UNITÀ D'ITALIA Premiati i vincitori del concorso "Urbano Rattazzi", indetto dalla D.R. per celebrare il 150° BILANCIO 2010 UNICO 2011 Tutti i servizi di informazione e assistenza per la compilazione della dichiarazione dei redditi Periodico di comunicazione istituzionale della Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate 1 Anno XIII numero II - Aprile 2011 I controlli dell'Agenzia, in Piemonte, portano nelle casse dello Stato 778 milioni di tributi o i r a m m o S PiemontEntrate Periodico di comunicazione istituzionale della Direzione Regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate registrazione Tribunale Torino n. 5402 del 16/06/00 Anno XIII Numero 2 - aprile 2011 Direttore Editoriale: Rossella Orlandi Direttore Responsabile: Franco Ricca Il nuovo redditometro punta alle spese ........pag.3 Premiati i vincitori del concorso “Urbano Rattazzi” ...............................4 COMITATO DI REDAZIONE Giovanna Dal Negro Raffaele Gentile Adriana Noto Luciano Morlino Roberta Quarto Marco Siliquini Maria Gabriella Bernabei Patrizia Manna L’unità politica passa anche dalla coesione fiscale .........................................6 Nel vivo l’operazione “cinque per mille” 2011 .....7 Rinnovate le convenzioni per gli sportelli remotizzati dell’Agenzia nel Cuneese e nel Torinese .................................7 Tessera sanitaria: cosa è e a cosa serve ............8 Terzo settore, parte il tavolo tecnico ..................9 Grafica, impaginazione e pubblicazione sul sito internet regionale a cura del gruppo informatico della Direzione regionale (Maurizio Cacchiarelli, Gian Mario Capitta e Domenico Vetere) L’Agenzia piemontese rafforza i ranghi con l’assunzione di 80 funzionari ........................9 Nel 2010 recuperati 778 milioni ........................10 Giudizi 2010, la bilancia pende per l’Agenzia ....11 Servizi, superata quota un milione ....................12 CONTATTI Primavera 2011, “CFC” allo scoperto ................13 Per collaborare con la redazione, inviare contributi o segnalazioni: Valenza, la TARSU si paga con il modello F24 ...13 E-mail:[email protected] Dichiarazioni dei redditi, si riparte ....................14 Tel. 011.5587554/555 Novità fiscali, Agenzia in tour nel Piemonte ......15 A questo numero hanno collaborato anche: Dario Colella Paola Faggiano Dario Gianotto Luca Ostellino Progetto “Fisco e Scuola”, nel 2010 coinvolti 3750 studenti ......................................16 Al via il telelavoro domiciliare per due dipendenti piemontesi dell’Agenzia ...........16 Foto delle manifestazioni realizzate da: Vincenzo Illiano 2 L’EDITORIALE Rossella Orlandi Direttore regionale del Piemonte ■ IL NUOVO REDDITOMETRO PUNTA ALLE SPESE A quasi 40 anni dalla sua introduzione nell'ordinamento tributario, lo strumento cardine per l'accertamento del reddito delle persone fisiche ha recentemente subito un profondo rinnovamento. Le novità, introdotte dal D.L. n. 78/2010, si applicheranno agli accertamenti relativi ai redditi dichiarati per il 2009 e riguardano sia la procedura sia le modalità di riscontro della sperequazione tra il reddito dichiarato dai contribuenti e la capacità di spesa manifestata. Innanzitutto le presunzioni previste dai commi 4 e 5 del novellato art. 38 del D.P.R. n. 600/73 sono state sensibilmente modificate. In particolare, nel nuovo comma 4 si presume che "le spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d'imposta" siano state finanziate per intero con redditi del periodo medesimo e non più solo per un quinto come avveniva prima. Secondo il comma 5, poi, la stima del reddito presunto si baserà sempre sul contenuto induttivo di elementi indicativi di capacità contributiva, ma la loro influenza sul calcolo varierà anche in funzione della composizione del nucleo familiare e dell'area territoriale di residenza del contribuente. Attualmente è in corso di definizione il prototipo di questo nuovo "redditometro", in particolare si sta lavorando su circa un centinaio di voci di spesa significative raggruppate in macro categorie (abitazione, mezzi di trasporto, istruzione, tempo libero, ecc.) al fine di elaborare una funzione statistica che, mettendo in regressione le spese sostenute (conosciute dal fisco), porti ad attribuire un reddito "normale". Gli elementi di spesa sintomatici di capacità contributiva utilizzati per il calcolo saranno quelli già presenti in Anagrafe Tributaria, quelli provenienti da altri Enti ed Autorità Pubbliche e quelli acquisiti tramite specifiche campagne di raccolta sul territorio. Altra novità riguarda l'abbassamento dei limiti previsti per l'emissione dell'accertamento sintetico: sarà infatti sufficiente che lo scostamento tra il reddito complessivo determinato presuntivamente e quello dichiarato dal contribuente, tenuto conto (altra novità) di oneri deducibili e detrazioni di imposta spettanti, sia pari ad almeno il 20% (in precedenza era invece richiesto uno scostamento minimo del 25% per almeno due anni). Infine, a garanzia del contribuente è stata statuita l'obbligatorietà sia della instaurazione del contraddittorio preventivo che del successivo avvio del procedimento di adesione ex art. 5 del D.Lgs. 218/97. Alla luce delle importanti innovazioni apportate al meccanismo, ci attendiamo che l’oculato utilizzo del redditometro da parte degli uffici sia in grado di indurre anche i contribuenti più refrattari ad una maggiore fedeltà fiscale al momento della presentazione della dichiarazione, contribuendo così all'emersione di quelle sacche di evasione, particolarmente odiose, ancora molto diffuse nel nostro Paese. 3 3 PREMIATI I VINCITORI DEL CONCORSO "URBANO RATTAZZI" Oltre le aspettative le adesioni degli studenti piemontesi all'iniziativa dell'Agenzia per celebrare l'Unità d'Italia Il 21 marzo scorso, nella prestigiosa sede taurinense della Direzione regionale del Piemonte dell'Agenzia delle Entrate, si è svolta la premiazione del concorso "Urbano Rattazzi" (nelle foto alcuni momenti della cerimonia). L'Agenzia, in collaborazione con l'istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - comitato di Alessandria e Asti - e l'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, ha voluto manifestare la propria vicinanza a questo importante anniversario istituendo un concorso intitolato a Urbano Rattazzi, rivolto a tutti gli studenti di scuola media superiore della Regione. L'Agenzia delle Entrate e i suoi partner hanno offerto agli studenti la possibilità di esprimere la loro opinione sulla complessa evoluzione del sistema impositivo presente nella nostra penisola, dalla frammentazione risorgimentale alla Unità d'Italia. La notevole difficoltà del tema non lasciava presagire la grande adesione che l'iniziativa ha, invece, riscosso: ben 200 partecipanti, provenienti sia da Licei sia da Istituti Tecnici. La traccia proposta, certamente complessa, ha dato ulteriore risalto agli elaborati presentati dai candidati. Il bando prevedeva la suddivisione dei concorrenti in due categorie: 1) Categoria Agenzia delle Entrate, riservata ai figli dei dipendenti 2) Categoria Regionale. Ma ecco i nomi dei vincitori. Il primo premio per la categoria "Agenzia delle Entrate" è andato al lavoro presentato da Chiara Picchio dell'Istituto Vittorini di Grugliasco (To) e Sara Ruggiero del Liceo Berti di Torino. Per la categoria "Regionale", invece, un pari merito in vetta alla classifica. Ad aggiudicarsi il meritato riconoscimento, il collettivo di tredici alunni della V A dell'Istituto Spinelli di Omegna (VB), insieme ad Alberto Federico Bechis, Martina Paciolla e Andrea Ruffino dell'Istituto Faà di Bruno del capoluogo piemontese. 4 4 Le opere presentate dagli studenti hanno toccato due principali tematiche: il raggiungimento del pareggio del bilancio, tenacemente perseguito, e l'adozione di un ordinamento giuridico fiscale uniforme. In questo senso - e qui veniamo al secondo piano d'indagine - particolarmente aspro è stato quello che oggi chiameremmo "aggravio della pressione fiscale" nei territori dell'ex Regno delle Due Sicilie. Come hanno sottolineato nel loro lavoro Sara Ruggiero e Chiara Picchio, "la riunificazione del debito fu un trauma per il Sud, abituato a sole 5 imposte applicate nel Regno borbonico (la contribuzione fondiaria; i dazi indiretti da dogane, tabacchi, polvere da sparo, carte da gioco e privative di Sali; il registro e bollo; la lotteria; le poste). Ventidue erano state invece le tasse in uso in Piemonte dal 1850. C'erano anche le imposte sulle successioni e donazioni, sull'assistenza sanitaria, le pensioni, i mutui, sconosciute al Sud e gli anni 1859-1860 richiesero al Piemonte spese straordinarie per sostenere la guerra, che furono coperte ricorrendo ai prestiti". Alessandra Lisa e Chiara Audisio del Liceo scientifico Faà di Bruno di Torino hanno, invece, ricordato come "gli uomini della Destra [storica] affrontarono i problemi del Paese con energica durezza: estesero a tutta la penisola gli ordinamenti legislativi piemontesi…; adottarono un sistema fortemente accentrato accantonando i progetti di autonomie locali, se non di federalismo; applicarono un'onerosa tassazione sui beni di consumo per colmare l'ingentissimo disavanzo del bilancio. Con la loro concezione elitaria e pedagogica dello Stato contribuirono ad allargare il fossato tra il Paese legale e il Paese reale". E' da sottolineare l'originale modalità espositiva utilizzata dagli studenti del Liceo scientifico Faà di Bruno di Torino, che hanno optato per una soluzione multimediale ed interattiva, in cui un Urbano Rattazzi virtuale accompagna lo spettatore in un viaggio dal Risorgimento ai giorni nostri. Oltre ai vincitori, hanno partecipato alla cerimonia molti altri studenti e numerose Autorità locali. Tra gli intervenuti anche Rossella Orlandi, Direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate del Piemonte, Carla Bolloli, Presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento - comitato di Alessandria e Asti -, Marica Barrera, Presidente della commissione Cultura ed Istruzione della Provincia di Alessandria, Stefano Suraniti, Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Giulio Cesare Rattazzi, Presidente della Commissione 150 anni della Città di Torino e consigliere comunale, Antonio D'Acri, Assessore al Bilancio della Provincia di Torino e Lupo Rattazzi, discendente di Urbano Rattazzi. Per questa iniziativa, ritenuta meritevole e di interesse nazionale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso l’utilizzo del logo ufficiale delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. 5 5 Già determinante nel processo di unificazione nazionale, il sistema tributario guarda ora all'Europa L'UNITÀ POLITICA PASSA ANCHE DALLA COESIONE FISCALE L'unità politica italiana, di cui si è appena celebrato il 150ennale, impose di porre le basi per un processo di integrazione di molti stati strutturalmente diversi tra loro. A seguito dell'unificazione, proclamata il 17 marzo 1861, tra le varie scelte istituzionali che il nuovo Stato si trovò ad affrontare, si rese anche necessario elaborare un nuovo sistema fiscale. A differenza di quanto avveniva per il diritto civile, il diritto penale e le connesse procedure, tuttavia, la disciplina fiscale non venne raccolta ed organizzata in un codice unitario. La mancata codificazione del diritto tributario rispondeva alla teoria, allora diffusa, per cui la disciplina fiscale avesse prevalentemente carattere amministrativo e dovesse porsi, quindi, unicamente l'obiettivo di ottenere il denaro necessario per il funzionamento della macchina statale piuttosto che l'affermazione di un sistema giuridico razionale ed unitario. Il fabbisogno fiscale, inoltre, era condizionato anche dalla presenza di un ingente debito pubblico. Si era posta, infatti, l'alternativa tra il pagamento del solo debito del Piemonte e l'assunzione dei debiti complessivi di tutti gli stati aggregati; si scelse la seconda soluzione, più onerosa ed onorevole, per conquistare fiducia e credibilità tra i risparmiatori e nei rapporti con l'estero. Per quanto riguarda la politica fiscale, la nuova Nazione abolì le varie dogane interne, che si ponevano in netto contrasto con l'esistenza di uno stato unitario e scelse, sul modello dello Stato sabaudo, un sistema con dazi ridotti nei rapporti di scambio internazionale per sviluppare i rapporti commerciali con gli altri stati europei. Il sistema fiscale venne costruito definendo delle imposte indirette comuni; tale riforma fu relativamente agevole. I primi tributi di questo genere a carattere nazionale furono le imposte sugli affari (registro, bollo), le imposte sui consumi, sulla negoziazione dei titoli e sui trasporti ferroviari. Nel 1868, inoltre, venne introdotta la "celebre" imposta sul macinato che contribuì al risanamento del bilancio ma diffuse il malcontento tra le classi più povere per l'aumento del prezzo del pane. Rilevanti problemi sorsero, diversamente, riguardo all'unificazione dell'imposizione diretta: l'imposta fondiaria, infatti, appariva di difficile applicazione per la mancanza di un criterio nazionale uniforme di stime delle proprietà terriere. Analogamente, l'imposta sabauda sulla ricchezza mobile sui redditi derivanti da titoli, obbligazioni, ipoteche ed attività produttive venne con fatica estesa a tutta Italia sulla base della "possibilità regionale" di pagamento (l'imposta era generale, ma i redditi rilevanti molteplici). Nel 1862, inoltre, quale ulteriore tassello al processo di aggregazione, fu anche adottata su scala nazionale la lira italiana a base decimale come unità monetaria legale e di conto. L'Italia, grazie a tali provvedimenti di politica economica e fiscale, riuscì a pareggiare il debito pregresso in soli 15 anni e ad uscire dai localismi e dalla frantumazione dei diversi stati unificati. Trascorsi 150 anni, la Nazione è oggi dotata di un sistema economico fiscale ormai strutturato e complesso, ma gli obiettivi futuri si mostrano in qualche modo analoghi a quelli post-unificazione se si volge lo sguardo all'Europa. L'adozione dell'euro come moneta unica e gli sforzi per armonizzare con direttive e regolamenti il regime dell'IVA (per l'imposizione diretta la strada appare, come allora, più tortuosa) vanno evidentemente nel senso del percorso di unificazione continentale, sotto il profilo del rafforzamento dell'omogeneità delle categorie economico-finanziarie, nel rispetto delle diverse sensibilità politico-interpretative dei Governi componenti l'Unione Europea. 6 6 NEL VIVO L'OPERAZIONE "CINQUE PER MILLE" 2011 Si avvicinano le scadenze per i soggetti che intendono accedere al "cinque per mille". Gli enti interessati ad essere inclusi fra i potenziali beneficiari possono presentare domanda di iscrizione nell'apposito elenco fino al 7 maggio 2011. Gli enti interessati possono presentare la domanda entro il 7 maggio. La documentazione dovrà essere prodotta entro il 30 giugno. La domanda deve essere trasmessa in via telematica. La prova dell'avvenuta iscrizione nell'elenco è data dalla ricevuta di conferma dell'esito positivo dell'invio della domanda. Occorre pertanto prestare particolare attenzione alla ricevuta rilasciata dal sistema e procedere, qualora la domanda venga scartata, ad un nuovo invio. L'Agenzia delle Entrate pubblica gli elenchi provvisori entro il 14 maggio 2011; entro il successivo 20 maggio, gli interessati possono chiedere la correzione di eventuali errori riscontrati. Gli elenchi definitivi saranno pubblicati il 25 maggio 2011 ed entro il 30 giugno 2011 gli iscritti dovranno presentare la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che attesti il possesso dei requisiti per l'accesso al contributo, corredata da copia del documento di identità della persona che sottoscrive la dichiarazione. Quest'ultimo adempimento è particolarmente importante, perché la sua omissione comporta la decadenza dal beneficio. Riguardo alle categorie di enti che posso accedere al beneficio, alle modalità di iscrizione, ai criteri di ammissione e al riparto per le diverse tipologie di soggetti, sono state confermate le disposizioni già fissate per il 2010. Anche quest'anno, pertanto il "cinque per mille" è destinato a: Ÿ soggetti del volontariato (enti del volontariato, Onlus, associazioni di promozione sociale, associazioni e fondazioni riconosciute) Ÿ enti della ricerca scientifica e dell'università Ÿ enti della ricerca sanitaria Ÿ attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente Ÿ associazioni sportive dilettantistiche che svolgono una rilevante attività di interesse sociale. I L CALENDARIO 2011 DEL " CINQUE PER MILLE " 7 maggio Termine per la presentazione delle domande di iscrizione. Verifica dell'esito dell'invio attraverso la ricevuta. 14 maggio Pubblicazione degli elenchi provvisori. 20 maggio Termine per richiedere la correzione di eventuali errori. 25 maggio Pubblicazione degli elenchi definitivi. 30 giugno Termine per la presentazione, a pena di decadenza, della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. RINNOVATE LE CONVENZIONI PER GLI SPORTELLI REMOTIZZATI DELL'AGENZIA NEL CUNEESE E NEL TORINESE Per chi abita in una località disagiata può essere un'opportunità vantaggiosa: ricevere i servizi di un Ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate direttamente nel proprio paese di residenza. Nascono con questo spirito gli sportelli remotizzati che l'Agenzia attiva presso gli uffici comunali. Grazie a specifiche convenzioni sottoscritte con gli enti locali, un funzionario dell'Ufficio delle Entrate è presente - di norma - per una mattina a settimana per prestare assistenza fiscale ai cittadini. Per l'anno 2011 sono stati rinnovati gli accordi con il Comune di Dronero (CN), di Carmagnola (TO) e di Valdieri (CN). Confermati anche quelli con la Comunità Montana Valle Stura (presso il Comune di Demonte-CN), e con la Comunità Montana Valli Po Bronda, Infernotto e Varaita (presso il Comune di Barge-CN). I servizi erogati presso gli sportelli remotizzati sono molteplici: dal rilascio del codice fiscale e della partita IVA all'assistenza per la compilazione e trasmissione telematica delle dichiarazioni dei redditi; dalla registrazione di contratti alla presentazione di istanze di sgravio. 7 7 Per l'attribuzione o il rilascio di un duplicato è possibile rivolgersi a qualsiasi Ufficio territoriale dell'Agenzia TESSERA SANITARIA: COSA È E A COSA SERVE La Tessera Sanitaria, oltre ad essere lo strumento per poter usufruire delle prestazioni del servizio sanitario nazionale, fa parte del più ampio progetto di potenziamento del monitoraggio della spesa sanitaria promosso dalla Ragioneria Generale dello Stato. La tessera riporta i dati anagrafici ed assistenziali del titolare e il codice fiscale, sia su banda magnetica che in formato a barre, ed è valida sull'intero territorio nazionale. Permette, inoltre, di ottenere servizi sanitari anche nei paesi dell'Ue, in sostituzione del modello cartaceo E111. Ai nuovi nati, dopo l'attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell'Agenzia, viene spedita una TS con validità di un anno; alla scadenza, se sussistono i requisiti, viene inviata la tessera con scadenza ordinaria. Nel caso di mancato recapito, la tessera per i neonati può essere richiesta da uno dei genitori presso qualunque Ufficio territoriale dell'Agenzia presentando il certificato di nascita o una dichiarazione sostitutiva. I cittadini stranieri comunitari possono richiedere la tessera sanitaria esibendo il documento di identità. Per quanto concerne il rilascio della tessera sanitaria/codice fiscale ai soggetti stranieri non appartenenti a paesi dell'Ue, la circolare n. 80/E del 28/3/1996 prevede che gli uffici debbano acquisire precisi elementi identificativi del richiedente. In particolare, è necessario uno dei seguenti documenti: Ÿ passaporto in corso di validità con relativo visto, ove prescritto o altro documento equipollente riconosciuto dalle autorità italiane; Ÿ attestazione di identità rilasciata dalla rappresentanza diplomatica o consolare in Italia del paese di appartenenza; Ÿ permesso di soggiorno in corso di validità; Ÿ carta di identità del comune di residenza. In prossimità della scadenza (prima cinque anni, ora sei in base al decreto del 25/2/2010), l'Agenzia provvede automaticamente ad inviare la nuova TS a tutti i soggetti destinatari, recapitandola all'indirizzo di residenza risultante dalla banca dati dell'Anagrafe Tributaria. La nuova scadenza riguarda solo le tessere sanitarie di nuova emissione e non ha effetto di proroga su quelle già in possesso dei cittadini, per le quali resta valida la scadenza riportata sulla carta stessa. La tessera scaduta vale comunque come codice fiscale. In caso di mancata ricezione è opportuno rivolgersi ad un Ufficio territoriale per verificare ed eventualmente aggiornare il proprio indirizzo. Sono infatti pervenute varie segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano di non aver ricevuto la nuova tessera, ma dalle verifiche effettuate è emerso che, nella maggioranza dei casi, le tessere sanitarie risultavano spedite ma non recapitate a causa di variazioni di residenza non comunicate o non recepite dal sistema. Se la TS viene smarrita o sottratta, oppure si deteriora, è possibile richiedere un duplicato presso qualunque Ufficio territoriale o presso la propria Asl. Tale richiesta può essere effettuata personalmente, oppure tramite persona munita di delega e di copia fotostatica del documento di identità del delegante. I cittadini italiani residenti all'estero possono richiedere il duplicato del tesserino presso il consolato italiano nel paese di residenza. La TS è indispensabile per l'accesso ai sevizi sanitari a carico del SSN. Con riferimento alla certificazione dell'acquisto dei farmaci da utilizzare ai fini della detrazione IRPEF, dal 1° gennaio 2008 è in vigore la normativa che impone alle farmacie l'obbligo di emissione dello scontrino fiscale "parlante", nel quale sono riportati la quantità e la tipologia dei farmaci acquistati e il codice fiscale del cliente. Al momento dell'acquisto occorre quindi esibire la tessera sanitaria personale, oppure comunicare anche verbalmente al farmacista il numero di codice fiscale. Per ulteriori informazioni sulla tessera sanitaria, si può consultare il sito www.agenziaentrate.gov.it oppure telefonare al numero verde 800030070. 8 8 TERZO SETTORE, PARTE IL TAVOLO TECNICO Anche in Piemonte si è tenuto il primo tavolo tecnico tra l'Amministrazione finanziaria ed i rappresentanti del terzo settore regionale, al fine di approfondire i temi fiscali che riguardano il volontariato e l'associazionismo. Primo incontro fra gli esponenti del no profit, la Camera di Commercio e l'Agenzia delle Entrate per focalizzare i problemi del comparto. All'incontro, che si è svolto il 23 marzo scorso nella sede della Direzione regionale, hanno partecipato la portavoce del Terzo settore Elide Tisi, accompagnata dal segretario Ezio Dema e da Gabriele Moroni, la rappresentante del Forum del Volontariato Paola Gatti, il presidente dell'Osservatorio dell'Economia civile presso la Camera di Commercio di Torino Aldo Romagnolli con Cristiana Quirico della Camera di Commercio di Torino. Per la Direzione regionale erano presenti dirigenti e funzionari del Settore Accertamento e del Settore Servizi e Consulenza. L'istituzione del tavolo di confronto si è resa quanto mai attuale a causa della recente approvazione del decreto c.d. "mille proroghe", che ha previsto la riapertura dei termini per la presentazione del mod. EAS ed ha riproposto, anche per l'esercizio finanziario 2011, la possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell'IRPEF a sostegno delle categorie del mondo no profit. Il terzo settore costituisce una realtà molto complessa e variegata, con soggetti quanto mai diversi per attività, forme giuridiche e dimensioni; in Piemonte assume una connotazione particolarmente rilevante a causa del folto numero di enti presenti (alcune decine di migliaia). Si è quindi rilevata l'opportunità di svolgere un'adeguata attività di informazione ed assistenza, soprattutto nei confronti degli enti di piccole dimensioni, che operano per lo più in ambito locale e su base volontaria e non sempre sono in grado di conoscere gli argomenti di natura fiscale che interessano il settore. L'altro versante su cui si è convenuta la necessità di stringere sinergie riguarda il controllo, che ha il compito di colpire i comportamenti non legittimi in ambito associativo. E’ un obiettivo comune quello di far emergere le speculazioni e gli usi distorti dello strumento dell'associazionismo, cui la legge destina, proprio per l'importanza degli scopi perseguiti, numerose agevolazioni. L'AGENZIA PIEMONTESE RAFFORZA I RANGHI CON L'ASSUNZIONE DI 80 FUNZIONARI Nuove energie in Piemonte per il contrasto all'evasione fiscale: a marzo sono entrati in servizio 80 nuovi funzionari dell'Agenzia delle Entrate destinati a rafforzare gli organici delle strutture operative dell'Amministrazione finanziaria. Si tratta di laureati nelle discipline giuridiche ed economiche, motivati e dotati di un elevato livello culturale e di solida preparazione, che saranno adibiti alle attività amministrativotributarie. 34 anni è l'età media dei neoassunti, alcuni dei quali con precedenti esperienze lavorative e professionali. I nuovi funzionari, prima di entrare a pieno titolo nell'organico aziendale, hanno affrontato un percorso di inserimento particolarmente strutturato. Dopo aver superato le prime prove scritte, i candidati hanno svolto un tirocinio teorico-pratico della durata di sei mesi durante il quale hanno già familiarizzato con l'attività dell'amministrazione. Al termine del tirocinio, la rosa dei candidati è stata ulteriormente ristretta attraverso un ultimo colloquio selettivo. I neoassunti andranno ad operare nelle Direzioni provinciali di Alessandria (8 funzionari), Asti (4), Biella (4), Cuneo (8), Torino I (18), Torino II (24), Novara (6), Verbano-Cusio-Ossola (4) e Vercelli (4). 9 9 Risultati importanti dall'azione di contrasto dell'evasione svolta in Piemonte dall'Agenzia con oltre 57.000 controlli. NEL 2010 RECUPERATI 778 MILIONI Dai "furbetti del no profit" sino ai veri e propri truffatori seriali: l'identikit dell'evasore fiscale può rispondere a diversi profili. Ma l'Agenzia delle Entrate sta affinando i suoi metodi d'indagine e nel 2010 sono entrate nelle casse dell'erario ben 778 milioni di euro, riscossi a fronte di irregolarità fiscali più o meno complesse. Il risultato è frutto di oltre 57mila controlli fiscali effettuati in tutto il territorio regionale. Un'analisi ad ampio spettro, dalle grandi aziende con volume d'affari superiore a 100 milioni, alle piccole e medie imprese, sino ai contribuenti "persone fisiche", che ha fatto emergere in totale 1,5 miliardi di maggiori imposte non dichiarate dai soggetti accertati. Infatti, a seguito di 278 accertamenti nei confronti dei "grandi contribuenti" sono emersi 171 milioni di euro di maggiori imposte, 372,9 milioni dai 1.185 controlli nei confronti delle imprese di medie dimensioni, 746,8 milioni dai 19.765 accertamenti a piccole imprese e lavoratori autonomi, e 210,7 milioni dai 36.368 controlli nei confronti delle "persone fisiche". Il Direttore Regionale Rossella Orlandi durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati 2010 Nella strategia antievasione dell'Agenzia spiccano inoltre le indagini contro le frodi fiscali: sono state smascherate vere e proprie organizzazioni che costruivano ad arte complesse operazioni finanziarie e commerciali al solo scopo di abbattere il carico fiscale tramite la creazione di perdite fiscali e crediti d'imposta fittizi. "Sono risultati importanti e non soltanto dal punto di vista del gettito recuperato. È molto importante anche il loro effetto deterrente ed educativo. Noi, infatti, auspichiamo un forte e positivo cambiamento culturale in questo senso". Questo è il commento del Direttore regionale del Piemonte, Rossella Orlandi. "Tengo molto a sottolineare questo aspetto: prima ancora dell'erario e della collettività, i primi ad essere danneggiati sono proprio gli imprenditori onesti, estromessi dal mercato, dalla concorrenza sleale di operatori economici senza scrupoli che abbattono i loro prezzi evadendo le tasse". Le tabelle con i dati completi della lotta all'evasione fiscale sono pubblicati sul sito http://piemonte.agenziaentrate.it. 2010 2009 N° Accertamenti 57.596 56.873 + 1% Maggiore Imposta Accertata * 1.501 1.142 + 31% * importi in milioni di euro 10 10 In primo grado, pretese tributarie confermate in tutto o in parte in due casi su tre GIUDIZI 2010, LA BILANCIA PENDE PER L'AGENZIA Nel 2010, due terzi delle controversie tributarie in primo grado, in Piemonte, si sono concluse con un giudizio in tutto o in parte favorevole all'Agenzia. E' quanto emerge dal consuntivo sull'andamento del contenzioso, sulla base delle sentenze depositate l'anno scorso dalle Commissioni Tributarie Provinciali e dalla Commissione Tributaria Regionale. Andamento che vede le pretese dell'amministrazione totalmente respinte dai giudici di merito nel 39,4% dei casi, con una marcata differenza tra giudizio di primo e di secondo grado. In particolare, mentre in primo grado oltre la metà dei processi (per l'esattezza, il 51,5%) ha visto totalmente vittoriosa l'Agenzia, davanti alla Commissione Regionale questa percentuale scende al 41,6%, determinando un dato complessivo del 49,1%. A questi occorre aggiungere le pronunce parzialmente favorevoli, che curiosamente si attestano all'11% in entrambi i gradi. Specularmente, i giudizi completamente negativi per l'Agenzia sono stati il 36,9% in primo grado e il 47,4% in secondo. La lettura di questi dati, riportati nella tabella 1, non è però sufficiente per valutare nel complesso l'efficacia dell'attività di controllo, dovendosi a tal fine tenere conto anche di tutti gli accertamenti - e sono tanti - che non finiscono neppure davanti ai giudici. Sempre nel 2010, infatti, ben 25.320 controlli sostanziali nei settori delle imposte sui redditi, dell'Iva e dell'Irap sono stati definiti dai contribuenti utilizzando gli strumenti dell'accertamento con adesione e dell'acquiescenza (o rinuncia all'impugnativa). Come emerge dalla tabella 2, le maggiori imposte così definite ammontano a complessivi 283,6 milioni di euro, un quarto dei quali derivano dai 166 accertamenti effettuati nei confronti dei cosiddetti "grandi contribuenti". Totale sentenze Sentenze favorevoli all'Agenzia delle Entrate Sentenze parzialmente favorevoli all'Agenzia delle Entrate % % Sentenze sfavorevoli all'Agenzia delle Entrate % CTP 4.686 2.413 51.5 545 11.6 1.728 36.9 CTR 1.470 612 41.6 161 11.0 697 47.4 TOT 6.156 3.025 49.1 706 11.5 2.425 39.4 Tabella 1 - Sentenze depositate nel 2010 N° Accertamenti N° Accertamenti definiti per adesione o per acquiescenza Grandi contribuenti Imprese medie dimensioni Imprese piccole dimensioni Lavoratori autonomi Persone fisiche Maggiore Imposta Definita (mln di euro) 25.320 283,6 166 74,3 777 31,4 7.342 86,2 17.035 91,7 Tabella 2 - Controlli sostanziali definiti nel 2010 11 11 Ben 1.044.993 le prestazioni erogate nel 2010 dall'Agenzia delle Entrate ai cittadini piemontesi SERVIZI, SUPERATA QUOTA UN MILIONE Ha superato di slancio la soglia del milione e si attesta a 1.044.993 il totale dei servizi offerti dall'Agenzia delle Entrate ai cittadini piemontesi nel 2010. Con un incremento di 50mila prestazioni rispetto al 2009. Il 2010 si conferma così un anno positivo per l'assistenza ai contribuenti fornita dall'amministrazione al fine di facilitare gli adempimenti e fornire un supporto costante al cittadino. Un universo variegato, quello dei servizi offerti dall'Agenzia delle Entrate, che va dalla registrazione degli atti e delle denunce di successione (349.306 prestazioni erogate nel 2010) alle pratiche per il rilascio, il duplicato e la variazione del codice fiscale e della tessera sanitaria (159.567 prestazioni), fino alle 56.471 dichiarazioni dei redditi compilate ed inviate telematicamente dagli Uffici territoriali dell'Agenzia. Ok i servizi telematici - Ottimi i risultati per Civis, il nuovo servizio via web che consente di ottenere chiarimenti e assistenza sulle comunicazioni di irregolarità emesse a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni fiscali. Nel 2010 Civis registra ben 17.291 richieste di supporto telematico da parte dei SERVIZI EROGATI PRESSO GLI UFFICI TERRITORIALI DEL PIEMONTE NELL'ANNO 2010 contribuenti. Ma è la piattaforma telematica a riscuotere gradimento e nel 2010 sono state 31.750 le abilitazioni ai servizi on line dell'Agenzia delle Entrate rilasciate REGISTRAZIONE ATTI E DENUNCE DI 349.306 SUCCESSIONI dagli Uffici del Piemonte. Effetto Comunica sulle partite Iva - In controtendenza il numero di rilasci, variazioni e cessazioni delle partire Iva, calato da 69.295 del 2009 a 34.836 del 2010. Si tratta dell'effetto Comunica, il nuovo servizio per avviare le imprese "in un solo giorno" e che unifica in una sola comunicazione alla Camera di commercio tutti gli adempimenti fiscali, previdenziali e camerali. Sale l'assistenza su comunicazioni e cartelle Balzano a 155.049 gli interventi sulle comunicazioni e sulle cartelle di pagamento legate alle dichiarazioni fiscali, contro i 121.131 registrati nel 2009. Il dato in aumento è una conseguenza dell'accelerazione impressa dall'Agenzia al calcolo dei tributi risultanti dalle dichiarazioni. RICEZIONE DOCUMENTI 129.837 ASSISTENZA SU COMUNICAZIONI E CARTELLE DI PAGAMENTO RELATIVE A DICHIARAZIONI FISCALI 155.049 RILASCIO, VARIAZIONI E CESSAZIONI PARTITA IVA RILASCIO, VARIAZIONE, DUPLICATO CODICE FISCALE E TESSERA SANITARIA 56.471 ABILITAZIONE AI SERVIZI TELEMATICI 31.750 RICHIESTA E RILASCIO CERTIFICAZIONI 5.767 INFORMAZIONI RIMBORSI 10.996 BOLLATURA REGISTRI E CONTROLLO REPERTORI 23.962 INFORMAZIONE REGIMI FISCALI PER I CONTRIBUENTI MINIMI E TUTORAGGIO ALTRE TIPOLOGIE DI ASSISTENZA E INFORMAZIONE Totale 12 159.567 ASSISTENZA ALLA COMPILAZIONE E INVIO TELEMATICO DELLE DICHIARAZIONI AUTORIZZAZIONI E AGEVOLAZIONI 12 34.836 3.149 817 83.486 1.044.993 PRIMAVERA 2011, "CFC" ALLO SCOPERTO La nuova normativa prevede la presentazione di un'istanza per i soggetti che detengono partecipazioni all'estero La disciplina delle CFC (Controlled Foreign Companies) prevede la necessità di dimostrare l'assenza di intenti elusivi per i soggetti residenti che detengano, direttamente o indirettamente, una partecipazione di controllo o collegamento in società od enti residenti in stati o territori considerati a regime fiscale privilegiato. In caso contrario, scatta l'imputazione automatica per trasparenza, in proporzione alla quota di partecipazione, dei redditi conseguiti dal soggetto estero. L'articolo 13 del decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, ha apportato importanti variazioni a tale normativa, modificando l'articolo 167 del TUIR. Il novellato articolo 167 stabilisce, infatti, che per provare una delle esimenti previste per la disapplicazione della norma, non si debba più solo rappresentare e documentare il radicamento all'estero dell'impresa attraverso un'adeguata ed autonoma struttura in loco, ma che sia necessario anche evidenziare il legame economico e sociale della CFC con il paese straniero, dimostrando il collegamento con il mercato di sbocco o di approvvigionamento. In proposito, la circolare n. 51 del 6/10/2010 dell'Agenzia delle Entrate ha spiegato che può essere considerata "significativa" una percentuale di "acquisti" o di "vendite" sul mercato locale del territorio di insediamento superiore al 50 per cento. La grande novità introdotta con le nuove disposizioni, tuttavia, consiste nell'estensione della disciplina CFC anche alle controllate residenti in paesi esteri considerati non "paradisi fiscali" ma "paesi o territori virtuosi" (compresi gli stati aderenti alla Unione europea). Per rientrare in questa categoria, le partecipate straniere devono verificare congiuntamente sia il fatto di essere sottoposte nel loro paese di residenza ad una fiscalità inferiore al 50% di quella italiana sia il conseguimento di proventi derivanti per oltre il 50% dalla gestione dei cosiddetti "passive income" (proventi da titoli, partecipazioni, crediti o altre attività finanziarie, dalla cessione o concessione in uso di diritti immateriali, da prestazioni di servizi a soggetti dello stesso gruppo). Il mezzo che consente di non dover produrre tali prove in sede di accertamento è la presentazione di una apposita istanza di interpello alla Direzione centrale dell'Agenzia delle Entrate, tramite la competente Direzione regionale. Le modifiche descritte hanno mutato i presupposti di diritto della normativa imponendo, quindi, la presentazione dell'istanza a tutti i soggetti che si trovino nell'ambito applicativo della disciplina CFC in riferimento all'esercizio 2010 (anche se hanno già ottenuto risposta positiva negli anni precedenti). Pertanto, questa primavera - il termine ultimo è stabilito al primo giugno 2011 - annuncia un fiorire di istanze presso la Direzione regionale del Piemonte. VALENZA, LA TARSU SI PAGA CON IL MODELLO F24 Da quest'anno i cittadini del comune di Valenza possono versare la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani con il modello F24. È stata siglata il 15 marzo, infatti, la convenzione tra la Direzione regionale del Piemonte e il comune dell'alessandrino che consentirà ai due enti di gestire congiuntamente l'attività di riscossione della tariffa, la trasmissione dei relativi dati contabili e il riversamento delle somme riscosse. La possibilità di utilizzo del modello F24, che attualmente è valida fino al 31 dicembre 2012, si estende anche ad eventuali sanzioni e interessi relativi alla stessa tariffa. 13 13 Tutti i servizi dell'Agenzia per assistere i contribuenti nell'adempimento annuale DICHIARAZIONI DEI REDDITI, SI RIPARTE E' nuovamente tempo di dichiarazione dei redditi. Anche quest'anno l'Agenzia delle Entrate organizza una serie di iniziative di assistenza che si rivolgono in generale ai contribuenti persone fisiche ed in particolare ai diversamente abili. L'assistenza consiste non solo nella trasmissione telematica, ma comprende anche l'aiuto alla compilazione della dichiarazione. Nella regione Piemonte i contribuenti possono rivolgersi indifferentemente a tutti gli Uffici territoriali dell'Agenzia, nonché ai punti di assistenza fiscale attivi presso i comuni di Grugliasco, Orbassano, Carmagnola, Barge, Demonte, Dronero e Valdieri, i quali forniscono sia assistenza per la compilazione che effettuazione dell'invio telematico. Avvalersi degli uffici dell'Agenzia delle Entrate conviene, in quanto: basta presentare la documentazione o la dichiarazione precompilata, al resto pensa l'ufficio; si può prenotare un appuntamento via internet o via telefono, evitando attese e code; l'ufficio rilascia una copia cartacea della dichiarazione e la stampa del modello F24 per il pagamento; anche quest'anno si può compensare il debito per le imposte dovute con il credito che deriva dalla dichiarazione dei redditi; tutto con lo stesso modello F24 stampato dall'ufficio; Ÿ l'ufficio rilascia una ricevuta che prova con certezza la presentazione della dichiarazione; Ÿ i dati trasmessi sono protetti ed elaborati dall'Agenzia nel rispetto della normativa sulla privacy; Ÿ i servizi sono completamente gratuiti. Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Gli uffici dell'Agenzia assicurano inoltre un'elevata qualità delle prestazioni e garantiscono il contribuente in ordine all'affidabilità del servizio reso. Le dichiarazioni predisposte e trasmesse dagli Uffici territoriali, limitatamente al puntuale riscontro della documentazione esibita ai fini della compilazione, non sono sottoposte a rilievi in sede di controllo ai sensi degli articoli 36 bis e 36 ter del D.P.R. n. 600 del 1973. Per evitare inutili attese agli sportelli ed usufruire di un servizio più accurato, è consigliabile fissare un appuntamento tramite: Ÿ il numero telefonico 848.800.444 (tariffa urbana a tempo); Ÿ il sito Internet www.agenziaentrate.gov.it; Ÿ il cassetto fiscale, per coloro che sono in possesso del codice PIN (esclusivamente presso l'ufficio di competenza per approfondimenti sui dati contenuti nel cassetto stesso). E' necessario portare con sé tutta la documentazione inerente, compresi gli eventuali modelli F 24 attestanti i versamenti eseguiti (acconti, saldi) e i crediti utilizzati in compensazione. Un discorso a parte meritano gli specifici servizi di assistenza approntati per i soggetti diversamente abili. Gli uffici piemontesi offrono un apposito servizio di assistenza domiciliare ai contribuenti in condizioni particolarmente disagiate (anziani ultra settantacinquenni in stato di isolamento; portatori di gravi handicap - motori, psichici e/o sensoriali - che impediscono l'autonomo accesso agli sportelli; ospiti di strutture a ciclo residenziale). Per informazioni e chiarimenti sono sempre attive: Ÿ la linea telefonica diretta per i casi risolvibili in via breve, telefonando ai referenti istituiti presso gli Uffici territoriali; Ÿ "la corsia preferenziale", per la riduzione dei tempi di attesa agli sportelli, prevista a favore di quei contribuenti che, pur appartenendo a categorie svantaggiate, hanno la possibilità di recarsi presso gli uffici, previo appuntamento. Il servizio a favore dei soggetti diversamente abili è attivabile telefonando ai referenti indicati nella sezione "Servizi" del sito http://piemonte.agenziaentrate.it (Home, Servizi, Assistenza ai contribuenti disabili). 14 14 NOVITÀ FISCALI, AGENZIA IN TOUR NEL PIEMONTE La Direzione regionale ha promosso cinque convegni a Torino, Novara, Cuneo, Verbania e Alessandria, organizzati con partner istituzionali Quasi 700 commercialisti ed esperti del settore hanno affollato il centro congressi di "Torino Incontra", giovedì 31 marzo 2011, per il convegno "Le novità fiscali 2011", prima tappa del tour promosso dalla Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate nelle principali piazze del Piemonte (nella foto a sinistra uno scorcio della sala, in basso il tavolo dei relatori). Dopo i saluti di Aldo Milanese, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, i lavori sono entrati subito nel vivo con l'intervento di Alessandro Cotto: partendo dalla deducibilità degli immobili strumentali per chi ha un reddito da lavoro autonomo, Cotto ha dato subito all'incontro un taglio tecnico operativo passando al setaccio le novità del modello Unico 2011. Un argomento di strettissima attualità è stato al centro dell'intervento di Franco Ricca, dell'Agenzia delle Entrate: la territorialità Iva delle prestazioni di servizi alla luce del recentissimo regolamento dell'Ue emanato lo scorso 15 marzo. Novità che saranno direttamente applicabili in Italia a partire dal 1° luglio prossimo e che definiscono alcuni concetti chiave quali, ad esempio, quelli di sede dell'attività economica, stabile organizzazione, indirizzo permanente e residenza abituale. Stefano Spina, dell'ODCEC, ha affrontato le novità in materia di fiscalità degli immobili dai contratti di leasing immobiliare alla cessione di immobili abitativi. Ampio spazio anche alla cedolare secca sugli affitti, con illustrazione delle sue modalità di applicazione. Spina ha concluso l'intervento parlando dell'accatastamento degli "immobili fantasma" e della costituzione di un'Anagrafe Immobiliare Integrata. Il finale è stato affidato all'intervento del Direttore regionale delle Entrate, Rossella Orlandi, che ha parlato del nuovo redditometro e dell'accertamento esecutivo. Il Direttore Orlandi ha sottolineato che "il redditometro non è un sistema di condono, né uno studio di settore: è una metodologia di accertamento da usare a seconda del caso concreto. Nel redditometro non entrano solo i beni di lusso o i consumi, ma circa 100 voci di spesa di qualsiasi natura come i movimenti da e per l'estero, i finanziamenti alle società o gli investimenti finanziari". Nelle altre sedi, l'Agenzia ha potuto contare sulla collaborazione, oltre che dei locali Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, anche dell'Università del Piemonte Orientale - Facoltà di Economia (a Novara e Verbania), dell'Unione Industriale di Cuneo e del Verbano Cusio Ossola, nonché del Prefetto di Verbania, Giorgio Franco Zanzi, che ha gentilmente ospitato il convegno nella splendida Villa Taranto, sede della prefettura del VCO. 15 15 PROGETTO "FISCO E SCUOLA", NEL 2010 COINVOLTI 3750 STUDENTI Il 2010 è stato molto significativo per il progetto "Fisco e Scuola" con il quale l'Agenzia delle Entrate, oramai da molto tempo, porta avanti il tema dell'educazione alla legalità fiscale negli istituti scolastici. Lo scorso anno, infatti, vi sono state 141 iniziative durante le quali i funzionari degli uffici piemontesi hanno incontrato 171 classi e ben 3.750 studenti. In particolare, 126 sono stati gli incontri nelle scuole con docenti e studenti e 15 le visite guidate negli uffici dell'Agenzia. Al via il telelavoro domiciliare per due dipendenti piemontesi dell'Agenzia Il Fisco del futuro produce anche in casa: sono stati siglati a marzo i primi due contratti di telelavoro domiciliare che coinvolgono personale degli uffici piemontesi. Grazie a questa nuova modalità operativa, due funzionarie avranno la possibilità di svolgere direttamente dalla propria abitazione le lavorazioni di cui si occupano, recandosi in ufficio soltanto un giorno alla settimana per l'assegnazione del carico di lavoro e per il monitoraggio delle pratiche concluse. I contratti, che hanno durata annuale, garantiscono alle lavoratrici di mantenere un orario decisamente flessibile, pur prevedendo una fascia oraria di reperibilità nell'arco della giornata. Le apparecchiature informatiche necessarie per attrezzare le postazioni di lavoro vengono fornite alle dipendenti dall'Agenzia, nel pieno rispetto delle regole di sicurezza e di privacy per l'accesso alle applicazioni e ai dati fiscali. Con questi contratti di telelavoro, l'Agenzia muove i primi passi verso questa innovativa modalità che consente ai dipendenti di conciliare vita lavorativa e vita familiare. Infatti, se, da una parte, il progetto corrisponde alle esigenze dell’Agenzia in quanto consente di recuperare preziosa forza lavoro, dall'altra parte va incontro alle esigenze dei dipendenti in particolari condizioni personali e familiari che rendono difficile garantire una regolare presenza in ufficio. 16 Nel corso degli incontri con gli studenti, i funzionari hanno distribuito il kit "Insieme per la legalità fiscale", composto da un poster, un pieghevole, un opuscolo e un DVD. La scelta del formato multimediale è molto apprezzata dai ragazzi, poiché consente un approccio con il tema della legalità fiscale semplice e accattivante. Naturalmente le lezioni sono differenziate in base all'età ed alle conoscenze dei destinatari. Infatti, il kit è disponibile in due versioni: il modulo 1 destinato agli alunni delle scuole elementari e medie e il modulo 2 per i ragazzi degli istituti di istruzione superiore. Fattore comune di ogni iniziativa è l'interazione con gli allievi, adottando un linguaggio semplice e accessibile. L'interesse suscitato nei ragazzi è stato davvero elevato, a dimostrazione del fatto che è possibile un'educazione civica alla materia fiscale, soprattutto se si comincia nella scuola elementare. Gli incontri di "Fisco e scuola" non finiscono qui: sulla scia dell'apprezzamento riscontrato finora, anche per il 2011 i funzionari degli uffici piemontesi stanno proseguendo su questa strada.