QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI 8 Comuni l’Altopiano La voce degli www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 294 - ANNO XI - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” I SAPORI DELLA TRADIZIONE SABATO 16 MAGGIO 2009 Terremoto sulla gestione cave in Altopiano ma sull’inchiesta vige il segreto istruttorio Resta in carcere Angelo Canalia, ex funzionario dell’ufficio cave provinciale “pizzicato” con una tangente di 5 mila euro. E’ stato arrestato con l’accusa di concussione, ma l’elenco degli indagati si allunga SANITA’ GALLIO Il nuovo ospedale pronto nel 2012 Presentato il progetto Antonella Stella “Non sosteniamo nessuna delle 4 liste pagina 10 pagina 15 Da pagina 2 a pagina 8 E’ partita la corsa Sei comuni altopianesi al voto il 6 e 7 giugno - Le liste, i simboli e i programmi ENEGO A Lorenzo Cenci il San Giuseppe d’oro 2009 Miss Altopiano Lavori fermi in Contrada Zampese. I cittadini protestano A Canove incoronata una giovane domenicana I Mondiali di sci nordico ad Asiago? pagina 19 Lusiana pagina 9 pagina 14 Calcio Gli allievi del Canove Campioni provinciali pagina 16 AGRICOLTURA Dall’Unione Europea più soldi alle aziende agricole di montagna pag. 3 Grafica Altopiano pagina 24 - 25 pagina 9 8 Sabato 16 maggio 2009 ATTUALITA’ Quattordici liste in corsa con tanti volti nuovi, ma anche con parecchie “solite facce” che si ripresentano, in alcuni casi per il giusto intento di dare continuità a quanto fatto in precedenza, in altri per la mancanza di valide alternative, in altri ancora perché sugli scranni più alti del palazzo non ci sono mai arrivati e si augurano che questa possa essere la volta buona. Nei sei comuni altopianesi chiamati al voto il 6 e 7 giugno prossimi (Enego e Rotzo esclusi) c’era grande attesa, dopo tanto parlare, spesso alla stregua di inutile e sterile “spettegulesss”, di sapere chi davvero, alla fine, si sarebbe presentato al giudizio degli elettori. Qualche sorpresa sicuramente c’è stata. La più grande? La candidatura a sindaco di Asiago di Mattea Stella. Sorpresa perché il suo nome è uscito prepotentemente a pochi giorni dalla presentazione delle liste; sorpresa perché, a detta di tutti, ha accettato con coraggio una grandissima sfida, prima donna in l’Altopiano www.giornalealtopiano.it Elezioni, è partito il “torneo” l’importante è…governare assoluto ad ambire all’incarico di primo cittadino di Asiago, piazza certo non facile, e per gli attriti interni al paese, di cui conosciamo bene la natura, e per la vocazione di zona turistica bellissima da curare cercando l’innovazione che crea giusta appetibilità, ma con la necessità di salvaguardare le proprie peculiarità. Ha in qualche modo sorpreso, nel senso che, fino all’ultimo minuto ci si augurava non fosse vero, lo schieramento di quattro liste a Gallio. Tanta abbondanza di vocazione amministrativa non è stata accolta come segno di ricchezza sociale e positiva vivacità politica, bensì come la conferma della grande disarmonia, della mancanza di unione, dei troppi personalismi che caratterizzano questo paese. Se poi si considera che nessuno dei gruppi in corsa è legato, né tanto meno sostenuto dall’attuale maggioranza, è lecito pensare che, nel caso di volontà della squadra di Antonella Stella di continuare a dare il proprio apporto al governo di Gallio, le compagini sarebbero state addirittura cinque. Una costante nella formazione delle liste in tutto l’Altopiano, salvo qualche rara eccezione, è stata l’assoluta incertezza fino all’ultimo minuto: qualcuno, nel reclutare gli ultimi nomi necessari a completare la rosa, ha battuto ogni record negativo, arrivando alla mattinata di sabato 9 maggio, termine ultimo per la presentazione, con l’acqua alla gola, giusto in tempo per dire “Ci siamo anche noi”. E c’è anche, chi, nonostante la volontà di esserci, non ce l’ha fatta a rispettare i termini. Un dubbio sorge spontaneo: quale progettualità può esserci dietro certe scelte? Quale programmazione, concertazione, condivisione di idee potranno esprimere certi gruppi se il criterio per la loro costituzione è stato, più o meno, quello adottato nella formazione delle squadre per una partita di calcio in patronato? Non basta la voglia di giocare. Serve preparazione, servono ideali, serve avere chiaro cosa vuole il paese, cosa, per le nostre comunità, è bene o è male. Ci vogliono impegno, abnegazione, disponibilità e respon- sabilità enormi, nonché una certa lungimiranza. Per i tanti giovani che fortunatamente accettano di impegnarsi sono necessari buone guide e solidi modelli. I buoni amministratori non nascono all’improvviso, sbocciano dopo sana e impegnata militanza, con applicazione ed accumulando la dovuta esperienza. Ben si è fatto per esempio a Lusiana con la scuola per amministratori, in un percorso verso le elezioni cominciato non una settimana o un mese prima, ma continuato negli anni in vista di questa scadenza. Forse, in tanti dei nostri comuni, è il caso che già oggi partano progetti per le amministrative del 2014. E’ tuttavia innegabile che non solo chi amministra, ma tutti i cittadini dovrebbero acquisire una certa coscienza “politica” nell’accezione del termine che si riferisce al modo di affrontare i vari problemi della convivenza caratterizzato da un’ottica non parziale ma globale, non analitica ma sintetica, non di parte ma unitaria. E’ triste sentire affermare da uno dei nostri candidati sinda- co: “Programma elettorale? Campagna elettorale? Nel mio paese se io passo per le case e prometto che lascerò costruire a ciascuno una baracca due metri per due, mi garantiscono il voto. Se l’indomani passa l’altro candidato sindaco e promette una baracca di tre metri quadrati, secondo te a chi danno il voto?” Evviva la “res publica”, evviva il bene della comunità! Stefania Longhini Speciale su Tva L’emittente televisiva Tva – Vicenza dedicherà uno “Speciale elezioni” all’Altopiano in onda mercoledì 20 maggio. Alle 20,50 ci sarà il confronto tra i due candidati sindaco di Asiago; alle 21,20 il confronto tra i 2 candidati di Roana; alle 21,40 confronto tra i 4 candidati di Gallio. Replica il giorno successivo, giovedi 21, a partire dalle 09.00. I confronti si potranno seguire sia in chiaro che sul canale 907 del pacchetto SKY. 2 Nelle pagine successive troverete la presentazione delle varie liste. Abbiamo gentilmente chiesto a ciascun candidato sindaco di inviarci una foto, il simbolo, la risposta a tre semplici domande riguardanti: la presentazione del candidato stesso, della propria squadra e i punti salienti del programma. A tutti era stato riservato uno spazio adeguato, per illustrare attraverso il nostro giornale le caratteristiche e gli obiettivi della propria squadra. Non tutti, come potrete vedere, hanno avuto la gentilezza di inviarci quanto richiesto. Ci scusiamo quindi con i lettori se non potranno trovare un’informazione completa com’era nostra intenzione dare. Ringraziamo quanti (pochi!) con solerzia e disponibilità, ci hanno fatto pervenire il loro materiale: hanno dimostrato interesse e rispetto per il nostro lavoro e per gli elettori. Ringrazio Gerardo Rigoni per il gran lavoro che ha svolto in questi giorni nel contattare tutti gli interessati e nel raccogliere il materiale: impresa che mai avremmo pensato così ardua e che ha richiesto una dose disumana di pazienza. Da parte nostra, fin d’ora, auspichiamo sia possibile, con quelli che saranno i nuovi eletti, una cordiale, pronta e serena collaborazione, ma se queste sono le premesse... Stefania Longhini Sapor d’acqua natìa Cent’anni di gesta eroiche, di cime innevate, di tempestosi duelli sulle strade polverose d’Italia. Dalle Alpi agli Appennini, dalla Laguna al Monferrato, dalla Garfagnana al Gargano nacque e crebbe questo bel figlio chiamato Giro d’Italia. Tra campi e vecchie fattorie, distese di grano e vette luminose quel gruppo colorato e veloce divenne l’emblema dell’esistenza stessa: un viaggio, un’epopea, una proiezione della passione che passeggia verso l’Eternità. Un’avventura d’altri tempi, tra rabbia e amore. Da Luigi Ganna, il primo vestito di rosa, ad Alberto Contador, l’ultimo, è serbata l’avventura di uomini simili a cacciatori di fortuna. Che lungo le strade d’Italia portano l’odore acre delle gomme sull’asfalto, il colore della passione, l’arditezza della sfida. Nacque povero il Giro: gli atleti si nutrivano male, rubavano frutti UN GIRO LUNGO CENT’ANNI sugli alberi, saltavano nei nidi dei pollai per carpire uova fresche. Nato povero, ben presto divenne ricco della sua nobile semplicità. Schermaglie e duelli, imboscate e fughe epiche, tranelli e coalizioni accesero ben presto nell’immaginario della gente la simpatia per questo sport così vicino alla vita della gente. Senza biglietto né prenotazioni, basta mettersi sull’uscio e attendere, accompagnati da quella carovana che anticipa l’emozione del passaggio. E sulle gradinate delle strade il vecchio sul trattore che racconta di Girardengo, il bimbo con la bandana che sogna il Pirata, la vecchia che ricorda la Dama Bianca stendendo il bucato. Giovinezza, vecchiaia e quell’unica passione per la bicicletta: così simili al Giradengo e all’amico Sante Pollastri musicati da De Gregori. Il Giro e l’Italia: delle due guerre, della Resistenza, dell’emigrazione. Dell’attentato a Togliatti, delle proteste degli operai, del terziario Bartali e del Coppi concubino. Di Binda, Guerra e Nencini. Della lotta sportiva tra il cannibale Merckx e l’italico Gimondi, tra Saronni e Moser. Dello spettacolo di Charly Gaul sulle montagne e di Bahamontes, “l’aquila di Toledo”. Dell’eleganza di Re Miguel Indurain e delle scorribande fratricide tra Bugno e Chiappucci. E del mistero, fascinoso e tremendo, di quello scricciolo d’uomo venuto dal mare romagnolo che riportò agli antichi fasti uno sport dalle radici secolari. Veloce, scattante, fumineo: sui pedali come nella vita. Di lui rimane quella tomba che s’inalbera a mo’ di salita. Ogni anno un vestito nuovo, con quel rosa di sottofondo che ancor oggi intriga. Un vestito colorato e mille storie da raccontare: storie infami e bellissime, di traditori e di poeti, di musicisti e di giornalisti. Di vittorie e di sconfitte, di alleanze e tradimenti, d’astuzia e spionaggio. Con la chitarra o la fotocamera, con un po’ di porchetta e un bicchiere di rosso, qualche striscione sul tornante e quell’attesa che fa di ogni tifoso il protagonista innamorato di quest’avventura chiamata Giro d’Italia. Lo maltrattano, ne ignorano le radici e l’etica, lo sporcano e lo infangano: ma lui rimane sempre quello del 1909. Bellissimo, emozionante, avvincente: perchè racconta la storia di un uomo che in sella al suo de- striero si batte con tutto se stesso per rubare alla sorte il profumo della vittoria. La storia della gente di campagna, di città e di riviera che al fiorire di ogni maggio pennella le strade, orna i davanzali, accende la passione perchè... passa il Giro d’Italia. Doping, imbrogli e imprese truccate: le provano tutte per ammazzarlo questo fiore dell’Italia sportiva. Eppure ogni anno risorge a colpi d’amore: perchè c’è ancora chi scommette che quello di quest’anno sarà il Giro della rinascita. Dopo cent’anni di tentativi. Il giornalista Mario Ferretti apriva le telecronache con un grido, al posto dei saluti: “un uomo solo è al comando. Ha la maglia biancoceleste della Bianchi. Il suo nome è Fausto Coppi” . Adesso che Coppi se n’è andato e le maglie non son più di lana, non importa chi s’ammanterà di rosa il 31 maggio nella Roma dei martiri. Ci piacerebbe solo che al comando ci fosse un atleta pulito. Il regalo più bello ad un Giro che da cent’anni è il cantastorie della vita! Don Marco Pozza 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 3 ASIAGO Lista 1 “Lista per Asiago” “Nuove idee per una Asiago nuova” Mattea Stella s’impegna a garantire una presenza in municipio a tempo pieno. “La disponibilità all’ascolto dei cittadini viene prima degli impegni personali del primo cittadino” Il candidato sindaco Mattea Stella, 49 anni, impiegata in una ditta artigianale di Asiago, dal 2008 è Presidente della sezione dell’ANPI “Altopiano 7 Comuni” e dal 1998 Vice Presidente dell’AIDO. Socia donatrice dell’AVIS altopianese, per vent’anni ha partecipato attivamente al gruppo Scout AGESCI dell’Asiago 1°. Ha organizzato eventi di grande rilievo ed importanza sociale con la partecipazione di Giannantonio Stella e Gualtiero Ber telli, di Ivana Monti e di Paola Lugo sui temi della Libertà e della Costituzione. In occasione del 35° anniversario della fondazione dell’AIDO e del 40° anniversario della fondazione dell’AVIS, ha organizzato la prima Corsa del Donatore “Città di Asiago” nel 2008. Ama il teatro e anche fare teatro partecipando a spettacoli amatoriali con la compa- paese al turista in buon ordine. Riorganizzare la spalatura della neve con un nuovo “Piano Neve”. gnia Altopianese “I LACHAREN” con ampio successo di pubblico. Inseparabile cagnetta Lilla. La Lista Presentazione della lista, con attenzione su alcune peculiarità Candidati giovani, età media 38 anni, guidati da un candidato Sindaco donna. Rinnovamento delle persone e delle idee. La lista per Asiago si propone di dare continuità alla storia passata esaltandone i valori di fondo: far valere i diritti delle persone sul sistema dei favoritismi. Asiago cambia e noi seguiamo questo cambiamento. La componente femminile è ben rappresentata con quattro candidate tutte impegnate sia nel campo del lavoro, del volontariato, sia del turismo che del sociale. Il legame che unisce tutti i candidati è la consapevolezza della necessità che i giovani e le donne possano decidere del loro futuro con idee nuove per una Asiago nuova e che per poterlo fare è necessario un impegno diretto e disinteressato, fuori da ogni gioco di potere e nel pieno rispetto della legalità. Le priorità Asfaltare le strade delle contrade, della frazione e del centro. Questo si rende necessario al fine di evitare ulteriori danni e disagi ai cittadini e presentare il Alcuni punti del programma Garantire un Sindaco a tempo pieno: è fondamentale per il cittadino poter contattare il Sindaco ogni qualvolta ne ha la necessità. Il Sindaco è al servizio del cittadino. La disponibilità all’ascolto viene senz’altro prima dei suoi impegni personali. Questa nuova prospettiva rappresenta un elemento di qualità utile a tutti i cittadini. La centralità della Famiglia: l’attenzione sarà indirizzata ai bisogni e al sostegno della Famiglia nelle quotidiana gestione dei figli, della casa e dei propri anziani. Questo rappresenta un dovere prioritario e irrinunciabile al quale daremo la massima attenzione. Cittadinanza attiva: partecipazione dei cittadini nelle scelte del comune. Economia Turistica: in stretta collaborazione con le Associazioni di Categoria ci affideremo ad esperti in marketing turistico e seguiremo le tecniche più innovative in materia, senza improvvisare e rischiare di sprecare risorse economiche dei cittadini. I candidati consiglieri Giovanni Bordin, Alessio Barolo, Gianfranco Basso, Angelo Baù, Elena Cunico, Paolo Finco, Roberto Fracaro, Michela Frigo, Claudio Mantese, Andrea Paganin, Corrado Paganin, Enrico Rigoni, Marilena Rigoni, Manuel Rodeghiero, Luca Vellar, Michele Vellar. ASIAGO Lista 2 “Progetto Viva Asiago” “Per una scelta di continuità” Andrea Gios cerca la riconferma “Al centro di ogni decisione la nostra terra e la nostra gente” Il candidato sindaco Andrea Gios è nato ad Asiago 46 anni fa è sposato con Stefania e padre di due splendidi bambini, Ottavia e Gregorio. Diplomato al Liceo Scientifico di Asiago e laureato in Economia e Commercio, svolge l’attività di Dottore Commercialista e di Revisore Contabile. Ricopre importanti incarichi presso enti pubblici, federazioni sportive, società e istituzioni creditizie. Formatosi professionalmente a Venezia nel principale studio di commercialisti della Regione, ha sviluppato una qualificata esperienza a diretto contatto con le più importanti realtà economiche italiane ed estere, come comuni, enti pubblici, banche, fondazioni e aziende private. È stato consigliere comunale nel 1995-1998, in maggioranza, e nel 1999-2004, in opposizione. Attualmente è il sindaco di Asiago. Nel 1996 ha partecipato alla costituzione del “Comitato per la salvaguardia dell’Ospedale di Asiago” con cui ha fattivamente collaborato per anni. La grande passione della sua vita è lo sport e in particolare l’hockey su ghiaccio che ha praticato per oltre vent’anni, con i colori dell’H.C. Asiago, di cui è stato capitano per quattro anni, e della nazionale italiana. Nel 1986 il C.O.N.I. l’ha insignito della “Medaglia di bronzo al valore Atletico” per meriti sportivi. Nel tempo libero si dedica alla famiglia, allo sport e alla lettura. La presentazione della lista con attenzione su alcune peculiarità. La principale particolarità della lista PROGETTO VIVA ASIAGO! è che essa vede la riconferma del sindaco, degli assessori e dei consiglieri uscenti: in altre parole, tutto il gruppo che ha governato Asiago negli ultimi cinque anni. Questo è un segnale forte di coesione e di assunzione di responsabilità nei confronti delle scelte coraggiose e profondamente innovative che il gruppo consiliare uscente ha assunto nel settore dell’urbanistica; è sicuramente la prima volta, da quando è stata introdotta l’elezione diretta del sindaco, che il gruppo di maggioranza uscente si presenta al completo; probabilmente è la prima volta in assoluto che questo avviene nella storia delle amministrazioni comunali di Asiago. Un’altra particolarità è il rinnovamento, con un aumento della presenza femminile all’interno della lista (siamo passati da una sola presenza del 2004 alle tre presenze del 2009); abbiamo rafforzato anche la presenza dei giovani, che intendiamo valorizzare con il contributo di chi ha maggiore esperienza e dei quali auspichiamo un graduale inserimento nella vita amministrativa. La lista si è rinnovata con la presenza di persone valide, che sapranno dare il loro contributo allo sviluppo della nostra città. Una priorità da affrontare subito. Se per priorità si intende la cosa più importante da fare in tempi rapidi (e non la prima decisione da adottare, in ordine di tempo, una volta insediati), non c’è dubbio che per noi la priorità è l’adozione del P.AT. (Piano Assetto del Territorio) del Comune di Asiago, il cui Documento Preliminare è stato inviato a tutte le famiglie dei nostri cittadini. Il P.AT. rappresenta una svolta radicale nella politica urbanistica del nostro territorio ed è il cardine su cui sarà imperniato il futuro della nostra città, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile per il nostro territorio. Ci auguriamo che gli altri comuni dell’altopiano, in particolare quelli che confinano con Asiago, si rendano conto che il modello, che proponiamo nel P:AT., costituisce l’unica via per garantire uno sviluppo di lunga durata a tutto il nostro Altopiano. Alcuni punti fondamentali del programma. La posa della prima pietra per la costruzione del nuovo ospedale. L’ultimo atto dell’amministrazione Gattolin, nel 2004, aveva avuto per oggetto la presentazione del P.I.R.U.E.A. dell’area dello stadio “A. Zotti “; l’ultimo atto della nostra amministrazione ha riguardato la presentazione del progetto del nuovo ospedale di Asiago. La valorizzazione del teatro recentemente inaugurato all’interno del Palazzo del Turismo del Millepini, nel- l’ottica di rafforzare, accanto a quella sportiva, la componente culturale della nostra offerta turistica. Creazione di un polo culturale dotato di una biblioteca, di una sala-studio, di uno spazio multimediale, di una sala-prove per i gruppi musicali: qualsiasi decisione in questo campo verrà presa dopo un’ampia consultazione dei principali destinatari di questi servizi, cioè i giovani. Il rilancio del “Tavolo degli imprenditori”, per affrontare i problemi sociali ed economici, assieme ai temi legati allo sviluppo della nostra città, secondo le direttrici tracciate dal P.A.T.. I candidati consiglieri Carlo Arduini, Ivan Baù, Andrea Benetti, Giancarlo Bortoli, Augusto Brugnaro, Guido Carli, Nicoletta Mandruzzato, Deborah Mosele, Monica Pesavento, Diego Rigoni, Giampaolo Rigoni Camplan, Gianbattista Rigoni detto Gianni Stern, Roberto Rigoni, Maurizio Rossetto, Santo Rossi, Franco Sella. 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 4 GALLIO Lista 1 “Gallio Rinasce” “Cerchiamo armonia e unità d’intenti” Domenico Tura alla guida di una compagine quasi del tutto inedita, fatto salvo per due nomi: Sergio Sambugaro e Moreno Alberti - "Particolare attenzione verso le famiglie, i giovani e gli anziani" Il candidato sindaco Domenico Tura è nato ad Asiago il 20 dicembre 1970. Felicemente sposato, ha due figlie di 10 e 7 anni. Impiegato dal 1991 al 2001 presso Italgas S.p.A., dal 2001 è dipendente presso l’Asiago Immobiliare. Già candidato consigliere alle amministrative del 1999 con la lista capeggiata da Antonio Pertile. Da alcuni anni nel direttivo dello Sci Club Gallio, nel direttivo della Pro-Loco di Gallio, nel direttivo dell’Azienda Faunistica Venatoria e da cinque anni membro del Consiglio di Istituto del Circolo Didattico. La lista “Gallio Rinasce” La nostra lista “Gallio Rinasce” vuole rinascere, appunto, libera dai preconcetti e pregiudizi che tanto in passato sono stati all’origine di divisioni, tale è l’origine del nostro nome. La nostra lista comprende soltanto due candidati con provata esperienza amministrativa (Sambugaro ed Alberti), i rimanenti sono alla loro prima esperienza e stanno già affrontando questo impegno con consapevolezza, entusiasmo e serietà. Il nostro più grande impegno va a favore dell’armonia ed unità di intenti rivolti alla nostra comunità. Le cose più importanti da fare per Gallio Innanzitutto la ristrutturazione della canonica: da alcuni anni la canonica versa in condizioni sempre più precarie; negli ultimi mesi, a causa della sua inagibilità, è stata chiu- sa ed il parroco, con nostro grande rammarico (pur garantendo sempre la sua presenza per quanto riguarda la sua funzione di Pastore), si è visto costretto a risedere fuori dal paese. Due-tre punti fondamentali del programma: Ogni nostro sforzo sarà a favore delle famiglie, il momento sociale ed economico lo impone. Giova- ni ed anziani rappresentano le nostre radici ed il nostro futuro, le politiche locali debbono mostrare concreto interesse nei loro confronti. Per il turismo intendiamo intraprendere una fattiva collaborazione con gli impiantisti e gli altri Comuni dell’Altopiano al fine di rilanciare in maniera competitiva la nostra località turistica. Infine vedremo di ottimizzare l’impegno profuso dalla Amm.ne uscente a favore delle iniziative ed opere in essere da completare. Il dialogo con i nostri. predecessori sarà punto principale per il nostro inizio amministrativo. Il programma nel suo complesso verrà illustrato nelle serate già pianificate con la cittadinanza. I Candidati consiglieri: Patrizia Pertile, Loris Baù, Giulia Stella, Sergio Sambugaro, Massimo Pieroboni, Moreno Alberti, Giuseppe Plebs, Sonia Schivo, Lorenzo Rigoni, Moreno Rigoni, Alessio Panozzo GALLIO Lista 2 “Viviamo Gallio” Al centro l’uomo e la famiglia I candidati rappresentano tutte le realtà produttive e commerciali del paese - In ottica turistica si pensa alla realizzazione di nuovi impianti sportivi e scioviari con la partecipazione del Comune Il candidato sindaco Augusto Paccanaro, 61 anni, segretario Generale e Direttore dei Comuni di Roana e Torrebelvicino. Già candidato e assessore al Bilancio, Finanze, Lavori Pubblici e Patrimonio nel 1995. Attualmente è consigliere comunale di opposizione a Gallio. Presentazione della lista Il gruppo è formato da persone altamente qualificate e stimati professionisti con forti consensi elettorali, che rappresentano tutte le categorie produttive e commerciali. Vogliamo individuare le iniziative e i percorsi più efficaci affinché Gallio abbia un ruolo di primo piano . Un ruolo nuovo e per certi versi diverso. Che rimetta e non solo a parole, l’uomo e la famiglia al centro di ogni decisione. Pensiamo che ciò consentirà alla nostra comunità e in particolare ai giovani, di cogliere senza ansie le nuove opportunità che si presentano, radicando i propri riferimenti ai valori della libertà e solidarietà, del lavoro, della convivenza civile e della tolleranza. In questo contesto vediamo alcuni obiettivi prioritari, attraverso i quali adeguare la politica locale ai cambiamenti strutturali in corso; qualità dei servizi per trovare la giusta risposta ai nostri bisogni, qualità della vita per vivere con serenità e partecipazione il presente, qualità e sostenibilità dello sviluppo come garanzia per il futuro occupazionale delle imprese locali. Le direttrici culturali e ideologiche che guideranno ogni nostro progetto e Le priorità azione trovano fondamento nella democrazia partecipativa, nel liberismo in politica economica, nella ricerca delle autonomie in un contesto di solidarietà che vede l’attività politica del “Buon Governo” nell’esclusivo interesse dei cittadini e al di fuori di ogni condizionamento partitico. Grandissima attenzione viene posta nei confronti dei problemi legati al turismo che saranno affrontati attuando le strategie già sperimentate da altri centri turistici. In particolare sarà presa in considerazione l’eventualità di una partecipazione societaria del Comune per la realizzazione di nuovi impianti sportivi e scioviari. In un’ottica di sviluppo federalista, si intende dare attuazione al decentramento amministrativo, sulla base delle leggi nazionali di riordino della materia e che si identifichi in una attivazione di sinergie tra pubblico e privato, che permetta la realizzazione di strutture e servizi di interesse collettivo altri- menti irrealizzabili con le sole risorse comunali. I punti fondamentali del programma Casa per anziani in via Ech, ristrutturazione della Canonica, realizzazione di un centro sociale per riunioni e locali ritrovo. Realizzazione del Parco della Rimembranza dei caduti di tutte le guerre attorno al cimitero con recupero funzionale dell’area. Realizzazione di laghetti in Val Frenzela a scopi turistici e invaso per la neve artificiale per le piste da sci; pista ciclabile per Asiago lungo il versante ovest del Ghelpach. Costituzione di una società con capitale a maggioranza pubblico per la gestione e/o costruzione di strutture sportive, aree attrezzate e produzione e commercializzazione di biomasse. Attivazione di un intervento pubblico per sviluppare sinergie societarie anche con gli altri comuni per rilevare, unitamente a investitori privati, il pacchetto di maggioranza o l’intera proprietà della Melette srl - Ronco Carbon sas per la costruzione di altri impianti in territorio di Foza-Enego; Valorizzazione estiva e invernale della Val Di Nos. A Stoccareddo, riqualificazione della piazza e la realizzazione di parcheggi in prossimità delle scuole e della contrada alta. Ristrutturazione con ampliamento ex asilo da destinare a locali ritrovo per anziani e palestra attrezzata per gli stessi. Costruzione di alloggi popolari tramite l’ATER . I candidati Consiglieri: Arone Schivo, Leone Baù, Emilio Lunardi, Emanuele Baù, Romualdo Baù, Gianna Marcolongo, Giuseppe Mosele, Maria Mosele, Ingrid Sartori, Luana Finco, Fabio Gloder, Fiorenzo Baù 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 5 GALLIO Lista 3 “Gallio Insieme” “Incentivare il turismo, una delle priorità” Con Danillo Finco alcuni che hanno già avuto modo di impegnarsi nell’amministrazione comunale come Andrea Pinaroli e Maurizio Cherubin, e tanti volti nuovi della politica galliese Il candidato sindaco Danillo Finco, da tutti chiamato “il professore”, è certamente la personalità più alta che il comune di Gallio possa esprimere in questo momento, a motivo della sua grande onestà morale ed intellettuale. Conosciuto e stimato in tutto l’Altopiano si è dedicato fino a pochi anni fa all’insegnamento presso le scuole superiori del capoluogo. Ha collaborato attivamente nella Pro Loco di Gallio e si è dedicato allo studio e alla ricerca storica con particolare riferimento alle tradizioni locali. Il suo ultimo libro “Gallio Toponomastica e Microstoria” è stato pubblicato nel 2008. Ha già ricoperto la carica di Sindaco dal 1980 al 1985 in un mandato che viene ancora adesso ricordato come momento di svolta nella presa di coscienza per la tutela dell’ambiente e del territorio contro le facili speculazioni edilizie e gli interessi dei poteri forti. E’ stato in seguito consigliere comunale e assessore presso la Co- munità Montana dei Sette Comuni. Danillo Finco presenta la sua squadra La lista GALLIO INSIEME è nata con l’esigenza di costruire un’azione politica su basi nuove, che raccogliendo quanto di buono fatto dalle passate amministrazioni sia però in grado, attraverso il dialogo a 360° con tutte le realtà presenti, di rilanciare il paese di Gallio soprattutto per quanto riguarda la sua immagine turistica e il suo territorio. Cercheremo perciò di coniugare insieme passato e futuro, vecchio e giovane, antico e moderno, realtà e sogno. Ecco allora una squadra giovane (età media 40 anni) che però si avvale dell’esperienza data da alcuni che hanno già avuto modo di impegnarsi nell’amministrazione comunale. Andrea Pinaroli e ,Maurizio Cherubin hanno già fatto parte di precedenti amministrazioni, Finco Amerigo, Finco Orfeo, Lunardi Denis, Tagliaro Fabio, Munari Paolo, Rigon Paolo, Segafredo Michele, Rigoni Renata in Sartori, Segafredo Roberta in Pompele e Cortese Donatella in Baù sono alla prima esperienza amministrativa. Tra questi c’è chi manifesta esperienza nel settore dei lavori artigianali, chi è più attento agli aspetti connessi alla gestione del patrimonio, chi al mondo giovanile e a quello del turismo, tutti settori dove questa squadra vuole fare la differenza. Molti provengono da esperienze di volontariato. Sono fortemente persuaso che questa compagine amministrativa potrà lavorare bene assieme alla mia figura che garantisce equilibrio, ponderatezza, moderazione e capacità di azione. La cosa più importante per Gallio Siamo fortemente convinti che gli Amministratori, chiunque essi siano, non sono messi al loro posto per inseguire i propri sogni o le proprie fantasie, ma per realizzare ciò che tra le tante aspirazioni dei cittadi- ni viene ritenuto primario ed essenziale per lo sviluppo globale del paese e della sua gente. In tale ottica noi riteniamo che, dati i tempi di grave crisi economica, sia indispensabile incentivare e rilanciare quello che più costituisce il perno della nostra vita economica nella sua accezione più ampia, cioè il turismo e, quindi la sua promozione. L’offerta turistica deve costituire una priorità assoluta per l’amministrazione, la quale si dovrà impegnare in modo costante per una promozione sempre più attente e qualificata onde poter rispondere in termini adeguati ad un turismo che sta cambiando e che chiede cambiamenti radicali nell’offerta e soprattutto nelle strutture turistiche e commerciali. Proprio per tale consapevolezza si mirerà ad un rapporto costruttivo tra Amministrazione ed i molteplici soggetti/operatori turistici onde ampliare il ventaglio delle proposte, facendo leva sulla attrattive ambientali, storiche, culturali e folkloristiche del nostro paese. I Candidati Consiglieri: Maurizio Cherubin, Donatella Cortese in Baù, Amerigo Finco, Orfeo Finco, Denis Lunardi, Paolo Munari, Andrea Pinaroli, Paolo Rigon, Renata Rigoni in Sartori, Michele Segafredo, Roberta Segafredo in Pompele, Fabio Tagliaro. Concerto per un’idea La lista “Gallio Insieme” organizza “Concerto per un’idea”, una serata in cui saranno protagonisti i giovani, attraverso la m u s i c a . L’ a p p u n t a mento è per venerdì 22 maggio alle 21 presso il piazzale antistante il Bar del Centro Parrocchiale. Suoneranno i tr e gruppi: 4 th Dimension, The G.P.L. Live, Luca Baù. Durante la serata sarà aperto il bar e ci sarà anche un piccolo rinfresco . GALLIO Lista 4 “Noi di Gallio e le sue contrade” “Porteremo la differenziata porta a porta” Pino Rossi torna in corsa con un gruppo in cui la componente di esperienza ben si coniuga con quella giovanile e nenofita – “Importante creare opportunità di lavoro e rilanciare il turismo” Il candidato sindaco Pino Rossi è nato a Gallio il 14 gennaio 1960, laureato in ingegneria nel’a.a. 1983/84 presso l’Universirà di Padova. Dal 1990 al 1995 Assessore ai LL.PP presso il Comune di Gallio. Dal 1990 al 1995 Presidente della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”. Dal 1995 al 1999 Amministratore presso il Comune di Gallio con la carica di Consigliere Comunale. Ha presieduto alla Commissione di valutazione nel progetto Europeo LEADER 2 per le Prealpi Vicentine. Dal 1993 al 1998 membro effettivo della Commissione Faunistico Venatoria della Provincia di Vicenza. Dal 1998 al 2001 membro della Commissione Ministeriale, del Ministero del Commercio con l’Estero per la valutazione tecnico-economica e sociale di progetti presentati ai sensi della Legge 212/92. La lista La nostra lista che si chiama “Noi di Gallio e le sue Contrade”, composta da gente comune che vive ed opera in paese con il proprio lavoro e con il proprio impegno. La scelta dei candidati è stata fatta per rappresentare nella prossima amministrazione la frazione di Stoccareddo e tutte le Contrade oltre al Centro e le Categorie. Persone nuove, giovani, decise ed impegnate, con l’unico obiettivo di fare il bene del paese. ca il nuovo Auditorium appena inaugurato con manifestazioni ed eventi che possano dare il giusto splendore al nostro paese. Acquistare degli alloggi nelle città universitarie più frequentate da affittare ai nostri studenti e garantire lo stesso costo per l’affitto anche agli studenti che hanno scelto città universitarie diverse. Uscire dall’Etra per la gestione dei rifiuti avviando una raccolta differenziata porta a porta spinto considerando che la raccolta differenziata a mezzo di cassonetti specifici dislocati sul territorio è universalmente riconosciuta fallimentare. Le priorità per il paese Portare a compimento le opere Pubbliche già progettate ed in corso di realizzazione dall’amministrazione uscente. Valorizzare già dalla prossima stagione turisti- Alcuni punti fondamentali del programma il nostro è un programma sviluppato per punti. Per quanto riguarda il sociale e l’urbanistica intendiamo seguire le orme della passata Amministrazio- ne. Per noi è importante il lavoro (incentiveremo la creazione di posti di lavoro e manterremo in loco gli appalti), lo sviluppo turistico (agricoltura e ambiente punto di partenza, Melette, Campomulo, Valle del Pakstall, Val di Nos). Modernizzazione del paese, energie alternative e sicurezza. Candidati Consiglieri: Giorgio Dalla Bona, Ermenegildo Sambugaro, Fabrizio Stella, Fiorello Baù, Emilio Dalla Bona, Giorgio Tagliaro, Mariano Baù, Massimo Sambugaro, Natale Pompele, Nicola Pertile, Patrizia Lunardi, Thomas Baù. 8 Sabato 16 maggio 2009 ROANA Lista 2 “Insieme” l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 6 “Stop agli interessi personali per un comune al servizio dei cittadini” Bolzon si presenta con un gruppo giovane, formato all’ottanta per cento da candidati alla prima esperienza Il candidato sindaco Davide Bolzon ha 50 anni. E’ laureato in legge, quadro dirigenziale d’azienda. E’ stato consigliere comunale di Roana dal 1990 e sindaco dello stesso comune dal 1995 al 2004. Primo sindaco del Comune di Roana eletto direttamente dai cittadini. La lista Requisito fondamentale per la candidatura a consigliere l’impegno a tenere fuori interessi personali diretti ed indiretti. munale che deve tornare ad essere al servizio dei cittadini e non al servizio di qualche amministratore. La lista è composta all’ottanta per cento da candidati alla prima esperienza ed al di sotto di 50anni di età. Da sottolineare che ben quattro giovani donne sono presenti in lista. Le priorità Abbandonare gli interessi personali che hanno fatto si che si tralasciasse cura ed impegno economico sull’arredo urbano ed il decoro e la pulizia dei paesi. Ridare efficienza alla macchina co- I punti salienti del programma. La parte generale del programma è di carattere etico e morale e dedicata in gran parte alle iniziative che verranno intraprese per i giovani e per la terza età. 1- Eliminare l’addiziona- le IRPEF introdotta dall’attuale Amministrazione. 2- Piano straordinario di manutenzione delle strutture e dell’arredo urbano e pulizia. 3- Ristrutturazione della macchina comunale con divisione dell’UTC in due settori: Settore A, massimo 15 giorni per risposte ai resid e n t i per ristrutturazioni, riqualificazioni ammodernamenti e migliorie all’esistente con rilancio per l’artigianato edilizio locale Settore B: Iter separato per edifici adibiti a seco nde abitazioni. I candidati consiglieri Dino Panozzo, Maurizio Panozzo “Mauro”, Fabio Magnabosco, Davide Stella, Anna Sartori, Antonella Cocco, Maurizio Frigo, Stefano Frigo, Paolo Armellini, Gilberto Cera, Eliseo Bonato, Paolo Martello “Paolino”, Antonella Mosele, Tania Matteazzi, Fabio Rebeschini, Paolo Martello “Maco”. LUSIANA Lista 1 “Percorsi Nuovi” ROANA Lista 1 “Iniziativa Civica Roana” Il candidato sindaco è Massimo Frello Il candidato sindaco è Valentino Frigo I candidati consiglieri: Giovanni Ambrosini, Ezio Angius, Italo Massimo Camerin, Domenico De Guio “Pejo”, Antonio Fabris, Valerio Fabris, Marco Faccin, Dario Frigo “Boraccia”, Roberto Frigo “Stof”, Luigi Martello, Dario Rebeschini, Andrea Rossi “Pevare”, Elvio Schivo “Nevio”, Carlo Stefani, Roberto Tortora, Marisa Zotti I candidati consiglieri: Dario Boscardin, Alberto Brazzale, Michele Busa, Massimo Dall’Olio, Franco Gandini, Genny Giolo, Delfio Girardi, Valentina Maino, Christian Porro, Massimiliano Pozza, Antonio Rossi, Marino Xausa. LUSIANA Lista 2 “Insieme per Lusiana” Corradin: “Più attenzione alle persone” “Presento una squadra composta da persone competenti e preparate, provenienti dalle varie zone del Paese, dal centro e dalle frazioni tutte, che garantisce la conoscenza diretta e precisa della realtà Lusianese” Antonella Corradin nasce il 13 giugno 1959 a Marostica, residente a Lusiana, ha due figli adottivi. Dopo gli anni del liceo classico a Bassano del Grappa frequenta la facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bologna, ed è durante questo periodo che si avvicina alla politica aderendo ai movimenti studenteschi. Tornata “in montagna” a Lusiana, inizia ad interessarsi alla vita amministrativa dei nostri paesi, convinta che il radicamento della politica sul territorio sia essenziale per rispondere ai reali bisogni dei cittadini. Nel 1990 diventa consigliere comunale e vicesindaco in una lista civica. Due anni dopo viene eletta sindaco di Lusiana proseguendo nell’incarico di sindaco per altri due mandati sino al 2004. Attualmente è con- sigliere comunale . Professionalmente, dopo alcuni anni come insegnante in scuole superiori dell’Alto Vicentino, esercita la professione di avvocato, con studio in Bassano del Grappa, specializzata in diritto del lavoro e diritto di famiglia. Presentazione lista La Lista Civica “ INSIEME PER LUSIANA “ si presenta alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e del Sindaco con una compagine che vede, accanto ad alcuni elementi già presenti nei precedenti mandati, la presenza di molte persone nuove. Questo assicura nello stesso tempo esperienza e rin- novamento : l’esperienza è infatti garanzia di risultato, l’apporto di nuovi componenti di tra i quali un numero importante di giovani è garanzia di entusiasmo, di idee, di progettualità. La squadra che proponiamo ai Lusianesi è composta da persone competenti e pre- parate, provenienti dalle varie zone del Paese, dal centro e dalle frazioni tutte, in modo che ciascuno dei componenti e tutta la Lista nel suo insieme assicurino la conoscenza diretta e precisa della realtà Lusianese, di ogni frazione, di ogni settore e problematica. Abbiamo scelto questo tipo di impostazione e composizione della Lista perchè crediamo, da sempre, che la politica non debba essere fatta di schieramenti ma di idee, di programmi e di persone capaci di portarli avanti. Una priorità Pensiamo ad un intervento di pulizia e manutenzione degli spazi pubblici nel centro e nelle frazioni: questa necessità viene infatti avvertita e ci è stata segnalata da molte persone negli incontri preparatori del programma e della lista che abbiamo fatto in questi mesi. Qualche punto del programma Crediamo che l’azione amministrativa debba essere ispirata a due principi: l’attenzione alla persona cioè il miglioramento della qualità di vita dei cittadini residenti e la valorizzazione e promozione del territorio. Per il primo aspetto pensiamo al potenziamento dei servizi con attenzione alle famiglie, ai giovani ed agli anziani. La valorizzazione e promozione del territorio, inteso come bene comune e territorio della comunità, va ricercata attraverso l’adozione di strumenti urbanistici che soddisfino le esigenze dei residenti I candidati consiglieri Dario Broglio, Michele Cortese, Marco Dalle Nogare, Stefano Girardi, Franco Manin, Michele Michelon, Monia Moraschini, Sabrina Passuello, Matteo Pozza, Ronny Villanova, Diego Zampese, Renzo Zanin ma che siano realizzati con la partecipazione di tutti e con un piano di opere pubbliche che rispondano davvero alle necessità del paese e che pertanto vengano decise in modo condiviso. In questo senso, altro punto fondamentale è far proprio un metodo che possa avvicinare il “palazzo” ai cittadini e che ha punto di forza una programmazione delle scelte amministrative seria e partecipata nella consapevolezza che dalle difficoltà potremo uscire solo con un lavoro comune e condiviso. CONCO Lista 1 “Lista Civica 4 Campanili” Sabato 16 maggio 2009 8 l’Altopiano CONCO Lista 2 “Patti Chiari” www.giornalealtopiano.it I candidati consiglieri: Enio Brunello, Denis Matteo Colpo, Giuseppe Cortese, Giulia Crestani, Andrea Deplano, Emanuele Pernechele, Carlo Giuseppe Pilati, Gilberto Pilati, Maria Lucia Pilati, Anita Poli, Roberto Rigoni, Aldo Rodighiero. 7 I candidati consiglieri: Ornella Alberti, Romolo Bagnara, Elisa Bertacco, Giovanni Bonato, Mariuccia Caldana, Gabriele Colpo, Salvatrice Silvì Greco, Mauro Minuzzo, Elisa Pilati, Aldo Predebon, Giuseppe Ronzani. “Lavoreremo per il bene del paese” Candidato sindaco Stefani Graziella, 61 anni, insegnante di scuola media. Amministratore comunale dal 1980-85, dal 1994 al 2004 con incarichi di assessore e vicesindaco. Attualmente capogruppo di minoranza. Roberto Trotto: “Gli anziani, i giovani, le coppie, i bambini tutti fanno parte del nostro progetto. Sono loro che ci devono dare idee da realizzare e piena collaborazione” Il candidato sindaco Roberto Trotto, 45 anni, dipendente comunale, esperienze politiche come Sindaco, Consigliere del Comune di Conco e Consigliere della Comunità Montana. La lista La Lista è composta da persone capaci e oneste, con il desiderio di lavorare per il proprio paese senza secondi fini. Questo è stata la condizione fondamentale per continuare questa esperienza appagante ma stancate quindi solo la certezza che tutti insieme stiamo lavorando ad uno scopo ben preciso, ovvero il bene del nostro paese, con la stessa determinazione, la stessa voglia, Peculiarità della lista La lista è formata da persone serie e competenti che intendono lavorare in gruppo, condividendo le scelte sul programma Problemi da affrontare subito se eletti: Avviare nuovi servizi alle famiglie, in particolare infanzia e anziani Punti fondamentali del programma Estensione della rete dell’impianto a biomassa, maggiore efficienza della struttura comunale, particolare attenzione alle attività economiche e all’ambiente (PAT, cave, boschi e malghe), eperimento di fondi per opere pubbliche. la stessa convinzione permette di affrontare le difficoltà e le sfide che attendono Conco nel prossimo futuro. Priorità Stiamo raccogliendo ora alcuni frutti del tanto lavoro profuso ed i programmi stanno avanzando in progressione: ad esempio, proprio il giorno seguente alle elezioni, partirà il secondo stralcio della messa in sicurezza antisismica ed igienico sanitaria delle scuole medie, nello stesso periodo termineranno i lavori di costruzione della palestra, mentre sta arrivando alla conclusione l’approvazione del progetto per terminare le escavazioni di marmo nella zona di Montagnanova di Dietro. Per la prossima primavera sarà pronto anche il Piano di Assetto del Territorio che darà l’impronta futura a Conco. Punti salienti del programma I punti del programma sono tanti e sono legati fra di loro. Sarà importante portare avanti il programma nel suo complesso, perché questo consentirà di migliorare in modo significativo le condizioni di vita del nostro paese. La nostra è un idea che ruota attorno alla comunità e come che una comunità non può essere scissa nelle sue parti senza perdere di sostanza così anche il nostro programma è difficile ridurre a dei punti sconnessi da un discorso più ampio. Gli anziani, i giovani, le coppie, i bambini tutti fanno parte del progetto Conco che non è il nostro programma né quello di chiunque altro che al limite possono cercare di recepire questo “progetto”. Sono loro, i cittadini di questo meraviglioso paese, che devono darci i punti da seguire ed insieme lavorare per raggiungerle. FOZA Lista 2 “Nuovo futuro per Foza” “I cittadini protagonisti di ogni scelta” Un clima di trasparenza e collaborazione in cui ciascuno è chiamato a contribuire con idee ed impegno allo sviluppo culturale ed economico del paese è quanto propone Carlo Lunardi Il candidato sindaco Carlo Lunardi è nato a Foza nel 1958 è li residente con la famiglia. Impiegato amministrativo con mansioni direttive e di concetto è stato sindaco di Foza nel periodo 1999- 2004. Attualmente ricopre la carica di consigliere di minoranza. La lista La lista “Nuovo Futuro per Foza” è formata da un gruppo di persone con a cuore il proprio paese, il suo sviluppo e la sua salvaguardia spinti da un’unica convinzione: che la partecipazione popolare na- sce e respira con i polmoni sani della comunicazione e della responsabilità che la famiglia, il vivere e il paese sanno esprimere. Va da se che è nella solidarietà che ricostruisce il bene comune, garanzia per ogni dignità umana ed è per questo che è necessario lavorare assieme con pazienza, speranza e lungimiranza, perché la sfida del “bene comune” va oltre i tempi della cronaca. e proposte atte alla crescita della vita civica ed economica della nostra comunità con politiche improntate al benessere basato sull’occupazione e sulla sicurezza sociale intesa come vicinanza alla nostra gente Le priorità Coinvolgere ogni cittadino nella vita pubblica e ammini- strativa del Comune in un clima di trasparenza e di collaborazione per consentire a ciascuno di contribuire con idee Punti fondamentali del programma Ripresa della collaborazione con la comunità parrocchiale, in particolare dare avvio e portare a termine la sistemazione della “Canonica” al fine di recuperare il fabbricato sotto l’aspetto urbanistico ma, soprattutto per dare finalmente al parroco una siste- FOZA Lista 1 “Vivere Foza” Candidato sindaco Giovanni Alessio Oro Candidati consiglieri: Roberta Marcolongo, Ronny Oro, Fabio Ceschi, Dennis Cappellari, Claudio Chiomento, Maria Cecilia Rigoni, Andrea Oro, Ivano Oro, Ottavio Alberti, Fabio Stona, Chiara Paternò, Gianni Alberti. MAGGIO Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì 23 24 25 26 27 ore ore ore ore ore 21.00 15.00 18.00 21.00 20.45 20.45 20.45 mazione dignitosa. Costituzione del Comitato Usi Civici e utilizzo del patrimonio silvoforestale con il quale l’Amministrazione Comunale collaborerà per una gestione propositiva finalizzata al rispetto delle prerogative della nostra gente. Rilanciare il turismo sotto il profilo del ecosostenibilità trovando però l’equilibrio tra salvaguardia e sviluppo finalizzato soprattutto all’incremento dell’occupazione locale per esempio riaprendo il dialogo con gli enti pubblici per un nuovo comprensorio di impianti sciistici con le Melette di Gallio e con la Marcesina. Co- stituzione del Comitato di salvaguardia della Scuola delle tradizioni e della Cultura a cui sarà demandato il compito di promuovere studi e ricerche sul territorio al fine di divulgare la conoscenza delle tradizioni locali. I candidati consiglieri Daniela Alberti, Giacomino Alberti, Giorgio Caccia, Domenico Chiomento, Rossella Chiomento, Massimo Gheller, Santino Gheller, Natalina Guzzo, Raffaello Lazzari, Roberto Lunardi, Luigi Menegatti, Francesco Oro. Il museo racconta Foza Sabato 23 maggio alle ore 17 a Foza sarà inaugurato il nuovo museo ricavato nella sede del vecchio municipio. Il museo, dedicato alla gente di Foza, parla proprio di loro della storia della comunità di Foza, dell’emigrazione, della Grande Guerra, delle loro tradizioni e della loro cultura. In pratica chi sono e da dove arrivano culturalmente. Per l ‘occasione è stata inoltre allestita una mostra fotografica temporanea “Il Museo Racconta Foza. Album di un paese.” La ristrutturazione della ex municipio di via Roma 1 è stata resa possibile grazie ad contributi della Regione Veneto, della Provincia, della Comunità Montana, del Comune e della Fondazione Cariverona. CINEMA LUX ASIAGO Via Matteotti - Asiago 0424 462279 la prevendita inizierà sabato 16 maggio biglietti in vendita alle casse del Cinema Lux www.cinemaluxasiago.it 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 8 Il progetto Guida sicura parte da Asiago ASIAGO E’ partito da Asiago il primo Laboratorio di guida sicura, iniziativa inserita nel progetto provinciale “Diamo strada alla sicurezza”, e rivolto ai giovanissimi in età da “motorino”. Dopo aver avviato una campagna d’informazione sulla sicurezza stradale, la Provincia si rivolge ai ragazzi della terza media e della prima superiore con un’iniziativa itinerante che toccherà sei zone della Provincia per dare dei mini corsi teorico-pratici per la guida sicura sulle due ruote con test e valutazione finale sulle conoscenze apprese. Obiettivo dell’iniziativa è avvicinare i ragazzi al mondo delle due ruote e a un utilizzo consapevole della rete viaria. Iniziativa della Provincia rivolta ai giovani in età da motociclo, ha coinvolto scuole e Pari Opportunità. Obiettivo: avvicinare i ragazzi al mondo delle due ruote e a un utilizzo consapevole della rete viaria Durante il corso saranno trasmesse le elementari nozioni comportamentali da tenere sulla strada e durante la conduzione del veicolo, relative ad esempio a: scelta ed uso del casco con riconoscimento dell’omologazione, abbigliamento, sicurezza attiva, sicurezza passiva, posizione in sella, bilanciamento del corpo in curva e tecnica di guida, controllo del mezzo e manutenzione. I corsi inoltre hanno previsto prove dei riflessi, visita oculistica ed infine una prova pratica su percorso con partenze, frenate e slalom in mezzo ai birilli nonché simulazioni di sinistro ed attivazione del soccorso con partecipazione attiva degli studenti. Ad Asiago sono stati oltre 150 i ragazzi che hanno Il seminario-concerto di Monte Montgomery Durante la serata di mercoledì 6 maggio, al nuovo Teatro Millepini di Asiago, un grande corteo di musicisti ha potuto assaporare le tinte di una chitarra d’oltreoceano e di una voce calda e avvolgente, entrambe usate con la maestria di un famoso chitarrista americano: Monte Montgomery. L’evento, organizzato dall’Associazione Scuola di Musica Asiago Altopiano, aveva scopo culturale e didattico e ha portato sul palcoscenico asiaghese un personaggio eccelso di fama internazionale. Durante il pomeriggio, Monte ha regalato agli allievi della scuola di musica e a tutti coloro che desideravano avere un incontro più intimo con l’artista, un seminario sulla sua maestria, ma, in modo particolare, sulla sua sensibilità di musicista, dimostrata anche nell’indossare la maglietta della scuola di musica: un modo diretto e comunicativo per entrare nel clima musicale della nostra realtà altopianese stimandone le peculiarità. Il concerto si è invece distinto per la qualità portata in scena e per le emozioni che un singolo cantante-chitarrista è riuscito a infondere a tutti i presenti. Una brezza di note che accostava, quasi come in contrappunto, sonorità conosciute come quelle della cover “Romeo and Juliet” dei Dire Straits, personalizzata da Monte in modo del tutto originale, ad altre tinte West Coast che risultavano familiari grazie al talento indiscusso dell’artista e alla dolcezza nell’eseguirle. Insomma, un’iniziativa degna di lode che ha ar ricchito il nostro Altopiano, allargando i nostri confini culturali e mu- sicali verso orizzonti dai quali attingere . Così Chiara Barbierato, portavoce della Scuola di Musica, ha commentato l’evento: “Io credo che avvicinare i grandi musicisti affermati ai giovani altopianesi sia un modo efficace per veicolare la cultura all’interno del nostro paese, dando possibilità di ascolto e di incontro che molti non riuscirebbero ad avere in altro modo. La musica e la scuola di musica hanno una valenza sociale che deve essere sottolineata e sostenuta, per farla crescere e renderla evidente anche a chi non la conosce.” E come si potrebbe non darle ragione? La musica, come recita la famosa maglietta della scuola di musica e come diceva il grande Bach, aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori… Luca Baù preso parte all’iniziativa provinciale realizzata con la collaborazione della Federazione Motociclistica Italiana provenienti nello specifico dal Moto Club Ducati di Vicenza e dal Moto Club Spinea di Venezia, l’assessorato ai Servizi Sociali di Asiago attraverso il Comitato Pari Opportunità, i presidi delle scuole, le agenzie assicurative, le scuole guida e gli ottici presenti sul territorio che si sono profusi nel rendere l’iniziativa un successo. I giovani con il ciclomotore sono un segmento critico nel- la sicurezza stradale, come hanno ricordato molti dei presenti, tanto più che per il patentino per condurre un ciclomotore si deve sostenere solamente un test scritto senza dover dimostrare di essere capaci di condurre il mezzo stesso. I dati stessi dimostrano che a fronte di un aumento del 39% di ciclomotori in Provincia negli ultimi tre anni è diminuita la percentuale di autovetture coinvolte negli incidenti stradali, ma si è registrato un incremento progressivo della quota di motocicli che subiscono un incidente. Stime recenti riportano inoltre che i conducenti dei veicoli a due ruote hanno circa 15 volte più probabilità di subire lesioni gravi o mortali rispetto ad un automobilista. “Continuiamo sul percorso di ‘Diamo strada alla sicurezza’ con questa iniziativa dedicata alla fascia d’età scolastica. – ha affermato Costantino Toniolo, assessore alla Viabilità durante l’incontro di presentazione – I giovani sono un segmento particolarmente critico per la sicurezza stradale ed è importante fare un’opera di informazione ed educazione continuativa e dif- ferenziata. Per i ragazzi dai 14 ai 18 anni, riteniamo utili momenti di formazione affiancati da occasioni di pratica concreta, con l’obiettivo di migliorare le capacità di guida e di promuovere la cultura della sicurezza stradale”. Come ha illustrato Emiliano Barban, rappresentante provinciale Federmoto, “già da diversi anni il Dipartimento per la Sicurezza Stradale della FMI propone, sviluppa ed organizza progetti per l’insegnamento e l’istruzione alla guida dei motocicli e ciclomotori nel rispetto di specifici protocolli d’Intesa sottoscritti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.” Fondamentale per il successo dell’iniziativa è stata la collaborazione dell’amministrazione comunali altopianesi che hanno risposto positivamente alla proposta dell’Amministrazione provinciale, i presidi degli istituti interessati ed il Comune di Asiago che ha messo a disposizione l’area del parcheggio adiacente la scuola elementare M. Ortigara. Gerardo Rigoni Serata con gli Amici del cuore L’Associazione “Amici del cuore Altopiano 7 Comuni” organizza per mercoledì 20 maggio alle 18.30 un incontro con tutti i soci e i simpatizzanti presso la pizzeria Wunderbar di Asiago (Piazzale degli Eroi). Nell’occasione sarà proiettato un filmato sulla Grande Rogazione di Asiago dell’anno 1952. Il professor Giampaolo Pesavento ne introdurrà l’aspetto storico – sociale. Don Roberto Bonomo, parroco di Asiago, tratterà della dimensione religiosa della grande Rogazione. “Per la prima volta – dicono dal direttivo – proponiamo una serata con un argomento diverso rispetto alla prevenzione e cura delle malattie cardiache. Abbiamo infatti pensato opportuno inserire periodicamente incontri sulle tradizioni dei nostri paesi. Anche per la vicinanza della data in cui si svolgerà, il primo argomento sarà la Grande Rogazione di Asiago. Per il futuro si aspettano suggerimenti da parte dei soci”. La quota individuale per la serata è di 7 euro e comprende pizza e bibita, mentre il dolce sarà gentilmente offerto dal titolare della pizzeria. Per informazioni rivolgersi al 329.1842302. 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 9 Più soldi per chi sfalcia i prati e pascola gli animali Modificato il metodo di calcolo delle indennità erogate dall’Unione Europea alle aziende di settore che operano in aree montane. L’indennità compensativa è concessa alle aziende agricole di montagna che sfalciano i prati e pascolano gli animali per un periodo minimo di 5 anni. Una misura per evitare il degrado dell’ambiente montano, per ridurre l’incidenza di forme vegetali infestanti e mantenere in ordine le zone rurali a rischio di spopolamento. Dopo forti polemiche Modificato il metodo di calcolo delle indennità agricole ca da questa scelta abbiano addirittura rinunciato a presentare domande di intervento economico dai fondi europei abbandonando così fette di territorio che ora rischiano di tornare aree degradate”. La proposta di modifica prevede di suddividere le aree agricole in 4 fasce ognuna con una tara in base al rapporto erba alberi per ettaro. Si va da un finanziamento totale con una percentuale di parcella agricola al 95% fino a terreni totalmente in eleggibili con alberi superiori a 50 per ettaro. Gerardo Rigoni l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura ha previsto una riformulazione dei criteri di assegnazione dei premi per ettaro di prato o di pascolo. “Finalmente, dopo le forti lamentele delle aziende agricole zootecniche e la proposta di legge presentata dal PD in Regione, si apre un importante spiraglio per rimediare ad una palese ingiustizia –commenta il consigliere del Partito Democratico e vicepresidente della com- missione Agricoltura Claudio Rizzato - Dal 2005 le nostre aziende agricole di montagna sono state fortemente penalizzate da una interpretazione distorta sul calcolo delle superfici lavorate. Infatti molti prati-pascoli che venivano regolarmente sfalciati o pascolati sono stati esclusi dal premio economico perché al loro interno erano presenti alberature o rocce affioranti. Tale situazione ha fatto sì che molti agricoltori colpiti in maniera drammati- Mondiali di Sci Nordico, Schenck chiede l’assegnazione ad Asiago Le ricerche degli studenti verranno presentate ai genitori Assegnare i Campionati Mondiali di Sci nordico ad Asiago. E’ quanto ha c h i e s t o i l p re s i d e n t e della Provincia Attilio S c h n e c k a l s e g re t a r i o regionale della Cultura Angelo Tabaro durante il convegno “Il Veneto di Andrea Palladio, dalla cultura al turismo”. Una proposta che nasce dalla necessità di sosten e re l’economia altopianese per far fro n t e a l l a c o n t i n u a sperequazione rispetto al Trentino. La richiesta del presidente è diventata poi oggetto anche di un interrogazione del consigliere provinciale Francesco Gattolin fatta per impegnare la Giunta e il consiglio provinciale nel s o s t e n e re l a p r o p o s t a presidenziale. “L’assegnazione all’Altopiano di un grande evento sportivo come i Campionati Mondiali avrebbe sicure ricadute positive dal punto di vista turistico ed economico – ha rilevato Gattolin – E nonostante, a detta degli esperti, la possibilità di realizzare la proposta non potrebbe avvenire prima del 20152017 i benefici si vedrebbero subito con un’esposizione mediatica importante che sottolineerebbe l’idoneità della nostra montagna come sede mondiale”. L’interrogazione si conclude con la petizione al Consiglio Provinciale di avviare una richiesta alla Regione di sostenere la richiesta alla Federazione Italiana Sport Invernali di asse g n a z i o n e d e i campionati mondiali di sci nordico ad Asiago. Gerardo Rigoni Il mondo del vino, un corso ad Asiago Dal 26 maggio iniziativa di aggiornamento per le imprese della ristorazione Approfondire la conoscenza dei prodotti vinicoli, fornendo gli strumenti per distinguere e scegliere i vari tipi di vino e valutare la loro conservazione e servizio.. Sono questi gli obiettivi del nuovo corso teorico – pratico, promosso dal mandamento Confcommercio di Asiago, e rivolto ai pubblici esercizi e ristoratori dei Comuni dell’Altopiano che si terrà presso l’Albergo Europa in Corso IV Novembre 65/67 ad Asiago. L’iniziativa formativa, completamente gratuita per gli operatori in quanto finanziata dal Fondo Sociale Europeo, si svilupperà nell’arco di 8 lezioni pomeridiane per complessive 24 ore a partire dal 26 maggio per concludersi il 25 giugno. Prosegue quindi il programma di aggiornamento professionale che la Confcommercio sta realizzando per i propri associati, con interventi mirati alle specifiche esigenze delle categorie e con un’attenzione anche alle diverse realtà territoriali della provincia. Il corso di Asiago nasce con l’intento di trasmettere una conoscenza degli elementi essenziali dell’affascinante mondo di Bacco: dalle tecniche di vinificazione all’analisi sensoriale; dall’acquisto e conservazione del vino allo stile del servizio per i diversi tipi di vino e al corretto uso dei bicchieri. Verranno poi adeguatamente trattate le tecniche di degustazione e i migliori abbinamenti con il cibo, con particolare evidenza dei prodotti vicentini e veneti. “Con questo corso- interviene Enzo Benetti, segretario del mandamento Confcommercio di Asiago- abbiamo voluto offrire un’opportunità di crescita agli operatori con attività di pubblico esercizio, in un campo, quello del vino e della cultura enogastronomica, che può qualificare ulteriormente la professionalità del ristoratore e migliorare il servizio offerto alla clientela”. Per iscriversi al percorso formativo contattare con urgenza il Servizio Formazione della Confcommercio provinciale (tel. 0444 964300) o la segreteria del mandamento di Asiago (tel. 0424 460150). Il Comitato dei Genitori, in collaborazione con l’istituto di Istruzione Superiore, organizza una serata per presentare ai genitori dell’Istituto i lavori realizzati dagli studenti nel corso dell’ultimo triennio. L’incontro avrà luogo mercoledì 20 maggio 2009 alle ore 20.30 presso l’aula magna ITC. I protagonisti saranno i nostri studenti. E’ un momento davvero importante che metterà in luce le loro competenze, le loro abilità nel- la gestione di apprendimento e ricerca su temi legati al nostro territorio. Questa la sequenza degli interventi: L’Altopiano aiuterai se ECOLABEL seguirai; La qualità della risorsa “acqua” sull’Altopiano; La risorsa acqua; La storia del Caseificio dei Pennar; Energia e teleriscaldamento sull’Altopiano; Un itinerario per giocare. Primo maggio di solidarietà Un GRAZIE di cuore a tutti L’Associazione Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori, attraverso il Giornale dell’ Altopiano vuole ringraziare tutti coloro che hanno offerto i loro prodotti per un ottima riuscita della 5° edizione del 1° MAGGIO PER SOLIDARIETA’. Visto il successo della manifestazione, divenuta di anno in anno sempre più ricca nelle proposte e sempre più frequentata, abbiamo sentito il dovere di dare voce all’organizzatore di questa bella iniziativa Lorenzo Longhini: “Si voleva nominare tutti sul giornale per il ringraziamento, ma sono stati così tanti che nel timore di dimenticare qualcuno mi limito a ripe- tere ancora un GRAZIE di cuore a tutti, a tutti coloro che oltre a proporre i loro migliori prodotti hanno lavorato una giornata intera in Piazza. Certo per ognuno è stata una buona occasione per farsi un po’ di pubblicità ma sicuramente ciò che ha sostenuto maggiormente il lavoro di tutti e’ l’affetto per questa Associazione in cui crediamo da molti anni. Che dire? E’ stata una giornata di sole stupendo (naturalmente regalata dai 2 angeli che abbiamo in cielo) e ancora ringrazio tutti coloro che hanno dato la loro offerta all’ entrata (molti si sono sentiti in dovere di dare qualcosa in più di rispetto a quello che veniva richiesto dopo aver visto tutto il ben di Dio che si poteva assaggiare: ottima carne, formaggi, salumi di tutti i tipi, pizze, dolci, frutta fresca, porchetta, carne secca, salsicce, vino, birra, dolci, e tant’altro ancora…accompagnato da buona musica e vari intrattenimenti!). Non voglio dimenticare il Golf Club Asiago che ha devoluto alla nostra Associazione il ricavato delle iscrizioni alla gara in memoria di Antonio, e gli Asiago Vipers squadra di Hockey In Line che ha dato il suo contributo in memoria di Sonia con l’incasso della prima partita giocata ad Asiago in occasione dei Play Off di Campionato. Grazie a tutti.” Gita dell’AVIS a Movieland L’Avis organizza per il 14 giugno una gita con pullman a Movieland – studi cinematografici di Lazise sul Lago di Garda. L’iniziativa è rivolta ai Soci dell’Avis e alle loro famiglie per un momento di aggregazione e di svago. Tutti i partecipanti saranno accolti alle 11 all’Arena per un momento esclusivamente associativo che precederà la presentazione dello spettacolo John Rambo Stunt Show, sensazionale spettacolo per rivivere dal vivo la nuova missione di Rambo. Nel corso della giornata, sarà possibile godere di suggestive attrazioni, di spettacoli e set di animazione gratuiti. Informazioni e prenotazioni presso la Sede Avis Altopiano di Asiago e telefonicamente ai Capigruppo o al n. 335.1358621 entro martedì 26 maggio 2009. 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 10 Il nuovo ospedale sarà pronto nel 2012 ASIAGO “Cinque anni fa in questa sala è stato presentato un altro plastico, di un progetto che avrebbe beneficiato solo alcuni, il plastico del PIRUEA. Oggi invece presentiamo il progetto del futuro ospedale di Asiago e dell’Altopiano, un progetto a beneficio di tutti.” Con questa battuta il sindaco di Asiago Andrea Gios ha chiuso la presentazione del progetto preliminare del nuovo ospedale di Asiago. Una presentazione a cui hanno partecipato numerosi politici nonché rappresentati provinciali e regionali, tra cui il vice presidente provinciale Dino Secco e l’assessore alla sanità veneta Sandro Sandri ed il presidente del Consiglio Regionale Marino Finozzi. La nuova struttura avrà tutti i requisiti di un ospedale moderno con 120 posti letto ed improntata in particolar modo sulla riabilitazione. Il nuovo plesso ospedaliero sarà com- Il progetto preliminare è in fase avanzata, entro un anno l’assegnazione dei lavori. Tra le peculiarità del nosocomio ci saranno la riabilitazione, il day hospital e la day surgery pletamente diverso dall’ospedale di oggi ed anche rispetto al progetto precedente. In pratica solo il pronto soccorso rimarrà dell’attuale struttura mentre l’ospedale nuovo si svilupperà principalmente dove ora sorge l’edificio degli uffici, già casa di riposo. L’attuale entrata diventerà di servizio con l’entrata principale che si svilupperà su quello che oggi è il retro del nosocomio. La nuova struttura consisterà in un piano seminterrato, dove troveranno spazio i reparti diagnostici e le sale operatorie, un piano terra che ospiterà ambulatori e uffici, un primo piano dedicato alle chirurgie e un piano secondo rivolto alle medicine e alla riabilitazione clinica e fisica. “Non è un progetto campato in aria, ma frutto di un’attenta analisi di cosa c’è già sull’altopiano e cosa serve prendendo in considerazione due fattori principali, l’età media elevata dei residenti e il flusso turistico – ha spiegato il direttore generale dell’asl 3 Valerio Alberti - Dietro questo progetto c’è una profonda riflessione fatta assieme al personale per rispondere al meglio alle esigenze di una sanità di montagna moderna, efficace ed efficiente.” Tra le peculiarità del nosocomio ci saranno la riabilitazione, il day hospital e il day surgery, tant’è che su 120 po- sti letto 40 saranno dedicati a prestazioni espletate in giornata. Una realizzazione che dovrebbe avvenire in tempi abbastanza rapidi; entro un anno l’assegnazione dei lavori, entro il 2012 la consegna dell’opera finita e operativa senza mai interrompere alcun servizio o prestazione. Al momento dei ringraziamenti, il sindaco Andrea Gios ha parlato a nome di tutti i sindaci altopianesi sottolineando che “Questa vittoria è opera di tutti, ci siamo riusciti, nonostante il cambio di tre assessori alla sanità e due direttori generali, perché uniti nell’intento a salvare la nostra sanità”. E a proposito di salvaguardia Gios ha ricordato Renzo Pinaroli, fondatore del comitato tutela che per anni ha lottato per il mantenimento del presidio ospedaliero negli anni ’90 quando sembrava che dovesse essere chiuso o comunque ridimensionato. Gerardo Rigoni Le difficoltà di prenotare un esame, la risposta dell’Azienda Sanitaria Nel precedente numero del giornale, su segnalazione di molti lettori che si sono rivolti alla nostra testata per illustrare il problema e esternare il loro disappunto, abbiamo parlato delle numerose difficoltà cui va incontro chi deve prenotare un esame medico all’ospedale di Asiago. Con l’entrata in vigore del Centro Unico di Prenotazione e del numero verde a disposizione degli utenti si sono infatti verificati numerosi intoppi che rendono estremamente macchinosa la prenotazione con grande dispendio di tempo da parte degli utenti, con lunghe liste d’attesa. Questa la risposta da parte dell’Azienda Sanitaria: “Abbiamo preso atto delle difficoltà segnalate da alcuni cittadini dell’Altopiano attraverso il Vostro giornale. Possiamo assicurare che la centrale telefonica che governa il “numero verde” è stata verificata e che nessun problema tecnico è all’origine del disservizio lamentato. La Direzione ha presente il problema, sostanzialmente dovuto alla concentrazione di richieste nella stessa fascia oraria degli stessi giorni e sta intervenendo per fare in modo che la questione venga risolta alla fonte. Con riferimento particolare agli esami mammografici di prevenzione individuale (cioè gli accertamenti che donne asintomatiche desiderano eseguire al di fuori della campagna di screening gratuito) sono già programmati interventi organizzativi. Dobbiamo segnalare che questo problema non si pone se la richiesta di prestazione viene formulata in presenza di qualche sintomo: in tal caso l’esame viene eseguito in urgenza, in tempi brevissimi”. Il cuore disegnato da Cristina Basso è il logo per il nuovo centro di riabilitazione cardiologica Al concorso hanno partecipato centotrenta studenti dell’ultima classe delle medie di Asiago, Cesuna e Mezzaselva “Proponi il tuo logo per il nuovo servizio di riabilitazione cardiologica dell’ospedale di Asiago”: è l’invito che è stato fatto ai ragazzi di terza media delle sedi di Asiago, Cesuna e Mezzaselva, al quale hanno risposto ben 130 studenti, seguiti dagli insegnati di educazione artistica Maria Luisa Tortora, Gianluigi Martello e Giovanni Andolina. “Abbiamo pensato di coinvolgere i ragazzi – spiega il primario Enzo Apolloni – per realizzare un simbolo identificativo da usare non solo sulla documentazione cartacea, ma anche da stampare su delle magliette che verranno date ai pazienti. Grazie alla risposta positiva del dirigente scol a s t i c o Piergiorgio Va l e n t e , l’iniziativa è stata portata a termine allargando anche a questi giovanissimi la partecipazione a un momento importante per la comunità. Il centro, attivo da qualche mese, permette ai pazienti con problemi cardiologici di trascorrere qui il periodo riabilitativo post operatorio, ed è stato subito “adottato” dalla gente e dalle associazioni, tanto che, senza bisogno di chiedere, abbiamo ricevuto una larga risposta in termini di apporto di materiali, attrezzature e fondi vari”. Tra tutti i disegni realizzati, sui 51 inizialmente selezionati ne sono stati segnalati 23 dalla commissione giudicatrice, presieduta dal presidente della Comunità Montana Giancarlo Bortoli, e formata dal preside Valente, dal primario Apolloni, dal coordinatore del reparto di medicina Gianni Bordin e dalla coordinatrice della fisioterapia medicina fisica riabilitativa e della riabilitazione cardiovascolare Anna Sartori De Sforza. E’ risultato vincitore il logo creato da Cristina Basso della 3^e, che con tratti sobri ha realizzato un cuore con all’interno un piccolo bosco; seconda classificata Giorgia Rebeschini della 3^i, e terza la sua compagna di classe Martina Dal Pozzo. Alla semplice cerimonia di premiazione presso l’aula magna della Scuola Media Reggenza 7 Comuni di Asiago, era presente anche il direttore generale dell’Asl 3 Valerio Alberti, che nel lodare l’iniziativa e nel sottolineare la produzione creativa e consistente dei lavori presentati ha commentato: “Un ospedale e i servizi di sanità appartengano alla comunità, coinvolgere la scuola per scegliere un logo per questo nuovo ser- vizio che si aggiunge agli eletti, è stata una bella idea, un bel segnale di dinamismo”. Giancarlo Bortoli ha parlato della difficoltà di compiere una selezione e arrivare a una scelta vista la qualità notevole dei lavori presentati. “Quando si deve fare una scelta, e nella vita si è spesso obbligati a farlo – ha detto il presidente della Comunità Montana - bisogna scegliere quello che si pensa possa essere il migliore. Per rappresentare il tema del concorso con dei simboli, ol- tre all’abilità grafica, ci sono voluti uno sforzo d’immaginazione e una certa sensibilità. Abbiamo dovuto scegliere i primi tre, ma i complimenti vanno a tutti, alunni e insegnanti”. 2° classificato “Il logo è stato scelto in base alle indicazioni di tutti –commenta il primario Apolloni – ma molto utili sono state le osservazioni di Giancarlo Bortoli, che ha messo in evidenza le peculiarità legate, anche storicamente, agli elementi distintivi dell’Altopiano. All’interno del cuore, che rappresenta la finalità del servizio, c’è il profilo dolce delle nostre montagne e c’è il bosco, che raffigura l’unità e la solidarietà. Molto significativo nella sua semplicità, il disegno è stato scelto anche perché facilmente utilizzabile in qualsiasi grandezza”. Per dare la giusta visibilità ai lavori realizzati e rendere partecipe la popolazione dell’iniziativa, i disegni verranno esposti per un po’ di tempo presso la portineria dell’ospedale asiaghese. Silvana Bortoli 3° classificato 8 l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 ASIAGO Il giorno 12 maggio scorso, il Gruppo Speleologico Settecomuni, supportato da geologi ed esperti, ha effettuato dopo ben 25 anni, un esperimento di singolare importanza: la tracciatura dell’acqua del torrente (dopo averne valutato con un flussometro la portata), attraverso un reagente che si attiva a contatto col liquido. Obiettivo dell’operazione Esperimenti nelle acque del Ghelpack in zona Mörar Versamento prodotto tracciante nel Gelpack era di calcolare il tempo impiegato dall’acqua a percolare, ovvero a passare, dopo esser sparita negli inghiottitoi tipici del territorio carsico, presenti in più punti nel letto del torrente, attraverso i canali sotteranei fino a raggiungere la sorgente dell’ Oliero. Qui, i ricercatori, rientrati a Valstagna, stazioneranno per calcolare i tempi di arrivo. Inaugurazione del Museo dell’Acqua Sabato 30 maggio prossimo, ci sarà l’apertura ufficiale del Museo dell’Acqua in località Kaberlaba, o meglio nella “Possessione Kaberlaba”. Il progetto, promosso dal “Gr uppo S p e l e o l o g i c o Settecomuni” (meglio noto con la sigla “GSS”) a cui sta lavorando da 10 anni, finalmente è arriva- to in porto. Fantastica la collocazione nello stabile datato 1922, la cui struttura è stata recentemente messa dall’Amministrazione a disposizione del Gruppo per il prossimo decennio, che se ne occuperà sotto tutti gli aspetti: didattica, guida, bibliografia, laboratorio; bellissima la location, che consente al complesso di essere museo tradizionale (sale strutturate, biblioteca, aula didattica, servizi, etc.) ma anche “campo-scuola” sfruttando il diretto hinterland, ricco di testimonianze d’acqua (fonti, sorgenti, pozzi, pozze d’alpeggio) e di essere quindi in perfetta simbiosi con il territorio, i suoi materiali e le sue tradizioni. Tante ore di Un anno di attività per l’associazione “Le mani” Per stare insieme, per condividere, per avere opportunità di incontrarsi, per aiutare e per essere aiutati, senza distinzione tra chi dà e chi riceve. Voleva essere soprattutto un punto di riferimento per chi è colpito da malattia, con l’offerta gratuita di supporto attraverso esperti per capire, accettare, affrontare e superare la malattia stessa; è diventata anche, per lieta sorpresa degli stessi fondatori, un luogo di socializzazione e di incontro, di arricchimento personale e di gruppo. L’Associazione “Le mani”, con sede a Canove in via dell’Artigianato 4, aperta a tutti quanti vogliano essere soci cercando e portando solidarietà, aiuto, idee, festeggia un anno di vita. “Proprio un anno fa – racconta Ivana Stella, motore di questa associazione – abbiamo mosso i primi passi. Ci siamo presentati ufficialmente in alcune serate proponendo conferenze su vari temi, ma l’attività vera e propria del gruppo è iniziata in autunno con l’attivazione della nostra sede, aperta tutti i pomeriggi nella quale ha preso vita un vero e proprio laboratorio www.giornalealtopiano.it creativo. Finora ci siamo dilettate e dilettati (perché anche gli uomini vi prendono parte volentieri) a creare delle bambole in tessuto. Abbiamo cominciato per la necessità di avere un prodotto da vendere a Natale nella casetta della solidarietà ai giardini, e poi abbiamo continuato per soddisfazione personale. Allo scopo di ricavare qualche fondo per l’associazione, ma anche per piacere nostro, ora stiamo pensando ad altri prodotti fatti artigianalmente, quali ad esempio i sacchetti in stoffa contenenti sostanze naturali dalle riconosciute proprietà terapeutiche, vedi ad esempio i noccioli di ciliegia. Le idee e la voglia di fare non mancano”. Ol- tre alla possibilità di partecipare ai laboratori creativi, l’associazione “Le mani” offre: fisioterapia per drenaggio linfatico alle pazienti operate al seno; fisioterapia in piscina per pazienti con difficoltà motorie (grazie al contributo del comune di Roana che mette a disposizione dell’associazione ore gratuite di entrata); incontri singoli e di gruppo con lo psicologo; uscite quotidiane di nordic walking alternate con attività di ginnastica dolce in palestra. Ma altre offerte si possono aggiungere: “Mano a mano che si presentano le richieste, laddove possiamo, - sottolinea Ivana – cerchiamo il modo di soddisfarle, sempre contando sulla gratuità e la generosità di persone pronte a mettere la propria professionalità e il proprio talento a servizio degli altri. In questo primo anno di attività si sono create delle reti di solidarietà molto importanti”. Gli iscritti per il momento sono una trentina, dai 14 ai 70 anni, provenienti da Asiago, Roana, Gallio e Foza. Per informazioni e richieste rivolgersi ai numeri 0424/692300 – 347/4825078. Stefania Longhini volontariato, di fatiche, di raccolta del materiale espositivo, che finalmente ha trovato la sede più appropriata. Anni di impegno, di pratica delle abilità individuali, di costanza e di attesa, ma il Gruppo Speleologico ce l’ha fatta: uno splendido esempio della laboriosità e della tenacia della nostra gente, di cui tutti noi, non possiamo che andare fieri! BRS Il senso dell’operazione è di attivare un monitoraggio delle nostre acque nel tempo, proprio grazie all’opportunità di potersi avvalere a breve del laboratorio analisi che è in corso di allestimento all’interno del Museo dell’Acqua, che ne valuterà la qualità, il tasso di inquinamento e quant’altro necessiti di un’approfondita conoscenza dell’elemento base della nostra vita. 11 L’ effetto del prodotto tracciante nel Gelpack L’operazione ha attratto molti cittadini curiosi, che troveranno risposta, proprio...andando a visitare il Museo dell’Acqua, che apre a fine mese. BRS 8 l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 www.giornalealtopiano.it 12 “Monte Katz Day 2009” - domenica 7 giugno ASIAGO “L’Altopiano” organizza una passeggiata con guida. Una mattinata insieme alla quale invitiamo i nostri lettori e quanti vogliono conoscere un po’ di più la nostra meravigliosa terra CENA DELLA LEGALITA’ UNA RAGAZZATA? Si è svolta lunedì 29 aprile per il secondo anno consecutivo la Cena della Legalità, organizzata dai ragazzi di “Occhi aperti per costruire giustizia” allo scopo di far conoscere e raccogliere fondi per la cooperativa “Pio la Torre-Libera Terra”. Alla serata è intervenuto Salvatore Gibiino, presidente della cooperativa stessa, un ragazzo siculo verace, pieno di entusiasmo e voglia di fare, che ha spiegato brevemente la storia della Cooperativa. Costituita il 22 giugno 2007, i suoi soci sono giovani selezionati tramite bando pubblico promosso dall’associazione Libera, dal Consorzio Sviluppo e Legalità, Italia Lavoro e dalla Prefettura di Palermo. La “Pio la TorreLibera Terra” è una Cooperativa sociale che opera sulle terre del Consorzio di Comuni “Sviluppo e Legalità”. Alla cooperativa sono stati affidati in comodato d’uso gratuito circa 100 Ha di terreni confiscati alla mafia, siti nel territorio dei comuni di Piana degli Albanesi, Corleone, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Monreale, Altofonte, Roccamena. Fra una portata e l’altra è intervenuto anche Sergio Bettanello, assessore del Comune di Piazzola sul Brenta, referente di “Avviso Pubblico Nordest”, che riunisce gli Enti Locali e le Regioni per la formazione civile contro le mafie, che ha elencato gli 11 comuni del Veneto che aderiscono all’associazione, auspicando che ogni comune ne convinca un altro ad aderire. I ragazzi hanno poi proiettato un filmato realizzato da loro stessi: “Da Asiago a Napoli per costruire giustizia”, sul viaggio fatto in occasione della “Gior- nata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, che dal 1996 si svolge ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera. Per 4 ore (la cena è iniziata alle 20 e finita alle 00!) abbiamo assistito a non saprei dire quanti (50-100?) a …. un nugoletto di ragazzi che come formichine indaffaratissime e instancabili correvano in qua e in là per accoglierci, per non farci mancare niente a tavola, per… comunicarci così la loro voglia di esserci, di dire la loro, di trasmetterci le loro scoperte, i loro ideali. E più li vedevamo agitarsi come formichine premurose intorno a noi adulti, più ci sentivamo piccoli piccoli….. Chissà quante volte abbiamo detto o pensato che i nostri ragazzi non hanno niente nella zucca, che pensano solo a divertirsi e a scansare le fatiche! Chissà se, quando abbiamo visto il manifesto che proponeva la cena, qualcuno di noi non ha detto o pensato: “che cavolata è questa storia della legalità …. cosa c’entra con noi?!”. Eppure questi ragazzetti questa sera ci hanno fatti sentire piccoli piccoli…. Questi sbarbatelli sono stati i primi in Altopiano, almeno negli ultimi dieci anni, a nominare in pubblico la parola “MAFIE” e a dire che forse non sono solo un fenomeno tumorale della “terronia”; questi ragazzotti sono stati i primi a tacciare come “fenomeni MAFIOSI” certi accadimenti avvenuti nel nostro Altopiano…… 1, 2, 3, … 100 erano i passi che si frapponevano fra la casa di Peppino Impastato (ammazzato all’età di 30 anni dalla mafia) e Tano Badalamenti (capomafia). 1, 2, 3 ….. 100 passi da Asiago a Napoli per costruire giustizia è lo slogan che i nostri ragazzi si sono portati in corteo insieme ad altre migliaia di ragazzi di tutta la penisola per andare a sentire … don Ciotti, Fondatore di Libera, Roberto Saviano, autore di Gomorra (si, proprio quello del libro in cui a pag. 236 c’è scritto….). Di fronte a loro è giusto sentirsi piccoli piccoli…. Per tutte le volte che, invece, noi adulti abbiamo pensato che sia NORMALE, da FURBI, e non semplicemente ILLEGALE, chiedere più soldi del dovuto per le nostre prestazioni, chiudere un occhio sulle tasse da versare, chiedere a “qualcuno che può” di farci un favore personale, farla “pagare” a chi non fa quello che vogliamo noi…… E così avanti: 1,2,3 …. 100 passi per chiamarci fuori; 1,2,3 … 100 passi per ribaltare (non semplicemente cancellare) i nostri valori. E di questi passi, cosa potremmo consegnare a questi ragazzotti? Il nostro conto in banca, la nostra bella casa comoda senza calore, le nostre parole svuotate dall’esempio, la nostra “furbizia” elevata a virtù? Siamo diventati piccoli piccoli. A piccoli passi…. E così piccoli non possiamo o non vogliamo ascoltarVi. Ma alzate la vostra voce, tenete alta la vostra testa e non piegate, soprattutto, il vostro spirito. 1,2,3 ….. 100…. 1000 ragazzi come voi possono, forse, alla fine, veramente toccarci il cuore! E farci invertire la rotta. … e intanto GRAZIE per averci fatto sentire piccoli piccoli questa sera. Antonella Stella “Asiago in danza” al Millepini La Scuola “ DanzAsiago”, in collaborazione con il Comune di Asiago, organizza lo spettacolo “Asiago in danza” che si terrà sabato 30 maggio sul palcoscenico del nuovo teatro Millepini, alle 20.30. Si esibiranno le allieve della scuola “DanzAsiago”, della Scuola “DanzArte “di Marostica, il Gruppo di perfezionamento danzatori del Balletto di Vicenza (con la consulenza artistica diAlessandro Bigonzetti, docente presso il Ballettodi Toscana per la sezione danza classica) e la Compagnia di danza moderna “Dance Force”di Thiene. I biglietti, gratuiti, sono disponibili su prenotazione presso l’Ufficio del Turismo del Comune di Asiago in Piazza Carli. Abbiamo volutamente scelto un titolo “pomposo” per farvi invece una proposta semplice: vi va di venire a fare una facile passeggiata con noi? Quella che vi proponiamo è una mattinata insieme, lungo un percorso tutt’altro che impegnativo, appena fuori dal paese, per guardarci intorno e osservare con attenzione nuova quello che ci circonda: un bene dalla ricchezza inestimabile, un patrimonio ambientale e storico unico, che si può percorrere attraverso sentieri e stradine che esistono già, un insieme ad alta unicità, ma non valorizzato. Una passeggiata di un paio d’ore, come tante se ne possono fare sull’Altopiano, lungo percorsi che opportuna- mente resi fruibili anche a chi non è del posto, potrebbero dare una risposta alla crescente richiesta di mobilità dolce. Una domanda legata al turismo sostenibile, a cui in altre zone si è risposto realizzando i percorsi, e che invece l’Altopiano potrebbe soddisfare facilmente con temi incredibili, grazie a un patrimonio che già abbiamo e che fa parte della nostra storia e delle nostre tradizioni. Proprio sulla mobilità dolce si è soffermato a lungo Andrea Cunico, nella nostra rubrica “Elementi di marketing turistico”, e sarà lui, Jegary, ad accompagnarci nella passeggiata programmata per il 7 giugno: con partenza da Via Monte Sisemol, sede del nostro giornale, saliremo sul “Monte B” passando per contrada Ebene, Rigoni di Sotto, Val Giardini, Val Maddarello. La discesa è prevista poi a sud, camminando sulla “B”, per arrivare a contrada Podestà, e riportarci al punto di partenza. E’ il primo passo di un progetto che ci piacerebbe portare a termine con il contributo di chiunque vorrà partecipare, e che illustreremo prossimamente attraverso il giornale. Intanto vi diamo appuntamento a domenica 7 giugno per il “Monte Katz Day 2009”, chiedendovi gentilmente di dare la vostra adesione, gratuita, chiamando uno dei seguenti numeri di telefono: 338 1460517 – 348 3138606; oppure scrivendo all’indirizzo e mail [email protected] Silvana Bortoli Tutti con le mani in pasta e poi… a cena con lo chef! Quattro serate di cucina e degustazione proposte dal negozio Regalcasa di Asiago, sotto la guida del cuoco Mirko Rigoni Cresce l’interesse, anche grazie ai programmi culinari che spopolano sul piccolo schermo, per la variegata arte del cucinare: guardando le performance degli chef che si cimentano ai fornelli, sono in molti a provare la voglia di emularli, di mettersi alla prova per sperimentare nuove ricette. E’ da questa consapevolezza che alla Regalcasa di Asiago si sono immaginati di mettere a punto una simpatica iniziativa, nella quale tutti possono essere protagonisti. Per chi ha poca dimestichezza con pentole e fornelli, ma anche per chi in cucina se la cava benino, ma non disdegna di imparare qualche nuovo metodo, trucco o segreto, l’iniziativa pensata dal negozio Regalcasa, e organizzata dall’Associazione culturale -gastronomica “Le Buone Forchette” di Asiago, può essere un’idea per passare qualche ora diversa, imparando, mettendo in pratica e… degustando! “Metti le mani in pasta” è l’invito, esteso a chiunque possa esserne interessato, a partecipare ad alcune serate di cucina e degustazione, quattro in totale, non vincolate tra loro. Sarà lo chef Mirko Rigoni a tenere il corso di cucina alternativo nel quale ogni serata terminerà con una cena, visto che uni- sce il piacere di cucinare a quello dello stare a tavola, gustando piatti preparati personalmente, sotto la guida di un cuoco professionista. “Il corso – spiegano alla Regalcasa – si terrà presso i locali dell’Istituto Alberghiero di Asiago e prevede lezioni pratiche con i partecipanti che, “mettendo le mani in pasta”, apprenderanno direttamente dallo chef, grazie anche al numero limitato di iscritti prefissato, ovvero un massimo di quindici a serata”. Quattro appuntamenti golosi, offerti con libertà di scegliere a quali partecipare: uno, due, tre… o tutti e quattro! Il via martedì 26 maggio con inizio alle 19.30: tema della serata “Gli Antipasti”, mercoledì 3 giugno sarà la volta de “I Primi”, martedì 9 giugno “I Secondi”, martedì 16 giugno “I dessert”. Grazie alla collaborazione di alcune ditte leader nelle attrezzature per cucina scelte da Regalcasa, e che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, sarà possibile provare con mano pentole e accessori di qualità, il cui contributo nella preparazione dei piatti ha la sua incidenza. Il costo di partecipazione ad ogni singola serata è di 25 euro, tutto compreso, lezione pratica e cena. Per saperne di più, o per prenotare, ci si può rivolgere al negozio Regalcasa di Asiago, in piazza Carli, telefono 0424 462619, e-mail: [email protected]. Servizio Redazionale 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 13 Elementi di Marketing turistico - Rubrica a cura di Andrea Cunico Jegary La Libera Consulta per il Marketing Territoriale 7C Centralità del prodotto-area altopiano: il Centro Servizi come tutor per il territorio in una visione di distretto turistico Abbiamo già parlato in generale di elementi di marketing, di visione del divenire del territorio, del bisogno di progettualità propria e autonoma; ancora della marca come identità-altopiano, sfera complessiva di valori percepita dall’esterno; infine di mobilità dolce come esempio di un nostro vantaggio competitivo particolarmente incisivo e poco oneroso, immediatamente spendibile, che metta finalmente in rete tutti gli otto comuni. Concludo questo ciclo di interventi ringraziando la Redazione de l’Altopiano per l’accoglienza riservata all’argomento. A tutti quei lettori che hanno voluto leggermi e hanno trovato momenti di condivisione e interesse, segnalo www.liberaconsulta7c.it dove è possibile intervenire e mettersi in contatto. LIBERA CONSULTA 7C. L’argomento trattato in questo numero riguarda direttamente la centralità e l’urgenza di una “Reggenza per il Turismo” in una logica distrettuale. Va valutato con quale tipo d’approccio il nostro territorio, nella sua vocazione turistica, sia oggi fortemente chiamato a ricondurre tutto sul piano dell’unità per dare un senso alla sua stessa storia e superare l’attuale deriva. Non c’è, naturalmente, nulla di rivoluzionario da introdurre. Si consideri che negli ultimi venti anni, altre località, ben meno fortunate di noi, hanno accusato e superato gli stessi problemi. Le soluzioni adottate rappresentano oggi una costante, tanto da divenire prassi comune. Pur chiaramente con sfumature diverse, il processo riguarda: unire gli sforzi sotto un’unica identità (marca), un unico coordinamento (Centro Servizi), fare rete, fare squadra (cooperativismo), attirare investimenti (marketing territoriale), creare attrattività (valorizzazione e comunicazione del prodotto), offrire opportunità di lavoro e dare senso al futuro degli abitanti (progettualità). E’ di questo che stiamo parlando, di fare quel passo avanti che gli altri hanno già fatto da tempo e che per l’altopiano significa solo, facilmente, riprendere il passato. Perchè nel passato, ben prima degli altri, noi eravamo già uniti, avevamo già un governo territoriale al di sopra dei singoli sette comuni, una nostra capacità di condivisione di obiettivi comuni verso l’interno, un nostro modo di essere rilevanti verso l’esterno. Oggi, tecnicamente, l’organismo che coordina un distretto turistico si chiama Centro Servizi, sottointendendo primariamente le attività strategiche di marketing e comunicazione. Ma mi sia concesso, da altopianese fortemente legato alla nostra storia, la proposta della denominazione Libera Consulta per il Marketing Territoriale Spettabile Reggenza Altopiano 7 Comuni (per brevità Libera Consulta 7C). Ci farà sentire questo aspetto centrale, ma un po’ ostico, ancora più vicino alla nostra storia e, oggi, alla nostra identità. REGIERUNG VUN SIBEN KOMOIN. Anno 1310: i Sette Comuni (Prüüdare Liibe, cari fratelli) hanno bisogno di forza per poter pesare politicamente. Si uniscono e si danno un ordinamento politico. Nasce così una Repubblica Federale tra le più antiche, un territorio di circa 450 Kmq, la sede è il Palazzo della Reggenza ad Asiago, l’articolo 1 dello Statuto recita: il bene del popolo è il bene del governo, e il bene del governo è il bene del popolo. Con la dedizione a Venezia del 1404 inizia un secolare patto territoriale che vede consolidare il cooperativismo dei comuni dell’altopiano attorno ad un’economia silvopastorale. Ai giorni nostri tutto questo si chiamerebbe marketing territoriale, i nostri avi avevano già dunque una visione di distretto, la Reggenza stessa è una forma di governo sovracomunale. Il nostro territorio ha bisogno semplicemente di riappropriarsi proprio di questo, ovvero di tradurre in forme moderne le uniche condizioni che hanno sempre consentito l’autodeterminazione e l’autogoverno. Abbiamo bisogno di riappropriarci, con urgenza, di quella cultura giuridica modellata dal tempo “su misura” per la nostra particolare realtà. Si tratta, semplicemente, di aggiornarla, adattarla. Ieri eravamo uniti sotto un unico governo attorno all’economia offertaci dalla nostra maggior risorsa di allora, quella silvopastorale; oggi nessuno, se non i nostri stessi limiti, può ostacolarci nell’unirci sotto un unico governo del turismo attorno alla nuova economia offertaci dalla nostra maggior risorsa: un ambiente che, proprietà comune, offre e attrae risorse. PASSAGGIO OBBLIGATO. Innovazione per noi significa, direttamente, elevare sensibilmente la qualità dell’offerta turistica complessiva dell’altopiano. Questa volontà passa, inevitabilmente, per un percorso obbliBibliografia minima: Roberto Busi e Michele Pezzagno Stefano Landi Giampaolo Fabris Non perchè sia “sbagliato”, ma perchè è inutile. Il mercato ci chiama a produrre e comunicare vantaggi competitivi, se non sono spendibili non sono competitivi. La verifica è presto fatta, pensando alla prossima Borsa Internazionale del Turismo (Milano 1821 Febbraio 2010), queste decine di migliaia di euro investite una tantum in celebrazioni scoppiettanti, in che misura rappresenteranno attrazione nelle scelte di una famiglia di Roma? Davvero su internet dovrebbero scegliere l’altopiano per l’appeal pirotecnico? E se invece le stesse decine di migliaia di euro fossero state investite in valorizzazione dell’offerta turistica? Ad esempio un’infrastruttura con mappatura e Panoramica dalla contrada Perch che si trova sul Monte Sisemol ad Est di Gallio. tabellazione di una rete pedonale intercomunale, estesa, che irradia dal centro storico a questo nostro gato, la creazione di un unico Centro Servizi capace di tra- esteso parco giochi per adulti sospeso sul Nordest a 1000 metri ghettarci verso una realtà di distretto turistico. L’obiettivo è slm ? Intervento permanente negli anni a seguire, minimi costi di duplice. Il primo è di ordine operativo, mirato all’eccellenza manutenzione, utilità per abitanti e ospiti, fruibilità estate/inverno, nella progettualità e nello sviluppo di strategie in una visione ricaduta diffusa, collegamento centri storici- agriturismo, realmente comune e coordinata; il secondo è di ordine sociale, valorizzazione ragionata della toponomastica cimbra, parco letteun nuovo modo di operare in cui la parola chiave è rario Mario Rigoni Stern. Venti anni fa è crollato il muro di Berlino, “cooperativismo”. Ma sappiamo bene che le parole non basta ma dai Glotter ai Grena non si passa. invocarle. Occorre invece un reale, forte, incisivo coinvolgimento della nostra gente. Occorre che questa urgenza sia sentita e volu- CONFIGURAZIONE DI TIPO DISTRETTUALE. ta. Ma come potrà mai emergere questa consapevolezza delle op- Abbiamo sentito parlare a lungo, e siamo poi arrivati, ad un refeportunità nell’attuale egemonia culturale? Politici e amministratori rendum per il passaggio al Trentino. Ma il nostro passaggio dalstessi hanno bisogno di questa presa di coscienza da parte del l’attuale individualismo ad una forma di distretto turistico, sempliterritorio. Ecco allora perchè il Centro Servizi diviene il punto di cemente, non è neppure sul tavolo. Nel governo del nostro sistepartenza ed ecco perchè il suo primo obiettivo dovrà essere l’av- ma turismo abbiamo molti decisori, quello che non abbiamo è un vio della formazione continua degli attuali operatori. Oltre, natu- tavolo attorno a cui si confrontino e lavorino i rappresentanti delle ralmente, a livelli di alta specializzazione per addetti alle attività di istituzioni «per il bene dell’altopiano». Taluni invocano questo pasmarketing e comunicazione: disponiamo infatti di una nutrita schie- saggio all’unità, è «per il bene per l’altopiano» si legge ogni tanto ra di commercialisti, la scuola alberghiera sforna professionalità, sulla stampa locale. Non serve scomodare Machiavelli: chiunque ma ci manca totalmente un management nell’area strategica abbia strumenti ed esperienza minimi di strategie di marketing a medio termine sa che non si può essere protagonisti di alleanze se marketing e comunicazione nel turismo. non si è forti di per sé; quello che non ci consente di essere competitivi non è l’assenza di soldi, ma è l’assenza di un organismo DINAMICHE. Con “prodotto turistico” si indica un’insieme di strutture, prodot- sovracomunale che con competenza e capacità ai massimi livelli ti, servizi, risorse ambientali e infrastrutturali. Ognuna di queste è coordini e faccia da tutor. Per le altre località si è trattato di un riconducibile ad un proprio aspetto decisionale subordinato a logi- passaggio fisiologico, oggi è la normalità. Da noi la normalità è che molto diverse. Se analizziamo la realtà dell’altopiano da que- partire dall’opportunità di un finanziamento per attivare i progetti sto punto di vista ci troveremo davanti ad una visione (si vedano i 3,5 milioni di euro per Marcesina). Il risultato sono caleidoscopica di amministrazioni pubbliche a livello diverso, interventi slegati, quando non in diretta competizione. Di dare un una galassia di pro loco, otto assessorati comunali, assessora- senso comune alle cose non se ne parla. Una progettualità comuto provinciale, assessorato regionale, Comunità Montana, Con- ne da sottoporre a richieste di finanziamenti è quanto la Regione sorzio Turismo 7 Comuni, IAT Asiago, VicenzaE’, GAL Mon- stessa ci chiede (Dott.sa Antonella Stella, Sindaco di Gallio). tagne Vicentine... A questo punto aggiungiamo i decisori delegati dalle associazioni Commercianti, Coldiretti, Industriali, Ar- SINERGIA CONTRO INDIVISUALISMO. tigiani... E’ fondamentale capire che nelle altre località si è L’idea che un singolo comune dell’altopiano possa agire autonopassati da una situazione analoga in cui ci si limitava ad offrire mamente su questo piano, immaginare di trainare gli altri comuni le risorse sul territorio attraverso iniziative individualistiche a ponendosi come modello di sviluppo da seguire, farlo attraverso macchia di leopardo, ad una nuova situazione dove l’aggrega- un percorso proprio, è da valutare, quantomeno, come zione sistemica ottimizza il conferimento dei valori dell’area anacronismo. La prospettiva di avviare i lavori per la costituzione traducendola nella primaria leva di successo di un distretto. di un Centro Servizi di distretto turistico in cui ci sia sinergia tra i Ovvero, si è introdotta l’organizzazione sistemica della nostri comuni, altri enti ed imprese, è alla facile portata valorizzazione e della presentazione dell’offerta complessiva dell’altopiano. Non richiede, assolutamente, nessun grande finandel territorio dotandosi delle stesse metodologie e dinamiche con ziamento dall’esterno. Le risorse finanziarie, per altro sempre cui operano le grandi aziende. Perché dal punto di vista auspicabili, che dovessero arrivare dall’esterno non potranno gevalorizzazione/promozione l’altopiano è un’unica, estesa, azienda nerare di per sé, da sole, questa sinergia. Questo per il principio diffusa sul territorio, con grandi potenzialità. Inutile rilevare le che il successo di un’azienda, proprio come accade per la felicità infinite complessità delle dinamiche che portano più parti sociali dell’individuo, non é qualcosa che si possa comprare, ordinare o attorno ad un tavolo per condividere le basi di un accordo in pretendere: bisogna saper comportarsi in modo adeguato, prediquesto senso, per contro è utile sottolineare che questo assetto si sporre le condizioni favorevoli e poi aspettare (Jonathan Haidt, è dimostrato di gran lunga la strada giusta, fino a rappresentare Virginia University, The Happiness Hypothesis, 2006). Gli insegnamenti della Reggenza sono un passato che dovrebbe spingere oggi, univocamente, “il” modo di operare. a unirci e a guardare molto più avanti. Non abbiamo bisogno di camicie bianche, nere, rosse, verdi o di filotirolesi. Con l’unione ASSOLUTA CENTRALITA’ E URGENZA. Rendere efficace e mirata un’azione di marketing territoriale abbiamo superato, nei secoli, le grandi difficoltà del vivere in per dare valore a tutto ciò che è «altopiano»: questa, in sintesi, montagna. Oggi siamo chiamati ad un grande nuovo progetto la mission della Libera Consulta 7C. Sotto il profilo sociopoliti- comune di sviluppo: l’altopiano come unica grande aziendaco l’argomento riveste, per tutti, assoluta centralità e grande comprensorio diffusa nel territorio, vocata al turismo, guidata urgenza. Il ritardo é abissale, direttamente legato all’incapacità dalla cura e preservazione dell’ambiente. Tutto il resto é interessi dei nostri decisori. La loro attuale lontananza culturale dalle privati, o politica con la p minuscola originata da questi. Sopravdinamiche di marca ha creato e sta creando un danno inesti- vissuto agli Ezzelino, Scaligeri, Visconti, Serenissimi, Asburgo, mabile. Non mi riferisco solo a quanto investito male fino ad Bonaparte, di nuovo Asburgo, Savoia, il territorio come proprietà oggi, non elenco qui le tante opportunità sprecate. Ma va de- collettiva è oggi al centro dell’idea-sfida turismo? No. Siamo a nunciato, senza più alcuna sudditanza a vecchi tabù culturali, novanta anni dalla ricostruzione dopo il profugato: attività di la totale inadeguatezza di queste risorse umane rispetto alle concertazione in corso per un piano territoriale univoco al moaccresciute aspettative del turismo di oggi. Passione e volontariato mento in cui scrivo = zero. Potrà infine sembrare marginale, ma a non bastano più. L’epoca dei personaggi istrionici capaci di mio avviso non lo è: un unico comune, Roana, dichiara nella tepolarizzare la scena rappresenta quello stesso passato del turismo stata del proprio sito web ufficiale l’appartenenza all’Altopiano che Asiago ha appena finito di celebrare. Inutile evocare fantasmi. dei Sette Comuni. MOBILITA’ DOLCE E TURISMO SOSTENIBILE Un approccio interdisciplinare LA MARCA NEL TURISMO ANALISI ED ELEMENTI DI MARKETING STRATEGICO IL NUOVO CONSUMATORE: VERSO IL POSTMODERNO Ed. Gangemi Ed. Touring Club Italiano Franco Angeli Editore 8 Sabato 16 maggio 2009 ROANA Smontato il palatenda, si è chiuso anche il sipario sulla Sagra dei Cuchi 2009, che ha registrato larghi consensi grazie al ricco programma pensato e realizzato dalla Pro Canove. Grande successo in particolare per alcuni eventi, come quello che ha visto approdare per la prima volta in Altopiano il concorso di bellezza ideato dallo “StudioImmagine” di Thiene. Sabato 2 maggio, in un palatenda stracolmo di gente, è stata eletta Miss Altopiano dei 7 Comuni , dopo una passerella di ben 23 ragazze, molte delle quali giovanissime. La manifestazione, valida per la selezione regionale di Miss Blumare Italia 2009, è stata presentata da Giampi Michelusi e Masha Urbani, mentre la conduzione artistica è stata affidata, come sempre, a Roberta Pasquatti che è riuscita nelle prove ad amalgamare le esperte e le neofite partecipanti. La serata, ottimamente organizzata in tutti i suoi aspetti, con tanto di riprese video che proiettate in diretta sul grande schermo posizionato sul palco ha permesso di curiosare nel back stage mentre le miss venivano sottoposte a trucco e parrucco, ha visto ben nove ragazze premiate con fascia: l’Altopiano www.giornalealtopiano.it E’ domenicana la prima Miss Altopiano dei 7 Comuni Miss Altopiano Fany Patricia Santana Mercedes, trapiantata ad Altavilla, si è imposta su ben 23 concorrenti, in una serata che a ha visto il pienone di pubblico Il gruppo delle miss premiate al nono posto Olimpia Guareschi di Parma “ Miss Ingambissima” Comune di Rotzo; all’ottavo posto Jessica Zanesco di Asolo (TV) “ Miss Estate” Comune di Foza; settima Imelda Mola di Lonigo (VI) “ Miss Volto” Comune di Gallio; sesta posizione per Valentina Caruana di Arzignano (VI) “Miss Simpatia”Comune di Conco; al quinto posto Francesca Pigato di Montecchio Precalcino (VI) “Miss Eleganza” Comune di Enego; al quarto Marta Frizzo di Santorso (VI) “Miss Sorriso” Comune di Lusitana. Il podio: terza classificata con titolo e coroncina Alessia Facchin di Montebelluna (TV)” Miss Immagine” Comune di Asiago, secondo posto con titolo e coroncina per Valentina Dal Prà di Centra- Gli acconciatori e le estetiste le di Rugliano (VI) “ Miss Cinema” Comune di Roana e primo Posto con coroncina e titolo di Miss Altopiano dei 7 Comuni per Fany Patricia Santana Mercedes di origini domenicane, residente ad Altavilla (VI). Le prime tre classificate hanno staccato il biglietto di partecipazione alla finale nazionale del concorso di bellezza Miss Blumare Italia 2009 che si terrà a bordo della bellissima nave da Crociera Msc Lirica dal 7 al 10 settembre, toccando gli scali di Genova, Barcellona, Montecarlo e Genova. Presente in qualità di ospite e di giurata la finalista nazionale di Miss Italia 2008, Elisa Pilati di Conco, che si è fatta notare anche per le sue elevate doti canore, improvvisando sul palco un assolo di un brano di Drupi; la bellezza locale è sta- ta inoltre degnamente rappresentata anche da un’altra giurata, la galliese Elena Finco, che oltre ad essersi aggiudicata negli anni scorsi numerosi concorsi di bellezza è stata anche concorrente, con ottimi risultati, del programma televisivo di Mediaset “Veline”. Divertente l’intermezzo offerto dal Mago Paolo Giacobazzi e molto apprezzate anche le due esibizioni di alcune allieve del Centro Formazione Danza Chorus di Lusiana dirette dall’insegnante Jenny Ronzani. Madrina della serata la bella bassanese Federica Battocchio, Miss Blumare Italia in carica. L’acconciatura ed il trucco delle aspiranti Miss, sono stati curati dagli acconciatori ed estetisti del Mandamento di Asiago dell’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza, capitanati dai Presidenti provinciale e mandamentale di categoria, Valter Casarotto e Sara Spiller. Gli “artigiani della bellezza”, hanno saputo valorizzare tutte le ragazze con il loro estro creativo tanto che, anche quest’ultimi, hanno ricevuto un caloroso applauso da parte del numeroso pubblico intervenuto alla manifestazione. E la vincitrice del titolo di Miss Altopiano dei 7 Comuni 2009 è stata incoronata proprio dal Presidente mandamentale dell’Assoartigiani Roberto Stella, assieme a Giovanni Strazzabosco, presidente della Pro Loco di Canove. Significativo, anche in un’ottica di unione collaborativa e promozionale, il coinvolgimento nella manifestazione di tutti gli otto comuni altopianesi, presenti ognu- Festa Comunale dello Sport, i premiati Grazie anche alla splendida giornata, domenica 3 maggio la Festa comunale dello Sport del Comune di Roana ha potuto svolgersi secondo il previsto programma presso il campo da calcio e il palatenda a Canove. Numerosissimi gli atleti e i dirigenti sportivi presenti, appartenenti allo Sci Club Valmagnaboschi e alla Polisportiva Comune di Roana, di cui fanno parte l’Associazione Calcio Canove, l’Associazione Nuoto Altopiano, la P.G.S. Volley Cesuna, lo Sci Club Sei Campanili e la Sportivi Ghiaccio Roana. Dopo l’apertura della manifestazione, con una breve presentazione e l’incontro di calcio della categoria allievi fra l’ A.C. Canove e l’A.S.D. Marano Vicentino, terminato 4 a 0 per la squadra di casa, le Associazioni Sportive hanno sfilato nel campo da calcio e preso posto intorno ad un altare allestito dalla Pro Loco di Canove, presso il quale Don Giorgio Verzotto della Parrocchia di Canove e Don Germano Corà della Parrocchia di Camporovere 14 hanno celebrato la Santa Messa. E’ seguito il pranzo al palatenda servito dalla Pro Loco di Canove, quindi si è passati alle varie premiazioni, assegnate su segnalazione delle sei Associazioni Sportive del Comune per dare Stefano dei riconoscimenti ad atleti o a membri dello staff tecnico che si sono distinti per particolari risultati o per il costante impegno nello sport e nell’ambito dell’Associazione. Questi i premiati: Marco Frigo dello Sci Club Valmagnaboschi, distintosi nella corrente stagione nelle competizioni provinciali, regionali e nazionali, premiato dal consigliere Antonio Fabris; Massimo Frigo presidente dell’Associazione Nuoto Altopiano 7 Comuni, premiato da Laura Stella consigliere delegato alla Cultura, per l’instancabile e mento è andato, per i risultati ottenuti e l’impegno dimostrato soprattutto nella trascorsa stagione sportiva, a Debora Sartori che ha ricevuto il premio dalle mani di Tatiana Guderzo, campionessa di ciclismo, bronzo alle Olimpiadi di Pechino. Infine un riconoscimento particolare è andato a Sergio Martina, premiato dal consigliere delegato allo sport Domenico De Guio per la sua instancabile attiFrigo dell’A.C.Canove premiato dall’assessore provinciale Pellizzari vità di promotore sportivo. costante impegno, unito a te dell’Associazione Volley Tra gli appuntamenti della giorgrande entusiasmo e spiri- Sottoriva di Marano nata, un momento istituzionale to di iniziativa; l’intera As- Vicentino, portando con durante il quale il consigliere De sociazione Calcio Canove onore i colori del Volley Guio ha ricordato gli interventi per i suoi vent’anni di ono- Cesuna, a lui il riconosci- dell’amministrazione uscente nelsportivo, e rata attività nell’ambito del mento è stato consegnato l’ambito settore giovanile, alla quale dall’assessore al Turismo l’apprezzatissimo spazio musicail riconoscimento è stato Luigi Martello; il Presiden- le con l’esibizione della giovanisconsegnato da Andrea te provinciale del CONI sima band, tutta al femminile Pellizzari, assessore provin- Umberto Nicolai ha pre- “The Five Arrows” (a loro volta ciale alle politiche giovani- miato Giancarlo Sella della atlete della Polisportiva) alterli; per la PGS Volley Sportivi Ghiaccio Roana, nata al duo di chitarristi FranceCesuna, Andrea per il puntuale e costante sco & Nicola. La manifestazioMagnabosco: iscritto al impegno, la premurosa at- ne si è conclusa con l’incontro Volley Cesuna dall’età di 7 tenzione e l’attenta cura di calcio fra A.C. Canove e l’Azanni e cresciuto con costan- con cui accompagna gli at- zurra Sandrigo per il Campionaza, è passato dalla Secon- leti allo svolgimento della to Regionale Prima Categoria, da Divisione alla Prima Di- loro attività; per lo Sci Club terminata in parità, con il risulvisione, entrando a far par- 6 Campanili il riconosci- tato di 1 a 1. Silvana Bortoli no con un rappresentante che ha premiato la miss con titolo abbinato al proprio comune. Buono il bilancio dei due week-end di sagra organizzati dai volontari della Pro Canove, che anche quest’anno si sono adoperati per l’ottimale riuscita della sagra e che desiderano, attraverso il nostro giornale, ringraziare i vari cuochi che hanno dato la possibilità di offrire un apprezzatissimo e sempre diverso stand gastronomico e tutti coloro che hanno collaborato in qualsiasi modo. Si ricorda infine che i premi della lotteria potranno essere ritirati entro fine giugno, e che risultano ancora da ritirare il computer portatile (biglietto n. 1870), il lettore DVD (1253), la valigetta multifunzione (644) e altri premi abbinati ai biglietti n.1568, 1895, 5141, 1360, 4154. Silvana Bortoli Assemblea per i Fanti dei 7 Comuni Si terrà sabato 30 maggio presso l’Hotel Col del Sole a Treschè Conca l’assemblea ordinaria della Sezione Fanti Altopiano Sette Comuni. La riunione prevede all’ordine del giorno il rinnovo triennale delle cariche sociali, al termine del quale avrà luogo la tradizionale “cena del Fante”. Il via ai lavori dei convenuti è fissato per le ore 19,30 con la relazione sulla situazione economico-finanziaria al 31/ 12/2008, il direttivo passerà quindi al resoconto delle attività finora svolte e calendario dei programmi futuri, seguiranno le votazioni del nuovo Consiglio Direttivo. Il costo per persona è fissato in euro 29,00 da versare in loco, prenotazioni obbligatorie entro e non oltre il 25 maggio contattando l’Hotel “Col del Sole” oppure i responsabile dell’Associazione. 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 15 “Non sosteniamo nessuna delle liste” GALLIO Il nostro gruppo ormai da più di un anno ha deciso di non ricandidarsi alle elezioni amministrative del 6-7 giugno. Dopo un secondo mandato difficilissimo, segnato anche da un attentato alla vita del sindaco, riteniamo di aver concluso quello che ci eravamo ripromessi di fare per il nostro Paese. L’abbiamo fatto bene? L’abbiamo fatto male? Di una cosa siamo certi: abbiamo cercato di dare il meglio di noi stessi, con tutto il cuore, la volontà ed i sacrifici che la scelta responsabile di mettersi al servizio della Collettività porta con sè. Siamo appagati dall’aver speso il nostro tempo e le nostre energie con onestà e tenacia per Gallio e per l’Altopiano. Nessuno di noi vuole fare della politica una professione: fra pochi giorni torneremo con serenità alle nostre occupazioni, al nostro lavoro, alla nostra famiglia, agli amici, ai diversivi, che per molti anni abbiamo voluto e dovuto mettere in secondo piano. Un comunicato del gruppo di maggioranza in vista delle prossime elezioni, con un appello: “Votate chi può garantire di avere a cuore un solo interesse “La gente di Gallio e dell’Altopiano” Non avremo rimpianti e, soprattutto, non avremo rimorsi: avremo solo fatto un’esperienza di servizio in più alla nostra Comunità. Nella vita si fanno alcune esperienze, e poi se ne fanno altre. Ognuno di noi cerca di inseguire come meglio può il suo sogno. Le scelte talora difficili che abbiamo dovuto fare, le fatiche, le sofferenze, ma anche le gioie e le gratificazioni che abbiamo vissuto ci impongono razionalmente di fermarci qui. Gli esempi di chi ha “votato” la sua vita alla politica, o meglio al potere, ci impongono di non lasciarci invischiare in questa ragnatela, che, spesso, fa perdere di vista i veri obiettivi delle proprie scelte e, nei casi più estremi, il contatto stesso con la Gente e la sua quotidianità. Molti nostri concittadini, spaesati dalla presenza di ben 4 concorrenti alla carica di sindaco, ci chiedono cosa fare, per chi votare. Ce lo siamo chiesti anche noi e abbiamo concluso che, avendo deciso di non candidarci e, quindi, avendo deciso di non esporci in prima persona (oneri e onori connessi), non ci sentiamo di sostenere nessuno. Una cosa però è certa. Se quando si va a votare a livello, provinciale, regionale, nazionale o europeo, ci si basa per lo più sul proprio senso di vicinanza ideale ad uno schie- ramento politico (a volte, purtroppo facendolo con la consapevolezza con cui si tifa per la propria squadra del cuore), quando si vota per le elezioni comunali non può e non deve essere così. In ogni Paese si conoscono fino in fondo i nomi ed i volti dei candidati. Di ogni candidato si sa “chi è”, “da dove viene”, “che cosa ha fatto”, “che cosa sta facendo” e, di conseguenza, “che cosa farà”. Il nostro invito alla nostra Gente, quindi, non può essere che questo: chiedeteVi chi può garantiVi che proseguirà nei binari della Legalità, che è l’unica strada da percorrere se si vuol cercare di essere onesti e giusti, e chi può veramente garantirVi di avere a cuore un solo interesse: la Gente di Gallio e dell’Altopiano. Non fateVi trascinare a dare il Vostro voto a chi Vi promette di fare il Vostro interesse e, tanto meno, a chi, anche solo velatamente, ha cercato di forzarVi la mano. Ora ciascuno di noi proseguirà il suo cammino nella Vita. Ci auguriamo che ciò avvenga in Armonia e in Pace. Auguriamo al nostro Paese e all’Altopiano che tutti coloro che verranno chiamati al futuro incarico amministrativo lavorino con tenacia ed entusiasmo, avendo nell’animo due soli obiettivi: la Legalità e la nostra Gente. Il gruppo di maggioranza uscente “Per Gallio, insieme per continuare” Foto di Paolo Basso 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 16 LUSIANA Pericoloso camminare per la strada ma mancano i soldi per finire i lavori LUSIANA La protesta dei cittadini di contrada Zampese potrebbe ripercuotersi sul buon esisto delle elezioni Soffia il vento della polemica sul torrente Valle dell’Onfesa, in contrada Zampese. I lavori di costruzione di un muro di sostegno lungo la provinciale Lusianese sono bloccati e la situazione crea un pericolo per la viabilità pedonale. I cittadini hanno esposto un cartello su cui si legge “Lavori urgenti non ultimati per mancanza di soldi”. Il programma dei Servizi forestali regionali era di realizzare il muro di sostegno lungo il torrente Valle dell’Onfesa dal ponte sul torrente a poco oltre una cabina di depressurizzazione del gas metano. Eseguiti gli allacciamenti però la nuova cabina non è ancora entrata in funzione e sopra al muro, ai confini con la strada, non è stato messo in opera un guard rail. Il problema della viabilità pedonale è assai incombente perché camminando lungo la strada si rischia di finire nello strapiombo di oltre tre metri. E’ rimasta lettera morta anche una petizione che chiedeva il miglioramento della viabilità nelle due strade di accesso alla contrada con il ripristino di un ponte della larghezza di tre metri sopra alla Valle dell’Onfesa che inconsultamente è stato ridotto alla larghezza di un metro. Una passerella in pratica a sostituzione di una strada su cui transitavano i camion in entrata alla contrada Zampese. Il ridimensionamento, abusivo, era stato oggetto di segnalazioni alla Procura di Bassano, al sindaco, ai Servizi forestali regionali, al Genio Civile e al Corpo forestale dello Stato e ai Carabinieri, non si è più visto e sentito nulla nonostante le promesse di ripristino con spese a carico degli autori del gesto sconsiderato. La polemica non accenna a placarsi in un momento delicato per la vita politica che prevede il cambio della guardia in seno all’Amministrazione comunale e i cittadini intendono portare la protesta anche ai seggi rifiutandosi di votare o rendere, con scritte pungenti, nulle le votazioni. Egidio Zampese La festa della Madonna del Lazzaretto prende il via con i pellegrinaggi Il programma religioso della Festa della Madonna del Lazzaretto in frazione Campana-Piazza inizia sabato 23 maggio con i pellegrinaggi delle parrocchie del vicariato. Il programma folcloristico inizia venerdì 29 maggio con l’apertura dello stand gastronomico l’esposizione dell’Industrial Car di Bassano con marchio Abarth, una serata musicale con il dj “Malga” e il “2.° torneo di settino”. Sabato pomeriggio andranno in scena i “Giochi di un tempo” per i ragazzi delle scuole elementari e medie e serata con “Caio il biondo”. Domenica ancora giochi per ragazzi e bambini. Alle 20 premiazione degli elaborati degli studenti sulla storia e tradizioni del Santuario del Lazzaretto. Chiusura con musica di intrattenimento ed estrazione della sottoscrizione a premi il cui ricavato andràa favore delle opere di abbellimento del tempio votivo del Lazzaretto. E.Z. Nella foto, la chiesa santuario della Madonna del Lazzaretto Terminato il restauro del capitello E’ stato restaurato il capitello dedicato alla Madonna di contrada Miotti. Ha realizzato il lavoro Cesare Boscardin che ha posto sulla parete una poesia della sorella Giustina in cui si descrive l’importanza dell’edicola sacra, punto di sosta per i pellegrini che all’epoca della peste si recavano al santuario della Madonna del Lazzaretto che li ospitava. Tra i presenti all’inaugurazione anche il presidente della comunità montana Giancarlo Bortoli, l’assessore Gianpaolo Rigoni Camplan e il sindaco Virgilio Boscardin. E.Z. Nella foto, Bortoli, Rigoni e Boscardin davanti al capitello dei Miotti. Lo trovi nelle librerie di Asiago 8 l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 www.giornalealtopiano.it 17 Cave e mazzette LUSIANA Cave e mazzette. Un’indagine che potrebbe allargarsi a macchia d’olio. Tutto è partito dalla denuncia di Piero Colpo, noto imprenditore bassanese e titolare di una ditta di Sarcedo con molti interessi legati alle cave sull’Altopiano. È il 30 aprile scorso quando la guardia di finanza, a seguito della denuncia dell’esasperato Colpo, ha atteso Angelo Canalia, 57 anni di Lusiana, responsabile dell’ufficio cave della provincia, all’esterno della ditta da cui stava uscendo con una bustarella contenente 5 mila euro. Alla vista delle fiamme gialle Canalia è salito in macchina fuggendo per circa un chilometro, Dopo Angelo Canalia, altri indagati Il lusianese in carcere con l’accusa di concussione. L’ex funzionario della Provincia è stato arrestato il 30 aprile scorso, pizzicato dalla Guardia di Finanza con una busta contenente 5 mila euro dove è stato poi fermato. I militari del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale seguivano il geometra Canalia già da qualche tempo. Il sospetto era che intascasse mazzette dagli imprenditori che si occupano di cave ed escavazioni per agevolarne le pratiche. Attualmente il funzionario si trova nel carcere di “San Pio X” a Vicenza dove è indagato per concussione. La procura ha infatti chiesto al gip l’emissione dell’ordine di custodia per concussione aggravata e continuata. «Erano anni che pagavo a Canalia decine di bustarelle – ha dichiarato Pietro Colpo -. Mi ha dissan- guato con versamenti che ammontano a centinaia di migliaia di euro. Ero giunto all’esasperazione e mi sono ridotto quasi sul lastrico ma questo era il sistema. Se non accettavi non lavoravi». «Non ho estorto nulla a Colpo, è stato lui a consegnarmi una busta chiusa e non l’ho nemmeno aperta. Non sapevo quanti soldi ci fossero». Sono state queste le prime parole con cui si è difeso Canalia quando è stato arrestato dai finanzieri del colonnello Morelli. In uno Stato di diritto vige la presunzione di innocenza sino all’ultimo grado di giudizio, ma i capi di imputazione a carico di Canalia Girardi e Poli commemorati a Conco Giusto omaggio a due personalità esempi di generosità e di fratellanza Fortunato Girardi e Luigi Poli, due cittadini di Conco che, per le loro storie personali ed per il loro impegno civile, rappresentano tuttora un esempio per la comunità. E’ questa la motivazione che spiega l’opportunità di onorarne la memoria intitolando al loro ricordo due sale civiche. Le cerimonie si sono tenute la settimana scorsa, seguite da un folto pubblico a testimonianza del buon ricordo che le due personalità hanno lasciato a Conco. Al cavaliere Fortunato Girardi è stata dedicata la sala consigliare del Municipio di Conco mentre la sala polivalente della biblioteca è stata dedicata a dottor Luigi Poli. Fortunato Girardi nasce a Conco nel 1853. Di professione macellaio nel 1898 viene eletto sindaco, carica che ricoprirà fino al 1920, proprio durante la Grande Guerra, uno dei periodi storici recenti tra le più difficili. Ciò nonostante il primo cittadino si è battuto per il progresso del paese di- stinguendosi fin da subito per la sua capacità e determinazione adoperandosi perché, per esempio, venisse realizzata la strada che collega Marostica per Crosara a Conco, fino ad allora l’unico collegamento con la pianura era rappresentato solamente da sentieri e cavallare. Durante la guerra riuscì a mantenere i contatti tra la popolazione andata profuga e quella rimasta in paese nonché gestire nel miglior dei modi i rapporti non sempre facili con le autorità militari. Seguì poi il difficile periodo del dopoguerra, quando, fra l’altro, si trovò ad aver dolorosi rapporti con le famiglie degli oltre 2.000 Caduti sepolti nei cimiteri militari del territorio comunale. Grazie alle ricerche fatte dal dottor Luciano Cremonini riemerge il suo intento di realizzare anche il collegamento a Nord, con Asiago, riuscì, nel marzo del 1915, ad iniziare i lavori della strada del Menderle sino a Casa Fratte, proseguendo poi sino al Puffele da dove, nel maggio del 1916 (come si sa era già entrata in guerra anche l’Italia), fu il Comando del Genio a compiere il congiungimento con Campomezzavia. Luigi Poli invece era il medico condotto di Conco dal 1892 al 1928, comune dove è nato nel 1864. Grazie all’intervento di suo fratello maggiore Marco riesce a studiare medicina presso l’Università di Padova ritornando poi a fare il medico tra la sua gente. Una condotta che si estendeva da Santa Caterina a Rubbio e il medico, in servizio 24 ore su 24, doveva percorrerla a cavallo od a piedi con ogni sorte di condizione meteo. Finito il conflitto ai compiti di Ufficiale sanitario si aggiunse anche quello dell’assistenza alle frequenti esumazioni delle salme dei Caduti richieste dalle famiglie. Anche questo particolare ha spinto l’Amministrazione comunale ad intitolare a lui questa sala, dove è collocata l’esposizione permanente sui cimiteri militari. Gerardo Rigoni RUBBIO Una serata ricca di bei ricordi Ricordare i tempi della scuola elementare, ritrovarsi dopo oltre vent’anni con i compagni di classe, ma soprattutto con l’insegnante che negli anni scolastici dall’85 all’88 li ha accompagnati dalla terza alla quinta elementare, nella scuola del loro paese, ormai chiusa da anni. Con questo intento un gruppo di coetanei (classe 1977) di Rubbio, ha organizzato una bella “rimpatriata” per passare qualche ora assieme al “maestro Francesco” come lo chiamano familiarmente i tanti altopianesi ai quali, in vari paesi dell’Altopiano, Francesco Tognon ha insegnato. Qualcuno fra gli ex compagni delle elementari non ha potuto esserci, ma per i presenti, ovvero Eliana, Ilenia, Marianna, Manola, Michela, Elena e Andrea, passare qualche ora in compagnia è stata l’occasione per tornare indietro ad anni spensierati, sfogliando foto, ricordando gite e uscite. Tra battute, risa- te e ricordi anche quelli dei… tanti compiti per casa! “A volte erano troppi – hanno ricordato - ma hanno portato buoni frutti, visto che, una volta licenziati dalle elementari e aver iniziato le medie a Conco, abbiamo avuto la soddisfazione di sentirci dire che eravamo ben preparati”. Fra un chiacchiera e l’altra c’è stato il tempo anche per raccontarsi quel che è venuto dopo: studi, lavoro, famiglia, c’è chi si è laureato, chi ha messo in piedi un’attività propria, chi insegna a sua volta, chi è diventata mamma. E il maestro? Anche lui ha proseguito la sua strada, dopo numerosi anni di insegnamento è diventato dirigente scolastico, e dall’anno in corso proprio ad Asiago. S.B. sono pesanti. A onor del vero, dovesse essere giudicato colpevole, ci sarebbe sempre l’indulto fino a 3 anni di reclusione per fatti risalenti fino a maggio 2006. Canalia, che è stato per nove anni capogruppo degli alpini di Lusiana, lo scorso anno era diventato anche “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana”. A Lusiana il paese si divide tra certezze e scetticismo. C’è chi conosce bene Canalia e non crede che possa aver commesso un simile reato, chi invece avanza qualche dubbio alla luce del patrimonio familiare emerso. Una villetta a pochi passi dalla chiesetta dell’emigrante ed un patrimonio di 550 mila euro tra contanti, titoli e depositi trovato dal nucleo tributario in banca. Canalia tuttavia ha già perso il posto di lavoro, il presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck ne ha disposto il licenziamento. «Si tratta di un fenomeno inquietante perché il caso non appare isolato». Sono le parole del procuratore capo di Vicenza Ivano Nelson Salvarani. Stando alle dichiarazioni di Colpo in tutti questi anni egli avrebbe versato più di 200 mila euro. Se fosse vero, era l’unico a pagare? E tutte questi tangenti fini- vano nelle tasche di Canalia o venivano spartite con qualcuno? Domande a cui i magistrati dovranno dare risposta. Per il momento non è dato sapere ulteriori notizie in quanto vige sull’inchiesta il segreto istruttorio. Pare tuttavia che siano stati interrogati una decina di imprenditori del mondo delle cave i quali avrebbero dichiarato di non avere mai pagato tangenti al geometra Canalia. Attualmente è difficile capire se le indagini si allargheranno e che direzione prenderanno. Gli approfondimenti tuttavia riguardano gli uffici di Vicenza ma anche della Regione, che rilascia le autorizzazioni, per capire come sia stata possibile la carriera di Canalia all’interno di palazzo Folco. Intanto spunta l’ipotesi che un altro funzionario dell’ufficio cave abbia intascato tangenti per agevolare le pratiche di alcuni cavatori. Andrea Turetta, ex capo di Canalia, si è visto recapitare un avviso di garanzia (l’ipotesi di reato è corruzione, ndr) e sono stati perquisiti l’abitazione e l’ufficio di palazzo Folco. Nel registro degli indagati risulterebbero iscritti anche alcuni cavatori. Attualmente si tratta di ipotesi investigative; le fiamme gialle hanno perquisito casa e ufficio del dirigente per trovare eventuale materiale che possa confermare quanto sospettano. «Abbiamo già dettato le linee del cambiamento – ha dichiarato Attilio Schneck, presidente della Provincia con delega alle cave – con una rotazione triennale dei dirigenti». Canalia è stato subito licenziato. Ora si attendono gli sviluppi su un’indagine potrebbe estendersi a macchia d’olio. Luigi Frigo Bettinado 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 18 E’ partita la raccolta differenziata dei rifiuti “Pulizie di primavera” da record nell’ultimo periodo sull’Altopiano, in particolare nel territorio comunale di Asiago, Gallio, Roana e Rotzo, dove l’11 maggio ha avuto avvio il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. E’ stata proprio l’imminenza della scadenza del vecchio metodo a favorire un ripulisti generale, con i cittadini che hanno avuto la sollecitazione per eliminare da ripostigli, soffitte e cantine cose vecchie e inutilizzate. In effetti si sono visti cassonetti colmi come non mai di ogni tipo di materiale. Ma ora si cambia, entra nel vivo la sfida dei Comuni che hanno aderito alla nuova modalità per potenziare la raccolta differenziata, fino ad oggi in percentuali piuttosto basse, che si intendono migliorare con l’impegno e il contributo di tutti i cittadini. Le modifiche riguardano innanzitutto una separazione più spinta dei rifiuti a monte, in modo da riciclarne una quantità maggiore e da pesare in misura inferiore sui costi di smaltimento; in secondo luogo, per la frazione che rappresenta il maggior costo, il secco non riciclabile, è stato introdotto un sistema che consente il riconoscimento dei cittadini che conferiscono mediante tessera magnetica personale. Avvicinando la tessera magnetica, il sistema legge il codice del titolare e lo autorizza a conferire. Dal punto di vista operativo, già la scorsa settimana è stato ultimato il posizionamento dei contenitori stradali per l’umi- do e delle campane per i riciclabili su tutto il territorio. Non sono stati ancora invece posizionati i presscontainer e i cassonetti ad apertura controllata per il secco non riciclabile, così come non è ancora stata completata la consegna della tessera magnetica necessaria. Si prevede che ci vorranno ancora un paio di mesi prima che possa essere portato al termine il tutto, ma questo non significa, come sembra che in molti abbiamo percepito, che sia slittata la partenza della raccolta differenziata, oggi effettuabile a tutti gli effetti. Basta infatti rispettare le indicazioni per la separazione, conferendo ogni frazione nell’apposito contenitore, utilizzando i cassonetti consueti ad apertura libera, che rimarranno sul territorio fino al posizionamento dei nuovi, solo per il secco non riciclabile. Quello che si chiede ai cittadini è dunque un po’ di buonsenso, per non rinviare oltre questa che è un’opportunità a vantaggio nostro e per le generazioni future, il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, salvaguardando e valorizzando ulteriormente il nostro ambiente. Si ricorda agli utenti che non avessero ritirato presso gli appositi Etrapoint i materiali per un’ottimale raccolta differenziata (bidoncino areato, chiave per i contenitori dell’umido, opuscolo con le spiegazioni necessarie) che possono farlo rivolgendosi allo sportello Etra di Asiago in via Fratelli Rigoni Guido e Vasco (da lunedì a venerdì 8.30-13 e sabato 8.3012.30). Anche i non residenti dovranno recarsi alla sede di Asiago per ritirare i materiali di loro pertinenza. Chi avesse ancora dei dubbi, può comunque rivolgersi al Numero verde gratuito di Etra, 800 247842, dal lunedì al venerdì: 8.30-13 e 14.30-17. Silvana Bortoli Il secco non riciclabile va conferito con la tessera Il rifiuto secco non riciclabile è quello che rimane dopo aver separato tutte le frazioni riciclabili, cioè essenzialmente organico, plastica e lattine, vetro. Nel secco rientrano, per esempio, ceramica, terracotta, porcellana, cocci; oggetti e giocattoli; tubi e canne per irrigazione; stracci sporchi, spugne; pannolini, assorbenti; sacchi con polveri dell’aspirapolvere; oggetti in legno verniciato; carta oleata o plastificata per alimenti; videocassette, audiocassette, CD e loro custodie; piatti, bicchieri, posate in plastica; articoli di cancelleria. Si tratta di scarti “a perdere”, cioè non riciclabili con le attuali tecnologie, e perciò destinati alle discariche o agli impianti di termo v a l o r i z z a z i o n e . Proprio per questo è importante che la loro quantità sia bassa e che tutte le altre frazioni siano state correttamente separate per poter essere avviate a nuova vita mediante il riciclaggio. In base alla nuova raccolta differenziata sull’Altopiano, in vigore dall’11 maggio scorso, il rifiuto secco non riciclabile deve essere messo in sacchi trasparenti o semitrasparenti (vanno bene anche le borsette della spesa). I sacchetti vanno conferiti negli appositi contenitori, dotati di apertura controllata, distribuiti sul territorio. Gli utenti possono accedere ai contenitori con la propria tessera personale. Avvicinando la tessera magnetica, il sistema legge il codice del titolare e lo autorizza a conferire. Questo sistema permette di “censire” il rifiuto secco, che è il più costoso da smaltire, responsabilizzando i cittadini a selezionare attentamente ciò che c o n f e r i s c o n o . Sull’Altopiano vengono impiegati i press container, che hanno una pressa all’interno e che possono quindi contenere una grande quantità di rifiuti. Si tratta di contenitori che “riconoscono” l’utente che conferisce e “ricordano” quanti rifiuti vengono introdotti. Questo consente un maggiore controllo del territorio e un monitoraggio in termini statistici della quantità di rifiuto non riciclabile prodotta. 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 19 A Lorenzo Cenci il San Giuseppe d’oro ENEGO Il primo maggio scorso, si è tenuta presso la chiesa di Fosse la10^ edizione del S. Giuseppe d’oro nell’ambito della 36^ sagra del primo maggio dedicata al santo patrono della parrocchia di Fosse, S. Giuseppe Lavoratore. Attraverso la cerimonia del primo maggio, viene consegnato l’importante riconoscimento del S. Giuseppe d’oro, una moneta d’oro appunto, con il conio di S. Giuseppe Lavoratore, uno speciale riconoscimento ad eneghesi distintisi nell’ambito culturale, artistico, professionale e sociale. Ma da anni inoltre, nell’ambito della stessa cerimonia, viene festeggiato e benedetto anche il compleanno, quest’anno il 6°, del gruppo di soccorritori volontari collegati al 118, Monte Lisser. Vengono infine premiati, grazie alla collaborazione tra il comitato genitori e l’associazione Da sempre si presta con generosità mettendo il suo tempo e le sue capacità a servizio di che ne ha bisogno. Un riconoscimento anche a Suor Norberta. Premiati gli studenti meritevoli Coldiretti anche gli studenti che si sono distinti. Quest’anno i ragazzi premiati sono stati, per le medie: Angela Bussolaro, Paola Doro e Alex Finco, per le superiori: Daria Dalla Costa e Giacomo Vellardi, entrambi diplomatisi con il massimo del punteggio. Per quanto riguarda il riconoscimento che dà il titolo alla cerimonia, quest’anno è andato a Lorenzo Cenci, con la motivazione: per l’amore concretamente dimostrato con l’impegno profuso nei confronti del paese e della comunità eneghese. Lorenzo è infatti un uomo che da sempre si presta con generosità, mettendo a disposizione le sue capacità ed il suo tempo per chi ne abbia bisogno. Ha fatto per anni parte del gruppo di protezione civile del paese e ne è stato anche responsabile fino al 2002; è stato inoltre coordinatore responsabile del gruppo di protezione civile di Asiago. Ma a Lorenzo si debbono anche le tante “vecie” bruciate per far festa tutti assieme, il the e il vin brulè offerti in occasione di Un successo inaspettato per il corso di nordic walking Ha preso il via ad enego il corso gratuito di nordic walking, gestito da istruttori della sezione di nordic walking di Asiago. La ormai famosa camminata con i bastoncini, ha ottenuto un’inaspettata adesione, tanto da stupire non solo gli istruttori, che mai avevano gestito corso più animato e gettonato, ma gli stessi iscritti. Questi ultimi, 60 persone circa, con entusiasmo incredibile, 2 volte a settimana, si incontrano scoprendo di volta in volta, con estremo favore e non senza un pizzico di incredulità, che i tanto divulgati benèfici effetti di questa disciplina, sono tutti veri. Da quando i nuovi adepti si sono avvicinati a questa divertente e salutare camminata, gli effetti su schiena e gambe, non hanno tardato a palesarsi. Donne e uomini di tutte le età, tanti con un passato o anche con un presente sportivo, molti totalmente a digiuno da ogni attività motoria che non sia quella di camminare magari per andare a funghi o a erbette. Tutti si sono iscritti con curiosità, sperando di trovare in qualche modo beneficio, divertimento, da questa disciplina che inizialmente non spaventava proprio: “È questione di camminare…”, tutti continuavano a ripetersi vicendevolmente, quasi ad auto convincersi e a trovare coraggio. Il grave errore di valutazione e .. presunzione è stato chiaro da subito! Come al solito suc- cede quando ci si cimenta in una nuova disciplina sportiva tutto sembra semplice e scontato, ma poi ci si accorge che non è così. Camminare con dei semplici bastoncini, sì, ma poi si scoprono i limiti e lì subentra la sfida, il bello di iniziare nuove avventure, il tentativo e la volontà di superare tali limiti, ma prima di ciò anche lo sconforto per la momentanea(per fortuna) totale incapacità! Coordinare le braccia con le gambe, tenendo una postura ben eretta, senza guardarsi i piedi, …. Tutto qui….un gioco da ragazzi! Bene, su queste iniziali e semplici nozioni, è successo di tutto di più, tanto da demolire ogni sicurezza sul fatto che si è anche solo capaci di camminare! Si cerca di trovare appiglio e aiuto guardando chi sta davanti, e qui il disastro è anche peggiore, perché magari chi ti precede ha ancora maggiori difficoltà a coordinare....braccio destro, gamba sinistra, e quando la mano è dietro aprila, slancia il bastoncino, non guardare giù, guarda avanti… ohhh…. la sconfitta sembra totale, ma come può essere? Sconforto, non ce la farò mai, ma che diavolata è questo nordic walking? Ma quando tutto sembra perso, ecco che gli istruttori, con simpatia e capacità, rimettono a posto ogni tassello e ti ridanno fiducia, inizi ad apprendere senza timori né tantomeno pressioni o affanni, e la coordinazione si perfeziona per magia, le preoccupazioni ed i dubbi sfumano e si dissipano, lasciando spazio al piacere e al divertimento. Via si riparte, e questa volta le cose sembrano già più facili…Dopo due lezioni, sembra impossibile, ma riusciamo già a metterci alla prova, una prova con cardiofrequenzimetro per poter a fine corso valutare, con dati alla mano, i progressi ottenuti. Ma i progressi si vedono già, lezione dopo lezione, tanto che i movimenti si concretizzano quasi in totale autonomia, quasi senza volerlo. Tanto presi da tutto ciò che ci si ritrova a coordinare con il passo l’apertura delle mani…… anche quando si và in piazza per fare la spesa… un po’ intimiditi ci si guarda in giro, che qualcuno abbia notato questa sorta di follia….. sì, gli sguardi si incrociano, più di qualcuno l’ha notata, per forza, siamo in tanti a seguire il corso e l’entusiasmo collettivo ci ha contagiato, non possiamo farci nulla, ma che importa, finalmente un sano contagio di cui parlare! Stefania Simi molteplici iniziative promosse da più parti, le apprezzate passeggiate in qualità di accompagnatore, la collaborazione generosamente offerta nelle tante edizioni della festa del Campo, le uscite in qualità di Babbo Natale soprattutto per portare gli auguri ai tanti anziani del nostro paese ed ai più piccini. Molto sentito e commovente il discorso che Lorenzo, uomo di poche parole ma sempre essenziale, con grande profondità ha rivolto alla platea ed al comitato per il S. Giuseppe d’oro. Ha voluto ricordare tre persone in particolare che in un momento così avrebbero sicuramente gioito con lui: la moglie scomparsa prematuramente anni or sono, il padre, ed una cara amica e compaesana, con la quale ha sempre collaborato per organizzare in particolare la festa di contrada Campo, Luisa “Moretti”, una donna attiva e solare che gestiva il panificio del Campo, e purtroppo recentemente scomparsa. Un ricordo questo che ha commosso molti, ricordando una figura che in paese manca tanto. A sorpresa inoltre, quest’anno il comitato del S. Giuseppe d’oro ha voluto offrire un altro riconoscimento ad un’altra “figura storica” di Enego, che pur essendo padovana di nascita, ha conosciuto ed educato, e continua a farlo, generazioni di eneghesi. Suor Norberta al secolo Maria Luisa Mescalchin, Suora Superiore dell’Ordine delle Dimesse che gestisce la scuola materna di Enego, dove iniziò nel 61 la sua carriera di educatrice e dove restò fino all’80. Dopo esperienze soddisfacenti ed importanti anche in città come Milano, è tornata tre anni fa ad Enego, riprendendo, con immutata passione il suo lavoro . Una donna illuminata, dinamica, sempre disponibile, anche nell’offrire gli spazi dell’asilo ogni qualvolta, a vario scopo, si debbano riunire gruppi di persone . Emozionatissima suor Norberta, ha ritirato il premio, una pregevole immagine sacra, ribadendo che era troppo, ma per tutti è stato chiaro che il riconoscimento era sentito e dovuto. Talvolta è necessario e doveroso riconoscere con gesti evidenti, ufficiali, il valore e l’operare di persone che spesso con semplicità, spontaneità e senza mai apparire, fanno tanto per la comunità. Infine il sindaco Rodeghiero, ha consegnato una targa a Giacomo Caregnato, quale ringraziamento per tutto quanto continua a fare per il comitato dei festeggiamenti per S.Giuseppe Operaio. Stefania Simi Una scena del film 8 l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 www.giornalealtopiano.it 20 Ermanno Olmi durante le riprese del documentario Al Lux c’è “Terra Madre”di Ermanno Olmi Nel suo ultimo documentario, il maestro del cinema propone il proprio punto di vista sul grande tema dell’alimentazione e sulle implicazioni economiche ed ecologiche - Martedì 19 e Mercoledì 20 con inizio alle ore 18.00 e alle ore 21.00 Lo aveva detto Ermanno Olmi che dopo Centochiodi non avrebbe più girato film di fiction per dedicarsi al suo primo amore, il documentario. Tra il 1953 ed il 1961 ne ha realizzati a decine, tra i quali La diga sul ghiacciaio, Tre fili fino a Milano (1958) e Un metro è lungo cinque. Fedele alla sua promessa “il maestro” torna nelle sale italiane con il suo ultimo documentario “Terra Madre”. L’idea di questo film nasce in collaborazione con Slow Food, l’associazione italia- na e si pone come obiettivo la promozione del diritto al pasto. Fondata da Carlo Petrini e pensata come soluzione al dilagare del fast food, Slow Food si dedica all’apprendimento alla preservazione e divulgazione poi delle tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni parte del mondo. Il documentario tratta nella prima parte la convention del 2006, Terra Madre, svoltasi a Torino che ha portato oltre 4000 rappresentanti di minoranze etniche nella capoluogo pie- montese per confrontarsi su tematiche relative all’alimentazione all’agricoltura e alla produzione stessa. Olmi non racconta solamente questo momento di incontro tra etnie diverse, ma documenta anche il rapporto che l’uomo ha con la natura. Nella pellicola si vedono infatti gli interventi dei relatori di Terra Madre, intervallati da brani e filmati tratti da trasmissioni televisive tra cui Superquark nel quale si racconta la creazione della banca mondiale dei semi, una struttura nel- la quale vendono custoditi i duplicati di varietà di semi delle colture mondiali più importanti. Altro momento significativo è l’intervento di uno studente di 15 anni del Massachussetts, Sam Levin, promotore di un orto coltivato dagli studenti all’interno della struttura scolastica spiegando che da allora molte altre scuole americane stanno seguendo il suo progetto. Una scena importante del film è la coltivazione di un terreno da parte di un uomo che vive secondo le regole della natura, 20 minuti di immagini silenziose ed inquadrature ravvicinate, una sequenza poetica nella quale Olmi rappresenta l’importanza della terra e della relazione che deve esserci tra l’uomo e l’agricoltura ed esalta la bellezza della vita contadina, il regista sembra voler far capire allo spettatore che si può vivere bene anche con poco. La canzone finale “Un albero di trenta piani” è di Adriano Celentano che dopo aver premiato il regista al Festival del Cinema di Venezia con il leone d’oro alla carriera ha voluto abbracciare il progetto dell’amico Ermanno rinterpretando uno dei suoi vecchi successi degli anni 70. La pellicola verrà proiettata nei giorni Martedì 19 e Mercoledì 20 Maggio al Cinema Lux di Asiago con inizio alle ore 18.00 e alle ore 21.00 il prezzo del biglietto sarà per tutti ridotto (4 euro), per chi vorrà visionate il trailer si consiglia di visitare il sito www.cinemaluxasiago.it Davide Degiampietro Regia: Ermanno Olmi Fotografia: Fabio Olmi , Mario Piavoli Montaggio: Mario Piavoli , Paolo Cottignola Anno: 2009 Nazione: Italia Distrib.ne: BIM Durata: 78 min Genere: documentario Martedì 19 e Mercoledì 20 Maggio al Cinema Lux di Asiago con inizio alle ore 18.00 e alle ore 21.00 Ingresso: 4 euro “I Trivelin” in “El tempo de... un cafè!” 1968... 2009: il ritorno dei Roversi al Millepini Dopo più di quarant’anni, lo storico gruppo asiaghese tornerà a esibirsi sul palcoscenico di un rinato Millepini. Il 29 maggio, infatti, i Roversi proporranno una serata a ingresso libero all’interno della rinata struttura. “Abbiamo pensato di suonare in forma gratuita per il nostro Comune – ha dichiarato la band – per ringraziare chi si è prodigato per il recupero fisico, culturale e musicale del centro Millepini”. Si tratta di un evento storico se si pensa che, dal 1962 al 1968, il gruppo si esibì per ben sei stagioni consecutive, iniziando il primo di giugno e finendo il 31 agosto. Allora, il gruppo era composto (si veda la foto) da Francesco Allegrini, Elio Caldieraro, Gino Mosele, Mariano Stefani e Bruno For te, ancora presente negli attuali Roversi. Il gruppo musicale ritornerà a suonare nella struttura con una formazione certo diversa, ma pur sempre animata dallo stesso amore per la musica e da un affiatamento non comune. Una serata dei giorni nostri in tutti i sensi: se i Roversi si proporranno con una formazione differente, anche il Millepini avrà una veste nuova rispetto a quella di un tempo. Come in ogni cosa, però, per comprendere il presente bisogna conoscere anche il passato; e se le giovani foglie primaverili devono la sua bellezza anche alle radici della pianta, anche il Millepini si volge al recupero dell’aureo splendore di quegli anni, così come i nostri Roversi rievocheranno i mitici anni Sessanta attraverso un repertorio a tema che comunque non mancherà di stupirci. Martina Rossi Dopo il debutto, con i due appuntamenti del 25 e 26 aprile al Teatro Palladio di Cesuna, davanti a un pubblico numerosissimo ed entusiasta, lo spettacolo teatrale “El tempo de... un caffè” della compagnia amatoriale “I Trivelini” di Cesuna viene proposto ad Asiago, nella sala del Grillo Parlante di Via Monsignor Bortoli sabato 16 maggio alle ore 21. I quattordici giovanissimi protagonisti, studenti delle classi 2^ e 3^ media di Cesuna e di 1^ superiore, dopo aver partecipato al laboratorio amatoriale organizzato dalla Compagnia del Trivelin di Cesuna, portano in scena un “ramalok comico” ideato e curato personalmente, in tutti i suoi aspetti. In un contesto locale (la stazione di Asiago) viene proposta una commedia la cui stesura ha visto un sapiente intreccio di spezzoni di testi vari, con l’aggiunta di qualcosa di proprio, che ha portato a formare un puzzle molto piacevole e coinvolgente che si svolge in poco più di un’ora. L’incasso dello spettacolo andrà in beneficienza, com’è nelle abitudini della Compagnia del Trivelin. E alla rappresentazione di Cesuna ha presenziato anche il dott. Enzo Apolloni, primario del- la medicina di Asiago, che ha ricordato come proprio la compagnia teatrale di Cesuna sia stata la prima a partecipare, con la donazione di due cyclette, al progetto, recentemente portato a termine, di allestire un centro riabilitativo cardiologico presso l’ospedale di Asiago, il primo non solo a livello provinciale, ma regionale, visto il sistema di gestione che non richiede nuove assunzioni perché ricavato all’interno della medicina uomini e di cui si occupa il personale del reparto, preparato con numerosi corsi di aggiornamenti. Silvana Bortoli 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 21 L’avvocato risponde – Domande, curiosità, approfondimenti di carattere legale RUBRICHE La Corte di Cassazione pare aver adottato, recentemente, una nuova linea in materia di utilizzo da parte della pubblica amministrazione degli autovelox, ovvero dei macchinari atti a verificare la velocità dei veicoli su strada. Cardine di tale nuova linea sembra essere quella di vietare un utilizzo scorretto di tali apparecchi, tornare alle motivazioni di carattere preventivo della norma che stabiliva dei limiti di velocità e garantire al cittadino maggiore tutela a fronte di un loro utilizzo smodato che, nell’ultimo periodo, pareva orientato solo a rimpinguare le casse delle amministrazioni locali. Va detto che un primo passo in tale direzione veniva già operato dalla Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione con la Sent. n. 12833/2007 la quale precisava che deve essere data informazione agli automobilisti circa l’utilizzazione e l’installazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità, pena la nullità della multa. I Giudici del Palazzaccio, infatti, già sottoline- AUTOVELOX NON SEGNALATO: ANNULLAMENTO DELLA MULTA E POSSIBILE TRUFFA avano che il disposto dell’art. 4 L. 168/02, che impone la comunicazione agli automobilisti in merito all’installazione e utilizzazione dell’autovelox, deve ritenersi norma di “carattere imperativo, che non consente all’interprete di disapplicarla in ragione di un’asserita, ma inespressa ‘ratio’, che ne limiterebbe l’efficacia nell’ambito dei rapporti organizzativi interni alla pubblica amministrazione”. Con la recente sentenza della Seconda Sezione Civile (Sent. n. 11131/ 2009 del 13 marzo 2009) la Corte di Cassazione fa, però, un ulteriore passo. I giudici hanno stabilito, infatti, che gli apparecchi devono essere segnalati agli automobilisti almeno 400 metri prima del punto della loro collocazione. In caso contrario possono venire sequestrati dall’autorità giudiziaria ed i titolari della società di rilevamento rischiano un’incriminazione per truffa. Tale decisione è stata presa sulla base dell’art. 142 cod. str. (modif. dal D.L. 117 del 3 agosto 2007, conv. dalla legge n. 160/ 2007) così come integrato dalla circolare 3 agosto 2007 del Ministero dell’Interno che prescrive, appunto, che “le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, attraverso l’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi. Le caratteristiche e le modalità di impiego dei cartelli e dei dispositivi di segnalazione luminosa, che devono essere collocati in modo conforme alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del Codice, dovranno essere stabilite con decreto del Ministro dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Interno, in corso di approvazione e del quale si fa riserva di trasmettere il testo al più presto. Nelle more della completa attuazione delle disposizioni ministeriali in corso di approvazione, peraltro, ferma restando la cartellonistica di segnalazione delle postazioni fisse di controllo della velocità, già collocata sulle strade ed autostrade ed avente caratteristiche dimensionali e di installazione conformi alle disposizioni regolamentari in materia, le postazioni mobili di controllo dovranno essere segnalate ricorrendo ai dispositivi luminosi presenti sui veicoli di servizio che dovranno essere posizionati ad almeno 400 m. dal punto in cui è collocato l’apparecchio di rilevamento della velocità e che, anche con un messaggio variabile, dovranno recare le seguenti iscrizioni: “CONTROLLO DI VELOCITÀ” ovvero “RILEVAMENTO DI VELOCITÀ”. Le segnalazioni di cui trattasi dovranno essere comunque collocate in condizioni di sicurezza in modo da consentirne la tempestiva avvistabilità da parte degli utenti in transito e la tutela degli operatori di polizia”. Prescrizioni, queste, poi confermate, con qualche modifica, dal D.M. 15 agosto 2007 e dalla circolare ministeriale dell’8 ottobre 2007. La sentenza 11131 sulla scorta di ciò ha, pertanto, stabilito che i dispositivi nascosti ad hoc per cogliere in fallo gli automobilisti sono illegali. Nelle motivazioni della sentenza la Suprema Corte ha evidenziato che l’autovelox va utilizzato a fini correttivi e non per rimpinguare casse comunali esangui. Non solo: sussiste il delitto di truffa qualora, appunto, gli automobilisti siano ingannati dall’assenza di preventiva segnalazione di rilevamento elettronico della velocità, secondo le previsioni del Ministero dell’Interno, e gli autovelox non siano ben visibili od addirittura nascosti. La vicenda traeva origine, dall’emissione del sequestro preventivo delle apparecchiature autovelox emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Paola (CS). Dagli accertamenti svolti dalla polizia giudiziaria risultava che nei tre comuni calabresi coinvolti per Avvocato Serena Baù I lettori che vogliano sottoporre domande su qualsiasi questione di carattere legale al nostro avvocato possono inviare una mail all’indirizzo [email protected] o scrivere a “L’avvocato risponde – Giornale Altopiano, Via Monte Sisemol, 9 36012 Asiago (Vi)” i quali la S.C. era titolare della concessione per il noleggio delle apparecchiature autovelox, le apparecchiature in questione erano state ben occultate in autovetture spesso di proprietà del titolare il quale, ricevendo un compenso parametrato su ogni verbale di infrazione per il quale era riscossa la relativa sanzione, era, evidentemente, interessato ad incrementare le riscossioni. Veniva pertanto ritenuto sussistente il reato di truffa, ravvisando il periculum in mora nei prevedibili ulteriori esborsi illegittimi da parte degli automobilisti sulla base di un rilevamento automatico della velocità così organizzato. LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA L’attacco di panico e l’agorafobia: un disturbo poco conosciuto ma molto frequente Gli attacchi di panico sono episodi d’improvvisa ed intensa ansia che la persona prova “come un fulmine a ciel sereno”, almeno inizialmente, lasciandolo inerme e molto spaventato. Gli attacchi sono accompagnati da sintomi somatici e cognitivi, quali palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore. La sensazione che si prova è quella dell’annebbiamento della vista, del senso di trasalimento e derealizzazione, ovvero ci si sente “fuori dal mondo”. Chi ha provato gli attacchi di panico li descrive come un’esperienza terribile, e che si ha davvero paura di morire. E’ ovvio che la paura di un nuovo attacco diventa immediatamente forte e dominante e può sviluppare una costante ansia anticipatoria (di un possibile attacco) che ci si porta appresso nelle situazioni di vita quotidiana. Il singolo episodio, quindi, sfocia facilmente in un vero e proprio disturbo di panico, più per “paura della paura” che altro. La persona si trova rapidamente invischiata in un tremendo circolo vizioso che spesso si porta dietro la cosiddetta “agorafobia”, ovvero l’ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi o essere soccorsi nel caso di un attacco d’ansia acuta. In questo caso può diventare, grazie alla reazione di evitamento, molto disagevole uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e cosi via. Il paziente può diventare schiavo del suo disturbo, costringendo spesso tutti i familiari ad adattarsi di conseguenza, a non lasciarlo mai solo e ad accompagnarlo ovunque, con le inevitabili conseguenze sul tono dell’umore. Di solito gli attacchi di panico sono più frequenti in periodi stressanti. Alcuni eventi di vita possono infatti fungere da fattori precipitanti, anche se non indicono necessariamente un attacco di panico. Tra gli eventi di vita precipitanti riferiti più comunemente troviamo la separazione, la perdita o la malattia di una persona significativa, l’essere vittima di una qualche forma di violenza, problemi familiari, finanziari o lavorativi. Il primo attacco di panico è generalmente inaspettato, per cui il soggetto si spaventa enormemente e, spesso, ricorre al pronto soccorso perché crede di avere un problema prettamente medico; in seguito gli attacchi possono diventare più prevedibili ma ugualmente disagevoli. L’intervento principale da parte del sistema sanitario prevede l’uso di ansiolitici (benzodiazepine) e di antidepressivi (solitamente quelli che intervengono sulla serotonina) e non l’intervento psicoterapeutico, che invece si è dimostrato scientificamente il più efficace (soprattutto per prevenire le ricadute e garantire la stabilità della prognosi) se di natura cognitivo comportamentale. Questo disturbo è piuttosto “infido” perché molte persone tendono a non parlare dei propri attacchi di panico ritenendoli per lo più assurdi e senza senso, credendo di essere tra i pochi a soffrirne. Si teme di impazzire o di essere pazzi e spesso ci si rifugia in una condizione di evitamento sempre maggiore, fino addirittura a rinchiudersi in casa con il timore anche di uscire dalla porta, senza sapere che l’attacco di panico, nonostante i sintomi eclatanti che possano far pensare ad una grave malattia (di cuore ad esempio), è una delle condizioni psicopatologiche che può essere risolta con la psicoterapia. La preoccupazione solitamente si concentra sul versante ipocondriaco; in altre parole il paziente non crede molto che la soluzione del suo problema possa essere trovata con dei colloqui psicologici, ma che il suo disagio sia di natura prevalentemente organica e quindi di stretta competenza medica. L’utilizzo dei farmaci di solito però ha un effetto a breve termine e quindi non risolutivo. Lo psicofarmaco non ha il potere di cambiare stabilmente il modo di reagire della persona alle situazioni concrete di vita e i suoi pensieri ansiogeni. La terapia cognitivo comportamentale è una psicoterapia breve, a cadenza solitamente settimanale, in cui il paziente svolge un ruolo attivo nella soluzione del proprio problema e, insieme al terapeuta, si concentra sull’apprendimento di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali, nell’intento di spezzare i circoli viziosi del panico. A seconda del caso, si interviene sulle interpretazioni personali relative agli attacchi e all’ansia anticipatoria, si discute per ristrutturare le idee irrazionali e i pensieri distorti, si programma un progressivo ritorno alla normalità attraverso l’esposizione alle situazioni ansiogene e si istruisce il paziente all’utilizzo di tecniche di rilassamento per gestire i propri stati interni. Un passaggio chiave è sicuramente l’esposizione enterocettiva che aiuta il paziente a riconoscere i propri segnali corporei in modo appropriato e a non reagire con ansia all’inizio della catena psicofisiologica che innesca l’attacco. Stefano Rigoni, Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Tel. 338.2919597 – E-mail: [email protected] Dal 18 Maggio prevendite all’Ufficio Turismo del Comune di Asiago 8 l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 INLINE Pagina a cura di Stefano Angonese Una pioggia di reti ha bagnato la “prima” all’Odegar della Rigoni di Asiago Vipers, che sabato 9 maggio ha sbrigato come previsto la pratica Polet Trieste. La partita, terminata con un eloquente 11-1 in favore dei campioni d’Europa e d’Italia, assolutamente di un’altra categoria rispetto ai volonterosi avversari, è passata in secondo piano, perché l’evento era rappresentato proprio dal debutto ufficiale dei Vipers sull’Altopiano, davanti alla loro gente. “Finalmente anche ad Asiago batte il cuore neroarancio” recitava lo www.giornalealtopiano.it Playoff 2009: buona la “prima all’Odegar” degli Asiago Vipers striscione predisposto dalle più accese tifose lungo tutta la curva dello stadio. Circa 400 le persone che hanno deciso di assistere all’incontro il cui incasso è stato devoluto in beneficenza all’Associazione “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori”. Un numero tutto sommato soddisfacente per questo esordio, Foto anche perché senza nulla togliere agli amici giuliani, la sfida non era certo di quelle tese ed emozionanti da generare un’irresistibile attrattiva. Ma già dalla semifinale con l’Arezzo qualcosa, in termi- SERIE A2 La Vsb Asiago chiude al 2° posto la stagione. Il bilancio di Riccardo Marobin Carlo Dal Sasso ni di spettacolo e “numeri” sulle tribune dell’Odegar, potrebbe cambiare. Gara uno si giocherà in Toscana lunedì 18 maggio, ore 20.45 (diretta su Rai Sport Più); mentre gara due è in programma ad Asiago sabato 23 maggio alle ore 20.30. L’eventuale gara tre, invece, è fissato per venerdì 29 maggio. Dall’altra parte del tabel- lone tutto come previsto: l’Edera Trieste sfiderà la Caoduro Diavoli Vicenza. Serie tutta da vivere e, rispetto ad un anno fa, decisamente dall’esito più incerto. Gli altri campionati: le Pink inseguono la “Final Four” Serie A donne. Un girone di andata perfetto; poi il primo, prevedibile passo falso a Torino e quindi un pari (con rimpianto) nel derby con il Padova. Ma le ragazze delle Assicura Asiago Pink Vipers non hanno comunque fallito l’obiettivo di conquistare almeno il secondo posto (salvo un clamoroso scivolone del Torino nell’ultimo turno) che garantisce il “pass” per il girone di qualificazione alla “Final Four” scudetto. Il gironcino, in programma nei giorni 23 e 24 maggio (sede non ancora definita), comprende la seconda squadra classificata del girone “A” (probabilmente Asiago), la seconda classificata del girone “B” (Modena) e le due formazioni del girone “C” (Catania e Reggio Calabria). Le prime due accedono alla fase finale. In ogni caso c’è ancora l’ultimo turno di campionato da disputare: sabato 16 maggio, alle ore 16, le Assicura Asiago Pink Vipers scenderanno sulla pista dell’Odegar contro le piemontesi del Monleale. Serie B. Non è riuscito agli Asiago Black Vipers il sorpasso all’ultima curva nei confronti della Caoduro Diavoli Vicenza, che espugnando la pista altopianese (3-5) ha vinto il girone e si è qualificata per la “Final Six” di Coppa di Lega. Per Dall’Oglio e compagni, dunque, tempo di vacanze. Hockey Inline Giovanile 1 Viperette d’argento alle finali nazionali Under 13 « E’ come essere arrivati primi. I nostri ragazzi sono stati meravigliosi. Più di così sinceramente non si poteva fare ». Queste le prime parole pronunciate al termine della finale scudetto da Roberto Cantele, che insieme a Claudio Mantese ha guidato le “viperette” all’argento nella fase nazionale della categoria Under 13. Un risultato assolutamente prestigioso per questo gruppo di promesse dell’inline altopianese, che a Molina di Quosa (PI) hanno saputo emozionare e divertirsi. Un weekend indimenticabile, dentro 22 e fuori pista, con i piccoli di casa Vipers capaci di aggiudicarsi il girone di qualificazione, battendo (5-0) il Ferrara e quindi il super favorito Real Torino, messo sotto 5-1. Ed è ancora il “5” il numero magico della semifinale, vinta contro il Milano 24 con il punteggio di 5-1. In finale c’è il Real Torino, ma questa volta l’esito è completamente diverso. I ragazzi di Mantese e Cantele, che hanno speso molto, lottano con determinazione per rimanere aggrappati all’incontro, ma alla distanza vengono staccati dagli avversari (severo 8-0 finale), più forti e laureatisi campioni d’Italia con merito. Questi ragazzi, comunque, che rispetto agli atleti delle altre formazioni sono pure un anno più giovani, hanno dato tutto quello che avevano (e questo è ciò che conta) e certamente il futuro riserverà loro ancora grandi soddisfazioni. Bravi boce! Hockey Inline Giovanile 2 Le “vipere” brillano alTrofeo delle Regioni. L’Under 20 di Marobin vince il torneo; ai piedi del podio l’Under 15. Soddisfazioni. Gli atleti della Rigoni di Asiago Vipers si fanno valere nei vari campionati Foto Moreno Alberti e pure con le rappresentative del Veneto, impegnate nel primo weekend di maggio al “Trofeo delle Regioni” svoltosi al pattinodromo di Forlì. Nell’Under 20, infatti, è arrivato il primo posto finale al termine di un percorso netto (quattro partite, altrettante vittorie) in cui gli atleti in forza ai Vipers hanno lasciato il segno: Marco Frigo, Andrea e Filippo Rigoni ed Ettore Tartaglione hanno formato la prima linea del Veneto, quella che ha “spaccato”, quella che si è rivelata decisiva ai fini del conseguimento del traguardo. Ma tra le “vipere” in forza alla selezione veneta c’era anche il portiere Giacomo Franchini, quest’anno con la maglia della Vsb Asiago nel campionato di Serie A2. A dirigere i “prospects” veneti un tecnico asiaghese: Riccardo Marobin. « Davvero una bella esperienza – racconta il “Maro” – ed un risultato finale che mi riem- pie di soddisfazione ed orgoglio. All’inizio ero un po’ spaventato per alcune defezioni, ma ben presto tutto è svanito. Merito dei ragazzi. Forse non avevamo l’organico più forte, ma abbiamo giocato da vera squadra e tutti hanno lavorato per vincere. Contro la Toscana, ad esempio, eravamo sotto di due reti, ma non ci siamo disuniti. Siamo riusciti a rimontare e a spuntarla, con carattere, tutti insieme. Menzione particolare alla linea Vipers, la migliore del torneo, e per Ettore Tartaglione, capitano, che mi ha impressionato dentro e fuori il campo. Questi ragazzi saranno utili anche alla nazionale in ottica Mondiali ». Appena sotto il podio, invece, l’Under 15, che annoverava tre piccole “vipere”: Daniele Rigoni, Giovanni Corà ed Elias Caregnato. Per loro una bella ed importante esperienza formativa. Due promozioni di fila, nessun salto di categoria. Una volta per scelte societarie, una volta per regolamento. In entrambi i casi a dirigere la seconda squadra degli Asiago Vipers, quest’anno vero e proprio “farm team” (formazione satellite improntata all’inserimento e allo sviluppo dei giovani prospetti), c’era Riccardo Marobin. Ora che la stagione è andata in archivio con un secondo posto e con la bella vittoria per 10-4 a Roma nel recupero con il Latina del 1° maggio è tempo di qualche considerazione conclusiva sull’esperienza. « E’ stata una stagione positiva – esordisce il tecnico della Vsb – che ha confermato la bontà dell’organico, sicuramente in grado di raggiungere la promozione, e che ha messo in luce elementi da valorizzare anche in futuro. Però, è stata anche una stagione che ha lasciato dei rimpianti. Ero partito con mille progetti; poi per una serie di motivi sono venuti meno, almeno in parte. La partenza di Cristian Rela (destinazione Edera Trieste) ha complicato i miei piani di collaborazione e scambio di giocatori giovani tra la mia squadra e quella di A1. Purtroppo con Roberto Varotto (l’attuale allenatore della Rigoni di Asiago Vipers) è venuta presto a mancare la comunicazione e questo rappresenta il grande rimpianto della stagione. Non aver costruito qualcosa insieme. Ne abbiamo sofferto tutti, giocatori ed anch’io. Per l’anno prossimo spero si possa parlare in anticipo e programmare con chiarezza strategie ed obiettivi, soprattutto per i ragazzi ». 8 Sabato 16 maggio 2009 Si conclude con il successo contro l’Antares di Vicenza la sfida conclusiva valida per l’assegnazione del terzo posto nel campionato provinciale Open femminile AICS. Nella partita di martedì 12 al Palazzetto di Roana il Volley Cesuna U20 si impone 3 a 1 contro i vicentini con parziali di 25-18, 23-25, 25-14 e 2522. Nonostante la posta i palio le altopianesi riescono solo a sprazzi a sviluppare un gioco efficace non facendosi comunque sfuggire il premio finale che sarà consegnato in occasione delle Finali Provinciali di domenica prossima a Lugo. Riconoscimento a cui va aggiunto il ringraziamento del coach Bruno Frigo per il costante impegno di tutte la ragazze dimostrato durante la stagione che ha portato al VOLLEY CESUNA: DI SCENA IL TIE-BREAK 23 Chiara Costa Sabato scorso le ultime partite davanti al pubblico casalingo al palazzetto dello sport - Sabato 16, a Lugo Vicentino, per l’Under 14, la sfida per il terzo posto del campionato AICS raggiungimento della seconda posizione assoluta nel campionato. Con lo scorso sabato 9 maggio sono terminati anche tutti gli incontri casalinghi del Volley Cesuna che saluta il pubblico con ben tre tie-break successivi negli scontri che si sono succeduti al Palazzetto dello Sport di Roana. Ad iniziare la giornata l’Holz Volley Cesuna che, nella penultima giornata di campionato di seconda divisione femminile, aveva di fronte l’Altair di Vicenza il quale, sesto in classifica, tenta di strappare la migliore posizione allo sprint finale. Da parte sua il Cesuna non teme più del dovuto lo scontro in virtù dei quattro punti di distacco dall’avversario determinati dall’esito della precedente giornata. È questa la chiave di lettura dell’aggressività nel match messa in campo dalle vicentine che colgono il successo nel primo set contro le demotivate padrone di casa. Pronta riscossa delle “Tigers” che, con l’ingresso dell’opposto Marika Gattolin in sostituzione di Chiara Costa, pareggiano il risultato. A questo punto l’andamento del terzo set fa presagire quale sarà la tendenza del match: una partita interminabile con la difesa dell’Altair, nel quale il libero merita l’onore degli altari, che riesce a annullare gli attacchi del Cesuna. L’esito del set questa volta è Volley Asiago Altopiano, l’Under 16 conquista la finalissima 3 a 0 ! Questo il risultato con cui le ragazze Under 16 del Volley Asiago Altopiano hanno sconfitto Venerdi’ scorso le pari eta’ della Polisportiva Perlena in gara 3 di semifinale play off, conquistando l’accesso alla finalissima di categoria che si disputera’ Sabato prossimo 16 Maggio alle ore 19:30 a Zugliano. Al pari dei precedenti due incontri, anche gara 3 non e’ stata inferiore alle aspettative. Tiratissima sia sotto il profilo tecnico che agonistico, con animi piuttosto accesi sia in campo che tra gli spalti dove il tifo per entrambi le compagini ha raggiunto livelli oramai confrontabili con cio’ che si vede nelle categorie superiori. Una nota di merito, da questo punto di vista, va alle formazioni giovanili della squadra altopianese, che armate di magliette e rumorosissimi strumenti musicali, non hanno mai smesso di sostenere le loro beniamine www.giornalealtopiano.it per tutta la durata della partita. Asiago che ha concesso ben poco alle avversarie venute in montagna forse un po’ troppo intimorite dopo quanto successo in gara 2 e che sono sembrate meno efficaci nel mettere in difficolta’ un Asiago sempre concentrato e ben organizzato nel gioco. Come ogni partita da “dentro o fuori” il timore di scoprirsi e di sbagliare e’ sempre in agguato ma la carica agonistica della squadra bianco-blu dell’altopiano, ben gestita da mister Munari e con Capitan Veronica sempre presente e pronta a riaccendere gli animi anche in quei pochi momenti di difficolta’, ha affondato sotto i colpi di Ilenia, Veronica, Sara, Marta e compagne, un Perlena che ha raramente dato l’impressione di poter riequilibrare le sorti del match. Dunque Asiago in finale, risultato che va letto sia sotto il profilo individuale (per i meriti di ogni singola ragazza), di squadra (per lo spirito di gruppo sempre acceso e intenso) ma anche e soprattutto di societa’; vale infatti la pena ricordare che il Volley Asiago Altopiano e’ nato come societa’ soltanto l’anno scorso ed e’ riuscito a far disputare a un gruppo di una ventina di ragazze sia il campionato di categoria Under 16 (conquistando appunto la finale) che il campionato OPEN (tuttora in corso), oltre ad aver raggiunto un quarto posto alle finalissima di Mini-Volley di fine Aprile con la piccola armata di giovanissimi atleti che da Febbraio di quest’anno ha dato vita alle due compagini di Gioca-Volley e di Mini-Volley. Resta ora un ultimo scoglio, per niente facile da superare, che porta il nome di Real Recoaro. E’ questa infatti la squadra che si trova in mezzo tra l’Asiago e il titolo finale. a favore delle ospiti che si impongono ai vantaggi, ma, ancora, il Cesuna nel quarto set riesce a pareggiare i parziali. Partita quindi che si decide al tie-break e che solo nel finale trova la svolta decisiva a favore del Cesuna. Questi i parziali dell’incontro: 1925, 25-18, 25-27, 25-17 e 1512 per un 3 a 2 che fissa indelebilmente il Cesuna al 5° posto in classifica senza dover attendere l’esito dell’ultima giornata che sarà disputata sabato 16 a Isola Vicentina. Inizia con prevedibile ritardo, quindi, il ritorno di semifinale per determinare la finalista nella categoria U14 del campionato AICS. La sfidante dell’Happy Hippo Volley Cesuna è lo Sporting Alto Vicentino di Valdagno che può vantare il successo nella partita di andata. Purtroppo il match prende subito una brutta piega per la squadra allenata da Beatrice Pesavento che lascia alle avversarie la conquista dei primi due set. Non senza difficoltà il Cesuna riesce a riportare in parità il conteggio dei set, ma il 2 a 3 finale, in un pur combattuto 5° set, apre alle ospiti l’ingresso alle finali per il primo posto di scena a Lugo Vicentino il prossimo 17 maggio; per le generose ragazze del Cesuna l’obiettivo sarà quello di salire sul podio per onorare, almeno in parte, il secondo po- Foto: Facebook S P O R T l’Altopiano sto conseguito in campionato. L’appuntamento per il bronzo è fissato per sabato 16 sempre a Lugo Vicentino. Non c’è due senza tre? Ancora una volta la realtà sembra ribadire il principio dei proverbi! Con 70 minuti di ritardo inizia l’ultima partita di playoff del Cesuna-Caseificio Pennar, maschile di Seconda Divisione, che aveva già raggiunto l’obiettivo stagionale della salvezza e quindi puntava solo a chiudere degnamente la gradita appendice. L’avversario di turno per l’occasione è l’U.S. Castello di Arzignano che mira alla promozione trovandosi in 5^ posizione a stretto contatto con le altre due concorrenti. Il limitato tempo a disposizione per il riscaldamento condiziona più del dovuto la partenza del Cesuna che, come sempre, stenta a trovare il ritmo agonistico. Gli avversari però, senza forzare più del dovuto, si vedono praticamente regalare il primo set, conclusosi 2510 per gli ospiti, senza che il Cesuna abbia potuto sfornare un solo attacco positivo. Non era certo quella però la partita che si intendeva disputare e che il pubblico accorso intendeva vedere contro un avver- sario pur con maggiori doti tecniche a disposizione. Messe da parte remore e timori, i ragazzi, guidati da Fabio Munari, che oltre ad essere il tecnico della squadra ne veste il ruolo di palleggiatore, mettono in campo quel carattere e quella generosità più volte richieste durante il campionato e probabilmente troppo poco esibite. In questo modo il Cesuna, dopo aver reso pan per focaccia nel secondo set, si aggiudica anche il terzo mettendo così una seria ipoteca sull’esito finale del match. Uscito dalla temporanea amnesia, l’Arzignano però riprende le redini della partita e, dopo aver pareggiato il conto dei parziali, vince anche il tie-break interrompendo, quando mancava poco più di mezz’ora alla mezzanotte, una lunghissima giornata agonistica di quasi sei ore di gioco effettivo. 2 a 3 il finale per l’Arzignano, con parziali di 10-25, 25-17, 25-15, 19-25 e 11-15, che congelano le ambizioni degli ospiti di raggiungere la prima divisione. Settimo posto per il Cesuna nei playoff che consentono ai ragazzi di guardare con serenità al futuro avendo acquisito una proficua esperienza contro avversari dall’alto valore tecnico. PROSSIMA APERTURA NUOVO NEGOZIO VIA DANTE, 41 - ASIAGO 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 24 Il Canove festeggia la permanenza nel campionato di Prima Categoria La certezza raggiunta solo all’ultima partita. Una festa di fine stagione è programmata per il 22 maggio Gli Allievi campioni provinciali del proprio girone Festa doppia, domenica 10 maggio, in casa dell’A.C. Canove: la prima squadra ha solennizzato la permanenza nel campionato di Prima Categoria, mentre gliAllievi hanno festeggiato la vittoria del campionato provinciale girone D. Hanno brindato in compagnia, adulti e ragazzi, in un momento di unione significativo, a testimonianza dell’importanza dell’attività giovanile, che oltre a permettere a molti giovani atleti di crescere insieme, garantisce il futuro e la continuità della squadra. Quella degli Allievi di Canove si è confermata la miglior difesa del girone, con 18 reti subite e 57 gol fatti, 14 partite vinte, 3 pareggi e 3 sconfitte: numeri di tutto rispetto, che sintetizzano un’annata dal buon avvio, al quale sono seguiti i consueti problemi del peri- Grande soddisfazione per il Canove Juniores che centra il 3° posto in campionato con un girone di ritorno che da gennaio in poi ha prodotto la bellezza di 30 punti in 14 partite. Insperato il 3° posto soprattutto perché da inizio campionato la prima squadra ha dovuto pescare a piene mani dagli juniores lanciando in prima categoria i giovani Abida, Azzolini, Rodeghiero, Pace. Oltrettutto, per problemi di lavoro non hanno iniziato il campionato altri 4 o 5 giocatori, quindi, di conseguenza si è abbassato notevolmente il valore tecnico della squadra. Creando anche notevoli problemi a livello numerico. “Il punto di forza della mia squadra - commenta il mister Roberto Baù – è stato il reparto difensivo, esprimendo, in base ai numeri, la seconda miglior di- odo invernale superati con gli allenamenti in palestra, e che si è conclusa nel migliore dei modi, anche grazie a quel pizzico di fortuna che a volte è fondamentale per veder ripagati sacrifici e impegno. “La vittoria è arrivata all’ultima giornata – commenta Stefano Frigo, allenatore degli Allievi – e si è giocata fra più squadre che si trovavano a pari merito in testa alla classifica. Battendo il Lugo Calvene 4 a 2, e grazie all’onestà con cui il Marano Vicentino, nonostante fosse già fuori dai giochi, ha combattuto per battere il Concordia Schio, siamo riusciti ad aggiudicarci l’importante risultato che dà ora la possibilità di iscrivere la squadra al campionato regionale. Ed è nostra intenzione giocarci questa opportunità, si preannuncia dunque un periodo intenso, visto che partecipiamo anche al Trofeo Città di Vicenza, ma la squadra ce lo permette: è ben amalgamata e affiatata, dispone di un buon numero di tesserati, molti dei quali sono cresciuti insieme partendo dai pulcini”. Grande la soddisfazione dell’allenatore Frigo, che è anche il responsabile del settore giovanile assieme a Desio Rossi, ma il risultato dei giovani atleti (nati negli anni ’92 e ’93) rende orgoglioso tutto il direttivo con in testa il presidente Rebeschini. La squadra, i cui tesserati provengono da diversi paesi altopianesi, è stata supportata dal tifo di un buon numero di spettatori, in particolare genitori e familiari dei ragazzi. Questi i nomi dei neo campioni provinciali: Matteo Caldieraro, Matteo Stella,Alessandro Pesavento, Graziano Negroni, Nicholas Dellai, Samir Curt, Antonio Rossi ed Emanuele Baù di Asiago, Marco Slaviero e Stefano Lunardi di Canove, Giacomo Munari e Davide Valente di Gallio, Giacomo Cera e Daniele Muraro di Camporovere, Thomas De Guio di Mezzaselva, Carlo Valente e Pietro Spiller di Cesuna, e Samir Vehapi di Treschè Conca. Doveroso anche nominare i vari dirigenti che hanno seguito i giovani calciatori durante la stagione: Danilo Slaviero, Roberto Valente, Paolo De Guio, Elio Caldieraro, Vinicio Rebeschini, Gavino Giagheddu e Giovanni Giacomino Munari. Silvana Bortoli Per il quindicesimo anno di fila il Canove Calcio rimane in Prima Categoria. “Un risultato non da poco, se si considera che squadre della pianura ben più blasonate di noi hanno un andamento più altalenante” commenta il presidente del Canove Fabio Rebeschini. Un risultato ancora più importante se si considera che la squadra deve passare quattro mesi all’anno sempre in trasferta quando l’inverno non permette nè gli allenamenti nè di poter giocare le partite in casa. Quest’anno solo nove partite casalinghe su quindici sono state giocate sul terreno amico dell’”Armando Frigo” di Canove, ma ciò nonostante il pubblico non ha mai fatto mancare il proprio supporto affezionato perché più che una compagine sportiva il Canove Calcio è una grande famiglia dove in tutti si fa tutto. “Un’atmosfera che è di grande supporto sia nei momenti di difficoltà sia ai nuovi arrivati – dice Rebeschini – Un esempio su tutte l’allenatore Gianluca Covolo. Alla sua prima esperienza di allenatore il pubblico lo ha sempre tenuto in considerazione lasciandolo lavorare.” Una scommessa quella su Covolo che il presidente ritiene vinta. “Abbiamo raggiunto il risultato anche se quest’anno abbiamo puntato più sulla fisicità che sulla tecnica come negli anni scorsi”. “Inoltre ha saputo attingere dal settore giovanile portando più di un giovane in prima squadra capitalizzando il lavoro dello staff tecnico dei giovanili in particolare Stefano Frigo, Roberto Baù e Desio Rossi – continua – Gli Juniores chiudono al terzo posto fesa del campionato. Anche in attacco i numeri ci danno ragione, con il quinto posto. Tutti i giocatori sono andati a segno, andando a sopperire alla mancanza di uno stoccatore in fase realizzativa. Il giocatore con più reti nel tabellino ha segnato 6 gol. Abbiamo ottimamente sfruttato le palle inattive preparate con varie soluzioni durante il lavoro settimanale e poi abbiamo creato un blocco in difesa che si è dimostrato solido e difficilmente penetrabile. Mi sento di ringraziare veramente di cuore i vari Gios, Pace, Zanella, Giaccheddu, Oro, Fabris, Liridon, Marco Baù, Veapy e Mario Peloso che sono sempre stati presenti agli allenamenti e hanno formato lo zoccolo duro della squadra, a cui si aggiungevano alternativamente 2 o 3 allievi. Sempre vicino alla squadra è stato il presidente Fabio Rebeschini organizzando nel modo migliore il difficile periodo invernale che per quattro mesi ci ha costretto a giocare e allenarci in pianura. Importante anche la presenza del dirigente Sergio Martina che ha preso a cuore le sorti di questa squadra, prendendosi alla fine delle belle soddisfazioni. Un speciale ringraziamento va riservato all’amico Alessandro Frigo, “factotum” Della squadra, fondamentale nel lavoro settimanale con lavori differenziati, sia il giorno della partita”. La squadra ha deciso di premiare la tifosa che si è dimostrata vicina ai giocatori sostenendoli in tante partite con simpatia e trasmettendo loro una grande carica. Il premio è andato alla mitica “Milena” con voto unanime di tutti i giocatori. “Un grazie anche a tutti i tifosi che ci hanno seguito”. Gli allievi hanno vinto il loro girone e gli juniores sono arrivati terzi ponendo delle basi per un futuro roseo”. Un società che conta su sette squadre che riuniscono circa 150 atleti. Altro motivo di orgoglio del Canove, sempre restando nell’ottica della famiglia, sono le 500 partite del portiere Giorgio Baù, classe 1967 e pronto per affrontare un’altra stagione con la casacca giallo blu. Baù ha percorso tutti i vent’anni della storia della società diventandone la bandiera e un esempio per i giovani atleti. Il presidente ha già individuato alcuni punti su cui lavorare per il prossimo anno. “L’attenzione, la concentrazione degli ultimi minuti – spiega – Se le partite fossero finite al 90’ avremmo avuto altri 10 punti in classifica; troppe volte abbiamo preso gol negli ultimi istanti della partita. E’ una questione di maturità su cui dobbiamo lavorare fin da subito.” Un lavoro che partirà già al 23 maggio, all’indomani della grande festa di fine stagione in programma al 22. Gerardo Rigoni “Una nota stonata –conclude Roberto Baù - è stata la presenza negativa con critiche continue da parte di due o tre persone. Un consiglio: accompagnate i figli all’allenamento e alle partite e poi lasciateli giocare e allenarsi tranquillamente, accettando le regole di gruppo e le scelte tecniche che spettano esclusivamente all’allenatore. Lasciateli camminare da soli e il giorno della partita sosteneteli per il loro impegno e il loro sacrificio”. Le partite di questo campionato che il Canove Juniores ricorda con particolare soddisfazione sono: le vittorie (1-0 e 3-1) con il forte Sarcedo, il 6 – 1 con il Santomio, il 4-0 contro il Thiene, la vittoria 5-1 nel derby con l’Asiago e quella per 5 – 2 contro il Concordia. 8 l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 www.giornalealtopiano.it 25 "Abbiamo pagato l'inesperienza dei giovani" CALCIO Santo Rossi e Federico Longhini, rispettivamente presidente e vice presidente dell'Asiago, analizzano la stagione appena conclusa con il ritorno in Terza categoria. Ora si pensa già al prossimocampionato e a cosa serve per puntare di nuovo alla promozione di Stefano Angonese Di questi tempi, un anno fa, l’Asiago Calcio Altopiano iniziava la cavalcata verso la promozione in seconda categoria. Oggi, invece, è tempo di far ritorno mestamente in terza categoria. Una retrocessione certificata con 90’ di anticipo dalla sconfitta interna con il S. Vitale Castelnovo, ma che onestamente era nell’aria già da tempo. « E’ stata la fotografia del nostro campionato – racconta il d.s. giallorosso Federico Longhini –. Una partita che per due volte avevamo in mano e che poi ci è scivolata via, complici errori difensivi e nervosismo. Una costante nel nostro cammino ». Una retrocessione che si legge, nitida, anche nei numeri, paurosamente in rosso: 30 partite, 6 vittorie, 4 pareggi e ben 20 sconfitte. Solo 33 reti all’attivo; più del doppio quelle subite (67). Peggior difesa del girone “E” di seconda categoria. Quasi impossibile sperare di evitare il baratro della terza. Una retrocessione che il presidente Santo Rossi sintetizza così: « Abbiamo pagato innanzitutto l’inesperienza dei nostri giovani, che non hanno assorbito il passaggio di categoria, forse un anno in più in terza categoria sarebbe stato l’ideale prima di compiere il salto. L’exploit dell’anno scorso, invece, ha caricato di responsabilità il gruppo, CLASSIFICHE FINALI Per il Lusiana Conco la salvezza passa attraverso i playout. Prima categoria Girone “C”: S. Vito di Leguzzano punti 55, Azzurra Sandrigo 52, Pove 51, Elleesse, S. Fortunato e Scledum 48, Summania 39, S. Eusebio, Mussolente e Canove 38, Travettore 37, Breganze 35, Dueville 33, Cassola S. Marco 29, Poleo Aste 23, Angarano Azzurra 20. Seconda categoria Girone “E”: Alto Astico Posina punti 63, Orsiana 53, Malo e Torre Valli 50, Lugo Calvene 48, Careciupan 47, Costabissara 42, S. Giorgio Perlena 40, S. Vitale Castelnovo 39, Cà Trenta 36, S. Tomio e Cosfara 35, Valdastico 34, Montecchio Precalcino 30, Concordia 27, Asiago 22. Seconda categoria Girone “F”: Carmenta punti 64, S. Anna 60, Cartigliano 58, Campese 47, Giovanile Ezzelina 46, Juventina Laghi 45, Bp ‘93 43, Spf e Vallonara 41, S. Croce Bassano 40, Junior Valbrenta 38, Lusiana Conco 36, S. Vito Bassano e Campolongo 31, Colceresa MPM * 22, Arsenal Cusinati 16. * un punto di penalizzazione PLAYOUT: 24 maggio Colceresa Mpm – Lusiana Conco; 31 maggio Lusiana Conco – Colceresa Mpm. Terza categoria Girone “Bassano”: Union 98 Borso punti 79, Eurocalcio 72, Longa ‘90 61, Cusinati 57, Quinto Vicentino 53, Fellette 47, Pedemontana 46, Real Stroppari 45, Aurora S. Giuseppe 38, Palladiana Vigardolo 34, Villaggio S. Lazzaro 30, Marchesane 29, Gallio 26, Virtus Colceresa e S. Pietro Rosà 21, Fortitudo Bassano 14. che alla distanza non ha retto. E poi i “senatori” non sono stati in grado di trascinare i compagni, incappando in un’annata negativa, minata alla base da impegni personali, infortuni ed anche scarso impegno. Non va inoltre trascurato l’aspetto climatico: un inverno duro, che ha lasciato il segno sull’Altopiano e sulle sue formazioni. Tutti, quest’anno, hanno faticato di più. Fatta questa premessa, va anche aggiunto che gli arbitraggi non sono stati certo benevoli nei nostri confronti: solo per citare un dato, abbiamo avuto 15 rigori contro. Evidentemente, così come altre squadre, non siamo ben visti ». Un campionato tribolato, fin dalle battute iniziali, ma che ad un certo punto, proprio in coincidenza con il nuovo anno sembrava aver preso un’altra piega: una striscia positiva, infatti, aveva traghettato i giallorossi in salvo, fuori dalla zona playout. Poi però… . « Nel momento migliore – raccontano Rossi e Longhini – abbiamo avuto altri infortuni pesanti (Fabio Rigoni, Matteo Baù e Sterchele). Lì è stata la svolta, in negativo, del nostro torneo. Un mese per uscire dal calvario, ma entusiasmo e condizione nel frattempo avevano subito un duro colpo, fiaccando il gruppo, che, sfiduciato anche dai risultati che non arrivavano, alla lunga non è più riuscito a raddrizzare la situazione ». La società poteva fare qualcosa per invertire la rotta? « Come un anno fa per la promozione – precisano i due massimi dirigenti del club – i meriti erano stati divisi tra tutti, anche in questo caso le colpe vanno spartite. Tutti abbiamo delle responsabilità. Come società abbiamo dato la piena fiducia al gruppo e al tecnico, che molto probabilmente in altre “piazze” sarebbe saltato. Abbiamo creduto e continuiamo a farlo in Rudy Baù. Nel mercato invernale siamo intervenuti secondo quanto chiestoci, cercando di portare benefici in termini di qualità e profondità dell’organico. Infine, per quanto riguarda il rapporto diretto con la squadra, c’è stato un rapporto schietto, fatto di confronti, cercando di consigliare e non colpevolizzare ». Ma c’è qualcosa di buono da salvare da questo campionato? « Onestamente quando vivi una stagione così – proseguono Rossi e Longhini – c’è davvero poco da tenere. Sicuramente l’impegno di qualche elemento, come Loris Baù ed Emanuele Mosele, e l’inserimento di giovani come Luca Rela, che ha dimostrato di poter difendere la porta in prima squadra, ed Alex Apolloni, a segno nel penultimo turno di campionato ». Come sarà l’Asiago di domani? Rivoluzione o solo ritocchi? Prudente oppure ambizioso? « Non ci saranno stravolgimenti – affermano presidente e d.s. – ma certamente qualche cambiamento sarà fisiologico. Parleremo con Rudy Baù, che è pure dirigente della nostra società, per capire le sue intenzioni per il prossimo anno e successivamente avvieremo i colloqui con i giocatori per poter delineare i contorni della nuova rosa. Una squadra che comunque ha già una sua ossatura e che rispecchierà la politica societaria che prevede l’inserimento di giovani provenienti dal vivaio ed eventualmente di elementi “pescati” come sempre sull’Altopiano. L’obiettivo sarà quello di puntare ad un campionato di vertice, per provare subito ad ottenere la promozione in seconda categoria ». 8 l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 www.giornalealtopiano.it 26 Hockey Ghiaccio Harrington ha firmato: è il nuovo coach giallorosso Obiettivo per la prossima stagione, quella del 75° di fondazione? “Il terzo posto” afferma il diesse Tessari- Mercato : vicino il ritorno di Trevisani, partono Johnson, Pegoraro, Tuzzolino e Aquino L’Asiago ha dunque il suo nuovo allenatore; la società lo ha ufficializzato ieri, con un comunicato stampa con cui annuncia di aver sottoscritto con il 52enne tecnico americano John Harrington un contratto biennale, con l’opzione per altre due stagioni. “Dopo essere stato ad Asiago per i primi contatti, ho subito capito di aver a che fare con una realtà dove la cultura dell’hockey é profondamente radicata – sono le prime dichiarazioni del neo allenatore - Si tratta di una so- cietà con grande storia e tradizione. La validità della strategia, nonché le ambizioni future dell’Asiago, mi hanno immediatamente affascinato! Sono orgoglioso di essere stato scelto per questo importante ruolo e non vedo l’ora di poter cominciare a lavorare.” Harrington, individuato dalla dirigenza stellata come un tecnico in grado di trarre il meglio dal materiale a propria disposizione e di poter coniugare al tempo stesso la crescita dei giocatori e il raggiungimento di importanti risultati, di fatto arriverà ad Asiago ai primi di Agosto. Il Diesse giallorosso Renato Tessari, all’indomani della firma del contratto, ribadisce che Harrington è la persona giusta per il programma giallorosso, in grado di offrire per portare avanti il progetto che quest’anno, dopo lo sviluppo e la crescita, prevede il salto di qualità che, tradotto, significa avere come obiettivo dichiarato il 3° posto finale. Sul piano del mercato Tessari conferma l’intenzione di puntare su di una solida difesa, Campionato Nazionale dell’Ente di Promozione Sportiva AICS 11 LE MEDAGLIE DEI KARATEKA ALTOPIANESI Dal 24 al 26 aprile si è svolto a Lignano Sabbiadoro (UD), presso il Palazzetto dello Sport situato presso il Villaggio Turistico E.F.A. – G.E.T.U.R., il Campionato Nazionale dell’Ente di Promozione Sportiva AICS. Alla tre giorni ottimi i riscontri dei karateka altopianesi che, nel confronto con i numerosi atleti provenienti da tutta l’Italia, hanno conquistato ben 11 medaglie (5 argenti e 6 bronzi); peccato solamente per non essere riusciti a trovare il guizzo vincente per aggiungere anche medaglie del metallo più prezioso. Nella prima delle tre giornate di gara da sottolineare l’argento di Claudio Pozza nel kumite cl. Juniores - 83 kg. mentre Davide Bedin si è aggiudicato un onorevole 5° posto nel kumite, cl. Seniores - 65 kg. Anche sabato 25 aprile è arrivato un argento, quello di Sara Porro nel kumite, cl. Cadetti 66 kg.; bronzo per Andrea Bedin nel kumite, cl. Esordienti/B -50 kg., per Andrea Lombardo nel kumite, cl. Esordienti/B - 70 kg.e per Thomas Porro nel kumite, cl. Esordienti/A - 68 kg. . 5° posto per Mohamed Khalili nel kumite, cl. Esordienti/B - 56 kg. e 7° posto per Otman Kalili fra gli Esordienti/A. Giornata conclusiva, domenica 26 aprile, riservata alla Combinata, che ha portato ancora medaglie; argento sia per Thomas Rigoni nella cl. Fanciulli che per Francesca Ronzani e Lara Pozza nella cl. Ragazzi, bronzo sia per Susanna Rigoni nella cl. Fanciulli che per Romina Xillo e Lisa Crestani nella cl. Ragazzi. Da segnalare, nelle singole prove, Thomas Rigoni con il 1° posto nel percorso, il 3° nel palloncino ed il 5° nella prova libera (kata), Susanna Rigoni (4a nel palloncino, 7 a nel percorso e 12 a nella prova libera), Francesca Ronzani e Lara Pozza (1e nel palloncino, 2e nel kumite dimostrativo e 4e nel percorso), Romina Xillo e Lisa Crestani (3e nel percorso e nel kumite dimostrativo, 5e nel palloncino). Brave anche Nicole Rigoni e Beatrice Crestani, uniche atlete della “spedizione altopianese” guidata dal M.o Marino Rossi a non salire sul podio. Tutte le notizie e foto sul karate altopianese sul sito web: www.karatesettecomuni.com. Cesare Pivotto reparto dove sembra vicino il ritorno di Carter Trevisani (per il partente Johnson); con la possibile conferma di Lethinen (trattativa in corso) ed un eventuale ritorno di Strazzabosco (Tessari non conferma, ma si intende che la cosa potrebbe anche avvenire), il reparto diventerebbe completo ed affidabile. Tessari annuncia per il fronte offensivo tre partenze (Pegoraro, Tuzzolino e Aquino) per due arrivi di qualità e levatura per dare spessore al reparto e che completerebbero di fatto l’organico. Cesare Pivotto La scheda. Harrington, nato a Virginia (Minnesota) il 24 Maggio 1957, è un volto noto agli appassionati di Hockey in quanto uno dei venti giocatori protagonisti del “Miracle On Ice” che hanno conquistato l’oro olimpico a Lake Placid nel 1980 ponendo fine ad un ventennale dominio sovietico. La sua carriera è proseguita con formazioni di AHL, CHL ed a Lugano, oltre a disputare di tre mondiali di gruppo A ed un ulteriore olimpiade (Sarajevo 1984). A soli 28 anni lascia l’hockey giocato per intraprendere la carriera di allenatore. Una gavetta che dura nove anni come assistente allenatore dividendosi tra la Denver University (6 anni con l’arrivo, al secondo anno, alla semifinale nazionale) e l’università statale di St.Cloud (3 anni); arrivano poi ben 13 stagioni (un record) sulla panchina dell’Università di Saint John, durante le quali porterà la squadra a vincere cinque titoli (1996, 1997, 2003, 2004, 2005) andando a colmare il digiuno che perdurava dal 1950. All’inizio della stagione scorsa l’avventura in Europa: prima una parentesi alla guida dell’Ambri Piotta (Serie A Svizzera) e quindi la panchina della nazionale Slovena che ha guidato agli ultimi mondiali di gruppo B. Il Team Sekele dà spettacolo al Rally Città di Schio Sui tornanti di Pedescala le entusiasmanti performance di Davide Rigoni e Cesko Pozza Divertirsi e far divertire, con questi presupposti i due piloti del “Team Sekele” di Canove Cesko Pozza (navigato dal fedelisimo Mitch Slaviero) e Davide Rigoni (navigato dal trevigiano Francesco Benini) hanno affrontato il 23° Rally Città di Schio, edizione vinta dallo scledense Andrea Smiderle, che ha bissato il successo dello scorso anno. E a far divertire i tifosi ci sono riusciti davvero, entusiasmando il numeroso pubblico, in particolare sui tornanti della Prova Speciale di Pedescala: sia la Peugeot 106 della Delta Rally Racing guidata da Davide Rigoni, che la Renault Clio RS dell’Hack Racing Club con alla guida Cesko Pozza hanno offerto un vero e proprio spettacolo, arrivando a stabilire entrambi il record assoluto di classe su quel percorso: Rigoni (classe A6) in 5’54", Pozza (classe N3) in 5’57". E a un certo punto, quando sia l’uno che l’altro hanno capito che potevano puntare al risultato, alla voglia di divertirsi si è unita la volontà di salire sul podio, che ha portato a dare il massimo per riuscirci. Risultato finale di prestigio, per entrambi, considerando gli avversari, in gran parte piloti dalla lunga esperienza e abituè dei rally: Cesko Pozza e Mitch Slaviero si sono classificati al 19° posto as- Mitch soluto, conquistando il 2° posto di classe N3 e il 2° posto del Gruppo N; Davide Rigoni e Francesco Benini, 21° posto assoluto, 3° di classe A6, 3° del Gruppo A. In gruppo N la lotta tra Cesko Pozza ed il friulano Soravito, pure con una Renault Clio RS, si è fatta prova per prova incandescente ed appassionante, con quest’ultimo che sino all’ultima chrono è riuscito con fatica a rintuzzare le stoccate dell’altro; la vittoria se la sono giocata negli ultimi chilometri della “S. Caterina”, alle porte della quale sono arrivati divisi dall’inezia di soli tre decimi di secondo. Ha avuto la meglio Soravito, ma per soli 4"4. Cesco Pozza, dopo i cinque rally fin qui disputati, sempre in coppia con Slaviero e con la stessa vettura, tutti portati a termine con risultati di rilievo, si conferma pilota dalle notevoli potenzialità. Altrettanto si può dire per Da- vide Rigoni, cimentatosi finora in tre gare diverse, mai con l’analoga auto, e ogni volta con un differente navigatore: per lui prendere il via al “Città di Schio” è significato inizialmente fare esperienza su una nuova vettura, ma non appena preso confidenza non ha rinunciato a dare battaglia, puntando alla vittoria. Sfortunato invece Remigio Baù, che dopo essersi trovato in seconda posizione del gruppo N, è stato costretto al ritiro a causa della frizione della sua Mitsubischi che ha ceduto nelle ultime due gare; è riuscito invece a portare a termine la sua prima gara Daniele Sterchele (pure lui di Canove) navigato da Andrea Rigoni, su Clio RS dell’A.R.T.. Nel ringraziare tutti i tifosi, in particolare “quelli dell’ultimo tornante di Pedescala”, il Team Sekele dà l’arrivederci al “Città di Bassano”. Silvana Bortoli Slaviero, Cesko Pozza, Francesco Benini e Davide Rigoni 8 l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 www.giornalealtopiano.it 27 La festa di fine stagione dello Sci Club 2A E’ ormai archiviata questa lunga stagione invernale; gli sci, puliti e parafinati , sono stati posti momentaneamente a riposo, pronti all’uso non appena la prima neve autunnale farà la sua comparsa imbiancando le nostre montagne. Per tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori, è sicuramente stata una stagione memorabile, fin troppo ricca di materia prima; le abbondanti e frequenti nevicate hanno a volte costretto alla rinuncia dell’abituale allenamento, in quanto le piste di sci, sia per il fondo sia per la discesa, non potevano essere preparate . Le precipitazioni sulla nostra fascia prealpina in particolare, sono state di gran lunga superiori alle medie fatte registrare nelle altre regioni alpine che, pur avendo sopportato un inverno impegnativo, non hanno avuto una quantità di precipitazioni paragonabile alla nostra. Ciò si consta per esempio in Alto Adige, territorio che vanta tante vallate chiuse , montagne considerevoli e numerosi ghiacciai, dove però si è avuta molta meno neve di quella caduta in Altopiano e sul Veneto in generale. Tutti ci auguriamo che la materia bianca del prossimo inverno ci sia, ma un po’ meno copiosa e quindi con costi di gestione dei servizi relativi, meno gravosi per la collettività tutta. La fine di una stagione agonistica significa verifica di bilanci economici, operazione impegnativa soprattutto in questi periodi di ristrettezze , ma anche analisi e resoconto dell’attività svolta sul campo e risultati agonistici conseguiti nelle varie competizioni. Per i giovani sciatori che si impegnano negli sport della neve, è il tempo del meritato periodo di riposo per recuperare le energie e per riprendere, con il massimo impegno, le materie scolastiche cui a volte durante l’inverno, viene sottratta un po’ di attenzione ma, soprattutto: è tempo di premiazioni! Così, come ogni anno, giovani atleti, dirigenti e allenatori dello Sci Club 2A, si sono ritrovati per la consueta festa di fine stagione con pizza, partita a boouling e premiazione di tutti coloro che si sono impegnati nelle gare delle varie specialità o che, semplicemente, hanno seguito i corsi promossi nell’arco della stagione. Una festa per tutti, grandi e piccini, in chiassosa allegria, scambiandosi le più recenti notizie inerenti alla scuola, alle amicizie( e “conquiste” per i più grandicelli),ai divertimenti ed anche ultimi aggiornamenti di vita quotidiana. Il Direttore Agonistico Franco Frigo ha avuto parole di elogio per tutti ; in particolare ha ringraziato i fondisti delle categorie Baby e Cuccioli che si sono impegnati, dapprima nel circuito provinciale Latte Busche e poi, non sono mancati nell’impegno clou della stagione riservato a queste categorie: la finale regionale che si è svolta a Falcade l’8 di marzo. Il senso di responsabilità e la gara interpretata da tutti al massimo delle loro capacità, ha consentito allo Sci Club, che ha dovuto fare i conti con l’assenza “forzata” di qualche giovanissimo, di agguantare un 4° posto assoluto, prima fra le società dell’Altopiano, superata a livello provinciale, solo dalle Società del Bellunese. Il Responsabile ha ricordato poi i Ragazzi , maschi e femmine che, oltre alla partecipazione a tutte le Immobiliare Stella Asiago – Calcio a 5 Un finale di stagione ricco di soddisfazioni Dopo aver chiuso con un ottimo quinto posto nel girone B del campionato provinciale MSP di Vicenza, la squadra asiaghese, nel successivo turno di play – off valido per determinare la vincitrice in assoluto fra i tre gironi vicentini, non e’ stata sicuramente fortunata nell’abbinamento, trovando sulla sua strada la formazione sicuramente più forte tra tutte le 33 squadre vicentine, ed ha così dovuto inchinarsi alla superiorità del Vicenza Cl approdato infatti alla finale provinciale. Nella settimana successiva, e’ iniziato il torneo del Centro Sportivo Italiano, nel quale l’Immobiliare Stella Asiago ha ben figurato, chiudendo al terzo posto del girone e superando squadre ben più blasonate. Il tecnico della squadra di Asiago, Vasco Sambugaro, fotografa così la prima stagione agonistica della sua squadra: “E’ stata un’annata sicuramente ricca di soddisfazioni, iniziata subito in salita, affrontando squadre molto esperte ed ostiche, ben organizzate tatticamente e con un notevole affiatamento tra i vari reparti; nel girone di ritorno, con una lunga serie ininterrotta di vittorie, ab- biamo però risalito vistosamente la classifica, arrivando nel finale di campionato a pochi punti dalle prime classificate. Tutti i 16 ragazzi della squadra che si sono alternati sul parquet nel corso di questi 9 mesi, con la loro voglia di allenarsi, di migliorarsi continuamente, di divertirsi, sono stati meravigliosi e il gruppo che si è cosi delineato ci lascia ben sperare per il prossimo campionato, che affronteremo con l’ obbiettivo di ben figurare”. L’Immobiliare Stella Asiago – calcio a 5 ricorda inoltre che nei prossimi giorni, presso la palestra IPSIA di Asiago, inizierà l’attività del settore giova- nile con tre appuntamenti dimostrativi: domenica 24 maggio dalle ore 10 alle 12, sabato 30 maggio e sabato 6 giugno dalle ore 16 alle 18, tutti i ragazzi nati dal 1996 al 2003, assistiti da tecnici e giocatori provetti, potranno vivere l’esperienza di uno stage, completamente gratuito, di presentazione di questo bellissimo sport, all’insegna del divertimento e dello stare assieme. L’attività giovanile riprenderà a settembre. Per informazioni contattare il responsabile del settore giovanile, Vasco, al 348/ 1266334. Ragazzi, vi aspettiamo numerosi. Alessandro Cunico gare provinciali e regionali, si sono cimentati nel Criterium Nazionale di Sappada. Si è inoltre complimentato con tutti gli iscritti alle categorie Allievi e Aspiranti per la frequenza assidua agli allenamenti ed ha rivolto un grazie particolare a Marta Fabris, Simone Stella e Sebastiano Pozza che si sono guadagnati la qualificazione ed hanno rappresentato lo Sci Club 2A nelle diverse prove di Campionato Italiano. Ha lodato tutti gli atleti di queste categorie che, pur frequentando la Scuola Superiore, riescono a praticare uno sport impegnativo come lo sci di fondo che vede la stagione agonistica e le numerose trasferte essere concomitanti proprio con il periodo di massimo studio, di ricerca e di verifiche a scuola. La gara sociale per il settore fondo si è svolta sulle nevi del Centro Fondo Fontanella, in tecnica libera e con partenza in linea ed è in base a questa classifica che si è proceduto alla premiazione, anche se coppa e zainetto sono stati consegnati pure a coloro che, per diversi motivi, non erano presenti alla gara che segna la definitiva chiusura della stagione agonistica. Queste le classifiche: Baby Sprint femminile: 1° Sara Stella, 2° Laura Ronzani, settore maschile: 1° Michele Minuzzo, 2° Marco Frigo, 3° Elias Nasseh, 4° Michael Thiozzo, 5° Gabriele Carli, 6° Stefano Carli, 7° Matteo Dalla Sega, a seguire Giovanni Rela. Categoria Baby femminile: 1° Serena Cera, 2° Anna Frezza, a seguire Giulia Cengarle e Nicole Stefani . Categoria Baby maschile: Davide Basso e Nicola Cunico Categoria Cucciole . 1° Marta Cantele, 2° Giulia Panozzo, 3° Veronica Rossi, 4° Valentina Ava, 5° Alice Pozza, poi Sofia Costantini , Marta Finco , Anna Lunardi, Giorgia Parini e Giorgia Stefani. Categoria Cuccioli: 1° Marco Minuzzo, 2° Davide Fabris, 3° Ivan Stella, 4° Andrea Rodeghiero, a seguire Jacopo Paganin e Michele Rigoni Categoria Ragazze: 1° Maria Cherubin, 2° Maria Nives Valente, 3° Ilaria Rigoni Categoria Ragazzi: 1° Filippo Parini, 2° Matteo Panozzo, 3° Giovanni Spagnolo, 4° Riccardo Marolla, 5° Gianantonio Michelon, 6° Fabio Tescari, a seguire Oscar Costantini Kevin Frigo e Andrea Morello. Nella categoria Allievi , Giulia Slaviero, pur gareggiando come unica rappresentante femminile, si è messa a fianco dei maschi, senza mai mollare, facendosi trainare dal terzetto composto da: Francesco Milardi, primo a tagliare il traguardo, Matteo Cherubin, risultato secondo e Nicola Marushchak giunto terzo. Categoria Aspiranti: 1° Sebastiano Pozza davanti a Simone Stella e a rappresentare il settore femminile Marta Cantele. Chiusa in bellezza e allegria la stagione invernale, (anche se restano da effettuare ancora le premiazioni del circuito provinciale dove lo Sci Club 2A sarà presente con ben 9 atleti fondisti classificati entro i primi tre posti fra le diverse categorie), l’appuntamento con gli avvenimenti ricreativi, ma non con gli allenamenti che per i più grandi cominceranno già all’inizio dell’estate, è ai primi di settembre per la Festa di inizio stagione. In autunno ricorrerà anche il ventesimo anniversario della fondazione di questo sodalizio che da sempre si occupa, oltre che di agonismo, anche di educare, seguire ed aiutare i ragazzi a conseguire una solida crescita psico-fisica; per l’occasione è prevista una festa di inizio con sorpresa. Nel frattempo: buone vacanze a tutti! 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 28 I RACCONTI DEI LETTORI Era il primo pomeriggio di un sabato di maggio tutto particolare. Ero stato, come sempre in quel giorno, a mangiare minestrone e musetto a casa dell’Osvaldo. Mia suocera mi stava riportando a casa con la sua macchina. Nonostante tutto, ero silenzioso e malinconico. Quando arrivai alla Lamara e scesi dalla macchina, sentii stringermi il cuore: dal Monte Rasta mi giungevano all’orecchio, lontani, i canti degli uomini. Erano belli, melodiosi, erano i miei canti e quella era la mia gente, i miei amici che camminavano insieme dalle prime luci di quella magica giornata. Cosa ci facevo lì? Perché non ero con loro? Mi ricordai della promessa fatta, ma non m’importava, me l’avevano strappata con la forza. Rimasi un attimo in piedi, le mani sopra la portiera, come indeciso; poi guardai supplichevole negli occhi la Maria Rosa che capì tutto e mi riportò indietro. In un batter d’occhio raggiunsi il coro in cammino, affiancandomi all’Elio il quale sorridendo disse: “Lo sapevamo che saresti tornato”. Fu e rimase l’unica volta che non portai a termine la Rogazione. Difatti nell’ultima sosta, ai boschetti di Gallio, venne a prelevarmi la Caterina e a quel punto non potei più farci niente e, seppure a malincuore, venni via. Si doveva andare – tutti noi della “compagnia del furgoncino” – a Treviso per l’Adunata degli Alpini, e per colpa mia avevano fatto parecchio tardi. Ma non si erano arrabbiati più di tanto; sapevano che per me la Rogazione è sacra e intoccabile. Fu proprio la Caterina a farmela conoscere ed amare, fin dal 1972 quando ci sposammo e mi stabilii qui. Da allora non ho mai perso un giro e anche quando non potevo camminare, piuttosto di niente mi facevo accompagnare nei punti raggiungibili con la macchina e seguivo la processione fino a sera. C’è qualcosa di magico in quel giorno a cui non potrei più rinunciare. Sono trenta chilometri di un percorso faticoso forse, ma certo il più bello e pittoresco che uno possa immaginare. La decisero i nostri avi antenati per voto o ringraziamento – come tutte le Rogazioni del resto –, ma la nostra credo sia l’unica che si conservi da secoli col medesimo rituale, stesso percorso e stessi canti. Un’emozione fortissima, da pel d’oca, cominci già a provarla la mattina verso l’alba, quando senti le campane a festa che suonano a distesa per chiamare alla partenza. Tutto quel gioioso e prolungato scampanio ti mette una smania addosso che se non sei ammalato o infermo, non puoi rimanere a letto, non è possibile! Ci si prepara alla svelta; facile, era già tutto pronto dalla sera prima. Il mio vestito è il solito che indosso da trent’anni in questa giornata. La mia Rogazione comincia proprio lì, mentre mi vesto e medito in silenzio... Il primo pensiero lo rivolgo a Dio, che mi aiuti; ripenso un attimo alle mie Rogazioni negli anni passati e la bellezza di farla ancora...e chissà fino a quando? Quest’ultimo però è un pensiero che mi viene e si allontana da solo, ed è bene. Penso a quelli che non ci sono più (non visibilmente intendo): volti che avevo impresso e conoscevo. Ma non solo quelli. Immagino nel passato, cosa potevano pensare in quello stesso frangente i vecchi di una volta – i nostri santi di casa – come li definisce tutti Don Roberto: i gesti, i pensieri, le emozioni mie di quel momento erano le loro. “Ma ci pensi?” – dissi una volta al Beppino di Villaverla che camminava al mio fianco. “E’ passata anche tua mamma di qui! Ha pestato quest’erba, ha cantato questi stessi canti!” Lui m’ha dato uno scossone per farmi tacere, come se avessi detto uno sproposito. Ma intanto annuiva e aveva gli occhi lucidi. E’ la magia di questa giornata, una delle magie: ti fa sentire in comunione con i tuoi defunti, con le generazioni passate e ti fa gioire perché questa tradizione la continueranno le generazioni future e tu quel giorno sarai “presente” con loro. Già prima delle sei la piazza davanti la Chiesa brulica di gente tutta in fermento. Volti luminosi che si cercano, gente che si riversa da un lato all’altro della piazza incrociandosi continuamente, incapace di stare ferma. Volano pacche sulle spalle, scambi di battute, di commenti, di previsioni, di incoraggiamenti... tutta gente contenta che attende solo la partenza. Parte la bandiera, e dietro tutta una marea di gente che prega e canta a volontà i comuni canti religiosi. In coda, a chiudere la processione, ci siamo invece noi, tre gruppi che cantano le Litanie dei Santi con certe melodie antiche, vecchie di secoli, che trovi belle e suggestive dalla prima volta che le senti. C’è il gruppo che è formato da sole donne, poi c’è il gruppo di solo uomini che abitano le contrade coi quali canto io, e infine il gruppo così detto della piazza, sempre di soli uomini, che cantano le nostre medesime litanie con una cantilena leggermente diversa e ugualmente suggestiva. Tutti e tre questi cori non smetteranno mai di cantare per tutta la giornata, però si alterneranno fra loro. Così, prima che toccherà nuovamente a te, passeranno sempre quei tre o quattro minuti che ti serviranno a recuperare il fiato e a scambiare due chiacchiere coi vicini. E se già li conoscevi solo di vista, ora ci fai amicizia e li scopri simpatici. E’ un’altra delle magie di questa giornata! “...E poiché la felicità in Cielo sarà di cantare tutti assieme, perché non incominciare subito?...” – diceva Claudel. E’ bello perché attaccano fin da subito le donne, a voce spiegata, fiere e decise, con un puntiglio particolare, quasi fosse una gara canora. Noi uomini, che non vogliamo essere da meno, rispondiamo immediatamente, alcuni con note molto basse sempre però piene ricche profonde, ed altri con note baritonali o tenorili talvolta altissime e lo rotondo. Poi tante cose sono successe e tante cose sono cam- ma io ricorderò sempre con nostalgia le cantate che facevaLA GRANDE ROGAZIONE biate, mo lì da lui nel dopo tavola. Il problema dall’Osvaldo è che il tempo tenute fin quasi a scoppiare così da creare una possente ma equilibrata sonorità. Ne scaturisce un canto davvero bello e melodioso che si diffonderà nell’aria risultando tanto suggestivo particolarmente all’orecchio di coloro che lo udranno a distanza. Non proprio da subito, perché si può immaginare quale affidamento dia la voce per uno che si è appena alzato dal letto. Per fortuna ci sono le campane che accompagnandoci fino all’uscita del paese copriranno col loro frastuono le stonature iniziali. Presto però le voci si sistemano e già all’Omnes Sancti Angeli et Arcangeli le voci tornano a posto. La Rogazione và avanti spedita sulla strada asfaltata che porta a Gallio, poi, all’altezza della Despar, svolta a destra e si inoltra nei prati. Da quel momento sarà tutto un su e giù per boschi e prati, contrade e capitelli, attraverso distese infinite di fiori gialli, con scenari stupendi che mutano in continuazione, immersi nell’aria fresca e profumata della primavera, e l’odore dell’erba pestata e quello della terra che và in amore. Credo poi che non ci sia tratto del percorso che non ci ricordi una figura, un episodio, un qualcosa accaduto nelle Rogazioni passate: alcuni sono ricordi intimi, personali, ma per la maggior parte coinvolgono più persone e quella è una buona occasione per ricordarceli fra di noi, il che rende ancor più delizioso questo camminare insieme. Eravamo partiti alle sei e in poco più di due ore e mezza, oltrepassato Zocchi Bertigo Pennar e i Campi di Golf alla piana dei Merar, si arriva al Lazzaretto che è un largo spiazzo fra i boschi dove sorge una chiesetta per celebrare all’aperto la Santa Messa. Lì, da tanti anni, vivo un momento tutto mio che – parlo sotto l’aspetto spirituale – mi dà carica e mi rigenera come nessun’altra cosa in nessun’altra parte. Provo a spiegarmi. Al Lazzaretto tutte le famiglie si ricompongono. Anch’io ritrovo la mia fino allora sparsa in vari punti. E’ curioso e anche bello perché tutte le famiglie vanno a occupare il solito posto per ascoltare la Messa e poi fare colazione. Noi, questo posto, lo abbiamo da sempre ai margini del bosco, a mezza costa, alti sopra l’altare. Scosto i rami dell’abete lì sul ciglio perché in quell’occasione, ad ascoltare quella Messa, mi piace appartarmi e non venire disturbato da nessuno. E me ne sto in disparte, in mezzo a quella ritrovata natura, conosciuta e – a parer mio – sempre più bella, a emettere certi respironi grossi, ad assaporare quell’esaltante momento di felicità. Vedo tutti quanti lì sotto intorno all’altare. Penso ai miei cari, quelli che mi hanno preceduto – andati avanti, nel gergo alpino -. A quando toccherà a me, a come sarà. Rimango sospeso in una sorta di abbraccio con Dio che mai come in quei momenti sento lì con me che mi ascolta, mi perdona e mi tranquillizza. Tutto questo mi rasserena l’animo, mi infonde una fiducia nuova e mi fa star bene. E mi diventa spontaneo, merito anche delle commoventi parole di Don Roberto, accostarmi poi alla Comunione, sebbene siano anni che non vado a confessarmi. Ora non voglio dire che per tutti sia così, certo che l’atmosfera magica che si respira durante quella Messa l’avvertono in parecchi. Ma come è vero che tutti i salmi finiscono in gloria, anche noi al termine della Messa viviamo il meritato momento triviale con una gustosa e abbondante colazione a sacco e con il successivo rituale di scambiarci le uova, lessate e colorate il giorno prima. Tra l’altro i familiari che erano rimasti a casa difficilmente rinunceranno, specialmente se la giornata è bella, a raggiungerci con la macchina, così che la sosta al Lazzaretto, si trasforma sempre in una collettiva, gioiosa e probabilmente irripetibile occasione di ritrovarsi insieme per le famiglie di mezzo Asiago. E anche questa è un’altra magia se si pensa che oramai ci si incontra e rivede solo in circostanze tristi. Poi alle dieci la Rogazione prosegue: Scogli delle Ave, Posle, Kaberlaba, Roncalto, Ferro, Gaiga... sempre cantando ossessionatamene e ininterrottamente. E alle una arriva finalmente a Camporovere. Quella sosta me la godo tutta a casa dell’Osvaldo, abbuffandomi come sempre con minestrone e musetto, in compagnia sua e di un’altra ventina di persone tra figlie, generi, nipoti e amici. Adesso è un lusso. Nella sua casa vecchia invece era più pionieristico: mezzo Coro Asiago era ammucchiato come sardine intorno all’unico tavo- ti vola senza che te ne accorgi e arrivano troppo presto le due e mezza, l’ora che si riparte. Una volta solo mi sono attardato a tavola e so io quanto ho tribolato per raggiungerla! La pancia piena, tutto di corsa, la strada in salita e la stanchezza accumulata dal mattino che si faceva sentire...un mix micidiale. Difatti li ho raggiunti col fiatone quasi in cima al Monte Rasta quando la bandiera era già arrivata alla contrada Bosco. Mai sfiorata comunque l’idea di ritirarmi e quando poi ti ritrovi con gli altri e riprendi a cantare ti passa tutto. Nel pomeriggio il Giro affronta la salita al Monte Bi che è molto dura. Abitudinariamente l’ho sempre fatta con un passo lento lento e quasi continuo; questo mi permetteva di arrivare in cima rotto e affaticato...diciamo al punto giusto. Ma si vede che gli anni passano e ora non ci riesco quasi più. Mi ritrovo sempre più spesso in debito d’ossigeno e devo fermarmi più volte a riprender fiato; anche per colpa degli altri, le donne soprattutto che sembra facciano apposta e non mollano mai, mai di cantare. L’anno scorso per la prima volta, per tutta la salita fino alla cima, ho avuto accanto a me mio figlio che mi controllava senza perdermi mai di vista. Non sapevo se esser contento o avvilirmi. Se era lì preoccupato e pronto ad intervenire era perché mi vedeva in difficoltà ed io non riuscivo a nasconderlo come invece avrei voluto. E’ quel che mi rimane di quello stupido orgoglio che ancora provo e che ben presto dovrò lasciar da parte per rassegnarmi all’evidenza. In cima, una sosta di una quindicina di minuti ci fa riprendere fiato e forze per affrontare il resto del Giro. Scendiamo al Maddarello, Corda, Rigoni di Sotto. Tratti di strada quelli dove molte famiglie (e non solo lì) si fanno in quattro per offrirci ristoro. Poi, proseguendo alti oltre il campo di aviazione in fondo, arriviamo in poco tempo ai boschetti di Gallio dove ci fermeremo ancora, e sarà quella l’ultima sosta. Una considerazione sul tempo merita di esser fatta, così diciamo subito che difficilmente passerà la giornata senza pioggia. Il più delle volte saranno brevi rovesci per lo più pomeridiani; altre volte nuvoloni neri che girano intorno, buoni a tenerci in apprensione e magari non fare niente; in altri casi un vero e proprio temporale che poi passa e torna il sole. Ma la Rogazione non si rinvia né si ferma per nessuna ragione. Questa è la regola tanto è vero che ha avuto la sua brava eccezione e a memoria mia è stata anche l’unica: l’anno dell’esplosione a Cernobyl, quando per prudenza la rinviammo di alcune settimane. Molti paesani, i giorni prima, ci augurano bel tempo e indubbiamente lo speriamo tutti, ma le condizioni meteorologiche – non mi stancherò mai di dirlo – sono dettagli secondari di un evento che ti prende e commuove in innumerevoli altri modi. E poi diciamo francamente – come ci hanno insegnato nei Centri di Addestramento militari – non esiste il cattivo tempo, piuttosto un cattivo equipaggiamento. E con le possibilità che ci sono al giorno d’oggi...! Bene ha fatto Don Antonio a stabilire che la Rogazione non possa essere rinviata per maltempo, come avveniva prima del 1970. Anzi, sapete cosa dico? E lo dico sinceramente: la più bella Rogazione l’ho fatta tanti anni fa proprio una volta che aveva piovuto ininterrottamente per tutto il giorno. E al Lazzaretto, durante la Messa, in piedi, con l’ombrello aperto in mano, nel mio solito posticino, fra alberi fradici e gocciolanti, infreddolito non più di tanto, anche allora mi sono trovato – incredibile a dirsi – a godermi quel momento. E un misto di ricordi, di pensieri buoni e confusi, si trasformavano in preghiera consolatrice. E’ l’ennesima magia questa, di una giornata rigenerante sempre; se uno non ha provato non lo può capire. Il Giro volge ormai al termine e quando lasciamo i boschetti di Gallio il cerchio sarebbe chiuso. Ma non rientriamo per la via più breve. La Rogazione prosegue sui prati dietro all’Ossario poi, tenendosi larga, sbuca in fondo al paese e risale il corso. Avrà termine poco dopo le sette col suo ingresso in Chiesa. Dalla Chiesa alla Chiesa ogni anno, da secoli. Che bello! Quello è un altro momento di commozione indicibile. La Chiesa è strapiena all’inverosimile, porte tutte spalancate: una ressa incredibile anche fuori sulla piazza. Campane assordanti a festa. I tre gruppi di cori che si addentrano intorno all’altare e là, con un ultimo sforzo, cercando di superarsi, a cantare a squarciagola due, tre volte di seguito, stavolta i soli Sancta Maria e Sancte Matthaee a cui è dedicato il nostro Duomo. Sembra crollino le mura della Chiesa. Vi assicuro che sentire quei canti in quel clima fa venire la pel d’oca a tutti. Poi si fa silenzio. Il tempo per Don Roberto di dire due parole appropriate a commento della giornata e di impartire la benedizione, e poi dopo l’ultimissimo canto, lentamente la gente se ne torna a casa ringraziandosi reciprocamente della stupenda giornata trascorsa assieme. Nessuno dirà di essere stanco, nemmeno io sentirò minimamente la stanchezza fisica, talmente marginale ed ininfluente è la cosa. E del resto è un fenomeno comune: quando l’animo è preso da una grande gioia non avverte il peso del corpo, diventa insensibile ad ogni disagio o fatica. Sono due gli appuntamenti che scandiscono da anni la mia esistenza: la Rogazione e Sant’Ambrogio e fino a che il Padreterno me lo consente, li seguiterò a rispettare. Ettore Molina 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 29 “L’unione, con pari dignità, fa la forza” Gentile direttore, vorrei proporre due parole di commento a quanto pubblicato sul numero del 18 aprile 2009, rispettivamente a firma Domenico De Guio e Andrea Cunico. Premetto che il fatto che si dibatta sul tema “Marca e turismo ad Asiago” rappresenta, a mio avviso, di per se, un primo motivo di successo, il cui merito va al vostro giornale e a coloro che “si spendono” con tenacia e determinazione ed abnegazione in un’attività che, per il passato non ha prodotto nulla di apprezzabile. Detto questo cercherei di dare un mio modesto contributo dal punto di vista “dell’utente esterno”, dal momento che quello “dell’operatore interno” è già ben rappresentato da De Guio, che ha proposto, mi sembra, una esauriente sintesi della situazione attuale. L’approccio “scientifico/metodico” invece è sviluppato da Cunico in modo professionale, con tanta passione e amore per la sua terra. Cerchiamo di osservare le caratteristiche dei due interventi. L’uno, quello di Cunico, quasi sconsolato, pur tuttavia pragmatico e propositivo, anche se dal suo scritto trapelano dubbi ed incertezze sulle reali possibilità di successo di una qualsivoglia azione. Rispecchia in parte il pensiero ed i comportamenti degli operatori altopianesi, che hanno portato a… quali conseguenze…..? Qui ci starebbe una lunga analisi dei perché e percome, ma focalizziamoci su due o tre cose di forte impatto e rapida percezione, al di la di quelle già evidenziate negli ar- ticoli cui ci riferiamo. A fronte della crescita in quantità e qualità degli insediamenti turistici c’è da registrare un impoverimento quali-quantitativo dell’offerta di servizi. A maggior ragione se l’analisi viene fatta in termini relativi e non assoluti. Negli anni 50/60 Asiago aveva due ospedali, di cui uno di eccellenza (venivano da tutta Italia all’Istituto elioterapico – c’era già una linea di pullman diretta da Vicenza). Ora stiamo difendendo con le unghie e coi denti l’unico sopravvissuto. C’erano dei locali di grande appeal Leiten, Baitina, Excelsior, Macucchi, Macrillo, Croce Bianca, Harry’s Bar, Linta ecc. e per finire, il rinnovato MillePini. Se paragoniamo l’offerta proposta da Asiago in quegli anni con l’offerta di altre celebrate località di montagna e rifacciamo l’analisi ai giorni nostri ci rendiamo conto che, in termini relativi, Asiago è rimasta molto indietro. Lo stesso dicasi per gli impianti di risalita del comprensorio sciistico da sci alpino. Molto meglio risulta il confronto per quanto riguarda lo sci di fondo, la cui offerta è molto migliorata negli anni, raggiungendo livelli di primissimo piano. C’era un unico marchio per il formaggio di Asiago. Una buona parte dei diritti ce li siamo venduti. Avevamo “la distilleria più alta d’Europa” con dei marchi di prodotto che facevano pubblicità televisiva d’avanguardia. Ora non c’è più nulla da “spendere” al riguardo. C’era un collegamento ferroviario di grande fascino. Abbiamo recuperato con nostalgia la sola locomotiva…. Potremmo continuare l’analisi, ma i risultati non cambierebbero di molto. Asiago, pur progredendo rispetto a cinquant’anni fa, ha perso posti in classifica, rispetto ad altre località concorrenti. Dice bene De Guio che Asiago ha scelto, in passato, il motto “chi fa da se fa per tre” ma la conseguenza è che, di solito, le attività che si sviluppano su questo modello durano finché non viene a mancare colui che le ha avviate. I figli, spesso non raccolgono il testimone della continuità e molto spesso, in caso di cessione, neanche il valore capitalizzato nell’azienda che, priva del suo capo storico, muore o passa di mano a valori vili. Così si interrompono sul nascere i sistemi virtuosi di ac- crescimento di sapere e di mezzi necessari alla costruzione di un sistema economico forte ed integrato. Forse lo slogan giusto da adottare sarebbe: “l’unione CON PARI DIGNITA’ fa la forza…. e fa per TRENTA” non solo per tre. Esiste un esempio strepitoso, in Francia, dove un gruppo di una dozzina di Comuni, stabilito che singolarmente non avevano molte risorse, decisero diversi anni fa di consorziarsi per la promozione turistica della loro regione e, SENZA CONTRIBUTI STATALI O PUBBLICI, ma con un impegno di volontariato, partendo con modesti mezzi propri , hanno realizzato quello che ognuno può vedere consultando il sito www.puydufou.com . Un fenomeno turistico su scala mondiale, divenuto tale in un decennio. Possiamo farlo anche noi….e meglio ! Un’ultima chiosa sull’ appassionato articolo di De Guio. Perché considerare solo i “turisti”, Errare è umano, perseverare è da…. ETRA Egregio direttore, chiedo spazio in questa sua rubrica per rendere nota ai lettori la poca professionalità di ETRA, la nota società che cura la riscossione dei consumi idrici presso il territorio altopianese. Tralasciamo pure di analizzare nel dettaglio le bollette relative ai consumi effettivi dell’acqua: in qualità di non residente (posseggo un piccolo appartamento in Comune di Roana) mi si applica la tariffa per “non residenti ”. Sorvoliamo pure sulla doppia fatturazione con medesimo importo, pervenuta a distanza di 24 ore, circa la quale ETRA si è prodigata ad informare che si è trattato di un mero disguido amministrativo, “che non comporterà alcun aggravio di spesa per l’utente”, e, aggiungo io, forse nemmeno un richiamo al responsabile dell’Ufficio Fatturazioni. Errore più grave è sorto quando in data 23/04/2009 mi giungeva l’avviso di scuse spedito dall’Ente, questa volta non indirizzato al medesimo intestatario delle precedenti missive in duplice copia, ma ad uno nuovo. Quindi stesso paese, via, numero civico e nome, ma diverso il cognome. Dopo breve ma profonda meditazione ho deciso di non inoltrare ulteriore protesta all’ETRA, visti i precedenti non vorrei che poi la risposta giungesse ad altro consumatore d’acqua domiciliato a Milano o Rovigo. Concludendo, vorrei sperare che almeno i consumi relativi al mio contatore idrico siano reali, e non frutto di altre storpiature telematiche, con questi chiari di luna potrebbe anche essere che pago la bolletta di qualcun altro. Per coerenza con tutta la faccenda, mascherando a stento una piccola crisi di identità, firmo questa mia con il nuovo cognome creatomi da ETRA Spa. Cordiali saluti Bordignon Giovanni quelli cioè che girano con l’atteggiamento mordi e fuggi, che collezionano chilometri e bandierine di luoghi visti ma non visitati, quelli insomma che non tornano due volte nello stesso posto e non considerare i “viaggiatori” che visitano, approfondiscono, scelgono, ritornano e si fidelizzano ? E che dire della categoria, diciamo, dei “semi residenti” quelli cioè che hanno acquistato le case, le frequentano, partecipano alla realtà del paese, ma sfuggono all’indagine statistica perché i loro pernottamenti non vengono registrati. Ed infine ci sono quelli che si potrebbero definire (absit iniuria verbis): “residenti semi”, quelli che acquistano una casa “per investimento” e poi non la usano mai rinunciando alla fruizione di un “bene Altopiano” unico ed irripetibile. E’ mai stata fatta una comparazione fra i letti/ vani disponibili all’interno delle strutture alberghiere/ ricettive in genere e quelli delle seconde case? Tanto per capire di cosa stiamo parlando e di quale potenziale disponiamo. Io credo che, uno che ha scelto di acquistare un appartamento sull’altopiano e poi non lo usa andrebbe intervistato per capire le ragioni del suo comportamento apparentemente irrazionale. Ma c’è sempre una ragione. Bisogna scoprirla ed agire di conseguenza. Questi sono tutti clienti nostri; basta scoprire cosa vogliono e ritornano da noi, dove hanno già una casa, da usare a maggior ragione quando i budgets si restringono. Metodologicamente ineccepibile e di alto profilo l’articolo di Cunico. Immagino che in uno dei prossimi suoi scritti passerà ad una fase più operativa tipo “swat analysis” o analisi delle “forze”, “debolezze”, “opportunità” e “minacce” e così di seguito con un costante passaggio da fasi più teoriche a questioni pratiche. Nella misura in cui glielo lasceranno (lo vorranno ?) fare…… Caro Andrea, riusciranno i tuoi interlocutori ad entrare nell’ordine di idee che, date le circostanze, forse (e sottolineo forse) sarà utile e/o necessario adottare strategie che prevedano anche slogan dirompenti del tipo: “Non ti piace la montagna ? Vieni ad Asiago !” ? Ed avranno voglia di misurarsi su ipotesi, progetti, sfide, soluzioni ad alto contenuto emotivo ? (questo bisogna fare quando non ci sono risorse) . Altrimenti sarà un’altra occasione persa. Tutto sta a capire se e quante occasioni ci riserverà ancora il futuro. Penso che non sarebbe sbagliato, intanto che si mette a punto una strategia - di comunicazione e di azione - di medio/lungo periodo, approntare qualche intervento di immediata e facile percezione, attuazione e capitalizzazione del risultato. Tanto per farci la bocca e far toccare immediatamente con mano i potenziali risultati di un approccio correttamente gestito. Livio Grassi Gabinetti ancora fuori uso Mi sembra che non siano ancora agibili i gabinetti a fianco del comune. Cosa vergognosa. Il prezzo dei parcheggi a striscie blu mi sembra eccessivo e farlo pagare anche alla domenica incomprensibile. D’altronde la vocazione dell’Altopiano non è certamente quella di favorire turisti e proprietari di seconde case. Cordialmente Erio Piva In merito alla raccolta differenziata Ho un appartamento (2°casa) a CANOVE ove pago ICI e TARSU. Personalmente ero MOLTO seccato del fatto che non ci fosse in altopiano una raccolta differenziata spinta del rifiuto, tanto che più di qualche volta mi riportavo a casa (io abito a Baone PD, paese nel cuore del parco regionale delle ginestre ) i rifiuti differenziati per tipologia poichè era una violenza mischiare il tutto e buttare nel casonetto. Mentre, spero vivamente di sbagliarmi, penso che cominceremo vedere rifiuti nei boschi . Mi auguro vivamente che ci srà una distribuzione abbastanza valida dei bidoni e una scelta più oculata dei contenitori, poichè precedentemente anche se volendo si poteva differenziare, le bocche dei contenitori erano veramente infami sia per la carta che la plastica. Questa è solo la mia opinione. Renzo Riatti 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 30 Le contrade abbandonate di Treschè Conca Al centro della contrada Dosso a Tresché Conca c’è un’altalena o quello che rimane di un’altalena, qualche vandalo da circa quattro anni ha tagliato le catene dei seggiolini e fatto sparire gli stessi. Io vedo tutti i giorni quei poveri resti, emblema di una contrada vecchia e abbandonata che si riempie di grida e di vita solo nel periodo estivo quando i villeggianti che hanno comprato le case di quanti se ne sono andati vengono a trovare la quiete in questa sperduta località dimenticata dagli Amministratori e per fortuna non da Dio che continua a far crescere l’erba e i fiori. I pezzi di catena rimasti si muovono al soffiar del vento, senza più bambini che svolazzano leggeri nell’aria, a chi potevano dare fastidio ! è come si devono tagliare le ali alle farfalle perché si posano sui fiori del giardino, odiare il vento perché ci scompiglia i capelli, togliere la felicità agli altri perché noi non siamo più capaci che sorridere. L’Amministrazione Comunale di Roana più volte sollecitata non ha più provveduto a ripararla, forse il costo eccessivo! In questi anni sono state raccolte delle firme a sostegno di suggerimenti da sottoporre al Sindaco Mario Porto. L’iniziativa è partita dai villeggianti che da anni vengono in vacanza nella contrada divenendo anche proprietari delle abitazioni che prima frequentavano come affittuari. Il Sindaco come succede da sempre in questo paese, ha passato il problema all’assessore ai lavori Pubblici Frigo Dario “Boraccia” ma anche questa volta il solerte assessore si è proprio scordato! Le strade sono rattoppate alla meno peggio, il ghiaino sparso durante l’inverno non è raccolto e nelle cunette oramai sepolte crescono gli alberi. I tombini dove dovrebbero defluire le acque non ci sono più, e le strade quando piove diventano dei veri torrenti. I villeggianti trovano questa parte del paese attraente perché ha mantenuto ancora delle caratteristiche in altri posti oramai scomparse è scomparsa anche la meravigliosa segnaletica di ferro che il comune ha istallato lasciando cadere in disuso le scritte di marmo poste nella prima casa dove inizia la contrada. La segnalazione fatta dal sottoscritto al comandante dei vigili Davide Rodeghiero della pericolosità della strada tra contrada Ostarelli e Dosso non ha avuto seguito il gard-rail tanto auspicato deve essere ancora posato e i cittadini che abitano le contrade basse ogni giorno si confrontano con un probabile incidente. Io personalmente voglio ringraziare chi quest’anno ha sgomberato le strade dalla neve sempre puntuale e professionale. Il mio buon senso mi dice di astenermi da qualsiasi commento personale sull’opera di chi si sta ancora candidando ancora una volta per i prossimi cinque anni. A ricordarmi tutto questo nelle notti di vento le catene dell’altalena mutilata mandano il loro cigolio che assomiglia ad un lamento per l’indifferenza che il Comune dimostra per questo angolo d’Altopiano che a dir di qualche Amministratore non merita niente. Benvenuto Christopher Il 18 aprile, alle 23.06, è nato Christopher “Biondo, occhi azzurri: un figo” come lo ha subito descritto entusiasta la mamma. La redazione si congratula con Serena e Ilario per il loro capolavoro. Al piccolo Christopher il nostro augurio di ogni bene. Silvio Panozzo Tile “Quattro liste, dispendio inutile di persone e di idee” Cara cittadinanza di Gallio, fra un mese si andrà alle urne per eleggere la nuova amministrazione comunale, che guiderà il paese per cinque anni. Ci troviamo, però, a dover scegliere fra quattro liste. Ma è mai possibile per una comunità come la nostra? Con quale stato d’animo il cittadino darà la sua preferenza? Io penso che se si fosse pensato di più al bene del paese, non si sarebbe arrivati a tanto, poiché tutti questi gruppi politici comportano solamente confusione e un dispendio inutile di persone e di idee. Come mai non si è giunti ad un valido accordo tra le varie liste? Forse gli interessi e i vantaggi dei singoli sono più importanti del bene del paese? Ritengo che in questo modo i giovani non trovino fiducia e nemmeno speranza nel futuro, mentre hanno bisogno di sentirsi sicuri e stimolati! Ma se non c’è unione nemmeno tra le persone che ci devono rappresentare niente può dar loro coraggio per guardare avanti. La mia speranza è che chi sarà eletto per amministrare il nostro paese lo faccia con coscienza e onestà, in modo da poter dare un contributo e una svolta positiva per far crescere, anche con i giovani, questa realtà. Sono un cittadino di gallio ed ho voluto esprimere il mio giudizio affinchè tutti possano riflettere su queste mie osservazioni. Carlo Ricci l’Altopiano Sabato 16 maggio 2009 L’Altopiano srl - Società unipersonale Via Monte Sisemol ,9 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli Dalle ore 8.45 di sabato 16 alle ore 8.45 di sabato 23 maggio CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio, Via Roma 33/a ENEGO: Farmacia della dr.ssa Giovanna Gabrieli, Piazza del Popolo, 16 Dalle ore 8.45 di sabato 23 alle ore 8.45 di sabato 30 maggio ASIAGO: Farmacia del dr. Vittorino Ballici Molini, Piazza II° Risorgimento, 23 In redazione: Cesare Pivotto, Luigi Frigo Bettinado, Egidio Zampese, Martina Rossi, Gerardo Rigoni, Stefano Angonese, Stefania Simi, Giovanni Rattini, Beppa Rigoni Scit Hanno collaborato: don Marco Pozza, Daniel Finco, Ilario De Guio, Giulia Panozzo, Virginia Gianello, Alessandro Cunico, Aurora Carli, Andrea Cunico, Antonella Stella, Luca Baù, Sonia Basso, Alessandro Siviero Responsabile grafico e impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione: Davide Degiampietro - Grafica Altopiano Foto: Foto Bergamaschi - Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Affittasi a Conco appartamento arredato: cucina, soggiorno con stube, 3 camere, bagno, sgabuzzino, posto auto. Telefonare per informazioni al 334 8415249 Signora trentottenne cerca lavoro come colf o per pulizie di abitazioni private. Ottime Francesco referenze, massimaPulga, serietà. maestro in pianoforte, Per informazioni chiamare 110/110 il 347 8309645 Complimenti! AFFITTASI MONOLOCALE ANCHE AD USO UFFICIO PIANOTERRA AD ASIAGO. PER INFORMAZIONI TELEFONARE AL NUMERO: 328.46.29.577 Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Domenica 17 maggio CONCO: OMV- Via Cappellari, 12 MEZZASELVA: IP –Via XXI Maggio, 149 Domenica 24 maggio ASIAGO: Q8 – Località Mosele FOZA: TOTAL – Via Lazzaretti, 24 Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. 8 l’Altopiano Almanacco per 15 giorni Sabato 16 maggio 2009 www.giornalealtopiano.it 31 Da sabato 16 a venerdì 29 maggio 2009 Il 16 maggio è il 136° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 229 giorni alla fine del 2009. Sabato 16 S. Ubaldo Domenica 17 S. Pasquale Lunedì 18 S. Giovanni Martedì 19 S. Pietro Mercoledì 20 S. Bernardino Giovedì 21 S. Vittorio Venerdì 22 S. Rita Sabato 23 S. Desiderio Domenica 24 S. Ascensione Lunedì 24 S. Beda Martedì 26 S. Filippo Mercoledì 27 S. Agostino Giovedì 28 S. Emilio Venerdì 29 S. Massimino Un santo per volta: San Vittorio: Questo santo non ha lasciato notizie di sé, si sa solo che ha subito il martirio a Cesarea di Cappadocia e che era un romano. Dal ‘Martirologio Geronimiano’ che lo cita al 21 maggio insieme ad altri due martiri Polieuto e Donato, è passato nel ‘Martirologio Romano’ insieme agli altri due e celebrati nello stesso giorno, altro non si sa; comunque il gruppo lo si ritrova sempre nei martirologi storici occidentali. La mancanza di notizie, contrariamente alle regole, non l’ha messo nel dimenticatoio della storia, egli è certamente più nominato nei secoli successivi ed ancora oggi, di quanto non fosse nominato e conosciuto in vita. Vittorio è l’unico santo con questo nome, proviene dal latino Victorius una variante di Victor (vincitore), altri nomi derivati sono: Vittore, Vittoriano, Vittorino, Vittoriana, Vittoria. In molti Paesi esso è tradotto nella loro lingua: Victoire in Francia; Victor e Victoria in Spagna e Gran Bretagna; Vike, Viktor e Viktoria in Germania; Vìtor in Portogallo, ecc. In Inghilterra fu portato dalla celebre regina Vittoria il cui nome segnò un’epoca, uno stile “vittoriani”. Grande diffusione in Italia, perché fu il nome di diversi sovrani e principi di Casa Savoia. E’ invocato contro il fulmine, la grandine e gli spiriti maligni. Blu” che, insieme a “Signora Lia” e “Interludio” fecero parte del primo album “Claudio Baglioni” del 1970. Continuò a scrivere per sé ed anche per altri interpreti come Mia Martini, Rita Pavone ed altri, finché ebbe il primo vero successo con l’album “Questo piccolo grande amore” del 1972 che lo consacrò vera pop star. Prese la laurea in architettura ma non esercitò mai la professione. A partire dagli anni ottanta, pur rimanendo nel filone romantico, curò maggiormente l’elaborazione dei testi e delle costruzioni musicali che lo portarono a collaborare con esecutori di grande pregio, per esempio con la London Symphony Orchestra. Innumerevoli i suoi successi, i suoi concerti, le collaborazioni con i molti artisti di fama internazionale, ed i premi ricevuti alle vendite ed alla carriera. Nel 2005 uscì la sua prima antologia intitolata “Tutti qui” con 40 brani tra classici, inediti e mai pubblicati dei suoi primi 40 anni di carriera. La Ricetta del mese: “patate alle acciughe”: per 2 persone, 320 Kcal a porzione, difficoltà facile, pronta in 45 minuti, ricetta light. INGREDIENTI 500 g di patate novelle,10 cipollotti, 1 scalogno, 4 filetti di alice sott’olio, 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva, sale, pepe, 3-4 rametti di prezzemolo. 2° Eventi a breve scadenza: “Giornata Nazionale del Sollievo” - Domenica 31 maggio tutte le associazioni no-profit impegnate a favore della persona malata e sofferente e le strutture ospedaliere sono, come ogni anno, invitate a dare il proprio contributo in termini di azioni e servizi a favore del sollievo e per una maggiore diffusione della Terapia del dolore e delle Cure palliative in Italia. La Fondazione Nazionale e le altre Associazioni “Gigi Ghirotti” dislocate sul territorio nazionale, in occasione della VIII Giornata Nazionale del Sollievo animeranno diverse iniziative anche in collaborazione con altre associazioni e strutture ospedaliere. Segnaliamo un’iniziativa che vede particolarmente coinvolta la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti. A Roma, domenica 31 maggio, la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, celebrerà la Giornata presso la nuova hall del Policlinico universitario “A. Gemelli”. Sarà un’occasione per incontrare pazienti e familiari e informarli sulle attuali possibilità di sollevarsi dal dolore. Ma saranno tutte le Ulss del Veneto a partecipare alla Giornata Nazionale contro il dolore con iniziative varie che saranno rese note in sede locale. Chi fosse interessato a promuovere iniziative o a partecipare agli eventi che si svolgeranno nelle varie regioni può telefonare al numero verde 800.30.15.10 Successe il: 16 maggio 1951, nasceva a Roma Claudio Enrico Paolo Baglioni. Cantante, autore, cantautore. Iniziò giovanissimo e riuscì ad entrare nell’atrio della popolarità nel 1965, a soli 14 anni, partecipando a vari concorsi per voci nuove nella capitale. Continuò a scrivere e a partecipare a concorsi, il suo nome d’arte in quel periodo era “Agonia” dato che amava vestirsi di nero. Il suo primo lavoro (mai pubblicato) fu “Annabel Lee”, che scrisse ispirandosi ad una poesia di E d g a r Allan Poe. Pubblicò il primo singolo nel 1969: “Una Favola PREPARAZIONE. Lavare le patate e pelarle. Pulire i cipollotti eliminando le radichette e lo strato esterno più duro. Affettare la parte bianca nello spessore di mezzo centrimetro. Pulire lo scalogno e tritarlo finemente. Scolare le alici, tamponarle con carta da cucina per eliminare l’olio in eccesso e spezzettarle grossolanamente. Mettere in una padella l’olio, lo scalogno, le alici e far dorare su fiamma media.Unire le patate ed una grattugiata di pepe. Abbassare la fiamma, coprire e cuocere per 10 minuti mescolando di tanto in tanto. Trascorso il tempo indicato unire i cipollotti, un pizzico di sale e cuocere per altri 10 minuti coperto. Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere. A fine cottura unire un cucchiaino di prezzemolo tritato e servire. Proverbi di maggio: - Se piove per l’Ascensione, ogni cosa va in perdizione - Se piove per l’Ascensa, metti un pane di meno a mensa - Marzo piovi, april non cessar mai, maggio dammene una che n’ho assai - Se piove i primi di maggio, noci e fichi faranno buon viaggio - Maggio piovoso, anno ubertoso - Essere come una bell’acqua di maggio - Venire come l’acqua tra maggio e giugno - Il lino per San Bernardino (20 maggio) vuol fiorire alto o piccino. - Il maggio non dura mai sette mesi. - Maggio asciutto ma non tutto, gran per tutto; maggio molle, lin per le donne. - Maggio fresco e casa calda, la massaia sta lieta e balda. I Nat-pensieri di Nicolò Caimi Diventi vecchio la prima volta Che fai qualcosa subito, per paura di non avere più tempo. La campana del villaggio rintocca a morto. Richiudo la finestra. per altri Nat-pensieri: www.aspassoconnat.it Filare di alberi verdi. Uno è secco e appassito. Perché io? ARIETE Con il favore di Urano non c’è quasi niente che non possa riuscirvi. Se sentite di volervi impegnare con coraggio in un’impresa su cui riflettete da tempo, buttatevi pure. In amore invece, se avete ancora qualche dubbio, approfondite il rapporto. Nel lavoro, infine, occorre la massima prudenza, prima di prendere un impegno gravoso, che forse non riuscirete a portare a termine. TORO L’attenzione non è il vostro forte, ma ogni tanto è utile per mettere a punto un progetto non perfetto. Il destino, che ne sa più di noi, consiglia una pausa, da sfruttare per capire cos’è che davvero desiderate, prima di darvi da fare per ottenerlo. Nel lavoro, guardatevi attorno, tenendo conto delle novità recenti, e adeguandovi agli sviluppi tecnologici più avanzati. GEMELLI Venere e Mercurio non sono nel migliore aspetto possibile. Non è dunque il caso di prendere iniziative audaci nei sentimenti e nel lavoro, perché potrebbero rivelarsi imprudenze. Invece nei rapporti familiari e nell’amore potete concederci qualche eccezione alle vostre regole severe, che talvolta non tengono conto delle ragioni del cuore. CANCRO Avete superato brillantemente un momento, se non difficile, certo impegnativo, e ora potete serenamente valutare le conseguenze delle vostre azioni. Nei sentimenti avete le idee più chiare sui vostri veri bisogni e potete agire nella direzione più adatta per soddisfarli. Invece nel lavoro, se avete a che fare con qualcuno un po’ confuso, dategli tempo. LEONE I vostri desideri sono ordini per chi vi ama, ma siete certi di poter trasmettere il messaggio giusto? Nell’incertezza, invece di muovervi a tentoni, assentatevi con eleganza dal rapporto, che potete così, a distanza, valutare on maggiore realismo. Nel lavoro, prima di prendere una decisione, vi sono molte questioni da approfondire. VERGINE C’è nel vostro segno la prudenza eccitante di Mercurio e Venere opposti al vostro segno, che vi consente di muovervi con decisione, evitando errori di valutazione e sprechi di denaro ed energia. In amore, se non tutto va come desiderate, attendente il momento adatto per aprirvi col partner, anche se questo dovesse voler dire uscire, con delicatezza ed eleganza, da un rapporto irrecuperabile. BILANCIA Avete saputo superare con eleganza un momento, se non di difficoltà, certo di tensione, nel rapporto di coppia (oppure in famiglia o nell’ambiente di lavoro) e adesso potrete cogliere i frutti di ciò che avete saputo seminare. L’amore potrà riprendere quota, specialmente se avrete saputo inquadrare un problema di fondo che ostacola l’intesa con il partner. SCORPIONE Il destino vi sorride, con Venere e Mercurio in aspetto positivo, che potrebbero offrirvi quasi tutto quello che desiderate. Anzitutto l’amore e il sesso, appannaggio della dea dell’amore, ma anche acquisti di lusso, serate mondane, dove brillare con il vostro abituale spirito sociale, nonché successi nella professione, specie se avete in mente una iniziativa coraggiosa. SAGITTARIO Un momento di incertezza potrebbe richiedere un ripensamento, determinato dall’aspetto difficile di Mercurio e di Venere, che potrebbe causare equivoci, incomunicabilità, spese inutili. Siate pure attenti ai consigli delle persone che stimate, ed evitate passi falsi, che potrebbero appesantire la vita di relazione e rendere più faticoso il lavoro. CAPRICORNO Avete il favore del destino, con Saturno e Urano, in aspetto più che stimolante, che vi danno la sensazione di avere ormai identificato il nodo del problema che vi affligge e di poterlo sciogliere. Nel lavoro potete vantarvi di aver compreso ciò che più conta prima degli altri, in particolare di un partner decisamente distratto. ACQUARIO Affrontate con coraggio quello che avete trascurato negli ultimi tempi: se saprete risolvere, se non tutti, buona parte di quei piccoli problemi che comportano una certa scomodità nella vita quotidiana. Se l’amore è in difficoltà, potrebbe riprendere quota o anche inabissarsi definitivamente,. Dipende soltanto dalla vostra volontà. PESCI Con Venere nel segno, se avete una nuova relazione, rischiate di innamorarvi. O, almeno, di credere di essere innamorati. Concedetevi quindi una pausa dagli impegni abituali, per godervi la passione, che in realtà probabilmente non è duratura. Quindi evitate di impegnarvi in modo frettoloso e vivete con gioia questo dono del destino. 8 Sabato 16 maggio 2009 l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 32