GENNAIO 2008 ANNO I - NUMERO 2 “Nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli” Oscar Wilde MENSILE DELl’associazione EMME14 - EDIZIONE GRATUITA PAG. 2 ATTUALITÀ EDITORIALE PAG. 3 Il Punto di Roberto Rubino Le energie rinnovabili “riaccendono” le discussioni sul futuro di questo meridiano, e non solo. Se n’era discusso a Ferla durante la visita del presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Se ne parla da decenni per uscire dal tunnel della dipendenza, dell’isolamento geografico e culturale dei monti. Ma senza apprezzabili risultati. Di fatto le comunità montane continuano a guardare al “centro” dei poteri istituzionali per chiedere qualcosa che a loro spetta di diritto: la sopravvivenza e il rilancio dell’economia. Tuttavia la progressiva riduzione dei trasferimenti finanziari dallo Stato ATTUALITÀ PIANO ENERGETICO REGIONALE PAG. 3 L’Annunciazione a Palazzolo? di Ivana Ferla II Edizione di Trazzere percorsi dell’anima.........................................di Ivana Ferla Polemica sugli abeti natalizi, l’Assessore risponde..........................di Antonello Giliberto ATTUALITÀ A Palazzolo plauso del Consiglio Comunale PAG. 6-7 PAG. 4 CULTURA Saperi e Sapori: Randazzo “L’oro degli iblei”.............................................diLuca Russo VS Randazzo Intervista Doppia di Ivana Ferla Incontri d’Arte..............................................di Andrea Caruso Rumori di fondo..................................................diSalvo Nieli La cultura si tinge di Bradbury di Sebastiano Infantino ZONA MONDANA di Serena Guglielmino PAG. 8 Eventi...............................................................di Salvo Guglielmino Lounge bar di Sebastiano Infantino Sport Omega Volley.......................................................Ufficio Stampa A.D.S. AKRAI Bigliardo.................................Ufficio Stampa MERIDIANO14 PROPRIETARIO ED EDITORE Associazione “Meridiano 14”. PRESIDENTE Luca Bongiovanni VICE-PRESIDENTE Salvatore Guglielmino DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Rubino SEDE LEGALE – DIREZIONE E REDAZIONE via Milano 2 - 96010 Palazzolo Acreide (SR) UFFICIO STAMPA e-mail: [email protected] AMMINISTRAZIONE Serena Guglielmino PROGETTO GRAFICO Giulio Cordischi FOTOGRAFIA Marco Palazzolo STAMPATORI Tipolitografia Geny S.n.c., via Canale 75, 96010 Canicattini Bagni (SR) Per Pubblicità contattare lo 0931881893/3337236336 email: [email protected] Registrazione Tribunale di Siracusa n. 15 del 05-12-2008 Numero chiuso in tipografia il 13/01/2009 Gli articoli originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono ...da un’idea di Cettina Angelico, Luca Bongiovanni,Giulio Cordischi, Antonello Giliberto, Salvo Guglielmino, Serena Guglielmino, Sebastiano Infantino, Luca Russo la La Redazione di Meridiano 14 si unisce al dolore dei familiari per la scomparsa dell’On. Giovanni Nigro, Sindaco di Palazzolo Acreide dal 1952 al 1985. Redazione agli enti locali assottiglia le condizioni per guardare al futuro con sufficiente serenità. E allora? Sembra si stia attendendo un “punto di non ritorno”, un momento dal quale, finalmente, delle decisioni dovranno per forza essere prese. Frattanto la gente sta a guardare, consapevole del suo esser sola: sola nel pagare i conti di fine mese, sola nel confrontarsi coi “massimi sistemi” della Sanità, delle imposte, dei servizi. Questo foglio analizza, prende appunti, registra quanto accade. E vi invita ad esprimere le vostre istanze. Fin da subito. Consideratelo come una sorta di vostro taccuino: lo staff cercherà di dar corpo alle vostre osservazioni. Nel frattempo ringraziamo tutti per l’accoglienza ricevuta dal primo numero distribuito. Ci riteniamo soddisfatti dei giudizi positivi, come delle spigolature in chiaroscuro: ci serviranno per migliorare. Ma siamo ancor più felici dei “fastidi” che qualcuno potrebbe avere esternato: se ci fossero, sarebbero la riprova di un lavoro intellettualmente onesto. Roberto Rubino [email protected] La PAG. 2 L’ALBA SUL M ERIDIANO Stanza del Meridiano Da una linea simbolica, che parte dal territorio per muoversi oltre, chiunque può offrire il proprio contributo e comunicarlo a chi si muove lungo il medesimo asse, territoriale o mentale. Tramite Meridiano 14, cioè, chiunque ha la possibilità di “fare” discussione, ottenere risposte, stimolare domande. Le lettere inviate al Meridiano14 per posta, fax o e-mail devono essere firmate con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono. Quelle anonime verranno cestinate. 19.12.2008 - 6.35am. Ultima correzione bozze. Ultimi dettagli. Giulio è ancorato alla sedia da 12 ore, davanti al monitor del laptop: non si è mai alzato. E’ inutile, qualche refuso ci scapperà. Fuori fa freddo. Fumiamo quasi tutti nervosamente dalle 22 di ieri. Alle 5 sono arrivati i cornetti ed un caffè caldo, regalo di Serena, Luca e Sebastiano che sono usciti un attimo e subito rientrati, anche loro stremati. C’è da ricontrollare tutto daccapo. Le pagine scorrono sul monitor. Ci sediamo ad uno ad uno, le leggiamo, le rileggiamo. Sembra che vada tutto bene. Ma, chissà. Il tempo passa, ci insegue. Rimane la prima pagina da completare, l’ultima che verrà chiusa. Fuori dalla redazione il cielo è di un azzurro molle. Ancora correzioni. Ci fermiamo tutti. Giulio si alza dalla sedia. Il primo raggio di sole appare all’orizzonte. E’ tutto pronto. Salvo ha il cellulare. Scatta Salvo! E così, per immagini, la nostra alba sul Meridiano14. Luca Bongiovanni II Edizione di Trazzere percorsi dell’anima Si è tenuta anche quest’anno la seconda edizione di “Trazzere percorsi dell’anima” a cura della Consulta giovanile. Durante i tre incontri, che si sono tenuti nella Sala delle Aquile Verdi del Palazzo comunale, si sono accesi interessanti dibattiti che hanno dato l’opportunità di parlare e affrontare tematiche attuali e di grande interesse per giovani e meno giovani. Il confronto è stato orientato verso i diversi aspetti dell’umanità, dalla corporeità alla spiritualità fino a ATTUALITÀ giungere all’analisi delle disabilità psichiche. Il 27 dicembre alle ore 18,30 si è tenuto il dibattito sulla sessualità. All’incontro è intervenuto il dottor Maurizio Celesia, che lavora al reparto malattie infettive dell’Ospedale Garibaldi di Catania: insieme a Padre Salvo Randazzo, sacerdote della parrocchia di San Michele, hanno affrontato l’argomento, molto delicato, sotto differenti punti di vista. Il 29 dicembre si è parlato di spiritualità con Frate Emiliano Strino dell’Ordine francescano dei Cappuccini. La discussione è stata intervallata da momenti di riflessione e di dibattito. Il 2 gennaio l’argomento affrontato ha riguardato le disabilità psichiche. E’ intervenuto all’incontro il dottor Riccardo Parisi dell’ A.FA.DI.PSI., l’associazione familiare disagi psichici. La Consulta giovanile, rappresentata dal presidente Salvo Signorelli, e Padre Salvo Randazzo, nella veste di consulente, hanno collaborato per fare in modo che passassero ai giovani informazioni molto importanti attraverso un linguaggio e una modalità che a loro appartiene. Ivana Ferla “È giusto che il nostro territorio venga deturpato dalla presenza di impianti quali i parchi eolici o fotovoltaici?” PAG. 3 Plauso al piano energetico proposto dall’onorevole Gianni all‘ARS In stand-by l’attivazione delle energie alternative in montagna. Ciò sebbene sia tempo di risparmio energetico, e l’ARS, a fine novembre 2008, abbia ricevuto un sollecito da parte dell’assessore all’industria Gianni, affinché il Piano Energetico Regionale fosse applicato entro il medesimo anno. Il Piano si spinge sino all’orizzonte del 2012 e punta su un insieme di azioni per lo sviluppo sostenibile del territorio regionale. Le strategie che emergono sono rivolte a garantire lo sviluppo sostenibile del territorio, promuovendo l’innovazione tecnologica con l’introduzione di tecnologie più pulite, ristrutturando le centrali termoelettriche di base ed infine incentivando lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili ed assimilate. Ma sinora non si è verificato alcun cambiamento. Secondo alcuni questo piano energetico porterebbe un miglioramento delle condizioni di vita e risparmi economici, ma contemporaneamente è emersa una questione ben più importante: l’impatto ambientale. È giusto che il nostro territorio venga deturpato dalla presenza di impianti quali i parchi eolici o fotovoltaici? Il consiglio comunale di Palazzolo ha affrontato il tema durante l’ultima seduta del dicembre scorso. Lo ha fatto plaudendo all’azione parlamentare dell’on. Gianni. Il riconoscimento nasce dalla possibilità di realizzare impianti che produrrebbero energia pubblica evitando che questa venga data in gestione ad altri. Dall’opposizione parte una riflessione interessante, si sottolinea l’importanza di dare risposte al territorio, di non limitarsi ai ringraziamenti. Si evidenzia anche la necessità di spronare l’assessore regionale perchè arrivino dei “contenuti” al territorio e vengano rispettate le promesse e le prospettive. In tal senso il consigliere Russo chiede la tutela del territorio, scongiurandone lo scempio e proponendo un’operazione sinergica tra la Regione e i sindaci, veri conoscitori del territorio e delle sue esigenze e peculiarità. Favorevole il sindaco Scibetta, d’accordo con questa riflessione. E al contempo invita tutti a capire cosa c’è dietro il PER, quali siano i contenuti, quali i benefici e i costi dal punto di vista sociale e del territorio. Nei prossimi mesi si attendono gli ulteriori L’Annunciazione a Palazzolo? noscimento è dovuto” sottolinea Scibetta. Il Sindaco e l’assessore comunale al Turismo Paolo Sandalo rilanciano l’idea d’accogliere di nuovo nella sua città natale l’Annunciazione e di organizzare un’esposizione eccezionale in occasione di qualche evento particolare. La proposta è quella di dotare la chiesa dell’Annunziata, al termine dei lavori di restauro, di adeguati sistemi di sicurezza per poter ospitare l’opera e dare la possibilità ai cittadini e ai turisti di ammirare il quadro. L’Amministrazione si scommette e mette a disposizione i propri locali per esporre questa e altre opere di artisti quattrocenteschi e non solo, conservate nei palazzi e nelle chiese di Palazzolo e di tutto il territorio ibleo creando mostre e percorsi culturali. I.F. L’Annunciazione tornerà a casa quando verrà restituita a Palazzolo. “Mi congratulo per il restauro dell’Annunciazione di Antonello da Messina ma bisogna ricordare che il quadro tornerà a casa solo quando verrà restituito a Palazzolo, il luogo per il quale era stata pensata”. Così il sindaco Carlo Scibetta risponde a quanti hanno salutato il rientro a Siracusa dell’Annunciazione dopo due anni di restauro. La cerimonia di inaugurazione si è svolta lo scorso 23 dicembre nei locali dell’ex Monastero del Ritiro, nei pressi di Ortigia.“Bisogna ricordare la storia e le origini Palazzolesi dell’opera, la comunità l’ha ospitata per quattrocento anni e un rico- sviluppi: di energia alternativa ha parlato a Ferla anche il presidente della Regione, Raffaele Lombardo nei giorni scorsi. Il futuro, ma soprattutto l’autonomia della zona montana si gioca soprattutto su queste tematiche. Serena Guglielmino Polemica sugli abeti natalizi, l’Assessore risponde Durante le festività molti concittadini hanno espresso perplessità sulla sobrietà degli addobbi e sulla presenza delle radici in due abeti posti nelle piazze principali. L’assessore Sandalo ha così replicato: “Gli alberi di Natale di piazza del Popolo e di piazza San Paolo verranno piantati il 7 gennaio alla villa comunale, per questo sono stati sistemati e abbelliti con tutte le radici. Non bisogna uccidere un albero per il solo vezzo estetico, bisogna avere cura dell’ambiente prima di tutto”. Antonello Giliberto ATTUALITÀ Antonio e Raffaele Randazzo,padre e figlio, rispettivamente classe 1956 e classe 1989, si confrontano su due diverse generazioni Raffaele Randazzo iNTERVISTA dOPPIA a cura di Ivana Ferla PAG. 4 Antonio Randazzo Come hai vissuto la tua adolescenza? Ho trascorso un’adolescenza abbastanza tranquilla e solare insieme a persone fantastiche a partire dai miei genitori che mi hanno consentito una vita splendida. E’ loro che devo ringraziare in primo luogo. Poi gli amici della mia comitiva con i quali ho fatto viaggi e ho trascorso il periodo più intenso e carico di emozioni. La musica è un binario fondamentale della mia vita. Ascolto tutta la musica e in particolare il jazz. Mio padre mi ha avvicinato a questo genere e poi da solo ho definito le mie tendenze verso il genere fusion o progressive. La musica di oggi si rifà molto a quella degli anni settanta anche se non faccio molti paragoni.Tutti i momenti importanti della mia vita sono scanditi da una colonna sonora. Cos’è per te la musica? Ho cominciato da piccolo a studiare pianoforte, poi ho continuato ad approfondire da solo il jazz e forme musicali di estrazione diversa. Ho ascoltato sempre tantissima musica, perché la musica è cultura. Il rock, l’underground e tutta la musica che oggi i ragazzi suonano, è tutta musica che ho vissuto e che ho suonato. Con il mio gruppo suonavamo pezzi di Billy Cobham e dei Millennium, musica di nicchia. Abbiamo, inoltre, composto diversi pezzi jazz. Ho fatto grandi esperienze, ho suonato con Gaslini, con Mario Schiano. Per il resto ascolto tutta la musica perché è importante tenersi sempre sulla corda. Quali sono i tuoi principali interessi? Nel ‘70 erano la musica, lo studio e un forte interesse verso il sociale. Avevamo la grande utopia di cambiare le cose in senso più giusto ed egalitario. Io e la mia generazione avevamo come riferimento il Partito Comunista ma non eravamo realmente comunisti. Avevamo un animo profondamente liberale, avevamo un grande rispetto dei principi fondamentali quali il rispetto per l’individuo e la giustizia sociale. Questi principi li identificavamo in quei partiti della sinistra. A quei tempi l’egemonia democristiana era legata ad un certo modo di gestire il potere. Noi giovani vedevamo nella cultura del favoritismo qualcosa che non era confacente ai nostri ideali di giustizia. Oggi mi trovo ad essere più disincantato, ma i principi con cui mi sono formato sono sempre gli stessi. La musica in tutti i suoi generi, soprattutto il jazz. Suono la batteria da sei anni. Mi piace molto l’arte figurativa. A Roma ho avuto la possibilità di girare diversi musei e mostre.Il calcio tra amici mi piace molto. Quelli del liceo sono stati gli anni decisivi di studio e di metodo. Ho frequentato il Liceo classico e ritengo che sia la scuola più completa che mi ha dato le basi e il metodo per poter poi affrontare gli studi universitari. Ho avuto ottimi docenti che mi hanno fatto capire come approcciarsi alla vita. Il periodo adolescenziale è stato molto intenso per la mia generazione. La mia formazione è stata determinata da due elementi fondamentali: la musica e la scuola. Era molto vivo e spiccato in negli anni ‘70, periodo in cui ho vissuto la mia adolescenza, l’impegno politico con determinati principi e presupposti. Eravamo molto impegnati a discutere di problemi di fondo della mia generazione. La scuola. La scuola è fondamentale, è colonna portante della società. Io al liceo avevo insegnanti autorevoli. Il mio professore di lettere era una persona colta e preparata che ci spingeva ad approfondire. Oggi il livello si è abbassato. La qualificazione degli insegnanti rispetto alla mia generazione si è un po’ abbassata. I genitori oggi tendono sempre a giustificare i figli: nel momento in cui prendono un voto scadente se la prendono con in professori e non con i loro figli. La scuola dovrebbe acquistare autorevolezza, essere seria e rigorosa. Oggi c’è la ricerca di nuovi piaceri, nuove sensazioni e ci si avvicina alla droga senza poi riuscire ad uscirne. I ragazzi si drogano perché cercano di evadere o solo per sentirsi grandi: questo è un luogo comune. E’ importante essere consapevoli dei rischi a cui si va incontro. Non credo sia qualcosa di fondamentale. A mio avviso penso quello che realmente importante è la cultura intesa come “bagaglio che ognuno ha” e che si acquisisce sia con la scuola sia con le esperienze personali. Ho un rapporto spettacolare con i miei genitori. Mio padre è sempre stato il mio confidente. E’ a lui che mi sono sempre rivolto quando ho avuto un problema a scuola, con gli amici, con le ragazze. La mamma è sempre la mamma! A lei mi rivolgo quando ci sono dei momenti bui. Lei è stata sempre molto protettiva. La droga. Negli anni settanta la droga era in uso fra i giovani. Si faceva uso di droga come ribellione ad un contesto. Oggi si fa uso di droga per superare limiti caratteriali e vivere attimi di grande intensità, si scappa da una realtà che bisognerebbe cambiare dal profondo.Bisogna capire il meccanismo, bisogna avere la forza, essere consapevoli di quello che si fa e spesso i ragazzi oggi non lo sono.. Il denaro. Oggi ancora più di ieri vale la cultura dell’apparire e non dell’essere e il denaro dà potere e prestigio.. Non è il riferimento che un ragazzo deve avere, anzi deve riuscire a realizzare prima di tutto se stesso. A mio figlio dico sempre che il denaro è importante per la propria autonomia ma non deve essere il punto di arrivo nella vita. Il rapporto con i genitori. Ho avuto un rapporto splendido con i miei genitori. Con mio padre ho avuto un rapporto splendido, era un uomo sensibile e vicino ai figli. La mamma era più severa e determinata, dettava le regole che a volte il papà permetteva di infrangere. Che rapporto ha con suo figlio/padre? Tra noi c’è un rapporto fraterno, diretto e confidenziale. Ma è un rapporto che va oltre il semplice rapporto “padre e figlio”: è un rapporto tra Lele e Antonio e di questo ne vado molto fiero. Cosa vuole dire a suo figlio/padre? Grazie... è troppo riduttivo? Sei una persona fantastica! A volte sei un po’ troppo puntiglioso e preciso ma per il resto va bene così! Ho cercato sempre di instaurare con Lele il dialogo e credo di esserci riuscito. Ho cercato di fargli capire che non è con le imposizioni o con le privazioni che si riesce a formare i ragazzi. Ho sempre parlato di tutto con mio figlio. Ho un rapporto splendido con lui. Studia, non solo per prendere la laurea ma per acquisire conoscenza, che è alla base della nostra vita.Divertiti ma sappilo fare. Non eccedere in nulla. Non bere, non fumare... niente. Abbi grande rispetto per il prossimo e per le regole Anche Roccascalegna, in provincia di Chieti, è sul Meridiano14 dalla scala a pioli, ovviamente in legno, che dal paese portava direttamente nella torre del castello. Il castello venne verosimilmente costruito dai Longobardi a difesa dalle invasioni bizantine di un centro abitato longobardo poco tempo prima fondato, dapprima come torre d’avvistamento poi man mano ingrandito fino a diventare un castello. La rocca fu possedimento nel medioevo, fra le altre famiglie, dei Corvis. Secondo una tradizione, uno degli esponenti della famiglia, chiamato Corvo de Corvis, era atto ad eseguire lo Jus Primæ Noctis, da lui reintrodotto nel 1646. Questa sua barbara usanza avrebbe suscitato una ribellione dei suoi sudditi PHOTOGALLERY ROCCASCALEGNA Qualche altra informazione e foto: http://it.wikipedia.org/wiki/Roccascalegna http://www.castelloroccascalegna.it/leggende.htm che lo avrebbero assassinato. Leggenda popolare vuole invece che una sposa novella, o un marito geloso travestito a sua volta da sposa, abbia accoltellato il Barone nel talamo nuziale ed egli, morente, abbia lasciato la propria impronta della mano insanguinata su di una roccia della torre, crollata poi nel 1940. Benché si provasse a lavare il sangue dalla roccia, esso continuava a riaffiorare e ci sono tutt’oggi persone anziane che sostengono di aver visto la “mano di sangue” anche dopo il crollo. Luca Bongiovanni Jus Primae Noctis Letteralmente “diritto della prima notte”, è un controverso istituto di origine medievale. Esso, infatti, ufficialmente pare attribuisse al signore feudale il solo diritto di percepire un tributo da parte di un soggetto per il fatto che questi contraesse matrimonio. Tale diritto era però connesso con l’onere del soggetto di chiedere al signore il consenso alle nozze e nei casi più estremi (ma non si hanno fonti ufficiali di un uso diffuso in tal senso) poteva verificarsi quella variante moderna di subordinazione concernente anche la possibilità per il signore di reclamare per sè la moglie del novello sposo per la prima notte di nozze. Lo jus primae noctis in tale ultima veste è, dunque, più che altro un “mito” moderno diffusosi tra alcuni scrittori del XVI secolo. Più precisamente tra gli “illuministi” che lo usarono a fondamento della loro polemica contro i privilegi dei poteri forti. Sebastiano Infantino “Ogni treno porta via con sé la parte nostalgica dell’anima di chi lo vede passare. Le cose un po’ lontane, alberi, boschi, colline, montagne guardano con spavento questo avventarsi delle cose lanciate in senso inverso del treno, poi si decidono a seguirle, ma come a malincuore e piú lentamente.” F.T. Marinetti PAG. 5 foto di Marco Palazzolo Gli abitanti (circa 1400) si chiamano roccolani. Il nome del paese deriverebbe, come nel Catalogus Baronum del 1379, da Rocca-scarengia, feudo del Conte di Manoppello. Scarengia deriverebbe a sua volta da scarenna cioè dirupo, scarpata o burrone, indicante il fianco scosceso del dirupo dello sperone roccioso in cui si trova la rocca-castello. Altri lo farebbero derivare da Roccaschar, dal longobardo Aschari. Una leggenda popolare vuole invece che il nome del paese derivi da “Rocca scale di legna”, “Scacciunieddu con l’olio” Ingredienti: pane di casa ancora caldo “L’oro degli Iblei”: un olio DOP dalla storia millenaria. olio extra vergine d’oliva dei Monti Iblei q.b. Avvolti nei colori vivi e intensi della natura circostante, seguendo i sentieri stretti e torsale, origano, pepe q.b. tuosi che attraversano i monti, giungiamo nella campagna degli Iblei, dove caratteristici alberi di ulivo segnati dall’inesorabile Preparazione: passaggio del tempo marcano i confini della Tagliate il pane a metà orizzontalmente, suggestiva Valle dell’Anapo. incidete la mollica, conditela con olio, Qui da anni si produce un olio d’oliva ecsale, pepe, origano. Servite ancora caldo. cellente, ricco di proprietà e di storia, oggi riconosciute con il marchio DOP (DenoSe preferite potete insaporirlo aggiunminazione di Origine Protetta) dall’Unione gendo filetti di acciuga, olive o qualche Europea. fettina di pecorino fresco secondo i propri “L’oro degli Iblei”, cosi viene chiamato gusti. l’olio da queste parti, è un prodotto unico nel suo genere, frutto di una terra sana e di una produzione che ripercorre le antiche tecniche di lavorazione ereditate dai nostri padri; le stesse che Antonino Uccello ci racconta, con immagini, notizie e reperti all’interno della “Sua” Casa Museo. Un’iniziativa importante, quella promossa dall’etnoantropologo siciliano, il cui intento di recupero e divulgazione della tradizione dell’ulivo e dell’olio si ripropongono oggi nell’attività svolta dal “Consorzio di Tutela dell’olio extravergine Monti Iblei”. Il Consorzio, che ha richiesto ed ottenuto la certificazione DOP dell’Unione Europea, non è soltanto un organo impegnato nella tutela e nella valorizzazione dell’Olio prodotto nell’area dei Monti Iblei, limitatamente alle provincie di Siracusa, Ragusa e Catania, ma è anche un utilissimo strumento per la promozione e la commercializzazione del prodotto sul territorio Europeo e Internazionale. L’arrivo di riconoscimenti importanti in campo Nazionale e Internazionale, come il I posto Categoria Fruttato Intenso ottenuto alla V edizione del Premio Nazionale Sirena d’Oro di Sorrento o le quattro medaglie d’oro ottenute all’International Olive Oil Competition - Los Angeles, oltre ad essere la certificazione della qualità di questo nettare dei Monti Iblei, sono senza dubbio il frutto di un attento e intenso lavoro e la dimostrazione di come arte incontri d’ a cura di Andrea Caruso Priva di importanti manifestazioni d’arte imminenti, Palazzolo si appresta a festeggiare San Sebastiano e San Paolo. Ciò di cui voglio parlarvi però non riguarda tanto lo svolgimento delle celebrazioni, bensì la rappresentazione artistica delle due statue. Nel nostro territorio esisto- CULTURA no diverse meravigliose opere pittoriche e scultoree di San Sebastiano e di San Paolo, tutte di grande rilevanza artistica. La differenza tra loro è dovuta soprattutto al fascino e all’affetto che ci legano a entrambi i simulacri che percorrono le strade del nostro paese. La statua di San Sebastiano ha sempre suscitato un particolare interesse per la sofferenza sprigionata non solo dalla torsione del suo busto trafitto di frecce, ma soprattutto dall’intensità del suo volto addolorato. Il corpo è scolpito in e Sap ri & … diario di un viaggiatore. o Sap ri (rubrica enogastronomica a cura di Luca Russo) gli antichi mestieri e le tradizioni locali, se coniugate al presente, possano rappresentare un’importante risorsa per lo sviluppo e la crescita del futuro della nostra terra. Un po’ di storia. Furono i Siriani i primi a sperimentare la coltivazione dell’ulivo. Solo in un secondo momento tale usanza si diffuse dall’Asia minore alle isole dell’Arcipelago fin ad arrivare in Grecia, ed estendersi così per tutto il bacino orientale del Mediterraneo. In Sicilia l’utilizzo dell’albero d’ulivo (anche se allo stato selvatico) risale alla preistoria e la coltivazione si è propagata negli anni grazie anche al favore del clima e della terra, raggiungendo oggi un’ estensione di circa 175.000 ettari pari al 15% del totale nazionale, al terzo posto dopo Puglia e Calabria. Curiosità… Sull’isola greca di Santorini sono state rinvenute impronte di foglie fossili risalenti a 37000 anni fa. Nell’Odissea la dea Atena offre ad Ulisse una fiala di olio di oliva, che gli ridona vigore e bellezza. In Sicilia l’olio d’oliva veniva utilizzato per vari scopi: come combustibile per le lumiere; unito ad acqua e soda caustica per il sapone di casa; leggermente riscaldato come rimedio per le labbra screpolate; sui capelli per nutrirli e dare morbidezza e lucentezza. La denominazione olio extravergine di oliva, secondo la normativa UE, è riservata all’olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici. Il Consorzio Monti Iblei nasce nel 2000 info: http://www.montiiblei.com Sede presso C.C.I.A.A. di Ragusa piazza Libertà 97100 RG modo esile ed è vestito di un elegante panno bianco attorno al bacino. Le braccia sono sinuosamente legate dietro la schiena ad un tronco finemente dorato. Le gambe, invece, sono tali da farci percepire il cedimento di un uomo martirizzato dalle torture. Quella di San Paolo invece è una statua che riassume la sua gloriosa storia. Il suo corpo è vestito con un drappeggio ricco di decorazioni dove spicca un grosso medaglione centrale. Ma ciò che maggiormente cattura l’attenzione è l’impeto e l’autorevolezza del suo sguardo. La sua spada, ornata d’argento e sguainata al cielo, ci riconduce al suo passato. Mentre il vangelo stretto al fianco sinistro ci riporta subito alla sua famosa conversione, quella che contrassegnò la storia del cristianesimo. Bisogna, altresì, ricordare l’importanza legata alle basiliche dei due Santi, di cui parleremo presto, e grazie alla quale Palazzolo è diventata città patrimonio dell’umanità. PAG.6 Rumori di fondo (a cura di Salvo Nieli) Johann Sebastian Bach (1685-1750) J.S. Bach è stato e rimarrà nella storia come uno dei più grandi geni musicali. La sua musica essenzialmente polifonica, trasmette fortemente valori umani e religiosi. Nella sua produzione assume particolare rilievo l’opera clavicembalistica. Sicuramente nel “Clavicembalo ben temperato”, ritroviamo tutto il genio musicale bachiano.Suggerimenti all’ascolto: “Il clavicembalo ben temperato”. E’ costituito da due libri. Ogni libro raccoglie 24 preludi e 24 fughe in tutte le tonalità maggiori e minori. Al preludio segue sempre una fuga scritta nella stessa tonalità. La tonalità è la relazione che esiste tra la nota fondamentale, detta tonica, e le altre note, considerando la scala maggiore e minore.Il modo maggiore è ritenuto più idoneo nell’esprimere sentimenti positivi e ottimistici, mentre il minore viene utilizzato di solito per esprimere sentimenti malinconici e di mestizia. Il Preludio: Il preludio è una composizione in forma libera di carattere introduttivo. Ne “Il clavicembalo ben temperato” introduce la fuga. Spesso è un brano di bravura, con elevate difficoltà tecniche (Per esempio: Preludio n. 5 del Primo libro). Frequentemente vi troviamo elementi di imitazione (procedimento musicale per cui una voce, cioè una parte musicale, imita il tema intonato dalla voce precedente). Tali elementi sono presenti, per esempio nel Preludio n. 20 del Secondo Libro. Altre volte, riesce a toccare profondamente l’anima per la sua dolcezza e raffinatezza (Preludio n.1del Primo Libro) o a commuovere (Preludio n.12 del Secondo libro). Il compositore tedesco Johann Sebastian Bach (1685-1750) La fuga: La fuga è un composizione polifonica, cioè a più voci o parti che suonano assieme. E’ composta da tre “momenti” fondamentali, Esposizione, Divertimenti, Stretti. L’Esposizione è la parte in cui vengono presentati in modo chiaro gli elementi tematici fondamentali della fuga, in modo che l’ascoltatore possa coglierli facilmente, ricordarli e riconoscerli durante tutto il corso della composizione. Tali elementi sono: il Soggetto, la Risposta e il Controsoggetto. Ne “Il clavicembalo ben temperato” troviamo fughe da 2 a 5 voci. Al di là della genialità formale con cui Bach “confeziona” le 48 fughe, non si può non considerare soprattutto la capacità di coinvolgere l’ascoltatore. Ogni fuga è come un gioiello tempestato di diamanti: ogni singola nota è preziosa, perché è l’espressione di una sapiente arte di incastonatura musicale. Tra i più grandi interpreti di Bach si ricordano Glenn Gould e Rosalyn Tureck. CULTURA PAG.7 La cultura si tinge di Bradbury La “rinascita” dell’antica Biblioteca di Palazzolo attraverso le immagini e le parole di “Fahrenheit 451” La manifestazione per la riapertura della Biblioteca Comunale, avvenuta giorno 20 dello scorso mese presso i nuovi spazi siti in zona colle Acre (nei locali dell’ex Istituto Tecnico Industriale), alla presenza del Sindaco Carlo Scibetta, si è rivelata occasione per alcuni giovani del Liceo “Platone” di Palazzolo di trasmettere agli intervenuti il valore politico e culturale di “Fahrenheit 451”, l’opera più visionaria e, indiscutibilmente più riuscita, dello scrittore statunitense Ray Bradbury. L’interesse che il libro suscita nel lettore, accresciuto anche dalla trasposizione cinematografica realizzata da F. Truffaut nel 1966, è frutto in primo luogo della bellezza linguistica del testo. Intessuto di metafore, il testo ricrea un’atmosfera poeticamente irreale, paradigma di un futuro immaginario ma, nei fatti, pericolosamente vicino alla realtà. Tramite il contributo della Consulta Giovanile, e dell’attuale presidente Salvo Signorelli, e attraverso il coordinamento del maestro Il rogo nazista dei libri del 10/05/1933 Francesco Alderuccio, il reading teatrale di alcuni passi dell’opera, realizzato da Eleonora Pizzo, Stefania Sardo, Francesco Caruso ed Ester Vitrano, ha fornito interessanti spunti proprio sul valore della cultura quale strumento di “rinascita” dell’uomo all’interno della società. Le parole, le musiche, ed in alcuni frangenti anche le immagini (tratte dal film), hanno scandito due tra i momenti maggiormente significativi della interpretazione: la metafora della “Fenice”, nel mito un uccello leggendario che rinasce più forte dalle proprie ceneri, quale simbolo della “rinascita” del sapere, da leggersi in rapporto al rinnovamento legato al passaggio dalla vecchia alla nuova biblioteca; i monologhi finali degli “uomini-libro” depositari della tradizione orale, come monito della coscienza critica e culturale che ognuno deve possedere contro ogni forma di massificazione mediatica. In tale ottica, è di rilievo proprio il secolo e mezzo di storia conservato nei 1600 volumi della Biblioteca, come illustrato dal docente Nello Blancato in un opuscolo estratto dalla pubblicazione “Studi Acrensi III” (anno 1996 – 2004), dell’Istituto studi Acrensi. E’ lo stimolo per giovani e meno giovani verso una personale “rinascita” culturale che parta dal libro al sé. Ciò, nel tentativo di scardinare un sistema, profetizzato circa cinquant’anni fa da Ray Bradbury ma tremendamente attuale. Ottica in cui si inibivano le volontà dei singoli costruendo per essi delle esigenze fittizie di cui gli stessi singoli rimanevano inconsapevolmente prigionieri. Sebastiano Infantino Riflessioni sulla nuova collocazione della biblioteca L’ex ITIS , oggi sede della biblioteca comunale No al decentramento suburbano della cultura. La cronaca ci riporta infatti alla manifestazione del 12 marzo 2008 ed alle varie petizioni del Liceo Artistico e Linguistico, in cui studenti erano costretti a studiare in garages con evidenti carenze strutturali: rivendicavano i locali dell’ex Itis. Come da programma (elettorale), una parte dell’ex Itis è divenuta, invece, sede della Biblioteca comunale. Da un punto di vista urbanistico, può anche essere interessante questo collocamento verso una parte periferica della città, ma proprio i giovani temono che ciò possa simbolicamente costituire un decentramento suburbano della cultura, mentre decine di liceali continuano a studiare in locali che di “scuola” hanno ben poco. A.G. ZONA MONDANA “..c’ era un tempo in cui viaggiavamo sui fili dell’alta tensione..” Virgilio Nitto eVENTI 23 dicembre (dal 23 dicembre 2008 al 3 maggio 2009): l’Annunciazione di Antonello @ ex Convento del Ritiro, Siracusa. 16 gennaio “L’aria del continente” di Nino Martoglio @ Cineteatro King, Palazzolo A.-anche mattine per le scuole 17 gennaio Psycho Funky @ Babu, Palazzolo A. 20 gennaio Celebrazioni liturgiche in onore di San Sebastiano, Palazzolo A. 24 gennaio Afrobougna Band @ Babu, Palazzolo A. “Palazzo Ferla Bonelli” dalla Casa Museo al Palazzo Museo, ore 18:00 @ Sala delle Aquile Verdi, Palazzolo A. - Rotary Club 25 gennaio Celebrazioni liturgiche in onore di San Paolo, Palazzolo A. 31 gennaio Rubber Soul @ Babu, Palazzolo A. 5 febbraio flowers’ Grandsons @ Tiffany, Solarino flowers’ Grandsons @ Storia Infinita, Ferla 13febbraio flowers’ Grandsons @ La Factory, Siracusa live music @ Molino Dimauro, Palazzolo A. musica 70/80 @ Babù, Palazzolo A. bar Bloody Mary: sanguigno piacere. Letteralmente tradotto “Maria la sanguinaria”, il cocktail avrebbe svariate INGREDIENTI: tesi legate alla sua origine ed alla sua etimologia. 3/10 di vodka a 50° gelata Le voci più accreditate 1/10 di Worcestershire ne attribuiscono la paternisauce tà ad un barman francese, tal Fernand Petiot, che però, secondo altre 4/10 di succo di pomodoro 1/10 di succo di limone fonti, avrebbe avuto semplicemente l’idea 1/10 di tabasco di aggiungere del “rosso” tabasco alla ricetSale e pepe ta di una bevanda in realtà già inventata, nel Sedano (anche come 1939, dall’attore americano George Jessel. decorazione) Il nome fu coniato, secondo le tesi più “leggendarie”, per ricordare la Regina d’Inghilterra Maria I nota per le sue feroci persecuzioni contro i protestanti. Secondo altre tesi più “hollywoodiane”, per celebrare la star canadese del cinema muto Mary Pickford. In ultimo, semplicemente per giustificarne folkloristicamente il colore rosso sangue. E’ una bevanda saporita e dissetante dal gusto piacevole e provocante. Suggerita dai più soprattutto per momenti di totale relax, preferibilmente al mare, nelle ore pomeridiane, da soli o in compagnia. Proponibile, comunque, anche in veste di aperitivo in fase “post-lavoro” o “pre-cena”. Preparazione 7 febbraio RDS @ Corte di Eolo, Palazzolo A. Altre date TUTTI VENERDÌ : Lounge PAG.7 Si prepara direttamente nel bicchiere modello tumbler medio, sciogliendo il succo di limone con il sale e aggiungendo successivamente la Worchestershire sauce, il tabasco, il succo di pomodoro e la vodka, rimestando con accuratezza e spolverando infine con del pepe. L’uso della vodka, di buona qualità, a 50° è determinante. Per gli amanti della versione shakerata si verseranno dei cubetti di ghiaccio nello shaker aggiungendo gli ingredienti insieme ad alcune gocce di limone. Dopo aver agitato il preparato per 6-8 secondi esso dovrà esser versato nel tumbler ben ghiacciato e servito con aggiunta di un pizzico di pepe spolverato. Il Bloody Mary è la bevanda ideale per spiriti frizzanti, passionali e più propriamente.. “sanguigni”.. S.I. ROTARY E SOLIDARIETA’ Si è tenuto il 21 dicembre scorso il tradizionale “Conviviale del Rotary” per lo scambio degli auguri tra i soci. Novità di quest’anno la presentazione in tale occasione del libro di poesie di Francesco Gallo “U me paisi”. La pubblicazione del testo è stata interamente curata dai soci del Rotary, seguendo il motto di quest’anno che è “concretizza i sogni dei bambini e dei giovani”. SPORT PALAZZOLO: E’ TEMPO DI VOLLEY ...E DI BILIARDO Dopo anni di silenzi gli sport minori tornano di scena e per le ragazze dell’Omega Volley Palazzolo è tempo di gioire. Dopo l’ennesima vittoria schiacciante le giovani atlete conducono la classifica di serie D del campionato femminile di volley; merito la loro esperienza, la loro tenacia e una rosa completamente rinnovata. I nuovi elementi si sono subito amalgamati al gruppo, grazie anche all’attento e proficuo lavoro del nuovo mister, Conte, capace di dare fiducia e rigore alle sue giocatrici. Importanti novità riguardano anche la dirigenza: R. Messina ha assunto il ruolo di vice presidente della Polisportiva; S. Bennardo, L. Russo, S. Guglielmino, E. Lozito, S. Amodeo sono i nuovi dirigenti affiancati dal dott.re L. Bongiovanni, nuovo Medico sociale e dal sig.re S. Pugliesi che da anni si occupa della segreteria. (fonte Ufficio Stampa Omega Volley) A.D.S. AKRAI Bigliardo Vince per 3 a 1 con A.D.S Virus Priolo B Sport Bigliardo Specialità “Stecca 5 birilli e Goriziana” Come le più importanti cittadine della provincia, Palazzolo Acreide partecipa anche quest’anno con una sua squadra al Campionato Provinciale (2008/09) di Bigliardo Sportivo nelle specialità “ Stecca 5 birilli e Goriziana”. Grazie all’impegno ed alla passione del Presidente Paolo Liistro e dei componenti della squadra (Paolo Zammitti, Massimiliano Basile, Salvatore Tuccitto, Davide Razzino, Umberto Gionpaolo e Lorenzo Milazzo) guidata dal capitano Paolo Morelli hanno iniziato il campionato in modo confortante e positivo. Infatti l’ A.D.S. AKRAI Bigliardo in questi primi 3 incontri ha conquistato 6 punti. (fonte Lorenzo Milazzo)