Comune Di San Giuliano Milanese Consiglio Comunale del 16 marzo 2007 ------------------ Trascrizione a cura di Giuliana Concina Editing Sommario Ordine del giorno : • DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI CESSIONE DELLE AREE E DEI FABBRICATI AI SENSI DELLA LEGGE 167/62, 865/71 E 457/78 – pag. 3 • APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO 2007 - RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E BILANCIO PLURIENNALE 2007/2009 – pag. 5 • GENIA S.P.A. – REALIZZAZIONE AUMENTO DI CAPITALE – pag. 99 2 CENTRO SPORTIVO – Consiglio Comunale del 16.03.2007 Apertura di seduta Presidente Do la parola al Segretario per la verifica del numero legale. Prego signor Segretario. Grazie. Segretario Generale – appello nominale Punto n. 4) DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI CESSIONE DELLE AREE E DEI FABBRICATI AI SENSI DELLA LEGGE 167/62, 865/71 E 457/78 Presidente Sono presenti 18 Consiglieri pertanto la seduta è valida. Partiamo subito con l’esame del nostro Ordine del giorno, il punto 4 che recita: Determinazione del prezzo di cessione delle aree e dei fabbricati ai sensi della legge 167/62, 865/71 e 457/78. Do la parola al Sindaco. Prego signor Sindaco. Sindaco Buonasera, questa è una delibera che obbligatoriamente dobbiamo votare prima del Bilancio, è la comunicazione che ci deriva dal Consorzio CIMEP che ha deliberato di definire in 28,41 euro a metro quadro i prezzi di esproprio delle aree da destinare a edilizia residenziale pubblica. Come sapete è un atto dovuto e diventa un collegato al nostro Bilancio e il Consiglio Comunale deve deliberare la presa d’atto. Grazie. Presidente Grazie signor Sindaco. Ci sono interventi in merito? Non ci sono interventi in merito, pertanto metto ai voti il punto 4 che recita: Determinazione del prezzo di cessione delle aree e dei fabbricati ai sensi della legge 167/62, 865/71 e 457/78. Chi è favorevole alzi la mano per cortesia… 18. Consigliere Piraina lei, anche lei, quindi all’unanimità dei presenti allora. Il punto 4 è 3 approvato. Io ho chiesto, nessuno… non mi dica che vuol modificare la… Va bene…. Consigliere Russo Gerardo No, dicevo, è una domanda la potevo fare io, dicevo ieri sera non c’ero, mi scuso, avevo altri impegni non è per mancanza di rispetto, pensavo avesse fatto la, come si chiama, l’illustrazione delle relazioni, ma vedo che siamo ancora in tempo per, e quindi voglio dire sono stato fortunato da quel punto di vista. Dicevo ho letto nel malloppo di tutte le relazioni accompagnatorie al Bilancio che c’è scritto da qualche parte che quest’anno sarà l’anno delle messe a riscatto delle aree 167, questo era un punto che mi ha ricordato che poi all’interno di questo malloppo c’è anche quella frase, volevo dire, è collegato… è vero che tutti gli anni è previsto dalla normativa che bisogna farlo, come tutte le altre tariffe, però è collegata, è veritiera visto che io sono uno di quelli che tutti gli anni dico San Giuliano forse è rimasto l’unico Comune di tutta la Lombardia che non ha mai messo a riscatto le aree 167, quanto meno le più vecchie, quelle che da 30, 40 anni sono state realizzate, non dico quelle che hanno contratto il mutuo ieri mattina, perché se no li ammazziamo povera gente, c’hanno mutuo più riscatto e restano disoccupati nel senso che si buttano giù dall’ottavo piano, ma quelli di 30 anni che hanno finito il mutuo, probabilmente l’hanno fatto tutti San Donato, Melegnano, Vizzolo, Mediglia, Carpiate, cioè l’hanno fatto tutti, quanto meno nella cintura nostra, dico è veritiera o è la classica frase che viene scritta. Lei può dire: perché non la fa durante la fase di Bilancio? Perché volevo perdere due minuti rispetto a questo punto, ecco, grazie. Presidente Grazie, allora comunque eventualmente la riprende anche in fase di dibattito del Bilancio. Va bene. Io non l’ho vista bene, perché se avessi visto il suo cenno le avrei dato sicuramente la parola. Va bene. 4 Punto n. 5) APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO 2007. RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 5 all’Ordine E BILANCIO PLURIENNALE 2007/2009 Presidente Passiamo finalmente Approvazione Bilancio al punto di previsione per del giorno l’esercizio 2007. che recita: Relazione previsionale e programmatica e Bilancio pluriennale 2007/2009. Do la parola al Sindaco. Prego… Anzi Assessore Morelli, tocca a lei, è chiamata in prima persona. Prego. Assessore Morelli Grazie, buonasera. Presidente Scusi Assessore, mi hanno comunicato che ci sono delle cose importanti da dire, cioè che… poi così almeno lei può fare il suo intervento in modo più completo. Mi pare che i gruppi di Vivi Bene San Giuliano, il Partito della Rifondazione Comunista e il gruppo consiliare dei DS avessero presentato degli emendamenti; questi emendamenti vengono ufficialmente con delle lettere di accompagnamento ritirati per cui non ne terremo assolutamente conto. Assessore Morelli… Perché così come adesso aggiunge il Sindaco sono contenute… prego Consigliera Menapace. Consigliera Menapace No, perché spiegato così secondo me non è chiaro. Allora, nell’atto di indirizzo che è stato consegnato ieri sera dell’Amministrazione di fatto vengono recepiti gli emendamenti presentati dai gruppi di Maggioranza, quindi a fronte di questo impegno, di questo atto di indirizzo che viene allegato al Bilancio, ognuno di noi ha scelto di ritirare, perciò l’emendamento viene meno, se no non si capiva perché l’avevamo ritirato, mi perdoni. 5 Presidente Ha fatto bene Consigliera Menapace. Benissimo. Quindi il punto è chiarito. Assessore Morelli a lei la parola. Prego. Come sempre breve, preciso e compendioso, prego. Assessore Morelli Sarò breve, ma veramente sarò breve anche perché quello che mi accingo a dire è già stato illustrato in parte quando abbiamo mostrato le diapositive, le slides e poi anche ho avuto modo di riprendere gli stessi concetti, di illustrare i criteri generali del Bilancio nel corso di alcune riunioni che sono state tenute anche nelle Commissioni. Io naturalmente dicevo sarò breve perché voglio lasciare lo spazio ai miei colleghi, perché illustrino la parte più propriamente degli obiettivi che si intendono raggiungere; il mio compito è quello di inquadrare dal punto di vista generale il Bilancio e dare le basi perché appunto su una situazione di equilibrio poi si possa costruire. Voglio fare solamente tre o quattro riflessioni, un paio di carattere generale e altre, ancora di carattere generale, ma più diciamo con il focus sul nostro Bilancio. Allora, intanto credo che abbiamo tutti quanti sentito nel corso di questi mesi che attorno alla Finanziaria si era iniziato, come dire, un profondo dibattito con ondeggiamenti vari, discussioni varie che sembravano penalizzare più del necessario gli enti locali. Ora io penso che sia importante, arrivati alla fine di questo percorso, dare una fotografia della situazione, così come si è poi concretizzata. Allora, dal punto di vista dei trasferimenti dello Stato ai Comuni, credo che questo sia una cosa importante e dovrebbe interessare i Consiglieri Comunali, al di là di quelle che erano le preoccupazioni che si erano manifestate nel corso del dibattito sulla Finanziaria e mi riferisco soprattutto al periodo attorno a Natale e a gennaio, in realtà poi si è visto che l’ammontare dei trasferimenti è più o meno quello che era nel passato, con una aggiunta, che recentissimamente proprio dopo che noi avevamo addirittura già predisposto il nostro Bilancio, vi sono ulteriori fondi che verranno messi nel circuito degli enti locali e dei Comuni e che riguardano un indennizzo, o comunque una compartecipazione alla diminuzione di gettito dovuta all’ICI sui capannoni industriali; lo dico in un modo molto semplice, la dizione era un pochino più, diciamo, articolata. Quindi da un punto di vista dei trasferimenti dobbiamo dire che non abbiamo avuto delle penalizzazioni, questo è il primo punto fondamentale e credo che, 6 ancorché questa sia una cosa di carattere generale, non si possa dimentica mere, come non si può dimenticare che una cosa è sostenuta da un fondamento, anche se non si vede il fondamento, poi uno può farla arredata in un certo modo, in un certo altro, ma se il fondamento non c’è, tutto il resto sono fronzoli, quindi le basi sono le stesse. La seconda cosa e questo credo che sia un fatto molto importante, anche questo credo che meriterebbe un po’ più di attenzione da parte nostra, perché la manovra finanziaria e i criteri di formazione del Bilancio degli enti locali è stata radicalmente modificata rispetto al passato, siamo passati ad una condizione credo di maggiore età rispetto a quelle che erano le situazioni precedenti. Ecco, dicevo a questo proposito che, per sintetizzare, quindi per dare una chiave di lettura ai Consiglieri della modificazione che è intervenuta, che ritengo assolutamente importante, devo ricordare che nel passato, quando si parlava di Patto di stabilità, si fissavano dei limiti di spesa che non erano valicabili. Ora questo, come dire, certamente era dovuto a una situazione di necessità e probabilmente anche di emergenza per tenere la spesa pubblica entro certi limiti, però è chiaro che un atteggiamento di questo tipo dal punto di vista politico è come mettere sotto tutela un minore. Cioè dice: tu non puoi comprare più un chilo di caramelle e non c’è verso, per cui se anche per caso hai delle entrate e questo credo che sia il caso di diversi Comuni soprattutto dell’area nord-est, nord-nord-est, se hai anche un flusso di entrate superiore alle spese, tu le tue spese non te le puoi fare e i tuoi quattrini te li tieni lì e poi quando alla fine si arriverà a consuntivo, li potrai spendere, ma a livello del preventivo e quindi e dell’osservazione e del limite del Patto di stabilità tu non puoi superare un certo livello di spesa. Ora questo voleva dire chiaramente intervenire anche nella politica di un ente pubblico. Adesso si dice: limite di spesa non c’è, quello che è importante e questo credo che sia un passo molto profondo in avanti, molto significativo in avanti, è che invece il Bilancio, in quanto tale, venga rispettato. Allora, le entrate devono superare le spese e c’è un parametro che indica in quale misura le spese devono essere sotto le entrate. Nel caso nostro, non vi sto a fare il calcolo che è una cosa difficilissima, diciamo per semplificare che le entrate devono superare del 5% circa, 1 milione di euro nel nostro caso, le spese. Allora questo evidentemente dà la possibilità ai Comuni di fronteggiare quelle che sono le situazioni che si vengono a creare a livello locale che possono essere diverse, distinte, 7 peculiari a secondo delle zone, a secondo delle situazioni e dall’altra parte pone gli enti in una condizione di responsabilità. Ora questo abbiamo poi letto che ha avuto dei riflessi, lo sappiamo dalla stampa, perché probabilmente avendo anche credo, ma questa è un’interpretazione mia e quindi può essere diciamo solamente ritenuta tale, magari avendo degli indebitamenti accumulati in passato piuttosto alti, non potendo avere un minimo di flessibilità, non avendo la possibilità di distribuire in altro modo i costi che si devono affrontare, si è stati costretti, e questo vale per i due terzi dei Comuni italiani, ripeto due terzi dei Comuni italiani, siamo stati costretti ad aumentare le tasse; tradotto, è stata aumentata l’addizionale IRPEF. Ora questo è un fatto, come dire, molto… posso dire un termine un po’ antipatico?, perché con la revisione delle aliquote a gennaio qualcuno in busta paga si è trovato un po’ di IRPEF in meno da pagare, a marzo, aprendo l’uovo di Pasqua, due italiani su tre, quelli nei cui i Comuni sono state introdotte le addizionali IRPEF, si troverà rimangiato quello che era la riduzione e magari qualche altro aumento; ma questa è una nota di colore. Nel caso del nostro Comune, come sapete, noi non abbiamo assolutamente aumentato le tasse, anzi abbiamo ridotto, ieri ne abbiamo parlato, abbiamo ridotto anche l’aliquota dell’ICI. Ora questa situazione credo che vada in qualche modo valutata per quello che è e cioè intanto un andare in controtendenza rispetto a quella che è la linea seguita dalla maggior parte, direi dai due terzi dei Comuni e dall’altra parte il fatto che noi ci siamo accinti a questo passo anche di riduzione dell’ICI, proprio perché le finanze nostre sono in ordine, abbiamo un livello di indebitamento oramai a medio termine che è bassissimo. Di queste cose ne parliamo poco, ripeto, ma come si parla sempre poco del fondamento di una cosa che non si vede, ma che è la realtà che permette a tutte le altre poi alla fine di fiorire. Quali sono stati i motivi per cui abbiamo potuto formulare un Bilancio di questo tipo, quindi recependo sostanzialmente quelle che sono state le istanze che sono venute dai vari Assessori? Naturalmente qualche taglio l’abbiamo dovuto fare, ma ricordo qui che i tagli non sono stati fatti rispetto alle situazioni passate. Semmai qualche contenimento rispetto a incrementi richiesti, poi magari gli Assessori lo diranno. Quindi questo vuol dire che noi il livello dei servizi l’abbiamo mantenuto e anche magari l’abbiamo espanso, ma dicevo come è stata possibile questa cosa? È stata possibile per quello che più volte ci siamo detti e che vale la pena di sottolineare ancora una volta, cioè il fatto che siamo 8 stati in grado, attraverso le nostre società controllate, di trasferire a loro parte delle nostre spese, dei nostri costi. Ecco, questo è l’impianto che abbiamo voluto dare al Comune, quindi noi rispetto a tutte le esigenze che sono venute dai Servizi, quelle fondamentali, tutte quante sono state accolte, abbiamo anche un leggero incremento della spesa e l’incremento reale della spesa è molto più elevato perché dovete tenere conto di quei costi che abbiamo caricato ad altri, quindi a Genia in particolare di più, e poi anche a ASF, la quale a sua volta ha fatto la sua parte. Questo credo che sia il punto e il quadro che dobbiamo tenere presente nel momento in cui affrontiamo questo Bilancio. Io mi fermo qui perché voglio raccogliere l’invito del Presidente e lascio la parola ai miei colleghi. Poi naturalmente quando ci saranno delle domande sono a disposizione. Grazie. Presidente Grazie Assessore. Allora procediamo in questo modo, diamo la parola agli Assessori, vi prego di contenervi nel lime dei 5, 6 minuti voglio dire, anche perché c’è già una relazione, sicuramente ciò che si deve dire in 10 minuti si può tranquillamente dire in 5, noi lo diciamo in 6 e quindi… anche perché così snelliamo i lavori, sennò alle 11 e mezza staremmo ancora a parlare con gli Assessore. Assessore Salvato le do la parola, prego. Assessore Salvato Grazie e buonasera. È difficile in 5 minuti ma ci provo, anche perché ha ragione il Presidente, la relazione è stata consegnata assieme al Bilancio nei tempi dovuti e quindi ogni Consigliere ha potuto incrociare quelli che sono gli obiettivi e quelle che sono le cifre. Mi soffermerò su quello che è un obiettivo generale dal quale discendono poi dei sotto-obiettivi individuando anche i tempi di realizzazione. Innanzitutto i criteri per approntare tutti i servizi alla persona sono criteri che vedono la personalizzazione, la centralità della famiglia e l’integrazione delle varie politiche sia a livello locale che a livello sovracomunale. Nell’integrazione noi intendiamo anche ripristinare un aspetto valoriale che si è perso, ossia quello che il cittadino è portatore di diritti ma anche portatore di doveri, per una sorta di moralità e di stop rispetto al passato, quando c’erano famiglie che venivano mantenute per tantissimi anni e non erano in grado di fare un progetto di vita autonomo. Noi, a parte che alcune situazioni vanno prese in carico in modo definitivo in assenza di una rete 9 familiare e in presenza soprattutto di situazioni di forte disagio oggettivo riconosciuto, però così come si era già proceduto negli anni scorsi, si lavora su progetto. Il servizio fra altro in essere non solo viene consolidato in virtù anche di una analisi sociale che è quella che poi fa il Sindaco nella sua relazione, ma che ogni Consigliere Comunale, al di là dell’appartenenza politica, è in grado di fare perché c’è un forte dibattito a livello nazionale e a livello internazionale su quelle che sono le complessità sociali in virtù anche di un ruolo che la prima istituzione per eccellenza che è la famiglia, ha perso o ha voluto perdere. Su questo noi scommettiamo tantissimo, avete visto nella descrizione dei vari progetti e delle varie azioni noi abbiamo dato centralità a questo aspetto e soprattutto scommettiamo sui minori come scommessa per il futuro. Quindi non è solo la cura del danno e del disagio dell’oggi, ma un investimento sulle future generazioni con una serie di progettualità. Queste progettualità noi le abbiamo portate anche a livello distrettuale sul Piano di zona; avremmo già dovuto approvare la convenzione, la convenzione è pronta, settimana prossima la Commissione è stata già convocata per esaminarla, ma l’abbiamo tirata per le lunghe per raggiungere quegli obiettivi e quell’impegno che avevamo assunto in Consiglio Comunale, ovvero una forte rappresentanza delle istanze locali, pur nella concertazione e nella condivisione delle regole, una delocalizzazione dei vari servizi, difatti sapete che un servizio è stato aperto l’anno scorso a valenza distrettuale, uno è stato aperto il 2 di febbraio, la relazione è stata fatta prima ovviamente, e uno sta per aprire, cioè il prossimo mese verrà aperto, che è il Centro Benessere Genitori, che è un servizio molto gradito a tutte le famiglie con disabilità grave. È un servizio molto consolidato e verrà trasferito da San Donato a San Giuliano Milanese. Quali sono le aree critiche? Allora una è la partita dei minori, ma non voglio neanche enfatizzare più di tanto perché non sarebbe corretto;; San Giuliano risponde a quelle che sono le problematicità di tutta la nazione, cioè facciamo in modo che qui non venga letta la nostra società come fosse un ghetto e come tutti i minori fossero portatori di forte problematicità. C’è una fetta di popolazione che va seguita, ma dipende un po’ dalla storia degli ultimi decenni rispetto a quelle che erano le funzioni educative anche della società adulta che sono venute meno. L’altra situazione critica è sul fronte della disabilità, disabilità che come ho avuto modo di dire in altre circostanze non è più quella sensoriale evidente, che si percepisce come primo impatto, ma è una disabilità che è ritenuta, è 10 classificata come disabilità psichiatrica, come disabilità cognitiva, come disabilità relazionale, quindi sono una serie di concause e nel nostro Distretto abbiamo dei numeri molto alti; i numeri alti che ha San Giuliano, io lo voglio dire come parametro anche perché i dati sono verificabili e sono certificabili, sono uguali a quelli di San Donato, tanto per avere una località, ma sono allarmanti anche nei piccoli Comuni del distretto, tutto proporzionalmente al numero degli abitanti. Quindi questi sono i grandi investimenti. Vorrei spendere due parole rispetto a quello che invece era la discussione di ieri sera sull’ASF. Proprio in virtù di una forte discussione, di un confronto anche acceso e a volte uno scontro fatto, voglio dire, fra istituzioni che comunque lavorano assieme, l’ASF ha una fortissima potenzialità, non è riconosciuta solo da questo Consiglio Comunale, il riconoscimento gli viene anche dai Comuni del Distretto e dalla stessa Azienda Ospedaliera, l’Azienda Ospedaliera che ha conferito il servizio di punture a domicilio in regime di concorrenzialità, a favore dei cittadini chiaramente, dei prelievi con un costo minore per i cittadini visto, che nel piano sociosanitario della Regione Lombardia i servizi territoriali vengono fortemente ridotti, anche lo stesso piano di rilancio dell’Azienda Ospedaliera prevede una sorta di razionalizzazione e voi capite bene cosa porterà poi, quale effetto sortirà sulla collettività un’azione di questo tipo. Per contrastare questo e per abbracciare una filosofia programmatica che praticamente ci vede anche resistenti rispetto ad alcune operazioni, noi manteniamo una regia fortemente pubblica, anzi tutto il gruppo del Patto per la Salute Mentale individuato, l’Azienda Farmaceutica come erogatore del servizio di ASL, i Comuni dell’ASL non sono 9 o 10, sono 24 e ritiene che sia un soggetto fortemente qualificato. Qualcun altro ieri diceva che l’Azienda viene caricata… a cosa servono alcuni servizi. Se noi adottiamo come principio quello della presa in carico… sto finendo… della presa in carico della persona, soprattutto delle persone sole, delle persone deboli, è chiaro che bisogna farsi carico poi di tutta una serie di questioni, comprese anche le questioni quotidiane e che un erogatore pubblico, con un unico riferimento, può stabilire quel rapporto di fiducia fra l’utente e l’ente. Io ritengo che, come diceva poco fa l’Assessore Morelli, questo Bilancio che, almeno io parlo per il mio pezzo, che ci ha visto sin dopo la primavera scorsa ragionare e riflettere al nostro interno, è stato elaborato per dare una progettualità di ampio respiro nella consapevolezza di una forte complessità 11 sociale: cercare di ridurre i costi per i cittadini, ampliare la rete dei servizi, responsabilizzando anche l’associazionismo locale. Vi do solo un dato, le associazioni di San Giuliano, attraverso i protocolli di volontariato ma anche i singoli soggetti, l’anno scorso non solo hanno erogato servizi, hanno contribuito al sostentamento di famiglie, di studenti per garantire proprio tutta una serie di obiettivi nella misura di 20.000 euro. Dal Piano di zona noi abbiamo portato nel 2006 circa 200.000 euro per garantire servizi di qualità che si giocano poi nell’arco dell’annata. Poi vedrete nel 2007, lo sapete già e finisco, verranno questi servizi verificati anche in fase di Bilancio consuntivo, con tutti i dati e con tutti i numeri. Grazie. Presidente Grazie Assessore. Sei meno meno comunque. Assessore Scorziello ha la parola, prego. Assessore Scorziello Buonasera. Parlare delle politiche di sicurezza locale significa innanzitutto uscire da un luogo comune di città felice, che per sua stessa definizione ci avrebbe portato fuori tema, rendendo superflui i programmi, i progetti e gli interventi. Significa analizzare con criticità e complessità un territorio che, insieme a Provincia e Regione, anche se con specificità proprie, si è analizzato evidenziando tre aspetti basilari di carattere socio-economico. Un benessere mediamente diffuso e una ricchezza di tessuto produttivo, pur in presenza di non facili processi della globalizzazione, fanno sì che il nostro territorio, con le attività e in special modo quelle commerciali, costituiscono un’attrattiva alle attività illegali o criminali esercitate da persone singole o organizzate, provenienti dal territorio della Provincia a cui apparteniamo, oppure da Province vicine, se non addirittura da Regioni o Paesi extracomunitari. Una forte spinta immigratoria che rappresenta una risorsa e un fattore di crescita dell’economia e della società, ma che suggerisce politiche spinte di accoglienza sociali, educative, abitative, di cittadinanza, per favorire l’integrazione; obbliga a un non sempre facile confronto culturale e di relazione e impone, quanto è necessario, una tentazione di legalità. Il modificarsi, anche in conseguenza dei fenomeni sopra descritti in modo lento o a volte accelerato, delle caratteristiche fondanti la coesione sociale 12 nel territorio, dal lavoro alla famiglia, dalla scuola ai modi di tempi di vita e di relazioni nella città stessa. L’Amministrazione intende muoversi in modo univoco utilizzando della linee coordinate e condivise, quali la formazione in primis di un principio basilare, che la sicurezza è un bene primario che sta nei diritti fondamentali di cittadinanza. Salvaguardare e accrescere questo bene prospetta una visione più complessa, che è di sistema; non si può garantire il bene sicurezza limitandosi ad aspetti più direttamente conducibili al concetto di ordine pubblico o di sicurezza pubblica, in quanto di stretta competenza degli apparati di prevenzione o di repressione dello Stato centrale e delle sue strutture periferiche. Occorre agire anche a livello territoriale, locale, nel quale gli attori in una logica di integrazione e di coordinamento con quelle statali, e valorizzando i principi di sussidiarietà e di competenza, sono molteplici, a partire dagli Enti locali, dalla Regione che con le politiche adeguate contribuiscono in modo determinante a sviluppare e consolidare quel diffuso sistema di sicurezza. Sicurezza urbana, ambientale, stradale, sociale, alimentare, sicurezza sul lavoro e di educazione alla legalità, che rende una comunità sempre più coesa e solidale. In secondo luogo va constatato che sono fortemente cresciuti negli ultimi anni l’attenzione e la sensibilità dei cittadini sui problemi della sicurezza e spesso la sensazione di non sicurezza del cittadino o di una intera città va al di là anche dei reali fenomeni di criminalità o di disordine urbano che si verificano sul territorio. Vanno sempre più affermandosi strategie e pratiche a livello di Ente locale, a volte in rete con Enti sovracomunali, con il coordinamento della Regione, nelle linee guida sostenute finanziariamente e tese a sperimentare interventi innovativi atti a rendere più sicuri i territori e i cittadini. Si comincia finalmente a intravedere una collaborazione tra governo centrale e governo locale mediante… come inizio dei protocolli di intesa o dei contratti di sicurezza. Le politiche integrate di sicurezza devono avere una ricaduta o devono essere indirizzate verso il riconoscimento della centralità della città o dell’ente locale; è la città, è il territorio il luogo fisico nel quale nascono i conflitti e le tensioni, ma è anche il luogo che possiede le risorse per affrontarle. È il Sindaco l’autorità alla quale il cittadino affida ogni giorno la salvaguardia della ordinata e civile convivenza della città, dove vive e dove lavora, 13 chiedendo competenza e responsabilità che a volte vanno ben oltre le proprie responsabilità che le vigenti leggi gli attribuiscono. Sono le politiche in capo all’Ente locale, le politiche urbanistiche sociali, ambientali, urbanistiche, regolamentari, che risultano spesso decisive per realizzare condizioni di vita che risolvono o attenuano conflitti o contraddizioni di quelle aggregazioni che sono le città. Nel Nord abbiamo un diffuso specchio dovuto alla cosiddetta minicriminalità americanizzata, con ricadute date dall’aumento degli atti di vandalismo e danneggiamento contro la cosa pubblica, la creazione di quartieri a rischio, dove la popolazione residente è costantemente in pericolo per la presenza di malavitosi nostrani e stranieri, dediti a traffici illeciti, con la formazione di baby gang che spaventano coetanei e adulti. Secondo un’indagine CENSIS in Lombardia sono in aumento i fenomeni di disagio e di emarginazione disordine che urbano, rappresentano crescita nei potenziale quartieri fattore di di contesti conflitto e di di insicurezza. Il disagio giovanile mette in apprensione la nostra società perché non sempre la famiglia, la scuola, le istituzioni sono in grado di intervenire o di affrontare con risposte giuste. L’aumento dei reati dovuti alla microcriminalità creano maggiori elementi di insicurezza tra la gente. Come conseguenza ci troviamo di fronte una insicurezza sociale diffusa, a cui si fa da fattore moltiplicatore il ruolo non sempre obiettivo dei media e di personaggi che a volte cercano notorietà con esternazioni non sempre coerenti e rispettosi della realtà. Il Bilancio di questa Amministrazione per il 2007 va nella direzione di dover far fronte ai bisogni della nostra città in materia di sicurezza urbana in modo integrato, con pluridisciplinarietà di intervento e con il coinvolgimento di tutte le strutture dell’ente, o di questo ente con altri enti, o con la Provincia e con la Regione, o con soggetti esterni ma di ausilio all’ente, le associazioni, le categorie di volontariato e con progetti finalizzati, mirati, i cui risultati a breve e medio termine siano facilmente verificabili. È di obbligo che le strutture periferiche dello Stato abbiano a mantenere le promesse espresse mettendo a disposizione del territorio i mezzi adeguati alla bisogna, con una presenza giornaliera e duratura nel tempo. La nostra Polizia Locale sarà ampliata di numero e mezzi… ho finito, si curerà specialmente la loro professionalità con un aggiornamento continuo; il nuovo contratto decentrato va proprio in questa direzione e prevede, secondo la peculiarità richiesta dal territorio e con una visibilità riscontrata e con una copertura oraria adeguata al fabbisogno del territorio o dei quartieri, in modo che essa 14 sia, come ripeto, facilmente controllabile e giudicabile dai cittadini. L’approccio al sistema di indagine interforze, cioè l’approccio anche della Polizia Locale diciamo ai dati di riscontro delle Polizie di Stato per richiesta di informazione su persone, è un ausilio molto importante per le indagini in tempo reale. Infine la creazione di una nuova centrale operativa che faccia da terminale all’utilizzo di videosorveglianza, con tecnologie moderne e in numero adeguato alla presenza dei numerosi punti sensibili e il controllo effettivo delle aree del territorio cerca, e con l’orario 0-24. I progetti che noi abbiamo in corso, a cominciare da Natale Sicuro, fatto già… (intervento fuori microfono) Comunque, va bene, si trattava di parlare dei progetti che abbiamo in itinere, comunque durante la richiesta da parte dei Consiglieri risponderò. Grazie. Presidente Grazie. Non voglio essere né cattivo né… però se abbiamo costretto nei tempi anche gli altri, è anche perché la discussione sarà lunga, si avrà modo di rispondere anche alle richieste presentate dalle varie forze politiche o dai singoli Consiglieri. Le chiedo scusa per questo ma… Assessore Picchioni ha la parola, cerchi di stare nei 5, 6 minuti. Va bene? Grazie. Assessore Picchioni Grazie Presidente. Buonasera a tutti. Dunque mi preme a questo punto in estrema sintesi sottolineare magari un paio di aspetti, uno relativo… magari più di uno relativo all’innovazione tecnologica e un paio magari relativi ai servizi demografici e statistici; parlando prima rapidamente di innovazione tecnologica quest’anno avete visto, magari anche voi leggendo le varie relazioni, che diciamo tutta la parte… una delle cose che la innovazione tecnologica segue e che è poi diciamo l’information technology del Comune, comincia a essere ben sparsa all’interno di tutti i settori, per cui leggendo avrete trovato qua e là nuovi software, nuove cose che vengono utilizzate e questo ben venga e però fa vedere come la cosa è distribuita e come nella lettura del Bilancio è importante rendersi conto che esistono tutta una serie di costi che sono di manutenzione, di mantenimento delle infrastrutture che di anno in anno crescono e che devono essere considerati guardando quelli che erano i progetti dell’anno precedente, e poi invece i costi che insistono sull’anno in corso, che sono quelli dei progetti in corso, che non sono 15 direttamente imputabili all’innovazione tecnologica, ma magari anche ad altri settori. Questo era per dare una chiave di lettura, per capire alcuni aspetti che magari potrebbero sfuggire. Detto questo, per quanto riguarda invece una cosa che è legata, cioè sia all’innovazione che ai servizi ----- e statistici, volevo sottolineare che nel 2007 andremo a regime con l’allineamento dei codici fiscali, che è un aspetto molto importante per diversi aspetti, quello principale è quello della carta d’identità elettronica sostanzialmente già che speriamo finalmente possa partire, siamo a oltre il 96% degli allineamenti, quel 4% che manca purtroppo è complicato e quindi richiede tempi lunghi, bisogna interagire in modo molto consistente con i cittadini e quindi la cosa si allunga parecchio, però dovremmo starci tranquillamente nei tempi; e poi invece un altro aspetto molto importante è sempre legato alla parte dell’innovazione a quella cosa molto importante che è la riduzione del cartaceo, in questo caso non solo del cartaceo ma anche delle fotografie e che è l’acquisizione ottica dei cartellini, delle carte di identità sostanzialmente. Voi sapete che esiste un archivio con tutte le nostre foto, foto di tutti i cittadini, e da gennaio 2006 questo archivio non è più cartaceo, comincia a essere… o meglio in questo momento è uno e l’altro, però comincia a essere anche completamente elettronico e questo significa che dal punto di vista normativo noi comunque dobbiamo tenere anche la parte cartacea, anche se stiamo facendo un percorso, anzi l’abbiamo già iniziato, che ci porterà all’eliminazione completa del cartaceo, ma oggi l’interrogazione, dal gennaio 2006, avviene in formato elettronico, o meglio può avvenire solo in formato elettronico. La cosa che andremo a migliorare nel 2007 sarà la possibilità di inserire non solo gli aspetti legati al cartellino, ma anche a tutto diciamo un fascicolo che fino all’anno scorso non era possibile allegare in formato elettronico al cartellino. Per quanto riguarda invece, magari sottolineo questo punto solamente in due punti, uno di carattere generale perché è importante, e uno invece più di carattere particolare però che secondo me vale la pena sottolineare, sono la revisione del sito web del Comune, stiamo facendo la revisione, nel 2007 andremo a rivederlo nel suo formato e anche in parte nei contenuti, ma comunque andando a gestirlo con un sistema nuovo, sostanzialmente un sistema di contact management, quindi diciamo dove si dà più importanza al contenuto che non alla parte diciamo di front end, di visualizzazione, per cui i contenuti saranno poi quelli che serviranno non solo per essere visualizzati sul sito web ma anche su tutti gli altri canali che via via noi abbiamo 16 realizzato, si pensi non so alle News Letter piuttosto che ai cartelloni Verbalux e robe del genere, piuttosto che altri canali che andremo ad attivare, altri sistemi di comunicazione diciamo per ora ancora monodirezionali, che andremo ad attivare durante il 2007. L’altro progetto invece, in realtà che è un progetto pilota, solo un progetto pilota del 2007, che è quello che prevede l’attivazione di sistemi open source, completamente open source, quindi con software completamente open source, a livello di utenza di dipendenti comunali, quindi cominceremo ad attivare alcuni Pc che, oltre ad avere i sistemi diciamo di produzione, quei famosi software per scrivere documenti piuttosto che per fare fogli di calcolo come sapete già oggi noi utilizziamo software open source per solo da questa parte, faremo anche invece delle macchine che avranno tutto, sia il sistema operativo che il software open source, andando quindi in un’ottica da un lato di risparmio dall’altro di utilizzo di software open source, che cerca di premiare un utilizzo delle risorse in seno diciamo all’Italia, mettiamola così, comunque facendo in modo che le risorse rimangano più locali possibili, piuttosto che andare verso l’utilizzo di software non open source appunto, che invece magari uno paga solamente la licenza e poi questi soldi in realtà scompaiono immediatamente perché vanno oltre oceano. Detto questo, ho finito e ringrazio. Presidente Grazie mille. A lei 7 perché in effetti è stato attento nei 5 minuti, si vede che l’informatica riesce proprio a essere compendiosa. Non faccio perdere tempo io adesso. Assessore Cadoni, prego. Assessore Cadoni Sì, grazie Presidente. Buonasera a tutti. Io spero di prendere 8 perché mi sembra giusto e fondamentale. Dunque io naturalmente ambiente e territorio, di pensavo in qualche modo, riallacciarmi un attimino al ragionamento anche della sicurezza, quindi nell’ottica del recupero di quelle aree che sono state in qualche modo lo scorso anno rimesse in discussione in toto, quindi riviste dal punto di vista sia della ristrutturazione, parlo dei parchi, parlo anche di quelle aree piccole, limitrofe che in genere non sono tenute in considerazione, ma che crediamo abbiano anche una importanza dal punto di vista del decoro urbano, quindi in un’ottica più ampia della visione della città, anche in quei piccoli punti dove in genere la manutenzione e l’aspetto di visibilità non viene tenuto molto in considerazione. 17 Quindi una svolta credo abbastanza forte, importante, strutturale dal punto di vista anche di creare punti di aggregazione e quindi fondamentalmente poi creare sicurezza, perché zone frequentate, come tutti possiamo capire, aumentano un po’ quelle che sono le problematiche relative a diminuire in qualche modo le situazioni di sicurezza sociale. Dunque per quanto riguarda quindi l’aspetto della rimessa in discussione di queste aree, credo che la risposta sia: ma il 2007 sarà oltremodo argomento di ulteriori interventi. Questo avviene naturalmente, oltre che nella zona centrale della città, anche nelle aree periferiche, quindi Sesto Ulteriano con il Parco di via Toscana, Civesio prossimamente con l’intervento TASM, e quindi nuovi interventi che daranno qualità al decoro urbano. Naturalmente per quanto riguarda la sicurezza abbiamo iniziato a pensare anche a quelle zone che… il Parco Nord per capirci, quindi inizio dell’illuminazione del Parco Nord, proseguiremo con una seconda fase di questa illuminazione, sostanzialmente nella zona che va a interessare l’uscita verso San Donato; sostanzialmente questo per una programmazione tesa anche a un percorso che inizia a collegare anche quella zona lì rispetto a chi ha l’esigenza magari in bicicletta, chi a piedi la sera, di recarsi verso quella zona di San Donato, l’ospedale o altre situazioni di questo tipo qua. Un aspetto importante credo che a nessuno possa sfuggire ormai, l’aspetto dell’inquinamento ambientale. Noi abbiamo iniziato un percorso lo scorso anno con il progetto Ecojoul, in cui una serie di situazioni messe in campo e definite di auditing energetico, quindi lo screening di tutti gli immobili pubblici, compreso anche lo screening di due immobili privati, che hanno dato una serie di indirizzi e hanno dato una serie di situazioni dove agire sostanzialmente rispetto al problema dell’inquinamento. Grazie a Genia, con degli interventi mirati sugli impianti di riscaldamento, già lo scorso anno abbiamo avuto sostanzialmente un miglioramento importante dal punto di vista delle emissioni di CO 2 ; quest’anno proseguiamo in questo percorso con naturalmente l’apporto di tutti i soggetti interessanti, che vanno dai cittadini agli amministratori e da chi vuole intervenire e chiaramente dare un supporto e un apporto a che questo percorso vada in buona direzione, per arrivare sostanzialmente nell’arco di questo anno a delineare le linee guida per un nuovo Regolamento Edilizio. Regolamento Edilizio che naturalmente con le linee guida della Provincia dovrà tenere conto di determinati aspetti, quindi dal punto di vista costruttivo e normativo, per cui dovrà dare dei risultati credo importanti, considerato che 18 ormai siamo a una svolta assolutamente improcrastinabile dei problemi dell’inquinamento atmosferico. Per quanto riguarda poi altri aspetti, c’è il problema delle aree delle discariche abusive, vogliamo affrontare questo problema con piglio diverso, perché crediamo che nessuno abbia il diritto di violare il territorio e violare il nostro territorio tra le altre cose da parte di chi purtroppo viene da fuori e a volte in modo impunibile riesce a crearci questi problemi che poi ricadono sulle tasche di tutti i cittadini italiani. Un’ultima cosa Presidente, volevo un attimino, poi eventualmente ne parliamo in modo più dettagliato, volevo parlare della Commissione Aeroportuale di Linate. Nell’ultimo incontro, finalmente dopo 7 anni siamo arrivati a una soluzione che crediamo, almeno per quanto riguarda la sperimentazione poi verificabile, quindi dal punto di vista tecnico-normativo e di impatto ambientale da verificare e quindi poi da sottoscrivere eventualmente, noi abbiamo chiesto anche all’interno di questa Commissione Aeroportuale che venga tenuta in considerazione e ci sia uno studio di fattibilità per quanto riguarda gli atterraggi, oltre che i decolli. Gli atterraggi che in certi aspetti tecnici per quanto riguarda ----- eccetera, potrebbero avere limiti e modi di miglioramento. Quindi questo è quanto abbiamo chiesto e crediamo che la nostra richiesta vada assolutamente a migliorare la situazione per quanto riguarda la problematica degli aerei. Grazie per il momento. Presidente Grazie Assessore. Do la parola all’Assessore Bugada, prego. Assessore Bugada Sì, grazie. Buonasera. Devo dire che come assessorato ho la fortuna di non parlare solo questa sera di quello che faremo… di quelli che sono i progetti dell’assessorato nel corso dell’anno, perché buona parte dei progetti sono già stati discussi da questo Consiglio Comunale nello scorso mese di febbraio e mi riferisco in particolare al Piano territoriale degli orari e al Consiglio Comunale dei ragazzi. Oltre che averne parlato all’interno delle commissioni diffusamente, e per questo ringrazio il Presidente proprio per l’attenzione ai progetti che sono portati avanti dall’assessorato e al coinvolgimento della commissione competente sullo sviluppo di questi progetti in corso d’anno. Quindi cercherò di essere estremamente sintetica. 19 Per quanto riguarda la parte più educativa delle deleghe, richiamo l’attenzione oltre che sul Piano territoriale degli orari, sul Consiglio Comunale dei ragazzi, per il quale ci sono state le elezioni l’8 e il 9 marzo scorsi, sono stati eletti 28 ragazzi, circa la metà sono bambine e tre sono rappresentanti di extracomunitari. Il Consiglio Comunale dei ragazzi inizierà a lavorare il 26 di marzo con un incontro con la Giunta, dopo di che inizierà la propria attività seguito da degli educatori e adesso è in corso di definizione con la Presidenza del Consiglio Comunale l’occasione poi di fare un incontro anche col Consiglio Comunale degli adulti e quindi ratificare le elezioni che si sono tenute. Per quanto riguarda sempre l’aspetto educativo, mi preme sottolineare l’importanza che ha per il nostro Comune il Piano delle azioni positive. Il Piano delle azioni positive, che è un piano triennale che si svilupperà dal 2006 al 2008 e che prevede una fase più interna all’ente e una fase invece che è una ricaduta di carattere territoriale. La fase più interna all’ente si svolgerà in queste fasi, nel senso si avrà l’istituzione del Comitato di pari opportunità, una fase che è quella della formazione che sarà rivolta ai dipendenti dell’Ente, che avrà inizio il 21 di marzo prossimo, mercoledì, e poi una fase invece di aggiornamento per mantenere costantemente aggiornate e informate soprattutto le donne che per ragioni diverse, di cura, all’interno della famiglia piuttosto che di maternità o altre situazioni devono assentarsi dal lavoro, mantengano sempre il collegamento con l’attività lavorativa, di modo che anche il loro rientro non sia più difficoltoso. E un’ultima fase che riguarda la conciliazione della vita lavorativa con la vita familiare, che è trasversale rispetto all’azione che viene portata avanti con il Piano territoriale degli orari, l’istituzione dell’Ufficio Tempi e la nuova delega alle politiche temporali. Come dicevo il Piano delle azioni positive oltre a un’azione interna ha anche un’azione che si rivolge alla città e che fa parte di quelle politiche che già dalla precedente Amministrazione, sin dal ’99 il Sindaco ha voluto attivare, conferendo una delega alle pari opportunità, attivando un Centro Donna che oggi raggiunge 300 iscritte, più di 300 iscritte e che vede una dislocazione che non è solo sul capoluogo ma è anche a Civesio e a Sesto Ulteriano. E oltre all’attività del Centro Donna, quello che si intende fare all’interno della città è quello di favorire l’accesso delle donne alla politica con azioni positive volte a agevolare i tempi della politica e agevolare la conciliazione dei tempi della politica con quelli della cura e dell’attività familiare. Sempre all’interno del percorso della delega alla pubblica istruzione c’è poi il Piano 20 di diritto allo studio, che ripeto avviene all’attenzione del Consiglio comunale nel corso del mese di luglio e che trova attuazione quindi su due bilanci diversi e un aspetto nella delega all’educazione che voglio sottolineare, che è passato forse in secondo piano, è l’aver partecipato con la Provincia e la Consigliera di parità del ministero a un’azione sperimentale che riguardava il Bilancio di genere. Anche in questa fase l’intendimento dell’assessorato è nel corso dell’anno di avviare percorsi per arrivare appunto al Bilancio di genere anche all’interno del nostro Comune. Per quanto riguarda le scuole invece, l’anno 2007 sarà quello di grandi progetti, riguardo alla scuola dell’infanzia perché verrà realizzato un corpo nuovo, una nuova scuola materna all’interno del complesso di piazza Italia; il nuovo complesso sarà alloggiato per intenderci come continuum della zona palestra e saranno previste cinque o sei sezioni di scuola materna. Sempre nel 2007, a cavallo tra il 2007 e il 2008, è previsto l’ampliamento della scuola di Zivido, sia per quanto riguarda la scuola dell’infanzia che la scuola elementare. Ovviamente per entrambi i progetti sono state coinvolte le direzioni scolastiche e i docenti proprio affinché la realizzazione sia il più possibile rispondente a quelle che sono le attività che vengono poi poste in essere. Per quanto riguarda invece più il fronte attività culturali, al di là di mantenere quelle che sono un po’ le attività tradizionali, mi piace ricordare lo sviluppo che hanno avuto nella nostra città gli incontri culturali a San Giuliano, che sono iniziati come una sorta di scommessa soprattutto sul fronte della storia dell’arte e che poi invece si sono sviluppate sulle varie forme d’arte, quindi la musica piuttosto che la letterature e quest’anno l’intendimento è anche della lirica. Sto concludendo, Presidente. Il 2007 vedrà anche la realizzazione dell’archivio fotografico della Città di San Giuliano proprio perché venga monitorato quello che è il cambiamento della nostra città, partendo anche dalla documentazione che San Giuliano ha, grazie ai figli di Luciano Previato, che hanno ritenuto di donare il patrimonio dell’archivio del padre alla nostra città. Quindi sarà un momento anche di valorizzazione di questo. Nella relazione viene detto che sarà avviato lo studio per la realizzazione di un nuovo cinema e sul Centro Donna ho già detto, quello che mi premeva di dire a questo Consiglio, come era stato detto in Commissione Bilancio, il mio assessorato unitamente all’Assessorato alla partecipazione, ha convocato tutte le associazioni del territorio martedì 13, per sottoporre, insieme all’Assessore al Bilancio, il Bilancio Comunale in assenza appunto delle 21 istituzione delle nuove consulte. In quella sede è stata fatta una sorta di pubblicizzazione del nuovo Regolamento e sono state raccolte diverse iscrizioni, per cui contiamo nelle prossime settimane di dare attuazione appunto alle consulte. All’interno del Bilancio avrete visto che è stato istituito un nuovo capitolo proprio per la Consulta delle associazioni. Grazie. Presidente Grazie Assessore. La parola all’Assessore Zambarbieri, prego. Assessore Zambarbieri Buonasera a tutti. È un momento particolare perché è il mio primo Bilancio di previsione per cui forse occorre fare un ragionamento su quelle che sono le mie deleghe, che raccolgono la pianificazione territoriale, la delega alla formazione del Piano di governo del territorio e la delega alla partecipazione. Nella relazione che sicuramente voi avrete letto ci sono gli obiettivi che si svilupperanno tra il 2007 e il 2008, dove all’interno delle deleghe che mi sono state assegnate si dà indicazione del fatto che si realizzerà in questo periodo il Piano di governo del territorio. Il piano avrà al proprio interno alcuni elementi fondamentali che sono stati elementi principali del programma amministrativo della nostra coalizione, che sono la salvaguardia del territorio, la qualificazione urbanistica della città costruita, il recupero e la riqualificazione dei nuclei di antica formazione, la tutela e la riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, la difesa delle aree agricole a vocazione agricola miglioramento delle in relazione attività alla legate costruzione e all’agricoltura, alla la difesa e al trasformazione qualitativa delle zone industriali, la salvaguardia e la valorizzazione del Parco Agricolo Sud Milano, la partecipazione alla democrazia diretta. Come sapete tutti il Piano di governo del territorio contiene tre documenti, che sono il Piano dei servizi, il Documento di piano e il Piano delle regole, tre documenti che devono essere portati avanti in modo congiunto in relazione anche ai piani attuativi presentati dai privati. L’intenzione è quella di andare a realizzare un nuovo volo aerofotogrammetrico perché attualmente quello a disposizione degli uffici è già diciamo datato, e il Piano di governo del territorio dovrà essere realizzato e armonizzato con il PTCP, cioè il Piano territoriale di coordinamento provinciale e le nuove indicazioni che provengono dal nuovo azzonamento commerciale. 22 Ora già, se avete letto la relazione del Sindaco, si coglie il fatto che a San Giuliano abbiamo una grande occasione, cioè una grande occasione che è quella di pensare e pianificare.. provare a pianificare un po’ come mai si è fatto nella nostra città, a quella che sarà la città che vogliamo, a quella che sarà la città, che è intenzione mia quella di mettere il massimo impegno in questo obiettivo. Sicuramente questa pianificazione deve essere fatta in un’ottica partecipata, cioè la legge 12 già prevede che il Piano di governo del territorio abbia degli aspetti di partecipazione diretta dei cittadini, io penso che questi aspetti devono essere esaltati, debbano essere valorizzati e amplificati, penso che sia opportuno che oltre alla costituzione dell’Ufficio di piano e contestualmente ai vari problemi che l’Ufficio di piano si troverà di fronte nella stesura del Piano di governo del territorio, ci sia via via un confronto diretto su varie questioni che appunto i tecnici si troveranno di fronte, che probabilmente anche i cittadini possano dare diciamo indicazioni su aspetti che riguardano le zone agricole, le acque, insomma io penso che avremo occasione di consultare i cittadini anche su questi argomenti che sono argomenti di macroprogettazione della città, che però penso è una cosa che penso sia necessario fare. Le mie deleghe toccano anche la programmazione dell’ERP, cioè tutto ciò che riguarda la necessità di andare a recuperare alloggi e case popolari. Come avete visto appunto nella relazione, noi abbiamo un patrimonio ERP abbastanza consistente, io penso che questo patrimonio debba essere mantenuto e consolidato, anzi è proprio una delibera di gennaio, la Giunta ha deliberato appunto la vendita dei diritti di superficie delle aree 167 del blocco che sta diciamo tra via… tutta l’area insomma di via Repubblica, e i proventi che verranno dalla vendita di questi diritti di superficie saranno destinati alla costruzione di un complesso di edilizia residenziale pubblica. Arrivo alla parte che riguarda la partecipazione, che è un altro pezzo delle mie deleghe; io penso che sia opportuno sperimentare nella nostra città un progetto di Bilancio partecipativo. È una sfida, il 2007 sarà appunto un momento di preparazione, una sperimentazione che avverrà poi nel 2008 e si è già avviata una discussione sulla necessità di modificare lo Statuto comunale che preveda appunto al proprio interno, cioè andiamo sostanzialmente a modificare il documento principale che governa il nostro agire amministrativo, inserendo un pezzo che riguarda… stringosì… per cui verrà appunto fatta questa modifica, verrà formato il personale della struttura 23 comunale e uno degli obiettivi appunto sempre che riguarda la partecipazione è quello di aprire un nuovo luogo comune nel quartiere di Zivido. Un’ultima cosa che manca nella relazione, che riguarda la mia delega alle questioni delegate alla pace, un primo intervento è stato e sarà pubblicizzato nel mese di aprile, un’iniziativa insieme a Emergency per l’allestimento di un aereo, l’Antonov di Emergency, che verrà allestito appunto con delle strutture di tipo sanitario, diventa sostanzialmente una avio-ambulanza e appunto il mio assessorato contribuirà a questa iniziativa insieme agli assessorati e ai Comuni che ci stanno intorno e l’altro impegno per quanto riguarda questa delega è appunto la questione della Perugia-Assisi, che si terrà nell’autunno, per cui appunto il mio assessorato si spenderà e supporterà questa iniziativa. Grazie. Presidente Grazie Assessore. Siete stati abbastanza bravi tutti quanti. In un’ora abbiamo contenuto gli interventi degli Assessori, certo che bisognerà dare la parola al signor Sindaco perché presenti lui il Bilancio. Prego signor Sindaco. Sindaco No, io più che una presentazione non sto a fare la lettura, oggi ho provato a fare una simulazione, come quando si imparano le poesie a memoria, ho visto che impiegherei circa 48 minuti per l’illustrazione della relazione, per cui vi risparmio questa sofferenza, anche perché ieri è stata distribuita, quindi chi avrà voglia e tempo di guardarla anche nei prossimi giorni, perché non è strettamente un documento legato a un’indicazione puntuale del Bilancio ma tende a fare alcune riflessioni, prima di carattere più generale e poi riprende alcune questioni di carattere locale. Io volevo soltanto così riprendere alcuni punti che mi sembrano importanti, perché facendo un’analisi anche un pochino più penetrante della realtà di San Giuliano vengono fuori alcuni elementi di grande dinamismo che probabilmente chi di voi è anche attento a studiare i flussi all’interno della città avrà avuto modo anche di vedere, la nostra è una città che ormai ha toccato i 35.000 abitanti, che ha avuto in particolare negli ultimi 3 o 4 anni un tasso di crescita dal punto di vista demografico notevole. Come indicato nella relazione abbiamo anche un tasso di natalità molto alto e una media sostanzialmente più bassa e giovane rispetto a quella regionale, siamo sotto di 30 punti dalla media regionale, di circa 26-27 punti dalla media nazionale, quindi vuol dire che è un territorio molto dinamico e che è 24 un territorio che mantiene anche un dinamismo da un punto di vista occupazionale molto forte. I dati di Confindustria e di Assolombarda dicono che sul nostro territorio, un ragionamento che abbiamo già fatto qualche tempo fa, c’è piena occupazione in rapporto agli abitanti, poi ovviamente la mobilità è un po’ diversa nel senso che i cittadini di San Giuliano non lavorano tutti a San Giuliano, ma il numero degli occupati a San Giuliano è pari al numero dei cittadini di San Giuliano che sono in età lavorativa, questo era un po’ il senso del ragionamento. Vorrei soffermarmi su alcuni punti per correre poi via veloce. Uno è legato alla questione delle infrastrutture e della viabilità, noi abbiamo detto no alla proposta di tangenziale est esterna, alla realizzazione del progetto che è stato proposto dalla Provincia ed è la posizione che abbiamo mantenuto anche all’interno di questo Consiglio Comunale votando un Ordine del giorno dedicato a questo tipo di argomento. Sul Piano urbano del traffico noi quest’anno dobbiamo andare per forza all’adozione in maniera tale che poi si sviluppino tutti i ragionamenti che ne devono scaturire, perché il Piano urbano del traffico deve viaggiare di pari passo anche con il Piano di governo del territorio, altrimenti rischiamo di fare delle cose che fra di loro non hanno nessuna relazione e che soprattutto non viaggiano di pari passo e il ragionamento articolato su queste due braccia laterali della nostra città, quindi di potenziare la via Emilia perché quando la via Emilia diventerà strada urbana noi avremo la necessità di fare in modo che il traffico passivo, che quindi attraversa il nostro territorio, venga portato fuori attraverso la realizzazione dello scavalco di Carpianello e il passaggio invece più a ovest, verso la zona industriale di Sesto Ulteriano, facendo in modo che il punto terminale sia rappresentato dall’incrocio dalla provinciale 164; poi ci saranno tutta una serie di ragionamenti di carattere più microscopico, nel senso che dovranno essere visti poi sulla base di aree omogenee. Per quanto riguarda la questione ambientale, lo diceva l’Assessore, però mi sembra opportuno riprendere il tema della qualità ambientale e soprattutto del rilancio di alcune zone verdi, perché noi quest’anno rifaremo per esempio l’area verde in fregio all’abitato di Civesio, fra via Giotto e via Tagliabue, quindi quella più interna, quella esterna lungo la provinciale, lungo la nordsud di Melegnano che adesso si chiama via Marignano e poi tutte e due le aree che si attestano lungo la via Toscana a Sesto Ulteriano, oltre alla partenza del Parco dei giganti. Il Comune di San Giuliano acquisirà il 25 progetto dell’Università di Firenze fatto dall’architetto Borroni, poi procederà per stralci funzionali sulla base della disponibilità economica; al momento abbiano la disponibilità economica che ci deriva dalle urbanizzazioni dell’insediamento Arcobaleno, da destinare alle attività di partenza del parco. Sulle politiche culturali ed educative in genere, due brevi accenni. Il quinto asilo nido che abbiamo aperto a Zivido in corte Invernizzi, ci ha consentito sicuramente di andare alla quasi piena saturazione sul nostro territorio, poi con l’integrazione di alcune strutture, ci sono due strutture private sul territorio del Comune di San Giuliano, riusciamo a dare soddisfazione a tutte le domande che ci pervengono dal territorio. Questo è un dato importante perché il fenomeno della crescita degli asili nido sul nostro territorio legato anche alla domanda, è stato sicuramente un ragionamento su cui l’Amministrazione ha sempre cercato in qualche modo di arrivare per tempo senza grossi affanni, questo è accaduto per l’apertura a Sesto Ulteriano, poi la sistemazione di Villa Volontè e la destinazione esclusiva del nido di via Cervi che prima era adibito a scuola materna. Un altro aspetto sulle questioni culturali che mi preme sottolineare, due anni fa proprio in questa sala ci fu anche, o forse anche meno, ci fu la presentazione del filmato del viaggio fatto a Mauthausen; quest’anno sarà l’anno in cui verrà realizzato un DVD che rappresenta un po’ la memoria del nostro territorio sulla lotta partigiana sulla lotta di liberazione fatta dai cittadini di San Giuliano che sono ancora superstiti e ci sembra opportuno anche trattenere un segno della memoria di queste persone, in maniera tale che resti poi ai posteri con alcune testimonianze anche dei deportati dei campi di concentramento. Un altro tema che volevo toccare è quello legato alla questione della sicurezza, questione della sicurezza che è un tema di stretta attualità e che sui nostri territori resta sicuramente uno dei fenomeni più acuti, al centro dell’attenzione anche dal punto di vista della stampa locale e di alcuni comitati di realtà di quartiere. C’è un po’ di fermento anche tra i Sindaci in giro per l’Italia. Avrete letto, sentito dell’iniziativa che la Moratti sta per promuovere a Milano e rispetto a questa iniziativa della Moratti due Sindaci di centro-sinistra, il Sindaco di Torino, Chiamparino e il Sindaco di Firenze Domini, presidente dell’ANCI, hanno invitato il governo a non nascondere la testa sotto la sabbia e non minimizzare queste situazioni. È pur vero che il tentativo della Moratti è quello di buttare la palla nel campo dell’altro, cioè di liberarsi sostanzialmente da un’assunzione di responsabilità rispetto a questo problema e dire: non è un problema del Sindaco, è un problema di chi 26 è deputato a garantire l’ordine pubblico sul territorio. E io credo che sia un tentativo, al di là di tutto intelligente, per aprire un ragionamento da questo punto di vista, perché se noi vediamo tutte le richieste di maggiore sicurezza che arrivano in Comune, ce n’è forse una su dieci che è indirizzata anche alle autorità della pubblica sicurezza presenti sul territorio, e anche qui bisogna fare un po’ di chiarezza, cioè pensare di militarizzare i corpi di Polizia locali è un non senso, è un paradosso ed è una cosa che non accadrà mai, l’agente di Polizia Locale per sua natura partecipa a dei concorsi pubblici per svolgere funzioni di viabilità, per svolgere funzioni di polizia annonaria, per andare a controllare cantieri e luoghi di lavoro, ma non certamente per andare a fare lo sceriffo sui territori. E quindi questo apre una riflessione, noi abbiamo ricevuto una lettera, io nella relazione l’ho definita una commedia all’italiana, perché basta leggere la risposta che ci è arrivata dal Ministro degli interni e anche quella del Prefetto, sono veramente ridicole, si citano fenomeni legati alla micro, macro-criminalità, ci dicono: ah, siamo nella media, il numero delle denunce è uguale a quello degli anni precedenti, la Regione Lombardia è meno 1,4 al di sotto del numero di addetti che sono presenti a livello nazionale, le solite fanfaluche che non servono però a dare soluzione a questo territorio. Ogni tanto hanno bisogno che si accenda qualche miccia e quando si accendono le micce poi arrivano qui i generali, i colonnelli a tranquillizzare e dire: no, ma adesso la situazione vedrete, cambierà, poi sono i soliti palliativi di qualche giorno, vedremo se questo avrà poi carattere di stabilità e di permanenza. Certo San Giuliano ha un problema, 18 carabinieri presenti sul territorio con una gestione che va oltre il territorio del nostro Comune, perché la competenza ai carabinieri di San Giuliano arriva fino a Mombretto, arriva fino al confine con Pantigliate, fino alle quattro strade di Paullo, attualmente che c’è addirittura chiusa la provinciale San Giuliano-Mediglia devono fare un giro o scavalcando Melegnano, quindi fino alla Pandina, oppure andare verso la Paullese in direzione nord da Peschiera, eccetera. Questo ovviamente è fortemente diseconomico e produce sicuramente delle inefficienze anche dal punto di vista della presenza sul territorio. Noi intendiamo andare avanti però con i presidi legati alla sicurezza, il Comune di San Giuliano ha investito 140.000 euro l’altro anno, sono circa 146-147.000 euro per un servizio di polizia privata, perché poi ci sono altre risorse che vengono destinate a servizi tradizionali, quelli che vanno a controllare gli immobili pubblici, che mettono le etichette eccetera, ma quello fa parte di un servizio ormai tradizionale e in più abbiamo anche 27 questo presidio all’interno dell’Ente locale, perché molto spesso persone che si presentano nei nostri uffici non sono quasi sempre stabili dal punto di vista psicologico e quindi hanno bisogno anche di essere controllate da questo punto di vista. Un’altra questione è legata invece all’aspetto delle politiche sociali, noi dovremmo discutere a breve del Piano di zona, come diceva l’Assessore Salvato, abbiamo qualche preoccupazione rispetto al fatto che quel luogo, quindi l’Ufficio di piano, non diventi un luogo di trattamento di pratiche amministrative ma che diventi soprattutto un luogo di snellimento di alcune procedure e dove le risorse che arrivano, fortunatamente dal governo abbiamo visto che ci sono arrivate all’interno della Finanziaria delle iniezioni molto robuste sul Fondo nazionale delle politiche sociali, quindi fortunatamente almeno per quanto riguarda il 2007 da quel punto di vista saremo garantiti e salvaguardati. Si tratta poi di capire come regolamentare al meglio anche i rapporti interni, perché gli equilibri non sono mai facili da affrontare all’interno di quelle realtà e poi noi vogliamo affermare il principio che i servizi devono stare più vicini possibile ai cittadini, e mi riferisco non solo ai servizi socioassistenziali, ma anche ai servizi sanitari che sul nostro territorio sono messi di tanto in tanto a repentaglio. Si prova a chiudere qualche servizio, a vedere poi se i cittadini abboccano o fanno finta di niente, poi appena si levano gli scudi i servizi tornano a essere presidiati e ricollocati sul territorio, però bisogna mantenere alto il livello di guardia e di tensione. Sulla questione abitativa, lo diceva anche l’Assessore Zambarbieri, noi stiamo lavorando, stiamo predisponendo anche un piano che dia delle risposte, una prima risposta comunque all’interno dei Programmi integrati di intervento che sono già stati deliberati dal Consiglio Comunale è stata trovata, con una cinquantina di alloggi, che servono comunque a dare una risposta importante, poi dal passaggio, dal trasferimento del diritto di superficie al diritto di proprietà, l’impegno che ci siamo assunti è di destinare in via esclusiva queste risorse a ulteriore incremento del patrimonio comunale sul nostro territorio, proprio per assolvere una funzione primaria. Al di là della discussione che abbiamo sviluppato ieri sera, la lettura politica che noi tendiamo a dare alla scelta della riduzione dell’ICI al 4 per mille è quella di guardare a tutta la città, perché con la scelta di ieri sera noi abbiamo sgravato l’84% delle famiglie, ma con la proposta nell’atto di indirizzo di incremento del 50% del fondo di sostegno affitto tendiamo invece a guardare anche a quella parte che vive in affitto e molto spesso con 28 degli affitti quasi capestro che mettono le famiglie in ginocchio. Quindi è un ragionamento che va di pari passo, da un lato si cerca di dare una risposta in un momento particolarmente difficile alle famiglie che arrivano con fatica alla fine del mese e dall’altra parte guardiamo anche a coloro che, pure non essendo proprietari di prima casa, comunque vivono in condizioni di disagio dal punto di vista economico, a cui l’Amministrazione deve tentare di porre rimedio. L’ente locale per sua natura, piaccia o no, non deve essere come una impresa privata che produce utili ma deve cercare di chiudere quanto più possibile vicino al pareggio e quindi laddove ci sono delle marginalità, tentare di ridistribuirle alla collettività che rappresenta. Quindi è questa un po’ la filosofia che ci sta dietro, pur con tutta una serie di attenzioni particolari rispetto alla tenuta del Bilancio. Se qualcuno dovesse chiedere quali saranno gli interventi che caratterizzano un po’ il Bilancio del 2007, in due battute, anche perché per molti sono cose già sentite, stiamo completando come avrete visto, anche passando lungo la via Emilia, la tesatura… non noi, stiamo facendo completare da Terna la tesatura dei cavi dell’alta tensione, dopo di che ci sarà la rimozione delle linee dell’alta tensione che attraversano il centro abitato. Quest’anno abbiamo deciso, dopo tre anni di batti e ribatti sul project financing per quanto riguarda la realizzazione del centro sportivo, di trasferire prima l’area e poi anche la realizzazione dell’iniziativa Genia azzerando il procedimento amministrativo che era scaturito con la società Unisport per litigiosità interna, perché fra costruttore e gestore sono entrati subito in conflitto, addirittura si è aperta una partita a livello di collegio arbitrale eccetera, che troverà una risoluzione forse in una sede che non riguarda una volta tanto l’ente locale e il terzo aspetto che invece ci interessa è quello del quarto lotto del Redefossi, quindi quest’anno faremo il lotto intercluso tra la via Crociate e la via Indipendenza, questo per dare continuità e per procedere a lotti. Una considerazione, ed è la penultima prima di chiudere, che noi questi interventi, fra tralicci e Redefossi, sostanzialmente si tradurranno per la comunità locale in circa 25 milioni di euro e sono 25 milioni di euro ai quali nessuno ha voluto dare una mano e quindi li faremo con risorse nostre, così come accadrà per la stazione di Zivido di via Tolstoj, perché sarà una fermata finanziata, dal punto di vista dell’infrastruttura, da parte dell’ente locale, mentre la Regione finanzierà il punto, cioè lo snodo intermodale, quindi il parcheggio di interscambio gomma-ferro, mentre l’infrastruttura in quanto tale è oggetto dell’accordo di programma legato all’albergo, quindi dal 29 recupero dell’albergo il Comune di San Giuliano porterà a casa risorse per realizzare l’opera, o per la verità per meglio dire sarà direttamente il lottizzante a realizzare le infrastrutture, in maniera tale che per la fine del 2008, con la messa in funzione del passante ferroviario, andremo a regime. Chiudo qui perché poi le cose che sicuramente i Consiglieri avranno da affrontare, le domande da porre, poi abbiamo anche i dirigenti in ausilio questa sera, che ringrazio per la presenza, sono questi gli aspetti che caratterizzano un po’ il Bilancio del 2007: manteniamo una capacità elevata ancora per il 2007, per lo meno di introito di oneri, anche se siamo arrivati bene o male agli sgoccioli, però l’entrata a regime di alcuni Programmi integrati di intervento rialimenterà un po’ questa fiamma che abbiamo sempre avuto particolarmente alta negli ultimi anni e poi per il resto, come avete avuto modo di vedere e di leggere dalle relazioni, mantenimento dei servizi, un loro accrescimento e in diversi casi addirittura una loro estensione. Un pizzico di orgoglio è legato al fatto che il Comune di San Giuliano con la manovra di ieri sera è il Comune della Provincia di Milano che ha complessivamente più bassa sia l’IRPEF che l’ICI e questo credo sia comunque un elemento di riconoscimento anche degli strati sociali che compongono questa società e un’attenzione nei loro confronti, che poi se la leghiamo anche alle tariffe a domanda individuale, attesta il fatto che tradizionalmente le Amministrazioni Comunali che si sono succedute a San Giuliano hanno sempre guardato con particolare cura e attenzione alla tariffazione verso i propri cittadini e ai servizi che a questi vengono rivolti. L’ultima battuta, non c’entra nulla con il Consiglio Comunale, però è il primo da quando sono Sindaco io, o da quando lo è stato anche chi mi ha preceduto, che abbiamo in sala in occasione dei nostri dibattiti sui bilanci ma anche su altre discussioni più serrate, una persona che voglio ricordare con grande affetto e che saluto, e che è Giovanni Maraschi. Grazie. Presidente Sta solo pure bene voglio dire, ah ecco… E va beh, in effetti… Grazie signor Sindaco. Allora vediamo di definire i tempi dei nostri lavori, anche perché quanto avevamo previsto in conferenza dei Capigruppo, per una serie di vicissitudini è saltata. Io direi, abbiamo tre quarti d’ora fino alle 10,30 per porre delle domande se eventualmente ci sono, dopo di che continuiamo la discussione, cioè le risposte e quindi poi la discussione, dalle 11 meno un quarto dovremmo cominciare la discussione. Se siamo bravi riusciamo a finire entro mezzanotte e votiamo, diversamente interrompiamo, ci rivediamo 30 lunedì visto che è previsto oppure non so, vogliamo andare avanti finché non terminiamo il punto? Decidiamolo prima, in modo tale da evitare discussioni poi intorno a mezzanotte. Cosa vogliamo fare? Andiamo con le domande e poi vediamo? Che Dio ce la mandi buona! Prego… Va bene. Ok, allora, andiamo avanti, quante domande… se ci sono richieste di spiegazioni. Consigliera Ravara, prego. Consigliera Ravara Grazie. Sì, me le sono appuntate per non farle perdere tempo. Grazie. Questo non lo so… Allora, le mie richieste sono sia di domande che di documentazione che non c’è ancora pervenuta in merito al Bilancio. Allora come prima cosa, se è possibile avere una copia della proposta di delibera di questo atto che stiamo affrontando; poi copia degli atti in merito all’alienazione del bene che prevede il Bilancio, della vendita dell’area di Civesio; almeno Forza Italia non ha ricevuto nessun tipo di documentazione, non so gli altri Consiglieri… Poi ho verificato che c’è una discordanza del programma dei lavori pubblici, la delibera di Giunta del 16 di ottobre che la Giunta ha approvato con il prospettino allegato al Bilancio di previsione, quindi chiedevo delucidazione in merito a questa variante. Poi ho fatto una verifica sul sito del Ministero degli Interni per quanto concerne i trasferimenti da parte dello Stato e non concordano con quanto da voi inserito in Bilancio, sia a livello di cifre e sia a livello di impostazioni, quindi se gentilmente vorreste dirci da dove avete ricevuto le cifre. Un altro chiarimento sull’Imposta comunale pubblicità, se è possibile avere il dettaglio che presumo che Genia abbia passato all’Amministrazione Comunale per appostare la cifra in Bilancio, quindi quant’è quello… perché si parlava che c’erano ancora degli arretrati e quindi capire quanti sono gli arretrati e quale è sono invece l’imposta di competenza dell’anno. Se è possibile avere un dettaglio degli interventi che verranno fatti nel corso dell’anno per i rifacimenti dei manti stradali e marciapiedi, quali saranno le vie coinvolte in queste opere nel corso dell’anno 2007. Dunque prima faceva riferimento l’Assessore Bugada sull’apertura di un nuovo cinema… cioè l’ha detto lei prima nel suo… ecco, allora mi risulta che ci siano due progetti sull’apertura di questo nuovo cinema, uno è la ristrutturazione del cinema Ariston e uno è invece un progetto che è previsto 31 da Genia, quindi capire di che cosa stiamo parlando ed eventualmente capire anche appunto di quale sia e poi come verrà finanziato e quali saranno le attività all’interno. Stessa cosa è sulla ristrutturazione dell’ex caserma, cioè noi sentiamo sempre parlare ristrutturazione ex caserma, ristrutturazione ex caserma, però almeno per una volta se cortesemente ci volete dire che cosa verrà fatto all’interno, quali iniziative vorrete portare all’interno della caserma, come verrà ristrutturata, con quali costi sarà la ristrutturazione e come si prevede il finanziamento di questa. E un’altra, per altri motivi vi abbiamo chiesto un elenco del parco macchine del Comune, allora diciamo che sono un po’ datate, quindi visto che si parla tanto di ecologia, del verde, dell’aria e tutto quello che si vuole, chiediamo quali auto prevedete di sostituire nel corso dell’annata. Grazie. Presidente Grazie Consigliera Ravara. Io dico che data la vastità delle richieste forse è il caso che si può rispondere subito, almeno eliminiamo tutta questa massa di… Ah, si preferisce… Bene, ci sono altre richieste? Non ci sono altre richieste di spiegazioni… Consigliere Licciardo, prego. Consigliere Licciardo Buonasera. Solo una cosa veloce all’Assessore alla tecnologia. Mi parlavi prima dell’utilizzo di open source, non so quanti Consiglieri abbiano… ma vuol dire che il personale che utilizza i sistemi informativi verrà addestrato all’utilizzo o anche alla creazione di nuovi sistemi? Perché abbiamo delle competenze per utilizzare open source anche in modo di creare nuovi applicativi? Grazie. Presidente Grazie Consigliere Licciardo. Altre richieste di spiegazioni? Consigliere Bordoni. Consigliere Bordoni Sì, l’Assessore Zambarbieri aveva accennato dell’utilizzo delle risorse provenienti dall’alienazione delle aree di 167, dalla vendita che vanno riutilizzate per la costruzione di nuovi alloggi. Ma si prevede quindi una nuova area di 167? Area pubblica da questo punto di vista? Cioè sono case 32 nuove che vengono costruite, giusto? Quindi verrà definita una nuova area di 167? Comunque andrà trasformata un’area credo. Sarà pubblica comunque. Presidente Altre richieste di spiegazioni? Non ci… Consigliere Favetti, poi Consigliere Gerardo Russo. Prego Consigliere Favetti. Consigliere Favetti Sì, buonasera. Sempre all’Assessore Picchioni. Io sono uno dei quattro Consiglieri che dovrebbe avere l’accesso in via sperimentale al famoso sito che tutt’ora non è funzionante, è sempre in fase di costruzione, diciamo che noi ne stiamo parlando ormai dal settembre 2006, vari tentativi sono stati fatti da tutti e quattro Consiglieri, per quanto mi risulta, e comunque risulta sempre in costruzione. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Favetti. Consigliere Gerardo Russo, prego. Consigliere Russo Gerardo Sì, veloce. Una è una domanda di chiarimento al Sindaco rispetto a… una richiesta di chiarimento al Sindaco rispetto alla conclusione della sua relazione, la lamentela rispetto alla stazione di via Tolstoj, rispetto al fatto che al di là di qualche soldino della Regione, poi sono tutte risorse nostre come … no, capito, volevo capire però rispetto a quel famoso contributo che doveva arrivare dagli operatori privati della zona, se anche nel piano delle opere pubbliche, nel Piano triennale delle opere pubbliche è dentro come gruzzolo o se invece è venuto meno. Cioè c’è stato un lungo ragionamento, tutti si sono impegnati, sembrava quasi non dico che la dovessero fare loro la realizzazione della stazione, sembra quasi che rispetto a ciò che come concludeva lei poc’anzi alla fine la paghiamo noi, allora mi viene quasi da dire: come al solito noi facciamo, poi quando c’è lo zucchero tutti arrivano a leccare quello che noi costruiamo; così sono capaci tutti mica solo gli imprenditori di San Giuliano. Le altre cose erano rispetto sempre al Piano triennale delle opere pubbliche. Vedo due cose rispetto al palazzo comunale di via De Nicola, una è sotto la voce manutenzione, l’altra è sotto la voce ristrutturazione, però sono cifre 33 considerevoli, 130.000 da una parte e 150.000 dall’altra, sono quasi 600 milioni tutti spesi nel primo anno, quindi tutti spesi nel 2007, cioè siccome è una vita che su questo palazzo comunale continuiamo a spendere soldi, si continua a far lavori, voglio capire, e meno male che il Coneri ?? non ci permette di alzare un altro piano, se no sto palazzo da quando l’abbiamo inventato nel 1984 secondo me costa quattro volte il duomo di Milano alla fine, quando andiamo a fare i conti. Voglio capire a che punto è, se no incominciamo a ragionare in termini diversi anche rispetto agli spazi che dovessero necessitare rispetto alle esigenze che abbiamo come amministrazione. L’altra questione è: ci sono una serie di voci come la riqualificazione della strada Civesio-Viboldone, che sono tutte legate da altre cose, che sono un po’ tutte legate ai Piani integrati di intervento, però ci sono delle poste nel primo anno piccole, cioè contenute, 50.000 su 900, 8.000 su… vorrei capire cosa vuol dire, cioè andiamo ad anticipare qualche piccolo intervento di ciò che poi avverrà quando partiranno i Piani integrati o sono invece opere di sistemazione normale già preventivate, voglio dire, nel calendario normale dei lavori stradali e di viabilità? La questione per esempio della nuova strada di gronda via Monticello, Carpianello-Monticello, è divisa in tre anni, in tutto il triennio per un totale di quasi 1.300.000 Euro; c’è una cifra considerevole nel terzo anno e la posso capire, è legata al fatto di ciò che continuamente quando ragioniamo in termini di viabilità con l’Assessore Cipolla ci continua a portare rispetto a ciò che sarebbe il suo desiderio, l’aggiramento del vecchio nucleo di Carpianello con tutto ciò che è in progetto, San Donato, l’attraversamento del Lambro, quindi risorse che dovrebbe mettere in campo la Provincia e altri Comuni, e cioè voglio dire arriviamo probabilmente a quanti Natali prima di ragionare, però nel secondo anno, il 2008, c’è una cifra considerevole del 1.300.000 totali che sono 220.000 euro, è quasi mezzo miliardo delle vecchie lire se si aggiungono i 70.000 del primo anno, e vorrei capire con questi 220.000 se si vanno a sanare le opere già fatte, cioè a pagare le realizzazioni già eseguite o se invece è una sistemazione di tante voci, che è comunque ciò che rivendica un po’ il Comitato che si è costituito in quella zona, la costruzione di marciapiedi, l’illuminazione, i dossi, i segnalamenti degli attraversamenti per i bambini e per le persone in genere; cioè volevo capire perché se andiamo a spendere noi mezzo miliardo, cioè voglio capire poi rispetto a ciò che dovrà avvenire in futuro in collaborazione con altri enti in che senso incide. 34 C’era un’ultima cosa, la costruzione orti per anziani. Anche questa è legata credo, non mi voglio sbagliare, allo spostamento che avverrà con la realizzazione del PII di Cascina Selmo, voglio dire quindi 150.000 euro, che sono 300 milioni, cosa vorrebbe dire? Vorrebbe dire spostare gli orti e portarli di là? O è compreso in tutto il pacchetto, l’acquisto, lo scomputo del costo dell’area, tutta quella roba lì, cioè perché lo mettiamo nel Piano triennale delle opere pubbliche, sembra quasi una spesa per nuova realizzazione di qualche cosa? Cioè non riesco a capire, sono tutte voci che oramai sono legate anche ad alcune questioni che noi abbiamo approvato e che dovrebbero andare di pari passo rispetto a quelle realizzazioni e noi riempiamo quasi metà dei due fogli, del foglio e mezzo del piano triennale, con una ripetizione di tutte queste cose. Ecco l’ultima voce, anche qui è legata a quello che dicevo prima di Carpianello, ancora sistemazione viabilistica via Trieste-Carpianello e ci sono ulteriori 220.000 euro che aggiunti al 1.390.000, arriviamo quasi a 1.700.000, parliamo di 3 miliardi e mezzo. Quindi una maggiore precisazione rispetto a queste cose. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Gerardo Russo. Altre richieste di spiegazioni? Non ce ne sono più? Quindi chiuse allora le richieste di spiegazioni, sentiamo le risposte. Prego gli Assessori e il Sindaco… Da chi cominciamo, non lo so, vedete voi, rimpallatevi voi le responsabilità… Allora cominciamo dal fondo, Assessore Picchioni, prego. Assessore Picchioni Sì, grazie. Allora due sostanzialmente le domande, cominciamo con quella legata all’open source. Dunque già oggi alcuni prodotti open source vengono utilizzati all’interno del Comune e sto parlando della Suite Open Office sostanzialmente, che viene utilizzata al posto di una note suite commerciale, questo per quanto riguarda l’utilizzo diciamo dei dipendenti, dei lavoratori all’interno del Comune, mentre invece a livello di… e sono diciamo gli unici prodotti open source che loro utilizzano su tutte le macchine, quindi tutte le licenze da tre anni credo, sono state sostituire con questo tipo di software. Mentre invece per quanto riguarda, chiamiamo il back end, la parte server, lato server, diciamo che noi abbiamo una quindicina di server circa qua dentro, circa metà sono su piattaforma open source e l’altra metà per una 35 serie di questioni non è open source, e lì ovviamente ci girano solamente applicativi open source, ma sono tutti trasparenti diciamo all’utenza. Poi l’obiettivo dei progetti pilota di quest’anno sarà quello di iniziare a introdurre work station sostanzialmente che avranno solo software open source, quindi sia sistema operativo che gli applicativi. Vedo difficile una diffusione rapida all’interno del Comune di piattaforme di questo tipo, intanto però iniziamo. L’idea che sta dietro a questo tipo di scelta, allora per rispondere in modo puntuale alla domanda esiste il know how, allora il know how lato utente per l’utilizzo diciamo di operatività normale, lato gestione dei sistemi il know how è stato formato e diciamo servirà ancora una parte di formazione e anche una parte di supporto dall’esterno e qui c’è la scelta dell’utilizzo dell’open source. Non vedrete infatti, probabilmente non vedremo… cioè questo tipo di scelta non va nell’ottica di ridurre fortemente i costi, okay?, ma di spostare il costo, cioè di spostare l’investimento. Noi oggi spendiamo un tot di soldi in licenza, l’idea è quella domani di spendere un tot di soldi in consulenza su persone che dovranno fare in modo che i sistemi funzionino e che si possono sviluppare se si può internamente, se no esternamente, anche applicativi o diciamo migliorie che se pensi, cioè voglio dire, pensa all’integrazione fra gli applicativi che si utilizzano all’interno dei Comuni e appunto la Suite che dicevamo prima, se qua dentro sviluppiamo un softwerino che integra queste cose qui, probabilmente serve anche a tutti gli altri Comuni italiani. Quindi questa non è una roba che sto dicendo io, è una direttiva che arriva dal governo centrale ovviamente sul riutilizzo del software, quindi diciamo è un’ottica che prevede alla fine di fare in modo che diciamo gli investimenti e i soldi quanto meno rimangano in Italia e non se ne vadano direttamente all’estero, se pensi alle licenze di noti sistemi operativi più diffusi. Spero di avere risposto a questa domanda e passo all’altra, che è quella del sito dei Consiglieri. È vero che è da tanto tempo che ne parliamo, c’è stato un periodo diciamo iniziale che io considero diciamo di black out, che non ci siamo neanche accorti che non funzionava, ma perché non c’è stato feed back tra chi faceva i test e noi; nell’ultimo mese direi che la cosa ha preso una certa piega brutta, nel senso che non sta funzionando, ahimè il guasto è tecnico, l’unica cosa che posso fare in questo momento è prendermi l’impegno che nell’arco di non più di un mese, quindi al massimo un mese da oggi, la cosa funzioni, anche perché l’obiettivo è quello di diffondere, al di là dei sei, perché da quattro siete diventati sei Consiglieri che state testando 36 il sistema, fare in modo che appunto nell’arco di un mese la cosa vada a regime per poter appunto nell’arco di un mese dare poi l’accesso a tutti. Per chi non avesse chiaro di cosa stiamo parlando, abbiamo attivato un sistema, un’area riservata all’interno del sito web ai Consiglieri, dove i Consiglieri possono trovare in forma elettronica, evidentemente per il Consiglio Comunale, le procedure interne che fanno sì che il materiale venga messo online ci sono e funzionano, diciamo così, il problema in questo momento purtroppo è tecnico ed è legato, tanto per dirla tutta, al fatto che stiamo di fatto migrando dal sistema… perché noi oggi siamo… il sistema oggi è in hosting presso un provider e passeremo in hosting presso un altro provider e quindi siamo in dismissione degli attuali sistemi per via del sito nuovo che è vero che è un progetto del 2007, ma che è già in corso e quindi c’è qualche problema. Ripeto, quello che posso fare, siccome il problema è tecnico, ne siamo al corrente, stiamo cercando di risolverlo, prendermi l’impegno da qui in un mese non di più, a far sì che la cosa funzioni e che poi sia aperta a tutti quanti i Consiglieri. Ho finito. Presidente Grazie Assessore. Chi vuole intervenire? Assessore Morelli, prego. Assessore Morelli Ma, prima volevo fare una considerazione di carattere generale, cerchiamo di dare risposte che possiamo in un momento così diciamo breve, però la raccomandazione sarebbe anche quella, visto che abbiamo anche spazio e tempo per approfondire e avere anche la documentazione e il materiale, queste sono domande più propriamente da porre in commissione, dopo di che in quella sede… no, voglio dire, se non si ha il materiale, si ritorna la volta successiva, dopo di che adesso cercare nel malloppo ogni delibera eccetera diventa difficilissimo, per cui… no, non stavo parlando con… sto dicendo delle domande della signora Ravara. No, no, le tue sono semplici, le sue sono molto specifiche. Adesso cercheremo di rispondere e quindi va tenuto conto di questo fatto. Ripeto, in commissione non è che vengono censurate le domande, sono bene accolte e cerchiamo anche di dare tutte le risposte possibili, comunque vediamo… Allora, per quanto riguarda l’elenco delle opere dei lavori pubblici, è vero, vi è una discrepanza da un punto di vista di quello che appare sul prospetto del 16 di ottobre e quello successivo, ma diciamo è nelle cose che quando poi si 37 discute si possono fare delle variazioni, quindi quello che vale è quello che poi alla fine è stato deliberato nell’ultima deliberazione. La stessa cosa vale per quanto riguarda le cifre appostate sul sito del Ministero, noi le cifre che abbiamo appostato sono quelle ovviamente al momento in cui è stata presa la delibera di approvazione del Bilancio, sono quelle del 23-2. Ora è chiaro che nel tempo se andiamo a vedere adesso qualche aggiustamento ci sarà, ma la prima variazione di Bilancio, questo è sempre stato fatto… vengono recepite, non è che possiamo non accettare soprattutto se ci danno qualche soldo in più, è sempre ben gradito, però è evidente che quando viene approvato il Bilancio si va a vedere in quel momento quali sono i trasferimenti dello Stato e quelli vengono inseriti a Bilancio; se mettessimo altre cifre vorrebbe dire che abbiamo delle capacità divinatorie che in realtà non abbiamo, dobbiamo attenerci ai dati che vediamo in quel momento, successivamente ci sono variazioni, successivamente ne terremo conto. Per l’imposta della pubblicità le darei il prospetto che spiega in modo analitico come si raggiunge poi l’aggregato che appare in Bilancio. La cifra, intanto in Bilancio appare sotto due capitoli diversi, la somma di questi due fa 1.524.000. Può darsi che questo fosse l’origine della domanda, ma se questa è la domanda, il disaggregato vede separati i 40.000 euro delle affissioni rispetto a tutto il resto. Credo che invece sia importante da un punto di vista della conoscenza anche del Consiglio Comunale, conoscere i dati diciamo del disaggregato, perché sono veramente diciamo notevoli anche rispetto a quello che è il passato. C’è stato veramente un incremento molto forte dell’incasso in questo comparto, cioè da quando Genia gestisce la cosa direttamente abbiamo più che raddoppiato; oltre che credo un discorso di organizzazione diversa, di abusivismo combattuto in un modo efficace, che sono cose molto importanti, abbiamo anche incassato più quattrini, pensate che l’incasso a regime, cioè quello permanente come qui viene chiamato, è 1 milione all’anno, non sono pochi soldi, vuol dire che insomma il lavoro viene fatto in un modo molto soddisfacente. Sull’antielusione, quindi questa è antielusione, riguarda soprattutto pratiche e operazioni precedenti, abusivismo eccetera, recupereremo 400.000 euro, credo che questo sia esattamente una risposta a una esigenza che è stata più volte rappresentata in Consiglio Comunale. Io mi ricordo diversi Consiglieri che avevano sollevato questo problema delle autostrade, vi ricordate?, forse era Bordoni se non ricordo male, della provinciale che ogni tanto vedeva i 38 manifesti del Fiordaliso messo così a spot, non si sapeva chi li aveva messi e chi non li aveva messi. È chiaro che da quando siamo noi direttamente a gestire la cosa, le cose non ci scappano, quindi direi che la domanda è gradita perché permette di dare una risposta che credo soddisfi un po’ tutto il Consiglio Comunale. Per quanto riguarda il parco macchine, credo che lei abbia già l’elenco perché l’ha chiesto, ha chiesto anche le fatture, ha chiesto tutti i dati, glieli abbiamo dati, se la domanda è: quante macchine cambiamo?, sono due e saranno due vetture per la Polizia Municipale; abbiamo contatti con Agenda 21 per decidere il tipo di vettura, saranno probabilmente, anzi quasi certamente due vetture a combustibile alternativo, quindi quelli biologici o… così c’è scritto insomma… metanolo no… metanolo o etanolo?... metanolo. Vi ricordate quando c’era l’etanolo… Poi per quanto riguarda il discorso della caserma, noi abbiamo parlato di un processo di massima della caserma, abbiamo visto dei disegni, ma è evidente che il progetto nella sua definitività con anche la parte di copertura finanziaria deve essere visto, valutato, viene portato in Consiglio Comunale perché è un progetto di competenza del Consiglio. Non siamo ancora in questa fase, è stato fatto qualche schizzo e si è data qualche idea che sembra interessante su una soluzione, quando si andrà e si imboccherà questa strada e si farà qualche gradino ulteriore, saremo qui a parlarne. Per quanto riguarda i marciapiedi, qui di nuovo nella fase di appostamento del Bilancio normalmente vengono decise le cifre e poi dopo quelle che sono le opere, se fare marciapiedi in via Tolstoj dico per dire piuttosto che in via Roma, sono decisioni che vengono prese successivamente, quindi non abbiamo ancora l’elenco con le priorità, le tempistiche e gli importi specifici, quando le avremo predisposte, se è interesse averlo, lo consegniamo, non c’è nessun problema. Credo di aver risposto un po’ a tutte le domande. Presidente Grazie Assessore Morelli. Ci sono altri Assessori che… Signor Sindaco, prego. Sindaco No, qualche risposta… la domanda che faceva il Consigliere Russo era su 130.150 euro credo legati al palazzo comunale; uno è un intervento di realizzazione della nuova cabina elettrica perché la cabina che abbiamo non riesce a sostenere più diciamo l’assorbimento complessivo di tutta la 39 struttura, per cui è prevista la realizzazione della nuova cabina di fianco alla centrale termica ed è un intervento che si attesta intorno ai 90 o 100.000 euro solo la cabina. Poi c’è tutta la parte di cablaggi e comunque l’intervento complessivo è intorno ai 120.000 euro per quella parte; poi abbiamo invece una seconda parte che è legata alla ristrutturazione di tutto il corpo che guarda a nord, dove c’era la Polizia Locale, dove verrà spostato lo Sportello immigrati, che viene qui dove c’era la vetrata, diciamo l’ufficio grande della Polizia Locale, quindi lo Sportello immigrati viene all’interno dell’ente. Poi portiamo l’ufficio del Difensore Civico, l’ufficio del Presidente del Consiglio comunale, la sala medica, il CRAL e altre attività lungo quell’aula per allargare un po’ l’Information tecnology che è in condizioni molto anguste oggi e risistemare un po’ diciamo alcune necessità che abbiamo all’interno del palazzo comunale oggi. Poi, lei ha ragione perché da quello che ci costa, per esempio l’architetto Corradi è un fermo sostenitore del fatto che è meglio mettere a reddito questa struttura e fare il Comune da un’altra parte e questa… no, no, ma ha sempre presentato problemi strutturali questo edificio, fermo restando il fatto che viviamo in periodi siccitosi, non so dire se per fortuna o per sfortuna, però quando succedono degli eventi atmosferici particolari, il parcheggio interno si allaga e le macchine navigano a vista e bisogna poi recuperarle quando è passata l’onda di piena, per cui ci sono sicuramente dei problemi di carattere strutturale. Al momento diciamo tamponiamo sulla base delle cifre che sono indicate li dentro. Per quanto riguarda la questione della viabilità in particolare intorno a Carpianello, come lei giustamente ha detto l’Assessore Cipolla sta lavorando, ha diverse opzioni e diverse ipotesi, tra l’altro stasera non è qui, era arrivato qui ma è stato dirottato a Peschiera Borromeo perché c’è la fase congressuale, quindi doveva fare da relatore sulle diverse mozioni legate alla questione del Partito Democratico, quindi non ha potuto essere qui questa sera. Diciamo che lì dentro ci sono quei 230.000 euro dove si dice via Trieste-Carpianello, quello è un progetto che prevede da un lato la riqualificazione di quel tratto perché è di competenza comunale, perché come avrà visto il cartello che indica la fine della strada provinciale è qualche metro prima dell’incrocio che entra in Carpianello, quindi è diventata di competenza nostra e dobbiamo fare un intervento di riqualificazione sulla ripa interna e poi è prevista la realizzazione della rotonda, l’intersezione con l’Iper Arredamenti in via Repubblica, quindi all’interno del quadro economico ci sono anche queste risorse perché tendenzialmente vorremmo 40 andare al superamento dei semafori. Resta un problema che dovremo poi valutare meglio, che è quello del semaforo qui in mezzo all’altezza dell’edicola, via De Nicola, mentre per quanto riguarda l’inizio e la fine di via Repubblica, è prevista la realizzazione delle rotonde, ci sono già i due progetti preliminari, dovremo poi cercare di capire invece come superare l’ostacolo, se di ostacolo si può parlare, a metà della via Repubblica all’intersezione con via De Nicola, perché lì non ci sono grandi spazi di intervento e bisogna che pensiamo a un sistema a rotatoria, a un serpentone con una incanalatura prima della prossimità dell’incrocio; comunque su quello ci stiamo lavorando. Sullo scavalco interno a Carpianello ci sono 70.000 euro legati agli espropri delle aree, quindi è un piano particellare degli espropri, il progetto è un progetto che viene realizzato da Genia, quindi per l’Amministrazione sostanzialmente non ha costo perché viene spesato sulla struttura di progettazione di Genia, quei 70.000 euro o presunti tali sono legati al piano particellare ecco. Queste sono le informazioni che le posso dare, poi se ha bisogno di qualche ulteriore dettaglio, magari lunedì o se arriva in corso di serata l’Assessore Cipolla, può essere sicuramente più preciso di me. Per quanto riguarda la stazione è chiaro che è previsto il contributo da parte dei privati, c’è una quota d’incidenza legata alla distanza dei propri edifici rispetto alla collocazione del manufatto, cioè fatto l’epicentro dove c’è la stazione, allargando poi le distanze c’è una quota di contribuzione da parte dei soggetti privati, l’altra parte di quota invece è legata strettamente all’accordo di programma con la Regione; tra l’altro è arrivata proprio quest’oggi la comunicazione da parte dell’assessorato alla Regione che ci conferma che lunedì la Regione Lombardia approverà l’accordo di programma dell’albergo, con annessa stazione, magari poi le do una copia, perché ce l’ho qui, me lo sono portato come pro-memoria, lo distribuisco anche ai Capigruppo… aspetta, un attimo di pazienza, ce l’ho qua. Poi per quanto riguarda la domanda fatta dal Consigliere Bordoni, gli interventi destinati all’edilizia residenziale pubblica che noi faremo con la trasformazione da diritto di superficie a diritto di proprietà, che se andasse a regime con la richiesta da parte di tutti i soggetti interessati dovrebbe produrre una cifra intorno ai 2.300.000 euro, non ricordo se sono due e tre o tre e due, ma mi pare di ricordare forse… no, solo quella di… la trasformazione delle aree di via Repubblica da diritto di superficie a diritto di proprietà… 2.9 mi dicono dal CIMEP da Milano, 2.900.000 euro che abbiamo spalmato su più annualità, l’abbiamo fatto ovviamente partendo da 41 quelle più vecchie, giustamente come diceva lei non è che possiamo… sì, sì, 2.900.000 euro e poi dovremo valutare su quali aree standard di proprietà comunale realizzare questo tipo di interventi. Credo di avere integrato le risposte già date. Grazie. Presidente Prego Assessore, proceda. Assessore Morelli Sì, dovevo dare una risposta alla richiesta della Consigliera Ravara circa la delibera della vendita dell’area di Civesio. Io ho chiesto al dirigente di procurare questa delibera, deve aspettare un attimo perché siccome l’ha fatta Agostinis, ci ha chiamato e prende la macchina e viene. Io ho cercato adesso di fargli telefonare che non venisse, ma sta già arrivando, qui rinnovo di nuovo se si devono chiedere cose particolari magari per tempo… va beh, però insomma, adesso magari arriva e le diamo la risposta. Presidente Ci sono altre risposte da dare? Prego Assessore Bugada. Assessore Bugada Ecco, la Consigliera Ravara che chiedeva conto dell’esistenza di due progettazioni riguardo al cinema Ariston, in realtà probabilmente non mi sono ben spiegata ma mi sembra che nella relazione sia esposto chiaramente, cioè il 2007 vedrà l’avvio della progettazione, non che quest’anno verrà realizzata una multisala o altro, quello che si sta facendo è quello di fare una valutazione sulla struttura del cinema Ariston esistente, che per dove è collocato all’interno del centro di San Giuliano non ha molte possibilità di sviluppo, lo dicevo anche ieri sera, ha problemi riguardo l’impianto di raffrescamento piuttosto che la mancanza di camerini, quindi quello che stiamo valutando è il costo per una risistemazione della struttura attuale rispetto alla realizzazione di una struttura totalmente nuova, quale sia più vantaggiosa per l’Amministrazione. È logico che nel momento in cui l’indirizzo dovesse essere quello della realizzazione di una nuova struttura, la struttura vecchia dovrebbe essere messa a reddito o comunque vedere di trovare una soluzione. Grazie. 42 Presidente Grazie Assessore. Ci sono altre risposte da dare o no? Allora se non ci sono altre… Ah, un’altra richiesta ancora? Consigliere Bordoni No, no, manca una risposta sul discorso… Presidente Una risposta? La ricordi così almeno… Consigliere Bordoni … del manto stradale. Assessore Morelli Era per avere l’elenco dei marciapiedi delle strade. Ho detto che in questa fase noi appostiamo solamente l’importo, non abbiamo ancora stabilito quali siano le priorità e gli importi specifici di ogni lotto, quindi viene fatto successivamente, intanto deve essere approvato il Bilancio dopo di che, una volta che sappiamo quant’è la cifra, come tutti gli anni immediatamente dopo si comincia a fare il lavoro. Il tempo c’è perché sapete che gli asfalti si fanno più in là nel tempo, non è che si fanno in primavera, si fanno a primavera inoltrata. Grazie. Presidente Bene. A questo punto sono aperti gli interventi sul Bilancio. Ci sono interventi? Non ci sono interventi?... Chi è che rompe il ghiaccio? Nessuno?... Ah, io passo subito alle dichiarazioni di voto è… io passo immediatamente alle dichiarazioni di voto e ai… Consigliere Bordoni a lei l’onore, prego. Consigliere Bordoni Tanto prima o dopo bisogna dirle le cose, quindi… Io ritengo che questo Bilancio che di fatto è il penultimo Bilancio di questa Amministrazione, perché 2008 poi il 2009… se è approvato, di questo passo ci sono quasi le elezioni nel 2009, per cui l’anno prossimo è l’ultimo Bilancio di fatto di gestione dal punto di vista amministrativo. Questo per dire che uno degli obiettivi del programma di questa Amministrazione, che era legato alla 43 partecipazione, al coinvolgimento della cittadinanza nella formulazione, nel suggerimento delle scelte, credo che di fatto venga meno, se il percorso di costruzione di un Bilancio partecipato ricalca un po’ le righe di quello che ci è stato presentato rispetto all’esperienza di Pieve Emanuele eccetera, credo che oramai gli spazi siano estremamente esigui per dare l’avvio a un’esperienza che potrebbe essere positiva all’interno di San Giuliano Milanese. E questo denota secondo me da un punto di vista complessivo della politica amministrativa una difficoltà a rapportarsi sul tema della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini, perché tutti gli strumenti della partecipazione hanno difficoltà o di essere applicati, vediamo il Difensore Civico la difficoltà di rapportarsi, di far partire le consulte delle associazioni per motivi delle associazioni, per motivi all’interno dell’Amministrazione eccetera, c’è questo altro aspetto di difficoltà e non ultimo quello del Regolamento sui referendum, sugli istituti di partecipazione eccetera, che dopo un avvio, quasi una conclusione, è stato rimesso in discussione. Questo è un primo elemento credo di riflessione sul rapporto che una pubblica Amministrazione debba mantenere con la propria città. Ci sono delle potenzialità, ci sono degli aspetti positivi, ma ce ne sono altri io credo critici, su cui noi dobbiamo porre l’attenzione anche come istituzione, anche come Consiglio Comunale. Spesso e volentieri si fa riferimento alla ricchezza dell’associazionismo, io credo che dovremmo fare anche una riflessione su cos’è oggi l’associazionismo a San Giuliano Milanese, le difficoltà che incontra e quali forme, secondo me, perché incontra delle difficoltà, incontra delle difficoltà ad ampliarsi, a rinnovarsi, a trovare anche nuovi sbocchi; io credo che dobbiamo forse da questo punto di vista tutti quanti fare una riflessione, perché un elemento distintivo di una città, di una città anche come la nostra, con tutte le problematiche che può avere, uno degli elementi distintivi e caratteristici anche rispetto a chi ci sta intorno, era l’elemento dell’associazionismo, della partecipazione comunque attraverso forme diverse all’interno della città. Questo in parte sta un po’ scemando e io credo che da questo punto di vista forse tutti quanti, indipendente da Maggioranza e Opposizione, forse una riflessione la dobbiamo fare, anche perché quando si parla dei tempi della politica, il coinvolgimento eccetera significa anche capire se i tempi, gli spazi, le opportunità, l’ascolto esistono o meno, perché da questo punto di vista credo che poi i cittadini chiedono anche questo. Per cui l’aspetto della 44 partecipazione, l‘aspetto del coinvolgimento dei cittadini è estremamente importante. Dico questo anche perché nella relazione dell’Assessore Zambarbieri ritorna la questione dei comitati di quartiere, eccetera; io credo che questo problema non è mai stato sciolto sino in fondo da un punto di vista di quale percorso la Pubblica Amministrazione voglia fare. Da quello che ho compreso questa Amministrazione non è molto favorevole ai consigli di quartiere per mille ragioni, però credo che se apriamo degli spazi, se diamo voce a comitati di quartiere, io credo anche che dobbiamo darci e dare delle regole. Dico questo perché poi può succedere che i comitati di quartiere, a secondo di quello che dicono, alcune volte possono far piacere, altre volte magari danno fastidio; allora secondo me nel momento in cui si stimola la partecipazione è giusto dare le regole, è giusto anche sapere che la partecipazione può essere anche elemento di critica, elemento di stimolo, per cui non può essere visto solo come elemento di supporto a una pubblica Amministrazione, anzi io credo che quando l’attenzione alle problematiche di un quartiere, di un pezzo della città vengono evidenziate, sono un elemento di aiuto e di ricchezza a fronte non sempre di elementi negativi di una pubblica Amministrazione, magari anche di difficoltà o di carattere economico o di attenzione di quel determinato quartiere, quindi l’attenzione che viene sviluppata dai cittadini può essere un elemento di aiuto e sicuramente importante. L’altra questione io credo importante, che denota una difficoltà da un punto di vista di programmazione, da un punto di vista di percorso e di chiarezza è quella della sicurezza. Qui si è fatto riferimento a quello che sta accadendo a Milano, io ho sentito un po’ il dibattito, molte volte c’è una situazione un po’ strana, dove complessivamente all’interno delle città magari diminuiscono i fenomeni di criminalità di un certo tipo, però la percezione del cittadino è quella sempre di insicurezza; io credo che qui ci troviamo di fronte credo a due elementi che dobbiamo valutare, anche questo per dare poi un’impronta all’attività di una pubblica Amministrazione nel dare sicurezza ai propri cittadini, ma non la sicurezza che danno le telecamere, la militarizzazione del territorio in senso lato, ma è quella di costruire un percorso dove un cittadino all’interno della propria comunità si sente sicuro. Io credo che da questo punto di vista noi dobbiamo porre l’attenzione come pubblica Amministrazioni di degrado, degrado ambientale, degrado di determinati spazi, determinati quartieri e dall’altro dare sicurezza soprattutto a fasce di popolazione che si sentono sotto tiro, in special modo gli anziani, in special modo alcune categorie più 45 deboli, perché quello che emergeva da dibattiti sulla situazione diciamo milanese, ma che poi si riflette anche nell’hinterland, è che mentre sono in diminuzione reati di un certo tipo, rapine, eccetera, sono in aumento invece i reati di violenza sulle donne, truffe, di situazioni di furti nelle case che sono quelli che mettono maggiormente in discussione e fanno percepire maggiormente questa insicurezza da parte dei cittadini. Allora io ritengo che dentro la relazione, soprattutto sul tema della sicurezza, ci sia una difficoltà a definire il ruolo in funzione dell’intervento della polizia locale. Io credo che da questo punto di vista ci sia una sottovalutazione o una non attenzione particolare a questo settore che è estremamente importante. Io non so se da questo punto di vista è un problema di indirizzo della pubblica Amministrazione che non riesce a definire un percorso chiaro, vigile di quartiere sì, vigile di quartiere no, in che modo strutturare la vigilanza urbana, eccetera, se è un problema di struttura e quindi a fronte di indirizzi della pubblica Amministrazione la struttura non risponde, non riesce a organizzarsi secondo i voleri della pubblica Amministrazione. Qui credo che la pubblica Amministrazione possa e debba prendere provvedimenti, ma io credo che il primo elemento è quello di utilizzare al meglio le risorse che ci sono all’interno della pubblica Amministrazione. Quindi una politica di presenza sul territorio che non deve essere una politica di punizione, ma una politica di prevenzione dei fenomeni, di attenzione e di presenza in maniera capillare sul territorio. Da questo punto di vista sarebbe interessante capire anche questa esperienza fatta con la società privata quali risultati ha dato, se ha dato risultati o meno, perché le risorse che sono spese in quel capitolo sono risorse estremamente importanti, quindi capire se quelle risorse che la pubblica Amministrazione ha investito da un punto di vista economico hanno avuto un ritorno o non l’hanno avuto, se questa cifra si deve finalizzare meglio. Sarebbe qui importante capirlo, la si deve finalizzare meglio, magari potenziando risorse della Polizia Locale o spenderla magari in risorse legate ad attività di carattere sociale e culturale che possono rivitalizzare la città. E da questo punto di vista io credo che, anche qui, forse un dibattito in questo Consiglio sarebbe importante, da un lato evitando strumentalizzazioni o cercare ognuno di portare a casa chissà quale consenso, poi il consenso non c’è mai sul tema della sicurezza, ma approfondire credo e costruire un percorso che porti a sentire meno questo senso di insicurezza che molte volte i cittadini hanno, e sotto questo aspetto io credo che sotto gli occhi quello 46 che si può evidenziare è che San Giuliano dopo una certa ora della sera è una città che non vive, ma questo non significa che ci sia… io almeno per quanta è la mia sensazione e che io conosco, non c’è la paura di girare, però c’è una San Giuliano che non vive; allora il trovare i modi e le forme per rivitalizzare la città credo che sia un impegno che tutti quanti dobbiamo fare in modo che ci sia e sotto questo aspetto sarebbe interessante, sarebbe necessario secondo me fare un Consiglio Comunale su questo tema, che è un tema estremamente importante, e insieme trovare un percorso e degli obiettivi da raggiungere insieme. Quindi l’elemento della sicurezza è un altro degli elementi che in questo Bilancio secondo me, seppur ci sono delle cifre significative, io non vedo un indirizzo chiaro da un punto di vista della pubblica Amministrazione su quali modi, su quali forme, su quali percorsi per dare o togliere questo senso di insicurezza che c’è nei cittadini. Io non ritengo che San Giuliano da questo punto di vista, voglio essere molto chiaro, sia peggiore di altri luoghi, anzi probabilmente nell’hinterland milanese forse è una città, al di là di alcune situazioni particolari che sono accadute ultimamente, non è una città o violenta o particolarmente soggetta a fenomeni pesanti; certamente i furti negli esercizi commerciali, soprattutto a quelli legati a coloro che hanno o i tabacchi o le macchine da gioco eccetera, danno il senso magari di una città non controllata, però teniamo conto che se uno legge un attimino i giornali, di questi fenomeni ne sono piene un po’ tutte le città, anche quelle molto più piccole o non diciamo nell’hinterland milanese. Sono fenomeni naturalmente che vanno contrastati, ma secondo me non dobbiamo ingrandire il fenomeno molte volte più di quello che è. Per cui sotto questo punto di vista dobbiamo un po’ mantenere una freddezza nel ragionamento e trovare i percorsi da fare assieme. Questo significa anche giustamente che poi ognuno debba fare e assumersi le proprie responsabilità, in questo caso anche comprendere meglio le forze dell’ordine quale ruolo e quale funzione svolgono all’interno delle nostre città. L’altra questione che io volevo evidenziare è quella della mobilità e del Piano urbano del traffico. Allora noi in questi anni abbiamo assistito a due momenti, esiste un Piano urbano del traffico, mai approvato, su questo Piano urbano del traffico la pubblica Amministrazione attraverso l’Assessore eccetera, di volta in volta portava delle proposte, facciamo questa strada, facciamo la strada di Carpianello dietro, quella di Viboldone, poi facciamo altre cose, ma slegata da un Piano urbano del traffico. Allora sarebbe 47 importante capire e fare uno studio definitivo o comunque uno studio organico del Piano urbano del traffico, compreso anche queste cose, con qualcuno che ci dica se queste cose che vogliamo realizzare sono interventi che danno delle risposte alla città di San Giuliano Milanese; dico questo perché abbiamo assistito in commissione all’intervento di coloro che hanno sottoposto, che hanno realizzato il Piano urbano del traffico e hanno detto: va beh, noi l’abbiamo presentato, dopo di che non ci è stato detto più niente, adesso veniamo qui e ci dicono che ci sono queste strade eccetera. Per noi non so se vanno bene o se non vanno bene, bisogna fare uno studio, bisogna capire meglio i flussi di traffico eccetera. Allora io chiederei che da questo punto di vista, proprio perché il tema della viabilità è un tema estremamente importante per un Comune come il nostro, che è attraversato da viabilità estremamente importanti, sarebbe necessario, sarebbe utile per tutti quanti che il Piano urbano del traffico ragionasse anche su queste nuove viabilità che si vogliono costruire, prima di definire e spendere risorse economiche estremamente importanti. L’altro ragionamento vale per la mobilità, io credo che la stazione di via Tolstoj è un elemento importante però sembra che tutto il ragionamento che si fa dal punto di vista programmatorio è lì, cioè quando partirà questo cambierà il mondo, sicuramente sarà una cosa importante ma sicuramente non sarà tutto. Allora sarebbe secondo me anche qui importante avere un progetto di che cosa intendiamo per mobilità, quali risorse vogliamo investire sul trasporto pubblico, perché in questo Bilancio le risorse diminuiscono, quindi che tipo di azione fa la pubblica Amministrazione sul trasporto C’è un elemento di discussione, pubblico? c’è un elemento di razionalizzazione di alcune cose, anche questo sarebbe interessante comprenderlo, c’è uno studio su dei trasporti, delle linee che non funzionano, sarebbe magari meglio potenziarne altre, anche perché da questo punto di vista io credo che noi dobbiamo avere il coraggio, nel momento in cui determinate cose non vengono usate, sarebbe importante spostare delle risorse su settori dove magari c’è richiesta maggiore di utilizzo da parte dei cittadini. Poi vi sono forme e modi di modifica anche della mobilità da parte dei privati che sarebbe opportuno secondo me come pubblica Amministrazione, se non organizzarle direttamente, essere elemento diciamo promotore di esperienze per l’utilizzo della macchina da parte di più persone. Questa logica e questo inizio di costruzione di piste ciclabili deve vedere secondo me da un lato la garanzia di sicurezza per chi usa le piste ciclabili e va in bicicletta, dall’altro quello di un elemento anche di informazione, di informativa alla cittadinanza 48 e di promozione dell’uso della bicicletta. Quindi l’Amministrazione che diventa elemento propositivo, elemento informativo, elemento anche stimolante a cambiare i modelli di vita e i modelli di utilizzo del mezzo privato e quindi sotto questo aspetto io credo che alcune cose ci sono, alcune si vedono, come la realizzazione di alcuni tratti di piste ciclabili sicuramente devono avere una logica unitaria e da questo punto di vista finché non si completerà il raccordo con San Donato Milanese, sicuramente la funzione di pista ciclabile in termini di modifica anche dei comportamenti di utilizzo del mezzo privato sicuramente non si potrà esplicare appieno. L’altra situazione che io volevo evidenziare e che ho trovato e che credo non sia colta appieno, o comunque non riesco a capire quale volontà la pubblica Amministrazione ha, è quella del personale, della dotazione organica della pubblica Amministrazione. Noi abbiamo assistito in questi due anni a un potenziamento e a uno spostamento di funzioni nelle due Aziende della pubblica Amministrazione, però non c’è stato di pari passo un ragionamento o comunque non è a conoscenza credo del Consiglio Comunale, si sta forse studiando, non lo so, ma credo che bisogna arrivare a un punto in cui si tira una riga e si dice che le funzioni, le competenze eccetera e il ruolo che questa Amministrazione vuole assumere in termini anche di dotazione organica sono queste. Io ritengo che sarebbe importante capirle perché per esempio quale ruolo e funzione vogliamo dare per esempio a una struttura come l’ufficio tecnico che di fatto ha visto svuotato i propri compiti e le proprie funzioni, visto che Genia oramai fa tutto? E da questo punto di vista io volevo sottolineare questa cosa del cinema che non è secondaria, perché in commissione il direttore di Genia ha detto: il Comune stava pensando di ristrutturare il cinema Ariston, ma butta via i soldi, meno male che siamo arrivati noi a proporre il nuovo cinema, le due sale e il teatro a Campo Verde, come dire la pubblica Amministrazione non ci arriva, ci siamo noi. Questo non è che l’Amministrazione ci ha fatto una bella figura come la cosa è stata presentata. Questo non scandalizza nessuno da un punto di vista se si chiude il cinema Ariston e si fa una struttura diversa, però l’importante è capire, secondo me, da un lato se queste scelte che l’Amministrazione fa le fa in modo consapevole, se anche la struttura da questo punto di vista quali spazi e quali risorse ha e quali funzioni gli stiamo dando, io parlo dell’Ufficio Tecnico ma non soltanto dell’Ufficio Tecnico, c’è tutto il settore sociale eccetera, con lo spostamento dei servizi eccetera, per cui sarebbe importante definire una struttura come l’Amministrazione Comunale che ha una struttura 49 abbastanza grande, è una delle Aziende più grandi di questo territorio, la propria dotazione organica in che modo la vuol costruire nel futuro, con quali funzioni e con quali ruoli, se la vuole mantenere di queste dimensioni, se cambierà, se aumenteranno i livelli diciamo più di controllo, di verifica, di determinate cose oppure di gestione. Cioè sarebbe importante secondo me definirlo, ma definirlo anche in maniera abbastanza veloce perché io credo che anche all’interno della pubblica Amministrazione forse qualche malessere all’interno del personale, sul proprio ruolo, la propria funzione, forse comincia ad emergere, perché anche qui dobbiamo tenere conto che al di là dei limiti dei singoli una struttura ha bisogno anche di non sentirsi pressata o penalizzata da altre situazioni, e quindi secondo me è importante definirlo rapidamente. Definirlo rapidamente proprio anche in funzione del livello che hanno e che assumeranno le due aziende, proprio perché soprattutto per quanto riguarda Genia, e anche quell’opuscolo che ci ha presentato ieri sera in cui non sono solo disegnino, c’è anche un dettaglio, un’idea secondo me un po’ più avanti di ipotesi di utilizzo e di costruzione e in che modo utilizzare l’ex caserma dei Carabinieri, di come costruire anche la nuova sala, per cui sarebbe importante secondo me valutare sotto questo punto di vista. L’altra questione è il Piano di governo del territorio legato al fatto della città che vogliamo. Io non so qui l’Amministrazione che tipo di percorso intende darsi all’interno non solo del territorio ma anche all’interno delle istituzioni, come quando inizierà questo ragionamento all’interno del Consiglio Comunale, cioè se si arriverà con un documento già delineato, già discusso, predigerito all’interno diciamo della Maggioranza di governo, per cui alla fine il ragionamento sarà molto più diciamo blindato, fra virgolette, con pochi spazi di ragionamento, o seppure si pensa che un programma, comunque un intervento di questo tipo, un tema di questo tipo secondo il mio parere non può essere una cosa che non vede il contributo di tutti, e visto anche i documenti, sia la relazione del Sindaco ma anche la lettera che è stata distribuita precedentemente ai Consiglieri Comunali, in cui si parla di un rapporto diverso fra Maggioranza e Opposizione, il coinvolgimento, l’attenzione, il fatto di non avere preclusioni, di non prendere posizioni di un certo tipo eccetera, quindi di aprirsi al dialogo e al confronto, io credo che questo avviene se c’è la possibilità di discutere, di dire la propria e di ascoltarsi reciprocamente. Se questo non avviene è chiaro che diventa difficile poi portare il proprio contributo. 50 Io sottolineerei ancora due o tre cose, la prima è il ruolo nel territorio da parte del Comune di San Giuliano Milanese. Io credo che noi dobbiamo rilanciare un po’ il nostro ruolo, io non lo so, ho la sensazione che in alcuni organismi forse non ci tengono in considerazione per il ruolo e le funzioni che possono avere un Comune e un territorio come il nostro, quindi secondo me dobbiamo definire anche all’interno del rapporto con altre Amministrazioni, con altri organismi sovraordinati, Provincia eccetera, alcuni ruoli e alcune funzioni che San Giuliano può e deve avere all’interno di questo territorio. Questo naturalmente è legato anche alle funzioni che la nostra città vuole avere e quindi sarebbe secondo me importante anche capire che fine ha fatto la questione della città turistica, perché io qui non vedo grandi risorse utilizzate ed elementi così che siano di stimolo ad altri soggetti, vedo alcuni che si stanno muovendo, tipo la Società Roccabrivio, con questo finanziamento avuto dalla Cariplo eccetera, ma sono pezzi che forse non trovano un disegno unitario; sarebbe importante invece da questo punto di vista avere idea se questo disegno unitario esiste, se è in fase di definizione eccetera, perché mi pare che si vada avanti ognuno per compartimenti stagni. Invece io ritengo che per le presenze di carattere storico, ambientale, urbanistico e architettonico San Giuliano le potenzialità le ha forti, forse sul territorio è l’elemento e il luogo dove ci sono maggiori presenze di questo tipo dal punto di vista storico, ambientale e architettonico. Come sarebbe importante secondo me definire rapidamente il Regolamento Edilizio e qui io denoto alcune volte un’attenzione un po’ scarsa, cioè ci sono le enunciazioni, però mi sono accorgo per esempio tutta questa questione della bio-architettura, del risparmio energetico eccetera, mi è venuta in mente la discussione sui Piani integrati, noi abbiamo dovuto fare delle osservazioni per introdurre questi elementi perché mentre c’è la discussione anche all’interno dell’Amministrazione, si partecipa ai convegni, quando c’è da definire, quindi far ricadere sugli interventi concreti questi elementi di discussione, di approfondimento eccetera, c’è la difficoltà a tradurli in pratica. Per quello che sta avvenendo da un punto di vista di governo, di finanziamenti, di opportunità, nel 2009 anche le abitazioni avranno le varie categorie come i frigoriferi, io credo che dovremmo rapidamente arrivare a una modifica del Regolamento Edilizio e introdurre nuove normative che portino all’interno di San Giuliano Milanese a utilizzare la costruzione delle nuove abitazioni con tutti questi parametri e quindi di fatto il contenimento, il minor spreco dal punto di vista energetico eccetera. Quindi io ritengo che 51 in questo percorso, pur con le risorse che per ogni pubblica Amministrazione sono tirate, io credo che ci sono alcune cose che possono essere realizzate anche senza investire grandi risorse ma che danno una qualità dell’abitare, una qualità del vivere all’interno della città in maniera diversa e dall’altro lato danno l’opportunità di qualificare meglio la nostra città sotto determinati aspetti. L’ultimissima cosa, io ritengo che per le associazioni culturali, ricreative eccetera, a San Giuliano manca uno spazio per poter fare delle iniziative di un certo tipo, con la presenza di un certo numero di persone eccetera. Anche qui credo dovremmo definirlo, c’è un elemento di costi, naturalmente nessuno chiede l’utilizzo di spazi eccetera in modo gratuito, ma credo che un luogo di aggregazione di una certa dimensione, fruibilità e sicurezza a San Giuliano manca. Nel percorso c’erano alcuni spazi che poi di fatto oramai non sono più utilizzabili, o perché non sono in sicurezza o perché oramai hanno una loro attività che non permette, sia dal punto di vista economico ma dal punto di vista anche dell’utilizzo, di essere così utilizzati dalle associazioni; se voi badate bene nel giro di 10 o 15 anni prima magari San Giuliano eccessivamente era un luogo di incontri, di feste, eccetera, oggi per diverse ragioni, ma anche per la mancanza di spazi, determinate iniziative non avvengono più, un’associazione se vuole inventarsi un concerto o altre cose difficilmente trova degli spazi, trova dei luoghi adatti per poter fare determinate cose e probabilmente avere questi spazi e questi luoghi potrebbe essere un ulteriore elemento di riabilitazione anche della città. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Bordoni. Prima di procedere con la discussione a norma dell’art. 63 del nostro Regolamento c’è una risoluzione presentata appunto dalle forze politiche al Sindaco e di cui il Sindaco adesso dà conto. Prego signor Sindaco. Sindaco No, veramente per evitare confusione come è accaduto ieri sera, è solo per dire che è stato presentato l’atto di indirizzo che vi è stato consegnato ieri sera, l’atto di indirizzo verrà posto in votazione prima del Bilancio di previsione e qualora dovesse ottenere il consenso, diventa parte integrante della deliberazione di approvazione del Bilancio di previsione. Per cui dove si dice: “Si delibera di approvare il Bilancio, approvare la relazione previsionale programmatica, approvare ecc…”, poi in fondo si dirà: “…di 52 recepire l’indirizzo contenuto nell’allegato alla deliberazione, consistente nei punti che sono stati puntualmente elencati”, cioè che diventeranno oggetto di una prossima variazione di Bilancio da parte dell’Amministrazione Comunale e che quindi vengono recepiti in delibera come atto di indirizzo. Questo giusto per dovere di chiarezza. Grazie. Presidente Grazie signor Sindaco. Ha chiesto la parola il Consigliere Menapace, ne ha facoltà. Prego Consigliere. Consigliera Menapace Grazie. Io parto dalla relazione del Sindaco che abbiamo avuto solo ieri sera e quindi l’ho letta velocemente, però devo dire che è una relazione che mi piace, nel senso che ha secondo me un alto profilo politico, che va ovviamente oltre San Giuliano, dà una visione… parla, come si dice, della macro-politica per cui uno dice: va beh, ma poi di fatto che ci azzecca con San Giuliano? Secondo me ci azzecca nei principi perché una relazione del Primo Cittadino, che è quello che rappresenta appunto la città, che ha una visione del mondo contro la guerra, per l’integrazione, contro la pena di morte, credo che, a parte la condivisione come dire del partito che rappresento, di fatto nelle linee di principio generali io trovo che ci sia riscontro nelle politiche che poi vengono in qualche modo enunciate nel Bilancio di previsione. Faccio riferimento a una, come dire, San Giuliano è una delle poche Amministrazioni che ha attuato quello che prevede tra l’altro la legge, che è l’istituzione del capitolo sulla cooperazione internazionale, quindi non andando ad attingere da quello che avanza da altri capitoli; soprattutto di solito queste cose io le ho viste fare, non so ai capitoli sulla cultura, su quello Amministrazione da che anni avanza investe magari in qualcosa questo senso nel sociale, questa e rinnova questo investimenti. Tra l’altro ho letto recentemente il rapporto che la Provincia di Milano ha pubblicato sui Comuni, sulle Amministrazioni appunto che hanno investito in questo senso e devo dire che San Giuliano si caratterizza come una delle città che, come dire, rapportata alla capacità insomma sia di Bilancio ma anche dalla sua dimensione, più investe. Non solo investe, in realtà mette anche sullo stesso piano le diverse situazioni; anche lì nell’elenco, io invito per chi ha la possibilità insomma di recuperarlo a leggerlo, spesso viene demandato questo capitolo così come anche il tema della socialità dei luoghi della partecipazione della socialità e 53 dopo mi riallaccio per arrivare a questo punto alle parrocchie, agli oratori, non possono essere l’unico luogo nel senso che è un’istituzione da costituzione laica deve avere un ruolo suo. Allora questa Amministrazione, questa caratteristica l’ha evidenziata, tanto è vero che nel bando di partecipazione, quindi come dire senza fare preferenze per nessuno, prevede che ci sia una ripartizione tra le varie situazioni. Nell’elenco ripeto che io sono andata a vedere anche negli altri Comuni, credo che siamo gli unici perché sono quasi tutti destinati a quelle associazioni o comunque cooperative che hanno a che fare, ma non lo sto dicendo in modo negativo, di fatto comunque sono quelli che hanno più legami poi con la cooperazione internazionale che fa progetti concreti, perché c’è tutto il mondo del volontariato che trova supporto anche sul posto, non solo come dire da qua, però è vero che spesso viene un po’ mortificato invece quel volontariato e quella cooperazione laica e che qui invece trova riscontro. Quindi io la vedo legata al ragionamento che il Sindaco fa sulla politica nazionale e internazionale nella relazione. Ecco, detto questo, dico anche che è un Bilancio, va beh, insomma voglio dire è stato evidenziato in tutti i modi, è un Bilancio che non aumenta la tassazione e le tariffe, è un Bilancio che non taglia sui servizi perché anche qui ci sono Amministrazioni che intendono i servizi, faccio un esempio i servizi alla famiglia con l’erogazione di contributi che i figli che nascono, anche qui io penso che il compito di un’Amministrazione che si fa carico dei problemi del cittadino è quello non di distribuire soldi ma dove, come dire, nell’emergenza si fa anche questo, ma non può essere la politica, la politica quella programmata a lungo termine deve, come dire, pensare e investire sui servizi; allora un Bilancio che prevede l’apertura di un nuovo nido secondo me va in questo senso, per esempio, o altri… adesso io ho citato quello più evidente, ma ce ne sono altri legati per esempio a delle patologie dove altri istituti pubblici, tipo l’ASL o l’Azienda Ospedaliera chiude o riduce, tipo non so… patologie legate alla malattia mentale piuttosto che all’alcolismo, piuttosto che a malattie che non hanno un riscontro economico, la collocazione, come dire, di un malato di Alzheimer è un problema grosso, non ci sono strutture, non è che non ci sono… non ci sono strutture, nessuno investe perché sono servizi che costano parecchio. Allora da questo punto di vista è un Bilancio secondo me appunto assolutamente condivisibile, ci sono dei punti critici, io non voglio, come dire, né non considerarli, né sorvolare, ci sono, li cito e ne voglio parlare perché voglio che siano da elemento di spunto e di supporto insomma a chi 54 poi avrà la responsabilità e la delega di attuare quello che poi è stato scritto nelle relazioni, perché le relazioni, come dire, enunciano quello che verrà fatto quest’anno da programma amministrativo, poi però nel corso dell’anno, come dire, verranno in qualche modo definiti. Allora magari qualche riflessione di questa sera può essere di aiuto. Allora credo che i punti critici di questo Bilancio sono innanzitutto legati alle azioni e alle politiche sulla sicurezza; credo di dire una cosa persino banale, insomma, ma credo anche che a San Giuliano non è che ci sia una situazione particolare diversa da altri Comuni perché, non so, credo che San Giuliano viva il male di questi tempi, come dire l’aver progettato per anni, non le ultime Amministrazioni, per tantissimi anni dei quartieri, molto probabilmente si faceva fronte ai bisogni primari, il bisogno della casa e, come dire, il luogo della partecipazione e della condivisione era il luogo dei consumi, per cui appunto i bar, chi li frequenta e anche lì però, come dire, c’è una caratteristica magari più prettamente maschile piuttosto che i centri commerciali. Credo che questi abbiano un po’ segnato quello che succede oggi, una città che la sera non è deserta, però poca gente esce perché non ci sono spazi aggregativi, secondo me devono prevedere la diversificazione delle generazioni, perché continuare a pensare spazi dove i giovani stanno con i giovani, gli anziani stanno con gli anziani, le donne stanno con le donne, i bambini stanno coi bambini, secondo me non risolviamo il problema. Ecco questo lo dico perché secondo me le politiche o comunque le azioni legate alla sicurezza io le vedo intrecciate alle questioni legate all’urbanistica e alla socialità, alla partecipazione, che sono tutti temi di questo Bilancio e di questo programma amministrativo. Allora chi avrà il compito al governo… al Piano di governo del territorio, secondo me deve necessariamente ipotizzare un quartiere che, oltre ad avere le case, i giardini e i negozi e anche le case popolari per i ceti meno abbienti, deve avere degli spazi di socialità. Come dicevo prima questo tema non può essere demandato solo agli oratori e alle parrocchie, perché in una società ormai multiculturale e multietnica alcune situazioni vengono tagliate fuori da una visione di questo tipo, oltre al fatto che appunto l’istituzione è laica e quindi deve assolutamente andare in questo senso. Sempre in tema di sicurezza il punto critico che io vedo in questo Bilancio è il tema della sicurezza nei cantieri, questa è come l’ha definita il nostro Presidente della Repubblica la piaga del secolo, io mi aspetto che un’Amministrazione come questa da questo punto di vista dia degli indirizzi precisi a chi ha il compito di vigilare in questo senso e essere magari da 55 modello ad altre situazioni, credo che sia un tema importante, perché la sicurezza dei cantieri e quindi del lavoro fa parte della sicurezza non solo della città, ma anche dell’individuo, cosa che non ho trovato traccia nella relazione e mi aspettavo invece qualche parola in più. L’altro punto critico che io ho trovato negli appostamenti insomma degli investimenti è legato al circuito delle piste ciclabili, che è vero che è un tema di questa Amministrazione, ma se noi andiamo a vedere bene in realtà per tutto il 2007 l’investimento è, come dire, cioè la prossima pista ciclabile la vedremo nel 2008 e io credo che invece da questo punto di vista… per legarlo al tema della vivibilità e della viabilità, avere una città dove è sicuro e piacevole camminare a piedi o in bicicletta, non solo per svago, ma anche per andare a lavorare, ma anche per andare a scuola, credo che sia appunto un punto qualificante. L’altro tema che volevo toccare… ecco questo lo vedo legato anche al Piano generale del traffico urbano, questo delle piste ciclabili ma anche appunto a quello che in alcuni interventi viene anticipato, non bisogna nascondersi così, come dire, ci siamo scambiati nelle commissioni che qualche punto critico sulla proposta che è stata fino a oggi portata c’è. Se io penso alle arterie di attraversamento della città che in questo momento dividono la città, metà è nell’ipotesi della città che vorremmo, una città che non viene continuamente attraversata da chi va da un’altra parte, da chi non necessariamente si ferma; credo che sia necessaria un’ipotesi che definisca questo problema non dico per sempre ma con un periodo un pochino più lungo. L’ultima questione che volevo toccare era legata appunto alla condivisione e alla partecipazione delle forze politiche, qui la intendo perché il percorso della partecipazione della città in qualche modo viene definito, è stato sperimentato anche in altri Comuni, in altre Amministrazioni e credo che sia un percorso lungo, gli effetti di una vera partecipazione credo che siano insomma più a lunga scadenza, noi faremmo un errore a pensare che stabilita la delega, definite quattro modalità, abbiamo una città che partecipa ai progetti e all’attività; secondo me è una questione un pochino più lunga. Rispetto invece alla partecipazione delle forze politiche, credo che anche qui ci sia un punto un po’ delicato e critico. Non voglio essere fraintesa, sono tutti progetti e programmi contenuti nel programma amministrativo, per chi l’ha votato ovviamente, condivisibili; per chi non l’ha votato il problema è un altro, però magari su alcune cose varrebbe la pena arrivare alla discussione non nel momento in cui io posso dire solo: sì, no, a un progetto che è già stato confezionato, Faccio un esempio: la progettazione e la 56 realizzazione del cinema io non ho niente in contrario, se c’è una relazione tecnica che dice che non è conveniente sistemare l’attuale cinema, per carità, non è che mi ci devo incatenare all’Ariston, quello che però mi crea delle perplessità, ma perché non c’è stato un approfondimento, è legato all’area dove presentato il progetto da chi l’ha presentato, voglio avere l’opportunità di discuterla questa cosa sapendo, pensando che magari appunto le perplessità o le osservazioni che vengono fatte possano non creare per forza conflittualità e quindi o sei a favore o sei contro; io credo che ci sia, ci debba essere lo spazio insomma per una modalità diversa di condivisione, soprattutto in quelle situazioni che sono state sottratte alla scelta del Consiglio Comunale. È vero che l’azienda è un’azienda pubblica quella che ha progettato e quella che potrà realizzarlo, è vero anche che però appunto il progetto noi l’abbiamo visto quando è stato presentato anche a tutta la città. So anche che non il progetto definitivo, che laddove ci saranno appunto delle osservazioni, c’è tutta la possibilità di rivederlo, credo però che da questo punto di vista la necessità di rettificare il tiro in questo senso sia un’opportunità. Faccio un altro esempio, sempre tornando alla questione dei quartieri vivibili e con degli spazi aggregativi e partecipativi, un quartiere come il quartiere Serenella che non ha spazi aggregativi se non il luogo comune che anche quello è un intervento importante, però rispetto al quartiere che non è sufficiente, insomma è uno spazio piccolo, se pensiamo che già oggi sostanzialmente è occupato tutte le sere, perché di fatto, come dire, tra associazioni, feste, iniziative culturali, riunioni di condominio piuttosto che altri, di fatto è uno spazio usato più che al 100%, insomma è evidente che in un quartiere come quello un ulteriore spazio aggregativo che non sia il bar, appunto, credo che sia assolutamente necessario. Un’occasione poteva essere quella appunto del Programma integrato di intervento, credo che anche lì sia stata un’occasione persa, fra qualche anno ci ritroveremo a ragionare su progetti di presidio del territorio perché non ci sono altri spazi, perché ci sono problemi di sicurezza. I progetti di presidio vanno benissimo, però sono estemporanei, cioè lì si va, si fa l’iniziativa culturale e sociale e poi si torna a casa. Diverso è uno spazio che lì rimane a disposizione del quartiere. Ecco, stessa questione sempre legata appunto alla condivisione e alla partecipazione del progetto per esempio è l’ex caserma. Sappiamo che l’ex caserma, oltre che essere un impegno da programma, anche fa parte di una serie di impegni che l’Amministrazione ogni anno prende con il protocollo 57 d’intesa per esempio con il Sindacato Pensionati; credo che abbia però subito delle trasformazioni rispetto a… ma anche nell’evoluzione insomma della città. Anche qui sarebbe interessante però fare un ragionamento prima che il progetto sia definito e arrivi in Consiglio Comunale solo per l’approvazione appunto del suo utilizzo finale. Ecco, niente, queste erano appunto alcune delle considerazioni, ma io mi auguro che non vengano vissute, come dire, in modo negativo. Sono veramente un tentativo di essere di supporto e di suggerimento. Grazie. Presidente Grazie Consigliera Menapace. Ci sono altri interventi? Consiglieri Magri, prego. Consigliere Magri Grazie Presidente. È vero che andando avanti poi si corre il rischio di ripetere molte cose, molte delle cose sono state dette e sono assolutamente da sottoscrivere, quindi sicuramente mi faciliterà nel ruolo di questi commenti. Io in effetti non penso che le osservazioni eccetera, siano da vivere come critica ad personam, ma siano proprio da vivere come sottolineazione di alcuni aspetti che vengono posti all’attenzione dell’Amministrazione, magari con delle sfumature diverse a secondo del punto di vista, però penso che sia questo. Quest’anno come Città nuova abbiamo cercato anche di approcciarlo in una maniera diversa, facendo un documento scritto che ho distribuito ai Capigruppo, ma è disponibile tra l’altro anche per mettere nero su bianco alcuni punti che magari in una presentazione a un’ora così tarda, con molta stanchezza, è anche difficile un po’ fare mente locale. Quello che è stato detto mi aiuta perché mi permette di andare molto molto così, molto tranquillamente in quello che volevo dire. Innanzitutto una considerazione generale prima di entrare nel merito del Bilancio. Io penso che se il Bilancio è in fondo il momento più importante della discussione del Comune, il fatto che ogni volta lo discutiamo con un’aula consiliare vuota, tante grazie alle persone che si sono fermate questa sera ad ascoltarci, penso che sia anche questa una considerazione che non possiamo sempre sottovalutare, specialmente siamo, come dicevo all’inizio, anche di questa relazione un po’ a un giro di boa della legislatura e probabilmente anche questo aspetto della partecipazione dei cittadini ala vita politica penso che sia un aspetto importante che non possiamo non sottovalutare, perché c’è, 58 lo vediamo, una disaffezione all’interesse della cosa pubblica e questo sicuramente, non so se posso continuare… ma posso continuare?... è un aspetto sicuramente molto importante. Volevo molto brevemente toccare alcuni aspetti del Bilancio. Ci sono alcuni aspetti che francamente ci trovano molto d’accordo e alcuni aspetti che ci lasciano un po’ perplessi e quelli con cui ci troviamo d’accordo danno anche un’esatta dimensione di come si possa fare delle cose fatte in un certo modo, fatte a nostro avviso in modo qualitativamente importante e cito, non per piaggeria, ma perché mi sembra giusto, vedendo anche le relazioni per esempio tutta la parte relativa alla parte sociale. Io ho trovato nella relazione fatta dall’Assessore Salvato una presentazione dettagliata di una serie di iniziative importanti, una visione anche e quello che anche brevemente ha citato questa sera, di un progetto che in qualche modo vada a toccare alcuni aspetti importanti. Io penso che questo sia sicuramente assolutamente condivisibile e anche quello che è stato detto mi sembra che vada un po’ nella direzione di uscire da una visione particolare in cui si affrontano i problemi in maniera distaccata, ma si vada proprio nell’idea di affrontare i problemi in una maniera più globale, più complessiva. Sicuramente non si può dire lo stesso di altre aree, una della criticità, lo tiriamo fuori tutti, lo tiro fuori anch’io, della sicurezza mi fermo qua, non vado oltre che perché sono state già dette… gli è stato fatto dei commenti, dico soltanto che noi ci si aspettava già da ottobre dello scorso anno un piano della sicurezza che era stato discusso in commissione sicurezza e tuttora non abbiamo ancora visto nulla. Ci aspettavamo un piano che non toccasse soltanto quanto militarizziamo la Città di San Giuliano, ma si era detto un piano che prendesse in considerazione altri aspetti della sicurezza, illuminazione, la sicurezza sul lavoro; proprio in questi giorni parlavo con il comandante della Polizia Municipale citando alcuni aspetti di criticità, basta andare in giro per San Giuliano e in alcuni cantieri si notano gli aspetti di criticità, sono sotto gli occhi di tutti e quindi gli ho sottolineato, fatto presente al comandante che si è attivato subito; però queste cose sono cose che devono essere in qualche modo strutturate in un piano globale. Io penso che dalla relazione sicuramente che è stata fatta non si evince nessun tipo di piano organico per approcciare il problema sicurezza, che ripeto non è un problema soltanto di militarizzazione ma è un problema di vivibilità, di aggregabilità, di luoghi di aggregazione, dico anche di luci, 59 dico anche di negozi che possono avere delle vetrine illuminate, sono tante cose che rendono una città vivibile. Un altro aspetto riguardo al discorso del Bilancio è sicuramente l’aspetto della cultura, io penso che al di là di tutta una serie di iniziative che sono state citate, ci sia comunque la necessità di un progetto un po’ più organico, nel senso che si ha l’impressione di tante iniziative messe assieme e molte sono una ripetizione di quelle avvenute gli anni precedenti, però di un piano organico, con anche iniziative nuove, dico iniziative nuove perché forse ci vuole anche un pochettino di novità nell’ideazione di certe cose e penso che sia sicuramente un aspetto importante per dare quello che diceva in fondo un po’ la Consigliera Menapace, il discorso di una vivibilità di una città che è fatta di luoghi di aggregazione, ma fatta anche di idee poi per aggregare la gente in questi luoghi. Quindi io aspetto che sia un aspetto importante che non dobbiamo assolutamente sottovalutare. L’altro punto e poi mi fermo, è sicuramente il problema della viabilità e del trasporto. Noi abbiamo anche assistito come Consiglieri a un momento in cui c’è stata tutta una vivacità di incontri su viabilità, poi c’è stata un “fermi tutti” non si sa cosa succede, abbiamo visto da Genia un progetto di viabilità urbana quando siamo andati all’inaugurazione nell’opuscolo che ci è stato consegnato, però allo stato attuale, sia per quanto riguarda il discorso viabilità sia per quanto riguarda il discorso trasporto pubblico, al di là dell’intervento sulla Linea Arancio che è stato sollecitato in Consiglio più volte da tutte le forze politiche, non è che abbiamo visto molto; io stamattina alle 8 ero in coda a Borgolombardo, come penso qualcuno di voi, per andare a Milano e ormai lo facciamo tutte le mattine e tutte le mattine mi chiedo: ma è mai possibile che non si riesca a fare qualcosa di diverso, non si riesca mai a pensare, è da tanti anni che siamo in questa situazione, quindi qualcosa bisogna assolutamente fare, anche perché forse questo è un discorso di priorità importante per la nostra città. Io francamente devo sottolinearlo, so che magari questo non fa piacere a qualcuno, però io ho qualche perplessità sulla stazione di via Tolstoj, lo dico molto apertamente e molto chiaramente, non è una stazione che serve ai cittadini di San Giuliano, è una stazione che dovrebbe ridurre il traffico veicolare all’interno della città; a mio avviso ritengo che se uno prende la macchina a San Zenone o a Tavazzano per andare a Milano, difficilmente si fermerà alla stazione di via Tolstoj per lasciare la macchina e prendere il treno, ma sarà molto più facile che il treno lo prenda a San Zenone o a Tavazzano o a Lodi. Questa è una mia considerazione e spero che comunque 60 questo progetto, se dovesse andare avanti, venga attentamente valutato sulla sua fattività visto che non costa poco, ha un costo importante e che non ci troviamo poi con una stazione che venga poco utilizzata e quindi quei soldi lì spesi magari in una maniera che poteva essere più utile. Vado non tanto sull’analisi del Bilancio, ma per sottolineare alcuni punti che ci sembrano importanti. Un punto sicuramente è che forse dobbiamo uscire da una logica di realizzazioni ma poca concretezza, forse l’accennava un po’ il Sindaco tra l’altro, perché noi in questi anni, e lo dico anche perché mi vedo quando ero nei tavoli della Maggioranza, si è sempre molto parlato di realizzazioni, del fare, però poi guardando la concretezza ci siamo trovati ad avere in fondo poche cose, il Centro sportivo è un classico esempio, lo spostamento dei tralicci è un aspetto importante, forse probabilmente bisogna rendere con più concretezza quello che facciamo e non ultimo per esempio il Centro di aggregazione giovanile, ero in Consiglio, il Sindaco si ricorda quando abbiamo inaugurato il Centro di aggregazione giovanile con tante speranze eccetera, poi alla fine non è soltanto la struttura che fa tutto, si deve anche riempire, eccetera e vediamo oggi le difficoltà che ci sono a queste, quindi io penso che sia importante focalizzare su pochi progetti, però dare più concretezza. E questo penso sia un aspetto importante, sia nelle realizzazioni pratiche ma anche alcuni aspetti, cito per esempio non dico la copertura ma la sistemazione del lago Redefossi che passa all’interno della città, posso parlare del Difensore Civico, parlo della Consulta delle associazioni, ci sono tanti progetti che vivono in una situazione particolare, tra l’altro non sono neanche più citati nei programmi, non si sa più cosa succede, e penso che questo sia un aspetto che non possiamo dimenticarlo, quindi una maggiore concretezza in quello che si fa. Poi, l’avete detto, una maggiore progettualità. È vero che è stato creato un assessorato con l’Assessore Zambarbieri, è anche vero che a metà del mandato, in fase finale, risulta difficile avere una grande progettualità, però mi sembra che la buona volontà ci sia anche in quello che è stato scritto nel programma e io sono d’accordo in una cosa che diceva la Consigliera Menapace, diamo maggiore coinvolgimento dei cittadini in questi fasi. E non ultimo vorrei sottolineare una cosa che ritengo importante, il ruolo dei partiti, delle liste civiche, delle forze politiche. Dobbiamo probabilmente ripensare perché i partiti, le liste civiche, chi si occupa di politica è comunque un traino tra la vita amministrativa e i cittadini. Io vedo, e lo dico io come prima critica a me stesso, vedo pochi partiti che organizzano incontri 61 con i cittadini di San Giuliano per parlare dei problemi della città, vedo poca attività in questo senso, non che non ci sia, ma ne vedo poca; probabilmente penso sia importante che tutte le forze politiche ricuperino un po’ di concetto di parlare con la cittadinanza e probabilmente ci aspetteremmo magari che l’Amministrazione, che penso che sia sensibile a questo aspetto del ruolo dei partiti come traino tra la vita pubblica e i cittadini, possa aiutare le forze politiche fornendo strumenti, fornendo informazioni eccetera, perché possano essere al meglio tramite con i cittadini e fare quel processo di programmazione partecipata dove è vero che c’è l’Amministrazione e i cittadini, però le forze politiche non devono giocare sempre un ruolo solo durante le elezioni, ma se hanno un significato, se la politica ha un significato nel termine più alto, deve recuperarlo questo significato e ripeto, liste civiche e partiti devono giocare un ruolo importante. Vorrei citare un altro aspetto che non mi sembra sia stato molto citato, le frazioni al centro, guardo il Consigliere Lupi di Sesto Ulteriano, che molto spesso soffrono questo isolamento in determinati orari della giornata per il traffico, penso anche alla frazione di Civesio che quando c’è la rotonda intasata, non si riescono a muovere per venire nella città. Frazioni al centro è uno slogan, si ricorda Sindaco del ’99-2000, io penso che forse qualcosina in più rispetto a quello che sta facendo adesso bisognerebbe farlo. Io non ho visto, correggetemi se sbaglio, alcuna citazione esplicita di attività proprio legata alle frazioni al di là di alcuni… si fa un centro eccetera, ma non c’è qualcosa di esplicito sulle Frazioni al centro, io penso che bisogna un po’ recuperare questo concetto, perché San Giuliano è una città che vive su un territorio molto largo, con problemi quindi di collegamento ma con realtà, ripeto, Sesto Ulteriano, Borgolombardo è un altro classico esempio, Zivido con la crescita che ha avuto, non possiamo non pensare a queste frazioni come a una centralità delle nostre azioni. Viabilità, sicurezza… Un’altra parola che non ho sentito questa sera è il discorso del commercio, faccio una tirata d’orecchio simpatica all’Assessore Morelli perché ha parlato di Bilancio ma non ha parlato di commercio, mi sembra che abbia la delega anche al commercio e penso che sia importante ripensare al commercio cittadino, sicuramente, perché abbiamo dato la possibilità di nuovi centri commerciali, verranno istallati in città, però alcune azioni, penso soltanto alla pubblicità ai negozi cittadini se si potesse fare, penso al fatto di incentivare la luminosità dei negozi. Sabato sera ero a Melegnano con degli amici in piazza, alle 10 di sera era pieno di gente, c’erano negozi illuminati, c’erano i bar illuminati, la gente camminava per il centro, il centro era 62 illuminato perché i negozi avevano le vetrine illuminate aperte, però mi chiedo: ma se Melegnano che ha un terzo degli abitanti di San Giuliano riesce a fare questo, perché non riusciamo a fare qualcosa in più noi che abbiamo anche le potenzialità per poter fare, le piazze più illuminate, qualche incentivazione? C’è da fare molto in questo, forse qualcosa in più rispetto a quello che è stato fatto adesso, ma anche questo non ho visto molto nella relazione. Volevo poi citare anche il discorso della trasparenza, noi come gruppo di Città Nuova abbiamo messo sul nostro sito, che si chiama www.cittànuovasangiuliano.it, faccio un po’ di pubblicità, abbiamo messo il Bilancio, abbiamo messo le relazioni degli Assessori, in maniera molto neutra, non abbiamo fatto un commento eccetera, abbiamo messo le relazioni degli Assessori, abbiamo messo i dati di Bilancio delle entrate, abbiamo messo i dati di Bilancio delle uscite, abbiamo messo la relazione che ieri sera ha fatto il Sindaco, l’abbiamo scannerizzata e l’abbiamo messa sul sito perché è giusto che i cittadino la conoscono, abbiamo messo la nostra relazione perché è giusto che noi conosciamo la nostra… La mia domanda è: ma perché questo non è stato messo sul sito del Comune per esempio? Noi abbiamo cercato di fare un servizio perché ci sembrava importante che la relazione del Sindaco fosse conosciuta dai cittadini, non soltanto tra noi in Consiglio e qualcuno che ha avuto la pazienza di ascoltarci questa sera, io penso che questo sia importante, che questo significhi trasparenza. Quindi mi aspetto che anche altri dati che siano utili per la città possano essere in qualche modo pubblicizzati, noi ci aspettiamo per esempio che anche gente… a volte la gente ci scrive, ci fa dei commenti, ma noi mettiamo i dati in maniera molto trasparente, molto tranquilla. Le relazioni degli Assessori ci sembravano un aspetto importante che i cittadini conoscessero cosa ogni Assessore voleva fare per la città, ma in tutta onestà e in tutta trasparenza. Concludo, abbiamo fatto una serie di proposte che voi potrete vedere sia in questo documento, che ripeto è disponibile sul nostro sito dove l’abbiamo riportato. Volevo fare una breve conclusione riguardo al fatto che abbiamo comunque aspettato prima di divulgare la relazione del Sindaco, abbiamo visto una relazione in cui probabilmente, lo dico con molta trasparenza, abbiamo visto un’analisi della situazione nazionale e internazionale e ci saremmo aspettati magari qualcosa di più in termini di aperture, nel senso di elementi chiari che potessero dare corpo e dare sostanza a quel documento che ci aveva fatto avere qualche tempo fa; nonostante questo possiamo valutare alcuni aspetti 63 che a nostro avviso valutiamo positivamente, per esempio il fatto che non ci sia la solita lista di opere da fare perché una cosa che caratterizzava molto spesso le relazioni del Bilancio è la lista di opere, è sicuramente un aspetto più riflessivo su quello che viene fatto. Io penso che abbiamo in questo mandato, ancora due anni e mezzo circa, io penso che noi abbiamo sottolineato le aree critiche e non sappiamo quanti siano d’accordo, molti non saranno d’accordo eccetera, però penso che sia importante che la politica recuperi un po’ di questo aspetto propositivo, di confronto, non è che noi pensiamo di avere le idee migliori o di fare le critiche migliori, poi non è quello di fare le critiche ma quello di dare suggerimenti, però penso che dobbiamo un po’ incentivare sia il coinvolgimento, e qua mi rivolgo all’Assessore Zambieri, che so che è un compito estremamente difficile, però Assessore Zambarbieri, dia un po’ più aiuto alle forze politiche per fare il loro ruolo, che penso ce ne sia bisogno a San Giuliano e in qualche modo forse riusciamo anche a intavolare quel discorso aperto, trasparente e forse costruttivo che magari negli scorsi anni è stato un po’ così marcato da una forte connotazione ideologica di confronto tra Maggioranza e Opposizione, ma penso che su aspetti concreti si possano trovare elementi chiari di concretezza in modo da dare a questi due anni non un insieme di tanti progetti e tante prospettive, ma qualcosa di concreto che possa poi essere facilmente realizzabile. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Magri. Ha chiesto la parola il Consigliere Licciardo, ne ha facoltà, prego. Consigliere Licciardo Buonasera a tutti. Venendo qua ho pensato: che cosa dico stasera?. Perché io sono curioso e sono affascinato da questo mondo. In realtà alcune cose che vorrei dire sono estremamente dure e me le tengo per me. Partiamo da osservazioni sparse e poi arrivo al nocciolo. Sulla partecipazione, non so bene quanto effettivamente si possono stimolare le persone che non vogliono essere stimolate, come offrire servizi a persone che forse non li richiedono. Io ho seguito in particolare la Commissione Affari Sociali, la Commissione Cultura, le iniziative sono molteplici e per quanto io mi ammazzi di girare in bicicletta per San Giuliano, non riesco neanche a seguirle tutte e sono curioso. Quindi dico che le iniziative ci sono, 64 se qualcuno trova anche la modalità per incuriosire, faccio il figo, i nostri ragazzi, è una cosa utilissima. Io proporrei ad esempio di poter fare delle interviste non so, a tema su “Tam Tam” ogni due mesi, che esca un argomento di discussione generale, che può essere… ma non in politichese, il politichese siamo tutti perché sto imparando anch’io e siete molto più bravi di me a parlarne, questo io non lo trovo semplicemente utile. Una considerazione su due cose che ho seguito, ho assentito, ho ascoltato e letto. Riguardo al rispetto fra di noi, sorvolo un pochettino perché il dottor Magri spessissimo, ce l’ho di fronte, ascolta tutti, poi a volte quando risponde e fa le filippiche mi fa incazzare perché comunque ha il suo modo di parlare, io ho il mio modo, però ascolta tutti, qua ci facciamo delle grosse dormite tutti perché tutti cercano di anestetizzare i discorsi. Leggo nella relazione dell’Assessore Salvato un passo che mi incuriosiva molto: e quindi ------ per tutti i livelli istituzionali di affermare i valori che caratterizzano una società. Poi ha un’altra appendice su modelli e azioni innovativi, un’altra appendice sulla responsabilità delle persone e delle famiglie. Non ricordo chi l’abbia detto, però stasera si parlava del fatto che nella relazione della Salvato si vede un… della Salvato, va beh, confidenzialmente, della Salvato si vede un tema, un progetto che indica che questo Comune ha l’esigenza e la realizzazione di essere un fornitore di servizi. I modelli di responsabilità devono essere assolutamente nelle persone, sono le persone che devono fare funzione di responsabilità, il Comune non può anche insegnarti a utilizzare gli strumenti. Come fornitore di servizi però io ho seguito le varie commissioni, ovviamente le persone che sono Capogruppo devono seguirne 7 e hanno fatto osservazioni su tutti i campi, io posso fare… non perché le altre non mi interessino, ma perché ho paura che le strutture senza le persone da metterci dentro, sane o comunque felici, non servono a molto, però sono un’esigenza e quindi il Sindaco si deve occupare sia di fare le strade, chi di fare il palazzetto, poi si spera che queste persone felici vadano al palazzetto e l’utilizzino. Nella relazione però c’è una cosa che mi colpiva moltissimo, leggevo una pagina con dei numeri che mi fanno venire i brividi, 43 disabili rispetto a 28 dell’anno scorso, 11 adulti disabili, 18 persone disabili riguardo mi sembra all’autonomia, 16 ragazzi gestiti dal Lyons, autismo 3 utenti, beh 3 utenti sono tre famiglie, scusate il francesismo… col culo per terra. Questo qua è un Comune, a mio avviso, che si può dire tutto però nel progetto l’assistenza 65 alle persone che sono realmente in difficoltà c’è, poi si può valutare sul fatto che è l’esigenza primaria di un’Amministrazione l’assistenza? Secondo me sì, almeno quando le persone non possono avere altri canali. In questo io faccio un plauso a questa Amministrazione, nel senso che le persone che sono veramente a terra, perché 11+18+3, se ci mettiamo dentro i nuclei familiari, un nucleo familiare di 4 persone che ha un disabile a malapena in 4 riesce a gestirlo. Ieri sera facevo con Ezio una considerazione sui ragazzi, tutti i problemi di cui discutiamo sono problemi degli altri, nessuno di noi ovviamente ha figli che si drogano, ragazze che fanno sesso a cavolo, nessuno di noi ruba, o tradisce le mogli, o fa cose del genere, sono sempre problemi degli altri, però io dico che queste considerazioni… mettiamoci noi come modelli attivi. Io molto spesso da questa parte e dall’altra parte, sento del… non so, mi vengono, memore del grande Bossi, quando proprio ce l’aveva sempre duro, io dico molto spesso ci accusiamo fra di noi di chi è più acculturato, di chi è meno acculturato, di chi ha studiato o di chi non ha studiato, mi piacerebbe sentire molto di più e considerazioni che ci diano una direzione. Adesso effettivamente parlandone mi scaldo perché faccio sempre il cavaliere senza macchia e senza paura, ma molto spesso anch’io mi incazzo notevolmente quando sento determinati discorsi. Riguardo i modelli, non è strettamente legato al Bilancio, ma mi lega un’osservazione del Consigliere Magri, molti di noi sono stati eletti con i voti dei parenti, degli amici, di chi saluto per strada stringendo la mano e guardando ci penso io a te, lo guardo negli occhi, e qualcun altro di noi invece è stato votato perché saluta con affetto, ti scrive il nome quando vai a donare il sangue, ti dà la lavatrice, magari chiude un occhio se la viene a portare lui a braccio; allora io dico che molti di noi sono politici, altri guardano soprattutto come si può fare osservazioni, per sputare contro l?Amministrazione o per sputare contro l’Opposizione, perché non è da questi banchi siamo da santificare, ognuno di voi e ognuno di noi conosce bene i lati oscuri degli altri, io fortunatamente sono appena arrivato e ho ancora la fortuna di non avere grossi lati oscuri, perché tanto non li sapete i miei lati oscuri, però questo mi manca, un’Amministrazione che riguardo alla partecipazione è carente. Di nuovo l’osservazione che faccio riguarda le commissioni che ho seguito e ho il piacere di seguire, è che c’è un’attenzione, il progetto che prima si ricercava nelle Commissioni Cultura e Affari Sociali secondo me c’è, l’assistenza garantita soprattutto alle persone che hanno più bisogno, le 66 parole di mettere la donna al centro, la famiglia al centro è importante; è vero che anche un bel Piano integrato crea più tensione, sia politica che più ciccia, più soldi, per un Centro Donna permette a 10 donne di star meglio e far star meglio i figli. Non mi vengono in mente le altre 200 cose che avevo perché adesso mi sono un po’ scaldato, comunque a nome del gruppo, perché ne abbiamo discusso, l’osservazione positiva sia sull’aspetto sociale che l’aspetto culturale, una mia personale considerazione se la partecipazione può migliorare direi di partecipare… deve migliorare spot, non so se si può fare un discorso globale. Riempire le piazze come a Melegnano ho paura che sia un po’ difficile per San Giuliano, non so se è il tessuto sociale, se sono le piazze stesse che sono diverse, se è il fatto che noi andiamo a vedere che la piazza è piena, se fossimo tutti e 30 Consiglieri in piazza a fare una sera il Consiglio, la gente verrebbe a vederci per curiosità. Questo è. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Licciardo, Io non ho altri nomi iscritti a parlare, devo ritenere… Consigliere Boglioli, prego. Consigliere Boglioli Buonasera a tutti. Oltre al Sindaco per la sua relazione volevo ringraziare l’Assessore Bugada, l’Assessore Salvato e l’Assessore Scorziello perché almeno come commissione già nel novembre 2006 abbiamo fatto una valutazione diciamo dell’attività svolta nel 2006, abbiamo già sentito la presentazione, quanto meno io insisto sempre più che i numeri di dirci i progetti perché diciamo come commissione ci interessa questo aspetto e vennero anche avanzate un po’ delle proposte da parte dei commissari che erano presenti. Sono andato a rileggere i verbali e devo dire che ciò che fu illustrato è sostanzialmente coerente con quanto scritto nella relazione previsionale e programmatica e nel contempo volevo anche mettere in evidenza alcune proposte così di idee, che diceva il Consigliere Magri, che sono venute dalla lista civica Vivibene, che trovano poi riscontro nella relazione. Parlo ad esempio, l’Assessore Scorziello è stato tagliato, parlo per esempio della Settimana dello sport, che è un modo diciamo per quanto si parla di partecipazione, ma è anche un modo di coinvolgere le società sportive locali e soprattutto cercare di far conoscere ai bambini e agli adulti gli sport che vengono praticati sul territorio e magari poi fare anche delle dimostrazioni di 67 sport che coinvolgano i cittadini. Parlo ad esempio della Prima rassegna del volontariato, di cui è presente nella relazione Salvato, anche qui secondo noi è un modo di fare partecipazione, anche qui è un modo per illustrare ai nostri concittadini le possibilità che sono presenti, per mettere a disposizione del proprio tempo per vivere attivamente la solidarietà nei confronti di chi ha più bisogno. E poi ci sono anche cose importanti come le politiche per la famiglia, ci sono alcuni esempi tipo il Progetto Genitore, è una mestiere difficile, Crescendo Insieme, questo per quanto riguarda diciamo le iniziative che sono presenti nella relazione. Poi per quanto riguarda il settore sportivo e ricreativo, ecco possiamo valutare assolutamente in maniera positiva le iniziative nel loro complesso e confidiamo soprattutto tra l’altro che si possa avviare veramente il percorso della realizzazione del palazzetto. Dal nostro punto di vista, attraverso poi le iniziative nelle scuole e così, si continui a lavorare sul concetto di cultura sportiva, che è fatta di rispetto delle regole, di rispetto dell’avversario, di impegno, di volontà, di benessere per il proprio fisico, di prevenzione verso i giovani rispetto alle pratiche illecite del doping. Per quanto riguarda il settore sociale ecco diciamo che mi sono reso conto in questi anni di esperienze, mi sto rendendo conto attraverso anche le commissioni, ma si evince poi dalla relazione, il lavoro da fare è veramente tanto, direi tantissimo, verso gli anziani, i minori, le famiglie, i disabili, gli immigrati, la casa, il lavoro e chi più ne ha più ne metta; ogni giorno veramente da parte diciamo della struttura richiede l’impegno e l’attenzione verso chi è più debole, di chi più ha bisogno, di chi necessita un sostegno, tenendo conto che i bisogni crescono e le problematiche cambiano, le dipendenze, il bullismo piuttosto che le percentuali di cui parlava… di portatori di handicap di cui parlava anche il Consigliere Licciardo. La problematica dell’Alzheimer, tra l’altro appunto come si evince dall’atto dell’indirizzo abbiamo chiesto che fossero aggiunti anche dei fondi al capitolo dedicato ad esso. E quindi anche qui è da valutare in maniera positiva tutto quello che viene fatto. Il problema, e mi riallaccio a quello che scriveva l’Assessore Morelli sulla spesa sociale che aumenta, il problema non è quello che aumenta, il problema che dobbiamo porci secondo me e come amministratori è che ciascuno debba poter vivere in maniera dignitosa la propria vita per quello che è il suo livello e quindi bisogna lavorare perché la nostra città diventi anche una città solidale. 68 Per quanto riguarda l’istruzione, non aggiungo nient’altro per quanto riguarda il discorso del CCR e del PTO perché sono state spese tante parole, di sicuro continueremo a dare il nostro completo appoggio alla loro attivazione, al loro sostegno e daremo sempre il nostro appoggio a quello che è l’operato dell’Assessore Bugada. A proposito di idee, secondo me legato al discorso della relazione programmatica è il concetto del Bilancio di genere, che se vogliamo è una cosa anche innovativa, secondo me è un’idea positiva, non è che mancano, vuol dire stare attenti alle differenze personali, familiari, sociali, lavorative ed economiche, essere attenti anche qui ai differenti stili di vita, le diverse esigenze e preferenze, essere attenti a come l’intervento pubblico possa avere degli impatti diversificati, perché abbiamo appunto davanti a noi delle persone ciascuna con la sua problematica. Riprendendo il discorso sociale, è il discorso della personalizzazione e valuto anche qui positivamente il concetto espresso nella relazione della circolarità dell’azione, l’interconnessione tra le varie deleghe soprattutto per l’obiettivo che a noi interessa particolarmente, su cui stiamo insistendo e cioè la qualità della vita nella nostra città. Ecco quello che spiace riguardo al diritto allo studio, anche se poi ci sono fondi distribuiti, è che per il diritto allo studio non ci sia stato nessun incremento rispetto alle problematiche delle famiglie, di fondi in questo caso. Ecco, per quanto riguarda la cultura anche qui l’offerta, al di là che magari secondo me, pure non è che non ci sia un progetto, è comunque ulteriormente aumentata in questi anni, come è stato detto anche da parte dell’Assessore e anche qui nell’ottica della qualità; non ultimo appunto ci sarà l’inaugurazione sabato di questa mostra relativa al Palladio. Quello però di cui volevo parlare sull’argomento della cultura è che per quanto riguarda la lista abbiamo insistito perché fosse aggiunto un capitolo specifico dedicato alla famiglia, come avete potuto vedere “Politiche culturali per la famiglia e le pari opportunità”. Non è che si vogliano togliere i diritti a nessuno, ma semmai vogliamo allargarli ad altri e questo poi dipende dalla capacità di chi fa le leggi a livello diciamo nazionale, che avranno poi il loro iter. Ma crediamo che la famiglia così come è sancita dall’art. 29 della nostra Costituzione non deve essere difesa, ma come ha di recente detto il cardinale Martini, deve essere promossa e quindi tutelata. Delle politiche sociali abbiamo detto, ma chiediamo proprio delle politiche culturali e quindi dobbiamo sostenerla la famiglia con politiche, torno a ripetere, culturali ed educative, tenendo conto che la Finanziaria del 2007 ha 69 stanziato circa 600 milioni per la famiglia nel triennio 2007-2009, per realizzare il piano nazionale della famiglia, per finanziare iniziative che puntano a favorire la conciliazione dei tempi, per sviluppare iniziative che diffondono la conoscenza delle buone pratiche. Sempre in materia di politica familiare e per quanto ci riguarda nel nostro piccolo anche noi vogliamo fare qualcosa perché la famiglia venga valorizzata come un valore aggiunto della nostra società. L’ultimo punto riguarda poi l’ecologia e l’ambiente. Anche qui i 2.000 euro che erano stanziati per le Giornate ecologiche ci sono sembrati proprio pochi, proprio per una cosa così che abbiamo voluto verificare, siccome diciamo è un Consiglio Comunale a volte animato anche fin troppo sopra le righe, in poche occasioni c’è stata una convergenza e un voto unanime rispetto a Ordini del giorno magari presentati dalla Maggioranza, e uno di questi casi è stato quello delle Giornate ecologiche. Siamo d’accordo, non sarà mica la giornata che cambia l’inquinamento, l’area; vanno bene tutti i progetti ma sfruttiamole queste Giornate ecologiche con spirito educativo. Prendo l’esempio del volantino che dava ieri il Consigliere Bordoni su quanto riguarda il discorso dell’ambiente, ma anche noi abbiamo voluto che si stanziassero questi fondi perché si sfruttassero queste Giornate e quindi organizziamole. Commissione, Io posso insieme prendermi anche al impegno collega come Lonetti, Presidente anche di fare della delle commissioni, per cui si possa concretizzare una giornata ecologica in cui si valorizzino tutti gli aspetti. Ecco, per le ultime cose cito il discorso della aree dei cani, anche qua si facciano e soprattutto, e concludo, si attui dove è possibile il discorso di una politica sanzionatoria, perché c’è sempre il discorso che è venuto fuori: “San Giuliano città educativa”, ma a volte dobbiamo avere anche il coraggio di chiedere ai nostri cittadini che siano educati e in questo caso se non viene rispettato il bene comune, bisogna anche insegnare a rispettarlo. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Boglioli. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi? Consigliere Piraina, prego. Consigliere Piraina È del tutto evidente, è evidente a tutti che un Bilancio è una traduzione tecnica di un preciso indirizzo politico ideologico e quindi esplicita una serie di scelte coerenti con l’indirizzo politico che qui viene espresso da questa 70 Maggioranza. È del tutto evidente che su scelte strategiche, scelte di fondo noi siamo in completa, come dire, distonia con la Maggioranza che governa questa città, mi riferisco per esempio alla questione della tangenziale est esterna, sulla quale noi abbiamo espresso subito un giudizio positivo perché la riteniamo risolutiva della questione del traffico. Non siamo d’accordo con il progetto del Piano del traffico urbano così come si sta configurando, l’abbiamo già detto in commissione preannunciando già una nostra opposizione rispetto alle ipotesi immaginate dall’Assessore Cipolla. Non siamo d’accordo sullo sviluppo urbanistico che è stato delineato per questa città. Non siamo d’accordo sugli indirizzi fondamentali che riguardano la politica sociale, sulla quale mi soffermerà brevemente tra poco, non siamo d’accordo in buona sostanza sulle modalità di distribuzione delle risorse che l’Amministrazione Comunale attua; anche questo è un argomento che approfondirò tra poco quando parlerò anche qui delle politiche sociali; non siamo d’accordo sulle non politiche, non sulle politiche, non politiche della sicurezza che vengono portate avanti; non siamo d’accordo sulla gestione di questo problema significativo rappresentato dalla presenza di immigrati irregolari o clandestini, non siamo d’accordo in buona sostanza per riassumere su un’idea precisa delle cose, cioè che questa Maggioranza continua a parlare in maniera a mio giudizio apolitico della politica di diritto, senza porre una congruente rilevanza ai doveri. Sono state elencate una serie di situazioni di carattere sociale certamente meritevoli d’attenzione, però d’altra parte non si pone mano a richiedere l’esercizio dei doveri. E quindi c’è una continua sperequazione tra ciò che sono i diritti e ciò che sono i doveri. Capisco che è molto più facile e di maggiore appeal allargare la sfera dei diritti e capisco che sia magari un pochettino più, come dire, difficile entrare nella sfera dei doveri, di chiedere dei doveri, di chiedere delle prestazioni, però un’Amministrazione che intende svolgere il suo ruolo fino in fondo questo lo deve fare. Ed entro in merito della questione sociale. Ma il Sindaco diceva giustamente nel suo intervento iniziale che San Giuliano è una città che ha un suo dinamismo, che ha un trend di crescita di tipo anche economico a mio giudizio abbastanza sostenuto, che si è raggiunta la cosiddetta piena occupazione; d’altra parte però rispetto a questi dati positivi, sicuramente positivi, frutti di flussi e di dinamiche di tipo economico-sociale, non vengono determinate solamente dall’Amministrazione Comunale ma vengono determinate dal mercato del lavoro, dall’economia in generale e quant’altro, ebbene rispetto a questo dato il Comune ritiene di investire, già da anni a 71 questa parte, nel settore dei servizi sociali cifre consistenti e cifre che vanno sempre aumentando. Io questo tema lo voglio approfondire perché noi siamo cresciuti con un’idea che ciascuno deve sostenere se stesso e badare a se stesso e alla propria famiglia attraverso il proprio lavoro, possibilmente senza chiedere nulla alle Istituzioni, ma conducendo una vita dignitosa col frutto del proprio lavoro. Invece noi ci troviamo in una situazione in cui emergono una serie di bisogni, alcuni Consiglieri li citavano prima, rispetto ai quali l’Amministrazione dà delle risposte, alcune delle quali sono sicuramente positive perché rispetto all’handicap, rispetto alla malattia, per una questione di dignità della persona bisogna dare tutto il supporto possibile e immaginabile, ma quando io vedo proposte per cui l’Amministrazione Comunale si determina, diciamo così, a vendere il diritto di superficie e col milione di euro che va ad incassare, a realizzare ulteriori case popolari, questo noi non lo condividiamo, non lo condividiamo proprio perché noi siamo inseriti in un’area che rappresenta il quarto polo produttivo della Provincia di Milano, un’area che non dovrebbe avere problemi economici di questo tipo e quindi si creano bisogni, questa è la mia impressione, si creano bisogni per poter dare delle risposte a questi bisogni. Keynes diceva che si facevano le buche per poi ricoprirle, ecco questo è un approccio che noi consideriamo sbagliato su questa questione, cioè non è possibile che ogni anno cresca il numero di coloro che richiedono l’accesso alle case popolari e che l’Amministrazione Comunale si deve determinare a costruirne altre dopo che attraverso i Piani integrati di intervento ha già acquisito, credo, un numero significativo di alloggi. Cioè noi non possiamo pensare di poter dare una risposta a 250-300 famiglie che sono in graduatoria, questo bisogna dirlo alle persone, non è possibile, non è immaginabile, perché se l’Amministrazione vuole fare questo, l’Amministrazione si determina ulteriormente verso un’idea di ridistribuzione della fiscalità a completo svantaggio dei ceti medi produttivi e a favore di una serie di situazioni, tutte rispettabili per carità, però non è detto che noi a ciascun bisogno che emerge si debba dare una risposta a discapito di altri, perché vede Consigliere Boglioli, i diritti costano, non sono gratis i diritti, affermare un diritto in astratto è un conto, l’esercizio di quel diritto pone in capo alla comunità dei costi e qualcuno questi costi deve pagarli. Non li pagherà il beneficiario di quel diritto, li pagheranno altri per lui, quindi ci vuole attenzione quando parliamo di queste questioni. Un’altra questione che io noto a livello politico generale di questa Amministrazione, ma come, dico io, si inasprisce, perché così è previsto nella 72 politica sulla sicurezza stradale, si inasprisce il controllo sugli automobilisti, prefigurando un aumento delle sanzioni nella misura di 250.000 euro e non si fa nulla per andare a verificare quello che a luglio io avevo presentato e che questo Consiglio Comunale aveva approvato, per andare a controllare le residenze a cui mi sembra sia adibito un solo operatore dei vigili, non si controllano le residenze dove sicuramente ci sarà presenza di irregolari, di extracomunitari irregolari o clandestini. Ecco, l’Amministrazione non ha il coraggio di fare questo, quindi inasprisce il controllo sull’automobilista, quasi che l’automobilista fosse, non lo so, una persona strana, tra virgolette, un criminale e invece situazioni di evidente illegalità, di evidente illegalità che sono sotto gli occhi di tutti, non vengono minimamente controllate e verificate. Ecco, questo è un aspetto che io giudico non tollerabile. Non c’è l’attenzione, perché viene sottovalutato, ma perché questo probabilmente non fa parte della cultura di questa Maggioranza, cioè non si capisce quello che succede oggi a San Giuliano per esempio sulla questione della vigilanza urbana, è stata intrapresa una strada a mio giudizio pericolosa, perché quando dall’aula di questo Consiglio Comunale il nostro corpo di Polizia Municipale viene villaneggiato, non è solamente un problema del corpo di Polizia Municipale, è un problema che essi rappresentano l’Amministrazione Comunale al contatto con il cittadino e quindi questo Consiglio Comunale, le Istituzioni dovrebbero invece tutelare il nostro corpo di Polizia Municipale perché se esso non viene rispettato dalle Istituzioni, tanto meno lo sarà dai cittadini e invece io penso, ho sempre pensato e continuerò a pensare che la presenza di una divisa nel territorio conta molto e conta molto se questa divisa rappresenta l’autorevolezza dell’Amministrazione, invece vedo che vengono perseguite politiche completamente diverse. Questi sono errori che poi pagheremo, voglio dire, nel prosieguo degli anni, perché queste questioni non è che poi le vediamo subito, tra l’altro io ho l’impressione e qualche Consigliere Comunale lo aveva già accennato in precedenza, che cominciamo a intravedere, così, dei Bilanci di previsione caratterizzati da un certo impulso di tipo elettoralistico. Qualcuno diceva prima che questo è il penultimo Bilancio di previsione sostanziale prima dell’ultimo che avremo l’anno prossimo, io ieri ho accennato al Sindaco che si è determinato in ritardo, si è determinato a portare una riduzione a nostro giudizio anche poco significativa ma comunque importante sotto il profilo del simbolo, dell’ICI, dicendo che questa operazione è stata intrapresa nel momento in cui il Bilancio 73 dell’Amministrazione Comunale non è certamente quello più florido degli ultimi anni, tanto è vero che noi pigliamo la parte corrente di Bilancio, almeno così è dichiarato, con un disavanzo di circa 1 milione e mezzo di parte corrente, 1 milione e 6, ripianato sostanzialmente da oneri di urbanizzazione, da 1.400.000 di oneri di amministrazione. Questo per smentire quello che lei diceva, Sindaco, ieri, quando lei ha detto che io avevo detto una cosa strana, che gli oneri di urbanizzazione non vanno a coprire la parte corrente. Ecco, questa è la migliore dimostrazione, il Bilancio viene deliberato in pareggio perché lei prende 1.400.000 di oneri di urbanizzazione e li butta sulla parte corrente, un’operazione legittima, serena, tranquilla, trasparente, non ho nulla da dire, e però le cose stanno così, questo noi lo dobbiamo capire, quando io dico che per sostenere la lavanderia o la stireria, per fare un esempio banale, questa Amministrazione sarà costretta a pianificare uno sviluppo urbanistico, perché se non entrano gli oneri di urbanizzazione i servizi non li riesce a fare, perché se non entrano gli oneri di urbanizzazione Genia muore perché ha bisogno di essere alimentata ogni anno, questo è un problema strategico che io pongo all’Amministrazione, penso che questo sia evidente. Poi si può anche far finta di non capire e possiamo parlare anche delle cose minime, possiamo parlare dei 5.000 euro delle domeniche ecologiche, o di altre questioni. Io penso che noi come Consiglio Comunale dobbiamo pensare al futuro di questa città e dobbiamo trovare dei modelli di sviluppo di questa città. Questo è il confronto che deve animare le forze politiche, non lo scontro verbale, uno scambio di battute ci può anche stare, ma queste sono questioni serie, queste sono questioni serie e su questo che io invito il Consiglio Comunale a una riflessione se vogliamo fare bene, come dire, il nostro mestiere. Questi sono solamente alcuni temi, non mi voglio soffermare sugli altri, ad esempio noi abbiamo proposto, per tornare alla questione della vigilanza urbana, mi sembrava una cosa semplice, l’Amministrazione Comunale si determina a un maggior controllo delle infrazioni stradali, recupera quei soldi, perché non li utilizza ad esempio per porre fine a questa questione investendoli in previdenza integrativa per i vigili urbani? Ci sono sentenze, di Cassazione che lo permettono, con questa ipotesi sicuramente si porrebbe fine a un contenzioso e questo passaggio invece non viene fatto perché si preferisce investire 160-170.000 euro sulla vigilanza privata, a cui oggi però, io non è che sono contro la vigilanza privata, per carità, dico soltanto però 74 che ci sarà un momento in cui quel sistema di gestione del servizio dovrà pur essere rendicontato. Ora, che in questa città vi sia una sensazione diffusa di insicurezza, ma io penso che questo sia evidente a tutti, se qualcuno non lo pensa vuol dire che forse non vive in questa città. Mi riferisco a situazioni che vengono riferite a me, ma come vengono riferite a me penso che vengano riferite a tutti, ci sono continue aggressioni, continui furti, continue rapine. Ora io non voglio dire che, come ho già detto, che la situazione di San Giuliano è migliore o peggiore di altre, io dico che noi dobbiamo operare nel contesto in cui siamo stati eletti e quindi ci dobbiamo occupare della nostra città, ognuno si occupi della sua, ognuno faccia le scelte che meglio crede, ma io dico che però queste cose noi non le possiamo sottovalutare, non le possiamo sottovalutare perché vuol dire che noi allora non siamo capaci di leggere le richieste e i veri bisogni che vengono dalla cittadinanza. Poi si fa un gran parlare di partecipazione, anche sulla questione della partecipazione ci dobbiamo mettere d’accordo una volta per tutte, cioè a me qualcuno mi deve spiegare nel concreto che cosa vuol dire partecipazione. Io penso che ogni persona è libera di autodeterminarsi come crede e quindi noto che se una persona ritiene di andare in qualche posto, di andare a vedere qualche cosa, di partecipare a qualche iniziativa, può benissimo farlo perché le iniziative sono lì, aperte e se non lo fa ci saranno altri motivi. Ora che cosa può fare un’Amministrazione Comunale per favorire la cosiddetta partecipazione? Ma, qualcosa ha detto anche Magri, dice: pubblicare dei documenti, stimolare un dibattito, ma non è che è compito dell’Amministrazione Comunale portare le persone, prenderle dall’orecchio e portarle nei luoghi dove decide l’Amministrazione, certo se l’Assessore alla cultura realizza che io apprezzo, che ne so, una mostra sull’arte moderna, ho visto che voleva realizzare una mostra adesso con opere di Mallé, Schifano, non Schifani, Schifano, è un altro, è quello di Forza Italia… Schifano invece è un artista… allora uno è un artista della politica e l’altro è un artista proprio… è la battuta delle 12 e un quarto… Allora, probabilmente se l’Assessore alla cultura è in grado di realizzare una mostra, spero con opere significative di quel livello lì di artisti, io penso che la gente si muove di casa e va a vederla. Probabilmente se mi realizza la mostra della ceramista locale, diciamo così, che fa le tazzine, è un po’ più difficile che la gente si muova e vada a vedere quella mostra. Allora anche su questa questione della cultura dobbiamo intenderci bene, io dico, io non credo francamente che lo spontaneismo culturale risolva tutti i 75 problemi, i luoghi di aggregazione, però io non credo che con l’autonomismo, con l’autogestione, con lo spontaneismo culturale si vada troppo lontano; io penso che l’Amministrazione Comunale ha il diritto e il dovere di realizzare in San Giuliano degli interventi, delle manifestazioni culturali che possono riguardare l’arte, possono riguardare il teatro in tutte le espressioni, la danza perché no, di un certo livello; io sarei il primo, vedo di buon occhio perché la cultura è un asset importante per costruire un’identità che molte volte su questo territorio io vedo mancare, perché molti problemi che noi abbiamo, ma anche problemi legati alla sicurezza, io non ho mai pensato che la sicurezza sia un problema solamente di repressione, assolutamente, ha ragione anche in parte la Consigliere Menapace quando dice è un problema anche di contesto urbano, ma è un problema anche identitario, se tu hai una identità costruisci una comunità, e quando c’è una comunità, c’è gente legata da legami culturali, religiosi, sociali i più profondi possibili, è difficile vivere in condizioni, come dire, di insicurezza, perché ti senti parte di una comunità e quella cultura è un aspetto importante perché crei una identità su una città. Quindi ben vengano quelle iniziative, dico solamente di non disperdere troppe risorse perché sappiamo che anche le risorse della cultura sono sempre quelle che sono, concentriamoci su alcune iniziative, tre, quattro, cinque iniziative importanti, che comincino comunque a creare questo senso di appartenenza alla nostra comunità, invece di disperdere le poche risorse che ci sono a disposizione su una miriade di microprogetti che francamente, al di là del puro dilettantismo, diciamo così, non fanno, e io non credo che il futuro sia quello del dilettantismo, anche nella materia culturale. Ecco io penso quindi che queste sono le cose più significative che occorre dire rispetto a questo Bilancio, che non riguarda chiaramente solo questo Bilancio, ma riguarda in buona sostanza la filosofia che è sottesa a questo Bilancio. È chiaro che c’è una risposta diversa a una serie di problemi, ci sono delle priorità diverse, la Maggioranza di centro-sinistra ne individua talune, noi ne individuiamo altre, crediamo che sia meglio intervenire prima su alcune situazioni e dopo su altre. Questo è quello che chiaramente ci divide, non voglio ovviamente entrare anche in altre situazioni, perché poi non voglio qui parlare del centro sportivo che comunque lei Sindaco lo ammetterà che c’è un ritardo evidente. Ho visto il progetto, l’ipotesi di progetto della caserma dei carabinieri, quel progetto lì non va bene, già lo dico, non va bene, non va bene architettonicamente ripeto, cioè non è pensabile costruire una struttura di 76 vetro-cemento, la parte dietro, nel centro di San Giuliano, non facciamo questo scempio per favore, abbiamo il tempo. Mi trova chiaramente favorevole sulla questione del cinema, se ne parlò nel ’99 di un cinema multisala, non fummo certamente noi a bocciarlo, altri lo bocciarono il multisala; ben venga una struttura che a San Giuliano manca, manca un posto dove fare teatro, perché il problema della cultura è sì un’idea e di progetti, ma come ho sempre detto è un problema di struttura, se tu qui a San Giuliano vuoi fare anche delle cose significative e importanti, purtroppo oggi tu non hai gli spazi per farlo, non hai le strutture proprio, come dire, fisiche, perché è chiaro perché la priorità delle Amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni è stata quella di affrontare i bisogni essenziali, i bisogni primari, tralasciando, come dire, questi bisogni che secondo me oggi sono significativi e devono essere curati. Io penso che San Giuliano, per riassumere un po’ il mio intervento, è pronta a fare il salto di qualità, bisogna pensare forse un po’ meno alle case popolari e un po’ più a iniziative teatrali, culturali, perché sono quelle che oggi a mio giudizio questa città chiede; questo significherebbe un salto di qualità anche nella percezione di San Giuliano, perché la popolazione di San Giuliano oggi non è quella di 30 anni fa. Molte persone arrivano da Milano dove erano abituati a certi standard di offerte che qui non trovano, c’è un’alfabetizzazione crescente, sempre più gente studia di più, ci sono molti più laureati e molti più diplomati di 20 anni fa, di 30 anni fa e a mio giudizio si danno delle risposte, questa Amministrazione, almeno a nostro giudizio, da delle risposte sbagliate perché a nostro giudizio non legge adeguatamente bene la realtà che ci circonda, soprattutto la trasformazione della realtà che ci circonda. Presidente Grazie mille consigliere Piraina. Ha chiesto la parola il Consigliere Mauro Rossi, ne ha facoltà, prego. Consigliere Rossi Mauro Grazie Presidente. San Giuliano è sotto gli occhi di tutti, è una città che sta crescendo non solo… Presidente Un attimo Consigliere Mauro Rossi, allora ripeto, finché c’è una maggioranza, non la mia maggioranza, la maggioranza, una maggioranza di 77 Consiglieri, io vado avanti nella discussione. Se riuscissimo a completare… appunto vorrei finire se è possibile, quindi se riusciamo anche a essere un po’ più stringati nella… ecco, cosa pensiamo di fare allora? Non lo so… è chiaro che un Bilancio non può essere approvato con la sola Maggioranza e l’Opposizione assente, questa non sarebbe una bella cosa, sono le 12 e mezz… chiudiamo gli inter… va beh, sentiamo l’intervento di Rossi dopo di che non so, per me io non voglio decidere… Bene, Consigliere Mauro Rossi prosegua. Consigliere Rossi Mauro No, chiedo scusa, però fino adesso tutti abbiamo ascoltato gli interventi di tutti i Consiglieri che hanno parlato fino adesso, mi sembra poco rispettoso per chi ha ascoltato e mi sembra doveroso anche concludere questa discussione perché se no rimane una discussione limitata e monca. Io sarei per chiudere comunque questo punto, poi vediamo a che ora arriviamo e di lì possiamo pensare se procedere con gli altri due punti o rimandare a lunedì. Però di sicuro questo punto mi sembra che sia corretto portarlo a chiusura, perché una discussione che poi si procrastina ancora lunedì, perdiamo anche il filo del discorso. A me piacerebbe una complessità di ragionamento e ascoltare tutti quanti questa sera, anche perché, voglio dire, non è che poi… siamo andati molto più in là per argomenti meno importanti, sul Bilancio secondo me si potrebbe tranquillamente fare uno sforzo, visto che poi domani è anche sabato. Questa è la mia proposta. Presidente Le sto dando la parola perché continui… Ah, bene, bene. Ma io sono… Allora almeno arriviamo all’approvazione del Bilancio… Signori miei alle tre di notte, non sarebbe la prima volta, è capitato rarissime volte in questa legislatura ma in altre legislature abbiamo sicuramente finito anche alle 2 e alle 3 di notte, non è che… E allora Consigliere Mauro Rossi proceda, vuol dire che andremo avanti all’approvazione del Bilancio. Prego Consigliere Mauro Rossi. Consigliere Rossi Mauro Allora volevo iniziare il mio ragionamento facendo un’analisi di quello che sta diventando San Giuliano, che è una città che cresce dal punto di vista del numero dei residenti, ma si sta anche trasformando come ha detto qualche Consigliere prima di me, soprattutto dal punto di vista sociologico. Vi sono 78 nuovi arrivi di giovani coppie e di famiglie che si spostano dalla città, i cui costi sono troppo elevati degli alloggi e trovano nella periferia una qualità di vita migliore, servizi completi, scuole, asili, assistenza sanitaria di qualità e a costi accettabili e sostenibili. Ho diversi casi di esempi di amici che si spostano proprio da Milano e riscontrano nella vita di periferia, ma questo è un dato anche oggettivo, una migliore qualità di vita, non c’è l’inquinamento della grande città, si riesce meglio a sostenere i costi ed è una qualità di vita notevolmente migliore. Vi sono anche gli anziani che chiedono un’assistenza presso il proprio domicilio, attività e spazi adeguati, attenzioni adeguate, vi sono gli immigrati con cui bisogna dialogare per un inserimento nella vita sociale, evitando poi conflittualità ed evitando di ricadere poi nell’illegalità, nello sfruttamento. Queste problematiche trovano buone rispose nel Comune di San Giuliano Milanese, che ha un grosso potenziale attrattivo per tutta la zona del sud Milano. Lo ricordava anche il Sindaco nella sua relazione, dal punto di vista anche dell’acquisto della casa, dell’aumento della popolazione, San Giuliano riceve molte persone dai territori limitrofi. Tutto questo non è un caso, perché la scelta di base dell’Amministrazione di San Giuliano è stata sempre quella e oggi maggiormente perché pur nella difficoltà oggettiva che tanti enti locali hanno di mantenere inalterate le risorse e non è un caso, non è un caso che la tutela dell’infanzia, l’assistenza agli anziani, l’aiuto a chi presenta situazioni di particolare difficoltà rimangono i capisaldi dell’azione amministrativa e sono le linee che demarcano quell’azione politica della nostra città. Mi sembra troppo riduttivo dire che non bisogna dare le risposte a chi ha necessità, perché anche da noi, ed è un dato oggettivo, il divario fra ricchezza e povertà è aumentato, tanto gente fa fatica ad arrivare alla fine del mese. E questo nonostante la ripresa economica che tutti abbiamo evidenziato, che si vede, si respira anche nell’aria e anche nel Comune di San Giuliano si vede una maggiore vivacità dal punto di vista dell’occupazione e del commercio. Naturalmente le difficoltà all’interno della famiglia l’abbiamo visto anche la scorsa settimana con l’aumento dei tassi di interesse sui mutui, che è una grossa fetta di stipendio, se la porta via con i mutui. Non oso immaginare qualora i mutui dovessero aumentare ancora di solamente un quarto di punto quante persone sarebbero in difficoltà ed ecco poi la necessità di pubblici alloggi. E proprio in quest’ottica che il nostro gruppo, insieme alla lista civica, condiviso poi da tutto il resto della 79 Maggioranza, riportato, ripreso dall’Amministrazione, ha ritenuto importante mantenere anzi diminuire l’aliquota ICI, mantenere il prelievo IRPEF al minimo consentito dalla legge, e questo effettivamente è il Comune con la tassazione minore rispetto a tutti gli altri, sia dal punto di vista delle tariffe che del prelievo fiscale, di un buon 40% rispetto alla media degli altri Comuni della zona. Ecco perché il nostro gruppo intende favorire una politica che va incontro alle necessità di tutti i cittadini esprimendo progetti di interesse pubblico e di sostegno, quindi superiamo le faziosità, noi quello che vogliamo è proprio un progetto complessivo alla città che va incontro ai favori della maggior parte dei cittadini. I punti fondamentali, l’hanno richiamato tanti Consiglieri, riguardano la sicurezza ma la sicurezza non è solamente la sicurezza del territorio, il presidio del territorio, anche la sicurezza di riuscire a mantenere la propria casa, di riuscire a mantenere il proprio lavoro, la sicurezza dell’ambiente che ci circonda e anche la sicurezza di avere una sanità che funziona e da risposte alle necessità della popolazione. La sicurezza del territorio, come già esposto anche nelle relazioni dei vari Assessori, è stata implementata con il servizio di vigilanza privata, fra l’altro fra una settimana, da quello che ho visto, andrà sottoscritto un patto locale per la sicurezza urbana delle aree produttive del sud Milano, mi sembra che sia giovedì o venerdì prossimo, che è un importante accordo sovracomunale garantito anche poi dall’associazione di categoria della Confindustria. È chiaro che ognuno deve fare la sua parte, il Comune ci mette risorse, ci mette motivazioni, interessi e dà delle risposte, però anche le forze dell’ordine devono ottemperare a quelli che sono gli impegni ai quali sono chiamati. La sicurezza del lavoro, altro aspetto estremamente fondamentale, oggi c’è un’incertezza, una precarietà soprattutto per i giovani che vivono la quotidianità, tanti non possono accedere a un mutuo o comunque hanno difficoltà a presentare una busta paga con un contratto a tempo indeterminato e pertanto non hanno diritto ad avere la prima casa, ecco un’altra criticità. E questo è una risposta che il Comune non può dare, ma è un forte richiamo che il governo nazionale deve prendersi in carico. Il comune di San Giuliano ha tante opportunità di lavoro sul suo territorio, lo dicevano altri consiglieri, quarto polo produttivo a livello provinciale, e in più qual è stata la politica ancora di questa Amministrazione? Quella di favorire la riqualificazione di nuove aree che hanno perso la loro funzione, meno logistica più produzione, e questo l’abbiamo fatto di recente con 80 l’adozione del nuovo azzonamento commerciale del comparto di Sesto Ulteriano, vanno proprio in favore di questo aumento di posti di lavoro. La sicurezza ambientale, vogliamo riqualificare il Redefossi, stiamo riqualificando il Redefossi, spostiamo i tralicci, l’aumento della pubblica illuminazione, che questo è un altro fattore di sicurezza, il nostro emendamento che poi è stato recepito va ad aumentare l’illuminazione pubblica per una maggiore vivibilità, per una maggiore sicurezza e anche per il decoro della nostra città, mi sembrano tutti aspetti estremamente importanti. Già in cantiere abbiamo la stazione di via Tolstoj, l’ampliamento della scuola della piazza Italia, Zivido via Gogol, il centro di assistenza per l’Alzheimer, tutte cose che vedono questa Amministrazione come progetto per il 2007. Ecco anche qua vorrei portare alcuni indirizzi, alcune sollecitazioni. Sicuramente la priorità, l’accelerazione del centro sportivo che non può più attendere, è inutile continuare a girarci intorno, il centro sportivo manca, una delle priorità per quest’anno deve essere la messa in cantiere di questo centro sportivo, la riqualificazione dell’ex caserma, la realizzazione del Parco dei Giganti e un altro aspetto che mi sento di richiedere con estrema chiarezza ma anche come estrema urgenza è l’adozione del Piano urbano del traffico, perché è uno strumento necessario che la città chiede, perché non si può più aspettare di definire una politica idonea per una situazione che diventa sempre più pesante dal punto di vista di viabilità, basti ricordare insomma che sulla città di San Giuliano ci sono circa 65.000 veicoli il giorno, questo dovrebbe essere un dato che rende bene l’idea di quello che vogliamo. Vogliamo continuare a realizzare una città, la città che abbiamo promesso ai sangiulianesi, ecco quello che stiamo facendo. Questo Bilancio va visto però di pari passo con i Bilanci che sono stati il budget operativo di Genia e il Bilancio di ASF, perché nella globalità delle risposte che andiamo a dare è importantissimo il ruolo delle aziende comunali. Abbiamo avuto dimostrazione nei giorni scorsi di come il lavoro, gli obiettivi che hanno presentato le nostre due aziende siano di altissimo livello e sono tutti ragionamenti che sono strettamente correlati l’uno con l’altro. Abbiamo investimenti sul nostro Comune tra gli 11 milioni presentati da Genia e i 3 che sono presentati nel programma triennale delle opere pubbliche per l’anno 2007 arriviamo insomma a un buon 14 milioni di euro di investimenti e scusate se è poco. Questo è un programma serio che è condiviso da una maggioranza motivata, infatti anche per questo gli emendamenti presentati dai gruppi consiliari 81 danno un valore aggiunto al Bilancio, come poi diceva anche la Consigliera Menapace sono tutti stimoli che vanno incontro a un miglioramento di quelli che sono i programmi che ci siamo dati. In conclusione confermo l’appoggio e il sostegno al Sindaco e alle linee programmatiche della Maggioranza per il governo della città per l’anno 2007, fermo restando di evidenziare che dare risposta alle necessità della cittadinanza, tante richieste di pubblici alloggi, di servizi, è un must che noi dobbiamo perseguire, non si può delegare a nessun altro la risposta ai nostri cittadini. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Rossi. Ci sono altri interventi? Consigliere Mercanti, prego… quanto stabilisce l’art. 57 del nostro Regolamento, quindi do per scontato, perché dovrei metterlo ai voti ma mi sembra che finché una maggioranza… il punto si inizia e si finisce, lo dice il nostro Regolamento, dice anche al secondo comma: può decidere all’inizio o nel corso di un’adunanza di proseguire fino al termine della discussione, lo dice. Non ho capito… sì ma anche nel corso dell’adunanza, siamo ancora nel corso dell’adunanza. Ripeto, diventa praticamente qualcosa del genere, cioè se c’è una maggioranza, ripeto non la mia maggioranza, una maggioranza che garantisce la sua presenza io… e quindi chi vuole di fatto andare avanti, io devo andare avanti. Il Consigliere Mercanti ha chiesto la parola, prego. Consigliere Mercanti Sono sempre il solito sfortunato, anche quando vado a Gardaland ci sono 100 posti sono sempre il 101… 102… Va beh, accelero. Presidente Prego, prego, certo che deve accelerare! Consigliere Mercanti Arrivo poco dopo l’intervento del capogruppo Rossi che ha dato un’ampia panoramica della situazione, per cui molti altri hanno già toccato altri interventi, non mi voglio ripetere. Voglio concentrarmi su due argomenti, quello che riguarda la questione della sicurezza, che è stata citata da molti 82 questa sera e poi anche un piccolo inciso sull’ambiente, per una questione diciamo mia personale di vissuto esterna, non per incarichi di commissioni o cose di questo genere. Dunque io sono presidente della Commissione Sicurezza e questa sera ho avuto la conferma che sostanzialmente, non so se è una fortuna o una sfortuna, i problemi che gravitano, che ci sono, che insistono sulla nostra città, sono un po’ i problemi sostanzialmente di carattere non solo nostro comunale, sono extracomunali, provinciali, regionali e nazionali. Questo non mi conforta, però sostanzialmente ribadisco un concetto espresso altre volte perché da Presidente della commissione mi sentirei a disagio se riunendo la commissione, come non sta avvenendo, non certo per non volere o per inerzia, anche riunendola ogni 15 giorni sarebbero cambiate le cose; secondo me no. Io ad esempio un’idea ce l’avrei per convocare una commissione. Magari proviamo, stando sempre nell’ambito della discussione, a parlare un po’ di videopoker, ad esempio, facciamo una commissione e andiamo magari a discutere, a sentire le opinioni di tutti, di queste dannate macchine che rovinano le famiglie in un senso e poi sono fonte di forte disagio e reclame e lamentele da pare di commercianti, perché subiscono furti. Discutiamo e lo metteremo in programma se non ci sono ostacoli in termini temporali o cosa altro, per discutere di questo argomento. Entriamo un attimino nella questione, allora abbiamo detto è un problema che va affrontato quello della sicurezza ragionando forzosamente a livello nazionale. Io amo questa città, voglio bene a San Giuliano, adesso risiedo altrove perché è stato un errore la scelta di andar via fatta in gioventù e fatta perché probabilmente a quei tempi non vedevo quelle caratteristiche che cercavo in quel periodo, però io voglio bene a questa città, se io mi sono candidato e sono Consigliere Comunale in questo momento non lo faccio per nessuno… cioè ognuno di noi ha le sue motivazioni, ma lo faccio perché voglio veramente essere rappresentativo della cittadinanza e fare un qualche cosa di positivo. Io sto vedendo sostanzialmente che in questi periodi arrivano dei segnali da parte di alcuni cittadini che mettono anche un pochino di confusione, io prendo esempio dal quartiere Serenella, io Serenella l’ho visto con occhi positivi perché secondo me è il quartiere che nell’arco degli anni ha avuto il maggior progresso, il maggior miglioramento e questo sicuramente grazie anche al lavoro che ha fatto il comitato di quartiere. Adesso non capisco, io leggo degli articoli sul giornale, se questo quartiere è ancora in fase di evoluzione, se è un’involuzione, io ho visto delle cose 83 tremende: benvenuti all’inferno, spaccio, baby gang e allora l’altro giorno cosa ho fatto? Visto che sfortunatamente non ho grandi occasioni per andare sul posto, sono andato a parlare con qualche conoscente, con quelle poche persone che conosco, in una situazione, in un contesto assolutamente, ve lo garantisco, apolitico. Ho parlato con un commerciante, un commerciante con cui avevo avuto uno scambio di opinioni quattro o cinque anni fa, un commerciante che in questi anni ha rinnovato il negozio e che sta investendo ancora a livello locale e che qualche anno fa mi disse questa frase, io voglio fare proprio il ruolo del portavoce del cittadino: a Serenella stiamo bene. Quattro anni fa. Io tre o quattro giorni fa, in previsione di questa discussione, sono andato sul posto e, premetto questa persona non sa del mio incarico, né di Consigliere Comunale e neanche presidente della Commissione della Sicurezza, gliel’ho detto dopo, anche se è una persona solida, franca, non avrebbe cambiato certamente la sua opinione e mi ha riportato queste testuali parole: io sono arrabbiato con i commercianti perché non vogliono investire, non credono in questa… non credono nel quartiere, abbiamo dei colleghi che hanno guadagnato e hanno guadagnato bene in questo cantiere, potrebbero farlo ancora adesso… e io avevo davanti agli occhi il suo negozio rinnovato, non potevo che… cioè ho creduto alle sue parole e sostanzialmente adesso sono peste e corna contro il quartiere, quartiere con cui si sono magari anche arricchiti, comunque con cui hanno vissuto e hanno vissuto bene. E allora il problema qual è, la sicurezza o l’integrazione? Perché poi l’integrazione dei cittadini extracomunitari, perché poi gira gira quando parli col cittadino, perché poi ho anche parlato con qualche privato cittadino, cioè quando stringe l’argomento il problema è quello lì, lo spaccio c’era 20 anni fa e c’è anche adesso, adesso però… ma 20 anni fa io ho visto anche qualche mio coetaneo steso con sopra il lenzuolo, ma questo non è che deve renderci contenti, renderci felici adesso forse perché prima era peggio, però francamente qui se noi non vogliamo rimboccarci le maniche e affrontare veramente la questione, non il problema, la questione dell’integrazione, qui si stanno creando due muri dove sostanzialmente le comunità di stranieri vivono una realtà a sé e noi viviamo una nostra realtà, guardandoci l’un l’altro sempre più con diffidenza. Io personalmente non ho grandi proposte, io ricordo che quando ero ragazzo mi dava fastidio quando si parlava, al di là dello scherzo della parola terun, della battuta di terroni, io sono contento di capire tutti i dialetti, cioè di capire insomma, a parte i dialetti stretti, e adesso sono contento di avere la 84 possibilità di confrontarmi con delle persone… prego… ah, è una scuola di lingua, eh ma voglio dire capire i dialetti, poi magari anzi sicuramente incespico sul latino però è meglio, a mio avviso è meglio capire i dialetti che il latino, perché se dicono qualche parolaccia in dialetto… Va beh, niente, questa situazione mi rattrista perché non riesco a capire qual è la reale situazione del Serenella. Mi dispiace che non c’è nessun abitante del Serenella perché mi piacerebbe parlare con loro direttamente per capire in realtà se è una situazione di evoluzione o di involuzione. Velocizzo, per quanto riguarda il discorso dell’ambiente, io ho visto nella relazione dell’Assessore Cadoni un piccolo particolare, era in coda, a riguardo degli orti, non so se c’era anche l’anno scorso o cosa. La situazione degli orti magari non è quella che farà cambiare l’andamento della nostra città, però sicuramente ci sono delle realtà dove ci sono degli anziani che hanno preso possesso di questi territori da tantissimi anni, quindi alla prima occasione se ci sarà la possibilità di andare un pochino più a fondo sui metodi e sulle soluzioni che si vorranno adottare per diciamo rendere libere queste aree, sarebbe meglio. Un’utile indicazione la posso dare, in questo momento sulla via Marignano, nel primo tratto, staccando dalla SP 164, il lato sinistro, ci sono due realtà piuttosto grosse che sono abbandonate, per cui direi che salviamo capra e cavoli cominciando magari a liberare queste due realtà prima che magari un qualcuno le occupi e poi dovremmo fare cuore duro. Non so qual è la forza che si vuole mettere in campo per risolvere questo problema. L’ultimissima cosa al riguardo della raccolta differenziata, se ne è parlato l’altra sera con Genia, questa sera non si è toccato questo argomento giustamente, però si è parlato di punti, 50%, 45, 63, chiedo gentilmente se si riesce ad aumentare la percentuale a livello dei palazzi comunali, dove mi sembra che sia un pochettino bassa. Se c’è la possibilità, io vedo che con un minimo sforzo riusciamo, sicuramente non cambieremo con i palazzi comunali la percentuale che resterà sempre la stessa, però ecco ne veniamo fuori meglio nei confronti anche dei cittadini, ammesso che ci siano dei margini di miglioramento. Una battuta, Consigliere Magri quando ha detto che era a Melegnano con i suoi amici, se eravate tutti di San Giuliano mi viene un po’ come il discorso delle tasse, quando si dice: se tutti le paghiamo cala il gettito, cioè la richiesta… no, se tutti andiamo a Melegnano e probabilmente prendiamo tutte le persone di San Giuliano che sono là e le riportiamo qui a San Giuliano, magari cominciamo a rivivacizzare… beh, intanto cominciamo a tornare qua e 85 ne discutiamo, anche perché Melegnano tante volte sembra l’isola felice, parliamo di sicurezza, mi permetto, perché sono residente a Melegnano, a Melegnano le vetrine stanno accese, però anche a Melegnano la questione sicurezza ho visto sui giornali è un disastro, cioè è sottoposta anche questa città ad assalti, anzi se facciamo la percen… no, non voglio dire è così, punto, non è mal comune mezzo gaudio, però voglio dire la vetrina accesa è una questione positiva. Sicuramente che rimane accesa fino alle 10, alle 11, però i peggiori delinquenti comunque intervengono durante la notte, quindi questo è un passaggio che va beh… Sì, ne avevo altre due o tre cose, però è l’una meno dieci. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Mercanti. Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi io do la parola al Sindaco per la replica. Prego signor Sindaco. Sindaco Non sarà una replica ma riprendo alcuni interventi. Io devo dire che forse per la prima volta, magari sono ingeneroso ma interventi così carichi, diciamo carichi di verità, cioè disgiunti da quelle ruggini, da quelle tensioni che sono magari prima o subito dopo situazioni elettorali, io stasera ho visto un dibattito, ho ascoltato un dibattito sicuramente di alto profilo. Devo dire che da parte dei Consiglieri della Minoranza sono emerse anche delle indicazioni estremamente utili e considerazioni che sono per buona parte condivisibili. Io parto dall’intervento di Bordoni per fare qualche breve riflessione. Una è quella legata alla partecipazione, ne stiamo discutendo da un po’ di tempo, sulla partecipazione noi abbiamo notato questo, abbiamo notato che da parte dei cittadini c’è una richiesta di confronto diretto con l’Amministrazione senza mediazione, diciamo questa è la modalità di approccio principale; poi ci sono gruppi di cittadini portatori di interessi, che comunque in una realtà che si sta frantumando sempre di più perdono un po’ il loro peso specifico all’interno della nostra città. Noi vorremmo tentare di partire da un percorso di partecipazione per fare in modo che la gente ritorni in qualche modo a un rapporto di carattere più collettivo con la pubblica Amministrazione, lo vogliamo fare però al di fuori di alcuni schemi che nel passato hanno forse imbrigliato troppo e non hanno fatto decollare alcune realtà, come ad esempio quelle dei Consigli di quartiere, cercando di lasciarli aperti in maniera molto dinamica alla partecipazione dei comitati locali o di gruppi spontanei, cioè facendo in 86 modo che la partecipazione non sia una partecipazione sulla base di appartenenza a forze politiche o a orientamenti di carattere politico, ma proprio perché il contatto, il rapporto sia il più franco possibile e più scevro da condizionamenti proprio di carattere politico, perché molto spesso in passato, anche se funzionavano poco, però i Consigli di quartiere erano emanazioni dirette o indirette delle stesse forze politiche per buona parte di governo della città. E credo che quello che si sta avviando invece possa essere un percorso davvero interessante per il futuro della nostra città e questo lo vedremo già nei prossimi mesi, o meglio per la verità un percorso che è già partito, ha già avuto dei suoi momenti di incontro, di analisi e di approfondimento e che poi avrà sicuramente un motore a pieno carico nel corso delle attività del 2007, perché noi vorremmo costruire il prossimo Bilancio davvero in maniera partecipata, sulla base anche di alcuni crismi che deriveranno da delibere adottate da questo Consiglio Comunale. Sul Difensore Civico mi soffermo un istante. Abbiamo fatto ancora una volta il bando, non ci sono figure che sono rispondenti al bando, adesso chiederemo a qualche Comune dei dintorni che ha istituito la figura del Difensore Civico di convenzionarci e di far decollare anche all’interno del Comune di San Giuliano questo tipo di figura, altrimenti rivediamo il bando, l’abbiamo già fatto tre volte, però alla fine quello che ne scaturisce non rende merito alla città, al bisogno che ha questa città di una figura qualificata, per cui stiamo valutando con altre Amministrazioni di questo territorio e vedere di fare qualcosa assieme in maniera tale che il Difensore Civico almeno una volta la settimana sia presente all’interno del Comune di San Giuliano. Le altre cose non le vorrei riprendere perché sono comunque cose in parte condivise e sulle quali si sta lavorando e credo che anche i ragionamenti di questa sera ci dicono che noi dobbiamo trovare delle modalità di relazione anche al di fuori del Consiglio Comunale, anche al di fuori dei punti che sono in discussione, perché noi ci troviamo qui per adempimenti obbligatori per legge e poi ci rimane sempre poco tempo per fare approfondimenti su materie che invece vedo e capisco che sono di interesse più generale, questo tema dell’informazione, un’informazione più diffusa, un coinvolgimento più allargato dei Consiglieri Comunali, questa è una strada sulla quale noi dobbiamo continuare a lavorare. Perché vede Consigliere Magri, per lei paradossalmente anche se da solo, tra virgolette, magari nella gestione del sito o si fa aiutare da qualche amico, è sicuramente più semplice che per un Comune, perché questo è un Comune che ha diciamo una proiezione verticale 87 all’interno dei propri settori, ma una scarsa propensione a lavorare in orizzontale, quindi si parlano poco un settore con l’altro, mentre ogni appartenente al proprio servizio si sente fortemente fidelizzato al servizio, ma non c’è una relazione molto stretta che ci consenta di mettere in rete tutta una serie di situazioni. Però è chiaro che quello che sta facendo lei serve anche da stimolo all’Amministrazione, perché se lo riesce a fare un componente di un gruppo consiliare, a maggior ragione l’Amministrazione si deve muovere, si deve dotare di tutta una serie di attività. È vero che sulla questione della sicurezza c’è un po’ di confusione, noi però dobbiamo allo stesso modo anche chiarire alcuni aspetti. Io lo ripeto, per quanto riguarda la Polizia Locale noi possiamo fare bella figura nei confronti degli operatori o dire che invece di spendere 100.000 euro, 150.000 euro per la Polizia privata, li potremmo girare per esempio sulla parte premiale della Polizia Locale; purtroppo non è possibile, tra l’altro per quanto riguarda la previdenza integrativa… il Consigliere sufficientemente informato, l’Amministrazione ha inteso perché introdurre Piraina è andato via, fin dalla prima il concetto della non è proposta previdenza integrativa e anche nell’ultima proposta formalizzata abbiamo ulteriormente irrobustito questa partita, però noi dobbiamo anche cercare di stimolare le figure che sono preposte e che spesso stanno nascoste rispetto all’esercizio del proprio ruolo, di garantire sicurezza su questo territorio, che cercano di stare ai margini, cercano di fare in modo che tutto diventi elemento di discussione politica ma ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, e mi riferisco in particolare alle forze dell’ordine. Ho utilizzato una battuta qualche sera fa perché adesso è un periodo che i Carabinieri di giorno girano e mi dicono che però di sera non si vedono; allora io ho risposto: perché sono tutti in televisione a fare le fiction sui Carabinieri… Però questo è un dato di fatto, cioè non si può pensare che il Comune diventi il ricettacolo di tutto ciò per cui altri vengono meno rispetto alle proprie responsabilità. L’Azienda Ospedaliera piuttosto che l’ASL chiude un servizio e si chiede al Comune di attivarlo, il servizio metropolitano milanese dei riduce le linee di trasporto urbano e si chiede al Comune di attivarsi, cioè la sicurezza non può essere un tema che venga lasciato in mano a un Sindaco, un Sindaco non può avere le competenze per gestire un problema così pesante come quello della sicurezza, bisogna che gli organi preposti, attraverso una rete, certo, non lasciando soli gli Enti locali, ma facendo in modo che gli Enti locali diventino un elemento di sinergia, però tutti quanti poi si lavori per definire un percorso e anche un progetto 88 che sia mirato alle singole realtà. Perché non tutte le realtà sono uguali, noi abbiamo dei poli industriali particolarmente grandi che altri Comuni non hanno, Melegnano è un fazzoletto e diventa probabilmente più controllabile, poi non conosco quella realtà, sicuramente la parte urbana è più circoscritta, noi abbiamo invece una situazione più disparata come dicevo anche prima. Sul resto abbiamo voluto fare una cosa perché, badate bene, a volte gli amministratori, e noi per primi, assumiamo delle decisioni in maniera troppo superficiale e senza entrare nel merito e per decidere bisogna conoscere. I dati per esempio del Modello Unico del 2004 dicono che il 70% della popolazione di San Giuliano… allora in base alle dichiarazioni dei redditi, considerate un dato, a San Giuliano si raccoglie e si produce ricchezza per circa 310 milioni di euro, cioè una cifra consistente, l’IRPEF di tutti noi cittadini sangiulianesi è intorno ai 310 milioni di Euro; il 70% di questi 310 milioni arrivano tutti fino a 30.000 euro di reddito l’anno, quindi vuol dire che la stragrande maggioranza della popolazione sangiulianese ha un reddito pro capite, la popolazione attiva ovviamente perché stiamo parlando di circa 25.000 denunce fatte a San Giuliano, di queste 25.000 denunce ce ne sono 21.000 sotto i 30.000 euro e comunque queste 21.000 sotto i 31.000 euro producono complessivamente una massa di denaro intorno al 70% dell’IRPEF prodotta. Quindi vuol dire che abbiamo un vasto strato di popolazione che vive in condizioni sicuramente non come quelle che descriveva ad esempio il Consigliere Piraina, per cui la realtà va conosciuta bene e sulla base di una conoscenza profonda della realtà si possono poi attuare anche delle politiche di ridistribuzione del reddito. È vero quello che dice il Consigliere Piraina, che il Comune di San Giuliano destina quest’anno 1.400.000 euro di oneri di urbanizzazione sulla parte corrente, ma per fare che cosa? Per la manutenzione ordinaria e per la restituzione dei mutui, non certamente per finanziare la spesa corrente. È per questo che entrando meglio nel merito, ma probabilmente per entrare di più nel merito servono dei dati, serve un rapporto più stretto, bisogna che noi facciamo un passo in avanti per riprendere le cose che diceva il Consigliere Magri, si aspettava un segnale di apertura; probabilmente io il segnale di apertura lo intendevo già allegato diciamo come parte integrante alla relazione con quel documento che avevo fatto un paio di mesi fa, perché serve aprire, serve contaminarsi. Noi abbiamo molto spesso giocato a chi si contrapponeva di più all’altro e invece per il semplice fatto che ci si confronta, per il semplice fatto che ci si ascolti, noi rafforziamo anche un sistema di valori democratici che è 89 rappresentato all’interno di questa Assemblea da tutte le componenti di questa Assemblea; sicuramente ci sono stati degli errori e io mi ci metto per primo nell’elenco di coloro che magari hanno aiutato questa contrapposizione, ma dobbiamo adesso cercare davvero di fare tutti qualcosa in più per entrare meglio nel merito dei problemi, ma in maniera avulsa da contesti di raccolta di consenso o di briciole di gloria come qualcuno purtroppo ancora in questo Consiglio Comunale tende a fare. Perché dire che i vigili sono tutti bravi, saremmo tutti d’accordo in una definizione del genere, sono lavoratori, sono peraltro lavoratori di questo Ente, che fanno un lavoro che certamente è disgraziato, però non basta dire, l’avete sentito anche voi, i Capigruppo che c’erano quella sera, l’ho sentito io e l’avete sentito voi, l’affermazione: questo Comune ha in mano una Ferrari e la utilizza come una Cinquecento. Mi piacerebbe poi, perché lo dovremo fare, lo faremo, anzi è un impegno solenne che io mi assumo, fare una valutazione di merito sugli aspetti organizzativi del funzionamento della Polizia Locale, anche per capire davvero quali dinamiche ci sono dietro, perché io lo dico, faccio il Sindaco, porto una responsabilità e molto spesso mi vengono addebitate anche responsabilità che non ho, ma che devo comunque portare perché questo è il ruolo, quando però quegli stessi che dicono che hanno una Ferrari che viaggia come una Cinquecento, sono poi quelli che si fanno fare i certificati medici che non possono andare in bicicletta perché hanno tutti le emorroidi, perché non vanno a piedi perché vogliono essere almeno in due, perché San Giuliano è come il Bronx, c’è paura a camminare a piedi… allora bisogna che ognuno faccia uno scatto in avanti, perché non basta dire: noi vogliamo, ma quando si vuole bisogna anche dare. Perché se poi facciamo un’analisi, e chiudo, a San Giuliano la Polizia Locale in questi anni non fa più l’accompagnamento dei cortei funebri, non fa più lo stato di utenza pesi e misure, non esercita più tutta una serie di attività che abbiamo demandato ai volontari davanti alle scuole e allora bisogna avere anche il coraggio di dire che dal punto di vista lavorativo si è venuto meno ad alcune attività che prima era attività di carattere curriculare, abbiamo introdotto le figure amministrative che prima non esistevano all’interno del corpo, facciamo un’analisi, una disamina seria, dopo di che tutti quanti saremo anche più consapevoli sulle azioni più adeguate da adottare. Noi ci siamo presi l’impegno di cercare di chiudere la piattaforma nel più breve tempo possibile, speriamo di trovare consenso perché il passo che abbiamo fatto è stato un passo davvero forte e importante, ci siamo presi l’impegno a rimpinguare l’organico, è scritto nella relazione, in questi giorni 90 si sta tenendo il corso concorso presso il nostro comando di Polizia Locale, quindi introdurremo da subito due agenti e poi ci confronteremo e assieme tutti quanti, Maggioranza e Minoranza, cercheremo di individuare gli indirizzi e le soluzioni migliori per venire fuori da questa situazione. Io credo, per chiudere, che il Bilancio di quest’anno dia comunque una risposta importante in termini sociali, in termini di arricchimento culturale per il nostro territorio, perché il welfare è la crescita delle attività culturali della città, io credo che rappresentino da sempre un caposaldo della nostra città e su questo dobbiamo continuare a lavorare, certo impegnandoci di più, mettendoci maggiore attenzione e cercando di fare in modo che le aziende diventino un elemento strutturale che finanzi alcune parti delle attività dell’Ente, perché sull’autonomia ancora fiscale non degli è Enti compiuto locali, il un passaggio rinnovo del fondamentale Codice delle Autonomie, la compartecipazione all’IRPEF, il governo nei prossimi giorni ha promesso che farà qualche intervento sull’ICI e vedremo che effetti produrrà anche per il nostro Comune, oltre che per le tante altre realtà che fanno fatica. Noi abbiamo questa fortuna, e chiudo, ma l’80% dei Comuni ha fatto quest’anno con i Bilanci interventi di innalzamento dell’IRPEF o interventi di innalzamento dell’ICI, per cui vuol dire che ci sono tantissime realtà che vivono condizioni di maggiori difficoltà; non vuol dire che noi dobbiamo essere diciamo di manica più larga, dobbiamo cercare di essere sempre più responsabili e soprattutto cercare di fare in modo che il cittadino che sta fuori di qui non sia qualcuno a cui guardare magari con un po’ di fastidio, ma è quello a cui noi dobbiamo destinare dei prodotti, non delle procedure, perché, chiudo per davvero, la questione che sollevava il Consigliere Bordoni anche sull’Ufficio Tecnico, è frutto di una eccessiva burocratizzazione che vige in questo paese, dettata dalla Merloni, del Codice Appalti, da tempi di pubblicazione biblici e da procedure che sono veramente farraginose, noi avendo trasferito a Genia tutta una serie di attività, resta aperto un ragionamento che stiamo affrontando coi nostri uffici già da tempo anche sull’esercizio del controllo analogo, di chi fa che cosa, però abbiamo accorciato e ridotto tantissimo i tempi di realizzazione delle opere sul territorio e su questo poi dobbiamo ancora fare tutta una serie di passaggi. Ci sarebbero tante altre risposte da dare, tante altre considerazioni di fare, però mi fermo qui. Abbiamo cercato di dare un Bilancio alla struttura organizzativa che ha bisogno comunque di operare perché siamo già alla metà di marzo e soprattutto ai cittadini una ricaduta in termini positivi e dei 91 segnali, anche sotto il profilo socioeducativo, per creare questa rete di solidarietà che sul territorio è molto attiva e che noi abbiamo bisogno comunque di rinforzare. Grazie. Presidente Grazie signor Sindaco. Ci sono controrepliche? Dichiarazioni di voto?... Controreplica? Prego allora, Consigliere Lonetti, dichiarazioni di voto siamo allora o deve fare una controreplica? No, un attimo, no questo è il momento delle controrepliche, è così semplice, se ci sono controrepliche, che vengano fatte le controrepliche… Non ci sono controrepliche, passiamo alle dichiarazioni di voto. Prego Consigliere Lonetti. Consigliere Lonetti Allora questo è il terzo Bilancio con il quale ci confrontiamo e discutiamo in Consiglio Comunale, ma è forse quello che mi convince di più rispetto agli anni precedenti, perché contiene alcune scelte sull’ICI e su altri temi relativi ai bisogni della popolazione anziana e delle fasce più deboli che versano in situazioni di disagio socioeconomiche. Riduciamo comunque l’ICI sulla prima casa abbassando l’aliquota al 4 per mille, per il resto però si punta al mantenimento generale dei servizi in essere e all’attivazione di nuovi che siano qualitativamente di buon livello, mantenendo praticamente inalterate sia le tariffe per tutti i servizi che sono peraltro fermi da molti anni. Il Comune ha trovato nei Programmi integrati di intervento alcune prime risposte con la realizzazione dei 50 alloggi che si parlava precedentemente. Nel corso del 2007 l’Amministrazione Comunale si deve impegnare a rafforzare il vigile di quartiere. Vorremmo anche un rafforzamento del servizio di Polizia privata notturno attivo ogni notte, con pattuglie suddivise tra il caspoluogo e le frazioni di San Giuliano, perché non possiamo aspettare quello che il Prefetto e il Comandante regionale dei Carabinieri ci raccontano. Poi volevo anche toccare il commercio locale, per terminare. Ormai un pò dappertutto in Italia, come a San Giuliano, si registra un indebolimento dei negozi tradizionali. È importante che l’Amministrazione valuti queste opportunità, cercando di portare nel centro altre attività di 400 o 500 metri, che funzionino come elemento di attrazione verso i nostri cittadini, ma anche come elemento di tenuta di altri negozi storicamente presenti. Se si crea in centro qualche piccolo insediamento di qualità, si può determinare ricadute positive perché presenta una maggiore articolazione di formati e quindi 92 l’attrattività commerciale di un’area che consente di attivare risorse economiche utili per il miglioramento del sistema distributivo locale. Cosa può dare il commercio alla città? In generale le strade con la presenza di negozi sono considerate più vitali e più sicure; ciò significa che i negozi sono elementi chiave della vitalità urbana. Le attività commerciali sono quindi elementi importanti a supporto della scurezza, ma la rivitalizzazione dell’attività commerciale non può essere lasciata a fattori spontanei, che portano spesso alla chiusura dei negozi. Si tratta di prevedere incentivi particolari per agevolare l’apertura o il mantenimento di negozi o pubblici esercizi. Questi incentivi vanno dagli strumenti fiscali all’estensione di orari. Può inoltre essere consentivata incentivante la presenza di fermate del trasporto urano, di parcheggi di taxi, di iniziative di piazza e di strada, di vie meglio illuminate per dare nuovo impulso e maggiore qualità alla rete commerciale cittadina. Visto l’orario, ho voluto leggere proprio questa dichiarazione di voto velocemente, perché è importantissimo che comunque diamo una svolta anche sotto l’aspetto commerciale; è per questo comunque che invito l’Amministrazione a un impegno veramente preciso per questo aspetto soprattutto commerciale e comunque la nostra lista voterà favorevolmente il Bilancio questa sera. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Lonetti. Ha chiesto la parola la Consigliera Menapace, prego.. o passa? Non ho capito bene. Consigliere Menapace Sì, rapidissima. Presidente Perfetto, prego Consigliera. Consigliere Menapace Ovviamente si poteva immaginare anche dall’intervento che ho fatto, il nostro gruppo voterà a favore del Bilancio di previsione per tutte le motivazioni che ho già espresso e che non ripeto. Due però sono le cose che mi sono state in qualche modo stimolate dalla discussione di questa sera. Una la questione che poneva il Consigliere Piraina sull’investimento negli alloggi popolari, credo che in un momento come questo sia assolutamente, molto 93 probabilmente controtendenza ma a maggior ragione, come dire, l’impegno merita, il fatto di investire in patrimonio pubblico, quindi aumentare indistintamente il patrimonio pubblico, da un punto di vista abitativo, è una risposta politica importante, siamo il Paese che ha la percentuale più bassa di patrimonio pubblico in tutta Europa. Allora che il Comune di San Giuliano vada in controtendenza e che quindi aumenti, sicuramente trova il nostro favore. L’altra questione è un appunto su un punto toccato dal Consigliere Boglioli, non me ne voglia, la questione delle politiche per la famiglia è sicuramente una sua proposta e un’idea che io mi auguro trovi una discussione attenta all’interno del Consiglio Comunale, ma anche all’interno delle forze di Maggioranza, anche perché su questa questione sta discutendo la nazione intera e credo che ci siano punti di vista differenti che vadano tenuti tutti presenti anche nel ruolo dell’Istituzione e come dire, che ognuno poi ritorni nell’alveo insomma delle sue scelte. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Menapace. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Consigliere Magri, prego. Consigliere Magri Io, francamente il fatto di continuare a discutere è accettabile, ma assolutamente è impossibile se c’era un eventuale problema che lunedì alcuni Consiglieri non potevano essere presenti, potevamo stare qua fino alle 3 di notte eccetera, però mi sembra che c’erano dei punti, e faccio per esempio l’atto di indirizzo che penso che dovremmo votare, dove c’era tutta una serie di aspetti che devono essere in qualche modo spiegati, approfonditi eccetera, ritengo che farlo alla una e un quarto tutti i vari punti non so quanto sia produttivo e quindi francamente, se dobbiamo proprio approvarlo, io penso che degli atti di indirizzo non ne parleremo neanche, quindi non lo discuteremo neanche, quindi il volere in qualche modo approfondire alcuni aspetti non lo considereremo neanche. Quindi se dobbiamo finire questa sera, è difficile fare mente locale perché si è anche un po’ stanchi dopo una giornata così lunga. Stasera si sono sentite tante cose e sicuramente penso che se dovessi trovare un aggettivo per dire un pochettino, per sintetizzare un po’ tutto, mi verrebbe fuori l’aggettivo di concretezza, il discorso di essere un po’ più concreti nelle cose, perché stasera abbiamo un po’ citato alcuni 94 piani, progetti eccetera, mi piacerebbe che accanto a questi piani, progetti alcuni citati, alcuni non citati, attività eccetera, ci fosse una cosa che a mio avviso manca e so che in una Amministrazione pubblica non è uno degli elementi più facili: una data, una data di completamento, perché dobbiamo far sì che i progetti e le varie attività per dargli concretezza dobbiamo stabilire un termine, entro questa data facciamo questo. E, non ultimo, cito anche un discorso di responsabilità, perché in effetti una cosa che abbiamo discusso, poi giustamente il Sindaco attira su di sé tutte le responsabilità di tutti, però è anche vero che ci sono delle strutture con delle chiare responsabilità. Io penso che sia anche importante, che sia visibile ai Consiglieri Comunali sui progetti una data in cui devono essere realizzati e un responsabile, e questo responsabile deve essere responsabile nel bene, ma deve essere anche responsabile nel male anche, nel senso che non è che si può accettare che ci siano delle cose che restano lì per anni e poi ce le si tiri fuori o non vadano avanti eccetera; se ci sono delle ragioni oggettive per cui le cose non vanno avanti, bene, se invece non ci sono delle ragioni, penso che sia anche giusto che ci sia una chiara assunzione di responsabilità. Cito l’aspetto della sicurezza perché a mio avviso mi sembra un aspetto importante e sottolineo ancora questo aspetto, sicurezza non è la militarizzazione, sicurezza è rendere vivibile, con una serie di attività, la città. Ora, se non riusciamo ancora a capire e a chiarire quali sono quelle iniziative da mettere in atto per rendere più sicura, vivibilità eccetera, non riusciremo mai ad andare molto avanti in questo e quindi penso che come anche diceva il Consigliere Mercanti, è un compito estremamente difficile, noi abbiamo poche possibilità poi di fare. Però nel nostro piccolo quello che possiamo fare è anche essere funzione di stimolo, perché quello che viene detto qua poi venga riportato anche alle autorità competenti della pubblica sicurezza ecc., perché è la città attraverso il Consiglio Comunale che spinge in questa direzione. Forse è giusto che anche noi ci guardiamo perché riusciamo anche noi ad assumere quelle decisioni che sono di competenza del Consiglio Comunale. L’illuminazione si parlava questa sera, c’è un piano di illuminazione, potrebbe essere un aspetto interessante, la vivibilità, l’aggregazione eccetera sono di competenza del Consiglio, non sicuramente della caserma dei carabinieri, quindi penso che si possa fare molto in questo senso. Chiudo dicendo che di tante cose che si sono dette stasera, che anche a me ha fatto molto piacere una discussione in cui sono stati messi molti contenuti, mi sarebbe piaciuto che fosse finita in una maniera diversa di come finisce a 95 quest’ora tardi, magari con più calma per poter ragionare un po’ più sulle cose, però quello che ripeto è attendiamo quindi concretezza affinché tutte quelle cose che sono state messe un po’ sul tavolo possano essere viste, essere messe in pratica, e ripeto, progetti ma anche tempistica e anche responsabilità. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Magri. Ci sono… Consigliere Magri Il voto, il voto è contrario. Presidente Ci sono altre dichiarazione di voto? Consigliere Bordoni, poi il Consigliere Favetti. Prego Consigliere Bordoni. Consigliere Bordoni Sì, io devo dire che per il tipo di discussione che c’è stata questa sera, ero tentato così di dare il mio voto di astensione su questo Bilancio da un punto di vista della discussione. Devo dire che ci sono alcune non risposte ai percorsi che per quanto mi riguarda ho bisogno di verificare sia sull’elemento del ruolo e funzione che questo Consiglio e Consiglieri avranno anche nella determinazione di alcune scelte strategiche di fondo della pubblica Amministrazione e sulla questione della partecipazione, perché io credo che nel percorso fatto sin qui oggi si è riscontrato diverse chiusure da parte della Maggioranza eccetera. Se nel percorso di quest’anno cambieranno alcune cose, sicuramente anche il mio voto e l’atteggiamento nei confronti di una delibera di questo tipo, che è estremamente importante per la vita del Comune, potrà cambiare. Diciamo che il mio voto è un voto contrario ma sicuramente se cambierà anche il percorso e anche gli approcci dal punto di vista del rapporto all’interno di questo Consiglio Comunale, sicuramente cambierà anche la mia posizione. Presidente Grazie Consigliere Bordoni. Ha chiesto la parola il Consigliere Favetti, ne ha facoltà. Prego. Consigliere Favetti 96 Sì, buonasera. Allora anch’io avrei dato un voto, scusatemi sono un po’ rinco ma sono in piedi dalle 5 di stamattina e non ho mangiato stasera… va beh, ma per rispetto del Consiglio Comunale sono rimasto perché ritengo che sia giusto. Per quanto riguarda il mio voto, il mio voto sarà contrario, purtroppo sarà contrario perché sarebbe stato di astensione, ma per come sono stati condotti i lavori di questo Consiglio Comunale… e beh, io avrei sospeso, cioè però logicamente ognuno si fa carico delle sue responsabilità, ma forse ci sarebbe stata una più ampia discussione, ma sicuramente molto più forse anche costruttiva, sarebbero state portate più cose, più elementi validi e soprattutto forse ci sarebbe stata anche meno la possibilità da parte di qualcuno di trincerarsi dietro a qualche scusa per non poter poi alimentare una vera e sana discussione. Per quanto riguarda, Sindaco, io ho apprezzato moltissimo nella sua relazione, a pag. 11, il capitolo che parla della considerazioni finali in cui, e come ha detto anche prima, in cui parla di una richiesta di maggiore partecipazione dei Comuni al prelievo fiscale generale, è una riforma che darebbe maggiore semplificazione della macchina amministrativa, è una musica meravigliosa per le mie orecchie che sono un federalista ultraconvinto, però… ultraconvinto, no nazionalismo no, nazionalismo è qualcheduno alla mia sinistra, non mi compensa assolutamente. Il discorso è… e beh, non posso, io non posso, no, no, ma il discorso è che infatti quello che… questo Bilancio presenta delle cose da un certo punto di vista interessanti, alcune sono delle lacune a mio giudizio, proprio perché si parte da un presupposto che c’è questo famoso Patto di stabilità; infatti il mio intervento stasera doveva essere sul Patto di stabilità che per alcuni Comuni viene interpretato purtroppo quello che è, un laccio, un lacciuolo, un termine massimo entro cui bisogna assolutamente rispettarlo, mentre altri Comuni se ne fregano altissimamente e infatti la maggior parte non lo rispetta e intanto c’è Pantalone che paga; eh sì, lo bastonano però il Comune di Taranto è fallito, mentre determinati quelli che investimenti, lo rispettano determinate purtroppo cose, non purtroppo a possono mio fare giudizio soprattutto nel sistema quello che è viabilistico, non vengono previsti degli interventi necessari soprattutto per il futuro di quello che sarà lo sviluppo urbanistico di San Giuliano Milanese; oltretutto alla luce del fatto che nello Stato italiano la ricaduta sugli Enti quali Regioni, Province e poi i Comuni, i soldi sono sempre di meno, perciò ci troveremo sempre ad avere con affanno 97 di rincorrere i problemi e non purtroppo di poterli prevenire proprio perché mancano i fondi. Ho sentito vari interventi, alcuni molto interessanti, sia sui commercianti e sulla vivibilità. Per quanto riguarda i commercianti giudico molto interessante l’intervento del Consigliere Mercanti perché da un certo punto di vista San Giuliano e non solo, perché è una cosa comune di molti Comuni dell’hinterland, diciamo che non c’è stata questa crescita del commercio, o meglio dei commercianti, purtroppo sono rimasti un pochettino ancorati a degli vecchi schemi, se vogliamo dire. Niente, concludo immediatamente, il mio voto come ho già detto sarà contrario, grazie. Presidente Grazie Consigliere Favetti mi scusi ma… Ha chiesto il Consigliere Mauro Rossi, prego ha la parola. Consigliere Rossi Il mio intervento è per esprimere il parere favorevole a questo Bilancio da parte del gruppo dei Democratici di sinistra e anche per ringraziare chi ha voluto comunque ascoltare tutti i Consiglieri che hanno avuto diritti uguali a quelli che sono intervenuti prima. Mi sembrava brutto sospendere la discussione ed esautorare un discorso, anche perché abbiamo chiesto di essere abbastanza ristretti sia agli Assessori, che potevano comunque esprimere magari in maggiore dettaglio la questione, però non vorrei che passasse in secondo piano la bontà anche della discussione che fino all’ultimo è stata di un buon livello politico e quindi mi sembra veramente apprezzabile. Grazie. Presidente Grazie Consigliere Rossi. Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto. Metto ai voti… Ah, già l’atto di indirizzo, lo stavo dicendo, metto ai voti l’atto di indirizzo così… scusate ne avevo parlato prima me ne stavo dimenticando… necessita di leggerlo? No, non credo che sia necessario leggerlo, ecco, anche perché è stato consegnato a tutti i Consiglieri. A integrazione della delibera dell’approvazione del Bilancio di previsione del 2007, chi è favorevole alzi la mano per cortesia. 19… no 18 perché ne manca 1. Chi è contrario? Chi si astiene? 4. Pertanto con 18 voti favorevoli, nessun contrario e 4 astenuti, l’atto di indirizzo a integrazione della delibera di approvazione del Bilancio di previsione 2007 è approvato. 98 Dopo di che mettiamo in approvazione il punto 5 all’Ordine del giorno che recita: Approvazione Bilancio di previsione per l’esercizio 2007, relazione previsionale e programmatica e Bilancio pluriennale 2007-2009. Chi è favorevole alzi la mano per cortesia. 18. Chi è contrario? 3. Chi si astiene? 1. Pertanto con 18 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto il punto 5 all’Ordine del giorno è approvato. No, non è necessario. 99 Punto n. 6) GENIA S.P.A. – REALIZZAZIONE CENTRO SPORTIVO – AUMENTO DI CAPITALE - Presidente Rimane una maggioranza per l’ultimo punto o no? O veniamo lunedì per questo punto soltanto? Sì, due punti, ma è quello della mozione di Forza Italia, ma non è presente, per cui è sicuro che viene rimandato… Sì, lo so, l’altro è solo lo spostamento dei soldi del centro sportivo, è una cosa… Se la maggioranza rimane, se una maggioranza rimane, non vorrei essere equivocato, perché in base al Regolamento possiamo andare avanti, se rimane una maggioranza; se la maggioranza si alza, vado via anch’io. C’è ancora una maggioranza, allora passiamo… Prego signor Sindaco, ha chiesto la parola un attimo… Sindaco No, io volevo solo precisare che questo punto, no, no, no, voglio soltanto dirvi che questo atto era già stato approvato dal Consiglio Comunale, cioè il Consiglio Comunale aveva già approvato il Piano finanziario di realizzazione del Centro sportivo in un quadro diverso, cioè con un soggetto diverso che era Unisport, questa sera noi approviamo di prendere quei soldi che avevamo già deciso di utilizzare per il Centro sportivo non più con Unisport, perché abbiamo azzerato il procedimento amministrativo, ma di trasferirli a Genia come aumento di capitale, sempre per realizzare il centro sportivo. Presidente Ci sono interventi a proposito? Prego Consigliere Magri. Consigliere Magri La delibera di questo ci è stata consegnata? Quello che vorrei chiedere è il trasferimento a Genia e un aumento di capitale cosa comporta in termini di Genia, quando abbiamo ancora un contenzioso un atto con la società che doveva costruire il centro sportivo? Cioè in altre parole con questo atto diamo l’incarico a Genia di costruire il centro sportivo praticamente, non sappiamo per esempio se diamo l’incarico a Genia di costruire il centro sportivo con il vecchio progetto o c’è un progetto nuovo, perché noi se 100 ricordo bene avevamo approvato un vecchio progetto per quanto riguarda il centro sportivo. Ora sarebbe utile che se noi diamo l’incarico a Genia di costruire questo centro sportivo dandogli un aumento di capitale, che mi sembra che sia questo il modo, volevo capire se il progetto è mantenuto o è variato e poi anche un altro aspetto che sarebbe interessante capire, visto che il direttore generale di Genia parlava di 11 milioni di euro di capacità di investimento, se ricordo bene, perché dobbiamo fare un aumento di capitale? Non sarebbe utile utilizzare quegli 11 milioni di euro che il direttore generale ha dichiarato come disponibilità di investimento per costruire il centro sportivo, senza dover chiedere al Comune di aumentare il capitale di Genia? Presidente Grazie Consigliere Magri. Ci sono altre… Consigliera Menapace, prego. Consigliera Menapace Sempre una domanda: nel dispositivo di delibera in realtà noi conferiamo indirizzo affinché si proceda al trasferimento delle risorse, questo è quello che stiamo votando. Però c’è un punto dove si parla della richiesta che verrà fatta, siccome le risorse provengono in parte da un mutuo richiesto alla Cassa Depositi e Prestiti, è contenuta anche la richiesta di un diverso indirizzo del mutuo. Volevo capire esattamente cosa significava. Grazie. Presidente Ci sono altre richieste o altri interventi? Consigliere Favetti, prego. Consigliere Favetti Allora, noi abbiamo acceso un mutuo di 3.550.000 euro esattamente due anni fa mi sembra, un anno e mezzo fa, ha maturato degli interessi passivi. Noi riversiamo a Genia anche questi interessi passivi oppure… no, ce li teniamo noi in carico? Questi ce li teniamo noi in carico. Okay. Grazie. Presidente Altre richieste? Allora do la parola al Sindaco per i chiarimenti. Prego signor Sindaco. 101 Sindaco No, diversa somministrazione di mutuo vuol dire che abbiamo chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti se possiamo utilizzare il mutuo non per costruire direttamente il centro sportivo in un rapporto di concessione e gestione, ma se lo possiamo trasferire come aumento di capitale finalizzato alla costruzione del centro sportivo. Abbiamo chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti se era possibile l’utilizzo del mutuo finalizzandolo a questo tipo di attività, cioè… esatto, il mutuo non diventa più una richiesta diretta del Comune per l’operazione di concessione e gestione per costruire il centro sportivo, ma finalizzato a un aumento di capitale. Presidente C’era anche la richiesta di Magri… Sindaco Sì, noi possiamo fare tante cose, nel senso che stasera non l’abbiamo detto, forse si è capito, abbiamo parlato di progetti. Allora, il progetto del centro sportivo tornerà in Consiglio Comunale; per quanto riguarda ad esempio la ex caserma di via Trieste, piuttosto che l’attuale cinema o il nuovo cinema che dir si voglia, sono tutti interventi per i quali l’Amministrazione non ha possibilità di finanziare questi interventi, quindi… No, nel senso che vorremmo fare un ragionamento diffuso di massimizzare un po’ gli interventi sul territorio. La caserma si attesta intorno ai 3.800.000 euro, il suo recupero, il cinema non lo so, sono svariati milioni di euro, per cui siccome ormai è finanziato il centro sportivo e noi dobbiamo per forza partire, perché l’impegno che ci siamo presi a Canterana a settembre, dobbiamo trasferire queste risorse a Genia in maniera tale che rielabori un progetto, torniamo in Consiglio Comunale con l’elaborazione poi loro partono con l’iniziativa a settembre. Presidente Ci sono repliche? Dichiarazioni di voto? Consigliere Favetti, prego. Consigliere Favetti Una delucidazione, noi abbiamo chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti di variare l’indirizzo di questo… cioè la risposta della Cassa Depositi e Prestiti? Ah, è positiva. Ok. 102 Presidente Metto ai voti il punto 6 all’Ordine del giorno che recita: Genia S.p.A. realizzazione Centro sportivo, aumento di capitale. Chi è favorevole alzi la mano per cortesia. 17, io l’ho considerato positivo il suo o no? Visto che la mano è rimasta abbassata. Allora 17 perché Boglioli non c’è… non ha alzato, è vero. Chi è contrario? Chi si astiene? 4. Allora con 17 voti favorevoli, nessun contrario e 4 astenuti il punto 6 all’Ordine del giorno è approvato. Per quanto riguarda… prego?... Ecco, bisognerà Segretario, avvisare Forza Italia che intanto il punto 7 per ora viene rinviato, anche perché in assenza di Forza Italia… Ho capito, però manca il presentatore, manca… questo qua, anche perché è già pronta una risposta, in mancanza addirittura poi di Forza Italia non può neanche… siccome non è una cosa urgentissima, che scade, verrà rinviata al prossimo Consiglio Comunale. Bisogna votare il rinvio? Allora scusate, scusatemi lo vogliamo affrontare? Io non ho nessuna difficoltà, affrontiamola pure la…per cortesia sedut … e ma se qualcuno mi dice non si fa così, cosa devo fare io? O la rinvio o non la rinvio… Signori, io ho applicato solo il Regolamento, non ho fatto altro… Russo non capisco…Ah, di fatto viene rinviato e avendo terminato il nostro Ordine del giorno, la seduta è tolta… Sì, la mozione è rinviata al prossimo Consiglio Comunale, d’accordo al rinvio. I Consiglieri saranno convocati a domicilio. Buona notte a tutti, si dà mandato al Segretario di avvisare i Consiglieri assenti, non soltanto Forza Italia, tutti i Consiglieri assenti, che il Consiglio Comunale di lunedì è sospeso per esaurimento degli argomenti. °°° 103