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Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
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Prossimo numero: 6 luglio 2006
Cento anni fa nasceva
Monsignor Luigi Del-Pietro
Un personaggio che ha segnato la storia del nostro sindacato e del Ticino
pagine 2-3
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SINDACATO EVENTI
22 giugno 2006
Il 1° luglio di cento anni fa
nasceva monsignor Luigi Del-Pietro
Un personaggio di altri tempi, uno e trino: prete, sindacalista, politico. Rilanciò
l’OCST, stipulò importanti contratti collettivi e fu al servizio della Chiesa ticinese
Un grande lottatore
sempre in prima linea
Alberto Gandolla
he giudizio dare oggi, in definitiva, di Del-Pietro?
La risposta è ovviamente difficile e complessa,
così come lo è stata la sua personalità di prete,
sindacalista e politico.
Del-Pietro opera in posti di responsabilità dagli anni
Trenta agli anni Settanta, dunque vede, partecipandovi
attivamente, il grande cambiamento del Ticino, che
passa da una situazione di povertà ed emarginazione a
una di forte (ma problematico) sviluppo economico e
sociale. Sempre fedele alla sua linea di assoluta ortodossia al magistero della Chiesa, grande lottatore,
all’occorrenza anche uomo di lucidi compromessi,
sempre molto preparato nei suoi dossier, Del-Pietro
partecipa in prima persona ai più importanti dibattiti del
tempo.
Da ricordare il suo impegno per la promozione dei
diritti della famiglia, la Legge scolastica del 1958, la
costituzione dell’Azienda Elettrica Ticinese, la promozione della condizione delle lavoratrici e le varie campagne per il voto alle donne, la sua visione positiva sull’integrazione europea, il sostegno agli emigrati e le
dure campagne contro le iniziative xenofobe eccetera.
I suoi primi vent’anni di impegno sono comunque un
periodo in cui è soprattutto un pioniere, spesso un personaggio di rottura, scomodo. Poi, lottando e affermandosi, prende sempre più responsabilità e riceve molti
riconoscimenti, anche da parte del mondo imprenditoriale, e acquista un ruolo di vertice, alla ricerca di soluzioni concertate. Come ogni uomo dotato di grande carisma e personalità ha evidentemente anche alcuni difetti; come altri suoi coetanei ha poi avuto difficoltà a cogliere pienamente alcune delle grandi novità degli anni Sessanta e Settanta.
Uomo di potere alla fine, anche; certo, ma soprattutto
nel senso positivo di aver cercato di conquistare spazi, di
fronte ad altri poteri, per la Chiesa e il suo movimento sindacale. Come ben ha dimostrato mons. Franco Biffi, in
molti testi o iniziative Del-Pietro è addirittura un anticipatore di ulteriori sviluppi del magistero sociale, in consonanza con molte intuizioni degli ultimi Papi.
La sua riflessione e la sua azione sono sempre stati
ispirati dall’amore per la dottrina sociale della Chiesa
(la solidarietà con i più deboli, la sussidiarietà, la ricerca del bene comune) per lui mai riferimento formale ma
vera fonte di ispirazione per la vita. Negli ultimi 25-30
anni anni il mondo è molto cambiato. Crollo del comunismo, globalizzazione, strapotere delle forze economiche eccetera.
L’indicazione forte di Del-Pietro (la fedeltà alla dottrina sociale della Chiesa, non però solo seguita ma anche
rielaborata ) rappresenta la sua preziosa eredità per tutti
noi, in questo tempo di insicurezze e di debolezza di pensiero.
C
ento anni fa, il 1° luglio 1906,
nasceva in Leventina uno dei principali protagonisti della storia
sociale del Novecento nel nostro cantone, mons. Luigi Del-Pietro. Vale dunque
la pena ricordare la sua figura, non tanto
però in una funzione solo commemorativa, ma proprio per far memoria di una persona che, con la sua vita e il suo operato,
ci può essere ancora di aiuto e stimolo
per affrontare i problemi del presente.
L’OCST festeggerà questo importante
anniversario con una manifestazione a
fine agosto.
C
Luigi Del-Pietro nasce a Calpiogna
nel 1906 e dopo le scuole elementari
entra al Seminario minore di Pollegio per
passare poi al Seminario maggiore di
Lugano. Dopo la prima guerra mondiale il
vescovo mons. Aurelio Bacciarini si
impegna in una grande azione di rilancio
del mondo cattolico ticinese: favorisce la
nascita dell’Organizzazione Cristiano
Sociale Ticinese, ristruttura e lancia l’Azione Cattolica, sostiene la nascita del
Giornale del Popolo eccetera.
Per questo progetto di strutturazione
dell’attività diocesana necessitano persone all’altezza della situazione; la scelta di
Del-Pietro sarà una delle più felici. Il giovane leventinese è ordinato sacerdote il
7 ottobre 1928, dopo che già in giugno
era stato designato quale segretario del
sindacato cristiano-sociale. Il sindacato
OCST, sorto nel 1919, dopo un promettente inizio aveva subìto i contraccolpi
della crisi economica dell’inizio degli anni
Venti e vivacchiava in poche attività
mutualistiche.
Il rilancio del sindacato. Grazie al suo
forte carattere, a un progetto chiaro e a
un ritmo di lavoro eccezionale Del-Pietro
riesce, in pochi anni, a riorganizzare il sindacato, a rompere il monopolio di fatto
della Camera del Lavoro (CdL) e a superare anche le diffidenze di una parte dello
stesso mondo e padronato cattolico.
Fedelissimo alla dottrina sociale della
Chiesa, contrario alla lotta di classe e in
grande polemica con i sindacati «rossi»,
non esita però se necessario, a partire
dalla metà degli anni Trenta, a ricorrere
agli scioperi, di cui alcuni sono rimasti
famosi.
I risultati non tardano. Negli anni Trenta e malgrado la crisi economica l’OCST
inaugura la Casa del Popolo, rilancia il
giornale Il Lavoro, riesce a stipulare con-
22 giugno 2006
tratti collettivi importanti per molte categorie di
operai, raggiunge e poi supera gli aderenti ai
sindacati «rossi» e nel 1935 una prima piccola
pattuglia di deputati cristiano-sociali entra in
Gran Consiglio nelle file del Partito Conservatore Democratico.
Negli anni Trenta Del-Pietro si entusiasma
per l’idea corporativa, lanciata dall’enciclica
Quadragesimo Anno (1931) di Pio XI; questo
progetto - diverso ovviamente da quello autoritario di stampo fascista - gli appare come una
possibilità di superare il disordine del capitalismo e il tentativo di costruire un ordine sociale
cristiano. Questo modello verrà poi velocemente abbandonato alla fine della seconda
guerra mondiale.
Durante la seconda guerra mondiale, per
sua iniziativa, si costituisce la Comunità sindacale, forma di collaborazione fra OCST e
Camera del Lavoro, e finalmente nel 1944 i cristiano-sociali sono riconosciuti dal governo,
ottenendo un (modesto) sussidio annuo e la
parità di trattamento con la CdL.
Negli ultimi due anni di guerra aiuta personalmente vari rifugiati italiani cattolici, fuoriusciti per motivi politici. Nel 1946 Del-Pietro elabora delle importanti «Direttive di marcia»:
abbandonato il sogno corporativo, imbocca la
via del sindacalismo moderno, indicando alcune precise piste sociali da seguire. Il primo
dopoguerra è difficile e riprende una forte rivalità con i sindacati di sinistra, mentre anche in
politica l’intesa al governo fra liberali e socialisti mette in una posizione delicata le forze legate all’area cattolica.
Il boom economico che comincia dagli anni
Cinquanta fa entrare il Ticino nella modernità.
I sindacati si sviluppano ulteriormente (costituzione dei segretariati regionali,dei servizi assicurativi, dei centri di vacanza eccetera), grazie
anche alla sindacalizzazione di molti frontalieri. All’inizio degli anni Sessanta vi è un importante sorpasso all’interno stesso del sindacato: il numero dei lavoratori esteri supera il
numero dei lavoratori svizzeri.
Del-Pietro è in prima fila in quest’opera di
sostegno e promovimento dei lavoratori stra-
SINDACATO EVENTI
3
Mons. Del-Pietro (in piedi) con il suo primo collaboratore, Giovanni De Giorgi, nei primi
anni Trenta. De Giorgi esercitò la funzione di amministratore dell’OCST fino alla pensione.
nieri nel mondo del lavoro
ticinese (ricordo che invece a lungo i sindacati di
tendenza socialista sono
molto prudenti a questo
proposito). Negli anni Settanta Del-Pietro, ormai
anziano, è ancora alla
guida del sindacato, e si
trova confrontato con
nuove importanti questioni
a livello sindacale; la
morte lo coglie mentre sta
studiando il difficile dossier
della Monteforno, il 29
agosto 1977.
Al servizio della Chiesa ticinese. Oltre il sindaMons. Del-Pietro (il primo a sinistra) in seminario.
cato, Del-Pietro impegnò
con altrettanta energia la
sua forte personalità al
direttiva del partito Conservatore, caso singoservizio della Chiesa ticinese, servendo con
lare per un sacerdote; per lungo tempo i crifedeltà (cosa che gli procurò non pochi scontri
stiano-sociali costituiscono una componente
all’interno stesso dell’area cattolica) i vescovi
fondamentale e importante per il partito. Non si
Bacciarini, Jelmini e Martinoli.
può non ricordare i due consiglieri di Stato proDa semplice sacerdote, nominato Monsignovenienti dall’OCST, prima Agostino Bernascore nel 1952, diventa uno dei principali consini e poi Angelo Pellegrini, validissime persone
glieri dei vescovi nel campo sociale, economiche però, pur per motivi differenti, non ebbero
co e anche propriamente religioso (mons. Jelmolta fortuna nella loro carriera politica.
mini, per esempio, lo sceglie come uno dei suoi
consiglieri per il Concilio Vaticano Secondo).
L’impegno in politica. A partire dalla fine
degli anni Trenta Del-Pietro diventa anche un
punto di riferimento per il Partito Conservatore,
in cui i sindacalisti rappresentano l’ala sinistra,
o meglio sociale.
Per un po’ Del-Pietro pensa anche di buttarsi in politica e diventare un granconsigliere (o
consigliere di Stato?). Nel dopoguerra proprio
per la sua competenza entra a far parte di
numerosissimi comitati e commissioni, sia a
livello cantonale sia federale, e partecipa alla
Alla Terme di Montecatini (a sinistra) e
con i nipotini.
SINDACATO ATTIVITÀ
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22 giugno 2006
■ COMITATO DIRETTIVO: LIBERA CIRCOLAZIONE, POLITICA E CASSA MALATI UNICA
Ripartire dalla politica per costruire un ordine sociale più giusto
lamento si basa sulla dottrina sociale della
questa. Vuole semplicemente contribuire alla
l primo giugno si è tenuta la riunione del
Chiesa. Nell’enciclica Deus caritas est, Papa
purificazione della ragione e recare il proprio
Comitato direttivo dell’OCST. Nel saluto iniaiuto per far sì che ciò che è giusto possa, qui
ziale il presidente ha ricordato Celina MerliBenedetto XVI ha scritto: «La creazione di un
ed ora, essere riconosciuto e poi anche realizni, la presidentessa dell’Aapi recentemente
giusto ordine della società e dello stato è comzato.»
scomparsa. «In ciascuno di noi resta un segno
pito centrale della politica» questo è il motivo
In quest’ottica hanno agito Gianni Guidicelli,
indelebile di una vita coerente, sicura e autoreideale d’azione del sindacato. Il problema è
Giuliano Butti e Renato Ricciardi, con un’aziovole. Un concreto sostegno per gli anziani».
come realizzare questo obiettivo, come manne politica che ha toccato principalmente tre
Anche Bruno Nessi e Giuseppe Tresoldi
tenere questa tensione ideale nelle scelte
punti. La crisi economica innanzitutto, la
(vedi il Lavoro del 1 giugno), dopo aver ricevusociali e politiche. Ritornando al testo dell’encipovertà e la riduzione del reddito.
to un premio per i loro 70 anni di affiSi è cercato poi di ostacolare la tenliazione all’OCST hanno con molto
denza alla deresponsabilizzazione
interesse partecipato alla riunione.
dello Stato e le proposte di licenziaSi è innazitutto discusso della libementi, limitazioni dei sussidi per le
ra circolazione, in occasione del
casse malati e tagli nella socialità. In
secondo anniversario dall’introduzioquest’ultimo ambito sono stati invece
ne della seconda tappa, la libera cirproposti interventi per lo sgravio fiscacolazione delle persone.
le delle famiglie.
È emerso in particolare che bisoLa soluzione portata avanti dai
gna tenere sotto controllo i contratti di
deputati OCST è stata di affrontare i
breve durata, le agenzie di lavoro
problemi di bilancio con una razionainterinale e il lavoro distaccato e sono
lizzazione delle spese che non penastate analizzate le misure esistenti
lizzasse il personale e gli utenti.
per arginare questi fenomeni. AttualIl terzo ambito d’azione è la valorizmente lo sforzo principale del sindazazione e il sostegno del ruolo del pricato è diretto alla firma di nuovi convato e degli enti non profit in particolatratti collettivi di lavoro anche se, in
Giuseppe Tresoldi (a sinistra) e Bruno Nessi premiati da
re nella sanità, in un’ottica sussidiaria
alcuni settori, le aziende non sono
Carla Albertoli, membro del Consiglio esecutivo dell’OCallo Stato.
organizzate e quindi non esiste un
ST, per i 70 anni di affiliazione al sindacato.
Hanno inoltre creato consenso sulle
interlocutore con cui contrattare.
soluzioni alle difficoltà occupazionali
In questo contesto di accresciuta
per la creazione di posti di lavoro e hanno proconcorrenza il sidacato pone la sua attenzione
clica, il papa ammonisce: «perché il suo acceposto iniziative in controtendenza come quella
anche sulla diminuzione del potere d’acquisto
camento etico [della ragione], derivante dal
sui proventi dell'oro della Banca Nazionale.
dei lavoratori. Gli sforzi sono stati indirizzati su
prevalere dell’interesse e del potere che l’abDa ultimo i membri del consiglio direttivo
due fronti: gli aumenti salariali, e la ridistribubagliano, è un pericolo mai totalmente eliminahanno trattato il tema dell’iniziativa popolare
zione della ricchezza, tramite l’introduzione di
bile.»L’obiettivo è quindi tramite la fede, di
sulla creazione di una cassa malati unica per
sussidi (cassa malati), assegni per i figli e la
potenziare la ragione.
l’assicurazione malattia obbligatoria. Sono
lotta contro i cartelli.
«È qui che si colloca la dottrina sociale catstati presentati i pro e i contro dell’iniziativa che
Il secondo grande tema in discussione è
tolica: essa non vuole conferire alla Chiesa un
verranno discussi in una prossima riunione del
stato la presenza cristiano-sociale in Gran
potere sullo Stato. Neppure vuole imporre a
comitato direttivo.
Consiglio. Renato Ricciardi, nel suo resoconcoloro che non condividono la fede prospettive
B.R.
to ha detto che l’attività cristiano-sociale in Pare modi di comportamento che appartengono a
I
FESTA FAMILIARE
EDILIZIA E RAMI AFFINI
Appuntamento il 9 luglio a Faido
D
omenica 9 luglio, a Faido, si terrà la Festa familiare cantonale, organizzata dall’OCST, con il
seguente programma: ore 10.30, ritrovo a
Faido, zona Pineta (vicino alla cascata della Piumogna); ore 11, messa da campo; ore 11.30, saluto dei
dirigenti OCST; ore 12, pranzo (grigliata mista con
contorni), bibite, dolce e caffè; ore 14, parte ricreativa
(musica); ore 16, chiusura della manifestazione.
L'invito è esteso ai familiari, parenti e amici. Sarà chiesta una partecipazione di 5 franchi per persona.
In caso di cattivo tempo, la manifestazione sarà annullata. In caso di tempo incerto, chiamare il n. 1600,
rubrica 5 (dal Ticino) o 0041848801600, rubrica 5
(dall’Italia).
Per raggiungere Faido: uscita autostradale a
Faido/Chiggiogna, procedere verso Faido (il parcheggio sarà segnalato dalla piazza Stefano Franscini, nel
centro di Faido).
Iscrizioni ai Segretariati OCST entro venerdì 30 giugno.
■ DIPENDENTI COMUNALI DEL MENDRISIOTTO
Prima assemblea con gli statali
i è svolta il 31 maggio a Balerna l’assemblea congiunta dei dipendenti
comunali del Mendrisiotto e degli
statali. Erano presenti circa 50 delegati.
L’assemblea è stata presieduta da Enrico
Pusterla, membro del consiglio esecutivo
dell’OCST, e presidente del sindacato degli
statali.
La discussione è stata introdotta dal
segretario regionale Sandro Mecatti ed è
entratata nel vivo con le relazioni di Renato
Ricciardi e Giuliano Butti. Il sindacato deve
reagire e opporsi alle pressioni cui sono
sottoposti i dipendenti pubblici sia a livello
cantonale sia a livello comunale.
L’OCST è impegnata a difendere i servizi pubblici e le condizioni di lavoro dei
dipendenti.
Dal canto suo Butti ha presentato in
modo esaustivo il tema della previdenza
professionale, illustrando le basi legislative
S
federali e cantonali e il lavoro di difesa delle
pensioni svolto dal sindacato in questi anni
contro i peggioramenti proposti da Governo
e municipi.
Nella conclusione del presidente Pusterla sono stati tratteggiati gli indirizzi futuri
dell’azione in
favore dei dipendenti comunali. Il sindacato intende
in particolare
organizzare
nelle altre regioni del cantone delle riunioni informative.
La serata si
è conclusa con
una cena in
amicizia.
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SINDACATO ATTIVITÀ
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■ VENDITA - IL RICORSO SULLE DEROGHE PENALIZZA IL PERSONALE. E NON SOLO
Quello che serve veramente è la diffusione del contratto collettivo
l ricorso sulle deroghe, oggetto
della recente sentenza del Tribunale federale, danneggia il commercio, penalizza il personale di
vendita e non soddisfa neppure i
ricorrenti. L’OCST e la SIC-Ticino
hanno sempre combattuto contro la
deregolamentazione e gli orari d’apertura dei negozi generalizzati e
ogni forma di sfruttamento del personale di vendita.
OCST e SIC hanno dato parere
positivo alle proposte di deroga, limitate ad alcune festività infrasettimanali e prenatalizie, nonché alle zone
turistiche e di frontiera, per andare
incontro alle esigenze del commercio, del turismo e al fine di migliorare anche i livelli occupazionali e professionali del personale di vendita.
Ciò premesso, ritengono sbagliato il ricorso contro le deroghe poiché, contrariamente a quanto demagogicamente e in modo fuorviante i
fautori del ricorso lasciano intravvedere, rappresentano il disagio minore, nell’attesa di trovare giuste soluzioni legislative (e contrattuali) che
regolino gli orari d’apertura e di chiusura dei negozi, la tutela dei piccoli
commerci, nonché le condizioni
sociali e salariali del personale di
vendita.
Ricorrere al Tribunale federale per impedire
le deroghe, senza avere percorso le vie della
concertazione e del dialogo volte a trovare le
giuste soluzioni, avrà ricadute estremamente
negative sul commercio e sull’economia cantonale, ma in particolare sul personale di vendita. A differenza di quanto si sente dire dai
ricorrenti, il Tribunale federale non si esprime
I
nemmeno contro le deroghe.
Sottolinea che lo scopo della regolamentazione cantonale degli orari d’apertura (o di
chiusura) dei negozi non è quello di proteggere il personale dal lavoro domenicale o da orari
di lavoro prolungati.
Nell’evidenziare la scarsa rappresentatività
della parte sindacale ricorrente, ritenuta pertanto inadempiente alle esigenze poste dalla
prassi per ricorrere, la sentenza trova fonda-
mento nei limiti che la Legge vigente
pone nel preservare la quiete anche
in occasione delle feste infrasettimanali.
Dando ragione a uno dei ricorrenti
(un privato cittadino), il Tribunale
federale ha evidenziato che, se si è
dell’opinione che detta quiete non
necessita più della medesima protezione, incombe al legislatore cantonale procedere alle necessarie modifiche legislative, se si vuole autorizzare le aperture straordinarie. La
sentenza, dunque, pone almeno due
questioni di fondo che preoccupano
le scriventi organizzazioni sindacali:
il fatto che nessuno (ricorrenti, Tribunale federale e Governo cantonale) si sia preoccupato della perdita di
salario subita dal personale di vendita, impossibilitato a lavorare non per
propria colpa, e della perdita dei posti
di lavoro;
il rischio di una possibile forzatura
che può essere esercitata dalle componenti economiche e politiche, per
modificare la Legge vigente, ritenuta
ormai superata, senza l’adozione di
adeguate norme contrattuali obbligatorie che garantiscano al personale,
attivo negli orari estesi, adeguati
compensi e protezione.
OCST e SIC Ticino continueranno nella via
del dialogo e della concertazione tra le parti al
fine di diffondere un contratto collettivo che salvaguardi la dignità e i diritti fondamentali del
personale e combatteranno con fermezza contro le posizioni ideologiche e da retroguardia
che danneggiano il commercio, l’occupazione
e nel contempo impediscono di regolare i diritti fondamentali del personale di vendita.
Flessibilità Occorre aprire subito una trattativa con le direzioni
Nando Ceruso
OCST chiede l’apertura di una trattativa sulla gestione del lavoro flessibile,
poiché ritiene non più sostenibili le strategie imprenditoriali che eludono i diritti fondamentali di chi lavora e creano palesi situazioni
di dumping sociali e salariali.
L’eccessivo ricorso ai contratti precari a ore
e su chiamata e una sempre più diffusa frammentazione dei tempi e dei piani di lavoro
hanno finito per scardinare la vita sociale e
famigliare del personale di vendita. Da ciò la
necessità di dover ricontrattare nuove normative tese a regolare in modo più consono l’impiego del personale assunto a tempo pieno e a
tempo parziale.
L’OCST propone l’apertura di un tavolo di
trattativa attraverso la Commissione paritetica
del settore della vendita e direttamente con le
direzioni delle grandi imprese della distribuzione, per una nuova pianificazione dell’impiego
del personale di vendita.
L’
In tale contesto l’OCST chiederà che:
l’organizzazione dei tempi e dei piani di lavoro siano compatibili con le esigenze sociali e
famigliari del personale di vendita e non soltanto finalizzata a logiche unilaterali d’interesse aziendale;
al personale assunto con contratto a tempo
pieno sia garantito lo svolgimento giornaliero e
settimanale del lavoro limitandone la frammentazione solo alle pause di riposo previste dalla
Legge federale del lavoro;
il contratto di lavoro a tempo pieno e a tempo
parziale stabilisca l’effettivo numero di ore (giornaliere, settimanali e mensili) da eseguire senza
che le giornate di lavoro siano frammentate oltre
le pause di riposo previste dalla legge;
i tempi e i piani di lavoro siano pianificati
conformemente alla Legge federale del lavoro
coinvolgendo il personale interessato nell’organizzazione del lavoro;
al personale assunto con contratto a tempo
parziale sia garantito un minimo di ore lavorative corrispondente almeno alla metà tempo e
che allo stesso sia concesso un supplemento
salariale a compenso delle mancate coperture
previdenziali.
Nuovi piani di impiego. Al personale che deve
assolvere a compiti famigliari e che lavora a tempo parziale dovrà essere offerta la possibilità di
conciliare l’attività professionale con le esigenze
famigliari, nonché con una seconda attività lavorativa finalizzata a garantire il pieno salario.
Tempi sociali e di riposo. L’OCST chiederà
altresì che al personale che deve assolvere ai
compiti famigliari sia assicurata la possibilità di
avere giorno riposo settimanale al sabato
almeno una settimana su due.
Per quanto riguarda il personale che deve
accudire i figli, la cui disponibilità lavorativa è
solo nella fascia oraria del mattino o nel pomeriggio, il datore di lavoro dovrà tenere conto di
tali esigenze e di conseguenza agevolarne,
contrattualmente, l’occupazione con piani di
lavoro che rientrino in tali limiti.
SINDACATO ATTIVITÀ
22 giugno 2006
7
■ FRONTALIERI - INCONTRO AD APPIANO GENTILE TRA OCST E CISL
In primo piano lavoro temporaneo, Secondo pilastro e formazione
i è svolto alla fine di maggio ad Appiano
Gentile, in provincia di Como, l’annuale
incontro tra l’OCST, la cui delegazione
era guidata dal segretario cantonale Meinrado
Robbiani, e la Cisl Lombardia e Piemonte, guidate rispettivamente da Rita Pavan, responsabile Politiche internazionali Cisl Lombardia, e
Vito Sollazzo della Segreteria regionale Cisl
Piemonte, con la partecipazione dei dirigenti
sindacali dei territori coinvolti.
Da circa un decennio queste organizzazioni,
che firmarono un accordo di intesa per fornire
maggiore rappresentatività e tutela ai numerosi lavoratori frontalieri provenienti dalle province di Como, Varese e Verbania, si ritrovano
periodicamente mettendo a tema alcune delle
maggiori problematiche che si rilevano nella
realtà quotidiana del frontalierato.
S
Riconoscere i titoli di studio. Dal confronto sono emersi giudizi e proposte di intervento
nei campi del mercato del lavoro interregionale italo-ticinese, sul fenomeno del lavoro temporaneo sempre più presente anche nella
realtà ticinese e dove si manifesta una sempre
più marcata mancanza di tutele a livello fiscale
e previdenziale.
Per una maggiore tutela dei lavoratori frontalieri, i partecipanti al seminario hanno evidenziato altresì la necessità di interventi relativi al riconoscimento dei titoli di studio professionali.
La mancanza di regole certe in questo
campo, che non è neppure considerato nei
recenti Bilaterali, ha un’incidenza determinante sulla possibilità di pervenire al corretto riconoscimento professionale e contrattuale della
formazione acquisita all’estero dal lavoratore
assunto in Svizzera.
Fisco e Secondo pilastro. Riguardo alle
tematiche fiscali è stata confermata la validità
della Convenzione e dell’Accordo tra Italia e
Svizzera per quanto riguarda la tassazione del
reddito dei lavoratori frontalieri in Svizzera, ma
ci si è riproposti di continuare la verifica di alcuni aspetti più critici legati alla tassazione dei
coniugi e dei redditi previdenziali.
Si è valutata positivamente la dichiarazione
dell’Ambasciata italiana di Berna che apre possibilità molto concrete di ritiro del capitale del
secondo pilastro anche dopo il giugno del
2007.
Si è infine deciso, oltre a organizzare entro
l’anno altri momenti di approfondimento più
specifici, di intervenire presso le autorità sanitarie italiane e svizzere per risolvere il problema del pagamento a carico del lavoratore dei
certificati medici di chiusura malattia.
Crescono i frontalieri iscritti all’OCST.
Grazie anche a questi momenti di confronto
e coordinamento tra i sindacati OCST e Cisl,
che hanno permesso di aumentare la collaborazione sul campo, è stato possibile verificare un aumento continuo del numero di
lavoratori frontalieri iscritti all’OCST che
optano anche per l’adesione al sindacato
Cisl.
Ciò dà la possibilità di aumentare le tutele e
la rappresentatività nei due paesi per i lavoratori italiani in Svizzera.
■ ISTITUTI SOCIALI - SOSPESA FINO A SETTEMBRE LA TRATTATIVA PER IL CONTRATTO
Ora la palla passa al Dss. Sulle proposte il personale dica la sua
i è svolto in un clima difficile
anche l’ultimo incontro di trattativa tra Atis e sindacati. Come
riferito nelle edizioni del 18 maggio e
del 1° giugno, il sindacato ha tenuto
fermi i punti espressi dal personale
sociale nelle assemblee svoltesi negli
istituti.
La trattativa è momentaneamente
sospesa. Le modifiche del contratto
collettivo di lavoro finora discusse sono
riassunte nella tabella a fianco (gli altri
articoli non vengono modificati). Sindacati e Atis hanno inoltre deciso di
scrivere alla direttrice del Dss Patrizia
Pesenti per chiedere una presa di posizione sul nuovo contratto.
La trattativa riprenderà in settembre.
L’OCST auspica ora che il Dss affronti
con la necessaria disponibilità la valutazione finanziaria delle proposte contenute nel nuovo Ccl (alcune migliorative come le 40 ore per il personale
amministrativo e dei servizi generali e
il riconoscimento di una compensazione per i turni di picchetto del personale
educativo). Se dovesse rimanere chiusa la porta del Dss personale e sindacati hanno già dichiarato che intraprenderanno delle azioni in autunno.
Sulle proposte che presentiamo a
lato il sindacato OCST invita il personale delle Istituzioni sociali a prendere
posizione comunicando le osservazioni ai segretariati regionali (e-mail:
[email protected]).
R.R.
S
Le proposte di modifica
Art. 43. Durata del lavoro
Durata del lavoro. Per il personale socioeducativo la durata settimanale del lavoro è di 42 ore.
Dal 50° anno di età la durata settimanale è di 41
ore. Per il personale ai servizi generali e amministrativo, l’orario settimanale di lavoro è di 40 ore.
Vacanze. Il personale socioeducativo ha diritto
a 7 settimane di vacanza.
Art. 44. Organizzazione del lavoro
1) La pianificazione del lavoro (ripartizione dei
turni sull’arco della settimana, definizione dell’orario giornaliero ecc.) è di competenza della Is, la
quale può introdurre una nuova organizzazione
dei tempi lavoro basata sul monte ore annuale. Il
personale deve essere consultato.
2) L’orario di lavoro organizzato in modo flessibile (con un monte ore annuale) può avere una
durata massima di 50 ore settimanali. La durata
media sulle 8 settimane consecutive non deve tuttavia superare le 42 ore settimanali.
3) L’introduzione della flessibilità dei turni pianificati è possibile entro i seguenti limiti calcolati sulle
8 settimane per un dipendente a tempo pieno:
- l’Is può fare effettuare al dipendente un massimo di 8 ore supplementari a settimana, per un
totale di 32 ore (4 settimane per 8 ore);
- l’Is può imporre un malus orario massimo di 8
ore a settimana, per un totale di 32 ore (4 settimane per 8 ore).
Deroghe per esigenze di servizio sono ammesse previo accordo con il personale.
4) In generale nella modifica dell’organizzazio-
ne del lavoro vale il seguente criterio: ogni ora
settimanale di lavoro (in più o in meno) corrisponde a una settimana di vacanza annuale.
Art. 33. Previdenza professionale
La Is costituisce o aderisce a un fondo di previdenza professionale per i propri dipendenti ai sensi
della legislazione federale. Le prestazioni previdenziali dovrebbero essere uniformate per tutte le
Is e il loro costo calcolato sulla base di quanto applicato ai dipendenti dello Stato.
Art. 42. Piano sociale
Le parti s’impegnano a collaborare per ottenere
presso l’ente sussidiante le coperture necessarie
per l’elaborazione di un piano sociale da applicare
nei casi previsti dagli articoli 41 del Ccl. (Riprendere formulazione art. 18 cpv. 1 della LStip.)
Art. 48. Picchetti
1)b) Il servizio di picchetto eseguito da personale socioeducativo presso la Is o in altro luogo
comandato viene compensato con un’indennità di
Fr. 3.00/ora. Nel giorno di sabato, domenica e di
festivo infrasettimanale gli importi sono raddoppiati. Il tempo dedicato agli interventi conta come
tempo di lavoro. Inoltre vengono riconosciute 2
ore di lavoro per ogni turno di picchetto.
Art. 63. Norma transitoria
Al momento dell’entrata in vigore del presente Ccl
restano salvi i diritti acquisiti ad personam all’1.1.2007 a seguito dell’applicazione dei precedenti
contratti per quanto concerne le classificazioni salariali e il carovita come pure per le vacanze limitatamente al personale sociosanitario fino ai 40 anni.
8
SINDACATO LOCARNO
■ EDILIZIA, UN SETTORE CON IL SEGNO POSITIVO
Intanto si pensa al rinnovo del contratto
ttima riuscita dell’annuale assemblea
della sezione edili e rami affini del Locarnese e Valli tenutasi a inizio mese nella
sala del Bar Garattini a Locarno. Un centinaio i
lavoratori che hanno seguito i lavori egregiamente diretti dal responsabile della sezione
Gianpietro Leonardi.
Gradito ospite il collega Angelo Guglielminetti, segretario generale Filca del Verbano Cusio
Ossola, il corrispondente sindacato dell’edilizia
della Cisl. Sindacato con il quale da oltre un ventennio vi sono ottimi rapporti di collaborazione,
in particolare con i colleghi della Lombardia e
del Piemonte, per tentare di risolvere quei problemi che toccano i lavoratori di qua e di là del
confine.
Dopo i saluti di rito e la commemorazione dei
soci defunti, il presidente di giornata ha ceduto
la parola al segretario regionale OCST del locarnese, Arturo Trezzini, il quale ha esordito rilevando che il settore dell’edilizia, dopo l’accordo
raggiunto a metà 2005, ha permesso di trascorrere un autunno e un inizio anno abbastanza
tranquilli.
I segnali positivi di inizio 2005 continuano tuttora. Nel locarnese sono numerosi i cantieri
aperti che dovrebbero garantire la piena occupazione nel settore per almeno un altro anno.
Desta maggiore preoccupazione il settore del
granito, la cui associazione padronale, con una
decisione avventata, ha disdetto il contratto collettivo di lavoro creando non poche difficoltà sia
ai datori di lavoro sia ai lavoratori sottoposti dal
1° gennaio 2006 al Cnm dell’edilizia.
Trezzini ha poi presentato la grossa mole di
lavoro portata avanti a favore degli associati nell’ambito del Segretariato OCST di Locarno e
O
della Cassa di disoccupazione.
È poi toccato a Paolo Locatelli, responsabile
cantonale OCST per l’edilizia e rami affini, presentare una panoramica di cosa bolle in pentola nei diversi rami del settore. In particolare ha
sottolineato che, dopo una primavera abbastanza tranquilla, si prospetta un autunno caldo in
vista delle trattative per il rinnovo della convenzione nazionale di lavoro.
I lavoratori dell’edilizia si aspettano un riconoscimento dei sacrifici sopportati in questi ultimi
anni con un sostanziale aumento salariale.
Locatelli ha poi toccato i diversi aspetti derivanti
da un’edilizia che cambia nel suo modo di lavorare, sia come strutture aziendali (si fa sempre
più capo a lavoratori interinali), sia attraverso
nuove regole del gioco (vedi Accordi bilaterali).
Ha concluso ricordando che i sindacati continueranno a vigilare affinché la dignità dei lavoratori edili venga salvaguardata, pronti a dissotterrare l’ascia di guerra se ciò non fosse il caso.
Premiati i fedelissimi. Come è consuetudine, al termine dell’assemblea annuale sono stati
premiati alcuni soci per la loro fedeltà all’OCST:
25 anni: Gustavo Bagnovini (edilizia), Franco
Calvi (edilizia), Maurizio De Bernardin (edilizia),
Vito Gobbi (edilizia), Attilio Mazza (edilizia), Walter Mazza (edilizia), Vincenzo Pistillo (edilizia),
Armando Scandella (edilizia), Claudio Testori
(edilizia), Guerrino Vietti (edilizia), Tommaso
Vitelli (edilizia), Angelo De Filippo (pittori), Gianbattista Ferrari (pittori), Edoardo Frosio (pittori),
Serse Manzinali (pittori).
40 anni: Antonio Fortunato (edilizia), Luigi
Mora (edilizia), Antonio Rollo (posa piastrelle),
Renato Locatelli (capo cantiere).
22 giugno 2006
Cartiera Sindacati
e direzione divisi
sul piano sociale
ncora nulla di concreto sul futuro
degli operai della Cartiera di TeneA
ro dopo l’annunciata chiusura dello
stabilimento per fine anno.
Dopo un primo momento, dove era
sembrato che le parti fossero molto
vicine negli intendimenti, con la presentazione da parte della direzione
delle proposte di piano sociale, le
distanze sembrano allungarsi di molto.
La direzione vuole infatti improntare
un piano sociale a costo zero.
Commissione di fabbrica e sindacati si sono riuniti la scorsa settimana per
esaminare le proposte della direzione
e, a loro volta, hanno formulato le loro
controproposte. Importante sarà quindi l’incontro fra le parti che si svolgerà
nei prossimi giorni a Tenero.
Dall’esito di questa trattativa dipenderanno le future mosse che lavoratori e sindacati concorderanno per le
prossime settimane. Vi terremo informati.
A.T.
■ SOCIETÀ NAVIGAZIONE LAGO MAGGIORE - IL DIALOGO HA DATO I SUOI FRUTTI
Ai lavoratori stagionali un contratto per tutta la stagione 2006
Arturo Trezzini
otevole apprensione fra il personale
della Navigazione Lago Maggiore
aveva suscitato la notizia secondo la
quale, a seguito dei tagli del 30 per cento delle
risorse finanziarie nell’ambito delle misure
di risparmio varate dal precedente Governo italiano, a una ventina di lavoratori stagionali fosse proposto un contratto di durata limitata a soli tre mesi.
Neanche l’incontro dello scorso 16
marzo tra sindacati, Commissione del personale e Direzione di Arona aveva contribuito a dissipare le perplessità e il malumore che serpeggiava fra i dipendenti. Con
il passare dei giorni, anche per una certa
mancanza d’informazione sull’evolversi
della situazione, il clima di tensione fra il
personale è andato aumentando, tanto che
si pensava potesse sfociare in qualche
azione dura.
Il pronto intervento dei tre sindacati coin-
N
volti OCST, Sev e Unia che, con senso di
responsabilità, hanno in primo luogo privilegiato il dialogo fra le parti, ha scongiurato questo pericolo, a tutto vantaggio del turismo
locale. Al termine di due animatissime e frequentate assemblee, il personale aveva deci-
so il lancio di una petizione a sostegno dei
loro diritti e il coinvolgimento dei Comuni rivieraschi e degli Enti turistici, affinché esercitassero una certa pressione sulla Direzione per
salvaguardare l’offerta turistica così come
pubblicata a inizio anno (ricordiamo che
senza l’ausilio del personale stagionale i
soli agenti di ruolo non potrebbero garantite le corse programmate).
Il personale, che durante tutto il periodo
d’incertezza per il proprio futuro professionale ha continuato a garantire un servizio
inappuntabile alla clientela, ha ricevuto
negli scorsi giorni i contratti di lavoro da
sottoscrivere per l’intera stagione 2006.
Grande quindi la soddisfazione fra il personale che si augura un futuro meno incerto
per sé e per le proprie famiglie.
Alla Direzione spetta ora il compito di
riacquistare la fiducia dei propri collaboratori, venuta meno in questi momenti di tensione, stabilendo un rapporto improntato al
dialogo corretto e trasparente.
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22 giugno 2006
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Luganese. Tel. 091 9703867.
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12
ATTUALITÀ OLTRE
22 giugno 2006
■ I 50 ANNI DI HELVETAS SVIZZERA E I 10 ANNI DI HELVETAS SVIZZERA ITALIANA
Dal Ticino parte un progetto per lo sviluppo dell’Etiopia
allo sviluppo dell’agricolsione per presentare i
elvetas, la prima organizzazione privatura che è la principale
progetti futuri e quindi
ta per la cooperazione e lo sviluppo in
risorsa economica dell’Eparlare dell’Etiopia, paSvizzera, compie 50 anni e, il 24 giugno
tiopia, cui si deve più del
ese in cui Helvetas ha
si riunirà per la prima volta in Ticino, a Bellin40 per cento del prodotto
ricominciato a operare
zona, per fare un
interno lordo. Si deve
dopo molti anni.
bilancio delle sue
anche tener conto che
L’obiettivo di Helvetas
attività. L’occasione
l’80 per cento della popoè di ideare e finanziare
di spostare i festeglazione è occupato in attiprogetti che possano
giamenti nel nostro
vità legate all’agricoltura.
migliorare le condizioni di
cantone nasce da
In particolare il progetbase dell’esistenza dei
un’altra ricorrenza: i
to prevede l’introduzione
popoli del Sud del
primi dieci anni del
della coltivazione e della
mondo: l’accesso all’acsegretariato della
lavorazione del fico d’inqua potabile, al cibo, al
Svizzera italiana.
dia e il controllo della
lavoro. Le attività vengoL’assemblea gemosca tze-tze con metono portate avanti da un
nerale di Helvetas
di rispettosi dell’ambiengruppo di collaboratori
sarà l’occasione
Una donna etiope lavora in una
coltivazione di fichi d’India.
te. Tramite programmi di
esperti e da molti volonper Isabella Medici Arrigoni (nella foto), direttriformazione dei contadini
tari.
ce del segretariato della Svizzera italiana, di
si cerca di aiutarli a
L’Etiopia è un paese
presentare i progetti realizzati nei primi dieci
migliorare la produttività del raccolto
martoriato da problemi politici e sofferente per
anni di attività. Nato come un semplice centro
Inoltre l’associazione è impegnata nello svile carestie. Pur essendo uno dei più antichi
di traduzione del materiale proveniente dalla
luppo delle vie di comunicazione e nel supporstati indipendenti del mondo con una storia che
Svizzera interna, il segretariato si è poi svilupto alle autorità locali per la creazione di infradura da più di duemila anni e una cultura ricpato ed è stata creata una rete di collaboraziostrutture quali gli impianti idrici, i sistemi di irrichissima, è una
ne con gli obiettivi di
gazione.
democrazia molto
informare sulle attiQueste attività sono molto importanti perché
giovane, nata nel
vità e di diffondere la
uno dei problemi più urgenti per il paese è pro2000, dopo oltre 25
cultura dei paesi in
prio la gestione dell’acqua che genera le careanni di dittatura milicui l’associazione
stie e la desertificazione del territorio. In Etiotare.
opera. Molte sono
pia il 10 per cento del territorio è coltivabile, ma
Proprio nel periodo
state in questi anni le
meno dell’1 per cento è sede di coltivazioni
della guerra civile
mostre allestite e le
permanenti.
Helvetas era stata
conferenze organizGarantire la sicurezza alimentare è un altro
costretta a chiudere
zate. Tutte queste
obiettivo che sta a cuore a Helvetas anche perla rappresentanza in
iniziative hanno geché nel paese c’è un’alta probabilità di contrarEtiopia e nel 2002 ha
nerato
un’ingente
re infezioni. Anche in questo caso è utile l’attifinalmente potuto rinraccolta di fondi per
vità di promozione del sapere e dello scambio
novare il suo impefinanziare le attività.
di conoscenze che permettono alla popolaziogno. L’attività è prinQuesti anniversari
Castello della ex-città imperiale di Gondar.
ne di sfruttare meglio le risorse a disposizione.
cipalmente orientata
sono anche l’occa-
H
■ NASCE LA TERZA ASSICURAZIONE MALATTIA DELLA SVIZZERA
Holding Cpt e Concordia: nessuna riduzione dei posti di lavoro
urante la conferenza stampa dell’8 giugno a Zurigo, le assicurazioni malattia
Cpt e Concordia hanno annunciato di
essersi riunite sotto una holding il cui capitale
azionario è al 60 per cento di Concordia e al 40
per cento di Cpt.
Questo accordo si configura come una collaborazione che renderà i due partner più forti e
capaci di affrontare le sfide del mercato. Non è
tuttavia prevista una fusione sotto lo stesso
marchio.
Il gruppo Concordia-Cpt è un peso massimo
del mercato degli assicuratori-malattie, con un
volume di premi di tre miliardi di franchi e un
totale di bilancio di 2,5 miliardi di franchi. La
riserva del 19 per cento nell’assicurazione
malattia obbligatoria le garantisce solide fondamenta finanziarie.
Gli assicurati in Svizzera e nel Principato del
Liechtenstein, complessivamente un milione,
sono gestiti da un organico di circa 1.450 col-
D
laboratori.
Roland Schaer, amministratore delegato
della Cpt, ha spiegato che questa cooperazione è una risposta ai futuri sviluppi del mercato
della sanità svizzero: ridistribuzioni nel mercato delle assicurazioni malattie, incremento
della concorrenza fra le casse in seguito alla
riduzione delle riserve prescritta dalla politica
per l’abbattimento artificiale dei premi nell’assicurazione malattie obbligatoria, spese sanitarie in continuo aumento e il ritiro strisciante
dei cantoni dal finanziamento degli ospedali.
La creazione di questo importante gruppo
assicurativo consente di ammortizzare le
distorsioni del mercato e di ripartire i rischi.
Nikolai Dittli, amministratore delegato della
Concordia e futuro amministratore delegato
del gruppo ha spiegato che Concordia e Cpt
sono due partner ideali, che si completano per
vari aspetti.
La Cpt è pioniera nel campo dell’e-insurance
e dell’e-health, ha in studio nuove soluzioni
informatiche, brilla per innovazione e vanta
una forte presenza nei cantoni di Berna, Zurigo, Vaud e Ticino.
Dal canto suo, la Concordia ha costruito un
considerevole know how nel management
delle prestazioni e vanta una lunga esperienza
nei modelli manged-care. È presente nella
Svizzera centrale, nei cantoni Argovia e Zurigo, nella Svizzera orientale e nel Principato del
Liechtenstein. Alla Concordia appartiene inoltre l’assicurazione sulla vita Convia.
La buona notizia è che non sono previsti né
licenziamenti né una riduzione dei posti di lavoro, anche perché entrambe le assicurazioni
sono tra le più efficienti del settore nella gestione dei costi amministrativi.
In generale, i collaboratori nelle due sedi
centrali di Berna e Lucerna e della fitta diramazione di sedi dislocate in tutta la Svizzera
rimarranno ai loro posti.
22 giugno 2006
ATTUALITÀ OLTRE
13
■ L’UNITAS HA COMPIUTO 6O ANNI
Acli Svizzera
Un impegno continuo a favore delle persone cieche
Carint eletto
presidente
Unitas, associazione di
autoaiuto delle persone cieche e ipovedenti, ha compiuto 60 anni. Per l’occasione ha organizzato una giornata nella Casa Sorriso Anziani di Tenero, la più imponente delle strutture che gestisce.
Il programma, cadenzato dagli
interventi musicali dell’Orchestra
Mandolinistica di Lugano, ha raggiunto il momento culminante con la
posa del bassorilievo in memoria di
Tarcisio Bisi, il padre di Unitas, e l’intervento del presidente del Consiglio
di Stato, Luigi Pedrazzini.
L’associazione ha inviato ai soci il
primo numero di Con-tatto, una raccolta sonora di testi letterari. Il primo
numero è stato curato da Giovanni
Orelli e raccoglie brani di opere di
scrittori ticinesi sul mondo dei non
vedenti: «voci attorno alla cecità, per
chi sa vedere oltre i colori del
mondo», come recita una poesia di
Ketty Fusco.
Ma non è l’unica iniziativa promossa dall’associazione. Tra le attività
Il percorso in Capriasca è adatto alle persone cieche e ipovedenti.
più interessanti ci sono la rivista
Ascendere, attiva da quarant’anni,
te al frutteto di Sala Capriasca, Fontana Moncrini, la
scaricabile anche dal sito internet, e una biblioteca ben
zona umida Nava, Sasso del Diavolo, Fattoria «La
fornita di volumi in braille e audiolibri. I soci hanno anche
Fonte», Selvetta Vaglio, zone a mosaico, zone umide
la possibilità di richiedere la produzione di un audiolibro
Boffalora e Sarone.
per un volume di loro scelta.
Non è adatto a ciechi non accompagnati, poiché non
L’associazione mette anche a disposizione un serviè possibile tracciare segni permanenti e sicuri su un terzio informatico che si occupa del supporto all’installaritorio tanto vasto (il tempo di percorrenza è di circa 4
zione e della formazione in informatica. I non vedenti
ore, anche se è possibile abbreviare in più punti). Le
possono infatti utilizzare strumenti informatici quali i
indicazioni lungo il tracciato sono per gli accompagnatoprogrammi per la sintesi vocale, scanner per leggere i
ri vedenti. Nei punti di sosta sono apposti dei cartelli che,
documenti cartacei e tastiere braille di supporto.
oltre a descrivere alcune particolarità del luogo, rappreL'attività di Unitas si svolge principalmente in alcune
sentano i contorni di qualche animale o pianta in rilievo.
strutture quali Casa Sorriso a Tenero, casa Andreina,
Il percorso è descritto in una guida illustrata, che può
centro diurno a Lugano e Casa dei ciechi a Ricordone.
essere acquistata all’Unitas o scaricata, insieme alla
cartina, sul sito internet www.unitas.ch/capriasca.
Un percorso tra le bellezze della Capriasca. L’associazione ha da poco inaugurato un percorso naturaliInfo: Unitas, via San Gottardo 49, 6598 Tenero.
stico adatto a persone cieche e ipovedenti, che si snoda
Telefono 0917356900, fax 0917454868, e-mail
su un circuito fra le località della Capriasca.
[email protected].
Il percorso è strutturato in nove stazioni: da Tessere-
nnio Carint (nella
foto) è stato eletto nuovo presidente delle Acli Svizzera. Succede a Franco
Narducci, neo eletto
alla Camera dei Deputati del Parlamento
italiano.
Originario del Friuli, è
attivo in Svizzera nel
settore industriale con
compiti che lo hanno
portato in giro per il
mondo.
Dopo la nomina a
presidente, manterrà
l’incarico di responsabile del patronato.
Il Consiglio nazionale è stato chiamato
anche all’elezione della
nuova presidenza che
vede confermati Luigi
Zanolli di Bellinzona,
Luciano Alban di Dietikon e Franco Plutino
di Cadro, mentre nuovo
eletto è Salvatore Dugo, presidente del Circolo di Uster.
L’
DALLE AZIENDE
Con Genialloyd
clienti più soddisfatti
Da una ricerca di DataBank emerge che meno del
5 per cento dei titolari di una polizza auto ha cambiato compagnia nel 2005 e che, nell'ultimo anno,
sono stati poco più del 15 per cento gli assicurati
che hanno richiesto almeno un preventivo a un'altra compagnia assicurativa.
Quando si parla di assicurazione, gli automobilisti
sembrano sempre arricciare il naso. Ma è davvero
così? Le ricerche di mercato sembrano confermare il contrario. La Doxa ha elaborato un Osservatorio sulla Customer Satisfaction nei servizi 2006
intervistando 3.300 italiani che hanno eletto
Genialloyd, la compagnia assicurativa di vendita
diretta del gruppo Ras, come l'azienda italiana con
l'indice di soddisfazione più elevato. Anche DataBank ha assegnato questo riconoscimento dei
clienti a Genialloyd per cinque anni consecutivi.
A Paola Mercante, direttore generale di Genialloyd,
chiediamo qual è il segreto per trasformare un boccone amaro come l'assicurazione auto in un motivo
di soddisfazione. «Il nostro fattore di successo è l'attenzione che dedichiamo ai nostri assicurati: li
ascoltiamo, chiediamo il loro parere e mettiamo a
loro disposizione un team di consulenti preparati.
Non a caso l'indice di soddisfazione dei nostri clienti è maggiore tra quelli che hanno avuto un sinistro
rispetto a quelli che non hanno avuto incidenti».
C'è anche l'aspetto economico. «I nostri clienti
hanno dichiarato di aver risparmiato mediamente
il 30 per cento sulla loro polizza auto. Se questo
risparmio va di pari passo con un servizio di qua-
E
lità, la soddisfazione del cliente è assicurata».
Un cliente evoluto, che confronta i prezzi su Internet e al telefono per trovare il miglior rapporto qualità-prezzo, è potenzialmente un cliente infedele.
«Abbiamo messo in campo una serie di iniziative
per fidelizzare la nostra clientela. La Formula Famiglia, ad esempio, consente un risparmio sulle polizze sottoscritte dai membri di uno stesso nucleo famigliare. Abbiamo inoltre da poco lanciato l'iniziativa
Assicurati un Amico, che consente di risparmiare
sul rinnovo fino a 150 euro sulle polizze auto e fino
a 50 euro sulle moto e di partecipare all'estrazione
di tre fantastiche crociere MSC. Importanti innovazioni sono state introdotte sul fronte della liquidazione: abbiamo creato una rete di carrozzerie convenzionate che garantiscono una riduzione dei
tempi di riparazione e, grazie al nuovo servizio di
Pronta Liquidazione, sarà possibile snellire anche i
tempi e le procedure di liquidazione».
14
INFO BALCANI
Pagina a cura di Slavko Bojanic
Poziv na druzenje u Faidu, 9. jula
Familijarna festa
radicionalno druzenje gradjevinskih radnika iz cijelog Kantona u
Faidu iz godine u godine okuplja
sve veci broj clanova naseg sindikata,
clanova njihovih porodica i prijatelja.
Nadamo se da i ovogodisnji susret biti
na nivou proslogodisnjeg. Skup ucesnika proslave i ove godine predvidjen je
za 10.30 sati u Faidu kod vodopoada, a
nakon sluzenja mise i pozdrava od celnika sindikata, druzenje se nastavlja
zajednickim ruckom sa specijalitetima sa
T
rostilja i picem. Rekreativni i muzicki dio
susreta pocinje u 14 sati.
Poziv je upucen svim radnicima, clanovima njihovih porodica i prijateljima.
Za svakog ucesnika susreta placa se
simbolicna nadoknada od samo 5 franaka uz dobijanje bona za rucak i pice.
Planirajte da vase slobodno vrijeme
provedemo skupa u Faidu uz rostilj i
muziku.
22 giugno 2006
Bez Schengen vize
od 10. jula?!
najbolje volje sluzbenici itaI pored
lijanskog Konzulata u Luganu, do
izlaska ovog broja nasih novina, jos
uvijek nisu bili u stanju da nam daju
zvanicnu informaciju o datumu ukidanja tranzitnih Scgengen viza za
radnike koji imaju godisnje («B») i
stalne («C») dozvole boravka u Svajcarskoj.
Ocekuje se da odluka o ukidanju
vize «Schengen» zvanicno stupi na
snagu 10. jula, nakon zavrsetka Mondijala u Njemackoj. Upravo zbog te
neizvjesnosti, i zbog vase sigurnosti,
ako putujete ranije na odmor, preporucuje se da rezervisete termine za
dobijanje vize prije pocetka godisnjih odmora.
Napominjemo da je rijec o ukidanju samo tranzitnih viza a da i
dalje ostaje obaveza trazenja i
dobijanja turistickih viza za zemlje
evropske Unije.
Obaveza trazenja viza na snazi je i
za prelaske granice zbog kupovine i
nabavke namirnica u trgovinama i
komercijalnim centrima. Iz italijanskog Konzulata napominju da te vize
mozete traziti i dobiti po trenutno
vazecim uslovima izdavanja.
Agresija
U stalnoj rubrici «Stav», banjaluckih «Nezavisnih novina», nedavno je objavljen
komentar Seada Fetahagica iz kojeg prenosimo najinteresantnije zakljucke
sao sam u prodavnicu u mojoj ulici i
zatrazio flasu pica. Mladi prodavac mi
je rekao da je haram (grijeh) uz ramazan kupovati alkohol. Pogledao sam ga tako
da je odmah shvatio sta je rekao.
Odakle nekom pravo da uskracuje meni slobodu da kupujem sta mi je volja i kad mi odgovara? Iduceg dana gazda radnje mi se izvinjavao, kazao mi je da mladic, njegov sestri?, nije
mislio nista ruzno.
Ali je ruzno da sve vise uzima maha da se
uspostavljaju standardi ponasanja prema religijskim pravilima i obicajima. Potpuno se zanemaruje da ima ljudi drugacijih vjerovanja i
ubjedjenja, svi se uniformno moramo postrojiti
U
pod jedan svjetonazor, a mnogo cesce pod diktat jednog vjerskog poglavara On je taj koji
ima ambiciju da nam odredi za koga cemo glasati, sta cemo jesti i piti, koje cemo novine citati i koje televizijske kanale gledati.
Veliki je strah od vjerskog lobija, jer ako oni
nekoga uzmu na zub bolje mu je da se kupi i
sakrije pod jorgan. Najbolje je vladati preko
vjernika, oni su najbolji podanici.
Dobro je poznato kako se karijeristi petkom
na dzumi guraju u dzamiji. Znam ljude koji
petkom u podne sa svog radnog mjesta predju
kilometre da bi se vidjeli kako klanjaju u Ferhadiji, gdje se okupljaju drmatori. Uzalud vjernik
da ode u neku malu i blizu dzamiju, kad ga tu
ne?e vidjeti oni koji usmjeravaju nase zivote.
Jedan mi je katolicki svecenik na moju primjedbu da su sada pune dzamije i crkve rekao:
Nista vise vjernika nema nego prije, samo ima
mnogo foliranata.
A zvanicnici se slomise slikajuci se po bogomoljama, pokazujuci time da je njihovo privatno religiozno opredjeljenje zapravo drzavni
kanon. Ne znam da li treba da naglasim ono
sto svi znamo: Sloboda vjeroispovijesti mora
biti zagarantovana. Ogranicenje te slobode je
jedino ugrozavanje slobode drugoga. A izgleda da su kod nas tri religije militantne prema
drugom i drugacijem vjerovanju, pogotovo
prema nevjerovanju.
15
22 giugno 2006
Pagina a cura di Franco Narducci
Secondo Pilastro Crescono gli utili,
ma Berna non pensa agli assicurati?
Travail.Suisse chiede l’aumento del tasso di interesse al 3,25 per cento
ome previsto dalla legge, l’interesse
minimo sull’avere di vecchiaia nel 2°
Pilastro deve essere riesaminato a
cadenza biennale. Al riguardo, la confederazione sindacale Travail.Suisse non ha dubbi
sul fatto che gli ottimi risultati conseguiti dalle
casse pensioni in questi ultimi anni consentano ora un cospicuo aumento del tasso d’interesse minimo.
Per dare concretezza a tale richiesta, Hugo
Fasel, Presidente di Travail.Suisse e Consigliere nazionale del partito cristiano-sociale,
ha depositato lunedì scorso una mozione in
Parlamento.
C
Utili sì, ma anche agli assicurati. Svariate
indagini hanno confermato che le casse pensioni hanno conseguito nel 2005 un risultato di
buon livello, quantificabile mediamente in utili
pari al 10 per cento. Uno sviluppo di tale gradevole portata deve essere fruttuoso anche
per gli assicurati, che con i loro contributi alimentano il 2° Pilastro. Ci sono dunque tutte le
premesse affinché il Consiglio federale
aumenti il tasso d’interesse minimo sul capitale di vecchiaia, portandolo dal 2,5 per cento
attuale al 3,25 per cento nel 2007. Una richiesta di aumento che Travail.Suisse ha formalizzato nella consultazione tra i partner sociali
incanalata dal Consiglio federale, come prevedono le disposizioni della legge Lpp.
La mozione depositata in Parlamento, che
rivendica l’aumento del tasso d’interesse minimo, ha voluto innescare il dibattito e ottenere
anche il pronunciamento del Parlamento su
questo aspetto centrale della previdenza professionale.
Le argomentazioni di Travail.Suisse. Per
La direzione di Swissmetal:
«Scioperi? E allora licenzio»
l braccio di ferro tra la direzione aziendale della Swissmetal di Reconvilier da una
parte e le maestranze dall’altra potrebbe
far riesplodere il conflitto che nei mesi passati ha tenuto con il fiato sospeso l’intera
regione. La direzione dell’azienda intanto
ha messo le mani avanti, minacciando licenziamenti senza preavviso in caso di nuovi
scioperi e la sospensione della produzione
nello stabilimento La Boillat.
Si tratta evidentemente di una forma di
pressione preventiva sul personale dell’azienda, chiamato a decidere sulla proposta
I
Travail.Suisse gli aspetti riportati di seguito
rivestono importanza di primo piano per la
determinazione del tasso d’interesse minimo.
Considerare le buone performance del
2005: la riduzione dell’interesse minimo sull’avere di vecchiaia degli assicurati fu giustificato
con l’andamento negativo sul fronte delle
entrate. Con questa logica, un buon andamento delle entrate deve avere un conseguente
aumento del tasso d’interesse.
Le casse pensioni hanno realizzato una
performance media del 10 per cento e oltre,
come confermano svariate indagini effettuate
sul campo. Un risultato ottenuto con il tasso
attuale fissato al 2,5 per cento. Conseguentemente, lo sviluppo positivo degli utili conseguiti deve avere un ritorno anche per gli assicurati. Con un adeguato aumento del tasso
d’interesse minimo a valere dal 2007, il Consiglio federale mostrerà coerenza assoluta
con le motivazioni addotte allorché fu decisa
la riduzione del tasso stesso e metterà in
vetrina una serietà che sarà sicuramente
apprezzata.
Contrastare la falsa isteria della sicurezza:
Travail.Suisse non ha cambiato parere in merito alla formula respinta di stretta misura, a suo
tempo, dalla Commissione Lpp (media fluttuante settennale delle obbligazioni confederali con validità a 7 anni, con aumenti o detrazioni per tenere conto delle performance di altri
investimenti), che rappresentava un’ottima
base per il calcolo del tasso d’interesse minimo. Tale formula darebbe oggi come risultato
un tasso d’interesse minimo del 3,25 per cento
e offrirebbe sufficiente sicurezza per una ragionevole politica degli investimenti.
A coloro che chiedono maggiore sicurezza in termini di un minore fattore di rischio del
tasso d’interesse medio sulle obbligazioni bisogna ribattere che hanno perso di vista le
modalità di funzionamento del sistema della
capitalizzazione su base contributiva. Un sistema che rispetto a quello di ridistribuzione dell’Avs è vantaggioso - trovando in ciò la sua
legittimazione - soltanto se produce in misura
sufficiente rendite elevate da ridistribuire agli
assicurati.
L’isteria sulla sicurezza esercitata da svariati soggetti (in particolare dalle assicurazioni
vita), non contribuisce affatto alla sicurezza del
2° Pilastro e nasconde in sé un pericolo serio
di distruggerlo sul lungo periodo. In tale ottica,
tale isteria è da mettere unicamente in collegamento con gli interessi commerciali delle assicurazioni vita nel breve periodo.
Rafforzare la fiducia nel 2° Pilastro: la legislazione in materia di previdenza professionale è confrontata con sfide di non poco conto
(una delle quali, per esempio, è l’adeguamento del tasso d’interesse). Tali sfide possono
essere vinte soltanto se vi è grande fiducia
nella previdenza professionale e non si rischia
di bloccare ogni variazione a causa dell’insicurezza trasmessa agli assicurati.
Con la procedura adottata nel 2002 per diminuire il tasso d’interesse, il Consiglio federale
provocò molta insicurezza in ampi strati della
popolazione, rafforzata ulteriormente con l’intera discussione sul risanamento delle casse
pensioni. Lo stesso Consiglio federale ha ora
la possibilità, con un passo coraggioso e rassicurante a favore degli assicurati, di rafforzare
di nuovo la fiducia nel 2° Pilastro e creare in tal
modo le condizioni giuste per un suo ulteriore
sviluppo. Il reale miglioramento del quadro
economico generale consente senz’altro un
simile passo.
del mediatore Rolf Bloch per la soluzione
del conflitto. La commissione del personale
non sembra entusiasta della proposta di
Bloch, e a quanto è dato sapere non vorrebbe entrare in materia.
La minaccia della direzione aziendale
pare dunque rientrare completamente nella
visione di un ulteriore sciopero, che «non
rientrerebbe nel sistema di coordinate» dell’impresa, che agirebbe con il licenziamento
dei partecipanti allo sciopero e la destinazione dello stabilimento in Reconvilier a solo
scopi logistici. Un passo, quest’ultimo, che
richiederebbe soltanto 20 addetti rispetto ai
200 attuali in regime di produzione.
Jürg Müller - l’esperto indipendente nominato dal mediatore Bolch - crede ferma-
mente, tuttavia, in una soluzione pacifica del
duro conflitto tra maestranze e datore di
lavoro, a patto che le parti in causa imparino
di nuovo a comunicare tra di loro. Insomma,
il conflitto potrebbe essere risolto con la mai
disusa pratica del partenariato sociale, che
richiederebbe ai datori di lavoro di comunicare in materia aperta e sincera, e ai dipendenti una maggiore lealtà verso la direzione,
sapendo che in fin fine è in gioco l’esistenza
stessa dello stabilimento La Boillat.
Dopo lo scontro a suon di proclami e incitamenti alla resistenza a oltranza da una
parte, e gli atteggiamenti di totale chiusura
dall’altra, sarebbe già un bel risultato tornare al tavolo della trattativa e sottoscrivere
soluzioni accettate da tutti.
16
22 giugno 2006
Pagina a cura di Moises Palmeiro
Consejos para cambiar de vivienda
El 30 de Junio es una de las 3 fechas «normales» para cambiar de vivienda (las
otras dos son el 31 de Marzo y el 30 de Setiembre). Ahí van algunos detalles que
hay que tener en cuenta al dejar una vivienda o al entrar en otra
l 30 de Junio es una de las 3 fechas
«normales» para cambiar de vivienda
(las otras dos son el 31 de Marzo y el 30
de Setiembre). Ahí van algunos detalles que
hay que tener en cuenta al dejar una vivienda
o al entrar en otra.
E
AL DEJAR LA VIVIENDA
La ley sólo obliga a pagar los daños que el
inquilino ha causado directamente o son debidos a un uso abusivo de la vivienda. No tiene
que pagar los gastos de desgaste normal de la
vivienda, que ya están incluidos en el alquiler.
VIDA LIMITADA
Téngase en cuenta que tanto el suelo, como
pintura, empapelado, nevera etc. tienen una
vida limitada. Si el objeto estropeado ha cumplido ya sus «años de vida», el inquilino no
tiene que pagarlo, aunque se haya estropeado
por su culpa.
¿Cómo se sabe si un desperfecto ha sido
causado por el inquilino o ya estaba al entrar
en la vivienda? Por regla general, cuando uno
entra en una vivienda se levanta acta detallada del estado de la misma, especificando los
daños existentes. Cuando no se ha hecho
esto, es el casero quien tiene que demostrar
que un desperfecto concreto lo ha causado
ese inquilino.
TAL COMO ESTABA
La vivienda hay que entregarla en el estado
en que estaba cuando entró en ella. Si derribó
un tabique, por ejemplo, o puso moqueta, el
casero puede exigirle que vuelva a poner el
tabique o que retire la moqueta.
Antes de entregar la vivienda hay que limpiarla a fondo. Si encarga Vd. de ello a una
empresa de limpieza, asegúrese de que es
ella la responsable de entregar la vivienda limpia, de otro modo corre el riesgo de tener que
volver a limpiar Vd. después de haber pagado
por hacerlo.
Durante el tiempo de despido no tiene Vd.
por qué tolerar que el casero haga obras en la
vivienda. Lo mejor, sin embargo, es llegar a un
acuerdo amistoso (tolerando las obras a cambio de una rebaja en el alquiler, por ejemplo).
Al entregar la vivienda se levanta acta de su
estado. Antes de firmar, lea el acta despacio.
Exija que se detallen con precisión los eventuales desperfectos que haya.No está Vd. obligado a firmar el acta, si no está de acuerdo
con ella. En todo caso, exija Vd. una copia
inmediatamente. Recuérdese también que el
casero no puede utilizar el dinero de la caución para pagar los arreglos sin su consentimiento expreso. Claro que tampoco puede Vd.
retirar el banco el dinero de la caución sin el
consentimiento expreso del casero.
AL ENTRAR EN UNA NUEVA VIVIENDA
Cuando va uno a una nueva vivienda, suele
estar tan eufórico que con frecuencia pasa por
alto cosas tan importantes como leer con
calma el acta de entrada en la vivienda antes
de firmarla. Son cosas que luego se lamentan
a la hora de marchar. Así, pues,
Lea con calma el acta y procure que consten en ella todos los desperfectos existentes.
También puede pedir el acta de entrega de la
vivienda por el inquilino anterior. Así puede
comprobar si coincide.
Si, ya en la vivienda, descubriera Vd.
desperfectos que no constan en el acta,
comuníqueselo inmediatamente por carta certificada al casero. Tenga en cuenta que para
esto suele haber un plazo que oscila entre los
10 y los 30 días.
Si, al firmar el contrato, el casero le prometió de palabra hacer determinadas mejoras en
la vivienda, pídale que se lo confirme por
escrito. Si no lo hiciera él, hágalo Vd. mismo
mediante carta certificada.
Tenga en cuenta que no está obligado a cargar con cosas que ha dejado el inquilino
anterior, pero que no pertenecen a la vivienda
en sí (por ejemplo, las cortinas, o la moqueta.
Esto de la moqueta puede, además, acarrearle sorpresas desagradables. Si, por ejemplo,
al marcharse el casero le exigiera que la retira
y tuviera Vd. que pagar los daños causado en
el suelo debajo de la moqueta).
El casero tiene derecho a exigirle que deposite una caución que cubra eventuales daños
causados en la vivienda. El importe máximo
autorizado por la ley es una suma equivalente
a tres meses de alquiler. El dinero debe depositarse en una cuenta bancaria abierta a este
efecto. Ese dinero no lo puede tocar nadie, ni
Vd. ni el casero, pero los intereses le pertenecen a Vd. y puede retirarlos cada año, si así lo
desea.
17
22 giugno 2006
Pagina a cura di Rogerio Sampaio
Dia de Portugal e das comunidades portuguesas
Ainda no domínio legislativo registe-se
dia de Portugal e da Comunidaa nova lei que regula o Conselho Mundial
des foi celebrado na linda cidade
das Comunidades.
de Sion. A cerimonia para comeDeu-se particular atenção aos jovens,
moração das festividades teve diversas
activando o «Mega -cartão jovem» e
componentes culturais desde expoorganizando o «encontro mundial de
sições ao fado. Na cerimónia oficial reajovens das Comunidades» em Portugal.
lizada na «Salle des Pas Perdus» ,as
É ambição do governo alargar o mútuo
autoridades do cantão de Valais, elogiaconhecimento das experiências de vida e
ram o desempenho dos portugueses,
das iniciativas entre todos os portugueclassificando-os de «tranquilos, trases designadamente daqueles que um
balhadores e bem integrados». O Sr.
dia partiram à procura de melhor sorte e
Embaixador de Portugal Eurico Paes,
tanto se têm destacado em diferentes
agradeceu as autoridades cantonais
ramos de actividade.
pelo acolhimento e as facilidades de
Estão em marcha a organização do
integração concedidas a comunidade
«prémio talentos», o «encontro mundial
portuguesa e disse sentir-se orgulhoso
dos lusos-eleitos» e o «congresso munpelas palavras de elogio que têm recebiSr. Embaixador e os convidados no dia de Portugal
dial dos empresários», três iniciativas que
do das autoridades suíças e dos patrões,
em Sion.
finalmente colocarão na agenda nacional
sobre a qualidade dos trabalhadores pora relevância dos portugueses residentes
tugueses.
na África do Sul.
no estrangeiro, que reflectem influências e
Assim se comemorou mais um dia de PortuVisando facilitar os contactos com a adminiinspiram admiração, para o prestígio e para a
gal na Suiça.
stração pública, foram já dados os primeiros
economia de Portugal.
Nenhum português, não importa onde
Mensagem de S. Exa. O Secretário passos em direcção ao funcionamento do consulado virtual de forma a aproximar estes seresteja, está dispensado de contribuir para o
de Estado Das comunida
viços das pessoas e criou-se o portal da Secreprogresso e modernização de Portugal, mas
des Portuguesas
taria de Estado das Comunidades Portuguetambém é firme convicção do governo que o
sas contendo novas páginas electrónicas de
caminho para uma maior ligação entre os porQuando o ano passado me dirigi pela primeira
todas as missões diplomáticas e postos contugueses é uma melhor concretização dos
vez às Comunidades portuguesas a propósito
sulares, assim como conselhos aos viajantes.
direitos individuais num crescente reforço das
desta mesma efeméride, acentuei o comproReactivou-se o programa «Estagiar em Porcondições ao exercício da cidadania.
misso do governo de pôr em prática um novo
tugal» que permitiu a aceitação de 168 candiFoi nesse sentido que se lançaram todas as
conceito político em matéria de ligação aos
daturas de jovens luso descendentes com
iniciativas e que neste 10 de Junho – que coincompatriotas que residem e trabalham fora do
vista à sua integração no mercado de trabalho
cide com a presença de Portugal no mundial
país .
nacional.
de futebol na Alemanha- lanço o desafio da
Embora o tempo de cumprimento seja de
Criaram-se melhores condições de apoio
mobilização das comunidades para o campeouma legislatura podemos, hoje, registar as iniaos mais carenciados nas Comunidades e
nato mais decisivo para o futuro do nosso país
ciativas que dão consistência a esse nosso
estabeleceu-se um novo protocolo de coopeo do desenvolvimento!
propósito.
ração com a União das Misericórdias PortuO país atravessa um período absolutamenIndo directo ao núcleo que sustenta e simguesas no sentido de potenciar igual movite decisivo nessa matéria, onde todos os conboliza as reformas já efectuadas, cito a plamento social nas comunidades, tendo em vista
tributos, tenham eles o cariz e dimensão que
taforma electrónica - «Escola Virtual» - que
a maior exigência e qualificação das estrututenham, são fundamentais, de modo a que,
permite a qualquer cidadão residente no
ras de solidariedade social.
finalmente, Portugal tenha rumo e garantias
estrangeiro ter acesso ao ensino da Língua
Criou-se legislação que valoriza e dignifica o
de futuro promissor assente em bases sólidas.
portuguesa pela Internet e a inclusão do portumovimento associativo em matéria de apoio
guês nos currículos escolares até ao 12° ano
as respectivas acções.
António Braga
O
que alguns sócios inscreveram-se para o torneio de Bolling organizado pelo Emilo Pultrone. Os três primeiros melhores qualificados
recebera os respectivos prémios.
Sócios do Syna em convívio
s sócios do Syna reuniram em Affoltern para uma grelhada. Num convivo
agradável os sócios que quiseram participar, tiverem a oportunidade de ouvir do
O
Os sócios na sessão de informação.
Vencedores do torneio de Bolling: 1° Nicola Gandolfo , 2° Michele Tuozzo, 3° Giacomo Galati.
secretário Rogério Sampaio algumas informações sobre o sistema de segurança social
Suiça.
Enquanto durava a sessão de informação o
presidente Abel Brito e o vice-presidente Orazio Castellano preparavam para os presentes
uma bela grelhada. Terminada a sessão os
Membros do comitato, Abel, Castellano,
Pultrone, Mário.
18
22 giugno 2006
ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
NOVITÀ E BILANCIO DELLE ATTIVITÀ ALL’ASSEMBLEA ANNUALE TENUTASI A MELIDE
Vecchi sì, ma con uno spirito giovane
I numerosi relatori hanno parlato della fragilità e delle grosse potenzialità del
mondo degli anziani e di come proteggerli per rivalutare il loro ruolo nella società
Don Conrad ha osservato che, di solito, spettava proprio a Celina il compito di ricordare gli
amici scomparsi in occasione dell’Assemblea
l primo giugno si è tenuta a Melide la conannuale dell’Aapi. «Attiva e generosa nel prosueta assemblea annuale dell’Associazioteggere la persona anziana, ha messo la sua
ne anziani pensionati invalidi dell’OCST.
straordinaria vitalità al serQuest’anno si è trattato di
vizio di questa fragile umaun evento di particolare rilenità verso il tramonto. Ha
vanza per l’elezione del
vissuto con esemplare coenuovo presidente, Giacomo
renza, fedele agli ideali che
Falconi, in sostituzione
l'hanno sempre accompadella compianta Celina
gnata nel volontariato e
Merlini.
negli impegni professionali.
Le quasi 100 persone che
La fede comune ci assicura
hanno preso parte all’asche Celina è tornata felicesemblea hanno potuto
mente alla casa del Padre.
ascoltare gli interventi di
Il suo impegno nel difendeospiti illustri: la Consigliera
re gli anziani, rimasto
di stato Patrizia Pesenti, il
incompiuto, deve essere
sindaco di Melide Aldo Albiportato avanti, seguendo il
setti, il parroco di Melide
suo esempio».
don Italo Molinaro, il vicediRomano Rossi,
Don Conrad, assistente
Patrizia Pesenti,
«Non si può venire a
rettore del Giornale del
Presidente OCST.
spirituale dell’OCST.
Consigliera di stato.
Melide e non parlare di Pin
Popolo Moreno Bernasconi
Riva» ha continuato il presie Sibilla Frigerio, collaboradente Romano Rossi «e di
trice di Pro senectute. Nel
quanto ha rappresentato per l’Aapi e per l’OCanziani. Di lei hanno parlato Romano Rossi,
pomeriggio hanno partecipato insieme al pranST. Minuto dal lato fisico ma grandioso dal lato
presidente dell’OCST, e don Emilio Conrad.
zo e alla visita guidata alla Swiss Miniature.
Benedetta Rigotti
I
L’assemblea, aperta da Flavio Ercolani, Presidente della sezione Aapi del luganese, è iniziata con il ricordo di Celina Merlini, scomparsa lo scorso 25 aprile, che ha lavorato assiduamente e con dedizione per la causa degli
AAPI EVENTI
22 giugno 2006
umano, ha creato il sindacato
degli statali, ed è stato fondatore
dell'Aapi.»
Aldo Albisetti, sindaco di Melide, ha ricordato che nel 1945,
alla fine della Seconda guerra
mondiale, Pin Riva fu eletto sindaco a soli trentun anni, uno dei
più giovani nella Svizzera di allora e che una delle sue grandi
gioie e soddisfazioni fu di poter
vedere, prima di morire nel 2002,
la sua chiesa parrocchiale
restaurata e riportata agli antichi
splendori. Anche alla parrocchia
aveva dato tanto: più di cinquant’anni della sua vita.
L’assemblea è stata un’occasione di riflettere sul ruolo degli
Il neopresidente Giacomo Falconi e il vicepresidente
anziani e dell’Aapi.
Urbano Bizzozero.
«È bello diventare vecchi, ma
non invecchiare, non bisogna
no per esempio che gli anziani debbano pagaspegnere l'anima, appiattire i sentimenti» ha
re un premio più alto di cassa malati, essendo
detto il presidente Rossi.
più bisognosi di cure».
La Consigliera di Stato Patrizia Pesenti,
Come spesso accade, ha osservato il Considirettrice del Dipartimento sanità e socialità,
gliere di Stato, si cerca di limitare gli aiuti per le
nel suo intervento ha sottolineato che ha molto
persone bisognose. Lo stesso, ha detto Patria cuore i temi portati avanti dall’Aapi. «In paszia Pesenti, vale
sato l’età avanzata
per le assicurazioni
era sinonimo di
che gestiscono il
esperienza,
di
secondo pilastro,
autorevolezza, di
sempre pronte a
rispetto e di stima,
ridurre le rendite
ora sono valorizzanei momenti di diffite soprattutto le
coltà, ma restie ad
prime due fasi delaumentarle in mol’esistenza umana,
menti di abbondanritengo che questo
za.
sia un atteggiaAnche Moreno
mento miope».
Bernasconi, viceIn Ticino il Godirettore del Giorverno e le associanale del Popolo, ha
zioni hanno portato
Don Italo Molinaro,
Moreno Bernasconi,
toccato il tema
avanti una serie di
parroco di Melide.
vicedirettore del GdP.
della difesa dei
iniziative per ridare
diritti degli anziani.
centralità al ruolo
«Gli anziani ricordano a tutti la natura più intidell’anziano, tra queste il Consiglio degli anziama dell’uomo: la sua fragilità». L’Aapi si è data
ni, un organo istituito con lo scopo di essere
l’importante compito di richiamare alla società
interlocutore del Consiglio di Stato per le queche la difesa della dignità dei più fragili è la
stioni che riguardano la terza età. «A livello
misura del suo grado di civiltà. «Il vostro monifederale invece» ha osservato l’avvocato
to serve a non farci cadere nell’errore di consiPesenti «vengono presentate e talvolta approderarci così forti da poterci liberare di Dio. È
vate delle proposte contrarie al principio della
una battaglia che comincia da qui: questo è il
solidarietà fra le generazioni. Alcuni sostengo-
Le proposte per il 2006
urante l’assemblea sono emerse
alcune idee che verranno sostenute dall’associazione nel corso
del 2006.
Pietro Vignutelli ha raccolto le proposte della Sezione di Lugano:
1. La possibilità, per i residenti a Lugano che abbiano compiuto i 65 anni, beneficiari di una rendita di pensione, dell’Avs
oppure Ai, di utilizzare gratuitamente i
mezzi pubblici della Tpl sa. Il servizio
potrebbe essere esteso agli altri partner
che servono l’agglomerato di Lugano.
2. Che i premi per la cassa malati vengano considerati nel «paniere» per il calcolo effettivo del costo della vita e di conseguenza per gli aumenti degli stipendi,
delle rendite pensioni, AVS e AI.
3. La realizzazione di un portale internet
D
Pietro Vignutelli.
Carlo Fontana.
19
Giacomo Falconi
è il nuovo presidente
l neopresidente
dell’Aapi, GiaIcomo
Falconi
(nella foto), ha
tracciato un quadro delle attività
organizzate dalle
cinque sezioni
dell’associazione
nel 2005. Alle
molte manifestazioni in campo
sociale, culturale
e religioso hanno
partecipato oltre
6000 persone.
Degni di particolare nota sono
stati i soggiorni a Igea Marina e Prato Leventina e la visita a Chiaravalle. Questo successo, ha detto il presidente, è un «segno di vitalità della nostra associazione».
Il presidente ha ricordato che l’Aapi partecipa, tramite i propri delegati, all’attività di vari
enti: il Consiglio svizzero degli anziani, la
Fares, il Consiglio cantonale degli anziani e
la Federazione svizzera dei pensionati, la cui
ultima assemblea è stata organizzata proprio
dal delegato dell’Aapi Franco Sartori.
Come di consueto, anche quest’anno nel
mese di dicembre è stata aggiunta una nuova
pubblicazione alla collana dei Vademecum,
dedicata a «Il ruolo dell’anziano nella società
di oggi». Giacomo Falconi ha osservato che
«i contenuti dell’opuscolo riscontrano sempre un grande interesse da parte di tanti
anziani ticinesi».
Il 2005 è stato soprattutto l’anno del venticinquesimo anniversario. Alla festa, che si è
svolta il 24 novembre a Lugano, hanno partecipato più di 200 persone. «Il sunto della
giornata», ha detto il presidente, «sta nel titolo dell’articolo riportato da Il Lavoro: l’anziano
è al centro e non ai margini».
«Queste ricorrenze» ha detto il presidente
«sono manifestazioni che confermano che
l’uomo e la donna sono creature in cammino
verso la casa del Padre».
comune al mondo degli anziani in Ticino per
mettere in rete le risorse esistenti (servizi
sociali, legali, fiscali, di assistenza, ecc.).
Carlo Fontana ha parlato a nome della
sezione di Mendrisio:
1. Gli anziani che hanno piccole proprietà devono sostenere il pagamento di
parte della retta delle case di riposo; a
chi non ha nulla di dichiarato, invece, lo
Stato paga la differenza tra rendita e
retta tramite l’aiuto complementare.
Auspichiamo che lo Stato annulli questa
disposizione o che si renda possibile la
sottoscrizione di una eventuale assicurazione complementare.
2. Se gli assicurati ricevessero dalle
casse malati copia delle fatture con i conteggi, si potrebbero evitare abusi o errori
di fatturazione da parte di fornitori di prestazione.
AAPI EVENTI
20
punto d’origine, la roccia su cui siamo fondati».
Moreno Bernasconi si è detto particolarmente felice di partecipare all’assemblea dell’Aapi
per la vicinanza
del proprio lavoro
con l’attività dell’associazione.
«Il nostro giornale», ha detto,
«prende moltissimo dalla saggezza antica. Le
nostre società
sono estremamente perfezionate dal punto di
vista organizzativo, ma sono al
collasso. Dov’è
finita la dignità
dell'uomo su cui
si può costruire il
Aldo Albisetti,
futuro? Voi portasindaco di Melide.
te il bagaglio storico e culturale
dell’insegnamento sociale della Chiesa, il nostro compito di
giornalisti è di custodire e batterci per gli stessi valori».
«In questo momento» ha detto «è necessario riconsiderare il contratto sociale, cioè rivalutare il ruolo dell’anziano nella società e valorizzare l’attività degli anziani per i giovani.
«Rinsaldiamo le generazioni per avere una
società più omogenea.»
Il sindaco di Melide Aldo Albisetti ha
espresso preoccupazione per la situazione dei
pensionati in Svizzera: la metà riceve solo
l’Avs e il 14 per cento necessita delle prestazioni complementari non avendo un’assicurazione privata. Specialmente in una situazione
come quella attuale è cruciale il ruolo del sindacato e dell’Aapi: «tutto quello che abbiamo
ricevuto lo abbiamo conquistato con le lotte».
Da pensionato della Swisscom ha poi commentato l’attuale situazione: «Non si vende la
gallina dalle uova d’oro per prendersi le ossa.
Bisogna difendere quello che abbiamo per
poterlo tramandare ai nostri figli».
Don Italo Molinaro, parroco di Melide, è
intervenuto sul ruolo della Chiesa nel mondo
del lavoro. «Nel 1500 la chiesa era il luogo
della vita e delle attività sociali e legate al lavoro, tutto le ruotava attorno, tant’è vero che nella
chiesa parrocchiale di Melide si trovano molti
dipinti commissionati dalle diverse corporazioni dei mestieri».
Ha poi ricordato la figura del suo bisnonno,
grande lavoratore nelle cave della zona, ateo,
ma fedele a valori che attualmente guidano
l’attività del sindacato e dell’Aapi.
Aapi e Pro senectute. Sibilla Frigerio è la
responsabile del Creative center della Pro
senectute, un servizio che si pone l’obiettivo di
aiutare gli anziani ad invecchiare bene tramite
l’organizzazione di attività sportive, corsi di formazione e vacanze.
22 giugno 2006
L’obiettivo principale è la creazione di luoghi
d’incontro per sconfiggere la solitudine che
purtroppo è la sola compagna di molti anziani.
Per rispondere al
loro bisogno di
socialità, la Pro
senectute
ha
creato dei centri
di consulenza
sociale, dei centri diurni terapeutici, ed un servizio diurno a
domicilio.
Già da tempo
la Pro senectute
collabora
con
l’Aapi e non
molto tempo fa è
iniziato un progetto
comune
per la realizzaSibilla Frigerio di
zione di un portaPro senectute.
le internet di
informazione. Il
sito
dovrebbe
riunire le iniziative per gli anziani promosse
dalle varie associazioni del cantone per strutturare meglio l’offerta di servizi e di attività.
Ci sono altre iniziative in comune in corso di
progettazione, come i corsi di informatica per
gli anziani, che verranno realizzati con la collaborazione di Flavio Ercolani, presidente della
sezione Aapi del Luganese.
■ AGENDA
Soggiorni marini e montani
Info: Sergio Ercolani, Segretariato Cantonale AAPI, Lugano.
Tel. 091 9102021
Igea Marina
Dal 26 agosto al 7 settembre fr.1.050
Supplementi: fr. 300 camera singola, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria. Hotel
Diana *** in posizione centrale a pochi passi dal
mare. Atmosfera accurata con la direzione della
famiglia Gori. Camere con servizi privati, TV/SAT,
telefono, asciugacapelli e ascensore. Tre menu a
scelta e buffet a colazione, buffet di insalata e
dessert ai pasti. Convenzione con operatore per i servizi di spiaggia.
La quota comprende: viaggio, pernottamento in albergo, pensione completa con bevande ai pasti, mance, assistenza. Iscrizioni entro il 28 luglio. Minimo: 18 partecipanti.
Locarno
Martedì 25 luglio, gita pomeridiana dedicata al
Mendrisiotto, con visita guidata dal presidente dell’AAPI sezione di Mendrisio, Carlo Fontana, alla
chiesa Rossa di S. Pietro. Segue merenda in un
grotto della zona. Costo fr. 35 (non soci fr. 40).
Iscrizioni: tel. 091 7513052 entro il 19 luglio.
Lugano
Visita al centro svizzero di calcolo scientifico
(CSCS) a Manno, giovedì 6 luglio, ore 14. Info e
iscrizioni: tel. 091 9102021.
Gita in Umbria, dal 2 al 6 ottobre. Costo fr.
1.055, supplemento singola fr. 190, assicurazione
annullamento obbligatoria, fr. 32. Info e iscrizioni:
tel. 091 9102021, entro il 31 luglio.
Al Centro AAPI, tombola tutti i martedì ore 15.
Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina.
Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021.
Mendrisio
Flims - Dorf
(1100 m. s/m)
Dal 4 all’11 agosto fr. 910
Flims, con i suoi laghetti idilliaci, le sue foreste favolose e il magico mondo alpino che lo circonda, poggia su un terrazzo, protetto dai venti e ben soleggiato. È luogo di villeggiatura, da oltre un secolo,
grazie al clima mite e salubre; possibilità di meravigliose passeggiate pianeggianti. Supplementi:
Camera doppia uso singola fr. 160, camera singola fr. 70, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria.
Hotel Curtgin*** al centro del paese, in posizione tranquilla, atmosfera particolare con
la cortese gestione della famiglia Moser. Camere dotate di doccia/WC, radio, telefono
e TV, sauna e solarium. La quota comprende: viaggio in torpedone, pensione completa (bevande escluse), mance e assistenza. Minimo: 20 partecipanti.
Passeggiata a piedi all’Alpe di Brusino, martedì 4
luglio, ore 14.30 (se brutto tempo giovedì 6 luglio,
stessa ora, stesso posto). Partenza stazione della
funivia al Serpiano. Il trasporto fino al punto di partenza avverrà con mezzi privati. Chi dispone di
posti in auto si metta a disposizione, mediante
accordi telefonici. Info: tel. 091 6405111.
Tre Valli
Passeggiata sui monti Mornera, martedì 27 giugno. Trasferimento in torpedone a Monte Carasso, salita con teleferica a Mornera, pranzo all’ostello Curzutt.
Nel pomeriggio passeggiata (circa 15 minuti) in
uno splendido castagneto, e visita della chiesetta
di San Bernardo. Costo fr. 45, non soci fr. 60. La
gita avrà luogo solo con il bel tempo.
Iscrizioni entro il 23 giugno (tel. 091 8730120).
21
22 giugno 2006
ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
Capri, Sorrento e Napoli,
le perle della Campania
Clementino Leonardi
l 22 maggio, una quarantina di soci AAPI
del Locarnese si sono ritrovati per la tradizionale gita di più giorni, meta Sorrento e
Capri. Con un confortevole pullman dell’agenzia Giosy Tours si è intrapreso il viaggio fino
all’albergo Gran Paradiso di Sorrento, situato
in collina e con vista mare sul golfo di Napoli.
Il giorno successivo abbiamo visitato l’isola
di Capri, l’isola dei sogni che secondo un antico mito è stata la sede preferita delle Sirene, e
che sorge splendente dalle acque del Golfo di
Napoli.
Flavia, una gentile guida locale, ci ha raccontato la storia di quest’isola, la cui fama è
legata da secoli alla superba e straordinaria
bellezza della natura. Amata dagli imperatori
romani, cantata da poeti e musicisti, è ammirata da turisti di tutto il mondo.
Capri è un’isola non molto grande, è una
manciata di scogliere emergenti dalle acque
limpide del Golfo, eppure, come un piccolo
scrigno, accoglie in sé bellezze incomparabili,
tanto che le è stato attribuito l’appellativo di
«perla del Tirreno». Le sue superbe scogliere
si stagliano nitide all’orizzonte; le bianche
pareti rocciose precipitano nel mare sottostante, mescolandosi con l’azzurro dell’acqua. Lo
sguardo del visitatore scopre ovunque panorami incantevoli, angoli di intensa suggestione, i
superbi faraglioni e l’incanto della Grotta
Azzurra.
Splendida anche la visita della città di Napoli, terza città d’Italia, con circa 3 milioni di abitanti, di cui un milione nel solo centro. Dopo
aver ammirato il porto, le viuzze con i suoi mercatini e altre particolarità, abbiamo visitato la
prestigiosa e decantata piazza del Plebiscito,
la più antica Caffetteria di Napoli, gustando il
prelibato caffè alla nocciola, e la bella galleria
Umberto I. Dopo Napoli, gli spendidi scavi
I
archeologici di Pompei, antica
città distrutta dall’eruzione del
Vesuvio il 24 agosto del 79 dopo
Cristo. Per la posizione strategica era oggetto di grande attenzione da parte di Greci prima e dagli Etruschi poi.
Dalle montagne dell’Irpinia alla fine del V secolo scesero i Sanniti che posero fine alle contese greche ed etrusche impadronendosi di gran
parte della Campania.
Quel giorno di agosto s’annunciò con uno
splendido sole e i pompeiani, tutti presi dal loro
lavoro e dalla vita frenetica che si svolgeva
nella città, non sapevano che quel sole meraviglioso lo avrebbero visto per l’ultima volta.
Nelle prime ore del pomeriggio la cima del
Vesuvio si squarciò con uno spaventoso boato
e dalla bocca del vulcano un nero fiume di
cenere e lapilli coprirono la città, seminando
dovunque morte e distruzione. Così, sotto sei
o sette metri di terra, si addormentò la gloriosa
Pompei.
Dopo 1.700 anni l’architetto Domenico Fontana, impegnato per lavori di bonifica nella
valle del Sarno, fece scavare un cunicolo e
s’imbattè in alcune iscrizioni. Il luogo dello
scavo corrispondeva alla zona dell’anfiteatro,
ma nessuno sospettò di essersi imbattuto in
una città sepolta. Fino ad oggi sono stati riportati alla luce circa quattro quinti di Pompei.
Il soggiorno è continuato con la visita alla
divina Costiera Amalfitana: Praiano, Furore,
Conca dei Marini e Amalfi. Il tratto di costa va
da Positano fino a Vietri sul Mare, alle porte di
Salerno. Positano apre a occidente il palcoscenico meraviglioso della Costiera. Fu colonia romana e rinomato luogo di vacanza fino
all’anno 1000, fu possedimento dell’Abbazia
benedettina di S. Vito, da cui si liberò in seguito a una rivolta popolare.
Amalfi fu la prima delle quattro Repubbliche
marinare, che a turno, dominavano commer-
cialmente e militarmente il Mediterraneo fino
alla scoperta dell’America nel 1492. Si narra
che la città debba il nome ai suoi fondatori,
coloni romani provenienti dal villaggio di
Melphi. Dopo la visita della cittadina e del suo
bel Duomo, proseguimento del viaggio passando per i paesi di Strani, Ravello, Scala,
Minori e sosta a Maiori per il pranzo a base di
pesce. E poi Erchie, Cetara giungendo a Vietri
sul Mare, ammirando il Golfo di Salerno.
Abbiamo poi visitato il santuario della Madonna del Rosario di Pompei, impressionati dalla
testimonianza della folla, dei pellegrini e della
grande devozione.
Dopo il pernottamento a Orvieto, abbiamo
visitato la maestosa Abbazia di Montecassino,
fondata da S. Benedetto verso l’anno 529 e
sorta sulla base di una precedente fortificazione romana del Municipium di Cassinum.
Il monastero fu distrutto verso il 577 dai Longobardi del Duca Beneventano Zotone e rinacque agli inizi del Secolo VIII per opera del bresciano Petronace su mandato di papa Gregorio II. Nell’883 i Saraceni invasero il Monastero, lo saccheggiarono e lo incendiarono.
Nel 1349 avvenne la terza distruzione a
causa di un terremoto, e dell’edificio non restarono che poche mura. Nella fase finale della
seconda guerra mondiale Montecassino fu
bombardata e la ricostruzione durò 30 anni.
L’ultimo giorno di questo indimenticabile
viaggio, sotto il segno anche del bel tempo,
abbiamo fatto sosta per il pranzo in località Frascarolo di Busseto alla Trattoria Cottogni.
I partecipanti hanno espresso soddisfazione
per l’ottima organizzazione del soggiorno. Grazie a tutti coloro che ne hanno fatto parte.
Da Mendrisio al Grütli per ripercorrere la storia della Svizzera
ramite queste righe vogliamo ringraziare
infinitamente il Signore e gli organizzatori
del magnifico viaggio a Svitto dello scorso
23 maggio.
Durante la visita all’Archivio nazionale (nella
foto) abbiamo potuto vedere alcuni dei patti federali originali (documenti su pergamena e redatti in
latino). Uno di questi era il patto del 1291, il documento reale che ha sancito la fondazione della
Confederazione.
Nella Cripta della Beata Maria Teresa Scherer
a Ingenbohl abbiamo assistito alla messa celebrata da don Gianfranco Quadranti.
Ci siamo poi recati al praticello del Grütli (Rütli),
celebre per il giuramento ivi fatto nel 1307 da
Werner Stauffacher, Arnold von Melchtal e Walter Fürst insieme ad altri 33 svizzeri, fatto per libe-
T
rare la Svizzera dagli abusi dei balivi asburgici. In
questo suggestivo praticello è stato intonato con
grande gioia l’Inno nazionale (Salmo svizzero).
Molta è stata l’emozione, e affascinati dall’atmosfera unica, si percepiva chiaramente la realtà
del Salmo svizzero «quando bionda aurora il
mattin c’indora l’alma mia t’adora Re del ciel!».
Una gita bellissima che ha lasciato in tutti i settanta partecipanti un ricordo indelebile. Dio ha
infatti provveduto a tutto il necessario per renderci felici. Nella Sua presenza si gode di una
immensa felicità, e fino alla fine Lui provvederà a
ogni cosa.
Un grazie a chi ha organizzato la gita: all’AAPIOCST, sezione Mendrisiotto, al presidente Carlo
Fontana e a don Gianfranco Quadranti.
Giovanni e Dina Selcioni, Mendrisio
22 giugno 2006
GIORNALE APERTO
■ LE DOMANDE DEI LETTORI
Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate.
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Dal medico per l’invalidità: chi paga le spese di viaggio?
D
Cari amici del Lavoro,
ho una domanda da sottoporvi.
A seguito di una mia richiesta per il riconoscimento dell’invalidità, l’assicurazione invaldità del Cantone Ticino mi scrive che prossimamente sarò sottoposta a un accertamento
medico all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona. Per motivi di salute devo essere accompagnata da mio marito in quanto non sono in
grado di viaggiare da sola. Ma chi paga le
spese di trasporto?
Ringrazio della risposta e vi saluto con simpatia.
M.N. - Melide
L’Assicurazione invalidità (Ai) di regola rimborsa le spese di trasporto con mezzi pubblici
necessarie per l’attuazione dei provvedimenti
di accertamento e d’integrazione seguenti:
Provvedimenti sanitari
Integrazione professionale
Istruzione scolastica speciale
Adattamento o riparazione di mezzi ausiliari.
R
Gentile signora,
nella comunicazione l’assicurazione invalidità avrebbe dovuto allegare un promemoria
concernente il rimborso delle spese di viaggio.
Se non lo avesse ricevuto può chiederlo,
anche telefonicamente, alla Cassa di Compensazione Avs-Ai di Bellinzona. Qui di seguito, brevemente, riportiamo le condizioni previste per il rimborso in questione.
■ VITA NOSTRA
Felicitazioni
a Marco Sironi di Carlazzo, socio
settore Personale di vendita, e alla
moglie Lorena, per la nascita di Chiara, alla quale auguriamo un futuro
sereno e ricco di ogni gioia, accanto al
nonno Ferruccio, cantante e musicista.
Congratulazioni
a Giuseppe Genovese, socio segretariato del Luganese, che ha festeggiato i 25 anni di attività alle dipendenze
di Coop.
Condoglianze
a Salvatore La Delfa di Rodero,
socio settore Pavimentazioni stradali,
e a tutti i familiari, per la prematura
scomparsa del fratello Francesco.
a Emilio e Donato Corti, a Lauretta,
e a Massimo Zaghen, collega del
segretariato di Mendrisio, e a tutti i
familiari, per la scomparsa della cara
mamma e suocera Enrica Corti.
a familiari e parenti di Ado Gianoli,
socio sezione Edili Locarno, deceduto
negli scorsi giorni.
a Isabelle Nazzaruolo, socia della
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
(OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano
Redattrice responsabile
Antonella Sicurello
Segretaria di redazione
Maurizia Conti
sezione Personale di Vendita Locarno,
e a tutti i famigliari, per la scomparsa
del caro papà Piero Casetta.
a familiari e parenti di Ezio Acquadro, socio della sezione AAPI Locarno,
deceduto negli scorsi giorni.
ai familiari e parenti di Giuseppe Pellegrini, socio della sezione AAPI Locarno, deceduto negli scorsi giorni.
a Fernando Poncioni, socio della
sezione pensionati dello Stato Locarno,e a tutti i familiari, per la scomparsa
della cara mamma Margherita.
alla moglie Antonietta, alle figlie
Adriana e Franca, ai familiari tutti, per
la scomparsa del loro caro congiunto
Antonio Moretti di Balerna, socio AAPIOCST Mendrisio.
alla moglie, ai figli, al genero, al fratello, ai parenti tutti, per la scomparsa
del loro caro Costante Boldrini, socio
segretariato del Luganese, settore
Alberghi.
alla moglie Angelica, ai figli Maruska,
Nils e Nadine, alla sorella Marianne
Belli, e parenti tutti, per la scomparsa
del loro caro congiunto Jörg Kaempf,
socio AAPI del Luganese.
Redazione e amministrazione
via Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551,
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Vengono rimborsate le spese di trasporto:
Della persona assicurata
Di una persona che deve necessariamente
accompagnarla
Dei familiari venuti in visita
Del veicolo dell’invalido, dei bagagli necessari.
Vengono risarcite di regola solo le spese per
i tragitti effettuati con mezzi di trasporto pubblici (2° classe). Agli assicurati che utilizzano
un veicolo privato viene rimborsato il controvalore del prezzo di un biglietto di 2° classe.
Se, a causa dell’invalidità, l’assicurato deve
utilizzare un altro mezzo di trasporto come
un’auto privata o un taxi, gli vengono risarcite
le relative spese. Di regola l’Ai rimborsa 45
centesimi per chilometro percorso con un’auto
privata.
Con altrettanta simpatia ricambio i saluti.
Antonio Cartolano
Coordinatore patronato Acli Svizzera
Camillo Jelmini Indimenticabile
presidente dell’OCST
nove anni dalla scomparsa ricordiamo con affetto e rimpianto la figura dell’indimenticato Camillo Jelmini,
A
avvocato, politico e presidente dell’OCST.
Su invito di mons. Del-Pietro, Camillo iniziò l’attività di consulente dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese nel
1954 - continuando la sua militanza sindacale per oltre quarant’anni. Collaborò a fianco di Monsignore e nel 1971
venne nominato vicepresidente cantonale. Fu presidente
dal 1987 al 1996.
Collaborò assiduamente anche con il Lavoro per il quale
scrisse numerosi articoli sulla politica e sulla socialità.
Alla famiglia cristiano-sociale ha dedicato il suo assiduo
impegno sia politico che professionale, battendosi in
favore della socialità e per i diritti dei
lavoratori.
Lo ricordiamo per
quanto fatto in
favore del suo
Paese e del suo
sindacato, specialmente a favore dei più deboli.
Consiglio esecutivo
Presidente: Romano Rossi
Vicepresidente: Bruno Ongaro
Membri: Carla Albertoli, Fausto
Leidi, Gianfranco Poli, Roberto
Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado
Robbiani, Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e Copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano: Dario Tettamanti
Mendrisio: Alessandro Mecatti
Bellinzona: Paolo Locatelli
Locarno: Arturo Trezzini
Tre Valli: Giancarlo Nicoli
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22 giugno 2006