Eidgenössisches Institut für Geistiges Eigentum Institut Fédéral de la Propriété Intellectuelle Istituto Federale della Proprietà Intellettuale Swiss Federal Institute of Intellectual Property Rapporto annuale O9 1O Contenuto 3 Prefazione Di Roland Grossenbacher, Direttore 5 Progetto «PMI-PI» «Ideare. 8 Creare. Proteggere.» Swissness «Marchio Svizzera, fra croce e delizia» 11 STOP ALLA PIRATERIA STOP ALLA PIRATERIA vi augura una vacanza originale 15 Rapporto d’attività 2009/2010 Compendio del 14o anno d’esercizio 32 Organigramma Istituto, Consiglio d’Istituto e organo di revisione 35 Conto annuale 2009/2010 Prosegue la deliberata riduzione delle riserve Prefazione Roland Grossenbacher Direttore Impressum Editore: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale in seno al Dipartimento federale di giustizia e polizia Immagini • Reto Aeschbacher, ricercatore di marchi (interno copertina, pagina 2). Dall’inizio dell’anno in rassegna l’informa- obbiettivo richiede un’intensificazione e di tempo sia sul piano finanziario. I segnali tica costituisce una divisione a sé stante un’ottimizzazione della collaborazione tra sono però positivi e dopo un anno posso guidata da un Chief Information Officer le divisioni. A livello di cifre questa esi- affermare di essere colpito dall’impegno di che fa direttamente capo al Direttore. Si genza si traduce in 14 800 giornate lavora- tutti gli interessati, ma anche e soprat- tratta di un’evoluzione giustificata dal fatto tive per gli informatici dell’IPI, 3700 gior- tutto dalla crescente flessibilità dimostrata, che, dopo 16 anni, l’attuale sistema di nate lavorative per le Divisioni, mentre dalla riuscita definizione delle priorità amministrazione elettronica dei titoli di pro- «solo» 5,5 milioni di franchi saranno inve- nonché dall’entusiasmo suscitato dai primi tezione sarà sostituito da un sistema stiti esternamente per informatici, hard risultati intermedi. nuovo e ampliato. Il sistema sarà comple ware, software e licenze. Si tratta di cifre tamente rinnovato conformemente ai impressionanti che riflettono chiaramente Ora è necessario dare prova di pazienza, moderni parametri tecnologici e saranno la nostra decisione di optare per una poiché la strada è ancora lunga, e aggiunte diverse funzionalità di gestione soluzione interna per questo importante non perdere di vista l’obbiettivo, poiché dei dossier e assistenza elettronica passo. Ciò è dovuto in parte al fatto le risorse in termini di tempo e denaro che consentiranno altresì l’integrazione che, in genere, questo tipo di sistema ha sono limitate nonostante l’importante inve- diretta degli utenti finali, analogamente una vita piuttosto lunga. Conservare il stimento. Ci vorrà inoltre una porzione di alle inter facce di e-banking. know-how all’interno dell’IPI consentirà di sano ottimismo che rende divertente anche garantire a lungo termine la manutenzione un compito impegnativo come quello di Il progetto, per cui sono stati preventivati del sistema e il suo costante sviluppo rinnovare un elemento centrale del nostro 21 milioni di franchi, si concluderà nel in funzione delle nuove esigenze sul piano modo di lavorare e di rinforzare uno dei pilastri del successo del nostro Istituto. Concetto, redazione, traduzione e coordinazione del progetto: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale • Michèle Amport, assistente del capo della Divisione Risorse e servizi (pagina 4). Impostazione: Beat Brönnimann, grafonaut, Wabern • Beda Bischof, capo di uno dei gruppi di esperti in brevetti (pagina 14). Immagine e fotografia: Andreas Greber, Berna (foto a pagina 3, © Ufficio europeo dei brevetti) • Lorenzetta Zaugg, capo redattrice della rivista sic! (pagina 21). Composizione e lettorato: Typopress Bern AG, Berna • Renée Stadler, esperta in brevetti (pagina 23). Stampa: Paulusdruckerei, Freiburg • Heinz Meyer, capoprogetto gestione elettronica dei titoli di protezione (pagina 25). 2014. La portata e la complessità delle sia legale che organizzativo. L’investi- • Andrej Fischer, collaboratore del Service Desk della Divisione Informatica (pagina 31). innovazioni, che saranno accompagnate mento interno si giustifica anche in termini dall’introduzione di un sistema elettronico economici e di flessibilità. © Copyright Istituto Federale della Proprietà Intellettuale Stauffacherstrasse 65/59 g, CH-3003 Berna Tel. +41 (0)31 377 77 77 Fax +41 (0)31 377 77 78 www.ipi.ch Il presente rapporto annuale è pubblicato in italiano, francese, tedesco e inglese. È ottenibile gratuitamente e può essere scaricato come file PDF dal sito www.ipi.ch (rubrica Profilo/Istituto/Rapporto annuale). Per favorire la leggibilità si è rinunciato alla forma femminile. Si ringraziano le lettrici per la comprensione. La riproduzione è ammessa su indicazione della fonte. È gradito il deposito di una copia. Novembre 2010 • Kristina Oesch, collaboratrice nell’Amministrazione dei marchi (pagina 34). • Felix Addor, capo della Divisione Diritto & Affari internazionali e sostituto direttore dell’IPI. Barbara Mögli (in mezzo), collaboratrice nell’ambito della comunicazione. Anja Herren, capo del Servizio giuridico Marchi nella Divisione Diritto & Affari inter nazionali (pagina 42). • Copertina: uno degli oggetti esposti nell’ambito della mostra intitolata «Marchio Svizzera, fra croce e delizia» che l’IPI ha allestito nelle sale del forum politico della Confederazione nella Torre delle prigioni di Berna. Ringraziamo il forum politico della Confederazione presso la Torre delle prigioni di Berna, dove sono state scattate le foto nell’ambito della mostra «Marchio Svizzera, fra croce e delizia». di gestione che riguarderà tutti gli ambiti, conferiscono loro un’importanza superiore La considerazione principale è, tuttavia, rispetto a un normale progetto di infor legata al potenziale integrativo di un pro- matica. getto del genere sul piano della collabo razione. Persone attive in divisioni diverse Concretamente si tratta di valutare, armo- sono portate a lavorare insieme e ciò fa- nizzare, migliorare e descrivere in modo da vorisce la comunicazione e l’abbattimento consentirne la riproduzione nei programmi, dei pregiudizi nei confronti di cambia- di processi e comportamenti individuali menti necessari. Evidentemente le difficoltà a livello di Istituto (IPI) al fine di agevolare comportate non sono poche, tanto più il passaggio al nuovo sistema. Questo che non mancano le pressioni sia a livello 3 Progetto «PMI-PI» «Ideare. Creare. Proteggere.» In futuro le piccole e medie imprese (PMI) potranno ottenere informazioni più ampie e orientate ai loro bisogni in merito al sistema di protezione della proprietà intellettuale. A questo scopo l’Istituto (IPI) ha dato vita nel 2OO7 a un progetto finalizzato a potenziare le PMI sensibilizzandole sull’argomento e offrendo loro un’assistenza completa per quanto riguarda l’utilizzo dei loro beni immateriali. Nel marzo 2007 l’IPI ha dato il via al pro- Sulla base di queste considerazioni sono getto «PMI-PI», nell’ambito del quale ci state elaborate e messe in atto diverse si è interrogati sulla misura in cui le piccole misure. Durante l’intero progetto, al team e medie imprese in Svizzera proteggono, responsabile designato dall’Istituto si utilizzano e valorizzano la loro proprietà in- è affiancato un gruppo di specialisti com- tellettuale e sull’eventuale necessità di posto da rappresentanti del Consiglio ottimizzazione al riguardo. Una prima inizia- dell’Istituto, delle PMI, consulenti in bre- tiva in questo senso è stata l’analisi della vetti e ricercatori. situazione attuale attraverso diversi studi Con la fine dell’esercizio si avvicina anche scientifici effettuati dal politecnico federale la conclusione del progetto. In questo di Zurigo (ETH), dall’Università di San Gallo, lasso di tempo sono state adottate tutte dal politecnico federale di Losanna (EPFL) le misure necessarie al fine di sensibiliz- e dal KMU Forschung Austria (KMFA). Tali zare le PMI sul tema della «Proprietà intel- studi hanno rilevato che le PMI svizzere lettuale» e fornire un aiuto nell’utilizzo dispongono di un numero maggiore di stru- dei loro beni immateriali. menti di sostegno nel confronto interna zionale. Alcune PMI utilizzano con successo gli strumenti a disposizione; tuttavia è emersa anche la necessità di intervenire, poiché molte PMI hanno carenze in termini di conoscenze, possibilità e opportunità relative alla protezione formale o informale di innovazioni e creazioni. Chiaro e comprensibile: il portale PMI La novità fondamentale è costituita dal portale PMI dell’IPI, consultabile su http:// pmi.ipi.ch e rivolto specificamente alle piccole e medie imprese. Il portale riassume in modo conciso ed essenziale le nozioni più importanti relative a marchi, 5 Progetto 6 «PMI-PI» brevetti, design, diritti d’autore e indica- Marchi & Co.» che si presenta ora con un ci si è voluti rivolgere direttamente alle PMI verso un partenariato pubblico-privato tra 031 377 77 77, che offre la possibilità durante una conferenza stampa. In quella zioni di provenienza. In generale, sono stati contenuto completamente rivisitato, una e rispondere alle loro specifiche esigenze l’IPI e tre associazioni di consulenti in di entrare in contatto con collaboratori data, i rappresentanti degli interessi migliorati i canali della comunicazione elet- nuova veste grafica e il nuovo titolo «Ideare. individuali. La rubrica «Testimonianze» del brevetti (VESPA, VSP e LIPAV). Nell’ambito specificamente formati. Questi rispondono delle PMI e delle associazioni di catego- tronica. È ora possibile inoltrare via e-mail Creare. Proteggere.», che riprende lo portale PMI dà spazio ai rappresentanti di questa collaborazione, uffici di consu- rapidamente e in modo competente alle ria sono stati invitati a partecipare richieste giuridicamente vincolanti in merito slogan del progetto «PMI-PI». Quale nuovo di diverse aziende, che raccontano le loro lenza in brevetti svizzeri e del Liechtenstein domande delle PMI e dei singoli inventori a un pomeriggio informativo presso l’IPI. ai diritti di protezione (si veda il riquadro mezzo promozionale è stato poi creato esperienze riguardo alla proprietà intel offrono un appoggio gratuito alle PMI e ai riguardo alla protezione di innovazioni e a pagina 7). Quartett, un gioco di carte finalizzato a lettuale e con l’IPI. Si tratta di casi concreti singoli individui. La partecipazione a que- creazioni. informare in maniera divertente sui con- di PMI svizzere di successo che utilizzano sta prima fase è aperta fondamentalmente Potete trovare ulteriori informazioni sulle cetti fondamentali relativi alla protezione (o non utilizzano!) il sistema di protezione e a tutti i consulenti in brevetti che possono nuove offerte per le PMI, nate parallela- e all’utilizzo di innovazioni e creazioni. grazie alla grande credibilità di cui godono offrire un servizio competente. mente al progetto, nel capitolo «Rapporto Creativo e focalizzato sulle esigenze delle PMI: il materiale informativo La nascita del nuovo por tale ha incentivato l’aggiornamento di diverse pubblicazioni dell’IPI, per venire incontro in maniera ottimale alle esigenze delle PMI. Segnaliamo, ad esempio, l’opuscolo «Brevetti, possono essere di esempio per altre PMI. Attendibile e orientativo: la rubrica «Testimonianze» e la «Rete di consulenza PI» Nell’ambito dell’aggiornamento delle pubblicazioni e della creazione del portale PMI, Un’altra innovazione è costituita dalla «Rete di consulenza PI». In una prima fase ci si è dedicati alla protezione di brevetti e diritti d’autore sui programmi informatici attra- d’attività 2009/10» da pagina 15. Cordiale e competente: il Contact Center come punto di partenza Per concludere, un accenno al Contact Center dell’IPI, raggiungibile al numero Chi conosce la proprietà intellettuale, ha le carte in regola L’intero progetto PMI-PI e le misure intro- presentati al pubblico il 23 agosto 2010 Richieste giuridicamente vincolanti via posta elettronica I collaboratori del Contact Center dell’IPI Spedire lettere raccomandate per posta: ambito, facilitando così ulteriormente informano gli interessati in merito un gesto che ormai appartiene al pas- le operazioni. Ad esempio, è ormai possi- alla protezione di innovazioni e creazioni sato. L’IPI offre ora a tutti gli utenti di bile trasmettere per posta elettronica e, all’occorrenza, li mettono in contatto sistemi di protezione della proprietà anche risposte a contestazioni avanzate con un esperto specializzato. intellettuale la possibilità di comunicare nel quadro di procedure d’esame, in modo semplice per posta elettronica poiché l’IPI rinuncia – è una novità – alla le loro richieste e risposte. firma autografa. L’utente, d’altra parte, A seguito dell’adozione di questa innova- non è tenuto a utilizzare una firma digi- zione e della rinuncia a esigere una firma tale. autografa, per ogni ambito di protezione Su https://ekomm.ipi.ch e www.ipi.ch è stato creato un indirizzo di posta elettro- sono disponibili le condizioni d’utilizzo, la nica specifico: regolamentazione dettagliata in merito • Marchi: [email protected] alle condizioni di inoltro di domande e • Brevetti: [email protected] formati consentiti, nonché ulteriori infor • Design: [email protected] mazioni sulla comunicazione elettronica. Ogni messaggio pervenuto all’IPI riceve una conferma elettronica di ricezione, che garantisce tra le altre cose che sia conservato il termine. Solo questa conferma elettronica conclude la pro Per rispondere meglio alle esigenze delle che illustra in maniera ludica i principali cedura. PMI l’IPI ha rielaborato il materiale informa- aspetti della proprietà intellettuale. L’IPI ha inoltre rielaborato e uniformato tivo e creato un gioco di carte (Quartett) 7 dotte, nonché i nuovi strumenti a dispo sizione e i ser vizi di sostegno, sono stati le regole applicate sinora in questo Swissness <Marchio Svizzera, fra croce e delizia> l’utilizzo del «marchio Svizzera», prevedendo esempi dei più noti marchi elvetici. Molti e realtà è profondo ed è quindi necessario anche misure per contrastarne l’utilizzo dei prodotti e servizi presentati erano intervenire. improprio in patria e all’estero. contrassegnati dalla croce svizzera o sfoggiavano la designazione «Svizzera». 8 Nel novembre 2OO9 il Consiglio federale ha approvato il messaggio concernente il progetto legislativo «Swissness». L’Istituto (IPI) ha promosso questa proposta di revisione di legge organizzando una mostra sull’utilizzo del «marchio Svizzera», tenutasi presso il forum politico della Confederazione nella Torre delle Prigioni di Berna. «Marchio Svizzera, fra croce e delizia» Nell’ambito dell’esposizione organizzata dall’IPI sono state illustrate con esempi concreti alcune forme di utilizzo improprio del «marchio Svizzera» e ci si è interrogati sugli elementi che contraddistinguono un prodotto o un servizio svizzero. La mostra ha approfondito i temi della revisione di legge evidenziando come sia indispensabile per il nostro Paese tutelare durevolmente il «marchio Svizzera» e la sua buona repu tazione. Il «marchio Svizzera» – un successo commerciale All’ingresso della mostra è stata allestita un’enorme croce svizzera che conduceva il visitatore a un paesaggio composto di «Swissness» fa tendenza Il progetto «Swissness» rafforza la protezione dell’indicazione di provenienza «Svizzera» e della croce svizzera a livello nazionale e agevola l’applicazione del diritto all’estero, creando così i presupposti affinché il valore del «marchio Svizzera» sia preservato anche in futuro. La revisione ha suscitato anche qualche controversia ed è attualmente in consultazione presso la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale. Per approfondire la tematica l’IPI ha organizzato l’esposizione «Marchio Svizzera, fra croce e delizia», tenutasi a Berna, presso il Forum politico della Confederazione, da marzo a giugno 2010. zera» è tangibile e onnipresente. Se però si analizzano le informazioni riguardanti una selezione di prodotti, questo «mondo ideale svizzero» mostra segni di cedimento: non tutto è così svizzero come indicato sulla confezione e dalla pubblicità. Una croce svizzera sulla confezione non rende svizzero il suo contenuto Il secondo spazio espositivo è stato dedicato all’esplicitazione delle contraddizioni emerse, nonché alla chiarificazione delle cause e delle anomalie. Dall’esame del reale grado di «Swissness» di sette prodotti svizzeri è parso evidente il livello di confusione che regna attualmente in Svizzera dove il divario tra diritto vigente che il consumatore sia disposto a pagare prezzi comparativamente più elevati. Il Mostra sull’utilizzo del valore aggiunto dato dalla provenienza svizzera può rappresentare fino al 20 % del Il 9 marzo 2010 la Consigliera federale prezzo di vendita dei prodotti tipicamente Eveline Widmer-Schlumpf ha inaugurato svizzeri, dei prodotti agricoli, dei generi l’esposizione «Swissness». alimentari e di determinati beni al consumo destinati all’esportazione (per gli orologi e i beni di lusso tale quota cresce ulteriormente). L’indicazione di provenienza svizzera può tuttavia essere sfruttata anche in ambiti che non sono considerati tipicamente svizzeri. Un numero crescente di aziende utilizza infatti il «marchio Svizzera» come un lucrativo co-brand. Mentre talune aziende sono legittimate a usufruire di questa «Swissness» – Protezione della designazione «Svizzera» e della croce svizzera I prodotti e i servizi svizzeri godono di un’ottima reputazione in patria e all’estero, dove sono considerati particolarmente affidabili e di eccellente qualità. Ciò fa sì La commercializzazione del «marchio Sviz- possibilità, aumentano i casi di utilizzo improprio e gli approfittatori desiderosi di mettere le mani su parte dei profitti, contribuendo a ledere la reputazione del marchio nel lungo periodo. La revisione di legge prevista ha lo scopo di regolamentare <marchio Svizzera> Cosa contraddistingue un prodotto svizzero? Oggi non è chiaro a quali standard si debba attenere un prodotto per poter essere considerato svizzero a tutti gli effetti: occorrono normative più precise. Proprio questa necessità è alla base del progetto di revisione della legge federale sulla protezione dei marchi e delle indicazioni di provenienza. Non è stato un percorso privo di ostacoli: i risultati della consultazione hanno mostrato come le opinioni sul tema siano divergenti. Nell’ambito dell’espo sizione, il giornalista Roland Jeanneret ha intervistato i rappresentanti di importanti associazioni e gruppi di interesse, chiedendo loro quali caratteristiche debba avere un prodotto per poter essere considerato svizzero a tutti gli effetti. 9 Swissness STOP ALLA PIRATERIA Nella terza area espositiva, per mezzo di i concetti più rilevanti ed esplicitandoli in sedici postazioni audio, è stata data la modo visivo. possibilità ai visitatori di formarsi un’opinione propria ascoltando le testimonianze di diverse personalità interessate. 10 Il progetto di legge «Swissness» Nell’ambiente espositivo successivo è stata esplicitata la necessità di trovare una soluzione. Qual è il denominatore comune tra le dichiarazioni dei rappresentanti dei vari gruppi di interesse? Quali criteri devono essere soddisfatti per arrivare a una soluzione comune? Il progetto legislativo «Swissness» si delinea quale possibile risposta e soluzione. Su uno schermo luminoso interattivo sono stati proiettati i quindici principi cardine del progetto di legge, mettendo in evidenza Il <marchio Quali sono i benefici per il nostro Paese? L’ultimo spazio della mostra è stato dedicato alle conseguenze positive che la revisione della legge «Swissness» comporterebbe (in ambito economico, politico, sociale, ecologico, ecc.). L’esposizione non ha, tuttavia, trascurato le eventuali ripercussioni negative, che sono state apertamente esposte e analizzate, evidenziando chiaramente chi trarrebbe vantaggio dalla revisione di legge e chi no. Nell’ultima sala è stato allestito un karaoke, dove i visitatori hanno potuto dare prova della loro «Svizzerità» cimentandosi con tipiche canzoni elvetiche. Un programma collaterale di livello elevato A margine della manifestazione sono stati organizzati diversi incontri di approfondimento sui contenuti della revisione e sul tema «Swissness» in generale. Un momento saliente è stata «La notte dei musei», tenutasi venerdì 19 marzo 2010. A cadenza oraria l’apprezzato presentatore radiofonico e televisivo Röbi Koller ha chiesto a una serie di illustri ospiti di definire cosa sia tipicamente svizzero. Tra gli intervistati Pascale Bruderer, Presidente del Consiglio nazionale, Dany Ryser, allenatore della nazionale Under-17 campione del mondo e molti altri esponenti di spicco del mondo della politica e dell’economia. Con oltre 7000 visitatori, l’esposizione ha riscosso un grande successo di pubblico e ampi consensi. STOP ALLA PIRATERIA vi augura una vacanza originale Dal luglio 2OO8 la dogana svizzera ha il diritto di sequestrare anche gli articoli contraffatti come borsette, abiti, medicinali e orologi importati nell’ambito del traffico turistico. Per attirare l’attenzione dei turisti sui rischi e sui pericoli dei prodotti contraffatti, l’Associazione STOP ALLA PIRATERIA ha marcato l’inizio della stagione estiva con una campagna informativa presso l’aeroporto di Zurigo. Svizzera> - un successo commerciale Chi è partito per le vacanze dall’aeroporto di Zurigo-Kloten tra il 1o e il 7 luglio 2009 si è trovato confrontato con la problematica dei prodotti contraffatti nella hall delle partenze, il cosiddetto Airside-Center. L’ini ziativa si proponeva di evitare che al ritorno dalle vacanze i viaggiatori fossero costretti a lasciare il souvenir, acquistato a un prezzo decisamente vantaggioso, in dogana. Nell’ambito dell’esposizione è stato sono contrassegnati dalla croce svizzera Una croce svizzera sulla confezione non allestito un paesaggio composto di esempi o dalla designazione «marchio Svizzera». rende svizzero il suo contenuto. dei più noti marchi svizzeri. La Svizzera Ciò non ha solo conseguenze positive: fal- Con una serie di esempi concreti si è (stemma svizzero, «Swiss made», qualità sficazioni e utilizzo illegale del marchio voluto illustrare l’utilizzo improprio svizzera, ecc.) è molto apprezzata in patria sono in aumento. Quanta Svizzera c’è real- dello stemma svizzero e della designa- e all’estero. Numerosi prodotti e servizi mente in un prodotto svizzero? zione «Svizzera». Il fenomeno delle contraffazioni riguarda i prodotti di uso quotidiano come quelli di lusso Il fenomeno delle contraffazioni e della pirateria ha assunto dimensioni veramente inquietanti. Sempre più spesso anche le aziende svizzere sono vittime dei contraffattori. Come dimostrato dagli esempi esposti, la problematica non riguarda più unicamente i prodotti di lusso, bensì una gamma vastissima di articoli: dai medi cinali, ai giochi per computer, ai giocattoli, alle spazzole per capelli. Contraffazioni: discutibili sia dal punto di vista della qualità sia da quello etico I produttori di contraffazioni non si preoc cupano di aspetti onerosi come il rispetto degli standard di qualità e sicurezza, delle condizioni di lavoro o della protezione dell’ambiente. E perché mai dovrebbero? Agiscono nell’ombra mettendosi al riparo da eventuali consumatori, lavoratori o ambientalisti insoddisfatti. Chi acquista prodotti contraffatti sostiene la criminalità La produzione di prodotti contraffatti e copie pirata è redditizia. Gli introiti superano quelli del traffico di stupefacenti, mentre i rischi sono comparativamente inferiori. Secondo uno studio dell’«Union des Fabricants» francese un gioco per computer contraffatto prodotto per 0,20 euro è venduto a 45 euro. Poiché contraffazione e pirateria sono in modo crescente considerate trasgressioni perdonabili, il rischio 11 STOP ALLA PIRATERIA di essere colti in fallo e puniti è ridotto. sono arrotondate e feriscono le gengive e Francia, in Svizzera i privati non sono chia- normale c’è sicuramente qualcosa che non metalli preziosi e dell’Istituto (IPI). Come pubblicate sul sito www.stop-piracy.ch Non sorprende dunque che il mercato delle intaccano lo smalto. In Svizzera TRISA mati a pagare una multa. Questo discipli va. Un altro indizio è il luogo di vendita: souvenir ai passanti è stata regalata e, sotto forma di volantini, distribuite nelle contraffazioni sia da tempo diventato una impiega oltre 1000 collaboratori e annual- namento è in vigore dal 2008 e consente in spiaggia o al mercato è raro trovare pezzi una scatola (originale!) di cerotti pratica agenzie viaggi e su ricardo.ch. delle principali attività del crimine organiz- mente investe 10 milioni di franchi in alla dogana di togliere le contraffazioni originali. da portare in viaggio. Nel corso della zato. Chi acquista contraffazioni o copie ricerca e sviluppo. I contraffattori sfruttano dalla circolazione in modo più sistematico. pirata sostiene quindi la criminalità. la rinomanza che l’azienda ha raggiunto 13 000 persone. La maggioranza delle contraffazioni si riconosce facilmente Parte della responsabilità ricade quindi anche sui consumatori. Alcuni studi dimostrano infatti che oltre il 60 % di chi acquista prodotti contraffatti ne è consapevole. Effettivamente per evitare di acquistare una contraffazione inavvertitamente basta un po’ di buonsenso. Uno dei principali indizi è sicuramente un prezzo eccessivamente basso. Se un prodotto è venduto a un prezzo notevolmente inferiore a quello Un doppio inganno per attirare l’attenzione del pubblico Con questo tipo di consigli e argomentazioni, testi ad effetto e relativi esempi si è cercato di sensibilizzare i passanti alla problematica delle contraffazioni. Per catturare la loro attenzione è stato proiettato l’ologramma di un orologio contraffatto: un doppio inganno! Gli interessati hanno avuto modo di leggere i volantini e gli opuscoli messi a disposizione e di discutere con gli specialisti dell’Amministrazione federale delle dogane, del Controllo centrale dei Bello da vedere e in evidenza: lo stand Contraffazioni a tutto campo: dai medi- La scatola di cerotti di STOP ALLA PIRA L’attrazione principale: l’ologramma di un di STOP ALLA PIRATERIA nell’Airside-Center cinali agli spazzolini da denti. L’esempio TERIA ha riscosso grande successo orologio contraffatto come esca per attirare dell’aeroporto di Zurigo-Kloten. della TRISA. e sarà utile per dieci piccole emergenze. il pubblico. grazie a questi importanti investimenti, non 12 Le contraffazioni nuocciono al mercato del lavoro I contraffattori non investono in ricerca e sviluppo, approfittano semplicemente del lavoro fatto da altri. Ciò danneggia l’industria e annienta posti di lavoro. All’aeroporto di Zurigo è stato portato l’esempio dello spazzolino prodotto dalla TRISA, un’azienda famigliare di Lucerna: contrariamente agli spazzolini originali, le setole dello spazzolino contraffatto non spendendo nulla per lo sviluppo e la garanzia della qualità. Importare prodotti contraffatti è vietato Per questo e per altri motivi il legislatore ha deciso che le contraffazioni di marchi e design importate possono essere sequestrate e distrutte anche se si tratta «solo» di souvenir per uso privato. Tuttavia, contrariamente a quanto avviene in Italia e in settimana sono passate dallo stand oltre Impatto importante grazie ai media e a partner di successo Per raggiungere indirettamente una cerchia più ampia di persone il 1o luglio 2009 la stampa è stata invitata all’inaugurazione ufficiale dello stand. Ciò ha comportato articoli nel Tages-Anzeiger, nella NZZ e diversi interventi radiofonici. Nell’ambito dell’iniziativa è stato pubblicato un banner su eBay, una serie di informazioni rivolte in modo specifico ai vacanzieri sono state Immagini dell’iniziativa Informare per ottenere risultati Complessivamente è stato possibile mettere insieme una serie di informazioni che i viaggiatori non dimenticheranno. Tuttavia non è proprio il caso di dormire sugli allori: l’obbiettivo di una Svizzera senza contraf fazioni è ancora lontano. STOP ALLA PIRATERIA, che lo ricordiamo, è scaturita da un partenariato tra settore pubblico e privato, continuerà pertanto a programmare e organizzare campagne di sensibilizzazione in collaborazione con l’IPI. 13 Rapporto d’attività O9/1O Compendio del 14 anno d’esercizio o Durante l’anno in rassegna sono stati nuovamente affrontati numerosi temi relativi alla proprietà intellettuale sia sul piano nazionale che su quello internazionale. Sul piano della politica interna molto peso è stato attribuito al progetto Swissness. I lavori si sono inoltre concentrati sulla lotta alle contraffazioni e alla pirateria nonché sulla creazione di un portale dedicato alle PMI. Segue una sintesi di queste e di altre iniziative. Per informazioni supplementari si veda il sito www.ipi.ch. Divisione dei marchi Le domande di registrazione di marchi fanno segnare un lieve aumento Dopo la riduzione dell’11 % segnata lo scorso anno, nell’anno in rassegna è stato constatato un aumento delle domande di registrazione nazionali pari circa al 2 % (di cui il 94 % è stato depositato per via elettronica). Nell’esercizio considerato le ripercussioni della crisi economica sono state meno marcate rispetto al periodo 2001–2003. Il numero di rinnovi di marchi nazionali è diminuito leggermente dell’1 %. Sono state presentate 630 opposizioni contro nuove registrazioni e sono stati evasi 720 casi in sospeso. Strumenti di aiuto elettronici ed esame dei marchi anticipato Nel gennaio 2009 è stata introdotta defi nitivamente la procedura dell’esame anticipato e la registrazione di domande che in maniera manifesta non presentano alcun problema (https://www.ige.ch/it/marchi/ protezione-in-svizzera.html). Sono ammesse all’esame anticipato le domande elettro niche la cui lista dei prodotti e dei ser vizi è composta interamente da termini inclusi negli elenchi accettati dall’Istituto (IPI) che si trovano su e-trademark («classi standard» o «aiuto alla ricerca»; su https:// e-trademark.ige.ch) o utilizzando lo strumento di assistenza alla classificazione (http://wdl.ipi.ch). Nel giugno 2009 nello strumento di assistenza alla classificazione è stato inserito un modulo di verifica integrato in e-trademark che consente ai depositanti di marchi di verificare la conformità delle loro liste (esistenti) con le registrazioni nella banca dati dell’IPI. Nell’anno in 15 Rapporto d’attività O9/1O 16 rassegna questi strumenti di aiuto elettro- liste ai contenuti della banca dati dell’IPI. L’esempio riportato accanto mostra nici sono stati ottimizzati. Altri migliora- Ciò consente loro di formulare una lista dei come è possibile modificare una lista menti proposti da diversi utenti saranno prodotti e/o dei ser vizi che non sarà og- di prodotti e/o di servizi in modo da attuati entro la fine del 2010. getto di notifica, abbreviando notevolmente renderla conforme con i contenuti della Dall’introduzione dell’esame anticipato e i tempi della procedura. Una domanda banca dati dell’IPI. della registrazione di domande che in la cui lista dei prodotti e/o dei servizi com- maniera manifesta non presentano alcun prende esclusivamente termini contenuti problema, circa un terzo delle domande nella banca dati dell’IPI, soddisfa infatti uno di registrazione è stato esaminato nell’am- dei principali requisiti di ammissione bito di questa procedura. La metà di all’esame anticipato. Ciò dà al depositante queste domande è stata considerata mani- la possibilità di beneficiare di una proce- festamente ammissibile alla registra- dura di registrazione più rapida senza dover zione. A fine esercizio il 42 % delle domande pagare la tassa express. Durante l’anno elettroniche era stato esaminato secondo in rassegna sono state circa 3000 le do- la modalità anticipata. Questo incremento mande esaminate entro 10 giorni lavorativi dimostra in modo evidente che lo strumento dal deposito e registrate dopo il paga- di assistenza alla classificazione viene uti- mento delle tasse di deposito e delle even- lizzato dai depositanti per conformare le loro tuali tasse di classe supplementari. 17 Evoluzione nell’ambito dei marchi Nell’anno in rassegna le domande Domande di registrazione e registrazioni Opposizioni di registrazione hanno fatto segnare un lieve aumento. 20 000 2000 18 000 1800 16 000 1600 14 000 1400 12 000 1200 10 000 1000 8000 800 6000 600 4000 400 2000 200 Domande di registrazione nazionali Registrazioni nazionali Opposizioni presentate 0 0 2000–01 01–02 02–03 03–04 04–05 05–06 06–07 07–08 08–09 09–10 Interazione tra lo strumento di assistenza alla classificazione ed e-trademark 1. È ormai possibile inserire una lista esistente di prodotti (Prodotti con profumo artificiale o sintetico, Prodotti per rinfrescare l’aria) in e-trademark e controllarne la conformità con lo strumento di assistenza alla classificazione. 2. Dalla verifica risulta che il termine «Prodotti con profumo artificiale o sintetico» non figura nella banca dati dell’IPI. 3. Lo strumento di assistenza alla classificazione permette di cercare termini analoghi o sinonimi. 4. Il termine problematico viene conformato e inserito nella lista modificata della domanda in corso in e-trademark. Ora che tutti i termini della lista compaiono nella banca dati dell’IPI, la domanda soddisfa il principale criterio di ammissione all’esame anticipato. Compendio statistico Esercizi Marchi Anni civili Variazione in % rispetto all’anno precedente 2007/08 2006/07 2005/06 2009 2008 15 360 1,6 17 181 15 216 13 962 15 753 1 371 –12,9 1 820 1 569 1 503 1 204 2009/10 2008/09 15 602 1 194 Variazione in % rispetto all’anno precedente 2007 2006 2005 16 587 –5,0 16 424 14 311 13 872 1 704 –29,3 1 759 1 501 1 429 A livello nazionale Domande di registrazione di marchi – di cui con procedura accelerata – di cui per via elettronica 14 673 14 521 1,0 15 941 12 946 11 141 14 984 15 568 –3,8 14 725 11 734 10 761 Registrazioni 14 295 14 567 –1,9 13 855 12 199 12 322 14 141 15 049 –6,0 12 403 12 414 12 000 Domande pendenti 2 6 689 7 283 –8,2 8 503 6 881 5 253 7 447 7 916 –5,9 8 247 6 927 5 030 Proroghe 9 336 9 438 –1,1 7 718 8 400 7 479 9 132 8 563 6,6 8 458 7 604 8 914 Opposizioni Nuove procedure 630 792 –20,5 738 672 651 705 776 –9,1 721 631 659 Procedure concluse 720 625 15,2 569 714 566 744 597 24,6 673 616 600 Procedure pendenti 2 977 1 060 –7,8 893 712 732 946 994 –4,8 793 733 733 25 032 24 880 0,6 25 383 26 120 19 495 24 307 26 193 –7,2 24 294 23 822 18 145 4 447 4 482 –0,8 4 456 3 947 3 279 4 375 4 610 –5,1 4 003 3 602 2 840 A livello internazionale 18 Registrazioni internazionali con estensione della protezione alla Svizzera, incl. rinnovi 1 – di cui secondo il Protocollo di Madrid 1 Brevetti Domande di brevetto e brevetti nazionali Domande di brevetto presentate 2 072 2 038 1,7 1 986 2 129 2 054 2 017 2 030 –0,6 2 034 2 137 2 101 – di cui provenienza Svizzera 1 677 1 605 4,5 1 633 1 716 1 662 1 665 1 615 3,1 1 664 1 734 1 645 – di cui provenienza estera 395 433 –8,8 353 413 392 352 415 –15,2 370 403 456 Brevetti rilasciati 933 873 6,9 738 884 847 973 787 23,6 737 948 761 Domande di brevetto evase 2 629 2 579 1,9 2 460 2 489 2 990 2 833 2 399 18,1 2 436 2 759 2 743 Domande di brevetto pendenti 2 6 861 7 231 –5,1 7 754 8 152 8 432 6 949 7 668 –9,4 7 949 8 283 8 803 Brevetti in vigore 2 7 310 7 602 –3,8 7 709 7 956 8 190 7 324 7 750 –5,5 7 878 7 989 8 424 264 256 3,1 350 448 640 244 316 –22,8 370 596 726 – – – – – – 51 969 59 819 –13,1 54 699 62 780 60 762 Brevetti europei rilasciati con validità per la Svizzera e il Liechtenstein 1 38 894 36 327 7,1 34 379 35 124 34 237 35 096 38 484 –8,8 33 393 36 318 29 582 Brevetti europei in vigore con validità per la Svizzera e il Liechtenstein 2 86 047 89 419 –3,8 87 177 86 515 82 421 86 849 89 018 –2,4 88 229 83 874 82 146 341 481 –29,1 615 712 763 400 542 –26,2 651 742 778 – – – – – – 155 607 161 024 –3,4 150 069 147 500 134 504 Domande di brevetto e brevetti europei Presentate all’Istituto e trasmesse all’UEB Totale brevetti europei rilasciati 1 Domande di brevetto internazionali (PCT) Presentate all’Istituto quale ufficio ricevente e trasmesse all’OMPI Totale domande trasmesse dagli uffici riceventi all’Ufficio internazionale dell’OMPI 1 Design Numero di depositi 919 984 –6,6 1 184 1 114 1 036 911 1 106 –17,6 1 162 1 022 1 163 – numero di oggetti 3 093 3 759 –17,7 4 296 3 999 3 709 3 572 3 878 –7,9 4 455 3 490 4 421 641 564 13,7 444 365 361 615 509 20,8 391 355 394 Numero di seconde proroghe Numero di terze proroghe 200 217 –7,8 220 208 206 191 235 –18,7 209 200 211 Numero di quarte proroghe 115 89 29,2 76 77 61 100 80 25,0 66 82 59 Numero di quinte proroghe 58 45 28,9 41 1 0 49 55 – 18 – – 822 753 9,2 759 767 923 785 759 3,4 744 856 889 9 094 8 996 1,1 8 763 8 337 8 024 9 034 8 907 1,4 8 558 8 176 8 008 Cancellazioni Design in vigore 2 Sono possibili modifiche nella metodologia di rilevamento dei dati 1 Fonti: UEB, OMPI 2 al 04.01.2010, risp. 05.07.2010 Guida video – strumenti innovativi per le PMI I dettagli relativi al progetto PMI-PI e i relativi risultati sono illustrati da pagina 5 («Ideare. Creare. Proteggere.»). Da diversi studi scientifici nonché dalle osservazioni di alcuni utenti è emerso che, nel settore dei marchi, le PMI devono superare un numero di ostacoli, tra cui la complessità del sistema di protezione per i non specialisti. Per di più, numerose PMI non conoscono i vantaggi dati dalla protezione né le misure concrete da adottare per proteggere i loro marchi in maniera adeguata. A ciò si aggiunge la mancanza di strumenti di aiuto specifici. Con il nuovo portale Internet, l’IPI intende sensibilizzare le PMI in merito ai principali aspetti della protezione delle innovazioni e delle creazioni. Il sito, ideato per le PMI, risponde alle domande più generali, mentre per questioni più specifiche sono a dispo sizione i collaboratori del Contact Center dell’IPI. Sul sito i clienti trovano le informazioni relative alla procedura da seguire per garantire al proprio marchio una protezione adeguata. Poiché in sede d’esame l’IPI non verifica se un marchio viola i diritti di terzi (se, ad esempio, è già iscritto in forma identica o simile nel registro) l’accento è posto sull’utilità di una ricerca preliminare. Sul sito si trova anche un foglio informativo con numerosi esempi che aiuta le PMI a valutare il rischio di confusione con eventuali marchi già registrati. Su https://e-trademark.ige.ch, la piattaforma per il deposito elettronico dei marchi, l’IPI mette a disposizione un breve video che, avvalendosi di esempi concreti, spiega alle PMI come si deposita un marchio e quali sono gli aspetti che occorre considerare. Giurisprudenza del Tribunale federale Tra il 1o luglio 2009 e il 30 giugno 2010 il Tribunale federale ha riconosciuto motivi assoluti di esclusione nelle decisioni MAGNUM, UNOX, RADIO SUISSE ROMANDE 19 Rapporto d’attività O9/1O 20 e TERROIR. Nei casi RADIO SUISSE nere anche bevande analcoliche (e non secondo cui il termine «terroir» descrive le ROMANDE e UNOX, l’IPI aveva presentato esclusivamente bevande alcoliche). Nume- caratteristiche di diversi prodotti alimentari ricorso contro le rispettive decisioni del rosi dizionari francesi e italiani defini- e bevande, escludendo la registrazione Tribunale amministrativo federale. Nei casi scono in effetti il termine «MAGNUM» come del segno «terroir» come marchio per tali MAGNUM e TERROIR le decisioni erano una bottiglia da 1 litro e mezzo che può prodotti. state impugnate dai depositanti dei marchi. contenere ad esempio acqua minerale o La ricorrente ha fatto valere che il termine Nell’anno in rassegna, il Tribunale federale succhi di frutta. «terroir» ha diverse accezioni ed è sufficien- si è, tra le altre cose, espresso in merito La ricorrente aveva fatto valere che i mag- temente vago da non rappresentare una alle indicazioni relative all’imballaggio di un giori distributori come Coop, Migros e descrizione diretta delle caratteristiche dei prodotto o alla qualità del prodotto, alla Denner non vendono bottiglie con questa prodotti. protezione delle sigle delle organizzazioni indicazione contenenti bevande analcoli- Secondo il più alto tribunale, pur non rin- internazionali e al bisogno assoluto di che. Il Tribunale federale non ha ritenuto viando a una regione specifica, il termine disponibilità. valida la motivazione e ha deciso che suscita nei consumatori determinate attese nella fattispecie è decisivo che le bevande quanto alla provenienza (regionale) e alla Il caso MAGNUM – indicazione descrittiva per bevande? Con la sua decisione 4A_330/2009 del 3 settembre 2009 il Tribunale federale ha confermato la decisione del Tribunale amministrativo federale dando ragione all’IPI. Nella sua decisione il Tribunale federale ha trovato che in relazione a prodotti come bevande alcoliche o prodotti lattieri il termine «MAGNUM» è da considerare un rinvio descrittivo a un determinato tipo di bottiglia. Ha ribadito che un segno che descrive una forma d’imballaggio comune non è ammissibile alla registrazione come marchio. Secondo il Tribunale federale per i consumatori italofoni e francofoni il termine «MAGNUM» descrive una bottiglia di grandi dimensioni che, in particolare, può conte- analcoliche sono spesso vendute in botti- qualità dei prodotti così contrassegnati. Il glie di capacità superiore al litro. Tribunale federale ha sottolineato che la Su tali basi il Tribunale federale ha confer- designazione «terroir» rientra in una speci- mato la posizione secondo cui il segno fica strategia di mercato e che la sua uti «MAGNUM» rinvia alla forma dell’imballag- lizzazione è molto diffusa. gio e indica la quantità del prodotto Ha inoltre osser vato che per il pubblico rivendicato (latte, prodotti lattieri e bevande francofono l’associazione tra il termine analcoliche), decidendo pertanto che il «terroir» e determinate caratteristiche delle segno non è ammessibile alla protezione derrate alimentari e delle bevande riven come marchio. dicate non richiede particolari sforzi imma- Il caso TERROIR – indicazione indeterminata o qualitativa per derrate alimentari? Anche nell’ambito della decisione 4A_109/ 2010 del 27 maggio 2010 il Tribunale federale ha confermato le decisioni del Tribunale amministrativo federale e dell’IPI. Il Tribunale federale ha difeso la posizione essere escluso dalla protezione come mar- Decisione del Tribunale federale Decisione del Tribunale federale Decisione del Tribunale federale 4A_330/2009 in merito a un’indicazione 4A_109/2010 in merito a un’indicazione 135 III 648 in merito all’usurpazione descrittiva per bevande. indeterminata o qualitativa per derrate della sigla delle Nazioni Unite. ginativi. Il Tribunale ha ribadito che per alimentari. chio è sufficiente che un segno sia descrittivo in una sola delle regioni linguistiche della Svizzera. Infine il Tribunale federale ha deciso che la scelta della calligrafia non conferisce al segno il carattere distintivo necessario. Rapporto d’attività O9/1O 22 Il caso UNOX – un’usurpazione dell’acronimo delle Nazioni Unite? Con la sua decisione 4A_250/2009 del 10 settembre 2009 il Tribunale federale ha accolto il ricorso dell’IPI contro la sentenza del Tribunale amministrativo federale. Il più alto tribunale ha deciso che nel segno «UNOX» l’elemento in primo piano «UNO» rinvia all’acronimo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, la cui usurpazione è vietata. Nell’ambito di questo caso il Tribunale federale ha ribadito che la protezione nazionale ai sensi della legge federale concernente la protezione dei nomi e degli emblemi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e d’altre organizzazioni intergovernative (RS 232.23) va oltre la protezione sul piano internazionale (Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale; RS 0.232.04). La legge federale non vieta solamente l’imitazione di bandiere e sigle dal punto di vista araldico, ma anche la loro riproduzione in forma alterata, anche se il segno non rinvia in alcun modo all’organizzazione protetta. Nel caso UNOX il depositante ha fatto valere che il segno non rinvia alla sigla delle Nazioni Unite (in inglese UNO) in ragione dell’aggiunta della lettera X e della rappresentazione grafica (si veda la raffigurazione a pagina 20). Ha inoltre affermato che in relazione con prodotti come piastre da cucina e forni, il segno rinvia piuttosto al termine «INOX». Il Tribunale non ha tuttavia accolto tali motivazioni adducendo che il segno «UNOX» è escluso dalla protezione indipendentemente da un eventuale rinvio all’Organizzazione delle Nazioni Unite, dal momento che la protezione conferita dalla legge federale è assoluta e non dipendente da un eventuale rischio di confusione con l’organizzazione interna zionale in questione. Il Tribunale federale ha tuttavia ricordato alcune eccezioni: sono ad esempio ammessi alla registrazione i segni che integrano l’acronimo protetto in maniera da renderlo irriconoscibile e quelli cui viene colare in relazione ai prodotti e servizi in riconosciuto un evidente significato proprio questione. come ad esempio il marchio «Uno, due, Il Tribunale federale ha difeso la posizione tre». Nel caso UNOX, tuttavia, l’ecceziona- secondo cui il termine «Radio» è soggetto lità non è stata riconosciuta: i colori scelti a un bisogno assoluto di disponibilità per i separano la lettera finale «X» dal resto della servizi di radiodiffusione adducendo che parola, evidenziandone la parte iniziale, si tratta di un segno indispensabile per il ossia «UNO». Non è pertanto possibile affer- commercio che non può essere protetto mare che l’acronimo è talmente ben inte- come marchio imposto. grato nel segno da risultare irriconoscibile. Il più alto tribunale ha inoltre confermato Con queste motivazioni il Tribunale fede- che anche le indicazioni di provenienza rale ha confermato la decisione dell’IPI di sono di principio soggette al bisogno di non ammettere il segno «UNOX» alla regi- disponibilità, in quanto ogni produttore strazione come marchio. deve poter indicare la provenienza del proprio prodotto. Il Tribunale federale ha Il caso RADIO SUISSE ROMANDE – libera utilizzazione della designazione da parte di altre emittenti radio? Con la sua decisione 4A_434/2009 del 30 novembre 2009 il Tribunale federale ha confermato la decisione del Tribunale amministrativo federale a favore della Società svizzera di radiotelevisione (SRG) – Radio Suisse Romande (RSR) respingendo il ricorso dell’IPI. Il più alto tribunale ha tuttavia confermato determinati principi applicati dall’IPI nell’ambito del bisogno assoluto di disponibilità: un segno che inizialmente non è dotato di carattere distintivo può imporsi come marchio nel commercio. Affinché questo accada, una parte significativa dei destinatari dei prodotti o dei servizi in questione deve percepire il segno come rinvio a una determinata azienda. In aggiunta, il Tribunale federale ha ribadito che il segno non deve essere soggetto al bisogno assoluto di disponibilità che ne esclude la registrazione come marchio imposto. Il bisogno assoluto di disponibilità insorge se il segno è indispensabile per il commercio e deve pertanto restare a libera disposizione dei concorrenti. I segni soggetti al bisogno assoluto di disponibilità non possono essere monopolizzati da un singolo operatore del mercato per i suoi fini commerciali. Il bisogno di disponibilità è valutato secondo le circostanze, in parti- inoltre decretato che, prima di decidere in merito a un eventuale bisogno di dispo nibilità, occorre considerare le possibilità di sviluppo di una regione o di una località. Ha continuato spiegando che, secondo il caso, il bisogno di disponibilità può essere assoluto e pregiudicare quindi la registrazione dell’indicazione di provenienza come marchio. Nel suo ricorso contro la decisione del Tribunale amministrativo federale l’IPI aveva fatto valere che il termine «RADIO SUISSE ROMANDE» non poteva essere rivendicato da un unico operatore del mercato della radiodiffusione. L’IPI aveva addotto che, in relazione con i servizi rivendicati nell’ambito della telecomunicazione e produzione radiofonica, il segno è soggetto al bisogno assoluto di disponibilità in ragione dell’assenza di una valida alternativa per la descrizione di servizi di radiodiffusione nella Svizzera romanda. Il Tribunale federale ha invece deciso che non è necessario lasciare a libera disposizione dei concorrenti attivi sul mercato della radiodiffusione in Romandia la denominazione «RADIO SUISSE ROMANDE» per la designazione di servizi di radiodiffusione. Il più alto tribunale non condivide la posizione dell’IPI secondo cui, per il buon funzionamento della concorrenza tra i diversi operatori radio della Svizzera romanda, è necessario che questi Rapporto d’attività O9/1O possano presentarsi come radio svizzero romanda (radio suisse romande). Secondo classificazione dell’UEB si è rivelata molto Divisione dei brevetti il Tribunale federale il fatto che gli ope- fruttuosa e sarà portata avanti anche in futuro. ratori radio locali e regionali devono poter indicare il loro luogo di attività non significa necessariamente che la designazione «radio suisse romande» nel suo insieme debba restare a libera disposizione dei concorrenti. 24 Corsi di aggiornamento Nei mesi di marzo e aprile 2010 l’IPI ha organizzato complessivamente quattro seminari di mezza giornata dedicati ai principi della classificazione e ai relativi strumenti di assistenza. I corsi orientati alla pratica, avevano l’obbiettivo di ribadire i principi della classificazione, ma anche e soprattutto di illustrare gli strumenti di assistenza alla classificazione disponibili per semplificare il lavoro quotidiano dei partecipanti. Nel maggio 2010 si è tenuto per l’ottava volta a Ginevra il seminario dedicato agli ultimi sviluppi nell’ambito del diritto dei marchi, organizzato dall’IPI in collaborazione con LES-CH (Licensing Executives Society). Con oltre 50 partecipanti la manifestazione è stata un successo nonostante la crisi economica in atto. Durante l’incontro ci si è concentrati soprattutto sulla valutazione del rischio di confusione nei diversi ambiti del diritto dei segni distintivi, sulla protezione dei nomi geografici come marchi, sul progetto «Swissness» e sulla giurisprudenza europea nell’ambito del diritto dei marchi. Impiego delle risorse soddisfacente nonostante la crisi Soprattutto nel primo semestre dell’anno in rassegna sono state percettibili le conseguenze della crisi globale. La tendenza sembra suggerire che numerose aziende hanno snellito i loro portafogli di brevetti con ripercussioni negative sulle tasse annuali. Le entrate relative ai brevetti europei (EP) si sono ridotte del 4 % circa. Si tratta di un effetto durevole dal momento che i brevetti cancellati non genereranno entrate da tasse neppure in futuro. Anche nell’ambito delle domande di brevetto europeo si è registrato un calo dell’8 % circa, una riduzione di cui le finanze dell’Istituto (IPI) e dell’Organizzazione europea dei brevetti risentiranno tra qualche anno quando questo tipo di brevetti entrerà nella fase nazionale. Due anni fa il costante aumento del numero di brevetti aveva spinto l’IPI a operare l’ennesima riduzione delle tasse. In ragione della crisi economica le conseguenze di questa decisione per la Divisione dei brevetti sono state molto più serie di quanto fosse possibile prevedere. Per questo motivo si è deciso di ridurre gli effettivi rinunciando a sostituire le partenze naturali. In questo modo la Divisione dei brevetti è riuscita a raggiungere gli obiettivi fissati per il 2013. Nonostante la riduzione degli effettivi tutti gli incarichi sono stati adempiti tempestivamente e in modo qualitativamente ineccepibile in tutti gli ambiti. Per ottimizzare il lavoro degli esperti in brevetti e migliorare il loro know-how nell’ambito della classificazione, sono stati eseguiti incarichi di riclassificazione per conto dell’Ufficio europeo dei brevetti (UEB) nel quadro della rete europea di brevetti. Questa collaborazione con gli esperti di Il nuovo pacchetto informativo risponde alle esigenze delle PMI in modo chiaro e sintetico Nel quadro del progetto PMI (si veda l’articolo a pagina 5) sono state adottate diverse misure tese ad aiutare gli inventori alle prime armi a utilizzare il sistema brevettuale in modo ottimale. Il materiale informativo è stato rielaborato e sono state ottimizzate le ricerche assistite. Il cliente riceverà i risultati della ricerca commis sionata, le citazioni e i documenti di brevetto su una penna USB. Il pacchetto di informazioni non riguarda unicamente il sistema brevettuale, ma anche gli altri titoli di protezione e le possibilità di protezione alternative. Ciò consente un’infor mativa sintetica e non cartacea che comprende numerosi link di approfondimento. Esame brevettuale Il numero di domande di brevetto nazionali è stabile da diversi anni e nell’esercizio in rassegna si è attestato a 2072 superando solo di poco la cifra dell’anno precedente. Il numero di brevetti nazionali in vigore è invece diminuito di quasi il 4 % attestandosi a 7310, una tendenza osservata anche nell’ambito dei brevetti europei dove i titoli in vigore erano 86 047, il 4 % in meno rispetto all’anno precedente. Al contrario, il numero di domande di brevetto liquidate dopo l’esame tecnico ha superato le attese del 25 %, comportando un’ulteriore riduzione delle domande di brevetto pendenti e dei tempi fra il deposito di una domanda di brevetto e l’inizio del suo esame tecnico. Attualmente, per la maggioranza dei settori tecnici, l’esame del brevetto inizia entro 26 mesi, un termine breve nel confronto internazionale. Questo sviluppo ha comportato una riduzione drastica delle pendenze. Rapporto d’attività O9/1O 26 sibile farlo sul sito) o leggete la «Pagina zative della LTFB al 1o marzo 2010, in data dell’Istituto» («Seite des Instituts») sulla 16 giugno 2010 il Parlamento ha eletto oltre 1000 design è infatti stata prorogata rivista di diritto della proprietà intellettuale, Dieter Brändle e Tobias Bremi presidente e di cinque anni, il che rappresenta un dell’informazione e della concorrenza, sic!. secondo giudice ordinario del Tribunale. La tendenza pluriennale che ha visto gli dei costi. Per soddisfare ancora meglio le numero di rinnovi ha superato quello delle esperti in brevetti concentrarsi in misura esigenze dei clienti in futuro, nell’anno domande di registrazione. La protezione di crescente sulle ricerche commerciali e di in rassegna è stata eseguita un’approfon- natura pubblica ha portato a una costante dita analisi del mercato e sono state riduzione dei lavori d’esame. Per contra- valutate nuove tecnologie per la ricerca aumento del 10 % circa rispetto all’anno stare questa evoluzione l’IPI ha iniziato a che avranno effetti positivi in termini precedente. La Divisione Diritto & Affari internazionali formare gli esaminatori in piccoli gruppi di qualità e potranno essere utilizzate per Il sistema elettronico di gestione dei titoli si occupa in primo luogo dello svolgimento suddivisi per settore specialistico. Tuttavia, i nuovi prodotti. di protezione dell’IPI è in una fase di rinnovo di compiti di indirizzo politico a favore anche questa misura non può sostituire Nell’ambito dei servizi pubblici di infor totale. Specialisti delle diverse divisioni della Confederazione. Il seguente reso- l’esperienza acquisita con anni di pratica. mazione brevettuale, è stato confermato il si sono impegnati nell’ambito di diversi pro- conto non può fornire che una panoramica Per l’anno prossimo l’IPI ha pertanto successo della ricerca assistita che ha getti di informatica. Soprattutto per i set- generale degli sviluppi più importanti in deciso di rinnovare la procedura d’esame segnato un aumento superiore al 20 %. tori più piccoli (come quello del design) questo ambito. Per informazioni aggiornate e di introdurne una sul modello di quella Rispetto al periodo 08/09 il numero di ciò ha comportato più lavoro richiedendo al sui diversi dossier consultate il sito web dell’Ufficio europeo dei brevetti che pre- ricerche eseguite è salito da 357 a 446. contempo una maggiore flessibilità e la dell’Istituto (IPI) (www.ige.ch/Info giuridi- vede la collaborazione di un esaminatore Si tratta di un servizio molto apprezzato ricerca di un equilibrio tra attività chiave e che), abbonatevi alla newsletter (è pos capo e di un assistente esaminatore. dalle PMI, dagli inventori indipendenti e, in collaborazione ai progetti a livello di IPI. Oltre a migliorare le capacità di esame, la misura crescente, anche dai ricercatori Ciononostante è stato possibile garantire gli misura è tesa ad aumentare la qualità universitari e di altre istituzioni di ricerca. standard qualitativi e rispondere tempe dell’esame continuando a garantire la Dalle valutazioni è emerso che in que- stivamente al numero crescente di richieste copertura sotto il profilo dei settori specia sto ambito l’80 % dei clienti dell’IPI è piena- esterne. listici e delle lingue nazionali. mente soddisfatto del servizio offerto. Nell’anno in rassegna il numero di ricerche Ricerche brevettuali e tecnologiche Dopo anni di crescita, nell’esercizio 08/09 la crisi finanziaria e la conseguente recessione avevano comportato una massiccia riduzione delle entrate nell’ambito dei servizi commerciali. Nell’anno in rassegna l’accento è pertanto stato posto sulla stabilizzazione e sul rilancio. Grazie al proseguo della campagna di inserzioni, alla campagna mailing in patria e all’estero, alla pubblicazione di materiale informativo in allegato ad alcune riviste specialistiche e alla partecipazione a manifestazioni di settore, il numero di incarichi è aumentato di oltre il 20 % dal 1o al 2 o semestre. In ragione della maggiore sensibilità dei prezzi e degli effetti di cambio tra moneta europea e franco svizzero, rispetto all’anno precedente le entrate sono state superiori di soli 100 000 franchi, attestandosi a 3,4 milioni di franchi. Grazie alle misure adottate per migliorare l’efficienza è stato possibile raggiungere un risultato positivo pari a circa 370 000 franchi. Ciò ha ampiamente garantito la copertura relative alla domanda di brevetto svizzero è aumentato da 253 a 276. Anche nell’esercizio considerato l’accento è stato posto sul miglioramento della qualità nonché sulla formazione e sul per fezionamento dei ricercatori dell’IPI. La complessità del mercato ci stimola a rispondere con flessibilità ancora maggiore alle esigenze dei clienti e a continuare a mettere a loro disposizione servizi di qualità per una gestione orientata al valore della loro proprietà intellettuale. Design Rispetto all’esercizio precedente il numero di registrazioni di design è diminuito del 6 % circa, a 919 titoli registrati. La tendenza degli ultimi mesi indica, tuttavia, che un’ulteriore riduzione è improbabile. Ha invece fatto segnare un nuovo aumento il numero di domande internazionali per la registrazione di disegni e modelli con designazione della Svizzera presso l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale a Ginevra. Per la prima volta nel settore dei design il Ricerche sui marchi L’anno in rassegna è stato caratterizzato da un consolidamento delle attività nell’ambito della ricerca sui marchi. La cifra d’affari si è stabilizzata (+10 % rispetto all’anno precedente) e due partenze dal gruppo di ricercatori sono state rimpiazzate da due collaboratori interni che accanto alle loro funzioni nell’amministrazione dei marchi si dedicano ormai anche alle ricerche. La formazione dei due collaboratori ha richiesto molto impegno e sarà portata avanti anche nei prossimi sei mesi. Dal 2011 il team sarà così ancora più polivalente, flessibile ed efficace da un punto di vista qualitativo. Sotto il profilo organizzativo il 1o luglio 2010 la sezione di ricerca sui marchi è stata integrata nella Divisione dei marchi. Questo al fine di assicurare la qualità e la concorrenzialità dei prodotti offerti nell’ambito di ip-search. Diritto & Affari internazionali Prima che quest’ultimo possa iniziare ad Legge sul Tribunale federale dei brevetti e legge sui consulenti in brevetti Nel marzo 2009 il Parlamento aveva adottato la nuova legge sul Tribunale federale dei brevetti (LTFB) e la nuova legge sui consulenti in brevetti tese a istituire un tribunale federale dei brevetti competente a livello nazionale e una normativa professionale per i consulenti in brevetti. Dopo la messa in vigore delle disposizioni organiz- adempiere i suoi incarichi è ora fonda mentale che la direzione del Tribunale esegua i necessari lavori di preparazione. Nella primavera 2010 è stata condotta un’indagine conoscitiva in merito al progetto di ordinanza sui consulenti in brevetti. Dall’indagine è emerso che, se da un lato il progetto è complessivamente accolto con favore, alcuni punti sono oggetto di disaccordo. C’è ad esempio chi auspica l’intro- Panoramica delle società svizzere di gestione SUISA SUISSIMAGE PROLITTERIS SSA SWISSPERFORM Anno di fondazione 1923 1981 1974 1986 1993 Repertorio Opere musicali Opere audiovisive delle opere non teatrali Società di gestione collettiva Opere letterarie, Opere dramma- Diritti di remune drammatiche e tiche letterarie e razione nell’ambito delle arti figurative musicali ed opere dei diritti affini audiovisive Membri Compositori, Sceneggiattori, Scrittori, giornalisti, Drammaturghi, Artisti interpreti, autori di testi, registi, produttori artisti delle arti compositori, produttori di supporti editori di musica e altri titolari di figurative, fotografi, sceneggiatori, audio e audiovisivi diritti del settore grafici, architetti, registi e organismi di diffu- cinematografico editori di libri, gior- sione nali, riviste, nonché editori d’arte Numero di membri 27 375 2487 9688 2094 8691 2008 141 270 000 52 445 000 29 885 000 18 301 000 42 402 000 2009 136 859 000 49 409 000 29 330 000 19 816 000 43 031 000 Entrate conseguite dalla gestione dei diritti in CHF 27 Rapporto d’attività O9/1O duzione di una tassa di registro annuale. augurato la mostra «Marchio Svizzera, fra Zelanda, Singapore, Stati Uniti e Unione brevetti (OEB) si è congedato dalla bri ganizzazione di adempiere il suo mandato Poiché si tratta di una questione di princi- croce e delizia» organizzata dall’IPI nel Europea. L’accordo dovrà prevedere tannica Alison Brimelow che per tre anni con maggiore efficienza. pio è necessario un ulteriore approfondi- forum politico della Confederazione presso efficaci provvedimenti per l’attuazione dei aveva rivestito la carica di presidente La Svizzera, che attualmente presiede il mento. Dal momento che la LTFB prevede la Torre delle prigioni di Berna (si veda diritti e valide misure doganali tesi a dell’Ufficio europeo dei brevetti. Sotto la gruppo regionale composto dalla maggio- la rappresentanza delle parti da parte l’articolo a pagina 5). contrastare il numero crescente di contraf- sua guida era in particolare stato possi- ranza dei paesi industriali dell’OMPI, ha fazioni e prodotti pirata commerciali. bile migliorare la situazione finanziaria a partecipato attivamente alle attività dell’Or- L’accordo vuole essere un passo avanti e lungo termine dell’OEB e incrementare ganizzazione impegnandosi in partico- spingere la comunità internazionale non- la produttività. Dall’ottobre 2009 al marzo lare per l’elaborazione di un programma di ché i singoli paesi a intensificare gli sforzi 2010 il Consiglio di amministrazione lavoro equilibrato. Il nostro paese ha nell’ambito dell’attuazione dei diritti. si è riunito quattro volte per eleggere un altresì appoggiato le iniziative tese a raffor- Nell’anno in rassegna le trattative sono successore. Tra i quattro candidati alla zare le collaborazioni a livello di registra- proseguite con successo e la loro conclu- fine il francese Benoît Battistelli si è impo- zione, l’armonizzazione del quadro giuridico sione è prevista entro la fine del 2010. sto sul direttore dell’IPI Roland Grossen internazionale e le attività di sviluppo. di consulenti in brevetti, la messa in vigore definitiva delle due leggi deve essere coordinata. 28 Swissness Il 18 novembre 2009 il Consiglio federale ha adottato il messaggio relativo alla legge sui marchi e a una nuova legge per la protezione degli stemmi pubblici (progetto «Swissness»). Con il progetto si intende rafforzare la designazione di provenienza «Svizzera» e la croce svizzera nell’interesse dei produttori e dei fornitori di prodotti, rispettivamente di servizi svizzeri. Il progetto definisce soprattutto nuove regole, ancorate nella legge sulla protezione dei marchi, che stabiliscono a quali con dizioni un prodotto o un servizio può essere definito «svizzero». Secondo le nuove dis posizioni sarebbe possibile utilizzare la croce svizzera anche sui prodotti e non più unicamente per contrassegnare i servizi. Lo stemma svizzero, invece, resta di principio riservato agli enti pubblici. La possibilità di registrare indicazioni geografiche anche non agricole (ad es. «Genève» per degli orologi) in un nuovo registro e, su questa base, chiederne la registrazione come marchi geografici, consente ai settori interessati di ottenere un titolo di protezione ufficiale in Svizzera. Ciò semplificherebbe in modo significativo le procedure di domanda e l’attuazione della protezione in particolare all’estero. La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale si è per la prima volta occupata del progetto «Swissness» nel gennaio 2010 e nel marzo successivo ha eseguito un’indagine conoscitiva. Le discussioni riprenderanno nell’autunno 2010. Il 9 marzo 2010 la Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf ha in- Utilizzo delle opere rese disponibili su Internet senza licenza Con il postulato della consigliera degli Stati Géraldine Savary il Consiglio degli Stati ha incaricato il Consiglio federale di redigere un rapporto sull’utilizzo delle opere musicali rese disponibili su Internet senza l’accordo dei titolari. Il Consiglio degli Stati si è detto in particolare preoccupato per il destino degli artisti svizzeri nei settori meno commerciali. Esso teme che la diffusione del fenomeno vada a erodere ulte riormente gli introiti già modesti di questo tipo di artisti. Il rapporto commissionato all’IPI integrerà il lavoro già svolto nell’ambito di STOP ALLA PIRATERIA e approfon dirà ulteriormente l’impatto di contraffazioni e pirateria. Lotta alla contraffazione e alla pirateria L’Associazione STOP ALLA PIRATERIA, cui partecipa anche l’IPI, ha acquisito nuovi membri e consolidato la sua posizione di principale rete di aziende, associazioni e sportelli ufficiali nella lotta alla contraffazione e alla pirateria in Svizzera. L’Associazione sincronizza le misure adottate dai settori privato e pubblico, mette a disposizione dei suoi membri una piattaforma di informazione, porta avanti campagne di sensibilizzazione e organizza formazioni (si veda l’articolo a pagina 11). A livello internazionale sono proseguite le trattative in favore di un accordo multilaterale per la lotta alla contraffazione e alla pirateria (Anti-Counter feiting Trade Agreement – ACTA). Su incarico del Consiglio federale l’IPI guida la delegazione svizzera. Alle trattative ACTA partecipano, oltre alla Svizzera, anche Australia, Canada, Corea, Giappone, Marocco, Messico, Nuova bacher e ha assunto la carica il 1o luglio Sorveglianza sulle società di gestione dei diritti d’autore Nell’anno in rassegna l’IPI ha rinnovato l’autorizzazione di SWISSPERFORM per la gestione dei diritti di remunerazione nell’ambito dei diritti di protezione affini. Ha inoltre approvato le relazioni sulla gestione di quattro società di gestione collettiva. L’esame della relazione sulla gestione di SWISSPERFORM sarà concluso a breve. Per la prima volta le società sono state chiamate ad adottare le nuove direttive dell’IPI tese a garantire segna tamente una maggiore trasparenza nell’ambito della rendicontazione. È inoltre stata approvata la revisione parziale dei regolamenti di ripartizione di SUISA e ProLitteris. L’esame relativo alla revisione totale del regolamento di ripartizione di ProLitteris non è ancora terminato. La società è stata esortata a indicare gli effetti delle modi fiche per gli aventi diritto sul piano finanziario. Su richiesta di un membro di SUISA l’IPI si è avvalsa del suo diritto di consultare gli atti per verificare l’operato della società nell’ambito della ripartizione. Alla fine dell’esame l’IPI ha invitato la SUISA a precisare le regole di gestione applicate con formemente a quanto previsto dalla legge. Organizzazione europea dei brevetti Il 30 giugno 2010 il Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione europea dei 2010. Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale Per quanto riguarda l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI) l’anno si è nuovamente aperto all’insegna dell’inasprimento dei contrasti già emersi in passato: il fronte unito formato dai paesi in via di sviluppo per contrastare i paesi industriali ha impedito qualsivoglia progresso, segnatamente anche in relazione a questioni di interesse per i paesi in via di sviluppo. Alcuni paesi hanno avviato intense discussioni a livello interregionale per rilanciare i lavori nei diversi ambiti di attività dell’Organizzazione. Ciò ha favorito un clima di scambio tra i gruppi regionali che ha permesso di superare le divergenze relative alle questioni centrali tra cui il proseguo della riforma del trattato di cooperazione in materia di brevetti (PCT), l’avvio dei lavori nell’ambito dei design, della protezione dei nomi dei paesi e dei marchi su Internet nonché l’inizio dei lavori intermedi nell’ambito delle risorse genetiche, del sapere tradizionale e del folklore. Internamente il direttore generale ha portato avanti con successo le sue riforme relative alla valutazione e alla riformulazione degli obbiettivi, delle strutture dei programmi e delle risorse strategiche dell’OMPI. Lo scopo di tali riforme è anzitutto consentire all’Or- Organizzazione mondiale del commercio/ Accordo TRIPS Dopo nove anni non si intravede ancora la fine del ciclo di negoziati di Doha. L’obiettivo dichiarato di numerosi esponenti della diplomazia commerciale e del mondo politico di concludere il ciclo di negoziati entro la fine del 2010 non è più realistico. Sotto il profilo tecnico i lavori proseguono anche nell’ambito degli aspetti attinenti alla proprietà intellettuale (accordo TRIPS). Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) Pascal Lamy di persona ha portato avanti le consultazioni in merito alla richiesta avanzata da un cospicuo gruppo di membri dell’OMC, tra cui la Svizzera, a favore dell’estensione della migliorata protezione delle indicazioni geografiche ad altri prodotti oltre ai vini e alle bevande spiritose. Un secondo tema centrale è stato l’accesso alle risorse genetiche e al sapere tradizionale nonché la pubblicazione della loro fonte nelle domande di brevetto. Sono continuate anche le trattative in merito alla creazione di un registro multilaterale per l’iscrizione delle indicazioni di provenienza di vini e bevande spiritose. A richiesta della Svizzera e di un gruppo di membri dell’OMC il registro dovrebbe essere vincolante per tutti i membri dell’OMC ed essere libero per le indicazioni di provenienza geografica relative a tutti i prodotti. Altre organizzazioni internazionali Il 21 maggio 2010 la 64a Assemblea mondiale della sanità ha deciso di istituire un nuovo gruppo consultivo di esperti per coordinare e finanziare la ricerca e lo sviluppo nell’ambito dei medicinali per le malattie che colpiscono essenzialmente i paesi poveri. L’Assemblea ha inoltre dato vita a un gruppo di lavoro intergovernativo incaricato di analizzare il ruolo dell’OMS nella lotta ai medicinali contraffatti. L’IPI continua a partecipare alle trattative internazionali relative a proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile. Nell’anno in rassegna, in questo ambito, ci si è in particolare dedicati ai negoziati nel quadro della convenzione sulla diversità biologica (CDB) nonché della convenzione sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Il Comitato direttivo sui media e i nuovi servizi di comunicazione (CDMC) del Consiglio d’Europa ha continuato a occuparsi della protezione degli organismi di diffusione. Nell’ambito di un incontro cui parteciperanno le parti interessate sarà a breve elaborato un progetto di accordo basato sui progetti di accordo esistenti dell’OMPI. Accordi di scambio plurilaterali e bilaterali Nell’ambito della preparazione dei trattati di libero scambio a livello regionale e bilaterale la delegazione svizzera conta sull’IPI per il capitolo dedicato alla proprietà intellettuale. Nell’anno in rassegna si sono concluse le intense trattative per un accordo tra Svizzera e Giappone che riflette l’elevato grado di sviluppo di queste due economie fondate sull’innovazione e contiene, cosa di cui ci compiacciamo particolarmente, una serie di disposizioni sulla protezione delle indicazioni geografiche. Ciò consentirà un rafforzamento di questo strumento ancora poco diffuso e utilizzato in Giappone. Nell’ambito dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) durante l’anno in rassegna sono stati sottoscritti accordi 29 Rapporto d’attività O9/1O di libero scambio con Serbia, Albania e nizzare il quadro giuridico e le istituzioni Ucraina. Dal gennaio 2010 l’AELS sta inol- nell’ambito della proprietà intellettuale. tre portando avanti le trattative con Hong Sono inoltre stati avviati nuovi progetti Kong. L’Associazione ha inoltre terminato i finanziati dalla Seco con Egitto e Laos. lavori preliminari per i negoziati relativi a un accordo di libero scambio con la Russia. 30 Discussioni bilaterali Sulla base di un Memorandum of Understanding sottoscritto sia con la Cina sia con l’India nel 2007, sono proseguite le discussioni sulla protezione della proprietà intellettuale con due paesi in transizione di importanza centrale per l’economia svizzera. Nel novembre 2009 si è tenuto a Pechino il 3 o incontro di lavoro bilaterale con la Cina, durante il quale è stato organizzato, tra le altre cose, un seminario sulla protezione delle indicazioni geogra fiche. Nell’anno in rassegna la Svizzera ha altresì portato avanti colloqui esplorativi e negoziali con diversi paesi in via di sviluppo con l’obbiettivo di concludere accordi bilaterali sulla protezione delle indicazioni geografiche. Questi completeranno la serie di trattati che il nostro paese ha stipulato negli anni ’70 con diversi stati europei (Germania, Francia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Repubblica Ceca e Ungheria). A fine aprile 2010 un accordo bilaterale di questo tipo è stato ratificato dalla Russia. Cooperazione internazionale Nell’anno considerato sono stati portati avanti i progetti dell’IPI per la protezione delle indicazioni geografiche con Giamaica e Kenya. Il progetto con il Vietnam, finanziato dalla Segreteria di Stato per l’economia (Seco), che nel 2007 era stato prorogato di tre anni, è stato concluso con successo, come anche il progetto sull’attuazione dei diritti di protezione della proprietà intellettuale portato avanti con l’Azerbaigian. Nell’anno in rassegna sono altresì proseguiti i lavori per il progetto con il Ghana teso tra le altre cose a moder- Formazione Nell’anno in rassegna si sono tenuti 130 corsi, distribuiti su un totale di 199 giorni, per piccole e medie imprese, parchi tec nologici, scuole universitarie professionali, scuole universitarie, scuole e associazioni, cui hanno partecipato ca. 4465 interessati. Tra le nuove proposte è stato introdotto un modulo di base che presenta i principali titoli di protezione. Il modulo è proposto a scadenze regolari e si rivolge a tutti gli interessati. L’IPI è inoltre presente nella maggioranza delle università svizzere per rafforzare la consapevolezza dell’importanza di un sistema equilibrato di protezione della proprietà intellettuale. Organigramma Consiglio d’Istituto e organo di revisione glio federale, è l’organo direttivo supremo Claudia Bolla-Vincenz Dott. iur., avvocato, Berna nell’ambito della gestione aziendale dell’Istituto. Esso approva il bilancio preventivo, il rapporto di gestione e il conto Alexandra Frei Agente di brevetti VSP, Zollikon Beat Weibel Responsabile proprietà intellettuale, ABB Asea Brown Boveri Ltd. e ABB Ltd., Zurigo dell’IPI e determina la composizione della Jörg Gasser d’Istituto a organi direttivi superiori di altre direzione (senza il direttore). Segretario generale del DFGP, Berna imprese e istituti di diritto pubblico o privato è pubblicata sul sito Internet dell’Isti- 32 Brevetti Marchi Alban Fischer Eric Meier Risorse e servizi Informatica L’appartenenza dei membri del Consiglio annuale. Emana il Regolamento delle tasse Il Consiglio d’Istituto è composto dai seguenti membri: Diritto & Affari inter nazionali Jean-Pierre Maeder Avvocato, Vicedirettore della Nestec SA, Group Head of Trademarks Nestlé, Vevey Felix Hunziker-Blum Presidente, Dott. iur., avvocato, Sciaffusa Vincenzo M. Pedrazzini Roman Boutellier Prof. Dott. sc. mat., Professore di gestione delle innovazioni e delle tecnologie presso l’ETH di Zurigo, Zurigo Barbara Schaerer Dott. iur., avvocato, LL.M., MBA, Direttrice dell’Ufficio federale del personale, Berna Lic. iur., Wollerau tuto (www.ipi.ch, rubrica Profilo/Istituto/ Organigramma). L’organo di revisione Il Consiglio federale ha designato quale organo di revisione il Controllo federale delle finanze, che ha il compito di verificare la contabilità e di redigere un rapporto all’attenzione del Consiglio d’Istituto. o Stato al 1 novembre 2010 Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto da sinistra: Jean-Pierre Maeder, Beat Weibel, Barbara Schaerer, Roman Boutellier, Alexandra Frei, Felix Hunziker-Blum (presidente), Claudia Bolla-Vincenz, Jörg Gasser, Vincenzo M. Pedrazzini Direzione Il Consiglio d’Istituto, nominato dal Consi- Roland Grossenbacher Direttore Felix Addor Jasmin Mischler Drozd Matthias Günter 33 Servizio di stato maggiore Direzione Ueli Buri Servizio di stato maggiore Economia Hansueli Stamm Servizio giuridico Rapporti commerciali internazionali Mathias Schäli Proprietà intellettuale e Sviluppo sostenibile Martin Girsberger Formazione e Coopera zione internazionale Ingo Meitinger Servizio giuridico Diritto generale Jürg Herren Stato maggiore Valerio Candolfi Stato maggiore Melchior Caduff Coordinazione Kaspar Amsler Theodor Nyfeler Ricerca sui marchi Sylviane Darbellay Amministrazione dei brevetti Rolf Hofstetter Esperti in brevetti gruppo 1 Beda Bischof Esperti in brevetti gruppo 2 Yvonne Schumacher Esperti in brevetti gruppo 3 Peter Bruns Design/Topografie Beat Schiesser Servizio giuridico Brevetti e Design Pascal Fehlbaum Servizio giuridico Marchi Anja Herren Servizio giuridico Diritto d’autore Emanuel Meyer Servizio Interazioni tecnica/diritto André Escher Finanze e contabilità/ controlling Sascha Balmer Personale Daniela Pfander Amministrazione dei marchi Brigitte Bolli Jost Logistica Jasmin Mischler Drozd Esame dei marchi 1 Stefan Fraefel Contact Center Marco Andreose Esame dei marchi 2 Alexander Pfister Esame dei marchi 3 Marc Burki Esame dei marchi 4 Jane Bessmann Procedura di opposizione Regina Scartazzini Ditsch Operazioni IS Rolf Leuenberger Sviluppo software Christian Zandee Customer Management Daniel Ingold Conto annuale O9/1O Prosegue la deliberata riduzione delle riserve Ricavo netto: 41,2 mio. di CHF. Spese: 46,5 mio. di CHF. Risultato d’esercizio: -5,3 mio di CHF. Risultato al netto di proventi e oneri finanziari: -3,8 mio. di CHF. Questa perdita pianificata contribuisce all’ulteriore riduzione delle riserve avviata alcuni anni fa con il primo taglio delle tasse. Le entrate da tasse hanno per tanto fatto dente: 8,3 mio. di CHF) hanno contribuito segnare un calo anche nell’anno in rasse- diversi fattori. gna. D’altro canto il risultato è migliorato Rispetto all’esercizio precedente, il ricavo grazie alle misure di risparmio adottate netto è aumentato di 0,5 mio. di CHF – nell’ambito delle spese d’esercizio. Inoltre, esclusi gli effetti contabili delle prestazioni le prestazioni proprie per progetti soft- proprie attivate per progetti software. Ciò ware attivate per la prima volta dal 1 luglio è soprattutto riconducibile all’aumento 2009, in virtù degli standard IFRS, delle entrate nell’ambito delle prestazioni hanno determinato un ricavo contabile. commerciali. È invece proseguito anche In aggiunta, il computo attuariale delle nell’esercizio in rassegna il livellamento gratificazioni per anzianità di servizio secon- delle tasse per il mantenimento dei brevetti do lo IAS 19, richiesto dall’organo di (rispetto all’anno precedente le entrate revisione, ha comportato riserve corrispon- generate dalle tasse annuali per brevetti denti nel bilancio. Gli accantonamenti europei sono diminuite di 0,4 mio. di CHF). supplementari necessari, pari a 1,2 mio. Il sistema di deposito elettronico per le di CHF, sono stati contabilizzati nel domande di registrazione dei marchi capitale proprio al 1o luglio 2009. ha riscosso un successo straordinario. Per L’Istituto (IPI) aveva previsto nuove perdite questo motivo l’IPI ha revocato con effetto seguendo, anche nell’anno considerato, al 1o gennaio 2010 lo sconto concesso per la via tesa a ridurre le riserve imboccata i depositi effettuati tramite e-trademark nel 1998 quando è stata attuata la introdotto nel 2002 con lo scopo di incenti- prima riduzione delle tasse. All’auspicato vare gli utenti a impiegare lo strumento livellamento delle perdite (anno prece- e ulteriormente aumentato nel 2007. Le o 35 Conto annuale O9/1O conseguenti entrate supplementari sono Il conto annuale dettagliato conforme investite nello sviluppo del commercio elet- agli IFRS (in tedesco) è scaricabile dal tronico, in particolare nel rinnovamento sito www.ipi.ch (rubrica Profilo/Istituto/ e nell’ampliamento degli strumenti per la Rapporto annuale) o può essere ordinato gestione elettronica dei titoli di prote- gratuitamente mediante la cartolina- zione dell’IPI. I 2,6 mio. di CHF attivati per risposta allegata. Bilancio (in migliaia di CHF) 2009/2010 2008/2009 30. 06. 10 30. 06. 09 69 801 77 913 progetti informatici nell’anno in rassegna Liquidità dimostrano l’impegno dell’IPI in tale senso. Crediti risultanti da prestazioni 642 566 Rispetto all’esercizio precedente il risultato Altri crediti 535 407 al netto di proventi e oneri finanziari è Ratei e risconti attivi 3 457 3 356 74 435 82 242 inferiore di 0,7 mio. di CHF in ragione di un’ulteriore riduzione degli interessi. 36 Attivo circolante 37 Nell’anno in rassegna risalta in particolare il calo di 2,6 mio. di CHF delle spese 29 297 29 561 6 702 3 260 Attivo fisso 35 999 32 821 Totale attivi 110 434 115 063 Impegni per forniture e prestazioni verso terzi 2 345 3 266 Pagamenti anticipati dei clienti (conti correnti) 5 868 5 568 Altri impegni 3 762 4 011 ha portato il capitale proprio, risp. gli Ratei e risconti passivi 7 296 7 459 accantonamenti a 65,2 mio. di CHF alla Accantonamenti a breve termine 944 898 Capitale estraneo a breve termine 20 215 21 202 Accantonamenti per gli impegni nei confronti della cassa pensioni 22 346 22 489 2 654 1 149 Capitale estraneo a lungo termine 25 000 23 638 Perdite –3 846 –8 257 Riser ve 69 065 78 480 Capitale proprio 65 219 70 223 110 434 115 063 d’esercizio, riconducibile a una riduzione dei costi per l’informatica, delle spese per il personale (0,7 mio. di CHF), a misure Immobilizzazioni Investimenti immateriali di risparmio adottate in altri settori e a una diminuzione degli ammortamenti. Considerati gli accantonamenti supplementari necessari pari a 1,2 mio. di CHF per le gratificazioni per anzianità di servizio, di cui si è tenuto conto per la prima volta in virtù dello IAS 19, la perdita registrata fine dell’anno in rassegna. L’organo di revisione ha confermato senza riserve la regolarità del bilancio. Altri accantonamenti Totale passivi Conto annuale O9/1O Conto economico Conto del flusso di fondi 2009/2010 2008/2009 dal 01.07. 09 al 30. 06. 10 dal 01.07. 08 al 30. 06. 09 46 102 48 516 Prestazioni di ser vizi 4 397 4 210 Poste del conto economico che non influiscono sulle spese: Ricavi diversi 1 539 1 057 – Ammortamenti sugli attivi Prestazioni proprie per software 2 589 0 (in migliaia di CHF) Tasse (in migliaia di CHF) Perdite – Vendita immobilizzazioni – Variazione delcredere Ricavo lordo 54 627 53 783 – Variazione accantonamenti per gli impegni nei confronti della cassa pensioni – Variazione altri accantonamenti Quota del 50 % delle tasse annuali per i brevetti europei con validità per la Svizzera e il Liechtenstein versata dall’OEB Riduzioni in virtù dell’articolo 8a RT-IPI Altre riduzioni del ricavo 38 Ricavo netto Spese per prestazioni di terzi: tasse Spese per prestazioni di terzi: ser vizi Altre spese per prestazioni di terzi Spese per prestazioni di terzi Spese per il personale –11 498 –11 927 –1 660 –3 430 –267 –297 41 202 38 129 –843 –577 –1 075 –1 038 –655 –345 –2 573 –1 960 –34 197 –34 896 –1 819 –2 962 Altre spese di gestione –5 355 –5 778 Ammortamenti –2 543 –2 910 –43 914 –46 546 –5 285 –10 377 Risultato d’esercizio Reddito finanziario Oneri finanziari Risultato finanziario 2008/2009 dal 01.07. 08 al 30. 06. 09 –3 846 –8 257 2 547 2 910 0 50 –13 8 –143 711 392 131 Variazione dell’attivo circolante e degli impegni a breve termine: Spese per l’informatica Spese di gestione 2009/2010 dal 01.07. 09 al 30. 06. 10 1 478 2 144 –39 –24 1 439 2 120 – 3 846 – 8 257 – Variazione dei crediti risultati da prestazioni –63 49 – Variazione di altri crediti e ratei e risconti attivi –416 157 – Variazione di impegni per prestazioni verso terzi –921 679 – Variazione di altri impegni e ratei e risconti passivi –373 –1 751 –1 440 –2 129 1 647 2 224 Flusso di fondi netto da attività commerciale –2 629 –5 218 Investimenti/Disinvestimenti in/da immobilizzazioni –1 248 –1 143 Investimenti/Disinvestimenti in/da beni immateriali –4 477 –1 149 Flusso di fondi netto da investimenti –5 725 –2 292 Variazione conto corrente 242 –833 Flusso di fondi netto da finanziamenti 242 –833 Variazione degli interessi: – Interessi da investimenti finanziari – Entrate da interessi Variazione del flusso di fondi –8 112 –8 343 Liquidità all’inizio dell’esercizio finanziario 77 913 86 256 Liquidità alla fine dell’esercizio finanziario 69 801 77 913 Capitale proprio Perdite dopo il risultato finanziario 2009/2010 2008/2009 dal 01.07. 09 al 30. 06. 10 dal 01.07. 08 al 30. 06. 09 Consistenza iniziale 70 223 78 480 Perdite –3 846 –8 257 Accantonamenti supplementari per gratificazioni per anzianità di ser vizio –1 158 0 Consistenza finale 65 219 70 223 (in migliaia di CHF) 39 Conto annuale O9/1O Settori di diritto di protezione L’articolo 13 cpv. 2 LIPI, che prevedeva la copertura dei costi nella media quadriennale per i diversi settori di protezione, è stato abrogato il 1o gennaio 2006. Ciò nonostante l’IPI ha deciso di continuare a presentare i risultati dei vari settori di protezione. Non si tratta tuttavia dell’informativa di settore ai sensi dello IFRS 8. Tutte le cifre sono da considerarsi in migliaia di CHF. Brevetti Tasse Prestazioni di ser vizi (incl. pubblicazioni) Ricavi diversi ./. Tasse annuali UEB quota dell’UEB Ricavo netto Spese per prestazioni di terzi: ser vizi 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08 2006 ⁄ 07 26 259 27 161 28 441 30 025 3 403 3 309 4 004 3 249 Design Tasse (incl. OMPI) Prestazioni di ser vizi 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08 2006 ⁄ 07 1 073 1 034 1 003 996 0 0 0 1 92 4 4 12 Ricavi diversi 0 0 0 3 –11 498 –11 927 –12 507 – 12 869 Ricavo netto 1 073 1 034 1 003 1 000 18 256 18 547 19 942 20 417 Spese per prestazioni di terzi: tasse 0 0 – 120 – 112 –221 –255 – 330 – 346 Spese per prestazioni di terzi 0 0 – 120 – 112 –822 –525 – 664 – 653 Quota di copertura 1 1 073 1 034 883 888 Spese per prestazioni di terzi –1 043 –780 – 994 – 999 Costi fissi –459 –469 – 411 – 428 Quota di copertura 1 17 213 17 767 18 948 19 418 Quota di copertura 2 614 565 472 460 Costi fissi –9 577 –9 916 – 9 140 – 8 401 Quote –370 –472 – 465 – 527 244 93 7 – 67 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08 2006 ⁄ 07 Tasse 30 23 30 24 Ricavo netto 30 23 30 24 0 0 0 –1 Spese per prestazioni di terzi: tasse 40 2009 ⁄ 10 Quota di copertura 2 Quote Risultato del titolo di protezione Marchi Tasse (incl. OMPI) Prestazioni di ser vizi (incl. pubblicazioni) 7 636 7 851 9 808 11 017 –10 549 –13 234 –13 318 – 11 155 –2 913 –5 383 –3 510 – 138 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08 2006 ⁄ 07 16 892 16 672 17 999 21 322 918 821 1 172 1 195 Ricavi diversi 0 1 0 1 Ricavo netto 17 810 17 494 19 171 22 518 –151 –120 – 209 – 177 Spese per prestazioni di terzi: ser vizi Spese per prestazioni di terzi: tasse Risultato del titolo di protezione Diritto d’autore Spese per prestazioni di terzi: tasse Spese per prestazioni di terzi Quota di copertura 1 0 0 0 –1 30 23 30 23 –21 –51 – 322 – 254 Costi fissi –576 –561 – 648 – 686 –172 –171 – 531 – 431 Quota di copertura 2 –546 –538 – 618 – 663 Quota di copertura 1 17 638 17 323 18 640 22 087 Quote –449 –491 – 529 – 507 Costi fissi –9 000 –9 279 – 8 370 – 9 013 8 638 8 044 10 270 13 074 Risultato del titolo di protezione – 995 – 1 029 – 1 147 –1 170 –10 261 –12 091 – 10 759 –10 961 – 1 623 – 4 047 – 489 2 113 Spese per prestazioni di terzi Quota di copertura 2 Quote Risultato del titolo di protezione 41 Vorname Prénom Nome First Name Name Nom Cognome Last Name Firma Société Ditta Company Strasse, Nr. Rue, no Via, no. Street, No. PLZ, Ort Code postal, localité Codice postale, località Postal Code, City Land Pays Paese Countr y Eidgenössisches Institut für Geistiges Eigentum Contact-Center Stauffacherstrasse 65/59 g CH-3003 Bern Tel. 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