A Maria Luisa Pombeni
nella certezza di aver realizzato anche un suo desiderio
ANNA GRIMALDI
Roma, 28 aprile 2010
PERCHE’ UN RAPPORTO SULL’ORIENTAMENTO?
Nel presente il tratto distintivo è quello dell’incertezza: come sostiene
Guichard “il nostro modo di concepire i problemi relativi all’orientamento è
determinato anche dagli interrogativi relativi alla nostra capacità di
anticipare il futuro. Noi lo prevediamo incerto. Lo immaginiamo spesso
instabile”
Roma, 28 aprile 2010
PERCHE’ UN RAPPORTO SULL’ORIENTAMENTO?
Per essere effettivamente strumentali all’obiettivo della lotta alla disoccupazione
e di uno stabile inserimento nel mercato del lavoro, i processi formativi e di
orientamento devono porsi al di là della trasmissione tradizionale del sapere (e
cioè del sapere inteso come complesso di conoscenze culturali e tecniche per lo
svolgimento di una determinata attività lavorativa). Essi dovranno sempre più
incidere sia sulla concreta applicazione del sapere in un dato contesto
organizzativo sia sulle modalità di inserimento ambientale nei processi di
produzione di beni o servizi.” (documento Italia 2020)
Roma, 28 aprile 2010
GLI OBIETTIVI
Un obiettivo sistemico finalizzato all’identificazione di nuovi significati e
funzioni dell’orientamento per pervenire a una cultura condivisa che
accompagni il cambiamento e che, tenendo conto dell’esistente, promuova
una reale integrazione tra le politiche di orientamento, formative e del lavoro,
che, sebbene nel rispetto delle singole competenze ed autonomie locali,
possa prefigurare un’azione di governance per lo sviluppo di un sistema di
qualità nel nostro Paese
Un rapporto che sia in grado, fotografando la realtà italiana, con un forte
spaccato regionale, di ricostruire l’universo potenziale delle strutture deputate
a realizzare attività di orientamento, con l’obiettivo di evidenziare sia le
caratteristiche e gli elementi di significatività rispetto alle diverse realtà
regionali e ai diversi contesti operativi, sia gli ambiti in cui tale offerta risulti
non soddisfacente rispetto alla domanda, anche al fine di costituire una solida
base per eventuali politiche di sviluppo locale.
Roma, 28 aprile 2010
GLI OBIETTIVI
Pervenire a una lettura analitica e puntuale dell’offerta di orientamento in
grado di evidenziare caratteristiche peculiari ed elementi di significatività,
differenziazione, sovrapposizione e/o carenze delle attività e delle pratiche di
orientamento
Realizzare un monitoraggio quanti-qualitativo con mappatura nazionale,
regionale e locale dei servizi di orientamento
Raccogliere, ordinare, valorizzare e disseminare le esperienze di qualità e di
eccellenza territoriale
Contribuire in modo costruttivo alla predisposizione di attività di ricerca di tipo
longitudinale capaci di sviluppare sinergie efficaci e sostenibili fra sistemi:
istruzione, formazione, università, lavoro
Roma, 28 aprile 2010
LA DURATA DEL PROGETTO
Le attività saranno suddivise in 3 annualità:
Prima annualità: indagine censuaria quanti-qualitativa, condotta a
livello nazionale con dettaglio regionale, riferita all’universo delle
strutture che erogano servizi di orientamento ;
Seconda annualità: indagine approfondita inerente alla tipologia dei
servizi offerti e alle risorse umane impiegate nell’erogazione del
servizio;
Terza annualità: indagine approfondita riferita ai modelli di
riferimento, alle metodologie impiegate e agli strumenti utilizzati.
Roma, 28 aprile 2010
IN SINTESI
•Il Rapporto Orientamento 2009 si pone come un primo e significativo passo
per l’affermarsi di un dialogo aperto e condiviso con le istituzioni (in primis le
Regioni).
•Nasce per rispondere alle sollecitazioni che provengono sia da fonti
comunitarie sia dal rinnovato interesse che il Governo italiano ha posto negli
ultimi mesi per le questioni orientative.
•Il Rapporto si pone, inoltre, in una naturale linea di continuità con le attività
che l’Isfol ha realizzato nel corso degli ultimi anni soprattutto nel fornire
risposte concrete, in termini di modelli, strumenti e pratiche, ai decisori pubblici
Roma, 28 aprile 2010
IL RAPPORTO
Prima parte: lo scenario di riferimento, i fenomeni e le tendenze in atto nel
contesto dell’orientamento.
Seconda parte: metodologia, fasi e primi risultati del censimento. Sono presentati i
dati degli enti censiti al 31 dicembre 2009 sia su base regionale sia all’interno di
ogni ambito preso in analisi
Terza parte: le questioni aperte
I prossimi passi e gli sviluppi della ricerca.
Rassegna bibliografica e rassegna normativa sullo stato dell’arte.
Banca Dati con l’anagrafe delle strutture che si occupano di orientamento censite
in questa prima annualità: 10.244 schede che riportano i dati anagrafici di
altrettante strutture .
Roma, 28 aprile 2010
Roma, 28 aprile 2010
Roma, 28 aprile 2010
Roma, 28 aprile 2010
Roma, 28 aprile 2010
PARTNERSHIP E GRUPPO DI LAVORO DEL PROGETTO
L’ATI composta da:
Polis 2000 Srl., Tiva Srl, Studio Méta & Associati Srl, Ce.trans Srl, Associazione
Ciofs-Fp, Associazione Consorzio Scuole Lavoro.
I membri della Direzione Scientifica dell’ATI:
Francesco Avallone, Alberto Bramanti, Pier Giovanni Bresciani, Michele
Colasanto, Jean Guichard, Klement Polacek, Gian Piero Quaglino, Guido
Sarchielli, Pier Antonio Varesi
Roma, 28 aprile 2010
PARTNERSHIP E GRUPPO DI LAVORO DEL PROGETTO
Il Comitato di Indirizzo:
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale Politiche
per l’orientamento e la formazioneMinistero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca - Direzione Generale
per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione,
Dipartimento per l’Università e l’Alta Formazione, Direzione Generale per
l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi
Formativi delle Regioni Coordinamento delle Regioni per il FSE
CRUI
ISFOL
Parti Sociali
Tecnostruttura delle Regioni per il FSE
Unione delle Province d’Italia.
Roma, 28 aprile 2010
DA DOVE PARTIRE: LA DEFINIZIONE DELL’UNIVERSO
A livello regionale
Costruzione della
base empirica
A livello di sistema
Si sono definite modalità e
fonti per la rilevazione e la
raccolta delle informazioni
(istruzione, formazione,
università, centri di
orientamento e servizi
per il lavoro, aziende)
A livello delle
organizzazioni
pubbliche e private
Roma, 28 aprile 2010
HOME PAGE DEL SITO: WWW.RAPPORTO-ORIENTAMENTO.IT
Roma, 28 aprile 2010
UNIVERSO
Universo
Ambiti/Sistemi
Aziende
1.107
Centri di formazione professionale
7.242
Centri di orientamento e servizi per il lavoro
2.733
Istruzione
11.196
Università e Alta Formazione
224
Totale
Roma, 28 aprile 2010
22.502
SISTEMA ISTRUZIONE
”
Numerosità
Tipologia
Istituti scolastici di I grado statali
5.458
Istituti scolastici di I grado non statali
678
Istituti scolastici di II grado statali
3.459
Istituti scolastici di II grado non statali
1.601
Totale
Roma, 28 aprile 2010
11.196
SISTEMA UNIVERSITÀ E ALTA FORMAZIONE”
Numerosità
Tipologia
Accademie (Belle Arti e Arte Drammatica)
46
Conservatori di musica
57
Istituti musicali e per le industrie artistiche
26
Università statali
67
Università non statali
28
Totale
Roma, 28 aprile 2010
224
SISTEMA FORMAZIONE PROFESSIONALE
”
Numerosità
Tipologia
Enti/centri di formazione professionale
Totale
Roma, 28 aprile 2010
7.242
7.242
SISTEMA CENTRI DI ORIENTAMENTO E SERVIZI PER IL LAVORO
Numerosità
Tipologia
Agenzie per il lavoro
735
Centri di orientamento al lavoro di Roma
21
Centri per l'impiego
771
Informa giovani
1.206
Totale
Roma, 28 aprile 2010
2.733
Sistema Aziende
Numerosità
Tipologia
Aziende con più di 1.000 dipendenti
643
Associazioni di categoria: Confagricoltura
93
Associazioni di categoria: Confcommercio
268
Associazioni di categoria: Confindustria
103
Totale
Roma, 28 aprile 2010
1.107
Enti censiti
Numerosità
%
%
430
4%
39%
1.902
19%
26%
Centri di orientamento e servizi per
il lavoro
2.550
25%
93%
Istruzione
5.139
50%
46%
223
2%
99%
10.244
100%
45%
Sistema
Aziende
Enti/centri
professionale
di
formazione
Università e Alta Formazione
Totale
Roma, 28 aprile 2010
PRIMA QUESTIONE
Il confronto sulle politiche dell’orientamento, della scuola, della formazione
e del lavoro deve essere collocato in una dimensione europea
•cultura dell’orientamento lifelong
•l’accesso ai servizi di orientamento
•la qualità nell’erogazione dei servizi;
•il ruolo dell’orientamento nello sviluppo delle risorse umane;
•lo sviluppo di risposte efficaci di orientamento nel corso della vita per facilitare le
transizioni;
•la predisposizione di approcci coordinati e iniziative integrate
Roma, 28 aprile 2010
SECONDA QUESTIONE
Il riconoscimento del contributo specifico dei diversi sistemi (scuola,
università, formazione professionale, lavoro) è fondamentale per la
costruzione di un sistema nazionale capace di integrare reti territoriali
e servizi.
-informazione orientativa
•monitoraggio/tutoring
•consulenza orientativa
•analisi di politiche e servizi di orientamento
Roma, 28 aprile 2010
TERZA QUESTIONE
Il campo dell’orientamento, dell’educazione e della formazione non solo
permanente, ma anche iniziale, si confronta sempre più con nuove transizioni e un
nuovo concetto di carriera, e dunque con nuove competenze necessarie per il
lavoro e l’occupabilità.
•i soggetti devono divenire consapevoli della loro stessa socializzazione alla
carriera;
•l’attenzione si è spostata dal focalizzarsi sull’inserimento degli individui al lavoro,
alla preparazione per le scelte in tutti i diversi ambiti di vita;
•il fulcro non è la singola scelta occupazionale ma la progettazione di sé nelle
diverse sfere di vita;
•gli individui sono aiutati a muoversi oltre le scelte stereotipate che gli uomini e le
donne hanno fatto in passato
Roma, 28 aprile 2010
QUARTA QUESTIONE
L’emergere di nuove domande e di nuovi bisogni orientativi si associa a un
ventaglio sempre più variegato di servizi, di destinatari, di tempi e luoghi di
erogazione, di professionalità e competenze.
Differenti target di utenti
•Pluralità di azioni
•Competenze dei professionisti
Roma, 28 aprile 2010
QUINTA QUESTIONE
Nella prospettiva dell’accreditamento, qualità, monitoraggio e valutazione dei
servizi di orientamento costituiscono un requisito essenziale per “fare sistema”,
produrre innovazione e costruire percorsi di qualificazione e certificazione delle
competenze dei professionisti.
•tipo di nuovi servizi da offrire all’utenza
•tipo di nuove procedure e sistemi (banche dati, servizi telematici, ecc.) attivati a
supporto degli interventi di orientamento
•aggiornamento degli strumenti e delle procedure di intervento (nuovi test e
questionari, nuove metodologie di intervento, nuovi progetti)
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: GLI SVILUPPI DEL PROGETTO DI RICERCA
Rete, dialogo, valorizzazione
Per fotografare la realtà dell’orientamento in Italia e leggerne le dinamiche e le
possibili evoluzioni è quindi fondamentale attivare un’opera di “emersione” e
valorizzazione delle diverse attività ed esperienze realizzate nei vari contesti,
anche per fornire gli strumenti conoscitivi capaci di sviluppare politiche di
orientamento di maggiore efficacia e incisività sul piano socio-territoriale.
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: GLI SVILUPPI DEL PROGETTO DI RICERCA
Se il primo anno di attività è stato dedicato ad un complesso censimento
quantitativo, il secondo si vuole aprire allo sviluppo e all’approfondimento.
In questo senso il Rapporto sull’orientamento si configura come un lavoro
in progress che di anno in anno consente di arricchirsi di un nuovo tassello
volto a fornire un quadro rappresentativo e in movimento di questo
fenomeno.
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: GLI SVILUPPI DEL PROGETTO DI RICERCA
Quali le azioni intraprese?
Quali gli ancoraggi teorico-culturali?
Quali i clienti?
Quali i sistemi di valutazione?
Chi sono i professionisti?
Quali le misure volte all’integrazione tra i diversi sistemi?
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: GLI SVILUPPI DEL PROGETTO DI RICERCA
Il questionario di ricerca messo a punto prevede:
• due modalità di compilazione: on-line sul sito del Progetto www.rapportoorientamento.it e su carta scaricando i questionari o richiedendoli agli indirizzi
riportati al loro interno;
• la compilazione da parte di un responsabile o di un referente delle strutture da
censire che abbia una conoscenza adeguata delle attività di orientamento svolte
all’interno;
• una diversificazione delle domande secondo 5 macro contesti o sistemi di
appartenenza (istruzione, formazione professionale, università e alta formazione,
centri di orientamento e servizi per il lavoro, aziende);
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: GLI SVILUPPI DEL PROGETTO DI RICERCA
• alle scuole secondarie di primo e secondo grado,
•al mondo dell’università e dell’alta formazione,
•al mondo della formazione professionale,
•ai centri di orientamento e ai servizi per il lavoro,
•alle aziende.
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: GLI SVILUPPI DEL PROGETTO DI RICERCA
Ogni questionario è stato articolato in cinque sezioni:
• l’organizzazione di appartenenza,
•gli spazi e l’organizzazione delle attività di orientamento,
•gli utenti e la relazione con l’utenza,
•il personale che svolge attività di orientamento,
•il soggetto che risponde.
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: GLI SVILUPPI DEL PROGETTO DI RICERCA
L’Archivio
Nazionale
dell’Orientamento,
una
banca
dati
aggiornabile di anno in anno che sarà pubblicata e consultabile
sul sito www.rapporto-orientamento.it.
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: GLI SVILUPPI DEL PROGETTO DI RICERCA
Si procederà con l’avvio di una fase qualitativa di raccolta e di analisi dei dati, a
livello regionale, attraverso la realizzazione di interviste e/o di focus-group con
testimoni privilegiati, ad integrazione della fase quantitativa e per dare maggiore
forza alla relazione statistica dei dati. In particolare, l’adozione di un approccio
misto può aiutare ad analizzare alcuni casi e servizi-tipo, soprattutto sul piano
dell’eccellenza.
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: IL RAPPORTO SULLA DOMANDA
Obiettivo:
esplorare tipologia e caratteristiche della domanda, esplicita ed
implicita, di orientamento nella popolazione italiana
sia di giovani
(studenti di scuola media-superiore e università) sia di adulti
(disoccupati, inoccupati, occupati) al fine di pervenire ad una
mappatura delle diverse tipologie di esigenze per supportare la
definizione delle strategie di sviluppo futuro dell’offerta di servizi più
coerenti con i bisogni dell’utenza.
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: IL RAPPORTO SULLA DOMANDA
Gli elementi chiave:
•la dettagliata conoscenza delle caratteristiche sociali-economico-culturali degli
utenti, attuali e potenziali
•il grado di conoscenza e di informazione degli utenti (fruitori e potenziali fruitori)
rispetto all’offerta di orientamento attualmente presente nei diversi contesti
•la motivazione alla fruizione dei diversi servizi di orientamento
•le preferenze degli utenti
disposizione dai servizi
rispetto alla tipologia delle diverse azioni messe a
•la soddisfazione degli utenti rispetto ai servizi erogati sia in termini di contenuto,
sia in termini di organizzazione
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: IL RAPPORTO ORIENTAMENTO
l’obiettivo congiunto di queste due indagini, sull’offerta e sulla domanda
di
orientamento, è quello di contribuire a livello teorico-culturale e
tecnico-operativo ai processi di innovazione del dominio orientamento
anche alla luce del nuovo paradigma suggerito dalla comunità scientifica
europea che mette al centro il concetto di lifedesign
Roma, 28 aprile 2010
I PROSSIMI PASSI: IL RAPPORTO ORIENTAMENTO
L’approfondimento di tale tematica consente:
•a livello teorico-concettuale di esplorare in quale modo e secondo quali
differenti pattern si struttura la domanda di orientamento
•a livello tecnico-operativo di progettare e realizzare interventi di
orientamento più consoni con la reale domanda degli utenti
•a livello politico-culturale di integrare domanda e offerta di orientamento.
Roma, 28 aprile 2010
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