LAMPREDA DI FIUME NOME LATINO: Petromyzon fluviatilis (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Petromyzonidae ORDINE: Petromyzoniformes NOME INGLESE: Lampern, lamprey MORFOLOGIA: corpo cilindrico che termina a punta, compresso nella parte posteriore; pinne dorsali separate da un piccolo spazio, la seconda è molto più grande e di forma triangolare; piastra suborale con 5-9 denti; tre piastre laterali per parte, la prima e la terza con due denti, la seconda con tre; colorazione dell'adulto è grigio verde sul dorso e giallo sui fianchi. TAGLIA: fino a 45 cm. DISTRIBUZIONE: specie anadroma; è stata rinvenuta nel Po e nei principali fiumi lombardi, emiliani, nonché nei fiumi veneti e toscani dove risulta più frequente; è stata rinvenuta anche nel Lago di Garda. HABITAT: come la lampreda di mare. ALIMENTAZIONE: come la lampreda di mare. RIPRODUZIONE: nei fiumi della Toscana la montata inizia a Gennaio e prosegue fino a Marzo; sembra che le femmine arrivino per prime; la livrea nuziale è assunta tra Aprile e Maggio, mese nel quale ha luogo la deposizione (fino a 40.000 uova per femmina). VAL. ECONOMICO: nullo. STORIONE COBICE NOME LATINO: Acipenser naccarii (Bonaparte 1834-1841) FAMIGLIA: Acipenseridae ORDINE: Acipenseriformes NOME INGLESE: Sturgeon NOMI DIALETTALI: Sturion soli (Lomb.) MORFOLOGIA: differisce dallo storione comune (A. sturio) per la forma del muso che è breve e largo. Il colore è bruno olivastro, più chiaro o bianco sul ventre. TAGLIA: inferiore rispetto ad A. sturio; massimo 2 m. DISTRIBUZIONE: risale nel Fiume Po ed in altri corsi d'acqua che sboccano nell'Adriatico settentrionale, ma è noto anche nei fiumi che sboccano nell'Adriatico meridionale. HABITAT: migra periodicamente dal mare in ambiente fluviale e vive in rapporto con i sedimenti. ALIMENTAZIONE: molluschi, vermi, insetti acquatici e loro larve. RIPRODUZIONE: del tutto simile ad A. sturio. Non si conoscono ibridi. VAL. ECONOMICO: elevato, ma meno pregiato rispetto ad A. sturio. NOTE: Ha carni meno pregiate rispetto ad A. sturio. TROTA FARIO NOME LATINO: Salmo trutta fario (forma di torrente) (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Salmonidae ORDINE: Salmoniformes NOME INGLESE: Brown trout MORFOLOGIA: forma del corpo allungata e leggermente compressa lateralmente; testa robusta e bocca terminale grande munita di forti denti; colorazione molto variabile, dorso da bruno scuro in molti soggetti a quasi argenteo in altri, tipica tuttavia la presenza di piccole macchie nere, rosse e marrone o di altra sfumatura sui fianchi e sulla testa. TAGLIA: 30-35 cm, sino ad un massimo di 50 cm in ambienti con una buona produttività. DISTRIBUZIONE: nelle acque correnti di molte regioni italiane. È difficile dire quali popolazioni siano indigene e quali derivino da immissioni di materiale d'allevamento, spesso si origine transalpina o nord europea. Nell'Italia settentrionale sono anche presenti ibridi con la trota padana. HABITAT: acque a corrente molto rapida, fresche, limpide e ben ossigenate con fondale roccioso, sassoso o ghiaioso. ALIMENTAZIONE: invertebrati acquatici e terrestri, altri pesci. RIPRODUZIONE: depone nel tardo autunno o all'inizio dell'inverno un numero modesto (1500-2000 per kg di femmina) di grosse uova (4-6 mm). La schiusa, con una temperatura ambientale di 10 °C ha luogo in 41 giorni. La maturità sessuale è raggiunta in un periodo variabile da 3 a 5 anni. VAL. ECONOMICO: molto elevato. NOTE: il nome di fario deriva dal tedesco "forelle". ANGUILLA NOME LATINO: Anguilla anguilla (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Anguillidae ORDINE: Anguilliformes NOME INGLESE: Eel NOMI DIALETTALI: Bisat (Ven.); Ancidda (Sicil.) MORFOLOGIA: corpo molto allungato a sezione cilindrica anteriormente e compressa lateralmente nella regione della coda; colorazione molto scura sul dorso, giallastra o grigia sul ventre; pinna dorsale, caudale ed anale fuse in un'unica pinna; mancano le pinne ventrali; squame piccolissime e cute molto scivolosa per l'abbondanza di muco prodotto da apposite cellule cutanee. TAGLIA: può raggiungere 150 cm di lunghezza. DISTRIBUZIONE: nelle acque salmastre costiere ed in ogni tipo di acque interne. HABITAT: specie a migrazione catadroma (dai fiumi scende al mare per riprodursi), predilige gli ambienti con fondali melmosi pur adattandosi a qualunque ambiente d'acqua dolce. ALIMENTAZIONE: invertebrati acquatici, piccoli pesci ed uova di pesce in attesa di schiusa, rane, girini, vermi. RIPRODUZIONE: la riproduzione avviene nell'Oceano Atlantico (Mar dei Sargassi). Le giovani larve (leptocefali) migrano verso le acque dolci delle coste europee nel corso dei primi tre anni di vita. Raggiungono le foci dei grandi fiumi quando, nel terzo anno, misurano circa 6-7 cm (ceche). Risalgono lungo i fiumi popolando le acque interne di ogni genere. Nelle acque dolci si accrescono fino al raggiungimento della maturità sessuale (8-10 anni), raggiunta la quale cessano di alimentarsi ed iniziano la migrazione inversa verso il mare. Gli adulti muoiono a riproduzione avvenuta. VAL. ECONOMICO: notevole. ALBORELLA NOME LATINO: Alburnus alburnus alborella (De Filippi 1844) FAMIGLIA: Cyprinidae ORDINE: Cypriniformes NOME INGLESE: Bleak NOMI DIALETTALI: Arbureta, Pessina (Lomb.); Aola, Pesset, Ocet, Marcandola (Ven.); Zentilott (Trent.); Sarachein, Stregg (Emil.); Avola (Tosc.). MORFOLOGIA: forma allungata e compressa lateralmente; colorazione verde con riflessi argentei; una fascia grigia longitudinale è più o meno distintamente visibile. La bocca è leggermente rivolta verso l'alto; le squame sono sottili e facilmente staccabili. TAGLIA: può raggiungere i 15 cm. DISTRIBUZIONE: nei corsi d'acqua e nei bacini lacustri di piccole e grandi dimensioni in tutto il territorio italiano; manca nelle isole. HABITAT: nei grandi laghi subalpini vive in banchi, spesso di notevoli dimensioni, nelle acque superficiali pelagiche, migrando tuttavia anche nella zona litorale. Trascorre il periodo invernale a profondità maggiori rispetto a quelle scelte dagli altri ciprinidi. In ambienti lacustri di piccole dimensioni è ubiquitaria, mentre nei corsi d'acqua preferisce le zone di riva a bassa velocità di corrente. ALIMENTAZIONE: zooplancton, larve di insetti, insetti adulti, detrito vegetale. RIPRODUZIONE: depone a partire da Maggio in due o tre ondate successive su bassi fondali sabbiosi o ghiaiosi. Le uova sono piccole e deposte in numero anche superiore alle 250.000 per kg di peso. La schiusa avviene in 4-5 giorni alla temperatura di 20 °C. VAL. ECONOMICO: buono, soprattutto nei grandi laghi dell'Italia settentrionale. È anche usato come esca viva nella pesca del persico, luccio, trota, ecc. NOTE: Fino ad alcuni anni fa, dalle sue squame si estraevano i brillanti cristalli di guanina per la fabbricazione di una sostanza perlacea (essenza d'oriente), utilizzata per la fabbricazione delle perle artificiali. BARBO NOME LATINO: Barbus barbus plebejus (Valenciennes 1842) FAMIGLIA: Cyprinidae ORDINE: Cypriniformes NOME INGLESE: Barbel NOMI DIALETTALI: Molte variazioni dialettali MORFOLOGIA: forma affusolata, profilo dorsale maggiormente convesso di quello ventrale; testa appuntita, rivolta verso il basso con bocca inferiore e labbra spesse, munite di quattro barbigli; colorazione verdastra sul dorso più o meno punteggiata di nero (soprattutto nei giovani), giallo dorata sui fianchi e biancastra sul ventre. TAGLIA: mediamente sui 30 cm, può tuttavia eccezionalmente superare i 50-60 cm ed il peso di 4 kg. DISTRIBUZIONE: nelle acque dolci di tutto il territorio italiano, escluse le isole. HABITAT: acque correnti limpide non troppo fredde, con fondo ghiaioso o sassoso (corso medio dei fiumi, zona del barbo); vive anche nelle zone litorali dei laghi profondi; i giovani sono di carattere socievole e vivono in piccoli banchi, gli adulti sono per lo più solitari. ALIMENTAZIONE: invertebrati di fondo, in prevalenza, occasionalmente anche detrito di fondo, materiale vegetale e piccoli pesci. RIPRODUZIONE: le uova, non adesive, misurano circa 2 mm e vengono deposte in gran numero nel periodo di Maggio-Giugno tra le pietre o sulla sabbia dove rimangono fino alla schiusa (10-15 giorni). L'accrescimento è lento (ad un anno di età la lunghezza è di 8-9 cm) e la maturità è raggiunta al 4 o 5 anno di età. VAL. ECONOMICO: scarso; è tuttavia oggetto di pesca sportiva e, localmente, anche con reti. NOTE: Ovaie velenose all'ingestione; anticamente erano usate come vomitivo. CARASSIO Dorato (Pesce rosso) NOME LATINO: Carassius auratus (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Cyprinidae ORDINE: Cypriniformes NOME INGLESE: Goldfish MORFOLOGIA: Differisce dal carassio comune per la sagoma più slanciata. Negli individui selvatici il colore è simile al carassio comune, mentre nelle razze domestiche il colore varia notevolmente e tende al rosso dorato. È specie originaria dell'Asia orientale, fu introdotta in Europa nel secolo XVII quale specie ornamentale. TAGLIA: eccezionalmente raggiunge 30 cm di lunghezza. DISTRIBUZIONE: si è rinselvatichito in numerosi corpi d'acqua della pianura padanoveneta. HABITAT: piuttosto rustico, tollera temperature assai diverse; è possibile rinvenirlo in lanche di fiumi, in acque stagnanti molto produttive, nelle zone poco profonde anche di grandi laghi. ALIMENTAZIONE: invertebrati di fondo, larve di insetti. RIPRODUZIONE: la deposizione avviene in acque basse ricche di vegetazione tra Maggio e Giugno, all'età di 3-4 anni. Gli avannotti schiudono dopo circa una settimana, sono di colore bruno e si accrescono lentamente. Le pratiche di allevamento hanno luogo soprattutto in Emilia e, almeno in passato, venivano utilizzati a tale proposito i maceratoi della canapa. Scopo dell'allevamento è quello di ottenere varietà con forme e colori diversi, da utilizzarsi per scopi ornamentali VAL. ECONOMICO: buono per le forme d'allevamento, nullo per gli individui ritornati all'ambiente naturale. NOTE: introdotta dalla Cina TRIOTTO NOME LATINO Rutilus rubilio (Bonaparte 1837) FAMIGLIA: Cyprinidae ORDINE: Cypriniformes NOMI DIALETTALI: Triott, Vairon, Stria (Piem.); Trul, Triot, Strec (Lomb.); Pess zentil, Pessata, Faion (Trent.); Brussola, Aola bastarda, Brussolo (Ven.); Roviglione (Marc.); Lasca, Laschetta (Umb.); Rossella (Camp.) MORFOLOGIA: forma del corpo allungata con curvatura ventrale piuttosto accentuata; testa piccola e muso arrotondato con bocca terminale; colorazione bruno-verdastra sul dorso, bianca sul ventre, lungo i fianchi è presente una linea scura. Le pinne pari e l'anale possono essere rossastre. La variabilità morfologica di questa specie è molto elevata in relazione alla distribuzione geografica ed anche alla possibilità, spesso verificata, di ibridazione con altri Ciprinidi TAGLIA: 15 cm, 20 cm come taglia massima. DISTRIBUZIONE: tutto il territorio italiano, tranne in Sicilia e Sardegna. HABITAT: acque stagnanti o a corrente molto debole, ricche di vegetazione. ALIMENTAZIONE: invertebrati di fondo, insetti, crostacei ed anche materiale vegetale. RIPRODUZIONE: ha luogo tra Aprile e Giugno in acque basse e su fondale sabbioso o ghiaioso. I riproduttori sviluppano, in questo periodo, i "tubercoli nuziali" che si distribuiscono prevalente sul capo e sul dorso dei maschi. Le uova hanno dimensioni piccole (1 mm di diametro) e sono deposte in numero elevato. La schiusa avviene in 4-10 giorni, in relazione alla temperatura ambientale. VAL. ECONOMICO: scarso. NOTE: il triotto dei laghi di Comabbio e di Monate (Lombardia) è ritenuto ibrido con la scardola (Chiappi, 1902) o con l'alborella (Bellotti, 1904). CARPA NOME LATINO: Cyprinus carpio (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Cyprinidae ORDINE: Cypriniformes NOME INGLESE: Carp NOMI DIALETTALI: Goba (Romagna) MORFOLOGIA: corpo di forma ovale, meno accentuata nella forma selvatica; bocca protrattile con labbra carnose munite di quattro barbigli; squamatura grossa e regolare nelle forme selvatiche; nella forma "a specchi", poche squame grandi spiccano sulla pelle nuda; colorazione bruno-verde sul dorso, spesso con riflessi bronzei, gialla sul ventre. TAGLIA: 20-40 cm (300-1000 g) a 3-4 anni; raramente 100 cm (25-30 kg) e 40 anni di età. DISTRIBUZIONE: in acque stagnanti o a debolissima corrente in tutto il territorio italiano. HABITAT: tra la vegetazione di riva ed in stretta vicinanza con fondali di tipo melmoso. È specie eurialina, adattandosi così anche ad ambienti salmastri ALIMENTAZIONE: invertebrati di fondo, larve di insetti, detrito vegetale, ma anche anfibi ed avannotti di altri pesci. RIPRODUZIONE: ha luogo in acque molto basse, in Maggio-Giugno, con temperatura compresa tra 17 e 20 °C; uova assai piccole (1 mm) rimangono attaccate alle piante e schiudono in 3-8 giorni; le larve restano inattive sul fondo fino al riassorbimento del sacco vitellino (2-3 giorni). L'accrescimento è rapido: ad un anno di età la lunghezza può raggiungere i 15 cm ed il peso i 200g. La maturità sessuale è raggiunta a 3 anni nei maschi e a 3-4 nelle femmine. VAL. ECONOMICO: modesto. È oggetto di allevamento per produzione di carne e per ripopolamento. NOTE: è originaria di due aree discontinue: l'Est europeo (Russia meridionale, Caspio, Aral) ed Asia Orientale (dall'Indocina al Giappone). Con le introduzioni è oggi la specie più diffusa. CAVEDANO NOME LATINO: Leuciscus cephalus (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Cyprinidae ORDINE: Cypriniformes NOME INGLESE: Chub NOMI DIALETTALI: Quaiass, Scaiass (Piem.); Scaggiun, Lasca (Lig.); Cavesal (Lomb.); Squal, Cavazzin (Ven.); Cavadel, Cavadel (Emil.); Boga (Tosc.); Sbarzo, Scagliosa (Marc.); Squalo, Fiassera (Laz.); Cavetiche (Abr.). MORFOLOGIA: corpo slanciato ed affusolato a sezione circolare; bocca grande e terminale; grosse squame circolari con margine finemente punteggiato; colorazione verdastra sul dorso, si attenua sui fianchi, bianco giallastra sul ventre. Peritoneo argenteo. TAGLIA: 20-40 cm a 7-10 anni (600-1000 g), raramente fino a 60 cm (4 kg). DISTRIBUZIONE: acque dolci dell'Italia peninsulare, fino al Liri e al Volturno. HABITAT: prevalentemente in acque correnti limpide, anche a velocità discreta, ma anche nelle zone litorali dei laghi di grandi e medie dimensioni. I giovani formano piccoli gruppi, gli adulti hanno abitudini più solitarie. ALIMENTAZIONE: è praticamente onnivoro; i grossi individui sono prevalentemente ittiofagi. RIPRODUZIONE: la deposizione avviene tra Aprile e Giugno in acque litorali; le uova sono molto piccole (0,7 mm); la schiusa avviene circa entro una settimana. L'accrescimento è moderatamente rapido (ad un anno misurano 9 cm di lunghezza) e la maturità è raggiunta dai maschi a 3-4 anni e dalle femmine a 4-5 anni. VAL. ECONOMICO: modesto. NOTE: Si conoscono ibridi con il vairone e con l'alborella. COBITE DI FIUME NOME LATINO: Cobitis taenia (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Cobitidae ORDINE: Cypriniformes NOME INGLESE: Spined loach NOMI DIALETTALI: Strassa sac (Piem.); Cagnala, Usela, Sghirla (Lomb.);Cagnetta, Sgheta (Emil.); Taiacozz, Mulnaren (Romag.); Forasass, Cagneta (Ven.); Foraguada (Tren.) MORFOLOGIA: corpo allungato, anteriormente cilindrico e compresso lateralmente nella parte posteriore; testa piccola e bocca inferiore, munita di sei barbigli; squame molto piccole; presenza sotto gli occhi di una piccola spina erigibile; colorazione giallastra con piccole macchie brune sul capo e sul dorso. Appare evidente una linea bruno-nera che unisce l'occhio alla bocca ed alla base della pinna caudale sono presenti due piccole macchie di colore scuro, una al di sopra dell'altra. Nei maschi le pinne pettorali sono più lunghe ed appuntite. Inoltre, il lato interno delle pettorali dei maschi è parzialmente coperto da una lamina ovale detta squama di Canestrini. TAGLIA: attorno a 10 cm. I maschi hanno taglia leggermente più piccola rispetto alle femmine DISTRIBUZIONE: sicuramente presente nell'Italia settentrionale, nel resto della penisola la distribuzione è da verificare. HABITAT: acque lacustri e fluviali molto limpide e con corrente quasi nulla, in relazione a fondali sabbiosi o limosi nei quali è in grado di infossarsi. Ha abitudini sedentarie e moderatamente gregarie. ALIMENTAZIONE: piccoli invertebrati bentonici e detrito vegetale. RIPRODUZIONE: ha luogo tra Aprile e Giugno. Le uova misurano 1 mm di diametro e sono deposte presso le rive, sulla vegetazione acquatica o sulle pietre. L'accrescimento è lento e la maturità sessuale è raggiunta a 3 anni. VAL. ECONOMICO: nullo (ha valore commerciale qualora sia venduto come esca viva). NOTE: in alcune zone d'Italia viene venduto come esca viva. GAMBUSIA NOME LATINO: Gambusia affinis (Baird & Girard 1853) FAMIGLIA: Poeciliidae ORDINE: Cyprinodontiformes NOME INGLESE: Top, minnow MORFOLOGIA: marcato dimorfismo sessuale; femmina di maggiori dimensioni con ventre assai pronunciato; nel maschio la pinna anale è trasformata in organo copulatore (gonopodio); colorazione bruno grigiastra ed argentea sul ventre, striscia scura che attraversa l'occhio. La bocca è rivolta verso l'alto e la mandibola sporgente. TAGLIA: per la femmina 6 cm, per il maschio 4 cm. DISTRIBUZIONE: praticamente in tutta la penisola anche se in maniera puntiforme. HABITAT: vive tra la vegetazione in piccole raccolte d'acqua anche salmastre. ALIMENTAZIONE: piccoli invertebrati e larve di insetti (la specie è stata introdotta per la lotta alla zanzara malarica). RIPRODUZIONE: la femmina partorisce 10-80 piccoli, circa 30 giorni dopo essere stata fecondata. La fecondazione è interna e lo sperma viene conservato negli ovidotti così che si possono avere diversi parti con una sola copula. I piccoli raggiungono la maturità in 6-12 mesi. VAL. ECONOMICO: nullo. NOTE: introdotta dal Nord America nel 1922 nelle paludi della campagna romana con ottimi risultati riguardo alla distruzione di anofeli (90%). Una femmina adulta in acquario può mangiare fino a 150 larve per giorno. CAGNETTA NOME LATINO: Blennius fluviatilis (Asso 1801) FAMIGLIA: Blennidae ORDINE: Perciformes MORFOLOGIA: forma allungata e compressa lateralmente, profilo della testa inclinato verso il basso, piccola cresta carnosa sul capo che si presenta più sviluppata nei maschi; lunga pinna dorsale; bocca munita di denti tra i quali spiccano i "canini" lunghi e ricurvi. Sopra ciascun occhio è presente una piccola appendice. TAGLIA: mediamente sui 10-12 cm, può raggiungere i 15 cm. DISTRIBUZIONE: bacino del Lago di Garda, bacino del Lago Maggiore, in Liguria, Toscana, Lago di Bracciano, Italia meridionale ed insulare. HABITAT: acque salmastre e dolci di corsi fluviali e bacini lacustri, comunque sempre nelle immediate vicinanze della riva. Di carattere vivace e curioso, preferisce le acque limpide con fondali pietroso. Gli individui giovani si muovono in piccoli gruppi, mentre gli adulti sono solitari e molto territoriali. ALIMENTAZIONE: piccoli invertebrati di fondo. RIPRODUZIONE: le uova vengono deposte in primavera al riparo di pietre e vengono custodite fino alla schiusa. VAL. ECONOMICO: nessuno. PERSICO SOLE NOME LATINO: Lepomis gibbosus (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Centrarchidae ORDINE: Perciformes NOME INGLESE: Pumpkinseed NOMI DIALETTALI: Orelogin, Gob (Lomb.) MORFOLOGIA: forma del corpo tondeggiante e molto compressa lateralmente; testa grande con bocca terminale piccola; pinna dorsale unica con raggi anteriori spinosi; colorazione verde-azzurra con riflessi metallici; vistosa macchia rossa e nera al margine dell'opercolo branchiale; linee azzurre ai lati del capo e sugli opercoli; la femmina ha colorazione meno vivace. TAGLIA: 8-15 cm, in condizioni particolarmente favorevoli fino a 20 cm. DISTRIBUZIONE: specie che è stata introdotta dal Nord America; è presente sicuramente nell'Italia settentrionale e centrale. HABITAT: nelle zone litorali ricche di vegetazione di ambienti lacustri e di lanca, con fondali sabbiosi o melmosi. ALIMENTAZIONE: invertebrati bentonici ed associati alla vegetazione acquatica ed anche piccoli pesci. RIPRODUZIONE: depone in Maggio-Giugno; le uova vengono deposte in una buca custodite dal maschio fino al momento in cui i piccoli si disperdono. VAL. ECONOMICO: nullo. NOTE: introdotto dall'America in Europa nel 1887. In Italia, nel Lago di Comabbio, nel 1900. PESCE GATTO NOME LATINO: Ictalurus melas (Rafinesque 1820) FAMIGLIA: Ictaluridae ORDINE: Siluriformes NOME INGLESE: Cat-fish MORFOLOGIA: corpo allungato a sezione tonda nella porzione anteriore, compressa lateralmente nella parte posteriore; testa assai grossa ed appiattita con ampia bocca munita di 8 barbigli; primo raggio della pinna dorsale e delle due pettorali acuminato; pelle priva di scaglie, colorazione grigio-nera sul dorso e bianco-gialla sul ventre. TAGLIA: raramente supera i 30 cm (250 g di peso). DISTRIBUZIONE: specie introdotta dal Nord America; la sua presenza è limitata alla regione padano veneta. HABITAT: lanche e piccole raccolte d'acqua con fondo melmoso, ma anche zone litorali di ambienti lacustri di dimensioni medie e grandi. ALIMENTAZIONE: invertebrati bentonici, pesci e loro uova. RIPRODUZIONE: depone in acque basse in Giugno-Luglio, alla temperatura di 18-20 °C; le uova sono custodite in una buca dal maschio; la schiusa si ha dopo 8 giorni ed i piccoli vengono accuditi dal maschio fino alla loro dispersione. VAL. ECONOMICO: assai modesto. TINCA NOME LATINO: Tinca tinca (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Cyprinidae ORDINE: Cypriniformes NOME INGLESE: Tench MORFOLOGIA: forma del corpo massiccia e leggermente compressa lateralmente nella parte posteriore; squamatura molto piccola e superficie corporea ricoperta di secrezione mucosa; bocca terminale con labbra carnose e munite di due barbigli; pinne brevi ed arrotondate, pinna caudale quasi priva di concavità; colorazione verde-bruna sul dorso, verde-gialla sui fianchi, gialla sul ventre. TAGLIA: 25-30 cm, raramente raggiunge e supera i 50 cm (2 kg di peso). DISTRIBUZIONE: in tutto il territorio italiano. HABITAT: acque stagnanti o a corrente molto lenta, ricche di vegetazione acquatica e con fondo melmoso; è più attiva di notte e sverna affondata nel fango. ALIMENTAZIONE: invertebrati di fondo, ma anche materiale vegetale e detrito di fondo. RIPRODUZIONE: depone verso la fine della primavera (tra Maggio e Luglio) in acque basse ricche di vegetazione con temperatura di 19-20 °C; il numero delle uova è elevato (circa 600.000 per kg di femmina), ma il diametro è molto piccolo (0,8-1 mm). La deposizione avviene in più momenti nell'arco di circa 2 mesi. Le uova schiudono in 3-6 giorni e le larve possiedono organi adesivi e rimangono, fino al riassorbimento del sacco vitellino, attaccate alle piante acquatiche. La crescita è piuttosto lenta; la maturità sessuale è raggiunta a due anni dai maschi e a quattro dalle femmine. VAL. ECONOMICO: buono. NOTE: è oggetto di allevamento negli stagni, spesso insiema con le carpe. LUCCIO NOME LATINO: Esox lucius (Linnaeus 1758) FAMIGLIA: Esocidae ORDINE: Salmoniformes NOME INGLESE: Pike NOMI DIALETTALI: Luss (Piem. & Lomb.) MORFOLOGIA: corpo allungato (l'altezza massima del corpo equivale ad 1/5 - 1/6 della lunghezza standard); testa grossa con bocca terminale assai grande, foggiata a "becco d'anitra", munita di denti robusti; pinna dorsale breve e spostata verso la coda; colorazione del dorso bruno-verde con macchie di colore più scuro, ventre biancastro. Gli individui che vivono in acque ferme hanno corpo leggermente più tozzo. TAGLIA: 25-40 cm (500-700 g) a due tre anni di età; 90-100 cm (5-8 kg) a 10-14 anni; raramente fino a 1,5 m (35 kg) ad oltre 30 anni di età. DISTRIBUZIONE: Italia settentrionale e centrale. HABITAT: zone litorali di ambienti lacustri e acque fluviali a corrente modesta; predilige le zone ricche di vegetazione acquatica. ALIMENTAZIONE: predatore di altri pesci, ma anche di rane e piccoli mammiferi. RIPRODUZIONE: la deposizione ha luogo tra Marzo e Maggio, nelle regioni settentrionali può protrarsi sino a Luglio; predilige le acque molto basse ed i prati inondati dalle piene primaverili; le uova vengono deposte in più porzioni nell'arco di più giorni o settimane; le uova misurano 2,5-3 mm; le larve nascono dopo 10-15 giorni e misurano 9-10 mm, rimangono fissate agli steli d'erba per mezzo di organi adesivi posti sul capo fino al riassorbimento del sacco vitellino che avviene in pochi giorni; a 25 mm di lunghezza ha già una morfologia del tutto simile a quella degli adulti ed a 4-5 cm inizia a predare i giovani di altre specie. VAL. ECONOMICO: buono. NOTE: nonostante l'areale di distribuzione molto ampio, i caratteri morfologici sono piuttosto uniformi, non si riconoscono razze.