EDITORIALE
Cari lettori,
sono ormai cinque anni che pubblichiamo questa rivista e, da altrettanti
anni, cerchiamo di svelare nell’editoriale velatamente il succo degli articoli,
dei reportage, delle satire e dei racconti. Anche quest’anno abbiamo cercato
di regalare al lettore un insieme d’articoli avvincenti, di storie interessanti,
divertenti, mai banali, e spesso anche un tantino fuori del comune.
Siamo usciti dal formato standard, abbiamo creato una rivista scritta da autori con
le idee molto chiare. Il risultato è un prodotto dalle mille sfaccettature che ha come
base tre colonne portanti: la città di Bolzano, il paesaggio vinicolo ed il meraviglioso scenario alpino. Aspetti spesso trattati singolarmente, a volte combinati, sempre
affrontati con grande entusiasmo e che formano un insieme unico ed affascinante.
Vi raccontiamo aneddoti e storie sulla città di Bolzano, descriviamo regioni ciclistiche, parliamo di esperienze luculliane, nonché di immersioni musicali nel limbo della
musica popolare. Vi regaliamo la possibilità di conoscere poderi vinicoli aristocratici,
di seguire le fantastiche tracce dei sauri, nonché passeggiare lungo sentieri mistici,
intrisi di storie e leggende. Scoprirete bunker, antipatiche reliquie di un inglorioso
passato, trasformati in vere opere d’arte e conoscerete i segreti dell’edilizia pregiata.
Helmut Huber
Albergatore e pioniere delle
Settimane degli asparagi
di Terlano. Da poco vicepresidente dell’Associazione
degli albergatori e pubblici
esercenti dell’Alto Adige
(HGV); per molti anni
presidente dell’Associazione
Turistica di Terlano, nonché
del Consorzio Turistico
Bolzano Vigneti e Dolomiti.
Il filo conduttore dei racconti è comunque sempre lo stesso: l’irresistibile ironia,
unica al mondo, di raccontare fatti, anche seri, che appartiene al carattere degli
altoatesini. La gente (ed indubbiamente anche gli autori) personifica gli aspetti
della propria regione. Gente legata alle proprie tradizioni che comunque non
disdegna le innovazioni. Persone laboriose, ma allo stesso tempo molto inclini al
divertimento. Atteggiamenti dettati dalla sobrietà tedesca, nonché dall'improvvisa
leggerezza italiana. Con sempre un unico filo conduttore: la vera autenticità.
L’Alto Adige incanta! Non promesse a vuoto, ma fatti concreti del quotidiano
vissuto. Proprio in questi tempi di instabilità, l’Alto Adige rimane fedele a se stesso.
Nessuna montatura, ma cose che perdurano nel tempo. Di cosa parliamo?
Forse è meglio leggere di persona …
Helmut Huber
MAGAZINE 2010
3
TEMI
8 Bacchus Urbanus
Amore a prima vista
14 Reliquie antipatiche
16 Polpacci sodi
Regioni ciclistiche alpine e mediterranee
8
20 Benvenuti! Bienvenue! Welcome!
Cabaret dei piaceri dell’Alto Adige
26 Vino e sangue blu – vini nobili
32 Culturonda® Vino
34 Tesori ad alta gradazione
36 Cultura edilizia per viaggiatori
40 A tutto ritmo!
Musica in costume tradizionale
44 Un intero paese a briglie sciolte
16
Riflettori puntati sul corteo dell’Egetmann
46 Il gomitolo infinito
Sulle tracce delle leggende
50 Camminate, canederli
e canti allegri
56 Tra tormente di neve
e profumo di vin brulé
58 Sauri da collezione
20
RUBRICHE
6 Alto Adige ABC
25 I ristoranti migliori – guida gourmet
31 Vini pregiati – guida vini
60 365 giorni eventi e manifestazioni
26
4
MAGAZINE 2010
64 Musei & chiese – guida culturale
65 Alto Adige: posti da non perdere
INDICE
SERVIZIO
66 Come arrivare
69 Contatto
154 Panorama
155 Transfer & mobilità
ALLOGGI
40
70 Pacchetti vacanza e offerte
Famiglia, ciclisti, escursioni, vino,
wellness, golf, cultura, equitazione
76 Bolzano Bozen San Genesio
81 Terlano
85 Andriano
88 Campeggio & Ostelli della Gioventù
89 Appiano
105 Caldaro
46
126 Termeno
130 Bassa Atesina
Cortaccia, Magrè, Cortina ssdv.
133 Castelfeder
Ora, Montagna, Egna, Salorno
136 Laives Bronzolo Vadena
139 Meltina
141 Val Sarentino
50
145 Renon
150 Aldino Redagno
152 Parco Naturale Monte Corno
Anterivo, San Lugano, Trodena
Fateci sapere cosa ne pensate! Qualche suggerimento da dare?
Qualcuno da lodare? Scriveteci!
Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti
Via Pillhof 1, I-39057 Frangarto BZ
[email protected]
58
MAGAZINE 2010
5
e
quilibrato
PERCORSO
AD ALTA FUNE
a
frodisiaco
ASPARAGI
DI TERLANO
Gli aspargi che portano il
nome di Margherete Maultasch
crescono nel “triangolo degli
asparagi” che si estende tra
Terlano, Vilpiano e Settequerce.
L’ortaggio può essere gustato
da inizio aprile a fine maggio
preferibilmente con l’originale
“salsa bolzanina”. Suggerimento:
le escursioni culinarie “Natura,
cultura ed asparagi”.
www.terlan.info
c
Un’esperienza per imparare ad
arrampicarsi e stare in equilibrio,
un mondo fatto di corde, travi
e ponti sospesi. Un modo per
osservare la natura da un’altra
prospettiva. Sospesi in aria lungo
il percorso avventuroso per
adulti oppure lungo il percorso
per bambini. Per coloro che
invece desiderano rimanere con
“i piedi per terra” consigliamo
una passeggiata lungo il sentiero
a piedi nudi a Terlano: stimola
la muscolatura addominale e
dorsale e massaggia la pianta
del piede. I percorsi di alta
fune di Terlano e Caldaro sono
adatti per tutta la famiglia.
www.xsund.it
www.abenteuerpark.it
Erich Kästner chiamò Paul
Flora († 2009) lo “scrittore
d’immagini”, Friedrich
Dürrenmatt lo descrisse come
il “pensatore e almanaccatore
tra i caricaturisti”. Nel 1953 Flora
iniziò la sua collaborazione
con la casa editrice Züricher
Diogenes Verlag e poco dopo
con il giornale “Zeit”. I disegni
di questo artista pluridecorato
abbelliscono anche le etichette
di vini della cantina di Cornaiano.
www.paulflora.com
MAGAZINE 2010
nnovativo
FIVEFINGERS
IN NEW YORK
La singolare scarpa in gomma
Vibram ha ottenuto nel 2008
il premio come migliore
invenzione italiana e nel 2007
è stata premiata dal giornale
americano “Time” come migliore
invenzione del 2007. Ora alcuni
atleti hanno espresso il desiderio
di correre la maratona di New York
con questa singolare “scarpa”.
www.vibramfivefingers.com
l
ritico
PAUL FLORA
6
i
f
uturistico
PROGETTO
FINCUBE
Il progetto Fincube rappresenta
una costruzione di 47 m2 che
racchiude un’unità abitativa
minimalista/purista. La casa
“mobile“ è frutto del perfetto
connubio tra design berlinese
(Werner Aisslinger, Tina
Bunyaprasit) ed artigianato
altoatesino (falegnameria Lobis).
Il prefabbricato mobile si trova
a Auna di Sotto sul Renon e
può essere visitato su richiesta.
www.fincube.it
ussuoso
BORSE IN LEGNO
Due giovani ragazzi altoatesini
creano prestigiose borse in
legno. La linea delle borse da
donna è prodotta in speciale
legno impiallacciato; questo
permette di creare le forme
più svariate. La linea di borse
portadocumenti/computer
in pelle è impreziosita da
listelli di legno che danno
alle borse più flessibilità.
www.embawo.com
m
r
affinato
LABYRINTHOS
obile
LA NUOVA
FUNIVIA DEL RENON
Il 23 maggio 2009 è stata
inaugurata la prima funivia a
tre funi d’Italia: collega Bolzano a
Soprabolzano in soli 12 minuti. Le
estenuanti code appartengono
ormai al passato: le eleganti
cabine in “rosso S. Maddalena”
con ampie vetrate partono
ogni 4 minuti. Suggerimento:
la Mobilcard e la museumobil
Card offrono la possibilità di
utilizzare illimitatamente sia la
funivia che il trenino del Renon.
www.mobilcard.info
Il nostro motto è restare
sulla giusta via! Ma quale è
la via giusta? A sinistra, dritto
oppure a destra? Tutte le strade
portano a Roma si dice, ma noi
non vogliamo andare a Roma.
Magari è meglio proseguire
fino a metà e poi uscire. E’ più
facile dirsi che farsi? Aspettate.
Venite a vivere quest’esperienza
unica di persona a Vilpiano,
nel primo labirinto dell’Alto
Adige. Informazioni presso
il Camping Ganthaler.
Tel. +39 0471 678 716
u
ALTO ADIGE
ABC
nico
VACANZE
SENZA BARRIERE
Il Ferienhof Masatsch è un albergo
senza barriere architettoniche in
Alto Adige per persone diversamente
abili. Un progetto unico nel suo genere
che non trova eguali nemmeno
oltrefrontiera. La particolarità
della struttura risiede soprattutto
nella combinazione di struttura
alberghiera e centro di formazione
per persone abili e diversamente
abili. Ulteriori informazioni per una
vacanza senza barriere all’indirizzo:
www.altoadigepertutti.it
p
v
remiata
ariato
GIARDINO DEL
GEWÜRZTRAMINER
LA MIGLIORE
STRADA DEL VINO
D’ITALIA
t
Tre vitigni autoctoni, circa 70 km
che si snodano attraverso 15
comuni altoatesini: in occasione
della manifestazione “Roma
Wine Festival 2009” la Strada
del Vino dell’Alto Adige è
stata premiata come migliore
strada del vino d’Italia. Al
concorso hanno partecipato
140 strade del vino di tutta
l’Italia. Il fattore determinante
per l’ottimo piazzamento è
stato il “singolare connubio tra
vino, paese, turismo e cultura”.
www.suedtiroler-weinstrasse.it
SENTIERI A TEMA
ematico
I sentieri a tema offrono la
possibilità di apprendere molte
cose camminando e senza
troppo impegno. La zona di
Bolzano Vigneti e Dolomiti
vanta numerosi sentieri a tema,
tra i quali il famoso Sentiero
tematico del Renon, il sentiero
della Pace di Caldaro, il Sentiero
di Albrecht Dürer, sentieri delle
leggende, nonché sentieri
didattici sul vino e natura.
www.bolzanodintorni.info
Nel giardino della tenuta
vinicola Hofstätter di Termeno
cresce un piccolo tesoro. Si
tratta di 35 specie diverse della
famiglia del Gewürztraminer
tra le quali figurano incroci
e cloni provenienti da tutto
il mondo, ma anche specie
di Cabernet oppure Pinot
Nero che racchiudono in se il
gene del Gewürztraminer.
www.hofstatter.com
MAGAZINE 2010
7
Bacchus
Urbanus
Amore a prima vista
TESTO OSWALD STIMPFL
È Goethe, il sommo poeta tedesco, ad aver meglio descritto l’affascinante
paesaggio a sud del Brennero: “Un’aria dolce e mite spirava in tutta la
regione. (…) Al piede del monte le colline sono coltivate a vini. Tra i filari
lunghi e bassi sono piantati dei pali e le uve brune pendono graziosamente dall’alto, maturando al calore del suolo sottostante…”
Ogni anno nel mese di maggio Castel Mareccio
diventa la mecca dell’economia vinicola locale.
Qui i produttori si incontrano con gli esperti del
settore per tracciare un bilancio dell'annata a
venire. La prima mostra dei vini di Bolzano, tenuta
nei locali tirolesi della Casa del torchio di Bolzano,
risale peraltro al 1896.
www.weinkost.it
Festa di Santa Maddalena
Nel paesino di Santa Maddalena da secoli
il 22 luglio, giorno dell’onomastico della patrona,
Santa Maddalena, si celebra una particolare festa
religiosa. I viticoltori aprono, infatti, le loro cantine
proponendo l’assaggio del vino rosso Santa
Maddalena classico dell’autunno precedente e
delle specialità culinarie della cucina locale.
Notte di San Lorenzo
La notte del 10 agosto, giorno dell’onomastico
di San Lorenzo, si dovrebbero poter ammirare
nel cielo molte stelle cadenti, ma, durante questa
serata, sono anche i vini a scintillare nei bicchieri.
Le cantine di Bolzano, sotto i portici nel centro
storico della città, offrono i loro vini migliori.
Bacchus Urbanus
La manifestazione “Bacchus Urbanus” è pensata
per tutti coloro che vogliono scoprire il mondo del
vino di Bolzano. Questa iniziativa viene proposta
dall’Azienda di Soggiorno di Bolzano assieme ai
produttori di vino della zona, per far conoscere ai
suoi partecipanti, più da vicino e in maniera
simpatica, la cultura e la unicità del vino cittadino.
Il programma prevede un’escursione guidata dei
visitatori e degli abitanti locali nei vigneti del
Santa Maddalena e del Lagrein, con visita fi nale a
una cantina e degustazione commentata.
Ogni sabato d’ottobre.
www.bolzano-bozen.it
EVENTI DI-VINI A BOLZANO
La Mostra Vini di Bolzano
Vendemmia sulle colline di Bolzano
La coltivazione delle viti caratterizza il paesaggio di Bolzano sin dai
tempi antichi. I vigneti ricoprono le colline e i rilievi spingendosi
fino a quasi 700 metri di altitudine e conferendo ai ripidi pendii un
aspetto inconfondibile. Come “città del vino” Bolzano ha diversi
assi nella manica: un paesaggio impareggiabile, vigneti di straordinaria esposizione, vignaioli e cantinieri laboriosi che producono
vini di eccellente qualità e mercati di sbocco alle porte della città!
ACCENNI SULLA STORIA DEL VINO
Quando i Romani, poco prima della nascita di Cristo, annessero
il Tirolo meridionale al loro regno, probabilmente rimasero stupiti non poco: vi era, infatti, una fiorente viticoltura e le viti erano
sorrette su particolari strutture in legno, i cosiddetti filari o pergole. Oltre a queste ultime, i Romani ignoravano anche l’esistenza
delle botti di legno, che le popolazioni locali utilizzavano per la
conservazione del vino. Molti antichi dipinti e incisioni di Bolzano
raffigurano vigneti che si estendevano fino a ridosso della città.
L’importanza del commercio del vino per Bolzano, sin da allora,
è testimoniata anche dalla particolare architettura dei portici. Gli
edifici medioevali della Via Portici ospitano, infatti, profonde cantine disposte su due piani che, fresche in estate e mai troppo fredde
in inverno, presentano le condizioni ideali per la conservazione
del vino.
LE MOLTEPLICI VARIETÀ DI UNA PICCOLA REALTÀ
L’Alto Adige offre le migliori condizioni per la coltura della vite e
dell’uva; nonostante Bolzano sia situata a soli 260 m sul livello del
mare, le montagne circostanti svettano a quasi 3000 m. I contrasti
paesaggistici e, quindi anche climatici, su uno spazio così ridotto,
sono enormi. La Val d’Adige è accarezzata da un vento costante
proveniente da sud che spira nel pomeriggio mentre, verso sera,
soffia il freddo pungente proveniente da nord-est che scende dallo Sciliar o dalle Alpi Sarentini. Tali oscillazioni di temperatura sono
ideali per la formazione dell’armonica acidità che caratterizza i vini
rossi freschi e leggeri, e i bianchi fruttati.
FATTI E CIFRE
In Alto Adige si coltivano a vite circa 5.200 ettari di terreno, da cui
si ricavano annualmente 350.000 ettolitri di vino, di cui il 55% è
costituito da vini rossi e il rimanente 45% da bianchi. L’uva Schiava,
con tutte le sue varianti, rappresenta il 60% dei vini rossi. Attualmente il comune di Bolzano, con una superficie coltivata a vigneti
di poco superiore ai 700 ettari, è, dopo Appiano (1.000 ettari circa)
e Caldaro (800 ettari), il terzo comune vinicolo della regione. Bolzano è inoltre una delle maggiori città produttrici di vino d’Europa: Su poco più di 300 ettari cresce la Schiava, la varietà autoctona
più importante che si coltiva sui ripidi pendii che circondano Bolzano, e che sono anche le posizioni più soleggiate e invitanti. Nella
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MAGAZINE 2010
Il cortile del convento nel quartiere di Gries a Bolzano
calda piana di Bolzano, invece, crescono, su 250 ettari, le viti del
Lagrein, le cui gocce più preziose sono quelle prodotte dai vigneti
del quartiere di Gries
VINI BIANCHI SULLA CRESTA DELL’ONDA
I vini bianchi freschi, fruttati e aciduli dell’Alto Adige sono senza
rivali e da anni ormai cavalcano la cresta dell’onda. Negli ultimi
trent’anni la superficie coltivata a varietà bianche è quasi raddoppiata. Nella zona circostante la città di Bolzano, le varietà bianche
si stanno spingendo fino a quasi 800 m di altitudine! I consumatori italiani considerano l’Alto Adige e con esso Bolzano, una delle
zone più importanti per la produzione di vini bianchi, che peraltro
godono di una notevole reputazione.
IL LAGREIN, UN BOLZANINO FUORICLASSE
Nel territorio di Bolzano, sui terreni ghiaiosi e fangosi alla confluenza tra l’Adige, l’Isarco e la Talvera maturano ottimamente le uve Lagrein. L’antico vitigno autoctono rappresenta una varietà vigorosa
e di grande resa. Le uve dagli acini ovoidali, blu scuro tendenti al
nero producono un vino ricco di estratto, dall‘intenso colore scuro,
che ben si presta all’invecchiamento. Le origini del vitigno non
sono del tutto chiare. Il nome deriva probabilmente da Vallagarina nel vicino Trentino, toponimo già attestato attorno al 927. Il
Lagrein, oltre che in Alto Adige, viene coltivato in parte anche in
Trentino. Nelle altre regioni produttrici di vino a livello mondiale
questa variante è invece pressoché sconosciuta.
LA STORIA DELLA SCHIAVA
Similmente a molte altre varietà, anche il nome e l’origine della Schiava sono alquanto misteriosi. Il suo nome probabilmente
deriva dal latino “vernaculus” che significa “nostrano, indigeno”.
Questo tipo di uva presenta numerose varianti ed è coltivata, oltre
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che nella zona di Bolzano, anche nelle calde terre attorno a Merano, nonché sui pendii soleggiati e ai piedi delle colline della Val
d’Adige e nell’Oltradige. La Schiava è inoltre una pregiata uva da
tavola, nota con il nome di “uva di cura di Merano”. Nella cantina
Produttori di Bolzano, la Schiava costituisce il 60% del vino rosso
prodotto, se si considera che anche il Santa Maddalena è a base di
uva Schiava. Tale percentuale di Schiava nella produzione vinicola
sta tuttavia registrando un calo continuo di anno in anno.
SANTA MADDALENA – IL CLASSICO TRA I VINI DI BOLZANO
Viene coltivato da tempi immemorabili nei borghi di Santa Maddalena, Santa Giustina e Coste, ma solo da un secolo il nome di
“Santa Maddalena”, che deriva dall’omonima chiesetta in cima al
colle, si è affermato come denominazione del vino rosso prodotto
in quella zona. Nel 1923 la piccola frazione di Santa Maddalena in
provincia di Bolzano, primo comune vitivinicolo d’Italia, ha fondato la Cantina Santa Maddalena. Il sigillo di qualità che viene posto
su ogni bottiglia assieme a un numero di serie, certifica la provenienza del vino. Il Santa Maddalena può essere ricavato solo da
uva Schiava, cui si può aggiungere per legge fino al 10% di Lagrein
o di Pinot nero. Il vino proveniente dalla zona centrale di questo
territorio, tra cui si annoverano le terrazze coltivate di Santa Maddalena e le località di Santa Giustina, Rencio, Coste e San Pietro,
può fregiarsi del marchio di denominazione “classico”.
GODERSI L’ACQUISTO
Una bottiglia di vino pregiato non è soltanto un bel regalo, ma
è anche un ottimo souvenir da portare a casa dall’Alto Adige e
da assaporare quando si presenta l’occasione giusta. A facilitare
la scelta contribuiscono in ogni caso le rivendite specializzate e le
degustazioni presso il produttore. La maggior parte delle aziende
di medie dimensioni dispongono di locali di vendita e assaggio,
VINO & ALTRO
La cantina del convento di Muri-Gries
Su una superficie di circa 2,7 ettari tutt‘attorno al
convento barocco, circoscritto da antiche mura in
pietra, cresce il miglior Lagrein dell’abbazia. Il
vigneto conventuale costituisce una delle migliori
e più estese zone viticole del Lagrein nel centro di
Bolzano e, assieme al monastero, è posto sotto
tutela monumentale ed è zona di rispetto agricolo.
www.muri-gries.com
Lagrein Kretzer
Il vino riposa in botti barrique
mentre alcuni produttori offrono la vendita diretta. Passeggiando
per le vie di Bolzano si scoprono le più diverse cantine ed enoteche: solo la città di Bolzano conta in tutto circa 30 aziende vinicole
di cui molte si sviluppano nell’area urbana. Tra le numerose enoteche di Bolzano qui sono state selezionate quelle che, per posizione o assortimento, sono particolarmente degne di nota.
“Vinum”, Via Brennero 28: offre molti vini di qualità, sopratutto
altoatesini e italiani. Vendita all’ingrosso e al dettaglio.
“Enovit”, Via Dr. Streiter, 30: l’enoteca si trova esattamente nella
zona pedonale del centro storico. Sotto le volte finemente ristrutturate si possono acquistare anche stuzzichini, distillati ed olio
d’oliva.
“Gandolfi”, Viale Druso 349: situata sul confine a ovest della città,
questa piccola enoteca offre un’enorme scelta di vini. Parcheggio,
facilmente raggiungibile in automobile.
“GiDi”, Via Gaismair 20D: il piccolo negozio posto nella “città italiana” ovvero nella “città nuova” si caratterizza per l’ottimo rapporto qualità/prezzo nonché per le offerte speciali di cantine meno
conosciute.
Il Lagrein Kretzer, la versione rosè del Lagrein, è
un vino giovane, stimolante e vivace, dal sapore
fresco e fruttato, già pronto per la degustazione
alcuni mesi dopo la vendemmia. Il termine
“Kretzer” deriva dalla parola tedesca “Kretze”,
nome del cesto intrecciato, un tempo usato per la
separazione del mosto dalle vinacce.
Il “bioniere”
La tenuta Loacker a Santa Giustina nei pressi di
Bolzano è il pioniere della coltivazione biologica
della vite in Alto Adige. Sin dalla sua fondazione,
cioè dal 1979, si occupa della produzione di vino
biologico. Il suo obiettivo è coltivare uve saporite e
sane, ottime sia per la produzione di vini, sia da
mangiare. Produttori di vino biologico si trovano
agli indirizzi www.fws.it e www.bioland-suedtirol.it
CURIOSITÀ
Oswald Stimpfl
Nato a Bolzano, classe 1946, da sempre
esplora “ad occhi aperti” la sua terra
che quindi conosce nei suoi angoli
più reconditi. Gran parte del suo sapere è
confluito in numerose guide turistiche.
Imprenditore di professione, Oswald
Stimpfl dedica il suo tempo libero non
solo a svariate escursioni, ma anche alla
cucina e al vino dell’Alto Adige.
La fi llossera della vite è il più pericoloso insetto
devastatore delle viti. È stato importato dall’America verso la metà del XIX secolo ed ha provocato
una gravissima crisi della viticoltura europea,
avendo causato la morte di quasi tutte le piante
verso il 1900. I vitigni americani sono immuni
alla fi llossera, motivo per cui da allora tutte le viti
europee sono state innestate su radici americane.
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Antipatiche
reliquie
TESTO HERBERT ROSENDORFER
Meno male che “le antipatiche reliquie” si vedono solo se se ne conosce l’esistenza: esse, infatti,
non sono state fatte per essere ammirate, al contrario.
Il bunker di Castel Guardia ricoperto da vigneti
Erano segrete e dovevano nascondere chi doveva difendere il
grande “impero” di Mussolini, dai nemici che venivano dal nord.
A nord non governava il suo amico Adolf? Forse Mussolini non
si fidava del suo amico e temeva qualche perfida azione? Forse
misurava tutto con il suo metro? Bunker e caverne, costruiti in
punti strategici, queste sono le reliquie che in un numero a tre cifre coprono l’intera provincia altoatesina. I primi bunker sono stati
costruiti nel 1932. Dal 1938, e per tutto il periodo dalla guerra, la
costruzione è stata intensificata. Molti non sono stati neanche ultimati. Nessuno di questi bunker è mai stato utilizzato! Quando nel
1943 la “Wehrmacht” tedesca occupò il resto d’Italia, non venne
esploso neanche un colpo dai bunker e rimasero comunque segretissimi per l’esercito italiano anche dopo la guerra ed assolutamente inaccessibili per la popolazione civile. La Nato cominciò ad
interessarsi dei bunker quando nel 1955 i russi sembravano minac14
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ciare l’Austria. Non si trattava di una minaccia imminente, ma non
si poteva mai sapere… Quando nel 1955 i russi abbandonarono
la frontiera austriaca, i bunker persero di importanza e vennero
abbandonati alla loro triste sorte. Con il passare del tempo molti
bunker scomparvero sotto arbusti e prati.
Uno di questi bunker è visibile – solo se si è al corrente della sua
esistenza – sotto il castello Warth, dove sopra le mura in cemento
armato ora si coltiva un “pacifico” vigneto. L’uva, così si dice, non
ha tendenze fasciste. La reliquia è vista come simbolo dell’aggressione, come rovina, ma purtroppo non è così. Le mura in cemento
armato, spesse fino a sei metri, resistono al decadimento. Solo tra
due milioni d’anni si può presupporre che le mura ritornino ad
essere semplice ghiaia. Fritz Dellago, proprietario di Castel Korb,
non volle aspettare così a lungo e trasformò il bunker, che i fascisti
avevano piazzato senza alcun rispetto per la proprietà privata, davanti al suo castello, in un museo del vino tutto particolare. Mantenendo la struttura originale, ma alleggerendo le mura con tinte
di bianco, il bunker oggi ospita concerti, serate di lettura ed esposizioni. Marte, il Dio della Guerra, sembra aver ceduto il suo posto
a Bacco, il Dio del Vino! Un altro bunker che deturpava i campi di
San Paolo è stato trasformato in cantina vinicola dalla Cantina Kössler. Qui è immagazzinato lo spumante Praeclarus, fiore all’occhiello della cantina; sono organizzate visite guidate che permettono
al visitatore di scoprire i segreti del bunker e del vino.
Una destinazione completamente diversa è stata riservata ad un
altro bunker, costruito sul terreno del podere Hochfrangart di Karl
Nicolussi-Leck, grande amico delle arti spirato recentemente in
tarda età. Utilizzò il bunker come base per appoggiare una sfera
d’acciaio di otto metri di diametro che ora sovrasta la Val d’Adige.
La costruzione singolare divenne motivo di protesta che presto
si trasformò in una battaglia legale che entrò nella storia giudiziale dell’Alto Adige. L’ispettorato dell’edilizia del Comune di Appiano denunciò l’artista per aver costruito un’opera senza essere
in possesso di un’apposita concessione edilizia. Nicolussi-Leck a
sua volta sostenne che la sfera non era abitabile e che per questo motivo non formava cubatura. Era semplicemente un’opera
d’arte. La Corte Suprema diede ragione al signor Nicolussi. Oggi
l’ispettorato dell’edilizia sembra essere orgoglioso del simbolo
stravagante di Appiano.
Herbert Rosendorfer
Nato nel 1934 a Gries (Bolzano).
Laureato in Giurisprudenza a Monaco
di Baviera, ha lavorato fi no al 1997 in
Baviera come giudice. Da allora vive a
San Michele/Appiano. È stato insignito di
diversi riconoscimenti, come il premio alla
letteratura della città di Monaco nel 2005.
Rosendorfer è autore di molte opere
fra cui, la più nota ”Briefe in die
chinesische Vergangenheit”(1985).
BUNKER & ALTRO
Altra destinazione: il bunker trasformato in cantina vini da
Fritz Dellago
Vallo Alpino in Alto Adige
Il “nemico” avrebbe trovato una prima cortina di
impianti difensivi e di sbarramento in prossimità
del confi ne e poi una seconda più giù in valle.
Quasi 350 bunker e opere difensive sono passati,
alla fi ne degli anni novanta, dallo Stato all’Alto
Adige. Circa 20 sono stati classificati opere da
conservare come testimoni di un inglorioso passato.
Parco artistico “Hochfrangart”
Un cosmo in miniatura, nel quale regna la
creatività dell’occasionalità: questo è “Hochfrangart”. Qui le persone, la natura e l’arte entrano in
simbiosi. La sfera che si vede ben da lontano è
solamente uno dei oltre 200 oggetti facenti parte
delle meravigliose opere del mecenate Karl
Nicolussi-Leck. Info per visite guidate presso
l’Associazione Turistica Appiano.
Monumento alla Vittoria
Il Monumento alla Vittoria è, insieme al bassorilievo in Piazza Tribunale, uno degli ultimi
monumenti del periodo fascista a Bolzano. L’arco
di trionfo che porta l’insegna latina "Hic patriae
fi nes siste signa. Hinc ceteros excoluimus lingua
legibus artibus“ è stato inaugurato il 12 luglio 1928
da Re Vittorio Emanuele III. Nel 2005 il Comune
di Bolzano ha collocato delle lapidi che ricordano
i crimini dei fascisti in quel periodo.
Tra architettura e fascismo
Un tour attraverso la “nuova“ Bolzano. Una
singolare contraddizione tra edifici monumentali e
monumenti simbolici, come per esempio il Monumento alla Vittoria ed i grandi progetti d’avanguardia in stile razionale come il Lido di Bolzano…
Ben sei interessanti tour attraverso la storia
movimentata della città; i depliant informativi sono
disponibili presso l’ufficio Turistico di Bolzano.
CURIOSITÀ
Dalle “buche di ghiaccio” ad Appiano soffia
anche in estate aria fredda, talmente fredda da
produrre ghiaccioli anche ad inizio giugno. La
differenza di temperatura si aggira intorno ai
35 gradi. In questo modo è possibile trovare ad
un’altitudine di 500 m piante che solitamente
sono di casa in alta montagna.
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TESTO ROLAND SCHOPPER
Polpacci sodi
Regioni ciclistiche alpine e mediterranee
Entro fine marzo gli appassionati di mountain bike dovrebbero aver tirato fuori la bici dalla cantina, dato che é il
momento migliore per prepararsi ad affrontare in grande
forma la nuova stagione ciclistica. Dal periodo pasquale
sino all’inizio di novembre, la zona meridionale dell’Alto
Adige, offre condizioni ideali per qualsiasi livello di allenamento.
Ampi alpeggi e pareti rocciose scoscese: la zona di
Bolzano Vigneti e Dolomiti non offre solo vigneti
REGIONE MTB, DOLOMITI LAGORAI BIKE – MONTE CORNO
Avvolto da rilievi maestosi e spettacolari, come il Gruppo delle
Pale ed il Latemar, compreso tra Monte Corno e Paneveggio-Pale
di San Martino, due parchi naturali molto vicini e molto diversi tra
loro, si estende un nuovo eldorado ciclistico: la regione MTB Dolomiti Lagorai Bike – Monte Corno. La naturalità dei luoghi come il
Lagorai, l’acqua gorgogliante dell’Avisio e la straordinaria ricchezza del patrimonio arbustivo dei due parchi naturali rendono questa regione confinante una delle mete più belle per il turismo in
bicicletta.
Solo poche valli alpine possono competere con una simile scelta di itinerari ciclistici diversificati, come la Val di Fiemme in Trentino. In valle o in cima alle montagne, per giovani e meno giovani,
principianti ed esperti, qui si può trovare il percorso per mountain
bike più adatto a ciascuno. Le piste degli amanti delle due ruote si
snodano lungo prati e paesi che ci conducono per strade sterrate,
boschive e forestali, sino a spingersi oltre i margini dei boschi e
salire in cima alle montagne. La maestosa vista sulle futuristiche
Dolomiti addolcisce le fatiche. Pedalando sulle vecchie strade militari si arriva alle ex postazioni belliche, interessanti sotto il profilo
storico in quanto risalenti alla Prima e Seconda Guerra Mondiale,
mentre quasi a ogni curva si possono scoprire scorci o romantiche
radure boschive che invitano a una sosta dove poter sognare a
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La Cima Nera (Termeno) regala una meravigliosa vista panoramica
occhi aperti. Gli oltre 25 itinerari con vari livelli di difficoltà sono
uno diverso dall’altro: 900 km complessivi di piste ciclabili e 16.200
metri di dislivello, offrono, da fine aprile a metà ottobre, innumerevoli occasioni per rassodare i polpacci. Un bike park, una scuola
di mountain bike e dieci guide MTB certificate sono pronti a soddisfare le esigenze di tutti.
Per chi non dovesse accontentarsi della vasta offerta di percorsi
per mountain bike, si prospetta come valida alternativa la comoda pista ciclabile che attraversa l’intera vallata. Cultura, tradizioni
e storia si uniscono così al ciclismo in un connubio perfetto. Nella
scelta del percorso più adatto anche i “bike hotel” specializzati o
gli uffici turistici locali forniscono preziosi consigli. Qui vengono
messe a disposizione mappe cartacee e georeferenziate degli
itinerari ciclistici, oppure ci si può iscrivere a escursioni guidate,
cogliendo così l’occasione per confrontarsi con altri biker.
GITE IN MOUNTAIN BIKE A CALDARO
Quando si parla di Caldaro, si pensa subito al lago, alla straordinaria offerta gastronomica e al famoso vino, noto sia a nord che
a sud delle Alpi. In nessun’altra zona dell’Alto Adige si respira
un’atmosfera così mediterranea come a Caldaro. Accanto al divertimento, al riposo e al dolce far niente, Caldaro, grazie al suo
paesaggio collinare e montano, si presta in modo ottimale alle
escursioni in mountain bike. Sempre più spesso i turisti sfruttano
quest’opportunità di praticare sport e, al contempo, respirare aria
pulita, esplorare il meraviglioso ambiente circostante e godersi
una natura mozzafiato. La regione che si sviluppa attorno al Lago
di Caldaro non solo rappresenta un punto di partenza ideale per
piacevoli escursioni in bici, ma offre anche il giusto itinerario per i
biker più sportivi e ambiziosi. Tracciati assai vari che conducono in
luoghi panoramici molto suggestivi, in accoglienti punti di ristoro
ed emozionanti stazioni fanno battere il cuore degli appassionati
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MAGAZINE 2010
delle due ruote. Le piste ciclabili e i percorsi escursionistici ben
segnati, la natura straordinaria, il panorama incantevole, nonché
le possibilità di ristoro in rifugi, trattorie e ristoranti, che si susseguono a determinate distanze, rendono le gite in mountain bike a
Caldaro ancor più interessanti e ricche di varietà. Un’altra destinazione degna di nota è il Passo della Mendola. Qui gli amanti della
bicicletta possono scegliere tra due varianti: possono cioè pedalare in sella alla loro mountain bike fino in cima o farsi comodamente trasportare dalla funicolare. La funicolare della Mendola, che
compie un dislivello di 850 metri in soli 12 minuti, è la più lunga e
ripida funicolare d’Europa ed è stata costruita tra il 1898 e il 1903
(anno in cui è stata messa in esercizio). In questo modo si possono
risparmiare fiato ed energia per l’entusiasmante viaggio di ritorno
a Caldaro e per altri tour in mountain bike. Un percorso ciclistico
molto pittoresco è quello che conduce dal paese vitivinicolo di
Caldaro a Favogna. In questa circostanza è d’obbligo una sosta
rinfrescante e corroborante al (o nel) Lago di Favogna. I ciclisti più
allenati proseguono la gita al lago in direzione di Magrè, Cortaccia,
Termeno per ritornare poi, passando Castelvecchio, a Caldaro. Chi
preferisce viaggiare senza mountain bike o non possiede affatto
una bici, la può noleggiare a Caldaro. Chi ama pedalare in compagnia, può partecipare alle escursioni guidate organizzate due volte alla settimana o prendere a noleggio una guida. Guide esperte
accompagnano tutti gli interessati lungo gli itinerari ciclistici più
belli, svelando loro scorci e terrazze incantevoli e riportandoli sani
e salvi al punto di partenza a Caldaro.
GENIALE PERCORSO AL CRONOMETRO
Ed infine una vera e propria sfida: il primo percorso a cronometro
permanente in Alto Adige per mountain biker e corridori, che da
Termeno (276 m) conduce al “Verbrennten Egg” (1856 m). L’obiettivo è quello di superare 1600 metri d’altitudine nel minor tempo
SPORT & ALTRO
EventCard: Treno & Bici
Il pacchetto EventCard include il biglietto
ferroviario per l’intera giornata sulla tratta
Bolzano–Merano–Malles (88 km) e una bicicletta
a noleggio con casco che può essere noleggiata o
restituita presso otto punti noleggio. L’EventCard
è disponibile presso i punti di noleggio lungo la
linea ferroviaria e le emettitrici.
www.vinschgerbahn.it
GPS tracks online
possibile. Partecipare è molto facile, basta comperare il biglietto
presso l’Hotel Traminerhof al costo di 2,50 Euro, timbrarlo, salire
il più veloce possibile e, una volta arrivati, timbrare di nuovo il
biglietto. Da qui si può ammirare una vista incantevole prima di
restituire il biglietto a valle. Un’ulteriore attrattiva: alla fine della
stagione ciclistica tra tutti i partecipanti vengono estratti fantastici
premi!
Per chi non si è ancora stancato di andare in bicicletta – tra cui,
siamo certi, ci siete anche voi – ancora un consiglio che non vogliamo tenervi nascosto: le Alpi Sarentini offrono sfide veramente
speciali; chi, per esempio, è in grado di affrontare gli “Stoanernen
Mandln“ (i famosi ometti di pietra) in mountain bike, può tranquillamente considerarsi un ciclista tecnicamente competente.
La zona dell’Oltradige ed i suoi dintorni sono
un vero paradiso per gli amanti della bici per la
grande possibilità di effettuare gite ed escursioni
di ogni grado di difficoltà. I tour migliori sono stati
rilevati digitalmente e possono essere scaricati
gratuitamente dal computer. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle associazioni turistiche di
Caldaro ed Appiano dove è anche possibile
noleggiare apparecchi GPS.
www.kaltern.com, www.eppan.com
Alla scoperta del parco naturale
Il Parco Naturale Monte Corno, esteso su una
superficie di 7.000 ha, è il più meridionale dei
sette parchi naturali altoatesini. Con i suoi boschi
di alberi ad alto fusto ed alpeggi si estende tra i
220 m e 1700 m d’altitudine. L’appartenenza alla
zona di vegetazione submediterranea ne fa un
parco particolarmente ricco di specie animali e
vegetali. Informazioni su escursioni guidate a
tema, manifestazioni e proposte per bambini e
ragazzi su www.provincia.bz.it/naturparke
CURIOSITÀ
Roland Schopper
Direttore e fotografo del giornale
Action Sport & Lifestyle Magazine
www.x-aces.com. Fotografo e PR per
l’organizzatore “The Voice“ Ralph Schader
durante il camp di calcio delle squadre
dell’HSV, VfL Wolfsburg e altre manifestazioni. Lavora per il giornale Kinderecho
Darmstadt e altri giornali.
Il caffè di Anterivo viene ricavato da una specie
di lupino che, per ottenere una bevanda simile
al caffè, viene miscelata con orzo e frumento.
Questa varietà di pianta costituisce una specialità autoctona, sia dal punto di vista botanico
che dal punto di vista della tradizione culturale.
L’associazione turistica di Anterivo organizza
escursioni per il paese con degustazione di caffè.
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TESTO WOLFGANG MAIER
Benvenuti!
Bienvenue!
Welcome!
Cabaret dei piaceri dell’Alto Adige
Da un paio di anni la gastronomia e l’economia vinicola altoatesine hanno aderito con successo alle feste cortigiane medievali. Le piazze del mercato, da sempre cuore e punto nevralgico della fiorente cultura alimentare in epoca rinascimentale, si
trasformano in ricchi palcoscenici animati da danze, giochi e
divertimento. Un tempo erano solo i ricchi a festeggiare, oggi
invece vi partecipano interi paesi.
Venite, venite, signore e signori, mes dames et messieurs, ladies and
gentlemen, buona sera! Siate i benvenuti chiunque voi siate, étranger, stranger, happy to see you, je suis enchanté, sono felice di vedervi qui! Io sono il conferenziere del cabaret dei piaceri altoatesini.
Permettetemi ancora un paio di parole prima che si apra il sipario.
L’Alto Adige è tedesco, italiano e ladino. Nell’altoatesino si mescolano per un terzo la giovialità italiana, per quasi due terzi la “testa
dura” austriaca (tenace, un po’ testarda, perlopiù cordiale e spesso
sentimentale) a cui si aggiunge il restante tratto ladino (gran tenacia nei giorni feriali, e maggior spensieratezza in quelli festivi). In Alto
Adige si mangiano gnocchi, spaghetti e “turtres”, speck, risotto e
“crafuns”. Basta uno sguardo ai menù e ai libri di cucina per capire
che qui da sempre domina la multiculturalità sia nel modo di essere
che nella cucina. Ai buongustai viene l’acquolina in bocca quando
leggono che cosa si cucinava già nel secolo XIX in Alto Adige. Nel
1802 si attendeva il nuovo canonico di Bressanone con “paté di pollo
e gnocchi in padella” e con “sanguinaccio di gallina”. Nel 1825, quando l’Arciduca Giovanni attraversò in viaggio il Tirolo, il suo cuoco di
corte cucinò ogni giorno una zuppa di dodici giovani colombe e
otto giovani polli cui aggiungeva quattro vecchie galline. Nel 1839 a
Campo Tures si festeggiò l’arrivo del re Federico I con colombe stufate e lenticchie, anguilla e limoni e cadeau alle mandorle.
Venite, venite, signore e signori, mes dames et messieurs, ladies
and gentlemen, oggi si festeggia il vostro arrivo con pietanze regali!
La fama degli straordinari cantinieri si è spinta ben oltre i confini della
provincia e la brigata di cuochi è fantastica: non abbiate paura di
Durante la tavolata eno-gastronomica Herbert Hintner cucina
per 300 persone
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Una stazione ferroviaria incantevole
TAVOLATA ENOGASTRONOMICA DI SAN PAOLO
La Tavolata enogastronomica, nominata da alcuni giornalisti di gastronomia “la più bella tavolata d’Italia”, è un evento da record anche
sul piano logistico. Si tiene negli antichi vicoli di San Paolo e costituisce uno degli appuntamenti a cielo aperto più a rischio, basterebbe
un breve scroscio di pioggia per mandare all’aria una cena servita a
una tavola lungo 130 metri ed apparecchiata con tovaglioli in stoffa e
servizio di bicchieri in cristallo filigranati, e vedere oltre 300 ospiti fuggire a gambe levate. La regia della serata è affidata a Herbert Hintner,
uno dei più apprezzati cuochi stellati dell’Alto Adige. La sua filosofia
gastronomica si basa sulla cucina classica regionale e pertanto non si
è mai lasciato contaminare dalle mode in rapida evoluzione della cucina internazionale. Herbert Hintner è sempre indaffarato e domina
l’intero repertorio dell’esperto mediatico in eventi gastronomici altoatesini perché sa guardare nella telecamera con fare gioviale, semplice e sgobbare in cucina, facendo talmente tanto baccano da farla
sembrare una galera romana. Niente paura, fa parte della scenografia
della Tavolata enogastronomica di San Paolo.
IL TEATRO DEI PIACERI DI CALDARO
Un tempo i Caldaresi, che in zona erano chiamati “figli di Dio”,
avevano più Schiava in cantina di quanta acqua ci fosse nel lago.
Attualmente i vini di Caldaro si annoverano tra i migliori della provincia. Un’azione pionieristica è rappresentata dall’istituzione del
consorzio “wein.kaltern”, in cui collaborano con successo cantine,
gastronomia e associazioni turistiche. Tra le sue straordinarie iniziative figurano la “Passeggiata tra atmosfera e gusto” in aprile,
“Caldaro in bianco” a giugno e le “Giornate del vino” a settembre.
Sempre in giugno, ogni due anni, il Lago di Caldaro è il palcoscenico dello spettacolo itinerante di una star a livello internazionale:
Roland Trettl, il più audace artista gastronomico altoatesino che
ha fatto carriera come chef de cuisine nel ristorante mondano
“Ikarus” presso l’aeroporto di Salisburgo.
PROVAR PIACERE
annoiarvi, qui si mescono i vini migliori e i maggiori chef si esibiscono davanti ai vostri occhi! Non spaventatevi di fronte alla superbia
dei cuochi che si pavoneggiano tra le file, luccicando come faraone
avvolte nello speck. Non badate alle urla strappacuore che di tanto
in tanto fuoriescono dalla cucina e lasciatevi trasportare dal profumo
d’arrosto. Rimanete con noi, perché tutto questo fa parte dello scenario del grande cabaret dei piaceri altoatesini. Voilà, si apra il sipario!
Su il sipario!
La “Tavolata enogastronomica” nei vicoli di San
Paolo (il 27 luglio 2010) sotto la regia dello chef
d’eccellenza Herbert Hintner è, dalla sua prima
edizione nel 2003, una delle feste gastronomiche
più importanti ed ambite dell’anno. Alta gastronomia e ambienti raffi nati anche in occasione del
“Teatro dei piaceri” nel Lido di Caldaro con lo chef
Roland Trettl (il 5 giugno 2010) e durante “La notte
dei sensi – la passerella del gusto” di Sarentino
(a fi ne giugno).
Settimane gastronomiche
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CORSE GASTRONOMICHE SERALI SUL RENON
Nelle torride giornate estive gli stressati abitanti della valle trovano
riparo sul fresco Renon, dove la sera li aspettano le corse gastronomiche con il trenino storico. In altre parole, gli ospiti viaggiano sui vagoni
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Settimane delle specialità culinarie a San
Genesio, ad aprile
“Mercato delle delizie” a Bolzano ad aprile
Settimane degli asparagi nel triangolo degli
asparagi a Terlano da inizio aprile a fi ne maggio
“Gewürztraminerkuchl” a Termeno a maggio
Corse serali gastronomiche con il trenino del
Renon da maggio ad agosto
“Gourmet Bahn’l” – Candle Light Dinner nella
funivia Corno Renon in estate
“Sarnar Morgreti Essn” in sei ristoranti della Val
Sarentino dal 9 al 18 luglio
Ottobre del vino settimane enogastronomiche a
Termeno a ottobre
3° Buongustai in tour a Caldaro a metà ottobre
Settimane culinarie a Meltina a novembre
LIBRO
Cucinare nelle Dolomiti
Un viaggio nel mondo culinario dell’Alto Adige.
Tre cuochi altoatesini d’altissimo livello hanno
pubblicato una serie di libri di cucina tra i quali
il bestseller “Cucinare nelle Dolomiti” e la collana “Gustare il Sudtirolo” con 33 ricette a tema.
www.so-kocht-suedtirol.it
Il famoso chef Roland Trettl è originario di Caldaro
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Da quasi otto anni il Maso Eggerhof di Aldino
produce prodotti di pasta alimentare di altissima
qualità. La pasta Eggerhof, prodotta con uova
fresche di galline allevate all’aperto, conta già
nove tipi di pasta, nonché dodici miscele diverse:
tre variazioni alle erbe, una con farina integrale di
farro, all’uovo, spinaci, seppia, Lagrein e Cabernet,
Gewürztraminer, rapa, sangue (per la pasta
“Schwoasnudeln”) e castagne.
www.eggerhof.it
L’originale torta Sacher
La famosa torta Sacher nasce nel 1832
nella Pasticceria Sacher di Vienna e da allora
la ricetta è sempre stata custodita gelosamente.
A Bolzano, nei pressi della Piazza Walther, è stato
aperto il primo negozio Sacher “estero”, cioè
fuori dal territorio austriaco.
www.sachershop.it
Sapori del Maso
La brochure del “Gallo Rosso” presenta 50 piccoli
produttori agricoli altoatesini ed i loro prodotti
locali. I prodotti vengono venduti tramite vendita
diretta, nei mercati settimanali oppure in negozi
alimentari selezionati. La brochure fornisce tutti
gli indirizzi delle imprese, mentre le numerose
ricette contenute trasformano la brochure in una
“guida del buon gusto”. Disponibile gratuitamente
all’indirizzo www.gallorosso.it
LIBRO
INFO & ALTRO
Pasta di Aldino
messi a nuovo in vero “Jugendstil” della ferrovia a scartamento ridotto
di Renon, che da poco ha festeggiato il primo secolo di vita. Ad ognuna delle cinque fermate, agli ospiti di Renon, viene servita una portata
diversa abbinata a un vino prelibato. Un suggerimento: se il vino è
un Lagrein Kretzer, approfittatene, questo tradizionale vino rosè può
regalare piacevoli vampate di calore. Se si vuol pensare a un’associazione di idee, non esiste vino che “si mette e si smette” come questo.
Un accompagnamento musicale allieta tutto il viaggio e la cena, alternando motivi classici a un po’ di “humba tetere”.
LA NOTTE DEI SENSI IN VAL SARENTINO
Caratterizzata da tremila gallerie e circa novemila tornanti, per lungo
tempo la Val Sarentino è rimasta protetta dal caos delle grandi città,
mantenendo pressoché immutata la sua atmosfera accogliente fino
ai giorni nostri. Le stesse specialità della cucina sarentina si possono
dire sopravvissute nell’isolamento, tra cui annoveriamo invitanti prelibatezze come gli Striezl, Oufnar, i Pfinggischt-Grunggln, Türkenmus
e Broutar. Tra i migliori cuochi dell’Alto Adige figurano anche i giovani
chef sarentini Gregor Wenter (Hotel Bad Schörgau), Heinrich Schneider (ristorante Auener Hof) e Gottfried Messner (ristorante Braunwirt):
in estate il trio trasforma il piazzale della chiesa di Sarentino in un’autentica notte dei sensi. La serata è animata anche da una passerella
allestita accanto ai tavoli su cui le modelle sarentine sfilano e ballano
come in un cabaret francese. Accanto alle pietanze tradizionali vengono offerte anche nuove creazioni, per esempio la “panna cotta di
cavoli con carré di maiale affumicato” e i “ministriezl” sarentini, noce di
vitello brasata con funghi secchi, Kaiserschmarrn ghiacciato con aspic
di ribes. Nel caso in cui in cucina si dovesse verificare un contrattempo, un cabarettista locale oppure il gruppo teatrale locale intervengono prontamente a divertire e risollevare gli umori. L’umorismo in Val
Sarentino è di casa.
KASTELLO A BOLZANO
Ed ora, signore e signori, mes dames et messieurs, ladies and gentlemen, rullio di tamburi nel nostro cabaret dei piaceri altoatesini, voilá! Chi crede che solo Hans-Peter Wodarz con il suo “Pomp,
duck and circumstance” possa mettere in scena uno spettacolo
all’insegna dello slapstick, jonglage ed entrenesse, si sbaglia. Anche qui, al di là dei monti e piani, dove vivono i nani altoatesini, vi
è un cuoco per i viziosi, i belli e ricchi. Non è un cuoco qualunque,
ma si tratta di Norbert Niederkofler, lo chef pluripremiato che con
il suo “Kastello – Gourmet Varieté” nella scenografia di Castel Mareccio ha conferito al mese di dicembre bolzanino un’impronta
mondana. Attendiamo con ansia che cosa ci ha riservato quest’anno Norbert Niederkofler, uno degli artisti più soavi, amati e intelligenti della sfera gastronomica altoatesina. Dovete credere alle
mie parole, perché io sono nientepopodimeno che il conferenziere
del cabaret dei piaceri dell’Alto Adige!
Alla scoperta dei prodotti tipici
dell’Alto Adige
Una guida indispensabile per chi vuole vivere
l’Alto Adige attraverso tutti i sensi e per chi sa
apprezzare i prodotti naturali e le specialità
tipiche. Ad ognuna delle 47 escursioni proposte
sono abbinati preziosi consigli “da intenditore”,
completi di indirizzi e suggerimenti ad hoc per
scoprire, degustare e acquistare prodotti genuini
da sapori inconfondibili.
www.folioverlag.com
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MAGAZINE 2010
Wolfgang Maier
Nato nel 1960 a Bolzano, cresciuto a
Termeno. Soggiorni di studio a Innsbruck,
Vienna e Berlino. Dal 1994 “collaboratore
culinario” del settimanale “ff”. Pubblicazioni sul tema “mangiare e bere”.
I ristoranti migliori
GUIDA
GOURMET
Bolzano Vigneti e Dolomiti è considerata una meta importante per buongustai e
amanti della buona cucina. Lo dimostrano le più prestigiose guide gastronomiche, che
fanno piovere ogni anno stelle, cucchiai, riconoscimenti e lodi sperticate sui locali della zona.
Edizione
2009
Località
+39 0471
Fischbänke
Bolzano
971 714
Lounge Exil Cafè
Bolzano
971 814
nominato
Ristorante Nadamas
Bolzano
980 684
nominato
Nussbaumer
Bolzano
053 366
nominato
Bamboo Bar (asiatico)
Bolzano
050 358
nominato
Gasthof Gutmann
Bolzano
273 435
12/20
Ristorante Castel Flavon
Bolzano
402 130
12/20
Gasthaus Hopfen & Co.
Bolzano
300 788
12,5/20
Gasthof Kohlern
Bolzano
329 978
nominato
Gasthaus Cavallino Bianco
Bolzano
973 267
nominato
Ristorante Batzenhäusl
Bolzano
050 950
12/20
Ristorante Hostaria Argentieri
Bolzano
981 718
12,5/20
Ristorant Blue Moon
Bolzano
972 128
12/20
Ristorante Forsterbräu
Bolzano
977 243
Ristorante Laurin Belle Epoque
Bolzano
311 000
14/20
Ristorante Paulaner
Bolzano
980 407
nominato
Ristorante Rastbichler
Bolzano
261 131
nominato
Ristorante Luna-Mondschein
Bolzano
975 642
13/20
Ristorante Vögele
Bolzano
973 938
12/20
Ristorante Walther’s
Bolzano
982 548
nominato
Ristorante Zenzero
Bolzano
301 966
Gasthof Unterweg
San Genesio
354 273
Gasthof Patauner
Osterie
d'Italia
Gault Millau
Südtirol
918 502
Ristorante Arena Weinegg
Appiano
662 511
Landgasthof Bad Turmbach
Appiano
662 339
Ristorante Bellavista-Marklhof
Appiano
662 407
14/20
Ristorante Zur Rose
Appiano
662 249
16/20
Ristorante Ansitz Pillhof
Appiano
633 100
nominato
Ristorante Aehrental
Caldaro
962 222
Ristorante Castel Ringberg
Caldaro
960 010
14/20
Ristorante Siegi’s
Caldaro
665 721
nominato
090 003
880 116
Gasthaus Schwarz Adler
Cortaccia
880 224
Buschenschank Santlhof
Cortaccia
880 700
Gasthof Dorfnerhof
Montagna
819 798
Egna
820 323
Salorno
889 028
Ristorante Johnson & Dipoli
Gasthof Fichtenhof
86/100
80/100
14/20
nominato
73/100
13/20
nominato
510 288
Termeno
nominato
nominato
87/100
16,5/20
nominato
86/100
79/100
14/20
nominato
15/20
78/100
13,5/20
nominato
nominato
nominato
nominato
Val Sarentino
623 055
14/20
76/100
14/20
Ristorante Bad Schörgau
Val Sarentino
623 048
14/20
80/100
13,5/20
Ristorante Braunwirt
13/20
Val Sarentino
620 165
Renon
356 356
Gasthaus Patscheiderhof
Renon
365 267
Ristorante Parkhotel Holzner
Renon
345 231
13/20
nominato
nominato
14/20
Renon
365 353
13/20
Redagno
887 215
14/20
Aldino
886 825
14/20
77/100
14/20
80/100
Ristorante Ploner
Aldino
886 556
Trodena
869 210
Gasthaus Kürbishof
Anterivo
882 140
84/100
14/20
Gasthaus Signaterhof
Ristorante Al Mulino
89/100
nominato
Ristorante Zirmerhof
Ristorante Krone
89/100
nominato
Ristorante Auener Hof
Gasthof Ansitz Kematen
Ristoranti
di Veronelli
nominato
Andriano
Cortaccia
Guida
l'Espresso
14/20
Settequerce
Garten Hofstätter
Michelin
Guida
Rossa
nominato
Ristorante Schwarzer Adler
Gasthaus Zur Rose
Gambero
Rosso
87/100
14,5/20
nominato
14/20
13/20
nominato
13/20
88/100
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TESTO HERBERT ROSENDORFER
Vino e sangue blu
– vini nobili
Il “Schlössl” di Egna
É difficile dire che cosa nell’Oltradige abbia radici più
antiche: la nobiltà o il vino.
I Terentii e i Cornelii che in epoca retica costruirono a Cornaliano e Colterenzio le loro magnifiche ville, da intendersi nel senso
più arcaico di villae ovvero case di campagna attorniate da grandi
parchi, erano certamente di lignaggio nobile. Nonostante non ne
sia rimasta traccia alcuna, né dei Terenzii né dei Cornelii e tanto
meno delle loro ville, lo spirito nobile aleggia ancora nella regione.
Questo spirito romano piace, a differenza, invece, di quello degli
pseudo-romani. Questi, tutt’altro che nobili, giunsero circa 2000
anni dopo e alla loro guida c’era un personaggio arrogante che
ricopriva la carica d’imperatore, pur essendo lontano anni luce da
quelli dei nobili romani.
Una buona metà delle campagne militari condotte dai re tedeschi in Italia, incomprensibili quanto le marce dei lemming e dagli
effetti spesso devastanti, si espanse attraverso il Tirolo oltrepassando quindi il Brennero fino a ridiscendere la valle dell’Adige. Qui
brillava quello strano oggetto di culto che era la corona dell’imperatore. Il Tirolo si presentava come un’angusta via di passaggio e
qui una manciata di uomini risoluti riuscì a fermare un intero esercito, confinandolo nella gola della Val d’Isarco. Re ed imperatori
cedettero, quindi, la regione a vescovi affidabili, che a loro volta
la concessero a conti e balivi fedeli al re, i quali però si rivelarono
talvolta assolutamente inaffidabili, ma questo è un capitolo a parte. Si spiega così perché l’Alto Adige e l’Oltradige, in particolare,
insieme alle province interne della Castiglia, vantano la maggiore
densità al mondo di rocche, castelli e residenze signorili, tanto che
nell’Oltradige sono molti di più delle chiese e questo significa sicuramente qulacosa se si pensa al Pio Tirolo.
Era questo il motivo oppure un altro la causa della predilezione
per questa terra? I Terenzii e i Cornelii e fors’anche alcuni Sulpicii
e Valerii sono ormai deceduti e andati via con il vento, ma non lo
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Per una piacevole sosta: il sentiero didattico sul vino passa davanti al podere del Baron Widmann
sono di certo le viti che hanno lasciato. I nobili signori di Ultimo,
Boymont, Korb e Firmiano e le nobiltà straniere, i conti di Andechs,
di Greifenstein e di Morit riconobbero ben presto che dalla spremitura e fermentazione di questo piccolo frutto dagli acini rotondi
che matura in grappoli dorati si ottiene una bevanda che, a dirla in
parole povere, risveglia l’allegria: vitis vinifera Linné. La vite per eccellenza che, se trattata come si conviene, è nobile come il sangue
blu delle famiglie che si insediarono nell’Oltradige.
La dinastia dei conti di Appiano è ormai estinta. L’ultimo rappresentante, Egno, fu vescovo di Bressanone e di Trento, per poi essere travolto dagli eventi (correva il barbaro secolo XIII) ed assistere
alla salita al potere dei conti del Tirolo. Questi usurparono il territorio, ponendolo sotto il loro nome e presto decaddero, lasciando
il posto agli Asburgo che assunsero il controllo della regione. Il
piccolo mondo dell’Oltradige rimase comunque sempre nobile; a
testimoniarlo ci sono gli innumerevoli stipiti lapidei, gli stemmi e
le carte che riportano i nomi di antiche famiglie come i Firmiano, i
Mörl, i Khuen, i Egen ed altri ancora. Casate nobiliari che continuarono a piantare radici; cosa che invece non fecero gli Appianesi, i
Tirolesi ed i Ariboni bavaresi. Ben presto però entrarono in scena
coloro che si erano arricchiti ed ingrassati con il commercio, non
da ultimo quello del vino: i mercanti, i quali si erano lasciati omaggiare dall’imperatore di Vienna con lettere di nobiltà e blasoni, e
perciò decisero di acquistare o costruire la loro residenza qui. Si
diede inizio ad una mescolanza, una fusione di culture. Jul Bruno
Laner, grande conoscitore non solo della storia dell’Oltradige ma
anche di vini, ha affermato che è difficile dire se tutti quelli di cui
si è parlato fossero nobili viticoltori o nobili coltivatori di viti, ma la
risposta, alla fine, viene da sé: alla salute, signor barone!
BARON WIDMANN
L’azienda agricola a conduzione propria Baron Widmann si trova
nell’antico podere familiare nel centro del paese di Cortaccia. La famiglia si occupa della vinificazione dal 1824. Le uve utilizzate per la preparazione del vino provengono da vigneti di proprietà che si trovano
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sui pendii di Cortaccia a un’altitudine compresa tra i 220 e i 600 m.
Insieme alla vinificazione, nel maso Auhof nella frazione di Entiklar ci
si dedica anche alla produzione di aceti di vino e di frutta.
www.baron-widmann.it
BARON DI PAULI
Quando, grazie alle buone relazioni che intercorrevano con la corte
di Vienna, la tenuta fu insignita del titolo di “Fornitore della Casa
Reale e Imperiale”, la famiglia Di Pauli lavorava il vigneto già da oltre
cent’anni. Nel corso del secolo XIX, i vini del Barone Di Pauli godevano di grande prestigio presso la nobiltà e l’aristocrazia viennesi.
Negli anni Sessanta e Settanta regnarono la distruzione ed il caos
delle due guerre mondiali ed una generale crisi della vitivinicoltura
altoatesina che coinvolse anche la Tenuta Di Pauli. Nel 1999 la famiglia Barone Di Pauli ha deciso di far rivivere la tradizione.
www.barondipauli.com
MANINCOR: CONTE GÖESS-ENZENBERG
Hieronymus Manincor zu Ehrenhausen fondò la tenuta Manincor
nel 1608. Nel 1662 fu un matrimonio a legare per la prima volta
Manincor e la famiglia Enzenberg. I meriti di Kassian Ignaz Enzenberg nei confronti del Tirolo gli valsero il titolo nobiliare di conte.
La famiglia Enzenberg produce vini in Alto Adige da oltre 300 anni
ma solo nel 1977, è entrata in possesso del Manincor, trasformando la tenuta in uno dei maggior fornitori di uve dell’Alto Adige ed
in cantina vitivinicola indipendente, dedita alla viticoltura ed alla
produzione vinicola di altissima qualità. Rispettare la tradizione di
Manincor significa interpretare e perpetuare la storia nello spirito
del tempo.
www.manincor.com
CASTEL SALLEGG: CONTE KUENBURG
Quella di Castel Sallegg è una lunga storia che parte dal 1851,
quando il castello con i vigneti e frutteti circostanti fu acquisito
dall’Arciduca Rainer d’Austria, Vice re del Lombardo Veneto. L’inte-
Il Castello di Boymont a Missiano/Appiano:
vigneti e fortezze caratterizzano il paesaggio dell’Oltradige
Il Castello di Salorno, più tardi nominato anche
“Haderburg”, è stato edificato nella prima metà
del 13° secolo dai Conti di Salorno. In seguito
divenne proprietà del Conte Meinhard II di Tirolo
e degli Asburgo. Dal 1648, il castello è di proprietà
della famiglia veneziana dei Conti ZenobioAlbrizzi. Dalla ristrutturazione effettuata nel
2003 il castello vanta un’osteria dove spesso si
organizzano manifestazioni musicali, letterarie
e popolari.
Il percorso dei castelli
La zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti conta il
maggior numero di fortezze e castelli d’Europa.
Solo la zona di Appiano conta già più di 100
dimore e residenze signorili, nonché castelli e
fortezze che testimoniano il ricco passato storicoculturale di questo lembo di terra. La guida
“Percorso dei castelli” accompagna gli appassionati
di cultura e storia di residenza in residenza.
Disponibile presso l’Associazione Turistica Appiano.
Lo stato dei Vinobardi
Nel 1995 è stato fondato in Alto Adige lo Stato dei
Vinobardi alla guida del quale è stato posto il principe Jul Bruno Laner. Nel 1999 in piazza a Termeno è stato tracciato il meridiano zero: indica la
direzione e la distanza delle maggiori ed importanti zone vinicole del mondo.
www.vinobarden.info
Sulla via del vino
Ai tre sentieri del vino già inaugurati nella zona
di Bolzano Vigneti e Dolomiti (wein.weg di
Caldaro, il sentiero didattico di Cortaccia ed il
sentiero “Hoher Weg” Gschleier di Cornaiano/
Appiano) se ne aggiungerà in primavera 2010 un
quarto: il sentiero del vino di Terlano. Le numerose
tavole informative lungo il sentiero, spiegano
durante il cammino di ca. 1,5 ore, la storia e la
tradizione vinicola della zona di Terlano.
wein.kaltern
Il comune di Caldaro serve il vino in speciali
bicchieri di cristallo Riedel, accompagna gli
appassionati lungo il sentiero del vino che attraversa il paese ed i vigneti, premia gli esercizi
migliori con un contrassegno rosso e presenta nel
“Weinhaus Punkt” in Piazza Principale i migliori
vini delle cantine della zona.
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MAGAZINE 2010
CASTELLI & VINO
Il Castello di Salorno
Il Conte Michael Göess-Enzenberg
ro possedimento fu ereditato dai Conti di Kuenburg per successione diretta dai principi di Campofranco. Le cantine che si trovano
all’interno del castello, a una profondità massima di undici metri e
disposte su tre piani, testimoniano la vita del castello che da allora
convive con l’attività vitivinicola.
www.castellsallegg.it
CASTEL SCHWANBURG
Già citato nel 1286 come “Haus in der Gaul” (“casa nella stretta”),
nel XIV secolo il Castel Schwanburg è stato trasformato nell’attuale residenza di stile rinascimentale. Incorporate nelle logge del
suggestivo castello si possono ammirare tavole in pietra di epoca
romana, mentre in cantina si trovano botti in legno di forma ovale
risalenti ai tempi di Maria Teresa. Dal nobile casato dei BoymontPayersberg, Castel Schwanburg fu venduto ai Conti Trapp e la famiglia Thaler di Nalles lo lasciò in eredità al nipote Rudolf Carli, i cui
discendenti oggi conducono la tipica azienda agricola altoatesina
e la cantina.
www.schwanburg.com
TENUTA KRÄNZEL: CONTE VON PFEIL
La prima testimonianza scritta di una tenuta vinicola a Cermes risale al 1182 in una donazione alla Fondazione Füssen in Baviera.
400 anni fa il podere era la fonte economica predominante a Cermes e dintorni. Il documento più vecchio del maso Kränzel di cui
disponiamo è del 1350. L’antica residenza, l’enorme torchio (per la
pressa del vino) nella cantina arricchita da volte a botte assieme
alle ricevute e alle corrispondenze risalenti al 1577 documentano
una tradizione vitivinicola molto antica.
www.labyrinth.bz
GUIDA
VINI
Vini pregiati
Le guide enologiche 2009 hanno premiato i vini altoatesini con i migliori punteggi.
Sono stati particolarmente apprezzati i vini bianchi, primo tra tutti il Gewürztraminer,
mentre tra i vini rossi spicca il Lagrein. Tra le cantine è stata premiata la Cantina di Terlano
(Tre stelle, Veronelli), nonché la Cantina Nalles Magrè (cantina dell’anno, D’Agata &
Comparini). Una particolarità: la Cantina Caldaro ha conquistato le guide enologiche
più importanti con il Passito Serenade.
Ulteriori informazioni www.vinialtoadige.it
GUIDA VINI D’ITALIA DE L’ESPRESSO 2009
“5 Bottiglie”
Terlaner Sauvignon 2007
Ignaz Niedrist, Cornaiano/Appiano
Exilissi Ice 2004
Baron di Pauli, Caldaro
Feldmarschall 2007
Tiefenbrunner, Niclara/Cortaccia
Sauvignon Lafòa 2007
Cantina Colterenzio, Appiano
Sauvignon Voglar 2006
Peter Dipoli, Egna
Pinot Nero Riserva 2005
Tenuta Stroblhof, Appiano
Lagrein Grieser Riserva Select 2005
H. Rottensteiner, Bolzano
Lagrein Riserva Tor di Lupo 2006
Cantina Andriano
Cabernet Riserva 2005
Unterganzner Josephus Mayr, Bolzano
Moscato Giallo Passito Serenade
Castel Giovanelli 2005
Cantina Caldaro
DUEMILAVINI AIS 2009
“5 Grappoli“
Terlaner Pinot Bianco 1996
Cantina Terlano
Sauvignon Sanct Valentin 2007
Cantina S. Michele/Appiano
Sauvignon Lafòa 2007
Cantina Colterenzio, Appiano
Exilissi Ice 2004
Baron di Pauli, Caldaro
Gewürztraminer Nussbaumer 2007
Gewürztraminer Terminum Vendemmia
Tardiva 2006
Cantina Termeno
Gewürztraminer Kolbenhof 2007
Pinot Nero Barthenau Vigna S. Urbano 2005
J. Hofstätter, Termeno
Pinot Nero Riserva 2006
Josef Niedermayr, Cornaiano/Appiano
Pinot Nero Sanct Valentin 2005
Cantina S. Michele/Appiano
Lagrein Abtei Riserva 2005
Cantina Muri-Gries, Bolzano
Lagrein Taber Riserva 2006
Cabernet Mumelter Riserva 2006
Cantina Bolzano
Cabernet Löwengang 2004
Alois Lageder, Magrè
Amistar Rosso Edizione 2005
Peter Sölva & Söhne, Caldaro
Moscato Giallo Passito Baronesse Baron
Salvadori 2006
Cantina Nalles Magrè
Moscato Giallo Passito Serenade
Castel Giovanelli 2005
Cantina Caldaro
Rosenmuskateller 2006
Franz Haas, Montagna
I VINI DI VERONELLI 2009
“Super Tre Stelle“
Gewürztraminer Campaner 2007
Moscato Giallo Passito Serenade Castel
Giovanelli 2005
Cantina Caldaro
Gewürztraminer Nussbaumer 2007
Gewürztraminer Vendemmia Tardiva
Terminum 2006
Cantina Termeno
Gewürztraminer Brenntal 2007
Cantina Cortaccia
Gewürztraminer Kolbenhof 2007
Pinot Nero Barthenau
Vigna Sant’Urbano 2005
J. Hofstätter, Termeno
Pinot Nero Filari di Mazzòn 2006
Ferruccio Carlotto, Ora
Pinot Nero Mason di Mason 2005
Tenuta Manincor, Caldaro
Lagrein Gries Riserva 2006
Euforius Weinberg Dolomiten IGT rosso 2006
Bianco Passito Aureus 2006
Josef Niedermayr, Cornaiano/Appiano
Lagrein Riserva Glögglhof 2006
Franz Gojer, Bolzano
Lagrein Gries Riserva Berger-Gei 2003
Ignaz Niedrist, Cornaiano/Appiano
Lagrein Riserva Waldgries 2006
Tenuta Waldgries, Christian Plattner, Bolzano
Lagrein Grieser Collection
Baron Carl Eyrl 2006
Lagrein Riserva Taber 2006
Merlot Riserva Siebeneich 2006
Cantina Bolzano
Chardonnay Löwengang 2005
Cabernet Löwengang 2004
Cabernet Sauvignon Cor Römigberg 2004
Alois Lageder, Magrè
Cabernet Sauvignon Lafòa 2004
Cantina Colterenzio, Appiano
Pinot Nero Riserva Selyèt 2004
Col de Rey Weinberg Dolomiten IGT rosso 2004
Tenuta Laimburg, Vadena
Istante Weinberg Dolomiten IGT rosso 2004
Franz Haas, Montagna
Lamarein 2006
Unterganzner Josephus Mayr, Bolzano
Passito Comtess Sanct Valentin 2006
Cantina S. Michele/Appiano
Moscato Giallo Passito Vinalia 2006
Cantina Bolzano
GUIDA AI MIGLIORI VINI D’ITALIA 2009
D’Agata & Comparini
Ruländer Unterebner 2007
Cantina Termeno
Ruländer Punggl 2007
Cantina Nalles Magrè
Müller Thurgau Feldmarschall 2007
Tiefenbrunner, Niclara/Cortaccia
Sauvignon Voglar 2006
Peter Dipoli, Egna
Gewürztraminer Lunare 2006
Cantina Terlano
Beyond the clouds 2006
Elena Walch, Termeno
Passito Comtess Sanct Valentin 2006
Cantina S. Michele/Appiano
Moscato Giallo Passito Serenade
Castel Giovanelli 2005
Cantina Caldaro
GAMBERO ROSSO 2010
“Tre bicchieri“
Pinot Bianco Dellago 2008
Cantina Bolzano
Pinot Bianco Sirmian 2008
Cantina Nalles Magrè
Terlaner Pinot Bianco Vorberg Riserva 2006
Cantina Terlano
Sauvignon Indra 2008
Cantina Cornaiano
Sauvignon St. Valentin 2008
Cantina S. Michele/Appiano
Terlaner Sauvignon 2008
Tenuta Manincor, Caldaro
Gewürztraminer Kastelaz 2008
Elena Walch, Termeno
Gewürztraminer
Nussbaumer 2008
Cantina Termeno
Feldmarschall von Fenner zu Fennberg 2008
Tiefenbrunner, Niclara/Cortaccia
Manna 2007
Franz Haas, Montagna
Lagrein Abtei Riserva 2006
Cantina Muri-Gries, Bolzano
Lagrein Dunkel Mirell 2007
Tenuta Waldgries, Christian Plattner, Bolzano
Lagrein Dunkel Taber Riserva 2007
Cantina Bolzano
Gewürztraminer Terminum Vendemmia
Tardiva 2007
Cantina Termeno
Moscato Giallo Passito Serenade 2006
Cantina Caldaro
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Culturonda Vino
®
Cultura enologica in Alto Adige
TESTO ROSWITHA MAIR
Culturonda® Vino illustra dodici punti, con rispettivamente tre tappe
dell’antica cultura vinicola dell’Alto Adige.
Sul Lago di Caldaro è di casa soprattutto la Schiava, vitigno autoctono
Culturonda® Vino è una guida per avvicinare gli appassionati di
cultura e di vino alla storia del vino e della viticoltura che rende
così unico e particolare l’Alto Adige.
3000 anni di tradizione vinicola che ci testimoniano quanto importate fosse, già in passato, il vino e la viticoltura; basta pensare
ai romani che trasportavano il vino altoatesino alla corte dell’imperatore dentro a particolari botti tenute da cerchi di ferro (tipo
di botte fino allora sconosciuto ai romani); ai conventi francofoni
e bavaresi, che a partire dall’8° secolo iniziarono ad acquistare
vino dai poderi vinicoli altoatesini per il loro fabbisogno. Gli stessi austriaci, durante il loro dominio, incentivarono per più di 600
anni la viticoltura altoatesina. Insieme alle vite antiche e locali,
nei vigneti si coltivava soprattutto le qualità Lagrein, Vernatsch e
Gewürz traminer.
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MAGAZINE 2010
VIVERE IL VINO
Tuttavia Culturonda® Vino non si occupa soltanto del passato, di
vitigni e di cultura vinicola. L’interesse si rivolge anche alle località ed a tutti gli aspetti legati al mondo del vino e della viticoltura. Si racconta della Strada del Vino, del paese vinicolo
di Caldaro che con wein.kaltern ha creato un importantissimo
marchio di qualità e dei sentieri del vino che l’Alto Adige fieramente vanta. Vengono presentate cantine e vignaioli che non
solo producono degli ottimi vini ma che spesso dominano la
scena con cantine di nuovissima generazione, strutture a volte
quasi avveniristiche che si abbinano perfettamente a quelle già
esistenti e tradizionali. Vere opere d’architettura moderna in perfetto connubio con strutture di vecchio stile. Negli ultimi anni
famosi architetti hanno creato dei veri e propri “templi del vino“.
A questi si sono poi associati gli artisti che con le loro opere han-
VINO & VINI
Vino in festa’10
Settimane eno-culturali di S. Paolo/Appiano
Un evento eccezionale: per un mese intero, dal
13 maggio al 12 giungo 2010, i 15 comuni vitivinicoli della Strada del Vino dell‘Alto Adige diventano
teatro di una serie di appuntamenti imperdibili e
di alto livello sul vino. Cominciando con la storica
Mostra Vini di Bolzano, “Vino in festa” si conclude
il 12 giugno con la fulminante Notte delle cantine.
www.suedtiroler-weinstrasse.info
Highlights
no dato l’ultimo tocco d’eleganza a strutture, cantine e etichette.
Se si parla di vino, fonte di gioia, salute e bellezza non si può
certo tralasciare la buona cucina. Enologia e gastronomia vanno,
infatti, di pari passo in Alto Adige. L’esempio migliore è dato dalla
Cantina di Terlano che ogni anno, non solo produce l’ottimo vino
d’asparagi, ma gestisce anche la totale commercializzazione degli
asparagi. Un’ulteriore antica tradizione è quella del “Törggelen”,
dove camminare, degustare vino ed assaggiare specialità gastronomiche sono gesti irrinunciabili.
Il dodicesimo ed ultimo aspetto elencato da Culturonda® Vino
porta il lettore, dopo un accenno del mondo delle leggende e
delle saghe, nel regno fantastico dei sensi. Scoprire, vivere e gustare il vino! L’Alto Adige regala innumerevoli possibilità per conoscere
tutti gli aspetti del vino durante le visite alle cantine e le passeggiate tra i vigneti e degustazioni.
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PER SAPERNE DI PIÙ
I dodici punti e spunti significativi di Culturonda® Vino, informazioni relative a documentazione e libri, nonché vari link sono a
disposizione di tutti gli amanti del vino a partire dalla primavera
del 2010 all’indirizzo www.bolzanodintorni.info.
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Escursione all’insegna del vino a Caldaro
il 25 aprile
88° Mostra Vini di Bolzano a Castel Mareccio,
Bolzano, dal 13 al 16 maggio
Giornate del Pinot Nero dell’Alto Adige a
Montagna ed Egna il 20 e 21 maggio
Notte delle cantine lungo la Strada del Vino
il 12 giugno
In abito bianco – Caldaro presenta i sui vini
bianchi il 29 giugno
La strada del Gewürztraminer a Termeno
il 16 luglio
Settimane eno-culturali a San Paolo/Appiano
dal 22 luglio al 3 agosto
Notte di San Lorenzo a Bolzano e ad Andriano
il 10 agosto
Giornate della degustazione dei vini della Bassa
Atesina ad Ora a metà agosto
I bianchi di Monticolo a Monticolo/Appiano
il 20 agosto
Giornate del vino a Caldaro il 2 e 3 settembre
Il vicolo del vino a Termeno il 16 ottobre
“La cavalcata del vino“, un viaggio
nel mondo del vino
Roswitha Mair
Nata a Bolzano, risiede ad Appiano. Ha
studiato Economia dei sistemi turistici a
Brunico e Venezia. Dal 2002 nel Consorzio
Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti.
Una giornata all’insegna del vino, servito da
osti competenti e gustato in piacevole ed allegra
compagnia. Il paesaggio dall’atmosfera mediterranea lungo la Strada del Vino, un intermezzo
culinario e tante informazioni storico-culturali sul
paese e la sua gente trasformano la “cavalcata del
vino”, comodamente seduti in un piccolo pullman,
in un’esperienza veramente indimenticabile.
Informazioni e date all’indirizzo
www.bolzanodintorni.info
MAGAZINE 2010
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Tesori ad alta
gradazione
TESTO JUL BRUNO LANER
Cosa significa veramente “Schnaps”? L’etimologia del termine “Schnaps“ ci porta nella Germania del nord,
più precisamente in Olanda, dato che si è scoperto che “Schnaps” deriva dal termine olandese Snap(p)s che
nei secoli si è poi diffuso nell’intero territorio linguistico tedesco.
Con 100 kg di vinacce in media si possono produrre da nove a dodici litri di grappa
Il termine è approdato naturalmente anche in Alto Adige, ed
oggi non c’è parola più indicata per indicare l’acquavite. In verità
sarebbero stati gli arabi ad aver inventato l’acquavite. Gli arabi,
in effetti, erano veri esperti della distillazione, l’arte che prevede
la separazione di vari componenti dei liquidi grazie al processo
d’evaporazione. In questo modo producevano essenze che racchiudevano tutti i profumi dell’Oriente. Un giorno decisero di distillare uva fermentata ed il risultato fu un distillato dal profumo
sconosciuto. I “produttori” assaggiarono la bevanda dal gusto
piacevole e dopo aver bevuto un paio di volte si addormentarono pacificamente. Al risveglio si chiesero stupiti “Ma cosa abbiamo mai prodotto?“ Uno degli uomini rispose: “Alkuhl!“ che in
arabo significa “dimenticato“! Era nato lo “Schnaps“ e con lui il
termine “alcol“; altre fonti invece, attribuiscono agli egizi il primo utilizzo dello “Schnaps”. Lo sguardo irresistibile di Cleopatra
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MAGAZINE 2010
sembra essere frutto di trattamenti di bellezza a base di questo
prezioso distillato.
GRAPPA DELL’ALTO ADIGE
Il suono onomatopeico della parola “Schnaps“ ricorda il termine
tedesco “Schnappen“ e già nel 18° secolo l’associazione riportava alla mente un “sorso veloce“. Un sorso che in Alto Adige si
associa alla bevuta in vetta oppure ad un veloce grappino per
stimolare la digestione. Il pezzo forte tra le grappe altoatesine è
il “Treber”, una grappa ottenuta dalla distillazione di vinacce. La
denominazione protetta dell’acquavite locale è “grappa“. Questo nome racchiude un piccolo universo di distillati, grappe alla
frutta e alle bacche. A queste s’aggiungono i liquori, soprattutto i liquori a base di grappa. Le varie distillerie lungo la Strada
del Vino potrebbero tranquillamente organizzare veri e propri
GRAPPA & ALTRO
La distillazione è un sottile gioco di temperature
Grappa dell’Alto Adige
Per la produzione della grappa dell’Alto Adige
sono utilizzate esclusivamente vinacce scelte di
provenienza altoatesina, distillate e imbottigliate
in Alto Adige. La grappa dell’Alto Adige viene
analizzata e controllata almeno due volte all’anno
per ottenere, solo dopo aver superato l’esame
sensoriale dell’ANAG (Associazione nazionale
degustatori di grappa) con minimo 75/100 punti,
il marchio di qualità Alto Adige. Ulteriori
informazioni su www.suedtirol.info/grappa
Distillerie premiate
I coltivatori altoatesini contraddistinti con il
marchio di qualità “Gallo Rosso” producono
prodotti di primissima qualità, e tra questi
naturalmente anche delle pregiatissime grappe.
Lo testimoniano le 13 medaglie che la delegazione
altoatesina ha vinto durante il Campionato
internazionale dei distillati “Destillata” a Vienna.
La distilleria Fischerhof ha ottenuto un ottimo
piazzamento durante la fiera “Ab Hof“ a Wieselburg (A), come del resto la distilleria Plonhof in
occasione della fiera di settore “Mostbarkeiten”.
Tutte le distillerie a pagina
www.gallorosso.it
Galleria dei sensi
seminari sulla produzione della grappa, tanto è l’impegno che
mostrano nella scelta delle frutta, la tecnica di distillazione, l‘immagazzinamento, la fantasia e le capacità tecniche. Un modo
divertente per conoscere tutti i segreti della tecnica di distillazione sono le visite guidate organizzate dalle varie associazioni
turistiche.
In effetti, non è sempre facile per un dilettante capire l’aff ascinante mondo dei distillati comunemente chiamati “grappe”. Durante la degustazione dei distillati però non è consentito vuotare
il bicchiere in un colpo solo. La grappa deve essere osservata,
ammirata, odorata e analizzata prima di essere gustata da palato
e gola. In questo modo si liberano i profumi e si sprigionano gli
aromi, come se in una sola goccia fossero racchiusi tutti i profumi dell’Oriente.
Nel nuovo reparto vendita della Distilleria
Roner di Termeno è stata allestita una particolare
“Galleria dei sensi”. I visitatori hanno così la
possibilità di apprendere tutto sull’arte della
distillazione, passeggiare lungo il “percorso dei
sensi” ed immergersi in questo mondo fantastico
utilizzando tutti i sensi.
www.roner.com
CURIOSITÀ
Jul Bruno Laner
Vive a Bolzano come pubblicista
freelance. Redattore di una serie di
pezzi teatrali e vari libri sull’Alto Adige,
copioni per documentazioni televisive
sull’Alto Adige e fi lmati su temi artistici e
culturali. Scrive regolarmente per
giornali nazionali ed esteri.
L’idea della pera nella bottiglia appartiene alla
distilleria Psenner di Termeno. La pera cresce
all’interno della bottiglia che in seguito viene
utilizzata per l’imbottigliamento dell’acquavite.
Un’idea geniale e l’inizio di una lunga tradizione
che ha fatto scuola; ancora oggi, nei 70 ettari di
frutteti Psenner si utilizza la procedura originale.
www.psenner.com
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Cultura edilizia
per viaggiatori
TESTO ANDREAS GOTTLIEB HEMPEL
Durante i viaggi, il nostro interesse va anche alla cultura edilizia della regione che stiamo visitando. In effetti, è proprio la
cultura edilizia di una zona il modo migliore per capire la cultura e la tradizione della popolazione che vi abita.
Lido di Caldaro, the next ENTERprise – architects
L’Alto Adige vanta un’infinità di monumenti di interesse storico-culturale risalenti a vari secoli. A questi s’aggiungono edifici di cultura
moderna che sorprendono l’attento osservatore per la loro qualità
costruttiva. Desideriamo sottoporre alla vostra attenzione alcuni di
questi edifici e monumenti:
Il Museion di Bolzano non ospita soltanto opere artistiche d’arte
moderna di livello mondiale ma rappresenta anche un'interessante
sfida architettonica e di cultura edilizia. Due eleganti ponti ad arco
collegano i quartieri della città posti sulle due sponde del fiume Talvera all’edificio color argento aperto su entrambe le facciate, come a
simboleggiare l’arte come “ponte” tra le singole realtà linguistiche.
Nelle immediate vicinanze si trova l’Accademia Europea che ospita spesso manifestazioni che hanno come tema centrale la convivenza tra le diverse culture dell’arco alpino. Dopo un attento restau36
MAGAZINE 2010
ro, l’edificio è ora esempio di un perfetto connubio tra architettura
tedesca ed italiana; il “razionalismo” di Miozzo e Mansutti datato
1934 si fonde ora con lo stile austriaco di Klaus Kada (2002), in un
dialogo architettonico trasparente e moderno.
Un altro monumento di rilievo è rappresentato dalla Parrocchiale di Laives, un gioco di elementi dell’epoca romanica e neogotica
che offrono un insieme architettonico molto speciale e stimolante.
La facciata dell’edificio annesso segue i contorni delle montagne.
L’interno è caratterizzato da linee che oscillano dal pavimento alle
pareti sino al soffitto, e solo la croce offre un sostegno ad angolo
retto. Particolare invece la luce che penetra all’interno e fa brillare di
color oro il legno.
La “montagna incantata“, così Reinhold Messner chiama la più
grande rovina di castello altoatesina, ora ospita il Messner Mountain
(1)
(2)
(3)
(4)
(1) L’EURAC a Bolzano, Klaus Kada (2) La Parrocchiale di Laives, Höller e Klotzner
(3) Museion di Bolzano, KSV Krüger Schubert Vandreike (4) La nuova funivia del Renon: tecnica innovativa e architettura trasparente
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Il Seehotel Ambach a Caldaro, Othmar Barth
Museum. Le mura storiche del castello (nel 1957 Silvius Magnano
proclamò qui il suo “Via da Trento”) sono solo state rinforzate, mentre le strutture ed installazioni in acciaio sono state disposte in modo
tale da poter essere rimosse in ogni momento – una vera opera artistica a sé stante.
L’altipiano del Renon è il luogo con la più lunga tradizione di villeggiatura estiva, e già nel 1907 poteva essere raggiunto con una
cremagliera. Nel 2009 è stata inaugurata la nuova Funivia del Renon,
dotata di otto cabine che trasportano ognuna 35 persone ogni 4
minuti. In soli 12 minuti si arriva a Soprabolzano. In prossimità della
stazione a monte si trova il Parkhotel Holzner, un edificio in stile liberty costruito nel 1908.
Un’ulteriore alternativa alla macchina è rappresentata dalla cremagliera della Mendola, costruita nel 1903 e che in soli 12 minuti supera
una pendenza del 64%, collegando Caldaro al Passo Mendola. Nel
2008 la cremagliera è stata rimodernata e munita di nuovi vagoni, ai
quali ora si può accedere anche a metà percorso lungo l’Alta Via di
Caldaro. Raggiunto il passo è possibile ammirare il Grand Hotel che è
stato trasformato in un complesso residenziale.
La viticoltura altoatesina si è trasformata negli ultimi vent’anni, e
dalla produzione di massa si è passati alla produzione di qualità, molto apprezzata a livello internazionale. Quest’aspetto ha influenzato
anche lo stile architettonico delle cantine vinicole, prima tra le quali
la cantina di Termeno, famosa per il suo Gewürztraminer. La straordinaria costruzione d’acciaio verrà inaugurata nel 2010 e rappresenterà
uno dei simboli del paese di Termeno.
Al 16° secolo risale lo Stroblhof di Appiano. Negli anni il famoso
maso e albergo è stato sottoposto ad accurati interventi di ristrutturazione. L’albergo dispone di uno spazio wellness e di una moderna
cantina che s’inseriscono perfettamente nell’insieme: elementi moderni ed antichi in un perfetto connubio di stili. Un laghetto balneabile è situato nel meraviglioso vigneto di quattro ettari, dove vengo38
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Hotel Goldener Stern di Caldaro, Thomas Mahlknecht/Igor Comploi
no prodotte 40.000 bottiglie di vino di prima qualità che danno un
tocco in più al soggiorno presso il Stroblhof.
Inizialmente si rimane un po’ sconcertati dal fatto che sia stato costruito un lido con piscina all’aperto nei pressi del Lago di Caldaro, il
lago balenabile più caldo dell’intero arco alpino. La particolare struttura architettonica, plastica e leggermente rialzata rispetto alla zona
circostante, ha comunque ottenuto il consenso del pubblico. Come
se fossimo sul ponte di una nave, è possibile ammirare i vigneti della
zona, il lago trasparente e lo scenario montano circostante: un’esperienza veramente unica!
Il luogo ideale per trascorrere le ferie al lago è sicuramente il Seehotel
Ambach che s’inserisce meravigliosamente tra suggestivi elementi architettonici, vigneti, frutteti, prati, canneti ed il Lago di Caldaro. Quasi
da non credere che l’albergo sia stato costruito già nel 1974. Infatti, lo
stile architettonico soddisfa ancora pienamente i criteri moderni e non
sembra aver risentito del tempo. La vista dal lago è altrettanto meravigliosa come la vista panoramica dalla terrazza soleggiata.
Al centro del paese di Caldaro si trova lo storico Albergo Stern, il
quale, dopo un attento rimodernamento nel 2009, mette ora a disposizione camere molto accoglienti, caratterizzate da un’atmosfera
tradizionale che combina elementi storici e moderni, un’elegantissima enoteca al piano superiore, ed un ampio spazio wellness situato
nel tranquillo giardino che offre una meravigliosa vista panoramica
sopra i tetti di Caldaro.
Se desiderate la massima eleganza dovete optare per l’Hotel Greif
in Piazza Walther a Bolzano. L’atmosfera del 15° secolo è stata sapientemente preservata anche dopo aver sottoposto l’albergo ad ingenti
lavori di ristrutturazione, effettuati sotto la guida dell’architetto Boris
Podrecca. I 33 ambienti offrono atmosfere diverse in base all’arredamento ideato da diversi artisti, ed il Bar Grifoncino affascina per l’atmosfera internazionale. Per mangiare ci si sposta presso l’adiacente
Grand Hotel Laurin.
CULTURA & ALTRO
Scalinate verso il cielo
Fortezze orgogliose e imponenti castelli, chiese dai
colori vivaci e cappelle silenziose e solitarie, paesi
pittoreschi e cittadine in paesaggi agresti completamente diversi costituiscono il fascino delle
“scalinate verso il cielo” della Via Romanica delle
Alpi. La zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti vanta
due perle dell’epoca romanica: la chiesetta di San
Giacomo a Kastelaz nei pressi di Termeno e la
cappella di Castel d’Appiano a Missiano/Appiano.
www.stiegenzumhimmel.it
Via Claudia Augusta
La Via Claudia Augusta conduce da Donauwörth
in Germania a Venezia congiungendo persone,
epoche e culture. Il modo migliore per scoprire
la via imperiale romana è con la carrozza, a piedi
o, ancora meglio, in bicicletta. Guida per la
bicicletta “Via Claudia Augusta – dal Danubio
all’Adriatico”, da ordinare presso
www.esterbauer.com, www.viaclaudia.org
MMM Firmian
Hotel Greif di Bolzano, Boris Podrecca
La Val Sarentino è un paradiso naturale incredibile che può essere contemplato magnificamente alloggiando presso l’Hotel Bad
Schörgau. “Tradizione e spirito del tempo“: questo è il motto della
famiglia Wenter, orgogliosa di gestire, non solo una cucina presente
nelle migliori guide gourmet, ma anche il tradizionale “Bauernbadl”,
l’antico bagno legato alla cultura dei bagni contadini. A questo s’aggiunge il rimodernamento dell’albergo che ora propone elementi
architettonici quasi artistici che si inseriscono meravigliosamente nel
paesaggio naturale circostante.
Dal 1890 l’Hotel Zirmerhof a Redagno offre ospitalità ai villeggianti
tra i quali figurano anche molti personaggi famosi. Tranquillità assoluta, sole di montagna e il meraviglioso panorama su 80 cime alte
3000 m. A questo si aggiunge lo stile architettonico tradizionale contadino con antiche “stuben“, le sale da pranzo storiche sapientemente ristrutturate che non turbano l’atmosfera d’altri tempi. Particolarmente invitante risulta lo spazio wellness ricavato sotto la collina, che
offre una meravigliosa vista panoramica sui dintorni.
In conclusione: l’architettura come collegamento tra vecchio e
nuovo: questa è la vera forza degli eccellenti architetti altoatesini che
con molta creatività e fiuto per le diverse esigenze costruttive non si
sono mai lasciati andare a soluzioni “kitsch”, ma hanno sempre saputo unire “l’elemento tirolese” con eleganza e buon gusto.
Andreas Gottlieb Hempel
Professore di architettura e giornalista,
nato nel 1941 a Dresda. 30 anni di libera
professione come architetto a Monaco e 10 anni
di attività politica professionale a Berlino
(presidente del BDA, vicepresidente UIA,
fondatore del Centro Tedesco di Architettura).
Dal 2003 a Bressanone/Alto Adige. Scrive e tiene
conferenze in tema di architettura.
Fra le antiche mura di Castel Firmiano,
completate da una moderna struttura di vetro e
acciaio, Reinhold Messner ci svela l’importanza
delle montagne per la civiltà umana. Al Messner
Mountain Museum il grande protagonista e tutto
il fascino delle montagne. Aperto dalla prima
domenica di marzo all’ultima domenica di
novembre.
www.messner-mountain-museum.it
Albergo storico 2010
Quest’anno sono stati addirittura due gli alberghi
insigniti con il premio speciale “Albergo storico
dell’anno in Provincia di Bolzano”: il Parkhotel
Laurin di Bolzano, uno degli alberghi più famosi e
rinomati della città, ed il pittoresco Albergo
Zirmerhof di Redagno di Sopra per la sua
straordinaria continuità storica.
www.albergostorico.it
LIBRO
Alberghi d’atmosfera in Alto Adige
88 indirizzi da ricordare per una vacanza di
sogno in Alto Adige. L’autore presenta una serie
di alberghi di varie categorie selezionati secondo
criteri come la qualità del servizio, l’atmosfera
confortevole, la cucina curata, la posizione o
l’architettura particolari.
www.folioverlag.com
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TESTO ALEXANDER ZINGERLE
A tutto ritmo!
Musica in costume tradizionale
Gli spagnoli hanno il flamenco, gli italiani il bel canto e
noi altoatesini la musica bandistica. Il paese vanta, infatti, quasi 10.000 musicisti attivi, suddivisi in 211 bande
musicali del paese. Nella maggior parte dei casi si tratta
di giovani talenti dotati di grande entusiasmo e musicalità. È ormai lontano il cliché della solita musica ritmata e
delle noiose marce.
Il suono di una fanfara apre la vivace marcia: trombe, tromboni
e clarinetti fanno a gara a chi suona più forte. Il cuoio ed i tacchi
delle scarpe tengono rumorosamente il tempo. I musicisti in costume locale marciano al passo. I visi seri, la postura eretta, i colletti inamidati, le piume dritte sul capello; tutto fa pensare quasi ad
una marcia militare, ma vi sbagliate! La marcia è solo una parte del
corteo festoso della festa di paese della Val Sarentino. Il bestiame
osserva la scena, giovanotti ammiccano con belle ragazze, uomini
adulti parlano; l’idillio del paese ricorda tempi passati. La banda
musicale composta da circa 50 musicisti, sembra seriamente impegnata nel suo ruolo. E ci mancherebbe! Le bande musicali non
sono una cosa di poco conto. Non suonano soltanto per i turisti
per essere immortalati in una fotografia, sebbene sia sempre divertente civettare con la macchina fotografica. Queste bande musicali si
esibiscono nel Rheinland, Germania del Nord e perfino in California.
Esse rappresentano “un’usanza viva”, la colonna portante della tradizione tirolese. Le bande musicali suonano sempre in piazza, nelle
Case della Cultura, durante le feste religiose, i matrimoni e i funerali.
La tradizione deve essere preservata. La cultura locale e l’amore per
le proprie usanze assumono un’importanza fondamentale in questa
nostra era di globalizzazione. Nei paesi non viene inaugurato alcun
negozio o alcuna festa senza banda musicale; senza la musica sembra mancare tutto, come se non fosse legittimo.
Vivandiere marciano in testa alla banda
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I costumi tipici e gli strumenti solitamente sono di proprietà della banda
IL RINASCIMENTO DELLA MUSICA BANDISTICA
La musica bandistica appartiene all’Alto Adige come il “Törggelen“, il “Watten“ (gioco a carte) e l’alpinista estremo Reinhold Messner; tutto considerato esistono più bande musicali che comuni
(211 a 116). I musicisti sono più giovani che attempati (il 54,9% dei
musicisti non ha ancora 30 anni) e quasi 10.000 di essi suonano
strumenti a fiato. Lo strumento che non può mai mancare nella
banda musicale è sicuramente la cornucopia. Nel 2008 sono stati
investiti quasi quattro milioni di euro nelle bande musicali altoatesine per comprare strumenti e costumi tradizionali, abbellire
le sale di prova e per organizzare corsi di musica. Se un giovane
desidera entrare a far parte di una banda musicale deve ottenere
un riconoscimento di bravura in oro, argento oppure in bronzo.
La bravura dei musicisti viene misurata in vere e proprie competizioni, dove i musicisti marciano e suonano. “Oggigiorno i musicisti
sono addestrati in modo impeccabile. Ognuno partecipa con zelo
e ambizione”, sostiene Andreas Andergassen di Caldaro. Il suonatore di tromba e corno ventottenne è il maestro di cappella della
banda musicale di Egna. Il lavoro di falegname lo svolge part time
in modo da aver abbastanza tempo per la musica, la sua vera passione. Ama la creatività, rifinire la musica e anche il cerimoniale. Le
musiche tramandate e le marce sono solo una parte del programma. I giovani suonano volentieri anche colonne sonore di film,
tormentoni della stagione, pezzi di James Last e qualche volta
perfino qualche accenno di jazz. La banda musicale d’Egna aspira
ad un giusto rimodernamento; succede così che la musica tipicamente tirolese venga arricchita con suoni rock, groove e beat.
A volte perfino proposta in un medley degli AC/DC. Le bande
hanno nomi fantasiosi come Volxrock, Sauguat oppure Vollbluet,
vantano almeno una dozzina di strumenti e sono richiestissime
in tutto il paese. Questo non è tutto; la tradizione tirolese fino a
poco tempo fa voleva che le bande musicali, i pompieri volontari,
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gli Schützen e tante associazioni sportive fossero dominio esclusivamente maschile, in effetti, il maestro di cappella era di norma
sempre un uomo. Le donne erano solo un piacevole “belvedere” e
solitamente suonavano il clarinetto, il flauto oppure il corno. Molto
spesso marciavano come vivandiere ed erano in testa alla banda.
Nel loro barilotto portavano dell’ottima grappa, attirando così gli
sguardi ammirati di tutti gli uomini.
A dare una svolta in quest’ambiente prettamente maschile, ci
ha pensato Cäcilia Perkmann, la quale ha contribuito ad innalzare
gli onori delle donne. A soli 26 anni dirige da tre anni la banda
musicale di Dodiciville di Bolzano; prima dirigeva la banda musicale di Tesimo. La banda musicale di Dodiciville conta 50 musicisti,
in gran parte uomini che senza brontolare eseguono le loro musiche dirette dall’esile Cäcilia. La ragazza è altamente qualificata:
può vantare un diploma di direttore d’orchestra, un corso di studi
presso l’Università della musica di Linz e un altro presso l’Istituto
Europeo di Musica di Trento: sicuramente ottimi presupposti per
guadagnarsi il rispetto degli uomini.
I COLORI DELLA MUSICA POPOLARE
“Curare la musica popolare non significa custodire la sua cenere,
ma tramandare il suo fuoco”, sostiene Roland Walcher Silbernagele, citando un antico proverbio. Il conduttore radiofonico e televisivo trentacinquenne, originario del paese vinicolo di S. Paolo,
conduce i programmi “A Tanzl – a Weis“ e “Jahrein Jahraus“ dove
cerca di spiegare le origini della musica popolare. Solitamente si
suona in osterie tradizionali, ambienti ideali per suonatori di cetra,
salterio e armonica. “La musica popolare ha molte più sfumature
di quanto si pensi, ha origine nella vita quotidiana ed è da sempre
lo specchio della gente comune. La musica è critica, ha sfumature
erotiche e rappresenta il mezzo migliore per interpretare la società”, sostiene Walcher Silbernagele.
MUSICA & ALTRO
Grand Prix della musica popolare
I fratelli Ulrich e Otto Messner di Andriano, alias
Vincent e Ferdinando, hanno vinto, con la canzone
“Der Engel von Marienberg”, il Grand Prix della
musica popolare 2009. Nel 2006 i cantanti Rudy
Giovannini & Belsy, assieme al Coro Monte Pallidi,
sono riusciti ad entrare nel cuore del pubblico con
la canzone “Salve Regina”. Nel 1990 il Grand Prix
viene vinto dai “Kastelruther Spatzen” con il titolo
“Tränen passen nicht zu dir”.
www.vincentfernando.com
10° Köfelefest con Rudy Giovannini
il 4 e 5 luglio a Laives.
Sono ormai più di 10 anni che Rudy Giovannini è
in vetta alle classifiche della musica popolare. Il
“Caruso delle montagne“ invita ogni anno gli
appassionati di musica popolare alla tradizionale
festa sul “Köfele”, nei pressi di Laives, organizzata
dal suo comune nativo. Prevendita biglietti dal
2 febbraio 2010 presso l’ufficio turistico di Laives.
www.leifers-info.it
Europeade di danza folcloristica
Gli strumenti a fiato affascinano i giovani
Da anni si è in disaccordo per stabilire quale sia la musica popolare “vera” e quella per molti aspetti più “commerciale”. Canzonette, sostengono lingue ciniche, con testi e arrangiamenti spesso
banali, cantate da cantanti sempre sorridenti ed abbronzati. Questi, a loro volta, incassano le critiche con disinvoltura pensando
al forte guadagno prodotto da dette canzonette. Gruppi come
Vincent & Fernando, Kastelruther Spatzen e Rudy Giovannini sono
amatissimi dal pubblico germanico. La gara canora più importante dell’anno è sicuramente il “Grand Prix della musica popolare”
in Germania. Canti popolari? Canzonette? Musica tirolese? Un
“Landler”, un “Boarischer” oppure una danza popolare? Ognuno
dovrebbe cantare e ballare la musica che più gli piace e a noi non
resta che intonare un “Holladrio”!
Alexander Zingerle
Redattore della rivista lifestyle
“IN Südtirol”, un tempo collaboratore di
Südtirol Online e Südtirol Life. Autore
di 15 pezzi di teatro e cabaret per
Kühne Ü Bühne. Infanzia trascorsa in
Val Pusteria, servizio civile a Trento,
studi di lingue ad Innsbruck e in Scozia;
risiede in Oltradige.
dal 21 al 25 luglio a Bolzano
L’Europeade è la manifestazione folcloristica e di
costume più grande d’Europa che dal 1964 viene
organizzata annualmente in una diversa città
europea. Nel 2010 l’avvenimento avrà luogo a
Bolzano. Un’occasione unica per ammirare
migliaia di uomini e donne provenienti da tutta
l’Europa nei loro costumi tradizionali.
“Musikantenstadl“
Un evento per la musica popolare
Dopo il successo del 2005 il “Musikantenstadl”
torna in città: il 18 settembre 2010 la Fiera di
Bolzano ospiterà per la seconda volta il programma
canoro dal vivo condotto da Andy Borg. Un vero
evento per gli amanti della musica popolare. E’
possibile assistere alle prove generali la sera prima
dello spettacolo sempre alle ore 20.15.
CURIOSITÀ
Nei 23 comuni dell’area turistica Bolzano Vigneti
e Dolomiti convivono 39 bande musicali. Solo il
comune del Renon vanta ben sei bande musicali; i comuni di Sarentino e Appiano ne contano
quattro.
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Un intero paese
a briglie sciolte
Riflettori puntati sul corteo dell’Egetmann
TESTO WERNER MENAPACE
Mezzogiorno. In paese regna la calma prima della tempesta, l’aria è piena di tensione.
Una strana atmosfera d’attesa, un dolce fremito. Come se da un momento all’altro le vie del paese
dovessero essere invase da una grande tempesta che perde man mano forza nella piazza centrale.
Un fenomeno naturale che si abbatte su migliaia di trepidanti spettatori.
Gli “Alt-Weibelen” scherzano con il pubblico
Non è possibile descrivere il corteo dell’Egetmann, bisogna averlo
visto. Lo sostengono coloro che almeno una volta hanno avuto la
fortuna di vederlo. Coloro che hanno veramente vissuto appieno
l’emozione, i rumori assordanti, gli odori, lo sbatacchio di Egetmann
e compagni, lo schiocco delle fruste, il martellare dei fabbri, lo sferragliare e tintinnare di barattoli di latta, il suono delle fisarmoniche,
i canti, le urla a squarciagola, lo “ho-ho” dei signori, il rumore di indumenti bagnati e le strilla degli spettatori. Il fumo di forni e focolai,
il profumo di ginepro, pino ed abete, di carburante e marmitte, di
piume di gallina, segatura, polvere e fuliggine (è il momento in cui
a Termeno si misurano eccezionali valori di polveri fini), di polenta,
würstel, omelette, bomboloni e vin brulé, cavalli e pesci volanti…
FIGURE RUMOROSE E SELVAGGE
Giovani ragazzi che s’infilano sacchi di patate, portano sulle spalle
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figure animalesche intagliate nel legno ed alte alcuni metri, che si
trasformano in draghi e corrono per ore ed ore sbatacchiando tra
le strade del paese e la massa di spettatori…
Cittadini rispettabili che cavalcano ramazze e corrono come
streghe e stregoni impazziti attraverso il paese, si lanciano in balli
tribali attorno ad un gigante paiolo fumante e gridano frasi primordiali …
Decine e decine di “Burgl“ e “Burgltreiber“ (due figure misteriose, una donna e un uomo che non possono mancare nel corteo)
si aggirano nel paese con aria misteriosa e minacciosa, si arrampicano sulle facciate delle case e si fanno calare a testa in giù da
cornicioni e finestre…
Pescatori con piovre in testa che cercano di spaventare donne e
bambini…
Sportivi impavidi che si tuffano nelle acque gelate della fontana
del paese, sguazzano nell’acqua e giocano come i bambini piccoli
nella vasca da bagno…
CATARSI CHE SEGUE L’ESTASI
Con questo sarebbe già chiaro, cosa sta alla base del corteo
dell’Egetmann; si tratta di uno spettacolo durante il quale i protagonisti si “purificano” e “purificano” gli spettatori con grida e lamenti, portandosi in uno stato d’estasi. Da questo punto di vista
si può dire che la sfilata carnevalesca dell’Egetmann si riallaccia
ad una tradizione di 2000 anni. Origini, retroscena, radici, date
storiche e documentazioni scientifiche perdono ogni importanza. Questo è il momento di esorcizzare le paure primordiali: orsi,
draghi, streghe, demoni…
Durante la sfilata, nulla è veramente “bello“, pulito, ordinato
oppure curato. È inutile beffarsi dell’aspetto selvaggio della sfilata, oramai ogni spettatore sa esattamente cosa lo aspetta, ed è
cosciente del fatto che sarà travolto anima e corpo nell’evento.
Non c’è via di scampo!
TRADIZIONI & ALTRO
Gli “Schnappvieher” o “Wudelen” sono alti più di tre metri
I Fuochi di Sacro Cuore
L’antica usanza si basa su un voto che i combattenti
tirolesi, insieme ad Andreas Hofer, fecero nel 1796
durante i combattimenti d’indipendenza del Tirolo
contro Napoleone: in caso di vittoria contro
Napoleone avrebbero giurato eterna fedeltà al
Sacro Cuore. Inaspettatamente la battaglia fu vinta
e da quel giorno ogni anno i fuochi di Sacro Cuore
infuocano le vette delle montagne.
Törggelen
Il “Törggelen”, un’usanza tipicamente autunnale
che quasi sempre conclude un’escursione oppure
una gita tra i boschi e vigneti. Il “Törggelen”
prevede una sosta in uno dei tanti “Buschenschank” tradizionali dove è possibile gustare una
tipica merenda tirolese a base di specialità tirolesi,
“krapfen”, speck e vino novello. Anche le
caldarroste non devono mai mancare in un
Törggelen “a regola d’arte”.
Mercato di San Martino a Cornaiano
L’11 novembre viene organizzato il mercato di
San Martino di Cornaiano. Una grande festa per
tutto il paese. Chi non compra nulla al mercato
non passa un buon inverno – così dice un detto
popolare. Inoltre: è d’obbligo gustare il vino
novello.
La sfilata dell’Egetmann
La singolare sfi lata dell’Egetmann viene
organizzata dal 1591 ogni due anni il martedì
grasso a Termeno. La figura principale del corteo
è l’Egetmann Hansl, un signore benestante che sta
per convolare a nozze…
Date da non dimenticare:
Sfilata dell’Egetmann per bambini il 16 febbraio 2010
Sfi lata dell’Egetmann l’8 marzo 2011
www.egetmann.com
Tranne le donne (che secondo la tradizione non possono partecipare alla sfilata), bambini, anziani e qualche inguaribile musone, la
metà della popolazione partecipa attivamente alla sfilata. E dopo
due anni, al più tardi dopo l’Epifania, esplode nuovamente la “febbre delle maschere” che porterà, il giorno della sfilata dell’Egetmann, ogni abitante di Termeno che si rispetta nuovamente nel
giusto “stato di grazia”.
LIBRO
Werner Menapace
Nato a Termeno. Con un forte
attaccamento alla sua terra, non disdegna
però di conoscere altri luoghi del mondo e
le loro realtà. Traduttore, scrittore, musicista e alpinista. Ogni due anni partecipa
attivamente all’immensa kermesse che
travolge il paese di Termeno.
La sfilata dell’Egetmann a Termeno
Un libro illustrato sul corteo con testi storici,
racconti attuali e più di 500 fotografie tratte dalle
diverse epoche – la foto più vecchia risale al 1909.
Il libro è disponibile presso il negozio Foto Geier
di Termeno al prezzo di € 28.-.
MAGAZINE 2010
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TESTO GABRIELE CREPAZ
Il gomitolo infinito
Sulle tracce delle leggende
La leggendaria Rovina Neuhaus nei pressi
di Terlano, spesso indicata come Castel “Maultasch“
L’Alto Adige è un paese ricco di leggende. Tante meravigliose storie s’intrecciano alla storia del paese, plasmandone perfino il paesaggio. Molti sentieri tematici, veri e
propri sentieri delle leggende, raccontano di tempi lontani, di misteri. Luoghi dove dare libero corso alla fantasia. In ogni stagione dell’anno.
Il ragazzo solleva il coperchio della cassa del tesoro e allunga la
mano per prendere una moneta d’oro. Le ragazze esitano. Sull’insegna in legno si legge: “Non cercate di rubare le monete d’oro
altrimenti succederanno cose sgradevoli!” Elias ripone la moneta
e sfiora per sbaglio con la mano una testa di legno, anch’essa riposta nella cassa. “Non toccare la testa di legno. Porta sfortuna!”
dice l’insegna. Elias si morde il labbro, sorride imbarazzato. Poi i
bambini corrono via.
STREGHE E DOMATORI DI ORSI
Camminiamo lungo il Sentiero delle leggende di Trodena che in
prossimità del “Forchwaldegg” procede tortuosamente attraverso un bosco rado. Il sentiero è stato allestito dai bambini e dagli
insegnanti della scuola elementare di Trodena. I bambini hanno
scoperto molte leggende del loro paese della Bassa Atesina. Storie
“misteriose” che hanno cercato di raccontare in chiave moderna
e di rappresentare con materiali naturali. Le piacevoli illustrazioni delle dieci stazioni del sentiero raccontano le storie di streghe,
eremiti, un domatore di orsi e del terribile “gatto di Pinaid”. Sulle
insegne in legno sono incise in lingua tedesca e italiana le storie
di singolari personaggi. Un modo divertente per leggere e raccontare le leggende della zona; 45 minuti che passano in un batter
d’occhio e lasciano presagire quanto i contadini di Trodena temes-
Il personaggio leggendario”Kalchwalder Wilde”,
Sonvigo/Val Sarentino
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Il personaggio leggendario “Pfeifer Huisele”, Sonvigo/Val Sarentino
sero le cose inspiegabili che tanto volentieri imputavano al regno
della magia.
“Mamma, guarda, una nuova storia!“ I bambini ci corrono incontro. Sembra quasi una piccola caccia al tesoro. Avvincente,
divertente, momenti di piacevole aspettativa. Qui un viso variopinto tra i cespugli, lì la mano di una strega tesa verso il cielo.
Leggende e miti sono presenti ovunque in Alto Adige. La natura è stata sempre predominante tra le montagne, i boschi e le
valli spesso isolate dal mondo esterno. Ogni rumore si trasformava in mistero. Chi si opponeva alle forze della natura era un
eroe, oppure veniva punito dalla natura stessa. Quando la scienza
cominciò a spiegare i fenomeni naturali, la quotidianità dei contadini era ormai dominata da forze misteriose, da spiriti capaci
di guastare il latte e da uomini che osavano sfidare gli dei. Erano
già nate centinaia di leggende e saghe, raccontate nelle lunghe
serate d’inverno.
La vita moderna che finalmente raggiunse anche l’Alto Adige
liquidò le leggende come banali “storielle” medioevali. Oggi si cerca di recuperare questi tesori custoditi unicamente nella memoria
delle persone, di riportare alla luce le storie e le leggende di tempi
passati. La globalizzazione ha risvegliato la curiosità per le cose
passate, e si vorrebbe dare nuovamente libero corso alla fantasia
dei racconti di miti ed eroi.
I BIRILLI D’ORO
Da secoli la rovina del castello “Maultasch“, posta su di un ripido
sperone roccioso, sovrasta la Val d’Adige; proprio qui si dice siano
stati nascosti i birilli d’oro. Birilli custoditi da una principessa che
aspetta di essere liberata … La storia sembra essere interessante.
Si parla perfino di una principessa! Si dice che il castello fosse abitato dalla principessa Margarethe Maultasch, contessa del Tirolo.
I bambini non ci credono. “Come ha fatto Margarethe a salire a
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Sentiero delle leggende di Trodena
cavallo il ripido sentiero?” In effetti, il sentiero sembra pressoché
inespugnabile. “Mm, un servo ha rubato i birilli d’oro alla principessa e poi nascosto il ricco bottino nel castello?“ “Ma perché proprio
nel castello?” Il passo dei bimbi si fa più veloce, tanta è la curiosità.
“Il servo voleva aspettare il momento giusto per scendere in paese
e vendere il suo tesoro.” E poi cosa successe?
Una storia richiama l’altra, e la passeggiata tra la natura assume
un sapore del tutto particolare e speciale. Si ha la sensazione di
avvicinarsi sempre di più alla terra ed ai suoi abitanti. Molto spesso
le storie si assomigliano, a volte cambiano solo i luoghi e qualche
personaggio. Molto spesso non si tratta di storie veritiere, ma solo
di racconti che sono il frutto dell’immaginazione e della suggestione. Ma allora non esiste alcun tesoro nascosto nella rovina di
Castel Maultasch?
L’Alto Adige vanta la bellezza di 2.000 leggende e saghe. Alcune
delle leggende hanno dato vita a rappresentazioni fantasiose lungo i suggestivi “Sentieri delle leggende”. Anni fa fu inaugurato il
Sentiero delle leggende del Salto che si snoda attraverso l’altipiano tra Bolzano e Merano; in Val Sarentino, studenti ed insegnanti
hanno realizzato la Via delle saghe di Sonvigo ed un divertente
quiz. Quest’anno sono stati allestiti altri due sentieri delle leggende ad Anterivo e Trodena. I sentieri sono il frutto di lunghe ricerche effettuate con passione da scolari ed insegnati, e il risultato è
sicuramente sorprendente. Oggi i sentieri percorsi dagli escursionisti con zaini e cannocchiali aprono, oltre a meravigliose vedute
panoramiche, anche le porte di un mondo lontano. Un mondo in
cui i contadini sorvegliavano per molti giorni e notti il bestiame in
luoghi lontani ed isolati, e le contadine osservavano con invidia la
produzione gigantesca di burro della vicina. Un modo dove non
sempre gli avvenimenti seguivano un senso logico, ma erano avvolti da mistero e fantasia.
FAMIGLIA & ALTRO
Sentiero delle leggende sul Salto
Il sentiero conduce dall‘Albergo Stella Alpina
sopra San Genesio a Lavenna;
tempo di cammino: 3 ore.
www.jenesien.net
Via delle saghe di Sonvigo
Il sentiero conduce dall’Albergo Wippingerhof
a Sonvigo in Val Sarentino alla Malga Durr. Il
divertente libretto a quiz da consultare durante
il cammino è disponibile presso l’Associazione
Turistica a Sarentino oppure presso il
Wippingerhof; tempo di cammino: 45 minuti.
www.valsarentino.com
Anterivo e Trodena
I sentieri si trovano uno ad Anterivo ed uno a
Trodena; tempo di cammino: 45 minuti per ciascun
sentiero. Informazioni presso il centro visite Parco
Naturale Monte Corno a Trodena.
Family Hotels Renon
Il mondo delle leggende del Salto vanta dodici saghe
IL GOMITOLO INFINITO
Cambio di scena. Domenica mattina sull’altipiano del Salto. Abbiamo appena superato una breve salita e davanti a noi si snoda
pianeggiante il Sentiero delle leggende, tra distese di larici che
ondeggiano nel vento. È arrivato il momento di raccontare la leggenda del gomitolo infinito. La leggenda narra di una vergine che,
in segno di gratitudine, regala un gomitolo di lana ad una contadina. “Ti raccomando, non chiedere mai quando il gomitolo finirà”,
avvisa la vergine. La contadina si attiene alla raccomandazione e
il gomitolo di lana sembra effettivamente non finire mai. Fino al
giorno in cui una stupida cucitrice pone la fatidica domanda. Mia
figlia di sei anni, che ha appena imparato a lavorare a maglia, sembra molto impressionata dal racconto e sua sorella minore anche,
quando ad un certo punto esclama: “Guarda, la contadina ha appena steso i panni“. In effetti, scorgiamo un movimento vicino alla
baita poco distante. Leggenda oppure realtà?
Vacanze varie e avvincenti per le famiglie.
Ogni settimana si organizzano visite nei masi,
cavalcate, arrampicate e incontri per bambini.
E nelle settimane a tema si concentra tutto su di
un argomento: chi desidera vivere una settimana
intera da indiano, cavaliere o strega?
www.familyhotels-ritten.com
La collina di Castelvetere
Tra le querce ed i cespugli che vagamente
ricordano la macchia mediterranea si inserisce
un fenomeno di magia medioevale. I cosiddetti
“Kuchelen“ rappresentano i resti di un muro di
cinta bizantino lungo 500 metri. Su una collina
non troppo distante si scorgono inoltre i resti della
Cappella di Santa Barbara. Mistico è il cosiddetto
“scivolo della fertilità“, una pietra liscia ed
inclinata dove solevano scivolare giù le donne
che desideravo bambini.
LIBRO
L’Alto Adige dei famosi
Gabriele Crepaz
Incaricata del settore cultura
dell’Alto Adige Marketing. Studi di
giornalismo a Monaco di Baviera, incarichi
giornalistici per print, TV, radio; redattrice
del settimanale “ff”. Una volta passava molto
tempo in musei e teatri, oggi si dedica
con la famiglia alla cultura altoatesina,
in montagna e in valle. Vive a Bolzano.
Ötzi, Petrarca, Freud e Messner hanno tutti in comune un particolare legame con l’Alto Adige. Gli
autori hanno seguito le tracce che artisti e scienziati, uomini politici e di chiesa, sportivi e scrittori
hanno lasciato in Alto Adige nel corso dei secoli.
Con cartine, informazioni sulla gita, segnalazioni
di musei e posti di ristoro presenti lungo la via.
www.folioverlag.com
MAGAZINE 2010
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TESTO FLORA BRUGGER
Camminate,
canederli e
canti allegri
I bambini vorrebbero andare in piscina; il cielo terso lascia presagire una bellissima giornata. “Proprio la giornata ideale per la montagna“ dice papà durante la colazione, mentre
spalma uno spesso strato di burro sulla fetta di pane nero. “Abbiamo ancora del pane,
vero? È buonissimo, anche con lo speck e il formaggio“ dice di buon umore e indicando il
filone di pane. In montagna non deve, infatti, mai mancare una buona merenda!
Le Alpi Sarentine con le loro 140 vette panoramiche,
sono l’eldorado degli escursionisti
Luis e Martha Huber sono degli escursionisti appassionati. Hanno
già fatto molte escursioni e tour in montagna. Martha conosce la
sua valle d’origine, la Val Sarentino, come le proprie tasche, ma
ogni escursione si trasforma sempre in un’esperienza unica e speciale. Da quando i bambini sono più grandi le escursioni si sono
allungate e molto spesso durano un’intera giornata. Naturalmente
è sempre prevista una piacevole sosta in una delle 45 malghe e
rifugi della Val Sarentino. “Dove si va oggi?“ chiede Felix, il più giovane dei fratelli, che è sempre molto entusiasta di andare in montagna; con Petra invece, la sorella più grande, bisogna essere più
persuasivi. “Giogo della Croce! È da tempo che non ci andiamo“,
dice il padre Luis e guarda con sguardo indagatore il resto della
famiglia. “Ci aspettano un paio d’ore di cammino“ dice Petra, ma
questa volta sembra essere d’accordo. “Prendiamo il bus navetta
fino a Öttenbach, vero?” chiede Felix, “che poi ci viene a riprendere al rifugio.“ Il pullman escursionistico della Val Sarentino è molto
pratico perché permette di effettuare estese escursioni senza dover ritornare al punto di partenza.
INFO & ALTRO
Che appetito in malga!
Prodotti di qualità dell’Alto Adige
L’Alto Adige ha scelto la qualità. Il nostro pane,
il nostro vino, il nostro latte – ci basiamo su una
tradizione centenaria. Ingredienti e procedimenti
di lavorazione sono rimasti gli stessi dei nostri
padri. Adeguati ai tempi, li sottoponiamo ad
efficienti controlli. Ricette, punti vendita e criteri
di qualità su
www.suedtirol.info/prodotti
Museo contadino
Il maso Rohrer a Sarentino, un antico maso
trasformato in museo con affumicatoio e forno,
anticamente uno dei masi più grandi della valle.
Gli ampi locali testimoniano dell’importanza della
cascina, testimoni dell’epoca narrano addirittura
che vi prestavano servizio in parte più di 20
servitori.
www.rohrerhaus.it
L’artigianato artistico della Val Sarentino
L’antico costume tradizionale, le antiche
usanze e l’artigianato sono le colonne portanti
della Val Sarentino. I ricami su cuoio con le rachidi
delle penne di coda di pavone, arte dell’intreccio,
intarsi e l’arte di intagliare le pipe, sono ancora
molto frequenti. Gli abitanti della Val Sarentino
sono conosciuti per la loro abilità artigianale nella
lavorazione del legno. Molto apprezzati sono
inoltre i “Sarner“ (giacche in lana) e le “Sarnar
Toppar“ (pantofole).
www.sarner-gschick.com
CON IL PULLMAN AL PUNTO DI PARTENZA
Il padre prende l’opuscolo posto a portata di mano sul comò.
Nell’opuscolo vengono descritte più di 30 escursioni. “Oggi è sabato“, dice, mentre studia la tabella degli orari, “il pullman parte tra 20
minuti. Via, preparate i vostri zaini!“ Felix è già pronto. La mamma dà
a tutti ancora un panino che sparisce nello zaino. Papà naturalmente,
ha ricevuto il pane nero – con speck e formaggio.
Il pullman escursionistico parte dal parcheggio degli autobus di
Sarentino. Durante il viaggio, lungo le strade di montagna, Petra
studia la guida escursionistica e trova subito il sentiero giusto: “tour
numero 10 – tre ore e 50 minuti di cammino”, dice di buon umore.
Con il pullman superano comodamente gran parte del dislivello.
CURIOSITÀ
Il pino mugo della Val Sarentino, noto tra la
popolazione come “benedizione della montagna”,
si annovera in questa valle tra le piante medicinali
di più antico uso. Pare che già i Celti ne sfruttassero l’azione benefica. Ancor oggi il prezioso olio
viene estratto secondo le antiche ricette degli antenati di campagna. Per un chilo di olio essenziale puro servono ben 250 kg di aghi di pino mugo.
Dalla natura, il benessere
www.trehs.com
MAGAZINE 2010
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Un lago pittoresco: il Lago di Valdurna (1540 m)
Il viaggio termina presso il Maso Obermarcher. Da qui si prosegue
a piedi lungo una strada forestale fino alla Malga Öttenbach. Gli
altri passeggeri optano per il sentiero più breve in direzione Rifugio Sarentino passando per la fontanella “Heiratsbrünnl“ (fontana
delle nozze) che nasce sotto la Malga Kuhseit. La leggenda dice
che chi beve quest’acqua va all’altare entro l’anno. Luis e Martha
hanno bevuto anni fa l’acqua del ruscello, ma prima del matrimonio sono passati diversi anni. Il passo si è fatto più sostenuto, i ragazzi impongono il loro ritmo: ”Non così veloci, non ci corre dietro
nessuno“, grida la mamma ammirando il meraviglioso panorama.
In lontananza si distinguono nettamente i contorni della Forcella
di Sarentino. Si respira già l’aria autunnale. Già s’intravede il rifugio, una costruzione tipica in pietra e tetto in legno. E’ arrivato il
momento della prima sosta. Petra e Felix trovano subito un posto.
Verso mezzogiorno la terrazza e la stube si riempiranno. Nell’aria
aleggia già il profumo dell’arrosto di capriolo. La Malga Öttenbach
è famosa per questa specialità. La famiglia ordina un litro di succo
di sambuco al quale aggiunge acqua fresca della fontana. Placata
la sete, si continua il cammino. Un nuovo e comodo sentiero conduce in direzione Merano 2000. “Questo sentiero è bellissimo” dice
la mamma entusiasta, anche se la costruzione d’ogni nuova strada
significa la perdita di un pezzo d’idillio montano. Suo marito vede
tuttavia il lato pratico della cosa: “Questi sentieri sono necessari;
solo in questo modo le malghe possono sopravvivere”.
UNA VISTA PANORAMICA A 360°
La famiglia ha ora raggiunto lo Schartboden; da qui si gode di una
vista panoramica mozzafiato sul paesaggio naturale della zona
escursionistica di Merano 2000 con le tante malghe ed i rifugi che
invitano ad una piacevole sosta. A soli 100 metri si trovano il Rifugio Meraner Hütte e la Malga Kirchsteiger. La famiglia decide però
di fare una breve sosta sullo Schartboden e di mangiare i panini
che hanno portato. Il tratto più lungo e impegnativo deve essere
ancora affrontato. “Guarda Felix, la Forcella Sarentina! La via ferrata
l’abbiamo già percorsa quest’anno”, dice il papà e indica in dire54
MAGAZINE 2010
zione est, dove la montagna di casa della Val Sarentino s’innalza
sopra la conca valliva. Rivolgendo lo sguardo verso Merano 2000
si vede il Monte Ivigna. Lungo la ferrata, saldamente assicurati alla
corda, Petra e Felix sono già saliti in vetta assieme ai loro genitori. “Proseguiamo?“ chiede la mamma chiudendo lo zaino. Inizia la
scalata in direzione Passo della Croce. Il sentiero da Merano 2000
che conduce al Passo Croce è parte integrante del sentiero Europeo E5 che conduce dal Bodensee all’Adriatico. La rete di sentieri
escursionistici della Val Sarentino si sviluppa per 400 km, e presenta sentieri in buono stato ed ottimamente segnalati. Con le loro
140 vette, le Alpi Sarentine rappresentano la zona escursionistica
chiusa più vasta dell’Alto Adige. Innumerevoli sono i tour che sono
la gioia degli amanti della montagna: in estate a piedi oppure in
mountain bike, in inverno con gli sci d’alpinismo oppure le racchette da neve.
Il caldo sole di mezzogiorno picchia. La famiglia ha oramai raggiunto l’altura. Il vento d’alta quota è un dolce sollievo. S’intravede
già il grande crocifisso del Passo della Croce. Petra e Felix corrono
avanti e si siedono su una panchina di legno. Anche i genitori si
fermano. Il meraviglioso panorama a 360° merita di essere contemplato: lo sguardo spazia dalle Dolomiti, all’Ortles e alle Alpi
dell’Ötztal fino a quelle del Zillertal a nord.
LA GIORNATA SI CONCLUDE IN ALLEGRIA
Il sentiero conduce lungo la cresta, a volte leggermente in salita e
a volte in leggera discesa. “Il sentiero si trascina abbastanza“, dice
Felix. Il suo stomaco brontola. Tra un po' la famiglia raggiungerà il
rifugio. Gli animali da pascolo si riposano ruminando. Non sembrano essere disturbati dalla presenza degli escursionisti. Durante
la discesa verso il Giogo dei Prati, lo sguardo cade sugli Ometti
di pietra sul lato opposto della montagna. Si tratta di centinaia di
piccoli e grandi “torrette” di pietra che come picchi s’innalzano
verso il cielo. Un luogo mistico. La leggenda narra che di notte
un tempo qui si riunivano le streghe. Il Giogo dei Prati è un vero
punto d’incrocio. Croce di Pozza, Möltner Kaser oppure Malga di
ESCURSIONI & ALTRO
Gustosi “canederli” tradizionali
Verano sono solo alcune delle mete che si possono raggiungere.
La famiglia segue l’indicazione Auener Alm. “Io mangio una frittata imperiale” annuncia Felix. La malga è situata al limite del bosco.
Il suono dell’armonica a distanza promette divertimento in malga.
I tavoli all’aperto sono già tutti occupati. Molti cantano canzoni
tradizionali che arricchiscono con simpatici “Jodler” che risuonano
tra le montagne. “Willi è d’ottimo umore“, ride Luis. La famiglia si
siede ad un tavolo libero nella stube e ordina canederli, arrosto
di castrato e naturalmente la frittata imperiale, il “Kaiserschmarrn”,
per Felix. Tutti mangiano con gusto ed appetito. Seduta all’aperto,
la gente canta e ride. Finito di mangiare anche la famiglia Huber si
unisce all’allegra compagnia. Infine arriva il momento della discesa. L’allegria è contagiosa, e questo è un aspetto che alla famiglia
Huber piace molto e che fa parte di ogni loro escursione.
Wanderwirte Ritten
Dieci esercizi alberghieri specializzati nell’escursionismo si sono associati sotto il nome “Wanderwirte Ritten” per andare incontro alle esigenze
particolari degli escursionisti. Nomen est omen, e
così nei vari stabili non solo l’arredo è su misura
dell’escursionista esigente. Anche nel loro servizio
gli albergatori vogliono essere all’altezza del loro
nome e mostrare la bellezza dell’altopiano in
tutte le sue sfaccettature.
www.wanderwirte-ritten.com
Escursioni online
Sono stati rilevati in maniera digitale oltre
16.000 km di sentieri, di montagna e non, ed
elaborate oltre 700 proposte di itinerario con
informazioni sulla lunghezza, la difficoltà, le
condizioni del sentiero ed il dislivello. È possibile
programmare, caricare su GPS o stampare tour
personalizzati.
www.trekking.suedtirol.info
Pullman escursionistici
Escursioni senza macchina! Con l’autobus Tschögglberg/Montezoccolo che collega i quattro comuni di
San Genesio, Meltina, Verano e Avelegno, nonché
le varie funivie e il pullman escursionistico della
Val Sarentino, è facile raggiungere in tutta sicurezza i punti di partenza dei più suggestivi sentieri
escursionistici. Durante la stagione estiva è
possibile utilizzare anche gli autobus escursionistici
(anche per i laghi) di Caldaro ed Appiano.
La fioritura dei crochi sul Salto
I piccoli messaggeri di primavera trasformano i
prati del Montezoccolo in un mare di fiori dalle
tonalità bianche ed azzurre. L’escursione sul
Montezoccolo durante la fioritura dei crochi è
d’obbligo per gli amanti della natura e delle
escursioni. Suggerimento: Festa dei crochi di
Meltina a fi ne aprile.
Flora Brugger
La pubblicista Flora Brugger, nata il 1957,
vive nella Val Sarentino. 15 anni fa ha
lasciato la professione dell’insegnante per
dedicarsi al giornalismo quotidiano.
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Tra tormente di neve
e profumo di vin brulè
TESTO KATJA KÖLLENSPERGER
A Bolzano e dintorni, l’inverno è la stagione degli amanti degli sport. Non importa se si preferisce lo sci,
lo sci d’alpinismo oppure il telemark, il divertimento è comunque e sempre garantito ed anche gli amanti dei piaceri
della buona tavola non hanno motivo di lamentarsi. I numerosi paesi ne completano l’offerta.
Atmosfera natalizia al Palais Campofranco
Non c’è niente di meglio di uno speziato vin brulé oppure un caldo punch all’arancia dopo una giornata all’insegna dello sci o di
un’escursione con le racchette da neve. Sono bevande tipiche
della zona che riscaldano cuore ed anima. Attenzione però, già
dopo il secondo bicchiere è meglio accompagnarli con qualcosa
di più sostanzioso, per non rischiare di svegliarsi la mattina dopo
con un forte mal di testa. Vere prelibatezze per il palato vengono
offerte in occasione dell’’Avvento Alpino in Val Sarentino, un’occasione unica per gustare ottimi dolci fatti in casa, il vero debole degli abitanti della valle.”Krapfen“, frittelle di mele e cioccolata al pino
mugo fanno venire l’acquolina in bocca. Non spaventatevi però
se a un certo punto la quiete viene rotta da un forte trambusto:
si tratta probabilmente soltanto di un gruppo di “Zusslmanndln e
Zusslweibelen” (uomini e donne) che con pentole, ceste e animali
impagliati corrono tra le vie del paese durante il tradizionale “Klö56
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ckeln”. Un’antica usanza documentabile dal 16° secolo che si ripete
durante i primi tre giovedì d’Avvento.
UN VERO BOSCO NEL MEZZO DELLA CITTÀ
In Piazza Walther regna un vivace movimento e andirivieni tra addobbi natalizi, pony e chioschi che vendono vin brulé. Non lontano dalla frenesia del Mercatino di Natale, si trova il Palais Campofranco che offre un’atmosfera più raccolta. Il cortile interno del
palazzo storico, che nel 1300 era la residenza di una famiglia di
banchieri fiorentina, ospita centinaia di profumati abeti. Un luogo
dove sentirsi da subito a proprio agio, proprio come in un piccolo
paese di montagna. Tra candele e musica suggestiva si beve, oltre
al vin brulé, anche un calice di spumante e si dimentica per un po’
la frenesia in Piazza Walther.
NEVE & ALTRO
Bianco d’incanto
ADRENALINA PURA
Nell'aria profumo di neve: evviva, si va in montagna! La località
Tre Sentieri rappresenta il punto di partenza ideale per un’escursione con gli sci. Dal “Pemmerer Stich” fino al Rifugio Saltner e poi
in direzione Cima del Lago Nero, la fatica viene premiata da una
meravigliosa vista panoramica sulle Dolomiti. Chi lo desidera può
proseguire per il Corno di Sotto ed arrivare al Corno del Renon
(2270 m). Sicuramente da non perdere: l’escursione notturna con
gli sci. Ogni mercoledì il gatto delle nevi parte soltanto alle ore 23
e offre la possibilità di gustarsi ancora di più il paesaggio naturale.
Agli amanti del brivido è riservata la manifestazione Snowkite-Testevent il 22 e 23 marzo, sul Corno Renon, dove si può sperimentare una discesa mozzafiato con il kiteboard.
TORNIAMO AGLI INIZI
Scendere le piste con gli sci di una volta allacciati in modo tradizionale agli scarponi è un’esperienza indimenticabile. Vestiti con
i tradizionali pantaloni a zuava (i Knickerbocker) e una camicia a
quadretti sembra quasi di essere Luis Trenker. Con i talloni alti e
le ginocchia piegate si scende a valle, ma è meglio farlo con un
insegnante di telemark che vi spiega la tecnica antica dello sci. Si
consigliano caldamente soste per gustare la grappa di pino mugo
al Rifugio Sunnolm, nel comprensorio sciistico di Reinswald, così
le svolte non saranno più un problema!
Vivere a stretto contatto con la natura: questo è il nostro motto,
e non importa se con gli sci, la slitta oppure a piedi. Importante è
gustarsi ogni momento della giornata. In inverno l’Alto Adige offre
innumerevoli opportunità per fare il pieno d’energia.
Skisafari
Chi ama la varietà è libero di cambiare comprensorio sciistico ogni giorno come del resto fanno
molti sciatori locali. Da Bolzano, Ora, Egna e
Montagna, Trodena oppure Anterivo è facilissimo
raggiungere il comprensorio Val di Fiemme
Obereggen. Anche l’Alpe di Siusi, la Val Gardena
con la Sella Ronda oppure la Schwemmalm in
Val d’Ultimo distano meno di 50 km!
Con slitte e cavalli
Un po’ freschina, ma di certo romantica, una
gita sulle grandi slitte trainate da cavalli, a zonzo
per il paesaggio reso incantato dalla distesa di
neve, magari rischiarato dalla sola luce delle
fiaccole. Oppure al galoppo nella neve fresca,
ad ammirare le Dolomiti imbiancate. Escursioni
di un’ora, mezza giornata o una giornata intera:
gli appassionati di cavalli trovano anche d’inverno
pane per i loro denti.
www.bolzanodintorni/Movimento & sport
Slittare al chiaro di luna
A Reinswald in Val Sarentino nelle serate di
luna piena, il 29–30 gennaio e il 26–27 febbraio,
si rischia la febbre delle slittate. Dalle ore 20 alle
ore 22 è in funzionamento la cabinovia e permette
quindi di gustare più volte la slittata notturna
lunga ben 4,5 km.
Perfetto benessere
Concedersi momenti di autentico relax dopo una
giornata passata all’aria aperta: non c’è niente di
meglio di un bagno curativo a base di oli essenziali,
un bagno di fieno oppure un dolce massaggio. Tutti
i prodotti di bellezza sono forniti dai contadini
locali: succose mele, fieno profumato, miele e latte.
Ulteriori informazioni all’indirizzo
www.bolzanodintorni.info/ArsVivendi
Nuovo: Catalogo Inverno 09|10
Atmosfera natalizia a Bolzano e dintorni, sport
e divertimento invernale, opera, danza e concerti:
scoprite l’inverno in Alto Adige e venite a conoscere
i territori sciistici. Con alloggi, pacchetti vacanze e
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Katja Köllensperger
Nata e residente a Bolzano.
Laureata in pubblicistica/scienze delle
telecomunicazioni e spagnolo a Vienna. Dal
2006 giornalista di Lifestyle-Magazin IN
Südtirol, settori moda, design e architettura.
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Sauri da
collezione
TESTO HELMUT LUTHER
Un’escursione sulle tracce dei sauri nella gola del Bletterbach offre molti spunti per conoscere la storia
del nostro pianeta; con un po’ di fortuna i piccoli cacciatori di fossili possono trovare delle vere e proprie rarità.
La Gola del Bletterbach: dal 2009 patrimonio mondiale UNESCO
Una bella mattina di domenica mia moglie ed io proponiamo a
colazione ai bambini di fare una bella escursione. “In montagna?
Di nuovo camminare?“ Quando i nostri bambini sono messi alle
strette, si comportano come un branco di bestie inferocite. Io e
mia moglie rimaniamo saldi nella nostra decisione, e mentre percorriamo la tortuosa strada di montagna in direzione Val di Fiemme, in macchina regna il silenzio assoluto.
La nostra “ancora di salvezza” ci aspetta presso il Centro Visite
del Geoparc Bletterbach; si chiama Christian Giordani, ha 37 anni
e sembra conoscere alcuni trucchi. Una volta arrivati, con un semplice bastone di nocciolo indica una pietra color grigio-bruno a
forma di tavolo, spiegando ai visitatori che si tratta di una pietra
arenaria della Val Gardena. Normalmente l’escursionista non farebbe caso ad una pietra del genere, ma Christian ci mostra alcune infossature, profonde forse cinque centimetri e grandi come
58
MAGAZINE 2010
una carnosa mano d’uomo: “Si tratta della traccia pietrificata di
un Pachypes dolomiticus“, spiega. “Vale a dire un’impronta di un
sauro!“
Questa parola è sufficiente per attirare l’attenzione dei bambini.
Il Bletterbach presso Aldino nella Bassa Atesina non è una gola
qualsiasi. Qui infatti sono state scoperte tracce pietrificate di 20
specie diverse di sauri. La gola è uno dei più grandi luoghi d’interesse geologico a livello mondiale e numerose sono le tracce ritrovate di quadrupedi risalenti al periodo dell’alto e medio permico
(270-250 milioni d’anni fa). Il Bletterbach è per giunta “l’Eldorado”
di geologi e paletnologi. Da giugno 2009 la gola del Bletterbach,
insieme alle Dolomiti, fa parte del patrimonio naturale dell’UNESCO,
ma i bambini sono sicuramente più interessati alla pietra arenaria
ritrovata che al patrimonio dell’UNESCO. I bambini voglio proseguire il cammino, ed armati di martello, lente d’ingrandimento ed
INFO & ALTRO
Reperti fossili presso il Centro visite
acido cloridrico diluito (saggiamente portati da casa da una mamma molto previdente) si trasformano in piccoli geologi. Seguendo
Christian esplorano il territorio.
Le seguenti due ore passano in un batter d’occhio. I bambini
esaminano resti carbonizzati di conifere. Scoprono innumerevoli
tracce di cefalopodi e varie conchiglie pietrificate. In vere e proprie
reliquie si trasformano gocce di pioggia pietrificate incredibilmente cadute dal cielo 260 milioni d’anni fa. Christian Giordani sembra
essere un’enciclopedia ambulante, e mentre i bambini ascoltano
affascinati, noi adulti ci godiamo l’immensa tranquillità della natura ed il bellissimo scenario montano. A destra e sinistra s’innalzano imponenti formazioni rocciose, verdi pini selvatici e larici dalle
forme bizzarre fuoriescono da fessure nella roccia. La roccia esposta a milioni d’anni d’intemperie brilla nelle tonalità del grigio, del
bianco e del rosso.
Arriva l’ora di tornare a casa ed i bambini stipano i loro tesori
nello zaino di papà, che ora pesa dieci chili. Indovinate chi deve
portare tutto quel peso! “L’idea di fare una camminata è, in fin dei
conti, vostra“ sottolineano i bambini, e le loro voci hanno un tono
allegro e per niente sarcastico.
Dolomiti: 142 mila ettari di patrimonio
naturale UNESCO
Le Dolomiti sono considerate da sempre tra le
più belle montagne del mondo. Nel giugno del
2009 nove gruppi dolomitici, suddivisi tra cinque
province italiane, sono state inserite nella lista
del patrimonio naturale dell’UNESCO. In territorio
altoatesino sono: le Dolomiti di Sesto e di Fanes,
Senes e Braies, il gruppo Puez-Odle, il gruppo
formato dallo Sciliar, il Catinaccio, il Latemar
e lo straordinario canyon Bletterbach.
www.unesco.it
Convenzione delle Alpi
Si tratta di un accordo di diritto internazionale
tra otto “regioni alpine” che s’impegnano per la
tutela della sicurezza e dello sviluppo delle Alpi.
Dal 2003 la sede della segreteria permanente della
Convenzione è Innsbruck. Una sede secondaria è
stata allestita nell’Accademia Europea di Bolzano.
La sede secondaria di Bolzano è, a prescindere
delle istituzioni dell’Unione Europea, l’unica
istituzione d’Italia con stato diplomatico fuori Roma.
www.alpenconv.org
Musei di Aldino
Oltre al Museo del paese ad Aldino e il Museo
geologico di Redagno è di particolare interesse
l’insieme di molini a Thal nei pressi di Aldino.
Molto particolare le “Schiaßer-Mühlen”, i molini
nei quali i bambini di Aldino un tempo costruivano i “Schiaßer” (biglie).
www.museum-aldein.com
Per ragazzi
Pomeriggi per i bambini “Bletterbach for Kids”
nel Geoparc Bletterbach e “NaturParkKids”
nel Parco Naturale Monte Corno: sulle orme di
dinosauri, pietre, piante e animali, ci sono
molti segreti da scoprire.
www.bletterbach.info
www.trudnerhorn.com
(Nota bene: Lo gola del Bletterbach è zona protetta; la raccolta di piante e sassi non è ammessa.)
LIBRO
Alto Adige per piccoli esploratori
Helmut Luther
Nato a Merano nel 1961. Dopo gli studi
di fi losofia e storia ha lavorato per molti
anni presso vari ginnasi altoatesini. Scrive
per rubriche turistiche di vari giornali tra i
quali lo Standard, il Frankfurter Allgemeine
e il Rheinischer Merkur. Gestisce con
moglie e figli un piccolo podere
vinicolo nei pressi di Merano.
C’è in programma una gita, i grandi non vedono
l’ora di uscire, ma i bambini non ne vogliono
sapere? Ecco la soluzione che metterà tutti
d’accordo! Oswald Stimpfl propone 57 escursioni a
misura di bambino: trekking con i lama, percorso
di tiro con l’arco, in montagna e tra castelli. Ogni
escursione è arricchita da storie e aneddoti che
divertiranno e stupiranno i bambini.
www.folioverlag.com
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Settimane eno-culturali di S. Paolo/Appiano
Teatro & gusto sul Lago di Caldaro
365 giorni
Eventi e manifestazioni
I principali appuntamenti in un colpo d’occhio: concerti,
festival musicali, feste del vino, sagre paesane, tradizioni
ed usanze vissute, eventi sportivi impegnativi e divertenti.
Informazioni dettagliate presso le associazioni turistiche e
su www.bolzanodintorni.info
SERATE SOTTO LE STELLE
Martedì lungo a Ora nei mesi di luglio e agosto (orario prolungato di
apertura dei negozi).
Mercoledì lungo, negozi aperti fino alle 22 nel centro di S. Michele/
Appiano con esibizioni di musica dal vivo, artisti di strada e tanti altri eventi.
Mercoledì delle curiosità, una serata speciale a Sarentino ogni mercoledì dal 21 luglio al 18 agosto.
“S’Traminer Dorfleben” a Termeno, appunto, ogni mercoledì da fine
luglio ad inizio settembre: Termeno mette in mostra cultura, artigianato, usi e costumi su uno sfondo di spettacoli e negozi aperti con orario prolungato.
“Summerfrisch” a S. Genesio tutti i mercoledì sera da metà luglio a
fine agosto. Concerti delle bande musicali e serate per le famiglie.
“Julifeir’um afn Ritten”, le piccole feste di strada dall’accento gastronomico vengono organizzate ogni giovedì di luglio, a turno, nelle località di Collalbo, Soprabolzano e Auna di Sotto.
Giovedì lungo a Caldaro, negozi aperti fino alle ore 22 e manifestazioni per rallegrare le serate in centro nei mesi di luglio e agosto.
Giovedì lungo a Laives il 3 giugno, 1° luglio, 5 agosto e 2 settembre.
Magia dei portici “Laubenzauber” a Egna, tutti i venerdì di luglio e
agosto.
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MAGAZINE 2010
Sabato lungo nei mesi di settembre e ottobre a Caldaro con allettanti
orari di apertura dei negozi e un programma variegato nel centro di
Caldaro.
MUSICA & CULTURA
Musica e Cultura nella commenda di Longomoso/Renon da maggio
a ottobre: concerti di musica da camera, escursioni da organo a organo, esposizioni
Serate di musica tradizionale sul Renon nei mesi di febbraio, maggio
e novembre
Serate musicali di Appiano, 25 concerti tra Pasqua e Ognissanti
“Pauls Sakral”, concerti per organo nel Duomo di S. Paolo/Appiano ed
in altre chiese da marzo ad ottobre
Osterie in festa a San Genesio, ogni venerdì presso un’osteria diversa
da giugno ad agosto
Concerti al castello: Castello Rechtenthal a Termeno il 4 giugno; Castello di Ora/metà luglio; Castello di Enn a Montagna/inizio agosto;
Castel Salorno “Haderburg” a Salorno; Appiano: Castel Englar,
Castel d’Appiano e Boymont, Residenza Lanserhaus; Caldaro: Castel
Kampan e Salego
10° Rudy Giovannini’s Köfelefest a Laives il 4 e 5 giugno
Festival Laives da inizio giugno a inizio settembre
Feste musicali al Castel Roncolo a Bolzano dal 17 giugno al 22 luglio
Südtirol Jazzfestival Alto Adige a Bolzano da fino giugno a inizio luglio
Estate musicale ad Appiano dal 5 all’11 luglio
XONG Festival, evento satellite presso il Lanserhaus ad Appiano a luglio
Bolzano Danza nella seconda metà di luglio
Europeade, incontro di gruppi europei di danza folcloristica a Bolzano
Quasi 30 cantine aprono le loro porte il 12 giugno
e dintorni dal 21 al 26 luglio
Palcoscenico sul Lago di Caldaro il 27 luglio, 3 e 10 agosto
Bolzano Festival Bozen, concerti da luglio ad ottobre
Gustav Mahler Jugendorchester, concerti a Bolzano
Ferruccio Busoni Festival a Bolzano da fine agosto a inizio settembre
Transart, festival di cultura contemporanea da metà settembre a inizio
ottobre
FESTE DEL VINO, SAGRE PAESANE
E ALTRE MANIFESTAZIONI
Degustazione del vino Lago di Caldaro a Caldaro il 17 marzo
Giornata del vino d’Appiano ad Appiano ad aprile
Giornata escursionistica del vino a Caldaro il 25 aprile
Festa del croco sul passo di Meltina a fine aprile
Festa d’asparagi a Terlano a fine aprile/inizio maggio
Mostra Vini di Bolzano dal 13 al 16 maggio
“Vino in festa” lungo la Strada del Vino dal 13 maggio al 12 giugno
Giornate del Pinot Nero a Montagna ed Egna il 20 ed il 21 maggio
Festa dei Portoni a Salorno dal 21 al 23 maggio
Termeno incontra il Friuli, a Castel Rechtenthal il 22 maggio
Festa di Pentecoste a Terlano il 22 e 23 maggio
Festa di Pentecoste ad Auna di Sotto/Renon il 23 e 24 maggio
Notte di San Urbano a Terlano il 25 maggio
Vino & Gusto – Mura storiche nei castelli di Appiano il 28 maggio
Fiera annuale di Laives il 30 maggio
Festa della pasta a Montagna, inizio giugno
2° Teatro di piaceri a Caldaro il 5 giugno
Festa del patrono a La Costa/Laives il 10 giugno
Open Air dei Kastelruther Spatzen a Castelrotto l'11 e 12 giugno
Festa patronale a Termeno il 16 giugno
Festa patronale a Vanga/Renon a fine giugno
La Notte dei Sensi – Cucina gourmet in passerella a Sarentino
a fine giugno
In abito bianco – Caldaro presenta i suoi vini bianchi il 29 giugno
Notte magica a San Genesio il 2 luglio
Festa del patrono, cappella di Castel d’Appiano il 3 luglio
Festa patronale a San Genesio dal 9 all’11 luglio
Festa degli Schützen a Collalbo/Renon a metà luglio
Festa del Gewürztraminer a Termeno il 16 luglio
Festa patronale di S. Maddalena a Vadena dal 16 al 18 luglio
Festa patronale a Pinzano/Montagna il 18 luglio
Festa patronale di S. Maddalena, Bolzano il 22 luglio
Settimane eno-culturali a San Paolo/Appiano dal 22 luglio al 3 agosto
Festa della banda musicale di Longostagno/Renon il 24 e 25 luglio
Festa degli “Schützen” ad Aldino il 25 luglio
Festa patronale a San Giacomo Kastelaz/Termeno il 25 luglio
La Tavolata enogastronomica nei vicoli di San Paolo/Appiano il 27 luglio
Festa del paese a Caldaro a fine luglio/inizio agosto
Festa a Soprabolzano/Renon, San Genesio e Cauria/Salorno il 1° agosto
Festa dei portici a Egna a inizio agosto
Buffet di canederli a Meltina a inizio agosto
Festa della banda musicale Longomoso il 7 e 8 agosto
Festa patronale sul Corno del Renon l’8 agosto
Festa della pasta a Termeno il 7 agosto
Festa delle malghe ad Avigna/San Genesio il 9 agosto
Notte di San Lorenzo ad Andriano e Bolzano il 10 agosto
MAGAZINE 2010
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Il Mercatino di Natale di Bolzano
Festa del vino a Caldaro dall’11 al 14 agosto
Festa dei canederli a Termeno il 14 agosto
Festa patronale a Meltina il 14 e 15 agosto
Festa patronale a Soprabolzano/Renon e Casignano/Montagna
il 15 agosto
Festa a Campolasta/Val Sarentino il 14 e 15 agosto
Festa dello strudel ad Andriano a metà agosto
Giornate di degustazione enologiche della Bassa Atesina
a Ora a metà agosto
I bianchi di Monticolo a Monticolo/Appiano il 20 agosto
Festa patronale a Reinswald il 21 e 22 agosto
Festa patronale a Montagna il 24 agosto
Festa patronale a Valdurna il 29 agosto
Giornate del vino a Caldaro il 2 e 3 settembre
Festa del paese a San Paolo/Appiano il 4 e 5 settembre
Festa patronale a Sarentino dal 4 al 6 settembre
Festa del paese a Auna di Sopra/Renon il 5 settembre
Festa patronale a Vilpiano il 5 settembre
Festa patronale a Valas/San Genesio dal 10 al 12 settembre
Festa patronale a Pennes il 12 settembre
Festa patronale a Colterenzio/Appiano il 14 settembre
Festa del vino a Cortaccia a metà settembre
Festa patronale a Bagno Dolce/Renon a metà settembre
“Schupfenfest” sul Salto, Meltina/San Genesio il 19 settembre
Festa patronale a Gleno/Montagna il 19 settembre
Festa patronale a Doladizza/Montagna il 26 settembre
Fiera annuale di Laives il 3 ottobre
Festa dei Kastelruther Spatzen a Castelrotto dall’8 all’11 ottobre
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Musica, concerti, festival
Vicolo del vino a Termeno il 16 ottobre
TRADIZIONI E USANZE
Sfilata di Carnevale a Laives il 7 febbraio
Sfilata di Carnevale a Terlano l’11 febbraio
Sfilata di Carnevale a Ora il 14 febbraio
Sfilata Egetmann dei bambini a Termeno il 16 febbraio
Tinzltag (usanza carnevalesca) ad Aldino il 16 febbraio
Mercato di San Giuseppe a Salorno il 21 marzo
Mercato di San Marco a Ora il 25 aprile
Sagra di San Giorgio a Terlano a fine aprile
Mercato dei fiori a Bolzano il 30 aprile e il 1° maggio
Innalzamento dell’albero della cuccagna a Terlano e Ora il 1° maggio
Processione del Sacro Cuore con festa paesana ad Aldino in giugno
Festa patronale degli “Schützen” ad Aldino il 25 luglio
Festa di San Bartolomeo sull’Alpe di Renon il 24 agosto
Alpeggiare sul Salto a fine agosto
Ritorno a valle del bestiame ad Aldino a inizio settembre
Ritorno a valle del bestiame ad Anterivo a fine settembre
Festa del “Törggelen” ad Auna di Sotto/Renon a inizio ottobre
Giornate d’autunno a Termeno il 2 e 3 ottobre
Festa del “Törggelen” a San Michele/Appiano il 3 ottobre
Serata di musica folk “s’herbstelet” a Termeno il 16 ottobre
L’ultima consegna d’uva a Cornaiano/Appiano il 16 ottobre
Festa del “Törggelen” ad Appiano/Monte dal 23 al 25 ottobre
Mercato di San Martino con corsa delle oche a Cortina ssdv
l’11 novembre
Mercato di San Martino a Cornaiano/Appiano l’11 novembre
Viaggio nel tempo a bordo delle vecchie signore
Tiro libero al Poligono storico di S. Michele/Appiano da novembre
Sfilata dei Krampus a Ora il 20 novembre
Mercatino di Natale di Bolzano dal 26 novembre al 23 dicembre
Mercato di Sant’Andrea a Salorno il 30 novembre
Mostra di presepi nelle viuzze di S. Paolo/Appiano
dal 27 novembre al 6 gennaio
Bosco Invernale ad Appiano da fine novembre
Avvento Alpino in Val Sarentino e Trenatale a Soprabolzano/Renon
il 28–29 novembre, 5–8, 12–13 e 19–20 dicembre
Mostra di presepi a San Genesio in dicembre
Mercato di San Nicolò a Caldaro il 6 dicembre
Mercatino di Natale a Caldaro ogni venerdì e sabato durante l’Avvento
Natale Vivo a Egna dall’8 al 24 dicembre
L’usanza del “Klöckeln” in Val Sarentino il 2, 9 e 16 dicembre
EVENTI SPORTIVI
Gare di pattinaggio nell’Arena Renon a Collalbo da novembre a febbraio
Corsa di cavalli avelignesi con la slitta a San Genesio a fine gennaio
Coppa Europa, discesa, Super-G e combinata maschile a Reinswald
dall’1 al 5 febbraio
Mezza maratona del Lago di Caldaro il 28 marzo
Settimana escursionistica culturale a Termeno dall’11 al 16 aprile
Tradizionale giro ciclistico popolare ad Andriano il 1° maggio
Triathlon internazionale sul Lago di Caldaro il 15 maggio
Raduno dei trattori d’epoca a Termeno il 15 e 16 maggio
Coppa Schwarzenbach, torneo internazionale di tennis da tavolo a
Ora dal 21 al 24 maggio
“Corsa nostalgica” da San Lugano a Montagna il 22 maggio
Raduno di auto d’epoca a Bolzano il 22 e 23 maggio
Cavalcata internazionale dei Castelli di Appiano dal 22 al 24 maggio
Walter Trophy di tiro a segno, a Ora inizio giugno
Mendola History 2010 a Caldaro ed Appiano dal 18 al 20 giugno
Trans Tirol Mountain Rally ad Appiano ad inizio luglio
Torneo internazionale di tiro con l’arco a Collalbo/Renon in luglio
Corsa ciclistica Gran premio Passo di Pennes in Val Sarentino l’11 luglio
“La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” gara di Mountain Bike,
partenza da Ora, il 3 agosto
Duathlon di montagna a Reinswald/Val Sarentino il 7 agosto
Bikefestival delle moto d’epoca a Laives, il 7 e 8 agosto
Torneo internazionale di tennis Futures ATP a Rungg/Cornaiano
dal 8 al 15 agosto
Corsa Fit for business a Egna il 3 settembre
Giornata senza macchine sulla strada della Mendola a metà settembre
Corsa ciclistica Bolzano–San Genesio il 25 settembre
Raduno di Fiat 500 d’epoca a Bolzano il 25 settembre
Mezza maratonina a San Genesio il 26 settembre
Maratona dell’Alto Adige da Merano a Bolzano il 3 ottobre
Settimane escursionistiche della vendemmia a Termeno
dal 10 al 15 ottobre
Corsa notturna di cavalli a San Genesio a fine dicembre
Icegala a Bolzano il 29 dicembre
Corsa di San Silvestro Boclassic nel centro storico di Bolzano
il 31 dicembre
MAGAZINE 2010
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GUIDA
CULTURA
Musei & Chiese
Oltre 80 i musei distribuiti in tutta la provincia: dall’archeologia alla storia della civiltà, dalle
scienze naturali all’agricoltura. Per informazioni sugli orari di apertura e le visite ai singoli
musei consultare i siti www.provincia.bz.it/museenfuehrer o www.museiprovinciali.it
MUSEI & MUSEI
Lunedì riposo. Per informazioni dettagliate
rivolgersi alle associazioni turistiche locali.
il 1560. Di qui la presenza di una struttura
gotica arricchita però da elementi rinascimentali e barocchi.
La Rovina della Basilica di San Pietro a
Una visita al Museo Archeologico
Caldaro/Castelvecchio è una costruzione a
dell’Alto Adige a Bolzano con “Ötzi”, l’uotre navate risalenti all’epoca del cristianesimo venuto dal ghiaccio è quasi d’obbligo,
mo (IV sec. D.C.). La roccia di porfido situatel. 0471 320 100.
ta sul retro della chiesa ospita 10 nicchie a
La grande attrazione del Museo di
conchiglia risalenti al 3000 a.C.
Scienze Naturali è l’acquario marino,
La Chiesa di San Giacomo sulla collina di
tel. 0471 412 964.
Kastelaz, appena sopra Termeno. L’abside
Una novità rappresenta il Museion,
è ornata da affreschi che rappresentano
Museo d’arte moderna e contemporanea,
esseri leggendari battaglieri in una danza
tel. 0471 223 411.
spettrale (intorno al 1200).
Altri musei a Bolzano: Museo Mercantile,
La Cappella del Castel d’Appiano conserdella scuola e dei presepi.
va affreschi romanici di una donna intenta
Nel museo MMM Firmian Reinhold Mesa mangiare canederli.
sner presenta riproduzioni artistiche delle
La Chiesa di San Pietro a Ora venne realizmontagne e racconta la storia dell’alpinizata su un impianto gotico del XII secolo.
smo. Aperto da inizio marzo a fine
La torre campanaria in stile romanico risale
novembre, tel. 0471 631 264
invece al XII secolo. La chiesa ospita al suo
Castel Moos-Schulthaus a Appiano
interno il più antico organo funzionante
ospita un museo della cultura abitativa.
dell’Alto Adige.
Visite guidate; domenica & lunedì chiuso,
La Chiesa di Santo Stefano a Montagna
tel. 0471 660 139
(Pinzon) ospita il famoso altare di Hans
Il Museo Altoatesino del Vino a Caldaro
Klocker. L’accesso è permesso soltanto su
CHIESE & CAPPELLE
illustra sulla scorta di antichi reperti le
richiesta presso l’ufficio parrocchiale,
Bolzano: l’antica Chiesa Parrocchiale di
Gries ospita il famoso trittico gotico di
tappe che hanno contrassegnato la storia
tel. 0471 820 781
Michael Pacher. Nella Chiesa dei Francedella produzione vinicola. Giorno
A Laives, sul Köfele, la chiesetta di San
di chiusura lunedì. Per informazioni & visite scani, in stile gotico, è conservato invece
Pietro del XIII sec. Con abside circolare
un trittico ligneo inciso, opera di Hans
guidate: tel. 0471 963 168
romanica.
Klocker. Pregevoli gli affreschi della scuola L’ospizio “Klösterle“ di Egna, realizzato
Nel Museo del Paese di Termeno sono
di Giotto nella Cappella di San Giovanni
esposti attrezzi agricoli destinati alla
nel 1220 ed ampliato nel 1300, è uno dei
coltivazione della vite, oggetti artigianali e della Chiesa dei Domenicani, risalente al
4 ricoveri meglio conservati d’Europa. Si
domestici. Per informazioni e visite guidate primo gotico. Imperdibile il Duomo gotico dice che anche Albrecht Dürer vi abbia
in Piazza Walther.
tel. 328 560 36 45
soggiornato.
La Chiesa Parrocchiale di Terlano in stile
Nel Museo Uomo nel tempo “Ansitz
La Chiesa romanica del cimitero di Meltigotico è del XIV secolo. Il piccolo campaam Orth“ a Cortaccia viene illustrata la
na custodisce la Pietà (1440), una scultura
nile romanico invece risale al XII secolo
vita dall’età della pietra all’età moderna,
molto preziosa.
mentre il tetto della torre tardo-gotica
tel. 0471 880 267
Nella Commenda di Longomoso/Renon,
venne realizzato nel XVI secolo. Pregevoli
Ad Egna si trova il Museo di Cultura Porisalente al 1200, amavano sostare gli
polare con oggetti per la casa del periodo anche gli affreschi della “Scuola Bolzanina” imperatori durante il loro viaggio in visita
del XIV secolo.
1815-1950. Aperto mezza giornata da Paal papa.
La Chiesa Parrocchiale gotica di San
squa a Ognissanti. Chiuso anche il sabato.
Le chiese di S. Cipriano/Sarentino,
Paolo/Appiano, nota anche come “Catte- S. Nicolò/Valdurna e S. Valentino/MontePer orari di apertura e visite guidate: tel.
drale nei campi” venne eretta tra il 1460 e
0471 812 472 o 0471 812 550.
ghenta ospitano affreschi di valore.
64
MAGAZINE 2010
Il Museo dei Fossili di Meltina espone minerali e fossili dell’Alto Adige. Visite guidate
su richiesta presso l’Associazione Turistica.
Il “Rohrerhaus” a Sarentino è un maso
museale con cucina d’affumicazione e
forno da pane. Aperto da inizio giugno a
fine settembre. Per orari, iniziative e visite
guidate tel. 0471 622 786
Il Museo di Apicoltura “Plattner Bienenhof” a Soprabolzano, fornisce tutte le
informazioni relative al mondo delle api.
Aperto da Pasqua ad Ognissanti giornalmente dalle 10 alle 18, tel. 0471 345 350.
Il Museo del Paese a Aldino (maggio–
ottobre) illustra le forme di cultura e
devozione dell’epoca barocca e rococò.
Molto singolare il Museo dei Mulini.
A Redagno è possibile visitare il Museo
Geologico.
Il Centro Visite del Parco Naturale a Trodena fornisce una panoramica della struttura geologica, dei paesaggi e della storia
del Parco Naturale Monte Corno. Aperto
da aprile a novembre, tel. 0471 869 247.
Santa Maddalena/Val di Funes con il Gruppo delle Odle
Le Terme di Merano
Alto Adige
Posti da non perdere
La zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti offre al visitatore
una molteplicità quasi infinita: atmosfere rurali, alpine,
mediterranee e urbane. Ecco comunque alcuni luoghi
che meritano una visita:
Le città altoatesine con i loro emblemi: Vipiteno, la città dei Fugger
con la “Torre delle dodici”; Chiusa, cittadina di Dürer e degli artisti
con il Convento di Sabiona; Brunico con il Castello di Brunico, la
città vescovile di Bressanone con il suo duomo barocco, la città di
cura di Merano con le sue case in stile liberty e Glorenza, la città
più piccola dell’Alto Adige che vanta mura di cinta ancora perfettamente intatte. Tutte mete decisamente imperdibili.
Una gita all’Alpe di Siusi, il più grande pascolo alpino d’Europa, è
un vero miracolo della natura inserito tra le Dolomiti. I Monti Pallidi tra le Tre Cime di Lavaredo e il Latemar figurano tra i paesaggi
alpini più belli del mondo e fanno parte del patrimonio naturale
dell’umanità.
TERME DI MERANO
Un’oasi di salute per il corpo e la mente, continuazione ideale della
gloriosa tradizione di questa località termale: benessere e terapie
antiche ed efficaci nel contesto di un’architettura unica.
www.termemerano.it
CASTEL TRAUTTMANSDORFF
I Giardini di Castel Trauttmansdorff presentano, in un anfiteatro
naturale, oltre 80 ambienti botanici da tutto il mondo, coniugando in modo straordinario arte e natura. Al suo interno si contano
innumerevoli stazioni dedicate all’esperienza sensoriale, il Touriseum (Museo del Turismo) e incantevoli viste panoramiche sulle
montagne. Informazioni sulle varie manifestazioni su
www.trauttmansdorff.it
MINIERA DI RIDANNA-MONTENEVE
La più alta d’Europa e quella più a lungo produttiva nell’ambiente alpino, è oggi adattata a miniera da visitare di notevole estensione. Gli innumerevoli impianti minerari sul e dentro il massiccio
montuoso tra la Val Ridanna e la Val Passiria sono stati mantenuti
nello stato originario e possono in parte persino essere ancora
messi in funzione.
www.ridanna-monteneve.it
MUSEO DEGLI USI E COSTUMI
Nell’imponente residenza a Teodone/Brunico “Mair am Hof” e nel
museo all’aperto, le case della borghesia si alternano a quelle dei
contadini e dei ceti più umili nonché ad alcune opere della tecnica
rudimentale di un tempo. Un percorso didattico ripercorre le tappe principali della quotidianità di fattorie, campagne e laboratori
artigiani.
www.museiprovinciali.it
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65
COME
ARRIVARE
IN MACCHINA
Dall’uscita autostradale “Egna-Ora-Termeno“ in direzione ovest
(svoltare a destra) si raggiungono le località Caldaro, Termeno,
Cortaccia, Magrè e Cortina sulla Strada del Vino. In direzione est
si raggiungono le località Egna, Ora, Salorno, Montagna, Aldino,
Trodena-San Lugano e Anterivo.
Uscita autostradale “Bolzano Sud“ per la Val Sarentino oppure le
indicazioni in direzione Trento per raggiungere le località Laives,
Bronzolo e Vadena. Per Appiano e Caldaro prendere la superstrada
(MEBO) Merano-Bolzano, direzione Merano, dopo alcuni chilometri prendere la prima uscita. Per Terlano, Meltina e Andriano uscire
alla seconda uscita, per Vilpiano alla terza.
Prendere l’uscita autostradale “Bolzano Nord” per il Renon.
IN TRENO
Dalla stazione delle corriere di Bolzano (di fronte alla stazione) partono autobus per tutte le località. A Terlano e Vilpiano fa fermata il
treno Bolzano-Merano. Il treno ferma anche ad Ora, da dove partono autobus per le località circostanti.
Orario treni: www.ferroviedellostato.it
Orario corriere Alto Adige: www.sii.bz.it
CON L’AEREO
Airport Bolzano Dolomiti
www.abd-airport.it • Tel. 0471 255 255
AEROPORTO VALERIO CATULLO, VERONA
A soli 120 km dall’uscita autostradale Egna-Ora-Termeno. Ogni
venti minuti c’è un servizio navetta per la stazione ferroviaria di
Verona. Da lì partono regolarmente treni in direzione Bolzano, ovvero Ora.
www.aeroportoverona.it • Tel. 045 80 95 666
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ORIO AL SERIO, BERGAMO
Per trasferimenti in pullman per Bolzano vedi pag. 155
www.orioaeroporto.it
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Informazioni presso le associazioni turistiche.
INFOMAZIONI METEO
Bollettino meteorologico e previsioni:
www.provincia.bz.it/hydro oppure tel. 0471 271 177
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CO N P I Ù D I 3 0 0 G I O R N I A N N U I B AC I AT I D A L S O L E
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MAGAZINE 10
www.bolzanodintorni.info
ALLOGGI
Elenco ufficiale con
prezzi 2010
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FAMIGLIA, CICLISTI, ESCURSIONI, WELLNESS,
VINO, GOLF, CULTURA, EQUITAZIONE
SIMBOLI
BB
HB
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±
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‘
¤
m
Y
X
÷
#
p
·
}
|
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y
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Stanza con prima colazione (bed and breakfast)
Mezza pensione (half board)
Pensione completa (full board)
Aperto tutto l’anno (a parte vacanze)
Aperto: fine marzo-inizio novembre
Aperto: inizio maggio-fine ottobre
Aperto in inverno
Numero dei letti
Camere singole
Camere a tre/più letti
Suite
Stanza/appartamento con bagno/doccia/WC
Camera con porta comunicante
Camera/appartamento con radio
Camera/appartamento con TV
Camera/appartamento con TV sat.
TV in soggiorno
Soggiorno
Internet
Sala congressi
Camera/appartamento con telefono
Camera/appartamento con cassaforte
Camera con frigobar
Camera/appartamento con asciugacapelli
Camera/appartamento con aria condizionata
Ristorante con aria condizionata
Ascensore
Tutte le camere/appartamenti con balcone
Alcune camere/appartamenti con balcone
Parcheggio o parcheggio coperto
Garage o parcheggio chiuso
Bar/Cafè/Servizio bar per clienti di casa
Spuntini/piccoli piatti
Ristorante
Piatti dietetici ed integrali (su richiesta)
Buffet per prima colazione
Abbondante prima colazione
Buffet di insalate
Menù à la carte
Piscina all‘aperto
Piscina all‘aperto riscaldata
Piscina coperta
Sauna (finlandese)
Bagno turco
Solarium
Hot-Whirl-pool
Massaggi
Beautyfarm
Sala fitness
Campo da tennis proprio
Pallavolo
Ping pong
Bowling/Bocce
Equitazione
Golfhotel/Convenzionato con campo da golf
Anche per motociclisti
Anche per ciclisti
Noleggio biciclette (gratis per i clienti)
MAGAZINE 2010
Legenda
Legenda cartina paesi
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I bambini sono benvenuti
Parco giochi
Terrazza
Prato/giardino
Vicino al bosco
Vicino al lago
Entrata libera al lago o accesso privato
Posizione tranquilla
In centro
Vicino al centro
In periferia
Programmi di animazione
Pullman benvenuti
Adatto ai disabili
Cani ammessi
Cani non ammessi
Si accettano carte di credito
Vacanze dal viticoltore
Vacanza al maso con vari animali
Uso cucina
Stagione invernale
Bus navetta
Locale sci
Noleggio sci/sci da fondo in casa
R
]
‚
c
!
&
¡
„
I
H
o
k
$
Particolari informazioni riguardo
agli appartamenti:
3 camere e 1 soggiorno o cucina abitabile
2 camere e 1 soggiorno (letto) o cucina abitabile
1 camera e 1 soggiorno (letto) o cucina abitabile
Monolocale
Cucina separata dal soggiorno
Soggiorno con angolo cottura
Dotato di biancheria
Dotato di stoviglie
Dotato di lavatrice o lavello
Dotato di lavastoviglie
Pulizia da pagare a parte
Dotato di griglia all‘aperto
Servizio pane fresco
PREZZI: I prezzi indicati in questo catalogo sono da intendersi
in Euro, PER PERSONA e AL GIORNO. Per gli appartamenti si tratta
del PREZZO D’AFFITTO GIORNALIERO PER APPARTAMENTO. Nel
prezzo sono comprese le imposte e le tasse. Per soggiorni da una
a tre, nei giorni festivi/fine settimana, per singole, suite, cani e simili possono essere calcolati sovrapprezzi. I prezzi minimi (min.)
e massimi (max.) si riferiscono alla posizione, la dimensione e
la dotazione delle stanze; nel caso degli appartamenti le tariffe
min. e max. si riferiscono anche al numero di persone. I periodi di
alta e bassa stagione sono indicati nelle tabelle dei prezzi.
INDICAZIONE: Questa guida turistica contiene una parte
dell’offerta alloggio nella regione turistica Bolzano Vigneti e
Dolomiti; non si tratta di un elenco di tutte le aziende. (N.B. i
prezzi sono stati indicati a luglio 2009 e possono essere soggetti
a variazioni.)
Le indicazioni non sono garantite.
Sconti per bambini
sui prezzi segnati con * vengono praticati sconti per bambini fino a 12 anni, se dormono in stanza con i genitori.
indicano sconti per bambini anche se occupano stanze separate dai genitori.
Categorie degli esercizi
Gruppi di esercizi
Hotel
Alberghi/pensioni
Pensioni c.p. colazione/Garni
Appartamenti (Residence)
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Vacanze in agriturismo
Appartamenti
Affittacamere
Privati
Appartamenti
Affittacamere
Informazioni e prenotazioni
CONTATTI
Per prenotazioni rivolgersi direttamente all’esercizio. In caso di difficoltà relative
alle prenotazioni oppure se desiderate ulteriori informazioni, non esitate a contattare
le singole associazioni turistiche.
Consorzio Turistico
Bolzano Vigneti e Dolomiti
Via Pillhof 1
I-39057 Frangarto BZ
Tel. 0471 633 488
Fax 0471 633 367
www.bolzanodintorni.info
Bolzano
Piazza Walther 8, I-39100 Bolzano
Tel. 0471 307 000
Fax 0471 980 128
www.bolzano-bozen.it
Caldaro
Piazza Mercato 8, I-39052 Caldaro
Tel. 0471 963 169
Fax 0471 963 469
www.kaltern.com
Meltina
Paese 16, I-39010 Meltina
Tel. 0471 668 282
Fax 0471 667 228
www.moelten.net
San Genesio
Schrann 7, I-39050 S. Genesio
Tel. 0471 354 196
Fax 0471 363 745
www.jenesien.net
Termeno
Via Julius-v.-Payer 1, I-39040 Termeno
Tel. 0471 860 131
Fax 0471 860 820
www.tramin.com
Val Sarentino
Via Europa 15, I-39058 Sarentino
Tel. 0471 623 091
Fax 0471 622 350
www.valsarentino.com
Terlano
Piazza Dott. Weiser 2, I-39018 Terlano
Tel. 0471 257 165
Fax 0471 257 830
www.terlan.info
Bassa Atesina
Cortaccia Magré Cortina ssdv
Piazza Hptm.-Schweiggl 8
I-39040 Cortaccia s.s.d.v.
Tel. 0471 880 100
Fax 0471 880 451
www.suedtiroler-unterland.it
Renon
Via del Paese 5, I-39054 Collalbo/Renon
Tel. 0471 356 100
Fax 0471 356 799
www.renon.com
Andriano
Via Wehrburg 1, I-39010 Andriano
Tel. 0471 510 100
Fax 0471 18 80 329
www.andriano.info
Appiano
Piazza Municipio 1, I-39057 Appiano s.s.d.v.
Tel. 0471 662 206
Fax 0471 663 546
www.appiano.com
Castelfeder
Ora Montagna Egna Salorno
Piazza Principale 5, I-39040 Ora
Tel. 0471 810 231
Fax 0471 811 138
www.castelfeder.info
Laives Bronzolo Vadena
Via Kennedy 75, I-39055 Laives
Tel. 0471 950 420
Fax 0471 951 226
www.leifers-info.it
Aldino Redagno
Paese 34, I-39040 Aldino
Tel. 0471 886 800
Fax 0471 886 666
www.aldein-radein.it
Monte Corno
Anterivo San Lugano Trodena
Via K.-Pacher 9, I-39040 Trodena
Tel. 0471 869 078
Fax 0471 869 278
www.trudnerhorn.com
MAGAZINE 2010
69
PANORAMA
Cartina
Cartina panoramica estraibile con 40 proposte per vivere al meglio l’area
vacanze Bolzano Vigneti e Dolomiti in tutte le sue sfaccettature: attività
e suggerimenti per famiglie, punti di riferimento per appassionati di
vini pregiati e piaceri culinari e luoghi d’interesse storico-culturale.
154
MAGAZINE 2010
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Magazine 2010 - Bolzano Vigneti e Dolomiti