TORNATA DEL 5 LUGLIO mento di Cerignola, inCapitanata, i quali ripetono i loro soldi di maggio edi giugno, che hanno invano riATTI DIVERSI. petuto dall'autorità competente. (E decretata d'urgenza.) BÌSEIÌCEIIOEKE. Domando la parola. (Si procede alVappello nominale-) La città di Lanciano, nell'Abruzzo Chietino, sicura .PRESIDENTE. L'avvocato Giuseppe Montorsi, da Teche nella ferrovia lungo l'Adriatico dovrà essere proba- ramo, faomaggio alla Camera di 12 esemplari di un bilmente eretta una stazione principale in San Vito, a suo scritto sulle provincie meridionali d'Italia. una distanza di quattro miglia e mezzo dalle sue mura, e confidando nella bontà della Camera, domanda che sia fatto untronco di ferrovia che prestò lacongiunga con PRESENTAZIONE DI RELAZIONI. quella stazione. Siccome la città di Lanciano spera con fondamento, ipstEsEEìente. La parola spetta al deputato Pessina grande prosperità daquesta ferrovia che è già incominciata edovrà di certo essere proseguita, giacché il pro- per presentare una relazione. ASSISA, relatore. Ho l'onore di presentare alla Cagetto di legge relativo alla concessione fatta a Rothschild eTalabot èper votarsi dalla Camera, così iola mera la relazione sul progetto di legge relativo alia pregherei di voler dichiarare d'urgenza questa petizione, conferma delle condizioni di amnistia stabilite col deperchè possa tenersene conto nella discussione della creto prodittatoriale del 17 ottobre 1860 in Sicilia. suddetta legge. SANCSUIKM'TI, relatore. Ho l'onore di presentare alla PEESIBESÌXE. Se non vi sono opposizioni, la peti- Camera larelazione sul disegno di legge che riguarda la tassa sulle concessioni amministrative, che è stata a zione 8428 sarà decretata d'urgenza. noi rinviata dal Senato. (E decretata d'urgenza.) MELCHIORRE. Colla petizione 8427 Mercadante APBESIBENTS. Queste relazioni saranno stampate e quilino espone di aver sofferto il carcere e l'esilio, e di distribuite. aver combattuto per tutta lasua vita per la libertà e CRÌSJPI. Prego la Camera a voler dichiarare d'url'unificazione d'Italia. Oggi conta circa CO anni e tro- genza lo schema di legge di cui testò fu presentata la vasi senza mezzi per vivere onoratamente. Egli ò ri- relazione dal deputato Pessina. eorso ai consiglieri dei dicasteri napoletani, eposcia ai Cotesto schema di legge concerne alcune condizioni, ministri del regno d'Italia, perchè gli procurassero i da apporre nell'interesse della tranquillità, acoloro che mezzi di poter campare la vita : ma sventuratamente furono amnistiati inSicilia, Con decreto prodittatoriale non èstato esaudito nella sua domanda. Esso è mode- del 17 ottobre 1 8 6 ^ ^ wmmiùh »X —' stissimo: si contenterebbe anche di essere un sotto-cuNello stato della sicurezza pubblica in quest'isola stode carcerario, od usciere nel tribunale del circondario essendo necessario che le misure che vanno ad essere installato nella sua patria. Ma avendo chiesto o l'uno o sanzionate siano poste al più.presto inattuazione, prel'altro impiego ai signori ministri, essi sono stati sordi, gherei la Camera che volesse ordinare che cotesto diseostinati ed irremovibili nel proposito di non sentire e gno di legge fosse inscritto in seguito a quelli che sono provvedere agli avanzati reclami. Ed è perciò che è fji§®§ffes stato costretto a far appello alla coscienza della CaPRESIDENTE. Se non c'è opposizione, s'intenderà demera, nella speranza che sarà presa in considerazione cretato d'urgenza il progetto di légge di cui ha presenla sua misera sorte. tato testé larelazione il deputato Pessina. Trovandosi il petente in estrema necessità, io doman- o (È.decretato d'urgenza.) , jie oioiorrirapo if> s-iara-BOd. derei alla benignità della Camera di volersi compiacere di ammettere l'urgenza di questa petizione, perchè sia subito discussa nei modi prescritti. SEGUITO XÌEI>IIA DISCUSSIONE DEI. DISEGNO DI (E decretata d'urgenza.) iffirrjjiàoo iRiakoOI ,G£i8 JLEGOE PER ^'ISTITUZIONE DI UNA CASSA DI ..JMB PEPPO, Lapetizione 8432 riflette le ferrovie la PRESTITI E DEPOSITI. . -TIT90OÌÌO¿FÌFLTS'iT .4ul?8 cui concessione si trova ora sotto l'esame di una ComJ>>0*XÒF)0 ,9JFÌOCFIOTJGIXLJ 0JU;IL.£P!9-4 missione della Camera. Io domando che q-uesta petizione óxhsbA .xchoiiieO .érnsifil .oiiBiisnx) .JS'ÌXG'SA .jsgns sia inviata alla Commissione incaricata di esaminare PRESIDENTE. Si ripiglia ladiscussione del disegno quella convenzione. rmjsoliirotr&rJaiàèitfi*fi& di legge per l'instituzione della Cassa di depositi e prePRESIDENTE. Essendo questa petizione relativa alla f$lmoO BÌ&OOÌJ ib- SÌ'ÌBM fiinfìB isofooiPi ^•IOO'ÌBWS concessione di ferrovie che si sta attualmente esamiI signori deputati ricordano che ieri si slava per metnando da una Commissione, òdi diritto cbe sia inviata tere ai voti la chiusura della discussione sull'articolo 1 alla Commissione stessa. quando venne rilevato che la Camera non era innuIl deputato Ricciardi ha facoltà di parlare. mero. RICCIARJ>X. Domandol'urgenza per la petizione 8431, Pongo dunque ai voti la chiusura. firmata da un certo numero di amanuensi del mandaCRISPS. Domando laparola contro la chiusura. CAMERADEI DEPUTATI —Discussióni - 3° Periodo 374 T s T — 2980 — CAMERA DEI DEPUTATI —-, SESSIONE DEL PHEssBENXE. Contro la chiusura si è già parlato. Ma non si è votato. P R E S I D E N T E . Parli pure.; C R I S P X . Ieri non si è votata la chiusura della discussione appunto perchè la Camera non era in numero. La quistione, a mio avviso, è della più grave importanza, e,siccome moltissimi dei nostri colleghi non erano presenti e non ascoltarono i discorsi pronunziati sulla materia, è bene che oggi si sentano per lo meno due oratori prò o contro, affinchè siano ripetute le ragioni venr 1 tilate dalle opposte parti. • --fri. I Chiudere la discussione prima che tutta la Camera fosse illuminata, varrebbe lo stesso che obbligarla a pronunziarsi senza cognizione di causa che è necessaria per tutti coloro che debbono dare il voto. Quindi vi prego di voler permettere ad un paio di oratori iscritti di prendere la parola sull'argomento in esame. CÀÌÌTELLASÌO. Domando la parola. P R E S I D E N T E . Ha laparola. r CASTEIÌKÌANO, Siccome ho presentato testé al banco del presidente una proposta, la quale sarebbe pregiudiciale alla discussione intera della legge, cx-edo che questa proposta dovrebbe prima di tutto essere messa ai CBISPI. grjo^gQj^ n n u f( - , f n 9 m i 3 3 ¿§ •] m m Qm Questa sua proposta dunque ella vorrebbe che fosse discussa e votata prima ancora che si : pàssi ai voti sull'articolo 1 ? CASTEEIÌAN©. Sarebbe un emendamento all'articolo primo ; prego il presidente di darne lettura. P R E S I D E N T E . Ne darò lettura: « Articolo unico. Saranno pubblicate in tutte le Provincie del regno la legge del 30 giugno 1857 che istituisce la Cassa dei depositi e prestiti nelle antiche Provincie, e la relativa legge 15 febbraio 1859, n° 3230, ed avranno provvisoriamente vigore insino a che, con apposita legge, sarà provveduto al definitivo ordinamento di siffatto ramo di pubblico servizio. » cASTELtANO. Signori, una discussione molto grave si è intavolata ieri in occasione di questa legge ; una quistione, cioè, che riguarda il sistema da preferire nel riordinamento dell'amministrazione in tutto il regno. Molto si è disputato sul sistema di accentramento o discentramento amministrativo, ma io per verità non metto in dubbio la soluzione di queste dispute, perchè sono eminentemente partigiano del sistema di discentramento. Cionondimeno trovo che, se si volesse impegnare una. simile disputa adesso nel senso di trovarle una soluzione definitiva, in occasione che si discute il presente progetto di legge, gravemente ne resterebbe compromessa, poiché, trattandosi in certo modo di dover provvedere alle circostanze speciali in cui versano attualmente molti dei nostri comuni e provincie, massime del mezzogiorno, ad onta della teorica del discenti-amento, ciò potrebbe suggerire l'adozione del presente progetto di legge nei termini in cui è stato formulato dalla Commissione ed accettato dal Ministero. , PRESIDENTE. Égli è per questo che, volendo ad ogni modo evitare che resti pregiudicato il sistema che preferisco, ho pre- 1861-62 sentato una proposta, la quale, nel mentre non impedisce più a lungo alle provincie ed ai comuni di godere di quei vantaggi che col progetto presentato alla nostra discussione si ò voluto loro procurare, nello stesso tempo è intesa a salvare la questione dell'ordinamento definitivo delle Casse di depositi e prestiti, in modo-che col rispetto del sistema discentralizzatore non si fallisca però alsuccennato scopo utilissimo che deve in esse necessariamente mantenersi. • 'Jiif.ilflO jfiE Su questo punto io mi permetto di presentare -due osservazioni alla Camera. La prima riguarda il modo con cui debbono essere condotti i nostri lavori, il quale quanto più sarà serio tanto più ci metterà in grado di giustificare la nostra condotta in faccia ai nostri elettori. Un progetto dal passato Ministero era stato presentato alla Camera; questo progetto veniva discusso negli uffici ; in essi venivano nominati i commissari, appunto perchè riferissero del progetto stesso alla Camera; ma invece i commissari, riuniti in Commissiono centrale, sostituivano all'antico progetto un novello, il quale è quello che oggi viene in discussione* Se la prima osservazione riguarda la forma, la seconda poi riflette al fondo della disputa, intorno a cui trovo un'obbiezione radicale, la quale mi fa propendei'e a presentare la mia proposta pregiudiciale ; ed è che, per quanto si voglia mettere in parallelo l'un progetto coll'altro, nè l'uno nè l'altro mi soddisfano ; il primo perchè sotto la sembianza di discentramento ne presenta tutti gli inconvenienti senza averne i vantaggi ; il secondo perchè troppo informato ad un principio che io ripudio, qual è quello dell'accentramento. Ciò posto, quante volte, senza pregiudicare i principii, voglia tenersi in quel conto che meritano le esigenze del momento, le quali spontaneamente e senza bisogno di molte parole si palesano nella posizione, dirò, eccezionale dei comuni e delle provincie che aspettano sussidi per menar innanzi i pubblici lavori, credo che la Camera, accettando la mia proposta, verrebbe a risolvere soddisfacentemente il problema, ed eviterebbe una prematura discussione. Intanto resterebbe innanzi a noi tutto l'agio possibile di portare la questione dell'ordinamento delle Casse sul terreno del discentramento, e di adottare con maturità di consiglio le provvidenze necessarie a metterlo di concerto con l'indole speciale della legge ; le quali provvidenze ora non potrebbero essere che improvvisate duranto la discussione della legge attuale, se la stessa dovesse continuare e compiersi come ha avuto cominciamento. Per questi motivi prego la Camera di voler accogliere la,.mia proposta. P R E S I D E N T E . Domando se questa proposta sia appoggiata. (E appoggiata.) 'ih'nVrtPP*^ La parola spetta al deputato Lazzaro. L A Z Z A R O . Io non so perchè l'onorevole Castellano abbia proposto oggi un emendamento che poteva proporre ieri, e così fare che la Camera non si fosse imp?- AQ OfS 2981 — TORNATA DEL 5 LUGLIO gnata in lina questione gravissima qual è la discussione presente. Al punto in cui siamo, io trovo che sarebbe poco conveniente che tutto sì riducesse a dire : mettiamo avanti un progetto provvisorio e sia nulla la discussione fatta fin qui. 10 credo che la Camera o non doveva entrare in ques t a discussione, se credeva non poter venire ad una decisione definitiva, ovvero, avendola intrapresa, deve • condurla a termine. Infatti sarebbe poco decoroso per essa, se, dopo lunga discussione* venisse con un provvisorio a mettere, diciamo così, una pietra sepolcrale sopra un principio già discusso per lungo tempo. " "' Venendo poi al mèrito della proposizione dell'onorevole Castellano, trovo che èssa non significa altro se non volere continuare, perdurare, ostinatamente persistere nell'attuazione di un principio che più volte da questo e da altri banchi è stato riprovato, il solito principio dell'estensióne, il solito principio delPannes^ p S e i 9 9 oaoiggixrifiioj in ijn|jji, < x g<5 un ; La nazione, secondo il nostro modo di vedere, non vuole nè l'accentramento, né le regioni; vuole la libertà delle provincie e dei comuni. Ebbene, signori, nella lègge che ci è proposta non ci sono che due sistemi logici : o vuol essere ritenuto il sistema dell'accentramento, ed allora, ben compreso, è un sistema che avrà i suoi inconvenienti, ma ha pure i suoi grandissimi Vantàggi; o voi non volete ammettere questo sistema, o voi non avete che quello della libertà provinciale. 10 domando se la discussione è matura da poter noi entrare in questa via, e da poter manifestare Veramente l'opinione della maggioranza di questa Camera al punto a cui trovasi condotta la quistione. * ' ^ j p z i . R o l ' Domando la parola, / ' \,. , *• 1/A F A R I N A . Io credo, o signori, che la proposta dell'onorevole Castellano ha questi grandissimi vantaggi : .prima di tutto di lasciare al Parlamento il tempo di studiare una quistione la quale viene improvvisa. M A S S A R I . Domando la parMà'. * ^ X.A F A R I N A . 11 progetto della Commissione non è stato discusso negli Uffici; può essere in certo modo il Ora dopo che la coscienza pubblica sente la necessità risultato dell'opinione degli uffici, ma innanzi alla Ca• d'altro principio, l'emendamento dell'onorevole Castelmera viene come un progettò completamente nuovo. lane, lo vorrebbe provvisoriamente mantenere in vigore A me pare che la Camera in una questione così graanche in altre materie. All'uopo ricordo le parole che ci diceva giorni fa l'o- ^v'éihente importante, perchè, o signori, le regionit%on vogliamo che entrino nò dalla grande, nè dalla piccola norevole Peruzzi : bisogna italianizzare assolutamente porta. (Oh! oh!) Signori, quando l'idea regionale fu l'iiiaministrazione. combattuta negli uffici dalla maggioranza della CaCol modo che ci propone l'onorevole Castellano noi mera... (Rumori — Interruzioni) e quando l'onorevole non italianizziamo assolutamente niente, ma bensì estenFenzi che m'interrompe credesse che non sia stata comdiamo nudamente e ciecamente leggi vecchie a Provinbattuta abbastanza, faccia una proposta esplicita . in cie nuove. proposito e vedrà da qual lato stia la maggioranza del Ora io dichiaro che questo sistema deve aver una Parlamento e del paese. volta termine. Bisogna che il Parlamento faccia leggi italiane, e si risolva una volta a stabilire che il princi- "' ' F E N Z I . Domando la parola. ('Rumori) IIA F A R I N A . Quest'opinione della minoranza la vepio d'unificazione sia fondato sul principio unitario itadiamo affacciarsi in tutte le lèggi che si presentano. liano, e non su quello dell'annessione. Ora, l'aver fatto finire le luogotenenze, l'aver impeQuindi io, con tutte le mie forze, sia per la convedita la formazione delle regioni, è ritornare per vie. innienza della Camera riguardo alla discussione che ha \ e (5(1x1 S ÌX9V <B?800 0*/'ì lì Lia ilì. 013 fli&ju 5 JjJj rJì'ÌOiii ¡i\J & { 0 ¡l. dirette al sistema regionale... (No! no! — Rumori) NI*co. Domando la parola. "già avuto luogo, sia perchè io trovo che in materia di IIA F A R I N A . . . e ritornarvi per t u t t e le vie... , principii bisogna decidere una volta o per l'accentra: ccl altri. Alla questione! mento o per lo scentramento, sia ancora per gl'incon11 A F A R I N A . Io sono perfettamente nella questione, veniènti' che potrebbe portare la proposizione d'una quando dico che gli emendamenti che sorgevano ieri ci ' legge provvisoria sopra questa materia, prego la Caportano in un ordine di cose in cui io sono convinto che mera a voler rigettare l'emendamento dell'onorevole la maggioranza della Camera non vuol entrare. "Castellano. P R E S I D K I Ì T E . Il deputato La Farina ha facoltà di Io dico che in una questione così importante, la quale filare. * r •• V ?" r i. V* si riattacca, non ad una materia speciale, quale si è """ ' I / A ' F A R I N A . Io appoggio la proposta dell'onorevole quella della Cassa dei depositi e prestiti, ma a t u t t a Castellano. l'amministrazione, vuol essere meglio considerata e M O S C A . Domando la parola. studiata. E la proposta dell'onorevole Castellano non 11 A F A R I N A . Appoggio questa proposta, perchè effetpregiudica la questione:; lascia libero alla Camera di tivamente ieri mi pare che la discussione si sia volta in potere studiare quel sistema che crederà migliore. un campo, ed abbia presa un'estensione che veramente E O M A N O « I U S K J P F E . Domando la parola. nessuno di noi avrebbe prima immaginalo. | IÌA F A R I N A . In quanto poi alla ripugnanza dell'onoQra vediamo che sono francamente in presenza due revole Lazzaro ad accettare anche prOvvisoriaìnente una sistemi (ed io comincio col dire che non appartengo a legge la quale ha fatto buonissime prove nelle antiche "iiessUno di questi due sistemi), il sistema dell'accentraProvincie, perchè bisogna f a r leggi italiane, dirò t>Ìie mento ed il sistema regionale. SESSIONE DEL 1 8 8 1 - 6 2 noi t u t t i vogliamo le ggi ita lia ne , ma non credo che que lla lègge de lla quale s i pa r la sia ve nuta dalla Turchia o da ll'Aus tr a lia ; essa pure è una legge ita lia na , e ehe ha fa tto buona pr ova. Io che non ho la for tuna di èssere nato in queste provinole , accetto p iù volontie r i le le ggi che hanno fatto buona prova qui, anziché que lle improvvis ate che potre bbe ro rieseire cattive , e che quind i sarebbero d i danno a t u t t a l' It a lia . T ra una le gge che abbia il gr a n tor to di avere un'or igine piemonte s e , ma che sia buona , ed una legge che abbia un'or igine ita lia na , ina ehe non abbia ancor fa tto di sè buona prova, io do la preferenza a lla pr ima . Pre go quindi la Càme ra di accettare la proposta dell'onore vole Cas te llano, là quale non pre giudica nulla , non dà luogo a nessun precedente, e lascia libe rtà intie ra d'opinione s ulle proposte a fars i. Con questo mezzo s olame nte noi potre mo avere una legge che corrisponda ai bis ogni del paese. 11 de putato De Cesare ha facoltà di ,p?JÉl?aie.B*i0 . toirÀ'ó .oilop >x Bq stjLh m o t o ^i/ a i oìlbi» i>e c e s a s s i. L'onore vole La Fa r ina ha detto che la qUos' ione de ll'is tituzione delle Casse dei pre s titi ha pres e ntato delle fasi improve dute . Le stesse r agioni intendeva far vale re la Commissione dei bilancio provvis orio' il 29 giugno; essa diceva che la que s tiono aveva pres e ntato una nuova fase , e l'onorevole La Fa r ina si volse a lla Commissione e disse che que lle fasi erano na tur a li e eh© pote vano accadere sempre in tutte le le ggi. . Ora non so capire come l'onore vole La F a r ina ne ghi adesso ai suoi avversari que llo clic l'a ltr o giorno amme tte va per sè e. pe i s uoi amici politaci, e ne l sènso più aJÉipixì. iase/ieini'ig èifiìaiftpoa i.b cb.ii/;o- ioi> • ¿ii'i&M&raQ i» La proposta de ll'onorévole Castellano io non so quale s ignificato pratico possa avere ne ll'inte re sse nazionale e de lla stessa questione che ora- 'ci a gita . L'onore vole Cas te llano vuoi mantenere il vecchio e non vuole ordinare de finitivame nte il nuovo, cosicché la que s tione antica rimane ; ne lla s ua antica posiziono, e la que s tiona presente non riceve alcuna s oluzione . Laonde io non capisco qua li ragioni abbia l'onorevole Caste llano a de viare la que stione , invece io credo che que s ta debba- s cioglie rs i, e sciogliersi ne ll'inte re s s e di un gr an principio. Bis ogna oramai che la politica dedrassQibimento.- .eessì,/intendo• déll'asserbimèà'fco- ris pe tto alle que s tioni; eeónomicho, perciocché in quanto alla que s tione de ll'unità politica sfacciamo pure che intierame nte si dis trugga ogni elemento che possa contras tare al pr incipio Unitario ; ,.ma. ne lla questione Economica, o s ignori, io ..non- crédo che.le a ttr ibuzioni del Governo ce ntralo debbano oltrepassare la sfera de ll'azione che compete ad ogni comune , ad ogni pr ovincia, ad ogni regione,r secondo la espressione de ll'onore vole La Far ina ., Io non amme tto questa parola ne lla presente ques tione , perchè in fa tto di proposte; di pubblica u t ilit à, in fa tto di le ggi economiche non possono s icurame nte nascondersi s otto a ltr a forma fa tti od e le me nti di regione. Gli interessi economici sono speciali pe r ciascuna pr ovinc ia ; essi riguardano g li interessi mate r iali di cias cuna società collocata sopra un te rre no il quale produce .più o meno de gli a ltr i, ovvero in condizioni industriali- diverse. La questione economica r iguar da eziandio g li us i, i cos tumi, i me zzi di coltura e di is tr uzione pubblic a ; anzi è sotto questo as pe tto che p iù si manife s ta. " ' „oni.RÌpsiìOiCrio Ma Finché non s aranno pare ggiati i pr imitivi e le me nti che figliano la questione economica, non è possibile pare ggiare le medesime condizioni economiche e morali di una provincia alle a ltr e . Arre s tiamoci, o s ignori, su questo tris te pe ndio dell'as s orbime nto. Il Gove rno oggi assorbe t ut t o per formare un vero mostro oraziano. Pe rme tte te mi che lq dica a i minis t r i: voi pigliate le is tituzioni di t u t t i i paesi, le qua li hanno una origine , una s toria, una tradizione e una fis ionomia pr opr ia , che non s i può confondere con le altr e , e tutte qui agglome randole sopra un breve spazio di suolo non fate che il vero mos tro oraziano, il quale , a fur ia di e le me nti dive rs i, si guas te rà, si rovine rà da se stesso senza portare alcun migliorame nto alle altre pa r ti aggre gate a , questo gr a n corpo s ociale . ' ^ ,, >/gj In vis ta di queste cons ide razioni, io propongo che la Camera re s pinga la mozione dell'onorevole Cas te llano, inquantochè e lla non ha nessun r is ultato piratico, tr anne que llo di mante ne re il vecchio e non assestare nulla dibuono in quanto al nuovo. p b e s io b h t s ì' . Il de putato Ma nc ini ha la par ola. ' '- ma nc ini. Io non l'ho chie s ta. . . e»s£esis>ente. Qualcuno l'ave va chiesta dalla pa r te de lla Camera ove siede il de putato Mancini, e mi fu dai segretari indicato che il chiedente era appunto l'ouorc; ; vole Mancini. , {.r ^¿a oba fiddii iiows/ Voei. È il de putato Mosca. . — : rsaEsunsKT ®., No , pr ima del de putato Mosca vi ò il de putato Allie vi, poi Mosca, poi Lazzaro, ed altr i.. Pre go di nuovo i s ignori de puta ti, quando chie dono ; la parola, di farlo ad alta voce, acciocché i s ignori segre tari possano prenderne nota e s atta. Il de putato Allie vi ha.facoltà eli par lar e . ÀI.ÌIE VI. L'onorevole, La Fa r ina ha portato la questione sopra un campo ne l qua le as s olutame nte io non mi sarei ie ri as pe ttato che la medesima dovesse portars i.. Io stesso dis s i ie r i che in questa legge si. agitava u n gr an pr incipio, il principio del dis ce ntrame nto. Ora: ì.q questo principio mi pare che t ut t i noi fossimo concordi. La questione per me è t ut t a pr a tic a , è una questione di esperienza e di ordiname nto pos itivo. Si t r a t t a di trovare u n tale organis mo, pe l quale si r aggiungano i benefizi che il signor minis tro delle finanze vole va conseguire còlt'uhità de ll'is tituzione delle Casse dei depos iti e pre s titi, e ne llo stesso te mpo si e vitino gli inconve nie nti che trarre bbe con sè una soverchia centrajlizìàzionè^ • .r . • ,' ,,• | • n r o a o s ' ó h dis ia iac Io ave va ie ri chiesto la parola, e di poi ho anche parlato contro là chius ura, perchè m i lus ingava- di persuadere alla Came ra come il r aggiungime nto di queste TORNATA DEL 5 LUGLIO Condizioni non fosse per avventura tanto difficile come di vista molto elevato, avendo in monto di dar soddia prima vista potesse credersi. sfazione alle legittime esigenze dei diversi paesi di cui si compone il regno, e di procurare il mezzo più facile, Io sono convinto eli e nell'attuale progetto di legge, più economico e più razionale di dar soddisfazione ai colla modificazione di alcuni articoli, lasciando intatte loro interessi. Io non aveva altro in vista. lo nonne fondamentali, lasciando anche lo spirito della istituzione, si potrebbero raggiungere i vantaggi che Aggiungerò che quando l'onorevole La Farina dice noi ci prefiggiamo. che queste leggi, le quali han fatto buona prova in f Piemonte, non debbono essere con leggerezza rifatte, - Ìo quindi non accetto la mozione dell'onorevole Cadice una grande verità che non aveva bisogno d'essere stellano, in quanto che essa ha per intendimento di ricordata nè al Governo, nè al Parlamento ; non al Godare alla questione presente delle proporzioni che non verno il quale ha fatto larghissimo uso di questo prinle convengono; io non l'accetto per la stessa ragione cipio, non al Parlamento che, quando si trattò d'accetappunto per cui ieri ho combattuto l'articolo 1, cioè tare delle leggi le quali avevano un'impronta di unifiperchè io credo che con poche parole, ma sostanziali ricazione, non fece loro mal viso per ciò solo che fossero forme, le quali tuttavia non pregiudichino allo spirito leggi antiche piemontesi, anzi il Parlamento ha spinto dell'istituzione, si può giungere a conseguire tutti i betant'oltre il suo amore d'unificazione che ha accordato nefizi che ci aspettiamo dalle Casse dei depositi e prela preferenza a queste leggi piemontesi anche quando stiti ; ed è appunto per ciò che io desidero che prima di il loro merito comparativo, riguardo ad altre leggi che applicare la leggo già in vigore nelle antiche provincia erano in vigore in altre parti dello Stato, era molto, si esamini se realmente vi siano tutte quelle difficoltà nrl r n r f i ' i &J fnro-73.'?oco''J'«5(»A8aa. a « di soluzione che la discussione di ieri può avere fatte Del resto qui non si tratta di rifiutare le leggi che • pensare nella mente di molti. erano in vigore nelle antiche provili eie dello Stato. • Se; la Camera respinge la mozione Castellano e tutAnzi tutti gli oratori.i quali hanno preso parte a questa tavia non credesse di avventurarsi più oltre sul terreno ; discussione hanno anche manifestato la loro positiva di questa, discussione, io proporrei che la Commissione, risoluzione di voler attivata in tutto il regno l'istituzione in concorso del Ministero e di quelli i quali credono che della Cassa di depositi e prestiti, e informandola a quei Con alcuni emendamenti si possa ordinare meglio la principi! che la governarono nelle antiche provincia logge e posarla' sopra le sue vere basi, crederei che, sosino a questi tempi e che hanno fatto cosi buona prova. spendendo ora la discussione, si torni ad esaminare l'argomento allo studio di questa soluzione che tutti deLa questione adunque non è di rigettare la legge, sideriamo. Perchè vorremmo noi omettere alcuna cura ma di accettarla, esplicandola razionalmente e nel modo por dare al paese una legge la più consona ai suoi intedi estenderla cercando di soddisfare gl'interessi locali rèssi ? Io non vedo perchè, arrivati così vicini allo scopo, legittimi che meritano di essere soddisfatti. Quindi, se Vorremmo tutto ad un tratto rompere il filo dei nostri la Camera vuole accettare la questione vera pregiudilavori, abbandonare completamente un progetto che fu ciale che è stata proposta dall'onorevole Allievi, credo più volto studiato, della cui riforma si è fatto sentire il che farà opera di buon senno; diversamente io credo desiderio sino dal 1859, la cui ritorni a è stata più volte che la proposta del deputato Castellano non è altro che studiata dal Consiglio di Stato ; io non vedo perchè, riun emendamento, il quale potrà essere da lui anche peto, noi vorremmo rinunciare al conseguimento di uno più ampiamente svolto e da altri combattuto, ma che scopo cosi benefico quando forse siamo tanto vicini alla rientra necessariamente nella discussione di questo ar-i. » i ** • . ° ticolo primo. ineta. . f e j ^ o .fiivu' ^ ffjB23®s?>i3isTE. Avverto che il presidente ha messo in m o s c a . L'onorevole Allievi ha adesso proposta una discussione l'articolo del deputato Castellano non già vera questione pregiudiziale, perchè, so io non m'income eccezione pregiudiziale, ma appunto come emenganno, il valore di questo vocabolo pregiudiziale non è damento, ed anzi colla dichiarazione che quell'articolo quello che tende a sostituire un progetto di legge ad verrebbe ad essere sostituito a tutto il complesso della un altro, conio è la proposta dell'onorevole Castellano, n^o ^gmjeib h eiaemma è implicitamente quello di sospendere la discussione, 'Pé&feìsiinoo r&Qqedotóeinneif Il ministro dei lavori pubblici ha la parola. e la votazione in considerazione di altre pratiche che si ©e^kettìs, ministro per i lavori pubblici. Bisogna che créde possano contribuire a dare alla legge un migliore la Camera mi permetta,ancora alcune osservazioni sulla indirizzo e fermezza maggiore.1 questione che si è agitata ieri. Io ho presa la parola per liberarmi da un'accusa mossa in campo dall'onorevole La Farina, il quale ha Si è parlato molto di centralizzazione e di discentratrovato modo di screditare il mio emendamento insimento. Mi permettano coloro che hanno fondato il loro nuando il sospetto di regionalismo. Io debbo protestare ragionamento sopra questa idea che io dica loro la mia che, mentre sono l'autore dell'emendamento, non sono joft^ggjE^.,. • '• 'o/:os3o q iiou dibiiixonoos igB9^ mai stato nè sono regionalista, quindi per quanto ini Io credo che ci sia stata veramente una confusione di riguarda 1' accusa manca assolutamente di qualsiasi, idee nell'uso di quelle parole. e£ ;H8C fondamento; i «. ' Qui. non è questione di centralizzazione .o di discentramento: è questione di unificazione, o signori. Il Mii o non guardo la presente questione" che da un punto CAMERA DEI DEPUTATI — nisforo sostiene il suo progetto perchè crede che le f u n zioni esercitate dalla Cassa per la sua natura siano tali 'che non possano essere disimpegnate che dal potere cent r a l e , come dimostrerò in seguito. Questo è il mìo concetto, che a questo punto la questione di centralizzazione non ha più nulla che fare : e De volete "una prova? In che modo coloro che vogliono il dtsccD.fcràmento, ma non vogliono le regioni, in che modo io intendono ? Nel senso di togliere al potere centrale, t u t t a quella ingerenza, t u t t e quelle attribuzioni che, si possono delegare ed esercitare da poteri minori. Venendo al caso concreto, noi crediamo che si possano Senza danno dell'unità e della buona amministrazione f a r esercitare dalle autorità, o meglio ancora dalle rappresentanze provinciali o locali alcune attribuzioni che "saettano al Governo centrale. In questo caso per far prevalere l'idea del discentramento siamo d'accordo nel sollevare da questi fastidi il potere centrale, e darò quésti incàrichi ai poteri provinciali. Ma ò forse qui il caso, o signori? Per nulla. C!ol tempo io credo (dico un'opinione personale, di oui Sion è responsabile il Ministero) che, prevalendo l'idea del discentramento, riassodandosi "un po' più il nostro assetto amministrativo, molte delle funzioni anche relative alla Cassa che si esercitano dalle Commissioni permanenti che adesso si mettono in diverse parti d'I. .talia, anche molte di quelle funzioni che si esercitano i n quanto ai depositi, alla loro custodiaj^-^cmtssione delle cartelle che ne attestano il credito, potranno bellissimo'essere esercitate presso le autorità o governative o elettive nelle rispettive pvovincie. Ma adesso, dico il vero, .senza gravi inconvenienti non credo che si. potrebbe andare fino a questa misura. Dunqno non credo che qui si t r a t t i della questione di centralità o di discentralizzazione ; si t r a t t a di esaminare se le funzioni esercitate dalla Cassa dei depositi siano tali da doversi esercitare dal potere centrale. Qui sta tutto il nodo «della questióne; perchè nessuno, o signori, vorrà sicuramente sostenere, per amore di discentramento, che si debba disccntrare Tarmata, la marina, le finanze, l'amministrazione della giustizia, e che so io. c m s p i . La giustizia è discentrata. nEPRETis, ministro per i lavori pubblici. Domando perdóno. Dipende sèmpre però dal Ministero della giustizia. È lui che né ha l'indirizzo superiore. L'amminià s t a z i o n e della giustizia poi di sua natura ha da essere divisa in varie parti, ma il debito pubblico, può l'ono' révole Crispi disccntrarlo ? Ora io ¿redo di poter dimos t r a r e che questa non ò che una parte del debito dello Stato sotto forma speciale. Su questo non havvi il più piccolo dùbbio; e sfido a trovarmi un esempio di una Cassa di depositi avente lé funzioni di quella che si t r a t t a ora d'istituire, la quale non sia considerata come una parte del debito pubblico dello Stato. Qui dunque non si t r a t t a nè di centralizzazione, nè di assorbimento. Se c'è una materia nella quale la centralizzazione ha meno che fare, è appunto quella che si riferisce all'amniinistrazione della Cassa dei depositi e prestiti. SESSIONE DEL 1861-62 Del resto l'onorevole Allievi diceva egregiamente elio questa ò una questione t u t t a pratica, e che non si può se non praticamente risolvere. Sono perfettamente di accordo in questa parte coll'onorevole Allievi,, e se avessimo lungo tempo avanti a noi, se potessimo faro una discussione seria e completa, che non si può farp, permetta la Camera che lo dica, se non nell'intima e prolungata discussione della Commissione; se. non avessimo, dico, il tempo che stringe ed il bisogno uggente di pubblicare questa legge, io ho pienissima fiducia che dalla discussione non potrebbe che sortire ribattezzato il sistema unificatore, non centralizzatore, adottato dal Governo. .r 3 . r . ¿{fon .j&jt ^¿ziiih siio oìboì cbispi. Domando la parola. w o n oiiiaoiarat i>epbexis, ministro per i lavori pubblici. Per darò tuttavia un'idea dell'organismo di questa Cassa, e credendo che il conoscere il modo, con cui la Cassa f u n ziona gioverà a dissipare alcuni dubbi che possono essere nell'animo dei deputati che noi vogliamo il discen«tramento, esaminiamo brevemente in che modo funziona M M Ì f e i H é&i ixiq oiia fon pjasaunJnooaii» h .alfivinpa La Cassa fa due operazioni: depositi e prestiti. Quanto ai depositi, per le disposizioni delle leggi, sappiamo che si fanno ovunque; la Cassa è obbligata a riceverli, ed ognuno è ammesso a farne. ^ ¿ « r ; B oniòiv ssm i>e cesare. Domando la parola./' liiil5 f) I<! 'Ifl'^'vr.W i 0ri'.'SITr 9 19 3BUÌ1WÌ UXlUcSUU HiU leAssuuj depbetis, ministro per i lavori pubblici. Questi depositi entrano nel giro delPamministraùone del Tesoro; naturalmente sono notati a credito della Cassa dei depositi, la quale a sua volta rilascia una cartella ai deponenti : per avvicinare quest'operazione ai deponenti dappertutto dove havvi una direzione del debito pubblico, di cui quest'amministrazione non è che un ramo, ivi può anche spedirsi la cartella di deposito; per modo che t u t t i i vantaggi che praticamente si possono conseguire nell'avere la quitanza, direi cosi, definitiva più vicina al deponente, tutti questi vantaggi sono assicur a t i anche dal progetto ministeriale. • gnoijgaop • Così il deposito dei titoli: i titoli sono un deposito utile alla Cassa, che non paga interesse e potrebbero benissimo custodirsi anche presso le tesorerie provinciali, ma per maggior garanzia, perchè l'amministrar ziòne sia meglio ordinata, e per dare al pubblico t u t t e le possibili malleverie, questo deposito di titoli sarà custodito dalle direzioni del debito pubblico che sono sparse in varie parti dello Stato, o che nello stesso modo in cui funzionano per le rendite dello Stato funzioneranno per le Casse dei depositi., ^ , ^ j Queste disposizioni mi paiouo le più ovvie, le più semplici, le più armoniche colla disciplina attualmente in vigore, e colle norme di animi Distrazione adottate nello Stato. Veniamo agli imprestiti : non vi ha nulla di più semplice, poiché sono limitate le persone e gli scopi di questi imprestiti. Non vi sono che i comuni, le provincie e le opere pie che hanno diritto agli imprestiti della Cassa e per gli scopi determinati dàlia legge. 2985 — TORNATA DEL 5 LUGLIO I corpi morali fanno delle deliberazioni, queste deliberazioni ricevono la sanzione stabilita dalla legge, poi devono essere trasmesse all'amministrazione centrale, la quale, misurando t u t t e le domande, confrontandole coi fondi disponibili, ne decreta la concessione avuto riguardo al merito delle dimande, e sopra nonne staOra questa distribuzione non può farsi che in u n centro comune; il farlo altrove non lo si potrebbe senza produrre un disordine nell'amministrazione, senza dimenticare t u t t e le norme di una buona amministrazione. Ma quanto a coloro che domandano imprestiti, riesce forse di danno l'avere l'amministrazióne riunita piuttosto che divisa? Per nulla, signori; chi domanda u n imprestito non si muove dal posto; un comune, una provincia, quando ha fatta la sua deliberazione, la trasmette nelle vie regolari stabilite dalla legge; se vìène accordato l'imprestito, non c'ò bisogno di alcun altro atto o controllo, il pagamento si i'a dalla rispettiva tesoreria di circondario, per modo che, siccome in questa parte t u t t e le funzioni si fanno sul luogo, ciò equivale al discenti-amento nel suo più lato significato. Essendo le cose in questi termini, a che cosa servirebbe, o signori, la divisione della Cassa in più sedi ? Tale divisione noli può avere che l'utilità di stabilire più vicino ai luoghi d'onde partono le domande, dei consessi che possono conoscerle meglio i bisogni ai quali devesi provvedere coll'im prestito. Ora a questo si provvede con quella Commissione permanente stabilita presso ciascuna direzione del debito pubblico nelle varie parti dello Stato; in questa parte, mi permettano gli onorevoli contraddittori, ed il progetto del Ministero, ed il progetto dell'onorevole Baàtogi, e qualsivoglia altro progetto potesse venire adottato, io credo non potrebbe essere nò più semplice, nò migliore di questo. Consistendo, come ho detto, in questa semplice operazione tutto il meccanismo della Cassa, esaminiamo la questiono se possano tuttavia ripartirsi le operazioni della Cassa nelle diverse sue sedi, se cioè gli enti che entrano e formano oggetto dell'amministrazione della Cassa siano di tal natura da potersi amministrare altrove che nella sede dell'amministrazione centrale dello Qual è lo scopo primièro della Cassa, dalla sua origine la più antica sino a noi? Quello di trovare un asilo pei capitali la cui proprietà sia giuridicamente contestata. La legge ordina il deposito di questi capitali, ma lo Stato ne risponde e ne diventa debitore. Posteriormente, con una innovazione utilissima e col mezzo appunto della Cassa di deposito, si rese migliore la condizione dei capitali giuridicamente contestati, corrispondendo un qualche interesse. Ora di questa sorte di capitali che entrano a formar parto degl'introiti della Cassa, questi capitali pei quali lo Stato non è solamente mallevadore o fideiussore, ma è debitore principale, lo S t a t o può spogliarsi del diritto di sopravvegliare al loro impiego, alla loro amministrazione? No, signori, questa è una funzione che essenzialmente appartiene al Governo." v ^ f r & _ lQ iuò*» Come ho detto, questi valori di cui lo Stato risponda in faccia agii aventi diritto costituiscono una nuova specie di debito pubblico dello Stato; e, o signori, spezzate pure fin che volete in frazioni amministrative il paese, non riescirete a spezzare nò il debito, nò i l . o r dito pubblico dello Stato; questo devo sempre rimaner uno. \ Vf.it 'rrnhfi^iffr of O&Oitt Perciò il Governo lip, non solamente il diritto, ma il dovere di ingerirsi e di pretendere di potersi ingerire solo nell'amministrazione di questi valori. { . ? Altra sorgente di risorsa per la Cassa sono le malleverie dei contabili e di coloro che contraggono impegni collo Stato. A che servono le malleverìe? Servono ad assicurare l'adempimento degli obblighi assunti colto ornila piLffll-i W i b lb sebnwdsvem Ma credete, o signori, che mentre questi capiteli servono di garanzia a chi tiene e maneggia denari dellp Stato, o alle stipulazioni f a t t e col Governo centrale, . . . possa lo Stato abbandonarne l'amministrazione ai centri minori, ai subcentri, come si chiamarono, oppure a i Consigli provinciali, alle deputazioni provinciali? Ma non lo può, o signori. Questi valori.rappresentano impegni che si legano oogl'interessi generali dello Stato, ed il potere centrale ò il solo competente all'amministrazione ed alla vigilanza sovr'essi, poiché deve r i spondere in nome dello Stato della conservazione di questi valori medesimi. Una voce a sinistra. E le surrogazioni militari? dgpbetis, ministro per i lavori pubblici. Verrò anche a queste ; una, cosa per volta. V, QtMinto alle surrogazioni militari, vedano in che condizioni sono ì surrogati militari. * La legga determina il prezzo delle surrogazioni militari; obbliga il surrogante a depositare quella somma nella Cassa di depositi ; la cartella passa presso l'amministraarone del reggimento, e gì' interessi del deposito sono sborsati direttamente agi' interessati, come a u mento di paga, dall'amministrazione della guerra.. . Ora io domanderò se l'onorevole mio collega ministro della guerra consentirebbe ad aver a fare, pei fondi che costituiscono la dotazione dell'armata e colle molta a m ministrazioni autonome che si vorrebbero stabilire, colle amministrazioni dei subcentri, con amministrazioni che non fossero sottopóste direttamente all'azione del potere centrale dello Stato. , r r -, „ • , - • -r ''<190 li filli (JJTBq Ql.iBV.lIi eSIVib Io credo che ricuserebbe, e che uno dei primi a t t i a cui sarebbe tenuto dal suo dovere di tutelare g l ' i n t e ressi dell'armata, sarebbe, quando non si adottasse il sistema proposto dal Governo e dalla Commissione, quello di presentare iinmadiatamente u n a legge p e r fondare una Cassa nella q-jale fossero impiegati i denari! che servono alla dotazione dell'armata, e massime i denari che servono alle s u r r o g a z i o n i militari. . .... .. . ' - ' '" :. •• fc llJ <3H A»Jc-ib i'J li yj® ) Del resto, 0 signori, il soldato, il quale ha questo .eredito verso lo Stato perceve un interosse moderatissimo, perceve il 4 per cento, quando gl' impieghi del denaro CAMEHA DEI DEPUTATI 2986 — sono ad un saggio molto maggiore. Egli quindi debbe avere alméno l a sicurezza del suo credito.:: K lo Stato che è debitore verso il soldato, è il Governo centrale elio deve risponderne, elio ha dovere di vegliare .all'impiego: di' questi t'ondi. • • • -• i "Voieie voi am metèore : il priucipioI che " poteri secondari, eli e un Sub-Cèntro, che i Consigli provinciàli, òhedei corpi anche diversi dallo Stato ed aventi uná - jtóo« p i i a èsisfenza ^e^á&O-avéi^l^MnSiüifti'á^iQne-'ái'qaefeti fondi? Ma questo sarebbe, aséùrio. -Chi- 'andasse' a pro-' porre in Francia di: affidare addata ministrai ioni ciré non sia quella dello ' Stato quanto cosiiluisCe il cospicuo fondo délla dotazione dèli' armata, permettetemi di: dirlo, quegli farebbe ridere, tanto è cosa inconcepibile. Così dicasi dei fóndi -• dell'amministrazione militare. I r ^ g i & é ì i t i dépòSilS^o'l^eftedenMa- temporanea dei loro fondi nella Cassa dei depositi. Ora vorreste voi ohe'4h ministro della guerra córisèntis§è- quésto deposito1 a Casse che non siano sotto la di retta azione del Governo?Per me credo che questi argomenti siano di Una certa importanza. i - Q u i sDtrattá¿di funzioni che per là loro natura sdnóriservate essenzialmente allo ; Stato, che costitxuscoiio: una épeáio particolare di debito pubblicò; e del debito pubblico deve rispondere solo l'àfiiininistrazione centrale.- lì debito pubblico, cóme dissi, non si può 'speziare in più parti, cóme non gì l'eslsteiìza o l'unità dolio Stato. •• Farò ancora due riflessioni. Naturalmente se si dividesse l'amministrazione della! Cassa dei depositi e dei prestiti, crescono le spese. Óra le spese di quest'amministrazione si mantengono miracolosamente miti. Io incito "gli onorevoli deputati tutti ad esaminare i rendiconti della Cassa ed a ' v e d e r e "in quali p r o p o r z i o n i e come prontamente abbia potuto coistituirsi un cospicuo fondo; di' risèrva. Ora, : facendo varie amministrazioni, oltre che sarà molto difficile (come ho dimostrato ieri) che lo possiate fare abili, sicure, come merita il difficile e geloso incarico che volete loro affidare ; r oltre a questo, esse Saranno immancabilmente più costóse. Ma-qui vi è implicata una questione di alta amministrazione. Che Vuol dire un aumento nelle spese di amministrazione, trattandosi della Cassa dei depositi è prestiti? Vuoldiré u n a delle due cose seguenti: o una diminuzióne nell'interesse che corrispondete ai deponenti, ad interessi tutelati dallo Stato, cioò alle persone che sono costrette dalla legge a fare il deposito in quella maniera e ad accontentarsi di un più che modesto interesse ; ed io veramente non ho il coraggio di andare a togliere ancora qualche cosa del 4 pei* cento che si dà al soldato ; oppure far pagare qualche cosa di più a chi? Ài comuni, alle Provincie, alle opere pie. E cosa vuol dire far pagare di più d'interesse? Vuol dire creare una difficoltà maggiore a sóddisfafè á quei bisógni a cui precisamente dovrebbe provvedére Ía Cassa. • • ••>Signori, anche questo a me pare un argomento di una ^erta importanza, tanto più se riflettete olio avete una — SESSIONE DEL 1861-62 amministrazione già ordinata, poco costosa, la quale può adempiere egregiamente ai bisogni:della Gassai» Io per me dichiaro che sono disposto ad accettare la propostaideWonorèsiole Castellano inquantochò mi dà mezzo di far funzionare la Cassa, ma se ad alcuno paresse che questa ^{Ministero: accetterebbe quella ideila Commissione, e non altra. JsHta H:g-s eÌBb Con un altro progetto il Ministero non ha la persuasione che la Cassa possa iunzionara lodevolmente, anzi crede che sarebbe guasta Ira breve ^amministrazióne,:® che. non ci sarebbe modo di procedere regolar»ente. Ora in che posizionerei. troviamo: hai?: i'MkvpósMóne diJdover.: provvedere ::;urgentemehte,vifnmediatamente,i perchè la Cassa po.Jsa tutto il: re.giro. Ilavvi iina grande quantità di comuni, v i g o n o pàieKtìhie :pravihèije;ehàhai|xio^ Wsogno^éltrenso^di^jUÉesto aiuto della Cassa, hanno bisogno di poter fare^mpre»stili, e la Cassa li a mezzi da concèdèrli:- questi imprestiti; ma per ordinare il.servizio d41a*0asàavim s tutteul regno, perchè cominci: il meccanismo della Cassa a funzionare in tutte le parti dello Stato, non .crediate e t e sia còsa tantofafiiev G' è da fare il regolamento d'amministrazione, ci sono da impiantare questo Commissioni pressoio diverse direzioni del creditoì pubblico, o' è da provvedere perchè questo nuovo servizio possa faasi presso le;:vaàq ^direzioni^generali- ; 'dek debito pubblico, ed intanto il bisogno stringe; e^ è u n a questione politica, della più alta imporianza che soffre pelritardo; bisogna dare i mezzi per faro questo opere pubbliche, se: no, la Cosa: pubblica:: può correre:pericoli gravi. Io quindi, o signori, vi prego a b e n ponderare questa ultima considerazione, è quand' anche, i come ho dotto ieri dovessimo lasciar passare q u a M e ^ ^ a i d t M e É o i p e r « £etóOf dovessinio-per:una volta commettere un peccato di centrali/.zazione. ma, in nome di Dio, ne faremo la penitenza in seguito, ci pentirem o, correggerem o l'errore, ma intanto faccia la Camera di dar modo a l CroveiMO1 perchè ; ^ues|:a istituzióne, che, torno à i-ipeterlo, ò una delle p i ù importanti e delle piti benefiche, possa funzionare in tutte le Provincie del regno. pkksisì2ìktì;. I1 deputato Lazzaro ha facoltà di par* laia^i roiggfitofiv ¿esiiea noa ia'i&xloiq mooiiM ósq eria il-rnio turno al deputato Crispi. e C h i e d o di parlare per una mozione d'ordiiCff|ìiii ¡fìssa iaSéflaci ih aidnivQ'iq o'ììÌb lì) iiioisaloqoq si p r k s i d k x t k . Per una mozione d'ordine ha la parola il deputato Allievi. ' . * .9A-pc»ii%a[8 È stata messa innanzi poco fa u n a ques stione pregiudiziale, o almeno un emendamento progiudizial© fdall'i®orevole Castellano ; è stata messa innanzi da ine una proposta*, parecchi oratori hanno domandato la parola sulla proposta Gastellano e sulla mia; invece l'onorevole ministro è rientrato nell'argomento. Se la Camera non intende di tener conto alcuno della moziono Castellano uè della mia, io domanderei che fosse restituito il turno agli oratori iscritti fin da ieri sull'argomento, Efp SuO fìvijlSYVji id -esosi ilauo si Jiiolakocralb etìls noo hisbioooM ©fidali TORNATA MASSARI. DEL 5 Domando la parola sulla questione pre- giudiziale. Io eredo che la proposta fatta dall'onorevole Castellano sia una proposta assolutamente nuova, e che quindi a tenore del nostro regolamento prima di essere sottoposta a pubblica discussione essa debba essere rimandata agli uffizi. Io non la posso considerare altrimenti: altera completamente tutta l'economia della legge, e le sostituisce una legge nuova, la quale, non credo di offendere nessuno, è da parecchi di noi ignorata. Per conseguenza la nostra decisione sarebbe resa assolutamente alla cieca. Io quindi propongo la questione pregiudiziale sulla proposta del deputato Castellano. SELLA, ministro per le finanze. Domando la parola. PSS ANELLI. Domando la parola sull'ordine della discussione. PRESIDENTE, L'onorevole ministro ha la parola. SELLA, ministro per le finanze. La cedo volentieri al deputato Pisanelli, riservandomi a dire dopo di lui la mia opinione. PISANELLI. Evidentemente la proposta Castellano costituisce un emendamento all'articolo 1, e non credo che sia una questione pregiudiziale. Yi è bensì una questione pregiudiziale, ed è quella che fu sollevata dal deputato Allievi, a cui io spero che la Camera voglia fare buon viso. Io ho seguito con molta attenzione il discorso grave e serio dell'onorevole ministro dei lavori pubblici, ma debbo dire schiettamente e con franchezza che i suoi ragionamenti si possono applicare così bene ad ogni altra questione in cui si tratti di discentramento come si applicano in questa. Egli dice che queste Casse debbono soggiacere all'azione governativa ; noi non vogliamo impedirla, ma diciamo che quest'azione si può esercitare così bene a Napoli ed a Firenze come a Torino. Io credo che la Camera, trovandosi per la prima volta dinanzi ad una questione di tanta importanza, debba procedere con calma e con maturità nell'esaminarla. Mi si fa osservare che basta la discussione già fatta; io dico che può ancora protrarsi non senza vantaggio : tanto più che il mettersi innanzi alla questione in certo modo con l'animo irto potrebbe produrre l'effetto di privare le popolazioni di altre Provincie di benefizi assai imporia&Mgq omirio'!) QÍÍQÍSQÍH ÑAU RI?% .airiraai«»« 1 ! Io per me credo che il primo progetto presentato dal Ministero debba preferirsi a quello che ora sostiene, e, se non ci fossero altre ragioni per provare questa proposizione, basterebbe questa sola avvertenza, che cioè una volta che f u presentato quel progetto, il venire a mutarlo in senso di accentramento sarebbe segno di un indirizzo nell'amministrazione che debb'essere assolutamente lontano dal pensiero del Governo, che ripugna all'animo- della più parte dei deputati e di tutte le popolazioni.. . Si avvertiva che quel primo articolo difficilmente potrebbe accordarsi con altre disposizioni, le quali facesCAIÌERA DEI DEPUTATI —Discussioni - 3° Periodo 375 LUGLIO ì • o» " sero immune l'azione del Governo sopra tutte le Gasse che fossero istituite in Napoli e nelle altre principali città del regno. Ma, d'altra parte, io credo indispensabile al successo della legge, che certamente deve essere in cuore di tutti, il mantenimento del principio del discentramento, che è consacrato appunto in quel primo artifotoux ìiaovB fca g-isiB òltef>'"ig;i$yi£ e^ii&ìqrfOQ tsb La Commissione esaminerà se si possa (ed io divido l'opinione manifestata dall'onorevole Allievi, che questo si possa ottenere) mantenere quel principio di discentramento il quale è scolpito nel primo articolo della proposta ministeriale, senza che quell'articolo nuoccia in nessun modo a quelle disposizioni le quali sono necessarie per l'azione governativa e per l'andamento dell'amministrazione di questo ramo importante delle finanze. Io credo che i membri della Commissione, animati come sono di buon volere, ed aiutati anche dall'opera di tutti noi, potranno facilmente riuscire a raggiungerò questo scopo, mercè il quale vedremo, senza scapito della unità nazionale, dotate parecchie città italiane di una istituzione importantissima. In tal modo noi non avremmo che a sospendere pel corso di questa tornata le nostre deliberazioni; e quando domani la Commissione venisse a dirci che non è possibile incarnare in questa legge un tale concetto, allora con calma e freddamente ci decideremo intorno ai partiti che ci sembrano più opportuni nell'interesse del Qooissi-fgijai/àre',8fI sssa'fcmfc ia ©s.sijcteaite'wteK Per conseguenza io appoggio colla mia debole voce la proposta pregiudiziale messa innanzi dall'onorevole Allievi, e prego la Camera di volerla adottare. PRESIDENTE. La proposta dell'onorevole Allievi non è una proposta pregiudiziale, ma è unicamente una proposta sospensiva, la quale tende a che si mandi il progetto di legge alla Commissione, affinchè, chiamato nel suo seno il ministro, possa vedere se e quali cambiamenti possansi introdurre nella legge in conseguenza dell'adozione dell'articolo I dei Ministero. S E L L A , ministro per le finanze. Gioverà che io ricordi alla Camera come ieri noi ci trovassimo in questa posizione, cioè a dire in presenza di un progetto fatto dalla Commissione, a cui il Ministero interamente aderiva, e d'un progetto proposto dal Ministero precedente, di cui si accettava il primo articolo, ma di cui erano tutti gli oratori d'accordo a respingere la più importante disposizione, imperocché non ravvisavano tra i due progetti differenza alcuna sostanziale in ciò che r i guardava lo accentramento o il discentramento. Quindi è che in questa situazione di cose, essendo noi penetrati del vivissimo desiderio di far sì che una legge sulla Cassa dei depositi e prestiti si abbia a votare, che i benefici effetti suoi si possano estendere in tutto il regno, affinchè i fondi che oggi sono disponibili possano applicarsi a quei comuni ed a quelle provincie che con tanta insistenza li reclamano, ci indusse a tenere questa linea di condotta, cioè tra un progetto chela Commise sione e il Governo accettarono, di cui niuno si rese serio CAMERA DEI DEPUTATI — oppositore, ed un progetto presentato dal mio egregio predecessore, di cui non erti- sorto nessun serio difensore, e in- presenza d'idee generali,: ma non concretate, non fondate sopra alcun principio riconosciuto di aecettazione generalo, non fondato sopra ideo generali; al cospetto d'un sistema- del quale io non disapprovo il concetto generale ma che nell'attuazione troverebbe «ferie'difficoltà pratiche, il Ministero ha detto recisamente: noi ci teniamo a questo progetto studiato da una Commissione ehelia a relatore un onorevole deputato il quale si è lungamente occupato di questa materia, uno che ne conosce .minutamente, tutti i particolari; il Ministero, lo ripe f o, ha detto : atteniamoci a questo, altrimenti entreremo nel vago, e. finiremo per rimanere senza legge. Abbiamo dinanzi a noi due proposte. L'onorevole Castellano ci dice: questa è una questione grave, è una questione per cui abbiamo un progetto accettato da alcuni, abbiamo delle idee non concretate, non ridotte in progetto da altri ; quindi, mentre abbiamo tante leggi importanti a discutere, ci avanzeremo in una discussione la quale non finirà così presto. Per altra parte conveniamo tutti nel volere che queste Casse di depositi e prestiti facciano f n d'ora sentire la loro benefica influenza sulla superficie del regno. Diceva quindi l'onorevole oratore: intanto accettiamo questa legge nella quale i principii della legge del 1857 sono conservati, salvo il modo di funzionare. Infatti il modo di guarentigia, di vigilanza e di applicazione dei fondi sono identici a quelli dei vari progetti che ci stanno v, * > ,.• *,„- -,, i \ sott'occhio. ì Cominciamo dunque ad estendere a tutto il regno questa legge. In momenti di minore premura ci occuperemo di questa questione, la quale non sarà così ffrósto risolta. Questo partito proposto dall'onorevole Castellano porge il mezzo di raggiungere lo scopo e di estendere nel più breve termine possibile a tutto il regno il benefico influsso, di queste Casse. Questa proposta il Ministero l'accetta riserbando interamente la sua opinione sulla questione; l'accetta perchè gli dà mezzo di conseguire il suo scopo.. • Il deputato Massari ha detto che la proposta dell'onorevole Castellano non si può ammettere, imperocché è una legge nuova, e come tale debb'essere mandata agli uffici. Mi permetta l'onorevole Massari di fargli osservare che tra il partito che propone l'onorevole Castellano e i partiti poco digerenti che abbiamo sott'occhio, corre, a mio avviso, molto minor differenza di quella che correrebbe tra codesti e quelli che forse proporrà l'onorevole Allievi, e che per conseguenza non è il caso eli legge nuova. r ' /'bniirno1 • , .i .lu^inoac Se l'onorevole Massari prende in mano la legge del 1857 e- la va comparando, vedrà che non può dirsi "una legge nuova che poggi sopra basi diverse. Quindi non ha ragione di essere una questione-pregiudiziale, come io credo non avì'ebbe ragione di essere contro una SESSIONE DEL 1861-62 proposta che potrebbe fare, per esempio l'onorevole Allievi o qualunque altro di, coloro che. ieri ne divisero le opinioni. >, , Vengo ora alla proposta dell'onorevole! Allievi. Egli dice: sospendiamo la discussione, mandiamole proposte alla Commissione.- La .--Commissione si radunerà nuovamente, e credo che egli abbia avuto la cortesia di direi senza disturbo del ministro, e poi si presenterà alla Camera proponendo il partito che crede si debba prescegliere. . rrc " ; Evidentemente la proposta dell'onorevole Allievi non pregiudica nulla, e per parte nostra non la possiamo rifiutare; solo io mi permetto d'esporre una osservazione alla Camera ed è che potrebbe benissimo condurre questa proposta al risul tato che io considero il peggiore, cioè che la Camera termini le sue sedute sènza che questa legge possa avere la sua sanzione, senza che si possa estendere a tutto il regno la benefica influenza della Cassa dei depositi e prestiti. Quindi è che il Ministero dichiara di accettare la proposta Castellano, che lascia riserbata ogni questione e che intanto dà mezzo di attuare immediatamente le Casse. Circa la proposta dell'onorevole Allievi mi rimetto al giudizio della Camera. Giudichi essa se questa questione che tutti conveniamo nel dichiarare non breve, non tanto agevole a sciogliersi, ove si voglia innalzare a quella certa questione di principii di razionalismo, di accentramento o discentramento, ove si voglia andare tanto alto, possa avere in questo modo una soluzione in questo scorcio della Sessione. fi>??R5«iAiV5. Domando la parola per una mozione jT^jrdine. s 5 ,nc , ps^EsiDEgiTjB» ..Per una mozione d'ordine la parola spetta al deputato Torrigiani. Io approvo moltissimo le idee esposte dall'onorevole ministro delle finanze in questo suo discorso. Mi sarei accostato volentieri alla proposta Allievi quando avessi avuto la fiducia che il Ministero si fosse persuaso che qui si tratta veramente di una questione di accentramento o di discentramento amministrativò. „;. . , tfi'iOtb' ministro;per-le- finame. No ! . - - TOBKi«iAHrs. Ma il discorso dell'onorevole ministro dei lavori pubblici mi toglie su questo particolare ogni illusione. Per me persisto a credere che si tratta realmente di una questione di accentramento amministrativo. ì -. vi s . u Io mi permetto di presentare alla Camera un esempio . Veramente so anch'io che esiste una differenza tra gl'istituti di credito propriamente tali e queste Casse; ma non posso a meno di*ndn vedereda grandeanàlogia che i} passa tra gli uni e le altre. • Noi abbiamo nel regno una Banca, la quale ha succursali in diverse provincie. Or bene, questa Banca funziona nelle sedi succursali, e le operazioni che in esse • is fanno hanno il più grande sviluppo, la più grande celerità; io mi preoccupo p p j l J ^ J i ^ e s ^ . — 2989 — T ORNAT A DEL 5 LUGLI O se noi vogliamo che queste Casse, funzionando, giovino « Articolo unico. Sono prorogate fino al 1° gennaio veramente nei diversi paesi dove si elevano bisogni fi1863 le disposizioni della legge 4 agosto 1861, n° 142, nanziari, è necessario che il minor intervallo possibile relative alle somministranze da farsi dai comuni alle di tempo passi tra il bisogno sorto ed il modo di sodditruppe. » r \ •• r 'n lÌàfiio. i ( • "'v • - ' La discussione generale è aperta. Ora io non credo punto che, se noi non veniamo ad K£opasdi . Domando la paróla. ottenere questo scopo, noi abbiamo veramente recato pr esi dent e. Ha la parola. un vero vantaggio alle provincie che reclamano questa I ì Eof abbi . Non è per fare nessuna opposizione al istituzione. progetto di legge che ho chiesta la parola, ma per chieIl signor ministro dei lavori pubblici, progredendo, dere semplicemente uno schiarimento all'onorevole miha detto: ma badate! Come volete far funzionare questi nistro per la guerra. diversi centri? Li volete voi abbandonare ai Consigli bat t aezi , ministro per Vinterno. Al ministro per provinciali o comunali ? t-h .o:oqh è! Jì'.. ì' interno ? Ma lo stesso progetto, se l'ho bene inteso, lo stesso eeopahdi . Anche al ministro per 1? interno, perchè progetto emendato dalla Commissione diceva chiaraci entrano l'uno e l'altro. mente che la Cassa centrale avrà una Commissione perSiccome si somministrano dai comuni le forniture di manente per la disamina delle domande di prestiti. {IL paglia per far dormire i soldati dove passano, accadde ministro fa segno dì diniego) nel circondario di Sulmona che alcuni comuni hanno l az z ar o. Domando la parola. sopportato una spesa superiore alle loro rendite per fare Tttàttf&ìAKi. Domando perdono; ci sono i Consigli queste forniture, e si dice che qaesta fornitura non deve permanenti nelle diverse Casse, dove il Governo stabiessere rivaluta dal Grovemo. lisce amministrazioni particolari. Io non credo che i comuni che si trovano lungo la dspbki i s, ministro per i lavori pubblici. No, no ! via per dove passano 30, 40, 50 mila soldati ogni anno Presso la direzione del debito pubblicò. per andata e ritorno abbiano a sopportare le spese di Vóci. Non è nella questione. quella fornitura. pr è&sbenT£. Si fa osservare da varie parti che biPer conseguenza domando all'onorevole ministro della sognerebbe che ella si tenesse nella quistione d'ordine, e guerra che voglia dirmi come hanno a fare questi conon entrasse nel merito. muni per essere rivaluti di tali spese. t osski &i ani . Io voleva sviluppare alquanto il mio pr esi dent e. La parola spetta al deputato Papensiero, per condurmi alla mia mozione d'ordine, poinattoni. ché non vedo il modo che si metta d'accordo il Minipanat t oni , relatore. La Commissione non si è disstero colla Commissione, alla quale affluiranno tutti i simulato che l'osservanza della legge del 4 agosto 1861 vari concetti che ieri sorsero e che continuano oggi a porti aggravio ai diversi comuni. Ma la Commissione sorgere nella Camera sulla quistione di principio ; io aveva unicamente il mandato di richiedere la proroga credo realmente che il meglio sarebbe di riprendere la di questa legge, la quale ha cessato di aver 'effetto sino discussione sui due progetti di legge. Questa è la mia dal 1° luglio corrente. inòzréhe,'80i m oilejj tmaunm &ioyyi<TàoslIiB& j La legge da prorogarsi è diretta soltanto a supplire pr esi dent e. La proposta del deputato Allievi es- - alla mancanza in cui, senza di essa, rimarrebbe lo Stato, sendo sospensiva, ha la precedenza, questa proposta di qualsiasi norma e regola per le somministrazioni e consiste nel rimandare alla Commissione lo schema afgli alloggi militari. In quanto poi ai danni che rese ad finchè, sentito anche il ministro delle finanze, voglia alcuni comuni l'osservanza della legge stessa, è evidente riferire alla Camera sopra il medesimo. che formeranno oggetto d'una liquidazione che verrà sah »©nat o. La minoranza della Commissione acfatta in ultimo, e come il Ministero meglio potrà in cetta la proposta Allievi. esecuzione dei regolamenti. E più particolarmente quella sANéciNENii. La maggioranza non può accettarla. domanda che fa l'onorevole Leopardi potrà essere chiapr esi dent e. Pongo ai voti la proposta sospensivi rita dagli onorevoli ministri per la guerra e per l'indel deputato Allievi. terno, ai quali incombe di sollevare quei comuni che (La proposta sospensiva è ammessa.) , non potrebbero ulteriormente sopportare degli oneri ai quali la legge li assoggetta. Essa dovrà presto essere riformata, come avverte la nostra relazione; ma intanto JD>SSCtrgiSI©IiE E APPROVATONE DEI* BISESSÌd BJ ; la domandata proroga non può essere negata. . EE« « E SVJUJa' E- • SOMMI NI STRALE »«I Ì Ì TABI DA PKEsìBEHTB. La parola spetta all'onorevole Bonghi. FAB8I DAI COMUNI . bonghi . La stessa domanda che ha fatta l'onorevole Leopardi per il municipio di Sulmona debbo farla per i municipi di Capitanata, i quali da due anni circa che pr esi dent e. E all'ordine del giorno il progetto di dura e dura sempre, il brigantaggio, sono sopraggralegge per la proroga sino al 1° gennaio 1863 dell'osservate di spese di somministranze d'ogni sorta alle truppe. vanza della legge concernente le somministranze da Alcuni di questi comuni, come quello di Manfredonia, farsi dai comuni alle truppe. — 2990 — 1S61-62 CAMERA DEI DEPUTATI — SESSIONE DEL son pur riusciti a raccogliere i documenti per provare Ad ogni modo io colgo quest'occasione per osservare che quelle spese furono davvero fatte; ma l'averli rac- a coloro i quali hanno lamentati questi inconvenienti) colti non è bastato finora per farnegli rimborsare. Il che il Ministero disse come domandi solo che provvisoGoverno ha dato ad alcuni di quei comuni dei piccolis- riamente sia mantenuta la legge attuale. Disse l'onoresimi acconti; ma non finisce mai di pagarli. Certamente vole ministro come egli stia occupandosi di presentare non aumenta lariputazione di cui godono lefinanze una legge intesa a meglio soddisfare ai bisogni dello dello Stato presso le popolazioni il vedere che esso non Stato ed alle giuste esigenze dei comuni. Ma vorrei nel sia in grado di rimborpare somme che infindei conti tempo stesso pregare l'onorevole ministro della guerra non sono d'alcuna importanza per loStato, quantunque perchè avesse cura di portare* per quanto da lui dine abbiano una grandissima per quei comuni. , >5.® pende, riparo a questi inconvenienti della contabilità ai Ci son poi dei comuni che hanno del pari fatto eòte- quali ho accennato eche hanno laloro origine nella ste-stesse spese, ma che per le difficoltà dei tempi non buona fede dei comuni; vorrei pregarlo cioè a curare sono stati in grado d'averne degli attestati regolari dai perchè mediante una circolare fosse chiamata l'attencapi dei corpi che domandavano loro, ed in maniera an- zione dei comuni su quelle forme di contabilità, allo che imperiosa, eche non ammetteva nè dinieghi, nò adempimento delle quali èsubordinato il pagamento cautele, nò indugi, di provvedere letruppe del biso- delle somministrazioni. In questo modo, anche nella •filonivo-iq¿lab 0 ohislmooifo icb•Qisnoqqoa breve e transitoria durata della legge che iocredo debba Capisco che per questi secondi comuni, trai quali oggi essere dalla Camera riconfermata, penso si potrà citerò ad esempio quello di Rodi, il Ministero trovi impedire che avvengano quegli inconvenienti ai quali molta difficoltàa riconoscere i loro crediti e a poternegli da molte parti si è giustamente fatta allusione. PRESIDENTE. La pai*ola spetta al deputato Budetta» rimborsare. Ma domanderei al ministro se non crede BURETTA. Io ho domandato la parola per dire che di poter fare alcuna cosa per questi comuni, i quali hanno pur sopportato delle spese, al cui rimborso non le doglianze fatte dagli onorevoli predecessori sono apsono in grado di rinunciare. E che non lo siano ne darò plicabili anche al comune di Eboli in Principato Citeriore, il quale per la sua posizione topografica è luogo prova al ministro per l'interno. Al comune di Rodi, che hoavuto l'onore di nominare, di passaggio per le truppe edi cavalli che vanno in Baè stato messo dal Consiglio provinciale un piantone per silicata e nelle tre Calabrie. Esso comune, per le circonon avere potuto pagare a tempo il suo ratizzo alla stanze eccezionali in cui si è trovato, ha già fatto insino provincia. Mentre il Governo deve al comune di Rodi ad oggi delle somministranze che ammontano a parecper le somministrazioni da esso fatte circa un migliaio chie decine di migliaia di lire, delle quali appunto atdi ducati, il comune si è trovato costretto, per non po- tende il rimborso per dar mano a delle opere pubbliche tere sborsare subito 500 ducati, a pagare per sopram- che sono richieste dai suoi bisogni e dall'opinione pubmercato e con pocosuo gusto un caposoldo. Vedasi per- blica. In conseguenza quel comune e la sua popolazione tanto da questo solo quanto sia necessario di venir in sono in aspettazione di questo rimborso per il pubblico aiuto di questi comuni, erimborsarli di ciò che pur '• ^M^F^ésiitfm li s Ì7xiÌ80q e xibiiqae onoa ij«8rfltóÌo§Gt debbpnoj^Éemj ,, j ooBv'o'ìi vè iisno x inirmooinwa a»EEsii>ENTE. La parola spetta al ministro per là j £ sdcio-istipm'oi h£Ìo§9'i ijn9xnnoo&& presidente. Il deputato Susani ha facoltà di guerra. I'ETITTI, ministro per laguerra. Di due specie sono parlare. q „„.. w.j r susaki. In molti comuni di Lombardia si è avuto a le domande che mi vennero mosse: l'una dall'onorevole deplorare il medesimo inconveniente già ricordato da Leopardi, il quale ha domandato al ministro della guerra come possa fare un comune per sopperire alle spese di altri onorevoli deputati,;^gaoissiieir Avviene generalmente, ed è avvenuto il più delle queste somministranze, lequali spese, a suo dire, savolto nei primi tempi nei quali quelle popolazioni hanno rebbero maggiori degl'introiti del comune. A questo avuto il piacere, di salutare le truppe nazionn-li, che questo, dico la verità, io non sono in grado di risponandassero incontro a loro con quel naturale entusiasmo dere, perchè non è questione che per nulla appartenga con cui le accoglievano tutte, e. che quindi fornissero al Ministero della guerra; se il comune non ha fondi loro il bisognevole senza curare troppo le forme della sta al ministro dell'interno a suggerirgli mezzi diprife ; ma naturalmente il ministro della guerra, -jÉ^P^^Bf^Jèiiiyit eJ'/BCf ai ó'isa «¿flogo-icrqjrx oijui curarseli ..., Venuto il tempo delle liquidazioni si è trovato che dovendo far passare truppe, ha bisogno. che a. queste ih 6G8I ieb ¿mowg jsiiob eiioksB da una parte l'ufficio liquidatore centrale era in preLEOPARDI. Chiedo scusa, io ho domandato al minisenza di documenti insufficienti, e che dall'altra coloro UvJCtA¿VX<31iO^Jd!Jstro iJÌ™della ¿àj>guerra non i mezzi di fare le somministranze, ftUiill JiiUJ ioli UI!O.jJ|J -3 JJOi IOI che in buona fede avevano fornito alle, truppe il biso- ma quale fosse il mezzo per essere reintegrati... - , : pREsiRENTE. I^on interrompa, pairler^Jln se.ipiitOi gnevole, reclamassero invano il pagamento delle loro PET5TTI, ;ministro ptr là gwrrjfo Amò inteso:male, somministrazioni ; e so che per alcuni comuni il Ministero della guerra, l'azienda militare, ha transatto, so- ma ho inteso in questo senso.Ìaisq Q&itfi '.ragAiràii stituendo allo norme della stretta giustizia quelle d'una Veniamo ora all'altra questione, cioè alle sollecitagiusta equità» Spero che le medesime misure di equità zioni al Ministero., della guerra per una più pronti 'li' siano anche ^dottate per altre analoghe circostanze. t w o ( f m 9 SO-!881 j m BEL quidazione dei conti in modo che i comuni ricevano senza ritardo i loro averi per queste somministranze. A questo riguardo io prendo l'impegno di dare agli affari il maggioro impulso possibile; però crèdo di poter dire che il Ministero della guerra non ha bisogno di sollecitazioni, procacciando l'amministrazione militare di tenersi sempre molto vigile, molto attenta. . ' X E O B A J S M . Domando la parola. oeèeàtt oqrnoi PETIXTI, ministro per la guerra. 1 ritardi che avvengono nel pagamento sono causati dalla mancanza di docunstó^L'io o-iol x;t ori fruiti erio o oten-iiaoojs od ihmp Ora, io domando se il danaro dello Stato si può spendere senza le formalità eie precauzioni prescritte dai regolamenti. Assolutamente non lo potrei fare, e quando lo facessi, la Corte dei conti non mi ammetterebbe i mandati. Se c' è ritardo nel pagamento, io posso asserire che questo ritardo non proviene dà lentezza del Ministero della guerra nello spedire le relative contaIÉÌ^.xs ivhteiHovxiooflf iideili) orta^asvvj? acfo eiiboqmi Mi si dirà però, e questo si riferisce più particolarmente a qùanto accennava l'onorevole Susani, che i comuni alcune volte non sono in caso di dare questi documenti perchè fanno le somministranze senza cautelarsi, stando sulla buona fedo. A questo riguardo debbo distinguere che per le somministranze in tempo di guerra nelle liquidazioni ò provisto il caso della mancanza di documenti, e le autorità militari, le amministrazioni • militari possono dar passo a queste somministranze quando ci siano altre circostanze le quali possano persuadere che le domande di credito sono fondate, ed è perciò che il deputato Susani accennò che il Ministero della guerra è andato piuttosto con equità che non secondo i dettami della Stretta giustizia. Ma se si viene al tempo di pace, l'amministrazione non può farlo; i regolamenti sono espliciti e positivi, e il ministro o quel funzionario che ordinasse un pagaménto non appoggiato a documenti regolari lo pagherebbe del suo. isa doveva chiedere, avrei chiesto al ministro dell'interno) como possano fare i comuni quando hanno esaurito l'intero loro reddito a fare q u e s t e somministranze. Non ò stato questo l'oggetto della mia interpellanza : io ho parlato della fornitura di paglia di giacitura per le truppe di passaggio; Comuni che avevano lo carte in regola, le hanno mandate e si è detto loro che... FETITTI, ministro per la guerra. Non si paga la pa«odadSoI *ísq «stt&hoq/m «atfobrb onoa aau R A T T A Z M , ministro per Vinterno. Secondo la legge 9i '° ÌÌÌUÌQOO xsb xoq no?. U la paglia non si paga. REWÍMRUI. Se la legge non vuole che si paghi la paglia, io allora mi rivolgo al ministro dell'interno, e gli domando come hanno da fare i comuni che sono sulla via di passaggio delle truppe, per fornir loro la paglia» Si stabilisca almeno che questo aggravio debba essere sopportato dal circondario o dalla provincia; ma è impossibile obbligare un piccolo comune che avrà due o tre mila lire di rendita a spenderne dieci mila per somministrare la paglia alle truppe di passaggio. PETITTI, ministro per la guerra. Chiedo di parlare nel solo intento di dare una spiegazione all'onorevole Iü0 Leopardi. ^ 11'Governo paga l'alloggio ai comuni in ragione di cinque centesimi per uomo e di non so più quanti centesimi per cavallo, e per questa somma è inteso che il comune od il proprietario debbano fornire la paglia. I E O P A S D I . Allora mi rivolgo un'altra volta all'onorevole ministro della guerra, pregandolo di far cessare questo stato di cose, perchè non è giusto che i comuni i quali si trovano sulle vie di passaggio dello truppe siano assoggettati ad un aggravio così forte, quale è quello della somministrazione gratuita della fiàglift?7 & 0m**>09H «18 oifl-Biíp oíos ofmtp « 0 RATTAZSI, ministro per Vinterno. "Veramente vi sono alcuni comuni i quali si trovano in una condizione eccezionale, perchè si trovano lungo gli stradali óve s'eftua il passaggio ordinario delle truppe. Questi comuni Si dice che i comuni non sanno questo: ma l'ignoranza di una legge non è una scusa ; essi devono saperlo risentono più degli altri il danno che nasce dalla disposizione della legge, la quale li sottopone all'obbligd e procurarsi i necessari documentai a aMfiqosJ Faccio un'eccezione per le provincie meridionali nelle della somministrazione gratuita della paglia. Ma io quali colla circostanza del brigantaggio vi è, se non credo che quest'obbligo ai comuni non sia poi tanto g t e r a dichiarata; guerra di fatto, e quindi in quéllé grave come lo reputa l'onorevole Leopardi, poiché, se è provincie si dovrà procedere colle norme dell'equità in- vero dàll'un canto che il Governo non corrisponde divece di quelle di stretta giustizia. Ma devo dire che in rettamente Una sómma per il pagamento della paglia, questi Casi ci vuole del tempo, perchè le liquidazioni è pur vero dall'altro che corrisponde una somma per il della-guerra sono sempre lunghe, dovendo l'ammini- pagamento dell'alloggio, e Che "questa sómma, se noti in strazione prendere tutte le precauzioni^ «M • -ÌS^ÌBXIJÌ tutto, rappresenta però in parte il valore della paglia là^iqui^ che deve essere somministrata dal comune. Inoltre vi eùiEdfio: potrei q i i Aitare dazione della guerra del 1859 di domande latte con ha poi un altro compenso a favore del cotnüne o dell'inmolta frode e nelle quali il Governo ha dovuto richia- dividuo ehè fornisce la paglia ed è quello del concime, mare persino razione dell'autorità giudiziaria. Natural- il quale rimane in proprietà di Colui che ha dato l'almente essendo il tutore del pubblico danaro, il Governo j^jpallyfc oinom^jsq li oufìvrù é i m e m ^ n j p M f ò dove in queste cose procedere con molta cautela. « Ad Ogni modo io convengo che alcuni di questi co^e:i»s^Js>^T^ÈL'onorevole Leopardi ha la4 p a r é t e muni, i quali sono più frequente mente Sottoposti al I E O P A B D I . Forse perchè vi era molto rumore n$la peso del passaggio delle truppe, hanno un qualche agCamera non ebbi il piacere di essere, inteso dall'onoregravio, tanto più ehe Vi posseno essere dei ritardi nel vole ministro della guerra. Io: non ho chiesto a lui (se riscuotere le somme di;eui sono creditori' per la sommi- — 2992 — CAMERA DEI DEPUTATI — lu st r azion e d ell'a lloggio e d egli a lt r i ogget t i che sono cor r isp osti d all'am m in istr azion e d ella gu èr r a , m a credo che qu est i r it a r d i p ot r an n o essere facilm en te tolti di m ezzo qu an d o i com un i dal can to loro si m et t an o in r egola t r asm et t en d o p iù or d in atam en te i loro docum en ti al Gover n o affin chè possan o i loro cr ed iti essere liq u id a t i e sald at i. In ogn i caso poi, se qu alch e com un e si può t r ova r e in qu alch e im bar azzo n el soddisfare a qu esti im p egn i ver so lo St a t o, qu an do per p a r t icola r i cir costan ze u n com un e n on possa assolu t am en t e fa r fr on t e a qu este som m in istr an ze sar à cu r a del Gover n o di som m in ist r a r gli qu alch e in d en n ità on de possa p r ovved er e alle m a ggior i e p iù st r in gen t i n ecessit à. I n qu esto modo p ot r à sen za nessun dan n o e sen za alcu n gr a ve in con ven ien te r en d er si t oller abile la con dizione dei com u n i stessi sin o al gior n o in cui p ot r à essere liqu id at o ogn i loro a ver e. ' ¿ BO^ ijE Dii Rin gr azio l'on or evole m in ist r o. B o r i m i . Io a sp et t a va con vivo desider io u n a p a r ola d all'on or evole m in istro d ella gu er r a , la qu ale è p u r giu n t a , ed è q u e s t a : che il b r iga n t a ggio delle Provin cie m er idion ali cost it u isce un a specie d i gu er a di fat t o, cosicché sia n elle in t en zion i del m in istr o di ap p licar e le r ègole più la r gh e che in qu est a m a t er ia va lgon o per il tem p o di gu er r a ; ciò è qu an t o dir e che si segu ir an n o n orm a p iù eque e m eno r igor ose ver so qu ei com u n i di Ca p it a n a t a che n elle con dizion i t u r b a t issi m e gì qu ella p r ovin cia han n o fa t t o a lle t r u p p e le som m in istr azion i d i cui eran o r ich iest i, sen za esiger n e dai capi dei corpi d egli a t t est a t i b a st evoli. A questo proposito però debbo osser var e all'on or evole m in istr o che l'am m in ist r azion e ch e dipen de da esso h a segu it o n orm e d iver se da qu elle che egli par e disposto a segu ir e, in occasion e di u n a dom an da d el m u n icipio di Rod i. Diifa t t i h a risposto che non le si potesse dare n essun r ecapito stan tech è m an cassero gli a t t est a t i dei capi dei cor pi ai q u a li le som m in istr azion i eran o st a t e fa t t e e che bisogn ava che p r ocu r asse di ot: f . iffir gli. . ' „_ _ jf.v.'-v^ 3 «' ' c . E dove va oram ai a pescar e i cap i d i corpo il m u n icipio ? Le som m in istr azion i fu r on o fa t t e a l gen er ale P in elli, che n on a ve va il tem po di lasciar e dei bu on i. Poich é il m in ist r o or a accen n a d i voler segu ir e r isp etto ai com un i di Ca p it a n a t a , per via del b r iga n t a ggio , delle n orm e di m a ggior e equ ità e lar gh ezza, io. voglio sperare che quan do il m u n icipio di Rod i r ip r esen t i la su a dom an da, qu est a ver r à accolta con m a ggior ben evolen za ed ot t er r à m iglior o successo. m m a , m inistro per la guerra. I l com un e d eve som m in istr ar e qu alch e p r o va ! ' b o n g h i . Sì, m a dove pescar e i capi d i corpo ? ^ etìtti, m inistro per la guerra. Ma u n a p r ova ci d eve esser sem p r e; se n on sar à il com un e che dom an der à ai capi dei cor pi sar à il Min ister o d ella gu er r a che m an d er à a ch iedere in for m azion i a i ca p i dei cor p i; m a ad ogn i modo il Min ister o d ella gu er r a prim a di or d in ar e il p a ga m en t o d i qu alch e assegn o p er in d en n ità bisogn a SESSIONE DEL 1861-82 che abbia la cer tezza m orale che la som m in ist r a n za s i sia fa t t a e che perciò la som m a r ela t iva sia d ovu t a . s a s f l i H . La p r ova ò possibile a l Min ister o di cer« car ia e di t r ova r la , se vu ole; al com un e sar ebbe im p ossibile così di cer car la come di t r o va r la . c u ©E A. L'osser vazion e che in ten do fa r e n on è per la legge a t t u a le, è pel caso in cui si fa ccia un a n u o va legge p er le som m in istr an ze m ilit a r i. La cau sa delle la gn a n ze n ell'I t a lia m er id ion ale h a per or igin e l'u sa n za per la qu ale in qu elle p r ovin ole l a p aglia vien e ad op er at a a n u t r im en t o del best iam e, m en t r e n elle pr ovin ole set t en t r ion a li gli a gr icolt or i u sa n o in gen er ale la p a glia p er fa r n e st r a m e, in e p r ovien e qu in d i che la som m in ist r an za d ella p a glia alle t r u p p e n elle p r ovin cie set t en t r ion a li non costitu isce u n p eso con siderevole per chi la fa . All'op p ost o n elle p r oyin cis m er id ion ali, ove la p a glia ser vo di n u t r im en t o pel b e stiam e, la som m in istran za di q u est a eq u iva le ad u n a som m in istr an za di for a ggio. E qu est a un a con sid er azione locale la qu ale, a m io credere,, debb'essere t en u t a in conto n elle leggi che si fa r a n n o, per ior di m ezzo ì r ich iam i. p e ì x t x i , m inistro per la guerra. Se non er r o, i l p r esiden te del Con siglio h a già p r esen tato questo disegn o di legge a l Sen at o, Se n on è st a t o p r esen t at o, p otr à esserlo fr a br eve, perch è è p r ep a r a t o. In qu est a p r op osta d i legge si sono in tr od otte a lcu n e m od ificazion i. F r a le a lt r e ve n 'h a u n a essen zialissim a che r icad r à a car ico d ell'er a r io n azion ale, m a torn erà, in ben eficio dei com u n i, si p a ch er à , cioè, la gior n a t a d i pr esen za an che pei t r e p r im i gior n i, m en t r e per la le gge a t t u a le il Gover n o n u lla p a ga qu an d o n on si eccede un t a l t er m in e. Qu esta disposizion e è d u n qu e in t er a m en t e a va n t a ggio dei com u n i. Se vi sar an n o a lt r i p r ovved im en t i n ecessar i a i q u a li n on siasi p en sato, si p ot r a n n o fa r e op p or tu n e pr oposte, essendo il Gover n o d isposto ad accettar e t u t t e cpielìe m odificazion i le q u a li, sen za essere di eccessivo a ggr a vio a ll'er a r io, p ot r an n o esser e di va n t a ggio ai com u n i. Debbo però a vver t ir e la Ca m er a , onde non cr eda ch e la le gge sia st a la fa t t a a cap r iccio, che è st a t a n om in at a u n a Com m ission e e ch e qu esta Com m ission e con ta fr a i su oi m em b r i per son e ap p ar t en en t i alle va r ie Pr ovin cie d el r egn o. Essa h a assun to in for m azion i n elle va r ie p a r t i d 'I t a lia , di m odo che spero qu esto p r oget t o p otr à soddisfar e la Ca m er a . f b e s ì ì s j e s t t e . Se n essun a lt r o dom an da di p a r la r e si in ten d er à ch iu sa la discussion e gen er a le, c u s s i © . Ch iedo di p a r la r e. iPKEiass>Eisxk. L'on or evole Cu r zio h a facoltà di p a r la r e su ll'ar t icolo u n ico. c t m z x o . Si gr id a sem pre con tr o il sist em a d 'a n n ession e, m a le p a r ole se le p or t a il ven t o e il Min ister o e qu alch e volt a la Cam er a p iegan o la t est a e t ir a n o il solco. N el p r oget t o che oggi il Min ist er o ci p r esen t a io veggo un a p r ova flagrante di qu an t o ho d et t o. Si t oglie a p r etesto che il p r oget t o di legge non sia an cor a m a t u r a t o p er in t r od u r ci la vecch ia, l'a n t ica , a TORNATA DEL 5 LUGLIO favore della quale si domanda non solamente una proroga, ma l'estensione, di essa alle altre provinole italiane. Eo osservare alta Camera che quella legge è per sè stessa imperfetta e gravosa, come imperfetti erano i tempi in cai fa dettata. , Per le quali cose io credo elie non si debba nè anco discuterla,, che anzi sia prudenza il respingerla,,, giaccbà riescirebbe dannosa ai comuni il che farebbe aumentare sempre più il malcontento in quelle provincie. Quindi, mosso da queste considerazioni, io prego la Camera a voler respingere il presente progetto e attendere fino al momento che si presenti una nuova legge. KAT7AS2I, ministro per Vintenio. Osserverò alla Camera che non si tratta che della proroga di sei mesi e quindi non veggo a quale scopo possano condurre le osservazioni dell'onorevole Curzio. Egli elice che la legge è imperfetta ; ma il Ministero Stesso ha dichiarato che ha riconosciuto la necessità assoluta di presentare un progetto inteso a migliorarne le disposizioni. ;. Egli diceva che. si può attendere che sia presentata una nuova legge. Ma ho già avvertito ieri, quando proponeva alla Camera di dichiarare d'urgenza questo progetto, che ora siamo senza leggi al riguardo. La legge che ha avuto forza sino al primo luglio ha cessato appunto perchè è decorso il termine entro il quale era ristretta la sua esecuzione. Se quindi oggidì la Camera non provvede con un temperamento provvisorio, noi dovremo necessariamente rimanere senza legge alcuna. Ora io credo che il peggiore dei sistemi sia quello di rimanere senza nessuna legge; epperciò, mentre riconosco che vi sono inconvenienti nelle leggi attuali, mentre riconosco la necessità anzi l'urgenza di provvedere perchè cessino questi inconvenienti, ed ho preso l'impegno e lo eseguirò, di presentare la legge prima ancora che termini lo scorcio di questa Sessione, d'altra parte non posso a meno di nuovamente rappresentare alla Camera la necessità di votare intanto, e pel corso di sei mesi, la legge attuale. Perciò spero che la Camera, senza tener conto delle osservazioni fatte in senso contrario dall'onorevole Curzio, vorrà approvare l'articolo della legge che è sottoposto alla sua deliberazione. . Domando che la mia mozione sia messa ai f cubisi© Tlikrf,: r.i " ir ' \ pbesipejìxe. Non consiste che nella soppressione dell'articolo. Chi vuole ammetterla voterà contro il medesimo. Pongo ai voti l'articolo unico. Chi intende approvarlo si alzi. (La Camera approva.) Prima che si passi alla votazione segreta dola parola all'onorevole ministro di agricoltura, industria e commercio che mi aveva annunziato di voler muovere una preghiera alla Camera. pepom, ministro per l'agricoltura e commercio. Io vorrei pregare la Camera di discutere subito, non credendo che possa dar luogo a controversia, la legge por- tata all'ordine del giorno circa l'abrogazione delle leggi che accordavano premi ai fabbricanti di tessuti in lana nelle Eomagne, nelle Marche e nell'Umbria, 10 desidero che la si possa votar subito, perchè, come diceva l'altro giorno, si tratta di fare un'economia di 8 o 9 mila lire al mese. E una spesa, come ognun vede, affatto inutile, e se la Camera potesse votar subito questa legge, le.sarei molto grato. »ErrcESTO, ministro per i lavori pubblici. Io pregherei la Camera di voler far sì che si riferissero prontamente e si decretasse l'urgenza dei vari progetti di legge stati presentati relativamente alle opere intorno ai porti. Ci sono alcuni di questi progetti che sono di massima importanza : citerò quello che riguarda il porto di Napoli e quello del porto di Palermo. È d'uopo che questi progetti siano presto discussi, perchè al Ministero occorrono ancora diversi incombenti per incominciare dei lavori. Supplico quindi la Camera a far sì che questi progetti vengano presto in discussione. FKssssEisTE. I.progetti sonogià in discussione presso gli uffici, e mi consta anche che alcuni di essi hanno già nominato i commissari, e quindi pregherei la'Camera a volersene occupare negli uffici. 11 deputato Romano vuole la parola su quest' incidente? " : ¿ y;.. Ti"-/" romano. Sì, signore. piüEsiissjíTE. Ha la parola. romajv® Crederei che meriti la preferenza la discussione del contratto delle ferrovie meridionali, inquantochè sono certamente più importanti del porto di Napoli: questo farà il beneficio della sola città, laddove quelle torneranno a vantaggio di tutti. presìoeiyte. Finché non ne fu presentata la relazione, non si può portare all'ordine del giorno. Del resto la Camera non solo ha dichiarato d'urgenza questo progetto, ma il presidente stesso si è rivolto a tutti gli uffici pregandoli a volerlo esaminare il più presto posSlìttfe., 7 pÁnvc^'-1' Wo Vii -ti fa Il deputato Lazzaro ha facoltà di parlare. sl,ae2£ak©. Domanderei anch' io che si mettesse all'ordine del giorno, il più presto possibile, lo schema che riguarda le ferrovie meridionali, e desidererei che esso avesse la precedenza su tutti gli altri progetti, poiché noi ne abbiamo tanti che furono dichiarati di urgenza. 10 credo che fra quindici giorni la Camera non sarà più in numero. pises£í>223¡te. Ho detto ieri o ieri l'altro che non posso neppure immaginarmi che la Camera non si trovi in numero sino almeno alla discussione del progetto concernente le ferrovie lombarde e napoletane, il quale interessa tutto lo Stato.I^'V* V« ftVVì • 11 deputato La Porta ha facoltà di parlare. ra porta. Io, accettando quanto ha detto l'onorevole ministro pei lavori pubblici sulla preferenza che merita il progetto di legge dei porti, non posso appagarmi dei soli due da lui accennati ; desidererei che si /r s CAMERA DEI DEPUTATI — pensasse anclie a quello eli Girgenti. Prego il ministro dei lavori pubblici a non dimenticare anche quel porto. d e p r e t i s , ministro per i lavori pubblici. Posso assicurare l'onorevole preopinante che non dimentico il porto di Girgenti, anzi posso annunziargli che ho avuta notizia che gì'ingegneri sono partiti per la loro destinazione, e clie i lavori comincieranno il più presto possibile. VOTA MOKE DEL DISEGNO 9 1 i/EGOE C2RC A IL PREMI© AI FABBRICANTI DI PAMHI DELLE MARCHE. p r e s i d e n t e . Dunque procediamo alla discussione del progetto di legge, sul quale faceva istanza il ministro per l'agricoltura e commercio, che riguarda l'abrogazione delle leggi che accordano premi ai fabbricanti di tessuti in lana nelle Romagne, nelle Marche e nell'Umbria. Darò lettura della legge : « Artìcolo unico. Lo leggi pontificie che istituirono premi in favore dei fabbricanti di drappi in lana nell'Umbria, nelle Marche e nelle Romagne sono abrogate. » La discussione generale è aperta. Se niuno domanda la parola, la discussione generale s'intenderà chiusa. Metto ai voti l'articolo unico testò letto. (È approvato.) Si procederà alla votazione per isquittinio segreto su questi progetti di leggi. PRESA IN CONSIDERAZIONE Sii UN RISEMINO »1 LEGGE DEL REPUTATO MANCINI, PER IX ASSEGNO AI MILLE DELIA SPEDIZIONE DI MARSALA. m a n c i n i . Domando di parlare. p r e s i d e n t e . La parola spetta al deputato Mancini. m a n c i n i . Da molti mesi, dietro autorizzazione degli uffizi, la Camera ebbe la benignità di udire la lettura di un mio progetto di legge per l'assegno di una pensione ai superstiti tra i mille generosi che seguirono Garibaldi a Marsala. Uniformandomi al regolamento, è mia intenzione di fare lo sviluppo di quella mia proposta, e con licenza della Camera chiederei che fosse all'uopo destinata la tornata immediatamente successiva all'esaurimento del presente ordine del giorno, a meno che la Camera, seguendo l'esempio di ciò che ha praticato sopra altri progetti di legge d'iniziativa parlamentare, non volesse risparmiare una doppia discussione prendendola in considerazione, con riserva di esaminare più tardi, cioè dopo gli studi della Commissione da nominarsi, le .questioni che possono sorgere intorno questo progetto. Prego la Camera di ritenere che quasi non passa settimana senza che io riceva vive e numerose istanze dai SESSIONE DEL 1861-82 miserabili avanzi di quella gloriosa spedizione, una parte dei quali geme nello squallore della miseria; e tanto per questa considerazione, come altresì per la pietosa propensione più volte mostrata dal Ministero attuale a loro riguardo per bocca del presidente del Consiglio, per quanto da me dipende, non intendo più oltre indugiare la disamina dei modi più convenienti coi quali l'Italia verso questi benemeriti e sventurati suoi figli possa alfine soddisfare ad un debito patriottico e sacro di nazionale riconoscenza. r a t t a z z i , . ministro per V'interno. Io non mi oppongo a che venga fissato un giorno per lo sviluppo della proposta dell'onorevole Mancini, debbo però dichiarare che non vi è uno di quelli che han fatto parte della spedizione dei mille di Marsala che sia ricorso al Ministero e non abbia avuto un sussidio. Credo di più che a tutti fu dato un mensile assegnamento, non in proporzione molto larga, ma tale tuttavia, per quelli che sono bisognosi, da sopperire alle loro necessità. Questo debbo dichiarare acciò non si possa supporre che il Ministero sia rimasto indifferente sulla non prospera condizione di uomini che hanno reso così grande servizio alla patria. l e o p a r d i . Mi rincresce di dover fare un'eccezione all'assertiva dell'onorevole ministro presidente del Consiglio; ma c'è uno che si chiama Merlino. A costui fu data una ricevitoria in Calabria, poi gli fu tolta, e sta reclamando da più mesi qui senza poter avere compenso di sorta. Egli fu uno dei mille. r a t t a z z i , ministro per Vinterno. Quello che posso dire è che tutti i richiami che pervennero a me furono soddisfatti. Questo Merlino forse sarà stato considerato come provveduto in forza di quest' impiègo e non si sarà più creduto conveniente di fargli un assegno. m a n c i n i . La dichiarazione del presidente del Consiglio viene a confermare la fiducia da me giustamente nudrita, che le sue promesse non sarebbero tornate vane e che in ogni circostanza egli avrebbe cercato di far alle medesime il debito onore. Osserverò tuttavia che tranne quei pochi tra i mille accidentalmente venuti a Torino, che siansi presentati al Ministero dell' interno per sollecitare... : • . . . . • . . . , , .. ^.m&^zt&m r a t t a zzi, ministro per V interno. Non son tanto pochi. m a n c i n i . . . qualche sussidio, scarso altrettanto che umiliante, il massimo numero di coloro che appartengono a questa nobile schiera non ha potuto certamente fruire di alcun beneficio ; ed io ho nelle mani una lettera che ieri mi scrivevano trentacinque di essi che sono in Genova nelle più grandi strettezze, ed aspettano le provvidenze del Parlamento. Siccome il regolamento mi dà il diritto e la coscienza m'impone il dovere di far lo sviluppo di questo progetto di legge, io spero che la Camera o voglia degnarsi immediatamente di prendere in considerazione, senza discussioni pènose ed irritanti, questo progetto di legge, o altrimenti sia per fissare quella giornata che meglio 2995 — TORNATA DEL crederà conveniente per concedermi di adempiere dal canto mio a quésto debito di giustizia e di cuore. : E?mES£M3H'rs2. Il deputato Valerio, ha chiesta la parola su questo incidente ? • .-YAS.S3KIO. Sì, sii quest'incidente, „• o;iPKEsai>a!iiT®... -Ha- facoltà di parlare. , V A L E B I ® . Pare a me che le considerazioni che muovono il progetto di legge del deputato Mancini sono tanto ovvio, che il fissare una giornata per lo sviluppo di esso è qualche cosa di più del necessario. Io proporrei che la Camera volesse puramente e semplicemente deliberare che prende in considerazione questo progetto. (Sì! sì!) ' ? PBESÌ&EK5E. Se non vi è opposizione, si intende preso in considerazione questo progetto di legge. : (È preso in considerazione.) ihabtcihs. Eingrazio la Camera. fij r ,bg" >" >, > PBBSENTA210>iiB BIW3J.S>ISE«NO! ..»I j cdsif'OBM, ministro di grazia e giustizia. Domando la parola. p r e s i d e n t e . Ha facoltà di parlare. , c o n f o r t i , ministro di grazia e giustizia. Ho l'onore di presentare alla Camera un progetto di legge riguardante i sequestri che s'impongono sopra gii stipendi degli impiegati e sopra le pensioni. - . PRESIDENTE. Si dà atto all'onorevole ministro della presentazione di questo progetto di legge. ANNASISI® 1)1 UH' IJT1PÉÌBFEÌ.Ì.ANZA E TÒTÀMOJÌB f}a.LìlSUij-j 1 . ':.:• -. y ...< * -, ..... RI DISEGNI RI I-EGCE, m a n c i n i , Domando ancora di parlare pei pòchi e£Ef istanti.1 a m a r / oag f f £mi''' ' Credo rendermi interprete di un desiderio vivamente sentito dagli amici dell'unità della patria annunziando la mia intenzione di volgere al ministro guardasigilli un' interpellanza intorno alle nórme migliori da seguirsi dal Governo e dal Parlamento per raggiungere più prontamente e vantaggiosamente l'importantissimo scopò che da due anni vagheggiamo, di dotare l'Italia della necessaria unica codificazione nazionale. Questo pensiero, se non è stato abbandonato, ha dovuto negli ultimi mesi, con molto rammarico, essere lasciato in disparte, per gli urgenti e copiosi lavori che hanno occupata questa Sessione parlamentare, e the non ammettevano dilazione. " Domando ora all'onorevole ministro guardasigilli che abbiala cortesia d'indicarmi il giorno, a suo avviso, più opportuno, dopo le interpellanze Bixio e Petruccelli, nel quale io possa mettermi per tale interpellanza agli Ordini della Camera. Il mio desiderio però sarebbe, se la Camera ed il guardasigilli nulla abbiano in contrario, che il Governo CAMERA DEI DEPUTATI — Discussioni - 3° Periodo 376 5 LUGLIO manifestasse ai rappresentanti del paese le sue. intenzioni prima che noi ci separiamo, acciò nell'intervallo, della vacanza parlamentaré possa il tempo utilmente consacrarsi agli studi e lavori necessari per conseguire l'in• vocates£so$w>.i!oa olio ©í^Báiqosaq elovaiòa©*! s-im-uo c o n f a r t i , ' ministro di .grazia e giustizia. Io sono pronto a rispondere ad una interpellanza di tanta im0iqli o«fl,f¡T8£OíT-ífííoo ¿iovjbí í qcís. q »sxrokaíí: Ma per dare una risposta che-veramente possa soddisfare la Camera, e per non muovere molte discussioni , poiché sono certamente gravi le discussioni intorno a questo soggetto, pregherei la Camera di destinare là giornata di domenica,; non quella di domani, ma di un'altra domenica, poiché so che le domeniche sono destinate alle interpellarne. 0ííí9¿AW©iSisllajcett©i.b90O'xq arxpsnG . s i m o i e s i s ^ . • p r e s i d e n t e * Allora sarà destinata là. tornata del* l'altra domenica, seniprechò siano esaurite le due precedenti interpellanze. Così s'intende stabilito. Si procede allo sqnittinio segreto. Prego i signori deputati a voler riprendere il loro posto, altrimenti è impossibile procedere all'appello nominale; cosi si potrà anche verificare-il numero de1 presenti; e se non saremo in numero, il nome degli as* senti sarà pubblicato. (Interruzioni) (Si procede all'appello nominale.) Eisultamento della votazione sul progetto di legge per la proroga della legge relativa ali e son i minisi rnfliz e da farsi dai comuni alle truppe: ! ) Presenti e votanti. . . . . 218 Maggioranza . . . . . . 110 Voti favorevoli . : . 202 . jJeejjp Voti contrari . . . 16 (La Camera adotta.) Eisultamento della votazione sul progetto di legge relativo all' abrogazione delle leggi che accordavano premi ai fabbricanti di tessuti in lana nelle lío magne, nelle Marche e nell'Umbria. Presenti e votanti. . . . . 218 Maggioranza . . . . . I 110 Voti favorevoli . . , 202 ^ioir.;- Voti Contrari . . . 16 r ^ - r ^ . m 1 (La Camera adotta.) t n iad e; acida .rfsmàO al fts3tir Prego i signori deputati di riprendere il loro posto. »iscirssioarss©E¿ DISEGNO R I MARITTIMI:-© P E ^ UN ÈER- T R AASSONA E ¿'EGÌTT©. P r e s í d e o s t e " : Si apre la discussione sul progetto di legge relativo alla convenzione per servizio postale marittimo fra Ancona e l'Egitto. m a c c h i . Domando la parola per una questione pregiudiziale. ^ ^ : • / " ' P R E S I D E N T E . Parli, M A C C H I . La Camera sa che negli scorsi giorni venne presentata, relativamente al progetto di legge che sta CAMERA DEI DEPUTATI per essere discusso, una nuova proposizione. Supponendo che fosse vera anche solo una decima parte delle cose in esso esposte, il nuovo progetto, sia dal punto di vista finanziario, come dal commerciale e politico sarebbe incomparabilmente più utile di quello che ora ò sottoposto al giudizio della Camera. Io naturalmente non posso rispondere della validità di questa nuova proposta, ma mi pare tale che meriti di essere seriamente esaminata e pondéx*ata. Perciò pregherei la Camera di deliberare che questa nuova proposta... toschi. Domando la parola. MACCHI,., venga trasmessa alla Commissione perchè ne riferisca in una delle prossime sedute. VAtEstso, massari, sitsani evacca. Domando la parola. presidente. Favoriscano di domandar la parola uno alla volta. Ilprimo achiedere laparola èstatoil deputato Ninchi, poi Valerio, poi Massari, poi Susani e poi Vacca. Il deputato Eicciardi ha la parola sulla questione pregiudizale. bicciardi. Io voleva appunto venire insoccorso dell'onorevole Macchi con un emendamento in virtù del quale si muta in certo modo tutta l'economia della legge. presidente. Scusi, il suo emendamento non ha niente che fare colla questione pregiudiziale dell'onorevole Macchi. rìcciardi. Io diceva che questa concessione doveva essere fatta per pubblico appalto, e che, se vi sono altri i quali offrano patti migliori, naturalmente debbono essere preferiti al signor Palmer. massari. Domando la parola per Una mozione di ordine. • Mi pare che, avendo il piacere di vedere in questo momento l'uno al fianco dell'altro l'onorevole ministro dei lavori pubblici del Gabinetto passato e l'onorevole ministro dei lavori pubblici del Gabinetto presente, mi pare che l'uno o l'altro possano dare alla Camera il loro parere, e vedere se l'offerta che è stata fatta, sulla quale oggi siamo chiamati a deliberare, sia un'offerta seria, oppur no; e nel caso affermativo, come io ho motivo di credere, si proceda senz'altro alla discussione di questa importantissima legge, la quale concerne gli interessi non solo di molte città del nostro Stato, non solo del commercio italiano, ma del commercio europeo. sitsam. E la mozione d'ordine? massari. Io prego' adunque gli onorevoli Depretis e Peruzzi di aver la compiacenza di dirci il loro parere. dEpretis, ministro per i lavori pubblici. Non credo che l'onorevole mio antecessore potrebbe dare informazioni precise sulla proposta a cui ha accennato l'onorevole Macchi, cioè sulla proposta recente, se non erro, del signor Moore... macchi. Precisamente. depretis, ministro per ì lavori pubblici. Io dirò alla Camera chedi queste proposte, alla vigilia della discus- SESSIONE DEL 1861-62 sione di un progetto di legge come l'attuale, me ne giunge ordinariamente qualcuna, e credo che Io stesso sia sempre avvenuto anche ai ministri precedenti. In fatto di servizio postale marittimo mi furono presentate varie proposte due delle quali parlano del progetto in discussione. Me ne furono anche presentate delle altre, e sudi essevi sono stato, non dirò della trattative, ma principi! di trattative col Ministero, senza venire ad alcuna determinazione. Fra le proposte più recenti una è del signor Moore, il quale ha rinnovata una sua proposta con uno stani-« pato litografato, nel quale c'è scritto a penna quanto si riferisce all'Italia, per modo che mi pareva che fosse preparato per più. parti del mondo. Con questo non VO* glio dire che non sia una proposta seria. Quanto alle altre proposte che furono presentate in questi giorni, il Ministero ha chiesto informazioni sulla serietà delle proposte, ha indagato se i proponenti pò* trebberò fare i depositi per dar consistenza ai loro prò« getti, ma fino ad ora nulla di concludente ho ottenuto, Come potrò spiegare alla Càmera. Debbo aggiungere che oggi stesso mi fu presentata una lettera che si riferisce aduna di queste ultime proposte; la lettera ha la data del 5 luglio, e che io non ho ancora avuto il tempo di leggere, poiché appena l'ho ricevuta, c'è stato Consiglio dei ministri, poscia sono venuto alla Camera, e a dir vero credeva che la legge che si trovava in discussioneoccupasse tutta la tornata. Però, se la Commissione lo crede, io potrei rimetterle tutte le carte che si riferiscono a queste proposte, che ho portate con me, e se la Camera acconsente di rimandare questa discussione a lunedì^ la Commissione potrebbe prenderne cognizione ; in caso diverso io ne farò relazione alla Camera. nicchi. Io aveva chiesto di parlare per replicare all'onorevole Macchi, il quale pareva volesse dare ai quello scritto una tale importanza da meritare la sospensione della discussione di questo progetto di legge; ma dacché, dietro le interpellanze del mio amico l'onorevole Massari, l'onorevole ministro dei lavori pubblici ha fatto una storia così esatta del come si sono passate le cose, e invitò la Camera a non fare troppo calcolo..» depretis, ministro per i lavori pubblici.- lo non ho ' Ofri&MdiL mai detto questo ! amareni,.. di queste proposte che si fanno nel procinto di una discussione di un contratto già da lunga pezza stabilito, io non attedio più a lungo la Camera su questo argomento, e la prego soltanto a voler passai? immediatamento alla discussione della legge. ~ presidente, II deputato Macchi ha la parola pe? un fatto personale. macchi. Io credo chela Camera non adotterà le conclusioni dell'onorevole Ninchi, appoggiate dal deputato Massari. presidente. Parli del fatto personale." macchi. L'onorevole Ninchi mi accusa di essere venuto qui a proporre l'esame di un progetto che risulterebbe da un semplice foglio di carta, Io non avevo> — 2997 — TORNATA DEL 5 LUGLIO quando mi venne consegnato questo foglio, nessuna ra- | siussAN!. Veramente dalla lettura di quei fogli, come gione di credere che la nuova proposta fosse seria o no. disse l'onorevole preopinante, credo che un uomo praHo creduto per altro essere mio dovere di deputato, tico non può a meno d'essere tratto a credere che i prodal momento che si t r a t t a d'interessi così gravi per la getti in essi contenuti non sono cosa seria. Quindi mi nazione (e più gravi forse di quello che a taluno non unirei alla maniera di vedere dell'onorevole mio amico paia), di prendere le debite informazioni prima di veValerio. Però sopra di me fa una certa impressione ciò nire a parlarne alla Camera. E dirò che per le inforche generalmente si fa circolare nel pubblico, il quale mazioni che coscienziosamente ho prese mi risulta, che da vicino non vede queste cose, e non è obbligato ad queste proposizioni non sono poi tanto disprezzabili avere quelle cognizioni sull'argomento che l'onorevole pome taluni mostrano di credere. Valerio e molti altri hanno certamente in questa Camera, e si cerca di denigrare l'azione del Governo con L'onorevole Massari vorrebbe che si interrogassero i molto danno della pubblica fede. ministri precedenti per sapere se la proposizione Palmer è seria. Ma qui non è questione di ciò. Io sono già D'altra parte l'onorevole ministro dei lavori pubblici convinto elio la proposta del Palmer è seria. E perciò ha detto che ha fra le mani altre proposte che egli non quando f u discussa negli uffici io l'ho seriamente proha potuto pigliare in considerazione. pugnata : tanto più che allora non ve n'era altra da Io voglio ben ammettere che persone eli conto si saméttervi a riscontro. Ma dal momento che una nuova rebbero seriamente presentate in tempo utile, ma da proposta ci venne fatta, io credo che noi, chiamati a parte mia, vista anche l'ora tarda e la possibilità quindi tutelare gli interessi del paese, abbiamo preciso dovere che senza grande perditempo la Commissione possa pidi esaminarla, per vedere se mai contenesse condizioni gliare ad esame questa proposta, io non vedrei male che migliori. Ed a ciò, infine, e unicamente a ciò, si riduce se ne accettasse il rinvio. la mia proposta, cioè a pregare l'onorevole ministro Credo che i miei colleghi della Commissione non abaffinchè prenda in esame questa proposta prima che si biano nessuna difficoltà di accostarsi a questo modo di addivenga alla votazione del progetto di legge posto trattare la cosa. Quindi potrebbe continuare la discusall'ordine del giorno. sione, essendosi già presa ad esame questa proposta, ed v a i e b i o . Prego la Camera di non voler sospendere il pubblico avrebbe la soddisfazione di sapere ufficialla discussione per fermarsi ad esaminare i nuovi promente, per dir così, quello cha egli ne debba credere. getti che le possono in questo punto essere presentati. (No! no!) , P e r parte mia dico francamente che può darsi che Nessuno potrebbe insinuare il dubbio che per parte il signor Moore, a u t o r e d i quei certi fogli che abbiamo della Camera o del Ministero si avesse voluto sopprif r a l e mani, possa presentarci un progetto serio, ma mere la discussione. quello che è ben certo è che questi fogli persuadono »epbetis, ministro per i lavori pubblici. Solamente ognuno del contrario. Quando veck) un uomo che provorrei dichiarare alla Camera che qualunque sia il pone di assumere imprese colossali, come ha detto l'oc«»to che si possa fare-delle proposte che mi sono pernorevole Macchi, a condizioni così esageratamente vanvenute quando questa legge apparve all'ordine del taggiose, dico schiettamente, io che sono un uomo di giorno, io non avrei mancato di darne conto alla Ca- , affari, quando vedo porsi innanzi proposte così larghe mera durante la discussione. Ma queste proposte quasi da farci avere le cose per meno di quel che costano a tutte mi esprimevano il desiderio che si sospendesse la chi le provvede, non mi posso indurre a dare loro peso discussione del progetto di legge. qualunque. Se di tali proferte volessimo occuparci, non Ora, a queste dimande io non ho voluto acconsentire, faremmo mai cosa alcuna. Il mondo è pieno d'inventori perchè per sospendere la discussione di un progetto di e di progettisti, d'uomini• che fan tutto per niente, e legge ci vuolequalche cosa di ben serio, massime quando non dobbiamo perdere il tempo ad esaminarne le idee. la proposta di legge si riferisce ad un contratto effettiAbbiamo innanzi a noi un progetto che ha l'ormato vamente serio ed appoggiato ad un deposito di un mezzo l'oggetto dell'esame del Ministero precedente, ha formilione già effettuato da quattro o cinque mesi. mato l'esame del Ministero presente, ha formato l'esame Però io ripeto, che di entrambe le proposte potrei d'una Commissione, ed a questo dobbiamo rivolgere dar conto alla Camera. Se la Commissione e la Camera la nostra attenzione. So a fronte di' questo progetto ce lo consentono, non vedrei mal volentieri- che la discusne fosse un altro concretato, serio, presentato con un sione fosse rimandata a lunedì, tanto più per non aver deposito che ne guarentisse l'esecuzione, il ministro neanche molta speranza, attesa l'ora in cui siamo ed il stesso dovrebbe presentarcelo, senza che fosse d'uopo poco numero di deputati presenti, di poter venire ad richiamarlo al sacrosanto dovere di fare gl'interessi una votazione nella seduta d'oggi. della nazione. Se ad ogni foglio che ci capita e viene a t a c c a , relatore. Veramente era mio intendimento prometterci mari e monti e miracoli noi vorremo ferdi respingere la proposizione fattaci dai deputato Macmarci, non potremo mai f a r e un'opera seria. Per conchi. Sono passati quattro mesi dacché si conosce l'offerta seguenza prego la Camera di respingere la proposta Palmer... : .eiitommooT^ . i i i » » a m ' dell'onorevole Macchi, e di passare all'ordine del giorno, «iraanÈrà ' ,, : maccms. Domando la parola. cioè alla discussione di questo disegno,di legge. t a c c a , relatore,., ed ora viene il signor Moore, in CAMERA DEI DEPUTATI — questo momento- che si sta per aprire la discussione, a presentare un.nuovo progetto, e lo presenta per mezzo di una carta che egli fa circolare presso tutti i deputati. 11 signor Moore non ha neanche presentato il progetto al signor ministro dei lavori pubblici... ©edpbetis, ministro per i lavori pubblici. S ì , sì! lo • ha »reseniato>-rir Una voce. Ila fatto un deposito? »jepketss, ministro per i lavori pubblici. Non c'è. v a c c a , relatore. Comunque sia, da questa carta che ha fatto circolare io veggo che è un progetto esagerato. Le offerte che egli fa sono tali che sarebbero chiaramente a perdita della società^ 0l7 ;j ÌJ08 ' Per altre considerazioni ancora vorrei respingere questa offerta del signor Moore , ma udito ciò che hanno detto il signor ministro ed altri colleglli della Commissione, acconsento anch'io che la proposta Moore sia rimandata alla Commissione. q ~' Voci a destra. No ! no ! m a s s a u i . Se non è una cosa seria ! PBKsiDÉaiTis.'.il deputato Bixio ha inviato al banco della' Presidenza questa proposta : « La Camera non approva la convenzione postale tra Ancona ed Alessandria, ed invita il Governo ad aprire u n concorso che, escludendo gli stranieri dalla direzione della società, risponda meglio allo sviluppo della marina nazionale, ed assicuri allo Stato il possesso del materiale della compagnia in tempo di guerra. » Per ora pregò il deputato !3ixio a limitarsi alla questione sospensiva, di cui ha parlato l'onorevole Macchi. a i x i » . Se ho ben compreso la questione posta dal deputato Macchi, la medesima non sarebbe che nna parte di ciò che propongo io colla mia questione pregiudiziale. Io metto innanzi la questione sospensiva per tutto. Io ignoro, nè voglio prendere cognizione dello varie proposte che si siano presentate,;, non dico che siano serie, nò che noi siano. Io dichiaro che la proposta attuale di legge, secondo il mio punto di vista, è contraria agli interèssi dèlia marina nazionale. ; Per conseguenza invito la Camera non solo, a non approvare questo disegno di legge, ma a non aprirne nemmeno la discussione. Anzi eccito il Governo a presentare un altro disegno di legge il quale provvegga ai bisogni della marina mercantile, perchè quello che ora • Oliti 13 COft.«diii) 6Ì9J.J9.fln ID ir . . * ÌjQJ. JwOTJ ci sta davanti è m opposizione agli interessi più vitali -» -iMO.I La.BÌ 91BJJP £i ,tiVI3IIB(J80c Kdfil della nazione. . 4 11 signor Palmer è un inglese, e quindi è uno straniero. Or giova riflettere che secondo il nostro Codice di commercio nessuno può essere proprietario di bastiménti, se non ò nazionale, e che non si assicura in questo modo la nostra proprietà coli'affidarla al signor pMfé^ ® d0 r m 0 I f f r ' i q f !Lv , ,p »fi oidgiiiini aioYQiOiiOU édsj£is ,9193« Noterò a questo proposito che una Commissione di inchiesta sulle condizioni della marina mercantile, inglese, nominata della Camera dei comuni nel 1859, ha rivolta al Governo unà preghiera speciale perchè volesse assolutamente proibire 'di coprire le proprietà inglesi con bandiera" straniera. Ora n o i . concedendo SESSIONE DEL 1861-62 questa nostra proprietà al signor Palmer, potremmo esporci a perderla, nel caso che egli si presentasse in tempo di guerra in Inghilterra coi bastimenti nostri. Io mi trovo qui ora in opposizione all'onorevole mio amico Depretis ed all'onorevole Peruzzi, il quale per la marina ha fatto certo moltissimo; ma io mi reputo in istretto dovere di oppormi per la ferma convinzione che il sistema tenuto nel presente disegno di legge non sia conveniente per l'Italia. Mi si dice : vi è una società seria ; ed io dico che anche l'avvenire della nostra marina a vapore è cosa seria, e chc affidando l a nostra linea orientale a società straniero ed obbligandosi a non sussidiare nessun'altra società nostra, noi ci tagliamo i nervi da noi stessi. Io credo che gli Italiani possono stabilire quella stessa società che ih presente schema di legge vuole affidare à chi ha interessi che non sono quelli dell'Italia. Io non mi curo se i capitali sono esteri, e se si t r a t tasse eli ferrovie, di porti, di canali, non m'importerebbe chi ne avesse la direzione, ma in tutto quello che si riferisce alla marina mercantile, che è base della marina militare, e che per conseguenza tocca il nostro sistema di difesa, no, non vi devono essere stranieri aventi altri interessi, e forse anche interessi contrari. Io vi prego di osservare che la marina dell'avvenire è la marina a vapore ; che l'Italia è priva di una marina a vapore, mentre l'Inghilterra, sopra 88 linee sue proprie, ha 26 mila uomini d'equipaggio a disposizione del Governo quando li voglia; che vi sono dei porti, come Liverpool, che oltre le linee sovvenzionate per la posta, hanno 60 linee di navigazione a vapore. Ora io vi domando se, mentre tutti i paesi marittimi si affaticano straordinariamente per creare e sviluppare la loro marina a vapore, noi soli, contrariamente a quanto si usa dagli Stati Uniti, Inghilterra e Francia, cominciamo per pagare stranieri e le accordiamo il privilegio contro i nostri per oggi e per l'avvenire sopra una linea che dalle nostre coste deve metterci in relazione con tutto l'Oriente, no, no, questo non è nell'interesse della nostra marina; e se questa legge verrà votata, vorrà dire che l'Italia marittima non è compresa, è si abbandonano i più vitali interessi della marina, mercantile a vapore e della marina a vapore dello jStatj^j Q m @jg9irp 0i0MKf89-i oiixwrnov "erb.iII9.0p d!> Kb Signori, io vi dico, e questo sia : detto così per incidente, che l'arciduca Massimiliano, pochi giorni fa> ha pubblicato un miovo opuscolo sulla marina da guerra austriaca, nel quale espone che se il Governo austriaco non fa attenzione di mettersi a paro colla marina nazionale italiana, l'Austria è perduta. Ricordatevi, signori, che bisogna che egli abbia r a gione; pensate al modo, e non vogliate dimenticare u n istante che la marina costa sacrifizi molti e tempo magPSÌ&tiCTO la elajjp isiioo .oìxìS oipiuqeb lab j&tòhoa jsjao Prego la Camera di voler prendere in considerazione le poche parole che ho detto ed a voler accogliere il mio Winedel,giorno. , VAX.EBI©, Vorrei pregare l'onorevole Bixio e la Ca- TORNATA DEL 5 mera a riflettere che tutto ciò che egli ha detto non ha che fare colla questione di cui si tratta. . Si trattava di sapere se la Camera doveva sospendere la discussione di questa legge per aspettare una certa proposta, non ricordo bene da chi venuta. Le ragioni che ha esposte l'onorevole Bixio troveranno il loro posto nella discussione generale. E poiché egli ha voluto rilevare le parole che ho detto di società serie, io lo prego di ritenere che alla serietà cui accennavo era messa • «lavanti la mancanza di serietà della proposta Moore. ! Ma tutto ciò non ha da far niente colla questione posta innanzi dall'onorevole Macchi; quindi le cose dette dall'onorevole Bixio .troverebbero il loro posto opportuno nella discussione generale. LUGLIO sito per studiare il progetto ed esaminare la cosa sotto altro punto di vista. » È questa pertanto una proposta sospensiva. » E P R E T I S , ministro per i lavori pubblici. Chiedo la . parola. PRESSDENTE. Ha facoltà di parlare. DEPKExis, ministro per i lavori pubblici. Su questa seconda proposta a me pare risolutamente, e credo che l'onorevole Bixio egli stesso converrà... BIXIO. Non convengo; mi' farei tagliare in mille pezzi. (Ilarità) »EFRETKS, ministro per i lavori pubblici. Mi peridoni ; quando avrà sentito quello che sto per dire credo che non troverà poi tanto irragionevoli le mie obbiezioni. PRESIDENTE. Permetta, sono tutte due proposte Lo Stato ed il signor Palmer hanno fatto fra loro un sospensive; non parlo di quella scritta dal deputato Bixio, ma di quella che ha svolta. La questione Macchi contratto. è sospensiva nel senso che domanda che sia rinviata la Il signor Palmer ha guarentito la sua stipulazione legge alla Commissione, affinchè prenda cognizione col deposito d'un mezzo milione, ed il contratto cominanche di altre proposte fatte al ministro e quindi ne cia ad aver effetto nelle sue pratiche conseguenze cinriferisca nella tornata di lunedì. que mesi dopo l'approvazione fatta per legge della convenzione medesima. Crede l'onorevole Bixio che sarebbe 11 deputato Bixio invece propone che sia sospeso inragionevole il mettere il signor Palmer in questa sin* determinatamente l'esame di questa legge. golare condizione che egli dovesse lasciare un mezzo IÌEPRETIS, ministro per i lavori pubblici. Domando milione in deposito alla disposizione del Governo ed facoltà di parlare. aspettare fin quando piacesse al Parlamento di discuPRESIDENTE. La parola spetta al ministro per i latere la sua proposta? No, o signori, se si adottasse un vori pubblici. simile espediente non so chi verrebbe ancora a stipuD E P B E M S , ministro per i lavori pubblici. Faccio solare contratti collo Stato. Evidentemente bisogna risollamente osservare che passa una differenza notevole fra vere la questione; essa del resto è abbastanza grave la proposta Bixio e la proposta Macchi. e non deve rimanere in sospeso. La proposta dell'onorevole Macchi è sospensiva nello stretto senso della parola, perchè lascia poi intatta la Gli stessi ragionamenti messi avanti dall'onorevole questione di merito, m a l a proposta dell'onorevole Bixio Bixio dimostrano quanto importi risolverla ad entrare non solo non lascia intatta la questione di merito, ma nel merito della questione. Bisognerà quindi entrarvi e la risolve e la risolve in senso negativo perchè comincia .francamente, perchè tutto quello che si riferisce alla colle parole: « La Camera non approva la convenmarina è materia troppo grave perchè ci si possa correr zione. » Che cosa vuol dire non approvo la convenzione? sopra leggermente, perchè possa formar soggetto di Vuol dire rigetto la legge. controversie cavillose, da avvocato, come suole qualche volta sfuggir all'onorevole Bixio. Evidentemente dunque, in qualunque forma la si Quando entreremo nella discussione io mi riservo di voglia considerare , la pi'oposta dell' onorevole Bixio dire come io consideri questa questione, quale sia la non mira ad altro che a respingere la legge. Quindi mia opinione ; la Camera poi deciderà la controversia tutti i ragionamenti che l'onorevole Bixio metterà in secondochè essa crederà meglio nell'interesse della cosa campo per sostenere la sua proposta, saranno combatpubblica; ma io la prego di riflettere che non si può tuti da quelli che vorranno respingere queste sue proammettere una proposta sospensiva, la quale fa al conposte ed approvare la legge. traente una posizione che onestamente non gli si può PEB&DZZI. Domando la parola per una mozione d'orTÒRI^IP Mina o i o ^ M J O .ovotfH ÌUÌ OAJSOILÙ-GJJ fare. PRESIDENTE. La parola spetta al deputato Peruzzi. ' iDE^RfeTis, ministro per i lavori pubblici. Avverto PERIJzzi. Io voleva proporre, per finire la discus<quindi che c'è questa grave differenza fra le due prosione, che fosse approvata la sospensione con invio alla poste, e perciò pregherei la Camera a risolvere innanziCommissione di tutte le proposizioni che vi possono tutto la proposta dell'onorevole Macchi. essere, giacché l'onorevole ministro ha detto averne ' P R E S I D E N T E . Prego l'onorevole ministro di riflettere a ciò che ho detto testé, cioè ehe altro è la pro- avuta una poco fa. REPRETIS, ministro per i lavori pubblici. No, è il posta scritta del deputato Bixio, colla quale si oppone seguito di una proposta precedente. alia convenzione, ed altro è la proposta orale che ha PERUZZI. Bene. S'intende che le s'iuvierebbe anche testé fatta. • la proposta dell'onorevole Bixio, con che però la CaEgli ha detto espressamente e più volte: « Prego mera non si pronunci prima su di essa. la-Camera di sospendere le sue deliberazioni in propo- — 3000 — CAMERA DEI DEPUTATI — SESSIONE DEL I l m ot ivo p er cu i io faccio q u est a pr oposta si è ch e in qu esto m odo noi sem plifich erem o d i m olto la discussion e d ella le gge .. 1 jn e m lb / a iio iin ¿rio ¿ s o ci ie ÓW QO I n fa t t i, o sign or i, la pr oposta M o o r e .. 9 a o j i £ iq 0 TALEBIO. Dom an do la parola^ n oM . a T z u a i i C i à i M K t z z i , I n fa t t i, o sign or i, la p r op osta Moore è t a le ch e b a s t a legger la p er r ispon der e sem plicem en te con u n sor r iso. Qu an t o a lla pr oposta dell'on or evole Bixio io cr ed o che in segu it o a lle osservazion i che sono p er esp or r e e dopo l'esam e che d ella su a pr oposta sar à p er fa r e la Com m ission e, p ot r à sem p lificar si m oltissim o l a d iscu ssion e e p ot r à in d u r si an ch e l'on or evole Bixio a d ar i l yot o favor evole a l p r esen te d isegn o di legge. L'on or evole Bixio p a r t ì da u n con cetto che potrà essere con fer m a t o, o in fir m a t o, a secon da d ei r isu lt a t i d egli esam i ch e. la Com m ission e forse h a fa t t i, e che n el caso Xion li abbia fa t t i, fa r à o p otr à com piere. E gli vi disse: io voglio con qu est a legge assicu r ar e lo svilu p p o d ella m a r in a n azion ale, io voglio a ssicu r a r e a llo St a t o l'u so d i qu esti q u a t t r o pir oscafi in caso di gu er r a . Or a questo è st a t o p r ecisam en t e, non il pr ecipu o in ten d im en to, gia cch é, t r a t t a n d osi solo d i q u a t t r o bastim en ti,; com e d iceva ben issim o l'on or evole m in istr o dei la vor i p u bb lici, non ò question o di t a n t a im p or tan za da essere p r ecip u o scopo ; m a è stato uno d egli scopi che il Gover n o h a pr eso di m ir a n el r ed iger e qu esta con ven zion e. Pot r ebbe d ar si ch e qu est o scopo n on fosse st at o r a ggiu n t o dai t er m in i d ella con ven zion e ; io pen so di sì, e l'on or evole Bixio cr ed e di no ; m a è u n fa t t o che n ella con ven zion e vi è u n a disposizion e per la qu ale si dice che q u est i bast im en t i d ovr an n o essere cop er t i d alla ban d ier a n azion a le, e qu in d i sottop osti a t u t t e le leggi e disposizion i che, r egolan o gli a lt r i bast im en t i n azion ali di t a l gen er e, efcioò, ch e in caso d i gu er r a il Gover n o p otr à p r en dere q u est i bast im en t i e ser vir sen e. , Or a l'on or evole Bixio d ice: m a, d i fr on t e a q u est e; disposizion i d ella leggo, vi sono d elle con su etu d in i, v i sono dei bills del P a r la m en t o in glese, delle discussion i, dei r a p p or t i fa t t i. a i P a r la m en t o in glese d a i q u a li r isu lt a che qu esta vost r a clau sola sar ebbe in efficace. s Ebben e, sign or i, r isch iar iam o qu esto p u n t o ; la Com m ission e ven ga esipMcitamente a d ir e alla Cam er a qu ali sono st a t i i r is u lt a t i dei suoi st u d i, e q u a li saran n o i r isu lt a t i d egli st u d i ch e sar à p er in t r a p r en d er e, ed io ; son o. in t im a m en t e con vin t o che q u a n d o .l'on or evole Bixio si sia per su aso che qu est i bast im en t i pr en den do la. b a n d ier a n a zion a le-sa r a n n o bast im en t i n azion ali, com e so fosser o st a t i cost r u t t i in I t a lia ; quan do sarem o con vin t i elle ce n e p otr em o ser vir e com e se si t r at t asse d i bast im en t i a p p a r t en en t i a gli I t a lia n i, allor a, siccom e egli stesso ò con vin t o ch e i ca p it a li non si p ot evan o pr en der e dove si voleva p er cost r u iii,,io credo ch e, sarem o d'accordo n ella per suasion e che n on solam en te lo scopo p r in cip ale di questo con t r a t t o, m a an che qu esto scopo accessorio, del qu ale io p u r e riconosco l'im p or t an za, sarà r a ggiu n t o , e di p iù che la discussion e ^ ¡u i ^ 6 i i m y non oiia sar à m olto sem p lificat a. I n con seguen za p r egh er ei la Cam er a vi voler sospen - 1861- 62 dere la discu ssion e, m olto p iù veden do ch e sono già l e cin qu e ed u n q u a r t o, e che per ciò n on si p or t er à , a t t e n den do, u n gr a n dan n o p r a t ico a l p r in cip io di q u est a discu ssion e ; e p r ega r e n el tem po stesso la Com m ission e di voler pren dere ad esam e t u t t e le proposte ch e son o state p r esen t a t e al Min ister o, e fa t t e in qu esto r ecin t o. p r e s i d e n t e . l i d ep u t at o Mich elin i h a fa colt à d i p a r la r e. VAMERI© . H o ch iesto io la p a r ola p r im a del d ep u t a t o &'SÌÌB ih o ih u q q ^ l "ioq ia'iof)ii.oqa PBESIDEHTE. Per d on i ;son o iscr it t i p r im a i d ep u t a t i Mich elin i, Ma cch i, Ma r lia n i, Va cca , Br iga n t i-Bellin i e Cast agn ola. (Oh! oh!— Rum ori) V A C C A , relatore. Dom an do la p ar ola per u n a d ich ia ; ' MiPiì irn aljsnp MLb r azion e d ella Com m ission e. VAI*ERI© . Io vor r ei osser va r e... (Rum ori) p r e s i d e n t e . Bisogn a bene ch e sen tiam o l'op in ion e d ella Com m ission e. Par li. i; [ 0 - ii .q ¿f obn affloO . ì o b a s u V A C C A , relatore. La Com m ission e n on t r ova d ifficolt à di a ccet t a r e t a n t o la pr oposta Macch i, q u a n t o - q u e lla ch e ci ha fa t t a adesso l'on or evole Per u zzi, r iten en d o ch e ver r à a ccet t a t a an ch e d a l d ep u tato Bixio, e si d ar à s o llecitu d in e di occu p ar si delle va r ie p r op ost e, on de esam in ar le e r ifer ir n e il suo p ar er e n ella sed u t a di lu n ed ì. PRESIDENTE. I l d ep u t at o Mich elin i h a facolt à d i patìa| (^ . i£ Cf a f a i f iHìfadsiM oifiirràsÌ» II .a *^ a fa i8 a ia « i Voci. Ai vot i!, a i vo t i! ,v. obiiin n od . u m « aajtcH EiiiNi. Se la Cam er a desidera di p assar e a i vot i e di ap p r ovar e la p r op osta d ell'on or evole P er u zzi, io r ^j j ^g j ^^l a ih aiecisD M o ^e i l j h w a k BIXIO. Chiedo di p a r la r e con tr o la pr oposta P er u zzi. VAM3RIO. Volevo p ar lar e an ch 'io con tr o la p r op ost a P er u zzi; n on so per ch è il t u r n o d ella discussion e ven ga d eviat o in qu esto m odo. .'.-{leieoh 'ifibafi ovianoqs PRESIDENTE. Per d on in o, p r im a elio il t u r n o d 'iscr izion e fosse esau r it o ven n e fa t t a u n a n u ova p r op ost a, su lla qu ale dom an da la p a r ola un a lt r o or at or e. ^ a j m e r i © . Io ho dom an dato la p a r ola p r im a ch e p a r lasse il d ep u t£ ^ 9 < jQ| r i{^ S g^ I . x0 'j Ì I j oiMab oi Ocsskì .oiciim PRESIDENTE. Allor a m an t er r ò l'Grdin e d egli iscr it t i . -A ab siììtot O'XOÒM lon^ig II che ho già accen n ato. , : _ I l d ep u tato Mich elin i h a la p a r ola . V a l e r i o . Dom an do la p a r ola per l'or d in e d ella d iinoi«£ 'x io a sn n ovvB òro srroìasTObigfioo n i P er l'ordin e, d ella discussion e h a .la • «¿r/ ètóess'ic? ò ! p a r ola il d ep u t at o Va ler io. PRESIDENTE. VAiiE R s o . I o credo che n on ai p u ò in questo m odo con fon dere due ordin i di discussion i così d isp ar at e. La; pr oposta dell'on or evole Macchi h a u n a p or t at a, q u ella dell'on or evole Bixio n e h a u n 'alt r a, assolu t am en t e d iver sa : qu esta n on si p u ò fa r e se n on com e con clu sion e della discussion e gen er a le d ella legge ; qu ella non h a,, n ien te che fa r e colla discussion e d ella .legge. Io dom an do ad u n qu e che la Cam er a voglia p en sar e u n m om en to pr im a di st abilir e un preceden te di qu est a n a t u r a , di d ar e cioè im p or tan za ad un loglio q u a lu n q u e d i car t a che ci vien m esso d a va n t i a l m om én to d ella d iscussion e, com e è qu esto, j j ^ lu en j olloil <sii£ns92ii03 3001 TORNATA DEL' 5 LUGLIO Io sono lontano dal respingerò la discussione promossa dall'onorevole Bixio ; essa è la vera discussione generale ; dobbiamo o non dobbiamo accettare questa legge? Ma l'altra questione è tale che ammettendola ronderebbe impossibile per l'avvenire che persone serie vengano a trattare con noi, quando si potesse pensare che all'atto in cui si deve discutere una proposta seriamente fatta e discussa e seriamente guarentita eon u n .corrispondente deposito, questa discussione possa sospendersi per l'apparire di altre inaspettate proposte che, come diceva l'onorevole Per uzzi, non fanno altro V smaiii.aM «idfoaaM- «IniisdoiM mento che la Commissione, por le medesime ragioni, si è dichiarata pronta ad esaminarla, io non so spiegarmi come si possa ora ragionevolmente insistere in una contraria opinione'.' 5 " 100 ^ aj8oqoiq £1 {Txongi8 t> «jjiiaiaj, P K E s i o m e . L'onorevole Peruzzi ha facoltà*d'i' parlare per un fatto personale. PÈistFZEi. Io giustifico in due parole la mia asserfflmm olovo'iofto iiob ajgoqoiq «uà oraasy .oemo? ass Nel 1869 il signor Moore presentò una proposta all'onorevole mio antecessore commendatore ¿acini, il quale gli concesse tre mesi, che spiravano il 31 gennaio 1861, per presentare la giustificazione di poter attuare il suo progetto. Spirati i tre mesi, il signor 10 quindi pregherei l'onorevole Peruzzi di voler scinMoore chiese una proroga eoe gli fu accordata. In quedere la sua proposta: l'una relativa alla proposta Bixio, sto frattempo io fui chiamato al Ministero dei lavori? alla quale mi adatterei molto volontieri, tenendo conto pubblici. Scaduta quella proroga, il signor Moore non e della gravità che questa ha in sè stessa e delle consigiustificò per nulla di aver raccolto i mezzi necessari ad attuare il suo immenso, vastissimo e quasi favolósa i e a b d i . Domando la parola. progetto; epperciò io non gli volli accordare altre dilai maccMì. Domando la parola.^ .«totom ,ju»t»at zioni, e solamente gli dissi che qualora entro tre o' v a i e b i o , All'altra parte relativa alla proposta Macquattro mesi avesse presentato il suo progetto sarebbe' chi io mi opporrei, perchè la credo un cattivissimo preO'jiifsnp id oiò8 laobnaijB'ij (onooBig C8k$éfn4"éi>b Ì8 9 «orziti ojfijtrqei} Iaf> srìona aiajjaòoa 4tì9V D'allora in poi il signor Moore ha scritto molte letPrego quindi la Camera di mantenere la divisione di tere, ma non ha mai giustificato di aver raccolto i caqueste due proposte che nulla hanno che fare l'una col^"felft'^'-'O" « iqooa ilgeb ono ojfida j ara ; oqooa ox/qio l'altra; nonché di respingere quest'ultima. Questa stessa mattina ebbi l'onore d'interrogare ili p b e s i d e j ì t e . Il deputato nichelini-ha la parola. senatore Bolmida perchè mi si diceva sempre che il m a c c h i . Domando la parola per un fatto personale. banchiere Bolmida avesse in mano i capitali necessari p r e s i d e n t e . Per un fatto personale ha la parola il deputato Macchi. aiBoqoiq ai sxsvp'iqqa ip.9 per fare un deposito serio a nome del signor Moore, e il senatore Bolmida mi rispose avere egli bensì una m a c c h i . Prego la Camera di essermi indulgente lettera del signor Moore colla quale accenna all'invio di un momento di attenzione per uno schiarimento di prossimo di questi capitali, ma in questo momento iioii; fatto. essere lui in grado di lare depositi di sorta in nome suo. Sento da tutte le parti gli avversari del mio voto soEcco dunque, come vede la Camera, perchè io mi5 spensivo andar ripetendo ad ogni istante che si tratta credo di essere autorizzato ad usare l'espressione òhe di una proposta nuova, quasi fatta per sorpresa alla viho usato io e che avevano usato altri. Quando vedo da gilia della discussione di un'antica legge, oppure di una un lato un progetto del quale forse non vi ha l'uguale^ proposta che muove al riso a prima vista. Dirò dunque per essere un'impresa unica quanto filla sua immensità che avendo, come già, accennai, per mio dovere di deed importanza, e dall'altro lato vedo che, malgrado le putato, prese le debite informazioni, ebbi a convincermi reiterate proroghe, questi capitali del signor Moore non che la proposta Moore non è punto nuova. vengono mai a depositarsi nelle nostre casse, io non po11 signor Moore venne da oltre un anno nel paese, ed trei in modo alcuno darvi la menoma adesione. ha fatto tutto il possibile per far accettare la suo prov a j l e r i o . Le parole dette dall'onorevole Peruzzi miposta. E se essa non fu accolta e non fu neanche presa dispensano di aggiungere altro, e giustificano abbain considerazione, ciò avvenne per ragioni affatto inidistanza le mie espressioni, oinmiOD stnomaraijnr ono8 pendenti dalla bontà del progetto e dalla volontà di chi j a c i n i . Io non posso far altro che confermare pienalo presentava. mente quanto disse l'onorevole Per uzzi : mi ricordo beIn quanto poi al dire che tale proposta suscita lo risa, nissimo che il signor Moore si presento a me con u n piego gli onorevoli miei colleghi che si sono permessa progetto estesissimo, che io credo sia presso a pòco» una frase di tal natura di dirmi quale sia la proposta quello che f a oggi distribuito ai députatf; io gli disss cui alludono. Noi non la conosciamo finora. Noi non abche il suo progetto era bellissimo, ma che se v o l e v i binino davanti che un foglio scritto non so da chi, il qtiale valse soltanto a richiamare l'attenzione dei deche venissero cominciate delle trattative per un proputati diligenti e coscienziosi, per far vedere che c'è getto di quella sorta, bisognava che egli si dispoun'altra proposta da conoscere e da esaminare. nesse a fare un deposito, per l'effettuazione del quale fu fissato un tempo. Non avendo poi adempiuto alla, Del resto la proposta sta ancora nelle mani del signor sua promessa, gli f u accordata una proroga, ed il depo-ministro; e dal momento che egli, nell'interesse del paese e per amore di verità, dichiara esser disposto a i sito non venne da lui fatto nemmeno al ternine di tale" 17 ^ s t a a p al ÉsngrmsgKOD ¿E consegnarla nelle mani della Commissione, è dal mo- CAMERA DEI DEPUTATI — In quel frattempo si sono domandate informazioni al nostro ministro plenipotenziario a Loudra, e il ministro pei lavori pubblici, troverà, nei suoi archivi la risposta del nostro plenipotenziario, e potrebbe comunicarla alla Commissione in caso che essa la volesse prendere ad ^stotó^gij. ovaiii è onjB9éx5 oisauo ib grxoìsiìio'i a J a i .ossm émea si^aul à'iMa non Molti deputati. Ai voti! ai voti! {Segni cVimpazienza) injjp^pjEXTE. Per votare, la Camera non è in. numero; se si vuole discutere si può continuare. SESSIONE-DEL 1861- 62 susaxìì. La Commissione prega il signor ministro di comunicarle tutte le proposizioni che ha in portafoglio, ed essane riferirà lune#froda'icooiq incoia dUurp fà La seduta è levata alle ore 5 l ^ / i i s q amòiqxB oioi v onffl^SHii'l-QftÉÌfilfeIft^Miwscia-s .ibniwQ .'omìaaiiflos p k e m i r e x t e . Quantunque, per non esseye la Camera in numero, non si possa mettere ai voti alcuna proposta, la Presidenza crede che la Commissione, accettando il rinvio del progetto e delle proposte, farà lunedì la sua dichiarazione in proposito. . Q[[.3fi ¿«gA jjj 3 ì a i i i , i a n i . Io voleva osservare c h e l a p r o p o s t a . d e ! signor Moore ò il più gran sogno che un uomo possa itver fatto, e quindi non merita considerazione di sorta. Ordine del giorno per la tornata di domani: 1° Interpellanza del deputato Bixio ai ministri degli affari esteri, della marina, della guerra, dell'interno, dei lavori pubblici e di agricoltura e commercio relativamente ad alcune parti dell'amministrazione da fessi dipendenti, nell'interesse ^éOTà'^&rMS^' 1 OÌOO^M® ih i"ii;Ì(trJ188tì 01 ih OÌp^-Eiiì»< ¿Oj;i}j>"T ib 0Ìt9Ì9*iCj li 2° Interpellanza del deputato Petruccelli al ministro degli affari esteri intorno alle condizioni politiche del regno in faccia all'Europa, o&srioCE a.toiqio'ia'J Zittitevi ; oiaioiiini oiooenqo nxjib siqoo 8 ìol il .„rjqfò^. Uh Jiffl'j WA T A DE L Q 6 ^CT n PRESIDENZA DEL COMMENDATORE TECCHIO, PRESIDENTE. "ú'y% JuIH momdoi ai SOMMARIO. Aiti diversi — Relazioni sui disegni di legge: bilancio passivo delle finanze pel 1862 ; trasporto della Pinacoteca nazionale; costruzione di fari in vari punti. — Domande diverse dei deputati Imbriani, Ricciardi e Giunti, e schiarimenti dei ministri per Vinterno, per Vagricoltura e commercio e per le finanze, ^ jPomanda del deputato Curzio circa il supposto intervento italiano armato nel Messico, e dichiarazione dei ministri per V 'interno e per l'estero. — Interpellanze del deputato Bixio sulle cose di marineria — Risposta del ministro per la marineria alla domanda preliminare del medesimo— Incidente d'ordine — Interpellanza del deputato Ricci G-., sullo stesso argomento, e preposta di un'inchiesta parlamentare sul materiale marittimo da guerra — Risposta e dichiarazione del ministro — Considerazióni critiche ed istanze per l'inchiesta dei deputati Mattei F., Bixio e Mellana — Osservazione del deputato Vacca — Opiwoni ctel presidente del Consiglio, e dei deputati Bixio, Bustini e Valerio — Proposta del deputato Finzi — È approvata. — Incidente sv.IV ordine della discussione e stille OliÉ'c interpellanze da farsi dal deputato Petruccelli — Sono rinviate a domenica. ni) ty iJEYOiJ iBycu'-j •». JtweJium 11 olia y gai ¿yijy «j »miiwu o La seduta è aperta alle ore 1 1/4= pomeridiane. 3IASSABI, segretario, dà lettura del processo verbale della tornata precedente, che è approvato. MÌSCHI, segretario, espone il seguente sunto di petiamnij^j ¿j^yc ©dki^'iTa avo oioJgimM la ¡Bisvdi ii> i i r a n i 8433. La Giunta municipale di Cova, circondario di Mondovì, provincia di Cuneo, nel fare istanza che siano conceduti a quel municipio i beni e le prebende delle soppresse corporazioni ecclesiastiche esistenti nel territorio, appoggia le domande che siano dirette da altri municipi su tale oggetto^-. £ j m 1 3 no s>?ftn»&il> eiion oaaelk 8434. Il municipio e la deputazione provinciale di rj ¡i r.n ^ • r • f , - „ <• „ t „ . ° r r - -ri 91ÌBD oocl oionalfd isxi enuDOTifli rsq ojflsrfia3i&39 Sondrio rivolgono istanze conformi, alla petizione registrata al numero 8408, relativa alla ferrovia Gali arateBàmÈk&fl aliA . a m o i a a a « 8435. Gli avvocati e procuratori esercenti presso il tribunale di Ascoli, nelle Marche, prima della promulgazione della legge che ne regola l'esercizio, chiedono di essere esonerati dall'obbligo della malleveria. Mi 8 7ye',[•) iiogfiÌÉ la 9Ìi'ifariÌ8i0 oidììcixs ma <9#i?tf ATTI »SVEHSI. p r e s i d e n t e . Il deputato Briganti-Bellini ha facoltà di parlare sul sunto delle petizioni. — 8008 — TORNATA DEL 6 I TIGLIO BBI GANM- EEWI S I . Vorrei pregare la Camera di concedere che sia riferita d'urgenza la petizione 8435, colla quale alcuni procuratori di Ascoli, che avevano il loro diploma per l'esercizio della loro professione prima dell'annessione di quelle provincie al regno d'Italia, domandano di essere esonerati dalla malleveria. 10 spero che la Camera accoglierà favorevolmente questa domanda, poiché si tratta di una legge nuova la quale impedirebbe ai petenti l'esercizio di diritti che avevano già acquistati sotto leggi precedenti. (È decretata d'urgenza.) PBEsiDEXTE. Il signor Cieca Alessandro, direttore della Rivista nazionale di diritto amministrativo, di economia politica e di statistica, fa omaggio del primo fascicolo della rivista medesima ; 11 prefetto di Trapani fa omaggio di 10 esemplari di uno scritto intitolato : Analisi delle acque termo-minerali di Segcsta-, L'arciprete Donato Mansueto, di Noci, in Bari, invia 5 copie di un opuscolo intitolato: Intima contraddizione dei due poteri temporale e spirituale nella stessa persona del Papa. PBESENTABI ONE » 1 RE&AEI ONI . ITa facoltà di parlare il deputato Macchi per presentare una relazione. MACCHI, relatore. Ho l'onore di presentare alla Camera la relazione del disegno di legge pel trasportò della Pinacoteca nazionale di Torino. La relazione di questo disegno è breve, la discussione non sarà lunga, perciò prego la Camera ad acconsentire che venga subito posta all'ordine del giorno. PRESI DENTE. Questo disegno di legge venne già" dichiarato d'urgenza, e la Camera non dubita che sia ur' gentissimo. Quindi, appena ne sia stampata là relazione farò istanza alla Camera perchè consenta che immediatamente io lo ponga all'ordine del giorno. VACCA, relatore. Ho l'onore di presentare alla Càmera la relazione sul disegno di legge per la costruzione di dieci fari nelle provincie meridionali ed in Sardegna. Questa costruzione è di tale interesse pei bisógni della navigazione, che la Commissione ne domanda l'urgenza. PRESI DENTE. Questa relazione sarà stampata e distribuita, e sa non c'è opposizione s'intenderà decretata d'urgenza la discussione di questo disegno di legge. (È dichiarate, d'urgenza.) BOMANDE AVESSE E SCHIARIMENTI. PRESI DENTE. Il deputato De Blasiis ha la parola per presentare una relazioo^pfljóftgg^jq OIH003T SiiÌOT. » E BEASI I S, relatore. Ho l'onore di presentare alla Camera la relazione sul bilancio passivo delle finanze del 18§2._ ^ .^ ; .; La Commissione del bilancio prega per mezzo mio la Presidenza acciò si compiaccia di disporre che, tanto questa mia relazione quanto le altre già presentate, o che lo saranno tra breve, siano prontamente stampate e PRESI DENTE. parlare. Il'deputato Imbriani ha facoltà di I MBRI ANI ; Se la Camera mei permettesse, prima che il deputato Bixio si facesse a muovere le sue interpellanze, domanderei alcuni schiarimenti intorno ad un contratto di strade ferrate nelle provincie meridionali, stipulato nel giorno 15 maggio ultimo. Se la Camera mei consente, io sarò brevissimo, avendo in pronto tutti gli elementi di fatto, sui quali si fondano le mie interpellan^V ofom^mU om»0 omìwqaB Signori, il ministro pei lavori pubblici ha già avuto Non potendo più sperar« oramai la Commissione che contezza (son parecchi giorni) da me medesimo di quela Camera in questo scorcio di Sessione possa trovar sto mio desiderio d'interrogarlo intorno alla strada fertempo a discutere e deliberare sopra questa relazione del bilancio del 1862, desidera almeno che il suo lavoro, Le cose che debbo richiedere sono gravi, e concernono qualunque siasi, non resti al tutto infruttuoso e che i il regolare andamento di una delle principali amminideputati possano trovarvi una prova della solerzia e strazioni dello Stato. Io voglio confidare che riceverò,gli dello zelo che abbiamo creduto essere nostro dovere di opportuni schiarimenti perchè cessi un dubbio che si è mettere in opera, e che il Ministero possa trovarvi un ingenerato in moltissimi per tale contratto.; eccitamento per introdurre nel bilancio 1863 delle riDEPRETI S, ministro per i lavori pubblici. Io conosco forme e dei miglioramenti da renderne più facile e frut- le domande che mi vuol indirizzare l'onorevole imbriani, tuosa la deliberazione. e che si riferiscono ad un contrattò fatto' perla strada ferrata di San Severino ad Avellino. Ebbe la gentilezza PRESI DENTE. Alla Presidenza riesce alquanti) inesplicabile l'eccitamento che le fa il deputato De Blasiis, di dirmelo prima, ed io aveva pregato l'onorevole Imperchè provveda alla stampa delle relazioni del bilancio briani di recarsi al Ministero ove avrebbe avuti tutti gli che prima d'ora furono presentate, mentre delle tre re- schiarimenti opportuni. • lazioni già presentate due fui*ono non solamente stampate, ma eziandio distribuite ai singoli deputati e la BEPRETI S, ministro per i lavori pulUicì Ad ogni terza sta sotto i torchi. modo, siccome questa questione è di una certa imporQuanto poi all'altra che venne in questo punto pre- tanza, se la Camera lo crede, non ho difficoltà di entrare sentatala Presidenza la invierà immediatamente alla adesso nella discussione; ma desidero mi si permetta efi aver qui alla mano i documenti che occorrono. tipografia affinchè sia sollecitamente stampata. 377 OAICERA DEI DEPUTATI —Discussioni * 3° Periodo v