abbandonati alla loro triste sorte. Con il passare del tempo molti bunker scomparvero sotto arbusti e prati. Uno di questi bunker è visibile – solo se si è al corrente della sua esistenza – sotto il castello Warth, dove sopra le mura in cemento armato ora si coltiva un “pacifico” vigneto. L’uva, così si dice, non ha tendenze fasciste. La reliquia è vista come simbolo dell’aggressione, come rovina, ma purtroppo non è così. Le mura in cemento armato, spesse fino a sei metri, resistono al decadimento. Solo tra due milioni d’anni si può presupporre che le mura ritornino ad essere semplice ghiaia. Fritz Dellago, proprietario di Castel Korb, non volle aspettare così a lungo e trasformò il bunker, che i fascisti avevano piazzato senza alcun rispetto per la proprietà privata, davanti al suo castello, in un museo del vino tutto particolare. Mantenendo la struttura originale, ma alleggerendo le mura con tinte di bianco, il bunker oggi ospita concerti, serate di lettura ed esposizioni. Marte, il Dio della Guerra, sembra aver ceduto il suo posto a Bacco, il Dio del Vino! Un altro bunker che deturpava i campi di San Paolo è stato trasformato in cantina vinicola dalla Cantina Kössler. Qui è immagazzinato lo spumante Praeclarus, fiore all’occhiello della cantina; sono organizzate visite guidate che permettono al visitatore di scoprire i segreti del bunker e del vino. Una destinazione completamente diversa è stata riservata ad un altro bunker, costruito sul terreno del podere Hochfrangart di Karl Nicolussi-Leck, grande amico delle arti spirato recentemente in tarda età. Utilizzò il bunker come base per appoggiare una sfera d’acciaio di otto metri di diametro che ora sovrasta la Val d’Adige. La costruzione singolare divenne motivo di protesta che presto si trasformò in una battaglia legale che entrò nella storia giudiziale dell’Alto Adige. L’ispettorato dell’edilizia del Comune di Appiano denunciò l’artista per aver costruito un’opera senza essere in possesso di un’apposita concessione edilizia. Nicolussi-Leck a sua volta sostenne che la sfera non era abitabile e che per questo motivo non formava cubatura. Era semplicemente un’opera d’arte. La Corte Suprema diede ragione al signor Nicolussi. Oggi l’ispettorato dell’edilizia sembra essere orgoglioso del simbolo stravagante di Appiano. Herbert Rosendorfer Nato nel 1934 a Gries (Bolzano). Laureato in Giurisprudenza a Monaco di Baviera, ha lavorato fi no al 1997 in Baviera come giudice. Da allora vive a San Michele/Appiano. È stato insignito di diversi riconoscimenti, come il premio alla letteratura della città di Monaco nel 2005. Rosendorfer è autore di molte opere fra cui, la più nota ”Briefe in die chinesische Vergangenheit”(1985). BUNKER & ALTRO Altra destinazione: il bunker trasformato in cantina vini da Fritz Dellago Vallo Alpino in Alto Adige Il “nemico” avrebbe trovato una prima cortina di impianti difensivi e di sbarramento in prossimità del confi ne e poi una seconda più giù in valle. Quasi 350 bunker e opere difensive sono passati, alla fi ne degli anni novanta, dallo Stato all’Alto Adige. Circa 20 sono stati classificati opere da conservare come testimoni di un inglorioso passato. Parco artistico “Hochfrangart” Un cosmo in miniatura, nel quale regna la creatività dell’occasionalità: questo è “Hochfrangart”. Qui le persone, la natura e l’arte entrano in simbiosi. La sfera che si vede ben da lontano è solamente uno dei oltre 200 oggetti facenti parte delle meravigliose opere del mecenate Karl Nicolussi-Leck. Info per visite guidate presso l’Associazione Turistica Appiano. Monumento alla Vittoria Il Monumento alla Vittoria è, insieme al bassorilievo in Piazza Tribunale, uno degli ultimi monumenti del periodo fascista a Bolzano. L’arco di trionfo che porta l’insegna latina "Hic patriae fi nes siste signa. Hinc ceteros excoluimus lingua legibus artibus“ è stato inaugurato il 12 luglio 1928 da Re Vittorio Emanuele III. Nel 2005 il Comune di Bolzano ha collocato delle lapidi che ricordano i crimini dei fascisti in quel periodo. Tra architettura e fascismo Un tour attraverso la “nuova“ Bolzano. Una singolare contraddizione tra edifici monumentali e monumenti simbolici, come per esempio il Monumento alla Vittoria ed i grandi progetti d’avanguardia in stile razionale come il Lido di Bolzano… Ben sei interessanti tour attraverso la storia movimentata della città; i depliant informativi sono disponibili presso l’ufficio Turistico di Bolzano. CURIOSITÀ Dalle “buche di ghiaccio” ad Appiano soffia anche in estate aria fredda, talmente fredda da produrre ghiaccioli anche ad inizio giugno. La differenza di temperatura si aggira intorno ai 35 gradi. In questo modo è possibile trovare ad un’altitudine di 500 m piante che solitamente sono di casa in alta montagna. MAGAZINE 2010 15 TESTO ROLAND SCHOPPER Polpacci sodi Regioni ciclistiche alpine e mediterranee Entro fine marzo gli appassionati di mountain bike dovrebbero aver tirato fuori la bici dalla cantina, dato che é il momento migliore per prepararsi ad affrontare in grande forma la nuova stagione ciclistica. Dal periodo pasquale sino all’inizio di novembre, la zona meridionale dell’Alto Adige, offre condizioni ideali per qualsiasi livello di allenamento. Ampi alpeggi e pareti rocciose scoscese: la zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti non offre solo vigneti REGIONE MTB, DOLOMITI LAGORAI BIKE – MONTE CORNO Avvolto da rilievi maestosi e spettacolari, come il Gruppo delle Pale ed il Latemar, compreso tra Monte Corno e Paneveggio-Pale di San Martino, due parchi naturali molto vicini e molto diversi tra loro, si estende un nuovo eldorado ciclistico: la regione MTB Dolomiti Lagorai Bike – Monte Corno. La naturalità dei luoghi come il Lagorai, l’acqua gorgogliante dell’Avisio e la straordinaria ricchezza del patrimonio arbustivo dei due parchi naturali rendono questa regione confinante una delle mete più belle per il turismo in bicicletta. Solo poche valli alpine possono competere con una simile scelta di itinerari ciclistici diversificati, come la Val di Fiemme in Trentino. In valle o in cima alle montagne, per giovani e meno giovani, principianti ed esperti, qui si può trovare il percorso per mountain bike più adatto a ciascuno. Le piste degli amanti delle due ruote si snodano lungo prati e paesi che ci conducono per strade sterrate, boschive e forestali, sino a spingersi oltre i margini dei boschi e salire in cima alle montagne. La maestosa vista sulle futuristiche Dolomiti addolcisce le fatiche. Pedalando sulle vecchie strade militari si arriva alle ex postazioni belliche, interessanti sotto il profilo storico in quanto risalenti alla Prima e Seconda Guerra Mondiale, mentre quasi a ogni curva si possono scoprire scorci o romantiche radure boschive che invitano a una sosta dove poter sognare a MAGAZINE 2010 17 La Cima Nera (Termeno) regala una meravigliosa vista panoramica occhi aperti. Gli oltre 25 itinerari con vari livelli di difficoltà sono uno diverso dall’altro: 900 km complessivi di piste ciclabili e 16.200 metri di dislivello, offrono, da fine aprile a metà ottobre, innumerevoli occasioni per rassodare i polpacci. Un bike park, una scuola di mountain bike e dieci guide MTB certificate sono pronti a soddisfare le esigenze di tutti. Per chi non dovesse accontentarsi della vasta offerta di percorsi per mountain bike, si prospetta come valida alternativa la comoda pista ciclabile che attraversa l’intera vallata. Cultura, tradizioni e storia si uniscono così al ciclismo in un connubio perfetto. Nella scelta del percorso più adatto anche i “bike hotel” specializzati o gli uffici turistici locali forniscono preziosi consigli. Qui vengono messe a disposizione mappe cartacee e georeferenziate degli itinerari ciclistici, oppure ci si può iscrivere a escursioni guidate, cogliendo così l’occasione per confrontarsi con altri biker. GITE IN MOUNTAIN BIKE A CALDARO Quando si parla di Caldaro, si pensa subito al lago, alla straordinaria offerta gastronomica e al famoso vino, noto sia a nord che a sud delle Alpi. In nessun’altra zona dell’Alto Adige si respira un’atmosfera così mediterranea come a Caldaro. Accanto al divertimento, al riposo e al dolce far niente, Caldaro, grazie al suo paesaggio collinare e montano, si presta in modo ottimale alle escursioni in mountain bike. Sempre più spesso i turisti sfruttano quest’opportunità di praticare sport e, al contempo, respirare aria pulita, esplorare il meraviglioso ambiente circostante e godersi una natura mozzafiato. La regione che si sviluppa attorno al Lago di Caldaro non solo rappresenta un punto di partenza ideale per piacevoli escursioni in bici, ma offre anche il giusto itinerario per i biker più sportivi e ambiziosi. Tracciati assai vari che conducono in luoghi panoramici molto suggestivi, in accoglienti punti di ristoro ed emozionanti stazioni fanno battere il cuore degli appassionati 18 MAGAZINE 2010 delle due ruote. Le piste ciclabili e i percorsi escursionistici ben segnati, la natura straordinaria, il panorama incantevole, nonché le possibilità di ristoro in rifugi, trattorie e ristoranti, che si susseguono a determinate distanze, rendono le gite in mountain bike a Caldaro ancor più interessanti e ricche di varietà. Un’altra destinazione degna di nota è il Passo della Mendola. Qui gli amanti della bicicletta possono scegliere tra due varianti: possono cioè pedalare in sella alla loro mountain bike fino in cima o farsi comodamente trasportare dalla funicolare. La funicolare della Mendola, che compie un dislivello di 850 metri in soli 12 minuti, è la più lunga e ripida funicolare d’Europa ed è stata costruita tra il 1898 e il 1903 (anno in cui è stata messa in esercizio). In questo modo si possono risparmiare fiato ed energia per l’entusiasmante viaggio di ritorno a Caldaro e per altri tour in mountain bike. Un percorso ciclistico molto pittoresco è quello che conduce dal paese vitivinicolo di Caldaro a Favogna. In questa circostanza è d’obbligo una sosta rinfrescante e corroborante al (o nel) Lago di Favogna. I ciclisti più allenati proseguono la gita al lago in direzione di Magrè, Cortaccia, Termeno per ritornare poi, passando Castelvecchio, a Caldaro. Chi preferisce viaggiare senza mountain bike o non possiede affatto una bici, la può noleggiare a Caldaro. Chi ama pedalare in compagnia, può partecipare alle escursioni guidate organizzate due volte alla settimana o prendere a noleggio una guida. Guide esperte accompagnano tutti gli interessati lungo gli itinerari ciclistici più belli, svelando loro scorci e terrazze incantevoli e riportandoli sani e salvi al punto di partenza a Caldaro. GENIALE PERCORSO AL CRONOMETRO Ed infine una vera e propria sfida: il primo percorso a cronometro permanente in Alto Adige per mountain biker e corridori, che da Termeno (276 m) conduce al “Verbrennten Egg” (1856 m). L’obiettivo è quello di superare 1600 metri d’altitudine nel minor tempo SPORT & ALTRO EventCard: Treno & Bici Il pacchetto EventCard include il biglietto ferroviario per l’intera giornata sulla tratta Bolzano–Merano–Malles (88 km) e una bicicletta a noleggio con casco che può essere noleggiata o restituita presso otto punti noleggio. L’EventCard è disponibile presso i punti di noleggio lungo la linea ferroviaria e le emettitrici. www.vinschgerbahn.it GPS tracks online possibile. Partecipare è molto facile, basta comperare il biglietto presso l’Hotel Traminerhof al costo di 2,50 Euro, timbrarlo, salire il più veloce possibile e, una volta arrivati, timbrare di nuovo il biglietto. Da qui si può ammirare una vista incantevole prima di restituire il biglietto a valle. Un’ulteriore attrattiva: alla fine della stagione ciclistica tra tutti i partecipanti vengono estratti fantastici premi! Per chi non si è ancora stancato di andare in bicicletta – tra cui, siamo certi, ci siete anche voi – ancora un consiglio che non vogliamo tenervi nascosto: le Alpi Sarentini offrono sfide veramente speciali; chi, per esempio, è in grado di affrontare gli “Stoanernen Mandln“ (i famosi ometti di pietra) in mountain bike, può tranquillamente considerarsi un ciclista tecnicamente competente. La zona dell’Oltradige ed i suoi dintorni sono un vero paradiso per gli amanti della bici per la grande possibilità di effettuare gite ed escursioni di ogni grado di difficoltà. I tour migliori sono stati rilevati digitalmente e possono essere scaricati gratuitamente dal computer. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle associazioni turistiche di Caldaro ed Appiano dove è anche possibile noleggiare apparecchi GPS. www.kaltern.com, www.eppan.com Alla scoperta del parco naturale Il Parco Naturale Monte Corno, esteso su una superficie di 7.000 ha, è il più meridionale dei sette parchi naturali altoatesini. Con i suoi boschi di alberi ad alto fusto ed alpeggi si estende tra i 220 m e 1700 m d’altitudine. L’appartenenza alla zona di vegetazione submediterranea ne fa un parco particolarmente ricco di specie animali e vegetali. Informazioni su escursioni guidate a tema, manifestazioni e proposte per bambini e ragazzi su www.provincia.bz.it/naturparke CURIOSITÀ Roland Schopper Direttore e fotografo del giornale Action Sport & Lifestyle Magazine www.x-aces.com. Fotografo e PR per l’organizzatore “The Voice“ Ralph Schader durante il camp di calcio delle squadre dell’HSV, VfL Wolfsburg e altre manifestazioni. Lavora per il giornale Kinderecho Darmstadt e altri giornali. Il caffè di Anterivo viene ricavato da una specie di lupino che, per ottenere una bevanda simile al caffè, viene miscelata con orzo e frumento. Questa varietà di pianta costituisce una specialità autoctona, sia dal punto di vista botanico che dal punto di vista della tradizione culturale. L’associazione turistica di Anterivo organizza escursioni per il paese con degustazione di caffè. MAGAZINE 2010 19 TESTO WOLFGANG MAIER Benvenuti! Bienvenue! Welcome! Cabaret dei piaceri dell’Alto Adige Da un paio di anni la gastronomia e l’economia vinicola altoatesine hanno aderito con successo alle feste cortigiane medievali. Le piazze del mercato, da sempre cuore e punto nevralgico della fiorente cultura alimentare in epoca rinascimentale, si trasformano in ricchi palcoscenici animati da danze, giochi e divertimento. Un tempo erano solo i ricchi a festeggiare, oggi invece vi partecipano interi paesi. Venite, venite, signore e signori, mes dames et messieurs, ladies and gentlemen, buona sera! Siate i benvenuti chiunque voi siate, étranger, stranger, happy to see you, je suis enchanté, sono felice di vedervi qui! Io sono il conferenziere del cabaret dei piaceri altoatesini. Permettetemi ancora un paio di parole prima che si apra il sipario. L’Alto Adige è tedesco, italiano e ladino. Nell’altoatesino si mescolano per un terzo la giovialità italiana, per quasi due terzi la “testa dura” austriaca (tenace, un po’ testarda, perlopiù cordiale e spesso sentimentale) a cui si aggiunge il restante tratto ladino (gran tenacia nei giorni feriali, e maggior spensieratezza in quelli festivi). In Alto Adige si mangiano gnocchi, spaghetti e “turtres”, speck, risotto e “crafuns”. Basta uno sguardo ai menù e ai libri di cucina per capire che qui da sempre domina la multiculturalità sia nel modo di essere che nella cucina. Ai buongustai viene l’acquolina in bocca quando leggono che cosa si cucinava già nel secolo XIX in Alto Adige. Nel 1802 si attendeva il nuovo canonico di Bressanone con “paté di pollo e gnocchi in padella” e con “sanguinaccio di gallina”. Nel 1825, quando l’Arciduca Giovanni attraversò in viaggio il Tirolo, il suo cuoco di corte cucinò ogni giorno una zuppa di dodici giovani colombe e otto giovani polli cui aggiungeva quattro vecchie galline. Nel 1839 a Campo Tures si festeggiò l’arrivo del re Federico I con colombe stufate e lenticchie, anguilla e limoni e cadeau alle mandorle. Venite, venite, signore e signori, mes dames et messieurs, ladies and gentlemen, oggi si festeggia il vostro arrivo con pietanze regali! La fama degli straordinari cantinieri si è spinta ben oltre i confini della provincia e la brigata di cuochi è fantastica: non abbiate paura di Durante la tavolata eno-gastronomica Herbert Hintner cucina per 300 persone MAGAZINE 2010 21 Una stazione ferroviaria incantevole TAVOLATA ENOGASTRONOMICA DI SAN PAOLO La Tavolata enogastronomica, nominata da alcuni giornalisti di gastronomia “la più bella tavolata d’Italia”, è un evento da record anche sul piano logistico. Si tiene negli antichi vicoli di San Paolo e costituisce uno degli appuntamenti a cielo aperto più a rischio, basterebbe un breve scroscio di pioggia per mandare all’aria una cena servita a una tavola lungo 130 metri ed apparecchiata con tovaglioli in stoffa e servizio di bicchieri in cristallo filigranati, e vedere oltre 300 ospiti fuggire a gambe levate. La regia della serata è affidata a Herbert Hintner, uno dei più apprezzati cuochi stellati dell’Alto Adige. La sua filosofia gastronomica si basa sulla cucina classica regionale e pertanto non si è mai lasciato contaminare dalle mode in rapida evoluzione della cucina internazionale. Herbert Hintner è sempre indaffarato e domina l’intero repertorio dell’esperto mediatico in eventi gastronomici altoatesini perché sa guardare nella telecamera con fare gioviale, semplice e sgobbare in cucina, facendo talmente tanto baccano da farla sembrare una galera romana. Niente paura, fa parte della scenografia della Tavolata enogastronomica di San Paolo. IL TEATRO DEI PIACERI DI CALDARO Un tempo i Caldaresi, che in zona erano chiamati “figli di Dio”, avevano più Schiava in cantina di quanta acqua ci fosse nel lago. Attualmente i vini di Caldaro si annoverano tra i migliori della provincia. Un’azione pionieristica è rappresentata dall’istituzione del consorzio “wein.kaltern”, in cui collaborano con successo cantine, gastronomia e associazioni turistiche. Tra le sue straordinarie iniziative figurano la “Passeggiata tra atmosfera e gusto” in aprile, “Caldaro in bianco” a giugno e le “Giornate del vino” a settembre. Sempre in giugno, ogni due anni, il Lago di Caldaro è il palcoscenico dello spettacolo itinerante di una star a livello internazionale: Roland Trettl, il più audace artista gastronomico altoatesino che ha fatto carriera come chef de cuisine nel ristorante mondano “Ikarus” presso l’aeroporto di Salisburgo. PROVAR PIACERE annoiarvi, qui si mescono i vini migliori e i maggiori chef si esibiscono davanti ai vostri occhi! Non spaventatevi di fronte alla superbia dei cuochi che si pavoneggiano tra le file, luccicando come faraone avvolte nello speck. Non badate alle urla strappacuore che di tanto in tanto fuoriescono dalla cucina e lasciatevi trasportare dal profumo d’arrosto. Rimanete con noi, perché tutto questo fa parte dello scenario del grande cabaret dei piaceri altoatesini. Voilà, si apra il sipario! Su il sipario! La “Tavolata enogastronomica” nei vicoli di San Paolo (il 27 luglio 2010) sotto la regia dello chef d’eccellenza Herbert Hintner è, dalla sua prima edizione nel 2003, una delle feste gastronomiche più importanti ed ambite dell’anno. Alta gastronomia e ambienti raffi nati anche in occasione del “Teatro dei piaceri” nel Lido di Caldaro con lo chef Roland Trettl (il 5 giugno 2010) e durante “La notte dei sensi – la passerella del gusto” di Sarentino (a fi ne giugno). Settimane gastronomiche • • • • • • • • CORSE GASTRONOMICHE SERALI SUL RENON Nelle torride giornate estive gli stressati abitanti della valle trovano riparo sul fresco Renon, dove la sera li aspettano le corse gastronomiche con il trenino storico. In altre parole, gli ospiti viaggiano sui vagoni • • Settimane delle specialità culinarie a San Genesio, ad aprile “Mercato delle delizie” a Bolzano ad aprile Settimane degli asparagi nel triangolo degli asparagi a Terlano da inizio aprile a fi ne maggio “Gewürztraminerkuchl” a Termeno a maggio Corse serali gastronomiche con il trenino del Renon da maggio ad agosto “Gourmet Bahn’l” – Candle Light Dinner nella funivia Corno Renon in estate “Sarnar Morgreti Essn” in sei ristoranti della Val Sarentino dal 9 al 18 luglio Ottobre del vino settimane enogastronomiche a Termeno a ottobre 3° Buongustai in tour a Caldaro a metà ottobre Settimane culinarie a Meltina a novembre LIBRO Cucinare nelle Dolomiti Un viaggio nel mondo culinario dell’Alto Adige. Tre cuochi altoatesini d’altissimo livello hanno pubblicato una serie di libri di cucina tra i quali il bestseller “Cucinare nelle Dolomiti” e la collana “Gustare il Sudtirolo” con 33 ricette a tema. www.so-kocht-suedtirol.it Il famoso chef Roland Trettl è originario di Caldaro MAGAZINE 2010 23 Da quasi otto anni il Maso Eggerhof di Aldino produce prodotti di pasta alimentare di altissima qualità. La pasta Eggerhof, prodotta con uova fresche di galline allevate all’aperto, conta già nove tipi di pasta, nonché dodici miscele diverse: tre variazioni alle erbe, una con farina integrale di farro, all’uovo, spinaci, seppia, Lagrein e Cabernet, Gewürztraminer, rapa, sangue (per la pasta “Schwoasnudeln”) e castagne. www.eggerhof.it L’originale torta Sacher La famosa torta Sacher nasce nel 1832 nella Pasticceria Sacher di Vienna e da allora la ricetta è sempre stata custodita gelosamente. A Bolzano, nei pressi della Piazza Walther, è stato aperto il primo negozio Sacher “estero”, cioè fuori dal territorio austriaco. www.sachershop.it Sapori del Maso La brochure del “Gallo Rosso” presenta 50 piccoli produttori agricoli altoatesini ed i loro prodotti locali. I prodotti vengono venduti tramite vendita diretta, nei mercati settimanali oppure in negozi alimentari selezionati. La brochure fornisce tutti gli indirizzi delle imprese, mentre le numerose ricette contenute trasformano la brochure in una “guida del buon gusto”. Disponibile gratuitamente all’indirizzo www.gallorosso.it LIBRO INFO & ALTRO Pasta di Aldino messi a nuovo in vero “Jugendstil” della ferrovia a scartamento ridotto di Renon, che da poco ha festeggiato il primo secolo di vita. Ad ognuna delle cinque fermate, agli ospiti di Renon, viene servita una portata diversa abbinata a un vino prelibato. Un suggerimento: se il vino è un Lagrein Kretzer, approfittatene, questo tradizionale vino rosè può regalare piacevoli vampate di calore. Se si vuol pensare a un’associazione di idee, non esiste vino che “si mette e si smette” come questo. Un accompagnamento musicale allieta tutto il viaggio e la cena, alternando motivi classici a un po’ di “humba tetere”. LA NOTTE DEI SENSI IN VAL SARENTINO Caratterizzata da tremila gallerie e circa novemila tornanti, per lungo tempo la Val Sarentino è rimasta protetta dal caos delle grandi città, mantenendo pressoché immutata la sua atmosfera accogliente fino ai giorni nostri. Le stesse specialità della cucina sarentina si possono dire sopravvissute nell’isolamento, tra cui annoveriamo invitanti prelibatezze come gli Striezl, Oufnar, i Pfinggischt-Grunggln, Türkenmus e Broutar. Tra i migliori cuochi dell’Alto Adige figurano anche i giovani chef sarentini Gregor Wenter (Hotel Bad Schörgau), Heinrich Schneider (ristorante Auener Hof) e Gottfried Messner (ristorante Braunwirt): in estate il trio trasforma il piazzale della chiesa di Sarentino in un’autentica notte dei sensi. La serata è animata anche da una passerella allestita accanto ai tavoli su cui le modelle sarentine sfilano e ballano come in un cabaret francese. Accanto alle pietanze tradizionali vengono offerte anche nuove creazioni, per esempio la “panna cotta di cavoli con carré di maiale affumicato” e i “ministriezl” sarentini, noce di vitello brasata con funghi secchi, Kaiserschmarrn ghiacciato con aspic di ribes. Nel caso in cui in cucina si dovesse verificare un contrattempo, un cabarettista locale oppure il gruppo teatrale locale intervengono prontamente a divertire e risollevare gli umori. L’umorismo in Val Sarentino è di casa. KASTELLO A BOLZANO Ed ora, signore e signori, mes dames et messieurs, ladies and gentlemen, rullio di tamburi nel nostro cabaret dei piaceri altoatesini, voilá! Chi crede che solo Hans-Peter Wodarz con il suo “Pomp, duck and circumstance” possa mettere in scena uno spettacolo all’insegna dello slapstick, jonglage ed entrenesse, si sbaglia. Anche qui, al di là dei monti e piani, dove vivono i nani altoatesini, vi è un cuoco per i viziosi, i belli e ricchi. Non è un cuoco qualunque, ma si tratta di Norbert Niederkofler, lo chef pluripremiato che con il suo “Kastello – Gourmet Varieté” nella scenografia di Castel Mareccio ha conferito al mese di dicembre bolzanino un’impronta mondana. Attendiamo con ansia che cosa ci ha riservato quest’anno Norbert Niederkofler, uno degli artisti più soavi, amati e intelligenti della sfera gastronomica altoatesina. Dovete credere alle mie parole, perché io sono nientepopodimeno che il conferenziere del cabaret dei piaceri dell’Alto Adige! Alla scoperta dei prodotti tipici dell’Alto Adige Una guida indispensabile per chi vuole vivere l’Alto Adige attraverso tutti i sensi e per chi sa apprezzare i prodotti naturali e le specialità tipiche. Ad ognuna delle 47 escursioni proposte sono abbinati preziosi consigli “da intenditore”, completi di indirizzi e suggerimenti ad hoc per scoprire, degustare e acquistare prodotti genuini da sapori inconfondibili. www.folioverlag.com 24 MAGAZINE 2010 Wolfgang Maier Nato nel 1960 a Bolzano, cresciuto a Termeno. Soggiorni di studio a Innsbruck, Vienna e Berlino. Dal 1994 “collaboratore culinario” del settimanale “ff”. Pubblicazioni sul tema “mangiare e bere”. I ristoranti migliori GUIDA GOURMET Bolzano Vigneti e Dolomiti è considerata una meta importante per buongustai e amanti della buona cucina. Lo dimostrano le più prestigiose guide gastronomiche, che fanno piovere ogni anno stelle, cucchiai, riconoscimenti e lodi sperticate sui locali della zona. Edizione 2009 Località +39 0471 Fischbänke Bolzano 971 714 Lounge Exil Cafè Bolzano 971 814 nominato Ristorante Nadamas Bolzano 980 684 nominato Nussbaumer Bolzano 053 366 nominato Bamboo Bar (asiatico) Bolzano 050 358 nominato Gasthof Gutmann Bolzano 273 435 12/20 Ristorante Castel Flavon Bolzano 402 130 12/20 Gasthaus Hopfen & Co. Bolzano 300 788 12,5/20 Gasthof Kohlern Bolzano 329 978 nominato Gasthaus Cavallino Bianco Bolzano 973 267 nominato Ristorante Batzenhäusl Bolzano 050 950 12/20 Ristorante Hostaria Argentieri Bolzano 981 718 12,5/20 Ristorant Blue Moon Bolzano 972 128 12/20 Ristorante Forsterbräu Bolzano 977 243 Ristorante Laurin Belle Epoque Bolzano 311 000 14/20 Ristorante Paulaner Bolzano 980 407 nominato Ristorante Rastbichler Bolzano 261 131 nominato Ristorante Luna-Mondschein Bolzano 975 642 13/20 Ristorante Vögele Bolzano 973 938 12/20 Ristorante Walther’s Bolzano 982 548 nominato Ristorante Zenzero Bolzano 301 966 Gasthof Unterweg San Genesio 354 273 Gasthof Patauner Osterie d'Italia Gault Millau Südtirol 918 502 Ristorante Arena Weinegg Appiano 662 511 Landgasthof Bad Turmbach Appiano 662 339 Ristorante Bellavista-Marklhof Appiano 662 407 14/20 Ristorante Zur Rose Appiano 662 249 16/20 Ristorante Ansitz Pillhof Appiano 633 100 nominato Ristorante Aehrental Caldaro 962 222 Ristorante Castel Ringberg Caldaro 960 010 14/20 Ristorante Siegi’s Caldaro 665 721 nominato 090 003 880 116 Gasthaus Schwarz Adler Cortaccia 880 224 Buschenschank Santlhof Cortaccia 880 700 Gasthof Dorfnerhof Montagna 819 798 Egna 820 323 Salorno 889 028 Ristorante Johnson & Dipoli Gasthof Fichtenhof 86/100 80/100 14/20 nominato 73/100 13/20 nominato 510 288 Termeno nominato nominato 87/100 16,5/20 nominato 86/100 79/100 14/20 nominato 15/20 78/100 13,5/20 nominato nominato nominato nominato Val Sarentino 623 055 14/20 76/100 14/20 Ristorante Bad Schörgau Val Sarentino 623 048 14/20 80/100 13,5/20 Ristorante Braunwirt 13/20 Val Sarentino 620 165 Renon 356 356 Gasthaus Patscheiderhof Renon 365 267 Ristorante Parkhotel Holzner Renon 345 231 13/20 nominato nominato 14/20 Renon 365 353 13/20 Redagno 887 215 14/20 Aldino 886 825 14/20 77/100 14/20 80/100 Ristorante Ploner Aldino 886 556 Trodena 869 210 Gasthaus Kürbishof Anterivo 882 140 84/100 14/20 Gasthaus Signaterhof Ristorante Al Mulino 89/100 nominato Ristorante Zirmerhof Ristorante Krone 89/100 nominato Ristorante Auener Hof Gasthof Ansitz Kematen Ristoranti di Veronelli nominato Andriano Cortaccia Guida l'Espresso 14/20 Settequerce Garten Hofstätter Michelin Guida Rossa nominato Ristorante Schwarzer Adler Gasthaus Zur Rose Gambero Rosso 87/100 14,5/20 nominato 14/20 13/20 nominato 13/20 88/100 MAGAZINE 2010 25 TESTO HERBERT ROSENDORFER Vino e sangue blu – vini nobili Il “Schlössl” di Egna É difficile dire che cosa nell’Oltradige abbia radici più antiche: la nobiltà o il vino. I Terentii e i Cornelii che in epoca retica costruirono a Cornaliano e Colterenzio le loro magnifiche ville, da intendersi nel senso più arcaico di villae ovvero case di campagna attorniate da grandi parchi, erano certamente di lignaggio nobile. Nonostante non ne sia rimasta traccia alcuna, né dei Terenzii né dei Cornelii e tanto meno delle loro ville, lo spirito nobile aleggia ancora nella regione. Questo spirito romano piace, a differenza, invece, di quello degli pseudo-romani. Questi, tutt’altro che nobili, giunsero circa 2000 anni dopo e alla loro guida c’era un personaggio arrogante che ricopriva la carica d’imperatore, pur essendo lontano anni luce da quelli dei nobili romani. Una buona metà delle campagne militari condotte dai re tedeschi in Italia, incomprensibili quanto le marce dei lemming e dagli effetti spesso devastanti, si espanse attraverso il Tirolo oltrepassando quindi il Brennero fino a ridiscendere la valle dell’Adige. Qui brillava quello strano oggetto di culto che era la corona dell’imperatore. Il Tirolo si presentava come un’angusta via di passaggio e qui una manciata di uomini risoluti riuscì a fermare un intero esercito, confinandolo nella gola della Val d’Isarco. Re ed imperatori cedettero, quindi, la regione a vescovi affidabili, che a loro volta la concessero a conti e balivi fedeli al re, i quali però si rivelarono talvolta assolutamente inaffidabili, ma questo è un capitolo a parte. Si spiega così perché l’Alto Adige e l’Oltradige, in particolare, insieme alle province interne della Castiglia, vantano la maggiore densità al mondo di rocche, castelli e residenze signorili, tanto che nell’Oltradige sono molti di più delle chiese e questo significa sicuramente qulacosa se si pensa al Pio Tirolo. Era questo il motivo oppure un altro la causa della predilezione per questa terra? I Terenzii e i Cornelii e fors’anche alcuni Sulpicii e Valerii sono ormai deceduti e andati via con il vento, ma non lo MAGAZINE 2010 27 Per una piacevole sosta: il sentiero didattico sul vino passa davanti al podere del Baron Widmann sono di certo le viti che hanno lasciato. I nobili signori di Ultimo, Boymont, Korb e Firmiano e le nobiltà straniere, i conti di Andechs, di Greifenstein e di Morit riconobbero ben presto che dalla spremitura e fermentazione di questo piccolo frutto dagli acini rotondi che matura in grappoli dorati si ottiene una bevanda che, a dirla in parole povere, risveglia l’allegria: vitis vinifera Linné. La vite per eccellenza che, se trattata come si conviene, è nobile come il sangue blu delle famiglie che si insediarono nell’Oltradige. La dinastia dei conti di Appiano è ormai estinta. L’ultimo rappresentante, Egno, fu vescovo di Bressanone e di Trento, per poi essere travolto dagli eventi (correva il barbaro secolo XIII) ed assistere alla salita al potere dei conti del Tirolo. Questi usurparono il territorio, ponendolo sotto il loro nome e presto decaddero, lasciando il posto agli Asburgo che assunsero il controllo della regione. Il piccolo mondo dell’Oltradige rimase comunque sempre nobile; a testimoniarlo ci sono gli innumerevoli stipiti lapidei, gli stemmi e le carte che riportano i nomi di antiche famiglie come i Firmiano, i Mörl, i Khuen, i Egen ed altri ancora. Casate nobiliari che continuarono a piantare radici; cosa che invece non fecero gli Appianesi, i Tirolesi ed i Ariboni bavaresi. Ben presto però entrarono in scena coloro che si erano arricchiti ed ingrassati con il commercio, non da ultimo quello del vino: i mercanti, i quali si erano lasciati omaggiare dall’imperatore di Vienna con lettere di nobiltà e blasoni, e perciò decisero di acquistare o costruire la loro residenza qui. Si diede inizio ad una mescolanza, una fusione di culture. Jul Bruno Laner, grande conoscitore non solo della storia dell’Oltradige ma anche di vini, ha affermato che è difficile dire se tutti quelli di cui si è parlato fossero nobili viticoltori o nobili coltivatori di viti, ma la risposta, alla fine, viene da sé: alla salute, signor barone! BARON WIDMANN L’azienda agricola a conduzione propria Baron Widmann si trova nell’antico podere familiare nel centro del paese di Cortaccia. La famiglia si occupa della vinificazione dal 1824. Le uve utilizzate per la preparazione del vino provengono da vigneti di proprietà che si trovano 28 MAGAZINE 2010 sui pendii di Cortaccia a un’altitudine compresa tra i 220 e i 600 m. Insieme alla vinificazione, nel maso Auhof nella frazione di Entiklar ci si dedica anche alla produzione di aceti di vino e di frutta. www.baron-widmann.it BARON DI PAULI Quando, grazie alle buone relazioni che intercorrevano con la corte di Vienna, la tenuta fu insignita del titolo di “Fornitore della Casa Reale e Imperiale”, la famiglia Di Pauli lavorava il vigneto già da oltre cent’anni. Nel corso del secolo XIX, i vini del Barone Di Pauli godevano di grande prestigio presso la nobiltà e l’aristocrazia viennesi. Negli anni Sessanta e Settanta regnarono la distruzione ed il caos delle due guerre mondiali ed una generale crisi della vitivinicoltura altoatesina che coinvolse anche la Tenuta Di Pauli. Nel 1999 la famiglia Barone Di Pauli ha deciso di far rivivere la tradizione. www.barondipauli.com MANINCOR: CONTE GÖESS-ENZENBERG Hieronymus Manincor zu Ehrenhausen fondò la tenuta Manincor nel 1608. Nel 1662 fu un matrimonio a legare per la prima volta Manincor e la famiglia Enzenberg. I meriti di Kassian Ignaz Enzenberg nei confronti del Tirolo gli valsero il titolo nobiliare di conte. La famiglia Enzenberg produce vini in Alto Adige da oltre 300 anni ma solo nel 1977, è entrata in possesso del Manincor, trasformando la tenuta in uno dei maggior fornitori di uve dell’Alto Adige ed in cantina vitivinicola indipendente, dedita alla viticoltura ed alla produzione vinicola di altissima qualità. Rispettare la tradizione di Manincor significa interpretare e perpetuare la storia nello spirito del tempo. www.manincor.com CASTEL SALLEGG: CONTE KUENBURG Quella di Castel Sallegg è una lunga storia che parte dal 1851, quando il castello con i vigneti e frutteti circostanti fu acquisito dall’Arciduca Rainer d’Austria, Vice re del Lombardo Veneto. L’inte- Il Castello di Boymont a Missiano/Appiano: vigneti e fortezze caratterizzano il paesaggio dell’Oltradige Il Castello di Salorno, più tardi nominato anche “Haderburg”, è stato edificato nella prima metà del 13° secolo dai Conti di Salorno. In seguito divenne proprietà del Conte Meinhard II di Tirolo e degli Asburgo. Dal 1648, il castello è di proprietà della famiglia veneziana dei Conti ZenobioAlbrizzi. Dalla ristrutturazione effettuata nel 2003 il castello vanta un’osteria dove spesso si organizzano manifestazioni musicali, letterarie e popolari. Il percorso dei castelli La zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti conta il maggior numero di fortezze e castelli d’Europa. Solo la zona di Appiano conta già più di 100 dimore e residenze signorili, nonché castelli e fortezze che testimoniano il ricco passato storicoculturale di questo lembo di terra. La guida “Percorso dei castelli” accompagna gli appassionati di cultura e storia di residenza in residenza. Disponibile presso l’Associazione Turistica Appiano. Lo stato dei Vinobardi Nel 1995 è stato fondato in Alto Adige lo Stato dei Vinobardi alla guida del quale è stato posto il principe Jul Bruno Laner. Nel 1999 in piazza a Termeno è stato tracciato il meridiano zero: indica la direzione e la distanza delle maggiori ed importanti zone vinicole del mondo. www.vinobarden.info Sulla via del vino Ai tre sentieri del vino già inaugurati nella zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti (wein.weg di Caldaro, il sentiero didattico di Cortaccia ed il sentiero “Hoher Weg” Gschleier di Cornaiano/ Appiano) se ne aggiungerà in primavera 2010 un quarto: il sentiero del vino di Terlano. Le numerose tavole informative lungo il sentiero, spiegano durante il cammino di ca. 1,5 ore, la storia e la tradizione vinicola della zona di Terlano. wein.kaltern Il comune di Caldaro serve il vino in speciali bicchieri di cristallo Riedel, accompagna gli appassionati lungo il sentiero del vino che attraversa il paese ed i vigneti, premia gli esercizi migliori con un contrassegno rosso e presenta nel “Weinhaus Punkt” in Piazza Principale i migliori vini delle cantine della zona. 30 MAGAZINE 2010 CASTELLI & VINO Il Castello di Salorno Il Conte Michael Göess-Enzenberg ro possedimento fu ereditato dai Conti di Kuenburg per successione diretta dai principi di Campofranco. Le cantine che si trovano all’interno del castello, a una profondità massima di undici metri e disposte su tre piani, testimoniano la vita del castello che da allora convive con l’attività vitivinicola. www.castellsallegg.it CASTEL SCHWANBURG Già citato nel 1286 come “Haus in der Gaul” (“casa nella stretta”), nel XIV secolo il Castel Schwanburg è stato trasformato nell’attuale residenza di stile rinascimentale. Incorporate nelle logge del suggestivo castello si possono ammirare tavole in pietra di epoca romana, mentre in cantina si trovano botti in legno di forma ovale risalenti ai tempi di Maria Teresa. Dal nobile casato dei BoymontPayersberg, Castel Schwanburg fu venduto ai Conti Trapp e la famiglia Thaler di Nalles lo lasciò in eredità al nipote Rudolf Carli, i cui discendenti oggi conducono la tipica azienda agricola altoatesina e la cantina. www.schwanburg.com TENUTA KRÄNZEL: CONTE VON PFEIL La prima testimonianza scritta di una tenuta vinicola a Cermes risale al 1182 in una donazione alla Fondazione Füssen in Baviera. 400 anni fa il podere era la fonte economica predominante a Cermes e dintorni. Il documento più vecchio del maso Kränzel di cui disponiamo è del 1350. L’antica residenza, l’enorme torchio (per la pressa del vino) nella cantina arricchita da volte a botte assieme alle ricevute e alle corrispondenze risalenti al 1577 documentano una tradizione vitivinicola molto antica. www.labyrinth.bz GUIDA VINI Vini pregiati Le guide enologiche 2009 hanno premiato i vini altoatesini con i migliori punteggi. Sono stati particolarmente apprezzati i vini bianchi, primo tra tutti il Gewürztraminer, mentre tra i vini rossi spicca il Lagrein. Tra le cantine è stata premiata la Cantina di Terlano (Tre stelle, Veronelli), nonché la Cantina Nalles Magrè (cantina dell’anno, D’Agata & Comparini). Una particolarità: la Cantina Caldaro ha conquistato le guide enologiche più importanti con il Passito Serenade. Ulteriori informazioni www.vinialtoadige.it GUIDA VINI D’ITALIA DE L’ESPRESSO 2009 “5 Bottiglie” Terlaner Sauvignon 2007 Ignaz Niedrist, Cornaiano/Appiano Exilissi Ice 2004 Baron di Pauli, Caldaro Feldmarschall 2007 Tiefenbrunner, Niclara/Cortaccia Sauvignon Lafòa 2007 Cantina Colterenzio, Appiano Sauvignon Voglar 2006 Peter Dipoli, Egna Pinot Nero Riserva 2005 Tenuta Stroblhof, Appiano Lagrein Grieser Riserva Select 2005 H. Rottensteiner, Bolzano Lagrein Riserva Tor di Lupo 2006 Cantina Andriano Cabernet Riserva 2005 Unterganzner Josephus Mayr, Bolzano Moscato Giallo Passito Serenade Castel Giovanelli 2005 Cantina Caldaro DUEMILAVINI AIS 2009 “5 Grappoli“ Terlaner Pinot Bianco 1996 Cantina Terlano Sauvignon Sanct Valentin 2007 Cantina S. Michele/Appiano Sauvignon Lafòa 2007 Cantina Colterenzio, Appiano Exilissi Ice 2004 Baron di Pauli, Caldaro Gewürztraminer Nussbaumer 2007 Gewürztraminer Terminum Vendemmia Tardiva 2006 Cantina Termeno Gewürztraminer Kolbenhof 2007 Pinot Nero Barthenau Vigna S. Urbano 2005 J. Hofstätter, Termeno Pinot Nero Riserva 2006 Josef Niedermayr, Cornaiano/Appiano Pinot Nero Sanct Valentin 2005 Cantina S. Michele/Appiano Lagrein Abtei Riserva 2005 Cantina Muri-Gries, Bolzano Lagrein Taber Riserva 2006 Cabernet Mumelter Riserva 2006 Cantina Bolzano Cabernet Löwengang 2004 Alois Lageder, Magrè Amistar Rosso Edizione 2005 Peter Sölva & Söhne, Caldaro Moscato Giallo Passito Baronesse Baron Salvadori 2006 Cantina Nalles Magrè Moscato Giallo Passito Serenade Castel Giovanelli 2005 Cantina Caldaro Rosenmuskateller 2006 Franz Haas, Montagna I VINI DI VERONELLI 2009 “Super Tre Stelle“ Gewürztraminer Campaner 2007 Moscato Giallo Passito Serenade Castel Giovanelli 2005 Cantina Caldaro Gewürztraminer Nussbaumer 2007 Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Terminum 2006 Cantina Termeno Gewürztraminer Brenntal 2007 Cantina Cortaccia Gewürztraminer Kolbenhof 2007 Pinot Nero Barthenau Vigna Sant’Urbano 2005 J. Hofstätter, Termeno Pinot Nero Filari di Mazzòn 2006 Ferruccio Carlotto, Ora Pinot Nero Mason di Mason 2005 Tenuta Manincor, Caldaro Lagrein Gries Riserva 2006 Euforius Weinberg Dolomiten IGT rosso 2006 Bianco Passito Aureus 2006 Josef Niedermayr, Cornaiano/Appiano Lagrein Riserva Glögglhof 2006 Franz Gojer, Bolzano Lagrein Gries Riserva Berger-Gei 2003 Ignaz Niedrist, Cornaiano/Appiano Lagrein Riserva Waldgries 2006 Tenuta Waldgries, Christian Plattner, Bolzano Lagrein Grieser Collection Baron Carl Eyrl 2006 Lagrein Riserva Taber 2006 Merlot Riserva Siebeneich 2006 Cantina Bolzano Chardonnay Löwengang 2005 Cabernet Löwengang 2004 Cabernet Sauvignon Cor Römigberg 2004 Alois Lageder, Magrè Cabernet Sauvignon Lafòa 2004 Cantina Colterenzio, Appiano Pinot Nero Riserva Selyèt 2004 Col de Rey Weinberg Dolomiten IGT rosso 2004 Tenuta Laimburg, Vadena Istante Weinberg Dolomiten IGT rosso 2004 Franz Haas, Montagna Lamarein 2006 Unterganzner Josephus Mayr, Bolzano Passito Comtess Sanct Valentin 2006 Cantina S. Michele/Appiano Moscato Giallo Passito Vinalia 2006 Cantina Bolzano GUIDA AI MIGLIORI VINI D’ITALIA 2009 D’Agata & Comparini Ruländer Unterebner 2007 Cantina Termeno Ruländer Punggl 2007 Cantina Nalles Magrè Müller Thurgau Feldmarschall 2007 Tiefenbrunner, Niclara/Cortaccia Sauvignon Voglar 2006 Peter Dipoli, Egna Gewürztraminer Lunare 2006 Cantina Terlano Beyond the clouds 2006 Elena Walch, Termeno Passito Comtess Sanct Valentin 2006 Cantina S. Michele/Appiano Moscato Giallo Passito Serenade Castel Giovanelli 2005 Cantina Caldaro GAMBERO ROSSO 2010 “Tre bicchieri“ Pinot Bianco Dellago 2008 Cantina Bolzano Pinot Bianco Sirmian 2008 Cantina Nalles Magrè Terlaner Pinot Bianco Vorberg Riserva 2006 Cantina Terlano Sauvignon Indra 2008 Cantina Cornaiano Sauvignon St. Valentin 2008 Cantina S. Michele/Appiano Terlaner Sauvignon 2008 Tenuta Manincor, Caldaro Gewürztraminer Kastelaz 2008 Elena Walch, Termeno Gewürztraminer Nussbaumer 2008 Cantina Termeno Feldmarschall von Fenner zu Fennberg 2008 Tiefenbrunner, Niclara/Cortaccia Manna 2007 Franz Haas, Montagna Lagrein Abtei Riserva 2006 Cantina Muri-Gries, Bolzano Lagrein Dunkel Mirell 2007 Tenuta Waldgries, Christian Plattner, Bolzano Lagrein Dunkel Taber Riserva 2007 Cantina Bolzano Gewürztraminer Terminum Vendemmia Tardiva 2007 Cantina Termeno Moscato Giallo Passito Serenade 2006 Cantina Caldaro MAGAZINE 2010 31 Culturonda Vino ® Cultura enologica in Alto Adige TESTO ROSWITHA MAIR Culturonda® Vino illustra dodici punti, con rispettivamente tre tappe dell’antica cultura vinicola dell’Alto Adige. Sul Lago di Caldaro è di casa soprattutto la Schiava, vitigno autoctono Culturonda® Vino è una guida per avvicinare gli appassionati di cultura e di vino alla storia del vino e della viticoltura che rende così unico e particolare l’Alto Adige. 3000 anni di tradizione vinicola che ci testimoniano quanto importate fosse, già in passato, il vino e la viticoltura; basta pensare ai romani che trasportavano il vino altoatesino alla corte dell’imperatore dentro a particolari botti tenute da cerchi di ferro (tipo di botte fino allora sconosciuto ai romani); ai conventi francofoni e bavaresi, che a partire dall’8° secolo iniziarono ad acquistare vino dai poderi vinicoli altoatesini per il loro fabbisogno. Gli stessi austriaci, durante il loro dominio, incentivarono per più di 600 anni la viticoltura altoatesina. Insieme alle vite antiche e locali, nei vigneti si coltivava soprattutto le qualità Lagrein, Vernatsch e Gewürz traminer. 32 MAGAZINE 2010 VIVERE IL VINO Tuttavia Culturonda® Vino non si occupa soltanto del passato, di vitigni e di cultura vinicola. L’interesse si rivolge anche alle località ed a tutti gli aspetti legati al mondo del vino e della viticoltura. Si racconta della Strada del Vino, del paese vinicolo di Caldaro che con wein.kaltern ha creato un importantissimo marchio di qualità e dei sentieri del vino che l’Alto Adige fieramente vanta. Vengono presentate cantine e vignaioli che non solo producono degli ottimi vini ma che spesso dominano la scena con cantine di nuovissima generazione, strutture a volte quasi avveniristiche che si abbinano perfettamente a quelle già esistenti e tradizionali. Vere opere d’architettura moderna in perfetto connubio con strutture di vecchio stile. Negli ultimi anni famosi architetti hanno creato dei veri e propri “templi del vino“. A questi si sono poi associati gli artisti che con le loro opere han- VINO & VINI Vino in festa’10 Settimane eno-culturali di S. Paolo/Appiano Un evento eccezionale: per un mese intero, dal 13 maggio al 12 giungo 2010, i 15 comuni vitivinicoli della Strada del Vino dell‘Alto Adige diventano teatro di una serie di appuntamenti imperdibili e di alto livello sul vino. Cominciando con la storica Mostra Vini di Bolzano, “Vino in festa” si conclude il 12 giugno con la fulminante Notte delle cantine. www.suedtiroler-weinstrasse.info Highlights no dato l’ultimo tocco d’eleganza a strutture, cantine e etichette. Se si parla di vino, fonte di gioia, salute e bellezza non si può certo tralasciare la buona cucina. Enologia e gastronomia vanno, infatti, di pari passo in Alto Adige. L’esempio migliore è dato dalla Cantina di Terlano che ogni anno, non solo produce l’ottimo vino d’asparagi, ma gestisce anche la totale commercializzazione degli asparagi. Un’ulteriore antica tradizione è quella del “Törggelen”, dove camminare, degustare vino ed assaggiare specialità gastronomiche sono gesti irrinunciabili. Il dodicesimo ed ultimo aspetto elencato da Culturonda® Vino porta il lettore, dopo un accenno del mondo delle leggende e delle saghe, nel regno fantastico dei sensi. Scoprire, vivere e gustare il vino! L’Alto Adige regala innumerevoli possibilità per conoscere tutti gli aspetti del vino durante le visite alle cantine e le passeggiate tra i vigneti e degustazioni. • PER SAPERNE DI PIÙ I dodici punti e spunti significativi di Culturonda® Vino, informazioni relative a documentazione e libri, nonché vari link sono a disposizione di tutti gli amanti del vino a partire dalla primavera del 2010 all’indirizzo www.bolzanodintorni.info. • • • • • • • • • • • Escursione all’insegna del vino a Caldaro il 25 aprile 88° Mostra Vini di Bolzano a Castel Mareccio, Bolzano, dal 13 al 16 maggio Giornate del Pinot Nero dell’Alto Adige a Montagna ed Egna il 20 e 21 maggio Notte delle cantine lungo la Strada del Vino il 12 giugno In abito bianco – Caldaro presenta i sui vini bianchi il 29 giugno La strada del Gewürztraminer a Termeno il 16 luglio Settimane eno-culturali a San Paolo/Appiano dal 22 luglio al 3 agosto Notte di San Lorenzo a Bolzano e ad Andriano il 10 agosto Giornate della degustazione dei vini della Bassa Atesina ad Ora a metà agosto I bianchi di Monticolo a Monticolo/Appiano il 20 agosto Giornate del vino a Caldaro il 2 e 3 settembre Il vicolo del vino a Termeno il 16 ottobre “La cavalcata del vino“, un viaggio nel mondo del vino Roswitha Mair Nata a Bolzano, risiede ad Appiano. Ha studiato Economia dei sistemi turistici a Brunico e Venezia. Dal 2002 nel Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti. Una giornata all’insegna del vino, servito da osti competenti e gustato in piacevole ed allegra compagnia. Il paesaggio dall’atmosfera mediterranea lungo la Strada del Vino, un intermezzo culinario e tante informazioni storico-culturali sul paese e la sua gente trasformano la “cavalcata del vino”, comodamente seduti in un piccolo pullman, in un’esperienza veramente indimenticabile. Informazioni e date all’indirizzo www.bolzanodintorni.info MAGAZINE 2010 33 Tesori ad alta gradazione TESTO JUL BRUNO LANER Cosa significa veramente “Schnaps”? L’etimologia del termine “Schnaps“ ci porta nella Germania del nord, più precisamente in Olanda, dato che si è scoperto che “Schnaps” deriva dal termine olandese Snap(p)s che nei secoli si è poi diffuso nell’intero territorio linguistico tedesco. Con 100 kg di vinacce in media si possono produrre da nove a dodici litri di grappa Il termine è approdato naturalmente anche in Alto Adige, ed oggi non c’è parola più indicata per indicare l’acquavite. In verità sarebbero stati gli arabi ad aver inventato l’acquavite. Gli arabi, in effetti, erano veri esperti della distillazione, l’arte che prevede la separazione di vari componenti dei liquidi grazie al processo d’evaporazione. In questo modo producevano essenze che racchiudevano tutti i profumi dell’Oriente. Un giorno decisero di distillare uva fermentata ed il risultato fu un distillato dal profumo sconosciuto. I “produttori” assaggiarono la bevanda dal gusto piacevole e dopo aver bevuto un paio di volte si addormentarono pacificamente. Al risveglio si chiesero stupiti “Ma cosa abbiamo mai prodotto?“ Uno degli uomini rispose: “Alkuhl!“ che in arabo significa “dimenticato“! Era nato lo “Schnaps“ e con lui il termine “alcol“; altre fonti invece, attribuiscono agli egizi il primo utilizzo dello “Schnaps”. Lo sguardo irresistibile di Cleopatra 34 MAGAZINE 2010 sembra essere frutto di trattamenti di bellezza a base di questo prezioso distillato. GRAPPA DELL’ALTO ADIGE Il suono onomatopeico della parola “Schnaps“ ricorda il termine tedesco “Schnappen“ e già nel 18° secolo l’associazione riportava alla mente un “sorso veloce“. Un sorso che in Alto Adige si associa alla bevuta in vetta oppure ad un veloce grappino per stimolare la digestione. Il pezzo forte tra le grappe altoatesine è il “Treber”, una grappa ottenuta dalla distillazione di vinacce. La denominazione protetta dell’acquavite locale è “grappa“. Questo nome racchiude un piccolo universo di distillati, grappe alla frutta e alle bacche. A queste s’aggiungono i liquori, soprattutto i liquori a base di grappa. Le varie distillerie lungo la Strada del Vino potrebbero tranquillamente organizzare veri e propri GRAPPA & ALTRO La distillazione è un sottile gioco di temperature Grappa dell’Alto Adige Per la produzione della grappa dell’Alto Adige sono utilizzate esclusivamente vinacce scelte di provenienza altoatesina, distillate e imbottigliate in Alto Adige. La grappa dell’Alto Adige viene analizzata e controllata almeno due volte all’anno per ottenere, solo dopo aver superato l’esame sensoriale dell’ANAG (Associazione nazionale degustatori di grappa) con minimo 75/100 punti, il marchio di qualità Alto Adige. Ulteriori informazioni su www.suedtirol.info/grappa Distillerie premiate I coltivatori altoatesini contraddistinti con il marchio di qualità “Gallo Rosso” producono prodotti di primissima qualità, e tra questi naturalmente anche delle pregiatissime grappe. Lo testimoniano le 13 medaglie che la delegazione altoatesina ha vinto durante il Campionato internazionale dei distillati “Destillata” a Vienna. La distilleria Fischerhof ha ottenuto un ottimo piazzamento durante la fiera “Ab Hof“ a Wieselburg (A), come del resto la distilleria Plonhof in occasione della fiera di settore “Mostbarkeiten”. Tutte le distillerie a pagina www.gallorosso.it Galleria dei sensi seminari sulla produzione della grappa, tanto è l’impegno che mostrano nella scelta delle frutta, la tecnica di distillazione, l‘immagazzinamento, la fantasia e le capacità tecniche. Un modo divertente per conoscere tutti i segreti della tecnica di distillazione sono le visite guidate organizzate dalle varie associazioni turistiche. In effetti, non è sempre facile per un dilettante capire l’aff ascinante mondo dei distillati comunemente chiamati “grappe”. Durante la degustazione dei distillati però non è consentito vuotare il bicchiere in un colpo solo. La grappa deve essere osservata, ammirata, odorata e analizzata prima di essere gustata da palato e gola. In questo modo si liberano i profumi e si sprigionano gli aromi, come se in una sola goccia fossero racchiusi tutti i profumi dell’Oriente. Nel nuovo reparto vendita della Distilleria Roner di Termeno è stata allestita una particolare “Galleria dei sensi”. I visitatori hanno così la possibilità di apprendere tutto sull’arte della distillazione, passeggiare lungo il “percorso dei sensi” ed immergersi in questo mondo fantastico utilizzando tutti i sensi. www.roner.com CURIOSITÀ Jul Bruno Laner Vive a Bolzano come pubblicista freelance. Redattore di una serie di pezzi teatrali e vari libri sull’Alto Adige, copioni per documentazioni televisive sull’Alto Adige e fi lmati su temi artistici e culturali. Scrive regolarmente per giornali nazionali ed esteri. L’idea della pera nella bottiglia appartiene alla distilleria Psenner di Termeno. La pera cresce all’interno della bottiglia che in seguito viene utilizzata per l’imbottigliamento dell’acquavite. Un’idea geniale e l’inizio di una lunga tradizione che ha fatto scuola; ancora oggi, nei 70 ettari di frutteti Psenner si utilizza la procedura originale. www.psenner.com MAGAZINE 2010 35 Cultura edilizia per viaggiatori TESTO ANDREAS GOTTLIEB HEMPEL Durante i viaggi, il nostro interesse va anche alla cultura edilizia della regione che stiamo visitando. In effetti, è proprio la cultura edilizia di una zona il modo migliore per capire la cultura e la tradizione della popolazione che vi abita. Lido di Caldaro, the next ENTERprise – architects L’Alto Adige vanta un’infinità di monumenti di interesse storico-culturale risalenti a vari secoli. A questi s’aggiungono edifici di cultura moderna che sorprendono l’attento osservatore per la loro qualità costruttiva. Desideriamo sottoporre alla vostra attenzione alcuni di questi edifici e monumenti: Il Museion di Bolzano non ospita soltanto opere artistiche d’arte moderna di livello mondiale ma rappresenta anche un'interessante sfida architettonica e di cultura edilizia. Due eleganti ponti ad arco collegano i quartieri della città posti sulle due sponde del fiume Talvera all’edificio color argento aperto su entrambe le facciate, come a simboleggiare l’arte come “ponte” tra le singole realtà linguistiche. Nelle immediate vicinanze si trova l’Accademia Europea che ospita spesso manifestazioni che hanno come tema centrale la convivenza tra le diverse culture dell’arco alpino. Dopo un attento restau36 MAGAZINE 2010 ro, l’edificio è ora esempio di un perfetto connubio tra architettura tedesca ed italiana; il “razionalismo” di Miozzo e Mansutti datato 1934 si fonde ora con lo stile austriaco di Klaus Kada (2002), in un dialogo architettonico trasparente e moderno. Un altro monumento di rilievo è rappresentato dalla Parrocchiale di Laives, un gioco di elementi dell’epoca romanica e neogotica che offrono un insieme architettonico molto speciale e stimolante. La facciata dell’edificio annesso segue i contorni delle montagne. L’interno è caratterizzato da linee che oscillano dal pavimento alle pareti sino al soffitto, e solo la croce offre un sostegno ad angolo retto. Particolare invece la luce che penetra all’interno e fa brillare di color oro il legno. La “montagna incantata“, così Reinhold Messner chiama la più grande rovina di castello altoatesina, ora ospita il Messner Mountain (1) (2) (3) (4) (1) L’EURAC a Bolzano, Klaus Kada (2) La Parrocchiale di Laives, Höller e Klotzner (3) Museion di Bolzano, KSV Krüger Schubert Vandreike (4) La nuova funivia del Renon: tecnica innovativa e architettura trasparente MAGAZINE 2010 37 Il Seehotel Ambach a Caldaro, Othmar Barth Museum. Le mura storiche del castello (nel 1957 Silvius Magnano proclamò qui il suo “Via da Trento”) sono solo state rinforzate, mentre le strutture ed installazioni in acciaio sono state disposte in modo tale da poter essere rimosse in ogni momento – una vera opera artistica a sé stante. L’altipiano del Renon è il luogo con la più lunga tradizione di villeggiatura estiva, e già nel 1907 poteva essere raggiunto con una cremagliera. Nel 2009 è stata inaugurata la nuova Funivia del Renon, dotata di otto cabine che trasportano ognuna 35 persone ogni 4 minuti. In soli 12 minuti si arriva a Soprabolzano. In prossimità della stazione a monte si trova il Parkhotel Holzner, un edificio in stile liberty costruito nel 1908. Un’ulteriore alternativa alla macchina è rappresentata dalla cremagliera della Mendola, costruita nel 1903 e che in soli 12 minuti supera una pendenza del 64%, collegando Caldaro al Passo Mendola. Nel 2008 la cremagliera è stata rimodernata e munita di nuovi vagoni, ai quali ora si può accedere anche a metà percorso lungo l’Alta Via di Caldaro. Raggiunto il passo è possibile ammirare il Grand Hotel che è stato trasformato in un complesso residenziale. La viticoltura altoatesina si è trasformata negli ultimi vent’anni, e dalla produzione di massa si è passati alla produzione di qualità, molto apprezzata a livello internazionale. Quest’aspetto ha influenzato anche lo stile architettonico delle cantine vinicole, prima tra le quali la cantina di Termeno, famosa per il suo Gewürztraminer. La straordinaria costruzione d’acciaio verrà inaugurata nel 2010 e rappresenterà uno dei simboli del paese di Termeno. Al 16° secolo risale lo Stroblhof di Appiano. Negli anni il famoso maso e albergo è stato sottoposto ad accurati interventi di ristrutturazione. L’albergo dispone di uno spazio wellness e di una moderna cantina che s’inseriscono perfettamente nell’insieme: elementi moderni ed antichi in un perfetto connubio di stili. Un laghetto balneabile è situato nel meraviglioso vigneto di quattro ettari, dove vengo38 MAGAZINE 2010 Hotel Goldener Stern di Caldaro, Thomas Mahlknecht/Igor Comploi no prodotte 40.000 bottiglie di vino di prima qualità che danno un tocco in più al soggiorno presso il Stroblhof. Inizialmente si rimane un po’ sconcertati dal fatto che sia stato costruito un lido con piscina all’aperto nei pressi del Lago di Caldaro, il lago balenabile più caldo dell’intero arco alpino. La particolare struttura architettonica, plastica e leggermente rialzata rispetto alla zona circostante, ha comunque ottenuto il consenso del pubblico. Come se fossimo sul ponte di una nave, è possibile ammirare i vigneti della zona, il lago trasparente e lo scenario montano circostante: un’esperienza veramente unica! Il luogo ideale per trascorrere le ferie al lago è sicuramente il Seehotel Ambach che s’inserisce meravigliosamente tra suggestivi elementi architettonici, vigneti, frutteti, prati, canneti ed il Lago di Caldaro. Quasi da non credere che l’albergo sia stato costruito già nel 1974. Infatti, lo stile architettonico soddisfa ancora pienamente i criteri moderni e non sembra aver risentito del tempo. La vista dal lago è altrettanto meravigliosa come la vista panoramica dalla terrazza soleggiata. Al centro del paese di Caldaro si trova lo storico Albergo Stern, il quale, dopo un attento rimodernamento nel 2009, mette ora a disposizione camere molto accoglienti, caratterizzate da un’atmosfera tradizionale che combina elementi storici e moderni, un’elegantissima enoteca al piano superiore, ed un ampio spazio wellness situato nel tranquillo giardino che offre una meravigliosa vista panoramica sopra i tetti di Caldaro. Se desiderate la massima eleganza dovete optare per l’Hotel Greif in Piazza Walther a Bolzano. L’atmosfera del 15° secolo è stata sapientemente preservata anche dopo aver sottoposto l’albergo ad ingenti lavori di ristrutturazione, effettuati sotto la guida dell’architetto Boris Podrecca. I 33 ambienti offrono atmosfere diverse in base all’arredamento ideato da diversi artisti, ed il Bar Grifoncino affascina per l’atmosfera internazionale. Per mangiare ci si sposta presso l’adiacente Grand Hotel Laurin. CULTURA & ALTRO Scalinate verso il cielo Fortezze orgogliose e imponenti castelli, chiese dai colori vivaci e cappelle silenziose e solitarie, paesi pittoreschi e cittadine in paesaggi agresti completamente diversi costituiscono il fascino delle “scalinate verso il cielo” della Via Romanica delle Alpi. La zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti vanta due perle dell’epoca romanica: la chiesetta di San Giacomo a Kastelaz nei pressi di Termeno e la cappella di Castel d’Appiano a Missiano/Appiano. www.stiegenzumhimmel.it Via Claudia Augusta La Via Claudia Augusta conduce da Donauwörth in Germania a Venezia congiungendo persone, epoche e culture. Il modo migliore per scoprire la via imperiale romana è con la carrozza, a piedi o, ancora meglio, in bicicletta. Guida per la bicicletta “Via Claudia Augusta – dal Danubio all’Adriatico”, da ordinare presso www.esterbauer.com, www.viaclaudia.org MMM Firmian Hotel Greif di Bolzano, Boris Podrecca La Val Sarentino è un paradiso naturale incredibile che può essere contemplato magnificamente alloggiando presso l’Hotel Bad Schörgau. “Tradizione e spirito del tempo“: questo è il motto della famiglia Wenter, orgogliosa di gestire, non solo una cucina presente nelle migliori guide gourmet, ma anche il tradizionale “Bauernbadl”, l’antico bagno legato alla cultura dei bagni contadini. A questo s’aggiunge il rimodernamento dell’albergo che ora propone elementi architettonici quasi artistici che si inseriscono meravigliosamente nel paesaggio naturale circostante. Dal 1890 l’Hotel Zirmerhof a Redagno offre ospitalità ai villeggianti tra i quali figurano anche molti personaggi famosi. Tranquillità assoluta, sole di montagna e il meraviglioso panorama su 80 cime alte 3000 m. A questo si aggiunge lo stile architettonico tradizionale contadino con antiche “stuben“, le sale da pranzo storiche sapientemente ristrutturate che non turbano l’atmosfera d’altri tempi. Particolarmente invitante risulta lo spazio wellness ricavato sotto la collina, che offre una meravigliosa vista panoramica sui dintorni. In conclusione: l’architettura come collegamento tra vecchio e nuovo: questa è la vera forza degli eccellenti architetti altoatesini che con molta creatività e fiuto per le diverse esigenze costruttive non si sono mai lasciati andare a soluzioni “kitsch”, ma hanno sempre saputo unire “l’elemento tirolese” con eleganza e buon gusto. Andreas Gottlieb Hempel Professore di architettura e giornalista, nato nel 1941 a Dresda. 30 anni di libera professione come architetto a Monaco e 10 anni di attività politica professionale a Berlino (presidente del BDA, vicepresidente UIA, fondatore del Centro Tedesco di Architettura). Dal 2003 a Bressanone/Alto Adige. Scrive e tiene conferenze in tema di architettura. Fra le antiche mura di Castel Firmiano, completate da una moderna struttura di vetro e acciaio, Reinhold Messner ci svela l’importanza delle montagne per la civiltà umana. Al Messner Mountain Museum il grande protagonista e tutto il fascino delle montagne. Aperto dalla prima domenica di marzo all’ultima domenica di novembre. www.messner-mountain-museum.it Albergo storico 2010 Quest’anno sono stati addirittura due gli alberghi insigniti con il premio speciale “Albergo storico dell’anno in Provincia di Bolzano”: il Parkhotel Laurin di Bolzano, uno degli alberghi più famosi e rinomati della città, ed il pittoresco Albergo Zirmerhof di Redagno di Sopra per la sua straordinaria continuità storica. www.albergostorico.it LIBRO Alberghi d’atmosfera in Alto Adige 88 indirizzi da ricordare per una vacanza di sogno in Alto Adige. L’autore presenta una serie di alberghi di varie categorie selezionati secondo criteri come la qualità del servizio, l’atmosfera confortevole, la cucina curata, la posizione o l’architettura particolari. www.folioverlag.com MAGAZINE 2010 39 TESTO ALEXANDER ZINGERLE A tutto ritmo! Musica in costume tradizionale Gli spagnoli hanno il flamenco, gli italiani il bel canto e noi altoatesini la musica bandistica. Il paese vanta, infatti, quasi 10.000 musicisti attivi, suddivisi in 211 bande musicali del paese. Nella maggior parte dei casi si tratta di giovani talenti dotati di grande entusiasmo e musicalità. È ormai lontano il cliché della solita musica ritmata e delle noiose marce. Il suono di una fanfara apre la vivace marcia: trombe, tromboni e clarinetti fanno a gara a chi suona più forte. Il cuoio ed i tacchi delle scarpe tengono rumorosamente il tempo. I musicisti in costume locale marciano al passo. I visi seri, la postura eretta, i colletti inamidati, le piume dritte sul capello; tutto fa pensare quasi ad una marcia militare, ma vi sbagliate! La marcia è solo una parte del corteo festoso della festa di paese della Val Sarentino. Il bestiame osserva la scena, giovanotti ammiccano con belle ragazze, uomini adulti parlano; l’idillio del paese ricorda tempi passati. La banda musicale composta da circa 50 musicisti, sembra seriamente impegnata nel suo ruolo. E ci mancherebbe! Le bande musicali non sono una cosa di poco conto. Non suonano soltanto per i turisti per essere immortalati in una fotografia, sebbene sia sempre divertente civettare con la macchina fotografica. Queste bande musicali si esibiscono nel Rheinland, Germania del Nord e perfino in California. Esse rappresentano “un’usanza viva”, la colonna portante della tradizione tirolese. Le bande musicali suonano sempre in piazza, nelle Case della Cultura, durante le feste religiose, i matrimoni e i funerali. La tradizione deve essere preservata. La cultura locale e l’amore per le proprie usanze assumono un’importanza fondamentale in questa nostra era di globalizzazione. Nei paesi non viene inaugurato alcun negozio o alcuna festa senza banda musicale; senza la musica sembra mancare tutto, come se non fosse legittimo. Vivandiere marciano in testa alla banda MAGAZINE 2010 41 I costumi tipici e gli strumenti solitamente sono di proprietà della banda IL RINASCIMENTO DELLA MUSICA BANDISTICA La musica bandistica appartiene all’Alto Adige come il “Törggelen“, il “Watten“ (gioco a carte) e l’alpinista estremo Reinhold Messner; tutto considerato esistono più bande musicali che comuni (211 a 116). I musicisti sono più giovani che attempati (il 54,9% dei musicisti non ha ancora 30 anni) e quasi 10.000 di essi suonano strumenti a fiato. Lo strumento che non può mai mancare nella banda musicale è sicuramente la cornucopia. Nel 2008 sono stati investiti quasi quattro milioni di euro nelle bande musicali altoatesine per comprare strumenti e costumi tradizionali, abbellire le sale di prova e per organizzare corsi di musica. Se un giovane desidera entrare a far parte di una banda musicale deve ottenere un riconoscimento di bravura in oro, argento oppure in bronzo. La bravura dei musicisti viene misurata in vere e proprie competizioni, dove i musicisti marciano e suonano. “Oggigiorno i musicisti sono addestrati in modo impeccabile. Ognuno partecipa con zelo e ambizione”, sostiene Andreas Andergassen di Caldaro. Il suonatore di tromba e corno ventottenne è il maestro di cappella della banda musicale di Egna. Il lavoro di falegname lo svolge part time in modo da aver abbastanza tempo per la musica, la sua vera passione. Ama la creatività, rifinire la musica e anche il cerimoniale. Le musiche tramandate e le marce sono solo una parte del programma. I giovani suonano volentieri anche colonne sonore di film, tormentoni della stagione, pezzi di James Last e qualche volta perfino qualche accenno di jazz. La banda musicale d’Egna aspira ad un giusto rimodernamento; succede così che la musica tipicamente tirolese venga arricchita con suoni rock, groove e beat. A volte perfino proposta in un medley degli AC/DC. Le bande hanno nomi fantasiosi come Volxrock, Sauguat oppure Vollbluet, vantano almeno una dozzina di strumenti e sono richiestissime in tutto il paese. Questo non è tutto; la tradizione tirolese fino a poco tempo fa voleva che le bande musicali, i pompieri volontari, 42 MAGAZINE 2010 gli Schützen e tante associazioni sportive fossero dominio esclusivamente maschile, in effetti, il maestro di cappella era di norma sempre un uomo. Le donne erano solo un piacevole “belvedere” e solitamente suonavano il clarinetto, il flauto oppure il corno. Molto spesso marciavano come vivandiere ed erano in testa alla banda. Nel loro barilotto portavano dell’ottima grappa, attirando così gli sguardi ammirati di tutti gli uomini. A dare una svolta in quest’ambiente prettamente maschile, ci ha pensato Cäcilia Perkmann, la quale ha contribuito ad innalzare gli onori delle donne. A soli 26 anni dirige da tre anni la banda musicale di Dodiciville di Bolzano; prima dirigeva la banda musicale di Tesimo. La banda musicale di Dodiciville conta 50 musicisti, in gran parte uomini che senza brontolare eseguono le loro musiche dirette dall’esile Cäcilia. La ragazza è altamente qualificata: può vantare un diploma di direttore d’orchestra, un corso di studi presso l’Università della musica di Linz e un altro presso l’Istituto Europeo di Musica di Trento: sicuramente ottimi presupposti per guadagnarsi il rispetto degli uomini. I COLORI DELLA MUSICA POPOLARE “Curare la musica popolare non significa custodire la sua cenere, ma tramandare il suo fuoco”, sostiene Roland Walcher Silbernagele, citando un antico proverbio. Il conduttore radiofonico e televisivo trentacinquenne, originario del paese vinicolo di S. Paolo, conduce i programmi “A Tanzl – a Weis“ e “Jahrein Jahraus“ dove cerca di spiegare le origini della musica popolare. Solitamente si suona in osterie tradizionali, ambienti ideali per suonatori di cetra, salterio e armonica. “La musica popolare ha molte più sfumature di quanto si pensi, ha origine nella vita quotidiana ed è da sempre lo specchio della gente comune. La musica è critica, ha sfumature erotiche e rappresenta il mezzo migliore per interpretare la società”, sostiene Walcher Silbernagele. MUSICA & ALTRO Grand Prix della musica popolare I fratelli Ulrich e Otto Messner di Andriano, alias Vincent e Ferdinando, hanno vinto, con la canzone “Der Engel von Marienberg”, il Grand Prix della musica popolare 2009. Nel 2006 i cantanti Rudy Giovannini & Belsy, assieme al Coro Monte Pallidi, sono riusciti ad entrare nel cuore del pubblico con la canzone “Salve Regina”. Nel 1990 il Grand Prix viene vinto dai “Kastelruther Spatzen” con il titolo “Tränen passen nicht zu dir”. www.vincentfernando.com 10° Köfelefest con Rudy Giovannini il 4 e 5 luglio a Laives. Sono ormai più di 10 anni che Rudy Giovannini è in vetta alle classifiche della musica popolare. Il “Caruso delle montagne“ invita ogni anno gli appassionati di musica popolare alla tradizionale festa sul “Köfele”, nei pressi di Laives, organizzata dal suo comune nativo. Prevendita biglietti dal 2 febbraio 2010 presso l’ufficio turistico di Laives. www.leifers-info.it Europeade di danza folcloristica Gli strumenti a fiato affascinano i giovani Da anni si è in disaccordo per stabilire quale sia la musica popolare “vera” e quella per molti aspetti più “commerciale”. Canzonette, sostengono lingue ciniche, con testi e arrangiamenti spesso banali, cantate da cantanti sempre sorridenti ed abbronzati. Questi, a loro volta, incassano le critiche con disinvoltura pensando al forte guadagno prodotto da dette canzonette. Gruppi come Vincent & Fernando, Kastelruther Spatzen e Rudy Giovannini sono amatissimi dal pubblico germanico. La gara canora più importante dell’anno è sicuramente il “Grand Prix della musica popolare” in Germania. Canti popolari? Canzonette? Musica tirolese? Un “Landler”, un “Boarischer” oppure una danza popolare? Ognuno dovrebbe cantare e ballare la musica che più gli piace e a noi non resta che intonare un “Holladrio”! Alexander Zingerle Redattore della rivista lifestyle “IN Südtirol”, un tempo collaboratore di Südtirol Online e Südtirol Life. Autore di 15 pezzi di teatro e cabaret per Kühne Ü Bühne. Infanzia trascorsa in Val Pusteria, servizio civile a Trento, studi di lingue ad Innsbruck e in Scozia; risiede in Oltradige. dal 21 al 25 luglio a Bolzano L’Europeade è la manifestazione folcloristica e di costume più grande d’Europa che dal 1964 viene organizzata annualmente in una diversa città europea. Nel 2010 l’avvenimento avrà luogo a Bolzano. Un’occasione unica per ammirare migliaia di uomini e donne provenienti da tutta l’Europa nei loro costumi tradizionali. “Musikantenstadl“ Un evento per la musica popolare Dopo il successo del 2005 il “Musikantenstadl” torna in città: il 18 settembre 2010 la Fiera di Bolzano ospiterà per la seconda volta il programma canoro dal vivo condotto da Andy Borg. Un vero evento per gli amanti della musica popolare. E’ possibile assistere alle prove generali la sera prima dello spettacolo sempre alle ore 20.15. CURIOSITÀ Nei 23 comuni dell’area turistica Bolzano Vigneti e Dolomiti convivono 39 bande musicali. Solo il comune del Renon vanta ben sei bande musicali; i comuni di Sarentino e Appiano ne contano quattro. MAGAZINE 2010 43 Un intero paese a briglie sciolte Riflettori puntati sul corteo dell’Egetmann TESTO WERNER MENAPACE Mezzogiorno. In paese regna la calma prima della tempesta, l’aria è piena di tensione. Una strana atmosfera d’attesa, un dolce fremito. Come se da un momento all’altro le vie del paese dovessero essere invase da una grande tempesta che perde man mano forza nella piazza centrale. Un fenomeno naturale che si abbatte su migliaia di trepidanti spettatori. Gli “Alt-Weibelen” scherzano con il pubblico Non è possibile descrivere il corteo dell’Egetmann, bisogna averlo visto. Lo sostengono coloro che almeno una volta hanno avuto la fortuna di vederlo. Coloro che hanno veramente vissuto appieno l’emozione, i rumori assordanti, gli odori, lo sbatacchio di Egetmann e compagni, lo schiocco delle fruste, il martellare dei fabbri, lo sferragliare e tintinnare di barattoli di latta, il suono delle fisarmoniche, i canti, le urla a squarciagola, lo “ho-ho” dei signori, il rumore di indumenti bagnati e le strilla degli spettatori. Il fumo di forni e focolai, il profumo di ginepro, pino ed abete, di carburante e marmitte, di piume di gallina, segatura, polvere e fuliggine (è il momento in cui a Termeno si misurano eccezionali valori di polveri fini), di polenta, würstel, omelette, bomboloni e vin brulé, cavalli e pesci volanti… FIGURE RUMOROSE E SELVAGGE Giovani ragazzi che s’infilano sacchi di patate, portano sulle spalle 44 MAGAZINE 2010 figure animalesche intagliate nel legno ed alte alcuni metri, che si trasformano in draghi e corrono per ore ed ore sbatacchiando tra le strade del paese e la massa di spettatori… Cittadini rispettabili che cavalcano ramazze e corrono come streghe e stregoni impazziti attraverso il paese, si lanciano in balli tribali attorno ad un gigante paiolo fumante e gridano frasi primordiali … Decine e decine di “Burgl“ e “Burgltreiber“ (due figure misteriose, una donna e un uomo che non possono mancare nel corteo) si aggirano nel paese con aria misteriosa e minacciosa, si arrampicano sulle facciate delle case e si fanno calare a testa in giù da cornicioni e finestre… Pescatori con piovre in testa che cercano di spaventare donne e bambini… Sportivi impavidi che si tuffano nelle acque gelate della fontana del paese, sguazzano nell’acqua e giocano come i bambini piccoli nella vasca da bagno… CATARSI CHE SEGUE L’ESTASI Con questo sarebbe già chiaro, cosa sta alla base del corteo dell’Egetmann; si tratta di uno spettacolo durante il quale i protagonisti si “purificano” e “purificano” gli spettatori con grida e lamenti, portandosi in uno stato d’estasi. Da questo punto di vista si può dire che la sfilata carnevalesca dell’Egetmann si riallaccia ad una tradizione di 2000 anni. Origini, retroscena, radici, date storiche e documentazioni scientifiche perdono ogni importanza. Questo è il momento di esorcizzare le paure primordiali: orsi, draghi, streghe, demoni… Durante la sfilata, nulla è veramente “bello“, pulito, ordinato oppure curato. È inutile beffarsi dell’aspetto selvaggio della sfilata, oramai ogni spettatore sa esattamente cosa lo aspetta, ed è cosciente del fatto che sarà travolto anima e corpo nell’evento. Non c’è via di scampo! TRADIZIONI & ALTRO Gli “Schnappvieher” o “Wudelen” sono alti più di tre metri I Fuochi di Sacro Cuore L’antica usanza si basa su un voto che i combattenti tirolesi, insieme ad Andreas Hofer, fecero nel 1796 durante i combattimenti d’indipendenza del Tirolo contro Napoleone: in caso di vittoria contro Napoleone avrebbero giurato eterna fedeltà al Sacro Cuore. Inaspettatamente la battaglia fu vinta e da quel giorno ogni anno i fuochi di Sacro Cuore infuocano le vette delle montagne. Törggelen Il “Törggelen”, un’usanza tipicamente autunnale che quasi sempre conclude un’escursione oppure una gita tra i boschi e vigneti. Il “Törggelen” prevede una sosta in uno dei tanti “Buschenschank” tradizionali dove è possibile gustare una tipica merenda tirolese a base di specialità tirolesi, “krapfen”, speck e vino novello. Anche le caldarroste non devono mai mancare in un Törggelen “a regola d’arte”. Mercato di San Martino a Cornaiano L’11 novembre viene organizzato il mercato di San Martino di Cornaiano. Una grande festa per tutto il paese. Chi non compra nulla al mercato non passa un buon inverno – così dice un detto popolare. Inoltre: è d’obbligo gustare il vino novello. La sfilata dell’Egetmann La singolare sfi lata dell’Egetmann viene organizzata dal 1591 ogni due anni il martedì grasso a Termeno. La figura principale del corteo è l’Egetmann Hansl, un signore benestante che sta per convolare a nozze… Date da non dimenticare: Sfilata dell’Egetmann per bambini il 16 febbraio 2010 Sfi lata dell’Egetmann l’8 marzo 2011 www.egetmann.com Tranne le donne (che secondo la tradizione non possono partecipare alla sfilata), bambini, anziani e qualche inguaribile musone, la metà della popolazione partecipa attivamente alla sfilata. E dopo due anni, al più tardi dopo l’Epifania, esplode nuovamente la “febbre delle maschere” che porterà, il giorno della sfilata dell’Egetmann, ogni abitante di Termeno che si rispetta nuovamente nel giusto “stato di grazia”. LIBRO Werner Menapace Nato a Termeno. Con un forte attaccamento alla sua terra, non disdegna però di conoscere altri luoghi del mondo e le loro realtà. Traduttore, scrittore, musicista e alpinista. Ogni due anni partecipa attivamente all’immensa kermesse che travolge il paese di Termeno. La sfilata dell’Egetmann a Termeno Un libro illustrato sul corteo con testi storici, racconti attuali e più di 500 fotografie tratte dalle diverse epoche – la foto più vecchia risale al 1909. Il libro è disponibile presso il negozio Foto Geier di Termeno al prezzo di € 28.-. MAGAZINE 2010 45 TESTO GABRIELE CREPAZ Il gomitolo infinito Sulle tracce delle leggende La leggendaria Rovina Neuhaus nei pressi di Terlano, spesso indicata come Castel “Maultasch“ L’Alto Adige è un paese ricco di leggende. Tante meravigliose storie s’intrecciano alla storia del paese, plasmandone perfino il paesaggio. Molti sentieri tematici, veri e propri sentieri delle leggende, raccontano di tempi lontani, di misteri. Luoghi dove dare libero corso alla fantasia. In ogni stagione dell’anno. Il ragazzo solleva il coperchio della cassa del tesoro e allunga la mano per prendere una moneta d’oro. Le ragazze esitano. Sull’insegna in legno si legge: “Non cercate di rubare le monete d’oro altrimenti succederanno cose sgradevoli!” Elias ripone la moneta e sfiora per sbaglio con la mano una testa di legno, anch’essa riposta nella cassa. “Non toccare la testa di legno. Porta sfortuna!” dice l’insegna. Elias si morde il labbro, sorride imbarazzato. Poi i bambini corrono via. STREGHE E DOMATORI DI ORSI Camminiamo lungo il Sentiero delle leggende di Trodena che in prossimità del “Forchwaldegg” procede tortuosamente attraverso un bosco rado. Il sentiero è stato allestito dai bambini e dagli insegnanti della scuola elementare di Trodena. I bambini hanno scoperto molte leggende del loro paese della Bassa Atesina. Storie “misteriose” che hanno cercato di raccontare in chiave moderna e di rappresentare con materiali naturali. Le piacevoli illustrazioni delle dieci stazioni del sentiero raccontano le storie di streghe, eremiti, un domatore di orsi e del terribile “gatto di Pinaid”. Sulle insegne in legno sono incise in lingua tedesca e italiana le storie di singolari personaggi. Un modo divertente per leggere e raccontare le leggende della zona; 45 minuti che passano in un batter d’occhio e lasciano presagire quanto i contadini di Trodena temes- Il personaggio leggendario”Kalchwalder Wilde”, Sonvigo/Val Sarentino MAGAZINE 2010 47 Il personaggio leggendario “Pfeifer Huisele”, Sonvigo/Val Sarentino sero le cose inspiegabili che tanto volentieri imputavano al regno della magia. “Mamma, guarda, una nuova storia!“ I bambini ci corrono incontro. Sembra quasi una piccola caccia al tesoro. Avvincente, divertente, momenti di piacevole aspettativa. Qui un viso variopinto tra i cespugli, lì la mano di una strega tesa verso il cielo. Leggende e miti sono presenti ovunque in Alto Adige. La natura è stata sempre predominante tra le montagne, i boschi e le valli spesso isolate dal mondo esterno. Ogni rumore si trasformava in mistero. Chi si opponeva alle forze della natura era un eroe, oppure veniva punito dalla natura stessa. Quando la scienza cominciò a spiegare i fenomeni naturali, la quotidianità dei contadini era ormai dominata da forze misteriose, da spiriti capaci di guastare il latte e da uomini che osavano sfidare gli dei. Erano già nate centinaia di leggende e saghe, raccontate nelle lunghe serate d’inverno. La vita moderna che finalmente raggiunse anche l’Alto Adige liquidò le leggende come banali “storielle” medioevali. Oggi si cerca di recuperare questi tesori custoditi unicamente nella memoria delle persone, di riportare alla luce le storie e le leggende di tempi passati. La globalizzazione ha risvegliato la curiosità per le cose passate, e si vorrebbe dare nuovamente libero corso alla fantasia dei racconti di miti ed eroi. I BIRILLI D’ORO Da secoli la rovina del castello “Maultasch“, posta su di un ripido sperone roccioso, sovrasta la Val d’Adige; proprio qui si dice siano stati nascosti i birilli d’oro. Birilli custoditi da una principessa che aspetta di essere liberata … La storia sembra essere interessante. Si parla perfino di una principessa! Si dice che il castello fosse abitato dalla principessa Margarethe Maultasch, contessa del Tirolo. I bambini non ci credono. “Come ha fatto Margarethe a salire a 48 MAGAZINE 2010 Sentiero delle leggende di Trodena cavallo il ripido sentiero?” In effetti, il sentiero sembra pressoché inespugnabile. “Mm, un servo ha rubato i birilli d’oro alla principessa e poi nascosto il ricco bottino nel castello?“ “Ma perché proprio nel castello?” Il passo dei bimbi si fa più veloce, tanta è la curiosità. “Il servo voleva aspettare il momento giusto per scendere in paese e vendere il suo tesoro.” E poi cosa successe? Una storia richiama l’altra, e la passeggiata tra la natura assume un sapore del tutto particolare e speciale. Si ha la sensazione di avvicinarsi sempre di più alla terra ed ai suoi abitanti. Molto spesso le storie si assomigliano, a volte cambiano solo i luoghi e qualche personaggio. Molto spesso non si tratta di storie veritiere, ma solo di racconti che sono il frutto dell’immaginazione e della suggestione. Ma allora non esiste alcun tesoro nascosto nella rovina di Castel Maultasch? L’Alto Adige vanta la bellezza di 2.000 leggende e saghe. Alcune delle leggende hanno dato vita a rappresentazioni fantasiose lungo i suggestivi “Sentieri delle leggende”. Anni fa fu inaugurato il Sentiero delle leggende del Salto che si snoda attraverso l’altipiano tra Bolzano e Merano; in Val Sarentino, studenti ed insegnanti hanno realizzato la Via delle saghe di Sonvigo ed un divertente quiz. Quest’anno sono stati allestiti altri due sentieri delle leggende ad Anterivo e Trodena. I sentieri sono il frutto di lunghe ricerche effettuate con passione da scolari ed insegnati, e il risultato è sicuramente sorprendente. Oggi i sentieri percorsi dagli escursionisti con zaini e cannocchiali aprono, oltre a meravigliose vedute panoramiche, anche le porte di un mondo lontano. Un mondo in cui i contadini sorvegliavano per molti giorni e notti il bestiame in luoghi lontani ed isolati, e le contadine osservavano con invidia la produzione gigantesca di burro della vicina. Un modo dove non sempre gli avvenimenti seguivano un senso logico, ma erano avvolti da mistero e fantasia. FAMIGLIA & ALTRO Sentiero delle leggende sul Salto Il sentiero conduce dall‘Albergo Stella Alpina sopra San Genesio a Lavenna; tempo di cammino: 3 ore. www.jenesien.net Via delle saghe di Sonvigo Il sentiero conduce dall’Albergo Wippingerhof a Sonvigo in Val Sarentino alla Malga Durr. Il divertente libretto a quiz da consultare durante il cammino è disponibile presso l’Associazione Turistica a Sarentino oppure presso il Wippingerhof; tempo di cammino: 45 minuti. www.valsarentino.com Anterivo e Trodena I sentieri si trovano uno ad Anterivo ed uno a Trodena; tempo di cammino: 45 minuti per ciascun sentiero. Informazioni presso il centro visite Parco Naturale Monte Corno a Trodena. Family Hotels Renon Il mondo delle leggende del Salto vanta dodici saghe IL GOMITOLO INFINITO Cambio di scena. Domenica mattina sull’altipiano del Salto. Abbiamo appena superato una breve salita e davanti a noi si snoda pianeggiante il Sentiero delle leggende, tra distese di larici che ondeggiano nel vento. È arrivato il momento di raccontare la leggenda del gomitolo infinito. La leggenda narra di una vergine che, in segno di gratitudine, regala un gomitolo di lana ad una contadina. “Ti raccomando, non chiedere mai quando il gomitolo finirà”, avvisa la vergine. La contadina si attiene alla raccomandazione e il gomitolo di lana sembra effettivamente non finire mai. Fino al giorno in cui una stupida cucitrice pone la fatidica domanda. Mia figlia di sei anni, che ha appena imparato a lavorare a maglia, sembra molto impressionata dal racconto e sua sorella minore anche, quando ad un certo punto esclama: “Guarda, la contadina ha appena steso i panni“. In effetti, scorgiamo un movimento vicino alla baita poco distante. Leggenda oppure realtà? Vacanze varie e avvincenti per le famiglie. Ogni settimana si organizzano visite nei masi, cavalcate, arrampicate e incontri per bambini. E nelle settimane a tema si concentra tutto su di un argomento: chi desidera vivere una settimana intera da indiano, cavaliere o strega? www.familyhotels-ritten.com La collina di Castelvetere Tra le querce ed i cespugli che vagamente ricordano la macchia mediterranea si inserisce un fenomeno di magia medioevale. I cosiddetti “Kuchelen“ rappresentano i resti di un muro di cinta bizantino lungo 500 metri. Su una collina non troppo distante si scorgono inoltre i resti della Cappella di Santa Barbara. Mistico è il cosiddetto “scivolo della fertilità“, una pietra liscia ed inclinata dove solevano scivolare giù le donne che desideravo bambini. LIBRO L’Alto Adige dei famosi Gabriele Crepaz Incaricata del settore cultura dell’Alto Adige Marketing. Studi di giornalismo a Monaco di Baviera, incarichi giornalistici per print, TV, radio; redattrice del settimanale “ff”. Una volta passava molto tempo in musei e teatri, oggi si dedica con la famiglia alla cultura altoatesina, in montagna e in valle. Vive a Bolzano. Ötzi, Petrarca, Freud e Messner hanno tutti in comune un particolare legame con l’Alto Adige. Gli autori hanno seguito le tracce che artisti e scienziati, uomini politici e di chiesa, sportivi e scrittori hanno lasciato in Alto Adige nel corso dei secoli. Con cartine, informazioni sulla gita, segnalazioni di musei e posti di ristoro presenti lungo la via. www.folioverlag.com MAGAZINE 2010 49 TESTO FLORA BRUGGER Camminate, canederli e canti allegri I bambini vorrebbero andare in piscina; il cielo terso lascia presagire una bellissima giornata. “Proprio la giornata ideale per la montagna“ dice papà durante la colazione, mentre spalma uno spesso strato di burro sulla fetta di pane nero. “Abbiamo ancora del pane, vero? È buonissimo, anche con lo speck e il formaggio“ dice di buon umore e indicando il filone di pane. In montagna non deve, infatti, mai mancare una buona merenda! Le Alpi Sarentine con le loro 140 vette panoramiche, sono l’eldorado degli escursionisti Luis e Martha Huber sono degli escursionisti appassionati. Hanno già fatto molte escursioni e tour in montagna. Martha conosce la sua valle d’origine, la Val Sarentino, come le proprie tasche, ma ogni escursione si trasforma sempre in un’esperienza unica e speciale. Da quando i bambini sono più grandi le escursioni si sono allungate e molto spesso durano un’intera giornata. Naturalmente è sempre prevista una piacevole sosta in una delle 45 malghe e rifugi della Val Sarentino. “Dove si va oggi?“ chiede Felix, il più giovane dei fratelli, che è sempre molto entusiasta di andare in montagna; con Petra invece, la sorella più grande, bisogna essere più persuasivi. “Giogo della Croce! È da tempo che non ci andiamo“, dice il padre Luis e guarda con sguardo indagatore il resto della famiglia. “Ci aspettano un paio d’ore di cammino“ dice Petra, ma questa volta sembra essere d’accordo. “Prendiamo il bus navetta fino a Öttenbach, vero?” chiede Felix, “che poi ci viene a riprendere al rifugio.“ Il pullman escursionistico della Val Sarentino è molto pratico perché permette di effettuare estese escursioni senza dover ritornare al punto di partenza. INFO & ALTRO Che appetito in malga! Prodotti di qualità dell’Alto Adige L’Alto Adige ha scelto la qualità. Il nostro pane, il nostro vino, il nostro latte – ci basiamo su una tradizione centenaria. Ingredienti e procedimenti di lavorazione sono rimasti gli stessi dei nostri padri. Adeguati ai tempi, li sottoponiamo ad efficienti controlli. Ricette, punti vendita e criteri di qualità su www.suedtirol.info/prodotti Museo contadino Il maso Rohrer a Sarentino, un antico maso trasformato in museo con affumicatoio e forno, anticamente uno dei masi più grandi della valle. Gli ampi locali testimoniano dell’importanza della cascina, testimoni dell’epoca narrano addirittura che vi prestavano servizio in parte più di 20 servitori. www.rohrerhaus.it L’artigianato artistico della Val Sarentino L’antico costume tradizionale, le antiche usanze e l’artigianato sono le colonne portanti della Val Sarentino. I ricami su cuoio con le rachidi delle penne di coda di pavone, arte dell’intreccio, intarsi e l’arte di intagliare le pipe, sono ancora molto frequenti. Gli abitanti della Val Sarentino sono conosciuti per la loro abilità artigianale nella lavorazione del legno. Molto apprezzati sono inoltre i “Sarner“ (giacche in lana) e le “Sarnar Toppar“ (pantofole). www.sarner-gschick.com CON IL PULLMAN AL PUNTO DI PARTENZA Il padre prende l’opuscolo posto a portata di mano sul comò. Nell’opuscolo vengono descritte più di 30 escursioni. “Oggi è sabato“, dice, mentre studia la tabella degli orari, “il pullman parte tra 20 minuti. Via, preparate i vostri zaini!“ Felix è già pronto. La mamma dà a tutti ancora un panino che sparisce nello zaino. Papà naturalmente, ha ricevuto il pane nero – con speck e formaggio. Il pullman escursionistico parte dal parcheggio degli autobus di Sarentino. Durante il viaggio, lungo le strade di montagna, Petra studia la guida escursionistica e trova subito il sentiero giusto: “tour numero 10 – tre ore e 50 minuti di cammino”, dice di buon umore. Con il pullman superano comodamente gran parte del dislivello. CURIOSITÀ Il pino mugo della Val Sarentino, noto tra la popolazione come “benedizione della montagna”, si annovera in questa valle tra le piante medicinali di più antico uso. Pare che già i Celti ne sfruttassero l’azione benefica. Ancor oggi il prezioso olio viene estratto secondo le antiche ricette degli antenati di campagna. Per un chilo di olio essenziale puro servono ben 250 kg di aghi di pino mugo. Dalla natura, il benessere www.trehs.com MAGAZINE 2010 53 Un lago pittoresco: il Lago di Valdurna (1540 m) Il viaggio termina presso il Maso Obermarcher. Da qui si prosegue a piedi lungo una strada forestale fino alla Malga Öttenbach. Gli altri passeggeri optano per il sentiero più breve in direzione Rifugio Sarentino passando per la fontanella “Heiratsbrünnl“ (fontana delle nozze) che nasce sotto la Malga Kuhseit. La leggenda dice che chi beve quest’acqua va all’altare entro l’anno. Luis e Martha hanno bevuto anni fa l’acqua del ruscello, ma prima del matrimonio sono passati diversi anni. Il passo si è fatto più sostenuto, i ragazzi impongono il loro ritmo: ”Non così veloci, non ci corre dietro nessuno“, grida la mamma ammirando il meraviglioso panorama. In lontananza si distinguono nettamente i contorni della Forcella di Sarentino. Si respira già l’aria autunnale. Già s’intravede il rifugio, una costruzione tipica in pietra e tetto in legno. E’ arrivato il momento della prima sosta. Petra e Felix trovano subito un posto. Verso mezzogiorno la terrazza e la stube si riempiranno. Nell’aria aleggia già il profumo dell’arrosto di capriolo. La Malga Öttenbach è famosa per questa specialità. La famiglia ordina un litro di succo di sambuco al quale aggiunge acqua fresca della fontana. Placata la sete, si continua il cammino. Un nuovo e comodo sentiero conduce in direzione Merano 2000. “Questo sentiero è bellissimo” dice la mamma entusiasta, anche se la costruzione d’ogni nuova strada significa la perdita di un pezzo d’idillio montano. Suo marito vede tuttavia il lato pratico della cosa: “Questi sentieri sono necessari; solo in questo modo le malghe possono sopravvivere”. UNA VISTA PANORAMICA A 360° La famiglia ha ora raggiunto lo Schartboden; da qui si gode di una vista panoramica mozzafiato sul paesaggio naturale della zona escursionistica di Merano 2000 con le tante malghe ed i rifugi che invitano ad una piacevole sosta. A soli 100 metri si trovano il Rifugio Meraner Hütte e la Malga Kirchsteiger. La famiglia decide però di fare una breve sosta sullo Schartboden e di mangiare i panini che hanno portato. Il tratto più lungo e impegnativo deve essere ancora affrontato. “Guarda Felix, la Forcella Sarentina! La via ferrata l’abbiamo già percorsa quest’anno”, dice il papà e indica in dire54 MAGAZINE 2010 zione est, dove la montagna di casa della Val Sarentino s’innalza sopra la conca valliva. Rivolgendo lo sguardo verso Merano 2000 si vede il Monte Ivigna. Lungo la ferrata, saldamente assicurati alla corda, Petra e Felix sono già saliti in vetta assieme ai loro genitori. “Proseguiamo?“ chiede la mamma chiudendo lo zaino. Inizia la scalata in direzione Passo della Croce. Il sentiero da Merano 2000 che conduce al Passo Croce è parte integrante del sentiero Europeo E5 che conduce dal Bodensee all’Adriatico. La rete di sentieri escursionistici della Val Sarentino si sviluppa per 400 km, e presenta sentieri in buono stato ed ottimamente segnalati. Con le loro 140 vette, le Alpi Sarentine rappresentano la zona escursionistica chiusa più vasta dell’Alto Adige. Innumerevoli sono i tour che sono la gioia degli amanti della montagna: in estate a piedi oppure in mountain bike, in inverno con gli sci d’alpinismo oppure le racchette da neve. Il caldo sole di mezzogiorno picchia. La famiglia ha oramai raggiunto l’altura. Il vento d’alta quota è un dolce sollievo. S’intravede già il grande crocifisso del Passo della Croce. Petra e Felix corrono avanti e si siedono su una panchina di legno. Anche i genitori si fermano. Il meraviglioso panorama a 360° merita di essere contemplato: lo sguardo spazia dalle Dolomiti, all’Ortles e alle Alpi dell’Ötztal fino a quelle del Zillertal a nord. LA GIORNATA SI CONCLUDE IN ALLEGRIA Il sentiero conduce lungo la cresta, a volte leggermente in salita e a volte in leggera discesa. “Il sentiero si trascina abbastanza“, dice Felix. Il suo stomaco brontola. Tra un po' la famiglia raggiungerà il rifugio. Gli animali da pascolo si riposano ruminando. Non sembrano essere disturbati dalla presenza degli escursionisti. Durante la discesa verso il Giogo dei Prati, lo sguardo cade sugli Ometti di pietra sul lato opposto della montagna. Si tratta di centinaia di piccoli e grandi “torrette” di pietra che come picchi s’innalzano verso il cielo. Un luogo mistico. La leggenda narra che di notte un tempo qui si riunivano le streghe. Il Giogo dei Prati è un vero punto d’incrocio. Croce di Pozza, Möltner Kaser oppure Malga di ESCURSIONI & ALTRO Gustosi “canederli” tradizionali Verano sono solo alcune delle mete che si possono raggiungere. La famiglia segue l’indicazione Auener Alm. “Io mangio una frittata imperiale” annuncia Felix. La malga è situata al limite del bosco. Il suono dell’armonica a distanza promette divertimento in malga. I tavoli all’aperto sono già tutti occupati. Molti cantano canzoni tradizionali che arricchiscono con simpatici “Jodler” che risuonano tra le montagne. “Willi è d’ottimo umore“, ride Luis. La famiglia si siede ad un tavolo libero nella stube e ordina canederli, arrosto di castrato e naturalmente la frittata imperiale, il “Kaiserschmarrn”, per Felix. Tutti mangiano con gusto ed appetito. Seduta all’aperto, la gente canta e ride. Finito di mangiare anche la famiglia Huber si unisce all’allegra compagnia. Infine arriva il momento della discesa. L’allegria è contagiosa, e questo è un aspetto che alla famiglia Huber piace molto e che fa parte di ogni loro escursione. Wanderwirte Ritten Dieci esercizi alberghieri specializzati nell’escursionismo si sono associati sotto il nome “Wanderwirte Ritten” per andare incontro alle esigenze particolari degli escursionisti. Nomen est omen, e così nei vari stabili non solo l’arredo è su misura dell’escursionista esigente. Anche nel loro servizio gli albergatori vogliono essere all’altezza del loro nome e mostrare la bellezza dell’altopiano in tutte le sue sfaccettature. www.wanderwirte-ritten.com Escursioni online Sono stati rilevati in maniera digitale oltre 16.000 km di sentieri, di montagna e non, ed elaborate oltre 700 proposte di itinerario con informazioni sulla lunghezza, la difficoltà, le condizioni del sentiero ed il dislivello. È possibile programmare, caricare su GPS o stampare tour personalizzati. www.trekking.suedtirol.info Pullman escursionistici Escursioni senza macchina! Con l’autobus Tschögglberg/Montezoccolo che collega i quattro comuni di San Genesio, Meltina, Verano e Avelegno, nonché le varie funivie e il pullman escursionistico della Val Sarentino, è facile raggiungere in tutta sicurezza i punti di partenza dei più suggestivi sentieri escursionistici. Durante la stagione estiva è possibile utilizzare anche gli autobus escursionistici (anche per i laghi) di Caldaro ed Appiano. La fioritura dei crochi sul Salto I piccoli messaggeri di primavera trasformano i prati del Montezoccolo in un mare di fiori dalle tonalità bianche ed azzurre. L’escursione sul Montezoccolo durante la fioritura dei crochi è d’obbligo per gli amanti della natura e delle escursioni. Suggerimento: Festa dei crochi di Meltina a fi ne aprile. Flora Brugger La pubblicista Flora Brugger, nata il 1957, vive nella Val Sarentino. 15 anni fa ha lasciato la professione dell’insegnante per dedicarsi al giornalismo quotidiano. MAGAZINE 2010 55 Tra tormente di neve e profumo di vin brulè TESTO KATJA KÖLLENSPERGER A Bolzano e dintorni, l’inverno è la stagione degli amanti degli sport. Non importa se si preferisce lo sci, lo sci d’alpinismo oppure il telemark, il divertimento è comunque e sempre garantito ed anche gli amanti dei piaceri della buona tavola non hanno motivo di lamentarsi. I numerosi paesi ne completano l’offerta. Atmosfera natalizia al Palais Campofranco Non c’è niente di meglio di uno speziato vin brulé oppure un caldo punch all’arancia dopo una giornata all’insegna dello sci o di un’escursione con le racchette da neve. Sono bevande tipiche della zona che riscaldano cuore ed anima. Attenzione però, già dopo il secondo bicchiere è meglio accompagnarli con qualcosa di più sostanzioso, per non rischiare di svegliarsi la mattina dopo con un forte mal di testa. Vere prelibatezze per il palato vengono offerte in occasione dell’’Avvento Alpino in Val Sarentino, un’occasione unica per gustare ottimi dolci fatti in casa, il vero debole degli abitanti della valle.”Krapfen“, frittelle di mele e cioccolata al pino mugo fanno venire l’acquolina in bocca. Non spaventatevi però se a un certo punto la quiete viene rotta da un forte trambusto: si tratta probabilmente soltanto di un gruppo di “Zusslmanndln e Zusslweibelen” (uomini e donne) che con pentole, ceste e animali impagliati corrono tra le vie del paese durante il tradizionale “Klö56 MAGAZINE 2010 ckeln”. Un’antica usanza documentabile dal 16° secolo che si ripete durante i primi tre giovedì d’Avvento. UN VERO BOSCO NEL MEZZO DELLA CITTÀ In Piazza Walther regna un vivace movimento e andirivieni tra addobbi natalizi, pony e chioschi che vendono vin brulé. Non lontano dalla frenesia del Mercatino di Natale, si trova il Palais Campofranco che offre un’atmosfera più raccolta. Il cortile interno del palazzo storico, che nel 1300 era la residenza di una famiglia di banchieri fiorentina, ospita centinaia di profumati abeti. Un luogo dove sentirsi da subito a proprio agio, proprio come in un piccolo paese di montagna. Tra candele e musica suggestiva si beve, oltre al vin brulé, anche un calice di spumante e si dimentica per un po’ la frenesia in Piazza Walther. NEVE & ALTRO Bianco d’incanto ADRENALINA PURA Nell'aria profumo di neve: evviva, si va in montagna! La località Tre Sentieri rappresenta il punto di partenza ideale per un’escursione con gli sci. Dal “Pemmerer Stich” fino al Rifugio Saltner e poi in direzione Cima del Lago Nero, la fatica viene premiata da una meravigliosa vista panoramica sulle Dolomiti. Chi lo desidera può proseguire per il Corno di Sotto ed arrivare al Corno del Renon (2270 m). Sicuramente da non perdere: l’escursione notturna con gli sci. Ogni mercoledì il gatto delle nevi parte soltanto alle ore 23 e offre la possibilità di gustarsi ancora di più il paesaggio naturale. Agli amanti del brivido è riservata la manifestazione Snowkite-Testevent il 22 e 23 marzo, sul Corno Renon, dove si può sperimentare una discesa mozzafiato con il kiteboard. TORNIAMO AGLI INIZI Scendere le piste con gli sci di una volta allacciati in modo tradizionale agli scarponi è un’esperienza indimenticabile. Vestiti con i tradizionali pantaloni a zuava (i Knickerbocker) e una camicia a quadretti sembra quasi di essere Luis Trenker. Con i talloni alti e le ginocchia piegate si scende a valle, ma è meglio farlo con un insegnante di telemark che vi spiega la tecnica antica dello sci. Si consigliano caldamente soste per gustare la grappa di pino mugo al Rifugio Sunnolm, nel comprensorio sciistico di Reinswald, così le svolte non saranno più un problema! Vivere a stretto contatto con la natura: questo è il nostro motto, e non importa se con gli sci, la slitta oppure a piedi. Importante è gustarsi ogni momento della giornata. In inverno l’Alto Adige offre innumerevoli opportunità per fare il pieno d’energia. Skisafari Chi ama la varietà è libero di cambiare comprensorio sciistico ogni giorno come del resto fanno molti sciatori locali. Da Bolzano, Ora, Egna e Montagna, Trodena oppure Anterivo è facilissimo raggiungere il comprensorio Val di Fiemme Obereggen. Anche l’Alpe di Siusi, la Val Gardena con la Sella Ronda oppure la Schwemmalm in Val d’Ultimo distano meno di 50 km! Con slitte e cavalli Un po’ freschina, ma di certo romantica, una gita sulle grandi slitte trainate da cavalli, a zonzo per il paesaggio reso incantato dalla distesa di neve, magari rischiarato dalla sola luce delle fiaccole. Oppure al galoppo nella neve fresca, ad ammirare le Dolomiti imbiancate. Escursioni di un’ora, mezza giornata o una giornata intera: gli appassionati di cavalli trovano anche d’inverno pane per i loro denti. www.bolzanodintorni/Movimento & sport Slittare al chiaro di luna A Reinswald in Val Sarentino nelle serate di luna piena, il 29–30 gennaio e il 26–27 febbraio, si rischia la febbre delle slittate. Dalle ore 20 alle ore 22 è in funzionamento la cabinovia e permette quindi di gustare più volte la slittata notturna lunga ben 4,5 km. Perfetto benessere Concedersi momenti di autentico relax dopo una giornata passata all’aria aperta: non c’è niente di meglio di un bagno curativo a base di oli essenziali, un bagno di fieno oppure un dolce massaggio. Tutti i prodotti di bellezza sono forniti dai contadini locali: succose mele, fieno profumato, miele e latte. Ulteriori informazioni all’indirizzo www.bolzanodintorni.info/ArsVivendi Nuovo: Catalogo Inverno 09|10 Atmosfera natalizia a Bolzano e dintorni, sport e divertimento invernale, opera, danza e concerti: scoprite l’inverno in Alto Adige e venite a conoscere i territori sciistici. Con alloggi, pacchetti vacanze e offerte. Richiedetelo gratis su www.bolzanodintorni.info Katja Köllensperger Nata e residente a Bolzano. Laureata in pubblicistica/scienze delle telecomunicazioni e spagnolo a Vienna. Dal 2006 giornalista di Lifestyle-Magazin IN Südtirol, settori moda, design e architettura. MAGAZINE 2010 57 Sauri da collezione TESTO HELMUT LUTHER Un’escursione sulle tracce dei sauri nella gola del Bletterbach offre molti spunti per conoscere la storia del nostro pianeta; con un po’ di fortuna i piccoli cacciatori di fossili possono trovare delle vere e proprie rarità. La Gola del Bletterbach: dal 2009 patrimonio mondiale UNESCO Una bella mattina di domenica mia moglie ed io proponiamo a colazione ai bambini di fare una bella escursione. “In montagna? Di nuovo camminare?“ Quando i nostri bambini sono messi alle strette, si comportano come un branco di bestie inferocite. Io e mia moglie rimaniamo saldi nella nostra decisione, e mentre percorriamo la tortuosa strada di montagna in direzione Val di Fiemme, in macchina regna il silenzio assoluto. La nostra “ancora di salvezza” ci aspetta presso il Centro Visite del Geoparc Bletterbach; si chiama Christian Giordani, ha 37 anni e sembra conoscere alcuni trucchi. Una volta arrivati, con un semplice bastone di nocciolo indica una pietra color grigio-bruno a forma di tavolo, spiegando ai visitatori che si tratta di una pietra arenaria della Val Gardena. Normalmente l’escursionista non farebbe caso ad una pietra del genere, ma Christian ci mostra alcune infossature, profonde forse cinque centimetri e grandi come 58 MAGAZINE 2010 una carnosa mano d’uomo: “Si tratta della traccia pietrificata di un Pachypes dolomiticus“, spiega. “Vale a dire un’impronta di un sauro!“ Questa parola è sufficiente per attirare l’attenzione dei bambini. Il Bletterbach presso Aldino nella Bassa Atesina non è una gola qualsiasi. Qui infatti sono state scoperte tracce pietrificate di 20 specie diverse di sauri. La gola è uno dei più grandi luoghi d’interesse geologico a livello mondiale e numerose sono le tracce ritrovate di quadrupedi risalenti al periodo dell’alto e medio permico (270-250 milioni d’anni fa). Il Bletterbach è per giunta “l’Eldorado” di geologi e paletnologi. Da giugno 2009 la gola del Bletterbach, insieme alle Dolomiti, fa parte del patrimonio naturale dell’UNESCO, ma i bambini sono sicuramente più interessati alla pietra arenaria ritrovata che al patrimonio dell’UNESCO. I bambini voglio proseguire il cammino, ed armati di martello, lente d’ingrandimento ed INFO & ALTRO Reperti fossili presso il Centro visite acido cloridrico diluito (saggiamente portati da casa da una mamma molto previdente) si trasformano in piccoli geologi. Seguendo Christian esplorano il territorio. Le seguenti due ore passano in un batter d’occhio. I bambini esaminano resti carbonizzati di conifere. Scoprono innumerevoli tracce di cefalopodi e varie conchiglie pietrificate. In vere e proprie reliquie si trasformano gocce di pioggia pietrificate incredibilmente cadute dal cielo 260 milioni d’anni fa. Christian Giordani sembra essere un’enciclopedia ambulante, e mentre i bambini ascoltano affascinati, noi adulti ci godiamo l’immensa tranquillità della natura ed il bellissimo scenario montano. A destra e sinistra s’innalzano imponenti formazioni rocciose, verdi pini selvatici e larici dalle forme bizzarre fuoriescono da fessure nella roccia. La roccia esposta a milioni d’anni d’intemperie brilla nelle tonalità del grigio, del bianco e del rosso. Arriva l’ora di tornare a casa ed i bambini stipano i loro tesori nello zaino di papà, che ora pesa dieci chili. Indovinate chi deve portare tutto quel peso! “L’idea di fare una camminata è, in fin dei conti, vostra“ sottolineano i bambini, e le loro voci hanno un tono allegro e per niente sarcastico. Dolomiti: 142 mila ettari di patrimonio naturale UNESCO Le Dolomiti sono considerate da sempre tra le più belle montagne del mondo. Nel giugno del 2009 nove gruppi dolomitici, suddivisi tra cinque province italiane, sono state inserite nella lista del patrimonio naturale dell’UNESCO. In territorio altoatesino sono: le Dolomiti di Sesto e di Fanes, Senes e Braies, il gruppo Puez-Odle, il gruppo formato dallo Sciliar, il Catinaccio, il Latemar e lo straordinario canyon Bletterbach. www.unesco.it Convenzione delle Alpi Si tratta di un accordo di diritto internazionale tra otto “regioni alpine” che s’impegnano per la tutela della sicurezza e dello sviluppo delle Alpi. Dal 2003 la sede della segreteria permanente della Convenzione è Innsbruck. Una sede secondaria è stata allestita nell’Accademia Europea di Bolzano. La sede secondaria di Bolzano è, a prescindere delle istituzioni dell’Unione Europea, l’unica istituzione d’Italia con stato diplomatico fuori Roma. www.alpenconv.org Musei di Aldino Oltre al Museo del paese ad Aldino e il Museo geologico di Redagno è di particolare interesse l’insieme di molini a Thal nei pressi di Aldino. Molto particolare le “Schiaßer-Mühlen”, i molini nei quali i bambini di Aldino un tempo costruivano i “Schiaßer” (biglie). www.museum-aldein.com Per ragazzi Pomeriggi per i bambini “Bletterbach for Kids” nel Geoparc Bletterbach e “NaturParkKids” nel Parco Naturale Monte Corno: sulle orme di dinosauri, pietre, piante e animali, ci sono molti segreti da scoprire. www.bletterbach.info www.trudnerhorn.com (Nota bene: Lo gola del Bletterbach è zona protetta; la raccolta di piante e sassi non è ammessa.) LIBRO Alto Adige per piccoli esploratori Helmut Luther Nato a Merano nel 1961. Dopo gli studi di fi losofia e storia ha lavorato per molti anni presso vari ginnasi altoatesini. Scrive per rubriche turistiche di vari giornali tra i quali lo Standard, il Frankfurter Allgemeine e il Rheinischer Merkur. Gestisce con moglie e figli un piccolo podere vinicolo nei pressi di Merano. C’è in programma una gita, i grandi non vedono l’ora di uscire, ma i bambini non ne vogliono sapere? Ecco la soluzione che metterà tutti d’accordo! Oswald Stimpfl propone 57 escursioni a misura di bambino: trekking con i lama, percorso di tiro con l’arco, in montagna e tra castelli. Ogni escursione è arricchita da storie e aneddoti che divertiranno e stupiranno i bambini. www.folioverlag.com MAGAZINE 2010 59 Settimane eno-culturali di S. Paolo/Appiano Teatro & gusto sul Lago di Caldaro 365 giorni Eventi e manifestazioni I principali appuntamenti in un colpo d’occhio: concerti, festival musicali, feste del vino, sagre paesane, tradizioni ed usanze vissute, eventi sportivi impegnativi e divertenti. Informazioni dettagliate presso le associazioni turistiche e su www.bolzanodintorni.info SERATE SOTTO LE STELLE Martedì lungo a Ora nei mesi di luglio e agosto (orario prolungato di apertura dei negozi). Mercoledì lungo, negozi aperti fino alle 22 nel centro di S. Michele/ Appiano con esibizioni di musica dal vivo, artisti di strada e tanti altri eventi. Mercoledì delle curiosità, una serata speciale a Sarentino ogni mercoledì dal 21 luglio al 18 agosto. “S’Traminer Dorfleben” a Termeno, appunto, ogni mercoledì da fine luglio ad inizio settembre: Termeno mette in mostra cultura, artigianato, usi e costumi su uno sfondo di spettacoli e negozi aperti con orario prolungato. “Summerfrisch” a S. Genesio tutti i mercoledì sera da metà luglio a fine agosto. Concerti delle bande musicali e serate per le famiglie. “Julifeir’um afn Ritten”, le piccole feste di strada dall’accento gastronomico vengono organizzate ogni giovedì di luglio, a turno, nelle località di Collalbo, Soprabolzano e Auna di Sotto. Giovedì lungo a Caldaro, negozi aperti fino alle ore 22 e manifestazioni per rallegrare le serate in centro nei mesi di luglio e agosto. Giovedì lungo a Laives il 3 giugno, 1° luglio, 5 agosto e 2 settembre. Magia dei portici “Laubenzauber” a Egna, tutti i venerdì di luglio e agosto. 60 MAGAZINE 2010 Sabato lungo nei mesi di settembre e ottobre a Caldaro con allettanti orari di apertura dei negozi e un programma variegato nel centro di Caldaro. MUSICA & CULTURA Musica e Cultura nella commenda di Longomoso/Renon da maggio a ottobre: concerti di musica da camera, escursioni da organo a organo, esposizioni Serate di musica tradizionale sul Renon nei mesi di febbraio, maggio e novembre Serate musicali di Appiano, 25 concerti tra Pasqua e Ognissanti “Pauls Sakral”, concerti per organo nel Duomo di S. Paolo/Appiano ed in altre chiese da marzo ad ottobre Osterie in festa a San Genesio, ogni venerdì presso un’osteria diversa da giugno ad agosto Concerti al castello: Castello Rechtenthal a Termeno il 4 giugno; Castello di Ora/metà luglio; Castello di Enn a Montagna/inizio agosto; Castel Salorno “Haderburg” a Salorno; Appiano: Castel Englar, Castel d’Appiano e Boymont, Residenza Lanserhaus; Caldaro: Castel Kampan e Salego 10° Rudy Giovannini’s Köfelefest a Laives il 4 e 5 giugno Festival Laives da inizio giugno a inizio settembre Feste musicali al Castel Roncolo a Bolzano dal 17 giugno al 22 luglio Südtirol Jazzfestival Alto Adige a Bolzano da fino giugno a inizio luglio Estate musicale ad Appiano dal 5 all’11 luglio XONG Festival, evento satellite presso il Lanserhaus ad Appiano a luglio Bolzano Danza nella seconda metà di luglio Europeade, incontro di gruppi europei di danza folcloristica a Bolzano Quasi 30 cantine aprono le loro porte il 12 giugno e dintorni dal 21 al 26 luglio Palcoscenico sul Lago di Caldaro il 27 luglio, 3 e 10 agosto Bolzano Festival Bozen, concerti da luglio ad ottobre Gustav Mahler Jugendorchester, concerti a Bolzano Ferruccio Busoni Festival a Bolzano da fine agosto a inizio settembre Transart, festival di cultura contemporanea da metà settembre a inizio ottobre FESTE DEL VINO, SAGRE PAESANE E ALTRE MANIFESTAZIONI Degustazione del vino Lago di Caldaro a Caldaro il 17 marzo Giornata del vino d’Appiano ad Appiano ad aprile Giornata escursionistica del vino a Caldaro il 25 aprile Festa del croco sul passo di Meltina a fine aprile Festa d’asparagi a Terlano a fine aprile/inizio maggio Mostra Vini di Bolzano dal 13 al 16 maggio “Vino in festa” lungo la Strada del Vino dal 13 maggio al 12 giugno Giornate del Pinot Nero a Montagna ed Egna il 20 ed il 21 maggio Festa dei Portoni a Salorno dal 21 al 23 maggio Termeno incontra il Friuli, a Castel Rechtenthal il 22 maggio Festa di Pentecoste a Terlano il 22 e 23 maggio Festa di Pentecoste ad Auna di Sotto/Renon il 23 e 24 maggio Notte di San Urbano a Terlano il 25 maggio Vino & Gusto – Mura storiche nei castelli di Appiano il 28 maggio Fiera annuale di Laives il 30 maggio Festa della pasta a Montagna, inizio giugno 2° Teatro di piaceri a Caldaro il 5 giugno Festa del patrono a La Costa/Laives il 10 giugno Open Air dei Kastelruther Spatzen a Castelrotto l'11 e 12 giugno Festa patronale a Termeno il 16 giugno Festa patronale a Vanga/Renon a fine giugno La Notte dei Sensi – Cucina gourmet in passerella a Sarentino a fine giugno In abito bianco – Caldaro presenta i suoi vini bianchi il 29 giugno Notte magica a San Genesio il 2 luglio Festa del patrono, cappella di Castel d’Appiano il 3 luglio Festa patronale a San Genesio dal 9 all’11 luglio Festa degli Schützen a Collalbo/Renon a metà luglio Festa del Gewürztraminer a Termeno il 16 luglio Festa patronale di S. Maddalena a Vadena dal 16 al 18 luglio Festa patronale a Pinzano/Montagna il 18 luglio Festa patronale di S. Maddalena, Bolzano il 22 luglio Settimane eno-culturali a San Paolo/Appiano dal 22 luglio al 3 agosto Festa della banda musicale di Longostagno/Renon il 24 e 25 luglio Festa degli “Schützen” ad Aldino il 25 luglio Festa patronale a San Giacomo Kastelaz/Termeno il 25 luglio La Tavolata enogastronomica nei vicoli di San Paolo/Appiano il 27 luglio Festa del paese a Caldaro a fine luglio/inizio agosto Festa a Soprabolzano/Renon, San Genesio e Cauria/Salorno il 1° agosto Festa dei portici a Egna a inizio agosto Buffet di canederli a Meltina a inizio agosto Festa della banda musicale Longomoso il 7 e 8 agosto Festa patronale sul Corno del Renon l’8 agosto Festa della pasta a Termeno il 7 agosto Festa delle malghe ad Avigna/San Genesio il 9 agosto Notte di San Lorenzo ad Andriano e Bolzano il 10 agosto MAGAZINE 2010 61 Il Mercatino di Natale di Bolzano Festa del vino a Caldaro dall’11 al 14 agosto Festa dei canederli a Termeno il 14 agosto Festa patronale a Meltina il 14 e 15 agosto Festa patronale a Soprabolzano/Renon e Casignano/Montagna il 15 agosto Festa a Campolasta/Val Sarentino il 14 e 15 agosto Festa dello strudel ad Andriano a metà agosto Giornate di degustazione enologiche della Bassa Atesina a Ora a metà agosto I bianchi di Monticolo a Monticolo/Appiano il 20 agosto Festa patronale a Reinswald il 21 e 22 agosto Festa patronale a Montagna il 24 agosto Festa patronale a Valdurna il 29 agosto Giornate del vino a Caldaro il 2 e 3 settembre Festa del paese a San Paolo/Appiano il 4 e 5 settembre Festa patronale a Sarentino dal 4 al 6 settembre Festa del paese a Auna di Sopra/Renon il 5 settembre Festa patronale a Vilpiano il 5 settembre Festa patronale a Valas/San Genesio dal 10 al 12 settembre Festa patronale a Pennes il 12 settembre Festa patronale a Colterenzio/Appiano il 14 settembre Festa del vino a Cortaccia a metà settembre Festa patronale a Bagno Dolce/Renon a metà settembre “Schupfenfest” sul Salto, Meltina/San Genesio il 19 settembre Festa patronale a Gleno/Montagna il 19 settembre Festa patronale a Doladizza/Montagna il 26 settembre Fiera annuale di Laives il 3 ottobre Festa dei Kastelruther Spatzen a Castelrotto dall’8 all’11 ottobre 62 MAGAZINE 2010 Musica, concerti, festival Vicolo del vino a Termeno il 16 ottobre TRADIZIONI E USANZE Sfilata di Carnevale a Laives il 7 febbraio Sfilata di Carnevale a Terlano l’11 febbraio Sfilata di Carnevale a Ora il 14 febbraio Sfilata Egetmann dei bambini a Termeno il 16 febbraio Tinzltag (usanza carnevalesca) ad Aldino il 16 febbraio Mercato di San Giuseppe a Salorno il 21 marzo Mercato di San Marco a Ora il 25 aprile Sagra di San Giorgio a Terlano a fine aprile Mercato dei fiori a Bolzano il 30 aprile e il 1° maggio Innalzamento dell’albero della cuccagna a Terlano e Ora il 1° maggio Processione del Sacro Cuore con festa paesana ad Aldino in giugno Festa patronale degli “Schützen” ad Aldino il 25 luglio Festa di San Bartolomeo sull’Alpe di Renon il 24 agosto Alpeggiare sul Salto a fine agosto Ritorno a valle del bestiame ad Aldino a inizio settembre Ritorno a valle del bestiame ad Anterivo a fine settembre Festa del “Törggelen” ad Auna di Sotto/Renon a inizio ottobre Giornate d’autunno a Termeno il 2 e 3 ottobre Festa del “Törggelen” a San Michele/Appiano il 3 ottobre Serata di musica folk “s’herbstelet” a Termeno il 16 ottobre L’ultima consegna d’uva a Cornaiano/Appiano il 16 ottobre Festa del “Törggelen” ad Appiano/Monte dal 23 al 25 ottobre Mercato di San Martino con corsa delle oche a Cortina ssdv l’11 novembre Mercato di San Martino a Cornaiano/Appiano l’11 novembre Viaggio nel tempo a bordo delle vecchie signore Tiro libero al Poligono storico di S. Michele/Appiano da novembre Sfilata dei Krampus a Ora il 20 novembre Mercatino di Natale di Bolzano dal 26 novembre al 23 dicembre Mercato di Sant’Andrea a Salorno il 30 novembre Mostra di presepi nelle viuzze di S. Paolo/Appiano dal 27 novembre al 6 gennaio Bosco Invernale ad Appiano da fine novembre Avvento Alpino in Val Sarentino e Trenatale a Soprabolzano/Renon il 28–29 novembre, 5–8, 12–13 e 19–20 dicembre Mostra di presepi a San Genesio in dicembre Mercato di San Nicolò a Caldaro il 6 dicembre Mercatino di Natale a Caldaro ogni venerdì e sabato durante l’Avvento Natale Vivo a Egna dall’8 al 24 dicembre L’usanza del “Klöckeln” in Val Sarentino il 2, 9 e 16 dicembre EVENTI SPORTIVI Gare di pattinaggio nell’Arena Renon a Collalbo da novembre a febbraio Corsa di cavalli avelignesi con la slitta a San Genesio a fine gennaio Coppa Europa, discesa, Super-G e combinata maschile a Reinswald dall’1 al 5 febbraio Mezza maratona del Lago di Caldaro il 28 marzo Settimana escursionistica culturale a Termeno dall’11 al 16 aprile Tradizionale giro ciclistico popolare ad Andriano il 1° maggio Triathlon internazionale sul Lago di Caldaro il 15 maggio Raduno dei trattori d’epoca a Termeno il 15 e 16 maggio Coppa Schwarzenbach, torneo internazionale di tennis da tavolo a Ora dal 21 al 24 maggio “Corsa nostalgica” da San Lugano a Montagna il 22 maggio Raduno di auto d’epoca a Bolzano il 22 e 23 maggio Cavalcata internazionale dei Castelli di Appiano dal 22 al 24 maggio Walter Trophy di tiro a segno, a Ora inizio giugno Mendola History 2010 a Caldaro ed Appiano dal 18 al 20 giugno Trans Tirol Mountain Rally ad Appiano ad inizio luglio Torneo internazionale di tiro con l’arco a Collalbo/Renon in luglio Corsa ciclistica Gran premio Passo di Pennes in Val Sarentino l’11 luglio “La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” gara di Mountain Bike, partenza da Ora, il 3 agosto Duathlon di montagna a Reinswald/Val Sarentino il 7 agosto Bikefestival delle moto d’epoca a Laives, il 7 e 8 agosto Torneo internazionale di tennis Futures ATP a Rungg/Cornaiano dal 8 al 15 agosto Corsa Fit for business a Egna il 3 settembre Giornata senza macchine sulla strada della Mendola a metà settembre Corsa ciclistica Bolzano–San Genesio il 25 settembre Raduno di Fiat 500 d’epoca a Bolzano il 25 settembre Mezza maratonina a San Genesio il 26 settembre Maratona dell’Alto Adige da Merano a Bolzano il 3 ottobre Settimane escursionistiche della vendemmia a Termeno dal 10 al 15 ottobre Corsa notturna di cavalli a San Genesio a fine dicembre Icegala a Bolzano il 29 dicembre Corsa di San Silvestro Boclassic nel centro storico di Bolzano il 31 dicembre MAGAZINE 2010 63 GUIDA CULTURA Musei & Chiese Oltre 80 i musei distribuiti in tutta la provincia: dall’archeologia alla storia della civiltà, dalle scienze naturali all’agricoltura. Per informazioni sugli orari di apertura e le visite ai singoli musei consultare i siti www.provincia.bz.it/museenfuehrer o www.museiprovinciali.it MUSEI & MUSEI Lunedì riposo. Per informazioni dettagliate rivolgersi alle associazioni turistiche locali. il 1560. Di qui la presenza di una struttura gotica arricchita però da elementi rinascimentali e barocchi. La Rovina della Basilica di San Pietro a Una visita al Museo Archeologico Caldaro/Castelvecchio è una costruzione a dell’Alto Adige a Bolzano con “Ötzi”, l’uotre navate risalenti all’epoca del cristianesimo venuto dal ghiaccio è quasi d’obbligo, mo (IV sec. D.C.). La roccia di porfido situatel. 0471 320 100. ta sul retro della chiesa ospita 10 nicchie a La grande attrazione del Museo di conchiglia risalenti al 3000 a.C. Scienze Naturali è l’acquario marino, La Chiesa di San Giacomo sulla collina di tel. 0471 412 964. Kastelaz, appena sopra Termeno. L’abside Una novità rappresenta il Museion, è ornata da affreschi che rappresentano Museo d’arte moderna e contemporanea, esseri leggendari battaglieri in una danza tel. 0471 223 411. spettrale (intorno al 1200). Altri musei a Bolzano: Museo Mercantile, La Cappella del Castel d’Appiano conserdella scuola e dei presepi. va affreschi romanici di una donna intenta Nel museo MMM Firmian Reinhold Mesa mangiare canederli. sner presenta riproduzioni artistiche delle La Chiesa di San Pietro a Ora venne realizmontagne e racconta la storia dell’alpinizata su un impianto gotico del XII secolo. smo. Aperto da inizio marzo a fine La torre campanaria in stile romanico risale novembre, tel. 0471 631 264 invece al XII secolo. La chiesa ospita al suo Castel Moos-Schulthaus a Appiano interno il più antico organo funzionante ospita un museo della cultura abitativa. dell’Alto Adige. Visite guidate; domenica & lunedì chiuso, La Chiesa di Santo Stefano a Montagna tel. 0471 660 139 (Pinzon) ospita il famoso altare di Hans Il Museo Altoatesino del Vino a Caldaro Klocker. L’accesso è permesso soltanto su CHIESE & CAPPELLE illustra sulla scorta di antichi reperti le richiesta presso l’ufficio parrocchiale, Bolzano: l’antica Chiesa Parrocchiale di Gries ospita il famoso trittico gotico di tappe che hanno contrassegnato la storia tel. 0471 820 781 Michael Pacher. Nella Chiesa dei Francedella produzione vinicola. Giorno A Laives, sul Köfele, la chiesetta di San di chiusura lunedì. Per informazioni & visite scani, in stile gotico, è conservato invece Pietro del XIII sec. Con abside circolare un trittico ligneo inciso, opera di Hans guidate: tel. 0471 963 168 romanica. Klocker. Pregevoli gli affreschi della scuola L’ospizio “Klösterle“ di Egna, realizzato Nel Museo del Paese di Termeno sono di Giotto nella Cappella di San Giovanni esposti attrezzi agricoli destinati alla nel 1220 ed ampliato nel 1300, è uno dei coltivazione della vite, oggetti artigianali e della Chiesa dei Domenicani, risalente al 4 ricoveri meglio conservati d’Europa. Si domestici. Per informazioni e visite guidate primo gotico. Imperdibile il Duomo gotico dice che anche Albrecht Dürer vi abbia in Piazza Walther. tel. 328 560 36 45 soggiornato. La Chiesa Parrocchiale di Terlano in stile Nel Museo Uomo nel tempo “Ansitz La Chiesa romanica del cimitero di Meltigotico è del XIV secolo. Il piccolo campaam Orth“ a Cortaccia viene illustrata la na custodisce la Pietà (1440), una scultura nile romanico invece risale al XII secolo vita dall’età della pietra all’età moderna, molto preziosa. mentre il tetto della torre tardo-gotica tel. 0471 880 267 Nella Commenda di Longomoso/Renon, venne realizzato nel XVI secolo. Pregevoli Ad Egna si trova il Museo di Cultura Porisalente al 1200, amavano sostare gli polare con oggetti per la casa del periodo anche gli affreschi della “Scuola Bolzanina” imperatori durante il loro viaggio in visita del XIV secolo. 1815-1950. Aperto mezza giornata da Paal papa. La Chiesa Parrocchiale gotica di San squa a Ognissanti. Chiuso anche il sabato. Le chiese di S. Cipriano/Sarentino, Paolo/Appiano, nota anche come “Catte- S. Nicolò/Valdurna e S. Valentino/MontePer orari di apertura e visite guidate: tel. drale nei campi” venne eretta tra il 1460 e 0471 812 472 o 0471 812 550. ghenta ospitano affreschi di valore. 64 MAGAZINE 2010 Il Museo dei Fossili di Meltina espone minerali e fossili dell’Alto Adige. Visite guidate su richiesta presso l’Associazione Turistica. Il “Rohrerhaus” a Sarentino è un maso museale con cucina d’affumicazione e forno da pane. Aperto da inizio giugno a fine settembre. Per orari, iniziative e visite guidate tel. 0471 622 786 Il Museo di Apicoltura “Plattner Bienenhof” a Soprabolzano, fornisce tutte le informazioni relative al mondo delle api. Aperto da Pasqua ad Ognissanti giornalmente dalle 10 alle 18, tel. 0471 345 350. Il Museo del Paese a Aldino (maggio– ottobre) illustra le forme di cultura e devozione dell’epoca barocca e rococò. Molto singolare il Museo dei Mulini. A Redagno è possibile visitare il Museo Geologico. Il Centro Visite del Parco Naturale a Trodena fornisce una panoramica della struttura geologica, dei paesaggi e della storia del Parco Naturale Monte Corno. Aperto da aprile a novembre, tel. 0471 869 247. Santa Maddalena/Val di Funes con il Gruppo delle Odle Le Terme di Merano Alto Adige Posti da non perdere La zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti offre al visitatore una molteplicità quasi infinita: atmosfere rurali, alpine, mediterranee e urbane. Ecco comunque alcuni luoghi che meritano una visita: Le città altoatesine con i loro emblemi: Vipiteno, la città dei Fugger con la “Torre delle dodici”; Chiusa, cittadina di Dürer e degli artisti con il Convento di Sabiona; Brunico con il Castello di Brunico, la città vescovile di Bressanone con il suo duomo barocco, la città di cura di Merano con le sue case in stile liberty e Glorenza, la città più piccola dell’Alto Adige che vanta mura di cinta ancora perfettamente intatte. Tutte mete decisamente imperdibili. Una gita all’Alpe di Siusi, il più grande pascolo alpino d’Europa, è un vero miracolo della natura inserito tra le Dolomiti. I Monti Pallidi tra le Tre Cime di Lavaredo e il Latemar figurano tra i paesaggi alpini più belli del mondo e fanno parte del patrimonio naturale dell’umanità. TERME DI MERANO Un’oasi di salute per il corpo e la mente, continuazione ideale della gloriosa tradizione di questa località termale: benessere e terapie antiche ed efficaci nel contesto di un’architettura unica. www.termemerano.it CASTEL TRAUTTMANSDORFF I Giardini di Castel Trauttmansdorff presentano, in un anfiteatro naturale, oltre 80 ambienti botanici da tutto il mondo, coniugando in modo straordinario arte e natura. Al suo interno si contano innumerevoli stazioni dedicate all’esperienza sensoriale, il Touriseum (Museo del Turismo) e incantevoli viste panoramiche sulle montagne. Informazioni sulle varie manifestazioni su www.trauttmansdorff.it MINIERA DI RIDANNA-MONTENEVE La più alta d’Europa e quella più a lungo produttiva nell’ambiente alpino, è oggi adattata a miniera da visitare di notevole estensione. Gli innumerevoli impianti minerari sul e dentro il massiccio montuoso tra la Val Ridanna e la Val Passiria sono stati mantenuti nello stato originario e possono in parte persino essere ancora messi in funzione. www.ridanna-monteneve.it MUSEO DEGLI USI E COSTUMI Nell’imponente residenza a Teodone/Brunico “Mair am Hof” e nel museo all’aperto, le case della borghesia si alternano a quelle dei contadini e dei ceti più umili nonché ad alcune opere della tecnica rudimentale di un tempo. Un percorso didattico ripercorre le tappe principali della quotidianità di fattorie, campagne e laboratori artigiani. www.museiprovinciali.it MAGAZINE 2010 65 COME ARRIVARE IN MACCHINA Dall’uscita autostradale “Egna-Ora-Termeno“ in direzione ovest (svoltare a destra) si raggiungono le località Caldaro, Termeno, Cortaccia, Magrè e Cortina sulla Strada del Vino. In direzione est si raggiungono le località Egna, Ora, Salorno, Montagna, Aldino, Trodena-San Lugano e Anterivo. Uscita autostradale “Bolzano Sud“ per la Val Sarentino oppure le indicazioni in direzione Trento per raggiungere le località Laives, Bronzolo e Vadena. Per Appiano e Caldaro prendere la superstrada (MEBO) Merano-Bolzano, direzione Merano, dopo alcuni chilometri prendere la prima uscita. Per Terlano, Meltina e Andriano uscire alla seconda uscita, per Vilpiano alla terza. Prendere l’uscita autostradale “Bolzano Nord” per il Renon. IN TRENO Dalla stazione delle corriere di Bolzano (di fronte alla stazione) partono autobus per tutte le località. A Terlano e Vilpiano fa fermata il treno Bolzano-Merano. Il treno ferma anche ad Ora, da dove partono autobus per le località circostanti. Orario treni: www.ferroviedellostato.it Orario corriere Alto Adige: www.sii.bz.it CON L’AEREO Airport Bolzano Dolomiti www.abd-airport.it • Tel. 0471 255 255 AEROPORTO VALERIO CATULLO, VERONA A soli 120 km dall’uscita autostradale Egna-Ora-Termeno. Ogni venti minuti c’è un servizio navetta per la stazione ferroviaria di Verona. Da lì partono regolarmente treni in direzione Bolzano, ovvero Ora. www.aeroportoverona.it • Tel. 045 80 95 666 66 MAGAZINE 2010 ORIO AL SERIO, BERGAMO Per trasferimenti in pullman per Bolzano vedi pag. 155 www.orioaeroporto.it RENT A CAR - MACCHINA A NOLEGGIO Informazioni presso le associazioni turistiche. INFOMAZIONI METEO Bollettino meteorologico e previsioni: www.provincia.bz.it/hydro oppure tel. 0471 271 177 C L I M A A LT O A D I G E CO N P I Ù D I 3 0 0 G I O R N I A N N U I B AC I AT I D A L S O L E Un’area vacanze dell’Alto Adige/Südtirol MAGAZINE 10 www.bolzanodintorni.info ALLOGGI Elenco ufficiale con prezzi 2010 PACCHETTI VACANZA FAMIGLIA, CICLISTI, ESCURSIONI, WELLNESS, VINO, GOLF, CULTURA, EQUITAZIONE SIMBOLI BB HB FB ± ◊ ‘ ¤ m Y X ÷ # p · } | Ì ë y ˝ M ` ∂ π ∑ a ˘ ≤ … u , Ü d à K h f i 6 / å = J 3 _ ⁄ ß › ∆ s : Õ « U 68 Stanza con prima colazione (bed and breakfast) Mezza pensione (half board) Pensione completa (full board) Aperto tutto l’anno (a parte vacanze) Aperto: fine marzo-inizio novembre Aperto: inizio maggio-fine ottobre Aperto in inverno Numero dei letti Camere singole Camere a tre/più letti Suite Stanza/appartamento con bagno/doccia/WC Camera con porta comunicante Camera/appartamento con radio Camera/appartamento con TV Camera/appartamento con TV sat. TV in soggiorno Soggiorno Internet Sala congressi Camera/appartamento con telefono Camera/appartamento con cassaforte Camera con frigobar Camera/appartamento con asciugacapelli Camera/appartamento con aria condizionata Ristorante con aria condizionata Ascensore Tutte le camere/appartamenti con balcone Alcune camere/appartamenti con balcone Parcheggio o parcheggio coperto Garage o parcheggio chiuso Bar/Cafè/Servizio bar per clienti di casa Spuntini/piccoli piatti Ristorante Piatti dietetici ed integrali (su richiesta) Buffet per prima colazione Abbondante prima colazione Buffet di insalate Menù à la carte Piscina all‘aperto Piscina all‘aperto riscaldata Piscina coperta Sauna (finlandese) Bagno turco Solarium Hot-Whirl-pool Massaggi Beautyfarm Sala fitness Campo da tennis proprio Pallavolo Ping pong Bowling/Bocce Equitazione Golfhotel/Convenzionato con campo da golf Anche per motociclisti Anche per ciclisti Noleggio biciclette (gratis per i clienti) MAGAZINE 2010 Legenda Legenda cartina paesi Ä @ ç n D è “ á ^ £ l ≥ ∏ T É Ñ ) Ÿ Ø F ’ < 0 ã I bambini sono benvenuti Parco giochi Terrazza Prato/giardino Vicino al bosco Vicino al lago Entrata libera al lago o accesso privato Posizione tranquilla In centro Vicino al centro In periferia Programmi di animazione Pullman benvenuti Adatto ai disabili Cani ammessi Cani non ammessi Si accettano carte di credito Vacanze dal viticoltore Vacanza al maso con vari animali Uso cucina Stagione invernale Bus navetta Locale sci Noleggio sci/sci da fondo in casa R ] ‚ c ! & ¡ „ I H o k $ Particolari informazioni riguardo agli appartamenti: 3 camere e 1 soggiorno o cucina abitabile 2 camere e 1 soggiorno (letto) o cucina abitabile 1 camera e 1 soggiorno (letto) o cucina abitabile Monolocale Cucina separata dal soggiorno Soggiorno con angolo cottura Dotato di biancheria Dotato di stoviglie Dotato di lavatrice o lavello Dotato di lavastoviglie Pulizia da pagare a parte Dotato di griglia all‘aperto Servizio pane fresco PREZZI: I prezzi indicati in questo catalogo sono da intendersi in Euro, PER PERSONA e AL GIORNO. Per gli appartamenti si tratta del PREZZO D’AFFITTO GIORNALIERO PER APPARTAMENTO. Nel prezzo sono comprese le imposte e le tasse. Per soggiorni da una a tre, nei giorni festivi/fine settimana, per singole, suite, cani e simili possono essere calcolati sovrapprezzi. I prezzi minimi (min.) e massimi (max.) si riferiscono alla posizione, la dimensione e la dotazione delle stanze; nel caso degli appartamenti le tariffe min. e max. si riferiscono anche al numero di persone. I periodi di alta e bassa stagione sono indicati nelle tabelle dei prezzi. INDICAZIONE: Questa guida turistica contiene una parte dell’offerta alloggio nella regione turistica Bolzano Vigneti e Dolomiti; non si tratta di un elenco di tutte le aziende. (N.B. i prezzi sono stati indicati a luglio 2009 e possono essere soggetti a variazioni.) Le indicazioni non sono garantite. Sconti per bambini sui prezzi segnati con * vengono praticati sconti per bambini fino a 12 anni, se dormono in stanza con i genitori. indicano sconti per bambini anche se occupano stanze separate dai genitori. Categorie degli esercizi Gruppi di esercizi Hotel Alberghi/pensioni Pensioni c.p. colazione/Garni Appartamenti (Residence) À ÀÀ ÀÀÀ ÀÀÀS ÀÀÀÀ ÀÀÀÀS ÀÀÀÀÀ À ÀÀ ÀÀÀ ÀÀÀS ÀÀÀÀ ÀÀÀÀS ÀÀÀÀÀ À ÀÀ ÀÀÀ ÀÀÀS ÀÀÀÀ ÀÀÀÀS ÀÀÀÀÀ À ÀÀ ÀÀÀ ÀÀÀS ÀÀÀÀ ÀÀÀÀS ÀÀÀÀÀ Ã Ã ÃÃ ÃÃ ÃÃÃ ÃÃÃ ÃÃÃÃ ÃÃÃÃ Ô Ô ÔÔ ÔÔ ÔÔÔ ÔÔÔ ÔÔÔÔ ÔÔÔÔ Vacanze in agriturismo Appartamenti Affittacamere Privati Appartamenti Affittacamere Informazioni e prenotazioni CONTATTI Per prenotazioni rivolgersi direttamente all’esercizio. In caso di difficoltà relative alle prenotazioni oppure se desiderate ulteriori informazioni, non esitate a contattare le singole associazioni turistiche. Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti Via Pillhof 1 I-39057 Frangarto BZ Tel. 0471 633 488 Fax 0471 633 367 www.bolzanodintorni.info Bolzano Piazza Walther 8, I-39100 Bolzano Tel. 0471 307 000 Fax 0471 980 128 www.bolzano-bozen.it Caldaro Piazza Mercato 8, I-39052 Caldaro Tel. 0471 963 169 Fax 0471 963 469 www.kaltern.com Meltina Paese 16, I-39010 Meltina Tel. 0471 668 282 Fax 0471 667 228 www.moelten.net San Genesio Schrann 7, I-39050 S. Genesio Tel. 0471 354 196 Fax 0471 363 745 www.jenesien.net Termeno Via Julius-v.-Payer 1, I-39040 Termeno Tel. 0471 860 131 Fax 0471 860 820 www.tramin.com Val Sarentino Via Europa 15, I-39058 Sarentino Tel. 0471 623 091 Fax 0471 622 350 www.valsarentino.com Terlano Piazza Dott. Weiser 2, I-39018 Terlano Tel. 0471 257 165 Fax 0471 257 830 www.terlan.info Bassa Atesina Cortaccia Magré Cortina ssdv Piazza Hptm.-Schweiggl 8 I-39040 Cortaccia s.s.d.v. Tel. 0471 880 100 Fax 0471 880 451 www.suedtiroler-unterland.it Renon Via del Paese 5, I-39054 Collalbo/Renon Tel. 0471 356 100 Fax 0471 356 799 www.renon.com Andriano Via Wehrburg 1, I-39010 Andriano Tel. 0471 510 100 Fax 0471 18 80 329 www.andriano.info Appiano Piazza Municipio 1, I-39057 Appiano s.s.d.v. Tel. 0471 662 206 Fax 0471 663 546 www.appiano.com Castelfeder Ora Montagna Egna Salorno Piazza Principale 5, I-39040 Ora Tel. 0471 810 231 Fax 0471 811 138 www.castelfeder.info Laives Bronzolo Vadena Via Kennedy 75, I-39055 Laives Tel. 0471 950 420 Fax 0471 951 226 www.leifers-info.it Aldino Redagno Paese 34, I-39040 Aldino Tel. 0471 886 800 Fax 0471 886 666 www.aldein-radein.it Monte Corno Anterivo San Lugano Trodena Via K.-Pacher 9, I-39040 Trodena Tel. 0471 869 078 Fax 0471 869 278 www.trudnerhorn.com MAGAZINE 2010 69 PANORAMA Cartina Cartina panoramica estraibile con 40 proposte per vivere al meglio l’area vacanze Bolzano Vigneti e Dolomiti in tutte le sue sfaccettature: attività e suggerimenti per famiglie, punti di riferimento per appassionati di vini pregiati e piaceri culinari e luoghi d’interesse storico-culturale. 154 MAGAZINE 2010