Registrati Entra
Voce Discussione
Leggi Altro
Ricerca
Gang (gruppo musicale)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pagina principale
Ultime modifiche
Una voce a caso
Vetrina
Aiuto
Comunità
Portale Comunità
Bar
Il Wikipediano
Fai una donazione
Contatti
Stampa/esporta
Crea un libro
Scarica come PDF
Versione stampabile
Strumenti
Puntano qui
Modifiche correlate
Carica su Commons
Pagine speciali
Link permanente
Informazioni sulla
pagina
Elemento Wikidata
Cita questa voce
Lingue
Modifica link
I Gang, a volte chiamati anche con la denominazione completa The Gang, sono un gruppo
folk rock militante italiano. Nati come Paper’s Gang sul finire degli anni settanta e fortemente
ispirati ai Clash, furono inizialmente parte della scena punk marchigiana, alla quale sono
riconducibili gruppi come Rivolta dell'odio, Cracked Hirn ed Azione non violenta di Ancona, i
Cani di Pesaro, i Reig di Macerata ed i Dictatrista di Ascoli Piceno. I loro suoni virarono poi
sempre più verso il folk, mantenendo testi fortemente politicizzati ed una particolare attenzione
per il combat rock.
Indice [nascondi]
1 Storia
1.1 Gli esordi
1.2 I primi album
1.3 La svolta
1.4 Lavori più recenti
2 Formazione
3 Discografia
4 Note
5 Bibliografia
6 Collegamenti esterni
Storia
[modifica wikitesto]
Gli esordi [modifica wikitesto]
The Gang
The Gang a Linaro, frazione di Mercato
Saraceno
Paese d'origine
Italia
Genere Folk rock
Punk rock
Combat folk
Periodo di 1984 – in attività
attività
Album 17
pubblicati
Studio 11
Live 6
Sito web the-gang.it
Pur servendosi di altri musicisti, il nucleo dei Gang è formato dai due fratelli Sandro e Marino
Facebook Twitter
Severini, entrambi nativi di Filottrano, in provincia di Ancona e dal "terzo gang" per 5 dischi
Instagram Youtube
Andrea Mei. Formano il primo gruppo durante l'adolescenza, siamo verso la metà degli anni
Google+
settanta, il momento in cui comincia a manifestarsi, musicalmente e in altri ambiti, il fenomeno
del punk, coi Sex Pistols. I due fratelli Severini si recano a Londra ed entrano in diretto contatto
con la scena sociale e musicale esplosiva della capitale inglese. Capiscono che il punk non è soltanto un generico "fenomeno di costume",
ma un tentativo assai concreto di salvaguardia organizzata dei diritti e della qualità della vita. Il punk inglese era costituito in gran parte da
disoccupati e emarginati provenienti dalle periferie londinesi.[1] Qui matura la scelta di Sandro e Marino Severini.
Il primo nome del gruppo è Paper’s Gang, per il soprannome di famiglia “Paparè”, da cui l'inglesizzazione Paper's, mentre “Gang” ricorda le
bande di strada e di bar della vita giovanile di provincia.[2]
Assumono quindi come proprio modello il gruppo dei Clash: tornano a casa, si tagliano barba e capelli e cominciano un periodo di
repertoriazione, di studio e di strutturazione dei testi. I primi pezzi vengono composti direttamente in lingua inglese, con tematiche e
musicalità riprese da due album fondamentali dei Clash, London Calling del 1979 e il successivo Sandinista! che contribuisce a far
conoscere loro la realtà del Sud del mondo, degli sfruttati, degli emarginati. È questo il "leitmotiv" dei Gang.
Il neonato gruppo si imposta nella classica struttura rock con due chitarre, basso e batteria: Sandro Severini si occupa della parte
strettamente musicale, mentre Marino compone i testi e canta. I primi concerti si svolgono in ambito strettamente locale, con puntate a
Ancona e Macerata.[1]
I primi album [modifica wikitesto]
Per approfondire, vedi Tribes' Union, Barricada Rumble Beat e Reds (album).
Nel 1984 i Gang hanno pronto un numero sufficiente di pezzi propri, già consolidati durante i concerti, e decidono di far uscire un album
autoprodotto. Si tratta di Tribes' Union, comprendente otto brani scritti certamente sotto l'influenza dei Clash, ma nel quale si nota anche la
crescente influenza del musicista inglese Billy Bragg (autore anche di una celebre "neo-versione" inglese dell'Internazionale scritta su
suggerimento o istigazione di Pete Seeger), un artista che riesce a condensare sia la natura del primo punk, sia quella del più classico
folksinger, con chitarra e armonica a bocca. Le tematiche dei Gang sono subito militanti: la classe politica, il potere, le difficoltà del vivere
quotidiano. Il gruppo viene chiamato Gang in onore della mitica immagine del fuorilegge, da Robin Hood a Jesse James.
Tribes' Union viene accolto favorevolmente dalla stampa specializzata[3] e arriva ottavo al "referendum della critica" della rivista Musica e
Dischi. Musica dura e diretta, testi di grande impatto politico e sociale; anche se i testi sono in inglese, qualcuno comincia a parlare
timidamente di un vero rock italiano.[4]
I Gang si schierano in favore di ogni lotta civile e si esibiscono anche assieme a gruppi come The Pogues, i Blasters, The Jesus & Mary
Chain e, infine, assieme allo stesso Billy Bragg. È l'epoca di pezzi dal titolo inequivocabile, come Libre El Salvador, Against The Dollar
Power (High Rise) ecc. Nel 1986 esce il loro secondo LP, Barricada Rumble Beat, sempre in inglese e ancora più esplicito nei testi. Ma
qualcosa cambia gradualmente: il ritmo si contamina, appaiono cadenze rhythm'n'blues e i Gang si avvicinano sempre maggiormente alla
tradizione popolare, accostandosi alla black music e alla realtà sociale afroamericana.
converted by W eb2PDFConvert.com
Nel 1989 esce un album interlocutorio, Reds; lo stesso anno firmano un contratto con una grossa casa discografica, una major come la
CGD, che lascia peraltro loro la più ampia libertà di espressione assicurando nel
contempo la necessaria distribuzione. Stanno finendo gli anni ottanta, il "decennio del
riflusso"; cadono una dietro l'altra ideologie e utopie, ma i Gang vanno del tutto
controcorrente. I fratelli Severini pur laureati entrambi in giurisprudenza, preferiscono
continuare a fare i fattorini per dedicarsi alla musica. Non vedono molto bene
tendenze che dal punk si avvicinavano alla new wave o al dark distaccandosi dal
popolare e confluendo in un intellettualismo spesso di maniera. Già in Red si intravede
la svolta dei Gang, legata alle proprie radici, la band diventa di sette elementi con
l'inserimento di sax, violino e flauto, e vi è l'incontro con Ambrogio Sparagna.
Sandro e Marino Severini
La svolta [modifica wikitesto]
Per approfondire, vedi Le radici e le ali, Storie d'Italia e Una volta per sempre.
All'inizio degli anni novanta lavorano a una trilogia con la quale compiono la scelta definitiva (e epocale) di passare a comporre testi in
lingua italiana. Questa svolta è quasi obbligata: hanno imparato la lezione dai Clash, ma per fare canzone politica, sociale, di denuncia sulla
situazione italiana, non si può cantare in inglese. Anche dal punto di vista musicale, i tre album pescano nella tradizione musicale popolare,
e possono essere annoverati tra i primi e migliori album folk rock (o combat folk, per dirla come i Modena City Ramblers) italiani. Alle chitarre
elettrica Marino sostituisce una chitarra acustica a dodici corde, si aggiungono violino, fisarmonica, armonica a bocca, fiati e anche bande di
paese (Oltre).
Il primo risultato è l'album Le radici e le ali (1991), un album del tutto schierato nel
solco della tradizione dell'internazionalismo. Dichiarano i fratelli Severini:
« Se ci chiedete da che parte stiamo, noi rispondiamo con il Sud perché pensiamo
che, come nella Guerra del Golfo, i conflitti che insorgeranno nei prossimi anni
dovranno essere visti da un’angolazione diversa da quella precedente, non in termini
ideologici ma di interessi contrastanti tra Nord opulento e Sud straccione. Noi ci
identifichiamo nella tradizione dell’internazionalismo. Il nostro lavoro va inquadrato
nell’ambito di quella sinistra che si suol dire “eretica”, fatta di gruppi che si sono
sviluppati fuori o ai margini del movimento operaio: il sindacalismo rivoluzionario, le
Pantere Nere, il guevarismo, il sandinismo, il maoismo, il trotzkismo, passando per le
esperienze di casa nostra come Lotta Continua e Potere Operaio… e l’elenco può
continuare e includere i movimenti nazionalistici dei Paesi Baschi o dell’Uster, l’OLP,
i verdi, SOS Racisme, i punk anarchici. Per certi versi ci sentiamo vicini anche alla
teologia della liberazione. Se si vuole capire la nostra musica bisogna tenere conto
dello sviluppo economico che ha avuto questo paese e delle contraddizioni diverse
che ha generato nel Nord e nel Sud. La musica in questo genere di lotta è sempre
stata punto di riferimento e strumento di aggregazione: lo fu per Woody Guthrie, a cui
stava a cuore l’unità dei lavoratori in un momento di trasizione tra la cultura agricola e
quella industriale, lo fu per Victor Jara e Violeta Parra in Cile contro il regime di
Pinochet e per il canto delle mondine, nel vercellese di metà secolo, quando scelsero
lo sciopero. Oggi i giovani, come categoria sociale antagonista e portatrice di nuovi
valori in contrapposizione a quelli del sistema, non ci sono più, o almeno restano
sacche di resistenza che sopravvivono in piccole riserve. La “generazione” oggi non è
più sintomo di controcultura o ribellismo. I giovani negli ultimi quindici anni sono stati
vittime di un’omologazione crescente e questo mito interclassista riversato su di loro,
è ora funzionale al sistema. Il rock non è dunque più la bandiera della cultura
giovanile, anzi in seguito ad una tendenza diffusa di conformazione della musica ad
altri generi di consumo è in atto un certo accantonamento del rock a favore di un
orientamento deciso verso la pop music. Questo non significa che il rock sia morto,
ma che è tempo che si rinnovi e trovi nuova aspirazione, non necessariamente nel
mondo giovanile »
(Marino Severini[1])
Marino Severini live a Filottrano 23 agosto 2007
Il progetto è quello di fondere il rock con la tradizione popolare, nel senso di dare una vera identità culturale alla propria musica. Alle chitarre
elettriche, slide e dobro si aggiungono il violino, il mandolino, il tin whistle, l'oboe e lo shannaj. In quest'ottica deve essere visto Storie d'Italia,
il loro secondo album in italiano che vede la produzione artistica e la collaborazione con Massimo Bubola, del 1993. Un album che contiene
brani che parlano delle lotte partigiane, come la bellissima e suggestiva ballata Eurialo e Niso nella quale viene rielaborata la leggenda dei
due amici combattenti narrata da Virgilio nell'Eneide.
Nei Gang entra in pianta stabile il tastierista e fisarmonicista Andrea Mei e si formano collaborazioni fruttuose con artisti del calibro di
Antonello Salis, Antonello Ricci, Mauro Pagani, Daniele Sepe e Davide Riondino. Il 1º maggio 1991, nel corso del tradizionale concerto
offerto dalla confederazione sindacale CGIL-CISL-UIL a Roma, in Piazza San Giovanni (la tradizionale "Piazza della Sinistra"), i Gang
leggono un comunicato con cui si invitano tutti i lavoratori italiani allo sciopero generale contro il governo di Bettino Craxi[5]. Questo avviene
in diretta sulla RAI, il che preclude in seguito ogni accesso del servizio radiotelevisivo pubblico ai Gang.
Seguono brani scottanti come 200 giorni a Palermo, dedicata all'omicidio del senatore del Partito Comunista Italiano Pio La Torre,
assassinato dalla Mafia il 30 aprile 1982; i fratelli Severini vengono denunciati per aver coinvolto nella canzone personaggi come l'ex
sindaco di Palermo Vito Ciancimino, l'eurodeputato Salvo Lima (a sua volta ucciso in un agguato mafioso il 12 marzo 1992), e soprattutto gli
esponenti PCI Russo e Sanfilippo. Ai Gang vengono chiesti 500 milioni delle vecchie lire come risarcimento morale.
Nel 1995 si conclude la trilogia "italiana" con l'album Una volta per sempre che contiene brani che parlano dei sette figli di Alcide Cervi, La
pianura dei sette fratelli , di Pier Paolo Pasolini (Il buco del diavolo), dell'avvento del berlusconismo in Italia (La corte dei miracoli )
converted by W eb2PDFConvert.com
Lavori più recenti [modifica wikitesto]
Per approfondire, vedi Fuori dal controllo, Controverso, Nel tempo e oltre, cantando, Il seme e la speranza e La rossa primavera.
Si sviluppa nel contempo un nuovo rapporto dei Gang con l'arte e con il loro percorso
individuale; cominciano ad essere attratti dall'epica e dalla poesia narrativa,
sviluppando così la metafora e il linguaggio profetico come antidoto alla perdita della
memoria individuale e collettiva, uno dei mali della società italiana contemporanea.[1]
Nasce l'album Fuori dal controllo, dedicato a dieci personaggi della storia d'Italia visti
come eretici, appunto come "fuori dal controllo": ci sono Giordano Bruno, Davide
Lazzeretti, Pier Paolo Pasolini, Pino Puglisi (il parroco palermitano ucciso dalla Mafia),
Sacco e Vanzetti, Ilaria Alpi (la cui misteriosa fine viene analizzata nella canzone Chi
ha ucciso Ilaria Alpi? , nella quale si ipotizza un contatto tra le indagini della
giornalista e un traffico d'armi internazionale che avrebbe portato anche alla tragedia
del Moby Prince, il traghetto incendiatosi nel porto di Livorno il 10 aprile 1991,
tragedia nella quale morirono 140 persone) e Santa Maria Goretti. Con Fuori dal
controllo i Gang tornano anche alla classica struttura rock basso-chitarre-batteria.
Entrano all'inizio del 1997 nella band al Basso Francesco Caporaletti (tuttora bassista
dei Gang) e Paolo Mozzicafreddo alla batteria!!
Nell'album Controverso (2000) interviene, con la lettura di una sua poesia intitolata
Reflesciasà (cioè réfléchis à ça pronunciato alla napoletana) il poeta e scrittore Erri
De Luca. Nello stesso album si segnala il brano Paz, dedicato a Andrea Pazienza.
Nella primavera del 2001 nasce il progetto Gang City Ramblers che congiunge due
generazioni di combat-(folk)-rockers i Modena City Ramblers con i Gang, sullo stesso
Sandro Severini live a Filottrano 23 agosto 2007
palco a interpretare brani delle due formazioni.
Il 25 aprile dello stesso anno i due gruppi si esibiscono in un indimenticabile concerto
a Macerata in una Piazza Mazzini stracolma di oltre 6.000 persone arrivate da tutti gli angoli della Regione.
Nel 2002 fanno girare in rete una canzone clandestina, All'ultimo sangue , regalata al movimento per la pace, contro ogni guerra.
Nel 2004 pubblicano insieme al gruppo di ricerca e canto popolare marchigiano de La Macina, Nel tempo e oltre cantando, dove vengono
riarrangiati e riproposti brani storici di entrambe le formazioni quali Sesto San Giovanni, Kowalsky dei Gang e Cecilia, Stavo in bottega che
lavoravo de La Macina; non è un disco dei Gang, né un disco della Macina, i due repertori vengono stravolti: i canti popolari diventano brani
rock e le canzoni dei Gang sembrano canzoni dei nostri nonni.
Nel 2006, infine, è la volta dell'ultimo album, intitolato Il seme e la speranza. Il disco è dedicato al lavoro della terra e realizzato in
collaborazione con la Regione Marche. Canzoni nuove, qualche rifacimento e collaborazioni con artisti incontrati durante gli ultimi anni. Lo
spirito dell'album è quello della testimonianza storica delle radici contadine del nostro Paese. Nell'album canzoni di Resistenza: 4 maggio
1944-In memoria , canzone dedicata ad una rappresaglia nazifascista avvenuta il 4 maggio 1944 a Sant’Angelo di Arcevia nella provincia
di Ancona, dove vennero uccise barbaramente 63 persone, partigiani e civili, tra questi i componenti della famiglia Mazzarini, una famiglia
contadina che aveva offerto rifugio e riparo ai partigiani che operavano in quella località; La pianura dei sette fratelli riletta dal Coro delle
Mondine di Novi, testimonianza come i brani dei Gang appartengano ormai alla tradizione popolare;[6][7] A Maria. C'è Woody Guthrie di This
Land is my land che vede numerosi ospiti e che è stata inserita recentemente nell'archivio Guthrie. C'è Lacrime del sole nuovo inno
contadino. Un disco dedicato all'"umanesimo contadino" come ama dire Marino Severini durante i concerti. Il disco è registrato in casa per
permettere a Paolo Mozzicafreddo, batterista dal 1997, già malato, di partecipare alle registrazioni. Morirà il 19 giugno 2006 all'età di 31
anni. Viene quindi sostituito da Piero Montecchiari.
L'ultima uscita discografica è il doppio bootleg live Dalla polvere al cielo (stampato in 1000 copie) uscito nel luglio 2008 e reperibile per ora
soltanto tramite il loro sito ufficiale. Sempre nell'estate 2008, Piero Montecchiari è sostituito da Francesco Bigoni
Nel 2008 inizia una tournée teatrale con Daniele Biacchessi che unisce canzoni dei Gang con recitati e che parla delle storie d'Italia, dalle
stragi naziste alle bombe di stato, da Peppino Impastato a Falcone e Borsellino, dal quale viene poi tratto il disco Il paese della vergogna.
Il 28 febbraio 2009 i Marino e Sandro insieme al batterista degli inizi e al bassista dei Malavida, in occasione del 25º anniversario dal primo
album fanno una riunione per un concerto in cui ripropongono i brani del periodo punk in inglese. La serata viene registrata e darà vita al
disco Tribe's reunion pubblicato l'anno successivo.
Nel maggio 2010 i Gang cambiano nuovamente batterista: Diego Garbuglia prende il posto di Bigoni.
Il 10 aprile 2011 è prevista l'uscita di un nuovo album, che sarebbe dovuto uscire nel 2010, dal titolo La rossa primavera insieme al gruppo
romano dei Ned Ludd che raccoglierà i canti della Resistenza, dai brani storici alle canzoni d'autore dedicate all'argomento. Alla batteria
prende posto un nuovo batterista, Luca Ventura. Il 23 ottobre dello stesso anno viene pubblicato l'album Quando gli angeli cantano a nome
"Gang e i suoi fratelli", registrazione dell'evento "Un giorno per Paolo", concerto svoltosi a Villa Potenza (MC) del 29 ottobre 2010 in onore
del batterista scomparso Paolo Mozzicafreddo, in cui gruppi vicini ai Gang ripropongono canzoni dei Gang.
Il 31 gennaio 2012 viene pubblicato il cd live dello spettacolo Storie dell'altra Italia, dei Gang con Daniele Biacchessi e Massimo Priviero.
A fine maggio 2012 esce "Le radici e le ali, 1991-2011" un album live registrato a Filottrano il 16 settembre 2011 in occasione del
ventennale dell'uscita del loro primo album in lingua italiana, che contiene un CD con allegato un DVD contenente alcuni spezzoni della
serata e un intervento di Marino Severini relativo all'album.
Il 22 aprile 2012 al teatro "La Nuova Fenice" di Osimo Marino Severini è stato insignito del Premio Renato Benedetto Fabrizi.
Formazione
[modifica wikitesto]
Componenti attuali
converted by W eb2PDFConvert.com
Marino Severini — voce, chitarra (1984—presente)
Sandro Severini — chitarra elettrica ed acustica (1984—presente)
Francesco Caporaletti — basso, cori (1997—presente)
Fabio Verdini — organo, fisarmonica, tastiere (1999—2005, 2009—presente)
Luca Ventura — batteria (2011—presente)
Timeline
Discografia
[modifica wikitesto]
Per approfondire, vedi Discografia dei Gang.
1984 — Tribes' Union (autoprodotto)
1987 — Barricada Rumble Beat (autoprodotto)
1989 — Reds (CGD)
1991 — Le radici e le ali (CGD)
1993 — Storie d'Italia (CGD)
1995 — Una volta per sempre (CGD)
1997 — Fuori dal controllo (WEA)
2000 — Controverso (WEA)
2004 — Nel tempo e oltre, cantando - assieme a La Macina (Storie Di Note)
2006 — Il seme e la speranza (Lifegate Music)
2011 — La rossa primavera (Latlantide)
Note
[modifica wikitesto]
^ a b c d Storia : The-gang.it
^ Marino Severini in http://www.the-gang.it/wordpress/rassegna-stampa/racconti-aneddoti/la-banda-dei-paperi
^ Intervista su Rockstar n°68 maggio 1986 . URL consultato il 15-12-2010., Blu&blu
^ 'in Italia, qualche mese fa, è uscito uno dei più bei dischi rock degli ultimi tempi: un disco carico di energia e potenza, di “impegno politico” e di
lirismo, ben suonato e ben prodotto nonostante la scarsezza dei mezzi economici destinati alla sua realizzazione.' Il Mucchio Selvaggio n°85
del Febbraio 1985
5. ^ gang 1º maggio 1991 - YouTube
6. ^ 'Con la versione del Coro delle Mondine di Novi questa canzone torna a casa.' Note alla canzone nel libretto del CD.
7. ^ '“La pianura dei sette fratelli” che popolare non è ma lo diventerà e che qui è riproposta nella versione del Coro delle Mondine di Novi a ribadire
una volta in più la sua appartenenza alla grande tradizione della musica popolare' [www.bielle.org]
1.
2.
3.
4.
Bibliografia
[modifica wikitesto]
Province del rock'n'roll: geografie dell'arcipelago giovanile, a cura di Robert Clarck (Il lavoro editoriale, Ancona 1981)
Frammenti, opuscolo omaggio con Smemoranda estate 1994
Frammenti Rock, curato da Roberto Castelli, Arcana Editrice 1996
Alessandro Bolli, Dizionario dei Nomi Rock, Padova, Arcana editore, 1998, ISBN 978-88-7966-172-0.
Banditi senza tempo, Marino e Sandro Severini, Selene (collana distorsioni) 2003 ISBN 8886267649
Le radici e le ali, la storia dei Gang a cura di Lorenzo ‘Lerry’ Arabia e Gianluca Morozzi, Fernandel, 2008 ISBN 978-88-87433-98-2
Arturo Compagnoni - Italia '80. Il Rock indipendente italiano negli anni ottanta (Edizioni Apache 2004)
Gianluca Testani (a cura di), Enciclopedia del rock italiano, Arcana Editrice, 2006, p. 74.
Collegamenti esterni
[modifica wikitesto]
Sito ufficiale del gruppo
V·D·M
Portale Marche
Gang
Portale Punk
[mostra]
Portale Rock
Categorie: Gruppi musicali italiani Gruppi musicali folk rock Gruppi musicali combat folk Gruppi musicali costituitisi nel 1984
Gruppi musicali in attività Gruppi e musicisti delle Marche
converted by W eb2PDFConvert.com
Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 6 ott 2014 alle 23:49.
Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli.
Wikipedia® è un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.
Politica sulla privacy Informazioni su Wikipedia Avvertenze Sviluppatori Versione mobile
converted by W eb2PDFConvert.com
Scarica

Marino SEVERINI