ABBAZIA DI MONTE OLIVETO MAGGIORE foto: Alessandro Gambetti Calendario 2014 MONTE OLIVETO MAGGIORE L'abbazia di Monte Oliveto Maggiore è un complesso monastico all'interno del comune di Asciano, sede dell'abate generale della Congregazione benedettina di Monte Oliveto ed è sede dell'abbazia territoriale di Monte Oliveto Maggiore.È situata su un'altura a dominio delle Crete senesi all'interno di un bosco di cipressi, querce e pini, è uno dei più importanti monumenti della Toscana sia per l'importanza storico-territoriale che per l'elevato numero di opere d'arte in essa racchiusa. Superato il palazzotto si imbocca un lungo e suggestivo viale di cipressi, lungo cui sono posti l'orto botanico della vecchia farmacia, distrutta nel 1896, e una peschiera risalente al 1533. In fondo al viale si trova il campanile, di stile romanico-gotico, e l'abside della chiesa che presenta una facciata gotica; nella zona absidale è stata collocata nel 2009 la statua di San Bernardo Tolomei, di Massimo Lippi. Da una porta situata a destra dell'ingresso della chiesa si accede al Chiostro Grande.Il chiostro grande, il primo dopo l'ingresso, è a pianta rettangolare e venne realizzato tra il 1426 e il 1443. Presenta, al centro, una statua marmorea di San Benedetto e, in un angolo, una vera di pozzo, anch'essa in marmo, costruita nel 1439. Il lato più antico presenta un particolare doppio loggiato in corrispondenza del primo e del secondo piano, con archi a tutto sesto poggianti su colonne in mattoni con capitelli in pietra. Le pareti delle quattro gallerie al pian terreno sono interamente dipinte con gli affreschi delle Storie di San Benedetto, realizzati da Luca Signorelli e Antonio Bazzi detto Il Sodoma. Si tratta di una delle più importanti testimonianze della pittura italiana dell'epoca rinascimentale.Gli affreschi del Signorelli sono otto e vennero realizzati nel 149798. I restanti sono del Sodoma e vennero realizzati dal 1505 in poi. La chiesa, a una navata a croce latina, presenta un interno molto luminoso. È stata rinnovata in forme barocche nel 1772 da Giovanni Antinori. La maggiore opera d'arte presente è il coro ligneo intagliato e intarsiato di fra Giovanni da Verona, realizzato nel 1503-1505. Si tratta di uno dei più importanti esempi di opere di tarsia d'Europa.Il chiostro di mezzo venne realizzato nel XV secolo ed è circondato da un porticato con archi a tutto sesto poggianti su pilastri ottagonali. Sopra la porta di accesso vi è la tela raffigurante la Madonna col Bambino e angeli dell XV secolo. Sulla destra dopo aver attraversato un atrio in cui sono posti un lavabo del XVI secolo e sopra l'affresco dell'Annunciazione del Riccio, si accede al Refettorio.Quest'ultimo è costituito da un unico grande ambiente coperto con volta a botte ribassata e lunettata illuminato da grandi finestre rettangolari che si aprono sulla parete sinistra. Le pareti e la volta sono decorate dagli affreschi di frà Paolo Novelli che li realizzò nel 1670.Dal chiostro di mezzo per una scala si accede al primo piano. Sulla prima rampa è posto l'affresco del Sodoma dell'Incoronazione di Maria; sulla seconda rampa l'affresco di ignoto raffigurante la Deposizione.La sala della Biblioteca, voluta dall'abate Francesco Ringhieri nel 1515, venne disegnata da fra Giovanni da Verona, che ne scolpì anche i capitelli e ne intagliò il portone di ingresso. Si tratta di un lungo ambiente diviso in tre navate, quella maggiore con volta a botte, le due laterali con volta a crociera, da un colonnato che sta in piedi nonostante nella stanza sottostante non ci siano colonne (vi è infatti il refettorio), poiché le colonne sono inclinate in modo da scaricare il peso sul muro portante. Da un grande arco che si apre nella parete di fondo, tramite una doppia scalinata, si accede alla Farmacia, che accoglie in vasi del XVII secolo una ricca collezione di erbe medicinali. Accanto è la biblioteca monastica che contiene 40.000 tra opuscoli, volumi e incunaboli, che tuttavia non sono quelli della originaria dotazione, andata dispersa dopo la soppressione dell'Ordine nel 1809, ma provengono dal soppresso monastero olivetano di Santa Maria di Monte Morcino Nuovo, presso Perugia. Da una parete lungo la navata di destra della biblioteca, si accede al piccolo museo dell'abbazia, con esposti quadri e oggetti liturgici. it.wilkipedia.org 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Gennaio Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi 2014 Ve 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 Sa Do Lu Ma Me Gi Febbraio Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Sa Do Lu Ma Me Gi Marzo Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Aprile Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Maggio Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Do Lu Ma Me Gi Giugno Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Luglio Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Agosto Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Settembre Febbraio Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ottobre Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi 2014 Ve 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Sa Do Lu Ma Me Gi Novembre Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do 2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Dicembre Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me 2014 MONTE OLIVETO MAGGIORE L'abbazia di Monte Oliveto Maggiore è un complesso monastico all'interno del comune di Asciano, sede dell'abate generale della Congregazione benedettina di Monte Oliveto ed è sede dell'abbazia territoriale di Monte Oliveto Maggiore.È situata su un'altura a dominio delle Crete senesi all'interno di un bosco di cipressi, querce e pini, è uno dei più importanti monumenti della Toscana sia per l'importanza storico-territoriale che per l'elevato numero di opere d'arte in essa racchiusa. Superato il palazzotto si imbocca un lungo e suggestivo viale di cipressi, lungo cui sono posti l'orto botanico della vecchia farmacia, distrutta nel 1896, e una peschiera risalente al 1533. In fondo al viale si trova il campanile, di stile romanico-gotico, e l'abside della chiesa che presenta una facciata gotica; nella zona absidale è stata collocata nel 2009 la statua di San Bernardo Tolomei, di Massimo Lippi. Da una porta situata a destra dell'ingresso della chiesa si accede al Chiostro Grande.Il chiostro grande, il primo dopo l'ingresso, è a pianta rettangolare e venne realizzato tra il 1426 e il 1443. Presenta, al centro, una statua marmorea di San Benedetto e, in un angolo, una vera di pozzo, anch'essa in marmo, costruita nel 1439. Il lato più antico presenta un particolare doppio loggiato in corrispondenza del primo e del secondo piano, con archi a tutto sesto poggianti su colonne in mattoni con capitelli in pietra. Le pareti delle quattro gallerie al pian terreno sono interamente dipinte con gli affreschi delle Storie di San Benedetto, realizzati da Luca Signorelli e Antonio Bazzi detto Il Sodoma. Si tratta di una delle più importanti testimonianze della pittura italiana dell'epoca rinascimentale.Gli affreschi del Signorelli sono otto e vennero realizzati nel 1497-98. I restanti sono del Sodoma e vennero realizzati dal 1505 in poi. La chiesa, a una navata a croce latina, presenta un interno molto luminoso. È stata rinnovata in forme barocche nel 1772 da Giovanni Antinori. La maggiore opera d'arte presente è il coro ligneo intagliato e intarsiato di fra Giovanni da Verona, realizzato nel 1503-1505. Si tratta di uno dei più importanti esempi di opere di tarsia d'Europa.Il chiostro di mezzo venne realizzato nel XV secolo ed è circondato da un porticato con archi a tutto sesto poggianti su pilastri ottagonali. Sopra la porta di accesso vi è la tela raffigurante la Madonna col Bambino e angeli dell XV secolo. Sulla destra dopo aver attraversato un atrio in cui sono posti un lavabo del XVI secolo e sopra l'affresco dell'Annunciazione del Riccio, si accede al Refettorio.Quest'ultimo è costituito da un unico grande ambiente coperto con volta a botte ribassata e lunettata illuminato da grandi finestre rettangolari che si aprono sulla parete sinistra. Le pareti e la volta sono decorate dagli affreschi di frà Paolo Novelli che li realizzò nel 1670.Dal chiostro di mezzo per una scala si accede al primo piano. Sulla prima rampa è posto l'affresco del Sodoma dell'Incoronazione di Maria; sulla seconda rampa l'affresco di ignoto raffigurante la Deposizione.La sala della Biblioteca, voluta dall'abate Francesco Ringhieri nel 1515, venne disegnata da fra Giovanni da Verona, che ne scolpì anche i capitelli e ne intagliò il portone di ingresso. Si tratta di un lungo ambiente diviso in tre navate, quella maggiore con volta a botte, le due laterali con volta a crociera, da un colonnato che sta in piedi nonostante nella stanza sottostante non ci siano colonne (vi è infatti il refettorio), poiché le colonne sono inclinate in modo da scaricare il peso sul muro portante. Da un grande arco che si apre nella parete di fondo, tramite una doppia scalinata, si accede alla Farmacia, che accoglie in vasi del XVII secolo una ricca collezione di erbe medicinali. Accanto è la biblioteca monastica che contiene 40.000 tra opuscoli, volumi e incunaboli, che tuttavia non sono quelli della originaria dotazione, andata dispersa dopo la soppressione dell'Ordine nel 1809, ma provengono dal soppresso monastero olivetano di Santa Maria di Monte Morcino Nuovo, presso Perugia. Da una parete lungo la navata di destra della biblioteca, si accede al piccolo museo dell'abbazia, con esposti quadri e oggetti liturgici. it.wilkipedia.org ABBAZIA DI MONTE OLIVETO MAGGIORE CHIUSURE (SIENA) Foto: Alessandro Gambetti info:e.mail [email protected] web: www.gambetti.com/alessandro