Comune
Di
San Giuliano Milanese
Consiglio Comunale del 16 marzo 2007
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Trascrizione a cura di Giuliana Concina Editing
Sommario Ordine del giorno :
•
DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI CESSIONE DELLE AREE E
DEI FABBRICATI AI SENSI DELLA LEGGE 167/62, 865/71 E 457/78
– pag. 3
•
APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO
2007
-
RELAZIONE
PREVISIONALE
E
PROGRAMMATICA
E
BILANCIO PLURIENNALE 2007/2009 – pag. 5
•
GENIA
S.P.A.
–
REALIZZAZIONE
AUMENTO DI CAPITALE – pag. 99
2
CENTRO
SPORTIVO
–
Consiglio Comunale del 16.03.2007
Apertura di seduta
Presidente
Do la parola al Segretario per la verifica del numero legale. Prego signor
Segretario. Grazie.
Segretario Generale – appello nominale
Punto n. 4)
DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI CESSIONE DELLE AREE E DEI
FABBRICATI AI SENSI DELLA LEGGE 167/62, 865/71 E 457/78 Presidente
Sono presenti 18 Consiglieri pertanto la seduta è valida. Partiamo subito con
l’esame del nostro Ordine del giorno, il punto 4 che recita: Determinazione
del prezzo di cessione delle aree e dei fabbricati ai sensi della legge 167/62,
865/71 e 457/78. Do la parola al Sindaco. Prego signor Sindaco.
Sindaco
Buonasera, questa è una delibera che obbligatoriamente dobbiamo votare
prima del Bilancio, è la comunicazione che ci deriva dal Consorzio CIMEP
che ha deliberato di definire in 28,41 euro a metro quadro i prezzi di
esproprio delle aree da destinare a edilizia residenziale pubblica.
Come sapete è un atto dovuto e diventa un collegato al nostro Bilancio e il
Consiglio Comunale deve deliberare la presa d’atto. Grazie.
Presidente
Grazie signor Sindaco. Ci sono interventi in merito? Non ci sono interventi in
merito, pertanto metto ai voti il punto 4 che recita: Determinazione del
prezzo di cessione delle aree e dei fabbricati ai sensi della legge 167/62,
865/71 e 457/78. Chi è favorevole alzi la mano per cortesia… 18. Consigliere
Piraina lei, anche lei, quindi all’unanimità dei presenti allora. Il punto 4 è
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approvato. Io ho chiesto, nessuno… non mi dica che vuol modificare la… Va
bene….
Consigliere Russo Gerardo
No, dicevo, è una domanda la potevo fare io, dicevo ieri sera non c’ero, mi
scuso, avevo altri impegni non è per mancanza di rispetto, pensavo avesse
fatto la, come si chiama, l’illustrazione delle relazioni, ma vedo che siamo
ancora in tempo per, e quindi voglio dire sono stato fortunato da quel punto
di vista.
Dicevo ho letto nel malloppo di tutte le relazioni accompagnatorie al
Bilancio che c’è scritto da qualche parte che quest’anno sarà l’anno delle
messe a riscatto delle aree 167, questo era un punto che mi ha ricordato che
poi all’interno di questo malloppo c’è anche quella frase, volevo dire, è
collegato… è vero che tutti gli anni è previsto dalla normativa che bisogna
farlo, come tutte le altre tariffe, però è collegata, è veritiera visto che io sono
uno di quelli che tutti gli anni dico San Giuliano forse è rimasto l’unico
Comune di tutta la Lombardia che non ha mai messo a riscatto le aree 167,
quanto meno le più vecchie, quelle che da 30, 40 anni sono state realizzate,
non dico quelle che hanno contratto il mutuo ieri mattina, perché se no li
ammazziamo povera gente, c’hanno mutuo più riscatto e restano disoccupati
nel senso che si buttano giù dall’ottavo piano, ma quelli di 30 anni che hanno
finito il mutuo, probabilmente l’hanno fatto tutti San Donato, Melegnano,
Vizzolo, Mediglia, Carpiate, cioè l’hanno fatto tutti, quanto meno nella
cintura nostra, dico è veritiera o è la classica frase che viene scritta. Lei può
dire: perché non la fa durante la fase di Bilancio? Perché volevo perdere due
minuti rispetto a questo punto, ecco, grazie.
Presidente
Grazie, allora comunque eventualmente la riprende anche in fase di dibattito
del Bilancio. Va bene. Io non l’ho vista bene, perché se avessi visto il suo
cenno le avrei dato sicuramente la parola. Va bene.
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Punto n. 5)
APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO 2007.
RELAZIONE
PREVISIONALE
E
PROGRAMMATICA
5
all’Ordine
E
BILANCIO
PLURIENNALE 2007/2009 Presidente
Passiamo
finalmente
Approvazione
Bilancio
al
punto
di
previsione
per
del
giorno
l’esercizio
2007.
che
recita:
Relazione
previsionale e programmatica e Bilancio pluriennale 2007/2009. Do la parola
al Sindaco. Prego… Anzi Assessore Morelli, tocca a lei, è chiamata in prima
persona. Prego.
Assessore Morelli
Grazie, buonasera.
Presidente
Scusi Assessore, mi hanno comunicato che ci sono delle cose importanti da
dire, cioè che… poi così almeno lei può fare il suo intervento in modo più
completo. Mi pare che i gruppi di Vivi Bene San Giuliano, il Partito della
Rifondazione Comunista e il gruppo consiliare dei DS avessero presentato
degli emendamenti; questi emendamenti vengono ufficialmente con delle
lettere di accompagnamento ritirati per cui non ne terremo assolutamente
conto. Assessore Morelli…
Perché così come adesso aggiunge il Sindaco sono contenute… prego
Consigliera Menapace.
Consigliera Menapace
No, perché spiegato così secondo me non è chiaro. Allora, nell’atto di
indirizzo che è stato consegnato ieri sera dell’Amministrazione di fatto
vengono recepiti gli emendamenti presentati dai gruppi di Maggioranza,
quindi a fronte di questo impegno, di questo atto di indirizzo che viene
allegato
al
Bilancio,
ognuno
di
noi
ha
scelto
di
ritirare,
perciò
l’emendamento viene meno, se no non si capiva perché l’avevamo ritirato, mi
perdoni.
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Presidente
Ha fatto bene Consigliera Menapace. Benissimo. Quindi il punto è chiarito.
Assessore Morelli a lei la parola. Prego. Come sempre breve, preciso e
compendioso, prego.
Assessore Morelli
Sarò breve, ma veramente sarò breve anche perché quello che mi accingo a
dire è già stato illustrato in parte quando abbiamo mostrato le diapositive, le
slides e poi anche ho avuto modo di riprendere gli stessi concetti, di
illustrare i criteri generali del Bilancio nel corso di alcune riunioni che sono
state tenute anche nelle Commissioni. Io naturalmente dicevo sarò breve
perché voglio lasciare lo spazio ai miei colleghi, perché illustrino la parte
più propriamente degli obiettivi che si intendono raggiungere; il mio compito
è quello di inquadrare dal punto di vista generale il Bilancio e dare le basi
perché appunto su una situazione di equilibrio poi si possa costruire.
Voglio fare solamente tre o quattro riflessioni, un paio di carattere generale e
altre, ancora di carattere generale, ma più diciamo con il focus sul nostro
Bilancio.
Allora, intanto credo che abbiamo tutti quanti sentito nel corso di questi mesi
che attorno alla Finanziaria si era iniziato, come dire, un profondo dibattito
con ondeggiamenti vari, discussioni varie che sembravano penalizzare più del
necessario gli enti locali. Ora io penso che sia importante, arrivati alla fine
di questo percorso, dare una fotografia della situazione, così come si è poi
concretizzata. Allora, dal punto di vista dei trasferimenti dello Stato ai
Comuni, credo che questo sia una cosa importante e dovrebbe interessare i
Consiglieri Comunali, al di là di quelle che erano le preoccupazioni che si
erano manifestate nel corso del dibattito sulla Finanziaria e mi riferisco
soprattutto al periodo attorno a Natale e a gennaio, in realtà poi si è visto che
l’ammontare dei trasferimenti è più o meno quello che era nel passato, con
una
aggiunta,
che
recentissimamente
proprio
dopo
che
noi
avevamo
addirittura già predisposto il nostro Bilancio, vi sono ulteriori fondi che
verranno messi nel circuito degli enti locali e dei Comuni e che riguardano
un indennizzo, o comunque una compartecipazione alla diminuzione di gettito
dovuta all’ICI sui capannoni industriali; lo dico in un modo molto semplice,
la dizione era un pochino più, diciamo, articolata.
Quindi da un punto di vista dei trasferimenti dobbiamo dire che non abbiamo
avuto delle penalizzazioni, questo è il primo punto fondamentale e credo che,
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ancorché questa sia una cosa di carattere generale, non si possa dimentica
mere, come non si può dimenticare che una cosa è sostenuta da un
fondamento, anche se non si vede il fondamento, poi uno può farla arredata in
un certo modo, in un certo altro, ma se il fondamento non c’è, tutto il resto
sono fronzoli, quindi le basi sono le stesse.
La seconda cosa e questo credo che sia un fatto molto importante, anche
questo credo che meriterebbe un po’ più di attenzione da parte nostra, perché
la manovra finanziaria e i criteri di formazione del Bilancio degli enti locali
è stata radicalmente modificata rispetto al passato, siamo passati ad una
condizione credo di maggiore età rispetto a quelle che erano le situazioni
precedenti.
Ecco, dicevo a questo proposito che, per sintetizzare, quindi per dare una
chiave di lettura ai Consiglieri della modificazione che è intervenuta, che
ritengo assolutamente importante, devo ricordare che nel passato, quando si
parlava di Patto di stabilità, si fissavano dei limiti di spesa che non erano
valicabili.
Ora questo, come dire, certamente era dovuto a una situazione di necessità e
probabilmente anche di emergenza per tenere la spesa pubblica entro certi
limiti, però è chiaro che un atteggiamento di questo tipo dal punto di vista
politico è come mettere sotto tutela un minore. Cioè dice: tu non puoi
comprare più un chilo di caramelle e non c’è verso, per cui se anche per caso
hai delle entrate e questo credo che sia il caso di diversi Comuni soprattutto
dell’area nord-est, nord-nord-est, se hai anche un flusso di entrate superiore
alle spese, tu le tue spese non te le puoi fare e i tuoi quattrini te li tieni lì e
poi quando alla fine si arriverà a consuntivo, li potrai spendere, ma a livello
del preventivo e quindi e dell’osservazione e del limite del Patto di stabilità
tu non puoi superare un certo livello di spesa. Ora questo voleva dire
chiaramente intervenire anche nella politica di un ente pubblico.
Adesso si dice: limite di spesa non c’è, quello che è importante e questo
credo che sia un passo molto profondo in avanti, molto significativo in
avanti, è che invece il Bilancio, in quanto tale, venga rispettato. Allora, le
entrate devono superare le spese e c’è un parametro che indica in quale
misura le spese devono essere sotto le entrate.
Nel caso nostro, non vi sto a fare il calcolo che è una cosa difficilissima,
diciamo per semplificare che le entrate devono superare del 5% circa, 1
milione di euro nel nostro caso, le spese. Allora questo evidentemente dà la
possibilità ai Comuni di fronteggiare quelle che sono le situazioni che si
vengono a creare a livello locale che possono essere diverse, distinte,
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peculiari a secondo delle zone, a secondo delle situazioni e dall’altra parte
pone gli enti in una condizione di responsabilità.
Ora questo abbiamo poi letto che ha avuto dei riflessi, lo sappiamo dalla
stampa,
perché
probabilmente
avendo
anche
credo,
ma
questa
è
un’interpretazione mia e quindi può essere diciamo solamente ritenuta tale,
magari avendo degli indebitamenti accumulati in passato piuttosto alti, non
potendo avere un minimo di flessibilità, non avendo la possibilità di
distribuire in altro modo i costi che si devono affrontare, si è stati costretti, e
questo vale per i due terzi dei Comuni italiani, ripeto due terzi dei Comuni
italiani, siamo stati costretti ad aumentare le tasse; tradotto, è stata
aumentata l’addizionale IRPEF.
Ora questo è un fatto, come dire, molto… posso dire un termine un po’
antipatico?, perché con la revisione delle aliquote a gennaio qualcuno in
busta paga si è trovato un po’ di IRPEF in meno da pagare, a marzo, aprendo
l’uovo di Pasqua, due italiani su tre, quelli nei cui i Comuni sono state
introdotte le addizionali IRPEF, si troverà rimangiato quello che era la
riduzione e magari qualche altro aumento; ma questa è una nota di colore.
Nel caso del nostro Comune, come sapete, noi non abbiamo assolutamente
aumentato le tasse, anzi abbiamo ridotto, ieri ne abbiamo parlato, abbiamo
ridotto anche l’aliquota dell’ICI. Ora questa situazione credo che vada in
qualche modo valutata per quello che è e cioè intanto un andare in
controtendenza rispetto a quella che è la linea seguita dalla maggior parte,
direi dai due terzi dei Comuni e dall’altra parte il fatto che noi ci siamo
accinti a questo passo anche di riduzione dell’ICI, proprio perché le finanze
nostre sono in ordine, abbiamo un livello di indebitamento oramai a medio
termine che è bassissimo.
Di queste cose ne parliamo poco, ripeto, ma come si parla sempre poco del
fondamento di una cosa che non si vede, ma che è la realtà che permette a
tutte le altre poi alla fine di fiorire. Quali sono stati i motivi per cui abbiamo
potuto
formulare
un
Bilancio
di
questo
tipo,
quindi
recependo
sostanzialmente quelle che sono state le istanze che sono venute dai vari
Assessori? Naturalmente qualche taglio l’abbiamo dovuto fare, ma ricordo
qui che i tagli non sono stati fatti rispetto alle situazioni passate. Semmai
qualche contenimento rispetto a incrementi richiesti, poi magari gli Assessori
lo diranno. Quindi questo vuol dire che noi il livello dei servizi l’abbiamo
mantenuto e anche magari l’abbiamo espanso, ma dicevo come è stata
possibile questa cosa? È stata possibile per quello che più volte ci siamo detti
e che vale la pena di sottolineare ancora una volta, cioè il fatto che siamo
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stati in grado, attraverso le nostre società controllate, di trasferire a loro
parte delle nostre spese, dei nostri costi.
Ecco, questo è l’impianto che abbiamo voluto dare al Comune, quindi noi
rispetto a tutte le esigenze che sono venute dai Servizi, quelle fondamentali,
tutte quante sono state accolte, abbiamo anche un leggero incremento della
spesa e l’incremento reale della spesa è molto più elevato perché dovete
tenere conto di quei costi che abbiamo caricato ad altri, quindi a Genia in
particolare di più, e poi anche a ASF, la quale a sua volta ha fatto la sua
parte.
Questo credo che sia il punto e il quadro che dobbiamo tenere presente nel
momento in cui affrontiamo questo Bilancio. Io mi fermo qui perché voglio
raccogliere l’invito del Presidente e lascio la parola ai miei colleghi. Poi
naturalmente quando ci saranno delle domande sono a disposizione. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore. Allora procediamo in questo modo, diamo la parola agli
Assessori, vi prego di contenervi nel lime dei 5, 6 minuti voglio dire, anche
perché c’è già una relazione, sicuramente ciò che si deve dire in 10 minuti si
può tranquillamente dire in 5, noi lo diciamo in 6 e quindi… anche perché
così snelliamo i lavori, sennò alle 11 e mezza staremmo ancora a parlare con
gli Assessore. Assessore Salvato le do la parola, prego.
Assessore Salvato
Grazie e buonasera. È difficile in 5 minuti ma ci provo, anche perché ha
ragione il Presidente, la relazione è stata consegnata assieme al Bilancio nei
tempi dovuti e quindi ogni Consigliere ha potuto incrociare quelli che sono
gli obiettivi e quelle che sono le cifre.
Mi soffermerò su quello che è un obiettivo generale dal quale discendono poi
dei sotto-obiettivi individuando anche i tempi di realizzazione. Innanzitutto i
criteri per approntare tutti i servizi alla persona sono criteri che vedono la
personalizzazione, la centralità della famiglia e l’integrazione delle varie
politiche sia a livello locale che a livello sovracomunale.
Nell’integrazione noi intendiamo anche ripristinare un aspetto valoriale che
si è perso, ossia quello che il cittadino è portatore di diritti ma anche
portatore di doveri, per una sorta di moralità e di stop rispetto al passato,
quando c’erano famiglie che venivano mantenute per tantissimi anni e non
erano in grado di fare un progetto di vita autonomo. Noi, a parte che alcune
situazioni vanno prese in carico in modo definitivo in assenza di una rete
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familiare e in presenza soprattutto di situazioni di forte disagio oggettivo
riconosciuto, però così come si era già proceduto negli anni scorsi, si lavora
su progetto.
Il servizio fra altro in essere non solo viene consolidato in virtù anche di una
analisi sociale che è quella che poi fa il Sindaco nella sua relazione, ma che
ogni Consigliere Comunale, al di là dell’appartenenza politica, è in grado di
fare perché c’è un forte dibattito a livello nazionale e a livello internazionale
su quelle che sono le complessità sociali in virtù anche di un ruolo che la
prima istituzione per eccellenza che è la famiglia, ha perso o ha voluto
perdere.
Su questo noi scommettiamo tantissimo, avete visto nella descrizione dei vari
progetti e delle varie azioni noi abbiamo dato centralità a questo aspetto e
soprattutto scommettiamo sui minori come scommessa per il futuro. Quindi
non è solo la cura del danno e del disagio dell’oggi, ma un investimento sulle
future generazioni con una serie di progettualità. Queste progettualità noi le
abbiamo portate anche a livello distrettuale sul Piano di zona; avremmo già
dovuto approvare la convenzione, la convenzione è pronta, settimana
prossima la Commissione è stata già convocata per esaminarla, ma l’abbiamo
tirata per le lunghe per raggiungere quegli obiettivi e quell’impegno che
avevamo assunto in Consiglio Comunale, ovvero una forte rappresentanza
delle istanze locali, pur nella concertazione e nella condivisione delle regole,
una delocalizzazione dei vari servizi, difatti sapete che un servizio è stato
aperto l’anno scorso a valenza distrettuale, uno è stato aperto il 2 di febbraio,
la relazione è stata fatta prima ovviamente, e uno sta per aprire, cioè il
prossimo mese verrà aperto, che è il Centro Benessere Genitori, che è un
servizio molto gradito a tutte le famiglie con disabilità grave. È un servizio
molto consolidato e verrà trasferito da San Donato a San Giuliano Milanese.
Quali sono le aree critiche? Allora una è la partita dei minori, ma non voglio
neanche enfatizzare più di tanto perché non sarebbe corretto;; San Giuliano
risponde a quelle che sono le problematicità di tutta la nazione, cioè
facciamo in modo che qui non venga letta la nostra società come fosse un
ghetto e come tutti i minori fossero portatori di forte problematicità. C’è una
fetta di popolazione che va seguita, ma dipende un po’ dalla storia degli
ultimi decenni rispetto a quelle che erano le funzioni educative anche della
società adulta che sono venute meno.
L’altra situazione critica è sul fronte della disabilità, disabilità che come ho
avuto modo di dire in altre circostanze non è più quella sensoriale evidente,
che si percepisce come primo impatto, ma è una disabilità che è ritenuta, è
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classificata come disabilità psichiatrica, come disabilità cognitiva, come
disabilità relazionale, quindi sono una serie di concause e nel nostro
Distretto abbiamo dei numeri molto alti; i numeri alti che ha San Giuliano, io
lo voglio dire come parametro anche perché i dati sono verificabili e sono
certificabili, sono uguali a quelli di San Donato, tanto per avere una località,
ma
sono
allarmanti
anche
nei
piccoli
Comuni
del
distretto,
tutto
proporzionalmente al numero degli abitanti. Quindi questi sono i grandi
investimenti.
Vorrei spendere due parole rispetto a quello che invece era la discussione di
ieri sera sull’ASF. Proprio in virtù di una forte discussione, di un confronto
anche acceso e a volte uno scontro fatto, voglio dire, fra istituzioni che
comunque lavorano assieme, l’ASF ha una fortissima potenzialità, non è
riconosciuta solo da questo Consiglio Comunale, il riconoscimento gli viene
anche dai Comuni del Distretto e dalla stessa Azienda Ospedaliera, l’Azienda
Ospedaliera che ha conferito il servizio di punture a domicilio in regime di
concorrenzialità, a favore dei cittadini chiaramente, dei prelievi con un costo
minore per i cittadini visto, che nel piano sociosanitario della Regione
Lombardia i servizi territoriali vengono fortemente ridotti, anche lo stesso
piano
di
rilancio
dell’Azienda
Ospedaliera
prevede
una
sorta
di
razionalizzazione e voi capite bene cosa porterà poi, quale effetto sortirà
sulla collettività un’azione di questo tipo.
Per contrastare questo e per abbracciare una filosofia programmatica che
praticamente ci vede anche resistenti rispetto ad alcune operazioni, noi
manteniamo una regia fortemente pubblica, anzi tutto il gruppo del Patto per
la Salute Mentale individuato, l’Azienda Farmaceutica come erogatore del
servizio di ASL, i Comuni dell’ASL non sono 9 o 10, sono 24 e ritiene che
sia un soggetto fortemente qualificato. Qualcun altro ieri diceva che
l’Azienda viene caricata… a cosa servono alcuni servizi.
Se noi adottiamo come principio quello della presa in carico… sto finendo…
della presa in carico della persona, soprattutto delle persone sole, delle
persone deboli, è chiaro che bisogna farsi carico poi di tutta una serie di
questioni, comprese anche le questioni quotidiane e che un erogatore
pubblico, con un unico riferimento, può stabilire quel rapporto di fiducia fra
l’utente e l’ente.
Io ritengo che, come diceva poco fa l’Assessore Morelli, questo Bilancio che,
almeno io parlo per il mio
pezzo, che ci ha visto sin dopo la primavera
scorsa ragionare e riflettere al nostro interno, è stato elaborato per dare una
progettualità di ampio respiro nella consapevolezza di una forte complessità
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sociale: cercare di ridurre i costi per i cittadini, ampliare la rete dei servizi,
responsabilizzando anche l’associazionismo locale. Vi do solo un dato, le
associazioni di San Giuliano, attraverso i protocolli di volontariato ma anche
i singoli soggetti, l’anno scorso non solo hanno erogato servizi, hanno
contribuito al sostentamento di famiglie, di studenti per garantire proprio
tutta una serie di obiettivi nella misura di 20.000 euro.
Dal Piano di zona noi abbiamo portato nel 2006 circa 200.000 euro per
garantire servizi di qualità che si giocano poi nell’arco dell’annata. Poi
vedrete nel 2007, lo sapete già e finisco, verranno questi servizi verificati
anche in fase di Bilancio consuntivo, con tutti i dati e con tutti i numeri.
Grazie.
Presidente
Grazie Assessore. Sei meno meno comunque. Assessore Scorziello ha la
parola, prego.
Assessore Scorziello
Buonasera. Parlare delle politiche di sicurezza locale significa innanzitutto
uscire da un luogo comune di città felice, che per sua stessa definizione ci
avrebbe portato fuori tema, rendendo superflui i programmi, i progetti e gli
interventi. Significa analizzare con criticità e complessità un territorio che,
insieme a Provincia e Regione, anche se con specificità proprie, si è
analizzato evidenziando tre aspetti basilari di carattere socio-economico. Un
benessere mediamente diffuso e una ricchezza di tessuto produttivo, pur in
presenza di non facili processi della globalizzazione, fanno sì che il nostro
territorio, con le attività e in special modo quelle commerciali, costituiscono
un’attrattiva alle attività illegali o criminali esercitate da persone singole o
organizzate, provenienti dal territorio della Provincia a cui apparteniamo,
oppure
da
Province
vicine,
se
non
addirittura
da
Regioni
o
Paesi
extracomunitari.
Una forte spinta immigratoria che rappresenta una risorsa e un fattore di
crescita dell’economia e della società, ma che suggerisce politiche spinte di
accoglienza
sociali,
educative,
abitative,
di
cittadinanza,
per
favorire
l’integrazione; obbliga a un non sempre facile confronto culturale e di
relazione e impone, quanto è necessario, una tentazione di legalità.
Il modificarsi, anche in conseguenza dei fenomeni sopra descritti in modo
lento o a volte accelerato, delle caratteristiche fondanti la coesione sociale
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nel territorio, dal lavoro alla famiglia, dalla scuola ai modi di tempi di vita e
di relazioni nella città stessa.
L’Amministrazione intende muoversi in modo univoco utilizzando della linee
coordinate e condivise, quali la formazione in primis di un principio basilare,
che la sicurezza è un bene primario che sta nei diritti fondamentali di
cittadinanza. Salvaguardare e accrescere questo bene prospetta una visione
più complessa, che è di sistema; non si può garantire il bene sicurezza
limitandosi ad aspetti più direttamente conducibili al concetto di ordine
pubblico o di sicurezza pubblica, in quanto di stretta competenza degli
apparati di prevenzione o di repressione dello Stato centrale e delle sue
strutture periferiche.
Occorre agire anche a livello territoriale, locale, nel quale gli attori in una
logica di integrazione e di coordinamento con quelle statali, e valorizzando i
principi di sussidiarietà e di competenza, sono molteplici, a partire dagli Enti
locali, dalla Regione che con le politiche adeguate contribuiscono in modo
determinante a sviluppare e consolidare quel diffuso sistema di sicurezza.
Sicurezza urbana, ambientale, stradale, sociale, alimentare, sicurezza sul
lavoro e di educazione alla legalità, che rende una comunità sempre più coesa
e solidale.
In secondo luogo va constatato che sono fortemente cresciuti negli ultimi
anni l’attenzione e la sensibilità dei cittadini sui problemi della sicurezza e
spesso la sensazione di non sicurezza del cittadino o di una intera città va al
di là anche dei reali fenomeni di criminalità o di disordine urbano che si
verificano sul territorio. Vanno sempre più affermandosi strategie e pratiche
a livello di Ente locale, a volte in rete con Enti sovracomunali, con il
coordinamento della Regione, nelle linee guida sostenute finanziariamente e
tese a sperimentare interventi innovativi atti a rendere più sicuri i territori e i
cittadini.
Si comincia finalmente a intravedere una collaborazione tra governo centrale
e governo locale mediante… come inizio dei protocolli di intesa o dei
contratti di sicurezza.
Le politiche integrate di sicurezza devono avere una ricaduta o devono essere
indirizzate verso il riconoscimento della centralità della città o dell’ente
locale; è la città, è il territorio il luogo fisico nel quale nascono i conflitti e
le tensioni, ma è anche il luogo che possiede le risorse per affrontarle. È il
Sindaco l’autorità alla quale il cittadino affida ogni giorno la salvaguardia
della ordinata e civile convivenza della città, dove vive e dove lavora,
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chiedendo competenza e responsabilità che a volte vanno ben oltre le proprie
responsabilità che le vigenti leggi gli attribuiscono.
Sono le politiche in capo all’Ente locale, le politiche urbanistiche sociali,
ambientali, urbanistiche, regolamentari, che risultano spesso decisive per
realizzare
condizioni
di
vita
che
risolvono
o
attenuano
conflitti
o
contraddizioni di quelle aggregazioni che sono le città.
Nel Nord abbiamo un diffuso specchio dovuto alla cosiddetta minicriminalità
americanizzata, con ricadute date dall’aumento degli atti di vandalismo e
danneggiamento contro la cosa pubblica, la creazione di quartieri a rischio,
dove la popolazione residente è costantemente in pericolo per la presenza di
malavitosi nostrani e stranieri, dediti a traffici illeciti, con la formazione di
baby gang che spaventano coetanei e adulti.
Secondo un’indagine CENSIS in Lombardia sono in aumento i fenomeni di
disagio
e
di
emarginazione
disordine
che
urbano,
rappresentano
crescita
nei
potenziale
quartieri
fattore
di
di
contesti
conflitto
e
di
di
insicurezza. Il disagio giovanile mette in apprensione la nostra società perché
non sempre la famiglia, la scuola, le istituzioni sono in grado di intervenire o
di
affrontare
con
risposte
giuste.
L’aumento
dei
reati
dovuti
alla
microcriminalità creano maggiori elementi di insicurezza tra la gente.
Come conseguenza ci troviamo di fronte una insicurezza sociale diffusa, a cui
si fa da fattore moltiplicatore il ruolo non sempre obiettivo dei media e di
personaggi che a volte cercano notorietà con esternazioni non sempre
coerenti e rispettosi della realtà.
Il Bilancio di questa Amministrazione per il 2007 va nella direzione di dover
far fronte ai bisogni della nostra città in materia di sicurezza urbana in modo
integrato, con pluridisciplinarietà di intervento e con il coinvolgimento di
tutte le strutture dell’ente, o di questo ente con altri enti, o con la Provincia e
con la Regione, o con soggetti esterni ma di ausilio all’ente, le associazioni,
le categorie di volontariato e con progetti finalizzati, mirati, i cui risultati a
breve e medio termine siano facilmente verificabili.
È di obbligo che le strutture periferiche dello Stato abbiano a mantenere le
promesse espresse mettendo a disposizione del territorio i mezzi adeguati alla
bisogna, con una presenza giornaliera e duratura nel tempo. La nostra Polizia
Locale sarà ampliata di numero e mezzi… ho finito, si curerà specialmente la
loro professionalità con un aggiornamento continuo; il nuovo contratto
decentrato va proprio in questa direzione e prevede, secondo la peculiarità
richiesta dal territorio e con una visibilità riscontrata e con una copertura
oraria adeguata al fabbisogno del territorio o dei quartieri, in modo che essa
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sia,
come
ripeto,
facilmente
controllabile
e
giudicabile
dai
cittadini.
L’approccio al sistema di indagine interforze, cioè l’approccio anche della
Polizia Locale diciamo ai dati di riscontro delle Polizie di Stato per richiesta
di informazione su persone, è un ausilio molto importante per le indagini in
tempo reale.
Infine la creazione di una nuova centrale operativa che faccia da terminale
all’utilizzo di videosorveglianza, con tecnologie moderne e in numero
adeguato alla presenza dei numerosi punti sensibili e il controllo effettivo
delle aree del territorio cerca, e con l’orario 0-24.
I progetti che noi abbiamo in corso, a cominciare da Natale Sicuro, fatto
già…
(intervento fuori microfono)
Comunque, va bene, si trattava di parlare dei progetti che abbiamo in itinere,
comunque durante la richiesta da parte dei Consiglieri risponderò. Grazie.
Presidente
Grazie. Non voglio essere né cattivo né… però se abbiamo costretto nei tempi
anche gli altri, è anche perché la discussione sarà lunga, si avrà modo di
rispondere anche alle richieste presentate dalle varie forze politiche o dai
singoli Consiglieri. Le chiedo scusa per questo ma… Assessore Picchioni ha
la parola, cerchi di stare nei 5, 6 minuti. Va bene? Grazie.
Assessore Picchioni
Grazie Presidente. Buonasera a tutti. Dunque mi preme a questo punto in
estrema sintesi sottolineare magari un paio di aspetti, uno relativo… magari
più di uno relativo all’innovazione tecnologica e un paio magari relativi ai
servizi demografici e statistici; parlando prima rapidamente di innovazione
tecnologica quest’anno avete visto, magari anche voi leggendo le varie
relazioni, che diciamo tutta la parte… una delle cose che la innovazione
tecnologica segue e che è poi diciamo l’information technology del Comune,
comincia a essere ben sparsa all’interno di tutti i settori, per cui leggendo
avrete trovato qua e là nuovi software, nuove cose che vengono utilizzate e
questo ben venga e però fa vedere come la cosa è distribuita e come nella
lettura del Bilancio è importante rendersi conto che esistono tutta una serie
di costi che sono di manutenzione, di mantenimento delle infrastrutture che
di anno in anno crescono e che devono essere considerati guardando quelli
che erano i progetti dell’anno precedente, e poi invece i costi che insistono
sull’anno in corso, che sono quelli dei progetti in corso, che non sono
15
direttamente imputabili all’innovazione tecnologica, ma magari anche ad altri
settori. Questo era per dare una chiave di lettura, per capire alcuni aspetti
che magari potrebbero sfuggire.
Detto questo, per quanto riguarda invece una cosa che è legata, cioè sia
all’innovazione che ai servizi ----- e statistici, volevo sottolineare che nel
2007 andremo a regime con l’allineamento dei codici fiscali, che è un aspetto
molto importante per diversi aspetti, quello principale è quello della carta
d’identità
elettronica
sostanzialmente già
che
speriamo
finalmente
possa
partire,
siamo
a oltre il 96% degli allineamenti, quel 4% che manca
purtroppo è complicato e quindi richiede tempi lunghi, bisogna interagire in
modo molto consistente con i cittadini e quindi la cosa si allunga parecchio,
però dovremmo starci tranquillamente nei tempi; e poi invece un altro aspetto
molto importante è sempre legato alla parte dell’innovazione a quella cosa
molto importante che è la riduzione del cartaceo, in questo caso non solo del
cartaceo ma anche delle fotografie e che è l’acquisizione ottica dei cartellini,
delle carte di identità sostanzialmente. Voi sapete che esiste un archivio con
tutte le nostre foto, foto di tutti i cittadini, e da gennaio 2006 questo archivio
non è più cartaceo, comincia a essere… o meglio in questo momento è uno e
l’altro, però comincia a essere anche completamente elettronico e questo
significa che dal punto di vista normativo noi comunque dobbiamo tenere
anche la parte cartacea, anche se stiamo facendo un percorso, anzi l’abbiamo
già iniziato, che ci porterà all’eliminazione completa del cartaceo, ma oggi
l’interrogazione, dal gennaio 2006, avviene in formato elettronico, o meglio
può avvenire solo in formato elettronico.
La cosa che andremo a migliorare nel 2007 sarà la possibilità di inserire non
solo gli aspetti legati al cartellino, ma anche a tutto diciamo un fascicolo che
fino all’anno scorso non era possibile allegare in formato elettronico al
cartellino.
Per quanto riguarda invece, magari sottolineo questo punto solamente in due
punti, uno di carattere generale perché è importante, e uno invece più di
carattere particolare però che secondo me vale la pena sottolineare, sono la
revisione del sito web del Comune, stiamo facendo la revisione, nel 2007
andremo a rivederlo nel suo formato e anche in parte nei contenuti, ma
comunque andando a gestirlo con un sistema nuovo, sostanzialmente un
sistema di contact management, quindi diciamo dove si dà più importanza al
contenuto che non alla parte diciamo di front end, di visualizzazione, per cui
i contenuti saranno poi quelli che serviranno non solo per essere visualizzati
sul sito web ma anche su tutti gli altri canali che via via noi abbiamo
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realizzato, si pensi non so alle News Letter piuttosto che ai cartelloni
Verbalux e robe del genere, piuttosto che altri canali che andremo ad
attivare,
altri
sistemi
di
comunicazione
diciamo
per
ora
ancora
monodirezionali, che andremo ad attivare durante il 2007.
L’altro progetto invece, in realtà che è un progetto pilota, solo un progetto
pilota del 2007, che è quello che prevede l’attivazione di sistemi open
source, completamente open source, quindi con software completamente open
source, a livello di utenza di dipendenti comunali, quindi cominceremo ad
attivare alcuni Pc che, oltre ad avere i sistemi diciamo di produzione, quei
famosi software per scrivere documenti piuttosto che per fare fogli di calcolo
come sapete già oggi noi utilizziamo software open source per solo da questa
parte, faremo anche invece delle macchine che avranno tutto, sia il sistema
operativo che il software open source, andando quindi in un’ottica da un lato
di risparmio dall’altro di utilizzo di software open source, che cerca di
premiare un utilizzo delle risorse in seno diciamo all’Italia, mettiamola così,
comunque facendo in modo che le risorse rimangano più locali possibili,
piuttosto che andare verso l’utilizzo di software non open source appunto,
che invece magari uno paga solamente la licenza e poi questi soldi in realtà
scompaiono immediatamente perché vanno oltre oceano. Detto questo, ho
finito e ringrazio.
Presidente
Grazie mille. A lei 7 perché in effetti è stato attento nei 5 minuti, si vede che
l’informatica riesce proprio a essere compendiosa. Non faccio perdere tempo
io adesso. Assessore Cadoni, prego.
Assessore Cadoni
Sì, grazie Presidente. Buonasera a tutti. Io spero di prendere 8 perché mi
sembra giusto e fondamentale. Dunque io
naturalmente
ambiente
e
territorio,
di
pensavo in qualche modo,
riallacciarmi
un
attimino
al
ragionamento anche della sicurezza, quindi nell’ottica del recupero di quelle
aree che sono state in qualche modo lo scorso anno rimesse in discussione in
toto, quindi riviste dal punto di vista sia della ristrutturazione, parlo dei
parchi, parlo anche di quelle aree piccole, limitrofe che in genere non sono
tenute in considerazione, ma che crediamo abbiano anche una importanza dal
punto di vista del decoro urbano, quindi in un’ottica più ampia della visione
della città, anche in quei piccoli
punti dove in genere la manutenzione e
l’aspetto di visibilità non viene tenuto molto in considerazione.
17
Quindi una svolta credo abbastanza forte, importante, strutturale dal punto di
vista anche di creare punti di aggregazione e quindi fondamentalmente poi
creare sicurezza, perché zone frequentate, come tutti possiamo capire,
aumentano un po’ quelle che sono le problematiche relative a diminuire in
qualche modo le situazioni di sicurezza sociale.
Dunque per quanto riguarda quindi l’aspetto della rimessa in discussione di
queste aree, credo che la risposta sia: ma il 2007 sarà oltremodo argomento di
ulteriori interventi.
Questo avviene naturalmente, oltre che nella zona centrale della città, anche
nelle aree periferiche, quindi Sesto Ulteriano con il Parco di via Toscana,
Civesio prossimamente con l’intervento TASM, e quindi nuovi interventi che
daranno qualità al decoro urbano. Naturalmente per quanto riguarda la
sicurezza abbiamo iniziato a pensare anche a quelle zone che… il Parco Nord
per capirci, quindi inizio dell’illuminazione del Parco Nord, proseguiremo
con una seconda fase di questa illuminazione, sostanzialmente nella zona che
va a interessare l’uscita verso San Donato; sostanzialmente questo per una
programmazione tesa anche a un percorso che inizia a collegare anche quella
zona lì rispetto a chi ha l’esigenza magari in bicicletta, chi a piedi la sera, di
recarsi verso quella zona di San Donato, l’ospedale o altre situazioni di
questo tipo qua.
Un aspetto importante credo che a nessuno possa sfuggire ormai, l’aspetto
dell’inquinamento ambientale. Noi abbiamo iniziato un percorso lo scorso
anno con il progetto Ecojoul, in cui una serie di situazioni messe in campo e
definite di auditing energetico, quindi lo screening di tutti gli immobili
pubblici, compreso anche lo screening di due immobili privati, che hanno
dato una serie di indirizzi e hanno dato una serie di situazioni dove agire
sostanzialmente rispetto al problema dell’inquinamento.
Grazie a Genia, con degli interventi mirati sugli impianti di riscaldamento,
già
lo
scorso
anno
abbiamo
avuto
sostanzialmente
un
miglioramento
importante dal punto di vista delle emissioni di CO 2 ; quest’anno proseguiamo
in questo percorso con naturalmente l’apporto di tutti i soggetti interessanti,
che vanno dai cittadini agli amministratori e da chi vuole intervenire e
chiaramente dare un supporto e un apporto a che questo percorso vada in
buona direzione, per arrivare sostanzialmente nell’arco di questo anno a
delineare le linee guida per un nuovo Regolamento Edilizio. Regolamento
Edilizio che naturalmente con le linee guida della Provincia dovrà tenere
conto di determinati aspetti, quindi
dal punto di vista costruttivo e
normativo, per cui dovrà dare dei risultati credo importanti, considerato che
18
ormai siamo a una svolta assolutamente improcrastinabile dei problemi
dell’inquinamento atmosferico.
Per quanto riguarda poi altri aspetti, c’è il problema delle aree delle
discariche abusive, vogliamo affrontare questo problema con piglio diverso,
perché crediamo che nessuno abbia il diritto di violare il territorio e violare
il nostro territorio tra le altre cose da parte di chi purtroppo viene da fuori e
a volte in modo impunibile riesce a crearci questi problemi che poi ricadono
sulle tasche di tutti i cittadini italiani.
Un’ultima cosa Presidente, volevo un attimino, poi eventualmente ne
parliamo
in
modo
più
dettagliato,
volevo
parlare
della
Commissione
Aeroportuale di Linate. Nell’ultimo incontro, finalmente dopo 7 anni siamo
arrivati a una soluzione che crediamo, almeno per quanto riguarda la
sperimentazione poi verificabile, quindi dal punto di vista tecnico-normativo
e di impatto ambientale da verificare e quindi poi da sottoscrivere
eventualmente, noi abbiamo chiesto anche all’interno di questa Commissione
Aeroportuale che venga tenuta in considerazione e ci sia uno studio di
fattibilità per quanto riguarda gli atterraggi, oltre che i decolli. Gli atterraggi
che in certi aspetti tecnici per quanto riguarda ----- eccetera, potrebbero
avere limiti e modi di miglioramento.
Quindi questo è quanto abbiamo chiesto e crediamo che la nostra richiesta
vada assolutamente a migliorare la situazione per quanto riguarda la
problematica degli aerei. Grazie per il momento.
Presidente
Grazie Assessore. Do la parola all’Assessore Bugada, prego.
Assessore Bugada
Sì, grazie. Buonasera. Devo dire che come assessorato ho la fortuna di non
parlare solo questa sera di quello che faremo… di quelli che sono i progetti
dell’assessorato nel corso dell’anno, perché buona parte dei progetti sono già
stati discussi da questo Consiglio Comunale nello scorso mese di febbraio e
mi riferisco in particolare al Piano territoriale degli orari e al Consiglio
Comunale dei ragazzi. Oltre che averne parlato all’interno delle commissioni
diffusamente, e per questo ringrazio il Presidente proprio per l’attenzione ai
progetti che sono portati avanti dall’assessorato e al coinvolgimento della
commissione competente sullo sviluppo di questi progetti in corso d’anno.
Quindi cercherò di essere estremamente sintetica.
19
Per
quanto
riguarda
la
parte
più
educativa
delle
deleghe,
richiamo
l’attenzione oltre che sul Piano territoriale degli orari, sul Consiglio
Comunale dei ragazzi, per il quale ci sono state le elezioni l’8 e il 9 marzo
scorsi, sono stati eletti 28 ragazzi, circa la metà sono bambine e tre sono
rappresentanti di extracomunitari. Il Consiglio Comunale dei ragazzi inizierà
a lavorare il 26 di marzo con un incontro con la Giunta, dopo di che inizierà
la propria attività seguito da degli educatori e adesso è in corso di
definizione con la Presidenza del Consiglio Comunale l’occasione poi di fare
un incontro anche col Consiglio Comunale degli adulti e quindi ratificare le
elezioni che si sono tenute.
Per quanto riguarda sempre l’aspetto educativo, mi preme sottolineare
l’importanza che ha per il nostro Comune il Piano delle azioni positive. Il
Piano delle azioni positive, che è un piano triennale che si svilupperà dal
2006 al 2008 e che prevede una fase più interna all’ente e una fase invece che
è una ricaduta di carattere territoriale. La fase più interna all’ente si svolgerà
in queste fasi, nel senso si avrà l’istituzione del Comitato di
pari
opportunità, una fase che è quella della formazione che sarà rivolta ai
dipendenti dell’Ente, che avrà inizio il 21 di marzo prossimo, mercoledì, e
poi una fase invece di aggiornamento per mantenere costantemente aggiornate
e informate soprattutto le donne che per ragioni diverse, di cura, all’interno
della famiglia piuttosto che di maternità o altre situazioni devono assentarsi
dal lavoro, mantengano sempre il collegamento con l’attività lavorativa, di
modo che anche il loro rientro non sia più difficoltoso.
E un’ultima fase che riguarda la conciliazione della vita lavorativa con la
vita familiare, che è trasversale rispetto all’azione che viene portata avanti
con il Piano territoriale degli orari, l’istituzione dell’Ufficio Tempi e la
nuova delega alle politiche temporali.
Come dicevo il Piano delle azioni positive oltre a un’azione interna ha anche
un’azione che si rivolge alla città e che fa parte di quelle politiche che già
dalla precedente Amministrazione, sin dal ’99 il Sindaco ha voluto attivare,
conferendo una delega alle pari opportunità, attivando un Centro Donna che
oggi raggiunge 300 iscritte, più di 300 iscritte e che vede una dislocazione
che non è solo sul capoluogo ma è anche a Civesio e a Sesto Ulteriano. E
oltre all’attività del Centro Donna, quello che si intende fare all’interno della
città è quello di favorire l’accesso delle donne alla politica con azioni
positive volte a agevolare i tempi della politica e agevolare la conciliazione
dei tempi della politica con quelli della cura e dell’attività familiare. Sempre
all’interno del percorso della delega alla pubblica istruzione c’è poi il Piano
20
di diritto allo studio, che ripeto avviene all’attenzione del Consiglio
comunale nel corso del mese di luglio e che trova attuazione quindi su due
bilanci
diversi
e
un
aspetto
nella
delega
all’educazione
che
voglio
sottolineare, che è passato forse in secondo piano, è l’aver partecipato con la
Provincia e la Consigliera di parità del ministero a un’azione sperimentale
che riguardava il Bilancio di genere. Anche in questa fase l’intendimento
dell’assessorato è nel corso dell’anno di avviare percorsi per arrivare appunto
al Bilancio di genere anche all’interno del nostro Comune.
Per quanto riguarda le scuole invece, l’anno 2007 sarà quello di grandi
progetti, riguardo alla scuola dell’infanzia perché verrà realizzato un corpo
nuovo, una nuova scuola materna all’interno del complesso di piazza Italia; il
nuovo complesso sarà alloggiato per intenderci come continuum della zona
palestra e saranno
previste cinque o sei sezioni di scuola materna. Sempre
nel 2007, a cavallo tra il 2007 e il 2008, è previsto l’ampliamento della
scuola di Zivido, sia per quanto riguarda la scuola dell’infanzia che la scuola
elementare. Ovviamente per entrambi i progetti sono state coinvolte le
direzioni scolastiche e i docenti proprio affinché la realizzazione sia il più
possibile rispondente a quelle che sono le attività che vengono poi poste in
essere.
Per quanto riguarda invece più il fronte attività culturali, al di là di
mantenere quelle che sono un po’ le attività tradizionali, mi piace ricordare
lo sviluppo che hanno avuto nella nostra città gli incontri culturali a San
Giuliano, che sono iniziati come una sorta di scommessa soprattutto sul
fronte della storia dell’arte e che poi invece si sono sviluppate sulle varie
forme d’arte, quindi la musica piuttosto che la letterature e quest’anno
l’intendimento è anche della lirica. Sto concludendo, Presidente.
Il 2007 vedrà anche la realizzazione dell’archivio fotografico della Città di
San Giuliano proprio perché venga monitorato quello che è il cambiamento
della nostra città, partendo anche dalla documentazione che San Giuliano ha,
grazie ai figli di Luciano Previato, che hanno ritenuto di donare il patrimonio
dell’archivio del padre alla nostra città. Quindi sarà un momento anche di
valorizzazione di questo.
Nella relazione viene detto che sarà avviato lo studio per la realizzazione di
un nuovo cinema e sul Centro Donna ho già detto, quello che mi premeva di
dire a questo Consiglio, come era stato detto in Commissione Bilancio, il mio
assessorato unitamente all’Assessorato alla partecipazione, ha convocato
tutte le associazioni del territorio martedì 13, per sottoporre, insieme
all’Assessore al Bilancio, il Bilancio Comunale in assenza appunto delle
21
istituzione delle nuove consulte. In quella sede è stata fatta una sorta di
pubblicizzazione del nuovo Regolamento e sono state raccolte diverse
iscrizioni, per cui contiamo nelle prossime settimane di dare attuazione
appunto alle consulte. All’interno del Bilancio avrete visto che è stato
istituito un nuovo capitolo proprio per la Consulta delle associazioni. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore. La parola all’Assessore Zambarbieri, prego.
Assessore Zambarbieri
Buonasera a tutti. È un momento particolare perché è il mio primo Bilancio
di previsione per cui forse occorre fare un ragionamento su quelle che sono le
mie deleghe, che raccolgono la pianificazione territoriale, la delega alla
formazione del Piano di governo del territorio e la delega alla partecipazione.
Nella relazione che sicuramente voi avrete letto ci sono gli obiettivi che si
svilupperanno tra il 2007 e il 2008, dove all’interno delle deleghe che mi
sono state assegnate si dà indicazione del fatto che si realizzerà in questo
periodo il Piano di governo del territorio. Il piano avrà al proprio interno
alcuni
elementi
fondamentali
che
sono
stati
elementi
principali
del
programma amministrativo della nostra coalizione, che sono la salvaguardia
del territorio, la qualificazione urbanistica della città costruita, il recupero e
la
riqualificazione
dei
nuclei
di
antica
formazione,
la
tutela
e
la
riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, la difesa delle aree agricole a
vocazione
agricola
miglioramento
delle
in
relazione
attività
alla
legate
costruzione
e
all’agricoltura,
alla
la
difesa
e
al
trasformazione
qualitativa delle zone industriali, la salvaguardia e la valorizzazione del
Parco Agricolo Sud Milano, la partecipazione alla democrazia diretta.
Come sapete tutti il Piano di governo del territorio contiene tre documenti,
che sono il Piano dei servizi, il Documento di piano e il Piano delle regole,
tre documenti che devono essere portati avanti in modo congiunto in
relazione anche ai piani attuativi presentati dai privati.
L’intenzione
è
quella
di
andare
a
realizzare
un
nuovo
volo
aerofotogrammetrico perché attualmente quello a disposizione degli uffici è
già diciamo datato, e il Piano di governo del territorio dovrà essere realizzato
e armonizzato con il PTCP, cioè il Piano territoriale di coordinamento
provinciale e le nuove indicazioni che provengono dal nuovo azzonamento
commerciale.
22
Ora già, se avete letto la relazione del Sindaco, si coglie il fatto che a San
Giuliano abbiamo una grande occasione, cioè una grande occasione che è
quella di pensare e pianificare.. provare a pianificare un po’ come mai si è
fatto nella nostra città, a quella che sarà la città che vogliamo, a quella che
sarà la città, che è intenzione mia quella di mettere il massimo impegno in
questo obiettivo.
Sicuramente questa pianificazione deve essere fatta in un’ottica partecipata,
cioè la legge 12 già prevede che il Piano di governo del territorio abbia degli
aspetti di partecipazione diretta dei cittadini, io penso che questi aspetti
devono essere esaltati, debbano essere valorizzati e amplificati, penso che sia
opportuno che oltre alla costituzione dell’Ufficio di piano e contestualmente
ai vari problemi che l’Ufficio di piano si troverà di fronte nella stesura del
Piano di governo del territorio, ci sia via via un confronto diretto su varie
questioni che appunto i tecnici si troveranno di fronte, che probabilmente
anche i cittadini possano dare diciamo indicazioni su aspetti che riguardano
le zone agricole, le acque, insomma io penso che avremo occasione di
consultare i cittadini anche su questi argomenti che sono argomenti di macroprogettazione della città, che però penso è una cosa che penso sia necessario
fare.
Le mie deleghe toccano anche la programmazione dell’ERP, cioè tutto ciò che
riguarda la necessità di andare a recuperare alloggi e case popolari. Come
avete visto appunto nella relazione, noi abbiamo un patrimonio ERP
abbastanza
consistente,
io
penso
che
questo
patrimonio
debba
essere
mantenuto e consolidato, anzi è proprio una delibera di gennaio, la Giunta ha
deliberato appunto la vendita dei diritti di superficie delle aree 167 del
blocco che sta diciamo tra via… tutta l’area insomma di via Repubblica, e i
proventi che verranno dalla vendita di questi diritti di superficie saranno
destinati alla costruzione di un complesso di edilizia residenziale pubblica.
Arrivo alla parte che riguarda la partecipazione, che è un altro pezzo delle
mie deleghe; io penso che sia opportuno sperimentare nella nostra città un
progetto di Bilancio partecipativo. È una sfida, il 2007 sarà appunto un
momento di preparazione, una sperimentazione che avverrà poi nel 2008 e si
è già avviata una discussione sulla necessità di modificare lo Statuto
comunale
che
preveda
appunto
al
proprio
interno,
cioè
andiamo
sostanzialmente a modificare il documento principale che governa il nostro
agire amministrativo, inserendo un pezzo che riguarda… stringosì… per cui
verrà appunto fatta questa modifica, verrà formato il personale della struttura
23
comunale e uno degli obiettivi appunto sempre che riguarda la partecipazione
è quello di aprire un nuovo luogo comune nel quartiere di Zivido.
Un’ultima cosa che manca nella relazione, che riguarda la mia delega alle
questioni delegate alla pace, un primo intervento è stato e sarà pubblicizzato
nel mese di aprile, un’iniziativa insieme a Emergency per l’allestimento di un
aereo, l’Antonov
di Emergency, che verrà allestito appunto con delle
strutture di tipo sanitario, diventa sostanzialmente una avio-ambulanza e
appunto il mio assessorato contribuirà a questa iniziativa insieme agli
assessorati e ai Comuni che ci stanno intorno e l’altro impegno per quanto
riguarda questa delega è appunto la questione della Perugia-Assisi, che si
terrà nell’autunno, per cui appunto il mio assessorato si spenderà e
supporterà questa iniziativa. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore. Siete stati abbastanza bravi tutti quanti. In un’ora abbiamo
contenuto gli interventi degli Assessori, certo che bisognerà dare la parola al
signor Sindaco perché presenti lui il Bilancio. Prego signor Sindaco.
Sindaco
No, io più che una presentazione non sto a fare la lettura, oggi ho provato a
fare una simulazione, come quando si imparano le poesie a memoria, ho visto
che impiegherei circa 48 minuti per l’illustrazione della relazione, per cui vi
risparmio questa sofferenza, anche perché ieri è stata distribuita, quindi chi
avrà voglia e tempo di guardarla anche nei prossimi giorni, perché non è
strettamente un documento legato a un’indicazione puntuale del Bilancio ma
tende a fare alcune riflessioni, prima di carattere più generale e poi riprende
alcune questioni di carattere locale.
Io volevo soltanto così riprendere alcuni punti che mi sembrano importanti,
perché facendo un’analisi anche un pochino più penetrante della realtà di San
Giuliano
vengono
fuori
alcuni
elementi
di
grande
dinamismo
che
probabilmente chi di voi è anche attento a studiare i flussi all’interno della
città avrà avuto modo anche di vedere, la nostra è una città che ormai ha
toccato i 35.000 abitanti, che ha avuto in particolare negli ultimi 3 o 4 anni
un tasso di crescita dal punto di vista demografico notevole.
Come indicato nella relazione abbiamo anche un tasso di natalità molto alto e
una media sostanzialmente più bassa e giovane rispetto a quella regionale,
siamo sotto di 30 punti dalla media regionale, di circa 26-27 punti dalla
media nazionale, quindi vuol dire che è un territorio molto dinamico e che è
24
un territorio che mantiene anche un dinamismo da un
punto di vista
occupazionale molto forte.
I dati di Confindustria e di Assolombarda dicono che sul nostro territorio, un
ragionamento che abbiamo già fatto qualche tempo fa, c’è piena occupazione
in rapporto agli abitanti, poi ovviamente la mobilità è un po’ diversa nel
senso che i cittadini di San Giuliano non lavorano tutti a San Giuliano, ma il
numero degli occupati a San Giuliano è pari al numero dei cittadini di San
Giuliano che sono in età lavorativa, questo era un po’ il senso del
ragionamento.
Vorrei soffermarmi su alcuni punti per correre poi via veloce. Uno è legato
alla questione delle infrastrutture e della viabilità, noi abbiamo detto no alla
proposta di tangenziale est esterna, alla realizzazione del progetto che è stato
proposto dalla Provincia ed è la posizione che abbiamo mantenuto anche
all’interno di questo Consiglio Comunale votando un Ordine del giorno
dedicato a questo tipo di argomento.
Sul Piano urbano del traffico noi quest’anno dobbiamo andare per forza
all’adozione in maniera tale che poi si sviluppino tutti i ragionamenti che ne
devono scaturire, perché il Piano urbano del traffico deve viaggiare di pari
passo anche con il Piano di governo del territorio, altrimenti rischiamo di
fare delle cose che fra di loro non hanno nessuna relazione e che soprattutto
non viaggiano di pari passo e il ragionamento articolato su queste due braccia
laterali della nostra città, quindi di potenziare la via Emilia perché quando la
via Emilia diventerà strada urbana noi avremo la necessità di fare in modo
che il traffico passivo, che quindi attraversa il nostro territorio, venga
portato fuori attraverso la realizzazione dello scavalco di Carpianello e il
passaggio invece più a ovest, verso la zona industriale di Sesto Ulteriano,
facendo in modo che il punto terminale sia rappresentato dall’incrocio dalla
provinciale 164; poi ci saranno tutta una serie di ragionamenti di carattere
più microscopico, nel senso che dovranno essere visti poi sulla base di aree
omogenee.
Per quanto riguarda la questione ambientale, lo diceva l’Assessore, però mi
sembra opportuno riprendere il tema della qualità ambientale e soprattutto del
rilancio di alcune zone verdi, perché noi quest’anno rifaremo per esempio
l’area verde in fregio all’abitato di Civesio, fra via Giotto e via Tagliabue,
quindi quella più interna, quella esterna lungo la provinciale, lungo la nordsud di Melegnano che adesso si chiama via Marignano e poi tutte e due le
aree che si attestano lungo la via Toscana a Sesto Ulteriano, oltre alla
partenza del Parco dei giganti. Il Comune di San Giuliano acquisirà il
25
progetto
dell’Università
di
Firenze
fatto
dall’architetto
Borroni,
poi
procederà per stralci funzionali sulla base della disponibilità economica; al
momento
abbiano
la
disponibilità
economica
che
ci
deriva
dalle
urbanizzazioni dell’insediamento Arcobaleno, da destinare alle attività di
partenza del parco. Sulle politiche culturali ed educative in genere, due brevi
accenni. Il quinto asilo nido che abbiamo aperto a Zivido in corte Invernizzi,
ci ha consentito sicuramente di andare alla quasi piena saturazione sul nostro
territorio, poi con l’integrazione di alcune strutture, ci sono due strutture
private sul territorio del Comune di San Giuliano, riusciamo a dare
soddisfazione a tutte le domande che ci pervengono dal territorio. Questo è
un dato importante perché il fenomeno della crescita degli asili nido sul
nostro
territorio
legato
anche
alla
domanda,
è
stato
sicuramente
un
ragionamento su cui l’Amministrazione ha sempre cercato in qualche modo di
arrivare per tempo senza grossi affanni, questo è accaduto per l’apertura a
Sesto Ulteriano, poi la sistemazione di Villa Volontè e la destinazione
esclusiva del nido di via Cervi che prima era adibito a scuola materna.
Un altro aspetto sulle questioni culturali che mi preme sottolineare, due anni
fa proprio in questa sala ci fu anche, o forse anche meno, ci fu la
presentazione del filmato del viaggio fatto a Mauthausen; quest’anno sarà
l’anno in cui verrà realizzato un DVD che rappresenta un po’ la memoria del
nostro territorio sulla lotta partigiana sulla lotta di liberazione fatta dai
cittadini di San Giuliano che sono ancora superstiti e ci sembra opportuno
anche trattenere un segno della memoria di queste persone, in maniera tale
che resti poi ai posteri con alcune testimonianze anche dei deportati dei
campi di concentramento.
Un altro tema che volevo toccare è quello legato alla questione della
sicurezza, questione della sicurezza che è un tema di stretta attualità e che
sui nostri territori resta sicuramente uno dei fenomeni più acuti, al centro
dell’attenzione anche dal punto di vista della stampa locale e di alcuni
comitati di realtà di quartiere. C’è un po’ di fermento anche tra i Sindaci in
giro per l’Italia. Avrete letto, sentito dell’iniziativa che la Moratti sta per
promuovere a Milano e rispetto a questa iniziativa della Moratti due Sindaci
di centro-sinistra, il Sindaco di Torino, Chiamparino e il Sindaco di Firenze
Domini, presidente dell’ANCI, hanno invitato il governo a non nascondere la
testa sotto la sabbia e non minimizzare queste situazioni. È pur vero che il
tentativo della Moratti è quello di buttare la palla nel campo dell’altro, cioè
di liberarsi sostanzialmente da un’assunzione di responsabilità rispetto a
questo problema e dire: non è un problema del Sindaco, è un problema di chi
26
è deputato a garantire l’ordine pubblico sul territorio. E io credo che sia un
tentativo, al di là di tutto intelligente, per aprire un ragionamento da questo
punto di vista, perché se noi vediamo tutte le richieste di maggiore sicurezza
che arrivano in Comune, ce n’è forse una su dieci che è indirizzata anche alle
autorità della pubblica sicurezza presenti sul territorio, e anche qui bisogna
fare un po’ di chiarezza, cioè pensare di militarizzare i corpi di Polizia locali
è un non senso, è un paradosso ed è una cosa che non accadrà mai, l’agente di
Polizia Locale per sua natura partecipa a dei concorsi pubblici per svolgere
funzioni di viabilità, per svolgere funzioni di polizia annonaria, per andare a
controllare cantieri e luoghi di lavoro, ma non certamente per andare a fare lo
sceriffo sui territori. E quindi questo apre una riflessione, noi abbiamo
ricevuto
una
lettera,
io
nella
relazione
l’ho
definita
una
commedia
all’italiana, perché basta leggere la risposta che ci è arrivata dal Ministro
degli interni e anche quella del Prefetto, sono veramente ridicole, si citano
fenomeni legati alla micro, macro-criminalità, ci dicono: ah, siamo nella
media, il numero delle denunce è uguale a quello degli anni precedenti, la
Regione Lombardia è meno 1,4 al di sotto del numero di addetti che sono
presenti a livello nazionale, le solite fanfaluche che non servono però a dare
soluzione a questo territorio.
Ogni tanto hanno bisogno che si accenda qualche miccia e quando si
accendono le micce poi arrivano qui i generali, i colonnelli a tranquillizzare
e dire: no, ma adesso la situazione vedrete, cambierà, poi sono i soliti
palliativi di qualche giorno, vedremo se questo avrà poi carattere di stabilità
e di permanenza. Certo San Giuliano ha un problema, 18 carabinieri presenti
sul territorio con una gestione che va oltre il territorio del nostro Comune,
perché la competenza ai carabinieri di San Giuliano arriva fino a Mombretto,
arriva fino al confine con Pantigliate, fino alle quattro strade di Paullo,
attualmente che c’è addirittura chiusa la provinciale San Giuliano-Mediglia
devono fare un giro o scavalcando Melegnano, quindi fino alla Pandina,
oppure andare verso la Paullese in direzione nord da Peschiera, eccetera.
Questo ovviamente è fortemente diseconomico e produce sicuramente delle
inefficienze anche dal punto di vista della presenza sul territorio.
Noi intendiamo andare avanti però con i presidi legati alla sicurezza, il
Comune di San Giuliano ha investito 140.000 euro l’altro anno, sono circa
146-147.000 euro per un servizio di polizia privata, perché poi ci sono altre
risorse che vengono destinate a servizi tradizionali, quelli che vanno a
controllare gli immobili pubblici, che mettono le etichette eccetera, ma
quello fa parte di un servizio ormai tradizionale e in più abbiamo anche
27
questo presidio all’interno dell’Ente locale, perché molto spesso persone che
si presentano nei nostri uffici non sono quasi sempre stabili dal punto di vista
psicologico e quindi hanno bisogno anche di essere controllate da questo
punto di vista.
Un’altra questione è legata invece all’aspetto delle politiche sociali, noi
dovremmo discutere a breve del Piano di zona, come diceva l’Assessore
Salvato, abbiamo qualche preoccupazione rispetto al fatto che quel luogo,
quindi l’Ufficio di piano, non diventi un luogo di trattamento di pratiche
amministrative ma che diventi soprattutto un luogo di snellimento di alcune
procedure e dove le risorse che arrivano, fortunatamente dal governo abbiamo
visto che ci sono arrivate all’interno della Finanziaria delle iniezioni molto
robuste sul Fondo nazionale delle politiche sociali, quindi fortunatamente
almeno per quanto riguarda il 2007 da quel punto di vista saremo garantiti e
salvaguardati.
Si tratta poi di capire come regolamentare al meglio anche i rapporti interni,
perché gli equilibri non sono mai facili da affrontare all’interno di quelle
realtà e poi noi vogliamo affermare il principio che i servizi devono stare più
vicini possibile ai cittadini, e mi riferisco non solo ai servizi socioassistenziali, ma anche ai servizi sanitari che sul nostro territorio sono messi
di tanto in tanto a repentaglio. Si prova a chiudere qualche servizio, a vedere
poi se i cittadini abboccano o fanno finta di niente, poi appena si levano gli
scudi i servizi tornano a essere presidiati e ricollocati sul territorio, però
bisogna mantenere alto il livello di guardia e di tensione.
Sulla questione abitativa, lo diceva anche l’Assessore Zambarbieri, noi
stiamo lavorando, stiamo predisponendo anche un piano che dia delle
risposte, una prima risposta comunque all’interno dei Programmi integrati di
intervento che sono già stati deliberati dal Consiglio Comunale è stata
trovata, con una cinquantina di alloggi, che servono comunque a dare una
risposta importante, poi dal passaggio, dal trasferimento del diritto di
superficie al diritto di proprietà, l’impegno che ci siamo assunti è di
destinare in via esclusiva queste risorse a ulteriore incremento del patrimonio
comunale sul nostro territorio, proprio per assolvere una funzione primaria.
Al di là della discussione che abbiamo sviluppato ieri sera, la lettura politica
che noi tendiamo a dare alla scelta della riduzione dell’ICI al 4 per mille è
quella di guardare a tutta la città, perché con la scelta di ieri sera noi
abbiamo sgravato l’84% delle famiglie, ma con la proposta nell’atto di
indirizzo di incremento del 50% del fondo di sostegno affitto tendiamo
invece a guardare anche a quella parte che vive in affitto e molto spesso con
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degli affitti quasi capestro che mettono le famiglie in ginocchio. Quindi è un
ragionamento che va di pari passo, da un lato si cerca di dare una risposta in
un momento particolarmente difficile alle famiglie che arrivano con fatica
alla fine del mese e dall’altra parte guardiamo anche a coloro che, pure non
essendo proprietari di prima casa, comunque vivono in condizioni di disagio
dal punto di vista economico, a cui l’Amministrazione deve tentare di porre
rimedio. L’ente locale per sua natura, piaccia o no, non deve essere come una
impresa privata che produce utili ma deve cercare di chiudere quanto più
possibile vicino al pareggio e quindi laddove ci sono delle marginalità,
tentare di ridistribuirle alla collettività che rappresenta.
Quindi è questa un po’ la filosofia che ci sta dietro, pur con tutta una serie di
attenzioni particolari rispetto alla tenuta del Bilancio. Se qualcuno dovesse
chiedere quali saranno gli interventi che caratterizzano un po’ il Bilancio del
2007, in due battute, anche perché per molti sono cose già sentite, stiamo
completando come avrete visto, anche passando lungo la via Emilia, la
tesatura… non noi, stiamo facendo completare da Terna la tesatura dei cavi
dell’alta tensione, dopo di che ci sarà la rimozione delle linee dell’alta
tensione che attraversano il centro abitato.
Quest’anno abbiamo deciso, dopo tre anni di batti e ribatti sul project
financing per quanto riguarda la realizzazione del centro sportivo, di
trasferire prima l’area e poi anche la realizzazione dell’iniziativa Genia
azzerando il procedimento amministrativo che era scaturito con la società
Unisport per litigiosità interna, perché fra costruttore e gestore sono entrati
subito in conflitto, addirittura si è aperta una partita a livello di collegio
arbitrale eccetera, che troverà una risoluzione forse in una sede che non
riguarda una volta tanto l’ente locale e il terzo aspetto che invece ci interessa
è quello del quarto lotto del Redefossi, quindi quest’anno faremo il lotto
intercluso tra la via Crociate e la via Indipendenza, questo per dare
continuità e per procedere a lotti.
Una considerazione, ed è la penultima prima di chiudere, che noi questi
interventi, fra tralicci e Redefossi, sostanzialmente si tradurranno per la
comunità locale in circa 25 milioni di euro e sono 25 milioni di euro ai quali
nessuno ha voluto dare una mano e quindi li faremo con risorse nostre, così
come accadrà per la stazione di Zivido di via Tolstoj, perché sarà una fermata
finanziata, dal punto di vista dell’infrastruttura, da parte dell’ente locale,
mentre la Regione finanzierà il punto, cioè lo snodo intermodale, quindi il
parcheggio di interscambio gomma-ferro, mentre l’infrastruttura in quanto
tale è oggetto dell’accordo di programma legato all’albergo, quindi dal
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recupero dell’albergo il Comune di San Giuliano porterà a casa risorse per
realizzare l’opera, o per la verità per meglio dire sarà direttamente il
lottizzante a realizzare le infrastrutture, in maniera tale che per la fine del
2008, con la messa in funzione del passante ferroviario, andremo a regime.
Chiudo qui perché poi le cose che sicuramente i Consiglieri avranno da
affrontare, le domande da porre, poi abbiamo anche i dirigenti in ausilio
questa sera, che ringrazio per la presenza, sono questi gli aspetti che
caratterizzano un po’ il Bilancio del 2007: manteniamo una capacità elevata
ancora per il 2007, per lo meno di introito di oneri, anche se siamo arrivati
bene o male agli sgoccioli, però l’entrata a regime di alcuni Programmi
integrati di intervento rialimenterà un po’ questa fiamma che abbiamo sempre
avuto particolarmente alta negli ultimi anni e poi per il resto, come avete
avuto modo di vedere e di leggere dalle relazioni, mantenimento dei servizi,
un loro accrescimento e in diversi casi addirittura una loro estensione.
Un pizzico di orgoglio è legato al fatto che il Comune di San Giuliano con la
manovra di ieri sera è il Comune della Provincia di Milano che ha
complessivamente più bassa sia l’IRPEF che l’ICI e questo credo sia
comunque un elemento di riconoscimento anche degli strati sociali che
compongono questa società e un’attenzione nei loro confronti, che poi se la
leghiamo anche alle tariffe a domanda individuale, attesta il fatto che
tradizionalmente le Amministrazioni Comunali che si sono succedute a San
Giuliano hanno sempre guardato con particolare cura e attenzione alla
tariffazione verso i propri cittadini e ai servizi che a questi vengono rivolti.
L’ultima battuta, non c’entra nulla con il Consiglio Comunale, però è il
primo da quando sono Sindaco io, o da quando lo è stato anche chi mi ha
preceduto, che abbiamo in sala in occasione dei nostri dibattiti sui bilanci ma
anche su altre discussioni più serrate, una persona che voglio ricordare con
grande affetto e che saluto, e che è Giovanni Maraschi. Grazie.
Presidente
Sta solo pure bene voglio dire, ah ecco… E va beh, in effetti… Grazie signor
Sindaco. Allora vediamo di definire i tempi dei nostri lavori, anche perché
quanto avevamo previsto in conferenza dei Capigruppo, per una serie di
vicissitudini è saltata. Io direi, abbiamo tre quarti d’ora fino alle 10,30 per
porre delle domande se eventualmente ci sono, dopo di che continuiamo la
discussione, cioè le risposte e quindi poi la discussione, dalle 11 meno un
quarto dovremmo cominciare la discussione. Se siamo bravi riusciamo a
finire entro mezzanotte e votiamo, diversamente interrompiamo, ci rivediamo
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lunedì visto che è previsto oppure non so, vogliamo andare avanti finché non
terminiamo il punto? Decidiamolo prima, in modo tale da evitare discussioni
poi intorno a mezzanotte. Cosa vogliamo fare? Andiamo con le domande e poi
vediamo? Che Dio ce la mandi buona! Prego… Va bene. Ok, allora, andiamo
avanti, quante domande… se ci sono richieste di spiegazioni. Consigliera
Ravara, prego.
Consigliera Ravara
Grazie. Sì, me le sono appuntate per non farle perdere tempo. Grazie. Questo
non
lo
so…
Allora,
le
mie
richieste
sono
sia
di
domande
che
di
documentazione che non c’è ancora pervenuta in merito al Bilancio. Allora
come prima cosa, se è possibile avere una copia della proposta di delibera di
questo
atto
che
stiamo
affrontando;
poi
copia
degli
atti
in
merito
all’alienazione del bene che prevede il Bilancio, della vendita dell’area di
Civesio; almeno Forza Italia non ha ricevuto nessun tipo di documentazione,
non so gli altri Consiglieri…
Poi ho verificato che c’è una discordanza del programma dei lavori pubblici,
la delibera di Giunta del 16 di ottobre che la Giunta ha approvato con il
prospettino allegato al Bilancio di previsione, quindi chiedevo delucidazione
in merito a questa variante.
Poi ho fatto una verifica sul sito del Ministero degli Interni per quanto
concerne i trasferimenti da parte dello Stato e non concordano con quanto da
voi inserito in Bilancio, sia a livello di cifre e sia a livello di impostazioni,
quindi se gentilmente vorreste dirci da dove avete ricevuto le cifre.
Un altro chiarimento sull’Imposta comunale pubblicità, se è possibile avere il
dettaglio
che
presumo
che
Genia
abbia
passato
all’Amministrazione
Comunale per appostare la cifra in Bilancio, quindi quant’è quello… perché
si parlava che c’erano ancora degli arretrati e quindi capire quanti sono gli
arretrati e quale è sono invece l’imposta di competenza dell’anno.
Se è possibile avere un dettaglio degli interventi che verranno fatti nel corso
dell’anno per i rifacimenti dei manti stradali e marciapiedi, quali saranno le
vie coinvolte in queste opere nel corso dell’anno 2007.
Dunque prima faceva riferimento l’Assessore Bugada sull’apertura di un
nuovo cinema… cioè l’ha detto lei prima nel suo… ecco, allora mi risulta che
ci siano due progetti sull’apertura di questo nuovo cinema, uno è la
ristrutturazione del cinema Ariston e uno è invece un progetto che è previsto
31
da Genia, quindi capire di che cosa stiamo parlando ed eventualmente capire
anche appunto di quale sia e poi come verrà finanziato e quali saranno le
attività all’interno.
Stessa cosa è sulla ristrutturazione dell’ex caserma, cioè noi sentiamo sempre
parlare ristrutturazione ex caserma, ristrutturazione ex caserma, però almeno
per una volta se cortesemente ci volete dire che cosa verrà fatto all’interno,
quali iniziative vorrete portare all’interno della caserma, come verrà
ristrutturata, con quali costi sarà la ristrutturazione e come si prevede il
finanziamento di questa.
E un’altra, per altri motivi vi abbiamo chiesto un elenco del parco macchine
del Comune, allora diciamo che sono un po’ datate, quindi visto che si parla
tanto di ecologia, del verde, dell’aria e tutto quello che si vuole, chiediamo
quali auto prevedete di sostituire nel corso dell’annata. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliera Ravara. Io dico che data la vastità delle richieste forse è
il caso che si può rispondere subito, almeno eliminiamo tutta questa massa
di… Ah, si preferisce… Bene, ci sono altre richieste? Non ci sono altre
richieste di spiegazioni… Consigliere Licciardo, prego.
Consigliere Licciardo
Buonasera. Solo una cosa veloce all’Assessore alla tecnologia. Mi parlavi
prima dell’utilizzo di open source, non so quanti Consiglieri abbiano… ma
vuol dire che il personale che utilizza i sistemi informativi verrà addestrato
all’utilizzo o anche alla creazione di nuovi sistemi? Perché abbiamo delle
competenze per utilizzare open source anche in modo di creare nuovi
applicativi? Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Licciardo. Altre richieste di spiegazioni? Consigliere
Bordoni.
Consigliere Bordoni
Sì, l’Assessore Zambarbieri aveva accennato dell’utilizzo delle risorse
provenienti dall’alienazione delle aree di 167, dalla vendita che vanno
riutilizzate per la costruzione di nuovi alloggi. Ma si prevede quindi una
nuova area di 167? Area pubblica da questo punto di vista? Cioè sono case
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nuove che vengono costruite, giusto? Quindi verrà definita una nuova area di
167? Comunque andrà trasformata un’area credo. Sarà pubblica comunque.
Presidente
Altre richieste di spiegazioni? Non ci… Consigliere Favetti, poi Consigliere
Gerardo Russo. Prego Consigliere Favetti.
Consigliere Favetti
Sì, buonasera. Sempre all’Assessore Picchioni. Io sono uno dei quattro
Consiglieri che dovrebbe avere l’accesso in via sperimentale al famoso sito
che tutt’ora non è funzionante, è sempre in fase di costruzione, diciamo che
noi ne stiamo parlando ormai dal settembre 2006, vari tentativi sono stati
fatti da tutti e quattro Consiglieri, per quanto mi risulta, e comunque risulta
sempre in costruzione. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Favetti. Consigliere Gerardo Russo, prego.
Consigliere Russo Gerardo
Sì, veloce. Una è una domanda di chiarimento al Sindaco rispetto a… una
richiesta di chiarimento al Sindaco rispetto alla conclusione della sua
relazione, la lamentela rispetto alla stazione di via Tolstoj, rispetto al fatto
che al di là di qualche soldino della Regione, poi sono tutte risorse nostre
come … no, capito, volevo capire però rispetto a quel famoso contributo che
doveva arrivare dagli operatori privati della zona, se anche nel piano delle
opere pubbliche, nel Piano triennale delle opere
pubbliche è dentro come
gruzzolo o se invece è venuto meno. Cioè c’è stato un lungo ragionamento,
tutti si sono impegnati, sembrava quasi non dico che la dovessero fare loro la
realizzazione della stazione, sembra quasi che rispetto a ciò che come
concludeva lei poc’anzi alla fine la paghiamo noi, allora mi viene quasi da
dire: come al solito noi facciamo, poi quando c’è lo zucchero tutti arrivano a
leccare quello che noi costruiamo; così sono capaci tutti mica solo gli
imprenditori di San Giuliano.
Le altre cose erano rispetto sempre al Piano triennale delle opere pubbliche.
Vedo due cose rispetto al palazzo comunale di via De Nicola, una è sotto la
voce manutenzione, l’altra è sotto la voce ristrutturazione, però sono cifre
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considerevoli, 130.000 da una parte e 150.000 dall’altra, sono quasi 600
milioni tutti spesi nel primo anno, quindi tutti spesi nel 2007, cioè siccome è
una vita che su questo palazzo comunale continuiamo a spendere soldi, si
continua a far lavori, voglio capire, e meno male che il Coneri ?? non ci
permette di alzare un altro piano, se no sto palazzo da quando l’abbiamo
inventato nel 1984 secondo me costa quattro volte il duomo di Milano alla
fine, quando andiamo a fare i conti.
Voglio capire a che punto è, se no incominciamo a ragionare in termini
diversi anche rispetto agli spazi che dovessero necessitare rispetto alle
esigenze che abbiamo come amministrazione.
L’altra questione è: ci sono una serie di voci come la riqualificazione della
strada Civesio-Viboldone, che sono tutte legate da altre cose, che sono un po’
tutte legate ai Piani integrati di intervento, però ci sono delle poste nel primo
anno piccole, cioè contenute, 50.000 su 900, 8.000 su… vorrei capire cosa
vuol dire, cioè andiamo ad anticipare qualche piccolo intervento di ciò che
poi avverrà quando partiranno i Piani integrati o sono invece opere di
sistemazione normale già preventivate, voglio dire, nel calendario normale
dei lavori stradali e di viabilità? La questione per esempio della nuova strada
di gronda via Monticello, Carpianello-Monticello, è divisa in tre anni, in
tutto il triennio per un totale di quasi 1.300.000 Euro; c’è una cifra
considerevole nel terzo anno e la posso capire, è legata al fatto di ciò che
continuamente quando ragioniamo in termini di viabilità con l’Assessore
Cipolla ci continua a portare rispetto a ciò che sarebbe il suo desiderio,
l’aggiramento del vecchio nucleo di Carpianello con tutto ciò che è in
progetto, San Donato, l’attraversamento del Lambro, quindi risorse che
dovrebbe mettere in campo la Provincia e altri Comuni, e cioè voglio dire
arriviamo probabilmente a quanti Natali prima di ragionare, però nel secondo
anno, il 2008, c’è una cifra considerevole del 1.300.000 totali che sono
220.000 euro, è quasi mezzo miliardo delle vecchie lire se si aggiungono i
70.000 del primo anno, e vorrei capire con questi 220.000 se si vanno a
sanare le opere già fatte, cioè a pagare le realizzazioni già eseguite o se
invece è una sistemazione di tante voci, che è comunque ciò che rivendica un
po’ il Comitato che si è costituito in quella zona, la costruzione di
marciapiedi, l’illuminazione, i dossi, i segnalamenti degli attraversamenti per
i bambini e per le persone in genere; cioè volevo capire perché se andiamo a
spendere noi mezzo miliardo, cioè voglio capire poi rispetto a ciò che dovrà
avvenire in futuro in collaborazione con altri enti in che senso incide.
34
C’era un’ultima cosa, la costruzione orti per anziani. Anche questa è legata
credo, non mi voglio sbagliare, allo spostamento che avverrà con la
realizzazione del PII di Cascina Selmo, voglio dire quindi 150.000 euro, che
sono 300 milioni, cosa vorrebbe dire? Vorrebbe dire spostare gli orti e
portarli di là? O è compreso in tutto il pacchetto, l’acquisto, lo scomputo del
costo dell’area, tutta quella roba lì, cioè perché lo mettiamo nel Piano
triennale
delle
opere
pubbliche,
sembra
quasi
una
spesa
per
nuova
realizzazione di qualche cosa? Cioè non riesco a capire, sono tutte voci che
oramai sono legate anche ad alcune questioni che noi abbiamo approvato e
che dovrebbero andare di pari passo rispetto a quelle realizzazioni e noi
riempiamo quasi metà dei due fogli, del foglio e mezzo del piano triennale,
con una ripetizione di tutte queste cose.
Ecco l’ultima voce, anche qui è legata a quello che dicevo prima di
Carpianello, ancora sistemazione viabilistica via Trieste-Carpianello e ci
sono ulteriori 220.000 euro che aggiunti al 1.390.000, arriviamo quasi a
1.700.000, parliamo di 3 miliardi e mezzo. Quindi una maggiore precisazione
rispetto a queste cose. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Gerardo Russo. Altre richieste di spiegazioni? Non ce ne
sono più? Quindi chiuse allora le richieste di spiegazioni, sentiamo le
risposte. Prego gli Assessori e il Sindaco… Da chi cominciamo, non lo so,
vedete voi, rimpallatevi voi le responsabilità… Allora cominciamo dal fondo,
Assessore Picchioni, prego.
Assessore Picchioni
Sì, grazie. Allora due sostanzialmente le domande, cominciamo con quella
legata all’open source. Dunque già oggi alcuni prodotti open source vengono
utilizzati all’interno del Comune e sto parlando della
Suite Open Office
sostanzialmente, che viene utilizzata al posto di una note suite commerciale,
questo per quanto riguarda l’utilizzo diciamo dei dipendenti, dei lavoratori
all’interno del Comune, mentre invece a livello di… e sono diciamo gli unici
prodotti open source che loro utilizzano su tutte le macchine, quindi tutte le
licenze da tre anni credo, sono state sostituire con questo tipo di software.
Mentre invece per quanto riguarda, chiamiamo il back end, la parte server,
lato server, diciamo che noi abbiamo una quindicina di server circa qua
dentro, circa metà sono su piattaforma open source e l’altra metà per una
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serie di questioni non è open source, e lì ovviamente ci girano solamente
applicativi open source, ma sono tutti trasparenti diciamo all’utenza.
Poi l’obiettivo dei progetti pilota di quest’anno sarà quello di iniziare a
introdurre work station sostanzialmente che avranno solo software open
source, quindi sia sistema operativo che gli applicativi. Vedo difficile una
diffusione rapida all’interno del Comune di piattaforme di questo tipo,
intanto però iniziamo. L’idea che sta dietro a questo tipo di scelta, allora per
rispondere in modo puntuale alla domanda esiste il know how, allora il know
how lato utente per l’utilizzo diciamo di operatività normale, lato gestione
dei sistemi il know how è stato formato e diciamo servirà ancora una parte di
formazione e anche una parte di supporto dall’esterno e qui c’è la scelta
dell’utilizzo dell’open source.
Non vedrete infatti, probabilmente non vedremo… cioè questo tipo di scelta
non va nell’ottica di ridurre fortemente i costi, okay?, ma di spostare il costo,
cioè di spostare l’investimento. Noi oggi spendiamo un tot di soldi in licenza,
l’idea è quella domani di spendere un tot di soldi in consulenza su persone
che dovranno fare in modo che i sistemi funzionino e che si possono
sviluppare se si può internamente, se no esternamente, anche applicativi o
diciamo migliorie che se pensi, cioè voglio dire, pensa all’integrazione fra
gli applicativi che si utilizzano all’interno dei Comuni e appunto la Suite che
dicevamo prima, se qua dentro sviluppiamo un softwerino che integra queste
cose qui, probabilmente serve anche a tutti gli altri Comuni italiani.
Quindi questa non è una roba che sto dicendo io, è una direttiva che arriva
dal governo centrale ovviamente sul riutilizzo del software, quindi diciamo è
un’ottica che prevede alla fine di fare in modo che diciamo gli investimenti e
i soldi quanto meno rimangano in Italia e non se ne vadano direttamente
all’estero, se pensi alle licenze di noti sistemi operativi più diffusi.
Spero di avere risposto a questa domanda e passo all’altra, che è quella del
sito dei Consiglieri. È vero che è da tanto tempo che ne parliamo, c’è stato un
periodo diciamo iniziale che io considero diciamo di black out, che non ci
siamo neanche accorti che non funzionava, ma perché non c’è stato feed back
tra chi faceva i test e noi; nell’ultimo mese direi che la cosa ha preso una
certa piega brutta, nel senso che non sta funzionando, ahimè il guasto è
tecnico, l’unica cosa che posso fare in questo momento è prendermi
l’impegno che nell’arco di non più di un mese, quindi al massimo un mese da
oggi, la cosa funzioni, anche perché l’obiettivo è quello di diffondere, al di
là dei sei, perché da quattro siete diventati sei Consiglieri che state testando
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il sistema, fare in modo che appunto nell’arco di un mese la cosa vada a
regime per poter appunto nell’arco di un mese dare poi l’accesso a tutti.
Per chi non avesse chiaro di cosa stiamo parlando, abbiamo attivato un
sistema, un’area riservata all’interno del sito web ai Consiglieri, dove i
Consiglieri possono trovare in forma elettronica, evidentemente per il
Consiglio Comunale, le procedure interne che fanno sì che il materiale venga
messo online ci sono e funzionano, diciamo così, il problema in questo
momento purtroppo è tecnico ed è legato, tanto per dirla tutta, al fatto che
stiamo di fatto migrando dal sistema… perché noi oggi siamo… il sistema
oggi è in hosting presso un provider e passeremo in hosting presso un altro
provider e quindi siamo in dismissione degli attuali sistemi per via del sito
nuovo che è vero che è un progetto del 2007, ma che è già in corso e quindi
c’è qualche problema.
Ripeto, quello che posso fare, siccome il problema è tecnico, ne siamo al
corrente, stiamo cercando di risolverlo, prendermi l’impegno da qui in un
mese non di più, a far sì che la cosa funzioni e che poi sia aperta a tutti
quanti i Consiglieri. Ho finito.
Presidente
Grazie Assessore. Chi vuole intervenire? Assessore Morelli, prego.
Assessore Morelli
Ma, prima volevo fare una considerazione di carattere generale, cerchiamo di
dare risposte che possiamo in un momento così diciamo breve, però la
raccomandazione sarebbe anche quella, visto che abbiamo anche spazio e
tempo per approfondire e avere anche la documentazione e il materiale,
queste sono domande più propriamente da porre in commissione, dopo di che
in quella sede… no, voglio dire, se non si ha il materiale, si ritorna la volta
successiva, dopo di che adesso cercare nel malloppo ogni delibera eccetera
diventa difficilissimo, per cui… no, non stavo parlando con… sto dicendo
delle domande della signora Ravara. No, no, le tue sono semplici, le sue sono
molto specifiche. Adesso cercheremo di rispondere e quindi va tenuto conto
di questo fatto. Ripeto, in commissione non è che vengono censurate le
domande, sono bene accolte e cerchiamo anche di dare tutte le risposte
possibili, comunque vediamo…
Allora, per quanto riguarda l’elenco delle opere dei lavori pubblici, è vero, vi
è una discrepanza da un punto di vista di quello che appare sul prospetto del
16 di ottobre e quello successivo, ma diciamo è nelle cose che quando poi si
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discute si possono fare delle variazioni, quindi quello che vale è quello che
poi alla fine è stato deliberato nell’ultima deliberazione.
La stessa cosa vale per quanto riguarda le cifre appostate sul sito del
Ministero,
noi le cifre che abbiamo appostato sono quelle ovviamente al
momento in cui è stata presa la delibera di approvazione del Bilancio, sono
quelle del 23-2. Ora è chiaro che nel tempo se andiamo a vedere adesso
qualche aggiustamento ci sarà, ma la prima variazione di Bilancio, questo è
sempre stato fatto… vengono recepite, non è che possiamo non accettare
soprattutto se ci danno qualche soldo in più, è sempre ben gradito, però è
evidente che quando viene approvato il Bilancio si va a vedere in quel
momento quali sono i trasferimenti dello Stato e quelli vengono inseriti a
Bilancio; se mettessimo altre cifre vorrebbe dire che abbiamo delle capacità
divinatorie che in realtà non abbiamo, dobbiamo attenerci ai dati che vediamo
in quel momento, successivamente ci sono variazioni, successivamente ne
terremo conto.
Per l’imposta della pubblicità le darei il prospetto che spiega in modo
analitico come si raggiunge poi l’aggregato che appare in Bilancio. La cifra,
intanto in Bilancio appare sotto due capitoli diversi, la somma di questi due
fa 1.524.000. Può darsi che questo fosse l’origine della domanda, ma se
questa è la domanda, il disaggregato vede separati i 40.000 euro delle
affissioni rispetto a tutto il resto.
Credo che invece sia importante da un punto di vista della conoscenza anche
del Consiglio Comunale, conoscere i dati diciamo del disaggregato, perché
sono veramente diciamo notevoli anche rispetto a quello che è il passato. C’è
stato veramente un incremento molto forte dell’incasso in questo comparto,
cioè da quando Genia gestisce la cosa direttamente abbiamo più che
raddoppiato; oltre che credo un discorso di organizzazione diversa, di
abusivismo combattuto in un modo efficace, che sono cose molto importanti,
abbiamo anche incassato più quattrini, pensate che l’incasso a regime, cioè
quello permanente come qui viene chiamato, è 1 milione all’anno, non sono
pochi soldi, vuol dire che insomma il lavoro viene fatto in un modo molto
soddisfacente.
Sull’antielusione, quindi questa è antielusione, riguarda soprattutto pratiche
e operazioni precedenti, abusivismo eccetera, recupereremo 400.000 euro,
credo che questo sia esattamente una risposta a una esigenza che è stata più
volte rappresentata in Consiglio Comunale. Io mi ricordo diversi Consiglieri
che avevano sollevato questo problema delle autostrade, vi ricordate?, forse
era Bordoni se non ricordo male, della provinciale che ogni tanto vedeva i
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manifesti del Fiordaliso messo così a spot, non si sapeva chi li aveva messi e
chi non li aveva messi. È chiaro che da quando siamo noi direttamente a
gestire la cosa, le cose non ci scappano, quindi direi che la domanda è gradita
perché permette di dare una risposta che credo soddisfi un po’ tutto il
Consiglio Comunale.
Per quanto riguarda il parco macchine, credo che lei abbia già l’elenco
perché l’ha chiesto, ha chiesto anche le fatture, ha chiesto tutti i dati, glieli
abbiamo dati, se la domanda è: quante macchine cambiamo?, sono due e
saranno due vetture per la Polizia Municipale; abbiamo contatti con Agenda
21 per decidere il tipo di vettura, saranno probabilmente, anzi quasi
certamente due vetture a combustibile alternativo, quindi quelli biologici o…
così c’è scritto insomma… metanolo no… metanolo o etanolo?... metanolo.
Vi ricordate quando c’era l’etanolo…
Poi per quanto riguarda il discorso della caserma, noi abbiamo parlato di un
processo di massima della caserma, abbiamo visto dei disegni, ma è evidente
che il progetto nella sua definitività con anche la parte di copertura
finanziaria deve essere visto, valutato, viene portato in Consiglio Comunale
perché è un progetto di competenza del Consiglio. Non siamo ancora in
questa fase, è stato fatto qualche schizzo e si è data qualche idea che sembra
interessante su una soluzione, quando si andrà e si imboccherà questa strada
e si farà qualche gradino ulteriore, saremo qui a parlarne.
Per quanto riguarda i marciapiedi, qui di nuovo nella fase di appostamento
del Bilancio normalmente vengono decise le cifre e poi dopo quelle che sono
le opere, se fare marciapiedi in via Tolstoj dico per dire piuttosto che in via
Roma, sono decisioni che vengono prese successivamente, quindi non
abbiamo ancora l’elenco con le priorità, le tempistiche e gli importi specifici,
quando le avremo predisposte, se è interesse averlo, lo consegniamo, non c’è
nessun problema. Credo di aver risposto un po’ a tutte le domande.
Presidente
Grazie Assessore Morelli. Ci sono altri Assessori che… Signor Sindaco,
prego.
Sindaco
No, qualche risposta… la domanda che faceva il Consigliere Russo era su
130.150 euro credo legati al palazzo comunale; uno è un intervento di
realizzazione della nuova cabina elettrica perché la cabina che abbiamo non
riesce a sostenere più diciamo l’assorbimento complessivo di tutta la
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struttura, per cui è prevista la realizzazione della nuova cabina di fianco alla
centrale termica ed è un intervento che si attesta intorno ai 90 o 100.000 euro
solo la cabina. Poi c’è tutta la parte di cablaggi e comunque l’intervento
complessivo è intorno ai 120.000 euro per quella parte; poi abbiamo invece
una seconda parte che è legata alla ristrutturazione di tutto il corpo che
guarda a nord, dove c’era la Polizia Locale, dove verrà spostato lo Sportello
immigrati, che viene qui dove c’era la vetrata, diciamo l’ufficio grande della
Polizia Locale, quindi lo Sportello immigrati viene all’interno dell’ente.
Poi portiamo l’ufficio del Difensore Civico, l’ufficio del Presidente del
Consiglio comunale, la sala medica, il CRAL e altre attività lungo quell’aula
per allargare un po’ l’Information tecnology che è in condizioni molto
anguste oggi e risistemare un po’ diciamo alcune necessità che abbiamo
all’interno del palazzo comunale oggi.
Poi, lei ha ragione perché da quello che ci costa, per esempio l’architetto
Corradi è un fermo sostenitore del fatto che è meglio mettere a reddito questa
struttura e fare il Comune da un’altra parte e questa… no, no, ma ha sempre
presentato problemi strutturali questo edificio, fermo restando il fatto che
viviamo in periodi siccitosi, non so dire se per fortuna o per sfortuna, però
quando succedono degli eventi atmosferici particolari, il parcheggio interno
si allaga e le macchine navigano a vista e bisogna poi recuperarle quando è
passata l’onda di piena, per cui ci sono sicuramente dei problemi di carattere
strutturale. Al momento diciamo tamponiamo sulla base delle cifre che sono
indicate li dentro.
Per quanto riguarda la questione della viabilità in particolare intorno a
Carpianello, come lei giustamente ha detto l’Assessore Cipolla sta lavorando,
ha diverse opzioni e diverse ipotesi, tra l’altro stasera non è qui, era arrivato
qui
ma
è
stato
dirottato
a
Peschiera
Borromeo
perché
c’è
la
fase
congressuale, quindi doveva fare da relatore sulle diverse mozioni legate alla
questione del Partito Democratico, quindi non ha potuto essere qui questa
sera. Diciamo che lì dentro ci sono quei 230.000 euro dove si dice via
Trieste-Carpianello, quello è un progetto che prevede da un lato la
riqualificazione di quel tratto perché è di competenza comunale, perché come
avrà visto il cartello che indica la fine della strada provinciale è qualche
metro prima dell’incrocio che entra in Carpianello, quindi è diventata di
competenza nostra e dobbiamo fare un intervento di riqualificazione sulla
ripa interna e poi è prevista la realizzazione della rotonda, l’intersezione con
l’Iper
Arredamenti
in
via
Repubblica,
quindi
all’interno
del
quadro
economico ci sono anche queste risorse perché tendenzialmente vorremmo
40
andare al superamento dei semafori. Resta un problema che dovremo poi
valutare meglio, che è quello del semaforo qui in mezzo all’altezza
dell’edicola, via De Nicola, mentre per quanto riguarda l’inizio e la fine di
via Repubblica, è prevista la realizzazione delle rotonde, ci sono già i due
progetti preliminari, dovremo poi cercare di capire invece come superare
l’ostacolo, se di ostacolo si può parlare, a metà della via Repubblica
all’intersezione con via De Nicola, perché lì non ci sono grandi spazi di
intervento e bisogna che pensiamo a un sistema a rotatoria, a un serpentone
con una incanalatura prima della prossimità dell’incrocio; comunque su
quello ci stiamo lavorando.
Sullo scavalco interno a Carpianello ci sono 70.000 euro legati agli espropri
delle aree, quindi è un piano particellare degli espropri, il progetto è un
progetto che viene realizzato da Genia, quindi per l’Amministrazione
sostanzialmente non ha costo perché viene spesato sulla struttura di
progettazione di Genia, quei 70.000 euro o presunti tali sono legati al piano
particellare ecco. Queste sono le informazioni che le posso dare, poi se ha
bisogno di qualche ulteriore dettaglio, magari lunedì o se arriva in corso di
serata l’Assessore Cipolla, può essere sicuramente più preciso di me.
Per quanto riguarda la stazione è chiaro che è previsto il contributo da parte
dei privati, c’è una quota d’incidenza legata alla distanza dei propri edifici
rispetto alla collocazione del manufatto, cioè fatto l’epicentro dove c’è la
stazione, allargando poi le distanze c’è una quota di contribuzione da parte
dei soggetti privati, l’altra parte di quota invece è legata strettamente
all’accordo di programma con la Regione; tra l’altro è arrivata proprio
quest’oggi la comunicazione da parte dell’assessorato alla Regione che ci
conferma che lunedì la Regione Lombardia approverà l’accordo di programma
dell’albergo, con annessa stazione, magari poi le do una copia, perché ce l’ho
qui, me lo sono portato come pro-memoria, lo distribuisco anche ai
Capigruppo… aspetta, un attimo di pazienza, ce l’ho qua.
Poi per quanto riguarda la domanda fatta dal Consigliere Bordoni, gli
interventi destinati all’edilizia residenziale pubblica che noi faremo con la
trasformazione da diritto di superficie a diritto di proprietà, che se andasse a
regime con la richiesta da parte di tutti i soggetti interessati dovrebbe
produrre una cifra intorno ai 2.300.000 euro, non ricordo se sono due e tre o
tre e due, ma mi pare di ricordare forse… no, solo quella di… la
trasformazione delle aree di via Repubblica da diritto di superficie a diritto
di proprietà… 2.9 mi dicono dal CIMEP da Milano, 2.900.000 euro che
abbiamo spalmato su più annualità, l’abbiamo fatto ovviamente partendo da
41
quelle più vecchie, giustamente come diceva lei non è che possiamo… sì, sì,
2.900.000 euro e poi dovremo valutare su quali aree standard di proprietà
comunale realizzare questo tipo di interventi. Credo di avere integrato le
risposte già date. Grazie.
Presidente
Prego Assessore, proceda.
Assessore Morelli
Sì, dovevo dare una risposta alla richiesta della Consigliera Ravara circa la
delibera della vendita dell’area di Civesio. Io ho chiesto al dirigente di
procurare questa delibera, deve aspettare un attimo perché siccome l’ha fatta
Agostinis, ci ha chiamato e prende la macchina e viene. Io ho cercato adesso
di fargli telefonare che non venisse, ma sta già arrivando, qui rinnovo di
nuovo se si devono chiedere cose particolari magari per tempo… va beh, però
insomma, adesso magari arriva e le diamo la risposta.
Presidente
Ci sono altre risposte da dare? Prego Assessore Bugada.
Assessore Bugada
Ecco, la Consigliera Ravara che chiedeva conto dell’esistenza di due
progettazioni riguardo al cinema Ariston, in realtà probabilmente non mi
sono ben spiegata ma mi sembra che nella relazione sia esposto chiaramente,
cioè il 2007 vedrà l’avvio della progettazione, non che quest’anno verrà
realizzata una multisala o altro, quello che si sta facendo è quello di fare una
valutazione sulla struttura del cinema Ariston esistente, che per dove è
collocato all’interno del centro di San Giuliano non ha molte possibilità di
sviluppo, lo dicevo anche ieri sera, ha problemi riguardo l’impianto di
raffrescamento piuttosto che la mancanza di camerini, quindi quello che
stiamo valutando è il costo per una risistemazione della struttura attuale
rispetto alla realizzazione di una struttura totalmente nuova, quale sia più
vantaggiosa per l’Amministrazione. È logico che nel momento in cui
l’indirizzo dovesse essere quello della realizzazione di una nuova struttura,
la struttura vecchia dovrebbe essere messa a reddito o comunque vedere di
trovare una soluzione. Grazie.
42
Presidente
Grazie Assessore. Ci sono altre risposte da dare o no? Allora se non ci sono
altre… Ah, un’altra richiesta ancora?
Consigliere Bordoni
No, no, manca una risposta sul discorso…
Presidente
Una risposta? La ricordi così almeno…
Consigliere Bordoni
… del manto stradale.
Assessore Morelli
Era per avere l’elenco dei marciapiedi delle strade. Ho detto che in questa
fase noi appostiamo solamente l’importo, non abbiamo ancora stabilito quali
siano le priorità e gli importi specifici di ogni lotto, quindi viene fatto
successivamente, intanto deve essere approvato il Bilancio dopo di che, una
volta che sappiamo quant’è la cifra, come tutti gli anni immediatamente dopo
si comincia a fare il lavoro.
Il tempo c’è perché sapete che gli asfalti si fanno più in là nel tempo, non è
che si fanno in primavera, si fanno a primavera inoltrata. Grazie.
Presidente
Bene. A questo punto sono aperti gli interventi sul Bilancio. Ci sono
interventi? Non ci sono interventi?... Chi è che rompe il ghiaccio?
Nessuno?... Ah, io passo subito alle dichiarazioni di voto è… io passo
immediatamente alle dichiarazioni di voto e ai… Consigliere Bordoni a lei
l’onore, prego.
Consigliere Bordoni
Tanto prima o dopo bisogna dirle le cose, quindi… Io ritengo che questo
Bilancio che di fatto è il penultimo Bilancio di questa Amministrazione,
perché 2008 poi il 2009… se è approvato, di questo passo ci sono quasi le
elezioni nel 2009, per cui l’anno prossimo è l’ultimo Bilancio di fatto di
gestione dal punto di vista amministrativo. Questo per dire che uno degli
obiettivi del programma di questa Amministrazione, che era legato alla
43
partecipazione, al coinvolgimento della cittadinanza nella formulazione, nel
suggerimento delle scelte, credo che di fatto venga meno, se il percorso di
costruzione di un Bilancio partecipato ricalca un po’ le righe di quello che ci
è stato presentato rispetto all’esperienza di Pieve Emanuele eccetera, credo
che
oramai
gli
spazi
siano
estremamente
esigui
per
dare
l’avvio
a
un’esperienza che potrebbe essere positiva all’interno di San Giuliano
Milanese.
E questo denota secondo me da un punto di vista complessivo della politica
amministrativa una difficoltà a rapportarsi sul tema della partecipazione e del
coinvolgimento dei cittadini, perché tutti gli strumenti della partecipazione
hanno difficoltà o di essere applicati, vediamo il Difensore Civico la
difficoltà di rapportarsi, di far partire le consulte delle associazioni per
motivi
delle
associazioni,
per
motivi
all’interno
dell’Amministrazione
eccetera, c’è questo altro aspetto di difficoltà e non ultimo quello del
Regolamento sui referendum, sugli istituti di partecipazione eccetera, che
dopo un avvio, quasi una conclusione, è stato rimesso in discussione.
Questo è un primo elemento credo di riflessione sul rapporto che una
pubblica Amministrazione debba mantenere con la propria città. Ci sono delle
potenzialità, ci sono degli aspetti positivi, ma ce ne sono altri io credo
critici, su cui noi dobbiamo porre l’attenzione anche come istituzione, anche
come Consiglio Comunale. Spesso e volentieri si fa riferimento alla ricchezza
dell’associazionismo, io credo che dovremmo fare anche una riflessione su
cos’è oggi l’associazionismo a San Giuliano Milanese, le difficoltà che
incontra e quali forme, secondo me, perché incontra delle difficoltà, incontra
delle difficoltà ad ampliarsi, a rinnovarsi, a trovare anche nuovi sbocchi; io
credo che dobbiamo forse da questo punto di vista tutti quanti fare una
riflessione, perché un elemento distintivo di una città, di una città anche
come la nostra, con tutte le problematiche che può avere, uno degli elementi
distintivi e caratteristici anche rispetto a chi ci sta intorno, era l’elemento
dell’associazionismo, della partecipazione comunque attraverso forme diverse
all’interno della città.
Questo in parte sta un po’ scemando e io credo che da questo punto di vista
forse tutti quanti, indipendente da Maggioranza e Opposizione, forse una
riflessione la dobbiamo fare, anche perché quando si parla dei tempi della
politica, il coinvolgimento eccetera significa anche capire se i tempi, gli
spazi, le opportunità, l’ascolto esistono o meno, perché da questo punto di
vista credo che poi i cittadini chiedono anche questo. Per cui l’aspetto della
44
partecipazione, l‘aspetto del coinvolgimento dei cittadini è estremamente
importante.
Dico questo anche perché nella relazione dell’Assessore Zambarbieri ritorna
la questione dei comitati di quartiere, eccetera; io credo che questo problema
non è mai stato sciolto sino in fondo da un punto di vista di quale percorso la
Pubblica Amministrazione voglia fare. Da quello che ho compreso questa
Amministrazione non è molto favorevole ai consigli di quartiere per mille
ragioni, però credo che se apriamo degli spazi, se diamo voce a comitati di
quartiere, io credo anche che dobbiamo darci e dare delle regole. Dico questo
perché poi può succedere che i comitati di quartiere, a secondo di quello che
dicono, alcune volte possono far piacere, altre volte magari danno fastidio;
allora secondo me nel momento in cui si stimola la partecipazione è giusto
dare le regole, è giusto anche sapere che la partecipazione può essere anche
elemento di critica, elemento di stimolo, per cui non può essere visto solo
come elemento di supporto a una pubblica Amministrazione, anzi io credo
che quando l’attenzione alle problematiche di un quartiere, di un pezzo della
città vengono evidenziate, sono un elemento di aiuto e di ricchezza a fronte
non sempre di elementi negativi di una pubblica Amministrazione, magari
anche di difficoltà o di carattere economico o di attenzione di quel
determinato quartiere, quindi l’attenzione che viene sviluppata dai cittadini
può essere un elemento di aiuto e sicuramente importante.
L’altra questione io credo importante, che denota una difficoltà da un punto
di vista di programmazione, da un punto di vista di percorso e di chiarezza è
quella della sicurezza.
Qui si è fatto riferimento a quello che sta accadendo a Milano, io ho sentito
un po’ il dibattito, molte volte c’è una situazione un po’ strana, dove
complessivamente all’interno delle città magari diminuiscono i fenomeni di
criminalità di un certo tipo, però la percezione del cittadino è quella sempre
di insicurezza; io credo che qui ci troviamo di fronte credo a due elementi
che dobbiamo valutare, anche questo per dare poi un’impronta all’attività di
una pubblica Amministrazione nel dare sicurezza ai propri cittadini, ma non
la sicurezza che danno le telecamere, la militarizzazione del territorio in
senso lato, ma è quella di costruire un percorso dove un cittadino all’interno
della propria comunità si sente sicuro. Io credo che da questo punto di vista
noi dobbiamo porre l’attenzione come pubblica Amministrazioni di degrado,
degrado ambientale, degrado di determinati spazi, determinati quartieri e
dall’altro dare sicurezza soprattutto a fasce di popolazione che si sentono
sotto tiro, in special modo gli anziani, in special modo alcune categorie più
45
deboli, perché quello che emergeva da dibattiti sulla situazione diciamo
milanese, ma che poi si riflette anche nell’hinterland, è che mentre sono in
diminuzione reati di un certo tipo, rapine, eccetera, sono in aumento invece i
reati di violenza sulle donne, truffe, di situazioni di furti nelle case che sono
quelli
che
mettono
maggiormente
in
discussione
e
fanno
percepire
maggiormente questa insicurezza da parte dei cittadini.
Allora io ritengo che dentro la relazione, soprattutto sul tema della sicurezza,
ci sia una difficoltà a definire il ruolo in funzione dell’intervento della
polizia
locale.
Io
credo
che
da
questo
punto
di
vista
ci
sia
una
sottovalutazione o una non attenzione particolare a questo settore che è
estremamente importante. Io non so se da questo punto di vista è un problema
di indirizzo della pubblica Amministrazione che non riesce a definire un
percorso chiaro, vigile di quartiere sì, vigile di quartiere no, in che modo
strutturare la vigilanza urbana, eccetera, se è un problema di struttura e
quindi a fronte di indirizzi della pubblica Amministrazione la struttura non
risponde,
non
riesce
a
organizzarsi
secondo
i
voleri
della
pubblica
Amministrazione. Qui credo che la pubblica Amministrazione possa e debba
prendere provvedimenti, ma io credo che il primo elemento è quello di
utilizzare al meglio le risorse che ci sono all’interno della pubblica
Amministrazione. Quindi una politica di presenza sul territorio che non deve
essere una politica di
punizione, ma una politica di prevenzione dei
fenomeni, di attenzione e di presenza in maniera capillare sul territorio.
Da questo punto di vista sarebbe interessante capire anche questa esperienza
fatta con la società privata quali risultati ha dato, se ha dato risultati o meno,
perché le risorse che sono spese in quel capitolo sono risorse estremamente
importanti, quindi capire se quelle risorse che la pubblica Amministrazione
ha investito da un punto di vista economico hanno avuto un ritorno o non
l’hanno avuto, se questa cifra si deve finalizzare meglio. Sarebbe qui
importante capirlo, la si deve finalizzare meglio, magari potenziando risorse
della Polizia Locale o spenderla magari in risorse legate ad attività di
carattere sociale e culturale che possono rivitalizzare la città.
E da questo punto di vista io credo che, anche qui, forse un dibattito in
questo Consiglio sarebbe importante, da un lato evitando strumentalizzazioni
o cercare ognuno di portare a casa chissà quale consenso, poi il consenso non
c’è mai sul tema della sicurezza, ma approfondire credo e costruire un
percorso che porti a sentire meno questo senso di insicurezza che molte volte
i cittadini hanno, e sotto questo aspetto io credo che sotto gli occhi quello
46
che si può evidenziare è che San Giuliano dopo una certa ora della sera è una
città che non vive, ma questo non significa che ci sia… io almeno per quanta
è la mia sensazione e che io conosco, non c’è la paura di girare, però c’è una
San Giuliano che non vive; allora il trovare i modi e le forme per
rivitalizzare la città credo che sia un impegno che tutti quanti dobbiamo fare
in modo che ci sia e sotto questo aspetto sarebbe interessante, sarebbe
necessario secondo me fare un Consiglio Comunale su questo tema, che è un
tema estremamente importante, e insieme trovare un percorso e degli obiettivi
da raggiungere insieme.
Quindi l’elemento della sicurezza è un altro degli elementi che in questo
Bilancio secondo me, seppur ci sono delle cifre significative, io non vedo un
indirizzo chiaro da un punto di vista della pubblica Amministrazione su quali
modi, su quali forme, su quali percorsi per dare o togliere questo senso di
insicurezza che c’è nei cittadini. Io non ritengo che San Giuliano da questo
punto di vista, voglio essere molto chiaro, sia peggiore di altri luoghi, anzi
probabilmente nell’hinterland milanese forse è una città, al di là di alcune
situazioni particolari che sono accadute ultimamente, non è una città o
violenta o particolarmente soggetta a fenomeni
pesanti; certamente i furti
negli esercizi commerciali, soprattutto a quelli legati a coloro che hanno o i
tabacchi o le macchine da gioco eccetera, danno il senso magari di una città
non controllata, però teniamo conto che se uno legge un attimino i giornali,
di questi fenomeni ne sono piene un po’ tutte le città, anche quelle molto più
piccole o non diciamo nell’hinterland milanese.
Sono fenomeni naturalmente che vanno contrastati, ma secondo me non
dobbiamo ingrandire il fenomeno molte volte più di quello che è. Per cui
sotto questo punto di vista dobbiamo un po’ mantenere una freddezza nel
ragionamento e trovare i percorsi da fare assieme.
Questo significa anche giustamente che poi ognuno debba fare e assumersi le
proprie responsabilità, in questo caso anche comprendere meglio le forze
dell’ordine quale ruolo e quale funzione svolgono all’interno delle nostre
città.
L’altra questione che io volevo evidenziare
è quella della mobilità e del
Piano urbano del traffico. Allora noi in questi anni abbiamo assistito a due
momenti, esiste un Piano urbano del traffico, mai approvato, su questo Piano
urbano del traffico la pubblica Amministrazione attraverso l’Assessore
eccetera, di volta in volta portava delle proposte, facciamo questa strada,
facciamo la strada di Carpianello dietro, quella di Viboldone, poi facciamo
altre cose, ma slegata da un Piano urbano del traffico. Allora sarebbe
47
importante capire e fare uno studio definitivo o comunque uno studio
organico del Piano urbano del traffico, compreso anche queste cose, con
qualcuno che ci dica se queste cose che vogliamo realizzare sono interventi
che danno delle risposte alla città di San Giuliano Milanese; dico questo
perché abbiamo assistito in commissione all’intervento di coloro che hanno
sottoposto, che hanno realizzato il Piano urbano del traffico e hanno detto: va
beh, noi l’abbiamo presentato, dopo di che non ci è stato detto più niente,
adesso veniamo qui e ci dicono che ci sono queste strade eccetera.
Per noi non so se vanno bene o se non vanno bene, bisogna fare uno studio,
bisogna capire meglio i flussi di traffico eccetera. Allora io chiederei che da
questo punto di vista, proprio perché il tema della viabilità è un tema
estremamente importante per un Comune come il nostro, che è attraversato da
viabilità estremamente importanti, sarebbe necessario, sarebbe utile per tutti
quanti che il Piano urbano del traffico ragionasse anche su queste nuove
viabilità che si vogliono costruire, prima di definire e spendere risorse
economiche estremamente importanti.
L’altro ragionamento vale per la mobilità, io credo che la stazione di via
Tolstoj è un elemento importante però sembra che tutto il ragionamento che
si fa dal punto di vista programmatorio è lì, cioè quando partirà questo
cambierà il mondo, sicuramente sarà una cosa importante ma sicuramente non
sarà tutto. Allora sarebbe secondo me anche qui importante avere un progetto
di che cosa intendiamo per mobilità, quali risorse vogliamo investire sul
trasporto pubblico, perché in questo Bilancio le risorse diminuiscono, quindi
che tipo di
azione fa la pubblica Amministrazione sul trasporto
C’è un elemento di discussione,
pubblico?
c’è un elemento di razionalizzazione di
alcune cose, anche questo sarebbe interessante comprenderlo, c’è uno studio
su dei trasporti, delle linee che non funzionano, sarebbe magari meglio
potenziarne altre, anche perché da questo punto di vista io credo che noi
dobbiamo avere il coraggio, nel momento in cui determinate cose non
vengono usate, sarebbe importante spostare delle risorse su settori dove
magari c’è richiesta maggiore di utilizzo da parte dei cittadini.
Poi vi sono forme e modi di modifica anche della mobilità da parte dei privati
che sarebbe opportuno secondo me come pubblica Amministrazione, se non
organizzarle direttamente, essere elemento diciamo promotore di esperienze
per l’utilizzo della macchina da parte di più persone. Questa logica e questo
inizio di costruzione di piste ciclabili deve vedere secondo me da un lato la
garanzia di sicurezza per chi usa le piste ciclabili e va in bicicletta, dall’altro
quello di un elemento anche di informazione, di informativa alla cittadinanza
48
e di promozione dell’uso della bicicletta. Quindi l’Amministrazione che
diventa
elemento
propositivo,
elemento
informativo,
elemento
anche
stimolante a cambiare i modelli di vita e i modelli di utilizzo del mezzo
privato e quindi sotto questo aspetto io credo che alcune cose ci sono, alcune
si vedono, come la realizzazione di alcuni tratti di piste ciclabili sicuramente
devono avere una logica unitaria e da questo punto di vista finché non si
completerà il raccordo con San Donato Milanese, sicuramente la funzione di
pista ciclabile in termini di modifica anche dei comportamenti di utilizzo del
mezzo privato sicuramente non si potrà esplicare appieno.
L’altra situazione che io volevo evidenziare e che ho trovato e che credo non
sia colta appieno, o comunque non riesco a capire quale volontà la pubblica
Amministrazione ha, è quella del personale, della dotazione organica della
pubblica Amministrazione. Noi abbiamo assistito in questi due anni a un
potenziamento e a uno spostamento di funzioni nelle due Aziende della
pubblica Amministrazione, però non c’è stato di pari passo un ragionamento
o comunque non è a conoscenza credo del Consiglio Comunale, si sta forse
studiando, non lo so, ma credo che bisogna arrivare a un punto in cui si tira
una riga e si dice che le funzioni, le competenze eccetera e il ruolo che
questa Amministrazione vuole assumere in termini anche di dotazione
organica sono queste.
Io ritengo che sarebbe importante capirle perché per esempio quale ruolo e
funzione vogliamo dare per esempio a una struttura come l’ufficio tecnico
che di fatto ha visto svuotato i propri compiti e le proprie funzioni, visto che
Genia oramai fa tutto? E da questo punto di vista io volevo sottolineare
questa cosa del cinema che non è secondaria, perché in commissione il
direttore di Genia ha detto: il Comune stava pensando di ristrutturare il
cinema Ariston, ma butta via i soldi, meno male che siamo arrivati noi a
proporre il nuovo cinema, le due sale e il teatro a Campo Verde, come dire la
pubblica Amministrazione non ci arriva, ci siamo noi. Questo non è che
l’Amministrazione ci ha fatto una bella figura come la cosa è stata
presentata. Questo non scandalizza nessuno da un punto di vista se si chiude
il cinema Ariston e si fa una struttura diversa, però l’importante è capire,
secondo me, da un lato se queste scelte che l’Amministrazione fa le fa in
modo consapevole, se anche la struttura da questo punto di vista quali spazi e
quali risorse ha e quali funzioni gli stiamo dando, io parlo dell’Ufficio
Tecnico ma non soltanto dell’Ufficio Tecnico, c’è tutto il settore sociale
eccetera, con lo spostamento dei servizi eccetera, per cui sarebbe importante
definire una struttura come l’Amministrazione Comunale che ha una struttura
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abbastanza grande, è una delle Aziende più grandi di questo territorio, la
propria dotazione organica in che modo la vuol costruire nel futuro, con quali
funzioni e con quali ruoli, se la vuole mantenere di queste dimensioni, se
cambierà, se aumenteranno i livelli diciamo più di controllo, di verifica, di
determinate cose oppure di gestione.
Cioè sarebbe importante secondo me definirlo, ma definirlo anche in maniera
abbastanza veloce perché io credo che anche all’interno della pubblica
Amministrazione forse qualche malessere all’interno del personale, sul
proprio ruolo, la propria funzione, forse comincia ad emergere, perché anche
qui dobbiamo tenere conto che al di là dei limiti dei singoli una struttura ha
bisogno anche di non sentirsi pressata o penalizzata da altre situazioni, e
quindi secondo me è importante definirlo rapidamente. Definirlo rapidamente
proprio anche in funzione del livello che hanno e che assumeranno le due
aziende, proprio perché soprattutto per quanto riguarda Genia, e anche
quell’opuscolo che ci ha presentato ieri sera in cui non sono solo disegnino,
c’è anche un dettaglio, un’idea secondo me un po’ più avanti di ipotesi di
utilizzo e di costruzione e in che modo utilizzare l’ex caserma dei
Carabinieri, di come costruire anche la nuova sala, per cui sarebbe
importante secondo me valutare sotto questo punto di vista.
L’altra questione è il Piano di governo del territorio legato al fatto della città
che vogliamo. Io non so qui l’Amministrazione che tipo di percorso intende
darsi all’interno non solo del territorio ma anche all’interno delle istituzioni,
come
quando
inizierà
questo
ragionamento
all’interno
del
Consiglio
Comunale, cioè se si arriverà con un documento già delineato, già discusso,
predigerito all’interno diciamo della Maggioranza di governo, per cui alla
fine il ragionamento sarà molto più diciamo blindato, fra virgolette, con
pochi spazi di ragionamento, o seppure si pensa che un programma,
comunque un intervento di questo tipo, un tema di questo tipo secondo il mio
parere non può essere una cosa che non vede il contributo di tutti, e visto
anche i documenti, sia la relazione del Sindaco ma anche la lettera che è stata
distribuita precedentemente ai Consiglieri Comunali, in cui si parla di un
rapporto
diverso
fra
Maggioranza
e
Opposizione,
il
coinvolgimento,
l’attenzione, il fatto di non avere preclusioni, di non prendere posizioni di un
certo tipo eccetera, quindi di aprirsi al dialogo e al confronto, io credo che
questo avviene se c’è la possibilità di discutere, di dire la propria e di
ascoltarsi reciprocamente. Se questo non avviene è chiaro che diventa
difficile poi portare il proprio contributo.
50
Io sottolineerei ancora due o tre cose, la
prima è il ruolo nel territorio da
parte del Comune di San Giuliano Milanese. Io credo che noi dobbiamo
rilanciare un po’ il nostro ruolo, io non lo so, ho la sensazione che in alcuni
organismi forse non ci tengono in considerazione per il ruolo e le funzioni
che possono avere un Comune e un territorio come il nostro, quindi secondo
me
dobbiamo
definire
anche
all’interno
del
rapporto
con
altre
Amministrazioni, con altri organismi sovraordinati, Provincia eccetera,
alcuni ruoli e alcune funzioni che San Giuliano può e deve avere all’interno
di questo territorio. Questo naturalmente è legato anche alle funzioni che la
nostra città vuole avere e quindi sarebbe secondo me importante anche capire
che fine ha fatto la questione della città turistica, perché io qui non vedo
grandi risorse utilizzate ed elementi così che siano di stimolo ad altri
soggetti, vedo alcuni che si stanno muovendo, tipo la Società Roccabrivio,
con questo finanziamento avuto dalla Cariplo eccetera, ma sono pezzi che
forse non trovano un disegno unitario; sarebbe importante invece da questo
punto di vista avere idea se questo disegno unitario esiste, se è in fase di
definizione eccetera, perché mi pare che si vada avanti ognuno per
compartimenti stagni. Invece io ritengo che per le presenze di carattere
storico, ambientale, urbanistico e architettonico San Giuliano le potenzialità
le ha forti, forse sul territorio è l’elemento e il luogo dove ci sono maggiori
presenze di questo tipo dal punto di vista storico, ambientale e architettonico.
Come sarebbe importante secondo me definire rapidamente il Regolamento
Edilizio e qui io denoto alcune volte un’attenzione un po’ scarsa, cioè ci sono
le enunciazioni, però mi sono accorgo per esempio tutta questa questione
della bio-architettura, del risparmio energetico eccetera, mi è venuta in mente
la discussione sui Piani integrati, noi abbiamo dovuto fare delle osservazioni
per introdurre questi elementi perché mentre c’è la discussione anche
all’interno dell’Amministrazione, si partecipa ai convegni, quando c’è da
definire, quindi far ricadere sugli interventi concreti questi elementi di
discussione, di approfondimento eccetera, c’è la difficoltà a tradurli in
pratica.
Per quello che sta avvenendo da un punto di vista di governo, di
finanziamenti, di opportunità, nel 2009 anche le abitazioni avranno le varie
categorie come i frigoriferi, io credo che dovremmo rapidamente arrivare a
una modifica del Regolamento Edilizio e introdurre nuove normative che
portino all’interno di San Giuliano Milanese a utilizzare la costruzione delle
nuove abitazioni con tutti questi parametri e quindi di fatto il contenimento,
il minor spreco dal punto di vista energetico eccetera. Quindi io ritengo che
51
in questo percorso, pur con le risorse che per ogni pubblica Amministrazione
sono tirate, io credo che ci sono alcune cose che possono essere realizzate
anche senza investire grandi risorse ma che danno una qualità dell’abitare,
una qualità del vivere all’interno della città in maniera diversa e dall’altro
lato danno l’opportunità di qualificare meglio la nostra città sotto determinati
aspetti.
L’ultimissima cosa, io ritengo che per le associazioni culturali, ricreative
eccetera, a San Giuliano manca uno spazio per poter fare delle iniziative di
un certo tipo, con la presenza di un certo numero di persone eccetera. Anche
qui credo dovremmo definirlo, c’è un elemento di costi, naturalmente nessuno
chiede l’utilizzo di spazi eccetera in modo gratuito, ma credo che un luogo di
aggregazione di una certa dimensione, fruibilità e sicurezza a San Giuliano
manca. Nel percorso c’erano alcuni spazi che poi di fatto oramai non sono più
utilizzabili, o perché non sono in sicurezza o perché oramai hanno una loro
attività che non permette, sia dal punto di vista economico ma dal punto di
vista anche dell’utilizzo, di essere così utilizzati dalle associazioni; se voi
badate
bene
nel
giro
di
10
o
15
anni
prima
magari
San
Giuliano
eccessivamente era un luogo di incontri, di feste, eccetera, oggi per diverse
ragioni, ma anche per la mancanza di spazi, determinate iniziative non
avvengono più, un’associazione se vuole inventarsi un concerto o altre cose
difficilmente trova degli spazi, trova dei luoghi adatti per poter fare
determinate cose e probabilmente avere questi spazi e questi luoghi potrebbe
essere un ulteriore elemento di riabilitazione anche della città. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Bordoni. Prima di procedere con la discussione a norma
dell’art. 63 del nostro Regolamento c’è una risoluzione presentata appunto
dalle forze politiche al Sindaco e di cui il Sindaco adesso dà conto. Prego
signor Sindaco.
Sindaco
No, veramente per evitare confusione come è accaduto ieri sera, è solo per
dire che è stato presentato l’atto di indirizzo che vi è stato consegnato ieri
sera, l’atto di indirizzo verrà posto in votazione prima del Bilancio di
previsione e qualora dovesse ottenere il consenso, diventa parte integrante
della deliberazione di approvazione del Bilancio di previsione. Per cui dove
si dice: “Si delibera di approvare il Bilancio, approvare la relazione
previsionale programmatica, approvare ecc…”, poi in fondo si dirà: “…di
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recepire l’indirizzo contenuto nell’allegato alla deliberazione, consistente nei
punti che sono stati puntualmente elencati”, cioè che diventeranno oggetto di
una prossima variazione di Bilancio da parte dell’Amministrazione Comunale
e che quindi vengono recepiti in delibera come atto di indirizzo. Questo
giusto per dovere di chiarezza. Grazie.
Presidente
Grazie signor Sindaco. Ha chiesto la parola il Consigliere Menapace, ne ha
facoltà. Prego Consigliere.
Consigliera Menapace
Grazie. Io parto dalla relazione del Sindaco che abbiamo avuto solo ieri sera
e quindi l’ho letta velocemente, però devo dire che è una relazione che mi
piace, nel senso che ha secondo me un alto profilo politico, che va
ovviamente oltre San Giuliano, dà una visione… parla, come si dice, della
macro-politica per cui uno dice: va beh, ma poi di fatto che ci azzecca con
San Giuliano? Secondo me ci azzecca nei principi perché una relazione del
Primo Cittadino, che è quello che rappresenta appunto la città, che ha una
visione del mondo contro la guerra, per l’integrazione, contro la pena di
morte, credo che, a parte la condivisione come dire del partito che
rappresento, di fatto nelle linee di principio generali io trovo che ci sia
riscontro nelle politiche che poi vengono in qualche modo enunciate nel
Bilancio di previsione. Faccio riferimento a una, come dire, San Giuliano è
una delle poche Amministrazioni che ha attuato quello che prevede tra l’altro
la legge, che è l’istituzione del capitolo sulla cooperazione internazionale,
quindi non andando ad attingere da quello che avanza da altri capitoli;
soprattutto di solito queste cose io le ho viste fare, non so ai capitoli sulla
cultura,
su
quello
Amministrazione
da
che
anni
avanza
investe
magari
in
qualcosa
questo
senso
nel
sociale,
questa
e
rinnova
questo
investimenti. Tra l’altro ho letto recentemente il rapporto che la Provincia di
Milano ha pubblicato sui Comuni, sulle Amministrazioni appunto che hanno
investito in questo senso e devo dire che San Giuliano si caratterizza come
una delle città che, come dire, rapportata alla capacità insomma sia di
Bilancio ma anche dalla sua dimensione, più investe.
Non solo investe, in realtà mette anche sullo stesso piano le diverse
situazioni; anche lì nell’elenco, io invito per chi ha la possibilità insomma di
recuperarlo a leggerlo, spesso viene demandato questo capitolo così come
anche il tema della socialità dei luoghi della partecipazione della socialità e
53
dopo mi riallaccio per arrivare a questo punto alle parrocchie, agli oratori,
non possono essere l’unico luogo nel senso che è un’istituzione da
costituzione laica deve avere un ruolo suo.
Allora questa Amministrazione, questa caratteristica l’ha evidenziata, tanto è
vero che nel bando di partecipazione, quindi come dire senza fare preferenze
per nessuno, prevede che ci sia una ripartizione tra le varie situazioni.
Nell’elenco ripeto che io sono andata a vedere anche negli altri Comuni,
credo che siamo gli unici perché sono quasi tutti destinati a quelle
associazioni o comunque cooperative che hanno a che fare, ma non lo sto
dicendo in modo negativo, di fatto comunque sono quelli che hanno più
legami poi con la cooperazione internazionale che fa progetti concreti, perché
c’è tutto il mondo del volontariato che trova supporto anche sul posto, non
solo come dire da qua, però è vero che spesso viene un po’ mortificato invece
quel volontariato e quella cooperazione laica e che qui invece trova riscontro.
Quindi io la vedo legata al ragionamento che il Sindaco fa sulla politica
nazionale e internazionale nella relazione. Ecco, detto questo, dico anche che
è un Bilancio, va beh, insomma voglio dire è stato evidenziato in tutti i modi,
è un Bilancio che non aumenta la tassazione e le tariffe, è un Bilancio che
non taglia sui servizi perché anche qui ci sono Amministrazioni che
intendono i servizi, faccio un esempio i servizi alla famiglia con l’erogazione
di contributi che i figli che nascono, anche qui io penso che il compito di
un’Amministrazione che si fa carico dei problemi del cittadino è quello non
di distribuire soldi ma dove, come dire, nell’emergenza si fa anche questo,
ma non può essere la politica, la politica quella programmata a lungo termine
deve, come dire, pensare e investire sui servizi; allora un Bilancio che
prevede l’apertura di un nuovo nido secondo me va in questo senso, per
esempio, o altri… adesso io ho citato quello più evidente, ma ce ne sono altri
legati per esempio a delle patologie dove altri istituti pubblici, tipo l’ASL o
l’Azienda Ospedaliera chiude o riduce, tipo non so… patologie legate alla
malattia mentale piuttosto che all’alcolismo, piuttosto che a malattie che non
hanno un riscontro economico, la collocazione, come dire, di un malato di
Alzheimer è un problema grosso, non ci sono strutture, non è che non ci
sono… non ci sono strutture, nessuno investe perché sono servizi che costano
parecchio.
Allora da questo punto di vista è un Bilancio secondo me appunto
assolutamente condivisibile, ci sono dei punti critici, io non voglio, come
dire, né non considerarli, né sorvolare, ci sono, li cito e ne voglio parlare
perché voglio che siano da elemento di spunto e di supporto insomma a chi
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poi avrà la responsabilità e la delega di attuare quello che poi è stato scritto
nelle relazioni, perché le relazioni, come dire, enunciano quello che verrà
fatto quest’anno da programma amministrativo, poi però nel corso dell’anno,
come dire, verranno in qualche modo definiti. Allora magari qualche
riflessione di questa sera può essere di aiuto. Allora credo che i punti critici
di questo Bilancio sono innanzitutto legati alle azioni e alle politiche sulla
sicurezza; credo di dire una cosa persino banale, insomma, ma credo anche
che a San Giuliano non è che ci sia una situazione particolare diversa da altri
Comuni perché, non so, credo che San Giuliano viva il male di questi tempi,
come dire l’aver progettato per anni, non le ultime Amministrazioni, per
tantissimi anni dei quartieri, molto probabilmente si faceva fronte ai bisogni
primari, il bisogno della casa e, come dire, il luogo della partecipazione e
della condivisione era il luogo dei consumi, per cui appunto i bar, chi li
frequenta e anche lì però, come dire, c’è una caratteristica magari più
prettamente maschile piuttosto che i centri commerciali. Credo che questi
abbiano un po’ segnato quello che succede oggi, una città che la sera non è
deserta, però poca gente esce perché non ci sono spazi aggregativi, secondo
me devono prevedere la diversificazione delle generazioni, perché continuare
a pensare spazi dove i giovani stanno con i giovani, gli anziani stanno con gli
anziani, le donne stanno con le donne, i bambini stanno coi bambini, secondo
me non risolviamo il problema. Ecco questo lo dico perché secondo me le
politiche o comunque le azioni legate alla sicurezza io le vedo intrecciate
alle questioni legate all’urbanistica e alla socialità, alla partecipazione, che
sono tutti temi di questo Bilancio e di questo programma amministrativo.
Allora chi avrà il compito al governo… al Piano di governo del territorio,
secondo me deve necessariamente ipotizzare un quartiere che, oltre ad avere
le case, i giardini e i negozi e anche le case popolari per i ceti meno abbienti,
deve avere degli spazi di socialità.
Come dicevo prima questo tema non può essere demandato solo agli oratori e
alle parrocchie, perché in una società ormai multiculturale e multietnica
alcune situazioni vengono tagliate fuori da una visione di questo tipo, oltre al
fatto che appunto l’istituzione è laica e quindi deve assolutamente andare in
questo senso.
Sempre in tema di sicurezza il punto critico che io vedo in questo Bilancio è
il tema della sicurezza nei cantieri, questa è come l’ha definita il nostro
Presidente
della
Repubblica
la
piaga
del
secolo,
io
mi
aspetto
che
un’Amministrazione come questa da questo punto di vista dia degli indirizzi
precisi a chi ha il compito di vigilare in questo senso e essere magari da
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modello ad altre situazioni, credo che sia un tema importante, perché la
sicurezza dei cantieri e quindi del lavoro fa parte della sicurezza non solo
della città, ma anche dell’individuo, cosa che non ho trovato traccia nella
relazione e mi aspettavo invece qualche parola in più.
L’altro punto critico che io ho trovato negli appostamenti insomma degli
investimenti è legato al circuito delle piste ciclabili, che è vero che è un tema
di questa Amministrazione, ma se noi andiamo a vedere bene in realtà per
tutto il 2007 l’investimento è, come dire, cioè la prossima pista ciclabile la
vedremo nel 2008 e io credo che invece da questo punto di vista… per legarlo
al tema della vivibilità e della viabilità, avere una città dove è sicuro e
piacevole camminare a piedi o in bicicletta, non solo per svago, ma anche per
andare a lavorare, ma anche per andare a scuola, credo che sia appunto un
punto qualificante.
L’altro tema che volevo toccare… ecco questo lo vedo legato anche al Piano
generale del traffico urbano, questo delle piste ciclabili ma anche appunto a
quello che in alcuni interventi viene anticipato, non bisogna nascondersi così,
come dire, ci siamo scambiati nelle commissioni che qualche punto critico
sulla proposta che è stata fino a oggi portata c’è. Se io penso alle arterie di
attraversamento della città che in questo momento dividono la città, metà è
nell’ipotesi della città che vorremmo, una città che non viene continuamente
attraversata da chi va da un’altra parte, da chi non necessariamente si ferma;
credo che sia necessaria un’ipotesi che definisca questo problema non dico
per sempre ma con un periodo un pochino più lungo.
L’ultima questione che volevo toccare era legata appunto alla condivisione e
alla partecipazione delle forze politiche, qui la intendo perché il percorso
della partecipazione della città in qualche modo viene definito, è stato
sperimentato anche in altri Comuni, in altre Amministrazioni e credo che sia
un percorso lungo, gli effetti di una vera partecipazione credo che siano
insomma più a lunga scadenza, noi faremmo un errore a pensare che stabilita
la delega, definite quattro modalità, abbiamo una città che partecipa ai
progetti e all’attività; secondo me è una questione un pochino più lunga.
Rispetto invece alla partecipazione delle forze politiche, credo che anche qui
ci sia un punto un po’ delicato e critico. Non voglio essere fraintesa, sono
tutti progetti e programmi contenuti nel programma amministrativo, per chi
l’ha votato ovviamente, condivisibili; per chi non l’ha votato il problema è
un altro, però magari su alcune cose varrebbe la pena arrivare alla
discussione non nel momento in cui io posso dire solo: sì, no, a un progetto
che è già stato confezionato, Faccio un esempio: la progettazione e la
56
realizzazione del cinema io non ho niente in contrario, se c’è una relazione
tecnica che dice che non è conveniente sistemare l’attuale cinema, per carità,
non è che mi ci devo incatenare all’Ariston, quello che però mi crea delle
perplessità, ma perché non c’è stato un approfondimento, è legato all’area
dove presentato il progetto da chi l’ha presentato, voglio avere l’opportunità
di discuterla questa cosa sapendo, pensando che magari appunto le perplessità
o
le
osservazioni
che
vengono
fatte
possano
non
creare
per
forza
conflittualità e quindi o sei a favore o sei contro; io credo che ci sia, ci debba
essere
lo
spazio
insomma
per
una
modalità
diversa
di
condivisione,
soprattutto in quelle situazioni che sono state sottratte alla scelta del
Consiglio Comunale. È vero che l’azienda è un’azienda pubblica quella che
ha progettato e quella che potrà realizzarlo, è vero anche che però appunto il
progetto noi l’abbiamo visto quando è stato presentato anche a tutta la città.
So anche che non il progetto definitivo, che laddove ci saranno appunto delle
osservazioni, c’è tutta la possibilità di rivederlo, credo però che da questo
punto di vista la necessità di rettificare il tiro in questo senso sia
un’opportunità.
Faccio un altro esempio, sempre tornando alla questione dei quartieri vivibili
e con degli spazi aggregativi e partecipativi, un quartiere come il quartiere
Serenella che non ha spazi aggregativi se non il luogo comune che anche
quello è un intervento importante, però rispetto al quartiere che non è
sufficiente, insomma è uno spazio piccolo, se pensiamo che già oggi
sostanzialmente è occupato tutte le sere, perché di fatto, come dire, tra
associazioni, feste, iniziative culturali, riunioni di condominio piuttosto che
altri, di fatto è uno spazio usato più che al 100%, insomma è evidente che in
un quartiere come quello un ulteriore spazio aggregativo che non sia il bar,
appunto, credo che sia assolutamente necessario.
Un’occasione poteva essere quella appunto del Programma integrato di
intervento, credo che anche lì sia stata un’occasione persa, fra qualche anno
ci ritroveremo a ragionare su progetti di presidio del territorio perché non ci
sono altri spazi, perché ci sono problemi di sicurezza. I progetti di presidio
vanno benissimo, però sono estemporanei, cioè lì si va, si fa l’iniziativa
culturale e sociale e poi si torna a casa. Diverso è uno spazio che lì rimane a
disposizione del quartiere.
Ecco, stessa questione sempre legata appunto alla condivisione e alla
partecipazione del progetto per esempio è l’ex caserma. Sappiamo che l’ex
caserma, oltre che essere un impegno da programma, anche fa parte di una
serie di impegni che l’Amministrazione ogni anno prende con il protocollo
57
d’intesa per esempio con il Sindacato Pensionati; credo che abbia però subito
delle trasformazioni rispetto a… ma anche nell’evoluzione insomma della
città. Anche qui sarebbe interessante però fare un ragionamento prima che il
progetto sia definito e arrivi in Consiglio Comunale solo per l’approvazione
appunto del suo utilizzo finale.
Ecco, niente, queste erano appunto alcune delle considerazioni, ma io mi
auguro che non vengano vissute, come dire, in modo negativo. Sono
veramente un tentativo di essere di supporto e di suggerimento. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliera Menapace. Ci sono altri interventi? Consiglieri Magri,
prego.
Consigliere Magri
Grazie Presidente. È vero che andando avanti poi si corre il rischio di
ripetere molte cose, molte delle cose sono state dette e sono assolutamente
da sottoscrivere, quindi sicuramente mi faciliterà nel ruolo di questi
commenti. Io in effetti non penso che le osservazioni eccetera, siano da
vivere come critica ad personam, ma siano proprio da vivere come
sottolineazione
di
alcuni
aspetti
che
vengono
posti
all’attenzione
dell’Amministrazione, magari con delle sfumature diverse a secondo del
punto di vista, però penso che sia questo. Quest’anno come Città nuova
abbiamo cercato anche di approcciarlo in una maniera diversa, facendo un
documento scritto che ho distribuito ai Capigruppo, ma è disponibile tra
l’altro anche per mettere nero su bianco alcuni punti che magari in una
presentazione a un’ora così tarda, con molta stanchezza, è anche difficile un
po’ fare mente locale.
Quello che è stato detto mi aiuta perché mi permette di andare molto molto
così, molto tranquillamente in quello che volevo dire. Innanzitutto una
considerazione generale prima di entrare nel merito del Bilancio.
Io penso che se il Bilancio è in fondo il momento più importante della
discussione del Comune, il fatto che ogni volta lo discutiamo con un’aula
consiliare vuota, tante grazie alle persone che si sono fermate questa sera ad
ascoltarci, penso che sia anche questa una considerazione che non possiamo
sempre sottovalutare, specialmente siamo, come dicevo all’inizio, anche di
questa relazione un po’ a un giro di boa della legislatura e probabilmente
anche questo aspetto della partecipazione dei cittadini ala vita politica penso
che sia un aspetto importante che non possiamo non sottovalutare, perché c’è,
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lo vediamo, una disaffezione all’interesse della cosa pubblica e questo
sicuramente, non so se posso continuare… ma posso continuare?... è un
aspetto sicuramente molto importante.
Volevo molto brevemente toccare alcuni aspetti del Bilancio. Ci sono alcuni
aspetti che francamente ci trovano molto d’accordo e alcuni aspetti che ci
lasciano un po’ perplessi e quelli con cui ci troviamo d’accordo danno anche
un’esatta dimensione di come si possa fare delle cose fatte in un certo modo,
fatte a nostro avviso in modo qualitativamente importante e cito, non per
piaggeria, ma perché mi sembra giusto, vedendo anche le relazioni per
esempio tutta la parte relativa alla parte sociale.
Io ho trovato nella relazione fatta dall’Assessore Salvato una presentazione
dettagliata di una serie di iniziative importanti, una visione anche e quello
che anche brevemente ha citato questa sera, di un progetto che in qualche
modo vada a toccare alcuni aspetti importanti. Io penso che questo sia
sicuramente assolutamente condivisibile e anche quello che è stato detto mi
sembra che vada un po’ nella direzione di uscire da una visione particolare in
cui si affrontano i problemi in maniera distaccata, ma si vada proprio
nell’idea
di
affrontare
i
problemi
in
una
maniera
più
globale,
più
complessiva. Sicuramente non si può dire lo stesso di altre aree, una della
criticità, lo tiriamo fuori tutti, lo tiro fuori anch’io, della sicurezza mi fermo
qua, non vado oltre che perché sono state già dette… gli è stato fatto dei
commenti, dico soltanto che noi ci si aspettava già da ottobre dello scorso
anno un piano della sicurezza che era stato discusso in commissione
sicurezza e tuttora non abbiamo ancora visto nulla.
Ci aspettavamo un piano che non toccasse soltanto quanto militarizziamo la
Città di San Giuliano, ma si era detto un piano che prendesse in
considerazione altri aspetti della sicurezza, illuminazione, la sicurezza sul
lavoro; proprio in questi giorni parlavo con il comandante della Polizia
Municipale citando alcuni aspetti di criticità, basta andare in giro per San
Giuliano e in alcuni cantieri si notano gli aspetti di criticità, sono sotto gli
occhi di tutti e quindi gli ho sottolineato, fatto presente al comandante che si
è attivato subito; però queste cose sono cose che devono essere in qualche
modo strutturate in un piano globale.
Io penso che dalla relazione sicuramente che è stata fatta non si evince
nessun tipo di piano organico per approcciare il problema sicurezza, che
ripeto non è un problema soltanto di militarizzazione ma è un problema di
vivibilità, di aggregabilità, di luoghi di aggregazione, dico anche di luci,
59
dico anche di negozi che possono avere delle vetrine illuminate, sono tante
cose che rendono una città vivibile.
Un altro aspetto riguardo al discorso del Bilancio è sicuramente l’aspetto
della cultura, io penso che al di là di tutta una serie di iniziative che sono
state citate, ci sia comunque la necessità di un progetto un po’ più organico,
nel senso che si ha l’impressione di tante iniziative messe assieme e molte
sono una ripetizione di quelle avvenute gli anni precedenti, però di un piano
organico, con anche iniziative nuove, dico iniziative nuove perché forse ci
vuole anche un pochettino di novità nell’ideazione di certe cose e penso che
sia sicuramente un aspetto importante per dare quello che diceva in fondo un
po’ la Consigliera Menapace, il discorso di una vivibilità di una città che è
fatta di luoghi di aggregazione, ma fatta anche di idee poi per aggregare la
gente in questi luoghi. Quindi io aspetto che sia un aspetto importante che
non dobbiamo assolutamente sottovalutare.
L’altro punto e poi mi fermo, è sicuramente il problema della viabilità e del
trasporto. Noi abbiamo anche assistito come Consiglieri a un momento in cui
c’è stata tutta una vivacità di incontri su viabilità, poi c’è stata un “fermi
tutti” non si sa cosa succede, abbiamo visto da Genia un progetto di viabilità
urbana quando siamo andati all’inaugurazione nell’opuscolo che ci è stato
consegnato, però allo stato attuale, sia per quanto riguarda il discorso
viabilità sia per quanto riguarda il discorso trasporto pubblico, al di là
dell’intervento sulla Linea Arancio che è stato sollecitato in Consiglio più
volte da tutte le forze politiche, non è che abbiamo visto molto; io stamattina
alle 8 ero in coda a Borgolombardo, come penso qualcuno di voi, per andare a
Milano e ormai lo facciamo tutte le mattine e tutte le mattine mi chiedo: ma è
mai possibile che non si riesca a fare qualcosa di diverso, non si riesca mai a
pensare, è da tanti anni che siamo in questa situazione, quindi qualcosa
bisogna assolutamente fare, anche perché forse questo è un discorso di
priorità importante per la nostra città.
Io francamente devo sottolinearlo, so che magari questo non fa piacere a
qualcuno, però io ho qualche perplessità sulla stazione di via Tolstoj, lo dico
molto apertamente e molto chiaramente, non è una stazione che serve ai
cittadini di San Giuliano, è una stazione che dovrebbe ridurre il traffico
veicolare all’interno della città; a mio avviso ritengo che se uno prende la
macchina a San Zenone o a Tavazzano per andare a Milano, difficilmente si
fermerà alla stazione di via Tolstoj per lasciare la macchina e prendere il
treno, ma sarà molto più facile che il treno lo prenda a San Zenone o a
Tavazzano o a Lodi. Questa è una mia considerazione e spero che comunque
60
questo progetto, se dovesse andare avanti, venga attentamente valutato sulla
sua fattività visto che non costa poco, ha un costo importante e che non ci
troviamo poi con una stazione che venga poco utilizzata e quindi quei soldi lì
spesi magari in una maniera che poteva essere più utile.
Vado non tanto sull’analisi del Bilancio, ma per sottolineare alcuni punti che
ci sembrano importanti. Un punto sicuramente è che forse dobbiamo uscire da
una logica di realizzazioni ma poca concretezza, forse l’accennava un po’ il
Sindaco tra l’altro, perché noi in questi anni, e lo dico anche perché mi vedo
quando ero nei tavoli della Maggioranza, si è sempre molto parlato di
realizzazioni, del fare, però poi guardando la concretezza ci siamo trovati ad
avere in fondo poche cose, il Centro sportivo è un classico esempio, lo
spostamento dei tralicci è un aspetto importante, forse probabilmente bisogna
rendere con più concretezza quello che facciamo e non ultimo per esempio il
Centro di aggregazione giovanile, ero in Consiglio, il Sindaco si ricorda
quando abbiamo inaugurato il Centro di aggregazione giovanile con tante
speranze eccetera, poi alla fine non è soltanto la struttura che fa tutto, si
deve anche riempire, eccetera e vediamo oggi le difficoltà che ci sono a
queste, quindi io penso che sia importante focalizzare su pochi progetti, però
dare più concretezza.
E questo penso sia un aspetto importante, sia nelle realizzazioni pratiche ma
anche alcuni aspetti, cito per esempio non dico la copertura ma la
sistemazione del lago Redefossi che passa all’interno della città, posso
parlare del Difensore Civico, parlo della Consulta delle associazioni, ci sono
tanti progetti che vivono in una situazione particolare, tra l’altro non sono
neanche più citati nei programmi, non si sa più cosa succede, e penso che
questo sia un aspetto che non possiamo dimenticarlo, quindi una maggiore
concretezza in quello che si fa. Poi, l’avete detto, una maggiore progettualità.
È vero che è stato creato un assessorato con l’Assessore Zambarbieri, è anche
vero che a metà del mandato, in fase finale, risulta difficile avere una grande
progettualità, però mi sembra che la buona volontà ci sia anche in quello che
è stato scritto nel programma e io sono d’accordo in una cosa che diceva la
Consigliera Menapace, diamo maggiore coinvolgimento dei cittadini in questi
fasi.
E non ultimo vorrei sottolineare una cosa che ritengo importante, il ruolo dei
partiti, delle liste civiche, delle forze politiche. Dobbiamo probabilmente
ripensare perché i partiti, le liste civiche, chi si occupa di politica è
comunque un traino tra la vita amministrativa e i cittadini. Io vedo, e lo dico
io come prima critica a me stesso, vedo pochi partiti che organizzano incontri
61
con i cittadini di San Giuliano per parlare dei problemi della città, vedo poca
attività in questo senso, non che non ci sia, ma ne vedo poca; probabilmente
penso sia importante che tutte le forze politiche ricuperino un po’ di concetto
di parlare con la cittadinanza e probabilmente ci aspetteremmo magari che
l’Amministrazione, che penso che sia sensibile a questo aspetto del ruolo dei
partiti come traino tra la vita pubblica e i cittadini, possa aiutare le forze
politiche fornendo strumenti, fornendo informazioni eccetera, perché possano
essere
al
meglio
tramite
con
i
cittadini
e
fare
quel
processo
di
programmazione partecipata dove è vero che c’è l’Amministrazione e i
cittadini, però le forze politiche non devono giocare sempre un ruolo solo
durante le elezioni, ma se hanno un significato, se la politica ha un
significato nel termine più alto, deve recuperarlo questo significato e ripeto,
liste civiche e partiti devono giocare un ruolo importante.
Vorrei citare un altro aspetto che non mi sembra sia stato molto citato, le
frazioni al centro, guardo il Consigliere Lupi di Sesto Ulteriano, che molto
spesso soffrono questo isolamento in determinati orari della giornata per il
traffico, penso anche alla frazione di Civesio che quando c’è la rotonda
intasata, non si riescono a muovere per venire nella città. Frazioni al centro è
uno slogan, si ricorda Sindaco del ’99-2000, io penso che forse qualcosina in
più rispetto a quello che sta facendo adesso bisognerebbe farlo. Io non ho
visto, correggetemi se sbaglio, alcuna citazione esplicita di attività proprio
legata alle frazioni al di là di alcuni… si fa un centro eccetera, ma non c’è
qualcosa di esplicito sulle Frazioni al centro, io penso che bisogna un po’
recuperare questo concetto, perché San Giuliano è una città che vive su un
territorio molto largo, con problemi quindi di collegamento ma con realtà,
ripeto, Sesto Ulteriano, Borgolombardo è un altro classico esempio, Zivido
con la crescita che ha avuto, non possiamo non pensare a queste frazioni
come a una centralità delle nostre azioni. Viabilità, sicurezza…
Un’altra parola che non ho sentito questa sera è il discorso del commercio,
faccio una tirata d’orecchio simpatica all’Assessore Morelli perché ha parlato
di Bilancio ma non ha parlato di commercio, mi sembra che abbia la delega
anche al commercio e penso che sia importante ripensare al commercio
cittadino, sicuramente, perché abbiamo dato la possibilità di nuovi centri
commerciali, verranno istallati in città, però alcune azioni, penso soltanto
alla pubblicità ai negozi cittadini se si potesse fare, penso al fatto di
incentivare la luminosità dei negozi. Sabato sera ero a Melegnano con degli
amici in piazza, alle 10 di sera era pieno di gente, c’erano negozi illuminati,
c’erano i bar illuminati, la gente camminava per il centro, il centro era
62
illuminato perché i negozi avevano le vetrine illuminate aperte, però mi
chiedo: ma se Melegnano che ha un terzo degli abitanti di San Giuliano riesce
a fare questo, perché non riusciamo a fare qualcosa in più noi che abbiamo
anche le potenzialità per poter fare, le piazze più illuminate, qualche
incentivazione? C’è da fare molto in questo, forse qualcosa in più rispetto a
quello che è stato fatto adesso, ma anche questo non ho visto molto nella
relazione.
Volevo poi citare anche il discorso della trasparenza, noi come gruppo di
Città Nuova abbiamo messo sul nostro sito, che si chiama www.cittànuovasangiuliano.it, faccio un po’ di
pubblicità, abbiamo messo il Bilancio,
abbiamo messo le relazioni degli Assessori, in maniera molto neutra, non
abbiamo fatto un commento eccetera, abbiamo messo le relazioni degli
Assessori, abbiamo messo i dati di Bilancio delle entrate, abbiamo messo i
dati di Bilancio delle uscite, abbiamo messo la relazione che ieri sera ha fatto
il Sindaco, l’abbiamo scannerizzata e l’abbiamo messa sul sito perché è
giusto che i cittadino la conoscono, abbiamo messo la nostra relazione perché
è giusto che noi conosciamo la nostra…
La mia domanda è: ma perché questo non è stato messo sul sito del Comune
per esempio? Noi abbiamo cercato di fare un servizio perché ci sembrava
importante che la relazione del Sindaco fosse conosciuta dai cittadini, non
soltanto tra noi in Consiglio e qualcuno che ha avuto la pazienza di ascoltarci
questa sera, io penso che questo sia importante, che questo significhi
trasparenza. Quindi mi aspetto che anche altri dati che siano utili per la città
possano essere in qualche modo pubblicizzati, noi ci aspettiamo per esempio
che anche gente… a volte la gente ci scrive, ci fa dei commenti, ma noi
mettiamo i dati in maniera molto trasparente, molto tranquilla.
Le relazioni degli Assessori ci sembravano un aspetto importante che i
cittadini conoscessero cosa ogni Assessore voleva fare per la città, ma in
tutta onestà e in tutta trasparenza. Concludo, abbiamo fatto una serie di
proposte che voi potrete vedere sia in questo documento, che ripeto è
disponibile sul nostro sito dove l’abbiamo riportato.
Volevo fare una breve conclusione riguardo al fatto che abbiamo comunque
aspettato prima di divulgare la relazione del Sindaco, abbiamo visto una
relazione in cui probabilmente, lo dico con molta trasparenza, abbiamo visto
un’analisi della situazione nazionale e internazionale e ci saremmo aspettati
magari qualcosa di più in termini di aperture, nel senso di elementi chiari che
potessero dare corpo e dare sostanza a quel documento che ci aveva fatto
avere qualche tempo fa; nonostante questo possiamo valutare alcuni aspetti
63
che a nostro avviso valutiamo positivamente, per esempio il fatto che non ci
sia la solita lista di opere da fare perché una cosa che caratterizzava molto
spesso le relazioni del Bilancio è la lista di opere, è sicuramente un aspetto
più riflessivo su quello che viene fatto.
Io penso che abbiamo in questo mandato, ancora due anni e mezzo circa, io
penso che noi abbiamo sottolineato le aree critiche e non sappiamo quanti
siano d’accordo, molti non saranno d’accordo eccetera, però penso che sia
importante che la politica recuperi un po’ di questo aspetto propositivo, di
confronto, non è che noi pensiamo di avere le idee migliori o di fare le
critiche migliori, poi non è quello di fare le critiche ma quello di dare
suggerimenti,
però
penso
che
dobbiamo
un
po’
incentivare
sia
il
coinvolgimento, e qua mi rivolgo all’Assessore Zambieri, che so che è un
compito estremamente difficile, però Assessore Zambarbieri, dia un po’ più
aiuto alle forze politiche per fare il loro ruolo, che penso ce ne sia bisogno a
San Giuliano e in qualche modo forse riusciamo anche a intavolare quel
discorso aperto, trasparente e forse costruttivo che magari negli scorsi anni è
stato un po’ così marcato da una forte connotazione ideologica di confronto
tra Maggioranza e Opposizione, ma penso che su aspetti concreti si possano
trovare elementi chiari di concretezza in modo da dare a questi due anni non
un insieme di tanti progetti e tante prospettive, ma qualcosa di concreto che
possa poi essere facilmente realizzabile. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Magri. Ha chiesto la parola il Consigliere Licciardo, ne ha
facoltà, prego.
Consigliere Licciardo
Buonasera a tutti. Venendo qua ho pensato: che cosa dico stasera?. Perché io
sono curioso e sono affascinato da questo mondo. In realtà alcune cose che
vorrei dire sono estremamente dure e me le tengo per me. Partiamo da
osservazioni sparse e poi arrivo al nocciolo.
Sulla partecipazione, non so bene quanto effettivamente si possono stimolare
le persone che non vogliono essere stimolate, come offrire servizi a persone
che forse non li richiedono. Io ho seguito in particolare la Commissione
Affari Sociali, la Commissione Cultura, le iniziative sono molteplici e per
quanto io mi ammazzi di girare in bicicletta per San Giuliano, non riesco
neanche a seguirle tutte e sono curioso. Quindi dico che le iniziative ci sono,
64
se qualcuno trova anche la modalità per incuriosire, faccio il figo, i nostri
ragazzi, è una cosa utilissima.
Io proporrei ad esempio di poter fare delle interviste non so, a tema su “Tam
Tam” ogni due mesi, che esca un argomento di discussione generale, che può
essere… ma non in politichese, il politichese siamo tutti perché sto
imparando anch’io e siete molto più bravi di me a parlarne, questo io non lo
trovo semplicemente utile.
Una considerazione su due cose che ho seguito, ho assentito, ho ascoltato e
letto. Riguardo al rispetto fra di noi, sorvolo un pochettino perché il dottor
Magri spessissimo, ce l’ho di fronte, ascolta tutti, poi a volte quando
risponde e fa le filippiche mi fa incazzare perché comunque ha il suo modo di
parlare, io ho il mio modo, però ascolta tutti, qua ci facciamo delle grosse
dormite tutti perché tutti cercano di anestetizzare i discorsi.
Leggo nella relazione dell’Assessore Salvato un passo che mi incuriosiva
molto: e quindi ------ per tutti i livelli istituzionali di affermare i valori che
caratterizzano una società. Poi ha un’altra appendice su modelli e azioni
innovativi, un’altra appendice sulla responsabilità delle persone e delle
famiglie. Non ricordo chi l’abbia detto, però stasera si parlava del fatto che
nella
relazione
della
Salvato
si
vede
un…
della
Salvato,
va
beh,
confidenzialmente, della Salvato si vede un tema, un progetto che indica che
questo Comune ha l’esigenza e la realizzazione di essere un fornitore di
servizi. I modelli di responsabilità devono essere assolutamente nelle
persone, sono le persone che devono fare funzione di responsabilità, il
Comune non può anche insegnarti a utilizzare gli strumenti.
Come
fornitore
di
servizi
però
io
ho
seguito
le
varie
commissioni,
ovviamente le persone che sono Capogruppo devono seguirne 7 e hanno fatto
osservazioni su tutti i campi, io posso fare… non perché le altre non mi
interessino, ma perché ho paura che le strutture senza le persone da metterci
dentro, sane o comunque felici, non servono a molto, però sono un’esigenza e
quindi il Sindaco si deve occupare sia di fare le strade, chi di fare il
palazzetto, poi si spera che queste persone felici vadano al palazzetto e
l’utilizzino.
Nella relazione però c’è una cosa che mi colpiva moltissimo, leggevo una
pagina con dei numeri che mi fanno venire i brividi, 43 disabili rispetto a 28
dell’anno scorso, 11 adulti disabili, 18 persone disabili riguardo mi sembra
all’autonomia, 16 ragazzi gestiti dal Lyons, autismo 3 utenti, beh 3 utenti
sono tre famiglie, scusate il francesismo… col culo per terra. Questo qua è un
Comune, a mio avviso, che si può dire tutto però nel progetto l’assistenza
65
alle persone che sono realmente in difficoltà c’è, poi si può valutare sul fatto
che è l’esigenza primaria di un’Amministrazione l’assistenza? Secondo me sì,
almeno quando le persone non possono avere altri canali.
In questo io faccio un plauso a questa Amministrazione, nel senso che le
persone che sono veramente a terra, perché 11+18+3, se ci mettiamo dentro i
nuclei familiari, un nucleo familiare di 4 persone che ha un disabile a
malapena in 4 riesce a gestirlo.
Ieri sera facevo con Ezio una considerazione sui ragazzi, tutti i problemi di
cui discutiamo sono problemi degli altri, nessuno di noi ovviamente ha figli
che si drogano, ragazze che fanno sesso a cavolo, nessuno di noi ruba, o
tradisce le mogli, o fa cose del genere, sono sempre problemi degli altri, però
io dico che queste considerazioni… mettiamoci noi come modelli attivi.
Io molto spesso da questa parte e dall’altra parte, sento del… non so, mi
vengono, memore del grande Bossi, quando proprio ce l’aveva sempre duro,
io dico molto spesso ci accusiamo fra di noi di chi è più acculturato, di chi è
meno acculturato, di chi ha studiato o di chi non ha studiato, mi piacerebbe
sentire molto di più e considerazioni che ci diano una direzione.
Adesso effettivamente parlandone mi scaldo perché faccio sempre il cavaliere
senza
macchia
e
senza
paura,
ma
molto
spesso
anch’io
mi
incazzo
notevolmente quando sento determinati discorsi.
Riguardo i modelli, non è strettamente legato al Bilancio, ma mi lega
un’osservazione del Consigliere Magri, molti di noi sono stati eletti con i
voti dei parenti, degli amici, di chi saluto per strada stringendo la mano e
guardando ci penso io a te, lo guardo negli occhi, e qualcun altro di noi
invece è stato votato perché saluta con affetto, ti scrive il nome quando vai a
donare il sangue, ti dà la lavatrice, magari chiude un occhio se la viene a
portare lui a braccio; allora io dico che molti di noi sono politici, altri
guardano soprattutto come si può fare osservazioni, per sputare contro
l?Amministrazione o per sputare contro l’Opposizione, perché non è da questi
banchi siamo da santificare, ognuno di voi e ognuno di noi conosce bene i
lati oscuri degli altri, io fortunatamente sono appena arrivato e ho ancora la
fortuna di non avere grossi lati oscuri, perché tanto non li sapete i miei lati
oscuri,
però
questo
mi
manca,
un’Amministrazione
che
riguardo
alla
partecipazione è carente.
Di nuovo l’osservazione che faccio riguarda le commissioni che ho seguito e
ho il piacere di seguire, è che c’è un’attenzione, il progetto che prima si
ricercava nelle Commissioni
Cultura e Affari Sociali secondo me c’è,
l’assistenza garantita soprattutto alle persone che hanno più bisogno, le
66
parole di mettere la donna al centro, la famiglia al centro è importante; è
vero che anche un bel Piano integrato crea più tensione, sia politica che più
ciccia, più soldi, per un Centro Donna permette a 10 donne di star meglio e
far star meglio i figli.
Non mi vengono in mente le altre 200 cose che avevo perché adesso mi sono
un po’ scaldato, comunque a nome del gruppo, perché ne abbiamo discusso,
l’osservazione positiva sia sull’aspetto sociale che l’aspetto culturale, una
mia personale considerazione se la partecipazione può migliorare direi di
partecipare… deve migliorare spot, non so se si può fare un discorso globale.
Riempire le piazze come a Melegnano ho paura che sia un po’ difficile per
San Giuliano, non so se è il tessuto sociale, se sono le piazze stesse che sono
diverse, se è il fatto che noi andiamo a vedere che la piazza è piena, se
fossimo tutti e 30 Consiglieri in piazza a fare una sera il Consiglio, la gente
verrebbe a vederci per curiosità. Questo è. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Licciardo, Io non ho altri nomi iscritti a parlare, devo
ritenere… Consigliere Boglioli, prego.
Consigliere Boglioli
Buonasera a tutti. Oltre al Sindaco per la sua relazione volevo ringraziare
l’Assessore Bugada, l’Assessore Salvato e l’Assessore Scorziello perché
almeno come commissione già nel novembre 2006 abbiamo fatto una
valutazione diciamo dell’attività svolta nel 2006, abbiamo già sentito la
presentazione, quanto meno io insisto sempre più che i numeri di dirci
i
progetti perché diciamo come commissione ci interessa questo aspetto e
vennero anche avanzate un po’ delle proposte da parte dei commissari che
erano presenti.
Sono andato a rileggere i verbali e devo dire che ciò che fu illustrato è
sostanzialmente coerente con quanto scritto nella relazione previsionale e
programmatica e nel contempo volevo anche mettere in evidenza alcune
proposte così di idee, che diceva il Consigliere Magri, che sono venute dalla
lista civica Vivibene, che trovano poi riscontro nella relazione. Parlo ad
esempio, l’Assessore Scorziello è stato tagliato, parlo per esempio della
Settimana dello sport, che è un modo diciamo per quanto si parla di
partecipazione, ma è anche un modo di coinvolgere le società sportive locali
e soprattutto cercare di far conoscere ai bambini e agli adulti gli sport che
vengono praticati sul territorio e magari poi fare anche delle dimostrazioni di
67
sport che coinvolgano i cittadini. Parlo ad esempio della Prima rassegna del
volontariato, di cui è presente nella relazione Salvato, anche qui secondo noi
è un modo di fare partecipazione, anche qui è un modo per illustrare ai nostri
concittadini le possibilità che sono presenti, per mettere a disposizione del
proprio tempo per vivere attivamente la solidarietà nei confronti di chi ha più
bisogno. E poi ci sono anche cose importanti come le politiche per la
famiglia, ci sono alcuni esempi tipo il Progetto Genitore, è una mestiere
difficile, Crescendo Insieme, questo per quanto riguarda diciamo le iniziative
che sono presenti nella relazione.
Poi per quanto riguarda il settore sportivo e ricreativo, ecco possiamo
valutare assolutamente in maniera positiva le iniziative nel loro complesso e
confidiamo soprattutto tra l’altro che si possa avviare veramente il percorso
della realizzazione del palazzetto. Dal nostro punto di vista, attraverso poi le
iniziative nelle scuole e così, si continui a lavorare sul concetto di cultura
sportiva, che è fatta di rispetto delle regole, di rispetto dell’avversario, di
impegno, di volontà, di benessere per il proprio fisico, di prevenzione verso i
giovani rispetto alle pratiche illecite del doping.
Per quanto riguarda il settore sociale ecco diciamo che mi sono reso conto in
questi anni di esperienze, mi sto rendendo conto attraverso anche le
commissioni, ma si evince poi dalla relazione, il lavoro da fare è veramente
tanto, direi tantissimo, verso gli anziani, i minori, le famiglie, i disabili, gli
immigrati, la casa, il lavoro e chi più ne ha più ne metta; ogni giorno
veramente da parte diciamo della struttura richiede l’impegno e l’attenzione
verso chi è più debole, di chi più ha bisogno, di chi necessita un sostegno,
tenendo conto che i bisogni crescono e le problematiche cambiano, le
dipendenze, il bullismo piuttosto che le percentuali di cui parlava… di
portatori di handicap di cui parlava anche il Consigliere Licciardo. La
problematica dell’Alzheimer, tra l’altro appunto come si evince dall’atto
dell’indirizzo abbiamo chiesto che fossero aggiunti anche dei fondi al
capitolo dedicato ad esso. E quindi anche qui è da valutare in maniera
positiva tutto quello che viene fatto.
Il problema, e mi riallaccio a quello che scriveva l’Assessore Morelli sulla
spesa sociale che aumenta, il problema non è quello che aumenta, il problema
che dobbiamo porci secondo me e come amministratori è che ciascuno debba
poter vivere in maniera dignitosa la propria vita per quello che è il suo
livello e quindi bisogna lavorare perché la nostra città diventi anche una città
solidale.
68
Per quanto riguarda l’istruzione, non aggiungo nient’altro per quanto
riguarda il discorso del CCR e del PTO perché sono state spese tante parole,
di sicuro continueremo a dare il nostro completo appoggio alla loro
attivazione, al loro sostegno e daremo sempre il nostro appoggio a quello che
è l’operato dell’Assessore Bugada. A proposito di idee, secondo me legato al
discorso della relazione programmatica è il concetto del Bilancio di genere,
che se vogliamo è una cosa anche innovativa, secondo me è un’idea positiva,
non è che mancano, vuol dire stare attenti alle differenze personali, familiari,
sociali, lavorative ed economiche, essere attenti anche qui ai differenti stili
di vita, le diverse esigenze e preferenze, essere attenti a come l’intervento
pubblico possa avere degli impatti diversificati, perché abbiamo appunto
davanti a noi delle persone ciascuna con la sua problematica. Riprendendo il
discorso sociale, è il discorso della personalizzazione e valuto anche qui
positivamente
il
concetto
espresso
nella
relazione
della
circolarità
dell’azione, l’interconnessione tra le varie deleghe soprattutto per l’obiettivo
che a noi interessa particolarmente, su cui stiamo insistendo e cioè la qualità
della vita nella nostra città.
Ecco quello che spiace riguardo al diritto allo studio, anche se poi ci sono
fondi distribuiti, è che per il diritto allo studio non ci sia stato nessun
incremento rispetto alle problematiche delle famiglie, di fondi in questo caso.
Ecco, per quanto riguarda la cultura anche qui l’offerta, al di là che magari
secondo me, pure non è che non ci sia un progetto, è comunque ulteriormente
aumentata in questi anni, come è stato detto anche da parte dell’Assessore e
anche
qui
nell’ottica
della
qualità;
non
ultimo
appunto
ci
sarà
l’inaugurazione sabato di questa mostra relativa al Palladio.
Quello però di cui volevo parlare sull’argomento della cultura è che per
quanto riguarda la lista abbiamo insistito perché fosse aggiunto un capitolo
specifico dedicato alla famiglia, come avete potuto vedere “Politiche
culturali per la famiglia e le pari opportunità”.
Non è che si vogliano togliere i diritti a nessuno, ma semmai vogliamo
allargarli ad altri e questo poi dipende dalla capacità di chi fa le leggi a
livello diciamo nazionale, che avranno poi il loro iter. Ma crediamo che la
famiglia così come è sancita dall’art. 29 della nostra Costituzione non deve
essere difesa, ma come ha di recente detto il cardinale Martini, deve essere
promossa e quindi tutelata.
Delle politiche sociali abbiamo detto, ma chiediamo proprio delle politiche
culturali e quindi dobbiamo sostenerla la famiglia con politiche, torno a
ripetere, culturali ed educative, tenendo conto che la Finanziaria del 2007 ha
69
stanziato circa 600 milioni per la famiglia nel triennio 2007-2009, per
realizzare il piano nazionale della famiglia, per finanziare iniziative che
puntano a favorire la conciliazione dei tempi, per sviluppare iniziative che
diffondono la conoscenza delle buone pratiche. Sempre in materia di politica
familiare e per quanto ci riguarda nel nostro piccolo anche noi vogliamo fare
qualcosa perché la famiglia venga valorizzata come un valore aggiunto della
nostra società.
L’ultimo punto riguarda poi l’ecologia e l’ambiente. Anche qui i 2.000 euro
che erano stanziati per le Giornate ecologiche ci sono sembrati proprio pochi,
proprio per una cosa così che abbiamo voluto verificare, siccome diciamo è
un Consiglio Comunale a volte animato anche fin troppo sopra le righe, in
poche occasioni c’è stata una convergenza e un voto unanime rispetto a
Ordini del giorno magari presentati dalla Maggioranza, e uno di questi casi è
stato quello delle Giornate ecologiche. Siamo d’accordo, non sarà mica la
giornata che cambia l’inquinamento, l’area; vanno bene tutti i progetti ma
sfruttiamole queste Giornate ecologiche con spirito educativo. Prendo
l’esempio del volantino che dava ieri il Consigliere Bordoni su quanto
riguarda il discorso dell’ambiente, ma anche noi abbiamo voluto che si
stanziassero questi fondi perché si sfruttassero queste Giornate e quindi
organizziamole.
Commissione,
Io
posso
insieme
prendermi
anche
al
impegno
collega
come
Lonetti,
Presidente
anche
di
fare
della
delle
commissioni, per cui si possa concretizzare una giornata ecologica in cui si
valorizzino tutti gli aspetti.
Ecco, per le ultime cose cito il discorso della aree dei cani, anche qua si
facciano e soprattutto, e concludo, si attui dove è possibile il discorso di una
politica sanzionatoria, perché c’è sempre il discorso che è venuto fuori: “San
Giuliano città educativa”, ma a volte dobbiamo avere anche il coraggio di
chiedere ai nostri cittadini che siano educati e in questo caso se non viene
rispettato il bene comune, bisogna anche insegnare a rispettarlo. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Boglioli. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri
interventi? Consigliere Piraina, prego.
Consigliere Piraina
È del tutto evidente, è evidente a tutti che un Bilancio è una traduzione
tecnica di un preciso indirizzo politico ideologico e quindi esplicita una serie
di scelte coerenti con l’indirizzo politico che qui viene espresso da questa
70
Maggioranza. È del tutto evidente che su scelte strategiche, scelte di fondo
noi siamo in completa, come dire, distonia con la Maggioranza che governa
questa città, mi riferisco per esempio alla questione della tangenziale est
esterna, sulla quale noi abbiamo espresso subito un giudizio positivo perché
la riteniamo risolutiva della questione del traffico.
Non siamo d’accordo con il progetto del Piano del traffico urbano così come
si sta configurando, l’abbiamo già detto in commissione preannunciando già
una nostra opposizione rispetto alle ipotesi immaginate dall’Assessore
Cipolla. Non siamo d’accordo sullo sviluppo urbanistico che è stato delineato
per questa città. Non siamo d’accordo sugli indirizzi fondamentali che
riguardano la politica sociale, sulla quale mi soffermerà brevemente tra poco,
non siamo d’accordo in buona sostanza sulle modalità di distribuzione delle
risorse che l’Amministrazione Comunale attua; anche questo è un argomento
che approfondirò tra poco quando parlerò anche qui delle politiche sociali;
non siamo d’accordo sulle non politiche, non sulle politiche, non politiche
della sicurezza che vengono portate avanti; non siamo d’accordo sulla
gestione di questo problema significativo rappresentato dalla presenza di
immigrati irregolari o clandestini, non siamo d’accordo in buona sostanza per
riassumere su un’idea precisa delle cose, cioè che questa Maggioranza
continua a parlare in maniera a mio giudizio apolitico della politica di
diritto, senza porre una congruente rilevanza ai doveri.
Sono state elencate una serie di situazioni di carattere sociale certamente
meritevoli d’attenzione, però d’altra parte non si pone mano a richiedere
l’esercizio dei doveri. E quindi c’è una continua sperequazione tra ciò che
sono i diritti e ciò che sono i doveri. Capisco che è molto più facile e di
maggiore appeal allargare la sfera dei diritti e capisco che sia magari un
pochettino più, come dire, difficile entrare nella sfera dei doveri, di chiedere
dei doveri, di chiedere delle prestazioni, però un’Amministrazione che
intende svolgere il suo ruolo fino in fondo questo lo deve fare.
Ed entro in merito della questione sociale. Ma il Sindaco diceva giustamente
nel suo intervento iniziale che San Giuliano è una città che ha un suo
dinamismo, che ha un trend di crescita di tipo anche economico a mio
giudizio abbastanza sostenuto, che si è raggiunta la cosiddetta piena
occupazione; d’altra parte però rispetto a questi dati positivi, sicuramente
positivi, frutti di flussi e di dinamiche di tipo economico-sociale, non
vengono determinate solamente dall’Amministrazione Comunale ma vengono
determinate dal mercato del lavoro, dall’economia in generale e quant’altro,
ebbene rispetto a questo dato il Comune ritiene di investire, già da anni a
71
questa parte, nel settore dei servizi sociali cifre consistenti e cifre che vanno
sempre aumentando.
Io questo tema lo voglio approfondire perché noi siamo cresciuti con un’idea
che ciascuno deve sostenere se stesso e badare a se stesso e alla propria
famiglia attraverso il proprio lavoro, possibilmente senza chiedere nulla alle
Istituzioni, ma conducendo una vita dignitosa col frutto del proprio lavoro.
Invece noi ci troviamo in una situazione in cui emergono una serie di bisogni,
alcuni Consiglieri li citavano prima, rispetto ai quali l’Amministrazione dà
delle risposte, alcune delle quali sono sicuramente positive perché rispetto
all’handicap, rispetto alla malattia, per una questione di dignità della persona
bisogna dare tutto il supporto possibile e immaginabile, ma quando io vedo
proposte per cui l’Amministrazione Comunale si determina, diciamo così, a
vendere il diritto di superficie e col milione di euro che va ad incassare, a
realizzare ulteriori case popolari, questo noi non lo condividiamo, non lo
condividiamo proprio perché noi siamo inseriti in un’area che rappresenta il
quarto polo produttivo della Provincia di Milano, un’area che non dovrebbe
avere problemi economici di questo tipo e quindi si creano bisogni, questa è
la mia impressione, si creano bisogni per poter dare delle risposte a questi
bisogni. Keynes diceva che si facevano le buche per poi ricoprirle, ecco
questo è un approccio che noi consideriamo sbagliato su questa questione,
cioè non è possibile che ogni anno cresca il numero di coloro che richiedono
l’accesso alle case popolari e che l’Amministrazione Comunale si deve
determinare a costruirne altre dopo che attraverso i Piani integrati di
intervento ha già acquisito, credo, un numero significativo di alloggi.
Cioè noi non possiamo pensare di poter dare una risposta a 250-300 famiglie
che sono in graduatoria, questo bisogna dirlo alle persone, non è possibile,
non
è
immaginabile,
perché
se
l’Amministrazione
vuole
fare
questo,
l’Amministrazione si determina ulteriormente verso un’idea di ridistribuzione
della fiscalità a completo svantaggio dei ceti medi produttivi e a favore di
una serie di situazioni, tutte rispettabili per carità, però non è detto che noi a
ciascun bisogno che emerge si debba dare una risposta a discapito di altri,
perché vede Consigliere Boglioli, i diritti costano, non sono gratis i diritti,
affermare un diritto in astratto è un conto, l’esercizio di quel diritto pone in
capo alla comunità dei costi e qualcuno questi costi deve pagarli. Non li
pagherà il beneficiario di quel diritto, li pagheranno altri per lui, quindi ci
vuole attenzione quando parliamo di queste questioni.
Un’altra questione che io noto a livello politico generale di questa
Amministrazione, ma come, dico io, si inasprisce, perché così è previsto nella
72
politica sulla sicurezza stradale, si inasprisce il controllo sugli automobilisti,
prefigurando un aumento delle sanzioni nella misura di 250.000 euro e non si
fa nulla per andare a verificare quello che a luglio io avevo presentato e che
questo Consiglio Comunale aveva approvato, per andare a controllare le
residenze a cui mi sembra sia adibito un solo operatore dei vigili, non si
controllano le residenze dove sicuramente ci sarà presenza di irregolari, di
extracomunitari irregolari o clandestini. Ecco, l’Amministrazione non ha il
coraggio di fare questo, quindi inasprisce il controllo sull’automobilista,
quasi che l’automobilista fosse, non lo so, una persona strana, tra virgolette,
un criminale e invece situazioni di evidente illegalità, di evidente illegalità
che sono sotto gli occhi di tutti, non vengono minimamente controllate e
verificate.
Ecco, questo è un aspetto che io giudico non tollerabile. Non c’è l’attenzione,
perché viene sottovalutato, ma perché questo probabilmente non fa parte
della cultura di questa Maggioranza, cioè non si capisce quello che succede
oggi a San Giuliano per esempio sulla questione della vigilanza urbana, è
stata intrapresa una strada a mio giudizio pericolosa, perché quando dall’aula
di questo Consiglio Comunale il nostro corpo di Polizia Municipale viene
villaneggiato, non è solamente un problema del corpo di Polizia Municipale,
è un problema che essi rappresentano l’Amministrazione Comunale al
contatto con il cittadino e quindi questo Consiglio Comunale, le Istituzioni
dovrebbero invece tutelare il nostro corpo di Polizia Municipale perché se
esso non viene rispettato dalle Istituzioni, tanto meno lo sarà dai cittadini e
invece io penso, ho sempre pensato e continuerò a pensare che la presenza di
una divisa nel territorio conta molto e conta molto se questa divisa
rappresenta l’autorevolezza dell’Amministrazione, invece vedo che vengono
perseguite politiche completamente diverse.
Questi sono errori che poi pagheremo, voglio dire, nel prosieguo degli anni,
perché queste questioni non è che poi le vediamo subito, tra l’altro io ho
l’impressione e qualche Consigliere Comunale lo aveva già accennato in
precedenza, che cominciamo a intravedere, così, dei Bilanci di previsione
caratterizzati da un certo impulso di tipo elettoralistico.
Qualcuno diceva prima che questo è il penultimo Bilancio di previsione
sostanziale prima dell’ultimo che avremo l’anno prossimo, io ieri ho
accennato al Sindaco che si è determinato in ritardo, si è determinato a
portare una riduzione a nostro giudizio anche poco significativa ma
comunque importante sotto il profilo del simbolo, dell’ICI, dicendo che
questa operazione è stata intrapresa nel momento in cui il Bilancio
73
dell’Amministrazione Comunale non è certamente quello più florido degli
ultimi anni, tanto è vero che noi pigliamo la parte corrente di Bilancio,
almeno così è dichiarato, con un disavanzo di circa 1 milione e mezzo di
parte corrente, 1 milione e 6, ripianato sostanzialmente da oneri di
urbanizzazione, da 1.400.000 di oneri di amministrazione. Questo per
smentire quello che lei diceva, Sindaco, ieri, quando lei ha detto che io avevo
detto una cosa strana, che gli oneri di urbanizzazione non vanno a coprire la
parte corrente. Ecco, questa è la migliore dimostrazione, il Bilancio viene
deliberato in pareggio perché lei prende 1.400.000 di oneri di urbanizzazione
e li butta sulla parte corrente, un’operazione legittima, serena, tranquilla,
trasparente, non ho nulla da dire, e però le cose stanno così, questo noi lo
dobbiamo capire, quando io dico che per sostenere la lavanderia o la stireria,
per fare un esempio banale, questa Amministrazione sarà costretta a
pianificare uno sviluppo urbanistico, perché se non entrano gli oneri di
urbanizzazione i servizi non li riesce a fare, perché se non entrano gli oneri
di urbanizzazione Genia muore perché ha bisogno di essere alimentata ogni
anno, questo è un problema strategico che io pongo all’Amministrazione,
penso che questo sia evidente.
Poi si può anche far finta di non capire e possiamo parlare anche delle cose
minime, possiamo parlare dei 5.000 euro delle domeniche ecologiche, o di
altre questioni.
Io penso che noi come Consiglio Comunale dobbiamo pensare al futuro di
questa città e dobbiamo trovare dei modelli di sviluppo di questa città.
Questo è il confronto che deve animare le forze politiche, non lo scontro
verbale, uno scambio di battute ci può anche stare, ma queste sono questioni
serie, queste sono questioni serie e su questo che io invito il Consiglio
Comunale a una riflessione se vogliamo fare bene, come dire, il nostro
mestiere.
Questi sono solamente alcuni temi, non mi voglio soffermare sugli altri, ad
esempio noi abbiamo proposto, per tornare alla questione della vigilanza
urbana, mi sembrava una cosa semplice, l’Amministrazione Comunale si
determina a un maggior controllo delle infrazioni stradali, recupera quei
soldi, perché non li utilizza ad esempio per porre fine a questa questione
investendoli in previdenza integrativa per i vigili urbani? Ci sono sentenze,
di Cassazione che lo permettono, con questa ipotesi sicuramente si porrebbe
fine a un contenzioso e questo passaggio invece non viene fatto perché si
preferisce investire 160-170.000 euro sulla vigilanza privata, a cui oggi però,
io non è che sono contro la vigilanza privata, per carità, dico soltanto però
74
che ci sarà un momento in cui quel sistema di gestione del servizio dovrà pur
essere rendicontato.
Ora, che in questa città vi sia una sensazione diffusa di insicurezza, ma io
penso che questo sia evidente a tutti, se qualcuno non lo pensa vuol dire che
forse non vive in questa città. Mi riferisco a situazioni che vengono riferite a
me, ma come vengono riferite a me penso che vengano riferite a tutti, ci sono
continue aggressioni, continui furti, continue rapine. Ora io non voglio dire
che, come ho già detto, che la situazione di San Giuliano è migliore o
peggiore di altre, io dico che noi dobbiamo operare nel contesto in cui siamo
stati eletti e quindi ci dobbiamo occupare della nostra città, ognuno si occupi
della sua, ognuno faccia le scelte che meglio crede, ma io dico che però
queste cose noi non le possiamo sottovalutare, non le possiamo sottovalutare
perché vuol dire che noi allora non siamo capaci di leggere le richieste e i
veri bisogni che vengono dalla cittadinanza.
Poi si fa un gran parlare di partecipazione, anche sulla questione della
partecipazione ci dobbiamo mettere d’accordo una volta per tutte, cioè a me
qualcuno mi deve spiegare nel concreto che cosa vuol dire partecipazione. Io
penso che ogni persona è libera di autodeterminarsi come crede e quindi noto
che se una persona ritiene di andare in qualche posto, di andare a vedere
qualche cosa, di partecipare a qualche iniziativa, può benissimo farlo perché
le iniziative sono lì, aperte e se non lo fa ci saranno altri motivi. Ora che
cosa può fare un’Amministrazione Comunale per favorire la cosiddetta
partecipazione? Ma, qualcosa ha detto anche Magri, dice: pubblicare dei
documenti,
stimolare
un
dibattito,
ma
non
è
che
è
compito
dell’Amministrazione Comunale portare le persone, prenderle dall’orecchio e
portarle nei luoghi dove decide l’Amministrazione, certo se l’Assessore alla
cultura realizza che io apprezzo, che ne so, una mostra sull’arte moderna, ho
visto che voleva realizzare una mostra adesso con opere di Mallé, Schifano,
non Schifani, Schifano, è un altro, è quello di Forza Italia… Schifano invece
è un artista… allora uno è un artista della politica e l’altro è un artista
proprio… è la battuta delle 12 e un quarto… Allora, probabilmente se
l’Assessore alla cultura è in grado di realizzare una mostra, spero con opere
significative di quel livello lì di artisti, io penso che la gente si muove di
casa e va a vederla. Probabilmente se mi realizza la mostra della ceramista
locale, diciamo così, che fa le tazzine, è un po’ più difficile che la gente si
muova e vada a vedere quella mostra.
Allora anche su questa questione della cultura dobbiamo intenderci bene, io
dico, io non credo francamente che lo spontaneismo culturale risolva tutti i
75
problemi, i luoghi di aggregazione, però io non credo che con l’autonomismo,
con l’autogestione, con lo spontaneismo culturale si vada troppo lontano; io
penso che l’Amministrazione Comunale ha il diritto e il dovere di realizzare
in San Giuliano degli interventi, delle manifestazioni culturali che possono
riguardare l’arte, possono riguardare il teatro in tutte le espressioni, la danza
perché no, di un certo livello; io sarei il primo, vedo di buon occhio perché la
cultura è un asset importante per costruire un’identità che molte volte su
questo territorio io vedo mancare, perché molti problemi che noi abbiamo, ma
anche problemi legati alla sicurezza, io non ho mai pensato che la sicurezza
sia un problema solamente di repressione, assolutamente, ha ragione anche in
parte la Consigliere Menapace quando dice è un problema anche di contesto
urbano, ma è un problema anche identitario, se tu hai una identità costruisci
una comunità, e quando c’è una comunità, c’è gente legata da legami
culturali, religiosi, sociali i più profondi possibili, è difficile vivere in
condizioni, come dire, di insicurezza, perché ti senti parte di una comunità e
quella cultura è un aspetto importante perché crei una identità su una città.
Quindi ben vengano quelle iniziative, dico solamente di non disperdere
troppe risorse perché sappiamo che anche le risorse della cultura sono sempre
quelle che sono, concentriamoci su alcune iniziative, tre, quattro, cinque
iniziative importanti, che comincino comunque a creare questo senso di
appartenenza alla nostra comunità, invece di disperdere le poche risorse che
ci sono a disposizione su una miriade di microprogetti che francamente, al di
là del puro dilettantismo, diciamo così, non fanno, e io non credo che il
futuro sia quello del dilettantismo, anche nella materia culturale.
Ecco io penso quindi che queste sono le cose più significative che occorre
dire rispetto a questo Bilancio, che non riguarda chiaramente solo questo
Bilancio, ma riguarda in buona sostanza la filosofia che è sottesa a questo
Bilancio. È
chiaro che c’è una risposta diversa a una serie di problemi, ci
sono delle priorità diverse, la Maggioranza di centro-sinistra ne individua
talune, noi ne individuiamo altre, crediamo che sia meglio intervenire prima
su alcune situazioni e dopo su altre.
Questo è quello che chiaramente ci divide, non voglio ovviamente entrare
anche in altre situazioni, perché poi non voglio qui parlare del centro
sportivo che comunque lei Sindaco lo ammetterà che c’è un ritardo evidente.
Ho visto il progetto, l’ipotesi di progetto della caserma dei carabinieri, quel
progetto
lì
non
va
bene,
già
lo
dico,
non
va
bene,
non
va
bene
architettonicamente ripeto, cioè non è pensabile costruire una struttura di
76
vetro-cemento, la parte dietro, nel centro di San Giuliano, non facciamo
questo scempio per favore, abbiamo il tempo.
Mi trova chiaramente favorevole sulla questione del cinema, se ne parlò nel
’99 di un cinema multisala, non fummo certamente noi a bocciarlo, altri lo
bocciarono il multisala; ben venga una struttura che a San Giuliano manca,
manca un posto dove fare teatro, perché il problema della cultura è sì un’idea
e di progetti, ma come ho sempre detto è un problema di struttura, se tu qui a
San Giuliano vuoi fare anche delle cose significative e importanti, purtroppo
oggi tu non hai gli spazi per farlo, non hai le strutture proprio, come dire,
fisiche, perché è chiaro perché la priorità delle Amministrazioni che si sono
succedute nel corso degli anni è stata quella di affrontare i bisogni
essenziali, i bisogni primari, tralasciando, come dire, questi bisogni che
secondo me oggi sono significativi e devono essere curati.
Io penso che San Giuliano, per riassumere un po’ il mio intervento, è pronta a
fare il salto di qualità, bisogna pensare forse un po’ meno alle case popolari e
un po’ più a iniziative teatrali, culturali, perché sono quelle che oggi a mio
giudizio questa città chiede; questo significherebbe un salto di qualità anche
nella percezione di San Giuliano, perché la popolazione di San Giuliano oggi
non è quella di 30 anni fa. Molte persone arrivano da Milano dove erano
abituati
a
certi
standard
di
offerte
che
qui
non
trovano,
c’è
un’alfabetizzazione crescente, sempre più gente studia di più, ci sono molti
più laureati e molti più diplomati di 20 anni fa, di 30 anni fa e a mio giudizio
si danno delle risposte, questa Amministrazione, almeno a nostro giudizio, da
delle risposte sbagliate perché a nostro giudizio non legge adeguatamente
bene la realtà che ci circonda, soprattutto la trasformazione della realtà che
ci circonda.
Presidente
Grazie mille consigliere Piraina. Ha chiesto la parola il Consigliere Mauro
Rossi, ne ha facoltà, prego.
Consigliere Rossi Mauro
Grazie Presidente. San Giuliano è sotto gli occhi di tutti, è una città che sta
crescendo non solo…
Presidente
Un
attimo
Consigliere
Mauro
Rossi,
allora
ripeto,
finché
c’è
una
maggioranza, non la mia maggioranza, la maggioranza, una maggioranza di
77
Consiglieri, io vado avanti nella discussione. Se riuscissimo a completare…
appunto vorrei finire se è possibile, quindi se riusciamo anche a essere un po’
più stringati nella… ecco, cosa pensiamo di fare allora? Non lo so… è chiaro
che un Bilancio non può essere approvato con la sola Maggioranza e
l’Opposizione assente, questa non sarebbe una bella cosa, sono le 12 e
mezz… chiudiamo gli inter… va beh, sentiamo l’intervento di Rossi dopo di
che non so, per me io non voglio decidere… Bene, Consigliere Mauro Rossi
prosegua.
Consigliere Rossi Mauro
No, chiedo scusa, però fino adesso tutti abbiamo ascoltato gli interventi di
tutti i Consiglieri che hanno parlato fino adesso, mi sembra poco rispettoso
per chi ha ascoltato e mi sembra doveroso anche concludere questa
discussione perché se no rimane una discussione limitata e monca. Io sarei
per chiudere comunque questo punto, poi vediamo a che ora arriviamo e di lì
possiamo pensare se procedere con gli altri due punti o rimandare a lunedì.
Però di sicuro questo punto mi sembra che sia corretto portarlo a chiusura,
perché una discussione che poi si procrastina ancora lunedì, perdiamo anche
il filo del discorso. A me piacerebbe una complessità di ragionamento e
ascoltare tutti quanti questa sera, anche perché, voglio dire, non è che poi…
siamo andati molto più in là per argomenti meno importanti, sul Bilancio
secondo me si potrebbe tranquillamente fare uno sforzo, visto che poi domani
è anche sabato. Questa è la mia proposta.
Presidente
Le sto dando la parola perché continui… Ah, bene, bene. Ma io sono… Allora
almeno arriviamo all’approvazione del Bilancio… Signori miei alle tre di
notte, non sarebbe la prima volta, è capitato rarissime volte in questa
legislatura ma in altre legislature abbiamo sicuramente finito anche alle 2 e
alle 3 di notte, non è che… E allora Consigliere Mauro Rossi proceda, vuol
dire che andremo avanti all’approvazione del Bilancio. Prego Consigliere
Mauro Rossi.
Consigliere Rossi Mauro
Allora volevo iniziare il mio ragionamento facendo un’analisi di quello che
sta diventando San Giuliano, che è una città che cresce dal punto di vista del
numero dei residenti, ma si sta anche trasformando come ha detto qualche
Consigliere prima di me, soprattutto dal punto di vista sociologico. Vi sono
78
nuovi arrivi di giovani coppie e di famiglie che si spostano dalla città, i cui
costi sono troppo elevati degli alloggi e trovano nella periferia una qualità di
vita migliore, servizi completi, scuole, asili, assistenza sanitaria di qualità e
a costi accettabili e sostenibili. Ho diversi casi di esempi di amici che si
spostano proprio da Milano e riscontrano nella vita di periferia, ma questo è
un dato anche oggettivo, una migliore qualità di vita, non c’è l’inquinamento
della grande città, si riesce meglio a sostenere i costi ed è una qualità di vita
notevolmente migliore.
Vi sono anche gli anziani che chiedono un’assistenza presso il proprio
domicilio, attività e spazi adeguati, attenzioni adeguate, vi sono gli immigrati
con cui bisogna dialogare per un inserimento nella vita sociale, evitando poi
conflittualità ed evitando di ricadere poi nell’illegalità, nello sfruttamento.
Queste problematiche trovano buone rispose nel Comune di San Giuliano
Milanese, che ha un grosso potenziale attrattivo per tutta la zona del sud
Milano. Lo ricordava anche il Sindaco nella sua relazione, dal punto di vista
anche dell’acquisto della casa, dell’aumento della popolazione, San Giuliano
riceve molte persone dai territori limitrofi.
Tutto questo non è un caso, perché la scelta di base dell’Amministrazione di
San Giuliano è stata sempre quella e oggi maggiormente perché pur nella
difficoltà oggettiva che tanti enti locali hanno di mantenere inalterate le
risorse e non è un caso, non è un caso che la tutela dell’infanzia, l’assistenza
agli anziani, l’aiuto a chi presenta situazioni di particolare difficoltà
rimangono i capisaldi dell’azione amministrativa e sono le linee che
demarcano quell’azione politica della nostra città.
Mi sembra troppo riduttivo dire che non bisogna dare le risposte a chi ha
necessità, perché anche da noi, ed è un dato oggettivo, il divario fra
ricchezza e povertà è aumentato, tanto gente fa fatica ad arrivare alla fine del
mese.
E
questo
nonostante
la
ripresa
economica
che
tutti
abbiamo
evidenziato, che si vede, si respira anche nell’aria e anche nel Comune di San
Giuliano si vede una maggiore vivacità dal punto di vista dell’occupazione e
del
commercio.
Naturalmente
le
difficoltà
all’interno
della
famiglia
l’abbiamo visto anche la scorsa settimana con l’aumento dei tassi di interesse
sui mutui, che è una grossa fetta di stipendio, se la porta via con i mutui. Non
oso immaginare qualora i mutui dovessero aumentare ancora di solamente un
quarto di punto quante persone sarebbero in difficoltà ed ecco poi la
necessità di pubblici alloggi.
E proprio in quest’ottica che il nostro gruppo, insieme alla lista civica,
condiviso
poi
da
tutto
il
resto
della
79
Maggioranza,
riportato,
ripreso
dall’Amministrazione, ha ritenuto importante mantenere anzi diminuire
l’aliquota ICI, mantenere il prelievo IRPEF al minimo consentito dalla legge,
e questo effettivamente è il Comune con la tassazione minore rispetto a tutti
gli altri, sia dal punto di vista delle tariffe che del prelievo fiscale, di un
buon 40% rispetto alla media degli altri Comuni della zona.
Ecco perché il nostro gruppo intende favorire una politica che va incontro
alle necessità di tutti i cittadini esprimendo progetti di interesse pubblico e
di sostegno, quindi superiamo le faziosità, noi quello che vogliamo è proprio
un progetto complessivo alla città che va incontro ai favori della maggior
parte dei cittadini.
I punti fondamentali, l’hanno richiamato tanti Consiglieri, riguardano la
sicurezza ma la sicurezza non è solamente la sicurezza del territorio, il
presidio del territorio, anche la sicurezza di riuscire a mantenere la propria
casa, di riuscire a mantenere il proprio lavoro, la sicurezza dell’ambiente che
ci circonda e anche la sicurezza di avere una sanità che funziona e da risposte
alle necessità della popolazione.
La sicurezza del territorio, come già esposto anche nelle relazioni dei vari
Assessori, è stata implementata con il servizio di vigilanza privata, fra l’altro
fra una settimana, da quello che ho visto, andrà sottoscritto un patto locale
per la sicurezza urbana delle aree produttive del sud Milano, mi sembra che
sia giovedì o venerdì prossimo, che è un importante accordo sovracomunale
garantito anche poi dall’associazione di categoria della Confindustria.
È chiaro che ognuno deve fare la sua parte, il Comune ci mette risorse, ci
mette motivazioni, interessi e dà delle risposte, però anche le forze
dell’ordine devono ottemperare a quelli che sono gli impegni ai quali sono
chiamati.
La sicurezza del lavoro, altro aspetto estremamente fondamentale, oggi c’è
un’incertezza, una precarietà soprattutto per i giovani che vivono la
quotidianità, tanti non possono accedere a un mutuo o comunque hanno
difficoltà a presentare una busta paga con un contratto a tempo indeterminato
e pertanto non hanno diritto ad avere la prima casa, ecco un’altra criticità. E
questo è una risposta che il Comune non può dare, ma è un forte richiamo che
il governo nazionale deve prendersi in carico.
Il comune di San Giuliano ha tante opportunità di lavoro sul suo territorio, lo
dicevano altri consiglieri, quarto polo produttivo a livello provinciale, e in
più qual è stata la politica ancora di questa Amministrazione? Quella di
favorire la riqualificazione di nuove aree che hanno perso la loro funzione,
meno logistica più produzione, e questo l’abbiamo fatto di recente con
80
l’adozione del nuovo azzonamento commerciale del comparto di Sesto
Ulteriano, vanno proprio in favore di questo aumento di posti di lavoro.
La
sicurezza
ambientale,
vogliamo
riqualificare
il
Redefossi,
stiamo
riqualificando il Redefossi, spostiamo i tralicci, l’aumento della pubblica
illuminazione,
che
questo
è
un
altro
fattore
di
sicurezza,
il
nostro
emendamento che poi è stato recepito va ad aumentare l’illuminazione
pubblica per una maggiore vivibilità, per una maggiore sicurezza e anche per
il
decoro
della
nostra
città,
mi
sembrano
tutti
aspetti
estremamente
importanti. Già in cantiere abbiamo la stazione di via Tolstoj, l’ampliamento
della scuola della piazza Italia, Zivido via Gogol, il centro di assistenza per
l’Alzheimer, tutte cose che vedono questa Amministrazione come progetto
per il 2007.
Ecco anche qua vorrei portare alcuni indirizzi, alcune sollecitazioni.
Sicuramente la priorità, l’accelerazione del centro sportivo che non può più
attendere, è inutile continuare a girarci intorno, il centro sportivo manca, una
delle priorità per quest’anno deve essere la messa in cantiere di questo centro
sportivo, la riqualificazione dell’ex caserma, la realizzazione del Parco dei
Giganti e un altro aspetto che mi sento di richiedere con estrema chiarezza
ma anche come estrema urgenza è l’adozione del Piano urbano del traffico,
perché è uno strumento necessario che la città chiede, perché non si può più
aspettare di definire una politica idonea per una situazione che diventa
sempre più pesante dal punto di vista di viabilità, basti ricordare insomma
che sulla città di San Giuliano ci sono circa 65.000 veicoli il giorno, questo
dovrebbe essere un dato che rende bene l’idea di quello che vogliamo.
Vogliamo continuare a realizzare una città, la città che abbiamo promesso ai
sangiulianesi, ecco quello che stiamo facendo.
Questo Bilancio va visto però di pari passo con i Bilanci che sono stati il
budget operativo di Genia e il Bilancio di ASF, perché nella globalità delle
risposte che andiamo a dare è importantissimo il ruolo delle aziende
comunali. Abbiamo avuto dimostrazione nei giorni scorsi di come il lavoro,
gli obiettivi che hanno presentato le nostre due aziende siano di altissimo
livello e sono tutti ragionamenti che sono strettamente correlati l’uno con
l’altro. Abbiamo investimenti sul nostro Comune tra gli 11 milioni presentati
da Genia e i 3 che sono presentati nel programma triennale delle opere
pubbliche per l’anno 2007 arriviamo insomma a un buon 14 milioni di euro di
investimenti e scusate se è poco.
Questo è un programma serio che è condiviso da una maggioranza motivata,
infatti anche per questo gli emendamenti presentati dai gruppi consiliari
81
danno un valore aggiunto al Bilancio, come poi diceva anche la Consigliera
Menapace sono tutti stimoli che vanno incontro a un miglioramento di quelli
che sono i programmi che ci siamo dati.
In conclusione confermo l’appoggio e il sostegno al Sindaco e alle linee
programmatiche della Maggioranza per il governo della città per l’anno 2007,
fermo
restando
di
evidenziare
che
dare
risposta
alle
necessità
della
cittadinanza, tante richieste di pubblici alloggi, di servizi, è un must che noi
dobbiamo perseguire, non si può delegare a nessun altro la risposta ai nostri
cittadini. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Rossi. Ci sono altri interventi? Consigliere Mercanti,
prego… quanto stabilisce l’art. 57 del nostro Regolamento, quindi do per
scontato, perché dovrei metterlo ai voti ma mi sembra che finché una
maggioranza… il punto si inizia e si finisce, lo dice il nostro Regolamento,
dice anche al secondo comma: può decidere all’inizio o nel corso di
un’adunanza di proseguire fino al termine della discussione, lo dice. Non ho
capito… sì ma anche nel corso dell’adunanza, siamo ancora nel corso
dell’adunanza.
Ripeto,
diventa
praticamente
qualcosa
del
genere,
cioè
se
c’è
una
maggioranza, ripeto non la mia maggioranza, una maggioranza che garantisce
la sua presenza io… e quindi chi vuole di fatto andare avanti, io devo andare
avanti. Il Consigliere Mercanti ha chiesto la parola, prego.
Consigliere Mercanti
Sono sempre il solito sfortunato, anche quando vado a Gardaland ci sono 100
posti sono sempre il 101… 102… Va beh, accelero.
Presidente
Prego, prego, certo che deve accelerare!
Consigliere Mercanti
Arrivo poco dopo l’intervento del capogruppo Rossi che ha dato un’ampia
panoramica della situazione, per cui molti altri hanno già toccato altri
interventi, non mi voglio ripetere. Voglio concentrarmi su due argomenti,
quello che riguarda la questione della sicurezza, che è stata citata da molti
82
questa sera e poi anche un piccolo inciso sull’ambiente, per una questione
diciamo mia personale di vissuto esterna, non per incarichi di commissioni o
cose di questo genere.
Dunque io sono presidente della Commissione Sicurezza e questa sera ho
avuto la conferma che sostanzialmente, non so se è una fortuna o una
sfortuna, i problemi che gravitano, che ci sono, che insistono sulla nostra
città, sono un po’ i
problemi sostanzialmente di carattere non solo nostro
comunale, sono extracomunali, provinciali, regionali e nazionali. Questo non
mi conforta, però sostanzialmente ribadisco un concetto espresso altre volte
perché da Presidente della commissione mi sentirei a disagio se riunendo la
commissione, come non sta avvenendo, non certo per non volere o per
inerzia, anche riunendola ogni 15 giorni sarebbero cambiate le cose; secondo
me no. Io ad esempio un’idea ce l’avrei per convocare una commissione.
Magari proviamo, stando sempre nell’ambito della discussione, a parlare un
po’ di videopoker, ad esempio, facciamo una commissione e andiamo magari
a discutere, a sentire le opinioni di tutti, di queste dannate macchine che
rovinano le famiglie in un senso e poi sono fonte di forte disagio e reclame e
lamentele da pare di commercianti, perché subiscono furti. Discutiamo e lo
metteremo in programma se non ci sono ostacoli in termini temporali o cosa
altro, per discutere di questo argomento. Entriamo un attimino nella
questione, allora abbiamo detto è un problema che va affrontato quello della
sicurezza ragionando forzosamente a livello nazionale.
Io amo questa città, voglio bene a San Giuliano, adesso risiedo altrove perché
è stato un errore la scelta di andar via fatta in gioventù e fatta perché
probabilmente a quei tempi non vedevo quelle caratteristiche che cercavo in
quel periodo, però io voglio bene a questa città, se io mi sono candidato e
sono Consigliere Comunale in questo momento non lo faccio per nessuno…
cioè ognuno di noi ha le sue motivazioni, ma lo faccio perché voglio
veramente essere rappresentativo della cittadinanza e fare un qualche cosa di
positivo.
Io sto vedendo sostanzialmente che in questi periodi arrivano dei segnali da
parte di alcuni cittadini che mettono anche un pochino di confusione, io
prendo esempio dal quartiere Serenella, io Serenella l’ho visto con occhi
positivi perché secondo me è il quartiere che nell’arco degli anni ha avuto il
maggior progresso, il maggior miglioramento e questo sicuramente grazie
anche al lavoro che ha fatto il comitato di quartiere.
Adesso non capisco, io leggo degli articoli sul giornale, se questo quartiere è
ancora in fase di evoluzione, se è un’involuzione, io ho visto delle cose
83
tremende: benvenuti all’inferno, spaccio, baby gang e allora l’altro giorno
cosa ho fatto? Visto che sfortunatamente non ho grandi occasioni per andare
sul posto, sono andato a parlare con qualche conoscente, con quelle poche
persone che conosco, in una situazione, in un contesto assolutamente, ve lo
garantisco, apolitico.
Ho parlato con un commerciante, un commerciante con cui avevo avuto uno
scambio di opinioni quattro o cinque anni fa, un commerciante che in questi
anni ha rinnovato il negozio e che sta investendo ancora a livello locale e che
qualche anno fa mi disse questa frase, io voglio fare proprio il ruolo del
portavoce del cittadino: a Serenella stiamo bene. Quattro anni fa. Io tre o
quattro giorni fa, in previsione di questa discussione, sono andato sul posto
e, premetto questa persona non sa del mio incarico, né di Consigliere
Comunale e neanche presidente della Commissione della Sicurezza, gliel’ho
detto dopo, anche se è una persona solida, franca, non avrebbe cambiato
certamente la sua opinione e mi ha riportato queste testuali parole: io sono
arrabbiato con i commercianti perché non vogliono investire, non credono in
questa… non credono nel quartiere, abbiamo dei colleghi che hanno
guadagnato e hanno guadagnato bene in questo cantiere, potrebbero farlo
ancora adesso… e io avevo davanti agli occhi il suo negozio rinnovato, non
potevo che… cioè ho creduto alle sue parole e sostanzialmente adesso sono
peste e corna contro il quartiere, quartiere con cui si sono magari anche
arricchiti, comunque con cui hanno vissuto e hanno vissuto bene.
E allora il problema qual è, la sicurezza o l’integrazione? Perché poi
l’integrazione dei cittadini extracomunitari, perché poi gira gira quando parli
col cittadino, perché poi ho anche parlato con qualche privato cittadino, cioè
quando stringe l’argomento il problema è quello lì, lo spaccio c’era 20 anni
fa e c’è anche adesso, adesso però… ma 20 anni fa io ho visto anche qualche
mio coetaneo steso con sopra il lenzuolo, ma questo non è che deve renderci
contenti,
renderci
felici
adesso
forse
perché
prima
era
peggio,
però
francamente qui se noi non vogliamo rimboccarci le maniche e affrontare
veramente la questione, non il problema, la questione dell’integrazione, qui
si stanno creando due muri dove sostanzialmente le comunità di stranieri
vivono una realtà a sé e noi viviamo una nostra realtà, guardandoci l’un
l’altro sempre più con diffidenza.
Io personalmente non ho grandi proposte, io ricordo che quando ero ragazzo
mi dava fastidio quando si parlava, al di là dello scherzo della parola terun,
della battuta di terroni, io sono contento di capire tutti i dialetti, cioè di
capire insomma, a parte i dialetti stretti, e adesso sono contento di avere la
84
possibilità di confrontarmi con delle persone… prego… ah, è una scuola di
lingua, eh ma voglio dire capire i dialetti, poi magari anzi sicuramente
incespico sul latino però è meglio, a mio avviso è meglio capire i dialetti che
il latino, perché se dicono qualche parolaccia in dialetto…
Va beh, niente, questa situazione mi rattrista perché non riesco a capire qual
è la reale situazione del Serenella. Mi dispiace che non c’è nessun abitante
del Serenella perché mi piacerebbe parlare con loro direttamente per capire in
realtà se è una situazione di evoluzione o di involuzione.
Velocizzo, per quanto riguarda il discorso dell’ambiente, io ho visto nella
relazione dell’Assessore Cadoni un piccolo
particolare, era in coda, a
riguardo degli orti, non so se c’era anche l’anno scorso o cosa. La situazione
degli orti magari non è quella che farà cambiare l’andamento della nostra
città, però sicuramente ci sono delle realtà dove ci sono degli anziani che
hanno preso possesso di questi territori da tantissimi anni, quindi alla prima
occasione se ci sarà la possibilità di andare un pochino più a fondo sui
metodi e sulle soluzioni che si vorranno adottare per diciamo rendere libere
queste aree, sarebbe meglio.
Un’utile indicazione la posso dare, in questo momento sulla via Marignano,
nel primo tratto, staccando dalla SP 164, il lato sinistro, ci sono due realtà
piuttosto grosse che sono abbandonate, per cui direi che salviamo capra e
cavoli cominciando magari a liberare queste due realtà prima che magari un
qualcuno le occupi e poi dovremmo fare cuore duro. Non so qual è la forza
che si vuole mettere in campo per risolvere questo problema.
L’ultimissima cosa al riguardo della raccolta differenziata, se ne è parlato
l’altra sera con Genia, questa sera non si è toccato questo argomento
giustamente, però si è parlato di punti, 50%, 45, 63, chiedo gentilmente se si
riesce ad aumentare la percentuale a livello dei palazzi comunali, dove mi
sembra che sia un pochettino bassa. Se c’è la possibilità, io vedo che con un
minimo
sforzo
riusciamo,
sicuramente
non
cambieremo
con
i
palazzi
comunali la percentuale che resterà sempre la stessa, però ecco ne veniamo
fuori meglio nei confronti anche dei cittadini, ammesso che ci siano dei
margini di miglioramento.
Una battuta, Consigliere Magri quando ha detto che era a Melegnano con i
suoi amici, se eravate tutti di San Giuliano mi viene un po’ come il discorso
delle tasse, quando si dice: se tutti le paghiamo cala il gettito, cioè la
richiesta… no, se tutti andiamo a Melegnano e probabilmente prendiamo tutte
le persone di San Giuliano che sono là e le riportiamo qui a San Giuliano,
magari cominciamo a rivivacizzare… beh, intanto cominciamo a tornare qua e
85
ne discutiamo, anche perché Melegnano tante volte sembra l’isola felice,
parliamo di sicurezza, mi permetto, perché sono residente a Melegnano, a
Melegnano le vetrine stanno accese, però anche a Melegnano la questione
sicurezza ho visto sui giornali è un disastro, cioè è sottoposta anche questa
città ad assalti, anzi se facciamo la percen… no, non voglio dire è così,
punto, non è mal comune mezzo gaudio, però voglio dire la vetrina accesa è
una questione positiva. Sicuramente che rimane accesa fino alle 10, alle 11,
però i peggiori delinquenti comunque intervengono durante la notte, quindi
questo è un passaggio che va beh… Sì, ne avevo altre due o tre cose, però è
l’una meno dieci. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Mercanti. Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri
interventi io do la parola al Sindaco per la replica. Prego signor Sindaco.
Sindaco
Non sarà una replica ma riprendo alcuni interventi. Io devo dire che forse per
la prima volta, magari sono ingeneroso ma interventi così carichi, diciamo
carichi di verità, cioè disgiunti da quelle ruggini, da quelle tensioni che sono
magari prima o subito dopo situazioni elettorali, io stasera ho visto un
dibattito, ho ascoltato un dibattito sicuramente di alto profilo. Devo dire che
da parte dei Consiglieri della Minoranza sono emerse anche delle indicazioni
estremamente utili e considerazioni che sono per buona parte condivisibili.
Io parto dall’intervento di Bordoni per fare qualche breve riflessione. Una è
quella legata alla partecipazione, ne stiamo discutendo da un po’ di tempo,
sulla partecipazione noi abbiamo notato questo, abbiamo notato che da parte
dei cittadini c’è una richiesta di confronto diretto con l’Amministrazione
senza mediazione, diciamo questa è la modalità di approccio principale; poi
ci sono gruppi di cittadini portatori di interessi, che comunque in una realtà
che si sta frantumando sempre di più perdono un po’ il loro peso specifico
all’interno della nostra città.
Noi vorremmo tentare di partire da un percorso di partecipazione per fare in
modo che la gente ritorni in qualche modo a un rapporto di carattere più
collettivo con la pubblica Amministrazione, lo vogliamo fare però al di fuori
di alcuni schemi che nel passato hanno forse imbrigliato troppo e non hanno
fatto decollare alcune realtà, come ad esempio quelle dei Consigli di
quartiere, cercando di lasciarli aperti in maniera molto dinamica alla
partecipazione dei comitati locali o di gruppi spontanei, cioè facendo in
86
modo che la partecipazione non sia una partecipazione sulla base di
appartenenza a forze politiche o a orientamenti di carattere politico, ma
proprio perché il contatto, il rapporto sia il più franco possibile e più scevro
da condizionamenti proprio di carattere politico, perché molto spesso in
passato, anche se funzionavano poco, però i Consigli di quartiere erano
emanazioni dirette o indirette delle stesse forze politiche per buona parte di
governo della città.
E credo che quello che si sta avviando invece possa essere un percorso
davvero interessante per il futuro della nostra città e questo lo vedremo già
nei prossimi mesi, o meglio per la verità un percorso che è già partito, ha già
avuto dei suoi momenti di incontro, di analisi e di approfondimento e che poi
avrà sicuramente un motore a pieno carico nel corso delle attività del 2007,
perché noi vorremmo costruire il prossimo Bilancio davvero in maniera
partecipata, sulla base anche di alcuni crismi che deriveranno da delibere
adottate da questo Consiglio Comunale.
Sul Difensore Civico mi soffermo un istante. Abbiamo fatto ancora una volta
il bando, non ci sono figure che sono rispondenti al bando, adesso
chiederemo a qualche Comune dei dintorni che ha istituito la figura del
Difensore Civico di convenzionarci e di far decollare anche all’interno del
Comune di San Giuliano questo tipo di figura, altrimenti rivediamo il bando,
l’abbiamo già fatto tre volte, però alla fine quello che ne scaturisce non rende
merito alla città, al bisogno che ha questa città di una figura qualificata, per
cui stiamo valutando con altre Amministrazioni di questo territorio e vedere
di fare qualcosa assieme in maniera tale che il Difensore Civico almeno una
volta la settimana sia presente all’interno del Comune di San Giuliano.
Le altre cose non le vorrei riprendere perché sono comunque cose in parte
condivise e sulle quali si sta lavorando e credo che anche i ragionamenti di
questa sera ci dicono che noi dobbiamo trovare delle modalità di relazione
anche al di fuori del Consiglio Comunale, anche al di fuori dei punti che sono
in discussione, perché noi ci troviamo qui per adempimenti obbligatori per
legge e poi ci rimane sempre poco tempo per fare approfondimenti su materie
che invece vedo e capisco che sono di interesse più generale, questo tema
dell’informazione,
un’informazione
più
diffusa,
un
coinvolgimento
più
allargato dei Consiglieri Comunali, questa è una strada sulla quale noi
dobbiamo continuare a lavorare. Perché vede Consigliere Magri, per lei
paradossalmente anche se da solo, tra virgolette, magari nella gestione del
sito o si fa aiutare da qualche amico, è sicuramente più semplice che per un
Comune, perché questo è un Comune che ha diciamo una proiezione verticale
87
all’interno dei propri settori, ma una scarsa propensione a lavorare in
orizzontale, quindi si parlano poco un settore con l’altro, mentre ogni
appartenente al proprio servizio si sente fortemente fidelizzato al servizio,
ma non c’è una relazione molto stretta che ci consenta di mettere in rete tutta
una serie di situazioni. Però è chiaro che quello che sta facendo lei serve
anche da stimolo all’Amministrazione, perché se lo riesce a fare un
componente di un gruppo consiliare, a maggior ragione l’Amministrazione si
deve muovere, si deve dotare di tutta una serie di attività.
È vero che sulla questione della sicurezza c’è un po’ di confusione, noi però
dobbiamo allo stesso modo anche chiarire alcuni aspetti. Io lo ripeto, per
quanto riguarda la Polizia Locale noi possiamo fare bella figura nei confronti
degli operatori o dire che invece di spendere 100.000 euro, 150.000 euro per
la Polizia privata, li potremmo girare per esempio sulla parte premiale della
Polizia Locale; purtroppo non è possibile, tra l’altro per quanto riguarda la
previdenza
integrativa…
il
Consigliere
sufficientemente
informato,
l’Amministrazione
ha
inteso
perché
introdurre
Piraina
è
andato
via,
fin
dalla
prima
il
concetto
della
non
è
proposta
previdenza
integrativa e anche nell’ultima proposta formalizzata abbiamo ulteriormente
irrobustito questa partita, però noi dobbiamo anche cercare di stimolare le
figure che sono preposte e che spesso stanno nascoste rispetto all’esercizio
del proprio ruolo, di garantire sicurezza su questo territorio, che cercano di
stare ai margini, cercano di fare in modo che tutto diventi elemento di
discussione politica ma ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, e
mi riferisco in particolare alle forze dell’ordine.
Ho utilizzato una battuta qualche sera fa perché adesso è un periodo che i
Carabinieri di giorno girano e mi dicono che però di sera non si vedono;
allora io ho risposto: perché sono tutti in televisione a fare le fiction sui
Carabinieri… Però questo è un dato di fatto, cioè non si può pensare che il
Comune diventi il ricettacolo di tutto ciò per cui altri vengono meno rispetto
alle proprie responsabilità. L’Azienda Ospedaliera piuttosto che l’ASL
chiude
un
servizio
e
si
chiede
al
Comune
di
attivarlo,
il
servizio
metropolitano milanese dei riduce le linee di trasporto urbano e si chiede al
Comune di attivarsi, cioè la sicurezza non può essere un tema che venga
lasciato in mano a un Sindaco, un Sindaco non può avere le competenze per
gestire un problema così pesante come quello della sicurezza, bisogna che gli
organi preposti, attraverso una rete, certo, non lasciando soli gli Enti locali,
ma facendo in modo che gli Enti locali diventino un elemento di sinergia,
però tutti quanti poi si lavori per definire un percorso e anche un progetto
88
che sia mirato alle singole realtà. Perché non tutte le realtà sono uguali, noi
abbiamo dei poli industriali particolarmente grandi che altri Comuni non
hanno, Melegnano è un fazzoletto e diventa probabilmente più controllabile,
poi non conosco quella realtà, sicuramente la parte urbana è più circoscritta,
noi abbiamo invece una situazione più disparata come dicevo anche prima.
Sul resto abbiamo voluto fare una cosa perché, badate bene, a volte gli
amministratori, e noi per primi, assumiamo delle decisioni in maniera troppo
superficiale e senza entrare nel merito e per decidere bisogna conoscere. I
dati per esempio del Modello Unico del 2004 dicono che il 70% della
popolazione di San Giuliano… allora in base alle dichiarazioni dei redditi,
considerate un dato, a San Giuliano si raccoglie e si produce ricchezza per
circa 310 milioni di euro, cioè una cifra consistente, l’IRPEF di tutti noi
cittadini sangiulianesi è intorno ai 310 milioni di Euro; il 70% di questi 310
milioni arrivano tutti fino a 30.000 euro di reddito l’anno, quindi vuol dire
che la stragrande maggioranza della popolazione sangiulianese ha un reddito
pro capite, la popolazione attiva ovviamente perché stiamo parlando di circa
25.000 denunce fatte a San Giuliano, di queste 25.000 denunce ce ne sono
21.000 sotto i 30.000 euro e comunque queste 21.000 sotto i 31.000 euro
producono complessivamente una massa di denaro intorno al 70% dell’IRPEF
prodotta. Quindi vuol dire che abbiamo un vasto strato di popolazione che
vive in condizioni sicuramente non come quelle che descriveva ad esempio il
Consigliere Piraina, per cui la realtà va conosciuta bene e sulla base di una
conoscenza profonda della realtà si possono poi attuare anche delle politiche
di ridistribuzione del reddito.
È vero quello che dice il Consigliere Piraina, che il Comune di San Giuliano
destina quest’anno 1.400.000 euro
di oneri di urbanizzazione sulla parte
corrente, ma per fare che cosa? Per la manutenzione ordinaria e per la
restituzione dei mutui, non certamente per finanziare la spesa corrente.
È per questo che entrando meglio nel merito, ma probabilmente per entrare di
più nel merito servono dei dati, serve un rapporto più stretto, bisogna che noi
facciamo un passo in avanti per riprendere le cose che diceva il Consigliere
Magri, si aspettava un segnale di apertura; probabilmente io il segnale di
apertura lo intendevo già allegato diciamo come parte integrante alla
relazione con quel documento che avevo fatto un paio di mesi fa, perché
serve aprire, serve contaminarsi.
Noi abbiamo molto spesso giocato a chi si contrapponeva di più all’altro e
invece per il semplice fatto che ci si confronta, per il semplice fatto che ci si
ascolti, noi rafforziamo anche un sistema di valori democratici che è
89
rappresentato all’interno di questa Assemblea da tutte le componenti di
questa Assemblea; sicuramente ci sono stati degli errori e io mi ci metto per
primo
nell’elenco
di
coloro
che
magari
hanno
aiutato
questa
contrapposizione, ma dobbiamo adesso cercare davvero di fare tutti qualcosa
in più per entrare meglio nel merito dei problemi, ma in maniera avulsa da
contesti di raccolta di consenso o di briciole di gloria come qualcuno
purtroppo ancora in questo Consiglio Comunale tende a fare. Perché dire che
i vigili sono tutti bravi, saremmo tutti d’accordo in una definizione del
genere, sono lavoratori, sono peraltro lavoratori di questo Ente, che fanno un
lavoro che certamente è disgraziato, però non basta dire, l’avete sentito anche
voi, i Capigruppo che c’erano quella sera, l’ho sentito io e l’avete sentito
voi, l’affermazione: questo Comune ha in mano una Ferrari e la utilizza come
una Cinquecento. Mi piacerebbe poi, perché lo dovremo fare, lo faremo, anzi
è un impegno solenne che io mi assumo, fare una valutazione di merito sugli
aspetti organizzativi del funzionamento della Polizia Locale, anche per capire
davvero quali dinamiche ci sono dietro, perché io lo dico, faccio il Sindaco,
porto una responsabilità e molto spesso mi vengono addebitate anche
responsabilità che non ho, ma che devo comunque portare perché questo è il
ruolo, quando però quegli stessi che dicono che hanno una Ferrari che viaggia
come una Cinquecento, sono poi quelli che si fanno fare i certificati medici
che non possono andare in bicicletta perché hanno tutti le emorroidi, perché
non vanno a piedi perché vogliono essere almeno in due, perché San Giuliano
è come il Bronx, c’è paura a camminare a piedi… allora bisogna che ognuno
faccia uno scatto in avanti, perché non basta dire: noi vogliamo, ma quando si
vuole bisogna anche dare. Perché se poi facciamo un’analisi, e chiudo, a San
Giuliano la Polizia Locale in questi anni non fa più l’accompagnamento dei
cortei funebri, non fa più lo stato di utenza pesi e misure, non esercita più
tutta una serie di attività che abbiamo demandato ai volontari davanti alle
scuole e allora bisogna avere anche il coraggio di dire che dal punto di vista
lavorativo si è venuto meno ad alcune attività che prima era attività di
carattere curriculare, abbiamo introdotto le figure amministrative che prima
non esistevano all’interno del corpo, facciamo un’analisi, una disamina seria,
dopo di che tutti quanti saremo anche più consapevoli sulle azioni più
adeguate da adottare.
Noi ci siamo presi l’impegno di cercare di chiudere la piattaforma nel più
breve tempo possibile, speriamo di trovare consenso perché il passo che
abbiamo fatto è stato un passo davvero forte e importante, ci siamo presi
l’impegno a rimpinguare l’organico, è scritto nella relazione, in questi giorni
90
si sta tenendo il corso concorso presso il nostro comando di Polizia Locale,
quindi introdurremo da subito due agenti e poi ci confronteremo e assieme
tutti quanti, Maggioranza e Minoranza, cercheremo di individuare gli
indirizzi e le soluzioni migliori per venire fuori da questa situazione.
Io credo, per chiudere, che il Bilancio di quest’anno dia comunque una
risposta importante in termini sociali, in termini di arricchimento culturale
per il nostro territorio, perché il welfare è la crescita delle attività culturali
della città, io credo che rappresentino da sempre un caposaldo della nostra
città e su questo dobbiamo continuare a lavorare, certo impegnandoci di più,
mettendoci maggiore attenzione e cercando di fare in modo che le aziende
diventino un elemento strutturale che finanzi alcune parti delle attività
dell’Ente,
perché
sull’autonomia
ancora
fiscale
non
degli
è
Enti
compiuto
locali,
il
un
passaggio
rinnovo
del
fondamentale
Codice
delle
Autonomie, la compartecipazione all’IRPEF, il governo nei prossimi giorni
ha promesso che farà qualche intervento sull’ICI e vedremo che effetti
produrrà anche per il nostro Comune, oltre che per le tante altre realtà che
fanno fatica.
Noi abbiamo questa fortuna, e chiudo, ma l’80% dei Comuni ha fatto
quest’anno con i Bilanci interventi di innalzamento dell’IRPEF o interventi
di innalzamento dell’ICI, per cui vuol dire che ci sono tantissime realtà che
vivono condizioni di maggiori difficoltà; non vuol dire che noi dobbiamo
essere diciamo di manica più larga, dobbiamo cercare di essere sempre più
responsabili e soprattutto cercare di fare in modo che il cittadino che sta
fuori di qui non sia qualcuno a cui guardare magari con un po’ di fastidio, ma
è quello a cui noi dobbiamo destinare dei prodotti, non delle procedure,
perché, chiudo per davvero, la questione che sollevava il Consigliere Bordoni
anche sull’Ufficio Tecnico, è frutto di una eccessiva burocratizzazione che
vige in questo paese, dettata dalla Merloni, del Codice Appalti, da tempi di
pubblicazione biblici e da procedure che sono veramente farraginose, noi
avendo trasferito a Genia tutta una serie di attività, resta aperto un
ragionamento che stiamo affrontando coi nostri uffici già da tempo anche
sull’esercizio del controllo analogo, di chi fa che cosa, però abbiamo
accorciato e ridotto tantissimo i tempi di realizzazione delle opere sul
territorio e su questo poi dobbiamo ancora fare tutta una serie di passaggi.
Ci sarebbero tante altre risposte da dare, tante altre considerazioni di fare,
però mi fermo qui. Abbiamo cercato di dare un Bilancio alla struttura
organizzativa che ha bisogno comunque di operare perché siamo già alla metà
di marzo e soprattutto ai cittadini una ricaduta in termini positivi e dei
91
segnali, anche sotto il profilo socioeducativo, per creare questa rete di
solidarietà che sul territorio è molto attiva e che noi abbiamo bisogno
comunque di rinforzare. Grazie.
Presidente
Grazie signor Sindaco. Ci sono controrepliche? Dichiarazioni di voto?...
Controreplica? Prego allora, Consigliere Lonetti, dichiarazioni di voto siamo
allora o deve fare una controreplica? No, un attimo, no questo è il momento
delle controrepliche, è così semplice, se ci sono controrepliche, che vengano
fatte
le
controrepliche…
Non
ci
sono
controrepliche,
passiamo
alle
dichiarazioni di voto. Prego Consigliere Lonetti.
Consigliere Lonetti
Allora questo è il terzo Bilancio con il quale ci confrontiamo e discutiamo in
Consiglio Comunale, ma è forse quello che mi convince di più rispetto agli
anni precedenti, perché contiene alcune scelte sull’ICI e su altri temi relativi
ai bisogni della popolazione anziana e delle fasce più deboli che versano in
situazioni di disagio socioeconomiche. Riduciamo comunque l’ICI sulla
prima casa abbassando l’aliquota al 4 per mille, per il resto però si punta al
mantenimento generale dei servizi in essere e all’attivazione di nuovi che
siano qualitativamente di buon livello, mantenendo praticamente inalterate
sia le tariffe per tutti i servizi che sono peraltro fermi da molti anni. Il
Comune ha trovato nei Programmi integrati di intervento alcune prime
risposte con la realizzazione dei 50 alloggi che si parlava precedentemente.
Nel corso del 2007 l’Amministrazione Comunale si deve impegnare a
rafforzare il vigile di quartiere. Vorremmo anche un rafforzamento del
servizio di Polizia privata notturno attivo ogni notte, con pattuglie suddivise
tra il caspoluogo e le frazioni di San Giuliano, perché non possiamo aspettare
quello che il Prefetto e il Comandante regionale dei Carabinieri ci
raccontano.
Poi volevo anche toccare il commercio locale, per terminare. Ormai un pò
dappertutto in Italia, come a San Giuliano, si registra un indebolimento dei
negozi tradizionali. È importante che l’Amministrazione valuti queste
opportunità, cercando di portare nel centro altre attività di 400 o 500 metri,
che funzionino come elemento di attrazione verso i nostri cittadini, ma anche
come elemento di tenuta di altri negozi storicamente presenti. Se si crea in
centro qualche piccolo insediamento di qualità, si può determinare ricadute
positive perché presenta una maggiore articolazione di formati e quindi
92
l’attrattività
commerciale
di
un’area
che
consente
di
attivare
risorse
economiche utili per il miglioramento del sistema distributivo locale.
Cosa può dare il commercio alla città?
In generale le strade con la presenza
di negozi sono considerate più vitali e più sicure; ciò significa che i negozi
sono elementi chiave della vitalità urbana. Le attività commerciali sono
quindi elementi importanti a supporto della scurezza, ma la rivitalizzazione
dell’attività commerciale non può essere lasciata a fattori spontanei, che
portano spesso alla chiusura dei negozi. Si tratta di prevedere incentivi
particolari per agevolare l’apertura o il mantenimento di negozi o pubblici
esercizi. Questi incentivi vanno dagli strumenti fiscali all’estensione di orari.
Può inoltre essere consentivata incentivante la presenza di fermate del
trasporto urano, di parcheggi di taxi, di iniziative di piazza e di strada, di vie
meglio illuminate per dare nuovo impulso e maggiore qualità alla rete
commerciale cittadina.
Visto l’orario, ho voluto leggere proprio questa dichiarazione di voto
velocemente, perché è importantissimo che comunque diamo una svolta anche
sotto
l’aspetto
commerciale;
è
per
questo
comunque
che
invito
l’Amministrazione a un impegno veramente preciso per questo aspetto
soprattutto commerciale e comunque la nostra lista voterà favorevolmente il
Bilancio questa sera. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Lonetti. Ha chiesto la parola la Consigliera Menapace,
prego.. o passa? Non ho capito bene.
Consigliere Menapace
Sì, rapidissima.
Presidente
Perfetto, prego Consigliera.
Consigliere Menapace
Ovviamente si poteva immaginare anche dall’intervento che ho fatto, il
nostro gruppo voterà a favore del Bilancio di previsione per tutte le
motivazioni che ho già espresso e che non ripeto. Due però sono le cose che
mi sono state in qualche modo stimolate dalla discussione di questa sera. Una
la questione che poneva il Consigliere Piraina sull’investimento negli alloggi
popolari, credo che in un momento come questo sia assolutamente, molto
93
probabilmente controtendenza ma a maggior ragione, come dire, l’impegno
merita, il fatto di investire in patrimonio pubblico, quindi aumentare
indistintamente il patrimonio pubblico, da un punto di vista abitativo, è una
risposta politica importante, siamo il Paese che ha la percentuale più bassa di
patrimonio pubblico in tutta Europa.
Allora che il Comune di San Giuliano vada in controtendenza e che quindi
aumenti, sicuramente trova il nostro favore. L’altra questione è un appunto su
un punto toccato dal Consigliere Boglioli, non me ne voglia, la questione
delle politiche per la famiglia è sicuramente una sua proposta e un’idea che
io
mi
auguro
trovi
una
discussione
attenta
all’interno
del
Consiglio
Comunale, ma anche all’interno delle forze di Maggioranza, anche perché su
questa questione sta discutendo la nazione intera e credo che ci siano punti di
vista
differenti
che
vadano
tenuti
tutti
presenti
anche
nel
ruolo
dell’Istituzione e come dire, che ognuno poi ritorni nell’alveo insomma delle
sue scelte. Grazie.
Presidente
Grazie
Consigliere
Menapace.
Ci
sono
altre
dichiarazioni
di
voto?
Consigliere Magri, prego.
Consigliere Magri
Io,
francamente
il
fatto
di
continuare
a
discutere
è
accettabile,
ma
assolutamente è impossibile se c’era un eventuale problema che lunedì alcuni
Consiglieri non potevano essere presenti, potevamo stare qua fino alle 3 di
notte eccetera, però mi sembra che c’erano dei punti, e faccio per esempio
l’atto di indirizzo che penso che dovremmo votare, dove c’era tutta una serie
di aspetti che devono essere in qualche modo spiegati, approfonditi eccetera,
ritengo che farlo alla una e un quarto tutti i vari punti non so quanto sia
produttivo e quindi francamente, se dobbiamo proprio approvarlo, io penso
che degli atti di indirizzo non ne parleremo neanche, quindi non lo
discuteremo neanche, quindi il volere in qualche modo approfondire alcuni
aspetti non lo considereremo neanche. Quindi se dobbiamo finire questa sera,
è difficile fare mente locale perché si è anche un po’ stanchi dopo una
giornata così lunga.
Stasera si sono sentite tante cose e sicuramente penso che se dovessi trovare
un aggettivo per dire un pochettino, per sintetizzare un po’ tutto, mi verrebbe
fuori l’aggettivo di concretezza, il discorso di essere un po’ più concreti
nelle cose, perché stasera abbiamo un po’ citato alcuni
94
piani, progetti
eccetera, mi piacerebbe che accanto a questi piani, progetti alcuni citati,
alcuni non citati, attività eccetera, ci fosse una cosa che a mio avviso manca
e so che in una Amministrazione pubblica non è uno degli elementi più facili:
una data, una data di completamento, perché dobbiamo far sì che i progetti e
le varie attività per dargli concretezza dobbiamo stabilire un termine, entro
questa data facciamo questo. E, non ultimo, cito anche un discorso di
responsabilità, perché in effetti una cosa che abbiamo discusso, poi
giustamente il Sindaco attira su di sé tutte le responsabilità di tutti, però è
anche vero che ci sono delle strutture con delle chiare responsabilità. Io
penso che sia anche importante, che sia visibile ai Consiglieri Comunali sui
progetti una data in cui devono essere realizzati e un responsabile, e questo
responsabile deve essere responsabile nel bene, ma deve essere anche
responsabile nel male anche, nel senso che non è che si può accettare che ci
siano delle cose che restano lì per anni e poi ce le si tiri fuori o non vadano
avanti eccetera; se ci sono delle ragioni oggettive per cui le cose non vanno
avanti, bene, se invece non ci sono delle ragioni, penso che sia anche giusto
che ci sia una chiara assunzione di responsabilità.
Cito l’aspetto della sicurezza perché a mio avviso mi sembra un aspetto
importante
e
sottolineo
ancora
questo
aspetto,
sicurezza
non
è
la
militarizzazione, sicurezza è rendere vivibile, con una serie di attività, la
città. Ora, se non riusciamo ancora a capire e a chiarire quali sono quelle
iniziative da mettere in atto per rendere più sicura, vivibilità eccetera, non
riusciremo mai ad andare molto avanti in questo e quindi penso che come
anche diceva il Consigliere Mercanti, è un compito estremamente difficile,
noi abbiamo poche possibilità poi di fare. Però nel nostro piccolo quello che
possiamo fare è anche essere funzione di stimolo, perché quello che viene
detto qua poi venga riportato anche alle autorità competenti della pubblica
sicurezza ecc., perché è la città attraverso il Consiglio Comunale che spinge
in questa direzione. Forse è giusto che anche noi ci guardiamo perché
riusciamo anche noi ad assumere quelle decisioni che sono di competenza del
Consiglio Comunale. L’illuminazione si parlava questa sera, c’è un piano di
illuminazione,
potrebbe
essere
un
aspetto
interessante,
la
vivibilità,
l’aggregazione eccetera sono di competenza del Consiglio, non sicuramente
della caserma dei carabinieri, quindi penso che si possa fare molto in questo
senso.
Chiudo dicendo che di tante cose che si sono dette stasera, che anche a me ha
fatto molto piacere una discussione in cui sono stati messi molti contenuti,
mi sarebbe piaciuto che fosse finita in una maniera diversa di come finisce a
95
quest’ora tardi, magari con più calma per poter ragionare un po’ più sulle
cose, però quello che ripeto è attendiamo quindi concretezza affinché tutte
quelle cose che sono state messe un po’ sul tavolo possano essere viste,
essere messe in pratica, e ripeto, progetti ma anche tempistica e anche
responsabilità. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Magri. Ci sono…
Consigliere Magri
Il voto, il voto è contrario.
Presidente
Ci sono altre dichiarazione di voto? Consigliere Bordoni, poi il Consigliere
Favetti. Prego Consigliere Bordoni.
Consigliere Bordoni
Sì, io devo dire che per il tipo di discussione che c’è stata questa sera, ero
tentato così di dare il mio voto di astensione su questo Bilancio da un punto
di vista della discussione. Devo dire che ci sono alcune non risposte ai
percorsi che per quanto mi riguarda ho bisogno di verificare sia sull’elemento
del ruolo e funzione che questo Consiglio e Consiglieri avranno anche nella
determinazione
di
alcune
scelte
strategiche
di
fondo
della
pubblica
Amministrazione e sulla questione della partecipazione, perché io credo che
nel percorso fatto sin qui oggi si è riscontrato diverse chiusure da parte della
Maggioranza eccetera.
Se nel percorso di quest’anno cambieranno alcune cose, sicuramente anche il
mio voto e l’atteggiamento nei confronti di una delibera di questo tipo, che è
estremamente importante per la vita del Comune, potrà cambiare. Diciamo
che il mio voto è un voto contrario ma sicuramente se cambierà anche il
percorso e anche gli approcci dal punto di vista del rapporto all’interno di
questo Consiglio Comunale, sicuramente cambierà anche la mia posizione.
Presidente
Grazie Consigliere Bordoni. Ha chiesto la parola il Consigliere Favetti, ne ha
facoltà. Prego.
Consigliere Favetti
96
Sì, buonasera. Allora anch’io avrei dato un voto, scusatemi sono un po’ rinco
ma sono in piedi dalle 5 di stamattina e non ho mangiato stasera… va beh, ma
per rispetto del Consiglio Comunale sono rimasto perché ritengo che sia
giusto.
Per quanto riguarda il mio voto, il mio voto sarà contrario, purtroppo sarà
contrario perché sarebbe stato di astensione, ma per come sono stati condotti
i lavori di questo Consiglio Comunale… e beh, io avrei sospeso, cioè però
logicamente ognuno si fa carico delle sue responsabilità, ma forse ci sarebbe
stata una più ampia discussione, ma sicuramente molto più forse anche
costruttiva, sarebbero state portate più cose, più elementi validi e soprattutto
forse ci sarebbe stata anche meno la possibilità da parte di qualcuno di
trincerarsi dietro a qualche scusa per non poter poi alimentare una vera e
sana discussione.
Per quanto riguarda, Sindaco, io ho apprezzato moltissimo nella sua
relazione, a pag. 11, il capitolo che parla della considerazioni finali in cui, e
come ha detto anche prima, in cui parla di una richiesta di maggiore
partecipazione dei Comuni al prelievo fiscale generale, è una riforma che
darebbe maggiore semplificazione della macchina amministrativa, è una
musica
meravigliosa
per
le
mie
orecchie
che
sono
un
federalista
ultraconvinto, però… ultraconvinto, no nazionalismo no, nazionalismo è
qualcheduno alla mia sinistra, non mi compensa assolutamente. Il discorso
è… e beh, non posso, io non posso, no, no, ma il discorso è che infatti quello
che… questo Bilancio presenta delle cose da un certo punto di vista
interessanti, alcune sono delle lacune a mio giudizio, proprio perché si parte
da un presupposto che c’è questo famoso Patto di stabilità; infatti il mio
intervento stasera doveva essere sul Patto di stabilità che per alcuni Comuni
viene interpretato purtroppo quello che è, un laccio, un lacciuolo, un termine
massimo entro cui bisogna assolutamente rispettarlo, mentre altri Comuni se
ne fregano altissimamente e infatti la maggior parte non lo rispetta e intanto
c’è Pantalone che paga; eh sì, lo bastonano però il Comune di Taranto è
fallito,
mentre
determinati
quelli
che
investimenti,
lo
rispettano
determinate
purtroppo
cose,
non
purtroppo
a
possono
mio
fare
giudizio
soprattutto nel sistema quello che è viabilistico, non vengono previsti degli
interventi necessari soprattutto per il futuro di quello che sarà lo sviluppo
urbanistico di San Giuliano Milanese; oltretutto alla luce del fatto che nello
Stato italiano la ricaduta sugli Enti quali Regioni, Province e poi i Comuni, i
soldi sono sempre di meno, perciò ci troveremo sempre ad avere con affanno
97
di rincorrere i problemi e non purtroppo di poterli prevenire proprio perché
mancano i fondi.
Ho sentito vari interventi, alcuni molto interessanti, sia sui commercianti e
sulla
vivibilità.
Per
quanto
riguarda
i
commercianti
giudico
molto
interessante l’intervento del Consigliere Mercanti perché da un certo punto di
vista San Giuliano e non solo, perché è una cosa comune di molti Comuni
dell’hinterland, diciamo che non c’è stata questa crescita del commercio, o
meglio dei commercianti, purtroppo sono rimasti un pochettino ancorati a
degli vecchi schemi, se vogliamo dire. Niente, concludo immediatamente, il
mio voto come ho già detto sarà contrario, grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Favetti mi scusi ma… Ha chiesto il Consigliere Mauro
Rossi, prego ha la parola.
Consigliere Rossi
Il mio intervento è per esprimere il parere favorevole a questo Bilancio da
parte del gruppo dei Democratici di sinistra e anche per ringraziare chi ha
voluto comunque ascoltare tutti i Consiglieri che hanno avuto diritti uguali a
quelli che sono intervenuti prima. Mi sembrava brutto sospendere la
discussione ed esautorare un discorso, anche perché abbiamo chiesto di
essere abbastanza ristretti sia agli Assessori, che potevano comunque
esprimere magari in maggiore dettaglio la questione, però non vorrei che
passasse in secondo piano la bontà anche della discussione che fino
all’ultimo è stata di un buon livello politico e quindi mi sembra veramente
apprezzabile. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Rossi. Altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre
dichiarazioni di voto. Metto ai voti… Ah, già l’atto di indirizzo, lo stavo
dicendo, metto ai voti l’atto di indirizzo così… scusate ne avevo parlato
prima me ne stavo dimenticando… necessita di leggerlo? No, non credo che
sia necessario leggerlo, ecco, anche perché è stato consegnato a tutti i
Consiglieri. A integrazione della delibera dell’approvazione del Bilancio di
previsione del 2007, chi è favorevole alzi la mano per cortesia. 19… no 18
perché ne manca 1. Chi è contrario? Chi si astiene? 4. Pertanto con 18 voti
favorevoli, nessun contrario e 4 astenuti, l’atto di indirizzo a integrazione
della delibera di approvazione del Bilancio di previsione 2007 è approvato.
98
Dopo di che mettiamo in approvazione il punto 5 all’Ordine del giorno che
recita: Approvazione Bilancio di previsione per l’esercizio 2007, relazione
previsionale e programmatica e Bilancio pluriennale 2007-2009. Chi è
favorevole alzi la mano per cortesia. 18. Chi è contrario? 3. Chi si astiene? 1.
Pertanto con 18 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto il punto 5 all’Ordine
del giorno è approvato. No, non è necessario.
99
Punto n. 6)
GENIA S.P.A. – REALIZZAZIONE CENTRO SPORTIVO – AUMENTO
DI CAPITALE -
Presidente
Rimane una maggioranza per l’ultimo punto o no? O veniamo lunedì per
questo punto soltanto? Sì, due punti, ma è quello della mozione di Forza
Italia, ma non è presente, per cui è sicuro che viene rimandato… Sì, lo so,
l’altro è solo lo spostamento dei soldi del centro sportivo, è una cosa… Se la
maggioranza
rimane,
se
una
maggioranza
rimane,
non
vorrei
essere
equivocato, perché in base al Regolamento possiamo andare avanti, se rimane
una maggioranza; se la maggioranza si alza, vado via anch’io. C’è ancora una
maggioranza, allora passiamo… Prego signor Sindaco, ha chiesto la parola un
attimo…
Sindaco
No, io volevo solo precisare che questo punto, no, no, no, voglio soltanto
dirvi che questo atto era già stato approvato dal Consiglio Comunale, cioè il
Consiglio Comunale aveva già approvato il Piano finanziario di realizzazione
del Centro sportivo in un quadro diverso, cioè con un soggetto diverso che
era Unisport, questa sera noi approviamo di prendere quei soldi che avevamo
già deciso di utilizzare per il Centro sportivo non più con Unisport, perché
abbiamo azzerato il procedimento amministrativo, ma di trasferirli a Genia
come aumento di capitale, sempre per realizzare il centro sportivo.
Presidente
Ci sono interventi a proposito? Prego Consigliere Magri.
Consigliere Magri
La delibera di questo ci è stata consegnata? Quello che vorrei chiedere è il
trasferimento a Genia e un aumento di capitale cosa comporta in termini di
Genia, quando abbiamo ancora un contenzioso un atto con la società che
doveva costruire il centro sportivo? Cioè in altre parole con questo atto
diamo l’incarico a Genia di costruire il centro sportivo praticamente, non
sappiamo per esempio se diamo l’incarico a Genia di costruire il centro
sportivo con il vecchio progetto o c’è un progetto nuovo, perché noi se
100
ricordo bene avevamo approvato un vecchio progetto per quanto riguarda il
centro sportivo.
Ora sarebbe utile che se noi diamo l’incarico a Genia di costruire questo
centro sportivo dandogli un aumento di capitale, che mi sembra che sia
questo il modo, volevo capire se il progetto è mantenuto o è variato e poi
anche un altro aspetto che sarebbe interessante capire, visto che il direttore
generale di Genia parlava di 11 milioni di euro di capacità di investimento,
se ricordo bene, perché dobbiamo fare un aumento di capitale? Non sarebbe
utile utilizzare quegli 11 milioni di euro che il direttore generale ha
dichiarato come disponibilità di investimento per costruire il centro sportivo,
senza dover chiedere al Comune di aumentare il capitale di Genia?
Presidente
Grazie Consigliere Magri. Ci sono altre… Consigliera Menapace, prego.
Consigliera Menapace
Sempre una domanda: nel dispositivo di delibera in realtà noi conferiamo
indirizzo affinché si proceda al trasferimento delle risorse, questo è quello
che stiamo votando. Però c’è un punto dove si parla della richiesta che verrà
fatta, siccome le risorse provengono in parte da un mutuo richiesto alla Cassa
Depositi e Prestiti, è contenuta anche la richiesta di un diverso indirizzo del
mutuo. Volevo capire esattamente cosa significava. Grazie.
Presidente
Ci sono altre richieste o altri interventi? Consigliere Favetti, prego.
Consigliere Favetti
Allora, noi abbiamo acceso un mutuo di 3.550.000 euro esattamente due anni
fa mi sembra, un anno e mezzo fa, ha maturato degli interessi passivi. Noi
riversiamo a Genia anche questi interessi passivi oppure… no, ce li teniamo
noi in carico? Questi ce li teniamo noi in carico. Okay. Grazie.
Presidente
Altre richieste? Allora do la parola al Sindaco per i chiarimenti. Prego signor
Sindaco.
101
Sindaco
No, diversa somministrazione di mutuo vuol dire che abbiamo chiesto alla
Cassa Depositi e Prestiti se possiamo utilizzare il mutuo non per costruire
direttamente il centro sportivo in un rapporto di concessione e gestione, ma
se
lo
possiamo
trasferire
come
aumento
di
capitale
finalizzato
alla
costruzione del centro sportivo. Abbiamo chiesto alla Cassa Depositi e
Prestiti se era possibile l’utilizzo del mutuo finalizzandolo a questo tipo di
attività, cioè… esatto, il mutuo non diventa più una richiesta diretta del
Comune per l’operazione di concessione e gestione per costruire il centro
sportivo, ma finalizzato a un aumento di capitale.
Presidente
C’era anche la richiesta di Magri…
Sindaco
Sì, noi possiamo fare tante cose, nel senso che stasera non l’abbiamo detto,
forse si è capito, abbiamo parlato di progetti. Allora, il progetto del centro
sportivo tornerà in Consiglio Comunale; per quanto riguarda ad esempio la ex
caserma di via Trieste, piuttosto che l’attuale cinema o il nuovo cinema che
dir si voglia, sono tutti interventi per i quali l’Amministrazione non ha
possibilità di finanziare questi interventi, quindi… No, nel senso che
vorremmo fare un ragionamento diffuso di massimizzare un po’ gli interventi
sul territorio. La caserma si attesta intorno ai 3.800.000 euro, il suo recupero,
il cinema non lo so, sono svariati milioni di euro, per cui siccome ormai è
finanziato il centro sportivo e noi dobbiamo per forza partire, perché
l’impegno che ci siamo presi a Canterana a settembre, dobbiamo trasferire
queste risorse a Genia in maniera tale che rielabori un progetto, torniamo in
Consiglio Comunale con l’elaborazione poi loro partono con l’iniziativa a
settembre.
Presidente
Ci sono repliche? Dichiarazioni di voto? Consigliere Favetti, prego.
Consigliere Favetti
Una delucidazione, noi abbiamo chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti di
variare l’indirizzo di questo… cioè la risposta della Cassa Depositi e
Prestiti? Ah, è positiva. Ok.
102
Presidente
Metto ai voti il punto 6 all’Ordine del giorno che recita: Genia S.p.A.
realizzazione Centro sportivo, aumento di capitale. Chi è favorevole alzi la
mano per cortesia. 17, io l’ho considerato positivo il suo o no? Visto che la
mano è rimasta abbassata. Allora 17 perché Boglioli non c’è… non ha alzato,
è vero. Chi è contrario? Chi si astiene? 4. Allora con 17 voti favorevoli,
nessun contrario e 4 astenuti il punto 6 all’Ordine del giorno è approvato.
Per quanto riguarda… prego?... Ecco, bisognerà Segretario, avvisare Forza
Italia che intanto il punto 7 per ora viene rinviato, anche perché in assenza di
Forza Italia… Ho capito, però manca il presentatore, manca… questo qua,
anche perché è già pronta una risposta, in mancanza addirittura poi di Forza
Italia non può neanche… siccome non è una cosa urgentissima, che scade,
verrà rinviata al prossimo Consiglio Comunale. Bisogna votare il rinvio?
Allora scusate, scusatemi lo vogliamo affrontare? Io non ho nessuna
difficoltà, affrontiamola pure la…per cortesia sedut … e ma se qualcuno mi
dice non si fa così, cosa devo fare io? O la rinvio o non la rinvio… Signori,
io ho applicato solo il Regolamento, non ho fatto altro… Russo non
capisco…Ah, di fatto viene rinviato e avendo terminato il nostro Ordine del
giorno, la seduta è tolta…
Sì, la mozione è rinviata al prossimo Consiglio Comunale, d’accordo al
rinvio. I Consiglieri saranno convocati a domicilio. Buona notte a tutti, si dà
mandato al Segretario di avvisare i Consiglieri assenti, non soltanto Forza
Italia, tutti i Consiglieri assenti, che il Consiglio Comunale di lunedì è
sospeso per esaurimento degli argomenti.
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Comune Di San Giuliano Milanese Consiglio Comunale del 16