UNITÀ D'ITALIA
Premiati i vincitori del concorso
"Urbano Rattazzi", indetto dalla D.R.
per celebrare il 150°
BILANCIO 2010
UNICO 2011
Tutti i servizi di informazione e
assistenza per la compilazione della
dichiarazione dei redditi
Periodico di comunicazione istituzionale
della Direzione regionale del Piemonte
dell’Agenzia delle Entrate
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Anno XIII numero II - Aprile 2011
I controlli dell'Agenzia, in
Piemonte, portano nelle casse
dello Stato 778 milioni di tributi
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PiemontEntrate
Periodico di comunicazione istituzionale
della Direzione Regionale del Piemonte
dell’Agenzia delle Entrate
registrazione Tribunale Torino n. 5402 del 16/06/00
Anno XIII Numero 2 - aprile 2011
Direttore Editoriale: Rossella Orlandi
Direttore Responsabile: Franco Ricca
Il nuovo redditometro punta alle spese ........pag.3
Premiati i vincitori del
concorso “Urbano Rattazzi” ...............................4
COMITATO DI REDAZIONE
Giovanna Dal Negro
Raffaele Gentile
Adriana Noto
Luciano Morlino
Roberta Quarto
Marco Siliquini
Maria Gabriella Bernabei
Patrizia Manna
L’unità politica passa anche
dalla coesione fiscale .........................................6
Nel vivo l’operazione “cinque per mille” 2011 .....7
Rinnovate le convenzioni per
gli sportelli remotizzati dell’Agenzia
nel Cuneese e nel Torinese .................................7
Tessera sanitaria: cosa è e a cosa serve ............8
Terzo settore, parte il tavolo tecnico ..................9
Grafica, impaginazione e pubblicazione
sul sito internet regionale a cura del
gruppo informatico della Direzione
regionale (Maurizio Cacchiarelli, Gian
Mario Capitta e Domenico Vetere)
L’Agenzia piemontese rafforza i ranghi
con l’assunzione di 80 funzionari ........................9
Nel 2010 recuperati 778 milioni ........................10
Giudizi 2010, la bilancia pende per l’Agenzia ....11
Servizi, superata quota un milione ....................12
CONTATTI
Primavera 2011, “CFC” allo scoperto ................13
Per collaborare con la redazione, inviare
contributi o segnalazioni:
Valenza, la TARSU si paga con il modello F24 ...13
E-mail:[email protected]
Dichiarazioni dei redditi, si riparte ....................14
Tel. 011.5587554/555
Novità fiscali, Agenzia in tour nel Piemonte ......15
A questo numero hanno collaborato anche:
Dario Colella
Paola Faggiano
Dario Gianotto
Luca Ostellino
Progetto “Fisco e Scuola”, nel 2010
coinvolti 3750 studenti ......................................16
Al via il telelavoro domiciliare per
due dipendenti piemontesi dell’Agenzia ...........16
Foto delle manifestazioni realizzate da:
Vincenzo Illiano
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L’EDITORIALE
Rossella Orlandi
Direttore regionale del Piemonte
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IL NUOVO REDDITOMETRO PUNTA ALLE SPESE
A quasi 40 anni dalla sua introduzione nell'ordinamento tributario, lo strumento cardine per
l'accertamento del reddito delle persone fisiche ha recentemente subito un profondo rinnovamento. Le
novità, introdotte dal D.L. n. 78/2010, si applicheranno agli accertamenti relativi ai redditi dichiarati per il
2009 e riguardano sia la procedura sia le modalità di riscontro della sperequazione tra il reddito dichiarato
dai contribuenti e la capacità di spesa manifestata.
Innanzitutto le presunzioni previste dai commi 4 e 5
del novellato art. 38 del D.P.R. n. 600/73 sono state
sensibilmente modificate.
In particolare, nel nuovo comma 4 si presume che
"le spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del
periodo d'imposta" siano state finanziate per intero con
redditi del periodo medesimo e non più solo per un quinto
come avveniva prima.
Secondo il comma 5, poi, la stima del reddito
presunto si baserà sempre sul contenuto induttivo di
elementi indicativi di capacità contributiva, ma la loro
influenza sul calcolo varierà anche in funzione della
composizione del nucleo familiare e dell'area territoriale
di residenza del contribuente.
Attualmente è in corso di definizione il prototipo di questo nuovo "redditometro", in particolare si sta
lavorando su circa un centinaio di voci di spesa significative raggruppate in macro categorie (abitazione,
mezzi di trasporto, istruzione, tempo libero, ecc.) al fine di elaborare una funzione statistica che,
mettendo in regressione le spese sostenute (conosciute dal fisco), porti ad attribuire un reddito "normale".
Gli elementi di spesa sintomatici di capacità contributiva utilizzati per il calcolo saranno quelli già
presenti in Anagrafe Tributaria, quelli provenienti da altri Enti ed Autorità Pubbliche e quelli acquisiti
tramite specifiche campagne di raccolta sul territorio.
Altra novità riguarda l'abbassamento dei limiti previsti per l'emissione dell'accertamento sintetico:
sarà infatti sufficiente che lo scostamento tra il reddito complessivo determinato presuntivamente e quello
dichiarato dal contribuente, tenuto conto (altra novità) di oneri deducibili e detrazioni di imposta spettanti,
sia pari ad almeno il 20% (in precedenza era invece richiesto uno scostamento minimo del 25% per
almeno due anni).
Infine, a garanzia del contribuente è stata statuita l'obbligatorietà sia della instaurazione del
contraddittorio preventivo che del successivo avvio del procedimento di adesione ex art. 5 del D.Lgs.
218/97.
Alla luce delle importanti innovazioni apportate al meccanismo, ci attendiamo che l’oculato utilizzo
del redditometro da parte degli uffici sia in grado di indurre anche i contribuenti più refrattari ad una
maggiore fedeltà fiscale al momento della presentazione della dichiarazione, contribuendo così
all'emersione di quelle sacche di evasione, particolarmente odiose, ancora molto diffuse nel nostro Paese.
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PREMIATI I VINCITORI
DEL CONCORSO
"URBANO RATTAZZI"
Oltre le aspettative le
adesioni degli studenti
piemontesi all'iniziativa
dell'Agenzia per
celebrare l'Unità d'Italia
Il 21 marzo scorso, nella prestigiosa sede
taurinense della Direzione regionale del Piemonte
dell'Agenzia delle Entrate, si è svolta la
premiazione del concorso "Urbano Rattazzi"
(nelle foto alcuni momenti della cerimonia).
L'Agenzia, in collaborazione con l'istituto
per la Storia del Risorgimento Italiano - comitato
di Alessandria e Asti - e l'Ufficio Scolastico
Regionale per il Piemonte, ha voluto manifestare
la propria vicinanza a questo importante
anniversario istituendo un concorso intitolato a
Urbano Rattazzi, rivolto a tutti gli studenti di
scuola media superiore della Regione.
L'Agenzia delle Entrate e i suoi partner
hanno offerto agli studenti la possibilità di
esprimere la loro opinione sulla complessa
evoluzione del sistema impositivo presente nella
nostra
penisola,
dalla
frammentazione
risorgimentale alla Unità d'Italia.
La notevole difficoltà del tema non
lasciava presagire la grande adesione che
l'iniziativa ha, invece,
riscosso: ben 200
partecipanti, provenienti sia da Licei sia da
Istituti Tecnici.
La
traccia
proposta,
certamente
complessa, ha dato ulteriore risalto agli elaborati
presentati dai candidati.
Il bando prevedeva la suddivisione dei
concorrenti in due categorie:
1) Categoria Agenzia delle Entrate, riservata
ai figli dei dipendenti
2) Categoria Regionale.
Ma ecco i nomi dei vincitori. Il primo
premio per la categoria "Agenzia delle Entrate" è
andato al lavoro presentato da Chiara Picchio
dell'Istituto Vittorini di Grugliasco (To) e Sara
Ruggiero del Liceo Berti di Torino.
Per la categoria "Regionale", invece, un
pari merito in vetta alla classifica. Ad aggiudicarsi
il meritato riconoscimento, il collettivo di tredici
alunni della V A dell'Istituto Spinelli di Omegna
(VB), insieme ad Alberto Federico Bechis,
Martina Paciolla e Andrea Ruffino dell'Istituto Faà
di Bruno del capoluogo piemontese.
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Le opere presentate dagli studenti hanno toccato due principali tematiche: il raggiungimento del
pareggio del bilancio, tenacemente perseguito, e l'adozione di un ordinamento giuridico fiscale uniforme.
In questo senso - e qui veniamo al secondo piano d'indagine - particolarmente aspro è stato quello
che oggi chiameremmo "aggravio della pressione fiscale" nei territori dell'ex Regno delle Due Sicilie. Come
hanno sottolineato nel loro lavoro Sara Ruggiero e Chiara Picchio, "la riunificazione del debito fu un trauma
per il Sud, abituato a sole 5 imposte applicate nel Regno borbonico (la contribuzione fondiaria; i dazi indiretti
da dogane, tabacchi, polvere da sparo, carte da gioco e privative di Sali; il registro e bollo; la lotteria; le
poste). Ventidue erano state invece le tasse in uso in Piemonte dal 1850. C'erano anche le imposte sulle
successioni e donazioni, sull'assistenza sanitaria, le pensioni, i mutui, sconosciute al Sud e gli anni 1859-1860
richiesero al Piemonte spese straordinarie per sostenere la guerra, che furono coperte ricorrendo ai prestiti".
Alessandra Lisa e Chiara Audisio
del Liceo scientifico Faà di Bruno di
Torino hanno, invece, ricordato
come "gli uomini della Destra
[storica] affrontarono i problemi del
Paese con energica durezza:
estesero a tutta la penisola gli
ordinamenti legislativi piemontesi…;
adottarono un sistema fortemente
accentrato accantonando i progetti
di autonomie locali, se non di
federalismo; applicarono un'onerosa
tassazione sui beni di consumo per
colmare l'ingentissimo disavanzo del
bilancio. Con la loro concezione
elitaria e pedagogica dello Stato
contribuirono ad allargare il fossato
tra il Paese legale e il Paese reale".
E' da sottolineare l'originale modalità espositiva utilizzata dagli studenti del Liceo scientifico Faà di
Bruno di Torino, che hanno optato per una soluzione multimediale ed interattiva, in cui un Urbano Rattazzi
virtuale accompagna lo spettatore in un viaggio dal Risorgimento ai giorni nostri.
Oltre ai vincitori, hanno partecipato alla cerimonia molti altri studenti e numerose Autorità locali. Tra
gli intervenuti anche Rossella Orlandi, Direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate del Piemonte, Carla
Bolloli, Presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento - comitato di Alessandria e Asti -, Marica Barrera,
Presidente della commissione Cultura ed Istruzione della Provincia di Alessandria, Stefano Suraniti, Dirigente
dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Giulio Cesare Rattazzi, Presidente della Commissione 150
anni della Città di Torino e consigliere comunale, Antonio D'Acri, Assessore al Bilancio della Provincia di Torino
e Lupo Rattazzi, discendente di Urbano Rattazzi.
Per questa iniziativa, ritenuta meritevole e
di interesse nazionale, la Presidenza del
Consiglio dei Ministri ha concesso l’utilizzo
del logo ufficiale delle celebrazioni del 150°
anniversario dell’Unità d’Italia.
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Già determinante nel
processo di unificazione
nazionale, il sistema
tributario guarda ora
all'Europa
L'UNITÀ POLITICA
PASSA ANCHE DALLA
COESIONE FISCALE
L'unità politica italiana, di cui si è appena celebrato il 150ennale,
impose di porre le basi per un processo di integrazione di molti stati
strutturalmente diversi tra loro. A seguito dell'unificazione, proclamata il 17
marzo 1861, tra le varie scelte istituzionali che il nuovo Stato si trovò ad
affrontare, si rese anche necessario elaborare un nuovo sistema fiscale. A
differenza di quanto avveniva per il diritto civile, il diritto penale e le connesse
procedure, tuttavia, la disciplina fiscale non venne raccolta ed organizzata in
un codice unitario. La mancata codificazione del diritto tributario rispondeva
alla teoria, allora diffusa, per cui la disciplina fiscale avesse prevalentemente
carattere amministrativo e dovesse porsi, quindi, unicamente l'obiettivo di
ottenere il denaro necessario per il funzionamento della macchina statale
piuttosto che l'affermazione di un sistema giuridico razionale ed unitario. Il
fabbisogno fiscale, inoltre, era condizionato anche dalla presenza di un
ingente debito pubblico. Si era posta, infatti, l'alternativa tra il pagamento del
solo debito del Piemonte e l'assunzione dei debiti complessivi di tutti gli stati
aggregati; si scelse la seconda soluzione, più onerosa ed onorevole, per
conquistare fiducia e credibilità tra i risparmiatori e nei rapporti con l'estero.
Per quanto riguarda la politica fiscale, la nuova Nazione abolì le varie dogane interne, che si ponevano
in netto contrasto con l'esistenza di uno stato unitario e scelse, sul modello dello Stato sabaudo, un sistema
con dazi ridotti nei rapporti di scambio internazionale per sviluppare i rapporti commerciali con gli altri stati
europei. Il sistema fiscale venne costruito definendo delle imposte indirette comuni; tale riforma fu
relativamente agevole. I primi tributi di questo genere a carattere nazionale furono le imposte sugli affari
(registro, bollo), le imposte sui consumi, sulla negoziazione dei titoli e sui trasporti ferroviari. Nel 1868,
inoltre, venne introdotta la "celebre" imposta sul macinato che contribuì al risanamento del bilancio ma
diffuse il malcontento tra le classi più povere per l'aumento del prezzo del pane.
Rilevanti problemi sorsero, diversamente, riguardo all'unificazione dell'imposizione diretta: l'imposta
fondiaria, infatti, appariva di difficile applicazione per la mancanza di un criterio nazionale uniforme di stime
delle proprietà terriere. Analogamente, l'imposta sabauda sulla ricchezza mobile sui redditi derivanti da titoli,
obbligazioni, ipoteche ed attività produttive venne con fatica estesa a tutta Italia sulla base della "possibilità
regionale" di pagamento (l'imposta era generale, ma i redditi rilevanti molteplici).
Nel 1862, inoltre, quale ulteriore tassello al processo di aggregazione, fu anche adottata su scala
nazionale la lira italiana a base decimale come unità monetaria legale e di conto.
L'Italia, grazie a tali provvedimenti di politica economica e fiscale, riuscì a pareggiare il debito
pregresso in soli 15 anni e ad uscire dai localismi e dalla frantumazione dei diversi stati unificati.
Trascorsi 150 anni, la Nazione è oggi dotata di un
sistema economico fiscale ormai strutturato e complesso,
ma gli obiettivi futuri si mostrano in qualche modo analoghi
a quelli post-unificazione se si volge lo sguardo all'Europa.
L'adozione dell'euro come moneta unica e gli sforzi per
armonizzare con direttive e regolamenti il regime dell'IVA
(per l'imposizione diretta la strada appare, come allora, più
tortuosa) vanno evidentemente nel senso del percorso di
unificazione continentale, sotto il profilo del rafforzamento
dell'omogeneità delle categorie economico-finanziarie, nel
rispetto delle diverse sensibilità politico-interpretative dei
Governi componenti l'Unione Europea.
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NEL VIVO L'OPERAZIONE
"CINQUE PER MILLE" 2011
Si avvicinano le scadenze per i soggetti che intendono
accedere al "cinque per mille". Gli enti interessati ad essere inclusi
fra i potenziali beneficiari possono presentare domanda di iscrizione
nell'apposito elenco fino al 7 maggio 2011.
Gli enti interessati
possono presentare
la domanda entro il
7 maggio. La
documentazione
dovrà essere
prodotta entro il 30
giugno.
La domanda deve essere trasmessa in via telematica. La
prova dell'avvenuta iscrizione nell'elenco è data dalla ricevuta di conferma dell'esito positivo dell'invio della
domanda. Occorre pertanto prestare particolare attenzione alla ricevuta rilasciata dal sistema e procedere,
qualora la domanda venga scartata, ad un nuovo invio.
L'Agenzia delle Entrate pubblica gli elenchi provvisori entro il 14 maggio 2011; entro il successivo 20
maggio, gli interessati possono chiedere la correzione di eventuali errori riscontrati.
Gli elenchi definitivi saranno pubblicati il 25 maggio 2011 ed entro il 30 giugno 2011 gli iscritti
dovranno presentare la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che attesti il possesso dei requisiti per
l'accesso al contributo, corredata da copia del documento di identità della persona che sottoscrive la
dichiarazione. Quest'ultimo adempimento è particolarmente importante, perché la sua omissione comporta
la decadenza dal beneficio.
Riguardo alle categorie di enti che posso accedere al beneficio, alle modalità di iscrizione, ai criteri di
ammissione e al riparto per le diverse tipologie di soggetti, sono state confermate le disposizioni già fissate
per il 2010. Anche quest'anno, pertanto il "cinque per mille" è destinato a:
Ÿ soggetti del volontariato (enti del volontariato, Onlus, associazioni di promozione sociale, associazioni e
fondazioni riconosciute)
Ÿ enti della ricerca scientifica e dell'università
Ÿ enti della ricerca sanitaria
Ÿ attività sociali svolte dal Comune di
residenza del contribuente
Ÿ associazioni sportive dilettantistiche
che svolgono una rilevante attività di
interesse sociale.
I L CALENDARIO 2011 DEL " CINQUE PER MILLE "
7 maggio
Termine per la presentazione delle domande di iscrizione.
Verifica dell'esito dell'invio attraverso la ricevuta.
14 maggio
Pubblicazione degli elenchi provvisori.
20 maggio
Termine per richiedere la correzione di eventuali errori.
25 maggio
Pubblicazione degli elenchi definitivi.
30 giugno
Termine per la presentazione, a pena di decadenza, della
dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.
RINNOVATE LE CONVENZIONI PER GLI SPORTELLI
REMOTIZZATI DELL'AGENZIA NEL CUNEESE E NEL TORINESE
Per chi abita in una località disagiata può essere un'opportunità vantaggiosa: ricevere i servizi di un
Ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate direttamente nel proprio paese di residenza. Nascono con questo
spirito gli sportelli remotizzati che l'Agenzia attiva presso gli uffici comunali. Grazie a specifiche convenzioni
sottoscritte con gli enti locali, un funzionario dell'Ufficio delle Entrate è presente - di norma - per una mattina
a settimana per prestare assistenza fiscale ai cittadini.
Per l'anno 2011 sono stati rinnovati gli accordi con il Comune di Dronero (CN), di Carmagnola (TO) e
di Valdieri (CN). Confermati anche quelli con la Comunità Montana Valle Stura (presso il Comune di
Demonte-CN), e con la Comunità Montana Valli Po Bronda, Infernotto e Varaita (presso il Comune di Barge-CN).
I servizi erogati presso gli sportelli remotizzati sono molteplici: dal rilascio del codice fiscale e della
partita IVA all'assistenza per la compilazione e trasmissione telematica delle dichiarazioni dei redditi; dalla
registrazione di contratti alla presentazione di istanze di sgravio.
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Per l'attribuzione o il
rilascio di un duplicato è
possibile rivolgersi a
qualsiasi Ufficio
territoriale dell'Agenzia
TESSERA SANITARIA:
COSA È E A COSA SERVE
La Tessera Sanitaria, oltre ad essere lo strumento per poter usufruire delle prestazioni del servizio
sanitario nazionale, fa parte del più ampio progetto di potenziamento del monitoraggio della spesa sanitaria
promosso dalla Ragioneria Generale dello Stato.
La tessera riporta i dati anagrafici ed assistenziali del titolare e il codice fiscale, sia su banda magnetica che
in formato a barre, ed è valida sull'intero territorio nazionale. Permette, inoltre, di ottenere servizi sanitari
anche nei paesi dell'Ue, in sostituzione del modello cartaceo E111.
Ai nuovi nati, dopo l'attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell'Agenzia, viene
spedita una TS con validità di un anno; alla scadenza, se sussistono i requisiti, viene inviata la tessera con
scadenza ordinaria.
Nel caso di mancato recapito, la tessera per i neonati può essere richiesta da uno dei genitori presso
qualunque Ufficio territoriale dell'Agenzia presentando il certificato di nascita o una dichiarazione sostitutiva.
I cittadini stranieri comunitari possono richiedere la tessera sanitaria esibendo il documento di identità.
Per quanto concerne il rilascio della tessera sanitaria/codice fiscale ai soggetti stranieri non appartenenti a
paesi dell'Ue, la circolare n. 80/E del 28/3/1996 prevede che gli uffici debbano acquisire precisi elementi
identificativi del richiedente.
In particolare, è necessario uno dei seguenti documenti:
Ÿ passaporto in corso di validità con relativo visto, ove prescritto o
altro documento equipollente riconosciuto dalle autorità italiane;
Ÿ attestazione di identità rilasciata dalla rappresentanza diplomatica
o consolare in Italia del paese di appartenenza;
Ÿ permesso di soggiorno in corso di validità;
Ÿ carta di identità del comune di residenza.
In prossimità della scadenza (prima cinque anni, ora sei in base al decreto del 25/2/2010), l'Agenzia
provvede automaticamente ad inviare la nuova TS a tutti i soggetti destinatari, recapitandola all'indirizzo di
residenza risultante dalla banca dati dell'Anagrafe Tributaria.
La nuova scadenza riguarda solo le tessere sanitarie di nuova emissione e non ha effetto di proroga
su quelle già in possesso dei cittadini, per le quali resta valida la scadenza riportata sulla carta stessa. La
tessera scaduta vale comunque come codice fiscale.
In caso di mancata ricezione è opportuno rivolgersi ad un Ufficio territoriale per verificare ed eventualmente
aggiornare il proprio indirizzo. Sono infatti pervenute varie segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano
di non aver ricevuto la nuova tessera, ma dalle verifiche effettuate è emerso che, nella maggioranza dei casi,
le tessere sanitarie risultavano spedite ma non recapitate a causa di variazioni di residenza non comunicate
o non recepite dal sistema.
Se la TS viene smarrita o sottratta, oppure si deteriora, è possibile richiedere un duplicato presso qualunque
Ufficio territoriale o presso la propria Asl. Tale richiesta può essere effettuata personalmente, oppure tramite
persona munita di delega e di copia fotostatica del documento di identità del delegante.
I cittadini italiani residenti all'estero possono richiedere il duplicato del tesserino presso il consolato
italiano nel paese di residenza.
La TS è indispensabile per l'accesso ai sevizi sanitari a carico del SSN.
Con riferimento alla certificazione dell'acquisto dei farmaci da utilizzare ai fini della detrazione IRPEF,
dal 1° gennaio 2008 è in vigore la normativa che impone alle farmacie l'obbligo di emissione dello scontrino
fiscale "parlante", nel quale sono riportati la quantità e la tipologia dei farmaci acquistati e il codice fiscale
del cliente. Al momento dell'acquisto occorre quindi esibire la tessera sanitaria personale, oppure comunicare
anche verbalmente al farmacista il numero di codice fiscale.
Per ulteriori informazioni sulla tessera sanitaria, si può consultare il sito www.agenziaentrate.gov.it
oppure telefonare al numero verde 800030070.
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TERZO SETTORE, PARTE
IL TAVOLO TECNICO
Anche in Piemonte si è tenuto il primo tavolo tecnico
tra l'Amministrazione finanziaria ed i rappresentanti del terzo
settore regionale, al fine di approfondire i temi fiscali che
riguardano il volontariato e l'associazionismo.
Primo incontro fra gli
esponenti del no profit,
la Camera di
Commercio e l'Agenzia
delle Entrate per
focalizzare i problemi
del comparto.
All'incontro, che si è svolto il 23 marzo scorso nella sede della Direzione regionale, hanno partecipato
la portavoce del Terzo settore Elide Tisi, accompagnata dal segretario Ezio Dema e da Gabriele Moroni, la
rappresentante del Forum del Volontariato Paola Gatti, il presidente dell'Osservatorio dell'Economia civile
presso la Camera di Commercio di Torino Aldo Romagnolli con Cristiana Quirico della Camera di Commercio
di Torino.
Per la Direzione regionale erano presenti dirigenti e funzionari
del Settore Accertamento e del Settore Servizi e Consulenza.
L'istituzione del tavolo di confronto si è resa quanto mai attuale
a causa della recente approvazione del decreto c.d. "mille proroghe",
che ha previsto la riapertura dei termini per la presentazione del mod.
EAS ed ha riproposto, anche per l'esercizio finanziario 2011, la
possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille
dell'IRPEF a sostegno delle categorie del mondo no profit.
Il terzo settore costituisce una realtà molto complessa e
variegata, con soggetti quanto mai diversi per attività, forme giuridiche e dimensioni; in Piemonte assume
una connotazione particolarmente rilevante a causa del folto numero di enti presenti (alcune decine di migliaia).
Si è quindi rilevata l'opportunità di svolgere un'adeguata attività di informazione ed assistenza,
soprattutto nei confronti degli enti di piccole dimensioni, che operano per lo più in ambito locale e su base
volontaria e non sempre sono in grado di conoscere gli argomenti di natura fiscale che interessano il settore.
L'altro versante su cui si è convenuta la necessità di stringere sinergie riguarda il controllo, che ha il
compito di colpire i comportamenti non legittimi in ambito associativo.
E’ un obiettivo comune quello di far emergere le speculazioni e gli usi distorti dello strumento
dell'associazionismo, cui la legge destina, proprio per l'importanza degli scopi perseguiti, numerose
agevolazioni.
L'AGENZIA PIEMONTESE RAFFORZA I RANGHI
CON L'ASSUNZIONE DI 80 FUNZIONARI
Nuove energie in Piemonte per il contrasto all'evasione fiscale: a marzo sono entrati in servizio 80
nuovi funzionari dell'Agenzia delle Entrate destinati a rafforzare gli organici delle strutture operative
dell'Amministrazione finanziaria. Si tratta di laureati nelle discipline giuridiche ed economiche, motivati e
dotati di un elevato livello culturale e di solida preparazione, che saranno adibiti alle attività amministrativotributarie. 34 anni è l'età media dei neoassunti, alcuni dei quali con precedenti esperienze lavorative e
professionali.
I nuovi funzionari, prima di entrare a pieno titolo nell'organico aziendale, hanno affrontato un
percorso di inserimento particolarmente strutturato. Dopo aver superato le prime prove scritte, i candidati
hanno svolto un tirocinio teorico-pratico della durata di sei mesi durante il quale hanno già familiarizzato con
l'attività dell'amministrazione. Al termine del tirocinio, la rosa dei candidati è stata ulteriormente ristretta
attraverso un ultimo colloquio selettivo.
I neoassunti andranno ad operare nelle Direzioni provinciali di Alessandria (8 funzionari), Asti (4),
Biella (4), Cuneo (8), Torino I (18), Torino II (24), Novara (6), Verbano-Cusio-Ossola (4) e Vercelli (4).
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Risultati importanti
dall'azione di contrasto
dell'evasione svolta in
Piemonte dall'Agenzia
con oltre 57.000 controlli.
NEL 2010 RECUPERATI
778 MILIONI
Dai "furbetti del no profit" sino ai veri e propri truffatori seriali: l'identikit dell'evasore fiscale può
rispondere a diversi profili. Ma l'Agenzia delle Entrate sta affinando i suoi metodi d'indagine e nel 2010 sono
entrate nelle casse dell'erario ben 778 milioni di euro, riscossi a fronte di irregolarità fiscali più o meno
complesse.
Il risultato è frutto di oltre 57mila
controlli fiscali effettuati in tutto il
territorio regionale. Un'analisi ad ampio
spettro, dalle grandi aziende con volume
d'affari superiore a 100 milioni, alle
piccole e medie imprese, sino ai
contribuenti "persone fisiche", che ha
fatto emergere in totale 1,5 miliardi di
maggiori imposte non dichiarate dai
soggetti accertati. Infatti, a seguito di 278
accertamenti nei confronti dei "grandi
contribuenti" sono emersi 171 milioni di
euro di maggiori imposte, 372,9 milioni
dai 1.185 controlli nei confronti delle
imprese di medie dimensioni, 746,8
milioni dai 19.765 accertamenti a piccole
imprese e lavoratori autonomi, e 210,7
milioni dai 36.368 controlli nei confronti
delle "persone fisiche".
Il Direttore Regionale Rossella Orlandi durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati 2010
Nella strategia antievasione dell'Agenzia spiccano inoltre le indagini contro le frodi fiscali: sono state
smascherate vere e proprie organizzazioni che costruivano ad arte complesse operazioni finanziarie e
commerciali al solo scopo di abbattere il carico fiscale tramite la creazione di perdite fiscali e crediti d'imposta
fittizi.
"Sono risultati importanti e non soltanto dal punto di vista del gettito recuperato. È molto importante
anche il loro effetto deterrente ed educativo. Noi, infatti, auspichiamo un forte e positivo cambiamento
culturale in questo senso". Questo è il commento del Direttore regionale del Piemonte, Rossella Orlandi.
"Tengo molto a sottolineare questo aspetto: prima ancora dell'erario e della collettività, i primi ad essere
danneggiati sono proprio gli imprenditori onesti, estromessi dal mercato, dalla concorrenza sleale di operatori
economici senza scrupoli che abbattono i loro prezzi evadendo le tasse".
Le tabelle con i dati completi della lotta all'evasione fiscale sono pubblicati sul sito
http://piemonte.agenziaentrate.it.
2010
2009
N° Accertamenti
57.596
56.873
+ 1%
Maggiore Imposta
Accertata *
1.501
1.142
+ 31%
* importi in milioni di euro
10
10
In primo grado,
pretese
tributarie
confermate in
tutto o in parte
in due casi su
tre
GIUDIZI 2010, LA BILANCIA
PENDE PER L'AGENZIA
Nel 2010, due terzi delle controversie tributarie in primo grado, in Piemonte, si sono concluse con un
giudizio in tutto o in parte favorevole all'Agenzia. E' quanto emerge dal consuntivo sull'andamento del
contenzioso, sulla base delle sentenze depositate l'anno scorso dalle Commissioni Tributarie Provinciali e dalla
Commissione Tributaria Regionale. Andamento che vede le pretese dell'amministrazione totalmente respinte
dai giudici di merito nel 39,4% dei casi, con una marcata differenza tra giudizio di primo e di secondo grado.
In particolare, mentre in primo grado oltre la metà dei processi (per l'esattezza, il 51,5%) ha visto totalmente
vittoriosa l'Agenzia, davanti alla Commissione Regionale questa percentuale scende al 41,6%, determinando
un dato complessivo del 49,1%. A questi occorre aggiungere le pronunce parzialmente favorevoli, che
curiosamente si attestano all'11% in entrambi i gradi.
Specularmente, i giudizi completamente negativi per l'Agenzia sono stati il 36,9% in primo grado e il
47,4% in secondo. La lettura di questi dati, riportati nella tabella 1, non è però sufficiente per valutare nel
complesso l'efficacia dell'attività di controllo, dovendosi a tal fine tenere conto anche di tutti gli accertamenti
- e sono tanti - che non finiscono neppure davanti ai giudici. Sempre nel 2010, infatti, ben 25.320 controlli
sostanziali nei settori delle imposte sui redditi, dell'Iva e dell'Irap sono stati definiti dai contribuenti utilizzando
gli strumenti dell'accertamento con adesione e dell'acquiescenza (o rinuncia all'impugnativa). Come emerge
dalla tabella 2, le maggiori imposte così definite ammontano a complessivi 283,6 milioni di euro, un quarto
dei quali derivano dai 166 accertamenti effettuati nei confronti dei cosiddetti "grandi contribuenti".
Totale sentenze
Sentenze
favorevoli
all'Agenzia delle
Entrate
Sentenze
parzialmente
favorevoli
all'Agenzia delle
Entrate
%
%
Sentenze
sfavorevoli
all'Agenzia delle
Entrate
%
CTP
4.686
2.413
51.5
545
11.6
1.728
36.9
CTR
1.470
612
41.6
161
11.0
697
47.4
TOT
6.156
3.025
49.1
706
11.5
2.425
39.4
Tabella 1 - Sentenze depositate nel 2010
N° Accertamenti
N° Accertamenti
definiti per
adesione o per
acquiescenza
Grandi
contribuenti
Imprese medie
dimensioni
Imprese piccole
dimensioni Lavoratori
autonomi
Persone fisiche
Maggiore
Imposta
Definita
(mln di euro)
25.320
283,6
166
74,3
777
31,4
7.342
86,2
17.035
91,7
Tabella 2 - Controlli sostanziali definiti nel 2010
11
11
Ben 1.044.993 le
prestazioni erogate nel
2010 dall'Agenzia delle
Entrate ai cittadini
piemontesi
SERVIZI, SUPERATA
QUOTA UN MILIONE
Ha superato di slancio la soglia del milione e si attesta a 1.044.993 il totale dei servizi
offerti dall'Agenzia delle Entrate ai cittadini piemontesi nel 2010. Con un incremento di
50mila prestazioni rispetto al 2009. Il 2010 si conferma così un anno positivo per
l'assistenza ai contribuenti fornita dall'amministrazione al fine di
facilitare
gli
adempimenti e fornire un supporto costante al cittadino.
Un universo variegato, quello dei servizi offerti dall'Agenzia delle Entrate, che va dalla
registrazione degli atti e delle denunce di successione (349.306 prestazioni erogate nel
2010) alle pratiche per il rilascio, il duplicato e la variazione del codice fiscale e della tessera
sanitaria (159.567 prestazioni), fino alle 56.471 dichiarazioni dei redditi compilate ed inviate
telematicamente dagli Uffici territoriali dell'Agenzia.
Ok i servizi telematici - Ottimi i risultati per Civis, il nuovo servizio via web che consente di ottenere
chiarimenti e assistenza sulle comunicazioni di irregolarità emesse a seguito del controllo automatizzato delle
dichiarazioni fiscali. Nel 2010 Civis registra ben 17.291
richieste di supporto telematico da parte dei SERVIZI EROGATI PRESSO GLI UFFICI TERRITORIALI DEL
PIEMONTE NELL'ANNO 2010
contribuenti. Ma è la piattaforma telematica a riscuotere
gradimento e nel 2010 sono state 31.750 le abilitazioni
ai servizi on line dell'Agenzia delle Entrate rilasciate REGISTRAZIONE ATTI E DENUNCE DI
349.306
SUCCESSIONI
dagli Uffici del Piemonte.
Effetto Comunica sulle partite Iva - In
controtendenza il numero di rilasci, variazioni e
cessazioni delle partire Iva, calato da 69.295 del 2009
a 34.836 del 2010. Si tratta dell'effetto Comunica, il
nuovo servizio per avviare le imprese "in un solo giorno"
e che unifica in una sola comunicazione alla Camera di
commercio tutti gli adempimenti fiscali, previdenziali e
camerali.
Sale l'assistenza su comunicazioni e cartelle Balzano a 155.049 gli interventi sulle comunicazioni e
sulle cartelle di pagamento legate alle dichiarazioni
fiscali, contro i 121.131 registrati nel 2009. Il dato in
aumento è una conseguenza dell'accelerazione
impressa dall'Agenzia al calcolo dei tributi risultanti
dalle dichiarazioni.
RICEZIONE DOCUMENTI
129.837
ASSISTENZA SU COMUNICAZIONI E
CARTELLE DI PAGAMENTO RELATIVE A
DICHIARAZIONI FISCALI
155.049
RILASCIO, VARIAZIONI E CESSAZIONI
PARTITA IVA
RILASCIO, VARIAZIONE, DUPLICATO
CODICE FISCALE E TESSERA SANITARIA
56.471
ABILITAZIONE AI SERVIZI TELEMATICI
31.750
RICHIESTA E RILASCIO CERTIFICAZIONI
5.767
INFORMAZIONI RIMBORSI 10.996
BOLLATURA REGISTRI E CONTROLLO
REPERTORI
23.962
INFORMAZIONE REGIMI FISCALI PER I
CONTRIBUENTI MINIMI E TUTORAGGIO
ALTRE TIPOLOGIE DI ASSISTENZA E
INFORMAZIONE
Totale
12
159.567
ASSISTENZA ALLA COMPILAZIONE E INVIO
TELEMATICO DELLE DICHIARAZIONI
AUTORIZZAZIONI E AGEVOLAZIONI
12
34.836
3.149
817
83.486
1.044.993
PRIMAVERA 2011,
"CFC" ALLO SCOPERTO
La nuova normativa
prevede la presentazione
di un'istanza per i soggetti
che detengono
partecipazioni all'estero
La disciplina delle CFC (Controlled Foreign Companies) prevede la
necessità di dimostrare l'assenza di intenti elusivi per i soggetti residenti che
detengano, direttamente o indirettamente, una partecipazione di controllo o
collegamento in società od enti residenti in stati o territori considerati a regime
fiscale privilegiato. In caso contrario, scatta l'imputazione automatica per
trasparenza, in proporzione alla quota di partecipazione, dei redditi conseguiti
dal soggetto estero.
L'articolo 13 del decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, ha apportato
importanti variazioni a tale normativa, modificando l'articolo 167 del TUIR.
Il novellato articolo 167 stabilisce, infatti, che per provare una delle esimenti previste per la
disapplicazione della norma, non si debba più solo rappresentare e documentare il radicamento all'estero
dell'impresa attraverso un'adeguata ed autonoma struttura in loco, ma che sia necessario anche evidenziare
il legame economico e sociale della CFC con il paese straniero, dimostrando il collegamento con il mercato di
sbocco o di approvvigionamento. In proposito, la circolare n. 51 del 6/10/2010 dell'Agenzia delle Entrate ha
spiegato che può essere considerata "significativa" una percentuale di "acquisti" o di "vendite" sul mercato
locale del territorio di insediamento superiore al 50 per cento.
La grande novità introdotta con le nuove disposizioni, tuttavia, consiste nell'estensione della disciplina
CFC anche alle controllate residenti in paesi esteri considerati non "paradisi fiscali" ma "paesi o territori
virtuosi" (compresi gli stati aderenti alla Unione europea). Per rientrare in questa categoria, le partecipate
straniere devono verificare congiuntamente sia il fatto di essere sottoposte nel loro paese di residenza ad una
fiscalità inferiore al 50% di quella italiana sia il conseguimento di
proventi derivanti per oltre il 50% dalla gestione dei cosiddetti
"passive income" (proventi da titoli, partecipazioni, crediti o altre
attività finanziarie, dalla cessione o concessione in uso di diritti
immateriali, da prestazioni di servizi a soggetti dello stesso gruppo).
Il mezzo che consente di non dover produrre tali prove in
sede di accertamento è la presentazione di una apposita istanza
di interpello alla Direzione centrale dell'Agenzia delle Entrate,
tramite la competente Direzione regionale.
Le modifiche descritte hanno mutato i presupposti di diritto della normativa imponendo, quindi, la
presentazione dell'istanza a tutti i soggetti che si trovino nell'ambito applicativo della disciplina CFC in
riferimento all'esercizio 2010 (anche se hanno già ottenuto risposta positiva negli anni precedenti).
Pertanto, questa primavera - il termine ultimo è stabilito al primo giugno 2011 - annuncia un fiorire
di istanze presso la Direzione regionale del Piemonte.
VALENZA, LA TARSU SI PAGA CON IL MODELLO F24
Da quest'anno i cittadini del comune di Valenza possono versare la tariffa per la gestione dei rifiuti
urbani con il modello F24. È stata siglata il 15 marzo, infatti, la convenzione tra la Direzione regionale del
Piemonte e il comune dell'alessandrino che consentirà ai due enti di gestire congiuntamente l'attività di
riscossione della tariffa, la trasmissione dei relativi dati contabili e il riversamento delle somme riscosse.
La possibilità di utilizzo del modello F24, che attualmente è valida fino al 31 dicembre 2012, si estende
anche ad eventuali sanzioni e interessi relativi alla stessa tariffa.
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13
Tutti i servizi
dell'Agenzia per
assistere i contribuenti
nell'adempimento
annuale
DICHIARAZIONI DEI
REDDITI, SI RIPARTE
E' nuovamente tempo di dichiarazione dei redditi.
Anche quest'anno l'Agenzia delle Entrate organizza una serie
di iniziative di assistenza che si rivolgono in generale ai
contribuenti persone fisiche ed in particolare ai diversamente
abili. L'assistenza consiste non solo nella
trasmissione
telematica, ma comprende anche l'aiuto alla compilazione
della dichiarazione. Nella regione Piemonte i contribuenti
possono rivolgersi indifferentemente a tutti gli Uffici territoriali
dell'Agenzia, nonché ai punti di assistenza fiscale attivi presso
i comuni di Grugliasco, Orbassano, Carmagnola, Barge,
Demonte, Dronero e Valdieri, i quali forniscono sia assistenza per la compilazione che effettuazione dell'invio
telematico.
Avvalersi degli uffici dell'Agenzia delle Entrate conviene, in quanto:
basta presentare la documentazione o la dichiarazione precompilata, al resto pensa l'ufficio;
si può prenotare un appuntamento via internet o via telefono, evitando attese e code;
l'ufficio rilascia una copia cartacea della dichiarazione e la stampa del modello F24 per il pagamento;
anche quest'anno si può compensare il debito per le imposte dovute con il credito che deriva dalla
dichiarazione dei redditi; tutto con lo stesso modello F24 stampato dall'ufficio;
Ÿ l'ufficio rilascia una ricevuta che prova con certezza la presentazione della dichiarazione;
Ÿ i dati trasmessi sono protetti ed elaborati dall'Agenzia nel rispetto della normativa sulla privacy;
Ÿ i servizi sono completamente gratuiti.
Ÿ
Ÿ
Ÿ
Ÿ
Gli uffici dell'Agenzia assicurano inoltre un'elevata qualità delle prestazioni e garantiscono il
contribuente in ordine all'affidabilità del servizio reso. Le dichiarazioni predisposte e trasmesse dagli Uffici
territoriali, limitatamente al puntuale riscontro della documentazione esibita ai fini della compilazione, non
sono sottoposte a rilievi in sede di controllo ai sensi degli articoli 36 bis e 36 ter del D.P.R. n. 600 del 1973.
Per evitare inutili attese agli sportelli ed usufruire di un servizio più accurato, è consigliabile fissare un
appuntamento tramite:
Ÿ il numero telefonico 848.800.444 (tariffa urbana a tempo);
Ÿ il sito Internet www.agenziaentrate.gov.it;
Ÿ il cassetto fiscale, per coloro che sono in possesso del codice PIN (esclusivamente presso l'ufficio di
competenza per approfondimenti sui dati contenuti nel cassetto stesso).
E' necessario portare con sé tutta la documentazione inerente, compresi gli eventuali modelli F 24
attestanti i versamenti eseguiti (acconti, saldi) e i crediti utilizzati in compensazione. Un discorso a parte
meritano gli specifici servizi di assistenza approntati per i soggetti diversamente abili. Gli uffici piemontesi
offrono un apposito servizio di assistenza domiciliare ai contribuenti in condizioni particolarmente disagiate
(anziani ultra settantacinquenni in stato di isolamento; portatori di gravi handicap - motori, psichici e/o
sensoriali - che impediscono l'autonomo accesso agli sportelli; ospiti di strutture a ciclo residenziale).
Per informazioni e chiarimenti sono sempre attive:
Ÿ la linea telefonica diretta per i casi risolvibili in via breve, telefonando ai referenti istituiti presso gli
Uffici territoriali;
Ÿ "la corsia preferenziale", per la riduzione dei tempi di attesa agli sportelli, prevista a favore di quei
contribuenti che, pur appartenendo a categorie svantaggiate, hanno la possibilità di recarsi presso gli
uffici, previo appuntamento.
Il servizio a favore dei soggetti diversamente abili è attivabile telefonando ai referenti indicati nella
sezione "Servizi" del sito http://piemonte.agenziaentrate.it (Home, Servizi, Assistenza ai contribuenti disabili).
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NOVITÀ FISCALI,
AGENZIA IN TOUR
NEL PIEMONTE
La Direzione regionale ha
promosso cinque convegni a
Torino, Novara, Cuneo, Verbania
e Alessandria, organizzati con
partner istituzionali
Quasi 700 commercialisti ed esperti del settore hanno
affollato il centro congressi di "Torino Incontra", giovedì 31
marzo 2011, per il convegno "Le novità fiscali 2011", prima
tappa del tour promosso dalla Direzione regionale
dell'Agenzia delle Entrate nelle principali piazze del Piemonte
(nella foto a sinistra uno scorcio della sala, in basso il tavolo
dei relatori).
Dopo i saluti di Aldo Milanese, presidente dell'Ordine dei
Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, i lavori sono
entrati subito nel vivo con l'intervento di Alessandro Cotto: partendo dalla deducibilità degli immobili
strumentali per chi ha un reddito da lavoro autonomo, Cotto ha dato subito all'incontro un taglio tecnico
operativo passando al setaccio le novità del modello Unico 2011.
Un argomento di strettissima attualità è stato al centro dell'intervento di Franco Ricca, dell'Agenzia
delle Entrate: la territorialità Iva delle prestazioni di servizi alla luce del recentissimo regolamento dell'Ue
emanato lo scorso 15 marzo. Novità che saranno direttamente applicabili in Italia a partire dal 1° luglio
prossimo e che definiscono alcuni concetti chiave quali, ad esempio, quelli di sede dell'attività economica,
stabile organizzazione, indirizzo permanente e residenza abituale.
Stefano Spina, dell'ODCEC, ha affrontato le novità in materia di fiscalità degli immobili dai contratti di
leasing immobiliare alla cessione di immobili abitativi. Ampio spazio anche alla cedolare secca sugli affitti, con
illustrazione delle sue modalità di applicazione. Spina ha concluso l'intervento parlando dell'accatastamento
degli "immobili fantasma" e della costituzione di un'Anagrafe Immobiliare Integrata.
Il finale è stato affidato all'intervento del Direttore regionale delle Entrate, Rossella Orlandi, che ha
parlato del nuovo redditometro e dell'accertamento esecutivo. Il Direttore Orlandi ha sottolineato che "il
redditometro non è un sistema di condono, né uno studio di settore: è una metodologia di accertamento da
usare a seconda del caso concreto.
Nel redditometro non entrano solo i
beni di lusso o i consumi, ma circa
100 voci di spesa di qualsiasi natura
come i movimenti da e per l'estero, i
finanziamenti alle società o gli
investimenti finanziari".
Nelle altre sedi, l'Agenzia ha
potuto contare sulla collaborazione,
oltre che dei locali Ordini dei Dottori
Commercialisti ed Esperti contabili,
anche dell'Università del Piemonte
Orientale - Facoltà di Economia (a
Novara e Verbania), dell'Unione
Industriale di Cuneo e del Verbano
Cusio Ossola, nonché del Prefetto di
Verbania, Giorgio Franco Zanzi, che
ha gentilmente ospitato il convegno
nella splendida Villa Taranto, sede
della prefettura del VCO.
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PROGETTO "FISCO E SCUOLA", NEL 2010
COINVOLTI 3750 STUDENTI
Il 2010 è stato molto significativo per il
progetto "Fisco e Scuola" con il quale l'Agenzia delle
Entrate, oramai da molto tempo, porta avanti il
tema dell'educazione alla legalità fiscale negli istituti
scolastici. Lo scorso anno, infatti, vi sono state 141
iniziative durante le quali i funzionari degli uffici
piemontesi hanno incontrato 171 classi e ben 3.750
studenti. In particolare, 126 sono stati gli incontri
nelle scuole con docenti e studenti e 15 le visite
guidate negli uffici dell'Agenzia.
Al via il telelavoro domiciliare
per due dipendenti piemontesi
dell'Agenzia
Il Fisco del futuro produce anche in casa: sono
stati siglati a marzo i primi due contratti di telelavoro
domiciliare che coinvolgono personale degli uffici
piemontesi. Grazie a questa nuova modalità
operativa, due funzionarie avranno la possibilità di
svolgere direttamente dalla propria abitazione le
lavorazioni di cui si occupano, recandosi in ufficio
soltanto un giorno alla settimana per l'assegnazione
del carico di lavoro e per il monitoraggio delle
pratiche concluse.
I contratti, che hanno durata annuale,
garantiscono alle lavoratrici di mantenere un orario
decisamente flessibile, pur prevedendo una fascia
oraria di reperibilità nell'arco della giornata. Le
apparecchiature informatiche necessarie per
attrezzare le postazioni di lavoro vengono fornite alle
dipendenti dall'Agenzia, nel pieno rispetto delle
regole di sicurezza e di privacy per l'accesso alle
applicazioni e ai dati fiscali.
Con questi contratti di telelavoro, l'Agenzia
muove i primi passi verso questa innovativa modalità
che consente ai dipendenti di conciliare vita
lavorativa e vita familiare. Infatti, se, da una parte,
il progetto corrisponde alle esigenze dell’Agenzia in
quanto consente di recuperare preziosa forza lavoro,
dall'altra parte va incontro alle esigenze dei
dipendenti in particolari condizioni personali e
familiari che rendono difficile garantire una regolare
presenza in ufficio.
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Nel corso degli incontri con gli studenti, i
funzionari hanno distribuito il kit "Insieme per la
legalità fiscale", composto da un poster, un
pieghevole, un opuscolo e un DVD. La scelta del
formato multimediale è molto apprezzata dai
ragazzi, poiché consente un approccio con il tema
della legalità fiscale semplice e accattivante.
Naturalmente le lezioni sono differenziate in base
all'età ed alle conoscenze dei destinatari. Infatti, il
kit è disponibile in due versioni: il modulo 1
destinato agli alunni delle scuole elementari e medie
e il modulo 2 per i ragazzi degli istituti di istruzione
superiore.
Fattore comune di ogni iniziativa è
l'interazione con gli allievi, adottando un linguaggio
semplice e accessibile. L'interesse suscitato nei
ragazzi è stato davvero elevato, a dimostrazione del
fatto che è possibile un'educazione civica alla
materia fiscale, soprattutto se si comincia nella
scuola elementare.
Gli incontri di "Fisco e scuola" non finiscono
qui: sulla scia dell'apprezzamento riscontrato finora,
anche per il 2011 i funzionari degli uffici piemontesi
stanno proseguendo su questa strada.
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Piemontentrate APRILE2011 GABBIA