Ulteriori informazioni Internet www.meteosvizzera.ch/aviazione L'offerta di meteorologia aeronautica per la Svizzera. www.meteosvizzera.ch/strade Il tempo sulle strade, per una pianificazione professionale degli interventi. www.meteosvizzera.ch/tempolibero Per tutti coloro che praticano un'attività nella natura. SMS Inviate la parola chiave al numero di telefono 162 (CHF 0.40) Avviso maltempo (Abo) START MALTEMPO (CHF 0.60) Previsione gelo regione XXX GELO XXX (LUG; LOC) www.winterthur.com/ch/velivoli Assicurate i vostri velivoli: assicurazione responsabilità civile, incidente o casco. Scaricate i prospetti informativi. GAFOR rotte aeree GAFOR www.alpenflugwetter.com Il portale Internet transfrontaliero per le Alpi. Un servizio dei tre centri meteorologici aeronautici Austro Control, Deutscher Wetterdienst e MeteoSvizzera. (CHF 0.40) (CHF 0.40) Previsione meteo per le strade ROAD I MMS Previsione 5 giorni Svizzera METEOMMS (CHF 1.50) Telefono Consulenza personalizzata Radar meteorologico Svizzera RAINMMS (CHF 1.50) Previsione tempo libero OUTDOORMMS D (F) (CHF 1.50) 0900 162 999 (CHF 3.– + CHF 1.50 / Min.) Flash temporali START TEMPORALIMMS (NAP) (CHF 1.50) Previsioni del regime dei venti 0900 162 183 (CHF 1.20 / Min.) Il numero di telefono per ogni tempo – giorno e notte – aggiornato e competente 162 (CHF 0.50 + CHF 0.50 / Min.) Fax Meteo5giorni (CHF 2.– / Min.) MeteoSchweiz Krähbühlstrasse 58 CH-8044 Zürich T +41 44 256 91 11 www.meteosvizzera.ch 0900 554 390 2 Previsioni generali Svizzera METEO I (CHF 0.40) www.meteosvizzera.ch/162 Un pacchetto completo di servizi per tutti gli ambiti delle telecomunicazioni. 1 Java SwissRadar e CityWeather – la meteo interattiva sul vostro telefono cellulare: immagine radar attuale delle precipitazioni e previsioni a 5 giorni per 150 città del mondo. Maggiori informazioni: www.meteosvizzera.ch/162 Manuale Manuale di meteorologia aeronautica – Manuale e testo di consultazione completo per tutti gli appassionati di aviazione. Maggiori informazioni: www.meteosvizzera.ch/aviazione Sedi regionali CH-8058 Zürich-Flughafen CH-6605 Locarno Monti CH-1211 Genève 2 CH-1530 Payerne Situazioni meteorologiche tipiche della regione alpina Prefazione Nuvole 2 3-5 Radar e satelliti 6 Carta meteorologica 7 Situazioni meteorologiche tipiche della regione alpina 8 3 Nuvole Care lettrici, cari lettori Vento da ovest Il tempo atmosferico è qualcosa che concerne noi tutti. Non possiamo sceglierlo e si può fare ben poco per evitarlo. È il nostro costante accompagnatore. Tanto più importante è perciò comprenderlo, interpretarlo correttamente e sapere quali pericoli potrebbe comportare. Questo opuscolo spiega le situazioni meteorologiche tipiche della Svizzera e mostra come le Alpi siano un fattore importante per i fenomeni meteorologici. Gli avvertimenti relativi ai pericoli che possono manifestarsi durante le attività di svago o professionali e le spiegazioni dei fenomeni meteorologici rendono queste informazioni interessanti anche per le scuole. Questo opuscolo è però pure una prova di come la Confederazione e l'economia privata possano collaborare con successo. Si tratta di una pubblicazione realizzata insieme da MeteoSvizzera (Ufficio federale di meteorologia e climatologia) e da una grossa compagnia di assicurazioni, con l'obiettivo di informare la popolazione e minimizzare il rischio di danni. Auguro a tutti una piacevole lettura e un tempo adatto alle proprie attività. 9-11 Vento da est (Bise) 12-13 Vento da sud 14-15 Vento da nord 16-17 Alta pressione 18-19 Distribuzione uniforme della pressione 20-21 Tempo atmosferico e prestazioni umane 22-23 Sigla editoriale Editore Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera e Winterthur Assicurazioni Testo & Grafica K. H. Hack, www.aviamet.ch Layout www.bbgwerbung.ch Foto C. Castella, A. Jeanneret, B. Käslin, O. Liechti, F. Mäder, M. Gaia Distribuzione Winterthur Assicurazione, divisione Aviazione, casella postale 383, 8058 Zurigo Aeroporto www.winterthur.com/ch/velivoli Pascal Couchepin, Consigliere federale Copyright e ristampa solo con il consenso di MeteoSvizzera, [email protected] Salendo, l'aria si raffredda. Questo fa sì che nell'aria ascendente aumenti l'umidità relativa (rapporto percentuale fra la quantità effettiva e la quantità massima di vapore acqueo che può contenere l'aria). Quando raggiunge il punto di saturazione (umidità relativa = 100%), con un ulteriore raffreddamento il vapore acqueo (ossia acqua allo stato gassoso) condensa sui corpuscoli microscopici presenti nell'aria (fuliggine, polvere, ecc.). Si formano minuscole gocce d'acqua (da 0.001 a 0.01 mm di diametro) che hanno una velocità di caduta bassissima e che, già con una corrente ascendente praticamente impercettibile, vengono mantenute in sospensione. Un ammasso di tali goccioline diventa visibile sotto forma di una nuvola. In media in 1 centimetro cubo dell'aria di una nuvola ci sono circa 100 di tali goccioline. Se la temperatura è bassa, le goccioline gelano, formando microscopici cristalli di ghiaccio a forma di aghi, cilindri, piastrine o stelle. Le nuvole del livello medio sono composte da goccioline d'acqua e cristalli di ghiaccio. Le nuvole del livello basso contengono prevalentemente goccioline d'acqua, quelle del livello alto, soprattutto cristalli di ghiaccio. Alle nostre latitudini, quando si verificano delle precipitazioni, nella nuvola si trovano in contemporanea gocce d'acqua e cristalli di ghiaccio. I cristalli di ghiaccio crescono a spese delle gocce sopraffuse e si attaccano insieme, formando fiocchi di neve. Cadendo attraverso strati di aria più calda i fiocchi di neve si fondono, formando gocce di pioggia. Cristalli di ghiaccio a forma di aghi, cilindretti, piastrine o stelle. Le vere e proprie «nuvole da pioggia» sono nembostrati (pioggia continua di lunga durata) e cumulonembi (temporali). I banchi nuvolosi più estesi si formano sui fronti nella corrente ascensionale calda (pagina 9). L'aria cha affluisce sul versante di una montagna è costretta a salire, causando un cosiddetto sbarramento (detto anche "stau") (pgg. 14 - 16). Le bolle d'aria che si sono formate vicino al suolo per effetto del riscaldamento solare salgono e condensano, formando cumuli (pagina 20). Nuvole stratiformi fratte Nuvole stratiformi continue Nuvole cumuliformi 5 oppure 7 km In cielo si possono osservare un'infinita varietà di nubi. Le caratteristiche comuni riguardo all'aspetto, la formazione e l'altitudine permettono però di suddividere le nuvole in dieci generi differenti. I loro nomi derivano dal latino. Livello alto 6 km Cirrocumulo Cirro Cirrostrato Il cirrocumulo è una nuvola poco appariscente e sottile. È costituito da nuvolette di dimensioni molto piccole, di struttura granulosa, attaccate insieme o isolate, disposte secondo uno schema più o meno regolare. Il cirro può essere costituito da filamenti bianchi e delicati o prevalentemente da chiazze bianche oppure anche da fasce sottili. Tipico è l'aspetto fibroso, come di capelli. Occasionalmente si può osservare anche una lucentezza setosa. Il cirrostrato appare come un velo continuo traslucido, di aspetto fibroso, come di capelli, o anche liscio. Una caratteristica tipica del cirrostrato è la presenza di aloni (fenomeno ottico in forma di anello chiaro intorno al Sole o alla Luna). Stratus: Cirro: Nembo: Cumulo: Alto: 5 km Livello medio 4 km 3 km 2 km Altocumulo Altostrato Nembostrato L'altocumulo è una nuvola che si osserva molto spesso. Sovente dà vita al cosidetto «cielo a pecorelle». L'altocumulo è costituito da fiocchi, cilindri, squame, ecc. disposti orizzontalmente su uno o più strati. L'altostrato è una nuvola stratiforme, generalmente di aspetto uniforme e diffuso, che copre interamente o parzialmente il cielo. A volte l'altostrato può essere tanto sottile da permettere di vedere ancora dove si trova il Sole. Il nembostrato è la nube foriera di pioggia. Ha uno sviluppo orizzontale molto esteso, spesso di colore grigio e sovente addirittura molto scuro. Il nembostrato può causare precipitazioni continue per ore, di intensità moderata o anche forte. Stratocumulo Strato Cumulo Cumulonembo Lo stratocumulo è formato da pagnotte, cilindri o elementi simili a tessere di mosaico, disposti orizzontalmente o a strati, come nel caso dell'altocumulo. Le singole parti della nube sono però notevolmente più grandi rispetto all'altocumulo. Lo strato è una nube bassa, di colore grigio uniforme, il cui limite inferiore è notevolmente uniforme e diffuso. Lo strato si forma soprattutto quando soffia la Bise in inverno; in Svizzera viene anche detta «nebbia alta». Il cumulo ha uno sviluppo verticale, a forma di torri, che nella parte superiore si rigonfiano e ricordano un cavolfiore. La base della nube è relativamente scura e ha un andamento praticamente orizzontale. Il cumulonembo è una nube imponente e densa, con un notevole sviluppo verticale, che assume la forma di una possente torre. Il cumulonembo è la nube tipica dei temporali. Causa precipitazioni molto intense, accompagnate da fenomeni elettrici. Livello basso 1 km 0 km Superficie terrestre strato cirrus nimbus cumulus alto Radar e satelliti Carta meteorologica Nel caso del radar meteorologico la lunghezza d'onda viene scelta in modo da visualizzare soltanto le precipitazioni (pioggia, neve, grandine), ma non le minuscole goccioline d'acqua e i piccolissimi cristalli di ghiaccio che compongono le nuvole. Il radar meteorologico permette perciò di localizzare le zone di precipitazioni. Nelle precipitazioni i corpuscoli più grandi generano echi più intensi dei corpuscoli più piccoli; gli echi più forti sono causati dai chicchi di grandine. 6 Il primo satellite meteorologico è stato messo in orbita nel 1960. Al pari di altri strumenti di misura, nel corso degli anni anche i satelliti meteorologici sono stati perfezionati tecnicamente. Oggigiorno disponiamo di un sistema internazionale di satelliti meteorologici in orbita geostazionaria o polare. Alla realizzazione di questo sistema hanno partecipato soprattutto USA, Russia, Europa, Giappone e India. I satelliti geostazionari si trovano a circa 35'800 km di altitudine al di sopra dell'equatore. Essi trasmettono immagini della Terra nella regione fra 80° N e 80° S, con un'elevata risoluzione temporale. Questi satelliti permettono una buona sorveglianza dei fenomeni meteorologici. Il radar meteorologico (RAdio Detection And Ranging) è uno speciale strumento meteorologico, che permette una sorveglianza continua di determinati parametri meteorologici su una regione di grande estensione. Il radar meteorologico emette onde radio, che vengono riflesse da determinati oggetti. Misurando l'intervallo di tempo necessario perché le onde riflesse ritornino al punto di partenza (le onde radio si propagano alla velocità della luce) si può determinare la distanza dell'oggetto. La carta al suolo (o carta meteorologica al suolo) permette di avere una vista d'insieme della situazione meteorologica di una regione estesa (p.es. Europa) in un determinato momento. Le carte al suolo vengono tracciate ogni tre ore (00, 03, 06 UTC, ecc.). Su una carta al suolo comprendente l'Europa occidentale e centrale si possono trovare le osservazioni di circa 400 stazioni (a terra e su navi). I valori misurati e osservati sono riportati sulla carta meteorologica secondo uno schema prestabilito, definito dall'OMM. Per facilitare la comprensione, l'intensità dell'eco viene convertita in diversi gradi di intensità delle precipitazioni. Generalmente l'intensità viene indicata in millimetri di pioggia per ora (mm/h). In genere l'intensità massima viene assegnata a precipitazioni di oltre 100 mm/h. La risoluzione geografica è dell'ordine del chilometro. Nella rappresentazione su uno schermo la sovrapposizione con elementi geografici (fiumi, confini nazionali, aeroporti, corridoi aerei, ecc.) facilita la localizzazione degli echi delle precipitazioni. Le osservazioni e misurazioni riportate sulla carta al suolo contengono sì un gran numero di informazioni, ma non consentono di avere una rapida visione d'insieme della situazione meteorologica. Per avere una tale visione d'insieme si tracciano sulla carta linee ausiliarie e si marcano determinati eventi meteorologici. Le linee ausiliarie più importanti sono le isobare e i fronti. L'immagine radar qui in basso mostra gli echi tipici di temporali isolati (leggermente stilizzati). Le isobare (linee di uguale pressione) vengono disegnate sulla carta al suolo a distanza di 5 hPa (hPa = ettopascal = unità di misura della pressione atmosferica). La linea di discontinuità che separa l'aria polare da quella subtropicale è chiamata "fronte polare". Se sul fronte polare l'aria subtropicale calda arriva a contatto e scivola sopra a dell'aria più fredda si parla di un fronte caldo. Se l'aria polare fredda si incunea sotto dell'aria più calda, si parla di un fronte freddo. Quando un fronte freddo raggiunge un fronte caldo si genera un fronte occluso. I satelliti in orbita polare si trovano a un'altitudine di circa 800 - 900 km. Essi trasmettono immagini con un'elevata risoluzione spaziale. I satelliti meteorologici generano immagini nel campo dello spettro visibile e dell'infrarosso. Il primo satellite della serie europea METEOSAT è stato messo in orbita nel novembre 1977. A distanza di alcuni anni sono poi seguiti altri satelliti di questo tipo. I satelliti METEOSAT di seconda generazione (MSG), operativi dal 2003, producono immagini di risoluzione più elevata dei satelliti METEOSAT della generazione precedente. Un'onda del fronte polare, i fronti e i banchi nuvolosi che ne derivano si spostano approssimativamente lungo le isobare nel settore caldo. In 24 ore un'onda del fronte polare si sposta in media di circa 1000 km. Schema dei dati di una stazione sinottica Onda del fronte polare Carta meteorologica al suolo Isobare Pioggia continua Pioviggine Neve Rovescio Temporale Moderato Sulla carta al suolo le zone di alta pressione sono marcate con una «A», quelle di bassa pressione con una «B». La figura qui in alto presenta una carta al suolo dettagliata dell'Europa. Una zona di alta pressione determina il tempo sulla Scandinavia, mentre il centro di un'altra zona di alta pressione si trova a sud dell'Irlanda. Sull'Atlantico centrale c'è un'estesa depressione. Cumulonembo AC castellano Nebbia Fronte caldo Echi Debole Inoltre nelle carte al suolo vengono evidenziati determinati fenomeni meteorologici. L'aria si muove sull'emisfero settentrionale lungo le isobare, in senso orario intorno a una zona di alta pressione e antiorario intorno a una depressione; però vicino al suolo viene deviata leggermente verso il centro di bassa pressione, a causa dell'attrito con la superficie terrestre. La velocità del vento dipende direttamente dalla differenza di pressione. Quanto minore la distanza fra le isobare, tanto maggiore la velocità del vento. Le ondulazioni del fronte polare sono collegate con una depressione. Forte Fronte freddo Depressione Alta pressione 7 Vento da ovest L'immagine satellitare qui in basso mostra l'onda del fronte polare pienamente sviluppata sull'Europa occidentale. Sul fronte caldo, nell'aria calda che passa sopra all'aria fredda più densa, si sono formati estesi banchi di nubi, che coprono ampie zone del Mare del Nord. La zona davanti al fronte caldo viene detta zona ascensionale, perché con l'approssimarsi del fronte caldo salgono nubi sempre più dense. 8 Situazioni meteorologiche tipiche della regione alpina o da Vent Alcune delle situazioni meteorologiche che si osservano nella regione alpina sono caratterizzate da un quadro tipico, che è quasi sempre lo stesso. nord Vento da ovest ) ise B ( st ae d nto Ve Con una corrente in quota rettilinea, da ovest, affluisce aria umida dall'Atlantico verso l'Europa. Incluse in questa corrente da ovest e accompagnate da una depressione passano sull'Europa centrale, a distanza di uno-due giorni, le onde del fronte polare. Le situazioni con vento da ovest possono durare parecchi giorni o addirittura più di una settimana. Si osservano soprattutto nel periodo dall'autunno alla primavera. Nelle situazioni con forti correnti soffia un vento di una certa intensità, estensione e durata, in una direzione ben definita. Secondo la direzione del vento, le Alpi provocano situazioni meteorologiche molto specifiche, con forti differenze regionali. Quando invece i gradienti di pressione sono minori, le correnti orizzontali sono molto deboli. Vent o da sud In Svizzera il tempo è molto mutevole e a Nord delle Alpi l'attività meteorologica è notevolmente maggiore che sul versante sudalpino. Vento da ovest 9-11 Vento da est (Bise) 12-13 Vento da sud 14-15 Vento da nord 16-17 Alta pressione 18-19 Distribuzione uniforme della pressione 20-21 Nel settore caldo (zona fra il fronte caldo e quello freddo) la nuvolosità diminuisce sempre più, man mano che ci si allontana dal centro della depressione. La fascia di nuvole sul fronte freddo è notevolmente più stretta rispetto alla nuvolosità del fronte caldo. In estate la formazione di nuvole temporalesche sul fronte freddo è quasi sempre la regola, in inverno invece l'eccezione. Dietro al fronte freddo si formano nell'aria polare fredda cumuli, soprattutto di giorno. 9 10 Nel dettaglio della carta meteorologica qui a lato sono rappresentati i generi di nuvole tipici dell'onda del fronte polare, con la loro distribuzione spaziale. La zona colorata in verde chiaro corrisponde all'area con precipitazioni. I numeri da 1 a 8 di questa carta si riferiscono alle immagini seguenti del cielo, quando passa un'onda del fronte polare. 1 I cirri che si avvicinano da ovest preannunciano un fronte caldo. Diventano sempre più densi, formando un banco di cirrostrati. Questo strato di nuvole… 2 diventa più spesso, la base si abbassa e progressivamente si verifica la trasformazione in altostrato. La base delle nuvole si abbassa ulteriormente, iniziano leggere precipitazioni. L'altostrato si trasforma in … 10 — Pericoli Aviazione 1 2 8 3 7 6 4 5 4 7 la temperatura dell'aria aumenta. Adesso ci troviamo nel settore caldo. Banchi di radi stratocumuli solcano il cielo. Verso ovest … il cielo si rasserena molto. Nell'aria polare fredda dietro al fronte freddo, di giorno si formano cumuli. A periodi di sereno si alternano rovesci di pioggia o addirittura temporali. Verso sera o anche con l'avvicinamento di una temporanea zona di alta pressione (di piccola estensione, fra due onde del fronte polare) … 5 8 si notano ora le imponenti nuvole temporalesche del fronte freddo estivo che si avvicina. Già dopo un tempo relativamente breve … i cumuli si appiattiscono e si trasformano in banchi di stratocumuli che poi lentamente si dissolvono. Ma al breve periodo di calma segue presto l'arrivo del fronte caldo appartenente all'onda successiva del fronte polare. • Nella zona frontale base nuvolosa bassa, scarsa visibilità, turbolenze, formazione di ghiaccio nelle nuvole (soprattutto a temperature fra 0° e -10°C). • In inverno sui fronti caldi possibilità di pioggia sopraffusa. Ghiaccio sulla pista. • Sui fronti tagli di vento trasversali (cambiamento della direzione e/o della velocità del vento in una determinata direzione). • Forti raffiche al passaggio del fronte freddo (30 - 60 nodi) • Dietro al fronte continua alternanza fra condizioni di volo buone e condizioni pessime (es. rovesci di neve). Raffiche di vento. • Montagne prevalentemente avvolte dalle nuvole. Circolazione stradale • In inverno sull'Altopiano con l'avvicinarsi di un fronte caldo nevicate (a volte anche forti) oppure, in prossimità del fronte vero e proprio, pioggia che gela al suolo (possibile formazione improvvisa di placche di ghiaccio sulle strade). • Forti raffiche di vento al passaggio del fronte freddo e con attività convettiva dietro al fronte. Sport acquatici 3 6 nembostrato. Le precipitazioni aumentano e durano parecchie ore. Basse frange di strati pendono dal cielo. Dopo il passaggio del fronte caldo le precipitazioni diminuiscono, … il cielo è coperto. Temporali e forti raffiche di vento accompagnano il passaggio del fronte freddo. Il vento ruota da sudovest a nordovest, … • Al passaggio del fronte freddo raffiche di vento forti e improvvise. • Sui fronti freddi temporali, soprattutto in estate. Turismo, alpinismo • Montagne perlopiù avvolte dalle nuvole, precipitazioni, forti venti. • Temporali sui fronti freddi. • Dopo il passaggio del fronte freddo raffreddamento marcato (rocce ricoperte di ghiaccio anche in estate). Vento da est (Bise) nord-est viene incanalata fra queste due catene montagnose. Negli strati inferiori dell'atmosfera la velocità del vento aumenta perciò sempre più verso la Svizzera occidentale. A Ginevra sono state misurate raffiche di Bise con velocità superiori a 50 nodi (1 nodo = 1,852 km/h - 1 miglio nautico all'ora). 12 Limite superiore della nebbia alta — Pericoli Aviazione • Vento forte e turbolento negli strati vicini al suolo, in particolare nella Svizzera occidentale (raffiche fino a 50 nodi possibili). • Sotto lo strato cattive condizioni di visibilità. • Aperture nella coltre nuvolosa possono richiudersi rapidamente. Durante l'estate l'aria continentale che affluisce da est è relativamente secca. Perciò in tutto il Paese regna il bel tempo, con temperature gradevoli. Una zona di alta pressione si trova a nord-est o a nord della Svizzera. Le onde del fronte polare si spostano lungo il margine settentrionale di questa zona di alta pressione, attraversando la Scandinavia verso est, senza influire sul tempo in Svizzera. Sul Mediterraneo c'è una depressione. Con una tale distribuzione della pressione, la Svizzera viene a trovarsi in una corrente da est a nord-est che viene detta Bise. Verso ovest, la distanza fra Alpi e catena del Giura diventa sempre minore e nella regione del Lago di Ginevra è ormai minima. L'aria che affluisce da Nella stagione fredda, quando soffia la Bise, l'umidità relativa dell'aria che affluisce è notevolmente più elevata. Lo spessore verticale di questo strato d'aria con un tenore elevato di umidità va da 500 a 2000 m. Come conseguenza della subsidenza (lento moto dell'aria verso il basso che ha luogo in un'ampia regione di alta pressione), sopra a tale strato c'è aria calda e secca. Queste due masse d'aria sono separate da un sottile, ma pronunciato strato di inversione (strato d'aria in cui la temperatura aumenta con l'altitudine). Circolazione stradale • Durante l'inverno pericolo di formazione di placche di ghiaccio. Soprattutto lungo le strade in quota che attraversano lo strato di nebbia alta. O lungo quelle sulle quali si depositano goccioline di nebbia sopraffuse. Limite inferiore della nebbia alta Sport acquatici • Vento forte e turbolento in particolare nella Svizzera occidentale. Come conseguenza del forte vento, nello strato d'aria vicino al suolo si formano forti turbolenze. In questo strato l'aria può salire e scendere, ma non superare lo strato superiore di inversione. Se l'aria è sufficientemente umida si forma nuvolosità a bassa quota (strato, nebbia alta). Il limite superiore di questa nuvolosità arriva fino al limite inferiore dello strato di inversione, mentre la quota della base della nuvola dipende dall'umidità dell'aria. Generalmente la coltre di nebbia alta copre l'intero altopiano, penetra però anche nelle valli alpine, secondo la quota del limite superiore. L'immagine a lato illustra l'estensione media della coltre di nebbia alta con un limite superiore di 1100 m.s.m. Inversione Strato In autunno o in primavera lo strato di nebbia alta può dissolversi temporaneamente durante il giorno. Invece in inverno la radiazione solare è insufficiente. Di conseguenza in tale stagione di regola la coltre di nebbia alta permane anche durante il giorno. Vento da sud cosiddetto sbarramento con formazione di estesa nuvolosità, il cui limite superiore sopra il Ticino arriva in media a 4000 - 6000 m.s.m. In seguito al continuo afflusso di aria umida, le nuvole si addensano ulteriormente e iniziano le precipitazioni. 14 Le situazioni con correnti in quota da sud fino a sudovest sopra le Alpi, presentano a livello del suolo una distribuzione tipica della pressione atmosferica: una depressione si trova a nord-ovest della Svizzera, nella regione della Francia settentrionale, della Manica e dell'Inghilterra meridionale. Il fronte freddo della relativa onda del fronte polare si è già spinto verso la Francia orientale. Sull'Italia settentrionale si forma una piccola zona di alta pressione. Sulle Alpi l'andamento delle isobare presenta una forma a S tipica di questa situazione meteorologica (ansa del favonio). A Zurigo la pressione atmosferica è in media di 10 - 15 hPa (ettopascal) più bassa che a Locarno (valori corretti al livello del mare). Con una situazione di vento da sud estremamente intenso l'8 novembre 1982 la differenza di pressione ha raggiunto addirittura un massimo di 28 hPa! Il vento da sud può durare parecchi giorni e avere intensità molto diverse. L'aria umida del Mediterraneo proveniente da sud sale lungo il versante sudalpino e si raffredda. Si forma un A nord della cresta alpina l'aria scende nuovamente verso le basse quote, subendo una compressione. La perdita di parte dell'acqua avvenuta sul versante sudalpino a seguito delle precipitazioni, fa sì che con la compressione la temperatura dell'aria che scende lungo il versante nordalpino possa essere anche di 10 °C superiore a quella dell'aria alla medesima quota in Ticino. Naturalmente l'aria è divenuta anche molto più secca. Questa corrente di favonio caldo e secco spesso dissolve completamente le nuvole sulle Prealpi e su parti dell'altopiano. Si forma così una zona praticamente senza nubi, che viene chiamata «buco del favonio». Nelle valli del versante nordalpino sono state già misurate raffiche con una velocità di 70 nodi, sulla cresta alpina addirittura di oltre 100 nodi. Come conseguenza dell'innalzamento delle masse d'aria sulle Alpi, sul versante sottovento nella corrente da sud si formano fino a grandi altitudini delle onde (onde sottovento). Nelle creste di tali onde possono formarsi nubi lenticolari, che a causa della loro forma sono dette anche «pesci del favonio». Sono nuvole che si possono osservare nel cielo delle valli alpine già prima che arrivi il favonio. Negli strati più bassi dell'atmosfera, generalmente ad altitudini inferiori alla cresta alpina, si formano in determinate località (per esempio sopra al Walensee) correnti cilindriche con asse orizzontale (rotori). In tali rotori sono già state misurate correnti ascendenti e discendenti di oltre 25 m/s. Buco del favonio sopra la Svizzera centrale A sud della cresta alpina con il vento da sud regna un tempo decisamente brutto. Con precipitazioni intense e la base delle nuvole a poche centinaia di metri dal fondovalle. Aviazione La cresta alpina è immersa nelle nuvole, ma poco più a nord le nuvole si dissolvono rapidamente nella corrente d'aria discendente (muro del favonio). Il buco del favonio si estende sul Vallese centrale, quale regione chiusa, l'Oberland bernese, la Svizzera centrale e orientale e il nord dei Grigioni. Secondo l'intensità del favonio, il buco può avere un'estensione ancora maggiore oppure comprendere soltanto le Prealpi centrali e orientali. Muro del favonio nella regione del TödiClariden l'8 novembre 1982, in primo piano una nuvola provocata da un rotore La zona di transizione fra sbarramento e buco del favonio è di larghezza variabile e dipende pure dall'intensità del favonio. A ovest di una linea che unisce Basilea a Montreux il favonio non è più in grado di dissolvere le nubi. In questa regione il cielo resta coperto, secondo l'intensità del fronte freddo e dell'afflusso di aria che lo alimenta possono esserci precipitazioni. — Pericoli • Sul versante sudalpino base nuvolosa molto bassa, scarsa visibilità, precipitazioni persistenti, nello sbarramento forte formazione di ghiaccio. • Nel semestre estivo temporali nello sbarramento a sud, accompagnati da forti turbolenze. • Montagne del versante sudalpino avvolte dalle nuvole. • Sul versante nordalpino forti turbolenze. • Forte taglio di vento verticale quando il favonio soffia sopra l'aria fredda presente vicino al suolo sull'altopiano. Circolazione stradale • Sul versante sudalpino forti precipitazioni persistenti, nella stagione fredda spesso sotto forma di neve fino in pianura. Pericolo di valanghe. Frane. • Nelle zone favoniche la caduta di alberi o altri ostacoli possono sbarrare la strada. Sport acquatici • Forti raffiche di vento improvvise su diversi laghi svizzeri. Turismo, alpinismo • Montagne avvolte dalle nuvole portate da sud, copiose precipitazioni. • Vento fortissimo, in casi estremi sulle creste fino a 100 nodi. Vento da nord mente nel Giura la coltre di nubi si è già squarciata. Di conseguenza diminuisce anche la tendenza alle precipitazioni. In questa situazione le precipitazioni maggiori si registrano nelle zone centrali e orientali del versante nordalpino. Le precipitazioni non sono però così intense come quando lo sbarramento è sul versante sudalpino. Nella Svizzera occidentale l'attività meteorologica è minore rispetto alla Svizzera orientale, perché all'ovest si fa sentire maggiormente l'influsso dell'alta pressione. 16 Il centro di una zona di alta pressione si trova a ovest della Svizzera. In questa situazione, dalla regione del Mare del Nord affluisce aria umida verso le Alpi. Come nelle situazioni con correnti da sud, anche con correnti da nord la differenza di pressione fra i due versanti delle Alpi può essere elevata. Per esempio con queste condizioni meteorologiche a Zurigo sono state misurate pressioni di 15 hPa superiori a quelle di Locarno (valori corretti al livello del mare). Con il favonio da nord la zona di sbarramento si trova sul versante nordalpino. Lo spessore dello strato nuvoloso diminuisce sempre più man mano che ci si allontana dalla cresta alpina; general- Nel Vallese e nei Grigioni generalmente il cielo è molto nuvoloso e in determinate situazioni vi sono anche precipitazioni, soprattutto nei Grigioni. Andando verso sud la nuvolosità diminuisce sempre più. Un po' più a sud della linea Biasca-Bregaglia il cielo è praticamente senza nubi. Anche con il vento da nord si formano onde sottovento e rotori. Occasionalmente il vento da nord soffia fin nella Pianura Padana, qualche volta è arrivato fino al Golfo di Genova. Nella sua discesa verso le pianure il vento da nord si riscalda (riscaldamento adiabatico), prendendo sovente il nome di favonio. — Pericoli Aviazione • Montagne del versante nordalpino avvolte dalle nuvole. • Sul versante sudalpino forte turbolenza. Circolazione stradale • In inverno sul versante nordalpino possibilità di nevicate persistenti. Pericolo di valanghe. Turismo, alpinismo • Montagne dal versante nord avvolte dalle nuvole. Precipitazioni persistenti, soprattutto a est. • In montagna forti venti, vasti accumuli di neve trasportata dal vento. Pericolo di valanghe. Vento da nord in Ticino Alta pressione 18 La carta al suolo mostra una zona di alta pressione, il cui centro si trova appena più a ovest della Svizzera. Dato che le differenze di pressione sono minime, nella zona di alta pressione le correnti sono molto deboli. Le onde del fronte polare si spostano dall'Atlantico verso l'Europa settentrionale, aggirando la zona di alta pressione e senza influire sul tempo in Svizzera. Nella zona di alta pressione l'aria si sposta lentamente verso il basso in un'ampia regione (subsidenza). Scendendo, l'aria si riscalda per compressione, il che fa diminuire la sua umidità relativa e dissolvere le nubi. Le zone di alta pressione sono quindi vere e proprie zone di bel tempo che si spostano solo molto lentamente. Possono portare periodi di bel tempo che durano da pochi giorni a parecchie settimane. In questa situazione in inverno il suolo, e con esso gli strati d'aria più bassi, si raffreddano molto. A Nord delle Alpi si formano estesi banchi di nebbia al suolo, che nei mesi da novembre a gennaio non sempre si dissolvono durante il giorno. Lo spessore di questo strato di nebbia in media è di circa 200 metri. — Pericoli 21 Aviazione • Frequente fitta foschia. Nebbia al suolo, soprattutto nel periodo dall'autunno alla primavera. • In estate, con l'indebolimento della zona di alta pressione, temporali da calore isolati in montagna. • In caso di elevate temperature diminuzione della densità dell'aria (diminuzione della portanza). Circolazione stradale • Nebbia al suolo, soprattutto nel periodo dall'autunno alla primavera. Turismo, alpinismo • In estate, con l'indebolimento della zona di alta pressione, temporali da calore isolati in montagna. L'immagine satellitare qui in alto mostra chiaramente l'influsso delle zone di alta pressione. Ampie regioni dell'Europa occidentale e centrale sono praticamente senza nubi. Si vedono chiaramente le Alpi ricoperte di neve e i principali laghi svizzeri. Nell'illustrazione a lato è stata marcata l'estensione media dello strato di nebbia con un limite superiore di 600 m.s.m. Con situazioni di alta pressione il tempo in montagna è molto simile indipendentemente dalla stagione, fatto salvo per le differenze di temperatura. Con una situazione di alta pressione in estate anche in pianura regna il bel tempo, al massimo un po' offuscato da una forte foschia. Distribuzione uniforme della pressione 20 Sull'Europa occidentale e centrale le differenze di pressione sono minime, come si nota dalla grande distanza fra le singole isobare della carta meteorologica. Nell'intera troposfera le correnti orizzontali sono deboli. — Pericoli Aviazione La distribuzione uniforme della pressione è una tipica situazione estiva. A differenza della situazione di alta pressione, non c'è subsidenza, così che viene favorita la formazione di cumuli. • Nelle vicinanze dei temporali forti venti trasversali e raffiche. • Frequentemente fitta foschia (foschia secca da calore). Sport acquatici Altocumulus castellanus Queste nuvole sono un forte indizio di temporali, poiché si formano quando l'atmosfera è instabile. Cumulus congestus La nuvola cresce ulteriormente e raggiunge uno spessore verticale di parecchi chilometri. • Raffiche di vento improvvise a 30 - 60 nodi • Caduta di fulmini Turismo, alpinismo • Caduta di fulmini e forti precipitazioni in caso di improvvisi temporali. Rapido abbassamento della temperatura, raffiche di vento, nebbia, grandine. Cumulus humilis Sotto l'effetto della radiazione solare il suolo si riscalda in modo differente, secondo la sua struttura. L'aumento di temperatura più forte si registra sulle superfici rocciose e sabbiose e sui campi. Se la radiazione è sufficiente, durante il giorno sopra a queste «superfici riscaldanti» si formano bolle di aria calda. Quando la differenza di temperatura rispetto all'aria circostante raggiunge un determinato valore, le bolle di aria calda Cumulus mediocris Nel corso della giornata la temperatura del terreno, e quindi quella delle bolle di aria calda, aumenta. Le bolle raggiungono quote sempre maggiori, così che il cumulo cresce ancora di più. si staccano dal suolo e iniziano a salire, a causa della minore densità dell'aria all'interno della bolla. Le bolle di aria calda hanno un diametro di parecchie centinaia di metri. Se l'aria ascendente raggiunge il punto di saturazione, il vapore acqueo in eccesso inizia a condensare. Si formano piccole nuvole a base piatta e forma di cavolfiore, che sono dette Cumulus humilis. Cumulonimbus calvus Al di sopra dello zero termico la nube è composta prevalentemente da goccioline d'acqua sopraffuse, il numero di cristalli di ghiaccio è ancora basso. Crescendo ulteriormente, il cumulo può raggiungere la quota in cui la temperatura è di -40 °C. A questa temperatura tutte le goccioline sono gelate e si sono trasformate in cristalli di ghiaccio che, diventando sempre più grandi, iniziano a cadere attraverso la nuvola. Il cumulo Cumulonimbus capillatus La nuvola arriva a toccare la tropopausa e si allarga nella parte superiore, formando la tipica incudine. Le intense precipitazioni diminuiscono, nel corso delle ore seguenti la nuvola si dissolve. Questi temporali da calore si formano prevalentemente sul Giura e sulle Prealpi, mentre sull'altopiano si notano più raramente. Durante il giorno i temporali da calore raggiungono la frequenza massima nel tardo pomeriggio. è diventato una nuvola temporalesca, riconoscibile dall'aspetto «sfrangiato» della sommità della nube. 22 23 Tempo atmosferico e prestazioni umane Il clima influisce sull'indole dei popoli, la loro aspettativa di vita e la loro attività intellettuale. I processi meteorologici a breve termine, che formano il nostro clima, influiscono sulle nostre condizioni fisiche e intellettuali e sul nostro stato d'animo. Non esiste nessuna situazione meteorologica naturale che possa nuocere alla salute. Nell'uomo il tempo atmosferico può solo rafforzare disturbi preesistenti (meteoropatia). Disturbi del sonno, irritabilità e diminuzione dell'efficienza sono sintomi meteoropatici molto diffusi. Lo schema riportato qui sopra rappresenta l'andamento meteorologico tipico osservato alle latitudini temperate al passaggio delle onde del fronte polare, con i disturbi che ne possono derivare. In tutto il mondo ogni afflusso di aria calda causa un peggioramento del rendimento e delle condizioni di salute. L'eventuale favonio che in tali condizioni inizia poi a soffiare nelle vicinanze delle montagne non provoca nuovi disturbi, ma può rafforzare quelli già presenti. La terapia migliore contro tali influssi del tempo è costituita da uno stile di vita sano, un corpo ben allenato e sufficienti pause di riposo, soprattutto nelle fasi di stress. Questo comprende anche un periodo di acclimatazione sufficientemente lungo (2 - 3 settimane) per le prestazioni da fornire al di fuori della zona climatica abituale. Fase 1 e 2 Situazione di alta pressione In inverno spesso situazioni d'inversione con nebbia e scarsa ventilazione, che possono provocare disturbi respiratori, catarri o disturbi reumatici. In estate, con una pressione uniforme e afa opprimente che frena le attività. Fase 3 Lato ovest dell'alta pressione In estate spesso pressione uniforme. Ancora tempo soleggiato ma, con l'arrivo delle prime masse d'aria calde e umide a 6000 - 8000 metri di quota, sviluppo dei primi sintomi. Diminuzione dell'attività intellettuale. Fase 3 favonio e 4 Imminente cambiamento di tempo Arrivo delle nuvole. Aumento delle depressioni, capogiri. Con l'inizio delle precipitazioni prefrontali (fase 4) aumento degli infarti, massimo degli infortuni, minimo del rendimento, specialmente in estate con l'ascesa di aria calda davanti a un fronte freddo. Dietro a un fronte caldo attivo (inverno) sensibile diminuzione dei disturbi. Fase 5 e 6z Il tempo è cambiato completamente Specialmente nella zona del fronte freddo e in quella della saccatura (fase 6z) si nota un aumento di crampi, coliche, ipertensione, attacchi epilettici; la maggiore disponibilità al rischio fa aumentare il pericolo di infortuni. Fase 6 Passaggio a una situazione di alta pressione Passaggio a una situazione di alta pressione. Il tempo si calma, con netta diminuzione dei disturbi, miglioramento delle reazioni, stato atmosferico stimolante.